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vol. IV Pag.24 - Da DARDO a DARE (45 risultati)

il fauno con spada e brocchiero, la ninfa con arco e frecce, e un

dardi. d'annunzio, iii-2-80: strappa la donna all'arciere il suo arco,

si oscura. parini, 228: ahi la crudel come scoccato dardo / s'involò

fè mancai. giusti, 2-193: e la mente veloce come dardo, / quasi

, / che mi piace acchiappar dentro la rete: / le stelle ai versi miei

forse, come un dardo, / la luce. bocchelli, 4-178: il pescespada

.: l'azione, l'origine, la causa improvvisa e irresistibile (incontro,

d'una donna gentil, s'i'la riguardo, / che per vertù de

tardo / ch'i'non potrò contraffar la fenice. tedaldi, 24-4 (

intelligenza, 71: nel mezzo de la volta è 'l deo d'amore, /

deo d'amore, / che tiene ne la destra mano un dardo, / ed

dardo, / se bene egli non ha la punta d'oro, / è di tempre

l'altrui cara consorte. amor nasconde / la incauta face; e il fiero dardo

iii-10-187: nobile nella stanza seguente è la figura di amore il quale ritiene i due

deità. d'annunzio, v-2-160: e la mia perspicacità toma al cupido bendato che

. 3. figur. a esprimere la violenza di un sentimento (invidia,

spolverini, xxx-1-42: or qual'è la cagion che minor grano / soglion dei colti

sol rintuzza i dardi, / e a la terra il sapor distempra, e scema

, i-176: che crudeltà è stata la mia, senza avvedermene, di frizzar

lo dardo del sapere: / enfia la scienzia e 'n alto monta, / vilipende

. marin. ant. fiocina usata per la pesca di grossi cetacei. tramater

-dardo previsto fa minore danno: la previsione di una sventura permette di affrontarla

feditori. simintendi, 3-185: datagli la falce, parea tagliatore di fiondi e

sue promesse lusingando / mi ricondusse a la prigione antica, / e diè le chiavi

a san piero a monticelli, avendo la 'nsegna reale messer andrea de'bardi, si

xiv-17 (186): non darete la cosa santa a'cani, e non gitterete

/ ma dato il core e dato avria la vita, / pur che n'avesse

e'le desse l'anello, / e la menasse. carletti, 15: portammo

-com'entri in camera mia? -per la porta, co'piedi e colla chiave

tu dammi un dito e io piglierò la mano. carducci, 906: tu pur

906: tu pur pensosa, lidia, la tessera / al secco taglio dài de

tessera / al secco taglio dài de la guardia, / e al tempo incalzante

argenteria] quanta ne vuoi. -dare la mano, il braccio, dare di braccio

dare di braccio: porgere, offrire la mano, il braccio (a qualcuno

, il braccio (a qualcuno perché la stringa, in segno di saluto, di

. ariosto, vi-201: dammi qua la mano, eulalia: / dammi,

: / dammi, corisca, pur la mano. buonarroti il giovane, 9-497

403): lucia tutta rianimata, con la donna che le dava braccio, gli

5-260: via, marcantò! da'qua la mano; don pepè, datemi la

la mano; don pepè, datemi la vostra. così! la pace è fatta

, datemi la vostra. così! la pace è fatta. tozzi, i-112:

, i-112: allora il nisard dette la mano ai due fratelli, si tolse il

il cappello al sensale; e se la svignò. landolfi, 8-31: si

dante, conv., i-vm-3: la terza è, sanza essere domandato lo

avere, come egli fu morto, diedi la maggior parte per dio. paolo da

vol. IV Pag.25 - Da DARE a DARE (51 risultati)

tanto fuoco d'amore diedero il sangue e la vita per amore della vita. s

si volse. castiglione, 400: la quale [liberale integrità], come

/ i giuramenti questi, / quando la fé mi desti / con maritaggio altero

1-60: alma terra natia, / la vita che mi desti ecco ti rendo.

pascoli, 1192: alla lor patria dar la vita, dare / tutto voleano alla

: qualcuno di quei venditori mi faceva anche la corte, lasciandomi capire che mi avrebbe

corte, lasciandomi capire che mi avrebbe dato la roba gratis se gli davo retta.

uno [giuocatore], ho avuta la più grande fortuna del mondo, il tagliatore

di venti tagli ha continuato a dare la faccia vecchia. 5. recapitare.

, xxviii-168: 'l titolo della pistola è la soprascritta di fuori, la quale dice

pistola è la soprascritta di fuori, la quale dice a cui sia data la lettera

, la quale dice a cui sia data la lettera. panziera, 1-71: a

ne ricuperate risposta. tasso, i-7: la figliuola sta in casa di giovan giacopo

commissione di piero, credo ve la darà. 6. pubblicare,

buoni letterati. bettola, xix-4-805: * la talpa '[favola di esopo]

timore di alterarla, perch'io non la dia qui tradotta. giordani, i-7:

che si facesse una nova bolla, la qual fu data ai 7 d'aprile.

e ammaestramento, per lo quale, con la grazia di dio, tu possa a

dare medicina. passavanti, 63: la madre... ripresene la figliuola:

63: la madre... ripresene la figliuola: della qual cosa adontata,

: contro all'oppilazione del fegato diesi la decozione sua [del finocchio] con altre

medici] non tosto corrono a dar la medicina, se prima coi loro sciloppi

sciloppi non han disposto, e preparato la materia a riceverla. garzoni, 1-158

, a curare le bestie, a dar la purga agli asini, a visitare i

asini, a visitare i maiali, la sua specialità era quella di cavare i denti

(un sacramento); impartire (la benedizione). fra giordano [crusca

volgar., i-575: io vi darò la mia benedizione nell'anno sesto, sicché

incassettato nella cravatta: pareva che desse la benedizione. nieri, 348: prima

picchiato. soldati, i-158: « la domanda forse era questa: * era ebreo

della terza legione per una fortezza, la quale gli era data a difendere, diede

data a difendere, diede agli inimici la entrata. boccaccio, vii-13: tutt'è

. g. morelli, 441: e la madre, madonna agnesina, andò a

di pisa a bucicalco, e dielli la tenuta, cioè la cittadella di pisa.

, e dielli la tenuta, cioè la cittadella di pisa. ariosto, 168:

: fu fatto decreto che cesare dasse la cura ad alcuni uomini di bontà e

e così dicendo dido d'eneas acquistò la benivolenza degli uditori: « io -dice ella

mio reame ». giamboni, 4-511: la quale cosa veduta l'altre schiere,

villani, 11-81: di concordia diedono la terra al comune di firenze per quindici

tutto diparte? boccaccio, 1-12: ma la natura del novello signore, a cui

., vi-11 (75): per la qual cosa gli ha domenedio dati alle

fu cosa leggiera, / che desse lor la figlia in potestade. b. segni

al quarto. serdonati, 9-166: la somma delle domande dell'albuquerch era che

chieste dai suoi protettori, non dico la mia testa, che non è serbata

., / per fonte branda non darei la vista. tavola ritonda, 1-476:

per quanto mi potesse dar di grido la garrula voce di tutta la turba vulgare

di grido la garrula voce di tutta la turba vulgare. davila, 99: appena

io riposo in queste verità, io darei la vita per diffonderne la cognizione, per

, io darei la vita per diffonderne la cognizione, per istillarne l'amore. svevo

3 * 59i: non sapevo riprendere la discussione col dottore per dirgli chiaramente ch'

ch'io non davo un fico secco per la sua scienza. tozzi, i-20:

-dare le vele ai venti: intraprendere la navigazione. -al figur.: affrontare

vol. IV Pag.296 - Da DEVASTATORE a DEVIAMENTO (3 risultati)

tal funesti deviamenti. pascoli, ii-238: la selva... rappresenta nello stil

così, se più nuocesse a quelli la ignoranza nelle scienze o a noi il

greci recarono questo artifizio alla squisitezza; la quale fra tutti i moderni non fu ben

vol. IV Pag.297 - Da DEVIANZA a DEVIATO (46 risultati)

ant. anche essere). lasciare la via principale o la strada che si sta

). lasciare la via principale o la strada che si sta percorrendo per dirigersi

, 438: era imminente e inevitabile la rovina, e lo sfracassamento d'ambe

ambe le navi,... se la nave, un momento prima d'investir

, menando il remo adagio adagio perché la corrente non li facesse deviare dal cerchio

s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia. pascoli, 664:

isole, le quali colombo per tenere la rotta diritta per ponente s'ostinava a

, guidando l'automobile, provavo spesso la tentazione di deviare dalla strada e spingere

tentazione di deviare dalla strada e spingere la macchina, a tutta velocità, contro il

di volontà. -ant. con la particella pronominale. berchet, 83:

mio padre, mi rialzò, cercommi la persona e, visto che mi dolevo d'

, i-363: signor don marco, la lava ha deviato dalla vostra parte,

accorsero che l'ago non faceva con la stella polare lo stesso angolo di prima,

. 2. (anche con la particella pronominale). figur. allontanarsi

sarà inconveniente chiamarlo [il concilio] la iliade del secol nostro: nella esplicazione

: nella esplicazione della quale seguirò drittamente la verità, non essendo posseduto da passione

d'uopo / da questo luogo. la presenza tua / a manfredi è fatai:

manfredi è fatai: troppo devia / la sua ragion, né richiamarla ei puote

subito con occhio diffidente. urlò con la sua voce stridula: -non s'aspetti

zione principale. svevo, 1-165: finalmente la conversazione deviò e per opera di annetta

un'altra via; indirizzare altrove (la rotta di una nave, l'itinerario

grandi, i-9-281: ho osservato essersi franata la ripa, e con essa rovinato un

per ora serve di pennello a deviare la corrente del fiume. leggi di toscana

deviare tanti di quei fiumi per proteggere la laguna! comisso, 12-32: passato

e puntate le pistole ordinavano di deviare la rotta verso fiume. g. raimondi,

sulla loggia; l'acqua stava per invadere la cantina, mi ha detto antonio:

deledda, ii-784: appena furono dentro, la donna gli rivolse uno sguardo del quale

sguardo del quale ella stessa parve sentire la gravità perché tosto lo deviò, senza mutarlo

, 4-17: luisa si sta passando la punta di un dito vicino alla bocca per

deviò il bacio indirizzato alla bocca sopra la fronte stretta e bassa della ragazza.

apparenza di rigoglio e di splendore deviavano la linfa segreta dell'opera?

que'sperano. castiglione, 149: la virtù di quell'ingegno s'ammorza e resta

galileo, 4-4-216: non potendo quietar la mente né deviarla dal meditare sopra questo caso

queste tante chiacchiere con le quali io la devio dalle sue gravi, virtuosissime occupazioni

umilissima riverenza. algarotti, 2-348: la rima... a guisa di traverso

traverso vento devia quasi sempre dal segno la poetica saetta. beccaria, i-412: seconda

seconda cagione di carità di nozze è la comoda vita dissoluta, che dall'accorto

frenata con assoluti e diretti divieti che la rendono più preziosa alla reattiva immaginazione,

disordine, verso l'ordine pacifico e la soave tranquillità delle unioni coniugali, l'

letterone nelle forme, ma i trambusti, la tosse ed altri diavoli, me n'

a lui come a quello che potea aver la forza di conservare nella sua dritta strada

forza di conservare nella sua dritta strada la trattazione d'un affare che, per

7. distogliere il discorso, la conversazione, l'argomento di uno scritto

valle. 9. sport. deviare la palla: nel gioco del calcio,

: nel gioco del calcio, mandare la palla in fallo laterale o di fondo

una via diversa da quella stabilita (la rotta di una nave, il cammino

vol. IV Pag.298 - Da DEVIATOIO a DEVOLTORE (31 risultati)

fede, quale può risultare da tutta la forza vitale deviata nell'esaltazione ascetica.

fo lecito il disimpegno, conoscendo quanto la vostra discretezza sarà pronta a compatirmi,

dote lire d'italia tre- centomila, la spina dorsale deviata, e quella bontà che

aveva davanti, verso i due binari, la pompa dell'acqua potabile. tozzi,

potabile. tozzi, iv-531: sotto la mia camera, dorme la donna addetta

iv-531: sotto la mia camera, dorme la donna addetta alle latrine della stazione;

il getto uscente dal boccaglio, prevenendo la manovra della spina otturatrice che richiede un

e pericolose nella condotta forzata; ha la forma di un tegolo di acciaio (e

, ii-456: andando a strasburgo prenderò la strada di berna e questa deviazione mi verrà

: dove passavano i parafanghi passava tutta la macchina. la piccola deviazione che si

passavano i parafanghi passava tutta la macchina. la piccola deviazione che si doveva fare dapprima

tre ore. tanto più dovendo fare la deviazione per monteguidi. 2. figur

risparmiarsi altre deviazioni da quella via che la natura gli aveva imposta: una via

e digiuni onde intercedere dal cielo la deviazione di così terribil flagello.

una spalla, gongolò, promise tutta la sua esperienza. 5. medie

-deviazione del complemento: reazione immunitaria per la quale il sensibilizzatore di un siero immune

alcuni altri d'esperienza scientifica, come la deviazione del perpendicolo nella caduta de'gravi.

a piombo: spostamento, variante con la latitudine, che la direzione del filo

, variante con la latitudine, che la direzione del filo a piombo subisce dalla

. -angolo di deviazione: angolo che la velocità del velivolo forma con il piano

un raggio di luce subisce, secondo la teoria della relatività, rispetto al suo

serie di misure di una grandezza, la differenza, in più o in meno,

dalla media. -deviazione tipica: la radice quadrata del valore medio dei quadrati

nel petroso letto, / asciutto per la devia onda del fiume, / una sala

puerizia / contro il devio sentiero e la nequizia. 2. figur.

caccia dall'ossa, o mevio, / la letterata furia, / e riconduci il

del dente della sua vitalità, distruggendo la polpa dentaria per la terapia della carie

vitalità, distruggendo la polpa dentaria per la terapia della carie penetrante.

. devitaminizzate, tr. ridurre la quantità di vitamine presenti in un organismo

devòlgere, tr. (per la coniugazione: cfr. volgere).

. macchina elettrica disposta in modo che la sua forza elettromotrice

vol. IV Pag.299 - Da DEVOLTRICE a DEVOTAMENTE (46 risultati)

devoluzione dei beni; che riguarda la trasmis sione del patrimonio.

. de luca, 1-13-1-90: la sentenza si dirà diffinitiva, e

eseguire se non quando vi sia la regiudicata. = cfr. fr

. guicciardini, v-292: includeva ancora la controversia di ferrara, la quale non

includeva ancora la controversia di ferrara, la quale non si dubitava che secondo i termini

luca, 1-1-243: nel primo caso tutta la questione si ristringe al solo defetto della

ordinare che se un loro discendente incorresse la disgrazia del principe, s'intenda..

di francia, facendo impeto principalmente contro la provenza, membro dell'antico regno d'

4-1304: molti anni prima che seguisse la devoluzione di portogallo era uscito da quel regno

il moura e venuto a madrid con la vedova principessa donna giovanna, sorella del

infante. filangieri, xviii5- 727: la perdita di questa abusiva autorità, della quale

regio demanio. einaudi, 1-223: se la tariffa varia in ragion di valore,

tariffa varia in ragion di valore, la variazione palesa, pur a chi non

pur a chi non voglia vedere, la natura di imposta vera e propria del

e propria del cosidetto compenso e quindi la necessità della sua devoluzione al fondo generale

estensi? 2. il rimettere la cognizione di una causa a un dato

, 5-432: decretava... che la libera comunicazione dei vescovi colla santa

basiliense, lo suspenderebbono, e devolverebbono la sua autorità a sé. nardi, i-23

eredità di giovanni borromei suo padre, la fanciulla maritata in casa dei pazzi, e

il pontefice, pretendendo che, per la alienazione fatta senza saputa sua, fussino

senza saputa sua, fussino, secondo la disposizione delle leggi, alla sedia apostolica

per appartenere a sé il diretto dominio e la superiorità degli stati di giovanna, non

1-v-36: gli spagnuoli, secondo che la congiuntura portava, devoluti gli stati o

tantième sui diritti d'autore, per la nèmesi. 2. trasferire il

funzione o un dato compito; attribuire la competenza a decidere una causa processuale a

; né potevano gli otto, sotto la pena di mille fiorini, giudicarla.

giudicarla. sarpi, iii-341: vacante la sede episcopale, il capitolo elegga uno

quale [effetto]... la devolve (la causa), o vero

]... la devolve (la causa), o vero la trasporta,

devolve (la causa), o vero la trasporta, ad un altro giudice superiore

devolve / il castigo d'europa e la salvezza. manzoni, 4: dior che

. manzoni, 4: dior che a la seconda / palma or pervenne, e

che passano per femminili, come fare la spesa e accudire ai bambini.

devoluto a organizzare i ludi piscatorii, cioè la sagra dei pescatori e dei fiumaroli,

-figur. michelstaedter, 653: la sua maggiore attività egli non la deve

: la sua maggiore attività egli non la deve spendere a preparare se stesso a far

sugli altri le proprie idee e a trasformare la macchina sociale, ma deve devolverla a

ma deve devolverla a riparare i mali che la società produce sulle classi povere facendo del

far uscire, emettere (un suono, la voce). carducci, 297

5-601: sapeva che più su, per la vallata dell'indritto, si precipita fragoroso

. carducci, 921: tu su la nubila cima de l'essere, / tu

7. intr. (con la particella pronom.). riversarsi,

, rapidi fiumi. monti, x-2-347: la vampa / esagitata rugge, e dalla

. arici, i-241: misto a la bevanda / il glutine disciolto...

(devonshire), dove furono studiate per la prima volta le formazioni di questo periodo

. con devozione e con amore verso la divinità e le cose celesti; con vivo

vol. IV Pag.300 - Da DEVOTAMENTE a DEVOTO (50 risultati)

una lucerna / vide apparir lontan per la caverna. cellini, 1-125 (286

; e si vedea già fatto / de la città, donna del po, marchese

ogni immagine di madonna addolorata occorsa per la via si faceva devotamente il segno della croce

deferenza. fava, xxvii-7: supplica la mia parvitade a la vostra segnoria devotamente

, xxvii-7: supplica la mia parvitade a la vostra segnoria devotamente, che vui,

e per lo vostro onore, secundo la vostra forza ch'è sufficiente in questa

. albertano volpar., i-183: per la qual cosa sopra questo fatto lo tuo

dimanda, il nieghi, così a me la mia dimanda, se è giusta,

cavalcanti, 126: bernardino, conoscendo la prigione essere umida e inferma, al suocero

raccomandava che, sopra a ogni cosa, la regola del vivere e il rimedio della

guicciardini, i-189: carlo, deridendo la vanità di questo comandamento, rispose, che

paternità devotissimamente. botta, 5-496 per la sua munificenza infinita sempre premiava chi fedelmente

devotamente il serviva, ma che per la sua giustizia mai non perdonava a chi

auguri di lampertico e le bacio devotamente la mano. -per estens. con

tutta, devotamente, intenta a studiare la sciagura del fratello. palazzeschi, 3-14:

. dopo averne assistito senza battere ciglio la manifattura, la prendevo in mano devotamente

assistito senza battere ciglio la manifattura, la prendevo in mano devotamente e correvo a

nel giardino. frocchia, 246: la signora... annaffia devotamente, sulla

che vadino con paris in grecia con la detta oste navale. i quali devotamente

volentieri si danno ad ogni fatica per la gloria e ricchezza mondana; e a

, se, consigliando a tal fine la resistenza, parvi crudele; e io mi

, altero in mezzo / stassi de la cittade, e d'ogni lato / arme

recinto / della città, devoto a la memoria / di giulietta e romeo, funebre

un sasso / disventurato amor pose, e la tarda / pietà d'avversi genitori.

. caduto il padiglione, rimasta scoperta la statua spiccante nella chiesa nuda, sembra

4-136: le fazioni ingaggiavano battaglia. la 'claque 'del teatro essendo tutta devota

4. che dimostra devózione e amore verso la divinità e le cose celesti; obbediente

religioso. malispini, 1-116: cessò la signorìa degl'imperatori italiani e pervenne agl'

, / e lasciar seder cesare in la sella, / se bene intendi ciò che

una valle, / ch'avea lunga la barba a mezzo il petto, / devoto

che fanciulla d'assai e divota è la maddalena. guarini, 222: voi,

, / o devoti pastori a la gran dea, / invocate il suo nome

neghi al peregrin devoto / d'adorar la gran tomba, e sciorre il voto.

sciorre il voto. sarpi, vi-2-243: la pietà cristiana veramente ricercava che prima si

, volle attuarla... con la scelta stessa della sposa d'una famiglia così

-per estens. di cose non sacre (la natura, i fiori, ecc.

poco di te, che non la tocchi / la tua beltade mai, non

, che non la tocchi / la tua beltade mai, non che la scuota

/ la tua beltade mai, non che la scuota? -scherz. berni

celebrato con religiosità (un rito, la messa, ecc.). dante

de'mortali / son giunte inanzi a la pietà superna. trattato di ben vivere

in ciel fu bene essa- minata / la tua giusta devota orazion latria, / ch'

sannazaro, 3-71: o riverenda dea, la cui maravi- gliosa potenzia più volte nei

porgi pietose orecchie ai preghi divotissimi de la circun- stante turba. cellini, 1-121

elegga un sacerdote opportuno che sappi dirla [la messa] con quattro appartenenze delle prime

barberino, 3-1032: venne in su la piazza il santo padre e tutta la baronia

su la piazza il santo padre e tutta la baronia e ognuno fu posto nel suo

luogo, e molti divoti sermoni fecce la chiericìa e poi alcuno barone e apresso

ariosto, 3-8: di devota umiltà la donna tocca, / come si vede

, / incominciò col core e con la bocca, / inginocchiata, a mandar prieghi

vol. IV Pag.301 - Da DEVOTO a DEVOTO (59 risultati)

. fogazzaro, 5-45: lo intuonava la marchesa, troneggiando sul canapé, girando gli

bene. ser giovanni, ii-44: la seconda [cosa] è il divoto e

che 'l fesse intimare dentro e fore la cità li supplicava, a ciò che venendoce

dio loro mostrata ima santa reliquia e la più divota che in lor tempi avessero

ch'è sopra del luogo, dove la dolce e diletta et afflitta madre vergine

pietosa istoria e di devote / figure la sua stanza era dipinta. segneri, ii-14

. saba, 18: così buona la terra, così pia / sembra in quest'

,... mi piacque voler intendere la vita del beato giovanni colombini, principiatore

. cavalca, 9-360: mostrasi ancora la virtù e la necessità della confessione in

, 9-360: mostrasi ancora la virtù e la necessità della confessione in ciò che troviamo

tuoi divoti. masuccio, 31: la barbara, a le solite ore in cella

dire sue costumate orazione, e, volgendo la carta ove era il suo divotissimo spirito

era il suo divotissimo spirito santo, veduta la qualità de la nuova scrittura, tutta

spirito santo, veduta la qualità de la nuova scrittura, tutta d'un tale accidente

in odio l'amore e in disprezzo la riverenza che avea sin da fanciullo grandissima

/ de'suoi comandamenti era divoto, / la mente e gli occhi ov'ella volle

a'piedi della tua maestà, loro e la loro città e tutti gli altri divoti

e que'fiorentini siccome devotissimi, e la loro fiorentissima città. petrarca, iv-1-70:

negare non posso e noi saprei che la tua bellezza ed eximi costumi, una

bellezza ed eximi costumi, una cum la gloria de'tuoi parenti, non me

tasso, 11- ii-182: non è la nobiltà napolitana la turba marinaresca d'atene

ii-182: non è la nobiltà napolitana la turba marinaresca d'atene o pur la

la turba marinaresca d'atene o pur la plebe de gli artefici fiorentini che per

e per inesperienza de l'arte de la guerra si lasci di leggieri volgere e rivolgere

mezzi di mantenere devota al mio servizio la nobiltà, col darle particolarmente i dovuti

: nel che io so bene che la divota servitù la qual vi professo e

che io so bene che la divota servitù la qual vi professo e la gratitudine che

divota servitù la qual vi professo e la gratitudine che per molte ragioni vi conservo,

oh, oh, questa è bella! la ballerina si ritira, per paura di

perdere il suo decoro! signora pellegrina, la riverisco... -serva devota

/ nella tua man vittoriosa accogli / la nostra man devota e dalla bocca /

: se poi alla innata ospitalità aggiungi la gratitudine, l'arabo beneficato ti diventa

fazzoletto e si stropicciò le mani che la bestiola devota gli aveva lambite.

al padre abbate; e mettetemi ne la sua grazia, conservandomi ne la vostra

ne la sua grazia, conservandomi ne la vostra. redi, 16-ix-410: le rendo

arcinfinitissime de'libri e passo questo offizio con la cordialità più devota e più riverente del

può essere il campione della fede, la vostra croata olga può essere un tipo

quanta devota grazia è capace qualche volta la gente umile. e. cecchi, 6-328

intanto i miei ringraziamenti e mi seguiti la sua benevolenza, come io le sono con

-a). chi frequenta con assiduità la chiesa; chi assiste regolarmente alle funzioni

religiose; chi fa atto di culto verso la divinità, fedele. cavalca,

ma coralmente; e vuole essere sempre la prima che entri in coro, e l'

n'esca. ed èlle in abominazione la grate e il parlatorio e la domestichezza

abominazione la grate e il parlatorio e la domestichezza de'devoti. masuccio, 20:

mancamento de bestia da soma, io lassai la maior parte de la nostra fatta cerca

, io lassai la maior parte de la nostra fatta cerca a medina in casa de

al muni- sterio per lei e per la madre, e venir vorrà anco la divota

per la madre, e venir vorrà anco la divota. tasso, 2-5: dinanzi

divoti fanno come un corpo e una classe la quale s'interessa per la religione solamente

una classe la quale s'interessa per la religione solamente per ispirito di partito.

di partito. guerrazzi, 6-158: la madonna aveva miracolosamente preservata la cameretta della

6-158: la madonna aveva miracolosamente preservata la cameretta della sua devota. verga,

divoto il boschetto dove sei venuta con la tua ragazzina. -figur.

suoi devoti invia natura / da la terra, dal mar, da le profonde

remoto, / tanto che veggi seder la regina, / cui questo regno è

navigazione. bar etti, 3-290: ve la scrivo per dirvi che il signor greppi

o a fare il migliaccio o la torta al suo divoto, lascile stare

visitata. ser giovanni, i-142: la donna... andossene a un frate

era suo divoto, per lo cui senno la donna si reggeva, e (fissegli

vol. IV Pag.302 - Da DEVOZIONALE a DEVOZIONE (58 risultati)

: li gesuiti di vinezia, intesa la deliberazione, chiamarono tumultuariamente alla chiesa le

pur eolo e giunone / che ritenghin la su la pioggia e 'l vento / poi

e giunone / che ritenghin la su la pioggia e 'l vento / poi con buono

giambullari, 393: ottone accennandogli con la mano che e'tacesse, dismontato già

raccomandati dalla chiesa unicamente come soccorso per la preghiera e la meditazione religiosa o per

unicamente come soccorso per la preghiera e la meditazione religiosa o per rafforzare il sentimento

ad adempiere, con l'amore e la riverenza dovuti a dio, tutti gli

allontanamento di un pericolo dalla comunità, la vittoria in guerra, ecc.).

, né mentale orazione: / tutta la mia entenzione fo ad essere lodata. g

buone parole e con molti essempli confermò la divozion di costei. fioretti, 2-2

castità, santimonia e devozione / e la sua vita per modo dipignere, / che

un tempo espettazione. straparola, 7-1: la miserella, sendo religiosa e tutta dedita

di minerva, un altro quel de la pace, nomi che le furono imposti da'

fondatori. segneri, i-717: quantunque la divozione sensibile non sia quella, in

non sia quella, in cui consiste la divozion sostanziale, contuttociò suole il più

dietro, come va dietro al merito la mercede. magalotti, 1-31: e

e piaccia pure a dio che ella non la reciti ogni mattina genuflessa davanti ai suoi

per divozione. romagnosi, 19-855: la divozione religiosa non è propriamente che una

riti della chiesa. verga, 3-117: la longa la portarono a casa su

verga, 3-117: la longa la portarono a casa su di un carro,

prediche; e i missionari per commuover la gente e fare impressione, ci si mettono

. carletti, 52: per tutta la città non mancano luoghi di divozione,

non mancano luoghi di divozione, essendovi la chiesa cattedrale con il suo arcivescovo e

cose; vo- glionla, e non la sanno avere. onde perché l'uomo avesse

e devozione, come il credente frequenta la casa di dio. la sua reputazione di

credente frequenta la casa di dio. la sua reputazione di « fedelissimo » nessuno

borse vostre. bar etti, 2-12: la troppa divozione al vino del popolo minuto

saranno, cred'io perdonate, insieme con la traduzione di lucrezio, la quale egli

insieme con la traduzione di lucrezio, la quale egli tentava non per amore delle

ballerina, ima grande devozione pei piedi se la sentiva, però non se li faceva

beltramelli, iii- 499: egli aveva la devozione del proprio tornaconto. 2.

2. atto devoto con cui si manifesta la propria fede religiosa; pratica pia.

orazioni. cavalca, 19-382: per la qual cosa, carissimi fratelli, vogliate

fu confitto in croce, / rivolsi presto la mia divozione; / e'mi soccorse

stessi qui, voi mi fareste scappare la pazienza, e di qualche pazzia.

qualche pazzia. pallavicino, 1-187: la mattina, dappoiché il cardinale si fu

collo i bambini, e tenendo per la mano i ragazzi più grandini, ai quali

facessimo presto, perché doveva risalire per la cena e per le sue divozioni:

dovendosi nella vigilia di quella festività aprir la porta santa al giubileo dell'anno seguente

anno seguente 1550, a che è necessaria la presenzia del pontefice, ed essendo in

durante alcune funzioni religiose, e anche la sacra rappresentazione e ogni spettacolo sacro in

alamanni, x-1024: aveva in quei giorni la contessa di catalogna sua madre certi ricchissimi

porre voti. ammirato, 1-217: la religione può far crescere molto una città

... aggravando e alleggerendo secondo la qualità dell'eccesso,...

giovanni dalle celle, 2-16: ebbi la limosina che mi mandasti per donato;

, quanto della tua carità e divozione la quale è a noi non men cara che

quale è a noi non men cara che la limosina. boccaccio, dee.

xxviii-12: tanto è lo preclare amore, la grande reverenzia e la fidelle devozione,

preclare amore, la grande reverenzia e la fidelle devozione, la quale e'abo

grande reverenzia e la fidelle devozione, la quale e'abo in la vostra persona

devozione, la quale e'abo in la vostra persona savia, benigna, liberale e

è cosa che posse avenire in presente, la quale me fosse sì graziosa cumo del

onore. giamboni, 7-36: per la fede e divozione ch'ho in te,

lui in palasso. unde esso, per la gran lealtà vostra e bonitade e devossione

degli arienti, 129: ve supplico per la devozione mia verso vui e per mio

ho recevuto. varchi, v-10: la verità risguardare, come giuro a vostra

come giuro a vostra eccellenza, per la servitù e divozione mia verso lei e

: consideri nondimeno vostra altezza s'a la sua grandezza

vol. IV Pag.303 - Da DEVOZIONE a DI (67 risultati)

riparato, e s'assicuri che ne la vita de la presente operetta conservarà viva

e s'assicuri che ne la vita de la presente operetta conservarà viva perpetuamente la mia

de la presente operetta conservarà viva perpetuamente la mia devozione. boccalini, ii-147:

lui le aveva donata quella ligaccia, la quale per cagion di onore ella portava

, e potrò attendere all'opera mia la quale avrò l'onore di presentarvi tra

, pregandovi sino d'oggi di accoglierla con la benignità naturale all'animo vostro, e

verso di voi. nievo, 12: la cuoca e le serve di casa gli

e a torcer anche il collo per mantenere la divozione delle donne. verga, 2-331

isterico, le tentazioni malsane, che la complicità di una vita facile doveva sviluppare

. pirandello, 11-535: volete che la ricompensi con tutto il mio amore,

tutto il mio amore, con tutta la mia devozione dei gravi torti che ho verso

, in qualche modo, essa diminuisse la sua devozione per il padre.

e di mortadella, gli conquistò per sempre la sua devozione. -figur.

amor né divozione / di quella vita la qual voi perdete. beltramelli, iii-279

il mare, al quale tributava tutta la sua devozione di selvaggio, fosse buono

algarotti, 2-19: sorrise qui un poco la marchesa; indi prese a dire:

b. croce, i-1-429: la parte più attraente delle lezioni del tari

leggere leopardi, e da allora incominciò la sua devozione per gli « inni sacri »

carducci, ii-12-154: ella poi voglia conservarmi la sua preziosa benevolenza e accettare la mia

conservarmi la sua preziosa benevolenza e accettare la mia affettuosa devozione. fogazzaro, 1-287

affettuosa devozione. fogazzaro, 1-287: la prego di salutarmi caramente il salvadori,

foscolo, xiv-46: venni nella cispadana con la devozione del democratico; passerò per la

la devozione del democratico; passerò per la vostra rigenerata città colla sacra baldanza del

sacra baldanza del repubblicano: potremo per la prima volta giunger le destre sciolte dalle catene

. d'azeglio, 2-439: malgrado la mia devozione al re, alla

rispondere. carducci, ii-18-156: valgami la devozione al dovere e il profondo affettuoso rispetto

ricompensare non i meriti reali, ma la buona volontà e la devozione a quelle

meriti reali, ma la buona volontà e la devozione a quelle idee liberali di ordine

di progresso, che hanno sempre informata la mia vita. b. croce, iii-27-

. croce, iii-27- 256: la stessa devozione che il bismark professava all'autorità

de'pisani; e così cavalcoro la sera e quello preseno a divozione di

.. che e'si fusse partito da la divozione de'francesi, e non avesse

non darsi vinto. -fare la devozione: sottoporsi a penitenza per scontare

padri governatori s'ordinasse che si dovesse far la devozione, abbian l'occhio a imporre

[ecc.]. -rompere la devozione a qualcuno: importunarlo, dargli

faccia scura; così non gli rompevano la devozione con le solite prediche. faldella

giorni l'avviso del procuratore ventrelli, che la questione del pozzo era stata definita dal

clienti che mi vengono a rompere troppo la devozione! 12. dimin.

col dito. soffici, i-232: la devozioncella che pure dimostravo, conformandomi agli

'sacrificio, offerta '(per la formazione etimologica, v. devoto).

e pagana al cristianesimo. cfr. la definizione che ne dava d'alberti,

per cui un cittadino offriva in voto la sua vita agli dei infernali, per

sul di lui capo le calamità di cui la repubblica era minacciata ».

discendente: in ambedue i casi, la caduta dell'* è indicata nella scrittura

o dall'apice). originariamente indica la provenienza (sia nel senso proprio,

polivalente: designa fondamentalmente l'origine, la causa, l'appartenenza, la specificazione

origine, la causa, l'appartenenza, la specificazione, ecc. bembo

sapere che, nelle medesime prose, la consonante di questi due articoli s'è raddoppiata

, e così gli altri... la ragione della differenza, m.

; al terzo e al primo con la particella di, o de, sopra,

ch'elle sieno, ma quasi tra la turba cacciar le sogliono dell'altre proposizioni.

dà l'articolo * il 'o * la ', al secondo non si dia *

acqua, il pianeta del saturno, la gente dell'arme '. ma..

giacomino pugliese, v-121-29: vostra sia la 'ncomincianza, / che m'invitaste,

: so securo che deo è bono; la bontà de'essere amata: / la

la bontà de'essere amata: / la bontate sua m'ha tratta d'esser

da pisa, 2-89: di solo la fanciulla ebbe cura, per lo grande

: gran tempo inamorato / fu de la bella angelica. cellini, 1-22 (

sp., 22 (374): la vita è il paragone delle opere. carducci

strazio delle carni del peccatore, e la loro dispersione per mezzo d'una turba

cacciano. alvaro, 7-82: essa [la vecchiezza] è capace di amore senza

idem, inf., 32-57: la valle onde bisenzo si dichina / del padre

detti uficiali, aveano frodato il comune falsando la misura e 'l peso del pane.

io l'ho pur veduto in roma con la compagnia, e favorito di molti prelati

, 171: quando dal lido uscio la nave d'argo, / quante lagrime fur

è presto vincere, presto cedere. la velocità s'accosta a paura, la tardità

. la velocità s'accosta a paura, la tardità a fermezza. boccalini, ii-325

vol. IV Pag.304 - Da DI a DI (48 risultati)

pescara, l'arco di mattone, la chiesa screpolata, la piazza coi suoi

arco di mattone, la chiesa screpolata, la piazza coi suoi alberi patiti, l'

cavallo stramazzato. moravia, xi-31: la bocca come di negra, di espressione

altro affresco di piero della francesca, la gloriosa « resurrezione » di sansepolcro.

questa città. giannone, 2-i-543: la festa di s. pietro nell'anno 1050

giugno, ch'era il giorno stabilito, la processione uscì, sull'alba, dal

i-636: vengo a dirti che ho ricevuto la tua lettera delli venti giugno.

1-54: ancora dovete sapere, che la città di fiesole fu fondata sotto tale

nitria. g. villani, 1-10: la quale provincia di frigia si è di

tornati sono ». firenzuola, 468: la sciocca della barbiera fu contenta, e

paese di lucania. 4. indica la parentela. dante, conv.,

di memoria. gioia, 1-i-241: la particella * de ', che cambia '

. cicognani, 9-4: più che la madre delle sue figliole, « donna irene

figliole, « donna irene » sembrava la loro sorella maggiore. 5.

: di questa nobile schiatta sono discesi la nobile famiglia la quale per innanzi furono

nobile schiatta sono discesi la nobile famiglia la quale per innanzi furono chiamati gli ughi

quello che a suo figura / la creò per suo grazia di niente, /

i-80: a novi studii ti attendea la mensa / cui ricoprìen pruriginosi cibi /

'de ', che i nobili per la maggior parte collocano avanti i loro cognomi

il feudo o l'onore da cui traevano la loro nobiltà, allorché alla sola estensione

allorché alla sola estensione delle loro proprietà la dovevano, non alla nascita. pellico,

conc., ii-5: anche la corona che cinse la maestosa fronte di petrarca

ii-5: anche la corona che cinse la maestosa fronte di petrarca fu di suolo

straniero. de sanctis, 7-513: è la forma diretta ed immediata, senza descrizioni

perfezione della scolastica, tutta se ne dee la gloria ai moderni ingegni, alberto magno

di valenza. arila, 158: la preposizione * da 'indica il luogo

di nascita di uno, e non la preposizione * di ', che..

', che... determina la relazione di pertinenza o discendenza; e

dante, inf., 13-43: de la scheggia rotta usciva insieme / parole e

, 13-3: dolce e chiara è la notte e senza vento, / e queta

e in mezzo agli orti / posa la luna, e di lontan rivela / serena

ed ancor trema nuda al rigid'aere / la prima vera. pascarella,

: qualche contadino raccatta di fra la polvere gli escrementi degli animali. bocchelli,

(36-10): in voi è la mia morte e la mia vita: /

in voi è la mia morte e la mia vita: / oi donna mia,

di pene; / se noi fate, la vita a mort'è gita. moscia da

a nulla e di cacciare del mondo la cristiana religione, là dove essi fondamento

strugge e non veggo niente, / enfia la gente andar mi fa gaudente: /

sbatteva in terra, strappandosi di dosso la camicia. pavese, 1-16: sai fare

altro, -diceva lei, senza levarmi la mano di dosso. -esprime liberazione,

dorma? ella non ha in tutta la notte trovato luogo di caldo. paolo da

far male e peccato, più per la vergogna del mondo, che per le

giov. cavalcanti, 62: ancora la libertà dei dazii e delle gravezze è

mani con nuove scuse, qual sarà la quarta? g. m. cecchi,

rosa, 1-80: mi dispiace che la purga non vi liberi affatto del vostro

di là si partì a dì 4 per la via di bologna. giannone, 1-iv-328

terre sue il passo, e gli aperse la via di calabria. manzoni, pr

/ al re di prussia è del tornar la via. g. raimondi, 3-81

vol. IV Pag.305 - Da DI a DI (43 risultati)

parecchi soldati. montale, 29: la tua forma / passò di qui, si

di brumaio / cruento è il fango, la nebbia è perfida. di giacomo,

è perfida. di giacomo, ii-836: la miseria partenopea non toglieva, di que'

città viceregnale 11 suo pittoresco aspetto, la perenne agitazione di quasi seicentomila persone,

perenne agitazione di quasi seicentomila persone, la romorosa gaiezza de'suoi mercati e delle

in o con a (che indicano la direzione, il punto di arrivo, il

ch'a proprio nome / vo per la rosa giù di foglia in foglia. cavalca

a quello di perugia e di siena la 'nfrascritta lettera, la quale facemmo volgarizzare

perugia e di siena la 'nfrascritta lettera, la quale facemmo volgarizzare di verbo a verbo

grido e a le dolenti voci de la pietosa giovane si risvegliò tutta la famiglia,

de la pietosa giovane si risvegliò tutta la famiglia, e di mano in mano

: fuggìa di poggio in poggio / la mia dolce nemica. f. negri,

trasferii dunque [in scandinavia], e la trascorsi tutta, senza badare ai patimenti

vi scopriva. manzoni, 37: la luce rapida / piove di cosa in

gli errori, risparmiato il tempo e la fatica. d'annunzio, iv-2-123: di

uva di corinto, dopo aver toccata la spiaggia di roto. govoni, 2-76

della mano. 13. introduce la causa. giacomo da lentini, 1-12

ne disse che dell'abbondanza del cuore parla la lingua. dante, inf.,

alcun nel mondo riede, / conforti la memoria mia, che giace / ancor del

di sete esser forzato sempre bere con la stessa misura? muratori, 5-ii-104:

avere coll'acutezza del nostro intendimento scoperta la frode e la rete. leopardi, 21-12

del nostro intendimento scoperta la frode e la rete. leopardi, 21-12: sonavan le

: quando appena ricevuto il mistico pane la era svenuta di consolazione di paura d'

-letter. indica l'agente o la causa efficiente. angiolieri, 65-12:

efficiente. angiolieri, 65-12: per la mia sciagura una n'amai / la

la mia sciagura una n'amai / la qual ha il cor d'un altro sì

che venire / sente il porco e la caccia a la sua posta, / ch'

sente il porco e la caccia a la sua posta, / ch'ode le bestie

desta; intende l'orecchio, solleva la testa / percosso da novo crescente romor.

: or come non le davi de la spada? francesco da barberino, iii-107:

: e lui vedea chinarsi, per la morte, /... / ma

, / correan per dargli di lor man la morte. caro, 12-i-9: non

di giano a rinserrar le porte / la bella pace. leopardi, 5-34: a

. sbarbaro, 1-11: come la vite mi cibo di aridità. moravia,

essendo mai sufficiente il raccolto per fare la giuntura. 15. indica il modo

. 15. indica il modo, la maniera in cui si compie un'azione

ricognovve e vide / gir di pari la pena col peccato, / benigna mi ridusse

savi. bisticci, 3-303: compose la vita del grande siniscalco degli acciaiuoli,

campo scotto / vede fuggir, prende la via di botto. caro, 7-761:

arco di piglio, e saettollo. / la furia stessa gli drizzò la mano,

. / la furia stessa gli drizzò la mano, / e spinse il dardo sì

. m. cecchi, 18-n: la cosa non debb'ir di buone gambe.

azeglio, 1-41: se volessi dirigere la parola a chi non è di mia

vol. IV Pag.306 - Da DI a DI (54 risultati)

8): quivi trovò messer nicolao che la sua moglie era morta, e erane

libone. bembo, ii-157: ho ricuperata la vista d'assai. ariosto, 15-43

vero! della porta, xxi-n-454: se la fortuna mi favorisse in farmi trovar pardo

mio figlio, vivi, le perdonarci la servitù di vent'anni e la perdita

perdonarci la servitù di vent'anni e la perdita di cleria mia figlia. f.

. f. negri, 74: è la terra confinante alla lapponia, se non

al mare. baretti, 1-183: la dignità della lingua franciosa non soffriva che

carducci, 1075: di ben tutta la spalla egli soverchia / gli accolti in piedi

, 5-282: lasciò tuttavia nell'agiatezza la moglie e i due figli: mattia

terra, pieno di una noia secolare. la stessa noia, e un'aria di

17. indica l'accusa, la colpa, la pena. bartolomeo da

. indica l'accusa, la colpa, la pena. bartolomeo da s. c

dante, purg., 1-34: lunga la barba e di pel bianco mista /

/ d'aura cader su'fonti ove la luna / piovea gli incanti de l'estiva

estiva sera. 19. indica la funzione, il fine, l'effetto.

l'universo / noi pregheremmo lui de la tua pace. petrarca, 108-14: ma

è di bisogno, ella eleggerebbe innanzi la morte, che amare o cercare quella

appresso a canali d'acqua corrente, la quale fa girar certe ruote, che

2-3-40: di niun prò riusciva [la dieta] all'infelice anima della madre.

soldano, / toccareme nom pòtteri a la mano. giamboni, 4-206 possiamo intendere quante

signore nostro che fece lo cielo e la terra, che non fu lancialotto, che

, 1-ii-156: abbassava e riduceva [la moda] colletti e cravatte, scorciava

, castigava i panciotti di fantasia e la varietà dei colori. alvaro, 7-14:

perfino fragilità, regna sovrano e vince la stessa pena. 21. indica

da s. c., 9-8-33: la memoria richiede morbidezza e non rincrescimento:

se tu le vuogli piacere, non la caricare, ch'ella vuole benignamente essere

suo garzone vetturale. caro, 9-1-315: la santità sua m'espose il contenuto de

santità sua m'espose il contenuto de la lettera. boccalini, i-17: il

, benché noi sappia recitare a memoria per la sua naturale incapacità. leopardi, 19-37

. leopardi, 19-37: de'bruti / la progenie infinita,... /

il tempo. gioberti, ii-127: la tradizione sola può rendere intelligibile il dettato

confettieri, / dopo tonta su te caschi la morte! d'annunzio, v-1-431:

/... / cotant'è maggio la pena d'amore, / ched io

s. c., 9-2-11: la prima generazione di pazzia si è questa,

voluttà di quel che, un tempo, la prima. tozzi, i-212: marta

o dissimiglianza. fazio, v-24-34: la sua grandezza è simile d'un bue

bue / e tal qual cervo mostra la sua testa. cicerone volgar.,

cicerone volgar., i-90: conciosiaché la natura dell'animo fosse semplice, né

quella che bisogna al mio poema, la qual sarà di molti mesi.

alla biasimevole lascivia de'vecchi, sua la credette, e così ne disse.

d'oro. arrighetto, 246: contra la fortuna sii fermo, sii paziente,

tavversitade. bencivenni, 4-97: siccome la tovaglia del lino, acciò ch'ella

siena, 38: nel mezzo è la porta del legname. ariosto, 5-9

il mio amator quivi montare, / e la scala di corde, onde salia,

. bandello, 1-3 (i-53): la coperta era di raso carmesino tutta ricamata

: devendo ragionar dopo voi cornelia, la quale ha rotto lo scilinguagnolo, ella

lo scilinguagnolo, ella così ben difenderà la parte nostra, che non io, ma

io, ma voi, diverrete per la vergogna, di fuoco. b. davanzali

e una faccia tosta a tutta prova aspettava la cerimonia con ima tranquillità e una sicurezza

d'oro, nobile magione / de la speme, de 'l riso e de'piaceri

di sonno in su quel punto / che la verace via abbandonai. cavalca, iii-40

di qua da lui, chi fece la grande arca, / e quei che cominciò

arca, / e quei che cominciò poi la gran torre / che fu sì di

lascia alla pastura / andare il palafren senza la briglia; / e quel va errando

vol. IV Pag.307 - Da DI a DI (40 risultati)

vacillante il piede, / toglieasi in man la lira. d'annunzio, iii-1-1095:

378): veggendosi di quella compagnia la quale egli più amava rimaso solo,

luogo dove / potesse avere a tempo la novella, / non mancheria d'aiuto

cervelli scarnati d'ogni poesia non fece presa la paura di sturbar l'albergo d'una

di mare. compagni, 3-29: riformò la città di cremona di vicario. bonichi

ogni vertute ardente, / vedea a la sua ombra onestamente / il mio signor

onestamente / il mio signor sedersi e la mia dea. fazio, v-17-46: bianco

è del corpo, alquanto lineato; / la sua lunghezza è poco più d'un

ariosto, 8-57: e così cominciò la dura sorte / tra quelle che più grate

emtemdeva de quella vita / laove alesiu la marita. cielo d'alcamo, 5:

, vi-11-221 (12-10): lassate far la guerra a'perugini, / e voi

perugini, / e voi v'intramettete de la lana / e di goder e raunar

: ogni ora pensa come debbi fare la sezzaia ora che viverai; e pensa

che viverai; e pensa sempre de la morte. s. caterina da siena,

[paese], si farebbe insegnar la strada, senza seminar qua e là

, graziosi disegni, ma in nessuno la forza di rappresentare nella faccia il carattere

le pialle, maneggiava lo scalpello o la sega, e parlava con tutti,

indeterminativo. patecchio, v-135-22: de la lengua voi dir alò primera- mente,

ch'eia nos piu a gran part de la cente. guittone, i-1-94: e

/ gli patri santi envìtante che si de la lor gente. fra giordano, 5-172

parti del contado. simintendi, 3-163: la morte era dinanzi a'miei occhi:

: tolgono della carne grassa e ungongli la bocca a quello iddio e alla moglie

., 5-3 (37): la lancia le venne allato alla sinistra poppa,

altri che più di spavento ebbero, fu la crudel giovane da nastagio amata. s

entrare de'nimici di fuori, che la città sarebbe perduta. andrea da barberino

barberino, 1-290: gherardo faceva cercare per la terra d'una buona spada. bisticci

spada. bisticci, 3-307: istette sotto la sua disciplina una figliuola del marchese di

con servir simil canaglia, ho tanta de la fame, tanta de la fame,

tanta de la fame, tanta de la fame, che si me bisognasse vomire,

quantunque sieno tre bravacci atti a menar la durlindana di taglio e di punta? lanzi

genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea raggrumolato de'bei denari. carducci

dei due, domandiamolo a chi volete, la ragione l'ho io. io ci

,... incapace di difendere la rispettabilità della moglie, e capacissimo invece

e vistose, non però migliori, almeno la più parte: l'uva turca,

neiente, volendo montar noi fin a la deità, pregiàn meno c'un ribaldo.

.. sono per corruzione... la feccia della feccia delle generazioni? carducci

chiude / odora e tepe e brilla la primavera in fiore. -con uso

colui che disse che era di più graziosa la virtù quando veniva da bello corpo,

non avendo ella avuto riguardo a sacrificare la mia riputazione piuttosto alla delicatezza del suo

ancor io non ho riguardo a sacrificare la tranquillità della sua ambizione al genio del

vol. IV Pag.308 - Da DI a DÌ (49 risultati)

sua virtude e colla sua intelligenzia, la quale elli ha da deo, dominia

tempo è d'aprire li occhi a la veritade. idem, inf., 2-34

io m'abbandono, / temo che la venuta non sia folle. cino,

alquanto, / sì tutta si disvia la mia virtute, / che dentro ritener non

ogni rimedio di difendere e di tenere la città ad onta del duca. pulci

cervelli scarnati d'ogni poesia non fece presa la paura di sturbar l'albergo d'una

implicita. giamboni,. 48: la bella favella in matta persona, è

tue parole. bisticci, 3-320: essendo la terra in questo tempo in condizione,

dante, conv., ii-ix-7: se la cera avesse spirito da temere, più

lo raggio del sole che non farebbe la pietra, però che la sua disposizione riceve

non farebbe la pietra, però che la sua disposizione riceve quello per più forte

locuzioni congiuntive. intelligenza, 272: la bella pollisena ettor piangea, /.

in mano, e'mi feciono una la più cirimoniosa orazione. lalli, 1-4-6:

fermo; di modo che, per la sua condizione, poteva dirsi agiato.

, 20: in mezzo di te è la cagione perché ti dei umiliare. guittone

che 'l mondo conoscesse quanto più possa la gentilezza vostra appresso di me che la

la gentilezza vostra appresso di me che la sua villania. g. bentivoglio, 4-188

fronte all'altro. levi, 1-47: la strada... scorreva sullo stretto

, 19-176: di qua, di là la mazza mena tonda, / dovunque e'

salta gioso al piano, / dove è la fiera fera di natura, / che

si fa un gran discorrimento per tutta la casa gittando sassi e menando d'attomo

di lungo: poco lontano c'era la sua casa. de sanctis, 11-3x1:

3-106: di rado mio zio accendeva la lampada. calvino, 3-9: d'un

: il quale io amo grandemente per la sua virtù, e oltre acciò per la

la sua virtù, e oltre acciò per la pietà, che egli usa di nutrire

male e perirebbono senza il suo aiuto e la sua cura. soderini, i-241:

, 80: e di così aviene che la vela sta sempre da una banda e

, 35 (619): tentennò la testa, come accennando di no.

collodi, 405: il re e la regina sono tanto severi, che se

'di'. oggi questa particella molti e molti la sopprimono, dicendo p. es.

, 158: 'di'. suole lasciarsi la preposizione 'di'in alcuni casi, come

simili. cicognani, v-1-260: anche la zia giulia... non stava a

nome della lettera d (d), la quarta lettera dell'alfabeto, la

la quarta lettera dell'alfabeto, la terza delle con sonanti.

dia. latini, 1-435: poi la seconda dia / per la sua gran balia

1-435: poi la seconda dia / per la sua gran balia / stabbio 'l

trovamo vòlgiare lo cielo entra lo die e la notte una volta: e la demora

e la notte una volta: e la demora che 'l sole ne fa sopra

l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el fa da l'altro lato

fa da l'altro lato ne dà la notte. novellino, 6 (175)

xxviii-378: in quella die se celebrava la festa de dea iunone ne lo tempio de

del sole e l'occultare: e la ragione è, perché essi, usandolo

dodici parti eguali, e così fanno la notte. il dì naturale è di

parve si dovesse muovere il dì dopo la pasqua. poliziano, st.,

verno i rigidi martiri, / e la stagion de'redivivi odori, / fra le

2. l'ora in cui appare la luce del giorno. giamboni, 7-79

s'egli è di state, si levino la mattina per tempo quando si fa die

certaldo, 148: sempre ti leva la mattina per tempo, e anzi dì,

. b. davanzali, ii-138: la mattina a dì, innanzi che si

vol. IV Pag.309 - Da DÌ a DÌ (45 risultati)

, 1 * 425: martedì si farà la festa bella degli edifici: il dì

. 4. per estens. la luce del giorno. dante, purg

è dì chiaro. brocardo, ix-55: la fede a piè d'un lieto colle

colle / ramenta alcippo a marato, e la doglia: / espcro il dì cacciando

onne tenebre c'è dia: / la nova filosofìa gli utri vecchi ha dissipate.

oh chiarissimo dì della eternità, dove la notte non oscura, ma la somma

dove la notte non oscura, ma la somma verità sempre illumina! marmitta, ix-295

: a dì 23 di luglio 1399 fu la prima commissione che ini ricorda avere avuta

giovanni, v-104-83: dio mi lasci vedere la dia / ch'io serva a madonna

v-122-4: or ti rimembri, bella, la dia / che noi fermammo la dolze

, la dia / che noi fermammo la dolze amanza? medispini, 1-100: soggiornò

, xvii 213-67: che vita fia la mia? / quando serà la dìa /

vita fia la mia? / quando serà la dìa / ch'ale mie braccia stretta

dì avvenne che e'cavalcando / a la terra dintorno, fu avvisato / ch'ella

dì passò per qui valerio intagliatore con la sua famiglia. guidiccioni, ix-485:

il seno e 'l volto i e la man carca di mature spiche, / ritorni

mature spiche, / ritorni a noi la bella amata pace? ricchi, xxv-1-227:

aver rapito entro lo stato mio / la bella donna, ond'io son fatto

: due grassi grillìtalpe stan scuffiando / la pappa amara che fu un dì il cervello

dante, conv., iii-xv-18: la via de'giusti è quasi luce splendiente

procede e cresce infino al dìe de la beatitudine. bibbia volgar., v-796:

. nievo, 1-565: pur troppo la verità, la forza, il torto e

1-565: pur troppo la verità, la forza, il torto e la ragione sono

verità, la forza, il torto e la ragione sono spartiti così appuntino che potrebbe

ragione sono spartiti così appuntino che potrebbe la tregenda tirar innanzi fino al dì del

[libertà] amara / in utica la morte, ove lasciasti / la vesta

in utica la morte, ove lasciasti / la vesta ch'ai gran dì sarà sì

. dante, inf., 14-54: la folgore aguta, i onde l'ultimo

: ma questa è opera di virtù distendere la fama per li fatti. petrarca,

, a questi dì, ambasciadori con la corona del regno e con la bacchetta

ambasciadori con la corona del regno e con la bacchetta dell'oro. boccaccio, dee

degnissima libraria in ogni fa- cultà, la quale, prevenuto dalla morte, non è

morte, non è molto tempo, la lasciò a'sua successori; ed ewi ancora

verrà tarda ai posteri? io certamente la spero ne'miei dì. manzoni, 314

d'oggi cattivare a lungo e schiettamente la libera e illuminata persuasione degli uomini.

9. per lo più al plur. la vita umana. francesco da barberino,

condotto della vita in forse, / piansi la bella giovanezza, e il fiore /

, 2-16: si fece una trippaccia, la maggiore, / che a'dì de'

il cuoco. è un termine che amplifica la voce 1 mai '. -buon

meco. alberti, 121: la età ormai matura, di dì in dì

se non quello che dì per dì la divina benignità e clemenzia mi ministrava.

, / che dì per dì mi riapre la vita. -dì e notte, notte

mia. elegia giudeo-italiana, v-34-4: la notti e la die sta plorando, /

giudeo-italiana, v-34-4: la notti e la die sta plorando, / li soi

purg., 6-113: vieni a vedere la tua roma che piagne, / vedova

vol. IV Pag.310 - Da DIA a DIABOLICO (43 risultati)

cielo, il mar, l'aria e la terra: / ogni pensiero, che

-sta'tu dì e notte a far la guardia a questo uscio? -madonna sì

, n-114: e nascoso l'avea alda la bella, i che 'l dì venuta

te il die sanza cessare e sèntati la notte per sapore, di te parli lo

spirito mio, di te favo- leggi la mia mente. giusto de'conti, i-70

rime. b. corsini, 12-100: la pesante clava, / che il nini

questo modo, io me ne vo poscia la sera a letto... scarica.

il tetto, il quale altramente luce la notte ed altramente risplende il dì fra dì

: tal ch'io aspetto tutto 'l dì la sera / che 'l sol si parta

., 5-9 (79) -'la madre dolorosa molto,... tutto

lo avvenimento di nuovi barbari, dopo la declinazione dello imperio romano, nascevano in

e tu lo sai, / e la notte per te non dormo mai. alfieri

: tanto cavalca messer tristano e la donzella l'uno dì presso a l'altro

l'altro, ch'eglino entraro per la grande valle di girano. -dare

una certa facuità naturale, per non la dir grazia particolare dell'imbroccarlo [il

che dovete avere, che presto finirà la battaglia e la guerra: se bene fussino

, che presto finirà la battaglia e la guerra: se bene fussino cento anni

, è un dì finito: e dopo la cotal guerra, ne seguirà la felice

dopo la cotal guerra, ne seguirà la felice vittoria. l. salviati, 19-23

ieri. che / è egli ch'io la divezzai? mi pare / un dì

tardezza sua, riuscire, per mostrargli la sciocchezza e mentecattaggine sua, se gli

quanti dì è san biagio; tu farai la metà di nonnulla. -tutto dì

levulosio; alla glicosuria si associa spesso la poliuria. -diabete bronzino: malattia rara,

-diabete florizinico: glicosuria provocata sperimentalmente con la somministrazione di flo- rizina. -diabete insipido

: ha in comune col diabete mellito la poliuria e la polidipsia, ma ne

comune col diabete mellito la poliuria e la polidipsia, ma ne differisce per la

la polidipsia, ma ne differisce per la patogenesi, per la nessuna alterazione del

ne differisce per la patogenesi, per la nessuna alterazione del ricambio dei carboidrati,

ha da contraria ancor doppia cagione / la diabete il fonte suo primiero. a.

8-298: nel qual caso dovrà succedere la maggiore separazione dell'orma, e quel

1-196: « sì » dice « è la diabete. ha gli occhi aperti ma

si può toccare. dove scontra, la carne si ammacca. è il sangue

: era malato, mi disse subito la nuora, aveva un restringimento uretrale, e

ho fatto mille imbratti / per far la diabetica tornare / e fin qui invan

di non mangiar altro che carne per la salute delle patrie lettere, lui diabetico.

savinio, 2-166: i turchi occuparono la tessaglia per un anno, al comando

: vincenzo venosta diabolicamente orando disse: la compassione essere crudeltà. c.

scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia. deledda, i-186: il cerchio

, preso e innamorato di lei, la promise, e sposò a moglie.

moglie. cavalca, i-93: guardatevi che la sincerità della vostra fede non sia maculata

formasse 'l viso / a simiglianza de la sua figura: / anzi fu, per

anzi fu, per sacramento preciso, / la femmina diabolica fattura. boccaccio, dee

: io ho più tosto quella [la corte di roma] per una fucina

vol. IV Pag.311 - Da DIABOLISMO a DIACATTOLICO (42 risultati)

le diaboliche tenèbre / nel mondo uscì la spaventevol forma. bandello, 3-44 (ii-473

tasso, 12-534: è necessario che la cagione sia qualche virtù sopranaturale o qualche

della città... determinavano che la dottrina la quale insegnava ad uccidere i

città... determinavano che la dottrina la quale insegnava ad uccidere i principi,

stimar da tutti tra le opere diaboliche la diabo- lichissima. leopardi, v-237:

. pirandello, 7-649: e levando la fronte, si dava a improvvisare stranissime

diaboliche e bestemmie. cardarelli, 6-31: la gente lo odiava forse per questo,

o riproducono interamente o in qualche parte la tradizionale iconografia del demonio); assai

assembrava un'antica e oscura matrona, la quale il suo aspetto mostrava più diabolico

che umano. nievo, 7: [la cucina di fratta era un vasto locale

rostrati e diabolici. jovine, 22: la notte sognò due occhi diabolici confitti nei

bontà naturale di questo rifugio mentre sotto la minaccia delle macchine diaboliche non v'è

; e con le diaboliche mani segò la gola al figliuolo, e quivi lo lasciò

bianco da siena, 95: dimostrami la sua divina luce / la mia diabolica

95: dimostrami la sua divina luce / la mia diabolica iscuritade, / e 'l

della sua santa croce, / e la incurabil mia infermitade. serdini, ix-270:

caritade, gl'in- dussono a stare la sera. masuccio, 228: dirò de

. b. davanzati, ii-175: la paura era delli accusatori diabolici, ricchi,

questa for- fanteria diabolica del casale, la quale però durerà puoco. i

fomenta in tempi tali [della peste] la carneficina degli uomini quanto la diabolica ingordigia

peste] la carneficina degli uomini quanto la diabolica ingordigia di tanti. manzoni,

fuggire turandosi gli orecchi a riparo contro la stura delle empietà e dei dileggi onde

dei dileggi onde il salsamentario diabolico empì la salsamenteria e il portico. comisso,

me che uscivo da una città considerata la più diabolica del mondo. pavese,

: vi giuro che, se mai la poesia fu di giovamento a nessuno, oggi

poesia fu di giovamento a nessuno, oggi la provo di non ordinario sollievo alle mie

correntemente questa scrittura diabolica mi fe'riaprire la lettera. pea, 1-64: mio

impulso ignoto, che mi spingeva innanzi, la mente scopriva con sua meraviglia parole nuove

diavolo, fu scritto, è di sparger la voce della sua morte. =

. papini, 28-202: rimane la religione e qui il salto c'è

g. raimondi, 3-95: la pratica del diabolismo surrealista, del cinismo

immoralismo e della dinamite letteraria ha indurito la pelle di un critico francese. =

diabologìa, sf. scienza che studia la natura, l'azione, le manifestazioni

del diavolo. papini, vi-584: la diabologia vuole scandagliare in che consiste l'

scandagliare in che consiste l'anima e la colpa di satana, quali furono le

• % %). che riguarda la diabologia. papini, vi-585: si

cagionata da acri e corrosivi umori che la mangiano e la divorano. =

e corrosivi umori che la mangiano e la divorano. = voce dotta,

farmaco composto di polvere medicinale confortativa, la cui base è il calamento.

, 3: il diacartamo [purghi] la flemma. carena, 1-51: 'diacartamo'

è un elettuario sodo, purgativo, la cui base è il cartamo.

. elettuario lassativo in cui entra principalmente la cassia e che davasi in clisteri alla

vol. IV Pag.312 - Da DIACAUSTICA a DIACCIO (38 risultati)

). medie. che cauterizza con la rifrazione. tramater [s. v

che abbrucia per refrazione; come è la cauterizzazione che si pratica per via di

ghiacciaia. magalotti, 24-181: la sera ero stato un gran pezzo nella

avverso destino, / non vi cova la gatta allegra e gaia, / e non

allegra e gaia, / e non è la cucina una diacciaia. =

diacciare, intr., anche con la particella pronom. { diàccio)

della città, una notte di furto prese la terra. m. adriani, vi-107

padiglioni di fango e d'acqua, la quale tosto per lo freddo diacciò.

tempo del diluvio, diacciandosi tacque che la coprivano, [la terra] fusse restata

diacciandosi tacque che la coprivano, [la terra] fusse restata un globo immenso

immenso di cristallo,... io la stimerei un corpaccio inutile al mondo.

diacciò nel calamaro, / ho aggranchiata la man, la stufa spenta. vallisneri

calamaro, / ho aggranchiata la man, la stufa spenta. vallisneri, i-404:

tenuta a diacciare. pea, 8-103: la brina, che si è diacciata sui

, io mi sentivo di sorte diacciare la gamba. g. f. rucellai,

, et in particolare il naso e la barba. -provare un freddo intenso

intorno al viso perché non gli restasse la bocca troppo storta. 3.

viso all'amante, le si diacciava la voglia; e una specie di sug-

. b. davanzali, i-311: la porta d'agrippina diacciò subito: non

poco, / e sempre più nell'agitar la vita: / alfine ei si riscalda

un fuoco. fagiuoli, 3-5-229: quando la tramontana... / sopraggiunse con

abba, 381: si trascinò [la donna] sotto il portico della chiesa,

avesse udito. cicognani, iii-2-188: quando la signora isabella entrò in camera -e l'

stato di correre al letto e abbracciar la figliola -fu diacciata subito dalla prima occhiata

. viani, 13- 92: la belva annusava un ciotolone vuoto, contorceva

belva annusava un ciotolone vuoto, contorceva la nervatura, alzava il pelame, diacciava la

la nervatura, alzava il pelame, diacciava la lingua fuor del telaio dei denti e

di numi pieno / e stavano a pigliar la diacciatina. 3. sm.

grazzini, 2-259: potette... la gagliardìa e la possanza del valoroso suo

: potette... la gagliardìa e la possanza del valoroso suo cavallo mettere nell'

all'alabastro orientale. pea, 8-17: la carta gelatinosa di cui è recinta la

la carta gelatinosa di cui è recinta la boccetta, diacciata e trasparente, fonde

andò alla stanza della sua innamorata. la quale trovò diacciato l'uscio, e gli

più del solito fredda, non meno la mano allo scrivere, che que'po'di

cantinetta, e diaccierà si dice anche la ghiacciaia, cioè il luogo dove si ripone

?... ». allora la santa donna rispose: « sì,

. magalotti, 24- 143: per la strada ha auto miseramente a perire in un

peggio. / questi bei ceri fan come la luna,

vol. IV Pag.313 - Da DIACCIO a DIACETILENE (35 risultati)

dal vento c'inzuppava di sopra, la mota di sotto. d'annunzio, iv-2-13

pietrame diaccio; il monte brancoli per la croce sul vertice appare come la cuspide

per la croce sul vertice appare come la cuspide di una spettacolosa cattedrale. locchi,

c. e. gadda, 6-207: la stufa era diaccia. lo stanzone era

fiato. buzzati, 3-304: sentiva la neve diaccia penetrargli anche dentro la giubba,

sentiva la neve diaccia penetrargli anche dentro la giubba, gli occhi non si potevano

molto diaccio, per quello crese che la fanciulla avesse detto il vero. abba,

d'atra prigione acqua che stilla, / la mia livida fronte abbia bagnato. de

, iii-81: e continuò ad ingoiar la zuppa diaccia, tenendo la scodella in

ad ingoiar la zuppa diaccia, tenendo la scodella in mano. 5.

utilità loro. morante, 2-78: la casa era deserta... e mio

intenso, concentrato; non diffuso (la luce). borgese, 1-19:

, 1-19: vide staccarsi dal cielo profondo la nuda architettura dell'appennino e nascere presso

, indifferente; duro, impassibile (la voce, il sorriso, patteggiamento).

il cadavere del re, gli toccava la testa per accertarsi ch'ella fosse veramente

fosse veramente recisa, e diceva con la voce diaccia: « ecco un corpo

lo sguardo falso, il mento aguzzo, la parola torrenziale, la fronte impassibile:

mento aguzzo, la parola torrenziale, la fronte impassibile: uno di quelli esseri

e lontane queste donne del gange. la loro carezza diaccia è l'amore in uno

] passò di mano in mani con la noncuranza diaccia d'una bordel- liera.

, iv-229: lassù alto ho fatto la falterona piena di faggi e d'abeti,

capelli. guerrazzi, 8-13: apre anacreonte la porta, e comparisce un fanciullo,

. moccio. burchiello, 80: la bocca e 'l naso mi faceva un guazzo

. sassetti, 323: andandosi verso la fine [dell'estate] si maturano

. redi, 17-79: per fuggir la parola 'diavolo'si dice *

: i'me posi a diacer lungo la gora / a bioscio su quell'erba voltoloni

i-501: e1 povero vici abbate, per la debo- leza de le passate fatiche,

di camera da dove era diaciuto con la fanciulla, e se ne tornò a la

la fanciulla, e se ne tornò a la sua. -con la particella pronom.

ne tornò a la sua. -con la particella pronom. p. fortini,

prima acostatasi vidde il giovine che con la fante si diaceva. = idiotismo toscano

. composto chimico che si ottiene mediante la reazione dell'anidride acetica con la diossifenilisa-

mediante la reazione dell'anidride acetica con la diossifenilisa- tina in presenza di ossicloruro di

sulla mucosa dell'intestino crasso senza turbare la funzione dello stomaco e dell'intestino tenue

dal pref. diacetil-, che indica la presenza di due radicali acetile in un composto

vol. IV Pag.314 - Da DIACETONALCOLE a DIACONICO (18 risultati)

bencivenni, 5-96: impiastro diàquilon, la cui utilità è nota alle postemazioni dure

tiravano via colla molletta, medicando poi la piaga con digestivo, e di sopra 4

a quantitade d'una oncia e siale dato la sera quando vae a dormire con sugo

sono il diapipereo, il diacimino, la diagalanza, e 'l diamuschio. garzoni,

medicinale di polvere cefalica, isterica, la cui base è il cornino.

(che sono tutti succedanei per camuffare la parola da evitare). diacinèsi

in cui i bivalenti si dispongono contro la membrana nucleare, distanziati l'uno dall'

altro bellissimo e del primo bellissimo anche la corniola che potrebbe passare per un diacinto.

, giacitura. firenzuola, 613: la quale, perciocché doveva avere una

senza spostamento delle due parti in cui la roccia viene a dividersi. =

-per estens.: ministero di diacono, la durata dell'ufficio di diacono.

si lamentava che non aveva talvolta udito la ragione delle primizie. 3

che comprendeva l'imposizione delle mani, la facoltà di cominciare in coro le ore

vivevano cinquanta vergini sacrate a dio. la madre delle quali si chiamava platonia,

diaconessa, / che venga! -venga la diaconessa! / -dov'è? -nella

... a somiglianza di roma, la quale avea molte di queste diaconie.

libro liturgico del rito bizantino, contenente la preghiera e le suppliche da recitarsi dal

dal diacono. -al plur.: la preghiera e le suppliche stesse.

vol. IV Pag.315 - Da DIACONO a DIADEMA (36 risultati)

con l'imposizione delle mani, con la consegna del libro dei vangeli e con

consegna del libro dei vangeli e con la pronuncia della formula prescritta dal rituale,

, e porta, come insegne, la stola a tracolla e la dalmatica (suoi

insegne, la stola a tracolla e la dalmatica (suoi compiti specifici sono di

di necessità, il battesimo solenne e la comunione, esporre il santissimo sacramento,

testi fiorentini, 89: tucta la gente che v'era drento morì,

e il diacano e subdiacano che cantavano la messa. cavalca, 19-140: dicendosi la

la messa. cavalca, 19-140: dicendosi la messa nella detta chiesa in quell'ora

: sentendosi da molti lodare e rincrescendogli la vita fratesca, lasciò l'abito da

uscì di sagrestia solenne e severo sotto la pesantissima cappa di broccato, argento e

preti e da diaconi barbuti, con la liturgia di san giovanni crisostomo. pirandello

amministra i vasi della messa; tiene la patena avvolta nel velo in tempo del

il quale [medico], a dir la verità, mi par il prete che

comunità, in seguito predicavano, amministravano la comunione e gli altri sacramenti, cantavano

chiese resa più complessa, regolavano anche la distribuzione dei soccorsi, si occupavano delle

lo picciol numero de'fedeli, aveano la cura de'poveri,... ma

poveri,... ma, essendo la chiesa accresciuta, non poterono bastare a

conte enrico di nassau gli sorregge dietro la coda del reale paludamento. pascoli,

2-427: noi, per chiarezza, usando la figura diacope, l'abbiamo nominata colla

, 143: risulta chiara una diacronia tra la base bracciantile del cremonese e i dirigenti

, i-243: l'unità da cui provenne la diade politica dell'imperio e del sacerdozio

. b. croce, ii-10-124: la diade delle « dèe superstiti. giustizia

operatore risultante dal prodotto diadico che è la forma più generale di moltiplicazione fra enti

d'oro usato nell'antichità per cingere la fronte, per legare i capelli e

azzini, 130: onde a giove cascò la diadema, / e mandò in terra

perle e pietre preziose, intrecciato con la corona di alloro, poi divenne una

detto, in capo a tiridate cinse la diadema. m. adriani, iv-370:

presentò a cesare una diadema intrecciata con la corona d'alloro. tasso, 10-34

di diadema. fogazzaro, 7-16: ora la luna batteva di sghembo, alle case

una vecchia torric- ciuola, e sopra la intera scena il sublime diadema ottagonale della

capelli rossi... le cingono la fronte come un diadema di fuoco.

di fuoco. viani, 19-123: la corona di giunchi marini spinosi aveva la

la corona di giunchi marini spinosi aveva la foggia di diadema e gli fu posta sul

fare stelle d'oro fino o mettere la diademe de'santi o adomare a coltellino

così sconcia vita che egli arebbon levata la diadema ad ogni gran santo. paleotti,

l-11-379: il dipingere un santo senza la diadema e corona, che è il

vol. IV Pag.316 - Da DIADEMATIDI a DIAFANO (53 risultati)

esprimere al meglio che fosse loro possibile la luce, ma anco d'argento e d'

una specie di diadema di corallo, campeggia la grande m e l'ihs con la

la grande m e l'ihs con la croce. -per simil.

. f. negri, 80: la costuma [la berretta] questa di

. negri, 80: la costuma [la berretta] questa di panno rosso rotonda

l'aureola. pulci, 26-35: la morte è da temere, o la partita

: la morte è da temere, o la partita, / quando l'anima e

tante diademe, / questo è cambiar la vita a miglior vita. 4

carena, 1-119: fannosene [con la filigrana] pendenti, braccialetti, diademi

azeglio, 2-117: io ho accompagnata la marchesa alfieri; essa era in una gala

di diamanti in capo, e poi la collana, e giù via via sino alla

, con innumerevoli farfalle d'oro su la sua veste, con la fronte cinta

d'oro su la sua veste, con la fronte cinta d'un diadema, con

delle spose, note in città per la loro avvenente grazia... queste,

meno aggressivi, o dei più inclini verso la storia del costume, facevano venire in

il diadema di fiori d'arancio, la fascia tricolore, la penna d'oro,

fiori d'arancio, la fascia tricolore, la penna d'oro, la discorsa del

fascia tricolore, la penna d'oro, la discorsa del parroco. 5.

a l'alta tuo lucente diadema / per la strada erta e lunga, / non

glorioso diadema di quegli onori che circondano la fronte di vossignoria illustrissima. pallavicino,

eterno amore. tommaseo, 3-i-133: la lite non finirà mai fino a tanto

a tanto che non venga chi insegni che la fatica è il pane quotidiano del ricco

è il pane quotidiano del ricco, la generosità e la pazienza il diadema del

pane quotidiano del ricco, la generosità e la pazienza il diadema del povero. panzini

, ii-577: alta e forte, con la testa di una bellezza energica, incoronata

era tale davvero da far intimidire con la sua sola presenza. govoni, 44:

-corona di alloro con cui si cingeva la testa del poeta a riconoscimento dei suoi

, com'essi 10 chiamarono, la futura grandezza della nascente accademia.

cosa, se non lo scettro e la diadema, e quelle cose che nascono

cose che nascono di questo, cioè la gloriosissima cura della salute di tutti,

altri che non s'eran trovati a porgli la diadema, chi per paura chi per

chi per invidia d'abdagese che comandava la corte e il nuovo re, si rivoltarono

onor di scettro e di diadema, / la sua mercé, predestinato sei. frisi

carolina murat giunse in città. fu la cerimonia... splendida per ammirazione

figur. iron. diadema dell'ariete: la corona delle corna. masuccio,

a multi poveretti del paese facea portar la diadema de l'ariete in su la fronte

portar la diadema de l'ariete in su la fronte. = voce dotta,

m. adriani, ii-69: la qual maniera ritennero i romani più d'

avendo una piaga in testa portò lungamente la fascia. milizia, ii-329: 'diadema'.

colla quale i re cingevano il capo o la fronte. molte divinità ancora veggonsi diademate

figur. d'annunzio, v-1-868: la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che

delle malattie, 1-27: usi [per la cura della tosse] questi lattovari,

: vuole dioscoride che si debba tenere la gomma composta con mele in lettovario sotto

lettovario sotto alla lingua, e non la gomma pura: come fanno tenere gli

diadra- ganti istessi, dove entra dentro la tragacanta. d'alberti, 295

polvere medicinale, pettorale, dolcificante, la cui base è la gomma drogante.

pettorale, dolcificante, la cui base è la gomma drogante. = voce dotta,

atleta che si cinge intorno alla testa la benda, simbolo della vittoria.

sulla base di una scala convenzionale, la visibilità, cioè la distanza alla quale

scala convenzionale, la visibilità, cioè la distanza alla quale, in pieno giorno

ottimo, ii-274: il fumo tolse la diafanitade dell'aere puro. crescenzi volgar

lustre e preclare, ne le quali la terra pone la durezza, l'acqua

preclare, ne le quali la terra pone la durezza, l'acqua la chiarezza,