impostore e falsario, piuttosto che depor la sua maschera. monti, vi-69:
l'ipocondria. faldella, 1-36: la più anziana figliuola..., innamorata
da un falso principe emigrato, guadagnò la maledizione patema. serao, i-961:
gara, un gioco, e anche la posta di un gioco o di una
252): se cosa fosse che la donzella vincesse l'uomo, si conveniva che
cento cavalli. e in questo modo avea la donzella guadagnati bene diecimila cavagli. sercambi
e pronte / voglion morire o guadagnar la lite. carletti, 92: giuocano e
ogni modo di guadagnar in quella sera la rivincita alla presenza di tutti. de amicis
lo lasciavo sempre guadagnare), egli infilò la strada per andarsene. bigiaretti, 11-89
partic. combattendo); impadronirsi con la forza; predare. fra giordano,
aiolfo guadagnava. ariosto, 6-80: la cagion ch'io vesto piastra e maglia
fanteria precipitosamente scagliandosi all'assalto guadagnò la linea prossima ad una casa fortificata. botta
inanimate. nardi, 172: perduta la speranza oramai di guadagnare gli alloggiamenti,
arde il foro, /... la fiamma ha guadagnato il tetto. pananti
nuotando gallebreo come un delfino, / la riva facilmente ha guadagnata. nievo, 1-271
ha guadagnata. nievo, 1-271: la giovenca... con quattro balzi avea
... con quattro balzi avea guadagnato la riva opposta. de roberto, 390
. bibbia volgar., vi-278: la sua perseveranza non du- rerae, ma
perseveranza non du- rerae, ma guadagnerae la via delli ingiusti. cattaneo, ui-3-59
delli ingiusti. cattaneo, ui-3-59: la salita è guadagnata. nievo, 1-483:
il bordeggiare faticoso della prima giornata, durante la quale la tartana non ebbe a guadagnare
della prima giornata, durante la quale la tartana non ebbe a guadagnare che un brevissimo
, sormontare, vincere (il sole, la luna). tornielli, 483
. tornielli, 483: scuopre appena la fulgida fronte / lo sol ridente sul
fianco mi saetta. baldini, i-193: la luna, guadagnando il cielo, già
d'argento. pasolini, 5-63: la luce guadagnò le cime nude dei monti.
sua grandezza. castiglione, 144: con la dottrina ed esperienza s'hanno guadagnato il
italia... guadagnava... la doppia coscienza dell'esaurì mento del proprio
d. bartoli, 40-ii-203: or la vedeva [l'opera intrapresa] egualmente
però che con pochissima lor fatica non la guadagnassero. galileo, 1-2-85: per
primo aspetto. de sanctis, ii-n-173: la lezione fu udita con una freddezza insolita
strada guadagnano l'anima nel sonno e la vanno a tentare con piacevoli visioni.
il merito che ci è se tu la porti in pazienza: il quale è
. scala dei claustrali, 452: la orazione, che si fa divotamente,
a dire che acquista e guadagna la contemplazione. d. bartoli, 21-10:
memorabile battaglia, che guadagnò ad annibaie la colleganza de'vari popoli italiani e la
la colleganza de'vari popoli italiani e la gran città di capua. sbarbaro, 1-104
che guadagnare, / suole schifare più la mala gente. pontano, 60:
a passioni. oriani, i-18: la rivoluzione sostiene roma e guadagna ravenna.
; sedurre. boccaccio, iii-9-24: la piacente / emilia ho guadagnata e 'l
, 181: guada gnerò la donna al mio piacere, / ché contro
mio piacere, / ché contro a me la non arà potere. castiglione, 420
guadagnata; difendila dagli assalti, se la vuoi salva. -influenzare, convincere;
dottrine mazziniane guadagnarono quanti in italia amavano la libertà. -dirigere, guidare.
pallavicino, 7-22: a fine di guadagnar la volontà, non ci è sufficiente il
il guadagnar l'intelletto ove ci contrasti la fantasia. -nel linguaggio biblico e
; convertire alla fede cristiana; assicurare la vita eterna. iacopone, 89-18:
: 1 monaci sapevano da lunga pezza la mala vita del vecchio contrabbandiere e tiravano
, e dare lato, e conoscere la volta con che guadagnerà al suo contrario.
quel lato donde soffia il vento, nonostante la sua contrarietà: e ciò si ottiene
: il vento scemò e si mutò per la volta di calais, che guadagnammo in
, / ch'ai cielo aspira e la terra non stima. de l'aria più
, 6-20-47: monta dunque a cavai, la lancia prende, / guadagna il campo
. -guadagnare il gioco: avere la meglio (in un combattimento).
e guadagnarsi il giuoco. -guadagnare la giornata: v. giornata, n.
. -guadagnare, guadagnarsi il pane o la vita: lavorare per il proprio sostentamento
ti fa di lavorare e di guadagnare la tua vita. boccaccio, dee.,
per avere più tardi il modo di guadagnare la propria vita, facendo la maestra elementare
di guadagnare la propria vita, facendo la maestra elementare. calvino, 93:
mi guadagnassero il pane. -guadagnare la groppa: v. groppa, n.
groppa, n. 7. -guadagnare la mano: v. mano. -guadagnare
mano: v. mano. -guadagnare la spada 0 vavversario: nella scherma,
vavversario: nella scherma, avanzare con la propria arma su quella dell'avversario.
docciolini, 65: ancora non voglio che la vostra spada- si stia, perché voi
il debile gli prende. / gli guadagna la spada, indi si stringe / seco
si scaglia e stende. -guadagnarsi la via: aprirsi un varco, farsi
1-161: si vide costretto a guadagnarsi la via con l'armi o morire.
a vita, per sempre, per la vecchiaia: provvedere alla vecchiaia risparmiando su
, / per guadagnarsi il pan per la vecchiaia. -scherz.: essere
della terza che ella va a udire la messa e a comunicarsi nella chiesa.
, potevano intendersi loro due, circa la divisione. -ottenere una dilazione;
: poteva fingersi malato e non celebrare la messa; e intanto guadagnar tempo e
, 18: anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese.
, 2-712: si attaccò ben presto la prima scaramuccia; ma alderéte, col
fosso. algarotti, 2-270: vedete intanto la vostra fanteria guadagnar terreno mantenendo le file
e passo avanti a un corridore con la maglia sbrindellata e che va con un
e distendersi, perché ha sempre trovata la gagliarda resistenza de'filoni d'alberese.
va guadagnando terreno, e vie più la teoria perfezionando. giusti, 3-118: una
.). leopardi, i-535: la lingua tedesca avanza e precipita come un
. prov. il guadagnare insegna spendere: la fatica del lavoro fa si che il
': proverbio denotante l'assegnatezza e la buona regola con che spende i denari
* ricerca di nutrimento ', mediante la caccia, la pesca, il pascolo)
nutrimento ', mediante la caccia, la pesca, il pascolo); cfr.
dal pallone lanciato dal battitore, determinava la vittoria della squadra del battitore stesso.
in guadagnata: oltrepassare tate linea (la palla). -fare la guadagnata: ottenere
tate linea (la palla). -fare la guadagnata: ottenere un utile, un
un utile, un vantaggio. -fare la guadagnata in fallo: fallire lo scopo
in fallo: fallire lo scopo. -mandare la palla in guadagnata: gettarla oltre tale
una circostanza a proprio vantaggio. -passare la guadagnata: eccedere nelle parole o nelle
faste e 'l torchio, e arà fatta la guadagnata. saccenti, 1-1-269: avvertirai
tempo e circostanze; / se no farai la guadagnata in fallo. baldinucci, 2-6-323
palla tanto in giù, che ella passasse la guadagnata ch'è presso a quella fogna
buon giuocator che, al balzo attesa / la palla, con vantaggio ad essa mena
in aria, infinché passando il rigo la mandavano in guadagnata. l. bellini
l. bellini, ii-99: dicea la gente: un'india muore, /
, / guarda, se fatta l'ha la guadagnata. salvini, 16-655: allor
, 16-655: allor che prese / la palla il bellicoso polipete, / quanto
a tutto il campo in guadagnata / andò la caccia. fagiuoli, vii-147: ei
fanti di frusolone, ammutinati, volsono la paga, come guadagnata per la vittoria.
volsono la paga, come guadagnata per la vittoria. boccalini, ii-198: agli
i piccioli marchesati di pescara guadagnati con la fedeltà e con valorosamente maneggiar le armi
. guido da pisa, 2-75: la fortuna... non volle che tu
mi vedessi lo regno di italia con la spada in mano guadagnato. livio volgar
. andrea da barberino, 1-103: la gente de'cristiani si tornarono indrieto racogliendo
gente de'cristiani si tornarono indrieto racogliendo la guadangnata preda. pontano, 150:
in tal vittoria. baldini, i-92: la metà del colle guadagnato, di faccia
gloria e di un nuovo regno, con la guadagnata andromeda ritornò trionfante in alemagna.
guidardone. boccaccio, viii-3-206: empiono la borsa o la cassa farti meccaniche,
, viii-3-206: empiono la borsa o la cassa farti meccaniche, la mercatanzia, le
borsa o la cassa farti meccaniche, la mercatanzia, le leggi civili e le
posson prolungare, né prolungano un dì la vita al guadagnatóre. g. morelli,
infiato dell'ira, fedato del vizio de la impazienza. -in partic.:
male cristo tre perversi vizi; cioè la immondizia, l'avarizia e la infiata superbia
; cioè la immondizia, l'avarizia e la infiata superbia. cariteo, 282:
vile, / d'uomini e dei la potestate altera. 4. sostant
pietro isfiano volgar., 3-76: la verbena, con albume d'uovo soprapposta
, con albume d'uovo soprapposta, la infìatura e la caliggine e 'l sangue
d'uovo soprapposta, la infìatura e la caliggine e 'l sangue degli occhi toglie
che diventò tutto ri tondo: per la grande arsura beveva l'acqua salata:
l'osbergo se li spezzò in dosso per la infìatura. vita di s. girolamo
diretta a impedire i rapporti sessuali o la masturbazione, che consiste nell'applicazione di
alcune popolazioni africane e asiatiche, che la effettuano solo sulle donne). -anche
-anche: artificio operatorio diretto a ricostituire la verginità. a. cocchi,
bel vigore dell'adolescenza... e la castità rigorosa degli atleti. milizia,
franzoi, 60: incominciano le abissine la carriera a 9 od a io anni
anni -e finiscono verso i 18 -toccata la quale età, ritornano in abissinia,
, ritornano in abissinia, ove rasa la sommità del capo a mo'di una
d'infibulazione, che nei nostri paesi farebbero la fortuna di chi ne proclamasse sui giornali
fortuna di chi ne proclamasse sui giornali la specialità operatoria. -per estens.
cm, usata in ortopedia per facilitare la contenzione in caso di frattura delle ossa
quanto... facesti male de vi la inficcare, tanto farai bene di
ariosto, 34-47: il negro fumo de la scura pece, / mentre egli fu
pece, / mentre egli fu ne la caverna tetra, / non macchiò sol
infece, / e 'n un momento la via lattea apparse. erasmo da valvasone,
m. villani, 1-2: venendo [la pestilenza] di tempo in tempo verso
4-10 (ii-709): lo sdegno e la còlerà che la donna aveva erano così
): lo sdegno e la còlerà che la donna aveva erano così forti e velenosi
. malespini, ii-5-17: voi avete la peste, con la quale avete infetto
ii-5-17: voi avete la peste, con la quale avete infetto il mio compagno,
buti, 3-768: prima era pura la terra, e poi fu infetta che
cadde e minò: imperò che riempié la terra della sua malizia ed infecela e guastala
ne veniva all'arte dall'essere sotto la dettatura e quasi tirannia di un direttore,
, che in pochi anni avea diffuso la particolar sua maniera nelle opere della gioventù
di lutero e di cartesio non infece la sostanza del pensare e del sentire italiano.
. 3. intr. con la particella pronom. guastarsi, corrompersi.
era, condannata annualmente alle fiamme [la traduzione dell'eneide del caro] 11
. [inficio). rendere nulla la validità di un atto giuridico o di una
. risalto della contraddizione di essi con la storia. 2. mettere in
. 2. mettere in discussione la verità di qualcosa; contestare.
giudicarlo senza adattare altrimenti l'occhio e la mente, dirà addirittura che quello è
. castelvetro, 179: dando la risposta usata non risponde secondo rettorica,
secondo rettorica, perciocché in questo poteva usare la infìciazione. = voce dotta
), intr. (anche con la particella pronom.). ant. e
: uno penserò véneme che me torbà la mente: / de l'amor de
pare. storia di stefano, 7-10: la testa ai sete astrologi fai taliare,
astrologi fai taliare, / li qual in la corte con teco dimora. / molto
14-30: seguendo il grido / de la fallace opinion vulgare, / duce seguite temerario
quando le cose di un prencipe declamano per la guerra e quelle dell'inimico acquistano maggior
ah sei tu solo, / che sprezzi la tua legge e i voti tuoi.
terre espugnate. -che non mantiene la fede dovuta, la parola data.
-che non mantiene la fede dovuta, la parola data. tasso, 10-51
s'altri a lui simile, / a la sua patria, a la sua fede
/ a la sua patria, a la sua fede infido, / motto osa far
uccido. -letter. che tradisce la persona amata, che rompe la fede
tradisce la persona amata, che rompe la fede coniugale; infedele, adultero.
, iii-21-230: bologna, stretta tra la infida amicizia di alberico da barbiano..
di giovan galeazzo che si faceva lavorare la corona d'italia, dovè ricorrere al presidio
tradimento farsi / d'una bellezza infida / la più diletta guida / e l'empio
l'empio consiglier. delfico, i-63: la vita,... solo può
sedur tepido core / pria fa nascer la speme, e poi l'uccide. d'
in autore tutti quei pericoli che rendono infida la tradizione orale. d'annunzio, v-3-476
redibis'. ojetti, ii-182: verità? la parola è infida. diciamo apparenza di
nativo noi,... / né la vita esponemmo al mare infido / ed
suolo infido per le cavernosità e per la moltiplicità delle sorgenti minerali. leopardi,
, così lena! / pur l'amerei la negra terra infida, / sol per
negra terra infida, / sol per la gioia di toccarla appena, / fendendo
, mi si è fatto incontro per darmi la forza il sergente rumor, con quella
feconda egitto. niccolini, ii-191: la pace infida, / e non la
la pace infida, / e non la guerra io temo. luzi, 2-13:
tra rimpianti e smanie. -ostile (la fortuna, il destino). caro
sepolcro onori e ludi, / allor che la fortuna ai teucri infida / un
pericolo. loredano, 5-82: rompono la promessa, che al partire / feron
occhi rivolse. -che incombe minacciosamente (la morte). filicaia, 2-1-212:
reina io sono, / e m'è la terra tributaria e serva.
figli al nido / stormendo approssimarse oda la caccia, /... / leva
altre? infienare, intr. con la particella pronom. (ni1 infièno)
illativo. infierare, intr. con la particella pronom. [m'infiéro)
] più crudel s'infiera / contro la specie sua d'ogn'altra fiera. brusoni
tanta risoluzione il nemico che, levatagli la scherma, gli passò con tre replicate
gli passò con tre replicate impetuose stoccate la bocca, il petto e 'l ventre.
che neh'infierire dell'aristocrazia militare anteposero la libertà in questo aspro rifugio de'monti
. reina, ii-154: lascierò che la malizia infierisca infin all'ultimo termine,
si viene a conchiudere che le leggi siano la causa remota
di me medesimo. -con la particella pronom. zucchetti, 161:
il regno ancor non v'è, / la tirannia dei perfidi / pur troppo s'
anno infierirono. muratori, 9-285: la stessa rassegnazione ed umiltà si dee professare
per permissione di dio le guerre sopra la terra. mazzini, 12-246: quando
vostri governi contro gli esuli... la cortesia vostra rendeva meno aspra la mia
. la cortesia vostra rendeva meno aspra la mia solitudine. bacchetti, 13-793:
, 13-793: era il tempo che la lotta contro le eresie infieriva ogni anno
non furono più come una volta; la guerra infieriva. -colpire crudelmente, abbattersi
(una disgrazia, una sciagura, la miseria). foscolo, xv-277:
amo per sempre; e più infierisce la sventura, più le distanze e le
duro fermissimo. bacchetti, 1-i-469: la miseria più nera e la rovina infierivano
, 1-i-469: la miseria più nera e la rovina infierivano nella famiglia del ragazzo.
con violenza, divenire più elevato (la febbre); aggravarsi (una malattia)
(una malattia). -anche con la particella pronom. g. del papa
. -essere insopportabile, implacabile (la fame, il freddo, il caldo
a. cattaneo, ii-322: infieriva la fame e sì insaziabile che, dopo
1-i-20: il caldo infierisce: dormo la prima volta sopra coperta. -agire
belva). segneri, iii-2-90: la prima strage che farà il lupo,
lo infierirà di vantaggio ed accenderà in lui la sete di nuovo sangue.
alla contesa. -rendere aspro (la voce). tesauro, 2-i-53:
tesauro, 2-i-53: entri costei [la pusillanimità] nel petto di un nobile
... aggrinza le nari, infierisce la voce, incorda il collo, intronfia
ebbe / natal guerriero, e cominciò la vita / intra le morti; ivi nudrissi
, 4-4- 435: essi infieriti la minacciarono, già ch'ella era sua,
anatolia, lxii-2-ii-5: il suo padre e la sua madre, moglie e sorelle di
, l'unico mezzo di ridurli è la religione. -inferocito (un animale,
sì maestoso? moneti, 2-108: la madre, nel vederlo così infierito,
, una cruda morìa, infierita per la corruzion delle carogne dei cavalli.
iii- 27-334: l'infievolimento spirituale e la dispersione interiore si sarebbero potuti superare con
dispersione interiore si sarebbero potuti superare con la critica. = deriv. da
9-81: l'insolita intemperie dell'aria e la gravezza del luogo e l'umidezza delle
troppo sonno infievolisce le membra più che la rigorosa vigilia. redi, 16-i-7: la
la rigorosa vigilia. redi, 16-i-7: la barbarossa allettami, /...
ciò che conferma l'imo et inforza la sua difensione e l'altro la infievolisce e
inforza la sua difensione e l'altro la infievolisce e falla debole, sì ne
debole, sì ne nasce una questione la quale è appellata giudicamento, perciò che
giamboni, 8-ii-264: quando egli ha detto la sua ragione, perché egli ferì
, dice altri suoi argomenti per infievolire la ragione che l'altro mostra e per
forte che niun danno o ingiuria o altro la può infievolire e appicciolirla. b.
. b. davanzali, i-324: infiebolì la difesa: « perché, bene scelse
quanto più volge fra il suo pensiero la sacrilega e vana temerità d'infie-
intellettuale o spirituale, un sentimento, la virtù). salvini, 39-iv-216:
. a. verri, ii-102: la molle piacevolezza degli ateniesi costumi e il
ozio delle muse hanno forse in te infievolita la romana virtù? leopardi, 659:
. croce, ii-2-49: l'una [la metafisica] infievolisce la fantasia, l'
l'una [la metafisica] infievolisce la fantasia, l'altra [la poesia]
infievolisce la fantasia, l'altra [la poesia] la richiede robusta.
fantasia, l'altra [la poesia] la richiede robusta. -rendere incerto,
-rendere incerto, insicuro (l'animo, la fede, la speranza); travagliare
(l'animo, la fede, la speranza); travagliare, distruggere interiormente.
. pattavicino, 1-1: se [la lode] viene applicata ad un animo
. ponno / o infievolirmi o rinfrancar la speme. -diminuire la potenza politica
o rinfrancar la speme. -diminuire la potenza politica ed economica o la forza
-diminuire la potenza politica ed economica o la forza militare di un regno, di uno
regno, di uno stato; ridurre la capacità offensiva, privare di saldezza (
, ii-72: questo poco sano imperatore la molta sanità e la maravigliosa gagliardezza dell'ale-
poco sano imperatore la molta sanità e la maravigliosa gagliardezza dell'ale- magna ha tra
3. intr. per lo più con la particella pronom. diventare debole, fiacco
deperire, debilitarsi. -anche: perdere la propria funzionalità (un organo); alterarsi
il suo frutto avea vertudi di guardare la vita a quelli che ne mangiavano, sanza
sicuro / montar l'affanno e infievolir la lena. marini, iii-119: ogni dì
tempo, s'infievoliscono. -perdere la virulenza, cessare (un'epidemia,
: parla per me il dolore / se la parola infievolisce o muore. dette colombe
, 347: l'annullar una legge, la quale sia già stata approvata dall'uso
con le forze e si raffredda con la fredda età. segneri, iv-106:
meno, spegnersi (un sentimento, la fede, ecc.). conti
. conti, 133: che? la tua fé s'infievolisce e manca?
11-7: a lungo andare, infievolitasi la fede ed esauste le forme fantastiche e
discioltesi nel licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario.
gli stati... abbracciarono volontieri la causa della loro conservazione, infievolendosi di forze
, infievolendosi di forze e di dipendenze la corona di spagna a proporzione dell'avanzamento
fatai colpo all'italia con trasferire in costantinopoli la imperiai sede. = denom.
svigorito, spossato; che ha perso la propria funzionalità (un organo);
, 215-5: egli è gran rischio de la vita, / e...
. m. villani, 1-75: la natura infiebolita non potè sostenere, e in
diseccate, li loro nervi contratti per la neve. chiabrera, 1-3-43: poi su
torna egli privato in patria a curare la sanità dalle fatiche e dagli studi infievolita
infievolito dalle ferite e dalle malattie, la condizione della fortezza era molto incerta.
bùgnole scile, 2-90: non prova la ragione nell'uomo contro assalto alcuno così
così infievoliti gli schermi, come contro la concupiscenza. 2. figur.
scemato, spento (un sentimento, la fede, la volontà). giano
(un sentimento, la fede, la volontà). giano, xvii-605-5:
, vivacità (una facoltà intellettuale, la mente). arrighetto, 243:
io non so per quale addormentatore papavero la infievolita mente dorme. -reso o
g. villani [tommaseo]: per la sconfitta ricevuta a san felice erano molto
., dovevano sostenere nel tempo stesso la causa ingiusta de'corciresi. guerrazzi,
. infìgere), tr. (per la coniug.: cfr. figgere)
/ e par che così imbrune / la vista e il viso imbianchi e infiga i
l. cassola, 1-12: invan la chiesa dall'ostil veleno / si dipinge di
più di venticinque capanne, costruite secondo la forma usata dalla gente nomade; cioè
, 18-ii-205: infìggi tra due sassi la torcia, e risparmiati di parlare.
, i-860: se questa madre non la destinasse il poeta allo straziante spettacolo,
straziante spettacolo, egli non farebbe infiggere la testa degli amici sulle aste. slataper
? era caldo, no, dentro la faina? come la infiggemmo!
no, dentro la faina? come la infiggemmo! 3. intr.
! 3. intr. con la particella pronom. piantarsi, conficcarsi.
cesarotti, 1-viii-22: il ferro / rade la destra spalla, e al suol s'
infigge. arici, iii-621: scese a la nudata mamma / il mortifero strale,
. che non può essere rappresentato con la mente; inconcepibile (dio).
ant. rappresentare o figurare con la mente, vagheggiare. bruno,
vagheggiare. bruno, 3-1041: la raggion dunque apprende il più vero
vero bello per conversione a quello che fa la beltade nel corpo, e viene
. 2. intr. con la particella pronom. prendere figura, assumere
sostant. salvini, 10-3-237: la nostra cognizione ella è alle forme appoggiata
l'implorazione della infelicità infigurata, odo la lamentazione dell'angoscia informe.
infiguriti ci disse in viso « adesso te la spicci ». = denom.
un oggetto munito di un foro (come la cruna di un ago, un anello
dattorno al girifalco strano / per infilar la corda nell'anello. tornielli, 485
con i bottoni stentati. -infilare la ruzzola, la trottola: avvolgervi lo
stentati. -infilare la ruzzola, la trottola: avvolgervi lo spago intorno per
. panciatichi, 22: io infilo la ruzzola per dargli più forza. tommaseo
[s. v.]: 'infilare la ruzzola'; avvolgere lo spago attorno alla
ruzzola per iscagliarla. così 'infilare la trottola '. 2. disporre
, 123: quando torna, piglia la poliza che mandasi all'orditore, e pesa
e pesa detto pelo e poni in la poliza, acciò che quando il dai al
e dell'altra pianta a cui vien portata la radice in pezzetti
, e quelle strascicandoci / dietro, e la man cacciando / per le finestre terrene
cerchi massimi e minori / sopra la superficie circondotti / dell'umil terra,
. introdurre, inserire, far penetrare (la chiave nella toppa, la mano in
penetrare (la chiave nella toppa, la mano in tasca, ecc.);
due rebbi; e serve per infilarvi la mazza da attaccare in alto le cuoia.
, iii-1-263: orefice che stai a la finestra, / lavora in oro schietto
accostò a una porticina, cercando d'infilare la chiave nella toppa. era troppo turbata
riusciva. frateili, 1-503: infilò la mano in una tasca. brancati,
pratesi, 1-137: ella lo prese per la mano, infilò dall'altro lato il
, / io colla forte lancia / infilerò la pancia. forteguerri, 21-51: vili
il birbone. carducci, iii-1-273: la carne bellamente egli appezzò, / l'
/ l'infiorò, l'infilò, la pillottò. frateili, 5-66: cirano di
allo spiedo. cassola, 2-374: con la punta del coltellino prese quindi a infilare
quel che dice; e le taglia la testa, / e se la infila in
taglia la testa, / e se la infila in punta della spada. tozzi,
quando benito se ne sarà stancato, la potrai infilare, ti mangia con gli
peplo, ed andiamo / ad ammirar la festa d'adone, al palazzo del grande
soldati, 2-150: stringevano nel busto la vecchia carne morbida e incipriata, allacciavano
allacciavano i sandali argentei, infilavano delicatamente la veste. pavese, 9-68: usciva in
. pea, 1-137: infilò la viottola fonda, invece della strada
carrozzabile. e. cecchi, 5-234: la macchina infilava stretti passaggi, fra
attività). bocchelli, 2-i-400: la gran carriera dei bernardi è quando possono
carriera dei bernardi è quando possono infilare la politica. quarantotti gambini, 10-275:
: se poi m'è dato d'infilar la rima / o male o bene,
me. bettini, 39: infila perle la pioggia cadente, / infilo rime,
nelli, iii-325: -lo spirito, e la franchezza non ti mancherà; ma la
la franchezza non ti mancherà; ma la memoria? -di questa credo di potermene
. v.]: * ha infilata la ragione ', l'ha capita.
ad avere. bocchelli, 3-89: la stagione aveva infilato un raggiante principio d'
d'infilata. garibaldi, 2-358: la flotta borbonica, infilando le strade principali
pisacane, viii-157: gli austriaci infilavano la strada di ferro con due pezzi da
siepi di mitragliatrici che infilavano e spazzavano la strada. 13. flagellare un
che infilano il canale, correndo lungo la costa tra pachino e peloro.
... tutto infiorato di bandiere e la prora bagnata di spumante, s'infilò
soldati, 2-9: continuando a sorreggere la zia sotto l'ascella destra, tentava
, 16. intr. con la particella pronom. penetrare dentro, insinuarsi
, 8-143: il sole s'infila per la lunga strada col suo color rosso come
: non azzeccare mai l'azione o la frase giusta; non riuscire in alcuna
perché tu dici di no, che la cambiale sarà presa! bernari, 1-107:
interdizione, tiri d'infilata... la sola speranza era avanti, in pieno
. locuz. -d'infilata: in tutta la lunghezza, in profondità (dominare,
passavano rapidi pigliando rapida e d'infilata la curva di careggi. -prendere,
tratto di strada diritta, che divide la piazza dalla fortezza. cinelli, 2-344
[i cosacchi] prendevano d'infilata la strada e facevano un solco sanguigno nella
infilata '. -scorgere in tutta la lunghezza, osservare di fronte (un
lunghezza, frontalmente (il vento, la luce, ecc.). montale
deserto, alberato e, forse per la vastità, molto buio; il maestrale
infilata / secca i muri, tormenta la mimosa. g. bassani, 4-96:
[il sole] prendeva d'infilata la stanza. -prendere l'infilata:
bada, e prende rinfilata e se la discorre tutto solo. = femm
. raimondi, 2-57: come toccava la lana, tenendo l'ago infilato;
l'ho in un foglio, / con la bambagia, un vezzo di cristallo;
5-204: le contadine ricche si cingon la gola di zecchini infilati, per non
paglia. fogazzaro, 5-111: la vecchia e gozzuta signora stava nel suo
suo salotto..., reggendo con la mano libera uno sperticato tubo di cartone
attesa del proprio turno, ciascuna con la creatura infilata nello strapuntino. sbarbaro,
soldati, 2-530: aveva... la mano destra infilata nella tasca del cappotto
armatura di vimini, si trascinava attraverso la stanza. cassola, 3-15: prese
infilato a una picca, con sottovi la scritta: 'coeur d'aristocrate'. palazzeschi
. b. croce, iii-9-190: la mancanza di legame tra due ordini di
. vogliono riordinare le finanze, e pigliano la roba della chiesa. l'è infilata
alle fomacette che infilettava con tanta attenzione la carne, che pigliava le dosi d'
volgarissime s'abbiano da scrivere non come la nazione le pronunzia, ma come le
: il cinismo... lo credo la più infilosofìca, la più villana di
.. lo credo la più infilosofìca, la più villana di tutte le tendenze.
, intr. (per lo più con la particella pronom.). penetrare filtrando
1-147: dalle stanche nuvole s'infiltra la pioggia, giù per l'aria.
: attraverso questo territorio s'infiltrò durante la guerra l'attacco senussita contro l'egitto.
istituzioni. de sanctis, i-267: la scienza si è infiltrata nella poesia,
si è infiltrata nella poesia, né la si può discacciare. nievo, 248:
, iv-271: nel disordine s'infiltrò la paura. -diffondersi (uno stato
incombe nel silenzio d'un convitto / dopo la premiazione. -trasformarsi lentamente.
: era insomma dal rubicone in giù la gente ch'ebbe dal mare il sangue o
ad avvertirla di un grave pericolo che la minaccia. -un pericolo? qualche lesione al
interno della crosta terrestre, dove costituiscono la circolazione sotterranea. 2. figur
o di un settore nemico, sfruttando la natura del terreno e le zone non battute
e feroci. bocchelli, 2-v-165: la fase d'infiltrazione è compiuta, siamo
scatto delle fanterie. stuparich, 9-33: la naturale [colonizzazione], meno pericolosa
carducci, iii-16-303: nel settecento per la continuità d'una viziata infiltrazione d'elementi
basso, generalmente allo scopo di aumentare la resistenza meccanica. 5. medie.
difficile a molti, che non trovano la maniera di calcolarli, si può facilmente
denominatori di esse frazioni; e fattasi la frazione col prodotto di quello e di
li debbiano insieme infilzare, e metterli ne la cassetta dell'arte predetta. macinghi strozzi
ribaldaccio / ch'egli arrostì de'moricin la notte, / eh'gl'infilzava in
, e mi si manica / con la penna, e m'infilza là sul libro
, 103: quelli per pietà gli donorono la vita: e, infilzatolo per piedi
selva. pulci, 21-41: giunse la punta al bellico al farsetto, /
passò il ventre e 'l fegato e la milza. giovio, i-273: in questo
bocchelli, 18-ii-647: tu potrai proclamar la tua protesta / dall'alto, mentre t'
marinetti, 2-iii-36: se ne indispettisce la bacchetta direttoriale su su guidando schiere di
a banda. caro, 10-601: ne la spada del giovine infilzossi / da l'
: si ammazzò da se medesima infilzandosi con la spada di colui. pavese, 1-102
. pavese, 1-102: mentre cadevo allungavo la mano sotto per sentire se c'erano
. aretino, 20-171: piegala [la lettera] sottilmente e infilzala in un
le lastre aria, v'infilzò dentro la testa e si conciò a quel modo
mio frack e m'è forse passato per la testa il capriccio di dichiararmi secretamente cavaliere
. g. gozzi, i-1-89: la maschera è necessaria in queste viuzze così
canti carnascialeschi, 1-82: stava costui la carne a macerare, / attendendo a
infilzando avemarie,... a la porta di madonna percoterei pian piano.
tante più quanto più s'irritava contro la gente odiosa. moravia, xi-320:
. nel lavoro ai ferri, avviare (la maglia), mettere i punti.
. 7. intr. con la particella pronom. inserirsi, penetrare,
letteralmente divorando. montale, 6-273: la geldra però lo attendeva / per il
nievo, 1-419: -e ora come la sa lei che la vecchia si chiama
: -e ora come la sa lei che la vecchia si chiama colomba? -come?
ne diede un'infilzata qui il menicone la scorsa settimana. = femm.
paglia. rosselli, 86: portava sempre la croce di quella religione infilzata in una
. pazzi de'medici, 169: la natura ordinato ha bene le sue leggi
incastrato. ramusio, i-19: su la cima de la guglia è uno spiedo
ramusio, i-19: su la cima de la guglia è uno spiedo fitto molto bene
mucchio di concio, per batterglielo su la testa. -per simil. e
di parole,... deve cambiare la sua anima. -figur. che
saggia ma triste al confronto mi appare la roteante eloquenza di jaurès nel suo duello
si mostra l'altezza dell'umiltà e la infimitade della superbia. s. maria maddalena
agg. ant. letter. che costituisce la parte più bassa di un luogo;
: l'altissimo termine del torace e la clavicola superiore, sì come l'infimo
, levatosi in piè, gli bacia dipoi la croce. galileo, 4-3-186: potersi
/ su l'infima parete / già la zanzara, e l'animo / già del
. parini, giorno, ii-140: la nevosa spalla / scoterà un poco;
e discende per gradi quasi continui da la infima forma a l'altissima e da l'
a l'altissima e da l'altissima a la infima, sì come vedemo ne l'
acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle infime sagliendo di grado in
infime sagliendo di grado in grado a la cognizione delle supreme e in esse contemplando
cognizione delle supreme e in esse contemplando la gloria di dio, pervenga a maggiore
, 5-126: descritta in questa maniera la parte superiore del cerchio degli enti,
e più infima di tutte fu posta la potenza passiva, la quale chiama egli pura
tutte fu posta la potenza passiva, la quale chiama egli pura, perché ella
pura, perché ella s'intenda per la materia prima semplice e nuda di qualsivoglia
forma. sarpi, vi-2-139: lasciata la cura di questo alli frati ed alli preti
questo alli frati ed alli preti infimi, la loro diligenza hanno posta [i pontefici
hanno posta [i pontefici] in accrescere la esenzione del clero e ampliare..
del clero e ampliare... la loro immunità. s. maria maddalena
cominciato dalla forma immediata ed infima de la coscienza, e mostrato come questa necessariamente
si nega e risolve -e quindi la coscienza si spiega e va compiendo -in
biasimo, se in parte alcuna lascia la famiglia essere dissorevole o disonesta. calmeta
s'abbiano a discernere, a ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore
infimi, i mezzani e gli eccellenti hanno la virtù dell'arciero, ma virtù inferiori
dell'eccellentissimo; così i prìncipi devono avere la virtù che di tanto superi le popolari
fino agli infimi di loro, secondo la scala del mondo. ungaretti, xi-309:
folli moneta infima. broggia, 269: la moneta di tal metallo [rame]
metallo [rame] è l'ultima e la più infima. g. f. pagnini
richiesta di mano d'opera, poiché la paga è infima. -sostant.
nazione. p. verri, i-299: la classe infima è la più facile a
, i-299: la classe infima è la più facile a cattivarsi: essa valuta ogni
massaia, iii-93: nella classe infima la donna è più libera, esce, lavora
periodici popolari, i-61: appena compiuta la giornata del suo lavoro, quest'uomo
anticamera d'un regnante, come gloriosissima la rendono l'ascoltamento degl'infimi, la
gloriosissima la rendono l'ascoltamento degl'infimi, la rettitudine de'decreti e la spedita diffinizione
infimi, la rettitudine de'decreti e la spedita diffinizione delle cause. bandini,
eccelsa di dio e più infima che la croce. citolini, 2-4: se andate
, 2-334: tornando all'albergo ce la descrive: grassa, tutta vestita di seta
stuparich, 5-108: non credo che la nostra confidenza sia di lega tanto infima
petto. e quando riuscì a passeggiare, la sua faccia apparve anche più infima.
infimo stile / amore porse, onde la penna stanca, / quanto più sforzo,
b. fioretti, 2-4-201: la commedia, imitando... gl'inferiori
piuttosto peccare nello stile infimo; siccome la tragedia e la epopea, imitatrici di personaggi
stile infimo; siccome la tragedia e la epopea, imitatrici di personaggi più illustri
. de sanctis, 9-78: ignora la parte tecnica, la parte infima della
, 9-78: ignora la parte tecnica, la parte infima della forma, la lingua
, la parte infima della forma, la lingua, il metro, il verso;
. cavalcanti, 164: pare che la fortuna più si diletti, delle cose alte
cose narrate di sopra, sì per la tua assenza. v. martelli, 2-4
, 2-4: m'ha portato [la fortuna] a suo diletto quasi nel più
se mi concederete ch'io m'inalzi da la considerazione di questi infimi artifici de'mortali
di questi infimi artifici de'mortali a la contemplazione del magistero divino, io dirò
... quelle parole d'iddio ne la creazione de l'uomo. -sostant.
suo strale / non essermi passato oltra la gonna, / prese in sua scorta una
stata / marfisa era quel dì con la cognata. nievo, 1-248: l'era
. ». e infìnattanto gli basciava la fronte, le guance e gli occhi e
fronte, le guance e gli occhi e la bocca. = comp., per
guiderdone; / guardomi infin che vegna la speranza, / pur aspettando bon tempo e
. ruggerone da palermo, 166: vede la morte ed à sempre speranza / e
che 'l veltro / verrà, che la farà morir con doglia. g. villani
montò in grande potenzia e signoria, infinoché la grande città di roma non ebbe stato
e giochi, / in fin che vien la inesorabil morte. folengo, ii-41:
/ ma venga infinché puote egli e la veda. cesari [imitazione di cristo
che. buti, 1-230: secondo la lettera intende che fosse fatta infin che
i-288: tu segui tua stella, cioè la costellazione della tua natività, della quale
in vizio, in fine che giongono a la fossa. bronzino, 1-372: chi
a carlo magno imperatore per fare rifare la detta città di firenze. fra giordano,
ed esconficto. boccaccio, i-159: la verità pur si conosce infine. collenuccio,
: / e forza è infin che la battaglia segua. g. bentivoglio, 4-897
si sa oggi si sa domani, e la verità esce in fine all'aperto per
sicuro cercar il vero e conveniente fuor de la moltitudine, perché questa mai apportò cosa
pur risoluto. gioberti, i-82: la conservazione dell'idea nel mondo si attiene
ascoltare / e seria stato infine a la mattina, / se tanto fosse durata la
la mattina, / se tanto fosse durata la lena / che cominciat'ave'del favellare
. storie pistoiesi, 1-202: mantenesse la signoria infine alla tua tornata. anonimo
me metteste, fra- tegli, en la fossa; / mostraro ei verme tutta la
la fossa; / mostraro ei verme tutta la lor possa, / mangiaro la carne
tutta la lor possa, / mangiaro la carne mia enfin aglie ossa; / però
incalciando li cavalieri de tode infine a la frapta del vesco. = comp
aretino, ii-234: veramente la villania, la presunzione, la ignoranza
aretino, ii-234: veramente la villania, la presunzione, la ignoranza e la vigliaccaria
veramente la villania, la presunzione, la ignoranza e la vigliaccaria nacque il dì che
, la presunzione, la ignoranza e la vigliaccaria nacque il dì che simili furbi
quei trascurati, che si commettono ne la infingardaggine de i loro servigi. della
. della porta, 7-22: se la ladreria e l'infingardagine e tutti i
altri che gabaro. baretti, 6-199: la più parte di questo popolo è vaga
un buon pugno nella schiena dicendo che la mia era tutta infingardaggine. bocchelli, 9-271
scrivere. c. campana, iv-96: la dannosa eresia di giovanni hus..
giovanni hus... si accrebbe per la infingardaggine del re. saraceni, i-301
troppo lunga. alfieri, 1-66: la vergogna di non saperla [la lingua]
: la vergogna di non saperla [la lingua] potea per qualche cosa in
; ma vi potea pure assai meno che la infingardaggine del non volerla imparare.
solo di quel poco di che la natura è contenta, vi si fossero infingar
', può in certi casi dipinger bene la lentezza e svogliatezza dell'operare,
gregorio magno volgar.]: 5-20: la varietà della simulazione, ovveramente la infingardia
: la varietà della simulazione, ovveramente la infingardia, è morta. cassiano volgar
l'avaro fa torto altrui per conto de la robba...; un molle
infingardia. ammirato, 18: con la dappocaggine e con l'infingardia spento anche il
l'infingardia spento anche il sangue e la successione di cotanti re, avea con maravigliosa
avea con maravigliosa fortuna e felicità preso la corona di quel regno pipino. frachetta
: di quando in quando passano su la mia vita delle correnti di lentezza e
olandesi, nei rapporti officiali si nota la scarsa disposizione dei coloni all'agricoltura,
, l'infingardigia loro, il disordine, la scontentezza, l'ingratitudine e la nessuna
, la scontentezza, l'ingratitudine e la nessuna voglia d'imparare. tommaseo [
infingardire, intr. anche con la particella pronom. [infingardisco, infingardisci
che i palestriti e giovani che usavano la palestra, essere unti; ma,
. frugoni, 5-87: si rintuzza la penna, l'occhio s'infingardisce, il
non ha di che temere, [la mente] tosto s'infingardisce, né cerca
mente] tosto s'infingardisce, né cerca la perfezione. g. gozzi,
mantenersi su l'esercizio e non infingardirsi la mano. vico, 5-14: spossa la
la mano. vico, 5-14: spossa la memoria [il metodo algebrico],
potesse agguagliare. denina, i-220: la perizia delle cose di guerra...
, che anzi non di rado ritiene la velocità del tutto, da cui è
facinoroso, che sotto pretesto di promuovere la giustizia, tenga mano alle ingiustizie.
? scala del paradiso, 302: la vanagloria è scacciamento di simpli- cità ed
muove l'infingarda faccia / e con la voce fastidisce. -falso, assurdo
elleboro spargiamo e d'infingardi / papaveri la via. 2. indolente,
! iacopo del bientina, 8: la povertà fa gli uomini infingardi. berni,
infingardo servidore, cenato c'aveva, la sera subito s'addormiva. b. corsini
1-11: non fu 'l dì fra la gente innamorata / pigro garzone o vergine
gozzi, 1-9: se non fosse stata la gran voglia ch'esse [le donne
e non osano piangere, e baciano la mano che li flagella? serao, i-954
da un tal tremore, quando doveva recitar la lezione, che i professori la tenevano
recitar la lezione, che i professori la tenevano in conto di alunna stupida e
6-56: leggeva dopo colazione, mentre la servitù infingarda smaltiva il cibo.
con addormentato piè? firenzuola, 631: la maggior parte delle bestie, che si
. vittorini, 2-1 io: per la strada c'erano capre infingarde al sole.
'. fr. morelli, 469: la più infingarda lingua, quando è eccitata
dallo sdegno, è capace di correre la posta e, in quella furia,
furia, d'urtare il rispetto e la modestia e gettarli a terra. leopardi,
più s'inoltrava nella sua vecchiaia, più la sua polemica col mondo si concretava.
roero, 3-i-110: tardi / facea la turba i dubitosi passi: / voce
così quive s'emenda coll'ardore de la mente la negligenzia avuta in questa vita ne
s'emenda coll'ardore de la mente la negligenzia avuta in questa vita ne le
gallo vincitore. tasso, ii-37: la mente si mostra infingarda al pensare,
mente si mostra infingarda al pensare, la fantasia pigra a l'immaginare,..
pigra a l'immaginare,... la mano neghittosa a lo scrivere. c
rendè né più viva né più infingarda la loro facultà solutiva. magalotti, 21-15:
di presenza ai pasti e di non uscire la sera. -incerto, vacillante (
.. renderla odiosa a se stessa [la vita] l'abbandonarsi ad un ozio
infingardo. boterò, 9-39: imperoché la più parte dell'imprese gloriose...
deriva, togli questo stimolo, e la virtù a una certa quiete infingarda e
commercio, e sulle sue rovine s'innalza la povertà: non quell'altiera disprezzatrice delle
, ma bensì quell'infingarda che produce la miseria e l'avvilimento delle nazioni.
che non può aver molto potere su la vivace mobilità de'loro pensieri. niccolini
del dolore. calvino, 1-430: la sua voce tradiva un'infin
o infingardoni, che sempre vi grattaste la pancia oziosi. -peggior. infingardàccio
alla villa, vi sareste voi avveduto la valentia di qual altro avesse potuto guarentir
lagrime e facendo ricordamento della fede, la quale è in te infingarda.
), intr. per lo più con la particella pronom. (per la coniug
con la particella pronom. (per la coniug.: cfr. fingere).
non ti curi. firenzuola, 101: la donna, avendo fatto prima una buona
voler suoi. marino, 12-59: la tua diva, il tuo ben, quella
d'un selvaggio garzon, che in sen la stringe. marini, iv-53: quello
. scala del paradiso, 235: la volpe alcuna fiata s'infigne di dormire
le rare scritture di coloro che secondo la qualità dell'ingegno loro co'remi e vele
remi e vele s'affaticarono pinger innanzi la spalmata barca della marcatanzia di buone lettre
salvini, 33-188: s'in- fingea la bella traditrice / ch'ella, e non
altra intendea. laude cortonesi, xxxv-n-19: la raina se destringe, / vidde ben
questa donna son s'infinge, / la mia speranza al suo termine viene. bembo
, non posso infingermi, io odio la sua poesia, perché tutto ciò che
infingi o non sai / quant'è la furia di sosia molesta. b. tasso
, 11-215: schiettissimo e passionatissimo, la vista degli umani difetti lo accende di
. quel modo di dire con la negazione, se bene non è vizioso,
più puro; con ciò sia che la negativa di sua forza e natura sia rinchiusa
siri, vii-1204: non s'infinse punto la regina che il disordine procedesse dal dispettoso
dal suo officio se 'nfegna, / la corte el voca rio / ed una gran
canna. maestro alberto, 108: la tua etternità 'l tempo costrigne / muover
renda al leal servo giusto premio. la spagna, 16-42: col brando in man
: -allora cassandra riprese credito e convinse la maggioranza alla guerra, alla guerra in oltranza
con frusberta, / ma di tagliarla la spada s'infigne; / allor rinaldo la
la spada s'infigne; / allor rinaldo la gola gli strigne. brignole sale,
, colto il destro, mi tolse la caraffa di mano, esclamando: io m'
203: per meglio infingniere e coprire la cosa, egli mandò insieme co'cittadini
non gusta che, per compiacergli, infinghino la coscienza. varano, iii-459: in
viltate, temenza e paura, / fra la gente secura, / mante fiate di
, risponde. bembo, 10-iv-176: la qual paura egli tuttavia con le parole
non risponde; pietà no, non la stringe / di chi solo da lei sofferse
alle prime case. tasso, 14-616: la dolce vista de le sue sì belle
errico, 8-85: né men del campo la cittade altiera / dispose a l'arme
guerreggiar si accinge; / arde vedendo la feminea schiera / il valor maschio, né
108: tu hai cognosciuto qual sia la vera, e qual falsa, infinga
. petrarca, 158-7: oltr'a la vista, agli orecchi orna e '
a troia; il quale infingentemente investighi la volontade de'troiani. tommaseo [s
). firenzuola, 425: la moglie, la quale questo santo nome
firenzuola, 425: la moglie, la quale questo santo nome insieme con la
la quale questo santo nome insieme con la fede aveva perduto, con infingevole officio
provvedesse. castelvetro, 4-246: se la significazione della parola s'accomuna a più
infingevoli e traditori. brusoni, 7-107: la dama, vedutasi in qualche libertà,
, vedutasi in qualche libertà, mosse la bocca in un riso infingevole e mesto
, i-3-127: guardingo e scaltro il piè la terra stampa; / l'infingevole destra
mia simigliante vedersi. bembo, iii-426: la mira intentamente e rimira con infingevole occhio
solo dagli amanti conosciuta, ora risguarda la bella treccia. = agg. verbale
lui a troia, il quale infingevolmente investighi la volon- tade de'troiani. brusoni,
9-1: confidatogli in termine d'amicizia la vicina partenza d'atene d'una bellissima dama
sono che, essendo rei, cercano la gloria per infignimènto del bene. guido
orvieto volgar., xxi-791: tegnendo la via semplice, mai non poneva innanzi veruno
negare di comprendere pienamente e apertamente la 'ntenzione mia. pallavicino, i-460: espose
infingimenti, ella conosceva troppo bene che la virtù di certe donne austere non era
di certe donne austere non era che la mancanza, la negazione dei sentimento.
donne austere non era che la mancanza, la negazione dei sentimento. pirandello, 5-438
, siccome per lo contrario di saviezza la sincerità. carducci, iii-25-28: puro
... affermo che ad accettare la propostami candidatura mi mosse un'alta idea
infingimento. bibbia volgar., x-65: la nostra dilezione sia senza infingimento; abbiate
ricci, 2-27: non fare sparir la tua faccia, come gl'infin- gitori
= nome d'agente da infingere. la forma del femm. è registrata dal
sé stare sempre presente, e aver presente la infinitade del mobile tempo. domenichi [
e quantità è virtù della infinità, la quale è una materia lontanissima dall'esser
l'infinità. oriani, x-2-304: la nostra mente incapace della idea del nulla
luogo invece non al circolo, che è la vera infinità, ma al * progressus
* progressus in infinitum ', che è la falsa o mala infinità. bontempelli,
; assolutezza. iacopone, 79-7: la volontà creata 'n enfinitate unita, /
'n enfinitate unita, / menata per la grazia en sì alta salita, / en
bernardo volgar. [tommaseo]: la virtù che converte el pane in sustanza
sustanza del corpo di cristo, è la divina infinità non limitata. leone ebreo,
le perfezioni divine. firenzuola, 517: la divina bontà con la infinità sua tien
, 517: la divina bontà con la infinità sua tien conto delle più basse cose
: per te non s'annulla / la creatura; e stassi, te imitando;
imitando; / ché in infinite fogge la trastulla, / per non poterla tutta in
, ma non mai consumato perché per la medesima infinità di tempo è stato ad
solo è soverchiata l'antica signoria de la metà del mondo, ne la quale [
de la metà del mondo, ne la quale [l'impero d'austria]
senza fine. pratesi, 1-178: la seguì al camposanto, e la vide sparire
1-178: la seguì al camposanto, e la vide sparire laggiù nella infinità del sepolcro
non possono da un solo uomo per la loro infinità esser esercitati. galileo, 3-1-117
, 3-1-117: l'intelletto divino con la semplice apprensione della sua essenza comprende senza
sua essenza comprende senza temporaneo discorso tutta la infinità di quelle passioni [del cerchio
: non vedere... che la poca repugnanza di quattro libbre del suo
: confessate l'infinità delle tristizie, la iniqua fu appiccata per la gola col
delle tristizie, la iniqua fu appiccata per la gola col bastone legato a'piedi.
. galileo, 3-4-290: quando ella [la superficie lunare] fusse sinuosa, le
scoprì nel vascello una falla, per la quale faceva una infinità d'acqua.
: l'infinità delle epoche geologiche, la quale il mostratore ci ha fatta più sopra
da un'infinità di tempo / celia la filippina ha telefonato / per aver tue notizie
in canto, di scioglier così in canto la stretta e l'infinità di un dolore
il-xm-io: queste... proprietadi hae la gramatica: ché per la sua infinitade
proprietadi hae la gramatica: ché per la sua infinitade, li raggi de la ragione
per la sua infinitade, li raggi de la ragione
l'ultima ragione perché tu dei schifare la cupidità in tutte le tue faccende, e
tuo ingegno, è massima- mente per la sua infinità. 6. matem
ciò sia che ciascuno angolo tagliato scopra la basa d'una piramide con tanti lati
così infinitamente si pò procedere, perché la quantità continua infinitamente si pò...
del tempo. torricelli, ii-4-24: la figura bfef infinitamente lunga da ambedue le parti
parti sarà una delle infinite iperbole, la quale non concorrerà mai con nessuna delle
infinitazione del pensiero è l'acceleramento, la contrazione, l'intensità della riflessione infinitamente
si fu amore, amando quasi infinitamente la natura divina e umana. 5.
finito, per non potere intendare più che la capacità loro non lo'basta. savonarola
buono, * ab eterno 'intese la sua bontà e, intendendola, 'ab
filosofo: -e1 primo motore, la prima causa efficiente, el governatore dello
di anime: ed è il respiro de la grande foresta. cicognani, 13-446:
grande foresta. cicognani, 13-446: la signora lucia [rimaneva] a qualche
. e. cecchi, 2-202: la bianca porta chiusa sembra cadere sotto una
): lattanzio, parendogli aver trovata la donna molto domestica e piacevole, dopo
pur infinitamente si travagliavano della infamia dopo la morte; ed altri, negata la
la morte; ed altri, negata la providenza, tuttavia travagliarsi infinitamente per augurii
ti ritrovo morto. nievo, 6: la pace di cui godo ora, è
che voi recaste al figlio che aveva perduto la madre, alla madre che aveva perduto
mezzo a noi. calvino, 1-199: la cappa del cielo s'alzò infinitamente stellata
di filippo, potevano tirar in lungo la guerra. mazzini, 28-83: avete mai
, alcune delle quali sono intitolate: la 'cronaca dello stivale, la ghigliottina a
: la 'cronaca dello stivale, la ghigliottina a vapore, l'incoronazione '
-questo spera, / forse: non più la vita / ma la morte, infinita-
forse: non più la vita / ma la morte, infinita- / mente più dolce
6-59: ben presto, anche perché la calzamaglia modellava i giovani corpi nelle minime
il modo che vi è per conservar la sua così importante laguna e porto.
porto. della casa, ii-141: ben la supplico che le piaccia aiutare questi
s. m. cristianissima] con la sua molta autorità, nella quale
infinitamente. vasari, i-589: sentendo la morte sua, filippo di ser brunellesco
che infinitamente importa, è che presa la sassonia, il re ha libere le spalle
cobenzl, il quale... la lesse in presenza mia, e parve gradirla
caterina de'ricci, 460: vi rimando la vostra lettera, e mi vi raccomando
con le sue filosofiche meditazioni di farmi conoscere la verità intorno a qualche punto, quando
riguarda me, pel quale e per la memoria che di me conserva le debbo già
. 2. intr. con la particella pronom. trascendere 11 mondo finito
è relativo agli infinitesimi; che ha la caratteristica di una quantità infinitamente piccola.
ogn'altra cosa. gioberti, 4-1-515: la matematica infinitesimale fondata sull'intuito del tempo
intuito del tempo e spazio infiniti è la potenzialità del mondo e lo schema di esso
questo l'inverso di quello... la fecondità del calcolo infinitesimale in uso delle
tutto si forma. sinisgalli, 6-39: la scoperta del calcolo infinitesimale è più opera
.). gioberti, 1-ii-479: la dogmatica cattolica, fondata nel principio di
distrutte. mazzini, 30-94: conosco la lettera di gino capponi, ch'è una
d'ala, in quel cielo profondo e la mia religione era trovata, il mio
il terribile ingranaggio per cui le vincite sono la rarità quasi introvabile, sono la probabilità
sono la rarità quasi introvabile, sono la probabilità infinitesimale. de roberto, 6-80
. barilli, i-12: questa è la genia dei mangiatori d'ipo- fosfiti,
mangiatori d'ipo- fosfiti, fregiati con la targhetta dell'anonimo, frugatori esimii,
e poi si fregano il ventre per la gioia come degli indemoniati. -portato
tu sei il tutto -; questa è la verità, la filosofia, la storia
-; questa è la verità, la filosofia, la storia, l'amor di
è la verità, la filosofia, la storia, l'amor di patria.
o diminuzioni d'una grandezza variabile seguitano la natura del tutto, e perciò la
la natura del tutto, e perciò la linea si aumenta per via di lineette
infinitesime. v. riccati, 263: la velocità perduta in un passaggio da piano
è infinitesima del secondo ordine; dunque la somma delle velocità perdute in infiniti passaggi
nel maschio, e... la donna altro non è al medesimo, per
medesimo, per così esprimerci, che la primaria nutrice. v. riccati, 32
di tempo qual parte di velocità abbia la palla ricevuta dall'acqua. parini, 706
elisa, ch'io voglia mettere a ripentaglio la vostra divozione, solleticandola con un poco
e trascorre poi per meati invisibili dove la richiama la soverchia aridità. buzzati,
poi per meati invisibili dove la richiama la soverchia aridità. buzzati, i-232:
. cccchi, 5-529: si potesse conoscere la congruenza, la conseguenza d'un atto
: si potesse conoscere la congruenza, la conseguenza d'un atto infinitesimo come questo;
: il mare di sangue comune che allaga la lamiera pesta non è il sanguemare delle
e arido fuori, un numero per la statistica dei sinistri nelle giornate di *
, laddove io un'azione finita non la divido se non se in infinitesime azioni
il peso g in q, e per la costruzione della figura ga = ga =
parallelogrammo, e qg orizzontale, e gy la discesa perpendicolare del punto g. cattaneo
del punto g. cattaneo, v-1-248: la ragione sorretta dal calcolo discese a estimare
cesari, ii-226: sì, sì: la cosa è da ridere, ed è bene
trattato delle virtù, 66: secondo la fonte procedette il rivo. conciò sia
venderono; ché potè nella fonte della misericordia la sua smisuranza e infinitezza. rosmini,
smisuranza e infinitezza. rosmini, 2-147: la finitezza o l'infinitezza è qualità ontologica
infinito. delminio, ii-133: la prima, seconda, terza e quarta
leggere, scrivere ', o su la penultima, come * temere, volere '
che anche all'infinitivo, facendogli fare la figura di nome, si adatta. monti
agl'infinitivi, accompagnati dall'articolo, la forza di nomi sustantivi. -proposizione infinitiva
s. v.]: nell'infinitivo la determinazione della persona e del numero vien
fra tante diademe, / questo è cambiar la vita a miglior vita. leonardo,
miglior vita. leonardo, 2-387: la geometria è infinita perché ogni quantità continua
atto infinito. tenca, 1-268: la verità sola è varia, mobile, infinita
, infinita ne'suoi caratteri, come la natura da cui ritrae. b. spaventa
conoscere, il cui spiegamento dialettico è la scienza, è in sé tutto il conoscibile
sé tutto il conoscibile: e perciò la stessa infinita potenza dell'essere. gentile,
essere. gentile, 3-72: attraverso la molteplicità empirica degli atti spirituali, che
attributi). iacopone, 79-1: la bontade enfinita vole enfinito amore. fra
. dante, conv., iv-ix-3: la giurisdizione de la natura universale è a
., iv-ix-3: la giurisdizione de la natura universale è a certo termine finita -e
a certo termine finita -e per consequente la particulare -; e anche di costei è
colui che da nulla è limitato, cioè la prima bontade, che è dio,
che è dio, che solo con la infinita capacitade infinito comprende. idem,
spera che nostra ragione / possa trascorrere la infinita via / che tiene una sustanza
la bontà infinita ha sì gran braccia, /
... / tolse giovanni da la rete e piero / e nel regno del
. cariteo, 285: il lume de la vera, eterna gloria, / de
le perfezioni. ariosto, 118: la infinita inefabile bellezza / che sempre miri in
confessai ancora d'aver avuta opinione che la misericordia infinita di cristo dovesse salvar l'anima
per mancamento di fede sono immeritevoli de la gloria del paradiso. v. franco
357: a te 'l ciglio devoto e la mente ergo, / re celeste,
basso. pallavicino, i-37i: la scienza, onde iddio prima d'ogni suo
scienza infinita. forteguerri, ii-237: la somma sapienza infinita /... creò
l'uomo per aver diletto / di veder la sua immago in lui scolpita. foscolo
sublime / di dio, che sparse la tua faccia immensa / di sua luce infinita
dante era nella vita nuova e quando scrisse la vita nova; ciò che dante era
vedeva, gli permise di far manifesta la sua infinita visione. 3.
: li spessi baleni poco meno convertono la infinita notte in dìe con li loro
xiii-105: ma che prò, se la cieca e mal accorta / gente ne abusa
un firmamento di luce rosea, disteso su la terra oscura, più infinito dell'infinita
montale, 2-87: ma dov'è / la lenta processione di stagioni / che fu
infinita e senza strade, / dov'è la lunga attesa e qual è il nome
troiani, come quegli a cui per la loro quasi infinita navigazione niuna altra cosa
sentire in un bacio infinito / strugger la fresca polpa soave! montale, 1-109
, 4-1-534: il moto infinito, pareggiando la quiete, importa la presenza del movente
infinito, pareggiando la quiete, importa la presenza del movente in tutti i punti
dicono alcuni essere infinito, pigliando che la pianta cresca, infino che dimora ed
, 4-9: vero è che in su la proda mi trovai / de la valle
su la proda mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che truono accoglie
tasso, 15-23: or entra [la nave] ne lo stretto e passa il
erranti. govoni, 1-80: oh la quotidiana illusione / di salpar con le
qual era anzi che stabilita / fusse la terra, dì e notte rotando / per
terra, dì e notte rotando / per la strada ritonda ch'è infinita. berni
eternamente a fianco a fianco / per la strada infinita, / perché non ci sarà
curva per l'intradosso della cupola, la quale alla sua origine ncn avesse il raggio
infinito, come lo ha di fatti la curva di superficie omogenea d'equilibrio.
d si tirerà una perpendicolare infinita; la qual va a tagliare la fronte del
infinita; la qual va a tagliare la fronte del bastione in punto l.
tirreno / nell'infinito seno / scende la luna. sbarbaro, 2-51: per la
la luna. sbarbaro, 2-51: per la felicità grande di piangere, / per
felicità grande di piangere, / per la tristezza eterna dell'amore, / per non
infinito. michelstaedter, 251: poiché la trattazione degli eistj gli si era
isporremo il testo della mistica teologia, la quale, avvegnaché sieno poche parole,
a tutte le osservazioni che può suggerire la lettera del manzoni. -ant. indeterminato
debbon nominare le persone, ma deesi propor la questione in persone infinite.
matematico). leonardo, 2-244: la basa della retrosa piramide è infinita.
per le fenestre. galileo, 3-1-409: la circonferenza del cerchio infinito e una linea
finito, e tale che ci dà la vera misura dell'area circolare e iperbolica
f. galiani, 4-138: non è la valuta della cosa in sé che convien
cosa in sé che convien calcolare; è la violazione del dritto di proprietà quello a
m non fosse duplo di n, la soluzione dipenderà dalla quadratura d'una dell'
, che sono quasi infiniti, con la mano in su la spalla a questi mentitori
infiniti, con la mano in su la spalla a questi mentitori, sono caduti
a questi mentitori, sono caduti ne la fossa de la falsa oppinione, de la
, sono caduti ne la fossa de la falsa oppinione, de la quale uscire
la fossa de la falsa oppinione, de la quale uscire non sanno. cavalca,
sacerdoti. petrarca, 105-56: benedetta la chiave che s'avvolse / al cor,
e mercatanti. leonardo, 2-495: la lingua sente ancora lei l'infiniti sapori
infinite, ma questo poco importarebbe, se la sottigliezza degl'ingegni non avesse trovato tante
di mettere in controversia il certo, che la giustizia non fu mai in peggiore stato
immondizie e le lordure, / che la gentaglia gli scagliava addosso, / furo
infinite. leopardi, 939: diceva che la negligenza e l'inconsideratezza sono causa di
o malvage. pascoli, 177: sopra la soglia d'infinite chiese / pregò.
. pavese, 10-126: tutta quanta la notte, nella luce azzurrina, /
egente. petrarca, v-1-84: infinita è la schiera degli sciocchi. giuseppe flavio volgar
incontri... furono superbissimi, la cavalcata numerosa e 'l seguito infinito.
le spalle un mondo, / ripiglierò la via dove m'aspetta, / oltre a
volgar., iii-365: entrata lei [la regina sabal in ierusalem con grande compagnia
una pena); delicatissimo, soavissimo (la tenerezza, la dolcezza); invincibile
delicatissimo, soavissimo (la tenerezza, la dolcezza); invincibile (il tedio,
dolcezza); invincibile (il tedio, la noia). -anche: duraturo,
, inestinguibile. iacopone, 79-1: la bontate enfinita vole enfinito amore. petrarca
85: piacere infinito ho pigliato vedendo la celsitudine] v. avere facte le provisioni
giraldi cinzio, iii-8-99: per fuggir la sua ambascia infinita, / veder bramava
, / veder bramava il fin de la sua vita. tasso, 13-i-413: lontano
loro liberatore. d'annunzio, i-167: la terra e il mare / esalavano ai
e il mare / esalavano ai cieli la lor voluttà infinita, / pieni di te
una infinita dolcezza. panzini, i-296: la nonna a baciarlo e a lambirgli i
9: e s'accendeva in me la visione / d'una pace infinita. montale
, 1-41: t'è noia infinita la volta / che stacca da te una smarrita
(un appetito, un desiderio, la curiosità). cariteo, 182:
, or le private inimicizie / han la via trita in publica pemicie. guicciardini
, per prezzo di tanta sceleratezza, la vicecancelleria. erizzo, 276: o cupidigia
cariteo, 13: simile il vidi a la beltà infinita / d'angelica natura,
natura, al chiaro viso, / a la voce, al colore, al dolce
: so bene che nel divino aboccamento la bontà vostra infinita, per non pregiudicare
bontà vostra infinita, per non pregiudicare la religion de i suoi predecessori nel conchiudere
si spera, si omarà di tutta la laude che dee ritrarsi dal sacro maneggio
sacro maneggio. celimi, 721: la pittura è solo obligata a una sola
profilo, con grandissima facilità, accrescie la sua opera di bellezza infinita, e la
la sua opera di bellezza infinita, e la purga di ogni spiacevolezza che potesse avvenire
occhi de'riguardanti. guidiccioni, 4-74: la gentilezza... è infinita in
noia: / vanno (oh sciocchezza io la dirò infinita) / in fumi,
in fumi, in ombre, a barattar la vita. goldoni, viii-449: eh
goldoni, viii-449: eh, io la so lunga: non fallo mai,
sul lito. bocalosi, ii-72: la natura, espellendo con l'infinita sua meccanica
, con tutto il suo infinito umore e la sua vena trascinante, e la sua
e la sua vena trascinante, e la sua grande capacità creativa e caratteristica,
, / prorompe l'amor frenesìo, piagnenno la vita passata. -di grandissima
fa il diavolo, il mondo e la carne dell'anime. p. f.
con infinita perdita... per la sola negligenzia del generale finì il nome de'
giannone, i-ii- 246: pugnossi la prima volta ferocemente da ambedue, e
alcune, essendo stracco della passata, la quale aveva avuto col turco con ispesa
mie. g. gozzi, 1-404: la temi veneta... è uno
, eccessivo. nardi, 39: la città certamente aveva ricevuto due signori in
, 76: è infinita ed ineffabile la obbligazione ch'io vi ho. fagiuoli,
lode); eccelso, imperituro (la gloria). chiabrera, 1-iii-345:
-immenso, totale, assoluto (la solitudine, il silenzio, ecc.
l'augurio della primavera / ai campi che la neve alta adeguò, / pallente solitudine
; / ma sulla serena distesa / la luna già pensa al ritorno. gatto,
adesso a dire del verbo finito, la cui mancanza è molto più spessa che
; generale. citolini, 533: la questione è partita in infinita, che
il proposito, e definita, che chiamano la causa. i. mazzoni,
. mazzoni, 1-41: cicerone disse che la quistione infinita avea per fine la fede
che la quistione infinita avea per fine la fede. 12. con valore avverbiale
era premuta dal cielo e l'altra la terra premeva; e infinito la circum-
l'altra la terra premeva; e infinito la circum- ferenzia di quella si stendea.
quella si stendea. lippi, 2-19: la duchessa, che 'l cuore avea inghiottito
, 25-19: quando il garzon sicuro de la vita / con ruggier si trovò fuor
, 4-1 (395): ghismonda sopra la coppa chinatasi, piagnendo cominciò a versare
bianco da siena, i-106: venga la grazia sua abbon dantissima /
, sottilissimi, infinitissimi canaletti costituenti la fabbrica de'reni. baretti,
umano. machiavelli, 1-iii-84: poter essere la qualità del successo delle cose di
dante, conv., iv-ix-3: la giurisdizione de la natura universale è a
conv., iv-ix-3: la giurisdizione de la natura universale è a certo termine finita
a certo termine finita -e per consequente la particulare -; e anche di costei è
che da nulla è limitato, cioè la prima bontade, che è dio,
che è dio, che solo con la infinita capacitade infinito comprende. leone ebreo
, e che l'infinito è altro ne la quantità, altro ne 'l moto e
e nell'ordine dei mali il sinistro, la femina e l'infinito. bruno,
l'infinito dinamico... è solo la possibilità senza termine del ripetersi successivo di
naturali e finite a ciò che oltre la natura si avanza e dentro l'infinito s'
nei tormenti di questo il finito, e la differenza che è tra l'immortale e
comparte il farnetico de l'uno da la crudeltà de l'altro. stigliani, 2-81
a forza di piegarla e ripiegarla, ve la faranno star tutta. mazzini, 38-268
voi non nati, a cui le man la face / verrà che scorse da le
alvaro, 8-299: dall'altro versante è la camarga, ima regione che ricorda la
la camarga, ima regione che ricorda la maremma e il basso po, confusa
l'infinito di per sé solo è la poesia dell'altro mondo, in punto che
tanto più vicina quanto più corta è la lunghezza focale dell'obiettivo), nella
punto della ghiera della distanza che indica la messa a fuoco su tale zona;
conv., i-m-10: e questo fa la terza ricevitrice, e la quarta;
questo fa la terza ricevitrice, e la quarta; e così in infinito si dilata
alcuna volta... si credono la loro vergogna scemare, dove essi l'
o buona o ria, che la fama esce / fuor d'una bocca,
maganza. loredano, 5-223: con la lancia l'assale e, inferocito,
assale e, inferocito, / ne la tenera man fa un colpo grave: /
iddio. trissino, i-44: che la quantità discreta poi (come quantità) possa
) possa crescere in infinito, e la quantità continua si possa dividere in infinito
quando si gitta una pietruzza nell'acqua, la fa un cer- chiellino, che,
, che, a poco a poco allargando la circonferenza sua, divien cerchio e si
. carducci, iii- 12-69: con la partizione e lo sminuzzamento all'infinito dei
della lega. allegri, 203: la scienza... se stessa eterna ed
: canticchiando, si ridiceva all'infinito la canzoncina del grillo che doveva sposare la
la canzoncina del grillo che doveva sposare la formicuzza. -a perdita d'occhio
, all'infinito. barilli, 5-61: la superficie liscia dell'atlantico ondeggia all'infinito
, 62-63 (v-155): sebben la cosa andasse in infinito, / la voglio
sebben la cosa andasse in infinito, / la voglio a fin condur, poiché l'
l'ho presa. varchi, 23-231: la cosa se n'andrà in infinito,
infinito. b. croce, i-2-277: la filosofìa della natura... ha
casa, 712: non voglio entrar in la filosofìa, / che sarebbe un andar
senza voi. dotti, lvii-117: la mia penna ita è in miseria: /
meglio entrare a tavola, e porsi la mano a bocca. -prolungarsi nel
all'infinito. gioberti, 14-262: la palingenesia... è il corso della
natura verso l'infinito, e quindi la sua infinizione successiva e interminabile nel corso
aurea volgar., 599: la reina fece disfare quello tempio infìno al fondamento
: l'uom, cui d'amor la face ha penetrato / col suo calore infino
135: vi fecero una piccola fossa, la quale tosto s'empì di acqua;
: dolce cominciamento: / canto per la più fina, / che sia, al
agri infino in messina, / cioè la più avenente. dante, inf.,
balzo, e presa, senza arresto la gittarono in terra infino ne'fondamenti. boccaccio
voi infino in questa terra abbiate recata la bocca chiusa. grazzini, 2-21:
mezzo del legno quasi infino di tutta la poppa d'esso gli pareva che possedessero.
l'un lito e l'altro vidi infin la spagna, fin nel morrocco e l'
alamagna, avendo rotte le sbarre e correndo la terra infìno presso al ponte sant'angiolo
infìno presso al ponte sant'angiolo, la gente del re ruberto con quella de'
gente. m. villani, 10-18: la quale rimandò... con quello
il lavoratore..., levatasi la donna in collo,... salvamente
.. salvamente infin fuor della torre la condusse. idem, dee., 10-9
, infino là dove dice: « per la qual cosa ». dante, inf
/ quante bisce elli avea su per la groppa / infin ove comincia nostra labbia
limite di tempo al quale si estende la durata di un evento, di un'azione
i-111-4: fu piacere de li cittadini de la bellissima e famosissima figlia di roma,
nutrito fui in fino al colmo de la vita mia. idem, purg.,
giov. cavalcanti, 147: qui finisce la reale schiatta di puglia; e questa
aspettato infino alla mattina / quando squilla la tromba repentina / e alla sua casa
cui adorna està bontade, / non la si tien ascosa, / ché dal principio
ch'ai corpo si sposa, / la mostra infin la morte. idem,
corpo si sposa, / la mostra infin la morte. idem, par.,
l'amore ond'io avvampo / ancor per la virtù che mi seguette / infin la
la virtù che mi seguette / infin la palma ed a l'uscir del campo,
... mi faccia allegro infin la fine. ponzela gaia, 9: misser
ponzela gaia, 9: misser galvano a la ponzela gaia zura / di quela zona
mai non manifestare, / e infina la sera, apreso a note scura, /
, conv., iv-xvi-i: riprovata è la falsissima e dannosissima oppinione de li malvagi
): essa,... tutta la brigata, da seder levandosi, per
(200): ella conosceva ben la sua figliuola, sì come colei che
ora m'hai rivelato, o dio, la crudel vendetta che vuoi fare de'giudei
: per infino da ora concedo che la comunità ne disponga durante la mia vita.
concedo che la comunità ne disponga durante la mia vita. -seguito dalla prep
sono certo che egli ne ha, la discrezione di coloro che leggeranno sì l'emendi
prep. redi, 16-viii-206: infin la settimana passata ebbi 11 fagotto, entrovi
se alcuno difetto fosse,... la discrezione di coloro che leggeranno sì l'
testi non toscani, 121: die alzare la faza che è verso la corte in
die alzare la faza che è verso la corte in fina a l'alteza de piè
grazzini, 2-80: nella riva salito, la camicia prima, e dipoi successivamente tutti
impazza? / -ognun: il medico, la vedova, / la livia, infin'
: il medico, la vedova, / la livia, infin'a le predelle ballano
sp., 7 (117): la prima regola del nostro mestiere, è di
. indica l'effetto, il risultato, la conseguenza a cui portano o giungono determinati
invidia, sì si levarono infino a la morte. bisticci, 3-411: provvide a
case. brusoni, 449: chiuse masaniello la quarta giornata di questa tragedia, che
bini, 1-108: voi bevereste infino la cicuta mescolata col vino. -preceduto
grazzini, 2-55: racconciolle per infino la ghirlanda in testa. -ant
xij anni, ogn'anno li dovesse dare la chiesa di roma xij libre di grossi
a ciò che vuole, e fagli far la spesa. pulci, iv-170: tu
ch'ei lo 'nfinocchi, / ed è la parte sua furbo e cattivo, /
il padrone, / pensò d'infinocchiar la cameriera. manzoni, pr. sp
: dicono una infinità di scempiaggini, la loro vita è tutta una scempiaggine.
vi sto infinocchiando! invece di riempire la descrizione di questo mio viaggio con cose magne
tutte le bugie che andavano loro infinocchiando la vecchia. carducci, iii- 23-7:
certi soldati. dossi, iii-265: [la stanza] ce la volèvan piuttosto infinocchiare
iii-265: [la stanza] ce la volèvan piuttosto infinocchiare per 'sala '.
vini / per levarmi il dolor de la vescica / e romper gli ostinati trivertini
opera mia. tasso, iv-322: la cortesia del granduca ha infin'óra superata
né puoi mai sottilmente / sì far la infinta ch'alcun non s'en corga.
falsi sembianti / celo colei che ne la mente ho pinta, / e covro
di qual donna eo mi canti. la rotta di roncisvalle, 2-14: che tu
, 8 (141): era la notte degl'imbrogli e de'sotterfugi. [
. 1827 (138): era la notte dei viluppi e delle infinte].
6-i-352: avrebbe dovuto levar senza infinta la bandiera della repubblica. = voce del
a'detti frati come spiacea a loro la signoria di messer previzano saivani. g
saivani. g. villani, 9-181: la quale promessa fatta infimamente per messer galeasso
all'accordo, si levò a romore la città di milano. a. pucci,
, 100 (220): tale è la natura di femina, che mai bene
: pianse infimamente, / sol per coprirne la tropp'allegrezza. boccaccio, dee.
verso suvainitz, per imbroccare improvvisamente la piazza di glogau. = comp
/ che puote più il lion che non la volpe. boccaccio, dee.,
bianco da siena, 2-54: quanto la cosa è più preziosa, / tanto de
de esser più desiderata. / chi la desidera, non ha ma'posa / infinattanto
8-i-221: giacerà a terra fra noi altri la gloria delle scienze e dell'erudizione,
a'quali sia data balìa di riformare la terra infinattanto che il popolo radunato manifesti
il popolo radunato manifesti in solenne modo la sua volontà. 2. mentre
mi sia confermato per infino a tanto che la nostra compagnia durerà. f. corsini
io: mandò due vascelli a riconoscer la costa, ed a cercare qualche porto.
l'alloggiamento, per infintanto che tornasse la risposta di motezuma. 3
. cino, xxxv-n-638: morderia la capra / s'avesse denti: però
in vizio. castelvetro, 3-155: la 'nfinta persona del gram- maticuccio. panciatichi
monti, x-5-71: paventoso abbandonai / la custode pretesta ed ai succinti / lari
custode pretesta ed ai succinti / lari la borchia pueril sacrai; / quando la bianca
la borchia pueril sacrai; / quando la bianca toga e amici infinti / per