innanzi tra il fumo della polvere e la danza delle palle là sopra una terra
: da copenaghen s'usciva a vedere la campagna come per un riposo, una
il tremulo vasaio che, irridendo / la mia infecondità, / mi ubbriacò di
, 1-14: guarda il numero alterno, la danza / perenne delle morti e delle
suoi sentito, / appoco appoco abbandonar la danza. la spagna, 7-45: nell'
/ appoco appoco abbandonar la danza. la spagna, 7-45: nell'altro canto ve
, 7-45: nell'altro canto ve dirò la danza / e la battaglia che fér
canto ve dirò la danza / e la battaglia che fér coi pagani. / tutti
pulci, 4-60: ulivier disse: « la danza rinfresca; / tu hai disposto
2-30-25: tra lor duo se cominciò la danza, / con gran percosse di
dubitanza / finita con quel colpo aver la danza. 6. figur. ant
, in una situazione intricata. -finire la danza: condurre a termine un affare
4-321: a questo modo finirem noi la danza, e levarem questo vino a'fiaschi
quanto avviene in coteste contrade. ma la vostra danza non è finita, e
che non si crede. -menare la danza, le danze: condurre un
matteo e que'due fratelli che menorono la danza della prigione e di casa ed al
per in sino a quest'ora tu hai la danza menata a tuo senno: ora
danza menata a tuo senno: ora la vogliamo menare a nostro. pulci,
proprio cugino di ser piero che menava la danza, e, per misericordia e compassione
-in somma il granchio / mena tutta la danza. -io per me / lo teneva
poco concetto del suo principe: mena la sua danza, sì come le più de'
ostiere di messer maffiolo, e trovò la scellerata danza del suo fratello. boccaccio
tutte le parole dal zeppa dette e la risposta della sua moglie, e poi aveva
della sua moglie, e poi aveva sentita la danza trivigiana che sopra il capo fatta
bel gherardino, 1-27: et e'veggendo la sua innamoranza, / come da prima
innamoranza, / come da prima incominciò la danza. storia di stefano, 1-41
, e poi, segondo usanza, / la note con la dama se colegaro;
segondo usanza, / la note con la dama se colegaro; / ma a lei
; / ma a lei, che piazeva la basa danza, / lo numero li
usso de quella, incominciarono de novo la danza trivisana, cum dolcissimo piacere de
: ed in camera entrato, su la medesima cassa la riversò, ed entrato
camera entrato, su la medesima cassa la riversò, ed entrato in ballo fece
danza. p. fortini, ii-14: la giovine... seco ballò una
cent., 23-79: nel detto tempo la città di pisa / aveva grande stato
, / ed il conte ugolin fioria la danza, / e 'l conte ameri,
, / ma no gli gravi troppo la tardanza. 11. ant.
abi sì bionno, / cadut'è la carne e la danza d'entomo: /
, / cadut'è la carne e la danza d'entomo: / noi me pensava
. 14. locuz. -aprire la danza, le danze: guidare il
un passo almeno di valtz per aprire la danza in una veglia reale, così a
allora non essere esperto ad intonare su la viola canzone o ballata o a
tutti i tempi. -menare, guidare la danza: condurre, guidare il ballo
1 -conci. (122): comandò la reina che una danza fosse presa;
una danza fosse presa; e quella menando la lauretta, emilia cantasse. pulci,
. pulci, iv-171: e mena ben la danza in quel riddone, / non
, / di procurar più su che la scarpetta. diodati [bibbia], 1-2-65
vinse / di camesena. -muovere la danza: ballare. guerrazzi, 6-171
guerrazzi, 6-171: obliosi muovete oggi la danza, dove ieri surse il patibolo
1 -conci. (122): comandò la reina che una danza fosse presa.
chiome d'òr. imbriani, 2-250: la musica, che trascina per l'ombre
esultanza, le si avventò incontro attraverso la folla danzante e la raggiunse appena in
avventò incontro attraverso la folla danzante e la raggiunse appena in tempo per impedirle di
trono / due magnanime dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'
magnanime dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'bei trionfi generosa pace
sue veglie, e delle vergini / la danzante ilarità? nievo, 1-6: la
la danzante ilarità? nievo, 1-6: la strada, rotta dal tempaccio de'giorni
correva capricciosamente, da vera selvatica che la era, per burroncelli, poggi e
ii-6-166: io ho troppo genio per la lirica danzante e forse anche per la scapigliata
per la lirica danzante e forse anche per la scapigliata. boine, i-39: quando
l'aerea fiamma di venere e lieve la luna giù, matte, danzanti,
ombre, uno, dinnanzi, attizzò la lanterna. moravia, i-486: le gambe
, per 'festa di ballo data la mattina o la sera ', per lo
festa di ballo data la mattina o la sera ', per lo più in casa
di * festa, veglia ', è la versione del francese 'matinée, soirée
freschi aprili. pavese, 4-43: la sua ragazza era concia... ieri
, 5-34: -dategli una licenza oltre la convalescenza in modo che si eserciti meglio per
in modo che si eserciti meglio per la fortuna del paese, -disse il re rivolto
nel belgio fiammingo e nella renania verso la seconda metà del secolo xiv che,
donsella: / di'che cansa / la speranza / se da me più si rubella
(5-7): cantar, danzar a la provenzalesca / con istrumenti novi d'alemagna
primavera / tutti gli augei cantar per la foresta / e gli arbuscelli metter verde cresta
che si provvedesse, che di certo la grande compagnia dovea entrare nel regno,
compagnia dovea entrare nel regno, e la provvigione che di ciò fatta era, era
gente, / tanta tristeza dànno a la mia mente, / che ogn'altra noglia
: per otto giorni inanti al carnovale, la gioventù con molta frequenzia s'esercita in
pigliandosi l'uno a l'altro, or la punta, ora il pome della spada
e poi ritirando, e rialzando le spade la disfanno, in modo che sopra il
pericolosi, ch'io non so come la non si fiaccasse il collo mille volte.
ancor sana e snella / solea danzar la sera intra di quei / ch'ebbe
, iii1- 64: pantéa danzava su la tavola tra i vetri, senza rompere
5-82: una ballerina incoronata e cinta la vita flessuosa di rose vermiglie danza tutta
, 29-122: tre donne in giro da la destra rota / venìan danzando. idem
caporali> ii-104: non fu quel dì veduta la bugia / danzar, quantunque l'odio
folto di piante secolari sui cui rami la lambrusca tesseva gli attendamenti più verdi e
colombi a litigare con questi per prenderne la loro parte. carducci, iii-7-114: le
praga, iv-5: ch'egli ne evochi la santa memoria, sappia ch'io avevo
occhi neri preziosi le si spandeva su tutta la persona, e dentro cui pareva danzare
/... / coll'amore danzare la mia morte. 2. figur
bei mesi d'aprile e di maio / la gente fa di fior'le ghirlandette.
rizzosse. anguillara, 6-125: mentre la gamba manca egli tien alta, /
senza un piede, i poi secondo la verga, e 'l piè l'assalta,
e 'l piè l'assalta, / posar la destra e l'altra alzar si vede
/ e fa ciò che lo sprone e la man chiede. baldi, 5-24:
, / tra le ninfe del ciel danzar la luna. monti, x-3-247: nel
gesto che fu mosso da giosuè contro la faccia del sole. carducci, 641:
ornai da me: / con esse è la speranza, i l'illusion, la
la speranza, i l'illusion, la fé. fogazzaro, 1-654: vi sono
una farfalla. d'annunzio, v-1-85: la navicella danza non senza grazia. panzini
danzava sugli abissi bui, scavalcava addirittura la morte, senza darsi pensiero e senza
rallentare mai. govoni, 2-5: bevvi la vigna in erba / con i pali
pali celesti di solfato, / e bevvi la vendemmia coi suoi canti, / con
, da un tetto all'altro, sopra la larga piazza del paese, verso sera
d'annunzio, iii-2-61: e danzerò la danza di vittoria, / o gràtico,
questi / mastri d'ascia e cordai; la danza sacra / ti danzerò, davanti
, al fine di sfruttare al massimo la potenza della spinta. -far danzare qualcuno
dall'oland. deinzen). per la locuz. danzare sui pedali, cfr.
. -al femm. per lo più indica la ballerina di professione (in partic.
ecc.). cenne da la chitarra, vi-n-184 (5-9): per
vi do vegli armini; / una campana la qual peggio suona, / stormento sia
e danzatori. baldi, i-127: offende la podagra un danzatore, / la chiragra
offende la podagra un danzatore, / la chiragra un pittore; / s'albergo cangeran
re con una giovane danzatrice, per la bellezza e lascivie famosa. foscolo,
grazie) / tento ritrar ne'versi miei la sacra / danzatrice. rovani, i-962
i vezzi voluttuosi che potevano fame spiccare la grazia infinita. d'annunzio, iv-2-659
infinita. d'annunzio, iv-2-659: la danzatrice silenziosa con le linee del suo
in abito da paradiso terrestre intendono con la plastica del loro corpo rivelare i vari
loro corpo rivelare i vari costumi e la psicologia degli affetti. bontempelli, 20-17
tarantella, i danzatori non si toccavano che la punta delle dita, girandosi attorno,
di corteggiamento cadenzato. sinisgalli, 6-176: la danzatrice col turbine che crea rende ancora
turbine che crea rende ancora più inviolabile la sua solitudine, lascia intorno a sé lo
lo spazio ottuso, esaurito, e la sua anima interamente spremuta. -per simil
da quando volle inaugurarsi in pubblico [la fontana] / danzatrice di classe tutta nuda
-farsi desiderabile: rendersi grato, cattivarsi la simpatia. livio volgar., 3-290
il diavolo a schiera infiamma a provare la castità della nostra vedova, la quale
provare la castità della nostra vedova, la quale e la nobiltà e la forma eletta
della nostra vedova, la quale e la nobiltà e la forma eletta e le ricchezze
, la quale e la nobiltà e la forma eletta e le ricchezze fanno desiderabile
si considera come sola cosa necessaria la vita, la quale anzi è la cosa
sola cosa necessaria la vita, la quale anzi è la cosa meno necessaria di
la vita, la quale anzi è la cosa meno necessaria di tutte le altre
perché tutte le necessità o desiderabilità hanno la loro ragione nella vita, la quale,
hanno la loro ragione nella vita, la quale, massime priva delle cose o
cose o necessarie o desiderabili, non ha la ragione della sua necessità o desiderabilità in
, esse acque chiamòe mele, non che la natura della acqua fusse commutata in mele
acqua fusse commutata in mele, ma perché la dolcezza del beveraggio conteneva simiglianza di mele
naturale in ciascuna cosa è misurato secondo la possibili tade de la cosa desiderante:
è misurato secondo la possibili tade de la cosa desiderante: altrimenti andrebbe in contrario
se medesimo, che impossibile è; e la natura avrebbe fatto indarno, che è
non diversamente dalla sempre desiderante natura, la quale profonde miriadi di germi per dar vita
dante, conv., iii-x-2: quanto la cosa desiderata più appropinqua al desiderante,
, più passionata, più si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione
a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. g. villani, 11-123:
volgar., 1-4-230: molto è differente la ragione del considerante dalla necessità dello abbisognante
ancora in lor medesime: come è la sanità e li figliuoli, quando non
ricco, 1-12: da poi che per la mia disideranza / amor di voi mi
amor di voi mi diede piacimento, / la mia favilla in gran foco è tornata
favilla in gran foco è tornata / e la picciula neve in gran gialata: /
; / allegra lo tuo core e la tua cera. = deriv.
fisica- mente, sentimentalmente o intellettualmente) la mancanza di un oggetto e tendere (
e tendere (anche solo con la mente) a possederlo; sentire l'assenza
l'assenza di una persona e ricercarne la presenza o la compagnia o l'amore
una persona e ricercarne la presenza o la compagnia o l'amore (spirituale o
multiplicar lo folle pensamento, / e la ventura li dà piacimento / de lo gran
e desiderare...: per la potenza che è nell'anima del desiderare
m. villani, 9-56: come la sete dell'avaro per acquisto d'oro non
oro non si può saziare, così la rabbia del tiranno non si può ammorzare
per acquisto di signoria; per divorare tiene la gola aperta, e quanto più ha
che quel che ha veduto / ne la sua mente imagina e considra, / facea
si desidera e, di poi che la cosa desiderata s'è ottenuta, l'
ha pace poi; / e 'l villanel la gode co'suo buoi. guicciardini,
l'amore è un desiderio di possedere; la gelosia è un timor di perdere:
si desidera, così è naturale che la gelosia, finché non giunge a distruggere
e s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia. d'annunzio,
, poiché egli l'amava poiché egli la desiderava e le sue carezze erano ardenti
; ma attendeva così, con la fiducia che la vendetta sarebbe venuta da
così, con la fiducia che la vendetta sarebbe venuta da sé, peggio
gravità di concetti; ma direbbe che la terra si gloria d'esser tocca da'
arte di potare gli alberi, e offriva la sua opera ai coltivatori di frutteti,
, 20-129: quando un uomo ha convinto la donna di un altro uomo e tutti
desiderare in uomo che abbia a servir la corte. soderini, iii-476: desiderano e
potevano favellare, si andavan segnando con la croce, che era quanto in quella
e l'argomento, ma come desidera la musica, son costretti i poeti a tessere
ancora è da considerare il luogo ove la battaglia si dee fare, se a noi
. c., 28- 1-2: la gloria seguita le virtudi a modo che l'
ombra, e sì come lo mercenario aspetta la fine del lavorìo suo, così io
e da'moderni. bembo, 1-17: la bella virtù e il giovevole intendere,
non sentite e mille altre vaghezze che ha la satira latina, ne i nostri io
aver idea nessuna di quello che fosse la morte, pure la desiderava come fine
quello che fosse la morte, pure la desiderava come fine di dolore. viani
quelli che nei giorni delle solennità desiderano la solitudine e disdegnano le comitive. bocchelli
alle porte, / desiderando all'animal la morte. bembo, i-143: nella cui
felicità. grazzini, 4-546: io per la paura, vedutomelo così improvviso avanti agli
con ima manata di grossoni mi chiuse la bocca, dicendomi che 'l tempo che
concede. leopardi, i-56: desiderar la morte a questo figlio, poniamo caso
ho desiderato per tanti anni, come la fine, no, anzi, come il
mal tempo. 5. avvertire la mancanza, rimpiangere. livio volgar.
abbiate a desiderare né i genitori né la patria. machiavelli, 94: facendosi
quel popolo non avesse a desiderare per la assenza dei re alcuna cosa delle antiche,
, iii-vi-7: ciascuna cosa massimamente desidera la sua perfezione, e in quella s'acquieta
, i-109: il mercatante, finita la sua vicenda, apparecchiasi di tornare a
sanza quella non vive, che è la sua perfezione, e così ogni cosa naturalmente
più l'animo vostro desidera, fuggite la superbia del re. 8
anima mia in te ha desiderato con la sete; per molto difetto a te
sete; per molto difetto a te la mia carne! 9. locuz
. -desiderare vanima di uno: desiderare la sua morte, cercare di ucciderlo.
tardare a venire, mettendo a prova la pazienza di chi aspetta. galileo,
il quale tra'boschi e nella villa la dilicatura e la politezza della città non
boschi e nella villa la dilicatura e la politezza della città non lassa desiderare. goldoni
ed esporre in modo che non lascia desiderar la mano d'un altro artefice. de
lascia molto a desiderare come arte, ha la gloria di aver posto i fondamenti.
ha rifatto l'uomo, ha restaurata la coscienza... padre di questa letteratura
l'artista. moravia, iii-138: la condotta del muzzarini lasciava spesso molto a desiderare
i veri onori, avendo essi illustrato la medicina e ridottola a tal perfezione,
andamento. resta a desiderare assai per la proprietà della lingua e dello stile. praga
12. sm. figura retorica con la quale si esprime un desiderio, che
nel linguaggio degli auguri significava 'notare la mancanza di sidira ', cioè delle
quindi, nella lingua corrente: 'sentire la mancanza di qualche cosa '.
: oggetti di antiquariato molto ricercati per la loro rarità. = voce dotta,
quella facoltà dell'anima che, secondo la dottrina aristotelica, spinge l'uomo a
che briseida fosse conceduta alli greci, la quale elli con desiderativa virtude d'amore
mondo tu intendi l'intellettiva, perché la vegetativa non le fa di mestiero, non
ei bisogno di nutrimento; né ancora la sensitiva, mancando il cielo di strumenti
e così né ancora si dee dargli la desiderativa, perché tale alla sensitiva conséguita.
ragionevoli o irragionevoli, conoscitive o desiderative, la più nobile e più eccellente di tutte
animo, e coperta di un callo tutta la facoltà sensitiva, desiderativa, ec.
un significato più opportuno della polemica contro la soggettività della storia è la raccomandazione che
polemica contro la soggettività della storia è la raccomandazione che, nel narrare la storia
è la raccomandazione che, nel narrare la storia, ai giudizi logici, che sono
innanzi al presente o passato prossimo hanno la loro ragione, come presentimento e invocazione
[il verbo amo]; cioè la nazione indicativa, la comandativa, la desiderativa
]; cioè la nazione indicativa, la comandativa, la desiderativa, la congiuntiva
cioè la nazione indicativa, la comandativa, la desiderativa, la congiuntiva, la diminutiva
, la comandativa, la desiderativa, la congiuntiva, la diminutiva e la denominativa,
, la desiderativa, la congiuntiva, la diminutiva e la denominativa, con truppe
, la congiuntiva, la diminutiva e la denominativa, con truppe da non tenersi
lo advenire, incerta nientedimeno a chi la desidera. 5. ant. attraente
giamboni, 169: sai bene come la vaga ventura m'avea allargata la mano
come la vaga ventura m'avea allargata la mano sua, e arricchito di doni suoi
tutti tempi rendere lui dovete de tutta la vostra vita? laude, v-507-34:
... / pietra preziosa siti la più fina atrovata. dante, conv.
, li quali siete mio gaudio e la mia corona, così state nel signore
o fatto, e ogni cosa desiderata contro la legge di dio. capellano volgar.
dio. capellano volgar., 1-81: la isperanza del disiderato amore sempre conserverà in
ariosto, 4-40: al fin trovò la bella bradamante / quivi il desiderato suo
12-i-291: prego iddio che vi renda la desiderata sanità, e voi, che non
feste e nelle caccie dagli antichi romani, la quale è veloce a meraviglia, ed
del lago maggiore, né mi lasciava goder la desiderata allegrezza dell'animo. a.
, par., 1 -77: quando la rota, che tu sempiterni / desiderato
tanto allor del cielo acceso / de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
, 9-56: i venti amici poi tono la nave pur dianzi mossa dal porto ne
, i-26: ed ecco già suona la tromba, ed al desiderato segno si
i giovani a un tempo stesso rallentano la briglia. leopardi, iii-1064: vorrei
: si ricordò della cavemetta dove aveva la fureria: tante volte ripensata e desiderata
e desiderata appena ritornato a casa. la cavemetta con la sua branda, con
ritornato a casa. la cavemetta con la sua branda, con quella del furiere,
/ nostro letto troviamo quiete, quando / la mente non è grave di pensieri:
con verace affetto di cuore voi seguite la virtù della pazienza e della umiltà,
virtù della pazienza e della umiltà, la quale non dubito che voi avete appresa,
uffici. g. raimondi, 3-289: la sua vita era stata, gli pareva
vita era stata, gli pareva, la trascrizione lenta, faticosa, desiderata,
dal popolo. dovila, 131: la mattina del terzo giorno,, mentre
del terzo giorno,, mentre pure la disperazione suggeriva i medesimi pensieri di prima
medesimi pensieri di prima, arrivò improvvisamente la nuova desiderata che il principe casimiro,
di gratissima sorpresa mi fu il ricevere la desiderata opera, ma nel trovarla accompagnata
una lettera carissima desideratissima, che non la proseguono se prima non abbiano sbrigata ogni
. p. fortini, ii-210: la fanciulla, auta la lettera, stava con
, ii-210: la fanciulla, auta la lettera, stava con desiderata speranza,
sono entrato, a condure questo ucello a la desiderata rete! s. bargagli,
istanze, desiderata (di cui è la forma italianizzata). gioberti,
dello intelletto. de sanctis, 7-379: la società bisogna accettarla come si trova e
trova e migliorarla man mano, diffondendo la coltura e la istruzione, sicché impari
man mano, diffondendo la coltura e la istruzione, sicché impari a stimare non
prov. morte desiderata, cent'anni per la casa: quello che vorresti veder subito
: morte desiderata, cent'anni per la casa. desideratóre (disus.
il desideratóre. pallavicino, 1-199: la natura non fece desiderabili tutti i beni
né si sa dove fuggisse e finisse la vita. cuoco, 2-i-8: duoimi però
voi intendete, e in quello dimorava la beatitudine, ché era fine di tutti li
atto, di desiderio, dolere loro più la morte che a'giovani. bottini,
cosa che si desidera, ma ancor che la speranza si mostri o diffìcile,
lunga, ferma nondimeno l'animo contra la difficultà. tasso, 3-2: il saggio
l'amore è un desiderio di possedere; la gelosia è un timor di perdere.
/ dov'è silenzio e tenebre, / la gloria che passò. leopardi, 27-49
, 27-49: quando tutto avvolge / la formidabil possa, / e fulmina nel cor
dall'affannoso amante! verga, 2-54: la fanciulla guardava il cugino alla sfuggita,
sfuggita, gli porgeva i fiammiferi e la borsa del tabacco, cercava di prevenire tutti
cielo che per pietà mi portano presso la finestra. b. croce, ii-8-50:
finestra. b. croce, ii-8-50: la vita si accende di desideri, e
3-61: penso alla mia vita / la qual ritorna sempre sui suoi passi / e
passi / e come il dì e la notte si ripete / nei suoi disgusti e
raffreddano il desidero. 2. la cosa desiderata; il fine sperato.
forte dubitare come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato,
disideri pianti da'lavoratori sono disfatti, e la vana fatica del lungo anno perisce.
arme. goldoni, vii-556: lasciai la lettera, scrissi un viglietto, vi
, scrissi un viglietto, vi rimarcai la mia pena, il mio desiderio. arici
piovene, 5-13: giunto a terlano senza la minima preparazione, entro nella farmacia ed
». 3. ant. la persona amata. boccaccio, dee.
24: di poi lo peccato si corruppe la carne, laonde le nacquero li desideri
, laonde le nacquero li desideri che la 'ncendono. panfilo volgar., xxviii-197
desiderio di vendetta nasce il sangue e la morte degli uomini. gelli, 15-51:
levava le vesti, ricercò ad aleria la ragione; perché dopo tanti disprezzi alle
i suoi desideri. goldoni, viii-1016: la ragione indebolita com'ella è, non
; compianto (per l'assenza o la dipartita di una persona). giamboni
: spesse volte spera l'avversario che la battaglia si possa avaccio finire, e se
. lorenzo de'medici, i-25: la compassione della morte per la età molto
i-25: la compassione della morte per la età molto verde e per la bellezza,
per la età molto verde e per la bellezza, che così morta, più
marito con l'onorato piacere del contemplare la vita di lui virtuosa. g.
dall'affetto derivata di coloro che onorando la virtù d'alcuni in vita, non
, non poteano soffrirne il desiderio dopo la morte. alfieri, 1-88: dopo
volgar., 4-271: il dì e la notte andare, e appena quello che
s. margherita, 2: la sua madre morì. per la quale cosa
2: la sua madre morì. per la quale cosa la balia sua sì la
madre morì. per la quale cosa la balia sua sì la nutricava con maggiore desiderio
la quale cosa la balia sua sì la nutricava con maggiore desiderio, imperò ch'
ugurgieri, 4: o reina, la fatiga è tua di diliberare quello che
, sì si vuole dire che hanno la morte in desiderio, e la vita
che hanno la morte in desiderio, e la vita in pazienza. -venire
dee., 5-8 (71): la qual cosa era tanto a nastagio gravosa
gubbio, 47: così acconci, la battaglia disiderosamente aspettano. ottimo, i-148:
agli occhi tuoi andavi desiderosamente dove vedere la credevi. leggenda aurea volgar.,
1254: sedette tra i poveri innanzi a la chiesa di san piero, e mangiòe
(430): niccoluccio disiderosamente ricevette la sua donna e 'l figliuolo, tanto più
volgar., i-180: desiderosamente presero la diritta mano di scipione, e lungamente
diritta mano di scipione, e lungamente la baciarono, e puosero dinanzi al limitare
maestro alberto, 25: tu con la bocca di lui stessa ammonisti, questa
a'savi di pigliar disiderosamente ad amministrare la republica. bibbia volgar., x-410
: però che desiderosamente ingenerò noi per la parola di verità, acciò che siamo alcuno
;... ma solamente dimandamo la tua aita, che in un punto da
. settembrini, 1-30: contentò anche la sicilia, sempre desiderosa di re e
gratitudine. dossi, 423: passava la strada fra vigneti gravi di purpuree uve
1-216: in quel giardino era chiusa la sua fanciullezza, anzi, i sogni
, 3-62: adesso che placata è la lussuria, / io son rimasto coi miei
poteva durare anche parecchi anni dopo finita la fecondità. -sm. bencivenni
umiliare dormendo né vegghiando: tanto era la sua coscienza rea, la quale consumava la
tanto era la sua coscienza rea, la quale consumava la sua desiderosa mente.
la sua coscienza rea, la quale consumava la sua desiderosa mente. simintendi, 1-185
non è niuna più capitai pestilenza che la dilettanza del corpo, la quale l'
pestilenza che la dilettanza del corpo, la quale l'uomo à da natura, della
à da natura, della quale nasce la desiderosa lussuria, e malvagia e sfacciata libidine
quelli ch'à l'animo desideroso: la fretta gli è lentezza. passavanti, 15
: e innanzi ad ogn'altra cosa vada la salute dell'anima. leonardo, 1-174
ascoso, / io n'anderei piangendo infra la gente, / cherendo te, meo
disiderosa bellezza, non che ad altrui la prestino? s. caterina de'ricci
66): iasone avuta dal re la desiderosa licenzia, se strinse al conceduto viaggio
], i-412: avete spesa tutta la vita vostra in dormire e in pigrizia
è una miseria d'animo, per la quale il bene che potrebbe fare non
è una cattività d'animo, per la quale il bene che ha cominciato noi compie
compie. alberti, 28: la inerzia e desidia inrustichiscie e disonesta la
: la inerzia e desidia inrustichiscie e disonesta la famiglia; e solleciti et officiosi padri
famiglia; e solleciti et officiosi padri la ringentiliscono. caro, 9-778: da
, o dietro rovinosi pregiudizi è trascinata la facile ma turbolenta imbecillità de'popoli.
l'affanno marzial. cattaneo, ii-1-18: la convivenza cogli schiavi...,
..., l'abituale desidia, la beata e boriosa ignoranza, l'isolamento
ignoranza, l'isolamento dagli stranieri, la cui conversazione coi temuti negri sembra dover
piuttosto all'asiatico. pascoli, ii-417: la lonza... è la incontinenza
: la lonza... è la incontinenza sì di concupiscibile e sì d'irascibile
concupiscibile e sì d'irascibile; è la concupiscenza col suo effetto di tristizia e
da uno amante il quale, con la sua donna dimorando, la miri e rimiri
, con la sua donna dimorando, la miri e rimiri sicuramente, et ella
. magalotti, 20-200: se considereremo la montagna in corpo a un infinito di
che faccia bisogno che prima mostri come la terra abitata per l'umana generazione è
sentenzia, che si appella designamento, la quale ha luogo quando il dicitore disegni
indicare, proporre per l'elezione o la nomina a una carica, per l'assunzione
2-ii-138: servio,... dà la sua figlia tullia in moglie al figlio
generazione, dovesse entrare a san nicola, la ragione e la tradizione designavano il terzogenito
a san nicola, la ragione e la tradizione designavano il terzogenito, raimondo. d'
designava loro 4 madama reale ', la più famosa levatrice di torino, donna capace
che designi il nemico al disprezzo, la persecuzione infierisce più facile.
le stesse parole che designavano, secondo la topografia parlamentare, i due partiti,
due partiti, ne rivelavano le qualità: la destra era stata destra, sagace,
, in quale desolata regione ha corso la mia esistenza -visto che non c'è
mattone, e sia crudo, come dice la chiesa, e ponlo dinanzi a te
dinanzi a te, e designa in esso la città di ierusalem. meditazioni sulla vita
sulla vita di gesù cristo, xxi-1017: la vita attiva è designata per marta,
attiva è designata per marta, e la vita contemplativa per maria. v.
debbe, come io arbitro, designare la valle di malebolge. b.
b. croce, ii-9-157: la difficoltà in cui qui si urta nasce
hai designato il luogo dove tu vuoi indirizzare la freccia. carducci, ii-18-110: ha
spazio, tracciare (il volume, la superficie di un corpo); indicare
tangibile ch'essa mi stava accanto. la pregai: toccami il braccio...
determinato loco, ove raggionevolmente possa designarsi la linea de la sua base. gemelli
ove raggionevolmente possa designarsi la linea de la sua base. gemelli careri, 1-ii-297:
10. intr. (con la particella pronom.). delinearsi,
] l'ombra caliginosa, entro cui la formazione del grottesco pauroso si designa vaporosamente
. di giacomo, ii-522: la * sciantosa 'appartiene al basso fondo
ella, ignara e impavida, sospinge la sua giovinezza alla conquista della borghesia
-sm. carducci, iii-13-53: dopo la morte di ugo, prediletto al padre
. bartolini, 15-55: udendomi così parlare la designata, da lei stessa, al
designato a pontefice massimo, voleva sgombrata la regia, e il trasloco in quei
fuora di me, mi condussi a la designata fontana. bugnole sale, iv-215
e conversando mi fu facile condurla [la signora] fuor dai sentieri fin sotto
ottimo, iii-379: come la palla è designatrice dell'universo, e
l'essere designato; proposta (per la nomina a un dato ufficio o l'
. 3. atto di indicare con la mano protesa, di segnare a dito
quello! ». che cosa accadeva? la prima volta che fece questa designazione,
questa designazione, al suo paese, dopo la fuga del suo amante, l'uomo
ma bisogna ristringere più che sia possibile la dicitura, e usare abbreviate le designazioni
, 5-377: da noi vecchi con la designazione di salute deve significarsi un indebolimento
tre bollettini di carta che portavano con la bella, chiara scrittura del bansi la
la bella, chiara scrittura del bansi la designazione * famiglia, campagna e case'
. pavese, 8-388: le leggende sono la storia di ciò che avviene la prima
sono la storia di ciò che avviene la prima volta e ne hanno la semplicità e
che avviene la prima volta e ne hanno la semplicità e 10 stupore. anche se
struttura ritmica che costituisce il dramma, la sospensione. 7. sigla
v-218: dette a salomone suo figliuolo la designazione del tempio e delli edificii dintorno e
così forte da ogni lato intorno, infra la designazione di quel cerchio, infra il
begolardo, / tu mi tien bene la lancia a le reni; / s'eo
. francesco da barberino, 13: la madre, ch'ebe nome madonna genea,
altri ch'erano ivi ad albergo, la fecion ballare al suono d'uno mezzo
a desinare. sercambi, 24: fatto la debita riverenzia, li invitò per la
la debita riverenzia, li invitò per la mattina rinvegnente a desnare seco. g
rado. cammelli, 168: desino poi la domenica al desco / con la forchetta
poi la domenica al desco / con la forchetta come i cittadini, / né mai
seco. machiavelli, 671: piacevolmente con la sua brigata desinava e, desinato,
noi eramo tutti a tavola, perché la mattina s'era desinato più d'un'
già arcidiacono di vinezia quel giorno che la notte seguente morì di uscita di sangue.
mangia di giorno e non di notte, la quale stagione gli è del tutto ignota
ignota. goldoni, vii-41: come la mia signora sta bene d'appetito. /
ancor i'non t'ho ben scosso la polvere. ariosto, v-25: serbandoli
. p. fortini, i-34: la donna... con non molte vivande
g. m. cecchi, 1-182: la serva è sì dappoca, che non
desinare, / ella non sa dove la s'abbi il capo. -mandare a
a desinare con gli angeli: causare la morte, uccidere. g. m
lancione forandolo, il comune desnare per la sua morte maculò. angiolieri, 80-10:
il desinare si chiamava cena, e la cena desinare, secondo il modo degli
. g. villani, 7-89: per la qual brigata non s'intendea se non
cavalieri e d'altri popolani, andando per la terra con trombe e diversi stormenti in
l'ora del desinare, il re e la marchesana ad una tavola sedettero, e
una tavola sedettero, e gli altri secondo la lor qualità ad altre mense furono onorati
estendere lo desinare infino a vespro, e la cena infino a mezza notte. g
morelli, 458: di continuo abbiamo la sua immagine innanzi, di tutti i modi
e'suoi fatti ricordandoci, il dì, la notte, a disinare, a cena
amici e convitati, el marito de la giovene fece accendere un gran foco.
dafni serviva a pigiare ed imbottare, la cloe a portare il desinare a'vendem
al desinare, e son venuti a la cena. allegri, 215: datomi desinar
desinar rendon squisito / il moto, la salute e l'appetito. tommaseo,
gli sarebbero poi rimaste impresse per tutta la vita. e. cecchi, 8-212:
/ tutto fra il desinare e fra la cena. guarini, 326: serberowi alcuna
al boschetto e all'uccellatura passava un'ora la mattina; poi, fin che venisse
questi giorni di sopra detti, e massimamente la mattina innanzi desinare, quasi tutta la
la mattina innanzi desinare, quasi tutta la nobiltà di firenze. tommaseo, 1-79
tommaseo, 1-79: avanti desinare si lesse la vita di santo ignazio scritta dal
dopo desinare: e compiuta l'orazione davansi la pace insieme e poi ciascuno la dava
davansi la pace insieme e poi ciascuno la dava all'abate, e abbracciando tutti
di partirmi dopo / desinar, per la volta di bologna; / or io
e il dormire, come si leggerebbe la gazzetta di firenze. c. e.
, i-212: questa promessa mi fu fatta la mattina, e 'l dopo desinare se
. montecuccoli, 21: il dopo desinare la regina va in slitta, et a
slitta di corte, nella quale conduco la bella contessa di casa sparre.
3. locuz. -congiungere, giungere la cena col desinare: protrarre il desinare
attecchire, non accozzare il desinare con la cena: vivere senza un guadagno fisso,
cieco, si raccomandava, pregava, la rimandava d'oggi in domani, ma
alla volta di marignano, destinato per la desinata. c. dati, 3-94
. c. dati, 3-94: la moglie accorta ricevè la roba, ma non
, 3-94: la moglie accorta ricevè la roba, ma non diede il ferraiuolo
in contado è ordinariamente il banchetto o la desinata nella nascita d'un figliuolo. perticari
perticari, ii-371: del bel sì la voce è già sonata: / già ne
non passeresti mai, che non ricogliessi la 'mposta de'tuoi desinatori. desinèa
gente armata l'accompagnò, avendo ordinata la desinea alla grande badia di chiaravalle.
, verbo) e determina nel verbo la persona (o la diatesi o talora il
determina nel verbo la persona (o la diatesi o talora il tempo) e
, e i rapporti delle sostanze. la sola distinzione dei casi rese le lingue
, più armoniche. lanzi, 1-1-237: la desinenza in e tanto è familiare agli
. cattaneo, i-2-257: non cerca la rima: però non la fugge come
: non cerca la rima: però non la fugge come il latino, più sovente
sovente ha cara l'allitterazione, ossia la ripetizione, non delle desinenze, ma delle
, iii-13-203: penso di darla [la descrizione] qui tal e quale..
guardi, l'amor di pitagora; ma la sola forza sonante del nome, il
. * cadono in malsanini / per la tracce volpolini / primogenitura vendini '.
agg. che appartiene o che costituisce la desinenza. arila, 154: 'desinenziale'
a trapassar lo rio, / ché la divina giustizia gli sprona / sì che
divina giustizia gli sprona / sì che la tema si volge in disio. tedaldi,
il bel viso io rimirava, / ne la mia mente pingeva un disio, /
ogni pensier rio / da me, per la dolceza che mi dava. petrarca,
quanto richiamando più l'envio / per la secura strada men m'ascolta. boccaccio,
. lorenzo de'medici, ii-37: la vostra sete spegne un fresco rio,
sete spegne un fresco rio, / la fame i dolci frutti, e misurate /
i dolci frutti, e misurate / con la natura ogni vostro disio. bembo,
danni in oblio, / lieto sarei da la mia musa accolto. della porta,
: oimè, che ora ora m'uccidi la mia figliuola! ché allora pensando al
desio della vendetta non mi facea sentire la doglia. fed. della valle,
: il desio di piacerti, / e la tema che 'n lei vedessi cosa /
suppone / che della sua ferita / sia la beltà cagione; / ma la beltà
sia la beltà cagione; / ma la beltà non è. / è un bel
parini, xviii-113: uom, a cui la natura e il ciel diffuse / voglie
degli anni il tuo valor contrasti / la spoglia di tuo nome), attendi e
. faldella, 3-457: voleva ritorsi la benda per il desìo di vedere anche
: accosciandosi, le si gonfiava intorno la gonna come per una festa pastorale,
più voler nemica. 2. la persona, la cosa desiderata; l'oggetto
. 2. la persona, la cosa desiderata; l'oggetto del desiderio
xxxii-14: dite: « madonna, la venuta nostra / è per raccomandarvi
, / ma, per fare esser ben la voglia acuta, / tien alto lor
. bonagiunta, ii-324: amore e la mia donna e lo cor mio /
i-1-125: addonque, siccome dissi, la fine d'onne dizio è pagamento.
questo tu vuogli iscampare, tu e la tua gente, e avere lo tuo
desidero di sapere il tutto per giovare con la mia fede a i vostri novi desii
altro lasci in terra, / che la tua nobil fama, a me fedele /
ei fu costretto / a lagrimar tra la consorte e i figli / lacerate, disperse
. a operare da reagente chimico per la divisione dei partiti. 4. desiderio
che manca / pensando, donna, la vostra beltade. / e lo disio che
disio. b. visconti, ix-75: la voglia mia per cotal voglia adempio,
dio. marino, 5-92: a la leggiadra vergine da presso / si fè pur
prestigio di gloria, ora lo chiama la palma di un martirio,...
e lungamente / mi sedetti colà su la fontana / pensoso di cessar dentro quell'acque
pensoso di cessar dentro quell'acque / la speme e il dolor mio. imbriani,
. negri, 1-387: appuntava alle sbarre la sua faccia i l'adolescente, con
le tane / fuggendo del gran verno la magagna, / a schiera ed a compagna
tra le donzelle / a piè con la sua spada furioso. alamanni, 5-2-628
l'aere. fazio, v-26-91: la maggior parte, per quel ch'i'udio
vate? pascoli, ii-90: quelli che la ragion sommettono al talento, sono dal
, / che per ellezione a dio la chiama. michelangelo, 30-2: non posso
chiari e dilettosi / in cui fiorì la tua nova fatica / e dentro i versi
miei laboriosi / tremò il disio de la bellezza antica. viani, 10-329:
ch'è digiuno. rosa, 74: la state all'ombra, e il pigro
e di bevanda. bocchelli, 6-21: la cadenza, il sommesso brusio degli erre
, il sommesso brusio degli erre francesi, la lunghezza delle mute finali, avevano indotto
cavalcò con disio, / e po'la notte non trovò ch'il sani. boccaccio
sal- vestro, e alla móglie portò la buona novella, lietamente aspettando e con
per intendere il modo di ritornar sana la sua cara consorte. cesarotti, ii-100
-per sinul. tommaseo, i-177: la terra e il del con grande amor
desio si specchia in picciol'onda / la terra e il cielo. 9
in tono di pianissimo « scarsa è la luna per iscorger vostre fattezze: epperò
andrea da barberino, i-270: venuta la mattina bosolino montò a cavallo per andare
giambullari, 409: essendo venuta a morte la vecchia regina tira, il re araldo
bel tombolo di polenta incaciata, o la zuppa coi suoi cavolini teneri teneri ch'
surse il poeta; e disdegnando / la triste italia e per mancar d'obietto /
-canz., 2: amor che ne la mente mi ragiona / de la mia
ne la mente mi ragiona / de la mia donna disiosamente, / move cose
« disiosamente', a dare ad intendere la sua continuanza e lo suo fervore. boccaccio
mirando, né disiderando più disiosamente che la bellezza di quelle papere. b. segni
tu eri tutta occupata a farti fare la corte dal gussalli. 2.
tegno. / a me ne venne [la cerva] disiosamente. / il villan
via d'un giardino che era dietro la casa, a la sua innamorata pervenne,
che era dietro la casa, a la sua innamorata pervenne, la quale desiosamente
casa, a la sua innamorata pervenne, la quale desiosamente lo accolse. parzancse,
luce, che nel foco / strusse la cera, e 'ncenerio le piume /
gentil cor che 'n te riposa / che la rivesta e tegnala per druda, /
questo pensiero, a dare a intendere la sua dolcezza, la quale era tanta che
dare a intendere la sua dolcezza, la quale era tanta che mi facea disioso
era tanta che mi facea disioso de la morte, per andare là dov'elli già
adunque, o giovani, i quali avete la vela della barca della vaga mente dirizzata
di salute con istudioso passo, io per la sua inestimabile potenza vi priego che divotamente
pinabel dié fede; / e d'aiutar la donna, disiosa, / si pensa
, 310: spaziando sen giva / per la stagion fiorita / la bella giovinetta,
giva / per la stagion fiorita / la bella giovinetta, / desiosa d'ordire /
davanzati, xvii-547-1: lo disioso core e la speranza ch'ho di voi, fina
di canto e di gran benenanza / rinovellar la mia vita gioiosa. cino, iv-177
mia donna, ché dovunque i'sia / la mente mia desiosa vi vede; /
mi scorse / nel benedetto giorno / volga la vista desiosa e lieta. tansillo,
170: ma pietoso e alto concetto è la immaginata punizione deff'anima di baldero,
in favor di un tiranno; ed è la contemplazione dolorosamente desiosa delle virtù vere che
genti, desiose ed ebre / di veder la toscana cerimonia / e sentir l'orazion
troppo aspettare, altro sentire / che la tromba latina e la meonia. alfieri,
sentire / che la tromba latina e la meonia. alfieri, 8-82: col
247: m'appressai desioso; e qui la dura / neve con l'una,
col suo passo elastico snodando sui fianchi la vita, e dagli occhi socchiusi e
voce sonora / con quella che sì forte la innamora / da farle di ogni immagine
questi preghi / cessa di rievocar la possa in forse / del tuo volere
così dicendo, disioso in braccio / la si recò; gioinne, e poscia in
affa pipina, disiosa assai / con la crespana: « a prender delle fiere »
una ora ornai parrebbe cento; / tanto la voglia è in sé più desiosa,
troppo desioso, cominciò a camminare per la sala, facendosi lume con le mani
quel meco contendi, / se piu: la pugna desioso attendi. forteguerri, 25-45
11: al mio dir disiosa urtò la plebe / un'ombra, sì com'
tanto sembl'a me sia graziosa / la vita dolce, che have lo core /
igual di tal via disiosa; / ne la qual vivo in un dolce pensiero;
un dolce pensiero; / ché spero ne la tua sembianza umile / trovar di certo
l'alma peregrina e snella / e la ne porti desiosa a quella / che
ne porti desiosa a quella / che la fa ne'suoi danni ardita e forte,
non chiesto, non noto; e che la giovanotta desiosa avrebbe a me, ancor
. giacomo da lentini, 5-1: la namoranza -disiusa, / ch'è dentro
miro in vece ed in sembianza / de la mia donna, che men fredda o
bene avendo / gran disiranza e pene la rasgione. = deriv. da
. ugo delle paci, 1-117: volgi la mente, dunque, e me rimira
ma che non arrossisca, / se ognuno la rimira, / se ognuno la desira
ognuno la rimira, / se ognuno la desira. 3. bramare di
, / e 'l petto tutto e la faccia bagnata / di lagrime le vide,
ne le cui sacre fronde / s'annida la mia speme e i miei desiri,
nostri disiri? fiamma, ix-195: ben la chiama [l'anima] e la
la chiama [l'anima] e la desta alto consiglio / del suo fattor,
, perché volga il pensiero / a la sua vera stanza alma e natia. /
! / che de l'eterno ben chiuda la via. tasso, x-i7: canto
scorata e confusa / de'crudi signori la turba diffusa, / che fugge dai brandi
vi-440: tutto quel che del cor la vita accresce, / piacer, gioia
palpiti ravviva. pascoli, ii-114: la loro attività ebbe meno meriti, perché i
possanza. boiardo, 1-26-11: mirando la donzella venia manco, / e tanta zoia
aretino, ii-262: questo bascio, che la castità del mio desire vi stampa ne
castità del mio desire vi stampa ne la gota, ratifica l'assoluzione. caro
/ s'a chi mi generò desti la cuna, / se 'l tuo desir,
può innocente / nel suo letto abbracciar la propria sposa, / ed amoroso insieme e
e continente / coglier con parca man la giovin rosa: / e veder poi dal
, 14-262: v'era / d'amor la voluttà, v'era il desire /
favellio ch'anco de'saggi / ruba la mente. s. ferrari, vi-1077:
pieni. negri, 1-30: mentre la febbre di risaia scote / feminei corpi affranti
4. l'oggetto del desiderio, la cosa desiderata. rustico, vi-1-194 (
io non saccio che dire / ver la mia donna, tanto m'è gioiosa:
dir, di lei seria servito / per la pietà ch'avrebbe de'martìri. dante
si profonda tanto, / che dietro la memoria non può ire. pulci, 28-152
e in un col regno a me serbi la vita / la tua pietà. marino
col regno a me serbi la vita / la tua pietà. marino, 17-181:
pietà. marino, 17-181: ne la costa del lazio, ov'ella stassi,
in oblìo, / o che tornata a la sembianza antica / render la voglia a'
tornata a la sembianza antica / render la voglia a'suoi desiri amica. delfino,
potrai qual sia / verso l'amato re la fede mia. / se fia reso
d'un consiglio. 5. la persona desiderata, l'essere amato.
carrer, vi-197: al fredd'aer che la fiede / già si sente rinvenir:
fazio, ii-34: non men che la pietà era il disiro / di spiar
/ più verso lei, e di ciò la richiesi. ariosto, 2-36: questo
a quel cavallier del suo dolore / la cagion domandar da la donzella.
suo dolore / la cagion domandar da la donzella. 10. impulso teso
, e mai non posa / fin che la cosa amata il fa gioire.
sec. xii) da désirer. la forma ital. desiro può essere ricavata dal
. dizionario del commercio, iii-1279: la desistenza è un atto col quale una
un atto col quale una parte ritira la domanda che avea prodotta...
domanda che avea prodotta... la desistenza seco induce la sommessione a pagare
prodotta... la desistenza seco induce la sommessione a pagare tutte le spese e
commettere un delitto, abbandona volontariamente la prosecuzione dell'azione stessa. = deriv
e quasi sempre vi è sottintesa la consapevolezza, da parte del soggetto,
, preso il ducato di urbino, assaltò la toscana; dalla quale impresa el re
fece desistere. guicciardini, i-308: la deliberazione... fu di augumentare talmente
, i-52: mentre ella così scioglieva la voce in non ascoltate querele, il
quanto vigor devano esercitar quelle forze perché la macchina non cada, e accenni loro
degli esseri felici. in agosto, la luce, peggiorata di qualità, si rafforza
mie azioni. -ant. con la preposizione sottintesa. redi, 16-iv-218:
-assol. cieco, 20-18: la vera beatitudine consiste / in fruir dio
non desistendo, anzi pur sempre pregando la divina bontà, dissi ancora come voi,
abbia. sarpi, vi-6-177: gli offerì la prima commenda vacante per farlo desistere.
tacere, quando nessuno dia più loro la parola, a desistere, quando manchino gl'
, i-139: posso dunque desistere da la dimanda, e non provocare chi peraventura non
non si moverà. marino, vii-176: la porpora dottorale... ripresse la
la porpora dottorale... ripresse la loro audacia e gli fece per riverenza
punto di alzarsi, vestirsi, prendere la macchina e raggiungerla, in un'ora
desisteva nell'incertezza di potere guidare bene la macchina di notte. 3.
si placano con danari, e per la noia del litigare desistono dall'impresa.
non avesse potuto verificarla, infelicissima se la provava. d. bartoli, 40-i-464:
simmetriche mediante una strozzatura mediana, e la membrana cellulare risulta di due valve,
. sottordine di passeracei, che comprende la sola famiglia eu- rilaimidi con quattordici specie
caldo per nutrirsi del loro sangue; la specie più nota è il vampiro.
cui dipendono i processi di ossido-riduzione e la scissione dei legami in una catena di
gemme, da quaranta a duecentocinquanta secondo la specie. = voce dotta,
e usata anche come ornamento di monili, la desmonota variolosa. =
bartoli, 22-268: egli, tutta la notte, nella cui susseguente mattina dovea venir
con essi a giornata, fece veramente la veglia dell'armi, bisognevole alla pruova
meno di cavaliere di cristo per difenderne la religione dall'empità di que'barbari,
barbari, che di re per sicurare la polonia dal disolaménto e dal guasto di
essere sempre un geremia lamentevole, che la strage pianga, e il desolamento?
ritrovo; e dico che dapprima essa sentì la tentazione della tenerezza; indi patì la
la tentazione della tenerezza; indi patì la tentazione del desolamento; in fine fu
di quei mostri ha spento, / e la sua doro tea, che appena il
a. verri, ii-103: spandeva [la repubblica romana] la sua violenza desolante
: spandeva [la repubblica romana] la sua violenza desolante, vie più ingorda di
. russo, i-399: cittadini, la nostra napoli, un tempo repubblica, indi
, riprende il suo primiero lustro e la sua usurpata dignità. un tal lustro
desolante non potrà giammai vivamente sfolgorare senza la rasura di alcune macchie, che,
un grido acuto, desolante, lambendo la mano, che più non rispondeva con una
lo scetticismo. tarchetti, iv-55: la povertà più desolante era venuta spesso in
venuta spesso in quei giorni a visitare la sua modesta dimora d'artista. de
, 439: una tristezza desolante, la tristezza forse delle cose che sono. panzini
116: helvetius... rappresenta la natura umana sotto l'aspetto il più tristo
, 1208: devo constatare... la mia desolante inettitudine alla vita concreta.
volgar., vi-427: lo signore desolerà la lingua del mare di egitto, e
del mare di egitto, e alzerà la sua mano sopra lo fiume nella fortezza
volgar., ii-63: scipione, desolata la città d'iuiturgo, come dice
e con fuoco la città di roma, soggiogato nell'asia molte
. /... ilio abbattuto e la nettunia troia / desolata e combusta
, dessolate le provincie e presa la reggia di madrid. dottori, 65:
goldoni, vii-572: esclamano contro la guerra coloro che vedono desolare le
che diffondono l'opulenza sovra tutta la società erano ancora meschini. baldini, i-691
turcheschi che desolarono a varie riprese la regione, e che ora, rimbiancate di
guerre, cataclismi e simili: portare la rovina, la desolazione. - anche
e simili: portare la rovina, la desolazione. - anche di animali infuriati.
fragore: / scoppia il fulmine e cade la gragnuola, / che le campagne devasta
ma tutto ciò non riuscirà ad impedire la diffusione continua della specie umana. ungaretti
. -ant. anche intr. con la particella pronom.: divenire spopolato,
fece venire abitanti, vuota sarebbe stata la terra al postutto, gli abitatori toltine
via. bibbia volgar., vi-475: la città armata sarà desolata, e la
la città armata sarà desolata, e la bella sarà abbandonata, e sarà lasciata come
: sarebbe stata disfatta e disolata [la nostra città]. b. davanzali,
6-1-58: un sì orribil nemico [la peste], al quale un uomo vale
dove fu chiamata, ed è tuttora, la peste di san carlo. tanto è
di san carlo. tanto è forte la carità! scalvini, vi-67: steril
si distese, e vagabonde / belve la desolare e fame e morbi. 4
adunque si deve desolar quella fabbrica [la filosofia peripatetica], sotto la quale si
fabbrica [la filosofia peripatetica], sotto la quale si ricuo- prono tanti viatori?
grosse navi, parti di questa scienza [la matematica], perivano miseramente nelle procelle
sua furia policroma. -intr. con la particella pronom. andare in rovina.
dell'arte della seta, 2-3: senza la quale obbedienza e reverenza sarebbe impossibile potersi
quello beneficio, e così trovai essere la verità. a. verri, ii-185:
insaziabile di estorsioni. -intr. con la particella pronom. rimanere privo.
desolossi per questa cagione d'ogni potenza la nostra repubblica. milizia, ii-94:
[il contadino] più tosto la fertilità mediocre del podere, che la molta
tosto la fertilità mediocre del podere, che la molta ricchezza, che gli potrebbe dar
molta ricchezza, che gli potrebbe dar la minerà. già per questa cagione,
, avrebbe tratto seco le famiglie che la compongono, e quelle che traggono da
alberto avrebbe poi voluto desolare in tal modo la sua città? 8.
parte di sopra; e saranno piagnenti e la memoria loro perirae. d. bartoli
industriosi e utili, obbligarli ad abbandonare la patria. monti, iv- 203
. monti, iv- 203: la perdita del vostro secondogenito vi dee, lo
e lo farà. orioni, x-19-191: la tragedia non è originale: un uomo
sposa una donna che non ama, la rende madre tre volte, la desola colla
ama, la rende madre tre volte, la desola colla propria condotta, le avvelena
propria condotta, le avvelena tanima, la giovinezza, la vita e impunemente la
, le avvelena tanima, la giovinezza, la vita e impunemente la costringe a morire
la giovinezza, la vita e impunemente la costringe a morire. è un delitto,
un delitto, ma di quelli che la legge non può punire e nemmeno classificare.
133: ché sempre, se ti agghiaccia la sventura, / se l'odio altrui
con fossatelli magri d'acqua nocente, desolava la marina. io. rifl.
contrarietà. cesarotti, ii-432: la nuova esistenza di cui ella ci
guerrazzi, 9-i-62: romana era la madre di paolo, nata di
disse motto, ma desolandosi alimentò segretamente la ferita. serao, i-958:
ferita. serao, i-958: rileggeva per la decima volta il suo compito di
gli strappi dell'emigrazione, / la stolta iniquità / delle deportazioni; /.
[desòló). ant. asportare la parte inferiore dello zoccolo degli equinie dei ruminanti
unghia intorno all'estremità dell'unghia con la rosetta. tommaseo [s. v.
tagliare o levar via il suolo, cioè la parte dell'unghia morta delle bestie da
per estens. ant. scorticare, spellare la pianta del piede. modesti,
da 4 sconsolatamente ', perché dice non la mancanza di consolazioni, ma la
la mancanza di consolazioni, ma la tristezza che viene dal trovarsi o
, 3-228: ap poggiò la testa sull'incerato freddo; e desolatamente,
persona che resta, s'accostò la canna alla tempia e premè sul grilletto.
ciò il luogo miserabile dove si trovava e la deso- latezza intorno a lui, perché
vii-70: con desolazione è desolata tutta la terra, però che niuno è che ripensi
.. non è pace tra tutta la università degli uomini. trattali antichi [
dice: 4 ii signore farà disolata la lingua del mare d'egitto'. sacchetti,
il paese desolato e guasto: vedevasi la rovina delle case e de'templi. ariosto
ariosto, 17-7: vede tra via la gente sua troncata, / arsi i palazzi
minati i templi, / gran parte de la terra desolata: / mai non si
, ii-18: solo il coraggio e la voce de'poeti soccorse, che..
. g. villani, 10-39: la piccola città d'imola quasi rimase distrutta
. bibbia volgar., vi-623: la tua cittade santa sì è fatta deserta;
ecetto che v'è rimasto d'antichità la chiesa catedrale e il vescovado. collenuccio
squallida senza me [amore] saria la terra, / deserta l'aria, e
, avete viaggiato giorno e notte per la germania nel tempo della più rabbiosa guerra
nuovo. e gli ritorna a mente la sua primavera, pur triste, nella sua
maremma, piu- desolata, e maria la pur grama contadi- nella, ma prima
non me, non me che con la vela e il remo / con la fiòcina
con la vela e il remo / con la fiòcina e il ràffio servo il dio
porte si doteranno e piagneranno, e la desolata sederà in terra. 3
di s. alessio, xxi-1146: poi la donna sua, vestita di bruno,
, e a lui pensi il dì e la notte. fiamma, 1-5io: questa
. eccellentissima, non resti ancora desolata la opinione di quei grand'uomini e la mia
desolata la opinione di quei grand'uomini e la mia credenza. segneri, ii-643:
segneri, ii-643: tornate quand'ella [la rosa] pallida languirà 'l dì seguente
dì seguente sopra il suo stelo, e la vedrete desolata e negletta, non aver
/ rendendole. foscolo, iii-1-432: arse la diva e: 'o misera, le
partita da questo secolo, rimase tutta la sopradetta cittade quasi vedova dispogliata da ogni
cittade, scrissi a li principi de la terra alquanto de la sua condizione. manzoni
li principi de la terra alquanto de la sua condizione. manzoni, pr.
par che ondeggi, / seggo la notte; e su la mesta landa /
, / seggo la notte; e su la mesta landa / in purissimo azzurro /
finestre del quartierino desolato si illuminarono per la prima volta, dopo tanto tempo,
/ se non quanto sol ode appo la riva / gemer le folichette e gli
mali più micidiali, e che potrebbero esser la causa de'beni più diffusivi, a
una bolgia. tommaseo, i-317: la luna dava sul colle desolato, sulle
condannate a sdruscir nell'immobilità e a cui la poca luce, che entrava dall'unica
: quella desolata figura nera di prete, la si vedea passare per i sentieruoli.
sentieruoli. deledda, ii-540: era verso la fine di maggio e già un gran
di maggio e già un gran caldo e la serenità desolata del cielo annunziavano una spaventosa
di febbre. corazzini, 3-88: or la luna se ne è andata / con
luna se ne è andata / con la sua corte beata / tutta bianca e desolata
sera desolate. cardarelli, 3-155: la laguna abbassata e desolatissima come una sterminata
. montale, 2-73: tu non ricordi la casa dei doganieri / sul rialzo a
è in questo momento che ella vede per la prima volta tutta la desolata tristezza di
ella vede per la prima volta tutta la desolata tristezza di quel paesaggio in un giorno
fiamma che apparve a lucio marzio sopra la testa, aringando a'disolati cavalieri in
aringando a'disolati cavalieri in ispagna per la morte di publio gneo scipione, non
distrutto l'erario, stanca ed impoverita la nobiltà, consumata ed annichilita la milizia
impoverita la nobiltà, consumata ed annichilita la milizia afflitta e desolata la plebe,
ed annichilita la milizia afflitta e desolata la plebe, e nondimeno più che mai
, ii-396: un virtuoso che avesse la disgrazia d'esser ateo sarebbe l'uomo
: più d'un giorno, dovettero la povera donna e la desolata fanciulla stare in
giorno, dovettero la povera donna e la desolata fanciulla stare in una tale incertezza
nel paese che andate, voi trarrete la mia canizie dolorosa, desolata,
alcuna cosa, dà fortezza e multiplica la vigoria. guerrazzi, 5-56: la gentildonna
multiplica la vigoria. guerrazzi, 5-56: la gentildonna... aveva ascoltato la
la gentildonna... aveva ascoltato la desolata con uno stringimento di cuore da
le tue finestre, / per tonde de la bruna aura morìa. fucini, 699
, coi gomiti su le ginocchia e la fronte fra le mani, aspettavano taciturni
le mani, aspettavano taciturni e sospirosi la voce funesta del cannone, che fra poco
: gli è desolato all'udir che ha la micrania, gli si spezza il cuor
onde io allora, adombrato anche per la libertà di jacopo, persuasi sua madre
, un grande abbandono doloroso in tutta la persona, nel viso pallido e disfatto,
presi certo un'aria molto desolata perché la signora si affrettò, ridendo, a dirmi
coi grandi occhi, fiso. / la notte cade, l'ombra si fa nera
in paradiso. svevo, 1-95: la signora lucinda era desolata di veder la
la signora lucinda era desolata di veder la figliuola costretta a passare la gioventù sulla
desolata di veder la figliuola costretta a passare la gioventù sulla macchina da cucire. d'
e alla fine dopo desolati gesti, posa la penna e incrocia le braccia. sbarbaro
sbarbaro, 1-236: rovescia le tasche, la fodera del berretto. è desolato.
fare ora? nel maneggio porta persino la mano alla coscienza. buzzati, 4-50:
discorrere sottovoce, temendo udir salire per la scaletta il passo, e veder apparire
fratello portinaio. pavese, 6-108: la donna disse desolata: -fermiamoci, poli
, poli. perché vuoi correre tutta la notte? -per estens.:
randagi annunziavano con gli occhi desolati che la notte stava per chiudersi senza un osso
, da che ebbe perduta, declinando la gioventù del mondo, la facoltà d'
, declinando la gioventù del mondo, la facoltà d'illudersi con la fantasia. verga
mondo, la facoltà d'illudersi con la fantasia. verga, 4-105: inginocchiata
, e si preme forte le mani su la faccia. bontempelli, 7-97: quello
il fior del nulla, / ove la nostra tristezza fanciulla / ci attende col
. ungaretti, viii-39: deposto hai la superbia negli orrori, / nei desolati errori
siedono sul gradino del chiostro ad aggiustare la
, 1-96: ai vetri d'aria / la riva tocca armoniose stanze / e sorge
i tre più desolati peccati mortali: la pigrizia, l'avarizia e l'invidia.
incommodo d'una siccità di sei mesi, la quale fa dubitare di pestilenza. tutte
righe spezzate, ma che pure segnavano la traccia de'filari desolati. de amicis,
grandi, erano desolati dalla miseria che la carestia dell'anno precedente aveva prodotto,
delle miniere. campana, 260: la torre... rimpiccioliva la piazzetta
260: la torre... rimpiccioliva la piazzetta deserta, schiacciava le casupole desolate
pensa correre, ma quando è raccolta la sua potenzia, allora si riconosce la sua
la sua potenzia, allora si riconosce la sua lentezza; così la mente dissipata
si riconosce la sua lentezza; così la mente dissipata e sparta si pensa bene stare
e sparta si pensa bene stare, ma la mente in sé raccolta conosce li suoi
). ant. che ha avuto asportata la parteinferiore dello zoccolo del piede (un animale
costui lavala con l'acqua bollente, la donna squittisce: « oimè »; e
... e brievemente, e'la cosse sì che più di quindici dì stette
così fino a che non v'entrò la discordia, desolatrice di tutti gli stati
, desolatrice di tutti gli stati, la quale, la guastò, sì come suol
tutti gli stati, la quale, la guastò, sì come suol guastare tutte
l'impero romano. cattaneo, ii-1-5: la desolatrice potenza olandese venne meno col cader
ii-338: se all'egoismo desolatore succederà la filantropia vera non finta, pratica non teorica
2. che dirada o distrugge la popolazione di un luogo; che spopola
, ii-568: in questo dì i demoni la paventarono [maria], come desolatrice
il carbone disolatore, lo quale faccia la lingua pura dal peccato, è il
. bartoli, 9-25-1-161: cocentissima è la virtù di questi carboni ardenti...
e non chiamare * desola- toria 'la loro empietà. desolatura (disolatura,
pure, quasi proiettati nel tempo, la sofferenza e lo sgomento delle vittime,
uscito del suo luogo, acciò che ponga la tua terra in desolazione; le tue
collenuccio, 61: acherunzia, veduta la desolazione di luceria, animosamente da la
la desolazione di luceria, animosamente da la crudeltà di constanzo si difese. lorenzo
roine di varii luoghi che l'annonia e la fiandra in tante crudeli e sanguinose guerre
pallavicino, i-459: ma che altro recherebbe la guerra, fuorché speranze incertissime, con
in tempi tranquilli. foscolo, xvi-176: la desolazione dello stato veneto è inesprimibile ed
bibbia volgar., vii-226: fatta è la vostra terra e venuta in desolazione e
odori soavi. pallavicino, 8-158: la ruina dell'asia, e della stirpe di
asia, e della stirpe di priamo, la caduta di troia, il fumar di
gran parte delle campagne toscane certamente riconosce la sua desolazione e malsania da vergognosi errori
è venuto a spargere lo sterminio e la desolazione nelle nostre acque. b.
alba dietro mosè, si lasciava alle spalle la desolazione e il pianto della decima piaga
il luogo che sta in abbandono, la cosa che va in rovina.
verri, ii-239: ed a me rimproveravano la barbara desolazione di così splendido edilìzio,
, v-89: io non potendo sostenere la calamità della desolazione di quello luogo,
desolazione a vedere, a sentire. la sua compagnia è una desolazione. sono una
i noci, nell'acqua della sorgente la quale sembrava gemere, stillando dai grappoli
stillando dai grappoli di capelvenere che tappezzavano la grotta, come tante lagrime. di
tante lagrime. di giacomo, i-585: la desolazione della via era opprimente. d'
ne faceva apparir più squallida e più lugubre la desolazione. deledda, i-153: la
la desolazione. deledda, i-153: la sua voce era sonora ed echeggiava nella
così il gonfio fumator d'oppio elude la desolazione della sua stanza. così l'anima
sterminato,... conosce soprattutto la desolazione di quelle morte opere umane, quali
desolazione di quelle morte opere umane, quali la sperticata via litoranea, funestamente asfaltata,
pavese, 4-61: l'incendio, la lucida desolazione della canicola, erano ormai cosa
l'acqua con desolazione, acciò che la terra sia desolata dalla sua moltitudine per
terra sia desolata dalla sua moltitudine per la iniquità di tutti quelli che àbitano in lei
fare altro, se non di piangere la nostra desolazione? boccaccio, 1-ii-606: e
sicuro. d. bartoli, 1p9-27-2-104: la materia, che qui ho preso a
mortale desolazione? monti, iii-414: la vostra carta mi trova sepolto nel letto
co'più vivi colori quella notte, la desolazione così nera, e la liberazione così
, la desolazione così nera, e la liberazione così impreveduta, tra le quali
liberazione così impreveduta, tra le quali la promessa era stata fatta, così espressa,
e inconseguibili beatitudini, le passeggiate sotto la luna amica, le amletiche visite
me decisivo. bocchelli, 1-i-255: la desolazione di quel pianto era davvero simile
, dispetto. collodi, 352: la regina fu colta all'improvviso da una
da una fiera malattia... la desolazione era al colmo. serao,
. lottò per non tossire più e la sua faccia prese un aspetto di desolazione
forte dolore. bontempelli, 19-136: la desolazione caratteristica delle feste. le feste
, 2-139: fece un gesto con la mano indicandoci i muri e le povere suppellettili
peccato, /... / per la tua solitudine e per la tua desolazione
. / per la tua solitudine e per la tua desolazione, / per gli schemi
, / per il flagello e per la corona di spine, /...
; nelle tribù d'israel sì mostrerò la fede. boccaccio, i-452: e a
del mio padrone. — gettare la desolazione: procurare un grandedolore. de
10-46: di maggio e di giugno [la pestilenza] si stese e percosse la
la pestilenza] si stese e percosse la lombardia, e prima como e pavia
sm. chim. preparato chimico usato per la desolforazione. desolforare, tr
(desólforo). chim. praticare la desolforazione. desolforazióne, sf. chim
desolforazióne, sf. chim. operazione con la quale si elimina, in tutto o
entomobryidae, ordine collemboli, che comprende la pulce dei ghiacciai (desoria glacialis o
caro, 5-25: da questa [la felicità], e da le cose che
. processo che tende a eliminare la presenza dell'ossigeno da una determinata
.]: 4 desossidazione'. operazione per la quale si priva una sostanza dell'
iii-137: perché il diavolo aveva ingannato la prima femina, mostrò egli la sua
aveva ingannato la prima femina, mostrò egli la sua sono costituenti l'adenina,
sua sono costituenti l'adenina, la guanina, la cito- sapienza,
sono costituenti l'adenina, la guanina, la cito- sapienza, ingannando lui.
volle nascere di femina sina, la timina, il desossiriboso e l'acido fosforico
e vili appresso gli uomini, quando veggiono la santa chiesa quasi da tutte le genti
esser riverita, si sforzano di lacerare la sua buona fama con quelle detrazioni, che
abisso, proibir il sole, despiccar la luna, sveller le stelle.
coll'altra bene s'affegura. / la fegura desplanare, / ca poi lo bollo
nel desponsamento della umana natura, la quale congiunse a sé oggi perpetualmente.
granne lamentanza: / « messer, vedete la viduitate / ch'avem patuta per
salvator mio... per la cui verginità l'anima mia è amata
cagione della tua giovinezza e per la carità della tua desponsazione, quando mi segui
aggio, ed aporta / ch'entr'a la porta - ov'e'for gie
xxxv-1-25: frate, quanta avea la mente desposata, / quano sola resta la
la mente desposata, / quano sola resta la sposata! = comp da des-con
alquanti dìe, elio vòse vedere la citade corno ella steva. =
malispini, 1-342: per moglie ebbe la figliuola del dispoto di romania, di
147: carlo, dispóto di tutta la romania. s. degli arienti, 371
degli arienti, 371: andò verso la grecia, per aconciarse, se poteva,
, se poteva, cum il despoto de la morea. bandello, 1-47 (1-555
1-555): tra gli altri che a la guardia d'essa terra furono da lui
di quei dispoti e prencipi che de la grecia e del reame de lo epiro furono
da'turchi cacciati. boccalini, ii-270: la division [dell'imperio greco].
regnavano, confesso che mi hanno aperta la porta e spianata la strada all'acquisto di
mi hanno aperta la porta e spianata la strada all'acquisto di quel già famoso
ma nelle torbide / pupille ardenti / la vita al despota / langue e dispar.
10 credo. d'annunzio, iii-1-1080: la sua attitudine e la sua voce.
, iii-1-1080: la sua attitudine e la sua voce... sono..
stesso vestire [della duse] durante la giornata, in apparenza trasandato,.
della mia visibile, ostentata antipatia per la matrigna, anzi in qualche occasione si
me. de libero, 66: ora la volpe è despota alla vigna, /
volpe è despota alla vigna, / la collina non vuole più luna.
despota dolore, / su me la tua sovranità tremenda. signore,
3): -'despota ', quantunque la crusca non registri che * despoto '
', ecc., che hanno la medesima ragione dal greco ».
tr. disus. schiumare, togliere la schiuma. vallisneri, iii-174: la
la schiuma. vallisneri, iii-174: la chinachina dà principalmente due parti, una
altra stittica. forse con una esalta la bile, con l'altra ristringe i vasi
dotta, lat. dèspùmdre * togliere via la schiuma (spuma) '; cfr
despumazióne, sf. disus. il togliere la schiuma. tramater [s.
]: 'despumazióne'. l'atto di levar la spuma, che si forma e viene
* despumazióne '. l'atto di levar la spuma che si forma e viene a
tr. togliere le squame, provocare la desquamazione. 2. bot.
ramo. calvino, 2-96: desquamava la bianca corteccia dei platani, scoprendo strati
. 3. intr. con la particella pronominale. liberarsi dalle squame;
di scaglia. alvaro, 9-313: la pellicola si disquamava interamente, il
dell'epidermide, che si distacca sotto la forma di squame dietro una data irritazione
in rapporto con quelli sottostanti e con la non omogenea conducibilità termica dei cristalli che
, dirò così, superficialissima desquamazione, la quale per altro tutta insieme conclude delle
, inf., 28-96: allor puose la mano alla mascella / d'un suo
mascella / d'un suo compagno e la bocca li aperse, / gridando:
sopra il verrone / a mandar giù la scala ne verrai. varchi, 24-9:
non so che più d'efficacia in dimostrar la cosa che esse dimostrano. in significato
, rimangono dessi, senza perdere neppure la pronuncia vernacola. svevo, i-219:
i-219: in casa lanucci fu dessa la prima a scoprire che alfonso era innamorato
di tanta eccellenzia, che niuna cosa dà la natura, madre di tutte le cose
, che egli con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse sì
desso, in quanto ne perdette assai la negligenza degli uomini: ma negli avanzi
. de sanctis, i-52: poco poi la reazione si vestiva dei panni della rivoluzione
vestiva dei panni della rivoluzione, e la scimmieggiava. simulò quegli assembramenti, quelle
detta proprio dessa, se, cessata la paura, non vi avesse coraggiosamente aggiunto di
fra giordano, 5-162: e questa è la terza ragione, perch'egli è detto
): il gentile uomo e la sua donna, questo udendo, furon contenti
fosse desso, cioè di dover dare la giannetta al loro figliuolo per isposa.
19-61: andando questo villano dimandando per la chiesa qual fosse costanzio, fugli mostrato a
sistemi. manzoni, 135: è la religione che ci ha resi difficili a
immagine di dio. pisacane, iii-231: la proprietà ha cangiato possessore ma è rimasta
bisogna mutare. faldella, 5-16: la firma la teneva il tutore, ma era
. faldella, 5-16: la firma la teneva il tutore, ma era dessa
schiavandari. landolfi, 1-598: e la noia? forse è dessa appunto che mi
/ non ama sa- pienzia, / la qual è dessa esso buon jesu. savonarola
desso. giannotti, 2-2-316: e la mie'fantasia / è che si finga che
che teco tu conduci, è dessa / la vera prole. milizia, iii-519:
cui non ebbe il difensor più ardente / la patria un dì? manzoni, 291
: chi mi potrà dire l'amore e la carità... che feriscono l'
cristo! e desso dicea: per la verità. cellini, 1-46 (124)
cercò di maritarla, e meco istavano la madre, dessa e tutti ingrognaiati, et
tutti ingrognaiati, et io non sapevo la causa. batacchi, ii-72: il dio
belve. nievo, 45: era dessa la primogenita, una fanciulla bionda, pallida
donna che lo ama e sia dessa la più brutta che mai sia stata creata
). giamboni, 190: disse la fede: e sai tue quanti sono
pani. sacchetti, 50: mira la gente sugetta lombarda / e caso quale
. periodici popolari, i-273: trovando la proprietà stabilita in mezzo alla società, non
che dessa era l'occasione e non la causa dei mali che le s'imputavano
i suoi morti. / e dessa è la virtù, e dessa è l'arte
cale / più della pelle che getta la biscia. 3. agg.
, al gosto considerando grande, sostegnio la volontà; e cierto leggieramente, ché la
la volontà; e cierto leggieramente, ché la care- stisia dessa tolleme voglia. p
. p. fortini, i-96: [la fanciulla] voltasi a dire di no
iddio aveva commesso di destare e reggere la mia persona e la mia arte
e reggere la mia persona e la mia arte..., quella dessa
terra. dossi, 772: la insegna del battistone è antichissima, assai più
sempre accompagnato pappà; fu sempre dessa la strada; e la stessa apparenza del
; fu sempre dessa la strada; e la stessa apparenza del fóndaco. 4
tono leggermente pedante e antiquato). la vecchia crusca lo definiva 'pronome asseritivo '
un articolo, concludendo: « anche la strenna degli spropositi per l'anno 1840 ha
: « 'desso': di questo pronome la tribù de'grammatici fece misteri da non
per lo sonno del morto, sì che la dormizione sia per la quale si passa
, sì che la dormizione sia per la quale si passa al sonno, siccome è
destato, ant. e letter. la forma sincopata désto). svegliare chi
4-3: ruppemi l'alto sonno ne la testa / un greve truono, sì
idem, inf., 23-38: come la madre ch'ai romore è desta /
8-4: a piè de'colli ove la bella vesta / prese de le terrene membra
prese de le terrene membra pria / la donna che colui ch'a te n'envia
al letto, e con molta dolcezza la basciò... la fanciulla fu
con molta dolcezza la basciò... la fanciulla fu desta, e mise un
alcun che dorma. ariosto, 8-64: la bella donna, di gran sonno oppressa
sasso, / mentre che 'l danno e la vergogna dura. / non veder,
no;... ché baciandola la desterei. tasso, 6-3: né v'
giacea nelle placide ombre del talamo con la consorte, da incognito insidiatore, il
a disperdersi, agitato dalla moda che corre la città cavalcando un ronzino di posta e
ronzino di posta e, scoppiettando con la frusta, desta chi dorme. pascoli,
deserta chiesa che rovina, / vive la bianca matta dei beghelli / più?
dei beghelli / più? desta lei la sveglia mattutina / più, de'fringuelli?
frenava il respiro per tema di destare la dormiente. pea, 7-186: guai a
dal fumo di troppo vino bevuto durante la cena e dopo. vittorini, 1-49:
dal caldo. bembo, 1-286: tornava la stagion, che discolora / per l'
alti latrati. gavoni, 3-89: la pioggia desta / il fantasma tarlato di legno
scoprire... così rimane aperta la porta della speranza. comisso, 15-132
incitare, stimolare (l'animo, la mente, la coscienza, la volontà)
(l'animo, la mente, la coscienza, la volontà). g
, la mente, la coscienza, la volontà). g. cavalcanti,
mi passaste al core / e destaste la mente che dormìa, / guardate a
a l'angosciosa vita mia / che sospirando la distrugge amore. francesco da barberino,
ettemo salvatore / per molte vie illumina la mente, / e desta in qualche modo
struzione dello imperio. guicciardini, iii-332: la perdita di bergamo destò il viceré e
prima. fiamma, ix-195: ben la chiama e la desta [l'anima]
, ix-195: ben la chiama e la desta [l'anima] alto consiglio /
fattor, perché volga il pensiero / a la sua vera stanza alma e natia.