. foscolo, ii-2-389: spesso [la noia] persuade gli uomini più accarezzati
47): o crudel morte, che la prima moglie / tu mi togliesti contro
colpo colla sua spada in su la spalla, ma nou'accarnò; imperniò
da siena, iv-190: ella [la carità] riveste l'anima del ve
tanta fortezza, che neuno colpo la può accarnare; anco, ritorna in colui
cani, quando hanno giunto e preso la fiera, che pascendosi sopra di quella penetrano
poi contro anseimo maneggiò non manco / la larga spada; e si tra 'l braccio
colà dove gli era di mestiere, per la debolezza del morso dato alla sfuggita,
essi nella loro mediocrità avevan lasciato la loro vita ridotta a quel nudo
. accarnare2, intr. con la particella pronom. accanirsi, ostinarsi
nandosi, invocarono il cielo e la morte. = voce deriv.
.. s'ingannò poi nel rendere la ragione di un tale accartocciamento. viani
accartocciamento del naso che si portava dietro la bocca. 2. archit.
de marchi, 50: accartocciando la pelle della faccia, in una smorfia
idem, 314: sorrise bonariamente accartocciando la faccia solcata di rughe. viani,
le piccole mani che stentavano a reggere la penna. -figur. borgese
avvinghiate ai quercioli. viani, 4-157: la notte mi accartocciavo più che potevo sull'
alla città. calvino, 1-35: la siepe sotto il rampicante era una vecchia
. c. bartoli, 1-218: la lunghezza di esso cartoccio cadrà dai lati
1-223: in cambio de'viticci ella [la fronte del capitello] manda fuori quei
stormiva come se piovesse, e seminava la strada di foglioline secche accartocciate. pascoli,
: il mento accartocciato tendeva disperatamente verso la punta del naso. idem, 19-390:
superfici alterate dall'umidità, ricettava la cenere. tozzi, iii-349: cresceva soltantoche
importantissima del vivere moderno, così me la cavai senza sfigurare. = deriv
, / doni funebri, e accaserò la madre. pirandello, 7-411: non avendo
ariosto, sat., 1-213: a la quinta sorella che rimasa / n'era
rimasa / n'era, bisogna apparecchiar la dote, / che le siàn debitori,
-perché? ma chi ti può reggere la casa, chi può conservarti quel poco
essere soddisfatte. pratolini, 2-52: [la donna] aveva dei risparmi, e
di accasarsi, ora che andava per la quarantina. -figur. salvini
di grandi spese, solamente essa e la figlia si sarebbero accasate colà, e
figlia si sarebbero accasate colà, e la famiglia avrebbe continuato a dimorare a fratta.
m. adriani, 4-1-78: e occupata la città, la metà degli abitanti avanzati
, 4-1-78: e occupata la città, la metà degli abitanti avanzati mandò a roma
roma. b. davanzali, ii-248: la cera bronzina e 'l pelo ricciuto de'
una terra murata e accasata in su la riva del porto di calieri. idem,
i fortunevoli e diversi casi che a la giornata si veggiono in varii luoghi accascare.
quando sono in questo grande accasciamento per la lunghezza della febbre. d'annunzio,
da quel suo accasciamento, si eccitò, la parola divenne fremente. deledda, ii-367
fortissimo e io m'accorgo che tutta la mia lettera deve essere monotona e accasciante
che l'accasciava e risollevarsi in tutta la sua prestanza. comisso, 14-125:
: l'estate accasciava con polvere e caldo la vegetazione degli orti e delle vigne.
cosa accasciarsi quando non potendosi sostenere per la sua gravezza si lascia andare a terra.
e beata le avvolse le pupille, e la sua personcina s'accasciò con tanta mollezza
: ed ecco le pareti di metallo per la forza del fuoco si ammollirono e si
finalmente si accasciò, sfinita, con la testa sulle mie ginocchia. 3
giunto / sopra il fra tei, la dura impresa lascia; / ma la sua
, la dura impresa lascia; / ma la sua intenzion da quel ch'assunto /
cascus [vecchio, antico], dacché la vecchiezza, per legge di natura,
riverse sul fieno. jovine, 5-290: la voce diventava via via accasciata.
poppa o di prua poco elevato sopra la coperta. = deriv. da
accatarrare, intr. anche con la particella pronom. incatarrare, essere colpito
lui quattro volte si cambia perché tiene la paura d'accatarrarsi. = deriv
canta, e chi è snasato fa la voce rauca come una rana accatarrita. sinisgalli
sopra vi accatastàr, perché schiarata / la sala fosse e riscaldata. rajberti,
pirenei? ojetti, ii-319: tra la chiesina e il fiume si sta minando la
la chiesina e il fiume si sta minando la strada e le scatole rettangolari della gelatina
guardare il lavoro degli operai che accatastavano la legna. 2. ammucchiare alla
dinanzi più corpi morti da lui con la spada. galileo, 5-217: falleria
dicono accatastare. botta, 4-686: ma la bisogna del- l'accatastare e del tassare
andare. verga, 4-13: sotto la tettoia cadente erano accatastate delle fascine.
varietà di tante robe / su per la mostra di quelle botteghe, / accatastate là
un tavolino. piovene, 5-179: la vecchia quadreria è stata trasformata in un
mani al cielo e poi si accatricchia per la terra. = deriv. dal lat
il pettine lo tocca, o la forbice lo taglia. accattabrighe, sost
: fu ricevuto da lui e da tutta la sua baronia con grandissimo accattaménto. gioberti
debito luogo senza scapito di nessuno. la parola cattolica, all'incontro, gli
accattante pubblico sorvenne / di mendicar per la cittade usato. accattapane, sm
tempo, due ciechi stavano in su la strada ad accattare limosina, per loro vita
a una bella pietra larga, sopra la quale puose ciascuno le limosine ch'egli
trovati tanti. marino, i-260: la mia povertà è tanta che mi bisogna accattar
, non con gli affetti che secondo la loro natura possono produrre nel cuore umano
schiarimenti né attestati dalla storia, poiché la faceva lui. idem, pr. sp
approvano... l'uso corrente, la moda, ecc., ed accattano
., ed accattano l'applauso e la lode del volgo. tommaseo, 1-416:
io non ho mai accattato né sperato la lode, ma a qualche momento mi
al collo come un abitino! e non la chiede mica in nome di dio l'
figliolo, a quel che pare, venne la vocazione di fare il mendicante, ma
due grandi guerre inviluppati, di pigliare la terza non ricusaro. purché a'loro nemici
quelle parole, / con le quai la tua etica pertratta / le tre disposizion,
vuole, / incontinenza, malizia, e la matta / bestialitade? e come incontinenza
accatta. soffredi del grazia, 1-62: la veritade è da amare sopra tutte l'
cose, colla quale acatta l'uomo la grazia di dio. ammaestramenti, 259:
bene investito, ma certo caro raccatterà la tua iniquità. paolo da certaldo, 101
chi mi beneficava, e di accattarmi la benivolenza di quel nobilissimo principe.
a stare in orazione e pregare devotissimamente la vergine maria e con grande pianto,
in favore dello accusato. -accattare la parola: ottenere il permesso, impetrarlo
, pregandolo per amore, che accattasse la parola dal re, che solo un tomeamento
sua licenzia. varchi, v-61: pigliare la parola dal tale, che gli antichi
che qui sol s'accenna; / la lettera è minuta che si nota; /
asse torto, il manico, e così la cote. marino, 378: amor
se non l'arrota / fortuna a la sua rota. melosio, iii-282: arciero
sorgere. carducci, 431: la scure... / arrotatela a novo
in piedi, di profilo, dentro la bottega, intento alla ruota. arrotava,
suo coltello, voltandolo e rivoltandolo sotto la goccia, che non ci vide entrare.
; levigare. -anche intr. con la particella pronom. vasari, i-95:
, i-95: pietra nera detta paragone, la quale ha questo nome, perché volendo
.. e così poi con la pomice arrotando, a poco a poco gli
, a poco a poco gli fanno la pelle che vogliono. marino, 330:
, arrotare, impozzare, impolpare [la canapa], son voci nate fatte al
ii-236: poi in un sobbalzo m'affena la mano, arrota i denti, ricade
è modo e modo di dare a vedere la propria soddisfazione e modo e modo d'
le cose che dissero. -arrotare la lingua: far della maldicenza, parlar
. nieri, 353: quanto più la gente è razzamaglia, tanto più anota
gente è razzamaglia, tanto più anota la lingua, e tanto più è infame nel
. affilato, assottigliato; lavorato con la mola, con la cote.
assottigliato; lavorato con la mola, con la cote. simintendi, 1-182:
. cellini, 548: di poi la piglierai [la foglia] con una pezza
548: di poi la piglierai [la foglia] con una pezza nettissima
i ciclopi dell'etna, per racconciarmi la folgore. non anderà guari e avrà
, 429: più vale a predicare la coscienzia del santo amore, che la scienzia
la coscienzia del santo amore, che la scienzia del tagliente e anotato sermone.
delle facce nere e anotate che comandavano la diffidenza e l'antipatia. 2
e cotti. magalotti, 21-53: la medesim'ambra anotata sur un altro panno
a perfetto pulimento, e lavorato con la ruota a ciò destinata. baldini,
: moscia. giusti, i-537: la differenza, se mai, non istà nel
segno. ojetti, ii-4: diceva la vecchia signora in un italiano un po'
tasse torto, il manico, e così la cote. arrotatura, sf.
di pezzi di ferro, insensibili per la piccolezza, che si stacchino da qualche
concepire altrettanti pezzi d'acqua insensibili per la piccolezza della lor mole? viani,
, ecc. redi, 16-iv-338: la faccia disegnare non da qualche imbiancatore o
: udiva garrire le rondini, stridere la ruota di un arrotino...:
: il cervello faceva le faville come la ruota dell'arrotino quando egli l'accocca col
. govoni, 1-95: sento strider la mota dell'arrotino / all'ombra umida
], per arroto al danno per la gente condotta nel regno alle sue spese,
atare i napoletani... rifece la nuova concordia. idem, 8-42:
, 8-42: i sanesi, udita la mala novella [della sconfitta] gran
gran dolore ne presono, sì per la vergogna, e sì perché...
396: pistoia era in grande iscandolo per la parte de'cancellieri e panciatichi, dove
la terza ancora, se non superiore, certamente
una e all'altra di loro, cioè la peste. vasari, iii-426: tanto
. ojetti, ii-232: di qua, la sigaraia che dosa le miscele, arrotola
rossa che gli pendeva dal fianco e la sventolava come una bandiera. bonsanti,
], -disse nino. bruno arrotolò la sua. pratolini, 9-630: ora egli
a rotolo. redi, 16-iii-152: la proboscide nera cartilaginosa e arruotolata avanti alla
, 5-310: stava... con la gonnella tirata su e arrotolata intorno alla
sporcarsela. deledda, ii-790: passò la mano sul cercine tiepido del gatto arrotolato
mise come ercole alle spalle e sparì verso la marina. baldini, 4-68: serpenti
bottiglioni di vetro. stuparich, 2-329: la spiaggia di ciottoli e di rena,
6-199: sbatteva sul muso delle bestie la mantella arrotolata, senza usare il bastone
arrotondamento labiale: disposizione delle labbra per la pronuncia delle vocali 0 e u e
. carducci, 514: a la fortezza i fianchi / arrotondò qual di
-arrotondare lo stipendio (il salario, la paga, la giornata): integrarlo
(il salario, la paga, la giornata): integrarlo con altri guadagni.
e si rimproverava di non aver arrotondata la grassa mercede. c. e. gadda
ad arrotondare il gruzzolo, a difender la dote, non lo sono altrettanto a
il conto al cliente che sta con la ragazza e perciò paga senza fiatare, timoroso
le sapeva ancora usare, così arrotondava la giornata. -arrotondare un periodo,
ojetti, ii-21: quanti periodi arrotondai con la speranza di fargli piacere? beltramelli,
, i-141: nell'esaltazione crescente, la frase... si arrotondava acquistando sveltezze
una porta che s'apre, e con la mano che ha fatto i grandi gesti
, schiaffeggia un bambino per difendere « la pace dei propri pensieri *...
labbra arrotondate. alvaro, 9-522: la sua voce si levava su un declama-
ragazzi, le bolle di sapone? la bolla spunta a poco a poco dalla
dell'uova sode. fracchia, 285: la pietra informe che, precipitata nel torrente
dalle coltri e l'altro arrotondato sopra la fronte come un bel angelino addormentato.
trampolino, con le braccia / arrotondate su la testa bionda, / era un fanciullo
, i re e i fanti hanno la zazzera che finisce in anella arrotondate e
spalancati. bruno, 3-898: con la rugata fronte cogitabondo, con erte ciglia
posta. varchi, v-37: se alza la voce, e si duole che ognun
. negri, 2-798: poi, la sera, a casa, curva al tavolo
-arrovellarsi il cervello: lambiccarselo per trovare la soluzione a un problema, per sfuggire
lo stomaco'. bocchelli, i-131: la loro castità [delle vergini],
castità [delle vergini], come la mansuetudine degli uomini, arrovellava i carnefici.
. = lat. rebellàre * rinnovare la guerra contro il vincitore, ribellarsi '
buonarroti il giovane, 9-589: anzi la libbra / sbarbaste di sue viscere in
contro il tema restio, o contro la propria coscienza. -per simil.
il modo d'empierlo sarà con arroventar la palla, e poi subito tuffar la bocca
arroventar la palla, e poi subito tuffar la bocca del cannellino aperta nell'acquarzente.
che arroventa le lamiere si preparava, per la curiosità dei villeggianti, un frutto fuori
2. intr. (anche con la particella pronom.). divenire rovente
: quella vasellina gialla marmellata, con la quale gli artiglieri spalmavano le corone dei
dei proiettili perché questi non arroventassero entro la volata del pezzo. pratolini, 2-47
. bocchelli, i-131: in oriente la fantasia si arroventò a cercare le più
arroventati. d'annunzio, iv-2-1343: la gran luce m'acceca. i riflessi acuti
, 2-8: cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere sulla canocchia, e
aizza il topo a fuggire toccandolo con la zampina e subito gli è sopra e
più. d'annunzio, iv-2-10: la ragazza sostenne impavidamente 10 sguardo arroventato,
: non c'è altra cosa che arroventisca la lingua delle persone maligne come i matrimoni
2. intr. (anche con la particella pronom.). divenire rovente
. ovidio volgar., 42: la cenere medesima, infino che tiene coperto
[s. v.]: la cenere medesima, infino che tien coperto il
a arroventire. al verbo è più comune la prima delle due forme.
profumare, o con zucchero gettato sopra la brace ardente, o con aceto versato
: quando uno si è bene abbottacciato la pancia di vino ed è li lì per
passare per luogo tanto stretto che arrovesci la pelle. sacchetti, 83-26: tommaso,
per cominciare a lavare, s'arrovesciò la vesta in capo, e così coperta
liscie ed incartate, s'arricciano arrovesciando la punta, colla quale inarcati vanno a ritrovare
del guazzatoio. montano, 62: la scatola vuota / io arrovescio e mi
delle cose note, / della sua terra la storia. arrovesci, / e spesso
, se non fussi ch'elli abbassa la destra o la sinistra alia. firenzuola
non fussi ch'elli abbassa la destra o la sinistra alia. firenzuola, 350:
altro. beltramelli, iii-576: afferrata la donna alla cintola, l'arrovesciò sconciamente
alla cintola, l'arrovesciò sconciamente su la panca. 3. volgere,
riso maschile, arrovesciando un po'indietro la bella testa efebica. deledda, ii-264
le si curvava sopra, le arrovesciava la testa e la baciava. montano,
curvava sopra, le arrovesciava la testa e la baciava. montano, 97: fu
montano, 97: fu veduta d'improvviso la sirena arrovesciar la testa all'indietro,
fu veduta d'improvviso la sirena arrovesciar la testa all'indietro, chiuder gli occhi,
dell'acqua. landolfi, 1-89: la pelle stirandosi scopriva i minuscoli denti fra
fra i baffi ormai pendenti e, arrovesciando la testa, socchiudeva la boccuccia a v
e, arrovesciando la testa, socchiudeva la boccuccia a v in un'espressione di inesprimibile
. cellinì, 3-98: tanta è la possanza dell'argento vivo, che ha
, e il vino avrebbe corso per la stanza. beltramelli, iii-159: gli gettò
getta fuori l'arene, e vomica la fiamma per la crudele bocca. pulci,
arene, e vomica la fiamma per la crudele bocca. pulci, 3-70: e
al ciel voltar le piante / con la pancia a le stelle arrovesciata. grazzini,
, che arrovesciatala, e messovela sopra la cuffia, medesimamente verrà a suggellar benissimo
quelle berrettone arrovesciate s'usano appunto per la romagna. salvetti, 92: non recate
d una laminetta di vetro atta a chiudere la bocca del vaso a, vi s'
immerge dentro, e arrovesciata in giù la vescica s'increspi e si leghi stretto intorno
sp., 5 (75): la gente che vi s'incontrava erano omacci
letto è fatto e spianato, con la rimboccatura arrovesciata, e composta sul capezzale
. bontempelli, 9-59: tentava di sfogare la collera in imprecazioni dure, brontolii rotti
, fin che si sentì vuoto: con la testa arrovesciata e le braccia pendenti senza
e le domandò se avesse lasciato sola la nonna. -occhi arrovesciati: con
.. il vaso ab di cristallo, la di cui bocca a c sporge in
savonarola, 7-ii-243: e1 cielo è la volontà, che ha ad essere menata
, rusticana, alpigiana l'arrozziscono [la scrittura santa]. botta, 4-305
v.]: arrozzire le maniere, la pronunzia, i costumi. 2
quel vinello frizzante che arrubina i bicchieri e la faccia di chi lo beve. idem
, i-545: tanto era convinto di dire la verità che si arrubinava dal piacere.
è morto quel vice-pretore che ha lasciato la lite nel testamento. dossi, 36
arruff apopoli... sia data la severa lezione che si merita. papini,
trottolanti svolazzatoi fecero vedere... che la storia degli evangeli era una leggenda attraverso
storia degli evangeli era una leggenda attraverso la quale si poteva tutt'al più ricostruire
177: uno [pipistrello] arruffa la dama, altri più reo / tura l'
auree, a cui il libecciuolo arruffa la piuma come increspa la laguna. panzini,
il libecciuolo arruffa la piuma come increspa la laguna. panzini, ii-510: con
laguna. panzini, ii-510: con la mano bianca gli dava uno strattone al ciuffo
capelli. manzini, 10-71: passa gaiamente la mano aperta su un mazzo di violette
43-26 (iv-34): quando in terra la vide roda- monte, / per la
la vide roda- monte, / per la grand'ira non trovava loco: / arruffarseli
loco: / arruffarseli i crin sopra la fronte, / e fece gli occhi rossi
, 12-15: e già godendo / de la vendetta sanguinosa e fiera / con le
e tonde imbruna. giusti, ii-234: la mia salute s'è arruffata in modo
perpetuo. d'annunzio, ii-706: la cima leggiera / s'arruffa / come
qualche confusione fra il prete che alzava la mano a benedire in nome di dio,
dal podere col sacco vuoto e la falce sotto l'ascella. bontempelli,
era nato improvviso nel suo spirito, la trascinava rapidamente indietro, le arruffò nella
nella memoria frammenti vicini e lontani, la sconvolgeva. -mettere insieme in modo
peli, buffano ferocemente. -arruffare la matassa: scompigliarne i fili, in
anche rifl. beltramelli, i-521: la già ingarbugliata matassa si arruffò ancor più
servivano se non ad arruffare di più la matassa. -figur. ant.
son due detti della plebe fiorentina, la quale secondo il suo consueto ne forma
delle parole: ed il primo significa fanno la spia: il secondo fanno il ruffiano
ingrossate nell'adolescenza / da vecchie arrufferete la coscienza. = forse dal longob
simintendi, 1-163: sedea all'aria la notte e 'l die ignuda in terra
arruffati. pulci, 5-22: vedea la barba arruffata e canuta. idem, n-123
arruffata e canuta. idem, n-123: la barba e 'l petto tutto saguinoso,
: benissimo, -proseguì, levandosi la berretta e rimettendosela un po'di sbieco
sul biancore sudicio d'ogni guanciale spiccava la macchia scura di una testa dai capelli
gallina con le penne arruffate dal vento tentava la sabbia. penna, 207: silenzioso
/ entro il freddo spettacolo di luce / la sua testa arruffata. moravia, vii-200
a comprendermi per discrezione e a rassettare la matassa arruffata dei miei discorsi: se
stordimento, cominciava a riordinare un poco la matassa arruffata de'suoi pensieri.
un orciòlo, col pelo arruffato, la coda diritta,... seguiva col
strada senza passanti. linati, 30-11: la montagna saliva arruffata e rocciosa. papini
. papini, 8-73: si cantava la marsigliese nel gelido silenzio di febbraio dinanzi
. messer venefico caccianemico da bologna arroffianò la scrocchia carnale al marchese. ottimo,
pittore, non sapendo come cavarsela con la parte posteriore dell'animale,...
quello architettore che si vuole ingegnare d'insegnar la cosa, ma è officio d'architettore
questo arruffìo di cose non mi scema la speranza di vederci contenti tutti e presto.
: un arruffio di pensieri contrari attraversò la loro mente torbida. linati, 8-71:
, 12-82: se avvicinava qualcuno era la solita gente arruffona, sfruttatrice del suo nome
. = deriv. da arruffare (la voce è registr. da tommaseo).
]: prima che imbianchi il crin, la carne arru- ghe, / e de'
. -anche intr. con la particella pronom. campanella, 879:
(arrugginisco, arrugginisci; spesso con la particella pronominale). coprirsi di ruggine,
distrugge,... e per la sua pochissima umidità rade volte arrugginisce o
a. f. doni, 3-256: la vita nostra esser simile al coltello,
cose innato, quando esce non tira la parte impura, qual non ha.
, né sopra gore o vivai, perché la foglia arrugginisce, e li bachi ammazza
accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la scrittura santa], come sono i romani
ii-493: non ha voglia di parlare; la solitudine e il silenzio gli hanno arruginito
solitudine e il silenzio gli hanno arruginito la lingua. sbarbaro, 1-87: la
la lingua. sbarbaro, 1-87: la stagione arrugginiva il cono cui la borgata
1-87: la stagione arrugginiva il cono cui la borgata s'inerpica, pezzato di vigne
per gli arru- giniti serramenti, aperse la porta, la quale nel suo aprire
giniti serramenti, aperse la porta, la quale nel suo aprire fece un grandissimo
ha sessantamila baionette sotto i suoi ordini, la faccia da uguale a uguale con chi
cardini arrugginiti. linati, 30-46: la vecchia stufetta che da anni se ne
fusto). lustri, 1-1-249: la foglia arrugginita dalle goccie della pioggia in
39-iv-91: siccome l'acqua inaf- fiando la terra, produce freschi e vigorosi germogli;
. v.]: il freddo arruvidisce la pelle. le ricchezze arruvidiscono l'anima
corda che serve a tirare all'alzaia la barca entro i canali. viani,
quando ebbe attrezzato gli arnesi per la pesca li caricò sul barchetto insieme alla fiocina
fiocina e all'arsaglino, saltò sopra la barca. idem, 19-269: tirati
in acqua e alcool, impiegata per la preparazione degli arsanilati e la fabbricazione di
impiegata per la preparazione degli arsanilati e la fabbricazione di composti arsenicali medicinali (salvarsan
sulla battima con il rastrello pesante e la zucchetta dell'acqua. pratolini, 8-65:
trovano i cantieri e le officine per la costruzione e le riparazioni delle navi.
arzanà de'viniziani / bolle l'inverno la tenace pece, / a rimpalmare i legni
non si navica, accioché sieno acconci la state quando si navica. vellutello [inf
e difettosi legni, a ciò poi la state possino andar a viaggio. guicciardini,
agl'intelletti speculativi, parmi che porga la frequente pratica del famoso arsenale di voi
bollire che vi fa, d'inverno, la tenace pece, nei calderoni de'calafati
di ginevra, per servirsene ad occupare la savoia. -iron. tommaseo [
. g. bentivoglio, 4-283: la terra d'encusa... è sommamente
,... e non meno per la qualità e numero de'
vi si fabbricano di continuo, e che la fanno essere uno de'migliori e più
anche noi lasciando sparsa fra l'acqua e la riva quell'arsenale di roba naufragata.
. magalotti, 12-ii-3-193: portando fresca la mente di quel modello ch'ella ne
dimoravano due crestaie, una stiratrice, la moglie d'un arsenalotto e una mammana
12-9-50: non si era saputo fonder bene la rena, ed impedire che non volasse
cuocer tanto, che quando voi mettete la piuma, ch'ella dipeli. landino
, 34-18: l'arsenico è ancora de la medesima materia [della sandaraca].
cave, dove nascono l'orpimento e la sandraca. a. f. doni,
soliima ti e arsenichi e simili sciloppi la guarirono in un'ora. ricettario fiorentino,
lastri, 1-1-60: se darà [la terra] fiamma di turchino verdastro,
quanta mai di tremuoti minaccia / nasconde la terra; / del carbon l'alte selve
3-951: de voi, o dame, la beltà sovrana / nostro rigor né morder
245: se non è vero (agguantò la fetta della polenta, e cominciò a
. leggi sanitarie, 47-1: la fabbricazione, a scopo profilattico e curativo
classica, il tempo di levare o la sillaba accentata (contrapposta a tesi)
]: gli antichi dicono l'arsi e la tesi, ovvero come noi parliamo il
, o bulbari, di deduzioni inconsce, la di cui àrsi folle verso i cieli
, 1-115: e come il sole arsiccia la pietra, e 'l vento la porta
arsiccia la pietra, e 'l vento la porta via. leopardi, i-751: i
, per li mordenti / commisti sali e la corrotta linfa, / movea, recando
arsicciatura, sf. l'arsicciare; la cosa arsicciata, bruciata, riarsa.
in sulle pietre, e quella è la rena ch'è per lo diserto.
. pulci, 4-70: vede la terra, per la fera, arsiccia,
: vede la terra, per la fera, arsiccia, / della qual cosa
tanto ch'a gran fatica riuscìa / su la fervida nona in una spiaggia /
. baruffaldi, 12: ecco la bruna foglia bruciaticcia, / tinta e arsiccia
sete. idem, iv-2-3: la strada si slanciava innanzi, sotto la rabbia
la strada si slanciava innanzi, sotto la rabbia del sole di luglio, bianca
: mapello né le cantarelle né la polvere del diamante né = comp. da
scottante, infuocato. castruccio fece, dopo la vittoria, a'fiorentini, di prede,
arena arsiccia. camidem, 454: la maggiore parte delle arsioni e ruberie panella
fatte. b segni, 49: dopo la quale arsione esso / tra scogli al
messer nò, perché quando / a la più de l'eolie aspra e deserta,
lungi. sabbia e di bitumi / la spiaggia sterilissima è coperta. 2. calore
arriccia, / e stanco il sole a la limosa, si disfaceva nell'atrocità
fatta di co'forconi, la profonda / messe stendi su l'aia e
profonda / messe stendi su l'aia e la buccia per fuoco, o acqua bollita.
14 (253): que'pochi la carne aver più arsiccia. berni, 182
sete. d'annunzio, iv-1-211: la sua parola mite e proamarezza di bocca
e prima a dissetar l'arsiccie fauci / la man ancóra non conoscevano if sale
labbri anelanti, per ovunque guere la sete? linciti, 30-91: il caldo
, ii-9: una volta sola, aprì la bocca: la lin corrosivo
una volta sola, aprì la bocca: la lin corrosivo, come quella
). sciarono l'acqua giù per la barba e la camicia. capitoli della
sciarono l'acqua giù per la barba e la camicia. capitoli della compagnia della madonna
, pascoli, 361: fioria la zucca, arsivano i piselli, / nell'
depone roba bruciata. / la sua canestra, e scopre dalle arsite /
mortellini. idem, 19-316: la fronte scabra come una ondose /
. -ile. ella accennava con la mano arsita, / e foglie secche,
eliminazione di due senza stiticità, e per la sua acuità è arsivo e alterativo. caro
cavalieri morti, che degnamente è vendicata la morte degli arsi giovani, arsióne
, dalle stoppie arse, giungeva la cantilena lunghissima delle falciatrici. panzini,
putrefatto. vittorini, i-33: giù la vallata è come pianura, arsa di frumento
lungo peccato. deledda, ii-186: tutta la notte vaneggiò, arsa dalla febbre.
una mattina in cui egli si sentiva la gola arsa e non aveva un soldo in
, sf. tecn. antica macchina per la lavorazione dei cappelli di feltro (per
. macchina usata antica ^ mente per la lavorazione a mano dei cappelli di feltro
piante, ai fior l'arsura, / la grandine a le spiche,..
sempre amore. tasso, 6-i-104: la bella aurora mia, ch'un negro manto
i-1-128: sendo frangibile il rame per la sua porosità avvenutali dall'arsura e dall'arida
questo la pienezza delli suoi pori. marino, 16-111
suol, fresco il rio, verde è la riva; / qui fan letto l'
idea del senso di ristoro che dà la pioggia dopo tanta arsura. papini, 21-158
tu faccia, / vignaiolo d'iddio, la tua vendemmia! sbarbaro, 1-188:
ogni suo filo d'erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore
, 927: tutto pativa per la grande arsura, e l'erba del prato
dove solo i morde l'arsura e la desolazione. 2. sensazione di interno
fatti di cesare, 137: la notte tenevano la bocca aperta, perché rifrigerasse
, 137: la notte tenevano la bocca aperta, perché rifrigerasse l'arsura
tanta è l'asciugaggine e l'arsura la quale io v'ho dentro. tasso,
rivo / a poco a poco inaridir la traccia / l'arabo vede tra le
po'd'arsura e di fame mangiava la neve che aveva il sapore e l'odore
posa nel letto per l'arsura, la smania, le vertigini dell'ebrietà. montale
è vestito de cargne / e ne la cargne paté grann'arsura: / si la
la cargne paté grann'arsura: / si la concu- piscenzia lui affragne, / dàglie
piscenzia lui affragne, / dàglie remedio ne la sua affran- tura. petrarca, 71-28
arsione, incendio; ciò che arde, la materia che brucia; fuoco, rogo
che 'l sole alcuna fiata errò ne la sua via e, passando per altre parti
, 14-42: sanza riposo mai era la tresca / delle misere mani, or quindi
seneca volgar., 2-63: ingiustamente addimandi la menda o ristoro di questa arsura
o ristoro di questa arsura, e non la debbi avere. 5. ant.
, 8-9 (312): e finita la canzone, e 'l maestro disse
, tanto che..., finita la fiera, con essolui e con ogni
abilità e sulla genialità personale di chi la esercita; modo di operare secondo ragione
latini, rettor., 7-14: la sentenzia di platone era che rettorica non
., i-xn-4: di tutte l'arti la medicina è la più prossima al medico
: di tutte l'arti la medicina è la più prossima al medico, e la
la più prossima al medico, e la musica al musico. idem, conv.
, conv., iv- ix-ii: la natura è instrumento de l'arte; sì
, dove l'arte fa suo instrumento de la impulsione, che è naturale moto;
sono dove l'arte è instrumento de la natura. idem, inf., 11-100
filosofia » mi disse « a chi la 'ntende, / nota non pur in una
sua arte; / e se tu ben la tua fisica note, / tu troverai
abito de le cose da farsi secondo la ragione; e son quelle che si fanno
un sollecito star con studio e 'ngegno / la cagion naturai, l'effetto e l'
, i-119: ma perché alle volte la debilità della natura vince ogni aiuto dell'
figura. / insomma l'arte ha vinta la natura. mal vezzi,
contemplar ch'arriva l'arte / dove manca la natura. 2. per estens
/... / tolse giovanni da la rete e piero, / e nel regno
gneva allegrezza e vaghezza alla mia forma; la quale, da sé bella, con
, supplivano con l'arte e con la industria. boterò, i-206: i
tuo [della rosa] incanto 0 la natura. 4. attività spirituale
. giusto de'conti, i-98: la mente mia dì et notte piagne;
e l'acqua e 'l latte è la sua parte. b. tasso, 34-51
e l'argomento, ma come desidera la musica, son costretti i poeti a tessere
i-160: che stai? breve è la vita e lunga è l'arte: /
, sempre giovine, immortale; ecco la fonte della gioia pura, vietata alle
, ii-56: l'arte pura, la filosofia, la poesia! cose bellissime,
: l'arte pura, la filosofia, la poesia! cose bellissime, ma prima
artista, in quanto artista, è la stessa vita; e perciò non è arte
da cui è retta. -in particolare: la creazione estetica di opere figurative.
et avendovi messi quelli studi che promette la grande arte. idem, 758: la
la grande arte. idem, 758: la scultura è madre di tutte le arte
pittor che quelli che bene non posseggono la scultura. grazzini, 4-180: il
vuole introdurre buoni costumi, e pigliare la gravità e lo insegnare per suo soggetto principale
pittoresca perfeziona anche essa co'suoi colori la natura; perché dipingendo un bosco,
uomo, una battaglia, un mostro, la morte d'una persona, e altre
cose, ella s'affatica di ritrarle come la natura verisimilmente può e dee farle nel
dee farle nel suo compimento, secondo la lor qualità e spezie. algarotti, 1-239
occupano bastantemente. carducci, iii-24-281: la poesia dunque non muore; l'arte della
: il poeta oggi ha in se stesso la ispirazione la norma il criterio dell'arte
oggi ha in se stesso la ispirazione la norma il criterio dell'arte sua: in
n'abbia, ci s'intende, la forza, e sappia eleggere la materia dell'
intende, la forza, e sappia eleggere la materia dell'arte e maneggiare gtinstrumenti.
da tempo le tre arti pratiche, la musica, la poesia e la danza,
le tre arti pratiche, la musica, la poesia e la danza, si sono
pratiche, la musica, la poesia e la danza, si sono disgiunte. papini
l'arte. gobetti, i-12: la sua arte [di giovanni bellini] non
è più quasi niente di spontaneo, la stessa spontaneità si cerca a tutto potere
latini, rettor., 29-13: è la ragione delle cittadi sì come l'arte
e lo valor c'ha tomo / da la donna tener lo dea, sì corno
: al quale [fornaio] quantunque la fortuna arte assai umile dato avesse,
i suoi danari. idem, 882: la fortuna ha fatto che, non sapendo
sai., 1-8: tutti dotti ne la adulazione / (l'arte che più
. cellini, 1-23 (64): la sua professione, a che lui attende
lasci ignorare l'arte del cuoco e la bella disposizione della tavola. manzoni,
, ii-477: respinta dal sistema continentale la concorrenza delle selle e bardature inglesi,
concorrenza delle selle e bardature inglesi, la selleria divenne [in italia] un'arte
del secolo xii il nostro paese fece la prima prova d'una navigazione aperta dalla mano
che imparerò un'arte e che sarò la consolazione... della vostra vecchiaia.
le quali sono nobili, sì come la rettorica, e l'arte di fare
di fare oste, e di reggere la famiglia. dante, conv., iv-v-7
115: non vale arte de apollo a la mente egra. machiavelli, 270:
[della guerra] una arte mediante la quale gli uomini d'ogni tempo non
tempo non possono vivere onestamente, non la può usare per arte se non una
. boterò, i-113: giova assai la dissimulazione, nella quale lodovico xi,
l'ancroia. sarpi, i-1-257: [la spagna] reputa complire alli rispetti suoi
vendette maestro. lambruschini, 1-40: la scienza e l'arte dell'educare (che
. giusto de'conti, i-101: la bella terra, ove ne aggiunse amore,
rivolgendo i modi e l'arte / de la bramata sua partenza ascosa. idem,
ricomincian qui colpi a vicenda: / la pugna ha manco d'arte ed è più
le prede / ne lo studio imparò de la menzogna. accetto, iv-154: si
'l cane / serbava farti mie per la dimane. idem, 178: ecco la
la dimane. idem, 178: ecco la prima / arte de're, dissimular
tutte farti quella di godere mi è la più nascosta. settembrini, 1-38:
e turchini. nievo, 54: la scienza della felicità è l'arte della moderazione
, iii-545: e non ti vinse mai la gioia dell'arte di raccontare per adorne
da s. c., 2-2-5: la natura fa l'uomo acconcio, e
tu vedi ben com'io innalzo / la mia matera, e però con più arte
arte / non ti maravigliar s'io la rincalzo. idem, purg., 9-125
man cominciò una grandissima infermeria e mortalità; la qual durante, qual che si fosse
, qual che si fosse l'arte o la fortuna del saladino, quasi tutto il
abito ruvido dinota, / e in la persona senz'arte sprezzata, / lo strenuo
. / policare, tu menti, e la menzogna / arte è d'amor,
la gravezza di quegli eccessi...?
sorso di cordiale. baldini, 4-55: la cucina francese è grandissima cosa, ma
v-239: quella bellezza..., la qual, tanto le sue arti valsono
., 7 (1796): la... bruttezza il misero non conosceva
tasso, 4-87: usa ogn'arte la donna, onde sia còlto / ne la
la donna, onde sia còlto / ne la sua rete alcun novello amante.
/ il sogno e l'augurio e la bugia; / e chiromanti ed ogni fallace
egli arebbe mai tanti danari che coprissero la via appia fino a brindisi.
1-13: il quale [beccaio] facea la sua arte con falsi modi, e
dante, conv., iv-iv-2: ancora la cittade richiede a le sue arti e
minuta, vedendo loro mancare i guadagni per la partita de'fiorentini... se
delle ventiune arti, cioè bisognava, la voler esser cittadino fiorentino, che o
.. fu da'veneziani promossa con la più fina e mercantile politica. baretti,
le arti. sacchetti, 200-29: la badia comincia a sonare, perché l'
ne gli diede una copia della lettera, la quale si lesse a più giovani della
arte oratoria, nicolao nicoli, avendo udita la fama del filelfo, lo fece eleggere
guisa / ch'e'medesmi porian saldar la piaga, / e non già vertù
l'abisso. -arte meccanica: la meccanica. c. dati, i-383
attorno ai loro carrocci. così rinacque la disciplina pedestre e l'arte militare.
industriale e commerciale. -arte nautica: la tecnica della navigazione. cattaneo, ii-2-409
nautica. -arte di stato: la politica. pallavicino, 3-124: il
il cardinal contarino,... con la perizia dell'arte di stato, della
valgono della parola o del canto (la pittura, la medicina, la fisica
parola o del canto (la pittura, la medicina, la fisica).
(la pittura, la medicina, la fisica). tasso, 11-70:
ancor; ma si compiacque / ne la gloria minor de farti mute. menzini,
di precetti, che cercano di stabilire la natura, i modi espressivi, la
la natura, i modi espressivi, la tecnica della poesia. -arte pura,
o anche assol. le arti: la pittura, la scultura, l'architettura,
. le arti: la pittura, la scultura, l'architettura, e a
l'architettura, e a volte anche la musica. foscolo, v-179: le
valori estetici. soffici, v-i-686: la storia dell'arte dice... che
... che il disegno e la pittura ebbero origine nelle caverne dove i cacciatori
belle arti. collodi, 672: la corporazione degli studenti si divideva in vari
l'intelletto, lo spirito. costituivano per la cultura medievale i due gradi deh'insegnamento
e propedeutico, il trivio (comprendente la grammatica, la retorica, la dialettica)
il trivio (comprendente la grammatica, la retorica, la dialettica); l'
comprendente la grammatica, la retorica, la dialettica); l'altro scientifico e
, il quadrivio (comprendente varitmetica, la geometria, la musica, l'astronomia
(comprendente varitmetica, la geometria, la musica, l'astronomia).
arte. -ant. prima arte: la grammatica (nella classificazione del trivio)
: che si degnò di scrivere sopra la prima arte, cioè sopra la grammatica,
scrivere sopra la prima arte, cioè sopra la grammatica, che è la prima che
cioè sopra la grammatica, che è la prima che s'impari de le sette arti
-arti maggiori e minori: rispettivamente, la pittura, la scultura, l'architettura
minori: rispettivamente, la pittura, la scultura, l'architettura; l'oreficeria,
scultura, l'architettura; l'oreficeria, la ceramica, le arti decorative.
i mestieri che richiedono lavoro manuale per la fabbricazione di oggetti di uso pratico.
panzini, iii-425: mi passò davanti tutta la tradizione del teatro del popolo: i
i-168: nota una cosa messer flaminio, la quale a bell'arte fu fatta da
ne sparse. idem, i-190: [la mula] se ne venne tutta cascante
cascante di vezzi: portava per ciancia la lingua in fuori e con un'amorosa
d'innanzi alla vetrina e guardò molto la coppa preziosa. saba, 301: parte
ad arte. cassola, 2-167: la cottura dura tre giorni; se è stata
regola d'arte, il carbone acquista la tempera. -chi ha arte ha
ho arte né parte; non ho la pietra di una certezza su cui posare il
né parte. silone, 5-112: aveva la fama d'un vagabondo, senza arte
quella di michelaccio; detto che trae la sua origine da iln certo michel panichi
fare alcuna arte, sì potranno menar la vita loro orrevolmente. canti carnascialeschi,
ad avere il proemio, quello che la narrazióne, o alcun'altra simil parte
, che sta sull'arte, e la sa fare. -prov.
. artefare, tr. (per la coniugaz.: cfr. fare).
passo artefatto. soffici, v-1-206: la cosiddetta rinascenza, dopo aver trovato la sua
la cosiddetta rinascenza, dopo aver trovato la sua massima espressione nell'opera di qualche
del suo artefice, cioè di colui che la mette in opera, l'uno insegnando
è intra gli artefici, non per la somiglianza del mestiere, ma per l'
come hanno gli altri artefici, podestà sopra la materia e i'subbiettìy intorno a'quali
ogni artefice è necessario che sia apparecchiata la materia conveniente, intorno a cui si affatica
all'istruzione de'nostri artefici giovò sommamente la scuola d'ornato eretta in milano fino
... compiersi nella fiamma. vidi la fiamma, suprema artefice, condurre tutte
, preziosa. vasari, i-127: la scultura è un'arte che, levando il
levando il superfluo dalla materia suggetta, la riduce a quella forma di corpo che
1-378: uno stesso giudizio [sopra la rima]... aveva recato
amare i vizi delle arti, per la naturale tendenza alla ricercatezza e cose tali di
marino, 5-123: l'invenzion, la favola, il poema, / e
e 'l decoro e l'armonia / de la tragedia sua stendono il tema, /
tragedia sua stendono il tema, / la facezia e l'arguzia e l'energia.
l'artefice suprema, / sovrastante con lei la poesia. 3. letter.
eterno artefice, intenda rispondere a lui la bontade delle creature. d. bartoli
l'ar tefice, cioè la natura umana, che tanta bellezza produce.
, e delle anime, continuamente fa bella la materia del mondo. della porta,
, provvidono che, dove gli avevono la terza parte degli onori, ne avessero la
la terza parte degli onori, ne avessero la quarta. 8. agg.
e di ieri, e d'arteficiacci per la minore. = lat. artifex -ìcis
elei,... protendevano su la fontana un tetto artificiato, senza vita.
, e aneti, e fa'bollire la radice delle dette erbe in vino bianco fine
quali è artemisia, moglie di mausolo, la quale ha denominato da sé artemisia quella
ha denominato da sé artemisia quella erba la quale prima era chiamata partenide. mattioli
. mattioli [dioscoride], i-509: la artemisia delle fiondi sottili nasce appresso ai
cose delle donne [crusca]: per la ma trice il migliore di
sì ce n'hae una partita, che la fisica appella arterie, e queste sono
ed entra a spargersi nei polmoni: poi la vena arteriosa che, montata ancor essa
, montata ancor essa a diramarsi per la medesima cavità de'polmoni, si raccoglie in
di quelle bestiuole, per quanto comportasse la lor minutezza, e vedemmo che dalla
canaletto, il quale camminando per tutta la lunghezza del corpo sino ad un forame
non è vena che batte, come la descrivono alcuni dotti uomini, essendo la vena
come la descrivono alcuni dotti uomini, essendo la vena un canale riportatore del sangue al
baruffaldi, 24: dan di punta a la tua scatola, / come avesser desiderio
recisa da un filo d'acciaio con la nettezza d'un colpo di rasoio,
ter- zanello e non vino, conservava la elasticità delle arterie. vittorini, 4-207
attraversano come arterie, e di sé la dissetano, la nutrono, come il sangue
arterie, e di sé la dissetano, la nutrono, come il sangue nutre il
gente del nostro paese, converrà consultare la carta topografica, poiché nella trama
targioni tozzetti, 12-7-338: si potrebbe misurare la quantità del liquido che tracola in un
che congiungeva il mare ai monti, la denominarono via regia. baldini, 4-184
. [è] spinto, per la vena arteriale, nel polmone. d.
arteriale quegli spiriti, ond'era tutta la vivacità e 'l buon colore. magalotti
ant. vena arteriosa: vaso arterioso per la sua origine e venoso per contenuto,
o. rucellai, 2-223: e perché la vena arteriosa non tocchi il fegato,
entra a spargersi nei polmoni; poi la vena arteriosa che, montata ancor essa a
, montata ancor essa a diramarsi per la medesima cavità de'polmoni, si raccoglie in
arteriotomìa, sf. medie. salasso mediante la recisione di una piccola arteria.
, acuto o cronico, interessante la parete arteriosa. = voce dotta
pareti di una vena quando il sangue che la per corre viene assoggettato a
., 25-9: così entrammo noi per la callaia, / uno innanzi altro
, / uno innanzi altro prendendo la scala / che per artezza i
transfigurò giove calisto amata da lui, la quale iunone avea trasformata in orsa: e
arto in greco significa orsa: e'latini la nominano settentrione. boiardo, canz.
vintiuna figura [di stelle] sono a la parte settentrionale de l'equinozio, fino
emisperio. bruno, 3-606: anco la madre vi si vede residente in catedra,
irto di gelo, / fissi a la sponda il piè stupito il fiume.
tende e s'accampano dove li trattiene la presenza del lichene di cui le loro
articolari. d'annunzio, iv-2-158: la povera idiota visse tra sofferenze atroci,
colti dalla elefantiasi, dalla resipola, la pinguedine, i dolori articolari, l'
l'ipocondria, l'accidia, agorofobia, la atassia, avevano diritto al servizio a
; e un'altra maniera d'articolare la testa e un valore differente alle giunture
un brano di prosa, un periodo, la stesura di un contratto, di un
così dire udissi. anguillara, 14-115: la lingua articolar non può l'accento,
rucellai, i-374: e perché essa [la lingua] sciolta e libera e ad
, vennegli fatto di snodare sì ben la favella, e... articolar le
canali dell'epiglottide e sì per la volta della gola e del palato la voce
per la volta della gola e del palato la voce e 'l risona- mento; ma
amor, se artificiosa meno / fia la tua destra, del convulso piede / udrai
, ii-2-8: questa facoltà di articolar la voce, applicandone i suoni agli oggetti,
queste parole. leopardi, i-79: la facoltà del parlare e articolare e formare
, 10-191: articolò mentalmente: « la bellezza non conta *. aveva la gola
« la bellezza non conta *. aveva la gola arida, il palato di
ma il sensale... piglia la mano del mercante venditore et...
l'organo dentro articolato e fuori, / la sua forma, le braccia, i
le mani. baldinucci, 146: è la spina composta di 24 vertebre, e
targioni pozzetti, 4-3: non ha la proboscide,... ma, in
un arto a un altro, o la parte di un arto a un'altra)
della sedente ninfa, più aperta mostrano la loro bellezza. -per simil.
. marino, 7-35: fa de la gola lusinghiera e dolce / talor ben
alto esala. ojetti, i-312: la sua voce [di augusto osimo] era
[i pappagalli] maggior lingua e la più grossa che nessuno altro uccello secondo la
la più grossa che nessuno altro uccello secondo la sua grandezza, perché elli dice parole
qualche continua e non articulata voce, la immaginazione nostra si accomoda quella tale voce
, imperator d'annunzio, iv-1-853: la sua voce tore di articoli su
articolati dagli automi. papini, 20-470: la natura bellis voleva scriver di
..... e la voce non esce più in armonie articolate ma
, i-92: è dunque necessaria per la espressione delle idee, de'giudizi e
e scrittura. -voce articolata: la parola, in quanto la si può
-voce articolata: la parola, in quanto la si può analizzare in elementi fonici,
, 66: il qual segno [la parola] non è altro che una voce
è altro che una voce articolata, la quale significa quella cosa che vogliamo accennare,
accennare, e ne rappresenta all'intelletto la spezie. = nel significato del
baldinucci, 146: il ginocchio è la parte anteriore dell'articolazione del femore colla
femore colla tibia. redi, 16-ix-25: la gotta produce altresì a lungo andare i
si sollevava. viani, 14-298: la gotta si cura tappando la bocca.
, 14-298: la gotta si cura tappando la bocca. ma la gola fa spalancar
si cura tappando la bocca. ma la gola fa spalancar la bocca come un forno
bocca. ma la gola fa spalancar la bocca come un forno e l'acido
[il ragno] cominciò ad accarezzarsi la zampa che l'avversario aveva stretto.
zampa che l'avversario aveva stretto. la lisciava con le altre sette, se la
la lisciava con le altre sette, se la portava alla bocca e pareva leccarla,
alla bocca e pareva leccarla, poi la tendeva per collaudo, come facciamo noi
. l'emissione di suoni della voce; la pronuncia chiara e distinta delle parole.
parole. leonardo, 2-502: adoperasi la lingua nella pronunzia- zione e articulazione delle
. g. gozzi, 3-1-n: veramente la poesia, quan- d'essa non fa
altro, che un'articolazione sonora, la quale se ne va coll'aria. alfieri
. e. gadda, 7-44: contro la timida paranzella psicanalitica il potente incrociatore
, non si vede perché debba rifiutarsi la voce articolista, foggiata come tante altre
o definito (il, lo, la, i, gli, le).
ti rispondo, che gli articoli che ha la lingua nostra ci potevano dimostrare questa differenza
par che sia questa: cioè di determinar la cosa, o la contezza di essa
cioè di determinar la cosa, o la contezza di essa cosa, che si viene
terminazioni e dalla sostituzione degli articoli nacque la differenza delle lingue italiana e latina.
per uno articolo necessario nell'amicizia: la qual cosa è contra il mio dogma.
separata. montecuccoli, 2-234: si riconfermò la pace col turco, e si comprese
]. algarotti, 3-53: non ostante la disproporzione che ci ha dalla russia alla
fare con quelle. compagnoni, i-33: la costituzione ha compiutamente determinato un altro articolo
delle sacre lettere avesse avuto solamente la mira a persuader a gli uomini quegli articoli
proposizioni, che, sendo necessarie per la loro salute e superando ogni umano discorso
per altro mezzo farcisi credibili, che per la bocca dell'istesso spirito santo. d
del sapere umano è quello di conservare la vita; e chi non adotta questo primo
iacopone, 51-31: l'articul de la fede sì s'onno congregati. passavanti
fede articuh primari, / bench'io la creda, ancora mi diletta / udir comè
ancora mi diletta / udir comè suade la scrittura / la resurrezion, la qual s'
/ udir comè suade la scrittura / la resurrezion, la qual s'aspetta. storia
suade la scrittura / la resurrezion, la qual s'aspetta. storia di fra
. savonarola, iv-259: presupponendo che la fede sia vera, come noi cristiani
, come noi cristiani crediamo, tutta la dottrina di cristo che procede dalli principii
. tasso, ii-21: crederò che la vera e certa determinazione così di questi
questi come di tutti gli altri articoli de la fede, si debba prender da'pontefici
è nato per una data cosa, la farà ad onta degli altri ed anco
: fin da ragazzi, a scuola, la praticità della maschera antigas e la facilità
, la praticità della maschera antigas e la facilità a difendersi da eventuali, anzi
altro articolo il quadro de'progressi che la chimica e la meccanica applicate alle arti
quadro de'progressi che la chimica e la meccanica applicate alle arti fecero in francia
specialista, che solo poteva trattare competentemente la quistione,... era riveduto dal
di etica, dove parla del dire la verità: non nelle interviste o negli
avvenimenti internazionali o interni, che implica la responsabilità della direzione e le sue direttive
in molti casi si potrebbe definire come la linea in geometria,... una
introdottasi novamente per mezzo del francese, la quale, essendo genericissima, mal si
'. panzini, i-157: tuttavia la virtù, la bontà, la generosità,
, i-157: tuttavia la virtù, la bontà, la generosità, ecc.,
tuttavia la virtù, la bontà, la generosità, ecc., saranno sempre
articoli. caro, 4-85: io ebbi la vostra delli undici, quasi in quell'
; il momento in cui si acquista la certezza morale delfimminenza del trapasso. nel
articulo di morte, esso sentì battere la porta. guicciardini, ii-332: se bene
-avete da farmi altro? -vi posso dare la benedizione in articulo mortis. -datemela.
giuntura. fra giordano, 3-173: la mano è una, e hae più articoli
si fa negli articoli debilitati, nasce la gotta. marchetti, 2-255: per
così mirabil dovizia di cose si porta la sublime anatomia all'alta impresa di eternare i
li trovai così magri da farmi uscire la voglia di mandarglieli. ojetti, ii-707
. beitrame ili, i-47: riprese la penna e vergò frettolosamente un articolétto di
li altri artieri, sanza i quali la cittade non potrebbe durare. velluti, 312
della sua. magalotti, 16-117: tutta la piatteria è di porcellana, cominciando da
e di marmi. egli sente altamente la sua dignità... non è strano
una naturale et un'altra artificiale. la naturale è quella forza dell'anima per
naturale è quella forza dell'anima per la quale noi sapemo ritenere a memoria quello
del corpo. artificiale è quella scienzia la quale s'acquista per insegnamenti delli filosofi
ed artificiale, è impossibile procedere a la forma, senza prima essere disposto lo subietto
nelle cose naturali l'effetto è per dimostrare la perfezione della causa. trissino, i-51
de le cose naturali che sono ne la mente divina, e quella de l'artificiali
, ii-202: nell'atto di ascendere la bigoncia del mestiere, deponi l'animo tuo
e, tutt'almanco per l'esordio e la perorazione, investiti d'un cuore e
in gran parte artificiale com'era artificiale la passata fiducia. d'annunzio, iv-2-198
intorno al berretto. deledda, ii-121: la primavera romana non lo commoveva che per
, volapiik), costruite per permettere la comprensione fra i parlanti delle diverse lingue
297: grandi architetture barocche cui la luce artificiale aggiunge ridondanze d'ombre e
come se una gigantesca miccia distesa lungo la strada fosse stata accesa a un capo
stata accesa a un capo e il fuoco la risalisse a velocità
schiere. pratolini, 9-407: come la sera dei fuochi artificiali: spentasi la
la sera dei fuochi artificiali: spentasi la girandola, il cielo appare terso e compatto
ispirava deliri. leopardi, i-136: [la francese] è la lingua più
: [la francese] è la lingua più artifiziale e geometricamente nuda
quando ride, quando scherza, la sua gaiezza mi sembra artifiziale.
ha contribuito in modo potente a sovvertire la nostra concezione di quello che è il
venga fuori benigno, si salva loro sovente la vita e la bellezza altresì. b
si salva loro sovente la vita e la bellezza altresì. b. croce, iii-23-20
composti. boine, ii-19: voleva la perfezione che vogliono i giovani: idealità.
: ma quella macchinatrice che qui spiega la pompa de'suoi lavori, prima di qua
. assai volte nel canto conviene artifiziare la voce, o per dare alla musica una
artificioso. boccaccio, v-218: la sua bellezza... non artificiata,
un color che si chiama lacca, la quale è color artifiziato. carletti,
ficiato letargo potè destarlo.... la morte, che gli continuò, non
lana, i-483: con solo descendere la nave [aerea] dall'altezza dell'aria
un vero idioma. leopardi, 960: la vista di ogni paese abitato da qualunque
sarebbe in natura. idem, i-699: la perfezione della lingua greca era conforme,
ha tale artifizio che cambia o altera la natura... stile artifizioso,
, troppo visibile. carducci, iii-26-182: la viva fantasia del poeta napolitano trasfonde nel
il quale a puntino toglie suso con la memoria ciò che sente parlare. leopardi
dar fuoco al razzo, ma brucia solo la miccia e il razzo non parte.
nel piè della quale con sottilissimo artificio tutta la troiana ruina era smaltata. poliziano,
, 174: confermarete voi, che la pittura sia capace di maggior artificio che
pittura sia capace di maggior artificio che la statuaria? sarpi, i-2-154: l'istrumento
artificio. galileo, 1-142: anco la natura tollera con flemma che uno uccellatore
pochi fra loro [maestri] intendono la forza delle parole; più pochi son
136: a lui ne'regni de la sua vittoria / reggia s'estolle d'
espediente ingegnoso (per rendere più bella la natura, per creare una determinata impressione
. b. davanzali, i-lxxiv: la fiorentinità non ho voluto lasciare; per
tale artificio. tasso, 2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta /
[maniere di scriver dialoghi], la dottrinale e la dialettica: l'artificio
di scriver dialoghi], la dottrinale e la dialettica: l'artificio della quale consiste
. paoli, iii-194: venite a rimirar la gloria vostra, / o già di
rajberti, 2-174: lo spirito, la grazia, l'eleganza, e i modi
tutto ciò è artifizio necessario per coprire la mancanza dei doni naturali. d'annunzio,
artificio di un architetto... la reggia era da capo a fondo tutta parlante
fatto, avvenne una notte che, dormendo la donna,... gli venne
9-5 (37o): stette tutta la sera vegnente con suoi artifici per
fa vomitare il suo secreto, e mostra la differenza del- l'ogetto dell'amor suo
: mi par un artificio di scuola la distinzione di chiamarsi ben servito dell'universale,
., 9 (160): [la lettera fu] fatta recapitare per via
artifizio insomma è nella natura, perché la natura stessa è cagione che le cose vadan
è mirabile veramente il boccaccio? dove la fantasia lo porta a saltare a piè pari
sui suoi soliti artifizi, dove prende la penna e lascia parlare il cuore.
doloroso e capzioso artifizio dello stile, la limpida semplicità del tuo ragionamento m'era
. il congegno logico di un ragionamento; la struttura interna di uno stile, di
raffinatezze che variavano il suo stile e la sua metrica, di tutti i misteriosi artifizii
restituire il vigore alle leggi, difender la quiete pubblica, estirpare gli abusi, introdurre
contro qualunque dipendenza personale. è questa la condizione che forma l'arti- fizio e
macchina politica. barilli, 2-272: la città è così fantastica, varia, coraggiosa
le grida del giorno, per tutta la notte si ode lo sparo di fuochi d'
fizio, che dai balconi si gettano su la via, non importa se cadano in
di lumi: i fuochi di artifizio, la musica, ogni cosa annunziava una gran
con augurii, sebbene tutti moderati: la sera fecero fuochi d'artifizio. verga
a guisa dei razzi che si sparano per la festa della madonna. b. croce
un fuoco d'artifizio di tenerezza, la madre la chiama con nomi d'animali:
d'artifizio di tenerezza, la madre la chiama con nomi d'animali: pulcino,
data espressione, semplificandola e facilitando così la soluzione di un problema. 12.
dee., 8-7 (271): la giovane donna... non teneva
dintorno, e prestamente conosceva chi con diletto la ri guardava. manni,
guardava. manni, 2-46: la sua bellezza non era artificiosamente coltivata,
... vagavano pettinate artifi- ziosamente la loro fresca grazia fuori della porta.
, acciò che sia meglio intesa, la dividerò più artificiosamente che l'altre cose
bue, tenendo al cavallo artificiosamente aperta la bocca e il capo alto sanza freno.
riso, che dà il colore a tutta la pelle, eccetto a quella parte che
de'lavori. algarotti, 3-446: la qual sua dottrina egli [dante] venne
de le cose artificiali è formata dopo la considerazione di molte opere fatte artificiosamente.
il contratto delle sponsalizie, e andatane la donna a rimino, non s'avvide prima
molti luoghi artifiziosissimamente fatti, da potere la lussuria fomentare. tasso, ii-221:
, quanto meno a l'arbitrio de la fortuna soggiace. salvini, 19-iv-2-252: i
come un governo, per lo quale la mondana artificiositade stabile e incor- rutta si
cioè tu lettore, s'io la rincalzo cioè s'io dante la fortifico con
s'io la rincalzo cioè s'io dante la fortifico con più artificiosità di finzioni ed
quale il parliere, che conosce bene la natura e lo stato della materia,
l'artificioso testo... e la sublimità de'sensi nascosi sotto il poetico velo
castiglione, 209: non meno diletta la musica delle quattro viole da arco,
musica delle quattro viole da arco, la qual è suavissima ed artificiosa. gètti,
grazzini, 2-197: una beffa, la quale... non vi doverà parere
altra. varchi, 18-2-400: adomò la sagrestia nuova di s. lorenzo in
belle e sì artificiose figure, che la nostra età non ha... che
. e taltre opere artificiose, abbiano la medesima forma e quasi l'istesso carattere.
carattere. bruno, 42: per la cognizion distinta de'suggetti, raggion dell'
. baldinucci, 2-4-153: era [la mummia] con una sola fascia avvolta in
tale elasticità del corpo, artifiziosa, la faceva giudicare fragile, ed era, fortissima
, abile. leonardo, 2-612: la sperienzia, interpetre infra l'arti- fiziosa
interpetre infra l'arti- fiziosa natura e la umana spezie. boterò, i-247: le
artificiosa [memoria] contiene in sé la utilità della naturale memoria e dàlie accrescimento
artificiosa fa grandissimo prò a coloro che la naturale hanno buona. boccaccio, dee.
vena o da artificiosa, gittava [la fonte] tanta acqua e sì alta verso
, e de i leoni che temendo la verga di coloro che gli ammaestrano, mutano
di coloro che gli ammaestrano, mutano la nativa ferocitade nel costume de la mansuetudine
mutano la nativa ferocitade nel costume de la mansuetudine artificiosa. della casa, 579
, coloro ch'hanno scritto dialoghi per la maggior parte hanno seguita la maniera men
dialoghi per la maggior parte hanno seguita la maniera men artificiosa: nella qual dimanda
nostri poeti. carducci, iii-n-73: la poesia, ceduto il luogo alla storia all'
d'oziosi. d'annunzio, iv-1-14: la espressione verbale e plastica de'sentimenti in
artificio. dottori, 1-200: bruciò la barba e i crini una pignatta /
. artigianato, sm. la condizione dell'artigiano; la categoria degli
sm. la condizione dell'artigiano; la categoria degli artigiani. -per estens.:
il marmo e ne curavano il trasporto e la vendita. artigiano, sm. (
173: quanti poveri artigiani sovvenne con la roba e adiutorio suo! canti carnascialeschi,
! canti carnascialeschi, 144: pazza la plebe e tutti gli artigiani, / che
l'un l'altro artigiano, / la venne molto ben raffigurando. n
, 5-iii-99: per isvegliare il riso, la via lodevole e sicura si è quella
; / poesia. monti, 18-745: la terri- bil parca, / che un
cotanta stupidezza è troppa! -soffiò la pantera in faccia all'asino e voleva battezzarlo
ii-882: romba il carriaggio / su la selce. seduto è l'artigliere /
: quella vasellina gialla marmellata, con la quale gli artiglieri spalmavano le corone dei
dei proiettili perché questi non arroventassero entro la volata del pezzo. baldini, i-155:
affusti, atte a lanciare proiettili utilizzando la forza espansiva dei gas prodotti da una
artiglieria mischiato infra l'aria insieme con la polvere. idem, 1-285: farò
. michelangelo, 36-52: s'avvien che la mi rida pure un poco / o
bentivoglio, 4-373: né fu leggiera la preda che fecero, oltre a molte insegne
fior d'acqua che assicurano da'nemici la bocca di esso porto. baretti,
: di bandiere e di artiglierie, la perdita eguale d'ambe le parti.
. d'annunzio, iv-2-1302: la sua gente già provata dall'artiglieria nemica
e progrediva. stufiarich, 2-93: la casa bassa davanti alla quale s'erano fermati
essa si elevava un terrapieno naturale che la defilava al tiro dell'artiglieria nemica.
nave che se ne venivano a vela verso la nostra. botta, 5-123: pigeon
da campagna. montecuccoli, 2-160: sia la nostra artiglieria della proporzione moderna, tanto
gadda, 163: betti arrivava; e la sua natura apollinea, dopo colazione,
alto baluardo della riva bosniaca batteva tutta la zona innanzi a loro, ad avanzare ed
corazzati terrestri. -artiglieria costiera: per la difesa delle coste contro attacchi dal mare
artiglieria da montagna..., la più minuta che si usi oggi giorno:
del loro apparecchio. 2. la tecnica necessaria all'impiego delle bocche da
glieria... chiamasi anche la milizia che governa le artiglierie. all'
artiglierie. all'artiglieria è medesimamente affidata la fabbricazione d'ogni arma e munizione da
-figur. palazzeschi, 4-135: la cosa più stupefacente si è che..
sparo per il lancio di proiettili utilizzando la forza propulsiva di funi, nervi,
artiglio, sm. unghia adunca che copre la falange terminale delle dita di alcuni rettili
figli; / rabbiosa il segue per la selva ircana, / che tosto crede insanguinar
, sat., 4-156: dèi saper la licenzia in che è venuto / questo
venuto / questo paese, poi che la pantera, / indi il leon l'
leonessa i figli / cui dal collo la coma anco non pende, / né con
artigli / cresciuti, e l'arme de la bocca orrende. idem, 30-78:
, o tra gli augelli, / come la spada del soldan tra quelli. manno
suoi anni, aveva dovuto comprendere che la peggior condizione, a que'tempi,
d'artigli. carducci, 1043: la lupa con un guizzo del rabido artiglio la
la lupa con un guizzo del rabido artiglio la bianca / aquila ghermì al petto,
bianca / aquila ghermì al petto, la straziò ne l'ale. d'annunzio,
rostro e con l'artiglio / fu pronta la satellite di giove / a combattere contro
/ a combattere contro il feditore / su la rupe inconcussa. panzini, ii-205:
rupe inconcussa. panzini, ii-205: la talpa è il lirico della fame..
, ha denti e artigli formidabili per la distruzione. deledda, ii-403: egli
d'ogni periglio; / / e la vespa che gli orti infetta e sfiora /
tutte pose le speranze al fondo / la delira parigi, e libertate / in erinni
, 6 (91): ritirata placidamente la mano dagli artigli del gentiluomo, abbassò
, iii-163: il non sapere come la lombardia avrebbe potuto fare a uscire dagli
un volere / raccoglie al fin de la gran madre i figli? d'annunzio,
? d'annunzio, iv- 2-670: la brama lo riafferrava alla gola con gli artigli
felini. panzini, iii-564: trovai la mia capinera fra gli artigli del rettore
un pugno immenso comparve nel cielo sopra la città; si aprì poi lentamente ad
. marin. vela di gabbia, la maggiore della nave, issata sopra la
la maggiore della nave, issata sopra la poppa. - anche albero e vela
inf., 21-15]: artimone è la maggior vela che abbia la nave;
artimone è la maggior vela che abbia la nave; terzeruolo è la minore. landino
vela che abbia la nave; terzeruolo è la minore. landino, 132 [inf
]: sono tre vele nelle navi: la maggiore artimone, la minore terzeruolo,
nelle navi: la maggiore artimone, la minore terzeruolo, e una in mezzo delle
e una in mezzo delle due, la quale si chiama la mezzana. luca pulci
delle due, la quale si chiama la mezzana. luca pulci, 1-98: e
trevo! carica artimone! / sotto la barra! / -ammàina! ammàina!
accosciato vicino all'albero di artimone, sotto la gran vela. -figur.
, ii-1-1: lo tempo chiama e domanda la mia nave uscir di porto; per
; per che, dirizzato l'artimone de la ragione a l'óra del mio desiderio
tèmo -ònis * timone', di cui segue la flessione. artiodattili, sm. plur
soffre troppo delle difficoltà che gli oppone la materia riluttante, e anzi la cerca
oppone la materia riluttante, e anzi la cerca e la sfida, e gode del
riluttante, e anzi la cerca e la sfida, e gode del trionfo.
4-75: ecco un vecchio artista con la cravatta svolazzante e il cappello di feltro
) raggiunge l'eccellenza, toccando quasi la perfezione e la bellezza dell'opera d'
l'eccellenza, toccando quasi la perfezione e la bellezza dell'opera d'arte. -
dante, par., 16-51: ma la cittadinanza, ch'è or mista /
una specie di artista, lo dice la parola. un artistino, vai! »
iii-24-278: vi sono età splendide, che la poesia non è più né produzione naturale
ma è un gran bisogno estetico di tutta la società. sono le età artistiche per
artistiche per eccellenza. serra, i-400: la guerra... non cambia i
formidabile. panzini, ii-464: dopo la morte della mamma, aquilino aveva ogni
della mamma, aquilino aveva ogni tanto la sensazione dolorosa, simile a un arto del
volgemmo e discendemmo a mano stanca / la giù nel fondo foracchiato e arto. idem
, iii-1-38: oh quanto è angusta la porta, ed ho quanto è arta la
la porta, ed ho quanto è arta la via che conduce alla salvazione! pascoli
e poi gli martirò più mesi tutta la persona; indi lo scorbuto. panzini
l'artrite vedendosi tutta rattrappita, [la signora argia] diceva: -forse
anche le piccole mani che stentavano a reggere la penna. 2. artrite deformante:
. e. cecchi, 6-247: la salmodia si mise in moto lentamente,
conservare o di ripristi nare la mobilità di un'articolazione lesa da una
corpo a segmenti mobili, nonostante la tunica che li copre (corazza
rirsi fino a diventare calcarea); la simmetria è bilaterale, il celoma
, esiste un completo apparato digerente, la respirazione ha luogo per branchie, sacchi
astron. stella di prima grandezza, la principale della costellazione di boote (e
latini volgar., 5-44: la femina [del cervo] non concepe
si volesse attuffare nelle salate onde, e la corona dell'abbandonata adriana fosse del suo
. monti, x-1-400: talor tanto la gentil sua cute / tollerando s'indura che
dal tetto della casa, si può vedere la figura dell'isola, che somiglia a
firmamento, dove cammina boote, con la sua stella arturo. = voce dotta
). machiavelli, 78: la vita della religione gentile era fondata.
gentile era fondata... sopra la setta degli indovini e degli aruspici.
è da l'aruspice intonato / che la vittima è grassa. tasso, n-ii-273:
. d'annunzio, ii-758: è tua la rupe onde alla notte stigia / discese
nozze, aruspice il curato latinista, la equivaleva in facto. 2.
di quelli che ricorrevano a te per la divinazione dell'avvenire. =
arrecano gravissimi danni alle coltivazioni. la specie più comune in italia sono l'arvicola
circa io cm di lunghezza (senza la coda), e l'arvicola d'
). iacopone, 1-29: la piaga girà rompenno, farallate arvontare.
nuova foggia, tutto il mondo la piglia. 2. agg.
umido stupendo. viani, 19-231: la voce di gru, d'arsavola, di
par contra natura. landolfi, 1-59: la sferzata, che senza perder nulla del
bellissimo problema! aspettate che io pigli la lavagna, e incominci ad arzigogolarci un
, 1637: nell'arzigogolare guardasi piuttosto la sottigliezza; nell'almanaccare la difficoltà. il
guardasi piuttosto la sottigliezza; nell'almanaccare la difficoltà. il primo, inoltre,
: forse -arzigogolando -io non posso emettere la voce, perché la voce ci era
non posso emettere la voce, perché la voce ci era data per comunicare e io
: è una curiosa maniera d'osservare la storia, quella d'arzigogolare gli effetti
avvenimenti reali. imbriani, 2-115: la nostra [eroina] era bella, diremo
, iii-659: un cappellino arzigogolato secondo la spaventosa moda del tempo. soffici, 5-46
. soffici, 5-46: ne divulgavano la teoria con un frasario filosofico, arzigogolato
e fumoso bensì, ma che impressionava per la sua novità. c. e.
certe materie hà l'incetta dei ripieghi, la cava delle gretole, ed è l'
si rifina di volerla tuttavia abbellire [la musica] con nuovi ornamenti, d'immaginare
parole, studiato per attenuare o velare la sostanza di un discorso o per imbrogliare
, e le sue cose saranno sotto la mia scorta molto bene incamminate; ma
venturo ci darà, scritta da lei, la vita di suo padre. 4
a dire all'orecchio al padrone che la sua cavalla favorita aveva partorito felicemente,
quello scambio detto, che soffregatasi disgraziatamente la cavalla a un chiodo, e fattasi
che, a forza di fila, ordisce la tela, per acchiappare l'insetto e
a lui. moretti, i-721: la verità è ch'io non ho nessunissima
io non ho nessunissima voglia di recitare la parte di vecchietto arzillo messo in musica
i-1158: l'asaro anch'egli ha la virtù che il. nardo, onde
ma idio ci ha più asauditi per la sua grazia. = variante di esaudire
non che coscienza m'assicura, / la buona compagnia che l'uom francheggia /
, e co l'atra punta ne la carne. testi fiorentini, 158: era
. cecco d'ascoli, 3195: la pietra asbesto, se in fuoco s'
nullus imber extingueret ». per dissimilazione la forma abesto (v.).
58-14: non ce bastò el leceto a la tua fame dura, / messo t'
. quasimodo, 87: mi cardo la carne / tarlata d'ascaridi: /
ascèlla, sf. cavità fra la radice del braccio e la parte alta
cavità fra la radice del braccio e la parte alta e laterale del torace (più
ariosto, 30-57: gli caccia sotto la spada pungente, / e gli fa
pungente, / e gli fa ne la maglia ampia finestra, / che sotto difendea
altro che nome non è il solletico e la titillazione, rimosse l'ascelle e la
la titillazione, rimosse l'ascelle e la pelle intorno al naso. d. bartoli
non potè fare a meno di osservare la curva che faceva la cavità chiusa dell'
a meno di osservare la curva che faceva la cavità chiusa dell'ascella, fina e
fina e segreta,... e la peluria che ne spuntava breve e bionda
. dessi, 7-92: si aprì la blusa, e passando la mano sotto
: si aprì la blusa, e passando la mano sotto l'ascella cercava di raggiungere
l'ascella cercava di raggiungere con le unghie la schiena. -per simil e al
. verga, i-329: scoppiò subito la guerra tra i figliuoli, a chi
i figliuoli, a chi toccasse pagare la spesa del mortorio, ché il reverendo
ascella. pratolini: 2-183: con la borsa dei campioni, egli chiudeva l'universo
che final maestro pigro mette la sua mano sotto la sua ascella, e
maestro pigro mette la sua mano sotto la sua ascella, e mente si
4-1-114: quando il medesimo non la vuole mettere alla bocca (e intende la
la vuole mettere alla bocca (e intende la parola per grave doverà essere spinto
spinto sopra un piano ascendente, la bocca del castigamento, e per la mano
la bocca del castigamento, e per la mano intende le già cominciando egli
3-82: gli uomini... perdevano la inclinazione al contrario moto, si
2. per simil. negli uccelli, la cavità sotto l'ala. avrà di
il volgo conservolla sempre, tanto che la trasmise a noi, i quali usiamo
stesso potente a sospignere di moto violento la medesima palla per altrettanto spazio nell'arco
quanto scarsa, lenta e dispendiosa sia tuttora la com- municazione ascendente tra la pianura e
sia tuttora la com- municazione ascendente tra la pianura e i monti. soffici,
fasi alterne d'una medesima opera, la quale dovrebbe essere sempre ininterrotta e ascendente
. e. gadda, 3-160: la fune zavorra collega le testate a valle dei
un autobus pubblico compie dal centro verso la periferia (in senso opposto, quindi
altre lettere. cattiva stella '. e la prima non s'intende più, e desta
giovanni dalle celle [arila]: la legge che punisce il dà sul
ascendendo e discendendo, su e giù per la pignatta. torbery] si reca
torbery] si reca da giovanna onde scuotere la sua virtù magalotti, 20-264:
. linati, 30-114: una religione per la quale i proprio col volerlo
porta all'occhiello denti hanno scritto la storia del suo popolo. codice civile,
, sf. l'insieme degli antenati, la 166-8: il diritto agli assegni
uomini e degli eventi (secondo la sua coincidenza con la loro nascita o
eventi (secondo la sua coincidenza con la loro nascita o il loro principio).
g. villani, 1-7: la detta città fu fondata sotto sopra qualcuno
voce che prese [il duca] la signoria, per gli savi astrolaghi
ascéndere, intr. (per la coniugaz.: cfr. scen
: saturno, ii-445: lagrime ascendon de la mente mia / sì tosto che è
perire. cellini, 2-370: la mia boschereccia poesia canta una via
canta una via, / per la qual passa spirito dolente. dante, conv
sua eccel ii-v-5: de la quale [chiesa] dice salomone: «
cortesemente disse chiamano case celesti, la prima delle quali, che comincia che /
mattio franzesi, i-iv-1-56: se non fosse la cortesia se cosa fusse bisognata a nostro padre
. non vi par egli che io abbia la disgral'uscio fuori della camera che niuno
da amore era fatto audacissimo, animosamente per la successione di tanti regni. salvini,
pur frequenti le giovine ancora essendo, la casa sua in scuola, in accabeate
in accabeate sedi della gran cartagine, la quale ti adora in demia; e
e reale superiorità; e a volte per la 7-31: del bianco collo il
stomaco, che non può / vedendo la peggior genìa volpina / sull'animo influir digerirle
col fior del sangue acheo / vide la grecia ascendere / il giovinetto orfeo.
dai porticati alla scalea, mi si aprì la fuga delle sale meravigliose. linati,
: ne'meriggi di sole... la nuvola si fa gloriosa ed ascende.
: ebbi quasi l'illusione di essere la padrona della casa in atto di ascendere
-ascendere al cielo: di cristo, secondo la narrazione evangelica dell'ascensione. panzini
, iii-396: piazza di spagna con la divina marmorea scalea che ascende su alla
-di nave che si diriga verso la terra. leopardi, 8-103: di
fauci al palato in alto ascende [la lingua], / quanto basta e convien
. lorenzo de'medici, i-279: la prosunzion del vano e rio / nostro
ascenda / per questi gradi al gran fattor la mente. ciro di pers, iii-520
s. possa vedere quanto alto ascende la celebre musa di questo gran cavaliere. carducci
ad ascendere a un'altra realtà che è la vera, rispetto alla quale questa appare