scala del paradiso, 416: la fede ferma è madre dello abrenunziamento
dubitazione che tutti i tribuni non ne abrogassero la legge [oppia], la quale
abrogassero la legge [oppia], la quale abrogata fu venti anni poi che
fatta. leggi e bandi, 4-56-10: la qual'ordina- zione e ogni altro decreto
sovente di quel che osi abrogarle. la legge abrogata non ha più vigore; chi
non ha più vigore; chi abolisce la legge, tende a cancellarla dall'animo e
con decreti dello stesso giorno fu abrogata la legge elettorale. = lat. abrogare
agg. che non vige più; la cui validità giuridica non è più riconosciuta
testamentario. bocchèlli, 9-189: anche la pia austria si metteva del resto sulla
. davanzali, ii-502: l'abrostino è la concia e la medicina de'vini grassi
: l'abrostino è la concia e la medicina de'vini grassi e deboli..
: nasce da se medesimo, e con la punta sua da sé si propagina.
quello indichiamo il maschio, con questo la femmina; l'uno e l'altro è
esso sotto il piumaccio, s'infiamma la lussuria. soderini, ii-36: l'
cenereccio l'assenzio, nel resto ha la foglia che va somigliando la manifattura di
nel resto ha la foglia che va somigliando la manifattura di quelle del cipresso..
= lat. abrótónum, con la variante abrótdnum (in petronio,
rossette e color nero: / e chi la scalda al foco, è di matera
colore nero con vene rossette; chi la scalda al fuoco, sette giorni interi vi
catino); chiude a un'estremità la navata centrale (o anche il transetto
iv-2-480: rivedevo nella piena luce diurna la tenebra dell'absida umbra. idem,
, iv-2-497: nella città morta, la navata d'ima chiesa è rimasta in piedi
abside che nel campo d'oro porti la figura bianca del cristo risuscitatore di lazaro
2-838: sebbene vista solo in parte, la curva deh'abside è piena, armoniosa
nell'interno. deledda, iii-692: [la casa] era proprio dietro la chiesa
[la casa] era proprio dietro la chiesa, separata dall'abside di questa
suo abside tempera [il pianeta giove] la malizia di saturno, ed in
ed in quella di sotto tempera la malizia di marte. manfredi,
: s'era fabbricata accanto al suo palazzo la quadrata chiesetta... e
: egli vinse, ad un tratto, la sua lunga abulia e decise ciò che
dato dagli abissini al vescovo di tutta la chiesa d'etiopia, scelto dal patriarca
abusatrice dell'altrui coraggio, per averne essa la mercede 2. ant. disuso; abbandono
ugurgieri, 361: altri non lenti fanno la bara, e intes-e la palma. boccaccio
non lenti fanno la bara, e intes-e la palma. boccaccio, i-278: l'erbe
abusare, intr. anche con la particella pronom. fare uso cattivo,
lor superfluo ai poveri, n'abusano contro la volontà di dio che n'è il
abusarmi della vostra condiscendenza, ma non la rifiuterò se mai me la porgeste.
ma non la rifiuterò se mai me la porgeste. cuoco, 1-237: vi sono
già che, come tu dici, la parola è un segno imperfetto, non bisogna
dalla parte di coloro che, governando la patria, abusano delle sue forze e
quella sovrumana potenza che pur mi costò la pace. bacchelli, 2-218: ha abusalo
/ - così abusi, fellon, la pietà mia? g. c. croce
all'avversario] l'uso del discorso che la divina bontà gli ha conceduto, ed
trapassando i limiti della moderazione e abusando la propria potenza, perde ogni giustificazione.
solo per non abusare più a lungo la cortesia dell'amico. 4.
il non volere in certo modo abusare la ricchezza e perfezione di tal lingua,
: lo necessitarono a dar loro in preda la moglie per abusarla. =
: e non sapevate voi bene, che la pazienza lungamente abusata divien furore? salvini
: ce ne vorrà per vincere in me la mia abusata figura: nascondere l'apparenza
l'abusione tanto di grazia, quanto la translazione; ma nientedimeno sendo usata qualche
[tommaseo-rigutini, 3442]: abusione è la catacresi, figura che ha luogo quando
in divisa gli dava noia come se la portasse abusivamente. bacchelli, i-185:
, i-185: un solo marinaio aveva passata la notte a terra, e abusivamente.
.. decretò, che fosse soppressa la società de'gesuiti; che i voti de'
troppa fiducia nella tutela della legge contro la caccia abusiva che fanno gli uomini.
ragioni. moravia, xi-269: dico la verità, ne ho viste di baracche e
funzione. cornar0, 32: la crapula è abuso... che si
e flagellate tanti abusi funesti che tutta guastano la bellezza della vostra lingua. cuoco,
alla propria. tommaseo, 1-451: la dignità dell'umana ragione è comprovata dall'uso
pascoli, 26: e pur viva è la boscaglia, / viva sempre ne'fior
. negri, 1-472: si smemora la notte, in un'insonnia / dolce.
, perché le ombre delle acace insidiano la vecchiaia. idem, 5-134: le acacie
più le sue foglie semplici e linde con la scriminatura in mezzo come capelli di bimbi
. titta rosa, 1-5: qui la natura è bella per sé, specialmente
. carrieri, 3-63: sull'acacia dondola la quaglia / e sogna come io sogno
al legno. ojetti, i-558: per la carta da lettere, ecco un astuccio
alla base delle ali, e con la quarta nervatura longitudinale delle ali diritta;
aiace e croco, / e con la bella clizia il vago acanto. idem,
spoglia. stigliani, iii-294: ride la calta in fionda, / il soave amaranto
adorno / e vestita di porpore, la rosa, / il pieghevole acanto, e
acanto vigoreggia tra il sentiere curvo e la muraglia vestita di rosai. deledda,
deledda, ii-960: ed era [la pianta] sul principio, veramente nobile
di gloria e di bellezza e dà la visione di monumenti divini: l'acanto.
d'acanto. simintendi, 3-127: la sommità della coppa... era
capitelli d'acanto dànno in pietra la più fedele immagine di lui [del petrarca
le aperture branchiali protette da opercoli; la cute coperta da spesse squame ossee rivestite
cellule spinate (nelle sedi della malattia la pelle si mostra ispessita, rugosa,
fumo-, ma solo d'una qualità per la caccia. i militari dicono anche '
e degli animali causata da acari (la più comune nell'uomo è la scabbia
(la più comune nell'uomo è la scabbia). = deriv.
. tagiini, 1-189: può [la natura] fare tale assottigliamento di parti
rio venen distempre / con pungente acre la corrotta linfa: / o la cute rimorsa
pungente acre la corrotta linfa: / o la cute rimorsa si pertugi / l'acaro
il tepor schiude sui dorsi / inverminando; la contrattil pelle / scolora e ingrossa ruvida
/ scolora e ingrossa ruvida e montando / la scaglia ognor, più spesse e più
manifesta; e tutta / si distacca la lana e si disperde, / ché i
balsamica estratta da una pianta australiana, la xantorrea hastilis. = fr. rèsine
). vico, 96: la medicina per le spesse mutazioni de'sistemi
o sia incom- prendevolità del vero circa la natura dei morbi. = gr
cioè di sei piedi puri, e la penultima breve. = voce dotta,
ii-295: così, se l'inghilterra, la russia e altri paesi acattolici serbarono un'
riconciliato con le idee moderne... la creazione, sostituita al « divenire »
il quale per mezzo de'vizi per la sicurtà gli aveva accecati. c. dati
appresso tirato pe'capelli, conobbe e uccise la rea moglie. tasso, 6-i-74:
. -aprire occhi e orecchie: porre la massima attenzione, stare all'erta.
all'erta. marino, v-60: la quaresima men che il carnevale / conviènti
maschi, succederanno le femmine. spalancherà, la porta ad ogni scienza da impararsi poi.
ch'io parlo. -aprire la bocca, le labbra, la lingua:
-aprire la bocca, le labbra, la lingua: parlare. dante,
pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e non asconder quel
, che nel nome di dio aprisse la sua bocca, e parlasse di dio ciò
chi non ha per umiltà ardimento / la bocca aprir, con tutto il viso
, se tu mi fussi eguale ne la dignità. firenzuola, 569: né prima
né prima aveva cominciato celso ad aprir la bocca per darle principio, che in
principio, che in sul colle comparse la bella gemmula dal pozzo nuovo. segneri
nuovo. segneri, iii-1-40: non aprono la bocca mai dall'altare per istruire il
non le dette il cuore / d'aprir la bocca. palazzeschi, 4-117: quella
palazzeschi, 4-117: quella non apre la bocca che per dire delle sciocchezze o
senza aprir bocca. -aprire la bocca ad alcuno: farlo parlare.
dante, par., 24-120: la grazia, che donnea / con la
: la grazia, che donnea / con la tua mente, la bocca t'aperse
donnea / con la tua mente, la bocca t'aperse / infino a qui come
iddio è colui, il quale apre la bocca a'mutoli, e le lingue delli
fa parlare sapientissimamente. -aprire la bocca ai cardinali: concedere in concistoro
porporati, di chiudergli e d'aprirgli la bocca. -aprire la mano:
d'aprirgli la bocca. -aprire la mano: mostrarsi generoso, largheggiare.
, 56: non è sì da chiuder la mano in non voler dare, che
biasimare l'avaro, il quale chiude sì la mano a sé e ad altrui,
, che è guastatore, il quale apre la mano in tale modo, che ad
si è lodato, perché apre e chiude la mano quando si conviene, e dove
dipinte pietrucce e bianchi marmi, / la voce di cristallo apre ogni rio.
dante, par., 31-100: la bella donna nelle braccia aprissi, /
donna nelle braccia aprissi, / abbracciommi la testa e mi sommerse. simintendi,
, 2-1-195: e aprendosi per gittare la lancia, cefeo grida verso lui
: tu gli animi / apri, e la speme accendi. -aprire vanimo
, 144: il reo sfugge la società di quelli che non lo somigliano,
4-44: con l'orgoglio piegato, la gola martoriata dal dolore, aprì il cuore
quali, a mano a mano che accoglievano la confidenza attraverso quella si esauriva il rancore
): quel cuore, il quale la lieta fortuna di girolamo non aveva potuto
di girolamo non aveva potuto aprire, la misera l'aperse. sinisgalli, 6-m:
il cuore. -figur. aprire la mente, vintelletto: svilupparne la facoltà
aprire la mente, vintelletto: svilupparne la facoltà, renderli più comprensivi, più
, non sirìa cusì peruta: / la vergogna averla apruta la mia mente magagnata
cusì peruta: / la vergogna averla apruta la mia mente magagnata. baretti, i-17
misura che egli cresceva,... la sua mente aprivasi e le sue idee
bonsanti, 2-33: sentiva sempre più vincerla la rabbia della propria impotenza, e quell'
per questo nuovo travaglio. -aprire la mente, vintelletto a qualcosa: considerarla
dante, par., 5-40: apri la mente a quel ch'io ti paleso
/ e fermalvi entro. -aprire la mente, vintelletto a qualcuno: renderlo
perspicace. petrarca, 119-54: de la tua mente amor, che prima aprilla
degno. fazio, i-2-65: così la grazia de la somma spera / m'aperse
, i-2-65: così la grazia de la somma spera / m'aperse lo 'ntelletto
/ con questi detti, a lui la musa aperse. -aprirsi al riso
alla preghiera, al grido. -aprire la vena: cavar sangue, salassare.
] ha male, allora gli s'apra la vena, che è sotto l'ala,
è sotto l'ala, ovvero sotto la coscia, e càviglisi un poco di sangue
parve espediente il sabato mattina farle aprire la vena del braccio e per rimediare al dolore
chi all'incontro non vuol mai aprir la vena ai suoi malati. forteguerri,
ombrosa, / ove del collo aprirongli la vena. -aprire il volo:
gnuoli / fan qui col canto lor sonar la valle! -aprire il fuoco:
fissi / stansi a squadrare e dopo la quiete, / apriti, ciel! si
. fra giordano [crusca]: la santissima vergine, apri- trice delle porte
che il marito non c'era, che la gentil donna ti dovesse incontanente ricevere in
somigliante al ladro. bruno, 3-842: la beatitudine per fetta, le
. capellano volgar., i-347: la porta del palagio tostamente fu aperta,
nelle tre apriture del messale, ci dimostri la via che a lui piace che noi
testi fiorentini, 83: avea una fidita la cui apritura fu misurata mi piedi e
sù strettissimi [i vestimenti] mostravano la forma delle belle poppe...,
. serdonati, 6-421: il perché la nave... fu percossa d'un
aspri orsi, e per diverse rupi / la notte scender ululando lupi. =
fossili del gruppo delle ammoniti, con la conchiglia fornita di speciali piastrelle presso l'
, fra il corso del serchio e la pianura costiera). - in particolare
marmo apuano. viani, 19-229: la consacrazione apuana avvenne di notte tempo e
d'annunzio, ii-37: io così sciolsi la vela /... dall'àpula
(dell'ordine degli accipitres), la cui specie più nota ed esemplare è
piurtiaggio bruno scuro con riflessi porporini, la testa fulvo-rossiccia, il rostro di color
piume sino alla base delle dita; la coda è breve, bruna con fasce e
macchie grige: i giovani aquilotti hanno la coda e le penne dei tarsi di
[aquila pennata) si distingue per la sua piccolezza (50 cm) e il
passo, / com'aghila quand'ha la caccia giunta. fra gidio,
, 5-8: l'aquila è con la migliore veduta che nessun altro uccello del
vola sì alto, che l'uomo perde la sua veduta. idem, 7-75:
eccelsa parte ardente, / ché sotto la vecchiezza ella si cova. / nel
quella pugna ch'è tra l'aquila e la serpe: che quando l'aquila piglia
serpe: che quando l'aquila piglia la serpe e portala in alto, la serpe
piglia la serpe e portala in alto, la serpe ora si aiuta co'denti mordendo
si aiuta co'denti mordendo, or con la voce fischiando, ora colla coda avvolgendola
. ugurgieri, 386: sì come la roggia aquila quando volando porta alto 11
l'aquile e li cigni, sempre la iniqua colpa è data alli miseri. boccaccio
, con ogni odio e con tutta la forza di perseguire intendo. scala del paradiso
l'alie percosse contro all'aria far sostenere la pesante aquila sulla suprema sottile aria vicina
è invecchiata e ch'ella ha cresciuto tanto la parte del becco di sopra che racchiude
del becco di sopra che racchiude in modo la parte di sotto, ch'ella non
l'una con gli artigli, ne la portò via. michelangelo, 89-3: i'
a l'ali; / e questo con la testa alto fischiando, i e quella
e bacco ci ha portato ariadne, la corona la quale ha poi egli riposto
bacco ci ha portato ariadne, la corona la quale ha poi egli riposto nel numero
il sole / che nulla vista più la raffigura. idem, 909: fede ed
, 2-187: è necessaria all'aquila la vista acuta per mirar di lungi il serpe
a scosse e l'aghiron volteggia, / la gru le sue falangi ordina in schiere
delle penne appresa; / e mentre la bufera entro i covigli / tremar fa gli
cadore, il cantico / sacro a la patria. pascoli, 796: l'aquila
parte con rapido passo, come accompagnando la corsa con un crescente fremito di penne,
alfine si libra su la vastità dell'ali rimontando il filo del
del vento. negri, 2-914: la sua testa macignosa, dal nasone a
cacciati dall'aquila marina maligno uccello con la coda forcuta. paolieri, 2-173: in
aquila occhi. viani, 14-79: la bocca recisa, gli occhi d'aquila reale
argentei vanni / l'aquila sua copre la chiesa e roma. tassoni, 1-3
delle aquile imperiali. idem, v-1-950: la volontà dell'aquila romana, che precedeva
aquila romana, che precedeva per tutta la terra la marcia cadenzata dei legionarii,
romana, che precedeva per tutta la terra la marcia cadenzata dei legionarii, sembra rinascere
., 4-96: così vidi adunar la bella scola / di quel signor dell'altissimo
questo? pigli tu... la mia idea bene? or via, opera
hai tu precorso. idem, ii-9-220: la tempesta è l'elemento per certe anime-aquila
bove. d'annunzio, ii-432: la gloria fu... / vanno lungi
i cigni: / quei ch'ebber pronta la virtù dell'atto / e quei
fronte, ad ali spiegate, con la testa rivolta di fianco e gli artigli aperti
aquila bicipite. d'annunzio, ii-915: la schifiltà dell'aquila a due teste,
landino [plinio], 17-22: secondo la ragione della natura non si debba cominciare
sublime auriga /... e la saetta accesa / di cinque stelle e
de l'arroganza, il delfino de la libidine, il cavallo de l'impacienza
costellazione dopo il ratto di ganimede. la forma aguila è semidotta, di fronte
). salvini, v-431: la pietra àercrr) ^, cioè aquilaria,
iii-608: il gran fascio littorio, con la scure aquilata, fa molta impressione
presso / a lui di giove la gran messaggera / aquileggia. aquilègia
perfetto amore), che preferiscono la montagna e terreni soffici e ombreggiati (dove
aquila; che ha il volo e la potenza dell'aquila. d'annunzio,
: questi griderà, il padre verrà e la madre, e recarrannogli lepri e conigli
.., ch'io posta giù la dignità delle penne, non me ne volassi
tante bestie insieme insieme insieme; perché la veggio canina, porcina, arietina
iv-2-957: quello stupendo gelo che accompagna la volontà di là dal limite noto,
viso tutto aquilino, primo a scoprire la nuvola, il vento, il nido.
nello sguardo. moravia, vi-307: era la testa di un rapace, senza nulla
deledda, ii-297: le mascelle sporgenti e la rada barbetta nera, la fronte bassa
sporgenti e la rada barbetta nera, la fronte bassa, corrugata, il naso aquilino
nel volto, in cui gli zigomi e la curva del naso aquilino e lo splendore
e lo splendore degli occhi tradivano ancora la fierezza nativa. jovine, 5-76: aveva
aquilino dice che nessuno potrà mai numerare la gran turba dei popoli redenti.
a gli aquilonari, instabile è parimente la qualità de la stagione. marino,
aquilonari, instabile è parimente la qualità de la stagione. marino, 10-213: pur
: stimasi che nelle parti aquilonari, la natura di questo uccello [lo sparviero]
l'altre parti del mondo, per la freddezza dell'aria e della terra. idem
generosi. tasso, 3-64: con tra la porta aquilonar, nel piano / che
, 9-169: il bosco selvoso che la cinge, solitaria e aquilonare,..
son maggior le vampe, / la notte assai più che lo giorno, dico
piove dal vento aquilone, mostrò la terra al cielo. fatti di cesare,
i-67: l'aauilone... detto la scopa delle strade, perché, soffiando
aere. tasso, 953: tremi la terra, ed aquilone ed austro / facciano
stelle irto di gelo, / fissi a la sponda il piè stupito il fiume.
aquiloni. idem, 165: allor trema la terra... / simile al
le trine polverose. camerana, v-263: la quercia... / che al
foreste, / mugghiando a fascio ne la valle. papini, 6-220: soltanto
, iv-xx-8: possono dire questi cotali, la cui anima è privata di questo lume
aquilone, overo spelunche sotterranee, dove la luce del sole mai non discende, se
5: una fortuna contraria stridendo da la parte d'aquilone gli percuote le vele
.. / che di verso aquilon la chiude il reno / e appennin da levante
. boccaccio, i-ii: passò [la fama] in breve tempo le calde
maravigliosi canti; e poi, secondo la croce ch'avea fatta loro santo francesco,
, l'altra inverso l'occidente, la terza inverso il meriggio e la quarta
, la terza inverso il meriggio e la quarta inverso l'aquilone. leonardo, 1-166
mezo giorno, e quindi, verso la parte inferiore, piegarsi verso aquilone,
sua sedia in aquilone: / ma la sua pensagione / li venne sì falluta,
sorcudanza. lacopone, 58-47: poniste la tua sedia da parte d'aquilone, /
/ de con tra deo altissimo fo la tua entenzione: / subito hai ruina
gli antichi ricollegavano ad aquila, per la sua veemenza (festo: « aquilo ventus
enim gelidus ventus et siccus *; la bibbia volgar. tradusse 4 aquilo '
potrai... scioglier di nuovo la corsa giù per il campo agonale dell'imperatore
occupavano distese l'intera tavola; e la mamma con la sarta...
l'intera tavola; e la mamma con la sarta... fisse su quel
di velina verde e rossa, con la coda a lunghi anelli multicolori. anelli
/ con uno spillo nero. / leggera la polvere lo coprirà, / un giorno
come aquilotti, il nido materno, la roccia solitaria. viani, 19-316:
quando a inseguire una lucertola che attraversava la strada. idem, 2-40: l'
idem, 2-40: l'aquilotto guardava la luce intorno. gli batteva presso gli
l'ara pone. leopardi, 1-125: la vostra tomba è un'ara; e
ruderi della vecchia chiesa e in alto la nuova ara di pietra bianca, bella di
san giusto a compiere il rito di ricevere la bandiera offerta dalle donne triestine e di
are / e patria e, tranne la memoria, tutto. prati, ii-154:
jovine, 5-334: negli ultimi quarantanni la famiglia di cesare menna ha usurpato tredici
si era avuto aire) ', la misura di superficie fu fissata con un
sarà troppo vicina alla casa del padrone per la polvere, né tanto lontana che non
delle fiandre e della champagne s4n- dicava la fine delle contrattazioni e l'inizio dei
. balducci pegolotti, 237: la fiera d'ipro [ypres] comincia
lo secondo lunedì di quaresima mette drapperia la mattina, e segue insino al mercoledì
, e segue insino al mercoledì appresso la sera al tardi grida ara e non mostra
interrompeva l'esposizione delle merci e annunziava la contrattazione. aràbbia, sf
fogliame dei castagni arabescava d'ombre la viottola rossa, quei geroglifici azzurri
papini, 21-18: sole di vetro sopra la terraglia / arabescata di turchino. viani
abate, con tutto che egli avesse la barba grande e in abito arabesco fosse,
il dipinger le navi, l'indorarne la poppa, l'intagliarne la prua, il
l'indorarne la poppa, l'intagliarne la prua, il fregiarne di bizzarri arabeschi
che noi vedemmo a cronstat intagliare con la loro accetta ogni sorta di arabesco nella
joa- nowna. cattaneo, i-1-136: la beltà d'una patera etnisca o
da pagliaccio. pratolini, 9-114: la foggia del vetro [delle bottiglie],
colore del contenuto, l'arabesco e la tonalità delle etichette. 3.
algarotti, 1-233: quasi ella [la musica] fosse ancora rozza e nell'
. della valle, 1-43: la stampa arabica, e della sua lingua,
lingua, è gran tempo che la desidera. buonanni, i-721: indiana e
nelle quali ti mando queste lettere: la farai comperare da un droghiere.
mattioli [dioscoride], i-413: la arabica spina è simile alla bianca,
bianca, e è ancor essa costrettiva. la radice è molto utile ai flussi delle
errino manifestamente coloro che si credono che la spina arabica qui scritta da dioscoride, sia
acacia. marino, 6-127: havvi la spina arabica e la spica, / che
, 6-127: havvi la spina arabica e la spica, / che più groppi di
ottimo, iii-486: però che allora è la terra arabile. crescenzi volgar.,
tasso, 8-3-984: sparso d'arabo odor la chioma e 'l volto. chiabrera,
con somma diligenza, e tanto dilettarono la rozza mente, ch'io mi diedi
. metastasio, ii-270: è la fede degli amanti / come l'araba
, iii-734: tale sembra a me la storia della coscienza e della giustizia, mitiche
che va raghianno, / po'la coda sia 'l tuo stanno, e quel
e della margarina, ma soprattutto per la fabbricazione dell'olio (di colore variabile
te si fe'. boccaccio, i-562: la gran festa della futura coronazione..
a i fusi / inchinar non degnò la man superba. parini, giorno, ii-442
ed osservati fieno / i manichetti, la più nobil opra / che tessesse giammai
tela d'infelice aracne, / che ne la sua testura a pena involve / e
incappa, / non si ritien, ma la dissolve e frange. arici, 74
meningi midollari o spinali); posta tra la meninge esterna (la dura madre)
; posta tra la meninge esterna (la dura madre) e l'interna (la
la dura madre) e l'interna (la pia madre), ha struttura connettivale
è di consistenza sottile e delicata come la terza (meningi molli o leptomeningi),
iacopone, 55-21: puoi che la nona è cantata, la mia mensa
: puoi che la nona è cantata, la mia mensa apparecchiata, / onne crosta
. aradurre, tr. (per la coniugaz.: cfr. con
, si fa nel ventre del cavallo, la quale induce torsioni e fa rugghiamento nelle
(v-203): lo scudo da la cima al fondo pende, / come si
, sicuramente l'aragne vi potran far la tela. idem, 181: non spreggiar
diritti alberi tendevano l'ampia rete, la quale sottilissima tanto che appena tra le
divenne anche nome mitico di arachne, la fanciulla lidiana che pretese di gareggiare con pallade
pretese di gareggiare con pallade atena, la minerva dei latini, nell'arte del tessere
di loro [pallade e aragne] la sua tela: quella di pallas fu più
veggiendo aragne per dolore s'impiccò per la gola; ma pallade non sofferse ch'
pallade non sofferse ch'ella morisse, anzi la convertì in ragnolo, il quale,
in ragnolo, il quale, non avendo la sua arte dimenticata, ancora tesse,
l'aria, il vento e 'l sole la trapassano. soderini, i-24: quando
colore mogano chiaro, orlato di giallo; la carne è bianca, assai pregiata;
e cominciano a picchiarsi schiaffi rabbiosi con la spatola della coda, a colpi secchi
aragosta in amore, quando apre lentamente la tenaglia delle branche guardando fisso il maschio
chiuso nelle sue gabbie egli sa la storia e l'araldica e il nome d'
di dame. nievo, 134: aveva la testa informata a modo che non la
la testa informata a modo che non la potea reggere sul collo che ad un
nell'ingresso c'era un albero araldico con la discendenza del giovane macellaio, sormontato da
cercavi di convincere le massaie ad acquistare la pergamena che assegna a ciascuna famiglia illustri
ira di dio. * a la commissione araldica (istituita, sai?,
di presiedere ai tornei, di intimare la guerra o la resa, di proporre
tornei, di intimare la guerra o la resa, di proporre trattative, di
, di proporre trattative, di proclamare la pace, di compiere missioni presso sovrani
arme apparecchiato e presto / dèe con la nova luce ogni guerriero. garzoni,
anima / di pietro calvi; per la penisola / io voglio su l'ali del
sul terreno. ojetti, i-231: la collina risale erta e vicina, tutta
d'oro. malaparte, 12170: la calabria, la sicilia, i giardini luccicanti
malaparte, 12170: la calabria, la sicilia, i giardini luccicanti d'arance
arancia. quasimodo, 32: dentro la mia sera uccelli / odorosi di arancia
e piccoli, rotondi come arance sotto la veste. 2. figur. (
odore [del vino]. - te la permette l'aranciata? 2. ant
giallo aranciato. fogazzaro, 2-34: la costa boscosa... si
de'rami vecchi. idem, iv-1-850: la luna, aranciata, enorme, quasi
serra, i-73: mi basta di vedere la copertina di quell'umile aranciato, colore
oscuri e della spesa mezzana, perché tutta la stima accumulata da lunghi anni si risvegli
lattuga. tri, 1-2-60: tanto la lattuga nera, che l'arancina,
. ant. varietà di gelso innestato e la sua foglia. lastri, 1-1-235
a polpa bionda e sanguigna); la buccia del frutto, la foglia, i
); la buccia del frutto, la foglia, i fiori contengono oli essenziali
, vi-7: fin di qua sento la odorifera rifragranzia respirante con dolce fiato di
di questa maniera: ch'egli hanno la foglia simile all'alloro, più delicata,
mezzo sapore e degli agri; alcuni hanno la buccia liscia, altri ronchiosa e butterata
, et alcuni, che ne venne la razza di sicilia, con una scorza variegata
, e vi forma poco più sotto la gran peschiera, circondata di spalliere di
tutto era chiaro e nudo, meno la nota degli aranci che rimanevano appartati nell'
fango tra le spine, / ride la gazza, nera sugli aranci. idem,
aranci. idem, 42: ivi la latomìa l'arancio greco / feconda per gl'
, con una zana d'aranci, che la porterà il moro. mattioli, 1-269
più carichi di colore d'oro, hanno la scorza più carnosa dei limoni e molto
carnosa dei limoni e molto più amara; la polpa e il succhio, di cui
caldo di primavera non maturano bene per la copia della lor materia densa et agra
aranci, e mille altre cose per acquistare la grazia loro, e dare loro
a quelli dell'arancio, ma con la polpa di sapore amaro e assai aspro
e assai aspro; i fiori e la buccia dei frutti contengono importanti essenze.
iv-2-67: il sole caldo di arancio la prendeva tutta con una violenza d'incendio
viveva tra i capelli, le viveva su la gola. panzini, ii-35: io
: io vedevo le ombre farsi lunghe e la luce già di colore arancio. tombari
colore arancio. tombari, 1-91: osservò la maretta nervosa, fissò l'arancio d'
idem, 6-17: riflettori battono in pieno la massa degli edilìzi con raggi azzurri,
sottile il tatto / tessendo e ritessendo la sua tela. savonarola, iii-28:
sua tela. savonarola, iii-28: la aranea fa la tela per pigliare le mosche
savonarola, iii-28: la aranea fa la tela per pigliare le mosche e così facevano
facevano molti delli tuoi eletti: faceano la tela, idest imparavano ogni arte e
terrene, le quali sono fragile come la tela della aranea. idem, iii-29:
e stanno in questo mondo come fa la aranea in la sua tela, la quale
questo mondo come fa la aranea in la sua tela, la quale in brieve
fa la aranea in la sua tela, la quale in brieve tempo e facilmente è
chiamata retina,... indi è la tunica aranea, per la quale passa
. indi è la tunica aranea, per la quale passa lo spirito della veduta ch'
si mescoli col cristallino, è chiamata la aranea. garzoni, 1-301: viene
, 1-301: viene dietro per ordine la terza tunica addimandata retina, per aver
per aver similitudine di una rete, la qual conchiude in sé la metà dell'
una rete, la qual conchiude in sé la metà dell'umore cristallino; dopo questa
comandò nel testamento vecchio: non legherai la bocca del bue arante. salvini, 13-150
. lacopone, 58-37: quanno la prima messa da te fo cele
brata, / venne una tenebrìa en tutta la contrata: / en santo non
èi de color vermiglio, / ed a la tre- netate sì arapresente odore.
. arare, tr. lavorare la terra con l'aratro. bartolomeo
. / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'e'vendemmia
villano ara, lo mercatante avaro annovera, la vergine coglie fiore [idem,
[idem, 228: il villano lavora la terra...].
.], 7-25: arasi la terra, gettasi il seme, considerasi il
abbiamo sconfitto li nimici »; come fa la mosca che è in sul collo
, 2-15: nel tempo che la terra è fangosa non si debbe arare;
: ecco, tu non hai la forza del bile, ma egli ara la
la forza del bile, ma egli ara la terra per te. tasso,
il lavorare il terreno, ammaestrar la gioventù..., o intorno alla
., far fossi, arare, spezzar la terra, erpicarla. chiabrera,
araro, / volgonsi in brandi a funestar la terra. p. della valle
proscindere terram, chiamavano i romani l'arare la prima volta e rompere il terreno
brilla, e dalle fratte / sembra la nebbia mattinai fumare, / arano.
. dall'opera dell'arare che fa sorgere la spalla sinistra e torcere il busto.
pini sonori, dove suo padre ara la terra per seminare il frumento del padrone.
/ eh'a ciocca a ciocca in su la fronte errate, / e lascivi e
arate. fontanella, iii-364: de la chioma sua bionda il campo adorno /
allegrezza. / dopo un lungo dolor, la mia dolcezza / passerà di dolcezza ogni
. g. villani, 1-47: la detta città d'amelia fu anche distrutta
... condannate irremissibilmente a sollevare la polvere e ad arare il suolo. viani
l'onda sicula. viani, 14-137: la linea impassibile e sterminata del mare su
4. figur. percorrere con la penna il foglio, ccrivere.
(la nonna ammira): ara bel bello,
bello, / guida l'aratro con la mano lenta. 5. figur
lungo dalla disciplina. ma l'età e la passione, accoppiate sotto un giogo,
sotto un giogo, continuano ad arare la faccia. panzini, iii-549: due solchi
potersi aggrappare, ed il vento movendo la nave, questa àncora seguendola, ara il
molto probabile, che vada variando [la misura] secondo i diversi stati della campagna
samminialo [petrarca], ii-278: la terra arata mena frutto abbondantemente. berni
ito. caro, 3-23: e de la frigia incontro un gran paese / da'
nel prato nutrisce e nel virgulto / la matura stagion mista a l'acerba. rolli
campi verdeggiano, / e cresce prodiga la messe bionda. carducci, 679:
in ima valletta che aveva al centro la scriminatura di un torrente. ai due
: per chilometri e chilometri si susseguiva la distesa di poggi brulli. il terreno arato
ampio uguale. bontempelli, 9-83: la pianura era tutta unita e brulla,
si erano aratori, li quali aravano la terra. giovanni da samminialo [petrarca
? alberti, 302: cosa da non la credere, quanto in questi aratori
ponga cura in ciò che questa [la vena] suole / viepiù danno portar,
, / levava sul solco quadrato / la stiva ritorta. idem, 989: e
i-740: vada tutto, ma non la saliera di suo padre, contadino della
, seconda e terza squadra, attesa la versatilità e varietà della nostra agricoltura.
ma non veniva a capo di costruirne la caldaia. aratro (ant. e
agricola che serve a preparare il terreno per la semina. le sue parti essenziali sono
, che vengono impugnate dal contadino per la guida; all'altra sono aggiogati i
è un arato / e 'l vomero è la gemma che gli onora. alamanni,
gli onora. alamanni, 5-1-971: or la scure, or l'aratro, or
sì averle dome e fatte sue con la forza. baretti, ii-48: sarei obbligato
o seguendo un aratro, si può vivere la vita nella quiete e nella giocondezza.
: stride l'aratro in solchi aspri: la terra / fuma. verga, i-324
. idem, 657: ara: la stanga dell'aratro al giogo / lega dei
. d'annunzio, iv-2-1258: udivo la voce di colui che guidava l'aratro
un aratro arrugginito; chi gli bada? la terra lo consuma e se lo riprende
lo riprende. linati, 8-133: tutta la famiglia era sul campo, dietro l'
sempre buono: il vomere, con la punta liscia e pulita, luccicava; quasi
dell'aratro / trascinato dai buoi tagli la terra / perché di dolce paglia ancora
giogo d'un leggero aratro che gratta appena la terra. bocchelli, i-165: ebbe
orrori. — porre, mettere la mano all'aratro: accingersi a un
bibbia volgar., ix-357: nullo ponendo la sua mano all'aratro, e riguardandosi
2-72: niuno, il quale, messa la mano all'aratro, riguarda indietro,
ariosto, 20-82: a pena avea la licaonia prole / per li solchi del
, 100: scrive... (la nonna ammira): ara bel bello
bello, / guida l'aratro con la mano lenta. 6. dimin
delle quattro arature proporzionalmente aggiunga a'frutti la quantità del suo numero. salvini, v-497
arare, iterare, tertiare, per la prima, seconda e terza aratura.
del grano. linati, 30-77: la raccolta delle ulive e le faticose arature
le zolle dell'aratura, e su la proda i piedi ci spianavano bene. c
: altri argini ancora, pensavo, sopra la distesa bruna delle arature. idem,
le brune arature. 3. la stagione dell'aratura (l'autunno).
nere. ungaretti, iv-40: e la recline, che s'apriva all'unico
ardua selce... / -non la rammenti delirante muta / sopra tre palmi d'
sorte di merito pre ceda la grazia. = lat. arausicanus
del numero,... per la delicatezza delle penne... si può
d'arazzo, né nulla in tutta la sua casa. savonarola, 7-ii-219: le
arazzo. berni, 58: e tengonlo la notte appresso al letto [l'orinale
più delicati rami, che formando quasi la sommità e l'orgoglio delle industrie nazionali
arazzi, le finestre di tappeti, la terra di fiori. praga, viii-541:
iv-1-65: quattro arazzi fiamminghi, rappresentanti la storia di narcisso, pendevano fino a
cipro, raffigurante un'annunciazione, copriva la testa del letto. altri arazzi,
apre e svariati / gli arazzi de la favola dispiega, / l'autor del dramma
..? -prov. fatta la festa, non si trova chi spicchi
) ao <; * trincetto ': la denomin. di questa figura risale probabilmente
che fanno i banchieri, per la quale studiano, secondo i lor
arbitraggio, perché il banchiere che la eseguisce fa una scelta, un arbitrato.
cosiddetti calcoli d'arbitraggio quale è la piazza più conveniente per effettuare un
dagli arbitri. tommaseo-rigutini, 1883: la sentenza arbitrale è data dagli arbitri eletti
meramente privata. idem, i-176: la sentenza arbitrale è pronunciata a maggioranza di
della ruota], si vedrà ad arbitraméntó la moltitudine dei denti passati, ed in
tommaseo [s. v.]: la potestà arbitrante a capriccio non s'accorge
. 2. intr. con la particella pronom. prendersi la libertà,
. con la particella pronom. prendersi la libertà, ritenersi autorizzato. fil.
. ugolini, 38: arbitrarsi per prendersi la libertà, prendere sicurtà', es.
contravvenire a'miei ordini ', non la credere frase di buona lingua.
bellini, 5-137: conoscono ambedue [la fame e la sazietà] talmente quei determinati
: conoscono ambedue [la fame e la sazietà] talmente quei determinati termini,
si contenessero nel loro arbitrare, che né la fame dà più mai al corpo di
per suo buon essere, né mai la sazietà gli toglie punto di quello, tolto
: arbitrossi per li savi uomini, che la divisione delle due parti lo facesse tanto
io arbitro che in cotale maniera vivesse la prima età, la quale insieme gli uomini
cotale maniera vivesse la prima età, la quale insieme gli uomini e gl'iddii
. faldella, iii-58: ho giudicato la lettera di cirillo... interessante anche
arbitrare da per se stesso, secondo la nota e descrizione delle cose rubate,
nota e descrizione delle cose rubate, la loro verisimile valuta. 7.
s'ingegna di provare che sia in noi la facoltà libera dell'arbitrare e del giudicare
tiene ingiustamente ed arbitrariamente una commenda, la quale è tanto mia di ragione,
l'interesse all'offeso, etiam che la pena fosse arbitraria. baretti, ii-121:
l'arbitraria divisione della polonia non porrà la bilancia europea in mano alle potenze del settentrione
principiato, quasi a un tratto con la rivoluzione, a rattenere, col mezzo d'
): col fine d'aver sotto la mano ogni uomo, per prevenire o per
in diverse nazioni. idem, i-574: la favella del popolo... si
della dimanda, ossia dalla proporzione tra la sua quantità e il bisogno del paese
d'arbitrario. serra, i-39: la lingua che il poeta vi parla è
non eri libero d'un atto arbitrario perché la tua vita, sì, non era
croce, i-3-33: l'intenzione e la volizione coincidono in ogni punto; e
volizione coincidono in ogni punto; e la loro distinzione, suggerita di solito anch'essa
consumandosi il ventennio della magnanima accademia, la psicanalisi fu duramente ripudiata, e press'
con mandato a com promettere la detta questione, perocché intendiamo si decida
nel modo da esse concordato), la decisione di una controversia (cfr. codice
il compromesso o dallo stesso arbitro dopo la sua nomina. è applicato solo alle
tassazione, regolata dalle suddette stime, la quale si chiama l'estimo.
, 9-44: l'arbitrata sentenza data sopra la pace tra 'l comune di perugia e
, anzi che desse il lodo e la sentenzia, rinunzioe il compromesso e commissione
. arbitriate, intr. con la particella pronom. { mi arbìtrio
dante, purg., 8-113: se la lucerna che ti mena in alto /
arbitrio è mio. mi si può tor la vita, / ma non la morte.
può tor la vita, / ma non la morte. vico, 427: i
spalla / per suo arbitrio alcun, sanza la volta / e della chiave bianca e
inclemente / se può di stige anticipar la barca, / in van ti gonfi,
, xiii-115: né fidate de'figli / la sorte, o de le care
corrompono i migliori! credere, che la morale comune sia al disotto di noi,
arbitrio. b. croce, i-3-139: la molteplicità
contradizione, del male nell'attività pratica. la quale si potrebbe definire: la volizione
. la quale si potrebbe definire: la volizione che vince le volizioni; come
poliziano, st., 2-41: la cui potente destra serba e muove /
: né si sdegnò di aver ricevuto la vita da coloro ne'quali ella avea
auttorità, riserbando sempre l'arbitrio e la conclusione dei negozi alla sua volontà.
. borsi, 2-198: se crede che la regalità consista nell'arbitrio, nel poter
perché fa libero l'arbitrio, levando la forza alla legge con quella della necessità
difformate e guaste dalla comica virtù senza la menoma ricerca del mio consentimento, né
a'letterati pel loro parere. chi la lodò, chi la biasimò di troppa fedeltà
parere. chi la lodò, chi la biasimò di troppa fedeltà; altri la
la biasimò di troppa fedeltà; altri la lesse volentieri come liberissima; e taluno s'
dappertutto. d'annunzio, iv-2-299: la ribellione cominciò allora a fermentare..
contro gli ingiusti arbitrii; poiché sopraggiungeva la miseria e tutta la numerosa classe dei lavoratori
; poiché sopraggiungeva la miseria e tutta la numerosa classe dei lavoratori languiva nell'inerzia
inerzia. b. croce, i-4-133: la libertà e il suo opposto, la
la libertà e il suo opposto, la libertà e la sua interna contradizione,
e il suo opposto, la libertà e la sua interna contradizione, la libertà e
libertà e la sua interna contradizione, la libertà e l'arbitrio, è ciò che
dalla scolastica, con cui è designata la facoltà che ha l'uomo di autodeterminarsi
dante, 60-10: però nel cerchio de la sua [d'amore] palestra /
che più gli piacesse, colui che la virtù seguitò, fu detto gentile;
più facilmente intendo come si provi la trinità, che come insieme si salvi la
la trinità, che come insieme si salvi la prescienza d'iddio e 'l libero
a proprio talento. manzoni, 119: la libertà dell'arbitrio è da quell'
vincolare quel libero arbitrio, che è la proprietà nostra più cara. b. croce
non vedono nell'atto volitivo altro che la situazione di fatto, i seguaci della
del determinismo e libero arbitrio, è la stessa antinomia che nella gnoseologia si chiama
arbitrio era una gravezza che si pose la prima volta l'anno 1508 per le spese
nella guerra di pisa, e perché la non si pose in su'beni stabili,
, 22: per non aspettare la secunda botta, strense le gambe forte
ambedui le mani a l'imbasto, lassata la briglia, commise la bestia ad arbitrio
imbasto, lassata la briglia, commise la bestia ad arbitrio de fortuna. castiglione,
, 199: colla stess'aria con la quale respiravano [gli uccelli], ad
, 9 -conci. (400): la discrezion d'emilia, nostra reina stata
a quelli debbe dare libero arbitrio a parlargli la verità. foscolo, v-174: l'
tempo vo'che stia in arbitrio de la mia mente. né vo'che si sappia
-prendersi l'arbitrio: agire senza la necessaria autorizzazione. giordani, ii-184
: s'io fossi soprintendente non porterei la paura fino a quel grado; né
fil. ugolini, 38: fuggi anche la frase comune: prendersi l'arbitrio,
prendersi l'arbitrio, in luogo di prendersi la libertà, aver ardire, osare.
cui due parti in lite affidano la risoluzione della controversia; chi si interpone
parini, giorno, iv-312: ivi la coppia de gli amanti, a lato /
discorso dal quale appariva di voler assumere la posizione di arbitro tra i partiti che
chi impone come norma suprema e definitiva la propria volontà, regolatore, giudice libero
morte. giannotti, 2-1-83: ma la fortuna, arbitra delle faccende umane, non
al popolo di questa parte fia arbitra la ragione. tasso, iv-119: questo
le tenarie grotte / l'arbitro de la notte, / ammonito da giove, il
del cardinale. varano, 14: la divina idea, / in cui d'ogn'
mai veduto per tutto il suo corso la dolce pace; la guerra fu sempre
tutto il suo corso la dolce pace; la guerra fu sempre l'arbitra de'diritti
sempre l'arbitra de'diritti, e la forza ha dominato tutti 1 secoli.
donno / delle menti il capriccio, a la medesma / natura insulta. manzoni,
i-1307: il dire che firenze o la toscana debba anche oggi considerarsi per centro
, forti per le loro mura e la loro disciplina, arbitre repentinamente del proprio
del lusso, diventano arbitri della moda -e la raffinano, e le dànno leggi,
questa stabilita in precedenza) a decidere la vertenza (v. arbitrato1).
in numero dispari. il compromesso o la clausola compromissoria deve contenere la nomina degli
compromesso o la clausola compromissoria deve contenere la nomina degli arbitri oppure stabilire il numero
son d'animai di questa sorta, / la lor natura e quai truovi più arbi
di vaglio, con cui si sventola la canapa per spulare il seme.
alto. arborare è anco quando spiegandosi la tenda si alza con le capre.
erano in terra arborata e fruttuosa, la quale si chiamò paradiso. carducci,
poggi, o serchio, / e la città dall'arborato cerchio, / ove dorme
città dall'arborato cerchio, / ove dorme la donna del guinigi. idem, iv-1-663
nera passò nel viale, facendo stridere la ghiaia;... il silenzio
, 7-666: le mura di lucca circondano la città, non a tondo: a
dove se sta piantato l'arbore de la vita. dante, conv., iii-xn-io
, iii-xn-io: non sarebbe da laudare la natura, se, sappiendo prima che li
quella fiori, e per li vani abbandonasse la produzione de li fruttiferi. idem,
. idem, purg., 32-46: la coma sua, che tanto si dilata
faceva il mio debile ingegno / a la sua ombra. idem, 72-36:
arbore. qual fu questo arbore? la santa croce di cristo. giovanni da
visione uno arbore bello e molto grande, la cui radice era d'oro, i
ficino, 2-61: gli arbori per la interiore fecondità sono vestiti di fuori di
e rovesciate foglie. savonarola, iii-45: la state viene drieto al verno e sempre
se ci poni un vaso d'acqua sotto la pendente zucca, essa cresce e s'
stanco del maturo peso, / scote la chioma e al sol le braccia stende
, 1-593: né di minor stupore è la lingua del picchio: ei quando vuol
molli ombre consoli. idem, ii-2-357: la quercia era l'arbore simbolica dell'ordine
lontano, / tra i grandi arbor la fresca aura sospira: / tale il tuo
, 666: io son, dafne, la tua greca sorella, / che vergin
durissimo tronco e in fronda cupa / la dolce carne tua or s'è conversa.
di nave. ariosto, 8-64: la vela in cima all'arbore rimessa /
in cima all'arbore rimessa / rendè la nave all'isola funesta. d'annunzio,
, iii-2-13: issa! issa! la croce a poppa, a prua / l'
poppa, a prua / l'evangelio e la vergine in su l'arbore, /
che mi fosse mandato l'arbor de la casa [d'este] e l'istoria
i-22: si empiono vasi che abbian la bocca stretta, leggermente otturata con musco
e sussistere. pascoli, 799: la mischia avvenne tra le arboree felci. d'
d'ulivi, querce... dove la montagna è più calva, s'addensa
perché siano perpetuati il vestigio arboreo e la nobilà paesistica di quella terra.
. sannazaro, 8-119: offerendogli ora la fiera testa del setoso cinghiale, et
e più gagliardo. gozzano, 1131: la luce tremola e scintilla / tra il
luogo. ungaretti, viii-17: la quiete / stanca, da dissepolte arborescenze
diritto, senza punto offendere il legno, la scorza a questa misura dell'arboretto del
i fiori e li arbuscelli / che qui la terra sol da sé produce. cavalca
farsi palagio. carletti, 96: la qual foglia la produce una pianta simile
. carletti, 96: la qual foglia la produce una pianta simile a quella de'
/ avido si protenda / a ber la luce e il sol, tu languì e
spiri. idem, 1061: tu ne la gloria de l'età bella stai, /
va su per gli alberi, ovver la vite arbustina. = deriv.
palladio volgar., 1-5: la terra utile da vigna si conosce in
: tutti i mezzi per li quali la natura produce le piante, li arbusti e
brumaio / cruento è 11 fango, la nebbia è perfida: / non crescono arbusti
strappavo un rametto, una volta con la mano incontrai una spina e mi punsi.
tale elasticità del corpo, artifiziosa, la faceva giudicare fragile, ed era fortissima;
al suo corpo, / altri a la bara intenti avean di quercia, / d'
cassettone, cassapanca (per riporvi la biancheria, il corredo); scrigno,
, / magnare e bere e star fra la gente; /... / fuor
ii-1-10: è impossibile... la forma de l'arca venire, se la
la forma de l'arca venire, se la materia, cioè lo legno, non
., 4-10 (454): la moglie d'un medico per morto mette un
suo amante adoppiato in un'arca, la quale con tutto lui due usurai se
non tocchin le vestimenta, si cuoca la morchia a mezzo, e ungasi di quella
. guicciardini, 106: quanto è diversa la pratica dalla teorica! quanti sono che
mai trarlo fuora. anguillara, 7-132: la maga i figli suoi chiama in disparte
: allora sorge il fabbro, e la sonante / officina riapre, e..
, / il santuario, a mezzo la scogliera, / esala ancora l'inno e
scogliera, / esala ancora l'inno e la preghiera. d'annunzio, iii-1-838:
iii-1-838: figlie, prendetemi nell'arca / la
cappello a cencio, si vestì per la santa messa. bontempelli, 8-84:
sotto, un'arca in cui colombo teneva la sua biancheria e i libri e un
, 14-18: quegli alberi gli avevano dato la travatura per la casa, l'arcile
alberi gli avevano dato la travatura per la casa, l'arcile dove s'intrideva il
dante, par., 8-84: la sua natura, che di larga parca /
in arca. -grande cassa per la provvista del grano. dante, par
assai grande. lippi, 3-52: la gola, il giuoco, e il ben
vestire / gli aveano il pane, la farina e l'arca / in fumo fatto
i fornai tengono il pane cotto e la farina. -disus. cassa del
entrarono, e furono all'arca, la quale era di marmo e molto grande,
mossa [bradamante], / che la condusse a quella sepoltura / che chiudea di
/ di candor, di durezza / a la lor fè sembiante, / furo insieme
un oleandro. / quivi masticherò la foglia amara / del mio lauro, seduto
l'arca. / quivi dispoglierò la rosa vana / dell'amor mio,
con ducono all'arca. la vegliano, lateralmente, due file di
bel tramelli, i-351: la breve arca bianca nella quale posa il
posa il corpo di lei, la sua polvere. civinini, 10-207: dentro
pietra, per me e per la mia gente. viani, 14-155: le
come arche tombali, allineate sotto la quinta di cipressi. savinio, 11-58:
. quasimodo, 4-21: saluto la tua arca, cangrande / della scala,
22-3-3: non ardisco di vantarmi che la casa mia sia migliore che l'arca di
fabbricarono l'arca, nella quale noè con la sua famiglia scampò, essi pur perirono
un'arca di legni piallati; e la stanzia tua nell'arca farai; e regolala
arca tu e i figliuoli tuoi, e la moglie tua e le mogli de'figliuoli
, 1-1: iddio mandò diluvio sopra la terra... riservando per la
sopra la terra... riservando per la sua misericordia l'umana generazione in otto
in mar per ogni foce. / la misura li dié, la qual non varca
foce. / la misura li dié, la qual non varca; / la gente
dié, la qual non varca; / la gente gli ordinò e gli animali,
quali, al tempo che disse, la carca. boccaccio, i-513: meritarono tira
meritarono tira del sommo fattore, per la quale il mondo allagò, riserbato solamente
gen- naro [1385], pigliando la via verso il monte libano, nelle
nell'arca di noè, acciò che la spezie vostra non venisse meno nel mondo.
questi animali per ordine, e doveasi terminar la lite nata per le precedenze, in
pericolo è stato l'asino di perdere la preeminenza, che consistea nel seder in poppa
: noè non seppe dove legare la fune dell'arca, quando aperse la botola
la fune dell'arca, quando aperse la botola per mandar via la colomba
aperse la botola per mandar via la colomba in ricognizioni per il mondo che era
di rado. montale, 31: la tempesta / primaverile scuote d'un latrato
scuote d'un latrato / di fedeltà la mia arca. idem, 2-29: la
la mia arca. idem, 2-29: la casa... / sovrasta i
, 2-388: in te rinchiusa [la tartaruga], vivi di smarrite / memorie
idrogeno / in nome del diritto brucia / la terra. gli animali i boschi fondono
l'infermo sulla soglia / pregare per la sorte di questa arca / con il
: farai l'arca del legno setino, la lunghezza della quale sia due cubiti e
quale sia due cubiti e mezzo, e la larghezza uno cubito e mezzo, e
. fece l'arca di legni incorruttibili, la quale adomò d'oro mondissimo, acciocché
l'arca santa. gioberti, ii-149: la penisola, mediante roma, suo capo
popolo eletto serbava i celesti dettati; la quale era posta nei penetrali del tempio
nei penetrali del tempio, e sotto la guardia gelosa dei sacerdoti. giusti,
diceva ai suoi amatissimi popoli: « la nostra fermissima ed immutabile volontà è di
fermissima ed immutabile volontà è di mantenere la costituzione... sola compatibile con
i diritti dei nostri amatissimi popoli e la nostra corona ». zanella, i-165:
multiforme della nostra schiatta, roma è la nostra arca di salvazione, che colla sua
custodire un'arca santa che se i profani la toccano debban cader fulminati; ma se
divizia. andrea da barberino, 1-5: la 'nvidia e l'odio che era tra
l'altro. idem, 1-195: la cortesia non ti può soperchiare, ché tu
leopardi, ii-1130: chi lo sente per la prima volta, resta sorpreso dell'abbondanza
?... io che adoravo la santa e candida ignoranza? bacchelli,
lei a belle palettate ci tirava dentro la farina. viani, 19-413: la donna
dentro la farina. viani, 19-413: la donna, sdraiata sopra un arcone di
, sulla collina saturnia, che fu poi la capitolina, avevano già preso stanza.
bucolici. gozzano, 112: e la marchesa dal profilo greco, / alto-
torchio dell'uva. tenca, 1-89: la frivola lettera tura delle accademie, e
o arcadi e romantici fratelli / ne la castroneria che insiem vi lega, /
deh, finite, per dio, la trista bega, / e sturate il forame
de'cervelli. serra, i-41: la gente suole, fra i due estremi,
, ma avulsa da ogni contatto con la realtà, perduta in astratta contemplazione (
di partenio, non umile monte de la pastorale arcadia, un dilettevole piano,
al barocco, di rimettere in onore la semplicità stilistica, i temi chiari e
luce e de'colori che hanno oggi fatto la materia de'nostri discorsi, e questi
namente adulta, / ami solo la gioia... e la purezza.
ami solo la gioia... e la purezza. = voce dotta,
. ojetti, ii-352: sui prati dietro la borgata pascolano arcadicamente le pecore.
a dirti che me ne sento crescere la salute e rassenerare la mente. ojetti
me ne sento crescere la salute e rassenerare la mente. ojetti, i-180: uscendo
pace, ecco vedo... la ghiaia arrossata come se i sassuoli fossero
poetici... per i quali la pubblicazione sul giornale arcadico rappresenta il più
antico, primitivo (e indica la fase iniziale di un processo naturale,
vi serpeggiava, a insinuare che certo la donna aveva peccato più dell'uomo.
determinato da premesse biologiche essenziali, quali la fame e la sete. = voce
biologiche essenziali, quali la fame e la sete. = voce dotta, lat
pei suoi tanti imitatori e seguaci: è la rude favella della sua fede. soffici
il classicismo, i significati riposti e la scelta scrupolosa dei soggetti?
... alcuna volta si piglia per la centina. alvaro, 10-191: il
del governo dove abitò d'annunzio, la finestra con l'arcale frantumato dalla cannonata
2. travi del cavalletto (che sostiene la tettoia). giamboni, 2-67:
spilungona / vecchiaccia secca secca, che ha la sporta / iv-75: qual palagio ti accoglie
misteriosamente, in modo dozi e la norma de'riti e, nonché altro,
norma de'riti e, nonché altro, la scienza, rimasta segreto, occulto
col cuore e arcanamente idem, 1005: la dolcezza de'tuoi premii è nascosa ed ar
ar ansioso trepidante sotto la ruvida mano che m'accarezzava. deledda,
proprio di un arcangelo, che ha la virtù di un / per gli silenzi de
virtù di un / per gli silenzi de la notte arcana / canto di peregrin
sbigottita / nel conspetto di lui la prima volta pel tenore amorevoli, e non
riore agli angeli nella gerarchia angelica (secondo la idem, iv-2-722: era in
dei tempi. panzini, ii-295: ora la città, scura geli demora:
fattosi uccello, questi tre ordini fanno la prima gerarchia... ragionevole il fremito
è credere che li movitori del cielo de la luna siano de l'orposarsi e cantare
idem, par., 28-125: nosa la campagna. viani, 14-421: l'arcano
.. quando mandato fue da dio a la beata vergine maria. fioretti,
inizialmente connesso un una volta, la quaresima di santo michele arcangelo con religioso stupore
che dentro vi procellosi arcangeli possenti / la terribile e nera comsono, o il
: le ombre di costantino e cano, la cosa segreta. leonardo, 2-78: arcano
l'arcanil più bell'arcano per adoperare la religione a far gli gelo gabriello.
e. gadda, 275: pareva proprio la mala uomini insensati. marino, 326:
muggirà di sopra dai nuvoli neri, e la del cor più volte dal tuo dolce figlio
scoperto un arcano, che m'ha data la vita: pamela tutto brilla nella
brilla nella sera / dopo l'uragano e la pioggia, / è figlia d'un
archangeli e bisbigliandomi nell'orecchio, m'aprì la cortina di certi dicti eo quod primatum
archangelorum privatis nomi-universale. gioberti, ii-207: la maestria di galileo a nibus appellantur,
). letter. ella [la vergine dora] canta de l'alpi,
innamorare, se non è arcato con la saetta dell'oro da cupidine.
. nella copertura di un edificio, la trave disposta normalmente alla pendenza del tetto
rotta. carducci, 685: sotto la volta d'una bruna arcata, / in
tra due rosse colonnette snelle, / stava la bella donna inginocchiata. idem, 846
, 1-68: udii aprire pian piano la porta, e vidi nell'ombra dell'arcata
/ grigie, i calmi cortili e la chiesuola / sembrano tombe. d'annunzio,
: in fondo, nel piano, appariva la basilica: quasi una rovina..
ed ella si rasserenò. le parve che la pace silenziosa delle grigie arcate scendesse nell'
averno. civinini, 1-174: [la barca] è scivolata sotto le arcate basse
allungavano il collo per timore di urtarvi con la testa. pavese, 63: coi
al limite di quella quarta arcata la contessa si fosse voluta fermare...
. il suo posto legittimo era oltre la quinta largamente. 2. ant
pisani levarono un castello di legname sotto la guardia di loro battifolli, un'arcata
ch'egli non passasse quello casolare. la spagna, 4-33: in qua
franchi campioni. guicciardini, ii-158: la cavalleria che si era ritirata una arcata,
, sopra le quali principalmente si fonda la recitazione e le sue parti, ed
loro, felici, a rivivere con la stessa voce argentina sotto l'arcata.
vede saetta in arcata, / e la fortuna spesso il manifesta. della casa
egli non era uomo da doversegli gettare la polvere negli occhi, nondimeno a loro
discorsi subdoli, accattivanti (per conquistare la confidenza di una persona). fagiuoli
ornamentale). ojetti, i-429: la torre degli embriaci, bruna, colore
, iv-2-957: arcato in sella teneva la sua gota contro la criniera.
arcato in sella teneva la sua gota contro la criniera. 2. che ha
percuote dove vuole l'arcatore, così la sentenzia quando esce fuor de la bocca
così la sentenzia quando esce fuor de la bocca. storia dei santi barlaam e giosafatte
prese uno rusignolo. ottimo, i-479: la prima schiera di manfredi...
. cattaneo, ii-1-96: quei campi la cui speranza unica era nel frumento e
danno il granoturco e il riso e la seta, prodotti ignoti ai nostri arcavoli
nostri arcavoli? papini, 20-206: la poesia vera... non si trova
corrivi al credere... che la musica fosse di alcuni mali del corpo
tavole. d'annunzio, ii-796: la pania di marmi ferace / alza in
iv-2-911: il ripiano di àrdea, la rupe di tufo tagliata ad arte, l'
il mio pettine / d'oro e la zona di bisanti, / che trèmola e
il riso, il grano per separare la pula). spolverini, xxx-1-158:
/ abbaglio. pulci, 16-38: la faccia pulcra, angelica e modesta, /
dal basso all'alto, e dove la maggior parte era vano, egli è certo
). ojetti, i-436: la cattedrale è davvero un cadavere,
civile. lanzi, 3-5: la numismatica, la lapidaria, l'archeologia
lanzi, 3-5: la numismatica, la lapidaria, l'archeologia delle gemme
antica e moderna. panzini, ii-494: la góndola era bella sì, ma
mesi in piena campagna, anche sotto la tenda o in un casolare sperduto e,
casa, 2-3-194: ne farò archetipo la magnifica madonna isabetta. g. p.
il pittor delle forme è l'intelletto, la tela non dipinta l'anima, i
azioni, l'archetipo o l'esempio la divina virtù? tesauro, io: il
i-138: questa è l'archetipo e la regina di tutte le conversazioni. algarotti
in quel suo tanto elaborato poema [la divina commedia]. manzoni, 851
prima mente. salvini, 6-2: la natura... in tutte le cose
non conservato, ma ricostruibile attraverso la collazione dei codici noti, da cui derivano
. dire e affermare, che mostri oggi la cupola altre crepature nel corpo verso la
la cupola altre crepature nel corpo verso la chiesa e sotto gli archetti della lanterna
quella che si vede nell'archetto sopra la porta di s. maria del fiore,
dell'elettromotrice che corre su binari e la rete aerea di distribuzione dell'energia elettrica
una volta l'archetto in su sopra la viola. p. f. giambullari,
f. giambullari, i-31: questo con la lira nella sinistra e archetto nella destra
sopra certo legno concavo, e con la sinistra sosteneva lo strumento e vi andava
d'archetto in vece, / e de la corda sua le corde fece. g
servono dell'archetto. carena, ii-44: la vibrazione sonora delle corde viene eccitata fregandole
), dalla cui cima, chiamata la testa, parte una ciocca di crini bianchi
con vite, per dare e mantenere la dovuta tensione ai crini: questi son renduti
, i-158: chiedeva... la pece per l'archetto, lo spartito
. 8. venat. strumento per la cattura di uccelli arboricoli, consistente in
]: l'unguento si distenda sopra la fronticina, salvi gli archettini delle ciglia
ii-6-159: nella realtà, lo stato è la continua archia dell'anarchia, e perciò
continua lotta tra le forze dissocianti e la forza associante. = voce dotta,
g. del papa, 5-192: la somma e singoiar perizia del- l'archiatro
all'archiatro che non vedo comparire ancora la sua cambiale, che avrebbe dovuto essermi presentata
troppo timido, se pochi anni dopo la morte di lui v'è bisogno che operi
. segni, 123: spinse lor dietro la cavalleria; e per una palude vicina
grossa archibuseria, cominciò a danneggiare forte la retroguardia. sarpi, i-222: redotta
. sarpi, i-222: redotta tutta la soldatesca in piazza, si sparò l'
tu ancora hai imparato a volere archibusare la grammatica, come costoro hanno sculacciato questi
della decrepita età dell'autore, dopo la morte del quale potrete soddisfarvi; e se
soddisfarvi; e se vi paresse che la cosa andasse troppo in lungo,..
di certe piccole strade che riguardavano la fortezza, e rimurarono tutti gli
spagnuoli, con commissione che appiccas- sino la scaramuccia. serdonati, 8-23: creò due
: aveva ottenuto con le mine la fortezza di cosenza a discrezione (benché
): questo cane era buono per la caccia, perché mi portava ogni sorta di
ésso. n. franco, 2-71: la prima volta, che ebbi l'elezione
, non volsi altro che un archibuso da la man destra e una picca da la
la man destra e una picca da la man manca. l. salviati,
moderno. galileo, 539: aggiustano la mira all'uccel volante, e quello
muover l'archibuso vanno seguitando, mantenendogli la mira addosso sin che sparano. carletti,
parole o d'erbe o di pietre aveano la lor propria pelle temperata a botta
di archibugio. foscolo, v-217: la sentinella... si arricciò detto fatto
archibugio. agli archibugi di allora bisognava la miccia a dar fuoco. manzoni, pr
per distrazione una palla d'archibugio fra la prima e la seconda vertebra del suo
una palla d'archibugio fra la prima e la seconda vertebra del suo signore. panzini
vi sono archibusi e pistole che hanno la testa della canna a foggia di
chibugietto al fianco e con un altro ne la bisacca. assedio di montalcino, i-356
gancio ', che serviva a fissare la canna (tanto più che tarma,
scellerato, spianava lo schioppo, prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere.
serviva come piccolo pezzo di artiglieria per la difesa di fortezze o di navi).
il ted. artischocke, come fa supporre la variante dial. deltital. sett.
, pileati didascali, archididascali e de la sapienza eroi e semidei. =
. b. casotti, 1-20: sopra la memoria, che tuttavia vi si legge
al 1803. ojetti, 1-6: la più bella relatività qui nella sala dell'archiginnasio
relatività qui nella sala dell'archiginnasio se la sarebbe trovata poco più su della testa.
me. cicognani, 2-136: alla misericordia la festa è di lusso. c'è
bindolo in mezzo, quell'archileo sotto la tettoia a doppio pendìo fra i ciuffi dei
ed acerba, in cui si sfoga la rabbia dei reprobi, alla pietosa e devota
eutiche, archimandrita eretico, sendosi fatta la congregazione a costantinopoli,... fu
i monaci ancora son chiamati ad esporre la loro sentenza, e nell'azione quarta
fu per onorio dall'ettemo spiro / la santa voglia d'esto archimandrita. baldini
vedere appresso i romani l'archimimo fare la caricatura dell'imperatore di cui si faceva l'
e corrisponde a quel che ora dicono la 'prima ballerina '. =
bartoli [alberti], 3-11: tira la muraglia a filo con l'archipenzolo e
che n. s. passasse all'arciprete la renonzia del suo archipresbiterato in suo figlio
sinagoga. iacopone [crusca]: la polzella in casa morta / stiè del-
ma ch'io sia per voler portar la toga, / come s'io fussi qualche
a voler degnarsi di andare a render la vita a una figliuola dell'archisinagogo defunta.
orti latini / ch'in aria architettò la prisca gente. s. maffei, 5-5-16
sicché ad architettarli o non s'era adoperata la squadra, o vi si erano
che il colore architetta l'ammale e la pianta o sia altr'anima. lubrano
signore gesù cristo in atto di coronare la sua santissima madre. -figur.
digerire [i filosofi], che la gran faccenda dell'umana generazione sia archi-
4. figur. formare con la mente, con la fantasia, ideare
figur. formare con la mente, con la fantasia, ideare, immaginare (un
andrebbero all'infinito. idem, 253: la contessa, che era donna di talento
mia esaltazione ero disposta a sacrificare tutta la mia vita pur di compiere quanto avevo
vii, mantennero per più di due secoli la vittoria alla potestà spirituale.
quanto parerà al giudicioso architetto che richieda la qualità della fabrica e la sodezza di esso
che richieda la qualità della fabrica e la sodezza di esso terreno. idem,
quale architetto commette a'capimastri e manuali la fabbrica d'un teatro di tutti gli
architetto emilio allemagna, anche lui con la barba bianca da doge. e. cecchi
bibbia], 918: io, secondo la grazia di dio che mi è stata
, se alle amate / case fe'danno la crescente piena. giusti, 2-136:
, intelletti peregrini, l'eccellenza e la dignità mia esser tanta ch'io sola indussi
nondimeno, quanto esser possa più, è la materia di questa amorosa fabrica. 0
agli occhi suoi / severo esplorator de la tua mano, / o di bel crin
suo più bel vigore appresso di loro, la statuaria,... la nautica
, la statuaria,... la nautica, l'architettonica. =
comincia architettonicamente a considerare che, essendo la natura principio di moto, conviene che
si ha per mero grillo dell'inventore rigirante la scena a chiamare, e credere la
la scena a chiamare, e credere la maraviglia di tutti gli ordini architettonici.
di capitale importanza nell'arte architettonica è la scelta e l'impiego del materiale di
aria grassa riducono... così nera la faccia delle case parigine che l'occhio
l'aia dell'antica casa padronale e la separavano col fasto del loro fogliame e
col fasto del loro fogliame e con la bellezza architettonica dei rami, dai campi
b. segni, 2-306: divide la facilità o ver prudenza civile, in
di ciascuna è drizzato al fine de la sua principale, ch'è quasi architettonica.
aristotele... oppongono di parallelo la facoltà architettonica alla facoltà basilica, come
altre e si dice architettonica, come la legislatura di licurgo e solone e più
quella di mosè...; così la medicina è architettonica rispetto alla coquinaria ed
d'aristotile e d'altri, s'intenderebbe la scienza principale e sovrana in riguardo dell'
, 2-71: da principio lo architettore, la ragione, e quasi idea dello edifizio
, con- cepe: di poi fabbrica la casa (secondo che e'può) tale
, delle opere del quale è piena la nostra città. firenzuola, 289: le
spazio che elegge l'architettore per farvi sopra la sua fabbrica. -figur.
e. gadda, 3-203: chiara [la fontana], nei dettagli dell'opera
opera adeguatissima al sito, tu leggi la finalità pratica di essa. vi leggi
costui [michelangelo] cred'io che sia la propria idea / della scultura e dell'
et ancora per i bei suoi ornamenti la diviene cosa mirabile, e perché ancora
architettura alla fabbrica, e non costruire la fabbrica conforme ai precetti dell'architettura.
composizione e misura e simmetria, dee far la bellezza degli edifici risultare. algarotti,
estro. -facoltà universitaria dove si studia la scienza architettonica. sinisgalli, 6-76
stile architettonico. ariosto, 3-7: la stanza quadra e spaziosa pare / una
. n. d'annunzio, iv-1-896: la casa erà massiccia, di architettura volgare
e. cecchi, 1-152: la nostra architettura è il rapporto della pietra
e dell'aria. baldini, 4-185: la nuova città è ciò ohe di più
vecchio, tanto ancora si ha in pregio la basilica di vicenza, e il palazzetto
, 1-291: di fianco a san pietrp la piazzetta della sacrestia che tace, tutta
fra le logge e gli archi sotto la mole delle architetture enormi che la sovrastano
sotto la mole delle architetture enormi che la sovrastano. e. cecchi, 1-152:
, mostrano però con grande evidenza che la società per la quale furono disegnate guardava
con grande evidenza che la società per la quale furono disegnate guardava tranquillamente a una
una piccolissima vena d'acqua può rimuoverne la compattezza, una lama di gelo può
che circondavano edifici tra il palazzo e la villa, dalle architetture ornate. 4
,... di quello che la munissero con fosse e bastioni e con ogni
mondo sensibile per additarmi l'architettura, con la quale egli doveva essere fabbricato. tassoni
, / di filippo di nami è la figura. 0. rucellai, 2-7-8-211:
c. dati, i-384: senza la geometria è impossibile applicarsi al ritrovamento di
di quel problema riguardante l'architettura, la fabbrica, le distanze, i movimenti e
iv-1-151: egli elesse il sonetto; la cui architettura consta di due ordini: del
quanti sieno gl'incisi, non perde mai la netta architettura e sintassi. buzzati,
, immaginazione. palazzeschi, 4-175: la incapacità di almanaccare oltre...,
architetture o fantasie buone soltanto per togliere la pace del riposo notturno.
di sua mano son l'architetture che adomano la fronte interiore della chiesa dei padri bernabiti
, i cui motivi dominanti sono: la colonna, la macchina e il giardino.
motivi dominanti sono: la colonna, la macchina e il giardino. architravata
, è troppo più alto che non comporta la gros sezza del semplice palco
due elementi verticali: di solito con la funzione di sostenere il peso della parte
l'architrave: il quale deve esser alto la metà della grossezza della colonna. idem
sono l'architrave, il fregio e la cornice. l'architrave gira intorno la porta
e la cornice. l'architrave gira intorno la porta. vasari, 1-no: e
quegli architravi e quelle catene che serron la volta. baldinucci, 2-1-35: ordinò
ordinò con suo modello... la chiesa di s. andrea di pistoia
pistoia, lavorando di sua mano sopra la porta di essa un architrave pieno di
gocciole. panzini, iii-364: dietro la pusterla si apre un atrio quadrato a
porta, dove il professore vedeva cadere la luce rossastra dalla lampada appesa all'architrave,
. fiacchi, 120: era su la spelonca eccelso e grave / masso
, sm. zool. appenarchivio per la raccolta delle più celebri fabbriche europee,
fato. 0. rucellai, 8-14: la leggi di toscana, 8-135:
si abbia a valere d'instrumento archiviabile, la cui ha in custodia e sotto
ha in custodia e sotto sua chiave, la maggior parte degli matrice non sia ancora
delle prime... nacque la di occidente. 2. burocr
, sempre luce panzini, ii-83: la dea temi ha troppi cartafacci ed ha messo
archivio pieno di scritture at la fascia dell'arco. abba, 1-102:
principale di tolosa,... trovasi la voce nauta 'spirito l'unica
archivio manifestava il patrimonio di ogni la gloria e i vantaggi della pace latina.
agli archivi dove erano con la sera si trovavano riuniti sotto l'archivolto dell'
panni stesi ad asciugare, gli la pittoresca occupazione di copiare pagine e pagine
); l'altro non fanno ancora la scienza, ma porgono i materiali unito con
). accrescere a compiere razionalmente la grande raccolta -arcibeato: del tutto
stato. panzini, iii-282: [riponete la bronzino, 1-17: eccomi.
forse è ancora un grosso calepino con la cronaca delle capo ov'egli alloggia
dal viso... si arguiva che la loro vita era trascorsa in sima fu questa
trascorsa in sima fu questa; / era la terra allegra e il sol ridente. monti
ricopiati gli ultimi articoli del tuo arci- la loro pelle aveva preso della pergamena. cardarelli
tavola, che, a confessare divotamente la verità, riuscì arci- bonissimo.
, iv-321: tornato dalla campagna, ebbi la tua arcicarissima, colla quale mi annunzi
tua arcicarissima, colla quale mi annunzi la tua venuta a milano. giordani,
padre, che come egli intende che la sia sua figliuola, egli ne sarà
: corredatissimo. redi, 16-v-113: la canzone di v. s. illustrissima è
devotissimo. domenichi, xxvi-2-305: è la vostra affezione al mondo nota, /
chiari. baruffaci, 19: de la tristizia / discacciatore / arcidivino.
che non si sono potute trovare in tutta la nostra veneranda arcidottissima capitale. ojetti,
capitale. ojetti, ii-355: passo la sera in casa del mio amico arcidotto:
. baretti, ii-58: quella è la donna ch'io ho mai desiderato d'
altro l'avesse ad avere, dio la renda felicissima con quello, ed arcifelicissima ne'
: flemmaticissimo. allegri, io: la natura quieta / di quest'arciflem- matico
... inni di lode / su la cetera sua sempre mi canti.
grandissima, arcigrandissima contentezza mi ha portato la nuova datami da v. s.
che latinissimo. redi, 16-vi-16s: la sua lettera latinissima, arcilatinis- sima
arcilunatico, / e ho perduto la consuetudine / del dir, l'ingegno,
, / e sù piazza ne rimonte / la gran visita de'nasi, / cavernosi
altro preclaro esempio di economia ebbi poi la disgrazia di rinvenirlo in un arcimilionario,
[l'onorevole] era arcimilionario, la qual cosa non impediva che madonna primavera
. s. illustrissima una lettera, e la feci un giorno fa lasciare in casa
ai navigatori. -arobbligatissimo: che sente la massima obbligazione. baretti, ii-174:
che avevi di ricevere me con tutta la mia brigata in casa vostra.
: perfettissimo. grazzini, 3-2-76: la zuppa è tutta quanta arciperfetta. -arcipesante
oltremodo pieno. redi, 16-v-374: la lettura di costui le potrà servir molto
di costui le potrà servir molto per la terza edizione delle sue origini italiane,
ha ben de buoni in chiocca / ne la sua doviziosissima / bibblioteca arenarissima.
andato, che dalla fanciullezza e dalla pazzia la verità spesse volte si raccoglie.
. cecchi, 17-144: oh! è la strada in casa il dottore sicura?
arcisottilissima tenta di procurar di certificarsi se la strettezza sia solamente nell'orifizio.
e il bavero a spalliera / paran la testa. nomi, 5-30: e a
, e che alla fin del conto la ti saprà poi d'aglio.
più che volentieri, e arcivolentierissimo pagherò la spesa. -arcivostro: più che
che vostro. allegri, 226: la quale [riputazione] io so che vi
io fugga da questi arcibricconi, / dammi la groppa se non puoi la sella.
/ dammi la groppa se non puoi la sella. -arcibue: grandissimo bue
ho lavorato come un arcibue, tutta la vita, onestamente per mia disgrazia.
s. a., nel sentirmi leggere la lettera, ha voluto sapere chi era
ell'è persona di giudizio, / la fa la sua brigata accorta e destra,
persona di giudizio, / la fa la sua brigata accorta e destra, /.