., 38: se maggior fosse la congregazione, siano eletti di quella frati di
sulla più piccola circoscrizione amministrativa, la decania (durante il regno longobardo, poi
libri di religione e di filosofia, difende la democrazia, ma mette in guardia contro
del conte, che amministravano l'ordine e la giustizia nella fiera di bari, li
una sede suburbicaria, al quale spetta la presidenza e la rappresentanza del collegio dei
, al quale spetta la presidenza e la rappresentanza del collegio dei cardinali.
monasteri, il monaco preposto, sotto la diretta sorveglianza dell'abate, al governo
in tutte le cose. 4. la persona che, per età o per anzianità
lungo sacrifizio. loria, 5-171: la missione affidata ad anseimo e a me era
, se voleva evitare lo scandalo, la denuncia al giudice. marotta, 6-164:
primo fra i colleghi (o per la carica o per l'età).
: sola sì, che s'avvicina / la decana terracina / tutta piena / di
egualmente giovane, soggiunge: « quando la nostra decana non parla, in questo
con l'ardire a un tempo e con la mano / mostrò che gran maestro era
palazzeschi, 6-141: villa letizia era la decana di quella moderna spiaggia, nella
zone di io® in cui era suddivisa la fascia zodiacale; il genio che presiede
i-1025): ho anco fatto veder la « selva », che per la morte
veder la « selva », che per la morte del nostro vertuosissimo messer marcantonio torre
uno scialacquatore, un prodigo, che rovina la casa e precipita suo nipote. -tutta
. colletta, 2 * 1-215: la prosperità... era decantata da un
, sempre plaudente al potere, ma la nazione non la sentiva. rovani,
plaudente al potere, ma la nazione non la sentiva. rovani, ii-779: ma
carducci, iii-16-80: nota al secolo la francesca; di cui fanciulla recavano già
bocchelli, 1-i-467: poco o tanto se la meritavano anche i padri, voglio dirvela
e le lucrezie romane, e per la troppa clemenza di tito, che si
. cassola, 1-102: strinse cordialmente la mano a nora: -anna mi ha già
giudizio). busenello, ii-103: la fortuna, incredula forse a quanto decantava
fortuna, incredula forse a quanto decantava la fama di v. s., ha
. f. buonarroti, lv-9: la vostra condotta attuale ci autorizza bastantemente a
qual fu popolata, né, come alcuni la decantano, contiene ventiquattro contrade ed altrettante
ventiquattro contrade ed altrettante moschee, perché la continua peste, che affligge quel regno,
causa giusta; onde si decanta che 'la spada giudica le cose occulte, la
la spada giudica le cose occulte, la giustizia rivela, e la verità difende '
cose occulte, la giustizia rivela, e la verità difende '. targioni tozzetti,
decanta occupato di soccorrere i poveri ed estirpare la mendicità. monti, i-314: la
la mendicità. monti, i-314: la ringrazio... dell'accusa di
e divenir veramente quell'illustre colpevole che la sua bontà mi decanta. cattaneo,
l'esercito, di cui si decantava la disperata penuria. = voce dotta
decantata, senza che in fondo avesse la poltiglia del pepe pesto, i lombrichi
cioè fino a che cadendo a fondo la parte terrea, rimanesse l'acqua perfettamente chiara
: l'acqua, lentissima, decanta la melma, si svia in mille acquitrini e
il grano, o decanta l'olio, la madre ripensa a quando compiva codeste operazioni
tanto tesoro. -intr. (con la particella pronom.). figur.
angeli e pavoni. sbarbaro, 4-94: la guerra d'ieri già si decanta;
cielo, le canne d'un organo: la fumata che uno stormo si lasciò dietro
dell'essere due in uno, è la pienezza gioiosa dei due sessi; è la
la pienezza gioiosa dei due sessi; è la fantasia che si spreme come fervido mosto
a decantarmi. alvaro, 11-34: la poesia che nacque dall'iniziativa di narrare
sonno decanti / il tuo petto sommesso, la tregua / ove in povera carne sei
). sarpi, i-100: la massima tanto decantata in roma, che
della cristianità. dovila, 60: approvando la maggior parte de'consiglieri...
libertà. testi, u-21: taccia la prisca età... /..
meraviglie. delfino, 1-251: e se la decantata / di ciro alta clemenza /
convenire,... per tutta la bella e letterata europa decantatìssimo e celebratissimo.
ad andar giù. leopardi, v-767: la sì decantata astronomia de'cinesi non è
cuoio che pareva messo come protesta contro la tanto desiderata e decantata comodità della vita
decantata, senza che in fondo avesse la poltiglia del pepe pesto, i lombrichi
tecn. apparecchio con cui si compie la decantazione di un liquido (e possono
che vi è dispersa, ottenuta mediante la sedimenta zione naturale del solido
fatta l'acqua detta ben posare, la cavate a poco a poco, per
40: sia facile a prepararla [la terra vergine aurea], esponendola e calcinandola
da décaper (nel 1742) 'togliere la copertura '(deriv. da cape *
. (decapito). uccidere tagliando la testa (per lo più in esecuzione
, iii-98: dico prima, che la mòrte di cristo fu vituperosa, perocché
suo officio lasciò sì sanicata e sì guerita la nostra città, che si riposò molto
col cavalier per trarli di prigione / che la giustizia avesse esecuzione. giov. cavalcanti
il supplicio, patirono non molto poi la pena medesima. g. bentivoglio
due figliuoli di bruto, dettando esso padre la severissima pena, furon entrambi decapitati.
donna ch'egli aveva amato infelicemente come la patria. d'annunzio, v-2-329:
a disdegno volle giacere supino per fissare la mannaia che doveva decapitarlo e per riceverne
ojetti, iii-28: credo che giudichi tutta la penisola dalle sue puglie dove i contadini
vi drizzavano, quadra e tozza, la macchina da decapitare. -anche di
una vera lama, e per spiegare la fine di tutti i suoi amici e parenti
e condennagioni, che il giudice in su la sedia della coscienzia giudica che si diano
distruggere l'affetto del vizio, decapitando la propria volontà, come detto è.
, e il suo metodo sperimentale che emancipa la ragione da tutte le autorità della storia
per sempre. d'annunzio, v-1-479: la tua spada falcata e pesante, la
la tua spada falcata e pesante, la tua gran coltella in forma di falce,
tua gran coltella in forma di falce, la tua arpe, o eroe, non
il capo a una statua; tagliare la cima a un albero, a un tralcio
edificio. battista, iii-396: perché la gioventù godean vezzose, / carnefice degli
discussione... si deliberò di decapitare la gigantesca mole già ben inoltrata dal meda
, iii-21-367: il 'torrone', ossia la torre nell'angolo del palazzo pubblico presso
torre nell'angolo del palazzo pubblico presso la via de'vetturini, fu costruita nel
, di potere; togliere, eliminare la parte essenziale, più importante. d
. tommaseo, 3-iii-53: decapita addirittura la camera asseverando ch'essa non vuole '
stato. tornasi di lampedusa, 45: la ricchezza nei molti secoli di esistenza si
agg. e sm. ucciso mediante la decapitazione; privato del capo.
di continentia, 60: pervenuto ne la torre, credendo trovar vivo el ladro
trasinato a sono de tromba per tuta la terra. sarpi, ii-234: con tutto
i mucchi di morti sui quali passa la cavalleria galoppando, lo scoppio di una
secolo andato, uomini ardenti gridarono, la vittoria de'pregiudizii certa, e quella
2. per estens. con la testa mozza (una statua);
una statua); claviforme); la conchiglia è ridotta a un so
e. cecchi, 8-38: la statua del nume, decapitata e appoggiata
chi sa questi segni, essi dicono la storia dei terremoti e delle distruzioni.
siamo in piedi, a uno scossone la bottiglia di sorbara mi sfugge di mano
fiutò, quasi volendo farla cesarea, la rivoluzione. orioni, x-7-259: per arrivare
mostrato dispotico. pirandello, 7-402: la moglie, donna bellissima, insensibile,
dalla bambina... senza che la vedova subito mi richiamasse, dispotica.
padri delle famiglie una potestà sovrana sopra la vita e la morte de'lor figliuoli ed
una potestà sovrana sopra la vita e la morte de'lor figliuoli ed un dominio
, ora che puro spirito immortale godi la ricompensa de'giusti, colassù dove non
, 3-55: erano gli streletzer anch'essi la colonna del despotismo, in numero di
, o senato, che livellato avea la potenza dei czar. compagnoni, i-38:
: ogni dispotismo ha per sua radice la negazione de'diritti di natura e di ragione
di ragione. leopardi, ii-258: la monarchia assoluta, qual ch'ella sia
. b. croce, iv-n-129: la premessa difesa dal partito liberale serberà il
nome, a sfogo di personali animosità, la forza istessa eretta per difendere ciascuno dalle
ch'egli mi ha dato a rendere vittoriosa la causa dell'italiana letteratura, e a
dell'italiana letteratura, e a sottrarre la lingua della nazione al despotismo toscano e
, i-93: bacchettone feroce, non rompe la vigilia, ma uccide il fratello;
dei viventi autori, sul dispotismo librario e la indifferenza del publico. comisso, 7-114
vaste distruzioni operate sulle città italiane, la democrazia protrasse ancora la grande festa dei
città italiane, la democrazia protrasse ancora la grande festa dei costruttori. sicché dopo la
la grande festa dei costruttori. sicché dopo la guerra ci si trovò ancora alle prese
altre persone. casti, ii-3-60: la forma e la natura del governo /
casti, ii-3-60: la forma e la natura del governo / sai ben che
professione. d'azeglio, 1-312: la sua parola divenne amara e pungente,
. muratori, 4-78: esercita [la mente] il suo despotismo sopra la
la mente] il suo despotismo sopra la potenza materiale, destinata dall'istituzion naturale
in egitto il dispotismo della ragione soggiogò la decorazione. cesarotti, i-231: se
(disprango, dispranghi). togliere la spranga. - anche assol.
rovinato infelicemente e senza rimedio per tutta la vita, e rendutomi l'aspetto miserabile,
quella gran parte dell'uomo, che è la sola a cui guardino i più;
. bibbia volgar., viii-371: la mensa del signore è contaminata; e
dispregievoli e aver dato l'idea che la fede mia è molto forte.
o un sentimento di compassione (per la sua grande umiltà o povertà):
, che prende l'abbassamento e fugge la gloria che gli va dietro, comparendo
questa voce in modo dispregevole, per significare la poca grazia di coloro che nel dipignere
, trascurabile. salvini, 41-272: la saltazione a principio per le cose sacre
quale amore manifesto è nel viso de la sapienza, ne lo quale esso conduce mirabili
con lo schernitore in parlare e fuggi la sua compagnia come 'l veleno; perciò
col loro villano dispre- giamento, quanto la stessa condizione de'loro componimenti rancidi,
di parlare co'lo schernidore, e fuggi la sua usanza come 'l tosco, e
come 'l tosco, e siati laccio la compagnia sua, e 'l tenzonare ti
bibbia volgar., iv-298: e la sua orazione e la esaudi- zione,
, iv-298: e la sua orazione e la esaudi- zione, e tutti i peccati
, avvilimento. cavalca, 21-226: la pazienza d'ogni cosa avanza, /
pazienza d'ogni cosa avanza, / la povertà le par grande abbondanza: / e
moneta, ma volontà sottrae; ché la più corta via a riccore conquistare è
che l'uomo a sé; onde ne la camera de'suoi pensieri se medesimo riprender
palese. albertano volgar., 1-6: la lusanza è di dispresciare la veritade;
1-6: la lusanza è di dispresciare la veritade; intendasi veritade puta senza nullo
folle / il desir ch'ebbe di lasciar la vita, / si messe a cambiar
stessa agricoltura che aveva formato l'occupazione, la delizia e la potenza de'loro padri
formato l'occupazione, la delizia e la potenza de'loro padri. leopardi, 194
lei [roma] dispregiar, come la sorte inchina, / rise gran tempo,
in corpo e in anima, deposero la paura che già ne avevano, e presero
: il positanese porta amore grande per la patria quando è lontano, ma quando
bonagiunta, xiii-55 • io perseverando / la ricca incumin- zanza, / condutt'ho
ricca incumin- zanza, / condutt'ho la speranza, / al giorno ch'io sperava
commettesse fallanza, / ch'io no la domandava; / ca ciò ch'io
contro a se medesimi incrudeliti, volontariamente la rifiutano [la vita] dispregiando.
medesimi incrudeliti, volontariamente la rifiutano [la vita] dispregiando. pascoli, ii-621:
e della vendetta di lui; ha la rabbia per maggior martirio ed è compreso
percuotere le tenebre di questa notte con la penitenza delle loro colpe, i quali con
quali con dispregiarsi pongono sotto i piedi la luce della prosperità di questo secolo.
. c. bartoli, 1-47: la rovere... né seco stessa né
de'cerchi, 60: andava per la via come una femmina povera;..
degli uomini. pesci, ii-1-415: la chiamavano comunemente « la gob- bina »
pesci, ii-1-415: la chiamavano comunemente « la gob- bina » ma senza alcuna intenzione
scemare similmente si fa o per dimostrar la cosa assai piccola o per avvilirla e spregiarla
quanto a'diminutivi, ricchissima n'è la lingua toscana. ne sono di due
salamina e rodi / trasse a pregiar la dispregiata croce. parini, 511
cure. io t'educai finora / perché la dea di gran secoli amica / suoni
e dispregiato, / senza posa gravò la sferza fiera / d'un avverso destin.
, abietto. giamboni, 158: la cui vita del predicatore è viziosa e
e dispregiata, di bisogno è che la sua predica sia ischer- nita. donato
che l'opera non incontri, che la danza riesca fredda; e che una ritorni
77: commendò con uno egregio sermone la egregia di- spregiatrice d'ogni vanità.
qui solo, e in van, la patria nostra antiqua: / a i quali
di dio, o almeno poco riconoscitori de la potenza sua, perché sentendosi il ricco
ingratissima donna dispregiatrice delle tue forze, la millesima parte delle mie pene, e da
pene, e da quelle conoscerà che la mia vita è una continua morte. pallavicino
poi servito ad altro che a rendere la gente più disperata, più crudele, più
a. verri, ii-341: ma la ritrosa larva, poiché pose fine al suo
farfallini. baldini, 5-29: infine la proterva angelica si induce a chieder pietà.
a chieder pietà. lei, la dispregiatrice di tutti i re e di tutti
questo nuvolo della fortuna nel dispregio de la gioventude, a ciò che l'onore de
gioventude, a ciò che l'onore de la sua vecchiezza più lucidamente risplendesse. machiavelli
lucidamente risplendesse. machiavelli, 77: come la osservanza del culto divino è cagione della
dispregio del disconoscimento e del vituperio, la pazienza della mia aspettazione. c.
c. e. gadda, 84: la stangata la prese perché a quel giovane
e. gadda, 84: la stangata la prese perché a quel giovane, che
cose sapere discemere, se non seguitasse la elezione del bene e il dispregio del
contarle su 'l banco, lentamente, tenendo la bocca atteggiata al dispregio. saba,
madre mi vuole lontano; / se la carezza ne cerco mi accusa / più fastidioso
nostra tracotanza. boccaccio, iii-2-77: la terra prendete / che cagion fu di morte
! della porta, xxi-11-388: con la fede e costanza del suo amore,
degli altrui dispregi. nievo, 542: la frittata riuscì eccellente, e dopo di
riuscì eccellente, e dopo di essa anche la trota si vendicò del sofferto dispregio facendosi
, 59: comporteremo... che la vilissima feccia del mondo, il rimasuglio
, raccapriccio. frezzi, ii-17-73: la fèra con dispregio e pena / sacrificò
fèra con dispregio e pena / sacrificò la verginetta pura, / spargendo quivi il sangue
cose fece in loro dispregio, per la dinegagione che li fecero dell'andata d'
egitto. andrea da barberino, 202: la fece per dispregio spogliare ignuda. cellini
pallavicino, i-69: esercitò allo stesso tempo la sua intemperanza di contraddire ciò che gli
russi, gl'inglesi, noi puniremo la corte che gli ha chiamati a dispregio delle
a dio? anguillara, 4-310: la vergognosa povertà da canto / si sta in
sopra di me. denina, ii-46: la dignità imperiale era... in
ricchi in dispregio, anzi in dispetto, la terra, si leva coll'animo sino
disprèndere, rifl. (per la coniugazione: cfr. prendere).
): così dar dovrìa il vero / la bella donna, poi che 'n
permetta che le persone ecclesiastiche siano per la lor mendicità disprezzabili. marino, vii-396
470: ella lottava ancora contro la vecchiezza, si giudicava a giorni non
non era un nemico disprezzabile, e la disperazione gli avrebbe aggiunto coraggio. moravia
nonostante questa sua tranquilla follia ambiziosa, la vedova non era così sciocca da ignorare
da ignorare che, nelle loro condizioni, la proposta del vagnuzzi era tutt'altro che
grazzini, 4-565: si vide [la misera psiche] per l'una delle
aveva in testa, e per la mal composta e mal vestita e sdrucita veste
ispirato a superbia e orgoglio verso la realtà (a carico di persone,
disprezzamento. firenzuola, 104: né mai la troppa familiarità o la lunga dimestichezza generò
: né mai la troppa familiarità o la lunga dimestichezza generò o stracchezza o
francesco [considerava]... la simplicitade e il disprezzamento di sé e
simplicitade e il disprezzamento di sé e la pazienza nelle avversitadi del detto santo frate
esopo volgar., 4-no: udendosi la rinocchia in tale modo con disprezzamento ammonire
: ponetevi avanti gli occhi... la gentilezza e'costumi della cavalleria de'franceschi
quella adunque sua dolcezza si cerchi, la quale adempie alli speranti in lui, e
corre al muro, e del vallo apre la porta, / e divien per la
la porta, / e divien per la gioia disprezzante / di sua cura guerriera e
foscolo, xvi-300: continua a stringere la mano a'vecchi compagni e rigetta 1'
non se lede. bonichi, ix-293: la turba stolta la virtù disprezza, /
bonichi, ix-293: la turba stolta la virtù disprezza, / e credon nei fiorini
, / cercan l'amaro e fuggon la dolcezza. petrarca, 116-8: ho
, 116-8: ho sì avezza / la mente a contemplar sola costei / ch'altro
d'avere riputazione, perché, perduta la riputazione, si perde la benivolenza, e
, perduta la riputazione, si perde la benivolenza, e in luogo di quella
essere disprezzato; ma a chi mantiene la riputazione non mancano amici, grazia e
v-2-8: gli accadeva spesso di aprire la propria anima a gente che disprezzava, e
di nèreo, / mi piego: la tua ira è più acuta del fulmine.
fulmine. -rifl. perdere la stima di sé, riconoscersi in grave
per ninfa; se si disprezza de la persona e de la vita, vien tenuto
si disprezza de la persona e de la vita, vien tenuto un lordo ed
tu dileggiato? e quando tu averai consumato la preda, sarai rubato; e affaticato
verità di gravosa lancia di disperazione è percossa la mente, quando si vede afflitta dalle
quanto potrò, mi sforzerò di soccorrerla [la lingua] e primieramente, volgendomi a
sua amata femmina con molte affannose parole la straziava facendole mostra di denari, con
il tuo sposo tarquinio, / sappi che la sua vita e la sua morte /
/ sappi che la sua vita e la sua morte / dal cenno mio dipende:
rimando estinto. salvini, 6-58: la vera tragedia disprezza ogni razza di satiri
c. bentivoglio, 12-263: del periglio la speme il cor le alletta, /
/ del fiero regno, e provocar la morte. 5. prov. chi
pallavicino, ii-313: appresela a'lettori la maniera delle sentenze che furon dette da'
in maniera che e'pare che e'piglino la cosa da beffe: percioché questo modo
cenere. dove dava ad intendere che la sua penitenza ed era di fuoco d'amore
basta a placarti? cattaneo, iii-2-46: la nuova classe degli schiavi si era aggiunta
, andasse disprezzato, nientedimeno fu tanto la soa felicitate che quello andare abietto non
acciocché, come dice lo evangelio, la brigata creda che elle digiunino. marino
dicevamo sì disprezzati, e concludenti insieme la sua intenzione, che nulla più.
a. f. doni, 11-66: la fortezza è disprezzatrice di tutte le cose
cose terribili le quali mettono sotto al giogo la nostra libertà. marino, vii-426:
in noi meschine essercitare con tanta violenza la sua tirannide? segneri, iii-1-196:
cui si valse il demonio per atterrare la pazienza del santo giobbe, fu la lingua
la pazienza del santo giobbe, fu la lingua disprezzatrice della sua moglie. baretti
leggi prescriventi i metodi di fabbricazione, la soppressione delle compagnie d'arti e mestieri,
tanti altri vincoli dannosi restituirono all'operaio la sua legittima libertà, suscitarono l'utile
libertà, suscitarono l'utile emulazione, la giusta concorrenza, premiarono il genio inventore
il genio inventore, e resero disprezzevole la cieca pratica. petruccelli della gattina,
'l lungo conversar genera noia, / e la noia disprezzo ed odio alfine. tasso
se medesimo. verga, 3-29: la nunziata... si sentiva il
aria scocciata, e il vestito e la cravatta nera, faceva pensare a una
, /... / se penso la fortezza con la quale / hai vissuto
. / se penso la fortezza con la quale / hai vissuto, il disprezzo c'
: or de'ciclopi mostruosi e brutti / la difforme pupilla e 'l vasto ciglio,
: e come poi si è scritta la storia? fra pregiudizi di governi e di
contraddizioni e avvilimenti e disprezzi sofferti, la stima di se stesso, non è
quei che, pensomi, non intendeva la lingua, non gli rispose. il soldato
l'ortolano. carducci, iii-14-182: la poesia rusticale italiana è una continua calunnia
i-170: ditemi, italiani: quando leggete la storia romana,... non
nel suo lavoro, c'è la furia, e il disprezzo, il fanatismo
pene. rosa, 73: so che la rabbia e il concepito affanno / farà
quanto sognar sapranno. abba, 164: la dipintura si vede ancora ai nostri dì
avaro ed al furfante, / cambiò la diadema in un turbante. forteguerri,
, / il suo bel corpo e la sua pura mente / tutta donò all'
zoso modo, benché più freddo, raffermò la fatta deposizione. = deriv
/ alonda, e più ancor poiché la fece / compagna e sposa della sua
suoi, le sue procelle / coprir la terra ed inondar le stelle. c.
che ci abitavano seminude nel ferragosto e la lor prole globale, fuor dal tanfo
. 2. intr. con la particella pronom. uscire con impeto,
sen di rosseggiante nube / si disprigiona la fulminea fiamma. carducci, 597: su
fiamma. carducci, 597: su la parvola tua fiera persona / il mio pensier
in corinto arrivare. marino, 7-86: la chioma intanto, che 'n bei nodi
. / né giunta a soverchiarla ancor la salma / è delle cure e delle voglie
cristiano disprofana, per così dire, la rosa, siccome la morte, da
per così dire, la rosa, siccome la morte, da questi voluttari sentimenti,
, da questi voluttari sentimenti, e la consacra, e la graduisce, e
voluttari sentimenti, e la consacra, e la graduisce, e ordinala a meditazioni più
disprométtere, tr. (per la coniugazione: cfr. promettere).
, cioè del tempo della primavera quando la natura è disposta a generare e ricevere
natura è disposta a generare e ricevere la influenzia del sole, * tempera ';
'; sì che non risista co la disproporzione. machiavelli, 66: quelli
et altri simili: ne i quali la troppa disproporzione potrebbe offendere gli orecchi.
: certo, non può non parere strana la disproporzione tra quel male e questo rimedio
mattioli [dioscoride], 512: la trinitas produce molte radici di non ingrato
colore bianchiccio, e l'epimedio fa la radice sottile, nera, di noioso
si può manifestamente conoscere quanta grande sia la disproporzione d'amendue queste piante. caro
, 3-2-92: essendo tanta disproporzione tra la bassezza e la miseria, in che mi
essendo tanta disproporzione tra la bassezza e la miseria, in che mi truovo,
, 3-159: poniamo che, mentre la disproporzione era in vigore, centomila once
stesso. gioberti, ii-36: se la grandezza di un mortale si dee misurare dalla
buonaccorso da montemagno, 1-186: la impotenzia mia, disproporzionata e ineguale al
giorno farà qualche disproposito da far ridere la gente e forse ancora piangere. baruffaldi
, 291: dormendo nabdalsa, prese la lettera, la quale egli s'avea disprovvedutamente
dormendo nabdalsa, prese la lettera, la quale egli s'avea disprovvedutamente posta al
, 350: li quali, timorosi per la disprovveduta paura, e solamente ricordandosi
, iii-388: si mise a compilare la presente commedia, della quale si è l'
in questa parte come l'uomo non dee la veritade celare, ed occorrane quello peso
(ii-349): in quei tempi era la misera italia disprovista d'arme e
plutarco volgar., 128: leptino la dispulzellò e pigliolla per moglie.
. dispùngere, tr. (per la coniugazione: cfr. pungere).
o diversità d'interpretazione) per definire la verità di una dottrina o la realtà
definire la verità di una dottrina o la realtà di un fatto. tolomei
trovare qual sia fra tutte l'arti la più nobile, la qual cosa è non
fra tutte l'arti la più nobile, la qual cosa è non meno faticosa che
parlar lungo o brieve non dà o toglie la vittoria, ma la fermezza o la
dà o toglie la vittoria, ma la fermezza o la fievolezza de gli argomenti;
la vittoria, ma la fermezza o la fievolezza de gli argomenti; e quello
un dialogo. pananti, ii-307: la verità si sviluppa nel calore della disputa e
più che fra noi è forse diffusa la repugnanza napoleonica per tutti gli ideologi.
ideologi. serao, i-971: esse applicavano la loro nullaggine a seccare alunne, professori
questo elementare canone ermeneutico, pel quale la parola è parola solo sul terreno che l'
difende una determinata tesi e altri che la impugnano (v. deputazione, n
, in presenzia del popolo fece publicamente la sperienza, dimostrando il nero pel bianco
, 9-455: fu ordinato il giorno per la disputa, e come venne si ragunarono
della scolastica fu di prendere le più volte la disputa per fine; e di scambiare
fine; e di scambiare per sostanza la forma sillogistica: onde la sua trista
per sostanza la forma sillogistica: onde la sua trista nominanza. michelstaedter, 286:
b. croce, i-3-190: circa la maggiore responsabilità di chi più sa (
'memorabili '. -stor. la discussione sostenuta da gesù adolescente coi dottori
di lui dicon gli evangelisti (fuor la disputa) sino alli trenta anni.
. baldinucci, 2-5-183: dipinse anche la volta e tutte le mura della cappella
mura della cappella, rappresentando da una parte la disputa del signore nel tempio. milizia
signore nel tempio. milizia, iii-120: la disputa delle muse innanzi ad apollo.
: più e più dì essendo durata la contesa, con scaltrita disputa, se questa
guerra il comune pigliasse o lasciasse; la quale, in ultimo, al tutto
io credeva di starmene un'oretta, e la lettura fu sì protratta, e le
accorsi di non potere traversare più ornai la città di milano così popolata alle ore
strano abito. nievo, 411: la pisana in tali dispute si scaldava anch'
ella diventò, al pari di noi, la più sfrenata e incorreggibile libertina. dossi
. giambullari, 1-90: lasciando a parte la difficile e forse dannosa disputa de la
la difficile e forse dannosa disputa de la predestinazione e de 'l libero arbitrio,
, quale, donde e perché sia la virtù ne'corpi celesti. vasari,
: / ma come il conte ne la grotta scese, / finiron le dispùte e
disputa e altra esamina, / come la vider, subito conobbero, / com'era
prigion. sarpi, iii-255: si consumò la congregazione tutta in dispute e si finì
si finì in contenzione, con differir la resoluzione alla mattina seguente. panciatichi,
è a dir gl'infandi eccidi / e la crudel camificina insana, / che cagionaron
e l'altro, hanno distrutta prima la libertà e poscia l'indipendenza dell'italia
perso il battuto sul quale avrebbe attraversato la piazza anche ad occhi chiusi, e
capiscano intorno a quale cifra si aggira la disputa. -processo giudiziario. -
... ancora non è data la sentenzia. marino, 15-183: giudice fatta
, 15-183: giudice fatta poi de la disputa, / pria del cieco fanciullo ode
l'accusa, / che dice esser la verga a lui devuta, / e ch'
nel quale apparisca qualche spezie di vittoria, la quale certamente si truova dovunque è contesa
in dispute. guerrazzi, iii-123: la reverenza che io le devo grandissima non
o in disputa: discutersi, porsi la questione. machiavelli, 732: fu
lasciando il seme su'fiori, sieno la cagione del lor nascimento. -fare
che sarebbe durata un pezzo, se la reina non vi avesse posto su piede
di moda. -finire, troncare la disputa: cessare di discutere, porre
fare. tommaseo, i-373: voleva finire la disputa, e non sapeva spiccicarsene.
. di costanzo, 1-417: così la cosa fu posta in disputa e l'ambasciadori
volta recar si suole in disputa: la qual però, se non siamo ingannati
medesimo in disputa, qual vita fosse la più da eleggersi. = deverb.
dall'altra parte. tasso, i-87: la differenza fra... e me
, xviii-3- 1052: l'uso e la tariffa delle tare per i continenti delle
suscitatrice di dispute, che non francano la spesa dell'esame, tanto il più e
g. m. cecchi, 18-10: la dote è il primo / disputabile ancor
tommaseo [s. v.]: la disputabilità d'una questione non prova sempre
d'una questione non prova sempre né la sua incertezza dall'un lato, né
sua incertezza dall'un lato, né la sua importanza dall'altro. =
abate isaac volgar., 1-75: la virtù di dio... circonda
adriani, iii-324: a me pare che la gara e la gelosia di scriver meglio
a me pare che la gara e la gelosia di scriver meglio che gli altri sia
lor scienza da'limiti suoi per turbarne la storia, la politica. boine, ii-17
limiti suoi per turbarne la storia, la politica. boine, ii-17: oh!
nato o di esser subito morto dopo la natività. tasso, 12-341: ma perché
giordani, ii-95: fu di ludibrio la vana emulazione di due disputanti (di quel
. cicerone volgar., 1-119: la fine di quella disputanza fu quasi pur
adopra lo 'ngegno, ma più tosto la memoria. machiavelli, 65: si
di cose chiarissime vogliono disputare, facendo la maggior perdita di tempo che imaginar si
/ disputando crisolito negò. / e formò la sua gran difficoltà, / con dir
modo disputasi e ripruovasi contra le ricchezze per la presente canzone. cassiano volgar.,
disputa qual sia stata più grave, o la legge vecchia di moisè o la evangelica
o la legge vecchia di moisè o la evangelica. canti carnascialeschi, 1-416:
2-46: queste dispute, essendosi per la città divulgate, fomentavano la divisione de'cittadini
essendosi per la città divulgate, fomentavano la divisione de'cittadini; magnificando i parenti
de'cittadini; magnificando i parenti e la fazione de'dannati, la bontà e
i parenti e la fazione de'dannati, la bontà e l'osservanza della legge;
punti di una dottrina, per dimostrarne la verità o confutarne gli errori.
, 52-28: mannai li mei dottori co la mia sapienza: / desputaro, lo
voce ne'circoli, ma adoperare eziandio la penna. tasso, 12-344: s'in
disputa, perch'in lei si conviene la purità e la simplicità dell'elocuzione. bar
in lei si conviene la purità e la simplicità dell'elocuzione. bar affaldi,
, contro una decretale di clemente v la validità dell'editto imperiale che spossessava roberto
il filosofo ». -ant. con la particella pronom. apollonio di tiro volgar
conv., iv-n-13: dice 'aspra'[la rima della canzone] quanto al suono
dice * sottile ', quanto a la sentenza de le parole, che sottilmente argomentando
gli argomenti che militano prò o contro la deliberazione di cui si tratta).
se già vi fosse cagione sufficiente di intimargli la guerra. bembo, 2-3: per
guerra. bembo, 2-3: per la qual cosa ho pensato di poter giovare
e delle opere onde si va elaborando la vita italiana, è tristo trovarsi ancora
, piuttosto accademicamente, sul contegno che la fratellanza repubblicana avrebbe dovuto assumere nelle
nelle elezioni che si dicevano imminenti, la villa fu circondata da armati e nella
tra loro, sì innanzi principalmente dopo la ruina di sagunto. machiavelli, 646:
partiti, e così vive e fa progressi la letteratura romana. verga, 4-57:
verga, 4-57: si udiva nella sala la voce del barone zacco, che disputava
non facciano che disputare. -con la particella pronom. serao, i-15:
pronom. serao, i-15: udiva la voce rauca di emilia disputarsi con la
la voce rauca di emilia disputarsi con la cameriera. alvaro, 8-306: luglio è
disputi teco:... per che la via delli empii e delli malvagi si
signore, e dice: -egli è la chiesa liquefatta; ella è mancata, ella
: avere a disputare ogni giorno con la povertà, a contrastare ogni ora con
risposta della disubbidienza d'astorre da faenza; la quale chi l'avesse a disputare,
quale chi l'avesse a disputare, la mostrerebbe falsa ed ingiusta, e senza
me intrapreso il disputare dinanzi a lui la giusta sua causa, e la causa insieme
a lui la giusta sua causa, e la causa insieme della miglior parte d'italia
tullio, il quale avea più volte salvata la patria con la sua eloquenza divina?
avea più volte salvata la patria con la sua eloquenza divina? faldella, iii-51:
ad una pretura di campagna a disputare sopra la bufila di due galletti e a mettere
e a mettere sulla bilancia della giustizia la lunghezza e la potenza dei loro becchi e
sulla bilancia della giustizia la lunghezza e la potenza dei loro becchi e le qualità
quando noi preghiamo con orazioni di ricevere la misericordia sua. e allora disputiamo con lui
, o non sai / quant'è la furia di sosia molesta; / con un
. -discutere, mettere ai voti la pena da infliggere al reo.
superba rocca, e già si disputava la sua morte: e com'egli erano
erano divariate le persone, così avevano la volontà a divariate generazioni di morti.
non sapere, che perdervi il tempo e la pace. a. pucci, cent
fu risposto che mal volentieri s'obbligherebbe la città a cosa alcuna contro i franzesi
/ anzi ogni cosa 11 primo è la ragione, / esemplo l'altro, il
, 20-7: filippo, / i non la vò disputar teco adesso, / ch'
., a me pare evidente che la cagione genuina debba riporsi nell'anzidetto carattere
s. degli arienti, 159: la narrata novella... piacevolmente e
agguerriti). guicciardini, 2-1-36: la consaguinità... gli condusse a
e rincorò infino al non cedere di leggieri la vittoria, ma disputarla con onorata contesa
... non ridevate più: la vostra toeletta era trascurata, ancora più triste
i-161: l'uomo combatte continuamente contro la morte. esso alla morte deve disputare,
per assicurarsi un privilegio, per accaparrarsi la stima, l'affetto di una persona)
stermini, / che coprono e desolano la terra / per disputarsi i laceri domini.
oggetti esterni che a vicenda si disputano la sua attenzione. verga, i-240:
su questa piazzetta, quante pensioni tendono la ragna di tavole apparecchiate e si disputano
di solstizio. i letterati si disputavano la sua compagnia, la sua amicizia.
letterati si disputavano la sua compagnia, la sua amicizia. -anche di animali.
ora, mi trovo di continuo a disputare la vita, ché ad ogni ora risurge
grandi. salvini, 39-v-82: vedeva [la beata vergine] quanto gli uomini miscredenti
di disputargli [a gesù cristo] la divinità. goldoni, vii- 597:
che l'arte aduna / per disputare a la natura il vanto / del renderti sì
e utilitade della chiesa desiderano e ricevono la prelazione. bibbia volgar.,
disputa. maestro alberto, io: la forma perfetta... è doppia,
... è doppia, cioè la forma del trattato, il quale definisce,
, ricoglie e pone esempli; e la forma del trattare, che è il
s'induce modo disputativo; nel quale la filosofia s'induce a domandare e definire
vero ingannevole. piccolomini, i-95: la forma sola..., nel sillogismo
come al tempo degli antichi druidi, la teologia; e 'ancilla theologiae', la
la teologia; e 'ancilla theologiae', la logica disputativa, la dialettica.
ancilla theologiae', la logica disputativa, la dialettica. 2. esperto nel
acquistarsi nome di vivace e disputativo con la loquacità e vanità, rompono la testa
con la loquacità e vanità, rompono la testa ai dicitori. = voce dotta
, e da marco tullio, quando la divinazione distrinse, molto disputata. cicerone volgar
, 2-1-14: i saracini non conoscon la cina sotto altro vocabolo che di cataio:
mai l'effetto di quel cielo nero verso la francia, di quel gran fiume a'
di discendenza fàgica,... la liruccia disputata alla serva, la schioppettata nella
.. la liruccia disputata alla serva, la schioppettata nella gobba del prossimo per una
ciascuno essere ottimo autore e disputatore de la sua arte. f. baldelli
aristotelici. guerrazzi, 1-512: tanta fu la rabbia dei disputatori, che mancate le
. b. croce, iii-32-33: la tradizione critica francese offre poco o nulla
. 2. agg. che riguarda la disputa; che tratta l'arte del
toscano idioma non era bastante a sostenere la gravità delle cose disputatorie e scientifiche.
[s. v.]: la facondia del segneri nelle prediche è troppo dispu-
1-87: colui che ognora teme che la morte gli sopraggiunga, non può con fermo
o accademica che si svolge, sotto la presidenza di un maestro o di un
moderatore, fra chi propone e dimostra la verità di una dottrina (difendente)
una dottrina (difendente) e chi la impugna con argomenti contrari (argomentante).
e dall'altra si dovesse appresentare per iscritta la confessione della fede la quale tenea.
appresentare per iscritta la confessione della fede la quale tenea. benvenuto da imola volgar
disputazioni che hanno per iscopo di cercare la verità, come pure nell'esposizione delle
città una guerra guerriabile, che così la chiamano i franzesi. davila, 633
. botta, 4-429: discussasi in senato la proposta della lega, dopo varie e
guittone, i-39-55: aparecchiati a 'ntendere la dispu- tasione che segondo boesio m'ha
pro- dutto, in capitolo nuovo a la questione è da rispondere, nel quale
rispondere, nel quale sia terminata tutta la disputazione che fare s'intende al presente
capellano volgar., i-191: lasciata la disputazione delle cose celestiali, convertiamo nostro
a noi cercare con più lunga disputazione la povertà di così grande uomo; però che
essendo morto, mancò il letto de la sepoltura e 'l fuoco. tommaseo,
[petrarca], i-47: questa è la vera filosofia; non dico quella che
magno volgar.], 22-20: la materia ha bisogno di sottilissima disputazione, quando
ha bisogno di sottilissima disputazione, quando la mente si mette a pensare, per quali
detrattori della sua fama molte disputazioni contra la fede della chiesa scritte col titolo del
nùmero atomorum »; presso, è la completa voluminosa serie delle gramàtiche...
lunga e gran disputazione / guglielmo disse la sua fantasia, / che combattuto avean
. or non è contro all'uomo la mia disputazione, acciò che per merito
6. locuz. - chiudere, finire la disputazione: cessare di discutere.
crediamo che sia convenevole cosa di consecrare la sua eccellenza per le sentenze dei padri
aver inteso il caso mio, per la disputazione c'hanno fatto fin'ora questi
. disus. squarciare, squartare (la carne); strappare, lacerare (
. frezzi, iii-4-35: però la carne, ch'è pulita e sana,
è pulita e sana, / prima la imbrutta, corrompe e disquarcia, / e
e, quando pute, nel ventre la 'ntana. mamiani, 1-67: svergognati
mani; disquarciarle i veli / e la candida gonna e la trapunta / stola
i veli / e la candida gonna e la trapunta / stola, che il sen
: fin dentro agli abissi / disquarciata la terra e fuor dedotte / d'asfalto le
/ il giardino di sid- dimo e la gaia / fertil convalle tra giordano 3 soar
tragicamente come a lionessa / ti disquassa la tua criniera nera. = voce formata
.. era pallido come un cadavere. la gioia universale gli faceva male; gli
universale gli faceva male; gli disquilibrava quasi la ragione. b. croce, ii-n-231
3. intr. con la particella pronom. perdere l'equilibrio,
i-230: allor, se molto / sol la molesta, od agita improvvisa / di
segreta una smania urta e combatte / la vital forza. b. croce, iii-32-36
dovrebbe essere 'disequilibrare ', perché la voce è formata da dis ed equilibrio,
è formata da dis ed equilibrio, e la e va conservata per ragione di armonia
come possa rista bilirsi senza la guerra. = voce formata su
l'intemo calore dell'anima informi o accenda la tua parola, o parlata, o
compiacenza ma ch'era piuttosto piccato, la richiamava benevolmente alla ragionevolezza, lei s'
), agg. letter. che riguarda la disquisizione, che è proprio del disquisitóre
prevalente nelle scuole. mazzini, ii-90: la riforma, concitando le menti alle disquisizioni
importante, e il solo da risolvere per la comprensione estetica che si ricerca? gobetti
alla rappresentazione, ne avessero dovuto subire la disquisizione da cavina. -discorso
. comisso, 1-29: sigillò quietamente la disquisizione ambigua dicendo: non vengo mica
teoria gli bastava quel tanto che illuminasse la pratica. gramsci, 55: sulla flebite
co 'l maglio fracassata una pina, la sotterran tutta, adacquandovi assai; e
potreste disradicare le spine e piantare la virtù. f. rondinelli, 19:
474: questi dispareri di logica, la urbanità e le sociali leggi vogliono che si
certi dettami di disragione per dargli la sentenza contro. di breme,
c. e. gadda, 6-263: la chiarità obiettiva del raziocinio, in lui
della vita de i re, che la gloria de'pericoli della guerra.
. francesco da barberino, 163: la badessa, tutto che disragionevole impresa avesse
e suntuosità disregolata; né sempre appruovo la parsimonia e tenacità. bandello, 4-9 (
, tanto spargimento di sangue umano, la diradicazione de la maggior parte de la nobiltà
di sangue umano, la diradicazione de la maggior parte de la nobiltà de l'
, la diradicazione de la maggior parte de la nobiltà de l'isola, e sì
da altro procedute non sono che da la insaziabile libidine e disregolatissimo suo appetito di
dis rompere, tr. (per la coniugazione: cfr. rom pere).
campailla, 4-125: l'opera propria a la natura imparte / fermentazion, che genera
moto incide e sparte, / e la materia stritola e disrompe. 2
2. intr. (anche con la particella pronom.). irrompere,
marmoree... in molte parti per la ruina di pietre disrupto. pasta,
sangue che spiccia da'vasi disrotti per la secondina staccata dalle pareti dell'utero [ecc
un stecco vicino a l'occhio, la sua vista sarà di tutto impedita a
tutto impedita a veder il lume de la candela posta in certa distanza.
che ha luogo fra due conduttori quando la tensione fra essi esistente origina un campo
origina un campo elettrico capace di vincere la rigidità dielettrica del mezzo interposto. -distanza
del mezzo interposto. -distanza disruptiva: la minima distanza a cui si possono avvicinare
possono avvicinare i conduttori senza che avvenga la scarica. = voce dotta,
d. bartoli, 4-2-34: lascerebbe loro la chiesa qual meritavano averla, diserta,
i rei] allo stato secolare, con la dissacrazione, quando siano costituiti in sacri
avvertendo che questo vetro sia desalato con la cazza con ogni diligenza. a.
2. intr. (anche con la particella pronom.). perdere il
acqua del mare si dissala completamente mediante la distillazione. = comp. da dis-con
dissaldare, tr. disgiungere, levando la saldatura. -al figur.: separare
sangue, privare del sangue. -con la particella pronom.: perdere sangue in
alfieri, i-91: principiai a sfasciare la sanguigna avendo fermo in me di così
il corpo si dissanguava a fiotti e la faccia del ferito si faceva smorta.
viso bianco, / anche tu senti la dolcezza grave / dell'autunno che si dissangua
che dissanguavano, nel 1793, sistematicamente la francia..., non impedivano,
.., non impedivano, affrettavano la caduta della repubblica. 3.
levar nerbo, infiacchire. -intr. con la particella pronom.: ridursi all'
. foscolo, viii-143: volendo purgare la poesia dalla gonfiezza del secolo addietro,
, caddero nel vizio contrario, e la dissanguarono. cattaneo, ii-1-123: voi supponete
ad albaredo si debba dissanguare l'industria e la possidenza di brescia o di verona.
i-18: sono tentato di preferire che la mia città senza di me a poco
assalirlo le costava una sofferenza inaudita, la dissanguava. 4. figur.
poveri, atterriscono i ricchi, e la incertezza dell'avvenire rende egoisti anche 1
: non fa altro che imbrogliare e dissanguar la gente che gli capita sotto.
capita sotto. -intr. con la particella pronom. rovinarsi economicamente.
spese di cultura, e poi se viene la malannata, mi piantate la mezzeria,
se viene la malannata, mi piantate la mezzeria, e ve ne andate colla falce
umane. balbo, i-201: quando la dissanguata crema si pose a discrezione (
il ritorno dei borboni; e di ciò la lodava e la lodo, ed
e di ciò la lodava e la lodo, ed ora ne godo anch'io
, ed ora ne godo anch'io per la povera francia dissanguata. leopardi, i-607
loro comodità. stuparich, i-286: la brigata era tanto dissanguata e impoverita di
, guasto. bottari, 2-66: la sposa di cristo è lasciata in abbandono,
vivere così menomati si dubita valga ancora la pena. c. e. gadda,
negri, 2-261: 11 conte e la contessa, con le sostanze dissanguate dal pazzo
spirito di conquista di bolivar dunque era la difesa elementare di un'aristocrazia che si
e sanguinare (v.). la definizione del d'alberti è ripetuta alla
, il vino diventa più dissapito, per la inimicizia che è tra loro.
sposa ildegarde, di nazione sveva. la madre di carlo, ber- trada,
verga, 4-303: avrebbe voluto rivedere la figliuola. suo marito glielo aveva anche
o di una pianta al fine di studiarne la struttura; sezionare, recidere.
e agli interpreti: essi sono come la gente, che dissecca cadaveri. nicvo
al disseccamento. leopardi, ii-382: la natura dell'egoismo è un ghiaccio dell'
ed è sempre di grave pericolo per la vita). disseccante (part.
moderatamente disseccanti. cestoni, 56: la salsapariglia non è altrimenti un disseccante,
, un ingrassante, ed io fo la sua decozione in un'ora. milizia,
le paludi, che intorno erano a la città e l'aere insalubre facevano. firenzuola
144: [domandò] qual potesse esser la cagione che l'aria della sera non
giorno avanti possuto per lungo spazio diseccare la umidità. saracini, iii-266: né meno
che il parlar tanto v'abbia disseccata la gola. foscolo, xv-564: oggi
oggi prima del pranzo mi sentiva tutta la parte destra intirizzita e 1'accostarmi al
per l'età, già son marci per la lascivia, e sterili al generare.
l'affezione carnale, e immonda imbratta la mente, e oscurala, e falla
se voi non le osservaste, disecchereste la fonte della pietà. m. palmieri,
della disposizione dell'animo, e se la febbre ha disseccato punto la mala radice,
e se la febbre ha disseccato punto la mala radice, e prodotto alcun buon
avrà il vanto se non di disseccar la fonte del suo dolore, almeno di arrestar
, 1-104: [quel sommo] udì la pia querela / delle calcate plebi,
4. intr. (anche con la particella pronom.). diventar arido
11 percuote fortemente, e fa schiuma per la bocca, e stride, e batte
giunture, perché non v'è se non la cartilaginosa e nervosa pelle, no'pò
si dissecchi. arici, i-220: quindi la togli [la lana] e a
arici, i-220: quindi la togli [la lana] e a disseccar disponi /
cigli i sopraccigli le barbe le vesti. la gola si dissecca, gli occhi lacrimano
, 5-192: subito dopo le pioggie la savana dissecca, e alle volte s'incendia
è disseccato. bocchelli, 6-543: la loro passione s'era disawezzata, disseccata.
, disseccata. moravia, iii-255: la sua giovinezza si era disseccata, come
corrompe per non correre, e per la forza del sole disse- cativo l'acqua
, sia data medicina diseccativa e corrodiva la carne corrotta. mal tioli [dioscoride
rendon testimonianza; ove, non ostante la macerazione dell'assidue penitenze e della diseccativa
milizia, iii-447: si adoperavano rimedi contro la secchezza con acqua o con vapori acquei
simintendi, 3-219: in questo luogo la natura ha mandate fuore nuove fonti;
: le bocche loro eran diseccate per la sete. leonardo, 2-427: li loro
ghirlanda. pavese, 4-305: studiai la barriera di colline che mi attendeva.
cavalca, i-204: lo predetto elpidio per la detta asti- nenzia era diseccato e purificato
quasi tutte le giunture dell'ossa sotto la pelle, e 'l buccio li si pareano
guardando quel figliuolo morto pendente in su la croce ignudo, così af- flicto,
tronche e recise. verga, 4-48: la mamma le metteva sempre innanzi la maggiore
: la mamma le metteva sempre innanzi la maggiore, donna fifì, disseccata e
per il villaggio come il profilo, la disseccatura, un'ombra del conte
inaridita. ottimo, ii-449: la natura di questo bere vino è tale,
; che quanto più bee, per la diseccazióne che fa il vino per la sua
per la diseccazióne che fa il vino per la sua natura calida, e per la
la sua natura calida, e per la vaporositade de'fumi che montano al celabro
lavato il pennello con l'olio de la lucerna, asettò la donna. oddi
con l'olio de la lucerna, asettò la donna. oddi, xxi-n-370: potrebbe
erodoto] afferma espressamente che, secondo la tradizione egizia, esso delta era stato anticamente
errante 'spinsero a disselciare le strade la rivoluzione sociale del 1848. =
). bresciani, 1-ii-309: la giustizia da mille anni in qua non
fangosa in fondo alla quale si vedeva la campagna. dissellare (ant. anche
tr. (dissèllo). levare la sella (a un cavallo).
(a un cavallo). la spagna, 16-3: il cavallo alla stalla
i cavalli. d'annunzio, v-2-682: la mia emozione nel dissellare il cavallo,
sella, a cui è stata tolta la sella (un cavallo). machiavelli
figur. tasso, i-40: la natura volse dentro a'confini d'italia
mani del caso che della giustizia disseminati fra la moltitudine de'mortali. vico, 233
due o tre stanze a terreno, la vecchia padrona disseminò i pochi mobili nei
casa. di giacomo, i-600: la piccionaia, più modesta, si contentava dei
del parapetto, interessandosi a guardare in giù la pioggia di bucce che si disseminavano in
. luzi, i-60: già dissemina la mandria / le peste luminose lungo il
come forma poetica popolare e musicata, e la disseminerò come di primavera, di parecchie
affisse in pubblico, e disseminate per tutta la corte e la città di parigi,
e disseminate per tutta la corte e la città di parigi, pasquinate sopra li amori
non han potuto tèrmi l'onore con la maldicenza né la vita con l'armi
potuto tèrmi l'onore con la maldicenza né la vita con l'armi, ora mi
lor patria. mazzini, ii-199: la stampa dissemina per ogni dove dottrine ostili
disseminò per le raccolte nuziali, oltre la canzonetta, altre rime parecchie.
rancori. 3. intr. con la particella pronom. spargersi, sparpagliarsi;
andò disseminando, / e ne fè la città vari romori. giannone, 1-iv-343
l'eresia di lutero, che sparsa per la germania minacciava l'altre parti d'europa
schiere folte di nemici squarciarsi e disseminarsi per la campagna, -è dawero uno spettacolo che
nostra infelicità, tengono disparsa e disseminata la nostra famiglia alberta, come vedi parte
speroni, 108: confesso adunque, la lingua nostra materna essere una certa adunanza
o teudi, il valor disseminato / tra la viltà! nievo, 100: in
trappole dei cani / disseminate in tutta la pianura. brancoli, 3-105: la
la pianura. brancoli, 3-105: la camera, che abitava, era larga e
.. dissero qualche parola ambigua, la qual studiosamente disseminata e dalli leggieri creduta
di semo, meritamente vanta essere stata la prima disseminatrice del genere umano, poiché
per vicari inetti, hanno lasciato aperta la strada alla disseminazione delle nove dottrine,
per sedurre e corrompere... con la disseminazione degli errori, e con l'
disseminazione sparsa dal noncio, che con la seconda avesse avuto ordine, se la
la seconda avesse avuto ordine, se la prima non era presentata, di
pienamente informato delle disseminazioni del duca verso la maestà del suo re. c. gozzi
e ci disumana. alfieri, 5-58: la pazza spesa intorno intorno ha sparte /
annunzio, iii-2-329: te anche dissennò la mostruosa / cìpride, avvelenò de'suoi veleni
forse, pensai, l'avevan dissennata [la vecchia] nei giorni della cacciata dei
sotto quella maschera umile e dimessa, la medesima dissennatezza della figlia. dissennato
altresì come uomo dissennato, che stracciasse la gonnella altrui e a se medesimo ficcasse
dissennato e dappoco », allor rispose / la verginetta dalle bianche braccia. colletta,
tra quei che dicevano: « sia libera la nazione, e giudice fra tutti noi
goffi, i più antichi e stridenti con la vecchiezza delle due povere dissennate. brancoli
fermo e lucia, 656: stava con la bocca semiaperta guatando le persone raccolte nella
dipingeva ad un punto l'attenzione e la disensatezza. dissensato (part.
ii-10-64: ora son qui come dissensato: la giornata è bellissima, ma io ho
del giusto imperio, alle quali tutta la monarchia del romano popolo fu suggetta ad
palesasse, ma disensato e pazo se la sua propria vita (ch'ogni animai desidera
, se di tanta utilità agli stati è la religione, chi potrà mai credere che
stralunato e mezzo fuor di sé, per la casa. [ediz. 1827 (
, stralunato e mezzo disensato, per la casa]. 3. sostant
3-465: mostrò, per potenti ragioni, la 'mpresa di lucca non si dovere fare
dovere fare, e, facendosi, per la dissensione ch'era venuta nella città,
ch'era venuta nella città, ne seguiterebbe la sua rovina. guicciardini, i-338:
fatto? -niente; non vuol compatire la gioventù. -via, posso io accomodare
assenso e che non credeva ch'io avessi la imprudente audacia di tragiversare col mio dissenso
. de luca, 1-6-32: per la legge canonica... la figlia,
: per la legge canonica... la figlia, come anche il figlio,
il pagamento dei debiti si rende necessaria la vendita dei beni, questa è fatta
iacopone, 48-13: a me venga la podagra, mal de ciglia si m'
de ciglia si m'aggrava, / la disinterìa sia piaga e remorroide a me
utilmente le fiondi in vino austero per la disenteria. buonarroti il giovane, i-346
anno fu sorpresa da una disenteria, per la quale non fece altri medicamenti che di
al re di prussia è del tornar la via: / ricaccia gli emigrati a i
ricaccia gli emigrati a i vili esigli / la fame il freddo e la dissenteria.
esigli / la fame il freddo e la dissenteria. d'annunzio, iii-1-1114:
. d'annunzio, iii-1-1114: la febbre la dissenteria la fame, tutti i
annunzio, iii-1-1114: la febbre la dissenteria la fame, tutti i mali s'
iii-1-1114: la febbre la dissenteria la fame, tutti i mali s'abbatterono
, tutti i mali s'abbatterono su la nostra torma già decimata. soffici, v-3-241
con le scarpe nel pantano, con la belletta color di dissenteria fino a mezza gamba
, or d'esser vesco / stagnami la mordace dissenteria. cesarotti, ii-426: l'
gioventù, e m'avete fatto vergognare su la dissenteria erudita della * chioma di berenice
iv- 344: travaglia gli americani la pletora della violenza, gl'italiani strugge
pletora della violenza, gl'italiani strugge la dissenteria della corruzione. = voce dotta
]. baldini, 3-162: me la cavo io a vivere senza arte né parte
non ha perduto verun diritto; e la sua dissidenza con alcuni principi si riduce
de sanctis, ii-15-155: il generale gradì la parola autore vole ed amica
imiti ad esso. foscolo, xv-281: la figura è ricercata, forse comune,
iv-213 (90-9): in tal maniera la morte mi piglia / che assalisce subitanamente
ma 'l corpo mio per pena disentire / la chiede quanto può senza dimora.
di un partito politico, o con la dottrina, con la regola di una
politico, o con la dottrina, con la regola di una chiesa, di un
il maggior numero de'dissenzienti fu contra la rimessione al papa nel concedimento del calice
del calice. lampredi, lv-433: finita la discussione, il presidente...
azeglio, 1-230: è pure altrettanto notabile la condotta dei quacqueri in inghilterra, quando
. galileo, 1-2-293: posta la luna intorno alla quadra tura
del sole, considerando il termine che dissepara la parte illuminata dai raggi solari dall'
, 39-iii-19: il dissepararla [la verità] per via dell'intelletto
iii-1-1013: e costei mescola / la sua colpa alla mia follia così / ch'
quivi di sotto n'apparve, che la finale confettura portava. d'annunzio,
0. rucellai, 2-1-8-243: che la materia sola sia infinita, già s'
disoppellire), tr. (per la coniugazione: cfr. seppellire).
vi-165: dopo non molto tempo, dopo la sua morte, venne il beato san
beato san ghirigoro papa e, trovando la sua giustizia, andò alla statua sua e
tornato alla terra, salvo che tossa e la lingua. vita di s. zanobi
dese- pellir presto comundo; / tagliateli la testa / e portatela al re dentro
manni, 14: nel farsi poi la fabbrica nuova del convento de'padri dell'
una venere disseppellita, che, qualor la fama ci racconti il vero, non
se ne accorsero i meschini che pativano la fame, e tosto a disseppellire, e
è sempre là, curvo a frugare la rovina, a diseppellire le reliquie, a
terza conca. de sanctis, 7-20: la scuola romantica disseppellì questo genere letterario e
lo ringiovanì. loria, 1-77: la bruttura si spargeva per strada, macchiava
si spargeva per strada, macchiava infamemente la sua nuova purezza, disseppelliva lo strazio
dal figlio. carducci, 355: pia la morte accorse: / poi cadavere informe
della dissepolta, come s'ella [la statua] fosse cosa sua, da custodirsi
a poco in scrivendo comparir d'avanti la verità, e ricever, per così
guardalla -di poco era passato l'altro -e la fanciulla diserrò l'uscio e chiamollo sotto
: sceso con fracasso le scale, diserrò la porta e rimanendo dentro la chiuse,
, diserrò la porta e rimanendo dentro la chiuse, come faria uno,
alfieri, 8-327: a suo piacer la man chiude o disserra. colletta,
sole. pascoli, 711: singultendo disserrò la porta / del bel tempietto, e
/ del bel tempietto, e presa la lucerna, / entrò. savinio, 10-
e se le umettava quasi convulsamente con la lingua umida di saliva. -per simil
sono fatti chiave, perocché hanno disserrata la porta del cielo. boiardo, canz.
apre e diserra. marino, 3-55: la luna a meza notte il ciel disserra
disserra del sol le porte aurate, / la vostra mano, e n'arrossisce il
, ond'ei sì vanta / chiuder la porta e disserrar superna. b. croce
. b. croce, i-2-99: la percezione non si ottiene con l'aprire gli
chiusa è morta: e in cieli or la disserra / la tua presenza: eternità
e in cieli or la disserra / la tua presenza: eternità futura.
presenza: eternità futura. -disserrare la lingua, le labbra: parlare.
canigiani, 1-74: chi per lodarsi la lingua disserra, 1 derisione spesse volte
, e sotto un'ala ascosa. / la disserra e dispiega, e bene intende
per lo pericolo della nuova morte, la terribile ischiera diserrerò. g. villani,
popolo, volse le 'nsegne e con tutta la cavalleria ritornò in sulla piazza di san
/ le tenebre seconde / che ingombrano la terra. 4. letter.
dante, inf., 12-136: la divina giustizia di qua punge / quell'
meno, / perch'è di chi la fa la villania. boccaccio, vii-162:
/ perch'è di chi la fa la villania. boccaccio, vii-162: gli
ebbono appunto dove vollono, e stecchi disserra la cateratta, e schizza a costoro ciò
vedi l'italia in guerra, / e la carestia grande; / la peste iddio
/ e la carestia grande; / la peste iddio disserra, / e suo giudicio
che tal, poi che cadendo / toccò la terra, il paladino fosse. michelangelo
, 3: così disgombrerò l'aria e la terra, / dal fuoco l'una
a canto. campanella, i-50: la purità natia dunque si tira / dall'armonia
16-230: fu vista a quel parlar la dea cortese / quasi in sereno ciel
/ dal labbro, ed a cui mal la via contende / questo ruvido panno,
lunghi dolori / con che cristo redense la terra. leopardi, 5-27: vano dirai
iii-272:. alla povertà neuno disserra la potenza concupiscibile, se non com'ella
potenza concupiscibile, se non com'ella la « disserra » alla morte. gozzano,
d'omaggio, / con grande onor, la corona del ferro; / ma l'
volle esser, come qui diserro. la spagna, 11-31: verso isolieri n'andò
, e che dietro a questi abbia la ragione tarpate tali. di breme, conc
i-115: nelle sue * considerazioni 'la signora baronessa di staél viene disserrando le
, gagliardo / correttor delle pugne, e la tua voce / frena o disserra a
. m. franco, 1-35: la lancia con gran festa afferra, / e
non disserra / e trae nel bene la vita dannosa. 8. rifl
si disserra, / e fuora appar la donna disleale. carducci, 28: e
a'belli anni ridenti / quando a la vita il cor più si disserra, /
chiusino del forno e uscirne, sopra la pala càrica di scroscianti fragranti pagnotte,
. ariosto, 15-54: va ne la rete; e quella si disserra, /
anche recipr. sacchetti, 71-12: la natura dell'asino è questa: che
le due stelle se in mezzo è la terra, / per lei la luna lo
è la terra, / per lei la luna lo raggio non vede / ché nel
ir lento / inanzi, e soffermarti ove la via / diffidi monti, o fra
disserra / chi 'ntorno al collo ebbe la corda avinta, / di me,
cimieri / uscirno a poco a poco de la terra, / e dapoi gli elmi
antico universo / ha dato per frutto la terra, / ch'è un seme onde
[socrate] teneva uno spirito per la virtù e per la sapienza quasi divino
teneva uno spirito per la virtù e per la sapienza quasi divino, il quale allora
quale allora si disserrava, quando con la dotta favella manifestava i suoi alti concetti.
figur. giamboni, 4-374: la quale cosa veduta da'galli, come
non era ancora disserrato el cielo con la chiave del sangue, e la piova
con la chiave del sangue, e la piova della giustizia non gli lassava passare.
i su per l'erta tumultuante / verso la porta disserrata / contro l'azzurro serale
. giamboni, 233: vedendo che la ischiera sua era diserrata e aperta.
dissertando, e ciascuno difendendo con ragione la sua parte, e tra noi lungamente
greci del basso impero dissertavano, morente la patria, sulla luce che veniva o non
economista / a lei che ride con la rosea bocca / sentenze e baci dissertando
-sostant. borsa, xix-4-743: la declamazione e il continuo dissertare invece d'
termine della dialettica: 4 trattare secondo la logica '), comp. di serère
prolissità ». tommaseo, 1-104: leggo la bibbia ed il botta, noiosissimo dissertatore
madre, provvide meglio che da matrigna la fiammetta diac- ceto; figliuola al platonico
e lo stile della dissertazione, che ha la funzione della dissertazione.
de'bardi, 3-24: è stata [la questione] adesso illustrata con dottissima dissertazione
celebre romano archeologo. galileo, 1-1-123: la ragione... posta nel fine
loro una lunga dissertazione per dimostrare che la carestia era una baggianata incredibile. calvino
gli restavano. lunedì o martedì farà la dissertazione e l'esame di laurea. b
magalotti, 20-237: il genio, la moda, e anche un pochetto di
settembre spedii all'acerbi... la dissertazioncèlla sopra il 4 dionigi 'del mai
governatore... fece subito essaminare la ruffa e domandarle se aveva nemico nessuno e
potesse migliorarsi almen tanto che non disservisse la patria e la fede. b. croce
tanto che non disservisse la patria e la fede. b. croce, iv-2-19
da non pochi cervelli ingarbugliati, che la filosofia debba servire alla pratica, col
sacchetti, 46: ancor è la mia mente più dogliosa / ché per
d'animo libero, non andava per la testa in servigio, anzi in disservizio suo
diservigio, o per altra cagione non mancasse la giustizia, sì ordinaro di chiamare uno
che dove è uno capo buono solo, la città non è tanto affatigata di dissessione
: s'egli in vece di farmi cacciare la spada mi avesse voluto far cacciar la
la spada mi avesse voluto far cacciar la borsa, mi avrebbe impoverito o dissestato
di molto. idem, v-i-894: se la dissestasse, / pigli ella tempo quanto
pananti, i-96: questa vita sarebbe la più bella, / se farla durar
s'io non mi dissestassi, e la scarsella / una miseria non si riducesse.
i-408: il poveraccio s'era dissestato. la pigione di casa, i mobili da
i mobili da pagare, i regalucci per la ragazza, il tempo che perdeva.
. 2. figur. rovinare la salute, ridursi in cattive condizioni fisiche
annunzio fu una delle cagioni che dissestarono la sua salute e la resero in seguito sempre
cagioni che dissestarono la sua salute e la resero in seguito sempre in- fermiccia.
tutte queste cose dissestano molto e son la cagione che io non le scrivo quanto vorrei
figur. romagnosi, 11-208: la lega fra l'ambizione e l'avarizia
dell'altra. monti, i-458: la mia salute assai dissestata mi obbliga a mutar
sognare liberamente. baldini, i-779: la sua posizione, quanto alla vista,
-sostant. bocchelli, 12-96: la moltitudine dei dissestati, postulanti pane o
accennato dianzi; quando ogni sera avevo la febbre con una tosse da schiantarmi le
riparar ai quali non basta l'accorgimento e la tolleranza del paziente stesso. negri,
, il dissesto nervoso prodottole dalla tragedia la rendevano disadatta agli umili doveri d'ordine
d'attività, richiesti dalle mansioni che la figlia le aveva affidate. bocchelli, 6-485
, il dissesto delle quali era stato la prima cagione della convocazione degli stati generali
le piaghe. soffici, ii-23: la mia famiglia... stava sdrucciolando a
dissetare), agg. che toglie la sete. baldini, i-9:
tenga anche lei per quando patirà la sete ». savinio, 95: il
negri, 2-359: quell'acqua aveva la freschezza dissetante delle parole di serena.
{ disséto). togliere, soddisfare la sete. - anche assol.
esalando un'umida fragranza che pareva posseder la virtù di dissetare. comisso, 14-127
riposo,... una sorgente che la disseti nel deserto vasto e senza orizzonte
402: il fiore della vita, la sorgente / ond'io le labbra asciutte
io le labbra asciutte dissetava, / la giovinezza quale altrove invano / per le
dissetò a una fontana che era dopo la porta: un'acqua fresca, saporita e
ottima è l'acqua, ed ottima la terra / intrisa, o artiere, la
la terra / intrisa, o artiere, la bevace creta / figlia dei fiumi dove
figlia dei fiumi dove si disseta / la tua prodezza, eroe cui l'arte
. per estens. irrigare, innaffiare (la terra, le piante).
che di bacile / in guisa, arresti la scorrevol pioggia / e vi penetri dissetando
filo d'acqua che serviva a dissetare la terra. sinisgalli, 6-130: il tevere
buttavo a capofitto nel fiume per dissetarmi la pelle, inzupparmi d'acqua la gola,
per dissetarmi la pelle, inzupparmi d'acqua la gola, le narici, gli occhi
: 'mi disseta'; cioè mi sazia la sete, cioè lo desiderio del sapere.
, 225: vindice dea, che la privata colpa / con pubblico flagello in
quali in larga copia di sangue dissetasti la tua vendetta! berchet, 393: beato
le cose e i luoghi, come se la felice memoria glieli rendesse a consolazione,
memoria glieli rendesse a consolazione, a dissetare la loro nostalgia. cor azzini, 3-55
sbarbaro, 1-144: a casa t'aspetta la tua donna sicura. se stanco ritorni
. se stanco ritorni, per dissetarti ha la bocca. c. e.
del melodramma disseta le loro anime con la linfa della eterna bellezza. -rifl.
muratori, 5-iii-106: confesso anch'io che la lirica non può trovar fonte migliore di
, agg. che si è levato la sete. folengo, ii-39: poi
, innacquato. abati, 361: la pietà, che quagiù gli egri sovviene,
raro. chi disseta, che toglie la sete. - anche al figur.
l'eterno dissetatóre che spense tante volte la sete altrui e lascia nel mondo una fonte
studio. salvini, 39-ii-25: la facoltà tanto pia e zelante della conservazione
concetto. soffici, v-1-541: tutta la sua opera è una dissezione della realtà
ventri degli idoli metafisici o tribali la stoppa e la crusca che formano le adorate
metafisici o tribali la stoppa e la crusca che formano le adorate prominenze.
liti, riconciliare i dissidenti, mettere la pace fra i discordi. foscolo, viii-
fiume, attraendo in uno stato confederato la croazia, dissidente dalla serbia, e
croazia, dissidente dalla serbia, e la dalmazia, che li convinse a offrire al
punti o questioni ideologiche o programmatiche con la maggioranza della confessione religiosa, del partito
una bolla di condannazione coatro le dottrine e la persona di lutero, proibendo a chiunque
d'opinioni e volta- bilità accusi altrui la 'nazione ',... il
dissidente... è pregato di lasciare la carica. gramsci, 9-290: contro
carica. gramsci, 9-290: contro la minoranza socialista dissidente si è formato.
alcun contatto con le organizzazioni e con la politica militante. -plur. relig.
, quale si protestava essere ed era la francia, con legge uguale si ragguagliassero
francia, con legge uguale si ragguagliassero la religione cattolica, e le dissidenti,
chiesa ortodossa. romagnosi, 11-135: la proporzione fra le popolazioni dissidenti a quelle
le popolazioni dissidenti a quelle che professano la religione greca ortodossa, viene comunemente riputata
). botta, 4-140: la dissidenza aveva avuto la sua prima origine
botta, 4-140: la dissidenza aveva avuto la sua prima origine dalla deformazione dei costumi
se si adopera il solo processo analitico, la verità dà luogo necessariamente a molte antinomie
6-78: io bene conobbi... la querela non già, come sembrava,
pascoli, i-596: per noi la grammatica più efficacemente didattica è quella che
, congiunge alla chiarezza e alla semplicità la giusta e proporzionata partizione della materia.
carli, xviii-3-452: i grandissimi dissidi fra la plebe e i patrizi ebbero origine dall'
diffidenze, l'ignavia di chi seguiva la forza prepotente d'un esercito che la
la forza prepotente d'un esercito che la campana a stormo avea dato alla fuga.
cardarelli, 3-69: il dissidio fra la chiesa e lo stato s'immiseriva in
, un escludersi a vicenda... la scienza poi, non che comporre il
. gioberti, i-19: nate entrambe [la filosofìa e la religione] da un
: nate entrambe [la filosofìa e la religione] da un corpo colla parola per
mortai, de le tue cure / ne la diva armonia sommergerà. pascoli, i-251
ragione, dogma e libero esame, la scienza deve ridursi a qualcosa di astratto.
, per le calze rammendate, per la persecuzione di esser fatto alzare la mattina
per la persecuzione di esser fatto alzare la mattina prima delle dieci. =
aprire rompendo i sigilli (che assicurano la chiusura di oggetti che si possono aprire
. e secretamente, per via sicura, la fè portare in balìa e dare al
. venuta alle mani del priore, la disigillò e la lesse. s. borghini
mani del priore, la disigillò e la lesse. s. borghini, 1-15:
altezza di sua propria mano mi ha data la lettera di vostra signoria illustrissima; ed
-figur. campanella, i-15: la santa chiesa, il primo senno avendo
. poerio, vi-324: sul mattin la nuova luce /... gli occhi
]. proli, i-263: talor la sua pupilla / il solitario foco / dal
/ clemenza di lassù che dissigilli / la gonfia nube su la terra prona!
lassù che dissigilli / la gonfia nube su la terra prona! ojetti, ii-749:
d'amor risponde e brilla: / ne la notte l'amor e nel mistero /
. 3. intr. con la particella pronom. rompersi, aprirsi (
e vi si tenga infinattanto che liquefatta la cera si dissigilli. -per estens
aprirsi. baldini, 5-39: quando la luce comincia a girare, quelle palpebre
propriamente, nell'esempio dantesco: perdere la propria forma, perdere l'impronta ricevuta
dante, par., 33-64: così la neve al sol si disigilla; /
al vento nelle foglie levi / si perdea la sentenza di sibilla. arici, i-335
goldoni, vii-814: questa è la lettera ch'io aveva destinata per vostro
: non so chi abbia portata a casa la vostra lettera, perché...
, i-837: egli scambiava... la retorica con la poesia; arti,
scambiava... la retorica con la poesia; arti, se pure arte si
, se pure arte si può chiamare la poesia, che hanno certi strumenti uguali,
dissimigliantemente da loro. salvini, 39-iii-198: la stoltizia e l'imprudenza, non dissimigliantemente
disguagliati costumi si seguita disguagliati studi, la dissimiglianza de'quali disparte l'amistà.
dissimiglianza sia cagione d'odio, come la simiglianza è cagione d'amore, segno
da bradamante non fu inteso / per la dissimiglianza del linguaggio. tasso, n-iii-1048
è tanta dissimilitudine, maggiore senza dubbio sarà la dissomiglianza ne le cose composte. romagnosi
cose composte. romagnosi, 18-260: la somiglianza o la dissomiglianza, la identità o
romagnosi, 18-260: la somiglianza o la dissomiglianza, la identità o diversità di
: la somiglianza o la dissomiglianza, la identità o diversità di qualità o di
285: almeno tu hai avuta la cura di farmi avere il tuo ritratto
illude tanto, ch'io talvolta dimentico la dissomiglianza delle tue forme. carducci,
padre di paolo, che colpiva per la sua estrema dissomiglianza dagli altri membri della
altre dissomiglianze. pallavicino, 1-64: la seconda dissomiglianza tra la matematica da un
, 1-64: la seconda dissomiglianza tra la matematica da un lato, e tra
matematica da un lato, e tra la metafisica e la morale dall'altro si è
un lato, e tra la metafisica e la morale dall'altro si è, che
morale dall'altro si è, che la prima è capace d'assai più chiara e
da prima, signore, tu ribattesti la 'nfermità del mio guar- damento, radiando
mi essere di lungi da te ne la contrada de la dissimiglianza. cuoco, 1-228
lungi da te ne la contrada de la dissimiglianza. cuoco, 1-228: la
la dissimiglianza. cuoco, 1-228: la volontà generale rimase sempre unica, ma cresce
indice semplice di dissomiglianza: rapporto fra la somma delle differenze tra le quantità cograduate
dissomigliare, intr., anche con la particella pronom. (dissimìglio e dissomiglio)
dante, conv., iv-xxix-5: la statua di marmo, di legno o
dissimigliando. leopardi, ii-391: la letteratura e la lingua mai non si
leopardi, ii-391: la letteratura e la lingua mai non si scompagnano, né
veri uomini; di questi si compone la vera umanità, sempre, vogliam credere,
e somigliare. ma l'uso moderno preferisce la forma dissomigliare e sente dissimigliare più letterario
i due esponenti e sentono più viva la forma dissomigliare. dissimigliato e dissomigliato
di fazzone. giamboni, 8-ii-144: se la parola è divisata e dissimigliata dall'essere
divisata e dissimigliata dall'essere di colui che la dice, tutte le genti se ne
. donato degli albanzani, 1-5: la voce del fanciullo non era dissimiglievole da
medesimo nome del loro tutto, né la medesima diffinizione. bruno, 3-107: lascio
, 3-107: lascio che, essendo la terra un animale e per conseguenza un
della dissimilazione. -anche intr. con la particella pronom.: subire la dissimilazione.
. con la particella pronom.: subire la dissimilazione. = da assimilare
delle cellule negli organismi, che provoca la formazione di materiali di rifiuto.
: così questo naturale appetito, che de la divina grazia surge, dal principio quasi
/ solo il peccato è quel che la disfranca, / e falla dissimile al
essenzie diverse sono; come l'acqua, la terra ed il fuoco, la forma
, la terra ed il fuoco, la forma dei quali diversi gradi tengan di
. e lena non aveva comune con la lisa neppure la tanto rinomata inesperienza dell'
lena non aveva comune con la lisa neppure la tanto rinomata inesperienza dell'età.
proverbio, che dei dissimili è sempre infedele la compagnia. proverbi toscani, 39:
compagnia. proverbi toscani, 39: la musica ne'dissimili, e l'amicizia
, una proporzione essere intra loro che la dissimilitudine a similitudine quasi reduca. guido
potenza temporale, e allentata, per la dissimilitudine de'costumi loro già cominciati a
costumi loro già cominciati a trascorrere, la reverenza spirituale, stavano quasi come subietti
a lui. galileo, 3-1-109: la gran separazione e lontananza tra essa [luna
parte dal mare: e perciò conciosiacosaché la detta isola [di zacinto] non
2. patol. dissimmetria termica: la differenza di temperatura fra i due lati
catena montuosa nella quale non si verifica la coincidenza fra l'asse ipsometrico (direzione
: io ho una testa sui generis. la mia testa, dissimmetrizzata da indecifrabili anomalie
, il carattere di una persona, la persona stessa). denina,
denina, vi-20: e quantunque per la dissimulante natura di filippo...
non rivelarne o minimizzarne l'importanza, la gravità; non avvertirne, non sentirne
. chiara, 44: dissimulando e coprendo la malizia che nell'animo loro avevano conceputo
soi seguaci e dissimula per alcuno tempo la impazienzia e la ira che aveva già
dissimula per alcuno tempo la impazienzia e la ira che aveva già conceputa nell'anima contra
questa sua ricchezza. sarpi, vi-1-101: la republica non ha maggior nemici che gli
compagno ai gran consigli, / e de la sicurtà ministro fido; / però tacete
volte è forza. foscolo, xiv-119: la perdita del mio impiego mi ha percosso
a sbalzi, e prorompeva poi come la lava. verga, i-44: cogli occhi
: camminava ora franco e calmo per la via ma non si dissimulava che la sua
la via ma non si dissimulava che la sua tranquillità veniva dal sapere che nessuno
. tozzi, i-309: allora egli la guardò, dissimulando la collera.
: allora egli la guardò, dissimulando la collera. -assol. nascondere le
, le proprie capacità o virtù, la propria natura; fingere, far finta
villani, 12-19: non lungo tempo la sciocca firenze fiorirà; cadrà in luogo
creder non puote / dimenticata, e insiem la strada aprirgli / di ripararla a modo
dissimulando lot di partirsi, quelli presono la mano sua e la mano della moglie
, quelli presono la mano sua e la mano della moglie sua e quelle delle
. galileo, 3-4-261: cresce in me la maraviglia nata dal veder quanto frequentemente il
agli occhi, con isperanza forse che la sua dissimulazione abbia negli altri a partorire
, affatto simile / a quel de la gioconda / ebe, che nobil premio /
costume, che spogliò di fede e pudicizia la donna, che degrada l'amore,
dissimulando il popolo, ordinavano e trattavano la venuta del bavaro e di farlo re de'
ingiuria, meglio si può vendicare. la coscienza, xxi-707: