Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: la Nuova ricerca

Numero di risultati: 977573

vol. VIII Pag.58 - Da INOPINATO a INORATO (35 risultati)

s. agostino volgar., 1-3-68: la prigionia inopinatissima del quale uomo,.

di molti, si tirò drieto ancora la destruzione di minori traffichi. machiavelli,

inopinato, gli accendesse in un lampo la visione di splendide feste. moravia, ii-

, ii- 367: pensai che per la prima volta in vita mia una buona

mia madre, nella stregata inerzia che la possedeva in quei giorni, non si curò

voce in origine umile, e presentano la stessa idea. mazzini, 36-293: la

la stessa idea. mazzini, 36-293: la prima e vitale questione che s'agita

varietà di successi e tardi conosciuta con la inopportunità della loro intrapresa. romagnosi,

in quanto produce il suo intento: la felice riuscita, ottenibile solamente in date

io non approvo, anzi disapprovo, la critica bizantina quando pecca, e non è

. improprietà. stigliani, 177: la prima è l'inopportunità della parola,

e l'altra no, e così la passione fu inopportuna. firenzuola, 415

415: dubitando... che la inopportuna repulsa non 10 facesse o cercare

le indoli che amano l'assurdo e la contraddizione. pirandello, 6-365: donna

. tasso, 12-15: poi che la gran torre in sua difesa / d'ogni

inopportuno è uscir con molte, / la coppia che s'offerse a l'alta impresa

inopportuno assai. delfico, iv-53: la mia salute ha sofferto un poco dalle

l'azione diventa più breve, e la sentenza snervata e inopportuna. 4.

iv- 1-156: non pesava mai su la vita altrui, non veniva mai inopportuna

pienamente attendibile, degno di fede (la deposizione di un testimone o il testimone

g. ferrari, i -proem.: la scuola di locke accettava il dubbio,

.., presentava al mondo intellettuale la riprova indubitabile, assoluta, miracolosa..

. e. cecchi, 5-246: [la padrona]... ripigliava le

v'amo ogni dia; / però tuttor la troppa asicuranza / ubria caunoscenza ed inoranza

bibbia volgar. [tommaseo]: farai la mensa del legno di settino..

di settino... ed inorera'la d'oro purissimo. trattati dell'arte

arte del vetro, 134: ungi la tavola di vetro con questo ranno per

per tutto, e indi inorala o tu la inarienta. gargiolli, 141: non

141: non era del tutto sconosciuta la industria dell'inorare il filo d'argento

. 2. intr. con la particella pronom. brunirsi, diventare scuro

bruno, 3-590: mi s'inora la carne e mi s'inargenta il crine

se non vi mostro le pene e la doglia / che per amor patisco /

eborno, / si che chiascuno intenda la mia groria. = var. ant

d'argento, / che stanno sotto la leggiadra pelle. simintendi, 1-198: gli

adornamenti inorati ornavano il collo, e la mitra attor- neava i capelli bagnati di

vol. VIII Pag.59 - Da INORATO a INORECCHITO (38 risultati)

. intelligenza, 19: a portarla [la diaspide] quand'è consecrata, /

] quand'è consecrata, / fa la persona potente e innorata. a

per piccola cosa, e non china la magnanimosità sua a niuna cosa sozza.

. ant. diventare orbo, perdere la vista. f. f.

perdi dietro a una che nemmeno per la bellezza, lasciando stare il resto, vale

, 3-72: il destro era, per la gente, sapersi inorbitare. =

disordine. piccolomini, 1-1-3: la qual privazione, risguardando la figura e

1-1-3: la qual privazione, risguardando la figura e ordine della detta cosa, inordinanza

iacopone, lxxxiii-592: ch'l'aio facta la villania nascusamente / e molto inordenatamente:

che vive inordinatamente, e non secondo la forma data da noi. savonarola, 11-456

... seguita che inordinatamente appetisca la roba. rosmini, xxvii-54: che

. rosmini, xxvii-54: che se la volontà non avesse già quest'abito e questa

quest'abito e questa irresistibile piega che la porta a volere un bene assoluto e

che lo usare inordinatamente lacto venereo impedisce la creatura con- cepta quan si congionge la

la creatura con- cepta quan si congionge la donna con l'orno iacerà el masculo

, sovente ti moveranno ad ira, la quale tu paziente sosterrai, e la loro

, la quale tu paziente sosterrai, e la loro inordinatezza ti sarà materia di pensare

e sparte. mazzini, 3-288: la confederazione germanica non ha di che indugiarci

e 'l tempo dell'uso de'cibi e la natura loro secondo l'approvazione della nostra

, i-196: in quanto alle parole, la scrittura è incul- tissima, ed anco

moveranno ad ira. machiavelli, 1-ii-448: la gente inordinata ha paura della ordinata.

l'inordinato moto de'polsi, o per la debolezza, o per mille altri modi

: insegnando poi i moti di tutta la machina, prima comincia dal retto,.

: le tristezze, le lacrime, la solitudine e altri tali simili molesti effetti,

diventavano più gravi; palesavano nella divota la crescente decadenza dell'attività cerebrale, in

scusar non posso il velo, / e la man bianca, e i be'capei

inordinata voglia / per qual s'attrista la natura umana / nel tempo che del

frequente uso de le cose veneree con la regina, che di quella sola cosa

b. cavalcanti, 3-85: la tirannide nel vero è tutta inordinata ed

l'atto del peccato; l'altra, la inordinazione dell'animo del peccante, sì

; alla quale cosa gli è congiunta la inordinazione. rosmini, xxvii-361: l'

dentro dite è punita... la malizia, di cui ingiuria è il

). inordurare, intr. con la particella pronom. ant. sporcarsi,

illativo. inorecchiare, intr. con la particella pronom. (ra'inorécchio)

. 2. intr. con la particella pronom. stare attento, aprir

3. venat. drizzare le orecchie per la presenza di selvaggina (un cane da

cane quando drizza le orecchie, avvertendo la presenza di un selvatico. 'vidi

cane inorecchirsi, e in quel punto schizzò la lepre '. = denom. da

vol. VIII Pag.641 - Da KAISERISMO a KARMA (10 risultati)

giapponesi a una tempesta che nel 1281 distrusse la flotta di kublai kàhn, pronta a

rizoma; da alcune specie (come la kàmpfèria pandurata) si ricavano sostanze medicinali

gridano i mansciù: -noi non vogliamo la costituzione, / noi vogliamo il kansciù.

kantiano, con le gambe attratte, la secca persona esprimente l'imperativo categorico.

e rivoluzione trovano [secondo tomolo] la loro espressione filosofica nell'indi- vidualismo,

e meridionale, che produce frutti con la parete tappezzata da peli lanosi che avvolgono

mentre allo stato grezzo serve per la fabbricazione di saponi. 2.

color di cristallo con fosca chiarezza, la cui virtù è di far l'uomo

bensì v'è di buono, che la mattina non si sente molestia dall'oste

i buddisti e i teosofi, indica la catena indissolubile che lega le azioni ai

vol. VIII Pag.642 - Da KARMAK a KERRITE (9 risultati)

, profonda circa due metri, entro la quale viene disposta un'ossatura di legno

. autoveicolo di piccole dimensioni, con la parte meccanica ridotta al solo telaio e

imalaiana del kashmir e al popolo che la abita. 2. agg.

semovente, usata dall'esercito russo durante la seconda guerra mondiale. =

mustafà kemal. alvaro, 14-204: la rivoluzione kemalista in turchia, fu iniziata

4 gramsci, 7-39: la paura del kerenskismo'. è uno dei

nel settentrione della francia, per indicare la festa annuale della parrocchia. adattamento del fiammingo

questo senso venne fra noi, ma la parola straniera per il solo fatto che è

specie europee; in italia è comune la kernera saxatilis, con fusto legnoso,

vol. VIII Pag.643 - Da KERSANTITE a KITAIBELIA (17 risultati)

fiocco. l'albero di maestra porta la randa e la contro randa

l'albero di maestra porta la randa e la contro randa, oppure un'

in europa e in italia è comune la keteleeria fortunei, alta fino a io m

della regione dei laghi, insieme con la specie congenere keteleeria daividiana.

periodo. einaudi, 1-293: la teoria detta keynesiana sembra avere già sorpassato

, che quelli hanno sotto di loro la gente di guerra, oltre al governo civile

. con grafia italiana, can. la bella angelica dei nostri romanzi cavallereschi è

vuoto e di inutilità non è che la diffusione spicciola dell'angoscia kierkegaardiana.

2-xiii-79: per cominciar dagli ebrei, la lor massima misura era il kikar, interpretato

particolarmente diffusa nel sud africa; costituisce la roccia madre del diamante. c

c. e. gadda, 343: la roccia madre ossia eccipiente èla così denominata kimberlite

iv-357: * kinesiterapia ', parola con la quale si designano quelle cure che

0. targioni tozzetti, iii-558: la gomma kino, o chino, ci

ebrei. g. bassani, 3-37: la circostanza... che almeno

kirghisia o kirgizistan e del popolo che la abita. 2. agg.

ripetutamente alla ss. trinità, per implorarne la misericordia. e con la stessa preghiera

per implorarne la misericordia. e con la stessa preghiera incominciano anche le litanie.

vol. VIII Pag.644 - Da KITSCH a KRIS (28 risultati)

eransi messe attorno alla povera amalia, e la marchesa le aveva pregate perché presso alla

fin da quando n'aveva fatto correr la voce il viaggio dei reali principi a

pietroburgo nel * 76, dicendo: -né la mezzaluna né lo knut, né il

il serraglio né il cremlino, né la moschea né la sacra icone.

né il cremlino, né la moschea né la sacra icone. = voce russa

e salati: in italia sono diffuse la kochia arenaria e la kochia scoparia (comunemente

italia sono diffuse la kochia arenaria e la kochia scoparia (comunemente conosciuta come belvedere

granata o scopa regia), con la sua varietà trichophylla, coltivata nei giardini

e comune ai vari gruppi etnici greci, la quale si affermò a partire dal secolo

particolaristico: il rapporto tra gli scrittori e la * koinè 'italiana.

: un kolchoz è una fattoria collettiva, la quale... coltiva le terre

colcosiano. pratolini, 11-605: la mia polemica affinché in abis- sinia le

sinia le imprese di costruzioni venissero socializzate, la terra data ai coloni, s'instaurasse

distingue per le grandiose ricostruzioni scenografiche, la folta schiera di attori di primo piano

o del chitone che si formava sopra la cintura. panzini, iv-358: '

panzini, iv-358: 'kòlpos ', la ripiegatura del * chitòn '(veste

* chitòn '(veste) mercè la cinta, come si vede nelle statue elleniche

rappresentava l'elemento costitutivo del demo; la popolazione che abitava tale distretto.

). presso gli antichi greci, la festa rumorosa che i giovani tenevano dopo

un simposio e che consisteva nel percorrere la città danzando con canti e suoni di flauto

. stor. nell'impero ottomano, la sede dell'autorità governativa; in serbia

dell'autorità governativa; in serbia, la reggia. = deriv. dal

melismastici, in uso a bisanzio sin verso la fine del secolo x e in russia

panzini, iv-358: « 'kore'. la 'giovane donna'non matrona ».

corde di seta, che può raggiungere la lunghezza di due metri; si suona appoggiandola

linea telefonica, allo scopo di evitare la distorsione del segnale; si attua avvolgendo

distorsione del segnale; si attua avvolgendo la linea telefonica con una spirale di nastro

, iv-359: * kren '. è la 'coclearia armoracia '. il nome

vol. VIII Pag.645 - Da KRISTIANIA a KYRIEOKYRIEELEISONOKYRIELEISON (3 risultati)

il fodero è in rapporto diretto con la ricchezza del manico, e porta ornamenti simili

bocchelli, 1-iii-335: fra poco la francia faceva la campagna contro le tribù

, 1-iii-335: fra poco la francia faceva la campagna contro le tribù dei krumiri,

vol. VIII Pag.646 - Da L a LA (70 risultati)

altre classificazioni rii® o il 12°) fra la i (oppure tra la j

) fra la i (oppure tra la j e la k) e

(oppure tra la j e la k) e la m;

j e la k) e la m; è chiamata in italiano

, che significa 'pungolo'; concorda con la forma grafica del geroglifico egiziano dal quale

rappresentano il fonema 1 *, cioè la consonante laterale palatale, che si pronuncia

s'incontrava talora questo fonema espresso con la grafia lgl{i), che si alternava

: molle e dilicata e piacevolissima è la l, e di tutte le sue compagne

. si duplica: hanniballe, per la rima. mettesi per n: veneno

medicina in volgare, 47: rimarrà la lingua la quale è fabricata sopra de

volgare, 47: rimarrà la lingua la quale è fabricata sopra de un osso

. fiorio, 2-109: dicano che la consonante 'l ', o sia semplice

l'articolo, del quale si getta via la vocale 'i 'nel genere maschile

cavallo'. l. salviati, ii-1-230: la 1 scempia... pare

. buommattei, 33: accostando la lingua al palato, se si manda fuori

. salvini, v-511: nel profferire la '1 ', più su s'alza

'1 ', più su s'alza la lingua, e tocca il palato,

e ripiegasi, e poi scende; laonde la minuta plebe fiorentina per iscansare questa fatica

'dissero i nostri antichi per fuggire la faticosa '1 '. così '

'. così 'grolia ', la plebe, e * papa chimenti',

già disse; risparmiandosi così dalla lingua la prima lettera dal suo nome. lanzi,

suo nome. lanzi, 1-1-96: la r, che per vizio di organizzazione in

]: siccome in * giglio 'la l diventa g, in 'luglio '

l diventa g, in 'luglio 'la 'j 'diventa * 1'.

* 1'... il chinese pone la '1 'per la 'r

chinese pone la '1 'per la 'r '. carducci, iii-

ed è meglio detto, parturendo durezza la divisione delle due 1. 2.

moneta italiana o austriaca (mentre per la lira sterlina si adopera la l maiuscola

mentre per la lira sterlina si adopera la l maiuscola in carattere corsivo tagliata £

amico lettore. boccardo, 2-370: la moneta di conto più usitata dal 1823 al

più usitata dal 1823 al 1859 era la lira austriaca da 100 centesimi, e del

un'indicazione perfetta circa l'individualità, la natura, la specie, il tipo

circa l'individualità, la natura, la specie, il tipo di ciò che

le prep. articolate alla, a la: v. anche a2; dalla,

v. anche a2; dalla, da la: v. da; della

v. da; della, de la: v. di1; colla (ma

; colla (ma più comune con la): v. con; nella,

: v. con; nella, in la: v. in1; sulla, su

: v. in1; sulla, su la: v. su; traila (

su; traila (ma più comune tra la): v. tra; frolla

; frolla (ma più comune fra la): v. fra. formula

formula di confessione umbra, v-7-22: pregonde la sua sancta misericordia e la intercessione de

: pregonde la sua sancta misericordia e la intercessione de li soi sancti che me

signore, / tue so le laude, la gloria e l'onore et onne benedictione

benedictione. rinaldo d'aquino, 107: la erose salva la gente / e me

aquino, 107: la erose salva la gente / e me face disviare, /

gente / e me face disviare, / la croce mi fa dolente / e non

che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non cangeria

per una selva oscura, / ché la diritta via era smarrita. petrarca, 277-13

: un doloroso velo / contende lor la disiata luce, / e me fa sì

, i-intr. (43): come la estremità della allegrezza il dolore occupa,

, st., 1-26: verso la selva con sua gente eletta / prese el

el cammino. ariosto, 1-42: la verginella è simile alla rosa, /

/ ch'in bel giardin su la nativa spina / mentre sola e sicura

l'alba rugiadosa, / l'acqua, la terra al suo favor s'inchina.

torre 'è nome, che diremo 'la torre ', e quando è verbo,

, che diremo 'io voglio torre la tal cosa '; e così conosciamo

è verbo, che io dico 'buca la tale asse ', e quando è

quando è nome, che io dico 'la buca che è nel muro'. tasso

, 14-73: a piè del monte ove la maga alberga, / sibilando strisciar novi

l'aspre lor terga, / ed aprir la gran bocca orsi e leoni / vedrete

le vie dello stellato mondo / era la notte al suo meriggio ascesa. foscolo,

ritorno al prode / che tronca fe'la trionfata nave / del maggior pino,

del maggior pino, e si scavò la bara. manzoni, pr. sp.

): son cose che chi conosce la storia le deve sapere. pascoli,

un cespite / i veli s'alzano a la fuggente: / tu figgi il guardo

opulente. pavese, 10-167: sei la terra e la vigna. / un acceso

, 10-167: sei la terra e la vigna. / un acceso silenzio / brucerà

vigna. / un acceso silenzio / brucerà la campagna / come i falò la sera

brucerà la campagna / come i falò la sera.

vol. VIII Pag.647 - Da LA a LA (161 risultati)

venne in terra col decreto / de la molt'anni lagrimata pace. nardi, 7-4

lagrimata pace. nardi, 7-4: la sempre giusta e santa volontà di dio.

. forteguerri, 9-59: tutta rideva la di popol piena / ritonda piazza a

e levò gli occhi, e ravvisò la strada, /... / la

la strada, /... / la tacita sul sonno delle genti / strada

cigliare; / di un bacio le abbronzò la fronte gaia. -concorre alla

indicare il modo, lo stile, la foggia in cui qualcosa viene fatto,

): se noi ci abbigliamo così a la carlona,... voi altri

e parte sciolto / portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo

destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. foscolo, xv-213: eccoti

brutto poeta. de amicis, i-26: la stanza era piena zeppa di soldati;

l'oste: « ma ci avete la vostra specialità... gli spaghetti all'

: dolce cominciamento: / conto per la più fina, / che sia, al

, 96: serveria a piacimento / la più fina d'amare / ond'io so

d'amanza. fra giordano, 3-37: la via d'andare a roma la più

: la via d'andare a roma la più pressa è la più diritta. dante

andare a roma la più pressa è la più diritta. dante, purg.,

, 3-49: tra lerice e turbia la più diserta, / la più rotta ruina

lerice e turbia la più diserta, / la più rotta ruina è una scala,

. firenzuola, 122: ell'era la più bella ballerina che fusse in quei contorni

quei contorni. tasso, 11-69: la via più vicina e più spedita / a

via più vicina e più spedita / a la cura di lui vuol che si prenda

vi-106: affinché segua ciò in forma la più copiosa che possibil sia. mazzini,

mi mandi subito,... per la via più rapida, quanto sai di

con le due bimbe per mano: / la più piccina a lui toccò la mazza

/ la più piccina a lui toccò la mazza. -letter. seguito da

governi]... il secreto, la preziosissima di tutte le proprietà.

ii-197: questa è l'arte di guadagnare la più facile e insieme la più sicura

di guadagnare la più facile e insieme la più sicura. bettinelli, xv-5: vi

bettinelli, xv-5: vi conosco per la persona la più discreta. 3

xv-5: vi conosco per la persona la più discreta. 3. una

(e, nel caso delle mani, la destra). dante, inf.

, inf., 13-31: allor porsi la mano un poco avante, / e

: deh perché tacque, ed allargò la mano? boccaccio, dee., 7-7

., 7-7 (296): la fante,... scendendo meno avvedutamente

, cadde della scala in terra e ruppesi la coscia. tasso, 12-69: la

la coscia. tasso, 12-69: la man nuda e fredda alzando verso /

parini, giorno, ii-232: imbandita è la mensa. in piè d'un salto

/ alzati e porgi, almo signor, la mano / a la tua dama.

almo signor, la mano / a la tua dama. manzoni, 33: all'

dama. manzoni, 33: all'uom la mano ei porge, / che si

, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile. 4. con

2-55: lucean li occhi suoi più che la stella. boccaccio, dee.,

abbracciò e baciò lui, e fecegli la festa grande. goldoni, iii-821: -ella

-ah signore, non è possibile. la più onesta giovane non praticai di rosaura.

/ iacopo rusticucci fui; e certo / la fiera moglie più ch'altro mi nuoce

., 2-2 (138): aveva la donna, nel venire del fante di

i suoi princìpi, e di promuovere la civile verso i suoi destinati avvenire.

. e. gadda, 332: è la milano che dispare: e quale la

è la milano che dispare: e quale la lasceremo non era, e qual era

signore, per sor acqua, / la quale è multo utile et umile e presiosa

/ tutte conteze assise, / senza la quale amore in me non regna.

è in sola credenza, / sopra la qual si fonda l'alta spene; /

avarizia sì com'a reina, / la quale in tutto può ciò che la

/ la quale in tutto può ciò che la vuole. machiavelli, 1-iii-291. —

1-iii-291. — noi non possiamo seguire la voglia nostra, la quale sarebbe di compiacerli

non possiamo seguire la voglia nostra, la quale sarebbe di compiacerli 'etiam *

tasso, 11-ii-243: più si desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la

: più si desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la qual si conobbe

desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la qual si conobbe nel marchese franceso a

qual si conobbe nel marchese franceso a la giornata del taro, quando egli s'

145): l'urtar che fece la barca contro la proda, scosse lucia,

l'urtar che fece la barca contro la proda, scosse lucia, la quale

contro la proda, scosse lucia, la quale, dopo aver asciugate in segreto le

asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa come se si svegliasse.

giovanni, 88: dio mi lasci veder la dia / ch'io serva a madonna

bonor possan andare, / con elle la mia amistade, / e la gente che

con elle la mia amistade, / e la gente che v'à andare. dante

, caldi e geli / simili corpi la virtù dispone / che, come fa,

. bandello, 2-14 (i-805): la differenza che è tra il saggio ed

/ da magnanima donna esser negletta, / la costrinse a partirsi, e con l'

in terra amica. loredano, 2-ii-50: la voragine, che all'improvviso si scoperse

, 1-60: alma terra natia, / la vita che mi desti ecco ti rendo

ecco ti rendo. pascoli, 94: la scabra vite che il lichene ingromma /

russa / ne le canzoni grasse de la languente rima; / a me la strofa

de la languente rima; / a me la strofa breve concedi, che balza,

balza, rilutta / e freme domata sotto la forte mano. ungaretti, i-18:

mano. ungaretti, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse

delle sirene / del lago dov'era la città. 7. seguito da un

michelangelo, iii-287: com'io abbi la vostra, signor mio, / cercand'

avuto le due vostre de'30, con la del salviati. caro, 2-1-287:

del salviati. caro, 2-1-287: la vostra m'ha trovato fuor di roma molti

trovato fuor di roma molti giorni dopo la data di essa. s. caterina de'

caterina de'ricci, 108: con la sua gratissima abbiamo inteso le cose mandate

ché questi non vene / ammaestrato da la tua sorella, / ma vassi per veder

le vostre pene. alfieri, i-12: la mia sorella giulia ed io, seguitando

ferrari, 137: or dove sei? la tua sorella buona / ferma l'ago

sul petto ed alza gli occhi / verso la porta. d'annunzio, iii-1-796:

o dolce amico. / venuta è la tua madre / all'altra riva / per

peccato, in cuor mio / ti chiamerò la mia suora. 9. introduce un

o stella rilucente, / che levi la maitina, / quando m'apar davanti /

tuo'dolzi sembianti, / mi 'ncendon la corina. rinaldo d'aquino, 106:

, / che mi fanno gran guerra / la notte co la dia. boccaccio,

fanno gran guerra / la notte co la dia. boccaccio, dee., 2-2

dee., 2-2 (137): la cominciò a pregare che, se esser

, quivi non lo lasciasse di freddo la notte morire. machiavelli, 1-viii-75: io

ho paura che costei non sia, la notte, mal coperta. ariosto,

che testate. de mori, 20: la dimane per tempo, per non dimorare

, i-413: tranquilli sonni / dormirò la notte. manzoni, pr. sp.

contadini del milanese usan, testate, depositar la raccolta. leopardi, 28-12: t'

morire. d'annunzio, iii-1-97: la notte scorsa ho fatto un sogno strano

, 116: lui scapigliati e torbidi la mente / per la gran voglia a consultar

scapigliati e torbidi la mente / per la gran voglia a consultar se 'n vanno

fiere vergini / attorte in nere bende la fulvida / chioma; sfavillan di lampi /

550: spose su 'l lito pallide la faccia, / agitavano il pinto mandiletto.

i-236: saturo l'epa, lungo su la cline / dorme sonni pacati il consolare

. ottobre nel sessantaquattro quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che li

quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che li spesi laie

. petrarca, ii-1-142: judit ebrea, la saggia casta e forte. boccaccio,

delle quali l'una ha nome ginevra la bella e l'altra isotta la bionda.

ginevra la bella e l'altra isotta la bionda. l. giustinian, 1-41

in deletoso riso; / questa è la nocte bella, / principio de ogni nostro

. / morta altr'al monte è la bella euridice: / copritela di fiori

, 221: dio mi guardi, la mia donna, che senza cagione abbandoni petronio

sono alloggiato. trissino, xx-i-88: la misera noi seppe se non tardi, /

7-424: ecco mona francesca: voi siate la ben venuta! beccari, xxx-4-327:

venuta! beccari, xxx-4-327: oimè la mia stellinia; addosso, addosso.

, 18 (315): oh! la mia donna! che vento v'ha

ha portata? carducci, 997: ivrea la bella che le rosse torri / specchia

che le rosse torri / specchia sognando a la cerulea dora / nel largo seno.

. d'annunzio, iii-1-849: disse allora la bella: / 'ecco pronto lo mio

e. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti,

, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti, non più in

inf., 4-124: vidi camilla e la pantasilea. idem, purg.,

, 5-133: ricorditi di me che son la pia. boccaccio, vi-145: venia

. boccaccio, vi-145: venia broccando la pantasilea. velluti, 94: lasciò

. velluti, 94: lasciò erede la giovanna e la maffia, e me esecutore

94: lasciò erede la giovanna e la maffia, e me esecutore. bandello,

, credendo che tutto quel tempo che la badessa faceva portar cibi in camera,

badessa faceva portar cibi in camera, la margherita ci fosse stata. g

g. gozzi, 3-1-345: la geva, contadinella, tre mesi fa,

xvii-188: saluta l'emilia, e la gina; e l'emilia troverà almeno alcuna

, 73: abbiamo già detto che la lucia si confessava dal padre cristoforo. carducci

freschi gigli / vedovi in seno de la maintenon. pascoli, 168: in mezzo

: in mezzo alla preghiera breve / la dolce madre a lui venia; non sola

accanto con andar più lieve / bionda la rosa e bruna la viola. d'

più lieve / bionda la rosa e bruna la viola. d'annunzio, iv-2-571:

non vi trema il cuore, per la prima volta? -chiese la foscarina con un

cuore, per la prima volta? -chiese la foscarina con un sorriso tenue, toccando

foscarina con un sorriso tenue, toccando la mano dell'amico taciturno che le sedeva

fianco. b. croce, iii-25-286: la faustina maratti... parla alla

. e. gadda, 268: sarà la maria timofeievna stavró- ghina di via dell'

ghina di via dell'impero, finirà come la fioraia, demente e làcera, sposa

mitilene, aveva avuto modo di conoscere la saffo, direttrice proprietaria di un importante

: dichiarandosi e dispensandosi sin da ora la sig. principessa abile e capace a

vi abitando, e che di quelli la possa disporre, per ricuperar la sua

di quelli la possa disporre, per ricuperar la sua dote, a suo libero beneplacito

437): agnese si cavò di seno la lettera, e la presentò al cardinale

si cavò di seno la lettera, e la presentò al cardinale dicendo: « è

, 353: c'erano il conte e la contessa chiappini... la signorina

e la contessa chiappini... la signorina cipolla, le due signorine della gerla

gerla. buzzati, 4-129: ecco la principessa wurz-montague, dal gran naso d'

casa cave- naghi, era sempre venuta la * confidenza ', come in tante

, del resto. buzzati, 4-126: la scala non si chiamerebbe scala senza il

maestro cottes. soldati, 2-354: la juventus era una cosa seria; era,

seria; era, forse, ormai, la sola cosa seria della vita, visto

, a un'opera d'arte che la rappresenta. vasari, iii-363: nel

, iii-363: nel qual quadro è dipinta la nostra donna che va in egitto,

ben fatti. carducci, 184: dice la gente. -è egli ora da messa

ora da messa? / ècci oggi a la nunziata processione? piovene, 5-409:

piovene, 5-409: san severino marche ha la

vol. VIII Pag.648 - Da LA a LA (137 risultati)

lor vasello / e mazzerati presso a la cattolica. idem, purg., 5-79

ma s'io fossi fuggito in ver la mira, / quando fui sovra- giunto

si spira. tasso, 15-18: la maggior sirte a'naviganti infesta, / trattasi

: 0 tessaliche strette, / dove la persia e il fato assai men forte

, 710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge

, ii-372: guarda verso il mare la caprera / ove dorme il leone in

: subito uno corre all'acropoli, la prima volta che giunge ad atene.

da sciogliere alla riva di posillipo, tra la gaiola e marechiaro. ma mi svegliai

ma mi svegliai troppo tardi e già la nave approdava alla proda della luce e della

. carducci, 725: in te la vendemmiante sanità borgognona, / il genio

tonde / dietro le quali, per la lunga foga, / lo sol talvolta

ad ogni uom si nasconde, / siede la fortunata calaroga. tasso, 15-20:

il lido serba. carducci, ii-1-32: la firenze bella???!!

fondate una nuova grammatica italiana, secondo la quale d'ora innanzi si dirà la firenze

secondo la quale d'ora innanzi si dirà la firenze, la pisa, il livorno

d'ora innanzi si dirà la firenze, la pisa, il livorno, il torino

livorno, il torino, come si dice la stoltezza, la ignoranza, il pendante

torino, come si dice la stoltezza, la ignoranza, il pendante, il ciuco

ciuco. d'annunzio, ii-358: la spezia ti saluta, / in vista dell'

361: così nel 1920, non ostante la tristezza delle armate, s'era traslocato

di quelle parole / con le quai la tua etica pertratta / le tre disposizion che

non vuole, / incontinenza, malizia e la matta / bestialitade? fazio, vi-6-1

queste quattro cose pienamente ha in sé la 'comedia 'del nostro poeta.

fece... appresso all'altare maggiore la natività di gesù cristo, che fu

fu bellissima; e dopo... la venuta dello spirito santo sopra gli apostoli

pe'padri conventuali di san francesco dipinse la cena del signore, quale posero nel

. alfieri, i-228: nello stendere la 'merope 'e il 'saulle '

uguaglia quello che l'uom pruova leggendo la mandragora del machiavelli o la trinuzia del

pruova leggendo la mandragora del machiavelli o la trinuzia del firenzuola. foscolo, xi-1-147

simil genere. carducci, ii-12-62: la * perseveranza 'scrive che al suon delle

, passano in quelle voci... la non esistenza di omero; le sette

; le sette città natali di costui e la tragedia sofoclea,... i

... i capponi di renzo, la commedia umana e il tempo perduto:

nostro, / figlio d'asburgo, la fatai 'novara'. d'annunzio, ii-972:

a san giorgio di lissa, comandando la * formidabile ', penetrò nel porto

sostantivo casa col nome di colei che la possiede o la abita (v.

col nome di colei che la possiede o la abita (v. anche casa,

essendo venuto... a casa la donna,... se n'entrarono

. fecesi portar in seggiola a casa la moglie. = deriv. dal

molte sono le femmine c'anno dura la testa, / e tomo con parabole taddimina

sua podestà. angiolieri, 91-2: la strenuità mi richer per figliuolo, /

sue permutazioni non hanno triegue: / necessità la [la fortuna] fa esser veloce

non hanno triegue: / necessità la [la fortuna] fa esser veloce; /

com'a giusta rede, / raccomandò la donna sua più cara, / e comandò

a fede. petrarca, 249-5: i'la riveggio starsi umilemente, / tra belle

2-6 (178): con lei lasciò la moglie e le disse che...

.. del tutto facesse che seco la ne menasse. ariosto, 24-71:

ne menasse. ariosto, 24-71: la donna sua, per timor fatta esangue,

do- ralice s'appresenta, / e la priega e la supplica per dio /

s'appresenta, / e la priega e la supplica per dio / che partir voglia

soleva erminia in compagnia sovente / de la guerriera far lunga dimora. / seco

guerriera far lunga dimora. / seco la vide il sol da l'occidente, /

il sol da l'occidente, / seco la vide la novella aurora. tassoni,

l'occidente, / seco la vide la novella aurora. tassoni, 10-70: d'

azzurrina ornata d'oro / quindi ei la veste, e le ricopre il seno;

non gli piace meno. / indi la mostra al conte, e dice: «

ha sentito, / acciocch'ei non la vegga sconcia e sciatta, / manda giù

allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale

dolce a mirar, non quale / la si dipinge la codarda gente, / [

, non quale / la si dipinge la codarda gente, / [la morte]

si dipinge la codarda gente, / [la morte] gode il fanciullo amore /

sovente. carducci, 329: deh la riveggia! e il riso desiato / ogni

cacci. pascoli, 277: i figli la rividero alla fiamma / del focolare,

con gli occhi della mente, / la rivedi tu ancora? loria, 5-25:

tu ancora? loria, 5-25: la magrezza e le mosse la somigliavano a un

5-25: la magrezza e le mosse la somigliavano a un burattino da orologio.

carani, 2-86: non guarì dopo la repudiò ancora lei, e ne menò

repudiò ancora lei, e ne menò la terza per moglie. manzoni, pr.

21 (355): — non la voglio in casa costei, -pensava intanto l'

ferrari, 576: domodossola / del sol la sposa la diresti candida, / che

576: domodossola / del sol la sposa la diresti candida, / che ilare sorride

canto. d'annunzio, i-78: la vedevo passare ogni mattina / sotto le mie

una molto bella donna di provenza, la quale avea nome madonna grigia; e

, 5-1 (20): ciascun prese la sua [sposa], e nelle

,... afferandola d'improvviso per la vita, l'alzò da terra.

annunzio, iv-1-31: prese ella di su la sedia 11 suo mantello. andrea l'

un braccio in una manica, andrea la guidò, appena toccandola. soldati,

di grazia ti priego che tosto vedere la mi faccia. vettori, 178: essendo

ingegnosa stata chiamata l'arte del lavorar la terra madre e nutrice di tutte tal

di tedio, / noi la ti demmo [la nostra sorella]:

tedio, / noi la ti demmo [la nostra sorella]: aveva gli occhi

(36): udite un po'come la m'à guidato, / che 'n

8: permise [il marito] che la entrasse nelle monache di santa perpetua dandogli

. giustinian, 1-21: quando la sia soletta, / tu t'apresenti a

sia soletta, / tu t'apresenti a la sua lizadria. poliziano, 1-708:

sua lizadria. poliziano, 1-708: la non vuol esser più mia, /

non vuol esser più mia, / la non vuol la traditora: / tè disposta

più mia, / la non vuol la traditora: / tè disposta al fin ch'

pur addosso un buon coltrone, ma la sta quattro ore ginocchioni a infilzar paternostri

ginocchioni a infilzar paternostri, innanzi che la se ne ven- ghi al letto.

letto. r. borghini, 3-41: la mi ha pregato, con le lacrime

. salvetti, 58: l'è la civetta benedetta / e, quasi fui per

per pronome nel caso femminino; 'la mi fa troppa grazia, la mi scusi

'la mi fa troppa grazia, la mi scusi 'et usando 'la'

che ha nome lucia? ». « la non c'è più; andate ».

leopardi, 36-5: tutto quel giorno / la mi condusse intorno / a veder l'

nievo, 309: -come, come non la mi ama? come sarebbe a dire

, datti pace, carlino! non la ti ama per nulla. tarchetti, 6-ii-344

. tarchetti, 6-ii-344: appena entrata la mi buttò le braccia al collo.

che ha avuto in tener el cavallo, la prego ad esser contenta consegnarlo al presente

me l'offerisca se in cosa alcuna la posso servire, il che fo con

posso. manzoni, v-1-563: intanto la prego di gradire l'espressione dell'inalterabile

174: mia cara signora, la ringrazio cordialmente delle amorose cure che ella

: ch. mo sig. linati, la ringrazio molto della lettera. è un

un verbo. caro, 12-iii-150: la supplico a darmi occasione di servirla.

xviii-96: del resto, signora mia, la mi creda, non ho chimere oggimai

, non ho chimere oggimai più per la testa. carducci, ii-2- 106

. carducci, ii-2- 106: la non si contenti di render il senso,

di render il senso, renda anche la parola; almeno per ora. praga,

per ora. praga, 4-28: « la scusi », balbettò, « la

la scusi », balbettò, « la scusi tanto ». d'annunzio, v-2-307

d'annunzio, v-2-307: ma perché la parla sempre in canzone, con un certo

non si conosce?... la dovrebbe avere una gran fame dopo la

la dovrebbe avere una gran fame dopo la predica. la venga via. 4

una gran fame dopo la predica. la venga via. 4. pron.

mostrai sancte marie è, et trenta anni la posset san- cte marie. breve di

inde a due anni k'elli esciaranno de la balia, né no la debiano ricevare

esciaranno de la balia, né no la debiano ricevare, e se fusse chiamato no

., 27-126: attorse / otto volte la coda al dosso duro; / e

/ e... per gran rabbia la si morse. cantari, 276

. cantari, 276: ricevuta la lettera e letta, / la pose in

: ricevuta la lettera e letta, / la pose in mano a lo re d'

diletta in giovanile amore, / compera la ricolta in erba verde; / ché sempre

non risponde al fiore, / e spesso la tempesta la disperde. ariosto, 33-54

al fiore, / e spesso la tempesta la disperde. ariosto, 33-54: ecco

in italia guerra; / ecco altri la fa a lui ne la sua terra.

/ ecco altri la fa a lui ne la sua terra. tasso, 11-iii- 729

729: piena di sdegno, me la rendè e comandommi ch'io non le

l'orazione meglio ricopiata e tradotta ne la lingua romana. baldi, 96: la

la lingua romana. baldi, 96: la saetta è quella / che '1

, e le piume. / io non la veggio. zeno, i-143: i

fatta parer diversa da quella ch'io prima la pubblicai. carducci, 1014: i

rossastro luccicar videro / tra i massi cruenti la selce, / e l'acuirono per

selce, / e l'acuirono per la strage. ungaretti, ii-30: l'ombra

amore è una quiete accesa, / e la godo diffusa / dall'ala alabastrina /

patteggiò co'viniziani, e vendella [la terra] loro. i vini- ziani

vini- ziani vi vennono e per forza la presono e tennono. boccaccio, dee

vol. VIII Pag.649 - Da LA a LÀ (122 risultati)

la notte passata aver l'arca imbolata ed in

sacchetti, 178-84: levatosi da tavola, la si ritrasse [la gorgera] e

da tavola, la si ritrasse [la gorgera] e gittolla per lo spazzo.

l'albergaro, e correan su per la terra / a dettarla a'mortali. leopardi

merzé, e non sappiano a cui la si chiedere. caro, 2-406: noi

si chiedere. caro, 2-406: noi la pur vedemmo [la macchina del cavallo

2-406: noi la pur vedemmo [la macchina del cavallo di troia] / cou

: allora sì che noi vedremo fiorirla [la lingua], e rendere frutto per

pleonastico. tasso, n-ii-253: prendi la mia destra; ch'io la ti

: prendi la mia destra; ch'io la ti porgo a baciare, e la

la ti porgo a baciare, e la ti do per pegno di fede. manzoni

sp., 3 (48): la bricconeria l'hanno fatta a me. carducci

a me. carducci, ii-17-9: la prefazione, o poscritto, che la metteremo

: la prefazione, o poscritto, che la metteremo in fine del volume, a

, / ditela a quest'uom savio la novella / di lei che cerca il suo

pavese, 34: ogni cosa nel buio la posso sapere / come so che il

felice auspicio il piede e, adorando la maravigliosa sua deità, e con quella

sua deità, e con quella insieme la dei nascosti iddìi,... gli

codesta pratica così, acciò se rompessi la di pistoia, non sia rotta anche

di molucco, fu ultimamente a fondare la del giappone. galileo, 3-1-365: non

giappone. galileo, 3-1-365: non poter la struttura dell'universo avere altra forma che

struttura dell'universo avere altra forma che la da loro disegnata. carducci, ii-8-58

. carducci, ii-8-58: quella sera e la appresso la passai bevendo per divertire la

ii-8-58: quella sera e la appresso la passai bevendo per divertire la tetra malinconia che

la appresso la passai bevendo per divertire la tetra malinconia che mi rattristava tutto.

inf., 15-99: bene ascolta chi la nota. boccaccio, dee.,

fatta; ma mai più persona non la farà, e a voi ne faremo ancora

viene in mendicaggine, bisogno è o che la vada mendicando, o ch'egli imboli

voler delezare. / io sì me la ridea, / togliendo per piacere el tuo

va e così viene: i buffoni la guadagnano di lunga mano a i poeti.

spallanzani, iii-275: qui a pera me la diverto a maraviglia praticando e andando spesso

pirandello, 8-189: - voglio vedere chi la vince! -aveva ripetuto più volte

ch'egli fa e sottingende. troppo la sa lunga. e come ci si diverte

, inattaccabile, sulla quale gli anni non la potevano, fatta di pura luce,

della valle del belbo '-e che la dicano / quei di candii ».

. macinghi strozzi, 1-83: se la seguita come ha fatto dal primo dì

ristare fin che tu lo trovi, perché la importa. manzoni, pr. sp

fedelmente ». nievo, 4-72: comunque la sia, egli pensò quello che da

. pascarella, 2-432: ohimè! la va male. 6. in

dipoi risuscitati; rispetto alla rovina grande che la fu. 5. bernardino da

. bernardino da siena, 548: oh la invidia e l'è la mala bestia

548: oh la invidia e l'è la mala bestia! savonarola, 5-i-88:

, 5-i-88: togli qua una pietra, la non ha pace, la non si

pietra, la non ha pace, la non si quieta se tu la tieni sospesa

pace, la non si quieta se tu la tieni sospesa; ma se tu la

la tieni sospesa; ma se tu la lasci andare, come la giunge al centro

se tu la lasci andare, come la giunge al centro, ella ha trovato

giunge al centro, ella ha trovato la pace sua. aretino, iii-187: fanno

, che di mio si legge, e la vita di gesù cristo, e la

la vita di gesù cristo, e la di maria vergine, e la di tommaso

, e la di maria vergine, e la di tommaso d'aquino, e la

la di tommaso d'aquino, e la di caterina santa. della casa, 5-iii-364

durò a bere tutta una notte quanto la fu lunga. caro, 4-927:

l'impresa. e di periglio / la si fosse e di morte; in ogni

temere indarno? galileo, 3-3-131: la terra sarebbe allora assai più perfetta di

, 1-vi-64: entrati in pietroburgo, la non ci parve più quale la ci

pietroburgo, la non ci parve più quale la ci pareva da lungi. manzoni,

., 17 (301): « la c'è la provvidenza! » disse

(301): « la c'è la provvidenza! » disse renzo; e

» disse renzo; e, cacciata subito la mano in tasca, la votò di

cacciata subito la mano in tasca, la votò di que'pochi soldi; li mise

si trovò più vicina, e riprese la sua strada. idem, pr. sp

., 37 (642): la veniva giù a secchie. tarchetti, 6-i-120

vilipeso ad un'altra fanciulla, oh la sarebbe una vittoria pur dolce. d'annunzio

/ ha costui, adonella? / la non ti pare una zucca frataia / con

con quel manicaccio? panzini, ii-75: la ha un saporino che va proprio bene

: avendo scritto, è comparsa la di v. s. de'18.

. mi ero scordato significare per la di ieri alle signorie vostre.

guicciardini, 2-6-70: come io scrisse per la de'9, li inglesi vennono

s. caterina de'ricci, 95: la di vostra eccellenza mi è stata

440 hz e usato convenzionalmente (il la emesso dal diapason) come nota di riferimento

re, mi, fa, sol, la ', e gorgogliasi una canzonetta in

re, mi, fa, sol, la e 'l lor valore. l. salviati

ii-1-141: diciamo il fa ed il la a que'due segni della musica. rosa

, mi, fa, sol, la, canta chi sale, / la,

, la, canta chi sale, / la, sol, fa, mi, re

ci unì: / se tu canti la, sol, fa, mi, re

re, mi, fa, sol, la, padre pacini, / la,

, la, padre pacini, / la, sol, fa, mi, re

re, mi, fa, sol, la '. tommaseo [s. v

[s. v.]: 'la ', s. m. nome della

nota musicale d'una scala diatonica, la quale principii con un 'do '.

, il corpo che dà il 'la 'compie 5 vibrazioni nel tempo stesso in

fa 3... il 'la 'è la nota che si suol adoperare

.. il 'la 'è la nota che si suol adoperare per dare il

diapason) d'acciaio suonano un 'la 'normale di 870 vibrazioni semplici per

degli accordi e degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la perpetuo.

degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la perpetuo. -scala di la maggiore

del la perpetuo. -scala di la maggiore: scala di tono maggiore che

scala di tono maggiore che ha il la come tonica e reca tre diesis in

[fa do sol). -scala di la bemolle maggiore: scala di tono maggiore

tono maggiore che ha come tonica in la bemolle e reca in chiave quattro bemolli

in chiave quattro bemolli (si mi la re). -scala di la minore:

si mi la re). -scala di la minore: scala di tono minore che

scala di tono minore che ha il la come tonica e non reca accidenti in

2. locuz. -dare il la: indicare l'esatta tonalità del la

la: indicare l'esatta tonalità del la, fondamentale nota convenzionale di riferimento sia

fondamentale nota convenzionale di riferimento sia per la intonazione delle singole voci di un coro

linguaggio musicale 'dare il la'significa dare la nota di partenza. lucini, 10-15:

morire lontano: / propone il « la » la rana assorta / a governare l'

: / propone il « la » la rana assorta / a governare l'orchestra.

armonium e cominciavo a dare il * la '. -figur. influire efficacemente

dare, come suol dirsi, il la dell'ultima creazione della moda. d'

una qualunque frase numerosa bastava ad aprirgli la vena; a dargli, per così dire

, per così dire, il 'la ', una nota che gli servisse di

dà l'intonazione, il carattere, la tinta, l'espressione cui altri s'accordano

degli altri desse in quei momenti in la, e allora in classe si scatenava l'

, 9-67: dette... il la a un particolare sottogenere letterario paesistico canicolare

nel quale si rispecchiò per un pezzo la narrativa del tempo. -prendere il

narrativa del tempo. -prendere il la: prendere l'intonazione. - anche

rivista francese, e preso il * la ', si è sentito forzare la voce

* la ', si è sentito forzare la voce. = deriv. dalla prima

deriv. dalla prima sillaba del lat. la [bii reatum] che forma l'

, dai quali guido d'arezzo trasse la nomenclatura delle note musicali. là,

chi è là », gridò da dentro la voce d'agnese. giusti, 4-i-239

d'agnese. giusti, 4-i-239: la sposa in fronzoli / sta là impalata,

le campane, / scoprono i vecchi per la via la testa / bianca, e

, / scoprono i vecchi per la via la testa / bianca, e lo sguardo

sue meschite / là entro certe ne la valle cerno, / vermiglie come se di

6-5: di questo viver mio faccia la sorte / quel che già stabilito è

corso suo sì grosso velo / di verno la danoia in osterlicchi, / né tanai

. g. villani, 12-51: la reina pur rimase grossa d'uno fanciullo

vol. VIII Pag.650 - Da LÀ a LÀ (42 risultati)

al giovane che la notte... là su le due

-con valore di sost.: la vita eterna, poltre tomba.

muto, risponde, appena percepibile, la tuonalità dell'al di là. piovene,

gente / ch'à scritto in su la mano: « nimo ci passi »,

, 6-1 (103): essendo forse la via lunghetta di là, onde si

sp., 7 (114): la casa è in fondo al paese..

problema storico rimane un di là, la erudizione o filologia, dalla quale sembrava

essendo introdotte a parlare persone defunte, la locuz. può anche riferirsi al mondo

: te... priego che dopo la mia morte me non dimentichi, acciò

il giorno del matrimonio rappresentava per lei la liberazione;... ella sarebbe

essendo introdotte a parlare persone defunte, la locuz. può anche riferirsi al mondo

puoi far lieto, / revelando a la mia buona costanza / come m'hai

. -con valore di sost.: la vita eterna, poltre tomba.

è stata c'è e ci sarà la religione... questo sentimento del di

del di là, e per tal modo la forza dell'esistenza è trattata negativamente:

di qua, e anche di là la gloria di vita terna. s. caterina

là ampliamente. segneri, iii-3-245: la dependenza da'suoi maggiori le avrebbe agevolmente

, 31-19: poco portai in là volta la testa, / che me parve veder

x-5-423: non è trono di dio forse la terra / e l'aere, e

e l'onda e il cielo, e la virtude? / a che cercarlo in

compiacerli... / -bembè, la cosa è molto in là. s.

qui si possa tornare in dietro. la cosa è ornai tanto in là ch'e'

sp., 9 (161): la giovinetta intese, e non osò domandar

portati ultimi dell'odierno affacendarsi a spargere la istruzione nei volghi. fino a questo

: se da mezzogiorno in là prendesse la zuffa il sole rivolto sarebbe, perché il

. bernardino da siena, 79: la roca si lagnarà di te, però che

si lagnarà di te, però che tu la lassarai stare du'ore in là.

me. firenzuola, 290: quando la notte era assai ben in là col suo

guamello, / persino una sottana con la gala, / che mi son fatte,

6-5: di questo viver mio, faccia la sorte / quel che già stabilito è

romano di luglio, nell'ora che la linea della melodia serale sembra passare per

melodia serale sembra passare per là dove la polvere febrile della strada e la fredda

là dove la polvere febrile della strada e la fredda spruzzaglia delle fontane s'incontrano,

sta in sul savio / per amor de la madre. tasso, 7-105: là

e girando qua e là l'occhio e la testa: / questi uccelli, dicea

25-26: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua

qui, ora è là. errare con la mente qua e là. d'annunzio

. giov. cavalcanti, 37: la battaglia cominciò grandissima e immortale: dall'

e assaltare: ed essenso stanchi per la lunga via e per la continua acqua

essenso stanchi per la lunga via e per la continua acqua della piova, chi cadeva

là s'apre il giglio e qui spunta la rosa. fantoni, i-237: qua

salvini, 41-81: era una gran vergogna la mia... il voler io

vol. VIII Pag.651 - Da LABADISMO a LABARO (34 risultati)

/ che là dovunque aviso / veder la credo, lasso! statuto dell'università

, / eh'i'gli ho data la fede mia di torla / per donna.

quel ribaldo del ponte discese, / la mia germana per le chiome prese, /

talor, di là non passa / da la spoglia, ond'io vo caduco e

non so se sia l'evaporazione, o la pioggia che il vento trascina. pavese

là dai tetti le vigne bianche sotto la luna. -dopo, o,

, iv-xiv-14: noi, a li quali la memoria de li loro anticessori, dico

dalla parte di là dal po verso la magna. d. acciainoli, 1-2-311:

arno, che soleva avere gli onori per la sesta parte, venne a partecipare per

sesta parte, venne a partecipare per la quarta in questa nuova divisione. grazzini

-ant. con valore di sost.: la parte di un luogo che si estende

, iii-4: pareva conveniente cosa cavar la scena del di là d'arno e farla

là da contento, se pure avessi la fortuna di non dispiacere a tutti. magalotti

, io (187): scappatale finalmente la pazienza, buttò là una parola che

): chi t'ha detto che tu la buttassi là [lucia] come un

non chiedere, e simili, più la ', usasi in modo imperativo per non

delle feste. forteguerri, 28-31: egli la segue e dolce le favella: /

quasi impersonale, passi, vada pure la cosa, o andate pure, che io

, o andate pure, che io ve la passo. 'per questa volta,

-neppur io l'ho mai saputa bene la tua storia. pavese, 7-93: -va'

ricca e molto ver- tuosa, con la quale io aveva domestichezze via là via loro

sosteneva fra l'altro l'efficacia e la sufficienza dei rapporti diretti fra dio e gli

diretti fra dio e gli uomini e la necessità di sopprimere ogni forma di gerarchia

. r. sacchetti, 1-82: allora la banda scese a terra; gli *

dai doppieri, e tutti insieme accompagnarono la ballerina vincitrice alla casa di suo padre.

. 2. locuz. -appoggiare la labarda in un luogo: sistemarvisi comodamente

tutti i suoi comodi ha appoggiato qui la labarda, e ora rivede le scritture con

= deriv. da labarda, per la simiglianza della forma. labària,

di questo arco l'antico labaro con la croce e col motto * in hoc vinces

ei vidde in cielo meraviglioso, mutò la sua insegna militare di labaro nella sacratissima

alla cavalleria. balbo, i-79: la conversione [costantino]...

conversione [costantino]... la incominciò ponendo la croce sul suo stendardo o

]... la incominciò ponendo la croce sul suo stendardo o labaro,

lunga, tutta ricoperta d'oro, con la traversa, che

vol. VIII Pag.652 - Da LABATIA a LABBRO (60 risultati)

dato allo stendardo cristiano di costantino dopo la sua vittoria su massenzio: era un

i grandi labari e le donne con la testa avvolta da una veletta nera.

dimora / là simile d'un angel la pietate. dante, vita nuova,

26-7 (93): par che de la sua labbia si mova / un spirito

fa travagliar l'acerba vita: / la quale è sì 'nvilita, / che ogn'

« io t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita. idem, inf

lupo! / consuma dentro te con la tua rabbia. fiori di filosofi, vi-250

l'amaestrasse, socrate disse, veggendo la labbia del garzone: -e1 sogno mio ène

io solea / altra volta esser, la smarrita labbia / priego mi servi o nuova

priego mi servi o nuova in me la crea, / sotto la qual coverta la

in me la crea, / sotto la qual coverta la mia rabbia, / vedendo

la crea, / sotto la qual coverta la mia rabbia, / vedendo emilia,

cavalcanti, i-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella

uscire / una sì bella donna, che la mente / comprender no la può.

, che la mente / comprender no la può. savonarola, 8-1 -77: per

tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia

a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di forese. daniello, 402

non avria potuto mai il poeta raffigurar la faccia di quell'ombra, per esser tanto

e distrutta, ma riconobbela alla voce, la quale, alla guisa che la favilla

, la quale, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in

, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in esso poeta

fiamma, così raccese in esso poeta la sua spenta conoscenza; a le cambiata

le penne usate / mutai per tempo e la mia prima labbia. apollonio di tiro

, / quante bisce elli avea su per la groppa / infin ove comincia nostra labbia

, cent., 40-91: già la sua persona era costretta / da 'nfermità,

persona era costretta / da 'nfermità, sicché la bella labbia / si trasmutò in cosa

, / e tutto si rodea per la scabbia. serdini, 1-36: o preziosa

, pur medesimamente nel genere femminino, la sembianza e la effigie umana; non

nel genere femminino, la sembianza e la effigie umana; non perch'ella derivi

quella spezie della sineddoche che pone la parte pel tutto,...

, 1-24: io fo cader al tigre la sua rabbia, / al leone il

nelli, i-349: se tu apri più la bocca, che sì che te la

la bocca, che sì che te la chiudo con do'labbrate da feste solenni.

labbrate. batacchi, 2-122: tu la sbagli, perdio, se a me tu

e senza dir parola, gli chiuse la bocca con una labbrata. bresciani,

pugna. nieri, 109: guai se la donna si risente! labbrate e moccoli

il ponte corridoio, si misero per la porta del castello, indi passati i reversi

, ii-108: -perdono! - labbreggiò la smarrita, giungendo palma con palma.

ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose che formano la parte anteriore della cavità orale dall'alto

dante, inf., 30-55: la grave idropesì, che sì dispaia /

/ che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le labbra

con tutto il labro, e fessa la bocca da ciascuno lato insino alli orecchi.

bocca da ciascuno lato insino alli orecchi. la fisiognomia, 31: chi ha grandi

storici, i-138: reverentemente domandai / la ostia sancta con lo umel pianto;

; / ma inanze che con li lavri la tocasse, / e -miserere de mi

.. le labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura. ariosto,

su le labra sparse, / porvi la bocca e non temer de'spini. fasciculo

di medicina in volgare, 45: la prima cosa da vedere nela bocca sono

maravigliosa admixtione in tal modo che né la pelle da la carne né la carne dali

in tal modo che né la pelle da la carne né la carne dali nervi si

che né la pelle da la carne né la carne dali nervi si può separare né

e i baci, / ma con la bella man la dea s'oppose; /

, / ma con la bella man la dea s'oppose; / e respignendo

dalle mie, o diti che smorzano / la sete dei morenti e i vivi infocano

moglie... in sessanta giorni votarono la coppa delle delizie coniugali; quando si

., 38 (699): se la balia, per divezzarlo, la bagna

se la balia, per divezzarlo, la bagna [la poppa] d'assenzio,

, per divezzarlo, la bagna [la poppa] d'assenzio, il bambino

] d'assenzio, il bambino ritira la bocca. [ediz. 1827 (671

1-123: quale altro aspetto avrebbe avuto la miseria di quel luogo s'essa fosse stata

vol. VIII Pag.653 - Da LABBRO a LABBRO (68 risultati)

, le quali contro il giusto parlano la iniquità nella superbia e nella abusione. libro

lingue vantatrici. rinaldeschi, 1-132: la bugia e 'l mentire propriamente è detto

bugia e 'l mentire propriamente è detto la fatica delle labbre. leone ebreo,

labbri tuoi / dido saprà che abbandonar la vuoi? mazzini, 56-141: vanno alla

tante; / ma piena di terra ha la bocca. borgese, 1-36:

ruscelli, 2-14: essendo per adietro stata la terra d'un labro solo e usando

solo e usando tutti una lingua, come la scrittura narra, si divise poi in

/ i disdegni e le paci, / la speme, il pianto e i baci

/ non mente il labbro mio, la storia è vera. -l'attitudine

è vera. -l'attitudine e la forza di emissione propria del suonatore di

loro allargarsi o restringersi, e con la loro maggiore o minor forza di comprimere

loro maggiore o minor forza di comprimere la linguetta o il bocchino, governano l'intonazione

bocchino, governano l'intonazione, modificano la tempera del suono, e ottengono dallo strumento

buoi] gli orecchi grandi, e la fronte lata e crespa, e i labbri

spese volte si torcono le labre de la boca del cavallo da uno lato. la

la boca del cavallo da uno lato. la cura sua si è cuociere li labri

li labri dal lato ritorto, e trare la vena bianca, che si truova nel

e con schiumose labbia, / [la tigre] parea, piena di furia e

avido pur di sangue anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra

. savonarola, 1-45: i labri de la natura stano molto sucii. bembo,

tosto che elle nate sono, cusciono la natura, in guisa che la via dell'

, cusciono la natura, in guisa che la via dell'orinare non s'impedisca;

così cuscite maritano, di modo che la prima cura dello sposo è tagliar col

, 270: sotto i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi

i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi trovarete il sesso feminile

... e poi le labbra de la natura e le sue camerelle e la sua

de la natura e le sue camerelle e la sua strettezza o larghezza. documenti sul

i-178: avendogli in quel subito, nonostante la sua renitenza, accostatole la mia mano

, nonostante la sua renitenza, accostatole la mia mano alla natura, la trovai

, accostatole la mia mano alla natura, la trovai umida, e la bocca e

natura, la trovai umida, e la bocca e le labbra mi parevano al

diviso d'alto in basso, e la quale chiamasi * naturale 'o

particolare delle labbra, in cui risulta la bocca semiaperta, 11 labbro superiore sporgente

dei due lobi in cui si divide la casella personata (o bilabiata) propria delle

quella corolla monopetala irregolare e tubulata, la quale è divisa nel lembo in due

(galea) e quello di sotto la barba (barba); l'apertura fra

); l'apertura fra le due labbra la bocca (rictus); la parte

labbra la bocca (rictus); la parte più larga del tubo vicino all'apertura

più larga del tubo vicino all'apertura la gola (gula, faux)..

), è una corolla ringhiosa, la quale avendo i labbri chiusi rassomiglia spesso

labbiate e personate, stanteché hanno prossimamente la forma e la disposizione delle labbra degli

personate, stanteché hanno prossimamente la forma e la disposizione delle labbra degli animali. valeri

degli animali. valeri, 3-208: la pioggia fina... si posa /

cardo. bencivenni [crusca]: la piaga si lavi con decozione di labbro

dove si lavora di lana. imperoché con la ricciuta testa, che produce egli con

intorno a'denti o si rinchiude con la cera ne'denti bucati. assi d'aver

lanugine, se vi fosse, con la punta d'un piccolo coltello aguto ficcheravi entro

si deveno cusir le labra de essi con la setta sì come si fa agli altri

, 12-1-99: trovò... la piaga già rincamata e con le labbra sì

una spugna molle d'acqua fresca, la ricucii. arici, iii-127: ma scampo

. bibbia volgar., iii-342: la grossezza del lato ovvero del luterò,

merlate... e dentro è la città; e sai che fra il muro

labri, dove si aspettava, e la larghezza del labro, che egli chiama alveo

, n-iii-656: volendo che sia presa la medicina, ungano di mele i labri

medesime pile [dell'acquasanta] per la gran frequenza de'popoli eran rimasi alquanto1

, 21-36: sia lavorata in modo [la bocca della canna di cristallo],

delle valli. algarotti, 1-iii-319: la figura concava della campana, con quelle

sopra due ore,... guardava la configurazione di codeste labbra, le interne

il 'cascia! 'poi o sia la striglia che usano i turchi, è un

: s'accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla. [ediz

(213): avventa in alto la mano al labbro della gerla]. cattaneo

gerla]. cattaneo, ii-1-150: la linea passerebbe circa tre miglia al disotto

organo, l'orlo che circoscrive superiormente la loro bocca; il quale non segue più

loro bocca; il quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna,

/ tal m'arde l'odio tra la morte e l'onta. pea, 1-242

pozzi. jahier, 214: tutta la famiglia segue l'aratro, e incoraggia a

paia di bestie affannate, perché rompano la tenace cotenna del prato, e rivoltino il

incircoscritto labro. cattaneo, ii-1-404: la parte della strada... fino

vol. VIII Pag.654 - Da LABBRO a LABBRONE (35 risultati)

muovere le labbra a qualcuno: conferirgli la facoltà o l'autorizzazione a parlare, a

apri le labbra mia, / e la mia bocca poi t'arà laudato: /

/... / e sfogano la colera e la rabbia. varchi, v-898

. / e sfogano la colera e la rabbia. varchi, v-898 (441-4)

sopraffatta da un sentimento irresistibile, aprì la bocca, e disse: « sentite,

di te. fogazzaro, 7-234: la chiesa ha cristo sulle labbra e non nel

» di parigi hanno sempre sulle labbra la « grande peinture », ma che

entro alle onde di lete, e solcata la stigia palude, mi riducete voi di

vergogna. n. franco, 4-39: la giustizia al tempo d'oggi,.

caro, 1-1196: del sacrato liquor la mensa asperse, / poscia ella in

1-185: nel gesto di andare al bicchiere la assiste: la asseconda: come la

di andare al bicchiere la assiste: la asseconda: come la madre il malatino che

la assiste: la asseconda: come la madre il malatino che accosta la sua

come la madre il malatino che accosta la sua dose di ricino. ah che quella

labbro o le labbra: passarvi sopra la lingua (ed è un gesto che rivela

faceva roder le labbia, poiché, prendendo la baia di lui, dicea che l'

sp., io (187): la conversa, dopo aver sofferto, ed

le labbra un pezzo, scappatale finalmente la pazienza, buttò là una parola che lei

s. v.]: le muor la parola nel labbro. pirandello, 8-37

guardarle con tali occhi, che subito la voce moriva loro sulle labbra!

con vanima sulle labbra: esprimere con la massima sincerità le proprie convinzioni, i

dalle labbra di qualcuno: ascoltarlo con la massima attenzione, seguirne il ragionamento con

/ i labbri strinse, e dimenò la testa: / quindi, l'ispida barba

alme dai nostri cori / parton da la radice, / e su le labia estreme

sepolcro. mazzini, 59-239: giudici, la parola che sta per escirvi dal labbro

trattenere, mi sfuggì come dalla mano la catena d'un cane ribelle.

: ho fatti due sonetti: uno a la contessa di sala, che avea la

la contessa di sala, che avea la conciatura de le chiome in forma di

forma di corona; l'altro a la figliastra, che ha un labrotto quasi

mi immagino di vederti... con la bocca asciutta senza inumidire i labbruzzi amorosi

bacio ti buschi. pecchi, viii-21: la protuberanza delle labbruzze, quando non frignava

farai el suo labro di rame con la sua basa da lavare. =

bandello, 2-47 (ii-165): aveva la togna duo labroni grossi da schiava,

labbroni nell'abituale smorfia di spregio, la congedava con un « buona notte »

asciutto e ironico. piovene, 9-212: la vecchia signora linfatica, con gli occhi

vol. VIII Pag.655 - Da LABBRONE a LABIARE (31 risultati)

ch'ha sime / le nari; la labbrona è un vero bacio.

nella roma vostra si tenta di strangolare la patria con un capestro prussiano maneggiato da

labbrone le cui calcagna di fuggiasco sanno la via di berlino. gramsci, 11-235:

[nomignolo] di boia labbrone, per la sua grande bocca. = acer

lambdacismo. tasso, 12-701: la forma bella... è amica del

più che da l'altre, da la * 1 '; anzi quando molte parole

, 209: il longo dì, compiuta la revoluzione del tempo, ha consunta la

la revoluzione del tempo, ha consunta la conglutinata labe ed ha lassato puro il

aura simplice. boccaccio, v-12: la qual [mia forma], come sia

vanno prima in purgatorio a purgarsi de la labe del peccato commesso nel mondo, e

rai questa atra nube / di vapor de la prima oscura labe, / ch'offusca

mente. monti, x-i- in: la giustizia di lassù... fruga,

labe, e in me solo ricade / la colpa tutta. e. fabbri

... dovea poi recare al colmo la scelleraggine romana. a. boito,

generati da prima origine nello stomaco, labefattata la facultà concottrice del medesimo stomaco, per

si risente e si trova ancora labefattata la mia, da quella sontuosa coperta del

non è altro che permanere e durare la cosa nel suo essere integra e sanza

canteo, 329: in precipizio la labente etade. fil. ugolini,

labi', cioè descendi e scorri per la lombardia. confraternita di giovanetti pistoiesi,

per l'aere labendo / s'avvicina a la terra. monti, x-2-349: come

di animali giovani, capace di coagulare la caseina del latte; chimosina, rennina

sottofamiglia labiini, di cui fa parte la labia minor o forficula minore, diffusa

i denti. svevo, 3-554: la mamma con un gesto accompagnato da un

-ghiandole labiali: ghiandole salivari collocate sotto la mucosa che riveste le labbra. -muscolo

mucipari, rotondi e protuberanii che ornano la faccia interna delle labbra, al disotto

commessura delle labbra all'altra, e la cui riunione produce l'orbicolare delle labbra

così disaggradevole. delfico, iii-543: la gorga, il palato, la lingua,

iii-543: la gorga, il palato, la lingua, i denti, le labbra

, i denti, le labbra hanno la loro propria maniera di modificare ciascuno differentemente

delle labbra. -anche intr. con la particella pronom. = deriv.

). rohlfs, 135: la labializzazione è molto diffusa in ciociaria;

vol. VIII Pag.656 - Da LABIATE a LABILE (39 risultati)

tiepide di favonio, abbracciar diconsi / la classe dei labbiati. o. targioni tozzetti

.. si chiama delle labiate per la forma commune del fiore simile a due

sono di questo numero l'isopo, la lavanda, la salvia, il marrubio,

numero l'isopo, la lavanda, la salvia, il marrubio, la maggiorana

lavanda, la salvia, il marrubio, la maggiorana, il basilico, la menta

, la maggiorana, il basilico, la menta, ecc. de pisis, 1-99

0. targioni tozzetti, i-501: la 'didynamia 'comprende i fiori labiati

bocca degli animali. ne porgono esempio la salvia, la menta, il rosmarino

animali. ne porgono esempio la salvia, la menta, il rosmarino, ecc.

di compasso, con cui si misura la distanza fra le due estremità del forcipe

perno. guicciardini, 2-1-76: non è la più labile cosa che la memoria de'

non è la più labile cosa che la memoria de'benefici ricevuti. p. f

f. giambullari, 5-81: se la malinconia di saturno non astraesse gli uomini

pene. foscolo, xi- i-260: la fama che fé * risuonare il nome di

, diroccò in gran parte anch'essa la sua fama. tommaseo [s. v

[s. v.]: la labilissima fermezza di certi politici immobili. d'

conti, 1-607: a poco a poco la grotta si aureolava di una labile luminosità

di ritenere; che dimentica facilmente (la memoria). boccaccio, viii-i-iii:

intelletto tardo, lo 'ngegno piccolo e la memoria labile? s. bernardo volgar.

certamente né 'l grosso ingegno, né la memoria labile, né ancora l'appetito

ii-95: il mondo è quasi come la donna, di memoria labile se vista

memoria labile se vista o tatto non la raccende. ferd. martini, 4-182

labile memoria. bocchelli, 1-i-470: la gente, che di solito è

di farlo. bocchelli, 2-xix-283: quando la natura, per una notizia lieta o

famiglie di ricchezza meno recente: ma la mia impressione è che siano labili come

mia impressione è che siano labili come la spuma. -fiacco, svigorito,

magno volgar.], 29-30: la loro labile e perversa conscienzia si è nascosta

nascosta agli occhi degli uomini, per la similitudine della santità che essi mostrano di

difficili, temo non perda infra un anno la fatica di sette. arrighetti, xxvii-6-55

fatica di sette. arrighetti, xxvii-6-55: la maggior parte degli uomini sono labili e

una femmina che nella propria beltà esprime la sua fralezza. baruffaldi, i-155 *

agl'impeti. tarchetti, 6-i-417: la coscienza... è dissimile in tutti

); che scende fitta e insistente (la pioggia). anonimo fiorentino,

finestra sui quali dei labili luccicori rivelavano la caduta della pioggia. -strisciante.

, guizzante. segneri, iii-1-83: la penna non è sì precipitosa nel suo

sì precipitosa nel suo parlare com'è la lingua, più labile d'ogni biscia.

zanobi da strato [crusca]: la terra, ch'è bagnata dall'acqua

. graf, 5-556: irta [la cattedrale] di cuspidi, folta di

: che tende a disperdersi, perdendo la concentrazione necessaria per avere efficacia.

vol. VIII Pag.657 - Da LABILITÀ a LABIRINTO (35 risultati)

. ottimo, iii-742: vinca la tua conservazione la labili- tade e debolezza

ottimo, iii-742: vinca la tua conservazione la labili- tade e debolezza umana, che

tade e debolezza umana, che è circa la memoria in queste spezie visibili. d'

schietto col battimano e col rumore mondano, la costanza della gloria con la labilità della

mondano, la costanza della gloria con la labilità della fortuna. gramsci, 1-17:

! non lasciare scappare l'occasione con la labilità dei ministeri. moravia, 14-139

-incostanza. jovine, 461: la sua mente e i suoi impulsi erano

: farai lo labio di rame con la basa sua, a lavare...

-anche sf. rohlfs, 167: la * v 'in posizione iniziale in italia

in italia resta generalmente inalterata; * la vacca, il verro, la vite,

; * la vacca, il verro, la vite, la voce '; si

, il verro, la vite, la voce '; si tratta di regola di

, che interessa contemporaneamente le labbra, la lingua e la faringe. -medie

contemporaneamente le labbra, la lingua e la faringe. -medie. paralisi progressiva

riferisce, che interessa le labbra, la becca e la laringe.

che interessa le labbra, la becca e la laringe. = voce dotta

abbassamento del velo palatino, che permette la risonanza nasale (un suono).

e una velare (un'articolazione: la q, e anche la g, seguite

un'articolazione: la q, e anche la g, seguite da u).

dritto piange il sofo, / s'ei la pupilla indagatrice avvalla / ne'precordi dell'

dei pesci teleostei, così denominato per la presenza di un caratteristico organo respiratorio labirintiforme

letter. che è simile al labirinto per la struttura e la configurazione intricata, circonvoluta

simile al labirinto per la struttura e la configurazione intricata, circonvoluta, tortuosa.

, per indicare... qual sia la sede che ogni parola ricostruita al suo

nostro. gramsci, 6-338: si interroga la sfinge per sapere quale mistero racchiuda la

la sfinge per sapere quale mistero racchiuda la complicata, labirintica, oceanica anima della

non riusciva a orientarsi e a trovare la via di uscita (e i più

mezo toro. e minos, per occultare la infamia, lo rinchiuse nel laberinto,

del mondo. cattaneo, v-3-121: la duodecima dinastia (3703 a. c.

e. cecchi, 8-32: arianna: la donna che ha il filo del labirinto

, / per cui fu il sisma ver'la desia desto. 2. per

d'uscita. ariosto, 13-42: la donna vecchia, amica a'malandrini,

16-35: affrettò il partire, e de la torta / confusione uscì del labirinto.

gozzano, i-351: poche pieridi trovano la via / dei campi. grande parte è

lesti lesti, in un secchio, portavano la sansa o le frasche su per

vol. VIII Pag.658 - Da LABIRINTODONTI a LABORATORIO (26 risultati)

labirinti che formano le quercie antiche quanto la stessa terra, e l'edera,

tubolari della cornetta,... la piccola tribù di israel si componeva nel raccoglimento

prodotto di un ambiente complesso, come la conchiglia prodotta dal fondo dei mari,

veggente?... o semplicemente la speranza? l'antica, indomita speranza

speranza? l'antica, indomita speranza la quale si va annidando... perfino

quando c'è lo sciopero, per riscattare la meschinità dell'uomo? -ant

, per procacciarsi il vitto, insidiano la vita a'pesci, non solo con quantità

uccelli. 3. figur. la parte più intima dell'animo: segreta

pulci, 25-1: insino a qui la tua destra, signore, / assai mi

laberinto di passione. alfieri, i-140: la rabbia, la vergogna e il dolore

. alfieri, i-140: la rabbia, la vergogna e il dolore, in cui

della fallace speculazione. sbarbaro, 5-111: la vita è un labirinto dove ci sarebbe

districano e vanno all'eremo ad assicurar la salute. fantoni, ii-90: l'

da siepi o da muriccioli che accrescono la finzione del luogo senza uscita.

, i quali girando in tondo fanno la forma d'un laberinto. soderini, iii-274

spiri: / quivi in grembo a la verde erba novella / giacerà il cavaliero

erba novella / giacerà il cavaliero e la donzella. marini, i-28: per quei

gli occhi e le menti, se la reai provvidenza non avesse, come suol

creta abitò l'uom semibue, / la circostanza sua d'intorno tesse, / laberinto

del laberinto. -labirinto renale: la parte più interna della sostanza corticale del

n. villani, i-8-108: per la piaga ecco vien fuore / de gl'

. campania, 13-45: anima de la bocca, entro il recinto, /

, entro il recinto, / guizza la lingua morbida, de i denti; /

, che il soggetto deve percorrere con la punta di una matita senza retrocedere e

di larghe aperture, usati per regolarizzare la risposta alle basse frequenze nei grossi altoparlanti

espande gradualmente, risultandone così limitata la perdita. 12. ittiol. organo