, 322: ma è tempo d'incominciar la commedia didascalica. questi occhi veggio io
ottimo, i-404: a volere inseguitare la insegnata via, convenìa ritornare a mano
orranza, / che non credo che morgana la fata / né la donna del lago
credo che morgana la fata / né la donna del lago né gostanza / né fosse
innocenza netta et insegnada, / senza la qual convien ognun reo cada. intelligenza,
dee l'uomo guardare s'ella [la balia] è bene insengniata e di buon
savio ed insegnato, / ed aggrandì la chiesa e'suo'parenti, / e fessi
-sostant. castelvetro, 300: la rettorica insegna in guisa che l'insegnato
dalla natura, che avea dato loro la voce e lo 'ngegno acconcio acciò fare.
insengnatori de le laude abbiano autoritade, la sera a le laude e anche la
, la sera a le laude e anche la mattina a le processioni, di mandare
né altra persona che abbia giurato a la detta corte, né possa né debbia éssare
che lodi colui che sta insegnatóre di far la scielta delle parole naturali straniere, che
leggi. bottari, 3-1-38: riconosce la chiesa romana... per quella infallibile
al poeta epico che un pretesto, la persona di narratore non dev'essere a lui
che una maschera, come al didascalico la persona di inse- gnatore. cattaneo,
lettere sono ripresi, pei quali fu la storia letteraria pura esposizione di avvenimenti.
2. che suscita in altri, con la parola, con l'azione, con
/ cristo che a pietro fe'ripor la spada, / che uccidere non vuol,
si dee, vi ausaste; e la egregia e accurata impressione del
studio e pallida fatica, / che a la vigil lucerna in sulle prische / e
b. croce, i-4-265: disparve anche la teoria della storia come oratrice e insegnatrice
, 1-28: prima è l'attenzione e la 'nsegne- volezza, e secondariamente la pruova
e la 'nsegne- volezza, e secondariamente la pruova di non volere ingannare.
. insegnoraggiare, intr. con la particella pronom. (m'inse gnor
(neppure con lo sguardo o con la mente); irrangiungibile. palazzeschi
dell'inseguire. carducci, iii-14-241: la favola dei poveri amori campagnoli è incerchiata
è incerchiata, come un episodio, tra la fuga e l'inseguimento dei due più
: le fruttivendole e i maniscalchi lungo la via guardavano, senza capire, l'
sotto il solleone. govoni, 1031: la fuga, / l'inseguimento faticoso,
, / l'inseguimento faticoso, / la strage individuale... / bisogna
a distruggere a scannare, / impedire la fuga ed il terrore / e far delle
, tale stato ha diritto di fermare la nave, e se essa si dà alla
. 3. sport. azione con la quale, in una corsa, uno
pista che un corridore per squadra, e la squadra viene classificata in base alla posizione
imprimono una veloce andatura alla corsa; la disputano due squadre che partono alla stessa
. venat. azione del segugio compresa fra la scappata e la togata. 5
del segugio compresa fra la scappata e la togata. 5. telecom. radar
una posizione di svantaggio, e con la maggior velocità possibile, una persona o
. casti, ii-6-87: venia presso turcan la sua mogliere, / che in abito
/ che in abito viril l'ago e la rocca / sprezzato avea per inseguir le
una forza irresistibile, l'insegue [la carrozza] alla corsa...,
, 708: era ate, ate la zoppa, ate la vecchia, / che
ate, ate la zoppa, ate la vecchia, / che lo inseguiva con
/ e lombi ricurvi moveansi, / ne la corsa, con onda procace. /
quell'altra volta mi ricordo / che la sorella mia piccola ancora / per la
che la sorella mia piccola ancora / per la casa inseguivi minacciando. -per
di peggio il generale haynau, « la iena di brescia e di arad »
annunzio, 1-8: con serene ebrezze la speranza / ne 'l core mi fioria,
rosso un oro / di ricordo a inseguir la fuggitiva / felicità del sole. serra
4-231: nell'ansia d'individuare e inseguire la risposta adatta, andava smarrendo sempre più
urlar di vittime / da i gorghi de la senna / e da le fosse putride
e da le fosse putride / de la feral caienna / lo insegua: e,
dell'ombra, / notturna quanto più la luce ha forza, / m'insegui,
, i-105: da'tetti / a la torretta volan con frulli vivaci i colombi;
miei pensieri tristi sterili brulli annoiati per la monotona grigia esistenza,...
i rami stillanti di pioggia / sbadigliando la luce su 'l fango! d'annunzio
ballare, le braccia levate, giù per la proda. barilli, 5-74: villini
ebreo, 351: io farò pure inseguire la tua dottrina a la platonica:
pure inseguire la tua dottrina a la platonica: intenderò quello che potrò, e
bellori, iii-109: sta [la madonna] in atto di soccorrere un'
v-1-59: simili ai ladruncoli inseguiti che la notte ripigliano fiato nelle locande infami.
: una donna vestita di rosso traversava la strada, correndo, come ima ninfa inseguita
circondato senza scampo, per salvare più la sua roba che la sua persona,
, per salvare più la sua roba che la sua persona,... si
al figur. leopardi, 917: la speranza, quasi cacciata e inseguita di
, 2-iii-20: entra un po'in ritardo la bellissima sedicenne aspirante ballerina del teatro alla
sp., 13 (236): la coda d'una serpe che si rimbuca
,... federigo continuava a promuovere la civilizzazione degl'italiani. piovene, 59
e. cecchi, 5-8: domèra, la grande cavalla baia,... furoreggiava
interna. gioberti, 4-1-328: la proprietà [del linguaggio] è medesimezza;
così come fa il maestro che vuole inselliciare la via. baldinucci, 80: quest'
della città sono tutte inselciate, perché la pietra non manca. note al malmantile
strade pubbliche della nostra toscana sono per la maggior parte inseliciate o acciottolate,
. ottimo, i-404: a volere inseguitare la insegnata via, -per estens. coperto,
i-722): trovò che il prete celebrava la prima messa che si dice innanzi il
giovanotto neanche male, che aveva preso la fissa per me. -leva o
una penna, / lasciai il calamaio e la penna, / che scrisse / insino
fu quasi in un subito gridato per tutta la città: * arme arme,
serra serra 'significa: * leva la roba di sopra alle mostre delle botteghe
! metti metti, leva leva, la figura accarezzata dell'uomo virtuoso da quanto il
pane. -levare di pianta, levare la pianta: v. pianta. -levar
da qui in india, con tutta la compagnia mia, ad ogni sua spesa,
. 1. -levare il capo o la fronte: sorgere (un astro).
cassola, 52: saprai qual forza a la gelata zona / mostri più giorni il
pianeta innanzi / che dal mar levi la raggiante fronte. -risorgere a nuova vita
1-216: il fossi poco udiva, perché la sera avea voluto vedere il fondo a
so quanti orciuoli di vino, onde la fatica del levare molte volte il gombito l'
(114): contra questo avversario de la ragione si levoe un die, quasi
un die, quasi ne l'ora de la nona, una forte imagi- nazione in
subitamente contro a'romani i lanuvini, la qual città era stata lungo tempo fedelissima
repressero i custodi. carducci, iii-5-291: la letteratura allora primieramente si manifestò, quando
tacchi: v. tacco. -levare la cannella: cominciare a parlare e non
. v.]: 'aver levata la cannella ', dicesi di chi,
, avendo cominciato a favellare, non la finisce più. -levare la coda
non la finisce più. -levare la coda: aprirla, fare la ruota (
-levare la coda: aprirla, fare la ruota (il pavone: cfr.
del paone che quando egli leva alto la coda,... va molto allegro
molto allegro e superbio. -levare la cresta: v. cresta1, n.
cresta1, n. 15. -levare la lepre: v. lepre1, n.
lepre1, n. 14. -levare la maschera: v. maschera. -levare
maschera: v. maschera. -levare la mente: v. mente. -levare
animo, n. 1. -levare la pelle: v. pelle. -levare
pelle: v. pelle. -levare la polvere: v. polvere. -levare
assedio, n. 1. -levare la testa: v. testa. -levare
testa: v. testa. -levare la vita: v. vita. -levare
vita: v. vita. -levare la voce: v. voce. -levarsi
voce: v. voce. -levarsi la voglia: v. voglia. -levare
è il far si ch'e'te la dia, usando con esso modi accorti e
rosa trasparenti quelle di volpon ieri; la sua donna le ha levate per il
ha levate per il tenente di sotto la gallina. piovene, 7-460: riesce soltanto
, 7-460: riesce soltanto a cavarsi la voglia di mettere gli altri nei guai,
. è sempre il bambino che leva la sedia sotto il maestro. -levare qualcosa
ardere e di levar tosto in fiamma la polvere di archibuso che ivi sia collocata
o fuori di sé: fargli perdere la testa, togliergli la padronanza di sé.
: fargli perdere la testa, togliergli la padronanza di sé. giraldi cinzio,
: gli ambasciadori, dolenti di ciò, la levarono anco eliino, e giunsono a
; e quelli dicea: -voi la levaste meglio di me. -levarla,
/ e vuoi far senza l'oste la razione. / parratti aver ben spesi
a battagliar forse tre ore, / poi la levaron quasi che del pari; /
note al malmantile, 2-679: 'la levaron quasi che del pari '. ci
pari '. ci s'intende 'la scrittura '. non vi corse quasi niente
tocc'egli? -il vantaggio di non dar la dote. -e questo s'intende.
avanzo, al più al più io la levo del pari. -levarne le
mi levo i debiti e ne avanza per la saccoccia. -levarsi il cappello
un oltraggio di infedeltà coniugale; riconquistare la persona amata sedotta da un rivale.
ché dove dio sanza mezzo governa, / la legge naturai nulla rileva. g.
bisticci, 3-70: non gli soddisfacendo [la risposta], la fece lui:
non gli soddisfacendo [la risposta], la fece lui: che secondo tutti quegli
fece lui: che secondo tutti quegli che la vidono di poi, non si poteva
successive lavorazioni, mediante apposito dispositivo, la bobina nella quale è arrotolato il nastro
: arebbe ben caro d'aber- gare la sera fuori della città, per potere la
la sera fuori della città, per potere la seguente mattina fare una buona levata.
assai tardi. -segnale che indica la fine del riposo notturno; sveglia.
maniere de'suoni, ciò è sonar la diana, la levata, l'ordinanza.
suoni, ciò è sonar la diana, la levata, l'ordinanza. d. bartoli
mattina, un'ora prima che sonasse la levata de'padri, una lunga e
, 13-13: de serpente e de dragone la gola fa gran boccone; / e
gran boccone; / e ià non pensa la rascione de lo scotto a la levata
pensa la rascione de lo scotto a la levata. salvini, 6-75: * comos
della levata da tavola, come fosse la padrona di casa. -votazione per
levata: sistema col quale si verifica la volontà di un'assemblea su determinati provvedimenti
bianche posate lungo i bracciuoli; e la sua attitudine mi ricordò un'altra attitudine:
. falconi, 1-114: scala per la levata del tirare i pezzi d'artiglieria
11 pezzo non caccia tanto: bisogna darli la levata, cioè voltare la bocca a
bisogna darli la levata, cioè voltare la bocca a l'aria, e la culatta
voltare la bocca a l'aria, e la culatta abbassarla, levan doli
., 4-2- (87): fatta la mattina nella levata dell'aurora,.
del tempo... era in su la levata del sole. lorenzo de'medici
sole. lorenzo de'medici, 5-30: la mattina quando la inaffiava / era in
de'medici, 5-30: la mattina quando la inaffiava / era in sulla levata del
sole. d'azeglio, 6-40: la tremenda notte finì in prosa liscia liscia
una più stupenda levata di sole su la grande pianura lombarda, sfiorata tutta da
: un azzurro / chiaro di freddo promette la levata del sole. -punto
loro, scaturiscono [le fonti] verso la levata del sole. 3
fece oste a melano. come fue la levata da melano, sì funno isconfitti
'mpera- dore con sua oste si partì la notte... e, ardendo il
levata i fiorentini usciron fuori della città la notte, ma sonarono le campane
e 'l capitan, veggendosi mancare / la vittuaglia,... / tutta la
la vittuaglia,... / tutta la salmeria fe'caricare, / e fe'
priuli, iv- 376: notificavano la levata deio exercito inimico dalo asedio.
. machiavelli, 1-vi-472: da qui nacque la subita et inconsulta levata e la gran
nacque la subita et inconsulta levata e la gran ritirata di marignano. brusoni,
amari, 1-1-241: non più soprattenne la levata dell'assedio, che, divulgata non
prima si occupava. dicesi * batter la levata 'per dar il segno della partenza
-partenza. machiavelli, 1-iii-503: perché la corte è in su la levata,
1-iii-503: perché la corte è in su la levata, non mi è stato consegnato
camere, accioché deliberar si possa sopra la levata delle navi. -fuga.
né massimo potrà né potrà cintio / de la nostra levata prima accorgersi, / che
gran maestro di rodi, avendo inteso la levata di questo exercito, è partito ozi
diligenza porre insieme le nuove levate e la milizia dello stato. siri, ii-427
in primo luogo li recapiti necessarii per la sussistenza delle sue truppe e delle nuove levate
di monopolio dal magazzino di deposito; la quantità prelevata. d. bartoli,
6-87: invece di andare a fare la levata del sale assegnatoli alla canova della
dai magazzini in una volta per fornirne la loro bottega. 'fare la levata del
per fornirne la loro bottega. 'fare la levata del sale. è andato all'
. è andato all'appalto a fare la levata del tabacco '. nieri,
: 'levata'del sale e dei tabacchi: la quantità di sale e tabacchi che ciascun
bontempelli, i-148: in quello spaccio la levata delle sigarette si fa il martedì.
.. placido... conteggiava la levata dei tabacchi e del sale.
un esempio. carducci, ii-21-208: la città di spoleto fa scolpire alcune strofe
ode al clitumno sulle mura che videro la fuga di annibaie e la prima levata d'
che videro la fuga di annibaie e la prima levata d'armi per la indipendenza
e la prima levata d'armi per la indipendenza d'italia. 8. rimprovero
di capo. pea, 11-128: né la madre né leontina aspettavano una levata simile
brancati, 4-271: tu devi temere la levata del buono! 9. idea
. pea, 7-161: vorrei riprendergli la valigia... ma l'uomo
ma l'uomo insiste: -non te la renderò che domattina, quando salirai sul
ridà malessere. viani, 10-192: la ragazza, a quella levata, levò
li-1-501: questa gran penuria che ha la spagna di popolo... ritarda e
: si diede immediatamente l'ordine per la levata d'una gran somma di danaro
levata overo supercilio tutta di sabbia, la quale si distende dalla città di tebe
savinio, 3-113: gli spedii la mia lettera con l'ultima levata del
quantità di vetro che si attinge con la canna dal crogiuolo prima di modellarlo.
. è necessario, quando si leva su la canna questo vetro, fare una picciola
essiccarlo, se ne porta a termine la stampatura nelle apposite forme. 15
o rada dai quali, per la conformazione della costa o pei venti che
venti che vi dominano, rendesi facile la partenza. -disus. levata delle piane
il vero punto d'oriente. si usa la bussola azzimuttale e con essa si riconosce
bussola azzimuttale e con essa si riconosce la declinazione dell'ago magnetico e l'andamento
. baldinucci, 9-xii-174: v'è la levata, nome generico di tutti i
in un certo che di mezzo fra la corvetta, la parata e la levata;
che di mezzo fra la corvetta, la parata e la levata; ma più
mezzo fra la corvetta, la parata e la levata; ma più d'ogn'altra
'. tecchi, 11-58: usai la tattica di spingere con successive * levate
di spingere con successive * levate 'la bestia [un beccaccino] dall'intrico del
un tratto del terreno. -anche: la rappresentazione convenzionale che ne risulta. 25
di questi soldati a cavallo... la cognizione sia di quei magistrati e rettori
. eneide volgar., 57: la mattina alla levata del sole cercheremo e
gonda a levata di sole con tutta la sua compagnia. varchi, 18-2-150: si
levata, / io son contento dir la mia ragione. -battere, dare,
ragione. -battere, dare, toccare la levata: annunciare, mediante un segno
trombetta generale, commise che si toccasse la levata, e che ogn'uno fosse in
], ii-7: dicesi * batter la levata 'per dar il segno della partenza
. arrighi, 1-109: finalmente noemi diè la levata, e offerto il braccio,
ritorno in sala, seguita da tutta la comitiva. -di levata: di
levata: di buon mattino, poco dopo la sveglia, appena alzati da letto.
da letto. lambruschini, 421: la mattina di levata sento che ieri a
di prima levata', per prima cosa la mattina. de amicis, x-152:
: ora non può più lavorare che la mattina di levata, e per non
casa, mi farà qualche baia a la porta. -mi par vederla. -so ben
sarò domani a poesia, / tornerò con la penna ritemprata / a dir di quel
, 1-243: troppo ha gran favore / la mente ch'è abassata, / venendo
c. campana, ii-401: fe'levata la mattina de'quattro del detto mese e
d [etto] giovedì facessimo levata; la sera giungessimo al ponte lungo. brusoni
un mal taccagno e, dilettandosi de la baia, volse destramente fare una levata
. doni, 4-94: dove ne va la cosa della gola, sog- gionse il
, mered hajly avrebbe inalberato nello scioa la bandiera della ribellione, facendosi acclamare re
di scudi però era stata fissata per la stagione delle pioggie. -figur.
, è segno che non è lontana la pioggia. 28. dimin.
presto del solito; ma dice anche la violenza che si fa alla propria pigrizia,
: il signor ermanno, a cui la levataccia, il fresco e il moto avevano
vatoio. belli, 128: la terra è con qualche disposizione di fortezza
su, sollevato in alto (con la mano, col braccio, con uno
dante, inf., 10-8: la gente che per li sepolcri giace /
libro della cura delle malattie, 1-25: la migliore cura e che più vale si
cavallereschi, 115: in alto la forca era levata / quando giunse malgise
con quella estrema forza che percuote / la machina ch'in po sta su due navi
amicis, ii-327: da ogni parte la sua fuga [del cavallo selvatico] è
. leggende di santi, 3-189: la donna nostra vide questo santissimo vecchio istare
figlio. carducci, iii-3-303: con la man tesa il console seguiva: /
, 7-88: marastella, accorsa con la madre, tutt'e due urlanti,
le braccia levate, tra il vento e la spruzzaglia dei cavalloni, in capo alla
bocchelli, 2-16: l'arciprete sentì la vita dei suoi fedeli attaccata al braccio levato
iii-1-753: appare ugo d'este, con la faccia ardente * con la spada in
, con la faccia ardente * con la spada in pugno levata. landolfi,
della repubblica di firenze, 6-91: la nostra gente con ischiere fatte e con
lunghi secoli, e quasi ed esempio, la santa bandiera che farà, in un
: in letizia de 'l parlatore tenere la testa levata, il viso allegro e tutte
le cose le quali odia iddio, e la settima ha in abominazione l'anima sua
dante, inf., 16-76: la gente nuova e i sùbiti guadagni /
già ten piagni. / così gridai con la faccia levata. idem, inf.
(una persona, 1'animo, la mente). -in partic.: assorto
suo pensier tegna sempre levato / ver la celeste strada. m. villani, 2-33
provincie. boccaccio, v-63: con la mente levato in alto cercava i
tale grazia perfettamente, elli è co la mente sempre levato a la contemplazione di dio
è co la mente sempre levato a la contemplazione di dio, dove sente tutti
, 14-500: co 'l guardo inver la terra volto, / e co 'l pensiero
pallor porta segnato. mazzini, 38-167: la fronte levata al cielo non può curvarsi
grido levato da i romani, per la letizia del compiuto lavoro, ritenne con
-alto di tono, sonoro, forte (la voce). flore de parlare,
fare, conchiusero primieramente e dichiararono che la proposta della signora caterina trapassava il merito
., 4-5 (426): poi la mattina levata, non avendo ardire di
198: carlo, com'è levato la mattina, / si messe in dosso
l'arme peregrina / e fe'sonar la campana a battaglia. bandello, 2-42
le feste a buonissima ora che andava a la chiesa. straparola, 6-1: volendo
. tassoni, 2-35: non comparve la vergine diana, / che levata per
immediatamente principiata una tal cura con prendere la mattina, subito levata dal letto,
mattina levato. boccaccio, iii-1-19: la notte, che le cose ci nasconde,
e così infino alla stella levata; / la qual sì tosto com'ella appario,
... pose sua sedia in la terra levata dall'acqua. crescenzi volgar
. s. ferrari, 582: ma la tua croce, o cristo,
virtù e perfezione (l'animo, la mente). s. bonaventura volgar
bonaventura volgar., 44: così consumata la ruggine, e per lo fuoco dell'
si truovi, / cioè, sopra la pietra confermata; / com'aquila, suo
levati a volo sopra l'uso e la condizione degli uomini, forman nuovi precetti
levate di pari grandezza alle dipinte sopra la pariete. 19. copiato,
(l'estratto di un conto, la copia di un documento). g
truova levata allora per ordine del vicario la copia della bolla autentica di gregorio ix
al mo- nimento, e vide levata la lapida del monimento. leonardo, 2-543
del monimento. leonardo, 2-543: la terra levata dalli fiumi si scarica nelle
ultime parte delli lor corsi; overo la terra levata da li altri corsi de'
lor moti. paleotti, l-11-414: la croce che dicono gli evangelisti che fu
è chiaro... se simone la portasse solo e levata affatto dalle spalle
coll'arte che si scopriva, gettò la spugna in quel luogo della tavola, il
avanti levati, come appunto avrebbe voluto la diligenzia; sicché la fortuna in dipingere fe'
appunto avrebbe voluto la diligenzia; sicché la fortuna in dipingere fe'da natura.
.. e rami e fogli levati per la potenzia del furore del vento isparsi per
poter resistere al freddo che sosteneano per la levata gorgiera. 22. sottratto
leggi, bandi e ordini, 8-124: la legge delle feste levate e di quelle
levata da scuola, ella pensò di ristorar la perdita delle sue maestre, eleggendo il
era usato di stare fermamente il dì e la notte dall'una mattina all'altra costante
[i religiosi] debbeno infino a la morte dire l'offizio suo. e se
ora debita che si debba dire, la mente tracta e levata, per desiderio
passò col solo strepito de'fuochi e con la comparsa in candia di fanti e cavalli
(un uccello); stanato (la selvaggina). tanara, 348:
, 348: non vola molt'alto [la beccaccia], né molto lontano,
. piovene, 24: ritornando, quando la nebbia era più fitta, udivamo il
fasciculo di medicina in volgare, 28: la seconda [medicina] è pigliare la
la seconda [medicina] è pigliare la teriaca ben levata de x anni in queste
: un poco di levato corrompe tutta la massa e così il mal frumento corrompe tutta
e così il mal frumento corrompe tutta la fede buona. anonimo veneziano, lxvi-1-75:
fornirono de biscocto e pane, facto a la suriana o vero moresca, cioè senza
videlicet di quelli pani soriani facti a la moresca, videlicet col sale e senza levado
levato che si circunda dala farina dispone la farina ad levarsi, così l'aria
nel volere io cacciargliene in gola con la mentita, mi diede in una gota
una cotal piattonata col pugnale, che me la fe'sentire. 30.
della pianta, per dare ad intendere la collocazione delle parti e la larghezza e
ad intendere la collocazione delle parti e la larghezza e lunghezza dell'opera, al
dimostrare l'altezza delle opere, come la maniera deve esserlo in pié conforme alla
-andare con la testa levata: come manifestazione di fierezza
i-133: di questo riputare nasce arroganza, la quale va con la testa levata,
nasce arroganza, la quale va con la testa levata, riputando sé, più che
si monta per gradini, tagliati dentro la roccia o per scale levatoie, fatte di
l'avvia sul pontile levatoio che unisce la murata alla calata e tutto il gregge gli
, 355: vi era prima la cittadella; da quella alla rocca era
5-221: appoggiate le scale e spezzata la porta e rotto il ponte levatoio di legno
il ponte levatoio di legno, fu presa la terra. gemelli careri, 1-vi-246:
della porta, di modo che, abbassando la parte di dentro in un fossetto scavato
, persona incaricata di ricevere in consegna la materia prima o i prodotti finiti;
vale uomo che si alza da letto la mattina per tempissimo. 3. tess
della carta fabbricata a mano, dopo la pressatura, per collocare gli uni e
, lavorante che, dopo sop- pressata la posta, ne separa i feltri dai fogli
forpice,... che era la quarta considerazione precedente alla cura della cal-
con i suoi corpi di guardia e la coperse con un rivelino. -figur.
gli uccelli o a snidare al volo la selvaggina nascosta. l. ugolini,
vi un corrente qualsiasi; così diminuiscesi la distanza, levasi il tratto fra i due
da lei? -io vo a chiamare la levatrice. bàldelli, 3-21: questa cosa
deve. lippi, 2-81: corse la levatrice, ed in effetto / fra
/ miagolanti in su le braccia accoglie / la levatrice! giusti, 4-i-215: a
mummie della matrice, / è becchino la balia, / anzi la levatrice. carducci
/ è becchino la balia, / anzi la levatrice. carducci, ii-13-186: la
la levatrice. carducci, ii-13-186: la bice questa mattina alle 7 ha partorito
gambe contro le ginocchia della levatrice che la tirava su per lavarla. de roberto
per lavarla. de roberto, 1-2io: la levatrice, curvatasi su di lei che
lei che, appena ricuperati i sensi, la interrogava con gli occhi, esclamò trionfalmente
-figur. magalotti, 9-1-230: la musa di v. s. è gravida
vocaboli, e l'analogia può dirsene la levatrice. pindemonte, 210: s'
/ e levatrice degli umani ingegni / la divina il chiamò bocca di plato. carducci
. pascoli, 1-668: carmentis è la dea che predice l'avvenire e presiede
e presiede ai parti: essa è la levatrice avanti l'oscuro grembo delle cose
e sola punto non l'aveva udito / la levatrice de'parti lucina. =
, ma saldezze di marmi, qual'è la gran guglia a san pietro, che
castelvetro, 3-52: questa non è la 'ntenzione del caro, nè, se
fosse, sarebbe ragionevole, non avendo la conca notabile giacitura o levatura da potere essere
anche troppo noto, alle istorie, per la sua sete di giustizia, la levatura
per la sua sete di giustizia, la levatura altissima, la magrezza del volto,
di giustizia, la levatura altissima, la magrezza del volto, l'animo punitivo
monte, il quale è tanto che la città fa due miglia di diametro e più
sette miglia di circolo; ma, per la levatura, più abitazioni ha che si
sé due spezie: l'una è la levatura delle cose liquide che si domanda
domanda attingere, e l'altra è la levatura delle cose dure che si domanda
dee., 7-3 (165): la donna, che loica non sapeva e
il vicinato: in un baleno fu ripiena la camera e la casa. d.
un baleno fu ripiena la camera e la casa. d. battoli, 14-1-28:
una dietro l'altra e spesse come la gragnuola, battistina non aveva tempo a
spirituale, doveva giuocare di scherma secondo la sua poca levatura, quand'erano domande
vecchietto arzillo, con troppe pretese per la sua levatura. svevo, 8-713:
il capo, maravigliandosi cum compassione de la levatura de don ateon. gir.
aveva nessuna levatura d'ingegno, ma la volpina astuzia del commissario processante l'avea
le costole d'edizioni francesi numerate; la levatura dei padroni di casa ne era comprovata
., 4-2 (404): allora la donna, che piccola levatura avea,
e distese il braccio per pigliar con la mano il barattiere. della casa, xxvi-
xxvi- -1-154: saria da comprarla [la stizza] a peso d'oro: /
: i cattivi diari non hanno pur la fortuna di morir cogli autori,.
in fino allora. boriili, i-43: la sua 1023 — femminilità elegante
. bocchelli, 2-xi-274: se continuò la sua carriera, fu come potente subalterno e
perde, se non lo si sovviene la fortuna. -di facile, di poca
f. f. frugoni, vii-616: la virtù falsa, con leggerezza impagliata e
che venne l'assedio, credo che per la paura di non perder capalle, se
promesse della reina in persona, nè la faccia dell'orribil morte che gli stava innanzi
pareano ima cosa surgente all'aurora, la quale né per molta tenerità si potea
vedere rifiutare li dolci basci, ma per la loro convenevole levagióne adconci e basci,
levazióne della croce possiamo piatosamente credere che la madre sua benigna el vede. s
, iv-155: tra le spine nasce la rosa, e tra le molte persecuzioni ne
e tra le molte persecuzioni ne viene la reformazione della santa chiesa, la luce che
viene la reformazione della santa chiesa, la luce che fa levare la tenebra de'
chiesa, la luce che fa levare la tenebra de'cristiani e la vita degl'infedeli
fa levare la tenebra de'cristiani e la vita degl'infedeli, e la leva-
cristiani e la vita degl'infedeli, e la leva- zione della santa croce. rinaldeschi
della santa croce. rinaldeschi, 1-34: la levazióne delle mani mie è il sacrificio
questa altissima leva- zione della intelligenzia solo la grazia, levando senza mezzo, aopera
aopera quando ad essa levazióne, secondo che la mente è levata nel corpo, è
. bernardino da siena, ii-462: bisogna la levazióne della mente in dio e non
. degli atti, 127: admazaro ne la piaza grande de la ciptà ugolino de
127: admazaro ne la piaza grande de la ciptà ugolino de ginolfo e mastro francesco
de ginolfo e mastro francesco valente de la parte gibillina... altra levazióne nè
, ovvero dal polo, cioè hanno la medesima levazióne., = voce
sanudo, lviii-129: trovò [la nave] le fuste di leventi zoè
dizionario di marina, 397: « la parola sopravvive tra i veneziani di livorno
domenica, travagliando notte e giorno la vita, come è usanza di quelli che
vita, come è usanza di quelli che la povertà offende, e per guadagnar
isaac volgar., 1-91: imperciocché per la grazia di dio ancora verrà in te
di tutti i monti in semicerchio, sopra la valle. 2. figur.
mutato. albertano volgar., 1-38: la lievezza del cuore e de l'animo
1). vittorini, 5-48: la navigazione oceanica,... il variare
di rettile (e fu anche identificato con la balena). bibbia volgar.
coll'amo, e colla fune legarmi la lingua sua? diodati [bibbia]
/ e l'uno e l'altro leccagli la mano. panzini, iv-374: 'leviathan'
qualche specie di enorme mostro marino. la grafia italiana 'leviatàn 'o
titano e le membra d'un infante, la fantasia d'un leviatano e la forza
, la fantasia d'un leviatano e la forza d'un verme. e. cecchi
: come geologica, infernale, è la noia che opprime questi decrepiti alligatori.
giorno il signore farà punizione, con la sua dura, grande e forte spada
con riferimento al titolo leviathan, ossia la materia, la forma e il potere di
titolo leviathan, ossia la materia, la forma e il potere di uno stato
ii-13-240: mi piacque semplice- mente seguire la metafora dell'hobbes che, dal biblico
trans- atlantica, costruita in inghilterra su la metà del secolo scorso. papini,
può fermare, e offri a cristo la tua baldanzosa impotenza e l'omaggio del
comunicanti, impiegato per il lavaggio e la sgrassatura della lana. = deriv
dell'aria dove esso si mista, per la qual cosa l'aria levificata per sé
sodi; si liscia anche il pelo, la pelle. cosa lisciata diviene pulita,
, 8-47: l'ancella levigava d'unguenti la gamba. 2. rendere meno
tommaseo, 3-i-380: se non che la vena benigna e dell'animo e dell'
: il tipo della donna che con la grazia femminile sebbene non più pura ripulisce
pur sempre elegante anche se leggiero è la donna francese de'due secoli
al nostro. fogazzaro, vi-190: la molta cultura, la qualità dell'ufficio,
, vi-190: la molta cultura, la qualità dell'ufficio, la dimestichezza con
molta cultura, la qualità dell'ufficio, la dimestichezza con persone affabili e corrette gli
umanesimo, restituendo dignità alla storia, la privò di quel pittoresco e lo attenuò
dall'uso. -intr. con la particella pronom. e. cecchi,
marmo incavato levigatamente in pendio per facilitare la caduta delle materie. =
figur. monti [tommaseo]: la metafora è presa dai marmorari, che
dai marmorari, che coll'ugna esplorano la commettitura de'marmi onde conoscerne la levigatezza
esplorano la commettitura de'marmi onde conoscerne la levigatezza. carducci, ii-9-96: intendo
prudenza. de roberto, 687: la cabina, con la levigatezza del suo mogano
, 687: la cabina, con la levigatezza del suo mogano, con la
con la levigatezza del suo mogano, con la lucentezza dei suoi ottoni, aveva l'
un mobile. soffici, v-2-739: la troppa levigatezza e colorita rotondità di un
avvertivano i marmi e i tappeti, la levigatezza lucente degli specchi e degli argenti.
tanto, di statue sulla cui levigatezza la luce sfavilla. levigato (part.
. carducci, iii21- 193: sotto la pietra sepolcrale era un vaso ossuario d'
d'uno strumento. gozzano, i-760: la mano maschia e forte, ma illanguidita
. quasimodo, 6-135: liscia è la roccia come levigata. moravia, iv-222:
sopra l'asfalto levigato le grandi automobili che la madre sognava. 2. per
rughe, vellutato (l'epidermide, la carnagione). fucini, 70:
carnagione). fucini, 70: la pelle floscia e lentigginosa di quel collo
pelle floscia e lentigginosa di quel collo la vide a poco a poco ritornar bianca e
sue dita grassottine le fece scomparire tra la camicia e il petto che le occhieggiava
. cecchi, 5-56: si chiama la massaia. è sulla quarantina; in capo
, si sbottonò il panciotto, ponzando la turgida imbottitura del ventre sotto la camicia
ponzando la turgida imbottitura del ventre sotto la camicia levigata, e si rimise a strofinare
nel mio petto, più fragile che la cèntina di pioppo entro il lino della mia
di verona. savinio, 104: la luna... spande un chiarore
contrario / lato splendea / levigatissima / la nobilea. carducci, iii-15-389: così su
quella gente levigatissima e impomiciata che affrettava la rivoluzione co'minuetti. comisso, ii-189
rosea, levigata, pettinata con tutta la sua chioma d'oro. jovine,
d'oro. jovine, 354: invidiavo la scioltezza, la grazia delle mie compagne
jovine, 354: invidiavo la scioltezza, la grazia delle mie compagne,..
suoi modi non erano così levigati come la moglie e la figlia avrebbero desiderato.
erano così levigati come la moglie e la figlia avrebbero desiderato. -equilibrato,
, lett. it., i-259: la situazione si fa più levigata, il
levigata, il gusto più corretto, sorge la coscienza puramente letteraria, il culto della
se stessa. borgese, 1-387: la tua levigata saggezza toscana, da uomo
, ricercato. savinio, 1-35: la folla è refrattaria alle fatalità acute.
fin dello spirito, hanno scavalcato tutta la gente uggiosa che ha studiato finora sul
sul serio. betteioni, iii-385: la francesca di gabriele d'annunzio..
. ojetti, ii-479: chi non conosce la pittura di vittorio corcos? attenta,
morti, che gettiamo via con tutta la loro perfezione di cui non sappiamo che fare
, temprato. carducci, iii-24-416: la preoccupazione politica... ottunde e
: il mare scorreva senza schiuma su la sabbia levigata. marotta, 1-100: si
. marotta, 1-100: si consulta con la tenera levigata pioggia che il cielo non
ii-12-244: altre cose vorrei dirle, ma la bianchezza levigata della carta mi raffredda la
la bianchezza levigata della carta mi raffredda la conversazione con le persone vive e determinate
. così liscia, che uno ci metterebbe la faccia per sentirne la fresca carezza.
uno ci metterebbe la faccia per sentirne la fresca carezza. 11. dimin
3. tecn. apparecchio che serve per la levigazione dei miscugli (e levigatore gravimetrico
levigatore gravimetrico è detto quello che utilizza la caduta libera delle particelle solide nell'ambito
utensile di massima precisione usata per levigare la superficie di oggetti o pezzi di materiali
di conferire ai quinterni e ai volumi la necessaria compattezza. = femm. di
, o resti abolita per qualunque cagione la levigatura delle superficie. 2.
rimasto come una levigatura indelebile in tutta la persona. b. croce, iii-25-220:
persona. b. croce, iii-25-220: la poesia del 'vecchierello'...
là anche troppa levigatura, di tutta la poesia petrarchesca. soffici, v-1-409: allorché
accademismo e lo stile della jugend, la brutalità e la freddezza, la levigatura e
stile della jugend, la brutalità e la freddezza, la levigatura e la scenografia
jugend, la brutalità e la freddezza, la levigatura e la scenografia,..
brutalità e la freddezza, la levigatura e la scenografia,... merita,
apposito attrezzo detto lisciapietre) perfettamente liscia la superficie. 4. nell'industria cartaria
azione che consiste nel pressare, dopo la piegatura, i quinterni, prima di
fascicoli (e oggi si fa con la macchina levigatrice). cattaneo, iv-1-153
nella loro lavorazione * rimane sempre come la traccia d'un procedimento geometrico: torniture,
2. litogr. operazione mediante la quale, prima di procedere all'incisione
pietre litografiche. 3. operazione mediante la quale le particelle solide di un miscuglio
loro densità (e si ottiene sfruttando la diversa velocità di decantazione in un mezzo
]: * levigazione ': operazione mediante la quale si rendono molto attenuate certe sostanze
stemperano in più acque, si decanta la porzione che rimane sospesa nel liquido, si
ripete a stemperarle coll'acqua, replicando la macinazione e la decantazione finché occorra.
coll'acqua, replicando la macinazione e la decantazione finché occorra. 4.
, che imponeva al cognato di sposare la vedova del fratello maggiore che fosse deceduto
e dell'organamento sociale in oriente dettò la ben nota * levirazióne ', obbligazione imposta
imposta al fratello del defunto di sposare la vedova. = deriv. dal
ligustico. bencivenni, 1-208: togli la radice della celidonia once una...
dizionario di sanità, iv-41: 'levistico': la radice macerata nel vino si applica alle
il trasporto dell'arca dell'alleanza, la presentazione degli arredi sacri ai sacerdoti,
presentazione degli arredi sacri ai sacerdoti, la preparazione dei pani di proposizione e del
re de'giudei, di poter portare la tonaca di lino, come i sacerdoti.
, commisti, / disper- dean su la mensa i rari cibi. papini, v-107
riducono allo stato di natura, e la peggior condizione è quella de'più deboli
: s'era molto deplorata in seminario la mancata vocazione di un giovane levita di
carducci, iii-2-197: al folgorar de la novella roma / già tra l'are
letali ardori / è condennato ad ammorzar la vita. menzini, 1 * 333:
gran levita, al sacrifìcio eletto, / la coronata vittima inocente. tommaseo [s
, come si profetava, per impedire la guerra, aderirono alle altre classi sociali
. ungaretti, xi-295: per la strada, ch'è lunga, ora passa
sé leggerezza ovvero vertude di salire per la levitade del fummo. landino, 62
del fummo. landino, 62: la natura ha dato al fuoco...
natura ha dato al fuoco... la levità, la quale io conduce al
fuoco... la levità, la quale io conduce al suo bene che è
altri antichi,... negando totalmente la levità e ponendo tutti li corpi esser
d'argento assordito, in cui tremava la levità del capelvenere. jovine, 31:
grano si fletteva e ondeggiava senza rumore; la spiga vuota aveva una lievità elastica e
ebbe il corpo glorioso di gesù dopo la resurrezione e che alla fine dei tempi avranno
ch'abbi in sé immortalitade, e la lievitade sua che si perdè per lo
questo dì, risuscitò egli, cioè la prima dota, di lucidità; la seconda
la prima dota, di lucidità; la seconda, di lievità; la terza,
lucidità; la seconda, di lievità; la terza, di sottilità; la quarta
; la terza, di sottilità; la quarta, d'impassibilità. 2.
/ somiero a stampar torme / su la tua levità divina. 3.
dante, cónv., iv-xv-15: la terza [infermità] è da levitade
e per levità d'animo nimicato contro la casa reale, pensarono con esso,
, ii-61: e1 vizio, la levità, l'ambizione, la troppa cupidità
, la levità, l'ambizione, la troppa cupidità e simili mali sono sempre
col favore de'nobili, e'quali per la sua imprudenza e levità non si seppe
che riputai gravi. gioberti, 12-i-171: la levità francese è passata in proverbio.
mi scivolano accanto che le ciprie e la levità del passo faceva parere fallaci. g
g. raimondi, 1-26: ho la nostalgia del meditato sorriso, che incrina la
la nostalgia del meditato sorriso, che incrina la pagina di lievità greca di diderot.
han tinte: nel blando / minuto la natura fulminata / atteggia le felci /
96: don calogero si avanzava con la mano tesa e inguantata verso la principessa:
con la mano tesa e inguantata verso la principessa: « mia figlia chiede scusa
vi sono anche i luoghi in cui la pietà si affina e giunge ad una
e giunge ad una levità favolosa. la pietà ha i suoi monasteri, nei quali
il suo sapore di bacio, una carezza la levità della carezza, l'amore il
terza repubblica con lo stesso brio e la stessa levità di tocco dei tanti altri
cadenze della prosa francesca, e talvolta la levità d'un orecchio che aveva ascoltato la
la levità d'un orecchio che aveva ascoltato la voce dell'allodola paesana.
). d'annunzio, iv-2-1026: la luna perse la sua levità di corolla
d'annunzio, iv-2-1026: la luna perse la sua levità di corolla; si riempì
cuore. boriili, 5-188: tale è la lievità del breve mattino africano -una beatitudine
precipitosa. bonsanti, 5-109: con la rapidità e la levità di ima dissolvenza
bonsanti, 5-109: con la rapidità e la levità di ima dissolvenza...
dissolvenza... maria antonietta ebbe la percezione delle piste umane sul selciato.
stupore in levità. piovene, 7-188: la provenza è un prodigio di lievità e
prodigio di lievità e di gioia, mentre la borgogna ha un forte sapore medievale,
, stagliarsi. bocchelli, 9-447: la forma dei pioppi altissimi in lontane campagne
soffici, ii-346: più d'una volta la forza della volontà impostagli era tale da
umane). soffici, iii-552: la fusione quasi mistica di tutti noi stessi
fenomeno così semplice e comune, quale la levitazione del tavolino, ci avesse tanto
, 23-262: vi erano tre divisioni, la prima de'gentili, la seconda per
divisioni, la prima de'gentili, la seconda per gl'israeliti, la terza pe'
gentili, la seconda per gl'israeliti, la terza pe'sacerdoti e per tutto l'
dio mi s'accosti e ciascuno si cinga la spada. bibbia volgar., ii-187
, iii-2-63: l'efòd levitico / la diva roma oscura, / e altier
e altier di brenno il milite / la sacra via misura. orioni, x-1-315:
. fatti [di mosé] secondo die la divina scrittura li pone nell'esodo,
numeri, e il deuteronomio, cioè la seconda legge; e dal numero di
degli interpreti greci, accenna qual sia la parte principale del suo suggetto: cioè
parte principale del suo suggetto: cioè la forma del culto cerimoniale che iddio ordinò nel
disus. incisione in rilievo ottenuta mediante la fotografia. = voce dotta,
leviti. labriola, ii-134: la vittoria del concetto monoteistico non è avvenuta
un piano, fanno volgere questo piano verso la sinistra di chi studia il fenomeno.
complesso di particolarità dell'encefalogramma che dimostrano la predominanza del ventricolo sinistro (contrario di
e large circa imo, le quale ne la forma e collore sono ad le foglie
grandissimi pianti e strida della granduchessa per la morte della sua canina levretta, morta sopra
piccola appuntita; è adatto specialmente per la caccia alla lepre, che raggiunge in
. trattato del ben vivere, 7: la lievre corre e il livriere corre.
cacce... sono cagione di levare la fiera e i levrieri poi la pigliano
levare la fiera e i levrieri poi la pigliano. boccamazza, i-1-369: potrebbe
ravvolta / della donna maggior era in la veste, / ratta svegliata con destrezza
non arde il fiero affanno / de la caccia e 'l corno altier;; /
ata- lanta. idem, v-3-277: la levriera, coricata sul fianco, teneva
belli occhi d'un colore di dattero avevano la lucentezza quasi febrile, e un lieve
cel saetta, / qual feraguto a far la sua vendetta. celimi, 2-21 (
pulci, 5-48: alcuna volta menava la ferza, / poi risaltava che pare
osceno. masuccio, 45: con la bella giovene abbracciasse, la dolce e
45: con la bella giovene abbracciasse, la dolce e disiata caccia incominciomo, e
). rebora, 2-129: ma la ségale ambivo, / il suo slancio levriero
ancheggiante. d'annunzio, iv-2-747: la foscarina... s'era rivolta
. levrierino. magalotti, 20-146: la reai filosofessa cleopatra, illuminata superiormente a
. chim. -ano, che indica la classe degli idrocarburi saturi. levulòsio
perchè in soluzione fa deviare a sinistra la luce polarizzata. = deriv.
. ant. sostegno adatto ad appoggiarvi la testa per racconciatura dei capelli.
depenti et adornati, fatti per conciare la testa alle donne. = etimo
. di lezio * leggìo 'per la simiglianza della forma; cfr. bologn.
/ « via, pazzarella, non far la huffona, / passò il tempo,
d'annunzio, v-2-794: a un tratto la cagna ha addentato ferocemente la faccia della
un tratto la cagna ha addentato ferocemente la faccia della signora bionda, là in ginocchio
, in quelle svenevoli smancerie sia riposta la grazia del favellare. settembrini [luciano
], iii-1-171: ho cercato di usare la buona lingua nostra, senza le goffaggini
smancerie dei moderni. landolfo, 9-99: la voce alta sarebbe stata la pietra di
9-99: la voce alta sarebbe stata la pietra di paragone, il reagente che
che scopre e denuncia il lezio, la pretesa, la compiacenza. 3
e denuncia il lezio, la pretesa, la compiacenza. 3. ant.
che il re pigliassi bologna, seguissi la victoria, cacciassi il papa di roma e
. f. frugoni, iv-381: [la musica] scoppiò in questi melodiosi accenti
tua lezione. boccaccio, v-247: legge la canzone dello indovinello, e quella di
volgar., 2-28: più desta la voce viva li cuori pigri che non fa
voce viva li cuori pigri che non fa la lezione, e quasi con una mano
gli uditori. machiavelli, 1-i-13: la cognizione delle azioni delli uomini grandi
tale che poco ha che io presi la penna in mano per ragionar con voi.
avete bisogno se non di coltivarla [la lingua]. e a questo basta la
la lingua]. e a questo basta la lezione de li vostri tre primi,
avvertiremo il nostro cittadinio che, con tutta la lezion de'poeti, non si lasci
versi, se vuole esser abile a servire la repubblica. fagiuoli, xiii-143: avetemi
xiii-143: avetemi impetrata / de'libri proibiti la lezione. lanzi, 1-2-432: i
i caratteri son troppo logori per tentarne la lezione. -per estens. ciò
piaceva a loro, quando per diletto la leggevano. segneri, 1-316: può
lento fuoco. foscolo, xv-259: la nuova edizione di dante è ella accompagnata da
benché l'opera sia appena leggibile, la collazione non dovrebbe esserne molto difficile,
, poiché io non bramo sapere se non la pura lezione del codice, tuttoché viziosa
bocchelli, 12-26: continuava a frequentare la biblioteca della regina, dove cesare l'
: pàjaro è lezione maradagalese per significare la banconota di venti pesos. 3.
ciascuno dei testi scritturali che, durante la liturgia della parola (ossia la prima
durante la liturgia della parola (ossia la prima parte della messa), sono letti
nel latino delle lezioni ecclesiastiche è sempre la famiglia; la patria è 'natio '
lezioni ecclesiastiche è sempre la famiglia; la patria è 'natio '. cicognani,
; le lezioni, le laudi: la chiesa sempre più nella penombra.
en orazione, / mal soffrire a la stascione ed al pover satisfare. testi inediti
anema de l'amore de dio si è la lecione. cavalca, 11-55: per
: per l'orazione siamo mondati e per la leczione siamo ammaestrati. scala dei claustrali
potrà trarre materia d'ogni sorte per la sua predica. s. carlo da
il nostro spirito più delle volte con la lezzione de'sacri libri. genovesi,
sacri libri. genovesi, 113: la lezione della 'bibbia', della storia ecclesiastica
quadro di un'organizzazione scolastica, mediante la trattazione (esposizione, esercizi, interrogazione
di un allievo privato, si distinguono la lezione pubblica e la lezione privata (
, si distinguono la lezione pubblica e la lezione privata (e tale significato deriva
delle due lezioni da me datevi su la letteratura e la lingua,..
lezioni da me datevi su la letteratura e la lingua,... quello stesso
cerchiamo. g. capponi, 1-i-412: la materia è vasta troppo per gli angusti
una serie di lezioni di chi percorre la materia, per giungere da ultimo a
per luglio, se ti si presenta la circostanza, specialmente latino. pavese,
tommaseo [s. v.]: la lezione comincia alla tal ora...
, ne potete esser certo con l'imaginarvi la diversità delle scienze che quivi son trattate
lui publica- mente nell'accademia fiorentina, la prima domenica di quaresima dell'anno 1547
, 7-i-258: atti [dio] mostrato la mela come al fanciullo, perché impari
come al fanciullo, perché impari meglio la lezione. della casa, 5-iii-148:
serao, i-960: -casale, dite la lezione. -la poveretta la disse,
, dite la lezione. -la poveretta la disse, era sulle 'origini del volgare
era sulle 'origini del volgare ', la sapeva benissimo. jahier, 69:
edificante. cavalca, 16-1-1: conciossiacosaché la vita de'santi uomini sia una viva
magno volgar.], 24-8: la vita de'buoni è lezione viva.
. lippi, 2-77: avendo avuto innanzi la lezione, / si stette sempre mai
da vendere e io terrò a mente la lezione che mi hai data. tecchi,
129: al toro sbalordito / [la volpe] disse, volgendo tanto di groppone
somma della vita. pavese, 8-67: la lezione è sempre una sola: buttarsi
: buttarsi a capofitto e sapere portare la pena. 7. mus.
maestro prescrive al suo scolare, insegnandogli la musica. i pezzi di musica stampati
. 8. locuz. -capire la lezione: intuire chiaramente il significato di
piatto... raffaello capì sùbito la lezione. -compiere la lezione:
sùbito la lezione. -compiere la lezione: portarla a termine. -anche
. forteguerri, 150: non potevo trovare la più bella e savia maestra; ella
spesso, quando io sono per compiere la lezione, egli toma a casa, e
sia collettivamente sia individualmente); esercitare la mansione di insegnante; insegnare.
suo sito? redi, 16-viii-233: la serenissima granduchessa ha comandato che il dottor
: e, in questo caso, la locuz. ha valore eufemistico).
, 3-131: forse fulvio mi farà la lezione: « pazzo d'un vecchio »
: sempre procura una grande soddisfazione impartir la lezione al prossimo. pratolini, 1-124
lo si può sempre studiare. -fare la lezione: montare in cattedra. capuana
, che dimostri, che voglia far la lezione. -imparare la lezione
far la lezione. -imparare la lezione: mandare a memoria, alla
, alla lettera o a senso, la serie di nozioni assegnata dall'insegnante.
dall'insegnante. ramusio, i-42: la lezzione che essi imparano è ciascun giorno
salutare / che ai ragazzi imparar fa la lezione. -far tesoro di ammaestramenti,
di cui il cuore non è sicuro, la lezione del dubbio e del sospetto senza
. -prendere, ricevere, udire la lezione: seguire un corso di insegnamento
, i-211: oltre il sapersi in tutta la città che questa persona sì grave era
maestro dà lezione ', lo scolaro non la 'dà *, la 'riceve
lo scolaro non la 'dà *, la 'riceve '. * ma ce
'. * ma ce n'è che la danno a suon di busse. 'lo
scolaro prende lezione ', non * la lezione ', segnatamente se a prezzo
a prezzo. non si dice che * la compra '; ma certe lezioni il
maria, nella sala del pianoforte, prendeva la lezione da miss. edith.
a sincera lezione. -ripassare, ripetere la lezione: ritornare a insegnare o studiare
s. v.]: * ripetere la lezione ': o il maestro stesso
ci voleva uno sforzo di memoria (ripassare la lezione), per sapere bene che
), per sapere bene che c'è la guerra. -salare la lezione:
c'è la guerra. -salare la lezione: marinare la scuola. guadagnali
. -salare la lezione: marinare la scuola. guadagnali, 1-i-34: i
persone / da un ciarlatano, e salan la lezione. tommaseo [s. v
ii-7-59: ecco, credo, contentata la signora: per cui solo rispetto mi sono
, ii-1-173: ieri... feci la lezioncetta sul tema di letteratura italiana da
stato il vero movente degli incendiari, la lezioncina gli stava assai bene. dessi,
v.]: per due misere lezionucce la settimana avevano seimila lire l'anno.
baroni della mangna, e cu's'apertiene la lezione, di fare chiamare re della
toringia. latini volgar., i-74: la savia gente de la citade a cui
., i-74: la savia gente de la citade a cui apertiene la lessióne.
gente de la citade a cui apertiene la lessióne. g. villani, 8-20:
-e cioè masimamente vinegia e genova -sentendo la lezione del nuovo imperadore, subito i
, 187: se voi dubitaste che la vostra lezione non si abbattesse a uomo
faccende mie, con le tue e con la leczióne addosso. groto, 1-26:
., io (178): la proposta veniva fatta con tanto apparato, che
seicento, le leziosaggini del settecento, la rigidità dell'impero, 'le svenevolezze
'le svenevolezze del romanticismo avevano lasciato la loro traccia. 3. locuz.
sdolcinatamente. moravia, i-40: era la madre di girolamo... una donna
, certo stile sempre stentato, che la lettura ne riesce increscevole e agghiacciante.
e dalla leziosità [è distante] la decenza: dall'ostinazione e dalla lievità
decenza: dall'ostinazione e dalla lievità la costanza. pratolini, 9-ii-27: nel suo
'sine nomine ', 33: la prima volta che la si piglia cuoce un
, 33: la prima volta che la si piglia cuoce un poco, massime
: il lezioso fiordaliso / non avea la barba in viso; / pur, guardate
e della fantasia mi fece menare in casa la figlia d'un mandarino, pretenziosa,
metonimia. redi, 16-v-159: osservazione la quale potrebbe forse dirsi piuttosto fastidiosaggine di
in motteggio. bertola, 1-33: la delicatezza degenera di leggeri in una leziosa
manzoni, fermo e lucia, 654: la solennità della richiesta, l'aria autorevole
legale e gli darò le disposizioni per la messa all'asta della villa ». piovene
e rio. piovene, 7-399: la piazza stanislav a nancy è il luogo dove
piazza stanislav a nancy è il luogo dove la grazia francese tocca il
novità, avea di sue bizzarrie infrascato la musica e, di virile ch'ella era
4-3-123: omero valevasi d'una lingua la più poetica di quante siano mai state
di varietà e novità, lo rendono per la loro moltiplicità cattivo e lezioso. carducci
d'affetto. butti, 70; la mazurka, leziosa e sdolcinata,..
periodetti cadenzati. papini, iv-113: la narrazione [nella 'vita nuova'], è
che, di ritorno dalla campagna, la donzelletta recava in mano, era sembrato
cui piango e sospiro / tuttor quando la smiro. terino, xvii-189-26: però son
/ che non se ne favella / per la vertute c'ài / per graza del
amor lazioso. canigiani, 1-32: la pace è tanto grazioso bene / tranquillo,
che mal non può sentir chi ben la tesse. i... i questa
ostenta modi fanciulleschi. papini, iv-793: la mia meraviglia nel veder costui issato in
sempre più grande della mia ammirazione per la leziosetta spigliatezza della sua prosa decente e
.. [il nigra] riconnetterebbe la nostra voce alla famiglia dei derivati da
un'ora, una lezza di fieno ne la tale strada, la quale fu dal
lezza di fieno ne la tale strada, la quale fu dal bovaro fermata dinanzi a
quale fu dal bovaro fermata dinanzi a la casa del tale. idem, 1-16
1-16 (i-185): prese egli la via verso la strada ove era il
i-185): prese egli la via verso la strada ove era il fieno, e
fieno, e veggendo... che la lezza non si scaricava, pensò che
, / e fai che lezi / ne la tana. pataffio, 2: grignaccola
84: onde non pute el becco e la capra viva, ma lezisce. ma
morone, n7: ohimè, sento la puzza e odoro il lezzo / de l'
, iv-i- 726: giunsero su la soglia. un odore nauseoso, un lezzo
caldo e quando da fatica, tutta la corporea massa incitata geme e spira. landino
c. bartoli, 3-363: sentì [la mosca] di qual lezzo spuzzavano le
poco, vestita con disprezzo, / la vederai pestar fango minuto / e, d'
oh qual vorace brulicar di vermi / tra la carne che in tabe si dissolvei foscolo
/ contaminò. valiini, 72: la vita e la morte? bisogna / pur
valiini, 72: la vita e la morte? bisogna / pur che procedano
suo mezzo / a porsi sopr'al capo la corona, / e lasciati di già
lezzo, e se ne formi con la cessione del fiume un sodo terreno.
sodo terreno. varano, 101: la terra stessa non appar mai scarsa /
tolse. firenzuola, 880: sì bella la mia donna a gli occhi inanti /
cielo è giunto. monti, x-4-304: la corte è fatta / per li zambrini
iii-19-221: che aria si respirasse dopo la reazione del 1815 in quella cittaduzza elegante
. colonna, 1-295: panni veder con la sua face accesa / ir lo spirto
tassoni, 3-17: le ville de la motta e del cavezzo, / camposanto
solara e malcantone / quivi raccolto avean la feccia e 'l lezzo / d'ogni omicida
unicamente nel lezzo e ne'lupanari, sarà la vera? tozzi, v-56: con
calzoni, non cessava mai di rifare la via principale, dove s'accoglieva tutto
. b. davanzali, ii-546: la volgar lingua, che nacque di correzione
. c. gozzi, 1-1008: loda la state, come un paradiso; /
insopportabile. d'annunzio, iv-1-737: la carne che suda e che dà lezzo.
rettorica un buon pezzo, / e la filosofia non mi sgomenta, / né manco
arciverissima e arcibella / e arciprovata, e la racconta tzezze, / trita e più
: altra velocità è necessaria per sostentare la sabbia grossa, altra per la più minuta
sostentare la sabbia grossa, altra per la più minuta ed altra per la lezza
per la più minuta ed altra per la lezza. 3. figur.
viani, 19-63: il pazzo si sdrucì la camicia; il costato sembrava quello di
quello di un cane straccato dal mare, la pelle era come una lezzola esangue.
ha per vizio, lui, di sacrificar la gente, ma con me ce la
la gente, ma con me ce la sfanga male, via! papini, v-454
. pratolini, 9-657: io con la maria dell'oliveto ci vò perché mi ci
nauseoso. ovidio volgar., 43: la capra sostiene 11 lezzoso maschio. landino
, iv-10: candida in superficie per la neve della purità simulata, ma putrida
le scolature di tanti lezzosi rivoli, [la cloaca] assorbea piu: tutti che
: in premio dell'aver giuridicamente negato la reina lisabetta potere esser capo né governa-
suo lezzoso vivaio. papi, 4-21: la città lez- zosa / fuggite ed il
, / dove osannando si sbraca / la turba de'tuoi fedeli. papini,
italia] vorrà-sempre, fra i maccheroni e la chitarra, la sua quotidiana porzione di
fra i maccheroni e la chitarra, la sua quotidiana porzione di rettorica, di tam
si trova associata con due pirosseni, la bronzite e il dallagio. =
conosciuta nella specie e nell'individualità, la persona o la cosa a cui si
e nell'individualità, la persona o la cosa a cui si riferisce (e
delle quattro luci sante / fregiavan sì la sua faccia di lume, / ch'
figli, / rabbiosa il segue per la selva ircana, / che tosto crede insanguinar
comunemente più volentieri i moderni. ma la differenza che ha tra 'i '
le vene un grave gelo / tra la fiamma che m'arde. -s'
avete li occhi di bellezze ornati / e la mente d'amor vinta e pensosa,
'libertà': una donna ritta, come la facevano li antichi, col pileo e con
per biasmo e per pavore / de la gente / già neiente / non mi lasso
-con iperbato. ariosto, 9-23: la bellezza e l'età ch'in lui fioriva
li detti cieli adoperino qua giuso secondo la loro abitudine insieme. ariosto, 3-60
li caniteli,... supra la serra de li palumbe... e
sono, io mi credo, aiutantemi la divina grazia, sì come io avviso
disus. nella corrispondenza epistolare, per la data nelle forme li, a li.
414: « accanto a i, la lingua antica usava anche li; in
e i riti di diana, / né la ricca di pesci elòa marina. manzoni
tutto; e li mostrava schierati su la mia palma. manzoni, pr. sp
o per colpa o senza colpa, la fiducia in dio li raddolcisce, e li
leopardi, 22-156: in fronte / la gioia ti splendea, splendea negli occhi
inf., 6-19: urlar li fa la pioggia come cani. tasso, 20-77
nell'inferno, li arde e li consuma la mala volontà perversa nella quale volontà ricevono
in confuso lascia afflitta et egra / la gente, o sia di libia o sia
/ tutti li mena a un par la buona lancia. vimina, 12: i
/ e t'ho seguita con la mia cartella / in diligenza fino a recanati
seminatore, che non attende se non che la natura umana li apparecchi la terra a
non che la natura umana li apparecchi la terra a seminare. idem, inf.
cui appresso il forte ercule nacque. la spagna, 21-31: carlo allora per gran
: carlo allora per gran tenerezza / la frante per più volte li basciava. poliziano
1-1 (i-11): venuta poi la notte, pensando il cavaliere a le bellezze
pensando il cavaliere a le bellezze de la veduta giovane, e di quelle in modo
p. venier, li-5-510: la timidità, la debolezza con che questo
. venier, li-5-510: la timidità, la debolezza con che questo portava le cose
alessandro li fu da una saetta passata la gamba sinistra e rotto l'osso.
, / perché sempre ver lei volge la cocca. savonarola, iv-20: quelli di
s. alessio, xxxv-1-20: mai tantu la pregaru pia, / questu clamore ad
: sia certo, / che ricever la grazia è meritorio / secondo che l'
corpo proprio ancora si ama disordinatamente quando la persona non vuole in alcune cose patire
male; per estirparlo, è necessaria la penitenzia. galileo, 1-1-41: attaccandovi
montieri, v-52-175: verun omo de la compagnia guaitasse l'un l'altro di ferite
altro di ferite stu- devolemente per tollareli la persona per odio k'elli avesse avuto
capace de l'ardente fiamma che miseramente la tormentava. michiele, i-309: con pietosa
. boccaccio, vi-128: vede scritto sopra la porta lettere d'oro, e come
giovanni crisostomo volgar., 1-1-56: la grazia di dio si li parò innanzi [
chilometro. serdonati, 9-177: la più piccola misura chiamano in lor favella
misura chiamano in lor favella li, la quale contiene tanto di spazio quanto si
tanto di spazio quanto si può udire la voce d'un uomo che gridi in una
. guittone, 104-3: quando la donna ha 'n oste o 'n altro
anonimo genovese, v-492-28: lì fo la gran bataia dura / de le barestre,
.. e aveva passata lì tutta la sua vita. giusti, 4-ii-363:
annegato nel sonno. bernari, 4-92: la donna allora concluse: -l'ho mandà
vidi il ghiaccio, e lì stesso la rosa. leggenda di s. ieronimo,
un'ora e mezzo, / finché la luna se ripuose al rezzo. fagiuoli,
416): quella fatale combinazione d'essersi la terribile carrozza trovata lì sulla strada.
. e. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti
cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti, non più
, tutta esclusivamente separata per ciascuno e la sua famiglia,... sono chiusi
con quattro o cinque dame di corte, la regina. deledda, i-220: vado
mesi alla sua chiesa, eccola lì, la vedi? -in relazione con un
dimostrativo, a indicarne con forza espressiva la collocazione (sia reale sia figur.)
un'osteria lì del dock, perché la fame m'aveva già ben suonata l'ora
dante, par., 1-124: la provedenza, che cotanto assetta,
a sito decreto, / cen porta la virtù di quella corda / che ciò che
: una certa crudel rondinella / lì volando la tela sfondò. bonsanti, 4-399:
). boccaccio, v-149: per la novella fiamma,... /.
/... tosto com'io la provai, / subitamente il cor ferito intese
. segneri, iii-2-202: sale su la cattedra de la croce, e di lì
iii-2-202: sale su la cattedra de la croce, e di lì rende sensibili
non avesse, forse, paventato o sdegnato la città guelfa? 4. di
che lor volle / porre ministri de la fosse quinta, / poder di partire'
, che non pur policleto, / ma la natura lì avrebbe scorno. idem,
, purg., 20-64: mentre che la gran dota provenzale / al sangue mio
dota provenzale / al sangue mio non tolse la vergogna / poco valea, ma pur
cominciò con forza e con menzogna / la sua rapina. idem, par.,
alberto, / quella che tosto moverà la penna, / per che 'l regno di
. r. bracci, 2-35: la sua gran dottrina si riduce a sapere un
si riduce a sapere un po'poco la storia letteraria del secolo xiv e xv;
... dicesi familiarmente a significare che la cosa della quale si parla sia per
approssimazione più in generale. non solo la persona, ma anco impersonalmente. '
dì 27 d'aprile desinai e diedi la biada alla rocca. pagò il comune di
: di lì a non molto insieme con la loro madre se ne morirono. pananti
simili, vale: non è tanto prossima la cosa. pirandello, 8-403: quel
di manifestarsi. baldini, 14-161: la primavera è lì lì, annunciata dai
lì lì lì 'per pigliarla per la coda, quando la cerva spiccò un salto
per pigliarla per la coda, quando la cerva spiccò un salto, si scagliò nel
per piangere. moretti, i-m: la calma d'un verde recesso conviene alla
lettere che ha lasciato dietro di sé la sua pila di trenta o quaranta volumi
gridare il chi va là; fare la sentinella, montare la guardia. -anche:
là; fare la sentinella, montare la guardia. -anche: comportarsi in modo
osteria forse di radicofani, egli ha preso la via di bologna. fagiuoli, viii-79
boccaccio, 2-20: nè lì guari fornita la sua via, / lontano un velo
giornali / ogni cosa che awien sotto la luna, / la voglion dire. imbriani
che awien sotto la luna, / la voglion dire. imbriani, 1-156: scarabocchiò
lì, aveva soltanto pensato che era la prima volta, dopo anni e anni,
il verbo amare. pavese, 6-128: la incontrai prima di cena, davanti al
al suo caffè. lì per lì non la riconobbi, tant'era annerita.
e loro dietro ne approfittano per rubarti la roba e la donna. -e lì
dietro ne approfittano per rubarti la roba e la donna. -e lì: e basta
lì? -esprime il susseguirsi o la concomitanza di molte azioni. tommaseo
. savinio, 267: la mia camera è pitagoricamente quadra,.
anche nel mediterraneo, al quale appartiene la liagora farinosa, caratterizzata dal tallo incrostato
quanto più ne 'ncendo, più la bramo, / e più mi stringe amore
g. r. carli, xviii-3-467: la raccolta... si trasportava per
capuana, 14-94: gli ulivi rimondati, la legna ricavatane ammonticchiata là, allato alla
casa, in tanti fasci legati con la liami. = v. liama1
piante o ad appositi sostegni (come la vitalba, il pisello, il fagiolo,
indizio di vegetazione. franzoi, 90: la vegetazione è qui magnifica ed abbondante.
del nero velluto. bucini, 3-243: la coppia... tenendosi
che allacciano d'albero in albero tutta la foresta, e fanno dell'isoletta un
-per simil. papini, 27-532: la mia sposa tentava di abbracciarmi con le
di colonnine filiformi, di notte [la facciata] si trasforma, si avvicina
, impaccio. oriani, x-30-48: la politica lo serra con troppe liane,
landino [plinio], 303: la libadea vite è d'odore d'incenso,
doni; / ché all'ara non mancò la buona parte, / e libagione,
, e stupirsi come pallade non abbandonasse la città alta, dove il teatro era
riso,... di poi fa la libazione coll'acqua,...
, 18-ii-87: tutto il pomeriggio e la sera furono grida, canti, danze,
, assaporamento. -in senso concreto: la bevanda stessa. -per estens.:
avesse richiesto. foscolo, xvii-251: la tosse cominciò a mezzo aprile a ritormentarmi
all'asma, ma che si placa con la libazione d'una tazza di caffè senza
7-148: egli si affaticò ad annegarla [la sembianza della madre] e l'annegò
zucchetti, 168: lo stesso principe fece la funzione di darli la frusta con
principe fece la funzione di darli la frusta con una buona libamba, e gli
bene calcate che sul fine della funzione tutta la li bamba rimase infranta e
strame, / e per sè prende la bianca farina, / a guisa del cainico
. g. villani, 4-19: la camera sanza libamina trovò tanto odorifera,
concreto: liquido con cui si compiva la libagione. bibbia volgar., ii-35
boiardo, 1-133: con uno bastone la trassina [la vittima] in tomo
1-133: con uno bastone la trassina [la vittima] in tomo e come è
tomo e come è strangolata, gli spoglia la pelle, e quella cuoce e ponesi
d'annunzio, ii-937: tinta in minio la prora della nave / non era,
né corona avea d'oliva / né la mannella delle spiche flave; / né sopra
di generoso vino, e verserollo ne la fronte de la dannata pecora; e disvellendoli
, e verserollo ne la fronte de la dannata pecora; e disvellendoli da mezzo
; e disvellendoli da mezzo le corna la fosca lana, la gitterò nel foco
da mezzo le corna la fosca lana, la gitterò nel foco per primi libamenti.
, x-4-187: coronar di fiori / la vittima solenne ed apprestarne / i sacri libamenti
ne rimanesse, con libaménto fugace, la specie lor propagata. = voce dotta
], 14-18: nel medesimo luogo è la vite che si chiama teriaca,
medica il morso delle serpi. la libanio ha odore d'incenso, e ne
delle navi; e special- mente per la sarzia delle tartane, per le gabbie da
libano, per servizio delle navi e per la pesca. gugilielmotti, 481: 'libanèlla'
assaporati leggermente in segno di ossequio per la divinità. firenzuola, 795:
ond'io d'un dolce / vino la spuma da libar ti rechi / primamente
gl'immortai che nel nevoso olimpo / tengon la cima, ei per un anno intero
amarezza / il vin che a'grandi la sgualdrina liba. 3. assaggiare
ben conoscere in prova di quanto poco la nostra natura si contenti e quanto accresca alla
si contenti e quanto accresca alla donna la parcità del cibo. f. f.
f. frugoni, ii-402: socrate sorbì la cicuta e xenocrate ne fu liberato,
: 'libare ', gustare leggermente con la sommità della lingua, delle labbra,
. aleardi, 1-158: si sedea la moritura / imperadrice... /.
lasciavano ch'io libassi. piave, la traviata, 1-2: libiam ne'lieti calici
1-2: libiam ne'lieti calici / che la bellezza infiora. praga, 3-89:
su 'l mar di viola, su la fiorente selva. montano, 1-302: io
, 8-5-1476: non ha per lei [la fenice] cibo il nostro mondo,
govoni, 2-164: brucavano tranquillamente / la vergine foresta d'una foglia / o in
lago grosso d'una goccia / libavano la fresca acqua piovana. -in
rose. pagnini, xxii-1165: qui la rosea rugiada van libando / l'api da'
: potè con due stoccate prestissime ferirgli la fronte e libargli il braccio sinistro.
una porzione, e per lo più la sommità d'una cosa. -figur
brusoni, 7-88: poiché avete autenticata la vostra opinione della purità dell'amore del
che da quel verme un dì sarebbe sorta la farfalla destinata a libare fiori immortali nei
femminili, questi angeletti che, appena libata la vita, tornano in cielo ridenti e
iii-2-151: un batter forte / de la man su le corde, iscolorava / le
e nell'errar lungo ch'io feci / la poesia libai della marina. camerana,
della marina. camerana, 8: la gioia è una stupenda anfora greca /
quello / che tu ne libi miele de la vita. bocchelli, 9-330: la
la vita. bocchelli, 9-330: la giornata afosa ha preparata questa squisitezza serale
passeggio. allora anche splende in tutta la sua bellezza la donna napoletana. de
anche splende in tutta la sua bellezza la donna napoletana. de pisis, 1-303
1-303: vorrei che voi, persa come la coscienza della vostra umanità più greve,
prima età far libare ai futuri cittadini la conoscenza delle condizioni e dei doveri e
società. b. croce, ii-5-204: la frequente incapacità ad andare al centro dei
né le carezze né i baci aveano libata la rugiada quasi gelata su le lor labbra
così tormentoso, perché vi libo dentro la dolce anima tua... altre donne
andare per mare, e che hanno libata la nave. sanudo, lvi-750: la
la nave. sanudo, lvi-750: la galia... è tanto carga e
che non si poi menar fuora si la non si liba. p. machiavelli
[in guglielmotti, 481]: ricercando la gente di cape che al meno si
di cape che al meno si libasse la galea,... io acconsentii che
fosse alcuna nave di mori che libava con la fortuna. -sostant. garzoni
montato sopra un candido ubino, stellato la fronte,... trinciante col
. trinciante col passo che brillava balzano la terra, appena libata dal piede,
e i passi / leve così che la libata arena / quasi dell'agil piè l'
libate appena. idem, iii-241: la vita appena libata era già per lui
] una memoria, e una memoria era la giovinetta che prima gli fe'battere il
è un già libato bene; / e la tua bocca è un frutto / al
se tu voy compore e fare / la proporzion da inveschiare / la tagliadura de la
fare / la proporzion da inveschiare / la tagliadura de la vide, / quando
la proporzion da inveschiare / la tagliadura de la vide, / quando a quella insede
tanta cera / e olio onze una la fa vera. g. villani, 12-97
. io s. io a fior, la libbra che 'l detto giovanni prese a
carne, e al pan di cui la veccia / nata con lui, nè il
ii-442: i romani fer da prima la moneta di rame senza conio, grave
233: al tempo di carlo magno la lira in francia e in molti stati
fibra. f. galiani, 3-25: la libbra, o sia lira, e
fi pesi, si usa in corsica la libbra di 12 oncie ed il cantaro di
: ha ribassato il sale di tre soldi la libbra. fucini, 11: avevo
ha fatto. levi, 6-115: la vita di gagliano, per quello che riguarda
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-11-439: la dote n'aggio grande e smisurata
più. in certi paesi d'italia distinguevasi la 'libbra grossa 'e la '
distinguevasi la 'libbra grossa 'e la 'sottile ', che aveva men once
: io credo che detratti gli stivali la parrucca gli abiti la spada e il
che detratti gli stivali la parrucca gli abiti la spada e il telaio delle ossa,
di sangue, e attuterai un poco la sua caldezza. lorenzo de'medici,
una sala, farai così: profuma prima la sala con ispesso fumo d'incenso o
a. cocchi, 4-1-53: si propone la bevanda di due libbre almeno di acqua
in languore. carducci, iii-26-14: la soluzione sia di una oncia di cloruro
d'acquavite, si voltò, forbendosi la bocca voraginosa,... i ragazzi
vero conce- dare, per pigione de la bottiga de la corte del detto comune,
dare, per pigione de la bottiga de la corte del detto comune, l'anno
stime de'patti libbre dcc, che la stima di tutte quelle case di mercato
, particolarmente d'italia... la diversità delle libbre ponderali ha prodotta, a
ha prodotta, a mio credere, la differenza delle libbre monetali, o sieno lire
i-640: ai tempi di carlo magno la libbra era una vera e reale moneta,
once circa, e il soldo era la ventesima parte di questo peso di dodici once
dodici once. botta, 5-5: la libertà delle tratte mediante un modico dazio
persona. soldani, 1-104: con la spessa troppa / la libbra del suo
, 1-104: con la spessa troppa / la libbra del suo aver riduce all'oncia
riduce all'oncia. bianchini, 1-104: la libbra... secondo i giureconsuli
anche di beni in natura) che la pubblica autorità compiva sui beni dei cittadini
: tributo assegnato a un cittadino secondo la valutazione delle sue sostanze; imposta sull'
. g. villani, 7-132: tutta la spesa della detta oste si fornì per
monna gui- duccia. ora abbiamo veduto la tua risposta sopra ciò ài fatto.
istruzioni de'dieci di balia, 4-1: la qual fibra dice che non gli debba
perciò domandano... di pagar la fibra in firenze, e non nel comune
overo da citadini rusticali, debiano fare la fibra a loro spese per tempo de
[rezasco], 12: la fibra denota i terreni dopo che sono
v.]: 'assegnare dodici once la libbra ': far giusto giudizio delle
giudicarai che meno n'abbi colui che la porta d'una oncia che quelli li libra
questa fatta, che venivan giù come la grandine. e che schiacciata di costole!