questa donna giovine che mi rapisce con la sua carnalità, di cui sento da
, di cui sento da una settimana la presenza continua e inquietante, io sono
, ammirazione. gozzano, i-357: la farfalla è brevissima, tutt'ala,
d'oro e di smeraldo / foggiato per la fronte tatuata / d'un principe.
nannini [ammiano], 162: la moltitudine delle genti lo inquietava molto,
risse e liti o mal reggendo / la sua famiglia e i suoi turba e
; e davvero che s'ei non la finisce io perderò la pazienza. settembrini,
s'ei non la finisce io perderò la pazienza. settembrini, i-328: ama
pazienza. settembrini, i-328: ama la povera giulietta, e non inquietarla, se
, solo quello che basta per inquietare la mente, cominciava ad accendersi sopra il
2. disus. turbare, sconvolgere (la pace altrui, il riposo dei morti
altrui, il riposo dei morti, la tranquillità di un luogo); intralciare
.. d'avere inquietato e molestato la pace della sua patria con le sue sette
male contento,... inquieta la pace altrui. n. franco, 4-119
qualunque sia furiosa tempesta, ad inquietargli la calma. brusoni, 1-92: ar-
inquietar con l'arco e con lo spiedo la pace delle fiere. f.
sono molti gli avversari, che inquietano la vostra pace! f. corsini, 2-682
i passi più difficili, per inquietare la marcia. -importunare, molestare.
qualunque avesse facto arte di lana ne la città di siena sopra sé, secondo
ripagare el dricto de l'arte secondo la forma del costoduto. c. campana,
che conversassono con li iddìi ed inquietassono la mente divina, e per essere aiutati
.. dice che indarno pare che cultivassono la sapienzia. tassoni, xii-1-75: oltra
importunissime strida il salvatore del mondo per la sanità della figliuola, straziata da satana
pii da sassolo si sono doluti che la signoria vostra inquieta la iurisdizione e stato
sono doluti che la signoria vostra inquieta la iurisdizione e stato loro. vendramin,
lii-11-138: va pensando d'inquietar perpetuamente la città di ginevra..., levandole
stare l'alterazion continua dell'aria, la quale, inquietando l'acqua, non ci
impetuosi, che... inquieteranno la terra ed il mare. aleardi, 1-207
di gittare una mole di metallo che inquieterebbe la nostra industria modernissima. 5
sete). pallavicino, 1-355: la fame l'inquieta. bicchierai, 180:
un fiero dolor di stomaco... la inquietava con tanta violenza da obbligarla a
molte ore. gozzano, i-1261: la mia salute. non male. la magagna
: la mia salute. non male. la magagna che mi inquieta più di tutto
dieci proposizioni gravissime, che ad inquietare la sentenza benigna furono dall'autore...
7. intr. per lo più con la particella pronom. diventare inquieto, ansioso
sp., 37 (642): la veniva giù a secchie. renzo in
il crepuscolo venne e a poco a poco la notte, gasparina cominciò a inquietarsi.
. cecchi, 5-300: quello se la pigliava per un'offesa; si inquietava,
. carducci, ii-2-44: che fa la piccinina? urla o dorme? poppa
dall'aver esse [le donne] la natura più mite e meno inquietata dalle
giacenti. angelini, 1-53: tutta la gran terra promessa è inquietata e commossa
e commossa; e per un momento la betlemme idillica è diventata solenne ed epica
2-i-119: felice spurina, non men per la naturai beltà che per la voluntaria deformità
men per la naturai beltà che per la voluntaria deformità memorevole,...
mi raccomandi al tempo e alla vita, la quale da alcuni giorni in qua vo'
li-8-248: bene spesso non è tranquilla la sua, ma mordacissima e gravosissima inquiete
fuggire maggior inquiete con dio e con la propria coscienza. -irrequietezza.
piccolomini, 1-1: veggendo i travagli, la inquiete, la inconstanzia e la confusione
: veggendo i travagli, la inquiete, la inconstanzia e la confusione di così fatta
, la inquiete, la inconstanzia e la confusione di così fatta turba, in un
inquieto. davila, 396: la torbidezza de'pensieri e l'audacia precipitosa
s'avea presa di lui, parendo che la troppa vivacità, il desiderio di cose
vita spirituale. bisaccioni, 4-v-323: la felicità di filadelfo aveva un poco d'inquietezza
: quanta inquietezza e quanta / pena la mia sovranità mi costa! carducci,
frachetta, 3-80: vuol dimostrare che la morte sia desiderevole innanzi che no,
innanzi che no, il che fa manifestando la cagione dell'inquietezza e scontentezza de gli
francese non v'era di meglio che la flemma spagnuola. salvini, 39-iii-153:
, 39-iii-153: aggiugni l'inquietezza, la bizzarria, la leggerezza, la stravaganza
: aggiugni l'inquietezza, la bizzarria, la leggerezza, la stravaganza, la brama
, la bizzarria, la leggerezza, la stravaganza, la brama di novità, che
, la leggerezza, la stravaganza, la brama di novità, che guastano il
il proprio dell'amicizia, ch'è la costanza. -eccitazione. leopardi
-eccitazione. leopardi, iii-666: la primavera anche qui è stata bellissima,
: quando un animale soffre... la fame o la sete, questo
... la fame o la sete, questo bisogno eccita in lui una
. v. gussoni, li-6-205: avranno la mira di tener lontano dalle vicinanze loro
. cavalca, 6-1-179: per la rondine vaga e inquieta e di varie
e di varie penne, si significa la prosperità mondana, la quale par ben
penne, si significa la prosperità mondana, la quale par ben dipinta, ed è
essere che risolve, ma solo momentaneamente, la sua contradizione. saba, 348:
/ segue inquieto / un'ombra, / la nera / ombra d'una farfalla,
agita con rapidità, con impazienza (la mano, le dita). c
, iii-2-360: taluno dei corsieri, sentendo la mano inquieta, fa l'atto d'
e impetuosi in terra, avranno trovato la loro pace rispecchiando le iridescenze di tutti
inquieto. guicciardini, vi-61: fatta la pace, subito morì papa sisto,
inquieta e perfida, con perpetue scorribande la consumano. gualdo priorato, 3-i-15:
consumano. gualdo priorato, 3-i-15: la natura de'francesi inquieta, amica di novità
a tutti facendo palese con l'effetto la giusta vendetta. sarpi, i-1-179: ho
, i-1-179: ho gran dubbio che la prudenza degli uomini savii non sarà bastante a
qualche sedizione causata da tali inquieti, la qual faccia la querela universale. casti,
da tali inquieti, la qual faccia la querela universale. casti, 26-19:
una persona, il suo animo, la sua mente). s. agostino
/ inquieto e confuso che desio / talor la morte come cosa dolce. agostini,
servi vivevano inquieti, sperando poco che la zia, malgrado le dimostrazioni d'affetto,
, tormentato; precario, instabile (la vita, i tempi, una condizione,
si aveva riserbato, cominciò a vivere sopra la speranza de'ritratti che di ponente e
32: avendo esperimentato in me lungamente la inquieta vita de'grandi e la quietissima
me lungamente la inquieta vita de'grandi e la quietissima de'privati, lieto e contento
4-51: così inquieta e torbida traea / la vita in un continuo martire. lanzi
rimodernati a sufficienza... per la malvagità de'tempi inquieti e rivoltosi.
.. mi avvisano che difficilissima è la gloria e scarsi gli emolumenti della letteratura
periodo di tempo, in partic. la notte); che non procura distensione
, / e l'inquieta notte e la funesta / all'ausonio valor campagna esplori.
cos'era che rendeva strana e inquieta la bella sera di settembre, era un
, fastidioso. cavalca, 9-201: la mosca è volatile vile ed immonda e
gli aspri inquieti / flutti, e la forza avversa e furibonda. desideri, lxii2-
). moretti, iii-726: « la sterlina è inquieta » diceva ripetendo le
i-34: -primieramente non credo che ci sia la più difficile ad esser servita che lei
difficile ad esser servita che lei, per la sua grand'inquietudine. -in quant'a
tè un po''nquietuccia, e la grida anche un po'quailche voilta.
iddio] dà inquietudine e molestia per la mala coscienza. lorenzo de'medici, ii-67
che poche gocce, perché tutti vogliono dargli la loro lancettata per mostrare di essere deputati
. milizia, ii-193: è importante la situazione de'cammini. pessima è quella
il cappello a sghimbescio e doppiamente lunga la faccia. 4. locuz.
, serve a tendere o ad allentare la spirale e conseguentemente ad accelerare o a
oriuolai parlando della lancetta del registro, la quale serve a indicar i gradi del
di esse, innanzi o indietro, la lancettina, affine di restringere od allargare
lancettina, affine di restringere od allargare la spirale, e così accelerare o ritardare
orlando si scontrò in barbassolo / con la sua verde e ben nervata lanza.
arme non hanno che 'l cavallo e la targa e l'arco e le saette e
pincto. canteo, 240: tu con la lanza in mano, et io togato
ch'a forar l'abbia 0 romper la corazza. bandello, ii-845: e 'l
chioma nera / spronò contra il campion de la riviera. / ruppe la lancia al
campion de la riviera. / ruppe la lancia al sommo de lo scudo, /
/ che lo stese tra i fiori e la verdura. forteguerri, 27-33: ambidue
ambidue con impeto possente / vi spinsero la lancia acuta e fiera. algarotti, 1-v-113
acuta e fiera. algarotti, 1-v-113: la lancia è la regina delle arme a
algarotti, 1-v-113: la lancia è la regina delle arme a cavallo, e a
delle arme a cavallo, e a piede la picca. mazzini, 55-19: trafitti
13-40: tu credi che nel petto onde la costa / si trasse per formar la
la costa / si trasse per formar la bella guancia, / il cui palato
, / che d'ogni colpa vince la bilancia, / quantunque alla natura umana
gravi, / pria che morisse, de la bella sposa / che s'acquistò con
bella sposa / che s'acquistò con la lancia e coi davi, / siede
duca sotto cui visse di manna / la gente ingrata, mobile e retrosa.
ix-579: uno de'cavalieri gli détte con la lancia nel costato, e immantinente uscì
s. caterina da siena, iv-112: la corona delle spine fu l'elmo,
corona delle spine fu l'elmo, la carne flagellata l'usbergo, le mani chiavellate
mani chiavellate e'guanti della piastra, la lancia per lo costato fu quel coltello
fu quel coltello che tagliò e recise la morte dell'uomo, e'piedi confitti
non aprire più il tuo costato con la lancia de'mie'scelerati pensieri? segneri
. -lancia bicuspide o moresca: con la punta doppia o a forma di mezzaluna
brevemente esortato i suoi a combattere per la comune salute, messi trenta gentiluomini innanzi
tommaso di silvestro, 28: la mattina... vennaro ad acquapendente
mezzo. -lancia falcata: con la punta arcuata. bresciani, 6-vi-64:
-lancia d'achille: arma con la quale, secondo la leggenda, achille
: arma con la quale, secondo la leggenda, achille ferì, poi risanò telefo
tommaso da faenza, xvii-108: a pelleus la posso asimigliare; / feruto di sua
e l'altra guancia, / e poi la medicina mi riporse; / così od'
/ così od'io che solea far la lancia / d'achille e del suo
io fui, / da voi salute a la ferita attendo. gentile, 3-260:
. gentile, 3-260: è sempre lì la natura a reggere ogni fatica, ad
i... i ma come prima la lancia il toccò, / nel core
primo tratto / quanti ne tocca da la sella caccia, / de l'argalia,
. s. ferrari, 568: la lancia d'or teneva la campagna; /
568: la lancia d'or teneva la campagna; / sentiva rabican crescersi i
i-4-57: molti altri ne vidi a cui la lingua lancia e spada fu sempre e
costanza da un canto e dall'altro la lancia della perseveranza. -lancia di
: senz'arme n'esce e solo con la lancia / con la qual giostrò giuda
e solo con la lancia / con la qual giostrò giuda e quella ponta / sì
sì, ch'a fiorenza fa scoppiar la pancia. buti, 2-475: 'co
pancia. buti, 2-475: 'co la qual ', cioè lancia, 4
'che viene senz'arme e giostra con la lancia di giuda.
è in salvo. lucini, 8-84: la scala di seta dondola alla brezza e
fra le pietre, ond'è caricata la fornace da calce, a fine di darvi
altro, a fine di dare all'operaio la facilità di maneggiarla, e la forza
operaio la facilità di maneggiarla, e la forza necessaria a tal uopo.
[s. v.]: popolarmente la fune dicesi 4 lancia da pozzo '
: di gravosa lancia di disperazione è percossa la mente, quando si vede afflitta dalle
pucci, 6-215: era d'italia la più franca lancia. f. villani,
per soccorrere carmignano. boterò, 3-6: la lancia tirava ducento cinquanta scudi, l'
armatura, che lo scudo compiva, la soprasberga adornava; lancia con pennoncello,
fuso. -beni della lancia: la parte del patrimonio familiare o dinastico riservato
sottomessi ai pesi pubblici, potè valere la denominazione dispregiativa di essi come « beni
-capo di lancia: cavaliere che comandava la piccola formazione militare formata dal suo seguito
base all'estimo della rendita, con la quale i cittadini contribuivano al mantenimento delle
fiorentina [in rezasco, 543]: la detta esenzione della tassa e sussidio delle
gli consorti... siano tenuti a la data de le lanze. ordini e
in tempo per rata del loro estimo la dadia delle lanze. donado [rezasco]
gabella di siena, 18: la soma dell'aste e lancie e bigordi,
catolici, gloria et splendor di tutta la chiesa? g. m. cecchi,
lanze spezade, erano lì, con la spada solamente, e sopra uno ronzino
, per averne pratica, ne conosceva la maggior parte. segneri, 5-6: bramerebbe
: volendo el magnifico capitano sequi tare la guerra e cum prudenzia governare suo campo,
dipendenza, come si suol dire, la lancia spezzata dello sforza. emiliani-giudici,
1-91: sandro, infine, era la miseria incarnata; negli organi del suo
resta... un po'eroicomicamente la lancia spezzata della tradizione gesuitica.
giù nei carichi di granaglie per accertarne la condizione. -lancia d'arrembaggio (
. nella pesca, grossa fiocina usata per la pesca del tonno, del delfino e
stendeno le lancze da piscare, ma la astuzia del monstro [il pescecane] è
): strumento chirurgico lanceolato usato per la craniotomia di un feto morto. tramater
', strumento di chirurgia che ha la forma dell'arma di cui porta il nome
: nelli giorni che noi stemmo sopra la bocca di questo fiume non vedemmo più che
fiume non vedemmo più che una volta la tramontana e ne pareva molto bassa sopra il
bassa sopra il mare, e però la convenivamo vedere in tempo molto chiaro,
x-129: cavando tre piè sotto, trovano la cuora, la qual tagliata, se
piè sotto, trovano la cuora, la qual tagliata, se averà una lanza de
. m. cecchi, 1-2-509: fate la prova, / mettetemi sur un cavai
né tanto è naturale il diadema a la fenice, o pur ad alcune stirpi de'
, o pur ad alcune stirpi de'gentili la lancia colorata ne la pelle, quanto
stirpi de'gentili la lancia colorata ne la pelle, quanto a ciascuno de la casa
ne la pelle, quanto a ciascuno de la casa di austria la dignità e la
a ciascuno de la casa di austria la dignità e la virtù de're che portano
la casa di austria la dignità e la virtù de're che portano seco da
virtù de're che portano seco da la natività. manni, i-156: gaspero lanci
, orlando o ulivieri, di prodezza, la cui lancia, per sei o per
o per otto o per dieci aringhi, la notte non si piega in guisa che
, guardò il tavolaccio e gridò, vedendo la sua lancia: oime', quest'è
e poi, segondo uxanza, / la note con la dama se colegaro; /
segondo uxanza, / la note con la dama se colegaro; / ma a lei
/ ma a lei, che piazeva la basa danza, / lo numero li pareva
scagliandosi come un pazzo per lo letto. la poverina, che aveva voglia di giostrare
. 19. locuz. -abbassare la lancia o le lance: mettersi in
usata in guerra? / ed abbassò la lancia ch'avea in mano. porzio,
ad assalire. -avere in mano la lancia di monterappoli: trovarsi o mettere
da me, sì che io ho la lancia da monterappoli in mano. f.
in poche parole e presto non ve la / facessi amica, ché di monterappoli /
facessi amica, ché di monterappoli / avrà la lancia. d'alberti [s.
[s. v.]: 4 la lancia da monterappoli che pugneva per tutti
qualunque si voglia modo. -aver la lancia pronta: essere in posizione di
scambiare colpi di lancia, duellare con la lancia. tassoni, 9-37: questi
, / e ne fe'inchiesta, e la richiesta ottenne. crusca [s
l'uno contro l'altro. -con la lancia molle: tenendo l'arma allentata
, 213-9: e salito a cavallo con la sua compagnia, e giannino allato alla
con le lance molli s'avviò verso la porta dal lato di cesena.
, / sì ch'a pugnar per accender la fede / de l'evangelio fero scudo
lance. tansillo, 94: guarda la fronte vostra alta onestade, / che con
profitto. iacopone, 69-93: de la luce facea la tarza e de la
iacopone, 69-93: de la luce facea la tarza e de la tenebra la lanza
de la luce facea la tarza e de la tenebra la lanza: / puse mente
facea la tarza e de la tenebra la lanza: / puse mente a la belanza
tenebra la lanza: / puse mente a la belanza e comenzai a cavalcare.
/ di lancia altrui chi chere / la sua ragion e non dea dispiacere.
co le mannaie. -pigliare, impugnare la lancia per qualcuno: schierarsi a sua
sermone, / tanto che per iesù la lancia pigli. foscolo, xvi-491: perch'
: perch'io sono pronto ad abbassare la visiera ed impugnare la lancia per essi
sono pronto ad abbassare la visiera ed impugnare la lancia per essi, vivo sempre in
li pregherò. -pigliare, vibrare la lancia contro qualcuno o qualcosa: assalirlo
tasso, 2-74: vibra contra costei la lancia, e stringi / la spada
costei la lancia, e stringi / la spada, e la vittoria anco ti fingi
e stringi / la spada, e la vittoria anco ti fingi. algarotti, 1-iii-76
non molta ragione al parer mio pigliano la lancia taluni. -portare la lancia
pigliano la lancia taluni. -portare la lancia: impegnarsi in un'impresa diffìcile
: voi penserete ch'io sia per portar la lancia qual che bel giostrante; ma
se mi vedrete andar discosto al segno con la lancia; ché chi fa quanto sa
, con molti de suoi cavalieri passeggiava la piazza sopra un giannetto, facendo molti
allegrezza e volevan romper lancie, se la pioggia non impediva. -rompere la
la pioggia non impediva. -rompere la prima lancia: dar principio a un
come ancora per compiacere chi desiderasse rompere la prima lancia. tommaseo [s. v
s. v.]: 4 rompere la prima lancia ', entrare nel primo
del ministero, e, per dire la mia impressione, egli ha cominciato con modi
commentarono tutti insieme e con tanto impeto la loro tosse, che neanche la stenografia
impeto la loro tosse, che neanche la stenografia avrebbe potuto registrare ogni cosa,
avrebbe potuto registrare ogni cosa, nonché la storia. bonsanti, 4-214: parve a
levasse di cucina e ne venisse a la camera, con animo di corcarla su quel
lancie e che sarebbe passato alla 4a se la giovine fosse stata salda.
fosse stata salda. -tenere la lancia alle reni di qualcuno: non
begolardo, / tu mi tien'bene la lancia a le reni. sacchetti,
. in questa novella tiene molto ben la lancia alle rene a messer ridolfo.
: chi è uso alla zappa non pigli la lancia. proverbi toscani, 224:
. ibidem, 258: chi piglia la lancia per la punta, la spezza e
258: chi piglia la lancia per la punta, la spezza e non la
chi piglia la lancia per la punta, la spezza e non la leva di terra
la punta, la spezza e non la leva di terra. -assai parole e
. passano, s'imbarcano, riempiono la lancia funeraria, riempiono due altre barche.
e. cecchi, 7-31: la lancia a motore era stata abbassata;
gli alberi, le lance di salvataggio, la ciminiera. -capo o padrone di lancia
sia il proprietario della medesima. ma la prima locuzione è più propria per la marina
ma la prima locuzione è più propria per la marina militare, la seconda per la
più propria per la marina militare, la seconda per la mercantile. -lance
la marina militare, la seconda per la mercantile. -lance di ronda:
-lance di ronda: quelle che servono per la sorveglianza dei porti e delle spiagge.
e porta un ufficiale incaricato di sopravvedere la disciplina di un'armata, la polizia
di sopravvedere la disciplina di un'armata, la polizia di un porto, la sicurezza
, la polizia di un porto, la sicurezza di una spiaggia e simili.
anche per uso di calare e salpar la tonnara. guglielmotti, 466: 4 lancie
lo strafico quelle due barcacce che reggono la distesa laterale chiamata 4 leva '.
= deriv. da lancia1, per la simiglianza della forma. lanciabàs,
su i cantieri le prime cinque bombe, la sesta mi s'incantò nel tubo;
venezia, non mi confidavo di lasciar la bomba senza fissarla. da marinai smemorati,
, magari una spilorcia! mi tolsi la cintura di cuoio e, nel provarla
. d'annunzio, v-1-151: la compagnia di moschettieri si compone di tre
stato liquido, atti a produrre, con la rapida evaporazione, gas tossici.
arte de'fabricanti che devono pagare la tassa,... zoccolai e cerchiai
... che pare un fulmine la sua lunghissima lingua [del camaleonte],
sportivo o per gioco, sia con la forza muscolare, sia avvalendosi di uno
di francia, / e 'n su la prima giunta al fero argante / l'asta
nella cassetta. brusoni, 1042: la sera degli undici di settembre accorse gran turba
piazza di spagna, lanciando pietre contro la casa dell'ambasciatore. g. gozzi,
più che farsi, lanciata via da sé la berretta fatata in un fiume: va'
al diavolo, le disse, tu se la cagione della mia tristezza e di ogni
male. pindemonte, ii- 281: la dipinta palla / lancia e rilancia solitario in
sangue, strillai. saba, 102: la guerra è intorno ad una palla enorme
, 416: salito... sopra la stagliata punta d'un alto giogo e
in questi paesi si truovi niuna fera la quale lanci spine, né meno alcun
audace / con sacrilego piè lanciolla [la cagna]: e quella / tre volte
e da le molli / nari soffiò la polvere rodente. papi, 1-6-43: scoppiò
polvere rodente. papi, 1-6-43: scoppiò la mina e... tutta quella
il ponte / cozza il monton con la ferrata fronte. d. battoli, 9-312-
di ferro ond'era armato, ghermiva la sommità de'merli. 2.
tumultuando, lanciarono i cavalli giù per la china buia, ciechi d'impeto, cimentandosi
partiti, con che secchi accordi, la vanno isminuzzando, e mai ne perdono una
mai ne perdono una che non lancino la fantasia al dove possino rubacchiar tanto che
chissà quanto mi sarei indugiato a lanciare la mia fantasia a galoppo su per quelle
di proseguire vantaggiosamente l'azione. -lanciare la volata: nel ciclismo, tirarla.
, a un missile, a un razzo la velocità necessaria per il decollo. -lanciare
accensione al motore '-s'intende più propriamente la manovra necessaria per mettere in marcia i
, 5-12: faceva di sì con la testa, mentre lanciava l'automobile a corsa
esaltare. manzini, 12-46: « la vogliamo tutta per noi, questa donna
quaranta anni avete lanciato lo spionaggio, la baionetta straniera, il carnefice contro questa
della gattina, 4-471: napoleone lanciò la riserva. -mandare allo sbaraglio.
: volevamo lanciare in una conflagrazione mondiale la nostra razza. -avventurare.
che si possono porre da parte, perché la lancia non vi ha punto che vedere
ordine); infliggere, fulminare (la scomunica). giannone, 1-ii-220:
ed ampollosa. panzini, ii-91: la paura della scomunica che i grandi sacerdoti
il muezzino / lanciava a 'l vento la sua voce mesta. beltramelli, iii-
occhi teneri di riconoscenza e lucidi per la beatitudine del vino bevuto, entrar nel
nel periodo d'intimità, gli lanciai la proposta. -assol. dirle grosse
a snello / pino lanciava verso il ciel la punta, / una palla nimica avea
palla nimica avea d'un colpo / svelta la croce. -sferrare, appioppare.
un feroce morso, ritraeva vivamente indietro la testa. 5. costruire allo
sabino... lanciò da roma la di pietre battuta appia via.
. si fabbrica un prodotto; ma la cosa più difficile è 'lanciarlo',
questa volta era dei più seri: la bellezza o meno delle mutande lunghe stile
antiquati pagliaccetti. piovene, 7-426: la gente che non conosceva cumonsky 10 subì
... l'idea di raggiungere la spiaggia dove si vedevano le tre alberature.
fogazzaro, 1-622: ho terminato 'la parola di d. giuseppe flores '
ottenergli il consenso, il favore, la notorietà; portare al successo.
, colle vostre sole forze, allora soffocate la vostra vocazione e restate dove siete.
lanzata, misa en sepoltura, / da la suma nattura suscitata / e renalzata sopra
/ e dovesse lanciare / a me con la 'mpiombata per ristoro. -figur
ridenti. uggieri apugliese, xxxv-1-888: sanami la fina amanza, / quando la pos'
sanami la fina amanza, / quando la pos'vedere; / n'ò gran male
male che mi lanza; / fermani la grand'esmanza. bonagiunta, ii-303:
m'ha lanciato e mi destringe / la più dolze criatura. dante, purg.
son del mal di francia: / sanno la vita sua viziata e lorda, /
lancia il cuore. -intr. con la particella pronom. g. cavalcanti,
... altri lanciando / oppugnar la muraglia. m. adriani, ii-55:
marmondino a lanciare, questo marin prese la verga, e lanèiò, ed ebbe a
ove si fende / il muro e la fessura adito face. tassoni, 1-26:
. tassoni, 1-26: dove / la battaglia gli par più perigliosa, / si
l'onda, e 'n giro move / la spada fulminante e sanguinosa. lettere inedite
filibustieri, e si posero a saccheggiare la contrada. manzoni, pr. sp
furibondo si lanciò con una lama, e la sprofondò nel ventre del benemerito signor direttore
opere pie. pirandello, 8-914: la porta del primo piano s'apriva di tanto
qualcuno ne usciva lanciandosi a precipizio per la scala. bramati, 3-17: luigi si
tasso, 19-24: tancredi, a la percossa intento, / se ne sottrasse
s'appiglia. sacchetti, 64-15: mosso la succu- medra con agnolo suvvi, e
verso firenze. lippi, 9-21: la bestia intanto salta, e dal collare /
stia per lanciarsi, gridò: dammi la doppietta. è là. -lasciarsi
si lancia, / e preme in terra la tenera guancia: / ed ecco,
: / ed ecco, dice, la picciola vostra / povera ancella sul suolo
1-xvii-16: perciocché giunone allora lanciandosi lasciò la sommità dell'olimpo, e prestamente giunse
in argo d'acaia, dove conoscea la valente moglie di stendo perseide. quasimodo
prima sera. cassola, 3-71: la corriera si lanciò a tutta corsa per la
la corriera si lanciò a tutta corsa per la discesa. 12. figur.
le sue reti; e se bene la caccia è pochina, non importa:
che poi gli doveva occorrere per campar la vita. savinio, 10-51: nonché nell'
, tra folgori, tra piove / la bufera lanciosse, e riottoso / diffuse
. 17. intr. con la particella pronom. letter. tendersi,
vi trionfa. tarchetti, 6-i-284: la luna vi diffondeva [nel bosco] una
. nel rossigno crepuscolo autunnale, lungo la strada delle paludi che si lancia diritta
lancedre * vibrare 'o * maneggiare la lancia ', denom. da lancèa *
, montato su baleniere o imbarcazioni per la pesca d'altomare, che, mediante l'
in caso d'emergenza, più efficace la frenata evitando gli slittamenti.
, iii2- 21: questa forse fu la ragion di quella lanciata, con cui
sete. barriti, 6-105: tutta la turba de'pedestri toreadores diedero tante lanciate
lanciatèrra, sf. macchina per la grigliatura e per l'aereazione della sabbia
e della terra impiegata in fonderia per la formatura meccanica. = comp
ultimo raggio / del sole, saluto la terra / lanciata al perpetuo viaggio. montale
all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la terra,
il volante, la cui asta ideale attraversa la terra, lanciata a corsa, essa
invernale che è pur guerra, verrà la primavera rossa e tumultuosa dei battaglioni lanciati
spezzarmi il pensiero. landolfo, 13-51: la sua macchina da corsa era lanciata,
runner ', smunto, trafelato, la lingua fuori, par di vederlo, disperatamente
di soddisfare. -inflitto, fulminato (la scomunica). giannone, 92:
concitatamente. de amicis, ii-339: la barca s'allontanava. udimmo ancora una
, fa. bernari, 7-275: la maestra si trovò così sola lanciata verso l'
determinato disegno (e tale punto costituisce la base per alcuni altri punti come il punto
ogni tempo che se ne trovi, la notte con la lanciatoia, il campanaccio
che se ne trovi, la notte con la lanciatoia, il campanaccio e 'le 'l
giusto nel solco, ove per ordinario cammina la quaglia, ma con poco frutto:
ma con poco frutto: si pigliano ancora la notte con la lanciatora. sàvi,
frutto: si pigliano ancora la notte con la lanciatora. sàvi, 2-ii-259: il
sàvi, 2-ii-259: il secondo modo é la lanciatoia, usandola come per prendere le
difendendosi, [i veneziani] prendere la terra non poterono. 2.
. simintendi, 1-215: vedi tu la dea pallos, e diana lanciatrice, essere
l'altra turba degli aiuti, fece innanzi la gerite. m. adriani, iii-31
lanciatori, / a cui non anco la stagion novella / il bel mento spargea
: nessuno... osa esprimere la propria opinione con chiarezza, e l'
di sue forze esperimento / un janciator la scaglia. pascoli, 721: alla mano
vortice di ruota. buzzati, 6-56: la lietta, un fustone di ragazza dai
della squadra in difesa, che lancia la palla al battitore. 3. fiocinatore
. 3. fiocinatore sulle imbarcazioni per la pesca ai cetacei. 4.
risolvere il combat timento mediante la carica (e in italia tale corpo
pontonieri, occuparono il largo del castello sotto la protezione delle cannoniere di forte nuovo.
massaia, ix-215: apparecchiavasi a lanciare la numerosa sua cavalleria verso le regioni del
, popoli che per loro natura maneggiano la lancia con impareggiabile destrezza. ojetti,
l'alto colbacco calato sugli occhi e la pesante, rumorosa sciabola sotto il braccio,
era stato visto varcare ad ore sospette la soglia di casa sua. 2
figurato, simile alla quadriglia che verso la metà dell'ottocento si diffuse dall'inghilterra
carducci, ii-9-102: per quanto possa piacere la descrizione minuta della quadriglia o lancieri che
. abile nel maneggiare o nel tirare la lancia. salvini, 16-294:
natura, dei quali sogliono esser perpetui artefici la troppa salsedine e acidità. targioni tozzetti
dolorosa analoga a quella che farebbe provare la penetrazione di una lancia, di qualche
tragitto di un nervo; quello che annunzia la formazione della marcia in una piaga e
piaga e quello di cui si riferisce la sede in un organo divenuto cancrenoso. stuparich
. banti, 8-41: come sempre la perorazione s'era chiusa, in bellezza
... attorno alle zampe mascherava la forza lancinante degli unghielli. 5
sacchetti, 64-25: oh, quivi era la fuggita e da'lanci e da'calci
416: salito... sopra la stagliata punta d'un alto giogo, e
sé picchierellare il passo / eterno con la sùbita eco breve. d'annunzio,
, v-262: impettito, camminò verso la capanna; con un lancio fu su la
la capanna; con un lancio fu su la scaletta. palazzeschi, 1-185: io
baseball, azione con cui il lanciatore scaglia la palla verso il battitore. -pesca
da un aereo (e, anche, la discesa stessa fino a terra);
una discesa dall'alto con paracadute. la fase di lancio è propriamente quella durante
fase di lancio è propriamente quella durante la quale il corpo del paracadutista é proiettato nel
ad alta quota. cassola, 1-187: la consistenza numerica della brigata, all'atto
: rampa. 7. operazione mediante la quale si imprime ad aeromobili o a
ad aeromobili o a missili o a razzi la velocità necessaria al decollo. -rampa di
per imprimere ad aeroplani od a velivoli la velocità iniziale. idem, 1-69:
pagato (giacché nessun gran giornale pubblica la libera e disinteressata critica, ma solo l'
del liberare il falcone per lanciarlo contro la selvaggina in volo o in corsa. anche
per il paese, solo nella notte con la sua ombra che rimbalzava in mezzo alla
di lancio a portare in terra ferma la novella del fatto,... questa
del fatto,... questa fu la parte del fawkes. f. f
seguita prendendovi di lancio il cuore e la fantasia con una mossa grande, imperiosa.
gli argentieri dimandano danari prima di mettere la mano nel lavoro... dimandono di
colla lanciuòla del barbiere, ma con la lancia. trattato delle mascalcie, 1-239:
. trattato delle mascalcie, 1-239: to'la lanciòla, e con essa cava la
la lanciòla, e con essa cava la veruca con le sue radici: poi cuoci
radici: poi cuoci il loco con la cera e lo zolfo. d'annunzio,
. bencivenni [crusca]: ammacca la lanciuòla tra due sassi, e cavane
... che, cavato overo distrutto la galla con risagallo, overo lanciuòla,
piglia una erba chiamata lan- ceola, la quale se someglia alla piantagine, ma ha
padella e fa empiastro e mettila sopra la ferita. mattioli [dioscoride], 1-509
chiamiamo noi in italia lanciuòla, per la similitudine che le frondi sue, per esser
di piantagine. montigiano, 174: la lanciuòla ha le foglie simili a quella sorte
tozzetti, i-80: lanciolata [è detta la foglia] o detta a lanciòla o
. cantari cavallereschi, 182: con la man destra si prese un lancióne /
e spiedi. marino, 20-361: con la man robusta / felicemente il gran lancióne
. note al malmantile, 3-67: la notte, per guadagnar qualcosa, portava dietro
portarsi dalla famiglia del bargello, quando la notte va facendo la guardia; la
bargello, quando la notte va facendo la guardia; la quale arme in firenze é
la notte va facendo la guardia; la quale arme in firenze é detta * lan-
per isturbare le ruberie per le quali la provincia era guasta. cantiì, 487:
[il volgo]... la grande abilità di luchino a trar d'arco
lancia. cattaneo, iii-1-249: la marina militare ha due lancioni e un
livio volgar. [crusca]: la prima schiera era di lancio- nieri,
sviano per vento, ma date loro la lancia pesante che riempie tutta la mano
loro la lancia pesante che riempie tutta la mano e fischia quando è vibrata.
al radiar della tua lucerna, crescer la vena e la lena. = deriv
della tua lucerna, crescer la vena e la lena. = deriv. da lanciottare
punte. b. davanzati, i-351: la legione,... quando il
oppressi da'lanciotti degli eretici, illuminando la mente degli uomini. -come metafora
sp., 17 (293): la campagna coltivata moriva in una sodaglia sparsa
ediz. 1827 (293): la campagna colta moriva in una landa di felci
in queste rive... / seggo la notte; e su la mesta landa
/ seggo la notte; e su la mesta landa / in purissimo azzurro / veggo
eremita viveva nella solitudine della landa. la landa disegnava all'orizzonte un cerchio senza
albero, senza una casa che interrompesse la monotonia sconsolata. moretti, iii-87: l'
sorsi, 73: due ore fa, la mia anima era una landa arida,
: in sì nemica landa hai tu la prora / drizzata. -figur.
forse nella landa d'oblianza / ritroverò la mia / arpa sospesa al ramo /
landa enorme. fucini, 775: la selva cessa ad un tratto, e si
tratto, e si apre davanti a noi la sterminata landa delle lave nude, illuminate
laggiù e aveva ancora il brunito, la sonorità dei cieli di luglio, proprio io
cieli di luglio, proprio io vidi la figura angelica dell'estate che vi fuggiva piangendo
da essa prende il nome di landes la regione compresa fra l'atlantico, la gironda
la regione compresa fra l'atlantico, la gironda e l'adour).
). d'annunzio, iv-2-1214: la landa era buia sotto il nuvolate;
delle lande della guascogna... fa la calza sui trampoli alti e guarda il
s. maffei, 190: la prego molto di onorare il primo /
anseimo e con / madame idalba per mangiar la zuppa. = deriv. dal fr
pirandello, 6-44: tanto lui quanto la moglie si servivano da padroni dei landò pomposi
un fremito, un sussurrìo: si vede la sposa, col velo, che mette
2. tipo di carrozzeria per automobili con la parte posteriore fornita di un mantice che
; 'landò', sorta di lancia grossa, la quale per lo più ha un albero
pataffio, 8: quand'io son con la landra, molto alleno. del carretto
del carretto, 4-24: che non fa la fortuna? oggi ho avuta una buona
una buona nuova e un'altra trista: la buona, per essermi rappacificato con la
la buona, per essermi rappacificato con la cristina e fattala tornare a casa;
cristina e fattala tornare a casa; la trista è per quello c'ho inteso de
trista è per quello c'ho inteso de la landra di mia mogliera, che sia
; quasi 'latrina ', che è la fogna e ricettacolo di tutte le schiferie
n'aveggian molti che gli fanno / fiorir la testa innanzi primavera. / quanti
, 197: che moglie e moglie; la é una landróna, quella che e'
collatori. i quali non potrebbero distendere la sartia se la bigotta immobile non fosse
i quali non potrebbero distendere la sartia se la bigotta immobile non fosse ritenuta da forte
in magistrato si stanno in disparte tutta la notte in un gran landróne...
= deriv. da androne con la concrezione dell'articolo (cfr.
romani. tassoni, iv-2-111: la lanea era una veste doppia che usavano
lana. salvini, 15-3-200: la vittima in piè stando dall'altare,
, iii-10-326: più che dal lepido sonetto la diffusione e la fama del commento lanèo
che dal lepido sonetto la diffusione e la fama del commento lanèo è attestata dal
lana. cattaneo, vi-1-131: la classe degli operai può provedersi d'indiane
era un semplice vestito di lanetta, con la gonna molto lunga a pieghe piatte e
gonna molto lunga a pieghe piatte e la blusa accollata fin sotto il mento.
. corsini, 10-30: vo'che la lettra al tuo diletto porte; / saprà
del papa, 6-ii- 47: anco la gelatina di corno di cervo, fatta in
. f. doni, 1-22: scendendo la scala che è a piuoli, le
foco, che nel correre giù lavavano la roccia, tale che avreste detto:
l'arco baleno. forteguerri, 12-69: la brutta vecchia per la gran paura /
, 12-69: la brutta vecchia per la gran paura / innaffiò d'acqua lanfa assai
come un brigantino. - anche: la vela quadrata di questo veliero; trevo.
, al quale si aggiunge, oltre la sua vela di brigantino, una gran vela
della svezia, dove fu trovato per la prima volta, col sufi, -ite proprio
coda a guisa d'un cancro, che la corrode in modo che ne fa cadere
corrode in modo che ne fa cadere la carne, i peli e possa;
sentire l'ammalato, alloraché qualcuno tocca la parte offesa = etimo incerto.
3-5 (ii-287): fu veduta sopra la casa tirannica un'aquila, in alto
avesse, avere lasciato cadere sul tetto de la già detta camera, e con gran
2. territorio sul quale si estende la giurisdizione del langravio. magalotti,
miei antecessori, vorrei riserbarmi a far la guerra per qualche cosa di maggiore importanza
: servì a santa elisabetta infino a la morte del suo marito langràvido. sanudo
impero. pacichelli, 2-751: possiede la dignità de'landgravi, che vuol dir
si ricava una resina che serve per la fabbricazione delle candele. = voce
capo all'annoso tronco e reggendosi con la destra la gota, cosparsa di formitigno colore
annoso tronco e reggendosi con la destra la gota, cosparsa di formitigno colore, qual
di formitigno colore, qual rosa verso la sera, appariva languente. fortis, xxiii-452
del necessario alimento, costretti ad arrischiar la vita per procurarsene e languenti nelle più
, iii-2-247: come inferma si ostina la cretese, con le mani verso le
braccia, come languente, facendo a meraviglia la sua parte di affamata. -con
tra quei filosofi, se non se la voce del professore languente, che dormicchiava
e piaghe, dalla spossatezza che annuncia la morte imminente; infermo; ferito;
. dati, xxxvi-19: ambo calcaron la mia fronte bella / con piedi lerci,
per l'uomo dio, / per la nocenza altrui muor l'innocente. bisaccioni,
così subito che non apprendesse nella immaginazione la causa di sua morte e così languente,
co'salutevoli sughi spremuti dalle sua mani la vita, cominciò da quell'ora ad
l'ottenne. grafi, 5-457: dietro la trina / d'una rosata nube evanescente
ospedale degl'incurabili baciò e indi succhiò la cancrena di un misero languente. manzoni
morbo vengono dalle brume settentrionali a ribever la vita nell'aure balsamiche de'vostri prati,
xii-384: credettero che in lui / la fantasia turbata / fosse da'mali sui;
fresca, inalterata / e sana avea la mente, / se il corpo era languente
. cesarotti, 1-xxxv-5: cedendo, la sua mano ondeggiar lascia / gl'incerti
: piccola città sporca e languente appunto per la distanza del porto. 4
al quale né lo splendore ancora né la fortuna sua è partita. magalotti,
fagiuoli, xii-150: sappi ch'è la bellezza aura volante, / fiore che,
7-51: pianta appassita e languente per la mancanza d'umido. fantoni, ii-6
. i fiori languenti sulle macerie, la necropoli non ha nulla di tetro.
baldi, 166: prima, col fucil la dura selce / spesso ripercotendo, il
ripercotendo, il seme ardente / de la fiamma ne trasse, e lo raccolse
619: io sarò là / quando tutta la terra / sarà un cimiterino di bambini
. -che ha perso intensità (la corrente elettrica). volta, 2-i-1-113
malinconia, desolazione, tristezza profonda (la voce, lo sguardo, l'aspetto
: fu udita una voce languente, a la quale ciascuno circustante fu ripieno di pavento
lo sguardo alquanto il cavaliero e mira / la bellissima donna, onde repente / si
russa / ne le canzoni grasse de la languente rima; / a me la
de la languente rima; / a me la strofa breve concedi, che balza,
rilutta, / e freme domata sotto la forte mano. bacchelli, 2-xxv-308: la
la forte mano. bacchelli, 2-xxv-308: la completa soppressione di segni d'interpunzione,
svogliatamente, stentatamente (un trattenimento, la conversazione). manfredi, i-29:
, i-29: mesta e languente / saria la danza e il gioco. de roberto
. de roberto, 283: per animare la conversazione languente... la cugina
animare la conversazione languente... la cugina aveva cominciato a chiedergli notizie del
tutto in tutto, / ch'usar la vita mia / in pena ed in corrutto
languente, ho già percorso / assai la vita rea. -che è costretto all'
scegliere un buon momento per far tonare la sua rabbia contro l'austria e liberare
begli occhi tuoi speranza desti / a la fiamma d'amor viva e cocente, /
offro languente su l'amiche piume / la bella in sacrifizio. -che esprime o
d'annunzio, 1-162: hanno su la faccia veli sottilissimi, a traverso i
. goldoni, xi-680: chi vorrebbe la donna languente, / chi furbetta cercando
donna languente, / chi furbetta cercando la va. galanti, 1-ii-357: in amsterdam
.. non vi ha alcuno zerbino la cui vita consiste'in polverarsi bene il
colle donne. carducci, iii-3-79: altrove la luna del raggio suo puro / illumina
che mormora a un altro languente vezzosa / la vedova sposa -del morto ch'è qui
. f. frugoni, 1-337: la virtù dell'ospitalità, oramai sì languente nel
abramo. monti, x-3-172: dileguossi la grandezza ebrea / come tonda che fugge,
xiv-323: io soffrirò fino a che la mia languente salute, le mie sventure
languente salute, le mie sventure e la tua perdita mi avranno aperta la sepoltura.
e la tua perdita mi avranno aperta la sepoltura. cattaneo, vi-1-254:
ii-437: questa sofferenza bastando appena a ridestare la mia languente vitalità, diventava quasi piacevole
, v-1-290: quando... la barbarie crescente e la persecuzione di giustiniano
quando... la barbarie crescente e la persecuzione di giustiniano diedero l'ultimo crollo
languente l'agricoltura, scemata in conseguenza la popolazione. tommaseo, 3-i-208: aggravare
un periodo di tempo, un'età, la vita). cesarotti, 1-xxxv-125:
nel mio tristo albergo / avrei potuto rimirar la speme / ancora in te della mia
primo è debole e molle, e la seconda si esercita senza energia.
vitalità. baretti, 6-376: la linguaccia usata da que'cialtroni d'oggi
prosa, e anche in versi, la storia tragica, ma non interessante,
bacchelli, 1-37: le stagioni stesse ripetono la storia dell'amore fra gli esseri mortali
caduco, e ne ammiravano sempre più vigorosa la lena. manzoni, pr. sp
: allontanandosi, l'angiolo languidamente con la mano ci faceva: « addio,
qualche passo dal tavolo, non appena la pallina ebbe preso a girare, languidamente stavolta
scarso impegno. galileo, 4-2-352: la confutazione è portata molto languidamente e alla
l'utile amministrazione o non avea chi la promovesse o era promossa languidissimamente da coloro
. ariosto, 24-80: la mestissima issabella / declinando la faccia lacrimosa
24-80: la mestissima issabella / declinando la faccia lacrimosa / e congiungendo la sua bocca
declinando la faccia lacrimosa / e congiungendo la sua bocca a quella / di zerbin
, sì ch'ella / impallidisca in su la siepe ombrosa. molza, 1-181:
padre tebro, u'languidetta siede / la bella ninfa, questo agnello adorno / ti
ne lo scender di carretta, / sovra la madre si lasciò cadere, / tutta
e che novità, disse, machina la fortuna a nostro cordoglio? batacchi,
zeno, li-7-148: lo lasciai con la ciera molto languidetta. boldoni, 16-12:
, 16-12: pur languidetta è ancor la faccia mesta, / né cessan'anco
alquanto flebile, sommesso, lamentevole (la voce). nievo, 1-682:
preso con rispetto, / offerto con la grazia più cortese: / un liquor
. barujfaldi, iii-191: ha [la giunchiglia] l'odore soavissimo, come
s. alcune stanze del giraldi con la risposta mia, il quale, ancor che
croce, in: gli canta nel cuore la dolcezza / di questa primavera languidetta.
: nelli suoi dì difendere si dee la vecchiezza da languidezza e pigrezza. aretino,
fatto modo che il bronzo medesimo mostra la languidezza delle membra morte nella bellissima persona
languidezza del male che della guardia, la lasciava incustodita. tasso, i-50: so
scriverle per altrui mano, avendosi riguardo a la mia presente languidezza. oliva, 119
digiuni, che i flagelli, che la spelonca di chi purga le piaghe dell'
5-120: questa volta al languore aspettando la cena si aggiunse un'altra e diversa
ha il color pallido nel viso, la morte su la fronte, la languidezza
pallido nel viso, la morte su la fronte, la languidezza ne gli occhi
viso, la morte su la fronte, la languidezza ne gli occhi. manzoni,
le donne, tenendo quasi tutte per la mano una bambina, e cantando alternativamente
fiacco di quelle voci, il pallore e la languidezza di que'visi erano cose da
depende il sudore, e poco dopo la languidezza e la sete. desideri, lxii-2v-
, e poco dopo la languidezza e la sete. desideri, lxii-2v- 127:
. desideri, lxii-2v- 127: per la forza de'non più provati calori si sperimentano
, 3-117: le détte nell'occhio la rosoliera; pensò ch'era stata la velia
la rosoliera; pensò ch'era stata la velia a metterla lì, se mai
sempre è cosa viva; anzi forse la maggior parte dei diletti umani consistono in
languidezza. carducci, ii-10-142: accetto la primavera con la languidezza stanca e malaticcia
, ii-10-142: accetto la primavera con la languidezza stanca e malaticcia che mi mette
diciamolo franco,... con la voglia di nulla fare, di oziare.
perplessità. leti, 6-ii-533: sentendo la languidezza del re cato- lico, era
che il prencipe... avrebbe abbracciato la sua causa. 4.
lo spargerle [le sentenze] per la composizione ai luoghi dicevoli le apporta tanto splendore
non sarebbe error tale qual fora se la natura desse al capo di bell'animale luogo
, 2-4-93: il nostro verso, per la lan- guideza del suono quanto alle voci
guideza del suono quanto alle voci e per la brevità quanto alla misura metrica, non
e picchia e batti, se ti duri la buona voglia, ché la tempra è
ti duri la buona voglia, ché la tempra è salda, e sincera la rima
la tempra è salda, e sincera la rima, e a più riprese, fra
scienze? milizia, iv-227: sottoponendo la pittura ad alcune regole, [leonardo
ad alcune regole, [leonardo] la cavò da quella languidezza dove l'aveva
da quella languidezza dove l'aveva sommersa la barbarie de'secoli precedenti. 5
trovandosi abbattuto dall'armi austriache, per la languidezza delle sue forze avesse più tosto bisogno
arrivare alle cause ultime delle cose per la piccolezza de'corpi e per la languidezza
cose per la piccolezza de'corpi e per la languidezza de'nostri sensi, si contentarono
di largo e di stretto, con la quale stimarono spiegare la generazione de'mali
stretto, con la quale stimarono spiegare la generazione de'mali et instradare la loro
spiegare la generazione de'mali et instradare la loro cura. fr. zappata, 18
saluti. papini, iv-486: [la] 'francesca da rimini '[del
quelle giovani donne... che per la ricercata eleganza dell'abito e dell'acconciatura
dell'abito e dell'acconciatura, per la maestosa languidezza del passo, potessero far
della sua confidenza. monti, 5-72: la pietade mescendo alla fierezza, / giovanna
, una languidezza, un fremito, la pression nervosa d'una mano feminea su la
la pression nervosa d'una mano feminea su la spalla d'un danzatore. monelli,
brusoni, 9- 269: ripiegata la bellissima testa su la sponda del letto,
269: ripiegata la bellissima testa su la sponda del letto, non ritmava di
e in languidezze ed in omei / trapassate la vita? 10. letter.
. fragilità. malpighi, 75: la ferruminazione dell'ossa richiede l'in- sizione
. languidire, intr. con la particella pronom. { mi languidisco,
,..., per rappresentare la moltitudine languida degli atterrati nella bolgia,
bolgia, seguita... in parte la storia ed in parte la finzione poetica
. in parte la storia ed in parte la finzione poetica degli eginesi. refrigerio,
io vidi de dolor quasi finita / la mia consorte e soa casta beltade,
, / figli, amici, parenti e la cittade / fatta lugubre, languida e
spron me pongie il fianco, / già la parca crudel il mio fil spezza /
della lettiga, come assopita; e allora la buona donna la lasciava in riposo.
assopita; e allora la buona donna la lasciava in riposo. albertazzi, 187:
gravidanza avanzata. moravia, vili-127: la mattina dopo mi svegliai tutto languido e
siena, 96: qualunche volta sonarà la campanella del pelegrinario del detto ospitale,
): avvenne in quel punto che la reina stratonica entrò in camera, la quale
che la reina stratonica entrò in camera, la quale come tinfermo amante vide verso sé
, se gli destò e cominciò per la mutazione del sangue a levarsi e prender vigore
, 1-243: ripassò con languido / piè la riva del po. tarchetti, 6-ii-312
fosse stata malata d'isterismo, credete che la monarchia dei tarquini...?
per alcun tempo indulto / mentre ha la tirannia languidi i polsi; / ma come
intensa fame. pascoli, 391: la madre era digiuna. / destò la luna
: la madre era digiuna. / destò la luna 1 languidi sbadigli / degli altri
-per estens. indebolita, precaria (la salute, le forze); lenta
, ii- 349: dormì profondamente tutta la notte saim, per ristorare le forze
e indebolite. leopardi, iii-692: la mia salute è languida e incerta al
non avendo chi lo stuzzichi col ricercar la sua dottrina e col disputare, o gonfio
, o gonfio o superbo, per la vana persuasione. siri, vii-450: una
. piovene, 251: parlavo arrovesciando la testa, accarezzandomi i capelli e la
la testa, accarezzandomi i capelli e la fronte; mi piacevo languido, m'
poi se invecchia e fassi languido per la longa età. g. paleotti,
mecaniche solo quelle arti nelle quali con la fatica principale del corpo non solo si
forse a dissipare / quella nebbia che la cupa / mente languida m'occupa. leopardi
, che il matino bello appare, e la sera languido e secco si mira.
crescenti. d'annunzio, iv-1-33: su la sporgenza del caminetto, da una delle
: i contadini attendevano con animo tranquillo la fienagione e la mietitura; vedevano via via
attendevano con animo tranquillo la fienagione e la mietitura; vedevano via via farsi languidi
intorno / che quel verde gentil de la speranza. tommaseo [s. v.
languida ', di chi s'abbandona con la persona, e dimostra debolezza o svogliatezza
sesso. de roberto, 1-221: la nuova amica era bionda come lei,
macchina vide il ragazzo fare, con la mano, un languido gesto di richiamo,
richiamo, senza, però, modificare la posizione neghittosa e sdraiata. -dominato
studiati e di lascivie preparate, non per la voluttà ardente soltanto, ma anche per
sguardi lunghi e grevi, per gustare la saporita amarezza e la melanconia piacente della
, per gustare la saporita amarezza e la melanconia piacente della carne esaudita.
ch'a 1 sospiri ed al pianto la richiami. brusoni, 2-62: pallida
., xxxvi- 263: alza la veste suso: deh lasciami pascere i lumi
piè tenero. aleardi, 1-399: la notte co'suoi mille / soli e l'
due languide pupille. calandra, 4-50: la signora... parlava agitandosi con
. sinisgalli, 2-45: aveva [la gatta] fatto lo sguardo più dolce,
raro becco? guazzo, 1-79: la voce non ha da essere languida come
grida o d'un grammatico che detta la pistola. brusoni, 2-200: con un
, 2-200: con un languidissimo gemito la bella clelia spirò l'anima sconsolata nell'
voce bassa, languida e tremante / rispose la donzella. pananti, i-393: gittò
donzella. pananti, i-393: gittò la ninfa un languido sospiro / e si
suo ritiro. foscolo, 1-289: era la notte; e sul funereo letto /
e generoso, il languido / filo de la tua voce. -atono (un
lenzoni, 129: diciamo che secondo la qualità di questo [suono] si chiamano
lì mi sentii come indeciso, ma la mia commozione ripigliava con quelle note quasidesolate e
tuon de l'ultimo cannone / dietro la fuga austriaca moria. de marchi, ii-389
(uno splendore, un raggio, la luce); che emette una luce
cerchio, per ispazio di molti mesi, la luce fu languida e debole. g
si spegne. galileo, 8-vii-366: la vivacità dello splendor di venere era incomparabilmente
languidissima di giove. campanella, 4-395: la luce lontana vien languida e la vicina
: la luce lontana vien languida e la vicina robusta, onde ne accorgerne della
g. averani, i-134: quantunque la filosofia sia la scorta degli umani intelletti
averani, i-134: quantunque la filosofia sia la scorta degli umani intelletti, la luce
sia la scorta degli umani intelletti, la luce della verità, la maestra della
umani intelletti, la luce della verità, la maestra della vita, la disciplina e
verità, la maestra della vita, la disciplina e la regola de'costumi, nulla-
maestra della vita, la disciplina e la regola de'costumi, nulla- dimeno è
raggio. pananti, ii-223: non è la mia speranza / raggio di ciel sereno
. i. riccati, 2-221: la stessa luce... mi comparisce alquanto
bei colori imitando quelli del prisma e la giri rapidamente intorno, ella apparisce tutta
in piedi? guerrazzi, 1-328: la barca va, ma per impulso dell'ultima
ai primi languidi scirocchi, / par la tua faccia. d'annunzio, 2-33:
2-33: languidi i venti cantano per la freschissima selva / dormente ne la vasta
per la freschissima selva / dormente ne la vasta luce plenilunare. bechi, 2-290:
un periodo di tempo, un'età, la vita); triste, doloroso,
ariosto, 177: languido il resto de la vita mia / si struggerà di stimolosi
vediamo. monti, x-4-73: abbandonata la trovai sul letto, / che,
. g. capponi, 1-i-351: eppure la toscana, al di fuori quieta ed
forze decrescono. ma più languida che la vecchiezza a certuni è l'età giovane
tardi e languidi anni da spendere per la fede ch'or si bandisce dal campidoglio
per lo petto andatemi / sieno tutta la notte in tresca e in pascolo. cremonini
giocondo. / doloroso è il piacer, la gioia mesta, / lugubbre il canto
mesta, / lugubbre il canto e languida la festa. tarchetti, 6-i-547: i
spesso improvvisamente interrotti. boriili, ii-460: la nostra conversazione procede un po'stentata -frasi
languido della maremma; deve lasciarvisi oprar la natura, deve regolarsi con poche leggi,
dove l'industria sia animata e dove la buona fede sia rispettata, avrà interessi
languida l'annua riproduzione e assai dubbia la fede de'contratti. galanti, 1-ii-243:
una languida coltivazione, quando che per la sua stupenda fertilità meriterebbe essere ricoperto di
cuoco, 1-170: in tali nazioni la circolazione è sempre più languida che nelle
virtù, un moto dell'animo, la forza morale). roseo, ii-124
cose contrarie al conseglio, l'ira e la prestezza, per rimediare l'ira deve
rimediare l'ira deve il prencipe operare la tardanza acciocché il primo fervor suo diventi
il primo fervor suo diventi languido, e la caligine, che preme la mente,
, e la caligine, che preme la mente, o scacci o faccia men densa
le due prime son lente, perché la fortuna non può tanto che la virtù
perché la fortuna non può tanto che la virtù non le resista; la terza è
che la virtù non le resista; la terza è cosa pietosa, ma è
petto de'quali non è solamente languida la carità, ma affatto inferma, se
. r. cocchi, 1-54: oltre la pressione non par che le donne sentano
moravia, iv-179: un languido stupore la possedeva; alfine, senza tristezza,
senza tristezza, lentamente, si prese la testa fra le mani e si lasciò cadere
io ho dedicato me stesso e tutta la mia industria, qualunque si sia,
blica... e, comunque io la serva in effetto, bene certo la
la serva in effetto, bene certo la servo in affetto, che se quello è
è senso languido e lontano, e la memoria è senso sopito, e il
... ci mettiamo a considerare la creazione dal nulla, tuttoché c'immaginiamo
, li-2-705: colà si trattiene [la regina] con li assegnamenti destinatigli dal
. fr. morelli, 44: la sua coscienza a poco a poco s'addormenta
di lei rimproveri diventano languidi, e la sua voce a mala pena si sente
, 1-i-54: quanto più... la metafora presenterà una somiglianza vivace, eminente
, più sarà bello il termine che la racchiude; e men sarallo all'opposto
; e men sarallo all'opposto se la somiglianza sarà languida, oscura, lontana,
malfondato, conviene osservare che, come la volontà forma i suoi desideri, così
, instabile. assarino, 2-ii-269: la quiete universale, resa ornai languida per
maniera di parlare, che... la sciolta, quando ella fusse troppo continuata
e insuavi. martello, 1-39: la frase non è molto pomposa, ma la
la frase non è molto pomposa, ma la forma è assai stretta, e la
la forma è assai stretta, e la brevità dà vigore a ciò che per se
'languida '. insomma, chi la trova troppo amara e chi troppo dolce.
bien tard, sakumi! -disse la marchesa, con una voce languidissima. quasimodo
voce languidissima. quasimodo, 6-17: la dea con languide parole di lusinga incanta
sdolcinato, lezioso (una persona, la bellezza). aleardi, i-xi:
i-305: al terzo piano, sopra la ninfa languida, ci stava uno studente d'
: allora, al vederla così per la prima volta languida, cedevole, -e
origene volgar., 291: era la maddalena sì languida dell'amore di gesù
'l cuor suo. ariosto, 13-44: la figliuola d'amon, la qual lasciai
13-44: la figliuola d'amon, la qual lasciai / languida dianzi in amorosi guai
che concilia il silenzio, il raccoglimento, la meditazione. cesarotti, 1-xxxv-331: parte
/ predestinata a veleggiar sui mari / la progenie dei nautili tendea / la vela vaporosa
mari / la progenie dei nautili tendea / la vela vaporosa. carducci, iii-1-390:
carducci, iii-1-390: i prati languidi la chioma povera / a verde florida pompa
, 2-i-404: direi ai napoletani che la curva languida del golfo continua nella linea
. spartita dal greto del bisagno, la vallata si apre... campagna povera
di * * che favoriva... la intimità di quei pensieri, perché di
p. fortini, iii-495: essendo [la pelle bianca, pulita e netta di
di sedurlo. cicognani, 3-13: la nastasìa, che si sentiva più che
gli assediati di aire, così per la fame come per gl'incommodi continui.
metonimia. giamboni, 31: è la vecchiezza sopra tutti gli altri mali,
spirito e il capo crollare e fa la faccia rigata. doridi, 249
oncia di buon sangue / che tutta la saggezza sonnolenta. -di animali.
senso di vuoto allo stomaco; soffrire la fame, l'inedia. goldoni,
il convento. giamboni, 66: la lussuria incende e consuma tutto l'uomo
, / e pietosa s'asside in su la sponda. boccaccio, dee.,
serao, i-280: le mani e la fronte... erano gelide, come
non potendosi reggere sopra le neve, la trapassa co'piedi, ed in essa
in una poltrona, immobilizzato). la spagna, 8-33: chi morto e chi
e nella inazione, e gli divora la noia, come divora la ruggine il ferro
e gli divora la noia, come divora la ruggine il ferro. cattaneo, vi-372
il ferro. cattaneo, vi-372: la donna pomposa languirebbe di tedio fra le
tempo languì in prigione, sperando in vano la libertà. gadda conti, 1-227:
e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade. lemene, ii-377
cade. lemene, ii-377: langue la rosa e sol la spina resta.
, ii-377: langue la rosa e sol la spina resta. goldoni, xiii-297:
gli estivi ardori / e che langue la terra, ivi son grotte / in freddissimi
onde ed aure. cassola, 4-164: la campagna languiva sotto il sole. una
case di cecina. -sciogliersi (la neve). comisso, 7-249:
di neve, quando gli altri languiscono sotto la pioggia. 8. per estens
, 1-53: due ore fa ho visto la durezza splendente di quello sguardo attenuarsi e
diventare un sommesso bisbiglio, spegnersi (la voce); smorzarsi a poco a
ceresa, 1-1590: ne'extremi labri la parola langue. cariteo, 330:
1-111-307: nella bocca aperta / langue la voce, e sull'uscir vien manco
ti tentavano al male / e allor la prece pia / sul labbro tuo languia,
guglielminetti, 2-51: se voi mancate la musica langue, / la festa è senza
se voi mancate la musica langue, / la festa è senza luce e senza gioia
, anche, in modo inconcludente (la conversazione, un trattenimento).
., 7 (119): la conversazione fu sempre più fredda, fino alla
[ediz. 1827 (117): la conversazione andò languendo fino alla fine]
ravvivò. calandra, 330: quando la conversazione languiva, s'ingegnava di animarla
. galileo, 3-4-245: ella [la luce] va languendo, e finalmente sfumando
264: il rogo languì e cessò la fiamma. carducci, iii-i- 396:
, sullo squallor dei prati, / languia la luce. betteioni, i-151: il
su tacque oscilla. pascoli, i-166: la fiaccola... languì sulle prime
, i-209: spesso il dipinto languisce per la viltà de'colori e pel poco impasto
era già sera. montale, 1-14: la mente indaga accorda disunisce / nel profondo
oriente un nuvolo irraggiato, / va ne la nube il sole. lemene, i-326
: uno sul collo, un altro su la groppa / percuote...,
cala. tasso, 17-43: saprà la mia [mano] (né torpe al
sangue. 13. decrescere (la velocità); calare (il vento)
vento). galileo, 4-3-88: la velocità del mobile vien sempre languendo,
minori. spallanzani, 4-iv-282: considerata la natura del sangue e le strade ch'
enormemente languire. bettini, 146: or la brezza, mi pare, / langue
sangue, / se gloriar di te la gente fai / qua giù dove l'affetto
frutto; càvalo fuori delle acque: la sua virtù languisce e muore. della casa
qual fiore. bianchi, 26: la speranza, d'amor nobil guerriera, /
nozze un obbrobrio. graf, 5-121: la memoria che langue e che si muore
fiore dal turbo reciso'/ qui languisce la mia gioventù. e. cecchi,
mi trasferii in altra città; e la relazione languì e cadde. cassola, 2-142
2-92: fassile [all'invidia] cavalcare la morte, perché la invidia, non
invidia] cavalcare la morte, perché la invidia, non morendo, mai languisce a
, un rallentamento (una battaglia, la guerra). molza, 1-144:
... / o quando in parte la battaglia langue, / dopo molto sudor
, 1-7: in queste terre conquistate la guerra langue, solo rombi di cannone
, solo rombi di cannone lontano turbano la pigrizia della sera. 15.
languivano altresì gli affari di baviera dopo la perdita fatta da lui de'circoli di
al suo terren largiti doni, / languia la francia; di quell'arti ancora /
del porto di genova, che languiva per la concorrenza di quello di marsiglia, furono
pratica). carducci, iii-25-30: la riforma delle leggi su l'istruzione superiore
italiana giungeva a sì grande altezza, la lirica in questo secolo languì nell'imitazione.
nell'imitazione. tommaseo, 11-218: la dizione e il numero languono, ma
anno fa parlavo molto più di teatro. la ragione è che, anche a parigi
l'aceto col fele, / tanto che la tua madre afflitta langue, / manda
il freno paterno e, toltosi a la scuola e a l'ubidienza, è cagione
l'orto. mascheroni, 8-255: poi la madre odi, che con esso langue
: omè, qual cor crudele / qui la sua passion [di cristo] non
mi diffidi. mostacci, 148: la rimembranza mi fa disiare / e lo disio
te amante e docile sola desia / la mente, additami te sola il cuore;
felice. saba, 309: è la sartina. ufficio oggi ha diverso,
e altrimenti nomata. / ma è pur la stessa. amata / risana, langue
vegno meno. -ant. con la particella pronom. cicerchia, xliii-447:
donzella acceso il core / ti fia, la più gentil di questa etade; /
affatto. n. villani, i-5-117: la donna mia, per cui languire /
seneca volgar., 3-273: la non razionale parte dell'animo ha due
spirante unguenti, grattantesi il capo con la punta del dito, con pochi ricciuti
plinio], 126: molto langore sente la donna, quando la creatura mette e
molto langore sente la donna, quando la creatura mette e capegli. varchi, 2-2-76
, perché sì come il langore e la debolezza è infermità de'corpi, così la
la debolezza è infermità de'corpi, così la tristezza e viziosità è quasi malattia de
g. bentivoglio, 4-1046: con la forza e virtù dell'animo continovava pur
pur tuttavia... a regger la debolezza e languore del corpo. mascardi
inlanguidì gli animi de'romani, onde per la commune alterazione pareva che la febre d'
onde per la commune alterazione pareva che la febre d'un solo tormentasse un popolo
: ii mio intelletto è acciecato, la mia anima è prostrata, il mio
della morte. berchet, 1-155: la sua persona è più smilza che prima,
le cadono di languore, scolorata è la sua carnagione. manzoni, pr.
d'intorno. bacchelli, 13-153: la speranza d'uscir di mano ai mercanti
, 5-120: questa volta al languore aspettando la cena si aggiunse un'altra e diversa
tollerabile languore. giordani, ii-15: la favella... congiunse uomo ad uomo
servizio. 5. foscarini, li-5-433: la circospezione obbligante, guardata in questi ultimi
a prò'della chiesa! ravvivi in essi la fede dell'opere, le sante speranze
dell'opere, le sante speranze, la carità che trasmuta il languore dell'anime
2-94: in quel languore primaverile, la bocca socchiusa a quando a quando a quelle
luce. tommaseo, 11-109: così la mente universale diffusa per lo creato all'
all'ascendere della notte ingemma il cielo, la terra ed il mare d'una luce
istituzione). delfico, iii-425: la divisione del potere rendeva debole il governo
il governo: e le leggi e la giustizia cadevano nel languore e nella desuetudine
barbaro selvaggio / invase l'urbe, e la guastò col ferro / e con la
la guastò col ferro / e con la fiamma, e l'unghia de'cavalli,
loro decretò che lento / mortai languore la struggesse. piovene, 7-541: ii
aggira piacevole intorno alla mente, perché la tien desta, e non l'affatica.
compensa il languore, ritarda assai volte la velocità del pensiero. de sanctis,
, che certo io credo che non la potrà prendere ora con quella medesima serietà
medesima serietà con cui gli si è affacciata la prima volta. carducci, iii-28-118:
, i-12: in quell'indefinibile contrasto fra la intensità del ritmo e la povertà del
contrasto fra la intensità del ritmo e la povertà del suono, fra la profondità
ritmo e la povertà del suono, fra la profondità delle intenzioni e il languore dell'
ha sentito se stesso; ha creato la qualità ultima della sua poesia.
. papini, iv- 1135: [la poesia di rimbaud] si distingue infallibilmente
voi, che i fondatori / de la prosa borghese, / paulo il forte ed
loco gran langori; / con reverenza la gente la 'nchina. cino, iii-124-2
gran langori; / con reverenza la gente la 'nchina. cino, iii-124-2: 0
m'à'fatto martire, / per la tua fè, di languore e di pianto
/ dàmmi, per deo, de la gioia alquanto. giovanni da modena, xxxix-i-
dovrebbe raddolcire le nostre doglie, essendo la pace il solo rimedio de'nostri languori
i-512: applicò [il redentore] la sua benefica mano a provvedere alla necessità
. bacchelli, 12-240: non è la prima volta che noto nei barbari un
silone, 4-249: non voglio essere la sua compagna dei momenti di languore.
dalla protratta curiosità annunzieremo per ora che la versione del sig. pindemonte è la
la versione del sig. pindemonte è la migliore che poteasi sperare di quel poema.
4-84: in quei due giorni lei e la sorella avevano ingannato il languore dell'attesa
desiri. d'annunzio, iv-1-298: la povera creatura credeva di salvare un'anima
redimere un'intelligenza, di purificare con la sua purità un uomo macchiato...
. e questa fede... la liberava dal sospetto, la inebriava d'una
... la liberava dal sospetto, la inebriava d'una specie di misticismo voluttuoso
respecto voio amare, / amor, la gloria toa e lo to onore; /
e bene egli aveva saputo addormentarla con la sua voce, col languore dei suoi
arcano e irreale (e gli annebbia la volontà, indebolendo le resistenze fìsiche e
di giacomo, i-527: leggermente china la testa sul petto, gli occhi socchiusi
annunzio, iv- 1-28: ella sviluppò la mano dalla stretta del giovine; e
nell'aria, un languore che rendeva assurda la solitudine. moravia, iv-104: «
lati 'languorosi '... che la forte tempra di donna.
langura. fiore di virtù, 37-160: la vecchiezza... indebolisce lo cuore
: allora tutti gli altri prigionieri, riconosciuta la diritta via di ritornare a colui che
. bacchelli, 1-iii-397: t'è passata la langura, il mio caro ludro?
che vivono nei funghi e sotto la corteccia degli alberi ed emettono suoni striduli
= deriv. da langurìa, forse per la simiglianza del colore o per la
la simiglianza del colore o per la leggenda che ne attribuiva la produzione
colore o per la leggenda che ne attribuiva la produzione a questo animale.
adoperato » a placar megera anguicrinita, la moltitudine pazza: che non si placherà
dal capo alla coda laniando / l'andò la pelle con l'unghion tagliente. cicerone
caro, 12-995: latino afflitto / de la morte d'amata e del periglio /
5-1158: mi lania notte e dì la ricordanza / della vita ch'io vissi.
piramo] trafitto nella tacita notte sopra la chiara fontana appiè del gelso, trovando
che significa * che dilania ', per la forma ad artiglio dei pedipalpi.
bava dei bachi da seta quando inizia la formazione del bozzolo. lambruschini,
lambruschini, 5-6: plinio usa in latino la parola * la- nicium '; e
e 'laniccio 'chiamano i nostri contadini la ragna bianca da che i bachi incominciano
ailar non è lanero. cenne da la chitarra, xxxv-n-431: di settembre vi
: / entrate in mezzo tra loro e la rotta. cantari, 153:
sentieri. 2. che riguarda la lavorazione o il commercio della lana.
febo addita, / minerva il lanificio e la testura. speroni, 1-3-216: le
popolari, i-246: non si vuole trascurata la pastorizia; questa vi darà materiali per
-figur. con riferimento alle parche che la iconografia classica rappresentava in atto di
, 10-22: era molto contento quando la scambiavano... col proprietario o
fatto presentire ai rappresentanti del sud che la lotta può riaprirsi più cruenta; ed
landino [plinio], 235: ordisce la tela il ragno e in ventre suo
ragno e in ventre suo, subministra la materia a tanta opera, o che la
la materia a tanta opera, o che la natura del ventre si putrefaccia in certo
ruzzini, li-2-589: laniglia 20 pezze la pezza. = deriv. dallo
sm. tose. ant. chi lavora la lana. - in partic.
. canti popolari [tommaseo]: la vita di que'poveri lanini, /
lanini, / che tutto il giorno cardano la lana. 2. chi,
per incarico dei lanaioli, faceva filare la lana ad altri, a poco prezzo e
corre / al vizio sempre, e la vertute aborre. = voce dotta
... socrate non aveva avuto che la moglie come i gladiatori avevano il lanista
dove mi porti olimpia? -se non la porta dentro quel suo tumido ventre,
quel suo tumido ventre, ignoriamo dove la porti. -questo ventre è che te la
la porti. -questo ventre è che te la porta. -dunque bisogna invocar:
una fibra tessile in modo da conferirle la proprietà della lana. =
lano). montigiano, 210: la quale così fatta [erba] si mette
, cosmetici, ecc., per la facile miscibilità con acqua 0 con soluzioni
due volte il proprio peso e per la proprietà di essere facilmente assorbita dalla pelle
, domandando responsi, aveva sacrificate secondo la consuetudine cento lanose pecore. poliziano,
il sottil oro i rapito alfin de la lanosa torma, / con esso in grembo
nere e tre bianche; e portavano la corda di vimini intorno al collo lanoso
fiacchi, 2: ma quando poi la pecorella uscio / fuori del troppo avviluppato
lanosa. -folto, crespo (la barba, i capelli). aretino
i crini. cattaneo, v-3-10: la razza negra dell'africa è imberbe: con
capelli lanosi. palazzeschi, 1-321: la sua capigliatura è sconciamente arruffata, lanosa
,... solevano radunarsi presso la porta di città bassa. 4
le lanose gote / al nocchier de la livida palude. caro, i-310: essi
luogo); fitto, folto (la vegetazione). stuparich, 5-157:
. pascoli, 95: germoglia / la scabra vite che il lichene ingromma:
conosciuto in quattro specie, di cui la più importante è il lansium domesticum,
i frutti sono drupe nere a maturità; la corteccia della radice serve per preparare la
la corteccia della radice serve per preparare la pania da uccellatori; i virgulti servono
del vecchio mondo; si presentano sotto la forma di arbusti o erbe irsuti,
di vario colore riuniti in infiorescenze; la specie lantana carnata è coltivata come pianta
il calice corto a quattro denti; la corolla monopetala, tubolosa col lembo a
siffatto genere ve ne ha una, cioè la lantana involucrata, che ha le foglie
grazioso. le specie più note sono la * lantana camara, l. ',
lantana camara, l. ', la 'l. aculeata, l. '
l. aculeata, l. ', la 'l. cinerea, l. '
. cinerea, l. ', e la 'l. involucrata '.
concesso andare in terra... poi la notte tutti ritornano nelle lantee. dizionario
altre sorgenti luminose a fiamma (attualmente la sorgente luminosa può essere anche una lampada
che allumini di fuori, e non la può l'uomo vedere. testi fiorentini,
capo chino in una cassa / su la carta appuntando il suo sentiero / a lume
, / e chi col torchio giù ne la sentina. r. borghini,
borghini, 3-17: balia, chiudi ben la lanterna, che non fussimo veduti.
. tassoni, 4-40: s'affaccia a la finestra; e guarda, e vede
, 5-122: venne a svegliarci con la lanterna e il mantello sulla faccia,
far lume alle signorie loro, che la notte avevano gran faccende. -lanterna
[s. v.]: proverbiale la 'lanterna di diogene ', che
di napoli. panzini, ii-y-tit.: la lanterna di diogene. moretti, ii-455
, col berretto alla raffaella? e la lanterna di diogene? dove l'hai
dove l'hai messa, corrado, la lanterna di diogene? -lanterna cieca
apparecchio d'illuminazione portatile, dal quale la luce esce concentrata in un fascio e
. rusconi [tommaseo]: abbi la lanterna scura, e trova il palo
tasca della pelliccia, un grimaldello e la lanterna cieca. barilli, i-m: il
nero e profondo da esplorare prudentemente con la lanterna cieca. -lanterna cinese,
piegare. m. ricci, i-65: la maggior festa universale di tutte le sette
i quindici della prima luna che facciano la festa delle linteme, procurando tutti in
molli, un fruscio immenso rade / la terra, giù s'afflosciano stridendo /
si furono abituati alla penombra, vide la sala bassa, con il soffitto di travi
apparecchio illuminante usato in teatri per illuminare la scena. -in partic. lanterna da
combattevon a lumi di lanterne / costor la notte, e fiaccole di pino. machiavelli
, 1-2-46: si terrà medesimamente chiara la campagna, accomodando alla punta della strada
in pece e solfaro; e levata la pertica in alto, si volterà verso
piantavano in terra, si sospendevano lungo la muraglia dall'alto del parapetto o si
cavaliere, certamente si avveniva lor meglio la lanterna parigina che il giorno lombardo [
. -alla lanterna!: durante la rivoluzione francese, grido con cui si