gli antichi dicevano accattare, è farsi dare la parola di quello che fare si debba
. tesoro volgar., 7-36: la legge comanda, che ciò che l'
d'achattare tesoro e non rendere, abattere la buona moneta e dare corso alla rea
avuta, li tre fratelli non solamente la credenza perderono, ma volendo coloro che
al da sezzo, al fare de la ragione, quando di fiorini cento che
: che sia così vero, cioè che la luna accatti il suo lume dal sole
accatti il suo lume dal sole e la sua chiarezza... è provato
l'esempio d'alfieri pruova ch'ella [la lingua italiana] è capace di rendere
forestiere. carducci, i-1365: leggo che la gioventù francese dell'oggi non accatta più
e trova casa da per tutto, perché la sua casa è il ciglio e il
e il fienile, quello che tacita la fame dormendo sui gradini delle chiese,
. albertano volgar., i-73: la coscienza macchiata per cose male accattate o
diceria, n'andava in cielo per la nuova casa. baldinucci, 2-5-319: un
mendicante. guittone [crusca]: la donna accattatrice con quel suo bambinuccio in
-figur. tommaseo, i-321: cominciava la smania in me d'uscire di quello
, bramoso, accattatore, nel quale la verginità dell'anima è disfiorata dai desiderii
per far loro accattarla, / perderla la mia quiete / per lor merca- tantrìa
overo accatteria, sanza tutto il consiglio o la maggiore parte. abaie isaac volgar.
le sofferenze. sinisgalli, 4-185: la gente minuta cercava di accattivarselo con ossequi
il vescovo... fecela sagrare [la chiesa], e diede la lettera
[la chiesa], e diede la lettera dell'accatto, e fece ogni altra
di porre una gravezza a'cittadini, la quale si chiama accatto, perciocché s'
duca alessandro, morto il papa, per la sua prima spedizione messe un grosso accatto
rotte, / trita e strascina poi per la bocco- lica, / un tozzo mendicava
parole dette per ischerzo, e per la similitudine che hanno con bocca, e
davano all'accattonaggio: altri vivevano su la prostituzione delle loro donne. viani, 14-329
a fresco una lunetta, ove rappresentò la famosa ammenda e gastigo insieme, dato da
il soccorrere alla cieca l'accattone per la via, e l'erigere uno stabilimento
i-923: un accattone... tese la mano. la carità, per amore
accattone... tese la mano. la carità, per amore della madonna!
: dietro a dei signori bianchi come la neve va un accattone nero, ma sembra
lungagnate. idem, 19-377: dietro la ceppa di un albero comparve, silenzioso
. 0. rucellai, 5-13: la conchiglia di teti, vacillante con agitato
dentro. tommaseo-rigutini, 932: quindi la differenza di cavalcare da accavalciare: il primo
estate, ad accavalciare i ciottoli e la rena. 3. mettere a
delle scale, accavalciate le gambe, succhiano la sigaretta. sbarbaro, 1-22: sedendo
un trave. pirandello, 6-247: [la punta della babbuccia] compariva e spariva
- col gómito sul ginocchio e sulla palma la guancia. = cfr. cavalcioni;
lo spietato breus si prese a sua la dama che girone avea diliverata, e come
sp., 35 (608): la nebbia s'era a poco a poco
vallate. d'annunzio, iv-1-125: la folta lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva
un'altra pena incalza, si rinnova la fatica, / sopra un'onda che
. moravia, vii-165: il mare presso la riva era tutto onde verdi e bianche
-figur. de amicis, i-319: la lettera della madre è scritta a precipizio
, è prendere con uno dei ferri la seconda maglia dell'altro, farla passare
maglia dell'altro, farla passare sopra la prima, e lavorarla, facendo così una
1-291: tempestoso e freddo / copria nembo la terra; a gran volute / gravide
tr. (accavézzo). legare con la cavezza; incavezzare. =
. bellini, 3-1: mi prese [la gotta] con tanta amorevolezza per le
arte della seta, 66: sieno per la minore, setaiuoli minuti, mereiai,
. idem, 19-251: anche tutta la zavorra di carne e d'ossa, di
di cazzotto (v.), per la forma a pugno. non nonaccecaménto
, ricevuti i danari, gli die'la piccolissima contea di vergiù. guido delle colonne
, acciò che con perpetuo accecamento conservassero la gente in errore. segneri, iii-2-86
non potendo conciliare le sue azioni con la religione quale è, tende ad abbandonarla o
fecero in alto, incontrata e presa la corrente dall'aria, passarono il mare,
il mare, sparsero l'africa, la siria, l'egitto, e, trasportate
prato. fra giordano, 5-30: la prima cosa che 'l dimonio procura di
palazzo,... e successivamente la villa sua, delle quali ritrasse masserizie di
volle che si stimasse quanto poteva importare la spesa di lui...].
azienda commerciale. papini, 1-270: la spesa totale ascende a quasi cinquantacinque lire
. tr. caro, 2-97: la machina fatale il muro ascende. tasso,
su, suso, o cittadini: a la difesa / s'armi ciascun veloce e
: ascese tacita il tevere / d'enea la prora d'avvenir gravida.
perfezione. d'annunzio, iv-1-959: la forma ideale, a cui tendeva la
la forma ideale, a cui tendeva la specie con un continuo ascendere...
come si poteva raggiungere se non con la profusione della vita? cardarelli, 1-75
. scala del paradiso, 487: la carità è fonte di fuoco, la quale
: la carità è fonte di fuoco, la quale quanto più cresce, tanto l'
1-9 (i-117): che diremo de la pompa de le donne nei loro abbigliamenti
par che si veggia l'ascensa ne la città di vinegia. panzini, i-805:
moto ascensionale. bocchelli, i-413: la nube abbagliante, gran lago pensile
differenza ascensionale: in una sfera, la differenza fra l'ascensione retta e l'ascensione
disugualità ascensionali si fanno maggiori secondo che la sfera più e più sarà obliqua.
obliqua. cavalieri, 1-252: troveremo la di lei differenza ascensionale essere gr.
e sottraendo nel l'altro la differenza ascensionale alla ascensione retta, si
trattato d'astrologia [crusca]: e la quantità di tutti li gradi
. b. croce, i-3-390: la verità è sempre cinta di mistero,
il loro culmine, come non l'ha la vita. gobetti, 1-95: un'
della stella con l'equatore. rappresenta la distanza di un astro dall'equinozio.
sf. atto miracoloso con cui cristo concluse la sua permanenza visibile fra gli uomini:
il racconto evangelico, quaranta giorni dopo la sua resurrezione, recatosi con la vergine
dopo la sua resurrezione, recatosi con la vergine, gli apostoli e altri discepoli
si innalzò nell'aria e disparve (la chiesa cristiana commemora solennemente l'ascensione di
l'ascensione di gesù quaranta giorni dopo la pasqua). boccaccio, i-523
). boccaccio, i-523: la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione
, i-523: la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascensione
, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascensione vi ho mostrato, e
ascensione vi ho mostrato, e ultimamente la donazione graziosa dello spirito santo. sacchetti
2. giorno (sesto giovedì dopo la pasqua) in cui i cristiani festeggiano
le feste principali. '., siccome la pasqua della nativitade, e la resurrezione
siccome la pasqua della nativitade, e la resurrezione, e l'ascensione. velluti,
, i vicini, e com'era la festa dell'ascensione, nei campi verdi si
con veloce scalpiccio. pratolini, 9-297: la strada, in questi giorni, è
de luca, 1-11-2-10: durante la linea descensiva legittima e naturale, non
non vi ha parte alcuna l'ascensiva e la trasversale. guglielmini, 1-61: [
doi progressi d'ascenso e descenso, per la cura ch'ha di sé e
ch'ha di sé e de la materia. imperato, i-23: noi diciamo
; l'ascensore / a i fianchi la si annoda, e vi s'attiene /
s'attiene / colle mani, e la strigne. = lat. tardo
di funi metalliche a cui è sospesa la cabina, collegate con l'argano;
tempo si usava l'ascensore idraulico, la cui forza motrice era ricavata dall'acqua
. cecchi, 1-26: entrando per la porta d'un albergo, sarebbe montato
così enorme e massiccio: « ce la farà l'ascensore a reggerci tutti e due
. pavese, i-201: il giovanotto inventò la storia di un viaggio che con quelle
moto degli ascensori essendo indifferenziato tanto per la salita come per la discesa.
indifferenziato tanto per la salita come per la discesa. -ragazzo di ascensore:
. boiardo, 2-9-41: era la strata un gran miglio distesa, /
ariva, / ed è trea miglia la malvagia ascesa. tasso, i-37: è
malvagia ascesa. tasso, i-37: è la francia, come abbiamo detto, quasi
è disceso, in qualunque maniera si faccia la discesa e l'ascesa. viani,
serpenti infiorati. ungaretti, i-82: la vita si vuota / in diafana ascesa
: le parti... non trapassino la decima, ovver l'undecima corda ne
, faticose e difficili da cantarsi per la loro ascesa e discesa. = lat
sempre con l'aiuto della grazia) la perfezione spirituale mediante gli esercizi (fisici
b. croce, ii-9-42: mortificare la volontà del vivere fino ad annullarla nell'
faticato tre secoli per fare a te che la odii una casa e fasciarti tutt'intomo
, con ascesi paziente nei tuoi nervi la vita e la capacità d'altro sforzo.
paziente nei tuoi nervi la vita e la capacità d'altro sforzo. gobetti,
). gli ascessi si distinguono secondo la loro sede: ascessi superficiali o sottocutanei
, cerebrale, ecc.); secondo la natura del pus: ascesso caldo (
in alcuna determinata parte del corpo, la verità si è nondimeno, che per nome
è traduzione il latino ascesso, mentre ancora la materia purulenta rimane chiusa e raccolta sotto
celso, sec. i), secondo la sorte del corrispondente termine gr. apostema
, che nel medioevo sostituì quasi interamente la voce latina. ascessuale, agg
). chi si sforza di raggiungere la perfezione cristiana con la pratica costante e
sforza di raggiungere la perfezione cristiana con la pratica costante e rigorosa degli esercizi (
respiro. palazzeschi, 4-156: amava la madre di un amore religioso...
.. ascoltava con lo stupore e la riverenza dell'asceta le poche parole che
amore che... nutriva per la madre era ascetico, non più di questa
. nella storia dei suoi inizi si avverte la presenza di una ispirazione ascetica. ha
in solitudine il suo pensiero dominante, la sua idea fissa di costruttore e di
di tommaseo fosse un poco scandalizzato per la scelta dell'originale, io, più
costole, perché vi affrettiate a finircene la gaia e fresca traduzione. d'annunzio
gusto dei simboli e delle allegorie, la virtù d'astrarre, l'estrema sensibilità
sensibilità alla suggestione visuale e verbale, la tendenza organica alle imagini dominanti e alle
agnello, che medichiate l'ascaro e la malagevolezza che avete sentita per la partenza di
e la malagevolezza che avete sentita per la partenza di stefano. =
. caro, i-343: e mirando la fanciulla, come tra le donne si
[plinio], 1-218: dedalo trovò la fabbrica del legname ed in essa la
la fabbrica del legname ed in essa la sega, l'ascia. l. bellini
prese subito fascia per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo. pascoli,
panzini, iii-37: adamo ha poi creato la selce appuntita, l'ascia, la
la selce appuntita, l'ascia, la scure, poi la mitragliatrice. ojetti,
l'ascia, la scure, poi la mitragliatrice. ojetti, i-295: dall'
liquore flavo. viani, 19-403: la carovana si ripose in cammino lavorando aspramente
accetta. per aprirsi un varco tra la vegetazione intrecciata. fracchia, 376: non
altro... all'ingiù volta ha la faccia, / e un diavol
2. asportare con l'ascia la parte interna del legno in una botte
lì per lasciare an dare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in
recidere. iacopone, 79-25: la lingua m'è mozata e lo pensier
foglie di alcune piante carnivore (ha la funzione di catturare gli animali che si
asciògliere, tr. (per la coniugaz.: cfr. sciogliere).
asciolto da ogni rigidezza e temporalità, la quale abbia sua radice in concupiscivo appetito
). disus. far colazione (la prima del giorno). velluti,
per mangiamento in generale, cioè per la materia da mangiare. idem, 55:
misi a guardarlo come se lo vedessi per la prima volta. panzini, i-143:
sciogliere (il digiuno) *: la voce si diffuse dall'ambiente ecclesiastico. sulla
specie d'iperico, ma differente per la sua grandezza, imperoché è più folto
-ascissa angolare: in un fascio di rette la misura (in radianti) della distanza
-in un sistema di coordinate cartesiane, la prima coordinata (v. coordinata)
, colla sua ordinata r a e la sottotangente al medesimo punto a, trovare l'
appellata iposarca, l'altra asclite, la terza è chiamata timpanite... asclite
) 'malattia che fa gonfiare la pancia come un otre '; la
gonfiare la pancia come un otre '; la voce si è diffusa nella medicina
stranieri, che tra essi perde in modo la sua reai figura. idem, 3-3-470
, 3-3-470: l'irradiazione ascitizia rappresenta la stella assai maggiore del vero. magalotti,
, i-437: è un'istituzione [la monarchia] arbitraria, ascitizia, derivante
mi fa venire, che io possa bagnarmi la bocca, alla quale non bastano
l'asciugaggine e l'arsura, la quale io v'ho dentro. buti,
in agguato, un asciugamano è la fantasima. e. cecchi, 6-7:
. g. del papa, 1-2-22: la differenza di respiro...
pustole. a. cocchi, 4-2-183: la lavatura del capo o di altre
capo o di altre parti va ripetuta la sera... con simile
il bagnato (con un panno, con la mano, con una fonte di
si voleva asciugare a tovaglia, dissele la madre:... questo asciugare che
bruna. dante, 57-51: sovra la vergin onda / generai io costei che m'
lato / e che s'asciuga con la treccia bionda. g. villani, 6-7
. villani, 6-7: avendo detta la messa e celebrato il sacrificio, e per
, che lungamente era stata peccatrice, la quale con le lagrime gli aveva lavati i
le sue lagrime; né potrò inaridire la fonte di quelle lagrime, le asciugherò
: dalla tela d'ottone è raccolta [la pasta] da un cilindro foderato di
da un cilindro foderato di feltro che la strizzano e ne fanno scolare ogni umidità
per asciugarla. settembrini, 1-95: la maggior pena per me era non potermi
fronte il sudore che vi avea lasciato la paura. carducci, 1079: ecco
asciugava il freddo sudore che le bagnava la fronte, e ravviava macchinalmente i capelli
leggiero dell'alba rompeva qua e là la nuvolaglia del cielo e comin
sorso [il bicchiere] asciugandosi con la mano la barba sui cui peli le
[il bicchiere] asciugandosi con la mano la barba sui cui peli le goccie violette
bevve il vino rosato, s'asciugò la bocca con i pampini. govoni,
adagio i capelli. tombari, 1-244: la signora sindachessa si asciugava le lacrime con
signora sindachessa si asciugava le lacrime con la cocca della bandiera. banti, 6-97
; inaridire. -anche intr. con la particella pronom.: perdere umidità,
o cinque, tanto che veggia che ugualmente la carta sia tinta: e sta'di
volta asciughi. idem, 29: se la vuoi più lucida [la carta]
: se la vuoi più lucida [la carta], togli olio di lin seme
: l'aquilone... detto la scopa delle strade, perché soffiando l'asciuga
idem, 7-91: un lampo è la beltà, l'etate un'ombra, /
: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate
bagno di colore. pavese, 76: la sterile mole / delle case ammucchiate,
/ delle case ammucchiate, che prende la pioggia / e si asciuga nel sole
-figur. piovene, 2-77: la sentivo invecchiare quasi da un'ora all'
che l'acqua sia chiara e che la cenere sia ritornata bene a fondo.
ritornata bene a fondo. tra'ne la detta acqua e asciuga la detta cenere al
tra'ne la detta acqua e asciuga la detta cenere al sole. 4
al sole. 4. essiccare la gola e provocare una tormentosa sete.
ed escremento nocivo; e però ne'pelosi la natura non lo trasmette alla pelle,
fur preste. pallavicino, 1-360: la seconda [la sete] gli era cara
pallavicino, 1-360: la seconda [la sete] gli era cara altrettanto quanto
] gli era cara altrettanto quanto molesta la prima [la febbre], essendosi egli
cara altrettanto quanto molesta la prima [la febbre], essendosi egli divisato d'
il zima vedendo, lietissimo, come la notte fu venuta, segretamente e
portando in mano l'asciugatoio e la biancheria per il bagno. e. cecchi
lavorato, ecco: o è la guazza, o è la grandine, o
o è la guazza, o è la grandine, o è la asciutta, o
, o è la grandine, o è la asciutta, o sono i bruchi;
-disse -e vergognose / ch'usciste fuor de la battaglia asciutte, / qui vi depongo
la pioggia scrosciò, rovesciandosi compatta tutto intorno
cadenti ed asciutte / de l'umor de la vita e stanche e gravi. redi
rostrato, 1'accomodai nel fornello sopra la rena, e ne feci stillar l'
, mantenendo il fuoco sempre eguale, finché la parietaria fosse totalmente asciutta e quasi abbrucciata
, ii-62: il meglio è traspiantarla [la borraggine] d'ottobre et avanti che
lungo. boccaccio, 1-213: piegò la scritta pistola, piena di non poco
dolore, e posta in su il legame la distesa cera, avendo la bocca per
il legame la distesa cera, avendo la bocca per troppi sospiri asciutta, con le
asciutta, con le amare lagrime bagnò la cara gemma, e, suggellata quella,
maniera,... hanno conseguentemente la lingua asciutta e veloce. tasso,
potea tener lo viso asciutto, / quando la nostra imagine di presso / vidi sì
/ vedrem ghiacciare il foco, arder la neve. idem, 299-14: ov'è
ariosto, 10-105: simil battaglia fa la mosca audace / contro il mastin nel
palazzeschi, 3-243: si incominciava con la minestra n brodo... dopo
... dopo veniva quella asciutta, la pasta al sugo, e lasagne.
tavolino. verga, i-192: gli dava la sua mezza cipolla, e si contentava
vostro viaggio. paoli, iii-191: la miro, e rileggendo i dolci accenti
entro quel nero asciutto umore / bevo la medicina a'miei tormenti. -non
e nervosi. nievo, 86: la muscolatura asciutta ma elastica porgeva gli strumenti
forme. d'annunzio, iv-2-424: la pelle ricopre... i muscoli asciutti
. possedeva ella una vocetta aspra con la quale affliggeva l'umanità. civinini,
26-31: quivi una bestia uscir de'la foresta / parea, di crudel vista
ch'avea l'orecchie d'asino, e la testa / di lupo e i denti
ii-31: quegli si duole, che la predica è asciutta di erudizioni. moneti,
.]. pananti, i-22: la scarsella / del giovine era asciutta come l'
tanno e venuto il momento di riprendere la somma, era asciutto come l'esca e
castiglione, 223: né voglio che la modestia sia tanto asciutta ed arida,
diventi rusticità. berni, 331: la natura e la fortuna mi ha fatto tale
berni, 331: la natura e la fortuna mi ha fatto tale; dico,
il cuore nella poesia del petrarca viene la mollezza... delle sue canzoni
tintura di aggradimento. manzoni, 221: la dottrina che fa derivare la morale dall'
221: la dottrina che fa derivare la morale dall'utilità, era stata enunciata
« oh! sì signore, » rispose la donna, con un tono di voce
, e a mio dispetto / a la profin chesta 'mpresa non lassi. / -non
altri era uno dei solenni, che sempre la carne del capretto gli piaceva molto più
un ruotolo, / ma perché i'la so tutta, / passerommela asciutta asciutta
buti [crusca]: alcuna volta la state è puzzolente e inferma, credo
trinci, 1-155: si replichi di nuovo la medesima annacquatura, affinché mai patiscano troppo
: come per l'asciuttore cominciava [la creta] a screpolarsi, lasciava intravedere
, 2-9: una volta sola, aprì la bocca: la lingua e il palato
una volta sola, aprì la bocca: la lingua e il palato erano chiazzati di
ma gli rovesciarono l'acqua giù per la barba e la camicia. =
l'acqua giù per la barba e la camicia. = deriv. da
l'asciuttura delle mani che coglievano a volo la coppia dei mattoni secchi e sonori.
tutte tropicali): arbusti (carnosi come la stapelia, legnosi come la periploca,
carnosi come la stapelia, legnosi come la periploca, erbacei e volubili come il
landino [plinio], 27-5: la asclepias ha foglie d'ellera e rami
mattioli [dioscoride], i-491: la asclepiade produce i suoi rami lunghi,
per conto niuno mettere in confronto con la regolata musica che dalla quantità risultava delle
: ciascuna delle varie forme che assume la strofe asclepiadea a seconda dei versi a
carducci, 918: oh, su la chioma ondosa che simile a notte discende
dal gr. àoxxiqtuà? -àso? 'la pianta d'asclepio '(il dio e
, sm. bot. negli ascomiceti, la cellula o il gruppo di cellule che
antichi, che per guardare il campo la notte tenessero guardie fuori de'fossi discosto,
avanzato. corpo di guardie che vegliano la notte e guardano un luogo, un
, percepibile. onofri, 120: la rossa bramosia di denudarti / dal tuo
dee., 6-8 (123): la novella... con un poco di
ivi il confesso, / degli ascoltanti ivi la scena, e tutte / l'
con l'udir richeggi / ad ascoltar la mente e lo 'ntelletto. idem, conv
infama è degno d'essere fuggito da la gente e non ascoltato. idem, inf
. idem, 23-94: più cose ne la mente scritte / vo trapassando e sol
pazzo dolore, ascolta, e ritieni la corrente ruota. boccaccio, dee.,
315): ascolta se tu riconosci la voce mia, io son ben dessa.
4 * 6 (433): la giovane, quantunque piena fosse d'amaritudine
mie ragion s'ascolta, / attender la dovrei [la mia donna] / di
ascolta, / attender la dovrei [la mia donna] / di grazia piena e
grave ascoltare una favola, imperocché sovente la menzogna a tempo usata porge aiuto non
/... / ella ascoltò: la piccola battuta / venia di là.
, iv-1- 195: ho portato su la loggia il vaso delle rose; e son
son rimasta là qualche minuto ad ascoltare la notte. viani, 14-384: anche
. ungaretti, i-18: c'è la nebbia che ci cancella / nasce forse un
canto delle sirene / del lago dov'era la città. idem, i-29: non
tenda dei suoi / dove si ascolta la cantilena / del corano / gustando un
1-38: la fanciulla ascoltava, colle sopracciglia lievemente alzate
ascoltava, colle sopracciglia lievemente alzate e la boccuccia socchiusa a cuore, come i bimbi
8-intr. (227): in su la mezza terza una chiesetta lor vicina visitata
., 4-8 (448): la quale [novella] pervenuta agli orecchi del
miei peccati. ariosto, 18-159: ma la più parte de la gente rotta /
18-159: ma la più parte de la gente rotta / né tromba né tambur né
. tasso, 7-113: non ha la paura arte né freno, / né
lungo spazio in terra / sarebbe corsa la tua nobil vita. ciro di pers,
voti tuoi, sì che tu scorga / la tua diletta greggia. muratori, 1-103
dipoi, se non è per niente ascoltata la voce dei capi? baretti, ii-28
contro un uomo risoluto di voler ascoltare la sua passione piuttosto che la ragione?
voler ascoltare la sua passione piuttosto che la ragione? compagnoni, i-io: gli ottimati
e nel mio cuore mi sforzo di ascoltare la voce di dio. per far questo
(ii-125): e passando oltre per la selva folta / un gran romor da
era di notte, / e mi davi la mano, fine mano...
cose straordinarie, per fare alla lunga la sola parte d'ascoltatori. aleardi,
all'orecchio del nesi, avendo cura che la propria voce si incanalasse il più possibile
al sentiere con l'indice sollevato verso la bocca nell'atto involontario di chi teme
atto involontario di chi teme sia turbata la sua ascoltazione. gentile, 3-216:
esame semeiotico (il tipo di respiro, la presenza di rumori respiratori morbosi; i
ascoltare. sacchetti, 101-115: sentendo la terza il tramestio, ed essendo stata
far del grande suo viso in ascolto / la mia nebbia di sempre.
fiate / le parole rimate / ascondon la sentenza / e mutan la 'ntendenza. dante
/ ascondon la sentenza / e mutan la 'ntendenza. dante, conv., iv-v-i
umane operazioni a li uomini medesimi ascondono la loro intenzione. idem, purg.,
idem, par., 27-66: apri la bocca, / e non asconder quel
, v-32: egli non toglieva alla vista la forma de'tondi pomi li quali,
oscura, / e il gran pianeto la sua luce asconde, / posso dolermi
come ascondi tu le bruttezze tue con la veste ch'io ti ho fatto.
ascondino, senza alcuna crudezza che offenda la figura. tasso, 6-79: null'
. idem, 11-82: ma fuor uscì la notte, e 'l mondo ascose /
le fronde. galeani, iii-185: [la rana] o che 'l più cupo
o s'in pantano alloggia, / inver'la sponda avidamente poggia, / se mai
, / se mai face apparir vede a la sponda. fontanella, iii-354: una
or fango / ed ossa sei: la vista / vituperosa e trista un sasso asconde
manto, come se voglia coprire / la vista, che il circonda, de la
la vista, che il circonda, de la morte. d'annunzio, ii-561:
quando mi vedi passare / sospirando per la via, / asconditi per mostranza: /
termine le fronde / che trasse fuor la vertù d'ariete / per adomare il mondo
avete li 'ntelletti sani, / mirate la dottrina che s'asconde / sotto il
ascondono? manzoni, 17: né tacerò la bella / bocca gentil ove s'asconde
tenue rosseggia e stanca / del sol la ruota, e tra i vapor s'asconde
, st., 1-14: segue [la donna] chi fugge, a chi
donna] chi fugge, a chi la vuol s'asconde, / e vanne e
foco ammorza; onde non corrisponde / la penna all'opre e fa bugiardo 'l foglio
. dominici, 1-122: non saprà la man manca quello fa la diritta,
: non saprà la man manca quello fa la diritta, perché la limosina tua sarà
manca quello fa la diritta, perché la limosina tua sarà in ascondito; e il
padre eterno che vede in ascondito, la ti renderà in cielo. sannazaro,
uomo (specialmente nell'infanzia), la cui mancanza provoca gravi disturbi e malattie
all'uomo, attraverso l'alimentazione, la quantità di cui ha bisogno. è
facilmente alla luce e al calore (la frutta e la verdura cotta o conservata
e al calore (la frutta e la verdura cotta o conservata contengono solo minime
. ascòrgere, tr. (per la coniugaz.: cfr. scorgere).
, iii-436: assai t'è ora aperta la latebra: cioè l'ascosaglia e celamento
l'ascosaglia e celamento che ti nascondeva la giustizia divina. faldella, iii-107
49-39 (iv-179): come del dì la luce venne meno, / e l'
meno, / e l'aria per la notte fessi oscura, / cavalca ascosamente
e molti de'più forti... la seguono [armida] di notte ascosamente
esce in un tratto fuora e cuopra tutta la terra? machiavelli, 229: del
, quando non vi sia sotto ascosa la rapina, nessuno principe ne è desideroso,
, 6-94: travestiti ne vanno, e la più ascosa / e più riposta via
: deh mira... spuntar la rosa / dal verde suo modesta e vir-
ascosto. marino, 7-103: da la madre ritorta e pampinosa / pende la dolce
da la madre ritorta e pampinosa / pende la dolce e colorita figlia, / parte
quel vago altero aspetto, / ha la porpora l'un tra l'ombre ascosa.
ascosa. orsino, iii-290: [la verità] sta più che puote ascosa,
, e de le genti / fugge la bocca ed ha nel cor ricetto. sempronio
terra. carducci, 597: su la parvola tua fiera persona / il mio pensier
ojetti, i-673: me l'avvicina [la cifra dell'età] con una ascosa
con una ascosa fraternità d'uomini cui la giovinezza ha ieri voltato le spalle.
canto ascreo. carducci, 661: la cura ignota che il bel sen le morde
a cui doveva rimanere legato per tutta la vita, come servo della gleba.
giovanni dulie celle [crusca]: la vescovile degnità e quella del sacerdozio libera
, / gli ascritti a lei da la natura giorni, / onde il serpe e
, / onde il serpe e 'l velen la rende priva, / non vo che
essere nominati ed eletti anche subito dopo la scadenza nel prossimo biennio nella classe dei
dal sig. giovanni fabri, insieme con la nota di tre soggetti da ascrivere nella
: mi rallegro che i signori romani la abbiano ascritta nella loro celebre accademia.
362): si mise [lucia] la corona intorno al collo... come
! castiglione, 364: e quando la lor vita dissoluta è lor rimproverata,
, mal esplicate..., a la debolezza del mio basso ingegno l'ascriva
. redi, 16-viii-240: supplico umilmente la bontà di v. a...
, ma ancora con parole incitatissime la dannò. = voce dotta,
, poi palpò, titillò, stuzzicando la bestia fra un dubbioso aggrottar di ciglia
più presto, più grato mi sarà la tua partita, acciò non ti
essere che ha in se stesso la ragione e il principio della propria
non possiamo dunque negare l'aseità benché neghiamo la necessità di essere.
lungo un braccio e mezzo, avea per la lunghezza dell'intestino duodeno una linea di
adoperato durante gli interventi chirurgici per tutelare la ferita da ogni infezione (e si ottiene
ogni infezione (e si ottiene con la scrupolosa sterilizzazione delle mani del chirurgo e
avviene senza l'intervento dei sessi (la riproduzione). = » voce
di carrette. moravia, vii-358: la strada non era asfaltata, e così,
aveva cominciato a cadere qualche cosa tra la neve e la pioggia, come una spruzzaglia
cadere qualche cosa tra la neve e la pioggia, come una spruzzaglia di ghiaccio
pavese, 53: ogni notte è la liberazione. si guarda i riflessi / dell'
. marino, 6-127: hawi la spina arabica e la spica, / che
, 6-127: hawi la spina arabica e la spica, / che più groppi di
. condizione in cui viene a cessare la normale attività respiratoria (con perdita della
. lombari, 1-90: ci mostrò la merla: la si sarebbe detta morta per
1-90: ci mostrò la merla: la si sarebbe detta morta per asfissia;
-figur. leopardi, iii-975: la letteratura è in istato d'asfissia dappertutto
sincope (inizialmente s'identificava con asfissia la sincope, che invece consiste nell'im-
pecchio, corte., ii-549: la seconda [serie] è di libri
polvere delle carte d'ufficio, con la delicatezza e la tenace speranza con cui nello
d'ufficio, con la delicatezza e la tenace speranza con cui nello spalare una
, 2-55: s'avviò giù per la strada bianca, in mezzo a un polverone
asfissiante. viani, 19-324: quando la macchina martellava sotto le gallerie, risoffiando
da ragazzi, a scuola, la praticità della maschera antigas e la facilità
, la praticità della maschera antigas e la facilità a difendersi da eventuali, anzi probabili
provare soffocazione (per il caldo, la sete, il fetore).
negri, 2-962: il dottore che assisteva la partoriente aveva susurrato all'ostetrica, consegnandole
nel fiume, che era in piena, la barca degli asfittici aveva pescato due cadaveri
de lo asfodelo fece menzione omero. la sua radice è simile a piccoli napi
deledda, ii-3: nella campagna intorno moriva la selvaggia primavera sarda: si spogliavano i
narcissi, / starsene, informi tra la vita e il nulla, / ombre ancor
d'asfodelo. idem, ii-955: la landa originaria / verso il sogno propaga
della primavera, prima con l'asiatica e la polmonite doppia, che per poco non
che l'interruzione di tali comunicazioni, e la retrocessione della civiltà loro...
risponderò laconico. panzini, iii-870: la lirica oratoria ed asiatica dei manifesti murari e
], 25-11: e1 bestiame non pasce la femina [la seconda specie dell'anagallida
e1 bestiame non pasce la femina [la seconda specie dell'anagallida]; e se
; e se pure fussi ingannato da la similitudine... ricorrono subito all'erba
, 3-4: su per montagne asprissime la selva / si dilata dattorno, e si
sep., 35: se pia la terra / che lo raccolse infante e lo
lassù. cattaneo, ii-2-176: sembra che la civiltà penetrasse navigando su per la corrente
che la civiltà penetrasse navigando su per la corrente del po... i più
pericoli. panzini, ii-105: contemplava la casetta del cantoniere, asilo di pace
, 1-89: sì che per me la terra / non è più che un asilo
per ora sapere a quanto può montare la spesa d'un asilo per le bambine,
del governo che nulla faceva per rialzare la plebe. imbriani, 2-50: qui,
3. stor. luogo che la legge riconosceva inviolabile (tempio, chiesa
una sentina e come un asilo riceviamo la feccia e la ribalderia del mondo.
e come un asilo riceviamo la feccia e la ribalderia del mondo. baldelli, 5-3-175
città nuova, esso co'suoi compagni la fonda sulla pianta degli asili, ond'erano
tratto il batticuore e l'asima, e la spasima e la fantasima! domenichi [
l'asima, e la spasima e la fantasima! domenichi [plinio], ii-356
, 529: quella di virginio era davvero la forma che la natura, eternamente libera
di virginio era davvero la forma che la natura, eternamente libera ed asimmetrica, predilige
eternamente libera ed asimmetrica, predilige, la forma, che, dinanzi a una quercia
po'asimmetriche. negri, 2-493: la faccia terrea, asimmetrica, quasi priva
per asinaggine. baretti, ii-69: la più parte de'nostri compatrioti sono gente
di risentirsi d'un procedere che trae la sua origine dall'universale asinaggine del paese
2-406: non essendo ombra alcuna, sotto la quale ed egli e l'asinaro potessino
dell'asindeto, per esser detto senza la congiunzion delle copule. = voce dotta
di auvséco * lego insieme '. la retorica romana rendeva il termine gr. con
). comportarsi da asino, dimostrare la propria goffa e villana ignoranza.
volesse in presenzia di tante persone sopportar la mia asineria. i. nelli, 18-2-14
aretino, 2-372: oimè, consumar la vita, gittar i danari e perder l'
monti, iii-150: è questa la prima volta che l'asineria di chi legge
carducci, iii-24-287: tale essendo la mia poetica, io non disputo. anche
, 1-81 (188): e mostratogli la ingiuria che era fatto alle mie
, i-97: non mi dava neppur più la briga di provar- mici, e
mici, e asinescamente leggeva a dirittura la nota. giusti, ii-161:
son d'asinil struttura, / d'asin la coda e di lione il resto
che d'oro al re di frigia orna la testa, / si sta nascosta un'
idem, 555: e viddi come la parca... nel geno della materia
croce, 38: l'orecchie asinine, la bocca grande e alquanto storta. buonarroti
cino da far lana, / ho la ripa del fiume in ver ponente.
. soldani, 1-195: ma la specie asinina non è sola / tra le
suo nell'asinina scuola / era occupata la reai bestiuola. idem, 14-35 •
, 151: [pinocchio] vide la sua immagine abbellita di un magnifico paio di
. d'annunzio, iv-2-127: tiravano per la coda la carogna [dell'asino]
, iv-2-127: tiravano per la coda la carogna [dell'asino], e cantavano
, brucando cardi e gramigne, passava la vita senza emozioni. 2.
umane lettere. berni, 112: la fama suona / la piva e 'l corno
berni, 112: la fama suona / la piva e 'l corno, in accenti
, i-201: mi ricordo che, per la tosse asinina, un valente medico inglese
vero. lippi, 6-66: ma per la loro asinità superba / son poi fuggiti
asinità superba / son poi fuggiti più che la mal'erba. redi, 16-vii-54:
carducci, 528: l'asinità de la vii gente onesta / si sgroppi a lavorare
. papini, 8-223: né me la piglio coll'asinità e malvagità degli uomini.
nell'asinità, dipendendo sempre l'ingiuria e la prima offesa dall'arbitrio di un disordinato
cavallo, da cui si differenzia per la statura minore (da ima 1,
entrò 'n pistoia e fèi fonder la chioma. bibbia volgar., ix-117
d'orecchie d'asino, l'altro trae la lingua come cane. boccaccio, v-133
fa un timpano da far festa. la pelle loro, cioè la robba loro,
far festa. la pelle loro, cioè la robba loro, rimane alli figliuoli per
simile; come a dire, il gallo la gallina, l'asino l'asina.
gravoso e tremulo e cascante / a la disdossa l'asino cavalca. idem,
ed al bastone avvezzo, / sotto la schiavitù che oppresso il tiene, / di
: quando cacciava un asino carico per la ripida salita del sotterraneo, e lo
di precipitare in un burrone e togliersi la vita. deledda, ii-911: e
, di qua e di là, con la pancia grigia all'aria, ragliando forte
: anche lui, l'asino, rotta la cavezza che lo frena, vuol sentirsi
lo frena, vuol sentirsi in amore con la terra, e su questa si sdraia
sembrò dolcissimo e perfino musicale; perché la distanza gli toglieva il troppo e lo
in sala, ed era / tanta la gente corsa ad ammirarlo, / che fu
, conv., ii-vn-4: chi da la ragione si parte, e usa pur
ragione si parte, e usa pur la parte sensitiva, non vive uomo, ma
insaccar legnate o un uomo da tener diritta la fronte e da sfidare il giudizio altrui
più 0 meno in una città come la nostra non importa. -asino,
. de luca, 1-4-1-117: considerando la grossezza e li fondamenti...
li fondamenti... e anche la forma della struttura, e come si suol
camion sfioravano le basse spallette, era la sola strada di accesso al paese.
orecchi come d'asino, ovvero stendere la lingua come cane per lo caldo.
reducere alla via... aperse iddio la bocca dell'asina; e sì parlò
per gli animali... riprese la sciocchezza degli infedeli eretici, a modo
modo come anticamente nel vecchio testamento per la bocca dell'asina avea ripresa la ignoranza
per la bocca dell'asina avea ripresa la ignoranza di baalam. varchi, v-26
], 986: i quali, lasciata la diritta strada, si sono sviati,
strada, si sono sviati, seguitando la via di balaam, figliuolo di bosor
salario d'iniquità; ma egli ebbe la riprensione della sua prevaricazione; un'asina mutola
avendo parlato in voce umana, represse la follia del profeta. panzini, iv-55
il falso profeta balaam si reca su la fidata asina a maledire gli ebrei per commissione
procedere. un angelo del signore chiude la via. percossa, l'asina ebbe
percossa, l'asina ebbe dal signore la favella e rimproverò il padrone della sua
: forma ironica con cui è indicata la filosofia morale di buridano che sosteneva essere
(non dico da santi perché ho bestemmiato la parte mia) e ho dovuto far
; senza volere, soprabbondando, oltre la convenevolezza della vendetta, ingiuriare.
e caccia cavallo di stalla: con la prepotenza una persona rozza e ignorante riduce
cavaliere messer farinata degli uberti, e la sua diceria propose gli antichi due grossi
può dire che trovasse l'erba per la sua pastura, quando il popolo gentile ricevette
quando il popolo gentile ricevette in sé la grazia e il frutto della incarnazione del figliuol
e resistono a correre il dì e la notte dugento miglia d'italia senza punto
i-234: pure vado rivolgendomi pel cervello la risposta che voglio fare a quel vostro
come il buono asinelio, che porta la soma, e fa bene, ed ha
casca vasino: qui è l'ostacolo, la difficoltà, su cui si prova il
/ senza fartene mistero, / sento la repubblica. / ma se poi discendo
quando debbo scrivere 'lei', dopo la prima pagina mi casca l'asino e non
. deledda, ii-27: vuoi farci la carità di prenderci un po'in vettura?
-andar dietro al suo asino: tirare per la propria strada, senza curarsi di ciò
l'asino, far l'asino: compiere la maggior parte di una fatica.
di ignoranza. pananti, i-28: la gente non può intendere una zeta:
, i-127: e vogliono per forza la ragione, / e si danno dell'asino
cecchi, 247: il medico / andò la notte a quella veglia in maschera;
, 4-10 (457): di che la donna alquanto spaventata, il cominciò a
prenderlo per lo naso ed a tirarlo per la barba, ma tutto era nulla:
nel caso suo, bastava ella avesse aperto la crusca, edizione ultima, articolo asino
l'asino a cavallo. -metter la sella all'asino: dar più importanza
quanto meriti. -lavare il capo, la schiena, le orecchie all'asino: giusti
/ con che si lava all'asino la testa. l. salviati, 19-
il proverbio che ammonisce: chi lava la testa all'asino... -credere
basti: riconoscere fin dai segni esterni la natura reale di una persona. grazzini
: avvezza a portare un medico, [la cavallina] fa l'atto di voltare
/ quanto l'asino fa il suon de la lira. varchi, 22-8: intendi
l'asino, / che ha mangiato la biada. m'hanno barbato addosso?
gloriosissimo, non si chiama questo un metter la sella all'asino? -l'
scappi talora sotto il cuoio del leone la coda dell'asino; e già so che
. idem, iv-93: vorrei che la gente di cuore e di testa non si
esortazione a non studiare troppo, rovinandosi la salute. -i ragli degli asini non
d'asino. -l'asino non conosce la coda se non quando non l'ha
asinelio, / che sempre par che la coda conosche / quando e'non l'ha
1-90: che l'asinel conosce allor la coda / quando e'non l'ha.
l'ha. poliziano, i-25: che la coda par conosca / l'asinin quando
si scortica l'asino. - dammi la mano. - eccola. -qual asin
troppo questa insegna coste, / a voi la gloria de'nemici vinti / si deve
gli asinelli liberati dalla soma gustavano ghiottamente la semola che loro si imbandisce per regalo
asinelio, come gesù, ad aiutare la buona gente che se ne va. panzini
: una volta si incapricciò dell'asinelio che la somara aveva partorito. appena l'ha
2-118: i due carrettieri, uno con la cavezza, l'altro con la frusta
con la cavezza, l'altro con la frusta, legarono l'asinelio ad un palo
malandrino / correva come il granchio per la buca, / i'dico a piede
fatto pruove di trar dui calci con la loro insolenza alla mia bontà. l.
punto di una linea piana in cui la tangente è indeterminata. -linea asintotica:
sm. matem. retta avente la posizione limite a cui tende la tangente
avente la posizione limite a cui tende la tangente a una linea piana quando una
, il progresso dell'industria indefinito, la felicità asintoto degli umani sforzi impossibile.
: se vuo'più asio stare / la nave dei pigliare. = fr
per miniare (col quale si prepara la carta su cui deve essere messo l'
accumula nei vasi del polmone e ostacola la funzione respiratoria. iacopone, 48-14:
, non è malattia che impedisca affatto la respirazione, come la descrivono alcuni dotti
che impedisca affatto la respirazione, come la descrivono alcuni dotti uomini, ma la rende
la descrivono alcuni dotti uomini, ma la rende diffìcile ed affannosa, ora più
affannosa, ora più ora meno, conforme la cagione più o meno violenta.
dall'asma. ojetti, 117: evitare la tortuosa lunghezza dei periodi, per la
la tortuosa lunghezza dei periodi, per la quale i lettori dovrebbero in onor tuo
quel balsamo / toccava l'ugola / a la maru- gola. beltramelli, i-21:
beltramelli, i-21: passò una pausa durante la quale non si udì che il respiro
crescenzi volgar., 5-24: ha [la pina] virtù lenitiva, umettativa e
sante e forti. giacosa, 72: la vecchia domestica, della quale udivo nell'
quale udivo nell'attigua cucina i passi, la voce asmatica ed il continuo affaccendarsi.
poco il primo rintocco dell'ave saluterà la imminente sera. = lat.
asolarci un poco di vento; con la qual parola asolare si esprime mirabilmente quel
, iv-1-555: il vento asolava. tutta la voluttà della notte d'estate veniva a
il cuore. onofri, 81: la brezza asola via fra pino e pino,
-per simil. magalotti, 21-15: la fiammella d'una candela che gli asoli
mangiare, dormire, asolare: ecco la vita di questi giorni e di questi
àsolo recava nella stanza... la voluttà della notte d'estate. montale,
imperò cuocesi nel vino, e lavasi la bocca con la sua cozione, per essere
vino, e lavasi la bocca con la sua cozione, per essere molto utile
allargare. cavalca, 16-4-293: allora la bella domitilla si gittoe prostrata in
carnosi, saporiti, bianchi, con la cima verde violacea; il
violacea; il rizoma e la radice si usano in farmacia come
or del lubrico asparago il cultore / prender la cura deve; e se dal seme
un nome di scarto, cora, la ci passa dinanzi senza più ravvisarci.
forse mediterranea); gli antichi vi avvertivano la presenza di asper 1 aspro ',
dire chiamate... / figlie a la notte e di cocito alunne, /
, 303: deggio affigermi forse / su la sinistra poppa / due vipere mordaci?
immenso ch'or fan doppio in lei / la ferocia natia, l'atro delitto,
un pochetto pazienza prese, e ricevuta la villania, quasi aggrandendosi, disse: -già
. battista, iii-402: scapigliata è la terra, e 'l suon de'venti
il viso asperso. tasso, 18-16: la rugiada del ciel su le sue spoglie
composero, aspergendo il legato di su la soglia il popolo dentro e fuori la
la soglia il popolo dentro e fuori la chiesa. marino, 231: i patrii
chiamata al cielo. quindi asperse di nuovo la bara con acqua benedetta.
-rifl. tasso, 7-io: spengq la sete mia ne l'acqua chiara /
. della casa, 675: a la cui fama, al cui chiaro volume,
, che di faville / crescenti ognor la viva fede asperse. tommaseo, 1-147
al sol così che asperge / lieto la stanza d'improvviso lume / sorride da le
iv-1-794: il sole s'inchinava su la montagna, aspergendola d'oro, dolcemente
aspersorio. tassoni, 1-62: sotto la porta stava monsignore / con
, 9-18: nell'olio un'altra intigne la granata, / e fa l'
che voglia alludere a quella facezia, la quale si dice essere stata fatta
da aspergo -inis 4 aspersione 'per la forma dei conidiofori che paiono piccoli aspersori
svegli / tu [primavera], sciogli la collerica / ramaglia in una serica /
, iv-2-553: io offersi... la mia mano per sostegno ed ella vi
mia mano per sostegno ed ella vi poggiò la sua mentre vacillava su le asperità della
asperità della roccia, idem, iv-2-312: la pelle bruna, secca, piena di
d'umido. beltramelli, iii-97: la pelle le si stirava sulla faccia ogni giorno
bontempelli, 9-85: movevo un poco la schiena per sentirmi pungere dalle asperità del
. iacopone, 53-21: veio esbannita la povertate, / nullo è che cure
: riteneste e riserbaste per voi tutta la povertà, viltà, asperità, afflizione e
veggo gli religiosi, che osservano più la vita cristiana che tutti li altri, essere
colonne volgar., 1-317: allora quando la forte asperitade de'venti con molto
, purg., 31-78: e come la mia faccia si distese, / posarsi
1-37: e veramente giasone avrebbe finita la vita nel mezzo del fuoco, s'
fuoco, s'egli non avesse bagnata la bocca de'buoi del predetto liquore con
iv-1-1030: il chiaro vino si rovesciò su la mensa, bagnò il cumulo delle belle
acqua lustrale (o di altre sostanze) la persona o l'oggetto da purificare o
rivolgea di pianto asperse, / né de la vista del natio terreno / potea,
quel perfido sangue, e tu sarai / la delizia, l'amore, / la
/ la delizia, l'amore, / la tenerezza mia. parini, giorno,
capegli / stracciati ed irti, da la mischia uscio. d'annunzio, ii-829:
-figur. chiabrera, 2-1-6: ivi la fronte di cordoglio aspersi, / ciascun
si fan vaghe e superbe / e par la terra di diamanti aspersa. idem,
e d'intorno / non mostri ne la fronte assai distinto / mesto presagio d'infelice
! verga, i-329: scoppiò subito la guerra tra i figliuoli, a chi toccasse
i figliuoli, a chi toccasse pagare la spesa del mortorio, ché il reverendo lo
ardevano lacrimando. entrò il prete con la stola bianca, seguito dai chierici che portavano
dai chierici che portavano l'aspersorio e la croce senz'asta... il prete
da s. c., 23-1-5: la mala mente... è tormentata
buoni, tristizia de'miseri, aspettamento de la morte. albertano volgar., i-12
. albertano volgar., i-12: la speranza è certo aspettamento della beatitudine.
prese l'onesta giovane... per la mano destra, e dinanzi alla reina
, e dinanzi alla reina sua sposa la menò. idem, dee., 10-8
gli uomini spirituali... aspettanti la redenzione della carne loro. d.
un ricordo. idem, iv-1-649: la camera sepolcrale era ampia...
e parea quel profumo una melode / sopra la terra candida, aspettante. c.
ragione e d'aspettanza, i quali la meraviglia dietro si portano. carducci, 321
calmi, sì come l'aura tra la collina e il mare.
. giacomino pugliese, ii-134: la bocca ch'eo basai / ancor l'
suo giardino; e questo fatto, sopra la porta se ne venne ad aspettargli.
cose, non le precipitate, aspettate la sua maturità, la sua stagione. b
precipitate, aspettate la sua maturità, la sua stagione. b. tasso,
veder pur d'ora in ora / la viva e vera e bella filidora.
, 1-29: gongolava l'ignoranza a vedere la bocca aperta a tanti rondoni, che
: io sono stato quasi tutt'oggi a la finestra, aspettando ch'ella venisse a
... / de l'alato fanciul la madre astuta; / ma come ad
: non s'aspetti che segua / la colpa; pria si vendichi. preceda /
pria si vendichi. preceda / al misfatto la pena. redi, 16-vii-401: mio
: tra i buoni figliuoli e i cattivi la differenza si riduce a questo, che
animo insolita. carducci, ii-16-84: la piccola edvige aspetta le chicche di roma
di roma. verga, i-406: la poveretta non si stancava mai di aspettare
giovane tornasse ad alzare il capo verso la finestra. aspettava, aspettava, cogli occhi
, e le dita scarne che facevano andare la spoletta. viani, 19-313: sulle
: sulle piante dei gelsi che lineavano la strada le foglie sembravano uccelli che aspettassero
e te goffredo invita; / te la fortuna e la vittoria aspetta. galileo
goffredo invita; / te la fortuna e la vittoria aspetta. galileo, 3-3-381:
bonsanti, 2-216: lo aspettava sul tavolo la lettera incominciata; andrebbe a finirla,
aspetta. boccaccio, i-288: quivi la loro nave fecero racconciare tutta, e
e di timoni migliori che li perduti la rifornirono, e incominciarono ad aspettar tempo al
in loro scemasse le forze e crescesse la malizia. varchi, 23-259: in
, sperare, prevedere. -anche con la particella pronominale. bonagiunta, ii-317:
ii-317: gioia aspetto da voi e voi la chiero. tesoro volgar., 7-70
non s'aspetta / per me se non la morte, che m'è dura.
dormirà sempre, e non fia chi la svegli? / idem, 110-2: persequendomi
armato. boccaccio, i-358: e così la letizia, essendo dove futura tristizia infallibile
7-14: per amore di quelle cose future la mente nostra s'apparecchia a sostenere quelle
voi. tasso, 5-39: non è la disciplina intera / ov'uom perdono e
regno, e ruinosa è senza / la base del timor ogni clemenza. idem,
vanto, / l'anima mia potè scemar la pena, / ché d'esser vendicata
amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol sua strana vendetta. / usò
: donne, da voi non poco / la patria aspetta. settembrini, 1-113:
dovuto avere il senno di non fare la concessione, ma fattala mi aspettava che avesse
cane si fermasse poco dopo a divorare la pagnotta. pavese, 9-106: nel bar
, 9-106: nel bar lo attendeva la nina. me l'aspettavo. era seduta
, 1-33: è ancora un'età, la mia, / che s'aspetta dagli
in attesa; trattenersi. -anche con la particella pronominale. dante, inf
. / ch'i'aggio in odio la speme. boccaccio, dee., 2-5
notte di verno il fa stare sopra la neve ad aspettarsi. alamanni, 5-2-135:
et a oratio neretti di potere caricare la sua nave per il giappone, et
, 887: quant'è che aspetto! la ferocia bianca / strussemi il regno ed
a proposito,... perciocché la cera sempre aspetta e ad ogni ora si
ma, diss'io, miei signor, la cena aspetta. 6. locuz.
l'aspetta a gloria, e in su la porta, / per veder s'egli
evento che non può attuarsi. -aspettare la provvidenza: non far nulla, non
tutto si sistemi da solo. -aspettare la palla al balzo: l'occasione propizia,
27-275: disse turpin: tu menti per la gola, / ribaldo; appunto qui
, ii-729: e quando è venuta la primavera, quella pianta di rose bianche che
, aspetta aspetta, incontrai lunaciarski con la sua brava moglie. -non aspettare
. 7. prov. -chi la fa vaspetti: chi fa male, deve
. giambullari, 1-3-480: e finalmente chi la fa, l'aspetti. bellincioni,
1-43: sai che si dice: chi la fa, l'aspetti. -chi ha
aspettare2, intr. (anche con la particella pronom.) [aspètto)
dirò come le statue si lavorino, la forma e la proporzione che si aspetta
statue si lavorino, la forma e la proporzione che si aspetta loro, e
dino, per addietro suo fratello, per la metà a lui s'appartiene e aspettasi
: 10 ti comando / ciò che la madre sua primier t'impose, /
ella è diletta / del cielo, e la sua cura a me s'aspetta.
e quella fortuna, che mi costerebbe la vita. manzoni, pr. sp
con un desiderio ansioso di sapere come la cosa fosse riuscita. idem, pr
buone aspettative. cattaneo, ii-1-194: la proprietà involge l'autorità d'agire sulle
agire sulle cose per renderle utili, e la certa aspettativa di poterne godere le utilità
qualche cosa. slataper, 1-106: la piccola erba carezza 11 ceppo rugoso,
11 ceppo rugoso, tremando nell'aspettativa. la terra mormora, l'acqua è vicina
pea, 5-102: aveva chiesto di convertire la licenza in un anno d'aspettativa.
sp., 8 (140): la luna, entrando per lo spi
aspettazione nervosa. papini, 1-15: che la morte raglio, illuminò la faccia pallida
: che la morte raglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento
raglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento del non trovi
non trovi in noi che promesse, che la vita non sia per padre cristoforo,
in eterno. palazzeschi, 1-154: la porta che doveva svelare il mistero è stata
avrebbe lini, 9-18: come la notte che si sta alzati a vegliare un
alzati a vegliare un già preso la tromba, e messo tutti in aspettativa.
da parte. noi il corso, con la nostra angosciosa aspettazione, la notte baldini
corso, con la nostra angosciosa aspettazione, la notte baldini, 4-227: voi non
potete immaginare, dicono, si disfa dentro la prima luce. il male che la
la prima luce. il male che la religione ci ha fatto. e, a
anima. botta, 6-ii-2: stava tutta la nazione brittannica in granidem, 104-1:
tebro]. tasso, 17-97: portò la fama e dimessia, in aspettazione d'
in queste chiostre amene, / o de la sticare e mi sembrava d'essere nell'aspettazione
quelli della mezzana, e della nuova, la sanità dell'uomo -sostenere vaspettazione: rispondere alle
ho tardato a ringraziarla della gentilissima lettera con la addietro non aveva la francia veduto alcun re
della gentilissima lettera con la addietro non aveva la francia veduto alcun re che più quale
carducci, 1018: è [maria] la chiamata da le afflitte l'aspettazione.
i popoli redenti / ne i segni a la vittoria sventolanti. fa concepire fondate speranze sul
, 7-7: quello che non le piaceva la contrariava varchi, 18-1-381: giovane
dotta, lat. expedatiò -ònis, secondo la forma fra giordano [crusca]
fra giordano [crusca]: la vita umana, sempre aspet- di aspettare.
: tu togli, amor possente, / la vergine al suo redi, 16-vii-330
conte cardenas con amedeo. desidero che la sua aspettazione 2. ciò
: io sto in continua aspetguarda; la figura, la forma che assume, il
in continua aspetguarda; la figura, la forma che assume, il modo tazione
., 8 (140): e la luna, entrando per lo compagni, proem
altri scrivesse, ho spiraglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento
spiraglio, illuminò la faccia pallida, e la barba d'argento cessato di scrivere molti anni
petrarca, 68-1: l'aspetto sacro de la terra vostra / mi fa pellico,
bisonegro. idem, 17-56: sorgea la notte in tanto, e de le cose
molti giormarino, 7-65: di costei la compagna ha di fioretti / amorosi nali
e leggiadri i crini aspersi, / varia la gonna, in cui di vari il
irritante, insostenibile. d'annune maledicendo la vostra mala sorte, la farete cangiar
annune maledicendo la vostra mala sorte, la farete cangiar zio, iii-2-369: percossi
nell'aspettazione di un fato aspetto gli molcea la cura, / qui posava l'austero.
(44): me parea vedere ne la mia camera una nebula di colore di
nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discemea una figura d'uno
uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse. idem, inf., 10-74
ciò che buono aspetto ha, io la prenderò volentieri. bisticci, 3-500: sendo
donati una donna vedova e ricca, la quale aveva una figliuola di bellissimo aspetto
, e, quel che più vale, la volontà retta. b. tasso
quel vago altero aspetto, / ha la porpora l'un tra l'ombre ascosa
don abbondio non potè più nemmen supporre la possibilità di disubbidire. leopardi, 30-12
decente. baldini, 4-13: [la] circolazione stradale sotterranea che di giorno in
anche un altro aspetto è degna di meditazione la storia di irminda partènide.
g. villani, 11-2: [la pianeta di giove] si trovò nel segno
chi volesse anche sapere come renzo se la passasse con don abbondio, in quel
pubblici o in quelli dei professionisti, la stanza dove il pubblico o i clienti
essere ricevuti. verga, i-48: la melanconica immagine dell'ultimo addio scambiato là
quaggiù non era che l'anticamera, la sala di aspetto. 3.
. venat. caccia all'aspetto: attendendo la selvaggina in opportuni appostamenti presso luoghi
disformi nel bene e nel male secondo la natura de'pianeti congiunti, gli aspetti
, e l'altra si tura con la coda, sì che non ode le parole
veleno, / che sempre muove con la bocca aperta, / porta la spuma
muove con la bocca aperta, / porta la spuma in bocca nel sereno. /
bocca nel sereno. / per non sentire la magica prece, / ciascuna orecchia ottura
tien coperta: / porta nei denti la sùbita nece. cavalca, 16-1-216: trovando
sue orecchie, il quale non udirà la voce deùi incantatori. petrarca, 239-29
: l'aspido: questo porta ne'denti la subita morte e per non sentire l'
cellini, 1-17 (53): per la qual cosa io sdegnato, soffiando diventai
. marino, 12-17: d'aspido ha la virtù, ch'a pena spira,
quella razza di serpi, che, secondo la sentenza di nicandro, d'eliano e
un aspide, giallo e verde per la rabbia. panzini, ii-301: guardava
rabbia. panzini, ii-301: guardava la piccola dama come si guarderebbe alcunché di famoso
famoso: le caravelle di colombo, la nera nave di ulisse, l'ippo-
bruno a macchie nere irregolari, ha la capacità di ergere la parte anteriore del
irregolari, ha la capacità di ergere la parte anteriore del corpo e di dilatare
emit- tero, della famiglia cocciniglie: la femmina è gialla, senza ali né
insieme col naso formano tre, e poi la bocca che fa quattro: quattro aperture
qualche cosa. serdonati, 6-141: la cui sola maiestà era d'impaccio alla
fieri. salvini, 10-3-xxxn: aspirante la divina clemenza,... spera
al figur. mazzini, ii-159: la gioventù si leva: raggiante, concorde,
cultura nazionale. gobetti, 1-28: la corte li aveva educati [gli italiani
6. eccles. il ragazzo e la ragazza iscritto alla azione cattolica, fino
, azionato da un motore elettrico: la polvere viene aspirata da un boccaglio situato
8-19: l'odore prezioso scendeva a riempire la valle, saliva al poggio dei contemplanti
a qualcuna si infossavano gli occhi per la delizia. viani, 14-257: in due
, iv-2-1079: isabella aveva ceduto intera la bocca al bacio selvaggio... aveva
il qual v'aspira, / abbia sol la vittoria. castiglione, 542: io
sempre sperare? palazzeschi, 1-311: la morte è quel momento nel quale gli uomini
a roma e ci sentono parlare con la voce in gola aspiratamente,...
accumularsi esalazioni e polveri nocive; attivare la combustione in un focolare; recuperare sostanze
del mare, dalle cui cattive aspirazioni la proteggeva. c. gozzi, ii-167:
appressando le sue labbra alle mie per la prima volta con una aspirazione affannosa.
parlavano per lei nel silenzio solenne che la circondava. d'annunzio, iv-1-78: ella
buommattei, 26: onde a ragione alcuni la chiamano [la h] aspirazione gutturale
onde a ragione alcuni la chiamano [la h] aspirazione gutturale, perché ella si
gola semplicemente. magalotti, 22-117: tutta la forza della lingua chinese consiste nella diversità
emionon. ha molte foglie trientali e la radice fungosa, cavernosa come la felce
e la radice fungosa, cavernosa come la felce, candida e pilosa, non ha
sole / procacciandosi 'l lume, a la conocchia, / a l'aspa, a
chiodo sulla porta era appeso l'aspo; la conocchia era appoggiata allo stipite.
lo pose alla colla, e accomandò la corda all'aspo. lorini, 116:
contrassegnare. giusti, i-376: passa [la pasta] bell'e asciutta e croccante
grandi cilindri a guisa d'aspo che la dipanano, e di lì in una gran
. salvini, 39-vi-229: la voce latina mobile... non suona
via da un luogo (anche con la violenza: furto, rapina, saccheggio
mia, né di alcun altro, la quale altrove asportare e rapere e perdere si
2. medie. estirpare dal corpo la parte ammalata mediante operazione chirurgica.
loro né il tempo dell'asportazione né la quantità de'generi soprabbondanti che gli piace
uomini tornati peggio che pecore, per la loro codardia gli trattò aspramente. boccaccio
essi priegano dio che più aspramente percuota la vita de'tribulati. fioretti, xxi-899 (
egli pubblicamente nello studio di pisa contra la lingua volgare asprissimamente. tasso, i-271
di turbini e di tuoni / volgea goffredo la secura faccia, / rampognando aspramente i
aspramente pronunziando le parole crude, era la bocca di sua madre? deledda, ii-29
aspramente / che cesar presso si vide a la morte. boccaccio, i-18: iscendendo
lo aspreggiamento del malore, e non la sanazione. = deriv. da aspreggiare
con impazienza aspreg- gerai quella fortuna, la qual tu non possi cambiare? boccaccio
migliore, aspreggiare un poco più che la natura et tenereza sua non gli patisca.
i-161: or benigna si fa [la fortuna] ed ora aspreggia. b.
. davanzati, i-42: tiberio non la intendeva così; ma non ardiva quel popolo
aspreggiava]. nievo, 210: la contessa non mi aspreggiava più, e qualche
che le percosse. bocchelli, i-238: la vita, come la poesia e come
, i-238: la vita, come la poesia e come l'amore, ama la
la poesia e come l'amore, ama la difficoltà e si giova di terre avare
di terre avare e dei climi che la aspreggiano, lei figlia del sole.
irritavano, li tenevano come mastini a la catena. 3. rendere aspro
, / perché una sola gli aspreggiò la bocca. = deriv. da
immortale che solo dopo morte ha avuto la gloria, che è passato oscuro, bersagliato
lui paventoso; / tutta aspreggiata avea la bella faccia, / tutto adirato, tutto
verde, si arrostisce, levandoli prima la buccia, e dove sarebbe impossibile il
dove sarebbe impossibile il mangiarli crudi per la loro asprezza, divengono cotti tanto buoni
argiano. d'annunzio, ii-587: la dolcezza del frutto / è mista con
ed asprezza; tutte queste cose significano la complessione calda. s. gregorio magno
della terra. galileo, 426: stimo la luna solidissima più della terra, ma
; perciò che, inasprita e irruvidita la superficie dell'acque, ci sembra livido
cute. d'annunzio, iv-2-843: la pietra dei gradini,... gareggia
... gareggia d'asprezza con la scorza dei platani venerandi. -figur
, elegante. d'annunzio, iv-1-152: la strofe alla fine gli usciva intera e
. m. villani, 3-9: [la fortuna] potendosi maravigliare della costanza dell'
dell'uomo, subitamente e improvviso mutò la turbata faccia in chiara, e l'asprezza
lor nefande. castiglione, 348: la loro asprezza nasconde e leva quella soave
che tanto adorna ogni atto che faccia la donna. redi, 16-ii-258: temo ora
: / del lauro antico degnamente erede / la giovinezza / già de la patria medita
erede / la giovinezza / già de la patria medita l'onore. beltramelli, iii-
si vuole veder rinascere con singolare asprezza la lotta anticlericale. 6. figur
neuno se li avvicinava che non sentisse la sua fiera asprezza, che pareva un leone
: appare manifestamente, che migliore è la via delle tribolazioni e delle asprezze, che
viene sostenere l'asprezze perché maturino la mente. boccaccio, i-141: affannati
, in parte almanco traiectarvi et superare la dureza et aspreza delle necessitati. lorenzo
pace quieti, non furono anche per la asprezza della guerra pericolosi. campanella,
travagliosi. colletta, 1-i-18: seguir la legge era quindi asprezza, ma il non
1-14: guarda il numero alterno, la danza / perenne delle morti e delle nascite
. bembo, 2-19: lo aggiungere la i nel principio di moltissime voci.
; ma fassi per lo più quando la voce, che dinanzi a queste cotali voci
cura delle malattie, 1-27: se [la tosse] procede per umori caldi,
aveva tutta l'aria di volerne raddoppiare la statura e l'imponenza breve. alvaro
e risentito. d'annunzio, iv-2-1297: la vite e i suoi viticci freschi,
i-674: -egregio cavaliere -diss'egli con la sua vocetta asprigna; -la marchesa mi incarica
indurito. viani, 14-29: la scorza del pino asprita dai venti salmastri
scarnato dalla tisicaglia, gli occhi torbati puntavano la muraglia di pietrame dietro cui rompeva il
come intra l'aspre spine sta nascosa la bella rosa. testi fiorentini, 186:
i denti e le gengie sieno fregati la mattina con panno aspro, e poi sia
panno aspro, e poi sia lavata la bocca con vino odorifero. fioretti, xxi-935
e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione. della casa, 552:
a sprezzar d'amor l'arco e la face. idem, 13-23: ben ha
14-73: a piè del monte ove la maga alberga, / sibilando strisciar novi pitoni
/ colui che mi rapio / da la paterna reggia? e. stampa, iii-244
l'ambre spumanti. redi, 16-iii-245: la parte concava è tutta per lo più
il ruscello. manzoni, 6: [la bella pace] le spade stringea d'
ed il natio / vigore in su la còte aspra de l'arte? pascoli,
per quella terra fulva e aspra come la giubba del leone. idem, iv-2-1314:
: possiamo salire con l'automobile per la strada nuova, rischiando le gomme contro
strada nuova, rischiando le gomme contro la ghiaia asprissima. beltramelli, iii-99: tese
quando torno alla stazione, nel rifare la strada incontro un mare alto, aspro e
, 3-17: stretta, e aspra è la via, che mena a vita.
ad alcuno parve, dura e aspra la via delle virtù. dante, inf.
aspra e forte / che nel pensier rinova la paura! / tant'è amara che
... / da'oggi a noi la cotidiana manna, / sanza la qual
noi la cotidiana manna, / sanza la qual per questo aspro diserto / a
in- suave e aspera ci fa parere la via delle virtù la lunga usanza del
aspera ci fa parere la via delle virtù la lunga usanza del peccare. m.
una montagna aspra ed erta, appresso la quale un bellissimo piano e dilettevole sia
ti donerò questa sampogna di sambuco, la quale io con le mie mani colsi
tra monti asprissimi. machiavelli, 409: la paura delle guerre costrigne quelli [uomini
l'aspra montagna / passa, oppressando la nivosa fronte / che dal nostro terren
si ritrovi in varie spezie di pietre, la maggior vena è nella pietra azzurra,
pietra azzurra, tra le cui falde la vena d'oro si trova in filoni
delle ragazze], roca e forte la voce, selvaggia la linea classica del volto
roca e forte la voce, selvaggia la linea classica del volto. serra,
sui volti cambiati, colle pieghe fisse e la barba aspra dell'uomo già logoro.
ricevono piantagione alcuna prima che sia venuta la primavera. b. davanzati, ii-248:
bosco. g. bentivoglio, 2-36: la qual resoluzione presi, per far il
volto aspra tempesta. saba, 22: la via / nera è tutta di gente
a mangiare. soderini, i-544: la barbarossa, la rimal- desca e il
. soderini, i-544: la barbarossa, la rimal- desca e il sangiogheto aspro a
accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la sacra scrittura], come sono i
e pronuncia con un vocabulo aspro, e la cosa piacevole con un vocabulo dolce.
insieme. della casa, 611: la voce non vuole essere né roca né
si odono i respiri aspri di coloro che la stanchezza accompagna fino sul mattino. luzi
pavese, 114: per le vigne distese la voce del sole / aspra e dolce
: qui tutta umile, e qui la vidi altèra, / or aspra, or
dar nemica aspra di pace / se non la morte in dono? foscolo, v-164
il fremito del mar tòsco, e la terra / dove in gran solitudine / l'
un'aspra vita ed a commendar molto la penitenza e l'astinenza. idem,
d'erbe e di pomi; / e la lor vita, aspra, innocente e
: aspra e pur gioconda vita è la loro, quando lavorano. b. croce
aspra disciplina. negri, 2-735: la sua vita fu sacrificio d'obbedienza all'asperrima
senso di novità si spandeva per tutta la sua sostanza. beltramelli, iii-70:
, spietato. compagni, 1-10: la battaglia fu molto aspra, e dura.
delle colonne volgar., 1-148: la battaglia si commise asprissima fra loro. ariosto
ed asperi. lottini, 161: la buona, o cattiva maniera di coloro,
6-35: tremar le gambe e indebolir la lena, / sbigottir l'alma, e
in tal guisa, e di motteggiar la poesia per così aspra fortuna; dovendosi
poesia per così aspra fortuna; dovendosi la lode almeno a chi la merita, e
; dovendosi la lode almeno a chi la merita, e compensandosi da un sol
e compensandosi da un sol poeta eccellente la disavventura di mille altri non eccellenti.
fischio / del nembo che flagella aspro la vite. beltramelli, iii-27: nel suo
di passioni. saba, 155: la notte, per placare un'aspra rissa,
mena il vento, e che batte la pioggia, / e che s'incontran con
piana. petrarca, 12-1: se la mia vita da l'aspro tormento /
mia vita allor gioiosa / m'insegni la presente aspra e noiosa! idem,
un'asprissima infermità l'ha presa, per la qual cosa appena credo che ora viva
che avea di costei gli dava, la domandò per moglie. leggende di santi
. leggende di santi, 4-2: la quale [solitudine] per ardore del sole
pazienzia porto / lo ingiusto esilio e la sorte aspra e dura. sannazaro, 12-204
intorati per l'aspro gastigo e per la rea coscienza. tasso, 815: in
povertà crebbi. idem, 7-19: ne la scorza de'faggi e de gli allori
accingea; / e della falce rea / la piaga aspra e sanguigna. manso,
battista, iii-401: stendo all'erbe la mano, e provo intanto / d'angue
tedio da principio asprissimo a tollerare, per la resistenza che l'uomo fa a quella
salviati, i-1-156: lasciando a cui tocca la cura deh'altre lingue, mostriamo il
'zoppo'si profferisce: della sottile, la qual sentiamo in * letizia e della rozza
esopo volgar., 3-157: io castigo la grossezza di ciascun ferro, appianando qualunque
l'aspro di un risentimento forse proprio verso la donna. 19. avv.
et aspretta / per mezzo un bosco presero la via. tasso, i-116: io
. idem, 292: fagli restituire la femina, e dagli qualche aspro che si
: quivi tolsi una figlia piccolina, / la quale al conte di rocca silvana /
: nell'asprure dell'estate, / la falce sciopra. 2. erba
giorno asciutto, / si scivolava per la grande asprura. = deriv. da
salvini, iii-533: ma voglia dio la non mi sappia d'aglio, cioè
alfani secco assaettato,... se la sbriga chiamandolo 'lanterna'. pananti,
: quelle triste assaettate vecchie / facean la bava. giusti, i-331: ho piacere
famiglia ombrellifere, incidendo il fusto o la parte superiore della radice, da cui
abominevole, com'è tassa fetida, la quale agevolmente possiamo credere che sia il
una di colore fra 'l galbano e la mirra,... l'altra è
sangue. scala dei claustrali, 420: la contemplazione... dà ricreativo saziativo
(91): per le quali cose la nostra cena turbata, io non solamente
cena turbata, io non solamente non la ho trangugiata, anzi non l'ho pure
come il rabioso tigro che dimora ne la foresta d'organia, che apena si
325: vuole insegnare come è fatta la dolcezza del mele a coloro che già
. iacopone, 81-3: amor, la tua amicizia è piena de letizia;
, i-33: voi non potete negare la bontà di dio, però che l'avete
terrene. della casa, 619: così la ragione, che per sé è dolce
della facoltà medica non avevano ancora assaggiato la sua prima propina. 2.
): messer geri, al quale o la qualità del tempo o affanno più che
187-59: e così vennono a cavare la vivanda della crosta; e 'l primo che
più sempre abbonda, / né de la sete mia manca pur dramma. viani,
villani, 1-39: si cominciò ad assaggiare la preda dello avere del regno da'tedeschi
del regno da'tedeschi e dagli ungari, la quale assaggiata vi attrasse da ogni parte
cotali doni. -assaggiare il bastone, la frusta: ricevere un'energica bastonatura,
21-26: al povero sì daiea molto manca la mesura; / ma ne la corte
manca la mesura; / ma ne la corte mea glie farò tal pagatura, /
/ vostra città, chi ne tenea la briglia / assaggiò e'colpi de la lor
tenea la briglia / assaggiò e'colpi de la lor tempesta. lippi, 2-41:
il marchese florian l'avea diretta [la lancia] / per chiapparlo nel mezzo della
dante, purg., 2-54: la turba, che rimase lì, selvaggia /
prima un uomo disarmato, che assaggiasse la via. guido delle colonne volgar
molto d'assaggiare. giannotti, 2-1-182: la quale [repubblica] se assaggiano nella
] se assaggiano nella tenera età, non la possono dimenticare. b. davanzati,
: miscontenti de'suo'figliuoli, assaggiaron la signoria d'una donna detta erato,
o almeno passabile, ma ho fatto la stivaleria di stare dieci o undici anni
stare dieci o undici anni senza assaggiare la sella. tombari, 2-10: si
avevano fatto appena in tempo ad assaggiare la trincea. -assaggiare il terreno:
, in piccoli scontri, per saggiarne la consistenza e le intenzioni). -
, che più giovi a condur bene la propria vita, che le lettere ben
dannaggio, il re conobbe che non la potea vincere per forza. b. davanzati
naso, che voi odorato, / la bocca assaiato, per dar conforto; /
della qualità della roba, e tentennavan la testa. tombari, 1-55: se
di saggio compiuta allo scopo di riconoscere la natura o la composizione di una determinata
allo scopo di riconoscere la natura o la composizione di una determinata sostanza.
cinesi] sì perdutamente disfatti, che la voce che il p. va- gnoni
/ da bimba. or c'è la macchina che scocca / d'un frullo solo
: « maestro, assai chiara procede / la tua ragione... ».
/ acerbo ancor, mi trasse a la sua schiera. boccaccio, dee.,
sarebbe picciola laude di dio per dimostrare la creazione del nostro corpo, se susseguentemente
e ardita / vincesti il sesso e la natura assai. idem, 13-69:
assicuro che, studiandosi universalmente assai più la geometria, non si scriverebbero tanti libri
chi ebbe ventura di vedere in viso la verità. magalotti, 9-1-223: assai sobri
già mai / gente sì vana come la sanese? / certo non la francesca sì
come la sanese? / certo non la francesca sì d'assai. buti,
s'al primo erede / fargli patir la destinata pena. galileo, 516: io
1-iii-321: colle recenti elezioni... la sua influenza era cresciuta d'assai.
: tolsi per mia legittima e cara sposa la francesca..., la quale
sposa la francesca..., la quale è stata buona e cara quanto dire
abbiamo a avvolgere / per trovargliene bella [la moglie], ricca e nobile /
assai cose quanta e quale sia stata la eccellenza dell'animo di costei. idem,
. assai e uomini e donne abbandonarono la propia città. idem, dee.,
terreno per uno e due bufali e la semenza per lo primo anno. foscolo,
nuove, e a voi toccherà distrigar la matassa. manzoni, 80: dalla
, 357: è rimasta senza padre e la madre giovane, e con poco o
e con poco o niente; tanto che la fanciulla non vi sta bene, e
chi assai, secondo il podere e la divozion sua. idem, dee.,
315): tu se'stato con colei la qual con false lusinghe tu hai,
.. mi servirebbe assai assai a la introduzione de le persone d'erminia e
. boterò, i-435: importa assaissimo la costanza nelle cose avverse, perché significa grandezza
assaissimo, dunque, importa il considerar la grandezza e qualità della superficie nella quale
qualità della superficie nella quale si fa la reflessione. campanella, 2-100: di
per quella gentile donna da bene, la quale mi dava assaissimo guadagno. idem,
gli alloggiamenti ha giovato assaissime volte a la sanità de gli esserciti. varchi,
.. molti fusseno pronti a minare la repubblica, pochi che la vo- lesseno