dal giorno avanti. negri, 2-796: la piccola sette o otto maschietti che corrono e
, les distribuer en différents can-capitana (così la chiamavo tra me e me) s'era
tons ou villages ». rata la direzione d'ogni gioco: sapeva comandare a
. addossato. serao, i-808: la giovane femmina stava per lo più accantonata
del grembiale, lo sguardo vagante, la fisionomia stupida, canticchiando dalla mattina alla
simili. = cfr. accantonate e la sua deriv. dal fr.; i
accapacciare, intr. anche con la particella pronom. (accapàccio).
a guisa di capanna; che subisce la violenza del vento come un capanno.
quantunque in buona lingua sia da preferirsi la parola monopolio, ed in qualche speciale
in qualche speciale caso... la parola incetta, pure l'altra avendo
incetta, pure l'altra avendo ricevuto la sanzione dell'uso popolare, dobbiamo accettarla
i parchi nazionali, oasi di cui la legge difende la fauna, la flora e
nazionali, oasi di cui la legge difende la fauna, la flora e il paesaggio
di cui la legge difende la fauna, la flora e il paesaggio, vietandovi la
la flora e il paesaggio, vietandovi la caccia, le costruzioni deturpanti, e
pensiero dominante. idem, 4-321: la folla fu fatta entrare [in chiesa]
. da caparra (v.). la crusca registrava la voce, senza citazioni
(v.). la crusca registrava la voce, senza citazioni, rinviando a
mediante prenotazione. palazzeschi, i-76: la signora toccafondi vi arrivava alle nove e
o in quella passione comune, che la scarsezza del pane fosse in tutto cagionata dagli
in quella opinione... che la scarsezza del pane fosse cagionata dagli ammassa-
cose in quanto elli condiscendesse alla dota, la quale a lui parea troppo alta.
accapezzare2, tr. legare con la cavezza. * = deriv.
infarinato di lettere gli accaparrava sempre più la stima e l'affetto della nonna.
, 214: avea sofferto due volte la prigionia d'ordine del consiglio dei dieci per
roberto, 272: s'era subito accaparrata la pigliarsi, e le vicine a
, 2-140: non era difficile vederli la sera che si accapigliavano per due soldi,
: io vi so ben dire che se la fama gli scompiglia, la presenza gli
che se la fama gli scompiglia, la presenza gli accapiglia. = deriv.
una donna che correva qua e là per la stanza colle palme levate al cielo o
un dialogo levando a cielo non pure la lingua toscana ma il volgo le siepi
zughi e gabbiani i contadini d'intorno la città, in cotesta accapigliatura tra il
altri sempre fanno errori e mai fanno la penitenza, per quel che si vede;
per quel che si vede; altri la hanno dopo molti errori; altri vi accappano
ancora non han peccato, che ne portano la pena, altri suffriscono senza peccato.
accappattoio. verga, 2-308: indossava la sera una specie di accappatoio lungo, si
vedeva con i terribili occhi del desiderio la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e
grandi corpi delle donne, distese su la sabbia, entro gli accappatoi, volgevano verso
sul davanti, e che involge tutta la persona. lo vestono le signore nel
ancora in mano. idem, 7-634: la trovò stesa su una sedia a sdraio
5-84: con un accappatoio sulle spalle la ragazza sedeva in uno stanzone. moretti,
far prigioniero. fazio, vi-2-33: la terra difese e per cattivo / prese
venne al sasso con esso per accappiarla [la pecora]. viani, 13-304:
pecora]. viani, 13-304: la sottana era accappiata alla vita con una penitenza
accappiato il naso glielo stiracchiò forte verso la terra. 2. rifl.
. viani, 19-309: s'accappiava la vita, ravvolta entro un lacero saio
per orrore). -far accapponare la pelle: far rabbrividire, far venire
pelle: far rabbrividire, far venire la pelle d'oca. - anche al figur
quando ci ripenso, mi si accappona la pelle. verga, 4-344: all'improvviso
frastuono scapparono degli urli da far accapponar la pelle. de amicis, i-477:
; i suoi scherzi ci fanno accapponare la pelle. dossi, 93: una
una di quelle tragedie che fanno accapponare la pelle. panzini, i-213: spirava
un'aura montanina che faceva amabilmente accapponar la pelle. pirandello, 7-1274: le
una lingua di morto e mi sentivo accapponire la pelle. baldini, 4-99: una
scuri d'un primo piano fa accapponare la pelle, come se la vecchia ammaliatrice
piano fa accapponare la pelle, come se la vecchia ammaliatrice fosse 11 dietro e ci
. come le si era accapponata la pelle per l'emozione. = deriv
. viani, 14-441: si alzò la manica del casacchino e mostrò un braccio
accapponati; ma... toltane la pelliccia, l'orso è meno ricco,
tutto accappottato come se ci avesse avuto la febbre alta. = deriv
1-400: cominciò svogliatamente a morsicchiarla [la coscia di pollo], accappucciando la mano
[la coscia di pollo], accappucciando la mano davanti alla bocca per non far
davanti alla bocca per non far vedere la masticazione. = deriv. da
e dicesi cavallo accappucciato quello che ha la testa corta. accaprettare, tr
accapricciare, intr. anche con la particella pronom. { accaprìccio).
con che si finisce queste feste, la quale a noi sarebbe una crudeltà da
li capelli. salvini, 36-84: la gravosa / terra scricchiò squassata dalla punta /
né sorde; / e temo che la mia non s'accapricci / vedendo le misure
carezze, far carezze, lisciare con la mano (in segno di affetto).
fèra] e ti fa vezzi / con la lingua: e tu ridi e l'accarezzi
ed ischerzando seco, al fero muso / la pargoletta man secura stendi. segneri,
disporne? salvini, 16-135: ella la sua figliuola in braccio prese, /
in braccio prese, / accarezzala con la mano, e disse. monti, 8-513
destra il mento. nievo, 479: la sua mano si sollevava talvolta come per
, ii-388: ha afferrato al volo la foglia vizza d'un platano e in
platano e in silenzio l'accarezza e la spiana con la mano. -detto
in silenzio l'accarezza e la spiana con la mano. -detto anche delle manifestazioni
. menzini, ii-20: ella [la lupa] il sanguigno / acceso sguardo
: insegnavan [i soldati spagnoli] la modestia alle fanciulle e alle donne del paese
, blandire. verga, i-240: la luna si posava dolcemente sul lago e
i buoni, ma il più sovente la fortuna accarezza i peggiori. baretti,
... che questa pianta, per la sua vaghezza e leggiadria, meriti d'
del padrone e lo metteva sempre per la cattiva strada. carducci, ii-9-27: io
: per ciascuno trova... la parola che accarezza il suo amor proprio
6. figur. vagheggiare (con la fantasia, col desiderio).
farsi. fogazzaro, 2-391: accarezzava la sola idea piacevole che gli sorridesse in
e con quale devoto rispetto avranno accarezzato la mia vestina di fanciullo come quella di
, sfiorato. tommaseo, 1-389: la bella chiesa de'miracoli... accarezzata
lo strano arnese? pea, 5-30: la prima bicicletta la comprai a rate settimanali
pea, 5-30: la prima bicicletta la comprai a rate settimanali... magro
recidivo, il peggiore arnese di tutta la classe. pea. 3-140: non poteva
sovente paragon di tua beltade / con la beltà de la tua dama. settembrini
di tua beltade / con la beltà de la tua dama. settembrini, 1-21:
non osava liberarsi mettendo fuori senza pietà la straniera, così sprovvista e male in arnese
casa non andava mai nessuno, salvo la mattina un servo scemo,...
in arnese. idem, 9-31: [la gente] del comune di firenze era
firenze era fresca e bene armata, e la loro stanca, e la maggior parte
, e la loro stanca, e la maggior parte fiebole e male in arnese.
. viani, 14-191: era schierata la compagnia dei granatieri, tutti giovanotti in ottimo
di ciò che faceva loro di bisogno, la donna... si condusse
le disse... che rivestir la voleva e rimetterla in arnese e trarla di
peli con l'apice appena ingrossata per la presenza di una ghiandola che secerne sostanze
un'azione revulsiva e vulneraria, mentre la polvere dei fiori seccati eccita lo sternuto
conti del farmacista, lunghi come la fame -conti in cui le parole
, l'àrnica, il soffione, / la pimpinella le moite crocifere, /
pimpinella le moite crocifere, / intonano la sinfonia dei gialli / su per
[plinio], 26-16: aro ha la radice nera, larga e tonda e
molto maggiore [del dragonzio] et empie la mano... nelle foglie dello
e lisci per polirsi e farsi bianca la faccia. soderini, ii-169: il
, 2-202: aro ha le foglie de la serpentaria, ma non tanto macchiate;
quale è seme di colore zaffranino; la radice è bianca... le sue
aro, e il metro quadrato che è la sua centesima parte, si chiama in
sopito aspettava dall'effusione del primo umore la risoluzione di quel prezioso magistero per dar
stimolanti s'unio l'ambra o la terra / che il giappon manda a profumar
aroma opera a meraviglia, o su la teglia, o sul testo, o in
, ii-938: aroma / era del cuor la lacrima non pianta. idem, iv-2-108
sangue l'appassionato aroma della landa che versa la resina dalle mille e mille piaghe dei
sentirne l'aroma. montale, 1-39: la folata che alzò l'amaro aroma /
pregiati, dovuto a eteri sviluppatisi durante la loro conservazione. gr. &pcop.
., che con aromàta indica la resina o gomma (cassia, mirra,
, 34 ecc.): la bibbia volgar. traduce con « spezie odorifere
» e anche « unguento aromatico *; la forma più antica dell'ital.
etrusco! /... / amo la tua materia prometèa, / la sabbia
amo la tua materia prometèa, / la sabbia delle tue selve aromali. idem
che produce il cennamo per la sua aromatichézza. = deriv.
piacevoli e nutritivi... come la cannella e macis e ogni aromatica cosa
foggia d'una mandorla fresca, con la buccia verde liscia e senza pelo,
come le mandorle, verde e tenera con la buccia, et ha quasi il medesimo
prencipi italiani concludentemente provassero in giudizio che la presente pace d'italia...
si dovea riconoscere, con tutto ciò la reina d'italia con la sua solita
con tutto ciò la reina d'italia con la sua solita prudenza ismorzò il fuoco.
. riscalda le membra nutritive, e dissolve la ventosità. ricettario fiorentino, 199:
trovano e gran prò ne fanno / la gente quivi in diversi mali. libro della
erbe aromatiche. ojetti, ii-527: la giuda m'assicura che queste pendici del
queste pendici del guadarrama sono in tutta la penisola le più ricche di piante aromatiche
fa dolce tintinno / a tal da cui la nota non è intesa. cantari,
.. per accrescere il suono e la soavità di esso alle grosse corde, con
fare le prove di un trattenimento per la domenica prossima: recita di versi,
seduto nel nostro salotto, tossiva, la corda più bassa dell'arpa di mamma
terribile. luzi, 1-12: è la nostra foresta inestricabile, / ascoltarne le
le foglie vive, i brividi / e la remota vibrazione, il timbro / d'
/ l'arpa celeste, a far la morte amica. 2. figur
amica. 2. figur. la poesia lirica in genere, o una
li diede [a perseo], con la quale uccise / argus, e dielli
da guerra navale che serviva per afferrare la nave nemica onde permetterne rarrembaggio; anche
difende. montale, 2-97: guardi la sommossa vastità, / » mattoni incupiti.
sciami e lo stupore / che invade la conchiglia / del campo. 3
fioriture. algarotti, 1-253: la vera arte prescrive che uffizio del cantore
una cosa / qualunque / perfino / la consunzione serale / del cielo / e sulla
: stava per cominciare lo stacco, la selvaggia impennata con cui la ottava sinfonia
stacco, la selvaggia impennata con cui la ottava sinfonia, dalla pianura della mediocrità scatta
1-82: gli altri lo accompagnano con la voce, a guisa di strumenti,
costeggio l'inferriata dei giardini pubblici allungo la mano ed eseguo una specie di arpeggio
&pnot& &pnccyoq 4 ferro a uncino per la pesca '(dal class, dcprry)
, armate di aguzzi artigli (personificavano la bufera travolgente e, per estens.
travolgente e, per estens., la morte violenta). dante,
gran ventre. ugurgieri, 82: la turba sonante dell'arpie vola intorno alla preda
unghiati piei, e sozza le vivande co la bocca. a. pucci, ii-119
e di tormento, può esser questa la ragione. viene tanto a dire in latino
rapacità o rapina; e, perciocché la cagione della perdizione di queste anime è la
la cagione della perdizione di queste anime è la rapina, la quale a se medesime
di queste anime è la rapina, la quale a se medesime fecero della presente vita
aquila bianca. idem, iii-26-81: la sozza illuvie delle arpie sacerdotali contaminava ancora
aretino, i-20: manucano a giesù la croce e'chiodi, / e gli
grifagna, che, se non gli sporca la mensa, gli allorda il letto.
allorda il letto. nomi, 11-18: la bruttissima arpia, ch'entrar lo vede
brutta arpia della ciuf- fettona avrebbe preteso la sua parte anco lei! 3
al santo luogo che viene a mezza la montagna, si sale una scala fatta
cervello, 10 non arrivo a trovar la via dopo più di tre ore ch'io
ii-20): una giovane... la quale di sonar arpicordi era molto eccellente
, dove... fece, oltre la detta cassa d'arpicordo piena di figure
/... far al sordo / la melodia sentir de l'arpicordo / o
campane. d'annunzio, iv-2-641: la scoprì dietro il coperchio d'un arpicordo,
algaia ingombra..., arpionàtosi davanti la breve palafitta. arpionato (part.
infra queste parti [delle porte] la principale è il cardinale che si fa
e da piede escono certi perni sopra la punta de'quali si bilicano gli usci
. galileo, 200: qual fu la sua meraviglia, quando entrando in certo tempio
dagli arpioni e dalle bandelle nell'aprir la porta? buonarroti il giovane, 9-279
salì suso. ser giovanni, 30: la coverta del cavallo era tutta piena d'
io sia morto. leopardi, 839: la fortuna si ha cavato via la benda
: la fortuna si ha cavato via la benda, e messosi gli occhiali e appiccato
, e messosi gli occhiali e appiccato la ruota a un arpione, se ne sta
a un fulcro fisso, che trattiene la ruota dentata (cfr. arpionismo).
. note al malmantilc, 2-11: 'appiccare la voglia all'arpione ': aver lasciata
voglia all'arpione ': aver lasciata la voglia, o il desiderio d'una
nel senso opposto: in modo che la ruota può girare in una sola direzione
con cui si può trarre a bordo la preda colpita), lanciato a mano
e libratolo colla sinistra mano, con la destra lo lancia con tutto il suo potere
dando di piglio all'asta ferrata, la caccia nel fianco della balena, e
noi non pensiamo che l'arra sia la somma del pagamento e del prezzo.
: o avaro, fatt'hai onfemo mentre la tua vita dura, / e de
l'altro pres'hai l'arra: aspetta la pagatura! dante, inf.,
venuta di curradino, si feciono donare la sua mantellina. boccaccio, iv-62: le
s. bernardino da siena, 999: la guerra e la discordia di qua nel
da siena, 999: la guerra e la discordia di qua nel tuo cuore sarà
di qua nel tuo cuore sarà arra de la discordia e de la guerra di là
cuore sarà arra de la discordia e de la guerra di là. savonarola, 31
31: l'arra di vita eterna / la mente gusterà. michelangelo, 220-10:
mio componimento, quasi un'arra de la mia buona volontà e un pegno de
mia buona volontà e un pegno de la mia fede. spolverini, xxx-1-175: tre
arrabattare, intr. più spesso con la parti- cella pronom. darsi da fare
. salvini, 30-1-103: se poi la navicella del mio ingegno va a traverso
per non affondare e sommergermi, ve la riderete. baretti, ii-74: ho
, e s'apre ai primi onor la via. manzoni, pr. sp.
trovare quel ciamberlano, il quale per la paura è corso subito a intanarsi.
faremo l'italia. verga, i-413: la vedova seguitava ad arrabattarsi facendo la levatrice
: la vedova seguitava ad arrabattarsi facendo la levatrice. nieri, 403: a
fare della sua vita un torchio, la rimedicchiava. beltramelli, iii-1188: i vecchi
meno impressione. forteguerri, 30-95: la giannotta rimase come matta / per qualche
o di dì o di notte la sua ombra nell'acqua, elle arrabbiano;
ma se morde un altr'uomo gli dà la stessa rabbia e lo stesso timore.
3. intr. anche con la particella pronom. figur. lasciarsi dominare
): all'uscio della casa pervenuti, la donna, che arrabbiava, datovi delle
abbruciare. forteguerri, 8-24: e per la smania balza giù di letto, /
commissione appoggiatagli. foscolo, v-184: la rabbia e il disprezzo sono due gradi
ingoiare l'affronto del falso sordomuto. la sorpresa gli impediva perfino di arrabbiarsi.
. b. davanzali, ii-520: la terra arrabbia, lavorata tra molle e
, lavorata tra molle e asciutta e la mattina alle guaze. magazzini, 38
che dopo ch'egli è seminato vadia la stagion calda ed asciutta molto, il grano
di non lavorar mai il terreno che la terra bagnata e molle si rimescoli nel lavorare
rimescoli nel lavorare coll'asciutta, ché la terra arrabbia, e non vi fa mai
3-2-71: e giorno e notte v'arrabbian la gola / con una sete perversa e
l'arrabbia, / fece che in copia la vivanda apparse / e ne fe'dono
d'ira, che a mal far la voglia tira: / vòlvose d'entomo e
con questi odiosi sermoni... la pazza plebe del popolo di siena gridava
feroce mustafà, suo generale, che la metropoli di cipro arrabbiatamente ferivano, parevano
se morde un altro, gli dà la stessa rabbia e lo stesso furore, ché
cagna. deledda, ii-740: e la bestia infatti sembrava arrabbiata, correva per
bestia infatti sembrava arrabbiata, correva per la stanza, con la testa alta e la
, correva per la stanza, con la testa alta e la coda che si sbatteva
la stanza, con la testa alta e la coda che si sbatteva furiosa come agitata
dal vento. linati, 8-94: tutta la notte 10 sentimmo intorno alla casa,
arrabbiata. paolieri, 2-164: se la vedete coglier l'erbe di giorno, siete
pavese, i-189: ti farò vedere la piazza dove una volta ho fermato un
, 181: con melliflue parole temperavano la furia e l'ira di quella arrabbiata gente
volete condannarmi a essere arrabbiato per tutta la vita; e da arrabbiato viverò. pellico
simili. nievo, 98: io me la svignai arrabbiatissimo, desideroso di mettere fra
sempre arrabbiata e fastidiosa, che nessuno la puoi patire. panzini, ii-567:
i-193: il punto sta nel pigliar la penna in mano, e scriver cose che
. magazzini, 135: io farò la terra fruttifera, salata e arrabbiata per
terra fruttifera, salata e arrabbiata per la malignità... di coloro che l'
carducci, a cui i medici fecero tagliar la testa su lo scalone del palazzo del
. procurate il biasimo de gli altri e la vostra vergogna. menzini, 5-64:
nacque un litigio; ed ecco turbata la pace di casa, un'arrabbiatura da ammalarsi
. pulci, 22-181: il saracin la sua [spada] dal fianco ar
le mani. levi, 1-29: la lotta continua per arraffare il potere tanto
ant. percuotere gli uccelli con la ramata. - al figur.: bastonare
fratello fare il passo e così conquistare la sommità dell'olmo, che non avevano
degli alberi. nieri, 239: la vita è come montare su per un albero
un grillo. tozzi, ii-496: la mia gattina saltò giù dalla sedia dove
e poi si arrampicò nel pagliaio per la provvista quotidiana di strame. jovine,
di strame. jovine, i 30: la sua gioia si mutava in un irrefrenabile
fiacchi, 1-2-78: angusta miravi, / la pesta, è vero, / in
al certo, non fu illusione, la bianca figura arrampicarsi leggermente pei sassi.
: egli si alzò e si arrampicò per la scala di legno fino ai nidi delle
salii prima lo scalone nobile, poi la scala normale per altri due piani,
due piani, finalmente presi ad arrampicarmi per la scaletta a chiocciola di ferro. pratolini
chilometri di strada che si arrampicano lungo la montagna. vittorini, 1-23: si arrampica
e talora si ritorce come a volersi mordere la coda. 4. figur.
linea ascendente. loria, 31: la scala era interrotta al primo pianerottolo..
una arrampicata di grossi fori predisposti per la pietra degli scalini. 3.
di difficile accesso. bontempelli 8-25: la città stava quasi tutta arrampicata sopra un colle
in salita. landolfi, 1-51: la giornata degli arrampicatori: quello là,
a tutti, più scuro, non è la pulce dei pirenei? 3.
, 3-254: più non gli resta che la carreggiata / dove il carro che viene
arrancare1, intr. rar. con la particella pronom. camminare, muoversi come
trovava, spettinata e in pantofole, la locandiera, si mise a correre, arrancando
guardarla mentre arrancava dietro fi banco con la gamba più corta e tirava giù la roba
con la gamba più corta e tirava giù la roba dai cassetti troppo alti per lei
i cavalli e le persone / ne la plumbea d'un sogno infinita regione, /
pidocchio] di quell'altro arrancava verso la circonferenza come se avesse gli sbirri dietro
tornare addietro... essi, come la corrente traeva l'idiota, arrancavano lungo
corrente traeva l'idiota, arrancavano lungo la sponda e imperversavano. ojetti, ii-216
e imperversavano. ojetti, ii-216: la vecchietta... sale arrancando su per
... sale arrancando su per la ripida cordonata dai mattoni a spiga, e
spiga, e poggia a ogni passo la mano sulla coscia. beltramelli, iii-46:
flaccide froge, si affrettava arrancando fra la polvere. civinini, 1-286: il trabalzare
, a onde, mentre una genterella la seguiva arrancando svelta svelta su per la
la seguiva arrancando svelta svelta su per la costa. pea, 7-101: una delle
quelle due carrozze che arrancavano su per la salita. montale, 2-68: le
forze disponibili, certo non era più la travolgente galoppata di una volta. landolfi
9-96: tentai di correre, ansimavo, la vista mi si confuse; tuttavia distinguevo
vista mi si confuse; tuttavia distinguevo la luce e arrancavo a lei su per
passavoga, arranca arranca, / che la ciurma non si stanca, / anzi lieta
giallo pane. d'annunzio, iii-2-21: la liburna / viene arrancando a questa parte
cercavano di portarsi a ridosso del monte con la loro barca. alvaro, 9-494:
9-494: qualcuno arrivava vogando sollecito con la sua preda; l'uomo arrancava, la
la sua preda; l'uomo arrancava, la donna stava raggomitolata, triste e sola
. = di etimo incerto; ma la voce è docum. assai per tempo
fila di soldati ': cioè * rompere la fila, sbandare ').
che manca / pensando, donna, la vostra beltate. = deriv.
: una gagliarda arrancata data da tutta la ciurma ad un tempo. arrancato1 (
, fi quale colla sinistra mano reggeva la città di genova, e nella destra teneva
fi tiranno che gli sia arran- dellata la testa; e così fu fatto, e
con tanta crudeltà te, che tutta la corda gli entrò nella carne. aretino,
doni, 3-13: si fece conficare la celata in capo, e arrandellare un'armatura
carcere, e già freddo arrandeila togli la strozza. baldinucci, 14: arrandellare:
siena, 350: ho fatto visto che la mia coda sia un bastone, e
alia fin non l'arrandeili / per la finestra, e affatto la sfragelli.
/ per la finestra, e affatto la sfragelli. 4. figur.
come si strapazza e come s'arrandeila la su'vita! e quando si pensa di
molestato della persona e collato, arrandellato la testa. vasari, i-752: nel corpo
arraffare. tombari, 2-91: la vecchia civetta aveva arranfato uno di
5-43: si pensa che per ora la vita va male, per ora bisogna arrangiarsi
adesso si arrangiava con le carte e la lettura della mano. calvino, 3-75:
donneschi, come lavare i panni, rammendare la roba, spazzare in terra.
. beltramelli, i-269: -ho ancora la debolezza di essere onesto -..
bandiera. arrangolare, intr. con la particella pronom. (w'arr àngolo
varchi, v-37: se alza la voce, e si duole che ognun
mi spiegò tutto d'un colpo con la voce arrangolata. idem, 4-88:
voce arrangolata. idem, 4-88: la voce d'elena era stata dura, arrangolata
4-27: è stanco... ché la sua boce è arantolata e roca.
sp., n (198): la parola gli usciva arrantolata dalla gola,
arrapinare, intr. anche con la particella pronom. stizzirsi, andare in
arrabbiarsi. marrini, 1-90: la nostra plebe e i contadini, per timore
contadini, per timore di nominare la voce rabbia, creduta da loro parola cattiva
da loro parola cattiva, inventarono la voce rapina... di qui si
lavoro dalla mattina alla sera e spesso anche la notte, raccapezzano... un
o venti scudi da pagare ogni anno la pigione. nieri, no: chi gridava
i capelli. viani, 19-337: la sera, a bordo, egli fu
consiglio, i cavalieri uncinaro e arrapparo la preda. ottimo, i-512: e
ottimo, i-512: e pazzo seguita la fuggente moglie, come fiera selvatica,
., 1-128: arrappiamo per penitenza la eredità de'giusti, la quale noi non
per penitenza la eredità de'giusti, la quale noi non tenemmo per vita.
(cfr. ted. rapen); la voce spagn. arrapar 'strappare 'è
elefante], e posandolisi adosso quello arapa la pelle e ficca'le pieghe strette,
mossa e arrazzante per cui si vedeva la biancheria di teresina andare all'aria e
catastrofe, cui sgalla / il piede ossuto la rossa fumea / bassa che arrazza il
in questa città pose ad abitare tutta la sua gente, collocandole dentro gli dii che
): credendomi io qui avere arrecata la cassetta dove era la penna, io
io qui avere arrecata la cassetta dove era la penna, io ho arrecata quella dove
, fue arrecato dal notaio il calamaio e la penna e 'l foglio. bisticci,
che arrecano i piattelli, o porgono la coppa, diligentemente si astenghino in quell'ora
finissimi vini. - con la particella pronominale. machiavelli, 772:
1-94: giustizia ci arreca una virtude / la qual molto bisogna a questo fatto.
/ scegliendo il bel, che de la beltà scorge, / a l'interno censor
arrechi; infino a quell'ora che la tristizia pena a dar luogo al naturai senno
5-2: il vedersi come sotto agli occhi la marina, le colline e una regione
arrecarmi. verga, i-30: or che la mamma stando in paradiso non l'era
irrimediabilmente mancato e di cui nessuna emozione la poteva compensare. morante, 2-203: mi
, disonore. cavalca, 7-185: la qual cosa l'angelo si puote e debbe
quella femmina, l'avea percossa con la mano dietro disonestamente. m. villani
un'ora distrussero e arrecarono a niente la città. giov. cavalcanti, 321:
amore della patria m'ha arrecato a nimico la fortuna e gli uomini. idem,
al tornare a casa, io rivorrò la mia dota, a arrecherommi a star da
l'arreca in spalla, e via la porta, / come lupo talor piccolo agnello
del dispregio, del quale colui ha la misura in sua balìa, che 'l s'
e qual tra vili / minuti augelli piomba la grifagna / degli strali di giove arrecatrice
delle cose. pratolini, 9-15: la dote se ne era andata nell'arredamento
di seta. imbriani, 2-91: la casa abbandonata venne restaurata ed arredata splendidamente
in rosso cupo. pratolini, 9-1251: la sua parlantina allietava in qualche modo la
la sua parlantina allietava in qualche modo la tristezza della stanza, arredata da un
. davanzali, i-142: e qual'era la più appariscente di ricchezza, palagio,
e lo stelo di un candelabro e la raggiera d'un ostensorio e la gobba
candelabro e la raggiera d'un ostensorio e la gobba d'un turibolo. con le
artificiali. beltramelli, iii-633: su la sacra pietra disadorna, senza fiori,
poesia. foscolo, v-244: poscia la mollezza intepidì le passioni; l'educazione comr
appoggiamano. viani, 14-63: la tavolozza, rossa di lacche e cinabri,
, iii-2-174: soverchiando di tutto l'omero la moltitudine, egli la trascina dietro a
tutto l'omero la moltitudine, egli la trascina dietro a sé col gesto della grande
ci viene. viani, 14-275: la torre fu un braccio forte della repubblica
strepiti delle scalate, i nepoti ridussero la torre a più modesto uso.
. montale, 1-66. arremba su la strinata proda / le navi di cartone
arrembare2, intr. anche con la particella pronom. { arrèmbo)
i cavalli e le persone / ne la plumbea d'un sogno infinita regione,
pea, 1-33: il letto ha arrembato la sua sponda sull'im piantito
piantito. tozzi, ii-255: la mucchia, intanto, aveva cam
dare un lungo guizzo a tutta la fiamma. = v. arrembare1
e dall'appog- giare tavole o la proda del legno nemico al legno che si
offre lo stinco, il nodello, la corona, ed il piede egualmente retti
: quella povera bestia, qualunque fosse la cagione, forse il poco governo,.
arrembati. palazzeschi, 3-205: schioccando la frusta gridava alla cavalla assai arrembata: «
viani, 14-465: se ne andava lungo la battima del mare con una sturma di
, incimurriti. manzini, 7-54: durante la strada del ritorno, leggermente curva,
a cantare / l'intercalare: / viva la chiocciola / bestia esemplare. nievo,
trovava matteo colla sua lingua sporca e la gaetana col polso arrembato in onta al
ma siccome piacque a'toscani di smussare la voce arena, di cendo
dovea per conseguenza da quest'aferesi introdursi la doppia r ne'composti arrenare, arrenamento',
quali camminano, o dall'in- trodursi la rena fra le loro unghie.
, ogni volta che tu vuoi ricuocere la tua medaglia, arrenarla con la renella di
ricuocere la tua medaglia, arrenarla con la renella di vetro. vasari, i-167
di tufi, si possono spianare con la medesima mistura. targioni tozzetti, 8-426:
3. intr. anche con la particella pronom. impigliarsi con la chiglia
con la particella pronom. impigliarsi con la chiglia su un fondo sabbioso; arenarsi.
, tu, maria; / sanza la qual la mia barchetta arrena. b.
, maria; / sanza la qual la mia barchetta arrena. b. segni,
disgrazia nell'entrar nel porto, perché la quadrireme capitana arrenò. galileo, 575
in qualche ostacolo. idem, 617: la barca, arrenando o urtando in qualche
). - anche intr. con la particella pronom.: non riuscire a
iv-98: i rovesci di spagna e la mancanza di marescalchi da parigi hanno arrenato
mancanza di marescalchi da parigi hanno arrenato la riscossa della mia pensione. manzini,
l'acqua salsa di nascosto, sotto la sabbia inzuppata. = deriv
. gabella, tassa o imposta la cui riscossione era data in appalto a
arrèndere, tr. (per la coniugaz.: cfr. rendere).
mondo,... arrenderebbe allora la città dell'anima a lui. guicciardini
d'ogni speranza di potere più sostenere la battaglia, s'arrendé per sua voce a'
arrenda. / s'altro vuo'dir, la spada mi difenda! pulci, 12-62
suoi signori, potendo in loro più la paura del nimico appresso che la fede dell'
più la paura del nimico appresso che la fede dell'amico discosto, si arrenderono
si arrenderono. guicciardini, iii-356: la quale [città] battuta dalle artiglierie
si arrendette. baretti, ii-231: la maggior parte lo loda della fermezza mostrata
i quali s'appagavano visibilmente di padroneggiare la città dalle alture occupate e ridurla,
stette l'oste all'assedio, che la città s'arrendé al papa a patti.
2-37: o felice colui che lei [la fortuna] non cura / e che
né giusto supporre nell'uomo che pecca la volontà piena e deliberata del male.
ama arrendersi. papini, 8-320: la mia ora non è venuta, non era
i disagi e le amarezze, anche la fame; con l'orgoglio piegato,.
-rendersi in un chiostro, abbracciare la vita religiosa. giacomino pugliese,
: quando mal t'arrendi / per la tropp'alta o stretta gorgerina, / gente
ché già indurato ha il nervo e la giuntura. soderini, i-73: i venti
corpo né c'era verso di sentire la consistenza delle vertebre sotto la spessa imbottitura
di sentire la consistenza delle vertebre sotto la spessa imbottitura di carne floscia.
giordano [crusca }: tre condizioni hae la cera; la prima, che per
: tre condizioni hae la cera; la prima, che per lo fuoco si strugge
, che per lo fuoco si strugge; la seconda, che riceve ogni forma perché
riceve ogni forma perché è arrendevole; la terza [ecc.]. cavalca
. cavalca, 10-147: veggiamo che la cosa molto arida e dura non s'
arrendevole il leccio e l'agrifoglio e la sfiocina, ma con la pazienza pigliano
l'agrifoglio e la sfiocina, ma con la pazienza pigliano ancora questi come ogni altro
pazienza pigliano ancora questi come ogni altro la piega che altrui vuole e si arrendono
guerra arte e ragione; / ch'ovunque la gran trave in lui si tende,
sé le percosse e fa più lente / la materia arrendevole e cedente. carletti,
o intrecciati e disposti comunque il voglia la mano, a cui ella tutta arrendevole
ha d'osso se non una parte, la quale in tutti gli altri animali non
gli elementi del parlare... sono la materia sulla quale si formano, come
moti. landolfi, 1-58: allungata la sua sferzata, spesso colla punta più
rucellai, i-374: e perché essa [la lingua] sciolta e libera e ad
.. vennegli fatto di snodare sì ben la favella, e... articolar
canali dell'epiglottide e. sì per la volta della gola e del palato la voce
per la volta della gola e del palato la voce e 'l risonamento. foscolo,
accettare l'insegnamento, il consiglio, la volontà di altri. giamboni, 71
tenace / del suo primo proposto è la tua mente, / s'al consenso
, che poco rilevano; perciò che la vittoria in sì fatti casi toma in
danno. caro, i-347: parendogli la cloe semplicetta ed arrendevole per le carezze
ii-260: potrete considerare ottimamente qual sia la mia natura, e come pieghevole a'piaceri
quando -da quel giorno -gli si rivelò la esistenza di una terza donna barberina, ma
, 5-253: i muscoli hanno in realtà la cedenza o l'arrendevolezza o la pieghevolezza
realtà la cedenza o l'arrendevolezza o la pieghevolezza, posta di sopra fra le
che bastava a rallegrare il mare entro la insenatura, e la goletta offriva la
rallegrare il mare entro la insenatura, e la goletta offriva la prua slanciata e fine
la insenatura, e la goletta offriva la prua slanciata e fine a quelle brevi onde
deponga ima tal durezza, ma che la cambi in arrendevolezza totale. lambruschini,
che l'animo riceve senza resisterle, anzi la seconda spontaneo e quasi volonteroso. mazzini
del generale. comisso, 12-56: la vita passa nel quietismo il più borghese
quietismo il più borghese e nella arrendevolezza la più femminea. moravia, i-626:
le faceva accettare il denaro, prese la sigaretta. -iron. nievo
foscolo, v-56: e nel guidarla [la dama] io sentiva intorno alla sua
all'ansietà. soffici, v-1-37: la materia soggiace con tanta arrendevolezza, s'
dell'appiastrarsi con l'altre consonanti, per la loro arrendevolezza, dirò così, sono
certa, per dir così, arrendevolezza, la quale seconda le volontà più o meno
ho sopra tutte l'altre prescelta per la fedeltà e per l'arrendibilità in un
davanzali, 1-66: mostrando poi l'uno la grandezzaromana, la potenza di cesare, le
: mostrando poi l'uno la grandezzaromana, la potenza di cesare, le crude pene a'
, le crude pene a'vinti, la pronta misericordia alli arresi,...
boville come dicemmo, e altri cercati per la città ed'intorno, furon quivi condotti quasi
arreso a quella forza / che replica la vita, per cui tutto / brucia,
. ariosto, 4-27: alza la man vittoriosa in fretta; / ma
appendo. cusano, iii-335: ecco arresta la luna 11 moto eterno. arici,
verga, i-230: stava per portare la mano al cappello, quando ella gli
fissarlo. d'annunzio, iv-1-581: la corrente continua di acqua ad alta temperatura
, in circa dieci minuti. ora la puerpera riposava nel suo letto. civinini,
acqua in un tempo, il vento e la tempesta, / ne gli occhi a
: vanno costor su l'alba a la foresta; / ma timor novo al
arrestarlo quando egli già per andar a la guerra spingeva il cavallo e moveva l'esercito
nemmeno in progresso arrestare o circoscrivere la libertà della nazione in fatto di lingua.
prima di una risoluzione qualunque di'francamente la verità. carducci, ii-10-162: son
arrestato, sotto l'accusa di aver strangolato la donna. tombari, 1-199: ma
il comune di pisa fece arrestare tutta la roba e mercatanzia de'fiorentini che si trovò
sue parole / mosse a venir inver la donna vostra, / non v'arrestate,
(13): d'in su la proda a quegli che sopra il legno d'
portentose operazioni nessuno si arresta a premeditare la portata del capitale. mazzini, ii-150:
? verga, i-140: spingeva con la pala le olive sotto la macina,
: spingeva con la pala le olive sotto la macina, e gridava « ohi!
senza più poter imparare,... la vita si arresta e non si chiama
vita ma morte. cardarelli, 6-9: la mia evasione, di solito, s'
2-85: vince il male... la ruota non s'arresta. / anche
, 1-362: francesco vettori, tirandolo per la veste, cercò di rompere tanto odioso
qualunque commodo dello stato, a conciliarsi la grazia dei privati. = lat.
, ant. porre in resta (la lancia). andrea da barberino,
andrea da barberino, 2: arrestò la lancia con animo di dargli morte.
: e perché 'l turco arrestava la lancia / contro di lor, tanto timor
li vinse / di non far cigolar la lor bilancia, / ch'a far con
bilancia, / ch'a far con voi la pace li sospinse. ariosto, 32-75
tutta briglia il buon cavallo, / e la lancia arrestando, che le diede /
il saracin gagliardo / che d'altra parte la gran lancia arresta.
quelli che t'insegnò cotesta novella, non la t'insegnò tutta...,
, trattenuto. boccaccio, 8-11: la paura m'impediva di prender partito verso
firenze, 12-116: scriviamo per la relassazione della galeotta di annino da
navi per arrestare temporanea mente la catena dell'ancora. = deriv
persino un arresto dell'interessamento storiografico dove la scolastica prevaleva. negri, 2-811: ricordo
terra di peso, sola nel corridoio fra la mia camera e il salotto: non
aveva fatto stringere con un movimento subitaneo la borsetta che aveva sotto l'ascella.
lentamente a sfiorire senza avere mai raggiunto la pienezza. 2. indugio, ritardo
come uno dei mezzi da poter facilitare la riduzione di quella gente. metastasio, 1-1-28
e morti, sempre si ricompose per la mirabile destrezza del poerio, e tenne
, i-193: arresto personale, è la cattura cui il creditore ha il diritto di
, fino a che questi abbia soddisfatto la propria obbligazione... i giuristi hanno
lo chiamano contrario al principio per cui la libertà individuale non deve sacrificarsi ad un mero
all'arresto e alla confisca le merci e la nave, senza per altro che si
, senza per altro che si rompa la pace. boccardo, i-192: l'arresto
sequestro temporaneo, con intenzione di restituire la nave, o di pagarne il valore.
-calcio. il fermare e il controllare la palla in movimento, per poterla successivamente
. d'annunzio, iv-1-124: su la pedana, è un discreto tiratore;
secolo... per buona fortuna la « legge sull'ordinamento giudiziario 1865 *
sull'ordinamento giudiziario 1865 * avendo stabilito la denominazione di sentenza per tutte le decisioni
. 2. intr. con la particella pronom. impigliarsi nella rete.
arretisci). ant. prendere con la rete; irretire. torini,
arretrare, intr. anche con la particella pronom. [arrètra).
esce di faretra / saetta che già mai la colga ignuda. idem, par.
, 14-90: volea più dir, ma la voce s'arretra. arici, 278
viltà l'arretra, onor di poi la 'nvita / a cimentar la sua bravura
onor di poi la 'nvita / a cimentar la sua bravura in guerra. vico,
in guerra. vico, 535: la fortezza in arretrare e tener lontana l'
parini, giorno, iv-105: e già la bella / teco del lungo repugnar s'
del lungo repugnar s'adira; / già la man che tu baci, arretra e
, arretra e tenta / liberar da la tua. foscolo 1-226: le dive
, / se impedimento incontra in su la foce. = deriv. da
progredite. einaudi, 1-153: diminuirebbe la domanda di lavoro in certe regioni prevalentemente
cerealicole, in quelle regioni dove per la scarsezza delle piogge, la arretratezza dei
regioni dove per la scarsezza delle piogge, la arretratezza dei metodi culturali e la distribuzione
, la arretratezza dei metodi culturali e la distribuzione della proprietà non si sapesse sostituire
non si sapesse sostituire al grano altro che la pastorizia con le pecore.
invasore su una linea arretrata che proteggeva la ferrovia principale e l'arsenale. jahier,
una vecchia dama in poltrona, con la sottana ampissima e la scuffia.
poltrona, con la sottana ampissima e la scuffia. -numero, fascicolo arretrato:
data. pratolini, 9-1234: curati la congiuntiva, è tutta sifilide arretrata cotesto
civile. palazzeschi, 1-221: con la faccenda di questo benedetto codice che sempre
considerato come un individuo in arretrato su la via del progresso. 3.
non pagato: 'es. -voi mi dovete la paga del corrente mese, e gli
di un anno. giusti, iii-363: la prego di prendere le sue misure per
dire se avevo ancora degli arretrati con la giustizia e capire se mi conveniva andare
, 11-15: dà oggi a noi la cotidiana manna, / sanza la qual per
a noi la cotidiana manna, / sanza la qual per questo aspro diserto / a
spesso a'giuochi è arrèto, cioè la notte, nimica di castità e amica
masuccio, 247: deliberò del tutto forzare la sua dal dolore e sdegno infreddata natura
non bene ancora avvezzato; conveniva salire la bestia. = deriv. da ritroso
diavolo addosso ad alcuni, e per la lingua loro predice le cose ch'egli sa
9: mi persuasi... che la pazzia fosse veramente un cotale alberonaccio,
: scontrandosi dante in costui, con la bracciaiuola li diede una grande batacchiata su
mazzate e gli arri cercano di far rizzare la povera bestia; e come la non
rizzare la povera bestia; e come la non sentiva la mazza, lo pigliano [
bestia; e come la non sentiva la mazza, lo pigliano [l'asino]
chi per le orecchie, chi per la coda, e tentano di sollevarlo;
niente, stava come una pietra in mezzo la via, sfinito ed immoto. pascoli
bello. / l'aria marina gli pungea la fronte, / e la rena legava
marina gli pungea la fronte, / e la rena legava: arri!..
una palla, si arribisciò sulla terra, la sconvolse,... vi piantò
. scala del paradiso, 486: la speranza è uno arricchimento di ricchezze incerte
« mettiamoci d'accordo: io che sono la causa del vostro arricchimento, e voi
del- l'arricchimento, o, se la restituzione non è possibile, all'indennizzo
procedimento mediante il quale si aumenta artificialmente la concentrazione di una determinata sostanza in un
facile e meno costosa l'estrazione e la successiva lavorazione. -in particolare, nell'
, nel minerale quale viene estratto, la parte utile da quella sterile. si
terreno: accrescerne il valore nutritivo, la fertilità. machiavelli, 776:
come li primi che cominciomo ad arricchire la lingua latina. dolce, 2-18:
nella spagna, in guisa che essi la propria favella adomarono e arricchirono nella maniera
nella maniera che oggidì nelle lor carte la veggiamo. tasso, 9-34: rimanean
certo che, se dante non avesse arricchito la nostra lingua, sariano molto manchevoli i
apostoli. c. dati, i-395: la geometria è, per così dire,
l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne l'
/ ch'ella è nemica sol de la sua gente. machiavelli, 530: [
, 4-2-68: a che dunque ten vai la notte e 'l giorno, / sol
, iv-2-499: dichinava il giorno su la valle ondulata...; e ai
infinite prede / innanzi tempo s'arricchì la morte. carducci, ii-16-72: la
la morte. carducci, ii-16-72: la biblioteca del comune di bologna...
schiccherare le mura a modo che fa la lumaca. scala del paradiso, 267
. m. cecchi, 10-4-8: la prima vesta che si fa un che arricchisce
arricchisce è di pelle d'asino, la seconda di lupo. lottini, 11:
arricchire. boterò, i-239: con la moltitudine del popolo crescono i tributi e
fallimenti il mondo s'arricchisce / con la malizia dai mercanti usata. fagiuoli,
: risponde [al pensiero] perfettamente la lingua, non pedantescamente farcita di estrani
, ornato (e indica per lo più la ricerca di un'eleganza vistosa).
, e dal quale si riconosceva subito la donna di fama equivoca. ojetti,
o pescatori arricchiti oltre ogni limite durante la guerra. 4.
de'capelli del capo, che significa la paura. pallavicino, 5-235: se
non mi vien così tosto in mente la stupidità deu'animo, l'arricciamento de'
arricciava anche i mustacchi e poneva romorosamente la mano sopra l'elsa della spada.
idem, i-467: un vecchietto curvo la sbirciò arricciandosi i baffi tinti. la poveretta
curvo la sbirciò arricciandosi i baffi tinti. la poveretta sorrideva sempre inutilmente, colle labbra
, sebbene il brigadiere ogni volta che la vedeva arrivare gonfiasse le guancie e si arricciasse
già aveva fumata una sigaretta ed accendeva la seconda, si arricciava placidamente i baffi
dei baffi alla cavallotti, su cui la salamoia, poiché aveva il vezzo di
maestrale. è il vento che si leva la sera ad alessandria e arriccia l'acqua
questa? ». verga, i-463: la maestra arricciava il naso appena la vedeva
: la maestra arricciava il naso appena la vedeva entrare in bottega, accasciata, col
, senza arricciare il naso o storcere la bocca. pavese, i-42: a
. 3. increspare, raggrinzire la pelle sollevando il pelo (detto per
su le gambe storta; / arricciava la carne e ciascun pelo, / come porco
ambo arricciavano. faldella, iii-64: la mia pelle... non l'avrebbero
arricciare, nemmanco se m'avessero ficcata dentro la bacchetta di ferro rovente, con cui
drizzare (i capelli, i peli per la paura). pulci, 25-77:
liscie ed incartate, s'arricciano arrovesciando la punta, colla quale inarcati vanno a
, si fa lanoso e caldo come la groppa degli agnelli. landolfi, 1-100
imperoché tale imaginazione fa paura, e perché la paura costringe il cuore, il sangue
1-110: e'capelli s'arricciarono per la gelata paura. testi fiorentini, 204
persona in quella [casa] se non la mia fante trovando, impaurisco, e
elifaz amico de job, volendo manifestare la versuzie del demonio, disse: tutti
compassione grandissima di me stesso... la quale non mi lascia pelo veruno ne
quale non mi lascia pelo veruno ne la persona, che non mi si arriccii.
, 818: ma giunto un dì ne la via de'martelli, / onde
de'martelli, / onde puossi la via larga vedere, / cominciaro ad arric-
a dosso; e ci ho lasciato la scarpa. buonarroti il giovane, 9-316:
, 167: e si può intonacare / la casa vec chia, arricciare
drieto, e co'capelli tutti arricciati per la paura. pulci, 5-39: la
la paura. pulci, 5-39: la barba tutta arricciata e'capegli, / gli
sopracciglia arricciate. idem, ii-859: la donna le lasciò cadere ai piedi sulla soglia
878: il naso li era confitto sotto la testa, arricciato in su. moravia
immobile, nel centro della stanza, la sua giacchetta abbottonata, i larghi calzoni
6-9: per lo arricciato è migliore la rena del fiume, e manco si fende
bertuccia osserva fiso / del biondo crin la vaga arricciatura. -figur.
cintura). negri, 2-850: la cintura è d'un'esiguità che pare non
è il secondo strato, che rende la parete continua e omogenea, mentre il
verso il giardino... è la celebre galatea, quella gran testa, che
testa, che ancor si vede sopra la semplice arricciatura. baldinucci, 149:
i-655: accresce tetraggine a questi paesi la facilità che la pietra dei palazzi e
tetraggine a questi paesi la facilità che la pietra dei palazzi e l'arricciatura dei
-anche rifl. negri, 2-823 • la sega canta, il martello batte il tempo
filo della pialla. idem, 21-81: la chioma castagna / leggera e delicata come
borgese, 2-290: era già fangosa [la neve] e s'arricciolava imbrunendo fra
neve] e s'arricciolava imbrunendo fra la mota. fracchia, 837: rimase
dal cosmetico. fracchia, 511: la sua bocca infantile... su cui
, il solino rivoltato alle punte, la cravatta fantasia; aveva i capelli col giro
accoglienza. carducci, 730: a la morte radiosa / puro i suoi ventisette
di giovanile e come arridente correva per la stanza. arridere, intr.
arridere, intr. (per la coniugaz.: cfr. ridere).
ciel gli si gira / e gli arride la terra. buonarroti il giovane, i-313
un tanto vate..., la sua leggenda rivolse a lui. tommaseo,
rose, / morirò i sogni de la prima età. idem, 847: e
fondo sono i miei colli, / con la serena vista, con le memorie pie
pie. / ivi m'arrise fanciullo la diva sembianza d'omero. beltramelli, i-342
qualunque altro arrida / fortuna sì, che la decina ancida. idem, cinque canti
nella prosperità e nell'ozio, quando la fortuna seconda loro arride, divengono ingiusti
onde e con sereni rai / ti nutrisca la terra, il ciel t'arrida
impresso / simolacro di morte, uscir la vita. dotti, iii- 250
arriso, / se arriderai tu pure a la mia brama. metastasio, 1-8-131:
/ son qui l'itale muse, e la divina / venere arride in vetta a
divina / venere arride in vetta a la collina. saba, 328: tutto m'
328: tutto m'arride. anche la gloria / viene; il suo bacio,
; e tu che spunti / fra la tacita selva in su la rupe, /
/ fra la tacita selva in su la rupe, / nunzio del giorno; oh
alta si leva / sovra i monti la luna, e ai campi arride / di
s'inchina. idem, 700: la luce, etereo dono, / arrisi in
che scontorcendosi e facendo tanti giuochi suona la cassetta e si chiama 'arrigobèllo '
una nave in guisa di farvi capire la massima quantità di merci senza pericolo di
o 'n aringa, / par ch'agiate la lingua / del buon tulio romano,
, nel quale dice quando si cominciò la guerra tra satanasso e l'uomo.
[i priori] col duca in su la ringhiera, fatta la proposta, messer
duca in su la ringhiera, fatta la proposta, messer francesco rustichelli...
fiamma che apparve a lucio marzo sopra la testa, arigando a'disolati cavalieri in
ingegno, come di perfetta eloquenza, la gloria dato. tommaseo-rigutini, 1330: arringare
settembrini, 1-199: il popolo su la piazza con molte fiaccole accese gridava,
. alfieri, 4-133: memmio arringava la plebe insuperbita assai contro al re.
contro al re. manzoni, in7: la turba era diradata di molto, per
che... preferirebbe al palco la loggia: arringare tra le due colonne
in piedi su un tavolino, arringava la gente, che assisteva beffarda o scantonava.
vederlo, e molto più al sentirlo aringar la sua causa, non gli seppe negar
sua causa, non gli seppe negar la licenza e la benedizione. = deriv
non gli seppe negar la licenza e la benedizione. = deriv. da arringa
novellino 22 (45): la podestade ne tenne consiglio, arringa tori
. cavalca, iv-137: paolo stendendo la mano con grande ardire, come sogliono fare
... si sforzano di svegliare la misericordia de'iudici per coloro che sostenuto hanno
9-692: ognun si cigne e gonfia la giornea, / e pareri avviluppa arringatóre
poi, spianando la destra per aria sopra la tavola, e
poi, spianando la destra per aria sopra la tavola, e mettendosi di nuovo in
. 1827 (250): poscia spianando la destra in aria sovra il desco,
carducci, ii-12-160: se lì, su la pietra arringa- dora, mangiasse tutti i
aringo. arriparare, intr. con la particella pronom. (m'arriparo)
). arripare, intr. con la particella pronom. ant. giungere
giungere alla riva, approdare; scendere per la china. fazio,
s'arripano / al suo principio, de la fine ignorano. livio volgar. [
uomini, egli a donne, sì come la sanità, sempre è piacevole, sempre
boccaccio, i-349: ella [la vedova] come più arrischiante,.
proprio denaro, il proprio onore, la propria vita); spendere con poche
difendere quello ch'io ho detto sia la verità, e in ciò arrischierò la
la verità, e in ciò arrischierò la persona e la vita. idem, i-334
e in ciò arrischierò la persona e la vita. idem, i-334: i savi
con parte delle sue forze arrischiare tutta la sua fortuna. idem, 155
ad arristiare tutte le forze e non tutta la fortuna. grazzini, 3-189: a
. grazzini, 3-189: a questa volta la vita e l'onore / in una
ch'altro fia ciò, che un cimentar la riputazione, che un arrischiare l'autorità
195: i suoi confini / ha la nostra virtù: n'arrischia il frutto
in vece d'arrischiare, anzi di gettar la vita in un'impresa disperata, vendessero
vita in un'impresa disperata, vendessero la loro inazione, o anche la loro
, vendessero la loro inazione, o anche la loro convivenza ai potenti. idem,
arriparo. vallisneri, iii- 440: la tenni [la botta] in un vaso
, iii- 440: la tenni [la botta] in un vaso tre giorni,
accorgimento, arrischiava di capitombolare e con la sagacità e con l'acume nella sua
di spirito. nievo, 40: la sua voce, soave e tranquilla in onta
): e ciò veduto, chetamente la ricoperse, come che, così bella vedendola
in disidèro avesse di mettere in avventura la vita sua e coricarlesi allato. ma
, 9-139: un serpe mirabilissimo, la cui natura è tale che qualunque uomo
6-6-133: non si arrischia il meschin drizzar la vista, / temendo di veder cosa
niuno è cui soffera l'animo di fare la sua vita col medico, o col
si truova chi si arrischi di avere la costoro domestichezza; perciò che ciascuno ama
costoro domestichezza; perciò che ciascuno ama la libertà, della quale essi ci privano,
bere / ad un piccolo bicchiere / fa la zuppa nel paniere. nomi, 11-9
'arrisicarsi '. collodi, 299: la regina si provò più volte a interrogare
lì? de roberto, 283: la pagheranno, sai!...,
pagheranno, sai!..., la pagheranno!... se mi
né forse mi sarei arrischiato tanto, se la fama de la sua cortesia non m'
sarei arrischiato tanto, se la fama de la sua cortesia non m'avesse porto ardire
ii-81: tu ora sei come la lepre appena slattata: ecco che essa lascia
a andare fino là senza perdere la strada. sladaper, 1-145: la vita
perdere la strada. sladaper, 1-145: la vita è dopo tutto molto comoda
duro silenzio. bocchelli, 9-153: la fantasia si scalda subito all'idea d'
e di mare, messi ad esercitare la pazienza... dell'arte e degli
arrischiate nella guerra il vero stimulo è la gloria. segneri, iii-1-46: la
è la gloria. segneri, iii-1-46: la nostra salute non è negozio di agevole
boccaccio, iv-59: forse, senza aspettare la pace del turbato mare, credendo a'
il reduce quirite / guardava in alto la città quadrata / dal sole arrisa.
impruneta, prol., 5: la città di lucca, non tutta cattolica,
noi eravam dove più non saliva / la scala su, ed eravamo affissi, /
fuggon gli anni, / si ch'a la morte in un punto s'arriva.
eccellentissimi imitare, acciò che, se la sua virtù non vi arriva, almeno
, e solo a quello arriva / la man, che obbedisce all'intelletto. idem
virtù sua. idem, 2-34: la donna... sinceramente postasi ginocchioni,
: togli questo elmo ornai: scopri la fronte, / e gli occhi a gli
una lettera di villa,... la diede ad un amico, perché vedesse
1-401: nell'etere profondo / dietro la terra, ove occhio non arriva. nievo
fa subito di fatto. arrivare spiega la prontezza dell'azione. -arrivar sopra
come egli vide il viso delicato / de la donzella che sopra gli arriva,
: abbassatomi prestamente arrivai ad agguantar per la coda il canuzzo. calvino,
. 3. figur. avere la capacità, i mezzi (fisici, economici
algarotti, 2-20: lasciata da parte la investigazione delle cause prime che non è da
imagine dal raggiungere un punto o con la naturale statura, o con altro mezzo
. c. dati, i-402: la natura non fa camminare tutto quanto l'
de'venti. goldoni, vii-1033: la cassa ch'io tengo è così ristretta che
di quei colli non arrivò a mitigare la straordinaria severità, il diniego oltraggioso, con
4. assol. conquistare nella società la posizione a cui si ambisce; raggiungere
vivi, / che il cor, la vista, e lo intelletto appaga! /
sopra le spalle. baldinucci, 14: la scala non arriva a'ponti;.
arriva a'ponti;... la corda non arriva alla taglia. bontempelli,
tutti i comenti. verga, i-447: la malattia gli aveva sconvolta la testa,
i-447: la malattia gli aveva sconvolta la testa, e gli sembrava di veder la
la testa, e gli sembrava di veder la ragazza, già grandicella, lasciarsi baciare
arrivava a leticare colla moglie se accarezzava la bambina quasi fosse cosa sua. papini,
questo regno ha fatto civi / per la verace fede, a gloriarla / di lei
: si conceda ad un peccatore, che la sua morte non gli arrivi improvvisa,
leopardi, 15-31: sconsolata arriva / la morte ai giovanetti. calvino, 3-48:
/ ch'i'sarei vago di voltar la vela, / e l'ancore gittar in
i greci che si partirò dall'assedio la maggior parte arrivaro male, chi per fortuna
: vado alla città di fensione a predicare la parola di dio. 13
potesse arrivarmi, / né guadagnar di me la spoglia opima. b. davanzali
, e 'nvano, / ch'io la smarrii. idem, 931: e mille
idem, 931: e mille voti a la celeste diva / che scaccia i nostri
per arrivarlo, se egli sarà verso la prua e voi verso poppa, che se
il compagno che manca è ferito / la mitraglia l'ha arrivato / nella eroda l'
16. figur. ant. penetrare con la mente, comprendere. lippi, 9-3
3-67: messasela sotto..., la prese a ruzzolare strappandole il vestito e
froda / sen venne, ed arrivò la testa e 'l busto, / ma 'n
e 'l busto, / ma 'n su la riva non trasse la coda. boccaccio
ma 'n su la riva non trasse la coda. boccaccio, 3-2-330: arrivò,
3-2-330: arrivò, cioè mise sopra la riva; la testa e 'l busto,
, cioè mise sopra la riva; la testa e 'l busto, cioè il rimanente
biringuccio [tommaseo]: li darete la seconda e così la terza e la
: li darete la seconda e così la terza e la quarta terra, anzi tante
la seconda e così la terza e la quarta terra, anzi tante che tarrivate alla
ad e ripa): 'toccare la riva, la sponda '; cfr.
): 'toccare la riva, la sponda '; cfr. fr. arriver
tra l'arrivata di roberto in abruzzi e la ritornata del duca. 2.
ammaraggio. d'annunzio, iv-2-1179: la costa era là, deserta...
bene arrivato. d'azeglio, 1-146: la famiglia del papa che dà il bene
nuovo arrivato. de roberto, 26: la gente rincalzava alle spalle e i discorsi
sia superbo. gobetti, 1-94: la proporzionale per difesa appunto come uno strumento
mondo son mal arrivati; / hanno perduto la loro liber- tade, / la povertà
perduto la loro liber- tade, / la povertà sì forte gli ha cacciati. apollonio
questa cosa, io ho a essere la male arrivata. 4. malconcio
, compreso. magalotti, vi-42: la filosofia... non gli discreditava
, che esprime il desiderio di rivedere la persona da cui ci si separa.
tanto l'incomodo e mille grazie per la sua cortesia. d'annunzio, iv-1-411:
rivederci. e con un passo leggero varcò la soglia. pirandello, 5-175: bisogna
senza dirsi addio né arrivederci. soltanto quando la vide sparire in fondo al viottolo,
signor direttore ». subito mi morsi la lingua perché capii che quell'arrivederci non
panzini, iv-37: arrivismo: la malavita morale della agitata età in
tutto. gobetti, 1-103: la preoccupazione dell'unità del movimento,
, diven tava dominante per la necessità di apparire rappresen tanti
provinciale sardo un senso di terrore, la prima impressione vertiginosa d'una civiltà quasi
, traguardo. ojetti, 58: la sincerità in arte è un punto d'arrivo
appena arrivati. -stazione d'arrivo: la stazione terminale di una linea ferroviaria.
treno aveva percorso solo pochi chilometri (e la strada era lunga, ci saremmo fermati
. plur. commerc. ultimi arrivi: la merce arrivata di recente al venditore.
, staccatisi dagli altri, che disputano la volata). = deverb. da
. rizzare. -anche intr. con la particella pronom. boiardo, canz.
m: ancor tutto me agielo / ne la memoria, e il pelo / ancor
, 14-73: a piè del monte ove la maga alberga, / sibilando strisciar novi
arrizza, e le caverne orrende / de la bocca vorace apre e dilata. salvini
. tess. ant. tingere con la robbia. leggi di toscana, 7-57
arrobbiare), agg. tinto con la robbia. bronzino, 1-170: sdegnano
inguadati. arrobustire, intr. con la particella pronom. [m'(
ch'io boine, ii-47: la musica a lungo, se non t'arrobu-
arra care, intr. anche con la particella pronom. { arròco, arròchi
. d'annunzio, iii-2-254: chiama la sorella delusa, con la voce che s'
: chiama la sorella delusa, con la voce che s'arroca nel
il carico, stava tanto arrocato per la stemperanza della stagione, che non potea
nella casa del cavallo di re e la torre di re in quella di alfiere di
nella casa dell'alfiere di donna, e la torre di donna in quella di donna
tutto sarà buio e temibile, accumulata la neve contro le porte, impervio il
freddo, e dalla fatica di vincere la lontananza e farsi capire per il solo
erano guarite dalla tubercolosi che le arrochiva la voce. 2. intr.
2. intr. (anche con la particella pronom.). divenire roco
.). divenire roco, aver la voce roca. tommaseo-rigutini, 1239:
tanto / le si arrochiva e si spengea la voce. saba, 155: io
. fracchia, 228: un tempo portava la schiena diritta, i suoi capelli erano
, i suoi capelli erano appena bigi, la voce non le usciva così arrochita dalle
: il disprezzo lo placa, e la preghiera / più terribile il rende e più
a me; quella voce arrogantissima appena la sentivo: ogni audacia era atterrata; innanzi
9 (i55): qualche volta la gertrudina trascorreva a qualche atto un po'
po'arrogante e imperioso, al che la sua indole la portava molto facilmente.
e imperioso, al che la sua indole la portava molto facilmente. nievo, 12
discretamente arrogante di far in maniera che la contessina potesse entrare in castello. pratolini
ammirare. morante, 2-30: e la sua faccia, che serbava, attraverso gli
-arrogantuzzo. magalotti, 9-1-103: poiché la faccenda è avviata così, vo'pur
arrogantemente al signore, dicendo come imporrebbe la moneta, quando gli paresse luogo e
sono arrogantemente superbi. colletta, i-64: la sede apostolica pretendeva sopra i re ed
]: arrogantemente modesto, quando ostentasi la modestia e moderazione propria per soverchiare altrui
/ '1 mio conseglio hai desprezato per la tua grann'arroganza. dante, conv
non conoscere, ch'è principio ed è la misura d'ogni reverenza. g.
ch'e'pisani avessono quella disciplina per la loro arroganza e ingratitudine. m. villani
superbia, ch'è arroganza, per la quale altri si pone dinanzi, e
samminiato [petrarca], i-107: la morte sola reca al pianto e al niente
: tu seguendo l'errore comune o la arrogantia d'altrui acquisti propria infamia.
gli parea [a dante] lasciar la città sanza pericolo partendosi, né vedea
machiavelli, 158: [conoscesi] quanto la pazienza de'romani accrebbe l'arroganza de'
i quali, presumendosi di scorgere con la debolezza degli occhi umani la profondità de'
scorgere con la debolezza degli occhi umani la profondità de'giudici divini, affermano ciò che
, di far nota a'secoli futuri la gratitudine de l'animo mio quanto più
mare che errando quei pochi prelati, la chiesa tutta dovesse fallare. marino,
dovesse fallare. marino, 6-87: la servia, la seguia fuor di speranza
. marino, 6-87: la servia, la seguia fuor di speranza / con sospir
. c. dati, i-392: la geometria insegna a'filosofi la modestia e
i-392: la geometria insegna a'filosofi la modestia e toglie loro l'arroganza,
ridicola e noiosissima è l'arroganza: la quale per altro non si può sempre
altro non si può sempre affrontare; la ti soverchia. tommaseo-rigutini, 3269:
solo bramata, ma richiesta l'attenzione e la riverenza... l'arroganza è
dir così, tutto l'uomo; la presunzione può essere opinione falsa, illusione dell'
opinione falsa, illusione dell'animo. la presunzione può stare, per qualche tempo,
distruggere tutto l'ultimo capitolo: tanta è la mia modestia. d'annunzio, iv-2-411
delle plebi non era tanto grande quanto la viltà di coloro che la tolleravano o
tanto grande quanto la viltà di coloro che la tolleravano o la secondavano. panzini,
viltà di coloro che la tolleravano o la secondavano. panzini, iii-317: quegli
giovanotto atticciato,... con la faccia livida tutta protesa in avanti in atto
ardito e temerario furore, spavalderia. la spagna, 17-28: passò la prima schiera
. la spagna, 17-28: passò la prima schiera e la seconda / e
, 17-28: passò la prima schiera e la seconda / e nella terza entrò con
che una famiglia sola s'avesse arrogato la potestà di tutta la repubblica. caro
sola s'avesse arrogato la potestà di tutta la repubblica. caro, 1-536: venere
. anguillara, 6-80: anzi tanto la gloria la trasporta, / ch'a quei
, 6-80: anzi tanto la gloria la trasporta, / ch'a quei che son
: arrogatosi questo nuovo titolo, bandì la guerra a francia. galileo, 541
... si erano arrogata da sé la facoltà di formare dei corpi stabili,
passan genti e linguaggi: ella [la natura] non vede: / e l'
le discipline empiriche perdono se medesime e la filosofia quando si arrogano di filosofare con
ugualmente capo di famiglia (e comportava la fusione delle due famiglie e dei patrimoni
in cui le famiglie civilmente costituite erano la vera città e civiltà. tommaseo-rigutini,
un sovrappiù, di qualcosa che eccede la misura). g. villani
il contrario, arogerei a'miei mali la invidia, che mi farebbe più tristo
arrugginito. paolieri, 2-132: con la sua tettoia smerlata di lamiera grigia,
arruolamento militare: così s'intitola in toscana la leva, e propriamente il primo atto
massa di soldati, arrolando, contra la legge e l'uso, ogni mendico e
che voleva rimanere in paese a lavorare la terra. 2. rifl. entrare
, 75: quando stava per aprirsi la campagna del '48, mi arruolai volontario.
sulla porta stava incollata una tabella con la scritta: « i creditori sono avvertiti
. col dedurre, che dunque su la terra vi sia qualche religione, e
strabilia / e 'n candelario vuol con la vigilia / come dottore e martire arrolare.
martire arrolare. pallavicino, 1-301: la sostanza nostra e tesser nostro è tutt'
beni l'essere, non debbo escluderne la sostanza. redi, 16-viii-220: se
tillustrissimo sig. abate lucini vuol farmi la grazia di arruolarmi nel numero de'suoi
una confraternita. foscolo, v-84: la fortuna... non solo gli si
b. davanzali, ii-256: la medesima state, una coorte d'usipi
., 28 (494): la milizia, a que'tempi, era ancor
v-1-169: volle il caso che per la strada s'imbattesse in un altro arruolatore,
, che non ammettono tali diligenze per la loro scoscesa natura, nello stato attuale
. ant. agric. recidere con la roncola; sarchiare; purgare il terreno
e nata, avvegnaché sia piccola, la saggina, nientedimeno s'arronca appresso della fine
giugno si sarchia, ovvero s'arronca la seconda volta. leggi di toscana, 6-44
anni sono delle premurose istanze per ottenere la libertà di tagliare e di arroncare,
libertà di tagliare e di arroncare, la quale per altro fu loro providamente negata
non mai, come in quella sera, la paura lo arroncigliò e sì forte lo
2. torcere, avvolgere. -anche con la particella pronominale. b. giambullari
: un corno ha in fronte, e la coda arronciglia. buonarroti il giovane,
, salvo che non si trovò allato la miccia. 3. rifl. torcersi
torce in se stesso, come fa la serpe quando è ferita; e viene da
elemosina tutto il corpo si ammagliava verso la mano pietosa e le dita attanagliavano la
verso la mano pietosa e le dita attanagliavano la moneta che portava alla bocca.
. ant. e letter. che ha la forma di ronciglio, adunco.
un fischiettino di quelli di latta con la linguetta piatta e la coda ammagliata,
quelli di latta con la linguetta piatta e la coda ammagliata, soffiando nel quale una
zufolìo del rospo. idem, 19-379: la notte lo aggelò e lo ridusse un
contratto (per l'ira, per la preoccupazione, per il timore).
: quest'uomo con arroncigliato viso alzò la voce. l. bellini, i-136:
tantino in poesia, / e la vedrai come una velenosa / montare ammagliata
arronzare, intr. con la particella pronom. (tn'arrónzo)
sbraitare contro le mene di chi non la pensa come loro, mentre la cosa va
chi non la pensa come loro, mentre la cosa va tutta al rovescio; non
. arronzinare, intr. con la particella pronom. arrabattarsi; darsi da
campare alla meglio. -quei ragazzi non la fanno bene avere, ed ella s'
: un di quelli arrovellati, scotendo la cresta dello arronzinato cappuccio, rizzatosi in piedi
. giacomo da lentini, 14-24: la rimembranza -di voi, aulente cosa,
di rosa. -intr. con la particella pronom.: tingersi di rosa
. montale, 1-114: lunge per la sera / ch'è prossima: se
ch'è prossima: se il fulmine la incide / dirama come un albero prezioso
dirama come un albero prezioso / entro la luce che s'arrosa. =
erbe calde / arrossano e poi anneran la pelle. maestro alberto, 53:
sparso in terra, e ancora tutta la croce era arrossata in quel santo sangue
arici, 245: in su la sera / l'ultima luce del tramonto arrossa
e nere un chiarore fosco che arrossava la neve. idem, iii-160: lo splendore
l'arno arrossava il suo argento per la festa del tramonto. viani, 14-120
arrossi / nudi a una lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia,
una lavandaia, / la più pericolosa e la più gaia, /...
aspetto di vigoria e felicità che rivelava la faccia asciugandosi rapido e forte fino ad
asciugandosi rapido e forte fino ad arrossarsi la pelle. ungaretti, iv-67: il
improvviso il colpo che t'arrossa / la gola e schianta l'ali.
femena paleda seconno sua natura, / arrosciase la misera, non so con che tentura
. d'annunzio, ii-435: come la nube, quando è spento il sole /
cime di roccia arrossarsi e già tutta la valle era in ombra. jovine, 3-223
era in ombra. jovine, 3-223: la bocca semiaperta si gonfiava sotto il breve
152- 11: non pò più la vertù fragile e stanca / tante varletati
dee., 9-3 (356): la donna, che assai onesta persona era
tutta di vergogna arrossò, ed abbassata la fronte, senza risponder parola s'uscì
senza molto rossore potrei ragionare: ma la scrittura non arrossa. viani, 14-441
non arrossa. viani, 14-441: la donna, che ascoltando gonfiava e arrossava
che si svuotò tutta e diventò come la cera. 5. intr. e
): lucia diventò rossa, e abbassò la testa. [ediz. 1827 (
148): lucia arrossò, e chinò la faccia sul seno]. e più
« oh certamente » disse in fretta la signora, arrossendo alquanto. era verecondia?
dei bulicami volterrani arrossato dalla rùbrica dopo la pioggia dirotta. déledda, ii-435:
cadevano le foglie. idem, ii-601: la grande cucina con le pareti scure arrossate
. baldini, 4-190: di giorno la città è arrossata di bandiere mezzalunate.
con atto vezzoso, bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata, disse sé
poco dopo ritornato apelle, e veduta la seconda linea, arrossato d'onorata vergogna
, iv-2-96: tutte le fogge passavano su la sua persona, si sovrapponevano a contrasto
essere spariti. idem, 1-137: la notte fue consumata, e l'aurora avea
landino, 81: lo strazio e la crudel occisione la quale per sua calidità
81: lo strazio e la crudel occisione la quale per sua calidità e tractate fu
quando pare che arrossiscano o impallidiscano per la malattia che li consuma? fracchia,
fracchia, 97: il ciuffolotto per la selva vede con gioia arrossire i corbezzoli
vergogna, per ritrosia). -anche con la particella pronominale. tesoro volgar.
. tesoro volgar., 7-47: la faccia di colui che ti priega arrossisce
o di sciocchezza che altrui dica, fa la festa e le risa grandi. e
io mi sono arrossito nel leggere che la signora anna... abbia gradito
tanti sguardi; le pareva che tutti la guardassero in modo da farla arrossire.
, per ogni piccola cosa, per la rabbia come per la gioia, diventava ancora
cosa, per la rabbia come per la gioia, diventava ancora più bello,
questa, che l'hai fatta a fare la guerra? 3. figur.
alcuni uomini che ne dicevano tanti con la maggiore sicurezza del mondo: io non sapevo
-per simil. tasso, 6-i-44: la man, ch'avvolta in odorate spoglie,
m'innamorasti / quel dì che insieme provamo la lancia / e con quel colpo l'
, / tanto che ancor n'arrossisco la guancia. idem, 7-67: ulivier tutto
. cellini, 1-19 (58): la gentildonna, anche lei arrossita alquanto,
346: io son rimaso arrossito nel vedere la nobilissima cassetta de'zuccheri rosati, corredata
altre preziose galanterie. crudeli, 1-50: la giovinetta allor tutta arrossita / si difende
). ant. scacciare via con la rosta. pulci, n-12: dicea
ingiro. b. giambullari 1-2-408: la coda arrosta [la leonessa] e
. giambullari 1-2-408: la coda arrosta [la leonessa] e raspa con gli artigli
, 6-852: ella con l'una man la sferza impugna, / ne l'altra
il giovane, 10-947: e chiappata la pala da infornare, / d'attomo
infornare, / d'attomo a lor la 'ncominciò arrostare. 3. rifl.
vellutello [inf., 15-39]: la divina giustizia dispone che quel di loro
2-144: e facea diversi atti con la mazza, arrostandosi da'colpi del cavaliere
con che s'arrosterà dalle mosche? la spagna, 13-23: in qua, in
. pulci, 7-19: e in su la spalla il fardel si gittava; /
e stanca, / che in quel punto la rosta non avessi, / coi
se n'andò alla cucina, e mettendo la detta carne su la bracia,
e mettendo la detta carne su la bracia, come la si fu un poco
carne su la bracia, come la si fu un poco riscaldata, e messer
. bencivenni [crusca]: la cozione è di due maniere,
e metalloidi dai loro minerali, o per la produzione di ossidi e di anidridi)
[arrostisco, arrostisci). cuocere la carne allo spiedo, sulla gratella, a
stesso: accendono il fuoco, e su la brace arrostiscono ranocchi, dei quali hanno
e fattone farina e bevuta, conforta la collerica uscita e ristrigne, e maggiormente
è verde, si arrostisce, levandoli prima la buccia, e dove sarebbe impossibile il
e dove sarebbe impossibile il mangiarli crudi per la loro asprezza, divengono cotti tanto buoni
: si divertiva ad arrostire castagne fra la cenere ardente. 3. scottare
avrebbe presi. bencivenni [crusca]: la quinta diversitade si è dell'apparecchiamento
quale si fa bru- stolire sopra la brage con maneggiarlo sempre, acciò non
fritte. -prov. chi la vuole fritta, chi arrostita: a indicare
villani, 8-78: trovando gli arrosti e la vivanda della cena de'franceschi a fuoco
allora. dottori, 1-60: impacciava tutta la famiglia / chiamando allesso arrosto e fegatelli
voleva l'arrosto, dopo l'arrosto la frutta per mandar via il grasso dell'
via il grasso dell'arrosto, dopo la frutta un po'di dolce per mandar
. deledda, ii-58: divorava già la sua colazione, -un arrosto di viscere di
di cucina,... in mano la penna di falco con cui ungeva l'
ungeva l'arrosto. viani, 14-249: la signora è sparita nell'attigua cucina,
quale è un avventato, / nel dar la palla all'altro di nascosto / senza
; e se il nuovo ministero e la nuova camera faranno il bene del paese
faranno il bene del paese, viva la camera e viva il ministero; se faranno
mi spiegò che anche a lui piaceva la compagnia di clelia, ma che il fumo
salivano... e non volendo fare la fine del piccione arrosto, spiccò un
pananti, i-29: uno a lesso la vuole, un altro arrosto. giusti
altro arrosto. giusti, ii-364: la diversità degli umori umani è tale e
umani è tale e tanta che chi la vuole allesso e chi arrosto.
, ma non sì che per non portare la pianella, per arrota non gli venisse
di pezzi di ferro, insensibili per la piccolezza, che si stacchino da qualche strumento
concepire altrettanti pezzi d'acqua insensibili per la piccolezza della lor mole? arrotamènto,
che in ogni passata del ferro sopra la pietra arrotante si staccasse da esso ferro
(o il filo) passandola sopra la mola (la ruota di pietra arenaria
il filo) passandola sopra la mola (la ruota di pietra arenaria, la cote
(la ruota di pietra arenaria, la cote). -anche rifl.
arrotare, si metteva a ordine per fare la deliberata occisione. berni, 152:
occisione. berni, 152: questa è la storia che qui sol s'accenna;