mi fu volto il viso / ver la sinistra mia da quelle dee, / perch'
« troppo fiso! »; / e la disposizion ch'a veder èe / nelli
pur testé dal sol percossi, / sanza la vista alquanto esser mi fèe. g
5-i-163: fingerà un altro poeta che la fortuna, dea o donna potentissima e
i colli, ermi, e a la villa / poveretta di rivoli, nel tristo
che un giorno immansueta e bella / dea la vittoria scese; e per quei poggi
crini nel berretto frigio, / danzò la danza pirrica su metro / repubblicano. carducci
annunzio, i-i7: unica dea, la febbre, su l'ali giallastre gravando,
italia, boldrini e mazzacorati vedevan già la ghigliottina in piazza grande di ferrara e
ghigliottina in piazza grande di ferrara e la dea ragione al naturale sugli altari in duomo
velluto nero e il cappellino bianco * à la reine ', la dea della festa
bianco * à la reine ', la dea della festa. fogazzaro, 4-21:
9-188: ottavia da quel giorno parve la dea del sorriso. levi, 1-158
dee. landolfi, 2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata,
2-124: della dea la fanciulla aveva la stessa linea slanciata, lo stesso seno sparto
. petrarca, 337-8: vedeva a la sua ombra onestamente / il mio signor
onestamente / il mio signor sedersi e la mia dea. boiardo, canz.,
ariosto, 6-11: ella è pur la mia donna e la mia dea, /
: ella è pur la mia donna e la mia dea, / questa è la
e la mia dea, / questa è la luce pur degli occhi miei. giraldi
sua donna il petrarca se non dopo la morte. magno, ix-210: il tempo
trovarmi / dal dì veloce in grembo a la mia dea. guarini, 82:
d'amor, siccome intesi, / a la mia dea congiunte. bruno, 61
che è inamorato, e chi è la sua dea. tingoli, iii-188: per
illustri, / giardiniera d'un vel, la dea ch'adoro / spargea con man
. goldoni, vii-547: niente, la mia cara gioia, la mia dea,
niente, la mia cara gioia, la mia dea, la mia principessa.
mia cara gioia, la mia dea, la mia principessa. 6. vergine
fatto in nome d'una dia, / la qual si disse madre d'ogni dio
se'sommo di somma prudenza; / la qual soccorri ispesso innanzi al prego /
tuttavia! mimi a me pareva come la regina di bologna, e il visetto suo
. fr. martini, 1-8: la calcina di tiburtino nelle deal- bazioni è
ripiegate sotto il corpo, altri seduti con la coda avvolta intorno ai piedi, altri
deambulanti, il naso a terra e la coda ritta. deambulare, intr
. cavalca, 18-73: dice la scrittura, che [iddio] andava
di fuori, era dinanzi ai gazofilacii; la lunghezza sua era di cinquanta cubiti.
e. gadda, 168: al solito la mia irrefrenabile necessità deambulatoria, decine di
passo non è un modo di dire: la più vecchia [delle tre sorelle]
è quasi paralitica, e le altre due la sorreggono, una di qua e l'
fisiol. complesso di movimenti eseguiti durante la progressione del corpo. arila, 139
dicendo, per es.: 'la frattura potrà riunirsi; ma resterà impedita
frattura potrà riunirsi; ma resterà impedita la deambulazione '. gli scienziati ambiscono al
dinanzi ai luoghi, dove si riponea la pecunia, era una deambulazione di dieci cubiti
sf. chim. enzima che catalizza la scissione delle ammidi in acidi organici e
sf. chim. enzima che compie la deaminazione di vari composti. = comp
questa caverna di macerazione e d'afflizione la colomba deargentata facendo il nido, partorì
, 3-131: alessandro afrodiseo nota che la natura usa spesse volte un medesimo instrumento
al gusto de'sapori, a proferir la voce ed a dearticolar la parola.
a proferir la voce ed a dearticolar la parola. = voce dotta,
bibbia volgar., i-378: farai la mensa di legno setino...
legno setino... e deaurera'la d'oro purissimo; e farai uno regolo
abbiamo distrutta l'idolatria, e per la predicazione della ignominiosa croce li vostri templi
dibaccare), intr. (anche con la particella pronom.). letter.
polizie, cavar fuori ad esecrazione e spavento la teorica del pugnale. =
. debarbare, intr. con la particella pronom. mettere radici,
masuccio, 164: coloro, udendo la conveniente scusa, parendoli possibile che lui
commendorno, e dopo più debatti con la muglie il paci- ficomo. castiglione,
dibattere '. a principio dell'ottocento la voce francese ebbe una nuova penetrazione.
. cfr. arila, 139: « la discussione di una causa innanzi al tribunale
causa innanzi al tribunale in pubblica udienza la dicono debà. usasi anche in toscana,
leggi di toscana, 6-451: stante ferma la proibizione... del non poter
, 7-727: dall'alto si scorgeva tutta la vasta campagna, a pianure e convalli
. bruno, 3-587: oggi per la festa mi si rinova la memoria di quella
: oggi per la festa mi si rinova la memoria di quella disposizione, nella quale
l'ultima rovina dei popoli, a debellare la fazione nemica di dio, dei re
qual fine, / mentre per debellar la prima nave / eolo dalle caverne aprì
fiere ruine / agli argonauti dar volean la morte, / col tridente tuo grave
che il mio povero don andreis; e la vittoria fu piena, assoluta, completa
ei debellava, e gli era / pilo la vanga e gladio la gombiera. e
gli era / pilo la vanga e gladio la gombiera. e. cecchi, 5-71
, soggiogare cancellare in sé (con la forza della ragione: una passione,
dio. paruta, 4-1-235: ma la virtù eroica non pur ha debellato gli appetiti
, e che bisognava non volere con la forza debellar subito l'eresia, affine
clero francese non ha finora saputo contrapporre la vera, sola capace di debellarla.
debellati i flagelli dell'umanità, / messa la guerra con le spalle al muro?
mi vergogno della miseria, vorrei avere la forza di distruggerla per non sentirne più
che ho per non sentirne più nemmeno la puzza. soldati, iii-105: era fuggito
avevo sperato..., che la pittura avesse definitivamente debellato la noia;
, che la pittura avesse definitivamente debellato la noia; ma mi accorsi quasi subito che
bandello, 1-21 (i-247): a la parte, poi, che dite dubitare
non sia combattuta da chi cercherà debellare la mia onestà e levarmi l'onor vostro e
che mai in una picciola parte macchiar la mia pudicizia. delfino, 1-82: il
reggere in pace, e in mezzo a la vittoria / moderar l'ire e mitigar
/ a soffrir è sforzato, / che la corona sua / fronte straniera adorni.
. cesarotti, i-304: non solo la lingua greca dominò nell'egitto e nell'asia
e nell'asia, ma... la
ritrovai per una selva oscura, / che la diritta via era smarrita. machiavelli,
tosi e sospesi, incontrare chi loro la diritta insegni, sì che essi possano
senza errore, o forse prima che la notte gli sopragiunga, pervenire. bruno,
mostromo il diritto camino per uscire a la strada. c. dati, vii-3-133
migliore, domando le passioni e insegnando la dirittissima strada della virtù. leopardi,
della virtù. leopardi, i-161: la più dritta strada al piacere, e a
e sforzava le luminelle che cercavano invano la diritta via forando le spesse lenti.
diritto: condotta onesta e leale; la virtù, il bene, il dovere.
il bene, il dovere. -per la via diritta: con mezzi leciti e onesti
savonarola, 8-i-380: sai tu qual'è la via diritta del cristiano?...
amore amaestrare i figliuoli, dimostrandogli con la tenerezza del core i sentieri dritti e le
tasso, n-ii-533: ne l'animo nondimeno la cupidigia fa resistenza a la ragione e
animo nondimeno la cupidigia fa resistenza a la ragione e molte volte, prendendo il
guisa che sogliono i cavalli furiosi, la trasporta fuor del camin diritto. bar etti
voi non volete andar mai né per la dritta né per la lunga; e
andar mai né per la dritta né per la lunga; e per uscire d'impaccio
lunga; e per uscire d'impaccio con la maggiore celerità possibile mi chiamate bue medico
chiamate bue medico. pananti, ii-184: la franchezza, la lealtà, l'onestà
pananti, ii-184: la franchezza, la lealtà, l'onestà politica sole guadagnano i
imbecillità. volevate riuscire? bisognava conoscere la chiave. michelstaedter, 480: voi
480: voi che m'avete formata la coscienza, voi che siete non solo
coscienza, voi che siete non solo la ragione materiale, ma la ragione morale del
non solo la ragione materiale, ma la ragione morale del mio essere, potete
coscienza. -sm. ant. la strada giusta. iacopone, 42-10:
core meo tanto afflitto, / e la via me ensignite che possa tener lo
direzione giusta (in modo da raggiungere la meta, colpire il bersaglio, ecc
mai. ariosto, 30-79: baciò la carta diece volte e diece, / avendo
volte e diece, / avendo a chi la scrisse il cor diritto. f.
, i-179: presto serrò di drento la porta e con voluntà grande con il pensiero
voluntà grande con il pensiero dritto a la sua donna se n'andava salendo le scale
. cavalca, ii-216: non sappia la tua mano sinistra quello che fa la
la tua mano sinistra quello che fa la diritta. testi fiorentini, 180: spronò
levàti colla man dritta i capelli, la croce vide. canti carnascialeschi, 1-22
: io non ho trovato che insegna portava la sua compagnia; so bene ch'egli
compagnia; so bene ch'egli portava la calza deritta bianca, verde e gialla
bianca, verde e gialla, e la manca rossa. algarotti, 3-105:
algarotti, 3-105: finalmente conosciuto che la via meno disagevole alla vittoria era dall'
era dall'ala sinistra del nemico, marciò la mattina de'venti agosto minacciandone la diritta
marciò la mattina de'venti agosto minacciandone la diritta. giusti, 2-226: questo
, guardava a terra, ma aveva portato la mano, la dritta, alla tasca
, ma aveva portato la mano, la dritta, alla tasca della giacca che sta
che sta sull'anca. -sf. la mano destra. g. gozzi,
g. gozzi, 1-8: prendi la tabacchiera colla dritta. monti, 21-628
. periodici popolari, i-353: egli alzando la diritta con quella sua aria solenne,
giamboni, 116: anzi che cristo dea la sentenza, si porrà tutte le anime
, iii-8 (127): faremola [la luna] per rascione di quello colore
manco lato, indugiano e fan pigra la fretta che gli sollecita il passo.
. novelle dell'altro mondo, 55: la strada piglierai sempre a man dretta,
piglierai sempre a man dretta, / la qual senza fallar ti porta al fiume
del teatro. colletta, iv-210: la colonna che doveva attaccar rieti per la
la colonna che doveva attaccar rieti per la sinistra del velino, visto il disastro della
dritta, e poi va'sempre dritto per la tua strada, finché troverai un paesello
schiude qualche porticina. bocchelli, i-96: la chiusa valle era colma di sole,
terra come un matto. -avere la diritta, la mano diritta: stare a
matto. -avere la diritta, la mano diritta: stare a destra (
: stare a destra (ed è la posizione che tocca per consuetudine ai personaggi
s. in casa de'nunzi dovessero aver la man dritta. -essere sulla propria diritta
al gran galoppo una diligenza, come la chiamano, e il postiglione mi fa cenno
sulla mia diritta ». -lasciare la diritta: lasciare la destra, cedere
. -lasciare la diritta: lasciare la destra, cedere il passo (spontandosi
di tela alla quale ben pochi làscian la dritta. -essere rocchio diritto:
solo per i miei studi, ma per la mia tranquilla condotta, e non ricordo
misura. ariosto, 17-95: su la tempia subito l'attasta / d'un dritto
l'accesa còlerà. -sf. la diritta. polit. raro. il partito
. raro. il partito conservatore (la « destra »). de sanctis
ii-15-161: noi abbiamo inteso l'on. la farina fare la medesima dichiarazione, e
inteso l'on. la farina fare la medesima dichiarazione, e dire che il giorno
. archit. arco diritto: che ha la convessità rivolta verso l'alto.
. baldinucci, 94: è [la gola]... un membro,
diritta. milizia, iii-71: distinguesi [la gola] in gola diritta e rovescia
di cerchio, uno opposto all'altro. la gola diritta dicesi anche * sima '
. dante, iv-xm-15: vedemo che la torta linea con la diritta non si
iv-xm-15: vedemo che la torta linea con la diritta non si congiunge mai. c
mai. c. bartoli, 1-21: la linea diritta è un filo tirato da
, ecc.). — anche: la parte iniziale. -nelle monete e medaglie
iniziale. -nelle monete e medaglie, la faccia su cui è impressa l'effìgie
immagine della persona, del luogo o la raffigurazione del fatto commemorato dalla medaglia (
). -in un foglio scritto, la pagina che deve essere letta per prima
altrimenti, vestendomi ed uscendo di casa la mattina le più volte al buio,
ne veggio punto. garzoni, 1-901: la medaglia d'au- gusto...
nel diritto [della medaglia] pongo la testa serpentosa della fòrcide, e nel rovescio
, riuscire. monti, ii-412: la presenza dell'imperatore e la sua instancabile
, ii-412: la presenza dell'imperatore e la sua instancabile attività ha portato nelle teste
il suo dritto. pasolini, 3-116: la razzietta dei polli a anguillara andò al
compiere un lavoro. nievo 1-174: la polonia non trovando più dritto nelle cose
. egli ci mostra una bella fanciulla, la quale ci arreca un diletto mirabile a
esitò nondimeno molto tempo prima di attuare la sua risoluzione,... non già
non già perché sentisse scrupolo d'infrangere la tradizione, di creare nell'albero genealogico
tempio di pallàde / a reverir di lei la deitade. savonarola, 7-ii-93: la
la deitade. savonarola, 7-ii-93: la croce e la vita cristiana, che pare
savonarola, 7-ii-93: la croce e la vita cristiana, che pare a voi
riservo, e via dritti fendiamo / la città tutta. tasso, 1-10-49: quinci
le impetuose adversità. lancellotti, 1-105: la fortuna cerca i valorosissimi suoi pari,
contumacissimi e dirittissimi, contra quali dirizza la sua forza. rapisardi, vi-794: troppo
speranza nel nostro signore iesu cristo e ne la sua madre benedetta sempre vergine madonna santa
se pur non importa al mio volere la mia fragilità. -per lo più
. moravia, xi-285: quest'estate la sposo. per ora la lascio libera,
quest'estate la sposo. per ora la lascio libera, ma appena l'avrò
tirare diritto: passare oltre, continuare la propria strada senza attenzione a un invito
, gli altri dovevano lavorare a formarsi la patria. b. croce, ii-8-39:
« fiorellini letterari », come suona la parola di derisione. palazzeschi, i-47:
g. gozzi, 3-1-350: posto che la virtù, come altri c'insegna,
ribòbolo e le piroette dei legni: la cavata diritta e languida d'un solitario
giamboni, 4-217: in tanto torce la 'nvidia il cuore, quando ella il
di gran traffico d'opera di drapperia. la coscienza, xxi- 707: diritta coscienza
in quanto, poi, ella [la prudenza] presuppone la diritta disposizione dell'appetito
, ella [la prudenza] presuppone la diritta disposizione dell'appetito e con questo
o l'ordigno del fazioso, o la vittima del potente. carducci, iii-17-47
poteva ancora parer vergogna, era per la nobiltà distinzione: ciò che nella coscienza
altro che confermare il suo candore, la sua vita di ragazza diritta. perché
volgono le spalle, e incomincia ad aparire la loro falsa e nascosa duplicità del cuore
diritta, e che fraternamente hai divisa la facultade. serdonati, 9-389: a quelli
), ella al marito / mentì la colpa. -ant. equo (
. jacopone, 26-61: fugi da la man pietosa e vai ver la man
fugi da la man pietosa e vai ver la man de vendetta: / molto serà
dolorosa quella sentenza destretta, / ca la daraio sì dretta / de tutto el mal
mal c'hai fatto, e no la porrai revocare. compagni, ii-216: dico
lui convene / e li pertene / la nostra fede e la chiesa difendre, /
li pertene / la nostra fede e la chiesa difendre, / e metter pace
boiardo, 2-21-21: il re da poscia la fece guardare / al duca namo con
/ promettendo a ciascun di terminare / la cosa con tal fine e tal effetto
/ lui esser iusto e dritto a la bilanza. m. adriani, i-266:
e il fato estremo, / non la pietà, non la diritta impose /
estremo, / non la pietà, non la diritta impose / legge del cielo.
le 'nferme nodrici ucidono i fanciulli anzi la loro diritta ora. marino, 15-51
ciglio. parini, 558: secondo la diritta maniera di leggere, intender si dovria
volgar., v-580: insegnami a fare la volontà tua, per che sei tu
., 33-52: prese forens dopo la sconfitta, / e quante terre avìe
, come sarebbe diritto che fosse, la lodevole vaghezza di sapere 1 particolari dell'
giamboni, 18: coloro, a cui la ventura va molto diritta, e falli
i prenzi hanno eddio per amico, la prowedenza di dio, che sa ogne
ciel riposi in pace; / ma io la feci dritta; / perché questi ominacci
son demoni; / onde quando mi fece la promessa, / volli presenti sette testimoni
impresa, e non ardir magnanimo / la turpe ostil baldanza / toma sul campo all'
, / che non si volga dritta per la toppa » / diss'elli a noi
. passavanti, 150: allora è la volontade disordinata, quando non è secondo diritta
. tomitano, 46: [la] menzogna artificiosa..., udita
diffiniscono esser una dritta regola, con la quale si governano tutte le cose,
, 32-23: per cotal dilitto / formò la 'nqui- sizione, e fu richiesto /
crusca, o dritta o torta che sia la lor pretenzione, si stimano i soli
, in questa ora così perigliosa per la patria, debbono fare un esame di
coscienza tanto severo quanto sereno, e porre la loro coscienza in rapporto diritto con la
la loro coscienza in rapporto diritto con la coscienza nazionale. -con uso avverb.
così colui che è cieco del lume de la discrezione sempre va nel suo giudicio secondo
poi più dritto estima, / dico a la mente mia: - tu se''
, 288: vestita da giocolare, [la commedia] non sa far altro che
ridicola è divenuta: ma chi dritto la mira, lacrimevole. baruffaldi, xxx-1-42:
dritto disceme, 1 e in coltivar la canape ha buon naso, / o non
alligna, o rado almen germoglia [la zizzania]. leopardi, 299: qual
diritto guata, / nostra famiglia a la natura è gioco. carducci, iii-24-77:
muratori, 1-25: quando ella [la testatrice] avesse avuta intenzion di comprendere
; e non l'avendo fatto, la diritta conclusione era che li aveva esclusi.
dritte dalle cause. negri, 2-3: la filosofia di feliciana era dritta e logica
preso a ragionar con voi dell'eternità con la giunta del bene e del male che
consiglio, una decisione). -essere la più diretta, la più diritta:
decisione). -essere la più diretta, la più diritta: essere la cosa più
diretta, la più diritta: essere la cosa più giusta, essere il partito più
1-78: a dir il ver, la diritta è provare, / chi vuol,
piaccia. b. davanzali, ii-600: la medicina et il male son dua che
medicarsi il manco che si può è la diritta. serdonati, 6-598: né lasciare
fra giordano, 2-26: ella [la vergine maria] è il diritto lucifero,
tempo che ne vogliono uscire fuori, elli la rompono disopra da la schiena per diritta
fuori, elli la rompono disopra da la schiena per diritta forza. libro di sydrac
: quello calore che a l'anima dà la lena di dio, si abita al
si è il mondo; il terzo la carne; il quarto l'uomo medesimo.
esattamente. malispini, 1-4: la terza parte è chiamata europa: e
una prominenza circondata da un fosso, era la torre. -con uso avverb.
, / levò 'l braccio alto con tutta la testa, / per appressarne le parole
all'insegnatore di scienza più si convenga la favella diritta in persona propria, ovvero
, mi fu mestiere di contemplar diligentemente la natura e l'utilità della poetica imitazione
chi è a bordo e guarda verso la prora. -a diritta, a dritta
affinché inclini il timone sulla dritta (la massima inclinazione corrisponde al comando: tutto
dalla stessa parte del braccio che impugna la racchetta la quale descrive una traiettoria elittica
parte del braccio che impugna la racchetta la quale descrive una traiettoria elittica, dall'
avanti e in basso, per colpire la palla quando essa è quasi all'altezza
le industrie della scherma pose in gioco la donna. 28. peggior
c. croce, 276: passando dritto la casa della detta uno di quei ragnacci
di quei ragnacci dalle zampe lunghe, egli la vide affacciata al balcone. 30
sopra il... palco, dove la mandorla aveva da posarsi appunto, era
vii-83: il medesimo corpo, che ripara la luce, ripara anche il calore,
segneri, iii-1-65: è un peccato [la bestemmia] di pura malignità, ed
l'una cosa intorniasse l'altra, e la rinchiudesse dentro da sé sì egualmente e
mare tranquillo e quieto tempera e governa la vela della sua nave e alla dritta
diritto, e l'altro, che seguendo la figura della copertura, fa un semicircolo
: 10 dico che 'l forfatto de la coniurazione sormonta a tutte pene.
alvaro, 8-257: mi fermo a guardare la cura della decorazione nei più piccoli venditori
. s. maffei, 5-4-12: abbonda la città di siti aperti, e in
diventano grandi. galileo, 4-3-m: la resistenza dei corpi solidi all'essere spezzati
per non diritto con li suoi raggi la terra, per la quale cosa l'aere
li suoi raggi la terra, per la quale cosa l'aere non si puote riscaldare
spalle l'una dell'altra, e fanno la loro battaglia, larga per traverso e
traverso e sottile per diritto; il che la fa più debole per avere poco dal
. carducci, 522: già che la metafora, regina / di nascita e conquista
di nascita e conquista, / è la sola gentil, salda, divina / verità
e per lo più serve solo ad accrescere la partita del debito nel conto della vita
e norma ideale della realtà) la cui violazione comporta, secondo la
realtà) la cui violazione comporta, secondo la coscienza comune, sanzioni certe,
latini, rettor., 127-26: la nostra causa piena di diritto e di
, come si discostano dal dritto de la ragione, non ponno esser buone.
faccia a sì crudel sistema atroce / la detestata ognora e ognor temuta / filosofia
. de sanctis, 11-234: il fatto la forza la realtà attutano in noi l'
sanctis, 11-234: il fatto la forza la realtà attutano in noi l'immagine del
della calabria l'ingiustizia, il sopruso, la violenza: eppure, forse per ciò
ingiusto. levi, 1-203: la loro avversità per lo stato, estraneo e
torto: essere perspicace, discernere lucidamente la realtà delle cose. rinaldo d'
pregio vuole aver rettore, / siegua la legge, e poi ami giustizia, /
il diritto delle scritture, scrivevano come la ignoranza loro li guidava. d. bartoli
3. complesso di norme regolanti la vita sociale di una comunità indipendente (
fusse comune per tutti li borghesi de la villa. giamboni [latini volgar.]
i dritti erano incerti,... la spada teneva il luogo della giustizia,
popolo e di ogni uomo, mostra la maggioranza della giurisprudenza italica sull'asiatica.
. -questione di diritto: concernente la retta applicazione di una norma giuridica a
lampredi, 4-29: si potrebbe ancora ridurre la proposta questione a questione di diritto.
sorta per inconscia spontaneità; e come la stessa consuetudine, che seguita a sorgere
sorgere pure per inconscia spontaneità anche dopo la fissazione del codice, possa a poco a
avere prevalenza, come diritto, sopra la legge positiva. -diritto naturale
norme giuridiche, in modo da condizionare la validità del diritto positivo; secondo altri
, altro non è in sostanza che la gra di nd'artevivere degli uomini e della
vico, 178: si dimostrerà [la natura socievole] essere la vera civil
si dimostrerà [la natura socievole] essere la vera civil natura dell'uomo, e
di controversie ove ci vien meno anche la luce della romana equità, come risponderemo
mediante le sue leggi, dalla società mediante la consuetudine, dagli organi giudiziari mediante
mediante i precedenti, dai giuristi mediante la loro attività dottrinale (concepita come attività
di teologia e di dritto sono stati la rovina di italia sì negli ordini politici
il cui interesse tutelato è offeso, la possibilità di mettere in moto il meccanismo
della sanzione predisposto dall'ordinamento giuridico per la tutela dell'interesse stesso. -anche:
vanta / d'impor novo cognome a la tua dama; / e pinte trascinar
bastante a se stesso, ma cangia solamente la maniera di esercitarli onde assicurarli, estenderli
voleano vivere di loro diritto e schifare la forza de'malfattori, si reducessino in uno
3-104: non diremo... che la libertà consista 4 nel poter fare tutto
nostri diritti e doveri. oltre che la nozione che rigettiamo non è propria, essa
di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo
bottino; quindi tali consuetudini, quantunque la condizione dei servi migliorasse, fu la
la condizione dei servi migliorasse, fu la base, furono i princìpi su cui venne
furono i princìpi su cui venne stabilita la legge di proprietà; e quindi il diritto
, coll'interesse personale del proprietario, la comune utilità. raiberti, 2-250:
voi sapete... fedire con la spada del diritto alla vendetta de'malfattori.
i prelati inferiori aveano diritto d'interrogare la sede apostolica sopra le questioni di fede.
dato godere de'diritti politici, che la società è governata dalla gretta aristocrazia dell'
a una ristretta oligarchia quasi per premiare la minoranza che aveva preparato l'unità e
giustizia ch'io abbia in qualche guisa difeso la lingua italiana dalle animose censure altrui.
il soggetto stesso e altri, come la parentela (diritto del sangue),
del sangue), l'amicizia, la superiorità gerarchica, la prevalenza di forza
l'amicizia, la superiorità gerarchica, la prevalenza di forza (diritto della forza o
forza o del più forte), la conquista militare (diritto delle armi o
di sua badia l'uomo li richiede la fraternità, e la compagnia, e parte
uomo li richiede la fraternità, e la compagnia, e parte e diritto in
quel barbaro dritto di convenienza, che la ragion di stato ammette a'principi per
a troppo gran cimento / d'ezio la fedeltà cesare espone. / qual dritto,
: i diritti e le obbligazioni traggono la loro origine o dalla forza fisica, secondo
propri diritti e facoltà, nasce indubitabilmente la durabile servitù d'ogni popolo. monti
popolo. monti, x-3-362: dritto la rapina e santo zelo / appellar la
la rapina e santo zelo / appellar la ferocia. manzoni, 324: una feroce
, e fa nomarsi / dritto: la man degli avi insanguinata / seminò l'
/ coltivata col sangue; e ornai la terra / altra messe non dà. idem
modi che stima più adatti, siano questi la diretta critica e polemica o il lasciare
in chi non ha sollecitato, con la pratica costante, i beni dello spirito.
pareva affatto scontento d'invecchiare, se la vecchiaia gli assicurava il diritto a una
aiutarono con tutto loro potere per racquistare la ragione e il diritto che aveano perduto
avrem poi cura: / or mi farebbe la pietà men pio, / s'anzi
e dall'avvilimento universale preser coraggio, la religione recuperò i suoi dritti, la
la religione recuperò i suoi dritti, la libertà e le leggi cominciarono a fare
foscolo, vii-20: odo rispondere che la teologia legislatrice e la poesia storica si
odo rispondere che la teologia legislatrice e la poesia storica si dileguarono con le opinioni
scienze essendosi rivendicato il diritto d'illuminare la mente, alle arti letterarie non resta che
cattolici ossequenti alla chiesa, e la chiesa irremissibile contro il liberalismo, politici
, 9-67: questo era il dritto e la dottrina strana / di quel furbo animai
/ di quel furbo animai, questa la scaltra / dei gabinetti animaleschi arcana /
il diritto d'autore, per non osservare la detta legge. rajberti, 2-144:
e folte coprivan le guance, rendendo la figura di due pere crinite che scendendo
per una sua prestazione, o per la concessione da lui fatta di godere di
a suo tempo riscuoter que'diritti che la pura consuetudine gli concede. roberti, v-298
il tribunale fa cose stupende per assicurare la vita de'cittadini e le loro stanze
pecchio, conc., ii-430: la francia si obbligava di ricevere le manifatture d'
tirna, lasciandone cinque per interesse, per la cartella ed il diritto di registro.
sospeccione. ariosto, 21-47: così la moglie conducesse parme / il suo marito
, i-192: tolga iddio ira, con la quale non puote uomo far cosa né
torto. -anche: senza curarsi che la propria condotta sia giusta o ingiusta.
a dritto e a torto fin a la morte veggio all'omo ubedire terreno natoral
d'altra parte, quantunque volte ode lodar la sua donna, lei altrettante a dritto
. magalotti, 7-63: per verità la derivazione è così liscia, facile e
ragioni che potevano essere addotto per attenuare la vergognosa colpa. -chi di diritto
, 1457: se il termine fissato per la prestazione di una delle parti deve considerarsi
, se vuole eseguirne l'esecuzione nonostante la scadenza del termine, deve dame
diritto anche se non è stata espressamente pattuita la risoluzione. -di diritto,
, un qualsiasi sistema normativo; secondo la legge, in linea di principio, in
. p. verri, i-14: la nazione che ha il commercio attivo preponderante
zecchini d'affitto mentre si può avere la casa a diritto. buzzati, 1-71
1-71: egli era di grado maresciallo ma la sua qualità di sarto pareva concedergli di
-figur. serra, ii-471: per la gente del mio tempo non esistono più
: le cose pertinenti al lignaiuolo sono la cetta, il cettolino, coltellazzo, la
la cetta, il cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da
il cettolino, coltellazzo, la punta, la dolatora, tassa da una mano,
, e da due, lo spago, la tinta, la pialla da digrossare,
due, lo spago, la tinta, la pialla da digrossare, o da polire
dirittóro). ant. tagliare con la scure del bottaio detta dirittóra. garzoni
in linea retta; l'essere diritto; la linea retta stessa. lacopone, 89-29
allor si conosce in quanta parte era la sua tortura. crescenzi volgar.,
crescenzi volgar., 11-42: molto diletta la bellezza e la dirittura degli arbori,
, 11-42: molto diletta la bellezza e la dirittura degli arbori, e però è
le altre si piegherà, e più manterrà la sua naturale dirittura. vettori, 1-138
doni, i-14: cominciarono a dirizzar la prora alla dirittura dove pareva loro che egli
. g. de'bardi, 3-26: la dirittura di questa valle è volta a
il bossolo della calamita ci serve a trovar la lunghezza delle lontananze di ciascun luogo e
lunghezza delle lontananze di ciascun luogo e la vera drittura da un luogo all'altro
. d. bartoli, 43-4-90: giunti la sera del susseguente giorno alla veduta del
del porto, nel farsi a prendere la dirittura per imboccarlo, mosse lor contro una
quel geoponico atto solo a discemere se la mano del cultore meni con la debita
discemere se la mano del cultore meni con la debita obliquità la falce pel prato e
del cultore meni con la debita obliquità la falce pel prato e con la giusta dirittura
obliquità la falce pel prato e con la giusta dirittura l'aratro pel campo.
campo. d'annunzio, v-1-78: vedo la dirittura della riva, la vecchia pietra
: vedo la dirittura della riva, la vecchia pietra degli approdi e delle partenze,
approdi e delle partenze, e lungo la riva i marinai allineati, la bella materia
lungo la riva i marinai allineati, la bella materia eroica. bacchelli, 9-447
profonda, antica. l'ordine geometrico e la dirittura delle opere, il popolo stupefatto
opere, il popolo stupefatto dei pioppi, la specchiante adacquatura delle risaie. 2
linea retta. ottimo, ii-426: la boce del gridante nel diserto; apparecchiate
boce del gridante nel diserto; apparecchiate la via di nostro signore, e fate sue
lasciato ordinario senza scrivervi, o per la dirittura del ordinario di genova, o
.], 5-37: e così la dirittura corregge quello che l'occhio appruova
e diritto e leale uomo assai. la cui dirittura e la cui lealtà veggendo giannotto
uomo assai. la cui dirittura e la cui lealtà veggendo giannotto, gl'incominciò
perdizione. scala del paradiso, 320: la dirittura è avere la intenzione pura sanza
, 320: la dirittura è avere la intenzione pura sanza la curiosità, che non
dirittura è avere la intenzione pura sanza la curiosità, che non pone cura di
ch'è prudente cerca di sopporre / a la drittura il rio, ch'alfin converso
sono l'esempio della fedeltà? e la madre della drittura? alfieri, 1-410:
d'intrighi e di raccomandazioni, feci la scelta con tale dirittura, che tutti
scelta con tale dirittura, che tutti la trovarono giusta. carducci, iii-7-375: a
i filosofi del male antichi e novi, la dirittura degli animi, la morale instituzione
novi, la dirittura degli animi, la morale instituzione, il buon costume, sono
legittimità della mia condotta, che, la sera stessa,... raccontai
di sacrificare, quando ama, tutta la sua vita esteriore e interna, i casti
orgoglio sociale e intimo, i doveri, la dirittura morale, la dignità infine.
i doveri, la dirittura morale, la dignità infine. -moderazione, temperanza
ma poiché in luogo di affaticare viene la pigrizia, e in luogo di contenenzia e
, lussuria e superbia; allora la ventura, insieme co'costumi si rimuta.
, tutto è diritto, perocch'egli è la prima dirittura. dante, par.
/ non pinse l'occhio infino a la prima onda, / tutto suo amor
pose a drittura. simintendi, 1-8: la prima età fue formata d'oro la
la prima età fue formata d'oro la quale sanza alcuno signore, e sanza
signore, e sanza istatuti, per la sua voglia amava la fede e la dirittura
istatuti, per la sua voglia amava la fede e la dirittura. s
per la sua voglia amava la fede e la dirittura. s. girolamo volgar
s. girolamo volgar., 1-15: la misericordia è alli buoni, e la
la misericordia è alli buoni, e la dirittura è alli rei. burchiello, 203
li conviene. chiabrera, 490: la cittade ha pregio / quand'ella rende i
222: non c'è dubbio che la divina provvidenza regge il tutto, e
già dirittura, / ma sola fu la sua disaventura. s. girolamo volgar.
e nobil dirittura distribuire a'suoi autori la gloria della cittadinanza antica. -fare
. -fare, mantenere dirittura: amministrare la giustizia. latini, i-1-287:
delle otto o dieci dritture, e la terza, lega grisa. botta, 4-451
, 4-451: da principio onde formossi la repubblica dei grigioni, chiamossi col nome di
pensata drittura. passavanti, 136: la seconda cosa, che concorre al peccato
dirittura l'intelletto. pagano, iii-223: la virtù della ragione è la forza del
iii-223: la virtù della ragione è la forza del pensare, la dirittura..
della ragione è la forza del pensare, la dirittura... e profondità della
ombre occuparono il suo ingegno e appannarono la sua vista, nonostante la naturale dirittura
e appannarono la sua vista, nonostante la naturale dirittura del giudicio e la ricchezza
nonostante la naturale dirittura del giudicio e la ricchezza della dottrina, perché [bossuet
lo portavano organicamente l'equilibrio mentale, la dirittura logica, e la facoltà di
equilibrio mentale, la dirittura logica, e la facoltà di tutto assimilare per tutto rendere
diritture s'appoggiano alla tua mente, la qual cosa io non penso, dille,
non penso, dille, ovvero taci, la qual cosa io più priego. buonafede
dal corpo o godea in ameni luoghi la felicità, se bene e saggiamente avea
adoperato: o sofferiva in triste parti la miseria, se di ribalderie era rea.
, si vuole che platone abbia corrotta la purità de'socratici sensi colle sue fantasie
iv-17 (3-4): in quanto la natura / e 'l fino insegnamento /
natura, quero. anonimo, ix-977: la reina v'era per confortano, /
cercarle [le monete] diligentemente con la dirittura delle bilance, che non sia
peso. giraldi cinzio, i-168: la chiarezza, e la facilità, e la
, i-168: la chiarezza, e la facilità, e la dirittura de'concetti
la chiarezza, e la facilità, e la dirittura de'concetti sono lo splendore delle
di bile, né voi intendete per la sua dirittura il senso delle mie parole
indovinano l'anima, anche quando tace la bocca, e intendono per la loro
quando tace la bocca, e intendono per la loro dirittura le parole, anche allorché
nuove per lui, in cui perdeva la dirittura della logica. -perfezione,
. burchiello, 108: musica, la sesta melodia, / che suona e
te non il sacro verso e non la resa / a'primi fonti e a la
la resa / a'primi fonti e a la natia drittura / itala poesia, vate
itala poesia, vate, assecura / da la rea peste ond'è l'italia offesa
m. villani, 7-62: fornita la lega, con moltitudine di strumenti la
la lega, con moltitudine di strumenti la feciono bandire, e nel bando dire che
dirittura. boterò, i-398: l'unaè la strada, che traversa tutta la città
unaè la strada, che traversa tutta la città, di drittura,...
ogni specie di bellezza. -per la via diretta, per la più breve;
-per la via diretta, per la più breve; direttamente, difilato,
, 46-80: nel detto anno sentendo la congiura, / che fer per rubellarsi
11-182: ponendo una viva selce ne la rete de la sua fionda e con tutta
una viva selce ne la rete de la sua fionda e con tutta sua forza
sua forza rotandolasi intorno al capo, la lasciò andare; la quale, furiosamente
al capo, la lasciò andare; la quale, furiosamente, stridendo, pervenne a
. machiavelli, 754: mandò pagolo per la via di pescia, ed esso a
vuol una cosa ritrovare, / bisogna adoperar la fantasia, / e giocar d'invenzione
luogo. vasari, iii-454: sopra la quale cornice si muove un altro ordine
alla dirittura del moto che ha fatto la pietra con la canna. redi,
del moto che ha fatto la pietra con la canna. redi, 16-ix-204: fu
dar giudizio degl'altrui componimenti è stimata la commedia per componimento pieno di tanta difficultà
muratori, 5-i-87: per lo contrario la beltà delle scienze speculative e delle arti
il suo vino, / ed accarezza la sua bella figlia. carducci, iii-16-m:
suo porto / il creatore e non la creatura. -andare a dirittura di
non mi richiamino. -pigliare la dirittura: prendere una direzione. libro
[crusca]: ma quando pigliano la dirittura di voler esser medicate, è impossibile
. egidio romano volgar. xxviii-271: la terza signoria si è quando non solamente
è quando non solamente un uomo signoreggia la città, ma più ch'uno:
= deriv. da dirittura, secondo la forma del fr. ant. droiturier
paolino aveva già preso il dirizzone verso la figliuola dell'insinuatore di buridengo, e questa
, 4-185: per trovare... la cagione dello svolto ossia dirizzone della pazzia
e singolare, come è l'attentato contro la rappresentanza della sovranità nazionale popolare, io
rappresentanza della sovranità nazionale popolare, io la cercai questa ragione nell'indebolimento del principio
con cambio di genere. ma si veda la cit. del tramater, che pensa
zura torinese e fasto parigino, di cui la dirizzura torinese è minore sorella.
, sf. letter. lunga lenza per la pesca dalla barca in acqua dolce
5-165: ma palma ognora non ottien la dira / megèra. arici, ii-193:
corri, corri, corri! con la scure / corri e co'dardi, con
scure / corri e co'dardi, con la clava e l'asta: / corri
-sostant. monti, x-2-61: batte la fame ad ogni porta, e dietro
porta, e dietro / le vien la febbre e l'angoscia e la dira /
le vien la febbre e l'angoscia e la dira / che locato il suo trono
d'annunzio, i-36: talor fastosa ne la vittoria / druso pingesti contro le brèune
, / che ad un tempo finì la vita e 'l corso. caro, 3-380
non sepolto adunque / tacque di stige e la severa foce
e le corrose membra / ha de la morta gente il suo covile. fiamma,
drappel venia d'ombre onorate / sacre a la patria, che di sangue diro /
spirti; / e al bieco voi la dira / musa parea seguirti, /
allor che dalla dira / obblivione antica ergean la chioma, / con gli studi sepolti
, / in van degli anni miei contro la dira / oblivion chieggo da voi gli
il dorso di una rupe dietro la città, serve di gradevole contrapposto
in tutto e per tutto diroccare e appianare la detta rocca. g. villani
g. villani, 9-143: la città sanza misericordia fece ardere tutta,
, 35: item, diroccare la porta di mezzo,... e
pena, / se soverchio furor non la dirocca. d. bartoli, 2-1-21:
inghiottendo e cangiando quasi ad un tratto la faccia delle cose. calandra, 12:
, 12: un fulmine aveva diroccata la metà del torrione. d'annunzio,
, iii-1-938: dalle fondamenta / scote la casa. ora me la dirocca!
/ scote la casa. ora me la dirocca! / benedetta, non vedi che
benedetta, non vedi che s'allarga / la fenditura, là, nella travata?
mento gli ebbe raso, / perché la barba al petto gli dirocca, / e
un momento. d'annunzio, iii-2-208: la prima possa del sole, diroccando e
della testùdine. montale, 1-20: la tua gaiezza impegna già il futuro /
, n'ebbe assai meno di schernire la scrittura santa e diroccare il cristianesimo, gettando
rivoluzione. dobbiamo edificare una diga contro la piena. pisacane, i-116: ottenuta con
. intr. (disus. anche con la particella pronom.). cadere giù
a venne / de l'innocente giovane la sorte; / perché, giù diroccando,
tutto ciò a sì fiero spettacolo vacilla la terra, traballano i poli, si spezzan
si dividono i veli, s'offusca la luce, s'intorbida il giorno,
bando! boine, ii-118: che se la tua casa si dirocca improvvisa tu devi
di nuovo com'essi hanno fatto perché la memoria loro e il decoro non muoia
l'abate, lo travolge giù per la balaustra (era un vecchiet- tino pelle
frenare, cozza con raddoppiato slancio contro la statua del nostro antenato cacciaguerra piovasco crociato
oggidì smoversi non che cadere o diroccarsi la fabrica della chiesa. baretti, 2-287
, diroccò in gran parte anch'essa la sua fama. cattaneo, iii-4-267:
intr., 9 (1803): la scellerata, dappoi che si fu col
e fra di lor contrari / archi reggenti la testuggin erta / stava di marmi peregrini
cadute e infrante. pananti, ii-284: la natura è piena di certi gemiti misteriosi
i quattro miei / fratelli, diroccata la mia casa, / schiantato il mio
mio legnaggio. comisso, 1-75: la luna sottile già splendeva su dalle muraglie
ripa a pietre dirocata, / ove la batte tonde e il mare al basso /
catene al sasso, / chiedendo morte la disconsolata. spallanzani, xxiii-436: gli
, xxii-1107: ombre degli avi, per la notte tacita, / al raggio estivo
massi diroccati. linati, 8-31: come la vita è fantasiosa quassù! come l'
quantunque una sua gravidanza l'alterasse. la sua faccia, benché diroccata dal vaiuolo
corno acustico, -allora, se mai la vedranno comparire da un capo all'altro
dirocciare, intr., anche con la particella pronom. (dir àccio)
è il coltello per sgozzare, / la pallottola blindata umanitaria, / la granata dirompente
/ la pallottola blindata umanitaria, / la granata dirompente / che smantella le case
montale, 79: ritrovai per te la voce, sciolto / in un gregge
impeto, a torrenti, scrosciante (la pioggia). bonsanti, 2-308:
, 2-308: apre lo sportello e sotto la pioggia dirompente,... diguazzando
. diguazzando, corre più che può verso la villa. 4. bot
dirómpere, tr. (per la coniugazione: cfr. rompere).
, flessibile; far cedere, diminuire la resistenza di un corpo, di un materiale
lavano benissimo. bracciolini, 1-20-61: la sua pasta / mena e rimena e la
la sua pasta / mena e rimena e la dirompe e spiana, / indi con
e preme. guerrazzi, 6-52: la palla, percuotendolo nel ventre un poco
reni, stritola le vertebre, e fiacca la spina dorsale. pascoli, 635:
/ di dirompere il bianco orzo e la spelta. d'annunzio, iii2- 8
che con le sue radici minacciava di dirompere la grande muraglia di cinta.
di sentenze, 1- 33: la molle risponsione dirompe l'ira, e la
la molle risponsione dirompe l'ira, e la dura parola fa cruccio. bonarelli,
mio pianto. ojetti, i-280: la nuvola s'avvicina...: il
avvicina...: il sole la dirompe e la nuvola si ferma, pallida
.: il sole la dirompe e la nuvola si ferma, pallida, in brandelli
vento lieto giù dalla montagna / invade la natura senza luce / che per pioggia e
nebbia si dissolve / e delle nubi oscure la continua / trama dirompe, / e
continua / trama dirompe, / e la diffusa nebbia / leva ed in nembi
nebbia / leva ed in nembi bianchi la sospinge / giocosamente. 2. divellere
il suo beveraggio, né non guastava la bellezza del fiume. cennini, 1-107
. cennini, 1-107: poi abbi la chiara dell'uovo fresco, con una
zolle / torbido imbruna l'onda e la corrompe; / ma se corre e
vaghe fughe [musicali] alquanto / la man dirotta, e preparati i cori
sul più grave registro accorda intanto / la dea delle bellezze e degli amori /
. fatti di cesare, 173: la cagione fu che li cavalli che avevano
fu che li cavalli che avevano presa la fresca erba et ora mangiavano lo secco
le ghiande, onde pascere e ingrassar la greggia de'suoi laidi animali, e intanto
di fame. d'annunzio, v-3-168: la paura dirompeva al cavaliere dello spirito santo
elevando lo sguardo, e premendogli gentilmente la mano, -e nulla più: -ma
disegno); disarticolare, sconvolgere (la costruzione di una frase, di un periodo
(il tono di un discorso, la voce per l'imienza di un sentimento)
, e un'aspra passione gli dirompe la voce. soffici, iv-133: apollinaire e
al loro linguaggio poetico, dirompendo sapientemente la sintassi. idem, v-1-86: egli
l'acqua morta. stuparich, i-262: la pioggia dirompe improvvisa e violenta.
): per un buon pezzo, la costa sale con un pendìo lento e continuo
(5): per un buon tratto la riviera sale con un pendìo lento e
]. cattaneo, iii-1-306: finalmente [la muraglia] si dirompeva in promontorii alti
signoreggia; il quale, accozzando insieme la confusione e la discordia, si dirompe in
quale, accozzando insieme la confusione e la discordia, si dirompe in politeismo e
si dirompa. negri, 2-749: la sassaia mi si dirompe sotto i passi:
tra il marmo / delle tue braccia suoni la mia testa / eletrizzata esausta come corda
a dire le dette parole, bagnoe la sua faccia di lagrime. d. bartoli
1-168: si addestra l'ingegno e la mano dell'artefice; egli si viene a
alquanto nel tempo e nel modo, onde la pace si rimase con le strade bandite
impeto; squarciarsi, spalancarsi, fendersi (la folla). d. bartoli,
sp., 12 (222): la calca si rompe, e diventa una
[ediz. 1827 (221): la calca si dirompe, brulica, s'
anch'esso da'giovani cantori, perché la voce divenga in ogni occasione ubbidiente,
dov'era ito. calvino, 2-74: la delusione di non aver gloria dalla sua
non aver gloria dalla sua impresa, la disperazione di quell'improv- visa separazione,
della madera, già aveva preso ciascuno la sua dirotta, e perdutici di vista tutti
fondo in che erano: e in tanto la galeotta, seguendo sua dirotta, le
sarebbe potuto correggere qualche difetto che urtava la delicatezza, il comodo, il
forse / venere? forse a'genitor la gioia / froderanno per false la- crimette
, 9-56: il buon roman, che la tempesta sente, / getta lo scudo
il tabacco è eccitativo dello starnuto per la titillazione o vellicazione che fa colle particole
bruni, mossa da parere elettrizzata, e la bocca dirottamente colpita come dal segno d'
strada; sviamento dal luogo per cui la nave è destinata. dirottare, tr
viani, 14-42: i pescatori dirottavano la barca al desiato porto, vigilando coi
all'altro nel salottino separato dove la tenutaria ci aveva dirottati, non scambiammo
intralciare, confondere, fuorviare facendo perdere la traccia. c. e. gadda
imola volgar., i-92: allora la schiera del dittatore, ch'era fresca,
ha 'l viso, / ed alquanto dirotta la persona; / ma sarà nulla,
. settembrini [luciano], iii-1-204: la zappa lo ha bene ammaestrato, s'
. ojetti, ii-579: nell'orto la pingue terra, già dirotta dalla vanga
dirotte, vien fatto di pensare che la distruzione ha innalzate quelle strutture perfette fra
potuto conservar sana e salva ed intera la loro virtude. -lacerato, ferito
fiorentini, 203: quando ciesare venne sopra la riva di rubicone, egli gli senbiò
le dirotte olive, / senza che la corrente onda le asterga, / commette
, rotto, interrotto, spezzato (la voce, un suono). bartolomeo
. cennini, 121: poi abbi la chiara dell'uovo fresco; con una
per una notte. redi, 16-ix-257: la materia del flusso non è sempre ad
catinelle; fitto, furioso, scrosciante (la pioggia). tesauro, 1-49:
sollecitava il passaggio del po, ecco la contumace serenità cambiarsi di nuovo in dirottissime
creditor starà. giusti, 1-88: la notte della prima domenica d'ottobre,
d'annunzio, v-3-156: li travagliava la pioggia dirotta e il crudelissimo vento, di
3-77: silente, su tutti, la notte apocalittica: perché mancava la corrente
, la notte apocalittica: perché mancava la corrente -lì, sotto, dirotte scolature succhiate
dall'erma pendice / richiama dall'opre la turba infelice. gatto, 1-151: cadono
porta pioggie scroscianti, a rovesci (la stagione); piovoso (il tempo
, 4-412: essendo i tempi piovosi e la stagione molto dirotta, gli aggressori non
ber lo dolce assenzo de'martiri / la nella mia con suo pianger dirotto.
le notti. magalotti, 24-65: levatosi la mattina, non è esplicabile il
non è esplicabile il suo sbalordimento e la sua dispera zione, quando
). manzini, 8-158: con la stessa soavità d'allora e del pari
dubbiosissimi sentieri. bandello, ii-1050: la strada troverai dirrotta e alpestra, /
per strade cattivissime e dirotte (per la gran quantità dei carrettoni che..
amor. zanella, vi-719: per la dirotta china, / fra l'eriche e
): necessariamente richiese questo da me la virtù della carità che dando consiglio al
i figliuoli, e al secondo sottraesse la necessità di così pericoloso navicare. g.
sì forte costrutto, / che non la porrìa entennere chi non ne fosse istrutto
tempestar, che tutta / gli fa la schiena rubiconda. foscolo, iii-1-133:
. bartolini, 15-125: se [la moglie] non è disonesta a dirotto
guerrazzi, 6-223: fuggo a dirotta, la notte era calata procellosa. settembrini,
250: un vero torso da giulia, la nipote di augusto: la testa un
giulia, la nipote di augusto: la testa un po'grande ma corretta con un
per le promissioni degli infallibili iddìi, che la presente guerra non si puote prolungare per
prolungare per lungo tempo, e che la cittade di troia non sia distrutta e dirovinata
dirozzamento / dell'arte, ch'introdur la forma agogna, / ma non consegue
16-viii-67: vedemmo adunque il fiore, la coccola già formata, indi maggiormente cresciuta
quanto a gli esercizi moderni, sì come la palla piccola e gli altri detti sopra
necessarii da insegnare ai fanciulli, commemorò la musica. g. gozzi, 299:
a uri certo segno di dirozzamento, come la china e il messico ec.,
che tolleranza già esista qualora si schivi la ferocia e la persecuzione aperta ed immediata
esista qualora si schivi la ferocia e la persecuzione aperta ed immediata di una setta
primo dirozzamento di cose si è ridotta finora la tolleranza nell'europa. g. capponi
g. capponi, ii-186: discese [la lingua latina] poi per l'autorità
latino classico, qui ed altrove, la religione, la politica, la giurisprudenza
, qui ed altrove, la religione, la politica, la giurisprudenza e la cultura
altrove, la religione, la politica, la giurisprudenza e la cultura letteraria dai primi
, la politica, la giurisprudenza e la cultura letteraria dai primi e più elementari
; dare una prima sbozzatura; compiere la prima lavorazione; sbozzare, digrossare,
il lino... si dirozza con la spatola, dirozzato si pettina, pettinato
pettinato si fila, e filato si tesse la tela. segneri, i-435: quando
metallo, ad un tronco si dà la prima mano per toglierne via la scaglia
dà la prima mano per toglierne via la scaglia, si dice che si dirozza.
, 12-1- 34: è buonissima [la pietra cicerchina]... per dirozzare
. le loro leggi, non vogliono la fatica di porgere a gli scolari i
i primi elementi; ma lasciano altrui la cura di dirozzarli nelle scuole inferiori.
; rendere acuto (il giudizio, la mente). zanobi da strata [
affanno vince in se medesima alcuna volta la cecità della ignoranza; e dipoiché è diventata
ammaestrata, sì le conviene combattere contra la vanagloria della scienza sua. segneri, i-390
carducci, iii-14-106: che l'amore su la fiorentina bocca dell'alessandra potesse, dirozzare
; ma quanto al greco, che è la lingua più nobile e più dotta,
redi, 16-iii-8: questa gran madre [la natura] accorgendosi, che sì fatti
raddolcisce e mitigasi e si ammollisce eziandio la generale pronunzia ed il suono.
2. figur. che ha ricevuto la prima educazione, i primi rudimenti della
potrebbe alcun dire che trecento anni sono la nostra lingua fosse già dirozzata, e che
, te n'avvedrai domattina '; la quale denota minaccia di grave ed imminente
. giamboni, 142: come la fornace affina l'oro, e la lima
come la fornace affina l'oro, e la lima diruggina il ferro, così fa
lima diruggina il ferro, così fa la correzione all'uomo giusto. tommaseo-rigutini,
, disossidando il ferro, gli toglie la ruggine, io non dirò che il
della lancia, e si dànno a spazzarne la polvere e i ragnateli, a dirugginare
arte grammaticale] alla nuova sposa, la filologia, offerse in dono una lima
che se ha una figlia, / la qual per sua disgrazia è men che bella
su lei ben ben le ciglia, / la frega, la diruggina, l'abbella
ben le ciglia, / la frega, la diruggina, l'abbella. 3
359: dirugginando i denti, grondava la schiuma da tramendue le guance. della
, sgranchire (le membra, anche la mente); rimettere in allenamento, in
. raro. che toglie dal ferro la ruggine. -per estens.: chi
non così certi francesi disutili appollaiatisi dietro la corte borbonica in parma, un de'
di quella allegrezza onde noi giovani celebravamo la filologia. paolieri, 14: una
: non gli riuscì di farla chetare [la cicala]... a strapparle
. carducci, iii-19-73: ahimè, la verità non si affaccia oramai su le
: soave e piana in vece, come la donna di dante, passa la savia
come la donna di dante, passa la savia, la bella, la civile menzogna
di dante, passa la savia, la bella, la civile menzogna.
passa la savia, la bella, la civile menzogna. -per estens.
a quel giorno. viani, 14-492: la lima dirugginiva i versi (lima dell'
le circostanze, volli disrugginirmi di nuovo la memoria,... e m'inondai
carducci, 111-7-197: fra'guidotto dirugginiva la retorica tulliana per addestrare belli ed eloquenti
a molti altri il nome, che per la detta costa diruinano. 3
, 2-133: si fermò diruminando; volse la testa lanosa a grattarsi un fianco con
testa lanosa a grattarsi un fianco con la punta aguzza d'un corno.
. scosceso. bacchelli, 13-812: la strada più scoscesa, e perciò da
neghittoso ed orbo / quirin, che lasci la tua sacra lupa / dar le poppe
/ dar le poppe ad un mostro che la strupa, / oh tu scaccia e
terra. alberti, 14: noterà la desidia, inerzia, lascivia, perfidia,
dirupare il vallo, / e tentar la salita, e por le scale / là
, e por le scale / là dove la muraglia era di sopra / con minor
've raro il cerchio / tralucea de la gente. sempronio, 7-95'e dirupar nel
nel secol nostro un ponte / poi la schelda mirò. 3. rifl
quella. d. bartoli, 4-5-143: la reina moglie di corralat,...
corpo abbandonato nell'aria -essa afferravami per la falda delle vesti. cantù, 447
ripe. boccaccio, i-25: giù per la straripevole montagna, senza tener via o
armi medesime de'cavalieri, che tutta la valle faceva risonare. guido delle colonne
vola, / tal fu di turno la sembianza a punto / nel girli incontro.
5. intr. (anche con la particella pronom.). cader giù
18-82: qual gran sasso talor ch'o la vecchiezza / solve d'un monte,
. s'awien giammai che si dirupi / la neve, che pendente ognor minaccia /
per ingiuria de'tempi, o per la vecchiezza, o per disattenzion de'padroni
e vinti. segneri, 10-213: per la paura che quelle mura posticce, dirupando
da sé con quella facilità, con la quale allora allora si erano da sé erette
d'una grande fantasia turbolenta e ansiosa che la morte abbia interrotta, freddata quasi a
sassosi che dirupano a valle, è la casa di salvatore carnevale.
35: là ove non è siepe, la possessione si dirupa. guglielmini, 113
,... che supponiamo sia la massima inclinazione tra tutte le possibili,
, ridotti in cumuli o masse, ove la falda di queste sia gran fatto erta
smosse e dirupò in vari modi tutta la zona orientale dell'isola. 8
magno. segneri, iv-509: perdere la parrocchia, o perdere il paradiso?
essi sanno cogliere il momento in cui la prosperità sta per dirupare nell'inflazione.
piccolo sole, /... / la notte ci accenderà l'anima / in
in cima al sasso per una dirupata la più difficile e più scoscesa, e tenuta
grande montagna dirupata, e quivi albergò la notte. boiardo, 2-19-11: il
del fiume chiamato le tavemelle, dove la natura ha fatto imo fossato dirupato che
ii-10-53: ho visto signore spaurite per la dirupata e sdrucciolevole salita. verga,
sdrucciolevole salita. verga, ii-351: la ciurmaglia innanzi, alla rinfusa, a
rinfusa, a spinte e a sdruccioloni per la viuzza dirupata, e i galantuomini dietro
a dirupate scorciatoie. tozzi, i-50: la strada di pescaia cala girando sotto una
sì dirupati. baldinucci, 7-53: per la sola dirupata e scoscesa via della virtù
al posto, ove ha sua stanza la vera gloria. baldini, i-536: vista
. baldini, i-536: vista così, la fisionomia del monte si imposta con una
morte di mainardo da susinana, e la carcere di giovanni d'azzo, con tanto
alamanni, 6-12-80: ben era profondissima la cava, /... /
zufolo di canna. bocchelli, 9-314: la costa dirupata dal mare e dai terremoti
muoia così subito, dirupata: troviamo la morte più dolorosa, e più lunga,
primitivo. bettinelli, 1-ii-46: la forza loro [dei primi poeti] vien
richiesto alla tua persona, tu serberai la misura, ma se tu gli passerai,
3. intr. (anche con la particella pronom.). cadere al
l'adige è un fiume lo quale per la continova del corso ha reso la montagna
per la continova del corso ha reso la montagna di trento da piede; sicché
crescenzi volgar., 12-10: dove la qualità dell'aria è calda e secca,
aria è calda e secca, dov'è la terra arida e sottile, dov'
nell'ombra di alte piante mute, lungo la via, e come rincantucciate a piè
uso in luogo del paternostro il dirupisti o la intemerata o il deprofundis.
e fra ruine / s'ascende a la sua cima alta e superba. preti,
: quel monte infin al ciel inalza / la frondosa di querce ispida schiena, /
i contrafforti massicci da cui era munita la muraglia settentrionale, profondandosi fino a un
d'albore. sinisgalli, 9-52: la capra inquieta al mattino, / la capra
: la capra inquieta al mattino, / la capra bizantina singhiozza / prigioniera nella grotta
, 23-415: come del mare ionio per la foce, / è del tirreno in
d. bartoli, 16-1-139: si ritirava la notte in qualche dirupo di casa abbruciata
con le finestre vuote sul colle franoso con la scorticatura bianca della frana, e le
e di agavi e di cacti lungo la strada. betocchi, i-132: solo
.. /... fiuti / la strage su i valichi diruti? govoni,
'(in cui venne a confluire la forma parallela dèruère * far cadere, precipitare
ferro, tutta sfrangiata, e tutta arricciolata la frangia dalla diruzióne esplosiva, s'era
non si è levato altro che la voglia del lavorare. = comp
letter. far per dere la bellezza, disabbellire. -anche intr. con
disabbellire. -anche intr. con la particella pronom.: diminuire di bellezza,
dolce rifugio della vecchiezza. quando la vita si disab- bella a'nostri
ci chiudiamo nella santità degli affetti domestici tra la famiglia e gli amici, nelle
disabbellisci). letter. diminuire la bellezza, rendere meno bello;
rendere meno bello; far perdere la bellezza, privare di grazia,
il pensiero che si diede, e la cura che pose, non solamente nel
mantenerlasi immaculata e pura da quanto glie la potesse eziandio leggermente disabbellire, ma renderla
. 2. intr. (con la particella pronom.). diminuire di
). diminuire di bellezza; perdere la bellezza, la grazia, il valore
di bellezza; perdere la bellezza, la grazia, il valore; cessare di
bel modo rettorico, quando di fuori pare la cosa disabbellirsi, e dentro veramente s'
invitato, accorso, affollato a celebrar la dedicazione del sontuosissimo teatro fabbricato già da
carducci, ii-10-221: ella chiamò la cameriera, si fece disabbigliare,
era nulla; gli bisognò seguitare la lettura sino alla fine; e poi le
fine; e poi le venne la febbre. bontempelli, 19-47: la donna
venne la febbre. bontempelli, 19-47: la donna sta bene in tutti gli
, 834: il disabbiglio della casa durante la settimana santa, provoca e favorisce una
, stringere. onofri, 11-27: la vedo sopraggiungere dal mare: / ma
ma già non è più lei, la chiara luce! / è una futile
letter. rendere meno brutto, togliere la bruttezza. dossi, 42:
samente accomodati gli oggetti che la disabbruttivano? oggetti, raccolti uno per
abito] con alcuni altri disabiglié per la mattina avremo il piacere di presentarli in
le donne nel più semplice disabillé: la pulizia rigorosa per altro non manca loro
; incapacità. salvini, 41-245: la distrazione e la disapplicazione, o
salvini, 41-245: la distrazione e la disapplicazione, o per dir meglio
, non può comunicare diretta- mente con la rete pubblica esterna. di$abitaménto,
lepri nell'isola, ne cercarono altronde la razza: e tante ne multiplicarono,
. 2. intr. con la particella pronom. (per lo più
sommesso, ed aveano otto gambe; la città avea nome luco, ed in
d'un bue, il quale guastava tutta la contrada, per forma tutta si disabitava
aveva nome demetrio spartano, prestandogli favore la turba degli uomini, non pigliava la
la turba degli uomini, non pigliava la cura di fermar la peste.
, non pigliava la cura di fermar la peste. = comp. da
trovamo en questo mare da- tomo a la terra isole asai, e pici ole e
potente, ch'avea nome capsa, la quale si dicea ch'avea fatta ercole
quel piccolo castello di montemurlo aveva pure la muraglia intorno, ancora che sanza porte,
le case contigue, e per avventura la camera di flamminia rispondeva in quella mia
variazione de'tempi così certamente sia congiunta la vicissitudine delle cose, che la mia
congiunta la vicissitudine delle cose, che la mia dilettissima grecia, madre già delle buone
d'uomini. buonafede, 1-ii-250: la luna, secondo ch'egli sospetta,
case disabitate. oriani, x-16-121: la prima giornata fu spesa in ricerche inutili
jovine, 231: nessun rumore; la scuola sembrava disabitata. vittorini, 1-17
specchio dell'acqua era disabitato, senza la minima imbarcazione. bonsanti, 2-329:
di quell'aria che lo aveva investito la notte trascorsa, là, sul cancello
o non fare; o scemare di molto la frequenza degli atti. baldini, i-109
degli atti. baldini, i-109: la guerra stessa mette tanta fretta a rompere
raimondi, 3-252: tutto questo, tra la indifferenza, il pacifico disprezzo della nazione
immaginato che tra di loro si dividevano la rendita della chiesa, e volle per
e dièll'un saluto / per disaccar la sua mai'accoglienza; / sì disse:
di siena, 271: chiunque contrafacesse disaccando la lana in altro modo, e fusse
. varchi, v-104: io stimo la proprietà di lei, la quale egli
: io stimo la proprietà di lei, la quale egli chiama 'vicenome disaccentato '
pascoli, i-963: è un fatto che la sillaba accentata noi la possiamo allungare quanto
un fatto che la sillaba accentata noi la possiamo allungare quanto vogliamo, e la disaccentata
noi la possiamo allungare quanto vogliamo, e la disaccentata no, non quanto vogliamo.
s'accusava rea, / ch'andò con la lanterna disaccesa. = comp
figur. bersezio, 64: la casa del dottore era su d'un'eminenza
, disaccièchi). letter. togliere la cecità, ridare la vista. -
letter. togliere la cecità, ridare la vista. - anche al figur.
. guittone, 182-11: chi la segue [l'ira], dio e
rilasciamento del cristallino (ed è la condizione opposta al l'accomodazione
. d. bartoli, 1-3-63: era la stagione la più incomportabile e disacconcia a
bartoli, 1-3-63: era la stagione la più incomportabile e disacconcia a viaggiare. menzini
empierò sforzando il disacconcio / stilo e la man che affaticata il regge.
. -per lo più intr. con la particella pronom.: perdere la voluta
con la particella pronom.: perdere la voluta intonazione, suonare stonatamente, dissonare
, inimicare. - intr. con la particella pronom.: non essere in
voce che lo pronuncia ogni intimo disaccordo con la musica eterna che suona dentro di me
gracchia sommessamente, il fuoco sibila, e la stanza si riscalda. 2.
istinto, per disaccordo del sentimento con la ragione, se ne allontanano, esse
, 7-52: considerando i mali che affliggono la chiesa, i quali, in sostanza
, i- 57: cominciò a notare la freddezza del conte, e nacquero i
fra i due gentiluomini e che affrettò la partenza del conte per parigi. b
sussiste. pea, 5-102: -dove la teneva, la moglie, se l'avesse
, 5-102: -dove la teneva, la moglie, se l'avesse avuta? -in
, da cordialità de'fedeli che se la cantavano d'accordo e di cuore. è
gran disaccordo col resto della chiesa. la taglia, e la deturpa coi suoi
resto della chiesa. la taglia, e la deturpa coi suoi stalli di legno.
tra i balzi / graffiami del pennello, la zona / di quasi prativa luce,
privativo e accord 1 accordo '): la voce risale al sec. xii,
saperlo, un segno divino; anzi la bellezza di certe anime raramente appare a chi
unicamente alla realtà intrinseca, non potendo dopo la totale rifusione paragonare le monete estere,
libere nel corso, se non con la nuova moneta nazionale. =
stimano che ciò intacchi e disa- crediti la loro autorità e maestà. 2
f. corsini, 2-469: la difesa de'quali consisteva unicamente in quel
al satirico, al quale il critico assegna la locuzione vulgare e disaccurata. =
pena acerba. ariosto, 28-47: la lunga absenzia, il veder vari luoghi,
: candida è ella, e candida la vesta, / ma pur di rose e
crin dall'aurea testa / scende in la fronte umilmente superba. / ridegli a tomo
superba. / ridegli a tomo tutta la foresta, / e quanto può sue cure
, / da venti uomini entrar ne la spelonca, / armati chi di spiedo e
ed anco non l'annulli; perché la prudenza, e la constanza non lo deve
annulli; perché la prudenza, e la constanza non lo deve almen mitigare?
nel carcere della croce, per allentar la gravezza di que'durissimi e pungentissimi ceppi
pungentissimi ceppi. crudeli, 1-95: la crudeltà del fato io [buffone]
foscolo, viii-186: ch'ei vogliano con la loro conciliazione disacerbare gli sdegni delle due
tempo aveva disacerbato il dolore, ma la memoria era sempre presente. -per
ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua rabbia addolcisce e disacerba.
triste e doloroso (un evento tragico, la morte); placare, rendere meno
. cesarotti, i-188: qual fu la mia sorpresa quando m'accorsi che il
il vide assiso / disacerbando all'omero la piaga / di che pandaro il giunse
. 4. intr. con la particella pronom. perdere l'acerbezza,
ariosto, 45-74: quando di taglio la donzella, quando / mena di punta;
o fiore o sugo d'erba / la cruda piaga sua si disacerba. tasso,
si disacerba. tasso, 6-67: da la madre apprese / qual più secreta sia
277: si prostrò ginocchione a ringraziare la madonna: aveva salvato il suo pudore,
mettersi il cuore in pace; mitigare la violenza furiosa di una passione; addolcire
come gemma derisa asconde e serba / la sua non terge per l'altrui ferita,
lei, benché ella portasse dentro di sé la vita su cui pendeva la mia condanna
di sé la vita su cui pendeva la mia condanna. disacerbato2, agg
così disse: -sire, se per la malignità altmi io debbo così bruttamente consumarmi
prefisso. disacquare, intr. con la particella pronom. ant. piovere.
secondo l'opera di dio attissimamente: secondo la congettura di costoro disadattamente. leopardi,
della persona, o a qualche virtuosa operazione la disadattano. disadattato (part
di mente o di mano ec. non la possieda. nicolini, conc.,
4-157: ruppe due piatti, e se la prese con ciccia e carmela, sporcaccione
sporcaccione disadatte. fogazzaro, 1-460: la vorrei qui dove l'anima mia non trova
pel naso. bracciolini, 1-1-17: cade la gran persona disadatta. lippi, 8-15
; son cembali della gioventù, che la fan saltare disadatta al lor tuono stonato
si getterian nel fuoco. quella / è la più disadatta masserizia / ch'abbian per
talvolta nel corpo del testo ti apparirà la meno disadatta. 4. anche di
che richiederebbe lo stato della persona o la sua condizione; che è fuori di
chiamata, anche in presenza di chi la parla, lingua d'oca, lingua
ed inetta ostinazione d'un animo in cui la grettezza sorda e la presunzione disadatta usurpavano
animo in cui la grettezza sorda e la presunzione disadatta usurpavano i modi e la
la presunzione disadatta usurpavano i modi e la coscienza dell'integrità e dell'onestà. manzini
e negro, che se l'inferno avesse la bocca piccola, come l'ha veramente
grandissima, questa sarebbe più che altro la bocca dell'inferno. -nocivo,
materie peccanti, disadatte e sproporzionate che la massa del sangue in iscompiglio te
[s. v.]: se la vedeste disaddobbata, vi passerebbe l'amore
amore. disadirare, intr. con la particella pronom. ant. deporre l'
dava sentenzia contro a lei di morte: la donna con buono ardimento disse al
: « dinanzi a cui? »; la donna disse: « dinanzi al
ira il vero truova, e la donna libera. disadombrare, tr
f. corsini, 2-629: la prima applicazione di cortes fu il disadombrare
disadorna non superiore a quella che porterebbe la sposa d'un facultoso cittadino. botta
disadorno ammanto. dossi, 205: la dimora dei signori fabiani, disadorno casone a
lasciato detto alla servente che pregava, dopo la funzione in chiesa, di esser lasciato
, i-428: vide del mesto morbihan la semplice gente e severa errare taciti e
c. bini, 1-224: ho la stanza vuota e disadorna. prati,
pace serena. d'annunzio, iv-1-289: la vecchia sala dei filarmonici, disadorna,
. emanuelli, i-108: fuori di città la strada attraversava una piatta campagna, disadorna
tutto ciò che rende gradevole e abbellisce la realtà e resistenza, facendo si che
, e disadorno. tommaseo, 3-ii-422: la scienza disadorna e barbara è ceppo né
iii-291: l'asinelio continuò a dimenare la coda disadorna. cardarelli, 3-138:
cucina; che in nessun caso accettava la praticità disadorna. 4. di
, sì stretta e sì disadorna che la consueta delicatezza degli ordinari leggitori o non vi
ii-35: si veggia sempre più quanto la lingua nostra prestantissima, mercé l'industria di
, mercé l'industria di chi ben la maneggia, aborrisca e si tenga di lungi
mendicate. arici, i-7: tu la regai tua mente a questo intendi,
. lasciano gelidi. deledda, iii-960: la sua parola era semplice, disadorna;
l'inesprimibile. ojetti, i-121: la predica... era più lunga e
del solito. montano, 119: la sua prosa, nelle cose più e nelle
togliere l'af fanno, la pena, mitigare, addolcire.
o l'attaccamento, il favore, la consuetudine, la simpatia per un oggetto
attaccamento, il favore, la consuetudine, la simpatia per un oggetto, un'idea
. 2. intr. con la particella pronom. perdere l'affezione,
perdere l'affezione, l'attaccamento, la consuetudine per una persona o per una
, 6-268: le diceva dimessa- mente la sua tristezza nel vederla disaffezionarsi dal canottaggio
sia tanto disaffezionato alla sorella, che la volesse affogar così? cesari, 3-4-445
i-42: il povero vede in essa [la carità legale] una rendita da percepire
lagnarsi, di rimproverare al marito la sua disaffezione e il suo distacco. tornasi
lo trovammo che stava facendosi rifare la tonsura da un fraticello, e la macchina
rifare la tonsura da un fraticello, e la macchina da ra dere,
pesante da sopportare (un dolore, la servitù, ecc.). bembo
. bertola, 64: finalmente apresi la gola per cui scende il neckar,
scende il neckar, e dove siede la città alla quale fan vario corteggio e
e molli pendìi e disagevoli alture, dove la industria mostra aver consumato l'estremo delle
inverno sarebbe stata per lui disagevole [la casa]. bocchelli, ii-129: la
la casa]. bocchelli, ii-129: la casa era in cattive condizioni e disagevole
essi le diffen- dano o iscusino con la disagevolezza. varchi, 18-2-26: mentre
bibiena passare, tra le nevi e la disagevolezza delle strade. varchi, 18-2-263
. varchi, 18-2-263: tra per la disagevolezza del sito, e per la
la disagevolezza del sito, e per la fortezza de'difenditori. 3.
varchi, 18-1-86: ciò non tanto per la carestia e disagevolezza naturale di quegli anni
far versi, ora mi è sopraggiunta la infermità degli occhi. disagevolménte,
altro, par che s'ignori che la « moneta cattiva », ossia che fa
degli odori aggradevoli e disaggradevoli sentono per la stessa ragione. pallavicino, iii-733:
necessità manifesta. cesarotti, i-267: la gelosia è una passione disaggradevole...
il mio piccolo trattato di dio ebbe la fortuna d'esser veduto da v. m
veduto da v. m., e la massima di non essere disaggradito. i
', che è l'atto, la 4 disaggregazione ', che è l'azione
piuttosto che il 4 disgregamento 'o la 'disgregazione il primo passo a quest'
, 12-462: nel giardino buio e angusto la folta edera che copriva il muro di
ed argomento ne'mortali, / per la cagion ch'a voi è manifesta, /
mai dire; però che tanto è la disaguaglianza che v'è, che comparazione
coniunte, con maiore luce se distingue la loro disaguaglianza. machiavelli, 443: quelle
che ne gli eroi, / e la disagguaglianza de'soggetti / come a me
papa sembrava a cesare parzialità, posta la disagguaglianza della ragione ch'ei riputava superiore
12-45: v'informerete... se la terra predetta è bene e igualmente riformata
scandalo vi potesse essere, piaceci che la riformiate di quelli terrazzani che conoscerete essere
. machiavelli, 456: solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano.
corrotto facciam sì che le ricchezze e la povertà... ne disagguaglino.
sua. 2. intr. con la particella pronom. divenire disuguale, diverso
berni, 5-13 (i-127): la virtù del cavaliero / assai si disagguaglia
111. dall'altezza del suo grado la sublimità del sapere. -rifl.
nientedimeno disagguagliataménte aoperano secondo quella, imperocché la caldezza dell'una è aguta, e dell'
bartoli, 9-27-1-70: rimette il perno e la linguetta in mezzo alla bilancia de'vostri
: con quel disagguaglio che correr dee tra la cagion primaria e perfettissima, e gli
188: mai non ci piacque adoperar la scaglia, / benché sia cosa antica,
disagiare tutta quella famigliuola, tiratosi appresso la picciola tavola ed avvolto il feltro e piegatolo
capo. vico, 164: [la « scienza nuova »] come libro che
a un tempo. monti, v-399: la mia salute sarebbe perfetta; ché mai
il minimo dolor di capo, mai la più piccola alterazione di polso m'ha disagiato
ma l'occhio è malamente condotto per la rottura de'vasi lagrimali degenerati in fìstola
che più t'arresti; / ché la tua stanza mio pianger disagia / col qual
, d'uopo fia che tu disage / la tua destra di nuovo. 2
anzi si disagiano di quella parte delle entrate la quale o conserverebbeno inutilmente nella cassa
. cecchi, 1-ii-145: s'io / la posso maritar con cento scudi / non
tanto che il piede senza punto disagiarsi la puoi salire. milizia, iii-251:
sempre insensibilmente, tanto che il piede la può salire senza punto disagiarsi. nievo
: racquistata coll'onestà e diligenza sua la maggior parte delle pratiche, il mugnaio
delle pratiche, il mugnaio potè soccorrer la vedova senza troppo disagiarsi. -figur
caro, 12-i-321: certo sì, che la grandezza vostra si disagia ad abbassarsi per
filosofo era di sua testa, voleva la sua pace, il suo riposo, e
passò in un'altra, ove appagò la curiosità di vedere un turbamento, al quale
, per le sofferenze, ecc. (la vita, le condizioni di una persona
e sono disagiate, e hanno perduto la loro per disavventura, loro dei bene
quella povera donna meni per me disagiata la poca vita che ancora le avanza. fogazzaro
e li disagiati; di ciò n'ammaestra la sacra scrittura in più luogora.
non tutte negli stessi casi, ma la giustizia laddove l'uomo trovasi disagiato di
l'uomo trovasi disagiato di roba, la temperanza laddove egli è in istato potente
laddove egli è in istato potente, la continenza nella età giovanile. 2
disagiata. lorenzino, 185: la mia è tanto disagiata stanza che non vi
ad abitare in una disagiata stanza, la nobilitò coi suoi primi studi. manzoni,