che come il vassallo è tenuto spendere la vita e 'l sangue per lo re
ora prima di decidersi a rientrare per la finestra, dopo essersi assicurato che non
si udiva fiatare anima viva, e che la finestra dello zio era proprio chiusa.
decidevano a incanutire del tutto, sotto la cuffietta di pizzo nero, non era amata
mucosa uterina, che viene eliminata con la mestruazione e, in caso di fecondazione
zool. mammiferi pla- centali o euteri la cui placenta è in parte formata dalla
natura in fiammatoria che colpisce la decidua gravidica. = deriv.
cadere; che cade dopo aver terminato la propria funzione (un organo del corpo
. processo di natura tumorale che colpisce la decidua gravidica. = deriv. da
varchi, 18-1-340: perché ella [la lettera] era in cifera ed in
deciferate. pallavicino, 1-217: ma la fortuna aiutollo, facendo che ad un
4 accidenti ', mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a
fare. rievo, 307: confesso la verità che dicifrata questa scrittura io rimasi
ti costerà un po'di fatica il decifrare la scrittura, perché la mano è malferma
fatica il decifrare la scrittura, perché la mano è malferma. pascoli, i-141:
svevo, 1-96: non l'aprì [la lettera] con grande premura. era
. era tanto preoccupato che non ebbe la pazienza di decifrare i caratteri malsicuri della
ordinare si presentavano così gravi che scoraggiarono la pazientissima copiatrice. pirandello, 5-55: ma
, 3-18: « non sai leggere la calligrafìa di mio padre! » balbetta
lei bastò imparar di lettere tanto da decifrare la gazzetta e le preghiere.
. pratolini, 9-363: lontana tutta la lunghezza del ponte, non si decifrava,
viso. calvino, 1-172: lo prese la tristezza di dover tornare laggiù, e
, 232: mi diciferi un poco la risoluzione di sua altezza di voler le mie
. firenzuola, 112: si diliberò la mattina vegnente andarsene a roma, e
contiene, ma bado eziandio a dicifrare la tempra, o, come comunemente diciamo
impossibile. cantoni, 573: è la persona più facile a de
umilianti che gli fanno conoscere con dolore la verità che dici. 7.
. machiavelli, 1-iii-917: lessemi la lettera di roma scritta in cifra,
, decifrata e commentata tante volte, che la 'ntende da vantaggio. d.
diciferato. varchi, 18-1-395: una lettera la quale era in cifera, ma
d'annunzio, v-3-126: il deciferatóre di la pidi, intento ad ascoltar
, non trovò sotto le macerie la larga lama imperatoria, ottima di punta e
galileo, 1-1-128: intanto mando la cifra di un altro particolare osservato
, il quale si tira dietro la decisione di grandissime controversie in astro
un gagliardo argo mento per la costituzione dell'universo, e a suo tempo
, e a suo tempo pubblicherò la deciferazione, ed altri particolari.
sapore dolciastro, adoperato nell'industria per la preparazione di detergenti, di antischiuma e
capacità pe'liquidi, ch'è la decima parte del litro. alvaro, 14-65
, son queste:... la terza, che tu mi conceda le decime
. serdonali, 9-185: chi considererà bene la grandezza dell'imperio, la frequenza de'
considererà bene la grandezza dell'imperio, la frequenza de'popoli, le gravezze imposte
magalotti, 14-21: nella china tutta la campagna è in proprio de i contadini,
dati a'plebei col peso di pagarne loro la « decima » che fu detta «
tributarie e colonarie: le tributarie riconoscono la loro origine da'bisogni dello stato, e
già esigeva il re, e proporzionare così la nuova imposizione alla quantità dei beni che
così il nome di 1 decima '; la più ingiusta e la più disastrosa delle
decima '; la più ingiusta e la più disastrosa delle contribuzioni. calvino,
, per esigere le decime e garantire la neutralità del territorio, e austrosarde,
austrosarde, perché s'era sparsa già la voce che i giacobini d'ombrosa volevano
, i-562: abbiamo, insomma, offerto la decima di sangue, di tormenti,
: e per non grande spazio ricolse la decima quattro volte. -decima delle
in firenze una imposizione che si chiamò la decima scalata; la quale era,
che si chiamò la decima scalata; la quale era, che chi aveva cinque
di anni 35, e per tutta la città chiamarsi uffiziali della decima.
umbra, v-6-13: me accuso de la decema et de la primizia et de offerzione
me accuso de la decema et de la primizia et de offerzione, che no la
la primizia et de offerzione, che no la dei siccomo far dibbi. malispini,
che le decime si ricogliessono per tutta la cristianità per sei anni. g. villani
si lamentava che non aveva talvolta udito la ragione delle primizie. 5. bernardino
a fare, si è che tu dia la decima. gelli, ii-96: dall'avarizia
a'beni ecclesiastici. il rivedere bene la materia delle decime; 10 stabilire le
esso, da che nessuno più pagava la decima, e i battesimi e gli
passaggio d'oltremare, ed egli prese la croce ed ordinò sei anni la decima
prese la croce ed ordinò sei anni la decima alla chiesa per lo detto passaggio e
gionavasi di una decima sopra e'preti, la quale altra volta è suta consumata da'
dicea: 'io digiuno due volte la settimana, e dò le decime di tutto
e farisei ippocriti, i quali decimate la menta, cioè date la decima della menta
quali decimate la menta, cioè date la decima della menta e del cimino e
, 1-15: ed abram gli diede la decima d'ogni cosa. e 'l re
dammi le persone, e prendi per te la roba. frisi, xviii-3-323: nella
espressamente ai sacerdoti della tribù di levi la possessione dei beni stabili e per il
quel pubblicano lì. io digiuno due volte la settimana e pago tutte le decime e
uno decimo. garzoni, 1-149: la seconda sono le decime, cioè io,
30 anni il più, e sono la maggior parte cristiani rinnegati, di quelli delli
composte, cioè l'ottava detta diapason, la decima, la duodecima, la terzadecima
ottava detta diapason, la decima, la duodecima, la terzadecima, la quintadecima,
, la decima, la duodecima, la terzadecima, la quintadecima, la decimasettima
decima, la duodecima, la terzadecima, la quintadecima, la decimasettima, la decimanona
, la terzadecima, la quintadecima, la decimasettima, la decimanona, la vigesima,
, la quintadecima, la decimasettima, la decimanona, la vigesima, la vigesima
, la decimasettima, la decimanona, la vigesima, la vigesima seconda e l'
decimasettima, la decimanona, la vigesima, la vigesima seconda e l'altre in infinito
: lat. decima [pars] 'la decima [parte] '. declinàbile
: né in poche cose più si pregia la diligenza che l'ingegnio ma conviensi fuggire
vaso con il quale anticamente si misurava la quantità di grano, di biada e
dei dotti col sanzionare in tutte le arti la sola divisione decimale. pecchio, conc
molti stati. cattaneo, ii-2-286: la men completa divisibilità del sistema decimale in
plebi, per ignoranza e misoneismo, la cognizione e l'uso di quello splendido trovato
5-251: egli subito comprese ch'erano la stessa cosa pensata in altro modo e
sm. chi ha diritto di riscuotere la decima; chi sottopone altri a decima.
or più or. meno, secondo la diligenza e discrezione delli capiggi destinati a
[dècimo). stor. punire con la decimazione. machiavelli, 261:
. ridurre notevolmente di numero, causando la morte di uomini o di animali (
contro le disuguaglianze che pur nascono è la natura. fogazzaro, 2-90: se
è qualche cosa che colpisce gli uomini è la loro disuguaglianza naturale nel corpo e nell'
: si son dovuti fermare, perché la disuguaglianza di statura fra i due
gozzi, 1-267: non è male che la gioventù si avvezzi a stentare qualche poco
avvezzi a stentare qualche poco, perché la si avvezza a vivere e a conoscere
d'umore. bocchelli, i-376: [la prima donna] pativa di tremende disuguaglianze
. reo gusto. il baruffaldi nota la strana disuguaglianza di questo ingegno. pascoli,
si dà una mano di vernice; la quale adegua ogni disuguaglianza di superficie.
superficie. de marchi, i-635: la ragazzina s'era fatta alta e complessa
era fatta alta e complessa, e la moda aiutava a stringerla in vita e a
darle attraenti disuguaglianze. bocchelli, 6-302: la velocità cresceva, e l'apparecchio sobbalzava
rovinarli. in meno di mezz'ora la vetusta costruzione naturale al cui perfezionamento era
aspetto, presentò vuoti e disuguaglianze che la sfigurarono. moravia, iii-202: l'uomo
di sete esser forzato sempre bere con la stessa misura? proverbi toscani, 404:
misura? proverbi toscani, 404: la mente è più spedita nel volo dell'immaginare
; incongruenza. straparola, 2-2: la signora le impose che, almeno ella
per ciò che se l'uomo ama la donna, la donna disama lui,
che se l'uomo ama la donna, la donna disama lui, e per contrario
disama lui, e per contrario, se la donna ama l'uomo, l'uomo
i-299: l'orgoglioso dio, per la stizza tagliando le canne che davanti le
le si paravano, e non trovando la fanciulla, tostoché seppe la sua disavventura
non trovando la fanciulla, tostoché seppe la sua disavventura, compose delle tagliate questo
tagliate questo stromento, congiungendole insieme con la cera disegualmente, per la diseguaglianza del
insieme con la cera disegualmente, per la diseguaglianza del suo amore. -sproporzione
antichi vi era una mano dritta, la quale diventava il secondo luogo e ciò
eguaglianza e agguagliamo (v.). la forma disguaglianza è formata su agguagliamo (
da barberino, iii-287: con man sinistra la staterà aguaglia, / che non è
. / l'altra man posa su la nuda spada / che con rigor convien
2. ant. intr. con la particella pronom. assumere un aspetto variato
disguagliano li studi di coloro de'quali la dissimiglianza disparte l'amistadi. d.
amistadi. d. bartoli, 9-29-1-42: la terra, d'un ugualissimo globo ch'
. malvezzi, 2-16: consiste [la lode] nel disugguagliarsi, per valore
, rispettivamente, eguagliare e agguagliare. la forma disguagliare è formata su agguagliare (
molto a vedere il padre suo e la madre sua isvariarsi l'uno da l'
l'altro così disguagliataménte ne l'osservamento de la fede loro, in ciò che la
la fede loro, in ciò che la madre sua seguitava la legge del battesimo
, in ciò che la madre sua seguitava la legge del battesimo e 'l padre la
la legge del battesimo e 'l padre la legge del sabato. = comp
disuguagliati l'uno dall'altro, secondo la grazia ch'è data a voi.
= deverb. da disuguagliare. la forma disguàglio è formata su agguaglio
in questo tempo, mentreché ancora signoreggia la disguale diversità. boiardo, canz.
tutti è disequale / che sia in la nostra on fusse in altra etade. lottini
lottini, 109: ella [la republica] ha bisogno di danari, e
una indefinita virtù di mantenerlo disteso, la quale a cose distese, quantunque disugualissime
. d'annunzio, iv- 2-195: la sua voce era disuguale, talvolta stridula,
del sole appo 'l suo, sotto la sentenza di molo, venne alla diseguale
diseguale battaglia. boccaccio, ii-4-69: la direbbe diseguale / a me al qual
assai, / ma troppo è disegual la lor contesa. ariosto, 20-132: stare
diseguale. p. fortini, iii-478: la donna è una bella giovine et egli
/ che troppo disuguale / mi parea la tua sorte. caminer, xl-367: l'
si è ottenuta l'eguaglianza economica e la misura dei salari è disugualissima tra gli operai
boiardo, canz., 46: la mia mente, che è di voglia accesa
io. d. bartoli, 2-2-502: la natura disugual di forze all'intollerabil peso
peso si rendette, e cadde sotto la carica. giordani, iii-24: è da
. giordani, iii-24: è da temere la vergogna che seguita gli sforzi temerari;
80: non minor colpa si dee estimar la vostra avermi imposto carico alle mie forze
peso diseguale alle forze mie, e per la debilezza non lo sostenendo, trovare chi
da questo punto di vista, [la poesia del pascoli] è compiuta perfetta
l'amore]... ecco accoppiata la brama colla paura, colla codardia l'
sentiero è disuguale, angusto, fra la ripa e la fila delle acacie.
disuguale, angusto, fra la ripa e la fila delle acacie. levi, 3-85
. levi, 3-85: scendemmo dunque la scala, verso il nero fitto delle
mio, io conosco che in questo la bilancia della santa iustizia si è diseguale.
maometto. -debole, tremante (la voce). m. adriani,
m. adriani, iii-405: scoperse la mestizia e lo sbigottimento dell'esercito,
leggieri. grandi, 3-12: per la disugualità degli angoli i [due
in quel caso non lasciò, ma rivolse la sua naturai rabbia contro a se stesso
2-242: vadano intorno al balso in su la prima cornice con grandissimi sassi addosso disegualmente
] questo stromento, congiungendole insieme con la cera disegualmente. tasso, 9-57:
involve, / che v'ab- baglian la vista anco i più degni: / d'
nel divino volere. milizia, iii-163: la facciata ha un portico di 4 colonne
-irregolarmente. bettola, 57: la valle che allargasi disegualmente per alquante miglia
viene frustato per mano del carnefice per la città. landolfi, 7-56: l'
in quanto a voi che avete pervertito la coscienza vostra disumanandola,... oh
oh abbiatevi sul capo l'ira e la maledizione. b. croce, ii-2-99:
ii-2-99: convelle [lo stoicismo] la natura umana, la disumana, l'annienta
[lo stoicismo] la natura umana, la disumana, l'annienta e la induce
, la disumana, l'annienta e la induce alla disperazione. onofri, 11-177:
a cui parlo, / sii tu la sua via, / almeno per disumanarlo
. 2. rifl. perdere la natura umana, decadere allo stato bestiale
coloro che dall'incantata bevanda disumanati, la vita in sembianza di varie bestie
talabalasco, il quale metteva ribrezzo per la voce disumanata che emetteva. disumanità
cicerone volgar., 3-57: ancora la grandezza dell'animo, rimota la compagnia
ancora la grandezza dell'animo, rimota la compagnia e la congiunzione umana, è una
dell'animo, rimota la compagnia e la congiunzione umana, è una fierezza e
: ecco dei gentiluomini capaci di trattar la natura con dignità e distacco, con la
la natura con dignità e distacco, con la corretta disumanità indispensabile. 2
moravia, iii-8: gli uomini riconoscevano la disumanità delle aspi razioni di
. piovene, 5-445: ho avuto la fortuna di vedere altilia quando l'archeologia,
politico reggere, e 'l bene comune, la moglie, i figliuoli, li parenti
pea, 7-652: ci sarebbe da disprezzarla la tua figliola, se adesso si rifiutasse
con l'orgoglio fiero e disumano / la vostra morte o d'altrui domandate. manzoni
domandate. manzoni, 1080: la sentenza, presa da sé, non può
e disumana. tommaseo, 3-i-413: la multa a'ricchi è sovente un nulla
diventa disumana. levi, 1-125: la loro rivolta [dei contadini] è senza
parte dalla morte e non conosce che la morte, dove la ferocia nasce dalla
e non conosce che la morte, dove la ferocia nasce dalla disperazione.
disumano. si voltarono e videro appoggiato con la schiena al cassero leios, trasfigurato dallo
da un lato della stanza c'era la faccia negra ed aggrondata e gli occhi larghi
prova d'una discrezione disumana... la loro discrezione è tale che, data
loro discrezione è tale che, data la mia condizione di subinquilino, io vivo
lavoro onesto e fortunato oppure rubato con la furberia e la prepotenza, esso produceva
e fortunato oppure rubato con la furberia e la prepotenza, esso produceva sempre lo stesso
gettar giù il suo seme, che la terra sia asciutta e del tutto disumorata.
disùngere, tr. raro (per la coniugazione, cfr. ungere).
non è più di uniforme obliquità; la qual disuniformità sempre va crescendo.
e smontato in piana terra, cognobbero la disunione e la differenza dall'uno all'
in piana terra, cognobbero la disunione e la differenza dall'uno all'altro. torricelli
all'altro. torricelli, 130: se la natura avesse impresso nella terra l'instinto
il desiderio di sollevarsi in su verso la circonferenza, verrebbero senza dubbio gli elementi
unione, l'armonia riesce confusa: quindi la rarità della vera poesia lirica.
tavole, da loro stesse disgiuntesi, [la nave] naufragò a mar tranquillo.
]: seguitatemi, ché noi aremo la beatitudine da per noi. e così misse
beatitudine da per noi. e così misse la disunione in paradiso. machiavelli, 505
sì varie e nuove inimicizie disunito? la quale disunione è cagione che ancora quelle
potevono, spendere. baldi, 375: la disunione è distruttiva e mala, come
aspirano a dominare. leopardi, i-169: la stessa nostra uguaglianza è (cosa curiosa
amaro di unirsi per un momento con la volontà e con l'amore malgrado la intima
la volontà e con l'amore malgrado la intima disunione delle loro idee.
i regi avrai. serao, i-952: la severissima ordinanza direttoriale proibiva qualunque rapporto
lo sguardo fruga d'intorno, / la mente indaga accorda disunisce / nel profumo
far fronte dove bisogna, senza mutare la riga e senza disunirla.
perderli per sempre. papini, 20-294: la spada è quella che taglia, che
che divide, che disunisce; e la predicazione dell'evangelo dividerà gli uomini d'una
a giovanni de'medici; e così la loro terribilità nel disunirsi dal consiglio tolse
nel disunirsi dal consiglio tolse a italia la speranza della gloria, e agl'italiani della
consigliavansi insieme; poi disunivansi: facevali la vista de'loro cari pegni sbigottire;
, 9-375: fece l'atto di puntare la rivoltella; loro non si disunirono ma
, dischiudersi. cicognani, 13-37: la mano si disunì e l'indice cominciò
pur altro che luce del sole, la quale... talmente in sì lungo
questa macchina mondana. dovila, 8: la signoria de'romani o per la smisurata
: la signoria de'romani o per la smisurata grandezza principiò da se medesima a
se medesima a disunirsi, o per la mutazione degli antichi costumi cominciò manifestamente a
procedenti da un capo solo, cagionano la disunità poetica. = voce dotta,
320: quivi lasciai nel mio partir la vita, / ch'ai piè negletta
altro membro da tutto il resto del corpo la fiandra per tanti spazi terrestri e marittimi
disordinati e disuniti, attendevano a saettare a la usanza loro ed a gridare il più
pericoloso e diffìcile il provvedervi quando fatta la massa offendono mortalmente ed affogano la virtù
fatta la massa offendono mortalmente ed affogano la virtù naturale. g. del papa,
disunito. rebora, 210: gira [la trottola], • — e il
, cittadini, che avete a governare la vostra città: fatti innanzi, cittadino
difetto loro viene a indebolirsi tanto più la sua potenzia. boccalini, iii-180: gli
. capponi, ii-518: nel fondo amavano la repubblica, ma con pensieri disuniti,
i-384: per quanto disuniti di pareri, la domenica c'eravamo sempre tutti.
ché il peso sopraposto insieme col colpo la sommerge. = deriv. da disunire
natura umana. vai, 36: la maga / che m'impiaga, ha desio
della popolazione urbana, che preferisce scegliere la propria abitazione in zone più salubri e
più salubri e spaziose della campagna circostante la città o nei centri residenziali periferici.
una tormentosa disuria che pativa, scoperse la pietra e la fece sentire anche a
che pativa, scoperse la pietra e la fece sentire anche a me.
di dio il percosse, perché disurpava la gloria di dio, dilettandosi d'essere
di chi sperpera e disurpa e giustizia la roba pur di far quattrini e godere pensando
carducci era espansivo, -4 specialmente con la gente -e che godeva quando vedeva la
la gente -e che godeva quando vedeva la lauretta disurpare -mangiare avidamente - uva e
disusaménto, sm. ant. il perdere la consuetudine della vita in comune, dei
volgare servirà veramente a molti. ché la bontà de l'animo, la quale questo
. ché la bontà de l'animo, la quale questo servigio attende, è in
per malvagia disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta
, di costumi e di ragioni di tutta la vita strane; alle quali sì per
sì per asprezza dell'andare, sì per la diversità delle favelle, sì per la
la diversità delle favelle, sì per la disusanza del trafficare insieme, non solamente
disusanza del trafficare insieme, non solamente la fama degli uomini singulari, ma eziandio
desio di gloria novella, come se la presente fusse ormai vieta e in disusanza
in disusanza. botta, 5-498: la disusanza di queste assemblee, le contese
contese frequenti che nascevano dalle elezioni, la difficoltà di terminarle sui luoghi, avere introdotto
; ma li nostri l'asprezza e la disusanza del luogo ritenea e impedia.
, sono di qualità, che malagevolmente per la loro disusanza cadono sotto regola, in
disusanza, poi l'udire studiosamente per la ragione e per bel dire.
uso / che m'à sì preso la voglia, / che 'l disusare m'è
palermo, levò il campo, sciolse la giunta di governo, disusò i nastri
disusa, / perché fa parer dritta la via torta. landino, 235: la
la via torta. landino, 235: la quale porta, el male amore de
el male amore de l'anime, idest la depravata e viziosa cupidità de le cose
e non lo disamori della vita casalinga con la famiglia. gioberti, 9-i-2-475: rintuzzando
nollo affatichiate in questa piccola cosa, la quale a lui saria grande, per
è stato l'inventore di non cenar la sera. -gli avari, rispose marina
avari, rispose marina, per risparmiare la cena non solo, ma per speranza
stato poco danno de'medici 11 disusarsi la barba, perché questa orrida e lunga moveva
perché questa orrida e lunga moveva per la stessa venerazione. vico, 470: incominciando
leopardi, 910: in vero, la condizione degli uomini disusatamente superiori di sapienza
vecchio circundasi intorno agli omari tremanti per la età l'armi disusate e lassate per
tasso, 12-642: particolarmente le parole disusate la fanno [l'orazione] più venerabile
vecchi autori. alfieri, i-12: la subitanea vista di quella forma di scarpe
il bon sentiero. scalvini, vi-61: la guida esplora / su per l'erta
troppo orribile / tra loro era inasprita la battaglia. ariosto, 12-21: questo era
, che l'altiero / potea toccar la terra, e stare intero. leopardi,
e senza mule o cavalli; e la gente del luogo si soffermava con grande
, 11-7-5: chi alla moltitudine predica la parola di dio, semplice ed aperto dee
vene il sangue de'suoi padri, e la vicinanza del pericolo glielo accendeva.
sempre il passo in avanti ov'hai la faccia; / l'andar traverso è disusato
era uno bellissimo toro, del quale la reina s'accese di disu- sitata lussuria
di verga di disciplina e di correzione; la quale, avendo ella corretto il figliuolo
l'ora in qua son io visso a la terra / disutil peso, ed al
farai queste di- sutil'ossa / ne la tomba de * miei. carducci, ii-10-9
non disutile in qualche cosa per mostrarle la mia riconoscenza che fin da ora è
al giu- dicio ha messo in mano la spada... con cui castighe color
fallace. maestro alberto, 196: la mente di vigor perfetta / non spieg'
le tentazioni e mali pensieri e disutili, la sentina che li riceve si è l'
de'romani, dovevan conservare con filippo la pace. f. d. vasco
171: li todeschi che erano a la guardia di corradino, lasciandolo solo col
solo col duca e altri garzoni e la gente disutile de'suoi cortegiani, corseno
altro le moltitudini popolari sono disutili per la guerra, se non perché ogni romore,
alle operazioni belliche e comporta, con la sua presenza, un inutile aumento del
lucca tutte le bocche disutili, perché la vittuaglia che v'era dentro non mancasse
5-407: ogni giorno, anzi ogni ora la fame cresceva. mandava fuori le bocche
in primavera! / ma, quando vien la disutil vecchiezza /... altro
. giambullari, 9: non è [la zona frigida] freddissima come e'dicevano
: alle travi dicono che è disutile la rovere e lo ulivo, per esser
488: cavar tacque de'campi sia la prima cura: perché se la piovana
sia la prima cura: perché se la piovana... non ha esito,
acciocché i disutili panni non gli levassero la voglia del suo abbracciamento. p.
'mbava tutte. baretti, 3-204: la più parte di voi altri letterati maiuscoli siete
fatto riprova- mento del vecchio comandamento per la sua infermità e disutilézza, però che
sua infermità e disutilézza, però che la legge non condusse mai uomo a
cardinal di mantova... vedeva la difficultà di molti consister in due capi:
croce, i-2-58: saranno concetti distinti la bellezza, la verità, l'utile,
: saranno concetti distinti la bellezza, la verità, l'utile, il bene
si possono aggiungere o inserire tra essi la bruttezza, la falsità, la disutilità,
o inserire tra essi la bruttezza, la falsità, la disutilità, la malvagità
tra essi la bruttezza, la falsità, la disutilità, la malvagità. bocchelli,
, la falsità, la disutilità, la malvagità. bocchelli, 6-121: si seccava
ci sentiva o implicita o ignara, la disapprovazione della propria disutilità pratica.
ben che rada ristora a gran vantaggio la poca nociva disutilità ben che spessa.
uomo s'accorge d'aver consumata disutilmente la gioventù. carducci, iii-n-162: non
: senza cagione puoseno a me la morte del lacciuolo; e hanno accusato disutilmente
. disvalére, intr. (per la coniugazione: cfr. valere).
sonno disvanirà. bettini, 100: la mia bellezza disvanì presto, / come un
. 2. intr. con la particella pronom. ant. subire danno
da non vedere quanto del suo governo la fede si disvantaggi. = deriv.
/ gridando: -chi mi vuol vietar la strada? p. f. giambullari,
tesauro, 1-15: tanto disvantaggiosa è la distanza che in tempi bellicosi può la
la distanza che in tempi bellicosi può la città distruggersi col cannon de'suoi colli
. disvaporare, intr. con la particella pronom. (mi disvapóro)
sono le cose che, adoperate oltra la convenevole lor misura, producono effetto contrario
or una di sì fatte cose è la quiete e il disvariamento. =
disvariare, intr., anche con la particella pronom. (disvàrio).
., 4-28: trovò uno serpente sopra la neve molto bello e grande e di
: ma non sopporta il dovere, né la ragione naturale, che con tanto disvario
storia di ste ano, 8-4: la dona e lo giovene vergognato fo tuto
vergognato fo tuto; / per inganar la gaza volse le spale: / la sua
inganar la gaza volse le spale: / la sua fantesca mandò sul solaro / con
latini, i-826: [conviene] che la lor discordanza [dei quattro elementi]
terra, e rassicuratomi a pur scriverti la presente. = da svarione,
). disvassallare, intr. con la particella pronom. uscire di vassallaggio.
, i-212: presi per « disvassallarmi » la più corta e la più piana via
« disvassallarmi » la più corta e la più piana via, di fare una interissima
. disvedére, tr. (per la coniugazione: cfr. vedere).
vertude. e i suoi atti, per la loro soavitade e per la loro misura
atti, per la loro soavitade e per la loro misura, fanno amore disvegliare e
disvegliare e risentire là dovunque è de la sua potenza seminata per buona natura. cino
mi fa pensoso / porta nel viso la vertù d'amore, / la qual fa
nel viso la vertù d'amore, / la qual fa disvegliar altrui nel core /
. intr. (per lo più con la particella pronom.). ant.
si è ranaldo disvegliato, / e la donzella ha sopra a sé veduta,
avvicinatosi el giorno, rafaello disvegliatosi, chiamò la donna. buonarroti il giovane, i-591
: disvegliamoci, adunque, e veggiamo la franchezza dinanzi alli nostri occhi: le ricchezze
argomento, ed è che, non obbligandomi la sua trattazione di entrare alla sottilità de'
fa noi grazia che disvele / a lui la bocca tua, sì che discerna /
bocca tua, sì che discerna / la seconda bellezza che tu cele. ottimo
quest'enne selici. niccolini, i-65: la mesta / non fe'parola, e
e quanti allor garzoni e giovinette / vider la deità, furon beati. carducci,
aprire (gli occhi); aguzzare (la vista). fazio, iv-8-1
mar gli occhi disvela, / disse la guida mia, se tu disii / trovar
disii / trovar del filo a tesser la tua tela. p. fortini, iii-82
, intenzioni; esserne l'indizio, la prova, la conferma. chiabrera,
esserne l'indizio, la prova, la conferma. chiabrera, 176: canti
quel genio. parini, 277: la forza / ch'io fo per disvelare a
disvelare a te mie fiamme / toglie la lena agli spiriti stanchi; / e 'l
uscir di bocca certi motti, che disvelavano la sua intenzione e le fatte macchinazioni.
ricercatezza quasi raffinata disvela, tuttavia, la finissima calza di seta nera rameggiata d'
tecchi, n-134: in quegli istanti la voce di mio padre, già docile
il canto, diventava calda, come se la passione d'amore egli la inseguisse e
come se la passione d'amore egli la inseguisse e disvelasse, ma insieme volesse
sublimità di stile pari alla dottrina disvela la platonica teologia e il pittagorico sistema.
900 '. -intr. con la particella pronom. apparire, presentarsi,
io sento che nella pietà si disvela la donna, e la lascio singhiozzare,
nella pietà si disvela la donna, e la lascio singhiozzare, a lungo; poi
con un cupido per cimiero, tenente la face in mano, ma con gli
che disvelato. beltramelli, iii-114: la campagna si chiuse nel suo cerchio d'ombra
disvèrré), tr. (per la coniugazione: cfr. svellere). letter
disveglie le spine del campo, certamente la terra non potrà render frutto del seme
potrà render frutto del seme, che la riceve. alberti, 308: taglierègli [
vaso di generoso vino e versarollo ne la fronte de la dannata pecora, e disvellendoli
vino e versarollo ne la fronte de la dannata pecora, e disvellendoli da mezzo
, e disvellendoli da mezzo le coma la fosca lana, la gitterò nel fuoco
da mezzo le coma la fosca lana, la gitterò nel fuoco per primi libamenti.
alfieri, 1-529: d'arrigo è la magion disvelta / fin da radice dalla
-separare, allontanare, staccare con la forza. -anche rifl. dante
ella stessa s'è disvelta, / minòs la manda alla settima foce. bruscaccio da
e destramente / dalla man di antinoo la sua disvelse. -provocare (il
: in prima / ti si convien la fede mercantile / attraversarti in seno,
né tanaglie o lieve / disveglier ne la possano. = da svellere (
disvenire, intr. (per la coniugazione: cfr. venire).
segrete cose delle donne, 1-4: se la femmina non hae la sua ragione,
1-4: se la femmina non hae la sua ragione, e sia disvenuta del corpo
. d. bartoli, 9-24-2-122: la virtù disviene,... il polso
s'eo mi doglio, / ché la ventura mia tuttor disvene, / e le
in sì grande allegraggio mi ritiene / la vostra innamoranza, / ch'ogni altra
. d. bartoli, 7-2-145: la lana vergine, tinta scarlatto in grana
. idem, 9-27-2-103: qui sul calvario la medesima faccia si oscurò, e que'
conveniente, dignitoso. - anche con la particella pronom. latini, rettor.
orazione] non pare si disvegna a la fiata levare la mano o per mostrare
non pare si disvegna a la fiata levare la mano o per mostrare abondante animo o
gente stare, / da parte de la vostra signoria, / e da la parte
de la vostra signoria, / e da la parte mia, / temenza, disventura
, esce della sua cittade, siccome la disventura delli luoghi e non la sua
siccome la disventura delli luoghi e non la sua l'offendesse. sannazaro, 12-217:
giovane, 9-857: non si scaccia la paura / se non cantando, / né
se non cantando, / né s'obblia la disventura, / né i pensier dal
. pindemonte, 5-371: ei già la terra vede / de'feaci, che il
ferro impresero i taurini / a perigliar la cara vita, e sempre / alla futura
a'consiglieri del principe (il quale la moglie ottavia, benché nobile e ottima
di centocinquanta fanti fu occupata in tirannia la città d'agobbio in una notte.
maestro alberto, 31: per la qual cosa avviene che la prima
31: per la qual cosa avviene che la prima buona stimazione tutti i disventurati
silenzio onesto né con savie parole volle difendere la sua salute, acciò che in
che in alcuna parte non abbandonasse la memoria della disventurata amistade. arici, ii-109
nel recinto / della città, devoto a la memoria / di giu lietta
/ disventurato amor pose, e la tarda / pietà d'avversi genitori.
deflorazione. ottimo, ii-464: la lussuria... si divide in cinque
si divide in cinque spezie: la prima simplice fornicazione, ch'è carnale usanza
è carnale usanza sanza matrimonio; la seconda si è strupo, che è inlicito
è inlicito disver ginamento; la terza si è avolterio. =
regno di dio; mancò solamente la possa al volere. = comp
. ant. per dere la forza dell'animo, cedere, accasciarsi.
. chiabrera, 1-5-56: non risponde la donna al dir doglioso: / chirurghi chiama
trattare il pennello e lo scarpello, la penna e la squadra come si trattavano
pennello e lo scarpello, la penna e la squadra come si trattavano allora.
del primo dubbio, cioè che era la cagione del suono e del lume.
sotto i versi dell'inferno che cantano la pena de'suicidi, a cui
si disvestirono, sotto quei versi reca la glossa del cancelliere di bologna.
riccobaldo, xi-2-247: io ho dottanza che la donna mia / una volta si faccia
più pietosa, / e che disvesta la faccia sdegnosa. = comp. dal
irlandesi si disvezzassero dal toccare a tutti la mano. 2. slattare, divezzare
e un disvezzo dura tre giorni, e la necessità gran cose insegna. ci avvezziamo
sì fatti luoghi si vede, qual fosse la vita degli uomini, e quali fossero
(il cammino, il traffico, la rotta, un corso d'acqua,
prò e savio, non potrebbe leggermente disviare la via dello amore, né conturbare lo
altronde. tasso, 19-11: con la spada sua la spada trova / nemica,
tasso, 19-11: con la spada sua la spada trova / nemica, e 'n
se rompe una ruina, / tu la diverti; o il passo / desvii da
sol... / egli de la città fra i neri tetti / un suo
suo raggio disvia, / e a la fanciulla va che i giovinetti / dì nel
.. disvia di rovo in rovo / la palla e imbroglia i giuochi del bambino
bambino. -intr. (anche con la particella pronom.). marco polo
sì continuo disviarsi: perché ad essi la via non differisce dal termine. pindemonte,
, 6-167: nausica in man tolse la palla, e ad una / delle
, e ad una / delle compagne la scagliò: la palla / desviossi dal segno
una / delle compagne la scagliò: la palla / desviossi dal segno a cui
veniva anche a difendere et a conservare la religione in quel regno. marino,
. marino, 9-199: seben la dea d'amor così dica, / non
amor così dica, / non n'era la cagion solo il diletto, / ma
. -intr. (anche con la particella pronom.). petrarca volgar
cacciare, disviatosi dagli altri, e sopragiugnendolo la notte, giunse alla casa di costui
passar gli fiede. menzini, i-121: la sì cara al del spiaggia latina,
: cose innumerabili pensando / e mirando la turba tale e tanta, / l'occhio
ancor il fiammeggiante occhio disvia / su la terra natia. -intr. con
terra natia. -intr. con la particella pronom. accetto, iv-147:
. accetto, iv-147: prima che la vista si disvii nel cercar l'ombre
l'avesse disviando altrove volto, / ne la fronte a madonna avrei ben letto.
fai per desviarmi da questa pratica, la qual non t'aggrada. castiglione,
, 411: conosceremo ancora che, circa la cogni- zion delle cose grandi, [
il meglio per me lo attendere a la bottega, da la quale mi ha disviato
me lo attendere a la bottega, da la quale mi ha disviato il fumo de
angel del ciel nuovo risplende / e la sua luce a noi tolto ha fra via
sue private passioni che lo disviano dal cercare la verità. foscolo, gr.,
pensieri. e cerca ovunque / disviarne la mente. -intr. con la
la mente. -intr. con la particella pronom. cino, iv-177 (
mia donna, ché dovunque i'sia / la mente mia desiosa vi vede; /
martelli, 1-2: quand'io volgo la mente a dire in rima / alcuna lode
troppa cura si prendeva di quella [la musica] e per essa si disviava
carducci, 287: ad altri dì la mente si disvia / quando m'apparve amor
i medesimi signori della affrica passarono a la impresa di spagna. pallavicino, i-591
parlerò sol de'due primi, affinché la favola di quest'autore non mi disvii a
: tornando al galateo da cui e la vaghezza di notare le sue finezze, e
ecc.]. -intr. con la particella pronom. foscolo, vii-233:
interrompere. molza, 1-362: ma la fama, che spesso maggior suona /
, che spesso maggior suona / dopo la morte, vi farà far via / dal
che me ne son distolto per disviarne la bottega. chiabrera, 3-10-44: alfin fermato
in un pensiero il core, / la pietate e le lacrime disvia. monti
lacrime disvia. monti, x-3-370: la trista psalmodia /... fa de'
amore che ad altra donna portasse, la qual a sé l'avesse chiamato e da
. dante, par., 9-131: la tua città... / produce
pastore. maestro alberto, 77: la felice [fortuna] dal vero bene
in vista è sì iocondo, / che la più parte del mondo disvia. bembo
desvia. castiglione, 458: cercan la grazia dei loro prìncipi per corrumpergli e
ai doveri che vuoi compiere, ti disvia la volontà e ti esaurisce fisicamente.
fisicamente. -intr. (anche con la particella pronom.). degenerare,
: in quelli dì ariano, prete de la città d'alessandria, disviandosi dalla via
mondo presente disvia, / in voi è la cagione, in voi si cheggia.
, amore... possono fare lasciare la via de la drittura e disviare da
.. possono fare lasciare la via de la drittura e disviare da discreto iudicamento.
diritto camino? casti, ii-3-62: la natura mai non si disvia. cattaneo
disviò, e fece come chi spendesse la vita alla ricerca della pietra filosofale.
/ ch'a lei piacer non pò né la desvia / cosa che voi non sia
. -intr. (anche con la particella pronom.). smarrirsi,
, consumarsi, perdersi, struggersi per la violenza dei sentimenti. doria, 1-20
disvio. rinaldo d'aquino, 107: la croce salva la gente / e me
d'aquino, 107: la croce salva la gente / e me face disviare,
gente / e me face disviare, / la croce mi fa dolente / e non
ili -canzone, 4: amor che ne la mente mi ragiona / de la mia
ne la mente mi ragiona / de la mia donna disiosamente, / move cose di
occhi alquanto, / sì tutta si disvia la mia virtù te, / che dentro
198: è ben buona a dar la salda / qualche po'di gelosia:
duolo / ti tempre e ti desvìi, la tela or tesso / del mio parlar
se non che ha disviato alcun poco la mia malinconia una poetica occupazione a cui
di dileguarsi per paura del padre: e la prima giornata, dove li più disviati
fare ove non è, ma dov'è la disfanno e tollen via. unde esso
mal naturato con tra l'impeto de la natura, che colui che ben naturato
del cielo eterno alto motore, / la cui pietà precorre a nostre offese, /
, xviii-3-510: porto scolpita nel cuore la più viva riconoscenza verso colui che mi rimette
/ discuovre ciò che nasconder si crede / la disviata fuor di libertate. aretino,
: degno fa voi trovare ogni tesoro / la voce vostra sì dolce e latina,
quanto posson durare a bollire, perdono la maggior parte di queste condizioni snervandosi e
iii-2-133: ella veloce disviluppa dalla clàmide la spada nuda e la brandisce fulgidissima in alto
disviluppa dalla clàmide la spada nuda e la brandisce fulgidissima in alto. -rifl
, 259: tien [il cacciatore] la corda in modo che occorrendo disvilupparsene lo
vedeva con i terribili occhi del desiderio la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta.
già asciutta. -intr. con la particella pronom. liberarsi da ciò che
pronom. liberarsi da ciò che impedisce la vista; apparire, manifestarsi; venir
fame e sete, / ma per disviluppar la gente sciocca / del laberinto lor,
4-2: così miseramente finì messer erminione la sua rabbiosa gelosia e la giovane da
finì messer erminione la sua rabbiosa gelosia e la giovane da ignominiosa morte si disviluppò.
sente veramente sua l'amata se non dopo la morte e scopre compiutamente la sua perfezione
non dopo la morte e scopre compiutamente la sua perfezione e grandezza sol quando s'
corpi esangui / disviluppati, in vèr la ròcca insieme / strisciando e zufolando,
di citerea / disviscera ad ognor la giovinezza; / e gli spirti canuti /
/ guaiscono ad ognora / sotto la disamabile vecchiezza. = comp.
1-4: il loto [l'acqua] la mondifica e la disvizia da ogni estraneo
[l'acqua] la mondifica e la disvizia da ogni estraneo mischiamento. =
disvòglio). letter. far perdere la voglia, disamorare. - anche assol.
. 2. intr. con la particella pronom. perdere la voglia,
. con la particella pronom. perdere la voglia, disamorarsi, annoiarsi. lanzi
agg. letter. che ha perso la voglia; svogliato, negligente. buonarroti
. desvolére), tr. (per la coniugazione: cfr. volere1).
spenger l'ardor. varchi, v-398: la quistione del libero arbitrio, ciò è
arbitrio, ciò è se l'uomo ha la volontà libera di maniera che possa volere
volte ai lievi e dolci fiati appressa / la bocca e 'l bacio, e tre
è un uomo di bambagia vedendosi appresso la fatica. guerrazzi, ii-337: la
la fatica. guerrazzi, ii-337: la madre afflitta se nel tumulto della passione
disvuole e sulla sua cupidigia si dipinge la faccia del terrore. -non disvolere
d. bartoli, 9-25-1-113: ora [la gloria] è l'ultimo nostro fine
. soffici, v-2-48: era [la storia] un susseguirsi di divincolamenti interni
disvòlveré), tr. (per la coniugazione: cfr. volgere). disus
non disvolla se prima non sarà tutta la pezza tessuta. miracoli della madonna,
come seguisse. anguillara, 6-25: la spola una man dà, l'altra
spola una man dà, l'altra la rende, / e questa e quella man
. felice da massa, 115: la mente da virtù disvolve / tanto quanto
[tommaseo]: se alcuno si rompe la gamba o a sé disvolga alcun membro
alcun membro. -intr. con la particella pronom. allontanarsi. d.
che le troppe passate che facesse dinanzi la casa di quella, o gli spessi
leopardi, ii-418: il numero e la grandezza de'disordini, delle irregolarità, de'
disvolute è di deboli; ma temere la taccia di debolezza è forse peggior debolezza.
. voluta, / disvoluta è così la tua natura. dis vulnerabilità, sf
dell'asia sud-orientale, delle filippine, la cui corteccia contiene importanti alcaloidi (ed
plastica), nel quale si fa entrare la punta del dito medio per spingere l'
, 3-17 (ii-338): vanno per la contrada gridando e vendendo nastri, ditali
di sale. percoto, 58: aprì la sua cassettina da lavoro, riordinava gomitoli
metallo o di altro materiale usato per la protezione del dito, o da applicare
un dital di ferro, e alzando la mano percotesse un altro: secondo il rigor
un altro: secondo il rigor de la legge scritta, verrebbe condannato. beccaria,
le dita; noi gli diciamo per la medesima cagione, ditali. mattio franzesi
sant'anima! lo guardavo, come la pupilla degli occhi. -dial.
dito. guerrazzi, iii-134: affidò la relazione del piato ad un grullo di
di orologeria; i fazzolettoni non celano la ditata di porporino delle guance; a
dalla cesta una scatola di latta, la apre, ne trae una ditata di mastice
città di dite: nell'inferno dantesco, la parte comprendente i cerchi dal 6° al
più brutto / di quel che cinge la città di dite. 3.
lui a soffiare l'ottavino, a battere la solfa, a diteggiare e a pestare
, 494: una propensione a ridurre la realtà in termini matematici più che logici
. ditelismo, sm. teol. la dottrina cristologica ortodossa, secondo la quale
. la dottrina cristologica ortodossa, secondo la quale vi sono in cristo due volontà
alcune bollicine. nomi, 6-79: per la manca ascella una mortale / piaga passi
plur. -ci). chim. acido la cui molecola contiene due atomi di zolfo
fioretti, 1-3-484: dal quale potrebbe ritrar la forma del ditirambeggiare alcun poeta, che
l. salviati, ii-1-93: la favella ci sembra del tempo del boccaccio
ditirambiche ribombanti. tassoni, iv-2-40: la narrativa [poesia] in quattro spezie
o lirica. tesauro, 2-31: la poesia sempre ha per fine la imitazione:
2-31: la poesia sempre ha per fine la imitazione: ma variando instrum ^ nti
usando le nude parole nella epica: la nuda azione nella mimica: e mescolatamente
, siccome su 'l tronco ditirambico innestarono la tragedia e sul fallico la commedia, così
ditirambico innestarono la tragedia e sul fallico la commedia, così nel fertilissimo lor giardino
e ciò sono: l'epopeia, la tragedia, la commedia, la ditirambica.
sono: l'epopeia, la tragedia, la commedia, la ditirambica. gravina,
epopeia, la tragedia, la commedia, la ditirambica. gravina, 293: nella
, una gioia ditirambica come fra noi la vendemmia, la svinatura, il raccolto
ditirambica come fra noi la vendemmia, la svinatura, il raccolto delle frutta e
di dioniso (e ne ebbe origine la tragedia); nelle letterature moderne,
vino, gli effetti dell'ebbrezza e la gioia di vivere. b.
ad ogni anno presero a poco a poco la forma di dialoghi recitati dai cori e
; ed ecco il germe onde sorse la poesia teatrale. carducci, 533: va'
rapinosa, in gaudio: / canterò per la vostra anima oscura / il ditirambo della
ditirambo d'angeli, che induce i la musica a svelarsi genuflessa. 2
essere adoperato per il riconoscimento e per la determinazione quantitativa di vari metalli pesanti;
metalli pesanti; è anche usato per la ricerca dei metalli nella chimica biologica,
idem, conv., i-vn-9: la natura particulare è obediente a la universale
i-vn-9: la natura particulare è obediente a la universale, quando fa trentadue denti a
meno, e quando fa cinque dita ne la mano, e non più né meno
. lorenzo de'medici, i-62: la vita e morte mia tenete voi, /
figura seangola. chiabrera, 79: la donzella uscita / dalle spume marine,
indice. foscolo, 1-290: questa è la pianta che le dié i beati /
. dossi, 794: zeppe la testa di logaritmi, angoli, lati,
. cennini, 24: poi rivolgi la penna volta in giù e mettitela in
spiriti folletti; dove, ogni volta che la v'entra, intinge il dito grosso
tagliati, se ne stavano già sotto la mia tavola, a ricoglier ciò che ne
. pea, 5-152: seppi che la caccia il parroco non la poteva mangiare
seppi che la caccia il parroco non la poteva mangiare per via della gotta che
. marino, 7-112: ma da la forca in su quel che si vede
. leopardi, 4-77: a te la molle / gota molcea con le celesti dita
arrivai al limite delle praterie, bloccai la macchina. non potei trattenermi dal- l'
, 77-10: possa star gioioso tra la gente, / e non sia per alcun
più bella festa, / poniesi in su la testa / la ghirlandetta, che sì
/ poniesi in su la testa / la ghirlandetta, che sì ben le stava,
l'una a l'altra a dito la mostrava. poliziano, st., 1-45
virtù l'è in compagnia: / beltà la mostra a dito e leggiadria. canti
: il detto misser sforza mi fecie la gloriosa inbasciata, la quale mi confortò;
sforza mi fecie la gloriosa inbasciata, la quale mi confortò; e quel giorno
/ rapidissimamente in danza girano / con la libera gioia: ella saltando, /
il mento. landolfi, 8-207: la ragazza non solo impugnava, ché teneva
impugnava, ché teneva puntata su me la rivoltella, e il dito sul grilletto,
e il dito sul grilletto, e la sua mano tremava forte. pavese, 8-340
grandi, esser geni creatori? per la posterità? per girare tra la folla,
per la posterità? per girare tra la folla, segnati a dito?
4. zool. nei vertebrati terrestri, la parte estrema di ogni arto.
e piegati. tanaglia, 2-1049: ma la lor penna [dei polli padovani]
snoda / che nera sia o rossa la dimandi, / co'diti caffo, e
, / co'diti caffo, e con la cresta aretta / e rossa, e
cieli, opera delle tue dita; la luna e le stelle le quali tu fondasti
abbia mozze inelegantemente le dita -che è la più brutta di tutte le mode di portare
di dio: il volere divino, la potenza divina. -anche: il castigo
lo ingegno, e lo nodo per la malagevilezza del dubbio. guido da pisa
lo spirito santo; ché, come per la mano di dio si intende lo figlio
linee dell'ultima rivoluzione di napoli: la mente umana non era così sapiente.
solcavate le bianche acque sonore, / la prua volgendo dove non indarno / voleva il
di farlo. giamboni, 7-19: la fedita puntone, seppur due dita si
iacopone, 5-13: a l'entrar de la mascione dui deta fo lo passaio /
. bisticci, 3-125: avendola fatta [la cappa] dua dita più lunga che
lunga che non erano quelle de'frati, la fece mozzare. ariosto, 17-92:
su uno strato fertile di poche dita la più ricca verdura del globo. carducci
del globo. carducci, ii-6-227: sapessi la guerra sorda e vigliacca che la gran
sapessi la guerra sorda e vigliacca che la gran canaglia moderata e universitaria mi fa
della luna. piazzi, 2-309: la parte ecclissata della luna è sempre uguale
dell'ombra e della luna, meno la distanza minima. questa parte si suole
il diametro della luna a 12 come la parte ecclissata al quarto, il medesimo
ecclissata al quarto, il medesimo darà la quantità dell'ecclisse in diti.
; e questo dico... per la differenzia che è da loro a gli
nuovo il cameriere; poi apre di nuovo la bocca al ghigno, come se,
e speditissimamente. borgese, 6-135: la vita / la conosco oramai sulla punta
. borgese, 6-135: la vita / la conosco oramai sulla punta delle dita.
-dare il dito e vedersi prendere la mano: fare un favore a qualcuno
ti mostra el deto / tu voi la man con tuta la persona. cammelli,
/ tu voi la man con tuta la persona. cammelli, 146: del
et egli ha preso il dito e la mano. piccolomini, 187: si
dato un dito, avete presa tutta la mano, e non volete più lasciarmi
ti lega al dito questa: / la nostra gente è di combatter vaga,
/ sì che de'tuoi avranno sol la groppa. s. bernardino da siena
dev'essere uno di quelli che se la sono legata al dito perché io ho scritto
io ho scritto che innocenzio x aveva la faccia del vecchio cacciatore mangiatore di cipolle
si trafficò (così si disse per la terra) e noi giurerei, perché io
45: in confidenza, peraltro, la vecchia ci avèa lei pure posto un
il coraggio di esaminarla da vicino [la società], di porre il dito su
piaga; ma non ha osato dire tutta la verità. bocchelli, 10-117: gli
carissima è venuta a tempo a levarmi la pena. pavese, 1-66: chi sa
trattenerla. vittorini, 3-104: questa è la loro allegria... è che
muovono un dito per dartela, eppure te la danno solo che tu stia ad osservarli
dito / lanzi ei non toccheria né con la coda. -non torcere nemmeno un
dito. -picchiarsi con un dito la fronte: per indicare che una persona
susanna si voltò a guardarla di sopra la spalla picchiandosi col dito la fronte.
di sopra la spalla picchiandosi col dito la fronte. -tenere i conti sulle
fare gran danno; e però quando la cosa è cara, toccala col dito,
grazzini, 4-316: -gerozzo e la moglie che ne dicono? -par loro di
. sacchetti, 16-28: costoro con la donna si tornarono a piè zoppo col
al tuo sorriso, né vorrei che la sorte ve lo facesse capitare.
, i sambuchini e prugnoli nascono per la proprietà del terreno, nata atta a
. targioni tozzetti, iii-539: v'è la ditola bianca { clavaria alba),
ditola bianca { clavaria alba), la ditola gialla { clavaria lutea) e la
la ditola gialla { clavaria lutea) e la ditola rossa o corallina { clavaria rubra
= deriv. da dito (per la forma). ditolile, sm.
manifestamente che tra tutte le consonanze musicali la diapason è la maggiore: dico semplici
tra tutte le consonanze musicali la diapason è la maggiore: dico semplici, perché se
ogni modo o armonia si trovava secondo la prattica usuale almeno l'uno de'ditoni
piede di quattro sillabe, delle quali la prima e la terza lunghe, e brevi
sillabe, delle quali la prima e la terza lunghe, e brevi la seconda
prima e la terza lunghe, e brevi la seconda e la quarta, cioè composto
lunghe, e brevi la seconda e la quarta, cioè composto di due trochei.
fosse fatto uomo e patisse pena, la vergine caterina mostrò loro che questo era
e che dovea essere ditroncato. e la sibilla dice così: « beato quello dio
nome sotto il quale l'imprenditore svolge la sua attività economica; il nome dell'
per l'aumento dello spaccio e per la qualità delle loro manifatture...
loro manifatture... possano impiegare la loro attività in vantaggio comune della patria
. rovani, ii-561: beauharnais mantenne la promessa ed aiutò la casa bignami;
ii-561: beauharnais mantenne la promessa ed aiutò la casa bignami; lo che fece pure
delle casse governative. svevo, 6-95: la casa è a tuo nome. ho
a tuo nome. dopo scriverò anche la bottega a tuo nome. pensa che
, 15-74: un palazzo vecchissimo con la nera facciata tappezzata a ogni piano di
esclusivo della ditta da lui prescelta. la ditta, comunque sia formata, deve
, deve contenere almeno il cognome o la sigla dell'imprenditore. -teatr. società
due soci in commercio, e fanno la circolare ai clienti della ditta disciolta.
emanuelli, i-182: i re hanno anche la risorsa di abdicare. ah, si
della nazione: dichiarano fallimento, però la ditta continua. 2. per
. 2. per estens. la sede, i locali dell'azienda.
banco e ditta, fa che prima consegni la ditta, e poi per resto scrivi
e creditrici le tue robbe e debitrici la cassa se ti dà contanti, e debitrici
, f. 78, 15; per la commandità di bruggia e londra, in
17; per traffico di vinegia sotto la ditta di pierfrancesco de'medici e compagni
pierfrancesco de'medici e compagni, per la rata di f. 100, tocca loro
. dieta * detta, nominata [la società] '; da dictus, part
senza perdita. sapendo sopra tutto conoscer la ditta: perché ora si vince nel principio
or nel fine. tasso, n-iv-522: la ditta altro non è che la prosperità
: la ditta altro non è che la prosperità della fortuna, la qual si conosce
è che la prosperità della fortuna, la qual si conosce a molti indici,
, sm. apparecchio usato per incidere la voce e per riprodurla immediatamente senza bisogno
da un piccolo altoparlante, che consente la conversazione fra stanze diverse dello stesso ufficio
il dittàggio del paese era che facesse la spia. -modo di dire.
in versilia, quando è in amore, la vite, essa piange lacrime schiette ed
un proverbio versiliese...: « la bella di capriglia tutti la vogliono,
: « la bella di capriglia tutti la vogliono, nessuno la piglia ». viani
di capriglia tutti la vogliono, nessuno la piglia ». viani, 19-54: e
olio essenziale, aromatico e infiammabile; la radice si usava come tonico e diaforetico
, che dittamo simigliantemente s'appella, la quale in luogo caldo, petroso e secco
col dìttamo bianco o col papavero nero la morte. cicognani, iii-2-202: la
la morte. cicognani, iii-2-202: la cena s'era chiusa con un brindisi al
. si trova nell'isola di creti, la vertù della quale mostraron prima li cervi
che stagna il sangue, e de la piaga rea / leva ogni spasmo e
mi sogni / di beverlo con te sotto la vela / che ci tragitti all'isola
'l dittamo mio, egli risana / la piaga mia; e può far la mia
la piaga mia; e può far la mia sorte, / d'aspra e noiosa
delle sue sciagure. foscolo, xv-137: la 4 crusca 'fu dittamo e latte
articoli mentre il fabbro mi andava raccapezzando la vettura. manzoni, 24: a
pascoli, 131: dittamo blando per la mia ferita / l'avete, o balze
, sm. stor. chi ricopriva la carica della dittatura nella roma repubblicana (
dal senato a roma, dapprima per la durata di dieci anni, poi a
boccaccio, viii-2-49: occupò [cesare] la republica, e fecesi fare, contro
i piedi / cesare ha roma. imperator la fronte / cinto del sacro alloro,
suo pensiero mutare in governo più fermo la disordinata repubblica, egli, col nome
fu dittatore. foscolo, xiv-370: la sentinella uno di questi giorni se ne
di questi giorni se ne andrà: la teresina dovrà presto ritirarsi ai quartieri di
infinite. settembrini, 1-85: noi la vedremo un'italia unita e forte,
cingere vienna, e piantare su quei baluardi la nostra bandiera negra. rovani, ii-620
iii-6-397: nell'83 vittorio alfieri pubblica la prima edizione delle tragedie; e quell'anno
edizione delle tragedie; e quell'anno la libertà esce trionfante dalla sua prima lotta,
libertà esce trionfante dalla sua prima lotta, la indi- pendenza degli stati uniti d'america
per disonorarle, e che perciò avevano meritata la morte. bandi, 361: memoranda
: il dittatore, solo, a la lugubre / schiera d'avanti, ravvolto e
, ravvolto e tacito / cavalca: la terra ed il cielo / squallidi, plumbei
freddi intorno. / del suo cavallo la pesta udivasi / guazzar nel fango.
dettatore né sapeva vincere né sapeva usare la vittoria. 4. il capo
? ma sono semplicemente i maestri con la verga in mano. savinio, 293:
fatto a firenze o a siena dove la lingua spira fresca eleganza ed antichissima purità
quella sua vii prosa retorica nomina invano la scienza, e sdottoreggia dittatorello di
e sdottoreggia dittatorello di frasi, * la scienza pone il suo veto',
, si risponde: quale scienza? contro la volontà suprema d'un cittadino circa
volontà suprema d'un cittadino circa la destinazione del suo cadavere non può
suo cadavere non può star che la igiene. e questo non è il
collegio, quella della signora erminia, la maestra in capo, nata e cresciuta per
sangue tedesco ho l'ostinazione mulesca, la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza
la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza dei miei piani, la noia
, la sicurezza dei miei piani, la noia di dover accettare discussione, un desiderio
una carica pubblica in cui è concentrata la pienezza dei poteri statali o di un governo
tiranno che fosse in quella città, la comandò sotto questo titolo dittatorio. botta
dittatoria. cattaneo, iii-4-273: appena la ritirata dell'esercito fu popolarmente nota,
che istituisse un magistrato dittatorio per difendere la città. carducci, iii-25-13: la
la città. carducci, iii-25-13: la repubblica mia non è la repubblica per
iii-25-13: la repubblica mia non è la repubblica per sorpresa... e
sorpresa... e né meno è la repubblica oligarchica d'un partito anche ottimo
partito anche ottimo, e tanto meno la repubblica dittatoria d'una fazione. b
nostri... non possono attingere la libertà, se anche la fingano in carte
possono attingere la libertà, se anche la fingano in carte costituzionali, né possono
onesta amministrazione; se anche egli sbagliò la misura nell'indulgenza alla demagogia, nelle
esercita, o aspira a esercitare, la dittatura (cfr. dittatore, n.
fatti i suoi voti, mise giuso la dettatura. benvenuto da imola volgar.
grandi bisogni;... e durava la dittatura cinque mesi, e più e
principio ebbe i re: da lucio bruto la libertà e 'l consolato: le dettature
in pien senato, / a rinunziar la dittatura? è presto / senza esercito
: il disprezzo per le ricchezze e la dignità romana si sublimano in cincinnato, in
uno dall'aratro passa alla dittatura, salva la patria, e toma al rustico lavoro
specifico e limitato nel tempo, come la restaurazione dell'ordine (da parte di
nazionale importa, almen nei princìpi, la dittatura; imperocché dovendosi usare celerità somma
, ii-15-29: in quel solenne momento la francia non poteva resistere, se non
della giovine italia, che avea combattuta la dittatura in quell'epoca, se ne fece
. carducci, i-1029: a me la dittatura non par mica abbominevole, come le
come le porte d'inferno; ma la vorrei dei giusti e dei forti,
, dopo che l'odio ha fornicato con la cupidigia nel pattume della licenza. b
tutto il potere politico, conquistato mediante la sovversione esterna o 1'eversione interna dell'
anche in questo, che ella adorò la forza, per diverse guise e sotto diverse
forme, ma sempre e anzi tutto la forza. ojetti, iii-150: la
tutto la forza. ojetti, iii-150: la spagna è in tristi condizioni. la
la spagna è in tristi condizioni. la dittatura la schiaccia. per respirare,
spagna è in tristi condizioni. la dittatura la schiaccia. per respirare, un paese
dei costruttori, insomma, e che la democrazia fosse quello degli avvocati.
del proletariato vittorioso nella rivoluzione socialista; la concentrazione di tutti i poteri nel proletariato
poteri nel proletariato, per controllare saldamente la classe borghese-capitalistica (sconfitta, ma non
), nel periodo di transizione fra la rivoluzione socialista e l'instaurazione della società
proletaria russa. gramsci, 9-7: la grandezza politica... dei bolscevichi.
.. tradotto storicamente nella realtà sperimentale la formula marxista della dittatura del proletariato.
dir così, della cognata, che la prima, quanto meno sareb- besi potuta
del mondo. gioberti, 9-i-2-451: la dittatura papale era stata, non che
, ma necessaria e lodevole, atteso la condizione propria delle età barbare. gramsci,
e. cecchi, 3-135: durante la trentennale, giolittiana dittatura di porfirio diaz
finanziarie. bocchelli, 1-iii-143: così la demagogia preparava, come suole, le
biasimato negli altri. però io depongo la dittatura, e do questa autorità a
, e do questa autorità a chi la vuole di questi altri miei amici. mascardi
: s'ho a dire il vero, la dittatura d'amore fa paragone a quella
toscani che volessero col loro dialetto arrogarsi la dittatura della lingua italiana. di brente
non può di certo sopportare più a lungo la dittatura bizantina che ogni giorno più lo
il trono / due magnanime dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'
dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'bei trionfi generosa pace.
freni educava. -corona dittea: la costellazione di arianna. tramater [s
dittea'. così da taluni fu chiamata la costellazione di arianna, figlia di minosse,
proboscide (come nelle mosche); la metamorfosi è completa; le larve sono
ale sole. carducci, iii-21-219: la serie degli scarabei di marzotto è chiusa da
intagliata, io giovenca che si dibatte sotto la persecuzione del dìptero, la cui figura
dibatte sotto la persecuzione del dìptero, la cui figura nella gemma felsinea riscontra esattamente
pascarella, 1-268: aveva saputo difendere la sua pasticceria dagli oltraggi dei ditteri fastidiosi,
cerniera o legaccio di cuoio, la cui parte interna, spalmata di
tavoletta che si esponeva nelle chiese durante la celebrazione dei sacri riti e recava l'
argento o di avorio, che finita la sacra funzione si ripiegavano come un libro
/ sia dai dittici! -ei falsa la parola del cristo! ojetti, ii-608:
corona, spada corta e globo con su la vittoria. -iscrivere qualcuno nei dittici cattolici'
ma si può ancor vedere / comporsi la pittura, / da ogni lato una
dee tralasciare di dire che noi dobbiamo la conservazione di questi... all'essere
. m. -ci). che ha la forma del dittico, pieghevole; che
; e n'è un preziosissimo avanzo la così detta casula dittica del museo di classe
quando l'amanuense scrive indebitamente due volte la stessa parola o la stessa lettera
due volte la stessa parola o la stessa lettera (ed è il contrario di
m. -ci). che riguarda la dittologia. dittongaménto, sm.
senza dit tongo ', la cosa era più liscia; ma no,
più liscia; ma no, signore, la scienza novella vuole novelle voci.
una forma a un'altra di civiltà. la paratassi o la sintassi, il
di civiltà. la paratassi o la sintassi, il dittongaménto e simili furono
aut civitatibus '. solamente dittonga e relativiza la copula * que ', la quale
relativiza la copula * que ', la quale il lipsio leva. tommaseo [s
), agg. che ha subito la dittongazione, che va soggetto alla dittongazione
che chiamano longobardo. muratori, 5-iii-59: la qual cosa da alcuni maestri è stimata
* cantare dittongato *, quasi non solo la grammatica, ma la musica ancora abbia
quasi non solo la grammatica, ma la musica ancora abbia i suoi dittonghi. carena
come in 4 nuòra ') quando la vocale forte è preceduta dalla vocale debole
, lasciando cadere in ogni altro caso la vocale debole (e si tratta dei dittonghi
o niuno dittongo si spazia per la toscana lingua, o molti più di
avendo da pronunziar il dittongo, che fa la prima sillaba di eurialo, usano ora
un solo suono. carena, 2-204: la ragione grammaticale... al dittongo
sostituire una vocale semplice ogni volta che la posa cada su altra sillaba della stessa
altra sillaba della stessa parola: non comportando la lingua nostra due accenti o fermate in
vocabolo. prati, i-305: qui la penna io pongo / scherzosa e impensierita
più. d'annunzio, iv-2-85: la prima classe diceva a voce alta le
alta le vocali e i dittonghi, la seconda sillabava. panzini, iv-723:
è piuttosto greco. in qualunche modo la pronunzia de'dittonghi è oggi perduta del
per i pronunziamo. lanzi, 1-1-114: la 4 e 'sta invece della 4
sta invece della 4 i '; la 4 o 'e il dittongo 4 ou
spesso divengono brevi perché si suppone elisa la seconda vocale del dittongo, e l'una
e l'una delle due vocali componenti la lunga. = voce dotta,
diurèide, sm. chim. composto la cui molecola contiene due volte il radicale
diurèsi, sf. medie. la secrezione dell'urina. -anche:
secrezione dell'urina. -anche: la quantità di urina secreta in un determinato
. adatto o destinato ad accrescere la secrezione dell'urina. libro della cura
temperatamente, ed ha virtù diuretica per la sottile sustanzia sua. mattioli [dioscoride
[dioscoride], 40: vale [la cassia] al riscaldamento delle reni,
latte e burro allor ciascuno / sorbì la diuretica bevanda. p. verri, i-9
sonno. viani, 14-346: sopra la pensione sgorga l'acqua del san giovanni,
che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie. -sm. c
terzine, nelle quali si svelenò contro la mia povera 4 tartana degl'influssi '
roma d'ordine dei consoli, con la quale si notificavano gli editti, le
casa di milesi, gilberto gli stese la mano: -addio, ottimo diurnale!
diurnista a tre lire il giorno presso la biblioteca di brera. panzini, iv-201:
anguillara, 4-411: tutte servito avean la scura notte / ad una ad una già
8-3-292: ma qual si sia del mar la forma o '1 moto, / posa
breve carta. d'annunzio, v-2-709: la conoscenza. qual dunque è il modo
della mano che tiene l'acqua piovana o la rondinella caduta dalla gronda; vivere l'
men cerco e girato / quanto riscalda la diurna stella. di leo, 159
: l'acque porgon splendor, ché de la luna / le ripercote il tremolante lume
sperio ardendo avvampa / il biondo dio de la diurna lampa. caporali, ii-40:
antro, ascoso / dal fiero ardor de la diurna sfera marino, 10-227: su
marino, 10-227: su lo spuntar de la diurna luce / a trino arriva e
diurna luce / a trino arriva e la gran porta assale. casti, ii-i-
. casti, ii-i- 48: la lampa del diurno lume / si spense intieramente
, e queta / de'cani era la voce e della gente. idem, 968
sotto l'astro diurno, languendo per la terra in profondissima quiete tutti i viventi
dio? è quello dove v'è la sua insegna o la sua impronta. pallavicino
dove v'è la sua insegna o la sua impronta. pallavicino, 7-56:
opere fu patteggiato in pagamento, secondo la parabola del vangelo, il danaro diurno.
, che forse mille volte per fraudar la morte, avea limosinato da quella regai mano
poltrone, canapé e divani. ebbi la fortuna di andarvi a caso nel secondo
il mio 'hótel * diurno, anzi la mia vera casa dalle una alle cinque
era. 2. che svolge la sua attività durante il giorno (una
di quel ch'è in sua balìa la più gran parte, / dove a fatica
non d'amore. panzini, i-85: la macchina lavora giorno e notte, le
sp., 17 (292): la paura d'essere inseguito o scoperto.
te, sileno, / ora che tace la diurna rissa / del maglio e della
v-2-692: nel mio stile io dovevo la suprema testimonianza al grande velivolo nomato caproni
due paghe debbono essere corrisposte a tutta la compagnia. palazzeschi, 7-95: gli spettacoli
, iii-511: il comunale era, per la serata, preso dal ministero degli esteri
: se dante e galileo avessero cominciata la loro vita letteraria a scarabocchiare nei fogli
mensili, il primo non avrebbe creata la poesia né il secondo la scienza moderna.
avrebbe creata la poesia né il secondo la scienza moderna. 4. astron
di un giorno. -moto diurno: la misura di tale arco. dante,
movimento diurno, cioè del die e de la notte, ma tortamente contra quello;
de l'ariete e nel principio de la libra, e partesi per due archi da
sol il ratto corso, / e da la destra a noi giove e saturno,
su le campagne e i colli / de la figlia d'avemo i foschi orrori.
i foschi orrori. gioberti, ii-274: la cosmogonia fìsica della terra si racchiude nel
sesta e nona, il vespro e la compieta). d. bartoli,
] a impedire, almeno diuturnamente, la loro riscossa [dei popoli].
alberto, 122: quella cosa per che la diuturnità delle cose mortali perdura, cioè
il modo del generare, il quale la natura sempre desidera, la volontà alcuna volta
il quale la natura sempre desidera, la volontà alcuna volta costrigne. s.
di lunga diuturnità. boterò, 1-3-iv: la madre della diuturnità de gli imperii
della diuturnità de gli imperii è la moderazione. sarpi, ii-4: tengo
e i codici devono essere fatti per la diuturnità dei tempi, e non per
le persone che attualmente hanno in mano la pubblica autorità. foscolo, vii-9: questo
. leopardi, i-462: forse che la felicità e la diuturnità della vita,
, i-462: forse che la felicità e la diuturnità della vita, sono la stessa
e la diuturnità della vita, sono la stessa cosa? carducci, ii-3-386: sopra
sopra tutto ti prego a non imitare la diuturnità del mio silenzio fiorentino e a
li effetti predetti, et acciò che la pace sia diuturna e perpetua, seguendo
fuoco: per che sperano di venire doppo la purgazione, o diuturna o breve
o breve che abia a essere, a la beatitudine. sannazaro, iv-190: tra
. -quando finiranno sua naturai etate, la quale han limitata come ciascuno degl'inferiori
più diuturna. castiglione, 174: la pittura,... se non è
diuturna, per dir così, come la statuaria, è però molto longeva, e
anco non molte ore, ma che per la lor piccolezza non vengano facilmente osservate?
dell'arte. leopardi, ii-393: la qual mancanza non da altro provenne che
i diuturni dolori gli avevano quasi vestito la mente d'una scorza di stupidità.
leone ebreo, 144: dicono, secondo la fabula, che [dafne] si
sempre verde, odorifero e caldo ne la sua generazione, si manifesta più in lui
quelle [erbe] che naschino con la radice, la lor barba è diuturna e
] che naschino con la radice, la lor barba è diuturna e fruticosa,
, e tale fiata con freddezza, la quale passione s'ella sarae fresca, leggiermente
. scalvini, vi-69: a te la diuturna / fatica molce i sonni.
, implacabile. cattaneo, iii-4-119: la republica francese poi ben vedeva che carlo
sua delle idee libere, doveva odiare la nazione che le andava predicando.
tona, / non m'avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando
russa / ne le canzoni grasse da la languente rima; / a me la strofa
da la languente rima; / a me la strofa breve concedi, che balza,
rilutta, / e freme domata sotto la forte mano. serra, iii-134: per
novissima verba. -per estens. la vergine maria; l'anima glorificata.
splende. -la diva severa: la morte. carducci, 908: quando
, 908: quando a le nostre case la diva severa discende, / da lungi
discende, / da lungi il rombo de la volante s'ode, / e l'
/ mi son dinanzi sempre, e la mia diva, / dovunque, lei fuggendo
: giovambatista s'era eletto per sua diva la gra- siosa margherita. giraldi cinzio,
i-186: gli innamorati godono patir per la loro diva. panciatichi, 116
ben maneggiata fa largo ancora per guadagnarsi la grazia della dama: onde timperfetto,
, tanno passato, si conciliò con la gioconda lettura d'essa la benevolenza di
conciliò con la gioconda lettura d'essa la benevolenza di tutte le dive dell'amo.
rivista). verga, ii-302: la diva, nell'orgoglio del trionfo, fece
basta il nome per resuscitare... la gran ballerina, la diva della quale
... la gran ballerina, la diva della quale abbiamo perduto la specie.
ballerina, la diva della quale abbiamo perduto la specie. alvaro, 7-271: un
mio pastrano. idem, 10-35: la diva dei fumetti fa i capricci da grande
grande attrice, e supplica come se la torturassero nella febbre della creazione.
, talvolta con una punta sentimentale, ma la più parte scollacciate. =
errore o sia divagamento ferino, dentro la gran selva di questa terra. cattaneo,
sarebber superflui. guerrazzi, 5-73: la betta... da un pezzo mirava
, ii-17: or qui io traggo la mia vita,... senza divagamenti
gioie). albertazzi, 522: dunque la tristezza di lei era cresciuta! la
la tristezza di lei era cresciuta! la smania di divagamento, a cui guido
forse perché acerba; ed era in realtà la ragazza più solida, più pratica,
, imbardata di tutto punto, sotto la sua tenda, una delle più ordinate
ant. e disus., anche con la particella pronom. { divago, divaghi
fine ridursi sempre a questo passo tra la riva sinistra... e la destra
tra la riva sinistra... e la destra. cattaneo, ii-1-403: nella
più basso della presente strada postale, la quale si divaga sulle circostanti alture,
sorvegliato dagli occhi, un sorriso che la sa lunga gli divaga pel viso scialbo
e continue. genovesi, 1-25: la tua vita è pensare, e ragionare,
e mi piace da presso riguardare / la tua conquista. moravia, viii-43: dalle
pea, 7-481: mandava in ischerzo la cosa, come sempre, e divagava
come vecchio militare, mi pareva rappresentar la presente necessità di pensare solo alla guerra
allo sportello ad ogni voltata che faceva la carrozza, per vedere se fossero arrivati
, -che stanotte gli è morta la figlia unica. -calmare, lenire,
, 1-324: il mio zio tobia empiè la seconda pipa, e se non fosse
. foscolo, xvi-194: io incalzo la penna alle lezioni -non però sono
. bontempelli, 20-56: -valacarda -spiegò la signorina - è un incorreggibile ragionatore e
, il che fa a pugni con la sua professione. comisso, 1-22: il
nasce l'oziosità,... la divagazione, la non stabilità della mente e
,... la divagazione, la non stabilità della mente e del corpo
corpo, e le troppe parole e la curiosità. monti, iii-127: queste
sono io, non può oramai lasciare la sede universitaria; come non sia un professore
', a sole voci, che richiamò la mente di demetrio dalle strane divagazioni in
dello spirito. alfieri, i-124: la divagazione inseparabile dal mutar luogo continuamente ed
e comunque barocche; nel secondo appare la cupola a tazza; il terzo avvia la
la cupola a tazza; il terzo avvia la soluzione prescelta, ma con elementi di
cicognani, 3-175: che effetto! sentir la propria presenza: paura d'esser così
sente che in quella domanda è implicata la vita. 2. figur.
sua stanza e sperando un divago aprì la lettera di paolo. papini, 20-227
sensualità prepotente,... sfogava ora la lussuria rattenuta. baldini, 5-196:
), intr. (anche con la particella pronom.). disus. e
livio volgar., ii-1-253: presero la via delle montagne di preneste, quindi
, occupato salò, si divallasse parte per la strada del monte gavardo a brescia,
alien. -defluire, scorrere verso la foce (un corso d'acqua)
fin che piave pe'verdi baratri / ne la perenne fuga de'secoli / divalli a
divallano al mare. tozzi, i-50: la campagna, a destra, divalla dentro
i-144: allorché appare / sovra i monti la neve e si divalla / per li
, / move dall'alte cime e la radduce / dolcemente alle falde.
19-34: eccoti un tratto in su la sera sorge / un fiato orientai,
ogni sorta. vittorini, 4-396: la ragazza vedeva il punto divampante della sigaretta
. trattato delle virtù, 153: la sua tentazione [del diavolo] in
, / s'aventa ad essa per la grande spera, / tanto che si
alvaro, 2-14: una fiammata avvolse la quercia che divampò tutta come una torcia
e un calore molto intensi; provocare la sensazione di un caldo insopportabile. filicaia
una fornace. comisso, 12-98: la buona stagione dei miei soliti viaggi per
, balenare, sfavillare, scintillare (la luce, lo sguardo). varano
fiaccole il tebro divampa, / già la tromba di guerra squillò. fogazzaro,
andò molto che un cirro sospeso sopra la cima divampò, toccato dal sole, e
toccato dal sole, e poco dopo la cima stessa risplendette purpurea. pavese, i-179
luminosi. negri, 2-467: dietro la cortina paonazza dei monti di lecco,
valeri, 3-147: esce nel sole la colomba bianca, / si spicca da
. alvaro, 9-20: nera come la pece, venne avanti una cavalla nera,