. milizia, iii-125: bella è la stampa della festa data per la pace
è la stampa della festa data per la pace di vestfalia nella casa comune. leopardi
un secchio d'acqua in testa, la sassaiola come un ballo dato in suo onore
cimone e a'suoi compagni, per la libertà il dì davanti data a'giovani rodiani
data a'giovani rodiani, fu donata la vita. l. martelli, 1-62:
... /... che la mia fin qui l'obbligo solo /
qui l'obbligo solo / ha de la data fè, non la mercede.
ha de la data fè, non la mercede. 21. dato,
): introduce un'ipotesi, o la causa, la spiegazione di un fatto
un'ipotesi, o la causa, la spiegazione di un fatto, di un
questo danno. d'azeglio, 2-409: la mia speculazione de'quadri miei, è
-de'capolavori. pea, 7-121: data la mia volubilità, non posso dire quanto
1-197: dato il tempo cattivo, e la loro età e salute, non potevano
, 3-170: e dato che fusse [la mia coda] come tu dici,
come tu dici, voglio nanzi che spazzi la terra, ch'ella ti sia cagione
romani fusse posta, costoro dicono meglio la verità del tempo e della cagione.
superiorità del concilio sopra il papa, la difficoltà era inestricabile; perché, dato
dato che l'avvocaticchio facesse sul serio la sua parte di revisore e avesse il
. contiene le infrascritte cose. prima la proposizione, nella quale è il dato
, ed il quesito: secondo è la esplicazione del dato, terzo quella del
galileo, 3-4-520: io, per emendar la vostra monca dimostrazione, dissi che vi
che vi manca il dato, cioè la determinazione della superficie, dove si ha da
superficie, dove si ha da formar la cometa. grandi, 1-8: in ciascuna
più miglia... senza incomodar mai la borsa: mi sapreste voi con questi
problema. cuoco, 2-91: e siccome la storia tiene nelle cose morali il luogo
, dia conseguenze. foscolo, vii-176: la ragione sopra dati ineguali sarà applicazione ineguale
dove forti in sommo grado ed estese la natura ha formate tutte le facoltà che costituiscono
prendono le mosse. gentile, 3-131: la dottrina della cognizione innata..
incominciò a esporre quella ch'egli chiamava la « situazione dell'azienda ». un
, a quei bellissimi passi che descrivono la di lei bellezza io mi andava facendo tutto
: i dati sopra indicati possono ridurre la cosa a dimostrazione, e possono anche
, xviii-305: ho molti dati che la sia una tale quale signora che pure diceva
ritratto debbo fornire ancora un dato concernente la personalità di mio padre. calvino, 1-269
veniva allo sguardo... era la presenza in mezzo a loro degli storpi,
. buzzati, 4-351: antonio trasse la carta di identità di cui l'altro
altro omo mutato: / l'amor de la terra m'hai tolto, en cielo
, non rimproverare. e dice ivi la chiosa: lo suo dato guasta chi rimprovera
l'ecclesiastico: in ogni dato mostra la faccia allegra. albertano volgar.,
alcuno domandasse copia d'alcuna scritta, la qual dicesse appartenere ad sé, o
debbia sodare dinanzi a'consoli di stare a la scritta di quel libro e ragione,
sarpi, ii-64: le mandò [la bolla] non in minuta, parendoli
non in minuta, parendoli esser contra la dignità sua, ma formata, datata
godere di ta'beni, mentre adoperino la ragione... egli è però per
altro omo mutato: / l'amor de la terra m'hai tolto, en cielo
a i discepoli suoi insegnoe questa salute, la quale contiene in se ogne bene.
volere. albertano volgar., i-115: la liberali tade è virtù dell'animo,
dico che io allora più volte ringraziai la santa dea prometti trice e datrice di
debbiam forse credere che, sì come la madre natura da una sola massa informe,
quella che m'era stata rappresentata come la datrice di forza, la vergine benefica e
rappresentata come la datrice di forza, la vergine benefica e possente, l'anima
quella foggia immaginosamente personificandola; e ora la benedicono datrice di gioia, ora ne tremano
di gioia, ora ne tremano o la schivano implacabile a infliggere tormenti. -per
, e se dell'amore è fine la voluttà abbraccisi la temperanzia, e la
dell'amore è fine la voluttà abbraccisi la temperanzia, e la mediocrità conservatrici di
fine la voluttà abbraccisi la temperanzia, e la mediocrità conservatrici di sanità, datrici della
, per quella terra fulva e aspra come la giubba del leone, che mi sembrava
vera gloria. pavese, 8-342: la terra da una parte è il luogo di
sepolti nel suo seno, dall'altra è la datrice della fertilità. -datore
retribuiti. d'annunzio, v-1-114: la quarta corporazione associa i datori d'opra
i datori d'opera e, insieme, la classe dirigente. einaudi, 1-116:
de'ricci, 385: ho ricevuta la vostra gratissima, e inteso la vostra buona
ho ricevuta la vostra gratissima, e inteso la vostra buona disposizione: che ne ringrazio
popolo, e prepararono i duchi de la moltitudine nel datore della legge e nelli
, frequentemente esse leggendo, e secondo la dottrina di esse sé dirizzando. machiavelli,
2-53: scritta legge è quella secondo la quale, espressa in scrittura, si
appresso i romani diversi nomi, secondo la diversità de'datori di quelle; i
quali erano il principe, il popolo, la plebe, il senato, ed altri
, comandò che'capitani degli eserciti togliesser la donna. scalvini, vi-79: nessuno
è delle leggi e cala su cui vuole la scine. -datore di una sentenza
giovanni dalle celle, 4-2-52: se dopo la sentenzia comprò la terra, non è
4-2-52: se dopo la sentenzia comprò la terra, non è interdetta, se già
, uno dei tre giocatori che formavano la quarta linea e componevano l'estrema linea
avevano il compito di non lasciar passare la palla oltre la palizzata di legno.
di non lasciar passare la palla oltre la palizzata di legno. -datore innanzi:
: uno dei quattro giocatori che formavano la terza linea; avevano il compito di
o pur l'agil dator mandala [la palla] allora, / quand'ella è
/ e 'l nimico dator presa ha la palla [ecc.]. fagiuóli,
ognun de'giuocatori / lesto in mano la mestola pigliò. / che belle date
a pronti contanti, trasferisce ad altri la proprietà di titoli di credito e contemporaneamente
sottopone al prelievo del sangue necessario per la trasfusione ad altre persone. - datore
portavasi ciascuno alcuna cosa che mangiare per la quaresima, chi pani, chi fichi secchi
li vedi scontratati, / simile credi la natura d'elli. /...
troppo, / li fun l'orecchie de la testa sceme ». marco polo volgar
dove nascono. soderini, iii-30: la palma non matura i datteri in italia.
fattore un bellissimo grappolo di datteri. la madonna santissima ne colse uno. gemelli
non mirargli troppo dimagrare, / pensò almen la metà fame crepare. de sanctis,
spesso infreddato. nievo, 1-500: la marchesa ingrassava a vista d'occhio, come
ingrassava a vista d'occhio, come la quaglia in un campo di frumento;.
ne'miei, mi cercavano. -con la particella pronom. chiabrera, 449:
l'agnella, a cui sovrasta / la grave idropisia, tarda cammina / dopo dell'
impiccolire; privarsi. - anche con la particella pronom. guittone, 78-1:
de coralmente amar mai non dimagra / la voglia mia, né di servir s'arretra
, 5: s'io comprendo ben, la poesìa / è dimagrata in questa quarantina
delle nuove, se non vogliamo che la lingua a poco a poco dimagrandosi perisca.
: non dubitate; che l'austria non la lasciano né perire né dimagrare troppo:
troppo: e scemata di qui, la ingrandirebbero altrove. collodi, 734: il
siccità. bocchelli, 2-95: quando la neva ingrossa, come fa periodicamente col
e le celle... noi la sentivamo lambire il bastione sotto le nostre
il bastione sotto le nostre finestrelle, la sentivamo ingrossare e dimagrare. -divenire
per 10 molto nutrimento ch'ella [la saggina] riceve. 4.
233: il sole e 'l vento, la fame e la sete / e la
e 'l vento, la fame e la sete / e la paura e 'l fummo
la fame e la sete / e la paura e 'l fummo e le stufe /
mosto, / dimagra, annera e innaspra la pelle. esopo volgar., 4-124
benno de'benedetti, 1-320: se la oblivion non vi dismagra, / eros gentil
corse, trovano il modo di dimagrarsi la persona e di rendersi poco meno che
librarie, accumulate alle precedenti mi turba la ragione, mi toglie l'appetito, mi
una larva. tozzi, i-496: la fatica e il caldo avevano dimagrato tutti
[di lussuria], dimagrando sempre la vollia con altri diletti pensieri. buti,
al destino, e non abbia toccato la sorte di quelle altre due rapita per
/ e dimagrato, che par pur la fame / nel suo aspetto e pien di
battoli, 43-2-36: non è però che la molt'acqua ivi corrente basti a temperare
verso cesena: e sappiendo di qua la cosa dimagrata, se n'era tirato verso
... 10 squallore, la dimagrazióne, e la consunzione in lunghe
10 squallore, la dimagrazióne, e la consunzione in lunghe e affannose tristezze
specie ora che gli era riuscito di diminuire la sua pancia. egli non sapeva neppure
). de roberto, 1-72: la poveretta dimagriva sempre più, 11 petto
ii-674: alla prima occhiata lo colpì la pallidezza quasi spettrale in cui arabella pareva
pupille stanche. comisso, 15-49: la giovinezza era sparita dal suo aspetto dimagrito
, derivazione. pagano, xviii-5-910: la proprietà reale è ima dima- nazione e
lo campo correndo tagliando dimembrando ed uccidendo la gente di enea. giovanni dalle celle
pulci, 27-74: talvolta un braccio o la coscia ciuffava, / e sgretola quelle
gli direbbe sinceramente, prima, che la nimicizia d'agrippina leverebbe più fiamma, se
, se livia maritandosi, quasi dividesse la casa de'cesari. scoppiar le gare
, e a quelli in mezzo / de la turba più vii pone gli avanzi.
lorenzo de'medici, i-4: essendo la sacra opera di questo celebratissimo poeta [
questo celebratissimo poeta [omero] dopo la sua morte per molti e vari luoghi
ininterrotto dimenamento. cinelli, n-311: la voga del momento... si
e primitivi che adomandosi di nomi esotici la pretendono a balli. dimenamento di
della lettiera nella quale era portato per la gravezza delle fedite. crescenzi volgar.
oggetto, smuovendoli e mettendone a rischio la stabilità, l'equilibrio); scuotere,
. b. tedaldi, 1-76: ripiena la buca, lo farai palare bene con
, 15-ii-125: dimenava e guizzava dipoi la coda nel vano d'esso burrato, come
, come noi abbiam detto che dimena la sua il bevero nell'acqua de'fiumi
il passo, / è costretta a contorcer la persona, / ed a ben dimenar
g. gozzi, 1-78: poscia la faceva come le viste di uscire di casa
zio carlo stringe e dimena un guanto con la stessa noncuranza con cui forse soleva brancicarlo
noncuranza con cui forse soleva brancicarlo dietro la poltrona d'una signora. verga,
d'una signora. verga, 4-197: la prima donna ringraziava di qua e di
ali senza che si vedesse dove avessero la testa. 2. manovrare (
nel mezzo d'un'altra per traverso, la quale molte opere dall'ima parte e
concordevolmente dimenavano. bracciolini, 1-16-6: la tomaia a dimenar lo staccio / sè'
e con garbo ineffabile, dimenava adagio la frusta, a destra e a sinistra.
sinistra. verga, 1-152: veggo la moglie del castaido, che recita il rosario
, seduta accanto al fuoco che cuoce la minestra di suo marito, dimenando col
di suo marito, dimenando col piede la culla in cui dorme il suo bimbo.
campanile vicino, un soldato che dimenava la corda a destra e a manca, come
animo, noiandoti tanto più quanto più la vai dimenando e mutando di qua e
stanno salde, movendosi e voltandosi per la nave, sono di gran pericolo.
dimenandole con la lingua per ogni verso, con un'assa-
se volessimo far pane, e di poi la maneg- geremo e dimerremo più volte,
da sedere al suo focolare intantoché dimenavano la polenta. 5. scrollare, scuotere
, 9-6 (379): presolo per la spalla, lo 'ncominciò a dimenare
, 3-359: troppo è più grave la tempesta, che grava e strigne la nostra
grave la tempesta, che grava e strigne la nostra vita, che quella che crolla
vita, che quella che crolla e dimena la nave. burchiello, 115:
grazzini, 2-145: dimenando e scotendo la porta currado quanto più poteva, fu
... un fanciullo che passava dimenò la scala, egli venne in tanta collera
. simintendi, 1-31: i venti la scoprivano parte del corpo, e'contrari
sentimento). patecchio, xxxv-1-587: la maior noia che me dimena / è
evi '1 tempio apollino e la deessa, / ed un poeta che gran
7-152: non leggiermente passano i quadrelli la cosa che si dimena, e dà alla
, e dà alla percossa luogo. la spagna, 15-25: per l'umidor dell'
mirare, / ché sta nel lago da la furca in gioso. canti carnascialeschi,
, / scontorce il viso e rannicchia la schiena, / suda, e par
, e par ch'ella scoppi per la pena, / più gliene giova; e
giovava. marino, i-22: tutta la notte si dimena e gratta. gemelli cateti
un misero letticello di paglia, come la notte passata, vi si aggiunse una pessima
, lucilio, per carità tacete! -riprese la clara guardando affannosamente la madre compagna che
tacete! -riprese la clara guardando affannosamente la madre compagna che si dimenava forse con
boccaccio, vi-283: beritola carafa infra la folta / e dilettevol selva con uno
viene a voi per consolarvi, / apriteli la casa ed ogni cosa. / vorrei
più m'intrico. garzoni, 1-530: la perfidia non è coretta, la crapula
: la perfidia non è coretta, la crapula sguazza, l'ira saltella, l'
sanctis, iii-109: questa vuota idealità già la senti in alfieri, che si edifica
si dimena e grida, più scopre la sua generalità. brancati, 3-176:
il terreno alcuna cosa grave, o la lascerai da alto cadere in terra, e
il luogo, o non vi si dimenerà la acqua messavi in un catino, non
maraviglia se in questo luogo ci prometteremo la saldezza e la fermezza del terreno.
questo luogo ci prometteremo la saldezza e la fermezza del terreno. 11.
animale). michelstaedter, 171: la bocca si rifiuta di mangiare, lo
): giunto alla porta, io la trovai chiusa; e veduto una certa pietra
; e veduto una certa pietra sotto la porta a punto, la quale, giudicando
pietra sotto la porta a punto, la quale, giudicando che la non fussi
a punto, la quale, giudicando che la non fussi molto forte, mi provai
ansare forte forte. soderini, ii-255: la porcellana... l'enfiagione delle
ella, / vuol ch'io fermi la pala e ch'io l'aspetti; /
dimena e favella. caro, 15-i-201: la voglia che m'è venuta di studiare
modo finché a dio piacerà ch'io abbia la libertà che desidero e qualche poco di
genovesi, i-xx: avendo io seguita la ragione..., non ho però
richiamarla a se medesima..., la qual cosa ella, come ragionevole è
. 15. locuz. -dimenare la coda: in segno di affetto,
e aspettando forse che qualcuno di noi dimenasse la coda. -dimenare le femmine:
robbine buone in sacca. -dimenare la lingua: parlare con insistenza, a
n'andavo mormorando sottovoce. -dimenare la penna: usare la penna, fare
. -dimenare la penna: usare la penna, fare tatto di scrivere.
cosa in carta di pecora e dimenare la penna per mano è riputato scrittore.
/ quantunque su e giù sia dimenata [la penna]. -dimenare la polta
[la penna]. -dimenare la polta: occuparsi di un affare.
cara, / e a me lasciate dimenar la polta. -dimenare la vita:
lasciate dimenar la polta. -dimenare la vita: vivere. fiore, 80-10
, e 'n giuso, / con la lingua, co i piedi e con le
non morir di noia, propose procurarsi la patente per la rivendita dei tabacchi e dei
noia, propose procurarsi la patente per la rivendita dei tabacchi e dei sali,
-chi va a letto senza cena tutta la notte si dimena: v. cena.
cena. -anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese: quel
, 18: anco il cane col dimenar la coda si guadagna le spese.
più s'imbratta. -col dimenar la pasta il pan s'affina: il
proverbi toscani, 228: per dimenar la pasta il pan s'affina.
dimenare, e voglia de ridere per la piacevole scusa de la moglie. ariosto,
de ridere per la piacevole scusa de la moglie. ariosto, 14-100: le campane
vi... camere rizate in su la riva del lago, piene di gentildonne
andasse cantando ed egli se ne accompagnava la cadenza col passo e col dimenare del
e battere di denti pare che vogliano dire la ragione perché l'hanno gettata via.
nare incredibile contro il governo, e contro la sua riso luzione, qualificandola
animali da tiro con le grida e la frusta 'con l'aggiunta del prefisso
da romeo nelle sue braccia, [la giovane] si destò. tasso, 6-iv-1-216
il petto dell'offerta dimenata, e la spalla dell'offerta elevata. idem,
bellini, i-71: una pasta è sempre la medesima pasta, sebbene dimenata con dimenazione
bellini, i-71: una pasta è sempre la medesima pasta, sebbene dimenata con dimenazione
: non mi passò gnun altro per la vista; / ma i'sentì traile frasche
parentado al completo... arricciò la bazzina ed ebbe un dimenìo dell'anca tanto
bruno, 3-305: se volessimo ponere la dimensionabilità per raggione della materia, tal
. procedimento usato in fisica-matematica per verificare la forma delle leggi fisiche in base alla
landolfi, 3-51: l'atomo supposto e la coacervazione massima (il sistema primario o
(il sistema primario o causale) sono la stessa cosa, dimensionalmente come numericamente.
cioè nella luna. bruno, 3-331: la sustanza dimensionata e corporea depende dall'incorporea
altezza o profondità, e, secondo la fisica moderna, anche tempo).
, 7: e questa è oggi la dimensione del circuito del regno di napoli.
napoli. trissino, i-xix: essendo la voce aere percosso, viene ad essere
comune a quella materia a cui ripugna la quantità ad esser suggetto delle qualitadi che
. galileo, 3-1-14: aristotile prova la integrità e perfezione del mondo, coll'additarci
è perfetto. pallavicino, 8-105: la dipintura è superiore alla scultura; perocché
dipintura è superiore alla scultura; perocché la scultura imita ciò che ha tre dimensioni
tre dimensioni con tre dimensioni; e la dipintura sa far che due dimensioni paiano
non si potrebbe mai rilevare di quanto la dimensione di un corpo è maggiore della
però suscettivo di tutte, che è la terza cosa, che usa la mente a
che è la terza cosa, che usa la mente a fare il confronto delle grandezze
ii-82: quel che a'corpi è la misura, la qual reca le loro
quel che a'corpi è la misura, la qual reca le loro dimensioni varie a
e senza alterarsi, quello agli atti è la legge, se legge vera. b
tre dimensioni dello spazio, e concepiscono la funzione della spazialità come vuota di ogni
determinazione spaziale. ojetti, ii-40: la moglie... doveva avere qualche anno
sola terza dimensione dei corpi, cioè la profondità o altezza... in
1-189: se noi volessimo spiegare intera la breve, ma ricca trama dell'esistenza
complesso delle relazioni simboliche (o anche la forma della dipendenza) delle unità di
4 per cui ', cioè per la quale, 4 tanto reo tempo si volse
cioè tanta lunga dimension di tempo, la quale per le circunvoluzioni del cielo misurata
le circunvoluzioni del cielo misurata passò: la quale lunga dimension di tempo fu per
delle dimensioni e delle ragioni, che la ragione non conosce. montano, 119:
preistoria e protostoria, contribuendo ad arricchire la sicilia di una dimensione, quella preellenica,
misurazione. garzoni, 1-195: per la dimensione de gli intervalli s'adopra l'
, overo il bacolo di giacob, la pertica. baldi, 525: tradusse
discepoli... gli raffigurava con la parola i lineamenti della terra e li esaltava
dimenticabili e descrivibili di un tramonto dentro la chiesa di san vitale inondata, fra
, 12-iii-273: io scuso lui de la fretta e spero che voi scuserete me de
fretta e spero che voi scuserete me de la dimenticaggine. [sostituito da] manzoni
ant. il dimenticare, il perdere la memoria; dimenticanza. giamboni, 4-116
male, e le lagrime, e la rabbia, e l'amore della morte.
libertade; al quale aiere si raccoglie la mente dopo lungo tempo per dimenticamento delle
da siena, 897: l'amore de la forma d'un bel garzone si è
bel garzone si è uno dimenticamento de la ragione, sì e per sì fatto
giamboni, 148: contemplazione è levare la mente in dio, con dimenticanza delle
facesse delle cose passate. questa dismenticanza, la quale quelli d'atene chiamavano amnestia,
da samminiato [petrarca], i-103: la troppa antichità toglie via all'opera fatta
troppa antichità toglie via all'opera fatta la chiarità e gentilezza et induce dimenticanza.
spazio di cento anni per lo più è la larghezza dell'alveo che ha il fiume
, e bevono insieme col vin concio la dimenticanza del vero culto d'amore.
e abbandonavano alla dimenticanza que'monumenti, la natura innondò parte del globo e sommerse
struggo, e per questo cerco nel vino la dimenticanza e il sonno. c.
dimenticarsi e rivela, in una persona, la perdita dell'interesse, dell'attenzione nei
, ma a somma prudenza; perocché la cosa sottratta a brieve tempo, quando
voglio anco in questo soddisfare / acciocché la brigata non credesse / che per domentiganza
. b. segni, 9-58: la dimenticanza... è cagion dell'ira
per procedere ella da straccurataggine, e la strac- curataggine per non esser altro che
di non essere tacciato di dimenticanza vince la vergogna. manzoni, pr. sp.
non scusa l'avarizia. non perdona la dimenticanza del contadino. bocchelli, 3-41:
l'ora, e a volte recasse la posta di prima mattina, altre, fingendo
sollecitudine eccezionale, a buio fatto, sempre la porta gli era aperta prestamente e da
in totale dimenticanza, se bene rimase la scrittura in piede, né gli fusse mai
: ha dato il signore in dimenticanza la festività e il sabbato in sion; e
vuoi prendere [il dominio del luogo] la sollecitudine tua converrà essere molta, e
e diverse, le quali avendo, la vaga anima per forza abbandonerà gli amorosi
ogni buon stoico, allora che vedeva la sua setta mandare in dimenticanza le sue regole
abbattono il corpo in mille modi e scorciano la vita. mazzini, i-379: non
, perché i più fra i vostri la pongono in dimenticanza. 4.
prov. proverbi toscani, 55: la dimenticanza è il rimedio dell'ingiuria.
l'ausil. essere). perdere la memoria, non ritenere in mente (un
di mali. angiolieri, 81-4: la povertà m'ha sì disamorato, /
/ che s'i'scontro mie donna entro la via, / a pena la conosco
donna entro la via, / a pena la conosco, 'n fede mia, /
, carissima donna, priego che dopo la mia morte me non dimentichi, acciò
,... cominciai a riconoscere la mia avversa fortuna la quale già buon
. cominciai a riconoscere la mia avversa fortuna la quale già buon pezo avevo dimenticato.
che gli avessero posto al principe per la umanità sua. tolomei, i-76:
avea dimenticai. abati, 108: la cagione avventizia è un'estasi, o furore
[i miei nemici] sfogano adesso la loro vendetta per tutti i mezzi indiretti,
tutti i mezzi indiretti, dimenticandosi che la giustizia presto o tardi colpisce gli scellerati.
. comisso, 7-312: quella era stata la stanza per i miei amori, in
2-11: ho dimenticato il mare, la grave / conchiglia soffiata dai pastori siciliani,
: il fuoco ardeva nell'acqua sopra la sua possa, e l'acqua si dimenticava
sua possa, e l'acqua si dimenticava la sua stignente natura. de jennaro,
odio, c'ogni contrario pensiere à la mia morte. lorenzo de'medici,
a terra. alvaro, 7-10: la casa, da estranea, diventa confidente,
tutto ha da finire, o perché la nostr'amicizia avrebbe dovuto durar sempiterna?
assenti le preoccupazioni, i problemi che la realtà presenta). carducci, 656
, 38 (89): credo che la stanza di qua gli abbia fatto danno
: quando tu averai fatto e tagliato la biada nel campo tuo, e avrai dimenticato
-fratei mio, questa è una figliuola; la mia casa fu quella che fu da
2-218: era fuggita, dimenticando persino la borsa coi gomitoli, a chiudersi in
nessuno, se venivano, e rispondere che la padrona non era in casa. boine
disporre le cose mie nella valigia. la chiusi, mi guardai attorno, diedi
mangiare, da quell'ora e per tutta la notte stette in pianto e in lamento
non dimenticare ne'tuoi canti, / se la fama ti giunga dell'evento, /
io ti prego che tu ti dimentichi la fellonia delli fratelli tuoi, e del peccato
, e del peccato e della malizia la quale adoperarono in te. vito da cortona
iddii non ne saranno / contrarii per la nostra gran ragione; / anzi,
non ti far male; ma dimenticandomi la inimicizia, ti riconosco, e ti accetto
/ dimentica, ti prego. ecco la mano. 6. non occuparsi,
abbia per l'animo dilettare, e la memoria si rattenga meglio, sì cominceremo
signore mio, che io me desmentighe mai la persona vostra? maestro alberto, 129
maestro alberto, 129: felice que'che la chiara fontana / del sommo ben dicemere
e'nostri di casentino sapessono come dimenticammo la loro commissione..., mai
sempre d'ingratitudine, romano, con la occasione predetta, divenuto e suocero e
solamente coronare cesare se medesimo, ma la moglie e tre suoi figliuoli. muratori,
degna di lacrime ancor più amare! la madre, tutta occupata de'suoi patimenti,
: per onori e per utili non dimenticò la sua città; dove a questi anni
bibbia volgar., v-502: ho eletto la via della verità; non mi sono
: se fate dimenticare col vostro contegno la distanza che la fortuna ha posta fra
dimenticare col vostro contegno la distanza che la fortuna ha posta fra esse [plebi
osserva più frequente lo squilibrio ora verso la mera sensibilità, che facilmente si perverte
e positivisticamente, e ignora o dimentica la realtà della poesia. comisso, 15-125:
stanotte ho dormito coi senzatetto, sotto la galleria. soldati, iii-173: «
l'occaso, perder insieme con essi ancora la memoria e trovar... un'
9. intr. (con la particella pronom.). non ricordarsi,
curarsi (con il compì, o la prop. dipendente retti dalla prep. di
fezeno quel fato. / de signar lui la giovene non se desmenticava, / ma
. della porta, 1-62: se la fortuna mi favorisse in farmi trovar pardo,
11-iii-644: dopo quella mia lunga infirmità la qual ebbi in mantova, facilmente mi dimentico
che si dismentiche, ponendo in oblio la terrena e celeste possessione, e rinasca
sue faccendole private. verga, 4-30: la baronessa, discorrendo sottovoce col canonico lupi
dimenticarsi della poppa. -senza la particella pronom. storia dei santi barlaam
21-2-5: non mi si dimentica che la 'nvidia sempre arde a dire male contra la
la 'nvidia sempre arde a dire male contra la buona religione. 10.
misericordia alla casa d'israel; ma io la porrò per dimenticare, e dimenticherolla.
. proverbi toscani, 164: chi la fa, se la dimentica; ma non
164: chi la fa, se la dimentica; ma non chi la riceve.
, se la dimentica; ma non chi la riceve... chi offende non
levi, 3-127: non giungeva [la madre] quasi alle spalle di quella grossa
cose che ti ricordi, che per la via di esse misurerò le dimenticate.
di binazzi, oggi dimenticati; e la critica rendergli giustizia, quando stende i
p. f. giambullari, 4: la poverella italia... arebbesiella forse
. imitazione di cristo, iii-37-4: la vera e celestiale sapienza è vile e
de sanctis, 7-98: questa [la modestia] ch'è la meno facile
: questa [la modestia] ch'è la meno facile delle virtù, è la
la meno facile delle virtù, è la più dimenticata. 6. lasciato
dimenticato e freddo; onde secura i la terra esulta, e vede / di fior
vede / di fior vestirsi il colle e la pianura. mazzini, ii-969: allorché
« tanto di più di guadagnato per la fin d'anno ». pascoli,
». pascoli, 238: splendea la luna su quel gran lenzuolo / candido,
simile a certe persone cui nessuno rivolge la parola, e pure sono sempre pronte,
dimenticati, e d'averci trovata dentro la vita di un altro, una vita futile
). verga, 3-40: la piccina piangeva, e quei poveretti,
dimenticato, tendendo l'orecchio, ascoltando la notte, sentendo 11 tempo passare.
/ tutti soli e trasognati, / per la lunga strada vuota / - due di
, trascurare. giannotti, 2-2-422: la quale voi vedrete che io non ho
che / m'ha rubata di casa la mia vesta! / ti ricordo (che
che tu hai 'ndosso, è la mia. magalotti, 3-102: io ti
ti domanderò una cosa, ma tu la metterai nel dimenticatoio, e non mi
... per far mettere nel dimenticatorio la iniqua guerra che mi dichiararono in vita
appena ha cessato le sue furie e la sua pirotecnica. = deriv. da
spingeva... anche un poco la causa della moralità letteraria, della quale il
talora giova; ma l'oblivione e la dimenticanza di dio, nessuna cosa è di
dimentico della devozione e della benevolenza tra la casa reale e'tuoi progenitori e 'l
ad alzarlo, pur nondimeno corse con la mano a trarsi il cappello. pananti
rigori. comisso, 15-9: attraversare la città di mattina presto dava a fausto
contro al suo legittimo principe per torgli la corona. milizia, iii-448: quegli scultori
lì. nievo, 1-210: biasimavano la donzella come dimentica del lungo sacrificio di quel
. sbarbaro, 1- 255: la domenica treni rovesciano brigate ormai roche.
4. ant. che ha la mente sconvolta, pazzo. tavola ritonda
]. redi, 16-vii-176: le rimando la frottola... onde non dica
presentar le difese, messa in dimentico la giustizia, ci si raccorda or la generosità
dimentico la giustizia, ci si raccorda or la generosità che sprezza, or la mansuetudine
or la generosità che sprezza, or la mansuetudine che sopporta. = deverb.
lascia nel mare di questo mondo dimergolare la navicella della sua santissima fede dall'onde
: teneva nelle gambette l'argento vivo; la smania di dimergolare i chiodi dai panchi
. 2. intr. (con la particella pronom.). barcollare,
570: è dunque da farsi che la nostra poesia volgare possa rappresentarsi ancora agli
supplica, sottoscritta dal cuore, con la quale chiedeva dimessamente al suo dio che
quale chiedeva dimessamente al suo dio che la liberasse dalle angustie di quell'assedio,
avrei sentito il colpo che sentii leggendo la dimessióne chiesta da lui e dai suoi
e disuguali lastre di macigno, [la pusterla] era di bellissimo noce,
bocchelli, 9-49: considerando appena di sfuggita la storia delle grandezze e delle rovine d'
serbarvi viva fino a leopardi, oltre la fine delle maggiori, quella civiltà minore.
per mio dispetto, / togli da la mia luna il negro velo, / e
marino, 289: pendeale a terra da la spalla ignuda / ozioso e dimesso il
prima donato, onde però rea fortuna la dicono. m. c. bentivoglio,
i lacrimati avanzi. montale, 2-23: la feluca già ripiega il volo / con
non chiusi, almen demessi, per la vergogna che mi sento venire dal core
volto, gli occhi dimessi, e con la guancia china nel cavo della destra sembrava
d'annunzio, i-140: cangia tenor la terra, e i fiumi dimessi ne'
vengono formando un cerchio assai largo verso la pianura; e il lor tondeg- giare
fiamma). pascoli, 237: la lucerna ora dimessa / sfriggeva, ora
, gli apparve essere tutto quello che la madre concedeva: nella casa abitata dal tarlo
padula, vi-295: del mattino tra la nebbia / ode un picchio di martello
scomparir. carducci, 1017: su la divota gente al suol dimessa / la
la divota gente al suol dimessa / la voce va de l'organo gagliarda.
e dimesso, / guardando a terra, la vergogna il tiene. chiabrera, 82
, o vogliam dire lo spigo, pianta la più umile appunto, e la più
pianta la più umile appunto, e la più dimessa. svevo, 5-97: egli
oscurità anna come l'aveva vista durante la giornata, più dimessa che mai,
1-43 (i-514): senza fine pianse la morte del suo servidore...
maria lo sposo; e gli piacque la semplicità di lui, non inelegante appunto
presunzione nessuna. svevo, 5-266: la debole fiamma del focolare le illuminava la
la debole fiamma del focolare le illuminava la veste dimessa ma pulita. viani,
sopra i banchi dei giudici, appannata la boccia dell'acqua sul tavolo della difesa
acqua sul tavolo della difesa, allumachita la toga del messo. alvaro, 10-32:
, spregevole. alvaro, 7-119: la dittatura era nazionalista ma non nazionale:
era nazionalista ma non nazionale: rifiutava la tradizione come troppo domestica e dimessa,
piano. -negli autori antichi che seguono la precettistica classica, indica quello stile (
gli fu dato vanto d'avere innovato la terzina a rime sdrucciole per meglio rendere
vede. manzoni, io: quei che la galilea dimessa donna / trasse dal fango
invidia degli emuli, egli ebbe agitata la vita. pascoli, 551: noi s'
infastidite / da loro stesse si forar la pancia, / e mille volte poi ne
a quello? tasso, 12-600: la poesia fu tirata in diverse parti e
, sì dimesso, che non ecceda la qualità di puro aiuto ordinario? spolverini,
di fiori, e credono non aver mai la testa tanto bassa, la voce tanto
aver mai la testa tanto bassa, la voce tanto dimessa, il dorso tanto curvo
tono dimesso, come se parlasse con la sua stessa vita. 9.
manzoni, 15: a l'elmo antico la dimessa cresta / rimetti, e accendi
spalla / per suo arbitrio alcun, sanza la volta / e della chiave bianca e
ogni permutanza credi stolta, / se la cosa dimessa in la sorpresa / come 'l
stolta, / se la cosa dimessa in la sorpresa / come 'l quattro nel sei
[par., 5-59]: se la cosa dimessa, ciò è, se
cosa dimessa, ciò è, se la cosa lasciata, di che il voto era
dal convento. bocchelli, 1-77: la corte borbonica rifugiata a roma istigava e
con una persona o di frequentarla spesso; la familiarità, la confidenza che ne deriva
di frequentarla spesso; la familiarità, la confidenza che ne deriva. -avere,
. miracoli della madonna, 43: la qual giovane pigliando troppa domestichezza e sicurtà
che durorno circa meza ora, vedendo la comatre de la donna la domestichezza del
meza ora, vedendo la comatre de la donna la domestichezza del parlare loro ed essendo
, vedendo la comatre de la donna la domestichezza del parlare loro ed essendo l'
loro ed essendo l'ora de provedere la cena, ve andò, lassando loro tre
i due viaggiatori,... osservando la nostra dimestichezza s'avvisarono naturalmente che noi
dimestichezza, i ruderi del palazzo e la gloria della basilica. 2.
villani e con essi giocano a lanciar la barra, lottare, correre e saltare.
apparire tanto più verso di loro la sua affezione particolare. l. bellini,
incontro con domestichezza, / ch'ei la 'nnamora di sue qualità. crudeli,
lei, e lo vorrebbe a fare la pasqua. pioverle, 5-306: ho inteso
contadini parlare al proprietario delle terre con la premura, il rispetto e la dimestichezza
con la premura, il rispetto e la dimestichezza di tempi più miti. -ant
, 181: e di questo fu accresciuta la superbia e maraviglioso enfiare d'animo,
d'animo, e fu tolto via la dimestichezza ch'elio avea imparata per le lettere
sempre l'amore disinteressato della verità, la domestichezza colle lucide cognizioni, e l'
da tavola e voleva ad ogni costo tagliar la carne col cucchiaio. carducci, iii-6-217
croce, i'3 * 324: la dimestichezza con la terra madre, con le
i'3 * 324: la dimestichezza con la terra madre, con le messi e
sfugge quell'aria di eccessiva dimestichezza con la città e di sbottonata disinvoltura che i tipi
stuparich, i-70: sui bianchi vaporetti con la fascia rossa intorno al camino nero,
intorno al camino nero, noi salivamo con la disinvoltura e con la dimestichezza di chi
noi salivamo con la disinvoltura e con la dimestichezza di chi vi è ormai abituato.
, 6-24: egli imbracciava il fucile con la dimestichezza del soldato. 7
ipocrisia, accorta e svelta senza far la civetta, una tal donna, io
(195): ella rifiutava del tutto la sua dimestichezza; e intanto più s'
. a. verri, ii-60: la dignità de'costumi vieta che si palesino gli
e neanche al matrimonio l'importanza che la generalità degli uomini suol dare a quella
, 6-532: delle due lettere anonime la seconda aveva indicati alcuni particolari della non
cose, le quali spezialmente mutano la pianta di salvatichezza in dimestichezza. alberti
dimestichezza. alberti, i-279: chi disse la benevolenza de'signori essere simile alla dimestichezza
, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di due radicali metile, e
, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di due radicali metile, e
, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di due radicali metile, e
, comp. dal pref. dimetil-che indica la presenza di due radicali metile, e
esametri, perché le si leverebbe con la gravità il verisimile; le quali due cose
senario comico. pascoli, i-715: la seconda [poesia] è di trimetri e
tragica o comica, il singulto o la risata. 2. agg.
eroi. gravina, 274: ha [la lingua italiana] il faleucio, il
. dimìttere), tr. (per la coniugazione: cfr. mettere).
e riceverlo per parente, e dargli la vostra pace. valerio massimo volgar.
si deve negare. questo procede per la lunga consuetudine ch'è stata negli antichi
: rispose dante: se tu sapessi la cagione perché miravo tu m'aresti dimesso:
fortun'agio / e son dimiso da la signoria, / da regimento là 'nde son
essendo già stato elletto, et avendo da la ellezione in qua sempre fatto l'officio
. e. gadda, 7-118: verso la fine del '54 una lettera a ciclostile
tune rane / l'alto asciar de la nemica loro; / fuggon quanto fuggir
. a. verri, ìi-75: la madre si attristò per quella fuga, e
si attristò per quella fuga, e dimessa la sua nobile baldanza, guardava tiberio con
nievo, 837: a queste parole la pisana dimise affatto quel suo contegno di
. d'annunzio, v-1-1073: svampata la prima ebrezza, dimesso il primo orgoglio
non devo abbandonarlo finché abbia regolarmente ottenuta la mia licenza dalla milizia. pea,
che ho dimesso. bartolini, 15-256: la giovane vedova aveva dimesso, anticipatamente,
/ più m'incalcia, che seguscio la fera, / che 'n piano non
fera, / che 'n piano non la dimette né 'n costa. fra giordano,
una delle donzelle di cammilla, poiché vide la sua donna ferita, non dimisse mai
tempo il consolato, il tribunato e la censura, cui spirato il prefisso termine offre
maniera ch'è bisogno che sia dimessa la febbre e inteso all'accidente. cattaneo
tu promette, / non vo che la dimette. g. villani, 10-197:
. g. villani, 10-197: ma la divina provvidenza non dimette la giustizia della
: ma la divina provvidenza non dimette la giustizia della sua pulizione a chi manca
-evitare. libello per conservare la sanità, 1-1: ecco che ti scrivo
carissimo, acciocché tu disideri di conservare la tua vita in santà, e dimettere ed
a voi, mondani, che corrotta / la mente avete in fugitive pompe.
può eseguirlo, si dimette spontaneamente con la speranza che ad altri felicemente riesca quello
mistici, attribuisce alla volontà dell'uomo la sua parte preponderante, la sua forza
dell'uomo la sua parte preponderante, la sua forza onnipotente, se a un certo
che vive da forte può segnare volontariamente la sua fine nel seno
. diméttere2, tr. (per la coniugazione: cfr. mettere).
sotto l'affanno cade, / come la fronte abbassa e in sé geme. giulianelli
: colla sinistra non ha ancora dimessa la croce; e la destra, parlando
non ha ancora dimessa la croce; e la destra, parlando alle turbe, distende
turbe, distende. imbriani, 2-196: la notte orrenda e tetra, su noi
su noi spiegate ha l'ale; / la giovanetta il capo dimette sul guanciale.
l'altro, con cui pareva che la prepotenza in persona si fosse umiliata,
in persona si fosse umiliata, che la braverìa fosse venuta, per dir così,
l'altro, con cui pareva che la prepotenza in persona si fosse umiliata,
in persona si fosse umiliata, che la braverìa fosse venuta, per così dire
è paziente, e tutto dimessosi per la viltà dell'animo suo all'ozio, in
ognora divenendo più vile, intanto che la sua vita, quasi non fosse vivo
al figur. cfr. anche dimettere1, la cui distinzione è assai relativa nella coscienza
il dimezzare. leopardi, i-289: la traduzione inaffettata in quello che ho detto
fatto dir ieri il sor prini, che la casa gli era richiesta tutta, e
gli era richiesta tutta, e non la poteva dimezzare. giusti, i-150:
il foglio perché in seguito smetta di sciupare la carta elegante con me, quando puoi
, i-489: un sentiero l'attraversa [la vigna] i all'insù, dimezzando
le parole. passavanti, 127: la persona non dee tacere veruno peccato mortale:
peccato mortale: e non dee dimezzare la confessione, e parte de'peccati dire
riconciliano, è vero, e danno la pace; ma con ritenere disavvedutamente in
e profanando con parole o reticenze servili la memoria di un morto. giocosa, 93
. giocosa, 93: sanno che la montagna è tale che bisogna affrontarla con tutte
iii-25-14: io non intendo di lasciare la mia fede su la porta della camera
intendo di lasciare la mia fede su la porta della camera dei deputati, e dentro
porta della camera dei deputati, e dentro la camera spero di non dimezzarmi.
ant. dimezzare una ragione: estrarne la radice quadrata. grandi, 6-90:
quadrata. grandi, 6-90: essendo la quarta potestà di a g alla quarta
. faldella, 7-75: noi siamo la famiglia integra senza la donna dimezzata fra
7-75: noi siamo la famiglia integra senza la donna dimezzata fra la casa e il
famiglia integra senza la donna dimezzata fra la casa e il confessionale. 2
dicesse che in una specie si pigli solamente la cena dimezzata, sì che non si
baruffaldi, xxx-1-69: cresca pur, cresca la tua verde pianta, / (se
trovano realmente e in un momento dimezzata la paga. tommaseo, 3-i-331: non
dimezzato, frustare il cavallo, volgere per la via sistina, allontanarsi. savinio,
sistina, allontanarsi. savinio, 10-237: la vita profetica di nostradamo riprese il suo
della pazienza in aspettarlo compiuto, fu la voglia d'averlo eziandio se dimezzato.
se dimezzato. botta, 4-319: la superbia gl'incitava per non lasciar dimezzata
quattro angoli, ed altre dimezzate lungo la cortina. 6. arald.
. pucci, cent., 7-98: la dimezzata [insegna] regnò sempre,
grandi, ii-7-113: sentono dire che la velocità ne'gravi cadenti cresce in dimezzata
mazzini, ii-283: terribile [la miseria] sovra tutte cose, e
nessun dimidiamento dell'uomo, e spezzerebbe la molla alla stessa ricerca della verità storica
collo. b. croce, ii-8-267: la poesia che è nei frammenti
dimidiato menandro ». landolfi, 8-119: la posta di alessandro, già virtualmente dimidiata
illuminata una metà della superficie rivolta verso la terra. garzoni, 1-119: la
la terra. garzoni, 1-119: la quarta [figura della luna] ch'è
, il che è due volte, la prima crescendo, la seconda discrescendo, quando
due volte, la prima crescendo, la seconda discrescendo, quando è distante parti
, quando è distante parti sessanta; la quinta dimidiata, il che è pur
radice quadrata. vallimeri, ii-358: la grande altezza dell'acqua ricercava una sterminata
, 31: le velocità acquistate per la caduta sono fra loro in proporzione dimidiata
divisione. bacchelli, 1-iii-30: la scissione inevitabile, la dimi- diazione eterna
bacchelli, 1-iii-30: la scissione inevitabile, la dimi- diazione eterna. =
scudi d'or pagare / soluta prima la dimidietà / e fra sei mesi li si
le pistole d'ovidio / feciono innamorar la padronessa. canteo, 348: o
d'alcamo, 55: con teco stao la sera e lo maitino: / besogne
, apponendo molte falsità contro a lui. la spagna, 9-27: [un maestro
suo dimino. varchi, 18-1-63: la quale alfonso duca di ferrara avea nel tempo
pazze... fussero cacciate su la cima d'un monte alto alto, accioche
cima d'un monte alto alto, accioche la pianura rimanesse a dimino delle più savie
il passo di cui si vuol scemar la forza, e che vanno a terminare
diminuire, piccolomini, 2-4-1: de la cui sostanzia [del cielo] trat
ed in quegli l'ultime sue parole e la vita finirono. giov. cavalcanti,
, 1-184: si tocca poi leggermente la multiplicità de'dì festivi, e il
altro che eseguire con diminuiménto di pena la sentenza portata da'giudici legittimamente deputati a
, 3-63: il voler perfezionar troppo la sua modestia col nasconderle [le sue
bibbia volgar., vi-286: la gelosia e la iracundia diminuiscono li dì
volgar., vi-286: la gelosia e la iracundia diminuiscono li dì, e il
: già in buona parte diminuto avea / la facultà ricchissima patema. galileo, 3-4-138
di raso o d'er- misino, la fa cavar fuori di bottega all'aria aperta
annodarlo sul braccio destro per diminuire così la perdita del sangue. serao, i-1018
dato assai poco, poiché quando vedono la folla di quelli che impegnano al monte
quelli che impegnano al monte, diminuiscono la somma e ce ne restano pochi per
per tutti. viani, 14-480: la barba linda, ma incolta, a
lavoro, diminuire i costi, arrestare la caduta dei prezzi. -assol.
vizi in alcune dizioni e prolazioni rendono la lingua più atta, come chi, diminuendo
uom piace, senza colpa; e dicendo la verità, adornarla con qualche bugietta,
operare. una prerogativa dell'artefice, la quale da'buoni intelligenti delle nostre arti
., 2-6 (183): aveva la prigione macerate le carni di giannotto,
valerio massimo volgar., i-415: la persona di cato diminuì a questo fatto
persona di cato diminuì a questo fatto la maraviglia, però che quello ch'a
s. caterina da siena, 17: la infidelità dello iniquo uomo, che non
che è fedele a me non diminuisce né la fede né la speranza in colui che
me non diminuisce né la fede né la speranza in colui che l'ha conceputa in
della conversazione. papini, 6-201: la nostra anima che è in formazione e ricca
tozzi, iii-32: l'acconsentimento diminuì la sua voglia. 3. figur
col comune di perugia, per diminuire la signoria del comune di firenze. benvenuto
nessuna né sì grande né tanto gagliarda, la quale la discordia non diminuisca e annulli
grande né tanto gagliarda, la quale la discordia non diminuisca e annulli. i.
in parte alcuna i fiorentini a diminuire la loro libertà, furono stracciati audacemente,
loro del continuo diminuendo l'autorità e la potenza, che a poco a poco
può di certo sopportar più a lungo la dittatura bizantina che ogni giorno più lo
393: l'eredità veniva a pareggiare la condizione dei due fratelli, cioè a diminuire
del primogenito. alvaro, 14-216: odio la viltà perché diminuisce l'uomo, lo
, avvilire, offendere, sminuire (la fama, la reputazione di una persona,
offendere, sminuire (la fama, la reputazione di una persona, 11 merito
. bisticci, 3-408: era tanta la sua ricchezza, che a roma mandò
giambullari, 129: non si fugge la morte con lo allungarla, ma bene si
allungarla, ma bene si diminuisce molto la gloria co 'l cercare di voler fuggirla.
l'obbligazione che tutti hanno di ben sapere la loro lingua, diminuisce in parte il
, i-210: per continuare gli studi vendevo la mia poca roba: questo mi diminuiva
essa era tarda a scuola, ma la sua deficienza piena di un signorile distacco incuteva
gualdo, iv-78: negare l'amore è la più assurda bestemmia; pretendere che tutti
me: « non grande, ha cercato la grandezza ». anche tu m'hai
, 85: l'altro modo, che la confessione diminuisce e scema la pena,
, che la confessione diminuisce e scema la pena, si è per la erubescenzia,
e scema la pena, si è per la erubescenzia, cioè per la vergogna,
è per la erubescenzia, cioè per la vergogna, che s'ha nella confessione,
. tosso, iii-135: è ufficio de la ragion ben composta o schivare il male
preso da un vivo dolore nel vedere la cervia che grondava sangue; strappò alcune
diminuirne lo spasimo. imbriani, 3-11: la necessità d'un dolore non ne diminuisce
non possono diminuirlo e bisognerebbe invece annullare la causa del dolore e questo noi non
2-64: il difensore... diminuisca la cosa fatta da lui, proponendo il
quei mali, che di tanto avanzano la relazione che se n'invia. segneri,
renderlo a te più soffribile, con diminuirne la stima. muratori, 5-i-293:
o naturalmente, o con arte, la fantasia dallo spavento, non considera più
può molto diminuire in lui l'atrocità e la freddezza di una meditata vendetta. g
g. raimondi, 3-98: leggevo la cronaca polizianesca... nella volgarizzazione,
notabilmente il senso che deve farci distinguere la bevanda. -ant. sfumare (le
che suonano imo il liuto e l'altro la lira: all'uno de'quali ha
. intr. (ant. anche con la particella pronom.). diventare minore
siena, i-179: non debbe diminuire la virtù né l'ardire in colui che
erano già diminuite le vettovaglie talmente che la gente cominciava a patire molto de'cibi
e l'enormi orecchie spianandosi, ritrovarono la lor pargolezza. bruno, 3-95:
orizonte notate che ne si viene ad aggiongere la confusa vista di quello che è oltre
. galileo, 3-1-36: nel diminuirsi la velocità, o volete dire nel crescersi
velocità, o volete dire nel crescersi la tardità, non è egli ragionevole, che
... e di più grandezze; la maggiore per lo più larga quanto due
di serse, vedendo ogni giorno diminuirsi la potenza del suo re, dopo le disfatte
ambizione, col suddetto serse, tutta la famiglia reale, e salire sul trono.
s'accrescono. pascoli, 1-37: la poesia non si evolve e involve, non
? d'annunzio, iv2- 76: la frequenza della respirazione diminuiva. moravia,
sarfii, i-i- 203: soleva la sorbona esser stimata nelli suoi giudicii,
, rimpicciolire. negri, 2-401: la vecchia pareva uno straccetto. diminuiva,
, curvandosi, giorno per giorno: la terra e lei si guardavano.
, e confondersi sotto il nuovo orizzonte la linea delle sue colline. 10
. attutirsi, affievolirsi (un suono, la violenza del vento). barilli
i-321: verga: passano gli anni e la sua figura non diminuisce; il maestro
tempo fu in tribolazione e in scisma la chiesa, e con questo molte guerre e
e battaglie ebbe tutta italia. per la quale cosa lo stato e la signorìa
per la quale cosa lo stato e la signorìa de'romani venne ogni dì calando e
giudaica e ritornasse alla verità cristiana, la quale egli poteva vedere, sì come santa
, sempre prosperare e aumentarsi; dove la sua, in contrario, diminuirsi e
terra, saranno più sottili delle fondamenta la metà. a. f. doni,
g. villani, 10-155: la sua oste era diminuita per quegli ch'
di cristo, iv-2-6: certo che la carità di cristo mai non è diminuita,
di cristo mai non è diminuita, e la grandezza della sua misericordia mai non manca
vedea, / per tanto divorar, la fame interna. magalotti, 7-19: il
dell'orientali diminuito e disastrato notabilmente per la perdita di cochin e d'altre importantissime piazze
imbriani, 1-139: le donne hanno la smania di consolar gli afflitti, e provviste
a voce di popolo fero appiccar per la gola balduino. botta, 4-471: perseguitò
. è l'idolo degli amatori per la destrezza di rappresentar le forme e chiaroscuri
è tesser un poco diminuito che ecceder la ragione voi misura in grandezza.
sereno, / alzarà 'nsino a dio la sua veduta. gelli, i-41: ciascheduna
serpi], quando ei ne viene la primavera..., va a mangiare
dipoi, veggendo ancora che ella ha diminuita la vista, ricorre a medicarsi con quel
cominciar © a respirare, vedendo diminuita la potenzia degli ungari. g. bentivoglio
oltre al diminuirsi che fa negli oggetti la grandezza, secondo che dall'occhio si allontanano
occhio si allontanano, vedesi ancora diminuita la sensibilità del colore, del lume,
fogazzaro, 1-318: qualche pensiero contro la carità, accolto, accarezzato per un
diminuita. bocchelli, 9-308: la diminuita bravura dei pittori e l'esempio
non diminuito per quella tal ignoranza, la quale è maliziosa. castiglione, 464
è maliziosa. castiglione, 464: la incontinenzia si dice esser vicio diminuito perché
sé parte di ragione; e medesimamente la continenzia, virtù imperfetta, perché ha
s. caterina da siena, i-304: la virtù piccola della vera umiltà è quella
delle quali tutte le famiglie non solo la magnificentia e amplitudine, ma gli uomini,
, ma più el nome stesso, la memoria di loro, ogni ricordo, quasi
d'annunzio, v-2-626: allora tutta la devastazione della malattia apparve, tutta la
la devastazione della malattia apparve, tutta la miseria della carne stracca, tutta la
la miseria della carne stracca, tutta la tristezza dell'uomo diminuito. baldini, 4-55
dell'uomo diminuito. baldini, 4-55: la cucina francese è grandissima cosa, ma
è sanza mura, come sono oggi la maggior parte delle terre del paganesimo.
15-195: chi considererà bene il senso e la cosa secondo il suo vero essere,
incompleto. passavanti, 69: se la persona avesse l'opportunitade di potersi confessare
di potersi confessare, e di potere fare la penitenza ingiunta, e non la volesse
fare la penitenza ingiunta, e non la volesse fare..., ella acquisterebbe
ella acquisterebbe novo peccato mortale, che la manderebbe a dannazione; non servando il
correggere ed emendare. getti, 15-ii-327: la qual cosa non mi è parso di
o da chi venga giù con la deliberazione fatta più per approvarla che per
rendere al suolo il suo vigore, e la fecondità diminuita da'lunghi e continovati lavori
5. mus. che applica la tecnica della diminuzione (un brano,
col cantar, massimamente diminuito, gratificar la sua donna, e in quella musica
firenzuola, 47: egli è necessario mostrarvi la imperfezione di otto, di cui le
diminuire. leonardo, 2-202: la prospettiva diminuitiva ci dimostra per ragione che
, più diminuiscano. savonarola, 5-ii-50: la invidia è una tristizia del bene di
rasori, conc., i-24: né la sensazione mancherà di farsi sentire nelle dita
quello stesso che accade quando si scarica la bottiglia di leyden. 2.
similmente si fa, o per dimostrar la cosa assai piccola, o per avvilirla
secondi dispregiativi. salvini, v-413: la nostra lingua per questi peggiorativi e vezzeggiativi
franzese. manni, i-50: conciossiaché la diminuzione quasi sempre peggioramento dimostri, di
: invidiabile privilegio della lingua nostra, la quale alla ricchezza delle parole, che
. « mammina! ». tutta la gamma, tutta la tavolozza dei diminutivi famigliati
». tutta la gamma, tutta la tavolozza dei diminutivi famigliati: il vestitino
, 6-340: l'estremo oriente, con la sua mania e la sua maestria di
oriente, con la sua mania e la sua maestria di difìnizioni microscopiche, diminutive,
e quali materiali storici vi corrispondono? la fanciulla, la suora, la vergine
materiali storici vi corrispondono? la fanciulla, la suora, la vergine, l'orfana
? la fanciulla, la suora, la vergine, l'orfana, il curato,
orfana, il curato, il villaggio, la moltitudine. quel mondo, uscito dalla
: perché roberto non poteva guarire per la via ch'egli ora batteva, la diminuzione
per la via ch'egli ora batteva, la diminuzione di febbre, se il suo
fosse fatto così? buzzati, 1-231: la diminuzione di organico obbligava a diradare,
marino, vii-158: l'altra [la maniera di disegnare secondo le regole della
le regole della prospettiva] senza dubbio è la più certa e sicura, come quella
si presentano. algarotti, 1-63: la prospettiva è briglia e timone della pittura
le figure, come degradarle; contiene la ragione universale del disegno. lanzi, i-63
i-63: egli ritrasse di sua mano la piazza di s. giovanni ed altri
, 2-262: nelle [parole] scemate la diminuzione, nel principio di qualcuna più
nel fine molto frequentemente, quando tolta via la vocale, resta per fin della parola
vocale, resta per fin della parola la consonante: come pensier, ben,
; anzi più tosto è loro gravamento la dignità, in che erano poste. savonarola
leggera diminuzione de'miei mali so che la filosofia può cagionarla. balbo, i-189:
: ella esitò da prima, perché la sua mano era nella mano di lui
dolcezza. alvaro, 7-55: bisogna aggiungere la diminuzione che della dignità umana, e
persona fisica dell'uomo, ha compiuto la guerra. moravia, viii-79: questa
parte, non era affatto diminuita con la diminuzione del suo sentimento per me.
e parendo che questo tale avesse procurato la separazione di quella terra, in diminuzione
sarpi, i-2-87: saprei volentieri se la regina favorisca condé, e se vostra
de'principi. romagnosi, 19-673: la schiavitù e la servilità...
. romagnosi, 19-673: la schiavitù e la servilità... non sono per
servilità... non sono per la natura delle cose richieste da veruna forma
l'autorità di chi regna possa soffrire la benché menoma diminuzione. svevo, 3-602:
o l'offuscarsi della coscienza, per la coartazione della sua libertà e la violazione
per la coartazione della sua libertà e la violazione dei suoi diritti essenziali).
bisognava esperimentare, lottare, affermarsi, contro la distruzione, la diminuzione, la violazione
, affermarsi, contro la distruzione, la diminuzione, la violazione, il contagio.
contro la distruzione, la diminuzione, la violazione, il contagio. michelstaedter,
che può, è pervenuta, comincia la diminuzione, e a poco a poco
, diventa arida, perde al fine la sua forma, perché la natura non patisce
al fine la sua forma, perché la natura non patisce stato. gelli,
patisce stato. gelli, 15-i-54: la natura mostra sempre nell'uomo, ne'
, ma lo lasci andare continovamente a la diminuzione. stigliani, ii-365: io
, ii-365: io considero non solo la diminuzion della mia persona, ch'ormai
leopardi, ii-356: il vecchio per la debolezza di corpo e d'animo, e
, l-n-65: egli, volendo formare la donna, cavò una costa del fianco di
danno 0 imperfezzione di adamo, formò la donna. boccalini, ii-181: a
ant. procedimento retorico volto ad attenuare la gravità di un fatto, a velarne la
la gravità di un fatto, a velarne la realtà. b. cavalcanti, 2-212
e abbassamento della cosa; come è la mitigazione dell'ira, che vuol che si
. segni, 9-142: l'amplificazione e la diminuzione è uno argomento, il qual
all'ottobre non furono acque che rigassono la terra. 9. ant. scarsa
non si poteva; e dovendo perciò ridursi la gente a molta diminuzione, e camminare
senso sfavorevole (oggi comunemente designato con la locuz., propria del diritto romano
fu gloria della nazione, amarla quanto la patria... non è tal
colpa per cui un uomo abbia a soffrire la diminuzione civile. 11.
puro '. leopardi, ii-823: la diminuzione però in * -olo 'breve,
il dipendente o lo autorizza a lasciare la sua carica, il suo impiego o
somma fui dal colonnello, e allegando la salute domandai dimissione dal servizio. foscolo,
, ch'io fui costretto a chiedere la mia 'dimissione'. tommaseo, 1-92: il
tommaseo, 1-92: il gherardi chiese la sua dimissione e andò a bologna. de
. de amicis, i-338: domanderò la dimissione, anderò a fare il con-
, 14-406: dopo aver servito con la massima sollecitudine e perizia per diversi anni
ha destato dal riposo per impegnare la mia penna a farvi queste salutevoli punture
farle più dolorose, fintantoché o vedrò la riforma della vostra condotta, o la
vedrò la riforma della vostra condotta, o la dimissione della carica. manzoni, 1082
ma gioberti ha ancora molta influenza, e la sua dimissione batte in breccia il ministero
. settembrini, 1-187: stamane ho dato la mia dimissione: e ti prometto che
loro dimissioni. svevo, 1-369: la dimane egli avrebbe chiesto un altro colloquio
all'amministrazione da cui dipende di ottenere la risoluzione del rapporto di impiego. -accettazione
delle dimissioni: l'atto con cui la pubblica amministrazione accoglie la richiesta espressa dall'
atto con cui la pubblica amministrazione accoglie la richiesta espressa dall'impiegato mediante le dimissioni
impiegato mediante le dimissioni volontarie, determinando la cessazione del rapporto di pubblico impiego.
pubblico impiego. lamfiredi, lv-435: la dimissione spontanea onora sempre un magistrato,
puro patriottismo che gli fa più desiderare la prosperità della patria, che il proprio
alla pronunzia di decadenza) con cui la pubblica amministrazione, nei casi eccezionali ammessi
lo più a titolo di sanzione, la cessazione del rapporto di pubblico impiego nei
competente dimette un ordinando, consentendo che la sua ordinazione venga fatta da un altro
nessun abbate o altro prelato possi conferir la prima tonsura o gli ordini minori se non
dentro i confini della diocesi episcopale dar la tonsura o i minori ordini, o lettere
per un anno dal giorno della vacanza, la licenza d'ordinarsi, o le lettere
decretate contra chi pigliasse in sedia vacante la dimissoria dal capitolo, si stendessero a
dal capitolo, si stendessero a chi la prendesse da qualunque altro. d. battoli
lui. botta, 4-217: ordinava la sinodo, che nissuno potesse essere ordinato senza
garzoni, 1-488: qui si comprende la bambagina, il boccascino, il fustagno,
, il dimito, il lisaro, la bottana, i veli di bambagia e altre
di bambagia, per uso specialmente di soppannare la ve- stimenta. = voce
, quale, il mulo, in cui la maturazione delle cellule germinali giunge soltanto fino
che con preghi e con danari corroppe la vecchia poverissima, dimodoché la figliuola conobbe
danari corroppe la vecchia poverissima, dimodoché la figliuola conobbe carnalmente. gemelli careri,
lato, e innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca; dimodo
innavedutamente restano o sopra la tavola o dentro la barca; dimodo che senza travaglio alcuno
l'argento quanto il ferro, dimodoché la diversa dilatabilità de'due metalli di una
piccolo rumore. moravia, v-19: aveva la giubba troppo corta e troppo piccola dimodo
soffici, v-2-348: ma col sole ecco la dimoia e la mota. i
: ma col sole ecco la dimoia e la mota. i rigagnoli corrono;
ranuncoli e anche gli anemoni metton la testa fuori delle zolle credendo che
aprile. e. cecchi, 1-18: la neve... ha cavato il più
non manca neppure, nel bel mezzo, la verdastra guida da tappeto della dimoia
. linati, 25-93: riattraversavo la città mutola e rat trappita
), intr., anche con la particella pronom. (dimòio). sciogliersi
sciogliersi, disgelarsi (il ghiaccio, la neve, ecc.); liquefarsi.
'dimoiare '. lo struggersi che fa la neve. pascoli, 55: trovano
rondine, e canti; ma non sai la gioia / -scilp - della neve,
sopra i ceppi del roveto dimoia / per la maremma / e / quà e là
è stata da pochi anni in qua la boscaglia, le nevi, nel fondersi,
occhi ella aveva rotti dalla stanchezza, la bocca ghiacciata chiedeva qualcosa di tepido che
lui apparecchiata eran venuti, fece venire la donna realmente vestita. savonarola, 7-i-132:
e come il buono asinelio che porta la soma, e fa bene, e ha
e dimoltissimi poi. fagiuoli, 2-274: la roba d'altri piace, spesso e
crocchio. saccenti, 1-1-106: v'è la prudenza, e questa è il primo
più lunga non poteva essere con voi la sua dimora, abbracciandovi disse: « o
altrui. boiardo, 2-5-5: così la ritrovò legata ancora: / ivi la lascia
così la ritrovò legata ancora: / ivi la lascia e non vi fa dimora.
: nacque..., per la dimora della corte romana per settanta anni
molti cittadini potenti occupomo nelle patrie proprie la tirannide. tasso, 6-79: soleva erminia
papa, vedendosi... offeso con la demora continuata delli prelati spagnoli in quella
; più bello vi sembrerà quando con la dimora lo avrete meglio considerato, e
26-15: come solinga è fatta / la mente mia d'allora / che tu quivi
da * soggiorno '. questo include la idea di un tempo ristretto entro certi
un tempo illimitato. così diremo che la terra è soggiorno al cristiano, ma
è soggiorno al cristiano, ma che la sua dimora è in cielo. nievo,
, egli ne aveva ottenuto non solo la stima e la fiducia, ma 11
ne aveva ottenuto non solo la stima e la fiducia, ma 11 favore, la
la fiducia, ma 11 favore, la familiarità e quasi si potrebbe dire l'amicizia
vòlgiare lo cielo entra lo die e la notte una volta: e la demora che
die e la notte una volta: e la demora che 'l sole ne fa sopra
l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el fa dal'altro lato
el fa dal'altro lato ne dà la notte. frezzi, iv-2-62: non è
317: dal cerchio estremo, ove fan la dimora / scintillando le stelle, certamente
stelle, certamente / meco pianger mostràr la notte ancora. carletti, 52: in
visita [il sole] e fa la sua dimora fra la linea equinoziale e il
sole] e fa la sua dimora fra la linea equinoziale e il tropico di capricorno
l'inverno, e a quelli per contro la primavera e l'estate. -per
trombando inanimar la gente / e ad arme ed a guerra
portar nel fondo / del vasto mar la vera gioia mia; / fa'qui co'
si abita. -far dimora, fermare la propria dimora, prendere dimora, stare
alberga, / ebbe tra bianchi marmi la spelonca / per sua dimora. boccaccio,
-conci. (223): in verso la loro usata dimora con lento passo ripresero
; / poi dubbioso il cercò de la dimora. casti, ii-2-2: tempo
, e successori suoi / ne fer la loro principal dimora / e l'adomàr di
d'azeglio, 1-46: egli aveva fermata la sua dimora in savigliano e vi aveva
v-3-131: l'imperatore -qualunque fosse la sua stirpe e qualunque la sua dimora
-qualunque fosse la sua stirpe e qualunque la sua dimora -non poteva dire che a
da roma. cicognani, 2-96: la banda à preso dimora stabile quelle date
i-210: degli agnelli partir quindi rimane / la schiera, e statuir nuove dimore.
in un corpo così grande e dotto la balena, quando dalle native acque spagnuole
questo primo ciel faccian dimora, / perché la diva, onde 'l suo moto ei
[i templi pagani] ad accogliere la comunità dei fedeli, ma a custodire e
proporre alla loro venerazione ed ai riti sacri la mistica presenza del dio, di cui
landolfi, 3-81: povera mia figliola va'la tua sorte è dura vivere prigioniera con
oh, ben s'apre ai dolenti la tenace / porta, onde vassi all'ultime
tristezza d'andare al camposanto / senza la compagnia di qualche fiore, / tristezza de
di qualche fiore, / tristezza de la bara senza pianto / che procede per l'
o madre, / cui non piacque la terra / per ultima dimora, j la
la terra / per ultima dimora, j la terra faticosa, / la terra che
dimora, j la terra faticosa, / la terra che patisti oltre la morte.
, / la terra che patisti oltre la morte. 4. casa,
di un valente artefice giunto in paese, la sua capacità, la dimora. casti
in paese, la sua capacità, la dimora. casti, ii-2-7: osserva or
rivestito di freschi del cinquecento, detta la casa taverna * antica ', dimora
distruzione il rimanente fabbricato, cioè la dimora e il soprastante granaio. pascoli,
/ d'amore e luce era la tua dimora? cicognani, 3-138: ci
. gozzano, 159: ma la mia musa... / giovine tacerà
baracca verde affondata nella sabbia indicava la dimora del bagnino.
luogo in cui deve rimanere per tutta la durata del ciclo vegetativo. 6
/ mal che mi fa a durare / la dimora sentire! anonimo, i-421:
sentire! anonimo, i-421: però de la dimura / doglio più fortemente / e
l'aigua per lo foco lassi / la sua grande freddura, / non cangeria natura
, 4-5 (425): assai volte la notte pietosamente il chiamava e pregava che
e barde; / i panni de la donna eccovi ancora: / se li volete
messaggero, / non aspettato ornai, che la dimora / sua lunga aveane sgombro ogni
pensiero. carducci, 196: già la guerra / corre l'insubre terra; /
eclisse del sole, spaventosissimo veramente per la lunga dimora delle tenebre, si vide
continue una cometa grandissima, orribile per la lunga coda e per i molti razzi
, ix-341: il riso in pianto e la dolcezza in pena / mi volse il
/ mi volse il suo partir, ma la dimora / fa che qui meco
bene sicuro al castello di dinas. la spagna, 18-7: polinoro non fa
fa dimoramento: / brocca il destriere fra la gente molta; / tutto adirato e
mal talento, / ferendo va tra la battaglia folta. bembo, 5-2-160: alla
. bembo, 5-2-160: alla fortuna, la quale aspirava alla repubblica, e d'
ed altro il consentimento, ed altro è la imprigionazione, ed altro è il combattimento
a gienerale oste. boccaccio, v-130: la
, proem., 2: la troppa e lunga dimoranza nell'altrui case,
18-1-126: né si debbe dubitare che la dimoranza che fece in firenze il duca
lunge dal cielo / tra sotterranei chiostri è la mia stanza, / ma su 'l
e diventò colore del fiume turbato per la prima piova; e per dimoranza si
ricerca da maggiore corso di sole per la più sua dimoranza, tutta intiepidì.
fa'ch'ogni matta speranza, / la qual dimora nel tuo capo grosso, /
està parola / voltò 'l viso e la gola, / e fecemi sembianza /
, 4-167: sanza dimoranza si cominciò la battaglia, e catuna parte con cieca rabbia
iacopone, 41-46: non aver dubitanza de la recezione; / de far più demoranza
al quale comandamento le bandiere spiegate e la via presa fu senza alcuna dimoranza.
, acciò che non ci colga qui la vendetta di dio e involgaci insieme co'
disagevole si fa loro: perché non possono la dimoranza sofferire. alamanni, 6-15-141:
o operazione viziosa, che a fare la piccola dimoranza, e più grave cosa è
spazio. scala del paradiso, 255: la dimoranza è il parlare della mente con
mal sanare. maestro alberto, 15: la misera vita / dimoranze prolunga per mio
, rallegratevi. troia cadrà: la dimoranza della nostra fatica sarà lunga. e
maestro alberto, 45: or ètti cara la fortuna presente sanza fede di dimoranza e
di dimoranza e donatrice di tristizia, fatta la dipartenza? che se ella per volontario
miseri gli uomini fa fuggendo; che è la fuggitrice altro che un indizio di futura
maestro alberto, 33: tu costrigni la luce splendiente / di verno a far più
li angeli furono creati buoni e dopo la creazione che elli caddero e fu ivi
luoghi dove dimorano, e puniti con la morte. tommaseo, 3-i-275: né in
e i veneti. svevo, 1-94: la signora lucinda lanucci aveva dimorato per un'
villaggio, in compagnia di una famiglia presso la quale stava quale governante. soffici,
anco si dice che nel diserto dimora la lievore e la salvagina, e 'ne la
che nel diserto dimora la lievore e la salvagina, e 'ne la lingua de
la lievore e la salvagina, e 'ne la lingua de l'uomo savio dimora umilitade
16 (17): quivi dimora la state tutto il bestiame di tarteri del
bestiame di tarteri del levante, per la buona pastura che v'è. crescenzi
spesso dentro a 1 crespi favi / la stellata lacertola dimora / e mangia il
i-1272: qui demora prodenza, / cui la gente in volgare / suole senno chiamare
ebbi assai mirata, conobbi certamente ch'era la filosofia, nelle cui magioni era già
2 (42): lo spirito de la vita lo quale dimora ne la
la vita lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò
mi rallegro nelle mie infirmità, perché la virtù di cristo dimori in me.
, i-526: il santo spirito, la cui grazia discenda sopra voi, e vi
: felice te, che spento hai la tua sete! / meco non febo,
, vii-136: questi vizi in cui la passione della gloria degenera sì fattamente che
sia verissima quella sentenza di platone, la quale giudica che il bello e il buono
., 2-2 (136): dimorava la predetta donna in quella casa, sotto
che cascar possa fin dal fondamento / la casa, e perir chi dentro dimora
sepolcro. cesarotti, ii-172: tu la mia tomba inalza; / ammonticchiata terra
bigie pietre / serbino ai dì futuri / la ricordanza mia. là sul meriggio /
, 127: spesso dimorava cum la sua signoria, prendendo dilectazione grandissima de
di lei dimorava. -ant. con la particella pronom. boccaccio, dee.
4. vivere, condurre la vita. -dimorare in vita: rimanere
. compiuta donzella, xxxv-1-434: a la stagion che 'l mondo foglia e fiora
foglia e fiora /... / la franca gente tutta s'inamora, i
alamanni, x-1019: presa per mano la figliuola, ne andò in camera; e
paterni ammaestramenti che seppe, le chiese la sua volontà; a cui ella tutta
e veggio il sole? / ne la luce del mondo ancor dimoro? pascoli,
: nel dimorar quivi gli venne veduta la dionigia, la quale gli entrò sì
quivi gli venne veduta la dionigia, la quale gli entrò sì fattamente nell'animo
filippo dimorò appresso i fiamminghi, videro essi la differenza ch'era fra il padre ed
. leopardi, 198: com'arse la guerra, appo il signore / suo ritornato
procacciò lo scampo. -ant. con la particella pronom. g. villani,
e si perturba / d'ogni intorno a la terra. galileo, 3-1-27: il
. foscolo, xiv-118: con tutta la tranquillità dell'onesto uomo, io,
pagare a me o al ceroni nemmeno la più piccola parte del denaro, che è
dimorò in questo travaglio quasi un anno intiero la innamorata vedova, tollerando le sue pene
ii-104: dispiacemi solo che, per la disuguaglianza dell'età e per esser egli molti
tra gli altri peccati è lussuria, la quale non lascia mai l'affetto dimorare
mai l'affetto dimorare in pace; la notte bolle, lo dì angoscia. galileo
: si ha da spiantar quel propugnacolo [la filosofia peripatetica], dove contro ad
.); dilungarsi. -anche con la particella pronom. latini volgar.,
: io non mi dimorerò a raccontare minutamente la molesta guerra che ne seguì; solo
di sydrac, 27: sidrac istese la mano, e prese il bicchiere, e
mio idio che creò lo cielo e la terra. e bevvelo, e incontanente
se non tutte le ricchezze, almeno la sorgente di quelle. leopardi, i-44:
: in quello [saluto] dimorava la beatitudine, che era fine di tutti
desideri. bibbia volgar., vi-319: la tristizia dimora nel ricusamento della consolazione;
dimora nel ricusamento della consolazione; e la sostanza del povero sì è secondo il
era ogni cosa cheta, / de la camera sua sola uscì fuori. giraldi
, 646: fermo era dimorato su la porta; e di là il suo secondo
suo secondo sguardo s'era rivolto su la persona alla quale quelle parole erano state
. proverbi toscani, 192: quando la festa viene, dimora; quando la
la festa viene, dimora; quando la va via lavora. 11.
: navicando fugendo, poco dimorò che la nave profondò, ed elli e tutta gente
44): appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto
sydrac, 509: allora n'andrà la novella in ponente; e non dimorerà
lodato, ma dopo il consiglio è buona la fretta. livio volgar., 5-153
da siena, 7-32: un bel capuccio la donzella avea / d'una sua
se possibile gli fosse, di fare la pasqua della pentecoste in gierusalem. pulci,
il giovane re facea suo dimoro, ricevuta la donna con quella festa che far le
le potè secondo il suo povero stato la disposò. fazio, i-6-55: sem ebbe
netta rena è migliore che quella piovana, la quale è stata lungo tempo in cisterna
medesimo dinanzi da dio, avendo sempre la sua memoria nel tuo cuore; e
da dare è quando lo tempo u la cosa lo dimanda. guido da pisa,
pisa, 2-34: quella non era la terra che da'fati gli era stata
. (dimòrso). ant. allentare la morsa dei denti, lasciar di
sacchetti, 162-42: il buffone piglia la cappa cardinalesca co'denti e tira quanto
sciolto, con le mani gli gettò la cappa addosso. monti, xii-2-200:
non vale ei già, come crede la crusca, * manomettere ', né *
ma 'lasciar di mordere, abbandonare la cosa stretta co'denti '. noi null'
dee tenere più certa e più vera la fede e religione catolica d'ogni cosa
. v.]: 'dimostrabilissimo'. dice la facilità e l'evidenza, più che
facilità e l'evidenza, più che la possibilità, della dimostrazione. b.
accennare il suo parere, per esempio che la scienza, diversamente dalla semplice conoscenza,
neutro. cesarotti, i-227: se la perfezione non è propria d'alcuna cosa
tommaseo [s. v.]: la dimostrabilità fisica di certe verità che
ardire, senza tenere altro consiglio promise la battaglia. capellano volgar., i-33:
pro- puose dio padre, perdonatore per la fede nel suo sangue, a dimostraménto
a dimostraménto della sua giustizia, per la remissione de'peccati. boccaccio, dee
. ottimo, ii-130: compiuto tanno, la guardata filomena ordì li bianchi stami nella
della scellerata opera, e per una fante la mandò a progne. 3.
con cui si stabilisce o si dimostra la verità di una dottrina, di un'opinione
seguita le tue orme? certo la dottrina di qualunque altro è tarda a rispetto
quella bellezza, / che sola tenne in la vita mortale, / d'uom non
impenni tale / e su sen voli in la suprema altezza: / lì la vedrà
in la suprema altezza: / lì la vedrà, e rimarrà contento.
delazione. simintendi, 3-12: cavoe la terra, e con piccola voce disse
12. locuz. -fare dimostraménto: offrire la dimostrazione, l'indizio, la prova
offrire la dimostrazione, l'indizio, la prova.
le cose partite da valere, / over la simigliansa, / non dicemendo tutto il
il compimento. simintendi, 1-160: la dea venus domanda per lo dimostramento che
con somma diligenza, e tanto dilettarono la rozza mente, ch'io mi diedi
seguendo con istudio il dimostrante: per la qual cosa il divenire esperto meritai.
andrea da barberino, i-295: ritornata la dimostrante luce della mattina, fue chiamato
, cioè che ti dichiara per modo la mente che tu cognosci apertamente la cosa
modo la mente che tu cognosci apertamente la cosa, come cogli occhi e col lume
, non dimostrante, ma dirigente semplicemente la pratica delle operazioni mecaniche più grossolane.