, / ché non s'accorda ben la chiosa e 'l testo. -non
'l testo. -non avere letto la chiosa: non essere profondo conoscitore di
una cosa. angiolieri, 62-10: la quale spina amor noma la gente;
, 62-10: la quale spina amor noma la gente; / ma chi lei pose
/ ma chi lei pose non lesse la chiosa, / e, s'e'la
la chiosa, / e, s'e'la lesse, sì seppe niente.
, egli di passo in passo / la chiosa, la postilla, la comenta.
di passo in passo / la chiosa, la postilla, la comenta. c
passo / la chiosa, la postilla, la comenta. c. dati,
il maestro medesimo. gioberti, ii-127: la tradizione sola può rendere intelligibile il dettato
di trascrivere, e a chiosare mi manca la voglia: avete contato i puntelli,
: « l'italia, se non conosce la fame, conosce il disonore » chiosa
, almanco in secreto. salvo però la ragione a chi l'intendesse di chiosare
essere me laudatore di me medesimo, la qual cosa è al postutto biasimevole a
[i] protestanti... ripudiando la ierocrazia conservatrice e chiosatrice delle scritture,
una coppia di innamorati che aveva trovato aperta la porta cadente, aveva lasciato scritto due
cui si vendono giornali e cose simili. la voce è turchesca, perché questi casotti
1-136: i chioschi dei giornali con la corona dei ghiotti di sommari e di illustrazioni
villa... vi penetro con la scusa di vedere un mio vecchio contadino.
* padiglione, belvedere '; cfr. la citazione del casti. chiòspa
sé cupa chiostra. pirandello, 5-100: la chiostra dei monti pareva respirasse nel tenero
. g. cavalcanti, ii-462: la bella donna, dove amor si mostra
adorno, / tragge lo cor de la persona vostra; / e'prende vita in
soggiorno. / perch'ha sì dolce guardia la sua chiostra / che 'l sente in
, giro. negri, 1-872: la pannocchia / granisce in ombra...
/ che le foglie sian gialle, e la perfetta / chiostra dei chicchi esca dal
all'alto del cielo, raggiando. la chiostra dei suoi raggi, mentre egli saliva
, qual fosse. imbriani, 1-159: la giovane sprigionò, dalla chiostra de'denti
le labbra della fanciulla e, attraverso la chiostra serrata dei denti, aveva versato il
cammelli] sbadigliano al sole. / appar la gialla chiostra / dei denti aspri,
palato / violaceo. levi, 1-110: la gran chiostra dei denti aperti nella risata
queste chiostre amene, / o de la donna nostra amore e spene. marino
(609): s'immagini il lettore la chiostra del lazzeretto]. prati,
] nelle chiostre e nei cortili / la granata o il grembiul della massaia.
falsamente vivace, / le superimi candide la mostra / dei dieci anni d'ingiajlite
ariosto, 201: altro era in la bocca, / altro nel cor, ne
; bassa chiostra, terrena chiostra: la terra; il giorno delle eterne chiostre
, che pasce / pur letizia di vincere la giostra / contra il morire in questa
29-40]: e dice 4 chiostra * la quale è parte del luogo del munistero
/ per costumi vita dottrina, / la qual pur s'affina -in valore! dante
e di giovani uomini, come è la nostra, venuta alla verdura per diportarsi
/ se gli azzurri del cielo, e la splendente / luna, e 'l silenzio
giusti, iv-40: il terrore e la subitaneità del caso obbligò i frati dei
negromanzia... allora s'intese che la scienza potea rivelarsi altrui anche fuor de'
/ trasparenti, / azzurre come la volta del cielo. 2. figur
dell'altro sesso, per lasciare intatta la sostanza al primogenito, destinato a conservar
sostanza al primogenito, destinato a conservar la famiglia. gioberti, ii-48: non solo
entrato nel chiostro, messer gabriello secondo la consuetudine lo prese per la mano, e
gabriello secondo la consuetudine lo prese per la mano, e rice- vello con grandissima
con grandissima carità; e andarono, secondo la consuetudine loro, in chiesa a fare
di ciascuna fazione, gli venne presentata la vostra bellissima lettera. vasari, iii-135:
in un altro, e lì si vide la porta del chiostro interno, spalancata e
2-14: sorge il palagio ov'ha la dea soggiorno, / tutto d'un
cione, vi-n-298 (41-6): ma la troppa faccenda ch'io raccoglio / de
troppa faccenda ch'io raccoglio / de la mia mente sì n'occupa il chiostro,
chiostri un fremito / che ne trema la terra e n'urla il monte. tasso
freddi chiostri / gli spirti d'aquilon la rischiarare. marino, 10- 265
, e i chiostri adorna / ove la dea di cipri orba soggiorna. leopardi
e frange. pascoli, 8: è la sorella che morì lontano, / che
, alti chiostri: il cielo, la sede dei beati. -tenebrosi, tartarei chiostri
il cielo e le sue stelle, / la luna, il sole, e ne'
36-66 ma tempo è ormai che de la luce io sgombre, / e mi conduca
398: dal terreno albergo / la sublimò [maria] sovra gli empirei
guido delle colonne volgar., 1-8: la gloria della tua virtude mi potrebbe in
d'ogni senso e raggione, co'la chiave di solertissima inquisizione [furono] aperti
[furono] aperti que'chiostri de la verità, che da noi aprir si posseano
basiliche sognavano una chiesina di campagna con la sua campanellina, un conventino di montagna
aretino, 8-112: sforzato a la fine da l'amore, non gli
e stava chiotto. foscolo, v-172: la cameriera... sbucò furtiva del
fitto. bocchelli, 1-iii-428: malgrado la superstizione, erano così contenti, che
, la solenne, la vereconda, la coturnata e impennacchiata critica italiana ha messo
cadenze, squallido l'affanno, / la soave tristezza, o orror con essi,
accesso: ma è in forte diminuzione per la caccia a cui è sottoposto).
è sottoposto). -ha designato comunemente la pernice e la quaglia. giamboni
. -ha designato comunemente la pernice e la quaglia. giamboni, 2-78:
, v-451: addimandorono, e venne la coturnice; e satollollil del pane del cielo
, perché fa l'aria grossa per la sua umidità. vogliono nientedimeno esser
forza. e però si sente quando volano la loro voce piena di querele. ariosto
naturali, che prende a fare cortesemente la scorta alle cotornice, allora che queste
impero e del primo novecento, con la tipica allacciatura per mezzo di nastri incrociati
tasso, 18-27: quai le mostra la scena, o quai dipinte / tal volta
succinto vestir leggiadra apparse, / bianca la gonna, e 'l vago piè calzata /
/ d'aurei coturni, e ne la faccia bella / qual tremolante e mattutina stella
premio ei n'ebbe / barbaramente a la ninfal guerniti. / al purpureo corame
coturno, / o vita, quando la mia bocca / vergine di baci / diedi
protervi. pirandello, 7-203: vuoi che la gente, per esempio, si dimentichi
per far parere più elevata e imponente la statura dell'attore a seconda della dignità
rappresentare). firenzuola, 846: la giustizia intanto / messisi in piede i
i tragici coturni, / sollecita al venir la cruda morte. guarini, 273:
teatri pel notturno / silenzio biancheggiavano e la vota / scena attendeva l'urto del
coturno. 3. figur. la poesia tragica, la tragedia; lo
3. figur. la poesia tragica, la tragedia; lo stile tragico. -calzare
tasso, 6-iii-184: perdo or per voi la cetra, ed or la tromba,
or per voi la cetra, ed or la tromba, / ed or mi calzo
e dall'arena / a te fa plauso la leggiadra gente, / lieta ch'ornai
mi conviene altresì... candidamente espor la sola e verissima cagione, che m'
allor calzarmi / e d'altro serto cingermi la fronte, / ché sazio io son
volle calzare, come diceva una volta la gente per bene, il coturno,
norvegia '. panzini, iii-578: quando la donna entra in letteratura, di solito
covare degli uccelli; il tempo, la stagione in cui covano; il nido,
filomena il nido ascoso, / e ficcando la man dentro la cova / invece de
, / e ficcando la man dentro la cova / invece de l'augel i'aspe
crisi ministeriali e trattazioni diplomatiche il porre la tacchina in cova, il levare la pipita
la tacchina in cova, il levare la pipita ai galletti, lo strapazzare la
la pipita ai galletti, lo strapazzare la chioccia che non governa a dovere i pulcini
logora. negri, 2-712: dove la ramaglia è più rada, si scorge
dagli alberi. pea, 3-168: anche la canarina, che sta coccoloni dentro la
la canarina, che sta coccoloni dentro la cova, par che abbia voglia di uscire
firenzuola, 446: è divenuta [la città] siede di arbori e di
in quella / sta sussurrando a fabricar la cella. / chiama i compagni e
. / chiama i compagni e lor la cova addita, / che la ruvida scorza
e lor la cova addita, / che la ruvida scorza in sé ricetta. segneri
cova / i moda- nesi armati a la campagna. marino, 14-22: torre in
ponte. / quest'era de'ladron la cova e 'l nido, / questo
schiacciata di pasta non lievitata cotta sotto la cenere; pasta di farina bianca fatta
parto futuro. redi, 16-iv-201: la voce * cubile * usata da marziale,
o luogo dove dorme e s'acquatta la vipera. salvini, v-410: covàccio e
figurati se un leone quando si svegliava la mattina nel suo covacciolo e s'allestiva
, entrò in una siepe molto folta, la quale molti pruni e albuscelli aveano acconcia
berni, 152: questo vi fece romper la cavezza, /... / por-
quella notte. giusti, 3-195: poi la sorpresa dando luogo allo sdegno, afferrarono
annunzio, i-865: spietatamente gelida e pura la notte d'inverno / sta su le
felici covanti ne'tepidi letti, / a la canaglia lividi e bestemmie.
bencivenni [crusca]: bisogna cavar fuori la marcia covante nella cavernosità delle piaghe con
; e quando sono nate, udendo la boce de la diritta madre, sì si
sono nate, udendo la boce de la diritta madre, sì si partono da
: e se tu, andando per la via, o in terra o in arbore
nido d'alcuno uccello, o troverai che la madre covi l'uova, 0 stia
0 stia sopra i suoi figliuoli, non la torrai insieme coi figliuoli. s.
7-165: una mia contadina aveva messa la biocca, 'fiorentine 'chioccia,
, rimaneva ancora un uovo, che la gallina, credo io, disperata, si
ad abbandonare. giusti, i-554: la rondine... alla fine toma a
dare mala voce al cùcùlo, perché la sua femmina depone e abbandona le uova
quasi un grand'uovo, / in cui la monotriade alma parente, / covando,
585: [dolfina] fu esaltata per la sua « bocca di viola »,
. banti, 8-11: ognuna, dopo la svaga tezza delle ore passate, covava
che quando vede invecchiare lo padre e la madre sì che perdano il vedere in
lenzuola: poltrire nel letto. -covare la ceneret il focolare: starsene sempre in ozio
et in grembo; ma avezargli tra la gente et ivi costumargli essere a tucti
getta, / e col bugiardo sen la terra cova. fr. della valle,
. pindemonte, 216: dimmi su la tua fé: ti si contende / porre
sia grande. monti, iii-180: la principessa borghese mi ha chiesto l'altra
pure conviene che il miglior bagno per la ninetta si è l'astinenza e il covar
seggiola o nel canto del fuoco a covare la cenere. 4. figur
. verga, 3-122: sua madre la covava cogli occhi, mentre lavorava accanto
, quando le diceva, « dammi la forbice, o, tienmi la matassa *
« dammi la forbice, o, tienmi la matassa * che se la sentiva nelle
, tienmi la matassa * che se la sentiva nelle viscere, la sua figliuola,
che se la sentiva nelle viscere, la sua figliuola, ora che tutti le
colle mani. de roberto, 300: la covavano con gli occhi come una cosa
, covando anche questo modo estraneo con la sua presenza. pancrazi, 2- 133
se mi avesse colto sul fatto. con la mano faceva leva contro lo spigolo dello
ha temenza, / e chi ne la pregion dimora e cova, / e chi
reprime ei, sì, del suo rancor la vampa. / per alcun tempo,
/ per alcun tempo, ma nel cor la cova, / finché prorompa alla vendetta
egli tanto buono che parevagli peccato covar la collera contro un tale, anche per
covare malinconia. d'annunzio, iv-2-39: la battaglia interiore ricominciava più dolorosa: egli
battaglia interiore ricominciava più dolorosa: egli la covava con una forza pertinace ed intensa
del chirurgo. cicognini, 3-16: la mamma... guardava, appassionata,
io covavo nel freddo il terrore e la chiusa speranza. -anche di cose
età nuova: alla quale diè principio la francia...; e con la
la francia...; e con la rivoluzione religiosa la germania, covante nell'
.; e con la rivoluzione religiosa la germania, covante nell'inerzia feudale ardori di
giunto per le vie dell'aria / su la città che cova solitaria / il suo
/ onde sì ricca sei, caccian la infame / necessità, che brame /
: ma quali sono quest'ali se non la sua protezzione adombrata nell'ampiezza della sindone
. 7. letter. favorire la nascita, far sorgere, far crescere
e, assunto al tabernacolo, / fissai la trinità. / ed ella, austera
t'anni: / l'aquila da polenta la si cova, / sì che cervia
dice: * l'aquila da polenta la si cova '; questo dice, perché
si cova '; questo dice, perché la signoreggia. g. villani, 12-33
13. intr. (anche con la particella pronom.). stare acquattato
fe'questa volta fallo. / perché la spada con tal forza viene, / che
rizzarsi, /... / per la qual cosa vegliantin giù cova. pallavicino
bracco argomentar dall'odore dove si covi la quaglia, che di tal odore è cagione
si cova che illumina solitaria limpida cubica la lampada colossale a spigoli verdi?
. gioberti, ii-157: l'elvezia, la cui popolazione è mista di tribù pelasgiche
è il centro, perché ivi cova la vena de'suoi maggiori fiumi, e risalta
14. intr. (anche con la particella pronom.). figur.
sono intrati, / come costui, la irremeabil porta, / sempre ci fur
non ve l'avria, se non la morte tratto. caro, 2-85: certo
fia scevra d'affanno e senza crime / la nuova libertade, o se per prova
nelle teste inglesi. cuoco, 1-19: la condotta degli inglesi in tolone fece scoppiare
pezzo. tommaseo, ii-400: quando la religione non produce lo stesso temporale bene
condannato in contumacia, non rivide più la sua patria. ira, vendetta, dolore
sotto il cuoio dei finimenti e sotto la minaccia delle fruste. tornasi di lampedusa
sanguinosa e suicida, cova per secoli sotto la mite pazienza della fatica quotidiana.
sanicherà. varchi, 18-1-372: dopo la quale [processione], la pestilenza,
: dopo la quale [processione], la pestilenza, che prima avea più tempo
. d. bartoli, 34-229: e la pestilenza, se non è (
della sanità, che in quell'esercito covasse la peste, della quale allora nelle truppe
bencivenni, 4-20: a tale cova la morte sotto suoi drappi, che si
lago / tutto quel pian, dove la gente cova. 19. ant.
festa] che tesser rilevati, e che la veduta non sia impedita dalla calca,
l'altro. idem, 16-1-53: la spelonca è lunga trentadue palmi, larga
i-98: gli spessi fuochi, l'aprir la strada ai venti... possono
covino, ma abbiano i loro scoli verso la parte di dentro. lastri, vi-69
oltre a ciò, ci mette sospetto la stanza e il covare che fanno quelle
. gatta. -il fuoco cova sotto la cenere: v. fuoco. -è
aperte piume / colomba al pigolar de la covata, / ella corre beata / e
là nelle stoppie dove singhiozzando / va la tacchina con l'altrui covata. pea
altrui covata. pea, 1-46: la flessuosità dei gabbiani piccoli come piccioni di
. baldini, i-37: ci mortifica la convinzione di portare con noi in fondo
b. davanzali, ii-503: non matura la vite di tre volte la terza covata
non matura la vite di tre volte la terza covata, se non a certi autunni
a un virus filtrabile), per la quale i tessuti interni si riducono a
sette uova covate per sette giorni sotto la gallina. -per simil.
dell'animo suo. fogazzaro, 5-345: la passione da tanto tempo concepita, accarezzata
scoppiato ora, all'improvviso, senza la loro volontà. palazzeschi, 4-43:
buona, gelosia che tentava di nascondersi sotto la veste della previdenza e della saggezza per
odio covato sotto sotto dalle zitellone verso la ragazza felice. banti, 8-23:
ragazza felice. banti, 8-23: la zoraide esisteva come un ninnolo di prezzo
i covatoli di lenzuola come sansone usò la mascella non ancor secca contro i filistei.
ella veda se l'aria, o la pastura di belmonte potesse fargli qualche benefizio
. palladio volgar., 1-28: la paona... per la seconda covatura
1-28: la paona... per la seconda covatura ne farà quattro.
. magazzini, 47: si cava la seconda covatura de'piccioni per vendere e
cova. bencivenni [crusca]: la covazione de'sette giorni, e
. c. croce, 225: così la marcolfa narra al re tutto quello che
alle rane, e il pane, e la farina per accecare il pesce, e
molto m'aggronno, si sona / la voce che sia allecerato. angiolieri, 27-1
che il tempo è poco, e la fadiga è quasi non covelle; e 'l
. lorenzo de'medici, ii-277: la nencia a far covelle non ha pari,
vi stropiccio con je moinelle, perché la togliate, né per piluccarvi covelle,
se vuoi covelle, / ché vo'spazzar la cà'. marino, i-115: aprisi
cà'. marino, i-115: aprisi la prigione in ch'io son chiuso. almeno
g. villani, 7-27: conoscea la covidigia de'tedeschi come sono vaghi delle
che finge un bravo sciocco napoletano, la quale s'aggrottesca con fargli i baffi
lor medesimi il carnevale e si chiama la contadina. 3. ant. sorta
pratico covièllo, / non sa fare la lucia. paoletti, 1-2-310: io mi
bilicato lungamente sul piè sinistro, spiccava la capriola, e da quella passava di botto
*. covigliare, intr. con la particella pronom. (mi covìglio)
[in sepoltura], / sarawi tutta la sua covigliata / d'un padre e
esopo volgar., 2-26: la volpe tornando al covile, e non trovando
che andavano a levare del suo covile la fiera, acciocché, cacciata, desse
, i figliuoli e i pericoli de la caccia, non sarebbe unione o vero matrimonio
e bestiale non participa di quella divinità la quale è solamente capace di vera unione.
le fere e gli uomini / da la fatica condannati dormono. leopardi. 34-23:
annida e si contorce al sole / la serpe, e dove al noto / cavernoso
le pasture, il ca- pannetto, la mandria, la stalla, la mangiatoia,
il ca- pannetto, la mandria, la stalla, la mangiatoia, l'albio,
pannetto, la mandria, la stalla, la mangiatoia, l'albio, la salina
, la mangiatoia, l'albio, la salina, la lama dell'acqua, e
, l'albio, la salina, la lama dell'acqua, e il covile del
della valle, 54: quinci vedi la reggia, / devuta stanza sol a
mattin, fuor del covile / chiama la greggia e a pasturar la mena /
covile / chiama la greggia e a pasturar la mena / ove l'erba è più
: stassene parte entro l'albergo ascosa / la perla, e parte esposta a l'
su l'orlo del covil, che la ricetta, / a la rapina il pescator
covil, che la ricetta, / a la rapina il pescator alletta. idem,
luce accesa, / e come pria la creatura immonda / ne l'usato covil si
e duce / sprigiona il ferro e libera la luce. soldani, 1-191: non
que'meschini, per posarci il capo la notte. pellico, ii-58: è cosa
bassi? non vi è mai giunta la voce di certi covili, dove stanno
il dolore favellare del dio, rivelare la bellezza sempiterna. viani, 10-317:
bellezza sempiterna. viani, 10-317: la notte spara orsi si recava al suo
si recava al suo covile passando sotto la chiesa del mosaico che aveva una gradinata
le passioni feroci degli uomini fecero lordar la terra di sangue umano, e sparsero la
la terra di sangue umano, e sparsero la diffidenza, l'assassinio e il veleno
tane. d. bartoli, 10-102: la veramente ammirabile costruttura de'nidi e de'
il cervio], traggo fuora / la serpe, e con premura ne la straccia
/ la serpe, e con premura ne la straccia. monti, 11-160: un
senza covo. prati, ii-115: e la sua casa poveretta un covo / sarà
di un bel grogiolato letto con tutta la persona. salvini, v-485: '
là, ognuno trovò il proprio covo, la gente di rilievo nella foresteria, gli
chi sul fienile. deledda, iii-461: la vecchia... fu chiamata presso
perciò le mie giornate fra il lavoro, la biblioteca, i caffè, i teatri
caffè, i teatri, affrettandomi, la mattina, ad abbandonare il mio triste
nascondiglio. nievo, 128: la sbirraglia di portogruaro gli era stata sguinzagliata
invece di marciare e di cavalcare su la via di vienna, sono umiliati nell'
nuovo. montale, 3-31: ma [la villa] era sull'opposta riva dell'
animarsi di un cencioso e pittoresco viavai la fuliggine di quel covo di pirati e
strada carreggiabile. quasimodo, 4-34: la tua reggia, agamennone, / è covo
, 6-1 io: non voglio far la storia dei 4 clans 'milanesi, i
bassani, 1-193: aveva chiesto che la sua casa non diventasse un covo di
gentil come nutrita a covo / dentro la scorza tenera d'un ovo. idem,
d'un ovo. idem, 7-22: la colomba or nel nido a covo geme
. -fare il covo: fare la tana, il nido. -al figur
, / avvocato e servigiale / de la pace universale. -non uscire mai
varchi, 2-36: due leprettin sotto la madre a covo / in una macchia
cosa ch'i'disegni! ben trovò costui la purella a covo. g. m
]. pananti, i-421: gli farò la posta, / giacché non posso chiapparlo
un altro giuseppe giusti; e sebbene la riportassi al covo secondo il mio solito
d'argento ricca o povera secondo che la miniera ne tiene, e tal cosa
tiene, e tal cosa nela alemagna la chiamano covolo e quella parte ramigna con
il volume di un gas reale quando la pressione cresce indefinitivamente. =
di canapa), tagliato e legato durante la falciatura; mannello. ottimo
a dovere. giusti, iii-156: la sera, dopo una brava beuta e una
stesso color di giallo bruciato le stoppie, la zolla e i prati. le file
sole in mezzo ai campi, attendendo la trebbiatrice. pavese, 1-121: i
buona fortuna. carletti, 49: escono la mattina di casa con un fascio in
trinci, 1-374: stagionate le spighe e la paglia, si leghi [il grano
osso pari molto voluminoso, che forma la parete anteriore e laterale della pelvi.
della prima digestione, cioè cozione, la quale si fa nello stomaco e nelle
16-iii-10: per possente cagione adducono alcuni la putredine stessa; ed altri la naturale
adducono alcuni la putredine stessa; ed altri la naturale cozione. g. del
è fatta egregiamente l'ultima cozione, e la perfetta distribuzione dell'alimento. tramater [
certo tal grado di cozione, senza la quale non potevano venire eliminati. quest'
piovene, 5-605: nelle vetrine dei pasticcieri la prugna si alterna con l'ostrica,
prugna si alterna con l'ostrica, la pera con la cozza, l'orto terrestre
alterna con l'ostrica, la pera con la cozza, l'orto terrestre con l'
. marino, 14-151: non la bombarda, eccesso de'tormenti, /
armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna. pascoli, i-359: si ricorderanno
prelato cozzanti insieme, a veder chi la vincerà. alfieri, 4-143: i
. alfieri, 4-143: i nobili la lor dignità, i plebei la lor libertà
i nobili la lor dignità, i plebei la lor libertà in signoria trasmutando, ciascuno
straziare: e fra le cozzanti parti, la repubblica tolta nel mezzo, crudelmente fu
de sandis, i-27: tale è la vita: interessi, passioni, credenze,
contrasto di questi cozzanti elementi, giunta la pienezza de'tempi, nasce l'armonia
3-19: grembiule blu cozzante assai con la dignità canonicale della pelliccia. cozzare
di cozzo con le corna, con la fronte (e si riferisce a montoni
per questo non ha altro scampo che la fuga. poliziano, st., 1-18
mare! bembo, 1-271: pasce la pecorella i verdi campi, / e sente
tu miri / sbrucar qua e là per la soggetta valle / le pecorelle il citiso
in casa più stelle che non vanno la state lucciole la notte a tomo.
più stelle che non vanno la state lucciole la notte a tomo. caro, 12-i-84
, xxiv-807: spinse il guardo verso la sventurata nave e videla già infranta ne'
inondazione delle pioggie gorgogliosamente orgogliosi, per la ridondanza delle acque spiegano manto d'argento
spiegano manto d'argento, ed obliata la scaturigine limacciosa di ruscelletti mendichi, cozzano
fagiuoli, 3-2-217: dopo essersela posta [la visiera], alcuni astuti / abbassavan
visiera], alcuni astuti / abbassavan la testa, e poi di corso /
di pini, e i massi informi / la ripercossa grandine flagella. mascheroni, 841
come cento buoi cassola, 2-239: la macchina sbandò, andando quasi a cozzare
sbandò, andando quasi a cozzare contro la spalletta. -per simil. e al
prati, ii-39: cozza immensa de'brandi la lite; / tutto è morte,
morte, spavento, ruina; / fa la polve un'orrenda cortina / fra i
cortina / fra i due campi e la faccia del sol. carducci, 888:
quando tingeasi / a i latin soli la fulva e cenila / germania, e
quanto sarebbe meglio... pensare che la natura non ti diè al mondo,
medesima farti lontano. aretino, ii-163: la invidia, madre e figliuola de la
la invidia, madre e figliuola de la corte, ha cominciato con mortale odio
cozzare, ve l'ho detto, la torna male per tutti i versi. muratori
audace armati, spaventosamente / cozzavan con la piena, e giù a traverso /
abbracciarono il sistema del tuziorismo che calmava la loro coscienza;... gli accorti
sebben si grande, a questo / tór la fanciulla; ma ch'ei s'abbia
, o pelide. colletta, i-94: la posterità, leggendo le nostre istorie,
biondi capelli / sorgevano senza mollezza / su la robusta ossatura / della fronte nata a
sincerità. moravia, iv-82: la madre sarebbe restata così com'era,
pa vese, 8-376: la tragedia è cozzare contro la realtà.
, 8-376: la tragedia è cozzare contro la realtà. -ant. combattere,
loro o con i fatti, con la verità, ecc.). marino
, una tranquillità di coscienza; che la carne non ripugni allo spirito, ch'l
, ch'l senso non cozzi con la ragione; lodare iddio con tutta l'anima
e con tutto il cuore, questa è la vera musica spirituale. borsieri, conc
soli i filosofi leggevano in quel tempo la * morale universale 'di holbac,
nel concetto della bellezza, che fu la vera eresia spirituale della germania,.
, colpire con le corna, con la fronte (con riferimento ai caproni e agli
quel bue lapidato, e non mangisene la carne. d. bartoli, 9-31-2-19:
9-31-2-19: né [i montoni] la perdonano a'pastori, che se lor si
se lor si fanno incontro, bassan la fronte e le coma, e si lanciano
e bella età duo monton vaghi / la pasturella a cozzarsi invitava / e '1
conti nuamente sbattuta e scossa la mole del ponte con nuove e
nuove e nuove cozzate, non la vedessero totalmente disfatta. -fare alle
jahier, 100: ora scopro la sua mascella implacabile, simile a
simile a quella del suo mulo e la stretta fronte di coz zatore
lavorano le corde di asfodelo per la pesca delle còzziche. = variante
tasso, 11-37: già gli arieti a la muraglia appressa, / machine grandi e
si spandono sul creato; e ricomincia la zuffa: dal cozzo terribile ecco prorompere
e fui sballottato come un bussolotto dentro la nera cabina della macchina. poi mi
vide e d'armati tuttaquanta / ondeggiar la pianura, e starsi a fronte / già
/ dal mondo boreal torme infinite / la picca abbasseran sull'occidente, / e
, / e il cozzo orrendo solverà la lite. de sanctis, iii-8:
grande, supremo cozzo, avvenne mentre la bandiera di valparaiso, passata da mano
. pascoli, i-712: là nell'oriente la sconfitta di carrhae preparava, per sua
. c. bini, ii-195: [la storia] non è più stipendiata a
si vedeva il certo, nella distruzione la gioia, nell'assurdo la luce.
nella distruzione la gioia, nell'assurdo la luce. e sopra a questo caos e
come fiori supremi e bandiere comuni, la fede nell'intelligenza spregiudicata e nella divina
: da l'impeto cacciati o da la calca / precipitar ne'fossi, e giù
ponti / cadder sospinti; ed altri ne la fuga / da'sfrenati cavalli e da
fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati, a dar
. « sì », pensa intanto la madre, « ma nel gregge non ci
cosa). pulci, 9-76: la volpe poi nel can détte di cozzo.
. f. doni, 3-132: la sorte 10 condusse a dar di cozzo
epa empiesti insino al gozzo, / la man mordesti che ti porse 11 tozzo
, non potendo dar di cozzo contro la legge. -fare ai cozzi:
coma duro. cesarotti, i-59: la necessità della concordanza si rende evidente da
cozzo con l'altra per rompere la più dura e alle sue voglie
quattro rami, e poi il bossolo, la calamita e la carta da navigare.
e poi il bossolo, la calamita e la carta da navigare. =
sé le vanità del mondo come si sbatte la polvere dai calzari, e i mendicanti
mio ritratto, che era appiccato ne la mia camera, per vendetta, se ne
questo, che voi ci aveste tutta la mano. -che vorresti, ch'i'facessi
mirabile de'cozzoni... insegna la pratica d'assicurare i cavalli, e
e nella testa, e da per tutta la persona, salvo che a gli occhi
cozzoni i quali ancora si vedono innanzi la porta settentrionale della reggia, e furono
corte... a giurare a dar la sigurtà. = deriv.
collodi, 83: appena giunto sotto la vite, crac... sentì
e, crac, lo spezza con la precisione d'un sarto che taglia il panno
si vide il signor egisto stropicciarsi forte la fronte; in quanto alla signora zelinda
quanto alla signora zelinda, si sentì la spalliera della seggiola, che era « alla
, 1-40: d'una stangata rompo la cima del pero, e m'acquatto di
: mentre prendo il ricevitore, ecco la chiamata dilegua, e nel tubo di bachelite
del crak, della rivoluzione, capisco la follia di spendere oggi. se non
selvatica. soderini, ii-124: la craca, o piccola veccia, si semini
maschio è nero col ventre bianco, la femmina è bruna con strisce nere
bocca. sacchetti, 101: se la cornacchia ci è, gridi « cra cra
», / se c'è la quaglia, canti « qua qua riquà »
»... ti dànno anche la corbellatura. 2. voce imitativa
signora che muore; e sì che la porta della camera è spalancata.
! pulci, 27-55: non dura la festa mademane, / crai e poserai e
e d'altre assai / vistita, la comiglia a corte andau; / ma
landino [plinio], 20-9: la terza specie [del cavolo] è
di pianta di cui una specie, la crambe marittima, cresce sui lidi del mare
in solchi di sabbia / sol cresce la crambe marina, / crebbevi sol la
cresce la crambe marina, / crebbevi sol la vergogna. = voce dotta
beltramelli, iii-412: si rimise la tuba in capo ma con tanta violenza
, 124: cinque enormi dita sfiorarono la minuscola scatola cranica di lei. cassola
sembrava che il cervello gli bollisse dentro la scatola cranica. craniectomìa, sf
craneo. marino, 6-120: è la spugna del cranio umida e tale / che
assorbe i fiati, / traendo a sé la qualità reale / degli oggetti soavi ed
piano,... e fiaccatagli la parte destra del cranio senza rompersi la
la parte destra del cranio senza rompersi la cotenna. baretti, 2-191: debb'essere
martorizzava il cranio col pettine sporgendo anche la lingua per lo sforzo e lo studio
il ventre e il seno, / chi la testa o un braccio meno, /
. / sento fra le mie dita / la forma del mio cranio. quasimodo,
materno... nel ritratto ha la barba grigiastra, delle grandi borse sotto
2. figur. famil. la testa in quanto sede del cervello;
. baretti, 1-78: quando la vecchiaia ne viene ad incalzare con furia
di questa misera vita, bisogna aver la disgrazia d'essere molto insensati per non
tenaglia usato per infrangere le pareti e la base cranica del feto nei parti difficili.
operazione di embriotomia con cui si riduce la capacità cranica del feto frantumandone le ossa
dei primati inteso a stabilire rapporti fra la conformazione, i caratteri fisici del cranio
penso un'ipotesi di embriogenià che spieghi la generazione del maschio e della femmina,
. che si riferisce, che riguarda la craniologia. craniòlogo, sm. (
. craniomante, sm. chi pratica la cranio- manzia. craniomanzla, sf
particolare della craniologia che ha per scopo la misurazione dei diametri, degli angoli,
-ci). che ha rapporto con la craniometria, che è proprio della craniometria
cranio. dossi, 594: avevo la testa piena del recente congresso antropologico,
occupa nella esplorazione del cranio per conoscere la configurazione del cervello. craniòstato
dimensioni ed agevolare il parto, quando la testa di quello non può essere altrimenti
: se ben da ognuno si sa che la crapula procede dal vizio della gola,
crapula procede dal vizio della gola, e la vita sobria dalla virtù della continenza,
dalla virtù della continenza, nientedimeno è sentita la crapula per cosa virtuosa ed onorevole,
crapula per cosa virtuosa ed onorevole, e la vita sobria disonorevole e da uomo avaro
. belo, xxv-1-94: hanno sì la virtù conculcata che solo alle crapule attendono e
pigra e neghittosa, tra l'ozio e la crapula ingiustamente consuma e disperde quel che
vissero lunga vita con l'astinenza; la crapula l'abbrevia nelli sacerdoti d'oggi,
se non lo scusa l'ubbriachezza e la crapola alla tavola di mecenate, alla
, 9-477: giacea nell'antro con la gran cervice / ripiegata su l'omero
dalla molta / crapula oppresso, per la gola fuori / il negro vino,
da sé, con le sue mani, la rovina: che c'entrava poi l'
i peccatori procacciansi una tal morte con la voracità delle crapole, di cui si gravano
, che ti snerveranno lo spirito e la persona.
i rutili sepolti / se ne stan da la crapula e dal sonno. soderini,
. soderini, ii-121: ferma il cavolo la crapula. garzoni, 1-705: tali
1-705: tali sentinelle o sono appese per la gola, o sbattute giù per
dalle torri, 0 vilissimamente uccise tra la crapula e il sonno, secondo 1
trovato in parnaso, che anco sopra la forza della sua complessione non abbia crapulati
pazzo, crapulone, capitato a roma per la sciagura di tante oneste famiglie. bocchelli
due passioni: il vin di porto e la pesca del salmone, a cui s'
a cui s'aggiunse una paura, la paura degli attacchi di gotta, che
bencivenni [crusca]: questo avviene per la soverchia crapulosità e ripienezza.
lavandaie, domestiche e altre, che assistevano la vecchia signora nel governo di casa,
vedine, se non lo sai, la significazione propria nel vocab. francese.
francese. trasferirlo per similitudine a dinotare la 4 piastra 'che porta gli ordini
noi aggiungiamo, che in questo caso la lingua francese è molto frizzante, perché
fusione di due parole nel caso che la vocale finale di una e quella iniziale
6-116: non è fatta a modo la crasi, o mischiamento del hai, collv
tutto il corpo, procurando di mantenere la giusta crasi, ed il giusto equilibrio
redi, 16-v- 132: [la polpa de'tamarindi] lungamente usata, indurrà
. figur. crassitùdine di una sillaba: la larghezza, la quantità della sillaba.
di una sillaba: la larghezza, la quantità della sillaba. opuscoli inediti,
. opuscoli inediti, i-132: come la lunghezza e la brevità della sillaba si
inediti, i-132: come la lunghezza e la brevità della sillaba si chiama 4 tempo
sillaba si chiama 4 tempo ', così la larghezza che si chiama crassitùdine 'e
larghezza che si chiama crassitùdine 'e la strettezza che si chiama te
868: posto..., che la crassizie dell'acqua fusse dieci volte maggiore
maggiore di quella dell'aria, vuole che la velocità nell'aria sia dieci volte più
velocità nell'aria sia dieci volte più che la velocità nell'acqua. carletti, 62
a seguitare il suo moto, per la sua troppa ed eccessiva crassizie, e per
cui si debbe combattere non è già la copia degli omori, non la loro
già la copia degli omori, non la loro crassizie o viscosità, ma [ecc
più denso e crasso, quale è la terra, al men crasso, quale è
è l'aria? garzoni, 1-299: la prima [membrana] assai grosseria,
l'acqua dolce sia più crassa, e la salsa più tenue e sottile. parini
, impenetrabili. cattaneo, ii-1-405: la quale [locomotiva] passando e ripassando
foglia nascente. settembrini, 1-130: la notte poi quando sono chiuse le finestre
corpi opachi, o crassi, non ricevono la luce in tutta la sua chiarezza,
, non ricevono la luce in tutta la sua chiarezza, se non in quella parte
raffinato (lo spirito, l'intelligenza, la mente). s. degli arienti
non si riesce a spiegare. dio sarebbe la somma della nostra ignoranza? 5
i vessilliferi dell'avvenire, vollero porre la bestiale violenza, la grottesca cecità della
avvenire, vollero porre la bestiale violenza, la grottesca cecità della loro crassa ignoranza e
crassa ignoranza e si fecero innanzi con la furia del montone imbizzarrito. 6
se ne truova di due spezie, cioè la minore e la maggiore. la maggiore
due spezie, cioè la minore e la maggiore. la maggiore è quella la quale
cioè la minore e la maggiore. la maggiore è quella la quale comunemente
e la maggiore. la maggiore è quella la quale comunemente
erba san giovanni, et ha la foglia tonda grossa e tenera e nascie in
nascie in luoghi freschi. ma la minore è chiamata erba vermicularia.
presente giorno / ché, crastinando, la morte gli è intorno. = voce
in grecia e a roma per preparare la miscela d'acqua e di vino che
: poi che del bere e del mangiar la brama / fu cavata, i garzoni
tozzetti, 12-9-453: s'intende che la massa de'graniti scompaginata e ribollita come
riparare più urgenti di procida; e la nostra non divisibile marina fu costretta a
impeto del fuoco primitivo era rimasto fisso come la contrattura d'uno spasimo estremo rimane talvolta
del cadavere. piovene, 5-358: distrutta la funicolare dall'ultima eruzione, quella del
cratere di un vulcano; che ha la forma di un cratere di vulcano.
. pietra preziosa simile al giacinto per la struttura e all'ambra per il colore
per condur cose sono il traino, la barella, il carro, le scale,
alto, magro, anche lui con la sua zazzera, il suo « craussino *
odio queste fogge moderne, e massime la 4 cravatta 'al collo, che pare
di sé il capitano vestito di nero con la cravatta bianca. carducci, 189:
di quaggiù? / un fermaglio a la cravatta / con un osso di gesù
il mento. palazzeschi, 3-191: la cravatta di raso a grande piastra, coi
di nero, col colletto duro, la cravatta a ponte, la spilla di
colletto duro, la cravatta a ponte, la spilla di brillanti sulla cravatta, la
la spilla di brillanti sulla cravatta, la canna di bambù sotto l'ascella.
, 297: portava a spasso, per la circostanza, la cravatta verde di commendatore
a spasso, per la circostanza, la cravatta verde di commendatore che l'amico deputato
pieghe della pappagorgia sembrano di velluto sopra la fresca battista del cravattone a lattuga.
di feltro, le scarpe ben lucidate, la cravatta a lattuga e perfino i polsini
per ragioni di partito egli doveva portare la cravatta nera alla lavallière. 2
per il cravaitino: afferrare qualcuno per la cravatta nell'intento di scuoterlo, di
, di smuoverlo, di trascinarlo forzando la sua resistenza, con prepotenza, in
prese, a dare indietro; ma la fanticella non gli badando, come per cravattino
con un braccio fino ad afferrarne con la mano la testa e facendo pressione sul
braccio fino ad afferrarne con la mano la testa e facendo pressione sul mento con
, proteggono i pilastri dallo sfiancamelo durante la gettata del cemento. 6. tipogr
miseriola di vestito... e la cravattina si faceva sempre più striminzita e
delle sopracciglia, negli occhi dolenti, la più comica inquietudine. viani, 14-326
cinque quattrini. guerrazzi, iii-237: la crazia, voi avete a sapere, è
dispensa. fucini, 58: per la strada mi fermai all'appalto a comprare una
. ai fornitori? ». « non la vorranno di certo ». « la
la vorranno di certo ». « la vendiamo ai rigattieri? ». « ce
. marino, vii-521: di cristallo la fronte ha tersa e pura, /
dio di sua man le scrisse, e la scrittura / è d'inchiostro di luce
, 1-iii-296: l'infinità assoluta importando la realtà non è creabile. 2
infinita, perché l'infinità assoluta importando la realtà non è creabile, così egli non
che non sia infinito virtualmente, giacché la creabilità di una cosa inchiude un'attitudine potenziale
, 1-9-224: congiugnendosi il maschio e la femmina, non possono generare, senza lui
creato. 2. che produce con la propria attività. popini, 8-245:
individuandone il tipo di educazione ricevuta, la disciplina, l'ordine interiore secondo cui
, non potendo il povero vestire celar la reale e generosa creanza de l'animo
suo. aretino, ii-135: guarda poi la continente gravità e gentil creanza del protonotario
di bere con soddisfazione, affatto era mancata la feroce complessione degli antichi uomini robusti.
cera dell'animo tenerello si 'mprimono con la sola imitazion de'padri e nutritori.
sapeva le belle creanze molto meglio che non la maniera di scriver bene in volgare.
; che non paia che tu le faccia la carità]. nievo, 644:
; l'accettò per buona creanza, mentre la vecchia sorbiva con voluttà il suo e
diventava più espansiva. alvaro, 7-95: la preoccupazione dell'esteriore comincia nel cinquecento,
ci sono le corti, c'è la borghesia; l'uomo si muove in una
(i-79): tu mi fuggisti contra la creanza, / pensando io non ti
cosa di buono. tasso, n-ii-124: la giustizia è usata dal giusto in quella
che commandano le nostre leggi, ma la cortesia è fatta dal cortese come ricercano
dal cortese come ricercano l'usanza e la creanza de le corti. g. c
o scostumato? brusoni, xxiv-858: la creanza sforzò glisomiro ad invitarvi ancora laureta
. g. gozzi, 1-32: la filosofia è uno di quegli unguenti vecchi
delle creanze, storie e favolette; la scienza penetrerà nei più bassi fondi della
, 1-177: quante volte si apre la bocca a dire che con meno scapito
: l'acqua ebbe in quest'anno per la prima volta la temerità di farmi una
in quest'anno per la prima volta la temerità di farmi una visita importuna fin
al toro]. pananti, ii-7: la civetta, con tutti amabilissima, /
lindo e profumato / non ne aré fatte la metà per certo. 7.
sviluppi. soderini, iii-282: scapezza la sua cima maestra [dell'arbore]
maestra [dell'arbore] in su la forcella dei suoi rami, i quali si
i quali si ten- ghino per dargli la creanza che si brama. 9
saccenti, 1-1-4: perché non esitarla [la cortesia] a benefizio / di chi
stalle, / fa un bell'inchin la creanzuta strega; / e il nati fino
, / dopo il saluto, interrogò la gotta / dove indrizzava il suo pellegrinaggio
moltiplicità d'anni scemeranno mai in me la minima parte di quell'affetto e di quella
, / creato fu san faglia / la più nobile cosa / e degna e preziosa
ancora caritate / sì è ordenata ne la sua natura. dante, purg.,
par., 3-87: e in la sua volontade è nostra pace: / ella
il mare, e formò le acque e la terra, il cielo e l'erbe
creasti, / fammi almen degna entrar sotto la mensa / della tua grande et ammirabil
pena, / se no 'l sostien la tua pietate immensa. tasso, 6-iv-1-
, 3-280: se sempre è stata la potenza di fare, di produre, di
, di creare, sempre è stata la potenza di esser fatto, produto e creato
sé a grandissima profondità e altezza tutta la superficie della terra, il vallesio si
nievo, 235: lucilio rispondeva che la terra è tutta una palla, che la
la terra è tutta una palla, che la gira e la corre tutta insieme,
tutta una palla, che la gira e la corre tutta insieme, e che dopo
doveva stupirsi che il sangue avesse ripreso la sua vasta circolazione per tutto quel gran
principio dio creò il cielo / e la terra, poi nel suo giorno / esatto
proponimento / ch'io chera compimento / contra la vostra voglia / ca sarebe argoglia /
in firenze. leonardo, 1-339: la natura essendo vaga e pigliando piacere del
tedeschi. d'annunzio, iv-2-470: la vergine e il vecchio, commemorando a
e il vecchio, commemorando a vicenda la mina e la strage, parevano..
, commemorando a vicenda la mina e la strage, parevano... creare
creare una specie di atmosfera fumosa in cui la mia anima respirò per qualche minuto ansiosamente
. e. cecchi, 1-26: la notizia, nel resoconto, usciva da un
opra. leonardo, 1-47: pare che la natura si vendichi con quelli che voglian
fatto, giusta il divino disegno, la energia progressiva della specie, preparano al
non crea. berchet, 62: la facoltà di crearci oggetti ideali, di arrestarci
dietro il verisimile sdimenticati del vero, la facoltà poetica insomma in tutti i suoi
modo; apprezzare, amare e desiderare la vita. de sanctis, lett. it
universo. b. croce, ii-8-7: la poesia crea essa, come ogni altra
, come ogni altra attività spirituale, con la soluzione il problema, con la forma
con la soluzione il problema, con la forma il contenuto, che non è
crei l'avvenimento col suo colore, la sua drammaticità, il suo significato.
le scienze fisiche. il vico creò la filosofia della storia. 6.
crea una novella, e qual cosa udita la narra.. generare, procreare,
esultando con armi rilucenti, il quale la ninfa driope aveva creato a fauno silvicula
a loro concesso l'amore per creare la crisalide o il seme che potesse resistere
resistere al freddo e rinnovare a primavera la loro specie. 8. far
alcuni che non sia per creare viticci la vite, se con uno staio di
entro vi cria / move dal riso de la donna mia. cardarelli, 342:
era uscito per visitare lisa; per tutta la mattinata l'idea di quest'incontro si
vedete poi l'esercito che sotto / la ruota di fortuna era caduto, / creato
otto, volevano potere tumultuare ogni dì la città, e non arebbono gli otto
. si armassero solennemente, dando loro la spada e la croce;...
solennemente, dando loro la spada e la croce;... ed in questo
fosse creato gentiluomo veneziano, estendendo anche la prerogativa a tutti i suoi successori.
potrei / partirvi, né il desia la terra o il cielo. de sanctis,
creò gli eletti ed i reprobi. così la lingua, segregata dall'uso vivente,
g. villani, 5-32: e per la detta signoria si resse la cittade infino
: e per la detta signoria si resse la cittade infino al tempo che si fece
grato, magnanimo e liberale, spegnere la milizia infedele, creare della nuova,
gli accopiatori, che avevano a creare la signoria, pel consiglio del cento, lo
c. bartoli, 1-97: teseo divise la republica in uomini che creassero ed esponessero
. cantini, 1-18-345: sia perciò la medesima [arte] tenuta di tenere
lanaiolo il suo conto per bilancio secondo la detta nota delle faldelle e stame,
potuto dimostrar chiaro argu- mento, quanto la corte d'urbino fosse degna di laude
avuto / pei medici sul capo avea la cetta / o ne l'essiglio avea lor
non si cria. intelligenza, 16: la prima pietra si è lo diamante,
che di me li doglia, / per la pietà, che 'l vostro gabbo ancide
che 'l vostro gabbo ancide, / la qual si cria ne la vista morta /
ancide, / la qual si cria ne la vista morta / de li occhi.
, ove 'l dolor si cria / ne la reina mia! marchetti, 2-247:
fassi alla mente / incontro, e la percuote, indi si crea / la volontà
e la percuote, indi si crea / la volontà. carducci, 315:
petti domati in fondo aggiunge / e la famiglia a la città congiunge.
in fondo aggiunge / e la famiglia a la città congiunge. -senza la
la città congiunge. -senza la particella pronom. guittone, 3-76:
a crearsi, era... la macchietta del servo,... per
, d'impastarsi in quel pianto, e la nuova, cocente impressione di sentirsi mutare
al cielo, unde era discesa per la potenza di dio creativa. segneri
fiorentini è una virtù creativa; e la loro fede profonda raggiunge con la scintilla
e la loro fede profonda raggiunge con la scintilla geniale il colmo dell'eleganza. pavese
serenità... si giunge sempre attraverso la noia. anche il dolore per diventare
alfieri, i-301: l'aria, la vista, ed il comodo di questa
monti... ebbe... la facoltà di consentire con creativa compiacenza alle
è immediata. panzini, iii-757: la poesia deve essere... senza contenuto
: l'artista: per quanto sappia la vanità ultima dell'opera, e degli
un artista. bocchelli, i-277: la loro unione scientifica era necessaria e indispensabile
poetica... capì innanzi tutto la fulmineità dell'atto creativo. creato1
, e che sovente agli altri regni estendono la loro ingordigia, e veggiamo in essi
, che a'rai / di vita eterna la dolcezza senti / che, non gustata
cui s'impasti in un certo modo la cosa creata, l'intelletto ha da fare
perché l'istesso inventor galileo... la giudicò creata in servizio ed uso de'
. monti, x-2-9: primo quadrò la curva dal cadere / de'proietti creata,
. ojetti, i-29: questa è la città dantesca creata per girarvi la grande
è la città dantesca creata per girarvi la grande cinematografia di valentino soldani su dante
continente; e gli eserciti creati per la conquista si terrebbero in armi per non
, 7-268: chi vince ha ragione; la storia la scrive chi vince: sono
: chi vince ha ragione; la storia la scrive chi vince: sono sentenze create
, l'universo, il mondo, la terra e quanto su di essa vive
bartoli, 37-25: in essa [la torre] andava a nascondersi, con
, se ben si mira, è la legge, da dio già stabilita in
a rinnovar le frali / forme viventi, la contempla e medita. foscolo, gr
e distinguerlo. gioberti, li-m: tra la creazione e la redenzione s'interpone un
, li-m: tra la creazione e la redenzione s'interpone un fatto, cioè l'
, cioè l'alterazion del creato; la quale non è altro che il disordine sottentrato
che il disordine sottentrato all'ordine, la divisione e il caos succeduti au'armonia del
au'armonia del cosmo, e quindi la perdita dell'unità primitiva, impressa dall'
. it., i-249: qui la scienza della creazione è abbracciata in un
esseri del creato erano suoi amici e la natura non ebbe mai figliuola più amorosa
egli toma scalmanato, caldo dei giochi la sera, e racconta. non è soltanto
ostentano il più gran ribrezzo) per la luce. = forma sostant.
. v. martelli, 2: la lettera dica che vostra eccellenza me li
; servitore. bisticci, 2-519: la madre... mandò uno suo famiglio
bentivoglio, 6-4-60: perch'ella [la contessa della torre] è di già attempata
certo monastero], con due create che la servissero. manzoni, pr. sp
'allevato in casa '). la voce è viva nei dialetti meridionali.
, / che vanno a servidore / de la santa erode. latini, i-292:
erode. latini, i-292: io sono la natura, / e sono una fattura
, / e fui incominciata; / ma la sua gran possanza / fue sanza comincianza
more. giamboni, 4-145: non per la grandezza di cesare... apparve
. guinizelli, ii-410: splende 'n la 'ntelligenzia del cielo / deo creator, più
fetente. fra giordano, 5-127: la maggiore potenzia che iddio possa fare,
/ che solo in lui vedere ha la sua pace. capellano volgar., i-137
firenzuola, 66: è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che
è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che amore è eziandio fra
creatura, dove che amore è eziandio fra la creatura e 'l creatore; e cominciando
poiché sebene notabilmente errarono adorando come creatrice la creatura, nulladimeno fra tutte le creature
n'ha che meglio o più al vivo la divinità rappresenti di quel che si faccia
, descrivono, per sommi capi, la storia della prosperità avvenire del globo,
considerando, sto per dire, con la mente pacata e benefica con che lo
il creatore. manzoni, 42: chiniam la fronte al massimo / fattor, che
. oriani, x-21-141: in ogni mito la creazione involgeva egualmente creatura e creatore.
e creatore. bocchelli, i-18: la divina mente creatrice, lo spirito della
sé no'lauda il suo cumulatore dopo la sua vita, come fa la scienzia
cumulatore dopo la sua vita, come fa la scienzia? la quale sempre è testimonia
vita, come fa la scienzia? la quale sempre è testimonia e tromba del suo
creatore, perché ella è figliola di chi la genera, e no'figliastra, come
genera, e no'figliastra, come la pecunia. vico, 316: furon detti
o fallito. comisso, 7-117: la sorte delle nostre città, in questo tempo
lasciata in mano alla moltitudine dei costruttori la massima parte dei quali ignora il soffio
e nobilissimi parti. vico, 581: la prima natura, per forte inganno di
natura, per forte inganno di fantasia, la qual è
creatrice, lecito ci sia dire divina, la qual a'corpi diede l'essere di
.. / vede i partenopei numi e la diva / prole, mercé tuo creator
leti, it., i-64: la fantasia è facoltà creatrice, intuitiva e spontanea
creatrice, intuitiva e spontanea: è la vera musa, il « deus in nobis
11 segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue più
appena posato le mani sullo strumento che la sua immaginazione si accendeva, l'estro
tremare come nella febbre, vagare per la stanza agitato dal dio, anelare nell'
suoi sentimenti; eppure questi trasparivano attraverso la sola vibrazione delle note, intonandosi miracolosamente
dall'adular un dialetto particolare, padroneggia la lingua stessa, e sembra talora strascinarla dispoticamente
portogruaro. papini, 8-120: [la filosofia] era stata sempre contemplativa e
voleva che divenisse creatrice e che pigliasse la sua parte nell'opera di rifacimento del mondo
ogni pensier bono. tommaseo, ii-184: la polonia creatrice della più pura tra le
intera umanità. baldini, i-530: la montagna, dove un paese non vede l'
non può copiare dall'altro, fu sempre la riserva creatrice delle più originali forze italiane
mente. d'annunzio, v-1-668: la fame è una creatrice di mondi,
-condurre, mandare al creatore: causare la morte; uccidere. bronzino,
mandò quel fanciullo al creatore. / la ne dovette far parecchi brani / del
volgar., 68: per la inneffabile carità sua, non essendo noi,
paradiso terrestre, e 'l cielo e la terra, tutto in nostro servigio ed
tempo onde natura / fa più lucente la stella d'amore, / quando la terra
lucente la stella d'amore, / quando la terra copre di verdura, / e
dio, in lui più si manifesta la bontà divina che in tutte l'altre creature
volto di dio, da cui viene la luce e 'l calore ed ogni altra cosa
: dove si può, dico, trovar la ragione di questo amore per tutti gli
e insieme degno d'amore, cioè la natura umana medesima, l'essere nobilissimo di
: in qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire
quella bontà, che fa della donna la più soave delle creature. d'annunzio
l'offusca. slataper, 1-46: la terra ha mille patimenti. su ogni creatura
. b. croce, ii-8-12: la poesia è stata messa accanto all'amore
... per nulla ebbero tutta la creatura corporale; non ne curaron nulla
niente, dal quale si dice uscita la creatura,... è semplice
non vuol dir altro, se non che la creatura, che non era, fu
sia di ammirazione e di lode per la bellezza fisica, l'intelligenza, la delicatezza
per la bellezza fisica, l'intelligenza, la delicatezza d'animo, sia di commiserazione
/ voi ch'avi te d'angel la figura. g. cavalcanti, ii-429:
/ che solo in lui vedere ha la sua pace. boccaccio, vii-20: né
. boccaccio, vii-20: né più oltre la mia mente desia, / che di
, 66: è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che amore
è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che amore è eziandio
, dove che amore è eziandio fra la creatura e 'l creatore. d. bartoli
quella creatura incon trandola per la strada, non sarei lontano dal crederlo:
camente muta sul cordoglio, che la consuma. svevo, 2-396:
che amano nell'uomo l'audacia e la forza, gioiva della mia onesta canaglieria.
. giamboni, 25: sta rinchiusa la creatura nel ventre della madre, quasi
g. villani, 8-35: la donna chiese grazia di volere sua confessione
e comunione, siccome fedele cristiana, e la creatura battezzare e fare cristiano. boccaccio
tempo gravida, che perfetta potesse essere la creatura. cellini, 1-3 (31)
aspettavano femmina, pulito che l'ebbe la creatura, involta in bellissimi panni bianchi
, violento per natura, or vedendosi la moglie tolta, e schiava la sua
or vedendosi la moglie tolta, e schiava la sua creatura prima che nata, correva
hanno, trovarsi alcuna donna che allevi loro la creatura, l'ho per una di
illustrissimo, per amor del cielo, la non mi rovini; mi raccomando alla
aprire gli occhi per sapere a chi dà la sua creatura. pascoli, 1341:
. pascoli, 1341: lo carezzò con la mano e mandò queste voci e parole
vi par di conoscere tutta, acutamente, la intensità della miseria napoletana. viani,
, / dolce primaveretta i che fiorisci la nostra oscura via / della tua gioia tutta
parla, ella pensa, ella ama. la beltà ch'egli adora è creatura della
, forse per considerare entro di sé la creatura della sua imaginazione conturbata. moravia
imaginazione conturbata. moravia, iv-193: la sua voce tremò, gli occhi le
: essendo creature, o per usar la voce propria loro, clienteli di mario
dei continui favori. cuoco, 1-27: la morte di caracciolo diede luogo finalmente ai
o per che altro si fosse, e la voleva maritare assolutamente; e aveva trovato
avanti il '70 mi ricordo che feci la gita a ronzano in compagnia di francesco
(con particolare intenzione affettiva verso la sua fragilità, debolezza, delicatezza).
: scopertosi al pianger di quella creaturina la cosa, quelli [ecc.].
.]. laneellatti, 524: sparata la fiera gatta gli trovarono gli occhi della
, che non abbia latte per allevare la sua creaturina, non può già..
! tiratela a voi, lei e la sua creaturina: hanno patito abbastanza! »
non possono reggere al freddo, senza la luce mia? verga, 4-218: «
ecco vostro cognato, » gli disse la zia sganci entrando nella sala insieme a
quieti tutta una giornata, solo perché la loro maestra li aveva pregati di star tranquilli
poco, col sonno della creaturina, la notte diveniva più tranquilla anche per lui
vetri della finestra, nel cielo, la stella che brillava di più.
., ii-v-6: questi tre ordini fanno la prima gerarchia: non prima quanto a
bibbia volgar., v-511: confessa la bontà di dio nella creazione dell'uomo
dio nella creazione dell'uomo, e la dignità di dio per te venerazioni dell'uomo
: tengono che fino a l'ora de la creazione solo dio fosse in essere,
, per quali s'acquista e conserva la vita, dalle sette virtù, dalli
marino, vii-108: chi vuol notare la sovrana eccellenza e nobiltà di questo umano sembiante
ci mettiamo a conside rare la creazione dal nulla, tuttoché c'immaginiamo dio
un certo sentimento delle proprie forze e la persuasione del suo diritto monarcale sugli esseri che
leti, it., i-249: veggasi la stupenda descrizione che fa beatrice del moto
il capolavoro di questo genere. qui la scienza della creazione è abbracciata in un
x-21- 141: in ogni mito la creazione involgeva egualmente creatura e creatore.
. il grande segreto di dio, la vera causa della creazione dell'universo.
dio. bar etti, 1-32: la [meditazione] terza s'immerge nell'immensità
delle sue parti. carducci, i-92: la congiunzione dell'ideale e del reale,
a'fatti del mondo storico in cui la creazione sotto specie di provvidenza veniva perpetuata
perpetuata. oriani, x-21-83: perché la morte... alzava sempre e dappertutto
morte... alzava sempre e dappertutto la sua oscena protesta contro la bellezza della
e dappertutto la sua oscena protesta contro la bellezza della creazione e la giustizia del
protesta contro la bellezza della creazione e la giustizia del creatore? svevo, 3-582
e si accetta e si ammira tutta la natura com'è e come, immutabile,
ci è offerta: con ciò si manifesta la stessa intelligenza che volle la creazione intera
si manifesta la stessa intelligenza che volle la creazione intera. alvaro, 9-165: meno
te feste, il tempo di amare: la creazione è un continuo formare pagine nuove
d'arte. alfieri, i-263: la creazione è una febbre, durante l'
, l'invasato, esaltava l'ispirazione e la passione, l'ardore e l'ardire
ch'essi hanno del colore fa sì che la lor creazione trascenda i limiti angusti dei
tra l'individualità, l'originalità, la novità che è di ogni vera creazione,
è di ogni vera creazione, e la ricerca del nuovo eccitamento a vellicare e scuotere
abitudinari piaceri. pirandello, 5-570: la carmi, prima attrice della compagnia,
videro in nini il loro ideale. la lodarono nei loro componimenti; e te fecero
.. nondimeno, avendo noi veduto che la volontà di tutti è stata in questa
, 69: essendo irritata contro alla plebe la nobiltà romana, per parerle che la
la nobiltà romana, per parerle che la plebe avessi troppa autorità, mediante la
la plebe avessi troppa autorità, mediante la creazione de'tribuni che la difendevano.
autorità, mediante la creazione de'tribuni che la difendevano. vasari, iii-521: avendo
agnolo montorsoli, che primo, dopo la creazione dell'accademia, era mancato, vedessero
re [di francia] rimediare con la creazione della corte plenaria, ma proruppe il
originare, a produrre, a favorire la formazione di una cosa, di un
314: è sentenzia de'buoni filosofi la corruzione d'una cosa essere creazione d'un'
creazione di papa pio fu eletto ambasciadore la seconda volta, e sempre nella riputazione
vi s'è scritto avanti e dopo la creazione di questo pontefice... vi
.). guicciardini, 276: la autorità e prerogative che io vorrei che
e prerogative che io vorrei che avessi la signoria sarebbe: intervenire come capo in
, 19-69: assai t'è mo aperta la làtèbra / che t'ascondeva la giustizia
aperta la làtèbra / che t'ascondeva la giustizia viva, / di che facéi question
cotanto crebra. ariosto, 23-46: la bara funebre / giunse...
monti, x-3-105: e s'ode per la cieca aria secreta / con ira e
e con bestemmie acerbe e crebre / maledir la spelonca ed il profeta. faldella,
lorenzo de'medici, 69: quanto la luce è più crebra i e più
. giamboni, 228: ispensesi la fede cristiana per tutto il mondo,
il cui mezzo son ripieni li cieli e la terra, e li intelletti e'cuori
36-97: trovò con suo inestimabil dolore, la maggior parte delle castella e de'villaggi
credente e poetico, predica dal paradiso la verità assoluta. nievo, 73: la
la verità assoluta. nievo, 73: la contessina clara oltre all'esser credente era
fervorosa: perché all'anima sua non bastava la fede e le si voleva inoltre l'
li giudici delli lodanti, dispregia eziandio la temerità delli credenti. bruno, 192
religiosa. -in particolare: chi professa la fede cristiana. s. agostino volgar
. marino, vii-179: porta seco [la sindone] una dolcezza ineffabile che consola
vi-n-208 (2-12): ben ho la credenza ferma e netta / che alquante,
, 5-5: e solo a lui servir la mia credenza / è ferma, né
abbia in sé qualche cosa secreta, per la quale meriti l'amor di tante donne
della credenza pubblica, piuttosto che sempre la verità positiva. leopardi, 1045: ricorrevano
educato senza le credenze del passato e senza la fede nel futuro, io cercai indarno
egli sentiva più profonda e più sincera la credenza nella realtà del mondo poetico.
. b. croce, iii-23-61: la natura, sottomessa all'osservazione, all'
cosa in sto mundo, tal è la mia credenza, / chi se possa fenir
, / chi se possa fenir, se la no se comenza. dante, conv
peregrino che va per una via per la quale mai non fue, che ogni
e non trovando ciò essere, dirizza la credenza a l'altra, e così
credenza / ch'i'sarei messo poi sotto la scala. ariosto, 41-23: oh
lodare più l'animo di volersi che la credenza di potersi tenere. tasso,
mi terrete credenza, io vi dirò la più bella novella che fosse poi che voi
« segnor, » disse costui « la barba bianca, / qual porto al
c. dati, 282: la qual cosa [il circolo di giotto]
un altro colla mano in aria su la lavagna... da un amico
eran messe in salvo in una casa. la voce corse rapidamente, ottenne credenza;
; non si parlò più di dar la caccia ai fuggitivi. 4. convinzione
., iv-xv-8: tratta [ovidio] la mondiale costituzione secondo la credenza pagana.
[ovidio] la mondiale costituzione secondo la credenza pagana. bibbia volgar.,
giannotto; ma pure, ostinato in su la sua credenza, volger non si lasciava
vostro snidare col vostro valore dal mondo la peste della credenza erronea e della barbarica infedeltà
richiesta; onde potea dubitarsi, che la mutazion della voglia divenisse da mutazion della
prenderci soggezione, se alcuno immaginerà che la prigione abbia indebolito i nostri animi,
, si rinnovavano in lei con tutta la spontaneità ed il profumo dell'età virginale.
ingegno, combattuto da terribili dubbi circa la fede. a confessione finita il penitente
della poesia] spiccantissimo esempio, per la loro grossolanità, porgono quelle condotte coi
credenza di cristo, vera credenza: la fede cristiana, il cristianesimo. giamboni
tuttavia per li filosofi conosciamo noi meglio la vera credenza di giesù cristo. dante,
era 'l mondo tutto quanto pregno / de la vera credenza, seminata / per
campanella, i-325: ma adesso, che la verità è scoperta intorno alle cose divine
favoleggiare in quelle, ma parlare secondo la cattolica credenza, perché la favola si fa
parlare secondo la cattolica credenza, perché la favola si fa per mancanza del vero
cose, / che mi largiscon qui la lor parvenza, / agli occhi di laggiù
è in sola credenza; / sopra la qual si fonda l'alta spene, /
, 20-4: forse ne'suoi nemici anco la folle / credenza di se stessi
sì, / se prima ella non dava la sentenza.
rinaldo d'aquino, ii-154: però la tegno grande sca- noscenza, / chi
143): li tre fratelli non solamente la credenza per- derono, ma, volendo
di firenze alcuna credenza... per la sua compagnia o vero per fatto della
vero promessione di po'el comandamento e la vietagione a lui fatta del maggior parte
da'mercanti, i quali vendendo ad essi la roba in credenza, fanno poi loro
bel privilegio, che... la paghino più cara. fagiuoli, 1-5-187:
: a dare a credenza si perde la roba e l'amico. goldoni, iii-41
credenza ', cioè espe- rienzia, la quale fa credere. 9.
non vi fosse veleno). -dare la credenza: fare assaggiare cibi e bevande.
fare assaggiare cibi e bevande. -fare la credenza: assaggiare. boccaccio, i-109
salpadino, il quale già voleva fare la credenza, disse: « non tagliare »
andrea da barberino, i-2: e data la credenza al famiglio che lo recò [
, 398: signore mio, la credenza fatta per lo vostro buon servitore
si deve, però che 'l sulo assaggiare la vivanda pare che gli sia stato davanzo
che in tavola viene, / sempre faceva la credenza e 'l saggio. strafiarola
ma alla mensa mia attenderai, facendomi la credenza di tutto quello che in mensa
, bene abbigliato, se gli faceva la credenza, basciavasigli la mano, e tutto
se gli faceva la credenza, basciavasigli la mano, e tutto. cellini,
se prima egli non me ne faceva la credenza: per la qual cosa lui mi
me ne faceva la credenza: per la qual cosa lui mi disse, che
come i gentili uomini sono ubbrigati a far la credenza al papa; così lui,
da prato, era ubrigato a far la credenza a un fiorentino par mio.
suoi gli faceva de'cibi e del bere la credenza. 10. ant. promessa
per temporale saranno signori u consuli de la compagnia manifestaranno a loro tutte tener credenza
lo fanciullo tomòe a casa... la madre che li avea promesso di tenere
giurare credenza; e non per malizia la indugiai. angiolieri, 62-1: credenza sia
, che sappi, ch'io ho la potenza / di chiamar papa qual più mi
/ de'tre; e fegli giurar la credenza. boccaccio, dee., 8-3
. fior avarile, 49: quando venne la notte, sì fece caricare quatro muli
cosa veramente significasse ne gli antichi tempi la voce 'credenza '. nient'altro
.. di qua venne * giurar la credenza, promettere la credenza, tener
venne * giurar la credenza, promettere la credenza, tener credenza ', e
, al quale raccontò in gran credenza la buona opera che aveva compiuta].
a farvi volger dalla man dritta: la mano e 'l calcagno ci vuole a un
ottanta cittadini, il quale chiama vono la credenza. guicciardini, 52: convocata dalli
un nuovo magistrato di quattordici cittadini nomato la credenza, e gli fu data ampissima balìa
: il detto dì 22 mi diede la commessione e la lettera della credenza. lorenzo
dì 22 mi diede la commessione e la lettera della credenza. lorenzo de'medici
caro, 3-2-134: s'è ricevuta la lettera delle signorie vostre illustrissime in credenza
, chiotto, e duro, mentre la insolenzia, proprio dono dei perdenti, lo
filosofia, che diventano poi norme per la pratica. tommaseo [s. v.
prende roba e non paga, giacché la fede è una ricchezza, e la parola
la fede è una ricchezza, e la parola un soddisfacimento. idem [s
su per le tavole e su per la credenza, bicchieri, guastade. cellini,
, n-ii-340: si vedeva nel mezzo la tavola apparecchiata e la credenza carica di
vedeva nel mezzo la tavola apparecchiata e la credenza carica di candidissimi piatti di creta
che, adomando la mensa e le credenze, dilettano la vista
adomando la mensa e le credenze, dilettano la vista. buonarroti il giovane, 9-594
fatti noi veramente lioni, / sfornimmo la credenza e la cucina. marino, 14-8
lioni, / sfornimmo la credenza e la cucina. marino, 14-8: tosto
: tosto de l'aurea noce apre la scorza / e credenza gli appar d'
appar d'alto lavoro, / e la sete e la fame in un gli
alto lavoro, / e la sete e la fame in un gli ammorza / vasellamento
d'oro, / pien di quanto la terra e '1 mar dispensa. lippi
chiodi, giacevano alla rinfusa sul pavimento, la credenza d'abete spalancata mostrava come impaurite
poche stoviglie. de roberto, 18: la cugina graziella, con le chiavi delle
le donne in un silenzio crescente scodellavano la minestra. c. e. gadda,
tutto ciò che le capita: spalanca la credenza, spazza con la mano il
capita: spalanca la credenza, spazza con la mano il vasellame che si infrange
di piatti, di stoviglie per imbandire la mensa; il luogo ove questo assortimento
sulla quale si collocano le ampolline per la messa e quanto altro occorre per le
essa si suole apparecchiare altresì quando dicono la messa i prelati. 5
e l'oggetto della sua missione; la consegna della lettera credenziale conferisce all'agente
consegna della lettera credenziale conferisce all'agente la veste giuridica e tutti i privilegi a
. machiavelli, n-4-212: presenterai loro la nostra lettera credenziale. ariosto, vi-583
2-422: posta nelle mani di sandoval la sua credenziale, lo ragguagliò. targioni
, e all'oc- correnza per ratifiche la sommossa, la quale voleva ciò che
oc- correnza per ratifiche la sommossa, la quale voleva ciò che essi chiedevano.
x-21-123: nella saletta non v'erano che la tavola ed una credenziera, piena di
ove vengono apparecchiati i vasi sacri per la messa. v. borghini, 6-iii-233
dan l'acqua alle mani, porgono la tovaglia, imbandiscono, portano in tavola,
caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere. nievo,
tener per vera una cosa, avere la persuasione (più o meno ferma)
sia quale si presenta a noi, quale la apprendiamo dalle parole o dalle affermazioni
maraviglia a credere, ch'e'pare la maggiore città ch'egli abbia. s.
bisogna / credergli, ancor che dica la menzogna. tasso 14-30: quivi fia
3-253: -io l'ho pur capita la vostra voce. -credo ben de la voce
capita la vostra voce. -credo ben de la voce; ma del proposito penso che
, iv-v-9: maladetti siate voi, e la vostra presunzione, e chi a voi
crese. simintendi, 1-170: lasciata la sedia del cielo, [giunone] sofferio
.. diceva che l'ubbidienza era la più ottima parte che nella cavalleria militare
e di molti eserciti ricordava, per la infedeltà del credere, essere disubbidienti
crediate a costoro che predicano sì efficacemente la libertà, perché quasi tutti, anzi
264-94: mi sforza amore, / che la strada d'onore / mai noi lassa
scriverlo. capellano volgar., i-53: la nobiltà de'miei costumi starà solo in
miei costumi starà solo in parole nude, la quale cortesia di parole da nessuno suole
, 47: il marito, udita la subita resposta e sì bene ordenata, o
altrui creduta e non fia intesa / la celeste beltà de che io ragiono,
importa poco. tasso, 13-19: torna la turba, e misera e smarrita /
descriverli tali [i moti circolari] la natura si serva realmente di quella faragine
vedere ciò ch'essi credono, tanta è la stabilità di quella adesione al vero.
tante parti è composta, come è la pittura. leopardi, 15-47: oh quante
, giudicare, stimare, pensare (con la persuasione di non errare). -
ariosto, 42-102: se vuoi saper se la tua sia pudica, / come io
a questo: io credo anzi che la vergine santa avrà gradita l'intenzione del
, provavo un certo disappunto. -con la particella pronom. dante, 64-4:
dante, 64-4: per quella via che la bellezza corre / quando a svegliare amor
/ quando a svegliare amor va ne la mente / passa lisetta baldanzosamente, /
popolo credendosi racquistare libertà e pace sotto la protezione del comune di firenze, e i
contasto... di potere vendere la città e i suoi cittadini. petrarca,
e selve sappian di che tempre / sia la mia vita. sacchetti, 197-94:
/ ch'avrebber vinto i figli de la terra; / mettine giù. pulci,
. pulci, 1-5: fece per la chiesa e per la fede / certo assai
: fece per la chiesa e per la fede / certo assai più che non si
opra si vede, / qual de la prisca età si legge e crede. guicciardini
ramo non svelse. algarotti, 1-62: la quale scienza, contro a quello che
di negazione, o serve ad accentuare la singolarità di quello che si dice.
che rifeo troiano in questo tondo / fosse la quinta de le luci sante? galileo
, 189: crederà forse alcuno, la sostanza o materia della cometa aver convenienza con
-nella forma negativa, sottolinea e accentua la negazione. dante, par.,
alcune novità... / oh la mia casa, no (è sempre quella
, se quella / non gli rendea la voce e la favella. alfieri, vii-47
/ non gli rendea la voce e la favella. alfieri, vii-47: della
un avvenimento). - anche con la particella pronom. latini, i-2345:
i-2345: assai mi volsi intorno / e la notte e lo giorno, / credendomi
li usci e i muri / de la contrada u'sono innamorati. petrarca 73-16:
due affetti si componesse in parte ugual la di lui gioia. manzoni, pr.
.., in lui di continuo la sensibilità al dolore diveniva più acuta.
tr. e intr. (anche con la particella pronom.). immaginare,
di quella boce, / credesi far la croce, / ma e'si fa le
poste. tasso, 2-38: onde la credon lei; né 'l creder erra.
vii-115: non però devono credere che la letteratura sia ad essi [i letterati]
suo lustro. brancoli, 4-56: la notte, bevve un bicchiere d'acqua in
in persone o cose, riconoscerne resistenza, la realtà, la verità, l'efficacia
, riconoscerne resistenza, la realtà, la verità, l'efficacia; ritenere probabile
santi non ci ingannano, questa è la verità. boiardo, canz., 80
mortali agrava! / creder al sogno ne la notte oscura, / ed al cieco
e trevigante. tasso, 1-84: la debile parte e la minore in cristo
tasso, 1-84: la debile parte e la minore in cristo, / la grande
e la minore in cristo, / la grande e forte, in macometto crede.
battesmo, / ch'è porta de la fede che tu credi. cavalca, 6-1-7
dito nel segnai de'chiodi, e la mano nel suo costato, io non lo
gesù cristo, ma poco o nulla la chiesa. foscolo, v-155: mi fe'
: dal concilio di trento in poi la forte razza di sarpi e di bruno era
religiose. -in partic.: professare la religione cristiana, accettarne le credenze (
giustizia che 'l condanna? / ov'è la colpa sua, se ei non crede
di breme, corte., i-210: la filosofia professa che come l'uomo ha
l'uomo ha per norma del credere la fede, così ha per norma d'ogni
, così ha per norma d'ogni sapere la ragione. manzoni, 140: vedi