, se volessi usarla con voi, la mamma non abbruciasse le mie lettere. nievo
di canaris dall'aver abbruciato a tenedo la flotta turca. verga, i-156: quando
, abbrucio una pastiglia orientale che profuma la stanza. d'annunzio, iv-2-1196:
1-17 (i-193): i giorni de la canicola abbruciavano di caldo grandissimo l'aria
, i-9: dipende... la perfezione della bevanda dal modo di prepararla
ragazzo stette accanto al suo letto e la vegliò tre giorni e tre notti: la
la vegliò tre giorni e tre notti: la febbre abbruciava la pelle della povera malata
e tre notti: la febbre abbruciava la pelle della povera malata. serao, i-313
, i-m: sono eventi che abbruciano la vita a chi non è di pietra.
bruciaticcio). aretino, 1-54: la gonnella, che puzza di abbruscia- ticcio
abbruscia- ticcio ti scopre il carbone che la guasta. d. bartoli, 39-44
era abbruciato. pulci, 9-85: la città presa ed abbruciata è tutta / e
città presa ed abbruciata è tutta / e la tua gente scacciata e distrutta. vasari
e distrutta. vasari, i-170: pigliano la calcina mescolata con la rena, ordinariamente
i-170: pigliano la calcina mescolata con la rena, ordinariamente, e con paglia abbruciata
, ordinariamente, e con paglia abbruciata la tingono d'uno scuro che venga in un
che il viso abbruciato non difese / la conoscenza sua al mio intelletto. boccaccio,
291): parve nel muoversi che tutta la cotta pelle le s'aprisse e ischiantasse
carta di pecora abbruciata, se altri la tira. vettori, 1-25: ulivi
almanco da un lato secca ed abbruciata la buccia. nievo, 592: il verziere
abbruciato dal sole. deledda, ii-301: la vigna maturava all'ombra della montagna cinerea
3. bruciato, ardente (per la canicola). leopardi, iii-541:
: ancora gli ammazza [i bruchi] la polvere dello sterco secco di pecora.
secco di pecora..., e la decozione delle foglie dell'ulivo e del
leggermente. beltramelli, ii-445: scompariva la stagione d'oro che abbruna la pelle
scompariva la stagione d'oro che abbruna la pelle e veste di un color sano coloro
, 32 (549): dietro la spoglia del morto pastore... veniva
/ che singhiozza e s'addorme de la pia / ava abbrunata su l'antico
. beltramelli, iii-620: ella vide la sua piccola madre abbrunata agitare il fazzoletto
qualcosa. e. cecchi, 5-185: la gente abbrunata, dagli occhi rossi,
. barilli, 2-199: inerte, la bandiera britannica pende abbrunata a poppa.
gregorio magno volgar.], 20-40: la mia pelle è abbrunita sopra di me
al mare perché lo stesso sole abbrunisca la loro pelle gentilissima. 2. ant
229: alquanti... malmenandola [la sacra scrittura], troppo la 'nsucidano
[la sacra scrittura], troppo la 'nsucidano e abbruniscono. 3.
e abbrunito. tombari, 2-144: la curva del fiume luccica come una sciabola
ed estremità delle cose. riesce abbrustolata la vivanda che si fa riscaldare senza l'
cremare '; cfr. ustione) attraverso la forma composta ambustulare (plauto) con
). avvampare leggermente, abbronzare appena la superficie delle cose (ponendole al fuoco
. e. cecchi, 6-9: la vampa e il riverbero ne esplodono con tale
abbrustolare). altri lo ricollegano con la voce bruscare (bruciacchiare con rami secchi
rami secchi di brusca le carene per scioglierne la pece vecchia). un
calore del sole, bisogna per ristoro la sera darsi un'abbrustolita al cammino.
: tutte le mattine gli si serviva la cioccolata con qualche fetta di pane abbrustolito
beltramelli, i-303: ricadde [la donna] nel suo abbrutimento senza pensiero,
sangue e d'esplosioni in cui abbrutisce la razza umana. bocchelli, i-237:
, / che scambio d'abbellire, / la cupola abbruttisce, abbassa e guasta.
, 5-39: osservava attonito e compassionevole la testa deturpata del suo coetaneo...
lampanti. • pascoli, 173: venne la sera ed abbuiò le strade. di
. di giacomo, i-732: venne giù la pioggia sconsolante, battendo furiosamente sul selciato
, 1-90: il lucidissimo specchio che la vegetazione delle rive abbuia. bocchelli, 1-i-273
privare della visione della luce, togliere la vista. monti, 5-105: e
vista. monti, 5-105: e la purpurea morte e il violento / fato
15-849: allor repente / sgombrò minerva la divina nube, / che il lor guardo
intorno balenò. -rifl. perdere la vista. forteguerri, 16-27: vincer
gioia. giusti, 2-27: la vita abbuierò gioconda e lieta. nievo,
. nievo, 204: ma la memoria del povero germano s'intrometteva sovente
povero germano s'intrometteva sovente ad abbuiare la mia contentezza. -rifl. farsi triste
/ l'ombra di fuor, come la mente è trista. foscolo, xv-341:
berchet, conc., i-63: la sua fisonomia d'improvviso s'abbuiò, come
fisonomia d'improvviso s'abbuiò, come se la memoria di cosa disgustosa gli attraversasse la
la memoria di cosa disgustosa gli attraversasse la mente. mazzini, ii-715: allora
costruire... le quali o abbuiano la sentenza o la rendono di cattivo suono
. le quali o abbuiano la sentenza o la rendono di cattivo suono.
, non ne fare più altro. la giustizia corrotta, a cui portasi un
far del male, abbuia in tempo la cosa, e la fa finita non si
, abbuia in tempo la cosa, e la fa finita non si sa come.
sia lasciato unger le mani, per abbuiare la cosa. 6. intr
6. intr. (anche con la partifella pronom. e impers.)
te li esprima. caro, i-329: la sera, in su 1'abbuiarsi,
fra nere tenebre sepolta / del dì la luce, e abbuiasi ed annotta.
e pallide finalmente si abbuiano: allora la pianura si perde, l'ombre si
si perde, l'ombre si diffondono su la faccia della terra. fr occhia,
e viene sulla sabbia...; la spiaggia si abbuia e si rischiara,
passino i raggi del sole, restando la camera abbuiata. 2. figur
e per conseguente il riso, ch'è la rilucentezza di quello, abbuiato e coperto
e non tornavano più, con la fantasia abbuiata, non volendo mica venire
abburattaménto, sm. procedimento per cui la farina viene separata dalla crusca per mezzo
crusca]: essendo in questo abburattamento riuscita la crusca nella misura superiore i tre quarti
passare allo staccio (o frullone) la farina per separarne la crusca; stacciare.
o frullone) la farina per separarne la crusca; stacciare. g
[crusca]: come quegli che abburatta la farina, e discevera la crusca dal
che abburatta la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina. paolo
: e 'nsegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè..
nell'abbu- rattarsi, cioè nel separarsi la farina dalla crusca. 2.
là, eccoti mino in terra e la donna addossoli, e abburattalo per lo modo
era abburattato qua e là secondo che la turba ondeggiava. carducci, i-1031:
vento feroce che... abburattava la neve nello spazio vuoto fra le doppie
silenzio, ché fuori mulinando si abburatta la neve. -rifl. agitarsi,
, 5-39: non tanto s'abburatta per la rogna, / e pe'bruscol che
). machiavelli, 892: promessoli la sua opera francamente, mandò per michele
, ed abburattarla, e sminuzzarla talché la poveretta ci perde il cervello.
agli altri. verga, 3-38: la zuppidda, lì vicino, abburattava avemarie
, ii-445: [miss edith e la marchesa] trattavano quella povera ampolletta come
o 30 secondi che serve a misurare la velocità della nave. settembrini [luciano
roboanti. machiavelli, 3: la quale opera [del principe] io non
venuto il permesso di amputarla [la gamba]... - che?
i- 52: al fratello s'infettò la gamba e dovettero amputar gliela
alla quale un membro (o la parte di un membro), è stato
amputato. viani, 19-276: la livrea aveva le maniche tanto lunghe
. leggi di toscana, 6-21: la quale [multa] tale condannato non
. 2. gioco enigmistico, la cui soluzione è data da una parola
, parmi uomo assai inclinato a credere la virtù degli amuleti, e di altre
biforcate siano un amuleto infallibile per dare la fecondità. palazzeschi, 3-168: tutti
l'amurca overo morchia... con la amurca si debbono appianar l'aie dove
5-4-229: ma sopra ogni altra al fin la negra amurca / per ingrassar gli
sparge sopra lor fetida amorca, / chi la cener del fico. dioscoride italiano
amorge (romani amorca) è la feccia de l'oliva spremuta; deve essere
calda si fanno fomenti per il dolore de la podagra e de le giunture.
braccio su dormendo, / né an la gamba con gamba gravare. =
l'ane e le pene e la noia / mi porìa ritornare a suo piacere
servizio di ciro il giovane e, dopo la sconfitta di questi, della loro difficile
. domenichi [plinio], ii-530: la efedra, che altrimenti si chiama anabasi
dottrina religiosa, considerata eretica, secondo la quale si dovrebbero ribattezzare i fanciulli nell'
pallavicino, 3-47: celebre divenne in germania la setta degli anabattisti, che discordavano in
e motociclette), che illumina soltanto la strada, senza abbagliare i piloti delle
cui questi vengono in parte a costituire la sostanza vivente, in parte sono consumati
landino [plinio], 24-17: la anacampseròte pose uno, celebrato in arte
uno, celebrato in arte grammatica, la quale, tocca, ritorna l'amore
raggi spiniformi; le ventrali sono giugulari, la codale è forcuta (quasi tutte le
mangiarsi; ma il pericarpio, ossia la buccia è carica di un sugo acre
da sinistra a destra, presenta sempre la stessa lettura e lo stesso significato.
(che cresce in africa) fornisce la « radice di piretro romano », usata
cresce in germania), fornisce la « radice di piretro germanico »,
anice. cicognani, 3-268: ora la ghiottoneria si sfogava nel tener per le
sviluppo nel discorso '(si veda la cit. di leopardi, voce anacoluto)
là per il mondo rimpiendo e insaporendo la mia vita e i miei articoli di anacoluti
è velenoso e gl'indigeni ne mangiano la carne e ne adoperano la pelle e il
ne mangiano la carne e ne adoperano la pelle e il grasso. v
pea, 7-576: alcuni cristiani, convertirono la donna in peccato: e vennero di
tempo pagano. viani, 10-77: la spettrale figura del profeta... faceva
quel modo, per farsi scusare presso la gente comune la beatitudine che avrebbero goduto
, per farsi scusare presso la gente comune la beatitudine che avrebbero goduto in cielo.
-per simil. cattaneo, i-1-378: la letteratura... non può più essere
beata, perché senza brame affannose, la vita. = comp. di
esilio e alla vita anacoretica mi consumava la nostalgia delle navigazioni, delle congiure.
odoroso abbate, autore dell'anacreontica su la rosa! padula, 420: e odi
, commettersi un solenne anacronismo da chi la crede opera d'archimede, nato set-
anacronismo, è necessarissima al pittore, per la quale gli è lecito anche fare un
pretto anacronismo. manzoni, 854: la favola di didone era riconosciuta per falsa
.. supponendo le opinioni religiose, la religiosità e le superstizioni de'tempi di
questo uomo che col piccone, con la dura vanga làvora la terra? albertazzi,
piccone, con la dura vanga làvora la terra? albertazzi, 1018: quell'abito
quell'abito di seta color tanè con la gonna corta e gonfia e il corpetto
! b. croce, ii-9-230: la conclusione corretta del ragionamento non è che
e religiose. stuparich, 5-30: la sua è una sdegnosa solitudine, che
confà con il proprio tempo, con la propria civiltà; che pecca di anacronismo
epoca che, se si andasse a rifare la storia dei successivi provvedimenti, dovrebbe essere
vantaggi del regno unito napoleonico... la restaurazione riusciva più anacronistica e violenta.
: le ioniche / aure serene / beò la venere / anadiòmene. d'annunzio,
anadiòmene. d'annunzio, iv-2-588: la città anadiòmene [venezia] dalle braccia
da 8& o séco i greci, per la solita duplicazione o anadiplasiasmo, oltre l'
.., lo dimostra per falso la brevità del secondo i, laddove vi
agg. ittiol. che risale periodicamente la corrente dei corsi d'acqua (come fanno
di anafilassi quando venga nuovamente inoculata la sostanza che ha provocato tale stato.
figure: dell'anafora, per esservi la medesima parola al medesimo principio ripresa.
. il pane da offrirsi nella messa; la parte principale della messa. =
ripetizione '(v. metafora). la retorica romana rendeva il termine greco con
. bencivenni [crusca]: la decozione dell'anagallide, e lo 'nfermo
decozione dell'anagallide, e lo 'nfermo la bea. landino [plinio], 25-11
plinio], 25-11: alcuni chiamano la anagallida acoro. due sono le specie sue
el maschio ha el fiore purpurino e la femina azurro... el sugo
, tanto maschio quanto femmina, la quale comunemente si chiama morsus gallinae
il maschio ha il fior rosso, e la femmina celeste: non sono più
anagirina (alcaloide); le foglie e la corteccia sono purgative. mattioli
simili agli arnioni, il quale indurisce per la mietitura. le foghe si pongono sulle
a chi difficilmente partorisce... la radice si adopera per dissolvere e maturare
gravissimo odore, ha il fiore de la brassica, il seme in le silique lunghe
: l'anaglittica richiede maggiore finezza che la scultura di gran mole e in tutto rihevo
sm. impressione a rilievo di segni per la scrittura e lettura dei ciechi.
luce riflessa, si vede in rilievo la forma incavata di un'incisione.
. axorcéo 'osservo '): secondo la formazione di 'microscopio '(cfr
; riconoscimento finale d'una persona, la cui identità si teneva celata nel corso
il filosofo... vuol che sia la costituzione deha favola non semplice, ma
favola non semplice, ma con intreccio, la quale luogo agevolmente porge aha peripezia,
rovinato deha persona, e massimamente impedita la vista,... onde son forzato
servo come quello che accompagnava ai romani la gozzoviglia ma hbero e devoto come quel
ghiera curva con in mezzo in corsivo e la della mente alla contemplazione dei valori
s. v.]: non tutta la bibbia è da interpretare secondo anagogia.
cose, e in molte altre, la mente, che si leva anagogicamente,
quando spiritualmente si spone una scrittura, la quale ancora [sia vera] eziandio
; gh altri due servono più a la parte intehettiva; ma 'l terzo conduce a
parte intehettiva; ma 'l terzo conduce a la speculazione de le cose inferiori; il
bruno, 3-853: alzando il velo de la sacrata figura, s'affigono gli occhi
sansone, che con l'asinina masceha tolse la vita a mille filistei. salvini,
anagogico lume, che ne mostra / la via ch'ai ciel conduce.
dal viso... si arguiva che la loro vita era trascorsa in archivi,
tra inserti logori dal tempo, perché la loro pehe aveva preso deha pergamena. marotta
al comune... noi che raccogliamo la mondezza e quehi che stanno all'anagrafe
deha famiglia che l'aveva posseduta [la casa] seicent'anni innanzi. anagramma
galilei discipulo, che tale, per la dio grazia, sono io, che fui
dell'anagramma, che è formato secondo la combinazione dell'anagramma. =
stretta e corta (di moda presso la classe cavalleresca del trecento). boccaccio
dell'ano. -canale anale: la porzione terminale dell'intestino retto.
gegno. b. croce, ii-22-59: la lotta contro l'analfabe ingl
risanare che prima non si credesse, per la stessa vivace intelligenza delle popolazioni italiane
lecta ecclesiastica). mente la piaga vergognosa dell'analfabetismo. alvaro,
dcvaxéyco 'raccolgo, e all'estero attraverso la lotta contro l'analfabetismo. scelgo'
farmac. derivato benzilico del la forma lat. class, analècta designava lo
analècta designava lo 'schiavo che la chinolina, che si presenta in polvere bianca
salvini [tommaseo]: dal pigliare la sfera, e in piano mento
ripetizione. che abolisce o attenua la sensibilità al dolore. 2.
, fr. analepsie. attenua la sensibilità al dolore. analèttica,
', e perciò non mi par necessaria la nuova voce. foscolo, v-366: questa
con una splendida similitulisi, ed ha la facoltà di scomporre in minime particelle i
b. croce, ii-22-59: la gravissima media degli analfabeti, in appresso a
a serristori, conc., ii-148: la fisica e la chimica, che sono
conc., ii-148: la fisica e la chimica, che sono settantadue nel 1871
d'erbe e d'elemoi- 1178: la minuta e squisita analisi, non è un
sina. e. cecchi, 6-248: la più parte, questi vecchi sono d'occhio
orecchio. go-natura. mazzini, ii-43: la mente incerta, pasciuta di voni,
due analfadell'analisi, buone a dichiarare la morte e le sue cagioni, beti
, 7-228: impotenti a creare e ordinare la vita. idem, ii-229: l'anachi
e che l'analisi moderna firmare chiedeva la firma; per gli analfabeti firmavano si studia
. moravia, vii-64: lei iv-1-48: la trista consuetudine dell'analisi l'incitava pur
coi calzoni rattoppati, mezzo perso di vista la sintesi. b. croce, i-2-139:
, madella sintesi è tanto impensabile quanto la sintesi fuori neggia milioni. dell'analisi
). che non è e naturalmente non la capisce, non la può capire. analisi
è e naturalmente non la capisce, non la può capire. analisi fondato nelle lettere
spirito. idem, 3-187: dentro la sintesi del pensiero, come dentro ogni sintesi
modestia di queste analisi sollevico esprime con la sua immagine che tornarono allora viamoci
è anal2. chim. operazione mediante la quale si defabeta; il fenomeno sociale
il fenomeno sociale costituito dalla pretermina la natura la percentuale dei compo
fenomeno sociale costituito dalla pretermina la natura la percentuale dei compo e
d'istrua. cocchi, 8-74: la separazione delle diverse materie zione elementare.
, proaltro non significa se non 'la non conoscenza dell'alfaducendosi la loro analisi
non 'la non conoscenza dell'alfaducendosi la loro analisi chimica massime coll'istrumento beto
beto '. dossi, 542: la letteratura arieggia l'analfabetismo, del fuoco.
strumenti di misura: è davvero incredibile la sensibilità di questi strani organismi, di questi
che vi sono contenuti, e definirne la natura. tommaseo [s. v
di una luce composta nei colori che la compongono ed esame dei risultati (serve
parola di una proposizione, ne indica la funzione, e in quale parte della grammatica
essere classificata. -analisi logica: scompone la frase in proposizione e la proposizione nei
: scompone la frase in proposizione e la proposizione nei suoi elementi, per riconoscerne
proposizione nei suoi elementi, per riconoscerne la funzione sintattica di ogni elemento nella frase
dati oggetti. -analisi indeterminata: tratta la ricerca delle soluzioni intere o razionali di
. guglielmini, i-615: riesce astrusa la ricerca della natura delle linee di più
dittatura. b. croce, ii-9-120: la distinzione del disegno e del colore,
da xòco, che i latini dissero solvo la preposizione àvdc vi ha la forza del
dissero solvo la preposizione àvdc vi ha la forza del per latino come se dicesse persolutio
d'annunzio, iv-1-655: la lingua italiana non ha nulla da invidiare
analista si sia mai compiaciuto da che la scienza della psiche umana è in onore
: cercava di mettere nelle sue parole la sicurezza e l'esattezza dimostrativa appresa nelle
de'più nobili istrumenti per rinvenire analiticamente la natura, l'interna composizione, le
l'interna composizione, le leggi, la grossezza e le figure delle particelle componenti
serristori, corte., ii-149: la lingua nativa è la sola che è trattata
., ii-149: la lingua nativa è la sola che è trattata analiticamente: si
all'analisi. caro, 5-22: la rettorica è fatta de la scienza analitica
, 5-22: la rettorica è fatta de la scienza analitica e de la civile che
fatta de la scienza analitica e de la civile che tratta de'costumi; simile in
costumi; simile in una parte a la dialettica, e ne l'altra a le
de'sofisti. bruno, 3-673: la povertà non è degna de difensione, se
fin dove può ghignerei con le mani, la certissima regola del procedere analitico. manfredi
esse si sono fatti strada a investigare la costituzione del mondo, e le regole dei
, o sia di composizione. per la prima, disciogliendo le idee generiche ed astratte
giudizi. carducci, ii-8-39: e [la tua lettera] tutta seria, tutta
lavorio del rossetti intorno a dante rimasero inedite la conclusione del comento analitico, in forma
sapere, tanto più cercano di riposare la testa sul seno d'un amore semplice
e naturale. d'annunzio, iv-1-428: la mia nativa perspicacia sembrava interamente abolita.
gli scienziati e gli educatori che sminuzzano la mente propria e l'altrui nei ritagli
della scienza che intende a determinare quale sia la composizione dei corpi. 4
., per esprimere rapporti sintattici (la lingua sintetica ricorre invece a desinenze o
e nelle lor differenze; e con la struttura grammaticale aiuta a discernerle.
1-1-3: agevolato il metodo d'indagare la lingua, in quanto si può, analizzando
farla a poco a poco, ed intanto la incominciava, analizzando con fedeltà l'essenza
né ammessa nel vocabolario; e ce la regalarono i francesi; pure è di un
parlerò di lui più innanzi; poiché la natura sua schietta, affettuosa, infelice
. oriani, 1-571: combatteva aspramente la politica di torino analizzandone con implacabile logica
il leopardi chiamava questo stato d'animo la « noia », e non solo lo
stati d'animo, pretendendo di riconoscere la sorgente, la naturalezza o meno,
, pretendendo di riconoscere la sorgente, la naturalezza o meno, il colore,
cui sarebbe tanto utile analizzare fino in fondo la natura e gli attributi. 2
col mezzo di operazioni adatte affine di conoscere la composizione e determinare i rapporti di quantità
rettilineamente, è in grado di segnalare la polarizzazione del raggio stesso (lamina di
. = deriv. da analizzare: la voce è registr. dal tommaseo senza
lami, i-i-clx: i vocaboli che hanno la desinenza in mente, in urne,
bisogna rispondere -analogamente alla risposta data per la storia filologica -che l'errore non è
di alcuni loro elementi possa dedursi la somiglianza (o l'uguaglianza) anche degli
. l. salviati, ii-1-110: la lingua pura, fuorché in alcune voci
dice ben egli [aristotele] ne la poetica un non so che d'allegoria
d'allegoria; ma intende per allegoria la metafora continuata,... la
la metafora continuata,... la quale equivocamente, o almeno per analogia,
proporzionalità, o vero analogia, dicesi la simiglianza di alcune proporzioni. manni,
c'erano analogie più che sufficienti: la notte, un re sdegnato, e dei
l'analogia materialmente faccia molto verisimile che la infinità dell'universo non sia che illusione
fantasia. d'annunzio, iv-1-845: la facilità ch'ella aveva, di comunicare con
analogie tra l'opera del d'annunzio e la mia, è semplice parto d'immaginazione
concetto informativo e plastico si riscontrano tra la scultura e il legno del volto santo e
di organi i quali, pur avendo la stessa funzione, differiscono per la loro
avendo la stessa funzione, differiscono per la loro struttura e per l'origine embrionale
nuovi vocaboli, e l'analogia può dirsene la leva trice. leopardi,
illustrano le antichissime voci e radici della lingua la tina, e la sua
lingua la tina, e la sua analogia. b. croce, ii-8-175
l'anomalia stanno tutt'e due insieme presso la culla delle prime grammatiche.
sapienti, che in grecia vissero avanti che la scienza de'corpi cedesse a quella
.]. cesarotti, i-24: la prima operazione dell'uomo sopra la lingua dovea
: la prima operazione dell'uomo sopra la lingua dovea necessariamente esser quella di cogliere
178: allo spuntare del giorno, la rimembranza del mio arresto... produceami
.. avrà fatto pervenire... la più gran quantità... di
rosse (nel cui pericarpo è contenuta la meni- spermina, un emetico amaro
che dànno un forte veleno (la picrotossina), con i quali i
reminiscenza, memoria (che rende possibile la conoscenza, secondo la filosofia di platone:
che rende possibile la conoscenza, secondo la filosofia di platone: le anime,
, ecc. (è essenziale per la risoluzione del problema diagnostico).
e le angosce di certa filologia protestantica, la quale muore dalla voglia di arrivar finalmente
di matteo, come apocrifa e interpolata, la grande anamnesi del capo i, da
. v.]: anamorfòsi: è la maravigliosa trasformazione che provano, alla vista
forma di grossa pina, che ha la polpa giallo gnola, succulenta
una frutta che si chiama ananasse, la quale è fatta come una pina, ma
(con l'articolo portogh. incorporato e la desinenza del plur.);
plinio], 37-11: dicono che con la pietra ananchitide i negromanti convocano le imagini
dattili. panzini, ii-304: era la voce della padrona di casa...
de'piedi anapesti. speroni, 1-1-182: la cui prosa io non so dire per
[luciano], ii-1-151: [la commedia] datasi a bacco, stava sul
spesso saltabeccando su gli anapesti, dava la baia agli amici del dialogo. =
, ittero, inappetenza, dimagramento (la mortalità è assai elevata).
è moltitudine, ivi è confusione, la quale è pericolosa d'incorrere nell'anarchia,
. p. verri, i-147: la buona compagnia dunque deve rassomigliarsi assai più
dispotismo o l'anarchia vi s'introducono, la buona compagnia non è più da sperarsi
. cuoco, 1-228: per distruggere la legge si fece guerra ai difensori delle
il dispotismo. leopardi, i-1229: la libertà del tedesco è nociva o di
anche a noi -come per i greci dopo la conquista romana - era necessaria la libertà
dopo la conquista romana - era necessaria la libertà, sino all'anarchia. b
ii-6-158: nella realtà, lo stato è la continua archia dell'anarchia, e perciò
continua lotta tra le forze dissocianti e la forza associante. civinini, 1-148: fu
ai vestiti..., regna la più simpatica anarchia e ci sarebbe da mettere
: se il genere umano ha cominciato la sua storia con l'anarchia della vita
resa pura e armonica e razionale dopo la secolare e millenaria maturazione dell'esperienza statale
abolita ogni autorità e proprietà, anche la più ugualitaria e collettiva, per fondare
più ugualitaria e collettiva, per fondare la comunità propriamente libertaria, atomica, individualistica
: questo ateo [pisacane] ha la passione di tutti gli ideali, questo
marx e bakunin. albertazzi, 370: la minaccia studentesca, piazzaiuola, anarchica,
poliziotti! b. croce, i-3-378: la dottrina anarchica, avversa alle leggi di
un anarchico. beltramelli, i-25: la gaia città del piano... ospitava
anarchia senza pericoli né vostri né per la società borghese, la casa non è piantonata
vostri né per la società borghese, la casa non è piantonata da poliziotti,
quando gli daremo per meta e per coscienza la rivoluzione anarchica? idem, 1-iii-167:
crollo del mondo borghese, ora sognava la guerra come diluvio universale. silone,
croce, i-3-84: né l'anarchismo esclude la costituzione statale, perché un'accolta di
, iv-24: anarcòide...: la paternità di questa voce è attribuita al
dire anarchicoide, ma ragione di eufonia spiega la formazione impropria. beltramelli, i-519:
, i-519: si erano buttati con la camera rossa; erano socialisti anarcoidi. e
, ovver con tondi / bucciuol per la sinistra anar con arte / d'orma
nare, con l'art. incorporato: la nate, lanare, vanare (al
l'alterazione della pronuncia popolare cfr. la forma enari registr. da francesco da barberino
che non ha danaro; che rifiuta la ricchezza. salvini, 40-100: i
altra si appella asci te, e la terza si appella da'maestri timpanite. mattioli
carretti,... che è appunto la via speditissima per rovesciare gli umori entro
dv<£- azccaiq 4 erezione '(per la lunghezza dei cristalli). anastatica
linneo, originaria dell'arabia, notevole per la proprietà che hanno i suoi rami di
anastatica: edizione fac-simile, ottenuta con la riproduzione della stampa su lastra di pietra
archeol. ricostruzione di edifici antichi con la ricomposizione dei pezzi originali recuperati.
io sono usato di fare, che la natura, che non opera a caso,
gran ragione a qualunque arteria abbia congiunta la vena e aperto fra loro quegli sportelli o
... siccome vario il domanda la condizion della pianta. targioni tozzetti,
tenue per collegarlo direttamente allo stomaco ricostituisce la continuità della percorrenza gastro-intestinale e segna la
la continuità della percorrenza gastro-intestinale e segna la fase ardua, e poi conclusiva,
della operazione di raccorciamento. il chirurgo la suol denominare « anastomòsi »: ed è
alcuni chiamano... anitraia, la seconda in grandezza e forza...
acciò che el guscio si rompa. la qual cosa uccise eschilo poeta, perché
domenichi [plinio], i-920: la terza sorte [di aquile]..
[di aquile]... alcuni la domandano e clanga e anataria, di
. dtvàxam? 4 distensione 'per la caratteristica dei suoi cristalli a forma allungata
. -i). condanna con cui la chiesa esclude un suo membro (riconosciuto
gregorio magno volgar.], 21-4: la qual parola di alienazione sonerebbe ne'nostri
: piuttostoché adirarsi e scagliar l'anatema contro la frivolezza del giornalismo, vorrebbesi cercar di
d'anatèma. oriani, iii-360: la sua lirica [di carducci]..
significato 4 consacrato a dio per la distruzione '; 4 oggetto di maledizione '
religioso, anatematizzato in colui che predica la parola di dio. de luca, 1-14-4-122
sarpi, i-342: era molto meglio separar la dottrina cattolica dalla contraria e far
miglior modo. idem, ii-8-26: la chiesa stessa, la quale anatemizzava il teatro
, ii-8-26: la chiesa stessa, la quale anatemizzava il teatro, era costretta
. de luca, 1-5-1-114: la più vera e la più comunemente ricevuta
luca, 1-5-1-114: la più vera e la più comunemente ricevuta opinione sta in contrario
sia dannata. boccardo, i-141: la più parte delle legislazioni antiche e moderne
infirmità mortali; terzo, fa preveder la disposizione ch'à da esser de'corpi
, verbigrazia, piglierà il nervo per la vena, e caderà in mille errori sconci
così mirabil dovizia di cose si porta la sublime anatomia all'alta impresa di eternare
o raccolta di cognizioni certe o connesse, la quale servendosi della separazione o discioglimento manuale
le tracce del divin tuo bello / discopre la sparuta anatomia, / allorché armata di
e1 simile farai deltomo, per mostrare la possibilità che è nell'omo a volersi
membri loro, / che chiama anatomia la lingua greca. castiglione, 94: una
castiglione, 94: una ingrata, la qual, cogli occhi d'angelo e cor
cor di serpente, mai non accorda la lingua con l'animo, e con simulata
de'cori. campanella, 2-129: la mirabile proboscide dell'elefante fa esclamare galeno
una piccola fibra che non si scomponga la fabrica loro, ordinata tutta alla conservazione
. andranno in estasi di ammirazione verso la provvidenza. d'annunzio, iv-1-666:
315: ricordo ancor oggi... la chiarezza poetica con la quale ci rendeva
... la chiarezza poetica con la quale ci rendeva facile il congegno del
congegno del parafulmine o del telefono, la metamorfosi del maggiolino, t anatomia del
d'anatomia. rosa, 91: la casa tua con il fetore annoia / per
: l'alfana che strascica su torio de la via / sotto gualdrappe e cingoli la
la via / sotto gualdrappe e cingoli la lunga anatomia / d'un corpo che
in generale questo carattere, bisogna che la signora... persuada la sua
bisogna che la signora... persuada la sua figlia di buonora, e che
parerà dinanzi. mazzini, ii-43: la mente incerta, pasciuta di machiavelli e di
anatomie dell'analisi, buone a dichiarare la morte e le sue cagioni, impotenti a
cagioni, impotenti a creare e ordinare la vita. settembrini, 1-354: se potessi
il maschio, e qual veramente fosse la femmina, non ho mai potuto
ii-57: vorrei che tu potessi contemplare la sezione anatomica del cervello di un pensatore
faccia, zig zag anatomico che oscura / la passione torva di una vecchia luna /
d'anatomia. barilli, 2-293: la montagna supina, sventrata e sezionata,
agli studiosi, cui può essere concessa la facoltà di avere a disposizione i pezzi
nelle anticamere dei ministeri... la tristezza ti soffoca. una sala anatomica è
figur. panzini, iii-504: [la critica positiva] sezionava sul tavolo anatomico
177: per insegnare agli uomini la felicità bisognerebbe educarli poeti, non scien
beccaio. d. bartoli, 30-171: la sottil diligenza degli anatomisti ha trovata in
anatomisti ha trovata in questi ultimi anni la circolazione del sangue per entro a'corpi
(e anche vegetali); studiarne la struttura, l'anatomia.
campanella, 1113: chi mira la costruzione del mondo, l'anatomia dell'
e particelle loro, è forzato a confessare la providenza di dio ad alta voce.
. cocchi, 5-1-58: fu introdotta la consuetudine... di anatomizzare ancora
è dilettarsi della chimica, che anatomizzar la natura. 2. figur. analizzare
sì che in essa si ammiri perfettamente la maestria dal disegno posseduto con sicurezza
maneggiato con pra tica, la freschezza del colorito..., il
più maiuscola! porre a ripentaglio la vita d'un padre di famiglia, d'
innocua, usata come vaccino per stimolare la reazione delforganismo nelle infezioni da spinili o
suo cavallo gridi et anatrisca e razzi la terra col piedi e levi la polvere
razzi la terra col piedi e levi la polvere e soffi per le nari. simintendi
ridere a vedere quel ragazzo che afferra la preda, fugge come un anatrotto minacciato.
. anca, sf. anat. la prominenza del fianco tra le costole
del fianco tra le costole e la coscia (corrispondente all'articolazione del femore
dall'osso iliaco); fianco, la parte superiore della coscia, della gamba.
lo segno d'ariete abbia a significare la faccia e 'l capo... e
faccia e 'l capo... e la libra le natiche e tanche. dante
, inf., 34-77: là dove la coscia / si volge appunto in sul
divien più zoppo, sarà nell'anca la sua infermitade. ariosto, 11-69:
, 4-7: dui ne partì fra la cintura e tanche: / restar le gambe
così di sangue imporporassi, atride, / la tua bell'anca, e per lo
per lo stinco all'imo / calcagno corse la vermiglia riga. foscolo, 1-165:
, 6 (90): « la vostra protezione! » esclamò, dando indietro
postandosi fieramente sul piede destro, mettendo la destra sull'anca, alzando la sinistra con
mettendo la destra sull'anca, alzando la sinistra con l'indice teso. carducci
, iv-1-828: l'esiguità dell'anca la faceva somigliare un giovinetto. panzini,
sdondolando le anche. viani, 19-285: la zoppa camminando non divincolava tanche anzi era
l'erba. palazzeschi, 4-156: la madre [camminava] spingendo avanti la
la madre [camminava] spingendo avanti la testa e puntando sulle anche come il
gli incontri con queste donne... la rivelazione di una antica behezza intatta,
. le anche poderose apparivano snodate sotto la gonna leggera. moravia, i-72:
., 24-9: lo villanello a cui la roba manca, / si leva,
si leva, e guarda, e vede la campagna / biancheggiar tutta; ond'ei
crin disperso e bianco / in su la soglia del deserto osteho. prati,
i capehi, percotendosi le anche, battendo la fronte neha pietra. soffici, 6-201
per casa. dossi, 252: la serva, ancacciuta e baffuta schiattona. pea
per casa fatica e briga al condur la famiglia. idem, 197: viene
famiglia. idem, 197: viene la parte quartadecima, / che tratta deha schiava
sempre tua luce, / come raggio in la steha, / poi che l'anima
l'anima mia fu fatta anceha / de la tua podestà pri- meramente. idem,
, ii- xiv-20: di costei [la sapienza] dice salomone: « sessanta
adolescenti non è numero: una è la colomba mia e la perfetta mia »
numero: una è la colomba mia e la perfetta mia ». idem, purg
d. frescobaldi, iv-127: quivi fu la mia mente fatt'anceha. ugurgieri,
nuho conforto / lo spietato dolor che la stracciava / ammollir ne fu dato in
mingherline, e se essa sopravanza con la testa le ancehe che la circondano, è
sopravanza con la testa le ancehe che la circondano, è perché non si poteva
ahe altre donne. beltramelli, iii-375: la città di provincia è l'ancella fedele
è l'ancella fedele della tradizione, la supina schiava deltabitudine. palazzeschi, 4-10
palazzeschi, 4-10: se in questa terra la collina vi tiene il posto deha signora
quasi sempre signora vera, principessa, la pianura vi tiene queho deha serva, deha
. 2. ancèlla del signore: la madonna. iacopone, 43-165: nuha
del signore, sia fatto a me secondo la parola tua. boccaccio, i-516:
tancilla del signore, sia a me secondo la sua parola s. bernardino da siena
anciha. d'annunzio, iv-2-87: la cristiana veniva dalla chiesa, dove aveva
litanie per l'annunciazione e aveva ascoltata la predica sul messaggio deh'arcangelo ah'anceha di
/ ch'ad aprir l'alto amor volse la chiave; / e avea in atto
, quasi involontariamente. pavese, 8-381: la risorsa ancestrale è solo questa: fare
e concede / insieme con il nome anche la gloria / chi sarà che l'affermi
miei / anche negaro i fati / la giovanezza. zanella, v-95: anche
ha sue dolcezze. io movo / lungo la siepe vedova di fronde, / e
e volle entrar anch'egli a dir la sua. borgese, 6-114: anche
6-114: anche il cielo, anche la guazza hanno odore di mentastro. saba,
nei piedi, e meno male che veniva la sera e anche dalle colline il sole
che possedeva, e il cavallo anche, la terra, pur di sentirsi più in
anche. cavalca, 16-1-135: e la terza settimana, essendo anche digiuno,
libo a le dee / che de la mente mia seggono in cima. idem,
, savoia! non anche / tutta desti la bandiera al vento. idem, ii-n-114
, non anche s'è stinta / la tenebra, e di su la pinta /
/ la tenebra, e di su la pinta / s'alza la voce. d'
e di su la pinta / s'alza la voce. d'annunzio, iv-1-332:
egli sentì, anche una volta, che la sua trista passione era immedicabile. idem
tu lo sai al par di me che la più parte dei dotti furono originalmente
sotto cui pare non anche possa rimanere la vita, le occupava la faccia.
possa rimanere la vita, le occupava la faccia. -ant. mai.
grande bisogno non richiede, / da la sua casa non si partìo anche. meo
, di etimo non sicuro: scartata la deriv. da ancora, e l'altra
medie. impossibilità o difficoltà nel muovere la lingua. = voce dotta, gr
. anchilosare, intr. con la particella pronom. (m'anchilòso)
movimenti articolatori. beltramelli, iii-818: la soma [dell'asino] cresceva quanto
lungo in media 10-14 mm, con la bocca munita di dentelli chitinosi. è
bocciuolo di canna, toltane con temperino la buccia durissima da una parte, e 'l
legno molle e spugnoso dall'altra: conservatane la naturai curvatura un poco a doccia:
del fermo cuore, / non esiste la traccia più volatile. = fr
idem, purg., 14-62: vende la carne loro essendo viva, / poscia
tormentare, / che minor male mi saria la morte. petrarca, 159-12: non
così 'l viver m'ancide, / così la morte mi ritorna in vita. idem
petrarca] più volentieri e più spesso secondo la provenzal forma che la toscana; perciò
più spesso secondo la provenzal forma che la toscana; perciò che e alma disse
uccidere. michelangelo, 131-3: non pur la morte, ma 'l timor di quella
misura penosissimo non è bastante a tormi la vita, io stesso farò quell'ufficio
2. rifl. uccidersi, darsi la morte. dante, inf.,
come lo scudo ancile in roma? la elezione popolare dà ordinariamente la origine alle
in roma? la elezione popolare dà ordinariamente la origine alle stirpi nuove. d'annunzio
/ al mezzano. beltramelli, i-400: la grande collina sepolcrale della roma degli imperatori
2. per estens. scudo simile per la forma all'ancile dei salii.
... tra il letto, la lettura notturna..., i vani
scorso nel fr. amours ancillaires (con la stessa intenzione scherzosa).
bartolini, 15-258: un bel giorno la signora sorprese il marito in flagrante reato
4-3-126: bisognerebbe dunque alterare assai la proporzione tra la lunghezza e la larghezza
bisognerebbe dunque alterare assai la proporzione tra la lunghezza e la larghezza del prisma maggiore,
assai la proporzione tra la lunghezza e la larghezza del prisma maggiore, con l'
veggo il gran guerrier securo / guatar la pugna ancipite. d'annunzio, iv-2-777
. d'annunzio, iv-2-777: sotto la sera purpurea d'autunno egli si trasfigurava
divine, in uno di quei genii agresti la cui gola era gonfia delle glandole stesse
paoli, iii-193: stendea fillide mia la man cortese / a clori amica, e
e balenar fè'un riso: / la bianca man, ch'a me giammai
aver bella vesta / e anco tutta la sua ornatura, / ma non convien
: era lo loco ov'a scender la riva / venimmo, alpestro e, per
forse così col pennello come anco con la penna spiegare al mondo i concetti miei qualunque
de'sacramenti. marino, 316: con la sinistra mano al corno attiensi, /
corno attiensi, / l'altra stende a la groppa e talor anco / de la
la groppa e talor anco / de la lubrica gonna alza e racconcia / oltre
alza e racconcia / oltre il dever la rugiadosa falda. morando, iii-234: ma
ciel, vanne felice, / ché la felicità teco s'annida. tesauro, 81
beono in figurato cristallo, che spegna la sete anco degli occhi. goldoni, iii-258
abbiamo detto: anco nell'infanzia, la dignità umana non dev'essere offesa.
. d'annunzio, ii-655: ecco la morte, e l'arte / che è
morte, e l'arte / che è la sua sorella eternale: / quella che
: / quella che anco rapisce / la vita e la toglie per sempre /
quella che anco rapisce / la vita e la toglie per sempre / all'inganno del
fors'anche. baretti, i-12: la mia raccolta sarà di tre volumi,
di quattro, e ho in capo che la voglia essere buona, anzi che no
nostri nemici. fogazzaro, 2-84: troveranno la sventura, il disonore e fors'anco
sventura, il disonore e fors'anco la morte. -neanche. tasso
scudo al frassino pungente; / né la dura corazza anco il sostiene; / ché
a ogni modo e'non può farti la minima bricia di male, se foss'anco
: si scioglie sottilissimamente: ma per la sottigliezza della sustanza fa nello sciogliersi una
possiamo noi dire, e con ragione, la fabbrica d'una statua cedere d'infinito
è fatta scoglio. boccaccio, iv-175: la trasformò in arbore lo quale si chiamò
, non paventi, / che traggon da la man purpuree stille? / no,
principio di questo secolo ne abbiamo udita la echo nel castelfidardo, e nel montolmo
anco / fra il danno strascinando e la paura. leopardi, 3-21: ancora
/ altro dirti non vo'; ma la tua festa / ch'anco tardi a venir
il tuo sorriso pio. -con la negazione: non ancora. dante,
tutti. pascoli, 2: questa è la parola che dico ora con voce non
: ma fra lo sdegno, onde la fronte è carca, / pur anco un
l'amor ch'io porto pur a la sua ombra; / ond'io l'ho
altare; pala d'altare (quando la figurazione è ripartita in vari scomparti verticali
versetto. ojetti, ii-467: adesso la chiesa è tutta libera e luminosa, di
ancóne1, sm. ant. la parte grossa dell'anca. buti
, cioè alli anconi, dove sta incavicchiata la coscia. = acer, di anca
, mediante robusti cavi o catene, la sua parte più pesante si posa sul
si dispongono perpendicolarmente, di modo che la marra penetra nel fondo stesso.
stesso. fra giordano, 3-294: la quarta cosa, a che è affigurata
quarta cosa, a che è affigurata la croce di cristo, si è l'àncora
nave; che siccome l'àncora conserva la nave dalia fortuna del mare,..
e aiutansi valentemente insino a che viene la bonaccia. boccaccio, i-564: fermati,
: i marinai, quando è nata la tempesta, sogliono tagliare l'ancora della
l'ancora della nave, s'eglino non la possono svellere, e lasciando quella sogliono
si sapeva accomiatare ancora, / ché la donzella lo teneva saldo, / come
lo teneva saldo, / come àncora la nave tien per prora. bembo,
prora. bembo, 5-1-146: ciò la maggior nave de'nimici... vedendo
vento, levate le ancore, per soccorrere la sua compagna nave, verso le galee
navi àncora frena. marino, 5-69: la famosa nave /... ferma
a cui non tien nel molle limo / la confidata indarno àncora all'onde. d'
scrivo come chi caluma l'àncora, e la gómena scorre sempre più rapida, e
il mare sembra senza fondo, e la marra non giunge mai a mordere né la
la marra non giunge mai a mordere né la gómena a tesarsi. govoni, 2-223
piroscafo ha ritirato i suoi cavi, la sirena ha fischiato, s'ode lo
ma non aveva ancora fatto testa che la gomena si spezzò. -figur.
da sfrata [crusca]: acciocché quando la tempesta della paura lo tirava nel pelago
peccato,... tentando pregare con la lingua impedita dal terrore, aggrappandosi con
aste incrociate e munite di un peso che la tiene in posizione verticale. quando una
per cattivo tempo, non può conservare la rotta, si getta in mare l'ancora
. boccaccio, i-374: entrato con la sua nave nel golfo diede l'ancora
/ ch'i'sarei vago di voltar la vela; / e l'ancore gittar in
d'albero. bontempelli, 6-213: con la complicità di un cuoco fu nascosto nella
salpava l'ancora in coverta... la marra, che aveva arato il fondo
, e così ritardarne l'invecchiamento (la lenta smagnetizzazione col tempo).
per eseguire a distanza l'apertura e la chiusura d'un circuito). 4
, per ora, tuttora (e indica la durata nel tempo di un evento,
nati, / ai quab ancor non vedesti la faccia. idem, purg.,
benedetta sia l'anima sua che mi puose la lingua francese in bocca, ch'ancora
. caduto / era un volume da la man che ancora / si atteggiava
: ma se sotto i cespugli la pudica / mammola accenna e lambe il salcio
le rocce che sorgono t'è giunta / la bottiglia dal mare. idem, 104
le mie mani. silone, 5-21: la fronte, gli occhi e la bocca
: la fronte, gli occhi e la bocca recavano ancora le tracce di una bellezza
ma io ero in piedi per sbrigare la macchina e andare di quel giorno a mon-
a siracusa mangerò. luzi, 31: la primavera quando arriva / che il corpo
alberti, 212: né per ancora in la patria nostra vedrete essere durata ricchezza alcuna
sì lungo tempo... quanto la nostra. caro, 10-93: né per
e tornerowi ancora / per dar de la mia luce altrui diletto. idem, 47-71
. idem, 47-71: io non la vidi tante volte ancora, / ch'io
seguendo 'l desio, / per mirar la sembianza di colui / ch'ancor lassù
/ ch'a l'usato soggiorno / torni la fera bella e mansueta. 3
, vi-1-162 (28-7): ancor de la lingua già non dotta, / e
parole ancor più gravi; / ché la vostra avarizia il mondo attrista / calcando
dove vi chiama / vostra fortuna dritto per la strada / che vi può dar dopo
strada / che vi può dar dopo la morte ancóra / mille e mille anni al
che giovano ancora le corone? che la verga reale? che l'onore?
420: né solamente questo umore contaminò la città, ma ancora tutto il contado
, / perché di man gli ha ancor la spada tolta. castiglione, 303:
l'ascolta, e a colui che la dice, dannosa, conciosia cosa che
il guardo intento, / ché vinta la materia è dal lavoro: / manca
: voglio che si riconcilii ancora con la sua femina, e che dimanda mercé
protestavano. galileo, 988: se bene la scrittura non può errare, potrebbe nondimeno
è antipatia, come tra il càulo e la vite. marino, 373:
né studio niuno, nascere ancora fra la plebe: comprende nondimeno tante spirituali operationi
l'amore ch'ella ha per me, la fa sospirare; le voglio bene ancor
bene ancor io, ma mi piace la mia libertà. idem, iii-347:
e ringraziarli ancora che gli facessero vedere la macchina. -ripetuto (con valore
di spendere il doppio, di far la gran vita, profondere, buttar via i
stare così. boccaccio, 20-109: la veste femmina / ripose nel suo luogo,
/ ripose nel suo luogo, che la madre / non se ne accòrse, né
suol fare quella gente quando è con la barca ormeggiata nel porto all'ancoraggio sicuro
ferrovie, ecc.) onde aumentare la stabilità meccanica alle sollecitazioni e ai sovraccarichi
docum. nel lat. mediev. la forma ancoràticum); cfr. ingl.
all'ancora in modo da ormeggiare la nave. 2. intr.
una sola ancora (intorno a cui la nave può muoversi in cerchio).
ancore (intorno a ciascuna delle quali la nave può descrivere un semicerchio.)
. 4. sport. ancorare la corda: fissarla a una sporgenza di
che cimba sia ancorata, mi duole. la navicella verrebbe volentieri nel mio porto.
di dowzing. targioni tozzetti 12-2-392: la secca che... dalla meloria
: passeggiava superbamente con lo schioppo dietro la schiena, dinanzi alle paranze ancorate in
. linati, 8-96: par tutta la montagna dondoli e si mova come nave
sopra lido straniero. luzi, 45: la donna prende acqua alla fontana, /
die'in un istante / in me'la bocca. dante, inf., 1-70
può satisfare una cosa sola, ancoraché sia la prima e più eccellente opera che possino
, 45-25: ancor che sdegno e colera la madre / contra la figlia avea pur
sdegno e colera la madre / contra la figlia avea pur per suo onore / vesti
il passo; / tosto al libero fren la mano ei porse / e su vi
due pertichette che si attraversano per mezzo la barchetta et escono in fuora circa a
a tre braccia, e rasando il mare la sustentano che non si può travolgere né
oggi è stata ragionevolmente bene, ancorché la febbre si sia lasciata rivedere. baretti
amico è sempre cosa carissima, ancorché la coscienza ci avverta di non averlo ben
1076: e ancorché non fosse nota la proibizione, data a chi comandava le
: l'uomo niente tanto odia quanto la noia e però gli piace di veder
panzini, iii-413: io credo che la istituzione della famiglia sia un po'come
morire, ancorché gli uomini conservino ancora la famiglia nelle loro leggi. linati,
panzini (iv-24), che la data al 1925. ancoròtto,
una donna brava in un poema, intitolato la regina ancroia: e perché questo poema
l'ultima lettera di mona confonde e mangia la prima d'incroia, viene a suonare
così l'animo rassoda e fortifica per la tribulazione. idem, 5-89: santo paolo
. dante, par., 24-102: la prova che 'l ver mi dischiude /
intendono temperando i stridenti metalli; risuona la spe- lunca per le percosse ancudini.
237: e feriva el serpente co la spada; e così ritornava la spada,
serpente co la spada; e così ritornava la spada, come ferisse in una ancudine
l'ancudine, il martello, e la massa del ferro, dove tu possi battere
da ogni piccolo martello, sì come la campana per ogni varia cosa che la
come la campana per ogni varia cosa che la batte ha una medesima bassezza di boce
voci per varie grandezze di martelli, adunque la voce è nel martello e non ne
più tenace. sannazaro, 12-198: la ardente fucina di vulcano, ove li ignudi
l'ancudine a formarsi, parte sotto la lima a pulirsi. 3. anat
suoi piedi sopra il semicircolo della staffa, la sollieva quanto è bisogno a sturare alquanto
quel tassellino piccolo detto o ancudinuzza, con la penna del martellino si dia pian piano
) dovuta alla presenza dell'articolo: la 'ncud [in \ e - l'
[plinio], ii-214: usasi ancora la radice dell'ancusa, la quale è
usasi ancora la radice dell'ancusa, la quale è grossa un dito. fendesi a
, e di foglie più languide. la radice nell'olio non manda fuori sugo
foglie simili alla lattuca (che ha la foglia aguzza), irsute, aspre,
sparse per terra, e spinose; la radice di grossezza di un dito: nella
voce dotta, deriv. da andalusia, la regione della spagna dove fu scoperta.
corno. tassoni, 4-41: cigne la spada e 'l forte scudo imbraccia / e
ghiacciano o che pieghino a banda secondo la condizion del luogo ove sono. manzoni
ha niente discrezione, mangia su de la frutta, arrandellati più in piano. di
sua... addossavano tutta la colpa alla timidità e al dolore
a poco a poco, si sarebbe dileguata la prima e cal mato il
, i-566: quanto più l'indole, la struttura, l'andamento di una lingua
iii-67: il tedesco è certo meraviglioso per la libertà delle inversioni e la facoltà che
meraviglioso per la libertà delle inversioni e la facoltà che possiede di comporre nuove voci
mi pare spesso vizioso, perché esclude la precisione e la lucentezza, che sono
vizioso, perché esclude la precisione e la lucentezza, che sono le doti più
andamento sopra il suo terreno, imperocché la terra se ne calca e assoda. storia
dispiaciuto a noi, e insuperbisci per la tardata vendetta, e minacci di peggio
boccaccio, iv-53: questo riguardarla [la luna] sovente me si nota del
gli poneste [i vitigni] se la luna non dà volta. messer veri dice
in là. magalotti, 21-75: la palla gf serve a ritener l'argento ne'
non manchi una volta il dì, o la mattina o la sera. piccolomini,
volta il dì, o la mattina o la sera. piccolomini, xxi-1-330: cercavo
esserne ora [della caverna] spalancata la gran bocca larga da piè tre canne,
da un capo all'altro per torcere la canapa. carena, ii-412: andana
chartres, nell'844), che riflette la forma volgare andain (docum. nel
'rete con cui il cacciatore circonda la pista della selvaggina '; cfr. spagn
più non gli fu lecito di vedere la sua città, egli con più lagrime
. tommaseo, i-77: continua battaglia la vita del forte, / per erti sentieri
viaggio. / armati ed andanti ci colga la morte: / speranza e coraggio.
non fermo. vico, 3-332: la legge delle xii tavole furono costumi delle
: così andando, a una grotta, la quale lungo la via era dove i
a una grotta, la quale lungo la via era dove i viandanti soleano tal volta
, andante, mostrando di dar tutta la libertà alla moglie: nieri, 226
stile e'mi pare schietto e facile; la lingua viva e andante, presa più
. e m'è piaciuta oltremodo per la profondità del sapere, e per lo stile
molto andante. moravia, v-55: la camicetta, poi, era rosa, semplicissima
lasciava vedere in tra sparenza la mia migliore sottoveste che era di cotone
il sole sopra per zenit, faceva la sua ombra di settanta passi andanti.
andare1, intr. (nella coniugazione la forma radicale and-si alterna con l'altra
pensa ch'è altra vita, / la qual è enfenita, do'n'è opo
dolore, / per me si va tra la perduta gente. idem, purg.
verso quella parte onde il dì aveva la fanticella seguita, senza saper dove s'
senza saper dove s'andasse, prese la via per tornarsi all'albergo. idem
conosciuto, procuri che prima vi vada la bona opinion di sé che la persona
vada la bona opinion di sé che la persona. idem, 320: disse che
aretino, ii-43: dovette ammazzar più tosto la moglie; ché va in paradiso in
in paradiso in carne ed in ossa chi la scanna. -scannatela ancora voi,
allora, dice il corticelli, esige la preposizione a; e si dirà:
: e migliore è usare nel futuro la forma sincopata, andrò, andrai, andrà
, come dicono alcuni che vogliono imitare la maniera toscana. ojetti, i-432: s'
i-432: s'andò insieme a vedere la cattedrale mutilata. slataper, 1-109: andiamo
l'ultimo tocco alle « fierucolone * che la sera avrebbero fatto luce a tutta firenze
ch'ella vi rimanesse dentro, e la giovanna avesse dove andare, e per
] sopra el petto tuo, e mangerai la terra. ariosto, 26-17: se
piedi, e meno male che veniva la sera e anche dalle colline il sole se
e sta così sospeso, / gli andò la mente a quella pietra eletta. de
: vorrei un po'vedere dove andasse la squisitezza di questi animali, alloggiati ad
(43): messer lizio sentendo la giovane essersi andata al letto, serrato uno
a dormire. ariosto, 6-60. lasciò la strada che per la pianura / ampia
6-60. lasciò la strada che per la pianura / ampia e diritta andava alle gran
, 9 (26): tanta fu la contesa, che per la nova quistione
: tanta fu la contesa, che per la nova quistione e rozza e non mai
palazzo, ed il duca e la duchessa se ne rise. 6
mezzo per metterli d'accordo, innanzi che la cosa andasse agli otto. g.
(il tempo, le giornate, la vita). -anche con la particella pronom
, la vita). -anche con la particella pronom. (con valore rafforzativo
rafforzativo). dante, 12-2: la dispietata mente, che pur mira / di
lasciato, / d'altra part'è con la forza d'amore. idem, purg
pensieri che lo stimolavano e sì per la malvagità del letto..., essendo
letto..., essendo già la metà della notte andata, non s'era
, 5-6 (56): ed aspettata la notte, e di quella lasciata andar
: parte che lo scolare questo diceva, la misera donna piagneva continuo, e il
soffrire? comisso, 14-103:, la vita andava tra questi due estremi di
prolungarsi. pavese, 5-14: tutta la notte per tre notti sulla piazza è
procedere (gli eventi, gli affari, la salute, tutto ciò che presenta una
tutto ti dirò nel nostro palagio come la cosa è andata senza parola mentire.
come voi dite, dove così andasse la bisogna come avvisate; ma ella andrà
gelosia. bareiti, i-116: se la cosa anderà come deve andare, mi
che tutto andasse così: sia fatta la sua volontà. idem, pr. sp
. leopardi, ii-1122: diversamente andrebbe la cosa, se il filosofo considerasse come
filosofo considerasse come un paradosso, che la materia non pensi. collodi,
: -che ne pensa lei... la mia commedia anderà? - oh!
con ostentazione in qualche impresa industriale; la quale, comunque fosse in effetti andata
bene. de amicis, ii-287: la mensa andava d'incanto, benché il
: che non vi scordiate del farmi la cera solita, ogni cosa andrà bene.
disse l'avvocato. -o la va 0 la spacca: di impresa spavaldamente
avvocato. -o la va 0 la spacca: di impresa spavaldamente affrontata.
di impresa spavaldamente affrontata. -se la va, la va: esprime l'accettazione
affrontata. -se la va, la va: esprime l'accettazione fatalistica e
rischio. panzini, ili-m: se la va, la va! la guerra è
panzini, ili-m: se la va, la va! la guerra è un affare.
: se la va, la va! la guerra è un affare.
legno, / ben va, che resti la superbia doma / e che ne gema
, svanire; tramontare. -anche con la particella pronom. (e rar. con
, 36-55: ove giunge, [la spada] convien che se ne vada /
il giovane, 10-912: oimè, la se ne va! oimè, la passa
la se ne va! oimè, la passa! magalotti, 7-1 io: pace
, 116: molto facilmente chi stimi la vita un'occasione di piaceri non la stimerà
la vita un'occasione di piaceri non la stimerà più tale al momento d'andarsene
. lorenzo de'medici, ii-28: lasciò la starna andare lo sparvieri, / ed
spinge sul fieno e scappa via. la lascio andare e le bestemmio dietro. calvino
sp., 27 (466): la poverina si lasciava andar qualche volta a
provavo quel senso invincibile che ci dà la pietà di noi stessi, quando istintivamente
dante, purg., 11-116: la vostra nominanza è color d'erba,
/ che viene e va, e quei la discolora / per cui ella esce della
russi a pechino, non hanno già la libertà di andare e venire e far
da quella parte si dee fare [la porta] dove dee andare l'oste.
labri amabili e vermigli / narrino a me la via del camin retto; / vostra
. idem, conv., i-in-ii: la fama vive per essere mobile e acquista
., 4-22: andiam, ché la via lunga ne sospigne. idem, inf
vorrei e che iddio comandò. -disse la belcolore: -deh! andate, andate
l'alimento e l'aere giù per la gola, a andare i piedi, ad
dante, par., 9-86: la maggior valle in che l'acqua si
. g. villani, 3-2: era la detta città partita a quartieri;.
... ma poi quando si crebbe la città, si recò a sei sestora
levò il nome e divisesi come va la mastra strada. 18. andare
. [crusca]: poni sullo stomaco la radice di malva trita, e fritta
il cervello colui, che ne tien la cura?
firenzuola, 671: da un canto la mi va, dall'altro la mi
un canto la mi va, dall'altro la mi par cosa strana, solamente a
s'ingegnasse di persuadere al più debole che la potenza è per se stessa un diritto
rispondere: questa, caro signore, la non mi va. fanzini, i-185
che in questi casi mi faceva anche la lezione. 25. per 'estens
/ ancorché se e'non va con la comedia / quanto al subietto di lei,
male). silone, 5-12: la canapa una volta andava, ma ora non
ma ora non si vendeva più; la trovavano costosa, ruvida e primitiva.
; che dio ti dia il malanno e la mala pasqua. machiavelli, 3-79:
molto randagio, e non si fece mai la fiera a prato, ch'io non
padre era un miserabile fornaio, e la sua razza non è neanche degna di toccare
razza non è neanche degna di toccare la mia! panzini, ii-641: ma andate
. seguito da compì, predicativo: indica la funzione che il soggetto appresta a esercitare
per l'amor di dio di fargliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'ntoni
seminare. g. morelli, 422: la strada andava sicura per loro e per
viola le cose sacre, che offende la religione, andar impunito. buonarroti il
5-12: andiamo a piedi, pasotti -gemeva la voce flebile -andiamo a piedi! de
, 8-446: andava in treno per la prima volta. baldini, i-269: l'
ch'io non debbo giammai / veder la donna ond'io vo sì dolente. pulci
, 11-79: né però fu tale / la pena, ch'ai delitto andasse eguale
a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa. idem, pr.
di nervi. de amicis, i-814: la mia seconda lettura fu...
andarle stretta, dalla gonna nera che la fascia fin sopra il ginocchio. g.
: quando i figli riescono tali, è la testa de'padri che anderebbe rotta,
34. unito a un gerundio: sottolinea la continuità e la frequenza dell'azione espressa
un gerundio: sottolinea la continuità e la frequenza dell'azione espressa dal gerundio.
questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando
tutti sono notissimi. firenzuola, 291: la mise- rella con amare lagrime tutto 'l
n. franco, 2-28: perché la potessi andare inquirendo, ti dierono un
si fa buio di mezzo dì per la nebbia. parini, xii-169: ed ecco
anco / fra il danno strascicando e la paura. di breme, conc.,
quelle sue creature andavano ripetendo, su la mirabile utilità di che il suo dissipamento dovea
3-31: don giammaria andava tirandolo per la manica del giubbone. d'annunzio,
? jovine, 2-98: via via la casa s'era destata: i rumori si
fusse molto litterato... per la quale umiltà egli pervenne a grande perfezione di
. che salutava col grugno anziché con la parola. -andare a o per
voi, buone donne, andate intanto per la fanciulla e conducetela quivi. p.
20: qui nell'umidità, con la scusa di andare a tartufi, [i
, 25-52: io me ne vo la notte (amore è duce) / a
amore è duce) / a ritrovar la bella fiordispina. aretino, ii-13: voglio
. dunque è errato il dire: 'la predica va a cominciare *. rigatini-cappuccini
: andò tanto avanti il pontefice con la speranza, che partì da roma.
] andò ciascuno a provvedere / che la pubblica pace andasse avanti. manzoni,
: capitò [il dottore] appunto mentre la donna diceva: « date qui,
mi accorgevo invece di andare indietro perché la vita è come una montagna e fino
. g. bassani, 1-153: se la cosa procederà poi per il suo verso
anch'io come tutti gli altri, e la pelle pel servizio non ce la voglio
e la pelle pel servizio non ce la voglio lasciare; oh no di sicuro.
copia di questa nostra lingua, non la stimiamo, e ce ne andiamo col
lesta lesta a apparecchiare ogni cosa per la cena, mentre i suoi fratellini le
i suoi fratellini le andavano dietro per la stanzuccia, che pareva una chioccia coi
2-49: un giovane contadino sbucò con la zappa sulle spalle e s'awiò verso
zappa sulle spalle e s'awiò verso la casa; un cane gli andava dietro,
procedere in linea retta, andare per la via breve e certa. -al figur.
carlona fa per quelli che vanno per la via dritta. manzoni, 65: ei
, 7 (121): preser la strada fuori del paese. la più corta
preser la strada fuori del paese. la più corta sarebbe stata d'attra- versarlo
le erano andati giù, e lasciata la elogiatrice la sentivo rimuginare dentro qualcosa.
andati giù, e lasciata la elogiatrice la sentivo rimuginare dentro qualcosa. baldini,
e spagna; / a me piace abitar la mia contrada. verga, 3-27:
giro a piedi scalzi, a far la spia. idem, 3-29: quando si
a sentirlo, andava in giro tutta la notte, e ogni notte compiva qualche
compiva qualche prodezza. soffici, v-1-540: la critica accademica,... diseredata
penetrarli... li collaziona con la prosodia e la rettorica che porta con sé
. li collaziona con la prosodia e la rettorica che porta con sé.
le mani, per il capo, per la mente, per la fantasia.
capo, per la mente, per la fantasia. straparola, 1-1: tanto
andasse per le sue mani, altrimenti la grazia non conseguiva. n. franco,
, 2-13: che t'andava per la fantasia, o che bizzaria si fusse stato
, o che bizzaria si fusse stato la tua, ti mettesti a servirgli per pecoraro
andasse, egli è molto più ricca la repubblica di lui [cosimo].
fare, perché il bascià turco con la maggior parte della milizia se ne trovava
2-7 (193): non potendone per la contrarietà del tempo tanti reggere il paliscalmo
tutti quanti perirono. pavese, 4-162: la vecchia venne per discorrere; in quel
venne per discorrere; in quel momento la luna andò sotto del tutto.
purg., 4-92: quand'ella [la montagna] ti parrà soave / tanto
; e appunto gli parve che, per la calca, gli fosse andata in su
, 173: quand'io trovo la gente per la via, / ognun mi
173: quand'io trovo la gente per la via, / ognun mi guarda per
a vanvera, corre risico di perdere la sanità, e quel che più importa di
carpi ed a borselli, / e la notte al bargel porta il lancione. note
: io vo con chi mi garba per la via, / e pianto chi mi
perché ei va a girone, / la favola divien dell'universo. note al malmantile
a vanvera, corre rischio di perder la sanità, e, quel che più importa
in rovina. galileo, 4-2-43: la diversità di figura non apporta agevolezza o
agevolezza o difficultà nel fendere e penetrar la continuità dell'acqua, e, in
so dire, e a bisogno; / la nostra sposa ne va a porta inferi /
andare a roma per mugello: scegliere la via più lunga. -al figur.:
; ed ha il medesimo senso e la medesima cagione. il tale è andato a
-ant. andare a verona: dire la verità. bisticci, 3-233: papa
lippi, 1-55: che parte per la via vanno a vignone, / e
o che 'l verno va secco, o la primavera calda, o la state
o la primavera calda, o la state omorosa...; ma levossi
per lo più ne suole andare la vita. lettere e istruzioni agli oratori della
firenze, 3-41: secretamente ristrignersi con la sua santità..., con dirgli
sua santità..., con dirgli la grande confidenza abbiamo in lui, e
sia stata sì poco aveduta, che la si sia rimessa a questo modo alla sorte
simone, qui ne va l'onore, la roba e le carni a un tratto
commette così gran misfatto, ne va la vita per giustizia. boccaccio, dee.
che tu non facesti giammai, andandone la vita? sacchetti, 49-110: che
n'andrebbe il fuoco, o la mitera. cantari, 151: i'giuro
/ di tornar, se me n'andasse la testa. s. caterina da siena
, iv-6: se n'andasse mille volte la vita, io voglio adempire la volontà
volte la vita, io voglio adempire la volontà del padre mio. pulci, 13-6
/ tu uccidesti adunque quel gigante: / la vita al nostro modo te n'andrebbe
ai mio parer v'awia d'andar la testa. lippi, 3-47: e s'
della mia gloria. nievo, 522: la pisana non mi voleva ascoltare ad alcun
,... con l'asiatica e la polmonite doppia, che per poco non
o nelle scommesse, invitare, ossia indicare la somma, o altro, che deve
studi: darsi agli studi, seguire la via degli studi. berni, 54
2-2-299: queste così ferventi sollecitudini furono la cagione che in niuno de'pregati andasse
alcuna volta per ischerzo... con la prima lettera de'versi del sonetto accennare
guastarsi, corrompersi, inacidirsi; perdere la freschezza, sciuparsi. - anche:
a. f. doni, 3-3: la tua felicità fia breve perché in pochi
in pochi mesi tu finirai, come dire la tua opera, andrà a monte come
iv-247: caveranno quelle gente con fungine la terra, come fanno li cavalli, e
). firenzuola, 640: quando la non mi piacesse e non m'andasse
e me ne contenterei pur troppo; io la voglio per dispetto di giovanni. varchi
generale. manzoni, 1042: la proposta del malonet era andata a terra
-andare alla seconda: navigare secondo la corrente. - al figur.:
vi farem vedere di nostra mercatanzia, per la quale noi la vostra credenza raffermeremo-ed andatevi
nostra mercatanzia, per la quale noi la vostra credenza raffermeremo-ed andatevi con dio.
con dio. firenzuola, 375: fatta la preda, se ne andarono con dio
che, a volerlo ritrovare, / la carta vi volea da navicare. note al
cantava a più non posso, con la testa per aria. -andare da
francesco da barberino, 144: eranvi la sera due sue figliuole che erano maritate
e così ragionando... disse la contessa a quella de'quatro: -e come
sono andata di male in peggio - la contessa si volse a quella de'cinque:
.. -or come dunque, dice la contessa, andata se'di bene in meglio
mesi che ho passati a firenze. la tasca va di pari passo col tessuto
bevanda, il quale, invece di prendere la via del ventricolo per l'esofago
l'esofago, piglia quella dei polmoni per la trachea, di dove la natura lo
polmoni per la trachea, di dove la natura lo ricaccia fuori mediante un violento
bestia). verga, 3-30: la risata di don silvestro... faceva
... faceva andare in bestia la gente. -andare in brodo di
ciò che sì come i corsari tolgono la roba d'ogn'uomo, e così facciam
da loro, che eglino mai non la rendono, e noi la rendiamo come adoperata
mai non la rendono, e noi la rendiamo come adoperata l'abbiamo.
,... concedergli che quando la terra e l'acqua andassero in niente,
in niente, né le grandini né la pioggia cadessero più, né le materie ignee
quel che in questo piccol finimondo faceva la gragnuola e l'acqua. bar etti
calais per noi, e così tutta la cosa andò in fumo, non senza mio
1-6-194: con esso favella il giorno e la notte. -e se ne va in
macchina, andare in tipografìa: iniziare la stampa (di un giornale), la
la stampa (di un giornale), la composizione tipografica (di un articolo,
, di grazia, chi va entro la macchina, il giornalista, il foglio,
saturday evening post, che largamente condiscono la politica con una letteratura di tipo corrente
lippi, 1-52: e questa è la cagion che là tra'lanzi / da
p. della valle, 1-15: vide la corte di costantinopoli sossopra, un re
... i ministri senza governo; la milizia senza ubbidienza; il pubblico andare
santo: recarsi in chiesa per ricevere la benedizione. carena, i-98: andare
del recarsi delle donne alla chiesa, la prima volta dopo il parto, per ricevervi
volta dopo il parto, per ricevervi la benedizione del sacerdote. -disus.
a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa. [ediz. 1827
):... caso che la lettera andasse in sinistro].
diventar dio. -andare per la propria strada: senza impacci, senza
senza impacci, senza deviazioni; secondo la propria decisione. -andare per la strada
secondo la propria decisione. -andare per la strada di qualcuno: seguire la sua
-andare per la strada di qualcuno: seguire la sua traccia, la sua sorte,
qualcuno: seguire la sua traccia, la sua sorte, il suo esempio. -andare
mallevadore iddio, perché si sarebbe andati per la sua strada; avendone preso un'altra
mallevadore voi. -andare per la maggiore: godere di un'eccellente reputazione
1-15: chi ha di questo va per la maggiore. panzini, iv-25: andar
maggiore. panzini, iv-25: andar per la maggiore: modo comune che significa essere
a benevenuto. sassetti, 162: la qual cosa [il mutar di paese]
di accasarsi, ora che andava per la quarantina.
! pavese, i-106: lascia stare la guerra, tu non sai neanche che
abbia. tu l'hai fatta alla radio la guerra... andiamo, senz'
, / ha preso l'ombra per la verità. -andare sino in fondo
, 1-1-148: mancan le disgrazie? / la livia, che è stata per andarsene
. -ant. dire l'andò e la stette: addurre scuse vane, parlare
: per istar qui a dir l'andò la stette, / sarebbe come pascersi di
non mel dicesti; o l'andò o la stette. -va a impiccarti: imprecazione
ve ne potete andare al diavolo voi e la vostra morale. -va discorrendo,
vattene là. segneri, i-549: la croce de'principi sono le udienze.
croce de'principi sono le udienze. la croce de'prelati sono le visite..
de'prelati sono le visite... la croce de'maritati è la sofferenza,
.. la croce de'maritati è la sofferenza, e così va'tu discorrendo.
12: e brutto gallicismo è pure la maniera * va senza dire, che '
come: * va senza dire che la scoperta ha destato una grande curiosità '
, ecc., oppure 'naturalmente la scoperta ha destato ', ecc.,
simile. = mentre risulta chiara la base vad- (e la sua provenienza
mentre risulta chiara la base vad- (e la sua provenienza dal lat. vadère *
di ire e di vadère), attraverso la forma popolare * ambare, da cui
e si congettura che da * ambare la pronunzia volgare sia passata alla forma * amdare-andare
sgradia, / trovai amore in mezzo de la via / in abito leggier di peregrino
idem, conv., iii-m-6: per la natura del simplice corpo, che ne
amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol sua strana vendetta. / usò
/ per barca in mare / verso la sera di primavera. - manzoni, pr
.. loro due soli, sotto la nevicata, nel deserto dei pendìi frustati dal
grave. aretino, ii-70: a la fè buona che ogni persona crederebbe che tu
andare. caro, 1-648: e la veste, che dianzi era succinta, /
qua, e in là, / e la maniera nessun la sa. verga, i-139
in là, / e la maniera nessun la sa. verga, i-139: le
, i-139: le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola
le donne si facevano la croce quando la vedevano passare, sola come una cagnaccia
lor disgiunti. vasari, i-388: la volta [d'un edifizio], la
la volta [d'un edifizio], la quale fu divisa da lui [dal
essa volta. carletti, 66: è la città bene collocata, oltre all'essere
. b. tedaldi, 1-89: vorrebbe la macchia certi andari bassi, acciocché il
davanzali, ii-528: e mantiella [la ragnaia] alta e fonda,..
che servissino per i pedoni; e la parte del mezzo lasciarono a'carri e
171: una spezie di. volta [la tribuna tonda], la quale non
volta [la tribuna tonda], la quale non essendo fatta solamente di archi,
pieghe maestre. vasari, 11-44: la quale pare impos sibile ch'
.. essendo forse stato preso per la solita accomodatura, ed andar della capelliera
altezza d'animo seco propose di calcare la miseria della sua fortuna. ariosto,
6-4: voi da i disagi e da la fame indótti / a darvi vinti a
a brevissimo andare. idem, ii-781: la loro conversazione... a lungo
non so. idem, 919: la stessa forza d'ingegno, la stessa
919: la stessa forza d'ingegno, la stessa industria e fatica, che i
filosofi e gli scienziati usano a procurare la propria gloria, coll'andare del tempo sono
l'andare degli anni il suo amore per la vita s'era fatto più maturo e
vita s'era fatto più maturo e la sua saggezza più dorata. soldati,
, i-282: non bisogna mai sposare la donna che si ama. piuttosto la
la donna che si ama. piuttosto la donna che si odia. perché con l'
-sull'andare: in guisa, secondo la maniera, a somiglianza. redi
errori inanti, / egli di tome la difesa a torto; / né molto
l'egro mortai: ma sconsolata arriva / la morte ai giovanetti. -dare
b. davanzati, ii-294: fatta la festa, fu dato l'andare all'
, 4-3-309: quando poi si sturasse la secchia superiore, e si desse l'andare
362): che appiccato sii tu per la gola che non solamente m'hai rubato
mio, ma sopra ciò hai impedita la mia andata. cantari, 233: sopra
del suo bene non mi lascierà sentir la noia de'miei incomodi. d
: essendo già notte, dato ordine come la sua andata occulta fosse, con un