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vol. V Pag.60 - Da EFFIMERITÀ a EFFIMERO (39 risultati)

-disse minerva, -perché 'n te trasmuti / la bella effigie in lupo ovver in drago

bestie [i borussi], ritenendo solamente la effige dello uomo. g. m

; ma l'effigie / c'ha de la madre, ancor me ne certifica.

, 158: fingon costor che parlan de la morte / un effigie ad udirla troppo

foscolo, xiv- 30: benedico la mano della natura, adoro la effige del

: benedico la mano della natura, adoro la effige del sublime e del bello,

frezzi, ii-12-61: che giova all'uom la vita, se l'effigge / dell'

, dall'osservanza delle quali s'imprime la prima effigie della virtù nell'animo de'

l'imagine del perfetto ambasciatore; a la quale formare è necessario che concorrano nobiltà

lui, sole basterebbono a far conoscere la vera effigie dell'anima sua. pindemonte,

d'annunzio, iv-2-423: per confortare la mia solitudine, allora pensai di dare ima

. carducci, iii-6-166: aggiungasi che la mala fine incolta ai persecutori del savonarola

e etica, e putrida. e la ragione perché sono solamente tre generazioni,

mi saltò una febbre efimera addosso, la maggiore che inmaginare si possa al mondo,

inmaginare si possa al mondo, per la quale cosa io fui sforzato andarmi a gittare

magalotti, 9-1-166: mi rallegro che la tua febbre sia efimera. campania,

al figur. malvezzi, 2-261: la collera... è una breve effimera

, 3-117: fu minore d'un'efimera la sua felicità. segneri, iii-2-210:

. 2. che si distingue per la brevità del suo ciclo di sviluppo e

a cesti di alto fusto, come la zucca di giona, o a quelle

del nuovo mondo. moravia, v-250: la mamma non aveva mai potuto coltivare nella

nelle selve e in luoghi opachi. la radice vale per il dolore de i denti

il dolore de i denti, lavandosi la bocca con la sua decozione. le fiondi

i denti, lavandosi la bocca con la sua decozione. le fiondi cotte nel vino

campo / germogliano il mattin, caggion la sera. -sm. colchico.

più grasse... mangiata, la radice ammazza strangolando, come fanno i

effimero. musso, 50: comparò la vita dell'uomo al pesce effimero,

n-iii- 1120: gran maraviglia è che la vita umana, sì bella in vista

872: io vorrei... che la vita nostra si riducesse alla misura di

loro destino; che è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura

che è il coito e la morte; la fecondazione, la genitura, la conservazione

e la morte; la fecondazione, la genitura, la conservazione di ima forma

; la fecondazione, la genitura, la conservazione di ima forma fragile, d'

d'una foglia. fracchia, 851: la pioggia era così sottile che pareva di

pirra il fuoco concetto nella mente per la vista di sul- picia. roberti,

applauso efimero, ma se ne procacci la solida estimazione. monti, i-443: nel

austriaci, io ne ho predetta fermamente la destruzione, come infatti è accaduto. balbo

debole vita che si lagna, / come la spugna il frego / effimero di una

ma di cui era pur un assaggio la letizia che ella provava. sbarbaro,

vol. V Pag.61 - Da EFFINGERE a EFFLUVIO (34 risultati)

una pubblicazione periodica (e anche a chi la compila): superficiale, futile;

carducci, iii-25-360: nostra critica è la mobile nomenclatura di quel nuovo paese di

3-1 io: in america aveva continuato la sua vita da refrattario, riuscendo a

effìngere, tr. (per la coniugaz.: cfr. fingere).

stato possibile, d'imitare ed effìngere la frase e il filo dello stile apuleiano

[caballi] vulnerati e percossi indicavano la graziosa vita efflare. = voce dotta

qui nel loro pieno splendore, in tutta la loro magnifica efflorescenza. piovene, 5-570

nuove, e l'affluenza dal contado, la città è soprattutto impiegatizia.

da insulto di leggiera apoplessìa, per la quale restarono sospese le funzioni animali.

, ecc. -in senso concreto: la sostanza salina che ne risulta. targioni

. quel fenomeno che ha luogo quando la superficie de'sali naturali o artificiali,

. garzoni, 1-428: chi attribuisce la causa all'aere ambiente, che deferisce

uno esca dall'altro, e sia nota la loro larghezza ed altezza, cioè pel

t. narducci, 1-79: levando la quantità dell'acqua dell'effluente dalla quantità

culata avanti l'efflusso, resterà nota la quantità dell'acqua che resta nel primo

. effluire, intr. (per la coniugaz.: cfr. fluire).

questi grandi globi, dove non è la terra grave più che gli altri elementi,

sperma, giongendosi atomi ad atomi per la virtù dell'intelletto generale ed anima..

influsso. cattaneo, ii2- 314: la conca fu perfezionata a poco a poco;

, 1-ii-581: un argine traversagno divideva la vasca, unendo il mozzicone dei froldi coll'

bocchelli, 12-283: in ogni via la calca stipatissima impediva l'andare, se

giacché così l'odor spandendo va / la rosa, il giglio, il cedro e

ondata di effluvi che titillavano, per la via delle nari, il palato.

l'anima. pratolini, 2-248: attraverso la porta socchiusa del forno chiarugi, esalava

le foreste / spars'era di cadaveri la terra, / putridi effluvi indi esalando avieno

onda / colmo cristal... a la tua vita in forse / rechi soccorso

vulgo ardisce / troppo accosto vibrar da la vii salma / fastidiosi effluvi a le tue

. monti, x-2-334: ratto / la montagna esplorando, ove più vivo /

. cattaneo, ii-2- 245: la salute del lavoratore soggiace a mille pericoli,

non muta né si scrolla mai nonostante la continua giostra d'effluvi industriali che vi

prevede con terrore il momento in cui la delicata creatura svenirà semplicemente appena i primi

immenso. goldoni, iv-41: così la magnetica possanza delle amorose pupille della nipote

effluvio dei nostri pensieri; buchiamoli con la penna. carducci, iii-17-112: che una

che seco adduca / de'luminosi corpicei la schiera; / poiché veder fra noi si

vol. V Pag.661 - Da FARDO a FARE (36 risultati)

il fardello truce come il mercante scarica la balla di panno da misurare a braccia.

sul viso terroso, spolverandone i rilievi; la cuffia cannellata tremò tutta ed io portai

. verga, 4-133: voltandosi verso la moglie che se ne andava barcollando con

di responsabilità, che grava l'uomo e la sua coscienza; insieme di nozioni,

persona o che rappresentano un peso per la sua cultura. dovila, 271:

che cercavano di estirpare e di distruggere la sua famiglia, portando volontariamente la soma

distruggere la sua famiglia, portando volontariamente la soma ed il fardello di tutta questa

: i più... riguardano la religione come un fardello da portare,

intanto / peregrino immortai corre anelando / la via fatale col fardel di gloria / e

saltimbanco. moravia, iii-32: ora la perfida e calcolata promessa dei giudici

calcolata promessa dei giudici, insieme con la speranza e il desiderio di vivere,

: l'amico marino non può commettere la follia, finché durano le presenti condizioni (

non compiangete il fardello che fuma sotto la mantellina. -il corpo considerato come

in chi non ha sollecitato, con la pratica costante, i beni dello spirito.

soglio dir: can mozzo alza presto la coda; e: ogni salmo finisce

filarsela. -al figur.: abbandonare la vita terrena, morire. g

va ratta in quella casa, ov'è la fausta / che fa fardello, ché

fausta / che fa fardello, ché la vuol andarsene / a firenze. n

. degli albizzi, 134: temendo che la crusca noi cercasse, / fe''l

/ fe''l chiabrera fardello, e per la via / rovesciò tutta la sua poesia

e per la via / rovesciò tutta la sua poesia. berchet, 355: -e'

in qualche tondo intriso / scrive con la forchetta, or fa fardello / del

tempesta, / stropicciandosi gli occhi alzò la testa. / e disse: o là

. nievo, 3-102: essendo capitata la carrozza promessa dal formiani, i due vecchi

ne i tamburi e fu bandita / la guerra contr'antonio, che, a dispetto

e così stretto, / che per la fame a tutti ornai pareva / un fardellóne

-per simil. nomi, 7-70: la donna arcieminente, oppure dea / d'

mescolavano carni sudate e fardi donneschi, la salumeria e lo spumante. de pisis

larghezza di piedi cinquanta nella fronte, la quale era da loro assicurata con travi

madonna, placeria: / ciò è la morte fera, / che non guarda cui

muso; / e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, /

, / come acozzare il pino con la rosa / a dare un colpo sì tostano

: noi si faren dua cose: la prima, che dichiararen molto bene la question

la prima, che dichiararen molto bene la question fatta. lorenzo de'medici,

de'medici, i-126: lasso, or la bella donna mia che face? ariosto

tutto quello che io fo si è per la salute tua. annotazioni sul decameron,

vol. V Pag.662 - Da FARE a FARE (40 risultati)

, e non è maraviglia. perché la natura commune de verbi non importa altro

non importa altro che azione et operazione, la quale è tutta e propria di questo

non altrimenti che si faccia fra'nomi la parola * cosa ', che naturalmente

che naturalmente a tutti i nomi per la medesima ragione risponde, impostando l'essere

, / silenziosa luna? / sorgi la sera, e vai, / contemplando i

: infra i quali [elementi] la terra, la quale è più materiale,

quali [elementi] la terra, la quale è più materiale, è la più

, la quale è più materiale, è la più atta a patire, e manco

albor de l'amore, / ed a la sua mercé colsi quel fiore, /

10 spirto detto. campanella, i-398: la narrazione poi è tutta quella narrazione e

minacciare. a. verri, ii-153: la eloquenza stessa fu in lei [in

(10-n): ma quest'è la risposta c'ho da lei: / ched

di villaclera e monsignor d'o per fare la cerca de'forestieri. giusti, 2-96

, 2-96: lasciate correre, / non la sgridate: i l'età, la

la sgridate: i l'età, la pratica / è molto: e poi /

giocherellare, / in un buon letto faceva la nanna, nel collo alla balia,

, 9-12: ma pure, frattanto, la sola idea di dire alla moglie e

pavese, 4-147: con cate lasciavamo la barca tirata a riva, scendevamo sull'erba

sull'erba, e giocavamo a fare la lotta tra i cespugli. -con

/ come 'l vecchio sartor fa ne la cruna. idem, purg., 11-72

236): se io credo che la mia donna alcuna sua ventura procacci, ella

e con le trecce sparte / su la soglia de l'uscio incontro fassi.

eguale, senza fine, calca e stende la mia tristezza come della pasta fa lo

: come color dinanzi vider rotta / la luce in terra dal mio destro canto

lemene, xxx-5-227: se perdo la pace, / cercando il gioire, /

pace, / cercando il gioire, / la guerra mi piace, / mi piace

molto più lesto che non avesse fatto la prima volta. leopardi, 15-5: o

/ siccome or fai, che tutta la rischiari. alvaro, 7-19: non sposeranno

avere inteso. gelli, 6-256: senza la memoria non può farsi scienza alcuna.

. dal conoscer le sue virtù nacque la mia affezione e non dalla mia affezione

fecie tanto, che paris le diede la mela; onde l'altre due dee n'

buon deci, / c'hanno sol per la patria fatto tanto, / e molti

massaro cola, e cominciò a bazzicare per la casa e a dire le paroline dolci

, decidersi. non ti rassegni a far la vita di prima. -con

, i-4-45: a quelle frasche stesi su la mano / e della vetta un ramuscel

chi non fa piano, fa crepar la pelle. garzoni, 1-385: a quell'

elesse un'ora precisa da congiongersi con la moglie, si risponde che fa rettamente

grado; e schifate l'avarizia siccome la morte. boccaccio, dee., 6-6

giuoco. tozzi, i-14: aveva la voce forte e robusta, é quando

. sacchetti, vi-128: piange costanza la perduta elèna / spesso baciando suo candido viso

vol. V Pag.663 - Da FARE a FARE (52 risultati)

. cassola, 2-377: non che la pensasse diversamente dal compagno; semplice- mente

9-4 (362): fa', truova la borsa. bisticci, 3-25: giunto

io non entri in camera, ancora che la mia figliuola vi sia forte malata,

vi vuole altri che il frate e la balia. gli ingannati, xxi-1-215: se

spazio di aere che ne divide lanciargli la penna e dire: « faccia lei

, pregava lui che benedicesse lei: la qual cosa vedendo tutte l'al tre suore

, 4-42: -dagli in su la testa. -non fate, oimè! non

l'uomo alla nostra imagine, secondo la nostra simiglianza. nieri, 286:

vedi nel seme che vi è la virtù generativa, poi comincia a multiplicare

le membra e diventa embrione e introducevisi la sensitiva, poi meglio manda fuora quella

poi meglio manda fuora quella e introducevisi la intellettiva, e è fatto uomo.

natura il fece, e poi roppe la stampa. pascoli, 702: parlava della

credo che da marco se'avvisato come la caterina è grossa; ed ha a fare

; in modo che erano risoluti che la dovessi fare una femmina come la prima

risoluti che la dovessi fare una femmina come la prima. diodati [bibbia],

/ non basta farli; / v'è la seccaggine / del- l'educarli. verga

educarli. verga, i-394: bisogna masticare la briglia, che non s'era

s'erano messi addosso, lui e la ghita, la quale continuava a far

messi addosso, lui e la ghita, la quale continuava a far figliuoli, che

, 5-134: ricordati di me che son la pia: / siena mi fe';

più onesti e più moderati che facesse la toscana. -di animali: figliare

. caro, i-332: son per la più parte giovini, tutte lattose, tutte

fagiuoli, 1-2-388: lo sapete voi che la cagna frettolosa fa i cani ciechi?

le covano, e producono con profitto la razza. 5. con riferimento

radici. latini, i-21: facea la terra frutto / sanza nulla semente.

bibbia volgar., i-24: germini la terra, erba verde facendo lo seme

ed il legno pomifero facendo frutto, secondo la generazione sua in se stesso. marco

havvi molti boschi e molti albori che fanno la canfora. crescenzi volgar., 2-4

simili all'edera... fanno la scammonea, l'asaro, il ciclamino.

incensi a voi. carletti, 108: la produce [la foglia del « cià

carletti, 108: la produce [la foglia del « cià »] una pianta

forteguerri, 3-42: poca uva fa la vigna pampinosa. pascoli, 602:

. palladio volgar., 2-14: la lattuga si puote ben fare tutto tanno.

o castagneto,... bisogna la prima cosa scerre il terreno che sia

camollia... una sua vigna, la quale per suo passatempo facea fare a

20: fu proibito, dentro la città, il far bachi da seta,

ed ogni armento. soderini, iv-9: la bianca e sottile [lana] più

più di tutte le altre s'apprezza, la bigia meno e manco la pezzata:

apprezza, la bigia meno e manco la pezzata: così avviene delle pecore che

pezzata: così avviene delle pecore che la fanno. -raccogliere l'erba, il

fieno; tagliare, raccattare, trasportare la legna. boccaccio, dee.,

.. particolarmente intorno a prati, batter la falce, aguzzarla, segar la

la falce, aguzzarla, segar la erba, stenderla, voltarla, fare il

/ o per terre al to'bue faccia la frasca. lastri, 1-2-52: si

son le fanciulle sole / che con la loro falce e la crinella / vanno a

sole / che con la loro falce e la crinella / vanno a far l'erba

, far su il fieno, staccare la meliga, vendemmiare. -marin.

noi fece di sua mano, avvegnaché la scrittura dica ch'egli il facesse,

dante, inf., 20-91: fer la città sovra quell'ossa morte. a

. ariosto, 29-33: imita quasi la superba mole / che fe'adriano all'

solar raggio. settembrini, iv-132: la fabbrica esterna per l'ospedale è finita:

esser portati, come li ha fatti la forza delle cose, sulla scena.

vol. V Pag.664 - Da FARE a FARE (28 risultati)

, secondo l'ampiezza del pozzo, sopra la quale sia fatto muro d'altezza d'

spose, cavano dal legno d'ulivo la figurina da mettere sulla conocchia, e

1-79: le rondini, ammaestrate da la natura, quando fanno i loro nidi

fornaci] si fa il difrige, la pomfolige, lo spodio, la cadmia,

difrige, la pomfolige, lo spodio, la cadmia, il litargiro. serdonati,

]: 'fare il vino', comprende tutta la operazione deu'ammostare le uve, pigiarle

una macchina a vapore / per mandar la « guigliottina ». pascoli, 283:

tavolinetto antico lavorato di tarsia: fa la calza, calze grosse per i poveri

alla finestra a farsi le moine, e la gisa in giardino a fare il crocè

.. finché sappiamo di poter riavere la nostra di parigi. pananti, i-115:

ed intridila e fa li pani sotto la cenere. boccaccio, dee., conci

dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto, lascile stare

il doge in conclusione, / se la gente il cavai non ritenea, / il

pane, bisognava anche fare in modo che la materia del pane non mancasse loro.

in sabato, non si fece in tutta la città altro che un bove vecchio,

si vendeva con grandissima calca mezzo giulio la libbra. -imbandire pranzi, cene

: anco nel campo / è necessaria la cucina, e massime / a chi tien

annunzio, iv-2-254: mandò a chiamare la cinigia, una femmina del volgo,

e io mi sono messa a fare la sarta. pavese, 7-61: carletto discorreva

schiavitù. giamboni, 4-100: per la quale cosa uno padre, chiamato verginio

per lo dolore della libertade e per la vergogna del pec cato

cato, in presenza del popolo uccise la figliuola. bonichi, ix-291: e1

rivolta avea una porta che si chiamava la porta de'buoi perché ivi difuori si

, 2: questo legniamolo faceva la bottega in su la piazza di santo

: questo legniamolo faceva la bottega in su la piazza di santo giovanni. compagnia del

triste che lasciaron l'ago, / la spuola e * 1 fuso, e fecersi

racomandandoli questo soggetto, attesoché mi ruppe la testa che ce la facessi. pananti,

attesoché mi ruppe la testa che ce la facessi. pananti, i-13: ma

vol. V Pag.665 - Da FARE a FARE (54 risultati)

giornale, una pubblicazione periodica; prestarvi la propria collaborazione. collodi, 625

piè fermo, e quello « che fa la camera » ossia il redattore incaricato di

sedute parlamentari. serra, iii-310: la rivista voi dovete farla: non dirigerla

2-222: per quest'anno faccio io la 'voce', col consiglio e l'autorità

toccato il cor, facea / con la sampogna che mi pende al collo /

di cappella... non ha intesa la forza delle scene, non badando egli

alla domanda di fare qualche opera per la francia, e si fermò a parigi.

lavori furono il * rinaldo ', la 'climene ', il 'dardano '

note diverse, ma messe insieme fanno la musica. -di animali.

. compiuta donzella, xxxv-1-434: a la stagion che 'l mondo foglia e fiora

fanciullo è disteso in terra, e la madre e molte altre donne intorno piangenti

il risuscita. michelangelo, i-95: la nuova alta beltà... /.

.. /... far non la saprei / con ferri in pietra,

536: sia abbastante a fare la tua opera, cioè il tuo basso

addosso a un altro, lo percuote con la sferza. a. f. doni

, mediante quelle medaglie dove era impresso la loro testa, e ne'rovesci di esse

un'ottima parte: / voi farete la parte del serpente. v. bellini,

', ha ordinato iersera che si faccia la 'bianca'col supplemento. soldati,

riprendere una scena o uno spettacolo con la macchina da presa; girare un film.

freddo; agitare l'aria, sollevare la polvere, ecc. dante, purg

cantante bocca del poeta d'apollo; la quale, atomeata di foglie, fece

, a un'ora di notte ci fu la novella: fecesene gran festa, ma

faccia vento, e con quel vento la freddi. varchi, 23-221: il tuo

7-67: pareva ancoraché, per far la sensazione, non facesse di mestiero a'

che vicendevolmente ci fa il giorno e la notte, è in un certo modo

è in un certo modo imagine de la vita e de la morte. f.

modo imagine de la vita e de la morte. f. negri, 317:

talvolta a sommo de le gote / quando la bocca non sorride più. pea,

9-45: fannosi simigliantemente infer- mitadi tra la congiuntura della gamba e l'unghia, che

unghia, che rompono il cuoio e la carne a similitudine della rogna, che

v- 1-313: sempre i fumaioli sono la nostra disperazione: fanno troppo fumo e

: lo vedo far fumo come sotto la lente la capocchia che sta per divampare

lo vedo far fumo come sotto la lente la capocchia che sta per divampare.

5-1: del far sangue di sotto dopo la purgazione. libro della cura delle malattie

il dovere che ne seguisse più prestamente la morte. pascoli, 1525: quanto

i-419: smise di mangiare; ficcandosi la punta della forchetta tra i denti, per

factio. fra giordano, 2-162: la facula... ti faccia lume e

... ti faccia lume e mostriti la via. petrarca, 194-7: per

gran gusto si son letti i natali, la cima, le abitazioni, i funerali

lui, voltandosi, scostò un poco la tenda per far luce. -mandar

, 12-102: or ci movemmo con la scorta fida / lungo la proda del color

movemmo con la scorta fida / lungo la proda del color vermiglio, / dove

chiostri un fremito / che ne trema la terra e n'urla il monte.

gallo. / -co, co be fa la gallina. alfieri, 8-224: né

25-27: i fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta, / e qua e

fa eco. pavese, 5-88: la vecchia era seduta sul saccone contro il muro

di fianco,... e guardava la stanza, guardava la porta, faceva

. e guardava la stanza, guardava la porta, faceva quel verso.

facete tanti e tali / che aucidete la gente. tavola ritonda, 1-393:

/ disse allor turno; tale è chi la vibra, / e tal fa colpo.

volta non fece colpo;... la proposta andò a terra senza dar luogo

prese cleopatra, e con dispetto / la fece in cento pezzi, in cento stracci

: chiron prese uno strale, e con la cocca / fece la barba in dietro

, e con la cocca / fece la barba in dietro alle mascelle. s.

vol. V Pag.666 - Da FARE a FARE (69 risultati)

il iudice e li famigli... la fèrno per le gambe quanto più potèmo

per le gambe quanto più potèmo dentro la camera publica de la nostra cità.

quanto più potèmo dentro la camera publica de la nostra cità. chiesa, 5-72:

pane di casa roma, -rispose la mamma. -e ne mangeremo del peggio,

su lo stremo, / per ben cessar la rena e la fiammella. pietro de'

, / per ben cessar la rena e la fiammella. pietro de'faitinelli, vi-n-221

: voi gite molto arditi a far la mostra / con elmi e con cimiere inargentate

in allegrala: / cu * è la colpa, fa forse la danza / nel

cu * è la colpa, fa forse la danza / nel tormento. cammelli,

vede fare all'acqua in quel che la palla tocca il ghiaccio. baretti, 3-67

aprì l'impannata. verga, i-40: la principessa fingeva non intendere, faceva una

tremo ho fatto! cicognani, 1-188: la villa aveva un podere con certe viottole

e i fasci dei fucili, attorniavano la bestia feroce. 15. percorrere

piede anco fatte, / e se la leva in groppa del destriero. lippi,

, e velocemente / facevan tutta quanta la pianura. cassini, 1-9: giudicò

1-9: giudicò che s'incamminasse [la cometa] verso la picciola, ch'è

che s'incamminasse [la cometa] verso la picciola, ch'è sopra la lucida

verso la picciola, ch'è sopra la lucida d'ariete, facendo sette o otto

il domicilio di un sacerdote, e la consolazione d'una bibbia. nievo,

mano d'un bimbo: egli perduta / la monetina in una landa immensa, /

monetina in una landa immensa, / la cerca invano per la via che fece

landa immensa, / la cerca invano per la via che fece / e rifà ora

. bacchelli, 5-187: per chiudere la nostra estate alpina, abbiamo fatto un

periodo di tempo, o anche tutta la vita). novellino, 41 (

romana. berni, 186: noi farem la vita alla divisa, / se noi

; e seguendo altre fère / e la vita passando in festa e 'n gioco

festa e 'n gioco, / farei la state a l'ombra e 'l verno al

, 22-246: orsù, mangiate / la vivanda e bevete questo vino, /

date licenza. pavese, 5-20: la sera, traverso il mare della baia,

avversario che meritasse di incrociare con lui la spada delle vane parole. cicognani,

cicognani, 1-43: il sonno che veramente la ristorava era quello rubato, facendo nottata

tempo. petrarca, 22-14: quando la sera scaccia il chiaro giorno, i

ben scorge il reai fiume: / splender la notte ed agguagliar col lume / quel

da un albergo di san remo a far la campagna estiva al « cannon d'oro

. era gente che a volte faceva la notte. 17. adempiere un

l'ascolta. serdonati, 9-341: faceva la scorta a quei che andavano a far

, aminta, 965: -faccia altri la sua parte. -ma non hai / già

per consultare i negoci communi, faccino la guardia. goldoni, iii-13: oh

, di buon'ora. io farò la mia vigilia. cicognani, 1-99: escon

l'aversi a servirsi della saracinesca, la non potria fare l'uffizio suo,

potria fare l'uffizio suo, perché la resterebbe sospesa in su uno di que'carri

quando rasciutto fosse il botticello, / la fontana farebbe il suo dovere. comisso

ancora faceva servizio. 18. osservare la legge; adempiere un dovere, eseguire

lunicomo, che si prende / a la donzella per verginitate, / e va a

donzella per verginitate, / e va a la morte, già non si contende /

rende, / ed el ne face la sua volontate. novellino, 54 (195

novellino, 54 (195): come la donna comandò loro, così fecero i

., 18-56: i'fui colui che la ghisolabella / condussi a far la voglia

che la ghisolabella / condussi a far la voglia del marchese. boccaccio, dee.

vostro volere. pulci, 8-22: la lettera suggella e manda il messo,

: dissi: « meglio così. è la volontà di dio ». e vidi

atto di preghiera. « sia fatta sempre la sua volontà ». 19.

, resistere. cavalca, 19-236: la qual cosa vedendo gli longobardi ch'erano

conceputo. porzio, i-42: se la guerra non si facesse nel cuore del regno

429: non fece difficoltà di concedergli la lettera. alfieri, 1-512: in guisa

. leopardi, 6-69: se spezzar la fronte / ne'rudi tronchi, o da

aspetto della campagna, era come se la mano dell'uomo avesse fatto furia all'

a riguardar giro giro ancora una volta la piazza, ne siamo usciti da via della

guerra face / ché m'à tolta la mia spene. giamboni, 7-123: battaglia

si divide. iacopone, 52-23: levòse la eresia e fece gran sembiaglia, /

e fece gran sembiaglia, / contra la veretate fece granne battaglia. boccaccio,

/ il prezioso tempo / col narrarti la guerra, / che fero al legno

faccian guerra l'un l'altro per la prebenda o scomunichino la gente perché non

un l'altro per la prebenda o scomunichino la gente perché non pensa o sente con

fra giordano, 2-167: noi facciamo oggi la festa di tutti i santi, di

testi fiorentini, 250: andoe a fare la pasqua a mellione. s. caterina

ii-112: il figliuolo ci ha donata la vita con tanto desiderio, che non pare

con desiderio io ho desiderato di fare la pasqua con voi innanzi che io muoia

prospera navigazione, acciocché fossimo sforzati fare la festa del natale del signore appresso di

vol. V Pag.667 - Da FARE a FARE (36 risultati)

scando- lezzarsene? carducci, 1074: la primavera in fior mena tedeschi / pur

pavese, 7-121: mi chiese se la pasqua l'avevo già fatta.

facesse orazione per loro, e que'la fece, e pregò che non quello che

inginocchiava, leggeva il breviario o faceva la via crucis, con una speditezza,

430: con grandissima devozione volle fare la confessione de'suoi peccati.

sermone. serdonati, 10-136: gasparo detta la messa, fece un ragionamento del sagramento

le feste a far lui nella chiesa pubblica la dottrina cristiana a'bambini. nieri,

. -osservare il digiuno; praticare la penitenza; scontare una pena; espiare

21: pensomi che voi non facciate la quaresima. sarpi, vi-3-226: non

, vi-3-226: non ha mai riconosciuto la republica di esser in errore, e pertanto

penitenzia. pascoli, ii-1673: questa è la risposta [di dante]..

,... altresì usano di mettere la sera dinanzi il ceppo nel fuoco,

le nozze loro femo il giuoco de la inguintana, ove io ruppi una lancia busa

. e mille altre cose per acquistare la grazia loro e dare loro diletto. c

con tutti. bontempelli, 19-136: la desolazione caratteristica delle feste. le feste

pavese, 1-7: a casa ti fanno la festa di nozze. 22.

d'un pensiero. tassoni, vii-254: la povertà, oltre che rappresenta bruttezza e

donna che tanto umil fai / ella la chiama fera e disdegnosa. idem,

. boccaccio, i-254: venga adunque la giovane, la cui bellezza voi fate cotanta

i-254: venga adunque la giovane, la cui bellezza voi fate cotanta. cammelli

morto. giannone, i-99: fassi la lingua ebrea antichissima e madre di tutte

non si sanno fucinare in paese, la nazionale industria è tradita, è bell'e

macchiette. -prestare attenzione; rivolgere la riflessione, la considerazione: specie nella

-prestare attenzione; rivolgere la riflessione, la considerazione: specie nella locuz. farci caso

, e qualcuno aveva cominciato a suonare la fisarmonica. -richiamare alla memoria, all'

al quale si tiene che per tenga la convocazione, non condescenderà mai. landolfi

/ in guisa ch'io vedere / la potessi, e savere / certanza di

già alcun mali: / si chiamerà la storia de'reali. boiardo, 1-1-7

cose tanto obbrobriose, son stata forzata far la risoluzione che vedete, di viver tra

intorno a ciò foe due parti: ne la prima dico per ordine questa imaginazione;

dico per ordine questa imaginazione; ne la seconda, dicendo a che ora mi

te, e fra le tenebre e la luce. giov. cavalcanti, 69:

primo delle * prime resoluzioni 'fra la proposizion dimostrativa e la dialettica. sarpi

resoluzioni 'fra la proposizion dimostrativa e la dialettica. sarpi, vi-1-149: replicò le

nostalgici. 23. rivolgere la parola; indirizzare il discorso; parlare

dal pronunciare il nome della persona che la fece accadere. pavese, 9-49: ti

vol. V Pag.668 - Da FARE a FARE (57 risultati)

divisione. ariosto, 5-56: ne la casa del re di lui diversi /

bel porto che potesse immaginarsi, fece la finta descrizione del luogo, e v'aggiunse

anno e venuto il momento di riprendere la somma, era asciutta come l'esca e

sfogo accorato e umanissimo, gli fa la storia della sua vita solitaria. cassola

e, quel ch'è peggio, montate la testa ai giovani.

son tarde. serdonati, 9-304: la reina durò un pezzo a fare istanza

faccia appello ai cittadini delle popolazioni che la convocarono onde la circondino di drappelli armati

cittadini delle popolazioni che la convocarono onde la circondino di drappelli armati; faccia appello

italia a cui apre l'avvenire perché invii la baionetta del popolo a respingere la baionetta

invii la baionetta del popolo a respingere la baionetta passiva del soldato strumento del despotismo

bramati, 3-98: il marito accusava la moglie d'essere stata la causa della

marito accusava la moglie d'essere stata la causa della malattia di luisa per averle

, « nientemeno » di fumare; la moglie faceva la stessa accusa al marito per

» di fumare; la moglie faceva la stessa accusa al marito per aver permesso

: egli mi disse: -fa', fa'la risposta. - / onde io

dori tomorono di pisa e feciono la risposta. pulci, 15-7:

se sogna, / ché molto pazza fu la sua proposta. cellini, 1-33

tale risposta a quel capitano per la quale io credo che molto si pentissi

vuole per ventura più per sapere la cagione che i fisici recano del

, che per far eco a quello che la mamma ne avrà sragionato presso del

della porta, 2-226: veramente la merito, perché ci ho faticato;

se ben l'un fratello è tenuto per la vita per l'altro, pur in

, 7-41: fo voti continui per la di lei salute. settembrini, iv-74

di buona festa risalgono tutti e cinque verso la dominante magione. alvaro, 7-7:

magione. alvaro, 7-7: con la presente vengo a farvi i migliori auguri

(82): altre donne che per la camera erano, s'accorsero di me

a questa. boccaccio, i-266: faceva la reina grandissimo pianto, mentre che fiorio

da lui... che ritrattane la religion cristiana, vennegli a far finalmente questo

, se non col cuore, almen con la lingua, bestemmiasse una volta sola il

cristo. redi, 16-i-10: se la druda di titone / al canuto suo marito

il comandamento di santo francesco, fece la imbasciata prima a santa chiara e poi a

. pulci, v-93: io ho facta la comissione e abian facta buona conclusione,

nimico di parole, / a cui la prima commission far vuole. pananti, i-113

gli è proprio oggi che deve tornare la mamma? » fece il pierino battendo palma

fra il dispettoso e il compunto, cui la veletta dissimula il minio e il minio

e il minio gli anni -non sono stata la patronessa, io, di tutte le

afferrava il bavero, tentava di alzare la sua giacca e faceva: -uff ma sentite

, 148: fatti il segno de la croce e vattene a la chiesa. storie

segno de la croce e vattene a la chiesa. storie pistoiesi, 1-51:

. pulci, 24-87: carlo si fece la croce e se- gnossi. folengo,

d'aprir le porte segno / per trame la gran preda e uscirne carco, /

dame francesi battevano le mani a'cosacchi, la plebe romana faceva le fiche a'francesi

si strinse nelle spalle, fece con la mano un brusco atto di comando,

niccolò gli faceva cenno di sì con la testa. moravia, vii-59: quando ebbe

fece un gesto verso milone, con la mano tesa, come per dire «

alleanza; stabilire un patto; concludere la pace; accordare una tregua; ordire

, 36-36: ella l'accusa / che la convenzion ch'insieme fenno, /

tempo nel quale sarà di legittima età, la detta fine e quietazione farà. testi

, 342: là si farà la scritta. redi, 16-vi-231: mi sono

cancellieri, 7-415: né faccin mai la polizza o mandato al camarlingo che dovrà

suo nome, non sapendo egli scrivere, la ricevuta. -scrivere o dettare un testamento

che in remissione de'tuoi peccati lassi la tua casa a la tua parochia.

de'tuoi peccati lassi la tua casa a la tua parochia. g. m.

, ii-218: quello a cui fu fatta la promessa, s'indegna se non gli

dolce novella in purgatorio: / e la rechi pur io! d'annunzio, iii-2-57

iii-2-57: facciamo giuro in dio: la croce a poppa / ed a prua

per una promessa che deve durare tutta la vita o, almeno, fatti i voti

vol. V Pag.669 - Da FARE a FARE (33 risultati)

, ii-291: per far le nozze con la reina vedova, stata moglie di carlo

stata moglie di carlo, faceste divorzio con la vostra prima moglie. baldinucci, 9-x-7

, decreti; imporre pene; concederò la grazia, l'amnistia; comandare, ordinare

(11-6): non star tra la gente a capo chino, / ché non

g. villani, 7-47: per la qual cosa fece contro a loro scomunicagione e

gli aveva dato pur quello di far la grazia? giusti, 3-88: si bucinò

quei pochi mafiosi sono i padroni e fanno la legge. è la condizione elementare dei

padroni e fanno la legge. è la condizione elementare dei paesi del feudo.

una grande imposta di denari. -amministrare la giustizia; celebrare un processo; eseguire

. settembrini, 1-229: poiché fu venuta la sera, tutti e quattro prendemmo a

: inforcavano i loro cavalli per raggiungere la montagna e far giustizia dei malfattori.

si richiamasse a calpumio, li diede la possessione de'beni del giovane, e

fu il primo padre, che riparò la chiesa dipo'gli apostoli, che cadea.

gli apostoli, che cadea. cristo la fece, ma molto rovinò; poi per

una povera fanciulla di questa terra, la quale è della casa di chi fece

. g. villani, 9-57: la terra rimase alla signoria di quegli d'

restavano soggetti i vescovati di tomay, la qual città co'distretti che ne dipendono

d'uno stato forte si poteva far la nazione. carducci, 1058: memore forza

fanno il comune. -intr. con la particella pronom. d'azeglio, 1-38

popolo e farsi nazione. -raccomandare la premura, la fretta; sollecitare.

nazione. -raccomandare la premura, la fretta; sollecitare. dante, inf

1-41: fecero tutti silenzio, anche la vecchia. 28. scegliere,

i-4: tentarono, sotto colore di difendere la libertà del popolo milanese, di farsi

., 1-2 (88): per la qual cosa, dove io rigido e

: siccome i goti, che conquistarono la spagna, col tratto di tempo lasciato l'

visto da uno del prato correre giù per la stoppia e nascondersi nel pozzo, invece

invece di far gente con tutta la collina e correre a spegnere il fuoco.

un'altra ragione, cioè a mostrare la verità del vangelio e per fame verace

. francesco da barberino, ii-381: la pazienza / qui comenza / e facci dimostranza

signor mio, essi mentono tutti per la gola; e che io dica il vero

ha fatti della mia persona, per espugnar la mia verginità e per venderla, ne

a tutti. sarpi, vi-3-90: la destruzione di molte chiese e la deformazione

vi-3-90: la destruzione di molte chiese e la deformazione di altre per causa de'fulmini

vol. V Pag.670 - Da FARE a FARE (43 risultati)

roma non fanno autorità, se non perché la ragione vi scuopre che sono ben dedotti

della madre, ché, se anche la somiglianza de'volti non avesse fatto fede,

anco... in un quadro la nostra donna con il putto gesù che fa

gli aucelletti odo bradire, / udendo la primavera / fanno lor gioia e diporto.

festa. pulci, 14-52: la ghiandaia va faccendo festa. castiglione, 188

. ci pare che sempre il cielo e la terra ed ogni cosa faccia festa e

32. compiere azioni lodevoli; esercitare la virtù. bartolomeo da s. c

. passavanti, 159: guardatevi di fare la giustizia vostra, cioè l'opere giuste

, leggera e piana, / dritt'a la donna mia, / che per sua

che tengon ferro, risolvono cioè distruggono la grossezza della milza, e fanno aiutorio a

, 3-73: egli t'offerirà mostrar la via / fin alla rocca, e farti

. tolomei, 2-132: non è cosa la qual generi maggior piacere che 'l far

cosa; e in sul principio stesso / la madre e il genitore / il prende

; perché non mi volete far rivedere la mi'bimba? manzini, 12-24: giovanni

le parole; poco faccio ciò; la virtù se medesima dimostra assai: a

il menomissimo fastidio. giusti, 2-185: la maldicenza (impara, o disgraziata,

fai sempre un gran caso) / la maldicenza a volte s'è provata / nelle

e sono rattristato del contrario, per la stima grande che fo del tuo squisito ingegno

. savonarola, 8-i-330: noi diciamo che la mano ha fatto il tale omicidio,

mano ha fatto il tale omicidio, la quale è congiunta al corpo di quell'

sarpi, vi-1-66: in ogni evento la republica difenderà la sua libertà, non

: in ogni evento la republica difenderà la sua libertà, non farà mai cosa indegna

preso forse alla gola dall'austria, fece la stivaleria d'esiliarlo. pascoli, 980

uccelli. ariosto, 20-57: fu la notte seguente a prova messo / contra

/ per mantener loro usanza, f la noiosa e falsa gente. bonagiunta, lxiii-69

che fanno, che que'che ricevono la iniuria. bibbia volgar., x-72:

alcuno cibo, tu già non vai per la via della carità. petrarca, iv-2-150

. petrarca, iv-2-150: vidi verso la fine il saracino, / che fece

, per famegli io una ora in su la mia morte, né più né meno

esser gente abbastanza, s'avviarono verso la casa del signor vicario di provvisione; come

ti vergogni a dormire! è tutta la mattina! fai rabbia! moravia, vi-11

lei non si era fatta nulla, salvo la crisi di nervi. pavese, 7-91

e coi denti... ti fan la forca tutti quanti. se sei gatto

: non produce di nuovo ogni anno la primavera tante fiondi e fiori, quante

verbose leggi. tozzi, i-139: la sua stessa albagia buonacciona non gli permetteva

vertute in petra preziosa: / che da la stella valor no'i discende, /

no'i discende, / anti che'sol la faccia gentil cosa. dante, conv

. dante, conv., i-ix-5: la litteratura... l'hanno fatta

spalle. bibbia volgar., vii-62: la voce dello udire ecco che viene,

stessa guisa / tempestato da l'armi enea la nube / so- stenea de la pugna

enea la nube / so- stenea de la pugna. tansillo, 48: donna crudel

ne gli atti, / nova aspasia la fan, nova mammea. baretti,

buoi fumidi stanno, / fissando immoti la sua lente fola), / come far

vol. V Pag.671 - Da FARE a FARE (53 risultati)

del grande suo viso in ascolto / la mia nebbia di sempre. 35

moneta, ma volontà sottrae; ché la più corta via a riccore conquistare è

per questo / sempre con l'arte sua la farà trista. petrarca, 350-6:

taglia erano buoni. caro, 16-1: la rugiadosa aurora in ciel più rare /

quel sorriso fievole de 'l sole / ancor la testa le facea più bionda. alvaro

che i suoi non capivano e le facevano la vita impossibile. -col compì,

causativo). monte, ii-379: la mia vita è loco / senza nullo diporto

e premo, / non fia judith, la vedovetta ardita, / che fe'il

s'arroga a'miei martiri: / così la inganno e fòlla manco accorta, /

ch'io tornerò a far verso san domenico la passeggiata di ieri l'altro. landolfi

luna io sedessi in cucina, ch'è la stanza più riparata della casa, presso

, 8-i-4: l'uomo che cerca la perfezione nelle opere sue debbe sempre, quanto

arme poi tanto perfetto, / che la bretagna non avea il più forte.

dottori, 1-70: per saper ben tutta la cosa / invi- sibil mi feci in

fece uomo. -intr. con la particella pronom. diventare, divenire.

e li doni per lo concorrimento de la cosa che riceve. idem, inf

comanda a l'ore che mettan la briglia / e ciò che fa mestier per

: dico adunque che per tre cagioni la presenza fa la persona di meno valore ch'

che per tre cagioni la presenza fa la persona di meno valore ch'ella non è

è. petrarca, 23-79: poi la rividi in altro abito sola, / tal

sola, / tal ch'i'non la conobbi, o senso umano!, /

simintendi, 3-8: trasse dell'alta ischia la verga non verzicante dell'alte fronde:

verga non verzicante dell'alte fronde: la verga fu fatta d'oro. trattato

del ben vivere, 12: congiugne [la carità] l'anima con dio,

di estetismo devoto. -intr. con la particella pronom. pulci, 9-50:

pulci, 9-50: or chi vedessi la dama amorosa, / sùbito come di

coda al franco cavaliere, egli alzò la mano, e con quella dimostrò che le

. ariosto, 14-104: gli passa la riviera entro le mura, / e corre

isola prima, e v'assicura / de la città una parte e la migliore.

/ de la città una parte e la migliore. caro, 6-995: a la

la migliore. caro, 6-995: a la vergine sibilla / fèr cerchio intorno.

ma distendendosi per diritta linea, aveva eguale la fronte. bar etti, 3-320:

fronte. bar etti, 3-320: la parte che giace alla destra del fiume

affrettò il passo, ma per fortuna la strada faceva gómito e lodo- vico,

tipo manzoniano. « filosofo » (dirà la prima) fa al femminile « filosofa

1-252: si fece a poco a poco la più buona e ragionevole animina del mondo

ragionevole animina del mondo. -con la particella pronom. guido delle colonne,

della notturna fiamma, / che per la muta oscurità del mondo / fassi guida

, -disse guardando i polsi forti e poi la testa possente del giovane, -ti sei

. pavese, 7-45: mi vedevo la sua faccia farsi smorfia, la sigaretta

mi vedevo la sua faccia farsi smorfia, la sigaretta penzolare, e allungare la mano

, la sigaretta penzolare, e allungare la mano e menarmi una nocca sul mento

avvertite a non parlare; e se la madre dicesse qualcosa che non vi andasse per

madre dicesse qualcosa che non vi andasse per la fantasia, fate orecchi di mercatante.

che ho fatto alla tua lettera appena veduta la sopraccarta. cicognani, 3-13: la

la sopraccarta. cicognani, 3-13: la nastasìa, che si sentiva più che

far finta di predire che cosa sarebbe stata la toscana di lì a dieci anni,

più vedere e quando m'incontri per la strada o fuori del portone fai le finte

. macinghi strozzi, 1-600: ma la donna vuole più tosto fare l'ammalato

, /... / e far la gatta morta e ir pian piano.

pian piano. aretino, ii-101: la principal cosa il cortigiano vuol saper bestemmiare

.. vuol sapere frappare, far la ninfa ed essere agente e paziente. grazzini

e pur voleasi disdire, per iscampare la vita: ma fu digradato e dato

vol. V Pag.672 - Da FARE a FARE (40 risultati)

'1 tempo ch'hai speso / in far la lionessa / dietro alla tua signora?

vi siete forse mutato d'opinione? la sarebbe bella! bada bene, non

. alfieri, 1-1154: cleopatra fa la pettegola, ed augusto fa a l'

con salde norme / fèmo già dolcemente la radice, / donde or vien frutto amaro

allegrezza ch'i precessi guai / le fero la maggior ch'avesse mai. tasso,

mio pensiero apparve, / donna, la tua beltà. simile effetto / fan

tua beltà. simile effetto / fan la bellezza e i musicali accordi, / ch'

un certo punto cerca accordo e conciliazione con la scuola del monti. nieri, 390

, 390: i missionari per commuover la gente e fare impressione, ci si mettono

i piattelli da stemperare, i pennelli, la gomma, facevano gola al ragazzo

guidone, xix-21: altezza tanta en la sfiorata fiore / fo, mentre ver

animo grande, perché ricchissima sarà poi la corona. lanzi, iii-297: fattosi

. bibbia volgar., viii-597: la quale cosa vedendo filippo, e che

quella tentazione fa frutto e utile a chi la sa ricevere e sopportare. ariosto,

fan poco i drammi, ma tarabaralla / la poesia 'ex-tempore 'non falla.

vero spartacone non mi mette a soqquadro la casa, non mi mangia tossa e mi

roba assai, e per essa vi maceriate la persona vostra con tanti disagi e sollecitudine

filosofo. forteguerri, ii-202: chi empì la sua [bisaccia] del fior della

: umberto coi soldi suoi si è fatto la motoretta; umberto si fa l'automobile

non dubitò della forza di roma, la quale egli fece disperata. g. villani

prossimo tuo, nutricandolo, e dandogli la fadiga con tutta la santa e vera dottrina

, e dandogli la fadiga con tutta la santa e vera dottrina. g. morelli

, 21-105: orlando si posò quivi la notte / e fece carità di quel che

il me'che può, co'romiti la sera. caro, 1-781: ecco intanto

di quel iodio che è tanto lodato per la cura della scrofola! pea, 8-19

della scrofola! pea, 8-19: la prima volta che sono stato a prendere

appartenenti alla chiesa, gli aveva fatta la fama di rivoluzionario. -distribuire

utile e diritto, cioè per scampare la terra di tanta distruzione.

/ ma, non vi sapre'poi dir la cagione, / busse e mazzate fa

, iv-20: abbiamo stabilito di fare la spesa in comune per quelle cose che ci

nostro sia pure modesto bilancio familiare, la nonna affittò il quartiere del primo piano.

di cui si ha bisogno; aprirsi la strada; indicare la via giusta. -anche

bisogno; aprirsi la strada; indicare la via giusta. -anche al figur.

: io son quell'orsa che spianai la terra / dove si stende il suo gran

vien su con meco, io ti farò la via. dante, inf., 14-141

si spegne. ugurgieri, i-599: fassi la via per forza: rompono l'entrate

andrea da barberino, 1-69: tutta la gente gli fece lato. berni, 4-47

, 4-47 (i-105): poi fra la turba baiardo cacciava, / e con

, / e con frusberta si fa far la piazza. davila, 329: restava

davila, 329: restava che seguendo la strada calcata

vol. V Pag.673 - Da FARE a FARE (55 risultati)

trattato antico da uno moderno, è la parte che l'antico faceva all'animo.

vi ammazzo. 43. stabilire la dimora, l'abitazione; fermarsi.

paradiso, / quando alda bella in su la sala venne, / ch'un'angiola

, / che tu le venga a traversar la strada, / a ritenerla e farle

andato per consunzione se là dal marzo la voce corsa per pisa che le gesuitesse erano

, 12-iii-164: gli farò una lezione de la vostra catena, che si doverà contentare

: quei giovinetti si pavoneggiavano e facevano la scuola agli altri, insegnando loro tante

nipoti. piovene, 5-138: faceva lezione la mattina presto per tenere lontano dalle proprie

studii che faceva allora sul medioevo, la margherita pusterla. carducci, iii-9-243:

cascine! in bòboli! stare per la mano a fare conversazione francese in bòboli

che ne faccia prova, acciocché conosca la mercia. ariosto, 43-44: tu tra

periglioso saggio. aretino, ii-170: la minor prova che facesse, era di

andar verso un canto, prender per la canna, con una mano, la sua

per la canna, con una mano, la sua carabina, poi per la cigna

, la sua carabina, poi per la cigna con l'altra, e, con

stiano di cui è piena la nostra letteratura ottocentesca. -con riferimento

suoli, / il giuoco « de la cieca », agevolmente / mirtillo crederà

comperare, gli pareva male a fare la memoria in sui libri d'altri,

vasari, iii-562: quando altri ha fatto la mano disegnando in carta, si vien

terra sotto un albero tremando tutto per la febbre. ero in maremma da pochi mesi

maremma da pochi mesi, ed era la prima che mi pigliava: e le prime

il primo giorno, ma poi ci feci la bocca e bevevo e cianciavo.

173: né faccia tanto stretta la sua vita, / ch'ella però

e modesta. allegri, 107: la qual non par a me sie poca entrata

e contento, / non basti a far la vita regolata. fagiuoli, 3-2-152:

mare nei luoghi dove si poteva fare la gran vita. tozzi, i-62: ella

gli chiese: -perché ti lamenti sempre che la libreria non guadagna, e in vece

è squattrinato, tra tutti e due farete la fame, ma questo non mi riguarda

mi riguarda. -ant. affrontare la morte. - anche al figur.

ecc.; presentare il conto, la fattura, la parcella. - anche al

presentare il conto, la fattura, la parcella. - anche al figur.

., 2-9 (237): la commendò meglio sapere... leggere e

i suoi mezzadri almeno se ne godevano la vista, e potevano fabbricarvi su dei

., iii-vi-2: del die e de la notte fanno ven- tiquattr'ore. balducci

giorni, cuneo, che aveva vinto la gara contro le forze di francia nel 1691

, 192: di trentamila anime che faceva la terra, si ridusse...

un numero estremamente simpatico: novanta fa la * paura ': novanta fa il *

: continuavano a fare conti iperbolici con la sarta, con le modiste, coi fornitori

e datemi scudi 64, se tanto fa la piaza. p. della valle,

uno si rimette a quel che fa la piazza. giusti, i-488: glielo pagai

vedi di fare qualcosa meno essendo inoltrata la stagione. alvaro, 7-258: contrattano

47. ordinare, accomodare, rassettare (la camera, il letto, ecc.

piena e di giunchi giuncata, la vegnente brigata trovò con suo non poco

vesti. carena, 2-168: 4 far la camera', è rimetterla in ordine,

da stalla consiste in questo: curar la stalla dalle immondizie,... fargli

.. fargli il letto, nettar la stalla. -comporre involti, pacchi

il carceriere si presentò, mi mostrò la sua chiave e mi accennò di far

. 48. tagliare, radere la barba; accorciare, ravviare, pettinare

. firenzuola, 128: il sabbato la moglie gli facea la barba.

128: il sabbato la moglie gli facea la barba. g. m.

sì, e mi lascio finir di far la barba con esso. forteguerri, i-232

rimasta ore ed ore con lei su la terrazza, sotto la luna, a farle

con lei su la terrazza, sotto la luna, a farle e disfarle le trecce

i-210: mi alzo alle cinque, accendo la stufa, mi faccio la barba.

, accendo la stufa, mi faccio la barba.

vol. V Pag.674 - Da FARE a FARE (43 risultati)

: soggiunge (perch'a lor vuol far la pera): / io l'ho

criminale... si era data fuori la facultà di far loro la testa.

data fuori la facultà di far loro la testa. salvini, 19-iv-2-299: sono costretti

questa macchina in tre ore / fa la testa a centomila / messi in fila

bencivenni, 4-64: qui fa buono sofeerire la guerra di correzione per ischifare la pena

sofeerire la guerra di correzione per ischifare la pena che uccide perdurabilmente, cioè la

la pena che uccide perdurabilmente, cioè la morte di ninfemo, che morire non puote

male fa crisi. baldini, i-301: la materia, così com'è allogata e

quant'era surrealista -e riattaccò con la sua recita. 50. mettere

/ vèr ponente con gli occhi de la fronte, / e con quei de

fronte, / e con quei de la mente il dir figura. giov. cavalcanti

. cavalcanti, 147: qui finisce la reale schiatta di puglia; e questa generazione

proporre le misure da cui eglino sperano la pubblica felicità. 51. con valore

voi ch'eo porti / per lei la vita, e faccia l'inde apporti;

vole idioma, / che mentre che la voce egli mi bilica, / m'

è possibile rimediare a questo né fare che la mia salute debolissima non si rovini.

quelle anime malcontente e discordi, [la bambina] fece sì che anche i negozi

volturno da una delle parti: ma la carestia del frumento facea sì che la

la carestia del frumento facea sì che la gente vi pareva soverchia. ariosto, 2-19

si cerca con ogni sottigliezza d'ingegno la verità; e non fa l'autorità d'

: l'immensa importanza di assisi per la sua storia religiosa ed artistica...

-con valore semplicemente perifrastico, quando la prop. reggente e quella dipendente hanno

, ched egli abbia una druda, / la qual sia d'un altr'uomo 'nnamorata

ii -canzone, 25: chi veder vuol la salute, 1 faccia che li occhi

tacque:, / alla quarta levar la poppa in suso / e la prora ire

levar la poppa in suso / e la prora ire in giù, com'altri

uccidere, e toccava loro quasi tutta la preda. segneri, 5-121: la ringrazio

tutta la preda. segneri, 5-121: la ringrazio umilissimamente di quelle orazioni, che

. foscolo, 1-275: per la sposa e per me l'abitazione / trovi

e seder femmi in una riva / la qual ombrava un bel lauro ed un faggio

dee., 2-2 (138): la donna, vedutolo e uditolo, e

e uditolo, e parendole quello che la fante dicea, lietamente il ricevette e

rammi acerbo / tesser vissuto indarno, e la dolcezza / del dì fatai tempererà d'

fa fare? montale, 2-31: la tua irrequietudine mi fa pensare / agli

'inventio 'è quella scienzia per la quale noi... sapemo trovare cose

, i-1-14: quelli e questi prendano la mia vivanda col pane, che la

prendano la mia vivanda col pane, che la farà loro e gustare e patire.

che il piacer mostra, piegarsi / la maestà di cavalier non sdegna. imbriani

l'ansia « del possesso » ma la paura di non poterle più dire queste cose

lorenzo gli consigliò di partire: solo la lontananza e il tempo poteva avere virtù di

vedere, non aveva più vergogna: la cicatrice non era uno spacco come fanno

, 1-5: vostr'orgogliosa ciera / e la fera sembranza / mi trae di finamanza

sonni. cammelli, 74: morì la fede insieme con l'amore, /

vol. V Pag.675 - Da FARE a FARE (38 risultati)

lunge non era. campanella, i-43: la luce è una, semplice e sincera

foggia / guiz- zavan lampi, e la fean batter gli occhi. pascoli, 466

7-82: facciamo fare che, prima che la guerra si cominci, le persone e

: se lui avesse voluto cosa disonesta da la moglie, non sarebbe venuto lì in

portar dove li fusse piaciuto, levandoliela la nocte da lato. g. m.

. cecchi, 381: in somma la non è roba da poveri, / perché

non è roba da poveri, / perché la sa far far mula di medico /

faze sentire / dentro da cor signorezar la zente, / molto mazore presio de'

largo il buon destrier baiardo; / chi la tempesta del suo venir sente, /

. de roberto, 75: così la nipote voltò le spalle allo zio; questi

zio; questi mandò a farsi friggere la nipote e non mise più piede in casa

di lei. alvaro, 7-52: tutta la vita d'oggi dà l'immagine d'

oppure l'ostacolo che si deve superare, la fatica che bisogna sostenere per conseguire un

: / ch'i'concedetti di prender la fiore, / ch'ella degnò di volermi

non ebb'altro che fare, / quando la fece, tant'ha 'n sé valore

, mandarono comandatori e famiglia ad acchetare la zuffa e 'l romore, e con bandi

ebbono assai che fare di potere acchetare la moltitudine. pulci, 19-57: quivi margutte

. soldati, 34: guardai la finestra, se desse su una terrazza.

visto che da fare gli avesse dato la raccolta de'libri e de'manoscritti. verga

per farsi a considerar con più agio la nuova venuta, vennero a mescolarsi coi botoletti

in farsetto, e facevano a gittare la verga, di poi o al pome o

, 1-97 (228): la sera imbriacato, perché volse fare a bere

gambe... / volle burlar la chiocciola, e 'nvitolla / a far

a far a correr seco: / la chiocciola accettò: vanno alle mosse.

cicognani, 3-5: tra lo zio e la mamma facevano a chi fosse più tenero

il peggiore tempo, voi e tutta la toscana che avessino mai e'nostri antichi.

da letto; ma il povero gregorio la trattenne. pea, 7-291: subito

constrette / le cingie son d'abandonar la sella. g. bentivoglio, 4-1005:

ora nel discendere che fa verso il mare la senna. baretti, 1-3: nella

mi toccherai. sacchetti, 138-44: la donna, udendo il romore, fassi in

e 'l tormento: perc'hai tu così la veste miglior della mia figliuola? narrami

veste miglior della mia figliuola? narrami la cagione. marino, 2-33: quanto

da presso al foco fassi, / più la mente gl'ingombra alto stupore. g

passi indietro. collodi, 23: la voce del solito vecchino gridò a pinocchio:

alberto di giussano. / di ben tutta la spalla egli soverchia / gli accolti in

moravia, ii-48: si fece sotto la finestra di fausta e modulò un fischio leggero

e tosco. delfino, 1-407: ha la vita mortale / per farsi incontro a

.. / non m'auso fare a la porta; / sono confusa, in

vol. V Pag.676 - Da FARE a FARE (44 risultati)

d'alcuno che atteso l'avesse per la sua contrada passando. bibbiena, xxi-1-102

e ascoltano. sbarbaro, 1-199: la figura dell'oste... si

ortolano, lo richiese della limosina per la povera vecchia. rovani, i-33: chi

con finezza, come del resto gli comandava la sua natura. si era fatto da

savonarola, 5-i-4: è necessaria [la profezia] per dare argumento alla fede,

che tutto quello che è fatto circa la fede è stato profetato, si vengono a

. ecco, sia fatto! / la gran reggia doventa una gran macchia / a

gradi più elevati della gerarchia buddistica e la fortuna di lui fu fatta.

di lui fu fatta. -con la particella pronom. giamboni, 38:

, onde ciascun si pente: / la dota è il saccone e la predella;

: / la dota è il saccone e la predella; / va sanza trombe la

la predella; / va sanza trombe la donna novella. dante, conv.,

perdesse, si fece senza dubbio per la republica. pallavicino, 7-88: chi

rinfaccerà menzogna se affermerò che tutti conoscono la neve per bianca e il fuoco per caldo

come da brevi singulti si diffondevano per la chiesa. sbarbaro, 7-37: non fare

lasciala farsi. gramsci, 9-16: la storia è un continuo farsi.

.); abbondare (il prodotto, la messe, la vendemmia, ecc.

(il prodotto, la messe, la vendemmia, ecc.). tanaglia

/ di fare per lor freddezza / sotto la gran caldezza. crescenzi volgar.,

. bencivenni, 1-22: sappiate che la diritta ora del fare e usare si

del fare e usare si è quando la vivanda si è presso che cotta nella

: -dormì egli teco alla vigilia de la tua festa? -con mille suppliche, ne

disavveduti difetti in altrui, si credono la lor vergogna scemare, dove essi l'accrescono

fa a te se 'l si rinuova la chiesa, o che firenze abbia a diventare

al caso suo. alfieri, 6-147: la voce poi, / la bella e

6-147: la voce poi, / la bella e piena e ben sonante voce /

anche se tu hai qualche cosa su la storia letteraria, che non ti facesse

robusta, e con me, e con la vigilanza anche di gesuino, filerebbe dritta

gesuino, filerebbe dritta. -con la particella pronom. anonimo guelfo, v-330-1

il mondo andare al chino, / perché la pacie non è segnoria. fra giordano

francesco da barberino, ii-125: orni la mente ogni donna gentile, / se

donna gentile, / se vuol ornata la faccia portare, / che no lisciare

dorma? ella non ha in tutta la notte trovato luogo di caldo. g.

. m. cecchi, 18-5: la gli fa più, vé, che se

il sole, / quando su'campi da la falce mesti / la polverosa estate a

su'campi da la falce mesti / la polverosa estate a lui si duole, /

nel meriggio le campagne sole / assorda la cicala. verga, i-20: -quanto a

: -faledra, / né il ferro né la frode non ti valse. i.

. ora comincia, ora comincia / la buona guerra. scànnami. ti guardo

povero vecchio. vittorini, 3-83: la gente che mangia non ama che chi

buone. cellini, 530: volendo dire la causa di questo, e'saria troppo

qui sotto. foscolo, xi-1-5: la ragione universale adottata della divisione della grecia

in parecchi piccoli stati, che serbarono la pronunzia peculiare a'loro antenati, e quindi

: cominciarono a fare del palleggio, colpendo la palla col collo del piede.

vol. V Pag.677 - Da FARE a FARE (47 risultati)

le guardie, e il fermo proposito e la fredda capacità di fare a schioppettate se

di strada, si sa! per la sua complessione... così mingherlino.

così mingherlino... avrebbe avuto la peggio. 58. trasformarsi da una

uomini e ancora delli angeli e non abbi la carità, son fatto come una campana

siete fatto laccio alla speculazione, e come la rete espansa sopra tabor. m.

, indica che il soggetto viene acquistando la qualità espressa dall'aggettivo; diventare,

rustico, vi-1-124 (4-14): ché la gonnella, che sì l'era stretta

gli aveva reciso / il naso e la mascella, è fatto cieco. sassetti,

, 117: abbandonata, oscura / resta la vita. in lei porgendo il guardo

fatto estrano. carducci, 131: vedi la nova gente / come a'parenti suoi

speranza, det- tono ordine a fare la vesta et a lavarmi. manzoni, pr

. fogazzaro, 1-30: per tutta la via della posta ad oria, non potendo

posta ad oria, non potendo aprire la lettera perché c'erano altri presenti e poi

grandi finestroni. appena farà giorno, la luce mi impedirebbe di dormire. ma

il baraccone della fiera. -con la particella pronom. testi fiorentini, 157

terra e montaro a cavallo e andaron verso la città. petrarca, iii-1-39: gente

dove ci si faceva notte, piantata la tenda e fatto fuoco con qualche sterpo

fatto fuoco con qualche sterpo che per la via trovavamo, facevamo da mangiare.

, 40-ii-140: dottrina degli osciani è la notte farsi, perciocché il sole si va

quella mattina ed in quel punto faceva la luna crescente. canti carnascialeschi, 1-49

1-49: e'non aveva ancor fatto la luna, / il dì che camoval faceste

soderini, iii- 179: fatta la luna di gennaio, si potrà cominciare ad

5-3 (30): in roma, la quale, come è oggi coda,

rispondere particolarmente a più quesiti fattimi per la sua lettera ricevuta più fa; imperò

mio non è. marino, i-15: la mia servitù, la quale buon tempo

, i-15: la mia servitù, la quale buon tempo fa avevo io in animo

fa al profeta; incapace di mandargli finora la continuazione di quei frammenti. nievo,

fa un secolo, scriveva giangiacomo essere la corsica il paese più vergine d'europa

questi alberi, poco fa quando è sopraggiunta la notte, ancora secchi. moravia,

bibbia volgar., vi-498: la casa è lasciata, la moltitudine della

, vi-498: la casa è lasciata, la moltitudine della cittade abbandonata; e sono

far freddo. nieri, 229: la funzione era ita un po'per le lunghe

l'ora, il tempo che fa, la stagione dell'anno dicon l'albero,

] ovine, 2-98: aveva guardato la notte stellata e interrogato l'oriente per

tempo avrebbe fatto. -cadere (la pioggia, la neve); soffiare (

. -cadere (la pioggia, la neve); soffiare (il vento)

. serdonati, 9-120: poi finita la battaglia, in un tempo cominciò a fare

. (e può trovarsi anche con la particella pronom. o nella forma impers

aretino, iii-7: dopo posto mente a la setta de'compariti a le feste,

neri, 4-68: casteno / con la cresta in commedia e con la gonna

/ con la cresta in commedia e con la gonna, / qual donzella gentile ornato

: guardanno en quello specchio, vidde la mia forteza: / pareame una mattezza

a quella debeleza; / quanta è la fieveleza, non so donne me fare.

conv., iii-11-1: faccendomi dunque da la prima parte, che proemio di questa

che grado si rimanga quella frontiera dopo la perdita di naiaisel. -fare di

dell'avaro, / ché bisogna tener la borsa sciolta, / e non ti paia

979: vedrem, tirsi, s'avrai la fuga e gli occhi / come tu

vol. V Pag.678 - Da FARE a FARE (47 risultati)

: mi pare anco che, oltra la dottrina, quelli di pietra santa vogliano far

egli avrebbe leggermente fatto d'antonio secondo la sua volontà. macinghi strozzi, 1-29

22-228: voi contribuite a mantener viva la scioperataggine e l'insolenza de'guidoni, i

, ii-235: or che servito / la patria, a senno mio di me far

hai a fare deu'altrui moglie più che la tua moglie degli altrui mariti, e

. vasari, 1-71: dicono che la scultura abbraccia molte più arti come congeneri

congeneri e ne ha molte più sottoposte che la pittura: come il bassorilievo, il

d'azeglio, 1-540: io me la feci col cameriere dell'albergo e lo condussi

? non ho mai avuto che fare con la giustizia, io. cassola, 2-416

cassola, 2-416: era gente che se la faceva coi preti. -congiungersi

e chiamato dal suo padre aiuto, lui la trasformò in arbore lo quale si chiamò

si chiamò lauro. sacchetti, 16-61: la giovane essendo disonesta, e avendo avuto

avuto che fare insieme. -con la particella pronom. sacchetti, 16-128:

particella pronom. sacchetti, 16-128: la donna si fece per li tempi con

era cresciuto. -con la particella pronom. cavalca, 19-101:

il signor molza, e mi diciate come la fa col suo male.

. bibbia volgar., v-491: la mia fortezza e la mia laude è

., v-491: la mia fortezza e la mia laude è il signore; e

nel linguaggio burocratico... usano la maniera * a far tempo da ',

. pallavicino, 6-1-145: faccia dio che la pace, la quale io bramava,

: faccia dio che la pace, la quale io bramava, figliuola della giustizia,

: esasperato a quella vista, richiusi la porta, corsi dietro al gatto,

avevo prima chiuso le altre porte e la finestra. -fa niente, non

ma muso-di-fumo ci ferma, noi e la nostra sedia. « fa niente »,

, cacare; liberare le viscere e la vescica. s. degli arienti,

monsignore cum alta voce, accennando cum la mano: -non fare, non fare,

-non fare, non fare, per la tua fé, ribaldone! magalotti, 20-147

, 20-147: tornate domani a visitar la partoriente, ne troverete un che poppa,

un che fiotta, un che fa la piscia, un che fa la cacca.

che fa la piscia, un che fa la cacca. -fare alla meglio: fare

tanta paura, / che si pensò la notte di fare alto. sozzini, 260

i-115: voleva [il re] dare la figliuola sua a un suo scudiere,

gli piacesse. beolco, xxi-11-1001: la fa alto e basso e comanda.

/ fece col senno assai e con la spada. boccaccio, dee., 8-10

diventò famoso / e fece assai per la fede affocante. -per antifrasi.

pepo, - appostarsi sulla strada e la prima macchina tedesca che passa, una

e via. -gli faresti assai, con la rivoltella, - ribattè ottorino.

spensierata, ogni volta che può, la gente, giacché la vita è così carica

volta che può, la gente, giacché la vita è così carica di pesanti pensieri

che di duo bugie; / lasciagli la tua dote. manzoni, pr. sp

ci fa uopo se non il cominciare; la cosa si compierà ella medesima. dante

e noi vi dice / né con la voce né pensando ancora, / d'

/ d'un altro vero andare a la radice. ariosto, 23-14: vuol

2174): l'ateniese, udita la braveria... del macedone: né

macedone: né io, disse, ho la spada a canto per tenerla nel fodero

per berla, un di que'diavoli la rompesse cogli ugnoni, credo che mi verrebbe

rompesse cogli ugnoni, credo che mi verrebbe la gran rabbia! baretti, 1-81:

vol. V Pag.679 - Da FARE a FARE (29 risultati)

non ti voglio; perciò se vorrai cercare la scrittura, tutte le cose troverai dette

punzecchiando il rossinante del mio idealismo lungo la via sacra in coda ai palafreni impennacchiati

facevano del loro meglio per provare con la mestizia delle voci la contentezza di avere

meglio per provare con la mestizia delle voci la contentezza di avere avuto l'occasione utile

giuocar non è lesto, / vi perde la figura, e fa del resto.

d'oro. pavese, 4-244: -con la bella stagione, -diceva fonso, -scenderemo

poi. -è un bel po'che la guardo. che figliuola! ha le tettine

non fare le cose a tempo; e la fretta è impazienza; l'impazienza,

: vostra eccellenza farà tempo a dichiararmi la sua vera e precisa volontà. jovine

l'accaduto. - fare la festa a qualcuno: v. festa.

v. festa. - fare la pelle: v. pelle. -fare

pelle: v. pelle. -fare la vita: vivere disordinatamente; comportarsi disonestamente

disonestamente. -di una donna: esercitare la prostituzione. panzini, iv-251: 'far

prostituzione. panzini, iv-251: 'far la vita'. locuzione di gergo: equivale

di gergo: equivale a * far la bella vita 'del gaudente, del *

condizione, sulle stesse che « fanno la vita » esercita il fatto di venire

della mia sorella. ma, accortosi che la polvere gli aveva insudiciato le dita,

stramazzoni, con pericolo, dove sfondava la neve, di dar in qualche pietra e

pascoli, 211: meglio venirci con la testa bionda, / che poi che fredda

: per amore della vera ricchezza spregia la vana ricchezza, e cerca povertà,

/ e per li preghi di tutta la corte, / e di rinaldo che più

più d'altri instava, / de la bella figliuola il fa consorte. rovani

misura. cavalca, 9-267: quanto la fortuna ti fa meglio, peggiore diventi

. a. pucci, ix-356: la femmina fa l'uomo viver contento: /

pavese, 7-12: non mi va più la compagnia. neanche il negozio non mi

quando aveva denari. mi ha ordinato la cartina: l'ho presa e non

io lascerò il popolo suo. ma poiché la piaga era cessata, faceva peggio che

peggio che prima. petrarca, 266-3: la mia fortuna (or che mi po'

affari della botte grossa a trenta franchi la soma, che sono i prezzi correnti dei

vol. V Pag.680 - Da FARE a FARE (51 risultati)

arco, e niuna cosa, per la sua velocità, è di maggior pregio.

: fo presto e bene, e fo la notte e * 1 giorno. giusti,

i giornali che ci fanno fretta e la nazione che ci accusa di lentezza. palazzeschi

, i-18: giglio tardava a alzarsi la mattina e bella soave e pura,

già fuori da un pezzo, gridavano sotto la sua finestra ridendo e saltando: «

/ tanto del ber quant'è grande la sete, / non saprei dir quant'el

. c., 11-10-12: tanta è la profondità delle divine scritture, che io

. crescenzi volgar., 3-8: la fava, secondo palladio, è da sarchiare

, quando è grande quattro dita sopra la terra, e poi altra volta si

universale, per farsene prò a reggere la cosa pubblica. cicognani, 1-16:

pubblica. cicognani, 1-16: è la prima volta, mi pare, che ti

pace. leopardi, 36-14: musa, la lima ov'è? disse la dea

, la lima ov'è? disse la dea: / la lima è consumata;

è? disse la dea: / la lima è consumata; or facciam senza.

foss'io, come il vago de la luna, / addormentato, e alfin tra

tur- pino lo domandò: « come la fa gherardo? verrà egli in aspramonte

cominciando dappoi a domandare assai curiosamente come la facessero i compagnoni. lorenzino, 85:

, 37 (644); come la facesse quando trovava due strade; se quella

quelli che l'aiutassero a trovar sempre la buona,... non se ne

. cinelli, 1-130: non ce la fo più a nulla, da un

dai cani fradici. gli ombrelli non ce la facevano. tecchi, n-131: conosco

el quale, recognosciuto loro, subito la fece quanto più per le gambe ne poteva

, dicendo: -permette? -ma che la faccia pure! -quello rispose.

altri, che lo aspettar che altri la faccia a te. cellini, 1-112 (

. cecchi, 245: a chi te la fa, fagliela. goldoni, iv-151:

-vengo. oh, questa non me la fate certo. giusti, ii-487:

gusto. pesci, ii-1-413: ricordo la meraviglia che, dentro di me, provai

moravia, xii-210: a me non me la fa'... ho avuto una

fatta bella! mi avevi detto che la via per andare a casa era bella pulita

breve: condensare il discorso, affrettare la conclusione. d'azeglio, 1-186:

di chi espone una cosa, e non la vuole allungare, ma venire alla conclusione

riposi in pace; / ma io la feci dritta; / perché questi ominacci son

demoni; / onde quando mi fece la promessa, / volli presenti sette testimoni

discussione. grazzini, 4-338: -tu la fai fatta: io non so come mi-

, in un modo o nell'altro, la faremo finita. nieri, 145:

delle notti intere a domandarsi perché non la faceva finita. -farla franca,

il capo, pur si trovò che la fece pulita al povero uomo. deledda,

non so se questo mio stupido pisano la farà lunga con me. nieri, 318

10 l'accorcio, ma lui quando la ricontava, la pigliava alla lontana,

accorcio, ma lui quando la ricontava, la pigliava alla lontana, e la faceva

, la pigliava alla lontana, e la faceva lunga, tutta fiorettata di moccoli.

. davanzali, ii-181: i galli rizaron la cresta, credendo per tutto i nostri

. lancellotti, 286: essendo all'ora la ghianda o cibo ordinario o cibo delicato

porchi non ne dovevano aver molta abbondanza, la dovevano far male, e per lo

, se l'ha fatta a sbirciarmi tutta la santa serata. -farsela addosso o

magalotti, 9-2-50: se io fossi la fortuna e voi m'aveste letto questo

con un po'di cera brusca, me la sarei fatta sotto e v'avrei fatto

del gran mogollo, e poi ce la farem sotto. -che sotto, che sotto

che 'mporta questo? voi subito ve la fate ne'calzoni. a. m.

viso i nemici,... se la fece sotto, e, gittato via lo

: e allora si capisce, per la contentezza se l'è fatta addosso.

vol. V Pag.681 - Da FARE a FARE (32 risultati)

si fa tardi, che sopra me senta la santa acqua versare. -lasciar fare

non sistema. tecchi, 3-83: la donna giovine lasciò fare, decisa ormai ad

fare, decisa ormai ad andar per la sua strada. pavese, 7-153: tutte

): non fo il dì e la notte altro che filare, tanto che la

la notte altro che filare, tanto che la carne mi s'è spiccata dall'unghia

almeno aver tanto olio che n'arda la nostra lucerna. carducci, ii-10-13:

notti non fo altro che lavorare, e la dolce alba mi trova a scrivere paginaccie

capuana, 4-26: se don domenico ha la pancia grossa e piena zeppa di quattrini

ix-142: a me le sue furie contro la religione, o meglio contro i preti

11 servigio di questa tua ancilla, la quale per lo tuo amore mi serve

27-74: ben son contento, per la compagnia / in questi pochi dì stata

scrupolo. caro, 3-1-338: ne la prego quanto posso, perché non posso

qualche travaglio. giusti, 3-173: la pulizia è cosa odiosa, ma un governo

disciolta in cieli, attingere / sa tuttavia la ricca resistenza / da tramutarsi in nostri

., 24-11: lo villanello a cui la roba manca, / si leva,

si leva, e guarda, e vede la campagna / biancheggiar tutta; ond'ei

che si fare. ariosto, 2-44: la volpe, che 'l figlio gridare /

, i-157: -gli hanno portato via la madre, e non sa più cosa

lungamente fissati su di lei che, per la verità, della nostra ammirazione mostrava di

quel che si fa: non comprendere la gravità o le conseguenze delle proprie azioni.

casti, 9-74: in quell'antica età la furba volpe / di politiche massime il

sorgenti a migliaia, come i funghi dopo la pioggia, per premere che facciano quella

nel- l'armi, / lascia venir la vittoria ch'aspetti; / allor saprò

proverbi toscani, 163: a chi te la fa, fagliela. idem, 164

fa il carro, lo sa disfare; la troppa fretta, volendo far, disfà

'operare, esercitare ', con la plurivalenza che si continua nell'uso moderno

nel sec. vi si trova documentata la forma ridotta fare (anche per attrazione

1-234: prima dico che si mostra la virtù del fare; e questo fare è

siccome noi diciamo del maestro che disfà la casa. quegli lavora, e tutto dì

poco di guadagno ponghino a sì gran risco la vita e l'avere, amazzandosi l'

, sudò sì largamente che ne bagnò la terra, e questa, gravida di

b. croce, iv-12-248: la morte è anche essa un fare: