13-37: e pien di santa collera l' acchiappa / per li capelli...
può... la persona o l' animale trovarsi rabbuffato, per essersi abbaruffato con
. caro, 3-335: s'abbuiò l' aria, abbaruffossi il mare. =
abbaruffate. viani, 13-123: scruta l' infermo di sotto una cuffia di capelli abbaruffati
le parti...; poco dopo l' abbaruffìo, lì nel forte, si allargò
di metallo che deprimendo la lingua permette l' esame del palato e della gola.
gnoria. giov. cavalcanti, 180: l' accrescimento delle fiorentine forze portava abbassamento delle
f. giambullari, 308: grande fu l' allegrezza che si fece di tale vittoria
e nella mente del suo ministro tanucci l' abbassamento della feudalità. manzoni, 173
feudalità. manzoni, 173: è l' orgoglio, che tacitamente ci fa supporre
più nobile. lambruschini, 1-90: l' umiltà ci piega inoltre a guardare senza
. tommaseo-rigutini, 17: nel traslato, l' abbassamento del potere, della fortuna talvolta
, 847: non ultimo conforto era l' abbassamento dei tristi, i quali..
tane. carducci, i-784: reputava utile l' abbassamento dei feudatari e della chiesa.
polidamante. ariosto, 4-49: poggia l' augel, né può ruggier frenarlo: /
troppo t'abbassi al mar vicino, / l' aer laggiù mal sosterrà le piume;
occhi tremanti abbassi, / e su l' amato fianco / appoggi il capo stanco.
un tempo, quando bisognava aspettare che l' uno abbassasse lo sguardo per godere del
umiliare; mortificare (la potenza, l' orgoglio, la superbia, ecc.)
tuo errore. fioretti, 1-186: l' uomo... debbe aumiliarsi molto,
15-610: si palesa del dio l' alta possanza, / sia che esalti
mortai, sia che gli piaccia / abbassarne l' orgoglio. cuoco, 1-19: così
giordani, ii-5: certo non mi abbassò l' animo la vilissima iniquità che mi cacciò
: ma tante cose di poi succedute l' hanno riempito di dolore. colletta,
: « che importa / -dicon -tendere a l' alto? che vale combatter? che
, 1-62: neuna maraviglia è se l' uomo non si turba nella tranquillità, ma
con una parola, con una preghiera l' uomo s'abbassa; non si degrada se
ribrezzo di sé e del suo vizio l' invase. deledda, ii-61: lo conduceva
furono rovinati e caduti [i ponti] l' altezza del corso del fiume, che
8-56: di questa sconfitta abbassò molto l' onore e lo stato e la fama dell'
* dalla segreteria di stato fu abbassato l' ordine di '[ecc.].
abbassate corna. campanella, 1066: l' estate [le piante]...
di ristoro. guiducci, i-26: l' aria contenutavi dentro, resterà tuttavia nella
cappello, abbasso il sigaro; ed è l' istesso errore. udite caso singolare.
imperioso gridò: giù il sigaro. l' abbassista si levò il sigaro di bocca,
, a basso discesi, e veduta l' ampissima e lieta corte di quello [palagio
pieni, perché non trabocchino, giunta l' acqua a un dito vicino all'orlo,
n'esce. vasari, i-480: dipinse l' assunzione di nostra donna in cielo,
ad un villaggio. -figur. l' inferno. s. gregorio magno volgar
: negò di aver gridato « abbasso l' italia » e altri vituperii. deledda,
ma si badi che, abbassandoli troppo, l' altro piatto della bilancia non vada in
cardarelli, 1-38: oh si, l' animale sarà / abbastanza ignaro / per non
, la saggezza: il riparo contro l' eccesso in cui s'annida il male.
più lunga; forse perché bastare risveglia l' idea di durata. tozzi, i-311
[inf., 25-31]: ercule l' uccise [caco] abbastonandolo con
abbiendole presi i capelli dinanzi dalla fronte, l' abbateo in terra. ugurgieri, 2
240: con più grave ruina cade l' altissima torre, e più l'alto cipresso
cade l'altissima torre, e più l' alto cipresso gravemente è abbattuto a terra
, / però che del destrier morto l' abatte. idem, 152: ma lo
: ma lo garzon di tal voler l' afferra, / che sconciamente l'abbatteva in
tal voler l'afferra, / che sconciamente l' abbatteva in terra. fioretti, xxi-966
in fiamme, mi vien permesso dalle leggi l' abbatterla, per paura che il fuoco
annunzio, ii-810: pe'capegli repente l' abbrancò / la morte l'abbatté,
capegli repente l'abbrancò / la morte l' abbatté, pel calle oscuro / la trascinò
la scure al primo / colpo non l' abbatté ma sol l'incise / su
primo / colpo non l'abbatté ma sol l' incise / su la collottola. idem
su la collottola. idem, iv-2-1123: l' aveva abbattuta sul tappeto ancora tutta anelante
,... e fu abbattuta l' insegna di messer luchino. arrighetto,
offese, / abbatti e spargi sotto l' alte porte. idem, 20-19: ite
idem, 8-8: quegli medesimi che l' aveano aiutato a farlo grande, per invidia
meriti. m. villani, 4-54: l' ordine de'nove [di siena]
tirannide fu dispersa e vinta, ma l' italia fu abbattuta ed arsa. 4
... tiranni possenti per abbattere l' orgoglio e superbia de'popoli.
questi invisibili animalucci, non riuscirà gran fatica l' abbattere tutti insieme gli altri lor pregi
gli altri lor pregi: la bellezza, l' agilità, la gagliardia, gli ornamenti
tracotanza del partito americano, chiamato qui l' opposizione, che per due dì si
mitigava il dispetto, e senza prender l' orgoglio di fronte, l'abbatteva, e
e senza prender l'orgoglio di fronte, l' abbatteva, e, dirò così,
patria. d'annunzio, iii-2-372: l' orrore e il furore la soffocano. sembra
come mota precipite. idem, iv-2-1005: l' amara selva del tombolo ove forse la
stradette a saliscendi. soffici, ii-143: l' idea che i ladri s'erano aggirati
quel giovane biondastro e zoppicante, dal- l' una all'altra sala. stuparich, 2-360
lungo (con la mente, con l' animo, con l'interesse);
la mente, con l'animo, con l' interesse); intrattenersi con insistenza (
tutto a vilissimi prezzi, et ancora l' argento vivo, con il quale ancora loro
foscolo, ii-2-83: io esamino come l' abbiano usata [la lingua] gli egregi
camminando per diporto un giorno / per l' aggirate vie del patrio fiume. varano,
, tutto, preso prigioniero: da l' alto, coi propri occhi l'avevano visto
da l'alto, coi propri occhi l' avevano visto sfilare tra le baionette nemiche
, a fine che non si svolga l' aggiro fatto d'essi. =
2. sm. chi fa l' aggiudicazione; chi propone i termini e
propone i termini e le condizioni per l' aggiudicazione: l'opposto di aggiudicatario.
e le condizioni per l'aggiudicazione: l' opposto di aggiudicatario. tommaseo [s
tommaseo [s. v.]: l' aggiudicante era compro; però diede l'
l'aggiudicante era compro; però diede l' impresa per poco. boccardo, i-56:
a comprare quell'oggetto o a compiere l' opera divisata. a giorno fisso presentansi
dell'im- mobile, e poscia aggiudica l' immobile stesso al creditore col beneficio del
tale un diritto o una cosa; cosi l' opinione pubblica aggiudica all'uomo un merito
aggiudicatàrio, sm. dir. chi riceve l' aggiudicazione; colui al quale è riconosciuto
un'asta pubblica: in quanto ha fatto l' offerta migliore oppure condizioni più vantaggiose)
). panzini, iv-12: l' aggiudicazione può aver per oggetto anche un
caso è aggiudicatario colui che ha fatto l' offerta migliore. codice di procedura civile,
gravato da pegno o da ipoteca, l' aggiudicatario o assegnatario... può
può concordare col creditore pignoratizio o ipotecario l' assunzione del debito. ibidem, 540:
che aggiudica, che è preposto a fare l' aggiudicazione. aggiudicazióne, sf
aggiudicazióne, sf. dir. l' aggiudicare; assegnazione, conferimento in seguito
in che mese del 1830 si dee fare l' aggiudicazione del premio quinquennale della crusca.
s. v.]: fare l' aggiudicazione, denota più espressamente la cerimonia e
espressamente la cerimonia e gli atti che l' accompagnano. boccardo, i-56: aggiudicazione
cosa venduta all'incanto. risulta adunque l' aggiudicazione da un contratto stipulato con pubblica
codice di procedura civile, 537: l' aggiudicazione al maggiore offerente segue quando,
, siccome male aggiugnente allo esilio; o l' esilio a quella, riputiate più grave
dante, inf., 11-62: per l' altro modo quel- l'amor s'
: per l'altro modo quel- l' amor s'oblia / che fa natura,
vostro piacere, con poche parole ve l' intendo di dimostrare. idem, dee.
sollevate da gli atomi ignei ascendenti per l' acqua, aggiugnesti, l'acqua dover
ignei ascendenti per l'acqua, aggiugnesti, l' acqua dover esser bollente. idem,
re. marino, 7-106: a l' opra naturai cultrice mano / con innesti
pregio, /... / nasce l' uva dal sorbo ed adottato / da
uva dal sorbo ed adottato / da l' arancio purpureo è il cedro aurato.
idem, 3-36: stimano i periti che l' ammiragliato e l'arsenale sarebbono stati assai
stimano i periti che l'ammiragliato e l' arsenale sarebbono stati assai meglio collocati a revel
. baretti, ii-272: egli ha fraudata l' italia d'una gloria che le poteva
loro. idem, iii-40: mi perdoni l' audacia di scriverle... e
i-32: e, poiché il sentimento e l' incivilimento cavalleresco che informò quella poesia era
due fontane ond'elli cresce, che l' una ha nome geor e l'altra dan
, che l'una ha nome geor e l' altra dan, che si aggiungono insieme
dalla testa / dove s'aggiugne con l' ottava ripa. maestro alberto, 69-
amicizia i petti. tasso, 15-37: l' isole di fortuna ora vedete, /
lieta / ch'ancor questo trofeo / de l' altre palme al cumulo s'aggiunge.
, iii-306: pur non giunge / l' attesa al mio servir giusta mercede: /
: / in essi s'alimenta / l' unico fuoco della mia speranza.
-anche al figur.: raggiungere con l' intelletto, comprendere. novellino,
e a posa; lo erroneo mai non l' aggiugne, ma con molta fatica del
sì lontano, che con questa non l' aggiunga, solamente che tu il vegga.
finestra della camera, il quale con l' un de'capi vicino alla terra aggiugnesse.
fiorini. cantari, 28: abbassa l' asta e inver'di lui procura,
/ e co'la lancia in tal modo l' aggiunse, / che il fe'cadere
trenta piedi, vel circa, acciocché l' ombra dell'uno non aggiunga l'altro.
acciocché l'ombra dell'uno non aggiunga l' altro. alberti, 358: quella
: tu di'che mi vuoi dare de l' acqua: o tu mi vuoi
69-62: al sole aspira, e l' alte torri pianta / per aggiunger al cielo
508: nessuno altro uomo ancora non l' ha aggiunto. s. caterina de'ricci
fe'sì nobili opre / che non l' aggiunge altrui parlare o canto. marino,
. serra, ii-423: non sempre l' analisi comparativa ha aggiunto per risalire dalle
aggiugniménto), sm. disus. l' aggiungere; aggiunta. livio volgar.
potenza de'romani novellamente era cresciuta per l' aggiugnimento del popolo d'alba. buti
. congiungimento. giamboni, 2-146: l' una, che lo aggiugniménto sia d'
era tempio di marte, non vi era l' aggiunta del capan- nuccio. magalotti,
spese d'andata e ritorno, con l' aggiunta d'una cambiale di altre quaranta ghinee
aggiunte fantastiche. tommaseo-rigutini, 242: l' aggiunta si fa, d'ordinario, all'
la giunta è un soprappiù che con l' intero non ha congiunzione immediata...
congiunzione immediata... si fa l' aggiunta di un'ala a un palazzo,
giunta. si dà la giunta, non l' aggiunta, di un tanto sulla quantità
s. v.]: dicesi 'l' aggiunta esser maggiore della derrata ',
annestatura e per i pari pesi fermare l' una contro l'altra comodamente. i.
i pari pesi fermare l'una contro l' altra comodamente. i. nelli, 8-2-14
aggiuntare. aggiuntatura, sf. l' aggiuntare; aggiunta. aggiunterèlla [aggiuntarèlla
il nome rozza,... con l' o stretto, e con le zete
pace tanta, / che mai rebellion l' anima santa / non sentì poi ch'a
aggiunto di procura occorre non avere superato l' età di anni trenta.
qualche sua proprietà. idem, 2-281: l' aggiunto certamente si fa e con parole
: il nome usato per ornamento è l' epiteto, o 'l nome aggiunto che vogliam
poeti hanno usato gli aggiunti per ammollir l' asprezza del nome. vico, 452:
vico, 452: restò al volgo l' aggiunto perpetuo di « profano »; perché
corso (onde omero dà ad achille l' aggiunto perpetuo di « pie'veloce »
attaccava, variavano secondo le circostanze e l' umore dell'amico. g. capponi
leopardi, i-1500: non viene [l' eleganza] da altro se non da un
e la relazione meramente grammaticale, e l' ideale altresì. arila, 19: usano
quasi lo stesso che vobiettivo, e l' adiettivo non accenna la qualità della persona a
ii-2-194: questo [achille] è l' eroe che omero, con l'aggiunto perpetuo
è l'eroe che omero, con l' aggiunto perpetuo d'« irreprensibile » (
242: aggiun zione è l' azione dell'aggiungere. si disputa in un
. si disputa in un parlamento sopra l' aggiunzione, da farsi, di alcuni articoli
: acciocché seguir potesse lo aggiustamento tra l' un popolo e l'altro. galileo,
lo aggiustamento tra l'un popolo e l' altro. galileo, 1-1-266: l'uno
e l'altro. galileo, 1-1-266: l' uno de'quali [usi]
de'quali [usi] è l' emendazione ed aggiustamento puntualissimo di tutte le
e così dolorosi imbarazzi... per l' aggiustamento delle cose di questi pupilli.
5-415: applicava [buonaparte] viemaggiormente l' animo al negoziare col papa, col fine
appagare la mia coscienza ch'io non l' avea in ira, anzi in sommo onore
ira, anzi in sommo onore per l' umanità della sua indole, mi rizzai cresciuto
mi rizzai cresciuto d'un pollice per l' aggiustamento. manzoni, 1014: [il
intero. boccardo, i-57: veduta l' utilità dell'aggiustamento, indichiamone la forma
non mai dopo la riscossione degli affitti e l' aggiustamento dei conti coi mezzadri.
si può dire lo stile che avrà l' ankara di domani. in cammino s'
(590):... l' infilzavo addirittura, prima che avesse tempo
aggiusterò io la testa; ti farò schizzar l' acqua dal cervello. moravia, vii-243
poi confrontandosi insieme, s'aggiustassero per l' appunto. g. bentivoglio, 2-8
con cui dovea ricevere al suo cospetto l' antico drudo, e con cui doveva correggerlo
i. neri, 3-21: aggiustan l' oste, e vanno a spron battuti /
: la sera del sabato, quando fu l' ora di aggiustare il conto della settimana
aggiustare il cammino: determinare sulla carta l' indirizzo da prendere per arrivare alla meta
la positura giusta, che è quando l' immagine del sole s'aggiusta col cerchio segnato
dolce, e a me toccherà provare l' amaro. basta, verrò da voi,
ma nell'atto non ne determinano per l' appunto le condizioni: ed è parola
confarsi. salvini, 10-1-6: e l' altro di più gli dà [ad amore
dell'anima sensitiva. segneri, iv-340: l' illustrissimo im pugnatore per ischermirsi
di rado una aggiustatezza, da emulare l' ammirato e pianto latino. leopardi
aggiustatezza, una capacità di variar l' espressione. nievo, 137: si diede
immaginare voi che sapete per prova l' effetto prodotto nella voce e sulle labbra dai
una gomitata per fargli notar bene l' aggiustatezza del soprannome in aggiustato
, aggiustato in modo che rimirava sempre l' istesso punto. torricelli, 189: che
e simiglianti ripari; ma non già l' avvedutezza nell'eleggere forme, le misure
dicesi aggiustata, termine di maneggio, l' andatura artificiale a cui si addestra il cavallo
dirsi aggiustato un pezzo d'artiglieria, l' asse del quale è diretto giustamente in rapporto
il lavoro primitivo, indifferenziato, del l' uomo solo. che deve saper romper la
forma sferica. campanella, 2-206: l' acqua nel bicchiere posta, s'ag-
s'alza e mantiene, non volendo l' una parte dall'altra staccarsi, perché
). agglomeraménto, sm. l' agglomerare, rammassarsi; accumulo, mucchio
consuetudine, v'abbia ad intonar ne l' orecchio con uno articioso proemio, con
tecn. sostanza capace di formare con l' acqua una pasta, una malta (che
agglomeravano, si avvoltolavano, si appiccicavano l' una su l'altra. idem,
avvoltolavano, si appiccicavano l'una su l' altra. idem, iv-2-844: il vapor
il busto dal capo, il nervo da l' osso. monti, 12-22:
(in mattonelle o statore che abbia l' orecchio capace di distinguerne l'inblocchetti)
statore che abbia l'orecchio capace di distinguerne l' inblocchetti) dei cascami industriali, specie
diversi saldati insieme per coesioneaggiustatura, sf. l' aggiustare; opera delo anche con qualche
anche con qualche cemento naturale. l' aggiustatore. 4. agg. e sm
genere di riparazioni. agglomerazióne, sf. l' agglomerare; accunegri, 2-820: nelle
nica, -si adattava a fare l' uomo di fatica, e l'aggiu-
a fare l'uomo di fatica, e l' aggiu- d'annunzio, iv-1-887:
. disus. pareggio amministrach'egli esperimentasse l' aderenza materiale con lo strato tivo;
sua razza. civinini, 1-62: su l' agglomeraarila, 19: il nome 'aggiusto'
e. cecchi, 6-86: l' agglomerazione nei grandi centri industriali.
'. agglutinaménto, sm. l' agglutinare; rincollarsi, il saldarsi insieme
, specialmente pronomi e preposizioni (come l' ungherese, il finnico, il turco
c. mei, 184: l' altro è più mite, più sostanziale e
ad un proporzionato calore di fuoco: ove l' argento vivo esala e toro resta agglutinato
nutritive. agglutinazióne, sf. l' agglutinare, combaciamento. 2
(cosiddetta anticorpo) capace di provocare l' agglutinazione dei globuli rossi e d'immobilizzare
collina, / con la ragazza che pigiava l' uva / nella colma bigoncia a gambe
xii-3-60: e come là s'aggocciola [l' acqua], / così quivi si
alla finestra, ora in cuore tradisce l' uomo che la sera accanto a lei
sia in figura ritonda, e aggomitolata l' una spera sopra l'altra, e
ritonda, e aggomitolata l'una spera sopra l' altra, e che ciò si mostri
concetti, che confusi fra loro, confondono l' ingegno di chi le vede. e
un gran suono. soderini, ii-45: l' apocino è un frutice con fusto senza
e le file, e si rammucchiano l' uno contro l'altro...;
file, e si rammucchiano l'uno contro l' altro...; l'altro
uno contro l'altro...; l' altro indica una specie di evoluzione de'
uscire, a modo di grappol d'uve l' una appiccicata all'altra, aggomitolate pendono
sia lecito... comperare per l' avvenire alcuna qualità di accia aggomitolata.
[le ombre]: incerta, smunta l' una; simile l'altra /
: incerta, smunta l'una; simile l' altra / ad una macchia cruda
lacere di lana nera che il tempo e l' unto avevano ridotto quasi al primitivo
taper, 1-28: tra l' inferriata del finestrino murato c'erano
aggomitola. aggomitolatura, sf. l' aggomitolare; l'av volgersi
aggomitolatura, sf. l'aggomitolare; l' av volgersi a gomitolo.
aggottaménto, sm. idraul. l' aggottare; opera destinata a prosciugare
aggottare; opera destinata a prosciugare l' acqua in uno scavo (mediante
, tr. [aggètto). levare l' acqua dal fondo di un'imbarcazione.
, i-73: non potevano star su l' ancore né aggottare la tanta acqua,
andasse a fondo, con il continuo aggottare l' acqua che già si poteva arrivare
sui vascelli si ottiene questo effetto mediante l' azione delle trombe, e sui bastimenti da
la votazzòla di legno che serviva ad aggottare l' acqua dalla stiva, una specie di
: se fossimo sopra una barca con l' acqua ai bordi, non aggotteremmo con
acqua si smeriglia. 2. prosciugare l' acqua in uno scavo (cfr. ag-
almeno usabile per fare ne'fossi l' operazione che chiamiamo di aggottare, che è
nelle sa line per travasare l' acqua. = deriv. da
aggottaménto. perelli, ii-9-139: l' operazione delle aggottature che si fa a
, v-264-17: ma più m'agrada l' amoroso foco, / ov'è il mio
. idem, rettor., 133-21: l' animo dell'uditore è fatigato sì che
/ morrà, di me così forte l' aggrada / e non del dì. dante
m'aggrada il tuo comandamento, / che l' ubidir, se già fosse, m'
idem, 96-11: allor errai quando l' antica strada / di libertà mi fu precisa
, / più non vedea quella che sì l' agrada; / e con temenza alla
poi ch'a la tigre sola / l' armonia non aggrada. goldoni, iii-279:
sonetto. idem, vii-1109: se l' amor mio potesse recare il menomo pregiudizio
: le ricchezze altro non sono che l' abbondanza delle cose necessarie non solo, ma
di certi gesuiti troppo si è cercata l' aggradevolezza del dire, e si è
: lasciamo in disparte il favore, l' aggradimento de'nostri giuochi usitati. redi,
di qualche gentilezza o di aggradimento, l' era sempre verso i più brutti e sparuti
, ii-300: la comune usanza / ha l' amor così agradito, / che da
che vuole / e darvi sol può l' umil servo vostro. tasso, 6-iii-23:
] a maturar possenti / e raddolcir l' amate frutta acerbe: / onde il
: / onde il lor succo a l' api schife aggrade. sarpi, ii-61:
gran dimostrazione di aggradire il nuncio e l' ufficio. goldoni, v-1301: non
. goldoni, v-1301: non vedo l' ora di dargli questo po'di selvatico.
; gradire ha e questo senso e l' altro senso neutro, d'essere grato e
forte. tasso, 6-14: se ben l' ire e la spada / dovresti riserbar
idem, 10-69: ben potete schivar l' aspro mio sdegno, / quando servire al
ciò] si farebbe, lasciando che l' altro credesse, se gli piaceva, esser
disse che lo farebbe, lasciando che l' altro credesse, se gli aggradiva, esser
dono, da dio rimeritato, che l' aggradito solamente dagli uomini. magalotti,
ambe, ne insaccocciai una, addentài l' altra. b. croce [basile]
). afferrare col graffio, con l' uncino; artigliare. forteguerri,
! / col cavallo, con l' armi, e con lo scudo.
e di bollitura, e poscia sfumata tutta l' umidità, assodarlo e aggranarlo.
, ed ogni cosa aggranchiata, per l' aere fresca e contratta. grazzini,
l. martelli, i-58: fa volar l' altalena senza penne, / fa sgranchiar
altalena senza penne, / fa sgranchiar l' altalena gli aggranchiati: / felice il dì
mettendo innanzi a stento una gamba dopo l' altra, che parevano aggranchiate. [
mano per insegnargli a mettere un passo dietro l' altro. aggrancire, tr.
b. de'rossi, 2-54: l' altro diavolo aggrancì l'altra anima con
rossi, 2-54: l'altro diavolo aggrancì l' altra anima con le branche. i
. disus. il far grande, l' ingrandire; ingrandimento. de filiis
aggrandi- mento delle scienze vere e reali l' istessa natura va palesando. guiducci,
nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l' aggrandimento che questo cagiona nell'istesso angolo
dicitore vuole il detto suo aggrandire, o l' animo dell'uditore a misericordia recare.
, ii-225: e lo talento e l' ovra / ch'eo metto 'n agrandire /
quaranta anni che regnò stette sempre su l' armi, e mirabilmente aggrandì i termini
imperatore tocca aggrandire la religione ed estinguer l' eresie che incominciassero a nascere. idem
della riforma si dolevano i preti che l' autorità dei vescovi fosse aggrandita troppo,
bruno, 41: con questa filosofia l' animo mi s'aggrandisce, e me si
mi s'aggrandisce, e me si magnifica l' intelletto. campanella, 2-287: a
. b. davanzali, ii-502: l' abrostino è la concia e la medicina
pronom. arici, 257: l' accolta linfa il vetro agghiada, e tocca
vede, / se gli scaglia e l' aggranfia per un piede. salvini, v-506
). aggrappaménto, sm. l' afferrare; l'aggrapparsi.
aggrappaménto, sm. l'afferrare; l' aggrapparsi. negri, 2-990
che va giuso / talora a solver l' ancora ch'aggrappa / o scoglio o altro
di saltare sulla propria ombra, o con l' aggrapparsi al proprio codino, di trarsi
vita. slataper, 1-29: zappavano l' uva, curvi, aggrappati sull'orlo del
pietre. aggrappo, sm. l' aggrapparsi, l'afferrarsi. d'
aggrappo, sm. l'aggrapparsi, l' afferrarsi. d'annunzio, iv-2-47
del fino arenato, tra l' acqua incalzante che le empiva di
gran filza, intrec ciato l' uno con l'altro. 2
intrec ciato l'uno con l' altro. 2. rifl.
lavoratori di terre più intendenti, che l' ellera nuoca alle querce, alle quali ella
a scrivere. soderini, ii-45: l' apocino è un frutice con fusto senza
ad ogni albero s'aggrappava e aggraticciava l' edera amorosa. paolieri, 2-115:
una nugola a posarsi; / e con l' ali e co'piè l'una con l'
/ e con l'ali e co'piè l' una con l'altra / e tutte
l'ali e co'piè l'una con l' altra / e tutte insieme aggraticciate e
). aggravaménto, sm. l' aggravarsi (di una situazione, specie
ludovico; ma, lodato dio, l' ultima lettera ci ha forte consolati. tommaseo-
consolati. tommaseo- rigutini, 1931: l' aggravio è nell'onore o nell'interesse;
è nell'onore o nell'interesse; l' aggravamento nei mali del corpo o in altri
sopra il livello di quella che pareggia l' altezza del solido, non però s'accresce
secondo le circostanze più o meno aggravanti l' opposizione, ingiuria o minaccia. manzoni
. coll'aggravante della frode, e l' albero: quell'albero che ricorda le
, sotto 'l quale arrivesciato getta fuori l' arene, e vomica la fiamma per
, né indegno / vento mai che l' aggrave. idem, 91-8: peso
landino, 238: se esce [l' anima] lorda de'vizii, il peso
lorda de'vizii, il peso di quegli l' aggrava, e falla rovinare allo 'nferno
salma? bruno, 483: ivi a l' ardito ed audace tifeo /..
. d. bartoli, i-431: [l' aria] non che potersi scaricare delle
, che di grave tonfo / fendon l' onda al cader, poiché le aggreva /
, ciascuno di loro procacciò d'abbattere l' uno l'altro per ogni via e modo
di loro procacciò d'abbattere l'uno l' altro per ogni via e modo che
potenza della somma maestà, non potè adempiere l' appetito della sua malizia. idem,
debba trascurare, né lasciare di medicare l' altro. d'annunzio, ii-282:
che aggravano il capitano, rispondo che l' autore del discorso non cerca quello che
autore del discorso non cerca quello che l' aggravi o lo scarichi. s. caterina
(la mente, il giudizio, l' animo). -anche intr. con la
e della mercatanzia... aggravarono l' ordine del divieto. passavanti, 112
, la quale dopo alquanti dì sì l' aggravò forte che, non potendola sostenere
contribuiva a tenermi iracondo, e probabilmente l' ira aggravava il male fisico. cattaneo
febbre. beltramelli, ii- 175: l' avevo lasciata piangere sentendo aggravarsi in me
g. villani, 9-52: là [l' imperatore] aggravò forte, e come
del padre. idem, 7: l' altro dì vedendosi aggravare, rimandò per lo
vergine dafne e la seguitò come si seguita l' oro, e a dafne fece aggravare
oro, e a dafne fece aggravare l' amore d'apollo come aggrava il piombo
in narrando aggrava molto) / che rinaldo l' uccise. 6. figur.
plebe aveva già maggiore duolo dell'usure che l' aggre- vavano di die in die.
i-413: nessuna cosa può tanto aggravare l' animo dello amante, quanto se ella
ma il dolor de la piaga sì l' aggreva, / che pallido ne l'erba
sì l'aggreva, / che pallido ne l' erba riversossi. idem, 36-30:
è la prostrazione di tutte le forze e l' abbondanza degli incommodi che aggravano molestamente questi
dinanzi. campanella, 2-180: sendo l' aria infetta, subito lo spirito s'aggrava
, diventa languido e non può far l' opere della vita. menzini, iii-337
iii-337: de'quali [comodi] l' età mia, che comincia già ad
figur. leonardo, 2-566: essendo l' acqua grave fori del suo elemento,
noi vediamo il contrario, perché quivi l' àliga, erba che nasce in tali fondi
penetra a dirittura, come se infra l' aria nata fussi. sannazaro, 10-171:
. della casa, 560: dee l' uomo recarsi sopra di sé e non appoggiarsi
: questa ci volle dire che fosse l' aria, la quale aggravandosi sopra tutte
nell'afa, lontan lontano, verso l' etna nebbioso, dove il cielo si
o poco meno; e non tanto per l' antichità, quanto per la grandezza di
, s'aggravava molto d'andare con l' oste di luogo in luogo. ariosto,
fé, marano! / perché di lasciar l' elmo anche t'aggrevi, / che
sulla corda dice cose, che fanno crescere l' indizio, che egli abbia commesso un
, dalle parti conterminanti più aggravate, l' aria concorrerà verso il centro della provincia
. d'annunzio, iv-1-946: su l' immenso lugubre specchio delle acque il cielo
uno di quei cupi silenzii che accompagnano l' aspettazione d'una catastrofe ignota. saba
forte di gotte aggravato e non potea aoperar l' arme, ma colla lingua confortava gli
dalle angustie dello animo, si mori l' anno della età sua cinquantatreesimo. galileo
era stata in grado di poter aiutar l' altra, che s'era trovata aggravatissima.
tutto il restante delle facoltà sopportasse rispettivamente l' aggravio. bruno, 158: di venezia
un certo aggravio. manzoni, 402: l' aggravio imposto... non era
me dare aggravio, che io ne l' abbia proseguita [l'opera].
che io ne l'abbia proseguita [l' opera]. -farsi aggràvio: farsi
core, cordoglio del spirito ed aggravio de l' alma mi si presenta a gli occhi
colpa. tommaseo- rigutini, 1931: l' aggravio è nell'onore o nell'interesse;
è nell'onore o nell'interesse; l' aggravamento, nei mali del corpo o in
gradevole. targioni tozzetti, 8-411: l' aceto per tal uso si potrà aggraziare
esser più. baretti, ii-216: l' ho visto innamorarsi della... più
di quelli della pisana per farmene poi l' aggraziato dinanzi a lei. cantoni, 56
decorato. d'annunzio, iv-2-19: l' acqua infinita d'un azzurro carico staccava
questo tidide? cavour, xi-19: l' austria non ha nessuna intenzione aggressiva,
e rispetterà i trattati; purché non l' aggrediate, vi tratterà sempre nel modo più
* aggredire, aggressione, aggressore': l' uso odierno restringe queste voci ai malandrini
la coesione..., dicesi che l' aggredisce. l'acido solforico aggredisce il
., dicesi che l'aggredisce. l' acido solforico aggredisce il marmo, quando lo
marmo, quando lo scompone, sprigionandone l' acido carbonico, ed insignorendosi della calce
il bagliore dei lampi illuminava a tratti l' interno della capanna coi tre assalitori protesi a
unione. giacomini, 3-21: l' obedienza a la ragione e a le vere
da strata [crusca]: non riceveranno l' assoluzione del loro peccato, se eglino
ii-37: il migliore degli uomini, l' uomo-dio, sdegnava egli di porre il suo
ei più onorava? -per indicare l' unione politica di un popolo, un
atomi di fuoco si vanno multiplicando per l' acqua ed aggregandosene molti insieme, formano
quali in gran numero vanno ascendendo per l' acqua e scappando fuori della sua superficie.
. b. croce, ii-6-391: l' arte dell'imparare,... senza
le quali non sono propriamente parti come l' aliquote. 3. medie.
alquanto molesta. leopardi, iii-245: l' invito fattomi da v. e..
[par., 15-1]: cognosciuta l' unità, si cognosce lo nuovo aggregato
, non sarà mai possibile di aver l' aggregato delle forze. f. negri,
e anche percossi dall'onde, e spruzzata l' acqua a molta altezza, viene a
bastante per la rarefazione, che riceve l' acqua nel congelarsi, scoppieranno tutti;
mescolati insieme. cesarotti, i-105: l' eloquenza, considerata nell'elocuzione, come
altre sue parti, abbraccia e comprende l' aggregato di tutti i mezzi possibili di
1-174: una gran nazione non fu che l' aggregato di tante piccole nazioni. foscolo
mondo] particulare solamente, che abbracciando l' acqua e la terra, comunemente si chiama
, ii-v-16: secondo che nel libro de l' aggregazioni de le stelle epilogato si truova
v. e. avrà trovato compenso con l' aggregazione del sig. teofilo. d
]: 'forza di aggregazione'significa propriamente l' attrazione fra particelle materiali omogenee, come
cosa della vecchiezza per due segni, l' uno per li capilli bianchi, l'
l'uno per li capilli bianchi, l' altro per la pelle della carne aggreppata.
, vii-170: fingeremo che la lettera l' abbia scritta uno di quei tre che
uno di quei tre che hanno fatto l' aggressione... con quei precedenti,
e comandar truppe addietro, che sostengano l' aggressione. tommaseo-rigatini, 434: re
una lettera del negus giovanni, scrisse fra l' altro: « il mio esercito
, invasione inopinata, offesa inaspettata. l' azione di colui che è il primo ad
. bocchelli, 10-18: avrebbe dimesso l' abito di professare aggressivamente i suoi assiomi
egli non ha nessuna intenzione aggressiva verso l' italia. negri, 2-797: s'ella
il piglio risoluto e aggressivo mi dà l' immagine d'un d'annunzio giovanile
questi [istinti] saranno via via l' istinto fagico e appropriatore, poi l'istinto
via l'istinto fagico e appropriatore, poi l' istinto aggressivo e crudele. alvaro,
occhi chiari, la bocca sottile, dava l' idea della decisione. aggressivo, se
strada. b. croce, ii-2-83: l' approvazione che si dà a colui il
, non potendo altrimenti salvarsi, uccide l' ingiusto aggressore. = voce dotta,
rima nenti liquide unendosi concipeno l' arena in mezzo a sé,
più li quore o manco l' awinse, come si vede ne i tufi
2-1255: ecco davanti / mi si fa l' infelice simulacro /... stupii
. tose, griccio (da riccio con l' influsso di grinza). aggricciato
truovata pur così, e così dopo l' anno; se non che era aggrinzata e
intanto il filosofo imbecille, / e dietro l' arte tua chiama sprecato / l'oro
dietro l'arte tua chiama sprecato / l' oro, che può lo stomaco aggrinzato
ai piedi della moglie che aveva acquistata l' aria soddisfatta e meticolosa delle bottegaie.
di questa troppo altrui dannosa gomma [l' avarizia]; /... /
rugginoso. idem, 2-772: l' aggrondata decrepitezza di case che sono in
sono in piedi da secoli e sudano l' età da tutte le rughe. beltramelli,
la quale... generò ne'miseri l' aggroppamento de'nervi nelle giunture.
la trama antica / tesse e ritesse l' ardua tessitrice [la storia]. dossi
s'era aggroppato. viani, 19-354: l' acque si luttavano nel profondo e pullulavano
giovargli per entrar dentro... l' aggroppar le spalle, il cozzar col capo
/... / poscia che l' ebbi tutta da me sciolta, / sì
s. v.]: aggroppatura, l' effetto dell'aggrop- pare, cioè
or con una mano or con l' altra faceva cenni. idem, 2-71
interno. deledda, iii-230: l' uomo aggrottò le ciglia e chiuse un po'
, che dànno all'udito più l' idea di motori a scoppio che di note
a grottesche, che aggrumaménto, sm. l' aggrumare; coaguricavata dal vero, e
bocca. redi, 16-iii-233: passa [l' altro] sotto e son pronti
calvino, 1-277: la città lì finiva l' aggrumo delle case e cominciava a seminarsi
). aggruppaménto, sm. l' aggruppare; accostamento, riunione, addensamento
paia un'aggruppamento di panno spogliato da l' uomo, come si vede fare a molti
: vuoisi di più osservare, che se l' alzamento e abbassamento dell'argento vivo provenisse
favorito di sei papi non soltanto tutta l' arte ma anche tutta la vita del
, ii-359: un terrore di tutto l' essere gli si aggruppava in un singhiozzo che
. segneri, iii-3-320: si riscaldano l' uno l'altro, come le serpi
segneri, iii-3-320: si riscaldano l'uno l' altro, come le serpi aggruppate insieme
ch'ella dice o fa mi tocca l' ugola: / ogni suo atto, ogni
, / e andar bel bello aggruzzolando l' oro. redi, 16-ii-83: e
bibbia volgar., vi-322: prestano l' anima sua, aggua- dagnando nella legge
per lo cavar della terra e per l' arare. b. croce, ii-13-156:
non solo renderebbe scipita ma farebbe perire l' umanità. idem, iii-23-267: assente
, iii-23-267: assente... l' affetto e la fantasia dell'affetto,
d'astrologia [crusca]: declinata [l' ombrìa] alla parte della latezza della
. chiaro davanzati, v-298-28: ché l' altre donne non avriano dottanza / e moveriano
] / tra loro [le monache] l' agua- glianza in tal modo / che
nimiche: / così la sagrestana e l' ortolana / e l'altre tutte ch'uficio
così la sagrestana e l'ortolana / e l' altre tutte ch'uficio hanno in casa
che dio si conosce non solamente per l' ammirazione di quella incomprensibile sostanza,.
bibbia volgar., vi-105: tutto l' oro per rispetto della sapienza si è
è come uno poco d'arena, e l' argento all'ag- guaglianza di quella fia
volgar., 2-13: è meglio se l' acqua è torbida di torrente,
tanto che si agguagli e pareggi con l' altro. settembrini, ii-3-80: il luogo
ma tutto scosceso e ripido, ed egli l' ha agguagliato gettando nella parte bassa una
bassa una scarpa saldissima per sorreggere tutta l' opera, e assicurar bene le fondamenta
a sé aveva co'corpi morti agguagliata l' altezza del suo cavallo. ottimo, i-210
a lor vicino, / uom ch'a l' alta fortuna agguaglia il merto. idem
non sapete ancora come le lettere agguagliano l' uomo di lettere all'uomo ricco, e
all'uomo ricco, e fanno che l' uno sia compagno e non servo dell'altro
della sofferenza corporea, quel suono che agguaglia l' uomo che soffre al bruto che soffre
valore pari. petrarca, 104-3: l' aspettata vertù che 'n voi fioriva /
riva. lorenzo de'medici, i-279: l' ingegno agguagliato era col disio, /
che di candor agguaglia / pur or ne l' apennin caduta neve. idem, 17-89
soavi accenti. galileo, 462: l' intelletto umano ne intende alcune [scienze
assoluta certezza, quanto se n'abbia l' istessa natura; e tali sono le
scienze matematiche pure, cioè la geometria e l' aritmetica, delle quali l'intelletto divino
geometria e l'aritmetica, delle quali l' intelletto divino ne sa bene infinite proposizioni
agguaglia / questa ch'oggi per lui l' alma mi stringe. marino, 328:
, 328: dican laggiù poi / l' anime tormentate, / se tormento han gli
farle bene. alfieri, i-30: l' emulazione mi spronava finché avessi superato o
superino in bontà! leopardi, i-479: l' artifizio sottentrando alla virtù, ed agguagliandola
fiume] non presume; / se l' ode sotto un lauro, o sotto un
un faggio / con dolcissimi accenti addolcir l' aura. 6. esprimere,
si agguagliavano e la valle profonda assumeva l' aspetto di un golfo pacifico a specchio del
, che 'l numero nostro / con l' eterno proposito s'agguagli. petrarca,
non solamente col suo re volesse ne l' opere di cortesia agguagliarsi, ma ch'egli
: acciocché i sangui vengano loro agguagliataménte l' un mese con l'altro. o
vengano loro agguagliataménte l'un mese con l' altro. o. rucellai, 2-6-4-275
sortilegi. viani, 14- 87: l' omettino aveva il viso agguagliato a una copertina
. tesoro volgar., 6-26: l' uomo giusto è agguagliatóre tal fiata
agguagliatóre sì parte la pecunia e l' onore e fa divisione intra due almeno
almeno. tasso, n-ii-355: se l' uomo torrà in moglie donna di condizione
aguagliator di molte disaguaglianze e ch'egli tolta l' ha non per serva ma per compagna
agguagliazióne, sf. astron. ant. l' eguagliarsi del giorno e della notte durante
eguagliarsi del giorno e della notte durante l' equinozio. ottimo, ii-20
del dì con la notte] dice l' autore, che quando la notte soperchia,
del carbonado nell'ornamento dell'oro è l' agguagliézza delli stromenti musici nel convito.
(e ce ne volle), l' oste l'agguantò subito, e corse con
e ce ne volle), l'oste l' agguantò subito, e corse con le
uno stocco (a quei tempi portavano l' arme anco i papi!) e con
linati, 30-82: si chinava, l' agguantava [la biscia] per la coda
, di carriera. soffici, 6-55: l' agguantai per la gola e lo spinsi
strinsi, mi slanciai su di lui, l' agguantai al petto e feci per menare
: spezzò piatti e bicchieri, poi agguantò l' uscio e andò a desinare all'osteria
. idem, 23-18: aguarda a l' arbore, o omo, quanto fa sua
tempo: aspettare il tempo opportuno, l' opportunità. bartolomeo da s. c
. libro di sentenze, 23: l' uomo si è mente incarnata, fantasima del
che aguatano il cammino. -agguatare l' occasione: spiare il momento propizio.
asse diata, stavano spiando l' occasione di farsi innanzi. [edizione
168):... stavano agguatando l' occasione di farsi innanzi].
che niuno abbi fatto, sempre elli l' aguata: e così aguata il suo difetto
dentro dalla lor fiamma si geme / l' agguato del cavai che fe'la porta /
vii-21 (88): egli hanno posto l' aguato in segreto come il leone nella
bene: sono come persone; fiutano l' agguato a un miglio di distanza. borgese
cespuglio sembrava, ora, dovesse nascondere l' agguato; da ogni cima, da ogni
desideri. marino, 347: de l' alato fanciul la madre astuta /..
intenda, / dissimula ed intanto / de l' agguato d'amor l'esito aspetta.
intanto / de l'agguato d'amor l' esito aspetta. nievo, 35: perfino
2. ant. luogo ove viene teso l' agguato. m. villani, 7-8
a suo voler gli colse, / de l' aguato in cui stava uscito il zoppo
ottimo, i-525: li greci tornano: l' aguato del cavallo esce; li troiani
paradiso, 429: la gatta pigliatrice fa l' agguato per prendere il topo. bandello
12-3-4: vegghiando in agguato, aspetta l' assalto de'nemici. castiglione, 430:
bontempelli, 8-117: il mozzo teneva l' occhio alla clessidra in agguato del momento di
dante, inf., 23-16: se l' ira sovra 'l mal voler fa guelfa,
crudeli [con la variante: se l' ira sovra 'l mal voler s'aggueffa]
dal gomito alla mano, o innaspando con l' aspo. landino [inf.,
/ con vostra buona grazia or or l' aggueffo. imbriani, 2-38: senza
'. agguerriménto, sm. l' agguerrire; l'armarsi. tommaseo
agguerriménto, sm. l'agguerrire; l' armarsi. tommaseo [s.
poco costa di tempo e di fatiche l' agguerrimento d'un popolo, tuttoché disavvezzo dal-
d'un popolo, tuttoché disavvezzo dal- l' armi, se un sentimento virtuoso lo ispiri
montecuccoli, 2-109: il disciplinare l' esercito richiede grande spazio di tempo;
esercito richiede grande spazio di tempo; l' agguerrirlo, maggiore; e renderlo veterano
quanto più sempre va crescendo ogni giorno l' unione tra loro? cesarotti, i-308:
unione tra loro? cesarotti, i-308: l' ingegno si agguerrisce in questa scherma letteraria
inganno volontario, e già agguerrito contro l' evidenza? fil. ugolini, 16
io porgho / al saver vostro che l' aguinchi e cimi. agguindolaménto, sm
allegri, 1-4: se non era l' agguindolamento di certi cerve'fatti a
il pesatore fame la tara secondo l' ordine infrascritto... affi doppi
/ han costor pronte tra la lingua e l' ugola. = deverb. da
quattro...: la biacca e l' aghetta sieno trite, e molto menate
poteva. note al malmantile, 149: l' aghetto è una cordicella fatta di seta
chiamanlo anche 'passamano ', quando l' aghetto è lavorato sul tombolo. tommaseo-rigutini,
ne'buchi dello stivale o della fascetta l' aghetto stesso con un cordoncino. nella
con un cordoncino. nella lingua parlata, l' aghetto è il cordoncino con insieme
per estensione acquista tal senso... l' aghetto dicesi stringa, dal suo uffizio
in cui termina. dirò dunque: infilare l' aghetto, allentare la stringa. collodi
e d'oro e d'argento per l' uffiziale. esso si porta ad uso di
uccelli. pulci, 14-48: e l' altro fa coll'aghiron giù 'l tomo.
, i-275: or va stridendo lieto l' aghirone, / né teme il colpo
, / né teme il colpo o l' unghia del falcone. marino, 7-21:
unghia del falcone. marino, 7-21: l' aquila imperiale il sol vagheggia, /
, / va 'l picchio a scosse e l' aghiron volteggia, / la gru le
lo smeriglio e 'l terzuol seguon l' acceggia, / l'oche in fila di
'l terzuol seguon l'acceggia, / l' oche in fila di sé fanno bandiere
trastullo. / così stroz- ziero a l' aghiron talora / spuntando il lungo rostro e
piacendogli la stanza di firenze per l' agio dell'acqua, e per la sana
arlotto, 89: voi sapete dove è l' agiamento; se istanotte vi venissi voglia
di guerire li fediti e di racconciare l' armi ch'erano dirotte. m
e mensa fattisi / taciti prima sopra l' erba agiandosi, / d'opima carne
avaro, il quale, per non diminuire l' acquistato, non ardisce toccare; e
. villani, 9-306: agiatamente potea venire l' oste di qua da guisciana. guido
questo come negli altri borghi e villaggi l' agiatezza è quasi comune. giordani, ii-200
far nulla. saba, 384: rifiorì l' agiatezza a lui d'intorno, /
darvi nuovi colpi. palazzeschi, 4-123: l' agiatezza di quella cura domenicale intorno alle
cittadini con loro famiglie stavano quattro mesi l' anno in contado. fiore, 177-12:
beccaria, i-403: a misura che l' uomo diventa più agiato si allontana dal
non terrebbe donna di servizio per tutto l' oro del mondo. ojetti, 1-67:
elettori. moravia, v-29: immaginai che l' automobile fosse sua e che egli fosse
. cuoco, 1-44: si vide risorgere l' agricoltura, animarsi il commercio; la
agiate non hanno perciò uguale prezzo; se l' una averà convenevoli misure, e l'
l'una averà convenevoli misure, e l' altra le abbia sconvenevoli. grazzini,
tanto... come a l' ostello / agiato il porti anzi più fosca
osteria, rispondendomi così bastoni quando io l' invito in coppe. parini, giorno
, / come dannato è a far l' umile vulgo. padula, 480: due
d'un tratto, si appartava nel- l' agiatoio della biblioteca. = deriv.
secondo la ragione, e consiste ne l' opera de'buoni costumi umani. gelli,
pergola nella prossima stagione '; 'l' agibilità del serraglio delle bestie feroci è
e pronto. ariosto, 33-79: l' uno e l'altro d'accordo il ferro
ariosto, 33-79: l'uno e l' altro d'accordo il ferro trasse,
e destro. castiglione, 353: l' omo più robusto, più agile, più
con la mano e col pie'percuoter l' onda. c. dati, i-384:
in fulvi riflessi radiosa / chioma che l' agil capo t'incorona. d'annunzio,
la musica;... scrosciò l' applauso da tutte le manine. 11
lo spirito. manzoni, 310: con l' agile speme precorre l'evento, /
310: con l'agile speme precorre l' evento, / e sogna la fine del
voluttuoso, e lo spirito agile e l' ingegno superiore. e. cecchi, 2-19
superiore. e. cecchi, 2-19: l' agile e bizzarra disposizione inglese a cogliere
di colle in colle / quasi accennando l' arduo cipresso. pascoli, 1013:
i cui steli s'inarcano fuggendo verso l' abside della chiesa. fracchia, 675:
. segnava nell'ombra dorata degli alberi l' agile forma delle sue membra.
di agilità. serdonati, 6-328: l' agilità e la destrezza de'navigli piccioli,
gli altri lor pregi: la bellezza, l' agilità, la ga- gliardia, gli
di lana, succinto, che rivelava l' agilità di un corpo esercitato alla danza
, 2-47: v'è in lui l' agilità e la destrezza del giavellottista e dello
istento. tommaseo, 1-112: ha l' agilità di pensiero napoletana, con le note
elegantissimo in cui egli sembrava esperimen- tare l' agilità del suo spirito e la facilità della
, vedi che la tua mente conservi l' agilità e l'equilibrio che perdono i
la tua mente conservi l'agilità e l' equilibrio che perdono i tuoi muscoli
esteso di note veloci; vagilità dà l' idea generale e del semplice passaggio e di
, in cui le note, spiccandosi l' una dall'altra, dànno l'idea del
, spiccandosi l'una dall'altra, dànno l' idea del nitrito de'cavalli.
lat. agina 'foro in cui passa l' ago della bilancia 'e anche '
: molta buona gente di fiesole lasciaro l' abitare della città del poggio,
papa] la stanza di firenze per l' agio dell'acqua. detto d'amore,
forse fa tutt'uno con l' agio della giovinezza. 2
209): incitandogli il buio e l' agio ed il caldo del letto, le
che noi abbiamo a fare, anziché l' agio, di quello che noi pensiamo
annotazioni sul decameron, 71: anche ella l' operazione del macerare si fa con acqua
natura di prima. baretti, ii-252: l' argomento è divenuto poco a poco tanto
di studiare, non se n'aveva neppur l' idea. [ediz. 1827 (
: avere, offrire il tempo, l' opportunità. mostacci, ii-4-53: e
mostacci, ii-4-53: e sol ch'eo l' agio avisse, / già non saria
7-52: egli misfa tanto come ne ha l' agio. guido delle colonne volgar.
già, pel troppo freddo mancante, acciocché l' agio del fuoco sentisse. cantari,
per prender agio. marino, 7-100: l' allor non più fugace opache celle /
agio e riposo. 5. l' insieme delle comodità della vita: il
trascorrere. ariosto, 3-48: e l' ornarà [la sua terra] di templi
vati i due capponi ed il vino e l' uova, a casa se ne gli
, come prima lo vide addormentato [l' istrice], se n'andò alla volta
i passi di chi veniva, e spianargli l' arme contro, cento volte. leopardi
, sat., 3-244: ma se l' uomo è sì ricco, che sta
quando piacque a dio ch'io ebbi l' agio di parlargli, io il pregai in
proverbi antichi, 115: fu fatto l' agio per lo disagio. -ant.
commette un errore, si pente con l' andar del tempo. pulci, 10-126
263): onde colei, come l' usciolino aperse, vidde in su l'uno
l'usciolino aperse, vidde in su l' uno de'canti sedersi dormendo in camicia
. v. riccati, 213: l' azione dell'una [potenza] non è
sopra di essa in maniera, onde trame l' olio alle prime strette. rajberti,
per solo istinto. ojetti, i-69: l' azione d'un diplomatico consiste tutta nell'
più difficili,... formato l' abito, smarriscono, qual prima, e
in acqua. agitaménto, sm. l' agitare; agitazione, scuotimento. -
, che per agitamento diffondesi per tutta l' acqua. b. croce, i-3-332:
ma rino, 225: l' aggira [il dardo], il mesce
sempronio, iii-216: la nemica a l' uom cruda fortuna / soave sonno al fanciullin
fanciullin non presta, / se non l' agita ancor dentro la cuna. fontanella,
alto sollevollo, e solo / senza fatica l' agitò. manzoni, pr. sp
gran chiodi. carducci, 938: l' aura montana, calando già il sole,
le braccia agitando i veli grigi che l' avvolgono tutta, in atto di volare.
vi persuada, che il piegarvi o l' agitarvi col movimento degli affetti. idem
quelle poche o molte passioni ed affetti che l' hanno agitata lei stessa sino dalla
cuore sensibile, si fermasse ad osservare che l' accento cadendo sulla settima sillaba..
dama; / ella rinvenne alfin: l' ira, il dolore / l'agitavano ancor
alfin: l'ira, il dolore / l' agitavano ancor. idem, giorno,
: quelle campestri situazioni che ora muovono l' animo soavemente, ora l'agitano con forza
ora muovono l'animo soavemente, ora l' agitano con forza e l'ingrandiscono.
, ora l'agitano con forza e l' ingrandiscono. foscolo, ii-2-9: domanda [
le balze / quella [la fera] l' inferma plebe / agiterà delle minori belve
e libertà; verace / vita agitava l' anima capace / e il forte ingegno.
b. croce, i-2-72: « l' amore è la vita * può essere il
sorti, e taciturna / su te l' europa il suo pensier raccoglie. foscolo
/ porsi nel crine, e scompigliar con l' ugna / lo studio di molt'ore
a morto. idem, 19-374: l' uomo giungendo le mani, le cui
. parini, xix-6: sento repente l' intimo / petto agitarsi del bel nome
. manzoni, 783: è men male l' agitarsi nel dubbio, che il riposar
alhertazzi, 85: crispi, l' antico rivoluzionario per la libertà, era divenuto
esagerazione del pericolo, liberticida: l' agitarsi, il raccogliersi di miseri
moto locale, o circolatorio, ma l' agitativo e intestino del sangue perpetuamente si
., 17 (293): l' annoiava l'ombra delle cime leggermente agitate
17 (293): l'annoiava l' ombra delle cime leggermente agitate, che
). tasso, 12-63: qual l' alto egeo, perché aquilone o noto
volgi gran cose e pensi, / né l' agitato sen né gli occhi ponno /
agitato; e nel furore / e ne l' impeto suo ciascuno ei trasse. ciro
concesso ai miseri mortali; / tu l' agitato sen placido assali / e tregua apporti
femm. -a). chi è sotto l' azione di un'eccitazione; persona violenta
tommaseo [s. v.]: l' agitato in fa minore di viotti è
galileo, 3-2-1 io: non così fa l' acqua d'un vivaio, che cessando
acqua d'un vivaio, che cessando l' agitatore di muoverla, per lungo tempo ritiene
di muoverla, per lungo tempo ritiene l' impeto e si commuove. carducci, 65
di la tona vanto, / diva da l' arco. 2. che eccita
anni e non aveva fatto altro che l' agitatore. alvaro, 14-178: una signora
/ agitatrice di fatai destriero, / l' accolse. monti, 6-606: fra'troiani
un liquido o un amalgama per assicurarne l' uniformità di composizione o di temperatura (
inutile e impotente la cosa (secondo l' analogia di abbaiatorello).
dictus ». agitazióne, sf. l' agitare, l'agitarsi; movimento violento
agitazióne, sf. l'agitare, l' agitarsi; movimento violento, scotimento irregolare
profondità di così ampio mare gli ritardi l' agitazione. galileo, 1-1-342: mediante
agitazione. galileo, 1-1-342: mediante l' instabilità e continua agitazione del vascello.
misero a ridere in coro, tra l' agitazione de'ventagli. deledda, ii-639:
», disse poi, nascondendo a stento l' agitazione crescente, « via, ditemi
altre agitazioni dopo aver sentito in sé l' indimenticabile tumulto della forza creatrice? idem
. b. croce, i-3-146: l' uomo, che si considera indurato a ogni
, è pur sempre sensibile e sofferente: l' uomo, che pare calmo, ha
, ha tuttavia nel fondo del suo essere l' agitazione. beltramelli, i-254: ero
agitazione che non riusciva a concentrarsi: l' eco di un'atmosfera altra e inafferrabile,
calma era subentrata in me, smorzando l' agitazione del giorno precedente. 3
, 1076: [il bisogno di ristabilir l' ordine era] più che dimostrato dal
, il re fece nuova pace con l' arciduca. 5. dimin.
/ e, cui piacesse, manza con l' agliata. sacchetti, 72-7: voi
/ come sa ben ciascun, da far l' agliata, / in presenza di tutta
la brigata, / vestito alla civil fa l' orazione. agliata2 (dial. agliada
). soderini, ii-38: l' agliada è un'erba che ha le foglie
bulbo (usato per condire insalate o l' arrosto). cennini, 106
colubridi, sprovvisti di denti solcati per l' inoculazione del veleno. = lat
volgar., 12-6: dicon che ponendo l' aglio quando la luna è sotterra,
. crescenzi volgar., 6-3: l' aglio del mese di novembre ottimamente si
[plinio], i-1776: dicono che l' aglio giova molto per medicine di contadini
idem, i-1778: se vorrai che l' aglio e le cipolle durino assai,
non talliscono. perciocché si vede che l' aglio e la cipolla talliscono ancora che
una cipolla sola o bulbo, e l' altro fa spicchi come gli agli ordinari
sono disgustevoli. idem, ii-41: l' aglio cotto col grasso vecchio giova molto
abbacina gli occhi... provoca l' aglio grandemente l'orina, risveglia,
occhi... provoca l'aglio grandemente l' orina, risveglia, mangiato col sale
, risveglia, mangiato col sale, l' appetito addormentato. imperalo, i-24:
imperalo, i-24: è sufficiente rimedio l' aglio fregato su 'l luogo ove vogliamo
fregato su 'l luogo ove vogliamo impedir l' argento vivo che non attacchi. campanella,
, 2-211: noi tramortiti, con l' aglio ci avviviamo. arici, 55
si stanno e alle pareti / pende l' aglio mordente e lo scalogno,
sale e di pepe, e immergeva dentro l' olla dell'olio vergine. ojetli,
avesse chiamati egualmente gli agnati maschi e l' agnate femmine. idem, 618: adeguò
è avvenuto di vedere una strepitosa lite per l' eredità di un principe morto ab
se agnate. targioni tozzetti, 12-8-476: l' abate moneti botanofilo, agnato del famoso
, 373: son frutti della mandria l' agnellatura, il latticinio, la lana
crescenzi volgar., 9-68: quando sarà l' aurora apparita, incontanente si menino alle
testi fiorentini, 194: nella primavera dee l' uomo esere vestito di robe che no
grosso, che gli era dato per l' amor di dio. agnèllo,
fra giordano, 5-239: vedi l' agnello, che incontanente ch'è nato
: pone esopo che il lupo e l' agnello, a uno fiume d'acqua,
istava di sopra e beeva, e l' agnello stava di sotto e beeva, e
agnello stava di sotto e beeva, e l' acqua correva inverso l'agnello. esopo
beeva, e l'acqua correva inverso l' agnello. esopo senese, 2 (2
dalla parte di sopra del fiume, venne l' agnello per sua mala ventura a bere
, né del tutto agnelle: imperocché l' agnelle per la lor giovinezza non possono
. marsilio ficino, 2-48: certamente l' agnello non ha in odio la vita e
, ma per amore di sé, l' agnello divora: e l'uomo non ha
sé, l'agnello divora: e l' uomo non ha in odio l'uomo,
: e l'uomo non ha in odio l' uomo, ma i vizi dell'uomo
uomo. lorenzo de'medici, i-258: l' agnel, trottando, pur la materna
che pur or ora nacque, / l' amorevol pastore in braccio porta. ariosto
: stimi dunque nimico / il monton de l' agnella? de la giovenca il toro
, / su 'l frondoso liceo tender l' agnelle. p. della valle, i-328
battista, iii-395: mena per pascolar l' erbe il pastore / l'agnelle al piano
mena per pascolar l'erbe il pastore / l' agnelle al piano e le caprette al
capanna è beata, -e beato chi l' abita teco, -e beati gli agnelli che
sullo spiedo. artusi, 345: l' agnello comincia ad esser buono in dicembre,
, dolce e bianca come un agnello fra l' erba e le margherite. idem,
bianca nella valle come un agnello fra l' erba. papini, 21-133: le
alto levato. govoni, 2-80: come l' agnello al collo del pastore / vorrei
bene e lustrato. sinisgalli, 1-60: l' alba guarda con occhi d'agnella.
guittone, 3-59: con quale [con l' aiuto del signore], è leggero
agnello d'umiltade. simintendi, 1-30: l' agnello così fugge il lupo, la
morte come la pecora, e tacerà come l' agnello quando è nelle mani del tonditore
volte sotto pelle d'agnello sta celato l' aspro lupo. boccaccio, i-503:
lioni gli agnelli. boterò, i-305: l' insolenza è per tutto compagna della viltà
agnello innocente, / fa strazio a tutte l' ore. idem, 6-172: lupo
osò la mano / armata alzar su l' innocente agnella / e sul placido bue
eri onesto e giusto, bianco come l' agnello appena nato; perciò ti hanno
ferocia crudele del suo istinto carnivoro, e l' agnello è il mite agnello che col
mite agnello che col muso basso va brucando l' erba più tenera. nessuno dei due
un tribunale etico. papini, 27-1225: l' agnello che si stacca dall'armento è
/ pregar per pace e per misericordia / l' agnel di dio che le peccata leva
a sé, e disse: « ecco l' agnello di dio, ecco quello che
incarnato. papini, 21-224: ma l' agnello, per sua misericordia, / sfamar
sue precordia. tombari, 2-252: l' agnello dagli occhi innocenti giuoca fra i
fra i santi fiori. il bue e l' asinelio che l'hanno in custodia non
. il bue e l'asinelio che l' hanno in custodia non lo perdono mai di
né potè ella, poi che veduto l' ebbe [il lupo], appena dire
. agnino, agg. concernente l' agnello; ricavato dalla pelle e dalla
meno artificiose, e non però ne l' ultimo luogo, quella agnizione la qual
che si dicano. idem, 12-591: l' agnizione è de le cose inanimate o
de le volte par che abbia per fine l' altra de le persone. l'agnizione
fine l'altra de le persone. l' agnizione del fatto è più propria de gli
che de'poeti, de'quali è propriissima l' agnizione de la persona, la quale
persona, la quale è una mutazione de l' ignoranza ne la notizia, affine d'
felici o infelici. campanella, i-411: l' ultima parte [della commedia] è
dire d'un'agnizione da seguire tra l' anima nostra e dio. 2
se il refutante abbia fatto o no l' atto dell'agnizione. = voce dotta
tasso, aminta, 350: pasce l' agna l'erbette, il lupo l'agne
, aminta, 350: pasce l'agna l' erbette, il lupo l'agne,
pasce l'agna l'erbette, il lupo l' agne, / ma il crudo amor
pagamento non chiede, / né da l' agna il montone / comprar mai suole
capanna. arici, io7: se l' agne accoppii, un folto ordin di figli
contento, e due fiate ancora / sotto l' italo ciel spongon lor parti.
lat. agnus * agnello '. per l' etimo medievale (erroneo, s'intende
inguen. 2. locuz. -tagliare l' agno a una lite, a una
lagno a qualsivoglia lite. -tagliarsi l' agno: prendere una pronta risoluzione.
rende casto colui che il porta, come l' agnello. dome nichi [
foglie. soderini, iii-321: l' agno casto: casto detto perché conserva la
ii-96: e il fior violetto del- l' agno- / casto io colsi tra le ruine
ruine. baldini, i-800: ecco l' essenza dell'agnocasto che gli antichi ficcavano,
* puro, casto '; cfr. l' etimo mediev. alla voce agno1.
di riconoscere gli oggetti esterni, malgrado l' integrità degli organi sensoriali.
non voler conoscere: * doloroso è l' agnosticismo, anche delle persone colte
. croce, i-3-284: dove s'introduce l' ombra del trascendente, si fa il
si ha in questo caso per soluzione l' agnosticismo, la consapevole ignoranza. idem
: la logica dello storicismo assoluto dissipa l' agnosticismo, dissolvendo dal suo intimo l'
l'agnosticismo, dissolvendo dal suo intimo l' idea della « cosa in sé »,
inatti agibile e inconoscibile, ch'era l' ultimo presidio di una vita dominata dalla
e. cecchi, 6-59: s'inculca l' agnosticismo politico dell'organizzazione economica.
dipende dall * agnosticismo; chi professa l' agnosticismo, chi non ha e non
filosofici sono tutti parimenti supremi, l' affermazione di mistero dello scetticismo agno
la conoscenza umana... e perciò l' agnosticismo è professione di fede volentieri
di altra materia) benedetta, rappresentante l' agnello di dio; raffigurazione in genere
di forma particolare e spessore notevole sono l' ago da sellaio, da materassaio,
, da materassaio, da velaio, l' ago da macchina). -lavoro
passare il cammello, che non puote l' uomo ricco salire a cielo. francesco da
20-121: vedi le triste che lasciaron l' ago, / la spuola e 'l fuso
che amano (per ciò che al- l' altre è assai l'ago, il fuso
ciò che al- l'altre è assai l' ago, il fuso e l'arcolaio)
è assai l'ago, il fuso e l' arcolaio) io intendo di raccontare cento
lini. sacchetti, ii-261: guarda l' occhio tuo quanto è piccolo, che quella
nella camera sua in una piccola cassettina l' ebbe condotte. caro, i-85:
d'esser penetrativo anch'esso, disfidò l' ago a cucire. idem, 5-361:
gli usi / tutti sprezzò sin da l' età più acerba; / ai lavori d'
/ ai lavori d'aracne, a l' ago, a i fusi / inchinar non
20-95: grida il crudel, ch'a l' abito raccolse / chi costei fosse:
per te s'avessi il fuso e l' ago / ch'in tua difesa aver la
le selvagge ninfe / a figurar con l' ago i fiori e l'erba / e
a figurar con l'ago i fiori e l' erba / e i dipinti augelletti e
, / che con dita maestre adopra l' ago / e con industre errore / prende
a fregiar drappo sì vago, / l' arteficio e 'l lavor sì ben comparte
ch'a natura fa scorno, invidia a l' arte. magalotti, i-654: le
le lettere con un ago, e con l' istessa celerità con la quale scrive con
dotta, e non le lasci ignorare l' arte del cuoco e la bella disposizione della
, 936: china al telaio seguia cheta l' opra de l'ago verga, i-59
al telaio seguia cheta l'opra de l' ago verga, i-59: prese il ricamo
ma le mani le tremavano ancora talmente che l' ago punzecchiava la stoffa. idem,
/ stanche sui due ginocchi, / l' una con l'ago e l'altra col
sui due ginocchi, / l'una con l' ago e l'altra col lavoro.
, / l'una con l'ago e l' altra col lavoro. d'annunzio,
, 2-498: non riusciva ad infilar l' ago. poveri occhietti, affaticati dalle veglie
e pallide che... ricordano l' andare e venire, una scintilla ogni volta
avrei voglia di fresche perline da infilare con l' ago. manzini, 10-191: un'
al bordo d'una panchina, caccia l' ago in mezzo a un fiore ricamato
piccina] non mancava di aggredirlo [l' uccello] con ogni sorta di strumenti di
, ii-112: parve che mi furasse [l' amore] / subitamente core, corpo
di quei nonnulla che penetrano in tutto l' essere di una donna come la punta
diritti. negri, 2-562: tutt'aghi l' aria, d'un freddo fisso,
un ago. viani, 14-392: entrò l' imputato... tutti gli sguardi
ago. -non saper tenere l' ago in mano: di persona inesperta
saprà cucire uno pònto, né tenere l' aco in mano? -disus. infilare
impossibile. -disus. qui mi cadde l' ago: indica la consapevolezza di aver
parole i desideri dell'interlocutore. -anche l' imbarazzo di chi viene a trovarsi di fronte
s'usa dire: costì mi cadde l' ago. menzini, 6-17: vorrebbe vedere
patti... qui mi cascò l' ago. non so come mandarlo, se
e spilloni / in bocca, onde l' inglese ne fremea. 4.
iii-2-274: fulminea si toglie dalle trecce l' ago crinale e trafigge la vittima.
sopra lo strato degli aghi secchi, l' erba era alta e morbida di tessuti
, 32-133: e come vespa che ritragge l' ago, / a sé traendo la
: ne i vostri dolci baci / de l' api è il dolce mele / e
il dolce mele / e v'è l' ago de l'api aspro crudele: /
mele / e v'è l'ago de l' api aspro crudele: / dunque addolcito
, in certi tipi di bilance, l' indice mobile che, oscillando su un
pari all'altro punto, come fa l' ago della bilancia, che sta in mezzo
fatta..., essendo che l' ago d'essa non è altro che un
nell'altro peso, la linguetta o l' ago di essa bilancia arriva alla totale
. -ago d'inclinazione: che misura l' inclinazione magnetica. guinizelli, iv-25
, iv-25 (6-55): sì che l' ago si drizzi vèr la stella.
12-29: si mosse voce, che l' ago alla stella / parer mi fece in
suo dove. fazio, iv-8-37: con l' ago e con la calamita / e
. guiducci, i-270: se vedrà l' ago calamitato rivolgersi non più a tramontana ma
tornati alla posizione normale; perché, spiegò l' ammiraglio, non gli aghi si muovono
a sole, il ferro che proietta l' ombra sul quadrante. tommaseo [s
quel ferro fisso nel piano che manda l' ombra a segnar l'ore. si dice
nel piano che manda l'ombra a segnar l' ore. si dice più volentieri stile
aria... la sardina, l' ago primo del rondelezio, l'ago d'
sardina, l'ago primo del rondelezio, l' ago d'aristotile, ovvero ago secondo
del liquore nella siringa, vi adattò l' ago e fece alcune iniezioni sottocutanee. cicognani
iniezioni sottocutanee. cicognani, 12-258: l' ago era appena penetrato che un afrore
in un bicchiere, ora di controllare l' ago di una siringa prima dell'iniezione.
, usato nella cura dei tumori. l' ago viene infisso nel tumore, che le
vuta dentro alla canna della chiave femmina. l' ago fermo è sempre tondo cioè cilindrico
carena, 2-117: ago pernio: l' esteriore estremità cilindrica dell'arpione, rialzata
, come in un perno, gira l' imposta, insieme colla bandella.
preghiere, quasi come se la dea l' avesse punto d'uno agone, combatteo
, insieme con la dinamica, caratterizzano l' interpretazione di un brano musicale, in
). mus. che riguarda l' agogica. = deriv. da
agognante a sollevarsi pur una volta verso l' idea eterna. agognare (ant
par che senta. idem, 264-20: l' un penser parla co la mente
quegli è povero che sempre agogna l' altrui bene. sacchetti, i-244: per
vergogna. ariosto, 15-99: l' europa è in arme, e di far
talor torbidi sogni / ne'brevi sonni suoi l' egro o l'insano, /
brevi sonni suoi l'egro o l' insano, / pargli ch'ai corso avidamente
non hanno: / chi siede in lor l' util suo proprio agogna, /
, / non cimando, se vien con l' altrui danno. pa rini
a cui par che dietro agogni / l' età malata. d'annunzio, ii-784
. d'annunzio, ii-784: e l' altezza inaccessa / e l'ardore terribile agognai
ii-784: e l'altezza inaccessa / e l' ardore terribile agognai / ed offerirgli tali
, iv-1-797: egli persisteva ad agognare l' amore nelle forme del godimento, invece di
a ottenere il contrario di quel che l' anima sua aveva vagheggiato e agognato.
: nella sera di primavera, dappertutto era l' imma gine di qualche cosa
; quantunque s'usi in qualunque cosa l' uom vede con aspettazione disiderare: ed
della scelta la sorte, e sia l' eletto, / salvo tornando dall'ardente agone
3-32: tal gran tauro talor ne l' ampio agone, / se volge il corno
in teatro od in agone, / l' aspra tragedia de lo stato umano, /
battaglie. carducci, 90: o de l' italo agon supremo atleta. idem,
croce, ii-9-46: il disdegno che l' artista talora prova... e l'
l'artista talora prova... e l' uomo dal sensibile cuore umano per coloro
in questo agone una lotta vitale per l' essere e 1'esistenza propria contro la
aristocratico, portava nel vasto agone politico l' amabile duttilità dei suoi vecchi nella piccola
figur. cavalca, 10-130: l' angelo allora apparve a cristo, quando
a vicenda, si sta ora suonando l' agonia, e sono le vent'una e
1-173: poiché a pluto / rapì l' elisio tribunal satàno, / e ch'ei
morenti i codicilli, / rare son l' agonie vaticinanti. idem, ii-2-131:
, 321: già senza lena / l' anima stava, / già boccheggiava / nell'
nell'agonia. palazzeschi, 222: l' ombra del mio castello / nella terribile
amore! tombari, ii-312: ad accorciargli l' agonia, il più anziano dei tre
ha fatto differire di giorno in giorno l' esecuzione. ed è stata un'agonia
quell'aere e divino spettacolo che è l' agonia del pudore dilaniato dalla passione soverchiatrice
varchi, iv-139: e carlo, per l' agonia di mettersi la corona dell'imperio
. che lotta, che resiste (durante l' agonia). manzini, 7-182:
i punti della superficie terrestre nei quali l' angolo di declinazione è nullo e l'
l'angolo di declinazione è nullo e l' ago magnetico è diretto da sud a
idem, iv-2-906: come quando tutta l' ellade si moveva per la corona d'oleastro
si moveva per la corona d'oleastro, l' estate ridiveniva sacra agli agonisti.
, 6-158: piuttosto avrai occasione di lodare l' eru dizione e la bontà
e la bontà di nobilissima donna, che l' acrimonia e la destrezza a'morsi
. d'annunzio, iv-1-951: l' affermazione violenta e tenace dell'istinto
di sovranità. papini, 20-136: l' uomo è animale agonistico. =
nievo, 478: bene, l' assoluzione ch'io v'ho impartito ve la
subitamente, gli si formò nello spirito l' imagine del padre agonizzante: stramazzava come fulminato
livido, muto, contraffatto, con l' occhio pieno dell'orrore di morire;
agonizzava ivi medesimo, dove poc'anzi l' avea lasciata. verga, 1-86:
la finestra del cristiano che agonizzava aspettando l' olio santo. idem, iv-1-384: e
cuore malato. linati, 30-28: era l' ultima vestale del vitino da vespa,
ultima vestale del vitino da vespa, l' ultimo fantasma galante dell'ottocento che agonizzava
i fiori avvizziti... agonizzavano tra l' er- bacce riarse. govoni, 2-103
preso un cittadino e menato al- l' agonoteta, perché assisteva allo spettacolo avendo in
zione del sangue, mediante l' introduzione di aghi finissimi nei tessuti
. carducci, in: ne l' àgora sedea, curvo a la terra /
demo stene] ricerca ei l' àgora / che già ferveva fremeva urta-
del colore di ciano? / l' ho veduto nell'àgora, dianzi, /
, la pinguedine, i dolori articolari, l' ipocondria, l'accidia, agorofobia,
i dolori articolari, l'ipocondria, l' accidia, agorofobia, la atassia, avevano
bocciuoli che per un certo tratto entrano l' uno nell'altro, con battente. foscolo
: sfogava ora la lussuria rattenuta e l' amore del fasto in quella vita agostana.
. bacchetti, 2-19: quasi che l' arsura agostana li mettesse in lena con
: nei quieti meriggi di estate soffiava l' aria calda e profumata del fieno agostano ch'
: i più arditi, quando discreta sia l' altezza dell'acque, le guadano a
alla pratica del culto liturgico solenne associa l' esercizio del ministero pastorale e lo studio
, che i frutti, i quali l' agosto suole producere, quivi nel salvatico
se la ragione aspetta che costoro / l' aiutino, in prigion se n'andrà tosto
agosto. olina, i-262: [l' usignolo] suol covare o il maggio
suol covare o il maggio o l' agosto, facendo il nido per le macchie
e impazienti come primavere che hanno già l' arsura degli agosti! idem, 21-157:
: sa forse qualcuno dir dov'è l' ebbrezza solare del mese di agosto?
così ai primi di agosto, quando l' estate, specie in lombardia, accenna
la faccia. pavese, 143: l' uomo solo ripensa a quei campi, contento
prova a cantare. rivede / lungo l' argine il ciuffo di rovi spogliati /
gran seggio... / sederà l' alma, che fia giù agosta, /
uomo di lettere...: l' afasia e l'agrafia. = voce
lettere...: l'afasia e l' agrafia. = voce dotta, comp
, i-85: ma chi 'l fa [l' adulterio] con parente, / pecca
agrissimamente si combatterono. boccaccio, iv-28: l' uno giorno all'altro dopo traevano con
egli inveisce agramente contro le colpe, onde l' itala terra era lorda, ma non
. paoletti, 1-1-171: uopo sarebbe l' istituire, sul sistema antico romano,
361: ogni progresso industriale fomenta l' agricoltura, e ogni progresso agrario sollecita
che, nella legislazione romana, regolavano l' uso e il possesso dell'agro pubblico
'passamano ', non manifesterebbero bene l' idea? rigutini-cappuccini, io: agremà
imbottiti e ad altro... forse l' uso finirà con l'accettare agrimani.
.. forse l'uso finirà con l' accettare agrimani. del resto la voce non
impers. sapere d'agro, sentirne l' aspro; dispiacere. panzini, ii-319
luoghi. scala del paradiso, 227: l' agreste lattughe sono la violenza del digiuno
134: lungo i rivi / e l' ime valli intanto odo il frequente / suon
assise come un'antica divinità agreste sotto l' ombra di un gran leccio nero.
. tesoro volgar., 2-108: l' uomo che viene meno in queste conversazioni
ed agreste. spolverini, 1-1-155: già l' agreste mio canto ode, e festoso
applaude. fogazzaro, 2-66: sapeva apprezzare l' agreste poesia di quella sera d'aprile
ove le ombre e le acque e l' arte agreste avean composta una ordinanza tanto semplice
in modo rozzo, incolto; secondo l' uso contadino. boccaccio, iii-11-27:
, 73: voi dite vero, che l' amante riceve alcuna volta agrestezza; ma
... indugia quivi a maturar l' uva, e nei molto freddi non matura
, 578: è meglio di cògliare l' uva a dio un poco agresta, che
agresta, che fracida; cioè dire l' uffizio innanzi più ratto, che più tardi
che non arrivando alla pergola, sprezzò l' uva, con infamarla di agresta, non
e il maggiore sussidio ch'avessono era l' agresto e le frutta non mature. cennini
: e ancora bel colore mettendovi entro l' azzurro della magna, pestando le prugnole
usa, se hai buono istomaco, l' aceto e l'agresto, ma non tanto
hai buono istomaco, l'aceto e l' agresto, ma non tanto ti desse
servir togli'a'serpenti, / come l' agresto quand'allega i denti. idem
una certa sorte d'uve che quando l' è matura è verde come l'agresto,
quando l'è matura è verde come l' agresto, di poi ingialla un poco,
naiuola; così parendo ella matura, quando l' altra è tutta agresta. questo vitigno
di limone e dell'agresto e molto più l' aceto forte e l'aceto stillato,
e molto più l'aceto forte e l' aceto stillato, ma non già lo spirito
agro che se ne cava, spremendo l' uva collo strettoio, o ammaccandola in
fragaglia. 2. locuz. -cogliere l' agresto: rubare. b. giamòullari
. giamòullari, 1-2-27: quando gli parve l' ora di nettare, / e cor
ora di nettare, / e cor l' agresto de la salmeria, / fece in
tratto le some levare. -fare l' agresto: rubare sulla spesa. buonarroti
buonarroti il giovane, 9-466: né l' albergo comporta, / che stando a
ch'i garzoni / mi faccian più l' agresto in su gli scotti. lippi,
, 7-7: partendo, gli ride l' occhiolino, / sperando aver a far un
, per rubare al padrone, pigliano l' uva non matura, che si chiama
vendono. moneti, 89: l' esser poi con le mani ardito, e
mani ardito, e lesto, / e l' aver sempre in esse il rasparello,
, / nell'uva del padron farvi l' agresto,... / uscìa di
che resta di quell'uva, cavatone l' umore. = deriv. da
paoletti, 1-2-140: nemmeno si aspetta l' intiera e perfetta maturità dell'uve,
; e 'l na- sturcio, cioè l' agretto, e 'l coriandro si seminano.
si seminano. soderini, ii-37: l' agretto è il nasturzio con foglie piccole e
, et è buono nella mescolanza del- l' insalate. = da agro:
volgar., 2-14: e avvegnaché l' agrezza del sale sia rotta nell'umido acqueo
anco rintuzzar di tue querele / saprà l' agrezza. bertola, 128: coloro.