metastasio, i-250: così ti scordi / l' offesa dell'onor? così t'abbagli
e lo abbagliato è perfettissimo e diletta l' occhio, come una musica unita ed
come una musica unita ed arguta diletta l' orecchio. idem, iii-184: avendo
avendo veduto quest'anno 1566 in milano l' originale di lionardo tanto mal condotto,
un vetro solo non basta per produr l' effetto. idem, 424: certa luce
tu chiuderai, sull'erba: fin che l' abbaglio sia spento. cicognani, 6-90
luce elettrica. viani, 19-358: tra l' abbaglio dei lumi, nera nel fondo
armatura gigantesca. idem, 19-494: l' abbaglio delle esplosioni elettrificava il cielo.
. giudizi, giacché non avete l' abilità di disingannarmi. cesarotti, i-47
buon principe. tommaseo-rigutini, 1559: l' uso vuole che abbaglio s'unisca col
abbaglio riguarda più direttamente la mente: l' abbaglio preso è talvolta cagione dello sbaglio
isterica, il sogno di un allucinato, l' abbaglio di un illuso. palazzeschi,
berchet, 276: die'[l' alano] tanti abbaiamenti, / che il
due cani... si precipitarono l' uno dopo l'altro contro a tristano,
.. si precipitarono l'uno dopo l' altro contro a tristano,...
ii-8-7: il contraffare perfettamente... l' abbaiamento e il miagolio e il ruggito
gioioso furore dei cani al bagno. l' acqua li rinfresca e il sole li scalda
un abbaiamento, che il diavolo non l' intenderebbe. dossi, 381: senti che
degl'iddii di tutte razze, / e l' abbaiante anubi. verga, 2-258:
e sbrancandomi tutta la greggia, me l' hanno perseguitata dalla collina per tutto il
verga, 1-477: perfino i cani l' avevano odorato, e gli abbaiavano dietro
, 7-15: la zuffa de'cani dee l' uomo del tutto ischifare, cioè gli
7-43: assai la voce lor chiaro l' abbaia, / quando vengono a'duo punti
eccone un altro, che abbaia, perché l' osso, che gli gittarono, è
è troppo piccolo. fogazzaro, 1-67: l' opera si è già data quattro sere
. pascoli, 690: e già l' eroe sentì scilla abbaiare / come inquieto cucciolo
al raggio della luna, / cerca l' interno affanno... / sfogar con
sentire percossa, siccome la molto grande fera l' abbaiare de'cani guata con poca cura
cura. ariosto, 11-49: come l' orso suol, che per le fiere /
passando per la via, poco temere / l' importuno abbaiar di picciol cani, /
da qualche cascina isolata, vagando per l' aria, lamentevole insieme e minaccioso. al
il suo abbaiare fosco rintronava intorno, e l' eco ne moltiplicava il rimbombo. viani
luogo chiuso. abbaiata, si. l' abbaiare dei cani. 2.
monelli che... gli facevano dietro l' abbaiata. beltramelli, iii-545: si
e di risa come di gente che facesse l' abbaiata. idem, iii- 741
iii- 741: s'ebbe poi l' indelicato còmpito di far l'abbaiata ai
s'ebbe poi l'indelicato còmpito di far l' abbaiata ai mariti sventurati. bontempelli,
una cagna abbaiatrice. caro, 9-1088: l' abbaiatore anùbi e i mostri tutti,
giorno egli [il gatto] trova l' uscio aperto, e vaghezza di novità lo
si adattano tra i due spioventi e l' ultimo piano della casa: soffitta. scompare
di una torre. bontempelli, 9-19: l' abbaino sorgeva nel mezzo del vasto pendio
govoni, 1-213: e mi nascosi dentro l' abbaino / per pigliare i piccioni di
al genovese abaén 'lavagna che ricopre l' apertura del tetto '(usò metaforico dell'
. idem, 19-673: 10 faccio l' abbaio ai ladri perché il cane è arrochito
.. un chiamare alla lunga, l' abbaio di due cani da pagliaio.
. v.]: i monelli facevano l' abbaione a un briaco.
muoversi. abballottaménto, sm. l' abballottare; sballottamento. abballottare
accarezzano, baciano, si dice che l' abballottano. collodi, 98:
trasportare il materiale,... l' abbambinare le lastre di quintale, il
(detto dell'occhio); che ha l' occhio languido, che ha l'espressione
ha l'occhio languido, che ha l' espressione un po'incantata (cfr. imbambolato
ei provasse, fu la solitudine e l' abbandonaménto in che tutto improvviso si vide
segneri, i-188: la povertà, l' abbiezione, l'abbandonamento, la pubblica
i-188: la povertà, l'abbiezione, l' abbandonamento, la pubblica confusione in mano
dorma non può imitarsi meglio, vedendosi l' abbandonamento delle membra ebbre. baldinucci,
. 5. il cedere, l' abbandonarsi (alle tentazioni, al vizio
. magalotti, 7-18: di qui l' abbandonamento del re alle dissolutezze, la
iacopone, 43-15: onne vertute sì l' abandónao, / al dèmone fo dato
: e quale il cicognin che leva l' ala / per voglia di volare, e
: i poveri evangelici... per l' amore di cristo abbandonano il mondo.
/ gli è sempre dietro e mai non l' abbandona. berni, 37-15 (iii-227
/ onde il fiato e la vita l' abbandona. caro, 3-18: piangendo
vulcano e timidi i ciclopi, / l' incudi abbandonando, / i fulmini gittando,
/ con la mano e col piè percuoter l' onda. pellico, ii-106: essere
altri uccelli. pascoli, 398: l' ascie nei tronchi abbandonando infisse. idem,
infisse. idem, 681: e l' eroe pianse, e s'avviò notturno /
cui moveva / le foglie secche e l' aurea cetra il vento. svevo, 4-912
teme e spera. idem, iv-1-77: l' inquietudine interiore gli cresceva così fieramente che
le sale. beltramelli, iii-129: non l' aveva abbandonato un attimo con lo sguardo
di vergilio, faccendo versi, molto l' abbandonò quando sanza versi parlava. dante
tanto lo desiderio è maggiore, e l' anima, più passionata, più si
più indugio la battaglia un'ora, / l' arme abandono et entro al monastero:
giovinezza. d'annunzio, iv-1-70: l' invadeva un leggero torpore e a poco
mie ferite... marcite costringono l' anima d'abbandonare il misero corpo.
del corpo abbandonò le sue parti, e l' anima si restrinse nelle ultime parti del
, / e la voce e la vita l' abandona. imitazione di cristo, iii-22-4
negli occhi santi amor, qui l' abbandono. ariosto, 1-59: un
che suona / dal vicin bosco gl'intruona l' orecchia, / sì che mal grado
orecchia, / sì che mal grado l' impresa abbandona. guicciardini, ii-3:
molte cose; e, cominciate, poi l' abbandonava. baretti, i-162: sono
la scacci da te, e non l' abandoni. bandello, 1-27 (i-346)
se stesso. lambruschini, 1-49: l' educatore credette più tardi, che non
a sé medesimi. panzini, iii-285: l' aratro toglie alla terra quel non so
un pezzetto di carta scura, e l' abbandonò fuori la finestra. carducci,
abbandonano ridenti / de gli zefiri a l' amor. de marchi, 204: chiuse
notte e per gli adriaci liti / parea l' aria sgroppar tremoli accenti, / che
adria, che valse / da sé nomar l' indomite acque salse ». adriano
portata dalla laguna nei reflussi di tutto l' anno, aggiunta al golfo adriatico, debba
, 56: lungi dal terren natio / l' adria- tiche scene illustri ed orni.
bussare, si fermò un poco per respirare l' aria adriatica. 2.
, 809: quando pietosa ad onorar vien l' urna / la reai donna del famoso
ed adre! campanella, i-92: l' alme, in sepolcri portatili ed adri /
/ sorse tre volte a togliere / l' ombre agghiacciate ed adre. alfieri, 1-662
idem, 580: oh, giù ne l' adre / sedi accoglilo tu, ché
loro superficie: è in rapporto con l' ampiezza della superficie di contatto.
: e sì cresce il desio, tanto l' adugge, / che dove ardea,
, / onda del nilo in su l' egizia rena; / sembra fiore sabeo che
, / turbo lo schianta o fulmine l' adugge. metastasio, 1-7-305: come
luoghi, ove in perpetuo adugge / l' ombra le pallide erbe, ascoso fugge.
pulci, 11-75: questo peccato [l' ingratitudine] par che '1 mondo
sol, del qual invidia prende / l' altro, che spesso si nasconde e
ogni virtù, d'ogni arte / l' ombra malvagia di bellezza adugge. manzoni,
adugge. manzoni, 12: l' empia vive, e non l'adugge /
12: l'empia vive, e non l' adugge / il telo, che temuto
bono voluto tal pianta esotica, quasi prevedessero l' adug- giamento che ne doveano patire le
, agg. che è nocivo con l' ombra; infestante. buonarroti il
hanno voluto dire alcuni che e'sia [l' aere] verso il verno sottiletto ed
e spessi le soffocassero et insieme con l' altre viti troppo se n'aduggiassero,
aduggiano i campi. arici, 325: l' ombra / le disprezzate aduggia erbe nocenti
, 9-106: questo pensiero è come l' ombra del noce che aduggia e fa
. davanzali, i-17: ma invidiando l' altezza di lei [di giulia],
non ancor gli uscia su 'l mento / l' ombra ch'aduggia il fior de'più
nòbile istinto. pirandello, 6-225: l' infanzia di lui e la prima giovinezza
cristiana sta auggiata. onde, siccome l' uggia nuoce al campo seminato, così
palmo di terra aduggiata dall'ombra, l' orto dove il poeta piantava peschi, peri
ariosto, 10-103: ma da tergo l' adugna [l'aquila], e
10-103: ma da tergo l'adugna [l' aquila], e batte i vanni
arici, 74: accorto / sta spiando l' insetto, e come tocca / nella
quelle del cavallotti contribuirono assai a screditare l' autorità e a distruggere il rispetto, lusingando
calcoli e se ne vanno a provocare l' esperienza che viene improvvisa e ti schiude
, poiché sa appunto di aumentare così l' ebrezza dell'uomo, adulandone l'orgoglio.
aumentare così l'ebrezza dell'uomo, adulandone l' orgoglio. moravia, vii-127: prima
bello. segneri, i-74: l' artefice, non per altro che per piacere
. adriani, 3-1-149: se egli [l' adulatore] imita alcuna buona qualità che
, sempre in quella lascia a lui l' eccellenza. tasso, n-ii-849: però sostiene
tasso, n-ii-849: però sostiene [l' adulatore] l'ingiurie e disprezzi, e
: però sostiene [l'adulatore] l' ingiurie e disprezzi, e non si reca
la faccia, neentemeno dentro si diletta l' anima della loda sua. scala del paradiso
scritto libri, in qual modo possa l' omo conoscere il vero amico dall'adulatore.
, ma imitano solamente lo splendore de l' oro; così l'adulatore imita solamente
solamente lo splendore de l'oro; così l' adulatore imita solamente la piacevolezza de l'
l'adulatore imita solamente la piacevolezza de l' amico, non facendo mai resistenza né
memorie. marino, 7-146: vezzose l' aure e lusinghieri i venti / gli
uopo ad emendare il fallo / insegna altrui l' adulator cristallo. idem, 313:
. gravina, 5: più tosto faccian l' offizio d'amico, il quale dispiacendo
a lasciarmelo vedere a fianco, perché l' avere tal gente intorno ha del grande e
tutti i mostri che contristano la terra, l' adulator dei potenti è forse il più
quando non ebbe più chi lodare, lodò l' editore. carducci, 157: folle
la città. segneri, ii-26-1: se l' odi prorompere in parole ardite, adulatorie
si dee. idem, 36-8-3: l' adulazione, se pure alquanto tempo è
pazientemente ricevuta, a poco a poco lusinga l' animo, sicché dalla fermezza della sua
allettamenti, stolte et aperte adulazioni de l' infido volgo. machiavelli, 378
tutte adulazioni. michelangelo, 261-105: l' adulazion v'è poi, ch'è
orecchie dei potenti, a onta de l' adulazione e de la menzogna. della
adulazioni. goldoni, iii-174: aborrisco l' adulazione come il peccato più orribile sulla
di adul tero; con l' intenzione e le forme dell'adulterio.
: possiam dire, che adulteramente l' abbracciava. = comp. di
s. agostino volgar., 1-109: l' altre femmine adulteranti, posto che le
. idem, 1-112: abbandonarono gli dii l' adulterante troia alle fiamme delli greci,
tristo vaso. idem, 135: l' amore è inimico de la ragione, e
chi vedrà la femina a concupiscenza, già l' ha adulterata nel cuore suo. frezzi
ii-811: se bene obeso [io, l' otre], molto vidi e udii /
questione con un giudeo; e gridando l' uno con l'altro, questo adulterato
un giudeo; e gridando l'uno con l' altro, questo adulterato maledisse lo nome
., 32-2]: sotto similitudine dimostra l' adul terazione della corte [
residenti sotto un solo regime, potrebbe assicurarsi l' immediato consumo delle derrate domestiche..
leggi industriali e commerciali, 671-2: l' adulterazione degli oli deve effettuarsi sotto vigilanza
e le raffinerie. ibidem, 671-4: l' adulterazione sarà fatta, a scelta delle
ibidem, 671-6: gli ingredienti per l' adulterazione degli oli saranno forniti dalle ditte
? 2. agg. che concerne l' adulterio, peccaminoso. s. agostino
] abbondante in tal modo, che l' abbondanza dell'adulterine piante si tema,
hanno caldo né umido, o e'l' hanno avventizio e adulterino. marino, ii-153
illecita tra uomo e donna, in cui l' uno o entrambi tradiscono il vincolo
terium, alterius ventrem terens ', cioè l' adulterio è il priemere l'altrui ventre
, cioè l'adulterio è il priemere l' altrui ventre: percioché in esso si prieme
ammogliato con maritata, o pur che l' uno sia legato a matrimonio. idem
. savonarola, iii-224: ordinò idio l' acqua contra la adultera, nella quale
paragone, affine di rappresentarci più vivamente l' enormità dell'adulterio mal nota. carducci
scherza il defitto e dove ardito / l' adulterio in gentil vista passeggia. d'annunzio
dolci adulterii mondani, gli parvero ridur l' amore una mescolanza insipida e immonda,
palazzeschi, i-767: e nonostante che l' adulterio costituisca reato perseguibile a termini di
, inventare una doppia vita per nascondere l' adulterio, ossia quegli appuntamenti con le
par., 9-142: ma vaticano e l' altre parti elette / di roma che
, 4-63: che sarà, se l' usate solennità si lasciano, e faccisi el
le ruine / roma libera fia da l' adultèro. = lat. adulterium
. adulterium 'adulterio; falsificazione'. per l' etimo prospettato dal boccaccio, cfr. glossaria
che ne la pagherà ancora; e l' adultero che l'ha menata hati tolto
la pagherà ancora; e l'adultero che l' ha menata hati tolto il tuo veleno
in piazza: e se alcuno gittasse pur l' occhio loro adosso, fanno pazzie.
, fanno pazzie. savonarola, iii-171: l' adultero fa il peccato di nascosto,
/ entro al manto se 'n già con l' armi ascose, / colpìeno il core
3-398: a chi primiero / rompa l' accordo, sia troiano o greco,
, il giocatore, il dissoluto e l' adultero, ma non la sua poesia.
: « adultri, non sapete che l' amistà del mondo è dio nemica?
tenebre d'ogni luce nemiche, occupate l' adultere case, sì che gl'iniqui occhi
versar trarrotti, / tutto a versar l' adultero tuo sangue. berchet, 369:
, ingannevole; adulterato. meditazione sopra l' albero della croce, 60: elesse piuttosto
adultera e mendace / gli fa chiaro veder l' arte fallace. = lat.
adultero; falsificatore '. per l' etimo presunto, cfr. festo, 118
altrui; imperoché co tali predicatori l' apostolo chiama adulteroni della] parola di dio
agg. e sm. che ha superato l' adole scenza e ha raggiunto
adulta / venuto fusse, ordinò l' alto dio / che nostra carne ne
fusse sepulta. marino, 326: l' adulta ornai virginità ma tura
lambruschini, 1-319: la vita che l' uomo conduce da fan ciullo
poppa e vada, / fatto adulto, l' agnello a la campagna. fracchia,
sempre ragazzo. carducci, 899: sotto l' adulto sole, nel palpito mosso da'
il sospir de'cuori che perdesi ne l' infinito. alvaro, 9-242: gli uomini
. marino, 338: rivolta a l' adunanza bella / in tal suon la
delle turbe i petti, / e fremea l' adunanza. colletta, i-245: un'
di ragione. foscolo, ii-2-45: l' applauso se non prorompe universale e spontaneo
vorre''l ver abbracciar, lassando l' ombre. torini, 255: colui,
gli aduna là dove sospese stanno / l' arme del buon rinaldo. ciro di
venti, e quando nembi aduna / l' olimpo. idem, ii-755: essa
occhi esperti tutta la bellezza diffusa per l' ultimo crepuscolo di settembre. saba,
e con ciò sia cosa che, secondo l' usanza de la sopradetta cittade, donne
, 3-120: così sen vanno su per l' onda bruna, / e avanti che
dal foco cade, / e ciò che l' acqua sé purgando move, / si
porta novella di pace, significata per l' olivo, così s'adunavano quelle anime
10-16: s'aduna e stringe / l' aer d'intorno in nuvolo raccolto,
tra verdi sponde / in profondo canal l' acqua s'aduna. campanella, 864
, attraversate e curve, vanno verso l' un lato; un'altra, diversamente
altra, diversamente oblique, piegano verso l' altro: certe sono distese, certe
. parini, giorno, iv-646: l' ampia tavola è questa, a cui
sconfinata, inevitabile, quando vi grava l' aria della tempesta in un illividire del
un fremito degli alberi più alti annuncia l' avvento del temporale. montale, 1-108
accumulare ricchezze. iacopone, 14-55: l' avarizia ha adunato, e la gola el
viani, 14-490: a napoli c'è l' adunata dei vecchi soldati dei battaglioni che
africa italiana. baldini, 4-195: l' immensa adunata di popolo... ha
17-9: tanto e sì fatto re l' arme raguna; / anzi pur adunate ornai
arme raguna; / anzi pur adunate ornai l' affretta / contra il sorgente imperio,
, 1-86: adunati a consiglio per proporre l' abolizione di alcune imposte. arici,
di tante bellezze adunate insieme, distrae l' animo in guisa che...
oh meraviglia! / ei porta in bocca l' adunata sabbia / fatta come la foglia
ebbe giove terminato il suo comandamento, che l' una e l'altra dea si pose
suo comandamento, che l'una e l' altra dea si pose a cammino per ubbidire
de'nembi. pindemonte, 5-28: l' adunator di nubi / olimpio giove.
ottimo, i-405: malacoda, che aduncina l' anime de'barattieri.
, 42-9: corse lo spirto al- l' acque, onde tirollo / caron nel legno
lico avoltore... con l' adunco rostro. tasso, 18-50: e
messaggiera peregrina [la colomba] / da l' alte nubi a la città s'inchina
qual miete adunca falce il fiore e l' erba. alfieri, 3: bieca,
? e in atto orrenda, / l' adunca falce a me brandisci innante?
col rostro adunco ora si spiuma [l' aquila] il petto, / sprimaccia
restando ferma la terra sola, tutto l' universo si muova di un istesso moto.
, che impediscono a una creazione artistica l' obiettiva perfezione ad unguem, e lasciano
e là lo scabro, il provvisorio e l' impreciso. = locuz. tratta dall'
dall'uso degli scultori di compiere con l' unghia la rifinitura ultima del loro lavoro:
, 7-8, 0: adunque dee avere l' uomo speranza in dio, ch'egli
le tenebre è il primo grado de l' ombra, e la luce è l'ultimo
de l'ombra, e la luce è l' ultimo. savonarola, ii-342: noi
): stavano adunque sbalorditi, incerti l' uno dell'altro. lambruschini, 1-79
dell'altro. lambruschini, 1-79: l' educatore adunque è più cooperatore che operatore
gioia. fra giordano, 1-156: è l' anima del fanciullo acconcia a ricevere leggermente
a ricevere leggermente ogni colore; ché se l' ausi a bene e alle virtudi,
, incontanente il piglia; e così se l' ausi al male, sì 'l si
, avvezzarsi; avere il costume, l' abito. latini, rettor.,
co'l miccio (= abituati come l' asino). dante, inf.,
dura cosa si sopporta meglio poi che l' uomo vi s'è ausato, che nel
onde virgilio vuole che 'l senso de l' odorato s'ausi un poco al tristo
crusca]: per rimediare e toglier via l' adu- stezza del loro temperamento.
adustióne, sf. disus. l' ardere, l'abbrusto- lire;
, sf. disus. l'ardere, l' abbrusto- lire; bruciatura, disseccamento
tizzone. campanella, 2-329: e l' acqua tepida al sole, sana la crusta
dire, in quella stagione adustivamente riscalda l' affrica. = comp. di
fuori. crescenzi volgar., 2-14: l' acqua salsa è da schifare...
la coloquinta delle parti aduste / tira l' amaro e lascia la dolcezza. crescenzi volgar
1-3-35: dal monte al mare è l' aria temperata, / ché i venti
sanguinose orrende / splender cometa suol per l' aria adusta, / che i regni muta
19-17: né con più forza da l' adusta arena / sospese alcide il gran gigante
visto / del franco regnatore e de l' ibero / province immense, e del romano
impero, / e parte ancor de l' ottomano acquisto. torricelli, i-299:
italia? paolieri, 2-189: appoggiava l' orecchio contro la scorza, e sentiva
anguillara, 15-219: sarà suo tributario e l' indo e 'l mauro, / con
, 13-14: qui caldo avrem, qual l' hanno a pena / gli adusti nasamoni
il raggio si morìa del sole / l' adusto mietitore. manzoni, pr. sp
le chiome / in doppia lista nere per l' adusto / pallido viso, / e
legni / tesse la chiara paglia / come l' aedo tende le sue corde, /
parve cosa così mirabile e quasi miracolosa l' opera della poesia agli antichi greci,
della poesia agli antichi greci, che l' adeguarono a un sacro afflato, a un
aérage, invece di aerazione. indica l' atto e l'arte di dare l'
invece di aerazione. indica l'atto e l' arte di dare l'aria ad un
l'atto e l'arte di dare l' aria ad un luogo chiuso, un naviglio
corpo come le foglie della rosa folta, l' una su l'altra calcate. ella
foglie della rosa folta, l'una su l' altra calcate. ella desiderò di aerarle
ella desiderò di aerarle, d'indurre fra l' una e l'altra l'aria spirabile
aerarle, d'indurre fra l'una e l' altra l'aria spirabile. linati,
indurre fra l'una e l'altra l' aria spirabile. linati, 8-32: la
. negri, 2-965: risento l' odore caratteristico, sainitroso, della stanza
ambienti tranquilli, aereati, verdeggianti, l' urbanistica italiana è in anticipo d'un
bicchierai, 29: questo fluido, con l' aggiunta a eccesso dell'alcali tartareo aerato
.. esibì il precipitato che formava l' oggetto della ricerca.... dal
apparecchi (per favorire determinati processi o l' eliminazione dei gas nocivi).
aerazióne (aereazióne), sf. l' aerare (in particolare il sistema di
(in particolare il sistema di rinnovare l' aria all'interno di ambienti, di
giacomo da lentini, ii-99: a l' àre chiaro ò vista plogia dare,
similmente nel cielo è cangiata, / turbata l' aere, che stava serena. guinizelli
): verde rivera a lei rassembro e l' aire / tutti color di fior,
, / e fa tremar di chiaritate l' àre, / e mena seco amor,
viene dal principio de la luce per l' aere infino a la cosa illuminata.
fame, / sì che parea che l' aere ne temesse. idem, inf.
pianti e alti guai / risonavan per l' aere sanza stelle, / per ch'
ferme al dolce nido / vegnon per l' aere dal voler portate. idem,
: e fa rinovellar la terra e l' àre, / e rallegrar lo ciel la
idem, iv-180 (46-39): l' aer ne sta gaudente, / e 'l
. maestro alberto, 82: dopo l' aere tinta / più bella nel seren
alle due ore del dì, essendo l' aria serena e chiara un grande tuono si
in aire. petrarca, 66-1: l' aere gravato, e l'importuna nebbia
, 66-1: l'aere gravato, e l' importuna nebbia / compressa intorno da rabbiosi
è nocente e 'l fuoco grave e l' acqua nociva; e taira mi nuoce con
vita, / che si convien tener secondo l' àre. boccaccio, i-294: l'
l'àre. boccaccio, i-294: l' aere di varii strumenti e quasi d'angeliche
e non rimbomba tutta, ma solamente l' estrema parte. cassiano volgar., vii-13
gli angeli e gli arcangioli e tutte l' altre virtù, e anche l'anima nostra
tutte l'altre virtù, e anche l' anima nostra, o vero questo aere
. egidio romano volgar., ii-3-2: l' aire ch'è nelle valli cupe è
'nferno e rio... ma quanto l' aire è più chiara e più pura
fuoco mobilissimo e la terra immobile, l' aere e l'acqua, sicché quanto è
la terra immobile, l'aere e l' acqua, sicché quanto è più alto l'
l'acqua, sicché quanto è più alto l' aere che l'acqua, e 'l
quanto è più alto l'aere che l' acqua, e 'l fuoco, più che
acqua, e 'l fuoco, più che l' aere, tant'è più alta l'
l'aere, tant'è più alta l' acqua che la terra. scala del paradiso
terra. scala del paradiso, 381: l' aire purgato dimostra il sole chiaro,
purgato dimostra il sole chiaro, e l' anima liberata dalle sue presunzioni e fatta
freddi, allora s'indugi e aspettisi l' aire temperata. idem, 290: s'
,... teme et sente molto l' aere et le cose non buone alla
già la ninfa accorta / correa sospesa per l' aer serena. idem, st.
. idem, st., 2-34: l' aer tutta parea divenir bruna. sannazaro
polvere. leone ebreo, 71: a l' aere per la sua leggerezza e suttilità
e già qualcuno / parte furtivamente a l' aer bruno. campanella, i-1-122: quando
/ di su di giù vagavano per l' aere / orribilmente tacito ed opaco. alfieri
forte stride. monti, 266: l' igneo terribil aere, / che dentro il
585): il tempo era chiuso, l' aria pesante, il cielo velato.
1827 (587):... l' aere grosso, il cielo velato].
e in questo aer nefando, / l' alta specie serbar. tommaseo-rigutini, 3493:
oggi è stato un bellissimo tramonto: l' aere tiepido e sereno, il mare
suoi costumi [della balia] dee l' uomo guardare s'ella è bene insegnata e
aere2 'maniera ', a cui l' ital. ha preferito aria (con analogo
ha la natura dell'aria; concernente l' aria, il cielo, l'atmosfera
concernente l'aria, il cielo, l' atmosfera; aeriforme. s.
terreni, non però sieno migliori, perché l' aere sia di sopra alla terra.
corpi aerei, di che si vesteno l' anime poi che si parteno dal corpo umano
idem, 18-49: una colomba per l' aeree strade / vista è passar sovra
ne solve i calici odorosi, / e l' erbe tutte onde si veste il suolo
aereo mi poneva in via / con l' ippogrifo pel sognato alone. idem,
pali. d'annunzio, ii-621: l' accordo / delle aeree cicale / a
sì come d'eolo irato il figlio / l' aereo pin da le radici schianta.
/ tenui sfilando passan le nuvole / su l' aeree cupole. pascoli, 50:
sopra aerei ponti. idem, 484: l' aeree grotte / intronate dal cupo
dori, come si passasse da uno a l' altro di cento aerei salotti. papini
che roti la tua cresta / sopra l' aereo stallo del pollaio. quasimodo, 120
aeree melodie. leopardi, i-186: l' anima preferisca in poesia e da per tutto
mancanza delle vive e grandi illusioni spegnendo l' immaginazione lieta aerea brillante...
per un amplesso aereo in faccia a l' avvenir. d'annunzio, iv-2-158: il
: questi silenzi... andavano facendosi l' uno sempre più peso, plumbeo,
sempre più peso, plumbeo, e l' altro sempre più aereo. 5
. a. cocchi, 5-2-163: l' infiammazione della medesima membrana può propagarsi per
membrana può propagarsi per quella viscera [l' aspera arteria] nei vasi aerei.
la forma àereus, per confusione con l' agg. aereus 'fatto di rame
aereoplanante, agg. che vola (l' aeroplano) -anche al figur.
e non ricorda e non teme più l' assalto dei mostri aeriformi. pascoli,
divelti. paolieri, 1-63: così l' arco del cielo ampio s'immilla / di
con la quale [ramina] si fa l' acqua marina, il verde smeraldino,
m. -ci). che riguarda l' aerobiosi; aerobio. -processo biologico
biologico aerobico: che si svolge con l' ossigeno libero. = deriv. da
= deriv. da aerobio. l' umanità del '900 è aerodinamica. che gloria
m. -ci). che concerne l' aerodinamica; che ha struttura e forma
. leggi della navigazione, 6-709: l' apertura al traffico aereo civile di aerodromi
areonautico. leggi sportive, 131-4: l' aero club d'italia promuove e favorisce
: aveva telegrafato che sarebbe invece andato l' on. diaz duca della vittoria, presidente
aeroclub. leggi sportive, 131-2: l' aero club d'italia (ae. c
. c. i.) è l' unico ente nazionale che rappresenta l'italia presso
è l'unico ente nazionale che rappresenta l' italia presso la federazione aeronautica intemazionale (
in movimento rispetto all'aria stessa (l' aerodina può essere munita o meno di gruppo
leggi della navigazione, 9-1: l' aerodina indica generalmente ogni aeromobile a sostentamento
usato in alternanza con gli aerofari per l' individuazione notturna delle rotte aeree.
apparecchio ottico luminoso, destinato a indicare l' ubicazione e le caratteristiche di aeroporti o
. m. -ci). concernente l' aerofotografia. -macchine aerofotografiche-, che
grande campo angolare dell'obiettivo e per l' alta velocità dello scatto. aerofotogramma,
lavori di verniciatura o di decorazione con l' ae- rografo. = deriv
. arte di predire il futuro mediante l' osservazione dei fenomeni atmosferici (segni dell'
meccaniche dei gas (comprende vaerostatica e l' aerodinamica). — voce dotta
tiene egli quasi come per certo che l' eleomele e l'aeromele, quale non vuol
come per certo che l'eleomele e l' aeromele, quale non vuol dire altro che
paoletti, 2-2-122: serve per estrar l' aria e forzare il vino a fluire
aeromodelli. leggi sportive, 131-4: l' aero club d'italia promuove e favorisce
funzionare aeromodelli. aeromodellistica, sf. l' arte di costruire e far funzionare aeromodelli
: dispositivo meccanico che permette di sfruttare l' energia cinetica del vento, trasformandola in
. panzini, ii-158: morto come muore l' aereonauta per mancanza di pressione dell'aria
leopardi, i-1120: chi sa che l' aereonautica non debba un giorno sommamente influire
: se i palloni areostatici e l' aeronautica acquisterà un grado di scienza,
acquisterà un grado di scienza, e l' uso ne diverrà comune...,
uomo è dato di innalzarsi per correre l' aria in palloni volanti. panzini,
aeronavale, agg. che concerne l' attività aerea (combattimento, esercitazione,
con sintesi, trasparenza e dinamismo, l' aviazione, il volo, le velocità aeree
aeroplàncton, sm. invar. l' insieme dei piccoli organismi che vivono sospesi
panzini, iv-io: aeroplano, è l' apparecchio da volo più pesante dell'aria
aria, contrapposto al dirigibile, che è l' apparecchio da volo meno pesante dell'aria
cielo. pea, 6-145: durante l' allarme di poco fa, un aeroplano tedesco
avvertì un leggero tremito sonoro. cercò l' aeroplano con batticuore: forse era nemico
da quelle autorità. tombari, 2-154: l' aeroplano roteava sempre con un ronzio sordo
da calabrone. moravia, vii-255: l' aeroplano non si vedeva; ma si
figlio e re di quell'assurdo mondo notturno l' aeroplano carico di bombe traversava il cielo
installazioni atte a consentire il decollo, l' atterraggio, il rifornimento, il ricovero
aeroreattóre, sm. reattore che utilizza l' aria atmosferica come massa principale per
, sm. rifornimento che avviene mediante l' impiego di aerei: l'operazione può
avviene mediante l'impiego di aerei: l' operazione può avvenire dall'apparecchio verso la
carichi) o tra un apparecchio e l' altro durante il volo (come il rifornimento
flessibile che dall'aereo rifomitore raggiunge l' aereo che deve essere rifornito).
, nel 1783, mandò per l' aerorifornimento. aerosbarco, sm.
sono considerati aeroporti anche gli aeroscali per l' atterraggio dei dirigibili. 2.
aerostatica, parte dell'idrostatica propriamente riguardante l' aria atmosferica. = voce dotta
le bocche del popolo, come per l' aria. botta, 5-440: fuochi copiosissimi
2. figur. aereo, leggero come l' aria; vuoto, vano.
. leggi della navigazione, 9-1: l' aerostato indica genericamente ogni aeromobile che si
m. -ci). relativo al- l' aerotassi. aerotècnica, sf.
cura la progettazione, la costruzione e l' impiego degli aeromobili). =
. -ci). che concerne l' aerotecnica. 2. sm.
medie. sistema di cura che utilizza l' aria atmosferica. = comp.
elet trico) che riscalda l' aria, e da un ventilatore o da
(da parte di un aeroplano: l' aeroplano traina mediante una lunga fune l'
l'aeroplano traina mediante una lunga fune l' aliante sino a quando questo non ha
.). aerotràino, sm. l' azione di traino di un aliante.
in due lati diversi dell'organo (l' organo si volge verso l'aria più
organo (l'organo si volge verso l' aria più pura e respirabile).
liberato dalla calunnia, che comunemente se l' è data, d'averli insieme congiunti.
* aquila '(si credeva infatti che l' aquila portasse questa pietra nel proprio nido
bianche. idem, 911: grave l' afa stringeva l'aér, la marina,
idem, 911: grave l'afa stringeva l' aér, la marina, le piante.
perdevano nell'afa, lontan lontano, verso l' etna nebbioso, dove il cielo si
stormendo, come un respiro fresco dopo l' afa diurna. negri, 1-79:
afa diurna. negri, 1-79: l' afa morta, implacabile / pesantemente
di nubi nere..., e l' afa palpitava a tratti di non so che
basato un po'di svago e l' amore: l'amore come un ventaglio in
un po'di svago e l'amore: l' amore come un ventaglio in sulla
ventaglio in sulla proporzione esistente tra l' aumento della una giornata d'afa
giornata d'afa. montale, 1-59: l' orto assetato sporgepressione e la temperatura in un
in marcia, mi accorsi subito che l' afa, proprio a causa di quelle
un sollievo, come una pioggia dopo l' afa. 2. fastidio,
darle afa. gioberti, ii-40: l' uggia che molti hanno del chiostro, e
uggia che molti hanno del chiostro, e l' afa che lor muovono i suoi abitatori
dire il vero. dossi, 200: l' anima sua è giù giù, sotto
anima sua è giù giù, sotto l' afa di una insìpida vita, disonorata.
d'annunzio, iv-2- 892: l' angustia di quella stanza e l'afa del
892: l'angustia di quella stanza e l' afa del passato e quelle immaginazioni e
domenichi [plinio], ii-606: l' afaca ha le foglie molto sottili,
affetto da afachia (non può compiere l' accomodamento, per cui richiede l'uso
compiere l'accomodamento, per cui richiede l' uso di due paia di lenti:
: uno per la visione a distanza, l' altro per la visione prossima).
nerastra a struttura microcristallina usata per saggiare l' oro, detta anche pietra di paragone
dall'acido nitrico. su codesta pietra l' orefice, col provino e col pezzo
. soffrire per il caldo soffocante e l' aria greve. viani, 19-405:
uno stilista: -l'afasia e l' agrafia. e avevo la visione fantastica dei
* verbi *. onofri, 37: l' afasìa degli uccelli, oggi, è
da alcune definizioni due termini di cui l' uno si ottiene per aferesi dell'altro (
. -ci). gramm. concernente l' aferesi. = voce dotta, deriv
. gramm. abbreviare una parola mediante l' afèresi (v.). imbriani
campanella, 2-322: trovo cosa mirabile che l' afeta d'uno andando contro l'afeta
che l'afeta d'uno andando contro l' afeta dell'altro, fanno nemicizia,
amorevolezza, soprattutto agl'inferiori. può l' uomo... essere poco accessibile;
(ant. affabilitade), si. l' essere affabile, il comportarsi con gentilezza
dante, conv., iv-xvii-6: l' ottava [virtù] si è affabilitade,
roti il giovane, i-465: l' affabilità sua e la sua umanità naturale
uno sguardo attento e placido che avvolge l' interlocutore e quasi lo isola dentro l'
l'interlocutore e quasi lo isola dentro l' ovatta dell'affabilità. = voce
, / placido affabilmente e popolare / l' altre genti minori ebbe raccolte.
affabulare), agg. che ha l' arte di narrare piacevolmente. piovene,
narrare piacevolmente. piovene, 5-146: l' oste,... mentre serviva da
'. affaccendamènto, sm. l' affaccendarsi, il darsi da fare;
affaccendarsi, il darsi da fare; l' andare intorno per varie faccende; occupazione
piace il moto, lo strepito, l' affaccendamento, il lavoro. affaccendare
s. v.]: s'affaccendano l' un l'altro per cose da nulla
v.]: s'affaccendano l'un l' altro per cose da nulla gli uomini
degli uomini affaccendati nell'ozio. può l' uomo essere occupato e da pensieri e da
tommaseo-rigatini, 1656: affaccendato dice anco l' esterna apparenza dell'uomo occupato. può
tranquillo negli atti, e non prendere l' aspetto dell'uomo affaccendato, ch'è proprio
il nesci, eccellenza? o non l' ha letto? / ah, intendo:
..]. tommaseo-rigutini, 418: l' artefice congegna, compone, ordina,
compone, ordina, abbellisce, inventa; l' artigiano affatica, affacchina.
processione a levante e a ponente, e l' affacciarono sul poggio, a benedir la
prospiciente. guicciardini, i-318: per l' artiglieria piantata alla seconda torre, difficilmente
in su i cortili dove s'affaccino l' occhiate di tutte le finestre. magalotti,
, i-268: i cani abbaiavano, e l' ostessa si affacciava dal fienile tutta sonnacchiosa
affaccia mergellina. moravia, vii-20: l' osteria si affacciava sulla strada con una
venire in mente, affiorare (dal- l' animo, dalla memoria, ecc.)
divincolarvi per avere o il possesso o l' uso di quei cinquanta o sessanta che vi
affacciano alla mia mente le ingiustizie, l' orgoglio, la fredda indifferenza che hanno
., 7 (120): l' impresa s'affaccia alla mente come una nuova
alla mente. mazzini, ii-36: l' immagine di quei proscritti, parecchi dei quali
nazioni s'affacciano alla libertà, come l' anime giovani all'amore: per istinto.
senza che neppure si affacciasse nella mente l' ombra del sacrificio. sbarbaro, 1-62:
5. recipr. tose. corrispondersi l' un l'altro, stare l'uno
. recipr. tose. corrispondersi l'un l' altro, stare l'uno di fronte
corrispondersi l'un l'altro, stare l' uno di fronte all'altro (con simmetria
: -gli ulivi s'hanno a ponere l' uno discosto dall'altro, che s'affaccino
ii- 331: e invan s'affaccia l' agitato core, / per gire incontro
di apprendere ch'ella [l' epidemia] sia per affacciarsi, dove
-perché tu? -per lo affasgianare de l' altro, che mentre tutto ricamato di garofani
, raccogliere a modo di fagotto (l' abito, le vesti). -
un vestito affagotta quando non istà per l' appunto, e gonfia dove non dovrebbe.
). affamaménto, sm. l' affamare; privazione di viveri.
dopo vespero, quando gli si dà l' orzo, s'infreni. machiavelli, 358
[1847], 14: l' affamare una piazza, o attaccarla per la
aver fame. buti, 2-555: l' autore pare sapere qui la cagione che
più maggior riporta laude; / e l' affamato ch'appetito claude, / più
fece un giro, sì come fae l' affamatissimo nibbio. m. villani, 2-11
la necessità delle cose da vivere, l' un dì appresso l'altro già tornata
cose da vivere, l'un dì appresso l' altro già tornata in fame, strignea
affamati. arrighetto, 223: sono come l' affamato che sogna tetti d'oro.
, 421: come è impossibile che l' uomo affamato non abbia memoria del pane
... mendicando del pane per l' amor di dio. savonarola, iii-79:
con rapiti armenti / aita porse a l' affamate genti. manzoni, pr. sp
dee fare. manzoni, 117: [l' uomo] affamato di giustizia e di
pavese, 103: i sapori tormentano l' ombra affamata, / che non riesce nemmeno
la brama. arrighetto, 243: l' affamata gola, la magra invidia, il
sp., 13 (224): l' urlìo crescente, scendendo dall'alto come
. « il vicario! il tiranno! l' affamatore! lo vogliamo! vivo o
una penitenza molto comoda, affamiliarizzando loro l' uso de'bagni. = deriv
avvilirsi. beltramelli, iii-263: l' anima nostra non ha termini fissi:
, tr. affaticare gravemente (provocando l' affanno); causare affanno, pena
ma caricandola. ariosto, 26-60: l' ho lasciato di qui poco lontano,
, / s'aiuta quanto può con l' arme in mano / contra un guerrier
, 34: s'ode un carme: l' intento isaia / proferì questo sacro lamento
m'affanni. dotti, iii-248: de l' arte qui l'industriosa mano / mistura
, iii-248: de l'arte qui l' industriosa mano / mistura i moti de l'
l'industriosa mano / mistura i moti de l' età tiranna, / e per ludibrio
tiranna, / e per ludibrio de l' orgoglio umano, / su volubile rota i
, / dato mi fosse varcare / l' aere. saba, 25: è una
, frequenza angosciosa di respiro; aver l' affanno; provare grave stanchezza.
. d'annunzio, iv-1-981: poiché l' acqua era tranquillissima, quasi immobile,
: su le carte latine e su l' argive, / s'affanna un uom per
giovanni mi consiglia a non m'affannare che l' europa diventi americana o l'america europea
affannare che l'europa diventi americana o l' america europea. manzoni, pr.
s'affanna e cura, / benché l' umana etate, / come destina il
la « parola » s'illudono d'affermare l' individualità che loro sfugge. ungaretti,
a riposare,... per l' affanno ricevuto il preterito giorno che richiedeva
abiti la famiglia, acciocché affannati per l' esercizio, o per freddo o per caldo
2-111: ti piaccia consolare alquanto / l' anima mia, che, con la mia
li scogli, / drizza a buon porto l' affannata vela. boccaccio, i-258:
medici, i-165: e sol pascevo l' affannato core / della sua amata vista.
la paura avuta in quel momento, l' ansietà dell'avvenire fecero l'effetto. affannato
momento, l'ansietà dell'avvenire fecero l' effetto. affannato e balordo, si
pascoli, 1224: s'udì sol l' affannato empito lento / delle ondate alla
. bembo, 1-73: questo [l' amore] malvagio affannatóre degli animi nostri
esto sentero: / quivi di riposar l' affanno aspetta. boccaccio, dee.,
123: il caldo era grande, e l' affanno maraviglioso. poliziano, st.
pena, che ebbe per la paura, l' affanno cagionato dal correre. achillini,
, iv-1-725: ansava forte; e l' affanno reco di quel petto senile straziava il
g. villani, 7-26: per l' affanno dell'andare e tornare la notte dall'
voglio cominciare a provare quell'affanno che l' armi porgono. io ho tanto sofferto amore
amore, che ben credo poter sofferire l' armi ad una picciola battaglia. e
, i-357: giusta cosa mi pare dopo l' affanno riposo cercare; ma senza affanno
veggia [alcuno] indorarsi al mietitor l' affanno, / e a'voti ingordi del
poco a poco vinti dalle piaghe, / l' un sopra l'altro cade.
dalle piaghe, / l'un sopra l' altro cade. 3. figur
iv-19 (4-28): nulla cosa a l' omo è tanto / gravoso riputato,
per soffrire affanni, / pur che l' affanno sia in cosa degna. boccaccio
certaldo, 174: lo dolore de l' animo e l'affanno è maggiore che
174: lo dolore de l'animo e l' affanno è maggiore che quello del corpo
11 riposo, se prima non ha sentito l' affanno della stanchezza? cellini, 1-109
in guisa crescendo / il desire e l' affanno impaziente / che non potendo più
il vidi poscia, allora / ch'intese l' amarissima novella / de la tua morte
de la madre afflitta / chi può narrar l' affanno? a. adimari,
iii-221: ecco progne e filomena / l' ore mena / carolando in sugli albori
in sugli albori: / di tereo spiega l' inganno, / e l'affanno /
tereo spiega l'inganno, / e l' affanno / che soffrio ne'ciechi amori.
affanni suoi, vota d'affanno / visse l' umana stirpe. idem, 20-3:
rodiamo, e in cuor doppio è l' affanno, / e perché vada, e
languire e rammaricarse come se egli avesse l' affanno della morte, ognuno il meglio
dovrei dirvi, ma comincia a venirmi l' affanno della morte e mi manca il fiato
dal suo commercio epistolare, quasi che l' universo dovesse accorarsi degli affannucci privati d'
aflannonerìa, sf. ant. l' affannarsi confusa- mente, senza ordine.
purg., 1-1]: tanta fu l' affezione sua d'esser tua.
la sua compagna, affannosamente, e l' affanno di lei troppo inumano incrudiva il
paragone non arriva ancora a dire abbastanza l' affannosità, la lacrimosità dello stato di
: perché distretto / vi tien così l' affannoso pensiero? boccaccio, i-119:
, che impaurisce, atterra e consuma l' uomo. manzoni, 773: ci par
alfieri, 49: pieno ha [l' amato destrier] l'occhio di morte;
: pieno ha [l'amato destrier] l' occhio di morte; e l'affannoso
] l'occhio di morte; e l' affannoso / fianco, non vien che d'
laudevole e miracolosa vita di lui, l' affannosa e vituperosa fine, e la
egli per noi sostenne, e similmente l' ampia redenzione. alamanni, 4-1-359: ciò
: ciò ch'ascolta e vede / l' alma affannosa, più tacer non puote.
alle pareti. govoni, 3-81: l' affannosa ricerca / è tutta la sua vita
morte affannosa. manzini, 10-214: l' usuale panorama ora si anima diversamente:
anima diversamente: da per tutto è l' affannoso brulicare di gente. =
della strada e un'altra cosa è l' affezione di famiglia. 2.
gli è un affatacelo. ma sempre l' idea d'una difficoltà ci si sottintende.
viani, 19-434: i soldati ricevettero l' ordine di affardellare gli zaini.
panzini, ii-155: ha [l' alpino] lo zaino affardellato che ricorda
2-164: aveva di propria iniziativa dato l' ordine che nessuno si spogliasse, che
vare la crudeltà di coloro che dicono che l' affare di guerra è maggiore che
. fra giordano [crusca]: tutto l' affare del mondo è uno dormire
i quali altro non aveano che l' entusiasmo. foscolo, xv-244: l'affare
l'entusiasmo. foscolo, xv-244: l' affare d'un suo parente 10
il vincolo della parti- cella di: l' affare del ballo, del duello, della
, della mascherata, dell'ambasciata; l' affare dell'eterna salute. rajberti,
una determinazione che specifica la natura e l' ambito degli affari: affari di casa;
, in quanto concerne le relazioni tra l' uno e l'altro stato. ministro
concerne le relazioni tra l'uno e l' altro stato. ministro degli affari esteri
ministero, con altra ellissi, e l' uffizio e il luogo d'esso ministero:
ritiene è che egli non può far l' affare solo, non potendo togliere una
d'imbrogli e d'affanni, finalmente l' affare che v'accennai è terminato,
affari (senz'ombra di filosofia) ha l' animo più tranquillo nella continua folla e
mondo dell'azione. idem, ii-6-156: l' uomo pratico, l'uomo d'affari
, ii-6-156: l'uomo pratico, l' uomo d'affari e di politica, considera
voleva dedicare. comisso, 12-71: l' onestà negli affari era un principio essenziale
biscottino], non aveva per nulla l' aria impacciata o supplichevole: macché!
farne in francia. nieri, 250: l' altro giorno si fece affari della botte
significa che attendere agli affari propri senza che l' idea di vantaggio abbia luogo direttamente.
c'est bien simple: c'est l' argent des autres. -non è
. cattaneo, ii-i- 316: l' arte usuraia non è un affare di sangue
, due amanti che un giorno o l' altro possano ridersi sul naso. nieri,
, 292: ohimè, caterina, l' affare ingrossa! panzini, ii-202: affare
un altro affare. deledda, ii-523: l' affare è che da quando abbiamo messo
quindi da soccorrere. -qui sta l' affare: qui sta il difficile.
costumanza ed è quasi for d'uso / l' afar vostro noioso per leverà di core
rinaldo d'aquino, v-117-17: quando l' aloda intendo e'rusignuolo vernare, / d'
, / eo non ameria te, non l' abbi a male, / tutto sie
sia tuo minore, / ché quanto l' uomo è di maggiore affare, / si
diciotto del mese corrente / fu rimesso l' affar dell'orsina. / deh! consola
bernardino da siena, 837: chi tollesse l' abito a uno che non s'afà
che quello el quale s'afaceva a l' autumpno non si consumi il maggio. firenzuola
agli arbori ancora nei lati asciutti s'affà l' acqua, dando alimento alle radici come
dando alimento alle radici come il sole e l' aere. manzoni, 216
cura di quaggiù. se lo tenga l' inghilterra, che lo ha caro, ché
con * affanno 'nome, e l' altra del soggiuntivo affacciano col suono simile
concessioni e i fondi segreti si sviluppò l' affarismo. arila, 15: affarismo
la smania, o, se vuoisi, l' epidemia de'sùbiti guadagni, sia comunque
sùbiti guadagni, sia comunque fatti: l' intrigo, l'inganno, l'improntitudine,
sia comunque fatti: l'intrigo, l' inganno, l'improntitudine, la spudoratezza
fatti: l'intrigo, l'inganno, l' improntitudine, la spudoratezza, l'usura
, l'improntitudine, la spudoratezza, l' usura, il disonore, insomma, ogni
, crescente: il primato pel numero e l' atrocità de'delitti attribuiti al popolo nostro
in mano una procura legale, che l' abile affarista adoperò come una solida spada.
non sei un affarista; tu hai tutta l' aria di uno povero galantuomo. b
dell'operetta viennese giocava a scacchi con l' affarista greco. pea, 7-516: era
genere di affari, « purché ci fosse l' affare »: l'« affare »
vostra? tommaseo-rigutini, 1655: l' affaruccio è sempre meschino. il simile
ch'ella fa in tempo e per l' appunto tutte le faccendine. guerrazzi,
]: per eufemia, non volendo usare l' accrescitivo, si dirà anco di cose
beltramelli, i-55: -già, già, l' affa- ruccio si complica...
fasci si lega, di quaranta mannelle l' uno. viani, 14-146: tagliano i
. fascinazione, fascino, malocchio; l' essere fascinato. leggende di santi [
i momenti di affascinamento, nei quali l' animo è chiuso. 2.
che ammalia, che incanta (con l' influsso malefico dello sguardo, delle parole)
in quei pallori che penetrano e inebriano l' anima mia e i miei sensi. d'
come se la vista di quei due l' avesse troppo affascinato, storse con rabbia
. figur. alterare la mente, fuorviare l' intelletto, abbagliare l'animo (in
mente, fuorviare l'intelletto, abbagliare l' animo (in modo che non discema
di quelli da chi ha da dipender l' ultima risoluzione, sì che quella ancora
e carità. segneri, i-606: l' amore ch'hanno a'lor comodi, è
, è quello che a molti affascina l' intelletto. idem, ii-55: egli [
il suono di queste parole gli avesse affascinato l' orecchio come una cadenza. negri,
e mettervi dentro quel piccolo, e poi l' affascineremo con questo alloro.
. franco, 2-27: etti stata data l' autorità di sanare gli affascinati. foscolo
dimenticherà mai il momento sublime? -esclamò l' affascinato nel cui volto scarno parve ribalenare
affascinare1. affastellaménto, sm. l' affastellare, il mettere insieme alla rinfusa
]: gli affastellano come sogliono affastellare l' erbe di maggio. verga, i-133:
mai. bacchetti, 1-iii-206: veniva l' epoca d'affastellare i covoni del grano mietuto
la] furia d'affastellare obiezioni contro l' editto. carducci, 171: ora stommi
figliuola! * esclamò, affastellatamente, l' almerinda, tutta sbigottita di trovarsi,
incantare. folengo, i-82: l' infeme / fate non l'affatàr, ché
, i-82: l'infeme / fate non l' affatàr, ché d'af- fatare /
era affatato che, infino ch'elio l' avesse, terrebbe lo regno. ariosto
lode grandissima per avere contraffatto in fresco l' armi che lustrano », gli sguardi
frenano. affaticaménto, sm. l' affaticare; fatica, stanchezza. albertano
possibile è, come io credo con l' aiuto di dio, di sorte, che
ombrate. simintendi, 2-160: quella [l' oca], veloce per le penne
lontane e divise. boterò, i-305: l' affaticare i soldati fa due buoni effetti
i soldati fa due buoni effetti: l' uno si è che gl'in- dura
. tesoro volgar., 6-172: l' uomo giusto è affaticato da coloro che
. frezzi, i-1-71: io son l' amor, che dono ogni fortezza /
., 19: e involve tutte cose l' oblio nella sua notte; / e
/ dal dì che nasce; e l' affatica e stanca, / essa indefatigata.
. carducci, 75: non sempre l' arida chioma a le roveri / i
il senile estro e il pensiero / dietro l' imago de la gran vendetta? d'
tempesta degli elei abbarbicati nell'erta, l' incessante mugghio che affatica la fronda bruna
. soderini, ii-56: non affatica [l' avena] troppo le terre, a
ne lo subietto signoreggia, naturalmente ama l' andare in giuso; e però quando in
. paolo da certaldo, 344: quando l' uomo o la femina è ben satollo
esserci tasse e afaticasse, e secondo l' opere pagare ciascuno. s. agostino volgar
ingegna quanto sae, e vidi che l' uno ha invidia dell'altro. petrarca,
ad esso. idem, 237: onde l' uomo s'affatica, quindi è il
stare che a talora si affaticano a purgare l' altrui campo, che il loro medesimo
par che sia proprio questa: che l' individuo crede di affaticarsi per vivere e
mangio 'l suo pane e non me l' affatico. 9. tecn. sforzare
affaticano manco. baldinucci, 7-90: l' altra [menzogna fu], che mediante
coro veniva a ricreare, bagnandosi, l' affaticate forze. cassiano volgar.,
: imperò che tu se'affaticato e l' ora è tardi, io ti priego che
arguto. palazzeschi, 1-33: e l' oliveto è affaticato dai suoi frutti che
. b. davanzali, i-358: l' uno compagno nelle guerre, e l'altro
: l'uno compagno nelle guerre, e l' altro affaticatissimo in roma, avevano avuto
asceso, /... / l' affaticate merci e 'l suo tesoro / saccheggiare
di colpi quella pittura, la quale l' artefice condusse col posare con gran franchezza
, stanchezza. bencivenni, 5-20: l' affatichevole commozione e novità nel corpo,
non è puro diafano, sicché fa l' istesso affatto che i vapori nei crepuscoli.
per ribellioni o per conquista, tutta l' america diverrebbe indipendente affatto dall'europa.
dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l' ha scritta. pellico, ii-55: in
vantaggio o piacere. giusti, ii-95: l' immaginazione mi s'è inaridita quasi affatto
malizioso è affatto inesperto del bene, né l' innocente può essere affatto privo di malizia
ii-491: questa necessità di ucciderlo io l' ho percepita da prima come un'idea
stare in questo... paese, l' aria di cui nulla affatto si confà
non è mai affatto inutile il conoscere l' origine degli errori che hanno avuta molta
leopardi, iii-39: la serbi [l' opericciuola] a memoria non affatto sgradita
che ignora affatto affatto le concordanze e l' arte del verso. leopardi, iii-142
). affatturaménto, sm. l' affatturare; stregoneria; malìa, fascinazione
come venefìci. folengo, i-82: l' inferne / fate non l'affatàr,
i-82: l'inferne / fate non l' affatàr, ché d'affatare / forza non
, 301: non è a dire quanto l' indole di lui s'era cambiata sotto
indole di lui s'era cambiata sotto l' impero della moglie. non lo si conosceva
. baldinucci, 2-5-33: disegnò tutta l' invenzione della tavola;...
. e fattala segretamente intagliare in rame, l' impresse sopra carte affatturate per modo,
affatturazióne, sf. ant. l' affatturare; pratica, esercizio della fattura
buti, 1-519: in questa bolgia l' autore finge che si punisca il peccato
sp., 37 (654): l' errore di que'medici non consisteva già
pensiero... ha in sé l' opposizione; e per questa ragione è
il mio essere... sotto l' assiduo sforzo del meditare, dell'affer-
d'aristotile. e però che elli l' àe confermata, si dicerà di catuna di
mi tocca la prima guardia, e l' altra notte mi tocca la guardia del
del dì; allora vi potrò io dare l' entrata »; e afermò il tradimento
/ avengna che 'l pia- ciere è l' afennante / e ciò c'om ferma e
. bencivenni, 4-55: ma quando l' uomo s'aggiugne a dio, e afferma
tutto in un loco, e non l' afferma mai. arici, i-19: vuoisi
mai. arici, i-19: vuoisi l' estremo / capo della talèa nel pecorino /
che all'accer- chiante / terra meglio l' unisca e ve lo affermi.
e rivoltossi il nobil cavalieri: / l' un verso l'altro forte speronava. imbriani
nobil cavalieri: / l'un verso l' altro forte speronava. imbriani, 2-74
... cominciarono benevoli dimostrazioni verso l' italia. palazzeschi, 4-204: non
vale / per un che ha disgustato l' udienza in generale. baretti, ii-107
della terra incognita, che gli affaticava l' arido cuore con il desìo di errare in
mondana fusse stato tuo, non perduto l' aresti. dante, conv., ii-v-5
7: e così la madre e l' altre donne che v'erano affermavano al fanciullo
193: protagora... affermava l' uomo essere modo e misura di tucte
giorni avea ruggier tolto, et affermato / l' avea ad ippalca poi con giuramenti.
discoprirgli, ed affermargli che io ardentissimamente l' amo. idem, 1-15 (i-166
in questo audace; / ch'io l' intesi da tal, che senza velo /
a chi in tal modo filosofa affermare tutto l' opposi to di quanto avrà allora allora
39: il perché è difficilissimo l' affermare in generale cosa alcuna di certo
atteggiarsi, dichiararsi, ristabilirsi ', l' usano i francesi, e coloro che
prima volta con guido guini- celli * l' italia si afferma sempre più potente ';
dessero a ciaschedun consigliere una fava denotante l' affirmativa, ed un lupino la negativa.
baretti, ii-178: ti dico che l' avvenire io nollo so, ma che la
umanamente giudicando, s'ha a decidere per l' affermativa. 2. dir. accoglimento
di legge pare che sia più probabile l' affermativa a favore del creditore, nondimeno
è qualche illazione, questa essere per l' opinione copernicana. redi, viii-24:
è differenziato da « negativo » per l' accidentale forma grammaticale, e non già
gige, quando disi- derava d'avere l' affermatore della vana opinione, approvò dove
(disus. affirmazióne), sf. l' affermare, il dire di sì,
affermare, il dire di sì, l' enunciare una proposizione affermativa; l'espressione
, l'enunciare una proposizione affermativa; l' espressione con cui si afferma; proposizione
. cavalcanti, 2-91: considerando qui solo l' affermazione e la negazione,..
cosa è vera la negazione, o l' affermazione; cioè, che d'ogni cosa
è. gravina, 9: siccome l' affirmazione contiene percezione della cosa che si
concetto. 0ietti, 11-754: è sua l' audace affermazione che il pudore delle donne
di dio. 2. l' affermarsi, il raggiungere una posizione sicura
, il raggiungere una posizione sicura, l' acquistare notorietà e fama; consolidamento,
grossi caratteri, il titolo: 'l' affermazione delle macchine italiane '. belle
povero straccio di corpo, e quando l' avrò affermito un poco, baderò allo
. idem, 1-3 * 53: l' opera del pittore e del poeta non è
propria città. affettamènto, sm. l' afferrare; presa, abbrancamene).
, 1-576: litteralmente, debita pena è l' afferra- mento e stracciamento delle gambe a
occise: / inverso di lui sprona l' aferrante. pulci, 22-49: e poi
afferra. buti, 1-545: come l' uno ha tirato dall'altro la pecunia
caccia in terra. caro, 12-511: l' afferrò per la chioma, a terra
12 (214): molte mani l' afferrano a un tempo. nievo, 663
colla regina. carducci, 1024: afferran l' armi e a festa i giovani tizianeschi
gli occhi sui fatti della giornata e l' afferrai senza voltarmi. accorgendomi che resisteva
resisteva guardai e vidi che lo sconosciuto l' aveva afferrato dall'altro lato per impadronirsene.
arribisciava sulla murata come un serpe; egli l' afferrò e quelli di sopra lo tirarono
per sentire la voglia / di girare l' organetto in un sobborgo / per afferrare
terra, / non domandar quanto dolor l' afferra. alfieri, 72: e qui
3. figur. cogliere (l' occasione, la circostanza, il momento
tutti è permesso, quando si vede l' ottima congiuntura d'acquistarsi la sorte senza riguardo
la sorte senza riguardo d'alcuno, l' afferrarla pel crine. mazzini, ii-47:
non s'addentrano nelle intenzioni: afferrano l' apparenza delle cose, e insistono sulle prime
mente più non afferrava la parola che l' occhio vedeva. d'annunzio, iv-1-486:
afferrasse talune di quelle parole che offrivano l' imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di
finestre e non si riuscì ad afferrare l' argomento. 5. colpire col
5. colpire col ferro (con l' arma), ferire; inchiodare.
su sì 'l ce fiero colcare; / l' uno de loro la mano gli aferra,
loro la mano gli aferra, / l' altro chiovo sì spontaro. cantari, 205
afferra. ariosto, 7-6: sotto l' elmo il buon ruggier l'afferra, /
7-6: sotto l'elmo il buon ruggier l' afferra, / e de l'arcion
ruggier l'afferra, / e de l' arcion con tal furor la caccia, /
/ se solo un tratto a suo modo l' afferra, / fesso in due pezzi
/ 10 pesce, che credendo prender l' esca / ed egli à preso l'
l'esca / ed egli à preso l' amo in tal maniera: / con più
lo marinaio, che va a liberare l' ancora, che s'è afferrata a scoglio
soffici, 6-9: il fanciullo perse l' equilibrio e precipitò. cercò di afferrarsi
e intr. marin. ant. calare l' ancora (il ferro), attraccare
doria afferrava nel porto di tolone con l' armata. 11. intr. e
s'appiccheranno;... e durando l' asciuttore s'adacquino del continuo, perché
continuo, perché nulla fa più afferrare che l' adacquare da prima. idem, iii-30
e viene innanzi, se non se l' ulivo, il quale s'afferra in egitto
che denota il primo appendersi; dove l' altro un attaccarsi più forte. l'
l'altro un attaccarsi più forte. l' afferrare è il principio dell'abbarbicarsi.
ma in fin li traevano, ché l' utile avvenire dava lor forza per non allentare
o spianatori e scavatori di monti per trame l' oro. [sostituito da] manzoni
ix-401: a noia m'è chi con l' affettapane / bruttura taglia, celato o
taglia, celato o palese, / po'l' usa a mensa da sera e da
elegante, pura e faconda più che l' altre, i boni scrittori che non
alla lingua italiana cercò di snaturarla, affettando l' in- versioni della latina, e l'
l'in- versioni della latina, e l' ondeggiamento periodico. foscolo, ii-2-144:
discortese da me pronunziata mi ripiombava su l' anima. leopardi, 929: parve singolare
e incomincio ad affettare un sorriso / tra l' indifferenza e la sofferenza. corazzini,
aspirare ardentemente. iacopone, 38-60: l' offesa de deo lègame ad amar la
fra giordano, i-176: qualunque cosa l' uomo disidera, ed affetta, se
: la fem- min'è radice de l' inganno; / femmin'è quella che ogni
tasso, i-102: sono ambiziosissimo de l' applauso de gli uomini mediocri, e quasiché
non altro, affetta in qualche modo l' anima. 4. infettare,
ed un ne scianca, / sdruce l' epa a quell'altro, e gliel'affetta
figur. nieri, 242: l' uomo aveva una fame che s'affettava
prima di affettarli nel legno o morderli con l' acido nitrico. 3.
tele, e i drappi bagnati, ove l' acqua dentro vi si geli, sicché
lettore, e debita a questa parte, l' inserirci la diffinizione dell'affettatezza..
diffinizione dell'affettatezza... che l' affettatezza sia madre di questi vizi,
capello posto più d'un lato che da l' altro, colui che lo tiene se
e affettatissima il lamento d'olimpia nel- l' ariosto, quello d'erminia nel tasso?
, e un difetto quantonque fosse manifesta l' affettata ambiguità, pareva del pari grammatical che
del pari grammatical che rettorico, il travolgere l' ordine loro che la nova intimazione apparisse
lineamenti duri di quella faccia. svevo, l' affettazione che è il vizio generale delle arti
gli spenga. idem, i-202: l' affettazione continua è una uniformità da
simbolo della confutazione. occhi come l' affettazione (ch'è una qualità estranea alla
maseo, 1-75: credo che l' affettazione e il mistero e la
. taper celia, per beffa; l' affettazione è sul serio; è difetto,
era il vino, ma più buono era l' affettato. palazzeschi, affettazioni.
famiglia. moravia, vii-114: l' albino distaccando le tre parole terribili l'una
l'albino distaccando le tre parole terribili l' una dall'altra, un pezzo
. croce, ii-8-61: bilancia l' affettato, dice alle serve: « lascio
2. ansioso, desideroso. questo l' antica filosofia intendeva talvolta per trasmutabile.
.]: della è prova l' affettibilità materia taglia a fette. della
, che affettatura2, sf. l' affettare, il tagliare a fette.
affettare2. muove, che tocca l' animo; capace, disposto a
affettivo, per lo che elio mostra l' affezione del dicitore tatura quello che
sentimento, certa sprezzatura, che nasconda l' arte, e dimostri, ciò
sovrabbontutte queste figure, ove si scuopra l' affettazione, sono dante a spese, credo
, gìamene a letto, / pensava l' affetto nel letto pusare: / ecco i
, 74-7: la iustizia en estante l' affetto sì ha pigliato, / e con
e con tutta sua fameglia en prescion l' ha carcerato. bartolomeo da s.
: iddio non mira il dato, ma l' affetto; e però meglio riceve chi
i disiri / e li altri affetti, l' ombra si figura. idem, par
, 2-85: conciò sia adunque che l' animo in parte possegga essa cosa bella
tra bello e brutto, partecipante de l' uno e de l'altro. castiglione
brutto, partecipante de l'uno e de l' altro. castiglione, 429: talor
efficacemente in ima battaglia la paura, l' animosità, la destrezza, la forza,
: [amore] gli altri affetti de l' alma a pena entrato / scaccia,
del concesso ai miseri mortali; / tu l' agitato sen placido assali / e tregua
. loredano, iii-530: reso cieco l' uom da pazzi affetti, / sprezza
i diversi affetti che successivamente mi agitaron l' animo. par ini, iv-146: dalla
con subita forza / la letizia, che l' altro affetto estinse. idem, pr
sp., 27 (468): l' odio cieco e violento faceva sorger più
, n-12: e tolle a le genti l' affetto, che nul- l'aia de
le genti l'affetto, che nul- l' aia de me piatanza, / perch'eo
par., 15-43: e quando l' arco dell'ardente affetto / fu sì sfogato
buti [par., 15-43]: l' arco dell'ardente affetto: cioè lo
285-7: spesso a me toma co l' usato affetto, / e di doppia
351: prendi dal nostro officioso affetto / l' estremo vale e l'ultimo saluto,
officioso affetto / l'estremo vale e l' ultimo saluto, / o quant'amata sfortunata
canto, / perché norma del canto era l' affetto. manzoni, pr. sp
un luogo o nel ritornarci, si sente l' affetto ch'altri ha verso noi,
non è tuo, mentreché v'è l' affetto del peccato. boccaccio, 1-282
siena, 47: a prezzo quasi non l' arò un fico / per sola grazia
5-1-112: favellammo... di tutte l' otto parti dell'orazione a una a
è lussuria, la quale non lascia mai l' affetto dimorare in pace; la notte
complessione. soderini,. ii-42: l' assenzio abbrustolato con teglia calda, posto
si muta, onde quelli che hanno l' emia o altra parte affetta, ben
, 2-190: dunque è verisimile che l' aria affetta di quella passione, sendo
riceve. mengoli, i-469: se l' orecchio si trova dentro a due sfere sonore
viani, 10-90: il foglio che l' uomo mostrava a tutti, sgualcito dall'uso
ant. incline, intento, assorto con l' anima; affezionato. dante,
.. lo prezzo della tintura, e l' affetto di quelli panni.
preso, si sforzò di fare mettere l' opera ad affetto. idem, 168:
: quando trattasi della disposizione che prende l' ente affetto, potrebbesi nel linguaggio filosofico
il mezzo tra lo stato passivo e l' attivo. = deriv. da affetto1
appresso sovente, guardandosi nel viso, l' un l'altro gittare sospiri accesi di
sovente, guardandosi nel viso, l'un l' altro gittare sospiri accesi di gran disio
sparina senz'altro. palazzeschi, 4-192: l' irruenza e l'affettuosità dei bei ventenni
. palazzeschi, 4-192: l'irruenza e l' affettuosità dei bei ventenni la facevano scoppiare
essi. baldini, 4-12: se l' affettuosità d'una popolazione colorisse di sé le
... / sì forte fu l' affettuoso grido. boccaccio, i-74: io
e che niuna altra cagione ti fa recusar l' andata. idem, iv-123: con
e sdegno da'begli occhi stilla, / l' affettuoso pianto egli confonde, / in
sfavilla. marino, 6-147: con l' interne del cor viscere aperte, / ogni
due cagnetti bastardi, uno color sciampagna, l' altro una matassa di pelo arruffato marrone
silenzio. 2. che concerne l' affetto, affettivo. tasso, n-ii-356
affettivo. tasso, n-ii-356: ne l' anima nostra... le potenze,
s. v.]: taluni confondono l' affezionabilità colla affettuosità, e perché possono
gl'impeti allegri dell'adolescenza, ora l' inesperta affezio- babilità del fanciullo. soffici
affezionaménto, sm. disus. l' affezionarsi. fil. ugolini,
, si usa; non ostante gioverà l' avvisare esser voce da fuggirsi. leopardi,
desiderio estremo che quella resti vincente e l' altra perda. l. salviati, 20-
imperocché e'si debba dire, come l' ha sopportato [il dolore] ciascuno di
di coloro, e'quali saviamente sopportato l' hanno, e non da che incomodità
sia, io v'abbraccio affezionatissimamente con l' animo. = comp. di
chiaminsi amici. bar etti, ii-15: l' essere affezionato e pietoso più ci distingue
che sapeva ubbidire e comandare, secondo l' occasione. deledda, ii-770: ed io
amore; anzi è stato amor doppio, l' uno verso i buoni studi, l'
l'uno verso i buoni studi, l' altro verso gli affezionati vostri.
i nomi] e'meriti delle persone e l' affezione del mandante...:
per uno mutamento di viso s'avvedrà l' uomo del pensiere e dell'affezione, ch'
di corpo spaventevole così bella divenir me l' ha fatta. zanobi da strata [s
\: temperanza è affezione costringente l' appetito di quelle cose che sconciamente sono
, n-ii-747: s'io m'attenessi a l' opinione d'alcuni filosofi naturali, direi
d'alcuni filosofi naturali, direi che l' amore è prima affezione de la materia
perfetto. idem, 3-4-338: sentendo l' anima sensitiva nel lor passaggio [de'
voi mai dir altro, se non che l' anima agisce secondo 1 fantasmi che le
362): in quel momento, l' animo suo non poteva sentire altra affezione che
! dante, inf., 16-60: l' ovra di voi e li onorati nomi
si pone / presso al compagno, l' uno all'altro pande / girando e mormorando
altro pande / girando e mormorando, l' affezione. idem, par., 32-149
; / e tu mi seguirai con l' affezione, / sì che dal dicer
conobbi che non solamente favellando si poteva l' affezione dimostrare ad altrui e la risposta pigliarne
il santoccio credendo queste cose, tanto l' affezion del figliuol lo strinse, che
figliuol lo strinse, che egli non pose l' animo allo 'nganno fattogli dalla moglie.
sue proprie cose, regere et moderare l' afectioni dell'animo. bisticci, 213:
potenzia o in atto gentile, perché l' affezione non si estende se non a
vanno accompagnati, che se per disgrazia l' uno di loro è morto, con incredibile
è morto, con incredibile velocità seguita l' ucciditore. machiavelli, 139: facil cosa
o lunghezza di tempo mai non scemerà l' affezione mia verso di voi. cellini,
aggiungerò con le forze, supplirò con l' affezione, e con la diligenza.
la mia compagnia, e che formavano l' oggetto della mia stima e della mia sincera
legga la vostra antologia con indifferenza. l' aspetto sempre con impazienza; la leggo
. beltramelli, iii-993: mi grava l' intera famiglia... e, con
conv., iii-xn-9: ma tanta fu l' affezione a producere la creatura spirituale,
: potesti di piccarda udire / che l' affezion del vel costanza tenne. buti
buti [par., 4-98]: l' affezion del vel: cioè la voluntà
molte vedute, e sempre quello che l' uomo non ha, si suole con maggiore
con maggiore affezione desiderare che quello che l' uomo possiede. ottimo, 11-479 [
. modificazione. manni, i-132: l' indicativo modo, che dimostrativo meglio si
enunciazione di tanti altri suoi teoremi, l' uno più ammirabile dell'altro, io considero
continuava fino alle nugole, e tutta l' affezione durò cosa d'un quarto d'
quale in molte poche ore gira tutto l' orizzonte. 8. prezzo d'
del giusto. baretti, ii-94: l' inghilterra, in queste cose di gusto 3
galileo, 408: io argomento ch'e'l' abbia per una fa vola, o
guardi innanti che ti attacche, / perché l' onor de toi vertute affiacche.
non ci restò più niente, / e l' ombra s'affiaccò pesantemente.
, 4-9: percotendo poi sotto la pancia l' animale, se lo fe'addosso cadere
non diventa affiammata, se non solamente per l' ardor della carità. ottimo, iii-619
intesa nel momento della disgrazia segreta che l' uomo non comprende. 2.
. v.]: gli ho presentati l' uno all'altro, e cominciato a
ambiziosi s'affiatarono, perché conobbero che l' uno aveva bisogno dell'altro ';
si animavano col trascorrer dell'ora, l' affiatarsi degli invitati e lo stabilirsi delle
, sm. ant. il chiudere e l' allacciare con fibbie una veste; affibbiatura
il cinto e in mezzo al sen l' affibbia, / fatta a branchiglio, una
polso e io, prima di affibbiarci l' orologio, ci misi su un bel bacio
/ là 've 'l brac- cial su l' omero s'affibbia. tasso, 11-4:
imprendere a sostenere una cosa con tutta l' energia ed efficacia; e dicesi più spiegatamente
. proverbi toscani, 334: « senza l' occhiello non s'affibbia il manto *
]: * per chi è, se l' affibbi ': a chi viene questa
rimprovero od altro accenno, costui se l' approprii secondo che la coscienza glie ne dice
celate bene allacciate, non aveano contra l' incendio scampo veruno. 2.
affibbiatole da me: la capitana: l' unico che le s'addicesse.
quella vesta purpurea. idem, 152: l' altro abbia una faretra delle donne di
. capellano volgar., iii-67: l' amanza può ricevere lecitamente...
, 104-28: in questo modo acoglie [l' oratore] quelle partite che sono a
il core e sen vanno ad afficere l' altrui corpo e spirito o di affetto
. di ai e foche); per l' uso guit- toniano, piuttosto da
affidaménto, sm. neol. l' affidare; il dare in custodia;
il dare in custodia; il conferire l' uso, la disponibilità. leggi penali
'; * dopo d'avermi dato l' affidamento che mi avresti ceduto quel libro,
male operato, e dava affidamento per l' avvenire. calvino, 1-507: suo
baldovini, 2-57: padron mio, scusate l' affidanza, / ch'i'mi
nave passati colà dove carlo xi passò con l' esercito il mare a piè secco
lo immenso oceàno? cuoco, 1-178: l' equilibrio tanto vantato di europa non può
. linati, 30- 181: l' usignolo dal boschetto affida alla brezza la sua
: il poeta uscì dai gangheri e minacciò l' attrice di affidare ad altra donna la
gli porse, e con tal pegno / l' affidò di salute. tasso, 835:
7-7: vedendo quivi comparir repente / l' insolite arme, sbigottir costoro; / ma
guise. marino, 7-202: spia l' andar degli amanti e 'l tempo aspetta /
e senno / senza punto mostrar tira che l' arse. redi, 16-viii-315: io
governi e i fati. / deh! l' anime supreme in cui s'affida /
anime supreme in cui s'affida / l' umana compagnia, proteggi e guida.
s'affida / a putridi nepoti / l' onor d'egregie menti. tommaseo-rigutini, 1707
e due riflessivi, il fidarsi dice sovente l' interiore fiducia; vaffidarsi, tatto e
pratolini, 2-266: camminando, egli l' aveva preso a braccetto. inavvertitamente ella
lunga dimo- ranza nella terra, ma l' abbandonarono il secondo dì che presa l'
l'abbandonarono il secondo dì che presa l' aveano. leggende di santi, 4-111:
leale parente o amico, che tu l' abbia provato, altrimenti non t'affidare.
oste de'fiorentini pestilenzia... onde l' oste affievolì molto. montecuccoli, 2-175
di sole acciò ch'aprisse / emulo a l' altro fiacchezza. al picciol mondo il
... 171: le collegò e l' affisse [le nostre ossa] la mano
[le nostre ossa] la mano e l' indello scemamento e affievolimento dell'amor proprio
che 2. tecn. l' affievolirsi intermittente della riceil presente editto sarà
e affisso a'luoghi soliti, secondo l' ordine di nostra corte. leonardo del riccio
= deriv. da affievolire. e l' affisse ad una gran colonna. botta,
. montecuccoli, 2-210: esca fuori [l' armata] delle trincee ad azzuffarsi coll'
dati, i-388: acco- miatossi cortesemente l' anima, e quasi disperata di poter
gli amici. leopardi, i-258: l' uomo di sentimento affievolito e intorpidito dall'
, 923: servo di dio, che l' amor suo trafisse / con quelle piaghe
/ a cui pietà del nostro error l' affisse. idem, 13-42: tu dal
, che mena il ballo, se l' ha tolto di bocca [l'orciuolo]
se l'ha tolto di bocca [l' orciuolo] e lasciatovi quella im- pannatura
seguitava a borbottare che non era prudenza l' esporre un ragazzo alle rappresaglie cui poteva andar
e di confische. giocosa, 15: l' oste intanto aveva pubblicato il cartellone con
10 affisse. viani, 14-225: l' altra mattina, sulle cantonate della vecchia
alle costellazioni, e si ebbe così l' astronomia poetica. 4. infiggere
tra gli aspi e le serpi / de l' empia gelosia / io vivo tuttavia?
affige. monti, 162: poscia l' ultimo sguardo al corpo affisse / già
i disiri e li altri affetti, l' ombra si figura. 6
2-264: ma di serti e di fior l' escluso amante / spesso piangendo orna la
, purg., 25-4: come fa l' uom che non s'affigge / ma
carducci, 538: tra 'l sasso e l' urna una lucer- toletta / esce e
. poliziano, st., 2-18: l' ardor di marte ne * cuor giovenili
affisse, / che serpendomi poi per l' alma vaga, / non so come,
suo valore / non perdeo dramma ancor, l' amata effige / cercando sempre, in
legale d'adozione, quanto la volontà e l' abito del prestare cure affettuose, continue
[s. v.]: se l' è affigliuolato quel fanciullo, preso dallo
alli esempli, starò alquanto in su l' ali di alcune cose più generali, non
la croce di cristo, si è l' ancora della nave. fiore di virtù,