biringuccio, 1-65: andarete crescendo sempre la fiamma fin che vedreti uscire l'acqua
aperto e non coperto fino a che esca la flegma. redi, 16-iv-344: si
. galiani, 3-72: vero è che la flemma dell'acqua regia di fresco distillata
da cpxéyw * ardo '; più comune la variante assimilata flemma-, per la forma
comune la variante assimilata flemma-, per la forma flcuma, cfr. la variante fr
, per la forma flcuma, cfr. la variante fr. fleugme (nel 1314
. il termine fr. flegme (con la variante antica flaimme), di genere
), risale alla forma italiana; la variante fremma è per dissimilazione. flemmagògo
-ghi). che serve per sciogliere la pituita, per liberare rorganismo dagli umori
se li aggiustò sul naso e guardò la lingua. = comp. di flemmatico
stato di un organismo in cui abbonda la flemma; tesser flemmatico. crescenzi volgar
viscoso, e penderà a flemmaticitade per la sua abbondanza e per lo mischiamento del letame
. m. -ci). che ha la natura della flemma; che ha le
della cura delle malattie, 1-26: la fiocaggine procede da umiditade che corre nello
flegmatica, e talora toglie al postutto la loquela. crescenzi volgar., 5-25
. crescenzi volgar., 5-25: la sua polvere [del pepe] posta alle
malato di terzana, ed esso aveva la continua e due febbri flemmatiche ed era
(e ha, per questo, secondo la teoria di ippocrate, natura scarsamente emotiva
uomo egli è appellato frematico, per la forza ch'ell'hae in sua natura
: a chi diede, per esempio, la natura, una costituzion tale d'umori
flemmatico,... durerà sempre la stessa [disposizione] in lui fino alla
di animali. tassoni, vii-205: la lepre è animale di sangue adusto e
sangue, che dinota l'adustione e la copia deltumor malinconico. -che contiene
3. ant. che provoca la formazione di flemma (un cibo)
. s. maffei, 100: la / mia padrona ch'è sempre sì flemmatica
se ha già determinato il tempo e la strada tutto ciò che si dicesse per
vive ha degli amici e de'nemici. la sola simpatia e la sola antipatia a
de'nemici. la sola simpatia e la sola antipatia a un aspetto, a un
pare accidioso. fogazzaro, 5-26: la nonna sedeva, con quella sua flemmatica dignità
di carta, li aveva distrutti con la consueta flemmatica cura. 5.
6. sm. chi, secondo la teoria ippocratea dei quattro umori, è
pietro ispano volgar., 1-15: la intenzione sua si è che il vino
{ juruxói; * flemmatico '; la variante frematico è per dis
: sono già dodici giorni che io me la passo in casa,...
dizionario di sanità, ii-61: si conosce la infiammazione flemmonosa da un certo gonfiamento che
. libro di sydrac, 134: la grassezza viene dalle flemme dolci; quando
lunghe delle corolline... la più comune delle sue specie (
gallerie nei rami di quest'albero provocando la caduta dei ramoscelli, poiché distrugge la
la caduta dei ramoscelli, poiché distrugge la zona cambiale, fino a produrre una
frutti dell'olivo fino a rendere improduttiva la pianta. = voce dotta,
che tocca l'animo (a qualificare la musica e l'eloquenza).
sia della regina delle menti nostre, la facultà oratoria, la quale meritamente è
delle menti nostre, la facultà oratoria, la quale meritamente è detta flessianima: perché
, 4-15 (ii-737): amate la compagnia di compagni allegri e che vi
tengono gioioso; né sapete vivere senza la flessianima melodia de la musica. mascardi,
sapete vivere senza la flessianima melodia de la musica. mascardi, 1-171: ma
xi-2-70: è vero, bensì, che la flessànime musica, l'erudizione della antichità
dell'albero duro e inflessibile, procede la verga tenera e flessibile. landino [
tal mescolamento di due corpi flexibili, la creazion d'un terzo che non è né
555: ritornando al naso, diciamo la parte di sopra essere composta di materia
essere composta di materia solida, e la inferiore d'una quasi cartilagine, e
azzurro cupo, che pareva dipinto su la flessibile e formosa persona, alla cui bellezza
metallo). biringuccio, i-98: la natura provida e benigna... ce
da dio incommutabile può essere e procedere la libertà dell'arbitrio flessibile al bene e al
della potenza francese. carducci, iii-9-8: la gallia meridionale, abitata da popolazioni celtiche
di buon'ora disposta ad accogliere insieme con la signoria la cultura di roma. banti
disposta ad accogliere insieme con la signoria la cultura di roma. banti, 8-251:
8-251: sentiva sotto le sue dita la grana ruvida di quella tonaca nera che non
adulatori, che quando lambiscono dilettano con la lingua flessibile, ma non lasciano di
cosa essere più flexibile e ductibile quanto la orazione. cesarotti, i-127: la
la orazione. cesarotti, i-127: la lingua potesse essere abbastanza nobile, morbida,
di ricchezza e varietà di toni (la voce, il canto). equicola
o tu che addestri / a modular con la flessibil voce / teneri canti.
, ii-93: cessate le marziali virtù e la disciplina, sparì eziandio il flessibile ordine
. cambio flessibile: quello che segue la variazione del mercato internazionale. 7.
(docum. verso il 1300) la variante fressibile è per dissimilazione.
ministre del tatto, le quali, con la concava palma e con la flessibilità delle
, con la concava palma e con la flessibilità delle dita, sono atte a
non si può far nella canna maggiore, la quale per la sua lunghezza e flessibilità
nella canna maggiore, la quale per la sua lunghezza e flessibilità non ubbidisce interamente
] non ha quel corpo intanto / che la flessibilità mobile alquanto. a. cocchi
facile il supporre che sia diminuita ancora la capacità, cedenza, flessibilità ed elasticità
bella signorina che ridonasse a suoi muscoli la primitiva flessibilità, egli avrebbe fatto la
la primitiva flessibilità, egli avrebbe fatto la fine della moglie di lot. tarchetti
mattinale a pieghe ricche dentro cui s'indovinava la flessibilità del corpo vivo.
opinione, che il soavissimo diletto che cagiona la eloquenza della musica col muovere deliziosamente gli
suo letto errante e v'aderisce con la sua flessibilità trepida e garrula.
spirituali). zuccolo, 237: la filantropia [pare] consista in una
degli individui e dei popoli non fosse, la storia non sarebbe libero svolgimento, ma
non si distinguevano da esse che per la possibilità di diventar uomini, ben altro doveano
, i cui tratti ondeggianti sembrano esprimere la morbidezza delle carni. -varietà,
il fantoni... il movimento e la nervosità lirica e certa tempera, a
. testi fiorentini, 135: asediaro la terra e conbatterla co molti difici,
: egli importa al trarre assai / la pallottoliera stretta; / perché sanza questa
cosa netta, / che se più la palla getta / ti fallisce della mira,
forte. nievo, 181: ma la catena era gittata; le loro due anime
, 1-36: dama, da lunga gittatemi la chiave del vostro forziere. boccaccio,
degli aricnti, 103: posta la mano ne la borsa e tractone uno pugno
103: posta la mano ne la borsa e tractone uno pugno de bolognini
argento,... li gettò verso la bella giovene. castiglione, 404:
. castiglione, 404: ogni volta che la meschina risurgeva sopra l'acqua, la
la meschina risurgeva sopra l'acqua, la sorella le gittava una corda...
una corda... e benché la corda più d'una volta le pervenisse alle
perché pur era ancor vicina alla ripa, la costante e deliberata fanciulla sempre la rifiutava
, la costante e deliberata fanciulla sempre la rifiutava e dilungava da sé. guarini
ho cercato il momento di gittartela [la lettera] in palco: mi è sfallito
tratto coglie una ciocca di basilico e la getta destramente, per l'apertura, nel
. cicognani, 9-17: esse porgevan la fronte; poi, rialzando distrattamente il capo
4. (anche assol.) lanciare la palla, la pietra, il giavellotto
anche assol.) lanciare la palla, la pietra, il giavellotto, il disco
xxxv-1-356: credo che dio insieme e la natura / erano irati quando mi crearo,
di necessità di gittare il dado per la nostra terra. bisticci, 3-307:
faceva cavalcare alle volte, o gittare la pietra o la verga o fare alla
alle volte, o gittare la pietra o la verga o fare alla palla o saltare
basso. d'annunzio, iii-2-278: la quarta e la quinta [fante] inginocchiate
annunzio, iii-2-278: la quarta e la quinta [fante] inginocchiate fanno il
fuochi, nelle tenebre piglia e stringeli la gola. testi fiorentini, 152: gittavano
: gittavano [i tori] per la bocca fuoco e fiamma. boiardo, 1-4-3
al ciel scintille. idem, 42-53: la lancia ha in pugno, e la
la lancia ha in pugno, e la spada al suo loco, / e la
la spada al suo loco, / e la mazza all'arcion che getta foco.
capace di aver falsificato la firma della madre. brancoli, 3-149:
della madre. brancoli, 3-149: la moglie, gettando faville di gioia per le
verso casa. cassola, 1-145: la mamma si era gettata addosso uno scialle
condotto il primo di quei giovani dentro la camera, subito gli vien gettato un sacco
carducci, 514: il sangallo a la fortezza i fianchi / arrotondò qual di fiorente
degli alberi e gitta- vangli innanzi per la via le vestimenta con gran festa.
a. verri, ii-187: quasi fosse la sua presenza esecrabile, alcuni gettavano il
dante, par., 12-117: la sua famiglia che si mosse dritta /
io vi getterò lo braccio e spargerò sopra la vostra faccia lo sterco delle vostre solennitadi
de'piedi in fuori; e tale brandisce la gamba. tausilio, 30: indarno
.. / gli gitta al fren la mano e 'l voto dorso / montando preme
al corso. brusoni, 9-72: la giovanetta volle in ogni maniera gittarmi il
. fogazzaro, 7-141: nello scendere la scala santa,... improvvisamente,
-protendere. fazio, i-9-45: la mauritana da ponente è fitta / sopra
mauritana da ponente è fitta / sopra la malva e, nel meridiano, / in
tosto di fidarsi disponendo, che sopra la isdrucita nave, si gittarono. ariosto,
pescatore... nell'acqua aperta la gitta: la quale subitamente al fondo
. nell'acqua aperta la gitta: la quale subitamente al fondo discende, e
nella sinistra un lembo della clàmide, la dispiega tutta a piè dell'ara con
dispiega tutta a piè dell'ara con la maestrìa del pescatore che gitta il giacchio a
. versare. giamboni, 7-163: la falarica a modo d'asta in uno
velo che reggeva, per bruciarvi dentro la creatura infame che osò pronunciare davanti a
[i delfini] l'acqua per la vocca. bibbia volgar., ii-536:
e d'argento e di pietre preziose, la quale git- tava poca poca acqua e
d'annunzio, 1-362: non vede la fontana di jacopo della porta gittare dalla conca
canotti da porto, come ad annusarne la pelle. -assol. a
a li piedi e vedendo tuttavia gettare la spina, dixe: -che diavolo fate voi
adoperiamo, / per far che schizzi la vena e più getti; / con
.. l'acqua di quella fonte, la quale cominciò a gettare l'anno 1343
anno 1343. galileo, 1-2-235: quando la cannella di mezzo della botte non getta
crescenzi volgar., 9-50: gittando per la fessura sangue vivo. gherardi, iii-12
mi dicessi qual cosa è migliore a gittare la pietra, imperò ch'uno mio fratello
. fra giordano, 1-271: quando la città si cominciò a scoprire e ch'egli
si cominciò a scoprire e ch'egli la vide, sì cominciò cristo a piangere e
compunzione. -vomitare, espellere (per la bocca o per il naso);
mangi cibi sottili e leggieri e una volta la settimana getti per bocca. sentenze morali
. sentenze morali volgar., 26: la vivanda che l'uomo getta incontanente che
sanne. serdonati, 10-63: gittò per la bocca e pel naso gran copia di
diavolo, fanno l'ispiritato e gettano la bava, mordono la gente, gonfiano le
ispiritato e gettano la bava, mordono la gente, gonfiano le fauci.
volgar., 9-2: quanto più desidera la cavalla, tanto più perfettamente [il
: al cultivator non sarebbe dolce gettare la semente in terra, s'el non
svolge il terreno esistente, vi getta la semente fatta dalla natura, vi apporta un
19: io credo e ispero che la semente ch'io gitterò in te farà frutto
eresia che da lui prese il nome, la peggiore che mai fusse nella chiesa cristiana
similmente in ogni cosa che gitta fuor la natura. tanaglia, 1-732: par ch'
: par ch'a l'albero me'la vite alligne / nutrita dalle foglie c'ha
quercia i rami, / sicché via via la giovinetta foglia / getta le verdi tenerelle
a dispetto di tutto, getta profonde radici la ricca pianta del gelso.
: gittan le vesti gli arbori; la terra / or veste fango, or gelo
e ti dà forza al volo / verso la vita ciò che altrui le toglie,
al figur. tanaglia, 2-1160: la notte spesso [le pavone] l'uova
: a questi caldi ell'è [la mia musa] entrata in una fregola
tempo fia gittare e'parti / fa la pavona fuor sia vista rara, / ma
alle donne le purgazioni, gettar la seconda e la creatura. 11
donne le purgazioni, gettar la seconda e la creatura. 11. spingere,
, incontanente ch'ebbono questa superbia, la quale è contra di dio, incontanente
parente. fu presa e gittata secondo la legge d'uno alto monte. giov
a letto. caro, 1-602: la tempesta che per tanti mari / già cotan-
pozzi profondi. foscolo, v-10: ma la patria?... il cielo
scriveva da casa sua dal letto, dove la bronchite l'aveva gettata per la terza
dove la bronchite l'aveva gettata per la terza volta, che sentendosi meglio,
/ dereto mi ti misera / per tutta la marina. dante, purg.,
/ dov'è dell'acqua più cupa la fonte. s. giovanni crisostomo volgar.
per questa gabbia e far che la sua cosa / stesse celata, e'si
/ estinguere in un punto / e la vita e l'ardore. baretti, 2-324
tevere. d'annunzio, iv-2-12: mentre la gente accorreva, si gittò in mare
., 6-9 (128): posta la mano sopra una di quelle arche,
., x-8 (130): la mente, impedita continovamente da questa ignoranza
smarrita. parabosco, x-793: picchiò la porta con strepito grandissimo, al quale picchiare
4-402: strideva e gittavasi come fa la femmina che partorisce. pisacane, iv-88:
ora in là, si che tu vedrai la cicilia e l'affrica, e le contrade
parte ne fece gittare alla punta, dove la città si congiugne a terra ferma,
allor che i palpitanti lari / de la patria difese, e ruppe e in fuga
, non agnolo, esser gli convenia la notte, con confetti ed altre buone
arcione. serdonati, 9-291: gli cacciò la picca sotto la sella e, gittandolo
9-291: gli cacciò la picca sotto la sella e, gittandolo fuori di sella,
di gettarmi giù di sella per porre la faccia contro la terra. -adagiare
giù di sella per porre la faccia contro la terra. -adagiare, coricare,
,... l'ottavo mese che la segnoria dello imperiato avea presa, la
la segnoria dello imperiato avea presa, la vita finio. bibbia volgar., ii-654
nel lecto. aretino, iv-1-130: la state... è simile a una
sedere per terra. tozzi, i-162: la sera non mangiò niente, e barcollando
10 avevo preparato alla prima comunione, la vigilia del giorno solenne, si gettò
alta voce: « oh gesù, dammi la grazia, fà che io resti sempre
ordinati; / forti e crudeli per la gran perdenza, / quando de paradiso fuor
avea. seneca volgar., 2-198: la terza legge si è che qualunque gittasse
tricassero de'porci, acciocché non gittassero la purgatura delle biade e dell'erbe e
poi, nate le piante, lassano la migliore e più soda, e l'altre
scudo, e a due mani afferra / la spada ch'è di sangue ancor digiuna
libro, ma col libro non gittai la conoscenza del male. carducci, iii-23-336
schiacciava nocciole, mangiava con aria ghiotta la mandorla, e gittava i gusci nell'
, ii-354: perché non ha gettato la penna, ma ha voluto aggiungere ancora
alleggerire un'imbarcazione, lanciando in acqua la zavorra e parte del carico. giacomo
in mare tempestoso, / è sì corno la nave / ch'a la fortuna gitta
è sì corno la nave / ch'a la fortuna gitta ogni pesanti / e càmpane
. fra giordano, 1-183: abbiendo la fortuna e vedendosi la morte a lato
1-183: abbiendo la fortuna e vedendosi la morte a lato, [il marinaio]
capitano si crede in obbligo, per la salvezza del bastimento, di gettare in
diventarono piume. sacchetti, 178-85: la si trasse [la gorgiera] e gittolla
, 178-85: la si trasse [la gorgiera] e gittolla per lo spazzo.
secondi. -mutare (il pelo, la pelle). d'annunzio, iii-2-1053
d'una serpe che avesse allora allora gettata la buccia. 14. spendere
di gente / qui pon tu ben la mente, / e compagnia aspetta / e
serve una tonaca, domani, chi te la fa? -impiegare inutilmente (tempo,
qui dimorar potrei / gittare il tempo e la fatica invano. bembo, 9-1-120:
fatica invano. bembo, 9-1-120: la qual cosa se io avessi potuto fare
deve spendere per dare a'suoi scritti la finitezza, la grazia, la leggiadria,
dare a'suoi scritti la finitezza, la grazia, la leggiadria, la nobiltà,
scritti la finitezza, la grazia, la leggiadria, la nobiltà, la forza,
finitezza, la grazia, la leggiadria, la nobiltà, la forza, insomma la
grazia, la leggiadria, la nobiltà, la forza, insomma la bellezza della lingua
la nobiltà, la forza, insomma la bellezza della lingua,... sono
vendere, anzi non vendere, ma gittare la mercanzia loro. sercambi, xv-131:
. -in partic.: porre (la prima pietra, le fondamenta); collocare
nuovo, e egli fondò con sua mano la prima pietra, e gittò la prima
mano la prima pietra, e gittò la prima cesta di calcina; e per lo
iii-7: gostantino... fece fare la chiesa di san piero e di san
san piero e di san paolo, e la prima pietra de'fondamenti vi gittò santo
di poi sopra con un filare onde la muraglia venisse quasi ristretta e ricinta di nervi
267: le assi si pongono secondo la direzione delle travi, poscia su quel
so di che armonia mirabile, e la buona disposizione, cioè la sanitade. getta
, e la buona disposizione, cioè la sanitade. getta sopra quelle uno colore
aviva lo mal francioso, et anche la sua moglie... e lei lo
, ii-17: nella sua fabbrica [la monarchia] ha gettato così gran pelo
, 1-8: ha [il libeccio] la sua origine nell'estremità dell'affrica;
/ si gittavan su i rami, e la frondosa / verde chioma scotean degli arbuscelli
, 1-38: perché poi l'acqua, la quale per sua grazia suol dilettarsi di
. d. bartoli, 40-ii-221: la copritura de'tetti, che sono gran
pallida brace / si toglie e getta, la nubile notte. pavese, 6-95:
: gli alberi... gettavano la loro ombra su un terreno sabbioso, qua
caccianemico. tavola ritonda, 1-273: la donzella sìe serviva... gittando
greco vernacolo correttamente scritto, per conoscere la visibilissima, e direi quasi, totale
inquieti all'orologio. pavese, 4-229: la vecchia ci gettava occhiatacce, acciottolando nei
: or non vedi e senti tu la puzza che costui gitta, che pur testé
costui gitta, che pur testé non la posso patire? firenzuola, 89: ch'
dante, inf., 26-90: indi la cima qua e là menando,
là menando, / come fosse la lingua che parlasse, / gittò voce
sì gran fioca. castiglione, 408: la notte poi mai risvegliarsi non sa,
voci lamentevoli. marino, vii-277: se la voce è gittata a caso, non
., ii-396: quando, passata la luna di miele, il padrone ebbe i
fucili in atto di sparare, e la folla, gittando un grido di spavento,
grido di richiamo. brancoli, 3-280: la campanella, fra i miti rintocchi
. gregorio. simintendi, 3-244: la dea venus angosciosa indarno gittava cotali parole
, ii-2„j: aveva il pontefice gettata la proposta di far guerra a genéva..
comunale]. cattaneo, iii-4-37: trapelata la cosa, ne aveva gettato un motto
politici, non fu colpa di chi la gittava in mezzo con tanta precisione e risolutezza
/ e che di poi noi gettiamo la scritta / del parentado. d. bartoli
essendo a bella prima state gettate con la dovuta chiarezza ed eleganza di stile,
per scrivere cose d'arte, bisogna che la penna getti impressioni già elevate ad idee
debole teme vedersi sfuggire l'impressione e la getta sulla carta deficiente e imperfetta riservandosi
e quei gruppi che vi scorgeva per entro la sua fantasia. lanzi, v-240:
7-481: ugo foscolo comparve e trasse la gioventù in vie più splendide. la sua
la gioventù in vie più splendide. la sua traduzione del « viaggio sentimentale »
con quel lucido da scarpe che era la tinta drammatica dei romantici italiani dalla seconda
, il primo di gennaio 1538 gittò la sospesa scomunica. d. battoli, 40-i-31
: il re cin mandò gittar bando la testa a'capimastri dell'opera, se
a gittare ogni colpa di ciò sopra la giovanna. manzoni, pr. sp.
per troppo buon cuore: gettate tutta la colpa addosso a me. de roberto
, 279: giacomo si difendeva gettando la colpa sullo zio duca. 25
: queste macule alcuna ombra gittano sopra la chiarezza de la bontade, sì che
alcuna ombra gittano sopra la chiarezza de la bontade, sì che la fanno parere men
chiarezza de la bontade, sì che la fanno parere men chiara e men valente
getta a noi prima e poi a tutta la casa. lettere e istruzioni agli
di messer marino / in tempo che la mi gettassi più / disagio. foscolo,
qualche nube su tanto sereno s'intromise la partenza dei due buoni preti. svevo,
fisso come se avesse voluto davvero gettargli la iettatura. pavese, i-18: il sottoscritto
: il sottoscritto viene interrogato perché frequentava la vittima... e potrebbe gettar
luce su importanti precedenti. -riporre (la fiducia, la speranza). fra
precedenti. -riporre (la fiducia, la speranza). fra giordano, 3-184
e tutto il tuo cuore e tutta la tua speranza getti in lui e poni in
opera, ed altro il mostrarne con la fiaccola della critica i molti e veri difetti
veri difetti, e il far sentire la suprema necessità di rifonderlo nel crogiuolo della
della filosofia. leopardi, i-316: la ragione non lo persuade ad operare,
più alcun senso, toglie alla poesia la sua epica dignità e la gitta nell'accidentale
toglie alla poesia la sua epica dignità e la gitta nell'accidentale di un volgare racconto
sul lastrico. d'annunzio, v-3-816: la sua lettera... mi getta
cupa disperazione. brancoli, 3-204: la figlia del professore... lo gettò
realmente l'odore del giglio al quale la ragazza somigliava. -rifl. darsi
sanctis, ii-6-196: poiché il poeta ha la forza di gittarsi nel passato e riempiere
melano. s. antonino, 2-49: la settima voce t'insegna...
..., i quali per usurparsi la stregua degli altri si erano gittati nel
sanesi; ma alla nostra città per la sua divisione, bisognava, per non gli
gittato al sangue, e avendo ripiena la città di morti senza numero e termino
farsi autori. mazzini, i-673: decretata la guerra, ognuno vi si gittò coll'
542: il fornaio, che già faceva la cosa più buona del mondo, volle
e fe'peggio, togliendo al pasticciere la mano, sicché costui trovossi obbligato a gettarsi
pascoli, 676: il laertide ammainò la vela, / e disse a tutti
leggende di santi, 4-240: stando la gente così, venne uno notatore e gittossi
, disperati del parlar o scriverla bene [la lingua fiorentina] si son gettati a
si gettava a gridare colla bocca contro la terra muta, a occhi chiusi, la
la terra muta, a occhi chiusi, la sua disperazione. -rivolgere con
11-3: sulla materia si gitta dapprima la critica aridamente. serra, ii-214:
ripiglia il figliuolo e gli dà libera / la briglia, e com'egli è a
guardò domandando delle spiegazioni, subito ritirai la testa nel guscio e, gettandomi nella
11-3: figliuolo mio, non gittare la disciplina del signore, e non fallare
da me. carducci, 384: gittò la tonaca / martin lutero; / gitta
pensiero. pascoli, 180: per la vita / si getta qualche cosa anche più
anche più bella / della vita: la sua lieve fiorita / d'ali. sbarbaro
/ d'ali. sbarbaro, 2-75: la volontà mi prende di gettare / come
estremi pericoli, sacrificare, immolare (la vita). ugurgieri, 197:
ugurgieri, 197: innocenti diedero a sé la morte co la propria mano e,
: innocenti diedero a sé la morte co la propria mano e, odiando la luce
co la propria mano e, odiando la luce, gittaro l'anime loro.
in vece d'arrischiare, anzi di gettar la vita in un'impresa disperata,
in un'impresa disperata, vendessero la loro inazione, o anche la loro
vendessero la loro inazione, o anche la loro connivenza ai potenti. carducci, 500
/ il verde manto serico / de la sua donna al piè, / per te
per te. montano, ioi: siccome la famiglia, gli affetti si portavano dentro
determinata figura; colare; fabbricare mediante la fusione e il getto del metallo (statue
teste che sie fonduto e va tirando la rasiera pianamente in modo che giunga insino da
giove d'argento. vasari, i-71: la scultura abbraccia molte più arti come congeneri
e ne ha molte più sottoposte che la pittura: come il bassorilievo, il far
. r. borghini, i-29: la pittura e la statuaria, cioè il gittar
borghini, i-29: la pittura e la statuaria, cioè il gittar di bronzo,
iv-86: il metallo di cui s'ha la storia a gittare ha da essere senza
ogni volta nello stampo della parola, la parola si spegne, senza echi,
com'io vi dirò. egli prendono la sei e fannola cuocere e gittanla in
b. davanzali, ii-456: se pur la zecca non dee questa spesa patire,
far spiccare. cellini, 607: la pila è in forma d'ima ancudinetta in
in forma d'ima ancudinetta in su la quale s'intaglia quel che tu vuoi che
quale s'intaglia quel che tu vuoi che la moneta getti. -riprodurre in
di tutti gli uomini illustri, volendo poi la sua maestà farli gettar tutti in medaglie
fuscegli non uguali, cioè buschette, chi la maggiore prende. ancora nel gittamento dei
questo, facciasi il medesimo conto sopra la massa de * non descritti,..
e della somma gitterai le trentine, avrai la patta di quell'anno; e sappi
alla fine del primo, che peso getterà la stadera, il medesimo o maggiore o
migliaia di ducati. guicciardini, ii-203: la prima distributione del catasto gectò venticinquemila fiorini
porre per via d'accatto una imposizione la quale gettasse almeno settanta e al più set-
, il tessere, co 'l suo gittar la navicella, tirar le casse a sè
, iii-2-277: seduta al telaio è la nutrice; che, a sé traendo alternamente
ai fili pari, getta nell'intervallo con la spola il filo della trama e con
spola il filo della trama e con la spate il tessuto rado serra.
a una pernise, e lo sparvero la prese. statuto del podestà, della
35. intr. (anche con la particella pronom.). ant.
mei, iv-2-108: se però è che la forma della figura loro getti all'ovale
: guar'ti bene: se vuoi che la tua opera gitti bene fresca, fa'
dilungati che furono de lì su per la salizata uno buono gettare de pietra,
livio volgar., 1-197: la mattina seguente dirizzò pigramente la schiera su
1-197: la mattina seguente dirizzò pigramente la schiera su per gianicolo... ma
egli risolutamente avrebbe fatto gettar a fondo la nave con il cannone. -gettare
massimo volgar., i-73: jove gittava la sua folgore contra le schiere sue,
altri con un pietrone si gettano contro la porta della polveriera, cercando di aprire
mio distese le sue spanne, / prese la terra, e con piene le pugna
, e con piene le pugna / la gittò dentro alle bramose canne. s
, gli omeri, il dosso, la schiena, le reni', gettare indietro:
gettare indietro: lanciare o spingere verso la parte posteriore, in direzione opposta.
su le rene / e con due man la spada prese bene. s. degli
. 136: il scolaro se dicinxe presto la scarseletta avea a lato e gettossela de
omeri. alvaro, 9-41: rivedevo la piega che faceva la veste sui suoi
, 9-41: rivedevo la piega che faceva la veste sui suoi fianchi, e il
su una gamba e di gittare indietro la testa nel sorriso. -figur.
. iacopone, 58-15: pare che la vergogna derieto agi gettata. cavalca,
f. villani, i-391: tutto che la speranza della pace aves- sono gittata indietro
ceco mondo / conobbe castitade, / la qual tant'anni avea gittata a tergo
: dietro le spalle si erano gettata la cura del mondo. pananti, i-93:
tempesta per venti, e con dolce acqua la mescoli, e lievemente colandola, al
. iacopone, 90-94: ligata sì la mente con dolceza / tutta sì se destende
abbracciare, / e, quanto più reguarda la belleza / de cristo, for de
fortuna, o tu me mandi presto la morte! -ingegnandose
cum li piedi gettare fuori fusolo de la botte. comisso, 12-28: davo i
iddio delle virtù, convertici e dimostraci la tua faccia; e saremo salvi. tu
; e saremo salvi. tu traducesti la vigna da egitto; gittasti fuori le genti
. getta fuori l'arene e vomica la fiamma per la crudele bocca.
l'arene e vomica la fiamma per la crudele bocca. -gettare giù:
volgar., i-189: l'alzò a la finestra de la casa e minacciollo di
i-189: l'alzò a la finestra de la casa e minacciollo di gittarlo quindi giù
giù. aretino, iii-11: gettiamle giù la porta, anzi abbrusciamole in casa
; abborracciare. carducci, iii-24-324: la mattina dopo gittai giù le prime strofe
uscito poi di lì, gettò giù con la solita compostezza in punta al tavolino del
. lardo. -gettare il manico dietro la scure: v. manico. -gettare
manico. -gettare il sasso e nasconder la mano: v. sasso. -gettare
20-228: una scintilla viva volò ad accendere la muni- zion della polvere, che tutta
tutta insieme avvampando, gittò in aria la poppa e quanti v'erano sopra. baldini
.. tant'oro vale. -gettare la casa fuori delle finestre: fare il
. landò, 27: se per la mala ventura madonna il risapesse, gittarebbe
mala ventura madonna il risapesse, gittarebbe la casa fuor dalle finestre. -gettare
casa fuor dalle finestre. -gettare la maschera: v. maschera. -gettare
vediamo verso le cinque, davanti la posta, a piazza san silvestro? »
». -gettare l'arte, la sorte, il sortilegio, la malia,
arte, la sorte, il sortilegio, la malia, l'incantesimo: esercitare le
chi li potrà contare? e così gettare la malìa? ma in mezzo a questo
chi ti fa paura. -gettare la sorte o le sorti: procedere a una
accordare altramente. cicerchia, 1-191: la inconsutil vesta, ch'era rossa,
sorte. ariosto, 43-82: gettan la sorte e nel giudice cade. alfieri,
lo fanciullo nel bordello, e venderono la fanciulla per lo vino, acciò che loro
fila, / di lungo tratto ricovrir la riva. viani, 14-30: dei pescatori
laminato da una lastra d'acciaio, lungo la battima, gettano l'ancorotto; tacque
i duri ed insensati alberi inanzi a la debita maturezza gettano i lor frutti per
: fremendo de ira, se cavò la beretta de capo, e quella come disperato
gittate in terra tarmi, dimandavano supplichevolmente la vita. fogazzaro, 1-27: tutti
secondo i suoi ordini e, gettata la bicicletta per terra, senza dare tempo
volere gettare per terra la cappella del divino michelagnolo, dicendo ch'el-
scoperte? quell'era una chiesa, che la lava ardente gittò per terra.
: come e in che modo la grandezza di troia e lo lamentabile
i santi esercizii e l'umile orazione, la quale è tarme con che noi
chiaro che così sia, si può gittar la legge per terra. v.
distrug gere i fondamenti de la amicizia, che sono le virtù, è
quando si vide lo bello, alzò la lancia e gittolla a dio a reverso.
quando si vide il bello, alzò la lancia e gittolla a dio la rivegga.
, alzò la lancia e gittolla a dio la rivegga. c. vannetti,
getterei ai piedi di quella cupa deità [la divinità del gioco].
capuana, 12-24: un giorno che la camilla le diè uno spintone sgarbato, essa
marito della sua balia, quando sgridava la moglie. -gettare qualcosa in muso
bibbia volgar., i-525: se la sua saliva questo tal uomo gitterà sopra
essere presente gliene desti materia, e gitti la soma e 'l peso sopra di me
le torri addosso a loro / e sopra la testuggine gittando, / gli scudi dissiparono
distoreere nella faccia sonando, gittò via la piva, di che era stata inventrice
moravia, viii-162: battista gettò via la sigaretta. -espellere, allontanare,
stampa delle regole, hanno gettata via la stampa, hanno svolta la forma naturale
gettata via la stampa, hanno svolta la forma naturale del soggetto, e così ne
e gli hai donato anzi gettato via la neutralità che lui voleva comperare da te.
basti a tre persone; fa che la non manchi, e anche che la
che la non manchi, e anche che la non si abbia a gittar via.
vigne] a grido di villani getta via la spesa. b. davanzali,
io deggia amare, / gittate via la vostra gran beltade, / che mi fa
., 2-8 (226): la malinconia e il pensiero il quale hai e
abbiamo perduto il timore e gittato via la vergogna. botta, 4-144: chi aveva
fortuna, quando, fattaglisi grave la vita, egli la gitta via da
quando, fattaglisi grave la vita, egli la gitta via da sé come un importevole
tolomei, i-71: non sempre si può la vocal gittar via, ancorché la liquida
può la vocal gittar via, ancorché la liquida gli abiti appresso, ma in molti
a un pericolo mortale, affrontare coraggiosamente la morte. cicerone volgar.,
sanctis, i-35: un assassino ha pure la sua poesia, quando si gitta disperatamente
/ che non paia che alla strada / la si gitti al primo tratto. redi
sarà messo alla strada, per far la guerra a minuto, e per conto suo
mirando, / s'innamorao per ombra a la fontana; / veg- gendo se medesimo
medesimo pensando, / ferissi il core e la sua mente vana; / gittovisi entro
io non udivi dicer mai / che la merzé fallisse ad omo ancora; / ed
ancora; / ed io con cor la chiamo e la chiamai, / non me
ed io con cor la chiamo e la chiamai, / non me ne gitto in
posso gittar fuore; / tant'ho la ment'abbarbagliat'e grossa, i c'
deliberare [cristo], perché tu avevi la signoria, e non te ne dovevi
/ che del balen non si mostra la fiamma. serdonati, 10-90: legatosi
servo suo? serdonati, 9-301: tratto la subita disperazione, si gittò giù da
due scudi fu il patto, e la buona mano, se le piace. moravia
camera e faglisi incontro; il quale, la detta reina veggendo, si gittò inginocchioni
, 170: sperando pur pietade da la regale clemenzia del suo signore, se
tribulazione. imperocché dopo il verno seguita la state. caro, 11-682: a che
terra? a che tremare avanti / che la tromba si senta? g. m
bibbia volgar., iv-61: tolse saul la spada e gittossi sopra essa. bembo
siccome ero rimasto in piedi mi indicò la poltrona perché mi sedessi. -rivolgersi
i-302: aveano solamente a combattere con la ferocità d'agrippina, d'ogni voglia
via con le inceste noze e con la pestifera adozione. buonarroti il giovane, 9-344
pettinar un riccio. -scrivere come la penna getta, dipingere come il pennello
mia storia, / scritta così come la penna getta. note al malmantile,
note al malmantile, 1-11: 'come la penna getta'. disapplicatamente, alla buona
pura. carena, 2-155: 'scrivere come la penna getta ', modo figuratamente proverbiale
gloria ma per ozio, e come la penna getta..., e altre
in capo gli torna: l'autorità e la giustizia non si possono provocare o sfidare
vi-274: colui il quale getta in alto la pietra, sopra il capo suo caderae
dice: chi contro a dio getta la pietra, in capo li ritorna. proverbi
si fa. soderini, ii-270: con la terra che tu caverai del secondo solco
.. fin dalle prime pagine ha la chiave del racconto, abbraccia ad una gittata
.]: * gittata 'diciamo anche la terra tratta dalla fossa e gittata sull'
avendo io sete, e quelli tolse la tasca e partissi da me quanto una
una piaggia dell'isola di maiolica [la nave] percosse; e fu tanta
; e fu tanta e sì grande la foga di quella, che quasi tutta
una gittata di pietra, mutammo incontanente la vela. settembrini [luciano], iii3-
moschetto e, quasi combattendo, esaminarne la postura; sovente l'occhio non abbraccia
distanza gli austriaci sparano e qual è la gettata dei loro cannoni, potremmo stabilire
loro cannoni, potremmo stabilire con esattezza la nostra posizione. 3.
sparagi fanno gettate scarse, converrà rinnovarne la piantagione. cincin, 1-146: lassù
bordo che recano pietra d'istria per la gettata della diga, parevano ancorate in
inutili e ravvolte, hanno svernato lungo la gettata cominciano a sciamare sull'acqua. alvaro
un fiume ed un nuovo cavo volle interposta la distanza di quattro gittate, le
, 3-37: lo nuvoloso vento austro prese la nave nel mare egeo e disfece quella
. paolo da certaldo, 66: la parola detta è come la pietra gittata
, 66: la parola detta è come la pietra gittata. sacchetti, 161-31:
erba assai comune... anche la polvere del suo seme, gittata sopra la
la polvere del suo seme, gittata sopra la carne, la fa saporosa. serdonati
seme, gittata sopra la carne, la fa saporosa. serdonati, 9-226: accortosi
d'una larga corona d'oro, con la corazza,... cosparso d'
massimo volgar., i-311: con la difensione de'loro corpi lo copersero verso
si mise ad affardellare addosso allo zaino la coperta arrotolata. comisso, 15-73:
in silenzio. serao, i-600: aveva la pelliccia semplicemente gittata sulle spalle. d'
inginocchiò sui gradini dell'altare, con la berretta gettata sull'omero, e pregò.
, che del suco preme / assai la glebe. savonarola, 8-i-14: vedi el
terra e tagliati dalla parte dell'oriente verso la cittade di gabaa. s. degli
langue inerte, assetata e dispossata / la ciurma, a cui malvagia e calda e
acqua invermina, e l'afa e la sozzura. d'azeglio, 1-136: poveri
gettato a stramazzone sulla poltrona, fuggita la pupilla, fuggito il polso. -prostrato
facevamo altro che con altissime voci invocare la misericordia di dio. d. bartoli,
giamboni, 7-162: nel suo mezzo [la torre] ha ponte di due travi
, il quale, subitamente gittato tra la torre e 'l muro, fa via.
martini, i-83: alla trave gittata la ottava parte della larghezza si costituischi.
arroventare; e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate fuori;
, ii-133: le raccomandazioni gittate sopra la carta vanno tutte sul fuoco. de
ci fosse sentimento, questo brano accrescerebbe la vivacità della poesia; ma sono semplici
. gentile, 3-253: per aristotele la purificazione si riferisce al dolore interno al
. 20. tecn. fabbricato mediante la colata, entro una forma, del
lasciato che io ebbi dua giorni freddare la mia gittata opera, cominciai a scoprirla pian
, lo avere l'accento, che sopra la 1 dell'antipenultima sempre suole giacere,
antipenultima sempre suole giacere, gittato sopra la e, che penultimamente vi sta.
dietro qualcosa: spinto, rivolto verso la parte posteriore. d'azeglio, 1-83
positura caratteristica, eretto sul busto, la testa gettata indietro. gettato2 (
sai gli detti il mio nome: la poveretta era una gettatella. =
tirasse il ferro, / chi più la pietra in alto e che più spesso /
prese una lunga volta verso il mare e la indirizzò tutta alle spalle e ai fianchi
tirator di metallo. milizia, iii-53: la bellezza dei getti dipende dalla bellezza dei
annunzio, v-2-51: in certi bronzi antichi la pàtina non è accidentale, non è
, ma è data dal gettatore, con la sapienza delle diverse leghe, per accrescere
piagneti? -l'abbate, smarendosi per la gettatura del vino, inghiottì el boccone
incantesimi lo avesse costretto a rimanersi tutta la vita senza potersi punto muovere da cotesta
quella stanza dove è il fornello da struggere la lega, gettarla e fame caratteri
. redi, 16-ix-343: talora [la tosse] è affatto secca, e
-sedimentazione. perelli, ii-154: esaminando la superficie del suolo e osservando la qualità
esaminando la superficie del suolo e osservando la qualità arenosa del medesimo, facilmente ognuno
, 2-516: ogni piloto vuol prima caricar la nave di ricche merci, poi sgravarla
: il vizio ha per compagna inseparabile la fiacchezza e la bassezza dell'anima, non
ha per compagna inseparabile la fiacchezza e la bassezza dell'anima, non essendo altro
bassezza dell'anima, non essendo altro la bassezza che un gettito quotidiano della umana
ho finalmente ottenuto da nostro signore che la casa di vostra eccellenza sia salva dal gettito
nudi femminili,... quasi la donna non si concepisse che come..
lingua o di ecolalia..., la qual promuove grandemente il gettito a ripetizione
lettere di otto pagine, nelle quali la fantasia e il sentimento confondevano i loro
sopra, / e, sdrucciolando in su la china scorza, / nel suolo inutilmente
svenarlo. colletta, ii-137: benché lontana la fonte, fatto perenne il getto d'
, né i suoi getti valevano a varcar la spianata, interposta tra le tende e
sputò con un getto rapido, sprizzando la saliva fra le commessure dei denti.
bianco, incandescente, orlato per tutta la lunghezza da ima fluorescenza verde-azzurrastra.
c'è un gitto di fionda. è la schiera, / la schiera d'artù
fionda. è la schiera, / la schiera d'artù, / d'artù che
. alamanni, 6-14-143: ei giunse la palla al primo getto / e passollo
ecc.). - anche: la materia uscita o eruttata. massaia,
o eruttata. massaia, v-7: la nuda rocca, sotto la quale per una
, v-7: la nuda rocca, sotto la quale per una larga fenditura esce la
la quale per una larga fenditura esce la sorgente, si eleva circa dieci metri
di vapore / dei convogli che fanno la manovra. 4. fuoruscita più
rimasta tanto vicino alla fontana che riceveva su la persona gli spruzzi dei getti, e
alvaro, 2-59: si nascondeva dietro la fratta della fontana per vedere le donne attingere
sentiva i discorsi e gli strilli, udiva la musica del getto nell'orcio di creta
marino, i-io: né così debile è la catena dell'obligo che mi stringe a
, i-343: il tappo saltò rimbalzando sopra la tavola e un getto di schiuma bianca
dei catalani gli diede della lancia per la gola, al conspetto dei monaci esciti di
urina copiosa, che in quest'occasione la signora ha avuto, io credo che sia
vita. paganino bonafè, xxxvii-113: la portarà [la vite] el zèto
paganino bonafè, xxxvii-113: la portarà [la vite] el zèto oltra a la
la vite] el zèto oltra a la cima / e pezo starà alora che prima
idem, xxxvii-123: purché abia [la vite] radixe o bon gieto,
9-25-1-47: a poco a poco crescendo [la spiga del grano], ne spuntò
viti... si ripuliscono per la seconda volta dai falsi getti e, come
righe spezzate, ma che pure segnavano la traccia de'filari desolati; qua e là
aver chiuso tanta gran copia di pesci che la rete non potea il peso e andavane
in mare tempestoso, / è sì corno la nave / c'a la fortuna getta
è sì corno la nave / c'a la fortuna getta ogni pesanti / e campane
in mare quando più fortuneggia, alleggiare la barca, uccidendo, sbandendo, confinando
sulle labbra. d'annunzio, iv-2-628: la pienezza e la freschezza della vita nel
d'annunzio, iv-2-628: la pienezza e la freschezza della vita nel sorriso di lieo
,... alla moderna lima la 'mpresa ne lasceremo. gioberti, iii-148:
l. salviati, ii-1-109: diciamo secondo la detta copia: perocché alcuna conghiettura ci
si vede che egli era molto più la sua professione il farle piccole; e
ma siasi come si vuole, dico che la difficultà non batte qui, ma nel
vernier, li-2-648: in siviglia esiste la fabbrica per il getto. s. maffei
dimenticata del tutto e parimente in verona la bell'arte del getto, cioè delle
e proporzioni di canne di caloriferi, e la pianta dei focolari per i getti in
si debba cercare., che [la terra per forme] regga bene al
cavallo, gitto di bronzo posto su la piazza di campidoglio. milizia, iii-53
di campidoglio. milizia, iii-53: la bellezza dei getti dipende dalla bellezza dei
dei modelli, nel che si richiede la maestria dello scultore. d'annunzio,
scopro i falli della fusione. ammiro la sprezzatura potente, la negligenza ne'particolari degli
fusione. ammiro la sprezzatura potente, la negligenza ne'particolari degli ornati fatti a
492: dopo l'abbozzo e la martellatura,... sottoponeva il
, 128: fa ottima presa [la ghiaia impastata con calce]...
. p. verri, 1-i-40: la larghezza di questo arco romano era un
di grossissime pietre, tra le quali la palombina è de mirabile effetto.
fatto, come si vede, dopo la calata del campanile per sostentamento di quello
. b. corsini, 13-58: figurar la mia penna, oh no, non
, ricercando per quei gitti, / la città de'giudei e cedra ancora, /
cattaneo, iii-1-36: presso i moderni la principale è l'arme di getto,
: era troppo vera e troppo nota la bravura e la passione degli assisiani per
vera e troppo nota la bravura e la passione degli assisiani per le frombole e
, / se a gitto sopra lui la piena viene, / il meschino allibisce in
gli veniva avante, / che con la lancia non lo facci al gitto. lorenzo
; / tal del mio duca appunto era la sorte. panciatichi, 38: questro
-a getto o di getto: mediante la colata del metallo fuso nell'apposita forma
figur. berni, 154: se la fede è canuta, come è scritto,
zie e un zio, / che son la fede d'intaglio e di gitto.
430): bisogniava fare molto maggiore la fornace, dove io arei potuto fare un
gitto, grosso quanto io ho la gamba. magalotti, 14-64: essendo i
essere diverso, trattandosi quivi di trarre la stampa da lettere di getto, che risultano
, anzi per una legge ateniese dovette la commedia nuova conparire ne'teatri con personaggi
un getto scriverne in quel giorno stesso la tragedia intera. carducci, iii-16-199:
-fare getto: lanciare, dare la libertà (a un uccello da preda
a un uccello da preda usato per la caccia). andrea da barberino,
il giovane, 9-635: chi amica ha la fortuna /... può,
a. cattaneo, 1-291: rompe sopra la nave una fiera tempesta; gittate tutte
. questa è troppo / gran tempesta: la barca non potrebbe / resistere. pallavicino
. pallavicino, 10-ii-112: chi fra la brevità, la miseria e 'l pericolo di
10-ii-112: chi fra la brevità, la miseria e 'l pericolo di questa vita
pericolo di questa vita conduce in salvo la coscienza e l'onore, non può dolersi
che facciate in legati e in testamenti non la scamperete dall'andare a picco!
ricci, 3-16: quando lei [la serpe] col collo ritto / gonfiagote
: per le parti d'abbasso e per la boccca avea [una lucertola] fatto
; impiegare inutilmente (il tempo, la fatica); sprecare. f.
in fanciullaggini e scioccherie, divenendo essi la favola del volgo e facendo gitto della prudenza
l'allarme; comandare che si alleggerisca la nave pericolante. d. bartoli,
di colpo. poliziano, 193: la campana mano a mano / in un gitto
quello che nel primo getto, per la letizia e poca cura, non videro
, sommariamente. carducci, ii-3-55: la prefazione è tutta fatta del primo getto
ii-9-4: in fondo, confessiamolo, fu la più gran poesia della terra: omero
s. v.]: * gettonare la vecchia ', telefonare alla mamma (
. r. carli, 2-xiv-46: la moneta che rappresenterà questo valore immaginario sarà
: un dotto economista tedesco aveva studiato la circolazione e tutto il sistema e la
la circolazione e tutto il sistema e la banca dei gettoni. -gettone di
244: parrebbe che noi non si avesse la voce corrispondente a * gettoni 'la
la voce corrispondente a * gettoni 'la c'è, la c'è..
a * gettoni 'la c'è, la c'è... il fanfani annotò
nel giuoco in cambio del denaro. la parola antica toscana equivalente è 'quarteruolo
apparecchi telefonici pubblici a pagamento per ottenere la comunicazione; nei giradischi automatici per
introducendo un gettone in una fessura, la macchina cominciava a suonare, con un frastuono
il giorno per i bar che ci avevano la macchina americana dei dischi. entravo,
, tra il banco della vaporiera e la cassa, improvvisavo un numero con giacomina.
con giacomina. calvino, 1-381: la mano nella tasca del soprabito giocava con
: dietro dal di cui muro, lungo la stradacela sassosa, arditi gettoni, come
tecn. operazione di colata eseguita riempiendo la forma e solidificando il metallo col sottoporlo
. sostentazione di un aeromobile prodotta mediante la reazione alla spinta di un gas diretto
scommettere, contro l'uno, esattamente la cifra di nove- mila milioni, che
sostenitori di filippo ii di spagna durante la guerra di fiandra. c.
di muro, si dee guemire, alta la grotta sopra terra tre braccia, sicché
citolini, 540: e poi la gezia co 'l veneficio, e gli strigoni
14-71: sì dicendo, egli ha sbottonato la camicia e si è tratto di seno
le granfie di una gru colossale, la quale, dopo aver tragittato l'oceano,
da uno o più recinti che costituiscono la residenza di un personaggio influente e in
piantato il 'ghebì ', ossia la parte della città abitata dal re e dalla
in comunicazione una valle da pesca con la laguna. calmo, i-19:
nel vii secolo, che praticavano ancora la religione di zarathustra in patria.
lona sopra lo sporto che chiamavano gheffo, la sua gente presono un unghero.
9-618: lui che di certo era con la sua ghega, un branco di maiali
1: leal faina se', non far la ghega. = alterazione di acceggia
s'egli scherza; / e ha la ferza / a le ghegghie o e'si
da tè; e ciascuno già si sceglieva la sua baiadera e la sua geisha
si sceglieva la sua baiadera e la sua geisha. panzini, iv-293: '
, pinanna, il tragiio, la stemperona, grinchio, puntello, bacchino,
, baffi di ferro, tutta la « ghenga » di « torre »?
»? alvaro, 14-72: la ghenga cinematografica delle donne che accalappiano
, dotate di artigli poco retrattili, la coda è lunga; sulla nuca è
, vola e porta su... la fetida / stantia carogna d'un topaccio
, / tu se'tra'nuovi gheppi la pedona; / o nuovo vipistrello, a
angiò. balducci pegolotti, i-185: la moneta picciola di napoli si chiamano gherardini
termine è stato anche impiegato per indicare la correggia usata per legare il falcone stesso
a. f. doni, 8-4: la noce non dà alcun gusto all'uomo,
gusto all'uomo, se prima non la smalla e stiaccia, dove, arrivato poi
aperto pesava il gariglio gr. 13, la buccia gr. 15. carena,
della noce quando è intero, ossia la mandorla quadrilobata e coperta della sua *
gherigli. 2. per estens. la parte interna di un frutto. d'
nel berretto d'un canchero di montelupo la ciriegia più polputa e più rossa.
e più rossa. chiudevo le palpebre sopra la mia demenza di maggio, e gheriglio
gozzano, 304: è riuscita [la scimmia] a spezzarne [della noce
il giuoco della gherminella, che tenendo la mazzuola tra le mani e mettendovi su
mazzuola tra le mani e mettendovi su la detta corda, dandogli alcuna volta e passando
a tanto il recarono che, non che la bugia, ma la verità non era
, non che la bugia, ma la verità non era in imola chi gli credesse
bandello, 4-5 (ii-667): la diavolessa de la duchessa, veg- gendo
4-5 (ii-667): la diavolessa de la duchessa, veg- gendo le sue bugie
astrinse a devere intendere il nome de la donna. buonarroti il giovane, 9-173:
un trovato astuto onde spacciare per umiltà la superbia, un parer di dire e
l'obbligarono a vendere... la villa. 3. l'afferrare
che si completava con l'abbraccio con cui la mamma se lo portava al collo.
. = di etimo incerto: scartata la derivazione da ghermire, si è congetturata
fra gli artigli cervietta: / ch'or la costringe al fianco, or la rallenta
or la costringe al fianco, or la rallenta / e la volge e rivolge,
al fianco, or la rallenta / e la volge e rivolge, or due o tre
or due o tre passi / sciolta la lascia e quinci a lei s'aventa /
quinci a lei s'aventa / e ratto la ghermisce: al fin la squarcia /
e ratto la ghermisce: al fin la squarcia / e di sangue empie le voraci
: aveva già afferrata e alzata, con la mancina, la lucerna, ghermito,
afferrata e alzata, con la mancina, la lucerna, ghermito, con la diritta
, la lucerna, ghermito, con la diritta, il tappeto del tavolino.
d'annunzio, iii-1-761: perdutamente egli ghermisce la donna, che si divincola atterrita e
/ dalla luce dei fulmini infiammata / la trasparenza delle care dita / bagnate dalla
. montale, 2-16: era [la farfalla] un insetto orribile dal becco
pisacane, i-84: l'unità o la federazione italiana fu impossibile, i popoli
, e son tutt'oggi ch'io me la godo. -sorprendere improvvisamente (il
e non paladini ghermirono l'occasione: tennero la sfida ed il richiesto numero di militi
ai quali aspirava, sbalordire tutti con la celebre invettiva e poi chiudersi per sempre in
fosso ghermito. ser giovanni, i-7: la gazza fuggì nel giardino di messer stricca
, i-292: mi pareva ch'egli la sopragiungesse, e ficcatosela i piedi sopra
sopragiungesse, e ficcatosela i piedi sopra la schiena, forte ghermita la tenea. nomi
piedi sopra la schiena, forte ghermita la tenea. nomi, 1-69: quegli
ogni sudore. calvino, 3-127: la ricordo come fosse ora, che gridava
che compassionevole spettacolo...! la pecorella di cristo dalle fiere ghermita! de
ghermita! de marchi, i-703: la morte gli aveva già paralizzata la lingua,
i-703: la morte gli aveva già paralizzata la lingua, e lo teneva ghermito per
uno dei ghermitori me ne servo per armonizzare la fusciacca celeste e le spalle rosate d'
estens. abbracciato appassionatamente, posseduto (la persona amata, il suo corpo).
, il fresco corpo ghermito. per la sua tristezza amo l'amore.
d'annunzio, i-338: snella fuggìa la nube l'abbraccio terribile, dando /
dei ghermitori me ne servo per armonizzare la fusciacca celeste e le spalle rosate d'
gherofanata, sf. ant. panno la cui tintura si faceva con il verzino
ottenere, dalla gamma dei rossi, la sfumatura in giallo o in giallo
ampiezza o per tenerli tesi. -anche: la parte inferiore del vestito; lembo,
, 141-13: asciughianci al gheron de la gonnella, / quando no'siam ben unti
splendea sul petto / incorrotta, immortai la preziosa / egida, da cui cento
ogni gherone. padula, 359: solleva la gonna, piglia un gherone della camicia
pieghe che svolazzavano davvero. deledda iv-54: la donna... se n'andò
e palpitava lo strascico, e serpeggiava la falda, e saettava il gherone,
cecchi, 9-253: nel secondo ritratto, la berretta a pieghe e gheroni, sbalzati
tu ti stai colla ciabatta in mano / la mattina a pensar versi nel letto.
gherone. berni, 182: è la sua pelle di razza di stoia, /
, pinse e sconfisse / un gheron de la poppa e lui con esso / e
leopardi, 556: già sapete che [la 'titanomachia'di esiodo] non è opera
bisogna cercar di nidificar tal materia con la compagnia di cose fusibili, or con
piombo o getta di piombo, o con la scaglia di ferro. tommaseo [s
statuto della gabella di siena, 15: la soma della terra ghetta, j soldo
e misture cotte in fornace apposta, la quale fa di sopra alle figure uno invetriato
, pelle o tela che si indossa sopra la scarpa, per coprire o proteggere il
o proteggere il collo del piede e la caviglia; si abbottona sul lato esterno
alpinisti, dai cacciatori per impedire che la neve o l'acqua entri nelle
staffa di pelle, che passa sotto la pianta della scarpa e sul fiosso di
forti ed alte, che gli difendono tutta la gamba ed il ginocchio. padula,
le ghette abbottonate sopra i calzoni, la giberna alla cintura. soffici, v-1-600
ghettine ', mezze ghette che vestono la sola parte inferiore della gamba, e queste
seguito alla rivoluzione francese e risorsero durante la seconda guerra mondiale per opera dei nazisti
ebreo. aretino, 1-72: aggiugnici anco la piazza giudea di roma, il ghetto
2-4-96: ma giacché n'ha portato la congiuntura a parlare del ghetto, non è
ripudio, divorzio, separazione... la voce ghetto in italia non è più
: fuggì [quella giovane] di casa la notte, e fattosi con alcuni grembiuli
certi pochi danari ne andò al ghetto la mattina per tempo, comperò un vestito da
tondutisi i capelli, s'imbarcò per la volta di padova. cattaneo, ii-1-224
gli hai lasciato / sopra il collo la briglia, è proprio un ghetto, /
. soffici, iii-213: con tutta la sua vita tra di capitale cosmopolita,
città. moravia, 15-7: in occidente la povertà non ispira sollievo, al contrario
e d'orazione albergo, / che la chiesa si cangia in sinagoga, / onde
, nerastro, moresco; che ha la pelle di colore scuro; moro,
ingiuria serea a qualunque de voi e la minore, se intendesse in de lo 'mperadore
/ e fai che lezi / ne la tana. filippo degli agazzari, 5-
e'vi sarà faccenda assai / per la virtù di questi paladini, / e come
verrai. b. giambullari, 641: la quarta schiera fu d'un bascà ghezzo
... conoscono le leggi, la giustizia, la pietà, la gloria,
conoscono le leggi, la giustizia, la pietà, la gloria, la religione e
, la giustizia, la pietà, la gloria, la religione e la fede,
giustizia, la pietà, la gloria, la religione e la fede, che esse
pietà, la gloria, la religione e la fede, che esse trionfano del fatto
m. cecchi, ii-231: ecco fuor la sua moglie! ah traditore! /
si alzano i rastelli su cui è posta la biancheria ad asciugare. carena,
, sul modello di frutteto; cfr. la forma toscana diacceto (v.
grandine e di ghiaccia, perché innasprano la pelle, non usava. boccaccio,
era quadrato e affusolato, / e la forza fu grande, onde si caccia /
fu grande, onde si caccia / entro la quercia, e tutt'oltre è passato
questo [il cristallo] si genera sotto la nieve in su le pietre de'monti
. arici, i-338: a gara la sedente, infausta mole / della ghiaccia
ghiaccia dissoda, infrena e scema / la piova e il sole a'giorni estivi
quando mugola / il cane, tra la ghiaccia e gli stellati / dal dolore
vergogna / eran l'ombre dolenti ne la ghiaccia. cantari cavallereschi, 105
inferno non si fa tanto romore / fra la bollente pegola e la ghiaccia, /
romore / fra la bollente pegola e la ghiaccia, / quanto baiardo fa di questo
di questo o quello, / ché la fucina par di mongibello. a. f
: restano le due ultime distanze, cioè la distanza dal cerchio dei violenti a malebolge
cerchio dei violenti a malebolge, che è la profondità del burrato di gerione, e
ii-40: nella ghiaccia era veramente punita la superbia, la quale si nascondeva sotto
ghiaccia era veramente punita la superbia, la quale si nascondeva sotto il nome di
disfà con lento veleno, sì come la ghiaccia fedita dallo incerto sole. zanobi da
magno volgar.], 27-29: siccome la ghiaccia si risolve per lo caldo,
. felice da massa marittima, xliii-282: la ver- gene lo stringe fra le braccia
di colei verso di te, quante fa la ghiaccia al caldo. 2
da samminiato [petrarca], ii-455: la piova ti bagnerà, il sole ti
ti bagnerà, il sole ti riscalderà, la ghiaccia ti ristrignerà. papini, 28-23
papini, 28-23: il sole mangiava la neve per ristorare i campi bruciati dalla
. latini, ii-85: quando vien la ghiaccia, / che non par che
: fu quello, per me, dopo la ghiaccia libresca, il primo contatto col
sempre agio ghiaccia / de non mustrarve la mia brutta faccia, / ch'ell'è
è posto il ghiaccio (o anche la neve) raccolto durante l'inverno o
o prodotto artificialmente (e serve per la conservazione dei prodotti alimentari). -
per conservare quei vini che si tengono la state nella grotta incavata sotto di essa
pesci, ii-1-419: fra le mura e la strada erano de'vasti rettangoli più bassi
: aveva in affitto... la ghiacciaia del comune, e doveva dare gratuitamente
bocchelli, 1-ii-278: aveva in giardino la gran ghiacciaia, da serbar la neve fino
giardino la gran ghiacciaia, da serbar la neve fino all'autunno. 2.
sono contenute e conservate le vivande sfruttando la bassa temperatura prodotta dalla presenza di blocchi
pezzo di manzo in ghiacciaia per servirti la cotoletta o la bistecca. moravia, i-648
in ghiacciaia per servirti la cotoletta o la bistecca. moravia, i-648: c'
: in un picciol distretto, qual è la valsesia, si contengono le ghiacciaie e
in una gola vaporosa azzurrina, dentro la quale si indovinano le nevi e le ghiacciaie
, 20: dalla parte di cogne tutta la costiera del gran paradiso è fasciata da
sciogliere. negri, 1-22: su la ghiacciaia... s'indura al gelo
ghiacciaia artica: calotta glaciale che copre la parte centrale della groenlandia e, per estens
ghiaccio su fondo continentale. 4. la distesa di ghiaccio in cui, nelpinferno
carducci, iii-7-322: il mostro a mezza la persona sta incastrato nel centro della terra
ghiacciaie buie, giacché mancano il riscaldamento e la illuminazione elettrica. -ambiente che
= deriv. da ghiaccia', cfr. la forma toscana diacciaia (v.)
da un bacino collettore, in cui la neve si accumula e si trasforma in
sotto il limite delle nevi perpetue); la lingua termina per lo più con una
che perenne abbondi al piano e cresca / la correntia de'fiumi. stoppani, 88
[courmayeur] su'boschi imminente / la gelida luna diffonde, / mentre co 'l
, sbuffare sulle nevi del colle, la guida aveva capito con chi avesse a
= deriv. da ghiaccia', cfr. la forma toscana diacciaio (v.)
ghiaccio, congelarsi (l'acqua, la neve, la brina).
congelarsi (l'acqua, la neve, la brina). ristoro, 7-1
sieno, nevicherà, se ella [la neve] non ghiacci, lascisi loro stare
infallibilmente tacque ghiacciano. calvino, no: la brina delle pozze ghiacciava.
brina delle pozze ghiacciava. -con la particella pronom. galileo, 4-2-431:
coll'arte delle nostre mani quel che la natura non ci diè. -coprirsi
diè. -coprirsi di ghiaccio (la superficie di un corso d'acqua,
, di un lago). -anche con la particella pronom. g. villani
verno ghiacciare i fossi e fare facile la espugnazione di una città. f. negri
4-225: si tiravano su i muri e la malta non teneva, il torrente s'
, / vedrem ghiacciare il foco, arder la neve. alamanni, 7-ii-7: ben
via di una veloce agitazione, senza la quale egli non ghiacce- rebbe altrimenti.
.. ghiacciare a segno tale che la bocca appena le può soffrire. cicognani,
alma mia! svevo, 3-690: aveva la faccia terrea e, levatosi dalla poltrona
ghiaccio fortemente indurito). -anche con la particella pronom. albertano volgar.
-riverberarsi con riflessi deboli, smorti (la luce). manzini, 11-112
, e dondolo il piede per interrompere la fissità che i suoi occhi rimandano altalluminio
altalluminio appeso, sul quale si è ghiacciata la luce. 3. figur.
allibire (una persona, l'animo, la mente). -anche con la particella
, la mente). -anche con la particella pronom. poliziano, st.
pascoli, 392: non è lei [la lima] che ghiaccia / i fossi
, ii-21-4: col sole che batte su la neve, spero di comporre questa primavera
aspirazioni. d'annunzio, v-3-194: la vergogna gli ghiacciò le giunture delle braccia
ho ancora finito questa prefazione filologica, la quale mi ghiaccia il sangue insieme con
è l'inerte chiarore glauco che ghiacciava la pergola bassa, là, nella vigna di
glaciès * ghiaccio '; cfr. la forma toscana diacciare (v.).
da bere e nino volle per sé la ghiacciata. 2. figur.
notte sola le guardie di polizia fecero la bella ghiacciata di venti giovani sventati e di
ghiaccio; congelato (l'acqua, la neve, la brina, la pioggia)
(l'acqua, la neve, la brina, la pioggia);
acqua, la neve, la brina, la pioggia); gelato in superficie
volgar., 4-28: bian- cicando la terra per neve e sendo giacciate l'aque
tornando a casa trovò uno serpente sopra la neve molto bello e grande. giov.
: intirizzite / cadean le mani inver la terra, e molli / per la
inver la terra, e molli / per la ghiacciata brina eran le vesti. verga
eran le vesti. verga, ii-157: la brina sgocciolava ghiacciata sui vetri. palazzeschi
crescenzi volgar., 12-n: infinattanto che la terra diventi ghiacciata, si dee cercar
terra diventi ghiacciata, si dee cercar la vigna vecchia. b. davanzali,
intenzione di andarsene lontano, e, presa la via delle alpi, penetrare nella svizzera
magi, 88: diventa anche migliore [la creta da mattoni] tenendola cavata all'
, se bene è più lor sempre sana la tiepida, né mai la ghiacciata.
sempre sana la tiepida, né mai la ghiacciata. d. bartoli, 3-22:
averani, iii-103: vuoisi notare primieramente la delicatezza di lavarsi testate coll'acqua ghiacciata.
di quella del corpo e dà al tatto la sensazione di freddo. a.
. -che provoca brividi di freddo (la febbre). de marchi, ii-314
steccoliti dei gelsi davano l'idea che la primavera ghiacciata consolasse in qualche modo il
mezzo il viso... mitigano la crudità del vento ghiacciato. 4.
: i romani avevano i corpi stanchi per la fatica e digiuni, ghiacciati e intormentiti
fatica e digiuni, ghiacciati e intormentiti per la gran freddura. folengo, ii-262:
per paura, per vecchiaia, per la morte (il sangue, il sudore
e non uscendo il sangue ghiacciato per la paura, messa in bagno caldissimo, spirò
ii-193: se tu hai l'arco e la faretra, amore, / perché il
: ciò fu causa che essi perdessero la forza dell'animo e si allontanassero col
il gelo d'un'altera occhiata / la mia febbre d'amore si spegnea / e
di roccia. pratolini, 3-93: la memoria che noi abbiamo del padre di
spia da quello stagno / e filtra la sua benedizione ghiacciata / su quest'acquaio
, 8-1 io: egli cominciando a trovar la mia porta ghiacciata, rimproverandomi il bene
mineralogico del collegio nazzareno, i-330: la rotondità del ciottolo nasce dall'urto che ricevette
rotondità del ciottolo nasce dall'urto che ricevette la pietra... dalle ghiacciere e
forma alla pressione di un'atmosfera quando la temperatura scende a 0 °c. -ghiaccio
: un crudo tramontan soffiava, / scendea la neve, qual gelata brina, /
, qual cera al foco, / o la schiuma nell'acqua, o al
ancor che molto grosso: / ne geme la foresta e ne risuona. / l'
. fatti di cesare, 82: la terra crullò sì forte che le nievi
vette / salta il camoscio, tuona la valanga / da'ghiacci immani rotolando per
cecco d'ascoli, 496: ghiaccio piove la stagione estiva. baldi, i-22:
bonagiunta, lxiii-76: ismarrire mi fate la mente e 10 core, / sì
disfaccio, / così come si sface la rosa e lo fiore / quando la sovragiungie
sface la rosa e lo fiore / quando la sovragiungie fredura né ghiaccio. bibbia volgar
... fatto in sua giovanezza sopra la porta del vescovado tre figure grandi di
o della scizia al ghiaccio, / la sposa il core ed alessandro il braccio
a qual suo dolce amore / rida la primavera, / a chi giovi l'ardore
continuava 11 ghiaccio tanto strettamente condensato e la terra perciò era così arida ed impetrita
difficoltà cavare il terreno e lavorare con la zappa. oriani, iii-393: girando il
: girando il polo artico ha rivelato la presenza degli ultimi abitatori dei ghiacci.
, 33-68 (iii-142): faceva a la fonte intorno un laccio; / acciò
tirato da gli odori, / e da la vista del liquido ghiaccio, / venisse
e di sangue le braccia; e trionfante la morte andare del suo ghiaccio spargendo il
vista in fin allora, / [la gloria] mi si scoverse onde mi nacque
, 284: sicom omo dice / de la fenice che si rinovella / in foco
che non pare / che 'n la neve fa 'llumare, / ed incende tra
trova ghiaccio. pratolini, 6-27: non la riscaldava [la fede] abbastanza da
pratolini, 6-27: non la riscaldava [la fede] abbastanza da fondere il ghiaccio
immobile. cicognani, 1-15: alzava la faccia e senza dir nulla piantava negli
d'intorno da essi [versi] la neve e il ghiaccio, per farne un
-accendere il fuoco nel ghiaccio: suscitare la passione amorosa in persona prima indifferente e
saziare] tocarli cum le dita per la scolatura delle vestimento l'eburneo pecto,
, petr., 232: talora con la sua mano di ghiaccio sopravviene il disinganno
intero / coi piedi sulla brace / e la testa di ghiaccio. -insensibile,
l. a dimari, 180: la donna benché sia fredda qual ghiaccio, /
te lo caccio ». / rispuose la brunetta meschinella: / « sì, se
al core, /... / la sì frustata spe rapido tira / le
pensiero al vento. tasso, 1-24-73: la maraviglia insieme e l'orror misto /
che faceva ghiaccio all'intorno, con la parola lenta e strascicata, gli disse
lentini o rinaldo d'aquino, 403: la figura piacente / lo core mi diranca
: con sua fredda mano / lo strinse la sciaura, e in ghiaccio è volto
le trattative di un affare; introdurre la trattazione di un argomento. v.
, avrebbe proposto una facilità per aggiutar la breve conclusione del negozio. davila, 592
fra qualcuno: cessare o far cessare la freddezza o l'ostilità che divide due
. soffici, iii-133: io e la ragazza, dopo la prima rottura del
iii-133: io e la ragazza, dopo la prima rottura del ghiaccio tra noi,
contento di avere rotto il ghiaccio tra la madre e quella donna, di cui
madre e quella donna, di cui la madre aveva cattiva stima come di donna
-rompere il ghiaccio a qualcuno: aprirgli la strada, facilitargli il compimento di
ghiaccia per incontro con gelo; cfr. la forma tocana diaccio (v.
: di luglio in siena, su la saliciata, / con piene le 'nghistare di
poliziano, st., 1-17: veder la valle e 'l colle e l'aer
.. e un sudore ghiaccio mi bagnava la fronte. -per simil. e
ardente colore / che consolano e crescono la sete. -sostant. sensazione di
.); che al tatto dà la sensazione di freddo (un oggetto).
(un oggetto). cenne da la chitarra, vi-n-182 (3-1): di
. bernardino da siena, 220: toca la pietra e trovarala ghiaccia: che ti
: che ti significa il cuore quando hai la parte in te. papini, 6-1
. papini, 6-1 io: tirò fuori la piccola arma ghiaccia e tolse la sicura
fuori la piccola arma ghiaccia e tolse la sicura. pea, 7-341: avevamo passato
7-341: avevamo passato lo stretto, la mattina, col mare calmo un poco arricciato
bonsanti, 2-301: quel sole che la notte ghiaccia e sgombra di nubi aveva annunciato
vitale (per uno svenimento o per la morte). leggende di santi,
discioglieva finalmente il ghiaccio suo cuore e la preparava all'amore.
ira, tace. manzini, 11-57: la ferocia ghiaccia di quella testa dimostrava una
pass, di ghiacciare-, cfr. la forma toscana diaccio (v.).
di pere, susine e mele, con la polpa alquanto dura, che si sgretolano
in firenze chi vende cocomeri per decantarne la freschezza grida: « chi ha il dente
= deriv. da ghiacciol; cfr. la forma toscana diacciola (v.)
o colonnina di ghiaccio che termina con la punta arrotondata e si forma per stillicidio
eneide volgar., 25: ha la testa [atlante] fatta a modo
nitro... si congela sopra la terra e nelle volte, a modo di
/ credo che sia il sogno o la fantasima. 6. macchia superficiale
. ghiacciolétto. magalotti, vii-678: la parte più dura di esse [gioie]
= dimin. di ghiacciol; cfr. la forma toscana diaccialo (v.)
, 4-1-274: io pur men vo per la ghiacciosa riva / di voi cantando,
ghiacciosi spirti / il lucente scorpion la fronte scuopre. soderini, iii-216:
.. in due modi gli aggraverà la tabe nel freddo quando è l'anno ghiaccioso
è l'anno ghiaccioso, se dopo la bruma continui quattro dì. =
= deriv. da ghiaccio1; cfr. la forma toscana diaccioso (v.)
. ghiacére, intr. (per la coniugazione: cfr. giacere).
2. congiungersi carnalmente. -anche con la particella pronom. grazzini, 4-402
morti ambedui i consoli, e ghiacendo tutta la città inferma, in una confusione di
sparse in diversi luoghi, le quali la non esercitata mente non può ridurre insieme
m. villani, 3-70: la donna rimase vedova di due mariti tagliati
del core, / pensando qual fu la disgrazia mia. boccaccio, dee.,
folti arbusti, / sol che non vieti la fiacchezza o il ghiado / che il
, 12-44 (i-313): come la donna questa cosa intende, / un ghiado
giardini, piazzali pubblici, oppure per la formazione di impasti di calcestruzzo, e
mescolata con bitume o catrame, per la sistemazione di strade carrozzabili. - anche
: guarda come porta [il tevere] la sua ghiara / dal borgo san sepolcro
gregorio magno volgar.], 15-60: la ghiaia non è altro se non certe
il verno piovoso. lorini, 128: la ghiara di fiume sarà perfetta per empire
grandi, 202: a lungo andare la ghiara stritolandosi nel continuo vicendevole soffregamento dell'
fino da principio si era quella di abbassare la foce del torrente cosia, collo scavo
lido. nievo, 1-331: come vide la fiumana tanto rigonfia che per quasi un
tanto rigonfia che per quasi un miglio la ghiaia n'era allagata, fermò di
giallucce. crescenzi volgar., 1-8: la ghiaie daranno vene mezzane e incerte,
tutto in su 'l trentino in su la ghiaia della fersena. diodati, 4-35:
2-194: un ponticello di legno che gitta la sua ombra sopra una luce di sparse
molto tal sorta di pietra, secondo la differente grossezza e combinazione della ghiaiuzza,
mucchio delle pietre già preparate per ghiaiare la strada. ghiaiata, sf. strato
ghiaia. oriani, x-14-83: la strada di sant'alberto... era
: ritti sul cumulo dei sassi posti per la ghiaia- tura al margine della strada
. ghiaino, sm. la ghiaia i cui frammenti hanno dimensioni
calvino, 1-199: caricò [la fionda] del ghiaino di cui aveva
per degli anni ha suonato a martello la sua desolazione. 3 * spreg
ama terra leggiera e disciolta, né rigetta la ghiarosa, sabbionosa et arenosa. guglielmini
, x-195: delle tosate stoppie / la lodoletta è vaga, / e di ghiaiosi
s'adormentano. soderini, iii-363: la sua ghianda [del cerro] è
leopardi, 32-55: ghiande non ciberà certo la terra / però, se fame non
terra / però, se fame non la sforza. verga, i-156: arrostiva le
tebaldeo, 1-122: quanto felice fu la gente antica / che avea cibo suo
altri, donde per lor colpe / la bella età fu spenta de le giande,
d'animali. tassoni, viii-1-29: la canaglia che adesso vi comanda / fu
usa a ber acqua e a masticar la ghianda. d. bartoli, 27-161:
giusti, 2-333: se gli altera la bile / delicata vivanda, / ritorni al
e con ghiande. simintendi, 3-194: la ghianda del piombo, mandata dall'ampia
. -specie di dolce che ha la forma di questo frutto. s
essenza odorosa per mantenere fresca e profumata la persona. fagiuoli, 5-154: ha
]: quando lo prepuzio non cuopre la ghianda. baldelli, 5-4-209: si tagliava
prepuzio, cioè quella pelle che ricuopre la ghianda, cioè la testa del membro virile
pelle che ricuopre la ghianda, cioè la testa del membro virile. redi,
membro virile. redi, 16-v-67: la qual corrosione esasperata dal passaggio dell'urina
si sveglia nella ghianda del membro verso la fine dell'urinare. g.
... gli altri cominciando la primavera, come l'acquifoglio, il terebinto
mattioli [discoride], 616: la ghianda unguentaria, la quale chiamarono gli
], 616: la ghianda unguentaria, la quale chiamarono gli antichi greci mirobolano e
. denaro. moscheni, 80: la voce ghianda è dal volgo usata in
'1 valor un po'traluce, / la mia rima vèr te vuol che si
molti animali, molte significazioni, secondo la luna. boccaccio, i-292: una ghiandaia
pigolando forte volava. pulci, 14-52: la ghiandaia va faccendo festa. caro,
dalle ghiandaie. olina, i-187: viene la ghiandaia detta così dall'essere usa a
e più pieno di penne, con la coda più lunga. savi, 13 7
egitto. bacchi della lega, 48: la ghiandaia è di buon appetito, e
le macchie / che... dàn la porpora ai picchi, e alle ghiandaie
). escatico. documenti risguardanti la repubblica senese ritirata in montalcino [
albero e, in par tic., la quercia). boccaccio
l'altier tronco e le fiondi / la ghiandifera quercia. mamiani, i-xx: specioso
produce ghiande. soderini, iii-77: la galla che nasce nelle ghiandifere e pertanto
di particolari ammassi di cellule che hanno la funzione di produrre speciali sostanze di
di saliva per il moto e gusto, la natura vi pose ne'fianchi [della
[della lingua] glandole con vasi per la saliva. g. del papa,
, 3-75: le glandule salivali separano la sciliva, il pancreas l'umor pancreatico
quel beato tempo che avevo più arrendevole la gianduia lacrimale. tozzi, iii-16:
a. cocchi, 4-1-7: se, la sede di questo, tumore è giusto
collo può sospettarsi che tal glandola sia la tiroidea che abbraccia il principio dell'aspera