cerchio u'più chiara si mostra / la notte, che s'ingemma, indora e
scendendo venne / a far di sé la terra alma e felice, / nuova
, ebbe purpuree penne, / e la fronte, che al sol s'inostra e
. d'annunzio, ii-713: danzami la tua molle danza ionia / mentre che
. locuz. inostrare il capo: ricevere la dignità cardinalizia. buonarroti il giovane
che riguarda o è in rapporto con la contrattilità delle fibre muscolari, in partic
, inottusisci). disus. perdere la sensibilità alle percezioni sensoriali. magalotti
. marinetti, iii-503: [la signora] l'ho tutta inovattata perché
nel 1882 da leone xiii, che la sostituì con la denominazione di vescovi titolari
leone xiii, che la sostituì con la denominazione di vescovi titolari). -anche
degli infedeli, cioè vescovo titolare, la cui diocesi è solo teorica (di
cui il papa suole annunciare in concistoro la creazione di altri cardinali, senza peraltro
anche di quelli privati, che attestava la validità perpetua della concessione o del negozio
barbalacchia / questa qui del fagiuoli è la figura. guadagnoli, 1-ii-182: questo
furono divisati dalla lettura dei titoli per la lor quantità numerosa. = deriv.
, il suo inquadramento nello stato, fu la germania. gramsci, n-165: attorno
di azione. gobetti, 1-i-583: la religione c'era; c'erano gli apostoli
affidato il comando, l'addestramento, la coesione di una grande unità, di
un muro circondava il giardino, inquadrava la magione. viani, 13-269: il
gramsci, 7-185: è da leggere la 'vita di gobineau 'scritta da lorenzo
il gigli è riuscito a ricostruire esattamente la storia delle idee razziste e a inquadrarle
, i-130: [sturzo] inquadra la sua azione in rapporto agli * elementi palingenesi
questa conversazione non è autobiografico, così la sicilia che lo inquadra e accompagna è
scena d'amore. pasolini, 4-28: la macchina da presa era ferma, inquadrava
cassieri, 1-59: inquadrò con pupilla presaga la bassa protuberanza di michele scognamiglio che si
« american federation of labor », la quale non inquadra che operai scrupolosamente qualificati.
inquadravano e facevano gli esercizi militari lungo la via principale di guardialfiera pavoneggiandosi con i
trovare nella nazione gli uomini in cui la massa s'inquadri, come ottenere ufficiali e
. 8. intr. con la particella pronom. apparire su uno sfondo
particolare rilievo. marinetti, iii-589: la luna... si inquadrerà nell'ultima
albero rosa. pavese, 10-163: la collina è notturna, nel cielo chiaro
tutto unico. carducci, ii-8-323: la finestrina del vagone, fra cui vidi
vagone, fra cui vidi inquadrata stamane la tua bella testa, è un fantasma
all'oculare..., ecco la costellazione inquadrata perfettamente. 5.
partigiani sentisse ora l'impulso a proseguire la lotta inquadrato in un reparto dell'esercito regolare
ecc. pavese, n-i-676: la breve prefazione inquadratrice dovrà con molto virtuosismo
tornasi di lampedusa, 263: la sala da ballo era tutta oro:
delle porte. moravia, 14-303: la carta da parati è verde oliva,
riquadro. d'annunzio, v-2-694: la città, ristretta in un color di
uno scritto). piovene, 7-490 la grafologia ha mutato. si dà meno
di più alle caratteristiche generali, come la dimensione, la pressione, il ritmo,
caratteristiche generali, come la dimensione, la pressione, il ritmo, l'inquadratura
affermo soltanto che, per non perderci la testa, è indispensabile almeno una sommaria
inquadratura storica. -cornice ambientale entro la quale si svolge una vicenda romanzesca;
cinem. fotogr. particolare angolatura secondo la quale viene ripresa una determinata immagine da
una cinepresa. -per estens.: la composizione fotografica che ne deriva. -anche
fotografica che ne deriva. -anche: la scena (per lo più cinematografica)
insinuare che il 'tesoretto 'precorre la 'commedia 'e forse la ispirò
'precorre la 'commedia 'e forse la ispirò -per qualche somiglianza nell'inquadratura iniziale
casa. michelstaedter, 660: [la poesia d'occasione] è...
non manca un'inquadratura di roma sotto la neve. -inquadratura televisiva: collocamento
esprimerne le qualità in modo che appaghi la mente e l'animo. b. croce
; avrei dovuto scrivere per l'otto la solita cartolina di auguri a mia madre
entrar nella stanza, inquantoché giovanni ce la portò di peso. bartolini, 19-35:
carducci, iii-5-374: la satira... viene ad aiutare l'
che i nostri re nelle loro armi inquartino la croce di gerusalemme. goldoni, vi-52
dinasti bentivogli inquartarono sempre nell'arme loro la grifagna imperiale. -figur. lupis
l'inferiore. -intr. con la particella pronom. bresciani, 6-iii-247:
, 2-711: mi sento incapace d'inquartare la mia vita fra i doveri miei e
e tale rapporto è ritenuto necessario perché la lega sia solubile nell'acido nitrico e
.]: 'inquartare'... formare la lega d'oro e di argento per
. 6. agric. eseguire la quarta aratura prima della semina.
. 8. intr. con la particella pronom. scherz. ant.
, 6-iii-24: tanto è grassa e vigorosa la pasciona di quelle rive e di que'
. moravia, xiv-231: è soprattutto la gioia di non stare più con matilde che
tempo il piede destro rimane fermo mentre la gamba sinistra è tesa in direzione diagonale
canti. magalotti, 26-78: la flotta reale d'inghilterra è composta di tre
è composta di tre squadre. la prima porta il padiglione rosso...
porta il padiglione rosso... con la croce rossa in un piccolo campo
. d'annunzio, vi-578: la croce rossa di santo stefano è in alto
una casaca crespata, e di sotto la centura era inquartata de certi quarteti de
baruffaldi, 2-215: salutate per me la camerata, / con farle fede che
sto qui benissimo, / e che ho la faccia mia grassa inquartata. rovani,
. moravia, xiv-231: « di'la verità », ha soggiunto mio fratello
inquartato? ». « a dire la verità, non lo so ». «
agric. aratura del maggese effettuata per la quarta volta prima della semina. =
1-vii-209: è cosa costante che toro per la battitura de'zecchini... deve
tre sono le parti di filosofia, la naturale, la morale e la razionale.
parti di filosofia, la naturale, la morale e la razionale. la morale adorna
, la naturale, la morale e la razionale. la morale adorna, e
naturale, la morale e la razionale. la morale adorna, e compone l'animo
adorna, e compone l'animo; la naturale inquerisce e cerca della natura delle
e cerca della natura delle cose; la razionale richiede della proprietà delle parole,
i-46: voi ne dormite ancor voi la metà [della vita], e molto
, agiterebbono [i vescovi] inquietamente la chiesa, facendovi una perpetua innovazione di
s'insinuavano nei capelli, gli vellicavano la nuca. bigiaretti, n-12: le teste
ita liane, italianissime ma la forma di questo parlare è tutta gallica
venticinqu'anni... ed ecco la trentina / inquietante, torbida d'istinti
d'annunzio, iv-1-467: quando mai la sua fiso- nomia aveva avuto quel carattere
da questo punto di vista, [la poesia del pascoli] è compiuta perfetta,
, inquietante... aveva assediato la notte e tutto quel giorno la sua
assediato la notte e tutto quel giorno la sua fantasia. soffici, v-1-93: è
seconda, ispirata al cattolicesimo liberale; la terza, improntata alla democrazia pura,
intrarono in troia ardendo e bruciando ed uccidendo la gente. ed in questo modo venne
in questo modo venne manco l'altezza e la grandezza e lo lamentabile regno dell'alta
, 4-1109: diveniva troppo lamentabile ormai la condizione del re. c.
marito; ed ei dall'alto / la lamentabil favola cominci. de sanctis, ii-13-387
quell'abbattuto, / che invano pontava la palma / il cùbito e il ginocchio /
. c., 1-658: udita è la novella rapportante doloroso e lamentabile pianto.
. cum sembiante di egro, cum la bucca di suspirare e gemere indicante..
della donna. patrizi, i-315: venuta la missolidia a luce, servì essa alle
qui li cantanti con le pive, e la turba lamentante, diceva: partitevi;
lamentante, diceva: partitevi; imperò che la fanciulla non è morta, ma ella
chi darà a noi di potere ripresentare la lamentanza di geremia profeta, il quale se
, il quale se così insconsolatamente piagneo la distruzione della rovina della meterial città gerusalem
e avrebbe data, di nuovo, la stura alle lamentanze, se varie persone non
mandorno, a quegli, imbasciatori con la lamentanza, e questi fumo offesi e da
questi fumo offesi e da questo cominciò la guerra. lettere e istruzioni agli oratori della
. bibbia volgar., vi-118: la sementa senza lamentanza liberoe, dalle genti
idem, vi-130: è ancora minora la lamentanza in queste; e costoro forse
48): pensando che, se de la sua partita io non parlasse alquanto dolorosamente
feciono gran lamentanza di quella misera, la quale dava scandalo a tutto il monasterio colle
, laimentare), intr. con la particella pronom. (mi laménto).
sollevato, questo lagrimare, misimi ne la mia camera, là ov'io potea
quella perdita, grandissimo cordoglio per tutta la gente si faceva: con alte voci si
a lamentarsi, maledicendo se medesimo e incolpando la sua dapocaggine. g. c.
ha di mestieri. bellori, i-197: la notte dormiva pochissimo, ed in quel
era mai lamentata. -ant. senza la particella pronom. giacomo da lentini,
indel'altrui talento. novellino, 1-75: la moglie, lamentando, dicea: deh
non vale. pulci, 17-76: sentendo la fanciulla lamentare / orlando, gran pietà
, 1-47: questa è... la trista e ria novella / che d'amorosa
ad or non gema / e che la lingua a lamentar non scioglia. menzini,
iacopone, 24-54: si non già a la scola, gìame frustanno / e svinciglianno
che tal ordine servi / che ne la prima observi / quel lamentar e doler che
, / e 'l lamentar suave, per la spene, / che già piacer mi
era nel tempo quando filomena, / con la sorella si lamenta e plora, /
frondi degli alti popoli lamentandosi, turbava la sacra taciturnità della negra notte. manzini
stenda nello sbadiglio. -senza la particella pronom. petrarca, 279-1:
altro se gli accostò e, tiratolo per la veste, disse: « fratello,
? ». nardi, 11-68: tutta la corte si condoleva e lamentava della morte
cordoglio il petto. -senza la particella pronom. dante, vita nova
vidi lamentare in forma vera / sovra la morte imagine avvenente. seneca volgar.,
questo, niccosia e famagosta / per la lor bestia si lamenti e garra,
che ne conobbe, a dio et a la gente: / di ciò il superbo
transito; ma bona memoria, di che la natura ci ha donati, ci fa
venuti senza saputa della reina a trattar la sua causa. sarpi, viii-76: propose
suo martirio all'amante che le rimproverava la brevità delle visite d'amore; non si
. soldati, vii-244: ora scoprivo che la realtà era stata ben diversa..
si lamentò. -ant. senza la particella pronom. anonimo, i-581:
me, che quazi a morte / la conduce in farl'increscimento. petrarca, 360-84
di se stesso. -ant. senza la particella pronom. petrarca, i-1-139:
fronda / che il vento scuota, sentirai la voce / della tua sposa. cavacchioli
moretti, i-792: poi, come la porta cigolò più del giusto, cioè *
si lamentava ', smeralda sentì che la vecchia si lamentava anche lei per le
cigolìo della porta. alvaro, 8-11: la notte l'acqua si lamenta compressa nei
, i-14-5: per tutta terra corre lamentando la malizia sua grande. bartolomeo da s
e lamentati, convennero null'altro scampo la ^ loro estrema sorte aver lasciato, salvo
. codino fino al punto da lamentare la caduta dei borboni. alvaro, 14-207
borboni. alvaro, 14-207: tutta la cultura d'oggi lamenta un vuoto nella
xvi non fosse in fatti, come la natura l'avea creato, un buono e
. pigafetta, 3-55: questi fortemente la lamentava [la moglie], come
, 3-55: questi fortemente la lamentava [la moglie], come per segni comprendemmo
che sui patrii piani / a voi rapì la morte. -letter. accusare.
, iii-1-78: non io lamento perfida / la mia fanciulla: escluso / non io
/ non io gli aspri fastidii / de la proterva accuso. 6.
/ lamentisi di sé, non de la sorte. de mori, 64: è
* lamentarsi, gemere '). per la forma arcaica dialett. laimentare, il
dialett. laimentare, il contini congettura la possibilità di un incrocio con guaimentare (
lamentela. iacopone, 24-32: la notte ha besogno che se rizasse /
nazionale, l'indipendenza, l'unità e la libertà. arlia, 309: 'lamentato'
carissima ai travetti di ogni grado è la locuzione di * lamentato disordine, lamentati
, i manifestati o esposti inconvenienti, la mentovata disgrazia. via, nel tempo di
e vanno secondo i loro desideri e la lor bocca sì parla superbia. buti
eterni lamentatori. palazzeschi, 3-35: la sora settimia era l'eco, il
eco, il coro, a seconda la lamentatrice. -lamentoso. tommaseo
del principe e veggendo le lamentatrici e la turba romoreggiare, disse gesù. gozzano,
marico, protesta, risentimento; lamentela, la gnanza (e al termine
io hoe udito le loro lamentazioni. la coscienza, xxi-719: alla plenitudine di
] bisogna piuttosto l'intima compunzione che la profonda investigazione,... e
7-i-24: con debita lamentazione si duole la pittura, per essere lei scacciata dal numero
si pieghi el ruffiano, e te la doni [la ragazza]? tansillo,
ruffiano, e te la doni [la ragazza]? tansillo, 1-37: parrà
però e non perdersi in lamentazioni. la notte porterà consiglio. d'annunzio,
consiglio. d'annunzio, v-1-780: la preghiera muta nelle labbra dei condannati s'
posso sopportare e che mi fanno perdere la calma, sono le lamentazioni, maldicenti
beata vergine, 17: chi ascoltato ha la lamentazione / de la madre di cristo
chi ascoltato ha la lamentazione / de la madre di cristo omnipotente, / di
cristo omnipotente, / di gesù pianga la gran passione. savonarola, 5-i-498: erano
e guai. erizzo, 2-3: la elegia fu da principio ritrovata per la
: la elegia fu da principio ritrovata per la funebre lamentazione, colla quale gli antichi
marcello. tommaseo, 1-336: fo copiare la lamentazione sulla presa d'otranto, calda
da prefiche. d'annunzio, iv-2-630: la cantatrice rimaneva invisibile, nascosta nella selva
salire l'armonia dolorosa che doveva accompagnare la lamentazione d'arianna. e. cecchi,
del popolo d'israele e in particolare la distruzione di gerusalemme, compiuta da nabucodonosor
di ab corrispondente a luglio-agosto, e la chiesa cattolica ne ripete lunghi brani nella
vii-279: * alef \ (questa è la prima lettera dell'alfabeto ebreo, sotto
prima lettera dell'alfabeto ebreo, sotto la quale ponesi alcuni versi di lamentazione;
nel senato. varthema, 226: la matina venendo, tomai a trovare el
: tutti [i monaci], la prima cosa che fanno, intuonano lamentazioni
e in stupori. moretti, 15-236: la signora trova naturalissimo che non se ne
: in termini di « oh, come la capisco » una lamentela s'era levata
poche parole. guittone, i-14-4: la pietosa e lamentevile vocie. dante, conv
., ii-ix-i: prima brievemente manifesto la cagione del suo lamentevole parlare, quando
le notti a giove, dicendo che la ragione del loro spazio febo occupava. caviceo
alle parole de camilla intenta che fusse la regina di cartagine alla lamentevole comemorazione del
strida. patrizi, 1-i-29: sendo mortagli la madre, compose un poema lamentevole ed
a un di presso uguale, la tremenda storia di quella persona. [ediz
modo per lo meno altrettanto lamentevole, la tremenda storia di quella persona]. de
amicis, i-742: non si udiva che la nenia lamentevole della negra, come un
, 6-i-618: ma nel colmo della notte la sua voce [dell'usignuolo] divenne
armonia lamentevole. d'annunzio, 4-ii-68: la notte, per accompagnamento a'miei sogni
volgi gli occhi lagrimosi e lamentevoli e la mente con interna doglia a questa croce
il senso lamentevole e penoso non toglie la bellezza al volto di dafne.
lo dottore isopo riprende questa città, la quale porta il tristo diletto con lamentevole
me è renduto alla lamintivieli vita, la quale da poi 'de scripsi, mai li
ammirabili imprese loro nell'india, con la morte, così lamentevole, di un
suo regno, regno pieno, per la sfrenatezza dei tempi, di casi lamentevoli ed
3-37: platone... non approva la tragica imitazione, perché non imita il
inevitabile nelle ineducate condizioni dei popoli, la resistenza europea ai disegni del bonaparte è
b. croce, iv-12-32: la sterilità culturale dell'egitto è lamentevole;
grande città cosmopolitica come il cairo, la cultura e l'educazione sono in mano dei
discrezione. arbasino, 8-91: [la traviata] opera già privilegiata: ha tutto
piagnucoloso. giamboni, 31: muta la vecchiezza all'uomo i reggimenti; perché
, 2-351: bastavano i carabinieri fiancheggianti la lamentevole colonna per sorvegliarli.
13: era vi il luttuoso rossignolo e la lamentevole tortorella. cinelli, 1-120:
/ il fiotto lamentevole; del mondo / la taciturna oscurità tranquilla / negli agitati spiriti
: musa, lacero il crin, sciolta la vesta, / con l'arpa lamentevole
, né stormian le frondi / per la foresta. d'annunzio, iv-2-1284: a
l'abbassamento della grandezza di roma per la fede cristiana essere venuto. canoniero,
pregavano tutti insieme congregati publicamente dio per la conversione del peccatore, piangevano e gridavano
: ricevendo tu il giovane affaticato per la battaglia del diavolo,... caduto
., 5-35: quando giungon davanti a la
ne viene. tortora, ii-228: la fanteria del duca in uno istante fece tale
d'annunzio, iv-1-574: tenendo puntata la fronte contro il mio omero, metteva un
continuo. era quel suono che rende irriconoscibile la voce nostra nell'eccesso della sofferenza corporea
meno di quanto / t'ha rapito la gora che s'interra / dolce nella
d'ardura. aretino, 1-61: ecco la carestia e la fame, ecco il
aretino, 1-61: ecco la carestia e la fame, ecco il cordoglio e il
il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade, che ischerzano
e il lamento, ecco la paura e la viltade, che ischerzano con il sciagurato
malinconica che blandiva il suo orecchio come la nenia d'un bambino, a quel
un'armonica. alvaro, 8-128: ricomincia la musica degli scalpelli, il lamento del
di lamenti avvengono: alcuno arà ingannata la nostra speranza, alcuno l'arà indugiata
... a questi si dava la colpa della penuria e del rincaro, questi
? »; / e mentre ch'io la chiamo, me conforta. petrarca,
], 29-15: il 'mare'si è la mente dell'uomo, della qual mente
penitenza. vangeli volgar., 16: la voce del molto pianto e di molto
che se ne morì di dolore, contrastando la sua persona con tanti omicidi che egli
e gentile lamento: e nel leggere la sua lettera piansi. 4. letter
e davangli il paternostro in volgare e la canzone di santo alesso e il lamento
alesso e il lamento di san bernardo e la lauda di donna matelda e cotali altri
allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale,
ebbro che tenta / né può imbroccar la toppa. vittorini, 5-83: il grido
, il dolore provato dalla collettività per la morte di qualcuno (e viene per
tutt'è dipinto, il modo e la cagione. quiv'è dipinto lo crudel
! o quante misere temine private de la lor compagnia! certo, certo, caro
. f. doni, 75: veduta la bella dea morta, levarono sì fatto
levarono sì fatto e sì dirotto pianto che la città in poco spazio di tempo fu
). boccaccio, viii-1-40: intende la divina scrittura,... quando
misterio della incarnazione del verbo divino, la vita di quello, le cose occorse
cose occorse nella sua morte, e la resurrezione vittoriosa. pulci, 17-80:
. malispini, 15: catelina pregava la reina teneramente che gli dovesse dire il
marietta rimase tutto il tempo inginocchiata con la testa tra le mani congiunte senza fare
nostri cittadini io ho fatti lamenti; per la qual ragione molti mi son contrari.
dei soldati stranieri che gli han rubata la masserizia, rapite le donne, bruciata
masserizia, rapite le donne, bruciata la casa. bacchelli, 2-xxiv-803: tutti quanti
proprio dolore o il cordoglio comune per la morte di qualcuno. g. villani
andare in pisa colla sua cavalleria e correre la città, e recarla a sua signoria
ore e si dava l'ordine de la sepoltura per il giorno seguente. -ant
. -vivere di lamento: trascorrere la vita lamentandosi incessantemente. ungaretti,
assetate / sul miraggio / o come la quaglia / passato il mare / nei primi
soffici, v-1-272: il buon scrittore traccia la figura bonaria a un tempo e astuta
gramsci, 1-179: tanti intellettuali perdevano la testa e non sapevano orientarsi nel caos
lamentoso lutto. salvini, 22-408: la vecchia colle man tenea / il viso,
parlò parola. misasi, 7-i-72: la voce della vecchia aveva la cadenza lamentosa
, 7-i-72: la voce della vecchia aveva la cadenza lamentosa delle canzoni montanare. d'
, iii-i- 124: io udiva la voce lamentosa della figlia di cassandra,
lamentosa della figlia di cassandra, che la perfida clitemnestra sgozzava accanto a me. montale
vitelletta madre, / che figliato abbia per la prima volta, / lamentosa, ché
ultima volta che miro /... la scia di luce / che pari alla
le bestie bovine, sentendo più forte la fame coll'alba, muggivano lamentose.
a lamenti. bettini, 159: la musica di questo grande... aveva
lamentoso della vita interna del poeta, la bellezza pura, e, nella sua purità
bernari, 6-35: usciva dal bagno [la donna] in una scia lamentosa e
galileo, 1-1-49: averei mandato insieme con la pietra i ferri e le sue lamette
foscolo, xvii-238: temo bensì che la vera non sia troppo stretta per la
che la vera non sia troppo stretta per la mamma: in questo caso la rubina
per la mamma: in questo caso la rubina può tenerla per sé, e
per sé, e cangiando o raschiando la lametta dove dice 'madre ',
, notino ne'quaderni de'tessitori e tessitrici la qualità de'medesimi drappi, con esprimere
qualità de'medesimi drappi, con esprimere la larghezza e quantità di lamette. goldoni
an- ch'esso tutto imbrattato, era la lametta da barba con la quale s'
, era la lametta da barba con la quale s'era tagliato le vene.
ii-126: lamia è una bestia crudele, la quale, poiché ha allattato i suoi
donne gravide,... da la crudeltà de la quale dappoi sono state
,... da la crudeltà de la quale dappoi sono state chiamate lamie tutte
notturne lamie / udendo il riso de la mia vendetta / fuggiran piene di terrore
atteggiati dalla buona economica concorrenza, ecco la insegna contro i tifoni e le lamie
. cavalcanti, i-300: mand'io a la pinella un grande fiome / pieno di
è più bella che una lammia, la quale è sì forte innamorata di me,
indicano specie diverse, quali in toscana la cagnesca, in sicilia la rana pescatrice
in toscana la cagnesca, in sicilia la rana pescatrice, in liguria la fiamma)
sicilia la rana pescatrice, in liguria la fiamma). g. brancati
li pesci piacti ne è una generazione la qual, in loro de spina, ave
, corno... quilli quali la grecia chiama con nomi de boi,
. l'elefante marino, il melanzio, la lamia, il bue marino, il
con antenne più brevi del corpo; la larva vive sui salici, e anche
cui è lasciata in gran parte scoperta la forma strutturale. boccaccio,
strutturale. boccaccio, i-103: la reai sala era di marmoree colonne di
le quali sostenevano l'alte lamie che la coprivano, fatte con non picciolo lavoro e
, 143: deve ogni bombardiere, avere la sua trafiliera overo stampa cavata in un
lamierino, lamierone e lamiera propriamente detta, la quale pure è di tre specie,
e lamiera a colpi, che è la lamiera non bene spianata, sicché vi
del maglio. lambruschini, 5-27: la stufa sia di terracotta e non di ferrofuso
ingresso spalancato della cucina, con sopra la sua gronda di lamiera ondulata. -per
più tardi vidi il sole battere sopra la placida lamiera della marina di monfalcone come un
, cervelliera grossa o vero bacinetto. la spagna, 3-35: lo sbergo e le
baron franco / gli fu vestito e poi la sopravesta, / tutta a quartieri,
lo sbergo e lamiere, / e la corazza provata era anch'ella, / elmetto
ai giubbetti / manca il vaio e la lamiera. 3. dimin.
cavana correva un piccolo ponticello che abbreviava la via alla prossima calle. era coperta
. tornasi di lampedusa, 84: la vasca era una sorta di truogolo ovale
ogni cura, / esplorando le selve e la pianura. etimo incerto.
bevere l'aqua d'orzo, ne la quale smorzata è la lamina d'oro,
d'orzo, ne la quale smorzata è la lamina d'oro, per i richi
modo di uno strolabio et onge al foco la ditta lamina per dieci dì continui ogni
. p. neri, 1-vi-75: la quarta maniera di raffinare l'oro è
oro è per mezzo della cementazione, la quale si eseguisce senza fusione, riducendo
; i carboni sfavillando rotolarono fin su la lamina di metallo che proteggeva il tappeto
bibbia volgar., i-451: feceno la lamina della sacra venerazione, d'oro
purissimo. savonarola, iv-316: sopra la mitra era una lamina d'oro, nella
] astrolabio con sue lamine, sfera con la terra nel mezzo,...
, sagacissimo d'ingegno, trovò il primo la maniera di segare in lamine le tartarughe
dal suo passo, le facevano risaltare armoniosamente la linea del collo superbo. -specchio
ben liscio metallo, vide in lei riflessa la propria sembianza. -rivestimento metallico.
alle pale di due vecchi remi, la ragazza gli si sedette accanto.
cristo risuscitò lazaro, sì comandò che la lamina fosse tolta, ed allora lazaro n'
vivo. idem, 1-72: togli via la lamina del peccato mortale, ed allora
lamina d'oro con una fascia, la quale da'pontefici solamente era usata.
quelle d'estate poi... avranno la lamina della dogana. lisi, 2-29
il suo posarsi sul davanzale, con la lamina, evidente, legata alla zampetta.
e maniere de le spade, ciò è la lamina, il taglio, la costa
è la lamina, il taglio, la costa, da due tagli, da mezza
alquanto depresse, che cuoprono e difendono la gran machina delle cervella, detta da'greci
8. bot. la parte espansa e appiattita della foglia;
e appiattita della foglia; lembo; la parte superiore, ampia e dilatata,
0. targioni tozzetti, 1-77: la foglia adunque altro non è che il
quelle apparenze luminose che si producono quando la luce attraversa corpi diafani di estrema sottigliezza,
sapone sono dovuti all'azione esercitata sopra la luce dalla sottilissima lamina d'acqua viscida
dalla sottilissima lamina d'acqua viscida onde la bolla è formata. -lamina vibrante
.]: * laminóne ', è la lamiera della più grossa a strisce.
progressivo allungamento e riduzione di sezione mediante la costituzione di due cilindri coniugati rotanti in
dalla finestretta delle scale infletteva e laminava la fiammella smagandola sopra il guazzo e sopra
della gattina, 4-344: il vidame, la di cui coscienza non era stata ancora
coscienza non era stata ancora laminata sotto la pressione dell'interesse, non si rinvenne
giustezze sistematiche. -rendere liscia e lucida la carta da stampa; calandrare. 5
. scient. laminaria, da lamina 'la mina '.
ordine di alghe feoficee, che comprende la sola famiglia laminariacee. =
, di cui si può ancora seguire la traccia e scoprire un eventuale successivo ingrossamento
da una lastra d'acciaio, lungo la battima, gettano l'ancorotto.
profilo a eccentrico; viene impiegato per la produzione di tubi di piccolo diametro.
uno sull'altro in contrario verso mediante la stella. govoni, 9-29: con
, 9-29: con il fischio agghiacciante la sirena / richiama dentro a turno /
serve per assottigliare, lisciare e satinare la carta; satinatrice, lisciatrice. 3
in fogli omogenei e dello spessore voluto la pasta per impastatrice. 3. agg
a freddo eseguita sulle lamiere ottenute con la laminazione a caldo al fine di ricavarne
abito lamellare che può conferire a tutta la massa rocciosa il carattere di scistosità.
distribuisce i bicchieri, leva dal turacciolo la laminetta metallica, si accinge a tagliare
una laminetta di vetro atta a chiudere la bocca del vaso a, vi s'
minutissime scagliette fornito..., la parte però diretana... nella sua
.. questa adunque affermerei io esser la vera e legittima galiopsi, se plinio non
colle lacinie laterali ripiegate dentate, e la mediana smarginata, e per le antere
assomigliano alla gola del pesce lamia. la sua specie più comune è il 'lamio
: -ma non vi piglia mai la pipita -urlò la madre. ma la sdrenita
vi piglia mai la pipita -urlò la madre. ma la sdrenita con gli
mai la pipita -urlò la madre. ma la sdrenita con gli occhi bevuti dal
, 5-93: il giudice altresì darae talora la sentenzia falsa per pecunia, e questo
tuo lamo. savonarola, 8-ii-376: la morte teneva quel corpo [di cristo]
quel corpo fu esca della vita, e la divinità fu il lamo che prese il
, e uscì dal sepolcro sanza levare la lapide. b. accolti, 264:
dare ci mandavono, continuo gridando a la terra non ci apros- simassimo, donando
e stretta unione fra l'articolo e la parola, può nascere l'impressione che esso
/ delle beate vergini prudenti, / anzi la prima, e con più chiara lampa
, / tant'ha di foco lui la faccia viva. aretino, vi-679: spegni
viva. aretino, vi-679: spegni la lampa, busa la porta, non fare
vi-679: spegni la lampa, busa la porta, non fare male a persona.
lugubre e muta / lampa; e la fiocca luce orror crescea / dai distesi cadaveri
sentiero e pei balconi / rara traluce la notturna lampa. a. boito, viii-
boito, viii- 649: dorme la vergin folle / e la sua lampa è
649: dorme la vergin folle / e la sua lampa è spenta. fogazzaro,
che i loro ginocchi si toccavano e la scarsa fiamma della lampa, di volta
.. nella prima / notte schiara la stanza tua. sciascia, 8-118: in
... le imposte socchiuse, la lampa accesa, gli specchi velati di
, per cui reviva / di vera carità la lampa ardente? ariosto, 17-92:
da un'aspirazione comune solca più potentemente la tenebra uniforme luce ch'emana dalla lampa del
. graf, 5-37: spenta è la lampa / della mia vita ormai!
quella sentilla / del superno splendor, la cui gran lampa / la nostra morte
superno splendor, la cui gran lampa / la nostra morte increscie dìpartilla. gherardi,
gherardi, 1-ii-412: or come potrà la innistimabile sapienza... dello spirito santo
che peccatore / non fosse: excepto la celesta lampa / la qual ne trasse
non fosse: excepto la celesta lampa / la qual ne trasse da infemal vampa /
sancto liquore. castiglione, 103: la nobiltà è quasi una chiara lampa,
timor d'infamia, come ancor con la speranza di laude. riccio, lvi-110:
da uno spirto pellegrino, avrà tuttavia la mente accesa, la voglia calda,
pellegrino, avrà tuttavia la mente accesa, la voglia calda, il core ardente e
pa- stor, il tuo can, la tua lampa, / da'lupi ornai difende
vostra lampa. tommaseo, i-84: la piccola mia lampa / non, come
stride e non consuma, / ma con la cima tende / al ciel che me
cima tende / al ciel che me la diè. -passione violenta; sentimento
1-10-77: cela pur, se celar la fiamma puoi, / che nel tuo crudo
.). -per estens.: la luce stessa irradiata da un astro e
sopra di me alquanto, e già la chiarissima lampa e il senso patia, io
ricorre innanzi. muzio, 4-117: la splendente lampa / del giorno è spenta già
più de l'usato intanto / de la lampa diurna il dolce lume / gl'
galileo, 8-ix-226: fiamme vibrando, la celeste lampa / col leone infocato in
alto ascende. marino, vii-519: già la notte sparìa, benché sepolta / stesse
, benché sepolta / stesse sotterra ancor la maggior lampa. saiomoni, i-282:
d'alimento, onde si pasca e nutrichi la sterminata lampa del sole. casti,
del sole. casti, ii-1-48: poiché la lampa del diurno lume / si spense
gr., ii-334: non già la febea fulgida lampa, / non la face
già la febea fulgida lampa, / non la face che ad espero la sera /
/ non la face che ad espero la sera / inghirlanda di rose, e non
le molli / aure, le nubi e la titania lampa / fur dell'umana gente
: invano sul golfo s'accende / la lampa del sole: è nero. /
tutto è nero ove non splende / la luce del tuo pensiero. -figur.
di una cometa. - anche: la cometa stessa. bibbia volgar.,
de stimate stampa, / giunse a la madre 'n vie men che non lampa.
, / che, vista appena, la ferita ha impronta. n. villani,
tinse; / ma, come avviene de la fulminea lampa, / quasi in un
il flusso luminoso può essere prodotto mediante la combustione di sostanze solide, liquide o
a kerosene, ecc.) oppure mediante la trasformazione dell'energia elettrica in energia luminosa
[lampade elettriche). -anche: la sorgente luminosa incorporata nell'apparecchio.
cortine suole / parer fra mille lampade la scena. vasari, 1-666: lasciò piero
musici instromenti. colletta, i-282: la città in quel tempo non era illuminata
. pascoli, 35: triste, su la — 718 — mensa
lugubre, lungo! svevo, 1-244: la biblioteca non era illuminata che dalla lampada
che dalla lampada a petrolio sul tavolo e la sua luce, chiusa dal paralume,
d'annunzio, i-30: arde fioca la lampada oscillante / d'una luce rossastra,
luce, ma per quanto lo facessi scattare la lampada non si illuminava. montale,
breve vano della mia stanza, ove la lampada / tremava dentro una ragnata fucsia
dentro una ragnata fucsia, / penetrò la farfalla. -lampada a sospensione: lampada
rivederla, momino, adesso, sotto la lampada a sospensione con quel berrettone rosso di
e. cecchi, 5-452: scribacchiando sotto la lampada dello scrittoio, scaldandoci due dita
col fuoco primigenio, col fulmine e la tempesta. g. bassani, 4-106
bassani, 4-106: avevano già acceso la lampada da tavola, di là.
-lampada survoltata: lampada a incandescenza, la cui intensità è aumentata con l'inserimento
circuito di tensione superiore a quella per la quale è stata programmata (ed è
a raggi ultravioletti: apparecchio in cui la scarica elettrica produce radiazioni ultraviolette (e
lampada a spirato costrutta in modo che la fiamma esca da uno stoppino anulare,
di lampada da miniera, in cui la fiamma è protetta da un involucro di
'lampada di sicurezza', lampada a olio la cui fiamma è circondata da una o più
mercurio, utilizzata nel proiettore per illuminare la pellicola. -lampade per illuminazione della scena
lampada elettrica con filamento di magnesio, la cui combustione genera una luce brevissima e
ritiene che alcune frasi siano offensive per la chiesa cattolica; si alza e se ne
magnesio. l'incidente diviene, attraverso la stampa, avvenimento nazionale.
., 26 (449): la mezzanotte è vicina; lo sposo non può
del rosario. soldati, vii-214: la chiesa era molto buia. andai a
andai a una cappella laterale, dove ardeva la lampada del ss. sacramento.
che l'uno dava a l'altro la lampada de la vita. mazzini, ii-857
dava a l'altro la lampada de la vita. mazzini, ii-857: è
... tutti invocano chi raccolga la lampada della vita caduta visibilmente dalle altre
vita caduta visibilmente dalle altre mani e la sollevi a conforto e scorta delle genti
b. croce, ii-14-18: tale è la sorte dell'uomo, dell'uomo superiore
infinito, e deve rassegnarsi a che la lampada della vita passi ad altre mani.
, i-44: gli apostoli santi hanno dato la via e la regola agli altri martiri
apostoli santi hanno dato la via e la regola agli altri martiri,...
rai, ch'ali'aria chiara ed a la bruna / ai santi regi fur lampada
e di febèa lampade in guisa / sotto la torva fronte occhio rinchiuso, / gli
galileo, 3-1-292: il copernico ammira la disposizione delle parti dell'universo, per
dell'universo, per aver iddio costituita la gran lampada, che doveva rendere il sommo
24-100: del grande e orribil suon triema la terra, / quando le spade son
/ a mezza lama al sommo de la testa. / perdé le staffe e quasi
annunzio, iv-i- 23: incominciò la sua opera delicata. accese la lampada
: incominciò la sua opera delicata. accese la lampada sotto il vaso dell'acqua;
sotto il vaso dell'acqua; aprì la scatola di lacca, dov'era conservato
saldatura. d'annunzio, v-1-215: la cassa è coperta dal coperchio di piombo
di piombo. il saldatore tiene in pugno la lampada ove la lingua di fiamma,
saldatore tiene in pugno la lampada ove la lingua di fiamma, azzurra con la punta
ove la lingua di fiamma, azzurra con la punta gialla, rugge e riempie del
igea o esculapio: apparecchio impiegato per la disinfezione di ambienti, consistente in un
ambienti, consistente in un dispositivo per la sublimazione di pastiglie che sviluppano vapori germicidi
accesa e di smalto diverso, simboleggiante la ragione e l'intelligenza. 10
addosso ai recitanti. dossi, 1-ii-767: la pipa moderna come il lampadino antico era
ritratto di pio x rischiarava a mala pena la stanzetta. -acer. lampadóne,
milizia, iv-378: viene sfigurata [la chiesa] da una spezie di balcone
come se in questa lampadaia consister debba la magnificenza della chiesa. =
l'otteneva quegli che, senza estinguersi la sua, toccava il primo la meta.
senza estinguersi la sua, toccava il primo la meta. = voce dotta,
d'annunzio, v-3-301: quando considero la rapidità con cui il dono sacro passa
con cui gli elleni vollero appunto perpetuare la memoria del titano figlio di iapeto.
il portatore lo consegnava al compagno che la riaccendeva sempre correndo; e questi al
di séguito sempre correndo finché l'ultimo la deponeva rossa ancora su l'altare del
romani, portava una fiaccola per illuminare la strada al re, a un magistrato
', quegli o quella che portava la fiaccola ne'sagrifizii, o nelle lampadoforie.
parola cresce nel vento. illumina il dialogo la lampa- dèfora silenziosa. savinio, 2-115
parte e metà dall'altra per circondare la palazzina. 2. archeol.
l'ufficiale di rotta è curvo su la carta fermata da pesi di piombo foderati di
a calcolare, col rapportatore, con la parallela, col compasso, con la gomma
con la parallela, col compasso, con la gomma, nella luce violetta della lampadina
elettrica. inventore thomas alva edison. la prima lampadina fu accesa nel 1879.
simbolica cera! borgese, 1-126: la luce falsa della lampadina elettrica coperta da
paralume a fiori gl'impediva di precisare la tinta, ma credette di vedere sfumature di
elettrica, racchiusa in una custodia (la chiesuola) che serve per illuminare la
la chiesuola) che serve per illuminare la bussola. d'annunzio, v-1-311:
e sulla nuca in modo da ricordare la fiamma di una torcia. =
passando, i ghiacci della neva con la face immortale, che a guisa dei lampadisti
lampane, e tenea inverso levante da la cella di san benedetto infino al cielo
., 7-8 (199): accese la lampana, e sé rivestì e racconciò
buio. f. casini, i-115: la lampana... splenda accesa dinanzi
per cadente lampana, / d'olio è la terra aspersa, / ritti gli orecchi
ve n'è. quaglino, lxxvi-150: la lampana piove / sovra la deserta sala
lxxvi-150: la lampana piove / sovra la deserta sala / una penombra d'azzurro.
: sorella del silenzio, per udire / la tua parola colore dell'anima, /
più pura. aleardi, 1-44: la recente lampana d'infidi / vulcani.
david era veramente 'lampana 'per la sua innocenza, ma era 'lampana dispregiata
lambruschini, 555: lampana della scienza, la quale è necessaria al clero, non
, indizio. giamboni, 152: la vergogna è sirocchia della castità, segno
ovvero colonna di fuoco, accesa per la parola e virtù di dio, la quale
la parola e virtù di dio, la quale lor faceva servigio nel diserto,
tante e tante migliaia di persone veggon la stella che li guida a dio: e
51: tu pazzeggi, / nel primaccio la lampana rassetta. -persona dal
secco e smunto (quasi trasparente per la magrezza). buonarroti il giovane,
stava accesa. bresciani, 6-vii-113: la va ogni mattina a logorare il lastrico delle
andò nella bottega del lampanaio a provveder la lampana. tommaseo [s. v.
ottone da tenere una lampana, che la tiene un ferro a carriola dinanzi al detto
tommaso da silvestro, 43-34: item la domenica fu buono tempo, ma verso
domenica fu buono tempo, ma verso la sera se incomenzò ad guastare lo tempo
forma cilindrica, sul cui piano superiore è la necessaria apertura, sì per adattarvi il
il diminutivo è 'lampanino 'quello che la notte si tiene acceso per ogni occorrenza
ghiribizzo, una capestreria di lingua, ma la cosa sta così, e bisogna striderci
le case s'erano allontanate a lasciar la folla nel crepuscolo del suo visibilio,
pirandello, 6-715: ridestava in lei finalmente la più lampante immagine della nota e cara
-anche: che non ha ancora perso la lucentezza originaria, il primitivo splendore;
, venticinque scudi lampanti ti faranno conoscere la mia cortesia. della porta, 2-249:
lampanti. a. cattaneo, i-218: la seconda regola è un giuocar mai a
(219): ora si vede la cosa chiara e lampante; e non ce
cosa chiara e lampante; e non ce la potranno più dare ad intendere. guadagnoli
che il tabacco tiene svegli e scarica la testa. pirandello, 5-247: abbiamo.
di avere davanti un inquisitore al quale la sua storia era lampante e senza veli.
: quel suo sistema combatte di fronte la evidenza lampante del nostro patire vario e continuo
sono le tre passate quando all'improvviso la trama del supposto inganno gli si rivela con
denunciet '. giusti, 4-i-99: ecco la satira / chiara e lampante / d'
dal frutto sacro a minerva, diceva la vocazione ai doni della sapienza. baldini,
di lampanti. nuovo modo di intendere la lingua zerga, 348: * lampanti de
scuti. amenta, 103: volea, la schiuma de'furfanti, / col portarci
levi, 3-116: le barche dipintepartivano per la pesca, i lumi delle lampare splendevano
di lumi a petrolio o di lampare per la pesca. -per estens.:
pesca. -per estens.: la barca che porta tale tipo di lampada
, vi-181: di lì a poco, la brezza spirerà dalla terra e le lampare
della lampada ad acetilene. -pesca con la lampara (o alla lampara): effettuata
4-87: voleva dire [villeggiare] la casa patema, l'orto, il giardino
figli del contadino o del manente, la pesca, le notti di 'battuggia '
trattati antichi, 102: là ove la forza e 'l calore del sole non
se constrengerno le conche e diminuirnose secundo la mesura del digionio, ma si anche
e virtù, ben dee minore / farsi la pena ch'oggi in voi si stampa
si stampa. viani, 19-135: la tettoia era sul canale deserto. quando
sul canale deserto. quando vi lampava la luna,... dava ribrezzo.
: nella memoria lampava, chiara, la fiamma, di quando, versato il petrolio
alcuna no gli è punta / ver'la spossata possa quasi giunta / diverso intendimento
, 362: vi ho lampato che montavate la riva della madonnetta, e vi ho
solchi già detti, cavandone quanto più la falcetta taglierà. tommaseo [s.
raggiungere il livello dei denti incisivi, la quale è spesso determinata ne'giovani cavalli
'mal della fava ', per combattere la quale usano di strappare od abbruciare con
strappare od abbruciare con un ferro tagliente la parte inferiore di detta membrana che trovasi
. attributo araldico di animali quadrupedi con la lingua di smalto diverso dal corpo (
lampassato', aggiunto di lione che allunga la lingua fuori della bocca. (in francese
, quasi lampeggiante, splendente: poiché la lingua e le unghie del leone si rappresentavandi
al pennone di una nave per evitarne la rottura in caso di lesioni, per
quando hanno cominciato a rompersi, acciocché la rottura non si faccia maggiore. pantera
a corniciarsi a spezzare alla legatura, chiamata la trinca, subito che si sentirà che
sentirà che consenta, cioè che minacci la rottura, si faccia raffermare con buone e
schiappare, perché non consenta; e la rottura non si faccia maggiore...
i risalti dei cerchioni ferrati, salvar la vela e facilitare il pennone quando si
pirandello, 7-858: si fiaccavano tra la gente, da per tutto, tra le
antenna a un'albero, per evitarne la rottura o per ripararla in modo provvisorio
o catasta di legnami, senza saperne la sozza origine, cui giudicaste che fosse
primaverile / su le superbe, e ne la nera chioma / mettea lampeggiamenti. d'
: li sbarbagli de 'l sole tremano ne la salsedine aspra come lampeggiamenti di pupille.
maschio. b. croce, ii-7-259: la parola * intuito 'designa..
ii-151: [nietzsche] ha nascosto la sua incapacità di fare col lampeggiamento delle
venire. onufrio, 28: [la nonna] guardava desolatamente questo lampeggiamento allegro
desolatamente questo lampeggiamento allegro di giovinezza davanti la bocca del suo sepolcro. papini,
d'improvviso, tornare a noi [la nostra forza] da tutti gli orizzonti
/ nume. arici, ii-174: a la fumosa / inarime, palese e lampeggiante
inarime, palese e lampeggiante / uscìa tonando la vulcania fiamma. -accompagnato,
botteghe dei falegnami, fòrmino per così dire la sinfonia dominante della vita del borgo.
, lxii-2-vii-47: alla penna sostituisce lampeggiante la spada e col suo coraggio mostrando la
la spada e col suo coraggio mostrando la strada a'suoi fidi guerrieri. carducci,
: lampeggiante / sinistramente rossa / alza la sua coccarda la purfina. pavese,
sinistramente rossa / alza la sua coccarda la purfina. pavese, 9-29:
vetri lampeggianti; poi un tonfo pesante contro la porta, che si aprì spaccando il
, e sorride nel paradiso e fa eclissare la teologale beatrice con tutte le sue sfere
tra l'individuo e l'universale, e la filosofìa sarà di nuovo costretta ad oscillare
maraviglia l'infermità delle menti umane quanta la esclusiva ed imperturbata fidanza che ciascun di
ignoranza offuscato. refrigerio, xxxviii-105: la tua sincera e intemerata fede, i
i... i l'ingegno e la memoria lampeggiante. linati, 16-268:
. dati, 7-1-3-322: chi non sa la rettitudine... e tutte l'al-
stile). parini, 686: la poesia ha un linguaggio diverso da quello
lampeggiante che... protestò che la coscienza gli vietava di consentir mai a decreto
talora, perché più tosto s'accende la esalazione che spezzi la nuvola, allora lampeggia
tosto s'accende la esalazione che spezzi la nuvola, allora lampeggia prima che tuoni
: un lampeggiar riluce / per entro la caligine profonda. crescenzio, 1-3-391: se
1-3-391: se senza tuoni lampeggia spesso la mattina o la sera, significa vento.
senza tuoni lampeggia spesso la mattina o la sera, significa vento. g
tuona. d'annunzio, iii-1-207: la sera è calda. lampeggia, verso il
debolmente lontano. tozzi, vi-999: la nebbia è fittissima e scura; e lampeggia
lorenzo de'medici, i-281: triema la terra e il ciel lampeggia e piove:
, i-294: parve loro che tutta la terra tremasse, che l'aere lampeggiasse,
e dona / donna più bella de la donna d'argo, / e 'l cielo
cielo lampeggia, impallidisce; se incontra la bara di un defunto, trangoscia.
il cannone e diluviar moschettate, restando la terra coperta di morti e bagnata di
di sangue. aleardi, 1-360: già la morte vola / da la fulminea gola
: già la morte vola / da la fulminea gola / di mille bronzi. un'
son loro incontro, e menano a la testa, / lampeggiaron le fronti ove
] quando è chiaro il giorno, / la notte poi se vede lampeggiare. aretino
... lampeggia come il lume de la gloria che vi accende il nome per
seguendo co'li occhi / là tra la nube di polvere il lampeggiare del bronzo.
cieco in un medesmo giro, / scote la spada. tesauro, 2-13: le
nell'oscurità lampeggiano, si smorzano con la luce. c. i. frugoni,
vittorini, 6-194: mi pareva lampeggiasse la luna. -sostant. boiardo,
son ombre e fumi, / che mostrerà la terra on ha già mostro. vasari
i sua lucentissimi raggi, scoprendosi doppo la venuta dell'aurora, lumeggia col suo
caraccio, i-71: né ci riveggia qui la nova aurora / al lampeggiar del matutino
, st., 1-50: volta la ninfa al suon delle parole, / lampeggiò
): veggendo lampeggiar gli occhi a la donna, cominciò a stringer la pratica
a la donna, cominciò a stringer la pratica e dirle che erano parecchi mesi che
tal lascivia lampeggiava il viso / che la casta donzella si rivolse; / egli sprezzante
donzella si rivolse; / egli sprezzante la seguì col riso. cantù, 483:
): il contegno, le mosse, la durenzza risentita de'lineamenti, il lampeggiar
un giovine. pratolini, 6-184: sostenne la sfida con una voce così decisa e
bene assommi » / disse, « perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di
l'altra chiara stella, / veggo la morte mia che in lor lampeggia.
contento di questo ritorno, che rendeva la quiete a quella città. s
amabile riso. nievo, 483: aveva la solita berretta, le solite brache ah'
i-199: anche il giovane sorrise, e la purezza dei suoi anni lampeggiò sul viso
in cui lampeggia in mezo / a la negrezza un bel candor stellato, / gonfie
stanza è un piccolo mondo, dove la cosa non lampeggia a guisa di rapida
le sue bellezze. tarchetti, 6-i-503: la legge ha domate quelle volontà [dei
quei corpi logori e disfatti che trascinano la loro gioventù mutilata nelle galere, si
, x-2-259: con irata / penna la fiera vision scrivea, / che già sgombra
concentriamo tutti in noi stessi, temendo che la nostra ventura possa, partecipandosi, diminuirsi
: sentì più grave, nel salire, la sua stanchezza; i ginocchi gli si
essa era giù nel pollaio, fosse avvenuta la presa di possesso del pulcellaggio della fani
rivelarsi in tutto il proprio splendore, la propria bellezza, la propria gloria,
proprio splendore, la propria bellezza, la propria gloria, la propria pienezza;
propria bellezza, la propria gloria, la propria pienezza; distinguersi in modo non
diva, / che lampeggiando vien per la campagna. roverbella, xxxviii-159: com
xxx-10-92: mentre che più e più verso la riva / col leve corso tremolante ondeggia
tremolante ondeggia / quello splendor, ne la cui luce viva / mio cor sospeso ancor
. b. davanzati, ii-560: esca la verità chiara: lampegge / grata a
occhi de'riguardanti, senza considerar molto la proporzione de'lineamenti o la convenienza de'
considerar molto la proporzione de'lineamenti o la convenienza de'colori, assai leggermente appagati
, iii-15-23: folgorò un'ultima volta la virtù italiana a lepanto, lampeggiò la italiana
la virtù italiana a lepanto, lampeggiò la italiana poesia nella gerusalemme: poi il
emanuel filiberto. misasi, 2-33: era la prima volta che vedevano giungere una signora
vedevano giungere una signora come quella, la cui bellezza lampeggiava. marinetti, i-276:
, par., 14-104: qui vince la memoria mia lo 'ngegno; /
valeri, 3-234: intorno a noi la roccia soffia vènti / nemici, fuma
monti, x-1-426: più non disse la dea, ma lusinghiera / per man lo
sasso accesa / nelle gelide vene avrìa la vita. bertolucci, 50: escano fanciulle
de'poetanti neo-pseudo-classicichi mai ha risentito e lampeggiato la greca idea e formosità, come il
sue ferite, / il tronco de la vite, / de la fanciulla il cor
tronco de la vite, / de la fanciulla il cor; / quella spira odorifere
/ quella spira odorifere / gemme a la fredda scheggia, / questa desio lampeggia
4-44: « non negarmi il mutamento e la vita » lampeggiano rapiti / e tristi
. 14. gastron. condire la selvaggina che gira allo spiedo, facendovi
lampeggiata ed oscurità ad ogni momento, la sua presenza sembrava centuplicarsi. marinetti, 2-iii-9
linati, xii-166: in quel momento la sua testa levata splende al sole, e
e in un rimoto lampeggio dilegua / la congiura dei membri. d'annunzio,
/ quasi una gibigianna che tagli la foschia. = deriv. da
diana stella, che conduci / a la toa scorta nel profondo mare / ogni noccher
pelago sì procelloso e rio, / senza la vista del to lampezzare. boschini,
modesta, / verso giesù bambin piegar la testa, / a zirar questo insù
il lampionaio andava in giro, con la scala in collo, per accendere i
più triste col loro scarso lume piagnucoloso la vista malcerta e il silenzio di quelle
batte un terremoto,... manca la pappa agli asili infantili o ci vogliono
ii-4-7: piovviginava ed era molto fangosa la via e il lampione acceso di fresco
velato e triste. barilli, ii-58: la strada in cui mi trovo, vapora
vapora e fumiga come una concimaia. la nebbia sale, turbina lentamente, si
lato e dall'altro della carrozza presso la cassetta, e nel quale, quando è
per sposare di questi lampioni non vale la spesa di andare fuori del dazio.
tu se'il compagno mio, tu sei la stella / che mi dà pace con
= etimo incerto, deriv. forse la lampa, o accr. del piemon
ammirava i lampioncini variopinti, preparati per la luminaria della sera e di tratto in
sera e di tratto in tratto storceva la bocca. soffici, iii-488: grappoli
. e. cecchi, 2-67: la comitiva passa a galoppo sotto leggeri archi di
le lampiride, cioè lucciole, rilucono la notte; e quando aprono l'ale mostrano
tombari, 2-253: fra tutte le stelle la lucciola rivede palpitare il lampiride.
, i cancelli, le staccionate, la ghiaia delle panchine, ecco tutto ciò che
meno all'impegno l'estate ed esaurita la magra riserva della lampisteria,...
le sei, potevi vederle, ferme sotto la tettoia, fra le correnti della sala
da longiano [tommaseo]: quando la esalazione spinta con violenza spezza le nubole
, dicesi lampo; quando discende per la fuga del suo contrario e fora,
di incerato. cassola, 2-381: la risposta fu un lampo accecante e un
. e al figur.: per rappresentare la sensazione di una luce vivida, improvvisa
tasso, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro un lampo /
l'alpi rimbomba / a svegliar de la fama, oggi, la tromba. salvini
a svegliar de la fama, oggi, la tromba. salvini, 39-iv-53: la
la tromba. salvini, 39-iv-53: la poesia pare tutta lampi che passano; la
la poesia pare tutta lampi che passano; la prosa un incendio che cigne. romagnosi
che cigne. romagnosi, 17-88: attesa la brevità della vita la quale al par
17-88: attesa la brevità della vita la quale al par del lampo fa un solco
e poi sparisce. giordani, i-2-381: la 'ginestra '; ineffabile poesia,.
quell'amor fu come un lampo: la guardavo, e non credei / che
i-773: ma 'l sol già spunta: la fuggevol onda / de 'l rio scintilla
, 8-719: il presente frazionato come la luce di un prisma; il passato quando
quasi temendo che cecilia ne uscisse con la rapidità del lempo e dileguasse in quel
i-40: i lampi che spesso si veggon la sera, che altro non sono che
per poco ondeggerete, o chiome / de la canapa verde, in mezzo a i
. cavacchioli, 69: turchine vette su la valle bassa / chinano il sogno,
il sogno, ed il sogno sorpassa / la visione in un lampo di caldo.
enea di cima al capo e de la cresta / del fin elmo spargea lampi
desire inciampo / arda il rivai de la mia spada il lampo. benvenga, 109
lampi prestissimi. govoni, 639: la notte / con i lampi d'amore
che non esisteva. palazzeschi, 3-18: la 'chiacchiera'annunziava che le donne avrebbero portato
sicuro di averne viste nelle strade che rialzando la veste con malizia, avevano mostrato i
: quelle stesse poche righe che ponesti sotto la lettera di mia madre, furono per
. graf, 4-157: dio! come la morte era viva / sotto il lampo
le frane sono tutte colate / è finita la vita scura / e sulla panna di
gli eterni lampi di quella monda bellezza la quale né per morte cessare, né per
: il sole. -lampo notturno: la luna. -lampi notturni: le
tasso, 7-5-19: segue il colombo a la diurna stella / la cara amica ed
il colombo a la diurna stella / la cara amica ed a i notturni lampi.
si scopriva benissimo il lampo che fa la polvere nell'allumare il pezzo. c.
di que'fuochi il lampo / su la mediterranea onda guizzava. misasi, 33
bel sembiante umano. aretino, 14-23: la sacra conca, ove amorosa uscio /
. manifestazione rapida e fugace (attraverso la vivacità degli occhi, l'espressione del
seco pace e gioco, / surge la speme. molza, lxv-19: occhi belli
del riso il lampo / non m'abbaglia la vista e 'l cor ristora. bianchi
lampo di gelosia. panzini, ii-421: la pupilla di lei ravvolse il fanciullo in
di tenerezza. linati, 13-141: la vecchia, di sull'uscio, rise scoprendo
lampo di allegria negli occhi egli indicò la sporta per dire che lì dentro c'
nel primo scontro co'suoi nemici, e la proposta anche adempì. mazzini, 86-38
e riconquistarsi, in cinque giorni, la propria terra. ghislanzoni, 8-83: fu
passò nella fantasia della bambina febbricitante e la fece allibire. quella era la casa
e la fece allibire. quella era la casa del mago azzannalupo e quella la mo-
era la casa del mago azzannalupo e quella la mo- gliera! banti, 8-34:
, 3-50: -tieni -disse federigo consegnandogli la valigia e interrogandosi tra sé
'chi è costui? ', perché la faccia non gli era nuova; finché
in lampo, lo sconvolgimento di tutta la sua vita. michelstaedter, 766
ti parlo di ciò, né so rompere la nebbia col lampo del miracolo.
che a star dubbioso un istante perdea tutta la sicilia. 7. indizio tenue
accennai a vostra signoria dover scoprirsi tra la repubblica ed il papa, non ha
cornuto. gravina, 1-34: spento con la morte d'au- gusto quasi ogni lampo
come a braccio. betteioni, iii-385: la francesca di g. d'annunzio.
rumoreggiava in tutta europa, minacciava addirittura la spogliazione degli abbienti, la tirannia delle
minacciava addirittura la spogliazione degli abbienti, la tirannia delle masse ignoranti e brutali,
voltava di quando in quando a raccontarmi la storia d'un altro suo cavallo che gli
matrimoniale. c. arrighi, 2-34: la simpatia per la fanciulla di lubiana era
. arrighi, 2-34: la simpatia per la fanciulla di lubiana era stata un lampo
attimo un lampo. carducci, iii-14-162: la poesia del rispetto popolare ricanta per bocca
diventassero vetro. sinisgalli, 9-61: la sua fortuna / durò un soffio,
durò un soffio, un lampo / la sua grazia. -fatto di poco conto
l'agguagli. pellico, 2-55: la moltitudine degli umani non ha che un lampo
condizione di illuminazione insufficiente; in passato la luminosità era prodotta dalla combustione istantanea di
a lampo elettronico (in modo che la luminosità si sprigioni a causa dell'accensione
era festa o 'raduno '(la parola era molto usata) in città in
da parte istintivamente, per non coprire la personalità che era dietro a noi.
cannone, in uso un tempo presso la marina militare. bresciani, 6-iii-141:
eroina nazionale francese e di martire per la libertà di francia giovanna appare sulla scena,
telegramma urgentissimo, che viene trasmesso con la massima rapidità. montale, 3-120:
. un telegramma-lampo, e il mattino dopo la sua dolce miele (honey) sarebbe
di pulirsi le mani, tirarsi sù la cintura-lampo, saltare sulla bicicletta e coprire
carducci, ii-17-19: io sarò a roma la sera del 19 col treno lampo da
a lampi. rajberti, 2-91: la storia degli * omnibus 'è una complicata
: se al possesso incontrastato dovesse tener dietro la noia, meglio è non possedere che
forteguerri, 13-25: signor, la vita come lampo fugge, / e
. arrighi, 2-71: maria fu la prima bella ragazza che incontrai. che meraviglia
. verga, 3-133: ad un tratto la vela cadde tutta di un pezzo,
pezzo, tanto era tesa, e 'ntoni la raccolse, in un lampo e l'
sul pianerottolo. montale, 1-39: la nostra fiaba brucerà in un lampo.
2-59: si alzava presto, e tuttavia la mattinata le passava in un lampo.
141: ebbe come in un lampo la rivelazione della verità. soldati, vii-167
il mio lungo e paziente errore; la mia disposizione, il mio scivolamento verso
mia disposizione, il mio scivolamento verso la follia. 18. prov.
lampo ne viene il tuono (dopo la minaccia, teff etto; e qui '
fortini, ii-544: un giovine avendo persa la borsa, per via d'un frate
d'un frate fa fare lo sperimento de la lam- polla. 2.
= deriv. da ampolla, con la concrezione dell'articolo. lamponato,
.. soltanto con quello che ci offre la natura. nutrirsi di fragole, lamponi
, che si manifesta nella scarlattina dopo la scomparsa della patina biancastra iniziale.
vermiglio. soffici, v-2-481: la lanterna color lampone del bar penetra come
scenario bigio in ruina delle facciate lungo la strada appiattita. = dal tipo
= dal tipo mediterraneo ampoma, reso secondo la forma settentrionale l'ampon e successiva concrezione
di fiume, di ruscello), ma la riproduzione, che avviene una sola volta
una sola volta nell'esistenza e provoca la morte dell'individuo adulto, non si
/ d'ogni altro pesce in tutta la rivera. bibbia volgar., v-2:
: se volessi tenere l'anguilla ovver la lampreda stretta colle mani, quanto più forte
: del coppo di lampreda. togli la lampreda bene lavata e striccala col sale;
coppo di pasta dura, ponavisi dentro la detta lempreda sana a modo di cerchio con
budello tanto che 'l possi prendere con la manu involtata in un panno di tela et
venga tutto sano senza rompersi, perché la lampreda non ha in corpo niente di gattivo
staccarle. l. bellini, 5-1-117: la lampreda, in tutto il corpo della
i sassi. gioia, iii-i4i: la lampreda passa gran parte dell'anno e particolarmente
passa gran parte dell'anno e particolarmente la stagione iemale, in mezzo alle acque salate
buono io! - sì, come la lampreda che di primavera passa nell'acqua
in forma di cesare dittatore accettar lui la mitra a tre solari, e non lasciare
. -parere una lampreda: avere la pelle a chiazze e macchie.
. 2 ha origine dalla rassomiglianza fra la forma del budello animale e quella dell'
indossa un particolare vestito bianco per tutta la settimana successiva al battesimo. tramater
armato de'più vividi e lucenti colori e la più bella specie loro è la '
e la più bella specie loro è la 'lamprosoma fulgida 'di kyrby.
ocó|i. a * corpo ', per la particolare lucentezza. lamprostibiana,
, e qua e là per tutta la città collocavansi de'vasi di vino per uso
con pinne dorsali e anali lunghe, la codale forcuta e le ventrali toraciche piccole
. maestro martino, lxvi-1-189: la lampuga vuole esser fritta col suco d'
attraversato di linee ondeggianti di color dorato; la sua carne è molle, ma delicatissima
, sentendosi per i campi, dimostrano la primavera. = etimo incerto.
lavato sul posto con acqua tiepida, dopo la tosatura. -lana lavata a fondo:
lana dura e mista, usata per la produzione del feltro. -lana madre
: staccata con procedimenti chimici, dopo la macellazione dell'animale. -lana saltata:
giamboni, 8-i-160: sapiate che ne la riviera del mare rosso è una fontana di
che ne beono incontanente cominciano a mutare la lana di colore insino a dentro alla
pelle. iacopone, 23-16: si la peco arvol la lana / e lo fiore
iacopone, 23-16: si la peco arvol la lana / e lo fiore arvol la
la lana / e lo fiore arvol la grana, / lo tuo pensieri è cosa
bandi lucchesi, 181: neuna persona la quale faccia panni di garbo, debbia quelli
della gabella di siena, 16: la soma de la lana lavata e de'
di siena, 16: la soma de la lana lavata e de'boldroni di garbo
bianchi, 11 soldi kabella... la soma de la lana marina e sardesca
kabella... la soma de la lana marina e sardesca, xvm denari kabella
, xvm denari kabella... la soma della lana grossa, 11 soldi kabella
grossa, 11 soldi kabella... la soma della lana agnellina, 11 soldi
lana agnellina, 11 soldi... la soma della lana pelata, 11 soldi
mattioli [dioscoride], 241: la eccellentissima lana succida è quella che al
. domenichi [plinio], 8-48: la lana pugliese è la più lodata di
, 8-48: la lana pugliese è la più lodata di tutte; e quella che
: si vende [in ottobre] la lana settembrina e la maggese, avendola
[in ottobre] la lana settembrina e la maggese, avendola. cantini, 1-15-55
pecore tosate del mese di settembre per la seconda volta; lane barbaresche di qual
vicino alla città. lastri, 1-2-133: la stagione più o meno calda determina il
bene più che si può, per aver la lana più netta. spettacoli della natura
il feltro. gioia, 2-ii-11: la lana della spagna è docile all'impressione di
qualunque colore. pascoli, 1289: la donna filava una soffice spuma di lana
di lana. d'annunzio, iv-1-125: la folta lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva
lana, da lavorare qualche giubbetto per la piccina. -per metonimia: gregge di
, ii-815: il sole imbionda sì la viva lana / che quasi dalla sabbia
iacopone, 19-20: eo vo lassaie la botte col vino, / lassa'vo
: a pena è suta a tempo la villana / pavida aprire alle bestie la stalla
la villana / pavida aprire alle bestie la stalla: /... / segue
: /... / segue la figlia grande, ed ha la spalla /
segue la figlia grande, ed ha la spalla / grave di panni vili, lini
e strane. carcano, 1-10: la nera / lana ch'ella vestia..
.. / abbastanza dicea che a la deserta / sua vita era il dolor fido
boccetta di sali. piovene, 6-66: la signorina, rassegnata a soffrire e infagottata
tasso, 11-50: i franchi intanto a la pendente lana / le funi recideano e
statuto della gabella di siena, 6: la soma de le mezze lanie, 11
). -anche: i magistrati che la rappresentavano. g. villani, 7-13
del comune e dell'università dell'arte de la lana. naddo, i-47: l'
questo è lo statuto dell'arte de la lana di radicondoli, e l'or-
arte, facto e facti per quegli de la detta arte, di volontà del comune
anno domini mille trecento otto, ne la indiczione sesta. targioni tozzetti, 9-255:
corporazione. sacchetti, 200-29: la badia comincia a sonare, perché l'
barba). sigoli, 182: la giraffa è fatta quasi come lo struzzolo,
100: cresciuta m'è un palmo la fagiana / e scemato un sommesso la pannocchia
palmo la fagiana / e scemato un sommesso la pannocchia; i noi trovo, èssi
i noi trovo, èssi smarrito infra la lana. pulci, 21-46: non
tanto il diavol nero / quanto ha creonta la lana e la pelle. berni,
/ quanto ha creonta la lana e la pelle. berni, 117: mi vien
così ben composta / del suo volto la lana, / che lunga, acuta stretta
il ciglio inalza, / cha con la mia paraggio / ardisca farne e prova
pure un piccol vento; e quando la lana ch'è ne gli oppi,
, vola. soderini, ii-351: la spina di cane... produce certi
. jovine, 3-41: fuori trovammo la terra chiarissima di luna e il cielo
oriente un cumolo di lana argenteo incoronava la macchia alta di santa maria in civita
tra le sue tante ribalderie ci mescoli la bontà di quella opera. idem,
ogni momento. idem, 4-276: la dama, ch'era una lana sardesca,
tutti quelli che da giovani avevano seguito la virtù ec. entrati al servizio di
e fra le varietà si distinguono essenzialmente la lana artificiale o meccanica o rigenerata,
degli scarti del filatoio e serve per la fabbricazione di filato cardato; la lana
serve per la fabbricazione di filato cardato; la lana vegetale: ricavata da fibre che
). 11. locuz. -battere la lana: avere rapporti sessuali, fare
di notte ci si lavora e battecisi la lana. sercambi, 1-i-230: madonna
1-i-230: madonna orsina, che avea la rabbia al culo, pensò potere il so
e per questo modo si facea battere la lana dal tristo montone. bandello,
in letto e con gran diligenza batterono la lana, a ciò che il marito
fare de le berrette. -battere la lana sul groppone: picchiare di santa
. viani, 19-10: gli batterono la lana sul groppone finché non gli videro
? / prendi dell'usurier, prendi la figlia; / ché siam tutti d'un
... abitava una, dimandata la baliaccia, la quale faceva, come s'
abitava una, dimandata la baliaccia, la quale faceva, come s'usa dire,
d'ogni lana un peso. -fare la lana: lavorarla. s. girolamo
. [tommaseo]: appari a fare la lana e tenere la rocca; a
appari a fare la lana e tenere la rocca; a porsi in grembo la paneruzzola
tenere la rocca; a porsi in grembo la paneruzzola, a voltare il fuso,
e poca lana. salvini, 41-95: la pioggia, massime ruinosa, dilava il
che lana. -levare, tosare la lana a qualcuno: spogliarlo dei suoi
amare, ma ama fin che può levare la lana al mentecatto. giov.
stanche le lucchesi forze, e perduta la speranza di niuno aiuto, e de'
sue grandigie fussero piuttosto aumentate per tosolare la lana, che per ispogliare la pelle
tosolare la lana, che per ispogliare la pelle: e in tanto che le nostre
iii-59): carlo verrà con tutta la sua corte. / pettinar non si può
trista lana. -rimanere con la lana bagnata: come metafora sessuale,
. sercambi, 1-i-347: messasi dolciata la camicia e preso 'l lume,
lana bagnata. -sapere quanto pesa la lana di qualcuno: conoscerlo a fondo
aretino, 20-27: perché sapea quanto pesava la lor lana, non si guastaro niente
, doppo mille giuri e scongiuri, caparrò la mia verginità, promettendomi roma e toma
c. gozzi, 4-84: e'la dà senza dote; / par ch'egli
, / e non mi vendi per la lana caperchio. 12. prov
cercar lana. -è meglio dar la lana che le pecore: fra due
109: è meglio dar le lane che la pecora. -il diavolo non
imbrogliare. -se non puoi portar la seta porta la lana: è necessario
-se non puoi portar la seta porta la lana: è necessario adeguarsi alle proprie
toscani, 77: se non puoi portare la seta, porta la lana.
non puoi portare la seta, porta la lana. -tutti siamo d'un
una lana. -venire per la lana e tornarsene tosato: con riferimento
v.]: egli è venuto per la lana, e se n'è ito
del consolato, e funne quasi a romore la città. statuto dell'universiià e arte
bresciani, 6-xiv-113: ora vuol fare la nastraia: poi non le piacciono più
duca lanarolo, e cominciò a pelarle la pelicia. -letter. industriale laniero
bocchelli, 1-iii-144: convien dire che fra la testa forte e secca del sella,
testa forte e secca del sella, e la calda e vaporosa del cavallotti, rimane
i coriandoli suoi, l'iacinto, la ruta salvatica, l'apios, la
, la ruta salvatica, l'apios, la lanaria. mattioli [dioscoride],
succide molli, non altrimenti curate con la radice dell'erba che si chiama lanaria
garzo lanario, le quali, per la larghezza e nervosità di quella foglia, vi
falconeria; in libia adoperato ancora per la caccia. cibo: selvaggina di ogni sorta
il pezzo sarà camerato, si farà la lanata e stivatore a ragione della camera
avere preparato il suo scovolo, con la lanata e gli scartocci. falconi, 1-280
doppo avere bene lavato e nettato dentro la camera del pezzo, ed asciugatala con
camera del pezzo, ed asciugatala con la lanata, vi caccerà detta asta.
per applicare alla carena di un'imbarcazione la miscela di catrame e di pece nel
sulla carena a caldo il sevo o la pece. = deriv. da
o particolarmente morbido, o bianco come la lana (un animale).
quelli quali del colore e mollizie de la carne se chiamano 4 lanati '. landino
si avvolgano con pelli lanate, acciocché la tenera fronte sotto le corna non sia
1-i-440: dal mulino, si scorgeva la corrente, l'immane flusso della piena
giocando con un amico cane, lungo la riva di una specie di stagno,
dopo aver tentato di spargere nel volgo la lor filosofia « insegnandogli leggere e scrivere
stadera. galileo, 3-4-507: la bilancia sta in equilibrio quando nelle due
. della valle, 1-154: per la quantità potrebbono far molto peso nella lance
lance opposta. torricelli, ii-3-259: piglio la bilancia ordinaria ab, le cui braccia
sopra una lance d'una bilancia, la cui altra lance è gravata d'un
leggi / all'immenso oceano, e non la terra / librata sul suo peso apporre
prescrizzione. della porta, 4-16: la mia fama e reputazione si libra su
mia fama e reputazione si libra su la lance del mondo. bruno, 3-500:
filosofie,... contrapesato con la lance intellettuale e visto qual differenza sia
or che librato il giorno / ne la lance d'astrea più fresco riede. /
, 11-55-199-se tu pondererai con giusta lance la parole mie..., potrai già
, potrai già da te stesso comprendere la sentenza. tasso, 14-502:
egual lance. corona, xviii-7-701: la divisione delle campagne fatta con equa lance
dubbia lance / del concorso divin pende la lite. -menare le lanche su
per le banche: porre in vendita la propria merce. -anche: far mercato
, vi-505: -pare a te mo che la filosofia debbia perdersi in gli appetiti de
filosofia debbia perdersi in gli appetiti de la disordinata libidine? -s'ella è femina
r. campeggi, 14: la lance ov'altri appende e libra / la
la lance ov'altri appende e libra / la reai volontà, futile è solo /
. levarono quella lancèlla in alto tra la terra e il cielo, e io dissi
l'istoria bella, / a ciaschedun la tromba e il lume ascoso / dentro d'
2-92: qualcuna... risaliva la corrente reggendo sul capo...
, i-80: 'lanciolata '[la foglia] o 'fatta a lanciuola '
fatta a lanciuola ', quella la cui lunghezza supera almeno quattro volte la
quella la cui lunghezza supera almeno quattro volte la larghezza, e che diminuisce insensibilmente verso
di modo che termina in punta, rappresentando la figura di una lancia. dicesi ancora
qualunque altra parte di un vegetabile, la quale, senza essere lineare, filiforme
lungo i margini della strada, cresceva la pianticella dello cigaro e... a
dello cigaro e... a me la forma soavemente greca delle sue foglie ampie
lanceolate alla cima con un'appendice verso la coda. savi, 2-i-119: 'aquila
parti. savonarola, 4-22: tagliavonsi la carne con certe lancette, come gli
altre tali. zena, 1-245: la linda non era farina da far ostie,
, veniva apposta per pungere, e la lingua la teneva affilata come una lancetta
apposta per pungere, e la lingua la teneva affilata come una lancetta.
1-15: con una lancetta si graffi [la callosità] infino che sanguini. cavalca
sanguini. cavalca, 19-52: pose sopra la lingua mia un ferro medicinale, cioè
trattato delle mascalcie, 1-96: ma se la piaga fa puzza, overo carne morta
stefano, 6-29: lo barbiero con la lanzeta la feria, / e tute do
6-29: lo barbiero con la lanzeta la feria, / e tute do le braze
.. /... sotto la coda due dita cercare / della vena che
[del cavallo], e sia maturatavi la marcia raccolta, tagliavi, dandovi una
, tagliavi, dandovi una puntata con la lancetta, e spremi e manda fuora
, e spremi e manda fuora tutta la ribalderia concorsavi. dalla croce, 7:
ordina una flebotomia et il chirurgo con la lancetta fa la sua ferita. zucchetti,
et il chirurgo con la lancetta fa la sua ferita. zucchetti, in: li
ed in loro fa perfetta / lavorar la sua lancetta. / cava sangue, e
di due parti, il manico e la lama. due piccole laminette d'avorio
o d'altra sostanza simile, compongono la prima di queste parti. queste lamine
un chiodicello rinchiudono in tra di esse la lama, che proteggono e conservano.
parti, il calcagno, il corpo e la punta. il calcagno o parte posteriore
corpo è tagliente dai lati, e la punta molto acuta. secondo che questa è
'a grano d'avena 'è la più comoda, la più facile a
d'avena 'è la più comoda, la più facile a maneggiare; essa serve
conviene che per le vene assai superficiali. la 'lingua di serpe 'all'opposto
nell'astuccio di pelle verde, rivedeva la donna che portava via dalla stanza il catino
il catino pieno di sangue, rivedeva la mano legata da un nastro nero.
sotto alla sommità del frontespizio si vedeva la spera d'un oriuolo con la terra e
vedeva la spera d'un oriuolo con la terra e con l'aqua dentro dipintavi
l'aqua dentro dipintavi, e con la lacetta che mostrava l'ore.
dovendo una mattina levarsi per tempo, la sera, nell'andare a dormire, mostrò
segno dell'ore, alle quali arrivando la lancetta, egli dovea chiamarlo. magalotti
sul vostro tavolino; poteva essersi rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal
essersi rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o chi sa,
, o chi sa, sdentellata fors'anco la ruota maestra. slataper, 1-118:
: penso / che se tu muovi la lancetta al piccolo / orologio che rechi
[all'istrumento] una lancetta, la quale guidata dentro con orologio di movimenti
vento tiri si muove, sì che la lancetta si ferma su quel vento che
aiutavano alla mano a girarlo, posta la lancetta nel suo letto, vedeva a qual
pascarella, 1-171: l'aneroide con la sua bella lancetta lustra. buzzati,
, 6-146: a mano a mano che la lancetta bianca del tachimetro saliva con nervose
ella inebria l'ago in maniera che la punta della lancetta si volge ora a levante
]: maestraleggiare della bussola è quando la lancetta, toccata dalla calamita, non si
noi non abbiamo mai pensato d'annientare la carriera del tempo immaginando, come gli
chiamano i beccai un piccolo coltello, la cui lama è corta, alquanto larga,
alquanto larga, e molto aguzza; la adoperano per uccidere i buoi, cacciandola
in terra, intorno al quale s'avvolge la miccia per dar fuoco al cannone.
a lanciola, a lancetta '[la foglia],... se da
: volea primamente mostrarvi non esser già la collocazione delle parole che renda i periodi
giovine e si mise a remare scendendo la corrente del fiume. = dimin
delle loro motteggiate pitture, lancettandole con la lingua pungente. 3. chirurg.
. 3. chirurg. incidere con la lancetta (una vena, un ascesso
munito di lancetta, che sta usando la lancetta (un chirurgo).