quel lume gioioso che accende nei nostri la conoscenza del vero? paolieri, 2-172
? paolieri, 2-172: sulle branche nevose la luna accendeva riflessi d'oro e d'
e d'argento. baldini, 4-196: la città ha una gran fretta d'accendere
amore accende ma l'odio disface / la conoscenza con 1 pensier vani. alfani
: piacque a dio d'avere provato assai la sua pazienza e acceso il suo desiderio
conforto al petto / or m'accende la sete, e a poco a poco /
tolse il paradiso, un pomo accese la guerra di troia. 6. figur
. m. villani, 8-100: la rabbia e la cupidigia del signoreggiare accese gli
villani, 8-100: la rabbia e la cupidigia del signoreggiare accese gli animi de'
avessero. idem, i-64: credo che la virtù de'santi versi, che noi
che alcuna parte di quella fiamma amorosa, la qual pare che per me ti consumi
mio verso di te, sempre accese la cosa amata, sol che la sua fiamma
sempre accese la cosa amata, sol che la sua fiamma si manifesti. lorenzo de'
medici, i-449: sentendo pure che la donna mia si doleva e piangeva, mi
. sbarra, iii-181: godiamo or la stagion lieta e felice, / e se
della moltitudine, quanto più in segreto la odiavano, non guidatori, la accesero
segreto la odiavano, non guidatori, la accesero a brame impossibili. settembrini,
settembrini, 1-159: pure nelle provincie la povera gente moriva per mancanza di alimento
. villani, 7-13: quanto la loro potenza [degli avversari]..
8. animare; stimolare, eccitare (la mente, la fantasia, il cuore
; stimolare, eccitare (la mente, la fantasia, il cuore).
argomenti d'infinito entusiasmo e da accendere la fantasia e 'l cuore di qualunque poeta.
questo piccolo fatto bastò ad accendere la fantasia di lui. beltramelli, iii-875:
curiosità scoppiettanti. pea, 3-27: la strada maestra e la via ferrata accendevano
pea, 3-27: la strada maestra e la via ferrata accendevano la fantasia dei due
strada maestra e la via ferrata accendevano la fantasia dei due ragazzi. ungaretti, iv-54
allora che intrawidi / perché m'accende ancora la speranza. manzini, 10-188: che
. 9. intr. con la particella pronom. prender fuoco, infiammarsi
scendeva l'ettemale ardore; / onde la rena s'accendea, com'esca / sotto
lungamente ardendo. magalotti, 21-173: la polvere d'archibuso si leva in fiamma
raggi della lente o dello specchio; ma la pastiglia, il balsamo bianco, la
la pastiglia, il balsamo bianco, la storace e l'incenso si liquefanno,
. 10. intr. con la particella pronom. illuminarsi; risplendere,
il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. negri
poi s'accesero i lumi alle finestre come la vigilia delle feste buone. saba,
lucciole ferme. pavese, 47: la sera / stilla fredda su tutte le
. 11. intr. con la particella pronom. rosseggiare. carducci,
. 12. intr. con la particella pronom. avvampare, arrossire.
s'accendessi. pulci, 8-8: la damigella un dì chiama il marchese; /
occhi e le gote si accendevano per la voluttà del bagordo. 13. intr
bagordo. 13. intr. con la particella pronom. avere principio; sorgere
faville, angeliche, beatrici / de la mia vita, ove 'l piacer s'accende
: [volendo correggere] cominciare con la dolcezza, acciò che il vizio si spenga
acciò che il vizio si spenga e la benivolenza s'accenda. tasso, 6-i-56:
miserie domestiche. idem, 4-354: la conversazione si accese vivissima, scoppiando di
di risate. baldini, 4-13: la sua voce mutò d'accento come se un'
suo animo. silone, 5-106: la simpatia reciproca rendeva i due più concilianti
. 14. intr. con la particella pronom. eccitarsi, turbarsi,
qua giuso s'accendono ad amore, secondo la loro disposizione. cavalca, iv-91:
mai. idem, vi-7: vedi la mente mia come s'accende, / quello
i-549: alla sua bellezza era mancata la scintilla, tutti avevano detto « bella »
. 15. intr. con la particella pronom. invogliarsi. m.
simigliante. 16. intr. con la particella pronom. ravvivarsi, essere stimolato
. gozzi, ii-182: s'accorgeva che la fantasia non s'accendeva più con quel
di prima. tenca, 1-86: la letteratura... ha bisogno di accendersi
la mamma è vivace nel raccontare: colorisce spigliata
debito, del quale ella ci accende la partita nel giorno primo del nascere nostro
. per il n. 17 è probabile la deriv. dal lat. accensère *
fuoco della febre. imperato, i-19: la sustanza sulfurea, e la bituminosa,
i-19: la sustanza sulfurea, e la bituminosa, ed ogliosa di varie maniere,
varie maniere, ed oltre di queste la nitrosa, materie tutte accendibili,..
resto, tra le materie accendibili, la polvere d'archibuso si leva in fiamma
. salvini, x-189: stimano che la esaltazione che forma il fulmine, possa
o simili parti composta, delle quali la polvere accendibile o tonante si forma
-accendibilità della nafta: capacità che ha la nafta ad accendersi nell'alimentazione dei motori
, 14-38]: come era caduta la falda del fuoco, altrettanto la rena s'
caduta la falda del fuoco, altrettanto la rena s'accendea, come esca sotto
. imperato, i-20: il salnitro dà la materia di molto vento ministra, perciocché
l'esca, non il fucile, non la pietra sono cagione di quell'accendimento;
accendimento; ma il fucile battuto sopra la pietra, e l'esca ad essa accostata
, 49: tu che ài ricevuta la fiamma, cioè l'accendimento della grazia,
acciarino per accendere il sigaro, anzi la trionfale sigaretta (900). fu
perché contiene il ferro, il fuoco, la fiaccola sotto il moggio e si accende
: nell'orgasmo di scrivere a casa la notizia del suo viaggio aveva appeso il cappello
o altro simile, a uso di comunicare la fiamma al lucignolo della candela. nelle
e vera fede. botta, 4-811: la mina, benché carica, non era
cui vagava luccicando in cima al palo la stellina dell'accenditore in blusa blu: l'
]: il cuore tuo non desideri la bellezza sua, e non esser preso negli
. de'rossi, 2-12: seguiva immantinente la confidenza, donna in atto piena d'
far cenno (col capo, con la mano, con gli occhi) per esprimere
che già peccanno, / guardanno a la gente, con issi accennanno. /
, inf., 17-4: ecco la fiera con la coda aguzza, / che
, 17-4: ecco la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti
concede, id est, se non la può difender con la teologia. machiavelli
est, se non la può difender con la teologia. machiavelli 706: lasciate parlare
lor non era ascosa, / dir non la volle. tasso, 6-iii-94: pur
e perché lena d'arrivar tant'oltre / la voce stanca e debile non have,
have, / co'panni accenna e con la man da lunge. salvini, 16-25
/ né già fallace, o senza la sua fine, / resta quel tanto,
il capo accennandole, concesse / quanto la figlia domandò. manzoni, pr. sp
[donne] presentate facevano grand'inchini: la signora accennò loro con la mano,
inchini: la signora accennò loro con la mano, che bastava. [ediz.
(148):... la signora fece lor cenno della mano che bastava
, 34 (589): la quale, seguitandolo a chiamare, gli fece
chiamare, gli fece cenno anche con la mano. [ediz. 1827 (591
[ediz. 1827 (591): la quale, chiamando tuttavia, gli accennava
con un sorriso furbo, e si grattava la testa. d'annunzio, iv-1-162:
testa. d'annunzio, iv-1-162: la marchesa si avanzò incontro alla ben venuta
era già allo sportello e salutava con la mano e accennava con la testa. saba
salutava con la mano e accennava con la testa. saba, 41: di tutta
testa. saba, 41: di tutta la pena sofferta / l'accesa faccia emergerà
per lei sì lunga guerra, / che la memoria ancora il cor accenna. carducci
colle verde. deledda, iii-339: dapprima la barca si cullò forte fra due solchi
frate, facendogli di nuovo sentir fortemente la mano con cui lo teneva, lo
quel male. pascoli, 70: la via fatta, il trascorso dolore, /
si può finire sepolti là -il vecchio accennò la distesa del mare. tutti tacquero un
[della fronte]; poi me la misurò, aprendo le dita a compasso
, 282: a questo punto le morì la voce, le si estinse sul volto
: arriva l'ora di cena, ma la festa non accenna a finire. idem
, or su ruggier percote / ne la fronte, nel petto e ne la schiena
ne la fronte, nel petto e ne la schiena, / e le botte di quei
porto. / forse un dì fia che la presàga penna / osi scriver di te
, 94: riguarderemo nel primo luogo se la nota accenna una o più cose,
vostro, ché più là non mi basta la vista d'andare. manzoni, 86
a fine poi di poterne cavar intera la palla del ghiaccio, vi facemmo delicatamente accennare
affascinante malinconia. borgese, 1-136: la voce magra e bianca...
a quella parte, dove si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e
baldini, 4-15: uno allora sa perché la ferrovia pieghi a destra e poi accenni
minore] anche dal maggiore, puose la mensa con tre pasimate e tacette.
. buommattei, 117: conosciuto se la cosa, o le cose accennate,
4-211: conservava [con le donne] la propria freddezza in ogni caso, un
tutto può non vi si mostri per redimere la patria nostra, per conculcare il nemico
quella cristiana mortificazione, che fa tutta la nostra perfezione. targioni tozzetti, 12-3-251
della fame. calvino, 1-260: e la barbetta gli si tese ai margini delle
mano che, tutta lieve, scorresse la tastiera di un pianoforte. =
di certi oggetti di cui si è riserbata la privativa, e ne investe il cessionario
autorizzato ad esigere quei diritti o ad operare la vendita di quei generi medesimi.
dai corpi che bruggiano alle volte mandano la fiamma a'luoghi oppositi, onde le chiamano
accensione subitanea. pratolini, 2-468: la sua improvvisa accensione di odio.
: una danzatrice che aveva in su la fronte bianca come il marmo di luni un'
bevve egli [il dottore] pel primo la metà del liquido; e, dopo
dopo, quasi tutti gli assistenti accostarono la bocca all'orlo del bicchiere. linati
impregnava l'aria. in un canto, la monaca inglese empiva di ghiaccio una vescica
lago di sangue. gli assistenti e la suora, dalle esalazioni del narcotico,
pavese, 4-156: conobbi anna maria e la volli sposare. sarei diventato assistente del
fila, accanto alla maestra assistente, la testa inclinata sulla spalla e un libro all'
del cuore. pavese, 4-273: passeggiavo la sera con padre felice in un gran
assistenti c'incontrava alle svolte, diceva la sua. 3. eccles.
presso associazioni cattoliche, per curare particolarmente la formazione religiosa dei soci. d.
questa regina che è tanto illuminata. la pregherrà sempre per noi, perché ella
. bruno, 3-633: -or che cosa la dimanda? che gli manca? che
un'ora. redi, 16-ix-416: la maniera di usar del medicamento si è
ha un simile obietto assistente, perché la natura dell'acqua è così fatta,
ringraziò il suo dio guardiano assistente e la fortuna insieme. 0. rucellai, 2-8-15-646
fare, o è stato fatto, senza la presenza assistente di dio. segneri,
dell'arcivescovo e altri, solennemente fatta la visita e recognizione del corpo.
cielo che scampi quel senato dal sanzionare la fallibilità, le stolidezze e le ignorantaggini
assistenza sua (non l'amicizia: la povera gente usano poco questa parola)
iii-164: i giorni si succedettero, la febbre non scemò... la moglie
la febbre non scemò... la moglie sosteneva da sola le gravi fatiche
. rucellai, 3-65: son certo che la gentilezza di v. s. illustrissima
costà, se l'età mia, e la numerosa famiglia che mi ritrovo, non
un belligerante (è punito generalmente con la confisca della nave). 7
ciascun coniuge verso l'altro e verso la prole. cattaneo, ii-1-349: si
squadra. baretti, ii-21: ha la moglie vicina a farlo padre e la casa
ha la moglie vicina a farlo padre e la casa troppo piena della gente che deve
non c'è luogo al mondo dove la vita si conosca meglio, in tutta
vita si conosca meglio, in tutta la sua miseria e la sua passione e,
, in tutta la sua miseria e la sua passione e, a volte, anche
la propria assistenza come medico. -anche al
0. rucellai, 8-14: essendo dunque la ragione signora nella superior parte del corpo
camera più vicina, se ne piglia la mattina di buon'ora un bicchiere di
. tr. aiutare, soccorrere (con la propria opera, il proprio denaro,
(un ammalato); coadiuvare; prestare la propria collaborazione. - anche al figur
perché il buon dio lo assisterà con la sua santa grazia in questa virtuosa e caritativa
. foscolo, v-21: t'assista la fortuna, mia buona e cara fanciulla!
con sollecitudine rispettosa: ascoltò con pietà la mia con- fession generale; soggiunse parole
dalla fortuna. deledda, ii-734: la donna, dopo averlo trovato sul suo giaciglio
gazola, i-673: per ben comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura
per ben comprendere la forza e ravvisare la minutezza e figura del bovicida sottilissimo efluvio
, ii-9: un vetro che assiste la vista di tizio appanna quella di sempronio
). serao, 161: oh la fede, la fede, ecco quello che
serao, 161: oh la fede, la fede, ecco quello che ci voleva,
slancio sublime di fede, per sapere la verità, e per conoscere come si
venat. il terreno in cui è passata la lepre, e dove i cani ne
che non giunge al soffitto, taglia la stanza per il lungo. de marchi,
calcò l'assito della piattaforma, ebbe la sensazione illusoria di trovarsi su la coperta
ebbe la sensazione illusoria di trovarsi su la coperta d'un naviglio. pirandello, 5-37
. e. gadda, 2-30: dentro la sala da ballo, su lo stropicciato
da ballo, su lo stropicciato assito, la giovinezza salmastra di undici provincie. montale
di undici provincie. montale, 2-99: la stanza ha travature / tarlate ed un
, l'assituare tanto variamente e vagamente la terra in primordiis rerum, gli fosse un
in alcuni giochi di carte è invece la carta di maggior valore).
quel punto de i tre dadi, la cui composizione risulta da 3 numeri eguali
di mattoni. de marchi, 266: la sera andò a far la solita partita
, 266: la sera andò a far la solita partita di tresette ai tre scanni
-gettare peggio che asso: avere la sorte peggiore. leonardo del guallacca,
è l'asso nel giuoco, che è la monade. fagiuoli, 3-1-101: di
amico, di farvi piantare in asso la moglie o l'amante. cantoni, 521
cosa che dimostra / quanto sia grande la sapienza vostra. giusti, ii-500:
del bestiame, in cui il guadagno o la perdita sono ripartiti in modo eguale fra
in questi loro assocciamenti del bestiame fondano la loro felicità. = deriv.
, dividendo a metà il guadagno e la perdita. fra giordano [crusca
ii-1114: non può star ferma [la civilizzazione], né contenersi dentro alcun termine
ii-6-159: nella realtà, lo stato è la continua archia dell'anarchia, e perciò
continua lotta tra le forze dissodanti e la forza associante. 2. sm.
socio. cattaneo, ii-1-201: la possidenza associa il capitalista al paese,
v-136: io era avvezza ad associare la parola polizia con i locali luridi e
l'occasione di. associarsi a tutta la serie, senza diritto di esame o
associatività, sf. matem. il presentare la proprietà associativa (una determinata operazione)
altrettanto chiara, in gian giacomo, la nozione del carattere amoroso, associativo, e
può sostituire a due o più addendi la loro somma (o il loro prodotto
, i-58: una forma d'associazione, la quale difenda e protegga colla forza comune
quale difenda e protegga colla forza comune la persona e i diritti tutti di ogni
mole, per soddisfazione di chi fa la spesa della stampa e de'signori associati.
io vi preghi di due cose. la prima che mi facciate mettere fra gli
matrimonio, ma quei cambiamenti altresì che la nuova associazione introduce nel quieto governo domestico
associazione: banditi e malfattori che se la intendono con qualche servo pastore. comisso
otto lire venete l'anno, oltre la speserella della posta. ma quell'associazione intendo
al solito, libraria, non mancherà la somma necessaria. leopardi, iii-32:
appunto dalla parola « associazione ». la quale, o s'intende come memoria,
dalla naturalità. soffici, v-1-15: la mia anima non sarà sodisfatta se non
che per macchie cromatiche, senza che la successione dei piani mi mostri lo spazio
oggetto e l'altro, senza che la sfumatura delle tinte mi dia, per associazione
associazione d'idee tattili e visive, la sensazione del rilievo e forma dei corpi
associare e associazione diconsi le esequie che la chiesa fa a un defunto prima di seppellirlo
.. -mormorò mostardo. -c'è la lega!... -l'associazione a
a un'altra persona (associato) la partecipazione agli utili della sua azienda o
fatti a ciò, fortemente si calchi [la terra] e s'assodi. arici
ribatte, chi assoda; e chi la terra, / chi reca i legni onde
i legni onde s'innalza e cresce / la ben composta mole. pavese, i-92
dissolto nella freschezza della notte. prendeva allora la rugiada, e sotto questa doveva impregnare
senza crepe. luzi, 29: la tramontana screpola le argille, / stringe
il mese vigesmo in tutto assodi / la vigorìa nascente e amor gli spiri.
, saldo. -anche intr. con la particella pronom. iacopone, 1-271:
pronom. iacopone, 1-271: or la pace è compiuta, / già innanzi
. gregorio magno volgar., 2-200: la mente nostra, proposta ogni dubitazione,
i mezzi d'accrescere e d'assodare la felicità pubblica,... vi
di quella temperata gravità che fa dignitosa la vita. b. croce, iii-23-125:
4. figur. accertare con fondatezza la verità di qualcosa, mettere in sodo
6. intr. (anche con la particella pronom). divenir sodo,
e secca. di grazia, 1-88: la condensazione... partorisce diminuzione di
augu- mento di gravità, e la rarefazione maggior leggerezza e augumento di mole
. 8. intr. con la particella pronom. irrobustirsi, acquistare forza
salvini, iv-1-260: così il senno e la virtù messa al cimento del vino,
andava formando e mi si doveva assodare la complessione. nievo, 236: ella
che conservi sì il buon umore e la vivacità, ma non pigli sul serio le
degli scrittori. 9 intr. con la particella pronom. figur. acquistare una
è assodata. russo, i-392: assodata la repubblica, gli affari saranno più facili
assodata dal consorzio di lei, penetrasse la molle gioia di tali pensieri. b
: mi dicono [i teologi] che la cor ruzione dell'uomo consistè
di valli adamantini / cigne i cor la virtude: / ma tu [il bisogno
a quale incuria ed a quali pregiudizi la tenera infanzia non è assoggettata? colletta
i-202: superba per natura e per la grandezza di sua casa, potè di facile
17): col fine d'aver sotto la mano ogni uomo, per prevenire o
di assoggettare a dazio l'avena e la crusca. 3. subordinare.
, dopo il fortunio, le regole sopra la lingua, e l'assoggettò in avvenire
forse io doveva tradurre i vocaboli notando la differenza e la coerenza con l'idioma italiano
tradurre i vocaboli notando la differenza e la coerenza con l'idioma italiano e l'
assoggettare lo stile alla lingua, anziché la lingua allo stile. 4.
al supplizio. pratolini, 9-457: la tua infelicità era peggiore della mia perché
né froda né forza, con la quale uno potesse assoggettire tutti gli
mezzogiorno. leopardi, iii-136: [la sulla] ama l'assolatìo. =
, 4-4-299: entrando nell'acqua, la quale, benché assolata, ha tuttavia
20-126: il giorno poi, che la schiena del monte è tutta assolata,
aere ombroso. imbriani, 2-126: la temperatura in quel luogo superava sempre d'
. far solchi, lavorare a solchi la terra. lastri, 1-1-104: vangato
leva allorché si dilemba e si assolca la terra. -figur.
ma prima ch'egli apertamente loro / la destinata guerra annunziasse, / volle che
coloro e'quali avevano affondato e assolidata la mente loro ne'perversi loro desideri,
. assollecitare, intr. con la particella pronom. (m'assollécito)
clarino il bicchiere, via il bicchiere la forchetta, poi di nuovo il clarino,
forchetta, poi di nuovo il clarino, la cornetta, la tromba, poi un'
nuovo il clarino, la cornetta, la tromba, poi un'altra mangiata, poi
: ti segue ove ti porta / la passione, / fa dei peccati tuoi opere
padre? idem, 141: fuggì la condannata / vergine, e non dovrà
assolta? settembrini, 1-34: fu fatta la causa: alcuni condannati a morte,
. maestro alberto, 193: per la qual cosa alcune sono ad avvenire,
e serva ancor me gli lasciasse / con la metà del regno, s'indi assolto
dante, par., 27-76: onde la donna, che mi vide assolto /
non tronco. panzini, ii-794: la fiamma pareva avere continuo alimento, e
richiamava paurosi riti antichissimi. poi tutta la vita assolta per riti! 5.
s. agostino volgar., 1-6-92: la qual quistione noi transitoriamente ricordando nel terzo
quasi tutte hanno distinzione e eccezione per la varietà delle circunstanze. sarpi, viii-19
corpi naturali. leopardi, i-9x1: la perfezione o imperfezione e corruzione, si deve
di assoluta certezza alla frase, esprime la forza perentoria, indubitabile, di un'
restrizione. galileo, 924: perché la terra è oscura, e l'illuminazione
noi abbiamo otto corpi mondani, cioè la terra ed i sette pianeti; de
solo di necessità bisogna che sia o la terra o il sole. 0. rucellai
sole. 0. rucellai, 8-23: la vera felicità non ha ella da esser
i-385: il dir loro ch'ella [la geometria] sia buona a tutte le
'l più delicato boccone di tutta la palma. goldoni, iii-29: non
non diaspro. cesarotti, i-i7: la lingua scritta non deve ricevere la legge
: la lingua scritta non deve ricevere la legge assolutamente dall'uso volgare del popolo.
d'innamorarsi di chichessia: bastava che la passione non andasse oltre. verga,
piangeva e si disperava allorché lo coglieva la febbre. faldella, iii-55: finisce con
cui vi accostate col fiato sospeso vedete la vostra scarpa privata, delle stringhe,
. galileo, 3-3-125: hanno sin qui la maggior parte de'filosofi creduto che la
la maggior parte de'filosofi creduto che la superficie [della luna] fosse pulita
con nessuno. foscolo, ii-2-211: la lingua della traduzione dovendo essere assolutamente diversa
della traduzione dovendo essere assolutamente diversa, la libertà di maneggiarla e d'accomodarla all'
: qualcosa di risoluto gli restò dentro. la pazzia era guarita assolutamente. moravia,
diverse, che ella mi aveva detto la prima volta che mi aveva confessato il suo
quell'arte, detta così assolutamente per la medicina. 5. gramm.
medesimo dell'assolutismo politico, che è la sostituzione della volontà d'un solo agli
in ogni tempo l'oscurantismo burocratico e la morale di stato furono le migliori armi
assoluto, pretendendo d'imporre a tutti la propria volontà. assolutìstico, agg.
questione iudiciale del genere èe appellata assoluta la quale in sé medesima è disciolta e
di fuori contiene in sé questione sopra la qualitade o sopra la quantitade o sopra
sé questione sopra la qualitade o sopra la quantitade o sopra la comparazione del fatto.
qualitade o sopra la quantitade o sopra la comparazione del fatto. dante, par
assoluta non può volere il male, la respettiva vuole il minor male per fuggire
. m. villani, 1-2: la influenzia... non parve cagione di
divino giudicio secondo la disposizione dell'assoluta volontà di dio.
per le quali... de la onnipotenza assoluta di dio alcuna volta dubitava
, i-247: che alla fine è la loro predestinazione? è altro forse che quella
? manzoni, 216: questo trovarsi la volontà soggetta a un comando, a
negri, 2-923: il suo amore per la patria era un sentimento assoluto. solo
; universale. cesarotti, i-67: la correzione è di due specie, le quali
soffici, v-1-27: il disegno, la tècnica e la colorazione non son cose fisse
: il disegno, la tècnica e la colorazione non son cose fisse, immutabili
assoluta verità del fatto non poteva scusare la reina, levare il luogo della dubbiosa
. galileo, 437: bisogna che la sfericità di quei globi celesti sia assolutissima.
e conceduto e stabilito non poter mai la scrittura sacra mentire o errare, ma
belle donne lo facevano delirare; ma la monotonia coniugale era in opposizione assoluta con
monotonia coniugale era in opposizione assoluta con la sua indole. d'azeglio, 1-179:
assoluto non esiste. giusti, i-420: la grave malinconia, che di tempo toma
, che di tempo toma ad occuparmi la mente,... mi tiene
un atto energico, come se avesse la più assoluta sfiducia nella guarigione della umanità.
. e. cecchi, 6-86: la democrazia degli stati uniti proclama ogni momento
, ma, sull'atto di andarsene, la sua natura si risvegliò ed egli provò
il suo valore, assoluto padrone et tenne la monarchia d'esso [regno di cina
tutto il fine / con le sue tirannie la vuol con tutti, / per conseguir
6. figur. che cerca di imporre la propria volontà come regola generale; che
: finalmente il verbo attivo in ugualmente mostra la giurisdizione la sentenza assolucambio dell'assoluto in
il verbo attivo in ugualmente mostra la giurisdizione la sentenza assolucambio dell'assoluto in altri luoghi
s'usa dall'autore. toria, come la condannatoria. de luca, 1-8-200: cessa
esser in gravità assoluta eguale, ancorché la mole del legno sia molto maggior
sospirano a ciò che chiamano vagamente la poesia, a sollevarsi sull'empirico e
conquista dell'assoluto, che debba essere la parte esclusiva di questa generazione.
per le sopraddette cause non gli bastò la vista di promettere assoluto al determinato tempo
che doman sia sera, dove tu la sentenza della morte attendi, quella della
. teatr. soprano assoluto: che eseguisce la parte principale dello spartito. -per estens
comincia una romanza... e la sua voce di soprano assoluto è ancora fresca
non credo che le mie osservazioni circa la falsità d'ogni assoluto, debbano distruggere l'
di nessuno, come lo spazio, come la luce, come le cose immanenti e
esprimerci con le immagini della mitologia, la creazione del mondo è il passaggio dal
., gli fece l'assoluzione e diedegli la sua benedizione. guicciardini, ii-334:
sorta di peccati, quasi fosse stata la persona stessa di monsignore. deledda,
fondo al cuore del colpevole c'è la speranza del miracolo dell'assoluzione, così
gli chiesi l'assoluzione e lui me la diede, sempre a condizione che mi sposassi
f. degli albizzi, i-194: la vera fede spira a ogni gente,
a ogni gente, / questa è la man che dà l'assoluzione / quando al
peccator si pente. panzini, ii-195: la buona vecchia... non credeva
solennissimo e quanto mai si voglia festivo, la funerale assoluzione. pea, 3-218:
: mario... fu contra la credenza universale assoluto, perché i voti de'
. rem. assolvéi o aveva la forza di confessarsi, e temeva che il
: [i papi] si. arrogarono la facoltà di scomunicarli [i monarchi temporali
forte / ch'a patteggiar n'ardisce co la morte. idem, 307-4: per
umana condizione. muratori, 5-i-8: la vostra benignissima e cortese natura...
: il popolo di firenze attendea che la detta podestà il condannasse; e già era
assolvette. m. villani, 2-24: la reina... fu giudicata innocente
, ma spesse volte t'asolve che la penitenzia non è compiuta. cantari, 249
, assoluto che fu dal peccato e ricevuta la penitenzia, subito dinanzi a santo francesco
188: voi altri cattolici, avete la coscienza larga, e trovate sempre preti in
; ed il motivo dell'assolverla sia la sua troppo scrupolosa gentilezza. io l'assolvo
vi si ingrassano. gobetti, 1-19: la nùova generazione sta assolvendo dei doveri che
iii-545: e non ti vinse mai la gioia dell'arte di raccontare per adorne parole
sedere nel suo luogo, però che la sua quistione si era solennemente assoluta da santo
349: beatrice assolve alquanti dubbi circa la redenzione umana. pulci, 16-18:
: non ci è più giusta cosa che la spada / a asolver nostra lite;
. (assòmo). ant. porre la soma, premere con la soma;
. porre la soma, premere con la soma; asservire. bellincioni [tommaseo
, 30-2-39: platone... la filosofia dei costumi disse essere una assimiglianza
e assimìglio). trovare, indicare la simiglianza fra due o più persone o
lo naturale ingegno alla molle cera, la quale... ha bisogno del maestro
alla sua mula avesse assomigliato, ovvero la mula a lui. paolo da certaldo,
da certaldo, 323: dei pensare la debilità de la nostra natura, che
323: dei pensare la debilità de la nostra natura, che la puoi assimigliare
debilità de la nostra natura, che la puoi assimigliare a un picciolo venticello che subito
..? idem, 2-123: la tristezza s'assomiglia al corbo, il quale
cristo, i-18-1: a rispetto di loro la nostra religione è poca e quasi nulla
e quasi nulla. oimè! che è la vita nostra se sarà assimigliata alla loro
l'omo s'assimiglia alla forma, la donna alla materia. tasso, ii-329
omero, vorrei poterlo assomigliare particolarmente ne la maniera del lodare. f. stellati,
cedro. torricelli, 102: assomigliava la forza della percossa a quei cani generosi che
un solo, non portando esso effettivamente la simiglianza d'alcun altro. [sostituito
., 11 (205): la strada che s'apriva dinanzi a chi entrava
ediz. 1827 (202): la via del borgo che si apriva..
di senno è il paragone che assomiglia la tenera età, educata dai genitori o
un carciofo. nievo, 51: la metafora di assomigliar l'uomo ad una pianta
al tragitto che mette a venezia per la muta laguna. d'annunzio, iii-
quasimodo, 136: a te assomiglio la mia vita d'uomo, / fresca
7-22: altri sono che, sentendo la correzione di dio, si confessano di fuori
, ma dentro da loro non sentono la virtù di contrizione. e seneca volgar
simile, rassomigliare; sembrare. -anche con la particella pronominale. tesoro volgar.
assimiglia. livio volgar., ii-1-376: la plebe fu cacciata, che già non
quale vuole stare suggetto a dio, riceve la sua iustizia; ma quel che si
si vuole assimigliare ad esso, sì la perde. leonardo, 1-50: l'oro
cosa direi che vi faria stupire, / la qual m'occorse per assimigliarmi / a
non s'assomiglino? bruno, 74: la faccia di mio marito assomiglia ad uno
prodotto da lui, essendo impossibile che tra la cagione e l'effetto non sia qualche
a punto a questa... la stessa tranquillità... lo stesso abbarbagliamento
croce, iii-23- 186: stimò che la poesia prendesse ad assimigliare alla storia.
anima. beltramelli, ii-171: e la sua voce leggera assomigliava a un canto
. marino, 6-11: tien sublime la fronte, alte le ciglia, / sol
. jacopone, 14-30: ha sospetta la fameglia, che no i vada el
vidissi mal ottanno che fa tutta la fameglia! / ciascun morte gli assemeglia d'
bibbia volgar., vi-72: la statura tua è assimigliafa alla palma
paragone. ottimo, iii-628: la sua bontade, la quale volle comu
ottimo, iii-628: la sua bontade, la quale volle comu nicare con
declamare in tanto piangere e maledire la musa di ugo, ci troviamo
. 2. intr. con la particella pronom. trovarsi riunito, raccogliersi
sommi » / disse, « perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di
3-155: il quale ha finito e assommato la beata vita. v. borghini,
giamboni,. 4-104: inteso che la vittoria della terra era molto assommata,
assomma, se tu vuoi, balia. la somma / sì è, che da
7. tr. ant. fare la somma, calcolare la somma. alberti
. ant. fare la somma, calcolare la somma. alberti, 99: mai
2. intr. (anche con la particella pronom.). venire a
lento come un palombaro, messe fuori la voltata del cranio, gli orecchi e quando
cranio, gli orecchi e quando assommò la bocca dette una soffiata d'acqua come un
sasso, 1-29: ancora sì asomata / la natura v'avesse / ben vi dia
-assonanza atona: identità dei suoni dopo la vocale tonica (che rimane esclusa)
d'annunzio, iv-1-949: levando quindi la mano in atto di benedire, esclamò
fanno a se stessi guerra, e la pietosa / col suo dolce vapor gli assonna
. d'annunzio, iv-2-1116: « la primavera affatica. non la senti tu
iv-2-1116: « la primavera affatica. non la senti tu? ». « me
onofri, 81: mentre i passeri assonnano la siepe / di gelsomino.
dal sonno; addormentarsi. -anche con la particella pronominale. dante, purg.
usa di chinar e non d'alzar la testa. buonarroti il giovane, 9-645:
ariosto, 1-49: con molta attenzion la bella donna / al pianto, alle
che si posi al sole od a la luna, / sin che non giunge ove
addormentamento, è tendenza a dormire. la ingrata applicazione produce assonniménto.
; insonno- lirsi. - anche con la particella pronominale. tommaseo [s
. dice l'effetto del sonno, la gravezza, il torpore e delle membra e
dice lo stato prolungato della sonnolenza, o la disposizione. assonometrìa, sf.
: venuto in molti l'assopimento, la stupidità comatosa e l'insensibilità alle operazioni chirurgiche
un ferito. stuparich, 2-249: la notte passò in un alternarsi di brevissimi e
all'infelicità che porta... la noia della vita, l'assopimento della
e d'imposture. panzini, ii-355: la voce si alzò come nel silenzio della
un potente dominus vobiscum! rimbomba sotto la volta e desta i devoti dall'assopimento
. con una specie di cantilena con la quale cercava di assopirla e in pari
. 2. intr. con la particella pronom. essere preso da sopore
addormentarsi davvero. viani, 19-308: la notte che precedette la mia decisione non
, 19-308: la notte che precedette la mia decisione non dormii mai. quando sfiaccolato
m'assopivo, mi sembrava di aver la casa sulle spalle. slataper, 1-132:
6-16: si era appena assopita che la destò il suono della campana. calvino
campagna. deledda, iii-287: e la terra si assopì in un sogno che risentiva
del giorno. beltramelli, iii-355: [la vita], che si assopiva stanca
. 3. intr. con la particella pronom. entrare in uno stato
odio che lentamente si andava assopendo, anche la speranza assumeva più limitati contorni.
d'annunzio, iv-2-183: s'io la baciassi? -pensò...,
tombari, ii-146: pioviggina poco poco. la quercia assopita prova dei brividi di dolcezza
pietro tacque, ma assopito e gonfio come la terra durante il periodo invernale. pratolini
il periodo invernale. pratolini, 6-259: la sua ragione era felicemente assopita, il
, calmato. ungaretti, viii-20: la tua parola / rivivere già fa, /
, 1 sentimenti); che occupa la mente, la impegna completamente.
sentimenti); che occupa la mente, la impegna completamente. pirandello, 5-54
completamente. pirandello, 5-54: la chiesa, deserta, aveva un silenzio
fis. potere assorbente di un corpo: la proprietà di assorbire una determinata radiazione.
v.]: potere assorbente, è la facoltà, varia ne'varii corpi,
varia ne'varii corpi, di assorbire la luce e il calore. 6
a raccogliere e portare nel sistema venoso la linfa e il chilo. a.
pori assorbenti. giusti, iv-4: la mia donna crudele, che si lamenta
adatto al rivestimento di pareti per diminuire la quantità di energia riflessa oppure la quantità
diminuire la quantità di energia riflessa oppure la quantità di energia sonora che passa attraverso
buti, 1-279: ma se la ragion si mettesse a passar per le
avendo [l'acqua] inspessata e fissata la terra, constipando le parti di quella
l'acqua oltre non vegna assorbita; la quale altrimenti penetrarebe sin al profondo de
acqua su le frondi d'alberi, pigliano la figura sferica e s'uniscono per non
l'assorba. marino, 6-120: è la spugna del cranio umida e tale /
di tanto in tanto si spingano verso la terra per l'impeto conceputo: ma
: in questo solo / t'invidiam la città, che assorbe il mare, /
il terren, che pianger puoi / la tua caduta. de marchi, i-936
li suoi fini ad introdur ne'suoi paesi la cristianità, quella co 'l tempo a
colline sempre più viva come assorbisse tutta la luce del giorno. così era quel pensiero
operaie, ma baracche di campagna che la città aveva assorbito. 5. figur
, i-276: io avevo negli occhi la luce di quei papaveri e li guardavo
di vincere il malessere, d'assorbire la scontentezza, l'inquietudine e il marasma,
e il marasma, e di riprendere la lucidità e compostezza abituali. 6
, prendere interamente (i pensieri, la mente, i sentimenti). iacopone
, / lo sapor sì l'assorbisce ne la sua gran compiacenza. rigutini-cappuccini, 19
'. palazzeschi, 4-21: ferma la nostra attenzione... ed è il
tanto, quando le faccende assorbivano tutta la sua attenzione. 7. neol.
attenzione. 7. neol. assorbire la mano d'opera: assumere prestatori d'
imprenditori sono sempre disposti ad assorbire tutta la mano d'opera che si offre sul
che su questo mercato arrivi in aggiunta la merce estera in concorrenza. 8
al figur. tozzi, ii-154: la notte, il fontone pareva uno specchio
il fontone pareva uno specchio disteso sotto la luna. attorno, le crete rilucevano;
le crete rilucevano; anche perché rendevano la luce assorbita durante il giorno. comisso,
negri, 2-989: il mattino, quando la rugiada non è ancóra assorbita dal sole
non è ancóra assorbita dal sole, la mistura degli odori impregna l'aria d'
il fondo. palazzeschi, 3-137: la gente divenuta oscura piano piano, assorbita
assordante frastuono. alvaro, 2-92: la voce delle cicale saliva di tono,
le voci dei campi, e, tutta la terra, gridando come un mare,
perdendo, / e per troppo spronar la fuga è tarda. pulci, 11-92
pulci, 11-92: con le grida la gente l'assorda. poliziano, st.
1-28: con tal tumulto, onde la gente assorda, / dall'alte cataratte
nilo assorda. tasso, 7-122: la pioggia a i gridi, a i venti
fringuelli, le gazze; l'accerchiarono [la civetta] ad assordarla a sbeccottarla da
-figur. sacchetti, ii-174: la lussuria acieca, la lussuria asorda che
sacchetti, ii-174: la lussuria acieca, la lussuria asorda che pare l'uomo intronato
stridi / in un tratto assordar tutta la selva. tasso, 1-73: l'aria
silvani /... ululando assordano la selva. pasini, iii-483: aspri tormenti
edilìzi laggiù fosse il frastuono / e la mina. manzoni, 291: contro noi
mina. manzoni, 291: contro noi la terra / e il santuario di querele
nel meriggio le campagne sole / assorda la cicala. 3. figur.
rumore dei passi, sicché pare che la gente vi cammini in punta di piedi.
piedi. d'annunzio, ii-246: la tua selce rintrona / alle ruote e s'
volgar., 1-167: conciosia- cosaché la natura ci chiarisca e dea ad intendere per
assol. bruno, 54: ubligata la fama di farne sentir le voci a
statue. giusti, i-392: ma finita la partita, urli, contrasto, invettive
: fama è che in quell'istante / la gran brigata desse in cotal riso,
rifl. nievo, 494: la risurrezione di casa altoviti s'era assorellata
tommaseo [s. v.]: la moltitudine del teatro, assorgente al cittadino
a riverire assorgo / l'amor, la cortesia, la gentilezza / de'tuoi signori
/ l'amor, la cortesia, la gentilezza / de'tuoi signori, e gli
, e con questo segno ratificar © la proposta. marino, 356: de la
la proposta. marino, 356: de la corte temuta entra la soglia, /
356: de la corte temuta entra la soglia, / gli assorge in su l'
il volto / piovono incendi, e da la barba scorre / di cocenti ruscelli orrida
per cento, secondo l'assortimento e la quantità che vi è più o meno di
arti. 0. rucellai, i-368: la terra cadette nel centro; e nacquene
[atomi] che sopra le montarono la disposizione e'movimenti de'cieli e degli
3. tess. operazione mediante la quale si separano e si classificano le
le fibre tessili naturali (e anche la lana) secondo determinate caratteristiche (lunghezza
vivere per due mesi, e feciono assortire la vivanda tanto per uno. storia nerbonese
. ugurgieri, 171: enea designa la città coll'aratro, e asortisce le case
, 161: della porcellana è tanta la quantità et qualità, che se ne
trova a comprare a vilissimi prezzi, e la meglio e la più fine, assortita
a vilissimi prezzi, e la meglio e la più fine, assortita insieme il numero
,... ordinati e assortiti secondo la reciproca proporzione delle loro sostanze simpatiche,
bene armonizzato. soffici, ii-146: la sua sottana era assortita a quel vecchio
assortite di colore, nel tempo fra la. vendemmia e la svinatura. moravia
nel tempo fra la. vendemmia e la svinatura. moravia, vii-246: inoltre sono
del salone sempre vestito con proprietà, con la cravatta, i calzini e il fazzoletto
, giovani esperti e mascalzoncelli galanti; la compagnia era assortita. -matrimonio bene
ti se'ben fornito. / felice la tua canna, / e 'l tuo amo
tessile e i creatori di modelli per la moda o modellisti. = deriv
a udir messa e stando con tutta la mente sospesa in dio, diventò sì
30): era... per la continua contemplazione sì assorto in dio
che solamente allora mi svegliai, quando la voce di quell'uomo insozzò il mio
poltrona, ed è piano piano calata la sera. boine, ii-139: egli tut-
, 1-151: passava il reverendo dietro la siepe fiorita, assorto nel breviario. pavese
dal magro / cuore assorto a scrutare la donna ridente. -per simil. e
! -dissi. civinini, 1-166: la piazzetta cheta, con le sue porte e
oggetti, incantano. alvaro, 2-135: la rivedeva vestita, con la treccina stretta
2-135: la rivedeva vestita, con la treccina stretta al sommo del capo, col
figur. beicari, 3-3-201: viddi la terra aperta, e me assorto dall'
: onde dalla vittoria del caldo ricevono la bianchezza, et dall'assottigliamento equale la
la bianchezza, et dall'assottigliamento equale la trasparenza. 2. diminuzione,
il moto loro è temperato, e la lor operazione calorifica solamente. 0
animo che gli elementi fossero tre, la terra, l'acqua e l'aria,
sottigliando le gote e del collo assottigliando la buccia. cennini, 24: e poi
guarda, e scarnala e assottigliala inverso la punta. crescenzi volgar., 2-15:
2-15: allora propriamente si trita [la terra] e s'assottiglia, e acconcia
4-1- 204: per fabricar dunque la bilancia, piglisi un regolo lungo almeno
, assottiglia, attorce e gira / la bella man gradita, / è il fil
man gradita, / è il fil de la mia vita. idem, 7-33:
vita. idem, 7-33: or tronca la voce, or la ripiglia, /
7-33: or tronca la voce, or la ripiglia, / or la ferma,
, or la ripiglia, / or la ferma, or la torce, or scema
, / or la ferma, or la torce, or scema, or piena,
or scema, or piena, / or la mormora grave, or l'assottiglia,
catena, / e sempre, o se la sparge o se l'accoglie, / con
l'accoglie, / con egual melodia la lega e scioglie. baldinucci, 83:
, 83: strumento d'acciaio [la lima], intagliato o dentato, che
le gambe, attenuarle i fianchi, assottigliarle la cintura. manzini, 10-20: sopracciglia
cure assottigliano 10 misero corpo; e la magrezza mena la buccia all'ossa.
10 misero corpo; e la magrezza mena la buccia all'ossa. boccaccio, iv-85
di sì fatta noia cagione, per la quale essa così s'assottigli. idem,
(146): ed è sì cruda la sua signoria [d'amore], /
d'assottigliare, che quando con essi la carne si cuoce, si dissolve. verga
poco a poco andavano assottigliandosi così che la madre di venne curva come
, quello gravissimo filosofo, accrescente tanto la virtù, ed assottigliante e abbassante tanto
questo medego... ha assottigliata la borsa di questi poveri uomini, e
di questi poveri uomini, e anco la vostra. ariosto, 2-241: quanto è
più ricco, tanto più assottiglia / la spesa. panzini, ii-52: 11
doti intellettuali); acuire, aguzzare la mente, renderla più pronta e perspicace
è uno movimento dell'anima, che assottiglia la veduta dello intendimento, e tira lo
or fa che con tua lima / assottigli la mente con amore, / ch'i'
, e sforzasi di piacere a garmai, la quale, più vaga del suono che
chi con gli studi troppo terribili violenta la natura, sebbene da un canto egli
. buonarroti il giovane, 9-51: la cui [dell'aria] troppa acutezza /
: ne ricerchino le opinioni senza investigarne la ragione; così alla grossa, non
i motivi. vico, 498: la mente umana de'tempi che ragioniamo non
iacopone, 74-53: tu ci offende qui la fede de gir tanto speculanno, /
de gir tanto speculanno, / de la sua emmensetate de girla sì abbre- vianno
/ e vai tanto assuttiglianno, che rompe la ligatura, / e toglime 'l tempo
: il mondo ama pessime cose: dispregia la giustizia, assottiglia la ragione, seguisce
cose: dispregia la giustizia, assottiglia la ragione, seguisce le cose maledette.
7. intr. (anche con la particella pronom.). divenire sottile
, v-190: dopo lungo spazio assottigliatasi la nebbia,... conobbi me
i-10-14: febo si rischiara, / perché la nube grossa s'assuttiglia, / che
., ma lievemente radi, sì che la tagliatura venga assottigliandosi a poco a poco
pena acate / ciò disse, che la nugola s'aperse, / assottigliossi e
di ambra. pea, 1-22: e la bocca non aveva più fresca. le
8. intr. (anche con la particella pronom.). divenire minore
1-38: del subito avvenimento sbigottì forte la gente del re, e specialmente essendo
9. intr. (anche con la particella pronom). figur. affinarsi
. intr. (per lo più con la particella pronom.). figur.
qui senza finita; / e poi vene la morte e lo scompiglia. francesco da
non sarai sdegnosa / tanto quanto a la tua bontà s'avvene: / però
colui che meco s'assottiglia, / se la scrittura sovra voi non fosse, /
ii-253): or de l'ingegno ognun la zappa pigli, / e studi e
riprendere che altrui s'assottigli più di torvi la vostra libertà, che voi di guardarla
legge non s'intende; / e la rete tal tende che non piglia; /
. è assottiglia- tiva e astersiva per la sua nitrosità. assottigliato (part
2-15: a quattro arature è assottigliata la terra. b. davanzali, 3-17:
. b. davanzali, 3-17: quando la pentola bolle, que'vapori che escon
da profonda e densa caligine adombrato, la qual viene in parte assottigliata e chiarificata
assottigliato si spanda. redi, 16-iii-242: la pelle..., che per
/ che risale in profondo, sotto la piena avversa, / di ramo in
. leggende di santi, 3-284: la resia d'una setta, i quali furono
i quali furono chiamati niccoliti, assozzava la cattolica chiesa... quasi per
, 253: questo [il corpo] la natura l'asubiectò come strumento, come
abitudine. leopardi, i-1061: la suscettibilità ed assuefabilità a cose non naturali
assuefare, tr. (per la coniugaz.: cfr. fare).
lacedemoniesi facevano andare e fan- ciugli loro la nocte al buio sopra e sepulcri, per
/ dal giorno ch'a portarlo assuefece / la sua persona, oltre ogni fede ardita
queste cose simili aveva temuto invano; la quale parola non voglio che serva
fa bisogno, poiché avrà alquanto assuefatta la mano, che... si
con essa scrittura deposto il timore e la vergogna de lo scrivere, ed assuefatto
occhio all'ambiente; è come se la lampadina sul tavolo aumentasse il suo chiarore
. lorenzo de'medici, i-21: la dolcezza ed armonia della quale [lingua
ricercò che ciascun si assuefacesse a portar la sua croce. magalotti, 20-54: quelle
par conveniente a un soggetto (e la bellezza sta tutta si può dire nella convenienza
anneriti, alle fantastiche figure che assume la legna carbonizzandosi. d'annunzio, iv-2-469
annunzio, iv-2-469: egli aveva tutto: la forza imperiosa dell'antico nome,.
viaggio che faceva, e lo considerava con la pacata compiacenza che lascia trasparire l'occhio
ecc.]. tasso, n-ii-365: la docilità delle bestie non è disciplina e
scompagnata da ragione. guiducci, i-272: la calamita stessa non altronde trae questa proprietà
tempo ebbe nella sua miniera. imperciocché la lunga assuefazione a un determinato sito si converte
aborrire i vizi. redi, 16-ix-373: la cena sia sempre più parca del pranzo
l'assuefazione. leopardi, i-185: [la detta varietà] li faceva passare rapidamente
allora... cominciò a calare la biada... tanto che dopo
lingua filosofica: ma se in toscana la dicono anche le donne. sbarbaro, 4-18
le donne. sbarbaro, 4-18: se la cecità di cui beneficiamo per assuefazione dalla
faticar le braccia. guicciardini, ii-61: la quale opinione 11 pontefice per alleggierire,
panni della gente villesca, teme tra la baronia di corte e tra le persone alle
gli onesti costumi, l'umanità, la facilità e la civiltà rendono le famiglie
costumi, l'umanità, la facilità e la civiltà rendono le famiglie degne. f
terreno di nuova coltura di sulla con la terra di vecchio sullaio (poiché la sulla
con la terra di vecchio sullaio (poiché la sulla, una leguminosa, forma i
di principio perenne e non mai assumente la natura di principiato. assùmere,
allora tutti che in ascalione fosse liberamente la elezione rimessa, poi che assumere in
delli governi. idem, viii-167: la medesima legge canonica ha statuito che l'
di giovenile insofferenza carco, / quando la mente più di senno è scema,
d'interpretarmelo. mazzini, ii-157: la condizione de'tempi impone allora doveri particolari
boine, ii-167: un santo che assumeva la peccaminosa carnalità degli altri, che bilanciava
che bilanciava, reale e saldo, la vuota inconsistenza carnale di tutto il paese.
mi disperavo vedendo che aveva assunto proprio la parte del demonio. pavese, i-308
del demonio. pavese, i-308: io la gente, e specialmente le donne,
natura che cristo assonse, che fu la natura umana, tal morte fu giusta
. guicciardini, 11-102: per rinnovare la memoria di pio secondo, suo zio
già considerato come una cosa sola con la sua unica figlia, e prima di
fatta per sistema, assume facilmente e la forma e la sostanza del sofisma,
, assume facilmente e la forma e la sostanza del sofisma, ed è perciò che
d'annunzio, iv- 1-78: non la fronte sola ma tutte le linee del volto
saba, 488: assumeremo un giorno la bontà / del suo volto, vedremo alcuno
manzini, 10-85: m'era nemica la tua serenità, lo splendido dominio che avevi
il tuo modo d'assumere il dolore, la superiore giustizia con cui ti guardavi intorno
succede ormai di accompagnare un sogno con la continua preoccupazione di come è fatto,
che lentamente si andava assopendo, anche la speranza assumeva più limitati contorni.
idem, par., 21-102: la mente, che qui luce, in terra
tutti quanti / l'alto signor cui è la signoria. / assunta è la vergin
è la signoria. / assunta è la vergin gloriosa / in quel celeste regno.
assunto, per le cui virtù si spera la santa chiesa e i cristiani dovere essere
di tutti quelli co'quali aveva passata la sua giovinezza ed, in vece loro
cossi perseverando eterno, come quando da la terra siamo stati assunti al cielo?
appellata assuntiva della quale nasce questione, la quale in sé non ha fermezza per difendersi
. cicerone volgar., 1-314: la giuridicale orazione si divide in due parti;
. idem, par., 7-41: la pena 'dunque che la croce porse,
., 7-41: la pena 'dunque che la croce porse, / s'alla natura
1-140: veggono [gli angeli] la natura nostra assunta sopra loro. capponi,
, nuovamente assunto re in quel regno per la morte di alfonso. guicciardini, iv-82
di alfonso. guicciardini, iv-82: atteso la duplicità del pontefice e l'odio che
machiavelli, 51: pigli, adunque, la illustre casa vostra questo assunto con quello
, 35-63 (iii-193): de la schiera che vien primieramente / la bella bradamante
de la schiera che vien primieramente / la bella bradamante avea l'assunto. cellini
disse che io gli dicessi dove era posta la detta casa,... e
di cavarmi di travaglio, non avrebbe la mia speranza in chi appoggiarsi. marino
mezzo a punto / scolpì del volto uman la man divina, / che quindi con
, / d'osso concavo e curvo armò la spina, / che qual base il
: egli tuttavia riflettesse parimente con tutta la serietà all'assunto che imprendevamo, e
di non rifiutarmi all'incarico di scriver la vostra vita... pais mi
nostro assunto il disputare se questa sia la qualità di tal pietra, o se pure
. magalotti, 9-2-220: l'assunto è la nascita, o per meglio dire,
d'opera insigne... per risparmiare la citazione di molte altre tragedie che potrei
mio assunto. manzoni, 119: la contradizione c'è bensì in quest'accusa
. pellico, 190: trattare direttamente la morale, non è piccolo assunto, e
soggetto dell'interesse nella iliade, e la sua sventura per se medesima il principale
il fare che il disfare, si nega la minore, ovvero l'assunto, cioè
figur. panzini, iii-731: la germania intende, proprio ora, d'
salvo una giusta e ragionevole provvisione per la germania, assuntrice della impresa.
, 1-463: ove si voglia evitare la lenta dilapidazione degli edifici monumentali e storicamente
e concorsi, ed alla fine con la diretta assunzione della proprietà a garantire la
la diretta assunzione della proprietà a garantire la degna conservazione degli edifici vincolati.
il duca morisse, papa niccola, dopo la sua assunzione al pontificato, cercò di
scriveranno le cose succedute in italia dopo la sua assunzione. varchi, 18-3-255:
sono predette le sue vittorie, e la sua assunzione al regno. botta, 5-283
o in morte. -in particolare: la traslazione di maria vergine in corpo e
(secondo il dogma cattolico); la festa che celebra l'evento (il
, 7: dopo 'l terzo dì sarà la tua assunzione. fioretti, xxi-1002 (
il delfino, gionto al capricorno da la parte settentrionale, impadronito di quindeci stelle
, a fine che si possa contemplar la assumpzióne di colui, che è stato buon
1851 a nimes), che segue la regola di s. agostino.
menti del giorno avanti e soprattutto la mia condotta mi apparivano in una
il suo fine, ch'è la felicità dell'individuo in qualunque modo
che va acca dendo con la facilità e l'assurdità d'un sogno.
avvenimenti del giorno avanti e soprattutto la mia condotta mi apparivano in una
in questo stato dirsi a dio somigliante: la qual cosa se è assurda, e
può stare, né anche potrà stare la proposizione. cesarotti, i-m: in tal
« no, no, non avrò mai la forza; non vorrò, non potrò
che in così remota parte fosse edificata la ammirabile abbadia della pomposa. alvaro,
/ di città. viene in mente la sterile mole / delle case ammucchiate,
/ delle case ammucchiate, che prende la pioggia / e si asciuga nel sole e
2-151: riconosco quale pazzia commettevo cercando la felicità in cose assurde. pasolini,
e peccato in filosofia il dire che la natura si nascondesse nella materia. verga
dimostrazione per assurdo: tende a provare la verità di una proposizione argomentando dell'assurdità
mani delle macchine esauste, sconquassate, la loro perizia assurgeva a prove inverosimili.
l'acqua una asta diritta, che la mezza sia dentro e la mezza o
diritta, che la mezza sia dentro e la mezza o parte di fuori. cennini
,... ma e'vuole avere la sua asta della lunghezza e grandezza come
: l'asta del verde tirso, / la cima armata di pungente ferro, /
di pungente ferro, / ha ne la destra, e vi s'appoggia alquanto
una nebbia fresca saliva dal fiume per la pallidezza dell'aria,... impigliandosi
tenevano l'altissima asta in equilibrio su la fronte o sul mento. idem, iv-2-925
stretto da radere con l'ala inflessa la punta della fiamma ondeggiante. tozzi,
i butteri, entrando, appoggiavano dietro la porta le aste, con le quali,
solleva / alle aste delle torri / la cenere del giorno. 2.
, quando scocca / da troppo tesa la sua corda e l'arco, / e
pastorale di mirto fissa nel ferro co la punta aguta. fatti di cesare,
, e coloro che si cessavano con la battitura della rivolta asta. idem,
: sembra talia se in man prende la cetra, / sembra minerva se in
[gli uomini a cavallo] avevano la spada, e una asta con il ferro
l'elmo allaccia. marino, 12-65: la noderosa e formidabil asta / c'ha
noderosa e formidabil asta / c'ha ne la destra allor contorce e scote, /
vasta / che nessun altro dio mover la potè. torricelli, 107: se
tendere i rami, / ma non veggo la man che ne spiccava / aste da
ecco le spade, / morrete per la nostra libertà. panzini, ii-492: c'
del filobus, delvelettrotreno: che collega la motrice alla linea elettrica aerea; trolley
in legno e ferro, posta sotto la canna. -asta degli occhiali: stanghetta
il romano. -asta della penna: la cannuccia alla cui estremità si innesta il
base, al di sotto del quale la stipulazione del contratto non viene presa in
deledda, ii-522: guardava lontano, verso la casetta... isolata in fondo
creditori. ojetti, ii-717: fu fatta la vendita all'asta e dal calamaio ai
bompresso fisso, su cui è fissata la draglia del fiocco. -asta di
albero di bompresso, a cui è fissata la draglia di controfiocco. -asta di
di uno scalo, destinato a ricoverare la colonna dei carri che devono essere distribuiti
velocità media uguale approssimatamente alla media fra la velocità dei filetti lungo la verticale (
media fra la velocità dei filetti lungo la verticale (usata per misurare la velocità
filetti lungo la verticale (usata per misurare la velocità dell'acqua dei fiumi o di
asta). 10. tipogr. la parte dei caratteri tipografici che esce di
del pennello si va lumeggiando i capelli, la barba, i panni, i casamenti
d. bartoli, 28-74: concotta la spiga alla sua perfezione, ingialla, e
linee monotone, invece di parlarci con la lingua con gli occhi con le mani
da rete,... ed oltre la rete, dell'astetta dorata e bella
giorno il cibo dove pascono, e la sera nel luogo dove s'astallano.
di fior cinto, e sotto a la man sacra / umiliava le dorate coma
senza guardare in faccia gli astanti attraversi la stanza facendo con la mano un cenno
faccia gli astanti attraversi la stanza facendo con la mano un cenno d'addio. bontempelli
mormorio. soffici, ii-69: spalancava la bocca per mostrare agli astanti che non
. astare, intr. (per la coniugaz.: cfr. stare).
(di natura psichica) a conservare la stazione eretta. = voce dotta
a tanta regale distanza, / con la chioma sciolta / e tutta la persona
/ con la chioma sciolta / e tutta la persona astata, / la vertigine mi
e tutta la persona astata, / la vertigine mi si porta via.
di asta che nell'esercito romano formava la seconda linea. giamboni, 7-28:
: gli astati innanzi a tutti cominciavano la zuffa; se gli astati non potevano
/ cesse a l'astato veli te e la forte / etruria crebbe. pascoli,
nimicissimi. carducci, 62: la scelerata astemia / romantica famiglia. idem,
sornione in trono: / io bevo la mia zozza, ed un magnanimo /
vicino all'austria, e occupava tutta la pianura che oggi discorre esso danubio.
fori di lui. idem, 2-495: la natura sol s'astende alla produzion de'
: chiunque è pervenuto all'amaritudine, la quale è nascosa nella dolcezza del mondo
nella dolcezza del mondo, e astiene la sua bocca di non assaggiare di quel
serdonati, 6-118: e abbia astenuto e la cupidigia e le mani dalle cose sagre
, sep., 276: e chi la scure / asterrà pio dalle devote frondi
dal caro / sangue de'suoi non asterrà la mano / la generosa stirpe: anzi
sangue de'suoi non asterrà la mano / la generosa stirpe: anzi coverte / fien
carducci, 341: astieni, astien la vergine / man da la scure e da
, astien la vergine / man da la scure e da i lavacri orrendi, /
forma intr. giamboni, 26: la femmina, che fa figliuolo maschio die
può. m. villani, 4-74: la sua gente... [l'
diverse cagioni mostrava, l'uomo e la donna doversi astenere da così fatti congiungimenti
commettono tanti mali. e almeno ne la chiesa di dio s'astenessero da'mali!
l'avvelene; / ma schiva poi la man vergine e pia / trattar l'arti
e indisciplinati, non s'è astenuta la scrittura d'adombrare de'suoi principalissimi dogmi
: sarebbe ragionevole d'astenersi di scavare la laguna ed i porti, quando tale
il nascere in toscana, e apprender la più perfetta favella d'italia, se in
e flatuosa, quale appunto parmi che sia la minestra di zucca. baretti,
stato il mio tenor di vita anche la più parte del carnovale; non mi sono
: non so astenermi dall'osservare quanto la prevenzione domini spesso nelle materie di gusto
manzoni, 184: le scritture e la tradizione rappresentano il digiuno come una disposizione
, 4-109: rappresentando in quella casa la scontentezza, l'opposizione,..
. f. cambi, i-1-3-168: sperando la sanità, ora da'valorosi rimedi,
causa analoga; se egli stesso o la moglie è legato da parentela con le parti
politici). gobetti, 1-127: la frazione astensionista di bordiga...
in un fascismo imbelle e astensionista per la sua incapacità di educare gli italiani alla
(facoltà di riconoscere gli oggetti con la semplice palpazione). = voce dotta
. bencivenni, 5-169: se la fistola trapassa alla radice del dente,
. abstèrgere), tr. (per la coniugaz.: cfr. tergere)
52: le dirotte olive / senza che la corrente onda le asterga / commette ai
memoria absterge. leopardi, ii-226: la lingua greca era ancor viva, benché la
la lingua greca era ancor viva, benché la pronunzia fosse cambiata, e agli scrittori
le gioie bianche è l'asteria, la quale per proprietà di natura tiene il principato
altro, come se si movesse dentro per la gioia; e posta contro il sole
nei libri liturgici viene usata per indicare la pausa che si deve fare in ogni
loro situazione e forma detto è 4 la crociera \ fiacchi, 122: formato avria
1-515: le [gemme] biancheggianti sono la perla, o margarita,
il coral bianco, l'asterite pietra, la galatite. asternale, agg. anat
braccia (da 5 a 55); la cute è coperta di piastrine calcaree non
poggia sul fondo ventrale dove si trova la bocca (da cui può estroflettersi l'
forma di sacco per avvolgere e digerire la preda) e i solchi ambulacrali (
astron. apparecchio che serve a determinare la distanza, la grandezza e il moto
che serve a determinare la distanza, la grandezza e il moto degli astri.
: l'astersion del cuore si fa con la discussione frequente del mal commesso. g
del papa, 1-2-69: potesse ottenerci la perfetta astersione della piaga. 2
, lavativo, astersivo e mundificativo per la sua nitrosità. libro della cura delle
, 1-24: sia... lavata la bocca con questa cosa astersiva, cioè
. panni, ii-50: qui con la mente sgombra, / di pure linfe asterso
laudo lo bon astettare, / e la speranza donde son nodrito. storia di fra
stare in pace, perché la moglie sempre astiava la fante, perché era
perché la moglie sempre astiava la fante, perché era più bella di
leone, e a venezia, riserbando ancora la forza del greco, si chiama 'astase'
, invaghitosi di mia madre, la quale, benché giovanissima, era allora già
marchese di cacherano, gentiluomo astigiano, la sposò. piovene, 5-148: il
, molto nell'europa settentrionale per ottenere la fioritura per le feste di fine anno)
pascoli, 481: [al vangatore] la terra, nel- l'aprir d'aprile
piedi ansa e rifiata: / e'la sogguarda curvo su l'astile.
2. asta lignea della lancia; la lancia stessa. monti, 13-684:
dal nemico / braccio sconfitta dell'astil la punta. 3. dardo.
: chi è astinente, s'accresce la vita. cavalca, iii-no: veduta,
cavalca, iii-no: veduta, e ripensata la passione di cristo chi è sì goloso
c'è chi vuol esser omicida, la chiesa non comanderà a tutti d'essere
, 210: astinenza è virtù, per la quale si eo- strigne la volontà del
, per la quale si eo- strigne la volontà del mangiare e del bere di soperchio
sapienza, / lo viso ietta lacreme per la gravosa offenza, / lo gusto entra
. dante, conv., iv-xvu-4: la seconda [virtù] è temperanza,
temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole
freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che
soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita. ammaestramenti, 92:
. intelligenza, 291: e vidi la sua bella compagnia, / che son sette
ben ornate: /... / la quinta adorna di bell'astinenza. trattato
dal molto riso. boccaccio, v-219: la rabbiosa furia della carnale concupiscenza colla astinènzia
cominciò... a commendar molto la penitenza e l'astinenza, né mai
guardato con riverenza, ed è lodata la vita sua. libro della cura delle malattie
ii-116: l'astinenza è quella virtù, la quale ben che da sé non sia
., i-387: astinènzia carnale cosa è la quale alli uomini più bisogna. scala
. scala del paradiso, 416: la madre dell'astinènzia è lo attento pensiero della
. bisticci, 361: aveva domato la carne con l'astinenza e con l'
stimo essere vizio l'altro estremo de la superflua asti- nenzia, qual è,
, ne l'utile, correspondente vizio a la prodigalità: perché l'uno è via
: perché l'uno è via a la robba, non conveniente a l'onesto
l'onesto vivere, e l'altro lassa la dilettazione necessaria al sostentamento de la vita
lassa la dilettazione necessaria al sostentamento de la vita e a la conservazione della sanità
al sostentamento de la vita e a la conservazione della sanità. a. cocchi
sp., 4 (57): la barba bianca e lunga... faceva
... aguzzi il desiderio ed ecciti la golosità. leopardi, iii-212: [
, che... abbia usato la metà di quella prudenza, astinenza da
ceneri, l'antivigilia di natale e la vigilia dell'immacolata). iacopone,
/ ed esser forte arpiaceme, a portar la gravenza / che dà la penetenza ne
a portar la gravenza / che dà la penetenza ne lo perseverare. boccaccio, dee
un digiuno e una astinènzia grandissima, la quale convien che duri quaranta dì, ne'
che da altra femina, ma da toccare la propria tua moglie ti conviene astenere.
mezzo prescritto dalla chiesa, per unire la penitenza e la privazione anche con l'uso
chiesa, per unire la penitenza e la privazione anche con l'uso necessario degli
. segneri, iii-1-207: conoscevano che la gente in pratica... si muove
/ di far così per fretta la tornata, / ond'io porto asto grande
s. bernardino da siena, 92: la sorella aveva astio che maddalena avesse tanta
dei bimbi; c'è chi piange la perdita d'una corte che ha scacciata egli
ora in cui i lumi brillano prima che la luce del giorno si sia spenta del
. pavese, i-406: mi sorprese la voce diversa dal solito, più energica e
, 33 (105): io chiamo la morte, / come soave e dolce
maraviglia. caro, 10-98: mirando la fanciulla, come tra le donne si suole
, / magnare e bere e star fra la gente: / render presente, parente
, / che 'l morde e per la fretta noi manduca, / ma succhia il
, quando varia al vento / saltellante la grandine picchiava / le vetrate...
a dovere dall'occhio della maltilde, la sua pigionale; ch'era tra il pazzerellone
alla natura nell'arte, mi spianai la strada a negargliela dappertutto, scoprendola dappertutto
del tarso, fra il calcagno e la tibia, foggiato ad arco con la
la tibia, foggiato ad arco con la convessità verso l'alto (in modo da
pietra o altro materiale, che imitava la forma dell'astragalo di capra o di
gioco dei dadi, consisteva nel gettare con la mano o con l'apposita coppa quattro
senza cervello. monti, 23-112: per la lite / degli astragali irato e fuor
le dee discordi; / ché, per la grande generazione / ond'io son nata
/ guardarle in volto e starmi con la mia / statura contro ognuna, / e
, e il suo centro si fa su la linea che caschi a piombo da detto
: il tondino è così detto per la sua rotondità, nella quale s'assomiglia
[dragante nell'uso toscano), la specie astragalus cicer (il cece selvatico
il cece selvatico, vastragalus glycyphyllos (la liquirizia bastarda), ecc.
il fior porporeo e picciolo, e la radice rotonda, grande come quella del
opachi, e dove lungo tempo giace la neve. = voce dotta,
), dal gr. dtoxpdyaxoc, la 'pianta leguminosa '(deriv. da
tutto ciò, che dell'astrale (così la chiamano) e magica virtù delle segnature
alcuni autori. d'annunzio, iv-1-311: la notte di luna e di neve era
materia più sottile. -mondo astrale: la prima sfera a cui giunge l'individuo,
sfera a cui giunge l'individuo, dopo la morte del corpo. - anche sm
: astrale. beltramelli, i-338: la cosa ch'io domando si compia per
astralismo, sm. teoria secondo la quale i miti avrebbero avuto origine dall'
anche in italia (dove cresce anche la specie astrantia minor).
. astràere), tr. (per la coniugazione: v. trarre).
: e s'elli avviene che, per la puritade de l'anima ricevente, la
la puritade de l'anima ricevente, la intellettuale vertude sia bene astratta e assoluta
astratta e assoluta da ogni ombra corporea, la divina bontade in lei multiplica. idem
intelletto nostro, astraendo le cose da la materia, e considerando l'essenzia loro propria
serristori, corte., ii-149: la lingua nativa è la sola che è
., ii-149: la lingua nativa è la sola che è trattata analiticamente: si
giustizia astraendo, platone attribuisce allo stato la persona della giustizia. 3.
questa particolare felicità non potrebbe essere senza la nequizia della mia vita anteriore e senza
un ragionamento, una fantasia, perdendo la nozione delle cose circostanti. della
profumo dell'incenso da cui era invasa la chiesetta mi faceva astrarre dolcemente.
magalotti, 20-77: levatemi l'astrattagine, la quale in questo caso non va considerata
pellico, corte., ii-506: la seconda specie di tragedia è quella che
mente tanto vale quanto non volere, se la volizione richiede una situazione storicamente determinata,
un termine del processo storico senza vederne la natura meccanica e naturalistica.
sassetti, 6: cotesta perihermenia, con la sua astrattezza ed universalità, vota la
la sua astrattezza ed universalità, vota la testa. b. croce, i-2-125:
, i-2-125: mostrare... la genesi dei giudizi quantitativi, e perciò dello
spazio e tempo matematici, vale assegnare la natura e la definizione di queste idee
matematici, vale assegnare la natura e la definizione di queste idee, e scoprirle come
meno accentuata. manzini, 10-67: la sua modestia, o piuttosto la sua
10-67: la sua modestia, o piuttosto la sua astrattezza, sembrava accennare a un
insigne, e non meno famoso per la sua libertà, sincerità, astrattezza.
2. corrente artistica contemporanea che proclama la necessità per le arti di abbandonare ogni
della realtà esteriore e sensibile, per la creazione di forme e di valori cromatici
, l'accademismo, ne deriva invariabilmente la decadenza. idem, v-1-693: un
immaginazione sono limitate e schematiche, mentre la realtà ne offre un numero illimitato e
. neol. filos. chi limita la propria speculazione alla logica pura (al
: l'idea innata... era la categoria, ma posta come posseduta e
segni, 5-413: essendo adunche stata approvata la divisione delle armonie, secondo che l'
una astrattiva,... dico la musica non dover esser usata per cagione
di più. vico, 3-644: la mente umana de'tempi che ragioniamo non era
logica. varchi, 8-1-385: la cognizione sua [di dio] non è
cioè non si cava dalle cose, come la nostra, ma è intuitiva. segneri
dante, conv., iii-xi-13: la vera amistade, astratta de l'animo
solo in sé considerata, ha per subietto la conoscenza de l'operazione buona. fioretti
(28): e imperò che la mente sua era al tutto sciolta e astratta
propria, come si finiscono tessere e la bellezza d'ogni cosa creata per la
la bellezza d'ogni cosa creata per la sua propria essenzia. castiglione, 533:
sola e, quanto più po, la contempli in se stessa simplice e pura e
simplice e pura e dentro nella imaginazione la formi astratta da ogni materia. bruno,
per questa cecità possiate disminuire o attenuar la gloria di miei meriti, che da questa
... altinfemo, tutte o la maggior parte si dolevano. berni, 13-
meraviglia e da dolcezza astratta / stava la donna innanzi al cavaliero. della casa,
cieli. moravia, i-9: per la prima volta sotto quella sua apatica e astratta
che, avendo fisso tutto l'animo e la volontà alle cose dell'arte sola,
. vasari, ii- 125: la natura... [li ha]
ottenuto per astrazione; che non concerne la realtà in particolare (questa o quella individuazione
o quella individuazione reale), ma la realtà in universale; che prescinde dalla
che hanno per oggetto delle astrazioni (come la matematica, la metafisica, la logica
delle astrazioni (come la matematica, la metafisica, la logica). -spesso
come la matematica, la metafisica, la logica). -spesso con annotazione negativa
queste sono astratte e non mettono in conto la repugnanza della materia, sentiva qualche opposizione
metodo di rinvenirle. vico, 3-611: la ragione de'numeri, perciocch'è astrattissima
anche in un eccesso di metafisica, la mente umana non si smarrisse? b
. gentile, vi-2-50: astratta è la legge che non sia una volontà.
astratta, una minestra, / che non la può capire ogni scodella.
. e. cecchi, 1-7: la loro faccia [dei pesci rossi] dalla
] dalla grande bocca arcuata diventava sotto la fronte montuosa una maschera rossa di malinconia
5-297: nel binario della ferrovia, la strada era diventata una convenzione geometrica,
particolare). torricelli, no: la materia altro non è che un vaso di
forza e de'momenti dell'impeto. la forza poi e gl'impeti sono astratti
termini loicali a voler mostrare all'anima la verità, ma l'anima stomacata da
naturali. -in astratto: limitando la considerazione all'idea universale, priva di
: ora si risponde al terzo, che la parola del re, non rappresenta il
un'idea in astratto a chi ebbe la flemma di leggere, della mia educazione.
mi servo d'un termine che lascia intatta la questione in astratto, per scioglierla in
un poco col poeta, di sentir la sua voce viva. 9. sm
.. dir. negozio astratto: quello la cui struttura non corrisponde in modo univoco
parti lo adibiscono (ad es., la cambiale). 12.
, fuor da quella che gli conferisce la definizione nell'universo dell'intelletto. botta,
. botta, 5-96: né per la natura loro erano capaci [i milanesi]
una parola? d'annunzio, iv-2-1352: la vita non è un'astrazione di aspetti
per una geniale astrazione poetica. anche la poesia ha de'pericoli. d'annunzio
dell'elastro, non considera qui che la sua determinata figura e la sua perfetta
qui che la sua determinata figura e la sua perfetta elasticità? manzoni, 109:
serristori, conc., ii-148: la fisica e la chimica... perfezionano
conc., ii-148: la fisica e la chimica... perfezionano sempre più
. bencivenni [crusca]: la centaurea... ha forza astret
lungo spettacolo il fedele / vostro popul la notte e 'l dì che stette / come
a vedere l'andavano; né sapendo la cagione del suo dolore, altro che pazienza
astretti, se non se al ritrovarsi la sera in casa prima della mezza notte
mezza notte. manzoni, 1074: [la presa della bastiglia] era il gran
il gran fatto che apportava a ogni cittadino la sicurezza di non essere più giudicato che
2-15: quel se ne va, da la scrittura astretto, / dove i dui
, che, ancora che ci avesse veduto la manifesta morte, era astretta di compiacergli
. della casa, 548: ma la giustizia, la fortezza e le altre virtù
, 548: ma la giustizia, la fortezza e le altre virtù più nobili e
molle e casto petto / veggio spirar la calda e bianca neve / e dolce,
, dove cercano i grani che costituiscono la parte principale del loro cibo. si
più largamente importate per la vita in gabbia contro la forma predetta,
largamente importate per la vita in gabbia contro la forma predetta, resteranno a ogni richiesta del-cente
, agg. farmac. che ha la proprietà di precipitare le sostanze proteiche dando
, formano membrane protettive che diminuiscono la secrezione, l'assorbimento e l'eccitabilità dei
boccaccio, i-73: quando il re udì la risposta..., ben conobbe
allume ch'è un sale acido, mediante la sua virtù astringente ha l'attività di
del sangue. viani, 14-20: la farina di castagne,... sciolta
123: erano gli anni in cui usciva la ronda, ma sono ben pochi gli
. astrìgnere), tr. (per la co- niugaz.: cfr. stringere
per bisogno, credo, che a ciò la astringesse, ma forse pensando di meglio
, ma forse pensando di meglio nascondere la sopravvenuta rossezza,... si
terra. firenzuola, 162: astringendolo che la pigliasse per moglie,...
in caso che e'cerchi di occupare la tirannide della patria. lottini, 93:
clementissimo signor duca di ferrara, per la quale fui quasi astretto da la necessità
, per la quale fui quasi astretto da la necessità a commetterli, fui imprigionato.
che, se non offriranno in contrario de la tua causa altre allegazioni, che vagliano
non servire più contro a'ribelli durante la guerra presente. foscolo, 1-41: e