una ribellione estetizzante e dannunziana alla democrazia la quale appariva ad essi troppo domestica e
a liberarmi dalla dannunzite che aveva aumentato la pressione sanguigna di noi giovani scrittori. linciti
giovani scrittori. linciti, 16-37: la quale [la guerra] avendo instaurato per
linciti, 16-37: la quale [la guerra] avendo instaurato per l'italia
guerra] avendo instaurato per l'italia la retorica patriottarda e il barbussismo e lasciàtovi
lo enfinito amare finito en demostrare, / la mostra termenare en amor stermenato »
, iv-742: nota a tuo prò come la vergine non esultò nella salute a lei
mani ai fianchi; tu, alza la testa, che mi pari un bufalo
questo luogo, e se alcuno cavasse la testa fuori dalla finestra o tetto,
difese; tu, squadra fermati innanzi la porta, che hai questo cuoio di dante
calzature; l'abito stesso fatto con la pelle di daino. davila, 429
. negri, 221: e costerà [la pelle] dieci ongheri subito stratta dall'
di noi. panciatichi, 60: per la fame un certo cavaliero / sotto bredà
danteggiare. saccenti, 1-2-106: pur la lode impregna: / onde awien, che
; e nel campo santo di pisa la morte e il giudizio furon di andrea,
dantescaménte, avv. secondo lo stile, la maniera, il carattere, lo
da lungi mille miglia / con la veduta corta di una spanna? ».
». ojetti, i-19: la bellezza d'una sala siffatta e d'invenzioni
proprio di dante; che concerne dante e la sua opera; che è stato
quelle tremende invettive, in cui rivive tutta la forza della poesia dantesca, la satira
tutta la forza della poesia dantesca, la satira si solleva alla sublimità dell'eloquenza
, che ti distingua dagli altri, ma la giustizia, cioè la misura, quel
altri, ma la giustizia, cioè la misura, quel veder le debite proporzioni
pascoli, ii-53: l'invidia e la superbia... nell'inferno dantesco erano
un'aria fumida e rossa, come la pegola dantesca. bocchelli, 9-85:
pensai più tardi, perché mi sembrava la migliore maniera per ripetere a rheingold certe
cittadino se non al fine di riaffermare la sovrana dignità dello spirito. -terzine
vado! serra, iii-5: soltanto la prego di una cosa: se per caso
a dante; secondo lo stile, la maniera, il carattere di dante;
; dal quale anche tiene il medici la descrizione diffusa, interrotta però spesse volte
avere i sensi acuti, perché tutta la sua scrittura è brulicante d'imagini vive,
alla dantesca, / e speran di fuggir la man di cloto. 5
di rinvenire altezze consimili, firenze aspettava la dantesca anima di michelangelo e l'intelletto
corti, quantunque allora non usassero, la complessione e il tratto più da uomo
vedo il profilo dantesco di manerba, la lunga isola di garda, e a
.., grande conoscitrice di tutta la gente letterata: dantista ella stessa: moglie
torti, xix-4-868: egli suppone chimericamente che la poesia di dante abbia formata una scuola
fatto e con le parole, che la divina commedia era ed è un enigma fumoso
xxxv1- 780: seguramente / vegna a la nostra danza / chi è fedel d'
sospirar sovente, / tal volta scolorar la sua figura / mostrando nella vista come 'l
fiammetta, che ti diede 1 con la saetta al cor, ch'ancor ti dole
iv-11-73: come donzella che ha a guidar la danza, / che a chi l'
con molta grazia e leggiadria una cosa la più pazza di ciascun altra e poco
e poco differente dalla pazzia istessa, la quale, se non fosse temperata dal
con bell'atto soave, / e posando la danza ergesi grave; / poi si
serenate. goldoni, vii-303: la nobil danza non è più apprezzata, /
apprezzata, / ma il ghignetto, la morfia e il saltarello. parini, giorno
/ rapidissimamente in danza girano / con la libera gioia: ella saltando, / or
dito. monti, 18-839: finian la danza / tre saltator che in vari caracolli
foscolo, 1-164: e te chiama la danza / ove l'aure portavano / insolita
allor che, a'nodi indocile, / la chioma al roseo braccio / ti fu
fu gentile impaccio. lambruschini, 2-368: la danza è uno degli ornamenti e delle
danza. nievo, 1-258: quando la danza ebbe termine, tutte si volsero
acquistata da poco nel menar a tondo la furlana. praga, iv-14: le
da tempo le tre arti pratiche, la musica, la poesia e la danza,
le tre arti pratiche, la musica, la poesia e la danza, si sono
pratiche, la musica, la poesia e la danza, si sono disgiunte e le
sviluppo verso una superior potenza di espressione e la terza è decaduta, io penso
ornai acquistato. bocchelli, 12-21: la fanciulla nerambra, dunque, sapeva antiche
e i ritmi di quello stile sortivano la stessa rinascita e riviviscenza che nel suo
. alvaro, 9-330: questa è la bellezza inesauribile della danza, una mano che
della danza, una mano che preme la spalla, una mano che preme l'altra
basta per guidare, per sentire in armonia la volontà e per tenere vicino e lontano
sacra rappresentazione. -danza classica: la danza intesa come forma pavese, 6-164
e bagnato m'offerse / dentro a la danza de le quattro belle. idem,
subito si muove, e passa de la terra, e saghe all'aria, dove
guittone, l-i: ora vegna a la danza, / e con baldanza -danzi
godere in allegranza: / cu'è la colpa, fa forse la danza / nel
/ cu'è la colpa, fa forse la danza / nel tormento. canigiani,
/ quanto si vorrebbe dire / per fuggir la ghiot- tomia / d'ogni parte ov'
mala danza; / ch'ella ti vota la borsa / e la gola lascia scorsa
ella ti vota la borsa / e la gola lascia scorsa. d'annunzio, i-7
sorgente, / collegando in tripudio di canti la giusta distanza del soie, / la
la giusta distanza del soie, / la tenue misura dei poveri passi, che
passi, che imparino l'inno e la danza segreta del mondo. ungaretti,
riconosce là il fior del loto e qua la foglia d'acanto, e altrove una
additar per cànone di bellezza ogni mattina la danza esculta in un marmo che mi
erasmo, ed è oltremodo celebre la sua danza della morte in cinquantatre stampe.
. 3. musica che accompagna la danza; ballabile; brano musicale di
): dioneo preso un liuto e la fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una
, vi-98: già eran tutti sovra la fiumana / a piè della foresta pervenuti,
cominciandosi a sonare un'altra danza, egli la richiese di ballare e ballò seco un
di ballare e ballò seco un ballo a la gagliarda. d'annunzio, i-648:
di danza, ora ricordato, le mosse la testa, le ondeggiò fra spalla e
come ubbidienti, ah'orecchio, infine la fece scattare in mezzo alla camera.
pascoli, 284: godeva di guardare la giuhva / danza dei licci, e di
, e di tenere in mano / la navicella lucida d'oliva. cicognani, 1-29
falcate tremende; poi anche sul lastrico la zaira provò la nuova danza, tantocché
; poi anche sul lastrico la zaira provò la nuova danza, tantocché lisandro stesso finì
ronzanti, e che nel fermarsi soffiavano la canzonatura. e. cecchi, 6-239:
, ma grandissime e variopinte, e la loro danza era larga, addirittura con una
della melanconia. boine, i-73: ritta la babele verzicante con le danze delle liane
delle sorche, / che vi menan la danza trivigiana, / e sì grosse vi
/ vi corrono il « facchino » e la « quintana », i giuocano a
di giorni e d'ore / noi distinguiam la danza; / e 'l regolato delle
/ deh'universo affacciasi alle porte / rude la vita e dolorando avanza. fogazzaro,
cercare del vero lo fa impiccare per la gola. borgogli, 19: non
13-102: e sgridando il garrì che la scrignuta / deputata a servirlo avea battuta.
l'anno avanti deputato alla vigilanza sopra la fabbrica di certi castelli in valdamo di sopra
ufficio di amministrazione... assiste la commissione deputata alle vendite e alle compere.
con e'deputati da questi priori sopra la canova. guicciardini, i-94: piero
da quella vicaria, il commissario faceva la ellezione, la quale appresso vostra exellenzia
, il commissario faceva la ellezione, la quale appresso vostra exellenzia confirmava. guicciardini
qui faceano ancora / del sacrato monton la beccaria, / e poi se 'l
non lasciar passare alcuna proposizione che tocchi la libertà, immunità e giurisdizione della chiesa
che gli uomini deputati in quelli eserciti usassero la milizia per loro arte.
là entro entrare, erano in su la guardia dodici cavalieri diputati, fortissimi e arditi
2-175: il giovane che aveva campata la madre commise uno grande furto di cose sacre
19-172: fugli bisogno di mutar cavallo; la quale cosa udendo un nobile uomo
barberino, 199: quando ella aprì la cateratta, buovo ebbe paura ch'egli
animo di lui non facevano assalto grande la moglie stessa di castruccio e le più
deputato giorno, sotto colore di fare la mostra, condurli in sulla maestra piazza
far pigliare e bocche per le quali la gente plebea vi potesse noiare? 10
al loco deputato, / e lì trovon la donzella formosa, / sì splendida ch'
di questa porzione di terra deputata per la città, la qual per lunghezza è
porzione di terra deputata per la città, la qual per lunghezza è venticinque miglia,
lunghezza è venticinque miglia, come è la terra deputata affi sacerdoti e leviti,
fuori quella parte che sarà occupata per la città e per i suoi borghi, sarà
verso l'occidente altrettanto, come è la parte della terra dove sarà il santuario
allegrezza ricevette cristo in casa sua; la qual cosa farai, quando riceverai a casa
albergo i poveri pellegrini: e avere la bella camera, diputata per loro. pianto
297: chiamavano i popoli solennemente a la chiesa a ciò deputata. d.
] intercisi, cioè deputati a iddio la mattina, e il restante del giorno a
capello, 2-5-5-16: tornando perseo con la testa di medusa, trovò nel lito
. riflesso. garzoni, 2-5: la notte con le tenebre e col buio è
cuor magnanimo di bonaparte, che piantarono la prima base della nostra e della italica
2-1-38: i deputati de'comuni convennero la sera stessa fra loro di congregarsi nella
mandare deputati savi, i quali approvino la pace, disposti a secondarmi, non
paura a don abbondio. -altrimenti metterete la corona in cattiva situazione, bisognerà togliervi lo
di peste, fu giudicato dai deputati de la sanità il detto frate esser senza dubbio
or s'inginocchia, or si mette la fronte in terra; rialzatevi, ripiegate
fronte in terra; rialzatevi, ripiegate la vita: e quant'altro dee farsi.
mandato uno in luogo mio a vendere la legna. -oh! quando io sono
34 (590): era [la macchina della tortura] rizzata in quel luogo
deputato politico, come si chiamava allora la suprema autorità comunale. -deputato della porta
, come è solito, venne dinonziata la morte di costui per li deputati di quella
... ed a pena ho scritta la lettera ai deputati di bergamo, e
e simili. oriani, i-102: la sua idea [di cola di rienzi]
5. disus. chi cura la revisione e la correzione di un'opera
. disus. chi cura la revisione e la correzione di un'opera letteraria; chi
, e ne permette oppure ne proibisce la pubblicazione o la rappresentazione; esaminatore,
permette oppure ne proibisce la pubblicazione o la rappresentazione; esaminatore, inquisitore.
e fu più squisita di tutte circa la correzione del disteso... i
non pur dimentichi d'aver votato contro la faustina che piaceva al duca, ma
ariosto, 38-76: a pena avea la vigilante aurora / da l'ostel di
rinaldo degli albizzi, iii-556: per la lettera vostra, fatta a dì x
sarpi, i-260: in concilio era fatta la deputazione di chi dovesse stabilire un esemplare
chi dovesse stabilire un esemplare emendato per la vera edizione vulgata. g. bentivoglio,
i-19: il primo passo naturale dunque verso la riforma del commercio è la deputazione di
dunque verso la riforma del commercio è la deputazione di persone di zelo e d'
loro in deputazione al capitano, affinché la salvezza comune non patisse detrimento. de marchi
sull'argomento del testamento. 2. la carica di deputato al parlamento. de
. de sanctis, ii-15-235: convalidata la mia elezione e fatta l'opzione,
deputato: ciò che è per me la più ambita ricompensa de'gravi sacrifizi che
ambita ricompensa de'gravi sacrifizi che costa la deputazione. spaventa, 1-354: via
inaffiati collo champagne degli ammiratori, apre la via alla deputazione più che decine di
sarà l'ultima volta che vi si offre la deputazione. 3. l'
associazione. sarpi, i-226: secondo la proposta del cardinal del monte si farebbono
acciò che venga tosto, / ché la corte quadrupede l'invita / luminoso a
i-296: in questo punto ricevo da parma la medaglia d'oro, che dalla reale
pubblica per leggi tanto sagge quanto dava la scienza di quei tempi. carducci, iii-15-207
i ribelli deputati siciliani e di esigere la presidenza come per lo stato più esteso
amministrazione provinciale. padula, 297: la deputazione provinciale non si scora, ma
bocchelli, i-187: non ricordo più se la chiusa fosse già distrutta, quando
che promuovono gli studi di storia e la pubblicazione e l'illustrazioni delle fonti storiche
. deràdere, tr. (per la coniugazione: cfr. radere).
? si temeva che tu avessi perduto la corsa. -si temeva anzi di un deragliamento
): da dérailler * deragliare'; la voce si diffuse dopo il 1870.
, quella gemma del verbo 'deragliare', la s'è 'ragliata'continuamente. fr occhia
disastro fu data colpa alla nebbia, la quale aveva impedito al macchinista del 1353
merci, deragliarono macchina, bagagliaio e la prima vettura dell'accelerato. 2
compiere bruschi movimenti. caproni 170: la notte quali elastiche automobili / vagano nel
entrato nell'uso dell'aviazione per indicare la deviazione laterale di un apparecchio su acqua
, a indicare l'ancora che lascia la presa nel fondo (docum. già
o 'derattizzare': guarda che parola! la guerra contro i topi, bandita dal
documenti della milizia italiana, i-223: per la quale [comunità] esso messer tomaso
voi che mi accusate d'irriverenza verso la sua memoria perché v'incolpo di aver derelitte
pedate; voi non avete ribrezzo di straziar la fama dell'innocente in tutti i modi
pianto della vergine maria, 4: la vergine maria ango sciata,
quasi morta stando a pie'de la croce. s. degli arienti,
/ consola, te ne priego, e la sovvieni / in vece mia. se
derelitto in firenze. monti, 2-938: la moglie in filace derelitta / le belle
tutta / vedova del suo re piangea la casa. foscolo, iv-405: o mie
., 36 (633): la capanna non poteva contenere che due persone:
anima derelitta. verga, 3-179: la nunziata e la cugina anna venivano anche
verga, 3-179: la nunziata e la cugina anna venivano anche loro a sedersi
lì? moravia, iii-14: era forse la spensierata forza della giovinezza che non conosce
raspar fra le macerie e i bronchi / la derelitta cagna ramingando / sulle fosse,
delle parole (dell'anima), ecco la quercia del tasso. la quercia,
), ecco la quercia del tasso. la quercia, ahimè, non fa più
de'medici, ii-54: or perché qui la mia musa si duole / spesso da
il vedere le lettere poco stimate e la virtù il più delle volte mal remeritata giacere
. rovani, i-894: allora [la folla] fa in un istante quella diversione
in un istante quella diversione per cui la fortuna ha impiegato molto tempo, e si
derelitto cadrebbe morto in piazza prima che la giustizia arrivasse in tempo a giudicarlo.
que'due derelitti si fecero a raccontare la mancanza d'ogni necessario nella quale per
, 12-113: ma l'orbita che fe'la parte somma / di sua circunferenza,
, è derelitta, / sì ch'è la muffa dov'era la gromma. ottimo
sì ch'è la muffa dov'era la gromma. ottimo [par., 12-1x3
par., 12-1x3]: dice che la parte somma, cioè sovrana, t
una vigna derelitta, trasandata e vecchia, la prima cosa faccisi potare detta vigna fatta
prima cosa faccisi potare detta vigna fatta la luna di gennaio, et alle viti
, / ma col badil, per la campagna tratto, / quanto mai può
svevo, 5-303: c'era dentro tutta la compassione di un poeta per delle povere
poveraccio sudi. magalotti, 24-342: trovai la convalescente sola e derelitta, onde in
e già dere litti, la dio mercé, sanati sono.
, quando fu messo in uso, dopo la guerra, il verso 'derequisire
deve avere il detto re d'inghilterra la villa e castello di calese, la villa
la villa e castello di calese, la villa castello e signoria della marca.
25-55: co'piè di mezzo li avvinse la pancia, / e con li anterior
g. villani, 12-96: la sesta, ov'era più di duemila cavalieri
, 13: e'si dice, la soria a noi essere levante e a quelli
ponente: perché è questo se non per la longitudine, che a noi è davanti
4-16 (ii-744): vinta da la soverchia còlerà, straziò in più pezzi
straziò in più pezzi il papéro de la citazione, e con irreverenza e scherno,
e con irreverenza e scherno, a la presenza di tutti gli astanti, così sopra
ne forbì il mal pertugio; e poi la carta così lacerata sdegnosamente al sergente restituì
b. corsini, 4-77: per la più corta / fu per compassion condotta
. brusoni, xxiv-860: sovragiunti per la strada deretana in quella parte domitilla, giustina
domitilla, giustina e guglielmo, crebbero la confusione di quell'incontro con le solite
sole nei bottoni deretani del cocchiere -luneggia la lampada di cena sulla tenda tirata.
: si chiamava così [batticulo] la falda inferiore e deretana della corazza di
13-2-9: a molti che si prolungavano la vita, sopravvenne la morte non certa;
che si prolungavano la vita, sopravvenne la morte non certa; però ogni dì
sue parole già filomena fatta fine, e la magnifica gratitudine di tito da tutti parimente
seneca volgar., 3-55: siccome la diretana gocciola, che esce dalla botte,
che esce dalla botte, non solamente la vota, ma tutto quello, che n'
nella quale noi finiamo, non fa la morte, ma ella sola la compie.
non fa la morte, ma ella sola la compie. andrea da barberino, 1-20
1-6-115: ma poi che data ebber la prima volta, / ov'assai crebbe
lor un'altra volta / s'attraversan la via. b. davanzali, i-29:
». 3. sm. la parte posteriore del corpo; il sedere.
abilmente quei calci, cercava di cacciare la punta del suo crudele bastone nel deretano esposto
taci; alla fine di: la fine hae più d'onore, e meglio
hae più d'onore, e meglio è la fine del ragionamento che non è
. dèretrd 'dietro '(cfr. la forma de reto) con
forma de reto) con la desinenza in -ànus. la forma deredano è
reto) con la desinenza in -ànus. la forma deredano è d'area settentrionale
. dirìdere), tr. (per la coniuga zione: cfr.
cellini, 2-96 (467): la duchessa mi disse le medesime parole alla
l'amai. goldoni, vii-402: la signora eugenia può dir quel che vuole;
di quella città dove esso regna, la qual disprezza e deride la sua vicina e
regna, la qual disprezza e deride la sua vicina e tutte le altre con
lor gusti. parini, xxi-28: e la splendida turba e il vano fasto /
vilipesi, calpestati; e questa è la più gran pena. manzoni, 313:
che dorme. settembrini, 1-57: la troppa arte lo impacciava,...
purista e cruscante. svevo, 1-95: la figliuola aveva appreso con facilità, nelle
. gustavo, rozzo e semplice, spesso la derideva. tozzi, i-467: a
giovani tempi di cattaneo che si celebrò la pace fra i classici e i romantici che
perfido, perché ora, quasi deridendo la mia angoscia, placido contempli il tristo
13: costeggiando torpidi canali, rividi la mia ombra che mi derideva nel fondo
scendere da quell'inutile zoccolo colei che la tua insania contrista e deride: abbracciala,
). petrarca, 75-8: se la lingua di seguirlo è vaga, / la
la lingua di seguirlo è vaga, / la scorta pò, non ella esser derisa
non vi mantengono manco un suffraganeo. la qual cosa fu da buona parte derisa
deridere / d'amor l'arco e la saetta. pallavicino, 1-9: chi
mio, / ché forse merito / la tua pietà! c. gozzi, i-32
a'loro alunni le belle lettere e la soda corretta eleganza, allevano de'geometri,
avvezzo a pronunziar quanto meglio poteva e la u, e la x, e gi
meglio poteva e la u, e la x, e gi, e ci,
, / che plauda al vizio, o la virtù derida. idem, pr.
. calvino, 44: non deridere la vecchiaia, figlio, tu che hai
, figlio, tu che hai avuto la giovinezza offesa. 3. condannare,
donato degli albanzani, i-445: lodando la prestezza e la temerità, e deridendo
, i-445: lodando la prestezza e la temerità, e deridendo la tardezza del compagno
prestezza e la temerità, e deridendo la tardezza del compagno utilissima alla repubblica,
crisostomo volgar., 2-28: onde deride la scrittura quelli che tengono odio contra il
favore della nostra libertà deridono ed ammirano la stolta superbia vostra, vedendola massime accompagnata
avvinti, / tra catene non langue [la
quanto seppe, a dimostrargli con le parole la vanità del suo spavento. monti,
opera, ed altro il mostrarne con la fiaccola della critica i molti e veri difetti
oracoli, e, inspirandone e raccomandandone la religione, dissiparne e deriderne la superstizione
raccomandandone la religione, dissiparne e deriderne la superstizione. pecchio, ii-1-119: quei che
ii-1-119: quei che ammirano o deridono la freddezza inglese credono che sia effetto del
miassero, e si abbandonasse dai popoli la divina insegna di cristo. gozzano,
5. intr. (anche con la particella pronom.). ant.
pallida brace / si toglie e getta, la nubile notte. = voce dotta
segneri, ii-519: se non vuol che la fama deriditrice apra dipoi le sue cento
1-9: uno iudeo, volendo dirisiare la detta festa et ischemire la nostra santa
volendo dirisiare la detta festa et ischemire la nostra santa fede, prese una tavola dov'
fede, prese una tavola dov'era la imagine del nostro signore iesù cristo in croce
in essa con chiovi et altri strumenti rinovelloe la passione d'esso nostro signore.
lo pose alla colla, e accomandò la corda allo aspo, e così ve 'l
cagioni, perché vedessono lo strazio e la derisione facea di lui. fiore di virtù
. boccaccio, iii-2-34: movati almen la trista condizione / di que'che già
alla derisione. monti, ii-351: la satira, perché sia utile, deve flagellare
ad avvedersi della derisione che gli fruttava la sua deformità, e si sentì trafitto
all'avversione e derisione del volgo verso la filosofia sembra far contrasto l'ammirazione sua
l'ammirazione sua e l'amore per la poesia e per l'arte. loria
. goldoni, vii-1193: mi è dispiaciuto la manieracela impropria con cui ci ha trattati
giorno festivo. chi non sa che la sola enunciazione di questo precetto eccita le
acciò che ci mostrasse per suo essemplo la via, la quale tenere dobbiamo, acciò
mostrasse per suo essemplo la via, la quale tenere dobbiamo, acciò che pervegnamo
, che il passo pei grigioni e la valtellina fosse libero ai francesi, era piuttosto
.. l'amor di patria, la fratellanza, sono una chimera, una derisione
gli apostoli. svevo, 5-424: netta la città (da lontano appariva tale)
sangue, tanto che corse fuori per la via. sarpi, vi-2-200: non solo
. caricatura. carducci, iii-9-125: la francia diè allora al medio-evo una civiltà
nel mondo a dispetto e in derisione, la vita de'quali noi, insensati,
di genti. bettinelli, 1-i-223: la laurea dottorale, ch'era già distintivo
tipatol filosofo audisti una rasone, / con la putana en roma ne fe derisione
. cicerone volgar., 1-254: per la qual cosa, avve gnaché
temeno varrà appo me più la vera ragione, che la opi
appo me più la vera ragione, che la opi nione del volgo.
il proprio nome del dimonio che la nave menava, il qual virgilio
male quando non pesi tanto che possa la compassione o l'indegnazione commuovere, toccato
e sempre necessitoso, avrebbe discreditata irreparabilmente la sua povera divinità. monti, x-3-336
i-1-276: i preti... sono la più parte poveri, e costretti a
. verri, i-305: decisamente prendevano la difesa della persona accusata o derisa,
novelle tante volte derise, del lasciar la republica, del prenderne i consoli o
, x-2-12: solo / lieta è la colpa ed il pudor deriso. manzoni,
cor derisa. scalvini, vi-91: la vecchia e inferma e serva, e
rinnovellando, ai saggi insulta / fin la presente età, che in conoscenza / ed
: al cospetto di lui gridò giustizia la umanità offesa; la verità, l'
di lui gridò giustizia la umanità offesa; la verità, l'innocenza avvilita, straziata
, spinse da un lato all'altro la densa polvere, sollevando dalla molestia i
, / e le parole avverse / de la vii turba ria / con più sereno
saran giudicati. segneri, ii-53: cambiano la maraviglia in deriso, indi il deriso
ha priso lo cor enna- morato / la gente l'ha 'n deriso, pensanno suo
passeroni, ii-17-75: in deriso mettean la sua sentenza. carducci, iii-10-67:
1-53: non aprì pure una volta la bocca in sua scusa, né in lamento
una disgressione... e pruova che la natura dei derisori sia, più che
ne innamoravano. bocchelli, i-91: la veemenza del suo pentimento pareva a tutti
; ce ne sono dell'altre, che la chiesa mantiene stabilmente, perché affatto connaturali
gai, / uomin tranquilli ch'aman la lor quiete, / derisori del mondo.
pur tremava come una foglia, e la voce gli uscì fioca quando ingiunse all'
si dolse che dagl'italiani fosse ingiuriata la sua nazione, affermando aver con le
i padri. salvini, 30-1-182: non la perdonò a omero, al petrarca,
gli occhi rossi. vittorini, 4-134: la sua faccia derisoria si era caricata
... si sgretola, mostrando la stuoia, l'anima derisoria di questi
a sottovento della sua rotta apparente, la quale è nella direzione della chiglia. dizionario
è giorno di vento, dovrai correggere la deriva e contrastare colle onde. -per
condanna e una speranza, se mi mostra la giustizia di dio, bene. se
a un missile per mantenerne più stabile la rotta. -velocità di deriva: quella
geografiche inglesi del settecento che indicavano la presenza di correnti marine o di venti in
sulla banchisa / guardano i mari disfatti, la deriva di * icebergs '/ e
in aiuto e mandò a cozzare contro la nostra proda una specie di grande chiatta
peso / distratto, sorpreso / che la vita sembri certa / senza udire all'erta
/ intorno rulla il mondo, leggo / la mia storia come guardia di notte /
un ponte, bisognava accorrere perché la corrente non finisse di portare il
da gubbio, 21: ma conviene che la materia di che parlare si vuole dipenda
. che deriva, che trae la sua origine, che procede; causato
spere,... e seco rivolgendo la dolce armonia da contrari corsi, tra
, che col pensiero non vada immaginandosi la benigna universale madre, molto più che
, rientrando in casa era brontolone con la servitù o scuro nel viso, per ragioni
tanto eminente, che (se la prima origine si ricerca) non tragga
secta. cieco, 1-41: presso a la porta fuor d'un sasso usciva /
girava intorno a quello, / da la qual poscia un laghetto deriva / giuso nel
, / i fiumi al mar, la frode al frodolente, / com'aggio a
invia. marino, 4-268: psiche presso la foce, onde deriva / il torrente
nord: i minori corrono al reno la maggior parte. -per estens.
tutto ramoso, piantato dentro nel mezzo de la basa d'un monte, e che
perciocché o sia l'erba, o la concia, deriva da tal provincia,
tissimo, è molto ragguardevole, poiché la fatica di venti soli schiavi mori può
all'anno. cattaneo, iii-4-131: la rendita del monte derivava per lo più
procedere (una virtù, un vizio, la verità, un'idea, un pensiero
dante, par., 2-142: per la natura lieta onde deriva, / la
la natura lieta onde deriva, / la virtiì mista per lo corpo luce / come
/ ed è preso e menato a la giustizia. canigiani, 1-19: e quella
ad amar ci adatta / e conoscenza la qual si diriva / da'sensi come
debbe esser aborrita. e così come la verità del giudizio de le cose causa
, 465: né po mai la vera scienzia esser superata dallo affetto il
da lontano. leopardi, 27-64: fin la negletta plebe, / l'uom della
che da saper deriva, / fin la donzella timidetta e schiva,...
derivi. michelstaedter, 785: la scienza che deriva dagli studi sperimentali e
secondo. leonardo, 2-148: dico la cagione d'essa congelazione diri vare spesse volte
sole: percioché da questa cagione derivano la varietà de le stagioni, i fiori,
riprende dell'aridità delle mie lettere; la quale deriva da mancanza di materia,
comune a tutte le lettere mie perché la mia vita è monotona e senza novità.
ne derivavano, [i preti] la combattevano [l'usanza] dal pulpito.
le cose: « con che forza la calamita attiri il ferro, donde derivino i
i terremoti, di che sia formata la coda delle comete ». 5.
, 11: da filippo è derivata la stirpe dei primogeniti che, tenendo per più
e tolse per moglie una donna chiamata la tosa che n'ebbe lo retaggio,
romani vi difica- rono una città, la quale s'appella pistoia. tale nome
sia nel popolo, occorre che viva la parola più breve e semplice dalla quale l'
esso e come tu se'usa, / la tramortita sua virtù ravviva. buti,
costante). iacopone, 16-41: la pena è consumativa, l'alma morta
morta è sempre viva, / e la pena non deriva de star sempre en
. giamboni, 4-79: e per la detta opera ammaiestrati i cavatori, similiantemente
: ottenuto l'acquedotto che serviva a la terra e derivata l'acqua di esso
pertinenti a l'assedio et espugnazione de la terra preparava. machiavelli, 335:
: gli umori del corpo umano, la linfa, ecc. redi, 16-ix-108
derivargli e revellergli alle parti alle quali la natura è solita di mandargli. a.
.. il ridurre a conveniente equilibrio la massa umorale,... ed il
principio prende, / s'alcun non la deriva, / sempre là scende e irriga
ma per ingrate terre i'derivai / la limpid'onda che venne di del;
. segneri, iii-1-116: dovete con la vostra diligenza far la strada alla grazia
iii-1-116: dovete con la vostra diligenza far la strada alla grazia di dio, derivandola
: onde non solamente le regole ma la forza movente a ben vivere si deriva
trova così nella immaginazione dalla quale derivano la speranza, le illusioni, ecc. carducci
del bello e del sublime, derivando la prima dall'istinto di socievolezza e l'
quello di conservazione, e cercò di definire la bruttezza, la grazia, teleganza e
e cercò di definire la bruttezza, la grazia, teleganza e la speciosità. gobetti
bruttezza, la grazia, teleganza e la speciosità. gobetti, 1-153: le
sono guidate dalla sola logica, anzi la spiegazione offerta dalle pretese nazionali è insufficiente
dirivano da alcuna usata, o perché la catena delle voci, tra le quali
si ritruova voce nessuna in veruna lingua, la quale o aggiungendovi, o levandone,
v.]: un bastimento deriva quando la direzione della sua rotta si discosta,
discosta, e fa un angolo con la direzione della sua chiglia, cadendo sottovento,
trascinato. barilli, 5-10: faccio fermare la macchina [della nave] e mi
muschi grami, a supplizio / splende la pietra livida: / deriva sull'acqua /
valore a cui tende il rapporto fra la differenza dei valori assunti da una funzione
funzione per due valori della variabile e la differenza fra detti valori della variabile,
] le voci che serbino tutta quanta la loro famiglia. savinio, 1-114: dal
quali colla loro azione irritante possono effettuare la derivazione, risvegliando le simpatie che v'
alta dieci piedi, pensano di scemare la misura dell'acqua nel fiume cinquecento piedi.
giordani, i-9: prenderemo l'acqua sopra la pescaia di san marco; perocché derivata
che giunge da (una persona, la luce, ecc.). dante
dante, conv., iii-vn-3: vedemo la luce del sole, la quale è
iii-vn-3: vedemo la luce del sole, la quale è una, da uno fonte
solamente quando tra le idee pratiche e la volontà vi sia dissidio. 3
virtù naturali ne l'anima e nativa è la bellezza; ma la bruttezza è straniera
e nativa è la bellezza; ma la bruttezza è straniera e derivata da la contazione
la bruttezza è straniera e derivata da la contazione del corpo. leopardi, iii-214
. pascoli, i-855: egli sentiva la poesia di omero quale emana in gran parte
: per le strade dei campi sotto la città, ricordo che altri lieti pensieri mi
intendere alcuna cosa de'signori derivati da la grezia? 5. figur. tratto
si ponga cura. ma, secondo la voce, in primitivo e in derivato:
vuole assicurarsi della sua validità, rifrusta la bibbia della lingua [il vocabolario della
baldini, i-798: i problemi riguardanti la produzione delle essenze e dei derivati dagli
noi chiamiamo autorità. mazzini, i-378: la cospirazione non è per me un «
un derivato d'una condizione di cose che la rende indispensabile. b. croce,
di una misurazione o unità di misura la cui definizione viene ricondotta a un'operazione
uno anno, fuori solamente quella che per la derivazione e nuovo letto della brenta era
quello che faceva,... avanti la derivazione del canale. lecchi, 1-14
grande muta direzione e regime, ormeggiavano la iola presso un giardino modesto ma pieno
c. e. gadda, 2-23: la derivazione del naviglio grande dal ticino,
ticino, il naviglio di pavia: poi la martesana, il villoresi. -per
atte più di qualunque farmaco ad accrescere la fluidità del sangue e ad aprire i
in temperato e lungo bagno potendo aiutare la revulsione dal cuore, e la derivazione,
potendo aiutare la revulsione dal cuore, e la derivazione, e la più eguale distribuzione
cuore, e la derivazione, e la più eguale distribuzione alle membra remote.
, 7-i-88: di queste tre prospettive, la prima ha origine dall'occhio, le
filosofo che ha data alla morale razionale la forma rigorosa di scienza, dimostrando la
la forma rigorosa di scienza, dimostrando la sua derivazione da una legge evidente e illimitatamente
lontani questi nostri cenni, ha dimostrata la deficienza naturale di questa scienza riguardo all'
collera. b. croce, iii-22-145: la storia della poesia e della letteratura prese
di ogni altra cosa che non fosse la poesia e la letteratura, della biografia
cosa che non fosse la poesia e la letteratura, della biografia degli autori,
e dissomiglianze tra le varie opere circa la materia o circa la forma astratta e
le varie opere circa la materia o circa la forma astratta e materializzata. gobetti,
. cattaneo, i-2-51: verso il cinquecento la sfarzosa varietà dello stile moresco e del
nella poesia europea. piovene, 5-342: la rivista nord e sud è redatta da
le loro tradizioni nazionali nell'antichità, e la parte epica della storia italiana consista nelle
il cattolico è libero di accettare anche la derivazione dell'uomo dai bruti.
consideri, come si suol fare per trovare la significazione d'un vocabulo, la etimologia
trovare la significazione d'un vocabulo, la etimologia o la derivazione d'esso.
significazione d'un vocabulo, la etimologia o la derivazione d'esso. magalotti, 7-63
esso. magalotti, 7-63: per verità la derivazione è così liscia, facile e
si continuassero quelle lettere a pronunziare secondo la derivazione grammaticale o l'uso antico e le
: ha sempre in punta di lingua la più temibile derivazione del verbo anomalo irregolare,
del verbo anomalo irregolare, e se la saliva e cuccumeggia segnalandola al professore.
quando si dice, che contr'all'uso la regola non vale della derivazione, né
altre parti assegnate alla descrizione tocca e la sua derivazione e 'l suo uficio:
commutare una linea in collegamento diretto con la centrale. comisso, 12-30: trovai
11. matem. operazione mediante la quale si determinano le derivate di una
derivazione: regole che permettono di calcolare la derivata di una funzione, costruita per
. rapporto di derivazione: rapporto tra la frequenza e l'intensità di un fenomeno
dall'essere buon filosofo prende dirivo tutta la conoscenza della vera medicina. = deverb
membrana basale, sottile e ialina; è la parte fondamentale della pelle nella quale risiedono
corpo della pelle, che n'è la più gran parte, quello che forma
parte, quello che forma quasi tutta la grossezza, il solo che ivi sia vivente
lo strato che insieme all'epidermide forma la pelle. cosa molto seria! savinio
! savinio, 493: marion, la figlia maggiore del generale, soffriva di
: ha sinora salvato [il capitano] la pelle stando al fronte: ma il
tutto ulcerato. lucini, 91: la marra usciva nera ed ancora fumante dalle
ancora fumante dalle mani dell'operaio e la punta pareva già presta ad incidere il
m. -ci). che riguarda la pelle. panzini, iv-190: nella
giovane o media, interessando di preferenza la cute degli arti, gli inferiori più
, gli inferiori più che i superiori; la pelle è di un rosso più o
che indica, nel linguaggio medico, la infiammazione); cfr. derm [at
ite (sec. xviii). la voce è registr. dal tramater.
addome di un bell'azzurro acciaio; la larva vive da parassita sottocutaneo entro la
la larva vive da parassita sottocutaneo entro la pelle di vari mammiferi e dell'uomo
paura eccessiva che provoca in certi soggetti la presenza e la possibilità dello sviluppo di
provoca in certi soggetti la presenza e la possibilità dello sviluppo di lesioni cutanee.
dermatòide1, agg. medie. che ha la natura o la consistenza della pelle
. che ha la natura o la consistenza della pelle. = voce dotta
nostra economia, che si è preteso avere la consistenza e l'analogia di tessitura con
consistenza e l'analogia di tessitura con la pelle. = cfr. dermatòide1
medie. parte della medicina che studia la struttura, le funzioni e le malattie
. medie. processo infiammatorio che colpisce la cute (eritemi, edemi, atrofie
decorso acuto o cronico e spesso provoca la morte. = voce dotta,
, sf. medie. emorragia attraverso la pelle. = voce dotta,
o parzialmente, la loro vita sulla cute, altri vi
; l'apparato boccale è masticatore, la metamorfosi incompleta. tramater [
stesso che 'pelle', ma significa propriamente la parte più profonda e più solida della
= deriv. da derma. la voce è già registr. dal d'alberti
: 'dermografia'. lett. 'scrittura su la pelle ', cioè segnalazioni che si ottengono
ottengono dalla pelle (impressioni) per la diagnosi di alcune malattie. 2
parte dell'anatomia che ha per oggetto la descrizione della pelle. = voce dotta
, il cuore, il fegato, la milza, col lapis dermografìco.
sm. strumento che permette di misurare la reflettività dei vasi cutanei e anche,
, di provocare il dermografismo; ha la forma di un'ansa a ferro di cavallo
', quella parte della somatologia, la quale tratta della pelle. = voce
2. ramo della medicina che comprende la dermatologia, la sifilografia e la venereologia
della medicina che comprende la dermatologia, la sifilografia e la venereologia. = voce
comprende la dermatologia, la sifilografia e la venereologia. = voce dotta, comp
che sceglie il rivestimento cutaneo per esplicare la propria azione (i virus del vaiolo
d'alberti, 291: 4 issar la bandiera in demo', dicesi dell'alzarla
s. v.]: 4 issare la bandiera in demo ', dicesi quando la
la bandiera in demo ', dicesi quando la bandiera è serrata e compiegata in cima
disagio del bastimento, che cerca soccorso. la bandiera che si mette a mezz'asta
. = etimo incerto; cfr. la locuz. fr. pavillon en berne
dalla natura eremitica, quel di non seguire la loro vocazione ai danni del solo tonno
viene attribuito ai dipendenti dello stato senza la prescritta autorizzazione legislativa. = deverb
ampia facoltà di distribuire il frumento tra la famiglia, ma sempre con due leggi
b. croce, iii-9-250: la questione della derogabilità del diritto naturale nella
: poco di poi venuta... la vacanza di detta precettoria, derogò [
derogasse, si derogherebbe assai meno che con la destinazione d'ufficiale di corrispondenza, titolo
botta, 5-481: andò discorrendo, la legge divina prescrivere la obbedienza ai magistrati
andò discorrendo, la legge divina prescrivere la obbedienza ai magistrati statuiti dalle leggi dello
le forze, perché niegono il dare la possessione. firenzuola, 75: chi
... sia stato ardito riempire la terra altrui di così inique ordinazioni.
. boterò, 177: ha luogo la clemenza, e si essercita laudabilmente:
divieto della poetica oraziana, parlasse ancor la quarta persona. f. negri,
andare al ristorante mette spavento, per la paura di ammalarsi o di derogare alle
conv., i-1-16: e se ne la presente opera, la quale è convivio
: e se ne la presente opera, la quale è convivio nominata e vo'che
, più virilmente si trattasse che ne la vita nuova, non intendo però a
della parte. ottimo, i-121: per la infamia delli mali parlanti e invidiosi,
autorità del quale non era derogato per la venuta del gran maestro e del grande
altra osservazione; e non intendo che la mia impotenza deroghi punto a quelle conseguenze
in ogni occasione i loro obblighi verso la francia. pecchio, conc., ii-339
non solamente per lui, ma anche per la sua famiglia. bocchelli, 9-434:
popolo romano, è assai manifesto, che la maestà di quel popolo per la libera
che la maestà di quel popolo per la libera sommessione fatta all'impera- dore per
samminiato fu da loro offesa, e dirogata la franchigia de'toscani vilmente, per l'
mistiero, né confermarlo, né derogargli la fede. 5. tr. raro
e origine di tutti li abusi, la prontezza delli pontefici e dar orecchie alli
pontefici e dar orecchie alli adulatori e la facilità in derogare le leggi, con
facilità in derogare le leggi, con la inosservanza del comandamento di cristo di non
trattare a nome della dieta e se la dieta stessa investita di un poter limitato
accomodi pure! - aggiunse in fretta la contessa. pareva che così parlasse per paura
legge derogatoria all'attuale sulla votazione per la sorte futura della lombardia. 2.
si sia adoperata una certa cautela, la quale si dice derogatoria delle derogatorie;
, sarà segno che quella non sia la sua libera e determinata volontà.
: più propriamente * derogatoria 'dicevasi la clausola, con cui un testatore ordinava che
, con cui un testatore ordinava che la sua disposizione non s'intendesse rivocata da un
pace con loro e acconsentito all'imperadore la derogazione de'patti promessi, stretti dalla
. machiavelli, 7-5: avendo dunque la reverendissima signoria vostra, per derogazione pontificale
cose, ridestano 'e contrario 'la perduta sensibilità giuridica. 2. violazione
le nostre sembianze sono sì punte per la dieta, per che per questo non è
albergali, 62: non fu perniciosa la derogazione dell'autorità
patema sopra la vita de i figliuoli, riducendola al
, questo si presume in derogazione contro la libertà ecclesiastica. = voce dotta,
buone derrate che vedi, ché « la casa è fatta come la lupa:
, ché « la casa è fatta come la lupa: chi più vi reca,
appresta [l'agricoltura] le derrate per la sussistènza umana e degli animali. barctti
se ne può consumare nel paese; e la ridondanza di quelle due derrate congiunta colla
frugale mantenimento. compagnoni, i-34: la libera circolazione interna delle manifatture e delle
delle derrate. romagnosi, 10-294: distrutta la libera concorrenza e passando le derrate dai
mercanzia. iacopone, 65-191: chi la derrata sua avesse retrovata, / per
, fa'che 'l facci giustamente pagare la sua derrata, secondo la sua valuta
giustamente pagare la sua derrata, secondo la sua valuta. bonichi, ix-299: dassi
come egli ti possa vendere e mettere addosso la mala derrata e venderlati cara e di
derrata e venderlati cara e di darti pur la mala merda e quegli che compera simigliantemente
esemplo, che quando il prezzo scema, la derrata cresce; e così per lo
lo converso. baretti, 3-347: la seta che ricavano dai loro gelsi è tutta
panni serici; e questa è quasi la sola derrata di cui fanno danari.
privativa, che non teme concorrenza, la porpora. settembrini, 1-73: i proprietari
coltivare i loro fondi con l'ignoranza e la negligenza antica, a vendere le derrate
, s'hai bellezza alcuna, / non la voler contar nelle derrate. esopo volgar
stato dii mondo alla preziosa derrata di la libertà de'beni di vita ettema.
ettema. beicari, 1-27: quando la donna di giovanni lo vide, per
mi rechi? ha'mi portato a casa la puzza e 'l fracidume: io uscirò
sono io. gioberti, 1-iii-578: la gentil italia... non fu creata
fiorentini teneano con messer mastino d'avere la città di lucca, ed eglino non potendosi
potendosi accordare con messer mastino, riserbando la fortuna a'fiorentini la mala derrata di
mastino, riserbando la fortuna a'fiorentini la mala derrata di lucca colle sue sequele,
: il primo priego ch'io faccia la mattina, sì è che idio no mi
stentare parechie dì a véndarla, anco la vogliano véndare in grosso e fame buona
: così ti dico che di tutta la mia famiglia non ci sono rimaso se non
ci sono rimaso se non io e la fante mia, ché tutti sono iti in
ogni dì un grosso di quella moneta, la sera al tardi mangiava una derrata di
maggior derrate, / che non fe'tito la giudea semenza. l. frescobaldi,
, / dato il denar, ricever la derrata. felice da massa, xliii-
a dio, aspetta faccia del suo la sua volontà; apparecchiati a queste derrate,
posono a sedere per dieci anni tutta la casa de'medici. varchi, 18-2-390:
varchi, 18-2-390: il voler consegnare la città di sua mano a'nipoti del papa
derrata, / che non si dà la pecora al mercato. lorenzo de'medici,
, / che una sol n'empia la mano. savonarola, 7-i-94: queste escomuniche
: tutte le donne poi da partito la temevano come il fuoco di santo antonio
aresti tu mai per sorte fatto metter la carestia nel tuo dominio... e
, 4-661: a gran derrata moltiplica la sua felicità. d. bartoli, 2-1-217
venti. michelangelo, v-82: sapi come la figura mia quant'e'più l'ò
due derrate per un denaro: vendere la merce a metà prezzo o a prezzo
: e se io vorrò al presente vendere la mercatanzia la quale ho qui, perciò
io vorrò al presente vendere la mercatanzia la quale ho qui, perciò che non è
due derrate un denaio. -aver la giunta e la derrata: essere pienamente
denaio. -aver la giunta e la derrata: essere pienamente accontentati; avere
mi darà vita, / che ognuno avrà la giunta e la derrata.
, / che ognuno avrà la giunta e la derrata. -dare la derrata
e la derrata. -dare la derrata e il soprassello: dare più
meno di quel che posso attendere, dandovi la derrata ed il soprassello.
: pregherai i sanesi che vogliano operare che la compagna la quale è per andare a'
sanesi che vogliano operare che la compagna la quale è per andare a'loro servigi passando
derrata per danari. -è più la giunta che la derrata, prima la
. -è più la giunta che la derrata, prima la giunta della derrata
più la giunta che la derrata, prima la giunta della derrata: la parte secondaria
, prima la giunta della derrata: la parte secondaria è più importante della principale
della principale. -è migliore o peggiore la giunta della derrata: la parte accessoria
o peggiore la giunta della derrata: la parte accessoria o successiva è migliore o
giordano [crusca]: prima si dà la derrata, e poi la giunta;
si dà la derrata, e poi la giunta; non si dà prima la giunta
la giunta; non si dà prima la giunta, che la derrata. giov
non si dà prima la giunta, che la derrata. giov. cavalcanti, 324
, e malcontenti. di questi fu più la giunta che la mala derrata; e
di questi fu più la giunta che la mala derrata; e con questo bastò più
. aretino, 8-239: ora io la mozzo qui, né ti dolere se la
la mozzo qui, né ti dolere se la giunta è maggiore de la derrata;
dolere se la giunta è maggiore de la derrata; ma bastiti il mio non ti
dire altro. caro, 12-ii-235: con la lettera che da v. s.
dal reverendissimo de'gaddi, ho ricevuta la vostra tanto cortese e tanto amorevole, che
.. 1 nostri: esser più la giunta che la derrata. d. bartoli
1 nostri: esser più la giunta che la derrata. d. bartoli, 9-28-2-45
2-ii- 197: è più lunga la giunta della derrata. povero cliente!
derrate secondo i denari: ricambiare con la stessa moneta. salimbeni, ix-305:
state le derrate vendute. -trovare la mala derrata a piè del mal denaro:
, et anco spesse volte si truova la mala derrata a piè del mal denaio
giunta alla derrata, una giunta presso la derrata, una giunta sopra la derrata:
presso la derrata, una giunta sopra la derrata: il sovrappiù che il venditore
/ s'accorda anch'egli a far la mattinata; / che e'tien ne'dì
che io piglio dalla poesia, voglio darvi la giunta presso la derrata, e vi
poesia, voglio darvi la giunta presso la derrata, e vi spedisco il donuzzo di
sono anche 'come per giunta sopra la derrata 'due canzoncine. soffici,
buona derrata pensaci. -val più la mostra che la derrata: una sostanza
. -val più la mostra che la derrata: una sostanza scadente si nasconde
compra per un denaio o per denaro, la quale voce denarata contratta in denrata,
essendo stati ammazzati tutti i vecchi de la casa ed anco i giovini, esso
roine di varii luoghi che l'annonia e la fiandra in tante crudeli e sanguinose guerre
di beni attuata sorprendendo con tinganno o la frode la buona fede e la fiducia
attuata sorprendendo con tinganno o la frode la buona fede e la fiducia di una
tinganno o la frode la buona fede e la fiducia di una persona). -
il primo utile, gli altri necessaria la podestà di far testamento, perché i
jovine, 47: era paonazzo, la rabbia gli serrava la gola; poi sbottò
era paonazzo, la rabbia gli serrava la gola; poi sbottò: -farabutti!
lacopone, 51-33: l'articul de la fede sì s'onno congregati: /
/ di non celar qual hai vista la pianta / ch'è or due volte dirubata
(i-702): per forza entrati dentro la città, quella espugnarono e tutta senza
alcun dì stettero fermi saccheggiando e derubando la città ed il paese, e mandando via
a cui lo re amar aveva lasciata la sua redità, e 'l gigante o vero
: indarno, indarno stette / chi la favilla derubò sublime / del caucaso alle cime
si interrogavano a vicenda e gridavano, la signora derubata gridava più di tutti.
piano, scala a, dove abitava la derubata. moravia, i-598: in silenzio
. frescobaldi, iv-142 (20-55): la mente mia trafitta e dirubata / da'
. bocchelli, i-325: l'altro la conosceva più fina e più ghiotta, innamorata
cecchi, 8-55: plinio e pausania non la finivano a catalogare e descrivere pitture,
tanti cordini. gioia, 1-ii-51: la parola * dervisc', presa dalla lingua persiana
mercato. capponi, 325: che la piazza di mercato vecchio non pagasse al
non fiorini 300 d'oro, cioè la descheria dei beccai. = deriv
gli altri, de'quali avevan già sentita la voce, cioè que'due bravacci,
gli altri dei quali già avevano intesa la voce, quei due bravacci, che
in casa lesta lesta, per stendere la tovaglia sul deschetto. d'annunzio, iii-1-592
/ un calzolaio in grembiule i batte la suola, chino sul deschetto, / con
, dove il guardiano aveva fatto rimurare la finestra e mettere un letticciuolo e una tavoletta
/ sedei, che quanto fu lunga la cena / non restò mai di fare all'
nimico lo suo proponimento, gittò per la via per la quale dovea passare un
proponimento, gittò per la via per la quale dovea passare un deschetto d'argento
parea che dormisse; pren- donla per la mano per descedarla. -intr.
per descedarla. -intr. con la particella pronom. bibbia volgar.,
, 53: e sbofando andossene a la camera e trovata la molier in lecto e
sbofando andossene a la camera e trovata la molier in lecto e descedata, co-
fanciulla. cammelli, 168: desino poi la domenica al desco / con la forchetta
poi la domenica al desco / con la forchetta come i cittadini, / né mai
alte ville il fumo esala; / la villanella all'uom suo 'l desco ingombra.
/ il letto, e spesso ancor la nave e il porto, / se qui
mio verso. carducci, iii-24-29: la bianca tovaglia era distesa su 'l desco nero
soffici, i-81: al tempo della spartitura la famiglia del contadino e le opre seggono
. iacopone, 57-34: che porge la mano rogo e sì me rendi a
ciò ne gli altrui deschi / cibo cercar la meretrice infame, / dovunque il figlio
? parini, 414: ma che farà la già spossata e stanca / schiera gentil
dormito più volte i miei sonni pacifici su la paglia, e ho cenato allegramente sul
vi siedono intorno. -desco familiare: la famiglia riunita a consumare il pasto quotidiano
sonno e i baci / abbandonata ha la viril sua chioma. bocchelli, 1-i-195:
volta improvviso. allegri, 126: la veneranda poesia agiatamente si riposò nelle sagre
cosa, senza che vi sia stata distesa la tovaglia. d'annunzio, v-3-428:
, e per caso rimase occulta sotto la lunghezza del tappeto del desco, sopra
nella chiesa de'servi alla nunziata sopra la porta minore, la quale è accanto
alla nunziata sopra la porta minore, la quale è accanto al desco dove si
figli, / sotto gran tenda in cui la sedia e 'l desco / sono i
. d'annunzio, iv-2-263: ma ne la taverna in torno a un desco di
bottega tra il desco del ciabattino e la poltrona del barbiere, non c'era
quello sul quale nelle macellerie si taglia la carne). fatti di cesare,
a. pucci, ix-408: [la piazza di mercato vecchio] par che tutta
di noce preparano i deschi da tagliarvi sopra la carne. caporali, i-46: né
ho fatto porre 'l desco / ver la pubblica chiavica. panciatichi, 21: noi
al tempo del bugnola, che scriveva la carne, che dava a credenza,
, 61: il macellaro, sotto la frasca ronzante del soffitto, mobilita, a
i detti capitani col loro consiglio, la sezzaia domenica di dicembre, che si
notaio] di guardare e di tenere la cassa piccola al suo desco incatenata.
compagnia. bisticci, 3-83: fatta la sua devozione, si poneva al desco
, o che le sieno cadute per la via. i. pitti, 2-48:
: essendo una sera a desco ragionò contro la sodomìa dicendo, ch'ell'era tanto
però papa di fresco, / che la chiesa vacò per cinque mesi, / innanziché
e deschi. campatila, 3-57: la caligine importuna / tutto il desco lunar d'
: desco... vuol propriamente dire la * tavola dove si sta a mangiare
... tutto era ito a crescere la masserizia de'soffitti e degli stanzoni di
descaccio / su cui vendeva il giorno la vaccaccia. = dal lat.
, e che è descrit- tibile sopra la metà della linea data. descrittivaménte
per tutto luciano. michelstaedter, 836: la scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'
836: la scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'una deduzione categorica, deve
e. cecchi, 9-213: la florida affettuosa descrittività delle vegetazioni, con
che serve a descrivere, che ha la funzione o la capacità di descrivere gli
descrivere, che ha la funzione o la capacità di descrivere gli oggetti.
le descrizioni; che tende a dare la preminenza alla descrizione minuziosa e particolareggiata (
, ecc. boccaccio, viii-1-113: la forma, o vero il modo del
comunicato all'europa il loro gusto, la loro fecondità descrittiva, la loro tendenza
gusto, la loro fecondità descrittiva, la loro tendenza al mistico. rajberti, 2-146
che all'arte « intuitiva », la quale li rende perpetui. de sanctis,
sanctis, 11-28: in questa condizione la poesia non può essere che descrittiva,
immobile estrinsechezza. fogazzaro, iv-264: la musica non è descrittiva, ma seconda
-catalogo descrittivo: in cui si dà la descrizione degli oggetti elencati. carducci
leti, it., i-200: la forma estetica di « ma- lebolge »
estetica di « ma- lebolge » è la commedia, rappresentazione de'difetti e de'
ecc.). -geometria descrittiva: la scienza che insegna a rappresentare le figure
che studia l'io concreto, mediante la descrizione dei fenomeni. b.
b. croce, i-3-82: dimostrata la legittimità e necessità della descrittiva pratica e
contro le usurpazioni che sopra lei tenta la filosofia, o piuttosto i filosofi,
-definizione descrittiva: che largamente spiega la parola o l'idea, non attenendosi agli
francesco da barberino, 253: la qual iustizia, se tu vuo'vedere
in rime. cesarotti, ii-403: la rivoluzione di francia descritta o individuata
quelli ad occhi chiusi, minima è la distanza. basta, a varcarla, un
pea, 7-24: appena il padrone la vide così verdolina nel viso, gli
potessonsi vedere. pulci, 28-114: la terza [tavola d'ariento] fatta con
. frugoni, 686: la 've dunque d'ombre fosco / sorge ai
dell'animo loro. guerrazzi, 6-123: la vostra carriera luminosa è tutta descritta lassù
non marciavano, i veterani disertavano per la strettezza dei pagamenti. 5.
de'romani si maravigliò molto, vedendo la generale bellezza del campo ottimamente in ciascuna
non solamente della cosmografia si contentano, ma la corografìa avanti a gli occhi mettono.
tradizione spagnuola. piovane, 5-611: la facciata di questa chiesa gronda di ornati
esecutori non si decidessero mai a staccarne la mano: e i molti descrittori non
descrìbere), tr. (per la coniugazione: cfr. scrivere). rappresentare
? cicerone volgar., 1-310: la cosa de'essere diffinita per parole, e
descritta. frezzi, i-4-100: in mezzo la pianura, ch'io descrivo, /
l'ultimo crollo / ad una barba la più singulare / che mai fusse descritta
laudo e descrivo. marino, vii-151: la poesia è detta pittura parlante, la
la poesia è detta pittura parlante, la pittura poesia taciturna; dell'una è
questa, onde scambiandosi alle volte reciprocamente la proprietà delle voci, la poesia dicesi
volte reciprocamente la proprietà delle voci, la poesia dicesi dipignere e la pittura descrivere.
delle voci, la poesia dicesi dipignere e la pittura descrivere. forteguerri, 4-2:
di conoscermi e di descrivere a fondo la natura mia, il mio carattere nelle sue
, lett. it., i-49: la poesia, che prima pensava e descriveva
mezzo a nemici. gentile, 3-134: la vera dialettica non è quella che presuppone
dei figliuoli. d'annunzio, v-3-76: la condizione più felice per l'opera del
una voce acutissima che descrive in versi la nascita del bambin gesù. gestisce.
seste si descrive il circolo e si divide la sua circunfe- renzia in sei parte equali
e raddotti, che gente che descriveva la figura della sicilia e la positura dell'africa
che descriveva la figura della sicilia e la positura dell'africa e di cartagine.
fortezze, e„ anco di provincie? la geometria con semplici strumenti vi descriverà la
la geometria con semplici strumenti vi descriverà la pianta desiderata, ancora quando non possa
non ancora profondato a bastanza, e la terra levatane è arrovesciata in dentro,
soave maraviglia. verga, i-80: la carrozza era sempre ferma dinanzi all'uscio,
1-i-198: si scorgeva, ora che la fendevano, la forza e la velocità del
scorgeva, ora che la fendevano, la forza e la velocità del fiume giallo
ora che la fendevano, la forza e la velocità del fiume giallo e schiumoso,
del capo e descritto un gesto vago con la mano, disse: -però sarà
i- 587: tra l'inondazione e la gola montuosa, il nastro di asfalto
/ discrive strana parabola, per la quale, dopo essere nato da un
suo padrone protettore... la terra, o 'l mare, o grosso
o grosso fiume. boccaccio, iii-3: la era pervenuto ad essere uno degli
ipolita, reina dell'amazzone, e la cagione d'essa e la vittoria seguitata discrivo
, e la cagione d'essa e la vittoria seguitata discrivo. ben5. ant
sono dello spirito santo dovranno passare e solo la carità
così nelle croniche della spagna, io la descrivo come io la trovo, e ne
spagna, io la descrivo come io la trovo, e ne lascio il giudicio
carta il rimedio che renduta gli avea la sanità, l'affiggeva alle mura del tempio
, xxx-5-259: in cifre belle / va la destra onnipotente / descrivendo ogni accidente /
unguento... di cui descrisse poi la ricetta, e che in que'tempi
e gli espone, nella stessa maniera, la cosa da mettere in carta. [
essere assegnati e descritti in crustumino per la grassezza del paese. varchi, 18-i-301
: mi è caro l'onore, che la r. accademia fiorentina si è degnata
quaranta mila fanti tutti d'un volere per la impresa, da spignerli avanti ogni volta
: a venezia si dànno a fortificar la città, facendo riveder i canali, descrivere
. f. negri, 140: per la cavalleria... s'offeriscono essi
in candia, in cipro si descrisse la gioventù, si apprestavano le navi,
. viani, 14-385: è descrivibile la gioia con cui i carnaio- resi hanno
occhio vedeva, non già l'insieme, la non descrivibile pace, il respiro,
non descrivibile pace, il respiro, la mormorante delizia di quella valle perduta.
, dichiarandone i caratteri accidentali, che la distinguono da un'altra (e differisce
da pisa, 1-373: detto questo accogli la spada nel petto. ed in questo
petto. ed in questo modo fu la finita di turno secondo la discrizione di
modo fu la finita di turno secondo la discrizione di virgilio nel suo libro dell'*
, e mostrare per sua descrizione che la cosa convene avere altro nome, che
secondo le vere descrizioni de'geografi, essendo la loro origine in europa, non possono
berni, 6-68 (i-176): la gente è tanto bella egregia e magna,
questa imitazione il poliziano, il quale ne la descrizione de la casa d'amore versò
, il quale ne la descrizione de la casa d'amore versò quasi tutti i fiori
i fiori e tutte le grazie de la poesia. campanella, i-388: le
possono essere favolose, quando s'ignora la verità o manca la nobiltà. pallavicino
, quando s'ignora la verità o manca la nobiltà. pallavicino, 7-24: uno
come conviene, e colla possibile speditezza la proposta descrizione economica par che sul principio
1-160: intese dalle loro rozze labbra la intiera descrizione del naufragio colle più crudeli
e importanti, senza trovarci quasi altro che la mutazione che questi produssero negl'interessi e
offerire altro a te... che la mesta descrizione delle nostre sventure, delle
nostre sventure, delle quali tu sofferisti la parte maggiore e più amara. pascoli
versi a far poesia: e perciò incorniciavano la loro storia verseggiata e declamata con ima
principio di causa ha il suo luogo e la sua utilità nelle scienze naturali, nelle
dall'osservazione empirica. bocchelli, 1-i-337: la descrizione dell'individuo e del colloquio,
delle sue merci dovemmo ascoltare con pazienza la descrizione minuziosa e l'elogio. 2
bibbia volgar., iv-403: questi cercorono la scrittura sua nel numero della descrizione dello
descrizione dello suo parentado, e non la trovorono; e furono cacciati dell'ordine sacerdotale
, 1-105: il consiglio de'padri e la descrizione de'cavalieri e de'fanti a
., i-9: sigillatamente si fece la descrizione e l'annoveramento di tutti li uomini
essere scritto. giannotti, 2-1-245: la descrizione, sanza dubbio, vuole essere universale
sanza dubbio, vuole essere universale per la ragione detta: sanza che non è anco
, alcuni non l'esercitino, per la disformità che nasce tra gli uomini di
forche: oltra di questo, fece la descrizione di tutti loro, e gli privò
: nel detto anno furon fatte per la provenza, affrica e asia nuove descrizioni
in questi paesi è vario, e la ragione e descrizione de'tempi è molto
p. r. le prime furono la sicilia, la sardegna e la corsica;
. le prime furono la sicilia, la sardegna e la corsica; quindi avvenne
prime furono la sicilia, la sardegna e la corsica; quindi avvenne che la sicilia
e la corsica; quindi avvenne che la sicilia, secondo questa descrizione del- ltmperio
: diede david al suo figliuolo salomone la descrizione de'portici e del tempio, e
chiamansi linee regolari quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata,
secolo. idem, ii-5-297: vedrai la prosa nel quaderno che ti mando,
. desdecére, tr. (per la coniugazione: cfr. decere).
. francesco da barberino, i-340: la seconda desdece / anima razionai patir uom
el desedaria. -intr. con la particella pronom. bibbia volgar.,
. bonaventura volgar., 67: la mente si de'dessedare al suo dilettevole diletto
). desensibilizzare, tr. ridurre la sensibilità rispetto a una cosa (di
sostanza colorata usata in fotografia, avente la proprietà di rendere poco sensibile alla luce
xiv- 360: ti mando per la ghittina la metà del mio desere,
360: ti mando per la ghittina la metà del mio desere, consistente in
malinconia delle pianure desertiche attraverso le quali la macchina passava. e. cecchi, 5-309
bisognerebbe concludere che essi rammentano la stirpe di cam, bruciacchiata, desertica
stabilite a latifondo, desertiche ormai per la distruzione progressiva degli alberi e di ogni
altra coltura che non sia grano, la sicilia non è granaio neppure di se
caro, 2-1162: è de la porta fuori / un colle, ov'ha
fuggo ove più il freddo agghiaccia / la neve, per diserto aspro cammino; /
selve sterili e deserte / trova di marte la spietata stanza. d. bartoli,
stanza. d. bartoli, 21-5: la natura... il fa nascere [
, o cara, / per la deserta vetta / perché sola ti stai?
in quella città ostile e desertica nonostante la sua magnificenza rumorosa, era per me un
partitore a nuovo popolo e distributore de la terra diserta sua. idem, purg.
arena stampi. savonarola, iii-180: la casa vostra sarà lassata deserta e ogni cosa
città deserta, e contra ogni ragione la pose a sacco e dipoi l'abbruciò
cesarotti, ii-206: ahi di moina è la magion deserta, / silenzio alberga nei
8 (130): il griso trattenne la tmppa, alcuni passi lontano, andò
/ paiono le deserte / piazze de la città. pascoli, 195: ecco mi
saba, 84: ho attraversata tutta la città. / poi ho salita un'erta
con tutte le sue porte / chiuse, la nostra via / diserta. comisso,
comisso, 14-103: l'osteria lavorava quando la pesca era buona e rimaneva deserta quando
elli ha intra mezzodì grande terra diserta per la pro- cianitadc del sole che va in
, i-io: ecco antonio pur seguitava la sua andata, avvegnaché non trovasse se
fazio, i-io-iii: cumani truovo in su la gran marina, / dove il danubio
: volgiti atomo [fiorenza] e con la mente guarda / le terre a te
t'imploriam! verga, i-177: qui la campagna gli si stendeva dinanzi brulla,
e deserti. alvaro, 9-22: la montagna si presentava davanti a noi chiusa e
vi-586: dà laude, o tu sterile la quale non partorisci; e dà laude
partorisci; e dà laude e inno, la quale non partorivi; però che sono
/ il tuo corpo deserto; né la notte / affannata s'affanna del tuo soffio
livio volgar., 1-231: e se la repubblica deserta sarà assalita, a noi
pozzo. cieco, 40-43: lei accettò la lor proferta / per non restar totalmente
non corra dietro a questa cosa come la pazza al figliuolo? caro, i-233:
caro, i-233: non ha trovata la sua casa e, non volendo comparire così
della terra. parini, 522: sol la virtù deserta langue, / e 'l
stato mortai, poco mi toglie / la fortuna, ben veggo. carducci, 518
d'amare! / forse ei ripensa la sua sinigaglia / sì bella a specchio
per amor de dio: ma egli aveva la bocca sì diserta dal fuoco, ch'
spogliata, esanime / fatta per me la vita; / la terra inaridita, /
fatta per me la vita; / la terra inaridita, / chiusa in eterno gel
/ deserto il dì; la tacita / notte più sola e bruna.
vi-359: se il mio pensier per la deserta notte / a te ricorre,
invisibili demoni. bacchetti, i-122: la letizia degli orti stupendi romagnoli e dei
gentili pescheti, non arrivava a schiarire la cupezza biancastra e deserta della casa livida
scoglio ', un meraviglioso paesaggio, la valle del senio su su fino alla casa
slataper, 2-175: tu hai sentito che la mia ultima era fredda. in realtà
spirito arido e secco, senza illustrazioni la mente, senza affetti il cuore.
momento trepidante, quasi temesse di trovare la sua vecchiarella sull'uscio deserto da sei
gli comincia a colar giù pe 'l mento la saliva. saba, 270: quando
mia madre ne piangeva, / sola la notte, nel deserto letto. jahier,
atterrisce il tuo gregge -e rimane deserta la tavola addossata alla finestrella dell'alto solaio
una lunga gettata di roccia bianca su cui la strada ha polvere e fango d'una
g. villani, 6-28: tutta la gente, sì uomini, come femmine e
alle spade e a morte, per la qual cagione i detti due così grandi
abitanti. carletti, 28: dissero la zona torrida essere per l'eccessivo caldo
. bartoli, 27-228: chiusa per noi la porta, e perduta in noi la
la porta, e perduta in noi la speranza del paradiso; e con ciò diserto
, se vuota e deserta / de'maganzesi la campagna resta, / qual cosa a
volta. b. croce, iii-27-8: la storia non appariva più deserta di spiritualità
: e tu pur. mamma, la domenicale / passeggiata riguardi dall'aperta /
. cantù, 100: così traversa la vita, poi sul letto dell'agonia,
antro che le acque avevano invaso fin presso la mensa diserta dell'altare. buzzati,
mio. bibbia volgar., vi-384: la vostra terra è deserta, e le
al fuoco; e li stranieri divorano la vostra regione. bisticci, 3-314: fatta
, osservate i termini, che la causa non sia deserta. statuti
. detta appellazione s'intenda diserta, e la sentenza passata in cosa giudicata,
utili per esibire il mandato, la sentenza e gli atti del primo giudizio.
415: e li romani fugìano la notte per le desèrtora alli navi,
diserto di babilonia, si gli mancò la vivanda, e non trovava niente da mangiare
i-9-64: qui sono i gran deserti e la carena / e, dietro a tutto
acqua; e conviene che l'uomo la porti e per sé e per le bestie
: anco si dice che nel diserto dimora la lievore e la salvagina, e
dice che nel diserto dimora la lievore e la salvagina, e 'ne la lingua
e la salvagina, e 'ne la lingua de l'uomo savio dimora umi-
già per selve e per deserti alpestri / la regina infelice. marino, 297:
lungoululante della lima al raggio, / la sola è che risuoni in quel deserto
guerra, il sangue vi inondava, la solitudine e i deserti vi si dilatavano.
gonfio e feroce tra le rive gelate, la solitudine del deserto di neve su cui
darli ai cosacchi. levi, 1-154: la ginestra è il solo fiore di questi
foresta, / ché vi cade sovente la tempesta. passavanti, 26: immantanente dopo
dee., 3-10 (364): la seguente mattina ad andar verso il diserto
, ii-105: ma del battista fulmina la voce / che mi si fa sentir dal
gran deserto. landolfi, 8-129: la voce di dio incalzava il profeta nel
., n-14: dà oggi a noi la cotidiana manna, / sanza la qual
noi la cotidiana manna, / sanza la qual per questo aspro diserto / a retro
i deserti dell'ignoranza, chi porta la face tra le nebbie dell'errore,.
, 1020: ho il coraggio di sostenere la privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente
non ci scrivete. che discrezione è la vostra? algarotti, 2-61: in una
una tal popolazione di animaluzzi, che la olanda e la cina sono in paragone
popolazione di animaluzzi, che la olanda e la cina sono in paragone un deserto.
monti, iii-i77: e voi come ve la passate in cotesto deserto? io l'
più atto ad uccidere, che a dar la vita. verga, ii-451: non
ci interessa. buzzati, 4-352: la strada sboccava infatti ai margini di un
frescura in quel deserto detto carmelo: la storia di gesile e gualtiero.
sovra ciascun core: / « apparecchiate la via de l'onore ». bibbia volgar
». bibbia volgar., vi-527: la voce del gridante nel deserto che dice
gridante nel deserto che dice: apparecchiate la via del signore. sacchetti, 194-21
parole al diserto. ella suonava instancabilmente la stessa campana. foscolo, xvi-150: se
/ era per francia nel letto diserta. la spagna, 13-35: verace dio,
morte! (che freddo, che peso la vita). sbarbaro, 3-45:
). sbarbaro, 3-45: la vicenda di gioia e di dolore / non
, ridotto a deserto. ha la sua voce / la sirena del mondo,
. ha la sua voce / la sirena del mondo, e il mondo è
imperio sia diserto. 2-56: la disperazione mi chiamava, chiamava, dal fondo
leone ebreo, 184: così come la luce e visione de rocchio de l'
, con molte sue differenzie, de la luce intellettuale e sua visione, così
luce intellettuale e sua visione, così la luce del sole depende e deserve a la
la luce del sole depende e deserve a la prima e vera luce de l'intelletto
. bibbia volgar., vi-145: la creatura tua, servendo a te fattore
. 2. figur. mortificare la femminilità di una donna. c
ienti foi meciata, / che tutta la terra ia ensanguinentata! / ohi,
, xliii-72: io ti riprego per la madre pia, / per cui amore
. mamiani, 1-290: a maledir la mia natale / ora e le vite degli
= deriv. da desìo, con la terminazione -aio di danaio, fornaio
mercurio. boccaccio, i-503: secondo la mia estimazione [le mie bellezze] hanno
non manca, possibile ci fia levare la falsa fama che gli chiama iddìi, e
/ ché l'aggia là 'nde colse la mia lanza: / con quella credo tosto
latini, i-2287: disianza punge / la mente, e la compunge, / e
disianza punge / la mente, e la compunge, / e sforza malamente /
sforza malamente / d'aver presentemente / la cosa disiata. g. cavalcanti,
/ dio, quanto aventurosa / fue la mia disianza! angiolieri, 37-14:
, ii-85: - non acender sì la disianza / che cerchi ad esser preso ad
mia speranza, / l'ardir, la forza, il core e la baldanza,
ardir, la forza, il core e la baldanza, / e poco men che
e poco men che l'anima e la vita: / e restò sol, più
/ l'importuna ed ardente disianza, / la quale in questa vostra lontananza / mi
ebbrezza / bacia ed abbraccia in te la tua sostanza. 2. l'
2. l'oggetto del desiderio, la persona amata. federico ii, 2-1
. federico ii, 2-1: de la mia disianza / c'ò penato ad
-senza ogne cagione, / a la stagione -ch'io l'averò 'n possanza
; / né pur d'un passo ancor la preda avanza, / e già tutto
i-326: otone non finava di lodar la belleza e la grazia di questa sua
otone non finava di lodar la belleza e la grazia di questa sua moglie al principe
annunzio, v-3-289: sospira ei dietro a la sua disianza ignota; e chiama il
miso. chiaro davanzati, ii-340: la gioia e l'allegranza, / la voglia
: la gioia e l'allegranza, / la voglia e lo talento, / che
rosa fresca aulentissima, -c'appari inver la state, / le donne ti disiano -
è follia, / ma d'amare è la via / omo di sua offesa render
, disiano essere domandati e, anzi la domandagione compiuta, male rispondono. idem
/ d'esser sempre presente / a la mia bella silvia. marino, 206:
/ esser per voi desio / de la vita e del cor vedovo anch'io.
, 1-217: varian ne le stagion la state e 'l verno; / nuove forme
di accoglierla volentieri, quando ella [la morte] venga, se non vi darà
giorno, iv-687: ecco s'asside la tua dama e freme / ormai di tua
. viani, i9'333: la gente che soffre e non maledice, che
, 3216. oriani, x-17-13: la chiesa non possedeva che dodici desiatine in
, poco più che dodici ettari, ma la metà sola era devoluta al pope
mentr'io son stato -lontan da la più gente. latini, i-2291: di
: di sianza punge / la mente, e la compunge, / e
sianza punge / la mente, e la compunge, / e sforza mala
mente / d'aver presentemente / la cosa disiata. dante, par
nido de'suoi dolci nati / la notte che le cose ci nasconde,
è possibile, in altrui / la desiata vostra forma vera. boccaccio, iv-122
ser giovanni, i-21: passata la desiata notte, venne il giorno
e quanto son difficultà maggiori / la desiata cosa ad ottenere, /
speme lor d'aria serena / la disiata luce di santo ermo, / ch'
, imenio cautamente messosi in via arrivò a la desiata casa. grazzini, 4-473
oscurerà dimane ch'egli nelle braccia avrà la desiata donna. tasso, 3-4:
pure il più delle volte veggiamo che la fortuna è figliuola della prudenza, e
me discende, / non temuta, la morte. carducci, 903: o desiata
di febbre, egli pensò: domani avrò la donna amata! gramsci, 6-356
magistrati civili, come da chi stima la vita d'uno uomo libero esser diversa da
amministra le cure civili; e così la prima vita essere la desiderabilissima. sarpi
civili; e così la prima vita essere la desiderabilissima. sarpi, iii-399: il
migliore e più desiderabile, ma, per la fragilità della natura e per la difficoltà
per la fragilità della natura e per la difficoltà del servar la continenzia, pochi
natura e per la difficoltà del servar la continenzia, pochi si trovano che non
: quando il sole riverberato dalla neve la investiva violento, appariva il mento estenuato,
, 1-16: da quando posso parlare, la mia vita è colpita d'immobilità.
immobilità. del più desiderabile bene, se la parola lo tocca, rimane la buccia
se la parola lo tocca, rimane la buccia. betocchi, i-21: desideraci
dinanzi a l'altro a li occhi de la nostra anima per modo quasi piramidale,
di tutti. sì che, quanto da la punta ver la base più si procede
che, quanto da la punta ver la base più si procede, maggiori appariscono
appariscono li desiderabili; e questa è la ragione per che, acquistando, li
-far desiderabile: rendere grato, cattivare la simpatia. -farsi desiderabile: rendersi grato