andò ad abbattersi accanto al focolare come l' uccellino che dopo aver tentato il primo
vertuosa, come farà che eternamente non l' ami. cellini, 2-8 (285)
giorni dopo, abbattutomi di nuovo con l' ingegnero, gli raccontai tutto il fatto
per non abbattermi in coloro a'quali l' ho [l'opera] io mandata.
abbattermi in coloro a'quali l'ho [l' opera] io mandata. goldoni,
.. si abbatté ad una persona che l' intese e gli rispose a proposito.
ben dire, sempre che ci abbattiamo l' uno nell'altro. c. gozzi,
scop- piavan frequenti fra la contessa e l' amico. 8. rifl. trovarsi
galileo, 165: noi siamo certi che l' olandese, primo inventor del telescopio,
guardare nell'istesso tempo per due, l' uno convesso e l'altro concavo. idem
per due, l'uno convesso e l' altro concavo. idem, 199: donò
avventura. o. rucellai, i-368: l' ordine a caso nacque che noi ravvisiamo
, fu dato a uno di questi l' incumbenza. g. gozzi, ii-36:
le cortine, com'egli aveva domandato, l' infermiere [ecc.].
cielo d'alcamo, 58: gieso cristo l' altissimo - del tutto m'è airato
abat-join. abbattiménto, sm. l' abbattere; il gettare a terra;
abbattere; il gettare a terra; l' atterrare. ugurgieri, 305:
nardi, 4-2-78: il tagliamento e l' abbattimento che si faceva delle magnifiche e
, sorprese, insidie; gli figurava l' allegrezza d'un inseguimento, d'un abbattimento
. m. villani, 5-8: l' abbattimento dell'ordine de'nove e di
che sommi filosofi mai non poterono, l' abbattimento dell'idolatria, e la predicazione
rozzi messaggeri. carducci, iii-17-69: finito l' abbattimento, l'egualitario civile (credo
, iii-17-69: finito l'abbattimento, l' egualitario civile (credo poter ornai qualificarlo
tutti i sospetti..., studiò l' origine, ritrovò la giustificazione, ottenne
. g. gozzi, 3-4-320: l' animo nelle violente agitazioni grandeggia, negli
., 4 (63): l' alterazione di quel volto, che passava,
: egli però non aveva mai sentito l' abbattimento dell'insuccesso. idem, 3-870:
una specie di abbattimento cupo le prese l' animo. tozzi, i-322: allora lo
accade egli ancora negli abbattimenti, che l' uno dei combattenti passato da molti colpi
combattenti passato da molti colpi, e l' altro leggermente ferito, si dicono essere
5-162: tra morti e feriti, l' abbattuta fu in poco d'istante sì grande
43: il gigantesco rovere abbattuto / l' intero inverno giacque sulla zolla. 2
: e perciò reggete con virile forza l' animo, dalla fortuna contraria sospinto e abbattuto
. nelli, 7-1-3: e'mi dà l' animo... da farli abbracciar
abbracciar più stretti, che non fa l' ellera la querce. -per abbatuffolarsi e
. gozzano, 853: m'accolga l' antica abazia; è ricca di luci e
una devota persona, che avesse conseguita l' abazia simonicamente. botta, 5-228:
era inchinata a baciar la mano e l' anello abbaziale della badessa. de roberto,
delle mie piccole città umbre, tra l' infranta ossatura della chiesa abbaziale e una
porta munita di torricelle eguali a quel- l' una che santa barbara sorregge nella palma della
irrigidito sulla incom- mestibil sabbiuccia, vuoto l' abbeccatoio, sciutto l'orciuolo.
mestibil sabbiuccia, vuoto l'abbeccatoio, sciutto l' orciuolo. = comp. di
e il meglio. -cioè? -mi manca l' abbecedario. nievo, 59: mi
attenzione prestata al suo indice nel leggere l' abecedàrio. fucini, 431: con l'
l'abecedàrio. fucini, 431: con l' abbecedario sotto il braccio e tutta sorridente
vacca quando ero un ragazzo mi ha mangiato l' abbecedario. ojetti, ii-346: e
dall'agg. abecedarius 1 che segue l' ordine alfabetico '(entrambe le voci introdotte
. agostino); cfr. abecedàrio. l' uso italiano preferì abbiccì, di nuova
! boiardo, 63: ecco [l' alba] che di color rosato il cielo
abbella e liscia. casti, 18-87: l' adulator, che ogni difetto abbella,
uomini e le fere e i fiori e l' erbe / ravviva, riconforta, allegra
opra è il corallo, e quanto l' universo / per ignota cagion pasce ed
e lo abbella. viani, 14-384: l' edificio... è anche rimarchevole
guittone, ii-206: ma non po'l' omo aver gioia né gioco / de
ii-527: io veggio amor visibil che l' adora / e falle reverenza, sì li
abella! varchi, 7-331: avendo l' uomo il libero arbitrio, certa cosa
). abbelliménto, sm. l' abbellire; l'adornare. ornamento;
abbelliménto, sm. l'abbellire; l' adornare. ornamento; miglioria portata all'
io, a la preghiera fatta de l' audienza, questa persuasione, cioè, dico
5-222: in pochi luoghi come firenze l' arte andò ad abbellimento dei tempii. bacchelli
quattro filari di pioppi... sono l' abbelli mento della tenuta.
, il grado per lo quale si condiziona l' ingegno umano ad imbevere tutte le arti
e tutte le scienze, e dal- l' arti cava tutto il sugo e la tintura
la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne l' anima nostra. parini, 556: que'
questo suo abbellirsi con tanta sollecitudine domandata l' avesse..., rispondea che per
. adriani, 3-1-425: tolse alla moglie l' oro e le perle di cui s'
veste. campanella, 1066: l' estate [le piante]...
quei cristalli, / allor che nuda entro l' algose valli / natatrice notturna egle scendea
eleganza; la virtù, di pudore; l' ingegno, di modestia; l'universo
; l'ingegno, di modestia; l' universo, della vivifica luce. carducci,
tommaseo- rigutini, 597: abbellitura, l' opera dell'abbellire, alla quale non
abbellire, alla quale non sempre segue l' effetto, l'abbellimento. special- mente
quale non sempre segue l'effetto, l' abbellimento. special- mente plurale, abbelliture
e si ingannano. abbenché usò l' alfieri in poesia...; ma
mozze. abbeveraménto, sm. l' abbeverare (in particolare le bestie)
. leggi sanitarie, in-17: per l' abbeveramento degli equini nei centri abitati,
caro, i-272: si stava aspettando l' ora dell'abbeverare. né guari stette,
la fontana. marino, 6-178: con l' importunità l'audacia venne, / poi
. marino, 6-178: con l'importunità l' audacia venne, / poi la consuetudine
in guisa tal ch'ebro divenne / l' abbeverar del vin de la follia.
al riso, mentre preparava decotti e l' abbeverava di medicine. d'annunzio, ii-596
sotto la porta capena / gemere udì l' acqua marcia / che abbevera l'urbe affocata
udì l'acqua marcia / che abbevera l' urbe affocata. panzini, ii-30:
i maiali. moretti, 17-127: l' aceto, nell'intenzione della serva,
riva del quale era un agricola che con l' altrui boi sulcava il non suo terreno
quando dall'occidentali parti s'allarga [l' acqua], tollendo le culture a'
viator talora, / ch'in sicuro a l' albergo è già ridotto, / ogni
si vanno roborando, che quegli quali fra l' ombre deliziose stanno lascivamente fra le cittadi
, 1-231: pastore ed agricola, l' abitatore delle fredde montagne dei
al commercio. carducci, 931: l' alba che affretta rosea / al campo
. in funzione di agg.: concernente l' agricol- tura; dedito all'agricoltura.
, la contadina, il padrone, l' affitavolo. idem, 1-506: gli
che d'agricoltura non sappiano punto. l' italiano è popolo agricola; e pure gli
: adatta all'agricoltura, in cui l' agricoltura è principale fonte del reddito.
a cultivare e seminare d'ottimi grani l' arena sterile del mare. caro, 8-13
: de'sudati lavor vedesi privo / l' agricoltor: ché 'nferocita l'onda /
privo / l'agricoltor: ché 'nferocita l' onda / gli arbusti schianta, i nati
: un pane ruvido e nero, l' acqua sovente torbida e limacciosa, poco vino
instancabile agricoltore. cuoco, 1-231: l' agricoltore raccoglie in un giorno solo il frutto
, iv-1-899: gli indicibili stenti che rendono l' ava rizia dell'agricoltore sordida
, dicevano quelle lunghe cose insignificanti che l' agricoltore ripete senza fine e che appagano lo
tardo ed angusto. stuparich, 5-135: l' agricoltore c'insegna tante verità, non
la tempesta. calvino, 1-445: l' avito rancore contro il fisco degli agricoltori
figuri parsimoniosi e antistatali, e poi l' inelimina- bile rovello degli onesti..
4-249: in soccorso suo coree veloce / l' agri- coltrice e provida formica. battista
, iv-ix-13: e conoscere la vertù de l' erbe pare aver parentela con l'agricoltura
de l'erbe pare aver parentela con l' agricoltura... [benché] lo
benché] lo conoscere la vertù de l' erbe sia sotto la medicina overo sotto
non odiare le faticose opere, e l' agricoltura che fu da dio trovata. fazio
vi-8-62: cain fu il primo che in l' agricoltura / avaramente avea il suo cor
modo di lui. garzoni, 1-501: l' origine dell * agrieoi tura è tanto
uomini vi sono alcuni che intendon meglio l' agricoltura che molti altri; ma il
,... che son poi l' opere della sapientissima natura? carletti, 187
potrete intendere da voi stesso, notando l' uso d'ogni stromento campestre, apprendendo
di tutti fi alberi e di tutte l' erbe, studiando il processo de'bachi da
e le varie nature loro, e l' indole de'terreni, senza né anco
egli si sia. beccaria, i-383: l' arte dunque di dirigere ed incoraggire gli
economia pubblica. idem, i-516: l' agricoltura resiste per propria forza a
i-607: [sarà] impedita o illanguidita l' agricoltura, collo strapparle i coltivatori,
delle sue fatiche. tenca, 1-72: l' amico del contadino supplisce veramente a una
sarà sempre grave tra noi, finché l' agricoltura non salga a culto di scienza
nelle università. boccardo, i-61: l' agricoltura, nel più largo significato della
più largo significato della parola, è l' arte di ricavare il più gran frutto
..., e per ciò tutta l' agricoltura è eminentemente moralizzatrice, religiosa,
e socievoli virtù. panzini, i-709: l' agricoltura a tipo patriarcale non è più
5-55: tu sei un contadino e l' agricoltura si regge sui proverbi. ma la
dello agrifoglio. soderini, iii-323: l' agrifoglio, che, piuttosto agutofoglio meritava
pugnitopo. targioni tozzetti, 12-6-276: l' agrifoglio ama molto i paesi freddi,
: sul limitare, tra la casa e l' orto / dove son brulli gli alberi
ginepro che aveva tenuto chiuso in sé l' infante; e benedetto l'agrifoglio per
chiuso in sé l'infante; e benedetto l' agrifoglio per lo stesso atto cortese.
lavato e rinfrescato dalla pioggia, ecco l' agrifoglio che luccica in mezzo alla folla
agrimensóre, sm. chi esercita l' agrimensura, che è abilitato a praticarla
sull'indole stessa del lavoro che fa l' agrimensore, il cui scopo è di
figure misurate. idem, i-96: l' ago di ferro magnetico, ossia calamitato
carta. carducci, iii-6-241: pittore l' avo paterno, pittore poi architetto e
pretoriana ', da giovanni pretorio che l' ha inventata nel 1576, è un'
un foglio distesovi ed appiccatovi sopra, l' agrimensore o l'ingegnere leva di pianta
distesovi ed appiccatovi sopra, l'agrimensore o l' ingegnere leva di pianta, cioè fa
d'agrimonia. bembo, 7-3-425: l' agrimonia è quella erba con la quale,
. ricettario fiorentino, 38: l' eupatorio de'greci è quella pianta che volgarmente
quasi difficilmente partoriti... secondo l' uso della natura l'uomo nasce col
.. secondo l'uso della natura l' uomo nasce col capo innanzi, e co'
pedis * piede '. cfr. l' etimo che congettura plinio, 7-45: «
che le cose un poco agre dilettano l' uomo, e confortano l'appetito.
agre dilettano l'uomo, e confortano l' appetito. crescenzi volgar., 2-8:
grandisce, il verde passa in vermiglio, l' agro s'insapora, il maturo ricuocesi
il cedro, e a fin matura / l' agro fimon suoi parti e il biondo
effluvio agro di linfe si spandeva per l' ombre. pea, 3-203: arriva un
3-203: arriva un tanfo crudo, l' odore agro della vinaccia. calvino. 1-9
, 7-170: ed ancora quello ha l' uso trovato, che agri e sen-
come che troppo reputassero agre ed intollerabili l' esperienze prese della sua donna. seneca
., 1-9: or fea ronzar per l' aere un lento dardo, / dando
nobiltà, come che fossero agrissimi difensori l' uno dell'altro, si mosse a favorirlo
del magistero di questa porta, introduce l' autore il suono agro che fece la
ii-102: lavagli [i capperi] con l' aceto, con dendogli poi
come più piace. redi, 16-iii-315: l' agro di limone spremuto è un poco
468): da'rabbuffi veniva al- l' esortazioni, ai consigli, conditi anche di
di qualche lode, per temperar così l' agro col dolce, e ottener meglio l'
l'agro col dolce, e ottener meglio l' effetto. 2. figur
, sofferenza. lippi, 2-68: l' apparir d'amadigi agli abitanti / raddolcì
apparir d'amadigi agli abitanti / raddolcì l' agro de'lor mesti visi. pea,
de'tuoni, e le crudezze con tutto l' agro della musica? = v.
e terre già esistenti, e che avessero l' agro proprio, per poterlo assegnare ai
'agro veronese'. cattaneo, ii-3-175: l' agro cremonese... è tagliato in
, 417: è mestiere cavalcare per l' agro silano, chi voglia vedersi innanzi
itali antichi. pascoli, 1317: tutto l' agro nostro in mano a forti,
/ mi sovvenne, del l' agro / cavalcato dagli acquedotti / roggi.
. idem, iv-2-414: talvolta su l' agro il tramonto d'autunno versava la
. idem, iv-2- 1260: tra l' erba fioriva il porrazzo che è l'asfodelo
tra l'erba fioriva il porrazzo che è l' asfodelo dell'agro. negri, 1-210
brumose e fetide / maremme, da l' incolto agro romano, / da le ruine
duole pei tanti romantici d'oggi ma l' agro così curato e quasi misurato da quei
agro. soffici, 6-200: trascorso l' agro solingo, sterminato, corso da
, 2-57: lo conduceva là dove l' erba è più minuta e dove la terra
settanta erbe dell'agro dovesse scegliere. così l' agnellino imparava a brucare e ci prendeva
dell'agro romano alle quali reputi opportuno l' estendimento delle leggi di bonificazione.
, 201: quel sugo pare adobbato con l' acqua rosa, di che ne
suolo (insegna organicamente le norme per l' agricoltura). russo,
il complesso dei principii scientifici che governano l' arte deltagricoltura. tenca, 1-73: nei
un terreno. cattaneo, ii-3-148: l' andamento agronomico di tutta la bassa lombardia
. agrònomo, sm. chi esercita l' agronomia, chi è abilitato a farne
teoriche e i principii da cui dipende l' arte dell'agricoltura. ferd. martini
: dell'agrore salmastro s'insapora / l' odor silvano. pavese, 4-109: si
. le scorze buttate nella cenere riempivano l' atmosfera col loro agrore. =
(v.), per conglutinazione con l' articolo. agrumàrio, agg. che
agrume. della casa, 614: è l' agrume e lo aloè della loro rustica
mordicante, come sono le cipolle, l' aglio, i porri, i peperoni,
d'agrumi, e nel mezzo ordinare l' orto pensile ripieno di frutti. idem,
averne vista mai, che in bellezza l' avesse possuta agualare. = deriv
, aguale li sotterri nel campo col- l' aratolo. scala del paradiso, 83:
tormento della celata, i dadi infuocati, l' agucchie nelle unghie. tommaseo-rigutini, 1196
pur è di raro uso, intendesi l' infilacappi. 2. palo di
), agg. che lavora con l' ago. negri 2-837: la donna
i ferri; sferruzzare; lavorare con l' ago (a cucire, a rammendare,
pelle dilicata. carducci, 721: a l' ostel, sola soletta, / di
presso di lui agucchiava un maglione per l' autunno. dessi, 3-130: maddalena
), agg. lavorato con l' ago, eseguito con l'ago; fatto
lavorato con l'ago, eseguito con l' ago; fatto a maglia.
percossela a terra e tanto la tenne che l' uccise. dante, purg.,
ciel con penne d'oro, / con l' ali aperte ed a calare intesa.
colombe così fug- gono con paurose penne l' aguglia. testi fiorentini, 160:
uno fanciullo, il quale gittava inverso l' aguglia una palla d'oro come se le
come se le volesse dare, e l' aguglia sollazzando ischifava il colpo, e
230: quante volte quistione nasce tra l' aguglia e li cigni, sempre a'meno
fugge davanti a lui, come l' agnella il lupo, come la cervia il
cervia il leone, come le colombe l' aguglia. crescenzi volgar., 10-15:
aguglia. crescenzi volgar., 10-15: l' aguglia è... uccello vivente
e pieno / di cavalieri, e l' aguglie dell'oro / sovr'essi in vista
movieno. g. villani, 6-46: l' arme che [manfredi] prese e
suo padre portò il campo ad oro e l' aguglia nera, egli portò il campo
, egli portò il campo d'argento e l' aguglia nera. idem, 10-131:
. andrea da barberino, n7: erano l' arme del re carlo le più adorne
la sopravesta dinanzi e di drieto aveva l' aguglia imperiale e tutto l'altro resto
drieto aveva l'aguglia imperiale e tutto l' altro resto era il campo cilestro a gigli
. fra giordano [crusca]: l' aguglia di san piero, e 'l
e, sopra,... slanciavasi l' obelisco; e, sotto, aprivasi
tazza della fontana; e lo zampillo e l' aguglia salivano alla luna come uno stelo
su la vela, / né lasciate l' aguglia né la piastra. idem, iii-2-39
forza, come fa la calamita / quando l' aguglia tira per natura.
venti? -i nocciuoli, la tracina, l' aguglia. idem, 19-265: i
l' aguglie sgusciavano argento. e. cecchi,
trattava, e avevano il nome pronto: l' aguglia, il muggine, l'
l'aguglia, il muggine, l' ombrina: vallo a riscontrare.
fiore, 190-13: ben doni [l' amante] borsa, guanciale o
, 23-54: avia in suo pannello / l' agulin d'oro nel campo vermiglio.
pisa (nel medioevo) recante sul diritto l' aquila imperiale con le ali spiegate e
timone a destra e a sinistra. l' agugliòtto di fondo collega il timone alla
mentar la grazia del suo signore, eccoti l' animo del signor cangiato e ad un
e mantenimento dell'impeto concepito prima consiste l' inobbedienza ad un nuovo aguménto o
. uguccione da lodi, v-150-78: l' apostolico de roma non à quela ventura
: egli appiccat'ha con la pece / l' anima sua, che dice: -dàll'
: « bene è agurato chi trova l' amico suo ». àgure, sm
. fazio, i-14-1: sol per l' agurio d'una porca bianca, /
da s. c., 36-7-2: l' adulazione è d'ogni virtù nimica
(ant. auzzaménto), sm. l' aguz zare, il rendere
: non altramente il tauro, ove l' irriti / geloso amor co'stimuli pungenti
batter la falce, aguzzarla, segar l' erba. marino, 7-245: arde il
di pipa, e fatto uno stecco l' aguzzai con la pietra focaia. boccardo
sempr'aguzzando il giovenil desio / a l' empia cote. boccaccio, v-211:
essempio / aguzzavano al sangue il ferro e l' ire. idem, 12-53: e
. idem, 12-53: e impugna l' una e l'altro il ferro acuto,
, 12-53: e impugna l'una e l' altro il ferro acuto, / ed
il ferro acuto, / ed aguzza l' orgoglio e l'ire accende; / e
, / ed aguzza l'orgoglio e l' ire accende; / e vansi a ritrovar
i foschi cigli / là drizza, arrota l' armi, aguzza l'ira / del
là drizza, arrota l'armi, aguzza l' ira / del curvo rostro e de'
artigli. sempronio, iii-210: mentre l' ire il can celeste aguzza. d'annunzio
far il vecchio sartore ne la cruna de l' ago, perché essendo ne'vecchi la
grandissima fiaccola. marino, 12-20: l' occhio aguzza per tutto e muove il
tutto e muove il piede / tacita a l' ombra. giordani, lino: vi
vi prendo in parola, e aspetto l' iscrizione... aguzzerò gli occhi
: infiamma ed aguzza verso di me l' occhiolino. ungaretti, ix-16: galoppa un
/ è tempo che s'aguzzi / l' orecchio a indovinare, / e una delle
come astuto e scaltro / più che l' usato (guarda quanto amore / aguzza l'
l'usato (guarda quanto amore / aguzza l' intelletto!) mi sovvenne / d'
mio talento. magalotti, i-664: l' estremo del male,... voi
altri non provate, non avendovi aguzzato l' ingegno a procacciarvi il rimedio. alfieri,
il quale essendo un divoratore, aguzzavasi l' intelletto per riandarsi la pancia. manzoni
commissario dovette... aguzzar l' ingegno quanto poteva. b. croce [
vari paesi e praticar genti diverse sveglia l' ingegno, aguzza il giudizio e fa l'
l'ingegno, aguzza il giudizio e fa l' uomo accorto. palazzeschi, 4-209:
trattati antichi [crusca]: perché l' appetito se n'aguzza e lo stomaco
ora per fare buon stomaco e aguzzarmi l' appetito. boccalini, i-13: gran spaccio
finissima pasta reale, molto eccellenti per aguzzar l' appetito di certi ostinati stoici. viani
certi ostinati stoici. viani, 14-400: l' aria fresca e il viaggio gli avevano
fresca e il viaggio gli avevano aguzzato l' appetito. tombari, 2-911: la
ferma, palpitante, scrutandola per aguzzare l' appetito. 5. fis.
. maestro alberto, no: dona l' effetto de'nostri desiri, / da'
innanzi s'aguzzi a specificare... l' ordine della detta storia. b.
b. davanzati, i-118: con tutta l' eloquenza e diligenza aiutatelo; e alsì
feroce, i e s'aguzza de l' ira a l'aspra cote. pallavicino,
i e s'aguzza de l'ira a l' aspra cote. pallavicino, 1-219:
, 2-2-127: vi esorto a ripulirlo [l' epigramma] e a raffinarlo di modo
, 2-54: ficca ne'miseri fegati l' aguzzate agora. palladio volgar.,
, xxi-991 (48): gli diventòrono l' unghie delle mani, unghie di ferro
, sf. il rendere acuto, l' aguzzare; punta. tedaldi,
che poi che elli àe bene appresa l' arte, sì l'usa in dire et
àe bene appresa l'arte, sì l' usa in dire et in dittare sopra
negligenza lentamente voghino, essendo sforzati da l' agosino, convien che ristorino col tosto
, convien che ristorino col tosto vogare l' usata tardità. crescenzio, 1-94:
note al malmantile, 466: quando l' auzzino vuol bastonare un galeotto per qualche
custodia della ciurma, cui è dato l' incarico di levare e rimettere le catene a'
, / la spia facendo insieme e l' aguzzino. settembrini, 1-288: nel
buono », diceva allo sventurato rodrigo l' aguzzino che lo teneva appuntellato sul letto
.]: censore che fa l' aguzzino sopra gli scrittori e gli scritti.
i monti, e rompe i muri e l' armi. caro, i-85: [
grave stizza alto minaccia e grida / l' aguzza barba dimenando. foscolo, 1-377
come lance. idem, iii-826: l' inghilterra mi pare una testolina aguzza che
odore di battaglia. fracchia, 410: l' erba ergeva diritte le sue foglie sottili
., 16-57: già per barattare ha l' occhio aguzzo. leonardo, 1-168:
e aguzza volontà di ritrovare nel fuggevole l' eterno. palazzeschi, 4-23: a
si scrive entergezione. / und'io l' appello e drittamente el nomo / dal mor
nomo / dal mor morte, da l' ah guai meraveglioso. dante, inf.
superbi! montale, 1-45: ah l' uomo che se ne va sicuro, /
si volse a lui di scatto: -dimenticare l' amore: ah! ah! ah
ah! ah! ». quando l' uomo è felice non c'è di meglio
con accanimento, a mo'di uno che l' avesse con la rena, e batteva
è morto bene / cui ha [l' amore], sì come me, in
mai non si sentia se non de l' occhio! idem, inf., 22-14
farli più tristi; / lo dì e l' altro stemmo tutti muti; / ahi
delle donne e come è male impiegato l' amor di molte ne'mariti! poliziano,
morte: ahi! ahi! 10 l' ho perduta per sempre. parini, giorno
, passi ed accresci 11 terrore e l' oscurità. idem, sep., 88
: i birri, dopo essersi consultati con l' occhio,... gli diedero
pellico, ii-94: ahi! che l' uomo è pieno di contraddizioni. leopardi
gr. &i; v. oi (l' interiezione adottata dai poeti siciliani).
dicare il morso che dà l' affamato. calvino, 1-122:
calvino, 1-122: s'era voltato, l' aveva presa con una mano sul petto
presa con una mano sul petto e l' altra sulla schiena e, ahm!,
si apostrofa qualcuno per richiamarne bruscamente l' attenzione (e denota, per lo più
moravia, xi-98: saltò su allora l' agente... urlando: «
mano è la pala, epur- garà l' aia sua, e raunarà il frumento nel
dell'aie dintorno essere più alti che l' aia, sicché l'acqua vi corra.
più alti che l'aia, sicché l' acqua vi corra. crescenzi volgar.,
. crescenzi volgar., 3-1: l' aia non dee esser di lungi dalla villa
non dee esser di lungi dalla villa per l' agevolezza del portare...,
per amor de le quali bisogna ordinar l' aia, esposta a'soli e a'venti
coperto; e dove tu vuoi fare l' aia, spianavi il terreno non a piano
e come noi veggiamo tal volta su per l' aie
de'contadini l' un pollo tórre la spica di becco all'
ma per conto delle ricolte conviene ordinare l' aia, che sia esposta al sole
la mèsse / ventilate e battute alcun l' ha viste / giacer su l'aia accumulate
alcun l'ha viste / giacer su l' aia accumulate e spesse / stavan sossovra
: a quella guisa / che per l' aia agitato in largo vaglio / al soffiar
in largo vaglio / al soffiar del- l' auretta ed alle scosse / del vagliator sussulta
della bruna / fava e del cece l' arido legume. manzoni, 889: andate
87: sterrò il fossatello che cinge l' aia dopo i grossi acquazzoni. dossi
grano è già di lucciole, e su l' aie / bianche s'esala il buon
ii-584: di questo mese m'apparecchio l' aia. / la mondo e sarchiellata
con legno; o pur suvvi spargo l' acqua / e suvvi metto le mie bestie
nella luna piena... / anche l' aia ha un immobile pallore / estatico
dei paperi. pea, 7-439: l' aia aveva torno torno un altro fossato,
torno torno un altro fossato, e l' aia era colma e soda, né assorbiva
aia era colma e soda, né assorbiva l' acqua piovana, che spioveva invece in
e spazzata! govoni, 1-93: l' estate era la trebbiatrice / che
la luna. titta rosa, 2-111: l' aia era fuori del paese,
non lastricata; ma anche se l' acciottolato o larghe pietre lisce le
si arrampicava sul pendio del poggio, verso l' aia sulla quale si ergevano le
: tutta questa terra era come l' aia, allora, pulita e battuta.
piccole aie, acciocché da ciascuna parte l' acqua possa correre pe'canali: e in
dove si hanno a seminare o trapiantar l' erbe dell'orto, col solco intorno a
, ed il pianto adone, e l' amata clizia dal sole si vede, ciascuno
; / amano il bel ligustro e l' amaranto, / e narciso e giacinto,
stato posposto a ulisse nella gara per l' aggiudicazione delle armi di achille. cfr
[par., 13-34]: 'quando l' una pallia è trita': cioè poi
trita': cioè poi ch'è battuta l' ima aiata de la pallia, sicché ne
volgar., 3-25: quivi si fanno l' aiette, cioè porche larghe, purgandole
, il suo rapido crescimento e l' ombra grande che getta sul suolo.
per apparenza. alfieri, i-24: l' aio fattore, avvisato dai postiglioni,
per ispi- rito di opposizione, se l' aio'suo lo ripigliava di certi mancamenti.
iii-684: [filippo turati è stato] l' aio marxista di questa nostra italia.
già si risveglia [la natura]: l' aio / di casa, ecco che
è forse una macchina? c'è l' aire, la forza; c'è l'
l'aire, la forza; c'è l' aria, un elemento leggero; ci
c'è un luogo, un belvedere: l' aia... l'airale è
belvedere: l'aia... l' airale è lo strumento rozzo che scuotono i
per separare il bene dal male, l' utile dall'inutile, la poesia dalla nonpoesia
, slancio, abbrivo. -dare l' aire: imprimere il movimento, lasciare
lasciare libero di muoversi. -prendere l' aire: prendere slancio, mettersi in
collodi, 94: il colombo prese l' aire e in pochi minuti arrivò col
162: non aveva il coraggio di dargli l' aire secondo il solito. -là,
, ii-730: chinato sul tubo [l' assistente], serrando e disserrando una chiave
dell'acqua,... gli dà l' aire. la polla si gonfia,
altro tentativo di lavoro. aveva ripreso l' aire, ma stentando, interrompendosi a
tratti, faticosamente. cicognani, 2-95: l' avvocato à preso l'aire e adopera
, 2-95: l'avvocato à preso l' aire e adopera termini che per lo scritturale
il chicco, il quale, preso l' aire, andò a finire quasi nel buco
, 8-77: a quanti paradossi abbiamo dato l' aire e a quante saette abbiamo limato
tutte infiorate, poi imbracavano la bestia e l' agganciavano al canapo e le davano l'
l'agganciavano al canapo e le davano l' aire tra gli urli della gente.
cavallino giovane da corsa, cui era dato l' aire, pareva spiccare il volo nel
la finestra un buon grammofono e dandogli l' aire. sbarbaro, 1-140: al
ai ferri, impietosita la madre gli diede l' aire. = dalla locuz.
il becco prolungato e diritto: l' airone cinerino (ardea cinerea)
sgarza o nonna, può raggiungere l' altezza di un metro; ha testa
colonie dette garzale) ', l' airone rosso [ardea purpurea) ha di
del collo e della coda; l' airone bianco [egretta alba o herodias alba
le stelle, fusse lasciato dietro a l' aerone. il che fatto, l'aerone
a l'aerone. il che fatto, l' aerone cominciò ad alzarsi ed il falcone
che minacciar già sembra / tempesta, l' aerone, e più che puote /
ciel ratto volando. segneri, iv-38: l' arione, per assicurarsi da'falchi,
leggera e potente la cui ombra somigliava l' ombra dell'airone. e le era rimasto
diacciati sul verde impenetrabile, remigavano con l' ali aperte a fior d'acqua sollevando
: vedrete alzarsi a volo / mestamente l' airone cenerino / del delta su da
carattere cattivo. quasimodo, 19: già l' airone s'avanza verso l'acqua /
: già l'airone s'avanza verso l' acqua / e fiuta lento il fango tra
193: e le consuete paludi / lascia l' airone volando sull'alta nube. idem
alta nube. idem, 1-53: tacquero l' antilope e l'airone / persi in
idem, 1-53: tacquero l'antilope e l' airone / persi in un soffio di
). la voce germ. penetrò con l' arte venatoria e sostituì il termine latino
chi tosto le dia aita, / tosto l' onor vi lascierà o la vita
, 1-3 (i-54): egli con l' aita d'un suo servidore levò soavemente
man che 'l dritto aita, / per l' alte tue vittorie, e per que'
e con rapiti armenti / aita porse a l' affamate genti. idem, 12-94
aita. marino, 317: rivolta a l' arenosa sponda / chiama la madre ad
risponde un cadavere piagato. / indi l' egra natura apprende aita. metastasio,
da le aurate volte / a lei l' impietosita eco rispose. d'annunzio,
annunzio, 11-681: e su per l' ombelico alle mammelle / già il duro
ch'abita 'n fondo; / non pur l' aitante [di camera], non
aitate / ch'io non perda così l' anima mia. petrarca, 2-14: però
spazio / che potesse al bisogno prender l' arme, / o vero al poggio faticoso
mia vita / che s'altri non l' aita / ella fia tosto di suo corso
ti fia / dir: « gli altri l' aitàr giovene e forte; / questi
adempi. idem, 18-92: è giunta l' ora / ch'esca sion di servitù
dio ti voglia aitar, / se l' hai visto l'amor mio, / se
voglia aitar, / se l'hai visto l' amor mio, / se l'hai visto
hai visto l'amor mio, / se l' hai visto là passar.
uva nera (coltivato nel l' isola d'ischia). alto
appo le siepi / e in su l' aiuole. verga, 1-364: le aiuole
pieno di statue, di vasche dove l' acqua cantava, di sedili distribuiti fra le
beltramelli, iii-1092: guardò nel giardino l' aiuola delle violacciocche e pensò di fame
un sentiero. pea, 7-441: l' umidore della notte, caduto sulle aiuole
dante, par., 22-151: l' aiuola che ci fa tanto feroci..
[par., 22-151]: l' aiuola, cioè la piccola aia, cioè
ci fa feroci, ma è nondimeno l' aiuola dove noi godiamo, soffriamo e sogniamo
peccatori gli uomini pratici che si azzannano l' un l'altro su questa terrestre aiuola.
uomini pratici che si azzannano l'un l' altro su questa terrestre aiuola. 3
adorare vi entrasse, ma per tirare l' aiuolo; perciò che sap- piend'ella
sacchetti, 53-123: e cosi tirò l' aiuolo il priore oca, andando spesso berto
barattieri, come meglio vedesse da tirare l' aiuolo. idem, 174-58: io voglio
174-58: io voglio andare a tirare l' aiuolo a cinquanta fiorini. cantari, 99
99: e così seppe ben tirar l' aiuolo, / diègli la borsa, e
9-27: e gli facean tirar presto l' aiuolo, / o col ferirlo, o
.., e qui si stava tirando l' aiuolo or a questo ora a quello
qualche cosa; / ch'io tirerei l' aiuolo a una chiosa. 3
morire. salvini, 9-437: tirar l' aiuolo, altramente tirare il calzino,
abituale santificante... riceviamo ancor l' attuale, ovvero l'aiutante, la quale
. riceviamo ancor l'attuale, ovvero l' aiutante, la quale ha per proprio di
nipoti giovinetti. silone, 5-279: l' aiutante, per mia madre, ero io
grado intermedio fra il maresciallo maggiore e l' aspirante ufficiale di complemento. -aiutante di
. d'azeglio, 1-165: l' aiutante maggiore, marchese doria cavaglià,
grado di brigadiere. -aiutante comandante, l' aiutante comandante ha d'ordinario il grado
ufficiale portaordini. comisso, 12-21: l' aiutante maggiore dovendo essere trasferito altrove propose
del pontefice e degli alti prelati, l' addetto al servizio personale. manzoni
della stanza, entrò dall'altra parte l' aiutante di camera del cardinale.
solo aiutante. boccaccio, i-310: l' aiuto del savio non può fallire. quello
. quello del forte vien meno con l' aiutante, e gli amici per liberalità acquistati
mulo caduto con la soma, non l' aiuterebbero a rilevare. cino, iv-261
e caccia via / tutto ciò che l' aiuta e la sostene. ammaestramenti, 266
aiutare con orazioni e con altro bene l' anima sua, se forse per alcun
. -se dio m'aiuti, io non l' avrei mai creduto. idem, dee
: li monaci come questo videro, e l' abate con loro, spaventati e gridando
deboleze. savonarola, iii-370: unisci l' anima tua con cristo e imprimi quivi
: era stato da lei chiamato perché l' aiutasse governare il regno. idem,
notte aiutava il credere, il buio l' affermare. tasso, 10-55: e
, / ch'aiutando il silenzio e l' aria nera / lei salva al fin
producono sui capitali accumulati... l' effetto di porli in moto e aiutarli
, ii-98: egli, sì con l' intenzione che con gli effetti, ha
la paura a coloro che usato non l' hanno. dante, purg., 26-81
com'hai udito, / ed aiutan l' arsura vergognando. boccaccio, i-128: niuno
. segneri, iii-3-292: sommamente rimprovera l' arte da loro posta nell'aiutare la
. algarotti, 1-78: ben studiato l' antico, altri potrà aiutar le cose
, 15-27: che nel colpirsi dicea l' uno all'altro: / « aiutati da
con letame tuttavia ti guarda di fare l' orto in terra creta. crescenzi volgar.
per non dividersi e morire, e l' una goccia con l'altra toccandosi, subito
e morire, e l'una goccia con l' altra toccandosi, subito corre ad unirsi
corre ad unirsi insieme e aiutarsi contra l' aria avversa e contra il corpo in
contra il corpo in cui caddero che non l' assorba. baretti, ii-244: m'
-prov. chi s'aiuta, dio l' aiuta (aiutati, che dio t'
di superarli. baretti, ii-289: l' inghilterra è un paese grande e,
proverbio dice che chi s'aiuta, dio l' aiuta. 7. ant.
, non sarebbe stato possibile di cavarmi l' abito da me solo. 8
! carducci, 732: grande in ciel l' ora del periglio passa, / batte
del periglio passa, / batte con l' ala a stormo le campane: /
che mai fosse. idem, i-37: l' ora della vostra virtù diside- rata è
alla nostra salute non manca altro che l' operar de'ferri aiutati dalle nostre braccia
dei tre [figli] mori improvvisamente l' anno scorso: la vedova ha cercato
11-42: [simone boccanera] tra per l' oppressione de'sindachi, e chi disse
aiutatrice della continenzia è la tranquillità e l' orazione e lo stare remoto. imitazione di
mio aiutatore. lambruschini, 1-289: l' educazione in comune sarà quasi sempre un'utile
mezzo con cui si facilita ad alcuno l' esecuzione di un lavoro, la sistemazione
tempo che 'l buon tito, con l' aiuto / del sommo rege, vendicò le
fatti di cesare, 29: l' aiuto de li dei non viene a coloro
ammaestramenti, 150: non dee domandare l' aiuto delle leggi quegli che fa contro ad
. per levarli [al durazzo] l' aiuto e favore de'napoletani, fece comandare
con la mia scienza, anzi con l' aiuto di dio. idem, i-118:
certaldo, 180: colui che rifiuta l' aiuto del suo paese, è degna cosa
cosa ch'egli abbia grande disagio ne l' altrui. ariosto, 1-16: e perché
era cortese /... / l' aiuto che potea tutto le porse. cellini
aiuto nessuno. tasso, 7-92: l' aiuto invisibile vicino / non mancò lui di
465: non so se potrò senza l' aiuto vostro rimettermi su la traccia, per
quei letterati... che senza l' aiuto di una libreria non sapreb- bono
a metà circa della figura distesa, l' assistente ai ferri e l'aiuto. idem
distesa, l'assistente ai ferri e l' aiuto. idem, 2-124: i margini
profondi peccati, acciò che ci porga l' aiutrice mano della sua misericordia. bandello
7-2 (226): e anco secondo l' aiutorio de l'altre stelle trovamo una
): e anco secondo l'aiutorio de l' altre stelle trovamo una state più calda
per sé è sufficiente a venire sanza l' aiutorio d'alcuno, con ciò sia cosa
d'alcuno, con ciò sia cosa che l' uomo abbisogna di molte cose, a
abbandonati li templi e li altari per l' aiutorio delli quali questo regno era stato
gneransi per li spazi lasciati voti intra l' uno e l'altro [dei solchi
li spazi lasciati voti intra l'uno e l' altro [dei solchi]. idem
solo lo gubematore salvare la nave sanza l' aiutorio de'marinari. giovanni da samminiato
ii-337: il cieco piglia consolazione per l' aiutorio che gli può dare l'orecchie,
per l'aiutorio che gli può dare l' orecchie, ed il sordo l'aiutorio
può dare l'orecchie, ed il sordo l' aiutorio degli occhi. idem, ii-345
s. bernardino da siena, 1090: l' aiutorio nostro sia nel nome di dio
domenichi [plinio], ii-502: l' aizoo è di due ragioni...
due ragioni...; ma l' uno e l'altro aizoo perch'è sempre
..; ma l'uno e l' altro aizoo perch'è sempre verde, da
alla cima. soderini, ii-37: l' aizoon, detto il semprevivo...
guerra civile. slataper, 1-44: l' anima larga e fresca come la bianca fuga
. manzini, 7-53: stupì tutti l' impeto con cui sandro interruppe quelle aizzanti
affrontati senza muovere assalto, o aizzare l' uno l'altro... si
senza muovere assalto, o aizzare l'uno l' altro... si partirono del
. poliziano, st., 1-112: l' ardite ninfe l'asinel suo pavido /
., 1-112: l'ardite ninfe l' asinel suo pavido / pungon col tirso;
a'crin s'appiglia; e mentre sì l' aizono, / casca nel collo,
e partigiani, che non ve- devan l' ora di farsi grandi, l'aizavano a
devan l'ora di farsi grandi, l' aizavano a farsi vivo, mostrare il
parole che] insieme fanno vedere se l' intento di quegli scrittori era d'aizzare
: s'aizzano bestie 0 uomini l' un coll'altro, non provocandosi a ira
abbaiamenti. boccaccio, i-17: tu vai l' innocenti bestie davanti a te cacciando,
. che di tanto in tanto aizzava l' asino intorno alla mola. idem, ii-913
: vide il pecoraio che mandava avanti l' asino giù per il varco della siepe
rota da uno lato e un altro da l' altro. dante, inf., 5-40
: e come li stornei ne portan l' ali / nel freddo tempo a schiera
colombe dal disio chiamate, / con l' ali alzate e ferme al dolce nido
ferme al dolce nido / vegnon per l' aere dal voler portate; / cotali uscir
è dido, / a noi venendo per l' aere maligno, / sì forte fu
aere maligno, / sì forte fu l' affettuoso grido. idem, inf.,
erano così veloci al correre come sono l' ale al volare. dante, purg.
con penne d'oro, / con l' ali aperte ed a calare intesa. idem
: e quale il cicognin che leva l' ala / per voglia di volare,
can rinnegato. leonardo, 1-110: quando l' uccello si trova infra 'l vento,
pò sostenersi sopra di quello sanza battere l' alie. idem, 2-365: quando tale
sé. idem, 2-371: perché l' alie son più veloce a priemere l'aria
l'alie son più veloce a priemere l' aria che l'aria a fuggire di
son più veloce a priemere l'aria che l' aria a fuggire di sotto l'alie
che l'aria a fuggire di sotto l' alie, l'aria si condensa e resiste
a fuggire di sotto l'alie, l' aria si condensa e resiste al moto dell'
le compagne appella, / ape che l' ali ha d'oro, ape gentile.
a le varie manteche ama rapire / l' auretta dolce, intorno ai vasi ugnendo
: poi de'color più vaghi onde l' estiva / stagion delle campagne orna l'
l'estiva / stagion delle campagne orna l' aspetto, / e de'freschi ruscei smalta
de'freschi ruscei smalta la riva, / l' ale spruzzasti al vagabondo insetto. arici
di fregi e macchie d'oro / l' ali di leggerissime farfalle. leopardi,
. leopardi, 16-1: allor che l' ale / battendo esulta nella chiusa stanza
sen mi batte, / qual procellosa l' ala del condore / su l'alte selve
qual procellosa l'ala del condore / su l' alte selve intatte? pascoli, 141
, distendendo 1 colli, / movendo l' alie. idem, 1012: i gonfaloni
per un po'stanno immobili, con l' ali chiuse, sulla cima d'una fronda
ali ferme, altissime nel sole / l' argentee voci, a turbini, a
] / tra i beati beato! ha l' ali, ignora / la mia pena
parea nell'atto acerbo, / con l' ali aperte e sovra i piè leggero!
che le ginocchia cali: / ecco l' angel di dio ». idem, purg
le braccia aperse, e indi aperse l' ale. boccaccio, i-201: e quanto
terra, con maestrevoli ale fuggì per l' aere. idem, iv-199: ed essendo
, xxi-950 (26): fatta l' orazione, gli parve cominciare a mettere alie
di là dal ponte, ove era volato l' angelo. savonarola, iv-388: queste
donne avevano alie di nibbio e portorono l' anfora tra il cielo e la terra.
, 14-78: dovunque drizza michel angel l' ale, / fuggon le nubi, e
7-626: ratto su le fosc'ali a l' aura alzossi. tasso, 1-14:
14-1: e i venticelli, dibattendo l' ali, / lusingavano il sonno de'
ch'ai pio buglion discende, / l' ali dorate in verso lui distende.
aminta, 972: amor nascente ha corte l' ale: a pena / può su
quell'amor ch'è nudo, ancora ha l' ali, / onde sen fugge e
un sussurro d'ale / d'angeli per l' azzurro cielo, e un coro /
composta con le verghe dell'avellano con l' omento secco del bue con le penne
ch'om voli; / dico con l' ale snelle e con le piume / del
22-43: allor m'accorsi che troppo aprir l' ali / potean le mani a spendere
, / col desio non possendo mover l' ali, / poco m'avanza del
un abito gentile, / che con l' ale amorose / levando il parte d'ogni
idem, 139-1: quanto più disiose l' ali spando / verso di voi, o
leva. idem, 362-1: volo con l' ali de'pensieri al cielo / sì
paradiso, 451: la fede è l' alia dell'orazione, però che se questa
le sublimi cose voli. di queste l' una stimiamo essere quella investigazione con la
ebreo, 53: ha [cupido] l' ale, perché amore con celerità entra
. imitazione di cristo, ii-4-1: l' uomo è sollevato dalle cose terrene con
la purità. tasso, 8-6-1792: ma l' ardita ragion nulla ritiene. / questa
ragion nulla ritiene. / questa con l' ali sue trapassa a volo / non pur
trapassa a volo / non pur de l' aria i più ventosi campi, / ma
chiostri. bracciolini, iii-263: superar con l' ali del pensiero. c. dati
al ritrovamento di quel gran problema riguardante l' architettura, la fabbrica, le distanze,
, le distanze, i movimenti e l' apparenze dell'universo. ella ci presta le
. foscolo, sep., 159: l' arca... di chi vide /
.. di chi vide / sotto l' etereo padiglion rotarsi / più mondi, e
del firmamento. manzoni, 26: con l' ali de la mente a lei /
che la mente saluti, / su l' ali de la vita anco s'aderge /
la vita anco s'aderge / a te l' anima mia. idem, 601:
idem, 601: e dritta in piè l' industre / arte diè di metallo ali
625: lungi, lungi, su l' ali del canto / di qui lungi recare
ti vo'. idem, 648: correva l' onda del po regale, / l'
l'onda del po regale, / l' onda del nitido mincio correa: / apriva
onda del nitido mincio correa: / apriva l' anima pensosa l'ale / bianche de'
correa: / apriva l'anima pensosa l' ale / bianche de'sogni verso un'idea
impennatevi a i sogni, ali de l' anime; / irrompete a la guerra,
assunzione gaudiosa per gradi di splendore su l' ala di un inno. idem, iv-2-42
io potessi un giorno foggiarti le ali per l' altissimo volo! chiesa, 1-27:
te, dolcezza, lento / lento l' appiglio delle foglie mosse / già del tripudio
al vento / che tutto assorbe, aperte l' ali, ignare / cedere. deledda
cedere. deledda, ii-810: poi l' inverno distese le sue ali di nuvole
sensi i suoi dolori, e l' ali / dispiegò sovra lei placide e chete
sorgea la notte intanto, e sotto l' ali / ricopriva del cielo i
canto i deserti. carducci, 206: l' antica vendetta entro la molta /
vendetta entro la molta / strage l' ali battea torbide e rosse. idem,
la solitaria cima. stuparich, 2-346: l' uma nità era divisa fra
3-73: onde io... sotto l' ala di vostra cortesia al podere di
come la pupilla dell'occhio: sotto l' ombra dell'ale tue difenderai. idem
in che la mia fenice / mise l' aurate e le purpuree penne? / che
. alamanni, 6-7-46: e sotto l' ale / di galealto d'onoranza accrebbe.
: e se pur mira / dopo l' esequie, errar vede il suo spirto /
vattene via tu, diavola: sono sotto l' ala di dio... io
al salto inarca, / e tende l' ali membranose il vispo / delfino.
ch'era ora alla marina volto / dove l' acqua di tevero s'insala, /
a quella foce ha elli or dritta l' ala, / però che sempre quivi
e tentiamo la via, e spandiamo l' ali delle vele. poliziano, st.
, st., 1-82: cresce l' abeto schietto e sanza nocchi / da spander
abeto schietto e sanza nocchi / da spander l' ale a borea in mezo tonde.
ripensa, il barcaiol, torcendo / l' ala de'remi in fretta dal notturno
. castelli, i-238: allora interponendo l' ala del mio cappello tra l'occhio
interponendo l'ala del mio cappello tra l' occhio di monsignore e la luna, copersi
che si vedesse la luna comparire sopra l' estremo dell'ala del cappello.
. gli scolari si toccarono a pena l' ala del cappello, gli altri non si
cercò di far schermo al lume con l' ala del mantello. idem, 1035:
triste, poi torna in ombra sotto l' ala del cappello calata sugli occhi.
buona famiglia. fogazzaro, 2-27: l' ala dritta, dov'è la biblioteca,
della cala. idem, 2-53: l' accompagnò egli stesso alle camere che le
107: parlò per tutti, e domandò l' assunto / di far ala in trionfo
. tutti quegli occhi addosso alla poveretta l' obbligavano a studiar continuamente il suo contegno
direzione del partito liberale di cui noi eravamo l' ala sinistra. 12.
superficie portante. negri, 2-712: l' ala meccanica, guidata nello spazio dalla
bocchelli, 1-i-2: la gran ruota, l' alà, come la chiamano, gira
dove stender può ne'larghi piani / l' ala sinistra più spedito il volo, /
sta mercurio al suo fianco, e l' ammaestra, / e fa vincere anch'egli
all'ala destra. colletta, ii-5: l' ala manca assai forte da resistere;
ala manca assai forte da resistere; l' ala diritta solamente osservatrice; pronta meno
gettare un ponte sul po per minacciare l' ala diritta del nemico. viani, 14-414
diritta del nemico. viani, 14-414: l' ala destra dei soldati del governo provvisorio
annunciava disgrazie, e avrei voluto aver l' ali ai piedi per giungere più presto.
vede / la giovanezza come ha ratte l' ale. -mettere le ali:
dondolandosi un poco quando la musica metteva l' ali. cicognani, 12-25: l'
l'ali. cicognani, 12-25: l' aria e le piante, familiarmente spirando,
/ tosto, sì che possiate muover l' ala, / che secondo il disio
/ quanto studio et amor m'alzaron l' ali, / cose nove e leggiadre
: quanto era meglio alzar da terra l' ali, / e le cose mortali,
, / ma batterò sovra la pece l' ali ». idem, inf.,
/ che per mare e per terra batti l' ali, / e per lo 'nfemo
/ quei che ti fanno in basso batter l' ali! forteguerri, 9-10: vo'
le vaghe idee e luminose / sopra l' aere più puro ei batta l'ale.
/ sopra l'aere più puro ei batta l' ale. -spandere, spiegare le
agrada, / che nostra gloria ognor più l' ale spanda. ariosto, 18-137:
volte un corpo umano; / e quanto l' occhio mio potea trar d'ale,
., 2-57: s'elli erra / l' oppinion - mi disse de'mortali /
sensi / vedi che la ragione ha corte l' ali. -far cader le ali
voglia dome, / e faccia cader l' ale al mio furore. -tarpar
ché 'l tempo m'ha tarpate in modo l' ale / ch'io mi comincio accordare
; star pronto e vigilante per cogliere l' occasione favorevole. dante, inf.
/ che stavan per ferir quivi su l' ale, / in prova disegnò di voler
, 4-51: ma state desto in su l' ale, e secondo che noi facciamo
/ volava sopra il lago, con l' alucce sgomente, / erra sempre a
. alàccia. ariosto, 33-120: l' alaccie grandi avean, deformi e brutte
brutte; / le man rapaci, e l' ugne incurve e torte. g. gozzi
te si awentaranno sopra, te faran sentir l' empito de la carca che portano.
pietra preziosa (fra il rubino e l' ametista). intelligenza, 34
carbonchio, il balasso, la granata, l' ametisto, l'alabandina. =
balasso, la granata, l'ametisto, l' alabandina. = lat. tardo
è anche possibile leggere labandina, con l' aferesi della vocale iniziale (assorbita dall'articolo
in cambio di picca una alabarda, l' asta della quale, come sapete,
vengono contro a'fanti, fanno bene l' ufficio loro prima che la zuffa si ristringa
lo ammazzassero. speroni, 1-1-347: l' armaiuolo, conforme all'arte che egli
. /... van battendo l' alabarda / su i piedi dell'attonito villano
ai primi, e respingendoli con l' aste dell'alabarde... il capitano
che si ficcan dentro anch'essi l' un dopo l'altro, gli ultimi rattenendo
dentro anch'essi l'un dopo l' altro, gli ultimi rattenendo la folla con
altro, gli ultimi rattenendo la folla con l' ala- barde. idem, 1069
speranza perché altissimi e sopra vi marciava l' esercito di alabarde della cancellata.
[gherardini]: mettere in vanguardia tutte l' ala- barde armate di lor corsaletti e
trono. 3. locuz. appoggiare l' alabarda: mangiare a spese altrui.
a lui: « compagno, chi te l' ha comandato? ». alabasso
poggi / se ne va errando [l' ingegno mio]; et io con queste
. era di parere che nel succiare l' untuosità consistesse appunto la perfezione ed il
lor pia sostanza bionda così lungamente contro l' ombra, che pareva vi trasparissero per
gli occhi puri e contemplativi, sigillati per l' eternità, per un chiarore alabastrino sembra
domenichi [plinio], ii-1426: l' alabastrite nasce in alabastro d'egitto e
esistono altri tipi variamente colorati); l' alabastro si lavora agevolmente (al tornio
] per similitudine la croce nastro, e l' anima che trascorse in quella, gemma
bianco e biondo, nella divinità significa l' ostro della divina vigorosa potenza, l'
l'ostro della divina vigorosa potenza, l' oro della divina sapienza, l'alabastro della
potenza, l'oro della divina sapienza, l' alabastro della beltade divina. galileo,
esteriori. targioni tozzetti, 12-3-202: l' alabastro è bianco, o bianco venato di
da quello usuale delle donne brune. l' imagine dell'alabastro, che a un lume
una chiusa entro il vilucchio delle barbe e l' altra aperta come una cipriera d'alabastro
dal tempo, era diventato trasparente come l' alabastro: la fronte ampia e ormai
luce penetrava fioca e giallognola come attraverso l' alabastro. 2. figur.
figur. marino, 288: cerchiava l' alabastro / de la colonna pura /
de la colonna pura / che reggea l' edificio del bel volto, / celiar fatto
. ciro di pers, iii-500: l' etade, o lidia, al crin gli
fronte, e delle rose / del volto l' ostro vago. pascoli, 1050:
: la luna estiva, di tra l' alabastro / delle rugiade, tremolò serena
occhiuto. imperato, i-32: l' alabastro che chiamiamo gelato è dell'istessa
due corteccie, con rai che dal- l' una e l'altra corteccia vegetando concorrono in
con rai che dal- l'una e l' altra corteccia vegetando concorrono in guisa di
denti alternati. targioni tozzetti, 12-2-48: l' alabastro diacciato porta questo nome per la
pietre in firenze, e in fra l' altre n'è stato portato l'alabastro
in fra l'altre n'è stato portato l' alabastro occhiuto, i di cui colori
4. ant. vaso d'alabastro; l' unguento che vi è contenuto.
e con la bocca basavali, e con l' unguento gli ungeva. s.
, i-16: avemo visto quando si fa l' alacca rossa, buttandosi l'alume dentro
si fa l'alacca rossa, buttandosi l' alume dentro il lissivo, subito calar
colore ed il sale, e restar sola l' acqua chiara. = deriv.
brio. carducci, 38: l' alacre fame de l'oro / ascende vigile
carducci, 38: l'alacre fame de l' oro / ascende vigile la prora,
le vene, / alacre affronta e lieto l' aure tue gelide e il viso.
b. croce, iii23- 473: l' alacre e varia vita europea di quei tempi
già lo videro compiuto e fresco, l' augello fenice, alacre e giovane, scintillando
spirito alacre, ringiovanito dal sonno, con l' augurio di tante buone opere da compiere
, d'entusiasmo, pronto '. per l' etimo mediev., cfr. isidoro
». v. allegro, che è l' esito popolare: alacre è voce letter
vedere... che la lena e l' alacrità veniva lor manco. idem,
., mi mancava il coraggio e l' alacrità necessaria a questa impresa. nievo
che furono in via questi riebbe subito l' alacrità consueta. i sogni disparvero; i
alacrità. b. croce, iii-23-192: l' alacrità dello spirito indagatore. soffici,
gli indumenti, sentiva rinascere in sé l' alacrità premurosa di tutte le volte che
leggi della navigazione, 8-15: regola [l' ispettorato del porto] con propria ordinanza
iii-2-260: irto di bronzo / era l' ètere e sordo / per lo stridor dei
rapiremo nella reggia / di tindaro, alternando l' imenèo / con l'alalà di guerra
tindaro, alternando l'imenèo / con l' alalà di guerra. panzini, i-698:
me è niche, la vittoria, l' alalà, il sacrificio umile e sublime.
vinto che i tuoi coetanei cacciatori sbraitando l' alalà di vittoria legavan con venchi per
acceso / e pavesato di croci a uncino l' ha preso e inghiottito. =
, questo è il boao, questo è l' alalazo. = dal gr. àxaxd
. -ci). ant. del- l' alemagna; tedesco. capellano volgar.
da alamari d'oro, lasciava ricordare l' imperatore dei francesi alla conquista dell'europa.
quelle non volatili (soprattutto per ottenere l' alcool): composto di due parti
lo più un fornello), e l' altra superiore, il cappello che fa da
refrigerante, un vaso in cui circola l' acqua fredda e che produce la condensazione
, e col suo becco che mandi l' acqua fuori. questo accomodaremo sopra una
abbozzate..., rami per l' acquafòrte velati di paraffina, barattoli d'
, / con quella furia che come l' alano / contra il cinghiai, perché
le pale della ruota pare che schiaffeggino l' acqua che vi fa impeto sopra,
'mano aperta, piatta', da cui l' immagine della pala; cfr. lat
. alare1, agg. che concerne l' ala. -membrana alare: ampia e
ampia e sottile ripiegatura cutanea che forma l' ala dei chirotteri o pipistrelli, distesa
; carico alare (il rapporto fra l' azione aerodinamica e la superficie).
camino (e anche lo spiedo per l' arrosto): spesso con ornamenti di
cera e ferma la figura, mette l' artefice su due alari (o di legno
alare una parommella che ci sarebbe voluto l' argano. -alati comando con cui
cresce nel bacino del mediterraneo, raggiungendo l' altezza di 2 o 3 metri (il
né anco seme, cioè... l' olmo, l'attinia, l'alaterno
, cioè... l'olmo, l' attinia, l'alaterno, il quale
. l'olmo, l'attinia, l' alaterno, il quale ha la foglia fra
quale ha la foglia fra il leccio e l' ulivo. targioni pozzetti,! 2-4-281
prima toccoe co le piante alate l' abitazioni cartaginesi, vede enea fondare li edifici
506: ella aveva la grazia, l' agilità, la leggerezza delle creature alate
tempo la semplicità dei fenomeni naturali e l' irrealità delle favole. viani, 19-323
. ariosto, 33-88: poi che l' alato ne perdé la traccia, /
ii-253: a quanti alati / godon l' erbe del par, l'aere ed i
/ godon l'erbe del par, l' aere ed i laghi / amabil sire è
ramaglia è più rada, si scorge l' irrequieto trasvolare dei piccoli alati: ve n'
alati: ve n'è pure del- l' ultime cove di primavera, con le aiucce
fervido. tasso, 20-8: l' ordinanza poi, larga di fronte, /
i pedoni, e rende alati / con l' ale de'cavalli entrambi i lati.
soldani, 1-158: il breve riso e l' ostinato affanno, / la gioia alata
rapidissimo fuggente. idem, 48: ben l' alato pensier verso il mio bene /
al tacit'arco impone / nemesi allor l' alata penna. carducci, 467: avanti
rinaldo d'aquino, v-117-15: quando l' aloda intendo / e'rusignolo vernare
domenichi [plinio], i-1064: l' ha inoltre [la cresta] quel piccolo
gli orzi e le segali bionde / spicca l' alauda il volo trillando l'aerea canzone
/ spicca l'alauda il volo trillando l' aerea canzone. sappa, v-376: e
in note diffondea squillanti e chiare / l' anima. = lat. alauda
dante, purg., 1-115: l' alba vinceva l'ora mattutina / che
purg., 1-115: l'alba vinceva l' ora mattutina / che fuggìa innanzi,
, / ch'è vie più chiara che l' alba del giorno. petrarca, 22-7
: comincia la bella alba / a scuoter l' ombra intorno de la terra. boccaccio
, s'avvicinò al dì e cominciò l' alba ad apparire. poliziano, st.
. poliziano, st., 1-79: l' alba nutrica d'amoroso nembo / gialle
candide viole. ariosto, 1-42: l' aura soave e l'alba rugiadosa, /
ariosto, 1-42: l'aura soave e l' alba rugiadosa, / l'acqua,
aura soave e l'alba rugiadosa, / l' acqua, la terra al suo favor
, 6-i-102: qual nel suo venir l' alba colora / di purpureo splendor l'aria
venir l'alba colora / di purpureo splendor l' aria smarrita. idem, 6-it170:
. idem, 6-it170: ecco già l' alba appare, / e si specchia
indora. idem, 8-1: e l' alba uscìa da la magion celeste / con
pié d'oro. idem, 17-95: l' alba in tanto sorgea, nunzia del
idem, 20-5: non fu mai l' aria sì serena e bella / come
sì serena e bella / come a l' uscir del memorabil giorno. / l'alba
a l'uscir del memorabil giorno. / l' alba lieta rideva, e parea ch'
intorno. rovetti, iii-221: ride l' alba, il sol, gli augelli /
dolcezza d'ogn'intomo: / questa è l' aria, borea tace, / teti
. zazzaroni, iii-477: e questa l' alba appar, quella l'aurora.
: e questa l'alba appar, quella l' aurora. l. a dimari
che di poi grande appare / su l' estremo orizzonte. alfieri, 15:
alfieri, 15: celi un po'l' aurata testa / dietro candida nube / alba
. monti, 7-533: non biancheggiava ancor l' alba novella, / ma il barlume
aspettando / che dal bel trono suo l' alba sorgesse. foscolo, iv-329:
geranno i tuoi raggi cadenti; né più l' alba inghirlandata di celesti rose verrà cinta
rose verrà cinta di un tuo raggio su l' oriente ad annunziar che tu sorgi.
tu sorgi. manzoni, 36: era l' alba; e, molli il viso
molli il viso, / maddalena e l' altre donne / fean lamento sull'ucciso
, e s'adopra / di fornir l' opra anzi il chiarir dell'alba. idem
il cielo / imbiancar novamente, e sorger l' alba. nievo, 621: l'
l'alba. nievo, 621: l' alba scherzava sul mare spargendo dalle bianche
languirono le stelle, e rosseggiaci / ne l' alba parean l'alpi. verga,
e rosseggiaci / ne l'alba parean l' alpi. verga, i-145: un'alba
. serao, ii-285: ma come l' alba s'irradiava in tutto il cielo,
: le sorelle oceanine / a cui l' alba asciuga il vólto / col suo bianco
improvviso lo sorprese la luce, e l' alba rossa sorgeva. senza che nessuno le
senza che nessuno le dicesse niente, l' alba rossa sorgeva come una bella sposa che
chiarezza infallibile. deledda, ii-851: l' alba riporta l'illusione della gioia nel cuore
deledda, ii-851: l'alba riporta l' illusione della gioia nel cuore dei viventi.
era livido com'è tante volte tra l' alba e l'aurora. cardarelli, 1-98
è tante volte tra l'alba e l' aurora. cardarelli, 1-98: o alba
. tombari, ii-258: ecco: l' alba nasceva dalle schiume, rosee le vesti
, 69: sulla nera collina c'è l' alba e sui tetti / s'assopiscono
0. rinuccini, 2-20: questi l' albe e le sere / perde, cacciando
appena. -l'alba dei tafani: l' ora in cui i tafani imperversano;
mezzogiorno. 3. locuz. farsi l' alba: cominciare a farsi giorno;
, all'alba, essere in su l' alba. machiavelli, 721: io
indugiati alla sgocciolatura; e'si fa appunto l' alba. caro, 2-3-159: e
vidersi su 'l far dell'alba l' insegne. 4. figur.
chiarore d'alba; ed era l' alba che saliva dalla neve incontro alle ombre
alle ombre. idem, iv-2-1031: l' alba lunare si diffondeva per l'ombra
iv-2-1031: l'alba lunare si diffondeva per l' ombra composta d'una vena violetta e
sia per essere alba di speranza per l' introduzione di questo affare. filicaia,
quivi tra i pericoli la vita nuova con l' utensile e con l'arme come nell'
vita nuova con l'utensile e con l' arme come nell'alba dei tempi. cardarelli
6. canzone medievale (che cantava l' alba e l'addio degli amanti)
medievale (che cantava l'alba e l' addio degli amanti). = deriv
/ superbo spiritello, / con quanta l' albagìa, / per vantaggiarsi aspetta,
arte fratesca, che insegna a coprire l' intema albagia col velo dell'umiltà.
e d'arroganza, da non darsi l' eguale. pea, 7-594: l'albagìa
darsi l'eguale. pea, 7-594: l' albagìa di fingersi a spasso con una
scoliamo una buona bottiglia? ti piace l' albana? albana vero, di bertinoro?
voleva di bertinoro. -è tutta di bertinoro l' albana, -disse il cameriere facendo
redi, 16-iii-291: il bozzagro e l' albanella, e tutti gli altri simili
. maia materdona, iii-323: l' alma città, cui danno il nome
. redi, 16-iii-210: ho avuta l' occasione bene spesso di toccarlo con mano
sposa alcyone. idem, ii-794: l' albàsia de'giorni alcionii / anzi il
iv-2-831: pallido nell'al- bàsia pomeridiana l' estuario portava leggermente le sue isole come
/ rosso, cui cinge il bosso e l' alba spina. idem,
le cane- paiole a lunghi sciami per l' aria. -anche albatrèlla.
3-493: un giorno di primavera / vidi l' ombra d'un'albatrella / addormentata sulla
dell'amata. carducci, i-1185: l' albata... intonava il mattutino
amanti. negri, 1-432: e canterà l' albata a mattutino, / salutando con
a mattutino, / salutando con voi l' ultima stella. beltramélli, i-187:
vitelle, / che tutte, mentre l' albatra rodeano, / dalla collina mandò
. ma le ciocche dei fiori non l' avevano attratta: pendevano bianche, rosee,
albatro. salvini, 11-3-23: dolce l' umido è ai seminati, / e l'
l'umido è ai seminati, / e l' albatro ai capretti divezzati. ceggi di
pascoli, 501: stasera / vuol l' acqua venire a ruscelli. / l'annunzia
l'acqua venire a ruscelli. / l' annunzia la capinera / tra li àlbatri
avornielli. idem, 988: e luccicava l' àlbatro e l'alloro. idem,
988: e luccicava l'àlbatro e l' alloro. idem, 1162: offerse /
alloro. idem, 1162: offerse / l' àlbatro il bianco de'suoi fiori,
il vecchione e la ragazza gli fissarono l' ala con delle stecche e della chiara
della chiara d'uovo. dopo due mesi l' albatro poteva volare... volava
canna e mezza. maggi, 88: l' albarese, o albazzano, meglio
ii-796: onda non si leva. l' albedine / è immota. 2.
). albeggiaménto, sm. l' albeggiare; il primo riflesso dell'alba
/ e s'anco eterne qui durasser l' ombre, / mura di reggia son;
del giorno. piovene, 2-235: l' alba era lontana ma il cielo era
ci erano maestri. gentile, 3-9: l' uomo... è naturalmente artista
, / osa intorno spiegar quanti ne l' onda / del gange e del pattol nascon
onde la bocca orba notteggia, / a l' orecchia plebea quasi per scherno / pende
vi giunge con la sua rete, / l' alberaia sul muro dove il sangue /
. alberaménto, sm. marin. l' alberare una nave. alberante,
. pulci, 20-34: ed albera l' antenna di rispetto. altoni, 32
coltivare e potare gli alberi (come l' acero, il frassino, l'olmo,
(come l'acero, il frassino, l' olmo, il pioppo) a sostegno
molti altri frutti. negri, 2-563: l' alberato terreno si faceva a tratti,
targioni tozzetti, 12-11-330: proibì il consiglio l' andare a caccia degli uccelletti con archibuso
alberatura. d'annunzio, 11-868: stridè l' alberatura /
viani, 19-399: dopo che fu scricchiolata l' alberatura e il sartiame pareva scaturito nella
, con tutto il cotone serrato e l' alberatura sconfasciata, con le sartie che
. leggi della navigazione, 192-63: l' alberatura, la velatura e l'attrezzatura rela
192-63: l'alberatura, la velatura e l' attrezzatura rela tiva, con
tutti gli accessori di sistemazione, costituenti l' apparato propulsore delle navi a vela, devono
, osso duro. idem, iii-319: l' al- bercocco è di spezie di pesco
davanzali, ii-510: il vero annestar l' albercocco è a bucciuolo. =
: ed eri fresca e odorosa come l' alba. eri un'alberella di primavera.
bianco. cagnoli, vi-357: l' aure, che fresche nella fronte sventano,
s'intravvedeva un'esile curva nera simile a l' ombra di un'alberella piegata. idem
un'alberella piegata. idem, ii-499: l' ombra mutevole di un'alberella agitata da
patiti e secchi. govoni, 2-125: l' unica cosa viva: quel fumino /
, 7-3 (163): lasciamo stare l' aver le lor celle piene d'alberelli
odorifero di gran prezzo; ed ella l' avea sparso sopra il capo di cristo
dello stesso luogo. maggi, 88: l' alberese, o albazzano, meglio di
le pomici nere e rosse, su l' alberese calcinato. idem, iv-2-1068:
, il travertino, il peperino, l' alberese, e anche certe qualità di cotto
le acque] sono. = l' agg. alberese per le ramificazioni a forma
3-80: dà un senso di refrigerio l' albereta lungo l'argine. palazzeschi, 1-577
un senso di refrigerio l'albereta lungo l' argine. palazzeschi, 1-577: la
: la domenica sull'amo, lungo l' albereta per andare a mangiare i pesciolini
de'medici [crusca]: vattene da l' albereto; / là t'appiatta e
soluto, riceverà più convenevolmente il salceto, l' albereto, l'ontano e il pioppo
convenevolmente il salceto, l'albereto, l' ontano e il pioppo. =
che nel fondo d'un sì alto mare l' amo afferri e svella certi alberetti,
.. /... tu l' albergaras pur en rose et en fior /
., x-399: e non dimenticate l' albergare, ché per albergare alquanti piacquero
la bella astrea, / ma con l' altre compagne al ciel sen gio.
nostro lago... ha sempre avuto l' onore di albergare le donne più belle
si truova la sua camera, cioè l' anima in cui essa alberga. ed essa
... essa è dovunque alberga l' amore di quella. cino, iv-149
: io temo sì de'begli occhi l' assalto, / ne'quali amore e la
[i mercanti] a uno albergo, l' albergatore, che era ito a dormire,
rabbattè, dove gli suoi compagni e l' albergatore trovò tutta la notte stati in sollecitudine
dello albergo chi egli fosse. a cui l' albergatrice rispose: - questi è un
17-34: e picchiando a uno albergo, l' albergatore, che era ito a dormire
e uccidano; lo secondo, che l' albergatore non lo tradisca e uccida.
essere volentieri. tasso, 14-50: l' opre e le frodi / note in parte
/ note in parte a voi son de l' empia armida; / com'ella al
porta di un albergo...; l' albergatore, destatosi dal primo sonno,
diritto degli albergatori e degli osti per l' alloggio e il vitto che somministrano.
, i-422: tu di migliaia di sospiri l' hai fatto albergatore. tasso, x-167
figlie de la terra, / compagne de l' aurora, / aure, de l'
l'aurora, / aure, de l' aria albergatrici erranti. = deriv
chi non intendesse questa voce, era albergheria l' alloggio che si dava a'marchesi e
: albergheria, voce storica, era l' albergo dato per dovere a certi ufficiali pubblici
camera] la sola di tutto quel- l' alberghetto nella quale si potesse dormire. negri
alberghièro, agg. che concerne l' albergo; addetto agli alberghi.
che da lungi vede crede che sia l' albergo, e non trovando ciò essere
ciò essere, dirizza la credenza a l' altra, e così di casa in
casa in casa, tanto che a l' albergo viene. bibbia volgar., ix-362
/ sopra un sofà, mi è fatta l' ambasciata. govoni, 1-85: o
che batte. moravia, v-20: l' albergo, ricordo, era un palazzo
sonno, covato in cento camere, riempiva l' aria e tagliava il fiato.
. idem, 72-77: canzon, l' una sorella è poco inanzi, / e
sorella è poco inanzi, / e l' altra sento in quel medesmo albergo / apparechiarsi
corpo fra voi ricopra, / e tomi l' alma al proprio albergo ignuda. idem
riede. idem, v-i: de l' aureo albergo co l'aurora inanzi / sì
v-i: de l'aureo albergo co l' aurora inanzi / sì ratto usciva il sol
: in questo dì giocondo / nacque l' alma beltade, / e le virtuti raquistaro
... / il numer de l' agnelle estimi il lupo. idem, 44-1
, 19-66: anch'ei marciò con l' altra gente in schiera; / fermossi anch'
come / tu che sei figlio / de l' ombra oscura, / abiti albergo /
di tanta luce? idem, 7-100: l' allor non più fugace opache celle /
farsi palagio. segneri, i-51: non l' accettare [la lode]: di'
per vezzo / ricusò sorridendo, allor che l' ampie / scale salì del maritale albergo
albergo della letteratura. arici, 9: l' edera parassita i tralci implica / tenacemente
l' alte / colonne offron talora ai semi albergo
nume. idem, 457: in lui l' ira e 'l dispetto / albergo e
bianchi. carducci, 281: a l' albergo amico / co 'l vento ch'apre
fronde / la rondinella torna ed a l' amore. panzini, ii-282: le
viaggiatori con pesanti valigie si avviarono verso l' albergo diurno. 5. dimin
dal gotico * haribairgo 'alloggiamento (per l' esercito) ': da harjis *
, alberese. vallisneri, iii-369: l' alberino fiorentino è una spezie di pietra
calcina... in cui si vede l' effige di molti alberi. =
va remoto, / com'io vidi calar l' uccel di giove / per l'alber
calar l'uccel di giove / per l' alber giù, rompendo della scorza, /
non perde foglia. cavalca, 17-ii-166: l' uomo di parole e non di fatti
piene. sacchetti, ii-249: come l' albero si vede verzicare di sopra ne
roveri e simili; alcuni rosseggiano inver l' altunno, come sorbi, melagrani, viti
figure strane, deformi, mostruose; l' annoiava l'ombra delle cime leggermente agitate
strane, deformi, mostruose; l'annoiava l' ombra delle cime leggermente agitate, che
, le spine; / mettea le gemme l' albero più brullo: / piovea la
piedi del fanciullo. idem, 306: l' albero ha il fiore e la rondine
il nido. d'annunzio, iv-2-850: l' albero è nella sua ora più delicata
ingobbiti, contorti fin quasi a toccar l' acqua. linati, 30-34: gli alberi
o tramonti. borgese, 6-44: l' albero che primo fondeggia tra i nudi
generazioni la dolcezza dei frutti. c'è l' albero di città, grido del verde
atroce. idem, 3-31: come l' albero ignudo a mezzo inverno / che
« non temere, bucciolo, che l' albero non cade per un colpo ».
». -dal frutto si conosce l' albero: gli uomini si conoscono dalle
degli alberi: manifestazione intesa a promuovere l' amore e il rispetto per le piante
, 31-46]: è ragionevole cosa che l' albero della scienzia sia altissimo, però
la proibizione fatta ai progenitori di tutta l' umana stirpe che non gustassero del frutto
come adamo peccò, fosse corso a l' albero de la vita pentendosi, sarebbe
signore iddio fece germogliar... l' albero della vita, in mezzo del
arrighetto, 238: non sanza fatica l' albero della virtù si monta, né
s'acquista. idem, 293: l' albero della bontà non si puote salire
5. albero di natale: l' alberello (di pino o di abete
di doni. panzini, iii-715: l' allegria si sveglia. c'è la neve
è la neve? titì ha sognato l' albero del natale. barilli, 2-255:
(di famiglia o genealogico): l' ascendenza. - anche al figur.
« legnaggi ». nievo, xi: l' albero genealo gico dei conti
proprio la storia ci passa davanti: l' albero genealogico della più antica dinastia d'
e per inalberare bandiere o segnali; l' albero è assicurato allo scafo mediante le
vele / caggiono avvolte, poi che l' alber fiacca, / tal cadde a
levare alto gli alberi, e miservi l' antenne. boccaccio, i-201: vide un
, nel quale era una bella nave con l' albero già rotto, e con le
pascoli, 677: ei dalla scassa l' albero d'abete / levò, lo congegnò
gonfaloni della patria. panzini, ii-735: l' era una bar- chettina sottile, tutta
col motore a benzina, e aveva l' albero con la randa ben legata,
: era vasta la veduta del mare, l' isola in fondo e i monti a
tempesta, attraverso all'albero maestro mettono l' antenna in forma di croce. idem
, spazzano per lungo e per largo tutto l' adriatico. moravia, viii-106: ella
albero. 10. stor. l' antenna del carroccio. pascoli, 1005
pascoli, 1005: uomini in tanto drizzano l' antenna / sopra il suo piede,
funi tese e nervi / tengono fermo l' albero sul carro. / un lieve tocco
e rossa ondeggia in alto al vento / l' insegna del comune. 11
del comune. 11. l' albero della cuccagna: palo innalzato nelle
1-208: tutto vestito di nero, sotto l' albero della cuccagna, dove fra poco
d'annunzio, iv-2-930: scorse issato su l' albero dei segnali il disco che segnava
vittoria. idem, iv-2-931: su l' albero dei segnali apparvero i due triangoli neri
, ma poi noi co 'l telescopio l' aviamo fatte diventare drappelli di molte
. bianchiccio. redi, 16-iv-34: l' acqua di pisa diventa albiccia ed in-
dei singoli nomi delle piante. per l' etimo medievale, cfr. isidoro, 17-6-1
e pioppi. soderini, iii-317: l' albero è bianco è nero: questo è
: questo è ferrigno nel lavorare, l' altro è più agevole... piantato
altre lanugini,... non esclusone l' albero nostrale, che è il populus
delle vetrici, come si fa lungo l' amo, e degli ontani ed alberi
con frattura concoide, contenente circa l' 86 % di carbonio e 9 % d'
): pregiato per il suo frutto, l' albicocca (v. albercocco).
fi c azióne, sf. chim. l' imbiancare, il farsi bianco.
stor. diritto dello stato a incamerare l' eredità degli stranieri morti senza discendenza diretta
una folla di tasse, dalle quali però l' interesse insegnò bentosto ad esentare i
e 31 agosto 1791 abolirono completamente l' albinaggio; anzi fu ammesso uno straniero,
residente in francia, a raccogliervi l' eredità d'un francese. =