: e perciò dichina il tempo verso la fredura, tutto altressì come i'marzo verso
. sia licito adoptare per obviare che la famiglia non diclini in solitudine et a
a infelicità. guicciardini, i-129: per la natura delle cose umane, che comunemente
dalle loro buone istituzioni declinano e verso la corruttela piegano. genovesi, 1-1:
poi alla soverchia facilità, e aprì la strada al manierismo. botta, 4-463:
per calarsi nella valtellina, declinando già la stagione verso l'inverno. giordani,
quali in europa invocavansi contro a vicenda la spada e la mannaia ed il rogo,
invocavansi contro a vicenda la spada e la mannaia ed il rogo, giunti colà declinare
verso l'oblio, / e avrò la cuffia e metterò gli occhiali. comisso,
, incominciava a invecchiare a declinare verso la decrepitezza e la morte. tecchi
invecchiare a declinare verso la decrepitezza e la morte. tecchi, 10-79:
. 3. (anche con la particella pronom.). volgere al
volgere al tramonto (il sole, la luna, un astro). -anche
par., 31-120: da mattina / la parte orientai dell'orizzonte / soverchia quella
., i-557: quando l'avrà lavato la sua carne coll'acqua, e quando
i-1-120: si come tra'vapor, su la mattina, / ne mostra i suoi
, che 'l sol dechina, / e la vermiglia fronte / bagna nel mar profondo
e pioggia e nevi e gelo / sopra la terra ottenebrata versa. foscolo, gr
cielo grigio. saba, 29: la luna è nata che le stelle in cielo
cresciuto, fu cagione di fare declinare la elevata e diritta cima. b.
tale purpuree e d'or lucente / la fama di quel grande e fiero assalto,
e fiero assalto, / che la fulminea spada avea sovente / veduto or declinare
il turibolo / mentre i fior de la vita arsi dechinano / sovra il gracile
. 5. (anche con la particella pronom.). scendere da
al basso, / e tal furia a la china il carro mena, / e
che mi fa perder l'animo, e la lena. -per estens. discendere,
. caterina da siena, iii-175: la carità del prossimo declina da quella di dio
me è avenuto simigliante / con de la spera a l'asciellett'avene, / che
. 7. (anche con la particella pronom.). scorrere in
dante, inf., 32-56: la valle onde bisenzo si dichina / del
si declini. boiardo, 2-15-56: la rivera zoiosa indi dechina / per li
sparso, incolto, i colà dove la dora in po declina. 8
. 8. (anche con la particella pronom.). deviare,
da me [signore] non muovere la tua faccia; e non declinare dal
ii-14-63: -tra tutte l'altre cose la più fina / -disse minerva a me -è
in lingua nostra materna e volgare, la quale, dove si parla ed è
rimuovere tutte le cause che macchiar potessero la purità della sua moglie e farla declinare
lui. e. danti, 1-11: la luna... non perciò si
. non perciò si aggira sempre sotto la linea eclittica, dove va il sole
lascivie e vizii e quelle condizioni che la virilitade e gioventude apportan seco. galileo
] aveva disegnato nell'animo, deludendo la volontà degli altri e declinando dall'occasioni,
, quando restano coperte dall'acqua, la quale similmente le preme in ragione dei seni
in ragione dei seni, per cui la scarpa di esse ripe declina dal perpendicolo.
vita e passione. pisacane, iii-65: la moderna società trovasi in quel punto fatale
né alla sinistra, ma tenne per la via reale. frezzi, i-5-84: pallia
quanto può declina, / adoperando ogni or la vela e il remo. savonarola,
anima declina all'amore intellettuale, se la declinazione è poca,... l'
marciò di buon trotto alla parte ove la sua guida lo conduceva. fiacchi, xxii-648
lo conduceva. fiacchi, xxii-648: la finzion del vizio / a vizio ver declina
giordani, x-75: pur questa volta la bontà del prudentissimo e umanissimo tra tutti
per inzuppamento dell'umido, conservò perfettissima la figura circolare, l'altro declinò ad elisse
molle cumulo / crescer di neve alpina / la man che ne le floride / dita
; certo questa incominciasti a seguitare dopo la miseria. abate isaac volgar., i-49
signore lo conducerà con quelli che operano la iniquità, idest con 11 peccatori.
vogliamo declinare alla quiete come se avessimo la pace e la securtà. galeazzo di tarsia
quiete come se avessimo la pace e la securtà. galeazzo di tarsia, ix-656:
una persona, ricercarne l'aiuto, la protezione, il favore, mettersi al
16. (anche con la particella pronom.). scemare (
decadere. torini, 303: e la cosa, quant'ella è assaltata e per
58: in tanto continuamente sempre da la prisca virtù quella gente declinando, che
, e a'viniziani cresceva ciascun dì la speranza di occupare ferrara. guicciardini,
lo imperio romano, indebolito principalmente per la mutazione degli antichi costumi, cominciò,
d'allora in poi le sue imprese e la riputazione andarono continuamente declinando. g.
... che quanto più declinasse la lega, tanto più fosse necessario di sostentarla
secolo quindicesimo sempre più declinando e mancando la bellezza e perfezione dell'italica favella?
favella? algarotti, 2-328: tanta era la opinione che del suo secolo nel fatto
alcun poco. botta, 4-203: la fortuna di cesare, sino a quei dì
declinare. di giacomo, ii-511: la macchietta è l'unica risorsa in questo
in questo momento. -è vero. la canzone declina. -declina? è finita
le antiche regalità legittime declinano e che la folla sta per inghiottirle nei suoi gorghi melmosi
5-107: poca l'agricoltura, frazionata la proprietà, abbastanza ricca la pesca,
, frazionata la proprietà, abbastanza ricca la pesca, benché il patrimonio ittico naturale declini
camera calda. bisticci, 3-171: la sua autorità, che soleva avere,
. marino, vii-263: talora [la voce] spessa va serpendo, talora estenuata
fervore della giovanezza, e conosciuta con la pratica del regnare la cagione del consiglio
e conosciuta con la pratica del regnare la cagione del consiglio dei suoi predecessori, con
ardore si era lasciato correre ad aggrandire la casa di borbone, con tanto più ansiosa
ansiosa sollecitudine si mosse a voler abbassare la sua soverchia grandezza. filicaia, 2-1-143
troppo fruttar manca, o declina / la produttrice virtù vostra interna; / né a
de'fervidi destrieri / fa colla polve declinar la fiamma. alfieri, 8-350: né
una febbre ricorrente... m'arde la mente; ma poi declina, e
con pervicacia ed accanimento maggiore; insomma la parabola dell'affetto cominciava a declinare.
popoli di mangiare, quando comincia a declinar la state, le carni de l'oca
quando a mezzo del suo corso ascende / la notte, onde poi rapida dechina.
: e 'l letto / adagiar dove la semente cada, / allor che 'l marzial
verri, ii-104: [taranto] con la partenza di lui, rimase tutta soggetta
corsa per giungere all'acropoli prima che la subitanea concitazione orgiastica del tramonto d'agosto
e. cecchi, 8-187: la stagione ormai ogni giorno declina. govoni
/ e declina con te, sola, la vita. cardarelli, 1-78: ora
, 3-225: sopra il mio capo declina la stagione forte, / e l'autunno
per uno spoglio desiderio, inverno / distende la stagione più clemente! -trascorrere.
diletti. betussi, 1-152: se la donna eleggesse l'amante di cinquanta anni
inaridiscono, si sparge / d'oblio la fama dei lor fatti antichi. pea,
famiglia, lui, una famiglia dove la nonna ritornata mamma potesse ancora vivere e
umiliare. giamboni, 73: se la superbia sarà levata infino al cielo,
da barberino, 1-293: e dichinando la spada da lato tutto il cerchio d'uno
lungo ramo vede; / e con la spada quel subito tronca, / e lo
, / e lo declina già ne la spelonca. anguillara, 2-158: la prende
ne la spelonca. anguillara, 2-158: la prende con gran rabbia ne'capelli,
gran rabbia ne'capelli, / e la declina a terra, e tira e straccia
chiome sotto il cimier pisandro indarno / la scure dechinò. guerrazzi, 6-285:
. 22. (anche con la particella pronom.). chinare,
concordia. ariosto, 24-80: a questo la mestissima issabella, / declinando la faccia
questo la mestissima issabella, / declinando la faccia lacrimosa / e congiungendo la sua
declinando la faccia lacrimosa / e congiungendo la sua bocca a quella / di zerbin,
che non dechina a'raggi ardenti / la ripercossa vista e 'l debil guardo,
vivaci? a. verri, i-80: la fanciulla attediata dalle lunghe ammirazioni, declinò
e giù poscia il declina / a specular la terra. tommaseo, 7-358: questo
/ è il possente a cui tempio è la terra. carducci, ii-8-103: ti
ti aprirò le braccia, e tu declinerai la bella testa, ed avrai pace quanto
mal si declina / quello che vuol la volontà divina. tasso, 9-49: l'
. panzini, iv-183: frequente è la locuzione * declinare ogni responsabilità ',
l'inferma, volle declinare ogni responsabilità. la signora filomena era spacciata. pratolini,
dall'onestà e dalla ragione, maggiormente la facevano dubitare. 28. rifiutare
botta, 4-173: era necessario declinar la protestazione sì che paresse, non contro
qui, ha fatto causa per declinare la legittimità di detta sua figliuola. carducci
valore di 4 scansare ', onde la locuzione 4 declinare un onore 'potrebbe,
invito. ella seppe declinare con grazia la principesca attenzione. 29. distogliere,
tu quel ch'acquisti mira, / da la tua via non declinando i passi;
quel ch'a perder hai, se tu la lassi. fed. della valle,
e s'è partita / come a lasciar la vita: / ahi, ahi!
mentre che l'udire si dolcifica con la soavitade del verso, parimente si innesti
salvini, v-519: di qui la nostra voce 'candito'; cioè cosa acconcia,
congiuntura simile un vero santo avrebbe trovato la parola da trattenerci o mandarci via col
, iii-384: internamente è divisa [la cassia] in cellette da certi tramezzi
d'annunzioi. iv-1-700: ella ripeteva mentalmente la sonata dell'antico flauto albanese, gustandone
sangue ai ginocchi, / mi sentivo la nuca arsiccia e stirati nel bistro della fatica
all'arricchir tutti gli ostacoli / con la ricetta sol di quel frastingolo: / signor
quel frastingolo: / signor, se me la date, in far miracoli / vi
bisogno d'altro. redi, 16-iv-340: la distendono [la polvere viperina],
redi, 16-iv-340: la distendono [la polvere viperina], e la mettono a
[la polvere viperina], e la mettono a seccare in forno, e
seccare in forno, e ben secca la pestano, e la vendono a quegli uomini
e ben secca la pestano, e la vendono a quegli uomini dolcioni, che
con l'accrescere e il diminuire, la cosa si restò tutta in una parte
libro di sydrac, 368: quando per la forza di dio nascono nel mondo,
m'è pir simblanza / quandu eu la guardu, sintir la dulzuri / chi fa
/ quandu eu la guardu, sintir la dulzuri / chi fa la tigra in illu
guardu, sintir la dulzuri / chi fa la tigra in illu miraturi. compagnetto da
, sì fa tomo cantare, / e la lengua barbaglia e non sa che parlare
io sia in quell'aurora: / la speranza n'assavora / quella dolcior grandissima
prive, / i'per che non de la vostra alma vista? equicola, 341
boccaccio, ii-3-64: tra picciol tempo, la lieta fortuna / di troiolo rendè luogo
/ il qual, poscia che fu la notte bruna, / del suo palagio solo
cuore, né l'amore, né la speranza; e però hanno pacificati i
possono essere detti uva e fico per la dolcitudine. a. f. doni,
dolci, e, quando ebbero consumato la dolcitudine, restò loro quella pietra in
i poponi... erano per la lor dolcitudine venuti in sì grande smacco,
bandello, 2-11 (i-787): la donna ancor che molto bene fosse pasciuta
core in un mare di dolcitudini, e la letizia ci nuota drento con una giocondità
soavitade d'odore si spande molto a la lunga. beicari, 4-186: al mio
, lett. it., ii-212: la sensualità era ancora quello che rimaneva di
mia dolcitudine, quando, venuta la mercanzia, m'accorsi che dal cedro
e dolciumi. verga, 4-223: la rubiera, senza dir altro, asciugavasi
si mette a frugare nella borsetta dove la madre non lascia mai mancare qualche dolciume.
vedere come cotesti uomini letterati che elessero la parte migliore, arrabattandosi intorno alla fama
preso argomento dédl'accettarne le teoriche su la lingua per fare lor coloniette di morale
dolciumi da giovinette del sacro cuore che la sua falsa enfasi ridi- coleggiava.
invernale o all'inizio della primavera, la temperatura è superiore a quella consueta per
, nel tempo dolco, / salva la rocca co'suo'confidati, / che 'nfino
il tempo dolco / come si vede ne la primavera, / e rose e fior
: ambedue [le invernate] per la lunghezza sarebbero state giuste; ma siccome
fa fango. d'annunzio, iv-2-1214: la landa era buia sotto il nuvolato:
lo sputo; / e infine con la bocca aprono il guscio, / come a
, gentile. pea, 7-349: la bambina invece porta un nome più dolco
fra giordano, 3-284: fu figurata la croce di cristo... nel
tempo mite, clima tiepido (durante la stagione fredda: per scirocco 0 altri
le ciglia alte nella loro congiunzione, e la carne che resta sopra di loro sia
sforzo del suo pensiero gli faceva dolere la fronte, egli voleva ch'io gli tenessi
grave, delicato (o, anche la parte meno positiva, più discutibile di
stesso di me pietate véne / per la dolente angoscia ch'i'mi veggio; /
movimenti / d'odio destare, e con la propria mano / sollicitare i fati uman
giovanezza io amai sommamente lo sventurato giovane la cui morte è apposta al mio marito;
cui morte è apposta al mio marito; la qual morte io ho tanto pianta,
che dolente andare! bocchelli, 3-145: la mattina dopo, de nada si svegliò
, 13-129: di retro a loro era la selva piena / di nere cagne,
guancie, e il dolore aveva congiunta la dolente pelle con tossa. aretino,
184: senta il furore -già del cor la destra / fatta maestra -in flagellar l'
fregagioni, che lo stesso volgo fa sopra la parte dolente. cesarotti, ii-80:
per le dodici ore di vita che la giornata mi offriva. 4.
! rinaldo d'aquino, ii-152: la croce salva la gente / e me
d'aquino, ii-152: la croce salva la gente / e me face disviare.
/ e me face disviare. / la croce mi fa dolente, / e non
disfanno, ed i peccati, e la pena, tutti vanno via! dante,
li antichi spiriti dolenti, / che la seconda morte ciascun grida. idem,
ariosto, 14-35: molta incontrò de la paurosa gente / che da le man
, / ch'inanzi agli occhi suoi perdé la vita. caro, i-199: la
la vita. caro, i-199: la povera madre, ricevute lettere di qua,
, / vengo a placarvi; a liberar la patria / d'un mostro: e
perché, in un sogno confuso, la voluttà bendata le aveva fatto visita.
inclemente / se può di stige anticipar la barca, / in van ti gonfi
per li occhi una via, / per la qual passa spirito dolente; 1 che
prego, ne l'altera mente / la memoria dolente / del bell'adone estinto.
dove intervenne, in abito dolente, / la dignità, la gloria e lo splendore
in abito dolente, / la dignità, la gloria e lo splendore. pitidemonte,
più de'discorsi l'aspetto dolentissimo e la egregia fama delle donne commossero la regina.
e la egregia fama delle donne commossero la regina. manzoni, 42: cara
e di fore / trascorre i campi e la città dolente. forteguerri, 30-arg.
. caporali, ii-24: guasta avea la sampogna e la nodosa / verga spezzata
, ii-24: guasta avea la sampogna e la nodosa / verga spezzata e le fiscelle
era ogni cosa. panzini, i-287: la facciata della villetta su cui il sole
villetta su cui il sole tramontante e la luna sorgente stendevano vaghi e dolenti colori
: l'inverno ha un bel fare la faccia feroce e contare sull'aiuto dello scherano
febbraio, ma si sente benissimo che la stagione oramai ce l'ha fatta a
umani affetti, or prego che accompagni / la dolente sampogna a pianger volta. caporali
sue zone più dolenti e che sono costate la più forte fatica, che sono il
frodo / ch'è tenuto un ribaldo fra la gente. -di suono: acuto
alcuno altro non farebbe; inducendomi ancora la paura del nigromante, al qual forse
perché possedo un cuore che mi rende la vita tempestosa e dolente. sestini,
capo! oimè il fianco! oimè la schiena! / oh che fiera caduta!
bella coll'aspetto chiaro / veg- gendo la dolente sì conquisa, / ogni stormento dilettoso
piedi, e stendendo il collo simigliava la nostra scimi a, quando faceva i
: or qui mancò lo spirto a la dolente, / né quest'ultimo suono espresse
dì se n'andava pareva che dolentemente la si lamentasse. segneri, iii-2-38: prostrati
en anno en anno, c'aspetta la caristìa: / puoi ch'è guasto,
, lamento. iacopone, 51-28: la divina scrittura co la filosofia / fanno
iacopone, 51-28: la divina scrittura co la filosofia / fanno uno corrotto con granne
giacomo da lentini, 14-114: a la genti -non consenti i né che parli
ritonda, 1-546: lo grande lamento e la grande dolenza che regna in noi
dì seguente scossa / serà da te la fatica e la noia; / poi ti
scossa / serà da te la fatica e la noia; / poi ti serà gran
occhio, anzi dal destro sole / de la mia donna, al mio destr'occhio
(291): le doleva sì forte la testa, che pareva che le si
che in quel tuo serraglio io m'avrei la libertà di farmi dolere i denti,
in firenze. foscolo, xv-325: la scorsa notte mi sono bruciate tutte le gengive
tutte le gengive ed il palato e la lingua a forza di acqua colonia, che
le doranno. cicognani, 13-158: stanotte la mano mi è un po'doluta:
2. raro e ant. con la particella pronom. recare angoscia, pena
dannato come avesse colpa: / ché la pena che tom à indegnamente / assai
, 199: giunto ipocras, trovando la madre morta, gliene dolse duramente. fra
che tu m'hai colto / ne la miseria dove tu mi vedi, / che
prete! cardarelli, 1-139: è la vita che duole, il passato, /
3. per lo più con la particella pronom. essere tormentato dal dolore
dolesseti, che cadesse angosciato, / la giente ci corressoro da traverso e dallato,
»; / non ti degnàra porgiere la mano / per quanto avere à 'l papa
me giunse uno penserò lo quale era de la mia donna. idem, inf.
sentian degli aspri colpi iniqui / per tutta la persona anco dolersi; / e pur
garzon si dole e geme / sì che la vera dea ne langue insieme. fagiuoli
langue insieme. fagiuoli, 1-5-206: la vostra sorella stava bene; ma da
po'dovunque, e le sue mani e la sua fronte erano un fuoco, il
? latini, i-229: or le ride la faccia, / un'ora cruccia e
a lacrimare. iacopone, 10-21: la speranza del perdono si è data a
del perdono si è data a chi la vole, / ed eo a colui la
la vole, / ed eo a colui la dono che del suo peccato dole,
peccar sòie, ch'eo non facci la vegnanza. dante, inf., 24-151
dee., 2-7 (198): la donna amaramente e della sua prima sciagura
penso. parini, 341: allor maledirai la tua fierezza, / e ti dorrai
obbedisce, / come il carro e la strada necessario. / ma non riesco a
al giorno? / fur segni forse de la tua partita, / vita de la
la tua partita, / vita de la mia vita? foscolo, gr.,
che si duole! alvaro, 9-219: la stanza era nuda, i mobili rigidi
aiuto ch'io ho dalla parte ghibellina, la quale ho tanto servito? dante,
vostro marito, e duolsi di voi, la quale egli dice che ha con altro
accetto, iv-168: alcuni, non distinguendo la fortezza dal temerario ardire, son pronti
., 1-20: né si credeva ancor la vita a'venti; / né del
ancora il toro. garzoni, 1-837: la sinistra non si dolga della destra.
sollievo / del fiume, in eterno, la voce / doleva, era tua.
dolore comune); esprimere a qualcuno la partecipazione o la solidarietà nel suo dolore
; esprimere a qualcuno la partecipazione o la solidarietà nel suo dolore o nelle sue
bel dolcie amico, non già de la ragion di vostra doglia, ma di
amaramente, com'io fo, de la tanto acerba e tanto dolorosa morte de
punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere. fagiuoli, 1-4-413
tutto non si duole: a indicare la proverbiale lentezza dei fiorentini nel ribellarsi contro
... cruccioso uscì fuor de la festa. / onde la corte tutta fu
fuor de la festa. / onde la corte tutta fu turbata. / langue
* (perché si confonde facilmente con la diorite), attraverso il fr. dolérite
di soldati. marino, vii-284: la virtù della lira contrae amicizia tra i
. salvini, 23-432: de'dolfini la caccia è maladetta. viani, 4-98:
muglio come un dolfino quando s'avvicina la tempesta. = da delfino,
corpo, un piede; mi dolicchia la gola. = frequentativo di dolere.
, famiglia delle leguminose, distinte per la rotondità e lunghezza de'loro frutti, alcuni
vita sua! ma se ha sfuggito la umana giustizia non sfugge la divina.
se ha sfuggito la umana giustizia non sfugge la divina. cranio dolicocefalo, volto prognato
). d'annunzio, v-2-851: la dolina ha la forma di un anfiteatro,
d'annunzio, v-2-851: la dolina ha la forma di un anfiteatro, simile a
dol, dola * valle '. la voce è registrata dal panzini (iv-203)
uniti. gioia, 1-ii-414: la repubblica di venezuela nell'ottobre 1818 stabilì
aleardi, 1-315: de gli avi / la sciabola brandì: pose sul core /
ussari dell'imperatrice era diventato grigio durante la traversata da marsiglia a livorno!
bottega coll'elegante astuccio delle sigarette, la signora dal dolman bigio stette un poco
, senza maniche, con cappuccio. la voce indicò un abito dei turchi,
antichissimi monumenti, su l'uso e su la natura dei quali gli archeologi non
dolo. pulci, 10-127: poi la dài in preda alla gente nimica, /
ebreo, 113: il dolo e la fraude sono mezzi d'acquistare le cose desiderate
dannoso che eventualmente consegue (ed è la più grave delle due forme in cui
non sono delitti speciali, a i quali la legge abbia provisto, ma più tosto
, ma più tosto sono qualità con la quale si faccia l'atto illecito,
e per lo più sono puniti con la pena straordinaria ad arbitrio, secondo le
e un dolo, che merita altro che la pena ordinaria. casaregi, 1-102:
pena ordinaria. casaregi, 1-102: la stessa eccezione del dolo po- trebbesi anche
distinguere il dolo dalla colpa grave, la grave dalla leggiera, e questa dalla
romani distinguevano due specie di calunnie; la calunnia propriamente detta e la calunnia manifesta
calunnie; la calunnia propriamente detta e la calunnia manifesta. nell'una e nell'altra
le responsabilità della rotta, si aspettavano la scoperta di doli ed errori tali da obbligare
fatti gli uomini. beuramelli, i-426: la pietà è virtù dei falliti senza dolo
, michelangelo cadde in gravissimo dolo con la « tencin », per averle mangiato
, a guisa d'alto antemurale, la catena delle prealpi orobie; nelle cui propaggini
dolomieu (1750-1801), che per primo la distinse dalla calcite. dolomitico
che senza alcuno dubbio si vide per la virtù de'cavalieri superare, levati via
camera del depretis disteso sul letto per la gotta con un arcuccio sulle gambe doloranti
di costellazioni. boine, ii-161: aveva la febbre continua. cervello e membra doloranti
che lo slegassero, che avrebbe tenuto la bocca chiusa, mai nulla nessuno avrebbe
, 9-185: a quel tepore, con la veduta dei giardini che avevano principiato a
prestandosi alle più modeste faccende per aiutar la cognata disfatta e dolorante. gozzano,
e dolorante. gozzano, 449: la immagino dolorante, tragica, combattiva:
dolorante, tragica, combattiva: non la so pensare amante. -sostant.
lasciare andare quell'altra esagerazione di qualificare la sua sventura quale la massima che sia
esagerazione di qualificare la sua sventura quale la massima che sia mai toccata ad una
donna. bisogna permettere a qualunque dolorante la soddisfazione, diciamo pure la gioia,
qualunque dolorante la soddisfazione, diciamo pure la gioia, di esaltare il proprio dolore
35: dei doloranti / nostri anni può la vergogna / esprimere il pudore, /
ix-42: così m'è solo amica / la mia dolze speranza, / che fammi
ebbe 'l suo dir così compiuto, / la fiamma dolorando si partio, / torcendo
, dolorando. foscolo, 1-279: invan la dea lidi e montagne / dolorando
lume, era stellina! egli quasi la vedeva, quasi la seguiva per le stanze
! egli quasi la vedeva, quasi la seguiva per le stanze di quella cascina
si era poco dopo il '70. la ferita della breccia, in alcuni cuori,
-figur. iacopone, 53-1: piagne la ecclesia, piagne e dolura / sente
vetro. 3. con la particella pronom. ant. lamentarsi;
m. leonico l'altro dì finì la sua vita, che m'ha dolorato grandemente
a lustro de le mense, / muta la noia al fianco tuo s'assise,
/ l'anima al basso, a dolorar la vita. = deriv. da
afflitto. tavola ritonda, 1-497: la quale [isotta] era assai
afflicti; e se adimandati fusti de la casone de la vostra tristezza, diceti che
se adimandati fusti de la casone de la vostra tristezza, diceti che l'è
, iv-465: chi sa come sta la mia adorata dolorata compagna!
d'annunzio, iv-1-1021: non era la prima volta ch'ella l'udiva lamentarsi
xxx-5-69: per l'acerbo dolor de la sua piaga / senza ora di riposo
esitò qualche momento, prima di guardar la parte dove aveva il dolore; finalmente
parte dove aveva il dolore; finalmente la scoprì, ci diede un'occhiata paurosa;
a stento pei dolori che gli mangiavano la schiena. -va a dormire che è meglio
, 3-2: per me si va ne la città dolente, / per me si
dolore, / per me si va tra la perduta gente. bibbia volgar.,
vorrà. pascoli, ii-116: ripigliata la carne, i beati avranno più gaudio e
: qualche volta viene 11 sospetto che la morte -l'inferno -consisterà ancora del fluire
tenna in man, gli salto sopra / la testa, e glie la pianto in
salto sopra / la testa, e glie la pianto in mezzo a un occhio.
il braccio di un'infelice donna, la quale indi passava, né mai vi fu
di dolore, / e tant'è forte la doglia ch'eo sento, / ca
eo sento, / ca se de la mia pena mi lamento, / la lingua
de la mia pena mi lamento, / la lingua il dice sì che par dolzore
, iv-74 (36-16): dopo la morte poscia, / pianto e novel
/ e del suo polidoro in su la riva / del mar si fu la dolorosa
su la riva / del mar si fu la dolorosa accorta, / forsennata latrò sì
cane; / tanto il dolor le fe'la mente torta. simintendi, 1-42:
mio deluso ritorno, / l'asprezza, la vinta pietà cristiana, / e questa
pavese, 8-90: l'unica educazione la può dare il dolore. -anche
animali. chiaro davanzali, xxxv-1-426: la tigra nel suo gran dolore / solena
e lagrimando e mostrando grande dolore ne la faccia di cioè che avenuto era,
che avenuto era, consigliare fortemente che la vendetta si facesse immantenente. dante,
; / parlerà nel mio volto / la pietate e 'l dolore. dottori, 70
/ porteran seco il verno / e la pioggia e la neve: / onde (
il verno / e la pioggia e la neve: / onde (oh dolor interno
braccio prese il figlio / e dentro la spelonca lo portava, / e pel dolor
padre, mostrò il suo dispiacere per la disgrazia del figliuolo, e si partì
, ti prego, e mi soccorra / la rimembranza. -con riferimento alle sofferenze sopportate
, in unione col figlio, per la redenzione del mondo. enselmino da montebelluna
io -ch'el se lieva / in alto la mia vita, el mio tesor; /
immenso / di madre insiem del genitor la vece. manzoni, pr. sp.
ottave. -in senso astratto: la condizione di chi è afflitto e angosciato
le guancie, e il dolore aveva congiunta la dolente pelle con tossa. giusto de'
aver idea nessuna di quello che fosse la morte, pure la desiderava come fine di
quello che fosse la morte, pure la desiderava come fine di dolore.
22-109: lungamente / mi sedetti colà su la fontana / pensoso di cessar dentro quell'
/ pensoso di cessar dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. settembrini
il dolor mio. settembrini, 161: la pena è dolore, se il dolore
ma del dolore che quaggiù dispensa / la tua celeste provvidenza buona, / a
pensa. d'annunzio, v-1-710: la volontà si tempra nel dolore. alvaro,
della nostra cultura... si dimostra la dignità suprema dell'uomo, che è
e di farsene una ragione coi mezzi e la forza quotidiana del vivere umano.
il petto è pieno di fiele; la lingua di veleno: mai non ride,
perché baldanzosa, lieta e sciolta / la veggio e te codardo inver di lei
? cesarotti, ii-149: ei raccontogli / la storia del dolor: trista era l'
stranier? b. croce, iii-27-42: la perdita di una verità è spesso pagata
. negletta prole / nascemmo al pianto e la ragione in grembo / de'celesti si
della vita, il dolore, che regge la misura del tempo...,
e rasemprati tanti, / che si ruppe la bolla, / e rimase per nulla
12 (54): poi che la mia beatitudine mi fue negata, mi giunse
, in solinga parte andai a bagnare la terra d'amarissime lagrime. boccaccio, dee
sarebbe perniciosissimo a italia e a tutta la republica cristiana. sarpi, vi-1-43: avendo
tanta ripugnanza. marino, 17-93: arman la man di facellette ardenti, / e
mi accorgevo a volte con dolore che la mìa mente era un gran magazzino d'idee
avendo. passavanti, 58: la seconda condizione che dee avere questo dolore
da siena, iii-49: poiché questa è la cagione che ci ha fatto smarrire dio
periodo di dolore e di fervore, la sensualità si sarebbe risvegliata. soldati,
, quando l'usare l'arme e la fatica ricusano, con grandissimo disonore come pecore
g. morelli, 457: la perdita di questo figliuolo fu dolore inistimabile
: qual dolor, qual onta / fece la dea, ch'è pur donna e
raccontato; non ce ne furono più per la nostra buona gente; fu, da
stanco, / quivi il catarro con la gran cianfarda; / l'asma,
gran cianfarda; / l'asma, la polmonia quivi era anco. poliziano, st
1-76: stassi col volto in su la palma assiso / el pianto in compagnia
. epicuro, 4: dolore, alza la voce, accresci il pianto, /
. sacchetti, 194-30: se tu la perdessi, o venisseti meno, tu morresti
morresti a dolore, o impiccherestiti per la gola. -dolore di gomito:
dolori ed affanni. delfìtio, 1-96: la costanza è la dea, / che
. delfìtio, 1-96: la costanza è la dea, / che addolcir fa tutti
via / co'brevi esempi suoi / a la virtù di chi verrà da poi.
che sogno e fola / fa parer la speranza. -aggiungere dolore a dolore
creduto sicuro,... non la trova più, il dolore ch'ei ne
. vi passò sopra una mano, se la guardò poi al chiarore della luna.
dare dispiaceri. fiore, 1-13: la prima ha nom bieltà: per li occhi
occhi il core / mi passò; la seconda, angelicanza: /...
, angelicanza: /... / la quarta, compagnia, che fè dolore
, compagnia, che fè dolore; / la quinta appella l'uom buona speranza.
ora tu potessi penetrare co gli occhi la parte di dentro del mio cuore, apertamente
del mio cuore, apertamente conosceresti che la fune che ti ha fin'ora tenute legate
posso esprimere quanto dolore mi ha cagionato la tua. svevo, 5-422: ma
anche a lei diedi dei dolori; la volta a esempio che mi disfeci delle medaglie
carlo si diede grande dolore sì per la presura del figliuolo, e che la fortuna
per la presura del figliuolo, e che la fortuna gli era fatta così avversa e
e marta si dava tanto dolore che la sua infermità pur cresceva. calvino,
: a voi è vano levarvi inanzi la luce; levatevi dopo che arete seduto,
per farsi gioco di me, persona la quale lo aveva fatto altre volte, volesse
, 23: alto, diritto, con la barba e i capelli appena brizzolati,
, ecco rinnovellati quei dolori che amareggiarono la nostra prima gioventù. -risultare a
risultano a dolore; deludendo appunto per la loro indifferenza la sua avidità protesa.
dolore; deludendo appunto per la loro indifferenza la sua avidità protesa. -son
in firmi tade. lambruschini, 2-266: la soluzione di tutte le questioni politiche e
dei dolori ', il quale proclamò la nostra grandezza, la nostra libertà, la
il quale proclamò la nostra grandezza, la nostra libertà, la nostra fratellanza.
la nostra grandezza, la nostra libertà, la nostra fratellanza. rapini, 20-552:
agonizzante. -valle di dolore: la terra. panzini, iii-13: in
-di dolore non si muore: a indicare la straordinaria adattabilità dell'uomo alle situazioni più
: dicesi proverbialmente a significare sia che la natura ci ha dotati di tanta virtù
, per lasciare in libertà ciccino e la nuova amica lellé. e. cecchi,
arreca dolore. segneri, i-624: la croce, siccome era già tra * supplizi
più che in verun'altra parte, la virtù dolorifica della torpedine. vallisneri, iii-539
. vallisneri, iii-539: scrivo con la mano ancor languente... dopo aver
, per togliere 1 quali basta allontanare la causa dolorifica. = voce dotta,
dice che quando « quel discolo » la fa inquietare, essa non riesce a mandar
morire. p. fortini, ii-61: la donna... vidde il marito
del primo. d'annunzio, v-1-368: la mia bocca sempre aperta era come uno
son dannato come avesse colpa: / ché la pena che tom à indegnamente / assai
(47): pensando che se de la sua partita io non parlasse alquanto dolorosamente
ch'altrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro / -lasso! -
un medesimo fuoco morire, che dopo la sua morte dolorosamente vivendo stentare. canigiani
. perdonaci le colpe nostre, rimovendo la pestilenziosa fortuna dalla nostra afflitta città,
, ii-62: di poi, venuta la sera, missere andrea tornato a casa
tutto travagliato con una grandissima febbre, la quale prestato gli aveva el duolo che preso
el duolo che preso gli era per la veduta vergognia e con quella entratosi in letto
poetando, / lamentai co'silenzi e con la notte / il fuggitivo spirto, ed
sono usciti? -disse umilmente, dolorosamente la fanciulla appassionata. deledda, i-61: erano
quello tracto. casti, xxiii-519: la giustezza e la grandiosità del disegno,
. casti, xxiii-519: la giustezza e la grandiosità del disegno, che si ammira
sue rovine, ne fanno dolorosamente compiangere la sua distruzione. cesarotti, ii-225
di sentire acerbissima e troppo dolorosamente immatura la morte! bontempelli, 20-29: ogni
, e ignorerà sempre, dolorosamente, la portata di questa mutazione. c. e
occhi di lei espresse ima dolorosità tale che la signora lucia, abbassando il capo:
doloroso. cicognani, 6-127: veniva [la mamma] a destarmi, e posata
mamma] a destarmi, e posata la lucernina sul comodino, « ti faccio
conviene andare. leone ebreo, 302: la vita lasciva causa al corpo doglie,
1251: s'odo il vero, / la gravidanza ancora è grave pondo, /
dolorosi e disposti alle funeste esulcerazioni costituenti la pessima di tutte le piaghe, quale
giacea doloroso, e cominciai a cercare la scrittura e a vedere i detti de'
a vedere i detti de'savi sopra la miseria della vita dell'uomo. boccaccio
: il garzoncello infermò; di che la madre dolorosa molto, come colei che più
ha sì spento ogni vista / che la mia luce dolorosa e trista / guarda
infiammato e di desire / di consolar la dolorosa amante, / nel suo cuore
iii-i- 497: io veggo / la mia sorella piena di pensieri / e quasi
disilluso, doloroso. cicognani, 1-10: la processione dolorosa col crocifisso in testa ripeteva
leggenda aurea volgar., 1127: a la perfine la femmina fu dolorosa del commesso
volgar., 1127: a la perfine la femmina fu dolorosa del commesso peccato,
della madonna; 1 * immagine che la rappresenta (cfr. dolore).
, 294: stava madre dolorosa / a la croce la- grimosa, / dov'era
/ dov'era il suo filio; / la cui anima piangente i abattuta e dolente
cappella, ch'è sopra del luogo dove la dolce e diletta et afflitta madre vergine
croce. papini, 20-551: ebbe ancora la forza di affidare a giovanni l'eredità
e sacra che lasciava sulla terra: la vergine dolorosa. alvaro, 8-251:
. alvaro, 8-251: in napoli la vergine madre diventava la madre dolorosa che
: in napoli la vergine madre diventava la madre dolorosa che, vestita di nero
nero, tendeva al cielo e ai fedeli la mano con un fazzoletto di pizzo,
de lena, / che for de bocca la favella. lapo gianni, iv-106 (
il caro suo figliuolo unico, o la moglie il suo marito diletto, incontanente
ricongiungeremo con esso in cielo, ché la più lunga vita non dura se non
a poco a poco mi s'empie la testa di pensieri dolorosissimi. verga, ii-49
delle altre ragazze ella portava sempre come la visione dolorosa della sua figura grottesca,
, 7-394: di giorno in giorno facevano la dolorosa constatazione dei diminuiti incassi, ormai
quelli che, nel rosario, ricordano la passione e morte di gesù. -anche
pietoso, straziante (il pianto, la voce, il sospiro, l'atteggiamento)
nuova, 23 (83): era la voce mia sì dolorosa / e rotta
menava su per l'aria, veggendolo tutta la città, traendo il conte dolorosi guai
meste, / rompendo in spessi circoli la spuma / molte ninfe e tritoni alzar
, / per veder se finita era la pioggia / che cadde il giorno in
oggi ha due lustri appunto / era la orribil notte sanguinosa / in cui mio
rintronar di dolorose grida / tutta intorno la reggia. tommaseo, i-456: la notte
intorno la reggia. tommaseo, i-456: la notte calava cupa, e maria si
i-453: un fiore / doloroso era la bocca, / e un misterioso odore /
, 3-40: si levò di tracolla la zucchetta e con un gesto doloroso rovesciò
solo amico, mia pallida sposa? / la tua bellezza si fa dolorosa,
bocchelli, i-37: le stagioni stesse ripetono la storia dell'amore fra gli esseri mortali
da prima entrando, amor, a la tua corte; / e già n'aspetto
cercare altre acque ne'luoghi vicini e la nave, rimasta senza governo, percosse
lontano, sicché in un momento spogliarono la nave ed ammazzarono tutta la gente che
momento spogliarono la nave ed ammazzarono tutta la gente che vi andava sopra. monti,
dell'universo. baldini, i-135: la messa solenne per la traslazione della salma del
, i-135: la messa solenne per la traslazione della salma del maggiore giovanni randaccio
perché per essa andò gesù cristo con la croce sulla spalla ad esser crocifisso.
... nessun dubbio che quella fosse la via veramente percorsa da lui: quella
via veramente percorsa da lui: quella la via, con le sue discese e salite
a sopportarsi (un caso avverso, la vita stessa). -anche sostant.
e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertade. idem, inf.,
/ e del suo polidoro in su la riva / del mar si fu, la
la riva / del mar si fu, la dolorosa, accorta, / forsennata latrò
cane, / tanto il dolor le fe'la mente torta. g. villani
g. villani, 12-67: la dolorosa battaglia durò da innanzi vespro a
da innanzi vespro a due ore infra la notte. boccaccio, dee., 7-4
(170): in questa maniera la innamorata donna continuando, avvenne che il
così fosse come era, cioè che la donna lui inevriasse per poter poi fare il
. boiardo, 1-10-43: or chi potrà la quinta parte dire / della battaglia cruda
ii-435: egli se n'andava per la camera pianamente, facendo lo spossato, el
al tempio. campanella, i-84: la dolorosa vita non si fugge, /
, e con il capo basso, / la sera solo solo per 11 fresco,
gli occhi / più tarda li seguia la dolorosa. d'azeglio, 2-292:
, che si credon genii, avranno la dolorosa e imbecille conseguenza di far nascere
sei triste e dolorosa; e ho la dolce superbia di credere che riuscirei pure
ti vedo giacere. giaci, dolorosa la vita mia! in terra latina, ch'
, che tardi mi sono avveduta. la spagna, 16-12: incominciò a far dirotto
roma. andrea da barberino, 1-219: la vet- toria pareva brutta e dolorosa.
doloruso, / deventa feteduso e perde la forteza; / deforma la belleza ch'
feteduso e perde la forteza; / deforma la belleza ch'era simele a deo,
dei santi cosma e damiano, 29: la donna ricevendo quello falso e doloroso iuramento
sotto spezie di bene più dolosamente adopera la sua astuzia. statuto de'mercanti di calimala
questo lui era necessitato andare a punire la sua ingratitudine. salvini, 6-105: per
sua ingratitudine. salvini, 6-105: per la tempesta trasportato al lido di sicilia e
g. m. casaregi, 1-102: la restituzione del pegno è stata fatta dolosamente
16-2-278: o astuto e falso nimico, la tua oscuritade e dolositade sia teco in
che sia teco il parlare suo e la voce dolce e la faccia bella.
il parlare suo e la voce dolce e la faccia bella. pea, 7-198:
che leggo nelle prammatiche, raccapricciando, la mutilazione di membra. palazzeschi, ii-430
un trasporto facinoroso, a cui si deve la leggenda, certo non vera, che
, tutte de gran pregio e valore, la dolosa donna, come ordinato avea,
come ordinato avea, fu chiamata. la quale, dicendo a placida che l'
, ché tosto tornarebbe, uscì de la camera e l'usso chiuse. casti,
, 33: non corparite me, ma la mia dolosa fortuna, la quale se
, ma la mia dolosa fortuna, la quale se ingegne con tutte soe forze
tutto indegna; / l'aperta forza e la dolosa astuzia / è indifferente per colui
che mi dan gran duolo, / e la trappola ov'è dolosa morte.
. doltare, intr. con la particella pronom. (dòlto)
dolersi. ochino, 120: la mia sensualità se dolta che cristo
. davanzati, i-163: seiano, veduta la morte di druso riuscita franca e al
. f. giambullari, i-32: con la destra teneva una dolzaina, e con
destra teneva una dolzaina, e con la sinistra la taninera. grazzini, 4-570:
una dolzaina, e con la sinistra la taninera. grazzini, 4-570: la
la taninera. grazzini, 4-570: la musica del quarto fu anch'ella a sei
come ordinerà il musico nel concerto, la qual musica vuol essere flautizzata: cornetti
il forte / spregio pe'vili, e la parola franca. bartolini, 17-40:
parlare, ed a cui io fo la mia dimanda. idem, purg.,
« è egli giudice giusto? cerca egli la salute della patria? è egli libero
e vi fanno altra richiesta senza aspettar la risposta. verga, 3-144: [donna
volgar.], 28-4: dopo la dimanda de'flagelli è esaminato per domandita
2. richiesta, esigenza. -anche: la cosa richiesta. guittone, i-1-6:
idem, purg., 20-107: la miseria de l'avaro mida, / che
avaro mida, / che seguì a la sua dimanda ingorda, / per la qual
a la sua dimanda ingorda, / per la qual sempre con- vien che si rida
che tu non fossi solo colui che senza la sua dimanda di qui si partisse,
15-39: ben degna in vero / la domanda è di te, ma che poss'
grande del benefizio: è il prevenir la domanda. leopardi, 17-64: né dielle
né dielle il core / di sprezzar la dimanda, e il mesto addio / ri-
nacerbir col niego. carducci, iii-9-40: la potenza e la ricchezza voleansi adoperare a
. carducci, iii-9-40: la potenza e la ricchezza voleansi adoperare a riparare i torti
a riparare i torti; a punire la ingiustizie, a venir liberamente in soccorso di
, 4-107: aveva mandato a fare la domanda formale di matrimonio, ieri dopo
il contenuto identico: una dichiarazione, la domanda d'un appuntamento, l'indicazione
nelle forze armate. -atto con cui la persona interessata fa istanza alla pubblica autorità
leggi di toscana, 8-8: che la domanda che secondo detta provvisione far si
lì a qualche tempo, aveva cambiata la domanda, bastandomi di entrare in uno
concorso. mi risposero: badi, la non si lusinghi: c'è gente che
diritti più di lei. io non presentai la dimanda. serra, iii-45: la
la dimanda. serra, iii-45: la domanda per il distretto non devo io
secondo tutte le regole, e me la faranno riempire loro quando vada per la
la faranno riempire loro quando vada per la visita: basta mandare il foglio. piovene
il quale [sensale] se non accorda la vendita non è tenuto a dire niente
da schiavi. cattaneo, ii-2-257: la proporzione tra la dimanda e l'offerta determina
cattaneo, ii-2-257: la proporzione tra la dimanda e l'offerta determina di giorno
è possibile che il proprietario coltivatore rallenti la produzione per non rinvilire la merce.
coltivatore rallenti la produzione per non rinvilire la merce. bocchelli, 6-103: l'economia
ascoltano, disiano essere domandati e, anzi la domandagione compiuta, male rispondono. donato
beato lorenzo stette in cristo infino a la tentazione e infino a la domandagione del tiranno
infino a la tentazione e infino a la domandagione del tiranno e infino a la
la domandagione del tiranno e infino a la minaccia fortissima e infino a la morte.
infino a la minaccia fortissima e infino a la morte. = deriv. da
prima da valente fatto, può serrare la via al dimando di più valente.
bandcllo, ii-1142: ché s'ella [la cumea sibilla] a'dimandanti rispondea /
scerne / che di me si ricorda la mia dèa. carletti, 82: il
mettere in effetto il suo pensiero, avuta la benedizione e licenzia dal suo superiore,
, 885: transferiscomi poi in su la strada nell'osteria; parlo con quelli che
a quel cavallier del suo dolore / la cagion domandar da la donzella. campaquella
suo dolore / la cagion domandar da la donzella. campaquella riguardante la ragione (
domandar da la donzella. campaquella riguardante la ragione (diritto o pretesa) principale
codice di procedura civile, 31: la domanda accessoria può essere proposta al giudice
essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale affinché sia decisa nello stesso
contro l'attore allo scopo di paralizzare la pretesa di questi e farne valere una
, 36: il giudice competente per la causa principale conosce anche delle domande riconvenzionali
come mezzo di eccezione, purché non eccedano la sua competenza per materia o per valore
! montale, 1-45: non domandarci la formula che mondi possa aprirti, /
nella mia camera, a domandar se la nave camminava o stava ferma. de sanctis
2. disus. interrogare, rivolgere la parola (conl'oggetto della persona; e
piana. giamboni, 191: quando la fede m'ebbe dimandato di tutte le cose
m'avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente « amore
, disiano essere domandati e, anzi la domandagione compiuta, male rispondono. idem
. pulci, 19-7: poi verso la fanciulla andò di tratto; / pargli
domanda, subito m'affioco, / perdo la voce e la risposta mia. ariosto
m'affioco, / perdo la voce e la risposta mia. ariosto, 4-72:
. giov. cavalcanti, 311: la campana maggiore fecero stormeggiare; per lo
. provocare, adescare. bonvesin da la riva, xxxv-1-6q4: ella [maria egiziaca
, conv., i-vm-3: puotesi adunque la pronta liberalitate in tre cose notare.
liberalitate in tre cose notare... la prima è dare a molti; la
la prima è dare a molti; la seconda è dare utili cose; la terza
; la seconda è dare utili cose; la terza è, sanza essere domandato lo
, 33-39: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'fra '
colui che volesse veder con gli occhi la sustanza e l'essenza. marino,
l'essenza. marino, 6-90: la femina è sempr'usa / ingorda a
del suo impero. nievo, 204: la piccina allungava il broncio; ma poco
ogni parte, e domandava qualcosa con la voce disperata e stanca. moravia,
si credono insostituibili e per farsi aumentare la paga vengono ogni tanto dalla padrona a
e non si falla mai se si esibisce la decima parte di quello che viene domandato
pascoli, i-35: ma in italia la pseudopoesia si desidera, si domanda,
s'ingiunge. serra, i-322: [la serao] scrive, ed è ancora
nel cammino, / per domandar la diana o sua sorella. simintendi, 3-129
. simintendi, 3-129: molti vagheggiatori la dimandarono: quella, rifiutandogli tutti,
. goldoni, vlll-7 58: io ve la domando [vostra nipote] per parte
, non vi supplico, ma ve la domando. padula, 250: dopo
alla famiglia di lei, e dichiarare la sua intenzione. levi, 2-314: a
. dante, par., 33-17: la tua benignità non pur soccorre / a
dante, par., 22-83: quantunque la chiesa guarda, tutto / è della
beata umiltà faentina, 30: tutti la disfidarno [una suora] della morte
[una suora] della morte. la qual cosa udendo la santa badessa, pietosa
della morte. la qual cosa udendo la santa badessa, pietosa e con grande
medico iesù cristo, si chinò sopra la 'nferma facendo el segno della santa croce
della santa croce, e subito prese virtù la detta monaca, e fu sanata.
5. desiderare, ambire; invocare (la morte). guittone, i-20-63:
, sanza alcun riposo; / e ciaschedun la morte domandava, / tanto dolor del
in lor vece adunò portoghesi che domandavano la compagnia: e ventisette in numero,
immediatezza plastica di cui quei critici accusano la mancanza, si possono ragionevolmente domandare in
vanno a comporsi. monti, iv-351; la direzione di un giornale dimanda una testa
vorrei molestarvi colle parole. ma parendomi che la vostra elegantissima e cordialissima domandi pure qualche
): massimamente riportò infinita lode ne la astrologia, di modo che commu- nemente
nell'animo e nel corpo, e estrinsechi la nobiltà, gli amici, la roba
estrinsechi la nobiltà, gli amici, la roba, l'onore. tasso, aminta
aveva un po'del pazzarellone, benché la barba gli fiorisse di grigio. -intr
fiorisse di grigio. -intr. con la particella pronom. avere un dato nome
marino, vii-106: fornito d'edificare la machina maravigliosa che mondo si dimanda,
8. cercare una persona, reclamarne la presenza; proclamare. - anche assol
altra s'ama, che nobilitate sempre la dimanda, e filosofia non volge lo sguardo
: i servi di casa pisani, che la stavano aspettando, mossero a dimandare il
boiardo, 2-15-37: ma poi che la battaglia me domande, / tra noi la
la battaglia me domande, / tra noi la partiremo, 0 male o bene.
forestieri a sé dicendo di volergli mostrare la valle di giosafat. -cercar di
e dimanda di scompaginare il bene di la pace. -cercare di raggiungere (
i remi stanchi, / e già la nave mia domanda il porto.
l'incetta di tanto guadagno, quanto con la penna stando in spagna avevamo calculato.
14-3-18: questa di qua dovrebb'esser la strada; ma dimanderonne a costoro,
caccia. svevo, 2-398: -c'è la signorina angiolina? -angiolina! -chiamò una
indignazione. pirandello, 5-545: se la cosa va, domando e dico perché
sacchetti, 3-55: lo re si lieva la seconda volta più furioso che la prima
lieva la seconda volta più furioso che la prima, e va a una porta,
non so il nome, io troverò la casa; in ogni modo e'si va
o domandata difensione ciascuno, con la quale la sua pe diman
domandata difensione ciascuno, con la quale la sua pe diman da séra
: sovra dure onde, al lume de la luna, / canzon, nata di
veggo il modo, ma domane comprate la saia e domanassera la portate e venite
, ma domane comprate la saia e domanassera la portate e venite, allora faremo quello
il giovane, 10-971: vengo a menarne la ca- siera, / che venga a
. gozzi, 256: secondo che richiede la tragedia e la commedia, rappresenterà stasera
: secondo che richiede la tragedia e la commedia, rappresenterà stasera edipo o cesare
dolce novella in purgatorio: / e la rechi pur io! nieri, 185:
e'rispose. boccaccio, 8-27: la domandata donna rispuose. s.
qual era il domandato, tal fosse la risposta? -cosa richiesta, desiderata
dante, conv., i-vm-16: la terza cosa, ne la quale si
, i-vm-16: la terza cosa, ne la quale si può notare la pronta liberalitade
, ne la quale si può notare la pronta liberalitade, si è dare non doman
dimandata grazia, fammene un'altra, la quale l'ultima sia a me di
non poteva mancar al desiderio paterno de la vendetta dimandata da evandro con efficacissime parole
parte con facilità si disposero a permettere la dimandata libertà di coscienza. monti,
fiducia. soffici, i-18: ne traeva la somma domandata e la consegnava al postulante
: ne traeva la somma domandata e la consegnava al postulante. 4.
a corda, abitava una, dimandata la baliaccia, la quale faceva, come s'
abitava una, dimandata la baliaccia, la quale faceva, come s'usa dire,
ch'è quasi domandatrice d'aiuto a la precedente parte e a la sequente. boccaccio
d'aiuto a la precedente parte e a la sequente. boccaccio, iv-55: né
con tutte le forze sue di conoscere la fe'e li costumi del dimandatóre.
ingegnosa interpretazione. carducci, ii-2-284: la prego a ricordarsi di me non solamente come
tempo stesso a lasciare a bocca aperta la domandatrice. domàndita (dimàndita)
cavalca, 9-41: noi per avere la grazia e la gloria di dio, non
9-41: noi per avere la grazia e la gloria di dio, non perseveriamo nelle
, 28-4: il beato giob dopo la dimanda de'flagelli è esaminato per domandita
27: il popolo... la sagace domandita sapeva, che sotto il velame
150: allora il prete gli fece la stessa domandita, ma un po'arrabbiateli©,
, prima da vaiente fatto, può serrare la via al tarmi e vigilar,
vigilar, mostrando / con che acceso voler la patria ascolta / quando libero e vero
piace, / che 'nfonde sempre in lei la sua vertute / oltre 'l dimando di
d'alcun suo dimando. 3. la cosa domandata. dante, purg.
i cori / che vanno eterni fra la terra e il cielo. d'annunzio,
. fra giordano, 1-108: quando la bestia s'è pasciuta non va caendo
che domane, / ché fa per lu'la mort'e non la vita. arrighetto
fa per lu'la mort'e non la vita. arrighetto, 225: quando mi
più verde e più sereno aprile / de la febee sua gioiosa vita. /.
3. in correlazione con oggi, indica la ripetizione frequente, un giorno dopo l'
, nulla curando le vere lamentazioni de la reina, andava dietro al viver suo consueto
finirò per perderlo. deledda, 1-68: la tentazione si vince oggi, si
. mai. bronzino, 1-388: la ne dovette far parecchi brani / del
. liber ystoriarum romanorum, v-160-106: la dimane pusero in terra ne lo porto
b. davanzali, ii-73: la dimane, di volontà non dubbia dell'
, cortesissimo verso lui, gli offerse e la dimane e quanti altri giorni appresso gli
monti, vi-117: venendo tu per la diligenza, non sarai in città che
, non sarai in città che dopo la mezzanotte e la mia partenza è obbligata
in città che dopo la mezzanotte e la mia partenza è obbligata alle quattro e
nievo, 1- 328: alla domane la era più rifinita che mai, e al
. / che tornando a l'obbrobrio la dimane / scorgemmo da la via l'imperatrice
l'obbrobrio la dimane / scorgemmo da la via l'imperatrice / da i cancelli
domani, ch'era domenica, venne la visita del medico. pascoli, 570
si faceva due giorni appresso, ma la casa mailer doveva conoscere le firme dei
mailer doveva conoscere le firme dei sottoscrittori la sera della dimane. c. e
gigi e il pittore combinarono, per la dimane, un appuntamento discreto: una visita
francesco da barberino, 206: si leva la diman per tempo / e viene allato
è fanciullo, e li cui principi la domane mangiano! idem, inf.,
, 33-37: quando fui desto innanzi la dimane, / pianger senti'fra 'l sonno
: / così m'affligge amor fin la dimane. boiardo, 2-11-55: quei duo
ariosto, 14-63: si levar più allegri la dimane, / e doralice ringraziò il
giacer nella bara, parlano di rizzarsi la domane, e tornar alle intramesse loro faccende
faccende. leopardi, i-3: tutta la notte piove / e ritornan le feste
piove / e ritornan le feste a la dimane. svevo, 1-248: andava persuadendosi
svevo, 1-248: andava persuadendosi che la dimane egli si sarebbe risvegliato all'amore e
rivedere annetta. soffici, iii-201: la prima cosa che facemmo la dimane appena usciti
iii-201: la prima cosa che facemmo la dimane appena usciti da quel malaugurato albergo
1-68: anch'io lascio al fin la scena vota, / e ripigliati i miei
cane, / serbava l'arti mie per la dimane. foscolo, gr.,
pensi. / ad ogni giorno basta la sua pena. barilli, ii-234: ormai
i monarchi stessi di questi stati ai quali la pace sembrava un sogno, una novità
incerto del domani. montale, 1-19: la dubbia dimane non t'impaura.
. soldati, 203: quando la lasciai, al portoncino della sua abitazione in
questo ti promette, non ti promette la vita di qui a dimane. bariti,
a dimane. bariti, 6-24: la vedova di augusto, gerarca e consigliere nazionale
lunghe. salimbeni, ix-304: la speranza mi lusinga e mena / d'
sono debitori, e gli mandano per la lunga d'oggi in dimane,..
vedea d'oggi in domani / esso e la roba andarsene in rovina.
ecc. machiavelli, 1-iii-649: la incoronazione si è differita al domani ad
m. cecchi, 12: la moglie di noferi /... dee
da me doman l'altro; io la metterò al corrente della situazione. -domani
mattina, prima di andarmene ». accettai la sua proposta e facilmente presi sonno.
e domane a me se non fusse la divina grazia che mi conserva. giusti
/ mirabilmente. frezzi, ii-2-9: la terra allora senza alcun lavoro / dava
gloria vera, / gran mostro è la beltà superba e fera. magalotti, 1-409
cuore mi si fendeva ogni volta che la povera zampa ferita sfiorava la sabbia.
volta che la povera zampa ferita sfiorava la sabbia. sbarbaro, 1-246: privilegio,
, questo -di domare i mostri con la presenza -di cui gli antichi circondavano la
la presenza -di cui gli antichi circondavano la verginità. -per simil.
sbarbaro, 1-230: per domarla [la pianta] dovetti servirmi di spilli. fissata
è un cavallo di quindici anni che la frusta, il morso, le stanghe
giamboni, 61: dee il ricco la lingua rinfrenare e non domare, perché
lingua rinfrenare e non domare, perché la lingua domare non si puote. iacopone,
sensi opo t'è domare, / che la morte al core ho ministrata. simintendi
impara a sostenere le cose gravi; la pazienzia tempera tira, e l'umiltà
non si lassa domare di freno da la ragione né ornare da quella. machiavelli,
, restava solo al papa a domare la contumacia de'romani. ariosto, 37-111:
a'bambini scorno, / chi pelargli la barba e chi le chiome. tansillo,
, signor, sì, questa / la più nobile gloria è degli eroi, /
achille / domo non fu: tremenda oggi la sua / ombra co'regi e con
altri mezzi! de sanctis, i-128: la libertà cristiana è posta nel domare il
volgar., v-795: che fa la santa anima? si doma che esce
e l'asia, e ridotta quasi tutta la grecia a sua ubbidienza, erano divenuti
. anguillara, 10-267: trova egli la donzella ch'avea domo / ogni scritt'
avea domo / ogni scritt'uom ne la cursoria guerra. boccalini, ii-25
. parini, giorno, iv-407: la notte, raccoglie e sé dintorno / schiera
domi. pindemonte, 1-140: poi la grande afferrò lancia pesante, /..
regno, non avevano doma e distrutta la carboneria. pascoli, 872: va,
g. bentivoglio, 4-474: siccome la sollevazion loro per via del mare principalmente
, e sa fabricar con tonde sovra la superbia di chi tenta domarlo. delfino
guerra, darà nuovo coraggio a domare la materia con imperii sempre più agevoli e
più sicuri. d'annunzio, v-2-581: la materia sfugge alla mano imbelle; non
demoni. -attenuare, vincere (la forza di un male fisico, la
la forza di un male fisico, la violenza di un'epidemia e simili).
alba, è l'alba. non me la na scondete. voi non
nascondermela, come voi non potete domare la mia febbre. savinio, 10-218: la
la mia febbre. savinio, 10-218: la peste fu finalmente domata. la «
: la peste fu finalmente domata. la « bestia selvatica » si allontanò verso
sentii lo sforzo di rosetta per domare la voce. non ci riuscì. balbettò adagio
, prostrare. giamboni, 67: la fiamma della lussuria doma i duri e
. masuccio, 428: avendoli la necessità con la forza insiemi l'agri-
428: avendoli la necessità con la forza insiemi l'agri- cultura imparata,
insiemi l'agri- cultura imparata, con la zappa e col cortello e con continue
col cortello e con continue lacrime domava la vita sua. l. salviati, 19-25
gran pena / per basso favellar muovo la lingua. leopardi, 8-107: fra le
, al delitto. baldini, 5-194: la sua carne fu a lungo mortificata dai
non fossi impedito da sasso i che la cervice mia superba doma, / onde portar
noma, / guardere'io. cenne da la chitarra, vi-n-179 (1-8):
, vi-n-179 (1-8): entro la malta e 'l fango gl'imprigiono, /
con le tue mani blande / domi la pasta e poi tallarghi e spiani.
/ le dure zolle, or maneggiar la marra. tasso, 8-2-796: i
, 1201: custodìano, nel domar la rude / terra, l'antica arte e
185-13: ripresene un'altra [castagna] la quale in simil forma non si macerò
domava. testi, 1-27: così favoleggiò la prisca etate, / forse per accennar
con molt'acqua. -migliorare la qualità di una pianta mediante la coltivazione
-migliorare la qualità di una pianta mediante la coltivazione. crescenzi volgar., 6-22
rami de'semi quando nascono, sì che la materia de'semi si consumi tutta,
belle foglie, e per questo modo durerà la lor vita più anni.
, come gli stessi francesi dicono, la sua lingua. carducci, iii-6-139: il
témpito dell'allegria, ora piegandolo a rilevare la tenuità d'un pensiero delicatissimo. d'
evanescenti / domato avrei co 'l pollice la creta. 9. locuz.
. 9. locuz. -domare la voce a qualcuno: farlo tacere per
/ ch'a più di sette domava la boce. = * dal lat
non domate giovenche, più dura che la vecchia quercia, più fallace che tonde
suoi mal domi, / ch'oltre la meta volano. carducci, 677: forti
carducci, 677: forti figli pendean da la tua poppa / certo, ed or
* « non correr / tanto: la tua stornella è appena doma ». qua
. francesco da barberino, 157: la carne vostra, quant'è vostra possa
purgati i peccati, né domata la superbia né l'usure. frezzi,
è domo. tasso, n-iii-1071: la magnanimità dimostra per se solo tanimo domato
domato o il domator de tanimo con la figura de l'uomo che frena il leone
, spento il valor, né doma / la sua fierezza in lui. manzoni,
tebaide, vi macerava, più che la carne domata, lo spirito tentato d'orgoglio
del pòpolo in quella parte della quale la potenzia di roma si manifesta alle domate
re giuba pur andar volìa / veggendo la sua gente istanca e doma. ariosto
armino era, / quando superbo de la gallia doma / cesar fu in dubbio,
d'ezzelin domo / rin- guainando placido la spada / azzo novello salutò con mano
/ azzo novello salutò con mano / la sventolante rossa croce per le / itale insegne
, iii-7-48: a ciò non era ancor la gente doma. b. davanzali
le lascivie e vizii e quelle condizioni che la virilitade e gioventude apportan seco. forteguerri
apportan seco. forteguerri, 27-42: la timidetta villanella / faceva altri pensieri ed altri
le linci. pea, 11-2: la notizia del rimpatrio, lo aveva trovato
incendio). bacchetti, 13-811: la fama aiutando e il plauso in occasione
domate. -attutito, fatto cessare (la violenza di un male fisico).
usberghi, in aste, / e produsse la guerra. -reso atto a essere
de sanctis, iii-158: era [la parola] facile, sonora, falsa e
empie di sensi e di sottintesi, e la lavora, e la martella, e
di sottintesi, e la lavora, e la martella, e non la lascia che
, e la martella, e non la lascia che non sia duttile e trasparente,
. d'annunzio, i-5: a me la strofa breve concedi, che balza,
rilutta, / e freme domata sotto la forte mano. domatóre, agg
divide il giorno / fra i cavalli e la dama. de amicis, i-624:
come un domatore di circo, frustandoli con la rabbia dei cento diavoli che gli ruggivano
fa girare attorno le gambe impacciate per la sfilata generale. -domatore di cavalli
tergo alta gli sorge / folta d'ombre la serra e di lontano / le sue
le sue merlate al ciel torri sospinge / la domatrice di cavalli ivrea. pascoli,
e scopritore della verità, farà talmente la utilità di queste nuove lettere manifesta,
/ da'suoi lacci tenaci ir per la piaggia, / fastosetta e superba. beccaria
[l'acqua] tempera e corregge la loro forza col dividergli. 3
mi spinge ardente zelo / d'alzar la gloria al cielo / del prencipe oloferne,
e ghiaccio, il domatore / de la montagna ne la bara giace. pascoli,
il domatore / de la montagna ne la bara giace. pascoli, ii-469:
pascoli, ii-469: come mai per la rovina della violenza, cioè della prima
(513): io mi serverò la corona donatami per infino alla nostra partita
). giamboni, 91: la chiesa romana ha mutato il sabato in
gimignano, vi-11-156 (22-2): a la domane, al parer del giorno /
, / che le taverne gli usci la domenica. s. caterina de'ricci,
, 172: principio della settimana è la domenica; principal faccenda è quella,
alfieri, i-51: piansi e sospirai per la perdita di code- st'andxea più e
terminano le loro passeggiate serali / a la stazione dei morti, / alla rossa
: domenica è giorno di riposo. la domenica mattina... gli altri uomini
dell * ulivo: quella che precede la domenica di pasqua. a. pucci
si è dove cristo salì sull'asina la domenica d'ulivo, quando andò in gerusalem
. pattavicino, 6-1-149: giunse quivi la domenica delle palme del 1651. carducci
» dice alberto di giussano / « la domenica triste de gli ulivi? / ahi
-domenica di passione: quella che precede la domenica delle palme. fra giordano,
-domenica in a ibis: quella che segue la domenica di pasqua. serdonati,
1-88: cadde in esso [giorno] la domenica detta in albis, susseguente a
sua voce delle domeniche ha già pronunziata la sacramentale spiritosità: chi rompe la torta
pronunziata la sacramentale spiritosità: chi rompe la torta? corazzini, 3-104: ne'conventi
cice infermiere e carceriere, sgattaiolai per la scala deh'infermeria. saba, 22:
: e tu pur, mamma, la domenicale / passeggiata riguardi dall'aperta / finestra
sabato, e il mercato si riforniva per la spesa domenicale. penna, 186:
da ballo domenicale / tardi piovuto con la gioia d'una / stella filante, l'
, indumento domenicale: che si portano la domenica (o nei giorni di festa in
-giornale domenicale: che si pubblica la domenica. carducci, iii-25-218: ebbero
fornire l'istruzione ai lavoratori occupati durante la settimana. cattaneo, iii-1-322: scuole
, 2-107: egli aveva istituito anche la scuola serale domenicale, pei soci che
protestanti, l'istruzione religiosa impartita, la domenica, come preparazione alla confermazione.
ossequio, signor nusco! » con la stessa voce per dir così domenicale,
». saba, 360: amo la folla qui domenicale, / che in se
/ nel cuore, senza piangere, la piccola / loro felicità domenicale, / e
borghese fotografia del giovane sovrano fra la moglie e i figli, come un qualsiasi
non voler mostrare al pubblico altro che la parte scelta di noi. tutti vanno fuori
ringraziarla di non avere consentito a pubblicare la mia lettera e per dirle che ritornerò
cicognani, 1-13: tutore celebre per la tirchieria, per il naso nidiata di bitorzoli
: alternavano vociferando l'orazione domenicale e la salutazione angelica con canzoni diffamatrici della persona
ottimo, i-545: l'altre due rompono la domenical fidanza, cioè quella che 'l
de luca, 1-12-1-187: pare che la verità consista nella distinzione tra quella rata
consista nella distinzione tra quella rata, la quale cada sotto la porzione dominicale,
tra quella rata, la quale cada sotto la porzione dominicale, e quella la quale
sotto la porzione dominicale, e quella la quale cada sotto la colonica. trinci,
, e quella la quale cada sotto la colonica. trinci, 2-38: fissata
colonica. trinci, 2-38: fissata la quantità del vino che probabilmente possono rendere
dette viti, anno per anno, per la parte domenicale. = cfr
velo con cui anticamente le donne coprivano la mano, ricevendo sopra di essa (
alle persone secolari si dava nelle mani la sacrosanta comunione, ed elleno con somma
con questo solo divario, che gli uomini la rice- veano sopra della mano nuda e
riferisce alla domenica; che si pubblica la domenica (un giornale).
di certa chiesa domenicana (dove solennizavasi la memoria di santa rosa)..
il francescano), che assai propagò la predicazione, e ne restò al primo
san domenico. garzoni, 1-68: la congregazione de gli armeni detta di san
dominicani. carletti, 52: per tutta la città non mancano luoghi di divozione,
non mancano luoghi di divozione, essendovi la chiesa cattedrale con il suo arcivescovo e
del dogma, i domenicani organizzano invece la inquisizione come un governo tanto superiore ad
l'amore degli inglesi domenicanti, ma la vegetazione e i templi famosi. c.
di povere / gioie e vivande / la domenicata popolare / gusci d'ovo, carte
. servo che veniva assunto soltanto per la domenica e i giorni festivi.
festivi. pananti, i-i: la musica vuol far la gentildonna, / e
pananti, i-i: la musica vuol far la gentildonna, / e l'altra [
gentildonna, / e l'altra [la poesia] dietro dietro pel cammino / deve
panfilo volgar., xxviii-201: pasca senpre la dona, cioè la toa miga,
: pasca senpre la dona, cioè la toa miga, cun li soi laudi,
camente con lui poter ragionare, gli disse la maraviglia che egli si faceva di lui
], ii-7: in ciò m'arrise la sorte che, non senza invidia,
il saluto. bar etti, 3-21: la mia folle fantasia s'infervora a dipingermi
mia folle fantasia s'infervora a dipingermi la dolcezza che troverei in una vita domesticamente
familiarità con l'uomo, senza temere la sua presenza; nel modo proprio degli
che gli abitanti di questi casali sono la più parte gentili..., le
con bel sembiante domesticamente trattasi di capo la onorata ghirlanda, in capo la pose
di capo la onorata ghirlanda, in capo la pose (senza punto averci da pensare
(senza punto averci da pensare) a la bella e piacevole aurelia. bocchelli,
. -ant. senza soggezione, con la libertà di parole, di atteggiamenti propria
p. fortini, i-65: standosi così la vaga fanciulla domesticamente a trapassarsi il fastigevol
. aretino, ii-29: se tu la vesti pomposamente [la moglie] ognuno
ii-29: se tu la vesti pomposamente [la moglie] ognuno bucina: e chi
par essere a colei? se tu la mandi domesticamente: il manigoldo se ne
ella gli diede pur tanta dote che la potria vestire. giunti, 25: desideravano
e con più quiete che pompa, la quale riserbavano con più agio al suo
(un animale). -intr. con la particella pronom.: diventare domestico;
pissimo nell'ora dell'aurora, e intra la moltitudine degli uomini, e a romor
perdono... a un tratto con la libertà quella fortezza dell'animo e quella
da frutto). -intr. con la particella pronom.: diventare domestico.
battagliero / che costui non domestichi a la prima. machiavelli, 173: i
tuo aminta / pur un giorno domestichi la tua / rozza salvatichezza. montecuccoli,
miseri conservi. -intr. con la particella pronom. lasciarsi soggiogare, sottomettersi
mano, e che mai si domesticano sotto la servitù delli stranieri. 6
-assimilare. - intr. con la particella pronom.: adeguarsi, conformarsi
le storie di que'tempi, che la toscana, e firenze in particulare, era
di francesi e di provenzali, da'quali la lingua nostra prese una infinità di vocaboli
affari). sarpi, iii-214: la risposta di questo cardinale fece risolver li
. intr. (per lo più con la particella pronom.). ant.
veggendo i fiorentini che per forza non la poteano avere [fiesole]...
2-5 (161): posta giù la paura del padre e dei fratelli e il
. garzoni, 1-224: fa che la donna ti tema; fa che non sia
che non sia troppo lussuriosa, non la lasciar domesticare troppo con le vicine entrando
dissi questo animale essere crudele, per la qual crudeltà è da intendere la
, per la qual crudeltà è da intendere la crudeltà di questo peccato, il
ovvero dall'uso della mala usanza, la quale quanto più tempo s'è colla
bentivoglio, 4-936: con tutto ciò la mantenne sempre viva [tale pratica] il
fatica per altri, e che intervenga che la copia de'concorrenti la faccino più dura
che intervenga che la copia de'concorrenti la faccino più dura, o che, dimesticandosi
dura, o che, dimesticandosi, la si volga ad un altro, e non
te. tassoni, viii- 1-57: la quale [infamia] s'è dismesticata di
, che pure che abbia al volto la maschera dell'utile e dell'interesse,
11-175: i silvestri animali, deposta la solita paura, come se dimesticati fusseno,
come se dimesticati fusseno, intorno a la tomba giacendo, parea che con piacere maraviglioso
domesticata [l'upupe], purga la casa di mosche, e caccia anco
i topi, e co 'l gemito significano la pioggia ch'a venire. boccalini,
. d'annunzio, iv-2-930: modulò la voce gutturale, ch'era il segno del
fanciullezza servile, avesse l'orgoglio e la forza levata.
. miracoli della madonna, 43: la qual giovane pigliando troppa domestichezza e sicurtà
: pochi [sono] domesticati con la letteratura dell'età morte. de sanctis,
. targioni tozzetti, 12-3-20: la salita... è tutta in terreni
della propria terra. barilli, 6-112: la domesticità di venezia è incredibile. domesticità
il ricordo del suo passato familiare, la nozione del suo stato civico, il senso
tenere nei limiti della « domesticità » la volontà di pace dei governati?
4. servizio domestico. -anche: la categoria di persone addette ai servizi domestici
è l'abolizione della domesticità: cioè la riabilitazione della classe così detta de'servitori
. serao, i-579: ella seguitava la sua opera di domesticità, ma con minore
g. capponi, 6-88: certamente la domesticità di quelli uomini incolti aveva minori
settembre 1859 al maggio 1860, alberto ebbe la consolazione della domesticità quotidiana di carlo cattaneo
casalingo. -anche: che concerne la famiglia (nei suoi aspetti di centro
esse [le donne] stanno tutta la settimana rinchiuse e attendono alle bisogne familiari
da imola volgar., ii-310: cesare la disciplina dimestica nelle piccole cose e nelle
, ii-415: non ho mai disamata la vita domestica, ma ora vado propriamente
, e le dolcezze domestiche, aspettando la morte, sono veramente le sole cose
considerate dall'uomo, quando ha sfogata la gioventù. foscolo, viii-245: dimorarono i
: le esperienze più recenti mostrarono nondimeno la possibilità di far servire questa invenzione [del
: domestica ombra letizia or abita / la vuota casa. verga, 2-226:
, secondo il suo giudizio, egli la riteneva un eccellente partito per lui. bocchelli
civili, proprie e domestiche operazioni, la difficultà di pigliare qualche partito. leone
iii-159: egli trattò anco il matrimonio tra la regina di scozia e l'arciduca ferdinando
negli affari pubblici molte cose faceva secondo la costituzione e le circostanze della patria sua
-pareti, tetto, focolare domestico: la casa stessa e, al figur.
stessa e, al figur., la cerchia familiare. borsa, xix-4-734:
patrizie. padula, 285: la vista miope... nulla vede al
miti e sereni. baldini, 4-22: la cordialità della strada vince l'egoismo della
strada vince l'egoismo della casa, la spensieratezza del marciapiede vince la diffidenza del
casa, la spensieratezza del marciapiede vince la diffidenza del tetto domestico. -dei,
propria e naturale e domestica, che è la volgare, istrana e non naturale l'
e non naturale l'altra, che è la latina. pascoli, i-717: dal
, alla mano (una persona, la sua conversazione e, in genere,
il re infra questo tempo non afatica la reina di consiglio o ragionar d'altro che
d'altro che di farla dimestica, la reina no ha altro a pensare se non
che [il principe] compagnar dovesse con la grandezza una domestica mansuetudine, con quella
34 (589): per dirvi la verità, son forestiero, e non son
v-130: scrivo in gran fretta, presente la mia teresa, che ti saluta e
letteraria). tomitano, 120: la quale [lingua] è oggimai..
primitivi], come s'è detto, la prin cipal materia dell'eleganza
opere mie. pallavicino, 1-38: la vita religiosa ci sprona a più illustre palma
mandar senza ingrandimento poetico sopra le stelle la gloria del nostro nome. -ant
da vincoli di parentela, ma anche la servitù, le persone del seguito e
persone del seguito e quelli che frequentano la casa). guittone, i-14-221
garzone sia iscusato della sua età, la femmina per la sua condizione, lo straniero
della sua età, la femmina per la sua condizione, lo straniero per la
la sua condizione, lo straniero per la sua libertà, lo domestico per la sua
per la sua libertà, lo domestico per la sua familiarità. boccaccio, dee.
ella è; e se ella è la moglie di filippo, io acconcierò i fatti
lusinghiera. d'azeglio, 1-143: la sera stessa, l'arciprete di revigliasco,
. e. gadda, 10-76: la lavandaia... era particolarmente dimestica