volte). tommaseo, 4-i-269: la gradinata... accresce la gravità dell'
4-i-269: la gradinata... accresce la gravità dell'interno edilìzio.
nasce l'acutezza del suono, e la gravità dalla rarità. g. b.
vecchio organo restaurato non hai « per la gravità » che giochi di flauto.
pianelle tè forza che tu vadi su la gravità. -avere gravità di capo
. l. salviati, 19-25: io la vedeva... tutto quanto /
cecco d'ascoli, 2076: sentendo de la vita gravitate / more e rinasce.
che gravita, che si muove secondo la legge di gravità. - anche al
le medesime presso ogni nazione. alcuni la videro principalmente nell'ignoranza delle plebi,
... multiplicato non possa romper la tavola; anzi s'afferma che..
sul suolo, restando in questa ipotesi la forza centripeta collisa dalla forza centrifuga che investe
centro di gravità. guerrazzi, 2-824: la respirazione si attenuava penosa, il peso
da quella scenata che gli aveva sconquassato la digestione, si sentiva gravitare sullo stomaco
di spirito mi gravita nella fantasia, e la soverchia. compagnoni, i-26: quest'
della nazione. leopardi, v-1071: la francia, gravitando col suo immenso peso
e tanto si continuò l'inganno, che la ricca e potente venezia fu data,
cristo], 1-16: qual sarebbe la tua maraviglia, se tutti coloro a cui
gradi delle dignità ecclesiastiche, è immensa la responsabilità che gravita sopra di voi.
poverelli, sul minuto popolo, che pagane la più gran parte, che più delle
roberti, v-54: per esse [la forza centripeta e la forza centrifuga]
: per esse [la forza centripeta e la forza centrifuga] tutte le sfere gravitando
e respinte a un tempo stesso verso la circonferenza delle loro orbite fanno degl'imperturbabili
degl'imperturbabili rivolgimenti. leopardi, v-951: la luna gira intorno alla terra: v'
questi due corpi. questo legame è la forza di gravità, che ritien la
la forza di gravità, che ritien la luna nella sua orbita. se questo corpo
orbita. se questo corpo gravita verso la terra, deve tendere al di lei centro
nel terso gravitar dei mondi, / la conoscenza del popolo eterno / deliba l'
attrazione che esercitano il suo ascendente, la sua autorità; subire l'influenza politica
. c. bini, 53: come la felicità sarebbe facile a conseguirsi..
... se il mondo osservasse la legge d'amore, d'armonia, di
. d'annunzio, iii-1-1210: tutta la bellezza di un mondo ideale gràvita dunque
,... gravitarono verso atene e la grecità matura. gobetti, 1-i-7:
1 problemi economici, le tendenze politiche, la composizione sociale. -tendere a
campo, il campo dalla tenuta, la tenuta dal latifondo, e via via.
nuovo se voi oltre al toccarla [la palla] sentireste dal suo peso gravitarvi?
al quadrato della loro distanza, secondo la legge di gravitazione universale).
gioia, 1-i-166: tra la caduta d'un pomo e la gravitazione
: tra la caduta d'un pomo e la gravitazione de'pianeti la distanza è immensa
un pomo e la gravitazione de'pianeti la distanza è immensa. di breme,
newton dal suo gabinetto dov'aveva scoperto la legge della gravitazione planetaria. sinisgalli,
: il centro di gravitazione di tutta la società si è spostato in un nuovo campo
termini a, d, per impedire la gravitazione di esso nel centro c,
un vizio aneurismatico del cuore, cioè la mole di esso molto accresciuta, e la
la mole di esso molto accresciuta, e la gravitazione del medesimo sopra al diaframma,
livio volgar. [crusca] -. la quale sì gravosamente fue ingannata.
cadde al fine il sasso dentro / per la gravosità. 2. figur
, pericolosità. salvini, 39-i-166: la gravosità delle quali [malattie] galeno
diminuire il numero dei capitali ed accrescere la gravosità degli interessi. = deriv
vele accoglie. caro, 12-517: la gravosa bipenne ond'era armato / gli
ond'era armato / gli piantò ne la fronte. tasso, 8-6-1094: le gambe
in vece, / o di colonne a la gravosa mole. salvini, 2-149:
: l'onda /... a la terra, gravosa e ferma sede,
, 9-614: alzò il muscoso collo e la di gelo / gravosa chioma. pagano
adriani, i-343: rimandò a roma la parte maggiore e gravosa dell'esercito, e
e bruna, / che '1 sol de la mia vita ha quasi spento. marino
. guido delle colonne, 1-1: la mia gran pena e lo gravoso affanno
cielo. tommaseo, 3-ii-10: è [la fiacchezza] la più gravosa, perché
3-ii-10: è [la fiacchezza] la più gravosa, perché volontaria, catena.
9-26: le era stato gravoso veder la mamma costretta a certe faccende!
gravoso. maestro alberto, 37: la stella di cancro gravosa / riscalda troppo
ogni gravoso comandamento. bembo, 9-1-209: la vecchiezza... infino a questo
più gravose. cesarotti, ii-303: la lettura non è più continuata senza interruzione
il tributo agli stati, quando impedisce la circolazione delle manifatture e de'prodotti della
nessuno. -avverso (il destino, la sorte). boccaccio, iii-10-79:
forza ed ira / corri a ferir la mia gravosa fronte. 6.
epopea è meno gravosa che non è la tragedia. oddi, xxi-n-339: preparatevi a
bellezza. ariosto, 234: tutti la singular grazia del volto, / le
pur è grazioso. beccuti, 40: la grazia, i gesti e più 'l
è possibile che voi non aggiate considerata la bellezza e la grazia di quella vedovetta
che voi non aggiate considerata la bellezza e la grazia di quella vedovetta? marino,
marino, 196: che giova a te la grazia del bel viso? / che
? / che giova il grato suon de la favella? g. gozzi,
di san benedetto, e ci fece ricordare la grazia e l'aggiustatezza delle più valorose
xvi-124: io spero di confortare anche la mia vecchiaia ricordandomi delle grazie del tuo volto
vano con una grazia infinitamente molle: la bocca, l'ombra dei cigli,
due bande scure giù dei capelli e la bocca rossa, ed il colmo seno
il colmo seno e anelante e giù la grazia svelta e delicata del corpo.
periodo egli studiava l'infanzia degli animali, la grazia dei vitelli e degli agnelli poppanti
dei vitelli e degli agnelli poppanti, la gracilità trepida dei pulcini a pena nati
colonna, in sull'entrata del porto, la sua grazia e magrezza son lineate dentro
il mal garbo di quella vita? la mala grazia di quel viso? 2
essere grazioso, o vero lo contrario: la quale grazia s'acquista per soavi reggimenti
. pulci, 28-119: egli aveva formosa la statura, / largo nel petto e
... trovo una regula universalissima, la qual mi par valer circa questo in
come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione; e, per dir forse una
da questo credo io che derivi assai la grazia. caro, i-349: di tutte
.. è quella piacevolezza di movimento la quale accresce la bellezza, ed alle
quella piacevolezza di movimento la quale accresce la bellezza, ed alle volte è più
grazia canta. pananti, ii-172: la grazia è la disinvoltura, il muovi-
pananti, ii-172: la grazia è la disinvoltura, il muovi- mento della beltà
austerità, ne addolcisce l'orgogliosa fierezza. la beltà priva di grazia, o i
fanciulli i sogni s'addirebbero: / possegono la grazia del candore / che da ogni
le braccia puntate indietro a reggersi, la vita nuda e snella un po'storta
gli altri che erano tanto duri per la figlia lo accolsero con un certo garbo,
garbo, quasi per non lasciargli sospettare la mala grazia usata con lei. pancrazi,
femminili. aretino, 1-74: mentre la grandissima e tanto felice quanto formosa donna
, ha le grazie di venere, la maestà di giunone. cagna, iii-201:
e in forme favolose esalterà / folle la fantasia, / né dal rado palmeto diana
bene hanno qualche poco di grazia, la non continua di piacere, come fanno i
molto larghe e pompose, e per la loro lunghezza raccolte con grazia su le
sedente / bella arenzano al riso de la ligure piaggia; / operosa vecchiezza t'
1-ii-39: fra savena e reno spiccava la grazia austera ed esatta della città, turrita
de pisis, 82: terrore de la morte, / del tuo mistero,
, / meno mi tocchi / che la grazia di questa luce, / la
che la grazia di questa luce, / la tenerezza delle piante / che primavera a
e belcanto,... avendo toccato la rosa e lo smalto, il marmo
e lo smalto, il marmo e la dàlia. vailini, 114: tutta cinta
da pergole di vite / per me la casa le sue grazie serba / più pure
: quel diletto che pruova un assetato, la state, nel bere un'acqua gelata
grazia formale che diletta e muove chi la comprende ad amar; e questa grazia formale
battoli, 1-161: pensano veramente che la grazia e la piacevolezza [negli edifici
1-161: pensano veramente che la grazia e la piacevolezza [negli edifici] non derivi
quasi disperato non che stupito nel vedere la grazia e la vivezza che avevano le
non che stupito nel vedere la grazia e la vivezza che avevano le pitture di raffaello
uno de'rami del gusto, e per la quale l'artista giunge a piacere nel
modo più dolce e più gradevole. la grazia non si acquista, non conosce
il suo genere di bellezza, ma la grazia è una per tutti i paesi
proporzionata del tutto e delle parti, la grazia nasce dalla giusta espressione degli atteggiamenti
finezza de'lavori. negri, 2-136: la piazza, deserta, chiusa nelle semplici
cinzio, 1-2io: il poeta con la varietà degli ornamenti e col traporvi altre
parti che ornamento non siano deve dare la grazia, la vita e lo spirito al
non siano deve dare la grazia, la vita e lo spirito al suo poema.
chiarezza. vico, 97: aveva rimessa la buona favella toscana in prosa, vestita
grand'arte e grazia nel ben vestire la materia deforme o spiacevole con figure,
ascoso artifizio poetico; e allora non la materia, ma l'artifìzio d'essa
al candor come al pudor si deggia / la cara figlia ammaestrar che riede / doman
diventar una grazia, rappresentandosi con essa la franchezza sicura e libera del discorso naturale
sguardo su quelle antichissime rime, non ritrovi la vivacità e la tenerezza meridionale, ma
rime, non ritrovi la vivacità e la tenerezza meridionale, ma uno stile sano e
. pea, 7-582: parlava soltanto la sua lingua e la nostra veramente con
7-582: parlava soltanto la sua lingua e la nostra veramente con grazia toscana. viani
che tutto il senno di colui e la grazia e la ventura rimaneva in lor
il senno di colui e la grazia e la ventura rimaneva in lor casa. varchi
una caduta di paralisia che gli leva la grazia del movimento di tutta la parte diritta
leva la grazia del movimento di tutta la parte diritta. giocosa, io:
diritta. giocosa, io: possedeva la grazia amatoria, faceva sorridere le ragazze
senza farsi scorgere. cardarelli, 3-132: la grazia della poesia coincideva in leopardi con
, che, secondo lui, è la grazia essenziale dell'amore. 9.
, se esse avean di lei / la grazia cara. valerio massimo volgar.,
era... a loro abracciare la grazia de'cartaginesi. lorenzo de'medici
: il re, conosciuti i meriti e la bontà sua, lo ripose nel primiero
f. negri, 127: la grazia e la disgrazia de'superiori non è
, 127: la grazia e la disgrazia de'superiori non è pericolo che
questa gente, e tanto meno guastarle la sanità o perder la vita. muratori,
tanto meno guastarle la sanità o perder la vita. muratori, 8-i-134: non
l'obbrobrio, l'ab- bandon, la fame / esprimeranno, o donna, il
delizie, gli stati, le dignitari, la fama, l'onore, la grazia
, la fama, l'onore, la grazia umana, la gloria mondana. alberti
l'onore, la grazia umana, la gloria mondana. alberti, ii-87: a
. alberti, ii-87: a pompeio la sua amplitudine, a cesare el potere quanto
potere quanto el voleva, a cicerone la sua eloquenza, a scipione la sua grazia
a cicerone la sua eloquenza, a scipione la sua grazia populare furono capitale e ultimo
cattivi tiranni hanno questa condizione che cercano la grazia del populo, non per amor che
. chiaro davanzali, 17-235: tutta la pena ch'io aggio portata, /
inf., 18-134: taidè, è la puttana che rispose / al drudo suo
39: tanto quanto tu dimori a fare la bontade, tanto perdi tu di tua
giamboni, 212: grazia è virtù per la quale rendiamo ragione a'nostri benefattori,
core, / c'ha fatta rallegrar la mente mia / ch'era montata in
(10-1): novelle grazie a la novella gioia, / vestute d'umiltà e
non è spento, e dimostra come la parola sincera sia non pure un atto
messa di rendimento di grazie a dio per la conversione del nostro fratello. sbarbaro,
ringraziamento. pallavicino, iii-310: offerse la stessa mattina un solenne sacrificio di grazie
grazia degno ». caro, 5-127: la grazia... diremo che sia
.. diremo che sia quella per la quale si dice che chi la fa sovviene
quella per la quale si dice che chi la fa sovviene al bisogno graziosamente, non
solamente per qualche commodo di colui che la domanda. della porta, 2-134:
pertica e che non le faceste vedere per la fenestra. goldoni, vii-43: so
grazie son comuni fra il sposo e la consorte. carducci, iii-n-39: l'
e grazie per gridare francamente ed acerbamente la verità. corazzini, 3-116: oh!
via straordinaria. cantiì, ii-21-133: la mia destituzione era non solo ingiusta,
volendo per cosa alcuna consentire, epso la prese e gettolla sopra el lecto,
lecto, sforzandose cum prieghi e acti avere la grazia sua, tocandoli ora le mani
se egli estimasse bene fatto, con la sua grazia intera lo esperimenterebbe. sanudo
dazii de pagar in tanto tempo secondo la forma de quelle. caro, 6-470
... aspettare per tre giorni la grazia di gettarsegli ai piedi e implorare l'
capua nel 1553 ottenne da carlo v la grazia di essere governata, per la
v la grazia di essere governata, per la giustizia, da un consigliere che non
125: la terra ecco scompare: / la neve, muta a guisa del pensiero
/ cade. d'annunzio. iv-2-895: la figura, scolpita a guisa d'un
. dante, conv., i-iv-3: la maggiore parte de li uomini vivono secondo
conforto sua paura, / poi che la verità li è discoperta, / mi cambia'
rustico, vi-1-140 (13-10): laida la cera e periglioso ha 'l piglio,
spirito. serdonati, 9-326: radendosi la sommità del capo in figura di corona
: facciamoci compari, dicono il ragazzo e la ragazza, ed entrambi...
anche alla sua guisa): secondo la propria volontà, il piacere, il capriccio
, / ch'io volessi vedere / la mia cittade avere / del tutto ala sua
, iii-109: questa vuota idealità già la senti in alfieri, che si edifica essa
rettor., 105-3: è [la costituzione negoziale] di molta fatica, perciò
rettorica è scienzia di ben dire sopra la causa proposta. g. cavalcanti
per fermo che in guisa affatto diversa la penseranno gli uomini dei fatti miei. f
, iii-303: i padri non sanno coonestare la loro disonestà in altra guisa che col
. non esiste una forza trascendente che la possa determinare in altra guisa. —
ch'è questa donna, sì che la divina virtude, a guisa che discende
chiamar dì e notte in vano / la sua nemica, e andarsi lambiccando / il
fetidi dell'erba còrsa, che scoppiettando dentro la pipa ardeva, lo manifestavano vivo.
guisa che le schiave preparano all'amore la nudità dell'etèra. b.
. angiolieri, 8-10: ed or la credo, però ch'io la provo /
ed or la credo, però ch'io la provo / en tal guisa, che
dot- tanza. intelligenza, 273: la bella pollisena ettor piangea, /.
navigi affonde. firenzuola, 200: la viscosità di quel cibo appiccandomisi al palato
; / ma, s'ella giunge anco la terza al varco, / ho ben
: tre anni passati tra pisa e siena la fecero più sempre italiana di affetti,
amava circondarsi delle cose che le ricordassero la penisola. sbarbaro, 1-115: sospettosa fante
so diritto; / e, tanto la 'navanza / in ogne guisa suo presio
in quale guisa lo core meo e la mente s'alegra, quando vede le
, fa che qui mi traggia / la morte a sé, ché qui giace 'l
quel ch'ei con mano o con la voce adopra / in chi l'ascolta.
... d'usare in mala guisa la nostra paciefica sofferenza? 7.
. prov. ogni tua guisa non sappia la tua camicia: ciò che si pensa
, 232: ogni tua guisa non sappia la tua camicia. = voce
guisarma che pendeva a l'arcione, la quale era arrotata di buona guisa,
1 grossa falce, forcone '(con la finale assimilata al lat. arma 4
passaggio della iniziale b a gu attraverso la v (cfr. rohlfs, 150)
i-645: era proprio... la piccola guitta che esce sull'imbrunire dalla misera
. p. fortini, ii-524: la piacevol signora insieme con le compagne molta
11-373: come sosterrai che gli spettasse la dominazione delle acque tutte le quali cingono
dominazione delle acque tutte le quali cingono la terra, liberalissime agli uomini, quanto
, / in cui sol mossa è la guizzante coda, / l'accorto pescator conosce
440): questi pesci su per la mensa guizzavano, di che il re aveva
guizzano i pesci agli olmi in su la cima, / ove solean volar gli augelli
e fin dall'ime arene / tutta increspàr la liquida pianura. foscolo, gr.
dentro il cestino dove s'è volta la lenza. -figur. dante
: sentii i pipistrelli che guizzavano sopra la luna. 2. per estens
coda guizzava, / torcendo in su la venenosa forca / ch'a guisa di scor-
/ ch'a guisa di scor- pion la punta armava. idem, inf.,
. pulci, 23-15: anco poi con la coda [il serpente] pur guizza
tremanti dita / semiviva nel suol guizza la mano. cesarotti, ii-41: giace mor-
morendo. de marchi, i-716: la bestia guizzò nella mano e soffiò il suo
i muscoli del sauro / agile con la cauta arte del pardo. moravia,
ogni tanto un nervo gli guizzava sotto la pelle bianca e sottile, sulle mascelle.
/ e'non capea nell'arme per la stizza; / più volte inverso lor s'
dibattuto, / come spander, se la merla fuor guizza. ariosto, 24-106
durindana aggira. idem, 42-56: la mazza impugna, e dove il serpe guizza
non trapassasse. de marchi, i-91: la fanciulla, ridendo, scosse la testa
: la fanciulla, ridendo, scosse la testa... e, guizzando,
guizzavan lampi. carducci, iii-3-368: la fiamma guizza e brilla / e sfavilla /
rapidamente. gioberti, i-14: la parola religiosa è quasi un segno algebrico
. tommaseo, 3-ii-375: non imaginava la fune ancorata lungo l'atlantico, per
2-70: anzi a quel modo che la varia frequenza nel guizzar dell'aria fa
varia frequenza nel guizzar dell'aria fa la varietà de'tuoni,... così
varietà de'tuoni,... così la varia frequenza nel guizzar dell'etere fa
e più che morta in vista / la vergine latina. 8. marin.
orizzontalmente a destra e a sinistra (la prua di un'imbarcazione per effetto del
, le quali guizzando e dirizzando verso la terra, faceva sembiante di volere, lanciando
sembiante di volere, lanciando, ferire la terra. guido dellt colonne volgar.,
onde ne'suoi tempi il pesce maschio la bramevole femmina, ed ella lui.
lampeggiare continuo. soffici, v-2-147: la sera, un guizzìo di lampi lacerava
mille guizzi e mille strane ruote / segue la fune, e scior non se ne
me saltelli? carducci, ii-19-89: la lupa con un guizzo del rabido artiglio
lupa con un guizzo del rabido artiglio la bianca / aquila ghermì al petto, la
la bianca / aquila ghermì al petto, la straziò ne l'ale. cicognani,
di lei dentro l'acqua, e la gioia / dei due corpi sommersi.
ebber colto lor viaggio / su per la punta, dandole quel guizzo / che dato
dandole quel guizzo / che dato avea la lingua in lor passaggio, / udimmo dire
210: guizzo del cor, che su la faccia splende, / non è quel
... aveva perso il guizzo e la punta della sua femminilità.
denso fiato della corsa / ella [la terra] vedeva l'iridi degli astri /
/ con le mani i guerrier stringean la polve. testi, i-139: l'
gli ultimi guizzi. pascoli, ii-754: la vita di dante... dava
, com'e l'è guizza, che la pare un tamburo stemperato. c.
, e un viso giallo che par la fame. = variante di vizzo (
traditore, che starebbe bene impicato per la gula! m. savonarola, 1-193:
questo nostro tempo sono molto dati a la gulla, più assai cha li antichi.
quella parte situata fra le fauci, e la bocca dello stomaco, fu chiamata.
dei teleostomi, che limitano ventralmente la bocca all'interno dell'arcata man
= dal ted. gulasch, che la cucina viennese diffuse nel sec.
, 236: il gulone di scandinavia con la sua insaziabilità e la strana forma del
di scandinavia con la sua insaziabilità e la strana forma del suo votarsi. =
dante, conv., iv-xvii-4: la seconda è temperanza, che è regola
, che è regola e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole
e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che
soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita. alberti, ii-233:
, 115: da un canto la pessima avarizia e da l'altro la gulosità
canto la pessima avarizia e da l'altro la gulosità de la ricchissima gioia lo stimulava
e da l'altro la gulosità de la ricchissima gioia lo stimulava. =
advoca, / e cade morti ne la strada. = voce di area
alla brigata, ed essendomi un poco la reina d'inghilterra rincresciuta, mi feci
d'inghilterra rincresciuta, mi feci venire la gumedra del gran can d'alta- risi
nomi come voi de'miei; ma la gumedra in quella lingua del gran cane
i barbari una lunga gumine, con la quale cinsero tutta intorno la torre.
, con la quale cinsero tutta intorno la torre. falconi, 1-10: governare le
tommaseo]: gumena o gomena è la più grossa fune galea, che sta
bibbia volgar., ii-64: la nostra anima si è trista, che
nel colore d'una gumma lucida, la quale si chiama 4 bdellium '.
questa [materia incandescente] e farcita la conca dii vaso, superposeno alcuni gummi
specie tropicali e subtropicali, fra cui la gunnera chilensis, con foglie che raggiungono
giardini europei (e talora, come la gunnera tinctoria, usata nella concia delle
delle pelli e in farmacia), la gunnera perpensa (propria dell'africa)
perpensa (propria dell'africa) e la gunnera manicata, entrambe ornamentali.
vasto gurge / nel verno posa e ne la calma turge. pascoli, 791:
e immoto occhio umano quello che sostenne la vista nuova del miro gurge, della
trovarsi davanti a un miro gurge dove la vita è diventata qualcosa di celeste.
. ugurgieri, 393: avrebbero cominciata la battaglia, se il saggio febo non
sdegno fumé, / che avendo chiusa la bocca molesta, / gli esce dai denti
/ gli esce dai denti a gurgiti la spuma. d'annunzio, iii-2-335: ah
., 7-3: in questo modo [la fava] non avrà poi infìrmità di
: i granari [siano] a la regione settentrionale, acciò non generi gurguglioni
dopo che se n'è cavata tutta la seta che se ne può trarre.
fiore di notabili sentenze [tommaseo]: la vita si debba sostenere de'pani e
hanno [le noci] due coverte, la prima come di calice piumato, l'
nocciuole] son coperte di tenera barba, la sua guscia e 'l nocciuolo è sodo
e massimamente quella buccia che è tra la scorza e 'l legno, né meno quella
è tra 'l guscio della ghianda e la ghianda. l. bellini, ii-41:
4-2-361: gran delizia... sarebbe la nostra, se quel pugno di riso
hanno portato a idolatrare l'ingegno e la finezza d'animo. -buccia dell'acino
al guscio. bracciolini, 1-1-55: la gran gallina partorisce un uovo, /
uova respirano. zanella, 329: [la cingallegra] l'uova /
tinte in giallo depone, e la segreta / ala distende e le riscalda
medesimo tubercolo, e che poi esca la mosca, e vi resti il guscio della
mostrasse una chiocciola serrata di verno e te la dipingessi come ella è fatta..
fatta..., non credereste che la potesse capire in sì poco guscio.
nel suo guscio, ed ora / la testuggin rimanda il collo fora. brusoni
g. b. martini, 2-1-18: la lira antica, ritrovata da mercurio,
], iii-1-361: io non ho la pelle come il guscio della testuggine o del
del granchio. bocchelli, 13-325: la lumaca rintanata dentro il guscio crede di
/ verginella modesta / trar non osi la testa, / pur di purpurei lampi,
. l. bellini, ii-99: dicea la gente: un india muore, /
, / guarda, se fatta l'ha la guadagnata, / o va'viaggia
, 5-387: persiste l'individualismo, la ripugnanza atavica per l'associazione. ognuno
nel proprio guscio. pavese, 8-88: la tua salvezza... sta soltanto
ripararvisi. de roberto, 150: la villetta affittata a donna isabella...
grande orbe terraqueo. cantoni, 633: la mia prima e provvisoria tirannia si è
mio tema, e dico semplicemente: se la scuola di sanscrito in torino non c'
a vicenda si stettero incol- trecciati con la testa fuor del guscio a guisa di tartarughe
e condusse il guscio di fuori avanti la morte di esso filippo presso che alla fine
, carena. -per estens.: la nave stessa. nardi, 200:
bartoli, 9-25-1-21: perché è ella [la nave] composta di legno, e
e non si scorgeva niente di come la carrozza era al difuori, nel suo guscio
quarto di cerchio, che può presentare la concavità verso il basso (guscio diritto
membra de gli ornamenti son queste: la fascia, il dentello, il bottaccio.
questa lettera c si mette a rovescio sotto la lettera l..., ella
. 5. maffei, 5-5-318: la cornice del pian secondo ha quattro membri
ovoli. d'annunzio, v-2-649: la cornice della mia casa natale sportava in
che le rondini l'avean rilavorata con la loro arte argigliosa soprapponendo alle gole ai
automobili) e in quelle civili per la copertura di ambienti molto vasti (auditori,
10 più usata nella navigazione fluviale o per la caccia in palude; piccola scialuppa (
targioni tozzetti, 1-302: per far la caccia della « tela », che così
caccia della « tela », che così la chiamano, s'uniscono molti cacciatori,
, vii-165: c'era il caso che la barca, un guscio di noce
vasari, iii-627: fece... la statua di esso imperatore tutto tonda,
l'acqua del corno percuote, e da la banda di fuore un foro a ciascun
foro a ciascun guscio, che dopo la percussione dell'acqua uscire possa.
dello stesso guscio: essere amici per la pelle, essere affezionatissimi. de marchi
nacquero a un corpo. -ritirare la testa nel guscio: nascondere le proprie
guardò domandando delle spiegazioni, subito ritirai la testa nel guscio e, gettandomi nella
a dire o a fare qualcosa per la prima volta. bocchelli, i-479:
frequente trovare gusci vuoti. -sputare la lumaca senza guscio: eiaculare. aretino
atti di sorte che stia per isputar la lumaca senza guscio, fermati con dire
tetti scolanti ginabro i piccioni neri spollinavano la notte dalle ali che al tepore si aprivano
. = di etimo incerto: improbabile la derivazione dal gr. xóortov * vescica
xóortov * vescica ', né sembra possibile la connessione col fr. gousse (solo
balcani. fortis, xxiii-484: la poesia non è già del tutto spenta
sventura nazionale e religiosa: cossovo, la roncisvalle serbica. lucini, 8-119:
roncisvalle serbica. lucini, 8-119: la guzla accorda un languido e moresco /
, 657: essa prega e canta per la vittoria dei fratelli. e la sua
per la vittoria dei fratelli. e la sua voce unita al suono della gusla
7 a 13 corde da pizzicarsi con la mano destra (mentre la sinistra comprime
pizzicarsi con la mano destra (mentre la sinistra comprime le altre perché non risuonino
gusli '. arpa russa, che ha la forma del salterio tedesco. =
, 282: chi intende... la qualità gustàbile del blito e deù'atriplice
.. non averà da dubitare che la lattuca non si possa collocare nel mezo tra
lattuca non si possa collocare nel mezo tra la bras- sica e tra quelli. b
quegli che appartengono al corpo, cioè la voglia del mangiare e del bere, e
golosi magri e strutti e consumati per la gran cupidigia del mangiare e del bere
/ li quai da pe'del fìumo per la riva è piantai, / a lo
, vi-46: nell'anima mia per la grazia tua si è el gustaménto e la
la grazia tua si è el gustaménto e la sazietà della somma dolcezza della tua beata
. dante, conv., iii-11-12: la potenza vegetativa, per la quale
: la potenza vegetativa, per la quale si vive, è fondamento sopra 'l
. tomitano, 98: con questa [la filosofia] veggiamo le cose non visibile
, applicò, 10 dico, su la parte ferita de la testa una ricotta che
10 dico, su la parte ferita de la testa una ricotta che rinvenne in un
aceto col fèle, / tanto che la tua madre afflitta langue; / manda in
beccuti, 172: non resta per la carne darti l'ova, / e con
è mortale. forteguerri, 6-63: la mia padrona sa fare un veleno /
meno. pindemonte, 4-989: ma la grama penelope nell'alto / giacea digiuna,
fa festa [all'uva], la si gusta acino per acino, e la
la si gusta acino per acino, e la si ricorda con piacere anche dopo varii
tenda dei suoi / dove si ascolta la cantilena / del corano / gustando un
sentire i sapori invadere il palato con la loro stupenda varietà. -di animali.
'l gustar dolce di lete / non la m'ha tolta, in luogo di merzede
, / a sé m'impetri tosto la salita. -per estens. assorbire
, impregnarsi. boccaccio, v-75: la terra, non avente ancora gustato il
profumo dei pochi fiori immortali che formano la corona di qualche ingegno sublime che non lasciò
le medaglie e contornare i carnei e gustare la grana d'un frammentuzzo di pario,
frammentuzzo di pario, gli mancava a goder la piena signoria questa mia sensualità onnigodente e
chi non gustò propia delettassione naturale, la quale è delet- tasione d'operassione intellettuale
tasione d'operassione intellettuale, ch'è la più nobele parte, du'l'uomo
ii-53: se elli è ito con la volontà morta, come debbe, egli gode
gode, e stando nell'amaritudine sente la dolcezza, e nel tempo della guerra
, e nel tempo della guerra gusta la pace. s. degli arienti, 65
machiavelli, 467: non gli lasciò [la morte] gustare le sue passate vittorie
bandello, 2-36 (i-10-51): la gittò sovra un lettuccio, e le
e le fece gustar un'acerba dolcezza la prima lancia che ruppe. caro,
ne colga, e mai non gusti / la dolcezza di venere e 'l contento /
gustando alcun riposo, giva mancando in essi la speranza di buona riuscita. boccalini,
, ii-162: avesse cominciato a gustare la dolcezza del guadagno della mercatura. cesarotti
posso dire con verità che gusto più la mia villa nell'invemo che nell'estate,
verri, ii-363: non mai aveano gustata la divina dolcezza di perdonare. manzoni,
dolcezza di perdonare. manzoni, 302: la gloria? 11 mio / destino è
idem, fermo e lucia, 366: la buona donna pensò che lucia dopo tante
lucia dopo tante scosse avrebbe gustata volentieri la solitudine e il riposo, e offerse di
stanza. settembrini, 1-260: io riguardava la felicissima collina di posilipo, e distinsi
distinsi il casino che io abitava con la mia famigliuola, dove gustai tante pure gioie
. imitazione di cristo, ii-4-1: la semplicità considera iddio, e la purità
ii-4-1: la semplicità considera iddio, e la purità lo tiene e gusta. grazzini
:... dopo aver lungamente gustata la dolcezza della misericordia divina, aspettare la
la dolcezza della misericordia divina, aspettare la morte con una profonda fiducia.
che crudele ed amaroso amaro / ne la perdita tua gustar dèa core, / che
1-101 (237): questa fu la prima volta che mai io gustai prigione,
sempiterno maggio. boccalini, i-144: la stessa nobilissima pianta della gloriosa libertà veneziana
libertà veneziana... quegli antichi che la piantarono, altro non gustarono di lei
. berchet, 76: gusti anch'ei la sventura, e sospiri / l'alemanno
minuto per minuto le due sorelle gusteranno la disperazione e la speranza.
le due sorelle gusteranno la disperazione e la speranza. -intr. godere.
. laude cortonesi, xxxv-n-13: sapesse la gente cristiana, / ch'è sconoscente e
, che penetrano i cieli, gustando de la eterna pace, non divenisse mite,
, comprendere; afferrare, penetrare con la mente; approfondire, interpretare; venire a
che 'l tuo intelletto cominci a gustare la ragione delle cose e la dolcezza della
a gustare la ragione delle cose e la dolcezza della iscienzia, tu n'arai tanto
né al frutto ch'io spero farebbe la mia venuta. gustate bene tutto. biringuccio
, i-54: se alle parole de la vecchia non fusse stato dato fede,
potestà secolare. galileo, 3-4-179: la magnificenza de'titoli, la grandezza e numerosità
3-4-179: la magnificenza de'titoli, la grandezza e numerosità delle promesse, attraendo
grandezza e numerosità delle promesse, attraendo la naturai curiosità degli uomini, e tenendogli
favoriscono di provederlo, abbiano più spesso la soddisfazione di gustar nuove cose, e
: sai tu, vergine dea, chi la parola / modulata da te gusta od
i pericoli delle guerre, non gustando la poca stabilità della fortuna. pulci,
manda. scannelli, 45: non gustando la difficoltà, non sanno né vogliono astraere
. bocchelli, i-148: né finì la mietitura senza che i due giovani gustassero
non pensando, non possono gustare quale sia la mente e l'animo di colui,
se aqua o vino fusse, per la gran sete avea de la re- cevuta
fusse, per la gran sete avea de la re- cevuta noglia. castiglione, 85
in altro loco si gustasse quanta sia la dolcezza che da una amata e cara
gusto per modo che... la perfetta poesia sia universalmente ed ugualmente riconosciuta
esempio di omero, sentivano e gustavano la di lui semplicità ben meno di noi,
mirra fantastica atteggiata in quella guisa che la vedeva il poeta. b. croce
. b. croce, ii-8-107: la poesia dei drammi non si gusta se
a. f. doni, 3-101: la civetta... aveva sentito la
la civetta... aveva sentito la musica del grillo, della cicala, del
suprema lira, quando orfeo potè con la sua vincere l'averno ed apollo con la
la sua vincere l'averno ed apollo con la sua spesso mitiga le tristezze umane.
nulla nulla gustava un po'più era la scoltura, e l'architettura anche più
per sentirla. campana, 143: la morte magra e seria ha nella voce /
, ii-482: anche lui aveva frequentata la scala con passione. allora non era
passione. allora non era ancora inventata la musica difficile. da orecchiante il suo
apprendi e gusti. galileo, 1-1-15: la bellissima sestina e la gratissima lettera
1-1-15: la bellissima sestina e la gratissima lettera di v. s. mi
l'atto del gustare sono identici, perché la filosofia tratta delle qualità e non delle
, acciò che presto comincino a gustare la dolcezza della repubblica. stri, v-1-335:
i-228: a me accade di gustare la solitudine specialmente quando so che tra poco
gusta così », ci deve far sottomettere la volontà e baciar la mano primieramente in
deve far sottomettere la volontà e baciar la mano primieramente in tutti gli accidenti naturali
. magalotti, 1-181: se poi adesso la signora marchesa gustasse di restar servita d'
contentare, / gustare e'modi suoi, la gentileza, / udirlo dolcemente sospirare.
finestra per esaminarlo contro luce e gustarne la fragilità della materia, la genialità del
e gustarne la fragilità della materia, la genialità del disegno, la finezza del lavoro
materia, la genialità del disegno, la finezza del lavoro. -intr.
passato, quando mi sopraggiunse a dosso la morte fuora d'ogni mia opinione o sospetto
, io voglio che tu sia come la mia poesia: che pochi t'intendano e
91: oh! almanco fussi stata la comparazione in tutto simile! che,
onde per rimediare a tale inconveniente cominciò la settimana scorsa a farla gustare al duca di
tempo, un'età della vita, la vita stessa). ritmo cassinese,
. foscolo, xiv-252: io non benedirò la vita, se non per quei pochi
però il gelato non gusta », diceva la velia pigliando il ganascino al marito.
uno gli aveva chiesta farina grossa, che la polenta gli gustava così: il novellino
mazzei, 16: più mi gusta la nostra [aria], bench'io
capitolo auto dall'amico tuo, e la risposta che gli ha'fatta. piacemi
, 351: se 'l vi è gustata la tragedia scura, / fatene segno battendo
mani. betussi, 1-119: se la bontà di dio ti fosse nota, e
di dio ti fosse nota, e se la carità ti gustasse, come gusta agli
andreini, 1-42: a me non gusta la conversazione di queste pastorelle, a me
t'è gustato / più ch'altro per la fiera? pedemonte, 24-591: gli
... che quanto a questo, la mi gusterebbe molto più d'una slavatina
te. 16. locuz. -gustare la morte: morire (nel linguaggio biblico
stanno qui... non gustaranno la morte insino tanto che loro vederanno il
... i quali non hanno gustata la morte della lor natività, vedranno quella
17. prov. chi non la gusta la sputi: per ribadire con
17. prov. chi non la gusta la sputi: per ribadire con più forza
. baretti, 1-109: chi non la gusta la sputi, ch'io non
baretti, 1-109: chi non la gusta la sputi, ch'io non posso sempre
posso sempre star a detta di gente, la quale registra fra i supremi lumi dell'
gustare (sec. xiii). per la forma gostare (di evoluzione popolare)
e gelatinoso del midollo allungato; sono la corda del timpano e il nervo linguale
7-105: il gusto... o la potenza gustativa è ridotta in atto dal
maniere, esteriori ed interiori. esteriori sono la potenzia visiva, la uditiva, l'
. esteriori sono la potenzia visiva, la uditiva, l'odorativa, la gustativa.
visiva, la uditiva, l'odorativa, la gustativa. brancati, ii-272: sensualità
figur. guittone, i-9-27: la bonità del seme e preziosità nel frutto
alcuno gustare quello che gustato reca seco la morte? a. verri,
sorgente, alla quale con delizia saziai la mia sete. pedemonte, 230:
non morire di sete, mi pare / la piana. 2. goduto
che a'rai / di vita ettema la dolcezza senti / che, non gustata,
compatire... lo inciterà a la compassione. -per antifrasi: sofferto
, lett. it., i-330: la 'divina commedia'uscì dal numero de'
. pavese, 8-116: qual è la differenza tra un delitto compiuto e uno
garzoni, 1-855: fu il primo che la condusse [l'arte dei barbieri]
essi fu tanto grato, che il senato la confirmò. d. bartoli, 40-i-323
. a. resti gustata di sentir la protezione della persona mia. scaramuccia,
il genio e girupeno grandemente gustati per la vista de'suddetti quadri del boccaccino.
giovanni dalle celle, xxi-210: se la contraria concupiscenza tolle spesso l'appetito del
creder mio, / la cui dolcezza dava eterno oblio / al gustator
i nervi gustatori. verdinois, 271: la sensibilità... è in sostanza
sensibilità... è in sostanza la facoltà delle sensazioni, e secondo i sensi
a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare, / la gusta-
gusto è la potenzia del gustare, / la gusta- zion per l'atto suo si
: è primo instrumento ad infrangere la evangelica dottrina, riempiendolo di spirito di divina
al diletto di vedere lei e la gustazione del cibo delle beate anime
, 118: era bello veder quest'uomo la mattina di levata, col su'
cinque porci gustevoli a mangiarne, / massimamente la lor schiena arrosta. carletti, 71
grandissimo ornamento e gustevole piacevolezza, empiendo la vista e dilettandola fuor di modo.
nobile e cibo gustevole, che sazia la mente d'un nutrimento sodo, eguale
moltitudine d'affetti ne l'animo nostro, la quale è nutrita da'versi di poeti
v'è mescolata, fa più gustevole la dolcezza. d. bartoli, 40-ii-33:
aversità meno noiose, e più cara la sanità, e le prosperità più gustevoli
non senta l'omo alcuna defacoltà, la quale d'esso li tolle pagamento. iacopone
prive, / i'per che non de la vostra alma vista? lorenzo de'medici
a gustazione: / il gusto è la potenzia del gustare, / la gustazion per
gusto è la potenzia del gustare, / la gustazion per l'atto suo si pone
tasso, 8-vii-576: umida e molle diè la lingua al gusto, / che distingue
nella lingua]... è collocata la sede del gusto, tribunale supremo delle
e delle bevande, ond'ella con la distinta cognizione di tutti i sapori essercita di
essercita di essi il giudicio e dà la sentenza in modo che secondo il suo arbitrio
rifiutati. muratori, 5-i-88: così la natura, per confortarci ed animarci a
confortarci ed animarci a conservar col cibo la vita corporale..., pose
dilettazione, più sollecitamente corriamo a conservar la vita. govoni, 2-28: erano
vita. govoni, 2-28: erano la mia cena alcune fette / di musivo
tegame / che andava a prender dentro la farina / del cassone lustrato di cucina
nome di colei che in sé contenne la redenzione del misero perdimento che addivenne per
dante, par., 17-131: se la voce tua sarà molesta / nel primo
. abate isaac volgar., i-96: la religione è madre di santitade, della
, al gosto considerando grande, sostegnio la volontà. giov. cavalcanti, 278:
alle disonestà, ancor quando l'età e la spossanza gli rendono il piacer disgustoso.
sensi). iacopone, 74-27: la bontà sottra'a l'affetto lo gusto
riceveva, e in quella fruizione divina la bontà superna quanto raddolcissi, i manifesti
2-49 (139): alcuna volta la mente sua era levata agli splendori de'
vita. sassetti, 270: fu la prima terra che noi vedessimo in sei mesi
di cristo. mascardi, 1-51: la fatica medesima che si tollera per l'
, 2-483: egli mi ha, con la maggior chiarezza, espresso più d'una
vuol dire essere felice nella vita -e la bontà dell'esistenza, il gusto dell'
hanno intorno, pur senza muoversi, la bontà di amarle. -per antifrasi.
per tutto questo non invanio in lei la favilla d'amore, anzi per atti esperti
davanzali, ii-15: gli era detto che la corte di nerone, le pompe,
coraggio. ammirato, 1-79: hanno allevato la lor puerizia nelle lascivie e ne'gusti
gusto che passa tra il pontefice e la repubblica non è di tanta forza che possi
presa, si trova di voler [la ragione] quasi non volendo, e
stato un più reo disegno d'accrescer la pubblica confusione. itnbriani, 3-238: ella
s. degli arienti, 309: pose la mano drieto a le parte de misser
fresche, facevano una certa melodia, a la quale ogni sviato e fastidito gusto revenuto
intenzione. cammelli, 48: tolga la rosa ognom per men fatica; / e
men fatica; / e poi, lasciata la spina da canto, / l'erba
e per l'accurata sua diligenza e per la varia cognizion di cose...
nella bocca un ottimo fico senza romperne la scorza. s. maffei, 93:
, vii-113: sappiamo al contrario che la maggior parte di chi può pagare non
al gusto d'ambo noi / goder la vita in gioia ed in dolzore.
sarpi, i-2-96: trasformano... la loro dottrina, per accomodarla al gusto
nel mio sistema. manzoni, in: la parte più perfetta della morale diventa un'
regola, una pratica che non ha la sua ragione nella teoria, ma ha
autonomia (i giochi) è evidente la loro abitudinarietà -il loro gusto del rito
gusto del rito e della formula, la loro superstizione dei luoghi, ecc. -
in torino una magnifica casa posta su la piazza bellissima di san carlo, e ammo-
più eleganti. tozzi, 3-182: la scelta di una stoffa per una veste le
: il suo gusto di donna bella la distraeva da tutto il resto. 7
giudici de'più severi critici, purché la severità loro sia gusto de l'intelletto e
l'intelletto e non gusto contaminato da la volontà. marino, 346: non saprei
/ il diletto del gusto, onta a la vista. magalotti, 23-203: siamo
gusto depravato. cesarotti, ii-118: la convenienza e la misura sono le due ministre
cesarotti, ii-118: la convenienza e la misura sono le due ministre del gusto
e creatore delle belle arti, dirigi la mia ragione. foscolo, v-386:
nostri. de sanctis, i-145: la critica è la coscienza o l'occhio
de sanctis, i-145: la critica è la coscienza o l'occhio della poesia,
coscienza o l'occhio della poesia, la stessa opera spontanea del genio riprodotta come
. b. croce, ii-8-117: la sensibilità non erra mai; il gusto,
non erra mai; il gusto, ossia la gioia del bello, o c'è
sì santo né benigno augusto / come la tuba di virgilio suona. / l'aver
aver avuto in poesia buon gusto / la proscrizione iniqua gli perdona. michelangelo,
gusto negli odori, il regalo e la galanteria nel vivere. muratori, 8-i-113:
alla fin fine mossa... la bile a uno studioso e contemplativo galantuomo
man ti adattino le vesti / cui la moda e 'l buon gusto in su la
la moda e 'l buon gusto in su la senna / t'abbian tessute a gara
, o di quella audacia pericolosa che la trapassi anche di una sola linea.
così uguale che talora è monotonia, la misura del buon gusto anziché l'impeto
uomo di cattivo gusto! per farmi meglio la corte si mise a dir male di
b. croce, ii-5-85: se la critica d'arte è critica storica,
singolo artista. marino, xii-396: la vera regola... è saper rompere
dalle altre. foscolo, vii-212: la discordia di tante scuole letterarie in italia,
tante scuole letterarie in italia, e la differenza delle opinioni e degli usi tra gl'
alvaro, n-173: il gusto, la fantasia, il sentimento calabrese, sono in
, l'ulivo, il pioppo, la quercia, il frassino. vittorini, 5-206
tutti coloro che scrivono, anche per la più materiale necessità, durante il non
, ii-2-297: -ehi, signori, la prosa a un tanto il braccio! a
tanto il braccio! a venti centesimi la bella critica a vapore! a due franchi
bella critica a vapore! a due franchi la erudizione di ultimo gusto! cicognani,
fatta quella pittura, disegno o simile, la quale non solo non apparisca fatta con
che studiò altrove. monti, ii-296: la terza [scena] è un gabinetto
180. de marchi, i-691: la sala, in cui ella si trovava,
fretta / e con mirabil gusto oprar la spada: / ferma, dicea, che
, / non più non più, seguiam la nostra strada. scaramuccia, 38:
due ballotte. nievo, 1-225: « la cupola di sant'andrea si vede da
suo gusto. della porta, 1-105: la sua infirmità è più finta che vera
, sì come io candidamente ho fatto la presente opera, prima a gloria di dio
/ arai, prima che aperta abbi la bocca. berni, 32-66 (iii-116)
160: non aspetterei tanti fischi, la notte, tante letteruzze e tante imbasciate.
io credo che 'l fatto suo sia la più sollazzevol cosa che si trovi in maremma
guicciardini, 13ii- 105: io apiccherò la pratica e avviserovi quanto seguirà, dandovi
avessi gusto avvisatemene, acciò che io la licenzi. forteguerri, 14-88: alfin,
tratto / da quella tomba, e rimirò la luce; / di che n'ebbero
io non so che gusto ci provi la gente a ballare... per conto
iii-282: due fieri nemici / hanno fatto la pace..., / n'
x e lo abbiamo sbandito con tutta la sua famiglia. -ci ho gusto. coloro
il palazzo marino] il fiquelmont a far la pappa al metternich, e che adesso
.., chiesi al vieusseux che me la stampasse subito,... ma
alvaro, 2-33: io non guardo se la tua roba vale davvero. ma mi
, 1-238: per piccola che sia, la moneta fa comodo; ma solo scroccata
, ché da questi viene / maggior la sete e grazioso e vago / d'
6-97: dormiva di gusto: con la bocca semiaperta e il petto che si
eleganti. pea, 7-114: era [la tenda] di pelo di cammello,
o pel soggetto. baldini, 7-89: la guerra è una orribile cosa, e
può trovarla di suo gusto solo chi non la fa. -è questione di gusti
-è questione di gusti: per indicare la soggettività dei giudizi. -essere,
mila scelerati trentini. malvezzi, 5-16: la guardia de'principi è di poco gusto
è di poco gusto al senato, egli la crede inventata per offesa sua, non
del principe. fogazzaro, 5-27: la carabelli non era forse interamente di suo gusto
, colla coda dell'occhio, se la godeva ch'era un gusto.
gusto a farsi strada nel grano con la falce in filo che mordeva gli steli duri
: valerne (o non valerne) la pena. chiabrera, 469: è
, / dispogliare un cappon, mirar la fante / recarti in un bel piatto
al toro tante domande, ma con la certezza di non avere risposta non c'
il ceffo odioso del pedante, e la voce minacciosa e le crudeli percosse.
e pigliano in fastidio quella funzione, la canaglia dei fecondatori invece, ci piglia
prenderne piacere, trarne diletto; cavarsene la voglia, il capriccio. boccalini,
caccia, / chi prende gusto di suonar la piva. pirandello, 7-481: poteva
patito non abbia la faccia gialla come un fiore di piscia-
al suo dolore il giorno in cui la caduta dei denti non gli avrebbe più
e tali eccelsissimi critici che gli rivedessero la causa, quali furono martin del rio,
, leggere. nievo, 203: la adocchiò allora gustosamente, e n'ebbe
scherzevole. baldini, 3-42: legge la * tribuna illustrata ', con una voglia
, scendendo dal fronte di lei, per la guancia rotonda ed il mento,.
, quando con le lettere e con la sapienza si unisce, a guisa d'una
naturali sono gustose. muratori, 4-56: la lor fantasia trasporta la mente a pensare
, 4-56: la lor fantasia trasporta la mente a pensare a quell'oggetto armato
piacere l'aiutare gli stranieri a rodere la comune patria. giocosa, 73:
piaciuto di assumere, rendeva più gustosa la sua vittoria e più piccante e ridicola
sua vittoria e più piccante e ridicola la burletta che mi faceva. rebora, 53
ii-680: disegnava,... per la terza pagina, una gustosissima caricatura d'
: caso impensato e bizzarro conturbò alquanto la corte di francia e servì a'suoi ragionamenti
una gustosa, ove il poeta chiama la sua amata una tracia puledra. carducci,
segnisi col passino quando è asciutta / la terra bene, e d'essa trita
piovere. caporali, i-53: fin da la nobile vicenza, / vi venne quel
d'esse in luogo del cimasio ha la tenua, centura overo benda con le sue
, sanno dell'odore della mirra, la quale conserva, le sanno della gutta,
quale conserva, le sanno della gutta, la quale beva la inflazione del corpo.
sanno della gutta, la quale beva la inflazione del corpo. = voce
, 313: nella mia lettera vi mandai la ricetta della gutta anglica, qual in
imparato a riconoscere a colpo d'occhio la pianta del sagù e l'albero della guttaperca
dai quali, in cidendo la corteccia, si estraggono gommoresine.
. 2. che è pronunciato con la gola (un suono). -per
i-99: mi dilettava molto il parlare e la pronunzia toscana, massimamente paragonandola col piagnisteo
pel quale ragionamento sembra conchiudersi: che la voce del pluto di dante sia voce
francesi o frasi di convenzione, ma la schietta favella toscana non inzafardata da questo
e sf. che si pronuncia sollevando la parte posteriore della lingua contro la parte
la parte posteriore della lingua contro la parte corrispondente del palato (una consonante
buommattei, 26: per semplice aspirazione [la lettera h] poi serve quando ella
... onde a ragione alcuni la chiamano aspirazion gutturale, perché ella si
l'altre. tesauro, 2-133: resta la classe gutturale, capo della quale è
classe gutturale, capo della quale è la c, come * caput '. f
del parlare ad essere pieghevoli, e la lingua a pronunciare ogni suono o dolce o
coll'affettare l'erre gutturale e col tenere la lingua attaccata al palato. ungaretti,
fenici, l'avrebbono lasciata per tutta la toscana da loro ripiena.
— sostant. rajberti, 2-61: la voce [in francese] si emette tra
tra il nasale e il gutturale. la lettera 'r 'si pronuncia col
salvini, vi-2-132: i siri o soriani la doveano questa lettera pronunziare più dolcemente e
e stonò. pavese, i-393: [la zingara] con ima mano ci tendeva
della lingua. dalla croce, ii-78: la grande arteria detta da'greci tracheia,
il scià fare ferlezare come guvo a la feria. = deriv. da gufo
= deriv. da gutturale. la fiera abaia come guzo, per essere il
o m. (si indica con la denominazione acca; plur. le acca
, uhm), sia per far notare la natura dell'interiezione, per indicare lo
, ih ', là dove molti la pongono, e non sanno perché; ma
. f. giambullari, 2-43: la h non essendo mai stata lettera né a'
come altrove si ragionò, quanto è la pronunzia e la voce, senza il
si ragionò, quanto è la pronunzia e la voce, senza il seguito del c
: quel maledetto h mi trasfigurava talmente la voce the, che né meno per pensiero
tuorlo d'uovo e nel fegato, la cui carenza provoca seborrea. -vitamina /
, sia, nella fisica quantistica, la costante di planck; in meccanica analitica,
; in meccanica analitica, indica invece la funzione hamiltoniana; in spettroscopia, una
e nelle monete francesi di quella di la rochelle; sormontata da una corona indica
gioco degli scacchi, simbolo, secondo la notazione algebrica, di una colonna della
spirito aspro) e passò poi a indicare la e lunga. ha1, metrol
. dal nome della città cubana la habana 1 l'avana '; cfr.
della persona arrestata, che deve conoscere la causa dell'arresto ed essere tradotto davanti
l'inghilterra, nei primi anni dopo la pace, si era trovata astretta in taluni
1'* habeas corpus 'e infrenando la stampa. 2. per estens.
corpus', formula di ordinanza inglese per la quale è assicurata la sollecita scarcerazione di
ordinanza inglese per la quale è assicurata la sollecita scarcerazione di chiunque fu illegalmente imprigionato.
condizioni ideali per il suo sviluppo e la sua diffusione; stazione. 2
: perché i pittori non dipingono più la figura umana e il paesaggio in cui vive
fra l'inizio dell'era volgare e la metà del secolo xi. -dall'
risolvere il problema dei pagamenti internazionali mediante la creazione di una camera mondiale e l'
disse, o piuttosto fece fermo scotendo la testa, e ricominciò a pensare.
, 26: s'intende bene che la voce [amaca] è presa o dallo
di * letto pensile '... la parola è originaria dell'america meridionale (
hand in thè cap) 'metto la mano nel cappello, sotto il cappello '
sotto il cappello '(oppure 'la mano nel cappello, sotto il cappello '
cappello, sotto il cappello ') celando la posta in gioco, perciò 'azzardo
hangar, sm. (plur. secondo la forma straniera, hangars). riparo
gancio prima di ferrarli), poi la 'tettoia 'o il 'recinto coperto
alla martensite da cui si distingue per la struttura più fine. = deriv
di 'erba ', poi per indicare la 'canapa 'indiana (come locuz
al fine di rinnovare l'insegnamento e la pratica della cultura fìsica. hebertista
e. cecchi, 2-116: e la gobba,... perché porta disgrazia
? -si risponderebbe, hegelianamente: perché la donna non trascende. = comp
, agg. filos. che ha la pretesa di rifarsi o si richiama approssimatamente
slavi, con l'impreparazione logica e la prevalenza immaginativa che era propria della cultura
nella concretezza della filosofia, che è la storia, ho voluto dare storia, schietta
friedrich hegel (1770-1831). -anche: la tendenza a ispirarsi e a valersi delle
l'* intermezzo 'carducciano è insieme la più heiniana e la più antiromantica delle
carducciano è insieme la più heiniana e la più antiromantica delle sue poesie.
raggio / levi l'oscure tenebre a la notte, / porgi aiuto a la vergin
a la notte, / porgi aiuto a la vergin dolorosa. = voce espressiva;
^ uo, 4, mentre se la cesura è trocaica viene chiamato hemiepes femminile
queste piante, che viene usata per la fabbricazione di corde molto resistenti. -per
molto resistenti. -per estens.: la corda stessa. ramusio, iii-54:
. col color che si fa con la polvere delle foglie di una certa pianta,
in italiano 4 henna '. è la 'lawsonia inermis ', pianta dell'
sorte che chiamano hena e l'erba ha la similitudine di pampanetti piccoli di vigna;
, 137: andando a spasso per la campagna, osservai di notabile la pianta
spasso per la campagna, osservai di notabile la pianta che fa la hnà ovvero hannà
osservai di notabile la pianta che fa la hnà ovvero hannà o alcanna,..
pavia, ecc.), che recano la scritta 4 henricus imperator '.
scorso). indica l'unità adottata per la misura del coefficiente d'induzione.
della materia intorno alla quale potesse farsi la concentrazione di tutte le materie.
b. croce, iii-22-146: la pedagogia si riempì di igiene e medicina
fusto, dal quale si ricava la gomma elastica; la specie più
dal quale si ricava la gomma elastica; la specie più nota è vhevea hrasiliensis
desti... che la gentil donna ti dovesse incontanente rice
imponente catena montuosa che cinge a nord la pianura indostanica. = cfr.
ii-84: offerrà a dio... la decima parte d'una misura che si
chiama efi, aspersa d'olio, la quale misura avrà la quarta parte d'una
d'olio, la quale misura avrà la quarta parte d'una altra misura chiamata
: nel medesimo tempo si farà la restituzione de'luoghi e castella tolte
castella tolte 'hinc inde 'e la deposizione dell'arme totale. boccardo
sul quale una grande città esercita la propria influenza politica, economica e sociale
, alle sue ideologie; che concerne la dittatura e l'organizzazione totalitaria dello stato
che rompeva sfacciatamente i suoi impegni verso la società delle nazioni e si accingeva a una
della guerra, sconfitta ancora una volta la germania, sentimenti e concezioni di questa
differenti per il campo di gioco, la composizione delle squadre e per alcune regole
singulto '), di origine espressiva. la voce fr. hockey, deriv.
2-189: chi non riconosce lo spirito e la ispirazione hoffmanniana in * consuelo 'e
che il verbo da se medesimo senza la vergine s'incarnasse. hogarthiano,
biscioni [tramater]: interiezione che usa la gente bassa, quando per cosa
l'uomo in quanto adegua e trasforma la realtà secondo le sue esigenze.
uomo sapiente »). antrop. la specie umana (secondo la classificazione di
antrop. la specie umana (secondo la classificazione di linneo).
. hostess, che già nel medioevo indicava la 'donna che ha cura degli ospiti
(anche * oste '), con la termin. per il femm.
bossi, 185: * humus * dicesi la terra vegetale, lo strato il più
, il più superficiale della terra, che la ricopre ovunque le roccie non sono scoperte
. si adopera al maschile per indicare la parte più fertile della terra, formata di
d'alberi e viene intensamente cacciato per la bontà delle carni, sì da risultare
orecchie: anzi e l'orecchie e la coda di questo animale erano come quelle
(con valore semiconsonantico o per indicare la particolare lunghezza che la vocale assume in
o per indicare la particolare lunghezza che la vocale assume in certi casi, per es
, scia, scie, scio, sciu la i atona ha valore puramente grafico e
sorda, l'affricata palatale sonora, la laterale palatale, la nasale palatale e
palatale sonora, la laterale palatale, la nasale palatale e la fricativa palatoalveolare sorda
laterale palatale, la nasale palatale e la fricativa palatoalveolare sorda. -fonet.
. vocale palatale che si pronuncia sollevando la lingua verso il palato anteriore più in
chiodo). giamboni, 7-130: la schiera tua si distende, e tutta
: ci è paruto di notare ancora la differenza che è tra lo 'i
per quel ch'io creda, conosce la lingua nostra. forteguerri, ii-204:
martini, 2-42: talora... la lettera i in molte voci s'aggiunge
provenzali per aventura fia stato lo aggiugnere la i nel principio di moltissime voci (
di moltissime voci (come che essi la e vi ponessero in quella vece, lettera
buonaventuri, iii- 329: quando la parola finisce in consonante e quella che
un e, e così si scrive * la belcore venne in iscrezio col sere '
. 2), e parimente, * la giovane un giorno di state tutta soletta
ciotto di ierusalemme / segnata con un'i la sua bon- tate, / quando il
. filos. nella logica formale, indica la proposizione particolare affermativa. -nella logica
. -nella logica modale tradizionale, designa la proposizione modale che nega il modo e
modale che nega il modo e afferma la proposizione. genovesi, 2-161: '
galluppi, 4-i-265: con a rappresentarono la proposizione universale affermativa,...
universale affermativa,... con i la particolare affermativa. b. croce,
successione di più di sette lettere, la i rappresentava il si della seconda ottava
i, che in età classica indicava la vocale sillabica e la semiconsonante, deriv
età classica indicava la vocale sillabica e la semiconsonante, deriv. dal gr.
'iota ', esclusivamente vocalico. la j, introdotta nel medioevo come variante grafica
bd, cn, pn) e la sua funzione consiste, per lo più,
. guido delle colonne, 81: la calamita, contano i saccenti / che
dal colle, mansueta e dolce, / la schiena del bel monte, e sovra
da l'alte ripe, e portan ne la valle / le biade e i campi
38 (664): 11 cielo la benedica! perché non sono tutti come
lei i...? basta; la ringrazio anch'io di cuore per questi
25-24: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua e
più alti. tasso, 6-20: la disfida accettata hanno i cristiani, / e
). firenzuola, 237: per la vostra fede, i miei cittadini,
fede, i miei cittadini, per la pubblica pietà, soccorrete al morto cittadino.
. ariosto, 210: spezzi or la parca alla mia vita i stami.
/ del grillo, del fagiuol, de la cocuzza, / non pur del ciel
fio daniel overo altri fioli che per la mia benedizion mai per caso i acorese
: pare ch'io viva i noia de la giente, / ongn'omo m'
; ma taluno dei toscani troncano la desinenza dell'inf., così il volgo
leggera e piana, / dritt'a la donna mia. dante, inf.,
di sonno a quel punto / che la verace via abbandonai. boccaccio, dee
da lui disiderata con industria acquistasse o la perduta recuperasse. bembo, 2-96: 'io'
a pieno populo ratificare..., la matina sequente fe'la scelerata matre col
..., la matina sequente fe'la scelerata matre col disliale cavaliere) insiemi
grandi, ricoperte d'una scorza dura, la quale è accompagnata poi dentro da certe
non troppo differenti dalle castagne; la scorza del frutto è del sapor
fatto oggetto di intensa caccia per la bontà delle sue carni. =
: calore consumma neve / e la fredura la iaccia. p. fortini,
consumma neve / e la fredura la iaccia. p. fortini, i-35:
: in quel mentre che [la donna] si fermò ne lo spogliarsi,
donna] si fermò ne lo spogliarsi, la camicia, già tutta da lo
piante del genere centaurea (in partic. la cen taurea iacea, erba
trattato delle mascalcie, 2-407: recipe la erba che se dice iacea nigra
iacére1, intr. (per la coniug.: cfr. giacere).
. fra cherubino, 3-87: tu non la lassare per niente [l'orazione
[l'orazione], se la dovessi fare sedendo, camminando o
denti suoi rimaso. -con la particella pronom. iacopone, 8-8:
iace. 3. avere la propria sepoltura; essere sotterrato, inumato
tu vide stare l'omo che iace en la fossa scura. miracole de roma,
o che nuova verità è questa che la vita [gesù cristo] iaca in
4. congiungersi carnalmente. — anche con la particella pronom. storia de troia
dominici, 1-97: sappi se osservano la regola loro e constituzioni ne'cibi,
farfalla e i cui rapidi battiti assicurano la locomozione; la conchiglia è globoide,
cui rapidi battiti assicurano la locomozione; la conchiglia è globoide, giallastra, dotata
, agg. che ha l'aspetto e la trasparenza del vetro; vitreo, perfettamente
ialoidea. bossi, 187: la di cui trasparenza [del quarzo] si
nelle sabbie del fiume delle amazzoni, la di cui trasparenza si assomigliava a quella
'fu detto quel canale cilindrico che la membrana ialoide forma, ripiegandosi *
, ripiegandosi * yacht 'è la nave signorile da diporto, a vela o
'jachetto ', parola che rivela la buona intenzione del lessicografo di fare italiana
buona intenzione del lessicografo di fare italiana la voce straniera ». iacintèo (anche
funebre sotto il cielo iacintèo / passa la teoria lungo la sponda / del fiume che
cielo iacintèo / passa la teoria lungo la sponda / del fiume che travolse già
: l'ametista ovale e iacintea mi ornò la testa. rino, lxxvi-156: dove
. panzini (iv-321), che registra la pronuncia iacinteo (v. iacintino)
terminali; le specie più note sono la iacobinia panciflora, la iacobinia suberecta,
più note sono la iacobinia panciflora, la iacobinia suberecta, la iacobinia carnea, la
iacobinia panciflora, la iacobinia suberecta, la iacobinia carnea, la iacobinia coccinea,
la iacobinia suberecta, la iacobinia carnea, la iacobinia coccinea, la iacobinia pohliana.
iacobinia carnea, la iacobinia coccinea, la iacobinia pohliana. = lat.
avesse questa divozione, che nel mettersi la sopraveste militare meditasse sempre un tratto iaculatoriaménte
tante e tante scuse -ripetendo tuttavia che la mia era una iaculatòria, né più
assai miracoli, / che iesù de la morte sie disfatto / per le punture
, cioè lancianti. pulci, 14-84: la dentro colla faccia orrida e scura,
forma di v coricata, che costituiscono la fronte della costellazione del toro, di cui
nascimento generano piova. citolini, 61: la seconda divisione è de le stelle de
tauro, e con esso le iadi ne la fronte, e le virgilie ne la
la fronte, e le virgilie ne la coda e maia con esso loro. caro
tre figli di noè che, secondo la narrazione biblica, avrebbero dato origine a
l'umanità dopo il diluvio, secondo la narrazione biblica). = deriv
, sin. anat. in ematologia, la parte esterna, quasi trasparente, delle
e di mica disseminata ed interrotta; la sua struttura è granulare. =
). biol. in citologia, la parte del citoplasma più chiara, fluida e
sinoviale e pleurico e nell'umor vitreo, la cui principale funzione è quella di
, sf. biol. enzima che ha la proprietà di scindere l'acido ialuronico
cantò iambicamente e melicamente,... la canzone all'anfora è come il
, 276: -breve e picciola composizione è la iambica usata dagli antichi a mordere alcuno
aborritor dell'iambico. carducci, iii-13-125: la carta nona finisce col v.
per l'uno e per l'altro la somiglianza del iambo. mascardi, 2-104:
endecasillabili. carducci, iii-14-231: contro la vecchia commedia in terza e ottava rima
terza e ottava rima... surse la commedia regolare classica nell'antico iambo,
, i-102: se io avessi ad iscrivere la mera verità della forma di questa corte
poetesse, attribuendosi a saffo di ereso la invenzione del plettro, e molti epigrammi
e più vole'ancor dire / la ianitrice de l'umana prole. =
fr. colonna, 2-19: la medusa cum gli occhi terrifichi...
occhi terrifichi... e cum la fronte rugata e la bucca iante patora.
. e cum la fronte rugata e la bucca iante patora. 2.
4 pino '(da cui si estrae la trementina). iara,
do spezie se truova de iasmin. la una spezia produxe el fiore so
vi-588: per le tue fortezze io porrò la pietra preziosa di iaspide. zanobi
672: la fattura del muro era di pietra di iaspis
da siena, v-108: io porrò la iaspide alla tua balestrerà. landino [
landino [plinio], 801: la gemma iaspis è verde e spesso traluce
benché vincta da molti, nientedimeno ritiene la gloria della antiquità. sannazaro, iv-124:
, /... / quante ha la tana doti altere e rare. m.
un pomo ha di rubino in su la cima, / il manico è d'iaspe
annunzio, iii-2-245: già le lodasti la sua chioma / che per elmetto dalle cinque
elmetto dalle cinque già- spidi / ha la branca implacabile dall'unghie / fulgide.
37-9: ecci ancora l'onichidunta, la quale si chiama iaspònice: questa ha in
). medie. che appare somiglia la neve. tiene, che si riferisce alla
antichi ioformulata nel secolo xvii, secondo la quale ni, la cui scala
, secondo la quale ni, la cui scala era uguale a quella dell'ipofrigio
oriente, un mondo misterioso e terribile, la terra dei iatagani affilati, dei minareti
i latini) iato, si levi la vocale alla parola che in essa finisce.
', per cui sogliamo più aprir la bocca. salvini, iii-81: i
desiderio cocente che riarde l'anima, e la cui vampa... guizza e
raffinatezze che variavano il suo stile e la sua metrica. 2. apertura
monte, e fatta un'apertura / sopra la terra con sì grande iato. fr
inganno, / che terra cum iato la sorbisca. boiardo, 3-131: sotto lo
e giustizia, giova forse notare che la compassione non è l'atteggiamento simpatetico,
va confusa. thovez, 1-112: tra la grave preoccupazione dell'oggi e la lieta
tra la grave preoccupazione dell'oggi e la lieta spensieratezza di allora v'è un troppo
riconducendoli all'azione di processi chimici quali la fermentazione e l'effervescenza; chemiatria.
, ii-643: non sapendo i tedeschi la perdita de i compagni, allegri e iatta-
compagni, allegri e iatta- bondi per la fazzione da essi fatta, se'n venivano
di iattanzia. cavalca, 9-312: [la confessione]... dee essere
nota e fermati nel cuore di fuggire la dazione, la giattanzia, l'arroganzia.
nel cuore di fuggire la dazione, la giattanzia, l'arroganzia. boiardo,
sapergli essequire e ne l'essecuzione usar la verde destrezza, e la matura prestezza de'
essecuzione usar la verde destrezza, e la matura prestezza de'secreti effetti, e
de'secreti effetti, e non de la publica iattanza. siri, 34: era
ordinariamente senza quella iattanza, che accompagna la vana ed affettata beneficenza. foscolo,
, ii-63: sprezzator di tutti / con la iattanza di virtù gl'insulta. guerrazzi
siamo fino al midollo, e con la perpetua iattanza di civiltà veliamo la putrefazione
con la perpetua iattanza di civiltà veliamo la putrefazione nostra. jovine, 2-45: il
o atteggiamento 0 discorso diretto a ostentare la propria presunta superiorità; vanteria.
ad essa [alla filologia] nocque la disgregazione, e forse, più che
più che le iattanze de'mediocri e la ciarlataneria de minimi, la modestia dei
mediocri e la ciarlataneria de minimi, la modestia dei sommi. -ridondanza,
1 piemontesi iattavano una volta il piemonte essere la « macedonia » d'italia.
maestro alberto [tommaseo]: come la nave è iattata dall'onde, mo
mare una parte del carico per alleggerire la nave in caso di pericolo.
dante, par., 16-96: sovra la porta ch'ai presente è carca /
peso / che tosto fia iattura de la barca, / erano i ravignani, ond'
della nave. luca pulci, i-ioo: la nave getta e la stoppa nitico, naturato
pulci, i-ioo: la nave getta e la stoppa nitico, naturato in italia, quello
. xviii), ingl. hibere la groma, / per le percosse con molta
ibernazione. balbo, 1-268: la grande schiatta iavonica si divise...
. -i). giaz- una da la via del porto per mare con iattura de
, spreco. pontano, 259: la indignazione nostra non principiò dal denaro,
non principiò dal denaro, ma da la iactura de l'onore. caviceo, 1-216
mocchi go, li-1-608: vicina era la iattura di tutta la loro fortuna.
li-1-608: vicina era la iattura di tutta la loro fortuna. buonarroti il giovane,
quei mali, di cui vana è la cura, / e spendonvisi in van pezze
tutta è giattura, / il primo è la pazzia. pallavicino, 1-584: pagandoci
volere; donde fu cacciato, dopo la iattura di quella; dove ritorna, quando
iattura di quella; dove ritorna, quando la riacquista. -ant. uccisione,
alcuna. siri, ii-1053: restava minacciata la francia d'irreparabili gravissime giatture. algarotti
di lardo, ei più non sente / la sua iattura, e giù nel fondo
qualcosa: gettarla a mare per alleggerire la nave in pericolo. bembo, 5-66
gli avrò d'assai, però che la iattura / che si fa, lui perdendo
-fare iattura per qualcosa: protestare per la sua perdita. g.
di iafet, dai quali, secondo la tradizione biblica, avrebbero avuto origine i
6-314: [i] cardi, sotto la neve paziente-ibenusso, sm. ant. ebano
b. croce, ii-1-218: la mia napoletanità è tanto ine1 = voce
liminabile [dalla mia prosa] quanto la patavinità dalla hibèrnus 'inverno'; cfr
. dagli iberici. cattaneo, v-3-181: la sola lingua europea in cui non apparisca
cui non apparisca affinità colle lingue asiatiche è la mali che trascorrono l'inverno in letargo entro
: organo volumipiche; intendendo a mostrare la debolezza della monoso (impropriamente detto ghiandola
tenere questo stato (messo in atto per la cura mattioli [dioscoride],
mattioli [dioscoride], 182: la iberide, overo carda-di traumi o in vista
citolini, 191: piovene, 6-89: la stanchezza si trasformava ~ a poco erbe
10-248: se per esempio si fermasse tutta la produzione, una la diramata / iberide
si fermasse tutta la produzione, una la diramata / iberide, che esulta in basso
paralisi generale, come l'ibernazione, dopo la paralisi, but = voce
tato a mare il sangue marcio, incomincerebbe la nuova vita, (dioscoride);
dell'iberismo, si rie del disgelo la liberi dalle impurità e ne actrova,
in parte, anche nel michelangiolismo. cresca la finezza e la plasticità. 2
anche nel michelangiolismo. cresca la finezza e la plasticità. 2. concezione politica
socunito ai miti delle razze: perfino la spagna ebbe liberismo. corse...
l'irlanda. centro-meridionale e la spagna e il portogallo. gramsci,
. salvini, 33-200: non è la state ad aver sol sue poma, /
., che diedero il nome a tutta la penisola,... eran
penisola iberica e dei popoli che oggi la abitano. -per estens.: spagnolo
, 33-54: ecco che 'l re ne la prigione ibera / lascia i figliuoli,
comp. di ibi 'quivi 'con la particella rafforzativa -dem; cfr. fr
uccel d'acqua... è poi la ibi d'egitto. domenichi [plinio
cioè ed il nero, il dauco, la cera, l'ibisco. savi,
chiedeva se sarebbe morto in guerra: la frase si presta a due opposte interpretazioni
e della regione e dei monti che la circondavano (ricchi, nella tradizione classica
brignole sale, i-302: rinascer tosto entro la guancia altera / miro di rose iblee
d'ape iblea turbar non lice / la quiete a'fiori in seno. d'
, i-767: scossa da 'l vento molle la selva de'tigli frondosa / dolce sussurra
statuto della gabella di siena, 18: la soma dell'ibi da fare balestra
convalescenza delle malattie infettive; gli indigeni la usano come afrodisiaco e come tonico)
panzini, iv-321: * ibridare ', la fecondazione artificiale delle piante fra specie diverse
. 2. intr. con la particella pronom. divenire ibrido. -al
... un pretesto ibridandosi per la strada di motivi che lo arricchiscono.
.. studiare, mediante ibridazioni, la creazione di un nuovo tipo [di
marnioni, 10-ii-577: appena l'arte e la coltura cessano le loro industrie pazienti e
, iii-3-237: si dovrebbe indurre che la legge dell'ibridismo umano, in questi
particolari del volume cerebrale non sia né la fusione dei tipi, né la loro separazione
sia né la fusione dei tipi, né la loro separazione,... ma
assurdo tentativo quello di avvilire e infrollire la nuova architettura italiana opprimendola sotto un rinnovato
un rinnovato ibridismo di stili classici con la scusa di una momentanea mancanza di ferro
dirla con un vocabolo in voga. la difficoltà è condurre quel personaggio ideale ad
). ibridizzare, intr. con la particella pronom. fis. comporsi dando
quali sono prodotte. carducci, iii-20-401: la storia naturale conchiude negando alle produzioni ibride
4 ibridi 'sono rarissimi, quasi che la natura stessa abbia creato una barriera a
nel concetto. carducci, iii-17-429: la canzonetta quale fu nel secolo passato e
dello spirito classico del rinascimento erudito con la forma più popolare della poesia antica e
più popolare della poesia antica e con la musica nuova prodotta nella fine del secolo
artisti moderni... aver riportato la loro arte alla sua aristocratica purezza nativa,
gramsci, 6-13: è impossibile che la nuova letteratura non si manifesti « nazionalmente
che toglie, per darla altrui, la facoltà di giudicare alla magistratura, e che
condizione di sradicati. calvino, 1-332: la signora riprese a nuotare in quella sua
mondano del giornale... e la vitalità del laurana avevano attirato alla redazione
di ibridi dilettanti. piovene, 7-379: la vera tragedia di pirandello è quella dell'
dell'ambiguità; il suo panorama è la folla degl'individui incapaci di definirsi e di
un carattere, perpetuamente fluidi. è la folla degli ibridi, incapaci di essere
croce, iii-26-61: nella scienza economica, la teoria del valore-lavoro e del profitto-sopralavoro e
combinazioni ibride) il pensiero popolare, la mummificata cultura popolare. de pisis,
assume ad ogni modo le desinenze e la grammatica della lingua letteraria della nazione.
: ed era voce popolare, rurale. la testimonianza del landino è isolata; cfr
ibsen contro il soffocamento delle abitudini e la grettezza filistea. uno sforzo deciso di
sforzo deciso di elevazione in cui già la catastrofe nasce ibsenianamente per il fatto
in pieno movimento ibseniano, del quale la leffler era uno dei migliori rappresentanti letterari