, cioè il corno,... la tibia, il fiuto, il fiutino.
can, serve col fiuto, / caccia la fera, e ne investiga torme.
fiuto! e un fermo! inchiodava la selvaggina. viani, 14-140: hanno
sapevo che mi dirigevo, benché non con la mente ma con il fiuto molto simile
solo avverte l'uomo, ma riconosce la persona ad ottocento metri di distanza col
abate, appassionato per i quadri, la musica e il tabacco da fiuto. jovine
il mussolini, possedeva il fiuto politico e la risolutezza scarseggiante negli altri...
.., dopo aver seguito dapprima la linea dell'assoluta neutralità, e dopo alcune
di titubanza, si determinò senz'altro per la guerra. sbarbaro, 1-20: il
più alle famiglie potenti d'italia dedurre la propria origine da re desiderio, ma
non l'avevano mai vista; ma la riconobbero al fiuto. alvaro, 14-138
d'intonazione proletaria e populista. è la gran moda nella bassa corte letteraria,
letteraria, sono le stesse intenzioni, e la miscela è riconoscibile a fiuto.
loro specificate, ciò è il corno, la piva, la sampogna,
corno, la piva, la sampogna, il calamio, la tibia,
la sampogna, il calamio, la tibia, il fiuto. chiabrera, 427
sfingidi, comune in italia, che conficca la proboscide nei fiori, dando l'impressione
d'ire a fare il fiuton per la cucina? giraud, 1-266: in rime
qualcosa. de roberto, 361: quando la cosa si riseppe, tutti i parenti
chiavi della santa chiesa, partendosi poi la azione, cioè avendo la contrizione, la
partendosi poi la azione, cioè avendo la contrizione, la quale quando si confessò
la azione, cioè avendo la contrizione, la quale quando si confessò non ebbe,
petrarca], i-83: che vale la fama aquistata con lusinche e con fizzioni
contribuisce a far questi cattivi effetti che la credulità verso i prodigi dubbi o falsi
dubbi o falsi, e spesso ancora la qualità disgraziata di tali fizioni.
, non si converria il voler mantener la persona del principe proprio, perché quel
acqua al viso facta purgazione / diceva la madonna: or vederai / dii tempio e
: or vederai / dii tempio e la cittate il parangone. / e veramente scio
madre di bacco] fu semelé con la quale ebbe a fare giove, onde
del vino; ma qui tocca l'autore la verità della fizione poetica, cioè che
della fizione poetica, cioè che semelé è la vite, e impregnandosi di giove cioè
questo tratta litteralmente, quanto può, secondo la catolica fede, benché c'inframmetta le
e quelle forse non bene sortite con la forza della discrezione redarguirai. gherardi, ii-5
invecchiandosi ne'vocaboli, avrebbono conosciuto che la favola, anima d'ogni nobil poema
questa favolosa gara adombra in gran parte la contesa del diavolo contro cristo. salvini,
l'arte imiti in tutte le cose la natura. = voce dotta,
dal lat. fictio -ónis, che aveva la duplice accezione del verbo fingère: *
'finzione, simulazione '. cfr. la citazione di isidoro alla voce fittile1.
senza mai chiedere, dai poveri spremeva la serqua d'ova, le primizie dell'orto
» le permetteva di esagitare sul piancito la vivezza, la snellezza del suo giovane corpo
di esagitare sul piancito la vivezza, la snellezza del suo giovane corpo: quella
pulci, vii-337: flabello: la rosta di qualche pannello 0 fazzoletto.
vi è collocato un flabello o rosta, la quale da i greci, che tuttavia
erano in pace, con nella destra la patera il flabello le tavolette.
di viziri. montale, 2-61: la canna che dispiuma / mollemente il suo
faccia, l'emaciazione del corpo e la flaccidezza dei muscoli dichiaravano a prima vista
causa, come sarebbe... la troppa flaccidità per paralisìa delle tuniche componenti
dei vecchi pareva essersi fatta d'improvviso la sua voce, per certe flaccidità cavernose.
rilassato, vizzo (i muscoli, la pelle, i tessuti animali o anche
, 62: usasi per le cose veneree la radice più alta, che è più
che è più grossa e piena, perché la più bassa, la quale è più
piena, perché la più bassa, la quale è più flaccida e grinza, dicono
del loro sedere in landò, e la floridezza un po'flaccida e anemica della
le tende flaccide e molli, vide la solita compagnia. bazzero, iv-90: i
soprastante, nell'aria ferma della notte, la bandiera italiana. buzzati, 3-117:
d'acqua); che ha perduto la trasparenza, opaco (un liquido,
gorgogliare del proletario, fanno fede che la sua fibra è rozza, non flaccida,
13-38: umiliate l'orgoglio tumido e la flaccida curiosità: non c'è più profondo
: argomentando, tacito m'avvio / per la notte che stringe le cortine / sul
, mentre un altro più saggio se la passa con un flaccóne sotto il naso.
sposo rientrato solo in albergo, aprendo la valigia della sposa vi trova una pistola e
sparse [il sangue] per noi: la prima ne la circuncisione, la seconda
sangue] per noi: la prima ne la circuncisione, la seconda ne la orazione
: la prima ne la circuncisione, la seconda ne la orazione, la terza nel
ne la circuncisione, la seconda ne la orazione, la terza nel flagellamento,
, la seconda ne la orazione, la terza nel flagellamento, la quarta nel
orazione, la terza nel flagellamento, la quarta nel crucifiggimento, la quinta ne la
flagellamento, la quarta nel crucifiggimento, la quinta ne la puntura del lato
la quarta nel crucifiggimento, la quinta ne la puntura del lato. =
che percuote con violenza e ripetutamente (la pioggia, le onde, ecc.)
suoi benefici e nelli suoi flagelli, perrocché la laude del flagellante è medicina del flagellato
l'europa, nelle quali era praticata la flagellazione come mezzo di mortificazione e di
nell'anno 1260, in cui saltò fuori la prima strepitosa comparsa in pubblico de''
so dire. lami, 1-2-613: la setta de'flagellanti è una di quelle che
quelle che hanno turbato più volte egualmente la chiesa e la repubblica. •
turbato più volte egualmente la chiesa e la repubblica. • gioia,
laudi spirituali cantate in italia quando invalse la penitenza de'flagellanti. cagna, iii-210
o di masochismo che si esplica mediante la flagellazione. 2. stor
: accurre, donna, e vide che la gente pallide: / credo che lo
/ che per memoria della passione / la carne flagellasti. beicari, 5-46: alla
capo a'piedi in modo sanguinoso / che la mia carne
medico -ite. gastro, sm. la parte dell'addome posteriore al peduncolo degli
costituisce a poco a poco tutt'attorno la grande ferita gastro-addominale e fuor d'essa,
alcuni, formasi dallo stomaco a traverso la parte superiore della linea bianca.
in grado di perforare le rocce mediante la secrezione acida. = voce dotta
, e considerate voi che briga sarà la vostra a fare un alfabeto di cinquecento
. il deltoide, il satorio, la fascia lata, i gastrocnemì sono assai bene
del peroneo, i quali formano insieme la polpa o la parte più grossa della
i quali formano insieme la polpa o la parte più grossa della gamba detta *
ventricolo e delle intestina grasse. è la gastrite con diarrea o dissenteria.
compiuto, per trasparenza, illuminandone la cavità distesa da liquido mediante una lampadina
liquido mediante una lampadina elettrica introdotta con la sonda. = voce dotta,
sm. medie. apparecchio usato per la gastrodiafanoscopia; comprendeuna sonda e una piccolissima lampadina
che s'introduce nello stomaco attraverso la bocca e l'esofago. gastrodigiunostomìa
aprendola via verso il collo dell'utero attraverso la resezione della vagina, senza attraversare il
persona come certi giornali stranieri, diffondendo la notizia del colera in italia, avessero
2-130: il gastroenteròstato che aveva chiuso la metà dello stomaco è sostituito da un altro
un altro: più proprio, mutata la fase del processo; un altro ancora,
diretto a stabilire una comunicazione fra la cavità dello stomaco e quella di
peritoneo. baldinucci, 174: la vena porta è radicata nella parte concava
umbilicale, le cistiche,... la gastrica (maggiore, minore),
gastrica (maggiore, minore), la coronaria stomatica, l'epiploica (destra,
l'epiploica (destra, sinistra), la gastroepiploica (destra, sinistra),
gastroepiploiche', in numero di due, la destra e la sinistra, proveniente la prima
numero di due, la destra e la sinistra, proveniente la prima...
, la destra e la sinistra, proveniente la prima... dall'epatica;
prima... dall'epatica; la seconda... dalla splenica. *
due lamine del grande epiploo, verso la maggior curvatura del ventricolo. * nervi
plesso splenico. 'vene gastroepiploiche ', la destra delle quali termina nella mesenterica superiore
delle quali termina nella mesenterica superiore e la sinistra nella splenica. =
consolante, ad esempio, di tutta la filosofìa idealista tedesca. = voce dotta
mente sopra alla nostra testa come magnificando la gioia inaudita di vivere e d'
ii-69: tra tanta magnificenza non però la gastrolatria avea solio, perché quivi non si
-legamento gastrolienale: plica peritoneale che collega la faccia posteriore dello stomaco con la milza
collega la faccia posteriore dello stomaco con la milza. = voce dotta,
dei crostacei gasteropodi che si discioglie durante la muta a favore della calcificazione del nuovo
), sm. indovino che pratica la gastromanzia. garzoni, 1-416:
che le spore vengono liberate solo dopo la lacerazione di questo; sono note più
se poi libo. piovene, 5-65: la gastronomia conserva una parte importante nella vita
riguarda (o tratta o pratica) la gastronomia, la ghiottoneria, la buona
o tratta o pratica) la gastronomia, la ghiottoneria, la buona cucina e,
) la gastronomia, la ghiottoneria, la buona cucina e, in generale,
degli amatori, dà un particolare sapore la sassaia intorno, generosa solo d'erbe aromatiche
, 4-60: eppure, di tutta la mia carriera gastronomica, i ricordi migliori li
tanta fortuna. -rinomato per la ricercatezza della sua cu cina e dei
specie; ristorante famoso per l'abbondanza e la squisitezza delle vivande. tenca,
primo tempio culinario che abbia illustrato milano, la bottega gastronomica del maestri. sbarbaro,
una regione. baldini, i-434: la 'guida gastronomica 'del touring dà
'guida gastronomica 'del touring dà la ricetta, coi versi d'augusto jandolo,
erano ghiottissimi. gioberti, 1-iii-38: la storia testifica quanto il male peggiorasse,
picciolo disordine, se l'indisciplina interna, la rilassatezza dei costumi, la licenza delle
interna, la rilassatezza dei costumi, la licenza delle opinioni, gli spiriti rivoltosi
.]: 'gastronomo', che pratica la gastronomia com'arte liberale e bella.
, / e per salario / lecca la broda. piovene, 5-50: i proprietari
mezzo di legamenti sospensori, per correggere la gastroptosi. = voce dotta,
molluschi gasteropodi opistobranchi dell'ordine pleuroceli; la forma tipica è il gastropteron meckelii,
croce, ii-96: i medici antichi facevano la unione delle ferite del ventre con
unione delle ferite del ventre con la cucitura ch'i greci chia
qualitativa della saliva in rapporto con la composizione chimica degli alimenti.
stuparich, i-466: non restava che la gastrostomia, onde poterlo nutrire direttamente dallo
fanciullo vivo dall'utero della madre, tagliare la pietra. = voce dotta,
attraverso speciali canali, distribuisce a tutta la colonia il liquido nutritivo ingerito.
fr. leonardi, lxvi-2-308: secondo la grandezza del gattò che volete fare, prendete
, 241: * gattò '. la voce francese * gateau '(gatò)
. dai francesi noi italiani abbiamo preso la voce cruda cruda, anzi l'alteriamo spesso
c'è tutta una serie di voci che la lingua ha accolte per un breve periodo
poi andati fuor d'uso, sia che la penetrazione fosse stata molto superficiale: blaga
madia. vide entrare uno topo, per la fenestrella, che trasse all'odore.
che trasse all'odore. quella allettò la gatta e misela nella madia, perché
il topo si nascose nella farina, e la gatta si mangiò la crostata. e
farina, e la gatta si mangiò la crostata. e quando ella aperse, il
, il topo ne saltò fuori e la gatta, perch'era satolla, non lo
. passavanti, 257: quando si liscia la gatta e'mi parve tu cotanti
che una gatta. cammelli, 12: la carne è data al quoco, /
, / arrosto parte, e parte in la pignatta, / l'ossa de'cani
boccadoro, / uomo usato a portar la vettovaglia / di trippe per la gatta.
portar la vettovaglia / di trippe per la gatta. monti, i-308: ho
tutti a dormire fuori che le galline e la gatta, la quale miagolava sul tetto
che le galline e la gatta, la quale miagolava sul tetto. dossi, 5
miagolava sul tetto. dossi, 5: la gatta pisola accovacciata sulla predella del focolare
lingua bagnatesi, a guisa che fa la gatta, or qua, or là si
elli fa? fa come fa naturalmente la gatta, che sempre ricuopre la sua feccia
naturalmente la gatta, che sempre ricuopre la sua feccia. aretino, 8-9:
astuta, che con gli occhi guarda la fante e con la zampa tenta di grappare
gli occhi guarda la fante e con la zampa tenta di grappare la carne,
fante e con la zampa tenta di grappare la carne, che ella per trascuraggine ha
d'annunzio, iv-2-60: nascondeva ancora la faccia con ima movenza di gatta dormigliosa
baldini, 4-146: per mettere al riparo la sua « piccola gatta selvatica » in
gatta selvatica » in caso di disgrazia la sposò col doppio rito civile e religioso
pensò subito marcello, ella era sempre la gatta esperta a sgusciar via proprio quando
... communemente si dimandano per la trascuragine del giudicio e per la poca
per la trascuragine del giudicio e per la poca memoria. -gatta pelata: persona
luce a guisa delle pupille degli occhi, la quale getta fuori i suoi splendori,
gatta 'per lo trasparire che fa la sua luce, a guisa dell'occhio del
guisa dell'occhio del gatto: i moderni la chiamano * bell'occhio '. fagiuoli
/ che 'asteria ab astro 'la dicean le genti; / e perché al
pel lardo andare intendo. -andare con la sua gatta sotto: agire frau- dolen
gacta socto. -avere o preparare la gatta: essere alle prese con un'
3: a questo tratto tu hai pur la gatta. carducci, ii-20-248: tutte
gente matta / che si tolse a pelar la mala gatta. fagiuoli, iv-26:
dice: il tal toglie a pelar la gatta. giusti, iii-23: la cosa
la gatta. giusti, iii-23: la cosa guardata per tutti i lati era
-cane e gatta, il cane e la gatta: un uomo e una donna
io vi impongo flavia morlacchi, -disse la barmis. -qua: fla-vi-a morlacchi.
staranno bene insieme. il cane e la gatta. -comprare o vendere gatta
bellincioni, i-198: comperate pur voi la gatta in sacco. f. d'ambra
io stacco, / vo veder se la roba è fresca e nuova, / e
egli avesse avuto alcun pensiero di collocare la sua figlia nel secolo, questo fatto
perché egli avrebbe creduto suo dovere di rivelare la debolezza della sua figlia a chi l'
, / e'fu 'l peccato nostro e la mattia, / non per lor vigoria
/ ma dio ci tolse il cor e la prudenza. -dire alla gatta gatta
gatta gatta e non muda, chiamare la gatta gatta: chiamare le cose col loro
. perché infino agl'idioti dicono che la gatta s'ha a chiamare gatta, e
esci ad un tratto, / di'a la gatta, gatta. c. vannetti
non mucia. -discorrere, favoleggiare con la gatta: stare in disparte, vivere
cacciano in cucina a dir delle favole con la gatta. aretino, iv-2-28: quella
iv-2-28: quella... favoleggia con la gatta. -esser piuttosto mucia (
tosto mucia che gatta, ma per la briga che per suo conto v'avete tirata
dalla differenza che parlando si pone tra la gatta domestica e agevole, che per vezzo
si chiama mucia o micia, e la gatta straniera alla casa e che abbia
. cecchi, 1-1-159: il medico, la vedova, / la livia, infin
: il medico, la vedova, / la livia, infin a le predelle,
gatte in zoccoli. -fare come la gatta che copre di terriccio le proprie
cose come stanno; contenti di salvar la decenza colla furberia della gatta che copre
. -fare con qualcuno come fa la gatta col topo: divertirsi a farlo
sia innamorato, voglia fare con me come la gatta col topo. -fare
gatta col topo. -fare la gatta di masino: fingere di non
, come fu detto e scritto allora, la gatta di masino, entrò dentro.
m. cecchi, 17-73: 'tu fai la gatta di masino '. la quale
fai la gatta di masino '. la quale chiudeva gii occhi quando i topi
esser meschino / chi non sa far la gatta di masino. fagiuoli, iv-19
, / si dice: e'fa la gatta di masino. pea, 7-34:
gatta di masino. pea, 7-34: la belloccia disse: -finalmente la gatta di
7-34: la belloccia disse: -finalmente la gatta di masino s'è svegliata. -fidati
- diceva un'altra. -fare la zuppa per le gatte: preparare un
uno né l'altro assaggiò boccone de la preparata cena, dove si disse che rocco
dove si disse che rocco aveva fatta la zuppa, come si dice, per le
sacco di gatte, attendeva a riordinar la città. crusca [s. v.
chissà quale ». -gettare la gatta: afferrare con gli artigli.
molta tempesta, / e chi gittava la gatta e chi il pollo, / ed
consacrato alla dea iside, che era la loro deità maggiore,... reputavano
radevano le ciglia. -interrogare perfino la gatta: indagare a fondo, consultare
m. cecchi, i-i-i77: domandatene / la gatta, che 'l partito è da
, 492: nei giorni di ballo, la generalessa si lavava « a fondo »
a vedere pescare (o affogare) la gatta: distrarre qualcuno per ingannarlo;
ordinato di mandar mogliama a vedere ripescar la gatta. tramater [s. v.
b. davanzali, ii-479: ercole la pelle dell'ucciso lione per sua gloria
non sono presenti i genitori od la gatta: essere straordinariamente avaro.
saccenti, 1-1-168: abbia all'empir la borsa il pensier dritto, / nè
il pensier dritto, / nè mai la scemi, e senza un po'd'usura
usura / fa che non dia nemrnen la gatta a fitto. -non esservi
-volere (o non volere) la gatta: cercare (o evitare)
): se v'è qualcun ch'ancor la gatta voglia, / venga, io
4-87: sant'angelo non ha rotta ancor la prima lancia col camerlingo; ma fin
sta saldo e l'altro non vuol la gatta. lippi, 12-51: ei l'
cinquadea, / perch'al duello non volle la gatta. note al malmantile, 12-51
note al malmantile, 12-51: 'non volle la gatta', non volle badare. è
questo animale; onde * non voler la gatta ', viene a significare 'non
che dicendo: / ei non ne vuol la gatta in quel mestiero. 11
alla pentola che bolle non s'accosta la gatta: ognuno teme le situazioni pericolose,
pentola che bolle non vi s'accosta la gatta ', cioè ognuno sfugge i pericoli
incolleriti. -che colpa ne ha la gatta!: per non accusare sé
lingua, per colpa di chi non la intende, ell'è biasimata, e par
manco. ma che colpa s'ha la gatta? -che colpa ne ha la
la gatta? -che colpa ne ha la gatta, se la massaia è matta
-che colpa ne ha la gatta, se la massaia è matta!: spesso la
la massaia è matta!: spesso la responsabilità di una cattiva azione non è
cattiva azione non è tanto di chi la compie quanto di chi non si adopera
.]: 'che colpa n'ha la gatta, se la massaia ',
che colpa n'ha la gatta, se la massaia ', o, come oggi
, come oggi dicesi più comunemente, * la padrona è matta? '. è
cosa, mal custodita, è tolta, la colpa non è di chi la toglie
, la colpa non è di chi la toglie, ma di chi gliela lascia inconsideratamente
. -gatta piatta, chi non la vede, graffia: spesso le persone
, 302: gatta piatta, chi non la vede, graffia. -in assenza
proverbi toscani, 128: 'quando la gatta non è in paese, i
s. v.]: * quando la gatta non è in paese, i
frettolosa fa i gattini ciechi: con la fretta e la precipitazione non si ottengono
gattini ciechi: con la fretta e la precipitazione non si ottengono buoni risultati.
i-256: ho paura della furia: la gatta frettolosa fece i gattini ciechi.
[s. v.]: 'la gatta frettolosa fa i gattini ciechi '
avvezza alla pappa, che si scotta la bocca e la gargozza, o che vi
, che si scotta la bocca e la gargozza, o che vi lascia la
e la gargozza, o che vi lascia la zampa o la branca: ogni forma
o che vi lascia la zampa o la branca: ogni forma di male, a
male, a lungo andare, avrà la sua giusta punizione. francesco da barberino
nostri tusci: a tanto s'inveza la gapta a la paffa che vi lascia
: a tanto s'inveza la gapta a la paffa che vi lascia la branca »
gapta a la paffa che vi lascia la branca », et aliud quod facit ad
finem. pataffio, 4: la gatta tanto alla pappa s'awezza, /
s'awezza, / che l'è cotta la bocca e la gargozza. -non
che l'è cotta la bocca e la gargozza. -non fu mai gatta che
. -ogni gatta vuole il sonaglio: la vanità e l'ambizione sono difetti molto
lecca e di dietro ti graffia? - la puttana. -tanto va la gatta al
? - la puttana. -tanto va la gatta al lardo, che vi lascia lo
noi faccia / un dì come suol far la gatta al lardo, / che 'l
lardo, / che 'l non vi lassi la vita e le braccia. l
. salviati, 19-28: tanto toma / la gatta al lardo, che ella vi
lardo, che ella vi lascia / la zampa. moneti, 103: tanto al
, 103: tanto al lardo va la gatta ardita, / che lo zampin vi
/ che lo zampin vi lascia, oppur la vita. -un occhio alla pentola e
pentola e uno alla gatta: la prudenza non è mai troppa.
a cercar di duo mucini / che la gattina ha trafugati. tasso, 13-i-894:
veder panni / l'orsa maggior con la minore. negri, 2-378: era minuta
una gattina. saba, 91: la tua gattina è diventata magra. /
: / male che alle tue cure la consacra. pavese, 7-91: a quei
pavese, 7-91: a quei tempi la clari somigliava a lilì, e lui lubrani
tizzoni già mezzi spenti, de'quali la maggior parte una gattùccia magra covando quella
all'adulazione della gattùccia, la quale procura con tutti gl'ingegni la grazia
, la quale procura con tutti gl'ingegni la grazia di ciascuno e da ciascuno mendica
di ciascuno e da ciascuno mendica ciò che la sua gola appetisce. negri, 2-671
gola appetisce. negri, 2-671: la gattùccia si stirò, si levò,
si stirò, si levò, fece la gobba, venne a sfregarsi contro la sua
fece la gobba, venne a sfregarsi contro la sua veste. era d'uu morbido
spiga composta di verticilli che stimasi buona per la clorosi; ed è così detta perché
coltiva una qualità colle foglie odorose come la cedronella. dicesi anche 'gattaria '
mele. magalotti, 19-24: per la sì madornale e sì pesante / testa
sì pesante / testa di gatta e la leggiadra russet, / che bianca e rossa
carcere. rammenta le 'buiose 'e la 'burella 'e la 'muda
buiose 'e la 'burella 'e la 'muda * di dante. giusti
: i giandarmi... gli tapparono la bocca e lo condussero in gattabuia.
, via », diceva il carceriere con la pietà dell'in- fermiere « le porterò
2. per estens. luogo dove la vita è insopportabile; abitazione miserabile,
ogni comodità. tecchi, 12-128: la voglia di rinchiudermi in collegio, sia
sbarellando s'alzò, s'avventurò per la stanzetta, verso la tenda che divideva
, s'avventurò per la stanzetta, verso la tenda che divideva in due la gattabuia
verso la tenda che divideva in due la gattabuia dove abitava con la madre e
divideva in due la gattabuia dove abitava con la madre e la sorella.
gattabuia dove abitava con la madre e la sorella. = probabile rifacimento di
i. nelli, ii-12: non la staffa mai; se la mangia cogli occhi
ii-12: non la staffa mai; se la mangia cogli occhi; ghi fa 'ntorno
non patisce che né men i sole la guardi. = comp. da gatta1
furbissima che nelle antiche favole vezzeggiava la padrona per otte nere bocconi
pelle di gatto, e forse la rimboccatura della foggia. = comp
= per l'etimo cfr. la congettura del tramater [s. v.
agra fatta di ricotta: torta che la gatta fura, o di cui è ghiotta
. boiardo, 1-11-26: or la porta gataia giù cadia, / e restò
di su gli alari del fuoco sente la voce del gattaio per la strada. tocci
fuoco sente la voce del gattaio per la strada. tocci, 1-121: vi siete
sentir per firenze il gattaio che vende la lingua e le zampe di vitella? d'
sacchetti, 83-112: « onde v'entrò la gatta? ha la cassa gattaiuola?
« onde v'entrò la gatta? ha la cassa gattaiuola? ». e il
basso della imposta dell'uscio, acciocché la gatta possa passare. fagiuoli, 3-2-167:
gigli, 85: corse a levar la lampada che ardeva in cappella ad un
giunte o dalla gattaiola e circolava per la cucina, rapiva ogni tanto un pugno
m. leopardi, 3-4: quando la verità riesce ad introdursi per la gattaròla
quando la verità riesce ad introdursi per la gattaròla, è sicura di un'ottima accoglienza
guerrazzi, 2-426: nelle anime rette la rea passione non entra mai per la
la rea passione non entra mai per la porta maestra; ella piglia per di dietro
di dietro, e si caccia per la gattaiola; penetrata in casa, in un
diventa in guisa gigante, che non la puoi buttar fuori dalle porte né dalle
sia a poco a poco smaltita la loro acqua per la gattaiola.
a poco smaltita la loro acqua per la gattaiola. -spiraglio inferiore del mantice
anche: ripiego, scappatoia. -uscirne per la gattaiola: scampare a stento, per
. frugoni, vii-431: lusingollo più volte la 'pic- carona ', che facea
'pic- carona ', che facea la parte di belisa, ma senza mai
scuola, / e n'era uscito per la gattaiuola. baldovini, 2-101: che
è qualche gattaiuola / da far che la figliuola... / eh pazzo e
assisteva, è una gattaiola per eludere la difficoltà nata in capo al padre cherubino.
da lione, il lupo da pecora, la volpe da gattamelata. = comp
saccenti, 1-2-64: che sebben la vedete gatta morta, / l'ha
. -oh oh! questa gattamorta! à la dama anche lui! moravia, vii-265
: e quella gattamorta di bianca che me la pigliavo in casa giornate intere..
. 2. locuz. -fare la gattamorta: stare in agguato, tendere
tassoni, 3-35: una volpe che fa la gatta morta / spiegano collegara e corticella
, / e v'attendono a far la gattamorta. -fare il morto;
volessi mangiare. ma, facendo io la gatta morta, dava spesso spesso de'signozzi
lasciavamo in terra. -adunque e'fa / la gatta morta? b. corsini,
o bevanda, / avea lasciato a far la gatta morta / in sull'ingresso d'
, i... i e far la gatta morta e ir pian piano. bandella
tre e trovarono il messer che faceva la gatta morta, il quale, come gli
. goldoni, vii-51: signor, la vostra figlia che non vi pare accorta
è furba come il diavolo, e fa la gatta morta. manzoni, fermo e
, era follia il competere, fece la gatta morta, e disse: « andiamo
di occultarmi il tuo pensiero? fai la mummia greca, la gatta morta eh?
pensiero? fai la mummia greca, la gatta morta eh? falsa, che non
, quando stai con lui, fai la gattamorta. diglielo in faccia. -un
gente e moneta, / tu la vedresti uscir di gatta morta. note
cristallini. bossi, 278: [la pietra solare], tagliata massime contro
pietra solare], tagliata massime contro la direzione delle laminette, ha uno splendore brillante
., perduto il color gatteggiante e la diafanità, diventa interiormente candida, semismaltina
diversamente colorati. dossi, 65: la principessa,... le cui pupille
biringuccio [tommaseo]: ha la succula di più vicino alle sue estremità
. romagnosi, 4-30: si osservi la tav. vi la fig. 1.
: si osservi la tav. vi la fig. 1. ivi abcd rappresenta la
la fig. 1. ivi abcd rappresenta la cateratta... in mezzo ad
poco. montigiano, 43: la buccia del gattero è buona alla gotta sciatica
gattero è simile all'albero, ha la foglia un po'più scura e più
e di sopra liscia e morata, la corteccia più soda e brutta. viviani,
. = alterazione di gattice (con la desinenza di alberò). gattescaménte,
mente, intonato più d'una solfa, la gattesca battuta. cardarelli, 6-128:
fine poco buono. nievo, 328: la mia camera godeva almanco d'un bel
: le dilatavano [i sorrisi] la bocca perfida e le mettevano su le tempia
, ii-306: parla... sporgendo la testa quadrata cui gli occhiali tondi e
: cercate per tal modo le stanze e la soffitta, il più gattesco fra loro
gattesco. calvino, 1-333: ora la signora isotta ricordava che anche sola o
, molto elevato e grosso, con la scorza bianco-cenerina; i rami giovani cotonosi
. ha una varietà con foglie bianche come la neve al di sotto, detta 'pioppo
si pulisce. ojetti, i-19: la tavola intorno a cui siedono i nostri
e giornale, gattigliando da un lato la costituzione, dall'altro la repubblica, quasiché
un lato la costituzione, dall'altro la repubblica, quasiché fosse il tempo questo
li antichi fu dedicato a plutone, la sua voce è gattiilare. = deriv
l'uva coltivata sui colli che sorgono fra la pianura vercellese e le prealpi biellesi.
, rosa oro, rosa antico; la luminosità, a notte, dei portici di
le saltò nel grembo, e porgendole la bocca per basciarlo, il gatto le pose
tener gattino mi restasse, / che me la riportasse / nell'andar, nella voce
. m. cecchi, 1-2-478: la gatta nostra ha fatto tre gattini.
un suo gattino. negri, 2-128: la cameriera mi aveva portato un gattino,
gatto. viani, 14-480: la lunga chioma intonsa spiove sulle spalle
o. targioni tozzetti, i-284: la squamma è parte dell'amento, o
= deriv. da gatto1, per la forma simile a quella della coda del
, in primavera e in estate; la gestazione dura due mesi; in ogni
, che volse porre l'artiglia ne la scudella per torli un pezzo de casio
s'attuffa in lago, / come la lontra fa presta e secura. g.
gatto, il leone, il gufo, la nottola,... hanno privilegio
io, quanto è a me, do la preminenza al gatto, e non saprei
il mio gatto mastio si stropiccia / per la capanna tutta notte, e stride,
notte, e stride, / e contorce la coda, e il pelo arriccia:
, / finché giunga quel 'gnao'che la conquida. pascoli, 62: un gatto
africano: di forme snelle, con la coda sottile, vive in gran parte
piccoli del normale... compaiono la volpe ed il gatto selvatico, le
le foche presso alcuni tratti di costa, la donnola. -gatto dyangora o d'
postiglioni e i cavalieri di scorta con la lucerna a tricorno, le parrucche col
preparativi, ci furono lo spazzacamino, la fata, il gatto con gli stivali.
nannini [olao magno], 231: la più ordinaria e meglior vivanda ch'egli
, gatto): pelliccia confezionata con la sua pelle opportunamente conciata. testi
lievre. bibbiena, 18: la famiglia tucta con robette ricamate senza gabbani,
sul manicotto di pelle di gatto, e la veletta imperlata dal freddo. sbarbaro,
(nel quale era aperto, verso la base, un piccolo passaggio quadrato per
tirato come un gatto lombardo che mostra la pancia al sole, e finge il
gatti. d'annunzio, iv-2-31: posava la sua grossa testa bruna sulle ginocchia di
dal piacere, come un gatto, quando la piccina gli cacciava le manine dentro i
crepitavano come l'ambra sfregata e come la groppa dei gatti accarezzati. sbarbaro,
gatto lupesco, xxxv-n-292: sì vi vidi la pantera, / e la giraffa e
vi vidi la pantera, / e la giraffa e la paupera / e 'l gatto
pantera, / e la giraffa e la paupera / e 'l gatto padule e la
la paupera / e 'l gatto padule e la lea / e la gran bestia baradinera
gatto padule e la lea / e la gran bestia baradinera. -gatto calzato
accorto che sei un gran maestro sotto la forma di gatto... ti intitolo
. bocchelli, 13-223: che dice la gente? girardo è la pietra focaia
che dice la gente? girardo è la pietra focaia, fortebraccio la pece, lionardo
girardo è la pietra focaia, fortebraccio la pece, lionardo l'acciarino; in
demone. baldini, i-279: sotto la coperta della critica cominciava a saltare il
. m. cecchi, 1-i-127: ecco la villania. / ve'bei gatti frugati
si uniscono l'astuzia del gatto e la ferocia del lupo (ed è la
la ferocia del lupo (ed è la denominazione che volle attribuirsi l'ignoto autore
e propri dopo che questi avevano aperto la breccia). giamboni, 7-159:
ch'è nel gatto, or mette fuori la trave ed ora la reca dentro,
or mette fuori la trave ed ora la reca dentro, acciocché più fortemente percuota
o niente vi potè fare, perocché la terra era fortissima di mura con ispesse torricelle
cacciar delli omini sotto stando, a la rocca appressar ti possi almeno tanto innanzi
. spazzolone usato per raschiare e pulire la parte immersa di un'imbarcazione. carena
cavo, il quale si passa sotto la chiglia, e tirandolo con forza su e
a quella fregare e pulire alcun poco la parte del bastimento non ramato, che è
crino e di granatini, per pulire la parte subacquea d'un bastimento, senza
gatto, che viene all'amo con la bocca aperta. 9. ornit
del gatto: esercizio atletico che imita la caduta del gatto. garzoni, 1-454
fra i salti della tavola, un passo la tavola e a due passi la tavola
passo la tavola e a due passi la tavola, e un passo la muraglia;
due passi la tavola, e un passo la muraglia; il salto del gatto.
veicolo cingolato americano particolarmente adatto, per la bassa pressione che esercita sul terreno,
irto, corrente, guardante, con la testa di fronte, inferocito o rampante
16. locuz. -andare al gatto per la sugna: chiedere un favore a chi
vo, come dire, al gatto per la sugna. -aguzzare, tirar gli occhi
tirar gli occhi come gatti: sforzare la vista, fissare intensamente. nievo,
due giovani venivano via del pari dietro la mandra. -andare, correre,
ciascheduna famiglia, presa come si dice la via tra le gambe, se n'andassero
-cavare le castagne dal fuoco con la zampa del gatto: cfr. castagna
nieri, 91: intanto la braciuola, mentre moglie e marito stavano
solamente, era doventata un carbone che non la volle neanche il gatto.
, 1-1-30: l'è in rotta con la suocera, e stanno in casa come
cani e gatti. verga, i-221: la madre uscì di casa, dopo trent'
, 482: a chi volevano dunque che la buon'anima lasciasse? alla sorella ed
comprare (o vendere) senza esaminare la merce. -al figur.: prendere
importanti decisioni a occhi chiusi, senza la doverosa attenzione. sarpi, i-1-33:
in versi ed in prosa, sopra la quale da anni -morta la nonna e don
prosa, sopra la quale da anni -morta la nonna e don romualdo inciullito -ci dormiva
il gatto: chi vuole darsi infatti la pena di leggere a sé i propri pensieri
e il gatto di casa, con la schiena aggobbita e gli occhi semichiusi.
in làgrime, ma non osava allungare la mano alla panattiera, toglièvagli ogni speranza
-esserci il gatto nel fuoco: avere la cucina spenta, non aver nulla di
, 24 (409): al vedere la poveretta riconfortarsi ad ogni cucchiaiata, si
congratulava ad alta voce seco stessa che la cosa fosse accaduta in un giorno in
in zoccoli questo gattacció da ammazzarlo con la zucca. -fare come il gatto che
studia, come il gatto, / che la immondizia sua la terra copra.
gatto, / che la immondizia sua la terra copra. -fare come il
fare come il gatto 'o * come la gatta, che mangia e miagola '
di correr l'asta e di girar la spada: / come si vede ch'all'
e l'intrattiene un po', / e la fatai graffiata alfin gli dà. carducci
ii-14-33: io son dietro a scrivere la prefazione a * giambi ed epodi '.
col topo. -fare la zampa del gatto: graffiare. -anche
maria maddalena, capì che egli faceva la zampa del gatto, ma riconobbe insieme
contrastare alla corrente. -far passare la voglia anche ai gatti in gennaio:
di calci è schiaffi da fame passare la voglia anche a dei gatti in gennaio
gravi preoccupazioni. pasolini, 1-268: la capoccia gli girava come un picchio con
capoccia gli girava come un picchio con la zagaia, e gli pareva di sentirsi dentro
di ogni cosa per serbare; ma la si rammenti che chi serba, serba
/ chi non vuol l'osteria, lievi la frasca. -gatti e matti non
-il gatto domestico si brucia più spesso la coda che il selvatico: perché sta
vicino al fuoco. -al figur.: la familiarità col male induce facilmente al peccato
che ne resta al fin disfatto: la ostinazione nel male è sempre, al
sì spesso al lardo il gatto / la penitenza sua non ha fuggita.
feroci [animali] sono il gatto, la gatta, i gatticini.
s'è congetturata un'origine africana. la formazione del n. 14, gatto delle
. tasso, 82-13: non può la sua con la galea nemica / amadigi
82-13: non può la sua con la galea nemica / amadigi abbordar sì ch'
. guglielmotti, 780: 'gatto'dicevano la coffa delle galere. -buco del
non ardiscono gittarsi al di fuori per la via delle riggie e delle gambe rovesce,
una per ciascun lato), attraverso la quale si può accedere in coffa dal basso
mammoni. pulci, 14-80: èwi la lontra..., / gattomammon,
raccolgono per accendere il fuoco e ballare la tregenda, in compagnia dei folletti,
o come un gatto mammone, che va la notte e fa questa molestia alle genti
', detta così per eufemismo, essendo la scimmia creduta un diavolo). essa
, gli metteva addosso i tremiti e la potenza del felino. emanuelli, i-209
morazzoni senza voltarsi per tener d'occhio la lea, che aveva smesso di gattonare
, 4-187: gattonai il tetto per contemplare la città da tutte le parti.
felidi. calandra, 3-167: la povera bestia [la lepre] si avanzò
calandra, 3-167: la povera bestia [la lepre] si avanzò prima nei solchi
le orecchie dritte, poi ripigliò trabalzando la sua corsa disperata. gattóne,
simigliava un di questi gattoni che vanno la notte in fregola. verga, 4-59
ii-18-126: scrivimi, e io dò la disdetta a tommasone e a guiduccio;
tardi assai a fare alcuna cosa, la quale non riesca poi molto bene:
faceva de * suoi denari come fa la gatta de'suoi gattuccini: pólli oggi qua
[olao magno], 257: quando la neve,... cuopre la
la neve,... cuopre la superficie della terra..., mangiano
si chiamano gatuli, c'hanno la forma del pepe lungo. =
. con esso favello il giorno e la notte. -e se ne va in gaudeamus
, 3-4-28: mi conduceste a far la pancia piena, / e a stare in
come tante altre voci della religione; ma la profanazione stessa testifica la popolarità di quelle
religione; ma la profanazione stessa testifica la popolarità di quelle idee e di quei
il mio gaudente lettore, che turberebbe anche la tua allegria. -sostant.
2. che è ammesso a godere la visione beatifica. iacopone, 65-18:
dava mae- stralmente,... la gattesca battuta. = acer, di
, gattone! linati, 17-140: la scaluccina... era talmente ripida che
... si arrabattava, allungando la manina per raggiungere i capelli della mamma
una grazia disperata. civinini, 8-219: la pantera assetata... s'avanza
.. s'avanza gattoni gattoni verso la pozzanghera. frocchia, 867: sembravano
= deriv. da gatto1 (per la sua tipica maniera di stare e di
fare il gattone '). per la forma avverb., cfr. il tipo
, / che fanno presto ammainar la vela / e ce la fan veder
fanno presto ammainar la vela / e ce la fan veder dopo in candela. targioni
o d'un gatto colla pantera. la sua pelle è picchiettata di macchie nere e
caso egli cadde tra i gattucci, e la madre noi toccò; e 'l giorno
che, insieme co'gattucci, poppava la gatta. a. cattaneo, i-286:
ventre bianco, carni poco pregiate; la pelle è usata come zigrino. -anche:
'e nel romano * scorzone '. la sua pelle è colorata e macchiata a
senza quel telaio di legno, con cui la sega si tira e maneggia, ma
che per altro non vi si potrebbe la sega introdurre senza fender l'asse nell'esteriori
tondo nella direzione stessa della lama. la grande strettezza della lama permette di menare
ha una colorazione bruno-rossiccia, da cui la denominazione (blennius gattorùgine).
). palombi-santarelli, 137: la bavosa gattorùgine vive in prossimità della costa
ad ottobre, con le nasse, con la lenza ed anche con le reti radenti
grugno appuntato come uno spinoso, e la sua pelle macchiata a liste e a spruzzi
croce rossa (e, degenerando poi la loro vita nel lusso e nell'ozio
furono d'una certa regola, chiamata la regola de'frati gaudenti. landino [
madonna, niente di meno, per la loro splendida e copiosa vita erono chiamati
l'enorme... monastero, la signorile dimora dei padri gaudenti, l'aristocratico
gaudenti,... due volte ebbe la balìa in patria e una in firenze
patria e una in firenze per restituire la concordia. 4. che ama
. tornò ad attirare a sé tutta la folla gaudente. c. boito,
tommaseo-rigatini, 1352: il gaudente trova la regola del disordine, inalza a potenza
dica che c'è gente cui non piace la vita comoda e beata, con la
la vita comoda e beata, con la pancia in delizie. * fare il gaudente
all'esaltazione dei piaceri della vita (la vita stessa, un costume, ecc.
.). rovani, i-470: la ricchezza, lo sfarzo, la vita gaudente
i-470: la ricchezza, lo sfarzo, la vita gaudente... fanno men
moltitudine di tale insegna di ricchezza, la quale in fine non è che un'insegna
/ o l'abitudin sonnolente ciba / e la fatica benigna ritrova / o l'amore
e rissoso murò più chiusa e gelosa la vecchia città. -che esprime piacere
esprime piacere. boine, ii-108: la notizia s'era diffusa,...
e contorta con l'avidità, con la voluttà... apertamente gaudente d'
. -che favorisce i piaceri, la vita allegra e dissipata (una città
alla propria vitalità ed all'amore per la vita. 6. per estens
/ dolze tempo e gaudente / inver la pascore. bonagiunta, lxiii-68: compiete
'l tempo è gaudente, / e la spera -e la céra / chiara de la
gaudente, / e la spera -e la céra / chiara de la gente. cino
la spera -e la céra / chiara de la gente. cino, iii-44-39: tutto
/ e 'l ciel piove dolcezza u'la dimora. -ameno, ridente (
: un velo di sopore aleggiava su la campagna gaudente. piovene, 7-269: una
bolognesi », mentre i chiosatori restaurano la forma classica col dittongo. gaudére,
caude. beicari, 5-35: prendendo dio la vostra carne umana, / non per
2. possedere l'eterna beatitudine, la visione beatifica. ritmo cassinese,
quel segno, che di laude / de la divina grazia era contesto, /
xliii-33: di questo mondo non curò la fraude, / così grazia mi dà
leggenda aurea volgar., 993: oggi la vergine beata ricevettero i cieli rallegrando,
provinole, spandendo sopra i divoti fedeli la vostra santissima benedizione con abbondanza d'amore
fammi un po'gaudevole / prima di ento la fossa i sia sospinto. =
= variante di gaudere (da gaudio, la forma gaudeàre, da cui gaudiare)
: quattro venti move 'l mare, che la mente fon turbare: / lo temere
ebreo, 208: l'amore ne la cosa posseduta non è altro che il gaudio
gaudio e dilettazione che si ha per la fruizione de la cosa amata. berni,
che si ha per la fruizione de la cosa amata. berni, 38-30 (
il gaudio di coloro / che per la vita son messi in prigione, / poi
è questo? gemelli careri, 1-i-371: la sera, per l'immenso gaudio,
consolazione interiore (che procurano all'anima la conoscenza delle verità eterne, la pratica
anima la conoscenza delle verità eterne, la pratica della virtù, la pace della
eterne, la pratica della virtù, la pace della coscienza, il possesso della
: contra ogni vizio è da ponere la virtù;... contra la tristizia
la virtù;... contra la tristizia el gaudio spirituale, contra l'
el gaudio spirituale, contra l'accidia la fortezza. bibbia volgar., x-280:
fatti nostri seguitatori,... ricevendo la parola di dio con tribulazione e con
iv-2-122: axma, appena sentì su la lingua l'ostia eucaristica, smarrì la
la lingua l'ostia eucaristica, smarrì la vista per un'improvvisa onda di gaudio.
de'buoni, così non ha fine la pena de'rei. s. bernardino da
, v-177-34: chi sente d'amore la travaia e la pena, / lo gaudio
chi sente d'amore la travaia e la pena, / lo gaudio e la leticia
e la pena, / lo gaudio e la leticia corno se porta e mena,
. de quanto gaudio e piacere me ocupò la mente tal risposta. arici, ii-224
despina. giordani, v-50: per la città ferveano coi gaudii di questa vicina speranza
7-107: aveva partecipato al gaudio per la nascita dell'erede. -fascino, incanto
degli agi che rendono bella e confortevole la vita; diletto, svago, divertimento,
vita. iacopone, 4-8: solo la colpa è 'n odio a l'anema
a l'anema ordenata, / e la pena gli è gaudio. testi fiorentini,
/ lunghe ci son davanti / con la selvaggia melodia d'autunno / e il rapimento
., vii-293: or non è questa la città che era di perfetta bellezza e
per fare li guasti e per disfare la chiusa. 5. degli arienti, 177
grande gaudio ebbi e grande consolazione per la tua carità. rinaldo degli albizzi,
albizzi, i-25x: delle quali cose con la escellentissima signoria sua vi rallegrerete, dimostrando
tale sua gloria e successione, per la nostra città universalmente s'è presa. baretti
fortuna. d'annunzio, iii-1-69: la musica correva per i capelli...
. bibbia volgar., vl-m: la sua conversazione [della sapienza] non
dagli apostoli e da'seniori e da tutta la ecclesia con grande gaudio. bibbia volgar
luoghi suoi in ierusalem acciò che facesseno la consacrazione in gaudio. ariosto, 1-53
prov. mal comune, mezzo gaudio: la considerazione delle tribolazioni altrui pare alleviare
considerazione delle tribolazioni altrui pare alleviare la nostra infelicità. proverbi toscani, 395
dappoiché so almeno in parte cos'è la vita, non ho mai potuto udire
d'indignazione. deledda, iv-856: la ragazza ne fu tutta felice: mal
quest'ab c scritta semplicemente / per la tua grazia l'ho a tuo onore
l'ho a tuo onore, / la qual cantando gaudiosamente / el tuo amor
3-158: meglio... dormire con la speranza gaudiosa di non svegliarsi mai più
vertuoso, / non sirà gaudioso co la superna gente. dante, par.,
2-298: questi medesimi credevano di ricercare la sua presenza per trame un giovamento di
annunzio, iv-1-1007: dolorosa e gaudiosa [la melodia] volava irresistibilmente verso i culmini
, proposti alla meditazione dei fedeli durante la recita della prima delle tre parti del
te voli vedire, / porrai sentire la tua delicanza: / en te porti
gauldio, quanto diletto che ho auto con la mia ragellina? = incrocio di
l'idiotismo, aggiungendo la u, senza levare la l ».
idiotismo, aggiungendo la u, senza levare la l ». gàulo1, sm
, e da un luogo che domandano la sunda. = variante di giaurro
. gonzaga, ii-55: vado per la gausapina, che sapientis est cangiare propositum
, che vive in lombardia, mutata la c, come in 4 gastigo '.
s'usa mettersi in dosso... la state, con un berrettino, alcune
1163: gaverdine di velluto giallo con la manica turchina e gialla. =
di gridare di stromenti. cenne da la chitarra, vi-636 (6-11): poi
de gli ale- mani si gavazzava per la sconfitta de'turchi in quel lato.
: hanno a finire prima essi che la moria; e rimarremo noi soli a gavazzare
. carducci, 456: il tradimento e la vigliaccheria, /... /
. / ivi s'accoppian anche: ebra la ria / ciurma intorno gavazza. pascoli
gavazzano. bocchelli, 13-603: con la fine della guerra, la città gavazza e
13-603: con la fine della guerra, la città gavazza e s'ingaglioffa e stravizia
: scorre di qua e di là tutta la piazza, / né può trovar per
né può trovar per allegrezza loco. / la superbia con lei salta e gavazza.
, 65-3: vi so ben dir che la discordia pazza, /..
pazza, /... / e la furia con lei salta e gavazza,
piccoli ragazzi. monti, x-1-123: la cruda... furibonda guerra, /
, / e sol del nome fa tremar la terra. guerrazzi, 2-654: la
la terra. guerrazzi, 2-654: la empietà e la strage gavazzavano pel campo
guerrazzi, 2-654: la empietà e la strage gavazzavano pel campo di battaglia come
il vento gavazza. -disus. con la particella pronom. lorenzo de'medici,
80: quivi vedrai il vizio e la fame, il morbo e la morte,
vizio e la fame, il morbo e la morte, gavazzarsi in oscena danza fra
, agitarsi. aretino, 20-264: la camiscia e i panni... nel
e palle nere a i'collo, codesta la è commedia da gavazzarci e da farmi
potrei così stare senz'amore / come la soddomia tòllar a moco, / o come
gavazzatori, ma non avendo ancora smaltita la sbornia della sera non ebbe la forza di
smaltita la sbornia della sera non ebbe la forza di raggiungerli. = deriv
sa che c'è un pollastron che la gaveggia, / e che gli fa portar
un nugolon de gaveggini, / con la staffetta, pifferi e le nacchere.
: sono ito piano piano un'ora lungo la riva del tago,...
di legno ed altre cose necessarie per la cucina. d'alberti [s. v
di giacomo, i-466: rapidamente, la luce svelava e coloriva tutto: i
e più in basso pendevano... la gavetta ammaccata e la borraccia vuota.
... la gavetta ammaccata e la borraccia vuota. piovene, 1-13: soldati
una gavetta di minestrone dopo avere trattato la pialla e la sega. 2
minestrone dopo avere trattato la pialla e la sega. 2. figur.
. soldati, 2-106: no, la carriera diplomatica avrebbe voluto dire ancora due
. guglielmotti, 781: 'gavetta'. la riunione di sette marinai che mangiano insieme
per qualche fazione determinata. dura ancora la voce tra le guardie nobili di roma
parossitono nella pronuncia volgare, come attesta la falsa etimologia di isidoro, 204- 11
littera posita ». si pensa che la voce si sia diffusa dal provenz. gaveda
caserme). pratolini, 2-172: la cappella era un ragazzo che soffriva di
1-27: nel resto poi, quanto a la politezza, / sembrava nato a napoli
lat. capillum 4 capello '(per la sottigliezza), col suff. -ianum
a. f. doni, 370: la testa ha grossissima, e una mano
a industriarsi. guerrazzi, iii-164: la necessità più forte di lui schiuse le
lui schiuse le gavigne alla bianca, la quale bel bello si trovò ridotta a
ed essercizi, avegna che alcuna volta co la lettera s'aiutino e co'libri,
all'infiammazione delle linfoghiandole cervicali; la cicatrice che rimane dopo la suppurazione.
cervicali; la cicatrice che rimane dopo la suppurazione. leggenda di s
niccolò da correggio, 1-82: aveva già la furibonda dea / saputo dii mio mal
l'emula sua, ardea, / ché la gavina gli avea il tutto detto.
): le gavine ch'io porto sopra la testa, / e quell'altro airon
condotto sotterraneo. sozzini, 85: la portomo alla città e... fu
levata dai putti e buttata giù per la gavina di piazza. = voce senese
a questo sposo e amassonlo. cenne da la chitarra, vi-n-187 (7-12):
da certaldo, 91: guarda molto che la moglie che pigli non sia nata di
di due piramidi o coni uniti per la base, ormeggiato a un'ancora, a
si usa per segnalare qualche cosa che la superficie delle acque nasconde: secca o bassofondo
. viani, 13-191: qualcuno avanzò la proposta di una prua di gavitella su
: a ghiron sovrasta / il gavoccio e la peste alle figliuole. =
a peretola a tagliare uno gavocciolo tra la coscia e 'l corpo; gli trasse il
: pareva che non potesse più reggere la persona, tutto avendo fasciato la gola;
reggere la persona, tutto avendo fasciato la gola; per il che...
. tommaseo, i-143: chi stende la mano, e di petecchia / contagiosa
. nomi, 2-98: io son la sua postema e il suo gavocciolo,
. / fa venir il gavocciolo e la peste / col guardo, e secca i
! era un gavòcciolo pieno di marcia: la marcia del suo cruccioso disprezzo e del
credendoci avere gli occhi di sole, la testa d'oro, le gote di grana
oh, te venga 'l gavocciolo e la rabbia. varchi, 24-14: gavocciolo alle
bene fuori de gangheri a volermi tutta la notte tormentare. r. corsini
gli uomini per l'ordinario hanno grossa la gola. marino, 14-291: ne la
la gola. marino, 14-291: ne la gola il gavocciolo, e nel mento
gavocciolo, e nel mento / porta la barba di filato argento. -in senso
. / reclini avvolto di vapori / sovra la spalla della serra / e ti s'
4 gozzo, gorgia '(per la simiglianza della forma). gàvolo,
gavio. lorenzi, 1-79: la noce no, che acconcia è a più
elice / da tinger panni umor da la radice. borgnis, 188: questi tamburi
le parti de'legni sono il primo, la stella, le corbe,..
corbe,... i gavoni, la sentina, la catena de l'arbore.
.. i gavoni, la sentina, la catena de l'arbore. garzoni,
che si ricercano in quelli, come la stella, le corbe,...
,... i gavoni, la sentina. crescenzio, 1-23: dopo la
la sentina. crescenzio, 1-23: dopo la camera del garbiere, seguita il gavone
in- dietro nella galea, e sotto la poppa. viani, 14-456: nei
l'avvia sul pontile levatoio che unisce la murata alla calata e tutto il gregge
avvia dietro e annuvola dei suoi manti la stiva e il gavone. dizionario di marina
, /... / di finir la gagliarda e la gavotta. a. segni
.. / di finir la gagliarda e la gavotta. a. segni, 1-160
nuovo ballo. marcello, 48: la sinfonia consisterà in un tempo francese o
un poco. boine, ii-143: la vecchia spinetta fatta alle gavotte ed ai minuetti
ferro 4 per regolar la fornace. carena, 1-170: 'gavozza',
quaranta delle quali fanno un abassi. la gaze da una parte hanno la figura di
abassi. la gaze da una parte hanno la figura di un lione, dall'altra
. = voce indiana: forse la stessa voce che si trova nel persiano
che cominciò ad arrostirlo, essendosi spogliata la gazacca e rimaso in giubbone.
nella città di gazara in dalmazia verso la fine del secolo xii; si ispiravano alle
, tra l'altro, riprovavano severamente la pena di morte. giamboni,
potenza umana avesse il diritto d'infligere la pena di morte. gasarla,
tutte le colonie del levante, di cui la principale era la gazaria, oggi crimea
levante, di cui la principale era la gazaria, oggi crimea; istituito nel
colonie del levante, delle quali principale era la gazaria o crimea, istituito nel
abbandonate barche e reti;... la povera vedova con dui piccioli danari offerti
, ii-1041: ecco comparire fra costoro / la povra vedovella che di core / duo
di pietrame... o battere fortemente la terra..., e spargervi
scioltavi sotto pressione. -anche: la caratteristica bottiglietta che la contiene, ermeticamente
-anche: la caratteristica bottiglietta che la contiene, ermeticamente, in passato,
. ghislanzoni, ii-1-367: era gustata la birra tarelli, e qualche signora suggeva
e qualche signora suggeva... la gazosa di frambros. collodi,
, insetti, uova di uccelli; la sua voce è stridula e ingrata; le
uccello parli,... massimamente de la gazza e del pappagallo,..
: quivi era lo sparvier, quivi la gazza, i... i e
file di sé fanno bandiere, / e la gaza tra lor menando festa / erge
gaza tra lor menando festa / erge la coda, e l'upupa la cresta.
/ erge la coda, e l'upupa la cresta. capuana, 4-18: il
il fango tra le spine, / ride la gazza, nera sugli aranci. loria
li avesse involati ima gazza ladra, la esposi io a tavola. -per
e non nato, che vai per la piazza / così menando il cui, cagnolin
. g. gozzi, 197: come la gazza, si pelano le proprie penne
con piumaggio nero e bianco, con la gola e i lati del collo di color
dell'atlantico. pulci, 14-52: la ghiandaia va facendo festa, / e la
la ghiandaia va facendo festa, / e la gazza marina vien gridando / e scende
costì, quando, s'intende, la gazza concedentelo. marino, 9-189:
anzi non so com'uom, ch'abbia la testa, / con quelle gazze un'
possa stare. / vi giuro, più la donna m'è molesta / quando la
la donna m'è molesta / quando la dotta e la saggia vuol fare. foscolo
è molesta / quando la dotta e la saggia vuol fare. foscolo, xviii-304
del malaugurio, che l'ingegno è la mercanzia più comune che si trovi alle
rondena o di gazza. -pelare la gazza senza farla stridere: indurre qualcuno
che egli si spezzi né si pela la gazza sì fattamente che la gridi. g
né si pela la gazza sì fattamente che la gridi. g. m. cecchi
cecchi, 7-2-8: bisogna / pelar la gazza e non la fare stridere.
: bisogna / pelar la gazza e non la fare stridere. boccalini, ii-151:
: alle sole taidi esattamente era nota la gentil arte di pelar... la
la gentil arte di pelar... la gaggia, ch'ella più tosto cantasse
alla porta. -la gazza ha la coda pelata: si dice di persona
ho, ma questa gazza arà pelata la coda. g. m. cecchi,
e'conosca che questa gazza ha pelata la coda. tommaseo [s. v.
]: 'questa gazza ha la coda pelata ',... s'
e da non si lasciar ingannare; tolta la similitudine dalla gazza che, punita de'
col pelar della coda, o perduta la coda nell'esser colta alla rete,
-nido fatto, gazza morta: sovente la morte sorprende chi è appena riuscito a
muore. de marchi, ii-734: è la nuora di quel povero signor tognino!
iddio, ch'io ne menta per la gola. abati, 242: quando giugne
di persone / correr quasi gazzotti a la gazzetta. -vezzegg. gazzòla (
rispondeva una finestra alla quale fuori era appiccata la gabbia di questa gazzolétta, la qual
appiccata la gabbia di questa gazzolétta, la qual cantava quella canzone che comincia:
gazza e di merlotta, / gracchi la « parlatura » ai gazzoloni. =
. gaza, tose, gagia: per la grande vivacità dei modi. ma l'
nei dialetti galloromani prevale su pie (la 'pica '); cfr. ant
uno stabile situato nel ghetto, dietro la corresponsione di un canone annuo non aumentabile
m. villani, 1-84: menar la preda della loro vittoria a vinegia con
con grande gazzarra. varchi, 18-2-265: la presa d'empoli, saputasi per la
la presa d'empoli, saputasi per la festa e allegrezza che ne fecero la
la festa e allegrezza che ne fecero la mattina medesima i nimici con una lunga
questo lume non può essere altro che la gazzarra fatta in firenze di tre razzi
era giorno di gazzarra. si spillava la miglior botte. verga, ii-74: ogni
modo immischiato. palazzeschi, 4-197: sopra la stanza da mangiare, dove i giovani
i giovani sfogavano il loro appetito e la loro allegria, era la camera di giselda
appetito e la loro allegria, era la camera di giselda la quale..
loro allegria, era la camera di giselda la quale... si torceva dalla
, 5-217: stasera i ranocchi hanno intonato la loro gazzarra: -chiamano l'acqua -sentenzia
scatenandosi una gazzarra di tossi diverse, la stanza risuona e rimbomba. landolfi,
rimbomba. landolfi, 3-57: data la gazzarra sollevata dai bambini, tutti finirono
. oriani, ii-301: per ora la gazzarra poliziesca delle ristorazioni mescendosi al trambusto
govoni, 462: della moda la gazzarra! / chiome corte, e sottanine
vogl'ir su / a veder s'io la posso... / pacificare prima
. / pacificare prima che giunga qua / la stiera de'fratelli a far gazzarra.
, 1-554: un marito che coglie la sposa in fallo s'accontenta di far pagare
esser vicino,... e la gente intorno mena gazzarra e vi denuda
deledda, iv-84: han fatto gazzarra tutta la notte, non mi hanno lasciato dormire
se chiama gacello de tumbaxin, magna la spica nardi e le altre erbe odorifere.
in un apostema. comanini, l-m-266: la fronte contiene tutti questi ammali: una
pardo,... un cervo e la gran bestia. p. della
è un animai salvatico, stimato per la bellezza degli occhi. gemelli careri,
sono come capri. forteguerri, 22-46: la damma, 11 capriolo e la gazzella
: la damma, 11 capriolo e la gazzella / lascian venirsi il cacciator vicino.
, sono fuggiasche e vanno a celare la lor paura nella sterilità del deserto. carducci
carducci, 626: salta e vien la gazella, l'umano / occhio volge,
gazzella. jovine, 5-273: risollevò la testa e sgranò in faccia a luca i
quanto una gazzellina, aveva della gazzellina la purezza innocente degli occhi bene aperti.
, 741: vedesti mai come vola la contriemola,... o come fa
.. o come fa il franguello o la gazara? sempre vanno saltando. soderini
non era suo. olina, 35: la gazzera fa il nido in alberi alti
simile alla ghiandaia,... è la gazzera, o gazza, o putta
piccoli animali, anzi a camparne, la gazzera, libera di se medesima, seguita
se medesima, seguita a grandi passi la tristissima carriera. -sm. ant.
colori,... e di fame la maggior parte, e nel vetro li
4. locuz. -fare stridere la gazzera: costringere un avaro a sborsare
ci aiuti a fare stridere un poco la gazzera. -pelare la gazzera senza farla
stridere un poco la gazzera. -pelare la gazzera senza farla stridere: costringere in
m. cecchi, 1-1-78: pela tu la gazzera /... e non la
la gazzera /... e non la fare stridere. 5. prov
, / qualche lavoro rotto, / e la vacca talvolta per vitella. a.
pagherà forse anco qui, / scontando de la sua misera paga / un par di
il parietico. / e senza che la zecca / gli molesti d'un ette o
: purché i mena all'osteria, / la puttana e la sioretta, / che
mena all'osteria, / la puttana e la sioretta, / che la robba d'
puttana e la sioretta, / che la robba d'altri sia / no ghe importa
avvisi e informazioni (talvolta per far la satira di personaggi o di avvenimenti)
giustiniano, il quale,... la cavò agevolmente da una gazzetta. della
gazzette satiriche. dottori, 1-65: la valigia, in cui le nuove / del
stanza. salvini, v-463: 'la gazzetta ', il foglio, il foglietto
fiandra. lippi, 3-36: ormai la fama, che riporta a volo / d'
a ridire / che il marito vi manda la gazzetta / per farsi unitamente compatire.
, o nuove. monti, ii-96: la mia gazzetta ti verrà dunque ritardata d'
, 2-29: dunque, per seguitar la gazzetta, ti dirò che lunedi alle undici
. leopardi, iii-758: continuami sempre la gazzetta delle novità di recanati. montano,
, per lo più quotidiana, mediante la quale si tiene informato il pubblico sui
di una città o di una regione (la più antica fu la gazzetta di venezia
una regione (la più antica fu la gazzetta di venezia, apparsa nel 1555
, 3-206: passano in quella per la strada alcuni strilloni annunciando una gazzetta locale.
maestro di cappella diceva: « datemi la gazzetta di leida, e la metterò in
« datemi la gazzetta di leida, e la metterò in musica ». colletta,
di galera per tre anni, e leggere la gazzetta di firenze a sei mesi di
mesi di carcere. carducci, ii-2-311: la necrologia dell'egregio e compianto marchettini
e dannose. ho badato se la gazzetta di venezia si sia fatta eco del
alla convenienza zetta quotidiana che stentava parecchio la vita. d'an del
fatto di cronaca. sola la meschinità, piuttosto dispregiando, commiserando.
v.]: * gazzettucciaccia 'direbbe la me non ci credevano,
scrittore, politico di gazzette: per indicare la tivo di semplice modestia.
semplice modestia. sua superficialità, la scarsa competenza, l'im
= deriv. da gazzetta1 (in quanto la gazeta de le novità provvisazione. costava
proverbi to frattario usato per la cottura delle ceramiche; scani,
). berchet, 57: la poesia epico-lirica,... già si
catoncelli... vengono a scuola con la gazzetta letteraria sedentarie, le chiocciole casalinghe gridan
gazzetta letteraria sedentarie, le chiocciole casalinghe gridan la croce addosso che spunta dalla tasca.
spreg. -ame. contiene la raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti
g. bentivoglio, 2-29: ripiglio dunque la mia cattaneo, iv-1-88: a
persona di nunzio e lascio a voi la vostra di gazzettante. esito dei
registrato da noi medesimi nelle 7-91: di la con la magalotti, credevate buscarvi
noi medesimi nelle 7-91: di la con la magalotti, credevate buscarvi mancia
, già di voi / « la gazzetta ufficiale » largamente. panzini,
terne. carducci, iii-24-59: se la cetera dell'anima sua...
di notizie; pettegolone. sopra la vii canizza gazzettante levò una parola d'uomo
. ama ridirle. * è la gazzetta del paese, è una gazzetta =
ogni gazzetta che si rispetti, la signora dispone di due cronisti.
di giornali. - anche: la categoria dei giornalisti. magalotti,
faldella, 7-55: estrasse fuori di tasca la gazzetteria che non seguisse qualche pazza
inviato del ginevrina che aveva comperata la sera innanzi. dossi, gran
gazzette per autore 67: senza la mènoma preoccupazione di piacere o spia- d'
[s. v.]: 'fare la gazzetta sopra alcuno', diche; giornalista,
malevolenza. ironica). -fare la gazzetta sopra qualcuno: propalare
gazzettieri che vendono per trecento franchi mensili la coscienza e la penna,..
per trecento franchi mensili la coscienza e la penna,... ma agli
.. ma agli italiani che amano davvero la loro patria,... pochi
mediocre, superficiale (l'ingegno, la cultura). gemelli careri, 2-i-423
. gazzettiera. delfico, 100: la memoria sussiste e vive senza l'aiuto
della storia... tralascio quell'essere la * gazzettiera dell'antichità ', poiché
deteriore). oriani, x-4-18: la sua illusione abbacinava il pubblico, che
. moniglia, i-m-1-231: per tutta la prossima settimana metteranno da parte i gazzettini
. o anche delle gazzette in generale, la parte che dà le minute notizie:
di costà. -gazzettino orale: la voce del popolo; chiacchiere, ciarle
benché il gazzettista non abbia specificato né la figura né l'età di questa donna,
. gioberti, 1-ii-404: per iscolpare la compagnia... ne accusate roma.
sbarbaro, 4-88: i più vecchi conservano la usanza del * gazzo ';
servono di ripostiglio per il trinciato e la pipa. = voce ligure.
gazza e di merlotta, / gracchi la « parlatura » ai gazzoloni. =
persone / correr quasi gazzotti a la gazzetta. f. f. frugoni,
sopra tutto bergamo è valoroso con tutta la vallata piena più di gazzotti da pappa che
, 3-28: gl'impieghi creati non per la domanda del bisogno sociale, ma per
per lo stridore dei gaggiotti che chiedevano la pappa, sussistano pure. = dimin
o 'perline'. cicognani, 9-45: la « guarnizione » di trina e di gé
andò a santa maria... con la mantellina di pizzo a gé appuntata al
2-338: il cinturino nero che le fasciava la gola, su cui splendeva la guarnizione
fasciava la gola, su cui splendeva la guarnizione di gè. = adattamento del
e quella che mi colpì fu la grossolanità dell'impianto geo logico
pianta orientale efficace contro le febbri e la dissenteria. vallisneri,
città de'iebusei, dal mezzodì, la quale è jerusalem. d. bartoli,
latini, i-1578: con bel gechimento la pregò che 'nse- gnare li dovess'e
'nse- gnare li dovess'e mostrare tutta la maestria di fina cortesia. chiaro davanzali
iii-124: li santi in cielo, conoscendo la magnificenza grande di dio e la immensità
conoscendo la magnificenza grande di dio e la immensità, l'hanno in riverenza,
. jequir 4 costringere a confessare con la tortura, umiliare '; cfr. fr
: io gechitamente / ricevetti presente / la 'nsegna, che mi diede. chiaro davanzali
pisano, xxxv-1-317: mettetela in ovra [la pietà] / ver'me, che
mestiere / che gli occhi miei traditi / la dovesser guardare, / né me farla
, vii-545 (2-19): depo la morte s'io vita prendesse, / ve
famiglia geconidi, comune in italia come la tarantola e il tarantolino.
: 4 geco ', anfibio che ha la coda rotonda, lunga quasi come il
c. e. gadda, 6-25: la pelle pallida, come d'un geco
nudo e trasparente come un geco che ha la pancia piena di mosche.
nocciuolo della uliva. fa guerire chi la porta del male della pietra.
un composto, di cui s'individua la seconda parte xt$o <; 4 pietra '
. trova subito apparecchiato l'incendio e la fiamma della geenna. varchi, v-981-22-8
l'elemosine e le operazioni giuste spengono la fiamma de'peccati. diodati [bibbia
dovrà avvenire dopo il giudizio estremo e la condanna de'reprobi nella geenna. gioberti
acre geènna! per l'orco e la foia! 3. figur. luogo
morboso. d'annunzio, v-1-780: la preghiera muta nelle labbra dei condannati s'
.. coinvolto in questa che chiamerei la geenna dei bagagli, dei biglietti, del
permette ai nuclei costituitisi di integrare continuamente la loro capacità espansiva, di far diventare
. fr. géhenne (docum. per la prima volta nel trésor di b.
anteriore retrattile alla cui estremità si apre la bocca, con la superficie del corpo rivestita
estremità si apre la bocca, con la superficie del corpo rivestita di papille,
: quella di alcuni pesci nei quali la pinna caudale, ridotta e atrofizzata,
sai naturale,... la ferrea, la zaffora, il manganese,
naturale,... la ferrea, la zaffora, il manganese, il gellamina.
gelare, intr., anche con la particella pronom. (gèlo; aus
gregorio magno volgar.], 7-26: la brinata gela in terra, ma la
la brinata gela in terra, ma la neve cade gelata dal cielo. ottimo
] sì materiali che non possono passare la seconda regione dell'aere, e quivi
vasi si gelano. baruffaldi, i-123: la parte boreal... / spruzza
tramontana. 4. impers. scendere la temperatura al di sotto di zero gradi
verna. orioni, x-3-121: gela: la notte è bianca, / sotto un
/ sotto un mantel di neve / sogna la terra stanca. 5. figur
: tal il mio cor, che a la sua pena rede, / si move
: il tuo cor sospira invano / la neve onde gelò, le fiamme ond'
, istupidì. cassiani, xxii-289: la pudica gelò d'alto ribrezzo / sposa
di preghiera. serao, i-1040: la fanciulla... si gelava per un
/... / ma chi la colse non vedrò giammai / ch'ai cor
tonde stigie. foscolo, xv-386: la giornata era rigida,... e
. de roberto, 171: in inverno la tramontana... tagliava la faccia
inverno la tramontana... tagliava la faccia,... gelava ogni cosa
madre scaldò l'ingegno mio sì che la povertà non lo gelò. carducci, 581
. vittorini, 9-20: il freddo gelava la luce della lampadina. -assol
erano aride e fredde e tepide come la neve che gela e che riscalda.
ammettono replica; fare allibire, togliere la capacità di reagire; spaventare grandemente.
questo discorso. de roberto, 1-26: la terribile paura di restare smarrita in quella
paura di restare smarrita in quella spiaggia la gelava. sbarbaro, 1-31: poi
. / che amica de'poltroni è la fortuna. forteguerri, 21-37: la virtù
è la fortuna. forteguerri, 21-37: la virtù,... poggia su
il sangue nelle vene; sentirsi gelare la vita: venir meno, perdere le
era sentita, a prima giunta, gelar la vita. fogazzaro, 5-21: sentendosi
/ il sangue, che gelò per la paura. boterò, i-303: la paura
per la paura. boterò, i-303: la paura e 'l pericolo faceva gelare il
fulmine di spada, / gelar farà ne la mia vena il sangue. aleardi,
-gelare (o far gelare) la parola in bocca a qualcuno: farlo
che... avrebbe fatto gelar la parola in bocca. -gelare le
meno improvviso della temperatura, che provoca la formazione di ghiaccio o di brina persistente
di voi mi diede piacimento, / la mia favilla in gran foco è tornata
in gran foco è tornata 1 e la picciula neve in gran gialata. plutarco volgar
. prudenzani, ix- 536: la campana in alto luoco / sta a'venti
sonare, / che rapprese l'aveva la gelata. d. bartoli, 3-131:
giorni e notti fredde... e la gelata è seguita notabile. b.
notturne: quelle che si verificano quando la temperatura diurna è di poco superiore a
33-91: noi passammo oltre, là 've la gelata / ruvidamente un'altra gente fascia
. slataper, 1-120: due pescatori issano la grande vela scura...;
scura...; un gelataio grida la sua merce. calvino, 7-179:
. gelatièra, sf. macchina per la fabbricazione e la conservazione di gelati;
sf. macchina per la fabbricazione e la conservazione di gelati; sorbettiera. bernari
già quattro specchiere,... la gelatiera per i sorbetti,...
creme, latte, sciroppi e aromi per la fabbricazione di gelati; gelataio.
mezzo, di bagnara, dove trovarono la morte i suoi genitori, gelatieri di professione
. boccaccio, v-227: le gelatine, la carne e ogni altra cosa acetosa
gran cit- tad'egregia / è la bella vinegia! / qui é mar,
spesse volte usava gelatina, / la salza gramillina e le zandelle.
/ che mi consuma, e se troppo la duro / io me ne vo
/ io me ne vo come la giallatina / tutt'in brodetto. redi,
di frutta che si ottiene facendo cuocere la frutta con zucchero fino a quando l'
castimoniale. de marchi, i-854: la tavola preparata per la baldoria luccicava di
, i-854: la tavola preparata per la baldoria luccicava di bicchieri, di trionfi di
sostanza viscosa. redi, 16-v-418: la china ha in se alcune parti visco-
di fibre tessili, in farmacia per la preparazione di pastiglie, di supposte,
supposte, ecc., in cosmesi per la preparazione di creme emollienti; può anche
mulino idraulico a maglio..., la filigra- natura, e la collatura con
., la filigra- natura, e la collatura con la gelatina animale, che sostituì
filigra- natura, e la collatura con la gelatina animale, che sostituì l'amido
cui i batteri possono o no determinare la liquefazione contribuendo così al riconoscimento della specie
risaputa. tassoni, viii-3-69: seguita la medesima gelatina, e chiama il tartaro
dante, inf., 32-60: tutta la caina / potrai cercare, e non
gelatina. pulci, 22-104: tutta la notte vi si borbottava, / ognun
fagiuoli, 3-3-225: o questa sì saria la mia rovina, / che si vedesse
fare un migliaccio, / e ridur la mia carne in gelatina, / ferisci.
. gelatinifórme, agg. che ha la consistenza della gelatina. tommaseo [
sostanza o miscuglio di sostanze che hanno la proprietà di favorire la formazione di sistemi
sostanze che hanno la proprietà di favorire la formazione di sistemi colloidali.
gelatinizzare, tr. chim. provocare la gelatinizzazione; ridurre allo stato gelatinoso.
. 3. intr. con la particella pronom. rapprendersi fino ad assumere
particella pronom. rapprendersi fino ad assumere la consistenza gelatinosa. = deriv. da
chim. il processo con cui avviene la formazione di un gel (e si ottiene
liquido). -punto di gelatinizzazione: la temperatura alla quale le soluzioni colloidali si
di fabbricazione di esplosivi che avviene trasformando la nitrocellulosa fibrosa in una sostanza la cui
trasformando la nitrocellulosa fibrosa in una sostanza la cui consistenza varia da quella della gelatina
gelatinosità in cui l'amore, la vita, la gelosia, i rapporti sessuali
l'amore, la vita, la gelosia, i rapporti sessuali, sono visti
gelatinoso e dolce. olivi, 81: la stessa composizione della sostanza della maggior parte
450: il mento si confondeva con la massa gelatinosa del collo. viani,
svenevolucci dei puristi... e la macca gelatinosa dei sentimentali e dei romantici
dei romantici. gramsci, 7-61: la causa principale di questo modo di essere
inferriate. sinisgalli, 6-241: ma la sua pittura flaccida e gelatinosa, di una
gelatinosa, di una sostanza che ha la vitalità dei succhi organici, è tanto satura