, io ho l'anima così inorridita che la lingua paventa di proferire quei parricidi
sconcio. carducci, ii-2-235: la poesia fugge inorridita dinanzi alle critiche
di stampa. verga, i-35: se la vedevano piangere, pensavano a chissà
ferva e spume, / finché a la greppia mia si pasce e inorza.
ci lascino osare. soffici, ii-82: la madre... in estasi fra
. inosculare, intr. con la particella pronom. (m'inòsculo
pure [all'anatomia] si deve la notizia dell'esistenza e passaggio degl'impercettibili
cum uno fiasco de buon vino bianco la portò a casa de questa civil famiglia.
-olo che, nei composti organici, indica la presenza di un ossidrile alcolico o fenolico
ariosto, 10-95: la fiera gente inospitale e cruda / alla
alla bestia crudel nel lito espose / la bellissima donna, così ignuda / come
, così ignuda / come natura prima la compose. caro, 1-485: perché
, 1-485: perché, del fato la regina ignara, / non fosse lor,
han quivi, e quindi stesa è la gran costa / per lunghissimo tratto incontra
sommamente inospitali. piovene, 8-107: la gente di questi villaggi dev'essere inospitale
, non sarà forse discara ed inutile la relazione d'un viaggio nelle inospitali terre di
abitudine erano per drogo... la fossa scavata dal suo corpo nel materasso
e inospitale, magari tirava vento e scrosciava la pioggia. -per simil.
il capitano misurando con un'occhiata tutta la selvaggia e inospitale solitudine di questo paesaggio
aria inospitale e gelida degli ambienti dove la gente si reca a ora fissa per uno
boschi, paese inospito, confinante con la sambuca, e ve n'era grande
, 1-i-494: è questa / pur la reggia di lenno, o son le sponde
il deserto di sabbia / inospite fu la mia gioia / sublime, fu il mio
folte spine già / ruggiero intanto invèr la fata saggia, / di balzo in balzo
assassino / che vi assalì fuor de la porta bella, / molti suoi figli son
omero, di sofocle et empedocle, la soavità de'quali fu cagione che i
). pitt. disus. preparare la tavola da disegno con ossa macinate e ridotte
costruzione. bresciani, 1-ii-7: fa la travatura della stazzone, e l'inossa
3. intr. anche con la particella pronom. formarsi, farsi (
). -per estens.: assumere la consistenza o la durezza proprie del tessuto
estens.: assumere la consistenza o la durezza proprie del tessuto osseo.
2. figur. che ha perso la spiritualità, che si è lasciato sopraffare
scrittori di genio. foscolo, v-352: la moda in europa rimbiondisce ad un modo
; inapprendibile. stigliani, 9: la troppa lunghezza renda inosservabile alla memoria esso
molto severa e, se ben miri / la sua natura, inosservabil legge. landolfi
, 16-3-66: il terzo mezzo per conservare la compagnia è il purgarsi, ch'ella
che l'avrà data a nolo [la nave] sulla fede di lui. leggi
loro guerra, avendone legittima cagione per la inosservanza della fede che gli avevano fatta
10 sdegno,... voltò la sua armata intorno a la magna grecia
.. voltò la sua armata intorno a la magna grecia. guicciardini, iv-302:
padrone a tornarsene da quel luogo senza la loro roba, non è tenuto a
o letterario. ruscelli, 2-463: la sconvenevolezza o inosservanza del decoro è quella
uno principe mancarono cagioni legitime di colorire la inosservanzia. -dichiarare l'inosservanza:
mi parve d'intendere che volessero aspettar la notte per levarmi di qui inosservata e condurmi
numidi, tutti a difendersi intenti verso la opposta parte. monti, x-1-125:
. d'annunzio, v-1-91: siamo dentro la baia nemica,... di
in vista. foscolo, xiv-226: la stanza è vicinissima a casa delac ma
, e si manifestò, con tutta la sua importanza. cattaneo, iii-1-12: la
la sua importanza. cattaneo, iii-1-12: la brianza è un popoloso e ameno territorio
.. quasi vigore di legge; la quale in faccia a tant'altre migliori
si mantiene. broggia, 316: la legge delle proibizioni... è resa
maestro, al di cui fianco appena la mia staturina giungeva. manzoni, pr
inosservati. mazzini, 1-6: finché la storia della letteratura si confuse colla storia dei
e le costumanze d'un popolo, e la letteratura, sfuggirono inosservate. tarchetti,
di alluminio e di rame, e la posateria, di acciaio inossidabile.
sì grave idioma / ebbe dai tre maggior la lingua nostra, / che qual gemma
solenne mostra / di costantin comparve la persona, / cui superbo vestir ingemma
nasce di mille fior vaga famiglia / e la vesta dei prati indora e inostra.
brignole sale, 2-253: quel dir la guancia a'motteggiati innostra. l. quirini
innostrò più vivamente al risalto del cuore la di lei guancia ingenua. c. i
terra in seno. piazza, 10-16: la poppa del suo sangue inostra. carducci
superbo pavon sì vago in mostra / spiega la pompa de l'occhiute piume, /
) cielo inostra. mazza, iii-107: la gran forza / rifolgora del sole avvivatrice
/ rifolgora del sole avvivatrice, / che la terra ubertosa, il mare e l'
7-44: di lucid'elmo ador- navan la fronte, / che di piume eritree la
la fronte, / che di piume eritree la cresta inostra. -infondere grazia, illeggiadrire
e come move / le menti amor per la felice chiostra. b. fioretti,
trapassare i confini del parlare splendido con la temerità dell'inostrarlo e ingemmarlo con frasi di
, i-221: sparge dal suo bel sen la gloria vostra, / mentr'erra per
: mentre collo stil vago e natio / la mia povera vita fregi e inostri,
7. intr. per lo più con la particella pronom. assumere un colore rosso
e inostri. marino, 16-140: la guancia, com'al sol pomo s'inostra
un bel vermiglio. bissari, 1-56: la rosa che mirasti e fresca e bella
. tommaseo, 11-102: allor [la rosa] più olezza e s'innostra,
pianto (un periodo di tempo, la vita); tribolato, tormentato,
ben è vero che 'l rigor de la nemica mia stella ha voluto sempre senza pietà
piovene, 1-33: furono giorni lagrimosi. la governante partì; i nonni mi regalarono
governante partì; i nonni mi regalarono la loro fotografia; mi coricavo la sera
regalarono la loro fotografia; mi coricavo la sera come inzuppata di un pianto che
volgar., 3-41: come si medichi la vite troppo lagrimosa. c. bartoli
questo publico lutto gli alberi lagrimosi, la vite, il balsamo, la mirra,
lagrimosi, la vite, il balsamo, la mirra, e l'incenso, che
iii-292: quell'elettro che lacrimoso forma la corona al giglio. panzini, iii-55:
un tempo, vi erano interposti mulini con la grande ruota di legno che girava lagrimosa
cristallino, di fuori: una stella, la grande stella che ancora guida i re
= deriv. dal fr. la crosse 'bastone ricurvo '; cfr.
samuel baker aveva qualche tempo prima trovata la comunicazione fra il victoria-nyanza e l'alberto
iii-1-167: camminò un bel pezzo verso la strada lacuale. = voce dotta,
iii-18: il traduttore non ha mai posta la preposizione o il segnacaso alle parole che
vero significato. carducci, ii-4-238: la pregherei... ad aggiungere esso nome
supplisce sicuro, che si direbbe séguiti la lettura. 3. mancanza di continuità
animi, anneghittito lo spirito, imbarbarita la lingua,... pochi si videro
fatti principali, o per concatenarli, dove la storia ha lacune, in un ordine
li amavo, e che tra noi la grande lacuna degli anni si colmava a
volontaria). monti, iii-272: la lacuna del noto verso è proceduta dal
errori, vagheggiò forse di narrare da sé la propria vita. dessi, 7-121:
non aveva fatto ancora molti progressi e la scienza era interrotta da grandi lagune.
lacuna, e questa lacuna gli toglie la forza dimostrativa, poiché gli impedisce di
un intero ordinamento giuridico, si distinguono la lacuna della legge e la lacuna del
si distinguono la lacuna della legge e la lacuna del diritto). -per estens
nella notte di buccari, volle riempire la lacuna del patto di londra.
lacuna in qualche parte del corpo. cercò la macchia, e la guardò con occhi
corpo. cercò la macchia, e la guardò con occhi sbarrati. non gli pareva
in giù pian piano, e prima vedrai la lacuna la quale è una certa concavità
pian piano, e prima vedrai la lacuna la quale è una certa concavità rotonda e
ordinarie apparenze di questo male mostrano solamente la quantità accresciuta e la qualità mutata del
male mostrano solamente la quantità accresciuta e la qualità mutata del liquido versato dentro all'uretra
si formano nell'interno delle piante per la rottura di qualche porzione del tessuto cellulare
uno trave e l'altro; lacunare è la travatura, cioè gli spazi con le
dovevano essere lacunari, sono a volta per la più parte. panzini, ii-560:
ti trovi in una saletta rotonda con la volta dipinta a lacunari e, nel
cassettoni. serlio, 3-78: la figura qui sotto rappresenta la pianta dell'
, 3-78: la figura qui sotto rappresenta la pianta dell'edificio ed anco rappresenta il
. martini, i-83: alla trave gittata la ottava parte della larghezza si costituischi.
, emaciato. ceresa, 1-209: la abbacinante, ciega e folta nube, /
b. croce, ii-13-7: indeboliscono la forza della verità che pure vedono o
dovuto esser generale ma che per esser la prima fu lacunosa per forza. slataper,
forza. slataper, 2-389: sento la mia ignoranza la mia falsa lacunosa superficiale
, 2-389: sento la mia ignoranza la mia falsa lacunosa superficiale cultura, specialmente
di copisti, sono quelle fatte per la nuova cynthia. 3. incavato
piazza san marco, i giovani traversano la passerella schiamazzando. = deriv
fluviatili e marini. savi, 2-i-188: la tifa, le carici, gli scirpi
ella ancora, girando lo sguardo per la conca lacustre. d'annunzio, iv-1-718
delle acque lacustri. idem, iv-2-180: la riviera in basso pareva ferma, aveva
nella stanza accanto, gli pareva che la luce fosse divenuta più limpida, ed
(lo sguardo); velata (la voce). bontempelli, i-810:
colonna, 2-298: germinava nella ima capsa la suavissima saliunca. nella superiore era polio
, 2-217: in questa... la cristallina e fugitiva canfora, olente ladano
magna crete. citolini, 499: la profumeria, dove sarà l'arte de 'l
ma e in questo il caso e la ingiuria fa più odori. ricettario fiorentino
d'una pianta detta imbrentina, che è la terza spezie del cisto di dioscoride chiamato
, oggi assai noto el liquore e la pianta. domenichi [plinio], 12-17
ha le foglie lineari lanciolate unite per la base a tomentose nella pagina inferiore,
. baldini, 3-194: tutta la mole pare che laddiètro ondeggi e sorrida
è romena, là dov'io falsai / la lega suggellata del batista. cecco d'
conte. giusto de'conti, i-117: la dolce vista del bel volto / laddove
. c. bini, 1-173: la verità ami la solitudine, e sia tanto
bini, 1-173: la verità ami la solitudine, e sia tanto ritrosa di
, con ventri cavi in cui ristagna la tenera carne. -in quale luogo (
che siano lievi danni de'quali poco cura la gente. guittone, 65-4: eo
in un capo e in un esercito, la guerra è condizione normale di vita.
riducere a nulla e di cacciare del mondo la cristiana religione, là dove essi fondamento
li squadroni guidati a man salva, per la prima m'empirebben le carte, là
m'empirebben le carte, là dove la liberalità m'empirà la borsa. m
, là dove la liberalità m'empirà la borsa. m. adriani, i-io:
. adriani, i-io: portò sempre ercole la pelle del lione per mostra della grandezza
fiera, laddove teseo portava questa [la clava] per mostrare che l'era
. bencivenni, 4-98: così è la macchia di lussuria più laida e più pericolosa
quali portano el nome e l'abito de la religione usino de'costumi et acti de'
aurea volgar., 1480: apparecchiogli la nave e ciò che li facea mestiere
, 193-15: insinuatio è da usare quando la qualitade della causa è mirabile, cioè
10-166: silenzioso, ma ogni tanto aprendo la bocca a rapide sentenze, dette in
dalla strettissima pronuncia, in cui la liquida 'r 'ladina s'alternava
aretino, v-1-76: oltra ciò la città vostra va con altri piedi che
che se abbiene che chi lo cavalca abbia la mano soave, lo fa parer tutto
[tommaseo]: ladina si dice la palla che entra senza essere cacciata a forza
di stretti lati, o, come la chiamava achille tarducci, 1604: «
corrente, e non bene assettata », la qual perciò non faceva tiro lontano.
lade, / che 'n picciol monte ducon la gran bica. s. caterina da
, ma in comune, acciò che la mente non sia contaminata per lo ricordamento de'
senz'alcun pensier rio, / per la via, dico, de la povertade,
/ per la via, dico, de la povertade, / non per la via
de la povertade, / non per la via de le ricchezze lade.
, scadente. latini, xxxv-ii-203: la malinconia /... è freda e
scelto, i-118: tanto come può la dama riguardare, elli non si move;
si move; e quand'elli non la può più vedere, elli fa molto ladia
e molto pensosa e molto matta. la spagna, 22-43: chi 'l
. pataffio, 7: ma soprattutto la moglie è vivace, / e spezialmente quando
bajula '... si può avere la riduzione ad a: cfr. frale '
dei cacciatori, destinata a contenere la selvag gina uccisa.
tenuta leggermente allargata, usata per cogliere la frutta degli alberi. tommaseo [
forcheggiare un crine cadente ad arte tra la tempia e l'occhio in modo che voleva
6-259: poi, lasciatagli in libertà la mano, gli circondò ladramente con le
lotto del mazza, 24: mente per la gola ladramente, e ve lo vo
possibile che in un milano si scriva la gazzetta così ladramente? 5.
: entrò in pensiero ad alcuni d'aprir la porta per vedere qual novità fosse potuto
. bocchelli, i-i- 543: la schiuma dei corpi franchi sconfitti e in via
ladri, ma procedere più temperatamente con la città, quando però continuasse nel tenor
innanzi all'avventura, fra l'accattonaggio, la ladreria spicciola e il meretricio campestre,
finito in bottega del pizzicagnolo, dove la vecchia l'avrebbe subito barattata in una libbra
. plagio. aretino, v-1-224: la vertù è fondata ne la pura bontà
, v-1-224: la vertù è fondata ne la pura bontà de l'intenzione e la
la pura bontà de l'intenzione e la litteratura ne la scrupolosa malignità de la
de l'intenzione e la litteratura ne la scrupolosa malignità de la ladraria. tommaseo
la litteratura ne la scrupolosa malignità de la ladraria. tommaseo [s. v.
. della porta, 2-306: la commodità è madre della ladreria.
. ladrerióna. carducci, ii-4-100: la nomea ch'e's'è fatta a furia
. chi ruba mediante l'astuzia, la violenza o lo scasso; chi è abituato
, che del ladro che menasse a la sua casa li convitati, e la tovaglia
a la sua casa li convitati, e la tovaglia furata di sull'altare, con
segni ecclesiastici ancora, ponesse in su la mensa e non credesse che altri se n'
tanto perch'io fui / ladro a la sagrestia d'i belli arredi. boccaccio,
, e strettamente abbracciollo, e toltogli la spada e l'altre armi, sì
menò via. tasso, 6-89: e la notte i suoi furti ancor copria,
loredano, 5-115: parea a punto la nebbia vedere, / odiosa a i pastori
ladro mortuario che ne avrebbe rubato il nastro la notte. deledda, i-19: quel
se ne deve, far giudice, per la manifesta ragione che un pirata è un
3. chi si impadronisce del potere con la forza; usurpatore. foscolo,
opprimere, depredare, e conviene leccare la spada grondante del suo sangue. g.
l'educazione del ladro innanzi a cui la terra tacque, nessun documento ce lo
rosmini, 6-21: parrebbemi di meritare la taccia di sfacciatissimo ladro dell'altrui roba,
altrui roba, se io m'attribuissi la sostanza di quest'operetta. 5
vien dritto a l'uom per mezzo de la faccia, / e prima invola il
me mostrasti. savonarola, iv-304: la vanagloria è un ladro che sta nascosto
poco a poco tu cominci a lasciare la cura drento e cerchi di fare tutte le
e brucia accanto alla fiammella, consumando la candela da una sola parte.
che così quello, come questo accresce la fiaccola, o ne fa una seconda
o petrolio, ovvero da una parte la candela. es.: 'togli con
dal lume. guarda quanto è cresciuta la fiaccola della candela: qualche ladro s'
di carta che accidentalmente si interpone tra la forma e il foglio e sottrae in
che, partito io, e'non la maritassino. -buio, notte da ladri
mio sangue, ingoiando a gola tesa la fresca aria fluviale, aspirando pace dalle
, come un ladro, tastarti sotto la bluse, caro leopardi mio!
pisa, che il giorno leticano e la notte vanno a rubare insieme ';
ladro che 'mbola / impes'è per la gola. varchi, 24-13: ben sai
, 24-13: ben sai, figliuola, la comodità fa l'uom ladro. tommaseo
tommaseo [s. v.]: la tavola ruba più che non fa un
, 135: in terra di ladri, la valigia dinanzi. ibidem, 171:
di casa. ibidem, 345: la luna fa lume a'ladri. carducci,
-la guerra fa i ladri e la pace gvimpicca: la guerra è ordinariamente
i ladri e la pace gvimpicca: la guerra è ordinariamente fonte di disonestà e
le mie ragioni, che dice: « la guerra fa i ladri, e la
la guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca? ». perché quegli
... sono forzati dalla necessità rompere la strada, e la giustizia è forzata
dalla necessità rompere la strada, e la giustizia è forzata spegnerli. crusca [s
. v.]: * la guerra fa i ladri, e la pace
* la guerra fa i ladri, e la pace gl'impicca '. si disse in
si disse in proverbio, a denotare la mala qualità di coloro che prendevano soldo
ladronecci ai quali si abbandonavano anche cessata la guerra, e la necessità che quindi avevano
abbandonavano anche cessata la guerra, e la necessità che quindi avevano gli stati di
punirli severamente. -non ride sempre la moglie di un ladro: prima o
. salviati, 19-108: sempre non ride la moglie del ladro. segneri, iii-2-110
avete in uso di dire: che la moglie del ladro non ride sempre. tommaseo
. v.]: non ride sempre la moglie del ladro. (il tristo
iii- 915: sì, io la voleva rubare! la borsa è nelle sue
: sì, io la voleva rubare! la borsa è nelle sue mani, ed
è nelle sue mani, ed io la voleva rubare! l'ha rubata a me
della bella ladric- ciola, ha ritirato la querela. viani, 13-314: quando per
ripetevi come un pazzo: * la mia ladruncola, la mia ladra, la
: * la mia ladruncola, la mia ladra, la mia ladruccia, la
la mia ladruncola, la mia ladra, la mia ladruccia, la mia ladrona '
la mia ladra, la mia ladruccia, la mia ladrona '. = voce
* predone, ladrone '. la sonorizzazione di t in d è di tipo
quelle genti ladre / pagane e convergile a la tua fede. storia di stefano,
; / e prima per tuto guardò la farina, / la qual iera zapata
prima per tuto guardò la farina, / la qual iera zapata con gran dotrina.
, ii-183: mette l'onore e la gloria sua in mani a certi ingegni
ladri, che vituperano spesso il nome e la fama delle memorie. oddi, 1-91
1-91: voglio ire un poco a far la sentinella a lui ancora, accioché que'
. -per metonimia: rapace (la mano). ariosto, 4-3:
del fimo. gozzano, i-150: la nuca mi serrò con mani ladre.
: è ladro il tempo, e con la man volante / parte di me per
vaghi e ladri ne'loro movimenti, la luce de'quali bellissimi appena gli lascia comprendere
de'quali bellissimi appena gli lascia comprendere la loro essenza. ser giovanni, 1-12:
. aretino, 20-167: caso che la croce venga male, lasciati scappare,
camera e che restò meco solo, inchiavata la porta, venne a me e m'
vedrà! si vedrà... -seguitava la vespa,... coffe mani
,... coffe mani dietro la schiena, e intanto lo guardava cogli occhi
ruba cuori. cardarelli, 916: la verità suonava sulle labbra di don giovanni
risalto con icasticità il valore irrisorio o la qualità scadente; vile, spregevole, dozzinale
ah, io mi son pur cavata la voglia di questa puttana a mio modo
un'altra volta, a sangue freddo, la
trovai così ladra [la copia del quadro], che risolvei di
nello scriversi. grazzini, 321: per la cagione / scioccamente volete, / con
ladre e sgangherate / allungare e guastar la pricissione? gonzaga, ii-49: il buon
ladrissime. monti, vi-210: io poi la supplico di ottenermi dall'inclita bice il
sorte ladra, del caso mio? la torrò? non farò per dio: voi
aretino / ha già rivolta a sé la penna mia, i... i
de'ladroni, alla fine dirizzai intorno la cilicia una ladronaia assai famosa. d'
, 18-1-357: questa impresa di puglia, la qual riuscì più tosto una ladronaia che
: riparò alla brutta ladronaia del peggior la moneta. serdonati, 6-5: la
la moneta. serdonati, 6-5: la guerra ebbe principio dalle ladronaie de'liguri
de'liguri, che scorrevano predando per la toscana. a. adimari, 1-83
ordine civile diviene una grande ladronaia, la quale non è sostenuta che dall'impero
: una ladroncellaria così nuova io non la sentii mai. d'azeglio, 5-309:
ladroncelli siciliani. d'annunzio, iv-2-254: la ciniga già qualche volta aveva scoperta la
la ciniga già qualche volta aveva scoperta la roba rubata; e si diceva ch'
e prosapia di ladroncelli da strada, la propria vetustissima, illustrata da guerrieri e
nievo, 1-554: un marito che coglie la sposa in fallo s'accontenta di far
stimerei molto onorato con una deputazione per la causa pubblica di codesta città; ma
incisione. targioni tozzetti, 7-47: la provida arte ha trovato il compenso di
per commissione d'un terzo: così dinota la stessa origine storica del vocabolo. si
l'incan- tagion delle frecce gli predicesse la vittoria,... fu..
suo nome conservato da un apocrifo. la chiesa l'ha ricevuto fra i suoi santi
e disse loro: scritto è: la casa mia è chiamata casa di orazione e
tanta miseria, che è maraviglia che la terra non c'inghiottisce. baldelli,
c'inghiottisce. baldelli, 5-6-323: la casa di dio era ornai fatta (
dio era ornai fatta (come disse la bocca della verità a'giudei) una spelonca
e a tergo poi ti lancia / la vendetta de'popoli e di dio. marradi
. non mi posso cavar fuori de la fantasia, e giorno e notte sempre
-stupratore. cesari, 6-98: la vergine, deliberata di non cedere, si
f. frugoni, vii-452: per coprir la loro ladronec- ceria, fecero qualche buona
, 1-625: quando l'uomo usa la cosa del suo prossimo contra la volontà
usa la cosa del suo prossimo contra la volontà sua, è furto e similmente ladroneccio
può venire in tre modi; cioè con la forza tanto, et allora si chiama
puoccisi venire con l'ingaxmo e con la forza insieme, et allora si chiama
casti, iii-204: conoscendo quanto fosse la superstizione e l'orgoglio de'suoi sudditi
l'orgoglio de'suoi sudditi, quanta la loro inclinazione ai ladroncecci e come fossero
nulla pretermise onde farsi partigiani e cattivarsene la benevolenza * cattaneo, vi-1-211: è il
furto rurale, il ladroneggio sulle strade, la mendicità, la superstizione, la devastazione
ladroneggio sulle strade, la mendicità, la superstizione, la devastazione dei boschi, e
, la mendicità, la superstizione, la devastazione dei boschi, e d'insinuare
connessa. cavalca, ii-77: rimossa la giustizia, li reami non sono se
filippo rubar a mano a mano tutta la grecia, già prossimo a metter il
i contadini, e ridussero a prato la terra; l'entrata loro si accrebbe,
-inclinazione a rubare; il vizio, la colpa, il peccato del furto.
frugoni, vi-537: nella garrulità si appiatta la bugia e nella bugia cova il ladroneccio
cova il ladroneccio. delfico, i-336: la frode, 11 ladroneccio, la trascuratezza
: la frode, 11 ladroneccio, la trascuratezza dei più sacri doveri ed i
, 1-173: né si pregi soverchiamente la terra per le delizie di quelle selve,
plagio. castelvetro, 4-120: quando la 'nvenzione, la quale era propria dello
castelvetro, 4-120: quando la 'nvenzione, la quale era propria dello 'nventore, diviene
così inventore lo 'nvolatore come colui che la trovò, la gloria che doveva essere
lo 'nvolatore come colui che la trovò, la gloria che doveva essere tutta e propria
le insegne né gli ordini; e la cavalleria, solenne e sacrata, sia abbagliata
tai ladronecci, gravissimi mancamenti: con la lingua e con la mano. salvini,
mancamenti: con la lingua e con la mano. salvini, 45-48: i ladroni
nella felicità del ladroneggiare, venne giù con la piena fin sopra il regno di valenza
, 12-3-217: nè da consentirsi agli ebrei la troppo enorme ladroneria delle usure. magalotti
se non fosse questa ladroneria di ricomprar la pena, anderebbono mendicando il pane.
: questi due decrepiti finivano assai male la loro vita subdola e ladronesca.
. fece ingolfare il parò e voltar la prora verso bergarè, sua patria,
annunzio, v-1-59: ladruncoli inseguiti che la notte ripigliano fiato nelle locande infami.
: il ladruncolo deve avere, con la mano sinistra, pescato nel fondo della sporta
capegli e inzolfato lo indumento, idest la toga, cum sulfure. 2
. giamboni, 4-320: i cani, la cui natura è di non potere senza
guccio s. xl... ne la casa da petriuolo la grande, che
.. ne la casa da petriuolo la grande, che li spesi laie. leggenda
2. nel linguaggio delle saline, la prima delle conche in cui si introduce
v.]: * lagaccio ', la prima conserva in cui al tempo dell'
cosa / di lei per cui servir la vita lago, / che 'l suo desio
lassare neuno panno né scampolo fuore de la casa, né de la sua bottiga,
fuore de la casa, né de la sua bottiga, di nocte, a la
la sua bottiga, di nocte, a la pena di cinque soldi per ciascheduno panno
ti giuro per tutto il calendario / che la ti succhiarebbe la memoria. strambotti de'
il calendario / che la ti succhiarebbe la memoria. strambotti de'rozzi [in gigli
subordinata). dante, xiii-6: la sua vertute, ch'ancide sanz'ira,
tronco della valle dell'adige fra calliano e la chiusa di verona. làgaro
. g. averani, iii-151: era la lagena quella fiasca o boccale con cui
. a. boito, 128: la cervogia sicambra / torbidamente spuma -nelle lagène
i liquidi. cavalca, 20-44: la vigna che, innanzi che vi entrassero,
adyuvo? * bottiglia '; la voce è passata nel ted. làgel come
aggiunto di piante del genere cucurbita, la forma del cui frutto è esattamente quella
concentramento e di sterminio nazista, durante la seconda guerra mondiale. migliorini
triangolo rosso; gli ebrei, che costituiscono la grande maggioranza, portano la stella ebraica
che costituiscono la grande maggioranza, portano la stella ebraica, rossa e gialla.
vengono utilizzate a scopo ornamentale o per la produzione di legname. 0.
si ricavano fibre tessili e materiali per la carta. 0. targioni tozzetti
0. targioni tozzetti, iii-50: la corteccia di questa pianta [malva arborea
pianta [malva arborea] ed anche la parte legnosa macerandole, si disfanno in
con un seme. comprende due specie americane la 'lagetta lintearia ', grande albero
si adopera per formarne tele, e la 'lagetta binaria ', frutice la di
e la 'lagetta binaria ', frutice la di cui corteccia s'impiega per fame
dell'ottandria monoginia del sistema di linneo. la specie più notevole è la * lagetta
linneo. la specie più notevole è la * lagetta trina '(lagetta lintearia,
rifarà a colui che gli darà gli scudi la fattura e il laggio d'essi,
ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto costa.
. idem, par., 21-xoi: la mente, che qui luce, in
novo si vedea. giusti, 4-i-354: la poveretta che si risentia, / ecco
una capanna semichiusa / veniva il suono per la notte pura, / il dolce suono
di giacomo, i-355: ecco laggiù la mia casa: è tardi e ho sonno
, 1-41: laggiù, / dove la piana si scopre / del mare, un
via scivola. quasimodo, 1-52: la nostra terra è lontana, nel sud
, e si disperdeva laggiù laggiù per la vallata, a ogni alternarsi di verso
tua non senta, / non senta la pedana d'un soldà. 2
2. nel luogo in cui si trova la persona a cui si rivolge il discorso
o mammina, hai stirato / la nuova camicia di lino? / non
purg., 13-138: troppa è più la paura, ond'è sospesa l'
son, per cui laggiuso / è filata la vita a tutti voi. betteioni,
a tutti voi. betteioni, i-37: la razza nostra e il sol laggiuso tende
r. southey) che trovavano nella natura la massima fonte d'ispirazione poetica e scelsero
loro dimora e cantarono nei loro versi la pittoresca regione dei laghi inglesi.
è una poesia domestica che avrebbe fatto la delizia dei 'laghisti ', panzini,
393: continuò per qualche secondo la lagna della sua voce. 2.
, una vecchia ciabatta incartapecorita, che la mia carne è viscida, scipita,
lo tengo per detto. però; la filanda, però il colui dalle gambe storte
potrebbe... telefonare al portiere -disse la lagna dal profondo. buzzati, 6-233
.., tu ti arrabbierai ma la colpa non è mia. quello scocciatore comincia
/ da voi, lo gioco perdone e la vita, / e con voi stando
gli à data lagna. cenne da la chitarra, vi-n-184 (5-1): di
felice da massa marittima, 41: ostendi la tua grazia quanto puoi / a la
la tua grazia quanto puoi / a la miseria lor piena di lagna, / e
lor piena di lagna, / e la giustizia ornai più non la noi.
/ e la giustizia ornai più non la noi. = deverb. da
conosciuta né necessaria, o era proibita la lagnanza? pirandello, 8-324: erano
latrato di lagnanza e di soccorso. -certo la cagna è al guado - disse aldo
. lagnare, intr. con la particella pronom * emettere lamenti, gemiti
e ccotanto te langni, / si la vista non mente, / pari de bona
lagna. d'annunzio, iii-2-270: la cretese trascina verso l'altare la figlia d'
: la cretese trascina verso l'altare la figlia d'astaco che si lagna e
l'erba verde. ariosto, 8-76: la smarrita agnella /... dal
, 1-528: odi quel rosignol su la pendice, / che del visco, ove
lagnata ancora. landolfi, 2-126: la capra si lagnava, anche la donna
: la capra si lagnava, anche la donna prese a lagnarsi a sospirare a mugolare
per voluttà. -ant. senza la particella pronom. bibbia volgar.,
voce, e grideranno amaramente, e getteranno la polvere sopra i loro capi, e
cavelle. sermini, 7: la scaltrita nuta rispose: « questi panni m'
218-2: tolto il car padre t'ha la parca, e tolto / in guisa
mal mi lagno, / al ricordo che la saga vestio, / che gli occhi
bagno. a. pucci, 5-53: la donna un dì col suo guardian si
seculorum. cariteo, 141: per la fé che si lagna in varie rime,
per premio, spazio, ond'io la morte / possa sperar con l'animo più
, / che in giostra, chi la vuol se la guadagni. gemelli careri,
in giostra, chi la vuol se la guadagni. gemelli careri, 1-i-345: chi
decidono mai a finire i lavori, onde la casa era così sossopra. -scherz
ii-117: molti si lagnan se perdon la lingua, / ma no la batton quand'
perdon la lingua, / ma no la batton quand'ella gli face / perdere
da fare. pavese, 53: la donna si stringe le spalle / e si
/ e si lagna che ha perso la sciarpa a colori. -ant.
a colori. -ant. senza la particella pronom. guittone, xl-11:
. roseo, 1-62: quel che frange la promessa fede, / lagnar non dee
. parise, 5-243: una posizione come la mia? quale posizione? che posizione
delle prefiche di strapparsi i capelli e lacerarsi la pelle in segno di dolore);
, i-1278: e chi vedete? e la vostra testa in rame prosegue? e
.. l'artefice vi opprime sempre con la sua lagnela e coi suoi molto nietzschiani
m'è fatto dal mio parentado. la spagna, 39-10: di saragoza piccoli e
porte senza lagno / a lungamente attendere la tarda / misericordia dei felici. pascoli
nell'aspettativa piena di terrore, che la finestra del villino accanto si schiudesse e
accanto si schiudesse e che, con la complicità delle tenebre, altre fucilate ne
della lontana avemaria / scesa giù per la canna del camino / col lagno dell'airone
fuori di questo lagno. cenne da la chitarra, vi-ii-193 (12-8): ogni
4-96: siena in quella / chiese la pace, ed ebbela con lagno. febus-el-forte
il sottile taglio di una lama che recide la terra musicarono il silenzio. e.
silenzio. e. cecchi, 5-24: la gente... nell'ombra aspetta
una tavola o di una trave, / la stella forcuta splende / a volte sul
mostrano i cieli e le virtù divine / la lor potenza, e nessun si dà
fare rimostranze. mazzini, 1-80: la passione, quando è forte davvero,
acque piovane o stagnanti; macero per la canapa. galanti, 1-i-355:
pensò, in un lampo, che la transazione era da concordare col soprintendente,
del mondo, libidinoso come tutti coloro che la tisi minaccia, orgoglioso e lagnoso e
trovi [nel padre nostro] la querula, lagnosa supplicazione del salmista
occupa il fondo di una valle, la cui conca fu scavata, in tutto o
'lago 'una ragunanza d'acque, la quale in luoghi concavi tra montagne si
corrompersi vi si conserva buona; dove la padule ha poco fondo e cattivo ed
, onde tra noi sorge ogni vena / la qual zampilli in fonte, o in
cielo. carducci, 865: ecco: la verde sirmio nel lucido lago sorride,
. / lontan lontano move / per la nebbia profonda / di miste voci un'
-mi sento / oggi in un brivido la tua chiarezza. piovene, 5-73: a
in governo / il laco lario e la città di como. galileo, 1-2-234:
. galileo, 1-2-234: ho ricevuta la scrittura in proposito del rimediare all'incomodo
. brusoni, 26: stassi la città di mantova quasi nel mezzo del lago
e contengala. panigarola, 134: la nave, per non aver, co'
teste in ciascun lato / nereggia ognor la perigliosa spuma. b. croce, iii-
, 10-136: sull'asfalto del viale la luna fa un lago / silenzioso e
, riviera. -al plur.: la regione dei grandi laghi lombardi. palladio
stiamo fra feste e banchetti, secondo la tenuità del paese; e faccio un
direttore dell'albergo si lagnava con me. la compagnia degli 'amanti dei laghi '
irrigazione, per impianti idraulici, per la produzione di energia elettrica o, anche
remi per banco. tasso, 3-56: la città dentro ha lochi in cui si
erano specie di fonti pubbliche, ove la plebe lavava i suoi panni e si provedeva
ogni suo bisogno. bicchierai, 131: la repubblica fiorentina nel 1384 istituì un magistrato
suoi santi vestigi / tutti rivolti a la superna strada / veggio, lunge da'laghi
le due repubbliche s'impegnano a garantire la libertà assoluta di tutti i mari e particolarmente
due maggiori centri commerciali del mediterraneo, la preponderanza marittima di roma diventò signoria unica
dopo costoro, quelli da dozzina, la voce * lago 'per indicare il dominio
de li occhi nostri un lago. la rotta di roncisvalle, 6-6: da
orribilmente involti. tasso, 9-93: vincitrice la morte errar per tutto / vedresti ed
notissime, e sempre godo, veggendo intingere la forata canna in quel liquido lago e
soffio. monti, 21-158: strinse achille la spada, e alla giuntura / lo
quel lago di parole in cui il la fontaine ha annacquato un solo tratto di
sete di como. linati, 8-43: la piazza d'armi... era
viso, il lago degli occhi, la fiamma della bocca. jovine, 399:
, inf., 1-20: allor fu la paura un poco queta / che nel
nel lago del cor m'era durata / la notte ch'i'passai con tanta piòta
volgar., 1-61: l'angelo mise la falce nella pentandria monoginia, famiglia
dio. nato dal calice. la specie su cui è formato tal genere nasce
delle vene meningee, i quali regolano la circo cimino. trae questo
un lago di cerimonie per farmi perdonar la mia tardanza a rispondere al vostro obbligantissimo
peschiera. d. bartoli, 2-2-147: la città... ha dentro per
275: un solo braccio che si aumentasse la sopra detta altezza, sarebbe capace in
-acer. lagóne. cenne da la chitarra, vi-ii-183 (4-2): di
fra un'emissione e superiore, la quale, raccorciata in alto, non può
, di abbassare completamente le palpebre, la quale espone la cornea e la congiuntiva
completamente le palpebre, la quale espone la cornea e la congiuntiva all'essiccamento,
, la quale espone la cornea e la congiuntiva all'essiccamento, quindi all'insorgenza
, luogo un miglio vicino alla terra, la natura delle quali acque è mirabile,
con fummo caldo ed umido, denso quanto la nebbia, e con fetore di zolfo
. da agone2 (v.) con la concrezione dell'articolo lo (cfr.
e con l'acqua a chi ha la febre. tramater [s. v.
e spinga globosa, così detta perché la spica pelosa sembra la zampa della lepre
così detta perché la spica pelosa sembra la zampa della lepre. = voce
buonarroti il giovane, 10-900: purché la terra sia lago- ratia. =
d. sestini, 97: passando la riviera, si ritrova una bassa pianura
dal genere lagostomus, al quale appartiene la viscaccia { lagostomus viscaccia), che ha
fu un lago e una torre, la quale è ancora in esser, grossi di
fu già un lago e una torre, la quale oggi ancora è in piedi;
; comprende sette specie, di cui la più nota è il barrigudo o
campi: quella che si esprime come la somma della lagrangiana libera e della lagrangiana
l'uomo ch'è onesto, per la grande necessitade, è costrecto di lagrunare e
boccaccio, ii-220: abbandonata / istava la pianura per l'asprezza / della molt'
, i-2-132: indi presso al lagume, la pantera / d'ambedue i lati scorra
da quella parte dove si dischiude / la siepe al fin dell'argine. =
una catena di ferro. e sopra la porta di questo luogo vi fece fare il
certi gozzi o laghetti; disseccandosi queste la estate molto, l'acqua che vi
le strade in alcuni luoghi smarrite per la neve che v'era sopra e i sentieri
ribelli. brusoni, 4-ii-128: crebbe la disdetta, la ignoranza de'siti,
brusoni, 4-ii-128: crebbe la disdetta, la ignoranza de'siti, poiché nel ritirarsi
termale. bicchierai, 58: la sua lunghezza [della fabbrica]..
è di piedi novantasei e d'ottanta la larghezza, ed è fornita di quattro
della lacuna d'allacciamento, che forma la parte interna dell'edilìzio, e che
insulari (ed un tipico esempio è la laguna di venezia), può essere
le lagune): per antonomasia, la laguna di venezia. -anche: specchio
si forma fra una barriera corallina e la costa o al centro di un atollo.
i navai della gran terra / fra la lacune del mar d'adria posta, /
del mar d'adria posta, / serban la pece la togata gente / ad uso
adria posta, / serban la pece la togata gente / ad uso di lor navi
il mare. giannotti, 2-2-19: la città di vinegia è posta sopra quelle
che sono dirimpetto a quel luogo onde la brenta... le sue acque
campanile di san marco, in mezzo la piazza, la grandezza del quale ascende
san marco, in mezzo la piazza, la grandezza del quale ascende a tanta altezza
che non solamente scopre d'ogni intorno la gran città e le lacune, ma mira
, / e il tenebroso velo / spiega la notte attorno, / sopra la terra
spiega la notte attorno, / sopra la terra e il mar, / la placida
sopra la terra e il mar, / la placida laguna / vedrà far specchio al
notte dal ciel precipita, / e la bicorne luna / affretta il corso tacito
lagune, agonizza di lenta tremenda agonia la roma dell'adriatico. pisacane, viii-292:
separa dal mare questa massa di acque, la quale costituisce la laguna. questa lingua
massa di acque, la quale costituisce la laguna. questa lingua di terra, ovvero
luoghi famosi per i quali passava: la firenze antica della 'signoria 'e
addensavano. barilli, ii-597: dopo la mezzanotte siam pochi in giro, nel
accesa / dai suoi mesti chiarori, la laguna / scivola al liscio buia ma sottesa
giornale. carducci, iii- 3-88: la prosa / di paulo fambri, il grosso
/ quel petto ch'è crisciuto / ne la infema lacuna, / quanto più fu
d'acqua dolce, di località cioè dove la salsedine (o anche la temperatura)
cioè dove la salsedine (o anche la temperatura) è soggetta a variazioni sensibilissime
iv-2-830: -guarda -egli disse, indicando la taciturna pianura lagunare che qua e là si
un abito di taglio cosmopolita, riattestano la cordialità delle vecchie arti lagunari.
g. bassani, 3-139: la marea lagunare stava rapidamente montando.
libera terra, è migliore ancora che la pietrosa, purché ella sia corrente e
caminar più di meza lega, per la gran foltezza de gli erbaggi e de gli
. iacopo del pecora, lxxviii-m-73: la terza [sedia], il cui veder
solingo augello, se piangendo vai / la tua perduta dolce compagnia, / meco
meco ne ven, che piango anco la mia: / inseme potrem fare i
bosco, dove di desir tanto alto la mente / m'impresse, or tutto sentesi
scalvini, 1-372: di teneri lai la nuziale / stanza sonava. dossi, 1-i-488
annunzio, i-409: i vaghi de la luna / fan lai ne l'aria mite
l'ora che comincia i tristi lai / la rondinella presso a la mattina, /
tristi lai / la rondinella presso a la mattina, / forse a memoria de'suo'
n. franco, 7-384: già la rondinella... comincia i tristi lai
sono canti ancor essi: ma ivi la catacresi è bella, perché il canto
santità. pallavicino, ii-507: prendevan la comunione laicale sotto l'una e l'
è una legge, overo condizione, la quale si presume apposta dall'infeudante alla
dall'infeudante alla robba sua, quando la dà in feudo, così implicitamente dichiarando
fare al padre magalotti, tutta da sé la deliberazione di appigliarsi allo stato ecclesiastico (
6-367: fu intimato alle suore di sgombrare la villa, con un'alternativa: entrare
pregan talora il magistrato laicale di perdonar la morte all'eretico dannato, per argomento
... generalmente disputare li dottori se la legge laicale, fondata nella ragione o
di natura o delle genti, per la publica necessità o utilità debba obli- gare
, qual si è, verbigrazia, la politecnica di parigi? mazzini, ii-516:
parigi? mazzini, ii-516: [la libertà di roma] consisteva in un governo
quel che più scotta al frate è la ristorazione e la volgarizzazione operata da dante
scotta al frate è la ristorazione e la volgarizzazione operata da dante della scienza laicale
senza vincolarli né coi voti pubblici né con la vita comune, una spiritualità più intensa
-per estens.: il ceto secolare, la società civile (in contrapposto a quella
: in progresso di tempo rilasciatasi notabilmente la fervidezza della vita claustrale, maggiore influsso
laicato canaglia. oriani, x-13-156: la storia del risorgimento rimaneva aperta ed insanguinata
l'elemento indigeno contro il germanico, la borghesia contro la feudalità; il laicismo
contro il germanico, la borghesia contro la feudalità; il laicismo contro la chieresìa
contro la feudalità; il laicismo contro la chieresìa, la ragione contro l'autorità,
; il laicismo contro la chieresìa, la ragione contro l'autorità, il reale
non divennero 'forza 'nazionale che dopo la rivoluzione francese e la nuova posizione che
nazionale che dopo la rivoluzione francese e la nuova posizione che il papato ebbe a occupare
: i laicisti non riescono a concepire la storia se non come un continuo regresso da
ideologicopolitica). gramsci, 6-63: la parola * democrazia 'non deve essere
, e ispira il proprio ordinamento e la propria attività a princìpi etico-politici e culturali
); aconfessionalità. — anche: la concezione etico-politica che propugna un tale carattere
concezione. carducci, iii-16-137: vuole la laicità dell'istruzione e una scuola normale
dell'istruzione. gobetti, i-172: la sabauda devozione allo stato di questi uomini è
laicismo. gramsci, 12-87: la chiesa stessa può diventare stato e il
laico, secolarizzare. -anche: trasformare la cultura e le istituzioni sociali (costumi,
: nel pepoli nostro, conviene aggiungere la vena murattiana e napoleonesca, la quale.
aggiungere la vena murattiana e napoleonesca, la quale... l'aveva indotto
laicale. 4. intr. con la particella pronom. diventare laico, profano
dell'educazione. gozzano, i-1073: la loro arte fu per molto tempo limitata
quale erano lontani gli scrittori famosi. la teologia, per così dire, si è
lo stato, le istituzioni civili, la cultura, i costumi, ecc.)
, si affacciò alla finestra ed arringò la moltitudine. 2. ridotto allo
orioni, x-21-208: riconosceva pel matrimonio la necessità di un simbolo religioso, dacché
tutti gli atti supremi della vita, e la laicizzazione del matrimonio, discesa sino alla
nelle leggi di laicizzazione dello stato predicava la lotta contro il nemico * temporalista'.
, in quanto il potere politico e la ricchezza erano in larga misura in mano
'suddito della chiesa ', poiché la partecipazione attiva alla vita ecclesiale e liturgica
un laico. baldelli, 5-4-216: la repubblica cristiana ha due sorti d'uomini:
avanti un laico cercatore capuccino, con la sua bisaccia pendente alla sua spalla sinistra
di pistoia, volgeva in esametri latini la divina commedia; e della versione si
non per lo terzo, cioè per sapere la dottrina, che in sul favellare è
favellare è data da'savi, perché non la sanno, né posson sapere, perché
sono spezialmente da temere, non solamente la ragione del savere, ma l'usanza de'
operare, e, oltre a ciò, la maggior parte degli uomini, massimamente di
.. a lasciare il sermone laico e la lingua volgare; a non gettar perle
e. cecchi, 9-57: poiché la sostanza e il decorso dell'operanotte d'ottobre
, sia pure in veste laica, la storia dell'arte, di buon grado evitiamo
nella roba un prete, gli levano la naturalezza di spagna, che è mera
a cui il balagny aveva rapito non solo la giu- ridizzione temporale o laica,.
temporale o laica,... ma la ecclesiastica ancora, tanto d'adoprò e
nuova forma diè origine il cristianesimo con la chiesa cristiana... donde poi
chiesa cristiana... donde poi la lunga lotta tra chiesa e stato,
forme di personalità, l'ecclesiastica e la laica. -per estens. che
: in partic. lo stato, la scuola, l'istruzione). tommaseo
governo laico. fogazzaro, 1-539: la scuola laica non è sede adatta dell'
sede adatta dell'istruzione religiosa neppure se ve la impartiscono i ministri della religione. gentile
della religione. gentile, 2-i-228: la scuola laica non può abolire l'insegnamento religioso
della religiosità. gobetti, i-172: la sabauda devozione allo stato di questi uomini
sfondo ideale a vaichiusa; chi cercava la solitudine della valle allora deserta era un
-sostant. pasolini, 8-31: è la prima e vera grande sconfitta dei laici
vera grande sconfitta dei laici italiani: la loro pigrizia umanistica, la loro sostanziale
laici italiani: la loro pigrizia umanistica, la loro sostanziale (e irrazionale!)
si era irrobustito e diffuso, e la superiorità del pensiero e del sapere laico
], / senza mai riposare, con la sua / intelligenza laica, / senza
laicocrazie antiche dagli ordini castali, mediante la riscossa e l'emanceppazione della classe guerriera
. ramo delle discipline ecclesiologiche che studia la posizione e la missione dei laici nella
discipline ecclesiologiche che studia la posizione e la missione dei laici nella comunità ecclesiale.
: a prendere tabacco senza insudiciarsi laidamente la faccia, le mani, il vestito non
. f. degli atti, 105: la decta partenza fo facta per epso capitano
56: menarono invero i niniviti tutta la vita laidamente e malvagiamente. carducci,
il corpo, come il viso, aveva la sua maniera di fugare l'aria incantata
. nimici... te e la tua anima di cinque fedite laidettero. d
freno, deh'impegnare... la reputazione, professandosi, nelle parole,
-intr. per lo più con la particella pronom. guittone, i-25-284:
ha a dispetto [il pavone] la laidezza de'suoi piedi. bartolomeo da
'mpera- tore, che ridea e scherma la laidezza del suo corpo. cavalca,
cavalca, 9-54: per molti è meglio la infermità e la laidezza che la sanità
: per molti è meglio la infermità e la laidezza che la sanità o bellezza.
meglio la infermità e la laidezza che la sanità o bellezza. landò, i-9:
che infinito di amore si cela talvolta sotto la sozza laidezza di una sottana o di
trasparisce dal viso, anche da quelli la cui bellezza vorrebbe nascondere un animo turpe,
vorrebbe nascondere un animo turpe, o la cui laidezza uno onesto. sbarbaro, 1-21
tra mano il bambolotto di gomma, la laidezza del pezzo anatomico. manifesti del
vile... dubbia è quando la cosa ha parte di onestà e parte di
. c., 212: tanta era la forza dell'avarizia la quale i loro
212: tanta era la forza dell'avarizia la quale i loro animi siccome grande laidezza
villani, 2-473: contano molti autori la matta laidezza di quel giovane che abbruciò
di quel giovane che abbruciò e macolò la statua di venere. benvenga, 139
carlo di borbone non ne avrebbe presa la menoma suggezione per frenare...
menoma suggezione per frenare... la laidezza de'suoi discorsi degni di lupanare.
suonano semplici e comuni perdendo per aria la loro brutalità e laidezza di caserma.
, turpe. guittone, xxxiii-28: la zambra d'angostia è tracarca, /
in modo che « giovi ad aumentare la virtù fra gli uomini e a far risplendere
fra gli uomini e a far risplendere la forza della giustizia »... sta
laidezze. bocchelli, 4-202: quello dette la stura a un altro flusso di laidezze
. varchi, 23-138: può più la laidezza e infamia... che
o vero ordinare,... per la qual cosa el stato, l'onore
cosa el stato, l'onore e la libertà del detto ospitale possa in alcuna
x-180: ruminava l'atroce pensiero di arrotare la spada vendicatrice con non curanza di laidire
spada vendicatrice con non curanza di laidire la propria fama. gioberti, 2-240:
per trista indivinanza, e credono che la reina si sia veramente morta.
, ii-84: certo gran pena ha la coscienza laidita. d. battoli, 1-8-139
trassero gli occhi all'imagine, e la svisarono e lordarono sozzamente; e così
e così guasta e laidita, catondono se la pose a veduta d'ognuno nella sala
rotti. albertano volgar., ii-84: la fama e la nominanza è stato di
., ii-84: la fama e la nominanza è stato di degnità non laidita.
mostransa. frate ubertino, i-ii: la canna prende altezza di bel vana, /
da lo corpo, lo corpo diventa la più leida cosa de lu mundo. bencivenni
mista. daniello, 370: è la voluttà simile a un laido corpo e
bellissime vesti, delle quali spogliato dimostra la lordura, brutteza e corruzion sua,
. p. maffei, 241: dimandò la patena, in cui avea da far
colle sue dita alcune gocciole di acqua, la diede a bere alla energumena: ed
, con gli occhi come fuoco, con la guardatura bieca, col viso acceso e
roccioso... non arrivava a nascondergli la laida calvizie precoce. bonsanti, 4-205
più né malizia né carattere, perché la materia ha soverchiato lo spirito: non
gaglioffi in specie di pellegrini e con la vestimenta stracciate e laidissime, che parevano
col vestimento nunpziale, con lume e con la chiave de l'obbedienzia in mano,
l'obbedienzia in mano, a diserrare la porta. equicola, 63: descrive
porta. equicola, 63: descrive la vita di quelli che non amano, il
, mostrare quasi di rimproverar loro tacitamente la sua laida favella. caro, i-72
. caro, i-72: se volete che la bruttezza stia nella parola, vi domanderò
parere laide le altre, o la sua bellezza divenga deforme, per non si
corrotte, e servirsi delle corrotte per la dichiarazione delle sane, e 1'accozzare
, vi-1-140 (13-9): laida la céra e periglioso ha '1 piglio.
contra ogni sua stima, invece / de la bella che dianzi avea lasciata, /
lasciata, / donna sì laida, che la terra tutta / né la più vecchia
, che la terra tutta / né la più vecchia avea né la più brutta.
tutta / né la più vecchia avea né la più brutta. lomazzi, 2-146:
al suo collo si butta / piero, la palpa, e il mal boccone inghiotte
che brutto, imperciocché gli crescessero deformità la paura di un pericolo che gli pareva
, 103: da laidi vermi receve la preziosa seta, / vitro de laida
mette talento. cavalca, 16-2-269: la madre mia era tutto il contrario, cioè
volgar., 1-1-112: è nudata la infelice anima tua di tutti gli ornamenti,
essere una impudica, tal parola subito la fa laida, sozza, diforme.
venere, quanto di vulcano, che la sua moglie sia laida. g. gozzi
buona creanza; e in somma, la più laida bestia e la più bestiale figura
somma, la più laida bestia e la più bestiale figura che mai con quattro
d'annunzio, iv-i- 331: la bestia immonda, laida, feroce appariva in
alla direzione del personale trovino come pretesto la nostra amicizia, mi pare esagerato.
vedere, come non mai ancora, la sofferenza del pudore lacerato da quelle laide
tal prologo indaurato dovemo noi usare quando la nostra causa è laida e disonesta in
cavalca, vii-197: laida cosa è amare la creatura più che 'l creatore. g
avvenne una laida e abbominevole cosa sotto la guardia del re carlo: che essendo
e nel restante della vita sempre usarono la ragione. segneri, iv-146: ora
lungo tempo, ne può far fede la loro vita laidissima. alfieri, iv-266:
, guerra di lucro, guerra per la conquista indegna dei posti. bocchelli,
: egli conobbe d'aver avuto paura, la livida, laida, umiliante paura.
atto, un gesto, uno sguardo, la condotta, la vita).
gesto, uno sguardo, la condotta, la vita). latini, i-1832
a battesimo una giovane, e poi la notte essendo troppo pieno di vino la fece
poi la notte essendo troppo pieno di vino la fece dormir con seco, e sforzolla
, e sforzolla e fecele villania. e la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido
fecele villania. e la mattina rimordendolo la coscienza di sì laido peccato, temeva di
di gente ignorante, questa pone tutta la sua cura in far ridere; ed altra
al più sformato zelo di religione accozzava la più scapestrata brama di ogni più laida
libidine. lucini, 4-163: tra la prosseneta e la cortigiana, la parte più
, 4-163: tra la prosseneta e la cortigiana, la parte più laida viene
: tra la prosseneta e la cortigiana, la parte più laida viene sempre officiata dalla
è peccato; ma il riceverli con la volontà è peccato, e a questo si
, ch'egli non solamente ha amata la bellezza umana, ma universalmente ogni cosa bella
: sono tutte forme di dire che spingono la fantasia, suo malgrado, in obbietti
fioretti, 2-2-74: opera laida [la 4 pace 'di aristofane] sì,
ed intagliata nuda, l'uomo non la die mostare a'giovani. g. gozzi
delle persone. cesari, 6-98: la notte de'sette di febbraio del 1745
nell'arti, come mostra l'alchimia e la pedanteria, e le donne sotto nome
, v- 317-18: sia rimembranza de la pena oscura / la laida morte di
: sia rimembranza de la pena oscura / la laida morte di piano nascoso. marchetti
è bella, / poi che rimedio la mia scampa grida, / per qual dal
animale). ottimo, ii-333: la femmina che alcuno ama, puote morire
ii-1-250: infamoni, laidoni, han rinnegato la poesia divina dei greci, e adorano
mirabile per vecchiezza e per laidume, con la stola al collo... intimare
una delle cose ch'egli numera tu la puoi riconoscere e fermare senza laidura.
trattato del ben vivere, 14: la più bella cosa che sia sotto iddio
iacopone, lxxxiii-514: e ccolpa non avea la carne pura / che devesse pater tanta
laidura ai greci, onde i greci la fecino pigliare e legare a un palo.
maseo]: appresso viene la laidura, cioè quando l'uomo
anima lieta, / guardando del signor la suo figura, / landandol sempre,
naturale; e perché si de'più laldare la cagion che l'effetto, più lalderai
state fatte non sieno, impe- roché la laulde e gloria sarebbe di colui che prima
viso smorto / canta sempre laldotti per la via. = var. di laude
ancora nel xvi se colo la pronuncia laida, sebbene però raccomandi la
colo la pronuncia laida, sebbene però raccomandi la grafia lauda ».
. tesauro, 2-132: per la dolcezza, di cui a niun'altra
consonante fuorché alla p non cede, [la l] vien chiamata la lettera
[la l] vien chiamata la lettera delle nutrici, che laleggiano invitando il
; cfr. lat. lallàre 'cantare la ninna nanna '(da lallus e
e i terraconesi e i lauronesi per la loro leggiadria; quei di maiorica si
che consiste nell'esprimere con suono schiacciato la l, allorquando non convien farlo:
allorquando non convien farlo: ovvero nell'esprimere la r, quasi fosse la l.
nell'esprimere la r, quasi fosse la l. 2. emissione di
quintiliano), da lallàre 'cantare la ninna nanna '; voce onomatopeica; cfr
(o inferiore o debole); la parte tagliente è detta filo o taglio;
tagliente è detta filo o taglio; la parte opposta dorso o costa; la parte
la parte opposta dorso o costa; la parte laterale piatto della lama. -anche
ariosto, 19-96: tocca avean nel cader la terra a pena, / che furo
una daga, e che io facci che la sia una cosa mirabile. bandello,
di lama vecchia da un pover compagno, la me- gliore e la più fina che
pover compagno, la me- gliore e la più fina che sia in questa città.
in una spada le cose necessarie sono la lama, il pome, l'else
manico, il fodero, il taglio e la durezza. tassoni, 6-37: non
tassoni, 6-37: non ferma qui la furibonda spada / ch'era una lama
spada / ch'era una lama da la lupa antica; / ma tronca, svena
, 1-228: vent'anni ha militato e la sua lama non ha mai veduta l'
me l'avete quasi fatta vedere [la festa]. insomma siete lama proibita nel
è fatta! cinelli, 11-261: anche la scelta delle armi deve avere..
.); lo strumento stesso che ha la funzione di tagliare, rasare, raschiare
di tartaro si pone; / di solfo la metà gli si comparte, / e
1-279: si faccia... [la mazza da innestare] della figura che
vi si infisse. moretti, i-1005: la barba, lui, se l'è
col braccio teso, brandendo in aria la lama luccicante, gridò: 'chi a
montanti in cui sarebbe scorsa fra poco la lama. -tecn. utensile che
venivano dalle / città di lucro ove la vita / cupida senza schiuma / e senza
su le rotaie corusche, / stride su la gèmina lama / che non ha guaina
. c. bini, 1-90: la noia... è una ruggine che
. è una ruggine che può consumare la meglio temperata lama. gnoli, 1-270:
sul fondo bigiastro di nubi decadute, la curva lama della luna scende cautamente verso
, affoscava; le lame rossastre tagliavano la fumana prorompendo dalla piccola finestra.
con una gentile fierezza in cui brillava la lama dell'inimicizia. stuparich,
vento irrupero dalle fessure, specialmente attraverso la porta. calvino, 1-107: lame
erano di sopra alla porta principale, la qual si vidde tutta messa a lame
. a. martini, i-2-166: la vestirai [l'arca] di lame d'
arguti dei fanciulli: / è passata la musica innocente. 4. ant
ricerca e vede / ogni parete in la casa felice / di lame d'or coperta
mantienimi, / se l'aria ordisse la bizzarra lama / e fosse il sol
l. pascoli, i-102: dipinse per la casa professa del gesù otto tele in
che ll'omo ci debia vedere apresso la nostra morte, e perciò siamo noi inchiusi
morte, e perciò siamo noi inchiusi sotto la lama, ché ile nostre opere non
dei singoli solchi d'impluvio che costituiscono la rete idrica di un versante a calanchi
filoni si coricano all'ingiù, con tutta la superficie di sopra che ugualmente pende.
a lame diseguali. in questo ultimo caso la lama maggiore si chiama * anima '
d'acciaio che serve per dare al carattere la forza di corpo, la spessezza che
al carattere la forza di corpo, la spessezza che determina l'approccio o avvicinamento
di piccolo spessore, dal quale dipende la pressione, utilizzata per la sua azione
quale dipende la pressione, utilizzata per la sua azione sostentatrice del veicolo (nell'
taglio. baldini, i-125: oggi la roccia svela certe sue nuove dolcezze di
. -far lama fuori: sfoderare la spada. forteguerri, 14-63: a
lama. -prendere il coltello per la lama: affrontare nel modo più rischioso
.]: 'prendere il coltello per la lama 'o * per la
la lama 'o * per la punta ', non saper maneggiare cose o
, nel duello o nella scherma, oltre la loro metà, per risolvere la contesa
oltre la loro metà, per risolvere la contesa con pochi colpi. i.
quando si giuoca da vicino e sotto la misura della guardia. -figur. affrontare
mezza lama, col far sì che la signora pigliasse alternativamente un giorno sì ed
alighieri. 17. prov. la lama logora, corrode il fodero:
lama logora, corrode il fodero: la fatica e la sofferenza consumano lentamente le
corrode il fodero: la fatica e la sofferenza consumano lentamente le energie fisiche e
e morali. leopardi, i-216: la grandezza appartenente all'ingegno non si può
fa forza quanto può: ma sento che la lama corrode il fodero.
] trova una lama, / ne la qual si distende e la 'mpaluda; /
, / ne la qual si distende e la 'mpaluda; / e suol di state
soggetta incolta lamma. perelli, 507: la parte di questa campagna prossima al mare
questa campagna prossima al mare, detta la macchia di s. rossore,
d'alberi e di case, né arresta la piena, che presso a sette miglia
lama di acqua. panzini, ii-222: la lama azzurrina dell'adriatico saliva verso il
linati, 16-7: quel buon vento gonfiava la vela quadra e spingeva innanzi il comballo
i fili strepitosi della pioggia che ringiovanisce la terra;... l'acquitrino,
miniera di gemme malcelata dall'erbaglia; la lama d'acqua. ungaretti, xi-210
materno. bocchelli, 2-xxi-80: dove la diga delle macchine fa brillare gorghi e
ducento uomini e si mettono a sgotare la metà di loro e nella lamma che
voi di tutti quanti, / che ne la lama giù tra essi accolti. buti
. fazio, iii-10-21: così parlando, la mia cara brama / mi disse:
in vèr chiusi, / come andava la via di lama in lama. boiardo,
. dal- l'aulla a sarzana lungo la scoscesa riva dell'aullella; è una
lame'. calvino, 7-30: significò la sensazione che cominciavamo a provare, lievemente
fazio, ii-25-12: l'uno piangea per la misera fame, / l'altro la
la misera fame, / l'altro la gran mortalitade e trista, / che sparta
dormito là, alla foce, su la lama di sabbia. 6.
doni, per ottenere dal gran lama la benedizione del felice e prospero governo.
d'oro. casti, iii-54: dopo la morte del lama pontefice kelva-lo-san, accaduta
risiede a polala tra il tibet e la china. morto, l'uno se
, a quello che si dice, raggiunsero la somma di diecimila lire francesi.
ordinaire de sondes de plomb pour reconnaitre la profondeur de la mer '.
de plomb pour reconnaitre la profondeur de la mer '. lamantino [lamentino
olivi, 258: 'lamarckia'. la sua forma rappresenta una sfera depressa,
cinque angoli e con cinque denti, la corolla a sottocoppa, e per frutto ima
ima capsola cilindrica con molti semi. la sola specie conosciuta finora porta i fiori
. teoria esplicativa dell'evoluzione, secondo la quale nei viventi il bisogno crea la
la quale nei viventi il bisogno crea la facoltà o l'organo, l'uso li
uso li sviluppa e irrobustisce (e la mancanza di uso causa l'atrofia e
mancanza di uso causa l'atrofia e la scomparsa dell'organo inutilizzato), mentre
dell'ambiente, viene trasmesso mediante la riproduzione. b. croce,
. lamare2, intr. con la particella pronom. impaludarsi. - anche
cammini si trovasse alcuni terreni che per la umidità dell'acqua si lamano o vero
nencioni, 2-58: il numero e la misura del suo periodo poetico [di
le linee maestose dei suoi paesaggi, la grazia armonica, la naturale freschezza tutto è
suoi paesaggi, la grazia armonica, la naturale freschezza tutto è caratteristicamente 'lamartiniano
ereditato il segreto. linati, 16-3: la terra milanese, priva di lamartiniane largure
come pruni, e di queste ardevano la notte per cuocere quando cocevano, e
smerigliato. arbasino, 25: la baronessa randaccio il suo amico giovane e
. questa forma è ben vantaggiosa contro la lamatura della terra. = deriv
.]. corani, 1-90: [la battaglia] apre la coda dalle spalle
, 1-90: [la battaglia] apre la coda dalle spalle, assomigliando quella lettera
di convergenza delle due ossa parietali con la sutura occipitale-parietale; corrisponde alla fontanella
iperione. = da lambda1, per la forma. lambdacismo (labdacismo,
della lettera l o nella sua sostituzione con la r. citolini, 514:
= voce dotta, lat. la [m] bdacismus, del gr.
lambda '); cfr. fr. la [m] bdacisme (nel 1756
. da xap. 38a (per la forma) e dal sufi, -et8f]
lambdoidèo, agg. che ha la forma della lettera lambda (x)
vallisneri, i-183: viene coperta la loro bocca da una lamina di materia
quella di figura lambdoidea, che copre la bocca del bombice. 2.
pone sempre in capo ed è considerata la più nobile brisura del blasone; rastello
apunto mi fu presentato al giorno de la liberazione di frosinone. v. borghini,
fratello, detto di lautrech, che la portava semplice. bresciani, 6-v-31:
portava semplice. bresciani, 6-v-31: la toscana... la ti par seminata
6-v-31: la toscana... la ti par seminata di cenci, e di
. d'annunzio, ii-908: né la sua boria / vedeva il lunedì di risurresso
(che si adoperava anche per fare la colla); limbello (anche nella forma
= deriv. dal fr. ant. la [m] bel (sec. xiii
gravi. -tiro lambente: che sfiora la superficie del bersaglio. c.
di tratto in tratto mi ribellavo: la solita eterna schermaglia fra il modello e
. or della classe delle lambenti, la più netta e sonora è la 1:
lambenti, la più netta e sonora è la 1: come 'labor '.
che fa parte, riguarda o favorisce la famiglia bolognese ghibellina dei lambertazzi, avversaria
prime qualità [nella terra], né la materia vi manca, né la causa
né la materia vi manca, né la causa efficiente, che fa che tutte le
esalazioni fumose et umide, e che la materia propriamente che gli produce possa insieme
de'lambiccamenti. lubrano, 1-236: la prima specie de'lambiccamenti 'per descensum '
. senza tanto lambiccamento di cervello ritrovar la vera e indubitata alchimia, con l'
accade ch'io ve ne faccia qui la pittura, poiché ne vagheggiate in coteste '
gli uomini e fatene uno stillato con la lambiccante imaginativa: tutto l'estratto che
acqua. tansillo, 1-370: per la gola dioscoride s'appicchi; / ché ha
si lambicchi. marino, 6-150: la diligenza i fior dal prato spicca,
più leggiadri in grembo toglie / e la fragranza i semplici lambicca. f. f
, né senza capricci: basti per tutti la sua passione incredibile nel lambiccare di propria
. -intr. anche con la particella pronom. libro di esperimenti di
pezza di ditta acqua et ponila in la natura e spesso usa, che è provatissimo
e che l'algore / ricevette ne la rimota parte, / comincia a poco
circolo. a. cattaneo, iii-105: la manna scendeva dalle regioni dell'aria,
a lambiccar volentieri, un'altra volta, la borsa di questo
alle fornaci, già si votava per la foce di tramontana; ma a lungo andare
egli stesso, rodendosi e affaticandosi con la mano della natura e senza il ministerio dell'
monete e delle misure, che quando la cosa si è ben lambiccata e dibattuta,
cervelli che lambiccano ogni cosa, riniegano la pazienza di non poter trar sugo del suo
? -aveva lambiccato barberino mettendo allo sbaraglio la sintassi. 5. elaborare un
onore della sua lettera -ne estrassi dilicatamente la quintessenza, e tornai a lambiccarla a mio
, mi lambicco in un altro modo la memoria. stigliani, iii-125: se v
7. intr. per lo più con la particella pronom. impegnarsi nello sforzo di
fusinato, vii-974: allor sì che la calda fantasia / ribolle nel cervel dello
liti fanno. marino, xii-564: la stanza non è commoda né ricca:
. le acque lambiccate, ciò è la acque forti, l'acqua d'aceto,
luogo spelato. groto, 1-35: la rosa lambicata in licore con l'odor suo
, ne fa fiori, li quali sono la parte più lambiccata per le vene e
mondo. a. cattaneo, iii-40: la rugiada, benché sia tutta un lambiccato
tutto ciò fa differente presa, giusta la qualità dei corpi che la ricevono.
presa, giusta la qualità dei corpi che la ricevono. 2. per
goccia. aretino, 20-313: in la casetta d'un mio compare, gliene
pindemonte, iii-149: perduto avean già la riputazione i concetti lambiccati, le acutezze
accattato, certo sile sempre stentato, che la lettura ne riesce increscevole e agghiacciante.
ero una figura insignificante, stavo tra la folla, non facevo spicco e nessuno mi
ingombranti. palazzeschi, 3-81: era la prima volta che salivamo le scale lambiccate
8-180: ferma su quella lambiccata poltrona; la testa tenuta in una cauta soffice morsa
allo scritto solo le grazie dello stile, la proprietà della lingua e le lambiccature alla
astruse lambiccature surrealiste. papini, iv-733: la smania d'essere approvati dai più e
il dolore. boccaccio, v-227: la casa mia era piena di fornelli e
e destilla al lembicco, e mettivi dentro la limatura del ferro a poco a poco
a poco, e poi destilla, e la risedenza fia bel crochum ferri. idem
, i-59: per il lambicco si cava la quinta essenza del- l'erbe, da
in cristalli. leopardi, 32-49: la possa... de'lambicchi e delle
spigo nardo. gozzano, i-913: la strega pose in un lambicco tre capelli dorati
, per il lambicco de i guai, la lena e i polsi de la vita.
guai, la lena e i polsi de la vita. berni, 47-46 (iv-137
, 47-46 (iv-137): giù per la barba gli cadea la bava, /
): giù per la barba gli cadea la bava, / che colava di bocca
amor estinta, / tosto di lui la fiamma in me s'accese / e,
letto del mare suchian l'acqua, la portano alle più alte cime dei monti
lambicco di sotto. campanella, i-61: la naturai sapienza ha provvisto / che d'
di se medesimi. stuparich, 5-246: la conclusione di tutto è questa: meglio
che tu sei così ricco, / la vita non trarrebbono a lambico. frachetta
d'un padre che ride poco, la mia professione è ridendo dicere verum senza leccumi
generanti, e gli rende immortali per la successione della prole. = da
. f. frugoni, vi-464: la gratitudine del cane ha cotante pruove dall'esperienza
. lambo). toccare leggermente con la lingua, leccare lievemente; inumidire di saliva
ottimo, ii-460: quelli che con la mano e con la lingua lambiranno l'
: quelli che con la mano e con la lingua lambiranno l'acqua, siccome con
lingua lambiranno l'acqua, siccome con la lingua suole lambire il cane, metteràgli
sime del suo nome, quasi lambendo la terra, baciandola per umiltà, gli
/ danno forma le dita, umor la bocca. redi, 16-iv-171:
coloro che lambiscono e cacciansi giù per la gola il veleno della vipera. c.
1-145: felice, quando amante / la bocca colorita / con la linguetta ardita
quando amante / la bocca colorita / con la linguetta ardita / s'affanna di lambir
baldi, i-32: del can lambe la lingua, e non guerreggia, / ma
lingua, e non guerreggia, / ma la tua, eot- tichia, morde e
le molli / lingue lambenti tortuosamente / la man che il loro fato, ahimè
fucini, 1013: se d'un fallo la mia man lo punisce [il cane
g. raimondi, 4-18: vidi la gatta... avvicinarsi al piatto,
avvicinarsi al piatto, e lambirlo con la linguetta di fuoco appuntita. -assol.
co'fuggitivi argenti / de'suoi membri lambìa la neve intatta. varano, 1-149:
: il pozzo comune, doveva esser la gora che gira le mura del recinto.
: l'abbeveratoio comune, doveva essere la gora che lambe le mura del recinto
massaia, iv-32: già si scopriva la lingua del fiume, che, lambendo i
, i-126: i vasti fondi, la casa splendida, / l'amena villa
tanti tesori / il tuo erede stenderà la mano. montale, 1-55: là fuoresce
, 16-44: se chiudo gli occhi vedo la passeggiata... con le panchine
le sponde sono basse, l'acqua lambisce la passeggiata. 3. avvolgere
lambìa co'raggi ancor dell'onde intinti / la faccia della terra. saluzzo roero,
tornato il sole e il sereno su la città, ma non su l'anima mia
di sole morente. lucini, 18: la fiamma pigra azzurreggiava lingueggiando e lambendo
tutto il suo corso rapidissimo anderà lambendo la superficie del muro, conservando successivamente quel
l'offese. berchet, 92: la vispa rondine, / tornata ov'ella nacque
danza vorticosa / lambivi il crine de la tua fanciulla. tarchetti, 6-i-627: i
i ricci de'suoi capelli disciolti lambivano la fronte del giovine come un bacio protratto
è sbocciato / un fior di male e la tua mano lambe / il morbido velluto
di secolo lambe. imbriani, 3-60: la tela che cerca interessarci al soggetto rappresentato
. del papa, 6-i-117: per mitigare la tosse nella sua importunità debbonsi usare i
), agg. toccato lievemente con la lingua, leccato lievemente. -per
da freschi ruscelli. massaia, ii-115: la dimane verso le nove si giunse ai
casamento lì appresso, lambito per tutta la lunghezza dal lago. bocchelli, 1-iii-712
dal lago. bocchelli, 1-iii-712: la spiaggia, lambita dal fiume in magra,
, lambiti da cerulee vampe, / la teda alluma. gadda conti, 1-158:
sanguinoso assalto. jovine, 5-155: guardavano la valle del clandro e le terre della
/ lambita dal bacio dell'elba, la nuda fila d'amadriadi eterne / da possedere
le ossequiose mie lambiture, tanto men la rinvenni, perché una virtù così bella non
le ricchezze, germoglianti solo per coronare la sensualità. 3. cura, sollecitudine
di sopra, acciò chi volesse andare a la perdonanza se forasse li piedi.
lam- brechini come falbalà, e poi la 'giubba ', un gonnellino simile
, vi-445: nel dì della pianta tua la lambrusca, e di mattina lo
landino [plinio], 507: la labrusca ancora produce lo enante, detta
piena di fessure. savonarola, 5-i-331: la lambrusca... è vite salvatica
. è vite salvatica; pure noè la trapiantò e fece buono vino. mattioli
mattioli [dioscoride], 654: la lambrusca è di due specie, di
di cui n'è una che non matura la sua uva, ma la produce fino
che non matura la sua uva, ma la produce fino al fiorire,..
fiorire,... l'altra matura la sua con piccioli acini, nera.
: « o'non l'ho io [la vigna] », disse, «
! ». tanara, 2-44: la lambrusca, chi ne potesse avere vendemmiata
folto di piante secolari sui cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e capricciosi
legno s'attorce una vite selvatica: la lambrusca. -figur. san
. f. frugoni, vi-265: la mia vigna fu in sodoma e la mia
: la mia vigna fu in sodoma e la mia vite di fiele e di lambrusche
lambrusca). soderini, i-556: la vita labrusca o lambrusca, cioè la
la vita labrusca o lambrusca, cioè la vite salvatica, la quale nasce da per
lambrusca, cioè la vite salvatica, la quale nasce da per sé nei più folti
n. villani, i-6-147: a la forma, al color sembra che sia /
dipende da una gran casa. -mandare la vite a lambrusca: trascurare la crescita
-mandare la vite a lambrusca: trascurare la crescita delle propaggini della vite causando
[s. v.]: mandar la vite a lambrusca, con molti
. * lambrùsca, deriv. dal classico la brùsca [vitis, uva
. lambruscare, intr. con la particella pronom. (mi lambnisco,
ben maturi. savonarola, ii-185: la vigna non fa uve, se non certi
domineddio fece a posta il lambrusco per annaffiarne la carne dell'animale fausto ad enea e
1-6-222: rimanendogli poco più addosso che la voce, e le penne, a capo
già scese in lamé d'oro per la cena, qualche astrakhan, qualche breitschwanz.
. gemelli careri, 1-vi-105: la domenica, essendo andato al passeggio di
montale, 1-101: lameggia nella chiaria / la vasta distesa, s'increspa, indi
ossea: ciascuno degli elementi che compongono la natura fondamentale del tessuto osseo, stratificandosi
del tipo di ossa di cui costituiscono la struttura. -lamella articolare o elastica:
loro da una sostanza cementante, costituiscono la cornea, sovrapponendosi con regolarità in senso
(un aggregato cristallino, una roccia, la sua struttura); che si rompe
di molluschi gasteropodi prosobranchi dell'ordine mesogasteropodi la cui conchiglia, coperta presso che interamente
, ogni scaglia è il pavimento o la volta d'un altro ambiente; stili
. savi, 2-iii-8: la carne di tutti i lamelloso-dentati, eccettuata
barbe, e con tale incastro connettere la serie delle barbe stesse in modo non
svolse in tre fasi sensibilmente distinte: la prima, teocratica pura, ispirata a
a concezioni cattoliche conservatrici e monarchiche; la seconda, ispirata al cattolicesimo liberale;