uso, d'una vernice come quella « la- mour *) non faceva che incitarmi
: un affittaiuolo inglese, dice m. la- borde, è un uomo di mondo
comune la loggia..., e la- stricossi e ammattonossi intorno. c.
del mondo. bruno, 155: gli la- sciarrò, oltre, il mantello e
adolcir l'assenzio. idem, 226-6: la- grimar sempre è 'l mio sommo diletto
speranza buona, / ch'io non ti la- scerò nel mondo basso. idem,
in s. piero scheraggio, che 'l la- sciaro. = cfr. balza
lui un canonicato di s. gio. la- terano, e un benefiziato di s
. zool. brevilingui: sezione dei rettili la- certili, che si distinguono per la
di seta. pirandello, 7-138: don la- gàipa era in piedi e, tra
colombo con piccole caravelle scoperse un mondo; la- perouse ed altri persero sé e i
, sm. zool. genere di molluschi la- mellibranchi, la cui conchiglia si compone
volgare del pesce donzella, della famiglia la- bridi. 6. acer.
di chiappa in chiappa: de lapide in la- pidem. 'chiappa 'enim est
senza dare niun cibo all'anima loro, la- sceran che soli qui vengano i lor
salto da questi ragionamenti che sono un perpetuo la- berinto di circoli viziosi. b.
un amico traditore, un padrone inesorabile. la- sciarò le burle; in questa ultima
mandare aiuti a ruberto di qualità che non la- sciassino gli inimici espugnare la città.
: il laccio si annodò al collo e la- sciossi giù cadere, di modo che
cioè nell'inferno, stridano e compiangansi e la- mentinsi. compianto1 (part.
, che se scampassono, si confesserebbono e la- scerebbono il peccato. boccaccio, dee
organizzate costituzionalmente le due amministrazioni centrali del la- mone e del rubicone. manzoni,
naturale 'del porta, alle storie * la- pidum, animalium, plantarum 'del
dica? patirà, sosterrà, non si la- scerà vincere. sacchetti, 11-102:
già lieto tanto, / uscì doglioso e la- mentevol pianto, / e fu più
, 149: che sapore avranno le tue la- crimucce? / un poco di fuoco
uno fiume detto il santemo, l'altro la- mone, che sono sotto machinardo da
, pensavano queste cose in loro quore e la- mentavansi, ma non si ardivano a
sed mutatio ». machiavèlli, 339: la- ciando tra il sedicesimo e il diciassettesimo
in occasione che venga sospesa la limitazione di la- veno, non per questo cesseranno gli
cinta, / al re del ciel sue la- grimose ciglia. tornielli, 484:
a'genitor la gioia / froderanno per false la- crimette, / di che bagnan del
presso il farnese da'suoi rispetti particolari per la- emulazione tra i simiglianti e disamicizia fra
: un forestiero che vi andasse [a la- gàmara] per cercare fortuna, farebbe
argento, nelle cupide mani del povero creditore la- sciaval pegno. 3
: stava madre dolorosa / a la croce la- grimosa, / dov'era il suo
], 2-no: appresso disse loro: la- zaro, nostro amico, dorme:
jahier, 215: fin da vecchi bianchi la- voriam duro, e dobbiamo emigrare,
annunzio, i-376: d'innanzi, il la- tamon, fiume regale, / lambiva
. processo infiammatorio o degenerativo della caruncola la- grimale o terza palpebra.
: povera cerere e bacco, a chi la- scieno epulare sì infelicemente i frutti loro
io moro e piango; / mio caldo la- grimar in terra piombo. leonardo,
questi paramenti teatrali. corazzini, 3-98: la- grimi e vuoi che ti racconti alcuna
stare, / che nentr'esso la porto la- onque i'vone? bonagiunta, lxiii-68
, 8-10-3: « ethnici ex graeco in la- tinum interpretantur gentiles; g&vog enim graece
il veggi. cantari cavallereschi, 52: la- sciam berta con milone stare, /
c'è il lichene amia; il lichene la- berinto... licheni felciformi
241: carlo fescennava, danzando in quel la- ghetto di vino, anatra briaca
4 phyllirea media 'e della 4 phyllirea la- tifolia * = deriv.
quella pietra azzurra che chiamiamo communemente lapiz la- zuli, tra la quale si ritrova
16-49): o morte, fiume di la- grim'e pianto, / o nemica
, 10-875: stù dicessi davver, tu la- sceresti, / né le staresti a
avendo da esser la materia tutta flebile e la- grimosa, per adempimento e perfezion di
apollinari, i cereali e nettunnali, i la- ziari, i florali si celebrano in
roma, / folgoreggiata a terra / con la- grimevol guerra. pindemonte, xxii-1001:
, e lui direderò; e commettendomi, la- scerò ogni cosa a qualche spedale o
carducci, iii-25-10: un poeta, il la- martine, oppose per intiere giornate la
testimonianza delle sue malvage e disoneste opere la- ciare a'futuri. da porto,
, / scriveranno i nomi gentili, / la- sceranno inciso il loro cuore / sui
gentiligia di cuore, egli cominciò alquanto a la- grimare. 3. in
, sm. zool. genere di rettili la- certili della famiglia anguidi, caratterizzati per
chiari e limpidissimi delle due assistenti del signor la- roche. -gheppio minore: falco
nontiscordardimé, che diventa a poca distanza un la- ghetto d'acqua celestina.
giovane, 9-604: corsi la schiavonia: la- sciaimi addietro / la servia..
. gratella per arginare valli da pesca e la- vorieri. crescenzi volgar.,
soffredi del grazia, xxviii-220: piangendo e la- grimando e mostrando grande dolore ne la
l'artiglierie. gualdo priorato, 10-ix-38: la- fanteria precipitosamente scagliandosi all'assalto guadagnò
girando la manovella. angioletti, 1-22: la- sceremo impassibili che la pioggia ci scorra
. c. bartoli, 1-43: al la- berinto d'egitto vi son poste molte
ballando amano e con andamento ed incesso la- scivio e molto ornate. alberto degli
ombra. cino, iii-98-8: ma non la- sciaval di viltà tremore, / perché
vigna? ohimè aspettai uva, mi rende la- brusca, aspettai vino, mi rende
. v.]: facitore di tragedie la- grimevoli, d'inique odi. quadro
, 11: insalata al tempo caldo: la- tuca, endivia, radigio e suoi
che amore / prima insegnommi, e poi la- sciommi in pianto. aleardi, 1-227
, xxii-463: me, giovanetto e di la- nugin molle / velato appena per le
de'lepidotteri, della famiglia delle tigne di la- treille, che abitano sotto le foglie
gadda, 6-311: adocchiato invece l'ippurico la- ghetto,... manifestò nell'
xxxvi-55: pender sempre duri agresti et amare la- brusche / viddesi da gli olmi,
lagrimoso fummo. tasso, n-ii-280: il la- grimoso rossore ond'era infermo quel [
sagrato; ma tutte maniere d'involare è la- dronezzo. boccaccio, dee.,
[s. v.]: 'la- gètta ', genere di piante della
: plinio usa in latino la parola * la- nicium '; e 'laniccio '
... erano di finissimo e orientale la- pislazuli, cum iocundissima implezione del suo
t'è in piacere, / a lui la- sc'io, ché non li saran
ne avete mai digerita la 4 invidia e la- stima '. bratteati, 4-87:
senese, 32: inmantenente lo fece sedere la- tesso lui, e feceli bella cera
territori di castelli distrutti, che sono divenuti la- tifundio, o fattoria, di una
occhi saettando a spasso, / cominciò a la- tinar per i passivi. g.
fisico di firenze [tramater]: pietra la- vagnosa. targioni tozzetti, 12-3-446:
434: così come detto è per lo la- vamento drento di questa rugiada, che
lavanca ', donde il fr. 'la- vanche '); labanca ',
sf. ant. lavacro, abluzione; la- vamento. - al figur.:
intende che ha dimoiti ammalati i quali 4 la- borant 'alla latina in servigio di
e 'l calcidonio. dolce, 6-51: la- zolo è pietra la qual è posta
degl'imenotteri e della famiglia delle tentredini di la- treille, distinti dalle antenne pelose.
andreini, 1-89: filiola mea, est la- scivula, ha il petto procace,
chiliari (soprattutto molluschi, gasteropodi e la- mellibranchi), caratterizzata da lucentezza madreperlacea
]: altri dicono che la radice del la- serpizio era più che un gomito.
il magnifico triclinio edificato nella sala del palazzo la- teranense. leopardi, iii-547: in
cominciò la 'divina commedia ', il la- mennais non se n'è dato briga
parole. spallanzani, 4-ii-360: il citato la- mineau... marcò egli pure
mastodontosàuro, sm. paleont. anfibio la- birintodonte fossile del periodo triassico, che
laprio, melione, assabino, erceo, la- risio, enesio, pluvio, trifalio
marcella dice a lazero con gran tenerezza: la- zero, messer mio, m'incresce
de'rosicanti e della famiglia de'murini di la- treille, proposto da rafineschi per collocarvi
verso tutti. carducci, iii-16-180: il la- martine era l'unico maschio d'una
. apresso d'un'altra ch'à nome la- pisilia, la quale isola è molto
: che venir possa il morbo a mastro la- zaro, / che mi arrecò alle
che tutti passar, marte disparve, / la- sciand'ognun di meraviglia muto. c
nardo comune o italico: lavanda (la- vandula spica) ', nardo eretico'
avendo presentito che possa arrivar colà il padre la- derchi per predicar la dottrina cristiana,
riferisce ai popoli più recenti della siberia (la- cuti, buriati, tungusi, ecc
, sm. ornit. genere di uccelli la- nidi della sottofamiglia dei malacontini, diffusi
, sm. ornit. uccello della famiglia la- ridi, appartenente all'ordine laro-limicoli
udendo il citaratoio e rinovellataglisi la memoria, la- grimò, laonde furono riconosciuti.
pellegrino. aleardi, 1-72: questo speco la- sciam, che ne protesse / da
salvini, 22-203: piangean dirottamente a calde la- scime, / ma piangendo però non
: obbedirò per tutt'oggi; ma domani la- scerò fare alla provvidenza. cattaneo,
volta, padron mio onoratissimo, cent'occhi la- grimare [ecc.].
posteriormente (le valve delle conchiglie dei la- mellibranchi). = voce dotta
orboliti ': testacei univalvi, dei quali la- marck ha formato un genere e che
, ognuna solitaria con a fianco il suo la- ghetto di colostro. -punto
celesti. moravia, ii-77: ecco il la- ghetto artificiale con le nere acque fiorite
. monosini, 212: admonentes non esse la- cessendos qui possint nocere, si ipsos
: 'ortocerati ': nome proposto da la- treille per una famiglia di molluschi,
, 2-62: ecco il paesaggio poetico di la- martine! non è una riproduzione fotografica
, cioè cievali, varoli, salmoni, la- chie, galli, pampani, corbi
con vivaci colori, appartenente alle famiglie la- bridi e scaridi. 11.
fa pardai 38 e larino mezo, di la- rini 5 per pardao. d
/ da la vostra fina amanza, / la- sciaivi molto pensosa / ed io rimasi
a raggiustare le partite co '1 padrone, la- gnavasi di non aver più che 150
poi che smontammo in terra pe'malandrini e la- dronciegli e passi scurissimi. cellini,
di cose liete e gioconde in triste e la- grimabile. -pietra a cui
, 40-7: i'farò forse un mio la- vor sì doppio / tra lo stil
randagie! fogazzaro, 1-61: il mio la- ghetto, dove non girano tante pecore
gonnelluccia di tela, alla quale ben pochi la- scian la dritta.
menati / che fosser lì, che non la- sciasser pegno / oltre al parer loro
pare avere e'bagliori, che non mi la- sciono vedere lume; e iersera io
lorenzo de'medici, 7-104: le secche la- bra e la serrata gola / ti
rischiosa delle condizioni della lotta politica nell'italia la- ter anense. = voce dotta
, purg., 26-47: toman, la- grimando, a'primi canti / e
logudorese, v-5-2: ego iudice mariano de la- con fazo istam carta ad onore de
avea questo. guicciardini, 2-1-312: io la- scerò, onorevoli senatori, e proemi
. giacobbo prese lia e rachele figliuole di la- bano suo materno zio; e così
avere cominciata prosuntuosamente cosa, la quale egli la- sciassono vilmente, vinse che si stesse
improviso proscenio a guisa di sfrondato genaio tutto la- grimoso nelle sue brine. idem,
giudiziarie, né pur troppo ne mancano esempi la- grimosi. -per estens.
teresa rappresento a chiaroscuro la prospettiva del la- ghetto de'cinque fonti, e accennò
il braccio perpendicolarmente in giù, lo la- sciarò ir prolungato verso le falde,
lo ascenso degli gradi era dille colunnelle tanta la- xatione quanta la latitudine dille itione praestavano
viene a dire 'fuori chiamare ', la- chesis 'protraiménto ', atropos '
erano sullo specchio d'acqua fra intra e la- veno. ungaretti, i-15: a
linneani confondono colle solene e le telline. la- march il primo le separò, denominandole
publio scipioni. montale, 7-197: georges la- doubée, perfettamente ignoto sotto questo nome
loredano, 5-220: il padre anchise ingannò la- coonte / et impregnar si fé quattro
una polizza da darsi al cancelliere sottoscritta dal la- naiolo. giuglaris, 301: condannati
quasi da terra sciolto, così pregando e la- grimando disse. manzoni, 25:
salute,... fu assalito a la- rissa aa una febbre putrida. carducci
mani. r. borghini, iii-85: la- scerò di airvi l'epitaffio latino che
spezie del diapason tra d solre e d la- solre, e le altre vanno caminando
questioni, per sua voluntade isbandito, a la- cedemonia n'andò. statuto dell'università
, quando li nimici un poco rallentassono ovvero la- sciassono la battaglia, ragguardavano attesamente la
di giustizia, 2-341: se cotali recatoli la- sciassino alcuno di loro casato, lo
stretta, alfio precedeva di qualche passo anna la- ferra, guidandola per la vigna.
il principio, originariamente richiamato dai patti la- teranensi, della religione cattolica come sola
qual le opere paiono remazzate al paro di la- coonte e figli, che sì di
1-208: si gettavano elle per terra e la- sciavansi a voglia loro calpestare per render
resti contento. mariotto davanzati, ciii-205: la- sciocci in terra le vergate carte /
duca ferdinando i... finito questo la- orioso riassortimento, s. a.
aveva imposto di far diligente ricerca di quelle la- gunette o pozzanghere nelle quali bagnandosi,
ricercato d'aiuto da alessio angelo contra teodoro la- scari. cesari, 1-2-157: san
/ tutta la leggiadria / sopr'a'due la- bra de la donna mia. sansovino
come alcuni mostrano credere, che nocesse al la- voto poetico di giovanni prati.
vii-452: entrambi, per coprir la loro la- dronecceria, fecero qualche buona opera di
possono venire. pindemonte, ii-65: se la- scian fuggir l'istante amico, /
dei canonici regolari del ss. salvatore la- teranense (un religioso).
le compongono, dovecché, tratte fomacette e la- vaiano, non si trova ostacolo né
soffici, v-6-68: ricordo ancora di certi la- berinti sinistri e incantevoli, secondo l'
, 328: l'homo, aricinatosi a la- nel cielo azzurro: salgono di
giro, eravamo nel parco presso il romantico la- ghetto col tempietto rotondo. gozzano,
sarai savio e piglierai esempio da me, la- scerai andare tanti sgherri e tanti rompicolli
2. rondine marina: uccello della famiglia la- ridi, diffuso in numerose specie fra
son sempre ruggiadose e bagnate e la loro la- nuggia è sempre sparsa di lagrime e
libertà del romano popolo, vi fosti tanto la- grimato dal rozzo popolo. ramusio [
ei: « convien però ben che tu la- scie / li rozzi rimator del secol
!, come me / in precipizio la la- bente etade! » -per
che il romore de'miei denti non mi la- scerà udire quello che altri dicono.
, sm. stor. nella controversia sui la- psi, seguita alle persecuzioni imperiali del
: attila... avvicina alte sue la- bruzze salivose il capezzolo di gomma.
guerra 191$- t8, 193: in valle la- garina, nella notte sul 28 ed
, che scorgo impazienti dell'uscita nelle vostre la- bra, accusano il mio dire.
alessandro vitello, scaramuciomo un pezo e si la- sciomo dar la baia. di costanzo
targioni pozzetti, 3-i-246: scardaccione: 'carduus la- natus';... 'dipsacus sylvestris'
rimembranza, aggiunta alle altre, ruppe la- selce del mio cuore, e le lagrime
, possiede la lucentezza grassa e la frattura la- mellosa, scalfisce la fluorina ed è
che dicon que'poveri cani? / si la- gnan de la fame che batte a'
i paternostri in mano e sempre muoveno le la- bra che paiono simie, la quale
questa è pur gran confidenzia / che mastro la- chelino ha in se medesimo, /
guido delle colonne volgar., i-112: la- mai da la soa boca non insìo
, 3-i-248: sedanina d'acqua: 'sium la- forteguerri, iv-383: la miglior cosa
... al novembre passato, quando la- mone scendeva torbido, empirono un bicchiere
: per la mia fé ch'io la la- scerò pensare ai casi suoi tutta questa
semolata,... ma badate beneche la- semolata non deve essere spessa. 2
. muratori, 7-v-4: insorsero talvolta dei la- grimevoli scismi nel seno della stessa italia
. laser montanum 'laserpizio montano'(v. la- serpizio). sermontése
fa labbra tumide: / serra le luci la- grimose ed umide, / si vela
patroclo, suo compagno, a nettar i la- veggi e le padelle...
: prego la tua costansia che tu, la- sando lo periculoso mondo, vegni a
. plur. zool. serie di molluschi la- mellibranchi provvisti di due sifoni, uno
. il silfio dalle foglie rintagliate ('silphium la- ciniatum') viene alto 2 metri;
dalla bontà, siccome propone, ma da la- lage. -che deriva da convincimenti
sinodèndro, sm. genere di coleotteri lucanidi la- mellicomi a cui appartiene la specie sinodendrum
e intricatissime, rendono imagine di un immenso la- berinto. 2. con
bellissima. bissino, 2-1-94: molte donne la- crimavan forte / chi la partenza del
sua concupiscenza. boterò, 305: « la- con partic. riferimento a cristo,
mediante apposita macchina (soffiatrice), dalla la- nuggine e da impurezza il pelo.
ne sopravvenne un altro immediatamente, che non la- scerò di narrare. -aggiungersi
sordidezza: sottigliare nelle più piccole spese, la- sciavasi mettere toppe agli abiti, lesinare
principali città della grecia antica, capitale della la- conia, famosa per il valore militare
iv-2-6: per evidente sperienzia si vede che la- griselda, 31: vedi, griselda
ordì la rete. mannelli, 50: la- mentaronsi di questa ingiuria, la quale
pria con fraude all'uom dannosa / di la- peto portò l'audace prole, /
con sprone sul petto di seta chiara, la- meggiata di oro. serao, i-726
la stranièza de li lavorieri qu'ele aveva la- vorade le so pele. fausto da
sedia gli attaccò un laccio al collo e la- sciollo strangolato. guerrazzi, 2-599:
, atrocemente vivo. pavese, 10-64: la- cia [il vecchio] braci di
/ striscia di pioggia visitar pareva / il la- ghetto d'albano. pascoli, 175
pregando... k'ella no'l la- xe morire a rea morte subitana.
in nostra lingua questo modo di poetare, la- sceremo investigare ad altri. foscolo,
: quando i patimenti mi abbattono, mi la- scerò vedere steso per le terre senza
ragionevole assai d'un comando tirannico in sulle la- bra d'un padre. pellico,
, che dovesse essere impiccato, si metteva la- mano quasi chiusa in un-pu ^ no
pur tollerabilmente. tommaseo, 11-306: il la- menais prosatore m'aiutò a meglio conoscere
che anche in questo caso il nostro tempo la- scerà ai suoi superstiti eredi un buon
giovanni, 3-118: messer gianetto cominciò a la- grimare e a darsi assai tribulazione,
c. e. gadda, 154: la- mamma si era improvvisamente ammalata. una
: sendo dimandato costui in ragione da un la- mestio, uomo petulante ed ingrato,
ritrovare la rotta. 5. la- parte centrale, più interna di uno stato
5: ve che mi suole il tristo la- o / col farmi spanna di
ria fortuna è di più forza, / la- grimando e cantando i nostri versi /
piccolissima lungo la fessura che strapiomba sulla forcella la- varedo. = locuz. ingl