è un mal fio a mantenerlo. la spagna, 25-45: volete da carlo omaggio
stallo. chiaro davanzali, liii-69: la speme e lo disio / che sì fedel
che sì fedel vi porto / per la temenza ch'ave / ciò c'ha di
feudatario. monte, xxxv-1-472: de la romana chiesa il suo pastore / con
[firenze] più tua, né hai la segnoria, / anzi se'disorata ed
guarda dove ti metti! / ché la chiesa di dio / vuol di giustizia fio
suo qui ricevuto / tener di pastorei la verga e 'l seggio / senza 11
favor sarebbe il mio, / a la portiera stando, aprire il passo /
-pagare il fio: retribuire, dare la ricompensa. dante, inf.,
ariosto, 27-119: credo che t'abbia la natura e dio / produtto, o
, e della sua sposa, ch'è la chiesa. chi frauda quest'imposta cade
il fio, dare il fio: infliggere la meritata punizione; causare una sofferenza atroce
che 'l mondo impalidisce e 'mbianca / con la sua falce e dà l'ultimo fio
di novelle farebbe che io le prendessi la mano, le cingessi la vita, deponessi
le prendessi la mano, le cingessi la vita, deponessi sulle labbra grosse quel
-pagare, scontare il fio: scontare la pena, espiare la propria colpa;
fio: scontare la pena, espiare la propria colpa; sopportare il castigo o
. monti, x-1-292: assai pagò la dolorosa il fio / d'antiche colpe che
. nome con cui si designava anticamente la lettera ipsilon (y). sacchetti
giugne alla forchetta del fio: se tiene la via dell'uno, è virtuoso;
fatica. gelli, 15-138: figurava la nostra vita per quella lettera, la quale
la nostra vita per quella lettera, la quale è da noi chia
capitolo in lode del pescare, xxvi-1-129: la maggior parte tiene il pane e il
greca 0 4; txóv si sia preferita la denominazione phi della lettera successiva < pt
libro della cura delle malattie, 1-26: la fiocaggine procede da umiditade che corre nello
d. bartoli, 9-28-3-4: anzi la cupidità è la mutola: e a
bartoli, 9-28-3-4: anzi la cupidità è la mutola: e a lei, come
lei, come già a demostene, fascia la gola, e finge fiocaggine e rochezza
e si confonde? pascoli, ii-1681: la fiocaggine di virgilio rappresenta in genere l'
. bencivenni [tommaseo]: la fiocagione della boce adi viene
aretino, 8-156: fiocamente fatta svegliare la fantesca,... se ne
pungendo muore. -grasso, pingue (la carne). pindemonte, 19-445:
allevar figlio. pascoli, i-775: per la sua canzone [l'aedo] riceveva
s. degli arienti, 274: la penna... in qualche laudevole
. in qualche laudevole fatica se sforza la nostra florida patria perpetuamente illustrare. guicciardini
onorati e floridi concigli, / succederà la plebe onesta e santa. caro, 8-745
ondeggia fluttuante l'europa, ella [la liguria] mantiensi quieta e florida.
son ridotti a conservare appena il nome e la fama di ciò che furono. leopardi
e selve forma ombrose, / quando la stagion fervida comincia / a cuocer l'
ciel, dura a far ombra su la terra. bertola, 96: su'monti
96: su'monti del margine opposto la coltivazione delle viti è florida e non
in un medesimo punto uscendo, parimente la nostra florida gioventù godiamo. lorenzo de'
. lorenzo de'medici, i-191: or la fatica e gli anni / mi veggio
: [ad atene] sendogli tolta la libertà da pisistrato nel suo più florido
uno inganno di bontà; come prima la diventò poi libera, ricordandosi delle ingiurie
colga, e mai non gusti / la dolcezza di venere e 'l contento / de'
gradisca. g. bentivoglio, 4-684: la francia... abbonda specialmente di
non recitare al presente cum mio dolore la loro ingrata fortuna. savonarola, iii-171
cicerone dice, che l'asia, per la abbondanza de'marmi, sempre è stata
e di statue. davila, 8: la gente francese,... possente
ornato, ricco (lo stile, la forma di un'opera d'arte);
bisogno d'essere arida e geometrica, e la greca era floridissima e naturalissima. carducci
qualche vago e florido colore terminante perentro la vista, alletta i riguardanti e gli
o puntando qualche nota, o con la varietà delle figure, [i primi maestri
bacchetti, 6-415: c'è anche la tisi florida, sai. me l'ha
. me l'ha detto uno specialista, la tisi florida. 12.
, 1-301: s'avverte però di lasciarvi la metà di ciò che vi si troverà
florìgeno, agg. bot. che provoca la formazione del fiore (un ormone,
ant. e letter. che provoca la fioritura (il vento). boccaccio
. berchet, conc., i-536: la rivista con lunghi commenti presenta ad essi
rime di dante. leopardi, ii-1241: la gran moltitudine di sentenze, similitudini o
passato un'ubbriacatura. piovene, 5-98: la gran polemica lombarda contro i governi demagogici
le piante di un determinato territorio precisando la zona occupata da ciascuna specie, i
, i caratteri, l'abbondanza, la frequenza e l'epoca della fioritura.
m. -ci). che concerne la floristica. -con senso generico: che si
; è dotata della proprietà di impedire la fermentazione alcolica e di modificare la permeabilità
impedire la fermentazione alcolica e di modificare la permeabilità intestinale; viene specialmente usata in
particolare riferimento a un'opera che studia la flora di una piccola isola, di
della maggior gola, che gli fa la delicatezza del suo midollo, si può
lanciare usati dagl'indiani, mentre perdevano la loro forza nella floscezza medesima del riparo
: il terreno di colmate, secondo la diversa natura dei terreni donde provenne la
la diversa natura dei terreni donde provenne la torba, o si consolida,..
o si consolida,... perdendo la sua floscezza e permeabilità, oppure troppo
a intervalli con un gesto istintivo, portandovi la mano pallida per allargarla [la camicia
portandovi la mano pallida per allargarla [la camicia], scopriva il sommo del
le piccole righe della coda dell'occhio, la floscezza delle guancie. negri, 2-628
stanco; ma ancóra non reca impressa la floscezza e la lontananza della vecchiaia.
ancóra non reca impressa la floscezza e la lontananza della vecchiaia. 2.
de marchi, i-125: eccedevo due dita la sua statura, ma se mi rannicchiava
floscezza, che in lucini pareva natura, la differenza per un occhio distratto era invisibile
accidia di pose [nel quadro] sta la erroneità del concetto, che non essendo
guardingo, per non accrescere via più la floscezza nel sangue. = deriv.
di un biondo cinereo, con una pelle la cui fioscidità appariva più che mai
: si allarga [il canale] per la lunghezza di meno di un dito traverso
un dito traverso; e poscia divenuta la sua tunica floscia, sottilissima e trasparente,
ricomincia a dilatarsi. caldesi, 1-50: la tunica più interna, staccata totalmente dall'
: perché non debba dal maceratoio / la canape già cuocersi, le basta / un
, / e 'l lavorio poi tenera la rende. g. gozzi, 1-165:
da una malattia lunga. emaciato con la pelle del viso più floscia, si
animo. slataper, 1-87: era la prima volta che entravo in un caffè concerto
entravo in un caffè concerto. guardavo la carne floscia e la gente che guardava.
concerto. guardavo la carne floscia e la gente che guardava. -figur.
: abeti, altitudini. / qui floscia la ramaglia sgronda sul terreno impalpo.
che non doveva tenere terra... la terza è la floscia natura vostra,
terra... la terza è la floscia natura vostra, che, venuto negli
, o sia per lor medesimi o per la fredda maniera d'influire di questa corte
: ingrossato però fuori di misura per la sua età, fiosso più tosto che
; una paura che proveniva dal vedere la piccola jole troppo sottile di corpo, quasi
. foscolo, x-572: nell'iliade la più bella razza di cavalli, nata
crocchi / dolce ti pare agli occhi / la floscia venustà, /... /
floscio. -che traspare attraverso la flaccidezza del corpo (una qualità,
). dossi, 783: giacinto la fisò avidamente, compitandone il volto,
stesso. serra, i-356: così attraverso la bonomia tranquilla, pingue, un poco
e senza gesti, si rivela a tratti la maschera dura pesante tetra di un pensiero
: quanto ronsardo avea cercato di rendere la lingua nerbuta, animosa e varia, altrettanto
veloce. leopardi, v-669: certo la copia frontoniana non è punto lassa né
ma soda consistente e vigorosa, per la gagliardia delle parole frasi immagini similitudini figure
quando raspate il fido chitarrino / co'la mano paffuta / e mugolate il floscio
e mugolate il floscio sonettino / tra la malva e la ruta, / le candide
floscio sonettino / tra la malva e la ruta, / le candide agnellette co
1-2-60: questa dunque... è la massima e la primaria cagione, per
... è la massima e la primaria cagione, per cui il predetto nobilissimo
molto esposto ai narrati malori, cioè la troppo delicata e floscia composizione del suo
il cui * pallone 'mantiene la propria forma senza armature rigide interne -l'
dinanzi fermo quel povero cirillaccio, con la sua faccia flosciona,... mi
lentamente sui ginocchi dinanzi a lei abbracciando la sua veste. d'annunzio, iii-2-330:
veste. d'annunzio, iii-2-330: come la pantera / fascinata ai ginocchi di diòniso
, inf., 10-54: surse a la vista scoperchiata / un'ombra, lungo
con le ginocchia in terra, e con la mente. f. negri, 69:
tempio. giusti, 4-i-94: quasi obliando la corporea salma, / rapita in quei
, umilmente, in ginocchio, con tutta la forza e la passione dell'anima mia
ginocchio, con tutta la forza e la passione dell'anima mia, un po'di
lavorava di gi- mettere le ginocchia sotto la tavola: sedersi a pranzo.
venuta l'ora, messe le ginocchia sotto la tavola, merendò ogni cosa come un
rompersi, consumare le ginocchia; logorare la predella dell * altare con le ginocchia:
stagnare il sangue alle ginocchia: perdere la scioltezza dei movimenti alle gambe. borgese
.. gonfio e pregno, / sopra la porta sta guardian de gli orti,
un pozzo d'acqua, in su la sera. gemelli careri, 2-i-412: la
la sera. gemelli careri, 2-i-412: la dama, che recava la coppa,
2-i-412: la dama, che recava la coppa, piegava il ginoccio. verga,
. verga, i-192: alle volte la bestia si piegava in due per le battiture
le nostre azioni con titoli imponenti che la moltitudine non conosce ed ai quali piega
dio molto convene / le ginocchia e la mente, / che gli anni tuoi riserva
-crescere sulle ginocchia di qualcuno: sotto la sua assistenza e protezione, sotto la
la sua assistenza e protezione, sotto la sua amorevole vigilanza. bibbia volgar.
traendo i tremuli ginocchi / stupidamente per la muta stanza, / ch'altro sarà,
grandi perché noi siamo in ginocchio: la forza dei potenti, più che dal
colti. proverbi toscani, 292: la gamba fa quello che vuole il ginocchio
pensier'si smarrì, / de'reni la forza sentì / fiaccata, e con trepidi
mi batte perdutamente. sto per passare la soglia così a lungo vietata. sbarbaro,
paura. d'annunzio, v-3-168: la paura dirompeva al cavaliere dello spirito santo
a indicare con l'atteggiamento del corpo la particolare intensità con cui si esprimono i
levate inverso il cielo, pregando per la salute d'ettor! cavalca, 19-454:
tre volte da lungi s'inginocchiano, e la terra baciando e sempre ginocchióne dinanzi a
gienocchione, / devotamente, e poi bacia la terra! s. degli arienti,
: si gittò ginocchióne domandando perdono, la vita e la libertà. [sostituito da
ginocchióne domandando perdono, la vita e la libertà. [sostituito da] manzoni,
14-77: quivi era il dromedario e la cammella. / che collo scrigno mansueta
mansueta e doma / lasciava ginocchion porsi la soma. faldella, 3-242: abbassava
soma. faldella, 3-242: abbassava la testa [il cane],..
angusto, e cupo centro, / la tanaglia e i zapponi? faldella, 4-10
muoversi, partire di ginocchioni: lasciare la posizione a ginocchia piegate in terra per
, 1-4 (1831): tratta giacomino la medaglia, la porse al giudeo,
1831): tratta giacomino la medaglia, la porse al giudeo, che mai non
udire i loro ammunimenti, e pigliai la filosofia per la mano, e trassila
loro ammunimenti, e pigliai la filosofia per la mano, e trassila d'una parte
. fineschi, 53: ciascuno fa la scimmia del padrone, / e la sua
fa la scimmia del padrone, / e la sua opinion ferma mantiene, / perché
iii-4-134: si chiedeva alle donne tela per la biancheria; si chiedeva ai communi.
ginocchioni: andare in sfacelo; perdere la vitalità. betocchi, 7-79: certo
oggi rizzatisi di ginocchióne / anche rinnegano la dea ragione / e sempre al solito mo'
formazione del- l'embrione ha luogo con la partecipazione del pronucleo femminile mentre lo spermatozoo
m. -ci). che idolatra la donna. gioberti, 1-iv-538:
spezie di gentilesimo ginolàtrico, nel quale la divinità ha spesso l'ultimo luogo.
asia ed america, che suole aver la figura di due gambe umane e perciò si
ginsèng. ginzàng.... la radice di questa pianta, una volta rarissima
/ con le quaranta piastre e con la mula, / che va giò giò per
giò giò per l'erta e per la piana, / sembro tutto gii blas di
c. -1202); afferma essenzialmente la divisione della storia della salvezza in tre età
religioso e morale (e influenzò particolarmente la vita religiosa dei secoli xiii e xiv
d'un santo uomo eletto a riformar la chiesa nella povertà. b. croce,
. b. croce, iii-22-155: la cosiddetta « filosofia della storia », affatto
aspettando col loro « nuovo papa » la rinnovazione della chiesa « con la spada
» la rinnovazione della chiesa « con la spada » e il segno dello spirito santo
far un nuovo giobbe, / menò la spada con molto dispetto. foscolo,
. giobertismo, sm. stor. la dottrina, sia filosofica sia politica,
. d'azeglio, 2-151: la sola cosa ove non siam d'accordo
due filosofi capiscuola, è rivolta tutta la prima parte del libro. gobetti,
a. giobert (1761-1824) che la analizzò. giòbia (giòbbia)
tra loro dare desinare cum bel modo la giobia seguente (ch'era la giobia
bel modo la giobia seguente (ch'era la giobia iotta) al rectore, e
giorno del camesciale che i lombardi chiamano la « giobbia grassa ». caporali, ii-109
giocacchiamenti, i tuoi puttanamenti hanno affogata la mia figliuola e la mia consolazione.
puttanamenti hanno affogata la mia figliuola e la mia consolazione. = deriv.
donna che averà nome povertade, de la quale nascierà figliuola che averà nome derisione.
quando assegnò il termine a li fondamenti de la terra, io allora era appresso di
], 9-32: gran varietà de la giocante natura. salvini, vii-545: l'
, in negli anelli fassi che a la sponda o banda della nave seranno.
impazzando e ischerzando, e quando viene la sera niuna utilitade se ne seguita loro
/ che il figliuol che giocava ne la sabbia / ucciso gli ha col venenoso dente
presso a lei, un'altra giuocava con la bambola, silenziosamente. pea, 7-44
... a me spettava sempre la parte di padrona. manzini, 8-64:
/ quanto tempo è trascorso. -con la particella pronom. anguillara, 4-379:
padre spesso, / perché di cor la bella figlia amava. / or essendovi un
un giorno, udì da presso / la voce del garzon che si giocava.
e destrezza. giamboni, 7-22: la terza o la quarta parte de'giovani
giamboni, 7-22: la terza o la quarta parte de'giovani che più acconci
velluti, 81: giucava tuttodì a la palla colloro; e in quello tempo
villani e con essi giocano a lanciar la barra, lottare, correre e saltare.
..., nel quale s'esercita la gioventù fiorentina a saltare e giucare alla
alla palla al calcio, si chiama la porta al prato. soderini, ii-34:
in più, mandandosi l'un l'altro la palla co'piedi, ed io mi
e qualche po'd'intrepidezza nell'aspettar la pesante palla che l'avversario lancia a
amore gesù, tu hai giocato con la morte in sulla croce alle braccia,
in sulla croce alle braccia, e la morte vinse la vita, e la vita
alle braccia, e la morte vinse la vita, e la vita vinse la morte
e la morte vinse la vita, e la vita vinse la morte. s.
vinse la vita, e la vita vinse la morte. s. bernardino da siena
208: dandoli uno amoroso bacio ne la boca e giucando seco a le brazze
giucando seco a le brazze, come la fortuna vòlse, la donna cadde in
le brazze, come la fortuna vòlse, la donna cadde in terra. manifesti del
in piedi, non solamente va in su la corda, avanti et adrieto, ma
ottimo, i-507: ammaestrevole è [la scimmia] a saltare e a giucare
più persone, basata sull'abilità e la fortuna e regolata con norme precise.
gioco, e dille ch'ell'è la migliore / dadi gittante, che tu
, si lasciava vincere, di che la donna faceva maravigliosa festa. pulci, 12-44
trovarono nelle calze. pananti, i-269: la sera poi noi ci divertiremo / a
360): se n'andò in su la taverna, e quivi, alquanto avendo
se none per avarizia e di trarre la roba d'altri a sé. cammelli,
io non giuocava quando al caffè venne la polizia, e n'ho testimoni pronti
: è, mi pare, mille anni la dia / ched io ritorni a voi
mi tardate; / conven per ben la morte mi conquida: / oi amorosa
mi dispiacerebbe... el perdurre la notte co'lumi e giucando con tuoi
giucando con tuoi amici, e con la gioventù, e ancora cantare danzando.
con le amiche. landolfi, 2-101: la cagna la fissava spesso;..
amiche. landolfi, 2-101: la cagna la fissava spesso;... quando
l'arte gioca e trastulla veramente con la natura. leopardi, 959: delle
959: delle lepri si dice che la notte... saltano e giuocano
possono giocare con te. -con la particella pronom. bartolomeo da s.
anguillara, 4-379: udì da presso / la voce del garzon che si giocava.
due sassi, e giocavano a far la merenda. de roberto, in:
felci, in mezzo agli equiseti, fosse la tana dei megateri e dei mammut.
come canta una chitarra, gli piace la mano che gioca, l'abilità non la
la mano che gioca, l'abilità non la finezza. 6. figur.
, anzi me ne ripento / 'n su la prima che la presi ad amare.
ne ripento / 'n su la prima che la presi ad amare. morovelli, 275
ad amare. morovelli, 275: per la mia fide / di me giucate /
marchi, ii-942: è facile che la donna così detta onesta, riesca anche
s. c., 37-4-5: giuoca la ventura de'suoi doni, e quegli
rende. quasimodo, 1-45: con noi la morte ha più volte giocato.
più volte giocato. -con la particella pronom. sagredo, 58:
7. ant. amoreggiare. -anche con la parti- cella pronom. fatti di
bettinelli, xviii-293: e così giocando su la parola 'lettere', cambia questione. de
tane, / fuggendo del gran verno la magagna, / a schiera ed a compagna
/ gli avalla il capo, cansa la cozzata, / e giuca de la vita
cansa la cozzata, / e giuca de la vita e de le braccia. tommaseo
a questo effetto si fece giuocare la mina. brusoni, 6-366: dallo scoglio
giocare'..., mettere in opera la mina, il brulotto, la torpedine
opera la mina, il brulotto, la torpedine ed ogni altra macchina da guerra.
m. villani, 1-47: ma dove la fortuna giuoca più che 'l senno
giuoca più che 'l senno, la gente vi córre. arrighetto, 223:
meglio a te che a sé, diposta la buona coscienza da parte. g.
in tutte le cose che non fa la misura delle seste. magalotti, 1-231:
gli altri. broggia, 232: la zecca cessa di travagliare... allorché
cessa di travagliare... allorché la moneta non circola per tutto sì dentro che
e d'influenza che l'autorità, la scienza (in paragone di fermo),
(in paragone di fermo), e la pratica gli davano sopra quel povero giovane
omero in tempi feroci abbia tanto fatto giuocare la compassione nel suo poema. piovene,
nella sua opera, su cui giocava la retorica dei sentimenti facili, del colore convenzionale
una cosa ritrovare, / bisogna adoperar la fantasia / e giocar d'invenzione e
anime e di creare degli effetti secondo la sua volontà. c. e. gadda
i loro zampilli. piovene, 5-42: la montagna del vicentino è d'un pittoresco
-produrre un gradevole effetto ottico (la luce, l'ombra, un corpo
d'annunzio, i-264: per entro a la frescura / giocava il sole a tratti
: sulla roccia di fronte, cui la luce vicina dava un rude risalto,
tra i mobili. jovine, 2-71: la luce gl'illumi- nava il volto ossuto
del margine opposto. verga, 2-67: la luce delle candele, difesa dalle ventole
suo viso. -soffiare dilettevolmente (la brezza, il vento). p
poteva giuocare commodamente e per conseguenza rinfrescare la nostra ardenza. paoletti, 1-2-120: conviene
: procedeva a fronte alta, ascoltando la brezza che gli giocava tra i capelli.
tommaseo [s. v.]: la voce giuoca bene, ci giuoca, non
bontempelli, 19-29: l'uomo conosce la macchina, e la conosce per una
: l'uomo conosce la macchina, e la conosce per una sola ragione: perché
modo che, stando esso fermo, la balla li possa liberamente girar d'attorno
sue mani essere non di giuocare su la lira, ma di far da vero d'
scacchi, ecc.); lanciare (la palla, la boccia, ecc.)
.); lanciare (la palla, la boccia, ecc.). fioravante
. gelli, i-25: si fa ancora la maestria de'giucatori del giucare bene que'
giucare bene que'giuochi che dà loro la sorte, sebbene e'son cattivi.
abbia mai veduto. fogazzaro, 1-41: la sera il papà gioca col dottore un'
dell'evento finale di questa guerra: la partita giuocavasi in germania, e l'
di bettina. emanuelli, 1-155: la mia domanda mi angosciava: alla fine
si giuocassino / dugento scudi in su la fede. carletti, 92: in
doppie. g. gozzi, 1-126: la disputa si riscaldò: e che sì
, iii-440: questa buona donna aveva la debolezza di giuocare al lotto quanto economizzava
l'enalotto, il totocalcio); compilare la
relativa polizza o schedina; pagare la somma prescritta per concorrere all'estrazione.
al lotto. de roberto, 3-15: la principessa chiamava il duca di santa cita
giocarle i numeri. « quant'è la posta? ». viani, 10-116:
: alessandro, che da un pezzo faceva la caccia al cinque, giocò tale numero
.: sciupare (il capitale, la fortuna, il tempo, ecc.)
362): che appiccato sia tu per la gola, che... m'
, / tanto che al tutto e la roba e la fama / io m'ho
che al tutto e la roba e la fama / io m'ho giucato, e'
coi sacchetti di marenghi e giocavano tutta la notte, giocavano i marenghi, poi
i boschi, poi i prati, poi la cascina. 19. tirare a
iii-1-833: or ci mettiam qui sotto la querce / a giocarti con gli aliossi,
gli aliossi, / che ciascun giochi la sua volta. cinelli, 2-44: posò
che non si lasciava vedere, se la giocassero tra loro. 20.
scommettere; impegnare il proprio onore circa la verità di un'affermazione o l'attendibilità
alla signora isabella non distingueranno chi sia la sposa. -tutti dicono che siamo sorelle
operosi massoni. alvaro, 5-294: risentiva la voce di suo padre, durante i
più oltre ch'uno scotto / che la venuta di calavrione, / ogni cosa ha
ne va in villa, e giuocherei la madre di un gallo che ella non
pensato a portar seco le chicche per dar la sera da colizione alla sua musa.
quant'ho in questo mondo mi giocherò la barba, che è appunto quell'unica cosa
. viani, 4-27: ci giocherei la pelle che gota in italia aveva dato
prese l'uzzolo della composizione. -affidare la soluzione di un problema o una decisione
machiavelli, 6-2-325: non volendo giocare la fortuna della libertà di firenze in una
dir d'aver giocata e perduta la sua libertà. caro, 12-i-37: voi
: voi n'arete il danno e la vergogna, e giucatevi uno stato che non
il re gismondo di lucimborgo altresì giocossi la boemia e il re filippo secondo di
.., fosse un giocarmi me, la mia salute, il mio morale.
volere da me che io mi giochi la mia reputazione, che io mi giochi
mia reputazione, che io mi giochi la mia pace, che io mi giochi quel
? lasciami. pavese, 6-178: la gente si agitava in fregola e si
si agitava in fregola e si giocava la coscienza nelle cose più materiali e più
boccaccio, iii-1-107: io ti farò la mia terra sgombrare; / né qui
voi avete giuocato fino all'ultima posta la bontà mia: voi avete abusato la mia
posta la bontà mia: voi avete abusato la mia pietà verso la vostra famiglia:
voi avete abusato la mia pietà verso la vostra famiglia: voi pretendete farvi burla
di me. oriani, x-28-115: la baronessa fissò un momento la fanciulla,
x-28-115: la baronessa fissò un momento la fanciulla, e un ghigno rabbioso le contrasse
fanciulla, e un ghigno rabbioso le contrasse la bocca. si avvide di essere giocata
stupore di provare tutti i sentimenti che la furba donna cercava manifestamente di ispirargli con
furba donna cercava manifestamente di ispirargli con la sua condotta evasiva. -in partic.
. ojetti, iii-273: i condottieri giocarono la battaglia come una partita di scacchi,
un'ala infranta e l'altra sopra la quale la luce e la polvere giocano iri-
infranta e l'altra sopra la quale la luce e la polvere giocano iri- discenze
l'altra sopra la quale la luce e la polvere giocano iri- discenze, generano superfici
non sapeva chi lo tenesse di far la festa a compare santo, che gli
, che graziose sorprese intanto le prepara la sua anima, respirando, palpitando nell'
e riscuotere) di volta in volta la somma perduta (e vinta).
d'astuzia e che quel gaglioffo, dopo la prima volta, non l'avrebbe saputa
: un modo c'è a viver fra la gente, /... /
sgropponare. pulci, 21-63: mentre la lancia correr mi credea, / mi
/ io mi lasciai cader giù per la pena. ariosto, 2-7: quando crede
/ poi sotto il petto si caccia la testa, / giuoca di schiene e
gli dimostrò il bruttissimo omiciuolo / che la giumenta altrui sotto si tiene, /
stetti prima un buon pezzo a squadrar la gente. -giocare in fallo: commettere
amato. -giocare l'anima, la vita, la pelle: sperperare nel
-giocare l'anima, la vita, la pelle: sperperare nel gioco fino all'
a repentaglio ogni bene più prezioso e la vita stessa; procurarsi un'irreparabile rovina;
d'agricola, che non si giuocava la riputazione e la vita col contrastargli per
, che non si giuocava la riputazione e la vita col contrastargli per vana libertà di
ii-22: tutti questi istinti ha voluti istillar la natura a difesa della vita, la
la natura a difesa della vita, la quale in tutti i viventi è una sola
, v-118: presentati al duca con la 4 bastiglia 'sul viso; ci giuoco
4 bastiglia 'sul viso; ci giuoco la vita che in mezz'ora sei rimandato
giuoco ogni cosa disperatamente, e quindi la vita e l'anima propria..
propria... vale anco risicare la salute dello spirito per beni indegni dell'
dell'uomo. carducci, ii-10-90: giuoca la sua vita per la sua ambizione e
ii-10-90: giuoca la sua vita per la sua ambizione e per le sue idee.
con compiacimento, per aver salvato almeno la pelle, a confronto di altri che
moravia, viii-90: c'era sotto la speranza di procurarsi un finanziamento massiccio,
.. ognuno sa giocare, quando la gli dice bene. ibidem, 142:
iócus 'scherzo, gioco'. per la declinazione, cfr. salvini, v-454:
, nei quali le circostanze che determinano la estrazione d'una carta o la gettata
determinano la estrazione d'una carta o la gettata d'un dado, variano all'infinito
si presentano però giusta rapporti costanti quando la serie delle prove fu bastevolmente prolungata.
col giove in mano, aveva sbagliato la giuocata. cassola, 2-141: durante la
la giuocata. cassola, 2-141: durante la partita, si sottolineavano le giocate con
ecc.; puntata. -anche: la scheda su cui è registrata la puntata
-anche: la scheda su cui è registrata la puntata. d'azeglio, 1-382
'. l'atto del giuocare, la volta che si giuoca e quel tanto che
gualcisco, come se volessi spremerne magari la mia giuocata. serao, i-iio:
, io non l'ho voluta prendere, la moglie, io! avevo la passione
prendere, la moglie, io! avevo la passione della giuocata, io, e
le mie tasche sul tavolino. ecco la chiave di casa che non infilerò mai più
nella toppa,... ecco la « giocata » dei numeri che non saranno
i numeri di una giuocata sola, sbagliando la ruota. 3. somma esposta
occhi i numeri stampati, e per la prima volta le venne l'ispirazione di giuocare
fogliolino giallo in tasca le pareva d'avere la salute della figliuola... si
roberto, 183: parlava sempre di ricominciar la giocata del quarantotto. 5
. gelli, i-25: si fa ancora la maestria de'giucatori del giucare bene que'
del giucare bene que'giuochi che dà loro la sorte, sebbene e'son cattivi.
, al giocator che, mossa / la destra errante a trascurato tratto, / in
, sul tappeto verde numerato, era incassata la 'roulette '. tutt'intorno,
: il giuocatore da molti segni conosce la detta e la disdetta, fallaci alcuna fiata
da molti segni conosce la detta e la disdetta, fallaci alcuna fiata, alcuna
come le braccia siano robuste, ancora la forma del ventre, cioè che sia tale
o quel giuocatore di pallone, e la città si divideva in due fazioni; quella
, in ciò che ad alcuni è rivoltata la faccia dirieto e ad alcuni è
, 1-123: molti diventano gaglioffi per la facilità de'li- mosinieri, e poi
biscazze il tempo, il denaro e la salute medesima. verdinois, 124: trovo
alla camera per avvertire che a lui spettava la parola: signor presidente, io son
e ballavano e faceano movimenti e salti con la persona, molto belli ed atti al
io vidi in siena, in su la piazza che e'chiamano il campo, un
, per stabilir più le forze, mangiar la carne. salvini, 39-iii-235: questi
finisce mai. cattaneo, iii-1-98: la giocatrice adelina ebbe un feudo anch'essa
dell'evento finale di questa guerra: la partita giuocavasi in germania, e l'
gli avessero disposto le pedine si sentiva la forza per vincere. piovene, 5-177
, sibben poi credo che abbia continuata la conversazione a buon conto delle altre volte
più di cacco, e ora gli dànno la limosina, e chi ha fatto sempre
che abbia miglior suono e maggior importanza la voce francese. verga, ii-73:
luluca: il cavalluccio a dondolo, la palla di gomma, il cannoncino a
complicati giocattoli meccanici, si difendevano con la fantasia e ricorrevano magari alle leggende dei
: se fissavi le acque, sembrava risalir la corrente, come un trenino giocattolo.
, delle pecorelle, dei pastorelli che la sua mamma gli comperava nei negozi di
se vaneggiassero nei loro ornamenti per nascondere la loro necessità. -ornamento sfarzoso
svevo, 5-187: egli l'addobbò come la madonna di loreto di ori e brillanti
barbone. baldini, 3-77: graziosissima è la piccola cupola di santa maria di loreto
primo ponte di ferro sul garigliano, la prima ferrovia da napoli a castellamare,
di sovrano anziché nuovo tramite commerciale, la prima illuminazione a gaz,...
, pargoleggia / tra i suoi giuocattoli la civiltà. piovene, 5-259: la
la civiltà. piovene, 5-259: la bambina sollevò un braccio, mi mostrò
, da jouer * giocare '. la deriv. di 'giocattolo 'dal fr
per farsi a considerar con più agio la nuova venuta, vennero a mescolarsi coi
, / in un buon letto faceva la nanna, nei collo alla balia,
teschio orrendo. verga, i-300: la piccina, udendo che parlavano di lei
loro giochetti. o questi andassero indiano giochevolmente la sua opinione su questa pas
certe idee governo entrò in sospetto la società, e senz'altri preamsono esauriti
sono svaniti, chi crede boli la sciolse. nieri, 237: gli venne
, 885: non ho detto punto che la logica sia un gioco: ho detto
gioco: ho detto bensì che, con la logica, si fanno de'giocherelli.
, ma sono esse i fatti, la realtà concreta e individuale, che la
, la realtà concreta e individuale, che la scienza non salta, ma che oltrepassa
pigliavano di tal giuo- cherelli, che la non faceva degli abracciamenti che faceva con
ti si buttano addosso e ti leccano la faccia. giochéssa (giuochéssa)
. caro, 9-1-116: si fanno la sera i più stravaganti e i più
sapeva leggere le linee della mano e la scrittura. 2. lavoro facilissimo
parte, deliberavano risoluzioni, ecc. la maggior parte di questi zelanti si tenean
riparare all'ombra della indiscutibile senza la necessità d'allegare. magalotti, 23-91:
naturale artifizio... è potentissimo per la educazione loro. verga, ii-180:
coi versi più brevi e più lunghi la cosa di cui verseggiavano (la scure,
lunghi la cosa di cui verseggiavano (la scure, le ali d'amore,
l'altare, l'ovo di rondine, la zampogna, di theocrito questa ultima)
, 3-28: nata per tale usanza la licenza fescennina, con alternati e scambievoli
giochevoli e rusticani. roberti, vi-2-14: la musica scena e la giochevole era riserbata
, vi-2-14: la musica scena e la giochevole era riserbata al definito spazio di que'
tutti egualmente dono vana speranza, con la quale nelle reti del mio piacere tutti
= frequent. di giocare. la variante giocucchiare è registrata dal tommaseo.
volgar., 57: intanto giugne la gente, e maravigliavansi del- l'altalenare
rigagni pei quali l'acqua penetrava dentro la terra. dossi, 768: o giuoco
può esser giuoco, e giuoco spaccare la legna, secondo i casi), e
. in senso esatto e filosofico, poiché la vita dello spirito è un continuo variar
spirito è un continuo variar fatica, tutta la vita è giuoco (libero giuoco di
, / i mustacchi di palma, la raccolta / deliziosa dei bossoli sparati! /
deliziosa dei bossoli sparati! / volava la bella età come i barchetti sul filo /
palla, del calcio, delle bocce, la lotta, il pugilato, la corsa
, la lotta, il pugilato, la corsa, il salto, il lancio,
. cavalcanti, 2- 35: la virtù del corpo, atto a giuochi chiamati
introdotto ancora il giuoco del palloncino con la mestola. leti, 5-i-462: volle
delle bocce..., egli infilò la strada per andarsene. d'annunzio,
: / scagliare con l'amento / la mezza lancia, con la fionda il
l'amento / la mezza lancia, con la fionda il ciottolo. bontempelli, 19-96
fanciulli a'giuochi degl'istrioni concorrere con la sambuca e col salterio a trescare.
stendardi di san gonselvo erano usciti su la piazza ed oscillavano nell'aria pesantemente.
paz- ziuole, sicché prima di dargli la stretta, perdi qualche ora di tempo
terrena sia un verde tavoliere, ove la maestra natura faccia continui e mara- vigliosi
saggi ricevuta. settembrini, 91: la trinità è un mistero, a cui
giacomo, ii-825: no, no, la poesia dialettale non può nascere da'raffronti
forza della rima! negri, 2-101: la cura meticolosa con cui contava e ricontava
volta un nuovo, curioso spettacolo per la piccola dattilografa: un gioco di bussolotti
gioco di bussolotti, che però non la divertiva. -gioco dello staccio:
dello staccio, e allora chi ha fatto la malìa deve camminare e camminare per sette
di molte maniere in più luoghi de la città. tutte le battaglie di cavalieri e
64: tolomeo avendo in alessandria ordinata la tanto celebrata libreria, credette la copia
ordinata la tanto celebrata libreria, credette la copia de libri e la spesa non esser
, credette la copia de libri e la spesa non esser sufficiente a mantenerla,
. caporali, ii-25: per compir la pompa, si ordinare / gli antichi giuochi
onore di apollo da ottaviano dopo la vittoria ottenuta presso il promontorio di
poscia ascanio, allor ch'eresse / alba la lunga; appresongli i latini; /
, ii-183: come gli antichi riponessero la consolazione, anche della morte, non
teatrali introdotti da nerone, specialmente per la gioventù. b. davanzati, i-383
b. davanzati, i-383: nerone cresceva la voglia ogni dì più del cantare a
le quali i giovani di sedici anni ricevevano la toga virile. tasso,
dicesi che milone nel giuoco olimpico entrò la ottava parte di uno miglio, portando
a. verri, i-198: costumava la gioventù di lemno esercitarsi...
piedi e co le mani e co la ruota, ricevea l'onore d'essere
livio volgar., 2-164: non cessando la grande pestilenza, né per umano consiglio
grandissimo prezzo. borni, 81: la primiera è un gioco tanto bello, /
quello. cicognani, 2-7: ingannavo la impazienza dell'aspettare il mio turno a furia
mano sinistra le proprie carte, con la destra le gettava sul lembo della mantella
del palazzo, dimandando ciò che facesse la signora duchessa, aveva inteso di che
essendo in mantova a una cena, dopo la quale si diede principio a comporre certi
principio a comporre certi giuochi, quando la mestola
sovente suoli, / il giuoco « de la cieca », agevolmente / mirtillo crederà
dell'imperatrice, nel quale chi guadagna la partita comanda qualsisia cosa dentro i termini
in una parte remota del palazzo, la vittima vi si nascondeva e un presunto
preoccupava di lasciare qualche vaga traccia; la serata passava nella ricerca della vittima e del
faraone, il dotto, le lotterie, la tombola, ecc.). latini
d'una cosa che 'mbarda / la gente più che 'l grado: / ciò
: quando si parte il gioco de la zara, / colui che perde si riman
ora, / levar più d'un con la mano o dir sette, / al
azzardoso dei padri gli dava per tentar la fortuna al giuoco... trovò il
quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o
il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria
senso commerciale. contratti dove si combatte la credulità con la frode e la frode
contratti dove si combatte la credulità con la frode e la frode talvolta rimane frodata
si combatte la credulità con la frode e la frode talvolta rimane frodata. rajberti,
sete. fioravante, 48: brandoria la bella,... avendo giucato molti
: conchiuso adunque che ne fosse finita la posta a tre giuochi, avvenne che i
patetico gioco oltre più assai / producesti la notte. tommaseo, 3-i-52: i bambini
ammirato, 1-113: si potrebbe porre [la gabella] sopra gli instrumenti del giuoco
.. formassero, dei sassi onde componevasi la mole nefanda, un giuoco di dadi
egli era cinto / e tre quadri facean la sua lunghezza. bizoni, 143:
giuoco co'miei gentiluomini di tre grossi la partita. papi, 2-1-42: li
gambe. palazzeschi, ii-345: accanto è la sala dei giuochi, senza drapperie e
in essa l'uomo appare in tutta la nudità de'suoi istinti. cicognani. 3-188
mi corrompe. brancati, 3-241: la terrazza era piena zeppa di ballerini che
io poterei così star senz'amore / come la soddomia tòllar a moco, / o
avarizia, / da lui procede gola e la lussura. canigiani, 1-97: la
la lussura. canigiani, 1-97: la gola, la lussuria, e'gravi guai
canigiani, 1-97: la gola, la lussuria, e'gravi guai / del
51-49 (iv- 226): a la taverna dov'è miglior vino, / e
, / e del gioco e bagasce la dovizia, / nel fumo de l'arrosto
, / nel fumo de l'arrosto ha la magione; / e quivi va tentando
40: ma ecco amore, ecco la madre venere, / ecco del gioco,
fasto i genii, / che trionfanti per la notte scorrono. colletta, iii-61:
che giocava, ma non credevo che la passione del gioco fosse in lui così forte
. g. villani, 7-89: per la qual brigata non s'intendea se non
e d'altri popolani, andando per la terra con trombe e diversi stormenti in gioia
in gioco, / il qual de la venerea facella / è nutrimento. ariosto
anglante o dentro a brava / se la godesse orlando in festa e in giuoco.
gliel lascio, perché assiso / fra la gioia, il giuoco e 'l riso /
in canti. piovene, 5-215: la motocicletta primeggia. è il grande giuoco
cor gaudente, / che voi siete la mia donna valente; / solazo e
. c. ghiberti, 2-40: la salamandra in foco, / secondo è detto
tanto gioco / guarda ne li occhi la nostra regina, / innamorato sì che
e bella, non le pareva giuoco la notte starsi in letto sola. g.
/ di vero amor, ch'a la morte seconda / fu degna di venire
ch'i'non trovo loco, / de la biltà che per dolor si chiude.
bocchelli, 6-72: della sua gelosia la figlia lo rimproverava a lungo., con
d'una vile tonica e dimagrato per la fame, colui che solea andare ornato
disse: « o stolto e perduto de la mente, perché hai tu cambiato onore
, /... / fan la mia vita più che morte amara. tasso
leopardi, 299: nostra famiglia a la natura è gioco. dossi, 273:
grandi cure e prese trastullevoli giuochi con la oziosa iunione, e che gli disse:
che gli disse: per certo la vostra lussuria ee maggiore che quella che
hanno gli uomini. bencivenni, 1-229: la femmina bianca è migliore al giuoco d'
è migliore al giuoco d'amore che la nera. ovidio volgar.,
... andato a dormire con la reina, e, avendo preso sollazzo e
tutti i giorni alle vene; e la piccina conobbe da lui gli stupori sbigottiti
. boccaccio, iii-8-2: noto faccia [la musa] il giuoco marziale / fieramente
, 53- 1 (iv-259): la tromba a l'aspra orrenda festa / de
i-23: fra il monte e il ponte la campagna era tutta libera ai giuochi delle
assalti e da'furori, / fin che la pastoral turba non prenda, / o
., 9-5 (371): come la donna udì questo, non le parve
cosa è predicare, non dico solo la fatica corporale, ma anche la mentale
solo la fatica corporale, ma anche la mentale, e avere a rispondere a tante
smacchi, fornì per volontà o natura la vita sua. basadonna, li-2-214: avrebbe
. giusti, 3-181: così se la lettera andasse perduta, o volessero servirsene
dovesse riuscire. sacchetti, 283: la gran percossa per aspro camino / a
1-178: io ardo, dissi, e la risposta invano, i come 'l gioco
, 2-121: inginocchiato, talora baciando la terra e guardando alcune volte il cielo,
risusciti; e dicono che questa sia la settima volta che egli ha fatto questo
. compagnoni, i-71: è questa la condizione che forma l'artifizio e il
ed altro / dal gioco reo, la cui ragion gli è chiusa / eternamente.
/ eternamente. giusti, 3-206: la folla, le grida e il trambusto ingrossarono
esperimentare l'agilità del suo spirito e la facilità della sua facondia. linati, 17-31
età de'girini, l'arteria e la vena massima della coda, forato o
. maestro alberto, 45: se la sua perfidia abbomini, dispregia e discaccia
sua perfidia abbomini, dispregia e discaccia la 'ngannatrice con nocivo e mortai giuoco.
core e ne le forti membra / la giovinezza, è un'avventura, un gioco
è un'avventura, un gioco / de la vita che s'apre a nuovi casi
esilio mutar le dolci soglie / de la magion de'padri suoi. -schermaglia.
'l prencipe d'oranges, ch'era la chiave del gioco. -doppio gioco:
bentivoglio, 4-146: suol fare [la fortuna] i più alti giuochi ne'più
contrastanti o convergenti, che ne sono la condizione determinante). cino, iii-89-12
gioco, / ch'i'sento per la lor gran vanitate / appreso già dentr'a
gran vanitate / appreso già dentr'a la mente 'l foco. soderini, iii-176:
terra umida piglisi cera nuova mesticata con la trementina e questa farà il medesimo giuoco
momenti. lo stesso giuoco fa loro la cannella ed il pepe, ma non con
il colorito, i giochi di luce, la prospettiva, il disegno, le varie
e nuovi giuochi accendonsi, / sicché la via galassia / su per lo ciel raddoppiasi
raddoppiasi. rajberti, 2-98: attirano la folla a quella serie di elegantissime botteghe
le ruote, le fontane luminose, la gran macchina finale che mutava quattro volte
giuochi luminosi sui tetti dei palazzi, la massa grigia del duomo illuminata dal riverbero
non solo i giuochi di frascati, ma la cascata di tivoli, e appunto adesso
, 3-10: giuochi stupendi e liquidi, la gran piazza agonale è un'orchestra.
suo fiato per mezzo alla polvere, la solleva in alto e ne fa giuoco per
fossero biscie. pavese, 43: la schiuma / fa i suoi giochi inquieti,
ad un punto che i montanari chiamavano la 'casa dei diavoli ', per uno
depresso il senso critico, scossa via la responsabilità che è nella razionale affermazione,
impedimento si può girare, come quando la rotella può ispeditamente giocare e volgere nella girella
, / per giuoco di collottola, la testa. g. capponi, 4-308:
e il foro, lo stantuffo e la parete del cilindro); si dice
cilindro); si dice gioco massimo la differenza tra la dimensione limite massima del
si dice gioco massimo la differenza tra la dimensione limite massima del contenente e la
la dimensione limite massima del contenente e la dimensione limite minima del contenuto; gioco
limite minima del contenuto; gioco minimo la differenza tra la dimensione limite minima del
contenuto; gioco minimo la differenza tra la dimensione limite minima del contenente e la
la dimensione limite minima del contenente e la dimensione limite massima del contenuto; calibro
delle stelle, il giuoco dei venti, la strada dei mari, la bussola e
venti, la strada dei mari, la bussola e la vela. -in
strada dei mari, la bussola e la vela. -in senso generico:
ben ritenere in mente il numero, la posizione, il gioco, e comprender
di tempo in tempo il cadavero o la notomia di gesso col naturale ricoperto dalla
, i-361: una grossa gabbia era la dimora abituale della scimia; a quest'ultima
che un particolare volesse far esercire senza la sua particolare assistenza da un rustico,
pianura padana si chiama * gioco 'la tesa agli acquatici con le stampe
della civetta], le sue smorfie, la sua commedia. -pesca. attrezzo
e 'giuoco di ricambio ': tutta la velatura inferita alle verghe e tutta quella
quello del giocatore che svolge azioni senza la dovuta coordinazione coi compagni di squadra.
vecchio organo restaurato non hai « per la gravità » che giochi di flauto.
dante, inf., 17-102: come la navicella esce di loco / in dietro
gioco, / là vera il petto, la coda rivolse. landino, 118:
gli custodisce si godon per l'aria la libertà, quasi trastullandosi, che con
spensieratamente. giamboni, 8-ii-304: la terza maniera di dire lo fatto non
, 13-i-890: quel lato, dove la mammella intera / altra ippolita aveva,
il mio petto. rosa. 74: la state all'ombra e il pigro verno
ghiaie, da ragazzo, avevo anticipato la guerra facendola per giuoco coi contadini del
: contuttociò a giuoco sicuro, tenendo la guemigion tutta notte in battaglia sopra la piazza
la guemigion tutta notte in battaglia sopra la piazza d'arme, stette vigilante e
voi col sacrificio dei vostri figli avete dato la vittoria, a voi spetta la proprietà
dato la vittoria, a voi spetta la proprietà della terra ». -avere
gita madonna in paradiso, / portóne la dolze speranza mia. intelligenza, 8
, 148: aveva trovato, sì, la forza incredibile di nascondere i suoi sentimenti
le mie lettere davano spasso e giuoco a la gente. -dire, chiedere buon
. e. cecchi, 9-298: la penna occhiuta e dorata per ora non
9-264: con lo sciopero del 20-21 la nazione italiana, come proletariato, entra
correre grave pericolo (una persona, la sua vita, determinati interessi); formare
se si tratta dell'indipendenza, se la nazione stessa è in gioco, un
è in gioco un'altra anima oltre la tua. manzini, 8-168: mi piace
che, con te, tutto, la vita stessa, è sempre in giuoco.
179): il geloso soffiando con la sua mala ventura s'andò a spogliare i
trovar modo da dovere il prete e la moglie trovare insieme, per fare un
. monti, iv-361: avrete avuta la storia del brutto giuoco fattomi dal- l'
finalmente si è fatto padrone di tutta la proprietà del giornale. landolfi, 8-
d'ancona. broggia, 342: la moneta d'oro è intesa più per far
il suo giuoco. gramsci, 12-116: la paura di « fare il giuoco »
faccio per gioco; dico che ti manca la spina dorsale, la linea dritta,
dico che ti manca la spina dorsale, la linea dritta, la volontà, il
spina dorsale, la linea dritta, la volontà, il comando. -forzare
gioco: offrirgli l'opportunità di dimostrare la sua valentia o la sua astuzia,
opportunità di dimostrare la sua valentia o la sua astuzia, dargli l'occasione di
cuore. lippi, 1-71: andò la carta, e quei ch'ebbe l'intesa
colui / ch'ama gli dei, la patria e l'alma fede, / e
: andava tentonando col bastone per giudicar se la barca non era troppo disgiunta dalla ripa
birri di monza fosse ben venuta a noia la vita, per metterla su contro cento
che a nimichevole danno, gli tolse la vita. fallamonica, 150: non ha
a giuoco. pananti, ii-151: la vita esponi, il tuo periglio sai
tuo periglio sai, / e te la prendi a gioco! / basta, hai
cino, iii-142-13: così degg'io tener la morte a gioco, / da che
i-305: si diè vanto / d'aver la frode ed il rubar per gioco.
machiavelli, 719: io so che la pasquina enterrà in arezzo e, innanzi che
da tutti quei profumi che, invece, la stordiscono, ponendola più che mai fuori
, compiacersi. ariosto, 157: la bella donna mia d'un sì bel fuoco
, essere padrone del gioco: avere la certezza di vincere; conoscere a perfezione
gioco. boccaccio, ii-267: quella [la pecorella] presa, la condusse al
quella [la pecorella] presa, la condusse al foco, / e quivi tra
, / e quivi tra le gambe la si mise, / e come que'che
passo nasce un penser novo / de la mia donna che sovente in gioco /
sicuro di un pieno successo; tenere la vittoria in pugno. della casa,
-vincere, guadagnare il gioco: vincere la partita, la scommessa. -al figur
il gioco: vincere la partita, la scommessa. -al figur.: avere il
il parlamento, che si credeva con la venuta di lorena d'aver guadagnato il
il giuoco non l'insegni ». la corrente « antimachiavellica » non è che la
la corrente « antimachiavellica » non è che la manifestazione teorica di questo principio di arte
giuoco. -il gioco non vale la candela: per indicare che il risultato
,... il gioco non vale la candela. soldati, iii-100: tutto
pericoloso, un gioco che non valeva la candela. -il gioco piglia vizio
. -il gioco piglia vizio: la faccenda si fa seria. bottari,
rincresce, e là dove / non corre la moneta, ogn'uom si stracca.
m. leopardi, 1-88: finora la libertà dell'inghilterra non è stata di
, 9-764: ritornerà 'l tumulto per la fiera, / e ci fia gioco forza
, 3-138: non essendo mai attuata la giustizia in questo basso mondo, è giocoforza
, a giocoforza generoso, per salvare la vita, aveva reciso alla coscia.
il campanello e si mise a leggere la domanda dei giovani con mille smorfie e gio-
veramente li deve gradire / chi ne la giunta ei mostra la via. latini,
gradire / chi ne la giunta ei mostra la via. latini, ii-96: certo
gran baronia: / e'giucolar per la terra guidàgli. giustino volgar., 672
. bartoli, 40-ii-320: piena è la cina, come altrove abbiam detto, di
nelle piazze cantano gli affanni di didone e la morte della infelice clorinda. pascoli,
: volteggiar in terra, andar in su la corda e tai cose...
le genti? qual ragione potrebbe iscusare la mia pazzia? ma non solamente in
: ma perché... in tutta la favola parimente col suono si movevano gli
-sostant. tasso, n-iii-999: ne la piacevolezza de'motti e de gli scherzi
scherzi il mediocre è faceto e piacevole e la virtù piacevolezza e urbanità: gli estremi
baciò a s. a. r. la mano e seco si trattenne per un
i-104: si conosce nel salir [la scala] sì pratico, / e sì
3. fare all'amore. -anche con la particella pronom. p. fortini
si vede, / e poi sotto la tavola fa giocolare il piede. pignotti,
/ abbassarsi e innalzarsi, / [la civetta] fea tutti intorno a sé gli
io ero fermomi / a veder giocolar colà la scimia. magalotti, 9-2-221: un
delle quali rizza uno stile in su la poppa, nel quale giuocoli una antenna
dette da alcuno altro intenderete meglio, ché la natura giuocola da se stessa, e
mezzo infino a tanto che e'tempi e la variazione delle cose lo sforzino a declararsi
, fa perdere il tempo ed impedisce la compunzione. = voce semidotta, lat
, 1-8-15: mercurio significa li filosafi e la filosofia, e venus significa lo contrario
andando cosimo a verona, a fuggire la morìa, menò in sua compagnia, non
? volevi / vedergli qui ballar? sonar la lira, / la piva? gli
ballar? sonar la lira, / la piva? gli volevi giocolari? / giocolatori
in constantinopoli... sosteneva su la fronte un legno diritto di 40 piedi d'
della lanterna magica, per tenere allegra la brigata. pascarella, 2-20: vado
attore. giraldi cinzio, ii-127: la gioventù romana la cominciò a ridurre [
giraldi cinzio, ii-127: la gioventù romana la cominciò a ridurre [la satira]
gioventù romana la cominciò a ridurre [la satira] in versi ruvidi nondimeno ed
giocatore incallito. roberti, vi-176: la fazione di catilina era composta di bevitori
vuoto). intelligenza, 304: la lingua è suo stormento, e giocolieri
e quattrocentoquaranta parole diverse per dir sempre la stessa cosa? ma, se io commettessi
che tu pigli esemplo, come da la donna al suo figliuolo. ella el fascia
di lasciar che gli svegli da sé la piena sazietà del riposo, bisognerebbe allettargli
giuocolino: / ed il fracassa tira la primiera, / la seconda il tempesta a
il fracassa tira la primiera, / la seconda il tempesta a lui vicino; /
dunque / sia in buon punto: la mano ecco e la fede; / non
buon punto: la mano ecco e la fede; / non prenderò altra donna
non si fossero immaginati, se non la radica per appunto, qualche altro giocolino
di sì io, che vi sia la porticina col giuocolino. = dimin
con sì larghi influssi v'hanno statuita la libera monarchia. salvini, 39-i-168: per
libera monarchia. salvini, 39-i-168: per la veduta tutto il mondo in un punto
simile ad una vastissima zattera galleggiante. la popolazione tumultuava giocondamente. -con
un rompersi di risa: era la varia / torma dei sogni al mago ubidiente
d'un color pieno e uniforme, la ciccia ragionevole e ben trattata, gli occhietti
serba, / che per virtute ebber la mente accensa. guerrazzi, 9-ii-85: le
spagnolesca, vissuto in vienna a giocondare la corte dell'imperatore. govoni, 165:
una divina / una piccola vita / la riempie dei suoi trilli / la gioconda
vita / la riempie dei suoi trilli / la gioconda del suo innocente riso.
col canto suo, e volavano per la selva. 2. per estens
il bel vermiglio di cui s'imporpora la vergine quando prima intende favellarsi di amore le
vegna -chi vole giocundare / e a la danza se tegna! s. bernardo volgar
corredato dal cielo... gode la facultà di poter lieto giocondare in se stesso
e donne sedute al sole. -con la particella pronom. cavalca, 9-185:
4-20: mi sono solo giocondato, se la verità, che mi toccava di riflettere
/ el mio gaudio non manca, / la mia gioia non passa. = voce
s. bernardino da siena, iii-30: la quinta medicina si chiama giocondativa.
in primavera il sole si mescola talvolta con la pioggia, e i fiori giocondati da
claustrali, 416: sentevisi... la sazievole dolcezza del giocondevole e luminoso splendore
108: detto questo, l'accettò la moltitudine con grandissimi segni d'allegrezza,
. guittone, i-39-24: non dimenticando la giocundità e gaia tua prosperità e mia
e mia, che già fue e non la connovi. bartolomeo da s. c
virtudi è da dire d'una virtù, la quale è requie di tutte le altre
ed è detta eutrapelia, cioè giocondità, la quale s'appartiene a posare e sollazzare
di tanto diletto e giocondità, che la lingua noi potrebbe narrare. filelfo, 21
ottengono non truovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima s'
mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima s'aveano immaginata.
le cose con misura, e che la mutazione pare male e morte a noi,
, i-348: l'ilarità della mente, la libera giocondità del cuore, hanno somma
eteme, né per questa vita oscura, la vita di sempiterna letizia e gioconditade.
, 2-19: quando si viene quassù, la mia moglie porta con sé e mette
sui mobili le tovagline bianche: son la sua giocondità. -che richiama,
del contegno con cui l'animo manifesta la gioia, la soddisfazione, l'entusiasmo
con cui l'animo manifesta la gioia, la soddisfazione, l'entusiasmo da cui si
dimostrando il gaudio e giocundità per tutta la nostra città di quella presa. aretino
di quella presa. aretino, 1-88: la giocondità della vista discopriva la dilettazione della
1-88: la giocondità della vista discopriva la dilettazione della mente. l. salviati,
ospitale giocondità alcuni lodavano in versi estemporanei la bellezza della sposa e il valore del giovanetto
del giovanetto. nievo, 1-395: la sincera affabilità d'un giovine, l'
, giuoca, e involontariamente perfeziona così la potenza dei muscoli. cicognani, 3-179
l'intenzione non poteva andarne perduta. la scettica giocondità del cinquecento cedeva alla severa
, iii-592: allora non aveva che la sua giocondità, un discreto acume per gli
. bibbia volgar., vi-286: la gioconditade del cuore, questa è la
la gioconditade del cuore, questa è la vita dell'uomo e il tesoro sanza difetto
e da dolore, date loro abondevolmente la giocondità della scienza spirituale, come vino
cornaro, 68: suol essere [la commedia] frutto e parto dell'età giovanile
e parto dell'età giovanile; siccome la tragedia suol essere effetto della vecchiezza:
della vecchiezza: essendo quella così per la sua vaghezza e giocondità proporzionata alla gioventù
proporzionata alla gioventù, come questa per la sua malinconia alla vecchiezza. pallavicino,
più prezioso né più speciale dell'amicizia che la co- municazion de'pensieri. questi soli
nostrani e stranieri il poema del ferrarese è la singolarità dello stile e della narrazione,
, iii-59: piacciati... volere la novella tua dire, acciò che le
: trae allo scherzevole quella grazia, la quale spruzzi l'ingenua facezia e giocondità
ordinario è quella di catullo e del la fontaine. carducci, iii-24-171: nel
di detto verziere una fontana chiarissima, la cui bellezza adduca diletto e giocondità. piovano
giocondità. piovano arlotto, 241: la vigna porta in uno granello d'uva tre
dal piccolo naso all'in sù e la piccola bocca sorridente, dava un senso
malattie. a. cocchi, 4-1-20: la varietà... di vitto
nostro sermone a quel fine, che la dilettazione de'sensi carnali...,
s. bernardino da siena, iii-288: la prosperità di questo mondo può essere in
umane giocondità. bertola, 119: la giocondità e il solido benessere delle famiglie
amorosi doni. caro, 3-1-278: la ringrazio poi quanto più posso, che traile
giocondità. p. verri, i-324: la inquietudine coi domestici, i rimproveri sulla
casa vostra, e togliereste ai convitati la libera giocondità. guerrazzi, 9-i-313: la
la libera giocondità. guerrazzi, 9-i-313: la opera allora ferveva per trasformare in sede
amenissimo suolo della campagna soprammodo eccellente per la giocondità e salubrità dell'aria. scaramuccia
scaramuccia, 68: parve loro che la giocondità del sito e la salubrità dell'
loro che la giocondità del sito e la salubrità dell'aere unitamente d'accordo gl'in-
riva orientale; spira freschezza e giocondità la sua vailetta frammezzata da un tenue tributario
sono in un tremito soave perché risentono la giocondità di questo cielo raggiante e salubre
con ciò sia cosa che salute sia la cagione del mangiare e del bere, aggiugnevisi
e del bere, aggiugnevisi come donzello la pericolosa gioconditade. /... l'
più bella mi parete / ca isolda la bronda; / amorosa, gioconda, /
tutta beninanza. anonimo, i-535: la vita de sto mondo / nulla cosa mi
fa iocondo. grifoni, xxxvii-88: la speranza d'aver perfeto bene / da
iocondo lo cor mio / ognora fa e la vita man tene. alberti, 71
sano. giovio, i- 132: la nostra duchessina... certamente è assai
era scaduta l'amministrazione della giustizia e la fortuna pubblica che anche il pazientissimo e
sole, supine, spiegate, con la terra, coi contadini, e con
terra, coi contadini, e con la sora vittoria come in una frateria gioconda.
manzoni, ii-15: lunge il grido e la tempesta / de'tripudi inverecondi: /
volto, affatto simile / a quel de la gioconda / ebe, che nobil premio
lodole gioconde / co'i canti de la gioia e de l'amore / mi saluta
cecco d'ascoli, 519: quando la luna sta in benigniate / ogni elemento
tanto mere, / tanto gioconde, che la sua sembianza / vinceva li altri.
con giocondo riso. cieco, 18-63: la sorella con luci gioconde / dal canto
una gioconda ilarità. marino, 2-102: la serenità del dolce riso / d'una
d'una gioconda affabiltà composta, / la favella de'cori incantatrice / lusinghevole scioglie.
, i-572: quand'elli favellasse contra la volontade del popolo, la sua voce neentemeno
favellasse contra la volontade del popolo, la sua voce neentemeno era gioconda e popolesca
5-1: di gloria il viso e la gioconda voce, / garzon bennato,
e quanto al femminile ozio sovrasti / la sudata virtude. svevo, 2-386: s'
lei a mezzodì, nel corso. la inaspettata fortuna gli fece fare un saluto
. cicerone volgar., 1-38: la coscienza della bene portata vita e la
la coscienza della bene portata vita e la ricordanza di molti buoni fatti è giocondissima.
. a. cocchi, 8-46: la vacuità delle cure e la gioconda occupazione della
8-46: la vacuità delle cure e la gioconda occupazione della mente...
ebbe più avvenimento triste o giocondo per la patria, al quale carducci non prestasse
patria, al quale carducci non prestasse la propria voce. svevo, 1-160: -non
gioconda. marinetti, 2-1-421: bisogna eccitare la fame spirituale e saziarla con una grande
.. gioconda e graziosa a dio la nostra laude. bibbia volgar., v-445
andreini, 63: voi volevi che la vostra amorosa favola, come si ricerca,
e giocondo. pallavicino, 7-42: la speranza ha per suo obbietto il futuro
al suo piè verdi giocondi / rider la biada folta. spallanzani, 4-iii-263: lo
nel cielo limpido. e poi appare tutta la forza della luce; la sua forza
appare tutta la forza della luce; la sua forza serena e gioconda.
: qual è il plettro con cui la musica mente percuote le corde di questa
le corde di questa lira se non la lingua? plettro sonoro, dalle cui
283: ma primamente allor su per la notte / perpetua si diffuse un suon giocondo
altrui, / quando noi fummo in la vita gioconda. ariosto, 31-1: che
solare, / mutevole e gioconda / come la gola d'una colomba / alzata per
che l'avevano sorpresa e allietata con la loro insolita presenza, quella speranza di
vii-360: era costume antichissimo celebrar con la musica i conviti per fargli più festivi
rimostrano in che stima si deggia avere la pianta del platano, la cui ombra
si deggia avere la pianta del platano, la cui ombra è giocondissima. serdonati,
], da leopoldo in poi, per la moderazione reciproca di chi ubbidisce e di
dolce, mite (il clima, la temperatura); sereno, stellato (il
xx-11: forse spirar di zefiro / senti la tiepid'ora? / ma nel giocondo
primo cielo del giorno è senza nuvole e la rosea bruma è vanita: sulla sottile
città d'italia che oggidì sicure vivono sotto la felice tua fortuna. -caro
gioconde? roseo, 7-8: in la selva, spesso, aita e profonda /
ant. rigoglioso, fecondo, resistente (la vegetazione, una pianta).
cibo. campofregoso, iii-42: per la gran virtù de le fresche onde /
, xxx-1-185: primo egli fu che la gioconda vite / pria negletta trovò,
v'è verde a bianco macolato; / la ner'è di vertù molto gioconda,
, il ferino. bocchelli, 4-95: la tua fresca persona invita alle più gioconde
dinanzi gli è menata con disio: / la rosa colorita / s'abraecia col diletto
. roberti, vii-126: tanta fu la scellerità di que'ridotti giocondosi e tanto
giocondosi e tanto il pericolo d'incontrare la morte..., che t
e francamente affermato ed espanso liberamente era la resipiscenza pagana contro l'ascetismo macerante e
tutti i suoi primi dialoghi, dove la sua vita gli è davanti concreta in persona
un dialogo giocosamente fiero e pungente tra la * biblioteca italiana 'e la '
tra la * biblioteca italiana 'e la 'proposta 'alla crusca. michelstaedter,
lieto... /... la diffusa nebbia / leva ed in nembi
nebbia / leva ed in nembi bianchi la sospinge / giocosamente; / e ride il
, 330: ho trovato... la tua risposta, tutta piena di satirica
una nuova maniera di scrivere e sotto la comica giocosità avere la gravità filosofica mascherata
scrivere e sotto la comica giocosità avere la gravità filosofica mascherata. bianchini, 1-9:
filosofica mascherata. bianchini, 1-9: la giocosità... non è il solo
ma solletica e punge: tal è la giocosità toscana, traente il suo nome
squisitissimo. alvaro, 8-40: tutta la letteratura che sa di popolo, da bologna
roma, ha sapore di etruria, la sua stessa licenza e la sua giocosità
di etruria, la sua stessa licenza e la sua giocosità. -in senso
e giocosi / s'abbarbaglian scambievoli / la vista, e se ne ridono. sergardi
loro lazzi; il cantastorie giocoso posò la chitarra. -figur. tesauro,
accadé a berengario, mentre gli rise la giocosa, più che gioconda, fortuna.
l'onda e l'aer vago / e la giocosa imago. 2. che
edificarono in ierusalem giocosa giostra, secondo la legge delle strane nazioni. boiardo,
afferma il detto di giove [essere la lussuria delle femmine maggiore che quella degli uomini
(1754): mi pare che la brigata, dalla qual nacquero questi cento
/ il diletto del gusto, onta a la vista. f. f. frugoni,
. f. frugoni, iv-450: la verità... non è autorevole quando
: potè all'alte patrizie / come a la plebe oscura / giocoso dar solletico /
plebe oscura / giocoso dar solletico / la soffrente natura. carducci, iii-6-140:
genere letterario e tipo di scrittura che la retorica antica e medievale definiva come stile
saranno accagione. erizzo, 2-3: la poesia lirica... alle volte
in un solo [bemi] hanno avuta la nascita e la perfezione in un tempo
[bemi] hanno avuta la nascita e la perfezione in un tempo,..
omero, che troppo armoniosamente facesse gracchiare la sua batracomiomachia. peregrini, xxiv-135:
al signor pastor arcade venisse mai più la sozza voglia di scrivere di quelle cose
, iii-14-21: anton da pistoia maneggiava la poesia giocosa e famigliare non infelicemente e
-sostant. giraldi cinzio, ii-134: la satira è imitazione di azione perfetta di
de'franzesi i quali di fatto hanno la gloria d'essere giudiziosissimi ancor nel giocoso
opera teatrale: e tale è considerata la commedia in contrapposizione alla tragedia e l'
. gozzano, 245: meglio schernire la fatalità che preme uomini e cose,
e si distingue dalla bugia officiosa, con la quale si persegue un determinato vantaggio,
dalla bugia dannosa o perniciosa, con la quale si reca un danno al prossimo
può indursi l'uomo a mentire. la prima si nomina bugia officiosa, ed
o propria, o d'altrui. la seconda si chiama bugia giocosa, ed
per piacere, e per passatempo. la terza s'intitola bugia dannosa, ed è
, 6-11: nessun miglior di lui porta la sella, / forfè atante e ben
sella, / forfè atante e ben porta la testa: / la sopravesta e coverta
atante e ben porta la testa: / la sopravesta e coverta giocose / son tutte
. e. cecchi, 9-138: la giocosa spezzatura della firma come in due
come secondo il nostro [paese] la gioga (che è il iugero antico)
il iugero antico) il quarto, la tavola. garzoni, 1-197: secondo diversi
misure distese, come secondo il friuli la gioga, che è iugero antico.
e valli infinite. botta, 4-450: la sinistra giogaia volta a ponente ed a
corpi,... e che abbiano la testa altiera, muscolosa e composta,
a lei vagar diletto prende. / la giogaia, che pende sotto al mento,
al toro] / infino a mezza gamba la giogaia, / la cui tremula pelle
a mezza gamba la giogaia, / la cui tremula pelle / il ginocchio in andando
pelle della giogaia. faldella, 3-463: la quadrata fronte, le lunate corna,
quadrata fronte, le lunate corna, la coda prolissa, l'imperiale giogaia,
mugghiava il toro /... e la giogaia / sbatteagli su i ginocchi smisurata
era nitido [il toro], la giogaia gli scendeva come un drappo.
... con le braccia dietro la schiena, e le mani l'una nell'
in fuori, il mento levato, e la giogaia pendente,... aveva
24-344: di nove / cubiti tratta la giogal gombina, / al capo accomodar
matrimonio. bergantini, 231: fu la fede d'entrambi; ma la diva /
: fu la fede d'entrambi; ma la diva / iugale il diede al fido
craneo, le giunture sue, e la coronale e la sagitale; e poi le
le giunture sue, e la coronale e la sagitale; e poi le due ossa
; e poi le due ossa de la sommità, l'osso de la cicottola,
ossa de la sommità, l'osso de la cicottola, fossa de le tempie,
fosso giugale, fosso cuneato, fosso de la fronte. dalla croce, 12:
bovi in vece di formare tutti insieme la somma di trenta scudi come li prezza l'
nel giogo, stesa in terra e la terza levata e sopra gli alberi:
sopra gli alberi:... la giogata più aria riceve, produce il frutto
s'apriva /... / la vista volsi ad quella eterna fonte.
vita: questi non si tagliava mai la barba né i capelli e si spargeva
alcuni stracci e mezzo nudo, spaventoso per la deforme magrezza. idem, 9-537:
12-73: aveano frodato il comune falsando la misura e 'l peso del pane, e
, e poi ne cavate il gioglio e la terra e quell'altre. mattioli [
. d'annunzio, ii-581: laudata sia la spica nel meriggio! /..
e più s'inclinerà domane / verso la terra ove sarà colcata / col gioglio ch'
mattioli [dioscoride], 527: chiamasi la fenice in toscana gioglio salvatico: e
a le confessioni e volesse esaminare bene la sua coscienzia, quanto pattume e quanto
., a guisa di gioglio, infestano la semenza del buon grano.
e le piasse della città, e poi la seminò a sale. boccaccio, dee
., 1-20: né si credeva ancor la vita a'venti; / né del
secondi. pascoli, 657: ara: la stanga dell'aratro al giogo / lega
i tuoi destrieri, ed erta han la cervice, / né ci ha mortai che
/ reggerli e col flagello e co la voce. pascoli, 819: curvo dal
sino al giogo achille / udia da presso la vocal sua fiera. -letter
, che l'oste e l'arme e la cava- leria carica delle divoratrici spese.
6-891: eravi tizio, / quei de la terra smisurato alunno, / che tien
/ perché sotto il mio gioco / la mia grande possanza il fe'venire. bembo
non scampo / né 'n parte levo la mia stanca vita / dal giogo, che
mia stanca vita / dal giogo, che la preme ovunque i'vada. ariosto,
, a servir nata, / de la stirpe d'achille il giogo e 'l fasto
. tasso, torrismondo, 1153: la nostra umanitade è quasi un giogo / gravoso
sopra il collo d'italia: ma la fatalità guida chi vuole, costringe chi
quello di ogni altro signore, parendomi che la soavità delle sue maniere e la umanità
che la soavità delle sue maniere e la umanità della sua natura siano potenti a
peso, simile al giogo, come la fonte indispensabile dei guadagni. -vincolo
ogni cura. tasso, n-ii-355: la donna d'alto affare con uomo di
grato né più soave di quello che pone la bellezza ad un'anima innamorata. delfino
, i-217: glorificate e ringraziate con meco la misericordia di dio, la quale m'
con meco la misericordia di dio, la quale m'ha tratto dal fango delle
boso, giogo dell'alpi che dividano la francia dalla italia. poliziano, st
1-70: nel giogo un verde colle alza la fronte; / sott'esso aprico un
è quella delle più basse campagne, la sia più fredda, come che esser
. f. negri, 71: consiste la lapponia in monti. una gran cordigliera
, quasi di alpi, fende tutta la scandinavia. alfieri, 8-130: già son
. giogo di pindo o di parnaso: la poesia, di cui questi monti,
; anime eccelse, / a sormontar la perigliosa cima, / tra numero infinito
tolto m'è 'l caro frutto in su la spica, / e la mia ricca
in su la spica, / e la mia ricca nave in porto rompe. marchetti
a quella normale di un uomo, sotto la quale nell'antichità i vincitori facevano passare
supplicio si purgasse, lo padre misse la trave per traverso della via, e mandoe
di lato. carani, 1-18: la cui lunghezza [della battaglia] è la
la cui lunghezza [della battaglia] è la prima fila de'capi di squadra,
prima fila de'capi di squadra, la quale si chiama fronte, faccia,
proda, quel di poppa va chiodato sopra la coperta e late; lo stesso quel
conduttor del carro / di capanèo, la figlia del re d'isole / fedra
15. arald. figura che simboleggia la pazienza, la servitù volontaria e
figura che simboleggia la pazienza, la servitù volontaria e l'unione coniugale.
i bianchi cavalli al giogo ha missi / la scorta de'febei raggi orienti. ariosto
quei leoni / ch'ai carro de la dea son posti al giogo. spolverini,
, xxx-1-185: primo egli fu che la le lievi tigri, / de le macchiate
resto. p. fortini, i-158: la valorosa giovine, che già altro che
, v-166: messer claudio afferma che la romana è più breve della greca, e
è più breve della greca, e che la greca e la toscana, quanto a
della greca, e che la greca e la toscana, quanto a lunghezza e brevità
... ora vi rallegrate aspettando la beata speranza. bisticci, 3-92: istato
, 3-92: istato alquanto tempo con la sua signoria, lo mutò assai de'modi
cattivi poi che tollerano o favoriscano che la patria a dispetto suo stia sotto el giogo
giogo; è come se non rivolti la terra, non fiorisce neanche un cesto
altrui, subirne l'autorità, riconoscerne la superiorità; sottomettersi alla tirannia, all'
e domandollo / se si volean lasciar la vita torre, / o se voleano pur
al giogo il collo, / secondo la costuma, sottoporre. aretino, iv-1-64:
giogo che mi ha posto al collo la cortese dimostrazion vostra, con più affetto
d'ogni uom del volgo, or la cervice inchini? pananti, i-383: quando
tutte le passioni dell'appetito ponno con la buona consuetudine esser domate sotto il giogo
regole, altro non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti
non era che ristringere la grandezza e scemar la vaghezza de'parti loro. galdi,
lentamente andare una giovenca sanza guardia, la quale non avea sostenuto alcuno giugo.
un'imposizione. tenca, 1-245: la coltura secolaresca respinge ostinatamente il giogo dell'
giogo. ariosto, 34-32: ne la ròcca / intatta mi mandò, come a
, / né di baciarmi pur s'ardì la bocca: / vedi s'al collo
dì seguente scossa / serà da te la fatica e la noia; / poi ti
/ serà da te la fatica e la noia; / poi ti serà gran gioia
, 3-49: queste cose di che la gente s'allegra, hanno gioia sottile e
non hanno punto di fondamento. ma la gioia, di ch'io ti favello e
. grazzini, 4-251: quanta sia la gioia, il contento e la dolcezza che
quanta sia la gioia, il contento e la dolcezza che nel possedere le cose amate
. marino, 7-92: de'lieti dì la primavera è breve, i né si
quando essa guarì a te dalla gioia venne la febbre come a un debole fanciullo.
lazi, 21: mi chiedo, scusa la follia, se mai / una gioia
metastasio, ii-25: il piacer, la gioia scenda, / fidi sposi,
sposi, al vostro cor: / imeneo la face accenda / la sua face
cor: / imeneo la face accenda / la sua face accenda amor. pascoli
delle discipline intellettuali ch'egli considerava come la fonte del più squisito piacere, poiché
vanagloria. tasso, 4-91: di gioia la fronte adorna e veste. cesarotti,
si rincorrono a piedi nudi, dove la rena è soda, con una gioia pazza
sarai. colletta, iv-127: va la corte ai balconi, ed i reali,
che lucidi giorni di gioia / per la cerula effusa chiarità de l'aprile / cantano
con onde e volate di suoni / da la città su'poggi lontanamente verdi! d'
, le rime riescono e non riescono, la sposa à un momento di tristezza nel
or dunqu'è amanza - aver gioia la ferita, / da che ciò ch'amor
nel lieto sangue, / per cui la rapida / gioia non langue, / che
/ gioia non langue, / che la fuggevole / vita ristora, / che il
vano / il tempo della gioia, la sua furia, / quel suo morso di
ho sì gran paura di fallare / verso la dolce gentil donna mia, / ch'
mia, / ch'i'non l'ardisco la gioi'domandare / che 'l mi'
, 37: lunge il grido e la tempesta / de'tripudi inverecondi: / l'
troppo forte o troppo fievole; non la gioia in cui s'acqueta. questa
fonte, / tu sei di admeto la verace e prima / e sola vita.
delitti gl'in- cita / del delitto la gioia crudel. fogazzaro, 4-21: bisogna