diffusione dell'idrogeno che si libera quando la pressione di sviluppo supera la resistenza dell'
libera quando la pressione di sviluppo supera la resistenza dell'acciaio, in seguito a un
. in verità le signore non salvano la legge leibniziana della continuità; e per salto
... sciolsero il fiocco; aprirono la scatola. c'era una gallinella.
fiocco (anche solo fiocco): la cravatta stessa annodata in questo modo.
i capelli sotto il berretto, riannodando la cravatta di cui il fiocco gli era
; e di vermiglia / seta hanno la coperta e la cavezza, / le sottogole
vermiglia / seta hanno la coperta e la cavezza, / le sottogole e i
o l'altro carro: alcuni con la divisa rossa, altri senza quel distintivo,
lutto. massaia, v-175: seguiva la bara portata da quattro cattolici, e quattro
di lisciare qualcosa, e non volendo la magnifica barba grigia ricciuta, lavata e
dominio. -comunione in fiocchi: la comunione che si porta ai malati,
. galvani, 370: si avvicinò la caraffa in modo... che
che le ciarle piovono a fiocchi come la neve, il signore ha finito di leggere
, a fiocchi (come da noi la neve) piovevano sopra il tumulo del
gugliate sale e scende / il colle per la sua tesa di cenere, i fuoco
fine, quando io dissi di farla [la cicalata] un'altra volta, co'
fu il medesimo che dire: non la farò. fagiuoli, 2-8: così co'
davanti [giove a semele], e la spaventò di maniera che la povera donna
, e la spaventò di maniera che la povera donna, presa una paura, se
più a casa, né il padre o la madre si pensassero che fossi io che
di lana un fiocco, / guardami la brachetta e la scarsella. -perdere
fiocco, / guardami la brachetta e la scarsella. -perdere il fiocco:
baccelli 'altercar con uno sciocco? / la si rigiri che avrà perso il fiocco
, col fiocchino ritto come si dipinge la fiamma dello spirito santo, le mani sulle
vivo. fr occhia, 246: la signora, una specie di badessa,
à jour ', gale, fiocchini, la salda dell'amido ancor fresca e croccante
sperante, / che fa, menando la sua pala, il fiocco. note al
, 1133: il vento / batté la vela e sibilò nei flocchi. d'annunzio
flosce, il fiocco raccolto a prua simulava la polena scolpita di un'antica imbarcazione.
. rucellai, 76: aristotile [chiamò la neve] 'spuma', 0 4 fiocchi
da alcuni poeti latini; che perciò fioccar la neve, e fioccoli di neve dicesi
in falde simili a fiocchi (la nebbia, le nuvole, ecc.)
x-207: dove angusto l'adito / apriva la montagna / sottil fioccosa ed ampia /
, / dal fondo ne riassommava / la vista fioccosa e sbiadita. loria, 1-117
-letter. bianco, morbido e gonfio (la barba 1 capelli, il pelo,
che termina con un ciuffo di peli (la coda di certi mammiferi).
foglio mal ripiegato, più volte, senza la busta. -documento, certificato,
avvia, / sferza, sprona, divora la via; / ogni villa si desta
preparato tutti i fogli che ci volevano per la chiesa e per il municipio. moravia
municipio. moravia, xi-98: « e la moto, dove hai trovato i soldi
« l'ho comprata a rate. ecco la ricevuta ». -cartella (delle
dichiarano e il mio 4 dottorato 'e la mia * idoneità '. -tessera
firenze e un foglio di gita libera per la ferrata da pais, perché, come
del modulo multiplo, che serve per la rilevazione a ricalco delle singole operazioni amministrative
che già riempie col suo tondo carattere la propria scheda accresciuta di fogli supplementari.
. cassola, 2-537: -la vedi la tua valigia? -disse il sergente.
cagionevolezza di salute, non so come la famiglia bianchi avrebbe potuto sussistere. baldini
che chi ha fatto domanda per ottenere la patente di guida si eserciti nella guida
algarotti, 1-viii-202: conchiude il fogliettista che la troppo breve durata dei regni di russia
e proporzioni di canne di caloriferi, e la pianta dei focolari per i getti in
-breve lettera. carducci, ii-19-191: la prego di mandare questo foglietto al biagi
... i foglietti stampati con la sorte e i numeri del lotto.
, signore. vi servo subito. ecco la gazzetta d'olanda, ecco quella d'
, ii-10-300: non ho chiuso occhio tutta la notte... mi scuso dunque
un foglio, / che gli fuss'entro la bibbia capace. bisticci, 3-437:
baldi, i-60: già stanca è la mia man, stanca è la penna,
stanca è la mia man, stanca è la penna, / onde il campo del
. metastasio, i-33: leggi. la regai donna in questo foglio / la tua
. la regai donna in questo foglio / la tua morte segnò di propria mano.
granatieri. fogazzaro, 4-28: trovandomi la penna in mano e un foglio bianco
7-81: qualche soldo lo feci negoziando la musica. avevo in casa gli spartiti
, xv-239: nel passato ordinario quello stordito la scrittura violetta le s'imprimeva su la pelle
stordito la scrittura violetta le s'imprimeva su la pelle, ed era di stampatore vi
, 11 foglio e si mise ad interpretare la scrittura, pian piano, ii-10-81:
, ciascun contraente firma e consegna all'altro la rico / un privilegio in foglio
ristringo di fogliettini sui quali era stampata la storia che stavano ne l'angustia di questo
di questo mezzo foglio; e vi bacio la mano. per narrare. carducci,
istruttore, persona munita di patente valida, la quale deve, a tutti gli effetti
deve, a tutti gli effetti, vigilare la marcia del veicolo. -foglio
rinnegato ». magalotti, 7-144: la critica in oggi è così raffinata, che
il passaggio dalla stazione, che fu la notte del 15, della salma. barilli
rinnovarlo. cicognani, 6-78: un giorno la zia l'aveva portato davanti a una
nelle quali il cliente stesso ha assunto la parte di compratore o di venditore (
il questore dispone che una persona, la quale conduca una vita oziosa o sia
attività illecite, sia inoltre pericolosa per la pubblica sicurezza o per la pubblica moralità
pericolosa per la pubblica sicurezza o per la pubblica moralità e si trovi fuori del
tre anni, nel comune da cui la persona stessa è stata allontanata. -in
, e ritorna alle sue bandiere con la fiducia del 16-272:
, con una sorpresa della polizia, con la chiusura della casa di appuntamenti, con
ragazze, con qualche anno di galera per la ruffiana. 2. in
come semi e altre cose) dichiara bene la cosa. redi, 16-vi-113: quando
un foglio di cartaccia da frammettere tra la foglia e la mano. levi, 2-52
cartaccia da frammettere tra la foglia e la mano. levi, 2-52: « spreconi
, ci gridava ad ogni momento [la nonna], per ogni caramella,
foglio o mezzo foglio da porre sopra la pagina scritta di fresco, invece di polverino
adatta), di forma semicircolare, la quale, ripiegandosi su se stessa in
pensieri che potevano nascermi per via su la mia gerusalemme. marino, 244: or
pian piano / va dall'estrema a rinovar la prima. e poi nell'ira del
premo autore impressivi. piovene, 5-475: la siracusa sotterranea è un libro dai
dai molti fogli, nel quale si legge la storia di molte religioni e delle
delle pagine di un libro (e la suddivisione più comune è di 8 pagine
libro grande ancora, ma che per la perfezione sua portasse la spesa di vederlo,
ma che per la perfezione sua portasse la spesa di vederlo, si potrebbe mandare
corrisponde complessivamente a quattro pagine e per la rilegatura richiede una sola piega).
in quarto. marino, i-297: la stampa dell'adone si avanza tuttavia, e
: come tutti i giornali quotidiani, la 'gazzetta 'al principio di questo secolo
gazzetta 'al principio di questo secolo adottò la forma in foglio piccolo. tenca,
ordini, 8-116: dovrà essere trascritta [la copia]... in un
1455 miniò per borso duca di modena la bibbia estense in gran foglio, ch'
in-foglio, condannati a domicilio coatto fra la polvere delle biblioteche, hanno dovuto cedere
bello e del buono perché i carabinieri non la rispedissero a zagarolo con foglio di via
si trovò in una città di licia, la quale ha nome esarco, un libro
/ già cancellata degli antichi lai / la pietosa scrittura, / tutto per man d'
padre o dal volgo in firenze la lingua volgare, ma essersi sforzato d'
, i-13: mi disse che desiderava la stampa del libro non in dodici,
100) distribuito agli uffici postali per la vendita. 7. pubblicazione periodica,
. roberti, iv-130: si assalì la religione con una legione di libri ogni anno
un foglio enciclopedico in cui trovai stampata la mia « visione » pel vescovo di trento
. faldella, 3-494: gli tornò utile la loquacità del veterinario saiacci,..
militare a profonder diluvi di raggi su la vostra spada. g. bentivoglio,
di un innestato a cui sia venuto la seconda volta il vaiuolo. rovani, i-606
austriaca raccontati dal foglio ufficiale, porgevano la più felice occasione per mostrare all'europa
purga e quasi hanno potere di levargli la sua ferruggi- nosità e di costrignarli le
nell'alveare perché serva di base per la costruzione del favo. -sfoglia di pasta
col mattarello. fanfani, 48: la torta doveva pur farsi: spianai la
: la torta doveva pur farsi: spianai la pasta, a distender la quale ci
: spianai la pasta, a distender la quale ci volle una teglia spropositata,
tagli, da mezza costa, con la punta a fogli d'olivo. clorici,
piante, che si saran destinate per la semente, si taglino loro li rami laterali
nuovi fogli o rezze, che questa [la pianta] pure cresce sempre di mole
: affidargli un documento che contiene soltanto la propria firma in calce, con l'
-fare bugiardo il foglio: non scrivere la verità. michelangelo, i-51: non
michelangelo, i-51: non corrisponde / la penna all'opre, e fa bugiardo
sì e al no sul foglio / la prima delle lettere e saprai / come per
asino]. nieri, 48: dice la signora se gli facesse grazia di
15-i-131: se provassero il giorno e la notte di rompersi la schiena,.
il giorno e la notte di rompersi la schiena,... di star tuttavia
le zolle, e più avvezzo a maneggiar la vanga che a impiastricciare i fogli.
trovo in conclusione che il voler rifondere la detta opera e perfezionarla, come ci eravamo
l'imperadore, quando il messo vostro picchiò la mia porta. g. m.
bruno, 3-139: ecco comparir su la tavola carta e calamaio. il dottor
e lungo, un foglio; prese la piuma in mano; tira una linea retta
in mezzo forma un circolo a cui la linea predetta, passando per il centro,
che quel fogliolin così piegato / fu la dolce fattura e la malìa, / onde
piegato / fu la dolce fattura e la malìa, / onde l'altezza vostra
non mi sento il coraggio di barattare la seconda parte del mio assegno contro un
[il cedro], vuoisi fare la notte, nascosta la luna, con rami
], vuoisi fare la notte, nascosta la luna, con rami fogliosi, e
plinio], 24- 16: la toscana chiama con questo nome [millefoglio]
fuor degli arbusti, / e con la man gagliarda, in quel che uscia,
in quel che uscia, / scemò la selva d'un foglioso ramo, / che
di strati sottili (una roccia, la sua struttura). bossi, 360
strutture principali:... 30 la a fogliosa », formata di strati sottili
busone da gubbio, 170: la fogliuta ellera per riparare al sole
. e fogliuto. salvini, 21-89: la fiorita fogliuta erica piglia, / cui
, ma talvolta anche scoperto, per la raccolta e t eliminazione, da una data
del f. quando murai lo muro da la via nuova e la casa e la
lo muro da la via nuova e la casa e la fogna dal chiuso. fiore
la via nuova e la casa e la fogna dal chiuso. fiore, 221-8:
altre cose simili. nardi, 17: la fogna massima cavata sotto terra..
firenze,... ordinò che la fogna della piazza vecchia di santa maria novella
, 96: nel mezzo della corte sta la fogna, / vi sboccano i condotti
popolosa ampia cittade / l'inondante escrescenza e la sozzura / per costrutti canali imbocca e
più addentro! pavese, i-65: la signora per incoraggiarmi apre a volte le
, 437: die 'l voglia che voi la possiate reggere; / quest'è troppa
egli al maschio regno fu spedito / e la moglie lasciò vedova in letto, /
fogna di robba si converrebbe dire: perché la considerazione corre più tosto alle cose vedute
e quivi su mettere il nesto o la pianta, e ricoprirgli le barbe tutte di
corra, e piccoli di sopra, perché la terra non v'entri. trinci,
oltre si rinfianchi benissimo da ambe le parti la detta fogna con sassi piccoli e minuti
si disperda, un buon drenaggio quando la si innaffia. targioni tozzetti, 7-97
manni, 2-21: concedendosi che la data si prolungasse bene dieci anni per
. 2. agric. circondare la buca in cui si pongono le radici
allo 'nsù. trinci, 1-20: la maniera di fognare nel modo qui sopra descritto
forti anco in collina si abbia tutta la cura di ben fognare tanto le fosse
al malmantile, 5-39: 'fognare la misura 'vuol dire metter la roba nella
fognare la misura 'vuol dire metter la roba nella misura in modo che apparisca
l'usanza sconcia / d'aver dipinto la giustizia in faccia, / e poi fognar
grano e simili, vale empire con arte la mistura in modo da lasciarvi per entro
ladron, rapace cacco, / che la mia fioriscila m'hai 'nvolata, / manchiti
, / manchiti sotto i piedi ognor la via, / o lubrica, o fognata
un buon drenaggio dell'acqua superflua (la buca del terreno che si fa intorno
che permetta lo scolo dell'acqua ed eviti la dispersione del terreno (un vaso)
opere di cana lizzazione per la raccolta e l'allontanamento da un
sono gli attrezzi per gli incendi e la fognatura. brancati, ii-223: i tristi
, vii-530: nello stesso modo va fognata la 'e 'nel verbo * lasceresti
è ipermetro, e passa d'una sillaba la giusta misura. = deriv.
= deverb. da fognare1 'falsare la misura '. fógno2, sm.
spagn. fagueho e ted. fóhn; la forma tose, si spiega col lat
/ paleserò del vostro puttineccio, / de la foia che tanto v'è montata,
con certe dame / che farebbon fuggir la foia al rosso. machiavelli, 878
, mentre starò in lombardia, mi tomi la foia. berni, 36: prima
, 169: quivi sarà... la fuia, il coito. rosa,
povero come un sorcio salvatico, mercé la sua tanta foia dietro le prefate rognose
femmina rovesciata sul giaciglio basso o su la proda del fossato bastava alla nostra breve
breve foia. soffici, iii-69: la misera prostituta,... prima d'
. prima d'esser costretta a spegner la foia dei coscritti in libera uscita, veniva
i venerei stimoli che, lasciata clandestinamente la reggia, se ne fuggì alla selva per
selva per isfogar co i pardi macchiati la foia accesa. parini, 477:
declivi / fanno del tetto i mici per la foia, / tali si udìeno questi
piglialo e castralo. così gli passerà la foia, si farà quieto. -in
in foia. bocchelli, ii-283: la loro natura li istigava [i topi]
, i-48: di voi a tutti caverò la foia / di questa vostra [lettera
mondo, oh quanti ne minchiona / la foia della guerra e della stampa,
della guerra e della stampa, / la pania della corte e d'elicona. milizia
notare chi diventa puttana, per cavarsi la foiaccia e non la fame. =
puttana, per cavarsi la foiaccia e non la fame. = deriv. dal lat
nome usato nell'italia centrale per indicare la poiana, il falco pecchiaiolo e il
dai partigiani comuni sti di tito durante la seconda guerra mondiale, le cui vittime
nemico. stuparich, 5-156: nutriva la speranza... di morire martire,
pasolini, 5-60: 10 rischio anche la foiba, ma la morte di fame è
10 rischio anche la foiba, ma la morte di fame è la più brutta
foiba, ma la morte di fame è la più brutta che ci sia.
, appartenente alla specie delle faine, la cui pelle è usata per fare pellicce.
tenuti d'occhio come 11 foionco, la volpe e le faine. =
esizio di sua casa in genova e la lupa foiosa a non voler la guardia
genova e la lupa foiosa a non voler la guardia in siena. piccolomini, 2-126
2. per estens. che eccita la libidine; passionale. dossi, iii-345
iii-339: si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena,.
! boccaccio, vii-182: però cessa la mia vaga penna / di recar fole con
fole e parolette a bada / trattenea la brigata. pallavicino, 1-500: incontro
animi eccelsi, parla con innumerabili bocche la verità negl'istorici. parini, giorno,
/ fole e poi fole ancor, / la improvida nutrice / i suoi racconti dice
incantator. nievo, 1-215: « raccontateci la fola del milione, come ci avete
avete promesso ». « sì, sì la fola, la fola! » dissero
« sì, sì la fola, la fola! » dissero in coro giovani e
dissero in coro giovani e vecchie. « la fola?... ma vi
ecco parla il buon novellatore, / e la sua fola pendula scintilla, / come
/ irti di sacre fole, / la verità cantavano / le bibliche parole.
era ver. sacchetti, vi-72: certo la sua biltà non è da fole,
e fole! marino, 4-130: la semplicetta garrula e leggiera, / cui
inter- cette. leopardi, i-594: la fola dell'amore universale, del bene
esclam. pascoli, 390: scrollò la testa, il vecchio, e disse:
, / ond'è simile a dio la nostra mente, / contamina un profano,
il ferétro! abba, 371: la fanciulla non aveva pensato a quella sorta
, dirizzandola al matrimonio, le empiva la mente di castelli e di fole.
o duole / il mio pensier, la vita mia si stacca; / un dì
. marino, 10-17: chi fabricata la celeste mole / di foco e fumo
regni il vero. leopardi, 424: la miglior parte degl'intelletti ha ripugnato alle
mio buon, perché non pera / la vostra, anzi al gran dì lieta sen
e fole / torpe il campion de la cristiana fede. = dal lat.
quando nel fine della giostra si fa la fola. gualterotti, 1-8: proponevano
altro: e questo dicono * far la fola '. 3. folata;
tocco delle due ore, che fu la fine dell'osservazione. note al malmantile 3-75
laghi), nuotando sotto e sopra la superficie e alzandosi raramente in volo; è
i-306: sento in quel fondo gracidar la rana, / indizio certo di futura piova
il corvo importuno, e si riprova / la fòliga a tuffarsi alla fontana. pindemonte
smeraldi ombrosi. viani, 13-344: la folaga... rende sempre un che
arena. marino, 294: ode appo la riva / gemerle folichette e gli alcioni
viani, 13-372: tutti gli effluvi, la salvestrella, la menta, le rombici
: tutti gli effluvi, la salvestrella, la menta, le rombici, che il
. doni, 44: le nube, la saetta e il tuono gli avrebbon affondata
saetta e il tuono gli avrebbon affondata la nave con quelle folate de venti bestiali
folata. pascoli, 3: sibila tra la festa lagrimosa / una folata, e
folata fredda. montale, 1-39: la folata... alzò l'amaro aroma
, / e t'investì, ti scompigliò la chioma. moravia, 12-349: ogni
jahier, 90: mi passa davanti [la cavalla] in una folata buttandomi a
di scheletri, qualche stilla gocciò dentro la felicità del mattino, fatto di rosei
, / forse alla prima balenante idea / la rete d'invisibili puntini / del sottolume
di legge che riguardi i loro studi, la loro chiesuola o il loro campanile.
i-865: a tratti a tratti giungon su la raffica / larghe onde di balli,
ventate, con sbuffi, con scrosci (la nebbia, la pioggia, ecc.
, con scrosci (la nebbia, la pioggia, ecc.). - anche
simil. targioni pozzetti, 12-3-414: la nebbia, o sia fummo bianco densissimo
superficie dell'acqua. cicognani, 13-393: la pioggia batteva e sciacquava i vetri a
boine, ii-172: il mondo fluiva come la bufera di notte, a folate,
il componicchiar a folate, fa circondar la fronte in elicona. boriili, 2-261:
prudenzani, ix-544: quando sentier la pesta e 'l gran romore, /
di quella forza che basterebbe per far la frazione nel mezzo, dovendola fare in qualche
move dal colle mansueta e dolce / la schiena del bel monte, e sovra e'
signore... /... la tua destra mi sostiene e folce /
apparve / l'instigator feroce / de la bruna quadriga, / discolorossi il cielo,
riso molce. carducci, 662: la persona gentil ne lo spir- tale /
il braccio folce / e del mio lauro la protegge un ramo, / chino su
/ l'arbor del sol, che la mia vita folce. tasso, 13-ii-191:
mattutino venticel... molce / la fresca erbetta, e in margine al
: il vescovo... / che la sua chiesa sì difende e folce.
noi veniamo... a fulcire lateralmente la pena di morte anche contro il reato
frezzi, 1-5-159: in quel che la corona si rivolse, / gittò lippea
torà, / a cui il figlio o la figliola è tolta, / che soffia e
dolce: / col cuor e co'la mente ivi ti folce! bianco da siena
63: quando gusto cose dolci / la innaudita dolcezza / m'asalisce e dice
asalisce e dice folci, / aspetta la mie fortezza. 5. alzarsi
ora riman io- seppe lietamente / con la sua sposa virgo benedetta, / e
varca, / segue i tuoi passi la mia musa, o dolce / signor,
di maggio dell'anno sopranotato abbiamo cominciato la fabbrica della casa di dio, folti
', abboccata dagli italianini, che san la propria lingua come io so di negromanzia
campagnole o campestri, vale a dire la 'sapienza volgare 'o 'del volgo '
cambio della voce straniera. si diffonde la grafia 'folclore'. gozzano, 410: si
dunque ancora sui nostri colli torinesi * la bela mada- min ', la canzone
* la bela mada- min ', la canzone di carolina di savoia? avevo dovuto
certi studi di 'folklore 'subalpino, la conoscevo attraverso le versioni del nigra,
conoscevo attraverso le versioni del nigra, ma la credevo un fossile ormai della letteratura popolare
. moravia, iii-279: avete fatto la vostra domanda a uno dei pochi in
i canti popolari, il folklore, la lingua del popolo, i costumi della «
dei reali carabinieri, per l'ordine, la nettezza, la disciplina dentro cui avevano
, per l'ordine, la nettezza, la disciplina dentro cui avevano incorniciato il folclore
rimasto « pagano », anticattolico sotto la buccia cattolica superstiziosa. pioverle, 7-196
oggi detti di cultura arretrata, e la loro pressione sull'orgogliosa cultura europea.
folclore, col sufi, -ismo usato per la formazione di voci astratte.
giornali folcloristici come 'il plaustro, la piè ', vagheggiando « raduni » e
. moravia, iii-283: ho esaminato la questione... da un quadruplice
iii-32-136: questa scuola... ha la sua manifestazione e strumento associazioni folkloristiche in
« siciliano », che riesce a concepire la vita paesana in termini « dialettali »
con foldiglie e funi cucite in tu la veste. = forma popol. di
. lo smalto, il boraciere, la borace, le foglie, la folgola,
, la borace, le foglie, la folgola, il paragone. = forse
/... / già deposta la lancia, / volta a morbidi studi,
amore. b. davanzali, ii-461: la famiglia de'medici è ampia, nominata
a concitare amore; / v'era la pietra illustre e folgorante, / c'ha
e folgorante, / c'ha da la luna il nome e lo splendore. cesarotti
si vedeva sul vertice enorme del partenone la gran figura bronzea di pallade folgorante nel
un giovine di bell'aspetto, con la chioma folgorante, le scarpe lucide,
sguardo,... / temei la maestà di quel bel viso. tasso,
vedevasi... alzarsi dall'onde la bella figlia del mare, e più lucente
, 13-380: gli occhi folgoranti sotto la rupe della fronte, il naso schiacciato
, 2-338: sulla soglia era apparsa la signora... lo sguardo folgorante dentro
che appare, che si manifesta in tutta la propria gloria, il proprio splendore (
uno stato d'animo); che colpisce la mente o i sensi provocando profonda e
(un'immagine, un pensiero, la bellezza, la poesia, ecc.)
, un pensiero, la bellezza, la poesia, ecc.). d'
d'annunzio, i-269: tremo se ripenso la gioia folgorante / che m'invadea,
, inatteso. manzini, 10-192: la folgorante rivelazione di quell'infinito aveva rotto
.. vi folgora il verno e la state. carducci, ii-3-174: la notte
e la state. carducci, ii-3-174: la notte che venimmo via tempestò, tonò
carrozzoni elettrici che passano folgorando che pare la gloria di dio. 2.
dell'aste. molza, 1-220: ne la memoria stanimi / de i capei d'
. parini, giorno, iii-71: scopri la gemma che i bei lini annoda:
placidi ondeggiamenti. viani, 10-348: la mannaia dell'orologio di sala suona fredda
poliziano, st., 2-24: come la ninfa a'suoi gravi occhi apparve,
nube del ciglio via disparve, / che la forza del raggio non sofferse. ariosto
rai, / che facean gli occhi e la virtute altiera, / già stato essendo
sicur ormai. marino, 313: la reai fanciulla /... corre solo
/ l'occhio di primavera, / la porpora de'prati, / la fenice de'
, / la porpora de'prati, / la fenice de'fiori. monti, x-3-417
. figur. apparire, manifestarsi in tutta la propria bellezza, la propria gloria,
manifestarsi in tutta la propria bellezza, la propria gloria, il proprio splendore o
propria gloria, il proprio splendore o la propria pienezza. - anche sostant.
fiori / reina esser si vide [la rosa]: / quindi folgora e ride
gli occhi al gran duce, e su la fiera / fronte gli vidi folgorar l'
folgorava nel viso, le scrollava tutta la persona. viani, 13-126: mariù è
, 13-126: mariù è già con la scrittura alla « stazione » di livorno che
alla « stazione » di livorno che è la quarta del calvario sul quale folgorava la
la quarta del calvario sul quale folgorava la gloria d'iddio: bologna.
che fulgorava e tuonava, metteva sottosopra la grecia. tolomei, 2-129: parlando.
. tonava, folgorava, scoteva tutta la grecia, e solo tra tutti gli
volse nel vostro occidente, / ove sentìa la pom- peana tuba. buti, 3-198
sport. nel gioco del calcio: scagliare la palla in rete con un tiro violento
, dardeggiare. stuparich, i-168: la mattina dopo splende un sole primaverile e
folgorò tutto. anguillara, 1-134: loda la maestà, loda 'l decoro / de'
rappresaglia, un capriccio, un destino folgorasse la casa e ne facesse quattro muri diroccati
figur. poliziano, 1-360: già la gloria / scendea giù folgorando ardente vampo
2-172: il sole si leva limpido folgorando la sua luce. rebora, 80:
del volto. groto, 458: la vostra castità, tralucendo nel vostro volto
lo folgora. pirandello, 6-358: la furia della disperazione, con la quale s'
6-358: la furia della disperazione, con la quale s'era avventato sopra il selmi
spirito. sbarbaro, 1-259: con la mano che scalda la mia, delle
, 1-259: con la mano che scalda la mia, delle cose del mondo è
, delle cose del mondo è ancora la spadacciola nel grano che mi folgora di
. sport. folgorare il portiere, folgorare la rete: sorprendere il portiere con un
novo e mostruoso fatto / il re de la liguria fu presente, / dal grande
trovò mai nullo sì scellerato peccatore, la cui morte fosse così affrettata e folgorata
il fanno. salvini, 17-533: la tona sola resta appresso giove / folgorator.
stupefacente. d'annunzio, v-3-356: la fiamma dell'intelligenza irrompeva dal suo cervello
b. croce, ii-5-322: la critica non si attiene a modelli fissi
ad atterrarmi. papini, 28-167: per la prima volta da quando ero nato seppi
. filos. nella filosofia di leibniz, la derivazione delle monadi da dio.
asalto scicomo fùlgore e tempesta et in la tua pì9ola demoranga se fa multi mali et
e falli ardere; e questa è la folgore, che le genti dicono. iacopone
volgar.], 15-26: questa è la natura della folgore, quando ella viene
mostra una chiarezza di splendore insiememente con la paura. leonardo, 2-261: movendosi
folgore infra le oscure nubole, per la velocità della serpeggiante sua fuga apparisce tutta
velocità della serpeggiante sua fuga apparisce tutta la sua via a modo d'una luminosa biscia
. il muggito / nell'alto mar de la crudel tempesta, / e la folgor
de la crudel tempesta, / e la folgor funesta / che con tuono infinito /
, 2-192: non sentirò... la folgore, grato suono, / lacerare
. e. gadda, 31: la groppa della collina era fustigata da folgori pazze
forsennato sgomento. buzzati, 3-201: la folgore, dopo tre zig zag, precipitò
a picco sul tetto della antica chiesa, la scosse con terribile forza, la fece
, la scosse con terribile forza, la fece crollare tutta insieme, in un giallo
inf., 25-81: il ramarro sotto la gran fersa / dei dì canicular,
, cangiando sepe, / folgore par se la via attraversa. idem, purg.
né il fuoco della invidia, né la folgore della lunghezza del tempo..
sono usati. simintendi, 3-135: la tua ira è pù crudele che la
la tua ira è pù crudele che la saetta folgore. passavanti, 39: questo
vangeli volgar., i-38: siccome la saetta folgore esce dall'oriente e va infino
leggenda aurea volgar., 33: la femmina percosse de la saetta folgore e
, 33: la femmina percosse de la saetta folgore e, inarsicciata, cadde morta
. n. villani, i-4-15: la velenosa folgore del campo / sen va
il furor de'fieri petti / e la folgor de i moschetti. 3
. ugurgieri, 213: chi lassarebbe la schiatta di gracco, i due scipioni
folgor di guerra / farnese invitto, la risorta pace / onora lieto in simulata
e debellati i mamaluchi, avere conquistata la sorìa e l'egitto. pisacane, iii-212
sorgessero cotesti eroi, coteste folgori, se la dittatura verrà ben tosto a calmare la
la dittatura verrà ben tosto a calmare la tempesta...? -scherz
faldella, 3-118: rare volte li accompagnava la buona e seria loro mamma, a
via in molti, che hanno udito la parola di dio e non hanno preso
di provare il primo questo folgore [la scomunica]. davita, 296: aveva
l'animo, lo spirito di qualcuno (la lingua, la bellezza, o anche
spirito di qualcuno (la lingua, la bellezza, o anche la parola, un'
lingua, la bellezza, o anche la parola, un'invettiva, ecc.)
parlare al popolo, e portava sopra la lingua folgore terribile. manso, 1-142:
manso, 1-142: dall'un canto la bellezza da mille folgori armata, e dall'
da mille folgori armata, e dall'altro la ragione d'altre tante ragioni munita,
punto m'apparisse e mi nominasse, la fólgore della gioia mi fenderebbe il cuore
faccia di cera [della maschera] uscì la folgore muta di una parola sola.
lance basse / avieno, e tutta la piazza tremava, / però che vegliantin
). bonarelli, xxx-5-120: la fé, cui giove ha scritta /
, cui giove ha scritta / con la sua man folgoreggiante in cielo.
ugurgieri, 131: trae dalla vagina la spada fulgoreggiante, e fiere i retinaculi
ad accennarvene qualche cosa in confuso, secondo la via che me ne fa il vostro
uomo è l'ardore del sacrificio, la fiamma folgoreggiante dell'amore. -che
canzonette grasse cantate dalle donne che alzavano la gamba. tecchi, 11- 149
passato si misurerà, per esempio, la distanza tra l'aristocratico segno di picasso
villani, 1-287: vedesi in questa nota la grassa e grossa ignoranza dello stigliani in
alla base, in grado di raggiungere la falda freatica, e di altre aeree,
condensazioni dell'umidità atmosferica sul terreno; la trasformazione delle foghe in spine, l'
spine, l'ispessimento della cuticola, la cerosità, il rivestimento di peli per
peli per impedire l'eccessiva traspirazione; la concentrazione di succhi cellulari ricchi di acidi
e quasi cretina. valeri, 3-165: la biondina è sul balcone, / capo
produce lesioni cutanee sierose e purulente (la scabbia). citolini, 256:
: in parti apparenti... sono la pelle con le pertinenzie sue; ciò
e poi i mali che appariscono ne la pelle; come la rogna, o grassa
mali che appariscono ne la pelle; come la rogna, o grassa, o
o secca, le brozze, la marcia che indi n'esce. -tosse
. allegri, 3-8: forse, perciocché la crusca è di firenze? se ella
fare i conti grassi, più che la millesima parte? fagiuoli, 1-4-15: facciamo
si dice, della grassa minerva, cioè la dea degli artefici, cioè a dire
ma ciascun fugge poi s'un ha la rogna. ceredi [tommaseo]: queste
, con sue melate parole diciam che ce la fa troppo grassa. -farsela
3-168: se questi poveri diavoli ora se la facessero tanto grassa nei loro paesi,
paesi, non verrebbero qui a tirare la carretta. -farsi grasso: ingrassarsi
di coloro / che, sempre che la vostra chiesa vaca, / si fanno grassi
novellette! / -... e la musica poi? - / oh costì
sarei stato insino a giorno. -farsi la parte grassa: scegliersi il partito più
scegliersi il partito più vantaggioso; far la parte del leone. g. m
il romaiuolo, / e'si fecion la parte grassa. 21. prov.
ingegno. ibidem, 212: bologna la grassa, ma padova la passa.
212: bologna la grassa, ma padova la passa. ibidem, 256: piuttosto
testamento. periodici popolari, i-83: la cucina grassa rende il testamento magro.
so che 'l signor dionisio brivio e la signora isabella sua gentil moglie, grassotti e
3-246: fino all'ultimo istante serrava la mia mano piccola e grassottella nelle sue
uno scudiscio? settembrini, 1-44: uscì la moglie donna mariantonia, ima grassona rugiadosa
* pingue, grasso '. la lenizione iniziale è dovuta all'incr.
151 (209): egliono ungono tutta la casa di grasso di bue. crescenzi
campiglia, 1-221: il grasso e la songia rancia furono per qualche tempo deliziosissime
tovaglia lavata col grasso / che mostrava la mensa per le porte. s. degli
de grasso. della porta, 1-289: la mattina quando è nuda nel letto,
d'acqua di legno, le freghi la schena con un poco di grasso di frassino
brodo. soderini, iii-63: conciossiaché la neve è la schiuma della pioggia celeste
, iii-63: conciossiaché la neve è la schiuma della pioggia celeste et il grasso
e non faccia i piè gialli; ché la causa di farli al vino nasce da
che svinato è, non pigliar più la vinaccia per niente, ma fawi sopra un
che n'esce, fa fare al vino la state i piè gialli. 6
sorte, l-1-287: piglio calcina viva, la quale pongo in un mastello, e
è benissimo sfiorata e disfatta, poi la vo molto bene mescolando e mettole tant'
bene mescolando e mettole tant'acqua che la copra,... gettando via quella
consistente: sostanza, usata soprattutto per la lubrificazione, che si ottiene dall'omogeneizzazione
bitumi siano come l'olio empireumatico, la materia analoga al grasso risultante della distruzione
... ingannavano il popolo con la caligine delle fallaci indovinazioni. pontano,
. gozzi, 1-75: soleva ungere la spina del dosso a'suoi fanciulli nel
balenotto. d'annunzio, iii-1-959: sei la vescica di grassume smorto / che non
non più buone alla concia, ingrassano la terra. m. adriani, iv-278:
: non lo levar di su la sua vinaccia. / lasciavel sì che di
, 1-664: se pianti melagran, la loro scorza / con grassume suillo la
la loro scorza / con grassume suillo la 'nbiuta, / che me's'appicca e
sempre s'allegra di nuovo grassume, cioè la terra dell'orto. magazzini, 72
nelle mani, e... strofinaronsene la fronte, le gote, il collo
lo malo cristiano / che mi furò la grasta / del bassilico mio selemontano? redi
mio selemontano? redi, 16-i-65: la engrestara de'provenzali è cosa facilissima..
'ventre, pancia '(per la forma): in sicil. 'vaso
fiori '(specie il basilico, la menta, ecc.). i primi
sé piedi due. serlio, 7-226: la grata di sopra nel mezzo tondo sarà
berni, 9-30 (i-241): era la stanza difesa e serrata / d'un
/ della celletta in polvere / casca la ferrea grata. de marchi, i-724:
appiccata alla grata d'una finestra sbatteva la sua luce rossastra sui contadini scamiciati. d'
chiusa da ima grata di ferro, la taverna era vuota, ma ben illuminata.
, / e sento un broglio strano entro la grata / maggior delle prigioni. fagiuoli
dei condannati. palazzeschi, ii-573: la cella è rischiarata da pochi raggi che
raggi che filtrano attraverso una grata bassa. la porta ferrea dalla chiusura ermetica ha un
nobile di mara- vigliosa bellezza dotata, la quale, isabetta chiamata, essendo un
226: fu menata dalle suore la fanciulla alle grate del parlatorio vestita d'
, fece chiamare alla grata della chiesa la madre abbadessa coll'altre monache del monastero.
esser stata nel secolo abbastanza per conoscere la cattiveria del mondo, e perch'io
non laverei tratta dalle sue grate se non la traeva a pezzi. manzoni, pr
andata a trovarlo e a parlargli, dietro la grata, all'ora delle visite.
verga, ii-129: ella udì pronunziare la sua condanna, disfatta, cogli occhi sbarrati
gabbia di ferro batté il viso contro la grata. pirandello, 7-467: un rozzo
, i-742: sotto una grata sta la pietra chiamata il letto di san francesco.
. f. doni, ii-84: aperto la grata dove i confessori si stanno ascosti
». manni, 2-478: aperta la grata, dove i confessori si stanno
mi credete degno di pregar per voi, la dirò io ima messa per l'anima
all'ospedale del ceppo, aveva raccolto la mia confessione, ero tenuto d'occhio non
che sa di peccato frollo -; e la tovaglina alla balaustra, la tovaglina di
; e la tovaglina alla balaustra, la tovaglina di che ella faceva, sotto 'l
tre o quattro ceppi enormi ardevano dietro la grata di ottone. 5.
5. strumento di tortura per la pena del fuoco; graticola.
che fosse fatto di lui sacrificio sopra la grata. buti, 3-118: col
, 133: [lorenzo] costante a la grate non si cangia, /
pulci, 26-28: vedete in su la grata paziente / lorenzo, per fruire
ungaretti, ii-69: ai piedi stringe la salita / un albereto stanco. /
manterrà una grata di rame, per la quale l'acqua possa entrare nel condotto più
vi si misura e se li batte la grata sottilmente col numero dei quadri che prima
pianta che vorrai nestare, / e fa la grata a punto vi congiunga / e
(con lenizione dell'iniziale e con la desinenza del femm. della prima declinazione
non si partano da te: osserva la mia legge e il mio consiglio.
reverenza. giacomini, i-ii-5-127: se la persona amata, ricevendo gratamente l'amante
solletica molto gratamente ogn'anima piccola come la mia; una cosa, la quale
come la mia; una cosa, la quale ti fa dimenticare per un istante quella
povero 4 tu ', fintanto che se la passa in quest'orbe sublunare. guerrazzi
soave musica agli orecchi nostri risuona: la qual cosa molto gratamente si trova
, 4-4-298: si ricerca... la cagione del rappresentarsi al nostro senso la
la cagione del rappresentarsi al nostro senso la medesima acqua e nel medesimo luogo,
. cellini, 562: tinsi con la tinta mia, la quale mostrò tanto bene
: tinsi con la tinta mia, la quale mostrò tanto bene, che eglino stet-
gratamente mi lodomo. marignolle, 95: la bella donna... /.
anni. guicciardini, iii-212: per la mutazione succeduta delle cose, era stato
sua rendergli gratissimamente e senza alcun peso la libertà. siri, v-2-821: i vanti
grosso coniglio mi guardò di profilo attraverso la gratella della gabbia. 2.
[il delfino] ad arrostir sopra la gratella coperto d'anici, di finocchi
pesce che non s'arrostisca in forno. la gratella è formata di varie spranghette parallele
un'aringa salata. fanzini, iii-451: la lunga cantina a volta era immersa in
pesce sul focolare. piovene, 5-284: la famosa bistecca alla fiorentina, cucinata in
4. strumento di tortura per la pena del fuoco. nieri, 311
crates 'di molte forme, alle quali la lingua volgare diede il nome di '
traforato usata per chiudere aperture senza impedire la vista e il passaggio dell'aria;
per chiusura di checché sia senza impedirne la vista o il passo all'aria libera
da vari graticci su cui si pone la frutta o anche il pesce per farlo
formaggi, per conservare e far seccare la frutta, per fare asciugare manufatti di
mez'ora, el persico e la mandola quando comenza e intenerire bolirà mezo
fa molti graticci e canestre; / la nencia mia è 'l fior delle maestre.
: alcuno è, che racconcia / la pulita bigoncia; / chi buon graticci
cavalletto, su cui i materassai dispongono la lana per pulirla e cardarla.
garzoni, 1-735: fatto questo, [la lana] si sgamaita da verghezini sopra
un cavallotto, il materassaio fiorentino scamata la lana delle materasse che gli danno a
sovr'alzati graticci a giacer ponla [la lana] / in fasci avvolta.
steso sul graticcio del giaciglio, con la febbre alta. pratolini, 4-41:
capanne fatte di graticci, intonacate con la creta. monti, x-3-197: del custodito
11-868: gli operai lavoravano a modellare la terra nelle forme, all'ombra di un
mattioli [dioscoride], 638: la balsamina produce assai, e lunghi sarmenti
cavalieri a correre nel campo, suonando la trombetta fanno la loro operazione. rinaldo
nel campo, suonando la trombetta fanno la loro operazione. rinaldo degli albizzi, iii-242
: i graticci... serviranno per la parte di dentro alle cannoniere e in
p. de'bardi, 1-10-49: la mischia d'ogni banda ormai s'appicca
/ chi con graticcio o scudo arma la testa. dizionario marittimo militare [tommaseo]
tessuti per quello uso proprio, con la larghezza de'quali si difendono dallo sfondare
occasioni non è permessa dal buon gusto la coda; ma vogliono essere i capegli tutti
fare i raveggiuoli non occorre premere tanto la pasta del latte, e serve il
fortezze del comune di firenze, 12: la scala onde si va alla camera verde
: prese a fare il susini per la stessa chiesa la graticola di bronzo per darsele
fare il susini per la stessa chiesa la graticola di bronzo per darsele luogo davanti
, 142: coi tempi che corrono, la vocazione di farsi santa dietro i finestroni
del tempio. aretino, 9-109: la moltitudine che si aggirava per tutti gli
confessionario... egli levata via la graticola, dopo i convenevoli saluti disse
peccati in chiesa. brancati, i-199: la graticola [del confessionale] riceveva piuttosto
, 290: riceve [il giardino] la luce dall'alto come da un imbuto
un imbuto e di tanto in tanto la pioggia: si abbatte su di esso
. filarete, 188: ella [la cappella] saglie uno grado dal piano
.. con arte,... la costruzione e le graticole de'fiali.
.. né coda di mannerino in su la graticola con il pepe e con lo
una parte in guazzetto, un'altra su la graticola e il resto lessa. compagnia
saporito cotto sopra le bragie che sopra la granicola. capuana, 4-234: si affrettò
, 4-234: si affrettò ad additargli la salsiccia che fumava su la graticola. de
ad additargli la salsiccia che fumava su la graticola. de roberto, 176:
a quella giostra, ché stava in su la graticola del fuoco, frugato e mestato
san lorenzo... stando in su la graticola, disse: grazie ti rendo
29 (34): quivi si fa la tuzia e lo spodio, e dirovvi
. egli hanno una vena di terra la quale è buona a ciò, e pongonla
fornello] si deve fare una fossa la qual sia larga un braccio e mezzo,
sei braccia in verso quella parte che la detta volta deve porgere il vento per
detta volta deve porgere il vento per la graticola al fornello della sopradetta fornace. foscolo
, xv-29: siete partito lasciando rotta la graticola di ferro nella stufa che era
prospettive o casamenti, si ringrandiscono con la rete; la qual'è una graticola di
, si ringrandiscono con la rete; la qual'è una graticola di quadri piccoli
in esso volto, si fa prima la cosa che vi si vuole dipingere di
corpo [della fortezza] misurato con la proposta graticola fatta a quadretti.
. e chiamase per questi nomi perché la disposizione sua, quando si pone in opera
. redi, 16-vi-44: aveva avuta la grazia di esser promosso alla cancelleria del
tr. [graticolo). disporre la graticola dei disegnatori su un quadro o
una grata. viani, 14-310: la 'ruota'tragitta ancora nel capo del popolo
sotto il crocione di ferro che graticola la sinistra apertura ed è fermo sull'asse
viaggio, in bellissimo cuoio, con la finestrella graticolata che dà modo al prigioniero
via tasso, seduto per terra, sotto la finestra graticolata. -per simil.
, 152: hanno [gli elefanti] la pelle quasi graticolata per molte grinze per
percorso, per infino che altra onda la ricaccia indirieto; e poi l'altra
l'altra inanzi; e così successivamente empiano la superfizie de'fiumi di graticolata figura.
e star sempre ad un segno con la sua tavoletta in mano con la carta sopra
segno con la sua tavoletta in mano con la carta sopra graticulata, fino che si
varia a seconda del grado nobiliare (la visiera dell'elmo da torneo posta sopra
2. graticcio per fare seccare la frutta o stagionare i formaggi.
di mattoni disposti in modo da avere la diagonale per ritto. 5. decorazione
: vien dichiarato come si possa annullar la grazia e mostrar che non ci abbiano gratificati
... o per contracambio de la grazia ricevuta e non per gratificazione,
prontezza di volontà benevola e affettuosa per la quale l'uomo è disposto a far cose
; vi aggiungeva una gratificazione, scriveva la somma sur una cartolina che teneva nella
tener conto del nostro lutto, aveva usato la gratificazione natalizia per riscattare dalla casa dei
. zanon, 2-xviii-63: fu questa la gratificazione che venne accordata al trasporto de'
avendo egli in quest'anno il parlamento accordata la gratificazione a coloro i quali in vascelli
inglesi, l'agricoltura fu da tutta la nazione risguardata come negozio, e sì
tempo prestandoci alla gratificazione, se prender la vogliamo. s. bernardino da siena,
conviene ch'ella piaccia a messere domenedio la gratificazione. che ti vale piangere i
vale piangere i tuoi peccati non tirando la grazia di dio a tua posta?
né si dubita che se, per la egualità de'voti, la elezione fusse pervenuta
se, per la egualità de'voti, la elezione fusse pervenuta alla gratificazione del settimo
i-130: il duca di mantova concesse la sua città per far il concilio in gratificazione
del pontefice. davila, 188: fu la conclusione di questo abboccamento che..
di retribuzione dovuta (ma, se la somma viene corrisposta in modo periodico o
viene corrisposta in modo periodico o se la corresponsione è prevista dal contratto di lavoro
e che te medesimo, e arai allora la grazia gratificante. segneri, i-419:
gratificante. segneri, i-419: tali sono la grazia gratificante: cioè quella grazia per
e servidore del comune di firenze, la cui amicizia vedea ch'era stabile e
.). nievo, 7: la perseveranza va in qualche modo gratificata.
perpetua, desiderosa ella ancora di giustificar la sua fuga, chiesta licenza a filiterno ed
d'intelletto e azione dell'anima, per la qual si pensa dilettar i sensi,
accattivarsi l'animo di qualcuno; procacciarsene la simpatia, il favore (con la particella
la simpatia, il favore (con la particella pronom. di comodo, di
col cantar, massimamente diminuito, gratificar la sua donna, e in quella musica
non ingannarsi giudicarli sulla loro storia, la quale presenta un complesso di fatti che tutta
un complesso di fatti che tutta disvelano la forza dei sentimenti nazionali di cui sono
si affrettavano [le signore] ad allargare la loro ospitalità sino al talamo, sicure
iv-1-89: io non già per gratificarmi a la pietade che sempre aveste de i bisognosi
sempre aveste de i bisognosi, né per la pompa della vertù, né per cupidità
cose che non sono disoneste né illecite la virtuosa moglie più tosto deve compiacere,
, 1-758: di giove in tutta la magion le fronti / si contristar de'
non si tengono gratificati, potremo sminuire la cosa, biasimare l'intenzione di chi pretende
. leopardi, 945: verisimilmente la tua dimanda non ti verrà conseguita per
arrostito lo mezzo, stando sur la gratiglia alla grande brasa di fuoco. siri
cuce intorno alla vela per aumentarne la resistenza; ralinga. crescenzio,
salsa o besciamella per farla rosolare durante la cottura): dal più ant. gratiner
per farla rosolare nella cottura '. per la datazione, cfr. gratinato.
è grattinato. piovene, 7-430: la cucina francese riesumava i suoi piatti casalinghi
. di giacomo, i-468: attraverso la rete di sbarre della duplice inferriata che
o gravi,... la scuola sarà fornita di essenze e di medicine
è vero che in abissinia danno gratis la concessione dello spaccio [di tabacco]
orso. milizia, ii-183: aprì la sua casa per chiunque amava le belle
suoi discepoli. carducci, iii-25-229: la natura mi ha costituito in modo da non
: ma o gratis o pagando mi preme la casa; ed aspetto la tua risposta
mi preme la casa; ed aspetto la tua risposta. d'azeglio, 2-268:
fin qui a favor della parte, la quale nel nostro caso non ha luogo
nel caso nostro, fosse per diminuirsi la velocità trovata del po in proporzione di
in cinqu'anni. cellini, 4-3-106: la comunità e uomini di volterra a dì
i capponi grassi e ben arrostiti e considerata la ignoranza del prete, strinse le labbra
venite a me, ch'io vi consiglierò la causa 'gratis et amore'. manzoni
, agg. concesso da dio per la sua infinita bontà, senza tener conto
o delle colpe di chi ne beneficia (la grazia). iacopone,
mio odio fundata, / atto de la grazia che fo per gratis data, /
della madonna dell'impruneta, 1-12: la quale grazia ricevuta con mirabile testimonio di
/ se 10 non m'inganno, la miglior natura, / poiché i don gratis
ricordo, a desiderare di ricambiarli secondo la possibilità e la convenienza, ad amare
desiderare di ricambiarli secondo la possibilità e la convenienza, ad amare i propri benefattori
, iii-337: gratitudine ha nome / la donna che voi depinta vedete / e viene
gratitudine. erizzo, 159: la gratitudine... è delle altre virtù
gratitudine... è delle altre virtù la principale, e niuna altra cosa veramente
. mascardi, 2-227: non fu mai la divina liberalità superata dalla gratitudine umana.
. pellico, conc., 1-27: la gratitudine è un sentimento così lodevole,
di esserne debitori a chi vuole comprarsi la loro devozione. manzoni, pr.
a un'esibizione in cui si trovi più la buona volontà altrui, che la propria
più la buona volontà altrui, che la propria convenienza. labriola, 1-88: lo
l'amore che gli altri ci portano è la passione della gratitudine. b. croce
, ii-6-63: nel campo giuridico, la gratitudine alla persona è così bene un dovere
che il codice civile... ammette la revoca di una donazione per l'ingratitudine
ingratitudine del donatario. michelstaedter, 44: la munificenza che aspetta il nome
il nome, il beneficio che aspetta la gratitudine, il sacrificio che aspetta il premio
dee., 10-9 (476): la magnifica gratitudine di tito da tutti parimente
rendimento di grazie, che altro è la gratitudine, che il palesare la nostra felicità
altro è la gratitudine, che il palesare la nostra felicità, ossia gioia e confessarne
nostra felicità, ossia gioia e confessarne la cagione? ciò che ne piace e
rende lieti, è il grato; e la gratitudine è l'appale- samento di tal
segno d'addio. bocchelli, 3-139: la bocca parve atteggiarsi a gratitudine.
una cattiva nuova; / bisogna ch'io la lasci -e sei capace? /
, 227: chi è che mi fa la guerra? il mi'figliuolo. chi
vita? il mi'figliuolo. questa è la ricompensa del gran bene che gli ho
come ce l'ho tirato! ecco la gratitudine verso un padre! panzini, iii-57
per l'italia; ma questa è la gratitudine, ché, se si parla,
. degli arienti, 113: considerando io la graziosa aco- glienza e onore grande me
speriamo, non ci sarà tanto cara la propria salute nostra, quanto gioconda la
la propria salute nostra, quanto gioconda la gratitudine che vedremo in te, e la
la gratitudine che vedremo in te, e la scambievole bene- volenzia che potremo dire di
sapere a sua maestà che, con la gratitudine di aver tra i virtuosi dispensato
dispensato il patrimonio suo tutto avendo meritata la pregiata prerogativa che mecenati fossero chiamati tutti
corpi quello splendore, però che seguendo la perfezione accrescerà dio ogni grazia di quello
dante, par., 2-29: drizza la mente in dio grata,...
. / che n'ha congiunti con la prima stella. g. villani, 6-91
lo sforzo del suo pensiero gli faceva dolere la fronte, egli voleva ch'io gli
improba copia innanzi al mese di agosto la mandi al gratissimo giosuè carducci. d'annunzio
grande e forte nel suo stato, ove la perfida ingratitudine rompe li nervi e le
annetta, vita, luce ed anima de la mia anima, de la mia luce
anima de la mia anima, de la mia luce e de la mia vita,
anima, de la mia luce e de la mia vita, mi vede con benignità
spolverini, xxx-137: ostie pingui a la terra intanto, e grate / al
i primi anacoreti della nostra religione meritano la grata reverenza dei posteri. d'annunzio,
e modi per li quali s'acquista la lor grazia. simeoni, ix-349: uom
, vi-6-183: il re prudentissimamente elesse la persona del cardinale,... per
ii-185: vinta alfin a forza / [la tigre] lascia la preda grata,
forza / [la tigre] lascia la preda grata, / piagata avendo la vellosa
la preda grata, / piagata avendo la vellosa scorza, / e mesta ed
destò dall'erudito e grato mio sogno la imperiosa voce di un custode di gabelle
grata malinconia. bocchelli, i-257: la vanità del colonnello si persuadeva, con
. f. d'ambra, 4-7: la prima era per rendere / gli aspettator
.. / quando a i gravi pensier la via chiudete, / prestate al mio
: io ho avuto una tua lettera, la quale mi è stata gratissima, massime
sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. guidiccioni, 1-66:
de'ricci, 385: ho ricevuta la vostra gratissima e inteso la vosta buona
ho ricevuta la vostra gratissima e inteso la vosta buona disposizione. tasso, 11-iii-569:
coscino di cuoio, il quale ne la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l'
restarono bene edificati e confermati a continuare la guerra. redi, 16-vii-206: non trova
cade. cesarotti, ii-198: scese la notte col grato silenzio, / e il
le tenebre / osasse d'inalzar la lancia fulgida. leopardi, 20-8:
. carducci, ii-18-9: trovo qui la tua ben grata. verga, 2-32:
grata sorpresa. dossi, 423: la sua medesima miopìa, che dapprincipio pareami
speciale di attentività, gratissima a chi la guardava e pariavaie. quasimodo, 189:
i-41: il rivedere di tempo in tempo la sorella, mi riusciva tanto più grato
grato, quanto mi pareva che io la sollevassi alcun poco dalla sua afflizione d'amore
, 1-9: mi è grato riandare con la memoria a quell'altro mondo, serrato
sono più grate, altre meno, secondo la diversità delle figure dei corpi tangibili,
, le leggi non di rado accrebbero la pena contro gli atti offensivi in ragione
oggetto, una persona, l'aspetto, la fisionomia); ridente, ameno,
era molto grata nel cospetto di tutti che la vedea. fazio, v-18-51: altre
rubeste ne'lor moti: / grata han la faccia e con folli disiri. cammelli
. ariosto, 18-166: medoro avea la guancia colorita / e bianca e grata ne
guancia colorita / e bianca e grata ne la età novella. berni, 4-34 (
piacevoli al gusto. serdonati, 9-213: la carne del pomo, come le mandorle
ristaura. scalvini, vi-69: a te la diuturna / fatica molce i sonni,
si possa. ariosto, 2-34: la fonte discorrea per mezzo un prato; /
marino, 196: che giova a te la grazia del bel viso? / che
? / che giova il grato suon de la favella? g. del papa,
dimora); mite, salubre (la temperatura, il clima). frezzi
a me quell'orto / dava letizia e la contrada grata, / ove null'uom
de 'l mezzogiorno, / entra ne la sua camera, e la grata / penombra
/ entra ne la sua camera, e la grata / penombra beve de 'l fresco
vostri altisonanti. manzoni, 72: la parola / che al nostro orecchio sonerà
fatiche umane. saba, 8: hai la vista del mar dilettosa / e di
fare a molti cosa grata volentieri sostenemmo la fatica. pulci, 22-205: se mai
fra l'italia e l'america, o la ricerca di popolarità e la volontà di
america, o la ricerca di popolarità e la volontà di fare cosa grata ai suoi
grata. delfino, 1-434: se la grazia è presta, è assai più bella
più grato: fare in modo che incontri la stima, il favore, la benevolenza
incontri la stima, il favore, la benevolenza o che diventi piacevole, simpatico
annibaie. s. antonino, 2-135: la grazia... fa a dio
... fa a dio grata la persona. varchi, 18-2-242: non aveva
ministri spa- gnuoli... con la vanità loro disgustano li buoni servitori di
di così gran reina e poco grata rendono la sua signoria a tutti li suoi sudditi
sassetti, 233: ho bene ricevuto la vostra de'6 di gennaio, gratissimona
giunture ». aretino, 17-396: la inclita martire di cristo espose il suo
rende lieti, è il grato; e la gratitudine è l'appalesamento di tal grato
, 100: senza fallire, / a la mia gioì null'altra gioì si 'ntenza
/ vano dismisurare, / sì c'a la mia donna ne serva a grato.
pace di grato donò al re d'inghilterra la roccella. gherardini [s. v
'si scema 'e conosca 'per la mia lingua '. s. caterina
forza oltra su'grato, / e baciarli la bocca e 'l bel visaggio / e
: riuscirgli caro, gradito; conquistarne la stima, la simpatia, la benevolenza
, gradito; conquistarne la stima, la simpatia, la benevolenza; andargli a
; conquistarne la stima, la simpatia, la benevolenza; andargli a genio.
multu legeramenti, / sulu chi fussi a la mia donna a gratu / meu sirviri
, 21-22: qual savesse qual era la pastura / del viso mio nell'aspetto
a mal grato di qualcuno: contro la sua volontà e le sue intenzioni, nonostante
ova, e poni il lardo ne la padella, presso al fuoco, sì che
sì che sia calda bene, e abbi la mescola forata, e spargi il latte
mescola forata, e spargi il latte su la mescola intorno per la padella, e
il latte su la mescola intorno per la padella, e cuocelo competentemente. e,
e attorcigliato del cicciolo). ma la voce gratonia si potrebbe far risalire allo stesso
con due occhietti chiari cattivi. subito mise la mano in saccoccia e cacciò la pistola
mise la mano in saccoccia e cacciò la pistola: una pistoletta maus quadrata,
: una pistoletta maus quadrata, e la puntò, pronto a impiombare i quattro gratta
si buttò nella macchina, tenendo puntata la pistola di sguincio, e la macchina partì
puntata la pistola di sguincio, e la macchina partì alla gratta. = deverb
te ne 'l levarò per siffatto modo co'la grattacacia. anonimo veneziano, lxvi-1-104:
desfazeno; piglia uno bacino forado o la gratacasa, e gratali tanto fina che tu
fiscoli. abati, 355: stesa già la tovaglia grossolana, / c'avea di
gli affanni e grattacapi fuggirei / come la peste; e la felicità / in questo
fuggirei / come la peste; e la felicità / in questo mondo ritrovar vorrei
prenderci l'harrar. l'inghilterra e la francia avevano altri grattacapi.
o nove piani. levi, 1-87: la vita è triste, tra quei grattacieli
e gli ascensori, le porte girevoli, la metropolitana. piovene, 5-450: penso
. grattacielétto. pasolini, 3-119: la borgata... era di casette piccole
il grattagranchio nell'orecchia, / che la non possa il capo brulicare.
. bencivenni [crusca): la rogna non recusa mai il grattamento,
, 7-145: arreca platone... la predetta similitudine della rogna; come di
quel saccone dimenando spesso [il fimo e la semente] / o pur le mani
se il grattamento sarà spesso replicato, la torbidezza sarà continuamente carica di belletta.
là sotto, / che raspa- van la terra / con le loro manine grattaprurito.
: i dora tori adoperano la grattapugia per istendere l'amalgama d'
grattapùgió). ant. pulire con la grattapugia. cellini, 643: secondo
agg. (grattabugiato). pulito con la grattapugia. cellini, 643: fa'
. cellini, 643: fa'che la tua opera, dove tu vuoi dorare,
a fuoco '. mettere l'oro sopra la superficie delle figure, o l'
vivo. grattare, tr. fregare la pelle con le unghie, per lo
, 2-170: se potesse essere di porre la mano addosso al porco salvatico, e
17-129: e lascia pur grattar dov'è la rogna. guido da pisa, 1-143
avé più sicurtà, ora gli grattava la fronte [al toro], ora lo
il fuoco, e di continuo grattavasi la rogna, e quanto più egli participava del
più s'accendeva il sangue e cresceva la smania. cellini, 1-86 (203)
gli aveva una sua lebbrolina secca, la quale gli aveva usato le mane a grattare
per le braccia o altrove, in su la persona bolla alcuna, ancoraché menomissima e
alcuna, ancoraché menomissima e acquaiuola, la grattava, o altrimenti stuzzicandola la faceva
, la grattava, o altrimenti stuzzicandola la faceva inciprignire, ella, convertitasi finalmente
gatta, / che... pulisce la schiena e 'l capo gratta. c.
gli veniva attorno al muletto per palpargli la pancia, per lisciargli il groppone, per
per lisciargli il groppone, per grattargli la fronte, o anche per stuzzicarlo e dargli
, stranulato,... si grattava la fronte. palazzeschi, ii-841: le
.. vi turbano il sonno durante la notte e vi lasciano per il giorno bitorzoli
7-174: con le mie unghie grattavo la testa del mio gatto. pavese, i-63
da carcano, 1-2- 61: la formica come si sa suole venire all'orecchio
è un poco di rognuzza, a chi la sera intorno al fuoco, mandato giù
, iv-306: quando... veggio la chioma sì curiosamente composta, e grattarsi
tarsia. /... / era la dea della consolazione / appresso a'greci
guerrazzi, 5-33: grattò lieve lieve la porta. verga, 3-18: non
stava ritto impalato, grattando colla mano la spalliera di una bella poltrona. di giacomo
il mensale con la larga mano. banti, 6-38: la
la larga mano. banti, 6-38: la schiavetta grattava coscienziosamente con l'unghia un
ne voglio andare a grattarmi un poco la scoglia a quel ginepro per poterla più
, come quello che era forse per la vecchiezza stizzoso, e accostandosi alla botte
cennini, 74: quando hai colorita la figura in fresco, togli una agulella
, si conseguisce grattando con qualsivoglia strumento la superficie del fondo inferiore. capitana,
, i-881: in cucina susanna grattava la tavola con un grosso coltello, per raschiarne
grattare con lo straccio e ti rompi la schiena. -sostant. landolfi
-scalfire (in partic., la carta: una penna, un pennino
hanno ancora dato un pennino che gratta la carta e mi obbliga a un vero acrobatismo
questo garbuglio. eppoi il tavolo zoppica, la penna gratta. calvino, 3-85:
ma c'è un'ora in cui la penna non gratta che polveroso inchiostro,
d'un leggero aratro che gratta appena la terra. 5. scherz.
con pesante mano a grattare e trempellar la cetra, rompe le chiavi, sbranca
le mani, invece di stare a grattar la chitarra. co- misso, 7-310:
misso, 7-310: gratta meno che la chitarra mi dà fastidio. -figur
cavo dell'orecchio. -grattare la lira d'alceo: scrivere versi di
vani lamenti d'amore passai, grattando la lira d'alceo, ad altri vanissimi sonniloqui
: una ròcca feciono nel paese, ne la quale raccettavano tutta gente di mala condizione
cavar materia di celebrare un'altra volta la mia diligenza, come avete fatto ne la
la mia diligenza, come avete fatto ne la lettera a m. curzio,
ne rimase prigioniera de'nostri fanti, la quale senza peccato se ne cavò la
la quale senza peccato se ne cavò la voglia; io dico di quello pizzicore che
gli altri si grattano e ma- ladiscono la loro mala sorte. proverbi toscani, 69
. pucci, cent., 9-24: la cronica di più patti non tratta;
cassieri, 156-157: si udì chiara la voce dell'istruttore: « terza, terza
campagnolo, grattare senza risparmio e mettere la freccia a destra. 14.
quanto non vi attuti lo dispendio / la lepre che vi fa grattar le tempie.
, 27-14: or va'sonetto, a la mia donna, -grattare i piedi alle pitture
i'potesse retornar en ieri, / io la farei grattar boccaccio, v-164: disonesti uomini
, / ch'a monna raggia mia trasse la coda, / farìel grattar buoni uomini riputati
. -gratta gratta: approfondendo la conoscenza di qualcosa, indagando pazientemente.
. p. fortini, ii-160: la giovane..., andatasene a trovare
. passavanti, 226: ma cercherà la gente maestri e predicatori secondo gli appetiti
conviene grattarvi gli orecchi della gratitudine con la lingua dell'adulazione. serdonati, 10-9
, grattarsi il corpo, il ventre, la pancia: restare in ozio, non
franza, / ma stiasi queto e grattasi la panza. ariosto, vi-209: bisogna
stato e suo avolo / a grattarsi la pancia. giovio, ii-247: io
essi, ci restarà da grattarci il ventre la sera. chiabrera, 493:
493: basta, / da che la bionda aurora esce dal cielo, /
/ battere il becco e ben grattar la pancia; / e però fa ritorno il
, 229: aspettavano di vedere, grattandosi la pancia, se garibaldi sarebbe entrato o
entrato o no a palermo. -grattare la tigna o la rogna a qualcuno: offenderlo
a palermo. -grattare la tigna o la rogna a qualcuno: offenderlo, maltrattarlo
elio / non s'apparecchi a grattarmi la tigna. berni, 3-23 (1-66)
venga chi vuol ch'io gli gratti la rogna. lippi, n-n: qui
/ che dovendo a baldon grattar la tigna, /... / alzò
. m. cecchi, 17-122: chiunque la pizzicore, s'ingegna o di grattarselo
vuole dire il vero bisogna che metta la vita in abbandono. serra, iii-152:
se è possibile in tante parti, che la poltroneria ambiziosa delle prime letture lasciava quasi
seppe scuotere il giubbone. -grattare la collottola a qualcuno: incitarlo affettuosamente,
bellini, i-126: standomi attorno a grattar la collottola, / perch'io riesca bene
bene in questa frottola. -graitar e la corda: ricorrere a un espediente,
un'astuzia. banti, 6-23: la vecchia, seduta, porge le guance e
vecchia, seduta, porge le guance e la mano, gratta la corda del sorriso
le guance e la mano, gratta la corda del sorriso benevolo. -grattare la
la corda del sorriso benevolo. -grattare la cotenna a qualcuno: colpirlo, ferirlo
sottentra / un'altr'arme a grattargli la cotenna / ed a dargli così l'ultima
così l'ultima purga. -grattare la pancia 0 il corpo della cicala:
cicala, n. 7. -grattare la pancia o il corpo a qualcuno:
possa correr questa lancia, / dammi la voce e grattami la pancia. note al
, / dammi la voce e grattami la pancia. note al malmantile, 1-2
al malmantile, 1-2: 'grattami la pancia '; col grattare il corpo alla
che ella canti; ed il poeta prega la cicala a grattare il corpo a lui
indurlo a parlare; provocarlo per vincerne la ritrosia e fargli dire quello che sa.
manifestarla, si dice: * grattagli la pancia, che egli canterà ', cioè
nieri, 49: lui, per grattarmi la pancia e farmi cantare: -com'a
montagna, non cessavano dal grattarci allegramente la pancia, finimmo col dire che «
lepri e volpi ». -grattare la terra: lavorarla, coltivarla (per
male e se restano qui a grattare la terra è unicamente perché le vie dell'emigrazione
qualcuno fino all * osso: approfondirne la conoscenza. cantoni, 270: quando
parole assai dicean da consolarla / per la partenza la qual far dovea / da lor
dicean da consolarla / per la partenza la qual far dovea / da lor,
sfregarseli (per l'incredulità, per la sorpresa, ecc.). piccolomini
. io non so dove costui se la fondi. vorrà riceverne a tempo, de'
poi. -grattarsi il capo, la testa, la zucca, la pera,
-grattarsi il capo, la testa, la zucca, la pera, la nuca
capo, la testa, la zucca, la pera, la nuca, la tempia
, la zucca, la pera, la nuca, la tempia: in segno di
, la pera, la nuca, la tempia: in segno di perplessità, sorpresa
. sacchetti, 164-36: volendosi mettere la mano a grattare il capo, come
quelli che hanno malen- conia, trovossi la cappellina in capo. boiardo, 1-1-34:
/ or si gratta le chiappe, or la cotenna, / or dice al messaggiero
belle femmine, giudizio, / ché grattandoci la gnucca, / anderemmo in precipizio.
al malmantile, 6-22: 'grattarsi la collottola '... è un atto
grat tandosi il capo per la sorpresa, e questo canto non è il
oste smarrito in quel parapiglia, grattandosi la zucca maledica il troppo concorso. giusti
chiappini si dispera, / e grattandosi la pera / pensa a carlo decimo. dossi
nuovo, del cangiamento, io; per la qual cosa non mi grattài un minuto
qual cosa non mi grattài un minuto secondo la nuca - accettai. pascoli, 1463
bocchelli, 1-i-205: princivalle, sentendo la ragione, si grattò la testa mortificato.
, sentendo la ragione, si grattò la testa mortificato. moravia, xi-13:
. moravia, xi-13: gli spiegai la cosa. lui si grattò la testa,
gli spiegai la cosa. lui si grattò la testa, perplesso. -grattarsi
il messere. -non grattare ancora la propria scàbbia: non accorgersi del pericolo
/ a tal ch'ancor non gratta la sua scabbia. 15. prov
-la capra tanto gratta che guasta la sua giacitura: l'insistenza ostinata produce
anche pietro bemadone con un proverbio: la capra tanto gratta che guasta la sua
: la capra tanto gratta che guasta la sua giacitura. -marmo, chi
-mentre il cane si gratta, la lepre scappa: l'ozio o la
la lepre scappa: l'ozio o la svogliatezza determinano il fallimento di ogni impresa
, che mentre il cane si gratta la lepre scappa. -troppo grattar cuoce
s'introdussero, trovando chiusa d'improvviso la grattaruòla. = deriv. da grata
prisco, 5-135: l'automobile indietreggiò per la manovra sullo spiazzo davanti con un sobbalzo
una grattata del cambio da far accapponare la pelle. 3. dimin.
'intendiamo grattatura, che leggermente offende la cute. 2. figur.
daste un grattaticcio / da uscirne con la testa rovinata. 3. locuz.
sete golpe / e conoscete appunto / la zuppa dal panunto / e i tralci da
il vetro, grattato dalle unghie, metteva la pelle d'oca. faldella, 7-72
d'oca. faldella, 7-72: la cattedrale gotica di berna, come tutte
colorati grattati dai massi e impastati con la saliva. sinisgalli, 6-123: la
la saliva. sinisgalli, 6-123: la strada tra roma e tivoli, appena grattata
di cacio grattato. cantini, 1-29-253: la siviglia, i rapè grattati, l'
ammessi al transito nel gran ducato per la via di terra in minor quantità di
nostri vermicelli. collodi, 47: perché la trippa non gli pareva condita abbastanza,
. redi, 16-ix-319: sia [la minestra] di semplice pane bollito,
. p. strozzi, 214: la padrona mia buona non fece mai parola
sotto si die'a stemperare col grattatoio la cupa tabe foiosa, piena, a
, i picchiatori e gli esploditori, la musica era... fatta di convulsioni
. meccan. operaio che compie a mano la finitura di superfici metalliche mediante procedimenti
con morditure di dita, con pugni su la tavola, con grattature di capo.
grattature. d'annunzio, 4-ii-153: la diversità di materia nelli oggetti..
oggetti... non è resa con la diversità nella pennellata, con le grossezze
ma ell'è una grattazion che rode / la buona nominanza di ciascuno, / che
ecc., per ridurre in poltiglia la frutta). a. pucci
po torte. -come che po torme / la granara, la scranna e la gratusa
-come che po torme / la granara, la scranna e la gratusa. citolini,
/ la granara, la scranna e la gratusa. citolini, 503: segue poi
bri ciola che scendon per la bugia, / e ristrumento chiamasi
le grattuge / far l'usato frastuon per la cucina. f. f.
delle croste menate su e giù per la grattugia. de roberto, 176: sulla
, che cosa hai fatto? hai la pelle ridotta come una grattugia. -faccia
cui si servono i muratori per colare la calcina. soderini, i-135: porre
disse ella) grattuggiare questo formaggio con la mia grattugia. 8. locuz
liberazione della fanciulla, io non te la mostrarmi per un fesso di grattugia.
in mano nel grattar su di essa la nocemoscata, la buccia di limone, d'
grattar su di essa la nocemoscata, la buccia di limone, d'arancia.
: grattugiava il formaggio sulla tavola preparando la minestra per la mamma. pavese,
formaggio sulla tavola preparando la minestra per la mamma. pavese, 5-17: i piatti
compagno che sa così un poco gratugiare la lira e dire a l'improviso.
disse ella) grattuggiare questo formaggio con la mia grattugia. = deriv. da
in briciole 0 in minutissime scaglie con la grattugia. balducci pegolotti, i-332:
le dette foglie del tuo oro secondo la lunghezza della pignatta, ove si dee
: stava sgozzando un cappone e lasciava, la scema, che il sangue andasse perduto
grattugiato. viani, 14- 402: la minuta del pranzo fu di pasta con l'
arme a sue spese in reame per servir la maiestà dii re, e per metersi
esiziosa sempre / a noi divi tornò la mutua gara / di gratuir l'umana
industria e diligenza, e prestamente e perfettamente la condusse al fine. b. davanzali
tedeschi, o per quei gratuirsi, la sottoscrisse in nome d'arrigo.
, iii-119: così presto si fe'strada la gratuità e l'obbligatorietà della istruzione elementare
elementare. papini, 20-565: forse la gratuità del dono fu effetto più del tedio
per lui non soddisfa alcun bisogno preciso; la gratuità del male ne scema la credibilità
; la gratuità del male ne scema la credibilità e l'importanza. -inutilità
alcuni si prevalsero della legge che promove la chiusura delle terre, per cingere vasti spazii
passati gratuitamente i sigari che fumavamo durante la nostra assistenza. pirandello, 7-814: il
messe ad insegnare gratuitamente le lettere e la lingua d'italia. imbriani, 1-207
, il quale, non debito, la grazia largirebbe gratuitamente. sarpi, i-357:
san paulo dice l'uomo esser giustificato per la fede e gratuitamente, ciò si debbe
gratuitamente, ciò si debbe intendere perché la fede è principio. f. galiani
il transito. leopardi, 432: la felicità di cui godono...
oltre che evidente, è assai soave la sua espressione: « la grazia scende
è assai soave la sua espressione: « la grazia scende nel cuore, come il
del mondo! il moto perpetuo, la forza motrice che nasce gratuitamente da se
idea dei doveri d'un cavaliere verso la sua dama. e. cecchi, 1-57
di dio! savonarola, 8-i-134: quando la grazia entra nell'anima gli dà uno
una certa similitudine si può dire che la carità sia la forma delle virtù gratuite
si può dire che la carità sia la forma delle virtù gratuite e doni d'
segneri, iv-692: questo gastigo è la sottrazione de i divini aiuti, con
sottrazione de i divini aiuti, con la quale dio ben spesso punisce l'ingratitudine
a cui avrebbe pensato, sarebbe stata che la liberalità del padrone potesse essere gratuita.
alla porta i protettori dell'uffizio per ricever la rata delle loro spontanee e gratuite contribuzioni
questo mondo, son molto rari, la consigliera fece pagar questo a gertrude,
si sarebbe sdegnato pur del pensiero di non la prestare gratuita. de amicis, i-125
avventori seduti al banco, c'era la lingua maledica del mugnaio di lavello,
bernardone gli mandò a dire: -produca la carta dov'è scritto che le ho volute
isolato il mio lavoro; meno disperata la mia disposizione alla poesia.
era tassativamente prescritta. -che presta la propria opera senza ricevere o senza richiedere
per meglio dire, a ben poco la pagina), e poi, come diurnista
, altri furono uccisi; e acciocché la crudeltà non fosse gratuita, i loro beni
, senza esempio. magalotti, 23-64: la superstizione e le cirimonie esteriori sono un'
appoggiarlo. cattaneo, ii-1-317: la pena è rimedio di estrema necessità
miserie e malvagità, ma scorgeva per la prima volta la ghigna sconcia e laida della
, ma scorgeva per la prima volta la ghigna sconcia e laida della malvagità gratuita
quante volte, a questo modo, fa la strada! è gratuito il suo andare
ugo delle paci, i-117: volgi la mente, dunque, e me rimira,
gratulare, intr., anche con la particella pronom. (gràtulo).
). letter. congratularsi, dimostrare la propria soddisfazione, rallegrarsi. dante
indi abbraccia il servo, gratulando / per la novella, tosto ch'el si tace
al precettore. monti, x-2-271: la seguia / tutta, fuor giuno,
tutta, fuor giuno, degli dèi la schiera, / gratulando al marito e presentando
marito e presentando / di cari doni la beata sposa. g. capponi, 5-238
vicina ulubra. tommaseo, 7-181: ve'la materna pietà del vitello marino, cui
ben dodici soli veggon sul lido allattare la prole, e quindi al nuoto addestrarla,
ii-43: del pensoso ielon nei penetrali / la pia consorte demareta or muove, /
. baldini, 5-44: come poi la bella sia dileguata alla vista, quanti si
che si erano gratulate con me, la sera prima, alla fine della mia conferenza
. della casa, 1-22: fatemi veder la lettera di monsignor reverendissimo bembo e sadoleto
, ii-383: i complimenti gratulatori sono la pension della guarigione e l'appendice della
di edificante eloquenza ad anna che « con la purità della vita si era resa degna
era un uomo di poche parole, sicché la piena de'miei sentimenti gratulatorii fu
). valli, i-2-386: la nizola di pantano, prispola, occhi