determinare ravviamento delle reazioni, che compongono la combustione. -accensione spontanea (autoaccensióne
. 5. tecn. operazione mediante la quale, nei motori a combustione interna
impaziente, spengo l'accensione; accelero la discesa. 6. ammin.
, 14-493: una volta mio padre accettò la sfida di rimare con fegato e nessuno
, l'azione di accentare, anche la condizione della scrittura accentata. = deriv
non le s'intendino, sono la pronunzia e gli accenti. l. salviati
si dice una certa posa che la voce fa sopra una sillaba tra l'altre
l'etimologia dello accento. perché la voce, posandosi su quella sillaba, pare
. carena, ii-121: chiamasi accento la posa stessa che si fa, più in
penultima sillaba equilibrando, per così dire, la parola. 2. segno grafico
. segno grafico usato talvolta per indicare la sillaba su cui cade l'accento tonico di
l. salviati, ii-1-270: sopra la voce è, terza persona del verbo sono
per ragione. buommattei, 62: la qual linea, perché serve...
. l'accento segna dove si deve far la posa. resta a veder dove quest'
. petrocchi, 8: per distinguere la varia pronunzia delle parole si sono introdotti
che rivela il luogo di origine, la cultura di una persona; o è
. passavanti, 229: egli avviliscono la scrittura [recandola in volgare],
quali con vocaboli ambigui e dubbiosi dimezzando la dividono,... quali coll'accento
accolti cortesemente. carducci, 689: la favella toscana, ch'è sì sciocca
discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi sta.
calvino, 1-455: gli piaceva anche la sua voce, il suo accento largo (
, stabilito qua da anni) e la sua stretta di mano, forte e soffice
quella quercia antica / l'usignuol lusinghier la dolce amica. menzini, ii-328: dissero
annunciava sempre con accento infallibile, con la sonorità delle voci non avvezze ad esser
del continente si possa sentire come qui la forza e l'accento del secolo passato
istrida acute. leopardi, 17-143: ma la lena e la vita or vengon meno
leopardi, 17-143: ma la lena e la vita or vengon meno / agli accenti
accenti / volan su'molli venti / e la festa e il clamor de gl'imenei
e non riconosci i tuoi accenti. / la memoria ti appare dilavata. 7
prima il loro poema e dipoi componevano la loro cantilena, dandoli il tuono conveniente
amabile e soave. idem, 13-272: la fistula dà fuor l'usato accento,
mente battute. dotti, iii-256: sorgea la notte e per gli adriaci liti /
caro, 11-766: tromba ne va per la città squillando j de la battaglia il
va per la città squillando j de la battaglia il sanguinoso accento. 10
. omit. uccello dei passeracei, la cui varietà più nota è la passera
passeracei, la cui varietà più nota è la passera scopaiola (prunella modularis).
concentrazione. panzini, iii-334: la popolazione è costituita in gran parte da
caldo de'nostri corpi, accentratosi per la stagione, adopera da sé quanto fa
entrati i francesi e rientrata con essi la coorte di preti nemici che s'era accentrata
vecchio tempo che libero muore / vien'la rete dinastica a gettare. accentuale
gigli [gherardini]: si considera [la pronuncia] di due sorte: altra
altra accentuale... altra è la pronuncia accentuale, ed è quella che
cui cade, cosi non è sforzar la parola dicendo * accentuare una frase,
ascolta, e rilevi meglio il pensiero, la volontà, l'intenzione di colui che
volontà, l'intenzione di colui che la proferisce. ojetti, ii-5 60: comincia
alta voce, accentuando bene, flettendo la voce per essere chiaro ed espressivo.
sordi, dei fischi dallo scalo accentuavano la monotonia diffusa nell'aria. fracchia,
... faceva sembrar pallida anche la sua pelle bruna e accentuava l'umiltà d'
lei col basco... e la corta mantelletta che accentuava l'arco delle
: le mani sono lunghe, e la loro magrezza accentua la nervosità delle dita
sono lunghe, e la loro magrezza accentua la nervosità delle dita, ove le nocche
palazzeschi, 4-29: aveva conservata intatta la sua esteriore femminilità, che nello sfiorire
che nello sfiorire della persona e per la vita di isolamento erasi... accentuata
annotazioni sul decameron, 1-118: la qual forma, leggendosi accentuato con quel
brutale, a seconda ch'egli tenesse la bocca aperta o chiusa. =
lato. comisso, 21-216: la guerra si era fatta più accerchiante e
più accerchiante e non mi rimaneva che la mia campagna dove vivere. accerchiare
bello, tanto vario, che, la terra accerchiando, intorno a lei si
settembrini, 1-24: e li accerchiavano la carrozza quand'egli usciva. d'annunzio,
pianura un colossale serpente argentato che accerchiava la città, tutta verde e rorida nella
maligni, quando da ogni parte così accerchiano la nostra mente con le loro tentazioni.
tutto questo me ne faceva affatto scordare la spiacevolezza del clima, la malinconia che
affatto scordare la spiacevolezza del clima, la malinconia che sempre vi ti accerchia.
quando i pescatori saranno infra mare quanta la rete sarà lunga, allora accerchiando con l'
si farà presentare a me, accerchierà la mia casa, riuscirà ad introdurvisi, mi
dai cipressi. montale, 21: la sola luce con le giade ch'ài /
e le adulazioni, e quanto più numerosa la copia di ubbidienti soggetti attorniano il tiranno
comisso, 12-29: noi siamo accerchiati, la lotta è forse imminente.
. idem, 7-108: ciò era la cappa di sopra, accerchiata attraverso con
di cercine. viani, 14-146: la ciurma... carica qualche chilometro
sulle orecchie. idem, 1-17: la corda accerchiata a un gancio. idem,
alle chiome. sbarbaro, 1-186: la brunetta dai treccini accercinati. fracchia, 387
accerpellato, agg. raro. che ha la pelle butterata (dal vaiuolo, da
o altra parte del corpo, dove la pelle sia come stracciata o rappezzata..
.. anco d'altre superficie come la buccia del pane. = deriv
v'astrinse. idem, io7: la parola legge è qui impiegata a significare,
astretto, / perduta era quel dì tutta la terra. 6. rifl.
i tessuti. redi, 16-v-131: la polpa dei tamarindi... corrugherà
procede dal suo centro una stella, la quale riluce a modo di luna piena.
all'apparente moto di rotazione con tutta la sfera celeste). secondo l'astrologia
ariosto, 31-5: questa è la cruda e avelenata piaga / a cui
(tanto giran vicin gli astri a la selva) / di berenice il crin,
0. rucellai, i-368: la terra cadette nel centro; e nacquene da
altri [atomi] che sopra le montarono la disposizione e'movimenti de'cieli e degli
qualunque sembra errante / astro vagar per la magion stellante. dotti, iii-256:
stellante. dotti, iii-256: sorgea la notte e per gli adriaci liti /
, / sovr'a'cardini suoi volge la terra. manzoni, 318: all'astro
verdeggiar del prato. idem, i-1124: la luce in molte parti degrada appoco appoco
tetti, dove alcuni luoghi riposti nascondono la vista dell'astro luminoso. tommaseo,
stesso. nievo, 121: certo la filosofia solleva l'uomo sopra ogni influsso di
sopra di noi molto tempo innanzi che la filosofia ci insegni a difendercene. carducci
larga, nitida, candida / splende la luna: l'astro di venere / sorridele
se sogno o son desto, e se la città di fez e la città di
e se la città di fez e la città di parigi si trovano veramente sul medesimo
astri fatali / su i marinai, quando la luna sorse. deledda, ii-190:
morte violenta non vuol dire niente, per la scienza; per gli astri tutte le
le montagne. -astro d'argento: la luna (in una designazione tipica di
d'argento, / compagno tacente a la notte. viani, 14-202: nel chiarore
, 1-347: egli all'incontro gli pestò la guancia, / divisagli in due parti
guancia, / divisagli in due parti la rotella, / onde gli fé veder gli
simil. d'annunzio, iv-1-259: la voce del volere veniva soverchiata da quella
veniva soverchiata da quella degli istinti; la conscienza, come un astro senza luce
che splende come un astro e che la farà sempre riconoscere di lontano: il suo
), annuo, molto coltivato per la bellezza dei fiori, bianchi, rosa
sf. parte dell'astronomia che studia la composizione chimica degli astri (fondandosi essenzialmente
sf. parte dell'astronomia che studia la dinamica degli astri. « =
astrografia. viani, 14-71: la lastra di marmo nera si è coperta
coperta di una costellazione fitta e la costellazione, per accorte disposizioni dell'astrografo
notevoli, con obiettivo speciale, per la fotografia diretta del cielo. =
, ii-1422: è molto celebrata ancora la gioia astroite, e dicono quelli che ne
, e se sarà malagevole, con la diopta overo astrolabio agevolmente 10 troverai.
astrolabio innanzi e indreto, / battendo la diana in sul lunario, / avea fatto
calendario. giusti, iii-293: scatenò la furia matta e scomposta dei presuntuosi,
: un'arca in cui colombo teneva la sua biancheria e i libri e un astrolabio
le pietre senso d'amicizia, come la calamita et astrolite e trolite dimostrano,
che d'astrologare qual po- tess'esser la lingua antica, metterebbe, a mio credere
poco. allegri, 74: la più agevol incetta era il far profession
degli augurii è quella parte dell'astrologia la quale predice i futuri avvenimenti delle cose
stelle e negli elementi una certa amicizia, la quale l'astrologia considera. lorenzo de'
costellazione, ha virtù, solo con la presenzia, di guarire indemoniati. savonarola
cose future, è pazzia parlare: o la scienza non è vera o tutte le
a quella non si possono sapere o la capacità degli uomini non vi arriva.
degli uomini non vi arriva. ma la conclusione è che pensare di sapere el futuro
l'astrologia, là ha avuto origine la magia, là sono stati in pregio i
d'astrologia superstiziosa da'matematici seguita, la qual comunemente si chiama astrologia giudiciaria,
i costumi loro. idem, 1-379: la terza opinione di mezzo è quella de'
i corpi celesti operare in noi, contra la via seconda, ma non per necessità
, ma non per necessità, contra la prima. ora con questa distinzione si
. astronomia. giamboni, 2-3: la quarta scienza è astrologia, la quale
2-3: la quarta scienza è astrologia, la quale c'insegna tutto l'ordinamento del
di ciò si scusa nel duodecimo de la metafisica, dove mostra bene sé avere
spazio di tempo... per la esperienza che a ben giudicare in essa
leone ebreo, 40: se tratta [la matematica] de la misura de'corpi
se tratta [la matematica] de la misura de'corpi celesti e suoi movimenti,
corpi celesti e suoi movimenti, fa la scienza de l'astrologia. vasari, ii-133
segnatura una storia quando i teologi accordano la filosofia e l'astrologia con la teologia
accordano la filosofia e l'astrologia con la teologia. bruno, 3-702: la astrologia
con la teologia. bruno, 3-702: la astrologia [disse che ringraziava per
b. croce, i-2-21: distrutta la credenza dell'influsso diretto degli astri sui
. astronomico. buti, 2-90: la qual cosa, che intenda ora, chiaramente
è da sapere che secondo gli astrologhi la luna è nel primo cielo: e questo
il sole nell'ariete e nella libra la luna: e nascendo tu, il
, il sole fusse nella libra e la luna nell'ariete. savonarola, iii-310
dicendo tra molte verità una bugia, la perdono in modo che non è più
straparola, 1-4: era giunto in la città un famoso astrologo, il quale secondo
errore degli astrologi, se loro voglion porre la necessità del fato, se pensano di
sia grande ignoranza fra loro, sì per la grandezza e lontananza della scienza, sì
guardo ignote / le vertigini occulta [la terra]. goldoni, vii-721: soffiate
baretti, ii-320: ma farà egli mai la minima cosa per facilitare un mio desiderio
. idem, conv., ii-xm-28: la tardezza del suo movimento [di saturno
cosa che, secondo tolomeo e secondo la cristiana veritade, nove siano li
detti cieli adoperino qua giuso secondo la loro abitudine insieme, questo numero fue amico
lani, 9-136: [e fece la commedia... con] grandi e
lo scopo di rendere possibile all'uomo la navigazione interplanetaria (utilizzando soprattutto i mezzi
m. -ci). che concerne la navigazione astrale. = voce dotta
, [i ventilatori] quasi riproducevano la melodia delle linfe primigenie circolanti nel caos
delle linfe primigenie circolanti nel caos con la loro esattezza e armonia astronometrica.
scienza che studia i corpi celesti (la loro natura e proprietà, la loro
(la loro natura e proprietà, la loro dimensione e le leggi che ne
fatto gran progressi, nel- l'investigar la costituzione e i movimenti de i corpi celesti
celeste, poiché mira in suso e misura la grandezza delle stelle, numera i moti
regnerebbe ancora, se keplero, disprezzando la taccia di rinnegato, non avesse rovesciato
stato educato. leopardi, i-1407: la metafisica senza l'ideologia, è quasi
, 457: e quante cose / la bella elvira m'apprese! le lettere /
d'ascoli] avea dette e rivelate per la scienza d'astronomia, ovvero di nigromanzia
cose, che sono avvenire, per la disposizione di certe altre cose, come per
disposizione di certe altre cose, come per la considerazione del sito e del movimento delle
le quali altri possa restar persuaso, la terra e$ser diversa de i corpi celesti.
, cento volte maggiore di diametro che la luna. torricelli, 105: potrebbe
astronomica. targioni tozzetti, 1-19: la divisione astronomica ed ecclesiastica delle stagioni non
come una curva astronomica, nella quale la sicura ed esatta notizia di certo numero
, e seppe anco l'istoria naturale e la medicina. conciliatore, ii-150: alle
colui, che guarda il cielo e dimentica la terra, sarà astronomo, ma non
astrosfèra, sf. biol. la zona esterna dell'apparato della sfera,
certe astruserie diventate moda, specialmente tra la gente di città. = deriv.
più delle volte, poc'altro suppongono che la sola idea o definizione della figura.
... al contrario riesce astrusa la ricerca della natura delle linee di più alto
l'astrusissimo problema. baretti, i-270: la critica è una cosa data a noi
, 1-247: i francesi aveano fondata la loro costituzione sopra princìpi troppo astrusi,
si adatta l'oggetto, per assicurarne la stabilità. buonarroti il giovane,
il male gli ha impedito di manifestare la sua volontà. collodi, 290
, sottilissimo, ornato d'uno zaffiro su la sporgenza della molla. idem, iv-1-128
egli vedeva i suoi oggetti confidenti, la scatola di qualche vecchio regalo natalizio,
un astuccino di latta in cui v'è la statuina di piombo di sant'antonio da
. palazzeschi, 3-258: aperta finalmente la valigetta che stringeva sui ginocchi con forza
tubo fissato allo scafo, che riveste la base dell'albero. = provenz.
, i-379: chiamasi l'astula regia, la quale chiamano i latini albuco, volgarmente
il vederlo nel cavarlo su di terra per la grande moltitudine delle radici che gli pendono
i nostri chiamano l'asfodelo astula regia, la quale ha gambo acinoso. =
de le busse, / provide che la lite del destriero / per impedire il
astutamente. i. pitti, 2-151: la quale forma di governo non diffidavano potere
76: tant'è 'l foco e la fiamma, che 'l meo core abonda,
.. senza avvertire ad un'ora la loro astutezza. = deriv.
22-21: aio una nora astuta, co la lengua for cuta, /
astuto guerriere, che, volendo assalire la città, raguarda la più debile parte.
, volendo assalire la città, raguarda la più debile parte. zanobi da sfrata
quegli che sono astuti nello 'ndivinare mangiano la radice dello alicecabo, perché per confinare la
la radice dello alicecabo, perché per confinare la superstizione vogliono parere essere furiosi. giov
timido e fugace; gli astuti, come la scimia, la volpe, il corvo
; gli astuti, come la scimia, la volpe, il corvo, l'ape
, il corvo, l'ape, la iena, il polpo, a astuzia riconciliano
piacer ne brilla / de l'alato fanciul la madre astuta; / ma come ad
dee., 8-7 (286): la tua astuzia usando nel favellare, t'ingegni
nel favellare, t'ingegni col commendarmi la mia benivolenzia acquistare. zanobi da strata
o volpe, a quali viene attribuita la sapienza e l'astuzia. settata, iv-78
conviene l'astuzia e l'inganno, ma la sincerità e l'eccellenza di bontà.
le mosche è stupenda: come fabrica la rete, ci fa le fila da tirarla
dove le fila finiscono, e incorrendo la mosca alla rete la scote e si
finiscono, e incorrendo la mosca alla rete la scote e si communica per il filo
degli amanti e 'l tempo aspetta / de la pia- cevol sua strana vendetta. /
ei soleva dire, con dir loro la verità. essendo che, come ag-
stato erano tanto corrotti, che riputavano la sua sincerità astuzia, e la verità
che riputavano la sua sincerità astuzia, e la verità bugia. cattaneo, ii-1-361:
in un fiore e il ragno chiappa la mosca. gobetti, 1-28: la serietà
chiappa la mosca. gobetti, 1-28: la serietà del suo concetto di virtù [
. gelli, 14-35: ritrovò per la destrezza e bontà dell'ingegno suo una
papa aveva in animo di dare a lui la guardia di firenze. campanella, 2-301
prede / ne lo studio imparò de la menzogna. vallisneri, 1-766: si cibano
logicamente allo scopo. oriani, iii-133: la politica regia era da troppi secoli abituata
sola astuzia e a guadagnare anche con la sola viltà. d'annunzio, iv-1-210
viltà. d'annunzio, iv-1-210: la mia vita qui è ridotta una continuazione
intrighi, di piccoli pretesti per evitare la sua compagnia. palazzeschi, 1-252:
cosacco. gioberti, iii-160: la russia non ha meglio al dì d'oggi
ant. tanase a cui si è sostituita la forma più recente tanaisie.
guittone, ii-254: da me parte la vita a gran dolore, / se per
marito del sepolcro, ed atollo impendere per la gola, così morto. fra giordano
giordano, 5-101: anche fue ordinato per la miseria nostra che per noi medesimi non
boccaccio, i-310: il forte con la sua forza sé e altrui potrà in
: e oltre a questo ne seguìo la morte di molti che per avventura,
cantari, 51: se posso atare la dama lucente, / certo grande servigio avrò
m. villani, 1-56: stavano la notte a campo stretti insieme per lo
, atandosi con l'arme e con la balestra. cantari, 317: amor,
~ dalla elefantiasi, dalla resipola, la pinguedine, i dolori articolari, l'ipocondria
ipocondria, l'accidia, agorofobia, la atassia, avevano diritto al servizio a
ii-119: l'individuo in questione aveva la monomania del banditismo; aggiungi, monomania
lombari, 2-44: di comune con la specie non aveva che l'odio per
d'augusto. salvini, 12-7-553: la chiede / il bellissimo avanti a tutti
superga, ov'ha misteri orrendi / la religion di morte, ove aspettando / posan
ateismo. segneri, iv-7: se la corruzion della volontà è la madre..
: se la corruzion della volontà è la madre... dell'ateismo,
i-712: non è egli un paradosso che la religion cristiana in gran parte sia stata
religion cristiana in gran parte sia stata la fonte dell'ateismo, o generalmente,
l'ateismo materialista. altrimenti sapreste che la chiesa cristiana... è santa e
che non cerca le sottigliezze di discemere la religione. campanella, 1017: io
afflitta e trista, / ma lieta la trovai nel suo cadere, / che non
degli ateisti... che negavano la provvidenza divina. ateìstico, agg.
ateleologìa, sf. dottrina che non ammette la finalità dei fenomeni, specie di quelli
atellana. gioberti, iii-76: la facezia della plebe romanesca...
europeo), in cui la terminazione (o suffisso) è aggiunta
è aggiunta direttamente alla radice, senza la mediazione di vocale o sillaba tematica (
era appresso di tutte le nazioni guadagnata la grecia per tanti e sì grandi uomini
che salga sul poggio più alto, con la bandiera, e che la dia tutta
, con la bandiera, e che la dia tutta al vento! ». panzini
a te s'appresta / de'fior la monarchia, clizia a te cede; /
, / gli atei tu svegli ad imparar la fede. grosso, iii-376: e
, 6-i-140: il governatore affermava, fossero la più parte atei e disprezzatori di ogni
1-75: l'atea / irrisione a la seconda vita. settembrini, 1-15:
quello. fogazzaro, 1-578: è la parola ateo che a rigore si dice di
rigore si dice di chi professa scientemente la negazione di dio. in questo senso,
teologica. fogazzaro, 1-578: è la parola ateo che a rigore si dice
rigore si dice di chi professa scientemente la negazione di dio. in questo senso
mattioli [dioscoride], i-310: la athera si fa di zea macinata sottilmente
assai ai fanciulli... i tedeschi la chia mano mosa, e
facendo egli una vivanda di lenti, la quale e'chiamano ateram, a certi
a lui, tenendo egli al fornello la mano sua, levossi alto la fiamma »
fornello la mano sua, levossi alto la fiamma ». ateriano, sm
g. del papa, 1-2-224: la gianduia e il tumor duro piantato nel
istituto del diritto greco, che comportava la perdita completa o parziale dei diritti civili
voce dotta, gr. < £&op. la * viltà, inerzia '(comp.
, sf. condizione atipica (e denota la caratteristica di non rientrare nello schema
non è tipico, che non segue la norma (ma che non- è tuttavia
di mappe di qualunque natura si dà la denominazione di atlante. l'uso moderno
di atlante. l'uso moderno estende la denominazione di atlante a ogni riunione di
su quale atlante hai prescritto, / girando la terra col dito, / gl'itinerari
. 0. rucellai, 2-154: la prima [vertebra] si chiama atlante
; -avrò? (il gigante che secondo la mitologia classica reggeva il mondo):
reggeva il mondo): adottato a designare la raccolta di carte geografiche da gerardo mercatore
atlante, il quale sostiene il cielo co la sua altezza; al quale atlante è
atlantico. -codice atlantico: la maggiore raccolta autografa di leonardo da vinci
essere stata l'antichissima lingua atlantica, la quale eruditi vogliono che spiegasse l'idee
eruditi vogliono che spiegasse l'idee per la natura delle cose. = voce
/... oggi il nocchiero / la chiede all'onde:...
di venire a conquistare l'europa; allora la loro terra s'inabissò.
fronte e dell'atleta nella persona; ma la modestia del vestire affatto contadinesco moderava di
aspetto. pascoli, 671: e spalmaste la pece alla carena, / ch'è
trebbie come pugne, / come atleti la rustica prole? idem, iv-2-1318:
, che mugghiava come un toro ferito per la rabbia..., ed il
dire uomo apparecchiato a combattere insino a la morte. anonimo fiorentino, iii-235: atleta
7-165: famoso nella lotta e ne la guerra / per l'atletica impresa illustre
, iv-1-178: guardate il mare, la giù. non dà imagine d'un'at-
: fuor de'quali [termini] la vita e il genere umano non può assolutamente
4. nella critica delle arti figurative, la massa d'aria che avvolge le persone
dare. soffici, 5-317: trasfigurare la realtà rappresentata è il proprio dell'arte
atmosfere che destano stupore nello spirito è la definizione stessa di arte e poesia.
che farci? sfonda lo stomaco. la sua compagnia corrisponde regolarmente alla pressione di
ma che aveva paura di far scoppiare la macchina... gli dico ridendo
. 3 è derivato dall'uso francese. la forma toscana ammosfèra, per assimilazione (
più tenue del colore atmosferico, la salute e il ritmo della città, la
la salute e il ritmo della città, la dolcezza del suo lago e delle sue
vastissimo raggio. govoni, 3-8: la nostra sordità / noi la chiamiam silenzio
, 3-8: la nostra sordità / noi la chiamiam silenzio / ed assenza di suoni
ora stava precipitando su di roma. la guerra? l'invasione? il preannuncio
. filos. dottrina che considera tutta la realtà formata di atomi; teoria dell'
che l'atomismo del sapere, per la sua stessa assurdità, può essere, al
economica fanno completo riscontro l'atomismo e la irresponsabilità religiosa e morale. gobetti,
unità due volte fallita. bisogna impedire la catastrofe dell'atomismo che i socialisti non
(plur. -i). chi accetta la teoria dell'atomismo. a
che le circonda. gentile, 2-8: la distinzione atomistica è quella, si può
mente differenti, e però molte-, la distinzione dialettica è quella dello spirito,
infinite particelle. gentile, 2-81: la concezione atomistica dello spirito ha trovato la
la concezione atomistica dello spirito ha trovato la sua forma più coerente nella psicologia delle
; nebulizzare. 3. distruggere con la bomba atomica. = calco dall'ingl
indivisibili dalla cui aggregazione si suppone costituita la materia. 5. agostino volgar
certi corpicelli così minimi, che fuggivano la vista e il tatto...
, e per conseguenza le scorciano, onde la mole gravissima a forza vien sollevata.
, 4-10: vorrei parlare ma non con la parola che muore, parlare dall'ombra
parlare dall'ombra del mondo ignoto con la voce viva che va, che va,
dall'atomo cieco / gonfia e spinge infiammata la materia / a farsi mondi e uomini
son voti, ma pieni d'aria; la quale, come voglion questi naturali,
dalle cose negre si riflette in dietro [la luce] sempre quanto può, augumentandosi
nel mulino] cerere affonda, / e la granita sua chioma già bionda / in
1-777: sparsa / pria da provvida man la bianca polve / in piccolo stanzin con
volge / i destini del gioco e de la veglia / un atomo di polve.
voi il timo e il croco / e la menta selvaggia / l'aere per ogni
, i-171: come a vergine a cui la tacita / fiamma dell'anima parla nel
erba, ogni fogliolina recente ascolta immobile la dolce musica lontana. pascoli, 72:
steli. negri, 2-694: vivifica [la pioggia] ogni atomo di terra e
atomo di terra e d'aria con la sua fresca violenza. 3. figur
... non prende a criticare la latinità d'un libro ecclesiastico. goldoni,
, / non sarà mai ch'io la disgusti un atomo. foscolo, ii-2-226:
verità! e. cecchi, 6-45: la distruzione dell'atomo di proprietà ha scatenato
un poco. nievo, 502: la pisana non se ne adontò per nulla,
. 5. chim. la più piccola quantità di un elemento che
. minima parte dell'ora, attimo; la più piccola misura medievale del tempo (
[crusca]: imperocché in un atomo la può aver colui che prega.
quasi invisibile uovo. vallisneri, iii-178: la natura degli atometti febbrili inquieta, pungente
l'aria, il vento e 'l sole la trapassano, le moschette, il polverino
poi sost. 'atomo '. la voce s'è diffusa dall'antichità attraverso
voce s'è diffusa dall'antichità attraverso la cultura cristiana e il pensiero scolastico.
tozzetti, 2-377: quegli che per la gotta salita al petto saranno rimasti soffogati
iii-58: l'atonia di roma, la fiacchezza delle provincie pontificie riconquistate da un
tutte le altre..., la pazienza per tutte le prepotenze francesi..
le prepotenze francesi... tradivano la debolezza della nazione. panzini, iii-770:
e dall'immobilità comin ciava la reazione. piovene, 2-17: un'ovattata
. campana, 109: aveva ancora la faccia a destra atona e contratta e sulla
appuntite, così àtone e fisse fra la svagatezza e l'ostilità. calvino,
e in particolare i medici arabi, che la fecero all'atra bile somigliante. g
di questo [pianeta] è propria la bile di color nero, detta atrabile.
non mi pare idea sì strana / la repubblica italiana / una e indivisibile, /
. gozzano, 493: aveva la bocca senza labbra, le iridi grandi azzurre
a. cocchi, 8-65: la medesima polvere di galla in dose di
galla in dose di quarantotto grani produsse la tintura atramentaria. = deriv.
sugo austero o astringente, come massimamente è la galla. = voce dotta,
gialle, fiori rosei (è la denominazione toscana del cirsium acarna).
che comprende parecchie varietà, di cui la più nota è il bietolone o
altre varietà sono l'atriplice selvatica e la silvestre (chenopodium album e rubrum).
denutrizione. panzini, ii-618: la scienza ha trovato di quei nomi
curva segnata nell'elettrocardiogramma in relazione con la sistole atriale; e quella segnata nel
quella segnata nel flebogramma in rapporto con la contrazione degli atri. atrice e atrìtice
1-37: questa infermitade è diversificata secondo la cagione, e secondo li vocaboli,
perde il carattere monumentale). -anche la parte dell'edificio (costituita spesso da
avvegnaché sia molto ampia, e similmente la casa, e 'l procinto dell'atrio
è davanti, nondimeno sì grande è la moltitudine de gl'idolatri che vi concorrono
idolatri che vi concorrono a udir predicare la legge di cristo, che non vi
. maffei, 5-5-29: vediamo come la venerabil mole dell'anfiteatro non fu alzata nel
palagio in faccia, / del cortil su la soglia... / nel regale
/ sempre, di casa, e la gallina becca / nell'atrio tuo. d'
che ci venne ad aprire quando sonammo la campanella?... ci lasciò soli
giuochi da ragazzi. slataper, 1-18: la nostra casa era bella e patriarcale.
balaustre bianche. alvaro, 9-410: egli la guidò per le vie della vecchia roma
pianterreno. in fondo all'atrio si vedeva la scala, tutta bianca, salire al
, 6-16: li occhi ha vermigli, la barba unta e atra. idem,
par., 6-78: piangene ancor la trista cleopatra, / che, fuggendoli innanzi
, fuggendoli innanzi, dal colubro / la morte prese subitana e atra. petrarca,
l'altre nubilose et atre / era la faccia del misero patre. anguillara,
ombre eterne / il rauco suon de la tartarea tromba. / treman le spaziose
in guisa di voragine profonda / s'apre la bocca d'atro sangue immonda. marino
il ciel sereno; / odi strider la rana, e quel baleno / mira ch'
co'capegli / stracciati ed irti, da la mischia uscio. alfieri, 59:
sen porta il vincitor flutto, e la pregna / di mortifero foco atra procella
9-72: il prode ingegno / han la tenaria diva, / e l'atra notte
, / e l'atra notte, e la silente riva. carducci, 30:
montale, 1-65: già stride / la ruota, ti ridona all'atro fondo,
atrabile. d'annunzio, iv-2-978: la tristezza è la musa etrusca, è
d'annunzio, iv-2-978: la tristezza è la musa etrusca, è quella che accompagnerà
e tanto atroce, quale è stata la morte dello sfortunato suo padre, e mio
di calcata plebe / che sorge contro la ragion de'forti. verga, 1-235:
così magre. panzini, ii-447: la marchesa... disse con una secchezza
i villani. deledda, ii-1017: la sua morte fu atroce: il suo corpo
lo trafiggesse. pratolini, 2-172: la cappella era un ragazzo che soffriva di una
idem, 17-1: acciò che la giustizia sua dimostri [dio] / uguale
avea che fosse uccisa / dal mar atroce la misera madre. firenzuola, 300:
un nuovo orizzonte dove ogni cosa, la più atroce o la più meschina, mi
ogni cosa, la più atroce o la più meschina, mi sarebbe potuta accadere
: e contò loro... la bella vendetta che egli avea fatto dell'atroce
saettò. manzini, 10-212: la vittima perfetta deve lasciare intatta l'altrui
i-204: si è veduta nella crisi la propria vera natura, e questa c'inorridisce
natura, e questa c'inorridisce e la normalità ci disgusta, e si vorrebbe magari
il quale, atrocissimamente commessa a'nemici la battaglia, vinse i pompeiani. della casa
carducci, ii-10-38: resta che la sua prudenza e il suo cuore veggano se
straziano atrocemente l'anima di chi la ha amata o la ama.
l'anima di chi la ha amata o la ama. gualdo, vii-555:
becco a chiodo / già fora la betulla risuonante /... / e
betulla risuonante /... / e la povera casa ne rimbomba / atrocemente
tale, i2i: io ansioso / invocavo la fine su quel fondo / segno
e dipoi dalle vive voci di quelli che la avevano sopportata, intesa, commosse
versi, basterà ripro durre la prima e l'ultima strofa. soffici,
dovuta alla mancanza naturale in rapporto con la senilità, o patologica, collegata a
targioni tozzetti, 12-4-32: ecco come la toscana, dall'essersi ridotte atrofiche certe
chiamiamo sapienza. beltramelli, iii-72: la solitudine era venuta a mano a mano
atrofizzando le mille passioni di cui si anima la vita comune. soffici, v-1-697:
vita comune. soffici, v-1-697: la più gran parte degli uomini, il
insieme un gran respiro che fece risentire la presenza dei polmoni nel petto atrofizzato
trova nella spagna) e l'altra è la belladonna { atropa belladonna).
per il tossico che contiene e che procura la morte. atropina, sf.
, v-1-328: c'è là, su la piccola tavola dei farmachi, tra
piccola tavola dei farmachi, tra la fiala gialla dell'atropina e il rotolo delle
e il rotolo delle fasce, la bacinella che rosseggia. = deriv
una delle tre parche che misurano la vita umana, immaginata dalla mitologia greca
atropo lo taglia: e atropo simboleggia la morte. boccaccio, i-ii:
cielo, per lungo affanno meritato, rendè la santa e graziosa anima. idem,
. idem, i-58: gli scrissero sopra la sua sepoltura questi versi: « qui
conversione »; percioché ogni cosa, la quale nasce, incontanente che ella è pervenuta
che non si può tornare) ed è la fata che ha filato il filo già
sottrae il miele degli alveari: è la sfinge testa di morto (della famiglia sfingidi
tombari, 2-99: era atropo, la sfinge dal terribile blasone. enorme e
. scala del paradiso, 218: la gola è uno inganno degli occhi attabile
. e f. invar. chi ha la funzione di attaccare i bottoni (neh'
n-i-243: c'è, si capisce, la consolazione che tutti gli uomini sono così
se poi vi piglierete una corda e la tufferete nell'acqua, e la terrete così
e la tufferete nell'acqua, e la terrete così sommersa per non molto spazio
molto spazio di tempo senza attaccagnoli che la fermino,... la troverete
che la fermino,... la troverete incredibilmente fatta più soda. targioni
d'ogni virgola. anco dove la ragione è potente, i mozzorecchi trovano sempre
loro tele, le quali, a dir la verità, erano tanto fini,
. govoni, 2-154: feci la conoscenza della neve / e del
. e f. invar. chi ha la funzione di attaccare le maniche nelle
. leopardi, i-1476: rende [la prosperità] naturalmente superbi, confidenti in
: il capo principale de l'elocuzione è la correzione de la lingua, la quale
de l'elocuzione è la correzione de la lingua, la quale consiste in cinque cose
è la correzione de la lingua, la quale consiste in cinque cose, e
di sane e robuste barbe, essendo questa la base fondamentale di tutte le piante,
pallanuoto, nel rugby) che ha la mansione di condurre rat- tacco e segnare
camera di lei. pea, 4-68: la stanza era quasi nuda...
... sparecchiava con fracasso, scemava la luce. fracchia, 528: alle
, il sacco, il fucile, la daga. c. e. gadda,
(i-162): onde avendo ben attaccata la scala a lo spago, non dopo
a lo spago, non dopo molto la vide esser tirata suso. firenzuola, 209
suso. firenzuola, 209: presa la fune, con che egli era ammagliato da
, cioè legando i grappoli per la punta. tasso, iii-82: le mando
altro, ove dice d'attaccar la cetra ad una pietra. buonarroti il gio
fabbrichi da se medesimo, vuoici la memoria, che presti delle più belle immagini
ch'ella in sé contenga, la fantasia e lo intelletto lucido e
: sebbene una sete angosciosa gli attaccasse la lingua al palato e gli screpolasse le
gli screpolasse le labbra amare, respinse la bottiglia. paolieri, 2-107: attaccai
casa a quel modo, ti attacco la pelle a un gancio, -gli disse il
] nella punta del naso, tanto se la forbì colla lingua, che campò da
tagli, sopra i quali tornò ad attaccar la coppetta. 2. figur.
oltre alla patria particolare, alla quale la sorte del nascere ci ha attaccati,.
bene; tu l'hai veduto; la pietà me lo attaccava al cuore; era
, 66: tu ti vuoi far per la gola attaccare / da questo carlo figliuol
stimando certo / gli s'attaccasse nel toccar la veste / la santità di lui come
gli s'attaccasse nel toccar la veste / la santità di lui come la peste.
veste / la santità di lui come la peste. magalotti, 9-1-149: al quale
loco. targioni pozzetti, 8-151: la febbre petecchiale dal padre che ne morì
don ferrante] non prese nessuna precauzione contro la peste: gli s'attaccò; andò
che si attacca alle punte dei piedi come la stoppa alle zampe dei pulcini.
: apprestare, tener pronto il veicolo per la partenza. magalotti, 9-2-279:
ell'era in franzese,... la pigliavo per di sant'evremond, e
ch'era attaccato, il principe tirò la figlia in disparte. [ediz.
(170): quando s'annunziò che la carrozza era pronta, il principe trasse
carrozza era pronta, il principe trasse la figlia...]. giusti,
e sul punto d'attaccare, eccoti la piena. collodi, 60: -su da
-su da bravo,... -disse la fata al can barbone. -fai subito
fata al can barbone. -fai subito attaccare la più bella carrozza della mia scuderia.
della mia scuderia. verga, 1-112: la sera non era ancora venuto a vedermi
questa partenza più naturale, una mattina la contessa fece attaccare assai di buon'ora
pesca. beltramelli, ii-667: trasse la stoma dalla stalla e si apprestò ad
, e attaccar 12 bestie per rompere la terra meschina. pavese, 5-82:
, conducevo io il carretto fumante. con la bella stagione, si'trattò di uscire
beni prima di giorno e bisognava attaccare la bestia nel cortile col buio, sotto le
: possedeva una cavalla, che attaccava la domenica per condurre a spasso le due figliole
operi dunque al danubio, e quivi la sede della guerra si tragga, e le
inimico si attacchino. goldoni, v-172: la mano è fasciata, guarita la ferita
: la mano è fasciata, guarita la ferita; e sarò posto in grado di
... come s'ei fosse su la pedana, in un'academia di scherma
i-183: qui zago attacca una mela, la taglia in quattro, e dal profano
gigantesché attaccano le gigantesche pareti, addentano la montagna laggiù dove frana a torrenti.
. sbarbaro, 1-86: si vedrebbe la città... attaccare coi moli il
tici, che voglion combattere la chiesa cattolica con at taccare
nella coscienza, v'accusano per la frase. beltramelli, i-148: avendo ormai
venuti a terranova per « far la caccia ». 8. figur
, poi che con sue finte larve / la battaglia attaccò, subito sparve. getti
/ d'uscir di quel castel con la sua gente. i. netti, 102-
8: e qui hanno attaccato discorso sopra la gelosia de'mariti. cesari [imitazione
(31): studiò il passo, la raggiunse, la ritenne sulla soglia,
studiò il passo, la raggiunse, la ritenne sulla soglia, e, col disegno
d'attaccar sonno,... sospirava la venuta del giorno. pellico, ii-144
. rajberti, 2-99: e per la contentezza mi venne in bocca una tale
s'intende! stasera o domani attaccherò la scena interamente nuova di cui ho bisogno
dormire davvero. baldini, 4-193: la fanfara attacca l'inno turco, inno
con le sue scarpette nere, lucidissime, la gradinata. tombari, 1-199: la
la gradinata. tombari, 1-199: la banda comunale dei briganti attaccò la marcia
: la banda comunale dei briganti attaccò la marcia liturgica. moravia, v-20: le
braccia nudi. esse si tenevano per la vita, e come il suonatore attaccava l'
/ e racconta i progetti di tutta la vita. idem, i-298: corradino camminò
: corradino camminò verso l'uscita. la musica attaccava allora, e si formavano
, e si formavano delle coppie attraversandogli la strada. vittorini, 4-24: ciascuno
4-24: ciascuno si prese su un braccio la sua giacca, e attaccarono la discesa
braccio la sua giacca, e attaccarono la discesa della strada. calvino, 3-112:
stette qualche momento in silenzio, si schiarì la voce, e attaccò a parlare del
, 87: per andare a torno per la nave bisognava attaccarsi alle funi che per
a distesa. nieri, 239: la vita è come montare su per un
del prete. alvaro, 2-95: la donna si agitava ora su un cumulo
; quasi con il senso di giocare tutta la mia vita sopra una sola carta,
mi attaccai disperatamente al pensiero che forse la mamma mi avrebbe dato il permesso di
m'attacco / guardommi, e con la man s'aperse il petto. m.
a quello che dice e crede e tiene la santa chiesa t'atacca, e lassa
t'atacca, e lassa quello che la openione tua ha tenuto. varchi, 18-1-
tenuto. varchi, 18-1- 431: la salute di quella repubblica essere spiccarsi dal
gli offeriva amicizia, lasciava intendere che la colla cordiale, per cui l'uno
leopardi, ii-737: [malgrado] la nostra esperienza, ci attaccheremo sempre alle
, ii- 215: il contrasto e la sorda condanna che ormai trovavo perpetui in
: come nutino è di fuori e segue la gatta, dentro il garzone del mugnaio
. c. dati, i-400: la castagna è coperta, anzi armata da sopravesta
rado, che quando mi risolvo a prender la penna in mano, pare che mi
, 39-vi-227: benché a prima vista la maniera d'attaccarsi alle parole possa sembrare
21. intr. (anche con la particella pronom.). attecchire,
. soderini, i-443: s'attaccherà la vite a questo modo ancora nel moro
ii- 174: traspiantata con tutta la sua radice s'attacca nel domestico.
, 2745: dell'apprendersi che fa la pianta, o il pollone alla terra,
lo mangiano i vermi. una tina la devi lavare quando la luna è giovane
vermi. una tina la devi lavare quando la luna è giovane. perfino gli innesti
borgese, 3-235: in quel momento la pioggia sostava, lite, litigare
: stabilire... l'essenza e la natura volta attaccar l'uncino alla cristianella
dio. buonarroti il giovane, i-338: la donna il sente lassù tra que'rami
cappello al chiodo, ossia, essendo la sposa unica figlia ereditiera di un podere di
di parte del fondo. -attaccare la voglia a un chiodo: rinunciare a
baretti, ii-307: spero mi condurrete la mia bella sconosciuta, alla quale prometto
il trattare coi bisognosissimi, quasi che la povertà fosse un male attaccaticcio. lastri,
è efficacissimi, i quali la faccia esilarante e non si leva
22-25: non so se vi ricorda che la briglia / lasciò attaccata all'arbore.
. sarpi, i-1-173: io concludo che la sapienza e la pazzia siano attaccate per
i-1-173: io concludo che la sapienza e la pazzia siano attaccate per le code,
. pananti, i-120: allora sì la perfida [mosca] lo becca, /
bene il consiglio della nuova moglie, la quale gli stava sempre attaccata al fianco
attaccata al fianco, come chiodo a la scarpa. idem, 1-104: intanto
a lungo tenendo un orecchio attaccato a la parete, e potevamo essere uditi da
essere uditi da chi avesse origliato a la porta. verga, i-440: lei pure
da una gabbia che rimane, anche la notte, attaccata a un chiodo, fuori
sporgendo il muso e gli orecchi tra la commettitura dell'ali. deledda, ii-902:
tiene attaccata. -attaccato con la saliva: malamente, in modo precario
, mercé di quattro letteruzze attaccate con la sciliva. 2. legato al
porta a solaia, riconosco... la mula un tempo proprietà della villa.
passione, attaccata al suo uomo con la tenacia d'aggrappamento ch'è solo di
il maresciallo mi onora di tutta la sua fiducia. idem, iii-237: il
è rimasto, e rimarrà per tutta la vita, attaccato al suo reggimento glorioso.
1-144: attaccato alla vita quanto all'albero la foglia d'autunno. ungaretti, i-34
. assalito. botta, 4-517: la piazza fortemente attaccata, fu anche fortemente
in ogni radice;... la terza è l'essere bene attaccata alla terra
, relassate le attaccature dell'ossa, la sua mole si ammaccherebbe. 0
, 9-1-210: fu da boudet tagliata la coscia a un cane della grandezza d'
un sonno di bronzo, che aveva la forza di tirar giù la testa del
, che aveva la forza di tirar giù la testa del ragazzo, mettendo in luce
testa del ragazzo, mettendo in luce la bella attaccatura del collo. negri,
coscia. idem, 4-240: si grattò la testa all'attaccatura dei capelli giro giro
l'attaccatura dei primi rami, esattamente, la corteccia è stata sbalzata via. è
delle voci, che alla proprietà loro; la qual proprietà dai poeti buoni s'altera
modi. galileo, 1-1-333: mancami la cerimoniale introduzione, e le attaccature de'
è bagnato di acqua, sempre [la pasta del vetro] scorteccia il marmo,
, contorcendo e traendo, staccò tutta la porzione che occupava la narice, la quale
, staccò tutta la porzione che occupava la narice, la quale non avea altro
tutta la porzione che occupava la narice, la quale non avea altro attacco che al
dov'è l'attacco dello scoglio sporgente con la costa. pea, 5-139: un'
-figur.: e indica la connessione delle parti di un'opera d'
, 19-276: il vetturale vestito con la montura che era di corredo all'
cascano in mente nuove materie, e la maniera dello scrivere in dialogo mi porge
, che vi faranno sembrar amara la vostra partenza? 5. milit
con parecchi, decisi di vender cara la loro vita, e ricorsero ad un
aver nel pugno il colpo decisivo, la vittoria. idem, iv-1-130: andrea sperelli
quelle fiere. leopardi, ii-1032: la natura ha dato ai tali animali tistinto
attacchi dell'avversa fortuna, caso che la sguaiata volesse quindinnanzi venire a bistrattarmi,
del clero e dei socialisti gli annebbiavano la vita. 7. accesso di
. emanuelli, 1-91: certuni ritennero la ragazza preda d'un attacco isterico,
droga. cassola, 2-272: tutta la morfina che prendeva ogni qual volta aveva un
.. avevano finito con l'ottundergli la coscienza. 8. inizio,
. 10. chim. operazione con la quale si differenziano fra di loro i
per un brevissimo tempo quotidiano (romualdi la somma dei rari e sparsi istanti che
13. sport. azione offensiva (durante la gara). -nel calcio: i
, / attac- conar le rime con la cera, / ad ogni accento far gli
. attagliare, intr. con la particella pronom. (nt *
nt * attaglio] ant. anche senza la particella pronom.). convenire;
bernardino da siena, 827: e la vigna del tale, oh, quanto mi
. nievo, 76: allora voleva la convenienza che egli le fosse compagno, e
suoi gusti. idem, 643: la carriera militare non mi quadrava, e
dal calendario, acciocché non gli manchi la gioia di farsi pagare il suo santo
amorino tapinelli. pea, 3-109: la scrittura che palmirina ha trovato, è
cameriera in una commedia francese, e la parte di comparsa in un'altra rivista.
comparsa in un'altra rivista. tanto la prima parte, quanto la seconda si attagliano
. tanto la prima parte, quanto la seconda si attagliano bene al bel corpo
, le forme della simpatica donnetta, la quale, attagliando alla sua condizione borghese
modo che. viani, 19-285: la zia la portò subito dalla strega e
. viani, 19-285: la zia la portò subito dalla strega e la consigliò
zia la portò subito dalla strega e la consigliò di passarle al collo delle acciate di
(231): e però, se la cosa dura e grave / abbellisce lo
attamente. marsilio ficino, 2-70: la spezie e figura dell'uomo attamente
sigillo o vero ragione della generazione umana: la quale l'anima nostra prese da
lorenzo de'medici, i-20: chi legge la commedia di dante...
, 1-757: abili a soddisfare la divina giustizia da se medesimi, se non
superandolo del torso, / premendolo con tutta la sua soma. idem, iii-2-296:
. idem, iii-2-296: attanagliai con la mia forza il sauro, / e
il giovane] e lo attanagliò come la morsa stringendo la viscida faccia contro quella
e lo attanagliò come la morsa stringendo la viscida faccia contro quella di lui.
elemosina tutto il corpo si arroncigliava verso la mano pietosa e le dita attanagliavano la
la mano pietosa e le dita attanagliavano la moneta che portava alla bocca. govoni
cui ti attanagliarono le mani / dietro la curva schiena / prima di spararti nella
peso nell'aria, lo stritolò fra la morsa delle mandibole. -figur.
a. f. doni, 2-16: la vita, e la faccia, e lo
doni, 2-16: la vita, e la faccia, e lo stomaco s'attanagliano
d'erbe. gozzano, 1066: la tua melodia mi trasporta, m'attanaglia,
. simone da cascia, 1-30: la letizia delle cose temporali e corporali e
. verga, i-98: si credeva che la baronessa fosse morta in peccato mortale,
morta in peccato mortale, e perciò la sua anima chiedesse aiuto dall'altro mondo
collodi, 84: -povero figliolo! -replicò la lucciola, fermandosi impietosita a guardarlo.
d'anni e di solitudine, spirò la sua fede che, attanagliata dalle ossa ancor
menato in su uno carro per tutta la città attanagliato, e levatogli le carni
: quel padre s'attapina per campar la famiglia. = deriv. da
fammene gire così attapinato / per la foresta, così pellegrinando. attappare
/ pelli, onde àttappezzata era la sabbia, / appo la mensa gli
onde àttappezzata era la sabbia, / appo la mensa gli adagiò. idem,
idem, 10-17: caduta su l'isola la notte, / chiudono al sonno
strumento simile un'aria detta per ciò la tarantella: al qual suono questo tale attarantato
affetto come loro, si sveglia in loro la stessa passione nello spirito, e li
. attardare, intr. con la particella pronom. [m'at
non... sia attristata / la bella età che a un'ansia ti colora
nei tramonti rossi d'autunno, mentre la luce si addensa attardandosi sulle vecchie pietre
nessuno dei suoi colleghi sapeva; dopo la mensa egli non beveva, non giuocava
natura stende ed attarda... la vena ubertosa dei fiumi alpini. montale
g. gozzi, 1-286: correndo che la parea invasata e... ondeggiandole
nieri, 346: si cominciava a attastare la gola, e poi tossicchiava e spurghicchiava
. ariosto, 17-95: e su la tempia sùbito l'attasta / d'un
11 feritor col brando, e su la tempia / d'un dritto l'attastò.
= deriv. da tapino (con la viariante taupino). attavolare,
. fogazzaro, 2-66: aveva [la banda] suonato in chiesa...
: si atta- volò a mangiare con la guardia. sbarbaro, 1-202: forse
: davano segno del loro attecchimento malgrado la mutilazione subita al trapianto a mezzo dell'
uggia. g. gozzi, ii-276: la fatica non istà nel coglierla l'insalata
del rinettarla dall'erbe, che non la lascerebbero attecchire. nievo, 133: ora
. pea, 7- 219: così la terra: si ricopre d'uno sterpaio pungente
. cardarelli, 6-14: fece nascere non la vigna, che lì non potrebbe attecchire
le figlie di mio zio, giovinette, la sera non facevano che leggere: letture
. goldoni, v-449: oimè! la cosa ormai m'attedia. / per tutto
commedia. montale, 1-41: t'attedia la ruota / che in ombra sul piano
2. intr. (più spesso con la particella pronom.). provare tedio
: a tutti era gioconda e dilettabile la sua compagnia, sicché nullo mai si
da siena, iii-185: ella [la pazienza] è vestita di fortezza:
dell'ordine. quando gli è retta la propria volontà, non attedia, ma
di notte venivasene per l'eremo verso la cittade; e come fu giorno, vedendosi
che non le rispondeva e non alzava la faccia, confusa e svergognata si levò
le ombre ritornano: quand'egli per la prima volta si assise nel luogo medesimo
quegli esili vetri, nell'isola attediata, la faccia del pericolo gli riappariva lampeggiante.
. cavalca, 9-86: attediato per la persecuzione che gli faceva la reina iezabel
attediato per la persecuzione che gli faceva la reina iezabel, pregò iddio che gli desse
reina iezabel, pregò iddio che gli desse la morte. idem, 16-2-196: attediati
atteggiaménto, sm. l'atteggiare la persona secondo modi particolari; l'assumere
uomo. d. battoli, 17-1-81: la presuntuosa vecchia, come più svergognata,
] ed eseguisca interamente gli ordini che la compongono, verrà dunque avvisato prima a
che inducono a fiacchezza nelle membra, la quale poi degenera in morbi veri.
prende un atteggiamento fanciullesco, si mette la mano sotto una guancia e s'addormenta.
ritratto. alvaro, 2-29: le descriveva la vita della montagna, le pecore,
quegli atteggiamenti erano quelli di chi tutta la vita non aveva mai mangiato né riposato
. pratolini, 2-52: in tutta la sua figurina v'è questo atteggiamento quasi sfiduciato
e luci. difendo questo mio atteggiamento come la sola ricchezza. manzini, 10-12:
di tutto erano gli uomini che la commovevano, il loro atteggiamento davanti alla
, tr. (attéggio). disporre la persona in un modo determinato (per
il viso in tre parti, cioè la testa, il naso, il mento con
testa, il naso, il mento con la bocca. parini, giorno, i-698
i-suppl., xli: non iscolpisce la pupilla negli occhi, ma gli fa
, tutta intenta nell'atteggiare a dolore la faccia bianca e lentigginosa, gli occhi
lentigginosa, gli occhi d'acciaio, la bocca crudele. panzini, ii-56: atteggiò
atteggia il modello per porre in luce la squisitezza dell'abito. jovine, 5-256
giocare, - gli disse laura atteggiando la bocca a un gesto di puerile rammarico
dai litri o dai fiaschi spagliati [la serva] atteggiava la bocca a una
fiaschi spagliati [la serva] atteggiava la bocca a una smorfia sdegnosa, come
atteggiava il cavallo a punto in su la porta di pantassilea, isdrucciolando cadde, et
lorenzo de'medici, 5-19: io la grido: oltre va giaci; /
baldinucci, 70: si considera [la grazia della movenza] nel soave moto
225: né costei litigava più con la suocera, né s'atteggiava a vittima
tenevano l'altissima asta in equilibrio su la fronte o sul mento, atteggiandosi con un
. oriani, iii-389: si comprese la necessità di atteggiarsi a grande nazione.
grande nazione. soffici, v-1-37: la materia è venuta ad atteggiarsi docilmente,
quel proprio moto atteggiata, che ce la dimostra il rovescio della medaglia. caro
verga, ii-354: tornava a supplicare la moglie, prendendola colle buone, colla
: chiudendo gli occhi, tentava raffigurarsi la donna amata come doveva essere atteggiata in
. d'annunzio, iv-1-286: ella aveva la voce piena di lacrime, la bocca
aveva la voce piena di lacrime, la bocca atteggiata di dolore. idem, iv-1-625
iv-1-625: stava in piedi, presso la sua sedia, atteggiata in modo così
-figur. gobetti, 1-163: la logica della vita politica si riposa nella
; affettato. montano, 68: la considerazione per papini benché sincera era temperata
: in un luogo dice di voler fare la lucia o sai fazione di sileno,
, schierare in ordine di battaglia (la flotta, l'esercito). anche
idem, 18-2-270: malatesta uscì per la porticciola delle mulina, e s'attelò
s'attelò con forse millecinquecento fanti lungo la riva d'arno. botta, 5-340
. attempate, intr. con la particella pronom. (m'attèmpo
-figur. fazio, i-3-54: la tua voglia qui sia stretta / tanto
m'attempo. idem, vi-12: la colpa è pur mia, che più per
, v-985 (42-7): bianca ho la barba e quel vigore scemo, /
. m. villani, 9-97: essendo la madre... attempata e datasi
in antiquis est prudentia. negli antichi è la prudenza, e sai perché? perché
è usanza degli attempati, e'non la voleva s'ella non era giovane e
per le quali biasimano gli uomini attempati la vecchiezza. della casa, 586:
il marito dee procurar d'averla [la moglie] anzi giovinetta ch'attempata.
. foscolo, v-165: e vidi la famiglia d'un uomo attempato con la sua
vidi la famiglia d'un uomo attempato con la sua donna, e cinque o sei
e generi con le loro spose, e la loro gaia e innocente figliuolanza. manzoni
casa, che si era offerta di vegliare la notte. fogazzaro, 5-161: così
un attempato poeta conservatore, e rifletterne la serena ed elegante senilità. dossi,
ingenuo e d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre
, 136: è ben vero che talvolta la mattina ragionandosi tutt'a due insieme.
che sembrava un uovo di struzzo, e la faccia rossa rossa da avvinazzato. baldini
solo in barchetta, ogni tanto sospende la voga per guardarsi i bicipiti.
., 6-intr. (100): la licisca, che attempatela era e anzi
li mali. segneri, iii-3-274: la vita dell'anima consiste in un attemperamento
, xxviii-317: l'attemperamento che acorda la diversità delli alimenti fa i corpi ingenerare e
ira. palladio volgar., 1-4: la sanità dell'acqua... si
veggio parte ornai tranquilla / per attemprar la fiamma che mal celo. idem,
3-116: declinando le greche idee su la vera forma del satiro, e prevalendo le
]: ma molto fu più attemperata la sua cupidigia, che la tua. seneca
più attemperata la sua cupidigia, che la tua. seneca volgar., 3-49:
dietro l'attendamento, raggiunsero il margine verso la vallata. barilli, 2-121: sconvolti
di qualche gruppo d'operai che accomodano la linea. alvaro, 3-106: allo svolto
abitava in quelle tende dove sentiva, la notte, il fresco della rugiada che
folto di piante secolari sui cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e
. attendare, intr. con la particella pronom. (mi attèndo)
134: li cavalieri che erano attendati ne la valle, perivano tutti: sì venne
tardi. boccaccio, i-24: sopra la detta montagna l'avversario re,..
adunque quivi nastagio, cominciò a fare la più bella vita e la più magnifica
cominciò a fare la più bella vita e la più magnifica che mai si facesse.
. viani, 19-401: osservato che la carovana si attendava i due disparvero, con
carovana si attendava i due disparvero, con la rapidità degli scoiattoli, tra i gineprai
pulci, 2-60: orlando guata inverso la pianura, / e vede tanti pagani attendati
avea numerati. ariosto, 1-5: con la gente di francia e de lamagna /
le turiste attendate, col cane e la cucina, salutano il treno ridendo.
, 5-20: al bosco d'abeti succedeo la campagna attendata, nella quale le piagge
casa sane, e con desiderio attendenti la lor venuta. campanella, 2-184: sendo
, giravo in cucina. teresa era la cameriera e mi canzonava per le parole
sì come dice un savio, è la speranza della cosa promessa; e dice
speranza della cosa promessa; e dice la legge che fede è quella che promette l'
scire / che ne pòi desto podire ne la fin teco portare. dante, 12-16
4-65: ciò detto, tace, e la risposta attende / con atto che '
/ puossi. tingoli, iii-186: sta la mia calma a tue procelle in seno
condursi al reai tetto, dove / la mensa gli attendea, tardaro i prenci.
fu alla vettura ad attenderla, e la condusse in sua casa più affettuosamente che
nievo, 63: in quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una gran co-
coma per farvi il caffè; e la comitiva lo attendeva in tinello continuando la
la comitiva lo attendeva in tinello continuando la conversazione. carducci, 450: da i
450: da i monti al mar la bianca turba, eretta / in su le
, 279: [aspettava], con la ostinazione del folle che attenderebbe ore,
giorni, mesi e anni, purché la realtà della sua follia potesse avverarsi.
15 7: mille piante rare attendono / la rugiada nel vecchio orto botanico. montale
gioia più compita. pavese, 128: la prigione pigliava la pioggia, in prigione
. pavese, 128: la prigione pigliava la pioggia, in prigione la vita /
prigione pigliava la pioggia, in prigione la vita / non finiva, talvolta filtrava
? -fece rosa, e senza attendere la risposta, tirò fuori il fiasco e il
3. ant. mantenere (la promessa, il debito). -anche
è molto meglio non promettere, che dopo la promessa non attendere. f. villani
far cardinale, e non volendo attendergli la promessa,... aveva cominciato a
(48): o voi che per la via d'amor passate, / attendete
io era in luogo onde se ne giano la maggiore parte di quelle donne che da
, 10- 109: non attender la forma del martire, / pensa la suc-
attender la forma del martire, / pensa la suc- cession. m. villani,
altro invito aspettare, prestamente abbracciatala, la voleva baciare, quando ella gli disse
. cennini, 31: attendi che la più perfetta guida che possa avere e migliore
possa avere e migliore timore si è la trionfai porta del ritrarre de naturale. giovanni
non mi pare che sia da attendere la divisione de'quartieri. caro, 10-106:
dalla crepatura d'un sasso, quel che la fanciulla facesse. g. m.
di qualche colleggio o academia, perché la mia sufficienza sia autenticata, a fin
e ponderate le mie pardi, e reputata la mia dottrina con minor fede. sarpi
, / finì que'mesi, onde mancò la madre. leopardi, i-925: la
la madre. leopardi, i-925: la parte dell'uomo alla quale più si attende
intr. dedicare, impegnare se stesso e la propria attività: e indica attenzione e
; stare attento, badare, rivolgere la propria cura. compagni, 1-5:
iddio: -non mirare né '1 volto né la persona sua, ché io non attendo
sollecitudine allo sgombro, e ad apparecchiare la città a difesa. petrarca, 261-1
come tu vedi, maritata; per la qual cosa più non istà bene a me
: esse [le donne] stanno tutta la settimana rinchiuse e attendono alle bisogne familiari
volgar.], 20-40: ella [la chiesa] ha in sé due stati:
. giovanni da samminiato, ii-344: la memoria mi viene meno. -attendivi tu
di mia terra che renda ciascuno anno la valuta di barile uno d'olio e darlo
pieve che attenda e procuri che [la lampada] vi stia tutto l'anno
alle lettere, che il dì e la notte non attendeva a altro. leonardo,
i soldati fiorentini attesono alla preda; la quale fu, di prigioni, di arnesi
ariosto, 1-49: con molta attenzion la bella donna / al pianto, alle parole
vi-3-98: egli solo attende ad amar la virtù, che per da senno possederla
in vita felice. firenzuola, 157: la buona monaca... lasciò stare
ancora in essa arte, se bene difficilissima la trovavo, non mai stanco per fatica
mio impiego mi occupa appena due giorni la settimana, ho tutto l'ozio di
riflettere non è altro che il fissare la mente o il pensiero, il fermarlo.
imparare una cosa. settembrini, 1-66: la setta non impediva che io non attendessi
adoravo. verga, i-349: e la colpa era del figliuolo che non aveva
dove i migliori cittadini attendevano a disciplinare la rivoluzione. b. croce, ii-6-162
stesso attenderò alle cure della camera dove la vecchia non dovrà penetrare. baldini,
di aspettare (e notate anche in attendere la preposizione ad in conferma della sopraddetta congettura
probabile. panzini, iii-686: è la prima fase finita; ciò che era
. p. neri, 6: la quale verità universale è unicamente attendibile,
attendibile, quando le verità particolari, per la loro fallacia e discordanza, non si
, oscurare. -anche intr. con la particella pronom. simintendi, 2-3-123
: s'attenebrò in un tratto tutta la scena, e mutossi in alberi. salvini
: oltre l'usato / parmi oscura la notte: i numi al certo / l'
è assimigliato all'arte dialettica, la quale con minute e sot
. venne in disparer col viceré per la faccenda attenente a messer bernardo. cellini
lottini, 73: s'aggiunge al benefizio la sodisfazione di vedere che l'amico e
è levare risa con risonante romore; la quale cosa per la poca atte- gnenza
con risonante romore; la quale cosa per la poca atte- gnenza suole talora addivenire contra
, 8-19: vi si voleva ancora tutta la piazza che lo circonda [il tempio
pareva che si fosse stabilita tra lui e la donna una specie di attenenza corporea,
tenuti nel ruolo degl'inimici, per la pura attenenza che in lor mirate con
chi fu l'ardito di farvela [la ingiuria]. f. buonarroti, 1-4
. mantenere, soddisfare, esaudire (la promessa, il debito); osservare
osservare, rispettare (i patti, la pace, ecc.).
: richiese l'imperatore federigo che attenesse la promessa. novellino, 54 (88
si richiese lo 'mperadore federigo che attenesse la promessa e sara- mento fatto alla chiesa
m. villani, 1-93: per la fermezza d'attenere l'uno all'altro questi
patti non ebbe altro legame, che la fè e la scrittura e la testimonianza
ebbe altro legame, che la fè e la scrittura e la testimonianza de'mezzani.
che la fè e la scrittura e la testimonianza de'mezzani. idem, 7-44:
non sai tu che noi abbiam promesso la virginità nostra a dio? -o,
a vostra promessa? sapete che o la m'atterrete di vostro buon volere,
non si disfarà il mondo, e la vergogna fie tua e non mia. f
. f. villani, 11-78: la donna e 'l cavaliere, temendo che il
temendo che il marchese non attenesse loro la promessa, nel cammino l'avvelenarono.
: non si dee recar in dubbio la fede altrui; anzi se alcuno ti
ti promise alcuna cosa, e non te la attenne, non istà bene che tu
de'ricci, 395: vi atterrò la promessa fattavi di tenerlo segreto. salvini,
che cosa poteva mai aspettarsi da me la cara fanciulla, ed io che cosa potevo
che io avevo avuti col papa: la qual cosa come e'm'ebbe dimandato
lenti i passi; / ed a la fida compagnia s'attiene, / che per
vana e folle pietà! ch'a la ruina / altrui la sua medesma a giunger
! ch'a la ruina / altrui la sua medesma a giunger viene; / ché
s'attiene. marino, 316: con la sinistra mano al corno attiensi, /
corno attiensi, / l'altra stende a la groppa e talor anco / de
groppa e talor anco / de la lubrica gonna alza e racconcia / oltre il
gonna alza e racconcia / oltre il dever la rugiadosa falda. idem, 7-203:
cui stava uscito il zoppo, / prese la corda, ov'atteneasi il groppo.
: essendo leggiero e impalpabile più che la nebbia, mi puoi seguire. viejji;
sospeso. tozzi, ii-388: mi girava la testa; mi pareva di sentirmi agitato
agitato da una lunga onda, sempre la stessa, che mi moveva avanti e indietro
debile il filo a cui s'attene / la gravosa mia vita, / che s'
tutti odiato, decrepito, e più con la riputazione che con le forze attenersi.
avieno per allora. bembo, 5-134: la rócca di feltre e poi la scala
: la rócca di feltre e poi la scala, luogo dalla natura e dall'artificio
artificio rafforzato, che s'attiene con la strada per la quale si va in
, che s'attiene con la strada per la quale si va in germania, dalle
guido delle colonne volgar., 1-64: la sua forma, tra lunghezza e brevitade
padre del suo caro figliuolo, e trovando la cagione, non si attiene ad altro
da certaldo, 152: meglio è la via del mezzo e la ragione: e
meglio è la via del mezzo e la ragione: e a quello t'attieni
leopardi, 872: se tu ami la metafisica, io m'attengo alla fisica
si attengano almeno ai proverbi che sono la sapienza popolare. nobili, vii- 647
: atteniamoci alla mia piacevole appigionante, la quale era degna di considerazione per diversi
lucilio. 6. intr. con la particella pronom. ant. figur.
peregrino le sue parole finite, quando la donna, che attentissimamente le raccoglieva,
: considera dunque qui attentamente quanta fu la sua benignità di scendere nello 'nfemo. sannazaro
superbo animale. fracchia, 24: -per la prima volta le sue pupille si posarono
era cri stiano, spezialmente la fede nostra n'ee da commendare,
attentasse o volesse uccidere il padre o la madre,... potesse essere accusato
precisamente nella sua persona, cui solo la morte o gli anni potevano attentare.
potevano attentare. manzini, 10-213: la sfiducia, appena sfiorandolo, ha già
costrutto negativo). -più spesso con la particella pronominale.
come quei che 'n sé repreme / la punta del disio, e non s'
né saria buona, perché molti non la poteriano portare, e fariano scissura nella
ma già si è posta in man la sua zampogna, / e canta sotto voce
mazzini, ii-48: io li vedeva, la sera in inverno, tremanti per freddo
soldo agli affrettati pedoni, onde raggiungere la somma senza la quale non s'attentano
pedoni, onde raggiungere la somma senza la quale non s'attentano di tornare a
di chiamarla zia, ora poveretta che la è morta da un buon mezzo secolo
mi insegnarono per suo comando a chiamarla la signora contessa. de amicis, i-132:
pure un dito o a tirarla per la veste o che so io, perché si
ecc.]. segneri, i-470: la legge non si stende a discutere
accaduto in venezia l'attentato contro la vita del carma gnola,
chi sa se l'attentato contro la persona del re potrà impedire, o ritardare
... dopo ogni attentato la carrozza maledetta veniva mandata qui.
non c'entravano per nulla, avevano soltanto la colpa di abitare nella località più vicina
magalotti, 20-159: spintasi una donna tra la folla, gli tocca [a gesù
colei vedendosi scoperta n'arrossisce, segue la confessione dell'attentato. i. neri,
fra i rimorsi. gioberti, iii-249: la qual società, trapassando i limiti angusti
tentata da una delle parti, pendente la lite (e vietato dalla legge)
. lippi, 6-88: e se la parte intenta la lesione, / allora
, 6-88: e se la parte intenta la lesione, / allora può condennarsi,
dato ai militari) perché assumano la posizione eretta, con testa alta,
rimanendo immobili e in silenzio); la posizione stessa. verga, ii-122
destra al numero tre di spostare a sinistra la manovella di mira, quando venne la
la manovella di mira, quando venne la sua volta anche per lui.
posto della statua, battendo, neltassumere la posizione di attenti, i calcagni.
che sull'attenti, rigido, / la mano alla tesa / tutti e ciascuno /
miei soldati. stuparich, 2-168: la compagnia era già spontaneamente sull'attenti, sicché
risonar della voce... che presentava la compagnia al suo comandante, ci fu
attenti, sugli attenti: far assumere la posizione di attenti. -al figur.:
-mettersi, porsi sull'attenti: assumere la posizione di attenti. -stare sull'attenti'
l'ordine per i militari di assumere la posizione di attenti). pascoli
, 838: sonò l'attenti già per la carica... / sprizzan fuor
tenace. dossi, 423: la sua medésima miopìa, che dapprincipio parèami
tutta speciale di attentività, gratissima a chi la guardava e parlàvale. =
rimesso, è di color nero; la veggio rugosa, ed ha capelli retti
superi, attentissimo). che tiene la mente rivolta intensamente a un oggetto, che
un pensiero); che presta la massima attenzione (e pone gran cura
: messer bernabò de'visconti di milano avendo la mente attenta a trovare modo di racquistare
numi, che son le ricchezze 0 la fortuna. magalotti, 9-2-115: dicono inoltre
, iv-2-996: dirigo il volo verso la roccia biancastra. sono assalito dal vento e
attentissimo cultore loro, per servare loro la fede del giuramento, perdé la patria
loro la fede del giuramento, perdé la patria. crescenzi volgar., 9-102:
attenta e ben continuata lettura tutta quanta la più preziosa moneta che io mi abbia.
mi abbia. cattaneo, iii-2-91: la sua donna... è dolce nei
veste / e abiti lontano / con la tua grazia. 4.
i-153: sì tosto come voi vedrete che la gente starà tutta attenta a vedermi combattere
e voi allora pre stamente la prenderete e gitteretela nel foco. idem,
dell'acqua, e stavano attenti inverso la faccia di santo antonio. ariosto, iii-8
attenti stanno. tozzi, ii-323: e la terra si spacca in un modo che
a. cocchi, 8-212: quando la paralisi viene alcune volte curata o spontaneamente
sm. che attenua, diminuisce (la gravità di una colpa).
potevano accordarle le circostanze attenuanti, alleviandole la pena di morte in quella dei lavori
1067: il loro calor senziente, attenuando la mole e liquefacendo e fuori indurando,
un atto, di un atteggiamento, la durezza di un comportamento, la gravità
, la durezza di un comportamento, la gravità di una colpa). - anche
. cicerone volgar., 2-85: la quale cogitazione sola massimamente attenua e rimuove
nel morale, attenuasi una colpa scemandone la gravità, o facendo di scemarla nell'
che pareva volesse subito attenuare, in chi la guardava o le parlava, l'impressione
una parola almeno per giustificare o attenuare la propria colpa? idem, 4-102:
condizioni di miseria nelle quali avevano trovato la poveretta. silone, 5-50: la
la poveretta. silone, 5-50: la sua voce tremava ed egli si sforzò di
si sforzò di sorridere cortesemente per attenuare la crudezza della richiesta. gobetti, 1-28
della richiesta. gobetti, 1-28: la serietà del suo concetto di virtù [
. 5. intr. con la particella pronom. divenire sottile, assottigliarsi
attrazione dell'aria a g h, attenuandosi la rima- snente si vede abbassare il livello
particolare della luce che s'attenua, la città sembra irradiarsi, fuggendo verso l'
mio fratello. cassola, i-123: la salita finalmente si attenuò, e cominciò
si attenuò, e cominciò ad aprirsi la vista. -figur. d'
esalante spirito. magalotti, 12-ii-3-208: la refrazione cagionata dalla caligine de'vapori non
: per grande astinenza attenuate, hanno la loro faccia pallida per digiuni e altre penitenze
sapeva vedere che l'azione brutale, la bassezza, la volgarità: la volgarità,
che l'azione brutale, la bassezza, la volgarità: la volgarità, sopra tutto
brutale, la bassezza, la volgarità: la volgarità, sopra tutto, cruda,
un dualismo di corpo e spirito, spoglia la funzione dello stato da ogni significato moderno
funzione dello stato da ogni significato moderno e la intende come mera amministrazione. idem,
. regolatore del volume sonoro (durante la registrazione dei suoni). = deriv
. a. cocchi, 8-103: la molta attenuazione de'liquidi potrebbe esser nociva
sofferenza insofferibile. gobetti, 1-155: la civiltà capitalistica,... [è
, 1-49: con molta attenzion la bella donna / al pianto,
mostrando loro alcuna novità e rivolgendo la loro attenzione altrove. vasari,
grandi cose o più piccole, la mia attenzione è costante. leopardi, i-1439
insufficientemente attende, essendo l'attenzione la nutrice della ragione, e la prima
l'attenzione la nutrice della ragione, e la prima ed ultima causa della corruzione
tommaseo, 1-397: sento indebolita la mente, l'attenzione fuggire indocile
attenzione. idem, iv-1-507: smarrivo la facoltà dell'attenzione: non vedevo,
attenzione della gente. silone, 5-48: la ragazza lo osservava con attenzione e sosteneva
succede ormai di accompagnare un sogno con la continua preoccupazione di come è fatto,
: provocare, eccitare l'interesse, la curiosità. baldini, 4-16: a
. l. bellini, 3-15: per la quale sì prossima consanguinità voi gli dovete
domanda una cosa, quando gliela arrechi la gitta via, e per giunta ti
-... sarei mortificato se trascurassi la più piccola occasione per mostrarvi l'attenzione
le delicate attenzioni di chi vuol fare la corte ad una signora. baldini, 4-12
pieno di riguardi e di attenzione per la vita degli altri intorno. dessi,
più ore; disertava il ballo ch'era la sua passione. 3. dimin.
e bene assolta, tanto più grava la pena di dover leggere, firmare, controfirmare
. più accanita si fa contro di te la persecuzione del telefono e dei portaordini e
ei, co 'l grido indrizzando e con la verga / le mandre inanti,
le proterve / voglie del sir, che la viltà sol ama. 4.
massaia che sotto l'alba gira per la cucina in camicia. 2.
potessimo dimostrare il genere e l'officio e la fine di quest'arte.
francesco da barberino, 236: chi è la donna di cui tu mi parli
d'una carta marina su cui era segnata la giacitura degli atterraggi utili, costantemente orientata
e serve a chi naviga per determinare la propria posizione). = fr.
volgar.], 16-59: per la notte s'intende l'atterramento della sua signoria
doppie rovine e atterramenti, che fa la morte, di grandi uomini e di gran
gran fortune. rajberti, 2-115: la gran piazza fattagli intorno [al monumento]
vastissimi atterramenti. carducci, ii-8-357: la deputazione rispose acconsentendo per intanto a quella
, e ancora le vacche, acciocché la rugiada non tranghiottiscano e atterrin l'erbe
37-102: quanti ne tocca / con la sua lancia d'ór, tanti n'atterra
105: e 'l mio trastullo / è la cura de l'arco e de gli
e rocche atterra, / già deposta la lancia, / volta a'morbidi studi,
, iv-377: oggi io sentiva gemere la foresta ai colpi delle scuri: i contadini
. carducci, 909: entra ella [la morte], e passa, e
: si fermarono dinanzi alla porta, la tentarono: era chiusa. l'atterrarono
e lo travolgeva, lo atterrava con la tempesta delle sue percosse. béltramelli, iii-284
. béltramelli, iii-284: non appena la bestia stava ferma su le quattro piote.
. viani, 19-367: allora ritenemmo che la sua vita era un'insidia per quanti
vita era un'insidia per quanti amavano la libertà. fu atterrato e impiccato a
iii-548: un fanciullo selvatico che atterrava la faccia aggrottata per non parlare.
morti, ma si bruggiano per levar la peste e per convertirsi in fuoco.
cosa nelli loro libri, per la quale io potessi atterrare questa opinione, io
piacque poi a iesu di convertirlo e atterrare la sua perfidia, egli l'assalì e
, 565: vedete adunque qual sia la forza del vero, che mentre voi cercate
piedi. foscolo, v-179: ahi! la coscienza è codarda!... e
e quando poi tu se'debole, la ti rinfaccia con disperata superstizione, e
ti rinfaccia con disperata superstizione, e la ti atterra sotto il peccato, in guisa
volevano tutti insegnare e fabbricare: laddove la filosofia moderna non fa ordinariamente altro che
il baleno dell'illusione bastò ad atterrarla. la paura della felicità fu infinitamente più grande
paura della felicità fu infinitamente più grande che la paura dello strazio e della morte.
, mietendo, raccogliendo spighe, finché la febbre l'atterrò del tutto. soffici,
5. intr. (anche con la particella pronom.). cadere a