chi la declina / da sì fiera ruina? bracciolini
i passi, / giammai non crolla la superba testa. soldani, 1-55:
/ non tanto a gir fuor de la patria in bando / de l'or mi
ingordigia. 30. non riconoscere la competenza (di un'autorità politica o
fagli a dio ribelli / e fa che la sua legge ognun declina. rinaldo degli
farà cosa, che non sia declinare la giuridizione della chiesa, che sarà contento
il ricorso alli concili, cosi adesso la sicurezza del pontificato consiste in declinarli e
fini? firenzuola, 653: ma la rovina che vuo'dir tu, non è
miei condiscepoli nel ginnasio pratese quando per la prima volta chiamato mi levai dal mio
iii-24-189: egli in ogni congiuntura declina la qualità sua di giovine. panzini, iv-183
d'inquietante... naturalmente, sforzando la voce e non declinando il proprio nome
del giudice adito dall'attore. -declinare la propria giurisdizione: nelle cause civili,
giurisdizione: nelle cause civili, riconoscere la propria incompetenza a conoscere l'azione proposta
ora ti dichinavi tu ad amare queste, la cui beltà è pic- ciolissima parte di
ch'in favor veniva, / sciolser la fune al declinar del giorno. dovila
ma non volendo perciò il principe tralasciar la sortita, nel declinar della notte verso quel
alla dora. algarotti, 1-154: la pittura risorta in qualche modo tra noi
in qualche modo tra noi, mercé la diligenza di cimabue, verso il declinare del
non sentono, come le giovanili, la molle voluttà del cielo di napoli.
more insieme co'l'ultima bassezza de la valle. a. verri, ii-122:
è dechinato. nievo, 1-551: la sua testa foggiata a mellone era declinata
): ciascheduno deferente è declinato da la via del sole, tale ella [=
declinàti / in un orrore che non è la notte. 4. dedito,
, incline. simintendi, 2-46: la gente di quella contrada era dichinata a
iv-115: giovava questo medesimo a sostenere la riputazione declinata della impresa. i. pitti
/ dell'alto imperio, ch'ingombrò la terra. dovila, io: erano
peso della battaglia, non poteva più sostenere la impresa declinata, né reggere ad uno
, iv-321: vengono nel giardino dove la luce del giorno già declinata comincia a
, colle mie forze declinate, serbarne la speranza? 8. gramm. recitato
: valevole a ritogliere al magistrato adito la conoscenza della controversia. statuto del
ovvero declinatorie, le quali non feriscono la giustizia, o li meriti della causa,
li meriti della causa, ma solamente la giurisdizione o la competenza del giudice o altre
causa, ma solamente la giurisdizione o la competenza del giudice o altre cose le
riguardano l'ordine del giudizio per impedirne la terminazione e per tenere adietro l'attore.
attore. idem, 1-15- 1-233: la prima e la più frequente si dice quella
, 1-15- 1-233: la prima e la più frequente si dice quella, la
e la più frequente si dice quella, la quale riguarda la declinatoria di quel foro
si dice quella, la quale riguarda la declinatoria di quel foro o di quel
di quel giudice, o sia per la totale incompetenza. muratori, 1-109:
. dizionario del commercio, iii-1245: la declinatoria è la domanda che uno fa
commercio, iii-1245: la declinatoria è la domanda che uno fa d'essere rimandato
si riferisce alla declinazione; connesso con la declinazione del sole o della luna (
declinazione del sole o della luna (la variazione di una grandezza). declinazióne
detta declinazione. biringuccio, 1-556: la lasciarete raffreddar e riposar bene tre o
. g. del papa, 4-55: la linguetta o l'ago di essa bilancia
un l'altro dato luogo, secondo la declinazione de'tempi. 3.
, finché l'aere li potesse offendere per la declinazione del sole. d'annunzio,
arco del golfo, l'orizzonte marino, la declinazione del sole. 4.
. leone ebreo, 196: quando la declinazione [della ragione] è a
a l'amore intellettuale, se è poca la declinazione e ancora con stimulo de la
la declinazione e ancora con stimulo de la sensualità, l'uomo si chiama continente
, decadenza. acciainoli, 1-1-99: la declinazione dello imperio romano mi pare che
pare che principiasse quando roma, perduta la libertà, cominciò a servire agl'imperadori.
lo avvenimento di nuovi barbari, dopo la declinazione dello imperio romano, nascevano in
principio, lo augumento, lo stato, la declinazione e la rovina loro dall'uso
, lo stato, la declinazione e la rovina loro dall'uso di chi parla.
che altrimenti, o perché sia mancata la divozione, o per altra cagione
sia. boccalini, ii-312: dopo la declinazione della lingua e della monarchia romana,
avanzato di lui. marino, i-150: la quale alterazione [della giustizia] è
e ordinanza, per bella che sia, la quale non sia sempre esposta alla declinazione
tutte le dignità; così è anche la lor regola, e la loro norma.
è anche la lor regola, e la loro norma. botta, 5-160: era
in grande declinazione, e molto pericolosa la condizione dei repubblicani. mamiani, 1-
scemarsi, coll'opere manco buone, la riputazione guadagnatasi negli anni migliori,
negli anni migliori, e quando la natura per sua declinazione non tendeva all'
è in tal declinazione, che per la dio grazia non si ha dubbio più
. non sia per ricuperare ed in breve la pristina salute. magalotti, 23-307:
che doveva esser declinazione ed alleggiamento de la miseria, è stato simile ad un
senescenza. gelli, 15-ii-410: la terza età, chiamata da lui senettù,
quarantacinquesimo anno, e dovendo essere altrettanta la declinazione, vuole che duri insino al
quieta coscienza possiamo dissimulare a noi medesime la nostra declinazione. milizia, ii-202: questo
proprio essere, appena ne ha sperimentato la perfezione, né potuto sentire e conoscere
. rinsaldino da montalbano, 920: la sua madre, veggendola esser venuta in
pensosa. 10. filos. la deviazione degli atomi dalla caduta rettilinea (
. geofis. declinazione di un astro: la seconda delle due coordinate equatoriali, definita
quattro e mezo illuminati dal sole oltra la quarta della palla che io vi dissi
il compimento quasi che intero di tutta la declinazione del sole. e. danti
descriver nella rete dell'astrolabio. prima la longitudine, cioè in che segno e
e grado le sieno. secondo, la declinazione, cioè quanto sieno lontane dall'
sassetti, 187: vedrò nel viaggio la declinazione, che e'dicono, della calamita
della calamita, come ora sta sopra la linea meridiana, ora se ne allontana,
fatte qui in roma... sopra la declinazione della calamita. piazzi, 1-51
cattaneo, iii-3-327: cristoforo colombo segna la linea senza declinazione magnetica. d'annunzio
avvengono quei cangiamenti subitanei cui è soggetta la declinazione degli aghi magnetici. bontempelli,
8-108: in quel momento egli ebbe scoperta la legge di variazione della declinazione magnetica.
, oltre al situarli ch'è necessario con la faccia alla lor propria declinazione, s'
, ecc.; si ottiene aggiungendo la desinenza dei casi al tema del genitivo
; nella lingua priva di caso, la flessione si verifica soltanto nel genere e nel
dice declinazione. corticelli, 18: la declinazione altro non è, che la
la declinazione altro non è, che la variazione del nome ne'numeri e ne'casi
, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e
imbarazzata. rajberti, 2-25: fammi la grazia di non dire più questa parola
rancida e antipatica che, per essere la prima declinazione della grammatica latina, è anche
affannavo a fargli capire le regole e la partizione della seconda declinazione greca. jovine
particolar declinazione. perticari, i-48: la declinazione regolare vuole che i verbi della
piè l'albero. deledda, iii-979: la spinse costringendola a scendere di precipizio nel
di quei colli non arrivò a mitigare la straordinaria severità, il diniego oltraggioso, con
e in declino febo già trapela / per la vergine vaga che 'l ciel vole
per l'uscio aperto sulla veranda illuminava la cassa. alvaro, 12-184: le
. spolverini, xxx-1-165: ne sceveri la crusca e i triti grani, / che
le imposte. alvaro, 2-153: la signora flavia scendeva in strada accompagnata dalla
uffiziale, sebbene anche in tal senso prevalga la voce 'ordinanza '.
i magistrati maggiori dello imperio per avere la cura delle armi. 6. che
straniero, esotico); che concerne la comunità dei cittadini, civile,
, per somma malvagitade, de la patria, fue costretto di rifugire a
prima che nel suo cospetto venisse, a la lingua persiana s'ausoe, a
persiana s'ausoe, a ciò che la laude acquistata con fatica porgesse a
domestiche... era abbagliata la sapienza tanto famosa de'nostri prin
letterature che prepareranno l'europa nuova; la nostra avrà molti caratteri di letteratura d'occasione
di così fatte generazioni d'opere è la terra attica sommamente ornata, e con
/ da poi che gli nimici ha ne la terra. / non sa da chi
mostri d'avere puro principio, nientedimeno la spessa dimestichezza di loro è uno lusinghevole
posto e fatto familiare e domestico per la frequente esperienza che mille volte il giorno
ne veggiamo. magalotti, 1-210: la materia, cosa a noi tanto domestica e
così inarrivabile. alvaro, 7-119: la dittatura era nazionalista ma non nazionale:
era nazionalista ma non nazionale: rifiutava la tradizione come troppo domestica e dimessa,
a quella [maniera] che mi pareva la più vera, la più usi- tata
] che mi pareva la più vera, la più usi- tata, lasciami dire la
la più usi- tata, lasciami dire la più domestica. boriili, 6-14: il
della città. fracchia, 718: la casa, disabitata da poco, conservava
del dolce silenzio. alvaro, 10-34: la scalinata al mattino è domestica,
da altre lingue. lancéllotti, 241: la pessima e dannevolissima adulazione non mancò in
francese; v'è dunque fra esso e la re- publica un odio domestico e necessario
necessario. d'annunzio, v-2-716: la stanza di quattro versi, la quartina alterna
v-2-716: la stanza di quattro versi, la quartina alterna del chiabrera...
e dimestico modo portano al di fuori la vaghezza de suoi pensieri. giordani, x-86
pensieri. giordani, x-86: per la memoria di quell'uomo, per la finezza
la memoria di quell'uomo, per la finezza della lingua e la schiettezza dello
uomo, per la finezza della lingua e la schiettezza dello stile tutto dimestico [il
, dimenticata l'antica franchigia, seguitava la loro divisione. pallavicino, 1-104:
delle nazioni? » ripetè d'impeto la signora poma, con l'improntitudine delle
. -per estens.: che ama la compagnia dell'uomo; che si lascia avvicinare
e altri, quasi sicuri da'cacciatori per la soprastante pistolenzia, non altramente aspettargli che
dell'antro e guarda cogli occhioni giudiziosi la dura opera dei minatori. moravia, vii-86
topi domestici e campagnuoli possono poco soffrir la fame; imperocché, in molte prove
particolare di quello di cui si ricerca la discoperta, egli è certo in questo de'
: lo sparviere domestico consegna al padrone la preda, che fa alla campagna, et
imola volgar., ii-188: innanzi che la italia s'accompagnasse insieme con tra a
le altre bestie tutte ch'erano sotto la signoria degli uomini, subito furono fatte fiere
furono fatte fiere, e, lasciata la loro dimestica mansuetudine, abbandonati li tetti
domestichi, e d'assi forti d'abete la nave liburna si tesse. tavola ritonda
, 2-8: il modo per lo quale la pianta dimestica diventa salvatica, è per
questa armata. magalotti, 22-56: la vera palma... si distingue
pedale di sopra al bucciuolo, imperciocché la sommità ovvero vetta che vi si lascia,
e il cielo e il mare, / la terra e tonde e 1 laghi e
: nei poderi, che, stante la loro poco distanza dal dimestico, possono
come gli arti inferiori e superiori) la parte interna o mediale (cioè la
la parte interna o mediale (cioè la più vicina all'asse verticale del corpo
. leonardo, 7-i-148: nell'aprir la mano i muscoli domestici si distendono,
assottigliano il braccio infra 11 gomito e la mano, e quando la mano si stringe
11 gomito e la mano, e quando la mano si stringe, i muscoli domestici
più bassa e di là infin dove la mano si congiunge al braccio nella parte
: aggiugne che l'ora del tempo e la dolce stagione li davano buona speranza di
stagione li davano buona speranza di vincere la detta fiera, significando per l'ora
il giudizio della ragione, che illumina la mente, come il sole il mondo;
il sole il mondo; e per la dolce stagione, che è la primavera,
e per la dolce stagione, che è la primavera, la sua giovanezza la qual
dolce stagione, che è la primavera, la sua giovanezza la qual era domevole,
è la primavera, la sua giovanezza la qual era domevole, passata la sfrenatezza
giovanezza la qual era domevole, passata la sfrenatezza della adolescenzia. domeykite
parte domiciliare. monti, ii-322: la confiscazione di tutti i mobili domiciliari fattami
domiciliari fattami dai tedeschi, e più la ruina venutami dal gravissimo furto accadutomi due
in milano ha... subissata la mia domestica economia. imbriani, 2-24:
tutti », ma da gente che la casa e il diritto se li difendeva colle
indicare quale è l'ente o la persona incaricata di effettuare il pagamento di
. p. verri, 1-i-33: la fecondità della terrra, la moltiplicazione degli
, 1-i-33: la fecondità della terrra, la moltiplicazione degli abitanti avranno dato luogo a
iv-141: egli stesso crede potersi comporre la differenza col dire; che il nostro
domiciliatàrio, sm. dir. persona presso la quale si è eletto il domicilio e
2. in diritto commerciale, la persona (diversa dal trattario) presso
persona (diversa dal trattario) presso la quale deve essere pagata una cambiale domiciliata
convenìa a loro per se medesimi sostenere la guerra, la quale appena avrebbero sostenuta
per se medesimi sostenere la guerra, la quale appena avrebbero sostenuta con tutto l'
[belfagor] onoratissimamente in firenze; la quale città innanzi a tutte l'altre elesse
. palazzeschi, 4-31: aveva acquistato prima la casa col podere stabilendovi il proprio domicilio
del tasso senza scrupolo alcuno avrebbe dato la cittadinanza e 'l domicilio. giordani,
pensare che lui elesse come nobilissimo domicilio la sapienza. sbarbaro, 1-219: mette
concede all'etade, ed in nessun luogo la vecchiezza è più onorata. bisticci,
più onorata. bisticci, 2-483: era la sua casa uno domicilio d'uomini degni
ed alcuni anche di latine. insegnavano la gioventù, e l'istruivano delle cose greche
, il domicilio di un sacerdote, e la consolazione d'una bibbia.
). de roberto, 2-113: la tipografia e la camera divennero il suo
de roberto, 2-113: la tipografia e la camera divennero il suo domicilio, il
-ultimo, estremo domicilio: il cimitero, la tomba. de marchi, ii-1115
corso di p. garibaldi, dove la città ha l'aspetto popolare, e le
sono semplici, le botteghe più fitte, la gente più affaccendata in mezzo al via
spirituali e intellettuali, ecc. trovano la loro sede ideale. cicerone volgar
di tutte le dottrine, ma ora per la sua ventosa superbia totalmente rovinata e distrutta
nome chiamato. boccalini, i-70: la mia dilettissima grecia, madre già delle
delle arti liberali. vico, 294: la libera volontà... è domicilio
e sì maggiormente a porre in opera la loro perfezione. 3.
luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi
, dal punto di vista topografico, la generalità dei rapporti giuridici di una persona
; si distingue in volontario, quando la persona interessata può sceglierlo liberamente; in
, esso è stabilito dalla legge, la quale lo fa coincidere rispettivamente con quello
del marito, del genitore che esercita la patria potestà o del tutore).
. di avere acquistato il domicilio con la continua permanenza nello stato di sei
: sono scappato a milano per combinare la faccenda del domicilio legale. orioni, x-25-32
vostri diritti. jovine, 5-19: la signorina clelia cannavaie, la sera nella quale
5-19: la signorina clelia cannavaie, la sera nella quale abbandonò per sempre il
per sempre il suo domicilio, sapeva la sorte che inevitabilmente le sarebbe toccata.
per conto di un imprenditore che fornisce la materia prima e che stabilisce come il
. pratolini, 1-6: sanfrediano è la piccola repubblica delle lavoranti a domicilio.
consistente nell'introdursi o nel trattenersi contro la volontà dell'avente diritto, o clandestinamente
. 4. ant. quanto concerne la vita familiare e domestica. fatti
poi a far domicilio ne'luoghi, ove la fortuna hanno sperimentata propizia.
casa propria. pavese, 4-70: la sera che sto a domicilio e non ho
domi fichi). astrol. suddividere la sfera celeste in fusi, detti case
. domificazióne, sf. astrol. la suddivisione della sfera celeste in case (
in dispute frequenti e lunghe, sosteneva la domificazione del cardano contro un altro dotto
aveva ingoiata, ed annullato da gran tempo la sua esistenza politica, erano confidati
penne. -che detiene la maggior parte del potere politico ed economico
carducci, iii, 20-343: non mai la materiale pedanteria utilitaria, la quale in
non mai la materiale pedanteria utilitaria, la quale in somma è il fondamental principio
sfacciataggine. b. croce, iii-32-212: la storiografia moderna... suol porre
contadini. gramsci, 7-38: se la classe dominante ha perduto il consenso, cioè
i-173: tutto dì si ribella [la concupiscenza] dalla ragione a lei dominante,
, ii-118: neanche popolava il luogo la vicinanza di un'officina di macchine e di
impongono a sé un dominante, ciò sono la pace e la giustizia. leopardi,
un dominante, ciò sono la pace e la giustizia. leopardi, 241: che
combatterà finché sarà disfatto, / tornando la città qual era innanti. popini,
i dominanti forestieri. bocchelli, 11-38: la storia, riducendo con le distruzioni ignuda
rivela e scopre l'essenziale più stringato, la struttura di un mondo di dominanti e
; che occupa di continuo e totalmente la mente, l'animo (un sentimento
epidemia nella valdinievole:... la malattia dominante era febbre maligna verminosa.
sempre essere, se non tunica, almeno la dominante in ogni dramma. parini,
il dialetto particolar del paese, l'altro la lingua dominante, e il terzo quell'
, v-2-838: lo studio è sempre la mia passion dominante, e sospiro di essere
, di cui non ha potuto assoggettar la mente. leopardi, 26 -tu.:
moravia, ii-89: questa volta né la grinta di uomo indaffarato né il solletico
uomini sono governati da dio; perché la parte dominante e superiore in ciascun di noi
ancor toccato il fondo. -che impone la propria volontà, la propria personalità;
. -che impone la propria volontà, la propria personalità; che prevale per autorità
-città dominante (anche, semplicemente, la dominante, sf.): città
città... si poteva chiamare allora la dominante di quei paesi, per le
quadri a olio, che sparse per la dominante e per lo stato. pananti
. pananti, i-296: mimi con la padrona e con la fante / è
i-296: mimi con la padrona e con la fante / è andato anch'esso alla
general parlamento implorava poi dalla serenissima dominante la conferma di quanto aveva discusso, proposto
abondanza dei frutti terrestri e marini a nutrirne la città dominante. -per antonomasia
città dominante. -per antonomasia. la dominante: genova. 3. che
3. che sovrasta il luogo, la zona circostante, posto in posizione elevata
. -che spazia libero su tutta la zona circostante, che vede intorno e
e belle, / tacita s'apre la memoria al core / e la speranza
s'apre la memoria al core / e la speranza. viani, 13-288: il
poggio e dà un'occhiata dominante a tutta la conca empolese: da cerreto guidi a
bottari, 5-109: l'oggetto e la parte principale e, dirò così,
dominante e padrona di tutta quell'opera [la fontana di trevi in roma] è
gli occhi e l'animo di chiunque la mira, ed efficacemente li ritiene. d'
iii-2-51: l'alta statura della diaconessa e la croce inastata s'intravedono dietro il capo
cioè che in seguito a incrocio impediscono la comparsa del carattere opposto (recessivo)
venti che durante l'anno prevalgono per la loro forza in una determinata regione.
ii-5-103: il progresso generale, pel quale la filosofia moderna si distacca in certo modo
, mi sposerei di nuovo ». la frase di maddalena persisteva dentro di me
-nota dominante (anche, semplicemente, la dominante, sf.): in
: nella pratica dei toni medievali, la nota intorno alla quale più di frequente
alla quale più di frequente s'aggira la melopea. d'alberti [s.
tommaseo-rigutini, 2843: in musica, la nota dominante è come il fondamento dell'
sul si bemol della dominante e annuncia la fine, il suono si smorzò di colpo
: per indicare tutto ciò che rappresenta la caratteristica, la qualità prevalente e più
tutto ciò che rappresenta la caratteristica, la qualità prevalente e più spiccata di qualcuno
il dolcissimo ozio che dovreb- b'essere la nota dominante della mia vita, è necessario
al cristianborg, al castello; ove la nota dominante sono i pesci nelle vetrine,
in piccoli acquari. landolfi, 2-17- la nota dominante del discorso era una specie di
, benché retti, l'ambizione e la sete di dominare. delfino, 1-352:
è stato sempre l'incentivo e insistente la richiesta di aiutare a quel modo,
f. giambullari, 315: amano tanto la libertà, che né vogliono essi dominare
cartagine l'ordine de'giudici, e la potenza loro era per questo maggiore,
ove dominavano i moderati. -imporre la propria superiorità militare. collenuccio, 18
l'opra: e qua tornando / la pastoral famiglia / n'avrà insieme conforto
, 106: in tutte le cose mondane la veg- giamo [la fortuna] dominare
le cose mondane la veg- giamo [la fortuna] dominare e quasi pigliarsi a gioco
nell'automobilismo). -imporre la propria personalità e il proprio volere con
379: nel consiglio del gabinetto, ove la regina madre già soleva totalmente dominare,
, per i sospetti del re, la parte ch'ella vi riteneva era assai poca
dominava in lui, inquietante. non la vedeva meschina, diminuita; ma,
, nella sua stessa perdizione, che la faceva grandeggiare. -esercitare senza alcun
-esercitare senza alcun impedimento tutta la propria abilità, perizia, arte.
ora con le sue trovate e con la sagacità dei suoi motti e delle sue caricature
, e invita a sé anche chi la vede da lungi. rajberti, 2-165:
, 582: dal clivo lunato a la pianura / il campami domina allegro,
il campami domina allegro, come / la risorta nel mille itala gente. baldini,
brunone a mezzo i lavori, ma la certosa ha il tempo di sorgere e dominare
bocchelli, i-119: sui campi domina la vista serena del cimone e del como
difesa di roma, 10 imaginava la pallida e serena fronte del triumviro dominare
(il vento, un uragano, la pioggia); apparire pienamente (un
padre universale / e gran limosinier de la natura; / e dove dominar non
de'pianeti ne prova ad ogni istante la esistenza, la proprietà ne dichiara e
ne prova ad ogni istante la esistenza, la proprietà ne dichiara e le leggi.
. figur. avere il sopravvento; costituire la caratteristica di un luogo, di un
mia. pananti, ii-199: cos'era la francia spogliata de'suoi più cari nomi
: il romanticismo teoretico e speculativo è la rivolta, la polemica e la critica
teoretico e speculativo è la rivolta, la polemica e la critica contro l'accademismo
speculativo è la rivolta, la polemica e la critica contro l'accademismo letterario e l'
-incombere minacciosamente. pascoli, i-99: la vita umana è un deserto su cui domina
umana è un deserto su cui domina la minaccia eterna dello sterminio. bartolini, '17-178
: intiera m'apparve, allora, la fatale legge degli esseri: uccidersi a
36-70: dopo un lungo errar per la marina, / venne in sicilia e
/ uman ch'è nato a dominar la terra. foscolo, viii-58: anzi
foscolo, viii-58: anzi per liberare la religione dagli ecclesiastici contaminati dai vizi,
antipapi eletti dai berengari, e, difendendo la chiesa, la dominava. ojetti,
, e, difendendo la chiesa, la dominava. ojetti, i-616: per dominare
nel firmamento, e non gli dominerà più la morte. tassoni, ix-343: negli
tinge, / e vien timor a dominar la reggia; / e quel che la
la reggia; / e quel che la fenicia ostro dipinge, / per vergogna e
2-i-314: niun è che non conosca la gran differenza che intercede tra il dominare
spazi della terra ferma ed immobile, la quale dalla natura stessa sovente o da
cui chi lo domina ha in piena signoria la corrente commerciale. piovene, 5-140:
ebbe il merito di capire contro corrente che la produzione in serie americana avrebbe dominato i
, gli inetti, gli oziosi: la noia e l'avidità li rendono malvagi.
sua virtude e colla sua intelligenza, la quale egli ha da dio, dominia li
una selva d'età geologica, quando la terra era dominata dai vegetali...
alla propria superiorità intellettuale; soggiogare con la propria personalità; tenere in pugno;
governo, solo pareva dominare il genio e la volontà del re di francia. l
continuare a parlarne, se non altro, la forza di dominare il tumulto, e
da ultimo dominò egli, poeta, la situazione dell'estrema sinistra; egli fissò la
la situazione dell'estrema sinistra; egli fissò la disciplina, determinò la strategìa, mosse
; egli fissò la disciplina, determinò la strategìa, mosse gli scontri, le avvisaglie
1-81: contro il solito, dominò la conversazione e per non perdere il vantaggio
e dopo aver dominato l'uditorio con la sicurezza della sua parola, voltava le
tanto franca / che in questa parte la femmina domini. -sport. vincere
tempo improntandone a sé il costume, la vita, la cultura, ecc.
sé il costume, la vita, la cultura, ecc. (con riferimento a
che da l'usanza dependono, come la maniera d'armeggiare, i modi dell'avventure
, le cerimonie, il decoro e la maestà delle persone: questo, dico,
accomodare. romagnosi, 17-48: ecco la ragione morale perché gli autori originali siano
men raro l'ingegno, e frequente la semplice dottrina; perché i falsi sistemi possano
ragione. leopardi, ii-386: ella [la filosofia] è divenuta la scienza,
ella [la filosofia] è divenuta la scienza, il carattere, la proprietà de'
divenuta la scienza, il carattere, la proprietà de'moderni; ella regge,
regge, domina, vivifica, anima tutta la letteratura moderna. fogazzaro, 5-312:
dall'alto di sette soffitte sparse per tutta la città. bontempelli, 7-49: questa
dominò per alcuni anni in certo modo la vita di roma in tempi sommessi,
alvaro, 10-9: lo snobismo domina la vita romana ugualmente nella piccola e nella grande
forma semicircolare, sopra un colle dominante la città tutta. cesarotti, ii-69: cucullino
un giorno osò rivolgerle il discorso. la sventurata rispose. d'azeglio, 1-331:
: in cima al monte... la casa solitaria del convertito giovanni papini domina
camusa di lapidazioni. -soggiogare con la propria imponenza e maestosità (un luogo
pancrazi, 1-85: gran signora, la piazza resta com'era; domina ora
ancora dritta l'alta persona e dominava la folla con la bella testa bianca e
l'alta persona e dominava la folla con la bella testa bianca e rosea. barilli
da cui si domina il villaggio e la valle. deledda, i-65: zio martinu
, aggruppate, ad egual altezza, con la loro biancheria stesa ad asciugare, con
altri, possano meglio scoprire e dominar la campagna. g. bentivoglio, 4-1199
alla vista, egli domina da vicino la cengia, potrà loro tagliare il passo
problema, uno stile, un fenomeno, la realtà stessa). a.
. b. croce, i-1-451: la filosofia del wundt scopre la sua debolezza
, i-1-451: la filosofia del wundt scopre la sua debolezza col mostrarsi impotente a dominare
dei grandi..., non ebbe la forza di dominare, di distruggere e
a linee larghe, sommarie e potenti la materia del libretto. onofri, 63:
di dominarla. palazzeschi, 4-212: anche la macchina era dominata dall'uomo. bocchelli
dell'uomo. comisso, 7-160: la bicicletta invece era più sottomessa e più
contenere, reprimere (un sentimento, la propria indole, un istinto, ecc
, a interrompere almeno per qualche istante la demenza scellerata. idem, v-1-398: il
. dottori, 1-42: alfin perde la flemma e lascia anch'esso / dominarsi
e lascia anch'esso / dominarsi a la collera, al furore; / e non
. figur. determinare completamente, costituire la ragione o la molla caratteristica, fonda-
determinare completamente, costituire la ragione o la molla caratteristica, fonda- mentale di un
un evento. pisacane, iii-114: la ragione economica, nella società, domina
ragione economica, nella società, domina la politica. alvaro, 7-51: si sa
meridionale, dove il concetto del denaro domina la condizione sociale assai più che in città
occupare, possedere totalmente 1'animo e la mente; influenzare fortemente. sarpi,
fatto nessuno sforzo per allontanare un poco la mente dal pensiero che la domina e
un poco la mente dal pensiero che la domina e la tormenta. d'annunzio,
mente dal pensiero che la domina e la tormenta. d'annunzio, iii-1-13: comprese
confuse per sempre nel sogno violento che la dominava? bocchelli, 2-30: lo stesso
ferreo dominava tutti i nuovi ribelli, la generazione del '70. -rappresentare
generazione del '70. -rappresentare la caratteristica, la qualità dominante.
. -rappresentare la caratteristica, la qualità dominante. carducci, iii-7-88
re, intendendo questo, / la sua difinitiva sentenzia ebe a dare, /
corbo giovane deva avere presto / la corba gioè a tuto so do
ti mostra, e al re la via / dell'assoluto dominar fia tolta.
razzi, 3-245: bisogna, che la prima [comunità] sia regolata dal
marito è signore alla moglie; e la seconda dal reggimento, per dir così
diciamo che gli usurpatori mirano a stendere la loro dominazione al di là de'giusti
giusti domimi. qui 4 dominio 'vale la regione e gli uomini dominati; ma
; sopraffatto; posseduto, occupato con la mente, con l'animo (da
32 (556): del pari con la perversità, crebbe la pazzia: tutti
del pari con la perversità, crebbe la pazzia: tutti gli errori già dominati più
per dar agio al viandante di godersi la vista di como che da quell'altura
da quell'altura si scopre in tutta la sua figura frontale, dominata dall'avventuroso
alle spalle. piovene, 5-101: la piazza viscontea circondata da portici e dominata
jovine, 2-11: c'erano state la settimana avanti grandi piogge dapprima calde e
controllato dalla ragione (l'ispirazione, la fantasia). e. cecchi,
meno approfondito. manzini, 12-70: la immaginò in mezzo a qualcosa di leggero
di leggero e di fluente, forse la tenda in cui la bambina d'un tempo
di fluente, forse la tenda in cui la bambina d'un tempo s'avvolgeva,
dare riputazione a uno dominatore nuovo, la crudeltà, perfidia e irreligione in quella
perfidia e irreligione in quella provincia dove la umanità, fede e religione è lungo tempo
dopo il volger di molte età venendo la vicendevolezza delle mondane cose a cambiare il
i popoli stranieri, che ad inondar la vennero, cominciarono a trasformarla in ogni
cominciavano a drizzarsi col petto e con la fronte i dominatori. bocchelli, 1-ii-25
oppressivo potere sugli altri controllando e determinando la loro condotta (un gruppo politico,
assedio m'invogliavano di provare a tutti la falsità dell'accusa, offrendomi vittima facile
: se discorri del cielo, subito trovano la luna, e la chiamano decoro della
, subito trovano la luna, e la chiamano decoro della notte, madre della rugiada
vile e fera tirannia le tenne / umil la testa fra servaggio e morte? leopardi
vorrei vederne uno [congresso] tra la ragione, l'umanità e la giustizia.
tra la ragione, l'umanità e la giustizia. queste dovrebbero essere le vere
mondo; stiamo attenti che non usurpino la tirannia le false. 2.
2. che impone agli altri la propria volontà, la propria forza di
impone agli altri la propria volontà, la propria forza di carattere, la propria personalità
, la propria forza di carattere, la propria personalità; che tende per natura
marito ed ai figli si capiva subito che la dominatrice assoluta della casa era lei,
della parsimonia. pratolini, 1-40: la sua voce era calda, tenera suadente
padroneggia con maestria, con sapiente controllo la propria materia (un artista).
equilibrio instabile e farsene dominatore, ma pur la spinge facendo impeto con tutto il suo
petr., 37: l'immaginazione fu la sua facoltà dominatrice. nievo, 1-24
. nievo, 1-24: potendo noi considerare la mente dell'inventore come operatrice di mirabili
dell'intelligenza suprema. -che ha la supremazia su altri (uno stato).
, che occupa totalmente l'animo e la mente (un sentimento, un pensiero)
dominatore. stuparich, i-25: in famiglia la presenza della sua memoria era dominatrice.
mi perseguita, ha ceduto ai riguardi per la tua famiglia, e al tuo amore
. scala del paradiso, 6: la pazza dominatrice gola, la quale molti
6: la pazza dominatrice gola, la quale molti ne vessa e schernisce.
può rimanere qui dentro, se non la passione di quegli occhi chiarissimi e dominatori:
terrestre. 4. che sovrasta la zona circostante; che si erge con
più snellamente aerea e splendida d'oro la guglia che sostiene la vergine; e
e splendida d'oro la guglia che sostiene la vergine; e questa, se ai
artista antico aveva umilmente, così espresso la fede amorosa nell'opera propria. landolfi
, 2-113: dominatrice delle alture, la serra capriola pure s'ottunde e s'arrotonda
senza incontrare ostacoli (il vento, la tempesta). d'annunzio, iv-2-716
d'annunzio, iv-2-716: formidabile era la voce del turbine in quella immobilità di
di secoli impietrati: sola dominatrice su la solitudine. beltramelli, iii-56: il vento
10-84: il duca ne volea e avea la signoria e dominazione libera della detta città
, ii-106: dal canto dei superiori la carità era convertita in dominazione. boccalini,
, che per qualche tempo abbia gustata la dolcezza del regnare, la dominazione,
tempo abbia gustata la dolcezza del regnare, la dominazione, cosa molto più è spaventevole
, cosa molto più è spaventevole che la separazion dell'anima dal corpo. gemelli
biasimo di quello che fusse a roma la dominazione di cesare 0 pure di augusto
raddoppiato colle fortificazioni aggiunte esteriormente sotto la dominazione de'spagnuoli. gioberti, i-283:
dominazione de'spagnuoli. gioberti, i-283: la dominazione per la frode o per la
gioberti, i-283: la dominazione per la frode o per la forza è indegna del
la dominazione per la frode o per la forza è indegna del chiericato e gravemente
gravemente pregiudiziale alla causa della religione; ma la dominazione per le idee, che è
le idee, che è quanto dire per la virtù, la religione e la scienza
che è quanto dire per la virtù, la religione e la scienza, è legittima
per la virtù, la religione e la scienza, è legittima nei preti come in
sogno di dominazione ripalpitò per un attimo su la cima del propugnacolo formidabile. gozzano,
appellativo onorifico. fava, xxviii-13: la quale electione ve represento da parte del
da parte del dicto comuno; pregando la vostra dominazione che voi la nostra podesteria
; pregando la vostra dominazione che voi la nostra podesteria voglia recevere scicomo se convene
. il prevalere sugli altri imponendo loro la propria volontà e sottomettendoli ai propri fini
sangue tedesco ha l'ostinazione mulesca, la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza
la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza dei miei piani, la noia
, la sicurezza dei miei piani, la noia del dover accettare discussione, un desiderio
de jennaro, 34: quanta sia la calamità quale in me s'annida,
tristezza grave ma calma e per tutta la figura di lei fosse diffuso un sentimento di
le cose del mare, che erano la sicurezza di quelle dominazioni lontane, sono ancor
ii-294: in breve diffusa per tutta la italia questa brama animosa, s'innalzarono
grandezza. bandini, xviii-3-913: dopo la decadenza dell'imperio romano, diviso che
a. verri, ii-219: spregiata la disciplina delle armi e spenta la gloria
spregiata la disciplina delle armi e spenta la gloria, rimanea per secoli la vasta dominazione
e spenta la gloria, rimanea per secoli la vasta dominazione come spaziosa palude che nella
primo grado della seconda gerarchia (secondo la classificazione dello pseudo-aeropagita che fonda la distinzione
secondo la classificazione dello pseudo-aeropagita che fonda la distinzione degli angeli sul posto da essi
; poi li principati: e questi fanno la seconda gerarchia. idem, par.
gli faceva il buio dentro, gli oscurava la mente e gli dava un presagio del
liberaci domine » sentiva dentro rifarsi lentamente la luce, il respiro gli veniva più facile
mai o s. ex. acconciarsi la boca a dir sì gran bugia o la
la boca a dir sì gran bugia o la v. aprir gli orechi suoi dilicati
: che neppure dio (per indicare la gravità di un fatto). firenzuola
fatto). firenzuola, 157: la buona monaca, per fama che 'l
subito portate le novelle alla badessa, la quale, avutola a sé, gne ne
sono esauditi i buoni. in somma / la casa è sgombera, eh? -
domine messer lo nostro abate / la prima cosa missono in prigione. / disse
: tien pur, messer damian, destra la via, / di entrar qui dov'
lat. dominus 1 padrone 'attraverso la forma domine del vocativo (cfr. domine1
domenedeo che lo omo sea descazado fora de la soa citade per la ira de lo
descazado fora de la soa citade per la ira de lo principo, e quelo ch'
quelo ch'è descazado sì salva per la arte lo so corpo no danado e le
voi, donne, si vuol che facciate la vostra riforma, ma messer dominedio m'
messer dominedio m'ha spirato ch'i'non la metta a far nelle man vostre,
hai qui gabbato il boia che a la forca / t'aspettava col diavolo! or
fan sgobbare il giorno intero e se la signora è un po'nevrastènica, domeneddio
e chiamatilo fattigai, e fannogli anche la moglie. e dicono che sono l'iddii
: l'altre due [frodi] rompono la dominicale fidanza, cioè quella che 'l
— parte dominicale, reddito dominicale: la parte del reddito di un bene immobile che
è stato venduto per essente, parlando de la parte dominicale. einaudi, 1-448:
province e comuni non possono tassare se non la parte dominicale. -scherz.
certa forinola tradizionale e molto diffusa, per la quale si diceva che parte dominicale ruba
bibbia volgar., v-414: per la dominica passione fu [l'uomo]
- « ma libera da lui che sì la sprona ». = voce dotta
mano, nei confini della savoia, la quale essendosi sottratta dal dominio e del
triregno papale armato di punte; la repubblica si morde il dito, perché abbiamo
. cecchi, 8-81: agamennone sacrifica la figlia ifigenia alla cupidigia di dominio.
come noi altri mariti ci lasciamo usurpare la podestà del dominio di casa da le mogli
vettovaglie. -dominio del mare: durante la guerra, controllo delle comunicazioni marittime esercitato
determinato mare, temporaneamente o per tutta la durata del conflitto, in virtù della
sugli avversari. -dominio dell'aria: la supremazia aerea di una nazione belligerante durante
/ de oro e de argento morgana la bella. ariosto, 44-63: a
, che ha saporita / non men la polpa che la guancia rossa, / giocator
saporita / non men la polpa che la guancia rossa, / giocator da tre
, / giocator da tre dadi per la vita, / vizio che ha tanto in
primo ciel faccian dimora, / perché la diva, onde 'l suo moto ei
alme ancora. muratori, 5-iv-22: la comparazione che qui s'adopera, è
destina. manzoni, 223: trovavano la strada chiusa da un muro che s'
erano assoggettati. carducci, iii-22-223: la sciagurata per pia fraude d'un faentino
gusto del potere, piacere di esercitare la propria autorità. baldini, 3-43:
mancherebbe proprio un nulla per potermi godere la situazione di questo paesaggio col saporito dominio
: giacometta volle veder subito teodora, la basilissa che appare dal mosaico bizantino
co'suoi grandi occhi neri i quali serbano la fissità di un fascino inestinguibile e di
, ed il vincere l'altrui con la superiorità de'pensieri. verga, 2-95:
finirla. pratolini, 2-118: più la signora è dolce e cordiale, più
dei propri gesti e fa quello che la signora vuole. -tornare in proprio dominio
si può avere / meglio ch'aver la dama a suo dimino? baruffateli, xxx-1-38
territorio, stato o società assoggettata); la carica, la posizione o funzione che
società assoggettata); la carica, la posizione o funzione che attribuisce a un
alla loro salvezza che si facesse forte la cittadella e alquante fortezze in pisa.
... sfogò contra'nuovi cristiani la naturai fierezza dell'ingegno suo. campanella
sopra i regni, ch'erede fan la sorte / di lor dominio, tu,
nazione. carducci, ii-2-318: dopo la vittoria della plebe cominciano le radici del dominio
incontrastato e legittimo. gramsci, iv-70: la supremazia di un gruppo sociale si manifesta
tucti li pisani che verranno in tucta la terra de affrichia et in tucta quella
che si dilunga ed apre / a la diritta, ottien loco e domino / garda
della natura. cesarotti, i-303: la vita dunque d'una lingua corrisponde alla
manzoni, 925: questo esser la vera lingua così debolmente riconosciuta da tutti
dalla mancanza di circostanze che ne premovano la diffusione e il dominio. leopardi,
il dominio. leopardi, ii-191: la loro diversità scambievole è così difficile a
fitto ingombri il limite estremo, dove la ragione cessa e la demenza comincia. praga
estremo, dove la ragione cessa e la demenza comincia. praga, iv-10:
fantastico. d'annunzio, i-972: è la luna a 'l primo quarto,
isolamento primitivo, l'ape del monachismo, la formica del repubblicanismo. cardarelli, 6-118
nei miei domini. bocchelli, 3-33: la bellezza è cosa fisica e del dominio
gramsci, 9-99: il partito garantisce oggi la libertà necessaria perché la massa lavoratrice ritrovi
partito garantisce oggi la libertà necessaria perché la massa lavoratrice ritrovi se stessa nel suo
se stessa nel suo dominio specifico, la produzione. 5. dir. disus
il dominio che sia una facultà di usare la cosa quanto la legge concede. g
una facultà di usare la cosa quanto la legge concede. g. m. casaregi
xviil3-272: se... [la proprietà] è instituita con tal condizione
assoluto. di giacomo, i-648: la bestiola, di sotto l'arco della
altra cagione. sarpi, vi-2-102: la ragione che la chiesa per il suo dominio
sarpi, vi-2-102: la ragione che la chiesa per il suo dominio diretto ha
. de luca, 1-2-132: quando la robba... non sia di piena
nella giurisprudenza dei secoli di mezzo nasceva la distinzione del * dominio diretto 'spettante
il primo: 'quello di chi ha la proprietà della terra considerata come istrumento di
terra il proprio lavoro *. così la terra divenne il subbietto di una doppia proprietà
è dio? questo è un turbare la giurisdizione suprema con un attentato arditissimo,
usurpare a sé il dominio diretto contra la volontà del sovrano. -iron.
uso generale. collodi, 625: la musica e la politica sono due materie
collodi, 625: la musica e la politica sono due materie di dominio pubblico
, e sempre preoccupati di non turbare la coscienza collettiva. -riservato dominio:
iv-175: è [arturo] una stella la quale ha per dominio lo tempo del
diana vergine, perché l'eccessiva frigidità de la luna toglie l'incitazione e ardore de
luna toglie l'incitazione e ardore de la libidine a quelle ne la natività delle
e ardore de la libidine a quelle ne la natività delle quali ella ha dominio.
così quando l'effetto sarà tristo, la coglieranno nel dominio di saturno, e
. boterò, 7-1-17: abonda [la lorena] di grani, vini, e
insieme). 12. fis. la regione in cui si verifica un determinato
fu chiamato domino e signore per dimostrare la sua generale e legittima signoria. cicerone
, 1-274: quanto è dura domina [la cupidità], quanto imperiosa, quanto
chi sei tu famula? chi è la padrona tua? - non lo sapete voi
autorità. proverbi toscani, io: la lingua latina ha il piglio imperioso dei
1-i-55: ivi sotto il dominò e la bautta ognuno prende baldanza di dir quelle
di maschera, a cui è succeduta la bautta, che è poco diversa da
scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia. panzini, iv-204: 'dòmino'
: 'dòmino', dal fr. domino (la pronuncia * dominò 'è assai
mascherati si indossa per occultare il volto e la figura. per estensione poi * domino
. per estensione poi * domino 'indica la persona stessa che ne è vestita.
donne orientali. ojetti, i-790: la palla di quel corpo in cammino suggeriva
maestà pontificale. 2. la persona che indossa il domino. tommaseo
. v.]: un dominò: la persona così mascherata, anche donna.
goletti d'avorio (chiamati tessere), la faccia superiore delle quali è bianca e
senza punti); il giocatore che comincia la partita posa sul tavolo il suo pezzo
suo pezzo di numero uguale, collocando la propria tessera a traverso di quella avversaria
primo colloca tutte le sue tessere (la partita può essere fatta da due o
tipi di partite, come domino con la pesca, domino whist, domino a perdi
nero del rovescio delle tessere, come la cappa omonima (v. domino2).
le calde loro immonde stalle, / quando la primavera a noi ritorna, / mossi
dal lor nativo e certo senso, / la domita cervice e 'l collo irsuto /
e dolore / fu più l'avemo che la terra amico. cattaneo, iii-1-244:
. carducci, 919: qual da la madre battuto pargolo / od in proterva
da nobilissimi spiriti nella città nostra, la quale, come è ora infelice e
. tommaseo, i-127: ahi quanti da la ferrea destra di marte / per te
convento; / deo potea ben refar la domo, / ma non era tenuto
. beicari, 4-90: sedendo io la notte in visione / ecco venire il
li nomi / di quei che fan la dritta via vedere / di questo autor,
nome irpeopótepo?, a cui si prepone la medesima particella dpxf), e ha
medesima particella dpxf), e ha la medesima significazione che * senior 'fra'
grande ombrellone rosso,... schierava la sua mercanzia sugli scalini della chiesa,
nelle regioni dove la spagna ebbe più lungo e diretto dominio
ora col don. 2. la persona stessa che porta il titolo.
, sm. disus. il donare; la cosa donata, dono, presente.
4-1-66: ma negli altri casi ritorna la dota alla donna, e 'l donaménto per
. nelli, 20-3-17: i'vi darò la me figliuola con quel po'di donamentùccio
per doni e per larghezza manterranno egli la loro signoria. piovano arlotto,
donazione. codice civile, 771: la donazione non può comprendere che i beni
, / tocca- reme nom potteri a la mano. dante, conv., iv-xxvn-13
prospera fortuna. verga, ii-56: fu la sola « missiva » d'amore che
» d'amore che ella ricevesse, e la custodì gelosamente fra i fiori secchi ch'
petrarca, i- 2-97: donar altrui la sua diletta sposa, / o sommo amore
e gli hai donato anzi gettato via la neutralità che lui voleva comperare da te
par., 9-58: troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese
disdegnoso. collenuccio, 205: la regina giovanna ancor lei fu sommamente onorata
hanno moneta troppo da donare. ma la grande cortesìa si mostrerebbe quando non solamente
accettazione di interesse per denaro prestato o la concessione di sconto allorché il pagamento di
tenpi che gli ci aveano sopratenuti oltre la promesione che mi aveano fatta quando li
fu risposto che, per aver tutta la sua roba in fidecommisso, non poteva
non puoi donare alla moglie, né la moglie al marito, quando la donazione sia
né la moglie al marito, quando la donazione sia tale che il donatore s'
66): spesse fiate vegnonmi a la mente / le oscure qualità ch'amor
io andar lasciai, / ché non la posso fornir tostamente. bianco da siena
in terra. michelangelo, i21: la pietà, la mercé con dolci sguardi /
michelangelo, i21: la pietà, la mercé con dolci sguardi / ferma speranz'al
fosse da donare ad alcune case de'popolani la nobiltà. folengo, ii-23: qui
nobiltà. folengo, ii-23: qui la faconda lingua di que'brutti / libidinosi
per moglie. magno, ix-223: la pietà ch'in lor mai sempre vidi /
diletto / e gemella col fior spunta la spina. gemelli careri, 1iv- 272
per lei, qual arsi pria / che la sventura mia / a pompeo la donasse
che la sventura mia / a pompeo la donasse. manzoni, 38: discendi amor
che non lo sa, / e dona la sua luce fioca / a chi per
dio si amavano le creature, con la stessa capacità di donare l'amore senza calcolarlo
ordine. bembo, 2-32: non è la moltitudine, giuliano, quella che alle
lo tengono, lo onorono e gli rendono la obbe- dienzia. tasso, 13-i-448:
io possa. muratori, 5-i-108: [la materia] ha necessità di andare a
quel benefizio che a lei non diè la natura e che può sol donarle l'arti-
cimone e a'suoi compagni, per la libertà il dì davanti data a'giovani rodiani
data a'giovani rodiani, fu donata la vita, la qual pasimunda sollicitava di far
rodiani, fu donata la vita, la qual pasimunda sollicitava di far lor tórre
publica l'addimanda per marito, donasegli la vita. tasso, 2-52: sia questa
fui vinto dalla pietade, e donai la vita a molti che come agnelli.
principio... non si ritrova la parola perpetua. ma doniamogli questo erroraccio
stagion dispensa, / ciò che dona la terra o manda il mare, / ciò
quivi si dona / riceve il petto ne la parte manca / da le parole che
non raccomandarmi a vostra signoria: e la presente donerete al fuoco. delfino,
: uccidere. -rifl.: affrontare la morte, morire. ariosto, 43-174
/ per ch'eo mi dono a la sua voluntade. loredano, 1-136: s'
davanti al grigio altare / dell'aurora / la torre / si donò al mare.
francesco da barberino, 173: fugga [la romita] divoti, amistà e parenti
lui mi son donata; / di che la colpa a te donar si póle.
, sm. ant. il donare; la cosa donata, dono, donativo.
, 2-35: quando vi è tutta la verosimiglianza che non sia altro che qualche
che si trovas- sino essere vacate per la morte de'donatarii. de luca,
de luca, 1-7-1-27: ancora circa la traslazione del dominio da principio e la
la traslazione del dominio da principio e la trasmissione agli eredi, ancorché il donatario
poco. codice civile, 773: la donazione fatta congiuntamente a favore di più
scrisse il donatello, il quale è la prima porta, alli rozzi, a
, proclamava che i propri seguaci costituivano la vera chiesa, in quanto formata da
delli donatisti, li quali posero che la grazia di cristo era rimasa solamente in
che i vescovi nella propria chiesa davano la preeminenza del luogo al vescovo forestiero.
.). bibbiena, 483: la veda che modenesi faccino il devere et
19-187: ma tempri achille del pugnar la foga / sino che giunga il donativo
: il latte, il formaggio, la lana, l'agnello. 2
. giannone, 230: [rinfacciavagli la città] i tanti donativi e le
era non dare il dono, che la cosa donata villanamente ritorre contra ragione. boccaccio
.. di ricordare... la promessa fattami a l'ultima partita, e
fattami a l'ultima partita, e cioè la possessione di quelle 12 oncie d'acqua
/ l'inesprimibile nulla. -sostant. la cosa donata, dono. chiaro davanzali
come teologo. -sostant. la persona che ha ricevuto un dono.
samminiato [petrarca], ii-267: per la vita donata se'obbligato a'tuoi cittadini
quercia, legna donata dal po dopo la piena, ardeva dalla sera di sant'
latina o volgare. -per antonomasia: la grammatica. angiolieri, 102-11:
, 3-9: i bambocci che studiano la santa croce e il donato, i bottegari
gli abbattelli..., tutta insomma la milizia dello staffile si è inviperita contro
de'vostri guiderdoni, senza lasciarne sempre esser la fortuna guidatrice. collenuccio, 57:
, / ch'or vi presenta e la corona e 'l manto / e questa imago
, / grata spirando ambrosia / su la strada infelice. leopardi, i-57:
del donatore andarono smarriti, prima che la diva si fosse degnata di accorgersene. palazzeschi
maestro alberto, 45: or ètti cara la fortuna presente sanza fede di dimoranza e
dimoranza e donatrice di tristizia, fatta la dipartenza? boccaccio, vii-22: biasiman molti
valle, 204: a l'alme [la speranza] s'offerisce e porge,
è donatrice larga / ov'ha chi la riceva. delfino, 1-78: l'egitto
tutti i fiori perché tu celebri / la gioia la gioia la gioia, / questa
fiori perché tu celebri / la gioia la gioia la gioia, / questa magnifica
perché tu celebri / la gioia la gioia la gioia, / questa magnifica donatrice.
sogno, per lei,... la donatrice d'amore dei porti, la
. la donatrice d'amore dei porti, la cariatide dei cieli di ventura.
non ecclesiastici, solo divenivano ecclesiastici per la volontà del testatore o donatore.
de'venditori o donatori di fondi sono la massima parte germanici. pea, 8-139:
dote: « e di cui poteva, la donatrice, disporre liberamente ».
giordano, 3-139: mostrasi in lei [la vergine maria] l'abundanzia della grazia
della grazia di dio, non solamente per la elezione di tra tanta moltitudine, ma
elezione di tra tanta moltitudine, ma per la donazione vel infusione che iddio le donò
ed ogne grazia. boccaccio, i-523: la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione
i-523: la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascen-
, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascen- zione vi ho mostrato,
zione vi ho mostrato, e ultimamente la donazione graziosa dello spirito santo, e
desideri vostri riceveranno remissione e donazione. la spagna, 21-38: il libro in
di quanto bene si può sperare dopo la morte. algarotti, 1-338: la
la morte. algarotti, 1-338: la liberalità degli ingegni di alto sapere fomiti
ci vorranno per rendere pittoresca e pericolosa la mia vita. 2. dir
detti danari ha presi... per la dota e donagione de la monna sua
. per la dota e donagione de la monna sua nipote. benvenuto da imola
si dice ogni e qualunque donazione, la quale non sia pura e semplice come fatta
liberalità; che però ogni donazione, la quale contenga qualche peso o vincolo, si
e causativa. idem, 1-7-1-37: la prima specie è quella che si dice
quella che si dice donazione remuneratoria, la quale si faccia per ricompensa delli meriti
bocchelli, 1-ii-300: chi volesse compiere la descrizione dell'agro ferrarese, colla mezzadria
altro da lui se non che dopo la morte gli faccia donagione della roba sua.
suo ritorno gli si farà poi qui fare la donazione, per tutto ciò che potesse
... no! non me la faccio mangiare la mia roba!..
no! non me la faccio mangiare la mia roba!... voglio
per questa cagione conviene che mi dia la tua parola e libertà, per carta
cusano, che ha appresso di sé la carta di tal donagione. s
caterina de'ricci, 265: s'ebbe la copia della donazione di mona maria;
righe su un foglio di carta: la donazione a rosa della povera suppellettile di
g. m. cecchi, 22-40: la non mancò, né ha mancato mai
: direte alla signora donna eleonora che la vedova ha accettate tutte le proposizioni.
, 3- 176: prima che la settimana finisse, l'ingegnere aveva firmato
altro contratto le faceva donazione di tutta la sua mobilia. 3. attribuzione gratuita
. nell'età intermedia, quando vigeva la concezione patrimoniale dello stato, atto con
esso un individuo o un'istituzione come la santa sede, un ordine cavalleresco, ecc
i-259: per lo re ladislao fu reconfermata la detta donagione e successione, intitolandolo conte
. guicciardini, i-52: fece prendere la possessione e sequestrare l'entrate del ducato
consentisse, aveva egli il diritto di annullare la donazione di carlomagno, di spartire gli
fughe e i due giuramenti d'astolfo e la donazione di pipino, i richiami de'
donate da pipino. oriani, i-20: la grande donazione franca alla chiesa emancipava tutta
signor pierluigi, figliuolo del papa, la gran quantità de'danari, che era
. livio volgar., 4-11: la edilizia donazione fu questa: i giuochi
hanno nessuna rispondenza reale; chi fa la voce grossa per cose di poca importanza;
idealismo astratto e privo di rapporto con la realtà; facile agli entusiasmi ciechi e
bravata. foscolo, xvii-408: la mia dulcinea è l'italia, e questa
una semplice amicizia. oriani, iii-227: la generosità donchisciottesca del lamarmora nel ricusare l'
ricusare l'offerta cessione della venezia riduceva la guerra quasi ad un torneo. cardarelli
galoppante, a visiera calata e con la durlindana in aria, contro un nemico
sulla fronte, e in uno con la loro immagine medesima, il nome e l'
: quanto a gloriarsi della marchesa per la sua devozione alla infelice padrona, io non
stare l'errore e le passioncelle che la indussero a quel raro don-chi- sciottismo,
suo pericolo, e in tempo che la sua casa e le sue sostanze, e
casa e le sue sostanze, e forse la vita di suo marito erano insidiate e
dai politici? gobetti, 1-19: la nostra formazione spirituale è stata in qualche
-anche nella forma di donde (per la forma d'onde, cfr. onde
ima delle costole sue ed ivi donde la trasse riempiè di carne. petrarca, 305-9
propria casa alcun luogo donde tu possi la notte vedere il cielo. sacchetti,
? ser giovanni, ii-173: essi la riposero in un certo cantone della casa,
alba. marino, 5-124: dansi a la coppia bella i seggi d'oro,
scrivo di rimpetto al balcone donde miro la eterna luce che si va a poco a
vien colei nel cui celeste volto / la mia salute sta. pulci, v-6o:
, poi chetato il rumore; e la colpa si rimuove donde era stata giudicata,
si rimuove donde era stata giudicata, e la ciptà e tu siete quasi purgati.
guerra / voi, donde può venir sol la mia pace. fagiuoli, 1-5-487:
: guardanno en quello specchio, vidde la mia fortezza: / pareame ima mateza de
a quella debeleza; / quanta è la fieveleza, non so donne me fare.
onde vegnamo. passavanti, 64: la seconda cosa, che seguita a dire
): sono nobile gente, e la migliore città è cotam, donde si chiama
è cotam, donde si chiama tutta la provincia. boccaccio, dee., 1-3
g. raimondi, 3-5: giuste sembrano la fede e la fiducia, in chi
3-5: giuste sembrano la fede e la fiducia, in chi le riceve naturalmente da
altri? questi altri, donde ricevono la forza, la sostanza ideale per disporre i
altri, donde ricevono la forza, la sostanza ideale per disporre i loro pensieri
loro pensieri estremi secondo l'ispirazione e la guida di co- desta fede o fiducia
l'uscio riserrato dentro, dal canto donde la donna dormiva se n'andò. leonardo
pittore a cui si rompe ed offende la tavola donde egli dipinge. pascoli,
quella, occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita, meno badiamo a
appena fuori; ma non gli toglieva la sera, per frodare il solito minuto all'
minuto all'orario, d'ingobbirsi sotto la finestra di pianterreno, donde la necessità
ingobbirsi sotto la finestra di pianterreno, donde la necessità di romanzare la propria vita gli
pianterreno, donde la necessità di romanzare la propria vita gli rappresentava il direttore in
donde. cavalca, iv-22: per la grande divozione e fede ch'aveano a
volgar., ili-178: abner volta la lancia indietro, e ferillo nell'inguine,
460): cominciò ad andar brancolando per la casa, per sapere se scala o
. machiavelli, 746: quando arrivò la prima testa de'cavagli al ponte, non
i-124: nella testa ha l'uomo la bocca, donde nel corpo passa ogni
i-934: ora, guardavano continuamente verso la porta donde soleva entrare il direttore.
una ferita sempre aperta, donde si sfoga la buona salute del corpo.
causa, da quale motivo; per la qual causa, per ciò, di conseguenza
, / donde lo meo cor sente / la gioì che mai non fina. stefano
,... donde il padre e la madre stettono gran tempo che non ne
nel cor mi trovo, / donde la mente tremando sospira, / che spesse
donde ho perduto il suo amore e la fama. machiavelli, 462: né a
: né a piero degli albizzi giovò la grandezza della casa, né la antica
albizzi giovò la grandezza della casa, né la antica riputazione sua,...
, / ché l'immagine amata e la bellezza / l'anima sua raddoppia;
farsi lavinia moglie a enea; donde la guerra. moravia, iii-126: abbiamo
moravia, iii-126: abbiamo detto che la signora curto era provinciale; aggiungeremo che
che i suoi natali erano stati umili e la sua educazione sommaria. donde, in
mondano che si rendono tanto necessarie per la moglie di un impiegato di banca il
disciplina clericalis volgar., xxviii-256: la formica è più savia di te e ch'
altro animale, imperò ch'ella raguna la state dond'ella vive di verno.
, 359-13: in atto ed in parole la ringrazio / umilemente, e poi domando
a dispetto di tutto, getta profonde radici la ricca pianta del gelso, sicché
levigata, donde natura ed arte dipanano la più bella seta del mondo.
venisse. tanaglia, 1-90: dove la virtù alberga e regna / mai povertà
sostant. il luogo; l'origine, la causa. tedaldi, 7-5 (39
altronde, / lo abito strano e la gran barba e folta / non gli lascia
-figur. soffici, v-2-52: invariabilmente la declamazione teatrale, il dondolamento lazzarone della
quaquèo; uno, davvero, con la cappa color di tortora fino ai piedi
: e su il testoncino, e la faccia come dipinta col mosto: porgeva alla
accennò a un suo famiglio che dondolasse la gabbia, e nientedimeno la sostenesse. fagiuoli
che dondolasse la gabbia, e nientedimeno la sostenesse. fagiuoli, 3-1-219: l'
facendo gli occhi dolci al giovanotto che la teneva per mano e le dondolava il
una casetta dall'aria amministrativa, dondolando la coda, ruminavano alcune mucche. comisso,
mezzo uccellato col dondolarmi tanto, non la lascio venire già cosi volentieri.
4. intr. (anche con la particella pronom.). muoversi ritmicamente
. bronzino, xxvi-3-59: stando [la campana] tutto l'anno a dondolarsi,
aveva potuto, due o tre volte la faceva dare al legno, e le
1-i-257: vi si è persino introdotta la ginnastica delle donzelle... tanto che
le loro alunne, per non isviar la bottega. collodi, 57: un
inquieto di qua e di là, ripeteva la stessa cosa. pascoli, 38:
cosa. pascoli, 38: lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca. /
, divertirsi. poliziano, 197: la si gitti al primo tratto: / poi
pezzo, non avendo fernando autorità di appiccare la zuffa. canti carnascialeschi, 1-54:
, 1-i-370: io ho più cara la consolazione che io trarrò nello starmi a
tali cose accadevan soltanto in città: la frenesia s'era propagata come il contagio.
di altrove... voglia prendersi la sudata di cantar la mia raminga storia in
. voglia prendersi la sudata di cantar la mia raminga storia in carmi bistorti e
. 6. locuz. -dondolare la mattea: parlare a vanvera.
aia'; e tal volta: 'e'dondola la mattea '. -dondolarsela:
. fagiuoli, 1-3-229: sì tu te la dondoli tu, e io vogghio esser
, sconto il debito che hai meco per la carne rubatami. = voce imitativa (
, il giallore maturo della campagna invadeva la città, stemperandosi in una blandizia ove
spiga. fosse apparenza o realtà, la vita sembrava più lenta e più dondolata
un afrodisiaco dondolìo da scopinetta o faceva la riverenza, dignitosa ed ironica come una
: come potevo ritornare a casa f se la sola traccia di cammino / era il
piedi, né passar pur vogliono / la strada, se non hanno al culo
hanno al culo il dondolo / de la carretta. bellori, 1-146: fabbricava
guisa di staterà; tantoché posasse solo la ventesima parte, per levargli il dondolo
è sempre stato da poi che fu la natura e sempre ha fatto delle vibrazioni
il dì ogni dondolo per farvelo poi la notte. f. d'ambra, xxv-2-390
nostri. varchi, v-61: tu vuoi la baia, o la berta, o la
v-61: tu vuoi la baia, o la berta, o la ninna, o
la baia, o la berta, o la ninna, o la chiacchera, o
berta, o la ninna, o la chiacchera, o la giacchera, o la
ninna, o la chiacchera, o la giacchera, o la giostra, o il
la chiacchera, o la giacchera, o la giostra, o il giambo, o
passatempo, / quell'irsi stuzzicando per la via? g. m. cecchi,
, 5-113: vi è di voi chi la chiama un grillo un ticchio un girimeo
). linati, 10-16: la risposta non tardò a venire, perché
poco, vedemmo avanzare da ovest, con la sua aria dondolona e affaccendata, una
babbuasso ', e tanti altri che hanno la fine loro in 'one ',
fine loro in 'one ', la quale è propia della nostra lingua,
ora, / gli uccelli ha su la testa, e non si abbassa. pratolini
. pratolini, 10-281: come fosse la vita di fabbrica a trasmettergli lucidità e
che per lui era tutt'uno con la ideologia e la morale...,
lui era tutt'uno con la ideologia e la morale..., si sentiva
morale..., si sentiva la pressione ai ginocchi, dondolone, svuotato.
, che abbia gli occhi rossi, porti la coda dondoloni, abbia la spiuma alla
, porti la coda dondoloni, abbia la spiuma alla bocca..., sappi
a mattutino, / desto filinto innanzi la dimane / sbalzava in piè. nieri,
gli orecchi. viani, 10-348: la mannaia dell'orologio di sala suona fredda
l. bellini, i-140: la dondora degli assirici / e 'l timpano
logica grottescamente astratta, senza rapporti con la realtà. c. e.
/ sì gli contò e disse la novella / sì come fiorio era innamorato
per l'avversità delle cose passate, la mattina seguente si rimise alla discrezione del
baldini, 5-44: l'italiano con la donna è spesso ardito alla lontana..
lontana..., ma se la bella passante, come fanno le più estrose
v-1-437: lo sperpero, il dongiovannismo, la sregolatezza, il cattivo calcolo e le
ragioni. dònna, sf. la femmina deu'uomo (ed esprime anche
femmina deu'uomo (ed esprime anche la natura stessa della femminilità, le caratteristiche
: rosa fresca aulentissima c'appari inver la state / le donne ti disiano pulzelle e
i-x-13: non si può bene manifestare la bellezza d'una donna, quando li
adornamenti de l'azzimare e de le vestimenta la fanno più ammirare che essa medesima.
da fiore / ond'era pinta tutta la sua via. petrarca, 53-57:
lagrimose, e 'l vulgo inerme / de la tenera etate, e i vecchi stanchi
assai male in ordine della persona per la fatica del mare allor fosse la donna
per la fatica del mare allor fosse la donna, pur parevano le sue fattezze bellissime
pulci, 2-14: costui si muor per la dama giulìa, i e fa.
della famiglia regina, cioè rettrice, la donna... forma l'uomo
imbriani, 1-139: le donne hanno la smania di consolar gli afflitti, e provviste
ha un nemico / questo è ancora la donna. pavese, 1-91:
e refoulè. -per estens. la femmina di certi animali domestici.
s. caterina da siena, ii-295: la libertà, che è donna, se
nella volontà. machiavelli, 49: la fortuna è donna, ed è necessario,
/ lo quale è in segnoria de la mia vita. fazio, i-1-46: una
gentil, donna pugnace / degna non la tenean dell'alto invito. d'annunzio,
sanguina qui lombardia, e sanguina venezia la bella... e tutta la
venezia la bella... e tutta la patria riscossa con roma la donna immortale
e tutta la patria riscossa con roma la donna immortale. -a indicare lo
non ben ben fornire: / ciò è la donna, la taverna e 'l dado
fornire: / ciò è la donna, la taverna e 'l dado; / queste
ii-309: adesso 11 bisogno di conoscer la donna e il piacere virile mi tormentava
ogni giorno più. mi esaltava tumultuosamente la fantasia, mi assillava addirittura. landolfi,
dante, conv., i-ix-5: la bontà de l'animo, la quale questo
i-ix-5: la bontà de l'animo, la quale questo servigio attende, è in
per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta
uomo, quando è uomo, fa la donna donna. guarini, 40:
sparta / mira, dei figli per la patria morti / allegrasi... /
e madri. beltramelli, ii-734: -e la mamma? -andrà lucia con lei.
-lucia è sventata. -la disgrazia la farà donna. 3. donna maritata
. -essere, diventar donna: raggiungere la pubertà (una fanciulla). latini
intoppo. b. davanzali, i-207: la sverginò. bella legalità osservata per farla
: io mi ricorderò della margherita, la quale si anderà già facendo donna,
questo rispetto bisogna pagare il primo che la fa donna, che generalmente ha esser
e questa / sieda a schimbescio su la sponda. levi, 2-314: a
4. moglie, sposa. -anche: la donna con la quale si convive,
, sposa. -anche: la donna con la quale si convive, l'amante.
compagni, 1-16: il podestà e la sua famiglia fu in gran fortuna, il
fortuna, il quale avea menata seco la donna, la quale era in lombardia assai
quale avea menata seco la donna, la quale era in lombardia assai pregiata e
dee., 2-8 (217): la donna del figliuol del re gli pose gli
gli occhi addosso e con grandissima affezione la persona di lui e i suoi costumi
amore che die avere il marito a la sua donna, e la donna al suo
il marito a la sua donna, e la donna al suo marito. nardi,
, mio padre mi diede per donna la figliuola del suo fratello. g
. maffei, xxx-6-30: a placar la donna, / e a far ben tosto
se il fratello vede che taluno / tocca la donna del fratello, e n'ha
lo qual non temesti torre a 'nganno / la bella donna [la chiesa],
a 'nganno / la bella donna [la chiesa], e di poi farne strazio
-plur. le donne di una famiglia (la moglie, le figlie, le nuore
, un capriccio, un destino folgorasse la casa e ne facesse quattro muri diroccati
-donna di casa: che ama la vita casalinga, tutta dedita alla cura
, 9-62: intendiamoci bene: a me la donna piace donna da casa. vittorini
casa. 5. letter. la donna amata. - anche al figur.
leggera e piana, / dritt'a la donna mia, / che per sua cortesia
tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia quand'ella altrui saluta,
corse, a cui, come a la morte, / la porta del piacer nessun
, come a la morte, / la porta del piacer nessun disserra. capellano
volta quivi arà avuto grazia di contemplare la sua donna. loredano, 1-121: propali
8-68: donna hawi al mondo oltre la donna mia? pascoli, 646: digli
lui muoio e che muoio / per la sua donna, ed ho la mia
/ per la sua donna, ed ho la mia nel cuore. d'annunzio,
gran letto in su l'aurora / la mia donna; e la sua forma ninfale
l'aurora / la mia donna; e la sua forma ninfale / tra le diffuse
son fedel d'amor tanto vivuto / a la speranza di voi, donna mia.
amore, / i'vo'con voi de la mia donna dire. petrarca, 3-4
ch'ai sol si scoloraro / per la pietà del suo fattore i rai,
legaro. sacchetti, vi-128: piange costanza la perduta elèna / spesso baciando suo candido
mio pensiero apparve, / donna, la tua beltà. simile effetto / fan la
la tua beltà. simile effetto / fan la bellezza e i musicali accordi, /
(51): « e come va la cerca? » soggiunse poi, per
vostro sono leale servidore / voi siete la mia donna a tutt'ore, / aulente
: quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente,
occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da
gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti beatrice.
: questo bastava a dimostrarmi che quello giorno la mia libera anima, e di sé
anima, e di sé donna, disposta la sua signoria, serva dovea divenire,
1-30: noi veggiamo che, quando la donna non è presente, le lingue delle
bandello, 4-25 (ii-786): a la moglie accrebbe di dote cinque millia ducati
questo regno, giunto a morte, / la mia cugina qui, che fu sua
placidamente s'annunzia, e porta gradatamente la face dell'evidenza. manzoni, 6
giusti, iii-135: fiorentina accademia, la quale siede maestra e donna di nostra
/ sì ch'ell'era del tutto / la donna di toscana. giamboni, 4-137
, donna delle genti, che tremando la terra, e spartavi su fiamma da
e si vedea già fatto / de la città, donna del po, marchese.
nemici, / feste donna di voi la santa sede; / e / nostri amici
ferme contrade / che cingon le cittade / la qual fu donna de'mortali un tempo
, assicurandoli in nome della provvidenza che la francia è la donna delle nazioni,
nome della provvidenza che la francia è la donna delle nazioni, ed è destinata
, 30-43: sostenne, / per guadagnar la donna della torma, / falsificare in
altri beni grandi che sono, questa [la carità] è la donna. ser
, questa [la carità] è la donna. ser giovanni, i-73: io
io ti vuo'dire una novella, la quale sarà reina e donna di tutte le
suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con altre
luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con altre femine e donne
lamberti, 22: il lusso e la mollezza degli uomini, le avevano accomunate
santa trinità pel calèn di maggio, la vampa della discordia s'accese più viva
. castiglione, 345: bisogna che la donna di palazzo... abbia
botta, 4-340: un subito terrore la prese: disse alla frescobaldi, sua
o donne, alle sue stanze / la mia figlia scorgete; a'suoi servigi /
tuo reale? tasso, n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora brada-
tasso, n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora brada- mante,
n-ii-91: la signora donna la marfisa, la signora brada- mante, la signora donna
marfisa, la signora brada- mante, la signora donna leonora e la signora ippolita
mante, la signora donna leonora e la signora ippolita
: sola donn'anna bastava a rintuzzare la petulanza di quella donnaccia, la quale
a rintuzzare la petulanza di quella donnaccia, la quale appena la vedeva arrivare andava a
di quella donnaccia, la quale appena la vedeva arrivare andava a rintanarsi quatta quatta
mentre dormiva, e che il sangue la bagnò? levi, 1-51: donna
donna medicina. 8. la madonna (per lo più come vocativo)
maria, madre di dio, la quale è simigliata alla stella diana. dante
della madonna; il giorno in cui la chiesa la celebra. busone da gubbio
; il giorno in cui la chiesa la celebra. busone da gubbio, 78
d'armati. -immagine che rappresenta la madonna; santuario, chiesa a essa
il papa un'altra volta da roma per la flaminia partendosi, e da spoleto a
donna di loreto. botta, 5-366: la nostra donna, la ottomana luna,
, 5-366: la nostra donna, la ottomana luna, la croce dei cristiani
nostra donna, la ottomana luna, la croce dei cristiani sulle bandiere.
ma non cinquanta volte fia raccesa / la faccia della donna che qui regge, /
io son trasformato in un altro: la casa nostra è piena di donne, di
cose mie inserite nella valigia; perocché la donna di governo dormiva ancora, e
sta per andarsene. nievo, 12: la cuoca e le serve di casa
e a torcer anche il collo per mantenere la divozione delle donne. deledda, ii-300
: voleva correre in cucina a sorvegliare la donna (avevan preso, i primi anni
donna da circe in qua, ma che la fatica sia il disporla. annotazioni sul
li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori
lirico). -seconda donna: che sostiene la parte immediatamente inferiore a quella della
prima donna. marcello, 70: la prima donna insegnerà l'azione a tutta
prima donna insegnerà l'azione a tutta la compagnia. giusti, i-15: fu stampata
recitativo] venne fuori sibari, o la seconda donna signora ghirin- ghella, e
vedono tutti intenti allo stesso studio, la prima donna, l'attor giovane, la
la prima donna, l'attor giovane, la generica e la servetta, e tutti
, l'attor giovane, la generica e la servetta, e tutti nell'atto di
14. nel gioco degli scacchi, la regina; nel gioco delle carte ognuna
va per tutti i versi, come la donna negli scacchi. serdonati, 6-175
gli dava scacco matto, o gli toglieva la donna. 15. disus.
tutta questa maraviglia? -disse ridendo la buona donna. -prostituta (per eufemismo
a riccione (estate 1932) per significare la donna volutamente scheletrica, di moda,
spinta dalla curiosità, scontava l'audacia con la tonsura. bocchelli, 1-i-337: incappò
1-i-337: incappò nelle mani della giustizia la sera stessa del fatto, per imprudenza o
delle volte. moravia, 12-132: « la signora dimentica... che fu
le prove. baldini, 8-36: la donna-maschiettaccio non è nel mio calendario,
fosse troppa calcina. -far la donna addosso: minacciare, strapazzare.
, 15-1-1: non mi lascierò mai far la donna addosso da questa padrona di vent'
lusinghieri sulla donna, mettendone in evidenza la leggerezza, la malignità, la civetteria,
, mettendone in evidenza la leggerezza, la malignità, la civetteria, la perfidia
in evidenza la leggerezza, la malignità, la civetteria, la perfidia, ecc.
, la malignità, la civetteria, la perfidia, ecc.: donne e buoi
scampi', né donna né tela non la guardare al lume di candela', la
la guardare al lume di candela', la donna è come le castagne, bella di
. -il fumo, il fuoco e la donna ritrosa, caccian l'uomo di
che 'l fummo, il fuoco e la donna ritrosa / cacciavan l'uomo di casa
donna savia: l'aver figli rende la donna più assennata. g. m
figliuoli] stu gli hai: dormissi la / notte, fantoccio. -orsù, camera
, tre per finestra, che custodivo con la cura delle donnicciattole. -donnicina
persona in casa, e si guadagna la vita a filare e a far la
guadagna la vita a filare e a far la guardadonna. -donnina (v
-donnétta. soffici, iii-492: la portinaia, madame segondez, buona donnotta
?), mai veduta, ma con la quale vissi una piena notte di vita
e lo distruggeresti! e vuoi far la maestra! o donna, donnissima!
forestiera... una commediante, la conosci? pea, 5-175: si è