: il cresciuto dirozzamento delle moltitudini, la ragione esercitata più assai della fede insecu-
iii-21-348: decretatane, nel 1259, la costruzione entro quattro mesi dallo insediamento del
insediamento del nuovo podestà, essa [la torre del podestà] era certamente finita nel
. d'annunzio, v3- 114: la tirannide e la libertà si combattevano con
, v3- 114: la tirannide e la libertà si combattevano con l'unghie e
dei fatti e dei fenomeni che riguardano la progressiva occupazione della superficie terrestre da parte
terrestre da parte del genere umano e la successiva sistemazione delle aree abitate (e
territorio egiziano. piovene, 8-126: la istambul ottomana fu il compromesso tra un
v. borghini, 6-iv-156: volendo la famiglia de'visdo- mini e della tosa
. b. croce, iv-i 1-293: la discussione... ha portato all'
accettazione dell'opera nostra e al voto che la luogotenenza sia insediata sin da ora.
da ora. landolfi, 13-20: fa la discorsa a san marino quando s'insedia
discorsa a san marino quando s'insedia la reggenza, / di dischi letterari dirige
sputtana. 2. intr. con la particella pronom. assumere ufficialmente il possesso
ma sempre funesta di napoleone iii, la politica senza dio s'insediò non solo
polverosi e sanguinosi, troverà insediata nel palazzo la seconda incarnazione del generale pittaluga buon'anima
viani, 14-96: l'asino disse la sua opinione su queste feste maggenghe e
, gonfalone, labaro, che ha la funzione d'identificare o di simboleggiare una
'l paese a suo tene, / e la campana e le insegne e li arnesi
bandiera conviene avere alcuna insegna, per la quale quelli che sono della schiera vi
gir. priuli, 35: li consignò la insegna zeneral di sam marco, la
la insegna zeneral di sam marco, la qual la ricevette con incredibile leticia.
zeneral di sam marco, la qual la ricevette con incredibile leticia. ramusio,
ha ogni compagnia il suo alfiere con la sua insegna inastata ed in tal modo ligata
. porzio, 3-112: non tiene la potenza di tre città... ristretta
i peregrini abeti / festive insegne per la nordica onda, / tutta risuona di
risuona di sinceri e lieti / plausi la sponda. manzoni, ii-562: la
plausi la sponda. manzoni, ii-562: la vista / d'un insegna straniera ogni
ant. reparto di soldati raccolti sotto la stessa bandiera; drappello, manipolo.
bologna, per mandarla al campo, e la fece accompagnare dalle fanterie italiane con sei
i turchi con tre insegne ad assaltare la mezaluna. varano, 1180: sette volte
varano, 1180: sette volte assalì la squadra avversa / l'austriache insegne, e
veniva divisa in dieci manipoli o insegne, la cui forza, costante pei triari (
'insegna', si dice altresì colui che la porta. ed è titolo di ufficiale
bandiere che s'innalzano sui pennoni quando la nave compie determinate funzioni. -insegna di
in capo una armatura di bronzo, la quale è la insegna de'regali d'egitto
armatura di bronzo, la quale è la insegna de'regali d'egitto, e incontinente
circostanze congiunte alle dignità onorevoli, come la corona, lo scettro, il manto,
, lo scettro, il manto, per la dignità regale; alle quali cose,
. 'insegna della professione avvocatesca', la toga. cantoni, 3: un giovinetto
ad un altare, con una mano la croce, insegna di cotal ordine,
un'insegna d'ordine, e non la concede in sulla prima ad uomini già gloriosi
e venerati,... ma la dà ai suoi staffieri, qualunque forma si
par., 16-127: ciascun che de la bella insegna porta / del gran barone
il cui nome e '1 cui pregio / la festa di tomaso riconforta. g.
da cielo uno scudo vermiglio, per la qual cosa e agurio i romani presono
768 (1-15): tosto vederai la chiara ensegna: / sovre dei sasse
l'uccel grifone, / e, con la spada in man, ner d'uguccione
d'uguccione. petrarca, iii-1-19: era la lor vittoriosa insegna / in campo verde
altra, in suo servigio: cioè la diritta sua insegna col campo azzurro, con
arme di fiesole era lo scudo bianco e la luna azura. adunque feciono uno scudo
iv-392: non ci è probazione alcuna per la quale si potesse mostrare che gli antichi
vita i'vivo'. tasso, 2-38: la tigre, che su l'elmo ha
da clorinda in guerra; / onde la credon lei, né 'l creder erra.
insegna avea una rana / armata con la spada e la rotella. parini,
una rana / armata con la spada e la rotella. parini, giorno, ii-588
vanta / d'impor novo cognome a la tua dama; / e pinte trascinar
insegna gentilizia. calandra, 102: la gente... guardava curiosamente coloro che
carducci, iii-12-24: delle quattro edizioni la quarta ha la data di firenze *
: delle quattro edizioni la quarta ha la data di firenze * all'insegna della testuggine
parole indicanti il nome dell'imprenditore o la natura dell'attività esercitata (insegna denominativa
) in cui l'azienda stessa ha la sua sede (attualmente, la legge
stessa ha la sua sede (attualmente, la legge tutela l'uso esclusivo, da
uno studio professionale o, anche, la pubblicità di un prodotto [insegna pubblicitaria
in creta ormai andiamo all'osteria / dove la greca fede in fiaschi avremo / e
greca fede in fiaschi avremo / e la corona d'arianna sia / l'insegna
sia / l'insegna, onde conoscer la potremo; / ivi bever teseo la
la potremo; / ivi bever teseo la malvagia / a noi farà, ma poi
malvagia / a noi farà, ma poi la pagheremo. goldoni, xii-571: nel
si annuncia al pubblico 1'esistenza e la natura di una bottega o d'altro
sé assennato. iacopone, 88-121: la elezion dàme una ensegna, / ca
lì nostra insegna, / e prendemmo la via con men sospetto / per l'
petrarca, 80-23: di su da la gonfiata vela / vid'io le 'nsegne di
nostri amici assenti ci allegrano, rinnovellandoci la nostra memoria dell'essere loro,.
che ne recano veraci insegne, perocché la lettera, scritta per mano dell'amico,
mano dell'amico, ci fa conoscere la cosa che sopra tutte l'al tre ci
sol li pesci accende, / tutta la terra è di sua virtù pregna, /
conti, 145: i cavalieri in la sommità delle lance appiccano simili setole,
fuori parola, né sembiante fa, che la pompa de la modestia e de la
sembiante fa, che la pompa de la modestia e de la bellezza, con insegne
la pompa de la modestia e de la bellezza, con insegne manifestissime, non
, non facciano stupire gli occhi che la riguardano e i sensi che la contemplano
che la riguardano e i sensi che la contemplano. nannini [ovidio], 52
nannini [ovidio], 52: la vergogna è fuggita e nel mio viso:
nel mio viso: / sol ha lasciata la vermiglia insegna. g. bentivoglio,
a quali insegne si possa conoscere qual fosse la dignità di un uomo che non ha
di un uomo che non ha neppure la camicia addosso. manzoni, pr.
porto alla città di recanati, inalberare la terra due insegne tra il pallore degli
tu, madonna,... hai la 'nsegna / del creatore altissimo vivente.
: oh dio! che 'nvece de la morta insegna / qualche figura pinta
. giustinian, li-2-163: conferì ultimamente la maestà sua in don luigi d'haros la
la maestà sua in don luigi d'haros la carica di cavallerizzo maggiore,..
aretino, v-1-443: appar tien visi la insegna di religioso, conciosia che sempre
. n. franco, 4-57: la gentilezza è veramente l'insegna d'un cavaliere
: all'insegna della prudenza si dà la più fina tempra. f. f.
1-460: chi dee portare per insegna la continenza, non ha da fare di sua
di lettura,... e correr la quintana ammanitori e profeti d'ogni insegna
perfetto. maestro torrigiano, 317: la prima femmina è di ciò la 'nsegna
: la prima femmina è di ciò la 'nsegna, / ché fu semplice, ond'
/... era nel senno la più somma insegna. dante, xxx-15:
xxx-15: ell'è verace insegna / la qual dimostra u'la vertù dimora. alfani
verace insegna / la qual dimostra u'la vertù dimora. alfani, xxxv-ii-608:
: or come, or quando / fu la terra sì degna / che tal d'
/ costò a riarmar, dietro a la 'nsegna / si muovea tardo, sospeccioso
posso ripor l'adunca falce ornai, / la negra insegna. del bene, 54
il più chiaro e lieve, / e la terra ne sugga il tetro e greve.
lemene, 1-57: tu se'poi la più degna / de la schiera odorosa,
se'poi la più degna / de la schiera odorosa, / o de la dea
de la schiera odorosa, / o de la dea d'amor leggiadra insegna, /
come se'degna, / e bollati la vita, a ciò che danno / non
della libertà, che costoro per adonestare la loro impresa avevano preso per insegna,
iddio..., allora che la speranza della nostra salvezza era minore,
tempo suo. bigiaretti, n-104: la rassegnazione, accettata come un'insegna decente.
sì come il pesce ch'è preso a la lenza. maestro alberto, 103:
alberto, 103: voi, che conoscete la partenza / dell'onde, quando 'l
tenace morone, e dove abonda / la perla, cerca vostra diligenza. s.
lenza pesca. -pigliare, mordere la lenza: abboccare. arlia, 1-200
. arlia, 1-200: * pigliare la lenza, morder la lenza 'o
1-200: * pigliare la lenza, morder la lenza 'o simili, si dice
: 'tira su: ha pigliato la lenza'. -farsi ingannare; lasciarsi
corrompere. arlia, 1-200: 'pigliar la lenza, morder la lenza',..
, 1-200: 'pigliar la lenza, morder la lenza',... metaforicamente suol
per riavere gli altri. -temperare la lenza: pescare con perizia consumata.
, sendo in sul sasso, temperava la lenza. 10. prov.
, colla testa lenzata e stretta, la doglia al capo apponendo, dove alla
uno die. tanaglia, 2-138: la gamba manca con un lenzo serra, /
garzoni, 1-177: nell'aver mutato la zappa nella spada, il lenzo nella
si stendono sul letto, uno sotto la persona, a contatto del materasso,
, 2-7 (207): fecero la dimestichezza non solamente amichevole, ma amorosa
. liburnio, 3-39: perché più dilettavami la requie che il mangiare, mi ravoltai
vi-330: il caldo de i lanzuoli confetta la vita. gli ingannati, xxv-1-355
, / che quando trilli in ciel la lodoletta / mi bisbigli ch'è stato
. praga, 4-38: l'aspettazione e la curiosità sono soddisfatte, comunque sia la
la curiosità sono soddisfatte, comunque sia la scena che vi si affaccia, nel
spalla del redentore, e resta supina la faccia, e 'l petto pallido a morte
-telo di lino in cui, secondo la leggenda, si avvolgono i fantasmi.
veduto il famoso lenzuolo sempre unito con la fantasima, che apparisce specialmente ne'cimiteri e
rischiosamente applicato i lenzuoli freddi per abbassare la temperatura. 4. figur. strato
l'inverno sotto il candido / lenzuolo de la neve i fior sognarono. palazzeschi,
giusti, 4-i-246: con quest'osso per la gola / si ficcò tra le lenzuola
-il caldo delle lenzuola non fa bollir la pentola: non si può campare senza
il caldo de'lenzuoli non fa bollire la pentola. 8. dimin.
cinto attraverso. aretino, 20-81: egli la caricò sopra una schiavinaccia, ricoperta da
. / piglian le gambe e stradano la vita, / come noi, strinta dal
leonessa. fazio, i-5-8-70: la liona porta nel primo suo parto 5
figliuoli. leggende di sante, 4-264: la madre sua, a modo di leona
fugace, / l'arriva in breve spazio la leona. 2. per estens
cana tigre e lionetta altiera, / la gioventude in dolce fiamma ardete / e
100. cattaneo, iv-2-3: la carta 'leona'va bene. =
è affine, è in relazione con la maniera artistica di leonardo o col suo
intellettuale. -scrittura leonardesca: con la mano sinistra, da destra verso sinistra
.). pratesi, i-387: la sua nitida fronte leonardesca,...
il candore della cera presso alla facella che la consuma. 2. per estens
più fier diventa e più ardito / come la preda conosce da lunge. andrea da
ei volle che una sola / volta la leonessa generasse / gittando la matrice lacerata
sola / volta la leonessa generasse / gittando la matrice lacerata / del primo genito.
. bibbia volgar., iv-189: la predella dei piedi d'oro, e
uno lioncèllo d'oro per cimiero. la spagna, 16-31: indosso gliel vestì dicendo
che ha come impresa o nello stemma la figura di un leone giovane. dante
dante, inf., 27-50: la città di lamone e di santemo /
nido bianco, / che muta parte da la state al verno. 4
di leone. tombari, 2-137: la leoncina brontolando s'alzò e andò a
divenne tanto insano, / che veggendo la moglie con due figli / andar carcata da
reti, sì ch'io pigli / la leonessa e'leoncini al varco ». cavalca
fino a m 2, 50 (compresa la lunga coda terminante a ciuffo con una
asia e nell'europa mediterranea, ora la diffusione è limitata alle boscaglie e alle
non sì che paura non mi desse / la vista, che m'apparve, d'
, 1-24: io fo cader al tigre la sua rabbia, / al leone il
adriani, i-io: portò sempre ercole la pelle del lione per mostra della grandezza
ii-127: siila... compiacque la comune ferocia con lo spettacolo di cento
pascoli, 677: vedea [odisseo] la casa di pulite pietre, / come
animale, e, in partic., la testa. b. pitti, 1-127
morelli, 467: donogli il comune la 'nsegna del populo, uno cavallo di
delle acque. carducci, iii-3-278: da la porta arcuata, che i leoni /
granito ama carcar, / il rumor de la piazza e le canzoni / e i
le fauci spalancate irte di denti, la lingua estroflessa con la punta ripiegata,
di denti, la lingua estroflessa con la punta ripiegata, lo sguardo fiero, la
la punta ripiegata, lo sguardo fiero, la coda dardeggiante o parallela al corpo,
pavonato: che ha la coda, rispettivamente, di dragone,
pavone. -leone mostruoso: che ha la testa umana. vasari, i-337
umana. vasari, i-337: la quale arme, sebbene fu fatta scarpellare
.. rimase nondimeno nello scudo quadro la forma del leone rampante con due code
di città, di stato, che reca la raffigurazione araldica del leone, quale simbolo
dante, par., 12-54: sotto la protezion del grande scudo / in che
santo marco fu assomigliato il lione per la giustizia. ariosto, 40-3: poi né
a s. marco, che scrive la grandezza del signore. botta, 6-ii-232:
: ma il leon di san marco alza la testa, / e sovra i mille
simbolo della potenza della serenissima apparve per la prima volta sul tomese di andrea dandolo
(1343-1354), nell'epoca in cui la repubblica aveva accresciuto i suoi domini.
biblico, il popolo d'israele, la potenza del popolo d'israele. -
israele. - per estens.: la chiesa, la cristianità. savonarola,
- per estens.: la chiesa, la cristianità. savonarola, 13-i-46: surgi
nostro è il leone: è questa la parte che s'adira, fiera e superba
. uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle pigliare la
usare la bestia, debbe di quelle pigliare la golpe et il lione...
: menelik è un leone che non conosce la propria forza. d'annunzio, iv-2-472
degna del suo trono!... la sua presenza avea su i soldati un
caprera leon: con un ruggito / fiutando la battaglia alzò la testa.
un ruggito / fiutando la battaglia alzò la testa. 7. giovane di
originalità; e 'lionne 'addimandano la giovine che si dà l'aria di
quando l'eleganza passa un certo segno, la dice 'emancipata ', perché così
modestia e di quella verecondia che sono la più bella virtù della donna. fusinato,
sua licenza, / ch'egli è la bestia per eccellenza. panzini, iv-379:
194: lione de mare. otturali ben la bocca e quello buco che ha sotto
bocca e quello buco che ha sotto la coda con il bambace perché non esca fore
con il bambace perché non esca fore la bontà sua, e mettilo così asciutto a
emisfero boreale, che si estende fra la vergine, l'orsa maggiore, il
quattro di terza e circa centocinquanta fra la quarta e la sesta grandezza. -leone
terza e circa centocinquanta fra la quarta e la sesta grandezza. -leone minore (o
venne questo fuoco, / a rinfiammarsi sotto la sua pianta. simintendi, 1-55:
: tu pur andrai... contra la bocca del crudele leone, e contro
di medicina in volgare, 11: stante la luna nel segno del leone, è
, 332: ma quella era la via / dell'universo, l'alta sui
. speriamo che il sole in leone non la divori. 12. numism. moneta
periodi storici, nella quale era impressa la raffigurazione di un leone. -in partic.
fetto, / ebbono il diavol per la coda stretto. -avere una febbre da
tasso, n-iii-718: dee almeno avere la febre come hanno i leoni. massaia
3-10 (368): così alcuna volta la sodisfaceva, ma si era di rado
in bocca al leone. -fare la parte del leone: impossessarsi con la
-fare la parte del leone: impossessarsi con la prepotenza, completamente o quasi, di
]: 'la parte del leone'. secondo la favola: che, dovendosi tra le
dovendosi tra le bestie cacciatrici compagne partire la preda, il leone si piglia tutto.
mi metterò in cammino. -ricoprire la pelle d'asino con le spoglie del
leone; ricoprire, vestire l'asino con la pelle 0 le spoglie del leone:
presunzione di coloro che cercano di ricoprire la loro pelle d'asino con le onorate spoglie
apologo noto: l'asino ricoperto con la pelle del leone.
che greco, rivoltando il vestito assomigliava la russia a leone con pelle d'asino
si vedrà che non è leone: la tempra di una persona si rivela alla prova
: da indizi anche minimi si riconosce la forza di una persona o il valore
, come dall'unghia il lione, la fierezza del nostro volgare. salvini,
, come dall'unghione il lione, la qualità e 'l carattere del passato arcidiaconsolo
. -gatto rinchiuso diventa leone: la privazione della libertà rende aggressivi anche gli
potente. proverbi toscani, 70: la capra non contrasta col leone.
-la volpe ne sa più del leone: la scaltrezza vince la forza. a
più del leone: la scaltrezza vince la forza. a. pucci, 3-5-17
siccom'è di ragione, / seppe la volpe qui più del lione. -leone
gramsci, 7-84: non è neanche la quistione di vivere un giorno da leone
che il leopardo o pardo generasse con la leonessa; cfr. lat. mediev.
le reti, sì ch'io pigli / la leonessa e i leoncini al varco.
. boccaccio, iii-225: ma qual la leonessa negli ircani / boschi...
diomede andava. boiardo, 1-109: la leonessa, ferocissimo animale, una fiata
della matrice. ariosto, 5-1: la leonessa appresso il leon giace. tasso
iii-2-106: al picciol uomo / e de la fulva leonessa a i parti / uno
fuggì poi una vergine leonessa, ma la rincorsero con le carabine, e perdette
carabine, e perdette, fuggendo, la vita. 2. per estens.
del fato brescia raccolsemi, / brescia la forte, brescia la ferrea, /
raccolsemi, / brescia la forte, brescia la ferrea, / brescia leonessa d'italia
. 5. locuz. fare la leonessa: attendere passeggiando nervosamente avanti e
sol, levato / alla portiera a far la lionéssa, / avete, so dir
tempo ch'hai speso / in far la lionéssa / dietro alla tua signora?
camer s'appressa, / dove fa la leonessa, / passeggiando innanzi, e'
. salvini, v-470: 'e fa la lionéssa ': passeggia in giù e
in giù e in su, come fa la lionéssa, più fiera del lione,
: vede e ripensa... la crudeltà lionina della giudaica ferocitade. leonardo
ferocitade. leonardo, 2-315: vederassi la spezie leonina colle unghiate branche aprire la
la spezie leonina colle unghiate branche aprire la terra e nelle fatte spelonche seppellire sé
gettasse le spoglie del gineceo per rivestire la pelle leonina d'alcide. d'annunzio,
... fu verde ormigino, la fodera dameschino di colore leonino. michelangelo,
aride vibra, feroce e subdola, la battaglia. 2. confezionato con
con una veste leonina, e chiamava la sua regola de'quattro evangelisti, dell'
quando credeva giunto il tempo di troncare la facondia dei suoi ambasciatori, chiudeva il
patrono leonino, i nostri capi, su la tavola dei bari,...
fisico). aretino, 9-360: la fronte [del manigoldo] picciola.
collo leonino avvoltosi / il puncio, la spada di roma / alta su l'omero
. d'annunzio, iv-1-109: su la cerea delicatezza dei suoi lineamenti apriva due
d'ossa e di polpe / che la madre mi diè, l'opere mie /
, non leonine, meritamente aggua- gliaremo la sua malizia [del calunniatore]. saraceni
: segno caratteristico che nell'opera rivela la tempra del vero artista. pascoli,
. ardente, torrido (il clima, la stagione). comisso, vii-114:
parti contraenti attribuendole tutti i vantaggi o la quota maggiore di essi (un contratto
accetta. guerrazzi, 7-289: perché la società non riesca a taluno dei soci
soci leonina, è forza che ognuno depositi la messa proporzionalmente uguale di capitale.
esopica della società leonina traspare a maraviglia la realtà del consorzio degli eroi coi famoli
appresso avicenna sono tre,... la terza si chiama fiera e leonina.
11. locuz. -fare, avere la parte leonina: fare, avere la
la parte leonina: fare, avere la parte del leone (v. leone,
gattina, i-16: gl'inglesi vi fecero la parte leonina. gramsci, 4-99:
contra roma e papa alessandro; sforzò la città leonina, assalì ma non potè
4-434: certo è d'altro lato che la pluralità dei cattolici poco o nulla si
); proprio di tale verso (la rima); composto con tali versi
alcuni che i provenzali e gl'italiani imitassero la rima dai versi latini consonanti fra loro
rima leonina a cui le acque facevano la glosa interminabile. = deriv.
leonine, fatte a questo modo; e la leonità può scusarsi od almeno accettarsi,
all'ammalato un caratteristico volto leonino (la cosiddetta facies leonina).
e satiriasi, vien detto leontiasi perché la fronte e il volto de'pazienti divengono tumide
cebo leontocèfalo, agg. che ha la testa leonina, che è rappresentato
leonina, che è rappresentato con la testa di leone (con partic.
. ant. piccolo animale africano, la cui carne anticamente era ritenuta micidiale per
crudo e mortale / il leotofano e la sua propria forma / e come col leon
i feroci sono il leone, con la chioma sua, la leonessa, i leoncini
il leone, con la chioma sua, la leonessa, i leoncini,..
europee e asiatiche, a cui appartiene la stella alpina. citolini,
,... il leontopodio, la catanace, il tropolio. montigiano,
ha il seme che affatica si vede per la lanugine che lo ricuopre; ha la
la lanugine che lo ricuopre; ha la barba picola utile, per quel che si
necessaria e della famiglia delle corimbifere, la quale, a riguardo delle sue foglie e
e del gambo con pelo, somiglia la zampa del leone. gozzano, i-344
nella predetta meditazione diliberato di lasciare la valle oscura e di salire al monte luminoso
bar baro, ii-102: la leonza si messe guatta per voler saltar.
. / io aveva tutta già la curva faccia, / qual sublime portar soleva
aspra leonza i lupi segue, i lupi la cara capretta, / e 'l
tigri. n. villani, 1-395: la lonza... è il
e, secondo alcuni il leopardo, ma la leonza è l'istesso che la
la leonza è l'istesso che la lionessa. baruffaldi, i-189: se giugnesse
avea... / una leonza con la bocca aperta / di varie macchie segnata
piacere o voluptà o lascivia, che la s'abbia a chiamar con la leonza.
che la s'abbia a chiamar con la leonza. = deriv. da
/ o se giace leon con la leoparda. s. bernardo volgar.,
che li maschi, eccetto l'insa e la leoparda. tansillo, 6-366: venga
. carducci, iii-18-249: certo la guacci fu più classica insieme e più
nel salottino da lavoro, vegliavano silenziose la bruna annarosa e la scarna leo- pardesca
, vegliavano silenziose la bruna annarosa e la scarna leo- pardesca levatrice del paese.
quell'eroico giovine ha messo in effetto la dottrina leopardiana che egli certo non conosceva.
dolore del gran recanatese, ma senza la disperazione feroce che un secolo più iniquo
del nostro. gozzano, i-455: la sua gaia figura è più viva che mai
purissimi, quelli per i quali 'la ginestra ', è l'archetipo della poesia
rettili, uccelli, scimmie (e la pelle, acconciamente lavorata, dà una
sovrapensome, stratuto me comovo: / no la vezo en lione, en liupardo né
martini, 1-ii-51: un leopardo traversa la strada, i cavalli si spaventano, corro
ahi, lieve i duri muscoli sfiora la rima alata! / co 'l tuon de
per lo più rappresentato passante, con la testa in maestà, la coda volta
passante, con la testa in maestà, la coda volta verso il dorso e ripiegata
d'oro rampante nel campo rosso. la spagna, 2-20: costui portava,
. collodi, 683: per essere la gente più beata e felice di questa terra
per l'ascensione. moretti, ii-416: la vita tornò per noi quella di prima
san piero. bonsanti, 4-17: la stazione, allora, era ancora quella
metodi giurisdizionalistici, dei quali era viva la tradizione in ogni parte d'italia come
vi-550: duoimi e disperami di non aver la leoquenza di v. s.,
, che se lo sapessi come quella, la tirarei a voi, come la calamita
, la tirarei a voi, come la calamita de le carte tira a sé il
periodico dell'animaletto dei le- padi. la metà delle spezie di questo genere hanno,
xerrà? -ólsoq * conchiglia ', per la forma caratteristica. lepidaménte, avv.
fucini, 119: il signor professore e la signora matilde furono d'una lepidezza da
a far ridere d'azeglio, 4-77: la lepidezza del podestà fu accolta al solito
risata. d'annunzio, vi-1015: la mensa, la carne disgustosa, le
d'annunzio, vi-1015: la mensa, la carne disgustosa, le lepidezze, le
che, da torino, mi viene la nomina di membro della direzione de'teatri!
delle crucifere, a fiori polipetali; la siliquetta quasi ovata ha le valve ca-
sono utili contro le ulceri sordide, la tigna, la rogna, ecc.
contro le ulceri sordide, la tigna, la rogna, ecc. = voce dotta
era d'un genio lepido anche con la febbre, accrebbe lo spirito alla conversazione.
monti, i-248: non ho perduto la memoria di quei giorni felici che ho
, e con sapone / e sai frega la nucca, e non gli cuoce.
da scene d'una irresistibile comicità: la preparazione è d'un lepido gustoso e
: al poema romanzesco prima assai che la dolorosa e alta satira del cervantes e
e il lepido travestimento del tassoni, tocca la parodia grossolana del folengo e dell'aretino
nostro amico, e non è questa la prima volta che per cose da nulla sia
fu lepidissimo il suo trovato, che la francia distruggeva l'indipendenza di genova.
, disposti in strette spirali su tutta la corteccia. = voce dotta,
71061; tzo8òq 'piede ', per la forma delle pinne ventrali.
domenichi [plinio], 37-10: la lepidóte somiglia le scaglie de'pesci et
costituiti da parti interarticolate, che formano la struttura delle pinne dei pesci teleostei.
insetti, chiamato ordine dei lepidotteri, la farfalla è quello dei tre stati chiamato
serie di lettere ad una donna tutta la poesia che emana dai lepidotteri.
di squame; alcune specie, come la mazza di tamburo o bubbola maggiore,
o bubbola maggiore, sono ricercate per la polpa saporita. = voce dotta,
mobili e fra i libri di cui rode la carta. = voce dotta, lat
arpago nel corpo di una lepora morta nascose la lettera tanto acconciamente che dove fusse posta
al capo del letto bottatele, e con la bella giovene abbracciatose, la dolce e
e con la bella giovene abbracciatose, la dolce e disiata caccia incomin- ciomo;
senti tanto / de l'ornato parlar la melodia, / o prosa o verso.
iv-373: già dal principio lo accennai ne la invocazione delle muse, ch'io non
le insidie / che de'tuoi vezzi la natura ordì. alfieri, 6-514: -bello
festevole e serena / cangiava in riso la tristezza e il pianto; / e a
integerrimi. caporali, ii-115: prima la fronte di allegrezza scossa / rappresenta da
colore / da spiritare il minio e la cirossa, / benché di ogni candor,
morte \ pirandello, 5-287: conosceva la poesia fidenziana e la maccaronica, la burchiellesca
5-287: conosceva la poesia fidenziana e la maccaronica, la burchiellesca e la leporeambica
conosceva la poesia fidenziana e la maccaronica, la burchiellesca e la leporeambica, e citava
e la maccaronica, la burchiellesca e la leporeambica, e citava allitterazioni e anno-
aspetto fisico, sia nell'indole, la lepre, per lo più considerata animale
: altri, di paura leporina, con la parola grosseggiando mostrano uno ardire di leone
è loppa) / ha d'aver la borsa zeppa. a. f. bertini
dalla rabbia che gli era stato leppato via la pentola de'quattrini, perdé..
léppico, sm. sostanza viscida che ricopre la pelle dei pesci; vischiosità. -
pomate fredde dalle quali si faceva ungere la chioma. = deriv. da
, inf., 30-99: una è la falsa ch'accusò gioseppo; / l'
cicerchia, xliii-427: de li occhi de la mente alzate 'l leppe; /
roma, xxviii-425: fo mundato da la lepra per beatissimo silvestro. bibbia volgar.
bibbia volgar., ix-318: estendendo la mano, [iesù] toccollo dicendo:
mondato. e incontamente partissi da lui la lepra. ser giovanni, ii-57:
1-37 (i-449): il morbo de la lepra, che noi domandiamo il 4
di san lazaro ', nel regno de la francia è molto frequente, e quasi
nella caccia delle lepri; che dedica la propria attività venatoria esclusivamente alla caccia delle
orecchie sono più lunghe del capo e la coda è breve; la lepre comune
del capo e la coda è breve; la lepre comune (lepus europaeus),
è oggetto di un'intensa caccia sia per la carne pregiata sia per la pelliccia;
sia per la carne pregiata sia per la pelliccia; al di sopra dei 1200
al di sopra dei 1200 m vive la varietà lepre alpina [lepus timidus),
che è nera) di quello invernale; la lepre mediterranea (lepus mediterraneus),
gran quantità. leonardo, 2-126: la lepre sempre teme; e le foglie che
che caggiano delle piante per altunno sempre la tengano in timore e 'l più delle
, pauroso, leggiero, orecchiuto; la sua voce è vagire. n. agostini
n. agostini, 4-7-48: ne la folta selva del ginepre / timido a l'
: -ah, ogni volta che vedevo la lepre rompersi sotto i denti del cane
lepre. 2. per estens. la carne di tale animale, molto gustosa
foscolo, xiv-347: possibile! che la lepre sia diventata con me leone,
* per voglia che di lepre ella [la madre] s'avesse, / intaccata
s'avesse, / intaccata amendue tenean la bocca '. questi che hanno la
la bocca '. questi che hanno la voglia della lepre si domandan 'leprini '
s. v.]: * aver la voglia della lepre ': di chi
si pone in prima posizione subito dopo la partenza per imprimere una velocità elevata onde
orione). citolini, 62: la terza divisione è de le stelle antartiche,
'l polo antartico; e sono queste: la balena, orione, eri- dano,
balena, orione, eri- dano, la lepre, il can maggiore. tasso,
. chiabrera, 1-iii-72: fugge dappoi la timidetta lepre, / di sei splendor
. salvini, 3-83: spunta d'idra la testa, e 'l fulvo lepre /
11. ipp. testa di lepre: la testa del cavallo quando, vista di
quando, vista di lato, ha la fronte molto convessa e prominente.
cavallo ha testa di lepre, allorquanto la fronte è molto convessa e prominente.
crusca): alle scrofole del capo giova la lepre marina impiastrata. landino [plinio
mattioli [dioscoride], 204: la lepre marina è come una pic- ciola
per sé sola, e parimente con la ortica marina. redi, 16-iii-251:
. redi, 16-iii-251: non è la terra sola ad avere i lumaconi ignudi;
14. locuz. -avere più debiti che la lepre, aver debiti quanto la lepre
che la lepre, aver debiti quanto la lepre: essere carico di debiti,
a sfuggire continuamente ai creditori (come la lepre al cacciatore). sacchetti,
noi che non abbia più debito che la lepre. fagiuoli, 1-6-231: ha più
, 1-6-231: ha più debiti che la lepre. -avere più gangheri che
lepre. -avere più gangheri che la lepre: essere abile dialettico.
, cacciar due lepri insieme. -cavare la lepre dal bosco: scoprire un segreto.
aver cavato, come si dice, la lepre del bosco. fagiuoli, 1-3-467:
questa lepre del bosco. -condurre la lepre dove si vuole: portare a termine
v. s. io ho condotto la lepre dove io voleva; gran cosa
io voleva; gran cosa sia che la mi scappi. -dare, fare la
la mi scappi. -dare, fare la lepre un ganghero: v. ganghero,
n. 7. -dare, la lepre, addietro: eludere qualche insidia,
come passassero le cose, temendo che la lepre non desse a dietro.
desse a dietro. -dormire come la lepre, fare come la lepre che
-dormire come la lepre, fare come la lepre che dorme con gli occhi aperti
non veggia lume? io ci fo come la lepre che dorme con gli occhi aperti
da bambino. -far dare fuori la lepre: riuscire a far luce su
chi sono gli altri che scrivono [la storia di firenze], per vedere se
lepre vecchia ', cioè tornare indietro. la lepre vecchia, per guadagnar terreno,
son pronto a partire. -invitare la lepre a correre: sollecitare una persona
s. v.]: 'invitar la lepre à correr ', invitare altri
santa lepre son le mie tuquinci, la quale, nel rompersigli de la spalla,
tuquinci, la quale, nel rompersigli de la spalla, levava le palme al cielo
il collo. -levare, scovare la lepre: scoprire, trovare, incontrare
/ ch'io fui il primo a levar la lepre, ed io / lo bramo
fondo /... / - la lepre s'è scovata. -pigliare,
grosso. -pigliare, prendere, acchiappare la lepre col carro: condurre felicemente a
aspettar qualche bel tratto, / e la lepre col carro aver pigliato, / e
come proverbialmente si dice, di pigliar la lepre col carro. testi, 3-3:
far del bravo e del bizzarro, / la lepre di pigliar pian pian col carro
. berchet-borsieri, conc., iii-66: la marchesa, donna di giudizio, diceva
... bisognava contentarsi di chiappar la lepre col carro, e lasciar tempo al
al tempo. -pigliare, trovare la lepre a covo: sorprenderla nella tana
: in fatti io vo'più tosto pigliar la lepre a covo, ch'ella mi
fugga dinanzi a'cani. -qui giace la lepre: qui si trova la persona
-qui giace la lepre: qui si trova la persona che si cerca; questo è
il nocciolo della questione; qui sta la difficoltà. caro, i-124: se
per vere »; avertite che qui giace la lepre: questo voglion dire quelle tali
finalmente è in cima. qui giace la lepre. spinge molle- mente l'uscio
ora (notate bene che qui giace la lepre) l'autore in questa lettera facea
-stare come la lepre: essere continuamente in sospetto,
s. v.]: 'stare come la lepre', sempre in sospetto.
sospetto. -vedere dove giace la lepre: rendersi conto di un fatto
o una difficoltà; riuscire a conoscere la verità. caro, 2-3-222: v
s. averà veduto a quest'ora dove la lepre giace, e so che non
corre il cane, e l'altra la lepre '. i casi son vari;
tal cane, tal lepre '. la destrezza dell'avversario mette a prove non facili
con gli occhi aperti: a indicare la diffidenza e la circospezione con cui si
aperti: a indicare la diffidenza e la circospezione con cui si comportano le persone
n'ha a ir senza cani: chi la fa l'aspetti. i
: pancrazio me l'ha fatta; ma la lepre non se n'ha a ir
-lepre vecchia dà gangheri e gangherelli: la lunga esperienza rende astuti e accorti.
si gratta o bada o piscia, la lepre fugge, se ne va: v
. -uno leva (o scopre) la lepre e un altro la piglia,
o scopre) la lepre e un altro la piglia, se la gode: gli
e un altro la piglia, se la gode: gli ingenui capaci e intraprendenti
io sono / spacciato: baldo me la dà nel petto / ch'e'non ci
fia riparo. i'arò levato / la lepre, e un altro se la gode
la lepre, e un altro se la gode. l. salviati, 19-36:
ch'e'potrebbe esser uno a levare / la lepre, ed un altro a pigliarla
io rimango cacciator sgraziato: / scuopro la lepre, e un altro poi la
la lepre, e un altro poi la piglia. note al malmantile, 1-358:
note al malmantile, 1-358: 'scuopro la lepre, e un altro poi la
la lepre, e un altro poi la piglia '. è traslato de'bracchi,
/ che, mentre fuggi per salvar la vita, / giungi dove la morte è
salvar la vita, / giungi dove la morte è più gradita, / s'innanzi
/ ch'ei [cane] non la trovi, e non la scopra al fine
cane] non la trovi, e non la scopra al fine, / e non
scopra al fine, / e non la veda, non veduto, in quelle /
varchi, v-1012: due leprettin sotto la madre a covo / in una macchia
., 2-43: fendi per lo ventre la lepre pregna, e il coagolo che
). bencivenni [crusca]: la carne del leprotto, ancorché sia di
: stridano or sul carro or su la soma, / leprotto, cavriol, por-
tut- t'occhi e gambe, fra la vita e la morte, non ha che
occhi e gambe, fra la vita e la morte, non ha che uno scampo
, non ha che uno scampo: la fuga. = deriv. dal
l'antico genere maschile di lepus, mentre la toscana, col resto dell'italia settentrionale
un animale femminile (accanto al normale la lepre, è però di lingua anche il
voglioso, / di lepretasso ho presa la natura, / che nel core già
o o s'imbattono a passar sopra la testa di quell'animale, partoriscono i fanciulli
quell'animale, partoriscono i fanciulli con la bocca leprina, ciò è fessa in mezzo
contra gì'inganni de'dimoni e chi la porta non può essere offeso da alcuno
disus. lepre giovane. -anche: la carne della lepre giovane. grazzini
. c. dati, 3-126: altri la biasimavano, [la lepre] e
3-126: altri la biasimavano, [la lepre] e preponevano il capretto, e
lepre] e preponevano il capretto, e la vitella di latte. riprese il berti
, perché alla lepre vecchia bisogna contrapporre la capra e la vacca, e non
alla lepre vecchia bisogna contrapporre la capra e la vacca, e non il capretto e
vacca, e non il capretto e la vitella di latte; alle quali cose,
2-176: se leproso avesse figliuoli, la roba è de'figliuoli. dalla croce
. una pecora leprosa, non solo la leva fuor delle altre, ma la fa
solo la leva fuor delle altre, ma la fa ammazzare, e a questo fine
ammazzare, e a questo fine che la non corrompa tutto il gregge.
]: dio vuole in tutto riformare la sposa sua e non vuole che stia più
. genere di insetti coleotteri che comprende la sola specie italiana leptidea brevipennis, che
posteriore a quella anteriore, occupando tutta la regione cefalica; esso persiste per tutta la
la regione cefalica; esso persiste per tutta la vita, senza che la sua funzione
per tutta la vita, senza che la sua funzione venga assunta da uno scheletro
di insetti eterotteri, al quale appartiene la leptocorisa varicornis, diffusa nell'europa meridionale
provocata da virus. -per estens.: la malattia nella quale compare tale necrosi.
corpo appiattito e largo, nel quale la testa, priva di tentacoli, non è
, non è distinta dal corpo; la specie nota leptoplana tremellaris vive nel mediterraneo
entom. genere di insetti emitteri, la cui specie nota leptopus marmoratus, diffusa
viani, 19-274: quando riverberava la luce si vedevano di scorcio gambe polpacciute
l-ii-82: il mettersi a tentoni et a la cieca balordamente,... gli
: di peccato si lercia chi cela la cosa utile che egli sa.
facesse?... e se non la potesse lavare, or nolla vi porterebbe
, o farebbelo assapere al padre che la mondasse. niccolò del rosso, vii-535 (
o ver lo terzo, / si scoperse la lucana epidìmia / dii molto sangue,
volgar., 3-109: io uso la state, per istare più netta, il
l. dati, xxxvi-19: ambo calcaron la mia fronte bella / con piedi lerci
luoco spurco e lerzo è questo, dove la mia bella veste de seta e quisti
strega squarquoia, lercia: puh! la puzza! c. i. frugoni,
verga, 1-266: un pompiere faceva la corte ad una figurante lercia, seduta a
3-214: totò sempre lercio indosso, la faccia allumacata di carbone, di gesso e
in un letto lercio,... la chiamava di fra le imposte accostate.
, 10- 48: pastrufazio, la più dinamica città del paese, spàppola
. oriani, x-3-77: fuma presso la cesta una candela / lercia di sego
lerci. g. raimondi, 5-25: la guerra, disse, è una cosa
, o madri ammaliati e guerci: / la vostra vigilanza ov'è rimasa, /
ma ora, lerciona, t'è finita la godigia. = dal lat. volg
. viani, 19-106: se la sbafò in un battibaleno [la colazione]
: se la sbafò in un battibaleno [la colazione] e si forbì anche le
lernea,... si mosse la nostra compagnia di giesù. fontanella,
o perché non gli va a fagiolo la roba che ha davanti. 2.
chiama rovo canino, e mescolinsi con la farina de'ieri. ricettario fiorentino,
usa seminare per i colombi, e la sua erba si usa per ingrassare i
i buoi. targioni tozzetti, 7-in: la maggior quantità e larghezza delle foglie dei
e larghezza delle foglie dei legumi fa diversificare la bontà e caloria delle biade; laonde
altri si chiamano spaglioni, forse per la simiglianza ad un padiglione. =
di piombo d'aristotile addomandata lesbia, la quale alle cose da misurarsi s'accomoda
che coll'amore lesbiano, rendesse più felice la donna. = deriv. da
. = dal nome di lesbia, la donna amata dal poeta catullo, che
. carducci, iii-1-418: più la lesbica lira ed i fremiti / d'
donne (con allusione al costume che la tradizione ha attribuito alle donne di lesbo
iv-1-51: donna francesca mordeva un poco la principessa di ferentino, non senza finezza,
v-6-278: le coppie lesbiche abbondavano, e la tristezza dei loro sterili amori era oggetto
-sostant. firenzuola, 542: amano la bellezza l'uno dell'altra, chi
, chi puramente e santamente, come la elegante laudomia forteguerra la illustrissima margherita d'
santamente, come la elegante laudomia forteguerra la illustrissima margherita d'austria; chi lascivamente
austria; chi lascivamente, come saffo la lesbia anticamente. -regola lesbia:
osservato ch'alcuna volta, non potendosi la materia adattare a la regola, la regola
, non potendosi la materia adattare a la regola, la regola si piega a
potendosi la materia adattare a la regola, la regola si piega a la materia,
regola, la regola si piega a la materia, come avveniva di quella che fu
regola lesbia? mamiani, 10-ii-544: la regola dell'arte divina è sempre della
e consiste a piegare e adattare scambievolmente la materia alla forma e questa seconda alla prima
. gruppo di stelle, che costituiscono la costellazione detta chioma di berenice. =
cotal grecia vedea su d'una rupe / la lesboica fanciulla / assisa star, dritto
i-77: acconciansi ancora con... la lesca di lino incigliato. =
da una superficie muraria; ha spesso la forma di un pilastro incassato in una
ha funzione decorativa, in quanto interrompe la monotonia delle facciate, e spesso funge
guarino guarini, 1-97: per terzo viene la colonna col retrocolumnio, come la
la colonna col retrocolumnio, come la colonna d, dietro alla quale è il
sua collo strumento del fabro, ché non la potrebbe fare col martello; ma richiede
potrebbe fare col martello; ma richiede la lesina. meo de'tolomei, vi-n-56
sempre amorevole ed avermi più volte prestato la lesina da trapungere i tacconi. fiorio,
e rader le cuoia, e de la lesina per forarle e cucirle. desideri
vederlo comporre è proprio vago: / or la lesina piglia, ora la penna,
/ or la lesina piglia, ora la penna, / or tira un verso,
... abborre lo spago e la lesina perché gli ricordano il padre calzolaio
] si rimette a intingere nel sego la punta della sua lesina per bucar meglio
che avevano come simbolo una lesina con la quale si riparavano le scarpe da sé
starebbe ottimamente bene per deputato a riformare la sudicia compagnia della lesina. bocchelli,
2-xxiv-642: egli era degno di presiedere la confraternita della lesina, stabilita da poco
: scorticherebbero / una pulce per venderne la pelle, / la nebbia stillerebbero perfino
una pulce per venderne la pelle, / la nebbia stillerebbero perfino, / si fariano
... si sentiva girare a vuoto la testa. jovine, 16: da
a poco a poco si stenda sopra la legatura della canapa. fagiuoli, 1-2-332:
lesine. de marchi, iii-1-586: la chioma lunga e corvina e i baffetti tirati
: ho ancora in uno stinco, la cicatrice d'un morso, suppurato,
suoi dentini a lésina. -adoperare la lesina: fare stretta economia. b
croce, iii-22-200: il rudinì espose subito la diagnosi della crisi finanziaria e dichiarò la
la diagnosi della crisi finanziaria e dichiarò la necessità di « far macchina indietro »
far macchina indietro » e di adoperare la « lesina ». -lavorare di lesina
economia. de roberto, 64: la principessa lavorava di lesina e prodigava le
deschetto in un angolo e, con la scarpa tra i ginocchi, batte e lavora
lesina con noncurante abilità. -studiare la lesina: cercare di risparmiare. fagiuoli
eufrosina / e con ogni calor studi la lesina. guadagnoli, 1-i-181: ancor
: ancor essi alla giornata / han la lesina studiata. -tirare la lesina
han la lesina studiata. -tirare la lesina: fare il mestiere del calzolaio.
stava a bottega col padre a tirar la lesina. 10. prov.
ma per ispendere poco fece fare solamente la parte dinanzi di velluto e quella di
dietro di tela negra;... la disgrazia volle che, convitato da un
a viva forza... gli levarono la vesta da dosso, e così si
da dosso, e così si scoperse la lesinàggine. = deriv. da
loro insegna, / ché apollo o glie la rompe o glie la spunta.
apollo o glie la rompe o glie la spunta. = deriv. da
della lesina, i-50: li fa intendere la com- gnia che, filosofando bene,
filosofi,... loderà in questo la parcissima diligenza della nostra madre natura.
i calcagni fanno pantofole da camera per la state. de amicis, i-499: si
il suo ideale sarebbe stato di contemplare la vita degli altri. -figur.
che preso da un amore selvatico per la bellezza e la giovinezza di marina non
un amore selvatico per la bellezza e la giovinezza di marina non lesinava sui mezzi
mucchio di viveri col peso e con la misura? lesinavamo il boccone e il
e il sorso? jahier, 43: la madre... lesina il centesimo
mai impedito... di lesinare la paga ai lavoranti. -figur.
meno capito coloro che lesinano al goldoni la lode di eccellente scrittore, di schiettissimo
: avevo l'impressione che mi lesinasse la parte migliore di quella sua modesta intrinsichezza
, 4-ii-305: credo che dobbiamo considerare la questione non sotto l'aspetto di lesinerie di
nostre derrate. nievo, 3-108: la figura del podestà, e l'ingenua lesineria
colle signore di asolo d'un soldo la partita, rallegrò il gioco d'assai.
assai. zena, 1-75: [la donna] viveva del suo, senza lusso
. 2. intr. con la particella pronom. divenire instabile, pericolante
passano: ahimè, una gran disgrazia per la fortezza! quei fornaciai coi loro scavi
sì che ora sono lesionate e pendono la leonessa e tutta la cortina colle torri
sono lesionate e pendono la leonessa e tutta la cortina colle torri da quella parte.
nelle cellule, da agenti meccanici, la cui azione vulnerante è superiore alla resistenza
vada circundando leggiermente sanza lisione su per la carne dello ignudo. landino [plinio]
ariosto, 36-17: pensa solo ove la lancia metta, / perché del colpo
dell'onestà di lei, e senza lesione la rimise nella sala del palazzo. a
momento non sono in grado di giudicare la gravità delle lesioni interne. — dir
rienzo, 91: sonate le trombe a la porta, diero la volta a mano
le trombe a la porta, diero la volta a mano ritta, e senza alcuna
... trarre dei territori de la prefata lega sue gente d'arme, cariagi
., 3-8 (344): [la polvere] senza alcuna lesione faceva per
maniera più o men dormire colui che la prendeva. ottimo, iii-326: come
, iii-326: come fia che dopo la generale resurrezione, quando il corpo sia
campo senza alcuna lesione / nostri cristian per la lor vigoria. savonarola, 10-313:
o del mercurio o dell'antimonio esercitano la loro malignità contro il cervello ed i
lesione alcuna sofferissero,... la detta arte e università d'essa sia tenuta
senza danno a le proprie spese de la detta arte. saraceni, i-37: nessuno
contratto comportante una sproporzione, per oltre la metà del valore (lesione oltre la
la metà del valore (lesione oltre la metà), fra la propria prestazione
(lesione oltre la metà), fra la propria prestazione e quella della controparte,
prestazione e quella della controparte, e la sproporzione è dipesa dallo stato di bisogno
cita / l'altra parte a dedur la sua ragione: / poi, s'ella
delle forche a vita: / e se la parte intenta la lesione, / allor
: / e se la parte intenta la lesione, / allor può condennarsi, avendo
del giusto prezzo, che però quando la lesione non arriva a questo segno non
di 30 giorni, per dedurre e provare la pretesa lesione. f. d.
non solo permette, ma autorizza e prescrive la lesione, l'usura. guerrazzi,
lesione'. se vi è sproporzione tra la prestazione di una parte e quella dell'
parte e quella dell'altra, e la sproporzione è dipesa dallo stato di bisogno
altra ha approfittato per trarne vantaggio, la parte danneggiata può domandare la rescissione del
vantaggio, la parte danneggiata può domandare la rescissione del contratto. l'azione non è
. l'azione non è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che
è ammissibile se la lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita
lesione non eccede la metà del valore che la prestazione eseguita o promessa dalla parte danneggiata
danneggiata aveva al tempo del contratto. la lesione deve perdurare fino al tempo in
deve perdurare fino al tempo in cui la domanda è proposta. 6.
umani, sociali (come l'autorità, la dignità, la parola data, la
come l'autorità, la dignità, la parola data, la libertà, il diritto
la dignità, la parola data, la libertà, il diritto oggettivo, i
quei dritti, per cui da più secoli la nostra libertà acquistò il prezioso titolo di
, / ciò c'ha veduto pur con la mia rima, / non averebbe in
rima, / non averebbe in te la man distesa. dalla croce, iv-2:
sia lesa l'umanità, non che la repubblica ciascun sei vede. g. ferrari
-parte lesa: nel linguaggio giuridico, la parte che in una controversia giuridica ha
f. d. vasco, 117: la malizia de'contraenti si potrebbe frenare in
diritti altrui. calvino, 30: venne la parte lesa ed erano una compagnia di
attraverso i nostri boschi quando fiorfiero e la sua banda li avevano assaliti e derubati.
giuridici del passato, qualsiasi delitto contro la vita del sovrano e contro la sicurezza
contro la vita del sovrano e contro la sicurezza dello stato (tradimento, diserzione
carducci, iii-27-140: mi si scalda la bile, a sentirti parlare. il tuo
, i-1115: il sosia dovette sacrificare la bella barba bionda e veneranda, per
voi dicevate d'essere solamente / per la minestra e l'allesso? vo'siete /
confetta. storia di stefano, 15-80: la sera a zena, esendo tu ti
quando che non si può fare con la macerazione e con l'infusione.
fecero arrostita. aretino, 20-291: la ruffiana sa quante legne vanno a far bollire
* e lixa 'acqua (calda per la lisciva) '; cfr.
di cinque minuti, si sciolse interamente tutta la parte grassa, restando solo il magro
, 10- 222: lei preparava la pentola del minestrone, il tegame delle
minestrone, il tegame delle patate, la verdura già lessata. 2. figur
. nell'industria alimentare, chi sorveglia la cottura, eseguita mediante forni, di
, accompagnato dall'acqua, nel macerare la carne, come lo veggiamo nella lessatura.
-figur. dossi, 1-91: [la nonna] pensò di porre a bagnomaria
collegio, dal quale, egli -ricevuta la prima lessatura -passerebbe a condirsi nelle zampe
cum ova e con un poco de la lesaura del figato. 2.
. decotto. bencivenni, 5-206: la lessatura delle cose medicinali chiamano apozzima.
serapione volgar., 1-29: dicesi che la sua lessatura [dello sparagio di pietra
demo doveva mantenere aggiornato, non disponendo la città di una propria anagrafe.
dell'eredità patema, e di esaminare la condotta di quelli che si ammettevano al
. vittorini, 7-51: noi, con la vista, possiamo vedere un colore che
. vittorini, 7-84: tutta la semantica relativa a natura (anche lessicalmente
: da quella immaginaria pittura venne anche la carta di tale anfiteatro indicata dal p
lessico si truova esser necessario per sapere la lingua con cui parla la storia ideal eterna
per sapere la lingua con cui parla la storia ideal eterna. gioberti, 4-1-354
dimostrare, pur contro dante, che la materia contenuta nel lessico di tutta la italianità
la materia contenuta nel lessico di tutta la italianità non è sorda all'intenzion dell'
così nel lessico come nella grammatica, la lingua. pasolini, 8-64: ogni lingua
delle astrazioni, come il lessico e la grammatica. 3. parte dello
stuparich, 4-139: all'artista non basta la tavolozza del vocabolario né tanto meno del
: 'lessicografia ': arte che riguarda la formazione delle parole e la compilazione de'
che riguarda la formazione delle parole e la compilazione de'lessici. tommaseo [s
lessico- grafico a designare col primo aggettivo la poesia antica, greco-romana, e col
antica, greco-romana, e col secondo la cristiana e moderna. 2.
lettere che le compongono, si noterà la corrispondenza con l'usuale ordinamento alfabetico dei
voce dc|i. u7) to <; la quale vien sempre interpretata appresso tutti i
ragionamento e dot trina intorno la compilazione de'lessici. distinta dalla
. distinta dalla lessicografia, come la teorica della pratica. = voce
ortografia. carducci, ii-21-43: la facoltà ora ha compiuto i suoi
compiuto i suoi desideri proponendole unanime la elezione del ferrari a professore di
, che si riferisce, che concerne la lessigrafìa. tommaseo [s.
; / e, cui piacesse, la manza e l'agliata. boccaccio, dee
: carne arrostita è più savorita che la lessa, perché è cotta nel suo
quella nell'altrui. varchi, xxvi-1-163: la mattina di pasqua ogni cristiano / mangia
da mosto, i-117: intendendo io che la carne di quello se mangiava per i
. 4. prov. -chi la vuole a lesso e chi arrosto: chi
. girolamo leopardi, 2-58: un la vuol lessa e l'altro arrosto.
, / e confondono il giorno con la notte; / uno a lesso la vuole
con la notte; / uno a lesso la vuole, un altro arrosto. guadagnoli
costituzional, chi assolutista, / chi la vuol lesso, chi la vuol arrosto.
, / chi la vuol lesso, chi la vuol arrosto. -non volere una
molto più lesto che non avesse fatto la prima volta. [ediz. 1827
montò assai più lestamente che non avesse fatto la prima volta]. massaia, ii-167
alla dama e le sussurra qualcosa che subito la turba ed agita. 2.
lestamente essi affettano e trinciano e minuzzano la vittoria e la rimescolano e rimpasticciano con
e trinciano e minuzzano la vittoria e la rimescolano e rimpasticciano con avanzi innominabili e
ulloa [castagneda], i-19: corre la costa da tramontana a mezzo dì,
e capriciosi: / no se puoi veder la mazor lestezza. bottari, 3-1-97:
... cuore e destrezza; e la cosa è facile. [ediz.
93): cuore e lestezza; e la cosa è facile]. bresciani,
sfido a trovar nel tempo antecedente / la lestezza di man che c'è al
di mente. salvini, 39-ii-177: la nottola,... colla vivacità de'
lestezza dello spirito, incanta ed attrae la schiera de'minuti augelli. carducci, iii-24-248
/ quasi topo in tramazzo, ebbe la morte. loredano, 5-232: ognun
molto più lesto che non avesse fatto la prima volta. nievo, 312:
, ii-920: giacomo si avviava lesto per la strada del ronchetto. palazzeschi, 5-8
. g. chiarini, 190: terminata la cena, la nunziata / sparecchiò lesta
chiarini, 190: terminata la cena, la nunziata / sparecchiò lesta lesta. verga
sparecchiò lesta lesta. verga, 3-28: la ragazzina... si mise lesta
lesta lesta a apparecchiare ogni cosa per la cena. sbarbaro, 1-204: e già
già, ecco, balza su; dà la schiena, lesto lesto butta terra.
: era... maligna, con la lingua lesta, insistente peggio di una
bene istrutta. stuparich, 3-191: la vecchia i primi giorni voleva far lei,
tutti i lavori di casa, che la lasciava fare. -astuto, accorto
di cervello. guadagnoli, 1-ii-244: la non mi creda poi così testone / da
sp., 13 (237): la carrozza potè, questa seconda volta,
dalla riva. landolfi, 8-53: la nostra macchina procedeva lesta.
-figur. berchet, 1-62: la voce non gli correva lesta sul labbro.
folgor lesta / su 'l novo stei la gioventù del fiore / frange, e non
non resta. bettini, 96: la sera di un bel giorno / è lesta
tempo). bettini, 30: la giornata fu lesta. 5.
vestito con un bel cappotto, con la spada al fianco, in somma lesto
, lvii-54: ma faccia lei [la morte]: io non ci vo'impazzare
giocosa, 58: a inverno finito la casa fu lesta. pascoli, 223:
223: viola entrò col secchio su la testa, / e su gli arguti zoccoli
e su gli arguti zoccoli ristette / presso la conca, e disse: « ora
, prudentissimi legislatori, premerono sommamente neltesercitare la gioventù nelle scuole di lotta..
intenso. buzzi, 46: era la vita bella rigirante lesta. / chi pensava
bella rigirante lesta. / chi pensava la morte in fondo al breve prato? alvaro
breve prato? alvaro, 18-102: la città era insolitamente lesta, chiusa e stringata
a me? corpo... me la pipo dei caporali io; voglio fare il
1-2-256: dopo averli chiesta / tante volte la figlia,... / andar
. ferd. martini, 4-53: la storia... s'insegnava molto alla
liceo governativo e chi voleva impararla bisognava la studiasse da sé. ojetti, i-536:
carducci, ii-1-205: se non me la potete mandare mi metto malato e tutti
suo moroso, d'un lestofante di qualità la peggiore. gobetti, 1-i-591: sgominò
, d'essere stati usi di mangiare la carne umana. guerrazzi, iv-244: peggiori
. andreini, 1-185: vedrete che la falce letale del tempo e della morte
ha da temer. fagiuoli, viii-141: la morte, che laggiù da voi l'
, / ghiac- ciolle con veneno / la vita giovenil. d'annunzio, iv-
riuscire letali. -esito letale: la morte. piovene, 7-518: il
letale. 2. che preannuncia la morte; proprio, caratteristico della morte
parevano rivelare pur in quel semplice atto la pena d'uno sforzo contro il languore letale
uno sforzo contro il languore letale ove la tenue vita stava per estinguersi. moretti,
* ni '. -che simboleggia la morte, che è indice di morte
sorgi, maron, deh sorgi / da la sponda letale, / e curioso porgi
, funzionale o morfologico, che causa la morte del portatore allo stato embrionale o
letalità, sf. capacità di provocare la morte. -medie.: complesso
letalità di quell'acqua, e narra che la pruova ritraevasi dal bagnarsi, o no
,... fu altresì messa la poavola sul carro, e di quelle scopazze
il terreno. citolini, 335: sarà la casa de 'l patrone, quella de
quella de 'l contadino,... la cantina, l'olearia, le stalle
avendo imparata, fors'anche praticata, la quint'essenza de'vizi, qual altro
poscia un letamaio? lastri, i-193: la profondità dei letamai si prescrive di mezzo
dei letamai si prescrive di mezzo braccio, la larghezza e la lunghezza sia in proporzione
di mezzo braccio, la larghezza e la lunghezza sia in proporzione della quantità dei letami
. casalicchio, 314: avea perduta la fama, il buon nome e ognuno
casa con uno dentro che vi paga la pigione? 3. figur.
letamai, onde non ne toccherò che la superficie, lasciando stare al fondo le fecce
aborra / giù de'precordi / tra la zavorra. verga, ii-270: vi cantavano
sordidi candidati, che sono appunto letamai sotto la brina! dossi, iii-97: simili
. locuz. -essere stimato, apprezzato come la gemma nel letamaio: non godere di
grande ingegno qui sarebbe apprezzato? come la gemma nel letamaio. -gettare,
lo tragga fuori e procuri d'aprir la terra intorno agli ulivi e di letamargli
far un violaio, letamata e rivoltata la terra non meno d'un piede a fondo
non meno d'un piede a fondo, la metta a risalti. c. ridolfi
soluta. lauro, 30: dassi a la fava luogo grassissimo e letamato d'avantaggio
e liquidi degli animali, mescolati con la paglia e con le foglie secche della
lettiera della stalla. cenne da la chitarra, vi-n-186 (6-12): e
che non forse l'odore del letame la reina noiasse o la facesse accorger dello inganno
odore del letame la reina noiasse o la facesse accorger dello inganno,..
nel letame. castiglione, 613: entrò la maestà del re di francia nel castello
resto, si può dire proprio che la sua fortuna l'ha cominciata col letame.
., 1-ii-14: anzi che ella [la lattuga] si pianti, sì si
si dee trasporre, una prima intridendone la radice con letame scorrevole e piantandola involta
bon letame / natura in ben accrescer la mia pianta, / tanto l'opere mie
, s'abbrucia, e dipoi abbruciata la terra tagliata, resta di quella cenere
giardiniere / che il sentiero / de la vita co 'l letame / utilizza, e
volgar., 1-225: pongasi sopra la terra letame di colombi. dominici,
, 56: alcuni altri alchemisti megliori la bocia sepelisino nel ledame marso e putrido del
valle, 3-114: per render frutto [la terra], ha bisogno di essere
di lor medesme, e non tocchi la pianta, / s'alcuna surge ancora
in lor letame, / in cui riviva la sementa santa / di que'roman che
, 3-60: stava occulta nel letame la margarita di dio. chiamo letame,
essa corruzione del corpo, chiamo letame la viltà della povertà. cassiano volgar.,
inebriato dell'amore di dio che tutta la gioia di questo secolo sarebbe paura e tormento
onori viltade. beicari, 4-161: la gola è quella ch'apre ogni serrarne /
a coglier letame per ingrassar sempre più la vostra ignoranza sfrontata. nomi, 2-26
: vedi a contrasto i titoli e la fame, / patricia veste ed anima plebea
e diarrea. carducci, iii-3-52: la pianta di virtù qui cresce ancora, /
farsene strame / i muli tuoi: qui la viola odora / per divenir letame.
bianco da siena, 51: quando sarà la spoglia / del mio corpo letame,
che non ha potuto farmi un anno addietro la fame di genova, me lo ha
riconoscere poro dal letame: saper discernere la differenza che passa fra ciò che merita
merita o non merita stima. la spagna, 31-11: non so'ebro né
oltraggioso. giamboni, 73: se la superbia sarà levata infino al cielo,
verapiente * spezzate come giunchi? che la bandiera francese si potesse 'calpestare come
prov. della porta, 5-118: la paglia vecchia serve per far letame.
producono calore in modo da favorire la germinazione dei semi e la crescita delle
da favorire la germinazione dei semi e la crescita delle piante; letto caldo.
o letaminamento. ginanni, 1-392: la vera agricoltura... consiste in
letaminare degli arbori si vuole prima rimuovere la terra intorno loro. -figur.
: di questo mese si vuol seminar la zucca in letaminata terra, umida e ben
. crescenzi volgar., 6-14: la bietola desidera la terra grassissima, umida
volgar., 6-14: la bietola desidera la terra grassissima, umida, letaminata e
d'animali fa intorno a sei anni la terra abbondante. b. del bene
1-102: se però qualche ostacolo avrà impedita la letaminatura a suo tempo, il secondario
di seminare,... spargervi la polvere degli escrementi delle uccelliere.
crescenzi volgar., 4-10: la vecchia e antica vite... si
e fiumi, potrebbe acquistare importanza grande la pescicultura, e per quanto ho udito
fuori per mettere ne'letaminosi solchi con la perseverante fatica, non sentendo danno del
minoso 'differisce da * letamato '. la crusca li fece di egual valore,
crescenzi volgar., 5-35: vale la decozion dell'agnocasto, dell'appio e
pensa in dio ha una infermità, la quale si può assimigliare a un male si
apostema nella parte driedo del cervello sotto la carne... litargia vera è quando
del cervello e sue mininghe, come la frenesi e litargia, con medicamenti applicati
di ipnotismo. gramsci, 4-37: la parola « riscossa » è del linguaggio militare
innamorato? de giuliani, xviii-3-672: la monarchia austriaca non avrebbe mai dovuto sortire
. mamiani, 4-451: per vincere la sua letargia [della spagna] e
letargia [della spagna] e raccorciar la distanza che oggi la separa dalle nazioni
] e raccorciar la distanza che oggi la separa dalle nazioni a cui fu pari
letargia, come quei moribondi che rinvengono la chiarezza della mente all'estremo momento dell'agonia
., 6-1 io: sana [la senape] gli idropici, eccita i letargici
ulisse. c. durante, 2-353: la radice [di peucedano], trita
e più vicini a morte ricuperano subito la parola e la sanità, se negli
vicini a morte ricuperano subito la parola e la sanità, se negli angoli degli occhi
nella qual sia stata infusa e macerata la polvere di quelle radici.
letargo. spallanzani, 4-v-33: la massa... degli animali letargici
). comisso, 17-146: [la] linfa delle piante... sale
bisogne del mondo. longo, xviii-3-224: la barbarie... stendeva la feroce
: la barbarie... stendeva la feroce e letargica sua forza nell'impero
letargico sonno. papi, 3-ii-30: sotto la forza letargica di quel costume, sotto
non si era amalgamata e confusa sotto la polvere e le ragnatele, in un abbandono
possono sottoporsi i fachiri anche per la durata di alcune settimane. sanguinacci
. varchi, 22-6: mi pose la mano sopra il petto leggermente. e'
maligna, in pochi giorni gli tolse la vita. tassoni, 7-68: come uscito
, / il campo che fuggìa voltò la fronte / e fermò le bandiere a piè
sedere; scosse il capo per fugare la nebbia; si guardò intorno, smarrito
- riposo. -eterno letargo: la morte. marino, vii-569: cala
morte. marino, vii-569: cala la spada orribile e feroce / e 'n
non largo / mi rese il campo: la mia man raccoglie / anche i fuscelli
di cinquant'anni vedendo uscire dal letargo la sua vistosa tartaruga. moravia, iii-338
, 108: chi non si stupisce a la secreta / virtù de l'occhiatella.
che comincia col tardo autunno e cessa con la primavera; vita latente. trinci
letargo, che ha addormentata a tempo la sua facoltà vegetativa. d'annunzio, i-
/ di piacere turbavano il bosco ne la notte. palazzeschi, 1-489: rasenta
palazzeschi, 1-489: rasenta il grido la terra, e nel letargo s'agita e
membra vostre, nelle cui fibre raddoppiata la vita si ridesta e si dispiega.
ma s'tu m'intendi e redutte a la cima / del tuo intelletto e scopri
ingiuriosa sorte, / che dovunque virtù la scorge e chiama, / non la
virtù la scorge e chiama, / non la segua per tutto anco la fama.
/ non la segua per tutto anco la fama. casti, vi-425: non occupa
di esser ben nascosto. non chiedevo la pace del mondo, chiedevo la mia
chiedevo la pace del mondo, chiedevo la mia. 5. mancanza di
o qual letargo ha sì sopita / la tua virtute? o qual viltà l'
e te goffredo invita, / te la fortuna e la vittoria aspetta. d.
invita, / te la fortuna e la vittoria aspetta. d. borghesi, lxv-109
. d. borghesi, lxv-109: la terra, il mare udrà ch'empio letargo
, letargo, incuria e noia / fora la vita: ché quai ruote al perno
. galdi, ii- 212: la coltura della vera morale e della sana politica
né anima, o intorpidisce il letargo o la vita stultizza. cicognani, 9-158:
cicognani, 9-158: conduceva da anni la vita dell'essere neutro: la carne
anni la vita dell'essere neutro: la carne e l'anima addormentate: senza sogni
un letargo. sinisgalli, 6-10: la nostra agitazione rimane lungamente sedata da questo
guardo, né il mio udito, né la mia mente, e meno di quelli
mia mente, e meno di quelli la penna mia. chiari, 17: presi
, iii-1-235: alcun principe mai avrebbe la sfacciatezza di punire chi non disturba in
universale letargo, che principescamente si appella la pubblica quiete. amari, 1-2-299:
: le note salivano familiari a riscaldare la stanza da quindici anni in attesa,
, ed ho sentito sopra di me la pioggia di cento sguardi e la fiamma
me la pioggia di cento sguardi e la fiamma di cento candele, tutto respirava
: mite letargo d'acque: / la neve cede chiari azzurri. / sono
principio bacco, e sus- seguentemente ordisce la narrazione... la quale egli riassume
seguentemente ordisce la narrazione... la quale egli riassume dopo questa incidenza di
di sì egregio poeta, che dopo la narrazione avesse a sproposito rimpinzatavi la invocazione?
dopo la narrazione avesse a sproposito rimpinzatavi la invocazione? assarino, 2-ii-234: sempre
alfin s'è scossa dal profondo sonno / la neghittosa italia, e i torbid'occhi
profondamente. monti, x-4-73: abbandonata la trovai sul letto, / che pallida
, 6-vii-48: orridi, e smarrita la virtù del cuore cadde in un letargo
del cuore cadde in un letargo che la tenne sopita gran parte della notte.
. pirandello, 5-170: spiava acutamente la moribonda, che s'era ancor inabissata
salutevoli. jahier, 70: cantata la sua funzione in italiano, greco e
scolastici. sbarbaro, 1-152: dopo la baldoria dell'estate, il borgo ripiomba
, con quel vino, gli passa la voglia, si trova un cantuccio al fresco
/ s'arrestan le industrie, va la borsa in letargo: / è la
la borsa in letargo: / è la kermesse. = voce dotta,
vanno l'anime a lavarsi, / quando la colpa pentuta è rimossa. idem,
esser non pò sbandita, / qual io la vidi in su l'età fiorita.
. landino, 30: per lete intendiamo la submersione della ragione nella sensualità: perché
quando già tutto intorno chete / ne la più alta notte eran le cose, /
cose, / vinto egli pur da la stanchezza, in lete / sopì le cure
, ii-11-208: gli scrittori o toccano la sommità o c'è un fato che li
e meglio saria quella che nasce sopra la noghera, la quale si chiama usnea,
quella che nasce sopra la noghera, la quale si chiama usnea, overo fimech
et in vulgare erba di quercie, la quale è un'erba che è di specie
e fiero, / tu già risolchi la letea laguna. foscolo, gr.,
veglio mirò volgersi obliqua, / affettando or la via su per le nubi, /
ne'gorghi letéi precipitarsi / di fortuna la rapida quadriga, / da'viventi inseguita.
, i-347: anima, non è questa la pia solitudine amica, / l'alta
, / obliviosa, eguale, / [la foce] segno non mostra / di
di corrente, non ruga d'aura. la fuga / delle due rive / si
bergantini, 1-241: del chiaro sol la figlia... /...
porte / letee le chiavi / a te la morte / vinta largì. d'annunzio
45: 1'veggio, ser ventura, la matricola / che vi convien tener con
come letico / che sempre affonda giù la sua navicola. = deriv.
spandersi nell'aria come un'esalazione letifera. la morte pareva occupare il luogo da tempo
è letifero o édule. solo dopo la morte di chi si è prestato a ingerirlo
certi arditelli sfrontati... hanno sostenuto la pochezza della materia non esser letifera.
e travagliosissima? serao, 3-13: la passione consumatrice, nell'ora che fuggiva,
letifica le menti. caro, 14-44: la parola del signore... letifica
l'aura del cianciar rasserenarsi / prima la mente, e l'aria córre a sorsi
, 3-65: giorni festivi che letificano la posizione personale di gino bianchi.
e tanto uomo maestro del mondo, letificante la chiesa di dio, fosse morto sbandito
di allegrezza fu quella che mi letificò la faccia e l'animo tosto che la vostra
letificò la faccia e l'animo tosto che la vostra imbasciata mi espose. d'annunzio
gli occhi il chiaro / giorno, ascoltate la voce serena / ch ^ spazia dai
3. intr. per lo più con la particella pronom. godere, gioire;
degli arienti, 1-209: le sorelle la vedeano or letificare nel volto et or
et or nebulare, secundo li effecti da la meditazione. aretino, iv-4-50: mi
festeggiare dell'anime, di cui fu mossa la questione. = voce dotta
aria letificata. bocchelli, 17-7: la città si adagiava fra dolci colli in
: ha perso ogni suo avere, anche la dentatura, ma...
dentatura, ma... non la voglia di mangiare, bere e dir
del maestro, potessi conclamare dinanzi la casa della dignissima sua livia.
tristo, pieno de 'ncrescemente; / torrotte la letizia ne li tuoi pensamente. fra
idem, par., 25-16: la mia donna, piena di letizia, /
galizia ». cavalca, iii-45: la carità è piena di letizia e d'ogni
salute, / il sol giusticia e la sorella franca / irraggi intorno tutte altre
da siena, 250: tanta era la letizia che egli aveva che non poteva
con propria bocca gl'interdisse, / da la letizia al pianto face un tomo,
con lei, in istrada! per udirne la voce! per godere della sua letizia
balocco comperato. bocchelli, 13-343: la prigionia durò un anno, e fu molto
nell'alto mar dimora, / o la ghiarosa riva ama e costeggia, /
virtù e dei vizi, xxxv-n-337: respuse la letizia, che è penne de paguni
. baldi, 239: ver'la coppia gentil, canzon, ti movi /
e pace. borghese, 6-147: la letizia, se appare, ha le labbra
lor si debbon riempire, / / la chiesa militante si fa forte, / però
splendor s'involve, / che v'abbaglian la vista anco i più degni: /
dante, par., 8-52: la mia letizia mi ti tien celato / che
che ti stai nascosta / dentro a la tua letizia, fammi nota / la cagion
a la tua letizia, fammi nota / la cagion che sì presso mi t'ha
. buti, 3-591: 4 dentro a la tua letizia ', cioè dentro al
cioè dentro al tuo splendore, che dimostra la tua letizia. dante, par.
terra il sommo bene / onde vien la letizia che mi fascia. -spirito
d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardava; e pareami con tanta letizia
poi esce nel volto e dilatasi per la faccia, e chiamasi letizia; e poi
delle voci de'soldati, i quali con la disposizione de'corpi e colla letizia de'
con un grido di letizia immenso / sveglia la terra e fa tremar il cielo.
232: io sono uscito di prigione con la letizia universale di questa città. di
versai letizia di tutto il populo, per la fama del valor suo nell'arme e
. marini, iii-23: saputasi per la città la morte del cavaliere di cupido,
, iii-23: saputasi per la città la morte del cavaliere di cupido, non
se ne dolesse; pure, prevalendo la gioia pel ritorno della principessa, alla letizia
vulto e con li gesti demon- stra la intrinseca letizia. tasso, 1-86: veggio
, 1-86: veggio... de la letizia nova / veraci segni in questa
mostrar che amo giustizia, / portatemi la veste di letizia. 5.
* a più letizie ', cioè a la certificazione de la cagione di quello ch'
letizie ', cioè a la certificazione de la cagione di quello ch'io vedea,
cagione di quello ch'io vedea, la quale è di maggior letizia che 'l
leggemmo il disiato riso ', cioè la disiderata letizia, la qual fu alla
riso ', cioè la disiderata letizia, la qual fu alla reina ginevra, *
maria degli angeli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo, e
e afflitti di fame, e picchieremo la porta del luogo, e 'l portinaio
notrire el mio dolore de vari penseri e la bramosa voglia sadisfarla de alcune letizie ed
... con- ciosia cosa che la letizia, la quale è il fine della
con- ciosia cosa che la letizia, la quale è il fine della comedia,
firmare sotto 'il vice-direttore 'era la sua letizia, il suo paradiso, la
la sua letizia, il suo paradiso, la sua voluttà, la sua lussuria,
suo paradiso, la sua voluttà, la sua lussuria, la sua crapula, la
sua voluttà, la sua lussuria, la sua crapula, la sua concupiscenza.
la sua lussuria, la sua crapula, la sua concupiscenza. -persona intensamente amata o
., iv-605: tutti con una voce la benedissero dicendo: tu sei la gloria