viani, 13-124: come tutta la gente di qua, l'infermo è
da elasti [co], con la forma parallela elasticina; cfr. fr.
sogliono principalmente trarsi gli argomenti a dimostrare la forza viva. -molla piegata ad
contrazioni ponendo ad ogni elevazione in esercizio la sua forza elastica. = voce dotta
di palma, le cui foglie e la corteccia erano usate anticamente in medicina.
landino [plinio], 515: la palma chiamata elate, overo state,
alla medicina l'erba, le foglie e la corteccia. = voce dotta
11-41: si accennano le due forze che la pressione ha per operare: l'una
elatere. vallisneri, i-235: trovai la sua pelle [della crisalide] molto
accomodarsi come prima. ginanni, 1-359: la difficoltà di spiegare un fatto certo non
dell'aria, benché se ne ignori la cagione. targioni tozzetti, 8-165:
, iv-216: 'elaterio', in fisica significa la proprietà delle minime particelle dei corpi,
delle minime particelle dei corpi, per la quale ciascuna ritorna allo stato primiero,
il suo elaterio, allo stile la sua fosforescenza. faldella, 3-225: nello
credente noi troviamo l'elatere per restaurare la via del- l'evangelo su questa
cocomero asinino o vero salvatico, e la parte buona di epso è il fructo
conservasi anni ni. e1 sugo e la barba anni vi. idem, 1-h-v:
, di colore infra l'ervo e la cenere, e grave. vallisneri, ii-260
elateròmetro, sm. strumento per misurare la tensione dei gas o vapori usati come forza
landino (plinio), 589: la elatina ha foglie di casia picciole,
. mattioli [dioscoride], 522: la elatine ha frondi simili all'elsine,
e. gadda, 369: la gonnellina pareva fungere da paracadute, elata
. b. visconti, ix-75: la povertà che par mortai supplizio / necessità
questi duo buon stati: / ne la prosperità non fusse vano / con atti altieri
e ventosissimo per natura, aiutò prontamente la liberazione. bandéllo, 1-2 (i-40
ambizioso e più elato d'animo che la superbia istessa; se gli fai riverenza
sa- tisfattoria ed umile senza dazione. la coscienza, xxi- 708: ma
questo cotale ladro verrà, cioè se la dazione del cuore nascerà dentro, o vero
, e umile presepio, significare per la santa religione, la dazione e superbia
presepio, significare per la santa religione, la dazione e superbia. manzoni, fermo
aveva durato qualche tempo; di poi la fame cresciuta aveva prodotto gli sbandamenti,
che da cima un'elice / la sinistra cornice, oimè, predisselo. mat
toscana, cresce in bella procerità, con la corteccia, che nel rosso nereggia
d'annunzio, i-394: era la fonte in una lene altura / coronata d'
, ix-203: adesso avevamo lasciato la macchia per un bosco di elei che fasciava
per un bosco di elei che fasciava tutta la montagna fino alla cima.
prescritto / ch'andar si deve a la caccia ordinata / ne l'eliceto.
. helciàrius (marziale) 4 che tira la barca con la fune '(da
) 4 che tira la barca con la fune '(da helcia 4 corda,
conquiste spagnuole dell'america meridionale, correva la leggenda dei tesori favolosi ed enormi dei re
stata per lui l'eldorado lontano, la terra promessa dove il suo genio avrebbe
dorado, nel 1579), specie con la menzione che ne fece voltaire in candide
ont appelé eldorado ». cfr. anche la voce perù. eleagnàcee, sf
ebbero due grandi scuole di filosofia, la pitagorica e l'eleatica. bacchetti,
: l'unità, l'immutabilità e la necessità dell'essere; l'accessibilità dell'
dell'essere al solo pensiero razionale e la condanna del mondo sensibile come apparenza.
gli elefantarchi e le coorti / verso la fosca tua bellezza invitta / clamasse il gloriai
rugosa e quasi priva di peli; la proboscide è muscolosa e molto mobile (
una 0 due appendici tattili); la dentatura consta di 6 denti: 2
inf., 31-52: s'ella [la natura] d'elefanti e di balene
, / più giusta e più discreta la ne tene. fatti di cesare, 255
di cesare, 255: fece fare la battaglia d'elefanti incastellati, e su cavalieri
sotto i piedi, che artificiosamente andava per la città, e avea in dosso una
in dosso una torre di legno, dentro la quale erano molti musici eccellenti, con
parini, vii-2: aborro in su la scena / un canoro elefante, /
cui il pubblico di torino possa accettare la letteratura. 3. avorio.
elefanto / mandarmi in sogno il volto e la favella. chiabrera, 4-23-25: le
m e pesante 3 t, caratteristico per la breve proboscide dilatabile presente nei maschi;
. 2. che ha pesantezza, la grossezza e la goffaggine dell'elefante (
. che ha pesantezza, la grossezza e la goffaggine dell'elefante (una persona,
regione). calvino, 2-287: la costa è un'australia rossa d'eucalipti,
-trice). letter. chi pratica la fellazione. equicola, 210:
. bucini, 1-295: son io, la morte, oggi, fallofora / erotta
celebre fellatrice prepotente; / son io, la morte, a sporgere la dentiera nel
io, la morte, a sporgere la dentiera nel bacio fescennino. papini, 20-79
, nella vescichetta fellea del quale trovò la bile... quagliata. =
battista, vi-3-12: del villano garzon la gran fellia / giove deride.
lor vasello / e mazzerati presso a la cattolica / per tradimento d'un tiranno fello
(fama è tra noi) che da la fame astrette / risepelir ne le materne
bene oprar mercede colse / ahi! da la patria troppo ingrata e fella. pascoli
e fella. pascoli, ii-1197: è la coscienza della loro reità...
fagli a dio ribelli / e fa che la sua legge ognun declina: / però
ginevra bella / (che così nominata è la sua figlia), / ha pubblicato
città e castella, / che s'alcun la diffesa di lei piglia, / e
lei piglia, / e che l'estingua la calunnia fella / (pur che sia
. -che alberga l'empietà, la scelleratezza, il peccato (un luogo
ch'eo ve vói dir novella / de la cità d'inferno, quant'ell'è
per suo onore, / dove fu la battaglia e 'l gran flagello / d'
'l suo drapello, / e volger fe'la fronte a i fuggitivi / e sostenne
/ né delle folte, se guizza la luce: / chiunque le porti, guarda
; / quel che soggioga il ciel la terra e tacque, / che tende agli
. davanzali, i-101: tiberio, la cui maggior cura era che le cose acconcie
fello guerrier, presso alla vittoria, se la scantona e batte le calcagna? «
calcagna? « perché non ama d'arrischiar la pancia - incontro ad un archibugio od
della vanitade. intelligenza, 130: la nave andava inver'grecia con ella;
e i suoi compagni pompeo disvegliaro, / la visione in favola tornaro, / avegna
il core, / dietro i pochi la strada erta d'onore / salite, che
prese 'l pomo fello, / e cristo la man sua verso 'l martello. v
tien sospeso in quello, / e con la canna in man fermato attende / che
al sughero in alcune piante / la cruda stella, menando gran festa, /
il buttigliere / porse a i due frati la / de'figli, ch'io servai
e fella. ariosto, 21-47: così la moglie conducesse panne / il suo marito
anello, / gli diè per dota la contea d'angiò, / acciocché contro
devota / e lasciar seder cesare in la sella, / se bene intendi ciò
, / poi che ponesti mano a la predella. pulci, 4-54: io non
per amor della tua figlia bella / la vipera uccidrem crudele e fella. ariosto
de le pecorelle, / almo pastor, la togli, e la rinchiudi.
/ almo pastor, la togli, e la rinchiudi. 5. ant
(una persona, il suo sguardo, la sua espressione). doria, 1-50
bello, / ed altre, che la lengua è non villana, / perch'io
/ l'argalìa, ed ha seco la donzella, / e che rinaldo l'aveva
pensieri egri e felli, / e la speme e l'ardir ognor ravviva / grazia
/ de'pie'dell'uomo per la sua ruina, / e correrà di fuoco
, / mentre non ha di te pietà la morte. / per l'uom deforme
: / così aperse le labbra e la favella. lalli, 1-5-11: quindi è
segnoraggio, / ché troppo è scura la mia via e fella / a gir,
.: autore di un delitto contro la chiesa o lo stato. 2-8-3
e leggo in essa tutta registrata / la dura storia di noi me- schinelli;
violenza (le forze della natura, la sorte, la fortuna). boccaccio
forze della natura, la sorte, la fortuna). boccaccio, iii-1-18:
, vedendol chiaro e bello, / tutta la gente sua raccoglier feo / con debito
l'altra giacque, / al morir de la madre il figlio nacque. alfieri,
fisso. girolamo leopardi, 2-70: la madre pur diceva: ecco il tuo
., v-209: io hoe odiata la chiesa degli malvagi; e con felloni
. livio volgar. [tramater]: la figliuola fello- nessa e pessima scalpitò il
. davanzali, ii-384: fu in su la porta corampopolo consegnato al bargello, e
pria col bel viso, / poi con la forte man due volte ucciso. malvezzi
: ancora tra gli uomini vieta gravemente la legge farsi intercessor presso il principe per
ii-277: ora che t'ho insegnato la professione, e t'ho messo all'onor
fuga dei felloni. palazzeschi, 4-132: la direttrice invece custodiva nella sua storia un
. né mai si era potuto sapere la vera causa dell'inatteso abbandono da parte
. -che nasconde il tradimento, la slealtà, la disonestà (l'animo
-che nasconde il tradimento, la slealtà, la disonestà (l'animo, il pensiero
e pieno di mal talento e conosciuta la costante e forte intenzione della giovinetta,
mai consentire al furor del padre, la racconfortò, promettendole aiuto, acciocché la sua
la racconfortò, promettendole aiuto, acciocché la sua virginità con disonore violata non fusse
bentivoglio, 2-877: rimirano i fellon la loro schiera / scema de'miglior capi,
non ebbe mai diletto / per mostrar la sua faccia più feroce: / il capo
, 1-455: insuperbì al furente / diomede la rabbia, e sì l'ha fatto
che a venere di ferro / contaminò la mano. -con uso avverb.
, fa che stia in dovere sotto la sferza; e se sproposita più così fellone
, ii-149: i vincitori armati per la città con fel- lonissimo animo davano addosso
pianto, singhiozzando, ci domandava / la madre sua. -la madre? e
: pur ne'vizi mi diletto / per la mia felloneria. = deriv
simile onore, come tu vi ricevesti la tua salute? i. pitti, 2-140
, ii-241: come il re ebbe letta la lettera, s'adirò fortemente, e
misericordia, che di certo a queto avea la terra e poi tutta l'isola,
disonesto, che nasconde il tradimento, la slealtà; che rivela perfidia, vigliaccheria
cosa crudele e fuori di tutta umanità fece la malvagia, sì come l'uomo dice
del fatto ancora è chiamato il luogo la ruga fellonesca. 2. malvagio
iv-12 (49): nata subitamente la confusione de'linguaggi costrinse l'opera che
., 66 (85): fu la battaglia molta crudele e fellonesca: e
dante, par., 16-95: sovra la porta ch'ai presente è carca /
peso / che tosto fia iattura de la barca, / erano i ravignani. g
fa felonia; / el speza tuta la conpagnia. valerio massimo volgar.,
fatto proceda da solenne consiglio, perché la ignoranza de'signori si reputa fellonia ed
. / non ti sdegnasti / de la sua fellonia? boccalini, ii-198: semplicità
, ii-198: semplicità grande sarebbe stata la sua, quando si fosse lasciato imbarcare
corrono tempi tristi e difficili, spesso la fedeltà confusa con la fellonia, il
e difficili, spesso la fedeltà confusa con la fellonia, il vero col falso.
fellonia di cavaliere villano, né voi la commetterete; tra un'ora vi attendo
attendo. d'annunzio, v-1-750: tra la mia angoscia e quell'agonia sublime si
doveri della fedeltà, comportava, con la rottura del contratto feudale, la decadenza
con la rottura del contratto feudale, la decadenza dal feudo. -nell'età moderna:
. -nell'età moderna: delitto contro la fedeltà e l'obbedienza dovuta al sovrano
contra il regno, di papismo contro la chiesa anglicana. de luca, 1-15-
credette, apprestatogli da'parenti per ischivare la infamia di un supplicio pubblico. g.
del venchieredo s'agitò in foro civile la causa di fellonia. calvino, 2-156:
chiaro che enea silvio carrega voleva raggiungere la nave dei pirati per porsi in salvo
pirati per porsi in salvo. ormai la sua fellonia era irrimediabilmente scoperta e se
questa dimostranza di dio noi apella e la felonia e la malvagità de'nostri nimici.
dio noi apella e la felonia e la malvagità de'nostri nimici. guittone,
de morte, e forma de fellonia, la cui fortessa grande è denodata, e
in peccati, e tanto li tiene acecati la loro fellonia, che non cognosceno lo
volgar., i-202: tutti i dì la femina molestava lo garzone; ed egli
molestava lo garzone; ed egli recusava la fellonia. albertano volgar.,
a torto uno innocente, / salvò la donna; e salverà ciascuno / che
e consegnarlo a tempio. / così la dea, che 'n testimonio arreco,
'n testimonio arreco, / pari a la fellonia mandi lo scempio. metastasi0,
metastasi0, i-141: innocente chi vuol la morte mia? / viva chi t'innamora
per le pene tue tante in su la terra / alla mia stolta fellonia perdona /
guerra. de roberto, 633: rammenti la fellonia dei figli di artale iii;
, 125: dei malvagi omori viene la fellonia; che alcuna volta rinflabisceno al cuore
malinconoso. marino, 2-46: ne la scorza lucente e colorita, / il cui
folgore lieto i lumi abbaglia, / la diva di disdegno inviperita, / cui nulla
percosse il cavallo: e, se la mente non fosse istata dubbiosa, la
se la mente non fosse istata dubbiosa, la fellonia avea iscoperta, e tu troia
volgar., ii-5: da costrignere è la lingua, che non parli fellonia,
, sì come disse lo profeta: costrigni la lingua tua dal male, e le
col giuppone pur di broccato d'oro e la rocchiglia foderata di martori. gemelli careri
baffi come un uomo d'arme, la quale aveva il colorito acceso, con un
, 125: rivedevo le luci discrete e la felpa rossa del mio cova.
. allegri, 185: non ho la felpa, rispond'io, son vile,
bene nel vestire, portando d'inverno la felpa, che è una sorta di
/ doppia, distesa, e vi fioria la felpa. c. e. gadda,
barba. monti, x-5-65: mentre la felpa profumata pettini / della mascella.
e omogenea. bracciolini, 1-3-10: la stanca fronte ha per guanciale un sasso
che tosate co'forbici de'denti / la verde felpa de'pratii ridenti: /
iddio] di una verde felpa tutta la terra e cuopre di verdi fronde tutte
funebre. manzini, 14-126: contro la felpa verde del poggio, un albero di
dei puntoni, che l'alga e la verde mucillagine hanno felpato. -figur.
del paese. -intr. con la particella pronom. manzini, 13-116:
deriv. da felpa: è documentata prima la forma del participio (v. felpato
stretta rassomiglianza con i pittori dilettanti; la loro canna è smontabile e vitabile come il
vitabile come il cavalletto da campagna, la borraccia felpata è la medesima di quella
cavalletto da campagna, la borraccia felpata è la medesima di quella dei pittori ad acquarello
moravia, 12-343: « questa è la buona volta » pensava pietro aggirandosi sopra
il bruco] cresca camminando / divorando la strada / e che cresca a guardarlo,
linfa / che va su e giù per la sua verde scala /...
tonfo di quel passo felpato: vidi la porta aprirsi, e precipitarsi fuori madre
madre e figlio. moravia, iii-2xi: la macchina fischiò con una sirena nasale e
moti dell'amico, il suo rifugiarsi presso la finestra, furono spettacolo lontano ed estraneo
città!... è bologna, la felsinea città degli etruschi. 2
all * asta in feltra: con la lancia in resta. intelligenza,
di feltratura e follatura della lana per la produzione del feltro. = deriv
, dette esse ancora ovatte, benché la diversa maniera del feltrarle le faccia apparire
edilìzio che chiaman mulino, i tessitori la portano a subire l'operazione necessaria per
il pelo, mediante l'imbastitura e la follatura. tramater [s. v.
muta, astuta / col gomitol de la lana. -figur. ispessire,
di feltro. sbarbaro, 4-64: la volta che assistei al rito, entrando
nella cucina dove si celebrava, ebbi la sensazione che in un rombo d'arnia
d'animali. carena, 1-66: la carta succhiante serve pure a feltrare i liquidi
salci. 3. intr. con la particella pronom. purificarsi, depurarsi (
nera, tutta impastata di profumi, la fragranza del calam- bucco? vallisneri,
, agg. che è prodotto mediante la compressione e la fel- trazione di fibre
che è prodotto mediante la compressione e la fel- trazione di fibre o di lane
spesso. magalotti, 1-439: [la] grossa e ben feltrata scorza del
rumore lievissimo, quasi impercettibile come quando la scarpa è ricoperta di feltro (il passo
prete, intanto, andava e veniva per la navata, cauto, col caratteristico passo
disposto a fitti strati strettamente intrecciati (la radice di una pianta). targioni
le medesime ricerche, e di più la considerazione delle antiche barbe retate e feltrate
ricorre / ogni benigno umor che per la terra / feltrato e per le barbe
peli della lana, in che consiste la loro bontà. 2. per
acqua,... e poi la cola, e mettila in uno catino,
hanno il difetto di non serrare abbastanza la carica. 2. ant.
fino al ginocchio. ojetti i-632: la ragazza, in feltrino color fragola su
il silenzio va intorno, e fa la scorta: / ha le scarpe di
piegature. d. bartoli, 40-i-56: la pastorizia in pochi luoghi si esercita;
lo portava di seta nera, era la sua sola grandezza, e da ultimo era
torchio imperfetto, per ben imprimere fermarono la lastra in un piano di legno con quattro
perché non iscorresse; sopra esse collocarono la carta, e sopra questa un pannolino
, bandi e ordini, 8-26: la reale altezza sua si è degnata ordinare
dissecca. leonardo, 2-50: se la maestra s'intorbida con alcun colore, falla
aggiunga nel fondo del vaso dove è la cosa che si dee colare, ed
giraldi cinzio, 6-9 (2063): la moglie e la figliuola, non volendo
(2063): la moglie e la figliuola, non volendo il modesto re,
disagiare tutta quella famigliuola, tiratosi appresso la pic- ciola tavola, ed avvolto il
era di dentro, dove serra a la gola e al collo, fodrato di velluto
. boccalini, ii-112: da noi capitani la moderna milizia si vede convertita in una
ancora scalfarotti da studenti, feltri per la pioggia e neve dell'invemo. monti
farsetto di daino, con bruno feltro su la fronte. pascoli, 1153: sul
suo beccheggiano due penne, / lunga la chioma al vento si distende. d'annunzio
feltro ampio le mette / un'ombra su la faccia un poco stanca. alvaro,
stivaloni. montano, 176: la giornata era calda e piena di sole,
era calda e piena di sole, e la signorina
peluria molto folta e consistente che ricopre la superficie degli organi vegetali; tomento.
l'ippocrisia, che s'intrude come la gatta mansia nella dispensa con gli orecchi
con piedi di feltro e voci di secreto la frotta dei tornanti: tutta d'ombra
espressione dantesca di significato molto controverso; la maggior parte dei commentatori antichi la interpreta
; la maggior parte dei commentatori antichi la interpreta in senso allegorico e simbolico,
verona patria de'signori della scala, la quale è situata tra feltro città della marca
non sia cognosciuto. citolini, 431: la prima [arte] è quella del
. dal quale vedrete uscire capelli con la capula... i feltroni.
. bisaccioni, 488: chi sa la velocità delle filuche e il valore de
provedersi de'viveri, ne'quali consiste la sussistenza dell'armate, e col mezzo di
sulla spiaggia. montale, 2-23: la feluca già ripiega il volo / con
copricapo a due punte di origine settecentesca la cui forma ricorda quella della nave omonima
pascarella, 2-498: il governatore passò la rivista in un modesto carrozzino tirato da
annunzio, v-1-207: mi dice che la stanza è chiusa a chiave, chiusa da
gigi bologna che è venuto a prendere la spada, la feluca, le medaglie.
che è venuto a prendere la spada, la feluca, le medaglie. pirandello,
le medaglie. pirandello, 8-382: la marsina doveva esser di là, nel
con l'uniforme nuova, lo spadino e la feluca di ministro. pea,
, 1-159: pareva napoleone mascherato con la filucca di un console italiano. baldini,
strumenti abboccati, hanno una feluca piumata, la mantellina a pipistrello, e lo sparato
fra tutti quei plebei, si scoprì la testa agitando la feluca, che portava,
plebei, si scoprì la testa agitando la feluca, che portava, da ufficiale
, che lo guidava chiacchierando, con la feluca sotto il braccio e le più fresche
feluca. - in partic.: la carica accademica. bartolini, 5-118:
non lo è anche pastonchi, nonostante la sua feluca? 3. copricapo
in un solaro alto fatto in mezo la detta barca, tutto coperto a guisa
per comodità maggiore di mezzo alla barca la mensa, si sedettero le dame e i
e (debbo dirlo?) sotto la livrea di certi signorazzi anche del consiglio
felse posato sul pavimento, presso la porta, lo turbò come 1'incontro d'
filax -acis 4 stuoia usata per la copertura di tetti e soffitti ', dal
letter. spergiuro, che non mantiene la fede data. f. f
che vengono insino al ginocchio, e la parte di sopra si stringe fortemente al
savonarola, 7-ii-351: vestirassi il sacerdote la tunica linea, 4 idest 'vestirassi di
ordinari degli antichi romani, essi avevano la toga... avevano poi la tunica
la toga... avevano poi la tunica,... e i feminali
testi fiorentini, 96: giudicato fue per la gente che si credesse che per giusto
non ci ha nulla differenzia; imperocché la differenzia di maschio e di femmina non è
e giosafatte, 23: e poi formò la femina della costa dell'uomo, e
femina ho trovato: / non par la donna all'altre donne bella, / né
i-97: altri hanno detto, che la femmina è un maschio occasionato: il che
come il maschio se muove alla femina e la femina al maschio, ogni erba e
astri. pallavicino, 1-272: volendo la conservazion della specie, appetisce anche la genera-
la conservazion della specie, appetisce anche la genera- zion della femmina, come necessaria
selve. leopardi, ii-765: se la donna è di corpo più debole dell'uomo
corpo più debole dell'uomo, e la femina del maschio, non ne segue che
non ne segue che generalmente e naturalmente la donna e la femmina abbia più vita,
che generalmente e naturalmente la donna e la femmina abbia più vita, e sia
so come alcuni abbiano potuto dire che la donna è di natura peggiore e scadente
., senza sentirsi frizzare addosso la bestialità attinta nella matrice. pisacane, iii-
matrice. pisacane, iii- 249: la comunanza delle donne non è naturale, l'
che sta preparando? pea, 7-96: la donna che sta con il lucchese,
il lucchese, sapete chi è? è la sua socia d'industria. ve la
la sua socia d'industria. ve la immaginate una socia femmina? jovine,
alle femmine. -bot. la pianta che produce solo fiori di sesso
sono... che dicono che la femmina [della mandragola] è fatta a
e 'l maschio a modo d'uomo, la qual cosa è falsa: ma il
ha le sue foglie più lunghe, e la femmina più late. soderini, iii-365
tutti i lavori di tornio; truovasi la femmina che a contrario di questo ha il
e gentile. tasso, 8-3-1351: ne la palma altri ritrova / da la femina
ne la palma altri ritrova / da la femina sua distinto il maschio, / perché
l'erbe di campagna, io metto la gramigna,... l'abrotano maschio
,... l'abrotano maschio e la santolina sua femina. -fiore
molte sono le femmine ch'ànno dura la testa / e l'orno com parabole l'
onn'om nasce nemico; / per la scrittura splico: nant'ei santa che nata
una bella femmina ch'avea nome merla, la quale lo nemico gli ridusse alla memoria
memoria e forinogliene nella immaginazione: e la sua bellezza con tanto fuoco gli accese
tanto fuoco gli accese l'animo che la fiamma dell'amore appena gli capeva nel
/., 141: dio chiamò la femmina aiuto: e perciò che l'uomo
e consigliato dalla femmina e che senza la femmina lo mondo non potrebbe durare.
le femine sieno ragionate insieme e senza la provedenza d'alcuno uomo si sappiano regolare.
per troppa varietà di colori, non la tenere bella, se diligentemente non la
la tenere bella, se diligentemente non la guardi per altra volta fuori che in dì
volto appar pallido e scabro, / la floscia gota e la grinzosa pelle;
e scabro, / la floscia gota e la grinzosa pelle; / e la femmina
e la grinzosa pelle; / e la femmina allor cangiata tutta, / di bella
erano... uomini per cui la femmina era stata tutto su questa terra
). razzi, 6-31: potrebbe la fortuna d'amara fartisi dolce, di
dell'incontinenza. michelstaedter, 345: la musa è femmina, e non dà il
amore a colui che l'assedia, la caccia, se ne preoccupa senza posa.
. bartoli, 2-4-135: abbbattuta [la corte] dalla troppa mollezza d'un
costumi degli eroi omerici sono di fanciulli per la leggerezza delle menti, di femmine per
leggerezza delle menti, di femmine per la robustezza della fantasia, di violentissimi giovani
vii-421: mi piace star solo perché la gente mi canzona per via dei miei occhiali
femmina: dell'età in cui la libido batte nei corpi come campana a martello
grado eminente qualità fisiche o psichiche che la rendono attraente e delle quali si vale
quando il maschio è più esclusivamente maschio e la femmina più esclusivamente femmina, il congiungimento
, il congiungimento è più fecondo e la prole nasce più robusta. negri, 2-343
2-343: ella cercava di tenere indietro la testa: un'espressiva testa bruna un
che ha involontariamente imprigionata dentro di sé la propria forza di femmina. bocchelli, 3-34
67: dice salamone che il vino e la femmina fanno l'uomo savio dalla fede
tempo quando non era al municipio? la domenica? la sera? -mai vizi.
era al municipio? la domenica? la sera? -mai vizi. mai femmine.
codesta rovina, e tua madre ammalata e la città nello scandalo, è per un
rimagnamo di questa arte dell'andare fuori la notte alle femmine. razzi, 6-44
4. moglie, sposa. -anche: la donna con cui si convive, amante
d'israele, e di'loro: la femina che non terrà fede al suo marito
abate si teneva una bella femina, la quale avea nome rosana. pulci,
. pulci, 10-124: per tutta la francia d'altro non si dice /
; il quale, come sogliono fare la maggior parte, teneva una femina detta
avute due figliuole da quella femmina, la fece sua moglie; ma per fuggir
fece sua moglie; ma per fuggir la vergogna partì da pisa e si raccolse in
si raccolse in genova colla sposa e la suocera. de roberto, 574: la
la suocera. de roberto, 574: la casa francalanza finita! le ricchezze alla
palazzo alla moglie! era dunque venuta la fine del mondo? sbarbaro, 5-24
: esce brevemente il signore distinto con la femmina di lusso di sua proprietà. bocchelli
contrapposizione a donna, che invece indica la dignità, l'alta condizione sociale)
un suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con
luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con altre femine e donne
d'andare. tasso, n-ii-22: la ignobile femina, congiungendosi con uomo gentile
sua casa. fogazzaro, 7-11: la signorina avrebbe nel sangue quella misteriosa inclinazione
stigma della nobiltà femminile, per il quale la donna si distingue dalla femmina.
, e per non restar ingrata a la buona femina che liberata l'aveva, a
fu in grecia una femmina di mondo, la quale dalla sua fanciullezza, per colpa
e tutti li amanti: che dopo la salutazione non cominci a dire incontanente:
... danzava e cantava per la chiesa contraffacendo gl'inni e i riti
, non è una mala femmina; è la mia fidanzata. sbarbaro, 3-75:
mia fidanzata. sbarbaro, 3-75: la femmina che aspetta sulla porta /.
fraternità. 7. tecn. la parte cava di quegli oggetti formati di
che veramente si domanda vite, e la femmina si domanda chiocciola. soderini,
]. alfieri, 7 * 155: la teresina ha pensato bene alla femmina della
8. ant. per indicare la qualità, la natura, il tipo
. ant. per indicare la qualità, la natura, il tipo di cose inanimate
virtù, ec. castiglione, 331: la virtù è femina e 'l vizio maschio
ci- lestro non trasparente... la distinguono in maschio, e in femmina
b. cavalcanti, 2-306: puossi variare la repetizione in altri modi, cioè usando
, fumo, e mala femmina cacciano la gente di casa: una donna disonesta conduce
di casa: una donna disonesta conduce la famiglia alla rovina. proverbi toscani,
acqua, fumo e mala femmina cacciano la gente di casa. -buon cavallo
io son colui che credo, che la mala femmina vuole bastone, ma alla
perdono: le donne che amano troppo la vita scioperata finiscono alla perdizione.
fatti sono maschi, le parole femmine: la capacità, il valore pratico dei fatti
punto più del diavolo: per indicare la straordinaria astuzia femminile, soprattutto neltingannare l'
vero quello che se dice, che la femina seppe un punto più ch'el
tocca uccello che non ci lasci penne: la donna di malaffare conduce alla rovina.
rovina. proverbi toscani, 324: la mala femmina è come il vischio,
). -la savia femmina rifà la casa, la matta la disfà:
-la savia femmina rifà la casa, la matta la disfà: la donna saggia
savia femmina rifà la casa, la matta la disfà: la donna saggia sa come
casa, la matta la disfà: la donna saggia sa come condurre la propria
disfà: la donna saggia sa come condurre la propria casa, mentre la sconsiderata la
come condurre la propria casa, mentre la sconsiderata la conduce alla rovina.
la propria casa, mentre la sconsiderata la conduce alla rovina. proverbi toscani
rovina. proverbi toscani, 102: la savia femmina rifà la casa, la
toscani, 102: la savia femmina rifà la casa, la matta la disfà.
la savia femmina rifà la casa, la matta la disfà. 11.
femmina rifà la casa, la matta la disfà. 11. dimin.
. soffici, i-194: bianchina, la sciocca femella che non aveva mai capito
aveva mai capito nulla di nulla, la goffa e impacchettata bianchina, priva di
fia facile il farla continuare ad ignorare la cattiveria e il farle imparare la bontà,
ad ignorare la cattiveria e il farle imparare la bontà, quando tu sappia e voglia
(311): o ella vi parrebbe la bella feminaccia! ben vi so dire
. femina * femmina ', che ha la stessa radice di fècundus 'fecondo '
dominici, 1-143: assai cose narra la scrittura di david profeta in sé men che
. poniamo, ad un ipocrita dà la maschera della religione, ad un femmi-
della religione, ad un femmi- nacciolo la maschera della carità del prossimo. =
2-279: di superbia ubbriaca si avanzava / la guerra, come suol, femmineggiando;
d'ogni parte, a ghermirmi, la lusinga. femminèlla (feminèlla)
, 38 (68): quando andò la sera a letto, disse a quella
feminella perduto? collenuccio, 227: la feminella, credula e tenera del padre
di porta ticinese. morante, 2-11: la quale [mia madre], in
equicola, 30: molto è cieca la mente di coloro... che
loro danno. pascoli, 44: dice la rosa alba: oh! chi mi
. miccia. baruffaldi, iii-116: la mina è una strada sotterranea tutta
femmineo ingegno. tassoni, 8-61: la legge, ch'io fo, duri
col sole / sovra me stessa e la femminea prole. parini, giorno,
era cresciuto bene, gli altri già avevano la testa modellata femminea o maschile.
, v-2-10: dall'altro lato si scorge la città, dilettosa quale apparve agli assalitori
. bartolini, 231: l'avrei [la fanciulla] mille volte affettuosamente baciata e
pudore. 3. che ha la dolcezza, la delicatezza, la grazia,
3. che ha la dolcezza, la delicatezza, la grazia, la fragilità
che ha la dolcezza, la delicatezza, la grazia, la fragilità proprie delle donne
, la delicatezza, la grazia, la fragilità proprie delle donne; che esprime
sguardo mentre egli andava e veniva per la stanza in punta di piedi, con rara
. pirandello, 7-547: il colonnello e la moglie eran molto grati a nili!
della sua età, appariva minore, per la bionda gracilità feminea e la timidezza.
, per la bionda gracilità feminea e la timidezza. comisso, 7-318: il volto
antichi, 14: questo fece che per la lussuria gli uomini divenivano fieboli e feminei
erano dei suonatori impazienti di cominciare. la testa grigia del primo spuntava su da un
cogli occhi neri sempre rivolti di sbieco verso la folla. 4. composto, formato
schiere, / sciolta da l'elmo la serena fronte, / visto avessin le
le grazie. fogazzaro, 1-26: la ina martedì colla brigata femminea ed io
eri talor [mantova] quando la nobil donna / e vincitrice fu
insieme di tutte le donne; la stirpe, il sesso femminile.
per ragion d'eredità / in tutta quanta la femmineria. 2. femminilità
più noiose degli uomini, perché rinnegano la loro dolce e ignorante femmineria.
giordano [crusca]: si colorano femminescamente la faccia. bacchetti, ii-64: ella
valerio massimo volgar., i-200: la... figliuola non ebbe animo
firenze, 4-106: neuna femmina per la cittade, o borghi, o sobborghi
quella sua femminesca vanagloria e si credeva la dama d'un torneo.
... non si vergognò d'indebolire la sua forza con adornamento feminesco e più
dante, purg., 21-2: la sete naturai che mai non sazia /
sazia / se non con l'acqua onde la femminetta / samma- ritana dimandò la grazia
onde la femminetta / samma- ritana dimandò la grazia, / mi travagliava. redi,
. redi, 16- ii-50: tra la turba errante / tosto mi spinse [amore
signorili pensieri. manzoni, 39: la femminetta nel tuo sen regale / la sua
: la femminetta nel tuo sen regale / la sua spregiata lacrima depone, / e
l'uscio; a prova / vien fuor la femminetta a còr dell'acqua / della
ii-229: in ginocchi a l'altar la femminetta / mercede attende da la sua
altar la femminetta / mercede attende da la sua preghiera. sbarbaro, 1-106: la
la sua preghiera. sbarbaro, 1-106: la femminetta al banco pareva la scuoiassero.
1-106: la femminetta al banco pareva la scuoiassero. - di animali.
236: una femminetta di mal affare, la qual poco fa tendeva le reti a
chiunque passava per via, e scoccava la trappola da un finestrino. panzini, iii-766
è amabile in quella: sì come ne la maschiezza essere ben barbuto, e
ben pulita di barba in tutta la faccia. mamiani, i-x: la maschiezza
tutta la faccia. mamiani, i-x: la maschiezza e la femminezza simboleggiano
i-x: la maschiezza e la femminezza simboleggiano unicamente la simpatìa misteriosa
e la femminezza simboleggiano unicamente la simpatìa misteriosa e spirituale di due
di giacomo, i-446: era lì [la rosina] con un signore titolato,
, che della religione serbava soltanto la fanatica bigotteria. = deriv. da
. angiolieri, 53-9: ma la falsa natura femminile / sempre fu e
né vana bellezza femminile t'inganni, ché la sagacità femminile suole essere tanta e 'l
non chiamato,... de la feminile onestà nemico e insidiatore. delfino,
: poiché le femminili ombre famose / la casta proserpina ebbe disperse, /.
, iii-6-409: sta tra i due la 'betta ', vecchia donna di casa
: quel sorriso tristamente / combattea con la dolcezza / de'lunghi occhi e dava
occhi e dava un fascino / sovrumano a la bellezza / de le teste feminili /
altro carattere orientale... è la segretezza di cui rimane ancora avvolta la
la segretezza di cui rimane ancora avvolta la vita femminile. - di
esibizionismo che si vuole denunciare in tutta la letteratura
. tasso, 20-65: non fu la percossa in van diretta / ch'ai
nile. cantari cavallereschi, 175: la vesta femminil si dispogliava / e tutte
/ de l'abito non ben scemo la forma, / ma gonna sembra feminil
a cui / crescendo ognor disio manca la spene. ariosto, 12-92: v'
stare e dir ciò che si voglia sempre la faccia parer donna. tassoni, viii-3-103
tissimo, che non impedisce affatto però la pura espressione della più nobile grazia femminile
onorato? / forse d'uom feminil la destra imbelle? mazzini, i-223: ciò
viani, 13-250: fu facile scoprire la sopraccarta di una lettera del poeta
una lettera del poeta, con la sua calligrafia minuta femminile, impeccabile.
a poco il tuo valore si perda, la virilità si debiliti [ecc.]
scusata il misero stato, a cui la repubblica era ridotta per le discordie de'suoi
che differenziano dal maschio il corpo, la fisiologia e la psicologia della femmina.
maschio il corpo, la fisiologia e la psicologia della femmina. -gamete femminile:
, 269: sotto i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi
i membri feminili sarà la natura de la donna, e quivi trovarete il sesso feminile
feminile... le labbra de la natura e le sue camerelle e la sua
la natura e le sue camerelle e la sua strettezza e larghezza. levi,
ogni cellula di ogni organismo, egli vide la chiave segreta del mondo biologico.
guglielmo di saint-thierry volgar., xxi-672: la quale * anima ', quando
essere capace della ragione, ma anche la partecipa, e immantanente caccia da sé
583: se alcuno volesse dire che la valle è adorna di rose, e
b. croce, ii-r-174: sembra che la grammatica, dinanzi a una proposizione di
ed i venti cresce... la quercia da sughero, che i sardi chiamano
, che i sardi chiamano al femminile la sughera, bella espressione che sembra introdurre quest'
esametro che cade nel terzo piede dopo la prima breve del dattilo; cesura trocaica
donna. gioberti, 1-iv-486: la femminilità, risiede per contro in
riflessione, e non si estrinseca che sotto la forma istintiva del sentimento; onde
forma istintiva del sentimento; onde la donna si sente debole, bisognosa
pèrdono il fiore della femminilità, la fragranza: quel certo non so
avv. in modo femminile, secondo la sensibilità o i modi, i costumi
è molto vanità. cuoco, 1-193: la vera morale dei principi deve tendere a
dei principi deve tendere a render facile la vittoria, e non già femminilmente dispettosa
vittoria, e non già femminilmente dispettosa la disfatta. carducci, ii-1-148: quando
3-180: non potei tenermi dall'accarezzargli la chioma femminilmente acconciata, la guancia vaiolata
dall'accarezzargli la chioma femminilmente acconciata, la guancia vaiolata. moravia, i-650:
, luciano sembrava fragile e scialbo e la stessa albina si rivelava femminilmente minuta.
genere femminile. bembo, 2-111: la qual voce non pure neutralmente, ma
varchi, 8-2-353: dicendo la 'lepre'femmininamente, intendiamo anco il *
tratto / ver l'alta torre a la cima rovente, / dove in un punto
carducci, iii-24-334: valletti, alzate la portiera, e passiamo a inchinare il re
passiamo a inchinare il re. e la regina ancora, l'eterno femminino. faldella
. che si è intraweduta passare per la dolcezza delle spalle o per lo svolto maestoso
, richiama nel cervello l'eterno femminino, la bellezza femminile, la musa più inspiratrice
eterno femminino, la bellezza femminile, la musa più inspiratrice, l'ideale più
. leonardo, 2-329: dove prima la gioventù feminina non si potea difendere dalla
di spiacevolezza, e di ribrezzo per la parte femminina di quella nazione. giusti
pirandello, 6-557: non odia di fatti la signora nene anche tutto il genere femminino
boccaccio, ii-308: giunto lì, la vesta feminina / ripose nel suo luogo
/ ripose nel suo luogo, che la madre / non se n'accorse, né
. fiore di virtù, xxxvi-99: la lussuria si è distruggimento del corpo,
i galli e i cibri / distrusse e la lor gente feminina. bocchelli, i-22
mascolina dalla casa d'este, per la femminina traeva il sangue dai principi guelfi
genere femminile. bencivenni, 4-18: la ragione perché ella anzi posta in figura
masculino. b. segni, 9-112: la quarta bontà della locuzione si fa,
io son maschio, e maschia è la mia gesta; / onde, se mi
allora si scriverà e si parlerà come esige la ragione. frattanto conviene avere la santa
esige la ragione. frattanto conviene avere la santa flemma... e lasciar
flemma... e lasciar che la grammatica si lagni se scriviamo in femminino
-rima femminina, verso femminino: la rima che, nella lingua francese,
dalla e muta; il verso che la contiene. martello, 184: senza
femminismo. cantoni, 532: la donna, anche se è combattuta, ci
rimette altrettanto e più, perché fa sempre la figura di immischiarsi in ciò che non
feministi '. palazzeschi, 7-179: dopo la morte del terzo marito, anziché disporsi
anziché disporsi per un novello matrimonio, la marchesa terribili aveva tirato la saracinesca ed
matrimonio, la marchesa terribili aveva tirato la saracinesca ed era diventata femminista arrabbiata.
, 691: è naturale che la maggior parte degli uomini siano moralmente eunuchi
.). ungaretti, xi-41: la poesia che fanno, tra byron e
: si tratta di un tentativo di regolare la quistione sessuale, di farne una cosa
, morali o intellettuali femminili (come la debolezza, l'emotività, la dolcezza
(come la debolezza, l'emotività, la dolcezza, la grazia, ecc.
, l'emotività, la dolcezza, la grazia, ecc.).
carattere sacro anche quello umano per tutta la varietà dei tipi scolpiti già nella vita
delle amazzoni, cioè del regno femminoro, la quale venia a lui con trecento donzelle
il più importante tronco arterioso che percorre la coscia. -fascia femorale: il cilindro
del quadricipite femorale. -nervo femorale: la parte terminale del plesso lombare. *
condili femorali, che si articolano con la tibia e la rotula. bibbia
che si articolano con la tibia e la rotula. bibbia volgar.,
femminile / nata a celare il bambolo e la balia: / chi diralla, una
senile. milizia, i-186: ma la gamba sinistra [di s. andrea
emanuelli, i-145: maria aveva rinnovato la medicazione vincendo l'orrore per quella ferita
-per simil. il primo osso, la prima parte della zampa di alcuni animali
ànno midollo alcuno. arici, i-227: la rosea pelle imbianca; e mal si
sua lancia il ferro, / e la punta indugiata era dall'osso / nel
, sm. strumento usato per realizzare la sintesi dei movimenti, consistente in un
meno fendenti, avendo il governo fissata la grossezza del cerchio delle ruote di trasporto
gran solchi appianano, quasi cilindri, la superficie ineguale del terreno. -per simil
ciel fendenti e dure / li fan cader la mano e la bipenne. foscolo,
dure / li fan cader la mano e la bipenne. foscolo, xvii-177: ha
dall'alto in basso, in modo che la lama colpisca di taglio. -per estens
. cantari cavallereschi, 187: la grossa mazza si rinserra in mano /
da montalbano, 891: trasse fuori la spada e acco- stossi al conte maccario
taglienti; / e sembran fabbri in su la forte incude. / diluviano le punte
fiume. pavese, i-101: continuarono la via interminabile. non passava un'anima.
s'addoloravano / le torpide riviere / se la sera co'suoi rosei fendenti / scendeva
non aveva che un leggiero fendente su la spalla destra, e una punta ne la
la spalla destra, e una punta ne la mano sinistra di nessuna considerazione.
gran monete. iacopone, 93-34: donna la man li è presa, en ella
con tutto il labro, e fessa la bocca da ciascun lato insino alli orecchi
pianto della vergine maria, 22: andò la lancia dentro al costato e fesse il
pria il secondo; / a qual la testa insino al mento ha fessa, /
sinistra il brando mena: / a chi la testa, a chi il braccio ha
tagliato, / chi fende come tinca per la schiena. a. f.
: / in van temi d'aman la croce e l'ire. forteguerri, 10-119
giovane del kentuky, che spazzando davanti la porta del caffè dove stava per garzone
il lunigian, l'affronta, / e la sinistra man gli fiede e fende;
, iii-1-580: non hai tu fessa la lingua a colui / che mi faceva
bibbia], 1-67: tu, alza la tua bacchetta, e stendi la tua
, alza la tua bacchetta, e stendi la tua mano sopra 'l mare, e
si poteva allora con molta facilità inondar la campagna per via di cateratte, le
/ nuovi cammin per cui dispersa vada / la violenza de le rapid'acque.
dièll'un saluto, / per disaccar la sua mal'accoglienza; / sì disse:
che dice / fendon le pietre e la terra ne trema. grazzini, 4-165
, ti converrà ado perar la scrima, e mettere a mano i colpi
di malessere fisico, disturbare. -fendere la testa, le orecchie: disturbarli,
, insopportabili. lacopone, 22-26: la lengua nequitosa / non può maie posare
con parole cocente, che me fendo la mente. alfani, iv-116 (4-6)
/ sappiate ben contar de'miei martìri / la chiave che vi serra ogni dolore /
par propio che questa aria mi fenda la testa pel mezzo. pigna, lvi-131:
natio morlacco, / col gridar fende la testa, / vuol ognun metter in sacco
, i-404: gelati dal vento che fende la faccia o saettati dal sole che affoca
a un tratto che mi fendevano di brividi la schiena. pavese, i-145: concia
il viso, le trecce disciolte le tollene la vista. dante, inf.,
dispetto. crescenzi volgar., 9-50: la setola... si fa nell'unghia
434: questo male m'ha fesso la lingua in modo, che non posso
, i-534: il medio evo, sotto la sgraziata sovrapposizione, fremeva; la pietra
sotto la sgraziata sovrapposizione, fremeva; la pietra grigia pareva che, negli spasimi
, inf., 25-104: il serpente la coda in forca fesse, / e
5-1: quando tu vedi, che la corteccia [dell'albero] enfia in alcuna
si fanno fendendo il tronco o tra la corteccia, sien fatti con grande speranza
, 3-74: quella al balsamo ebreo la scorza fende, / questa a l'indica
dispoglia. pascoli, 126: lo sa la figlia del pastor, che vuoto /
con l'aratro; arare, lavorare la terra. - anche al figur.
mondo, acciocché in te faccia frutto la parola di dio. ugurgieri, 331
l'infiammati raggi del sole, ora la brina del ghiaccio, senza fatica fende
brina del ghiaccio, senza fatica fende la terra, e le domate zolle del campo
, / lecito era a ciascun fender la terra / col duro aratro e ne'
chi solca l'acqua e chi la terra fende. filicaia, 2-1-12: ma
austria il seno, / e pascolar la greggia, / ove or sorgon cittadi,
sì si levò una maravilliosa fortuna per la quale furo tutti in pericolo. guido
navicare, egli fendè li nuovi mari con la nuova nave insieme con ercole e con
qualunque linia. ariosto, 2-50: con la ranca arrestata il cavalliero / l'aria
; / una man pur d'avorio la rcggea / per questi errori preziosi e
col fior del sangue acheo / vide la grecia ascendere / il giovinetto orfeo.
rapida come il vento e gaia come la primavera! gnoli, vi-1202: voga
poliziano, st., 1-95: la regia casa il sereno aer fende, /
, i-58: tant'è folle [la vita della notte] / che l'esca
notte] / che l'esca col fucil la squarcia e fende. caro, 2-1131
, iii-334: qual suole / là su la notte dell'ardente agosto / turba di
ancora incerta, che in taluni punti la fendeva, in altri appena la diradava
punti la fendeva, in altri appena la diradava. fracchia, 58: la luna
la diradava. fracchia, 58: la luna fendeva le nuvole grigie di perla
onde sonore che turbano il silenzio, la quiete. testi, i-45: già
schietti. palazzeschi, i-659: lungo la discesa stridevano le ruote, la frusta
lungo la discesa stridevano le ruote, la frusta schioccava in volute aeree, o fendeva
, o fendeva l'aria con insistenza la trombetta di un'automobile. savinio,
la città tutta, a la buia ombra occulti
la città tutta, a la buia ombra occulti, / che l'altezza
edifici. lalli, 2-77: fendemmo tutta la città disfatta, / come meglio potemmo
6-506: finito non avea queste parole / la guardiana, che veloce ettorre / dalle
i-189: egli [garibaldi] è però la visione patria, che apparisce da per
. libro di sydrac, 324: la lena esce della rischiaratura degli omori,
, iii-n-10: monte apennino per mezzo la fende; / più fiumi e più reai
, e fendo i campi / de la fertile ausonia, al cielo amico, /
. f. negri, 71: consiste la lapponia in monti. una gran cordigliera
, quasi di alpi, fende tutta la scandinavia, cominciando in lapponia, e
, con una cicatrice che gli fendeva la fronte quant'era larga. fogazzaro, 2-191
fresco d'autunno. ojetti, i-387: la lunga ciocca... da destra
... da destra gli fendeva obliqua la fronte e ricadeva sulla tempia sinistra come
. e. cecchi, 3-126: la scalinata che fende perpendicolarmente la piramide sembra
3-126: la scalinata che fende perpendicolarmente la piramide sembra il nasale d'un elmo greco
strada a viva forza, rompere (la folla, la calca, anche intrichi
forza, rompere (la folla, la calca, anche intrichi vegetali, boschi
e l'aer fosco - / disse la donna -agli occhi non contende, /
mezzo il bosco / con tal rumor la chiusa via sì fende. b. davanzali
per fianco urtarono e per mezo fenderono la battaglia degli oto- niani, che fuggirò
monti e fende i boschi, / finché la speme nel suo cor rinfoca / stormir
baccante di allegrezza; il buon cavallo la fende come una fiumana, l'onda
sentì sul cuore quel tocco leggero. fendette la gente, facendo strada a edith guardando
facendo strada a edith guardando alla sfuggita la piccola mano che gli pendeva inerte sul
di muli, file di carriaggi. la mia macchina grigia, snella, vibrante come
: contro corrente come bionde trote / fendevano la calca cittadina / due fanciulle insolenti di
funerale di un mercante d'agrumi, la bara tutta circondata per decorazione da coperchi
una e l'altra ale / tra la mezzana e le tre e tre liste,
d'alto fenda, / si feo la nostra pelle arida, e bruna; /
. intr. (per lo più con la particella pronom.). spaccarsi,
crollare. giamboni, 8-i-117: se la terra è sì grossa e sì forte
.. faccia tremare e movere tutta la terra che v'è d'intorno. g
. villani, 12-124: in gelmona la metà e più delle case sono rovinate e
tutto si fesse e aperse, e la figura di san cristofano intagliata in pietra
monte in precipizio e sotto / apre la cava rupe antro profondo, / ch'
caldo, acciò non si fendano per la violenza del fuoco. fogazzaro, 7-236
ombra di questo albero, ma ora la sua corteccia si fende, la sua
ma ora la sua corteccia si fende, la sua corteccia si dissecca, l'albero
annunzio, v-2-760: nel suo sobbalzare la veste qua e là stride fendendosi. landolfi
lungo becco si fendè largamente, mostrando la lingua tenera, batté due o tre
dante, inf., 25-134: la lingua, ch'avea unita e presta
prima a parlar, si fende, e la forcuta / nell'altro si richiude.
201: qui è il loco, dove la via si fende in due parti.
spolverini, xxx-1-173: là giunta, ove la via si fende / ed apre il
, tal che gli era forza, a la poveretta, stare interizita e non voltar
poveretta, stare interizita e non voltar la testa se non con tutta la persona
non voltar la testa se non con tutta la persona insieme, accioché la mascara non
con tutta la persona insieme, accioché la mascara non si fendesse. carducci,
fendesi. d'annunzio, iii-1-978: me la vedi [la maschera]? qui
annunzio, iii-1-978: me la vedi [la maschera]? qui? / l'
iacopone, 11-2: segnore, damme la morte 'nante ched eo più te offenda
par che 'l cuor mi fenda / per la gran pena, ch'i'ho,
annunzio, iii-1-558: tanto / è crudele la vostra rampogna e / tanto è dolce
che se mi fendessi a chiamarla, la non verrebbe se non quando ella vuole;
). ariosto, 41-12: da la rabbia del vento che si fende /
luminosa. questo è il lampo che rompe la nebbia. montale, 1-108: viene
, aprirsi. tasso, 17-37: la guardia de'circassi in due si fende
e le ginocchia al petto / giunge la destra. = dal lat.
notabilmente dura, agevolmente fendibile quasi come la lavagna. fendibilità, sf. l'
del moto..., qual sia la cagione della strabocchevol forza della percossa;
. [crusca]: ma se per la ventura i fendimenti dell'unghie e i
il vidi. d'annunzio, v-1-735: la mano di mia madre si distaccò dalla
di vulcan; che, ratto / la montagna esplorando, ove più vivo / con
. -in partic.: chi lavora la terra, aratore. bracciolini, 2-22-26
riveste a lei. salvini, 23-13: la mattina i villani, del timone /
alla fenditura, s'usa per dividere la pietra sempre più la sega.
s'usa per dividere la pietra sempre più la sega. 2. apertura praticata
in una roccia) diminuendo la resistenza la coesione e la compattezza del
in una roccia) diminuendo la resistenza la coesione e la compattezza del materiale;
) diminuendo la resistenza la coesione e la compattezza del materiale; incrinatura, screpolatura
crescenzi volgar., 2-23: basta solo la creta ben calcata e stretta, senza
a fenditure. rezzonico, xxiii-253: la rupe è tutta vestita d'ellera,
e certe fenditure che l'aspreggiano, la solcano, la lavorano in mille modi.
che l'aspreggiano, la solcano, la lavorano in mille modi. pascoli,
tenui ed in fasci, / e da la gleba e da la fenditura. ojetti
/ e da la gleba e da la fenditura. ojetti, i-590: mi sembrava
anche scricchiolano le scaglie del cinto; per la fenditura laterale apparisce e sparisce tra la
la fenditura laterale apparisce e sparisce tra la mobilità delle pieghe la coscia nervosa.
e sparisce tra la mobilità delle pieghe la coscia nervosa. moravia, 12-429: un
tozzo e impastato, nudo fin sotto la cintola, e, dove sui fianchi il
tommaseo, i-496: tra due poggi la valliceìla a guisa di sottil fenditura.
che possa servirvi da grimaldello per tentar la serratura del mio segreto ». ojetti
scrosci schiude [il vescovo cinese] la sottile fenditura degli occhi, apre le
. e. gadda, 5-220: sognava la sfolgorante carne, l'ascosa fenditura nelle
del sesso. moravia, xi-353: la bocca, poi, ce l'ha grandissima
un salvadanaio. vittorini, 1-96: la pioggia ora s'apre ad una fen
, v-1103: ottenebrassi al suo spirare la face del giorno, tremò il suolo
suo creatore. verga, 2-255: la leggera fumata che si dileguava lentamente da
guasto, difetto, imperfezione che pregiudica la qualità o danneggia il buon funzionamento (
). d'annunzio, iii-1-356: la realtà è diversa; e voi lo
di nuovo il mio pilota, conosceva la mia prova e la secondava maschiamente,
mio pilota, conosceva la mia prova e la secondava maschiamente, con un cuore senza
dietro alla feritoia, si vide balenare la maschera dell'oriente. fenduto
lungo. f. negri, 146: la legna per lo più è grossa di
d'annunzio, v-1-244: c'è la zàgara di serra: un gruppo di foglie
scheggioni fenduti. savinio, 2-181: la terra è bianca, fenduta da lunghe
così le gambe come il torso e la testa ora invece ingigantirsi affusolandosi e stirandosi
e malcerto (uno strumento musicale, la gola di un animale a causa di
nella classe dei veri delitti contro la divinità l'omicidio, le ferite
le ferite, le ingiurie, la calunnia, la vendetta,...
ferite, le ingiurie, la calunnia, la vendetta,... che i
. de luca, 1-6-218: cadendo la proibizione dell'usure contro i depravati feneratori
in inghilterra) che aveva come scopo la lotta a oltranza contro il predominio inglese
gran mandibola, venne a lui con la spugna imbevuta d'acqua fenicata e disinfettò
d'acqua fenicata e disinfettò di nuovo la lama. viani, 19-103: tutti
di iodio, per levare il veleno; la bambagia fenicata e una fascetta di garza
, dopo esser volata a eliopoli per la consacrazione, ricominciava il ciclo dei 500
: s'io potesse contrafar natura / de la finice, che s'arde e rivene
scoglio. chiaro davanzali, xxiii-19: ma la fenice avene / che per morte entra
per li gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce, /
, ii-5-64: in questo tempo apparve la fenice / in egitto, la qual veduta
apparve la fenice / in egitto, la qual veduta fue / prima in arabia
e ancor piue / e, quando a la fin sua apressa, questa / si
ciascun suo fatto, / un vermicel de la cenere nasce, / lo qual,
e quando si vede invecchiare, sicché la natura manchi, si toglie certe legne
v'entra entro; e stando volta verso la spera del sole, tanto batte l'
riprendeva poi sua giovinezza. / e la nuova fenice, come suole, / portava
i dì nostri al mondo. / la vaghezza del guardo e de le piume /
piume / sì mi trasse vicino a la sua fiamma, / che m'accese ad
. chiabrera, 240: fama dice / la fenice / apparir nel mondo sola;
d'intorno / spande giorno / con la testa oricrinita. marino, 207: scopra
e i vari fregi / de la testa e de l'ale / fenice orientale
gli animali terrestri quanto tra gli uccelli la fenice, il pellicano, e l'uccello
questo mondo. bontempelli, ii-756: la religione insegnava come l'augello fenice ogni cinquecento
a quella rupe dell'arabia, arrivando la sera e consumando la notte a costruirsi
arabia, arrivando la sera e consumando la notte a costruirsi la pira, che
sera e consumando la notte a costruirsi la pira, che la mattina appresso i raggi
notte a costruirsi la pira, che la mattina appresso i raggi del sole accenderanno
-oggetto o parte di oggetto che riproduce la figura di una fenice. — in partic
36-17: marfisa se ne vien fuor de la porta, / e sopra l'elmo
e della resurrezione dell'uccello, per la quale è unico al mondo; a indicare
brama, / se mor ardendo ne la dolce fiamma, / rendendo vita come
dolce fiamma, / rendendo vita come la fìnise. stefano protonotaro o pier della
vigna, 416: com'a la fene / vorria m'adivenisse, / s'
com fenice face, / già fora a la fornace / lo putrefatto meo vii corpo
. cecco d'ascoli, 2075: [la vita attiva spirituale] questa di fenice
fenice tien simiglia, / sentendo de la vita gravitate, / more e rinasce.
suoi, / e vive poi con la fenice a prova. boccaccio, vii-25:
eterna via, / donde fortuna non la può tor via. tasso, 8-5-1469:
l'im- mortal fenice. / già la rozza fanciulla a poco a poco / si
risorta fenice alma ed adoma, / rinovando la luce ergi le coma. f.
coma. f. buonarroti, 2-45: la fenice, secondo gli antichi, fu
7-v-95: così usarono gli antichi cristiani la fenice, giona che esce dalla balena ed
altri simboli, a fin d'esprimere la ferma lor credenza dell'immortalità promessa anche
. metastasi \ o, 1-i-445: è la fede degli amanti / come l'araba
, / e, l'ali aprendo a la seconda vita, / rinacqui alfin,
rogo. d'annunzio, v-2-43: la vita che rinasce dalle ceneri non muta forma
non muta forma né colore ma somiglia la fenice sempre rinascente con le medesime penne
: l'architettura nascerà dalle macerie come la fenice dalle ceneri. 3. figur
321-1: è questo 'l nido in che la mia fenice / mise l'aurate e
. calogrosso, 8: filoteo cum la egregia sua fenice, alquante amorose e
1-22 (i-289): chi fenicia la disse che non si discostò punto dal vero
, 53: scaltro vagao parlando, / la forma, 11 volto e gli atti
11 volto e gli atti figurando / de la fenice ebrea, / fiamma a fiamma
le ho trovate tutte compagne. -ma la mia, v'assicuro... -oh
, v'assicuro... -oh, la vostra sarà la fenice, l'oracolo
.. -oh, la vostra sarà la fenice, l'oracolo, la meraviglia del
sarà la fenice, l'oracolo, la meraviglia del mondo. baretti,
per essere immediatamente convinti che tutta la tua bella italia ti esalta sopra ogn'
tuo contemporaneo, e ti guarda come la sua vera fenice! parini, 463:
d'annunzio, v1- 330: sono la mia cenere e sono la mia fenice.
330: sono la mia cenere e sono la mia fenice. sono opaco e risfolgoro
vi cura, v'assiste -scommetto che con la macchina da cucire vi fa anche le
nome truffaldino. boccalini, ii-202: la fatica, che, come per le passate
fu scritto, di ordine di apollo intraprese la fenice de'virtuosi, il conte giovan
che il mentovato capitolo del bonfadio fosse la fenice de'capitoli. batacchi, ii-4
le orecchie agli uditori, / passa per la fenice dei dottori. gioberti, 1-iii-161
mondo di una nuova luce, quando la fenice delle nazioni sarà risorta dalle sue
di fuori! t e così, o la fenice dei padroni, » pensava io
al punto di persuaderlo che sarebbe stata la fenice delle massaie. panzini, ii-380:
l'immortalità. tasso, 11-iii-1089: la fenice nel rogo, con l'inscrizione
1733 (e rappresentano, nel retro, la fenice sul rogo). =
= voce dotta, lat. phoenix -icis la 'fenice ', dal gr.
dal gr. < dotvi£ -ixo; la 4 fenice ', dall'agg. (
lo scultore. serdonati, 11-426: la stella nomata polo è nel fianco dell'
mattioli [dioscoride], 527: la fenice ha frondi d'orzo,
ma più corte e più strette; la spiga simile al loglio, i
lunghi sei dita, che escono d'intorno la radice, con sei over otto
sei over otto spighe... chiamasi la fenice in toscana gioglio salvatico e
fenicei e adulterati. boiardo, 1-67: la vacca
i-267: l'idea di essa [la monarchia universale] è antichissima, sovratutto in
antichissima, sovratutto in oriente, e la troviamo espressa dalle favole iraniche, indiane
il corpo nella notte, e sola la fenissa vegli con l'anima irrequieta. negri
seme: del nato e allevato feniciotto la prima cura è di seppellire il padre.
, un moto di nausea le passò per la gola. d'annunzio, v-2-843:
davanti, come una fantasima, con la boccetta dell'acido fenico in una mano
strumenti con corde di nervo... la za- mara, il salterò,
, 217: fenicoptero è uccello la cui lingua apizio... mostrò
nella sua uccelliera del poggio a caiano la razza de'fenicotteri. déledda, iv-222
guardare. baldini, 6-61: dove la terra è più scura s'aprono laghetti a
, 2-302: quivi [erano] la querulante luscinia,... gli maculati
, difficilmente in acqua ed è usata per la preparazione di antimalarici. = voce
amaro, è usato in medicina per la sua azione analgesica, antipiretica, coleretica
industria della gomma, come stabilizzante per la colla, nella preparazione di coloranti.
sostanza colorante organica che si prepara condensando la gallo- cianina con resorcina in soluzione acida
mordente al cromo tinge il cotone e la lana in azzurro. = voce
); è usata in medicina per la sua azione lassativa e purgativa che espleta
respiratorio fino a determinare il coma e la morte. -blu di fenolo: colorante
-olo, che nei composti organici indica la presenza di un ossidrile fenolico; cfr
quelli di altre stazioni del mondo; la conoscenza di questi dati è importante per
l'agricoltura, per allevamenti e anche per la medicina. = voce dotta
manifestazione estrinseca della realtà; che riguarda la realtà quale è conosciuta nell'esperienza.
nostra percezione de'corpi... la 'parte fenomenale '. gioberti,
ideale ed interna dei due ordini e la loro distinzione esterna, fenomenale, rispondono alla
della poesia d'amore ammetto soltanto quella che la impressione singolare, fenomenale, individuale trasmuta
farfalle dall'ali stellate svolazzavano fantasticamente per la camera con un sussurro leggero, mentre
-i). filos. che considera la realtà come conoscibile soltanto nella sua apparenza
l'ingegner baronfo cominciò a trovar che la vita non vale la fatica di viverla
a trovar che la vita non vale la fatica di viverla, la vita, ch'
non vale la fatica di viverla, la vita, ch'è « l'ombra d'
2. che è volto a cogliere la molteplicità dei fenomeni nella realtà.
b. croce, ii-4-266: la cosiddetta scienza naturalistica e fenomenalistica e matematica
filosofico, sia nel senso scientifico; la cui conoscenza è limitata a ciò che
un determinato og getto, la realtà). rosmini, xx-29:
il ripetere col reid e col kant la intuizione di noi medesimi e de'nostri
furono che disposizioni nelle apparenze fenomeniche, la morale un mutare di costume, le
opera d'arte è di rendere aperta la verità interna delle forme, che è
annunzio, v-1-928: ben turate nel boccale la sua pace acida e la sua italofobia
nel boccale la sua pace acida e la sua italofobia callosa, fenomeniche gemelle.
propria dell'empirismo radicale a concepire la realtà come insieme (o sistema)
, le quali, pur ammettendo che la conoscenza umana sia possibile solo quando si
l'innumerabilità delli oggetti visibili, circa la sola stella di giove. campailla, 4-30
ma in diversi fenomeni compresa / sarà la sua natura e l'esistenza. algarotti,
altro che semplici fenomeni che appaiono con la luce; e, tolta via quella,
umano notati dai moderni psicologi perderebbero tutta la maraviglia, la quale deriva ordinariamente dall'
moderni psicologi perderebbero tutta la maraviglia, la quale deriva ordinariamente dall'ignoranza della relazione
fanno scienza. carducci, 378: ne la materia / che mai non dorme,
satana. svevo, 3-579: per me la religione non è altro che un fenomeno
stato provato, tutto è accaduto. la vostra anima si compone di mille, di
frammenti d'anime che hanno vissuta tutta la vita, che hanno prodotto tutti i
, sia già predeterminato, in guisa che la conoscenza debba attingerne appunto gli antecedenti,
finalmente i medici pensatori a credere che la cagione immediata di tali inegualità nei moti
dalla cattiva e difforme mescolanza di tutta la massa degli umori. c. gozzi,
: e a volte mi sveglio con la parte destra del corpo come paralizzata. -è
eterna e in tei - legibile; la manifestazione estrinseca (ma non perciò illusoria
forze meccaniche? foscolo, xvi-183: la filosofia è 'vanitas vanitatum ', e
da arturo schopenhauer il quale, dopo limitata la conoscenza umana ai fenomeni, intronizzò nel
là una volontà onnipossente che essendo essa la origine delle esistenze individue è la ragion
essa la origine delle esistenze individue è la ragion prima della miseria regnante nel mondo
lett. it., ii-414: la schiavitù, la guerra, la conquista,
it., ii-414: la schiavitù, la guerra, la conquista, le rivoluzioni
ii-414: la schiavitù, la guerra, la conquista, le rivoluzioni, i colpi
dei fenomeni etici. alvaro, n-117: la piccola borghesia meridionale,...
. galileo, 3-1-340: tuttavolta che la stella nuova o altro fenomeno sia vicino
ma in te, sarebbe una colpa per la quale non esiste per dono
pea, 7-636: per una volta tanto la platea si divertiva con dante, come
del sapere. mamiani, 6-81: la metafisica venne costretta arbitrariamente nelle angustie dell'
b. spaventa, 1-317: la scienza dei fenomeni è la fenomenologia dello
, 1-317: la scienza dei fenomeni è la fenomenologia dello spirito. b. croce
in un unico discorso. 2. la scienza di quelle forme o essenze che
di quelle forme o essenze che costituiscono la trama e il fondamento della realtà empirica
tutto è spettacolo, quale può essere la funzione specifica del teatro? si occupa
, e concludiamo con lui) che la filosofia... avrà, nella cultura
scienze positive (e tra queste anche la logistica e il cosiddetto fenomenologismo, come
. biol. fenomeno per il quale la determinazione delle pluralità di forme in una
tommaseo]: quanti uomini hanno perduto la sorte e '1 capitale per espetta- zione
di montieri, 412: se verunomo de la compagnia u di for de la compagnia
de la compagnia u di for de la compagnia andarae per messageria per lo fatto
le victure e le dispese che facesse per la compagnia. statuti inediti della città di
pagherà, e tucte altre exspese per la corte bizognevile. statuto dell'università ed arte
debiano pérdare tucto el loro feio de la rectoria dell'arte. e se no'lò
, al voler mio, / de la sua malvagità. 4. locuz
(plur. -i). biol. la cellula tipica del tessuto cromaffine, che
giallo bruno tipici dei radiolari feodari, la cui funzione non è ancora stata
alghe dette 4 brune '(per la loro colorazione verde bruno dovuta alla presenza
divisione di alghe a cui appartiene la sola classe delle feoficee. =
di colore oliva, ricavata trattando la clorofilla con acido ossalico e per
proprio delle feoficee, in cui la fucoxantina, di colore bruno,
giov. cavalcanti, 86: la brevità del tempo non patisce tanta ferabandola
giov. cavalcanti, 243: la ferabonda gente della plebe senese, avendo
che dice: va, che trattare possa la tua vita senza av- versarii.
. trissino, 2-1-65: quando vien la vendemia anzi 'l suo tempo, /
e beve. tasso, 1-43: seguia la gente poi candida e bionda / che
'l mar si giace, / ove la mosa ed ove il reno inonda, /
mela. p. verri, i-49: la natura ferace... ha prodotto
dolce abbonda / licor dell'uve e la ferace oliva. nievo, 1-195: giunsero
2. prolifico (una donna, la femmina di un animale).
tenda, rivelasse a taluna il piacere e la rendesse ferace. -che trasmette virtù
di scarsa immaginazione e tuttavia mirabili per la vita che conferiscono ai loro fantasmi.
/ dietro a lo sposo, sì la sposa piace. f. f. frugoni
f. f. frugoni, iv-417: la fortuna è ferace di mostruosità stravaganti,
, di stravaganze mostruose, più che la natura. guidi, ii-276: tutte le
, iii-223: ad alcuni [arbori] la troppa feracità è a nocimento, come
. ungaretti, xi-173: quando la natura sconvolge questi luoghi, la terra
quando la natura sconvolge questi luoghi, la terra raddoppia di feracità. -capacità
terra, di messi (a simboleggiare la campagna). bocchelli, 9-57:
. croce, ii-1-378: pure riconoscendo la feracità della potenza immaginativa, la volevano
riconoscendo la feracità della potenza immaginativa, la volevano frenata e posta sotto tutela.
'l tempo. pindemonte, 152: la pompa feral di quella sera / romper non
silenzio, nuovo pianto, da cui la destò un altro botto della campana ferale
, che in lui si trasfondea con la donazione; e tra questi era di
parentali o ferali in febbraio, per la festa delle viole in marzo e in aprile
al plauto (servi birbi, ragazze, la mezzana) questa tragicomedia si differenzia per
dietro ordigni bellici e ferali, / cerca la morte patimenti e ambasce; / come
notte / tutt'argo involve, e la ritien coperta. / mancan l'alme
campo un feral morbo, / e la gente perla. d'annunzio, iii-2-255:
, dea / ferale, generasti ma la morte / in amatunta piena di metalli
? segneri, ii-23: ti rendo la spada per non privarti di sì ferale diletto
, [il preside della scuola] dèttegli la feral notizia che il consiglio dei professori
occhi mai non alzàro / in viso a la speranza un sol momento, / che
scala del paradiso, 356: per la sozzura dell'anima intendiamo loro furore subito
arme a difesa / che più fanno a la impresa. ii lessico dell'inventario di
l'uno di questi per fama aveva la moglie che li faceva le fusa torte
col sufi, -osi, che indica la presenza di enzimi. ferberite, sf
nella pompa solenne dei giuochi circensi, la tensa ed il ferculo, e che
processione ed esporre alla venerazione dei fedeli la statua di un santo. pirandello,
. salvini, 39-i-152: questa è la gloria, e questo il suo trionfo
i cibi... che ponevan su la mensa, portandosi su i fercoli,
; e andossene. vallisneri, iii-537: la cena sia breve, e [il
poi che non sono armati, altri portano la lancia, altri usano i dardi
colpire '. gli antichi preferivano riconnettere la voce al verbo fero 'porto '(
il nemico. carducci, iii-7-366: su la deserta vetta giove feretrio tacea.
uno ch'era indemoniato, perawentura toccò la dalmatica sua, cioè il vestimento che
d'oro,... copriva la cassa e tutto il feretro, sopra la
la cassa e tutto il feretro, sopra la quale cassa era un'imagine di crocifisso
sanguinosi umori. marino, vii-588: la spoglia mia col tuo feretro insieme /
e i necrofori collocarono il feretro sopra la barella e lo coprirono d'un panno nero
. de roberto, 28: veniva innanzi la fila dei frati cappuccini con la croce
innanzi la fila dei frati cappuccini con la croce, poi la carrozza funebre,
frati cappuccini con la croce, poi la carrozza funebre, dentro alla quale si
di velluto rosso, fiancheggiata da tutta la servitù con le torce in mano.
da pervenirvi il calle. / come la vedi degna del feretro, / che
tra i fiori. gozzano, 806: la morte, intanto, il feretro prepara
prepara: / a l'alba di diman la madre e il figlio / saran racchiusi
stessa bara. brancoli, 3-129: la loro automobile, nera come un feretro,
; / lei preme un legno, e la riduce in feccia; / te preme
destossi / de lo sdegno più rapida la fiamma, / ch'a più crude
mai nessuno / svegliossi, dopo che seguìo la fredda / pausa della sua vita una
amore è promessa da compirsi altrove, la speranza un frutto in germoglio, il
nuova vita. tozzi, 3-36: per la mia anima non ci sono che bare
e ordinate le ferie, e fatta la elezione de'cavalieri, condusse l'essercito contra
colo sacrificarono nove dì, o per la voce che fu udita nel monte,
che tutta volta tale miracolo fosse annunciato la gente facesse ferie nove dì. nardi,
, indittizie. gioia, 1-ii-230: la festa delle ferie latine finiva colle corse
quel di tutte le ferie: ma pure la bisogna va così, e a ciascuno
ogni festa o feria uscita di mente, la cominciò a confortare co'fatti. crescenzi
che voi stare tanto che possa vedere la feria della scénsa, per comperare qualche
, per comperare qualche cosa bella per la soltana e dame del signore.
. franco, 283: senza curar de la miseria mia, / a far l'
che sono ne le ville, prendeno la lor festa e spasso ne le cittadi;
, 2-21: urlava... con la sua voce rauca e la sua allegria
. con la sua voce rauca e la sua allegria da ferie ben meritate.
il venerdì santo, mi pensavo che la pazzia de'pazzi dovesse pure avere qualche
. menzini, 5-289: ma lombardo, la cui folta barbaccia / ha intimato alle
] per diverse cagioni mostrava l'uomo e la donna doversi asténere da così fatti congiugnimenti
diventi cattività. tassoni, vii-493: la voce 'ferrare'è detta corrottamente da '
correr dietro a quella sgualdrina che se la passava sui laghi in compagnia di quel
pagane. cavalca, 19-382: per la qual cosa, carissimi fratelli, vogliate
dicesi il dì nanzi il sabbato esser la sesta feria, ch'è venere.
dì digiunava della settimana: cioè, la seconda e quarta e sesta feria, e
fosse inferma. fazio, v-12-55: similemente la feria sesta / ordinò macometto riverire,
si manifesta. paleotti, l-n-291: la santa chiesa, per levare infino i
seconda, terza etc., ma la prima feria, come giorno dedicato a
calen di gennaio, agiugni agli anni domini la quarta parte, e la somma parti
anni domini la quarta parte, e la somma parti in 7; e 'l rimanente
in 7; e 'l rimanente sarà la feria. 7. prov.
feria. 7. prov. la necessità non ha ferie: la necessità
prov. la necessità non ha ferie: la necessità costringe ad agire, a lavorare
. palladio volgar., 1-6: la necessitade non ha ferie. avvegnaché la
la necessitade non ha ferie. avvegnaché la terra quando è temperata si voglia seminare;
lat. tardo fèria 'festa '; la forma del singolare è rara e assai
pale, / cadute nel fuggir per la paura, / di mano a i guastator
i guastator, che ne fer poi / la ferrata fortissima e secura. settata,
a pranzo. nievo, 1-198: se la fece venir appresso domandandole per quali negozi
pea, 7-38: sul tavolino, metterà la perpetua più giovane la zuppiera col ramaiolo
tavolino, metterà la perpetua più giovane la zuppiera col ramaiolo d'argento. non il
celebrano, senza particolare solennità, durante la settimana (cfr. feria, n
chiesa romana. massaia, ii-151: la mattina dell'assunta volli andare a vedere
mattina dell'assunta volli andare a vedere la funzione solenne... nulla vi si
di particolare nella celebrazione della messa: la parte liturgica è sempre la stessa,
messa: la parte liturgica è sempre la stessa, come nelle messe feriali, ed
scatolino / feriale, e da campagna [la tabacchiera]? 3. che è
-sezione feriale: negli uffici giudiziari, la sezione che funziona durante il periodo estivo
di un santo 'a dies domini * la domenica '. ferialità,
. manzini, 17-87: e fu la grande domenica dell'odio filiale, che
andare in vacanza, interrompere per riposarsi la consueta attività di lavoro. b
silenzio, pianto. tassoni, vii-493: la voce 'ferrare'è detta corrottamente da '
feriati i tribunali,... la gente si riversava per le strade con gonfaloni
il dì settimo sia feriato, per significare la eterna quiete per esso. giuseppe flavio
giuseppe flavio volgar., i-16: per la qual cosa prolungato l'assedio lungo tempo