... ha il gambo delicato e la sua corteccia gentile, medicamenti non
, tr. { aborrisco, aborrisci la sua sopra ogne altra cosa amata moglie.
., 1-249: quando tuo zio diceva la sua 44: andò tutto sottosopra il costumato
idem, 655: un frate e predicarti la castità e l'aborrire tutte le donne.
del codice. marino, 12-21: la guerra con la chiesa, desiderava sommamente la
marino, 12-21: la guerra con la chiesa, desiderava sommamente la pace. già
la guerra con la chiesa, desiderava sommamente la pace. già mai non ride, a
. testi, i-247: presto dà [la foragi, e de'disagi comunemente abborrenti
ogni disonestà. gioberti, ii-246: la monarchia un ingrato eccesso; / tinto di
di menzogna. guerrazzi, 1-10: la gloria di capitano inmai curata la coltivazione
: la gloria di capitano inmai curata la coltivazione del mio ingegno, e fino a
intera a colui, che debole e abborrente la ho abborrita la fatica e gli studi.
, che debole e abborrente la ho abborrita la fatica e gli studi. idem, iii-154
fuscar suo candore. cesarotti, i-208: la superstizione è alle cure della famiglia,
sdegnino, abboniscano e sfuggano sige con la propria coscienza, corrompe e perde la coogni
con la propria coscienza, corrompe e perde la coogni protezione. monti, i-217:
dal suo fallo non gli venga tal e la solitudine. abonisco la società e non conto
gli venga tal e la solitudine. abonisco la società e non conto nel numero rossore
o per altra ragione non si potesse ottenere la elezione brando motteggi fanno gli uomini più
deriv. da aborrire. sovente la ragione ed abonire la vita. idem,
. sovente la ragione ed abonire la vita. idem, xiv-1-67: abbono
aborrimento; detestabile; ripugnante. la libertà. pellico, ii-64: la sincerità
la libertà. pellico, ii-64: la sincerità che professo m'ob
4-108: chi di questo aborrevole vizio [la bliga a dirvi che non ho
leopardi, 24-36: e paventò la morte / chi la vita abborria.
24-36: e paventò la morte / chi la vita abborria. del mondo.
denota e l'onore delle membra, e la forte [i tiranni] con
col da par che voglia significare segnatamente la ripul 2489: può l'
delle due forme, aborro e aborrisco, la prima paraborrevolménte, avv. in modo ripugnante
meglio si congiunga al da, all 'il la seconda. giusti, abominevole.
e all'odio, oggi t'inalza [la plebe] / tommaseo [s.
nobilitato che abbone lo spago e la lesina perché gli ricordano il mista
transazioni. idem, ii-8-157: la celebrazione da loro fatta in aborrimento
gloria avesse abonito sopra ogni cosa la viltà, avrebbe avuta e onore
abborrimento, gnanza). per tutta la vita, da ogni fatica ed applicazione.
ìii-7-32: era dal sol riverberata / la luce che orrore, mento
libertà perduta, l'abborrimento / la spada che fischiando cala d'alto. gelli
facilmente lo ampliamo sì, che comprenda anche la porta il notturno augel ch'aborre
, vii-178: persona in cui scorgiamo la stoltezza o la malvagità... aborrì
persona in cui scorgiamo la stoltezza o la malvagità... aborrì soprammodo qualche arcaismo
tutta di abborrimento bisogna non aborrire la solitudine ed il silenzio. e detestazione
8-76: sai ben con quanto zelo / la destra mia del civil sangue abborre.
quistioni dell'umano pensiero, eleva manzoni la sua voce. de sanctis, 1-273
boccaccio, al n. 2, la nota autografa spiega 'abborreva * (
'abborreva * (e si noti la fedeltà alla forma classica) con * schifava
a difenderla. leopardi, 17-107: fin la vecchiezza, / l'aborrita vecchiezza,
contadini aborriti. gozzano, 944: e la morte appare non l'aborrito spettro armato
l'aborrito spettro armato di falce, ma la buona dispensatrice di riposo. govoni,
riposo. govoni, 2-65: e fosse la corona / tutta del filo di ferro
nel concepimento, aborsione di feto ne la matrice. = dal lat.
abortire, intr. anche con la particella pronom. (1abortisco, abortisci
a realizzarsi. baretti, i-144: la sventura che m'accompagna deve far abortire
addirittura vi abortiscono. bacchetti, 10-21: la spedizione progettata abortiva, per fortuna di
o filosofante abortito, lo scopo, la ragione della vita! de roberto,
: di tutte le vocazioni abortite, la più dannosa, la più insidiosa,
le vocazioni abortite, la più dannosa, la più insidiosa, è la vocazione artistica
dannosa, la più insidiosa, è la vocazione artistica. abortivi, sm.
volgar.], 4-32: abortivo è la creatura che nasce innanzi il dovuto tempo
come il feto che non ha veduta la luce, non sarei stato. idem
ha pur sepoltura, io dico che la condizione d'un abortivo è migliore che
condizione d'un abortivo è migliore che la sua. 2. figur
chiamato apostolo, perciocché io ho perseguita la chiesa. 3. scient.
ma dopo l'ultimo aborto, che quasi la uccise, non essendo più in condizioni
se è procurato dal medico per proteggere la donna; abòrto criminoso, se è
. leggi sanitarie, 110-70: ricevuta la denunzia di un caso di aborto epizootico
fallita. sassetti, 3: se la mia partita non fu acerba, ma si
: un buon poeta non comincia a raccontare la storia della guerra di troia dal doppio
di troia dal doppio uovo di leda. la quale fu fecondata da giove sotto forma
dall'altro elena e clitemnestra ». la seconda espressione è anch'essa di orazio
cui i cabalisti attribuivano virtù magiche (la guarigione di speciali malattie, come la
la guarigione di speciali malattie, come la febbre terzana); si portava addosso,
sola lettera a): a significare la progressiva riduzione del male. beltramelli
, iii-760: mi posero sotto agli occhi la celebre formula magica alla quale sempre si
attribuite virtù misteriose, che è poi la seguente: abracadabra. levi, 1-209
, con su scritta, o incisa, la formula triangolare. idem, 1-2io:
fa risalire all'ebraico ha-bèrakàh dabèràh 'pronunciare la benedizione '. abracadabrante, agg
. raschiatura; cancellatura fatta radendo; la traccia che ne resta. targioni
egli supplisce sicuro, che si direbbe séguiti la lettura. 2. medie. lesione
. a. cocchi, 4-1-48: la soverchia e cruda separazione della quale orina
. abrasivo, agg. che ha la proprietà di provocare l'abrasione.
fine. abraxèa, agg. che porta la formula magica = lat. ab ovo
il verbo impuro di basìlide, / ha la gemma abraxèa che
appositivo d'altro padre, teneramente la nutricò. 3. gramm.
appositissima convenzione. nievo, 656: la sua indole fu così straordinaria che merita
se poi voleste osservare più da vicino la nafta che brucia, e pregustare così
bestia che si pasca sul dorso de la terra. = deriv. da
era detto prima, senza mezzo che ve la tenga. varchi, v-358: ma
o vero aggiu- gnimento ciò è: la qual cosa è colpa dell'umane voglie.
alla vescica, e quivi, per la continua apposizione e coesione di simili materie
nel suo ingresso, non ha la medicina altro aiuto che il coltello
portaordini apposta, ho fatto ritardare apposta la marcia di una batteria per lasciar passare
marcia di una batteria per lasciar passare la carrozza. moravia, vii-22: una
a casa, e menommi intorno a tutta la città di parigi. carletti, 84
per vedermi. leopardi, iii-690: la sua edizione è fatta a posta per
misfatti atroci ne avvengono ogni giorno e la mitezza delle pene e l'indulgenza de'
mangiare due cucchiaiate. ho lasciato apposta la minestra al caldo nel focolare. panzini
, 1-20: il fettone di torta, la più grande fetta che il nonno tagliava
apposta l'ordine del tosone ha per insegna la pecora. e. cecchi, 6-39
. e. cecchi, 6-39: la maledetta parola, nemmeno a farlo
fanno loro. idem, 11-52: la natura di tutti gli uccelli rapaci si è
raccontare l'appostamento notturno e come avvenne la cattura in casa del manutengolo.
-in particolare: dove il cacciatore attende la selvaggina. silone, 5-49: durante
posizione uno o più combattenti, per svolgere la propria azione bellica. comisso,
appostò colui e cac- ciollo lungamente con la spada. boccaccio, i-72: e ancora
e ancora mi si volgeranno dubbi per la mente che la vostra vita, da
mi si volgeranno dubbi per la mente che la vostra vita, da me molto da
con insidie appostata dagli occulti nemici per la mia assenza. s. bernardo volgar
. machiavelli, 626: qualche volta la mattina io appostavo i... servi
, / che mentr'ella volava alfin la prese. c. dati, 3-47:
cantuccio all'oscuro. montale, 90: la lince non somiglia al bel soriano /
apposta, / e via lo passa e la corazza e 'l petto. caro,
, 5-99: né di minore stupore è la lingua del picchio, ei quando vuol
sul quale aveva messo l'occhio, la mattina. \ ediz. 1827
v-229: convenia che morta o presa [la zenzara] la presentassono davanti a colei
morta o presa [la zenzara] la presentassono davanti a colei che lei diceva
della notte,... appresentammo la squadra nostra tutta armata. anguillara,
... avendo appostato che insieme con la moglie era, se n'andò da
. su di una terrazza per battere la strada sottostante. 8.
. 9. intr. fare la posta, stare in agguato. sacchetti
, 1-39: tutto l'apostare / ver la natura è poco. 11. intr
poco. 11. intr. prendere la mira. frezzi, iv-17-84: e
. frezzi, iv-17-84: e alza la pupilla / al ciel, come l'arcier
berni, 62-27 (v-143): e la ferì [la serpe] dove aveva
(v-143): e la ferì [la serpe] dove aveva appostato, /
confuso e forsennato / si sta, la fatai asta enea vibrando, / apposta
gran coltellaccio alla cintola, e attese la mezzanotte, ora in cui sole- vasi
a mia moglie: « non ce la faccio più... sai che ti
nel covo. -appostare vallodola, la starna: porre gli occhi addosso ad
badiam, perché tirinto / appostata ha la starna. = lat. volgar.
v-143): col brando in mano a la serpe s'accosta; / e '
. idem, rettor., 98-26: la rettorica insegna dire appostatamente sopra la causa
: la rettorica insegna dire appostatamente sopra la causa proposta. segneri, ii-209:
leopardi, i-534: il buonarroti scrisse la fiera appostata- mente per somministrar parole al
. tombari, 3-106: ora per la viottola del colle, ora dietro le canne
v-783: quando da'cacciatori è trovata la lepre nel covo suo, si suol
suol dire, ella è a cavaliere; la qual cosa s'usa dir solamente della
milano,... era molto dubbiosa la vittoria. 2. vibrato (
crescenzi volgar., 3-8: masticata la fava e alle tempie apposta, gli umori
in parte oscura, / tanto crudel la fece e tanto bella? 2
avute volle. panzini, iii-596: la dedicatoria è apposta per ricordare « l'
: se qualche sospetto le avesse attraversato la mente in tale proposito, ne avrebbe
idem, rettor., 94-18: poiché la questione del giudi- camento è nata,
. impoverirsi. -anche intr. con la particella pronom. c.
. 2. intr. con la particella pronom. farsi pozza, divenire
. idem, 19- 473: la pioggia dirotta travasata dalle fenditure delle doline
: i soldati mettono fuori una mano, la tendono: piove. la trincea si
mano, la tendono: piove. la trincea si ripopola. le granate s'appozzano
targioni tozzetti, 12-4-332: la toscana ha bisogno di appratire le spalle
prato. targioni tozzetti, 12-4-332: la toscana ha bisogno d'appratire le spalle
pregiare. buti, 2-670: la cui opera è da essere appregiata e lodata
poco / appregiando il mio dir, la fronte volse. varchi, ii-1-49:
apprendentissima. buti [crusca]: la memoria della mente apprendente si ricorda della
. { apprèndo). afferrare con la mente, abbracciare con tintelletto; percepire
federico ii, 2-31: da la ria gente aprise / da lor non
centro loro. muratori, 4-18: la fantasia d'esse [idee delle cose]
dante, conv., ii-xiv-15: la giustizia legale ordina le scienze ad apprendere
/ per apprender da lei qual fu la tela / onde non trasse infino a
/ onde non trasse infino a co la spola. idem, par., 5-5
. villani, 11-94: stanno ad apprendere la grammatica e loica in quattro grandi scuole
fece compiutamente ammaestrare nella nostra fede, la quale egli prestamente apprese. idem, dee
/ da qual mastro s'apprende / la tua sì lunga e dubbia arte d'amare
? idem, 6-67: ella da la madre apprese, / qual più secreta
casaburi, iii-440: non vanti più la sua colomba archita, / or che rapido
5-159: che apprese in viaggiar perder la fede. vico, 550: il quale
di fanciulli che stanno inginocchiati o seduti la maggior parte del giorno ed apprendono dottrina
con un morto, che da tutta la mia convivenza coi vivi. carducci,
il maestro gli verrà esponendo e sviluppando la sintassi. d'annunzio, iii-2-195: la
la sintassi. d'annunzio, iii-2-195: la mia saggezza i appreso ha tutte le
. dante, purg., 29-50: la virtù ch'a ragion discorso ammanna,
apprendano di buon'ora, non pure la convenienza, ma la necessità indispensabile,
, non pure la convenienza, ma la necessità indispensabile, la quale hanno, di
convenienza, ma la necessità indispensabile, la quale hanno, di raccomandarsi a dio
, 915: m'è stata consegnata la sua eruditissima lettera, dalla quale ho
destino apprendi. zanella, i-138: la lotta / sanguinosa del cor che un
contessina, apprende che il duca sposa la figliuola di un bottegaio. sinisgalli, 6-13
un bottegaio. sinisgalli, 6-13: che la geometria venisse intesa come una facoltà metafìsica
, informare. gavoni, 1-60: la nuora, una magnifica giovane bruna, /
, 68 (116): per la tua bella provedenza, io t'apprenderò com'
mesi almeno. speroni, 1-1-293: legga la epistola di basilio a diodoro, la
la epistola di basilio a diodoro, la qual, letta, potrebbe essere che gli
lingue di coltelli interrogato, / con la bocca di più d'una ferita,
natura apprende aita. baretti, i-270: la critica è una cosa che all'uomo
t'apprese le parole / che ora sono la tua gioia. saba, 457:
, 457: e quante cose / la bella elvira m'apprese! le lettere /
/ perfino. baldini, i-iii: la guerra apprende nello stesso tempo lo sprezzo
stesso tempo lo sprezzo della vita e la paura della vita, insegna a prodigarsi senza
valle, 1-95: questa azione egli che la fece e chi lui persuase a farla
12-6-65: siccome poi io apprendeva che la bucciolina rossa, che hanno l'anime
esso venne a toscanella,... la quale se gli oppose con un gran
giudizio mi ha mostrato l'occasione, la diligenza me l'ha fatta apprendere pe'
l'ha fatta apprendere pe'capelli e la perseveranza ritenirla. arici, i-337: divelte
e fugace tempo passavano. di che la gentil signora con le savie damigelle sommo diletto
niuna cosa è nel tempo posta, la quale tutto lo spazio della sua vita possa
alimento. segneri, iv-529: se [la lana] si abbatte in colori ad
aggrumare. - anche intr. con la particella pronom. mattioli, 1-66:
sì come nato, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende.
, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende. ariosto, 2-75
legno con tutto il corpo, ne scostò la testa e la moveva da una parte
il corpo, ne scostò la testa e la moveva da una parte e dall'altra
a salire. saba, 518: la tesa / mano è richiamo a tutti i
pratolini, 2-58: egli soffoca dentro la camera: dorme nudo e il corpo
. 11. intr. con la particella pronom. appiccarsi, comunicarsi (
baleno. 12. intr. con la particella pronom. figur.: e
sue bellezze..., con tutta la sua grazia... lo colpì
. idem, 8-72: lo sdegno, la follia, la scelerata / sete del
8-72: lo sdegno, la follia, la scelerata / sete del sangue ognor più
: e a mano a mano che la terra scema, / grandeggia il cielo
: dove più libera e selvaggia / è la natura, più s'apprende al core
. 13. intr. con la particella pronom. contagiare; attaccarsi (
esalino / veleni, che ne sorga / la pestilenza occulta e ti s'apprenda /
. 14. intr. con la particella pronom. attecchire, allignare,
di vero gli fu di tanto ella [la natura] cortese nell'apprendimento delle paterne
1-1-18: l'uomo arriva a conoscere la propria povertà, viltade e miseria,
suo aspetto negativo o polemico si volge contro la concezione dell'arte e del filosofare,
crusca]: non perch'ella [la contemplazione] non sia buona e nobile,
similmente a un vivo e gagliardo apprendimento la maggior parte di que'malanni, che
che vengon fuori nelle provincie superiori; la voce italiana corrispondente è * pratica, noviziato
, allo scopo di imparare il mestiere, la pro fessione. - per
compositore. arila, 35: se poi la voce apprendista è adoperata a scambio di
chiaro e lo 'ngegno apprenditore, e la memoria ritenente a intenderne le parole.
[s. v.]: la mente, bramosa apprenditrice del vero, per
smarrimento, prima che l'apprenditore attinga la perfetta padronanza di quel divino ritmo in
nel futuro. galileo, 3-1-9: la constituzione dell'universo tra i naturali apprensibili
essere apprensibili ciascuna da sé, ma la serie de'ragionamenti di quelle stesse non
bruno, 644: voi non distinguete tra la disposizione alla divina luce e la apprensione
tra la disposizione alla divina luce e la apprensione di quella. galileo,
462: l'intelletto divino con la semplice apprensione della sua essenza comprende,
comprende, senza temporaneo discorso, tutta la infinità di quelle passioni. torricelli, 198
i-1-5: per intuizione s'intende frequentemente la percezione, ossia la conoscenza della realtà
s'intende frequentemente la percezione, ossia la conoscenza della realtà accaduta, l'apprensione
qui l'apprensione ed ecco l'interpretazione, la distinzione è svanita e le due operazioni
e identica operazione. cicognani, 1-103: la madre credeva che quello fosse l'effetto
brechèsce si rendeva conto che nel ragazzo la difficoltà dell'espressione era l'indice della
con timmaginazione quella grandezza dell'universo, la quale tu giudichi poi essere troppo vasta?
tu giudichi poi essere troppo vasta? se la comprendi, vorrai tu stimare che la
la comprendi, vorrai tu stimare che la tua apprensione si estenda più che la
la tua apprensione si estenda più che la potenza divina, vorrai tu dir d'immaginarti
faceva più con gli occhi che con la mano, mercé l'essere d'una
anzi tagliente, che mi dava sempre la stessa apprensione che la vista di un'
che mi dava sempre la stessa apprensione che la vista di un'arma affilata dà al
perpetua di tali visite, né udivan battere la sera alla loro porta senza sobbalzare.
sbarbaro, 1-272: che apprensione dava la nube che montava all'assalto del cielo!
. vittorini, 4-139: scorgeva per la prima volta il lume che si allontanava
nera distanza della strada, provando per la prima volta l'apprensione che potesse anche non
2-300: ma dietro queste apprensioni per la sua salute e il suo benessere materiale,
, 2-59: non fece loro gran caso la novità della nostra gente, o se
apprensionire, intr. anche con la particella pronom. (apprensionisco,
: servono... a confermare la verità proposta, cioè quanto poco giovi
amore] a quella spezie di virtù, la quale è più nobile intra le virtù
intelletto possibile. boti, 2-418: la potenzia apprensiva de lo intelletto è atta
lo intelletto è atta a servire a la ragione e a'sentimenti. domenico da
così sarà nelle cose intellettuali, che la mente conviene che innanzi pensi di dio.
cui sono in se medesimi, ma secondo la relazione ch'acquistano per le lor specie
, i-265: non sono apprensivo per la salute, ma questo fegato mi vuol
le braccia in un gesto che trovava la domanda per lo meno superflua.
giorni della purificazione di maria, secondo la legge di moisè portarono il fanciullo iesù
le feste delle nozze s'apparecchiavano, fu la cloe dal padre e dalla madre alle
. tasso, ii-482: e non so la cagione per cui non abbia più veduto
più veduto quel gentiluomo a cui fu data la sua lettera, né s'ella fusse
. « che tu prenda quello / che la fortuna amica t'appresenta ».
. tasso, 18-65: non è la turba de'pagan già lenta / a
appresenta. idem, 19-14: vibra argante la spada, e gli appresenta / la
la spada, e gli appresenta / la punta a gli occhi; egli al riparo
e l'altra lascia, s'appresenti / la via di questi duo fra quelle genti
. tasso, 6-65: via più che la morte il sonno è fiero: /
cavallo di fuori, mi scolpisce talmente la forma nello 'ntelletto, che quando io
: cento altre simili ideuzze infantili che la fantasia lusinghiera mi andava appresentando alla mente
/ e gli appresenti il duol de la sua gente / che dal ben dilungata al
specchi e uno s'appresenti qui con la faccia: apparirà quella faccia in tutti quelli
specchi e pareranno venti facce, e tamen la vera faccia sarà una. ariosto
appresenta. idem, 43-42: e la matina s'appresenta avante / al cavallier che
che se gli erano appresentate nel corpo de la luna. berni, 1-11 (i-5
con gran sollicitudine lavoravo, per finire la mia opera. i. pitti, 2-47
piero de'medici s'appresentò per isforzare la porta, si scorsero tanti pochi caldi
vostro bidel, che m'appresento / per la colletta a voi, larghi scolari.
e fina, / va', saluta la più gente /... / da
signor don cesare,... la prenda, come debbono gli amici.
in sul generale se gli apresenterà spesso la buona resoluzione; ma come ode tutti e
volga / gli occhi, o giri la mente e 'l mio pensiero, / tatto
1-80: tale [imitatrice] è la pittura, che dipinge il freno,
, conv., i-iv-8: appo costoro la presenza ristringe lo bene e lo male
a lui, e lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del
citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello e del mal sonare
e più sbrigarsi intende, / tanto più la radice al suol s'apprende. d'
in riposo congiunta alla terra madre, come la figura d'un bassorilievo appresa al piano
-figur. d'annunzio, iv-2-991: la voce era bassa, tutta fra gola
alla carne, fresca e segreta come la pruna avvolta nella foglia. idem,
del tuo vicino, sì dèi fornire la tua d'acqua. tasso, 13-48:
appreso. d'annunzio, ii-312: la felicità del mio spirto / fu più agile
, s'era aggiunta... la peste, la quale appresasi nel munistero di
aggiunta... la peste, la quale appresasi nel munistero di s
secondo anno, appresi che sono, levare la buccia ch'è infra l'uno e
. crescenzi volgar., 2-21: la quale [luna] s'appicca, ovvero
appressamento e discostamento, per il quale la medesima stella ci debba apparire or più
paradiso, 231: è [la castità] veramente uno appressamento sopra mirabile
sono gli angeli. bontempelli, 9-85: la mia mente stava tesa e vuota come
approssimazione. galigai, i-io-ii: dirai la radice cuba di 900 secondo l'appressamento
quel bosco / il giorno avanti, e la radice in parte / ch'appressar no
'l cor novo desire / d'appressare a la sua questa mia bocca. idem,
talora appressando / a que'soavi aneliti la bocca, / la bacia e non
a que'soavi aneliti la bocca, / la bacia e non la tocca. segneri
bocca, / la bacia e non la tocca. segneri, iii-3-140: la lasciò
non la tocca. segneri, iii-3-140: la lasciò subito stare [la frutta]
, iii-3-140: la lasciò subito stare [la frutta], non sostenendogli l'animo
: a le divine labbia / pane appressò la fistola pendente. leopardi, 15-n:
, 15-n: al capo / appressommi la destra, e sospirando, / vivi,
, / levò 'l braccio alto con tutta la testa, / per appressarne le parole
null'om pò mal pensar fin che la vede. fra giordano, 2-210: se
valente e nobile sembranza, / indebolisce la mia vita tanto, / che temo
: ornai, figliuolo, / s'appressa la città c'ha nome dite, /
ad appressarsi a gli occhi miei / la luce che da lunge gli abbarbaglia. boccaccio
gli abbarbaglia. boccaccio, i-39: la furiosa gente gli si premeva tutta addosso,
e mare vedea, e una cassa la quale sopra tonde del mare notando talvolta
, / che nulla vai, quando la morte appressa. marino, 6-129: mirra
, 6-129: mirra, del bell'adon la madre istessa, / e 'l bel
io ti rivedo! appressa; / tocca la mano del tuo figlio. [sostituito
grembo, / s'incominciava udir fremer la pioggia, / e il suon cresceva all'
, i-1409: il capro nuoce anzi distrugge la vigna; così fanno i buoi ed
poco a poco, temendo di svegliare la sorella col suo palpito. panzini, iii-603
iii-603: come mi appressavo, ecco la torre e gli edifici prendere pauroso aspetto
guisa, qual intera massa, / appressàr la città. tasso, 16-71: passa
e poi fuggire, / e piangerne la fuga. 3. rifl.
., 17-26: per che la voglia mia sarìa contenta / d'intender qual
mi s'appressa. petrarca, 79-14: la morte s'appressa, e 'l viver
423: già appressandosi l'ora che la bianca aurora suole il suo vecchio marito pien
pien di gelosia nel letto lasciare, la buona femina... me ne rimandò
concludiamo oramai. goldoni, ix-530: la sposa oggi s'aspetta, l'ora s'
s'appressa. monti, x-3-554: la stella / del viver mio s'appressa /
giusti, 2-243: e come più la sera s'appressava, / più lo
i-m: senti diletta mia: / la mezzanotte appressa; / io gelo sulla via
: cantano i cigni più dolcemente quando la morte s'appressa. palazzeschi, ii-64:
più ratto del vento / e rapida scende la lama fendente. montale, 1-127:
373: ancora, quando gli facesse la testa lavare o altre alcune simili bisogne,
io vego colà oltre gente ch'io la vorrei volentieri più appresso, a ciò che
i-23-1: molto presto sarà appresso di te la morte. aretino, vii-97: mi
vii-97: mi foste stato a canto con la carità della cura che solevate già pigliar
marito e gli s'appoggia appresso / la vite, onde la vita è sostenuta.
appoggia appresso / la vite, onde la vita è sostenuta. p. della valle
il precipizio appresso. forteguerri, 4-16: la qual sedeva appresso al suo consorte /
sprezzator degli uomini mi rendo, / per la greggia ch'ho appresso. carducci,
16-40: l'altro, ch'appresso me la rena trita, / è tegghiaio aldobrandi
incordato, con appresso la madre che per poco non piangeva,
1-273: chi fugge le ombre fugge la gloria dell'arte appresso i nobili ingegni
(iv-196): gran festa fe'tutta la baronìa, / ch'appresso a tutti
io ti scongiuro: che vogli essere la mia avvocata appresso quel giove: che
, 1-95: quella azione egli che la fece e chi lui persuase a farla,
di lei. marcello, 56: appresso la maggior parte degli uomini il musico è
don diego mendoza, ambasciator cesareo appresso la repubblica di venezia. p.
appresso ad alfonso, ma l'autorità e la potenza appresso di filippo. tasso
che appresso di platone si nieghi che la bellezza consista in un membro semplice.
voce àp. ùrjto <;, la quale vien sempre interpretata appresso tutti i glossari
dove dal ciel il freno / regger de la sabazia è a me concesso, /
vi prego che voi mia madre e la mia festa a me facciate lieti della presenza
apreso apellò buoso suo fratello, e cinsegli la spada. fioretti, xxi-980 (43
15-ii-420: dubito che in vinezia [la commedia] riuscirebbe fredda: essendo fatta,
, rettor., 100-30: poi dimostra la ragione perché il suo consiglio è migliore
mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto,
a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei
quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la
occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata
la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti beatrice.
ella, non tu, n'avrà rossa la tempia. g. villani, 3-1
villani, 3-1: cominciaro a rifare la città di firenze,... di
menzione. idem, 11-7: appresso la cacciata del legato di bologna, la terra
la cacciata del legato di bologna, la terra rimase in grande scandalo tra'cittadini
furore del fratello, mandò a lui prima la moglie, e appresso due suoi cavalieri
, in fin ch'apresso / ne la terra promessa il conducesti. boccaccio, dee
stanco, s'andò a dormire, e la donna appresso. idem, dee.
e sua nobile origine, appresso de la sua futura utilità, disputeremo. machiavelli
. straparola, 1-4: appresso questo la bella giovane pose sopra il vago letto
aretino, vi-11: appresso di ciò la openione, ch'io tengo in vostra
giorni fa son partite dal fondo de la terra,... due vegnono a
terra,... due vegnono a la superficie de la terra nell'ora medesima
.. due vegnono a la superficie de la terra nell'ora medesima, l'una
secondi appresso. vico, 269: la natura de'popoli prima è cruda, dipoi
: standosi a scavallare appresso cena, / la vide. calandra, iii-224: io
. calandra, iii-224: io riceverò la signoria di quel paese; che appresso
. cantari, 36: e infin la sera, appresso a notte scura,
14. in poi (in relazione con la prep. da). m.
rispuos'io / tutto quel giorno né la notte appresso. boccaccio, dee.,
2-2 (138): e come leggiermente la mattina appresso ritrovare il potrebbe. tasso
, / fin che lo spirto reggerà la salma. manni, 2-459: notevoli
sono le appresso parole del boccaccio circa la penna del pappagallo. alfieri, 60
, 1-161: macario lo condusse seco la sera appresso da annetta. 16
., 3-8 (350): prendete la croce e l'acqua santa e appresso
/ ove impedisce il re d'algier la via; / e ch'era stato appresso
, 3-293: questa donna significa principalmente la donna nostra... in appresso tiene
fune] i giovani in appresso / la bella argea. alfieri, 4-145: molti
vedere così bello apprestamento di guerra per la bellezza dell'armi e de'cavalli e delle
per le sale, a fare apprestare la cucina. alamanni, 6-1-119: lui
con belle e soavissime maniere / là dove la sua camera apprestaro. caro, 10-240
camera apprestaro. caro, 10-240: strinser la lega, / unir le forze ed
magnanimo eroe fra tanto appresta / a la fèra tenzon l'arme e l'ardire.
, / e 'l miglior strai de la faretra appresta. / tende prima la corda
de la faretra appresta. / tende prima la corda, indi l'allenta, /
, indi l'allenta, / e la canna ferrata innanzi aventa. sempronio,
appresta. parini, i-43: già la quiete, a gli uomini / sì sconosciuta
a me s'appresti, / dicea, la tomba, anzi che l'empio letto
. idem, 990: sono io la balia del genere umano; o forse il
magione or tutta in festa. / piange la madre e i bianchi veli appresta:
i bianchi veli appresta: / ecco la sposa. d'annunzio, ii-
a rischiarare gli ospiti vegnenti / per la foresta. idem, iv-1-1023: ella aveva
19-297: i governi apprestavano le armi contro la resurrezione dell'uomo. 2.
dee., 2-2 (137): la donna gli fece apprestare panni stati del
il vero onore, giammai non anteporranno la dirittura e bontà della vita al proprio piacere
può il sal- vadore chiamar mai dolce la croce, che gli apprestano questi audaci
questi audaci, come chiamò già dolce la croce che gli apprestarono i suoi carnefici
/ de'trivi, dal furor de la tempesta. 3. rifl. prepararsi
(421): coloro che sopra la nave erano, veggendo di lontan venir
. leopardi, 25-6: e reca [la donzellerà] in mano / un mazzolin
un voi di rondini s'appresta / a la partenza. viani, 14-19: mio
: essendo l'ora tarda, apprestata la cena, e le tavole apparecchiate,
que'meschini, per posarci 11 capo la notte. apprestatóre, agg.
iv-32: appretto, fr. apprét: la colla o apparecchio che si dà ai
. leonardo del riccio, 3-309: la parte principale del vero interesse, che
, notevole. baldinucci, 7-111: la quale, sempre amica degli uomini d'
che non può il salvadore chiamar mai dolce la croce che gli apprestano questi audaci
loro, cioè a quelle distanze nelle quali la forza di ripulsione può solo divenir apprezzabile
della sua parte. boine, ii-173: la città fuor d'ogni apprezzamento morale e
c. e. gadda, 7-155: la follia gli è attribuita per errore di
da s. c., 3-5-12: la natura del bene allora è apprezzata,
francesco da barberino, ii-348: discerne [la discrezione] pruni da fiori: /
e'più apprezza / fu della volontà la libertate. aretino, vi-43: più apprezza
viva cotal memoria, che non apprezzarla la mia vita uno stato che la traesse d'
apprezzarla la mia vita uno stato che la traesse d'inopia. gelli, ii-126:
/ che ad altro ben non ho la mente avezza. marino, 1-160:
furon soli a non apprezzare gran fatto la geometria. muratori, 5-i-17: il
i-90: ma chi ha mitidio e la sua vita apprezza, / non la
la sua vita apprezza, / non la fida a una bestia, a una cavezza
accorgeva benissimo che ella apprezzava più assai la mia ammirazione che l'amicizia o la
assai la mia ammirazione che l'amicizia o la confidenza. tozzi, ii-434: tutto
improvvisamente entusiasta di questa città e apprezzava la mia idea d'esserci venuto ad abitare
salvini, 40-33: veggiono quanta sia la dignità di questa arte, da tutti gli
, stima. boccardo, i-170: la valutazione o apprezzazióne è speculativa e morale
o apprezzazióne è speculativa e morale; la stima è fisica e matematica...
.. si fa l'apprezzazione o la valutazione d'un quadro o d'una
ant. estimo di immobili (per la compilazione del catasto); tributo relativo a
, come vide colei [francesca], la quale esso, secondo l'ordine detto
ed utili... o per manifestare la gloria d'iddio, o per approbazione
approcciare, intr. anche con la particella pronom. (appròccio).
a valle, ché s'approccia / la riviera del sangue. idem. inf.
a forza, conviene accamparsi, cinger la piazza, aprir le trincere, approcciarla
consentono agli assedianti di investire al coperto la piazza assediata. montecuccoli, 1-199
tentasse, non le riuscì d'indoviname la vera causa. = deverb.
. giungere alla riva; avvicinarsi con la nave alla costa, per lo sbarco
carceri. panzini, ii-105: lungo la spiaggia del marò... è la
la spiaggia del marò... è la passeggiata vespertina, assai lieta e pittoresca
in un villaggio lontano, disegnato appena fra la nebbia azzurra dei monti, brillò qualche
molo del suo paese, gli accendeva la fantasia con la vista delle merci e dei
paese, gli accendeva la fantasia con la vista delle merci e dei passeggeri.
merci e dei passeggeri. -con la particella pronominale. buonarroti il giovane,
9-266: insaiutante, insalutata varca [la barca] / tra guardie e guardie,
seno alla cloe, che, per la paura e per l'allegrezza mezzo tra
e lacrimosa, a braccia aperte in su la riva l'attendeva. monti, x-2-15
rechi? carducci, 873: sta ne la notte la còrsa niobe i..
, 873: sta ne la notte la còrsa niobe i... i e
approda il sole, cioè non s'approssima la luce del sole. ricordati, 1-121
non approdavano tuttavia a nulla, data la caparbietà e persino la violenza della moglie
nulla, data la caparbietà e persino la violenza della moglie, che ormai non sentiva
fra giordano, 3-124: fecero la torre grande: e iddio...
. dispersegli per lo mondo: e la torre non approdò nulla. pulci,
salvini, 30-1-298: se in noi la favella non fosse, che i concetti dell'
villani, 9-80: trovando i capitani che la terra era bene guemita a difesa,
approdando. idem, ii-495: come la vite è pasciuta [dal bue],
straniera senta tutt'a un tratto parlare la propria lingua. appròdo, sm.
clamore / corse lungo le stoe quando la nave / piena d'eternità giunse all'
luoghi d'approdo. saba, 231: la gomena toglieva alla colonna / dell'approdo
dell'approdo, e oscillava in mar la conscia / nave. ungaretti, iv-37:
: oggi sono venuto a pranzo con la vostra signora, alla quale sono stato
nei tram e nei locali pubblici perché la gente mi spingeva contro di lui e
mezzi illeciti. 2. con la particella pronominale (approfittarsi, approfittàrsene)
tavola: non ha saputo fare - la madre disse: d'un ragazzo tutti si
dell'eloquenza, non vanno per approfittare la volontà con l'utilità degl'insegnamenti.
sentimento confuso... mi travagliava la coscienza e sembrava dilatarla e approfondarla come
dilatarla e approfondarla come fa dell'oceano la tempesta. 2. figur.
, i-257: chi vuole ben conoscere la società, approfondi le leggi dell'esistenza
facoltà dell'uomo. leopardi, i-187: la molteplicità delle sensazioni confonde l'anima,
sensazioni confonde l'anima,... la fa errare d'un piacere in un
. d'annunzio, iv-1-584: la contrattura dolorosa alterò le linee del volto
le pieghe della fronte si approfondirono, la pelle delle palpebre ebbe un tremolio leggero.
idem, iv-2-322: l'infiammazione e la suppurazione si approfondivano e si estendevano rapidamente
oppure 4 trattarlo a fondo ', la nuova crusca allega un es. del magalotti
. salvini, 39-i-14: senza la semenza, per così dire,
dire, dell'intelletto, che la materia dalla memoria approntata disponga,.
e le punte delle alie restrigne inverso la coda, la qual coda ancora lei si
delle alie restrigne inverso la coda, la qual coda ancora lei si restrigne in sé
iacopone, 58-78: vedem per lo peccato la vita ster- menare, / la morte
peccato la vita ster- menare, / la morte appropinquare, quann'om pensa gaudire
questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa battaglia, dimenticando
e chiari. castiglione, 523: la luna, che da quello piglia la sua
: la luna, che da quello piglia la sua luce, secondo che se le
, e prodigi accresceva ogni dì più la fede l'appropinquarsi degli effetti. firenzuola
maniere, e tor via da quello la massa degli umori di mista natura che
. paoletti, 1-2-129: non per la zolfata riescono perniciosi quei vini, ma per
michelstaedter, 265: si potrebbe applicare la critica distruttiva di platone approposito delle altre
, una di quella da messa è la più approposito col beccuccio
approposito per le capre, eziandio è la macchia. = cfr. proposito
appropiare), tr. con la particella pronom. [ni>appròprio); oggi
bita, ottenuta con l'inganno o la violenza). compagni, 3-19
! queste cotali, che vogliono appropiarsi la cosa comune. or puoi tu farti
. m. villani, 1-52: la nave col suo tesoro... arrivò
costanza, già apertamente non corresse per la via della morte. paolo da certaldo,
, cercava appropriarsele, e render bella la sua maniera. giordani, ii-58:
il friuli veneto assicurandole il favore e la cooperazione della nobiltà terrazzana. onofri,
nobiltà terrazzana. onofri, 46: ma la tua volontà, come un fantasma /
647: è punito... con la reclusione fino a un anno..
, però che... da voi la vita tengo. masuccio, 93:
: abbattendose un dì con suoi compagni in la veneranda chiesa de san lorenzo, dove
avia al populo pronunziato che intendea far la predica del iudicio la sequente matina, e
che intendea far la predica del iudicio la sequente matina, e in quella i
105: non è adunque strano appropriare la divinità alle idee delle cose, onde ancora
poeti a'precetti della vita, tira la poesia fuor dalle favole e maschere.
di appropriarselo. leopardi, i-1001: la precisione e l'universalità di quell'idea si
staccarla dalla parola, che le appropriò la nazione che ritrovò e determinò e rese chiara
nazione che ritrovò e determinò e rese chiara la detta idea. faldella, iii-62:
idea. faldella, iii-62: si contorse la bocca con quel riso stentato e rassegnato
del dì, e della notte, disponendo la sua allegrezza per forma di ragione.
vive di terra, e per paura che la terra non le venga meno, mai
sacchetti, ii- 183: a la invidia si truovano poche medicine, e ancora
che 'l voleano dipignere, o intagliare la sua statua, d'appro- piarlo bene
piarlo bene. salvini, 39-iii-153: la sordida lusinga,... è
è una maschera d'amicizia, che la contraffà sì bene, e raffigura,
. o. rucellai, 2-11-1-19: la lode che si dà per usanza a
una cosa bella, non cade appropriatamente sopra la cosa, che riceve sua perfezion d'
, ma non de li appropriati a la generazione. ariosto, 20-139: il
medicine potenti e appropriate al veleno, salvò la vita. bandello, 1-5 (i-74
. nomi appropriatoli, il primo per la grandissima quantità delle barchette, che si
: venne [il verbo] con la potenzia che è appropriata al padre, e
che è appropriata al padre, e con la sapienzia che è appropriata al figliuolo,
che è appropriata al figliuolo, e con la benivolenza e amore che è appropriato allo
creature ragionevoli. leone ebreo, 30: la quale [anima intellettiva] non è
felice. d. bartoli, 36-26: la terra di lombay, patrimonio di casa
, ii-187: il loto è apropriato a la lussuria, però che il loto fa
vocaboli appropriati. salvini, 30-2-144: la particella se, dubitativa, mi pare
l'appropriazione consiste nell'atto con cui la persona rende le cose come altrettante parti di
1 mezzi propri con l'industria o con la violenza, col furto, con l'
profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia,
a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la
la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire diecimila.
particolare. segneri, iii-2-40: tuttavia la santa chiesa, con una certa appropriazione
una certa appropriazione, ascrive al padre la potenza, come al primo principio.
: incomincia l'aere a noi a lasciar la rigidità del freddo, e mitigarsi per
da montecchiello [crusca]: però [la mente] s'appressa al fonte di
prossimità. ottimo, iii-240: secondo la sua elongazione o approsi- manza [del
: quando si venne approssimando, conobbe la schiera de'nemici. m. adriani,
il mortorio. fiacchi, 191: la man la face approssima / con insensibil
mortorio. fiacchi, 191: la man la face approssima / con insensibil moto.
: ed ecco all'improvviso / distaccasi la luna; e mi parea / che quanto
le trombe guerriere annunciavano che si approssimava la carrozza dove era eugenio re. idem
con gli altri vizi si può aspettare la battaglia; ma costei [la fornicazione]
può aspettare la battaglia; ma costei [la fornicazione] fuggite, e non le
. cesarotti, i-105: se dunque la costituzione interna d'uno scrittore lo approssima
inarrivabile. buzzati, 1-148: verso la fine della vita, filimore vedeva arrivare
fine della vita, filimore vedeva arrivare la fortuna con la corazza d'argento e
vita, filimore vedeva arrivare la fortuna con la corazza d'argento e la spada tinta
fortuna con la corazza d'argento e la spada tinta di sangue; lui (che
non ci pensava oramai quasi più) la vedeva stranamente approssimarsi con volto amico.
quel tempo [l'inverno] a la femina ignuda la quale s'aprossima a
[l'inverno] a la femina ignuda la quale s'aprossima a la morte.
femina ignuda la quale s'aprossima a la morte. crescenzi volgar., 9-6:
. viani, 19-408: si approssimava la notte e il calore era soffocante.
un breve tratto di una curva con la tangente in un suo punto).
da proximus * prossimo '); la variante approssimare per influsso di * presso
il fidanzato le aveva fatte imparare per la circostanza... e che pronunziava molto
del liberalismo come arte di governo, la demagogia nazionalista e il pericolo clericale,
apparire come un episodio politico connesso con la storia del marxismo in italia.
si vieta... di ripartire la storia, che si narra, in periodi
anche in questo caso non si smarrisca la nozione che i periodi sono approssimativi così
stesso centro. idem, iii-23-43: la lingua... divenne generica,
questo deve essere, in primo esperimento, la democrazia approssimativa di un paese ancora selvaggio
alle segrete cose del giudice approssimato, la sua fama od egli l'adorna,
fama od egli l'adorna, od egli la sozza. cassiano volgar., ii-13
: signore idio,... rimetti la tentazione di quello giovane in questo vecchio
2-175: hae finto che per la notte approssimata si dipartiva lo sole.
l'amore. idem, 71: la terra fugge l'approssimazion del cielo
, due valori approssimati di esso, la cui differenza sia inferiore a un numero
del suo peso, per non aversi la perfetta quadratura del cerchio, ma solamente
, i-533: quantunque non di rado la sua opinione fosse o più dell'altre approvabile
, ovvero non meno estimabile, per la finezza del suo intelletto. salvini,
g. p. zanotti, 2-2-261: la quale operazione, scoperta che sarà,
mio consiglio approvate, io mi serverò la corona donatami per infino alla nostra partita
alla nostra partita. torini, 377: la scienza per virtù non è aprovata /
è aprovata / se non da chi la 'ntende. marsilio ficino, 2-84:
tenere le genti d'arme, io non la appruovo. giannotti, 2-2-26: non
[le città] siano in su la riva del mare, acciò che non possano
283: indarno adunque quel pastore, la giustizia e la fede del quale approvò
adunque quel pastore, la giustizia e la fede del quale approvò quel sommo giove,
del quale approvò quel sommo giove, per la mia eccessiva beltade mi propose a tante
cate approvava che stessi con dino. la vecchia sì -glielo toglievo dai piedi. g
2. esprimere il proprio consenso, la propria adesione; assentire con compiacimento.
non dubito che non siate per approvare la mia difesa, se vi terrete a
, i-166: il popolo approvò [la costituzione] con un generale applauso di accettazione
(l'esplicazione di un'attività, la realizzazione di un progetto, ecc.)
non fosse approvato degno e confermato per la chiesa. varchi, 18-2-365: tornarono
chiesa. varchi, 18-2-365: tornarono la sera a sei ore di notte co'capitoli
detta fraternità. imbriani, 2-70: la camera approvò il progetto, con uno
. guittone, xx-9: e prenderò la lor [delle donne], sol,
volentieri passa i cuori degli uditori, la quale s'appruova per la vita del dicitore
uditori, la quale s'appruova per la vita del dicitore. dante, conv.
sé biasimando. intelligenza, 18: la terza pietra si ha nome allettorio, /
/... / se femmina la porta uom ne 'namora; / per la
la porta uom ne 'namora; / per la mia donna amorosa s'approva. boccaccio
4-6 (435): lodando prima la giovane e la sua costanzia, per approvar
): lodando prima la giovane e la sua costanzia, per approvar quella venne
religiosi... approvano de continuo la mia verità. castiglione, 371: un
boccaccio, v-120: e io, la qual, per amore approvare, /
con lui vivendo vuole stare, / la 'mpromessa aspettando, il mio volere /
[particelle] approvative lodano e approvano la cosa fatta, e sono bene, bello
da tanti maravigliosi uomini, quanti ha avuti la nostra religione. della casa, 795
iv- 274: rinnova da sé la brutta colpa che gli vien data di
pensiero, / che vittima approvata / la vergine cadesse. 3. di
vani è da correggere con la gravezza dalli più approvati. cassiano
dove giudicassero i più approvati uomini di tutta la città, dovessero aver speranza i
/ poter amar suo essere, orrir la mal'usanza / ène essa- minanza de
: chiunque si presentava, e pagava la tassa, e faceva gli esami, ed
approva; che dà il proprio consenso, la propria lode. guittone [
guittone [crusca]: averete approvatrice la volontà del superiore. pallavicino, 1-364
sostiene l'atto, il quale senza la di lui appruovazione rovinerebbe. 3
. g. villani, 11-92: la gabella degli approvatori de'sodamenti che si
guido delle colonne volgar., 1-87: la qual cosa, perciocché io non voglio
o. rucellai, 8-20: se la medesima ragione vien colorata dalla fantasia,
loro approvazione. pananti, i-47: tutti la testa / scossero allor d'approvazione in
a poco a poco l'approvazione e la fiducia dei cittadini, e sventate le calunnie
scoperto una specie di cantina, dove la commissione degli approvvigionamenti accumulava, per il
. rigutini-cappuccini, 16: accettata la forma approvvigionare, da provvigione, parrebbe
da provvigione, parrebbe da accettarsi anche la forma approvisionare da provisione. calvino, 1-498
. provvedere una nave del necessario per la navigazione e l'equipaggio: attrezzi, strumenti
marin. inclinazione di una nave verso la prua (per errore di costruzione o
picchiata. appruare, intr. con la particella pronom. (si apprùa)
anzi è l'istessa regola di natura la quale ordina le cose. galileo, 4-3-1
di un proiettile, di una nave, la descrizione di un'orbita rispetto a un
accolti, 1-114: quindi può te apparirci la cagione, perché sì fatte illuminazioni apparenti
non è da abusare, come fa la gente che vuol parere colta.
buonarroti il giovane, 10-924: così la tancia è di carne un bel pezzo,
. bontempelli, 9-127: prese sùbito la parola dicendo precipitosamente: « mamma,
moravia, vii-105: arrivava a corteggiare la ragazza in mia presenza; a darle
sarei tor nato a vederla la notte seguente. ahimè! insensata pro
d'appuntamento. tozzi, ii-383: la mattina dopo mi svegliai pensando subito, e
furono costretti a fare nuovi appuntamenti con la nostra repubblica. caro, 3-1-47:
ciarlo da piede, sì li appuntò la camiciola col farsetto e poi disse:
166: altro non manere adesso ch'appuntar la stringa. c. dati, 3-108
12-4-397: d'oro / fibbia n'appunta la purpurea vesta. carena, ii-476:
teneva le braccia alzate e arcuate verso la sommità della testa, per fermare il velo
, 2-980: se l'appuntava [la treccia] in modo tutto suo, che
capelli scomposti. tombari, 2-168: la natura d'intorno somiglia alla trama d'un
alla trama d'un ricamo a cui la primavera appunterà i suoi fiori. moravia,
ago, uno spillo: fermarlo introducendo la punta. anguillara, 4-148: l'
. e. cecchi, 6-35: come la cameriera che seguita ad appuntare uno spillo
un buffetto a una piega, mentre la signora corre allo specchio. 2
2. fare a punta, fare la punta, rendere aguzzo, aguzzare.
era sempre un paggio che appuntava loro la matita. magalotti, 4-9: invan
]. pascoli, 429: la notte, vegli, appunti faci, o
valletti e cesti. 3. rivolgere la punta, puntare; prendere di mira
pur sigieri il saracino avanza: / la spada a mezza la pancia gli appunta,
avanza: / la spada a mezza la pancia gli appunta, /...
... e per gallone / la ficcò più d'un palmo ne l'arcione
/ lo spillo è d'oro ed è la sua bellezza. d. bartoli, 18-246
. d. bartoli, 18-246: la battaglia era per riuscire oltre modo sanguinosa da
dalla fusta di giovanni soarez, che dié la vittoria a'portoghesi. monti, 11-315
continuano a fuggire. desiderio appunta la spada al petto d'uno di essi,
tempo. sinisgalli, 6-19: tutta la critica recente si appunta precisamente sullo studio
volto: rivolgere lo sguardo, aguzzare la vista; adocchiare, fissare con gli
negli sguardi che mi appuntava addosso, la stessa tormentosa intensità dei primi istanti del
6. intr. ant. colpire con la punta, intaccare. iacopone, 56-17
spiga porta che s'appunta / come la fiamma. pirandello, 5-18: sotto le
drizzarsi, essere puntato; arrivare con la punta. -al figur.: concentrarsi
in ch'io m'inventro, / la cui virtù col mio veder congiunta, /
sopra me tanto, ch'i'veggio / la somma essenza della quale è munta.
ombra s'appunta, cioè l'ombra che la terra fa, stende lo suo cono
cor tace / e tutta perde del desio la punta. gioberti, ii-139: un
vista dell'altrui carne nuda contro cui appuntavasi la lama sottile... -a loro
par., 6-28: or qui a la question prima s'appunta / la mia
a la question prima s'appunta / la mia risposta. = deriv. da
chino in una cassa, / su la carta appuntando il suo sentiero, /
[macchia solare], appuntando diligentemente sopra la carta i luoghi di giorno in giorno
, per poi digerirle a sangue freddo la mattina seguente. manzoni, 987: la
la mattina seguente. manzoni, 987: la santa pazienza di riveder...
, 9-125: tutti le potevano baciare la mano, ed ella ascoltava quello che le
, perda, quando sia appuntato per la prima volta, il ducato della sua paga
4-149: un mio pari come egli apre la bocca, ognuno appunta, ognuno suggella
, cavisi gli occhi perché altrimenti non la corrà. p. della valle,
pur si trova, l'invidia e la maldicenza non mancano di trovarvi difetti d'
con qualsivoglia stato, che s'eleggesse la città. = adattamento del fr
apointer. appuntare4, intr. con la particella pronom. ant. ostinarsi,
586: se per sorte accadesse che la punta della lingua si avesse a vedere,
. rucellai, i-374: divenne [la lingua] atta ad imbevere ratte- nere
atta ad imbevere ratte- nere e scernere la varietà de'sapori, secondo che umidi
lisci o ruvidi o pure appuntati o ritondi la feriscono o la toccano i cibi.
o pure appuntati o ritondi la feriscono o la toccano i cibi. salvini, 39-ii-206
., 20 (351): « la vedo », rispose la vecchia, cacciando
): « la vedo », rispose la vecchia, cacciando avanti il mento appuntato
, 80: [il serpente] aveva la pelle verde, gli occhi di fuoco
verde, gli occhi di fuoco e la coda appuntata che gli fumava come una
. 2. puntato, rivolto con la punta. falconi, 1-9: bisogna
. falconi, 1-9: bisogna caricare la piatta, o altro vassello,.
, e con l'indice appuntato verso la buca. fogazzaro, 2-374: 11
zaffiro. d'annunzio, iv-2-1084: la fuga delle nuvole testimoniava la saldezza delle
iv-2-1084: la fuga delle nuvole testimoniava la saldezza delle mura, delle torri, delle
torri, delle porte... la torre del pretorio..., l'
più celebrati. pea, 1-42: la pezzola rosa in capo, appuntata con
2-3: venuto il giorno appuntato per la funzione, si adunarono i senatori.
senatori. botta, 4-658: aveva preso la via di villanova per andare al luogo
appuntato: chiamano con questo nome esotico la guardia di pubblica sicurezza, che viene
statuto dei mercanti di calimala, 1-i-107: la qual pena debba pervenire alla cassa de'
minatori si va appuntellando di legnami [la cava], e dippoi quando a lor
puntelli, si fa in un masso tutta la pietra in un tratto minare. f
f. negri, 254: appontellano la barca con sei legni, tre per parte
appuntellatala con alcuni pali di legno, la empiron di lunghe casse, tutte ripiene
): gli altri chiudono in fretta la bottega, e appuntellano i battenti.
non potrò, come vorrei, perché la pensione che m'appuntella è cosa troppo
albertazzi, 44: noi che appuntelliamo la nostra volontà con la ragione e con la
noi che appuntelliamo la nostra volontà con la ragione e con la scienza.
la nostra volontà con la ragione e con la scienza. 2. appoggiare.
): per reggersi, doveva appuntellarsi con la mano all'arcione. collodi, 693
. -eccocelo. -alzatelo mo tutti due con la spalla. -ci fa sudare. -saldi
può sapere, giacché era solo; e la storia è costretta a indovinare. [
dimenticasse di lei; o, per dire la cosa proprio a un puntino, che
... o, per dir proprio la cosa appuntino, ch'egli pensasse a
e scrupolo meticoloso. collodi, 345: la cosa andò appuntino com'egli se l'
rimaneva vestigio. fogazzaro, 2-139: la contessa volle sapere a puntino in quali
di cuocere una vivanda si può desumere la storia di un popolo. e. cecchi
. pea, 7-107: mi porge la mano con le unghie appuntite. e.
di curiosità per il mio dito. la simpatia che subito si stabilisce fra il
lorenzino, 228: nessuno negherà che la cosa non fusse successa a punto come
baretti, ii-15: brutta cosa è la vecchiezza: non perché ci spinge verso
avete mai pensato che, appunto perché la religione di cristo è la sola vera religione
appunto perché la religione di cristo è la sola vera religione, i soli veri
che forse così per appunto non generò la natura senza qualche aiuto dell'arte.
nomini cimbia quella picciola curvatura che fa la colonna così all'imo come al sommo
non sapendo questi che tale veramente è la denominazione sua, come quella che viene
iii-303: lo pregava volesse dargliele; la qual cosa mentre prometteva messer marco di
, / e che dormiva appunto in su la buona. metastasio, 1-6-221: ma
metastasio, 1-6-221: ma viene / la principessa appunto; ecco il momento /
; ecco il momento / di far la prova estrema. 4. nelle
: un disegno; qualcosa che aveva la fuggevolezza e l'eleganza d'un appunto.
con qualche apprensione le numerose novità che la sposa introduceva in casa sua e ne
. boccardo, i-172: appunto è la somma che forma il saldo o
idem, i-172: chiamasi pure appunto la piccola moneta o viglione, che si aggiunge
fra giordano, 3-38: questo [la misura del cerchio] n'hanno colto
e non si accorge che si appunzisce la pertica sulle ginocchia! = variante toscana
mettere in chiaro; riconoscere, controllare la verità di un fatto.
quella libertà,... per la quale si vaglian le cose per lo
, ne risulta direttamente... la necessità dell'unità, e quindi della monarchia
beltramelli, 1-666: egli avrebbe appurato la cosa con l'amico...
appurarlo bene. bocchelli, 1-iii-198: la finanza non appurava nulla più di quanto
a pieni voti decietasi non esser bene appurata la deposizione di tarquinio, doversi costui carcerare
, si rinnovavano in lei con tutta la spontaneità ed il profumo dell'età virginale
vi gitteremo de'sassi, ché tutta la terra avete apputidata. = deriv
vermini,... con appuzzare tutta la contrada. m. villani, 1-2
diffidi cosa. soldani, 1-52: la novità, del ver sempre nemica, /
seicento in qua hanno appuzzato e tradito la loro patria. = deriv.
sì fetido e sì spiacevole che tutta la contrada attorno appuzzola. = cfr
me chiave aprente, acciò ch'io vegga la volontà del mio signore. crescenzi volgar
lo caldo aprente poco distilla, e per la freddezza dell'aere si secca, è
, 4-15: di questo mese si semina la ruta ne'luoghi aprici, cioè in
: nel giogo un verde colle alza la fronte, / sotto esso aprico un
: lussureggiante serpe alto e germoglia / la torta vite ov'è più torto aprico.
sirio e ne fiammeggia / ed arde quasi la campagna, aprica. parini, giorno
si dismonta aprica / quinci si spande la pianura / leopardi, 19-128: or quando
il cor. idem, i-1124: la vista del sole o della luna in una
campagna vasta ed aprica è piacevole per la vastità della sensazione. carducci, 703
machiavelli,. 819: quando ritorna la stagione aprica, / allor che primavera
benigna faccia. ariosto, 13-59: de la tua chiara stirpe uscirà quella /.
lume suo dì e notte aprica / farà la terra, che sul menzo siede.
bei mesi d'aprile e di maio / la gente fa di fior'le ghir- landette
tempo è di far questi nesti, fatta la luna d'aprile insino
al trapassar d'un giorno / de la vita mortale il fiore e 'l
del verno i rigidi martiri, / e la stagion de'redivivi odori, / fra
di febbraio, chi di marzo hanno la loro fioritura; e tutti finiscono a aprile
/ veston di verde il campo e la collina. idem, 824: te redimito
luoghi semplici. papini, 21-103: la spalla del monte discarca la soma / di
21-103: la spalla del monte discarca la soma / di neve alla chiama cordiale
sabato santo. / è tornato aprile e la tenera frasca, / anch'io ritorno
frasca, / anch'io ritorno per la buona pasqua. pratolini, 9-105:
col sole che caricava di maggior oro la lanterna della cupola, alta sui tetti.
gloria e di virtù fallace raggio / la tenerella mente ah non v'invoglie! idem
, ed illustri; / né caggiono giammai la state e 'l verno * / tal
che vinca tua grazia d'aprile / quando la valle è una cuna / di fiori
dell'aprile. ojetti, ii-120: la primavera quest'anno è giunta tardi e
apertura. simintendi, 1-214: la terra trema, e 'l re medesimo
teme ch'ella non perisca, e che la terra non si scuopra con ampio apriménto
pregate... che mi sia data la parola di dio nell'aprimento della
delle piante. idem, 1-208: [la zucca] cominciò collo accrescimento e apriménto
per dichiarare. segneri, iii-1-291: come la terra è disposta, basta un apriménto
: nell'altro [argomento] si provò la minore a priori, e ora ve
minore a priori, e ora ve la voglio provare a posteriori. grandi,
a posteriori. grandi, i-169: la ragione a priori si è perché sul medesimo
somiglianti. b. croce, i-2-128: la distinzione tra le due forme del giudizio
, e se inconcepibile è del pari la sintesi fuori dell'analisi e l'aposteriori
nel possesso del fallito. ora questa è la sua residenza: si deve quindi presumere
intollerante, priva di rapporti concreti con la realtà). oriani, iii-390
. oriani, iii-390: [la] legislazione sociale del lavoro...
materia). -anche intr. con la particella pronom. m. villani
il gran colpo risuona, / e da la cima al fondo l'apre e sferra
. tassoni, 11-36: si schiodò la goletta, e la visiera / s'aperse
: si schiodò la goletta, e la visiera / s'aperse, e diede lampi
., 18-134: prima fue / morta la gente a cui il mar s'aperse
i-552: essendo loro dal vento levata la vela e l'albero tolto..
spesso aprendosi con grandissimi tuoni quella [la nave] per perduta già vinti i
acqua e nell'aria pesa e discende per la via più breve, e divide e
, par., 23-38: quivi è la sapienza e la possanza / ch'aprì
, 23-38: quivi è la sapienza e la possanza / ch'aprì le strade tra
ch'aprì le strade tra 'l cielo e la terra. tasso, 10-30: qual
/ se 'l concedevi tu, con la mia spada. filicaia, 2-1-155: chi
che aprivano nella neve una strada per la folla. beltramelli, iii-254: andava
, iii-254: andava innanzi e apriva la via fra le sabbie dominate dal vento
di quel tracciato fu aperto all'esercizio la bellezza di cinquantanni addietro.
il cerchio / com'irato cinghiale apre la fratta. caro, 11-1051: in tal
a sinistra,... sarebbe stata la meglio. baldini 6-145: si sentì
si sentì un gran rumore e s'apersero la strada a salire sul palco i suonatori
-aprire un luogo: penetrarvi con la forza. manzoni, 70: e
: non si sa quando furono aperte per la prima volta le nostre miniere di levignani
al pensiero moderno. -intr. con la particella pronom.: indica il fendersi
dante, inf., 20-32: drizza la testa, drizza, e vedi a cui
/ s'aperse alli occhi de'teban la terra. g. villani, 12-123:
sostenne tante mie iniquitadi, e come la terra in prima o poi, non
. passavanti, 49: s'aprì la terra di subito, e inghiottì l'albergo
/ che parve il ciel cader, la terra aprirsi. berni, 120: raccontate
ecco immantenente / spezzarsi i marmi e la montagna aprirsi. dottori, 146: sotto
se smottasse il monte, sevi travolgesse la valanga... che fare? montano
, iii-438: rise clorinda, e su la guancia bella / dolcissima pozzetta allor s'
palladio volgar., 4-8: s'apra la terra, e scalzinsi le viti intorno
, 5-1-162: ma se 'l vomero tuo la terra aprendo / netto e lucido vien
, iii-37: continuate il lavoro sotto la luna? -... -sì.
rostri aperto. montale, 35: la gonfia peschiera dei girini / umani s'
: l'altra mano se prenne e 'n la croce se stenne, / e lo
far parola. idem, 260-10: non la bella romana, che col ferro /
(73): e quante volte io la giungo, tante con questo stocco,
: all'uno il capo tutto apre e la faccia, / all'altro il petto
faccia, / all'altro il petto la spada famosa. grazzini, 2-211: la
la spada famosa. grazzini, 2-211: la sera dinanzi si era, sdrucciolando,
un piede; onde poi raffreddato, la notte gli era cominciato a enfiare.
vera gioia, e fida, / sì la piaga vitale in alma accesa / aprire
(un ascesso). -intr. con la parti- cella pronom.: giungere a
, 15-i-152: che di ciò fosse questa la cagione, si vide quando fu aperto
scritte queste parole: « chiunque aprirà la porta della cittade di notte, in tempo
e perciò fue accusato che dovea perdere la testa secondo la legge scritta. iacopone,
accusato che dovea perdere la testa secondo la legge scritta. iacopone, 36-4: anema
anema, che desideri de gire a la gran corte, / adornate ed acconciate,
a tenerla serrata, / pur che la gente a'piedi mi s'atterri. cavalca
iii-142: cristo si fece chiave per aprirci la porta, la quale era serrata per
fece chiave per aprirci la porta, la quale era serrata per lo peccato. petrarca
peccato. petrarca, 72-20: aprasi la pregione ov'io son chiuso. a.
, ix-394: e ha tanto piacevol la bocca / che par, quand'ella l'
bellissimo e sottilmente lavorato, nel quale la figliuola le sue ricche vestimenta e care
che aprire lo sapesse, se non la savia balia. firenzuola, 326: l'
... fece pensiero di aprir la borsa delle sue frode. caro,
caro, 15-i-54: si chiude [la porta] con una serratura saracinesca,
4-431: apro in fretta l'uscio la mattina. leopardi, 24-20: apre i
balconi, / apre terrazzi e logge la famiglia: / e, dalla via
di sonagli. zanella, i-221: la finestretta / apriva il montanaro e, sporto
, di gettare i libri e aprir la finestra e guardare. baldini, 1-8:
un cofano. -intr. con la particella pronom. dante, purg.
, / che non si volga dritta per la toppa * / diss'elli a noi
s'apre / del purpureo oriente / la finestra lucente. prati, ii-169: apritevi
buio che le porte si aprissero e la gran luce fosse..., non
dee., 3-2 (280): la camera da una cameriera tutta sonnacchiosa fu
tosto, alessandro, / andate a aprir la camera, e farete / che non
messer lambertuccio. -assol. dischiudere la porta di una casa, di un
egli aprì, entrammo, sentii che chiudeva la porta. landolfi, 1-85: la
la porta. landolfi, 1-85: la cagnetta voleva entrare anch'essa e, senza
, si precipitò come una catapulta contro la porta, battendola colle zampe anteriori.
i-132: si volse, saltò su per la scala. bussò, col cuore in
8-130: sovr'essa [porta] vedestù la scritta morta: / e già di
, / tal che per lui ne fia la terra aperta. idem, purg.
. 10. intr. con la particella pronom. figur. dischiudersi;
durato un poco, / e che la nebbia cominciossi aprire, / cominciò anche il
oltre l'azzurro. calvino, 3-42: la valle s'apriva striata da folti campi
. lorenzo de'medici, 5-13: la mia moglie ha aperto il desco,
fondaco della lor nazione... la settimana passata fu concluso e stabilito.
spettacolo). -anche intr. con la particella pronom. menzini, i-136:
, far uscire il gas, girando la chiavetta. -aprire la luce, la
il gas, girando la chiavetta. -aprire la luce, la radio: accenderla girando
la chiavetta. -aprire la luce, la radio: accenderla girando l'interruttore.
, 4-218: un caffè accanto aprì la radio e dopo molto raschiare si sentì
bonfadio, i-i: il tramezzino mi diede la lettera vostra, e per ventura mi
leggete... (federigo apre la lettera). -sigillata coll'ostia nera?
romanzo. baldini, 6-85: fu la stessa cosa l'anno passato...
uno. silone, 5-157: aprendo la busta, le mani gli tremavano..
, le mani gli tremavano... la busta conteneva le copie assai sbiadite di
scostare. - anche intr. con la particella pronom. guittone, 1-31:
e parlandomi così, sì mi cessò la forte fantasia entro in quello punto ch'
le labbra apersi, / poi rimase la voce in mezzo 'l petto. boccaccio
arco,... e postavi la saetta, l'aperse, saettandogli appresso.
a una finestra, gli fece aprire la bocca. ser giovanni, i-215: ma
canz. 75: e vidi a la stagion prima e novella / uscir la molle
a la stagion prima e novella / uscir la molle erbetta, come sòie / aprir
come sòie / aprir le foglie ne la prima etate. bonfadio, i-13:
corona altera, / de'suoi tant'occhi la stellata sfera. trivulzio, iii-241:
/ or mentre scarsi umori / tu de la ge- lid'urna / sovra lor versi
lid'urna / sovra lor versi con la mano eburna / apron le foglie
lunghi e neri sopraccigli, mentre però la bocca s'apriva al sorriso. prati
: al tuo passar, siccome a la tua dea, / il bel pavon l'
, i-641: ogni tanto... la luce si slargava e anche senz'aprire
pavese, i-185: mi accennò con la mano, sogguardandomi appena, e se
: si aprì il sipario e ciò salvò la conversazione. quarantotti gambini, 6-54:
. quarantotti gambini, 6-54: aprire la vela, andare al largo. idem
: estrinsecare. -anche intr. con la particella pronominale. dante, par.
: credo che oggi più che mai la fantasia ha bisogno di aprirsi in libertà.
viole / colore aprendo, s'innovò la pianta, / che prima avea le
, canz., 75: e vidi la rogiada matutina / la rosa aprir d'
: e vidi la rogiada matutina / la rosa aprir d'un color sì infiamato,
avria stimato / che un foco ardesse ne la verde spina. giovanetti, iii-203:
25. intr. (anche con la particella pronom.). allargare i
s'apre il giglio, e qui spunta la rosa. a. adimari,
dell'elianto. ungaretti, iv-40: la recline, che s'apriva all'unico /
ardua selce i... i -non la rammenti delirante muta / sopra tre palmi
natura ogni suo bel lavoro: / la palida viola era fiorita, / e la
la palida viola era fiorita, / e la sanguigna rosa e il bianco ziglio.
, quasi dal mar risorta, / la terra aprirne i monti e gittar fumo
. battista, iii-391: pieghi l'ale la notte ed apra intorno / tremole faci
sud forte di zàgare, / spingi la luna dove nudi dormono / fanciulli,
. 27. intr. con la particella pronom. offrirsi alla vista,
a questi or a quei s'apre la terra / fra due liquidi monti. tasso
dileguano senza che se ne possa assegnar bene la ragione. campana, 88: dalla
delle casematte, delle polveriere, che chiudevano la vista, quale mondo si apriva?
grigia... vi salì. vide la valle aprirglisi dinanzi. 28. figur
il maestro, che sale in su la cattedra per aprire e insegnare la sapienza a'
in su la cattedra per aprire e insegnare la sapienza a'discepoli; così cristo salì
a'discepoli; così cristo salì su la croce,... ad aprire tutta
croce,... ad aprire tutta la filosofia. dante, conv.,
, iii-v-7: quello glorioso filosofo al quale la natura più aperse li suoi segreti.
dee., 2-8 (227): la donna... liberamente rispose che
castiglione, 457: così potrà aprirgli sempre la verità di tutte le cose con destrezza
senza sua vergogna e doglia, m'aperse la cagione degli amarissimi affanni suoi. caro
ben di rado supplice gli apersi / la voglia mia, che non restasse sazia.
aprire. montale, 1-45: non domandarci la formula che mondi possa aprirti.
29. intr. (anche con la particella pronom.). figur.
occhi armida; e pur alquanto / la bella fronte sua toma serena; / e
. ariosto, 4-68: poi che la luce candida e vermiglia / de l'
; quand'ecco una luce / m'aprìo la notte, e mi scoverse avanti /
le furie anguicrinìte. jovine, 2-62: la madre aveva avuto uno dei suoi vaghi
. 32. intr. con la particella pronom. figur. accendersi,
, 1-75: fuvvi chi disse che la nuova letteratura, iniziata trent'anni fa
aprì il parlamento dicendo: signori! la seduta è aperta!, ma disse:
seduta è aperta!, ma disse: la seduta è chiusa. palazzeschi, 4-153
4-332: aprì le danze con la sposa. pavese, 140: ora pesa
pavese, 140: ora pesa / la stanchezza su tutte le membra dell'uomo,
dell'uomo, / senza pena: la calma stanchezza dell'alba / che apre un
. 34. intr. con la particella pronom. avere inizio. caro
lui soggiogate. serra, iii-98: la sessione si aprirà come suole tardi,
. alvaro, 9-419: era passata la mezzanotte, e si apriva l'ora in
ci saremmo detto quello che confina con la occulta confessione dei sogni. stato
in banca: iniziare rapporti d'affari annotando la -aprire la foce: sfociare.
: iniziare rapporti d'affari annotando la -aprire la foce: sfociare. 35.
: nel mar tireno, en contro a la prima operazione a credito o a
/ dove il bel fiume de amo apre la foce, / un aspro scoglio ha
. dir. aprire una successione: quando la morte di una persona dà inizio all'
dà inizio all'azione degli -aprire ad alcuno la porta di una scienza, di
possesso dell'eredità. un'attività: dargli la facoltà, fornirgli i mezzi di -per
di una carica, quando, per la morte del titolare, si iniziano i tentativi
occhio abbasso, / quasi cercando oltre la terra il passo / a l'inamabil cieco
. 38. locuz. -aprire la strada, la via, il passo:
38. locuz. -aprire la strada, la via, il passo: sgombrarli,
chi nel suo passare non gli apre la via. grazzini, 2-102: né vi
bestie, passando, non avessero aperto la strada. caro, 9-501: io tosto
passo, o di perdere in quello sforzo la vita, combattendo valorosamente, furon costretti
qua, turno, di qua. quinci la strada / che s'apre a la
la strada / che s'apre a la vittoria. tasso, ii-46: ora io
del vostro debito... per aprirmi la strada a parlar de gli altri.
quanto più in questo modo s'apre la strada a conoscersi la verità, tanto più
modo s'apre la strada a conoscersi la verità, tanto più debbo aver cara
verità, tanto più debbo aver cara la diversità de'pareri. dottori, 165:
ai nemici, o ad aprirsi con la disperazione la strada alla salute. buzzati
nemici, o ad aprirsi con la disperazione la strada alla salute. buzzati, 1-155
via nel profondo silenzio. -aprirsi la via, vadito, il passo, il
cuoco, 1-179: i francesi dovettero aprirsi la ritirata colle armi alla mano. barilli
armi alla mano. barilli, 2-136: la locomotiva prese a fischiare disperatamente aprendosi adagio
riusciva a riprender lena e ad aprirsi la via. jovine, 2-103: le prime
ferrate porte, oscure soglie, / a la diletta moglie il passo aprite, /
-aprirsi una strada, una carriera: trovare la via per farsi una posizione.
lungo così. -aprire ad alcuno la strada, la via, voccasione:
-aprire ad alcuno la strada, la via, voccasione: offrirgli il destro
, voccasione: offrirgli il destro, la possibilità di compiere una azione, di
questa ragione del tutto non risponda a la questione mossa di sopra, almeno apra
questione mossa di sopra, almeno apra la via a la risposta. petrarca, 53-92
sopra, almeno apra la via a la risposta. petrarca, 53-92: quanto
, / ad uom mortai non fu aperta la via / per farsi, come a
i'non falso discerno, / in stato la più nobil monarchia. idem, 84-7
idem, 84-7: noi gli aprimmo la via per quelle spene / che mosse
3-8 (341): parvegli che la fortuna gli avesse al suo maggior disidèro
gli avesse al suo maggior disidèro aperta la via. idem, dee., 7-8
(204): non solamente con la sua sagacità fuggì [la moglie] il
solamente con la sua sagacità fuggì [la moglie] il perieoi soprastante, ma
il perieoi soprastante, ma s'aperse la via a poter fare nel tempo avvenire
779: [iddio] aperse alli uomini la via della penitenzia. fed. della
: il visconte di turena, usando la occasione apertagli dalla partenza del gatta da
appre -aprire il campo: offrire la possibilità, dare l'occasione di fare
proprietà senza restrizioni né confini. -aprire la casa: ricevere ospiti, offrire ricevimenti.
villani, 1-51: il traditore gli aperse la porta, ed entrato dentro [il
, ii-1-23: il re de'sabini la corruppe per moneta, acciò ch'ella
per moneta, acciò ch'ella aprisse la porta alli sabini. ariosto, 33-38:
par ch'apra ogni cittade al re la porta / e che venezia a pena
canz., 120: lassai portarmi a la sfrenata voglia, / e tardi doppo
parini, giorno, i-405: già la dama gentil, de'cui bei lacci
gli occhi ad alcuno: fargli conoscere la realtà di una situazione; renderlo più cauto
furono, e aperse loro gli occhi la povertà, 'li quali la ricchezza aveva
loro gli occhi la povertà, 'li quali la ricchezza aveva tenuti chiusi. zanobi da
volgar.], 6-23: spesse volte la grandissima pietà del sommo padre manda flagelli
pietà del sommo padre manda flagelli dopo la colpa per aprir gli occhi di colui