s. agostino volgar., 1-3-68: la prigionia inopinatissima del quale uomo,.
di molti, si tirò drieto ancora la destruzione di minori traffichi. machiavelli,
inopinato, gli accendesse in un lampo la visione di splendide feste. moravia, ii-
, ii- 367: pensai che per la prima volta in vita mia una buona
mia madre, nella stregata inerzia che la possedeva in quei giorni, non si curò
voce in origine umile, e presentano la stessa idea. mazzini, 36-293: la
la stessa idea. mazzini, 36-293: la prima e vitale questione che s'agita
varietà di successi e tardi conosciuta con la inopportunità della loro intrapresa. romagnosi,
in quanto produce il suo intento: la felice riuscita, ottenibile solamente in date
io non approvo, anzi disapprovo, la critica bizantina quando pecca, e non è
. improprietà. stigliani, 177: la prima è l'inopportunità della parola,
e l'altra no, e così la passione fu inopportuna. firenzuola, 415
415: dubitando... che la inopportuna repulsa non 10 facesse o cercare
le indoli che amano l'assurdo e la contraddizione. pirandello, 6-365: donna
. tasso, 12-15: poi che la gran torre in sua difesa / d'ogni
inopportuno è uscir con molte, / la coppia che s'offerse a l'alta impresa
inopportuno assai. delfico, iv-53: la mia salute ha sofferto un poco dalle
l'azione diventa più breve, e la sentenza snervata e inopportuna. 4.
iv- 1-156: non pesava mai su la vita altrui, non veniva mai inopportuna
pienamente attendibile, degno di fede (la deposizione di un testimone o il testimone
g. ferrari, i -proem.: la scuola di locke accettava il dubbio,
.., presentava al mondo intellettuale la riprova indubitabile, assoluta, miracolosa..
. e. cecchi, 5-246: [la padrona]... ripigliava le
v'amo ogni dia; / però tuttor la troppa asicuranza / ubria caunoscenza ed inoranza
bibbia volgar. [tommaseo]: farai la mensa del legno di settino..
di settino... ed inorera'la d'oro purissimo. trattati dell'arte
arte del vetro, 134: ungi la tavola di vetro con questo ranno per
per tutto, e indi inorala o tu la inarienta. gargiolli, 141: non
141: non era del tutto sconosciuta la industria dell'inorare il filo d'argento
. 2. intr. con la particella pronom. brunirsi, diventare scuro
bruno, 3-590: mi s'inora la carne e mi s'inargenta il crine
se non vi mostro le pene e la doglia / che per amor patisco /
eborno, / si che chiascuno intenda la mia groria. = var. ant
d'argento, / che stanno sotto la leggiadra pelle. simintendi, 1-198: gli
adornamenti inorati ornavano il collo, e la mitra attor- neava i capelli bagnati di
. intelligenza, 19: a portarla [la diaspide] quand'è consecrata, /
] quand'è consecrata, / fa la persona potente e innorata. a
per piccola cosa, e non china la magnanimosità sua a niuna cosa sozza.
. ant. diventare orbo, perdere la vista. f. f.
perdi dietro a una che nemmeno per la bellezza, lasciando stare il resto, vale
, 3-72: il destro era, per la gente, sapersi inorbitare. =
disordine. piccolomini, 1-1-3: la qual privazione, risguardando la figura e
1-1-3: la qual privazione, risguardando la figura e ordine della detta cosa, inordinanza
iacopone, lxxxiii-592: ch'l'aio facta la villania nascusamente / e molto inordenatamente:
che vive inordinatamente, e non secondo la forma data da noi. savonarola, 11-456
... seguita che inordinatamente appetisca la roba. rosmini, xxvii-54: che
. rosmini, xxvii-54: che se la volontà non avesse già quest'abito e questa
quest'abito e questa irresistibile piega che la porta a volere un bene assoluto e
che lo usare inordinatamente lacto venereo impedisce la creatura con- cepta quan si congionge la
la creatura con- cepta quan si congionge la donna con l'orno iacerà el masculo
, sovente ti moveranno ad ira, la quale tu paziente sosterrai, e la loro
, la quale tu paziente sosterrai, e la loro inordinatezza ti sarà materia di pensare
e sparte. mazzini, 3-288: la confederazione germanica non ha di che indugiarci
e 'l tempo dell'uso de'cibi e la natura loro secondo l'approvazione della nostra
, i-196: in quanto alle parole, la scrittura è incul- tissima, ed anco
moveranno ad ira. machiavelli, 1-ii-448: la gente inordinata ha paura della ordinata.
l'inordinato moto de'polsi, o per la debolezza, o per mille altri modi
: insegnando poi i moti di tutta la machina, prima comincia dal retto,.
: le tristezze, le lacrime, la solitudine e altri tali simili molesti effetti,
diventavano più gravi; palesavano nella divota la crescente decadenza dell'attività cerebrale, in
scusar non posso il velo, / e la man bianca, e i be'capei
inordinata voglia / per qual s'attrista la natura umana / nel tempo che del
frequente uso de le cose veneree con la regina, che di quella sola cosa
b. cavalcanti, 3-85: la tirannide nel vero è tutta inordinata ed
l'atto del peccato; l'altra, la inordinazione dell'animo del peccante, sì
; alla quale cosa gli è congiunta la inordinazione. rosmini, xxvii-361: l'
dentro dite è punita... la malizia, di cui ingiuria è il
). inordurare, intr. con la particella pronom. ant. sporcarsi,
illativo. inorecchiare, intr. con la particella pronom. (ra'inorécchio)
. 2. intr. con la particella pronom. stare attento, aprir
3. venat. drizzare le orecchie per la presenza di selvaggina (un cane da
cane quando drizza le orecchie, avvertendo la presenza di un selvatico. 'vidi
cane inorecchirsi, e in quel punto schizzò la lepre '. = denom. da
giapponesi a una tempesta che nel 1281 distrusse la flotta di kublai kàhn, pronta a
rizoma; da alcune specie (come la kàmpfèria pandurata) si ricavano sostanze medicinali
gridano i mansciù: -noi non vogliamo la costituzione, / noi vogliamo il kansciù.
kantiano, con le gambe attratte, la secca persona esprimente l'imperativo categorico.
e rivoluzione trovano [secondo tomolo] la loro espressione filosofica nell'indi- vidualismo,
e meridionale, che produce frutti con la parete tappezzata da peli lanosi che avvolgono
mentre allo stato grezzo serve per la fabbricazione di saponi. 2.
color di cristallo con fosca chiarezza, la cui virtù è di far l'uomo
bensì v'è di buono, che la mattina non si sente molestia dall'oste
i buddisti e i teosofi, indica la catena indissolubile che lega le azioni ai
, profonda circa due metri, entro la quale viene disposta un'ossatura di legno
. autoveicolo di piccole dimensioni, con la parte meccanica ridotta al solo telaio e
imalaiana del kashmir e al popolo che la abita. 2. agg.
semovente, usata dall'esercito russo durante la seconda guerra mondiale. =
mustafà kemal. alvaro, 14-204: la rivoluzione kemalista in turchia, fu iniziata
4 gramsci, 7-39: la paura del kerenskismo'. è uno dei
nel settentrione della francia, per indicare la festa annuale della parrocchia. adattamento del fiammingo
questo senso venne fra noi, ma la parola straniera per il solo fatto che è
specie europee; in italia è comune la kernera saxatilis, con fusto legnoso,
fiocco. l'albero di maestra porta la randa e la contro randa
l'albero di maestra porta la randa e la contro randa, oppure un'
in europa e in italia è comune la keteleeria fortunei, alta fino a io m
della regione dei laghi, insieme con la specie congenere keteleeria daividiana.
periodo. einaudi, 1-293: la teoria detta keynesiana sembra avere già sorpassato
, che quelli hanno sotto di loro la gente di guerra, oltre al governo civile
. con grafia italiana, can. la bella angelica dei nostri romanzi cavallereschi è
vuoto e di inutilità non è che la diffusione spicciola dell'angoscia kierkegaardiana.
2-xiii-79: per cominciar dagli ebrei, la lor massima misura era il kikar, interpretato
particolarmente diffusa nel sud africa; costituisce la roccia madre del diamante. c
c. e. gadda, 343: la roccia madre ossia eccipiente èla così denominata kimberlite
iv-357: * kinesiterapia ', parola con la quale si designano quelle cure che
0. targioni tozzetti, iii-558: la gomma kino, o chino, ci
ebrei. g. bassani, 3-37: la circostanza... che almeno
kirghisia o kirgizistan e del popolo che la abita. 2. agg.
ripetutamente alla ss. trinità, per implorarne la misericordia. e con la stessa preghiera
per implorarne la misericordia. e con la stessa preghiera incominciano anche le litanie.
eransi messe attorno alla povera amalia, e la marchesa le aveva pregate perché presso alla
fin da quando n'aveva fatto correr la voce il viaggio dei reali principi a
pietroburgo nel * 76, dicendo: -né la mezzaluna né lo knut, né il
il serraglio né il cremlino, né la moschea né la sacra icone.
né il cremlino, né la moschea né la sacra icone. = voce russa
e salati: in italia sono diffuse la kochia arenaria e la kochia scoparia (comunemente
italia sono diffuse la kochia arenaria e la kochia scoparia (comunemente conosciuta come belvedere
granata o scopa regia), con la sua varietà trichophylla, coltivata nei giardini
e comune ai vari gruppi etnici greci, la quale si affermò a partire dal secolo
particolaristico: il rapporto tra gli scrittori e la * koinè 'italiana.
: un kolchoz è una fattoria collettiva, la quale... coltiva le terre
colcosiano. pratolini, 11-605: la mia polemica affinché in abis- sinia le
sinia le imprese di costruzioni venissero socializzate, la terra data ai coloni, s'instaurasse
distingue per le grandiose ricostruzioni scenografiche, la folta schiera di attori di primo piano
o del chitone che si formava sopra la cintura. panzini, iv-358: '
panzini, iv-358: 'kòlpos ', la ripiegatura del * chitòn '(veste
* chitòn '(veste) mercè la cinta, come si vede nelle statue elleniche
rappresentava l'elemento costitutivo del demo; la popolazione che abitava tale distretto.
). presso gli antichi greci, la festa rumorosa che i giovani tenevano dopo
un simposio e che consisteva nel percorrere la città danzando con canti e suoni di flauto
. stor. nell'impero ottomano, la sede dell'autorità governativa; in serbia
dell'autorità governativa; in serbia, la reggia. = deriv. dal
melismastici, in uso a bisanzio sin verso la fine del secolo x e in russia
panzini, iv-358: « 'kore'. la 'giovane donna'non matrona ».
corde di seta, che può raggiungere la lunghezza di due metri; si suona appoggiandola
linea telefonica, allo scopo di evitare la distorsione del segnale; si attua avvolgendo
distorsione del segnale; si attua avvolgendo la linea telefonica con una spirale di nastro
, iv-359: * kren '. è la 'coclearia armoracia '. il nome
il fodero è in rapporto diretto con la ricchezza del manico, e porta ornamenti simili
bocchelli, 1-iii-335: fra poco la francia faceva la campagna contro le tribù
, 1-iii-335: fra poco la francia faceva la campagna contro le tribù dei krumiri,
altre classificazioni rii® o il 12°) fra la i (oppure tra la j
) fra la i (oppure tra la j e la k) e
(oppure tra la j e la k) e la m;
j e la k) e la m; è chiamata in italiano
, che significa 'pungolo'; concorda con la forma grafica del geroglifico egiziano dal quale
rappresentano il fonema 1 *, cioè la consonante laterale palatale, che si pronuncia
s'incontrava talora questo fonema espresso con la grafia lgl{i), che si alternava
: molle e dilicata e piacevolissima è la l, e di tutte le sue compagne
. si duplica: hanniballe, per la rima. mettesi per n: veneno
medicina in volgare, 47: rimarrà la lingua la quale è fabricata sopra de
volgare, 47: rimarrà la lingua la quale è fabricata sopra de un osso
. fiorio, 2-109: dicano che la consonante 'l ', o sia semplice
l'articolo, del quale si getta via la vocale 'i 'nel genere maschile
cavallo'. l. salviati, ii-1-230: la 1 scempia... pare
. buommattei, 33: accostando la lingua al palato, se si manda fuori
. salvini, v-511: nel profferire la '1 ', più su s'alza
'1 ', più su s'alza la lingua, e tocca il palato,
e ripiegasi, e poi scende; laonde la minuta plebe fiorentina per iscansare questa fatica
'dissero i nostri antichi per fuggire la faticosa '1 '. così '
'. così 'grolia ', la plebe, e * papa chimenti',
già disse; risparmiandosi così dalla lingua la prima lettera dal suo nome. lanzi,
suo nome. lanzi, 1-1-96: la r, che per vizio di organizzazione in
]: siccome in * giglio 'la l diventa g, in 'luglio '
l diventa g, in 'luglio 'la 'j 'diventa * 1'.
* 1'... il chinese pone la '1 'per la 'r
chinese pone la '1 'per la 'r '. carducci, iii-
ed è meglio detto, parturendo durezza la divisione delle due 1. 2.
moneta italiana o austriaca (mentre per la lira sterlina si adopera la l maiuscola
mentre per la lira sterlina si adopera la l maiuscola in carattere corsivo tagliata £
amico lettore. boccardo, 2-370: la moneta di conto più usitata dal 1823 al
più usitata dal 1823 al 1859 era la lira austriaca da 100 centesimi, e del
un'indicazione perfetta circa l'individualità, la natura, la specie, il tipo
circa l'individualità, la natura, la specie, il tipo di ciò che
le prep. articolate alla, a la: v. anche a2; dalla,
v. anche a2; dalla, da la: v. da; della
v. da; della, de la: v. di1; colla (ma
; colla (ma più comune con la): v. con; nella,
: v. con; nella, in la: v. in1; sulla, su
: v. in1; sulla, su la: v. su; traila (
su; traila (ma più comune tra la): v. tra; frolla
; frolla (ma più comune fra la): v. fra. formula
formula di confessione umbra, v-7-22: pregonde la sua sancta misericordia e la intercessione de
: pregonde la sua sancta misericordia e la intercessione de li soi sancti che me
signore, / tue so le laude, la gloria e l'onore et onne benedictione
benedictione. rinaldo d'aquino, 107: la erose salva la gente / e me
aquino, 107: la erose salva la gente / e me face disviare, /
gente / e me face disviare, / la croce mi fa dolente / e non
che l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non cangeria
per una selva oscura, / ché la diritta via era smarrita. petrarca, 277-13
: un doloroso velo / contende lor la disiata luce, / e me fa sì
, i-intr. (43): come la estremità della allegrezza il dolore occupa,
, st., 1-26: verso la selva con sua gente eletta / prese el
el cammino. ariosto, 1-42: la verginella è simile alla rosa, /
/ ch'in bel giardin su la nativa spina / mentre sola e sicura
l'alba rugiadosa, / l'acqua, la terra al suo favor s'inchina.
torre 'è nome, che diremo 'la torre ', e quando è verbo,
, che diremo 'io voglio torre la tal cosa '; e così conosciamo
è verbo, che io dico 'buca la tale asse ', e quando è
quando è nome, che io dico 'la buca che è nel muro'. tasso
, 14-73: a piè del monte ove la maga alberga, / sibilando strisciar novi
l'aspre lor terga, / ed aprir la gran bocca orsi e leoni / vedrete
le vie dello stellato mondo / era la notte al suo meriggio ascesa. foscolo,
ritorno al prode / che tronca fe'la trionfata nave / del maggior pino,
del maggior pino, e si scavò la bara. manzoni, pr. sp.
): son cose che chi conosce la storia le deve sapere. pascoli,
un cespite / i veli s'alzano a la fuggente: / tu figgi il guardo
opulente. pavese, 10-167: sei la terra e la vigna. / un acceso
, 10-167: sei la terra e la vigna. / un acceso silenzio / brucerà
vigna. / un acceso silenzio / brucerà la campagna / come i falò la sera
brucerà la campagna / come i falò la sera.
venne in terra col decreto / de la molt'anni lagrimata pace. nardi, 7-4
lagrimata pace. nardi, 7-4: la sempre giusta e santa volontà di dio.
. forteguerri, 9-59: tutta rideva la di popol piena / ritonda piazza a
e levò gli occhi, e ravvisò la strada, /... / la
la strada, /... / la tacita sul sonno delle genti / strada
cigliare; / di un bacio le abbronzò la fronte gaia. -concorre alla
indicare il modo, lo stile, la foggia in cui qualcosa viene fatto,
): se noi ci abbigliamo così a la carlona,... voi altri
e parte sciolto / portava, e ne la treccia a destra mano / un mazzo
destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. foscolo, xv-213: eccoti
brutto poeta. de amicis, i-26: la stanza era piena zeppa di soldati;
l'oste: « ma ci avete la vostra specialità... gli spaghetti all'
: dolce cominciamento: / conto per la più fina, / che sia, al
, 96: serveria a piacimento / la più fina d'amare / ond'io so
d'amanza. fra giordano, 3-37: la via d'andare a roma la più
: la via d'andare a roma la più pressa è la più diritta. dante
andare a roma la più pressa è la più diritta. dante, purg.,
, 3-49: tra lerice e turbia la più diserta, / la più rotta ruina
lerice e turbia la più diserta, / la più rotta ruina è una scala,
. firenzuola, 122: ell'era la più bella ballerina che fusse in quei contorni
quei contorni. tasso, 11-69: la via più vicina e più spedita / a
via più vicina e più spedita / a la cura di lui vuol che si prenda
vi-106: affinché segua ciò in forma la più copiosa che possibil sia. mazzini,
mi mandi subito,... per la via più rapida, quanto sai di
con le due bimbe per mano: / la più piccina a lui toccò la mazza
/ la più piccina a lui toccò la mazza. -letter. seguito da
governi]... il secreto, la preziosissima di tutte le proprietà.
ii-197: questa è l'arte di guadagnare la più facile e insieme la più sicura
di guadagnare la più facile e insieme la più sicura. bettinelli, xv-5: vi
bettinelli, xv-5: vi conosco per la persona la più discreta. 3
xv-5: vi conosco per la persona la più discreta. 3. una
(e, nel caso delle mani, la destra). dante, inf.
, inf., 13-31: allor porsi la mano un poco avante, / e
: deh perché tacque, ed allargò la mano? boccaccio, dee., 7-7
., 7-7 (296): la fante,... scendendo meno avvedutamente
, cadde della scala in terra e ruppesi la coscia. tasso, 12-69: la
la coscia. tasso, 12-69: la man nuda e fredda alzando verso /
parini, giorno, ii-232: imbandita è la mensa. in piè d'un salto
/ alzati e porgi, almo signor, la mano / a la tua dama.
almo signor, la mano / a la tua dama. manzoni, 33: all'
dama. manzoni, 33: all'uom la mano ei porge, / che si
, / abbassavano il pollice nervoso / de la mano gentile. 4. con
2-55: lucean li occhi suoi più che la stella. boccaccio, dee.,
abbracciò e baciò lui, e fecegli la festa grande. goldoni, iii-821: -ella
-ah signore, non è possibile. la più onesta giovane non praticai di rosaura.
/ iacopo rusticucci fui; e certo / la fiera moglie più ch'altro mi nuoce
., 2-2 (138): aveva la donna, nel venire del fante di
i suoi princìpi, e di promuovere la civile verso i suoi destinati avvenire.
. e. gadda, 332: è la milano che dispare: e quale la
è la milano che dispare: e quale la lasceremo non era, e qual era
signore, per sor acqua, / la quale è multo utile et umile e presiosa
/ tutte conteze assise, / senza la quale amore in me non regna.
è in sola credenza, / sopra la qual si fonda l'alta spene; /
avarizia sì com'a reina, / la quale in tutto può ciò che la
/ la quale in tutto può ciò che la vuole. machiavelli, 1-iii-291. —
1-iii-291. — noi non possiamo seguire la voglia nostra, la quale sarebbe di compiacerli
non possiamo seguire la voglia nostra, la quale sarebbe di compiacerli 'etiam *
tasso, 11-ii-243: più si desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la
: più si desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la qual si conobbe
desidera la fortezza con la felicità accompagnata, la qual si conobbe nel marchese franceso a
qual si conobbe nel marchese franceso a la giornata del taro, quando egli s'
145): l'urtar che fece la barca contro la proda, scosse lucia,
l'urtar che fece la barca contro la proda, scosse lucia, la quale
contro la proda, scosse lucia, la quale, dopo aver asciugate in segreto le
asciugate in segreto le lacrime, alzò la testa come se si svegliasse.
giovanni, 88: dio mi lasci veder la dia / ch'io serva a madonna
bonor possan andare, / con elle la mia amistade, / e la gente che
con elle la mia amistade, / e la gente che v'à andare. dante
, caldi e geli / simili corpi la virtù dispone / che, come fa,
. bandello, 2-14 (i-805): la differenza che è tra il saggio ed
/ da magnanima donna esser negletta, / la costrinse a partirsi, e con l'
in terra amica. loredano, 2-ii-50: la voragine, che all'improvviso si scoperse
, 1-60: alma terra natia, / la vita che mi desti ecco ti rendo
ecco ti rendo. pascoli, 94: la scabra vite che il lichene ingromma /
russa / ne le canzoni grasse de la languente rima; / a me la strofa
de la languente rima; / a me la strofa breve concedi, che balza,
balza, rilutta / e freme domata sotto la forte mano. ungaretti, i-18:
mano. ungaretti, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse
delle sirene / del lago dov'era la città. 7. seguito da un
michelangelo, iii-287: com'io abbi la vostra, signor mio, / cercand'
avuto le due vostre de'30, con la del salviati. caro, 2-1-287:
del salviati. caro, 2-1-287: la vostra m'ha trovato fuor di roma molti
trovato fuor di roma molti giorni dopo la data di essa. s. caterina de'
caterina de'ricci, 108: con la sua gratissima abbiamo inteso le cose mandate
ché questi non vene / ammaestrato da la tua sorella, / ma vassi per veder
le vostre pene. alfieri, i-12: la mia sorella giulia ed io, seguitando
ferrari, 137: or dove sei? la tua sorella buona / ferma l'ago
sul petto ed alza gli occhi / verso la porta. d'annunzio, iii-1-796:
o dolce amico. / venuta è la tua madre / all'altra riva / per
peccato, in cuor mio / ti chiamerò la mia suora. 9. introduce un
o stella rilucente, / che levi la maitina, / quando m'apar davanti /
tuo'dolzi sembianti, / mi 'ncendon la corina. rinaldo d'aquino, 106:
, / che mi fanno gran guerra / la notte co la dia. boccaccio,
fanno gran guerra / la notte co la dia. boccaccio, dee., 2-2
dee., 2-2 (137): la cominciò a pregare che, se esser
, quivi non lo lasciasse di freddo la notte morire. machiavelli, 1-viii-75: io
ho paura che costei non sia, la notte, mal coperta. ariosto,
che testate. de mori, 20: la dimane per tempo, per non dimorare
, i-413: tranquilli sonni / dormirò la notte. manzoni, pr. sp.
contadini del milanese usan, testate, depositar la raccolta. leopardi, 28-12: t'
morire. d'annunzio, iii-1-97: la notte scorsa ho fatto un sogno strano
, 116: lui scapigliati e torbidi la mente / per la gran voglia a consultar
scapigliati e torbidi la mente / per la gran voglia a consultar se 'n vanno
fiere vergini / attorte in nere bende la fulvida / chioma; sfavillan di lampi /
550: spose su 'l lito pallide la faccia, / agitavano il pinto mandiletto.
i-236: saturo l'epa, lungo su la cline / dorme sonni pacati il consolare
. ottobre nel sessantaquattro quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che li
quando murai ne la casa da petriuolo la grande, che li spesi laie
. petrarca, ii-1-142: judit ebrea, la saggia casta e forte. boccaccio,
delle quali l'una ha nome ginevra la bella e l'altra isotta la bionda.
ginevra la bella e l'altra isotta la bionda. l. giustinian, 1-41
in deletoso riso; / questa è la nocte bella, / principio de ogni nostro
. / morta altr'al monte è la bella euridice: / copritela di fiori
, 221: dio mi guardi, la mia donna, che senza cagione abbandoni petronio
sono alloggiato. trissino, xx-i-88: la misera noi seppe se non tardi, /
7-424: ecco mona francesca: voi siate la ben venuta! beccari, xxx-4-327:
venuta! beccari, xxx-4-327: oimè la mia stellinia; addosso, addosso.
, 18 (315): oh! la mia donna! che vento v'ha
ha portata? carducci, 997: ivrea la bella che le rosse torri / specchia
che le rosse torri / specchia sognando a la cerulea dora / nel largo seno.
. d'annunzio, iii-1-849: disse allora la bella: / 'ecco pronto lo mio
e. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti,
, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti, non più in
inf., 4-124: vidi camilla e la pantasilea. idem, purg.,
, 5-133: ricorditi di me che son la pia. boccaccio, vi-145: venia
. boccaccio, vi-145: venia broccando la pantasilea. velluti, 94: lasciò
. velluti, 94: lasciò erede la giovanna e la maffia, e me esecutore
94: lasciò erede la giovanna e la maffia, e me esecutore. bandello,
, credendo che tutto quel tempo che la badessa faceva portar cibi in camera,
badessa faceva portar cibi in camera, la margherita ci fosse stata. g
g. gozzi, 3-1-345: la geva, contadinella, tre mesi fa,
xvii-188: saluta l'emilia, e la gina; e l'emilia troverà almeno alcuna
, 73: abbiamo già detto che la lucia si confessava dal padre cristoforo. carducci
freschi gigli / vedovi in seno de la maintenon. pascoli, 168: in mezzo
: in mezzo alla preghiera breve / la dolce madre a lui venia; non sola
accanto con andar più lieve / bionda la rosa e bruna la viola. d'
più lieve / bionda la rosa e bruna la viola. d'annunzio, iv-2-571:
non vi trema il cuore, per la prima volta? -chiese la foscarina con un
cuore, per la prima volta? -chiese la foscarina con un sorriso tenue, toccando
foscarina con un sorriso tenue, toccando la mano dell'amico taciturno che le sedeva
fianco. b. croce, iii-25-286: la faustina maratti... parla alla
. e. gadda, 268: sarà la maria timofeievna stavró- ghina di via dell'
ghina di via dell'impero, finirà come la fioraia, demente e làcera, sposa
mitilene, aveva avuto modo di conoscere la saffo, direttrice proprietaria di un importante
: dichiarandosi e dispensandosi sin da ora la sig. principessa abile e capace a
vi abitando, e che di quelli la possa disporre, per ricuperar la sua
di quelli la possa disporre, per ricuperar la sua dote, a suo libero beneplacito
437): agnese si cavò di seno la lettera, e la presentò al cardinale
si cavò di seno la lettera, e la presentò al cardinale dicendo: « è
, 353: c'erano il conte e la contessa chiappini... la signorina
e la contessa chiappini... la signorina cipolla, le due signorine della gerla
gerla. buzzati, 4-129: ecco la principessa wurz-montague, dal gran naso d'
casa cave- naghi, era sempre venuta la * confidenza ', come in tante
, del resto. buzzati, 4-126: la scala non si chiamerebbe scala senza il
maestro cottes. soldati, 2-354: la juventus era una cosa seria; era,
seria; era, forse, ormai, la sola cosa seria della vita, visto
, a un'opera d'arte che la rappresenta. vasari, iii-363: nel
, iii-363: nel qual quadro è dipinta la nostra donna che va in egitto,
ben fatti. carducci, 184: dice la gente. -è egli ora da messa
ora da messa? / ècci oggi a la nunziata processione? piovene, 5-409:
piovene, 5-409: san severino marche ha la
lor vasello / e mazzerati presso a la cattolica. idem, purg., 5-79
ma s'io fossi fuggito in ver la mira, / quando fui sovra- giunto
si spira. tasso, 15-18: la maggior sirte a'naviganti infesta, / trattasi
: 0 tessaliche strette, / dove la persia e il fato assai men forte
, 710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge
, ii-372: guarda verso il mare la caprera / ove dorme il leone in
: subito uno corre all'acropoli, la prima volta che giunge ad atene.
da sciogliere alla riva di posillipo, tra la gaiola e marechiaro. ma mi svegliai
ma mi svegliai troppo tardi e già la nave approdava alla proda della luce e della
. carducci, 725: in te la vendemmiante sanità borgognona, / il genio
tonde / dietro le quali, per la lunga foga, / lo sol talvolta
ad ogni uom si nasconde, / siede la fortunata calaroga. tasso, 15-20:
il lido serba. carducci, ii-1-32: la firenze bella???!!
fondate una nuova grammatica italiana, secondo la quale d'ora innanzi si dirà la firenze
secondo la quale d'ora innanzi si dirà la firenze, la pisa, il livorno
d'ora innanzi si dirà la firenze, la pisa, il livorno, il torino
livorno, il torino, come si dice la stoltezza, la ignoranza, il pendante
torino, come si dice la stoltezza, la ignoranza, il pendante, il ciuco
ciuco. d'annunzio, ii-358: la spezia ti saluta, / in vista dell'
361: così nel 1920, non ostante la tristezza delle armate, s'era traslocato
di quelle parole / con le quai la tua etica pertratta / le tre disposizion che
non vuole, / incontinenza, malizia e la matta / bestialitade? fazio, vi-6-1
queste quattro cose pienamente ha in sé la 'comedia 'del nostro poeta.
fece... appresso all'altare maggiore la natività di gesù cristo, che fu
fu bellissima; e dopo... la venuta dello spirito santo sopra gli apostoli
pe'padri conventuali di san francesco dipinse la cena del signore, quale posero nel
. alfieri, i-228: nello stendere la 'merope 'e il 'saulle '
uguaglia quello che l'uom pruova leggendo la mandragora del machiavelli o la trinuzia del
pruova leggendo la mandragora del machiavelli o la trinuzia del firenzuola. foscolo, xi-1-147
simil genere. carducci, ii-12-62: la * perseveranza 'scrive che al suon delle
, passano in quelle voci... la non esistenza di omero; le sette
; le sette città natali di costui e la tragedia sofoclea,... i
... i capponi di renzo, la commedia umana e il tempo perduto:
nostro, / figlio d'asburgo, la fatai 'novara'. d'annunzio, ii-972:
a san giorgio di lissa, comandando la * formidabile ', penetrò nel porto
sostantivo casa col nome di colei che la possiede o la abita (v.
col nome di colei che la possiede o la abita (v. anche casa,
essendo venuto... a casa la donna,... se n'entrarono
. fecesi portar in seggiola a casa la moglie. = deriv. dal
molte sono le femmine c'anno dura la testa, / e tomo con parabole taddimina
sua podestà. angiolieri, 91-2: la strenuità mi richer per figliuolo, /
sue permutazioni non hanno triegue: / necessità la [la fortuna] fa esser veloce
non hanno triegue: / necessità la [la fortuna] fa esser veloce; /
com'a giusta rede, / raccomandò la donna sua più cara, / e comandò
a fede. petrarca, 249-5: i'la riveggio starsi umilemente, / tra belle
2-6 (178): con lei lasciò la moglie e le disse che...
.. del tutto facesse che seco la ne menasse. ariosto, 24-71:
ne menasse. ariosto, 24-71: la donna sua, per timor fatta esangue,
do- ralice s'appresenta, / e la priega e la supplica per dio /
s'appresenta, / e la priega e la supplica per dio / che partir voglia
soleva erminia in compagnia sovente / de la guerriera far lunga dimora. / seco
guerriera far lunga dimora. / seco la vide il sol da l'occidente, /
il sol da l'occidente, / seco la vide la novella aurora. tassoni,
l'occidente, / seco la vide la novella aurora. tassoni, 10-70: d'
azzurrina ornata d'oro / quindi ei la veste, e le ricopre il seno;
non gli piace meno. / indi la mostra al conte, e dice: «
ha sentito, / acciocch'ei non la vegga sconcia e sciatta, / manda giù
allor che il nume in petto / la fea parlar di troia il dì mortale
dolce a mirar, non quale / la si dipinge la codarda gente, / [
, non quale / la si dipinge la codarda gente, / [la morte]
si dipinge la codarda gente, / [la morte] gode il fanciullo amore /
sovente. carducci, 329: deh la riveggia! e il riso desiato / ogni
cacci. pascoli, 277: i figli la rividero alla fiamma / del focolare,
con gli occhi della mente, / la rivedi tu ancora? loria, 5-25:
tu ancora? loria, 5-25: la magrezza e le mosse la somigliavano a un
5-25: la magrezza e le mosse la somigliavano a un burattino da orologio.
carani, 2-86: non guarì dopo la repudiò ancora lei, e ne menò
repudiò ancora lei, e ne menò la terza per moglie. manzoni, pr.
21 (355): — non la voglio in casa costei, -pensava intanto l'
ferrari, 576: domodossola / del sol la sposa la diresti candida, / che
576: domodossola / del sol la sposa la diresti candida, / che ilare sorride
canto. d'annunzio, i-78: la vedevo passare ogni mattina / sotto le mie
una molto bella donna di provenza, la quale avea nome madonna grigia; e
, 5-1 (20): ciascun prese la sua [sposa], e nelle
,... afferandola d'improvviso per la vita, l'alzò da terra.
annunzio, iv-1-31: prese ella di su la sedia 11 suo mantello. andrea l'
un braccio in una manica, andrea la guidò, appena toccandola. soldati,
di grazia ti priego che tosto vedere la mi faccia. vettori, 178: essendo
ingegnosa stata chiamata l'arte del lavorar la terra madre e nutrice di tutte tal
di tedio, / noi la ti demmo [la nostra sorella]:
tedio, / noi la ti demmo [la nostra sorella]: aveva gli occhi
(36): udite un po'come la m'à guidato, / che 'n
8: permise [il marito] che la entrasse nelle monache di santa perpetua dandogli
. giustinian, 1-21: quando la sia soletta, / tu t'apresenti a
sia soletta, / tu t'apresenti a la sua lizadria. poliziano, 1-708:
sua lizadria. poliziano, 1-708: la non vuol esser più mia, /
non vuol esser più mia, / la non vuol la traditora: / tè disposta
più mia, / la non vuol la traditora: / tè disposta al fin ch'
pur addosso un buon coltrone, ma la sta quattro ore ginocchioni a infilzar paternostri
ginocchioni a infilzar paternostri, innanzi che la se ne ven- ghi al letto.
letto. r. borghini, 3-41: la mi ha pregato, con le lacrime
. salvetti, 58: l'è la civetta benedetta / e, quasi fui per
per pronome nel caso femminino; 'la mi fa troppa grazia, la mi scusi
'la mi fa troppa grazia, la mi scusi 'et usando 'la'
che ha nome lucia? ». « la non c'è più; andate ».
leopardi, 36-5: tutto quel giorno / la mi condusse intorno / a veder l'
nievo, 309: -come, come non la mi ama? come sarebbe a dire
, datti pace, carlino! non la ti ama per nulla. tarchetti, 6-ii-344
. tarchetti, 6-ii-344: appena entrata la mi buttò le braccia al collo.
che ha avuto in tener el cavallo, la prego ad esser contenta consegnarlo al presente
me l'offerisca se in cosa alcuna la posso servire, il che fo con
posso. manzoni, v-1-563: intanto la prego di gradire l'espressione dell'inalterabile
174: mia cara signora, la ringrazio cordialmente delle amorose cure che ella
: ch. mo sig. linati, la ringrazio molto della lettera. è un
un verbo. caro, 12-iii-150: la supplico a darmi occasione di servirla.
xviii-96: del resto, signora mia, la mi creda, non ho chimere oggimai
, non ho chimere oggimai più per la testa. carducci, ii-2- 106
. carducci, ii-2- 106: la non si contenti di render il senso,
di render il senso, renda anche la parola; almeno per ora. praga,
per ora. praga, 4-28: « la scusi », balbettò, « la
la scusi », balbettò, « la scusi tanto ». d'annunzio, v-2-307
d'annunzio, v-2-307: ma perché la parla sempre in canzone, con un certo
non si conosce?... la dovrebbe avere una gran fame dopo la
la dovrebbe avere una gran fame dopo la predica. la venga via. 4
una gran fame dopo la predica. la venga via. 4. pron.
mostrai sancte marie è, et trenta anni la posset san- cte marie. breve di
inde a due anni k'elli esciaranno de la balia, né no la debiano ricevare
esciaranno de la balia, né no la debiano ricevare, e se fusse chiamato no
., 27-126: attorse / otto volte la coda al dosso duro; / e
/ e... per gran rabbia la si morse. cantari, 276
. cantari, 276: ricevuta la lettera e letta, / la pose in
: ricevuta la lettera e letta, / la pose in mano a lo re d'
diletta in giovanile amore, / compera la ricolta in erba verde; / ché sempre
non risponde al fiore, / e spesso la tempesta la disperde. ariosto, 33-54
al fiore, / e spesso la tempesta la disperde. ariosto, 33-54: ecco
in italia guerra; / ecco altri la fa a lui ne la sua terra.
/ ecco altri la fa a lui ne la sua terra. tasso, 11-iii- 729
729: piena di sdegno, me la rendè e comandommi ch'io non le
l'orazione meglio ricopiata e tradotta ne la lingua romana. baldi, 96: la
la lingua romana. baldi, 96: la saetta è quella / che '1
, e le piume. / io non la veggio. zeno, i-143: i
fatta parer diversa da quella ch'io prima la pubblicai. carducci, 1014: i
rossastro luccicar videro / tra i massi cruenti la selce, / e l'acuirono per
selce, / e l'acuirono per la strage. ungaretti, ii-30: l'ombra
amore è una quiete accesa, / e la godo diffusa / dall'ala alabastrina /
patteggiò co'viniziani, e vendella [la terra] loro. i vini- ziani
vini- ziani vi vennono e per forza la presono e tennono. boccaccio, dee
la notte passata aver l'arca imbolata ed in
sacchetti, 178-84: levatosi da tavola, la si ritrasse [la gorgera] e
da tavola, la si ritrasse [la gorgera] e gittolla per lo spazzo.
l'albergaro, e correan su per la terra / a dettarla a'mortali. leopardi
merzé, e non sappiano a cui la si chiedere. caro, 2-406: noi
si chiedere. caro, 2-406: noi la pur vedemmo [la macchina del cavallo
2-406: noi la pur vedemmo [la macchina del cavallo di troia] / cou
: allora sì che noi vedremo fiorirla [la lingua], e rendere frutto per
pleonastico. tasso, n-ii-253: prendi la mia destra; ch'io la ti
: prendi la mia destra; ch'io la ti porgo a baciare, e la
la ti porgo a baciare, e la ti do per pegno di fede. manzoni
sp., 3 (48): la bricconeria l'hanno fatta a me. carducci
a me. carducci, ii-17-9: la prefazione, o poscritto, che la metteremo
: la prefazione, o poscritto, che la metteremo in fine del volume, a
, / ditela a quest'uom savio la novella / di lei che cerca il suo
pavese, 34: ogni cosa nel buio la posso sapere / come so che il
felice auspicio il piede e, adorando la maravigliosa sua deità, e con quella
sua deità, e con quella insieme la dei nascosti iddìi,... gli
codesta pratica così, acciò se rompessi la di pistoia, non sia rotta anche
di molucco, fu ultimamente a fondare la del giappone. galileo, 3-1-365: non
giappone. galileo, 3-1-365: non poter la struttura dell'universo avere altra forma che
struttura dell'universo avere altra forma che la da loro disegnata. carducci, ii-8-58
. carducci, ii-8-58: quella sera e la appresso la passai bevendo per divertire la
ii-8-58: quella sera e la appresso la passai bevendo per divertire la tetra malinconia che
la appresso la passai bevendo per divertire la tetra malinconia che mi rattristava tutto.
inf., 15-99: bene ascolta chi la nota. boccaccio, dee.,
fatta; ma mai più persona non la farà, e a voi ne faremo ancora
viene in mendicaggine, bisogno è o che la vada mendicando, o ch'egli imboli
voler delezare. / io sì me la ridea, / togliendo per piacere el tuo
va e così viene: i buffoni la guadagnano di lunga mano a i poeti.
spallanzani, iii-275: qui a pera me la diverto a maraviglia praticando e andando spesso
pirandello, 8-189: - voglio vedere chi la vince! -aveva ripetuto più volte
ch'egli fa e sottingende. troppo la sa lunga. e come ci si diverte
, inattaccabile, sulla quale gli anni non la potevano, fatta di pura luce,
della valle del belbo '-e che la dicano / quei di candii ».
. macinghi strozzi, 1-83: se la seguita come ha fatto dal primo dì
ristare fin che tu lo trovi, perché la importa. manzoni, pr. sp
fedelmente ». nievo, 4-72: comunque la sia, egli pensò quello che da
. pascarella, 2-432: ohimè! la va male. 6. in
dipoi risuscitati; rispetto alla rovina grande che la fu. 5. bernardino da
. bernardino da siena, 548: oh la invidia e l'è la mala bestia
548: oh la invidia e l'è la mala bestia! savonarola, 5-i-88:
, 5-i-88: togli qua una pietra, la non ha pace, la non si
pietra, la non ha pace, la non si quieta se tu la tieni sospesa
pace, la non si quieta se tu la tieni sospesa; ma se tu la
la tieni sospesa; ma se tu la lasci andare, come la giunge al centro
se tu la lasci andare, come la giunge al centro, ella ha trovato
giunge al centro, ella ha trovato la pace sua. aretino, iii-187: fanno
, che di mio si legge, e la vita di gesù cristo, e la
la vita di gesù cristo, e la di maria vergine, e la di tommaso
, e la di maria vergine, e la di tommaso d'aquino, e la
la di tommaso d'aquino, e la di caterina santa. della casa, 5-iii-364
durò a bere tutta una notte quanto la fu lunga. caro, 4-927:
l'impresa. e di periglio / la si fosse e di morte; in ogni
temere indarno? galileo, 3-3-131: la terra sarebbe allora assai più perfetta di
, 1-vi-64: entrati in pietroburgo, la non ci parve più quale la ci
pietroburgo, la non ci parve più quale la ci pareva da lungi. manzoni,
., 17 (301): « la c'è la provvidenza! » disse
(301): « la c'è la provvidenza! » disse renzo; e
» disse renzo; e, cacciata subito la mano in tasca, la votò di
cacciata subito la mano in tasca, la votò di que'pochi soldi; li mise
si trovò più vicina, e riprese la sua strada. idem, pr. sp
., 37 (642): la veniva giù a secchie. tarchetti, 6-i-120
vilipeso ad un'altra fanciulla, oh la sarebbe una vittoria pur dolce. d'annunzio
/ ha costui, adonella? / la non ti pare una zucca frataia / con
con quel manicaccio? panzini, ii-75: la ha un saporino che va proprio bene
: avendo scritto, è comparsa la di v. s. de'18.
. mi ero scordato significare per la di ieri alle signorie vostre.
guicciardini, 2-6-70: come io scrisse per la de'9, li inglesi vennono
s. caterina de'ricci, 95: la di vostra eccellenza mi è stata
440 hz e usato convenzionalmente (il la emesso dal diapason) come nota di riferimento
re, mi, fa, sol, la ', e gorgogliasi una canzonetta in
re, mi, fa, sol, la e 'l lor valore. l. salviati
ii-1-141: diciamo il fa ed il la a que'due segni della musica. rosa
, mi, fa, sol, la, canta chi sale, / la,
, la, canta chi sale, / la, sol, fa, mi, re
ci unì: / se tu canti la, sol, fa, mi, re
re, mi, fa, sol, la, padre pacini, / la,
, la, padre pacini, / la, sol, fa, mi, re
re, mi, fa, sol, la '. tommaseo [s. v
[s. v.]: 'la ', s. m. nome della
nota musicale d'una scala diatonica, la quale principii con un 'do '.
, il corpo che dà il 'la 'compie 5 vibrazioni nel tempo stesso in
fa 3... il 'la 'è la nota che si suol adoperare
.. il 'la 'è la nota che si suol adoperare per dare il
diapason) d'acciaio suonano un 'la 'normale di 870 vibrazioni semplici per
degli accordi e degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la perpetuo.
degli arpeggi si udiva la trombettina insistente del la perpetuo. -scala di la maggiore
del la perpetuo. -scala di la maggiore: scala di tono maggiore che
scala di tono maggiore che ha il la come tonica e reca tre diesis in
[fa do sol). -scala di la bemolle maggiore: scala di tono maggiore
tono maggiore che ha come tonica in la bemolle e reca in chiave quattro bemolli
in chiave quattro bemolli (si mi la re). -scala di la minore:
si mi la re). -scala di la minore: scala di tono minore che
scala di tono minore che ha il la come tonica e non reca accidenti in
2. locuz. -dare il la: indicare l'esatta tonalità del la
la: indicare l'esatta tonalità del la, fondamentale nota convenzionale di riferimento sia
fondamentale nota convenzionale di riferimento sia per la intonazione delle singole voci di un coro
linguaggio musicale 'dare il la'significa dare la nota di partenza. lucini, 10-15:
morire lontano: / propone il « la » la rana assorta / a governare l'
: / propone il « la » la rana assorta / a governare l'orchestra.
armonium e cominciavo a dare il * la '. -figur. influire efficacemente
dare, come suol dirsi, il la dell'ultima creazione della moda. d'
una qualunque frase numerosa bastava ad aprirgli la vena; a dargli, per così dire
, per così dire, il 'la ', una nota che gli servisse di
dà l'intonazione, il carattere, la tinta, l'espressione cui altri s'accordano
degli altri desse in quei momenti in la, e allora in classe si scatenava l'
, 9-67: dette... il la a un particolare sottogenere letterario paesistico canicolare
nel quale si rispecchiò per un pezzo la narrativa del tempo. -prendere il
narrativa del tempo. -prendere il la: prendere l'intonazione. - anche
rivista francese, e preso il * la ', si è sentito forzare la voce
* la ', si è sentito forzare la voce. = deriv. dalla prima
deriv. dalla prima sillaba del lat. la [bii reatum] che forma l'
, dai quali guido d'arezzo trasse la nomenclatura delle note musicali. là,
chi è là », gridò da dentro la voce d'agnese. giusti, 4-i-239
d'agnese. giusti, 4-i-239: la sposa in fronzoli / sta là impalata,
le campane, / scoprono i vecchi per la via la testa / bianca, e
, / scoprono i vecchi per la via la testa / bianca, e lo sguardo
sue meschite / là entro certe ne la valle cerno, / vermiglie come se di
6-5: di questo viver mio faccia la sorte / quel che già stabilito è
corso suo sì grosso velo / di verno la danoia in osterlicchi, / né tanai
. g. villani, 12-51: la reina pur rimase grossa d'uno fanciullo
al giovane che la notte... là su le due
-con valore di sost.: la vita eterna, poltre tomba.
muto, risponde, appena percepibile, la tuonalità dell'al di là. piovene,
gente / ch'à scritto in su la mano: « nimo ci passi »,
, 6-1 (103): essendo forse la via lunghetta di là, onde si
sp., 7 (114): la casa è in fondo al paese..
problema storico rimane un di là, la erudizione o filologia, dalla quale sembrava
essendo introdotte a parlare persone defunte, la locuz. può anche riferirsi al mondo
: te... priego che dopo la mia morte me non dimentichi, acciò
il giorno del matrimonio rappresentava per lei la liberazione;... ella sarebbe
essendo introdotte a parlare persone defunte, la locuz. può anche riferirsi al mondo
puoi far lieto, / revelando a la mia buona costanza / come m'hai
. -con valore di sost.: la vita eterna, poltre tomba.
è stata c'è e ci sarà la religione... questo sentimento del di
del di là, e per tal modo la forza dell'esistenza è trattata negativamente:
di qua, e anche di là la gloria di vita terna. s. caterina
là ampliamente. segneri, iii-3-245: la dependenza da'suoi maggiori le avrebbe agevolmente
, 31-19: poco portai in là volta la testa, / che me parve veder
x-5-423: non è trono di dio forse la terra / e l'aere, e
e l'onda e il cielo, e la virtude? / a che cercarlo in
compiacerli... / -bembè, la cosa è molto in là. s.
qui si possa tornare in dietro. la cosa è ornai tanto in là ch'e'
sp., 9 (161): la giovinetta intese, e non osò domandar
portati ultimi dell'odierno affacendarsi a spargere la istruzione nei volghi. fino a questo
: se da mezzogiorno in là prendesse la zuffa il sole rivolto sarebbe, perché il
. bernardino da siena, 79: la roca si lagnarà di te, però che
si lagnarà di te, però che tu la lassarai stare du'ore in là.
me. firenzuola, 290: quando la notte era assai ben in là col suo
guamello, / persino una sottana con la gala, / che mi son fatte,
6-5: di questo viver mio, faccia la sorte / quel che già stabilito è
romano di luglio, nell'ora che la linea della melodia serale sembra passare per
melodia serale sembra passare per là dove la polvere febrile della strada e la fredda
là dove la polvere febrile della strada e la fredda spruzzaglia delle fontane s'incontrano,
sta in sul savio / per amor de la madre. tasso, 7-105: là
e girando qua e là l'occhio e la testa: / questi uccelli, dicea
25-26: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua
qui, ora è là. errare con la mente qua e là. d'annunzio
. giov. cavalcanti, 37: la battaglia cominciò grandissima e immortale: dall'
e assaltare: ed essenso stanchi per la lunga via e per la continua acqua
essenso stanchi per la lunga via e per la continua acqua della piova, chi cadeva
là s'apre il giglio e qui spunta la rosa. fantoni, i-237: qua
salvini, 41-81: era una gran vergogna la mia... il voler io
/ che là dovunque aviso / veder la credo, lasso! statuto dell'università
, / eh'i'gli ho data la fede mia di torla / per donna.
quel ribaldo del ponte discese, / la mia germana per le chiome prese, /
talor, di là non passa / da la spoglia, ond'io vo caduco e
non so se sia l'evaporazione, o la pioggia che il vento trascina. pavese
là dai tetti le vigne bianche sotto la luna. -dopo, o,
, iv-xiv-14: noi, a li quali la memoria de li loro anticessori, dico
dalla parte di là dal po verso la magna. d. acciainoli, 1-2-311:
arno, che soleva avere gli onori per la sesta parte, venne a partecipare per
sesta parte, venne a partecipare per la quarta in questa nuova divisione. grazzini
-ant. con valore di sost.: la parte di un luogo che si estende
, iii-4: pareva conveniente cosa cavar la scena del di là d'arno e farla
là da contento, se pure avessi la fortuna di non dispiacere a tutti. magalotti
, io (187): scappatale finalmente la pazienza, buttò là una parola che
): chi t'ha detto che tu la buttassi là [lucia] come un
non chiedere, e simili, più la ', usasi in modo imperativo per non
delle feste. forteguerri, 28-31: egli la segue e dolce le favella: /
quasi impersonale, passi, vada pure la cosa, o andate pure, che io
, o andate pure, che io ve la passo. 'per questa volta,
-neppur io l'ho mai saputa bene la tua storia. pavese, 7-93: -va'
ricca e molto ver- tuosa, con la quale io aveva domestichezze via là via loro
sosteneva fra l'altro l'efficacia e la sufficienza dei rapporti diretti fra dio e gli
diretti fra dio e gli uomini e la necessità di sopprimere ogni forma di gerarchia
. r. sacchetti, 1-82: allora la banda scese a terra; gli *
dai doppieri, e tutti insieme accompagnarono la ballerina vincitrice alla casa di suo padre.
. 2. locuz. -appoggiare la labarda in un luogo: sistemarvisi comodamente
tutti i suoi comodi ha appoggiato qui la labarda, e ora rivede le scritture con
= deriv. da labarda, per la simiglianza della forma. labària,
di questo arco l'antico labaro con la croce e col motto * in hoc vinces
ei vidde in cielo meraviglioso, mutò la sua insegna militare di labaro nella sacratissima
alla cavalleria. balbo, i-79: la conversione [costantino]...
conversione [costantino]... la incominciò ponendo la croce sul suo stendardo o
]... la incominciò ponendo la croce sul suo stendardo o labaro,
lunga, tutta ricoperta d'oro, con la traversa, che
dato allo stendardo cristiano di costantino dopo la sua vittoria su massenzio: era un
i grandi labari e le donne con la testa avvolta da una veletta nera.
dimora / là simile d'un angel la pietate. dante, vita nuova,
26-7 (93): par che de la sua labbia si mova / un spirito
fa travagliar l'acerba vita: / la quale è sì 'nvilita, / che ogn'
« io t'abbandono », / veggendo la mia labbia tramortita. idem, inf
lupo! / consuma dentro te con la tua rabbia. fiori di filosofi, vi-250
l'amaestrasse, socrate disse, veggendo la labbia del garzone: -e1 sogno mio ène
io solea / altra volta esser, la smarrita labbia / priego mi servi o nuova
priego mi servi o nuova in me la crea, / sotto la qual coverta la
in me la crea, / sotto la qual coverta la mia rabbia, / vedendo
la crea, / sotto la qual coverta la mia rabbia, / vedendo emilia,
cavalcanti, i-211: veder mi par de la sua labbia uscire / una sì bella
uscire / una sì bella donna, che la mente / comprender no la può.
, che la mente / comprender no la può. savonarola, 8-1 -77: per
tutta mi raccese / mia conoscenza a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia
a la cangiata labbia, / e ravvisai la faccia di forese. daniello, 402
non avria potuto mai il poeta raffigurar la faccia di quell'ombra, per esser tanto
e distrutta, ma riconobbela alla voce, la quale, alla guisa che la favilla
, la quale, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in
, alla guisa che la favilla accende la fiamma, così raccese in esso poeta
fiamma, così raccese in esso poeta la sua spenta conoscenza; a le cambiata
le penne usate / mutai per tempo e la mia prima labbia. apollonio di tiro
, / quante bisce elli avea su per la groppa / infin ove comincia nostra labbia
, cent., 40-91: già la sua persona era costretta / da 'nfermità,
persona era costretta / da 'nfermità, sicché la bella labbia / si trasmutò in cosa
, / e tutto si rodea per la scabbia. serdini, 1-36: o preziosa
, pur medesimamente nel genere femminino, la sembianza e la effigie umana; non
nel genere femminino, la sembianza e la effigie umana; non perch'ella derivi
quella spezie della sineddoche che pone la parte pel tutto,...
, 1-24: io fo cader al tigre la sua rabbia, / al leone il
nelli, i-349: se tu apri più la bocca, che sì che te la
la bocca, che sì che te la chiudo con do'labbrate da feste solenni.
labbrate. batacchi, 2-122: tu la sbagli, perdio, se a me tu
e senza dir parola, gli chiuse la bocca con una labbrata. bresciani,
pugna. nieri, 109: guai se la donna si risente! labbrate e moccoli
il ponte corridoio, si misero per la porta del castello, indi passati i reversi
, ii-108: -perdono! - labbreggiò la smarrita, giungendo palma con palma.
ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose che formano la parte anteriore della cavità orale dall'alto
dante, inf., 30-55: la grave idropesì, che sì dispaia /
/ che 'l viso non risponde a la ventraia, / faceva lui tener le labbra
con tutto il labro, e fessa la bocca da ciascuno lato insino alli orecchi.
bocca da ciascuno lato insino alli orecchi. la fisiognomia, 31: chi ha grandi
storici, i-138: reverentemente domandai / la ostia sancta con lo umel pianto;
; / ma inanze che con li lavri la tocasse, / e -miserere de mi
.. le labre erano già pallide, la facia ne diveniva obscura. ariosto,
su le labra sparse, / porvi la bocca e non temer de'spini. fasciculo
di medicina in volgare, 45: la prima cosa da vedere nela bocca sono
maravigliosa admixtione in tal modo che né la pelle da la carne né la carne dali
in tal modo che né la pelle da la carne né la carne dali nervi si
che né la pelle da la carne né la carne dali nervi si può separare né
e i baci, / ma con la bella man la dea s'oppose; /
, / ma con la bella man la dea s'oppose; / e respignendo
dalle mie, o diti che smorzano / la sete dei morenti e i vivi infocano
moglie... in sessanta giorni votarono la coppa delle delizie coniugali; quando si
., 38 (699): se la balia, per divezzarlo, la bagna
se la balia, per divezzarlo, la bagna [la poppa] d'assenzio,
, per divezzarlo, la bagna [la poppa] d'assenzio, il bambino
] d'assenzio, il bambino ritira la bocca. [ediz. 1827 (671
1-123: quale altro aspetto avrebbe avuto la miseria di quel luogo s'essa fosse stata
, le quali contro il giusto parlano la iniquità nella superbia e nella abusione. libro
lingue vantatrici. rinaldeschi, 1-132: la bugia e 'l mentire propriamente è detto
bugia e 'l mentire propriamente è detto la fatica delle labbre. leone ebreo,
labbri tuoi / dido saprà che abbandonar la vuoi? mazzini, 56-141: vanno alla
tante; / ma piena di terra ha la bocca. borgese, 1-36:
ruscelli, 2-14: essendo per adietro stata la terra d'un labro solo e usando
solo e usando tutti una lingua, come la scrittura narra, si divise poi in
/ i disdegni e le paci, / la speme, il pianto e i baci
/ non mente il labbro mio, la storia è vera. -l'attitudine
è vera. -l'attitudine e la forza di emissione propria del suonatore di
loro allargarsi o restringersi, e con la loro maggiore o minor forza di comprimere
loro maggiore o minor forza di comprimere la linguetta o il bocchino, governano l'intonazione
bocchino, governano l'intonazione, modificano la tempera del suono, e ottengono dallo strumento
buoi] gli orecchi grandi, e la fronte lata e crespa, e i labbri
spese volte si torcono le labre de la boca del cavallo da uno lato. la
la boca del cavallo da uno lato. la cura sua si è cuociere li labri
li labri dal lato ritorto, e trare la vena bianca, che si truova nel
e con schiumose labbia, / [la tigre] parea, piena di furia e
avido pur di sangue anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra
. savonarola, 1-45: i labri de la natura stano molto sucii. bembo,
tosto che elle nate sono, cusciono la natura, in guisa che la via dell'
, cusciono la natura, in guisa che la via dell'orinare non s'impedisca;
così cuscite maritano, di modo che la prima cura dello sposo è tagliar col
, 270: sotto i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi
i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi trovarete il sesso feminile
... e poi le labbra de la natura e le sue camerelle e la sua
de la natura e le sue camerelle e la sua strettezza o larghezza. documenti sul
i-178: avendogli in quel subito, nonostante la sua renitenza, accostatole la mia mano
, nonostante la sua renitenza, accostatole la mia mano alla natura, la trovai
, accostatole la mia mano alla natura, la trovai umida, e la bocca e
natura, la trovai umida, e la bocca e le labbra mi parevano al
diviso d'alto in basso, e la quale chiamasi * naturale 'o
particolare delle labbra, in cui risulta la bocca semiaperta, 11 labbro superiore sporgente
dei due lobi in cui si divide la casella personata (o bilabiata) propria delle
quella corolla monopetala irregolare e tubulata, la quale è divisa nel lembo in due
(galea) e quello di sotto la barba (barba); l'apertura fra
); l'apertura fra le due labbra la bocca (rictus); la parte
labbra la bocca (rictus); la parte più larga del tubo vicino all'apertura
più larga del tubo vicino all'apertura la gola (gula, faux)..
), è una corolla ringhiosa, la quale avendo i labbri chiusi rassomiglia spesso
labbiate e personate, stanteché hanno prossimamente la forma e la disposizione delle labbra degli
personate, stanteché hanno prossimamente la forma e la disposizione delle labbra degli animali. valeri
degli animali. valeri, 3-208: la pioggia fina... si posa /
cardo. bencivenni [crusca]: la piaga si lavi con decozione di labbro
dove si lavora di lana. imperoché con la ricciuta testa, che produce egli con
intorno a'denti o si rinchiude con la cera ne'denti bucati. assi d'aver
lanugine, se vi fosse, con la punta d'un piccolo coltello aguto ficcheravi entro
si deveno cusir le labra de essi con la setta sì come si fa agli altri
, 12-1-99: trovò... la piaga già rincamata e con le labbra sì
una spugna molle d'acqua fresca, la ricucii. arici, iii-127: ma scampo
. bibbia volgar., iii-342: la grossezza del lato ovvero del luterò,
merlate... e dentro è la città; e sai che fra il muro
labri, dove si aspettava, e la larghezza del labro, che egli chiama alveo
, n-iii-656: volendo che sia presa la medicina, ungano di mele i labri
medesime pile [dell'acquasanta] per la gran frequenza de'popoli eran rimasi alquanto1
, 21-36: sia lavorata in modo [la bocca della canna di cristallo],
delle valli. algarotti, 1-iii-319: la figura concava della campana, con quelle
sopra due ore,... guardava la configurazione di codeste labbra, le interne
il 'cascia! 'poi o sia la striglia che usano i turchi, è un
: s'accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla. [ediz
(213): avventa in alto la mano al labbro della gerla]. cattaneo
gerla]. cattaneo, ii-1-150: la linea passerebbe circa tre miglia al disotto
organo, l'orlo che circoscrive superiormente la loro bocca; il quale non segue più
loro bocca; il quale non segue più la forma cilindrica dal corpo della canna,
/ tal m'arde l'odio tra la morte e l'onta. pea, 1-242
pozzi. jahier, 214: tutta la famiglia segue l'aratro, e incoraggia a
paia di bestie affannate, perché rompano la tenace cotenna del prato, e rivoltino il
incircoscritto labro. cattaneo, ii-1-404: la parte della strada... fino
muovere le labbra a qualcuno: conferirgli la facoltà o l'autorizzazione a parlare, a
apri le labbra mia, / e la mia bocca poi t'arà laudato: /
/... / e sfogano la colera e la rabbia. varchi, v-898
. / e sfogano la colera e la rabbia. varchi, v-898 (441-4)
sopraffatta da un sentimento irresistibile, aprì la bocca, e disse: « sentite,
di te. fogazzaro, 7-234: la chiesa ha cristo sulle labbra e non nel
» di parigi hanno sempre sulle labbra la « grande peinture », ma che
entro alle onde di lete, e solcata la stigia palude, mi riducete voi di
vergogna. n. franco, 4-39: la giustizia al tempo d'oggi,.
caro, 1-1196: del sacrato liquor la mensa asperse, / poscia ella in
1-185: nel gesto di andare al bicchiere la assiste: la asseconda: come la
di andare al bicchiere la assiste: la asseconda: come la madre il malatino che
la assiste: la asseconda: come la madre il malatino che accosta la sua
come la madre il malatino che accosta la sua dose di ricino. ah che quella
labbro o le labbra: passarvi sopra la lingua (ed è un gesto che rivela
faceva roder le labbia, poiché, prendendo la baia di lui, dicea che l'
sp., io (187): la conversa, dopo aver sofferto, ed
le labbra un pezzo, scappatale finalmente la pazienza, buttò là una parola che lei
s. v.]: le muor la parola nel labbro. pirandello, 8-37
guardarle con tali occhi, che subito la voce moriva loro sulle labbra!
con vanima sulle labbra: esprimere con la massima sincerità le proprie convinzioni, i
dalle labbra di qualcuno: ascoltarlo con la massima attenzione, seguirne il ragionamento con
/ i labbri strinse, e dimenò la testa: / quindi, l'ispida barba
alme dai nostri cori / parton da la radice, / e su le labia estreme
sepolcro. mazzini, 59-239: giudici, la parola che sta per escirvi dal labbro
trattenere, mi sfuggì come dalla mano la catena d'un cane ribelle.
: ho fatti due sonetti: uno a la contessa di sala, che avea la
la contessa di sala, che avea la conciatura de le chiome in forma di
forma di corona; l'altro a la figliastra, che ha un labrotto quasi
mi immagino di vederti... con la bocca asciutta senza inumidire i labbruzzi amorosi
bacio ti buschi. pecchi, viii-21: la protuberanza delle labbruzze, quando non frignava
farai el suo labro di rame con la sua basa da lavare. =
bandello, 2-47 (ii-165): aveva la togna duo labroni grossi da schiava,
labbroni nell'abituale smorfia di spregio, la congedava con un « buona notte »
asciutto e ironico. piovene, 9-212: la vecchia signora linfatica, con gli occhi
ch'ha sime / le nari; la labbrona è un vero bacio.
nella roma vostra si tenta di strangolare la patria con un capestro prussiano maneggiato da
labbrone le cui calcagna di fuggiasco sanno la via di berlino. gramsci, 11-235:
[nomignolo] di boia labbrone, per la sua grande bocca. = acer
lambdacismo. tasso, 12-701: la forma bella... è amica del
più che da l'altre, da la * 1 '; anzi quando molte parole
, 209: il longo dì, compiuta la revoluzione del tempo, ha consunta la
la revoluzione del tempo, ha consunta la conglutinata labe ed ha lassato puro il
aura simplice. boccaccio, v-12: la qual [mia forma], come sia
vanno prima in purgatorio a purgarsi de la labe del peccato commesso nel mondo, e
rai questa atra nube / di vapor de la prima oscura labe, / ch'offusca
mente. monti, x-i- in: la giustizia di lassù... fruga,
labe, e in me solo ricade / la colpa tutta. e. fabbri
... dovea poi recare al colmo la scelleraggine romana. a. boito,
generati da prima origine nello stomaco, labefattata la facultà concottrice del medesimo stomaco, per
si risente e si trova ancora labefattata la mia, da quella sontuosa coperta del
non è altro che permanere e durare la cosa nel suo essere integra e sanza
canteo, 329: in precipizio la labente etade. fil. ugolini,
labi', cioè descendi e scorri per la lombardia. confraternita di giovanetti pistoiesi,
per l'aere labendo / s'avvicina a la terra. monti, x-2-349: come
di animali giovani, capace di coagulare la caseina del latte; chimosina, rennina
sottofamiglia labiini, di cui fa parte la labia minor o forficula minore, diffusa
i denti. svevo, 3-554: la mamma con un gesto accompagnato da un
-ghiandole labiali: ghiandole salivari collocate sotto la mucosa che riveste le labbra. -muscolo
mucipari, rotondi e protuberanii che ornano la faccia interna delle labbra, al disotto
commessura delle labbra all'altra, e la cui riunione produce l'orbicolare delle labbra
così disaggradevole. delfico, iii-543: la gorga, il palato, la lingua,
iii-543: la gorga, il palato, la lingua, i denti, le labbra
, i denti, le labbra hanno la loro propria maniera di modificare ciascuno differentemente
delle labbra. -anche intr. con la particella pronom. = deriv.
). rohlfs, 135: la labializzazione è molto diffusa in ciociaria;
tiepide di favonio, abbracciar diconsi / la classe dei labbiati. o. targioni tozzetti
.. si chiama delle labiate per la forma commune del fiore simile a due
sono di questo numero l'isopo, la lavanda, la salvia, il marrubio,
numero l'isopo, la lavanda, la salvia, il marrubio, la maggiorana
lavanda, la salvia, il marrubio, la maggiorana, il basilico, la menta
, la maggiorana, il basilico, la menta, ecc. de pisis, 1-99
0. targioni tozzetti, i-501: la 'didynamia 'comprende i fiori labiati
bocca degli animali. ne porgono esempio la salvia, la menta, il rosmarino
animali. ne porgono esempio la salvia, la menta, il rosmarino, ecc.
di compasso, con cui si misura la distanza fra le due estremità del forcipe
perno. guicciardini, 2-1-76: non è la più labile cosa che la memoria de'
non è la più labile cosa che la memoria de'benefici ricevuti. p. f
f. giambullari, 5-81: se la malinconia di saturno non astraesse gli uomini
pene. foscolo, xi- i-260: la fama che fé * risuonare il nome di
, diroccò in gran parte anch'essa la sua fama. tommaseo [s. v
[s. v.]: la labilissima fermezza di certi politici immobili. d'
conti, 1-607: a poco a poco la grotta si aureolava di una labile luminosità
di ritenere; che dimentica facilmente (la memoria). boccaccio, viii-i-iii:
intelletto tardo, lo 'ngegno piccolo e la memoria labile? s. bernardo volgar.
certamente né 'l grosso ingegno, né la memoria labile, né ancora l'appetito
ii-95: il mondo è quasi come la donna, di memoria labile se vista
memoria labile se vista o tatto non la raccende. ferd. martini, 4-182
labile memoria. bocchelli, 1-i-470: la gente, che di solito è
di farlo. bocchelli, 2-xix-283: quando la natura, per una notizia lieta o
famiglie di ricchezza meno recente: ma la mia impressione è che siano labili come
mia impressione è che siano labili come la spuma. -fiacco, svigorito,
magno volgar.], 29-30: la loro labile e perversa conscienzia si è nascosta
nascosta agli occhi degli uomini, per la similitudine della santità che essi mostrano di
difficili, temo non perda infra un anno la fatica di sette. arrighetti, xxvii-6-55
fatica di sette. arrighetti, xxvii-6-55: la maggior parte degli uomini sono labili e
una femmina che nella propria beltà esprime la sua fralezza. baruffaldi, i-155 *
agl'impeti. tarchetti, 6-i-417: la coscienza... è dissimile in tutti
); che scende fitta e insistente (la pioggia). anonimo fiorentino,
finestra sui quali dei labili luccicori rivelavano la caduta della pioggia. -strisciante.
, guizzante. segneri, iii-1-83: la penna non è sì precipitosa nel suo
sì precipitosa nel suo parlare com'è la lingua, più labile d'ogni biscia.
zanobi da strato [crusca]: la terra, ch'è bagnata dall'acqua
. graf, 5-556: irta [la cattedrale] di cuspidi, folta di
: che tende a disperdersi, perdendo la concentrazione necessaria per avere efficacia.
. ottimo, iii-742: vinca la tua conservazione la labili- tade e debolezza
ottimo, iii-742: vinca la tua conservazione la labili- tade e debolezza umana, che
tade e debolezza umana, che è circa la memoria in queste spezie visibili. d'
schietto col battimano e col rumore mondano, la costanza della gloria con la labilità della
mondano, la costanza della gloria con la labilità della fortuna. gramsci, 1-17:
! non lasciare scappare l'occasione con la labilità dei ministeri. moravia, 14-139
-incostanza. jovine, 461: la sua mente e i suoi impulsi erano
: farai lo labio di rame con la basa sua, a lavare...
-anche sf. rohlfs, 167: la * v 'in posizione iniziale in italia
in italia resta generalmente inalterata; * la vacca, il verro, la vite,
; * la vacca, il verro, la vite, la voce '; si
, il verro, la vite, la voce '; si tratta di regola di
, che interessa contemporaneamente le labbra, la lingua e la faringe. -medie
contemporaneamente le labbra, la lingua e la faringe. -medie. paralisi progressiva
riferisce, che interessa le labbra, la becca e la laringe.
che interessa le labbra, la becca e la laringe. = voce dotta
abbassamento del velo palatino, che permette la risonanza nasale (un suono).
e una velare (un'articolazione: la q, e anche la g, seguite
un'articolazione: la q, e anche la g, seguite da u).
dritto piange il sofo, / s'ei la pupilla indagatrice avvalla / ne'precordi dell'
dei pesci teleostei, così denominato per la presenza di un caratteristico organo respiratorio labirintiforme
letter. che è simile al labirinto per la struttura e la configurazione intricata, circonvoluta
simile al labirinto per la struttura e la configurazione intricata, circonvoluta, tortuosa.
, per indicare... qual sia la sede che ogni parola ricostruita al suo
nostro. gramsci, 6-338: si interroga la sfinge per sapere quale mistero racchiuda la
la sfinge per sapere quale mistero racchiuda la complicata, labirintica, oceanica anima della
non riusciva a orientarsi e a trovare la via di uscita (e i più
mezo toro. e minos, per occultare la infamia, lo rinchiuse nel laberinto,
del mondo. cattaneo, v-3-121: la duodecima dinastia (3703 a. c.
e. cecchi, 8-32: arianna: la donna che ha il filo del labirinto
, / per cui fu il sisma ver'la desia desto. 2. per
d'uscita. ariosto, 13-42: la donna vecchia, amica a'malandrini,
16-35: affrettò il partire, e de la torta / confusione uscì del labirinto.
gozzano, i-351: poche pieridi trovano la via / dei campi. grande parte è
lesti lesti, in un secchio, portavano la sansa o le frasche su per
labirinti che formano le quercie antiche quanto la stessa terra, e l'edera,
tubolari della cornetta,... la piccola tribù di israel si componeva nel raccoglimento
prodotto di un ambiente complesso, come la conchiglia prodotta dal fondo dei mari,
veggente?... o semplicemente la speranza? l'antica, indomita speranza
speranza? l'antica, indomita speranza la quale si va annidando... perfino
quando c'è lo sciopero, per riscattare la meschinità dell'uomo? -ant
, per procacciarsi il vitto, insidiano la vita a'pesci, non solo con quantità
uccelli. 3. figur. la parte più intima dell'animo: segreta
pulci, 25-1: insino a qui la tua destra, signore, / assai mi
laberinto di passione. alfieri, i-140: la rabbia, la vergogna e il dolore
. alfieri, i-140: la rabbia, la vergogna e il dolore, in cui
della fallace speculazione. sbarbaro, 5-111: la vita è un labirinto dove ci sarebbe
districano e vanno all'eremo ad assicurar la salute. fantoni, ii-90: l'
da siepi o da muriccioli che accrescono la finzione del luogo senza uscita.
, i quali girando in tondo fanno la forma d'un laberinto. soderini, iii-274
spiri: / quivi in grembo a la verde erba novella / giacerà il cavaliero
erba novella / giacerà il cavaliero e la donzella. marini, i-28: per quei
gli occhi e le menti, se la reai provvidenza non avesse, come suol
creta abitò l'uom semibue, / la circostanza sua d'intorno tesse, / laberinto
del laberinto. -labirinto renale: la parte più interna della sostanza corticale del
n. villani, i-8-108: per la piaga ecco vien fuore / de gl'
. campania, 13-45: anima de la bocca, entro il recinto, /
, entro il recinto, / guizza la lingua morbida, de i denti; /
, che il soggetto deve percorrere con la punta di una matita senza retrocedere e
di larghe aperture, usati per regolarizzare la risposta alle basse frequenze nei grossi altoparlanti
espande gradualmente, risultandone così limitata la perdita. 12. ittiol. organo