io fu'a parigi, avendo fatta la perdita a borsella, stessi a parigi molto
pianto, / l'aura dolce e la pioggia a le mie notti: / quando
. trissino, i-ix: considerando io la pronunzia italiana, e conferendola con la
la pronunzia italiana, e conferendola con la scrittura, giudicai essa scrittura essere debole
e grette, come... introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie
come affogata dentro dagli accessori; e la parte poetica di esse ne rimane così debole
alle frasi ingegnose. se li colpite con la beltà delle frasi, è segno evidente
essa è privo di solide basi, che la conosce male, che vi è scarsamente
: non già che in codesta materia [la storia] io fossi assolutamente più debole
altre cose; poi crescevano e moltiplicavano per la bontà degli uomini e per l'aiuto
, che è debole presente: ella accetterà la buona volontà, ché altro per ora
debolissimo effetto. boccalini, i-18: la francia... non aveva bisogno
cattaneo, ii-2-10: una deboi somma la quale nel nostro supposto è di 30 mila
: l'imitazione e l'esempio e la comparazione sono debolissime maniere di prove.
e il procurerò per quanto potrà valere la mia debole voce presso la direzione. rovani
potrà valere la mia debole voce presso la direzione. rovani, ii-83: avrei
pavese, 8-54: è disonesto scusare la riconosciuta debolezza filosofica del razzismo col fatto
che ora si è riconosciuta debole filosoficamente anche la bontà naturale. landolfi, 8-47:
il sole ch'avea deboi'raggi, / la luna inviluppata di buiore, / e
si fa dell'olio nelle lucerne, perché la debole loro fiammella non ci s'estingua
. cesarotti, ii-148: alta è la nebbia e densa, / debole il raggio
debole il raggio; ma che vai? la luce / dell'alma di dartula è
ii-333: il sole è venuto anche dentro la stanza, ma debole vi è giunto
buzzati, 3-78: ecco là, contro la debole luminosità della finestra, la sagoma
contro la debole luminosità della finestra, la sagoma della sua cornacchia. -privo
; / e dove non potea la debil voce, / supliva il pianto e
debil voce ed affannata lena / levò la testa un poco. beccuti, 70:
testa un poco. beccuti, 70: la mia voce ornai debile, e spenta
ed interrotto e i continui sospiri e la propria presenza degli amanti? davila,
quegli si stette: sull'eroe distese / la sua pallida man, languidamente / alzò
sua pallida man, languidamente / alzò la voce il suon debole e roco,
pavese, 6-100: non fosse stato per la voce che pareva imbottita, rauca e
elettrica). serao, i-918: la linea è così lunga che la pila non
i-918: la linea è così lunga che la pila non basta mai; la corrente
che la pila non basta mai; la corrente è variabilissima: ora forte forte,
. d. bartoli, 9-23-13: la vanità delle cose umane, quivi conosciute più
dello spirar che morendo si fa, se la porta il vento, e la sgrana
se la porta il vento, e la sgrana, e la dissipa, e la
vento, e la sgrana, e la dissipa, e la disperde. -poco
la sgrana, e la dissipa, e la disperde. -poco energico, poco efficace
: quella percussione sarà più debole, la quale è causata infra angoli più diversi.
. davila, 28: ripigliò per la intermissione della purga maggior vigore il male,
l'avena], se bene in questi la non profitta tanto a moltiplicare.
, 208-62: accostansi alla camera, la quale essendo da un debole uscetto serrata
l'ostaculo più debole, giugne infra la spaziosa aria. ariosto, 12-67:
o giova: / sì ne la fatagion si rassicura. p. f.
416: salito, dunque, sopra la stagliata punta d'un alto giogo,
voi, mariti, abitando insieme secondo la scienza, rendete onore alle femine, come
il filo a cui s'attene / la gravosa mia vita. c. rinuccini,
or d'un chiaro lume / vedi transcorsa la mia debil barca, / se da
s'arma il ciel tutto e, con la rea fortuna / in me congiura perché
marino, i-io: né così debile è la catena dell'obligo che mi stringe a
: bisognava ch'ell'an- dasse [la nostra lingua] per lo debole appoggio rovinando
eh, figliuola mia. i giovinotti la sanno lunga. se trovano il terreno
in tutte quelle parti, ov'era la muraglia più debile, gran quantità di bombarde
. cattaneo, iii-4-44: per tutta la prima notte, il quartier generale non
giovani, che divisi in sezioni passarono la notte esercitandosi. -molle, cedevole,
-molle, cedevole, che fonde facilmente (la cera). alfieri, 1-845
costretto a confessare a se stesso che la maldicenza è affatto esente da calunnia,
riformarsi, ma si volge a esaminare la condotta del suo detrattore, a cercare
lontana mattina che avevo passato l'esame per la patente: « tullio, sta'attento
l'intesero i più savi al considerare la debil mano ch'egli aveva adoperata a
più agevolmente e sosterallo, e per la dolcezza lo riceverà l'altra fiata più
un acido, una base in cui la dissociazione sia inferiore all'i %).
, 6-47: con tante sue comodità, la proprietà liquida ha questo difetto supremo:
a poco, perché ognuno non ha la fortezza di iob che sappia o possa sostenersi
i deboli si stieno in casa e lascino la terra libera a'giovani e gagliardi.
questa loro debolezza, che non piace la fortezza di quei che, parendogli esser
, giason, bacco ed alcide / scorrer la terra e il mare, anime ardenti
[avvelenamento] le donne, bastandovi la malvagità de'deboli; come piace alla nequizia
. carducci, iii-9-40: in tali tempi la impresa di mantenere non pure il proprio
, e ai deboli si rubi / la fioca e dubbia vita / già troppo
mio debole sta proprio in ciò: la monomania di rendermi celebre a qualunque costo
a qualunque costo. nievo, 1-256: la curiosità... è putroppo il
eran fatti in quattro per far passare la notte nel modo più lieto a un
canali, le serve che venivano a far la spesa, con quella sua galanteria di
le parole acerbe del giorno ch'era giunta la lettera non volevano dire gran che.
frode / va bucherando a'signor per la terra, / e tutti per lo debile
promettea. carducci, iii-24-327: che la regina volesse proprio veder me, mi parve
, iii-20: mi dirà alcuno, se la disdetta è tanto vergognosa, che per
ii-1095: ad ogni nuova disdetta che la realtà dava alle sue dottrine, ad ogni
dottrine, ad ogni nuovo disinganno che la società in generale o l'italia in particolare
aperta disdetta alla dottrina marxistica, che la libertà non è un concetto borghese o
. pucci, cent., 35-23: la parte di colui, che fece quello
lo scopo di porre fine o di impedire la tacita rinnovazione di un contratto a tempo
una tregua a disdire, e dopo la disdetta da durare otto dì, con
mesi avanti, s'intende pur continuata; la qual disdetta non è seguita, ed
liberarsi da tale allegagione, con intimarne la disdetta avanti la festa di s
allegagione, con intimarne la disdetta avanti la festa di s. pietro,
mai avvenga che nel casamento dove abiti con la tua famiglia tomi di casa un macellaio
tomi di casa un macellaio, tu dà la disdetta e al termine dell'affitto vattene
dei ripaini a querceta. avrebbe poi data la disdetta al contadino della vigna sul monte
, finché una delle parti non disdica la convenzione, raccordo. machiavelli,
. machiavelli, idii-892: nondimanco duri la lega per virtù della disdetta, fino
virtù della disdetta, fino a tanto che la si disdica. -disus. l'
di tempo convenuto che deve intercorrere fra la decisione di disdire una convenzione o patto
. guiuiardini, v-80: fu conchiusa la concordia, cioè tregua, tra il
: aveva bartolomeo... ottenuta la tregua d'un mese, con alcuni
essere in disdetta: essere sfortunato, avere la sorte avversa. aretino, 1-137
avversa. aretino, 1-137: se la eccellenzia di sì buon principe viveva,
di trovare mirella sola in casa; la madre, che faceva la fruttarola, la
in casa; la madre, che faceva la fruttarola, la mattina andava al mercato
la madre, che faceva la fruttarola, la mattina andava al mercato. ma vedi
mercato. ma vedi disdetta: suono, la porta si apre, e invece del
si parano davanti il petto enorme, la faccia rubiconda della fruttarola. -esito infelice
ancora per l'avvenire, non ostante la disdetta che avemo con la maestà sua.
non ostante la disdetta che avemo con la maestà sua. corani, 3-63:
. [disdétto). neol. dare la disdetta. disdettato (part.
. e sm. che ha ricevuto la disdetta. bocchelli, 1-iii-611: allora
. tanaglia, 2-712: teme assai la potenza del sole / questo animai [
potenza del sole / questo animai [la capra], ma 'l freddo è più
suo disdegno in porto / addur, sendo la pugna a lui disdetta; / involò
, 161: sapevo fino di settembre che la nostra compagnia era disdetta, o si
. ha conchiuso l'ultimo di agosto la più misteriosa pace di cui siasi udito giammai
altri tempi, / che al padre la rendeo, contro al disdetto / di
al disdetto / di quei, che la voleano, avari ed empi. giraldi cinzio
da gentilissimi giovani, che per moglie la volevano, faceva nondimeno
ancor raffrena. cebà, 1-28: la turba crudel, ch'intorno il cinge,
, ch'intorno il cinge, / de la donna infelice al bel disdetto / raddoppia
11-6): e non star tra la gente a capo chino, / ché non
obiecto, / vedreste quel che cum la penna exarro / exceptione andar d'ogni
tripla cavò il diapason diapente, che è la duodecima; questi con la medesima proporzione
che è la duodecima; questi con la medesima proporzione ascese a dare dodici gradi
ancora nel formare il disdiapason, cioè la quintadecima, la quale dalla proporzion quadrupla
formare il disdiapason, cioè la quintadecima, la quale dalla proporzion quadrupla vien generata.
arciliuto ho fatto agevolissimamente tremare non solo la disdiapason, cioè la decima quinta,
tremare non solo la disdiapason, cioè la decima quinta,... ma
diapente per ordinare al disdiapason, cioè la quarta e la quinta per ordine alla
al disdiapason, cioè la quarta e la quinta per ordine alla quintadecima.
sdondolationis gratia poetai, / disdicciato, la bisca co ntentai.
conviene; sconveniente; che contrasta con la correttezza, con la decenza (e
che contrasta con la correttezza, con la decenza (e implica un senso più
penitenza gli si dovesse ingiungere; chiese la parola allo scoiaio di potere ragionare coll'
disdicevoli pompe. varchi, 18-1-200: la cagione dell'odio, il quale gli era
/ combatterà finché sarà disfatto, / tornando la città qual era innanti. d'annunzio
innanti. d'annunzio, iv-2-549: per la prima volta io vedeva violante in ginocchio
, i-394: affatto è disdicevole persuadere la divinità ad aiutare in poetare con bellezza
meno all'interno degli edifici: la cornice disdicevole vi anderebbe soppressa. de cri
originale] ell'avrebbe pienamente provata la disdice volezza, e il demerito
dee scolpar questo etico tra- sgredimento con la consuetudine de'megaresi, de'quali era
de'megaresi, de'quali era nata la inventrice della predetta disdice volezza. 3
anche disdìcere), tr. (per la coniugazione: cfr. dire).
/ ciascun giorno disbraccia / quel de la magna. fra giordano, 1-125:
pur il dito, o un poco la mano, par morto ben otto dì;
in arbitrio nostro di disdirla; se la vogliamo una volta, possiamo un'altra
debolezza di cuore e timor di morte, la negazion della fede. goldoni,
confutare, non voler riconoscere, negare la verità di un fatto, di un
, l'insussistenza di un fatto, la scarsa attendibilità di una persona (gli
di una persona (gli eventi, la realtà oggettiva). dante, conv
dante, conv., iv-vm-12: la inreverenza è disconfessare la debita subiezione,
, iv-vm-12: la inreverenza è disconfessare la debita subiezione, per manifesto segno, dico
per manifesto segno, dico, e la non reverenza è negare la debita subiezione.
, e la non reverenza è negare la debita subiezione. puote l'uomo disdìcere
debita subiezione. puote l'uomo disdìcere la cosa doppiamente: per uno modo puote
modo puote l'uomo disdìcere offendendo a la veritade, quando de la debita confessione
offendendo a la veritade, quando de la debita confessione si priva, e questo propriamente
puote l'uomo disdicere non offendendo a la veritade, quando quello che non è
: o dolce padre mio, / la verità non disdirò niente. anonimo,
co'libretti d'opera, e recitano la poesia come se fosse prosa, e i
prosa, e i cui gesti disdicono la parola? gioberti, ii-102: niuno vorrà
a loro commessi. -disdire la posta: non accettare la posta,
-disdire la posta: non accettare la posta, ritirarsi dal gioco.
sé, o per altrui, non la disdirebbe, ma incontanente la largisce. simintendi
, non la disdirebbe, ma incontanente la largisce. simintendi, 1-121: la
la largisce. simintendi, 1-121: la figliuola di cadmo... domanda dono
tona, / non m'avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando
del re venuta, di grazia chiese che la sua infermità gli mostrasse. il re
vedova per moglie, però che mai no la potrai saziare; e ogni volta che
marito ». sacchetti, 34-174: la caterina disdicea, ma pur nella fine si
ferrantino. capellano volgar., ii-413: la femmina non sa rifiutare oro né ariento
guerrazzi, i-71: marcello, finita la lettura, dondolava il capo da destra a
sue moschette nel cor mi balestra, / la qual, poi che d'amar lei
m'è cara sol di stare a la finestra, / perch'io di lei veder
ove regna l'empietà più grossiera è la superstizione e più sciocca; e parigi
il papa e per conseguente cristo e la sua chiesa, si lasciarono abbacinar più
in roma! bartolini, 15-29: oh la santa natura!: mai stanca di
i-104: oggi una critica più acuta disdisse la dedica a lui della canzone del petrarca
un'amicizia, un amore; ritirare la parola data; annullare, abrogare un
/ d'ima donna gentil, s'i'la riguardo, / che per vertù de
dò tardo / ch'i'non potrò contraffar la fenice. nerli, 104:
tempi presso al fine una tregua intra la città e i sanesi, e consultavasi nelle
266: stritoli que'crocifissi e ne sparga la polvere, sì che non se ne
faccia, fin da ora gli disdice la sua amicizia. monti, iv-359: perdona
non istà bene a me il disdire la tua associazione alla biblioteca italiana. botta
foscolo, 1-139: già fermata è la tregua. io la disdico. / la
già fermata è la tregua. io la disdico. / la notte a voi farà
la tregua. io la disdico. / la notte a voi farà il mio ferro
, i-672: il governo inglese disdisse la dimostrazione. guerrazzi, 5-112: se non
iii-148: penso che dovrò disdire al mobiliere la ordinazione del suo fratello gemello. svevo
6-363: ero là là per disdire la scommessa. soffici, v-1-177: non appena
un ricco setaiolo aveva disdetto, perdendoci la caparra, causa l'intervento della moglie
, causa l'intervento della moglie, la quale preferì una pelliccia. moravia,
. -anche nella forma diretta: disdire la casa, la cantera, l'albergo
forma diretta: disdire la casa, la cantera, l'albergo, ecc.
non era più a tempo di disdire la casa. svevo, 2-421: il
. un suo socio glielo impediva con la minaccia di disdire la società e di lasciarlo
glielo impediva con la minaccia di disdire la società e di lasciarlo senza capitali.
a nome mio per quella sera la vettura. montale, 3-125: clizia
montale, 3-125: clizia aveva disdetto la camera all'albergo. 7.
vui. guido da pisa, 1-247: la regina considerando che, se questo gli
era impedimento del suo proponimento di fare la cittade, e, se al suo
esser sua moglie ma prima volea fare la cittade, acciocché con gloriose dote potesse
felice, / or fiero in affrenar la mente ardita, / a quel che giustamente
vita, / questo bel variar fu la radice / di mia salute. boccaccio,
anch'io m'accoste, / e la fede promessa al cielo osservi: / egli
. sbarra, iii-181: godiamo or la stagion lieta e felice, / e se
cenci, il riconobbe, / squassò la coda festeggiando, ed ambe / le orecchie
gioberti, i-245: coloro che impugnano la realtà di un diritto, solo perché
chi dorme e non è sonnambulo, la facoltà di camminare, e al pargolo che
, e al pargolo che vagisce, la potenza di ragionare e di esser uomo.
322: io conto il ver: la voce era un concento / di lontane
, di strane lire, / e retro la memoria facea gire / ad una vita
guerra. botta, 4-475: non che la natura catilinaria disdicesse, se ne vantava
predicava il più grande degli uomini. la faccia terribile simile alla bestialità dell'animo
. rifl. contraddirsi, ritrattarsi; ritirare la parola, non mantenere la promessa.
; ritirare la parola, non mantenere la promessa. -anche: discolparsi, scusarsi
novellino, 99 (214): quando la vidde, cominciò forte a piagnere e
vi vale scusa, ché vedete qui la lettera fatta di vostra mano. g
fermo e lucia, 218: quando però la suora che aveva ciarlato divenne complice,
: dopo l'esito dello scrutinio, gettava la colpa sulla doppiezza dei padri, che
boccaccio, i-106: certo, biancofiore, la tua bellezza adorna di virtuosi costumi,
bellezza adorna di virtuosi costumi, e la dignità del santo uccello insieme, degnamente
è dovere, / ch'attenuta gli sia la sua promessa: / e quando ella
disdetto a cotale impresa, se fusse onorata la cagione del farla. bracciolini, 1-8-11
xxx-5-29: or simuli chi può, che la mia lingua / non sa disdire al
disdire2, intr., anche con la particella pronom. (per la coniugazione
con la particella pronom. (per la coniugazione: cfr. dire; si usa
di luogo, essere sconveniente (e indica la mancanza di convenienza, di decoro,
/ da gire anch'esse ad incontrar la morte: / né già disdice a
a vergine ben nata, / per difender la patria, uscire armata. pallavicino,
non disdice in modo alcuno, che la sala in sì fatta guisa ordinata e
321: decisa il cielo / ha la nostra contesa; e più non resta /
5-12: non si disdiceva nemmeno che la bocca rossa cupo le si fosse alquanto
alcuno intoppo correva, in un tempo la 'ntonò sì forte e con tanto spirito,
raggiunta di nuovo mosto, che consente la riattivazione della fermentazione).
lucidi, e io sono sdrucciolata: la crinolina si è sollevata e tutti i
p. fortini, ii-155: la fanciulla fattole mettere la briglia [alla
fortini, ii-155: la fanciulla fattole mettere la briglia [alla cavalla] a disdosso
caporali, i-36: quasi il cavalcava a la disdossa, / perocché la bardella senza
cavalcava a la disdossa, / perocché la bardella senza stoppa / gli faceva gli
gravoso e tremulo e cascante / a la disdossa l'asino cavalca, / e
e al terremoto / sembravan voler dare ognor la mossa / con l'aste e col
straccio da mutarsi, / il saio a la disdossa il dì si mise.
disdotto sia / se non là ov'è la dolze donna mia. disdótto2 (disdutto
cielo d'alcamo, 130: mortasi la femmina, a lo 'ntutto / per-
ma gli anni e l'inerzia e la compagnia d'ignoranti dottori, l'hanno
da ciò disduce, / anzi che la sua grazia infonda in esso, /
). neol. far perdere la condizione etnica, culturale, religiosa di
di ebreo. -anche rifl.: perdere la condizione di ebreo. gramsci
gramsci, 4-168: che... la nascita di uno spirito laico..
vide, con occhi quasi fosforescenti, la pazzia e la ridicolezza di ciò che aveva
occhi quasi fosforescenti, la pazzia e la ridicolezza di ciò che aveva fatto e detto
bontempelli, 7-47: quel riso disebriò la gente. 2. intr.
solamente le sue labbra si movevano, e la sua voce non s'intendeva niente.
d'impeto, quasi forsennato, così come la penna buttava, circa quattro gran pagine
dal lavorare per proprio conto e con la propria responsabilità? piovene, 5-147:
propria responsabilità? piovene, 5-147: la massa non educata alla tecnica...
per mettersi in casa un arnese diseducatore come la radio, invenzione immaginata dal diavolo per
più direttamente gli ordini dirigenti, con la scusa del * nervosismo '(un vocabolo
'l quale certa pedanteria pseudo scientifica dissimula la diseducazione della volontà umana infiacchita e pervertita
altra età. alvaro, 10-66: la società romana prima dei nuovi fenomeni che
anni di diseducazione politica e sociale, la vecchia borghesia e la media borghesia intellettuale,
e sociale, la vecchia borghesia e la media borghesia intellettuale, rispecchiavano la situazione
e la media borghesia intellettuale, rispecchiavano la situazione economica effettiva del paese.
. giamboni, 246: allora tolse la canna, e disegnolli in presenza de'
e partito ala taula rasa, ché se la taula è longa el desegnamento dea essare
desegnamento dea essare longo, e se la taula è retonda el desegnamento retondo.
idea immaginate; al che s'avvezza la mano con lunga pratica, ad effetto
altra sentenzia che s'appella disegnamento, la quale ha luogo quando il dicitore disegna
quando vegnono a desegnare e a devisare la luna, desegnano lo suo corpo retondo e
106): partiti costoro, ritomaimi a la mia opera, cioè del disegnare figure
: in su passando cimabue pittore per la strada a bologna vide il fanciullo sedente
, consideriam più minutamente le specie de la nobiltà. diodati [bibbia], 1-631
il legnaiuolo stende il regolo, disegna la scultura con la sinopia, la lavora
stende il regolo, disegna la scultura con la sinopia, la lavora con asce,
disegna la scultura con la sinopia, la lavora con asce, e la disegna con
sinopia, la lavora con asce, e la disegna con la sesta, e la
lavora con asce, e la disegna con la sesta, e la fa alla somiglianza
la disegna con la sesta, e la fa alla somiglianza umana, secondo la gloria
e la fa alla somiglianza umana, secondo la gloria dell'uomo,
. / inavvertita ad essi li seguì la mia punta d'acciaio / lungo ima nera
21: fa'che quando disegni abbi la luce temperata, e 'l sol ti
disegnare si fa con il carbone e con la biacca, altrimenti con la penna stietta
e con la biacca, altrimenti con la penna stietta, intersegando l'una linea
tanto che e'si viene a lasciare la carta bianca per e lumi. gemelli
d'annunzio, iii-1-1103: sopra [la tavola] vi sono i larghi fogli
misteriose che il sangue disegna sprizzando contro la roccia, spargendosi al suolo, tingendo
2-102: sulla sabbia del lido con la spuma lattea / quanti preziosi sottili ricami
pur nel primo sasso / disegno co la mente il suo bel viso. boccaccio,
doglia, per ciò, né paura / la vaga donna trarre della mente, /
della mente, / dov'amor disegnò la sua figura. malvezzi, iv-270:
, come sopra il centro, disegnò la sua circonferenza diversa da quella di dio.
e con loro e suo consiglio fece disegnare la fortezza con tutte le nobiltà e fortezze
. castiglione, 173: quest'arte [la pittura]... oltra che
vanno imitando il disegno di tutta la terra da noi conosciuto notando in piano
paesi e le città, non con la propria forma loro, come si fa nel
meraviglia insieme, voglio che voi stesso la disegniate [la struttura dell'universo]
, voglio che voi stesso la disegniate [la struttura dell'universo] e veggiate come
non credendo d'in- tenderla, ottimamente la capite. rovani, ii-749: entrato
il cappio a disegnare, / e la cappa o la tonica avea alzata.
disegnare, / e la cappa o la tonica avea alzata. -rifl.
-rifl. pulci, 22-226: diceva la brunetta sventurata: / 0 che colpa
, 4-297: mandati i misuratori a misurare la terra di cartagine, ficcati i pali
di cartagine, ficcati i pali terminali che la disegnavano, la notte da'lupi isconfitti
i pali terminali che la disegnavano, la notte da'lupi isconfitti, morsi e rosi
dee segnare e ordinare intorno tanto infra la tomba, quanto è larga la metà
infra la tomba, quanto è larga la metà della fossa. c. bartoli,
luogo di centro, disegnarono in giro la città. spolverini, xxx-1-38: ad uno
, e col braccio in alto disegnando la croce benedisse le schiere. fogazzaro, 5-99
meridiano, prima disegnò una curva grande sopra la catena dell'antilibano che chiudeva l'orizzonte
sinia canoni addirittura opposti a quelli che la governano in europa; le gambe debbono
le più sensitive. si disegnavano fermamente sotto la pelle i muscoli e i tendini che
po'dure. -intr. con la particella pronom. apparire, mostrarsi (
d'annunzio, iii-1-111: mi ricordo: la sua piccola testa si disegnava nella curva
il seno si disegnò, procacemente, sotto la stoffa. moravia, ii-29: ad
... come si disegna benino la figura adolescente della mia prima.
581: corre tra le stanti / nubi la luna su 'l gran bianco e orrende
infranti. de amicis, i-772: la chiarezza del cielo era tale che il
. -figur. letter. lasciare la traccia di linee, di segni,
o discolora. -figur. avere la forma di un dato oggetto. bontempelli
capo di cervo ', però che la città con li suoi porti, figura di
contorni della bocca o degli occhi, la linea delle sopracciglia. pratolini, 9-327
delle sopracciglia. pratolini, 9-327: la mamma ora si dà tanta cipria,
disegno; / bianco era e biondo e la sua faccia onesta, / con piccioletta
vi disegno / gli ornati alloggiamenti de la corte. metastasio, 609: sogni e
e mi sdegno. monti, iv-404: la tela che mi disegni del tuo discorso
e rosmini, a cui ho mostrata la tua lettera, sono al pari di me
senza molti tratti non ci sa subito disegnar la figura, e se non fosse lungo
che scrissero di politica..., la pigliarono puramente o principalmente dalla parte speculativa
puramente o principalmente dalla parte speculativa, la vollero ridurre a sistema teorico e di
: in questo modo basti avere disegnato la chiarezza. -anche come figura retorica
sentenzia, che si appella disegnare, la quale ha luogo quando il dicitore disegna
, fingere nel pensiero, vagheggiare con la fantasia.
si converte in calamitosa miseria. chi la può disegnare maggiore? che i tiranni
non sanno né possono in alcuno riposare la loro fede. boccaccio, 1-ii-176: ella
: agli occhi tristi e 'nfermi / talor la mente ardita / il bel volto disegna
dormo. c. dati, 19: la fantasia... concepisce e disegna
che malamente le può colorire ed esprimer la mano. parini, 536: nel
una piuma che vola può disegnare / la tua figura, o il raggio che gioca
dai tetti. penna, 36: la nera / lenta teoria dei seminaristi /
al mondo onesta / desegni di virtù la viva pianta. -intr. con
viva pianta. -intr. con la particella pronom. d'annunzio, i-263
del tuo rude / corpo si disegnò ne la mia mente / tutte oscurando l'altre
buio costretto. -intr. con la particella pronom. riferito a entità astratta
le impressioni di altre letterature, specialmente la tedesca e la francese, e si
altre letterature, specialmente la tedesca e la francese, e si sentì l'influsso della
qualcuno si accostasse a me, che la più vaga delle simpatie si disegnasse, perché
, prestabilire. - rar. con la particella pronom. bibbiena, 96:
buona parte di polvere fine mescolata con la grossa; di poi lo dirizzai benissimo a
loro, edificare fortezze, che sieno la briglia e il freno di quelli che disegnassino
. ariosto, 4-27: disegnando levargli ella la testa, / alza la man vittoriosa
levargli ella la testa, / alza la man vittoriosa in fretta; / ma poi
suo monumento gigantesco, il domo e la tomba del medio evo. d'annunzio
po'di calma per considerare quale debba essere la tua attitudine. bocchelli, 2-63:
ripulendo i viali, mentre antonia disegnava la risurrezione del giardino. -iniziare
5-389: questa intelligenza aveva freddamente disegnato la visita della pasotti e il suo dono
c. e. gadda, 297: la moltitudine delle piante pareva raccogliersi nell'orazione
, il nero dei monti dentro la infinità buia della notte. -ant
ospiti famosi il grande achille / disegnava la cena. -intr. con la particella
disegnava la cena. -intr. con la particella pronom. concretarsi. verga,
; precisarsi. serra, i-232: la vecchia forma della quartina... gli
battaglio gittava, / e pose a punto la mira alla testa, / e pure
i disegnando ora il petto, ora la faccia. -perseguire (uno scopo
: le vostre man mi di- segnin la via / per la qual possa in be'
mi di- segnin la via / per la qual possa in be'costumi andare.
, e disegnommi il parco - / la mia animosa fé qui mi condusse, /
crisostomo volgar., 2-113: salse la malizia loro insino al cielo, disegnando
al cielo, disegnando per questi spazii la grandezza de'loro peccati. alberti,
ella gli disegna / quando sente dormir tutta la torma / viene all'uscio. pallavicino
esprimere allegoricamente. guittone, 243-3: la forma d'essa morte dolorosa, / o
padre delle ricchezze, e quello che la sua città, la corte, i circustanti
e quello che la sua città, la corte, i circustanti, il carro,
è latrante, disegna predicatore e per la fiaccola del fuoco, significa donante ed accendente
, i... i e la fraterna carità disegna. manzoni, fermo e
all'uomo autorevole per senno e virtù; la quale parola disegna le grandezze della mente
fanti, ma solamente alcuni indicatori disegnerebbero la linea nemica. -con un compì,
m. frescobaldi, ix-32: temperanza, la qual fugge ogni troppo, / che
gli stessi modi con chi si disegna per la chiesa, con chi per l'armi
. davila, 574: egli per la percossa non mutò faccia, non interruppe
non interruppe il ragionamento, né pubblicò la ferita, ma... volle
e giunone / che ritenghin là su la pioggia e '1 vento / poi con buono
, e egli di lui, è egli la maggiore bestia e il più solenne pazzo
adunque si muove aristotele a volere che la disciplina disegnativa fusse tra quelle che a
e. cecchi, 1-18: [la neve] uccide il colore; e.
medispini, 1-168: ha per insegna la chiesa di san giovanni disegnata a modo
bianco. tavola ritonda, 1-326: la dama sua suora gli dona l'armadura
voltava un ritondo pomo grossissimo, nel quale la terra, il mare e i regni
uno scettro reale. cadetti, 106: la detta scodellina mettono in una bussola di
bussola di legno di forma rotonda sopra la quale vi sono in giro disegnati certi
: le ben disegnate carte ministeriali attestano la prodigiosa fertilità del nostro territorio. de
, faceva grazia di peggio e concedeva la vita e la guarigione. cassola,
grazia di peggio e concedeva la vita e la guarigione. cassola, i-212: indicava
e faceva intendere a segni che lui la pensava allo stesso modo. -per
, sia per rendere possibile in anticipo la valutazione estetica dell'opera compiuta, sia
o da chi ne commette all'artista la concreta attuazione. caro, 12-11-289:
concreta attuazione. caro, 12-11-289: la voglio veder prima disegnata, o almeno
, in altri tempi costrutta a emulare la magnificenza medicea e la copia d'acque
costrutta a emulare la magnificenza medicea e la copia d'acque e di cipressi tiburtina,
sanzio disegnata per giulio de'medici su la pendice del monte mario. alvaro,
di roma, appena desegnata, a prendere la crudele arme contra i sabini.
non si cava altro se non che la cometa (intendo il capo e la chioma
che la cometa (intendo il capo e la chioma insieme) è di figura regolata
ristoro, iii-8 (125): la più perfetta figura che sia e la
la più perfetta figura che sia e la più nobele e che se convene mellio desegnata
se convene mellio desegnata per tenere tutta la figura retonda, si è lo viso de
era pure insigne, rovani, per la piccolezza del piede, per il naso disegnato
. cassola, 1-47: le guardava la pelle morbida e fresca, le labbra ben
e fresca, le labbra ben disegnate, la linea delicata delle sopracciglia.
, vide l'ombra dell'amante disegnata sopra la muraglia dallo splendore d'una lucerna.
, / disegnata nel lume de la luna, / vidi, e per gli
spesso alla nozione di precisione si aggiunge la nozione di regolarità, di simmetria)
). d'annunzio, iii-2-1028: la sera già cala sul giardino simmetrico ove
viene subito in mente... è la linea che circoscrive le sue baie azzurre
: nel triangolo dello scialle si vedeva la sua fronte liscia, il suo profilo dritto
liscia, il suo profilo dritto, la sua bocca disegnata e netta fino a parere
adomate. de sanctis, 7-118: la concezione fondamentale non è che una scena
è quello di una città che mantiene la propria indole intellettuale con schietto rigore.
del senso, condannando per falsa tutta la poesia più riflessa e più pacatamente disegnata
e bene, pubblica un'ode per la primogenita. ve la mando: è forse
un'ode per la primogenita. ve la mando: è forse la cosa sua più
primogenita. ve la mando: è forse la cosa sua più disegnata.
poco accorto, per difenderla dalle gatte la teneva in una buca dove era disegnato
mondo. guicciardini, i-39: essendo la guerra non prima che per tanno prossimo disegnata
, ricusava ciscuno di scoprire tanto innanzi la sua intenzione. sarpi, i-2-26:
: ogni chiudersi di periodo storico è la morte di qualche cosa, ancorché cercata
sannazaro, 5-87: qualunque per velocità primo la disegnata meta toccava, era di fiondi
287: con veloci passi mossasi [la verginella] nel mezzo della pompa del popolo
nel mezzo della pompa del popolo che la seguitava, arrivarono al disegnato luogo. davila
prescritta una formula di professione di fede, la qual dovesse esser giurata dalli disegnati alli
fogazzaro, 1-117: l'editore butta tutta la colpa addosso al disegnatore che deve preparare
colpa addosso al disegnatore che deve preparare la copertina. negri, 2-980: [
. b. croce, iii-32-60: la divisione alla quale alcuni critici e storici
i-i-iio: l'ultima mano al buon lavoro la porge la buona disposizione, o per
ultima mano al buon lavoro la porge la buona disposizione, o per dir così,
buona disposizione, o per dir così, la disegnatura del campo, provvedendo agli scoli
cerchi d'una cosa, e che la risolva nel modo detto, non altrimenti
industria sua erano state procacciate a nerone la dignità proconsolare, la disegnazióne del consolato
procacciate a nerone la dignità proconsolare, la disegnazióne del consolato. =
; disegno per macchie (in cui la forma è determinata dalla variazione dell'intensità
). leonardo, 7-i-48: ma la prima [parte della prospettiva],
e finiscono nel grottesco, in cui la testa di cavolo si complica e si
cavolo si complica e si appariglia con la cornatura di un cervo e con la
la cornatura di un cervo e con la cervice di un cavallo. ojetti, iii-151
mi fa dei disegni. mi copia la faccia. io parlo e ogni tanto lui
anguillara, 4-152: co'primi diti poi la punta prende / de l'accia,
/ de l'accia, che già domina la cruna; / tira il fil dentro
de'castelli, della qual casa è la signora. goldoni, iv-138: vidi in
cotal sera, in quest'anno, ardere la città tutta da un infinito numero di
, i-256: altri ti veste / la serica zimarra ove disegno / diramasi chinese
. barilli, 6-70: qui anche la natura è artista. gli alberi vengon
a'suoi congiunti, che facessono edificare la fortezza secondo il disegno. ariosto, 43-
. francesco sal- viati, il quale la metterà in disegno con più grazia che
già cominciato a fabricare, e si fa la facciata secondo il disegno che segue in
stampare. galileo, 4-4-220: riducendo la vostra macchina arti- fìziosa al più semplice
da parigi. boccardo, 1-669: la legislazione che trasforma in proprietà individuale l'
chimico, doveva pure assicurare al fabbricante la proprietà dei disegni di fabbrica ch'egli ha
superbi edifici. cadetti, 90: la città di manilla è fabri- cata,
b. cavalcanti, 2-27: avendo posto la diffinizione di por gli generi delle cause
, ne le quali molto prima risguardi la natura, dapoi l'arte. 4
regolarità o stilizzazione geometrica, e in cui la fantasia coglie vaghe e casuali somiglianze con
anneriti, alle fantastiche figure che assume la legna carbonizzandosi. serra, i-39:
-complesso architettonico. bocchelli, 10-104: la villa, immensa e in gran parte
mai condotti a termine, di compirne la costruzione, e d'unificame lo stile
altretanti / mesi. ungaretti, xi-18: la notte è serenissima. cielo chiaro nei
i cactus troveran grazia ai suoi occhi per la geometria delle forme, pel disegno delle
, inclito bel lavoro / da chi vuol la mia dea prender disegno / per far
vestir degno. caro, 14-19: la prima cosa di quelle che si dicono
anima con gli occhi al disegno, e la mano alla formazione di quello a che
di altre forme più complesse, quali la pittura, la scultura e l'architettura)
più complesse, quali la pittura, la scultura e l'architettura). -in
diletta solo, ché da loro medesimi la natura a ciò gli trae. l.
castiglione, 173: benché diversa sia la pittura della statuaria, pur l'una e
i-80: dico, adunque, che la scultura e la pittura per il vero
dico, adunque, che la scultura e la pittura per il vero sono sorelle,
sesso amabil rendono. / il disegno, la danza, il canto, il suono
il racconto è uffizio della parola, la descrizione del disegno. b. croce,
.. l'estro per il disegno, la sensibilità per il colore. -arti
arti figurative. vasari, iii-291: la mattina della santissima trinità furono tutti i
spira] da per tutto verità e vita la rima del quattrocento, come l'opera
... cavato da le sibille de la cappella di michel agnolo. 8
leonardo, 7-i-198: l'attitudine è la prima parte più nobile della figura.
più nobile della figura... la seconda parte nobile è l'avere rilievo
parte nobile è l'avere rilievo. la terza è il buon disegno. la quarta
. la terza è il buon disegno. la quarta, il bel colorito. cellini
non che di lode, così per la vaghezza e vivacità de'colori, come anco
pittori, e vale sapere ordinatamente disporre la 'nvenzione, doppo aver bene e aggiustamente
è, non si può negarlo, la facilità ch'egli aveva nel dipignere; ma
o bella maniera, ma solamente per la sua stravaganza. lippi, 6-93: questo
. d. bartoli, 9-30-8: la storia è somigliantissima a quella parte
color fini, nobile argomento, se la geografia non le dà il piano e la
la geografia non le dà il piano e la tavola in cui sola il tal fatto
e grazioso disegno come, per esempio, la lucia di manzoni, una figura di
così fa molti disegni in aria / la sera spinadosso; e poi il giorno /
poi il giorno / forse gli fia la fortuna contraria. machiavelli, 46: lo
ad una seduttrice lusinga l'onestà e la ragione. foscolo, xv-175: verrò
miei disegni. manzoni, 42: la procellosa e trepida / gioia d'un gran
apparenza decorosa, per sollevar quelle verso la perfezione somma. b. croce,
e d'istante in istante, attuando la sua volontà di ogni istante e non
digrumar disegno / maledice il pestello e la grattugia. -ant. impulso.
'l mondo avverso / m'han fatto de la penna esser indegno. -ant.
diede istruzioni. pisacane, ii-56: la dispositura de'tre eserciti contro l'invasione
destreggiar del pretore per evitar battaglia, la marcia immediata di lucio emilio attraverso l'appen-
. d. bartoli, 1-7-5: tutta la chiesa messa a bruno, e d'
lavoro sopratutto di fantasia e di memoria. la memoria seguiva il ricordo lontano di una
pianta tipo, di un modello; la fantasia lavorava a costruire l'albero quale
. intuizione originale, invenzione che informa la composizione di un'opera letteraria, precedendola
nell'opera stessa, di cui costituisce la struttura (ed è in relazione immediata
(ed è in relazione immediata con la distribuzione della materia, con la divisione
con la distribuzione della materia, con la divisione in parti, capitoli, atti,
all'altezza del sug- getto corrisponde mirabilmente la sublimità di questo sonetto. un'eroica
mente d'omero il modello avrà preceduto la fabbrica, come il 4 canone 'di
, come il 4 canone 'di policleto la statua. carducci, iii-15-337: due
opere, non senza difetti di critica la prima e di eguaglianza la seconda,
difetti di critica la prima e di eguaglianza la seconda, ma che per la vastità
eguaglianza la seconda, ma che per la vastità e novità del disegno, la grandiosità
per la vastità e novità del disegno, la grandiosità del lavoro, la copia dei
disegno, la grandiosità del lavoro, la copia dei documenti comunicati, furono esempio
: se invece in teatro c'è la poesia, l'andare e venire dei personaggi
formale. foscolo, vii-102: tutta la letteratura d'ogni nazione consiste ne'poeti
e negli storici; l'eloquenza è la facoltà che dà colorito, disegno ed anima
. sacchini [tommaseo]: disprezzano la composizione,... niente considerando
... l'unità del disegno, la forza dell'espressione, la convenevolezza del
disegno, la forza dell'espressione, la convenevolezza del costume. bocchelli, 5-38
mai abbastanza soddisfatto sopra un punto: la limpidità e nettezza del disegno, l'ordine
ed al rozzo dettato, / ed a la fama indegna d'ogni lato, /
mente. leopardi, i-640: [la] lingua sacra degli indiani [è
ii-137: il latinismo, per serbar la parola, è un abito più riposto
veder latinamente; al quale risponde perfettamente la lingua, non pedantescamente farcita di estrani
7-273: ora, dice il rosmini, la chiesa an- ch'essa ha la sua
, la chiesa an- ch'essa ha la sua storia fatta da uomini, e gli
3-9: il meccanismo delle passioni che la determinano [l'attività umana] in
determinata. vico, 181: [la filosofia] riduce [la filologia] in
181: [la filosofia] riduce [la filologia] in forma di scienza,
fogazzaro, 1-134: quanti casi ha la vita che paiono fila di un occulto
sugli oscuri disegni della natura matrigna, la quale all'uno infonde vivace passione per
(con lo stesso criterio è variata la posizione degli oggetti in rapporto con i
i rurali, alle terme. sembra che la rissa sia stata provocata a disegno.
, 2-3-81: né minor era in essi la brama di sempre più avanzarsi nella via
: gli ultimi [servi] de la quarta cotta, sono una mescuglia di desperati
intr., 5 (1791): la donna astuta, fatto già disegno dove
care un libretto, quando la lettera tua non fosse stata accettata
: tien pur, messer damian, destra la via, / di entrar qui dov'
/ che (non rendendo a costei la figliuola) / la crederrà, non che
rendendo a costei la figliuola) / la crederrà, non che la non si trovi
figliuola) / la crederrà, non che la non si trovi, / ma che
non si trovi, / ma che la sia niscosta apposta, ed abbia / a
pagheresti (disse lo stregone) / se la tua moglie avesse il ventre pregno?
, sforzarsi. campanella, i-12: la pena a'figli da'padri se avventa,
figli da'padri se avventa, / la colpa no, se da voglia taccagna /
aveva una sua bella figlioletta, per la quale lui mi aveva fatto disegno adosso
-vivere a disegno: vivere con la convinzione di avere disponibile un certo numero
son piene le mura: a indicare la facilità con cui si fanno progetti (e
con cui si fanno progetti (e la difficoltà di attuarli). bellincioni,
m'aveva iscritto una lettera, per la quale lui voleva che io facessi le stampe
monti, 5-51: ed in queste parole la ghermisce / pien di speme e d'
di speme e d'amor, te la scorazza, / te la diselma.
amor, te la scorazza, / te la diselma. = comp. da dis-con
simili agli embrici, che coprono o la parte superiore o finferiore del ventre degl'
alquanto e scaldata con vino e crusca [la vetriuola], disenfia. soderini,
, ii-366: fa bene ai piedi la lavanda fatta con spigo, ramerino e salvia
2. intr. (anche con la particella pronom.). divenire meno
debbono [le medicine] usare secondo la 'nfermità e 'l tempo. l'ima è
ch'hanno negli occhi gli fanno con la luna enfiare e disenfiare, come agli
, iii- 1128: il ginocchio e la gamba... sì per il letto
sofferire di discoprire lo tuo segreto per la tua follia, e lo ventre per
tua follia, e lo ventre per la tua necessità l'enfia di pur dirlo,
dubitare. bresciani, 1-i-404: visto la spalla assai disenfiata, gli permise d'alzarsi
dovrebbe essere 'disequilibrare ', perché la voce è formata di 'dis 'ed
ed * equilibrio ', e la e va conservata per ragion di armonia.
particella negativa di * equilibrio ', e la voce non ne può essere alterata.
sociale). cesarotti, i-408: la libertà di padova non fu...
un profondo disequilibrio per cercare in dio la vostra suprema felicità, l'ultima vostra
artistiche). carducci, iii-20-109: la canzone consta evidentemente di due parti.
di due parti... e la seconda ha consistenza poetica assai più della
, 1-3-12: le spese in opere per la vangatura, sementa, adacqua ture,
sono inefficaci nei limiti in cui ledono la quota riservata dalla legge ai legittimari)
, in vece di essa istituissero erede la chiesa. a. verri, ii-125:
tutti; me più di tutti, e la mia creatura. 2. per
. guerrazzi, ii-253: e se la natura possiede sostanze di tanta potenza nel
delle sue gesta, e, soprattutto, la miseranda sua fine, lo rendono degno
non n'è rimaso erede che seguiti la virtù loro, sicché bene sono diseredati
tenere i tuoi impegni con la vita. diseredazióne, sf.
l'istituzione diretta dell'erede e la diseredazione. nievo, 3-195: l'ec
procinto di raggiungere lo zio per la stretta dell'angoscia, per poco non lo
umano sàngue, gli auto-da-fè e la tortura in ogni raffinatezza, all'odio
battaglia discacciati i cavalieri di pompeio, la sinistra parte della battaglia diserrò. a
guerra, / però che non diserra / la morte di voler ch'i'testé mòra
, che quanto maggiore persecuzione ha avuta la fede..., giammai non
guittone, 238-8: s'erra, disserra la mia mente. lamb. frescobaldi,
sol sia carlo que'che serra / la terra e 'l mar, sì come nave
xiii-17: ma tanto strepito non desterà la nostra polvere, che sorda e insensata
12 (222): veramente, la distruzion de'frulloni e delle madie,
distruzion de'frulloni e delle madie, la devastazion de'forni, e lo scompiglio de'
(221): a dir vero, la distruzione dei frulloni e delle madie,
, i quali mi feciono assai danno a la borsa, e sviamento di mia arte
di frassineto, che avevano disertato già la provenza, vi era sempre troppo da
potere di disertarlo. boccalini, i-254: la ruota di parnaso aveva deciso che l'
di disertare il mondo e di far con la spada in mano del mio tuo,
con violenza gli eserciti forestieri, l'opprimersi la sua libertà co'presidii e con le
/ miserabil spettacolo mi tragge, / ove la peste orrenda / diserta le cittadi?
, assalì me pure, e disertò la mia famiglia, avendomi rapito una virtuosissima
carducci, iii-25-195: se un contagio disertasse la vostra città, gli altri uomini si
bocchelli, 9-145: aveva avuto ragione la nuova storia, desertando venezia in uno di
di terraferma, ma non essa, la città della laguna. -assol.
f. giambullari, 33: corseggiava [la nazione normanna] gagliardamente i liti della
sua ragione piena di principii. ecco la terribile battaglia che disertava il piccolo campo
studio. -intr. con la particella pronom. spopolarsi, divenire deserto
. sarpi, ii-53: fu sforzata la regina maria per questa causa andar a trovar
, che era in augusta per celebrare la dieta, acciocché quella regione frequentissima non
giordani, ix-18: riconosciuta da lui la cagione onde selinunte si andava disertando per
mosse le acque ivi stagnanti, e la città sanificò. 2. recare danno
l'altro, onde nasce guerra, la qual danna e diserta ogni valore.
2-167: il primo che aprirà, sarà la vostra fiammetta: in buon'ora,
: in buon'ora, io ve la raccomando; guardate a non la disertare
io ve la raccomando; guardate a non la disertare: ella è pur giovanina e
ti diserteresti. -intr. con la particella pronom. ridursi in cattivo stato
aperte e non in sui divelti con la gruccia, perché con essa in cacciandogli giù
sempre risultano a commodo loro: altramente la compagnia civile si disertarebbe e niuno si
4-34: non essere avvezza a tali rigori la fiandra, inorridirsi solo del nome d'
quindi essere per disertarsi il traffico e la mercanzia per tutto il paese.
: brandina, ciò perché avviene, che la reina ti fae in tal guisa disertare
da uno solo di quella gente, la qual tutta avea diserta. cieco,
consegnavano l'aria, l'acqua, la terra con tutta la gran dovizia de gli
, l'acqua, la terra con tutta la gran dovizia de gli uccelli, de'
in esse: egli non ne proibisca la generazione, non ne diserti la spezie.
ne proibisca la generazione, non ne diserti la spezie. forteguerri, 11-29: nessuno
. guittone, 183-6: tu [la vanagloria] fai vincendo om esser perdente
e disertando i giudei, per tórre la loro moneta. dante, conv.,
qua così bruttamente si sono avanzate, che la moderna crapula diserta quelle famiglie che l'
oratori supplicando e pregando mercé, che la gravezza del tributo li disertava. mamiani,
divorare i raccolti; distruggere o diminuire la fecondità di una pianta. - anche
bibbia volgar., viii-166: loro puosono la vigna come deserto cioè che la desertoro
puosono la vigna come deserto cioè che la desertoro, e scorticoro lo mio fico;
davanzali, ii-495: spolpano e disertano la vite, il cui umore al leccume
il campo. -intr. con la particella pronom. andare in rovina,
essere più altri legni venuti; per la qual cagione, non solamente gli convenne
ii-421: allor che muta / siede la neve e il ghiaccio, e sconsolata
ghiaccio, e sconsolata / si diserta la terra e muor la vita.
/ si diserta la terra e muor la vita. -venir meno, estinguersi
sua terra... lo tiene lontano la paura, come di versiera, della
tutto pieno d'ombra, egli riprese la sua mazzetta e, al braccio di mondino
de'parenti e amici, tolse per moglie la figliuola del duca di brabante. boccaccio
ella m'avesse morto o vuo'diserto. la spagna, 3-25: o sire dio
ti parlo chiaro e scorto, / la tua gente è disfatta, e tu se'
annunzio giubilante o l'ammissione rassegnata o la lamentazione disperata che la libertà abbia ormai
ammissione rassegnata o la lamentazione disperata che la libertà abbia ormai disertato il mondo,
e corinna venivano con noi ragazzi disertando la compagnia delle bambine. 7.
pannuccio dal bagno, xxxv-1-306: or [la terra] giustisi'ha deserta, ond'
, 147: colui che diserta la probità, manca d'essere uomo.
161: noi abbiamo inteso l'on. la farina fare la medesima dichiarazione, e
abbiamo inteso l'on. la farina fare la medesima dichiarazione, e dire che il
vita, mancare. alvaro, 14-11: la campagna di questi giorni indurrà molta gente
i borghesi quando considerano perduta una battaglia la disertano. g. raimondi, 1-114
più. simintendi, 2-231: la santa venus... s'apparecchiava
guadagno. d'annunzio, iv-2-762: la campagna si distendeva intorno a loro silenziosa
disertò questi tre re, e tiene la terra per sé. vita di cola di
se cola di rienzo lo tribuno avesse seguitata la sua vittoria e avesse cavalcato a marino
priva d'onore, con bugie guastando la fama sua, e diserta il marito
. bibbia volgar., vi-266: la riezza della femina muta la faccia sua
vi-266: la riezza della femina muta la faccia sua, e sì come orso diserta
vi-1-142 (15-4): quando egli apre la bocca de la tomba, / per
: quando egli apre la bocca de la tomba, / per dir parole, messer
messer casentino, / sì nel gozzo la boce gli rimbomba, / che diserta le
peggio è, che poiché hanno coperto la mal opera, procurano per ogni mal
e gravida farla ben disertare, / chi la portasse a lo collo appiccato. buti
essendo gravida, vedendo arrecata a casa la veste di pompeo, macchiata di sangue,
essar bella sarebbe meglio; non vedete la poca persona che l'ha? son
che l'ha? son certo che la non potrà reggere la fatica d'uno
? son certo che la non potrà reggere la fatica d'uno uomo, son certo
d'uno uomo, son certo che la si disertarà a la prima volta.
, son certo che la si disertarà a la prima volta. 10. intr
dir fuggire. algarotti, 3-485: come la noia è il peggiore di tutti i
bocchelli, 6-260: per non esporre la dignità maritale, franceschino disertava. lei
dure nella notte. -marinare la scuola. negri, 2-30: venivano
, 3-196: cominciavan già a porsi la coda tra gambe e a tentare di piantar
tornarsene ai vicoli di livorno; e già la mattina dopo il fatto di via gora
, diserterò. borgese, 1-63: la guerra è una vocazione, non è un
chi contro tutto e contro tutti ha riscattato la sua propria ragione d'essere. comisso
negare agli occhi il sonno, alle membra la quiete, allo stomaco il cibo,
allo stomaco il cibo, alle fauci la bevanda; farsi lacerar dalle spade,
. -disertarsi il codrione: rovinarsi la salute. g. gozzi, 246
246: il giorno dietro alle nozze, la prima gentilezza, avanti che spunti il
una vanga in mano, e condurci con la nuova famiglia a dilombarci in un campo
disertiamo il codrione a lavorare. -disertare la bandiera: cessare di combattere; passare
bandiere del generale papatrapatàkos. -disertare la chiesa, le funzioni: trascurare 1
un gruppo di fedeli disposti a disertar la chiesa per l'osteria. bocchelli,
-disertare le aule, le lezioni: marinare la scuola. ferd. martini,
. pea, 7-578: basta vedere la rèssa, a queste « pose »,
passioni feroci. cardarelli, 1-131: la casa natale era al mattino / tranquilla e
paesi disertati sui colli franosi, con la luce che si affaccia alle finestre vuote
e retrivo, scopriva a chiare note la sua inferiorità nella lotta storica. cardarelli
, che chi poscia a due anni la vide, ne scrisse che appena vi
, 28 (499): quando la prima squadra arrivava al paese della posata,
... allora che avendo data la prima delle tre battaglie che presentò a'romani
il toro e il cinghiale e la diserta bestia colle grandi urecchie insieme a diletto
per quella parte e via, dove la faccia dell'anima tua e la imagine ch'
, dove la faccia dell'anima tua e la imagine ch'hai del re celeste si
, consiglioti, e racconcia in te la imagine del tuo padre celeste, e
qui mancherebbe ogni diserta lingua a dire la grande devozione di nicolao e lo smisurato
un de'doi, io stimo più la coltura dell'ingegno, quantunque sordida la
la coltura dell'ingegno, quantunque sordida la fusse, che di quantunque disertissime paroli
disertissimo libro... mi sembra illustrare la sentenza di quel savio bevitore avicenna che
di stomaco. bacchetti, 10-33: tutta la sequela di sentenze più o meno stoiche
interrompe il servizio; marinaio che abbandona la nave; chi si sottrae al combattimento;
i beneventani] come disertori abbandonato a la battaglia e tenea loro fussino stati cagione
e tenea loro fussino stati cagione de la rotta ricevuta. cantini, 1-29-99: in
più facile a lasciarsi svolgere; sotto la connivenza del quale si fossero potuti ritirare
del quale si fossero potuti ritirare senza la nota di disertori. varano, 1-414:
e 'disertori all'estero ', con la mannaia del carnefice sul capo. settembrini
è condannata a morte come disertrice: la morte è lo spegnerla. nievo, 625
generale cisalpino, disertore dai francesi per la fede rotta da essi alla libertà della
repubblica in quella parte d'italia, la fortezza d'ancona. de roberto, 1-262
non finiva più di parlare, narrando la storia di un suo nipote, il
carte. montano, 177: finché durò la guerra fu una vita tranquilla; poi
e molle: « chiedo, per la mia nausea, un sorso del più aspro
tresche, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore.
se punto punto errerai, sarai reputato la vergogna di casa e desertore del già mostrato
già mostrato cammino, e questa è la proprietà eterna della nobiltà. vico,
della scuola manzoniana con grande rispetto, la sua ira è tutta contro i disertori
e convinzioni. bocchelli, 9-123: la sua sicura armatura di teologo si raddoppiava
: sovra quattro colonne era appoggiata / la beffa casa in mezzo d'un giardino,
, 9-2-235: tra per gli stenti, la fame, la mortalità, le deserzioni
tra per gli stenti, la fame, la mortalità, le deserzioni, i prigioni
, le deserzioni, i prigioni e la strage fattane da'turchi, per poco
pare più calcolata... per la guerra, che lo sieno i russi.
, vero? ed è disonorata fino la settima generazione. cassola, 2-419: un
denina, ii-38: la deserzione de'coloni rendeva sempre più sterili
mi vietò di sottolineare troppo apertamente, con la mia diserzione improvvisa, la sciagura di
, con la mia diserzione improvvisa, la sciagura di quella casa? -scomparsa
lei compagne, i quali avevano penetrata la sua diserzione, avevano pianto dirottamente,
deserto, giacché il turbine politico portò la deserzione anche ne'miei familiari. berchet,
una diserzione. manzini, 10-16: la diffidenza è sempre diserzione dall'amore;
per il suo bene, avrebbe bensì interpretato la sua fuga come una diserzione.
l'appellazione, sì che non entri la deserzione come sopra, è necessario che
abbandono nostro puro e semplice, talché la cosa altro non esistendo sta in balìa del
come cagne pregne, sulle quali tartassavano la loro miopìa. = comp.
mai troia disetta / quanto novellamente è la mia vita / d'una non doglia
, e il suo ceneregnolo, e la sua disfacibilissima impastatura. disfaciménto, sm
cavalca, 11-85: è da pensare la mortalità e 'l disfacimento della nostra natura
sono, de'quali nel loro disfacimento la maggior parte trapassa in altri minimi ignudi,
altri minimi ignudi, e va seguitando la risoluzione sinché incontra materie risolubili. pallavicino
materie risolubili. pallavicino, 1-272: la natura comparte ad ogni sostanza quelli accidenti
operare delle quali opposte forze chimiche tiene la materia in movimento continuo; e produce
: a tal fine, per farla [la fama] quanto ella esser può nel
-scomposizione tipografica. carducci, ii-5-88: la soluzione non può, parmi, esser
. e dal disfacimento della parte composta per la stampa. 2. ant.
piccolo spazio di tempo tanta vittoria sopra la sua giente, e con disfacimento di
eccidi e disfacimenti. lami, 1-2-530: la pena della distruzione e del disfacimento delle
al repentino disfacimento di roma andò innanzi la grande vittoria de'romani. e sanza
fuoco e d'acque poco meno disfecero la cittade. g. villani, 4-7
e così crebbe molto in quelli tempi la città di firenze e di popolo e
, il disfacimento della sua bellezza, la vecchiezza inutile e triste. d'annunzio,
avanzato e inarrestabile. silone, 5-69: la coperta leggera modellava il suo gracile corpo
gambe stecchite. moravia, ii-277: la donna era veramente sgraziata, non più
medesimo luogo dove noi siamo debba essere la ruina e la morte e disfacimento del corpo
noi siamo debba essere la ruina e la morte e disfacimento del corpo mio e di
chi sa? pea, 5-133: la vecchia ghirlanda era in terra ed era
, 12-10-189: se poi uno si darà la pena di osservare con occhio filosofico i
solo, / granchio, è stata la cagion del nostro / disfacimento. cattaneo,
, viii-1-78: nacque ima voce per tutta la città: la parte avversa a quella
ima voce per tutta la città: la parte avversa a quella, con la qual
la parte avversa a quella, con la qual dante teneva, grandissima moltitudine d'
tutte l'artiglierie, onde ne seguì la morte e disfacimento di ventimila uomini o più
, in questo breve tempo che dura la vita umana, do- verebbe se saggio
abbi a esser detto vello vello / fra la brigata. g. capponi, i-520
carducci, iii-17-41: l'ozio portava la corruzione, che più sfacciata svelavasi nella falsità
disfacimento della famiglia. bontempelli, 7-93: la passione trascina al disfacimento. dessi,
di là cominciava il disfacimento di tutta la vita. 9. figur. ant
poteva essere più gentile, né più spirituale la manifestazione del desiderio che conduce il poeta
ii-382: è piovuto un poco e la giornata è rimasta acquea, tutto segue
, tutto segue il supremo disfacimento, la liquidazione. 10. con significato
, miseria. cavalca, ii-8: la lingua dello stolto è la sua mina
, ii-8: la lingua dello stolto è la sua mina e disfacimento. s.
siate madre e pastore, che poniate la vita per le vostre figliuole, s'el
dalla conversazione; le quali cose sono la morte deu'anime loro e disfacimento di
. cavalcanti, 2-308: colui fu la rovina, il disfacimento, la distruzione
colui fu la rovina, il disfacimento, la distruzione della patria. 11
nagione. fabbroni, xviii-3-1113: mostrò già la toscana all'europa che una sola legge
non solamente non fue disfacitore, ma la chiesa, che già era disfatta, rifece
della divina carità: saremo facitori con la grazia sua, e non disfacitori né
lingua, conciossiacosaché così il comune uso la chiami, così le donne, così gli
vecchi? l. bellini, 5-2-12: la saldezza de'porfidi e de'diaspri è
distruggitore e disfacitore della casa colui che la disfà, ma quegli che la può
che la disfà, ma quegli che la può atare e difendere, e non la
la può atare e difendere, e non la difende. buti, 1-364: questo
... per ciascuna cosa separatamente la sua acqua disfacitrice. = deriv.
. strinati, 112: fue disfatta la torre nostre nel 1268,..
di sopra a nostre spese, perché la voleano fare cadere in mercato vecchio sopra le
segua, a forza di pestamente, la dovuta disfacitura di quegli stracci. 2
'. disfaldare, intr. con la particella pronom. ant. sfaldarsi;
, e però è chiamato graffiacane, che la gatta graffia con gli artigli,
nimico; e così l'infamia straccia la pelle. = deriv. da
disfamare1, tr. letter. calmare la fame, sfamare; satollare.
corvo. cattaneo, iii-4-329: solamente quando la francia avrà intorno a sé cento
, i cui capitani conculcheranno sempre la sua libertà. gozzano, 66
gozzano, 66: o poeta, la tua mamma / che ti diede vita
, / perché tu ti dissetassi, / la tua madre ha fame.
dante, purg., 15-76: se la mia ragion non ti disfama, /
tesori del cardinale, e ne disfamò la propria avarizia. a. boito, 104
disfàcere), tr. (per la coniugazione: cfr. fare; normali le
disfanno, ecc.; meno corretta la forma disfà, inesatte le forme disfo
guastare; logorare, consumare; mutare la forma esterna delle cose (ed è
ristoro, vi-8 (162): vedemo la generazione deli monti e la loro corruzione
: vedemo la generazione deli monti e la loro corruzione, com'elli se ponno fare
disfà, ragionevole fu prima dire e ragionare la condizione de la parte che si corrompea
prima dire e ragionare la condizione de la parte che si corrompea, e poi quella
ogni cosa disface, / amore e la sua guerra pose in pace. s.
e mostrarsi, e 'l morire è fuggir la luce e tuffarsi nelle tenebre.
tenebre. marino, vii-423: può [la natura] senza far nulla disfare
: questa [pittura] per la sua bellezza, in tempo che alcune na
: il « hamsim » rivoltava la sabbia a dritta e a manca, a
ii-5-6: uno dei loro noiosi ritornelli contro la filosofia è che essa disfaccia di continuo
l'altro. -intr. con la particella pronom. venir meno, guastarsi
in uno grandissimo foco, e remasili sola la fossa de l'occhio. equicola,
e non durar che breve / anco la diva luce e il roseo flutto.
banti, 8-63: imperterrita essa lotta con la carta che si bagna e si disfà
, le quali guizzando e dirizzando verso la terra, faceva sembiante di volere,
sembiante di volere, lanciando, ferire la terra, e la gente che abitava
, lanciando, ferire la terra, e la gente che abitava in essa, e
-intr. (per lo più con la particella pronom.). giamboni,
tondo / con le sue stelle, ancor la terra e 'l mare, / e
vuole. cicerone volgar., 1-86: la nave, ed ogni edifizio, quello
rimangono coloro che il giorno determinato a la festa si veggono e dalla pioggia e
dalla pioggia e dalla tempesta disfare tutte la pompa de l'apparato, che avevano fatto
che disfacessero ima delle loro navi e che la convertissero in capanne e tugurii. algarotti
fine, una mattina, mi disfecero la baracca e caricarono anche quella. -mutare
baracca e caricarono anche quella. -mutare la disposizione di oggetti, per riordinarli;
malatesti, 1-44: son disfatto la notte e fatto il giorno [il
le coperte e le lenzuola, talora anche la materassa, o questa almeno rivoltarla su
i figlioli filano a scuola, vuotano la casa, e la madre rimane triste,
a scuola, vuotano la casa, e la madre rimane triste, poggiando i gomiti
sulla tavola disordinata, da disfare come la mostra d'un negozio l'estate. pratolini
pratolini, 9-312: c'era ancora la luce elettrica, siccome era un andito
andito buio e vittoria soltanto allora disfaceva la sua branda. -scomporre un lavoro
; spaginare. carducci, ii-18-186: la composizione e la stampa del secondo volume
carducci, ii-18-186: la composizione e la stampa del secondo volume degli scritti di
-sciogliere, scomporre (i capelli, la pettinatura). - anche intr.
). - anche intr. con la particella pronom. fazio, ii-5:
a solo a sol colà dov'io la cheggio, / sì ch'io potessi quella
rimasta ore ed ore con lei su la terrazza, sotto la luna, a farle
con lei su la terrazza, sotto la luna, a farle e disfarle le trecce
: abbracciandolo premeva sul petto di lui la testa sì che la pettinatura le si disfaceva
petto di lui la testa sì che la pettinatura le si disfaceva: tutt'una
a sbalzi, a intervalli, come la gorgogliante acqua dal borbottino. pascoli,
ritto davanti allo specchio, disfaceva per la seconda volta il nodo della sua cravatta.
.. più d'una volta, eludendo la vigilanza, aveva financo tentato di disfare
vigilanza, aveva financo tentato di disfare la fasciatura. baldini, 5-56: con un
dita impacciate un fiocco che le stringeva la gola. pavese, 1-121: il
i covoni. -intr. con la particella pronom. iovine, 2-125:
ora il cercine si era disfatto e la copertina di pergamena dell'ultimo volume della pila
3-37: lo nuvoloso vento austro prese la nave nel mare egeo, e disfece quella
con pali e lance frugano e disfanno la collegata testuggine delle targhe, e quell'
l'acqua. -intr. con la particella pronom. mattasala, v-70-71:
perché non v'è acqua che sostenessi la barca, e che e'v'è
v'è certe secche, per le quali la barca, subito si disfarebbe e annegheremmo
che sono di poco senno, quale fue la cagione che mosse i romani a disfare
dipopolate, e le chiese arse e la castella disfatte, gli monasteri distrutti. g
. g. villani, 7-155: la chiesa di san michele in orto, la
la chiesa di san michele in orto, la quale era sotto la badia di nonantola
in orto, la quale era sotto la badia di nonantola in lombardia,..
stuolo. storie pistoiesi, 1-14: la città..., se non si
, quantunque pigliassero bona, e disfacessero la fortezza. tasso, 1-13-71: tu starai
erranti e fisse, i sin che la mole tua bugiarda e finta / disfaccia,
siena, i-139: conservate pure in voi la buona e santa volontà, quella che
buona volontà. -intr. con la particella pronom. andare in rovina,
404: -entro a quella casa è la mia fausta? / -se la non è
è la mia fausta? / -se la non è uscita. -perché tengomi /
. cecchi, 8-59: a delfo, la moltitudine dei monumenti senza più volto si
giustizia, 1-96: ii gonfaloniere de la giustizia... diligentemente incheggia col
a soqquadro. giamboni, 4-450: la sommità di mongiubello grandissimo fuoco gittando fuori
el paese, come quelli carri rompono la paglia. berni, 33-7 (iii-121
e tutta disfattola, si volsero inverso la corsica. bacchelli, 13-127: mandano il
guerra, / miseria e morte disfarian la terra. bracciolini, 1-12-52: le maremme
/ con le corna inghiottite e con la lana. carletti, 32: il qual
dar ordine di popolare et a edificare la sua città, et all'incontro disfare quella
(il nemico); affondare (la flotta nemica); vincere, superare
massimo volgar., i-254: tutta la città di atene, mossa per iniquissimo e
per disfare lui e lui e tutta la cristianità. pulci, 15-86: combatteron
pulci, 15-86: combatteron costor tutta la notte; / ma i terrazzani alfin domandon
goldoni, iii-857: io che ho rovesciata la sbirraglia giù per una scala, io
de'fogliani. -intr. con la particella pronom. subire una sconfitta,
le cariche dei cavalleggeri nemici, e la fuga dei dispersi alla campagna diventava strage e
5-134: ricorditi di me che son la pia. / siena mi fe', disfecemi
animo, se vita gli durasse e la guerra la quale aspettava noi disfacesse,
, se vita gli durasse e la guerra la quale aspettava noi disfacesse, di fare
,... che questa medesima [la vita] in alcun suo proprio soggetto
buon pensiero, prima che questa febbre la disfi.
, 4-28: isparto il mare per tutta la terra, mandò il diluvio, e
mandò il diluvio, e disfece tutta la umana generazione, pochi riservati nell'arca
meriti della loro fede, a rifare la generazione umana. compagni, 2-35: della
dentro all'arca, / sola nel mondo la progenie santa. andrea da barberino,
7 * 454: marte potèo / disfar la gente de'lapiti immane. leopardi,
strano / sospettavate, in caso che la schiatta / delle rane da noi fosse disfatta
vi do tempo due minuti per sgomberare la piazza. mandate a casa le donne
, stasera. -intr. con la particella pronom. estinguersi, morire.
e con amarezza di morte tremo sia la nostra schiatta destinata a disfarsi. bartolini,
da samminiato [petrarca], ii-212: la mia ricolta disusata mi disfàe. anguillara
più ridenti, e stende / dappertutto la falce ruinosa. -intr. con
falce ruinosa. -intr. con la particella pronom. deperire; perdere la
la particella pronom. deperire; perdere la salute, le forze, la floridezza.
perdere la salute, le forze, la floridezza. grazzini, 2-375: non
pina e buzomi, che avean corrente la lingua cocincinese, si disfecero predicando e
. buzzati, 4-524: era arrivata la peste delle macchine...
che quella che prima correa, e subitamente la fece correre per buona, e la
la fece correre per buona, e la buona fece disfare, in gran danno e
con proprio danno. -intr. con la particella pronom. leggenda di s.
troppo a l'insù battiam le penne / la cera il sol farà tutta disfare.
da barberino, 1-80: l'acqua e la grandine disfaceva la neve, sì che
: l'acqua e la grandine disfaceva la neve, sì che le strade correvano tutte
l'erbe tutto 'l destrutto ghiaccio e riasciutta la brinata e la guazza. massini,
destrutto ghiaccio e riasciutta la brinata e la guazza. massini, iii-276: viva neve
non diaccia, che il sol non la disfaccia. -intr. con la
la disfaccia. -intr. con la particella pronom. cenne da la chitarra
con la particella pronom. cenne da la chitarra, vi-n-182 (3-4): le
loro terreni son ventosi, e quando la neve vi dimora, si genera in
fida nella grossezza del ghiaccio se non la mattina a l'alba. campanella, i-133
valerio massimo volgar., i-390: ma la previdenza d'uno incantatore, nome lettino
lettino, ovvero come alcuni scrivono, la provedenza di erasistrato medico, disfece questa
vento disfà. -intr. con la particella pronom. g. villani,
: fuggendo gli uomini alla chiesa, la nuvola cominciò a scemare, e a poco
. busone da gubbio, 63: la nuvola al presente meno va; a
disfassi. sannazaro, 2-64: per pianto la mia carne si distilla, / sì
si distilla, / sì come al sol la neve, / o com'al vento
/ o com'al vento si disfà la nebbia. g. rucellai, 521:
, e ridotti in forma di pasta la distendono sotilmente formandone stiacciate rotonde e grosse
sotilmente formandone stiacciate rotonde e grosse quanto la costola d'un coltello. piovene,
a mare nei periodi di piena disfanno la roccia senza difesa e la trascinano con sé
piena disfanno la roccia senza difesa e la trascinano con sé. -intr.
con sé. -intr. con la particella pronom. guido da pisa,
1-54: questa era cosa mirabile che [la manna] al sole si disfacea ed
c. bartoli, 1-54: a fare la calcina è molto inutile ogni pietra che
carducci, 1058: de'colli italici la bianca / uva e la nera calpestata e
colli italici la bianca / uva e la nera calpestata e franta / sé
anfore d'argento mandano dei riflessi con la pancia ossidata, divenuta oscura, ora
primo soffio deltaria. carrieri, 4-118: la mano della calce / si disfa in
bibbia volgar., vi-41: chi cava la fossa, alcuna volta sì vi cade
alla cherica, e gli fu straziata la pelliccia, e con colpi e forbiciate tutto
disfatto. -intr. con la particella pronom. sfracellarsi. marco polo
* 9 (453): come la donna cadde, non solamente morì,
(e pur posano), ma la circostante materia per la redeza della carne
), ma la circostante materia per la redeza della carne tirano in sé:
degli arbori. -intr. con la particella pronom. ricettario fiorentino, 1-182
i-200; quanto più sarà stata [la calcina] macerata ed inzuppata bene nell'
alla loro salvessa che si facesse forte la cittadella e alquante altre fortezze in pisa
è sagace, però che disfà con la coda le pedate quando fugge, acciò che
] miltorme / in sul terreno, e la ferrata zampa / minacciar sembra di lontano
loro disfare è impotente a demolire quel che la repubblica ha costruito. -intr.
ha costruito. -intr. con la particella pronom. giamboni, 4-43:
un uomo stanco?... / la terra l'ha disfatta, la protegge /
. / la terra l'ha disfatta, la protegge / un passato di favola.
/ vedi che qui dal ciel piove la manna! ». 12.
soddisfatto di tutto il resto, finger la bocca spumante per l'anelito della fatica,
il pittore nealce] trasse per annullar la pittura quella spugna in cui sogliono i
moderna letteratura, conviene non già mutare la sua antica lingua, né disfarla,
, impastare; disfare e impastare ancora la pasta: le parole. -radere
dialetto giornalistico, si dice « far la camera? ». -nessuno l'ha saputo
ai barbieri, perché dicono « far la barba » quando, invece, è
quando, invece, è provato che la disfanno. -anatomizzare. leonardo
membri, consumando con minutissime particule tutta la carne che d'intorno a esse vene si
se desfacente lo ladro, ovvero cavante la casa fosse trovato, e ricevuta la ferita
cavante la casa fosse trovato, e ricevuta la ferita morto fosse, o percuotitore non
desfatto, / ca fao rum- pere la lie e lo patto. guittone, xx-25
. machiavelli, 846: costei [la fortuna] il tempo a suo modo dispone
: or non farò vendetta / de la tua morte? or fia / ch'io
ha disfatti? milizia, ii-232: la campagna ha fatto la città, e
milizia, ii-232: la campagna ha fatto la città, e le città disfanno la
la città, e le città disfanno la campagna e gli uomini. carducci,
uomini. carducci, iii-19-280: ma la francia poi chiamata fece capire che non
non chiamata venne da sé a disfare la repubblica romana. -recipr.
-recipr. dominici, 1-81: la carne per vedersi sì dispregiare irritrosiva,
, / e si dan le sciable per la testa; / sicché si son ormai
ormai quasi disfatti. -intr. con la particella pronom. andare in rovina.
accordano insieme, e di quine viene la divisione e la discordia, per la
, e di quine viene la divisione e la discordia, per la quale si disfanno
la divisione e la discordia, per la quale si disfanno le cittadi. francesco
, 71: chi non sa voltezar a la buonazza, / o tempo perde
noi conosciuto... che, per la sola colpa dell'eccessive pompe, si
è tolto il tuo, ètti disfatta la casa, ètti fatta ingiuria, se *
via de le mogliere son disfatti e de la roba, e de l'onore.
, seguite. -intr. con la particella pronom. valerio massimo volgar.
v-149: signore, disfammi e rompi la durezza del cuore mio. poliziano, 133
, che pareva che ne disfacessero con la loro dolcezza. campanella, i-27:
più infelici diventano, e più mostrano la loro stoltizia e dappocaggine in ogni evento.
tormentano angosciosamente sempre, una tempra come la mia. -per siimi.
e leggera. -intr. con la particella pronom. turbarsi a fondo,
bonagiunta, v-354-5: ismarrire mi fate la mente e lo core, / sì che
e disfacio / così come si sface la rosa e lo fiore / quando la
la rosa e lo fiore / quando la sovragiungie fredura né ghiaccio. dante,
cuore delle donne, con voce tremante per la paura e spavento che avevano, riferiscono
dolcissimo gesù, come si può tenere la creatura che non si disfaccia e dissolva
lagrime. magalotti, 4-195: spesso io la vidi,... / gli occhi
piango, e che digiuno / de la tua vista, io mi disfaccio; e
, distruggere un bene morale; calpestare la virtù, il merito; soffocare un
fare ove non è, ma dov'è la disfanno e tollen via. lapo gianni
. cavalcanti, iv-72 (35-2): la forte e nòva mia disavventura / m'
3-124: ma'fati non lasciano che la speranza di troia sia disfatta colla città
]... non solamente non la può scompagnare o disfare spazio di luogo
di luogo o di tempo, ma la morte non la può disfare. valerio
o di tempo, ma la morte non la può disfare. valerio massimo volgar.
quelli d'efesia per dicreto di disfare la memoria del crudelissimo e perversissimo uomo.