baciandola in bocca avidamente, / or la strigne, or la morde, or la
, / or la strigne, or la morde, or la rimira; / ed
la strigne, or la morde, or la rimira; / ed ella in lui,
decente, ma che voi meritate tutta la stima e tutte le attenzioni di chi
disobbligata delle sue ispezioni teatrali, me la faceva compagna e la conduceva meco pubblicamente
teatrali, me la faceva compagna e la conduceva meco pubblicamente a'teatri d'opera
mi apprezzassero della mia dabbenaggine o per la mia costanza ad ogni fatta di lavori,
iii-24-47: il sentimento curai esprimere con la più decente schiettezza; intiero ed integro
come il cruscaio si sforzava di contenere la non decente ilarità, il suo stomaco
: ma gira gira, si sa, la lingua batte dove il dente duole,
voi pure sareste nelle vostre vicinanze, e la mamma presso la santa sua chiesa.
vostre vicinanze, e la mamma presso la santa sua chiesa. manzoni, pr.
in terra, coperti colle lenzuola bianche, la camera da letto ebbe subito un aspetto
fortuna sieno giunti alla virtù, e che la virtù prenda que'suoi decenti ornamenti,
non differirvi il piacere di questa lettura la copia non avrà la legatura la più
di questa lettura la copia non avrà la legatura la più decente. a. verri
lettura la copia non avrà la legatura la più decente. a. verri, i-14
ma faone troncò questa oziosa maraviglia collocando la straniera nel più decente sedile della nave
corte del quartiere, stentando a trovare la forma decente. d'arzo, 1-45:
decente: 0 anche solo a dar la destra a una donna. si rifugian di
padre del genere umano, il battersi la guancia e lo scapigliarsi. cicognani, 1-196
ballo e le decenti grazie, / e la vergin di cinto ivi sue tresche /
citerea guida i cori a 'l raggio de la luna, / e le decenti grazie
d'esempi lume / vedeano i figli ne la sacra etate / de'genitori e ne'
pudichi lari. dossi, 735: come la immonda bocca le si contrasse oltre il
il decente, dovette affrettarsi a dissimulare la oscèdine, applicandovi il manico del suo
francesco da barberino, 131: pensi la gente che si truova in casa /
quel pomeriggio sereno passando in rassegna tutta la letteratura italiana e terminando con la solita
tutta la letteratura italiana e terminando con la solita intesa a metter su una rivista
intesa a metter su una rivista, la quale avrebbe dovuto essere tutta lom
assume in modo diretto su di sé la cura di tutti i bisogni pubblici, ma
specialmente di funzioni statali, e indica la devoluzione di alcune funzioni dello stato agli
della terra, e operare, secondo la sua espressione, il decentramento religioso.
, 6-253: non tentai più di scrivere la mia vicenda metafisica ma soltanto di viverla
. d'amico, ii-12: la vita artistica e culturale italiana è stata
per tutto. piovene, 5-26: la decadenza estetica può essere combattuta solo da
da un'esigenza morale di rispetto verso la collettività, il gruppo sociale, il
vi vergognate di stare ai vesperi con la dovuta decenza, di tacere mentr'altri
bellini, ii-65: il pospor fin la vita e ciò che un ha / a
/ a ciò che il giusto e la decenza detta. goldoni, viii-401: la
la decenza detta. goldoni, viii-401: la sua condotta mi pare assai stravagante.
il gatto] osserva ed ama / la nettezza e la pubblica decenza, /
] osserva ed ama / la nettezza e la pubblica decenza, /...
decenza e dell'onestà,... la morale pubblica pronuncia la sua sentenza,
... la morale pubblica pronuncia la sua sentenza, e scrive il nome degli
[s. v.]: la decenza è la maniera di regolare i
. v.]: la decenza è la maniera di regolare i proprii discorsi,
tommaseo [s. v.]: la decenza è ima per tutti, ché non
varie specie di pudore o di modestia. la convenienza s'accomoda a'casi. quindi
s'accomoda a'casi. quindi diciamo, la decenza, e non le decenze.
... da ogni parola che offenda la decenza, senza la quale le grazie
parola che offenda la decenza, senza la quale le grazie del dire riescono meretrici.
cose come stanno; contenti di salvar la decenza colla furberia della gatta che copre
tuale degli antichi, ella diè la forma dell'arte al mondo tumultuante e
poi avvolta nel suo manto sopportò con la decenza d'ifigenia i colpi dell'europa
di 'decenza quotidiana '(la più difficile delle virtù) può attendere senza
padre. 0riani, x29- 180: la russia, dopo l'enorme sconfitta dell'estremo
nei balcani per riconquistare al cospetto del mondo la propria decenza imperiale. -gabinetto,
i suoi gabinetti di decenza dorati come la grotta di aladino. brancati, 3-141:
nella stanza di fondo al corridoio, la meno luminosa, quella che molti scambiavano
onesta. beicari, 4-188: la mia mente in quella parte pende /
su le spalle al sacerdote, acciocché la pioggia non lo gravasse tanto e con
. c. gozzi, i-294: la tragedia del « gustavo » fu posta in
senza punto offendere il verisimile, o la teatrale decenza egli non ha mai fatto
ridendo le scale. quando ebbero acceso la candela, la ragazza rimasta nel mezzo
. quando ebbero acceso la candela, la ragazza rimasta nel mezzo fece un oh
grigia, imbronciata, che voleva nascondere la sua miseria sotto la decenza conventuale delle
che voleva nascondere la sua miseria sotto la decenza conventuale delle sue facciate cenericce.
: lasciando di lodare sì grande opera per la copia immensa dell'erudizione, per la
la copia immensa dell'erudizione, per la decenza dello stile, per la precisione
per la decenza dello stile, per la precisione delle idee. c. gozzi,
, par., 28-38: quello avea la fiamma più sincera / cui men
più sincera / cui men distava la favilla pura, / credo, però che
il ciel distà, che pari / spazio la terra e 'l negro èrebo parte
statue. sinisgalli, 9-104: la mano tanto dista / dal cuore dall'orecchio
16-v-358: fa di mestiere procurare, che la bile si renda più fluida e più
a quello tutti i suoi pensieri e la mano rivolga per deo- struerlo e distasarlo
usata nelle iscrizioni agli dei mani, la quale significa 4 un monumento di due
f. doni, ii-101: ben che la linea del cuore fusse grande e grossa
grande e grossa e fosse discontinua, significherebbe la virtù vitale in principio essere stata forte
(167): non fo divisa [la terra] al modo del cielo dal
al settentrione, sì che ciascheduno avesse la sua parte del temperamento e del destemperamento
, 239: oltre a ciò sente pena la creatura, ché, partendosi di luogo
alcuna volta alle novelle piante, che per la grande distemperanza del caldo del sole quasi
allor fuor del suo regno. / quinci la guerra nacque, che ancor dura,
n'ebbero a sdegno; / triema la terra e il ciel lampeggia e piove:
corpo dell'uomo vengono molte malattie per la distemperanza di queste quattro qualitadi, e
tutti i vizi e tutti peccati per la distemperanza di questi due costati del cuore.
e lo fastidio di tre ore e conduce la disgrazia o distemperanza del corpo,
. l. dati, 1-2-29: la sua distemperanza [della complessione collerica]
terzane, / ch'oggi stan bene e la febbre han domane. varchi, v-745
] irrita o distende con irregolare stimolo la distemperanza degli umori. 3. figur
e di moneta. genovesi, 1-29: la tranquillità di questa presente vita non si
vivere ordinatamente, né si turba che per la distemperanza de'costumi. =
volgar., 6-63: a colorar la faccia, prendi le tuberosi tadi delle radici
ogni altro sale. -intr. con la particella pronom. sciogliersi; diluirsi.
non distempre il core, / face la fiamma che l'asciuga e 'ncende.
15-103: da indi in qua ch'ebbe la trista nuova, / sospirava griffon notte
assalti costantemente e ferocemente reiterati distemprano la lega più salda; a una lotta sorda
una creatura giovane può opporre tutta quanta la sua violenta ribellione, ma poi cede
, logorarsi. - anche: attenuare la tensione. petrarca, 224-13:
universo viva! -intr. con la particella pronom. distruggersi, andare in
pria non si distempre, / a la riva latina ed a l'achea /
-allentarsi. leone ebreo, 53: la piaga fatta da la saetta non si
ebreo, 53: la piaga fatta da la saetta non si sana, se ben
ha tirata. 3. alterare la natura; corrompere, guastare. -anche
cagionatogli dalla febbre, così a voi la cupidità che vi si è accesa nel
sol rintuzza i dardi, / e a la terra il sapor distempra e scema.
vie tenti. -intr. con la particella pronom. sannazaro, 4-108:
, si distemperava in maniera, che la città... la miglior parte dell'
, che la città... la miglior parte dell'anno era stanza non
. anguillara, 15-104: ciò che sotto la luna si contiene, / convien che
. 4. ant. togliere la tempera (ai metalli, al vetro
, ecc.). -intr. con la particella pronom. perdere la tempera.
. con la particella pronom. perdere la tempera. biringuccio, 1-119: la
la tempera. biringuccio, 1-119: la durezza che piglia il terzo corpo nasce
nasce perché si distempera e si rompe la qualità ollea- gina e viscosa che fa
, discordare. -anche intr. con la particella pronom. masuccio, 455:
quasi violente morte me ha voluntario fatta la mia lira disteniperare.
usare vino, a tutte le virtù serra la porta e a'vizi l'apre.
del vino, chiude a le virtudi la porta e a li peccati l'apre.
si risente. pallavicino, i-724: la qual [concupiscenza] perciò talora da'
sfrenato. giamboni, 29: duolsi la creatura per la detta cagione, perché
giamboni, 29: duolsi la creatura per la detta cagione, perché nascendo ignuda si
ebreo, iy: quelli che lassano la ragione del tutto, senza cercare di contrastare
doni, ii-43: che cosa fia adunque la infirmità? una confusione distemperata, senza
. baldi, 4-1-23: era entrata la state distemperatissima, ond'egli sì per
vizi... più si confanno con la natura scorretta quale l'abbiamo, e
pria che di novo cante, / la distemprata ornai querula lira. groto, 112
destèndere), tr. (per la coniugazione: cfr. tendere). allentare
sì che non esca / pinta per corda la saetta fore, / che per passare
hai. anguillara, 2-219: apre la destra, e 'l nervo si distende,
-figur. rendere meno intenso (la tensione della mente, dei nervi)
] irrita o distende con irregolare stimolo la distemperanza degli umori. d'annunzio,
): lo scorpione faremlo stare revolto la parte denanti elio cerchio quasi elio modo deli
ma destendaremoli una parte dela coda giù enverso la parte del mezodie. novellino, vi-98
e sopra loro avea distesa una nebbia la quale lo giorno li copria dal sole
copria dal sole e tenevali freschi e la notte li resplendia contra le tenebre e
per una pezza di drappo di seta, la quale aveva in un suo forziere,
quale aveva in un suo forziere, la mandò; e venuta quella, in terra
e lungo, un foglio; prese la piuma in mano; tira una linea retta
, e ridotti in forma di pasta la distendono sotilmente formandone stiacciate rotonde e grosse
sotilmente formandone stiacciate rotonde e grosse quanto la costola d'un coltello. panciatichi,
: hanno anco questi pesci... la vescica del fiele lunga più d'un
remi faticosi e lenti / guidando vo la piccoletta barca, / o se distendo
piccoletta barca, / o se distendo la mia rete ai venti. pascoli, 1022
. panzini, i-429: avevano disteso la capparella sopra il letto perché dal tetto
il letto perché dal tetto non gocciolasse la neve. ojetti, i-254: l'
rattratte. -intr. con la particella pronom. ristoro, i-4 (
e soffolta de stelle e luminosa, la quale se destende per lo cielo venendo
parte del mezodie. caro, 1-649: la veste, che dianzi era succinta,
certoché del divino. anguillara, 1-150: la cinge intorno una novella scorza, /
distende. galileo, 3-4-350: figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una
bibbia volgar., vii-409: distenderò la mia rete sopra lui, e sarà
noiose e senza orrori / candido distendea la notte il velo. marino, vii-95:
fuoco, ragunò le acque, fondò la terra. alfieri, 8-221: su le
invan gli erranti lumi, / su cui la morte ora distende un velo, /
con me in persi indicibili moti / è la pioggia che fila giù bieca, /
presagi l'aria notturna distende / e a la giornata cieca / immobile discende.
/ immobile discende. -intr. con la particella pronom. a. verri,
quella avventura, sulla quale si distendea la caligine del tempo e l'impenetrabile silenzio
del principato si distende sempre più spessa la coltre della vita di un centro agricolo
in ciò perfetta letizia. -stendere la mano, un arto, un membro,
ad un sasso. simintendi, 1-4: la terra, fermata in su'suoi pesi
: coloro che questa discordia cominciaro, la compraranno, e non àrmo altro a
teste, e ricevare lo taglio de la spada. guido da pisa, 1-250:
spada. guido da pisa, 1-250: la regina distese la verga dell'oro,
da pisa, 1-250: la regina distese la verga dell'oro, che avea in
e distese il braccio per pigliar con la mano il barattiere; ma il barattiere,
volgar., 4-128: chi apprende la sapienzia mondana e considera l'onore e
sapienzia mondana e considera l'onore e la riverenza del mondo, distende l'alie
alie contro a dio. libello per conservare la sanità., 1-1: quando ti
., 1-1: quando ti levi la mattina del letto, distenderai alquanto le
distenderai alquanto le tue membra, perché la natura ne prende conforto, e il
e1 drago distese un'altra volta la bocca, e prese lo scudo co'denti
comperare va quivi, e guarda loro la bocca, fa distendere e rac- corre
un sano. tasso, 20-63: la man tre volte a saettar distese, /
. -rivolgere, raddrizzare. -anche con la particella pronom. dante, purg
, purg., 31-76: e come la mia faccia si distese, / posarsi
arco / fermossi, e 'l viso a la città distese. -distendere la mano
a la città distese. -distendere la mano verso qualcuno o verso qualche cosa
male, et podestà di potere distendere la mano a qual voliessi, sapendo tue lo
catuno? francesco da barberino, 99: la mano della limosina distenda. cavalca,
casa d'israel, ecco io distenderò la mia mano sopra di te e distruggerotti
siete uomini i quali siate usi di contaminar la vostra fama eterna per viltà. dominici
e salute del popolo, distendi la mano e sì allarga come puoi.
mani su tutte le sventure! è la messa, questa, d'un buon vecchio
tutti i lor cenci possino distendere la trèmula mano. 3. dispiegare
trèmula mano. 3. dispiegare la voce su note lunghe e sonore.
e sonore. -anche intr. con la particella pronom. zinano, 9-36:
distese. marino, vii-263: [la voce] quando con dilicati falseggiamenti s'ammollisce
, le grinze. -intr. con la particella pronom. perder le pieghe, le
: mentre ch'elle domandano le tenebre, la pelle a modo di carta si distende
potrà distendere. straparola, 1-4: la giovanetta usciva dall'armadio, e con
armadio, e con grandissimo magistero apparecchiava la camera, scopandola, distendendo il letto
i capoletti. deledda, ii-827: la terra raggrinzita si distendeva al tepore del
distendeva al tepore del sole, riprendeva la sua veste verde bordata di violette.
un'altra). -anche intr. con la parti- cella pronom. guido delle
: pestò con sassi l'erba, indi la prese, / e succo ne cavò
cavò fra le man bianche: / ne la piaga n'infuse, e ne distese
finita di terra una pasta di sopra, la quale si distende col pennello sottilissima.
i-81: con rapido pennello ne ritrasse la vaga situazione, e in parte non meno
: uno speziale distende e allunga con la spatola sur un pezzo di tela i
dee., 8-8 (302): la distese sopra la cassa. abate isaac
8-8 (302): la distese sopra la cassa. abate isaac volgar.,
nel legno della croce, levi a te la mente mia, la quale è tirata
, levi a te la mente mia, la quale è tirata giù dalli demoni.
astolfo andò pur gioso; / sopra la sabbia distese la schena. tasso,
pur gioso; / sopra la sabbia distese la schena. tasso, 8-2-351: poi
un lenzuolo di bucato, gli rassettò la capanna. gozzano, 811: le mie
, come il beato, / per aspettare la sorella morte. -far cadere in
. ariosto, 31-10: lui sotto la vista offese / di tanto colpo il caval-
/ e tocca appena, in terra la distende. goldoni, iv-126: non
diomede, e lo distendi innanzi / la porta scea. -appianare, livellare
-appianare, livellare. -anche intr. con la particella pronom. spolverini, xxx-1-67
se il terreno in cui debbesi far la sementa sia umido,... egli
asciuttino. pea, 7-564: mise tralci la vite, ché, in breve,
orizzontale o verticale. -intr. con la particella pronom. estendersi. giamboni
né alle loro fatiche sovvenire, perché la schiera tua si distende, e tutta
distendendosi per diritta linea, aveva eguale la fronte. pignotti, 2-70: le fila
in piedi, il ponte verde, univa la pilotta, colossale edificio costruito dai farnesi
colossale edificio costruito dai farnesi che distende la sua facciata sulla destra del torrente,
, ecc.). -intr. con la particella pronom. occupare una più vasta
giù nel genoese / sopra del mar la gente se distese. guicciardini, i-165:
g. bentivoglio, 4-417: verso la collina distesero, quanto fu loro permesso in
permesso in quell'angustia di sito, la cavalleria. cattaneo, iii-4-251: [
e1 suo padiglione fu disteso in su la fiumana, allato a una fonte d'
abbiate tanta fretta; aspettate a far la guglia; aspettate a far la facciata;
far la guglia; aspettate a far la facciata; e innanzi tutto sollecitate il
. -intr. per lo più con la particella pronom. acquistare maggiore ampiezza,
colonne, 3-35: però, madonna, la vostra durezza / convertasi in pietanza e
io ne pera. giamboni, 7-15: la sua signoria distese in tutte le regioni
. fra giordano, 1-294: la pena non può toccare se non quanto
stende il peccato, ché cotanto si distende la pena, non più. bartolomeo da
mirabile tremore incominciare nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito per
: il vero filosofo ciascuna parte de la sua sapienza ama, e la sapienza ciascuna
parte de la sua sapienza ama, e la sapienza ciascuna parte del filosofo, in
secondo il più e 'l men de la virtute / che si distende per tutte
vedi dunque come sia stretta, come soppressata la gloria, la quale dilatare e distendere
stretta, come soppressata la gloria, la quale dilatare e distendere v'affaticate? boccaccio
rapina, o con morte non si distese la tua ira? giov. cavalcanti,
che... non sappiano quanto la loro perfidia si distese sopra il sangue
è nominata. tasso, n-iì-75: la laude può esser ristretta tra piccioli confini
e non manifestarsi né divolgarsi, ove la gloria vaga e si distende e non è
che adegui e veramente conosca quanta sia la grandezza d'una moltitudine finita d'anni e
armi, hanno disteso i loro traffichi e la loro potenza in tutte le parti del
germania, distesasi in francia, ella [la scienza critica] ha avuto fra noi
vincenzo gioberti. carducci, 341: la colpa antica ingenera / error novi e
colpa antica ingenera / error novi e la pena: informe attende / ella, e
fossi aride e nere, / fuor de la terra uscendo, le radici / si
per bere. gentile, 3-260: la gioia dell'arte si può espandere equabilmente e
a un dato luogo. -intr. con la particella pronom. giungere fino a un
giù da belzebù remoto / tanto quanto la tomba si distende, / che non per
mari e paludi occupano, e quanta la region diserta e secca si distende,
qua. ariosto, 10-76: finita la mostra che faceano, / alla marina se
il bottoncin distende. bertola, 78: la strada che da questo villaggio conduce a
e dello stile, e vedrete che la lettura ha prodotto in voi lo stesso
santa maria. -intr. con la particella pronom. farsi più aperto (
corno destro, ove cominciava a distendersi la campagna. -intr. con la
la campagna. -intr. con la particella pronom. occupare un determinato spazio
crescenzi volgar., 1-7: si faccia la casa del signore, la quale abbia
si faccia la casa del signore, la quale abbia la faccia lunga allato alla via
casa del signore, la quale abbia la faccia lunga allato alla via, e poco
(nel tempo) -intr. con la particella pronom. durare, prolungarsi (
: forse non molto più si sarebbe la novella d'emilia distesa, che la
la novella d'emilia distesa, che la compassione avuta dalle giovani donne a *
secondo capo principale del mio discorso, la cui noia, benché non senza presuntuoso
del re. fecesi l'ammiraglio più la novella distendere. dominici, 1-56: di'
, 1-56: di'i peccati con la lingua tua, non gli distendere più che
distendere più che sia di bisogno. la spagna, 1-35: carlo diede la lettera
la spagna, 1-35: carlo diede la lettera a turpino / e disse:
/ e disse: -leggi che ciascun la 'ntenda. / -turpin la lesse prima
-leggi che ciascun la 'ntenda. / -turpin la lesse prima a suo dimino, /
suo dimino, / innanzi che a persona la distenda. alamanni, 7-ii-4: almo
consumano in dipingere frascariuole senza disegno? la lor gloria sta ne i tratti, con
di colori... potesse la mano e l'ingegno dell'uomo cavare e
tutte quelle cose, le quali seppe crear la natura. -intr. con la
la natura. -intr. con la particella pronom. diffondersi; dilungarsi (
condizioni, che chi avesse a scrivere la vita sua e non fare per via di
alle storie che si scrivono per riportare la palma nelle gare di recitazione, o a
. storia di fra michele, 27: la quale [confessione] aveano distesa con
e vide in su l'entrata de la grotta / parole assai, che di sua
l'intento a un dipresso, e la materia. tasso, i-185: stanco di
acciò il tutto sii inteso, destenderò qui la loro dottrina. galileo, 1-2-10:
distesi a dirittura in sufficiente prosa toscana la tragedia d'« antigone ». manzoni
sp., 25 (436): la lettera se la fece distendere da don
25 (436): la lettera se la fece distendere da don ferrante, di
legge il contratto. carducci, iii-25-64: la fantasia,... che nel
furori inventivi. serra, iii-60: la questione riposa sopra una analisi, che avrebbe
; vibrare un colpo con forza. la spagna, 16-39: il conte orlando,
il rio guerriero, / ond'ei la spada al tartaro distende, /..
, mettendo poi in tensione dalla nave la catena o la gomena a cui è
in tensione dalla nave la catena o la gomena a cui è legata. -distendere
di ormeggio, un cavo per legarvi la nave. a. verri, i-102
furono distese le vele, e uscì la nave nella vastità del pelago.
, 19-76: colla spada gli dette la morte, / tanto che tutto in terra
ariosto, 35-67: serpentin da la stella in giostra venne. / al
, così fatto, appunto arrivai con la fronte alle fresche onde d'una fontana
d'una fontana; e distendendomivi dentro la mano, mi comandò colui che gli
lume e si distese sulla poltrona con la buona intenzione di dormire, cercando il
/ che solo in lui vedere ha la sua pace. / e'si distende in
circular figura, / in tanto che la sua circunferenza / sarebbe al sol troppo
fracchia, 315: le sue gote, la sua bocca devastata da un'orribile arsura
. iacopone, 90-92: ligata sì la mente con dolceza / tutta sì se
nel quale si diletti; e similmente che la mente non si distenda ad
saperti mostrar minutamente che vita dovrebbe esser la tua, e quanto oltre doveresti distenderti
perché le parti, nel tirar fuori la pietra, sono più distendibili che negli
lo distendimento delle sue ali, riempiendo la larghezza delle tue terre. abate isaac
entro, in agghiacciando dilatandosi, sforzò la corteccia, e di- staccolla dal corpo
nel suo distendimento de'suoi rampolli: e la sua radice era a lato a molte
molte acque. fiorio, 55: se la vena che gli è compagna, e
sarebbe un distendimento, per il qual la volontà si distende verso la cosa desiderata
il qual la volontà si distende verso la cosa desiderata. giannone, 1-i-13: tutte
cianite; imperciocché i suoi cristalli hanno la virtù di elettrizzarsi positivamente o negativamente.
le quali sole sono potenti a distenebrare la cecità della nostra mente. lancillotti, 1-34
uomo di qualche giudicio comincia ad eccitar la memoria di più patimenti.
. distenére, tr. (per la coniugazione: cfr. tenere).
. ant. trattenere (anche con la forza), catturare, imprigionare,
coralmente / mi distringe e distene / la voglia e la spene. dante da maiano
distringe e distene / la voglia e la spene. dante da maiano, xxxv-1-482:
, / sì c'oramai non saccio la partenza. simintendi, 3-15: ha lo
, vedendo venire m. toro con la gente sua per le sue terre,
che fossono in quella gente, e impedìo la loro andata. bembo, 1-169:
. figur. tenere occupato (tattenzione, la mente); intrattenere piacevolmente, divertire
bembo, 5-31: non ostante che la città fosse distenuta da grandissimi dispendii dell'
azion della gravità s'impiegherà nel produrre la distensione. periodici popolari, ii-95: noi
a rimedio d'una donnola minutamente tagliuzzata la pelle. a. cocchi, 8-221:
nel nostro volgare ben se ne esprime la medesima generale idea quando si dicono * stiramenti
alquanti che si fanno chiamare monaci, la qual cosa è vergogna a dire, s'
). negri, 2-491: con la certezza dell'alba veniva, a me,
riposo. soffici, iv-81: soltanto la sera... era per me,
dell'ex impero. pratolini, 2-217: la signora la carezzava, procurandole un senso
. pratolini, 2-217: la signora la carezzava, procurandole un senso di riposo,
, agg. ant. trattenuto con la forza; preso, catturato, imprigionato;
di pagare x soldi di denari, se la cosa distenuta valesse xx soldi o da
bestie, li scorpioni e li serpenti e la spada che punisce in disterminamento delli
del cielo dall'altra, e così fornisce la veduta nostra. pascoli, ii-267:
, le gelosie,... la disterminatrice guerra. = deriv. da
. marino, 14-402: quanto a la donna pria, narra fur- cillo,
altri di lontan seguillo, / e poi la disterrò per dispogliarla. s. maffei
verbo col detto significato arricchir si voglia la lingua nostra da penna autorevole qual fu quella
storica, faceva conoscere fatti disterrati per la prima volta e capaci di dare un'
: essendosi qui in napoli voluta usare la precauzione di mandare via tutti coloro che
galeotti, s'incontrò in questi signori la resistenza. disterrèstre, agg. letter
ac- caderebbe che a ciaschedun riguardante la parte sua di mezzo apparisse lucidissima.
, il calpestio greve e lento per la distesa del bestiame che scendeva al torrente
disse: siavi una distesa fra tacque, la qual separi tacque dall'acque. ed
e così fu. ed iddio nominò la distesa cielo. f. corsini, 2-81
... forse non volle che la scala avesse tanta distesa quanta ne ha.
e i diametri a palmi con tutta la distesa delle dita, e il giro dell'
fazzoletto. salvini, 41-9: in tutta la distesa e giurisdizione
canto senza posa / correva ardendo lungo la distesa / del cielo azzurro. b.
ii-2-50: non mai, in tutta la distesa dei tempi, uno stesso uomo
s'assottiglia. quasimodo, 2-11: la luna rossa, il vento, il tuo
colore / di donna del nord, la distesa di neve. 3. disus
tutte quante / per far di questa guerra la distesa. vico, 549: a
v. borghini, i-177: questa è la distesa della invenzione, quanto attiene alle
ersera ci passasti vu / correnno a la distesa. latini, i-1976: allora 'l
parma, se ne dovrà venire a la distesa. -compiutamente, particolareggiatamente,
distesa sue beltà cantare / può dar la volta indreto e puossene ire, / ché
boiardo, 3-4-31: ecco agramante ariva a la battaglia, / che caccia e cristiani
/ come fa il foco posto ne la paglia. v. borghini, 6-iii-265:
, cioè impannare di tela a distesa tutta la ancona. -ordinatamente e in lunghezza
lui: / ed esso deporralli a la distesa / l'un presso l'altro sotto
l'olio alla distesa / dieci lire la soma, ed era buono. -cantare
. di giacomo, ii-441: [la tarantella] raccoglieva, in coppie amorose,
, alla distesa le campane: tenendo la corda lunga (contrario di sonare a
di siena... fece sonare la gran campana del popolo di firenze..
. vasari, i-377: costui dunque la bilicò [la campana] di maniera che
i-377: costui dunque la bilicò [la campana] di maniera che due la
[la campana] di maniera che due la potevano muovere, e, mossa,
muovere, e, mossa, un solo la sonava a distesa. verga, 4-344
sole intanto e di scintille accesa / la cattedrale assaltava la nube / con tutte
e di scintille accesa / la cattedrale assaltava la nube / con tutte le campane a
i-ii (56): lo suona [la moglie] talvolta alla distesa.
per le lettere, aviserò di tutto la vostra magnifica signoria. caro, 3-
/ poich'ebbe enea distesamente esposto / la ruina di troia e i rischi e i
il tutto riferì personalmente, / e la grandezza del comun periglio / espose e
l'altre cose me s'offera la costanza di fulvio fiacco. cennini,
/ nei vasti contorni volteggia / librata la nitida reggia. 3. difilato
guicciardini, i-200: il paese per la fortezza de'fossi e per l'impedimento
in chi giuoca, seguita- remmo distesamente la materia di noi carte. 4
i quali sonavano tutti distesamente a gloria, la galea sopra la quale era l'imperadore
distesamente a gloria, la galea sopra la quale era l'imperadore s'accostò al ponte
. allentato. simintendi, 3-220: la crudele forza de'venti... fece
venti... fece diventare enfiata la distesa terra; sì come lo fiato della
fiato della bocca suole fare diventare enfiata la vescica, o vero lo disteso cuoio
giornata. bocchèlli, 10-160: in letto la freschezza dei lenzuoli sul materasso soffice si
. alvaro, 7-44: si sente la gente lontana, chi vi vuol bene e
cuciture. boiardo, 2-1-30: fugge la dama misera tapina, / ed è
, 34: sotto questo naso è la cortese bocca vermiglia di picciolo spazio contenta
sempre ridente. caro, 3-711: [la sibilla] in su le foglie,
/ scrive ciò che prevede, e ne la grotta / distese ed ordinate, ove
, come nel piccol campo, non la solita infermeria, ma bambinelli a giacere
maglie delle reti colle gambe distese e la schiena appoggiata ai sassi. pascoli,
ai sassi. pascoli, 650: la vela si svoltò, si sbattè, come
portò a salvamento, tutti, navigando su la sua santa croce, con le braccia
l'impermeabile disteso, e quel mattino la stanza era molto in disordine.
limenti, e ritarda colla distesa punta la contastante bocca. bibbia volgar.,
. f. buonarroti, 1-351: allora la destra alzata e distesa delltmperatore è fatta
tra le frasche, col sole che la macchiava tutta dell'ombra delle foglie,
l'insidia / del tuo sangue e la mano che distesa / alzi alla fronte a
quel sugo per il quale si genera la carne, a cagione che e'si distilla
giusta aperta e ben distesa / è la fronte signorile, / che al difuor
che al difuor mostra e palesa / la bell'alma e il cor gentile.
pallidi insegna l'esperienza / che han la cute finissima e distesa. -non
. -lungo disteso: sdraiato in tutta la sua lunghezza. dante, inf.
, inf., 12-12: in su la punta de la rotta lacca / l'
, 12-12: in su la punta de la rotta lacca / l'infamia di creti
creti era distesa / che fu concetta ne la falsa vacca. cenne da la chitarra
ne la falsa vacca. cenne da la chitarra, vi-n-179 (1-4): a
chitarra, vi-n-179 (1-4): a la brigata avara senza arnesi, / in
ginocchio colle due mani, e aveva la faccia bianca come un morto, volle
strillare. e. cecchi, 2-64: la spiaggia è tutta un formicolio di corpi
distesi a dormire si svegliano e levano la testa sospettosi di qualche sinistra avventura.
che si vede pallido e disteso, / la giovanetta, e freddo come ghiaccio /
1 che ne fu il ciel de la pietà commosso. 5. disposto
era il fosso... disteso per la pianura, e lungo circa sei miglia
mammella poppava, ne l'altra tenea distesa la tenera mano e con l'occhio la
la tenera mano e con l'occhio la si guardava, quasi temendo che tolta
provincie vallone quelle che sono distese verso la frontiera di francia, e che in qualche
mirata [firenze] / tutta distesa ne la valle florida / come sognante fata.
m'apparve, distesa ai miei piedi, la terra promessa, dov'era il traguardo
. m. adriani, ii-312: la somma dell'esercito barbaresco era sopra la
la somma dell'esercito barbaresco era sopra la ripa del fiume asopo, sì disteso per
del fiume asopo, sì disteso per la moltitudine di gente, che termino non aveva
in file distese come pupazzi ritagliati con la forbice in un foglio di carta.
occhi con debita gravità elevati, intra la moltitudine de'circustanti giovani con aguto riguardamento
caro, 7-1070: soglion talor da la pastura / tornarsi in vèr le rive
/ e poi si volse, e la zampogna prese, / e suona, e
quando tu puoi, morgante, ir per la piana, / non cercar mai né
/ non cercar mai né l'erta né la scesa, / o di cacciare il
o in tana; / andiam pur per la via nostra distesa. pea, 7-219
via nostra distesa. pea, 7-219: la salita era poca e distesa.
, 9-8: il cavallo che ha la groppa lunga e ampia, e tanche
ora appresso essendo distesa per lo mondo la santa fede, allora la santa madre
lo mondo la santa fede, allora la santa madre chiesa crebbe in onore di tutto
... si mossono per andare per la distesa solitudine del deserto, fermando di
leopardi, 188: cercò l'acqua e la terra, il monte e il piano
, solfeggiava a voce distesa onde tener la gola preparata per la sera.
onde tener la gola preparata per la sera. 12. messo per
beicari, 1-16: ancora ho veduto scritta la vita di questo sant'uomo da ser
bisticci, 3-141: chi volesse vedere la vita sua più distesa, legga quella che
in latino. della casa, 600: la piacevolezza non consiste in motti, che
non si adopra ori- volo in dar la fune, / il fatto confessò chiaro e
de sanctis, 7-19: in principio la novella era un racconto disteso coi nessi voluti
non era di tanta gentilezza disteso, ma la sua forma tra lunghezza e brevitade si
notte partitosi, quanto sofferire potè per la fedita, con disteso camminare al mare
94: addirizzando le insegne in verso la lombardia, a disteso galoppo presono il cammino
, i-76: contrastando chi fare dovesse la diceria distesa, e niuno cedendo e
una indefinita virtù di mantenerlo disteso, la quale a cose distese, quantunque disugualissime
proposizioni concedute, fanno da quelle nascer la conclusione che si cerca, in tre
stanza (invece l. dolce intendeva la 'sestina '). boccaccio,
: principiò il presente disteso, contenente la storia di esse ed il singolare valore degli
6-890: eravi tizio, / quei de la terra smisurato alunno, / che tien
direttamente. - anche: velocemente. la spagna, 16-3: con sansonetto al palagio
preso a ragionar con voi dell'etemità con la giunta del bene o del male che
puoi che lo 'ntelletto è preso / da la granne esmesuranza, / l'amor ce
. disus. e letter. disfare la tela tessuta. salvini, 39-iii-47:
ingannare colla speranza quei personaggi, che la chiedevano in moglie,... diceva
risolversi; e che il giorno tessendo, la notte poi distesseva. pindemonte, 2-136
: finché il giorno splendea, tessea la tela / superba, e poi la distessea
tessea la tela / superba, e poi la distessea la notte / al complice chiaror
tela / superba, e poi la distessea la notte / al complice chiaror di mute
: per introdur dunque a primo slancio la circolazione d'una carta qualunque siasi,.
... bisogna distessere tutta quanta la nostra tela economica. = voce dotta
e superiore a quello delle sostanze che la compongono. = voce dotta,
esca e l'amo, e dice che la bellezza senza la grazia deletta solamente,
amo, e dice che la bellezza senza la grazia deletta solamente, ma accompagnata con
mesticato col grano fa buon pane per la famiglia. = voce dotta,
-gocciolamento. caro, 14-119: la ragguaglianza de'giorni e delle notti,
, instillato (idee, pensieri, la natura, la personalità stessa).
idee, pensieri, la natura, la personalità stessa). 5. maria
crescenzi volgar., 2-23: la pianta... sia con alcuna
distillanti gocciole. mascardi, 1-196: la lagrima altro non è ch'un umore
continuamente ne nasceva una nuova operazione tra la divinità et umanità di iesu di una
simili cose s'intendeva;... la casa mia era piena di fornelli e
o di ghiaia; travasare lasciando depositare la feccia, decantare.
, e distilla due volte o tre sopra la petrosezza. biringuccio, 1-69: date
, se tu serrerai l'entrata, per la quale ella arà da venire, con
di modo che l'acqua penetri per la rena sottilissima. -per estens.
goccia). burchiello, 173: la femina, che del tempo è pupilla,
. fogazzaro, 1-305: anche per questo la benedico, non potendone più di gente
cecchi, 2-58: arrivati a distillare così la quintessenza d'un poeta,..
ne riempite le pagine e ne fate la sostanza del vostro volume. beltramelli, i-45
, dietro a lei. -affaticare la mente, consumare energie fìsiche e intellettuali
consumare energie fìsiche e intellettuali; dedicare la vita a un'attività, impegnarsi nella
il cervello. mauro, xxvi-1-267: la qual [fortuna] tutti li vostri
ignote / sovra cui minuta cada / la freschissima rugiada / che l'aurora distillò.
morte. gozzano, 1295: or ecco la scaltrezza immaginata dal fiore: al fondo
al messaggiero d'amore e spande intorno la voce deliziosa: il profumo.
s. bonaventura volgar., 124: la dolcezza, che uscia di gesù come
xxvi-2-96: se mi vedeste al cor la piaga ascosa, / ch'amor mi
or pare de l'usato ingegno / la chiara vena; e, se i pensier
. foscolo, xv-477: cos'èmai la bellezza ineducata? fiore senza odore;
, e manca della fragranza soave che la rosa diffonde e distilla dalle sue foglie vizze
. -lasciar filtrare, trapelare (la luce). ungaretti, ii-40:
-intr. (più frequente con la particella pro- nom.). cadere
che distilla dagli alberi di citerà, la quale alzandosi in densa nuvoletta empiè il
lini temperati. stuparich, 5-87: quando la sapienza si distillava a goccia a goccia
vien questa luce; / ma quei la distillò nel mio cor pria / che fu
5. intr. (più spesso con la particella pronom.). pervenire,
distille. crescenzi volgar., 2-8: la durezza di tal luogo non lascia distillare
, l-1-279: il vapore, per la calidità del fuoco, si leva dalla materia
del detto vaso lambico, dove per la frigidità si converte in stille. magalotti,
fiele prenda il colore dal chilo; come la parte sottile filtrandosi per alcuni minutissimi canaletti
. alfieri, 6-55: ed ecco la eptarchia distillatasi in bi- narchia.
i-202: ecco già tutta repente / la montagna che sfavilla, / ed in foco
dante, par., 7-67: la divina bontà, che da sé speme
poi fine, perché non si move / la sua imprenta quand'ella sigilla. buti
, iv-8-69: vidi coos, dove la. gran favilla / nacque che fece lume
: questa è passione del cuore, la quale, a cercarne l'origine e la
la quale, a cercarne l'origine e la cagione, tutta vien giù e si
posso narrare, si consuma e distilla la vita mia in questa dolce sposa,
de amorosa dolcezza distillandose, infinite volte la basiava e rebasiava. d'aragona,
. sannazaro, 4-14: per pianto la mia carne si distilla, / sì
distilla, / sì come al sole la neve / o come al vento si disfà
neve / o come al vento si disfà la nebbia; / né so che far
egli sfaville, / e tome quasi a la fontana il rivo: / mirando sé
. neri, 1-162: si ritorni sopra la residenziale della biacca a mettere nuovo aceto
olii o spiriti. beccaria, i-155: la terza classe è quella degli odori aerei
. p. fortini, ii-148: la donna... postasi a sedere in
praticello con il fazuoletto si andava rasciugando la sua candida e vermiglia faccia, qual dall'
gravoso affannarsi deh'agonia..., la grossa lagrima distillata dal cervello gocciare giù
lagrima distillata dal cervello gocciare giù per la pallida guancia. 3. figur.
con loreto, e su su verso la montagna, siamo nella zona che è
, sm. disus. apparecchio per la distillazione. trattato dell'arte del vetro
2. agg. che riguarda la distillazione (una tecnica, un'arte
perfetta da far uscir di capo che la appartenesse ad una cittadina; molte imperatrici
sentimenti fini,... tiene la sua amicizia per la donna a una tale
... tiene la sua amicizia per la donna a una tale altezza, dice
altezza, dice lui, che non la posson raggiungere neppur col pensiero i più
. 2. sm. apparecchio per la distillazione. d'annunzio, v-3-453:
marinaio, non seppi dinanzi a te frenare la mia allegrezza quasi puerile nel noverar contro
mia allegrezza quasi puerile nel noverar contro la fortuna i tuoi strumenti di bordo:
.. il distillator d'acqua salsa, la lampada di segnale, la breve attrezzatura
salsa, la lampada di segnale, la breve attrezzatura di vele, le bitte
dominici, 2-50: non è così buona la seconda e la terzia distillatura della mirra
: non è così buona la seconda e la terzia distillatura della mirra come la prima
e la terzia distillatura della mirra come la prima. distillazióne (ant.
operazione chimica industriale e di laboratorio per la quale da una miscela liquida si separano
olii. crescenzi volgar., 11-4: la sublimazione e la distillazione, e la
., 11-4: la sublimazione e la distillazione, e la decozione, tacque ree
la sublimazione e la distillazione, e la decozione, tacque ree rettificano. biringuccio
dell'acqua. garzoni, 1-476: la distillazione non è altro che una eduzione
acqueo, e una conversione di esso per la frigidità dell'aria in acqua mera.
nell'acque marine. pananti, iii-71: la più bella manifattura dell'affrica è la
la più bella manifattura dell'affrica è la distillazion delle rose. lambruschini, 2-143
per un cervello avvezzo alle vertigini, la distillazione delle formule è come per un polmone
lacrime avere due cagioni, l'una la passione del cuore, l'altra la
la passione del cuore, l'altra la distillazione dell'umidità che fa il cervello.
non è umida, ma pura per la saldezza della pietra, la quale ogni umore
pura per la saldezza della pietra, la quale ogni umore e destillazione invia alla
tasso, iv-211: tacerò ancora che la medesima distillazione [della pituita] o lo
: non so vedere per quale strada la distillazione catarrale scendendo dalla testa possa andare
: 'distillazione 'dicesi da'medici la caduta degli umori che si crede volgarmente scender
, ripartizione. gramsci, 9-83: la persona del privato proprietario automaticamente espulsa dal
gozzano, 956: ho visitato per la prima volta una distilleria di profumi: credevo
volta una distilleria di profumi: credevo la cosa bella ed attraente. sono entrato nell'
che vuol dire questo, se non la mano del distinguente li cultori suoi dalli sprezzatoti
, con i sensi o l'intelletto, la differenza fra due o più persone o
, 8-7-577: umida e molle diè la lingua al gusto, / che distingue i
. galileo, 3-4-233: chi distinguerebbe la luna veduta di giorno da una nuvola
nuvola tocca dal sole, se non fusse la diversità della figura e dell'apparente grandezza
vista ma non avevo saputo distinguerla tra la folla dei suoi invitati, perché in
l'azione e transitivi che in altrui la trasportano. carducci, iii- 20-5:
trasportano. carducci, iii- 20-5: la poesia inglese è più generalmente complessa nei
. 2. assol. cogliere la differenza fra le cose; conoscere con
torini, 302: diede con questo loro la ragione e il libero arbitrio, per
, i-361: cessi l'ordine, e la natura sarà sfasciata e distrutta..
in quanto distingue. gentile, 3-115: la definizione definisce in quanto distingue; e
de sancìis, iii-170: che cosa era la scienza? era l'intelletto già adulto
quanto distinguendo nasce frutto / quando per la fallacia alcun contende! guicciardini, 149
tirannide, non ha mai bene sicura la sua libertà, se non spegne tutta la
la sua libertà, se non spegne tutta la razza e progenie de'tiranni. dicolo
: il colonna vuol... rinvenir la luce nel cadavero di questo animaletto [
luce nel cadavero di questo animaletto [la lucciola], ma io distinguerò volentieri
lucciola], ma io distinguerò volentieri la sua proposizione: perché se intendere ciò
. leopardi, ii-58: distinguo. la lingua francese è povera di sinonimi,
era disposto non che a refutarla [la conclusione], neanche a rifiutarla.
secondo il sesso, l'età, la condizione sociale, il merito).
dante, par., 8-129: la circular natura, ch'è suggello /
natura, ch'è suggello / a la cera mortai, fa ben sua arte,
distintamente con i sensi, specialmente con la vista: vedere bene, scorgere chiaramente
dante, conv., ii-xiv-7: la galassia non è altro che moltitudine di
tra il verde / d'acquosi ontani, la fontana bianca / e l'ara bianca
dopo lo sorpresi che abbassava sull'occhio la palpebra a distinguermi meglio, a stimarmi.
e conferma in sé delle venute ninfe la mira bellezza. capellano volgar.,
suoi atti. -intr. con la particella pronom. divenire distinto (un
in dubbio che tu giunga a distinguere la mia grottesca scrittura. 7.
, n-iii-640: diffinisce [dante] la canzona una compiuta azione di colui che
sottigliezza inutile. -intr. con la particella pronom. essere diviso o ripartito
. crescenzi volgar., 2-3: la forza ovvero virtù del cielo è in loro
virtude indistinta e non determinata a spezie: la quale, quanto alla natura della pianta
, sufficientemente si determina e distingue per la qualità degli elementi e per lo modo
più popoli. magalotti, 22-56: la vera palma... si distingue in
sette nelle quali si distingue e si confonde la camera d'oggi. 8.
misse. trissino, i-xv: avvegnaché la differenza di queste due ultime lettere [
per consonante leggere si potrebbe (tal che la vera pronunzia si turberebbe), pur
. guicciardini, i-18: si continuò dopo la morte sua il regno di napoli in
di generosi. -intr. con la particella pronom. essere riconoscibile a un
dee., 4-1 (391): la virtù primieramente noi, che tutti nascemmo
ne'futuri secoli l'oblivione, e la gloria: e, dovendo andarne il buono
più coraggioso. delfino, 1-523: la pietà da'tiranni i re distingue.
d'oggetto, conceduta alla poesia, la distingue dalle scienze, a ciascuna delle
suggetto; laddove tutte possono cadere sotto la giurisdizion del poeta. manzoni, 117:
dinamismo che lo distingueva, tirò fuori la rete e l'adattò al tavolo.
è del padre... ma la nostra opera assidua è assai presto di distinguerci
forti fuggirlo. -intr. con la particella pronom. essere o apparire o
intellettuali). iacopone, 88-85: la prima ierarchia è 'l comenzamento; /
meretrici. cuoco, 1-163: se [la rivoluzione] è passiva, convien che
perché solo ha il sentimento religioso, la forza di uscire dalla sua individualità e
universale. b. croce, ii-2-174: la tendenza a distinguersi dagli altri uomini,
. garzoni, 1-670: cotesta [la pittura] è sagace imitatrice della natura
sieno anche essi propri per far risaltare la bellezza del disegno e per distinguere i
i contorni. -intr. con la particella pronom. spiccare, risaltare,
ii-267: si distingue da molti anni per la sua pedantesca insolenza. alfieri, i-39
grande impresa non è il primo lievito la furente volontà di distinguersi? manzini,
: maestro, assai chiara procede / la tua ragione, ed assai ben distingue /
capelli, li quali d'oro estimava, la fronte, il naso e la bocca
, la fronte, il naso e la bocca. ariosto, 10-76: -i franceschi
pienamente, / io ti distinguerò tutta la gente. tasso, 3-28: distinguea forse
tolomci, 2-84: essi deveno distinguer la lingua, non confonderla, arricchirla,
: dice adunque lo testo 'che ne la faccia di costei appariscano cose che mostrano de'
13. disus. articolare (la voce), emettere, pronunciare distintamente
son li instru- menti che suonano, la tibia, ower la citara; e questi
menti che suonano, la tibia, ower la citara; e questi medesimi, se
. della valle, io: così la gente arsiccia l'anelanti / fauci mal discon-
. arici, 1-88: distinse [la natura] di fregi e macchie d'oro
e del libro che vi dicevo, la divisione sarebbe questa: il passato e
-separare, disgiungere. -intr. con la particella pronom: essere separato.
, e distinse / dal chiaro dì la cieca notte algente. f. negri,
alpi o giogo di monti che distinguono la norvegia dalla svezia. baruffaci, xxx-1-85
geometrie. michelangelo, i-19: in me la morte, in te la vita mia
in me la morte, in te la vita mia; / tu distingui e concedi
leghe. 17. locuz. -distinguere la fava dal baccello, compieta da nona
malizia, /... / distinser la fava dal baccello. = voce
distinguer (sec. xvii), secondo la testimonianza che ne fanno i nostri lessicografi
l. bellini, 5-2-114: la materia de'quali (appannamenti sul cristallo
uno ad uno considerati, era per la sua piccolezza insensibile o non distinguibile da esso
le ultime sillabe delle voci: onde la varietà de'dialetti. = comp.
ant. che distingue; che ha la proprietà di distinguere, di sceverare,
essa [ragione] è stata commessa la guardia di tutto il corpo nostro, e
carducci, ii-5-226: domani mando per la via ferrata al tuo indirizzo 25 copie (
il bonomo], e non vuol vedere la * distinta ', e paga senz'
distinta degli oggetti rubati; e che la mattina dopo la portasse al commissariato.
rubati; e che la mattina dopo la portasse al commissariato. = forma sostant
cose toccavano. gelli, i-76: la memoria... ritiene e serba le
, o da conoscersi distintamente da chi la sente pronunziare. segneri, iii3- 209
: giurato avrei così tra il sonno e la veglia che quella venerabile imagine mi articolasse
., 3 (45): tenendo la grida sciorinata in aria, cominciò a
i-xvin: si dee innovare per arricchirla [la scrittura], e per fare che
scrittura], e per fare che la possi tutte le italiche voci bene e
giorno ella vedrà intorno a ciò distintissimamente la mia opinione. g. bentivoglio, 4-967
polizze distintamente. anguillara, 14-107: la maga che sa dir distintamente / i
il danubio fronteggiasse germania antica, era la seconda pannonia... dividevasi nientedi-
manco in due, chiamandosi distintamente sava o la savia tutto ciò che di lei si
tutto ciò che di lei si truova tra la sava fiume e il danubio, e
tutto cuore a lei ed a tutta la sua amabile famiglia (la quale riverisco distintamente
a tutta la sua amabile famiglia (la quale riverisco distintamente) ogni maggior prosperità
nuovo. giusti, i-342: fammi la grazia di salutarmi distintamente le signore bianchi
gigi e carlo. carducci, ii-6-214: la saluto distintamente, e ho il bene
adorare. saccenti, 1-2-113: fe'la barba a noi maschi la natura, /
1-2-113: fe'la barba a noi maschi la natura, / stampandoci sul volto un
nobil creatura. cesarotti, i-118: la sintassi uniforme, le desinenze, la
: la sintassi uniforme, le desinenze, la massa comune dei vocaboli, la conservazione
, la massa comune dei vocaboli, la conservazione delle lettere radicali sono i caratteri
stessa lingua. leopardi, i-134: la pietà è posta, massimamente in questi
faldella, 7-53: l'orologio e la catena d'oro sono la gioia più distintiva
orologio e la catena d'oro sono la gioia più distintiva e l'imbroglio più
garzoni, 1-296: con questa scienza [la prospettiva] si fanno ancora molte apparenze
o secondo il viso o secondo la virtù distintiva dell'anima. galileo, 3-4-232
reale. io confesso di non aver la facoltà distintiva tanto perfetta. beltramelli,
de'maestri grandi. gorani, xviii-3-499: la stessa religione... giammai
testo, taverne tramutato il distintivo e la proprietà principale, certo sarà gran peccato.
materia o de'diversi elementi sociali onde la poesia è improntata, e fa di
soffici, v-2-63: il fariseismo e la meschineria imperversavano in modo tale da parere
carducci, ii 7-15: la mozzetta d'armellino era il distintivo peculiare
suo distintivo -e ida sollevò alla sorella la frangia dei capelli densi, indicò presso
frangia dei capelli densi, indicò presso la tempia una macchietta color lampone.
infin dal tempo del petrarca... la laurea dottorale, ch'era già distintivo
d'azeglio, 1-175: dirò solo che la mia idea di rapire questi antenati parve
parve talmente nuova a tutti, che la scappata venne perdonata, ed a quella
bandiera che indica il servizio a cui la nave è adibita o la presenza a bordo
a cui la nave è adibita o la presenza a bordo di qualche autorità;
; anche l'emblema, il colore, la sigla che indicano a quale società di
indicano a quale società di navigazione appartiene la nave; nella marina militare, la
appartiene la nave; nella marina militare, la sigla e il numero di riconoscimento della
vela al fine di poterne distinguere subito la classe. -aeron. distintivo dell'aeromobile
ne l'omo, nel quale oltre la [anima] vegetativa e sensitiva gli è
[anima] vegetativa e sensitiva gli è la intellectiva, è dubio se più distincte
ammirato, 1-59: dice bene, che la falange macedonica era immobile, cioè più
intendo io, che picche, ma la romana era più distinta, la qual
ma la romana era più distinta, la qual costava di più parti, intendo di
tante guise. montecuccoli, 35: la città è grande, distinta in isole per
-storia maligna ». negri, 2-161: la mente sovrana di lei era un registro
iacopone, 80-74: tutta sta quieta la mascione, / l'officia destente per
giorni e in più buste, dovrà sfamare la lunga voglia che è in me della
., 5-2 (116): la faccia de'muri... adorna tutta
dal candor non ben distinto / varia la guancia e la confonde e mesce.
non ben distinto / varia la guancia e la confonde e mesce. testi, i-149
, i-155: forse / tu se'la prima fralli re superbi, / che pieghi
parimente un pozzetto rinchiuso e distinto per la bevanda. 4. differente; qualificato
, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e
, i-97: distinta in sommo grado è la natura divina dalle sostanze create; ciò
dire, concomitanti. gentile, 3-53: la coscienza di qualcosa è perciò una doppia
di boemia e di slesia, occuparono la stiria, la croazia, la bossina,
di slesia, occuparono la stiria, la croazia, la bossina, la dalmazia e
occuparono la stiria, la croazia, la bossina, la dalmazia e la istria
stiria, la croazia, la bossina, la dalmazia e la istria che all'ora
croazia, la bossina, la dalmazia e la istria che all'ora non erano distinte
del titolo di * critici ', la lunga venerazione per le teorie aristoteliche può
nell'unità indistinta della sintesi (secondo la concezione hegeliana della dialettica degli opposti)
. b. croce, i-3-404: la logica deduce che il concetto è sintesi di
e dell'individuale, e che però la filosofia deve sboccare nella storia e mediarne
l'intelligenza. gramsci, iv-42: la personalità nazionale... è una
nesso internazionale (o sociale). la personalità nazionale esprime un 0 distinto »
uffizio men grato. goldoni. vii-397: la vanità di essere la distinta, provien
. vii-397: la vanità di essere la distinta, provien dall'amore: che importerebbe
a lei che il signor fulgenzio facesse la corte alla cognata, se non avesse
luce] in suo loco, / la testa e 'l collo d'un'aquila vidi
uso che possiede del parlare è collocata la sede del gusto, tribunale supremo delle
vivande e delle bevande, ond'ella con la distinta cognizione di tutti i sapori essercita
sp., 4 (56): la terra lavorata di fresco, spiccava bruna
per poco che mi corra la mano sulle costole, me le trovo
conoscenza certa (e dal linguaggio filosofico la coppia di aggettivi chiaro e distinto è
comune). trissino, i-xi: la pronunzia di queste parole e di molte
leopardi, i-506: di rado avviene che la gioia ancorché grande e straordinaria, ci
e quasi senza senso, e che la sua grandezza ne renda impossibile il pieno
conoscenza oscura. serra, ii-570: la storia della filosofia non ha fatto altro
(l'intelletto, il discorso, la lingua). -anche con uso avverb
e fabbrichi da se medesimo, vuoici la memoria,... e la fantasia
vuoici la memoria,... e la fantasia, e lo intelletto lucido e
lingua tanto copiosa, energetica, distinta, la quale basti a spiegare perfettamente tutt'i
l. dolce, l-1-175: dirò la lunghezza più distinta. dalla sommità del
che è l'osso forcolare, si fa la seconda. 10. ant. ordinato
che l'ordine del tempo distinto da la chiesa s'osservi, prima tratteremo de
del rinnovellamento: il quale tempo rappresenta la chiesa da lo avvento insino a natale
sperava indurlo alle sospirate nozze, attesa la esperimentata loro amicizia, e confidando insieme
confidando insieme ne'pregi distinti che adornavano la fanciulla così ingiustamente da lui trascurata.
, i-103: fra tutti i doni che la natura ha concessi all'uomo, i
più distinti ed i più preziosi sono la vita, la libertà e l'eguaglianza.
i più preziosi sono la vita, la libertà e l'eguaglianza. tommaseo [
drammatico assai distinto. alvaro, n-10: la letteratura scritta, i libri degni di
. verri, i-180: riceve l'accoglienza la più distinta. parini, 424:
di trasporto, il posto distinto, o la classe distinta è il posto migliore,
nel monastero, fu chiamata per antonomasia la signorina; posto distinto a tavola,
distinto a tavola, nel dormitorio; la sua condotta proposta all'altre per esemplare
salto, dai posti distinti monta su la testa del direttore d'orchestra, e
rózze, il pubblico si affollava sotto la loggia granducale da dove il granduca e
loggia granducale da dove il granduca e la granduchessa si « benignavano » di lasciar cadere
mandandoti io, come fo, la lusignacca, bellissimo esemplare in carta distinta,
all'aspetto, all'abito, ai modi la sua appartenenza a un ceto elevato (
senza andarsi a guastare il cuore e la testa alla scuola dell'alfabeto. dossi
onore alla vostra ditta ». in realtà la mia presenza è stata sempre molto distinta
, come una di loro, ma con la fierezza e l'eleganza d'una principessa
, 5-143: il bottegaio aveva chiuso la bottega e si era dato allo strozzinaggio per
mantello bianco, di fattezze distinte, massime la testa, l'incollatura ed il petto
nel seno della materia e di suscitar la generazione de l'una dalla corrozion de
lazio e parte in toscana, perché la linea distintrice delle due provincie vien a
quasi tutte hanno distinzione e eccezione per la varietà delle circun- stanze, le quali
in su'libri, ma bisogna le insegni la discrezione. buommattei, 7: lingua
compatriotti, quando questi, ciascuno per la sua via, tendono alla comune felicità.
, lett. it., i-63: la parola è analisi, distinzione, precisione
. boine, ii-148: questa è la realtà: questo aggroviglio immane. non le
sua funzione di distinguere non può intendere la fondamentale unità che sta alla base di
mostrò cristo. caffarini, vi-47: premessa la detta dichiarazione e distinzione, potrete ora
salmista nel salmo sopra detto, secondo la sentenzia di santo agustino. della robbia,
1-309: quanto a quello mi dicesti la notte, ch'io gli ricordassi che
e con tutte quelle arti che insegna la logica. galileo, 3-4-314: or veda
loro aderenti, [i gesuiti] rilassarono la morale introducendovi distinzioni casistiche. alvaro,
era stato qualcuno come lui, con la testa piena di diritto romano, e
bentivoglio, i-176: per aver più chiara la notizia de'cattolici di quel regno,
si suol dire che fanno come la piena, la quale si caccia innanzi ogni
che fanno come la piena, la quale si caccia innanzi ogni cosa
. targioni tozzetti, 1-349: questa è la malattia chiamata dal signor duhamel la bosse
è la malattia chiamata dal signor duhamel la bosse, per distinzione dalla nielle.
per via di segni, ordinariamente per la parola, ottiene che sieno ricevute dal
e nella loro vera distanza, senza che la vicina apparisca lontana e la lontana vicina
senza che la vicina apparisca lontana e la lontana vicina. l. bellini,
, che voi ed io unitamente perderemo la distinzione di quelle cose che in essa si
conviene; se sia troppo vicino, la degradazione nelle figure riesce precipitosa e non
lorenzò de'medici, i-105: ponendo la varietà de'fiori simile alla distinzione che
il prato, cioè l'odore e la bellezza. c. dati, 68:
m. adriani, 2-2-4-100: [la meditazione] madre delle dottrine, nutrice
. incrudeliti non avevano distinzione per conoscere la loro pazzia. 5. il
distinzione alcuna / intra 'l dì e la notte tanto eguali / sopra la terra
dì e la notte tanto eguali / sopra la terra risprendea ciascuna. savonarola, iv-101
nel corpo de l'uomo e ne la casa e ne la città: percioché,
l'uomo e ne la casa e ne la città: percioché, se non vi
generazione, e 'l caos immenso / la bella distinzione assorbirebbe. pecchio, conc.
altri tutti. pavese, 8-360: la nostra crisi è che non crediamo più alla
] prendesse l'imitazione delle corde, la manifattura del plettro, le distinzioni dell'
parte risultante. iacopone, 88-132: la seconna ierarchia, co a me pare,
, conv., iv- xxm-15: la chiesa usa, ne la distinzione de le
xxm-15: la chiesa usa, ne la distinzione de le ore le ore del
volgar., vii-595: questa è la distinzione del peso, che vinti oboli
capellano volgar., i-69: sicché la predetta antica distinzione d'ordini non divieta
2-162: certo non è dubbio che la povertà e la ricchezza son nate da
certo non è dubbio che la povertà e la ricchezza son nate da la distinzione de
povertà e la ricchezza son nate da la distinzione de domini, la qual fu introdotto
nate da la distinzione de domini, la qual fu introdotto più tosto da la
la qual fu introdotto più tosto da la rapacità ed ambizione de gli uomini, che
di natura alcuno. tasso, n-ii-296: la distinzione de le stagioni doveva esser presa
cap. 4 hominis ': questa è la sustanzia. garzoni, 1-32: come
negli ignobili come nei nobili; perché la natura non ha queste così sottili distinzioni
-in senso concreto: gli atti che la manifestano. -anche: trattamento di favore
: il nuovo ambasciatore donà, e la sua dama amabile e stimabile al par
pensò che lì, meglio che altrove, la sua figlia sarebbe trattata con quelle distinzioni
una mano dall'altra così diversa, che la sua bellezza medesima sembra deformità, perché
premi di denaro. bacchetti, 1-i-193: la barba intiera era privilegio dei soldati del
diploma di commendatore] qualunque siasi, la nazione onora in lei il letterato e
, non deve, rifiutarla: ne la prego, ne la supplico.
rifiutarla: ne la prego, ne la supplico. -privilegio. piloti
posto nelle armi esteriormente allo scudo, la cui raffigurazione è in rapporto diretto con
cui raffigurazione è in rapporto diretto con la dignità o l'ufficio proprio del titolare
persona gode per qualità personali o per la posizione sociale che occupa; autorità e
emulazioni da ragazzo, non stimava niente la distinzione che gl'influiva un posto
: egli era un uomo stimabile per la sua rettitudine, e coraggio; avea
distinzione di natali. comisso, 5-345: la cuoca era stata impareggiabile e gli ospiti
ùtili, sia dilettévoli, come vuol la corrente e stùpida distinzione. pea,
stùpida distinzione. pea, 7-114: la casa... aveva pretese di distinzione
, 11-274: nell'italia meridionale, la pelle bianca è il segno della distinzione
molte e non tutte chiare. forse la loro modestia, forse cert'aria di qualità
sostanze), modale (fra la sostanza e il suo modo, o fra
stessa sostanza), di ragione (fra la sostanza e uno dei suoi attributi senza
uno dei suoi attributi senza il quale tuttavia la sostanza non potrebbe sussistere, o fra
concettuali, che costituiscon appunto dirò così la parte materiale della logica. -grado
.. che hegel non avesse giustificato la dialettica, ma per un errore tutto
dialettico e che è fonda- mentale, la distinzione, nel cui moto ha luogo il
b. croce, ii-5-261: la dottrina... è condotta sull'esame
o di copella o d'altro, la qual verga va distirata col martello, e
poi si fa una verghetta d'oro, la qual si distira e assottiglia benissimo.
. f. negri, 221: acconciando la pelle, l'artefice la distira in
: acconciando la pelle, l'artefice la distira in modo che si dilata più che
po'unto. 2. tendere (la corda dell'arco). f.
., e termina per lo più con la morte). = voce dotta
è riservato / a distirpar d'italia la mala erba, / la qual no'lascia
distirpar d'italia la mala erba, / la qual no'lascia il bel giardin fruttare
. distòrte), tr. (per la coniugazione: cfr. togliere).
questa guerra; / veruna cosa non la può distorre. boiardo, 2-20-51: or
forse / (poiché distor tu non la vuoi) quell'alta / vendetta giusta
cittadino. foscolo, 1-63: affrettiam la battaglia; e fia distolta / ogni
lunga banda di crespo nero fu gettata su la bandiera, ma il vento la investì
su la bandiera, ma il vento la investì e la sollevò come se volesse distogliere
, ma il vento la investì e la sollevò come se volesse distogliere il lutto
, far deviare (il pensiero, la mente, l'attenzione, lo sguardo
l'attenzione, lo sguardo, o la persona stessa dall'oggetto a cui sono
, 2-2-432: fui smemorato a non ricordarmi la sera di far la lettera che mi
a non ricordarmi la sera di far la lettera che mi chiedeste; che ne fui
che ne fui distolto (mentre anco la scrivea) da monsignor lenzi, che si
pezzo di notte. serdonati, 9-282: la dolcezza del guadagno suole distorre le menti
distolte. alberti, 23: da la quale [sollecitudine] forse et 10
scusa or con altra a distorsi da la compagnia de te quattro sorelle.
. capellano volgar., ii-159: la volontade dell'uomo è sì libera, che
petto tolto. anguillara, 3-175: non la cura del cibo né del sonno /
se stessi e ad un tempo fuggir la tempesta, debbono, nel premiare gli
veramente grandi. leopardi, i-316: la ragione non lo persuade ad operare,
fra le cose desiderabili è da riporsi la morte. alvaro, 7-14: quella
mondo più intimo e caro dell'uomo, la madre, la sorella, la fidanzata
caro dell'uomo, la madre, la sorella, la fidanzata, la sposa.
, la madre, la sorella, la fidanzata, la sposa. pare di ritrovarla
, la sorella, la fidanzata, la sposa. pare di ritrovarla in ischiavitù
lei, da un'arte che le diede la natura; pare una schiava da liberare
volto altrove, distratto (il pensiero, la mente). tolotnei, 2-8
al mondo alcuno efficace rimedio, quando la mente, distolta dalla contemplazione de * celesti
abbraccia numerosissime specie, fra le quali la più celebre è quella che trovasi nel fegato
ed anche dell'uomo. essa ha la forma d'una piccola foglia puntata in dietro
: il tasto calcandosi, si abbassa / la molla e il buco ne riman sturato
, né per amore del premio; allora la divina giustizia lo schianta fin dalle fibre
sistema nervoso extrapiramidale, con squilibrio fra la contrazione dei muscoli in azione e la
la contrazione dei muscoli in azione e la decontrazione degli antagonisti, che impedisce la
la decontrazione degli antagonisti, che impedisce la corretta esecuzione di un movimento volontario.
a passeggiare in lungo e in largo la stanza, sbuffando; il rombo continuava:
! 2. marin. levare la vecchia stoppa dai comenti per rinnovare il
. distòrgere), tr. (per la coniugazione: cfr. torcere).
in una smorfia (il viso, la bocca); rivolgere, ritorcere (gli
, inf., 17-74: qui distorse la bocca, e di fuor trasse /
bocca, e di fuor trasse / la lingua come bue che 'l naso lecchi.
nascosamente rubar questa imitazione, servando sempre la dignità del gentilomo senza dir parole sporche
che onesti, senza distorgersi il viso o la persona così senza ritegno. folengo,
sacchetto bianco, che siede, distorce la bocca e trae fuori la lingua,
, distorce la bocca e trae fuori la lingua, come soleva. pavese, i-89
scoprendosi i denti come un cavallo distorse la bocca: -quello lì? è il professore
. boiardo, 3-3-38: sol de la tema tutta me distorco: / adesso
faccia sonando, [pallade] gittò via la piva, di che era stata inventrice
tentenna, / taccon si mette a temperar la penna. leopardi, v-21: accadendogli
gli nascono, è di avere a dividere la sua gioia cogli amici, e che
e che forse di maggior contento riesca la cosa a loro che a lui; né
ne l'istesso modo / fa ritrosa la luna, e 'l suo bel cerchio
e non ritondo a pieno: / e la figura le distorce, e 'l corso
: amor, che ha del mio cor la briglia in mano, / me ha
[èva] prima non avessi distorto la volontà, non aria mai errato, e
. ora finalmente sono riuscito a dire la verità. -rifl. d'annunzio
giudizio di lode o di biasimo adoperando la misura del successo o dell'insuccesso.
o dell'insuccesso. -intr. con la particella pronom. g. bassani,
, come deformata da un'eco interna, la frase si distorceva in una domanda piena
6. elettrotecn. e acust. produrre la distorsione di un segnale. =
iii-25-73: bisogna pure qualche volta levare la voce contro i troppo grossi distorcimenti che ad
: tutte queste sono cose giovevolissime per la distorditezza od oblivione. = da storditezza
, agg. ant. che ha perso la pienezza del suo vigore intellettuale, svanito
intellettuale, svanito (una persona, la mente). marsilio ficino, 4-51
tasso, 10-24: prima dal corso distornar la luna / e le stelle potrà,
delle cose medesime. pindemonte, 3-306: la morte sola, comun legge amara,
acqua precedente. carducci, ii-7-92: la deliberazione... distorna la prima
: la deliberazione... distorna la prima destinazione del locale detto della morte ad
(1884): dubitando il padre e la madre sua che l'amore, che
pietosa ti distomi / il falso pelo o la mentita faccia. lancellotti, io:
di questo nostro corpo, che spesso distornano la mente e ingannano il giudizio. alfieri
popolani, tutti a bocca spalancata tenevano la testa all'insù, e distornavano gli
per spiegare il fenomeno, che per la prima volta vedevano. pea, 7-237:
, 7-237: dopo i vent'anni la ragione consigliava van le neppe a prendere
il padre, del resto, dava la colpa di aver distornato il figliolo.
di quegli oratori: minor libidine di montar la tribuna,... maggior logica
, 7-177: sentasi l'orazione, la quale gl'incolpa [i cibi e i
un impetuoso aggiramento di fantasmi, da cui la conoscenza delle cose vien distornata. stuparich
distoma, / vedrà bologna, e poi la nobil roma. bembo, 1-216:
nulla distoma. caro, i-174: sempre la servirò, ed in tutto ch'io
e 'l petto / per distornar la tua fatale andata. davila,
, come una mutria impacciata, che distornava la confidenza. 5. mandare a
non voglio comportare per niente -disse la moglie -ché tu potresti fare alcuna fessura
talor cantato o letto, / dopo la morte mia viva alcun giorno; /
algarotti, 2-508: qui appena il sol la bella faccia fuori / mette del mar
il già scritto distorno, e pur la fronte / stropiccio spesso, e spesso
ognuno si è fermato per timore che la sua stampa senza le aggiunte potesse restare
: gregari e capi non vogliono che la vittoria, hanno unità di mire, unità
di mire, unità d'interessi; la disfatta è egualmente ruinosa per tutti, non
quando in una scarsella, o postilla, la dichiarano errata e mal posta.
pallavicino, 6-1-131: se per avventura la richiesta de'francesi apparisse manchevole, poter
manchevole, poter gli spagnuoli sempre gettar la colpa del distornato cominciamento negli avversari,
avea nome piso. e ciò fu la cagione del distorno, perciò che piso fu
mandato... per allungarlo da la terra di roma. 2.
elettrotecn. sistema per misurare la distorsione non lineare globale di un quadripolo
cicerone volgar., 2-115: la corruzione di tutto el corpo essi chiamano
tra loro sono in discordia: onde è la cattività delle membra e la distorsione e
onde è la cattività delle membra e la distorsione e la difformità. s. giovanni
cattività delle membra e la distorsione e la difformità. s. giovanni crisostomo volgar
con dolori molestati, con distorsioni, la bocca, gli occhi, il capo.
gli sguardi, come a scusare con la loro umiltà la distorsione dei lineamenti.
, come a scusare con la loro umiltà la distorsione dei lineamenti. -medie
una convulsione, una distorsione suprema, la bambina riuscì a liberarsi dalle braccia di
e caricatura del procedere filosofico, per la quale si surroga al concettualmente fondamentale il
. ott. dissomiglianza fra un oggetto e la sua immagine dovuta a un difetto delle
. alterazione che un segnale subisce lungo la via di trasmissione. = dal lat
[dante] una femina... la quale distortamente parli, perché è balba
d'ogn'altra si dirama e parte / la distorta gramigna. gozzano, 1081:
distorta gramigna. gozzano, 1081: la cicala... va dalla formica
talor, per gran pietà di me, la porta / geme in suon roco,
smorfia. albertazzi, 338: la guancia sinistra deturpata, distorta fino a
sinistra deturpata, distorta fino a mezzo la bocca da una contrazione tenace. bocchelli,
poliziano, st., 1-83: la lenta palma serba pregio a'forti:
, 213: è tanta questa cupidità e la voglia della gloria, che gli uomini
voglia della gloria, che gli uomini la vanno cercando per vie distorte e per
il dominio de'fiori, ben discemo / la virtù loro, e qual sia molle
corso eterno. lemene, ii-313: lieto la trova [la smarrita pecorella] al
, ii-313: lieto la trova [la smarrita pecorella] al fin su via distorta
] al fin su via distorta, / la prende in collo ed a l'ovil
prende in collo ed a l'ovil la porta. pea, 8-21: quella specie
le viette strette, spesso distorte per la gretteria dei padroni di casa, quando la
la gretteria dei padroni di casa, quando la regola del costruire, era arbitrio.
vie prendere tra i monti, che la finanza non li cogliesse. 3
il lombardelle, che gli spiacerebbe che la cagion di questo fosse lo stil laconico
è correttissimo; nel colorire ha ingentilita la maniera del suo maestro; gli scorci
delli filosofi, noi... confessiamo la sua volontà [di dio].
: a questo modo è mossa [la volontà] sempre da dio al fine buono
dio al fine buono, e allora la si risolve in dio e alle cose buone
. avesse già ricevuto anche le arti, la erudizione e la filosofia, non è
anche le arti, la erudizione e la filosofia, non è però che di molto
abbandonandosi al distorto piacere di concentrare tutta la sua vita e la sua furia nel
piacere di concentrare tutta la sua vita e la sua furia nel punto lontano e ostile
. m. adriani, i-381: la verità dell'istoria scritta intorno a'fatti
, scrivendo pareva si studiassero a distoscanare la lingua loro, e facevano triviale davvero
i ratti / augei dall'ossa distracciar la pelle. 2. figur.
2. figur. dividere introducendo la discordia negli animi; mandare in rovina
di avere un anno intero per distracciare la repubblica, subito lasciò di domandare la
la repubblica, subito lasciò di domandare la pretura nell'anno concessogli dalle leggi.
. distradurre, tr. (per la coniugazione: cfr. condurre).
b. croce, iii-25-190: poiché la « vita nuova » resterebbe poeticamente tale
sentiva... il volto vicino e la bocca rapida sfiorare la sua tempia e
volto vicino e la bocca rapida sfiorare la sua tempia e ritrarsi, intrawide gli
distraìbile, agg. disus. che ha la proprietà di poter essere diviso, staccato
iv-32: ella averebbe a essere anzi la feccia che l'elisire della materia,
simone da cascia, 1-27: la quiete dell'anima si è quando legge
si è quando legge sanza distraiménto con la mente rinchiusa nello intelletto di quello ch'
composto di trenta membri, al quale fosse la disamina di tutte quelle private faccende rimessa
faccende rimessa, solamente riserbando a sé la conoscenza di quelle che potessero alla cosa
intento io lo guatai; / e la morte di quella che mi piacque / seppi
distràggere), tr. (per la coniugazione: cfr. trarre).
che non si faccia similmente a tutta la macchina, le cui parti essendo solide,
fa [il cane] di spezzare la catena, di allungare il corpo il più
dell'appetito. -intr. con la particella pronom. dilatarsi; distendersi,
.. prima di disgiungersi, per la violenza loro fatta, si slungano e alquanto
ne fece gittare alla punta, dove la città si congiugne a terra ferma, perché
l'austria, rappattumata alla meglio con la prussia, rimanda due corpi di esercito
all'isole lucopine, che sono di la da banda, infami rispetto agli scogli,
fece naufragio. lanzi, iv-246: riserbiamo la loro serie [di pittori] all'
, ed attendendo egli meno a proseguir la guerra diffìcile che a farsi un imperio
castigò lo sboccato, distraendo da lui la scurità del proprio sguardo dolente. pascoli
bene, difficile allargare il pugno e stendere la mano. la bontà, insomma,
allargare il pugno e stendere la mano. la bontà, insomma, è fortezza.