). abburattata, sf. l' abburattare rapidamente, in fretta.
farina. abburattatura, sf. l' abburattare. 2. la crusca
protagora e di democrito, ma soprattutto per l' eccentricità dei suoi abitanti. cfr.
principe abdicante può in quel l' atto ed essere e apparire più signore che
de sanctis, i-214: perché lasciasti l' esercito dopo waterloo? abdicasti come
, aveva abdicato in tutto, e con l' abito e col nome,
ii-821: [il nostro programma] l' abbiamo talora taciuto...: non
abbiamo talora taciuto...: non l' abbiamo abdicato mai. rajberti, 1-69
botta, 5-297: né solo l' abdicazione procurarono, ma volevano che il
, ma volevano che il re per l' atto stesso della rinunzia ordinasse ai piemontesi
sono voci tratte dal francese, e l' alberti le dice introdotte dai politici scrittori
, col diritto di distinguersi e opporsi, l' attrito che accetta il rapporto e lo
carducci, ii-9-120: finisco di trascrivere l' ode abduana per un capitano, già
da * abdua per addila: l' adda, che forma il lago di como
/ chi come donna la tien per l' abena. = lat. habena
idem, iii-464 (8-14): e l' alma che conosce '1 tristo tempo
confusione e rossore. svevo, 5-127: l' atto di cui egli ricordava l'
l'atto di cui egli ricordava l' istantaneità non era stato prodotto da un'aber
non si sarebbero manifestate più, e che l' aberrazione dei sensi fosse finita,
dandole il suggello dell'autorità propria. l' alienazione mentale, suggerita dal lessico in nome
di aberrazione): e si ha l' aberrazione diurna (in rapporto alla rotazione
il moto annuo della terra), l' aberrazione planetaria (dovuta allo spostamento proprio
: * diversione, distrazione '. l' uso scient. è intemaz. (cfr
frodi intendo. tasso, 4-181: [l' uomo] non conobbe ab esperto e
corsa dietro una lepre... l' abbocca, e la morde. passeroni,
color di ferro, / e, chi l' accende, sempre rende lume. sacchetti
d. bartoli, 33-140: l' acqua, gelando, non toma al suo
fra giordano [crusca): l' odore che si fa sentire nelle
si apriva la selva dei quercioli; su l' alto, svettava l'abetaia. civinini
quercioli; su l'alto, svettava l' abetaia. civinini, 10-38: e quando
cheta ci si apre alla vista oltre l' erboso valico..., e la
si distingue in due specie principali, l' abete bianco [abies pedinata) e
abete bianco [abies pedinata) e l' abete rosso [abies excelsa).
e lo persico ell'orto, e l' abeto addimanderemo elli monti altissimi. dante,
faggio, un pino, / tra l' erba verde. fazio, iv-7-59: al
terra, / co'rami tronchi, l' isola disegno. frezzi, ii-19-178: non
grosse. crescenzi volgar., 5-31: l' abete, che volgarmente si chiama piella
, i-291: verdeggia nelle bianche alpe l' abeto / e piega i rami già di
poliziano, st., 1-82: cresce l' abeto schietto e senza nocchi / da
schietto e senza nocchi / da spander l' ale a borea in mezo tonde.
vecchio come roma. linati, 8-115: l' abete ha sciorinato lungo il clivo la
degli abeti. sinisgalli, 4-138: l' abete regge la neve meglio del pino e
terra tedesca. soderini, iii-311: è l' abeto di sapore amaro, che fa
è 'l dire che il legno del- l' abeto non va al fondo perché è a
ducci, 577: ma più onoro l' abete: ei fra quattr'assi, /
e coi nostri pugnali mondiamo dalla terra l' abeto, raschiamo le assi. ojetti,
ugurgieri, 258: corre per li guadi l' unta abete: e tonde si maravigliano
. boccaccio, iii-n-24: tagliato fuwi l' audace abete. (dice audace perciò che
lungo abete in alto / drizzaro, e l' impiantaro entro la cava / base,
cava / base, e di corda l' annodaro al piede. monti, x-i-
teti. d'annunzio, ii-858: per l' ombra di quel semplice assereto / che
/ e posto sopra il cassero, l' abeto / trattò meglio che il calamo,
alle assi delle impalcature che circondano l' opera. -figur. fagiuoli
fra giordano, 3-263: se l' avesse fatto di necessità, siccome egli
imitazione di cristo, iii-53-3: venuta è l' ora che il tuo servo sia provato
. varchi, 8-1-120: prodotto [l' universo] ab eterno, come vogliono i
fare alcuni disegni delle abetìe, che l' opera in quel luogo possiede.
bellezza della verdura, avendo egli [l' abeto] nelle foglie un verde naturale
grossezza enorme. pascoli, 447: per l' abetine e le faggete / canta,
dial. abete (per lo più l' abete bianco: abies pedinata). -olio
d'abezzo. soderini, iii-311: crea l' abeto una ragia utilissima, con che
ragia utilissima, con che si fa l' olio di abézzo, tanto utile e salutifero
qual miete adunca falce il fiore e l' erba. colletta, ii-40: [
v'era seduto don franco maironi, l' abiatico della vecchia marchesa. 2
lat. class, avus (attraverso l' agg. * avius: dell'avo,
conifere della famiglia pinacee, comprendente l' abete, il pino, il larice,
pino, il larice, il cedro, l' araucaria. = dal lat.
affetto. papini, 26-206: l' avidità dei ministri, gl'intrighi dei
ministri, gl'intrighi dei cortigiani, l' abbiettezza dei subalterni. bacchetti, 1-iii-447:
.. con occhi nei quali era apparsa l' abbiettezza del cane sotto la mano levata
, 1-76: ah, diviene [l' uomo] pur piccolo, abbietto, inamabile
...! leopardi, 1022: l' educazione non si degna di pensare al
6-2-13: non è gran fatto che l' uomo sia umile in abiezione e in stato
: mi par più bello giacermi nel- l' abbiezione e nella miseria. manzoni, 145
un contrasto, cioè dal contrasto fra l' abiezion passata e la presente risurrezione.
tutto il peso della sua abbiezióne quando l' uomo benefico, con uno sguardo dolce e
: chi ruberà bestiame sia condannato per l' abigeato alla galera a tempo, o a
pirandello, 6-141: le grassazioni e l' abigeato e i sequestri di persone e
tutt'i sacerdoti, e quelli hanno l' autorità da quello, assolvendo l'anima
quelli hanno l'autorità da quello, assolvendo l' anima dalla colpa, la fanno abile
raccontandole una filza di abili menzogne, con l' aria più ingenua che ci fosse.
m. villani, 4-19: [l' imperatore] per l'animo che avea
, 4-19: [l'imperatore] per l' animo che avea di valicare in italia
[amore]; ed in un tempo l' abito / e 'l sembiante e l'
l'abito / e 'l sembiante e l' andar prese di iulo. l. bellini
come dal ghiaccio lentamente indurato, con l' andar de'secoli, si formi il cristallo
quello che mi creda, non conoscendo l' andar suo, del quale [ecc.
in sicilia d'una certa terra su l' andare del gesso. algarotti, 3-331:
d'argento,... e l' andare dei fili del telegrafo lungo l'andare
e l'andare dei fili del telegrafo lungo l' andare della linea e tutti i segni
capo il suono di essi, ciò è l' aria e quello che noi diciamo l'
l'aria e quello che noi diciamo l' andare. 15. pitt.
vasellino, va'col detto pennello tratteggiando l' andare delle pieghe maestre. vasari,
, ii-21: stetti qualche tempo ad ascoltare l' andare e venire de'carcerieri. settembrini
. conviene che a lungo andare sia l' esito di coloro. leopardi, 17-8:
, 637: a lungo andare peraltro l' estro poetico svaporava, e il buon umore
andava appassendo. panzini, i-462: l' esperienza a lungo andare finisce col non
mercato della primavera, dava allo studente l' idea di una festa banale, che a
sei. manzoni, 785: con l' andar del tempo, e con l'avanzar
con l'andar del tempo, e con l' avanzar del lavoro, vollero modificare anche
senonché [il protagonista], con l' andar del tempo si accorge sempre più
del tempo si accorge sempre più che l' idea è sterile, il vecchio dotto una
denaro. idem, v-1-490: con l' andare degli anni il suo amore per la
la donna che si odia. perché con l' andar del tempo, lei, caro
pratolini, 2-231: cose tutte che con l' andar del tempo dettero sul naso alla
il tragge, ha poco andare / l' egro mortai: ma sconsolata arriva / la
morte ai giovanetti. -dare l' andare: dare libero corso. b
ii-294: fatta la festa, fu dato l' andare all'acqua, e scoperto l'
l'andare all'acqua, e scoperto l' errore dello spiano non livellato al fondo
sturasse la secchia superiore, e si desse l' andare all'acqua. -prendere l'
l'andare all'acqua. -prendere l' andare: incamminarsi. leggende di santi
4-148: dette queste parole, presi l' andare per lo mezzo del deserto. manzoni
e poi tutto a un tratto prendon l' andare, e via, come se
prima i minuti gli parevan ore; poi l' ore gli parevan minuti. giusti,
ne starò, perché oramai ho preso l' andare, e vo'vedere d'arrivare in
andare2. andata, sf. l' andare, il recarsi in un luogo;
, 12-99: poi mi promise sicura l' andata. testi fiorentini, 164:
ma nel mio dire a postutto niego l' andata di paris, perché io so
diserta. petrarca, i-2-91: così l' andata mia dubiosa e tarda / facean gli
. cantari, 233: sopra tutte l' altre cose / ho disiato di far questa
il ritorno, non basta a scusar l' andata. panzini, iii-288: ciò avvenne
nostra andata a bertinoro. 2. l' allontanarsi da un luogo; partenza.
. ariosto, 2-26: ben de l' andata il paladin si lagna: / non
le spese d'andata e ritorno, con l' aggiunta d'una cambiale di altre quaranta
ritorno non era certo così angoscioso come l' andata di poco prima; ma non fu
era il primo viaggio che faceva, l' andata con l'olio, e il ritorno
viaggio che faceva, l'andata con l' olio, e il ritorno con la farina
la farina. 3. raro. l' incedere; modo di camminare; andatura
8-10 (332): prima era libera l' andata alla donna ogni volta che a
piacere. 5. medie. l' andata di corpo. redi, 16-iv-157
volta. 8. locuz. -dare l' andata: concedere il transito; lasciar
, / che ratto aprio e diedene l' andata. -prendere l'andata:
e diedene l'andata. -prendere l' andata: prendere l'aire. pananti
. -prendere l'andata: prendere l' aire. pananti, i-52: non
, i-52: non mi si tien quando l' andata ho presa. 9. peggior
al moto. buti, 2-402: l' autore vedendosi indebolito, che non potea
. adriani, 3-5-262: platone s'imaginò l' anima sempre muoversi, ma l'intelletto
imaginò l'anima sempre muoversi, ma l' intelletto immobile di moto andativo. andato
botta, 4-328: tanto ebbe guisa l' animo crudele e basso, che si fece
evento). petrarca, 53-31: l' antiche mura ch'ancor teme, et ama
che non saranno senza fama, / se l' universo pria non si dissolve, /
ogni suo vizio. idem, i-4-162: l' alma, che 'l gran desio fea
andate. savonarola, 3-23: ben che l' andato tempo mi rimorda. michelangelo,
, 59-24: e 'l tempo andato / l' ora m'appressa perché gli occhi chiuda
corpo securo, e in lieti oggetti / l' alma tranquilla appaghi i sensi frali:
taccia, / e pongansi in oblio l' andate cose. chiabrera, 3-4-47: per
a gli anni andati / in chiesa l' organo sonava a i frati. idem
/ esperti de la gioia e de l' affanno: / ei le storie d'amor
. pavese, 1-11: alla fine l' amico sapeva soltanto ch'ero un meccanico in
bembo, 1-30: molte volte [per l' amore] rischie- voli andatori di notte
quel [movimento] del corpo dee l' uomo guardare la sua andatura non sia troppo
, 218: bella e conta è l' andatura / che fa i passi con misura
149-7): or... fa l' andatura piana / per prender la colomba
ciascun di lei ha 'nvia / per l' andatura gente. albertano volgar., i-7
quegli occhi, e quel mento, e l' andatura? / non c'è che
contraffaceva il volto d'una monaca, l' andatura d'un'altra. [ediz
con la testa e non le braccia l' andatura. vivanti, 7-92: non tardò
a riconoscere la nota figura snella e l' andatura così caratteristica di vania -andatura languida
nascondiglio fresco dove accucciarsi, ella aveva l' andatura sorniona e svogliata. beltramelli,
. beltramelli, iii-47: buoi da l' andatura ondulante. soffici, 1-321:
25-320: in verità colui che ha più l' aria e l'andatura di re è
verità colui che ha più l'aria e l' andatura di re è il nostro famoso
. il contegno, la presenza, l' andatura diritta sulla schiena, quel volgere del
cammina come un portalettere, ella sola [l' andalusa] va con la sua andatura
bianco dei frangenti circondava la nave. l' andatura era gagliarda e l'urto
. l'andatura era gagliarda e l' urto fu tremendo. buzzati, 1-159:
, 1-159: e forzava al massimo l' andatura, anche sui pendìi più erti.
. moravia, vi-392: egli accelerò l' andatura, la lancetta del tachimetro salì
presso al termine, non aveva modificato l' andatura. d'annunzio, v-1-369: pieghevole
animale compiuto. ojetti, i-36: l' andatura del suo pegaso, insomma,
pegaso, insomma, non è mai l' ambio. paolieri, 2-52: i muli
il cavallo vecchio non muta andatura: l' uomo che ha preso abitudini viziose, non
, 5-56: e sempre a'tradimenti pon l' orecchio; / ché non muta andatura
gioberti, iii-65: né paia strano che l' andatura analitica non basti sempre all'evidenza
libro ha, in qualche pagina, l' andatura della predicazione non sarà un male
che del maestro non riteneva se non l' andatura superficiale e retorica. tecchi, 10-35
dice, abbassando la voce e dandole l' andatura piana e un po'ironica con cui
studiare i pianeti (se non corre l' andazzo di studiarli), chi
, chi ha con perseveranza studiato l' uomo ne'secoli avrà rilevato agevolmente che
sbarbaro, 1-76: se porta l' andazzo chiome bionde a tinta bionda dà
poesia, la lingua purgata italiana e l' eloquenza erano in quel tempo studi in andazzo
: il ponte, tra un sandone e l' altro, era detto, nel centro
campo c'è seminato il grano e l' andirivieni dei contadini per stellare la paglia
sughero sull'acqua. moretti, 6-16: l' interesse vivo e cocciuto con cui osservava
interesse vivo e cocciuto con cui osservava l' andirivieni delle formicole fra i mattoni sconnessi
nella notte fresca ammorbidita dal vino riprese l' andirivieni degli avventori. vittorini, 1-78
degli avventori. vittorini, 1-78: l' operazione di carico ha inizio nell'andirivieni
luzi, 45: ho sentito l' infermo sulla soglia / pregare per la
: anderò io a prender... l' acqua. nievo, 95: vi
internazionale, ricamato fra uno stato e l' altro. 3. figur. rigiri
stambugio. boccaccio, v-68: l' altra parte della già detta via, difen
, di maniera che coloro che entrano per l' andito guardano verso settentrione. varchi,
6 (93): uscì, per l' altra parte dell'andito, in un salotto
, si slanciò nell'andito che era dietro l' alcova. giàcosa, 50: corre
, 50: corre ad ogni piano l' andito che mette alle diverse stanze.
soglia,... pianamente. l' andito era rischiarato da un'alta finestra
vi si accostò timoroso. entrò: l' andito era buio e dovè salire le
di passaggi e di cortili uno dentro l' altro..., che paiono fatti
baldinucci, 2-5-186: dalla parte di verso l' anditino che viene di sagrestia.
esitazione andivièni; e questa denominazione io l' accolsi... in vece della inelegante
questo [all'aizoo] è simile l' erba detta andracne agria. in italia la
le cascate terra, come appunto è l' andrienne sciolto moderno; se non che
appella. algarotti [tommaseo]: l' andrienne aperto, ch'era di un taffetà
calafatate, di dette parti s'imolla l' andrivello. = etimo sconosciuto: cfr
. androcèo, sm. bot. l' insieme degli organi maschili del fiore (
cui puntura può essere mortale anche per l' uomo. = voce dotta, lat
credono che sia chiamato così perché domi l' impeto e la iracundia deltomo. domenichi [
, i pisoliti, la galactite, l' ematite, la melitite, il schisto,
, oltre la calamita... l' altra dice che si chiama androdamanta, di
.. dice che tira a sé l' argento, il rame, il ferro.
<; -avròc, 'che doma l' uomo '. cfr. isidoro, 16-15-8
sf. avversione morbosa della donna per l' altro sesso. ''
non sieno, nelli quali appare sì l' uno sesso e l'altro, che non
quali appare sì l'uno sesso e l' altro, che non si sa per qual
]: altri dicon che nasce allora l' ermafrodito quando nella concezione il seme dell'
chiamarono ermafroditi tutti quelli, i quali avevano l' un sesso e l'altro, che
i quali avevano l'un sesso e l' altro, che i greci chiamano androgini,
i-644: generansi ancora dell'uno e l' altro sesso, i quali si chiamano
per delizie. 2. filos. l' uomo primigenio, secondo il mito ideato
con qual purezza, e come visibile, l' ideal forma dell'androgine si delinea tra
: in principio, dunque, non esisteva l' uomo e la donna: ma soltanto
uomo e la donna: ma soltanto l' androgino, cioè l'uomo-donna. idem,
: ma soltanto l'androgino, cioè l' uomo-donna. idem, ii-265: fece
più o, meno perfezionato. l' industria degli androidi è ancora nell'
udivasi rintronare lo scalpitìo de'cavalli sotto l' androne sonoro. panzini, ii-330: un
di rampicanti. cicognani, 12-230: l' androne nudo e maestoso ove il rumore dei
447: se il cortile era buio, l' androne era nero come la pece.
135: allora traversai il cortile e l' orto, fino all'uscio che mette nell'
dioscoride italiano, 3-151: de l' androsace: nasce ne'luochi maritimi
idropici, ché fa venir fuori l' acqua in abbondanza. tommaseo [s.
e più rossi. mattioli, 2-988: l' iperico, l'asciro e l'
. mattioli, 2-988: l'iperico, l' asciro e l'androsemo sono veramente
l'iperico, l'asciro e l' androsemo sono veramente... tutte piante
medesima. dioscoride italiano, 3-174: de l' androsemo: è differente da l'asciro
de l'androsemo: è differente da l' asciro e da l'iperico; è pianta
è differente da l'asciro e da l' iperico; è pianta che ha i
, quasi come dipinto. la cima de l' andro- semo trita spira odore di resina
aneddòtica, sf. gusto per l' aneddoto; metodo di concepire la storia
superiore. idem, ii-9-122: ma se l' aneddotica in quanto tale non è convertibile
dai migliori scrittori di aneddotica e distingue l' aneddotica intelligente ed elegante dalla volgare.
torto. soffici, v-1-524: non più l' imbecille e falso e rimpicciolente aneddotismo,
bar etti, ii-256: arricchirò l' opera con delle note, che forse
gravi scritture. tommaseo-rigutini, 1658: l' aneddoto, come dire cosa inedita,
dal pericolo, stavano assise da l' altra riva affannate e anelanti, asciugandosi
12-57: tornano al ferro, e l' uno e l'altro il tinge / con
tornano al ferro, e l'uno e l' altro il tinge / con molte piaghe:
de l' arrabbiato can sotto i latrati, / sotto
latrati, / sotto il ruggir de l' anelante fiera, / io t'ho visto
corsa. slataper, 1-150: ah l' oblio, l'oblìo in questo andare
slataper, 1-150: ah l'oblio, l' oblìo in questo andare anelante, col
ha messo. manzoni, 40: l' ingorde udivam lunghe contese / dei re
voci, tutte le tenui lusinghe avvolgevano l' anelante, le suggerivano la prossima ebrezza
ella anele. caro, 5-614: l' altro [era] fiacco in su'ginocchi
ansio scotendo / le gravi membra e l' affannata lena) / palpitando anelava. tasso
; / giace disteso, ed a l' intema arsura, / sempre anelando, aure
senza saper che, dove / a l' alta mia tempesta / ritrovar spero il porto
alla tempesta, e quando avvampa / l' ora, e quando poi gela, /
tutto. slataper, 1-29: zappavano l' uva, curvi, aggrappati sull'orlo
ii-674: giù pe'trasti / anelava l' anelito servile; / s'intravedean su'banchi
miei giorni. caro, 12-1290: l' un del brando, / l'altro de
: l'un del brando, / l' altro de l'asta altero, un'altra
un del brando, / l'altro de l' asta altero, un'altra volta /
anelando uniche e vere, / schiva l' esser terren torbido e finto. segneri,
di marzial desio, / e anela l' armi. pellico, ii-147: come anelavano
a i freschi venti / di su l' aride carte anelerà / l'anima stanca,
/ di su l'aride carte anelerà / l' anima stanca, a voi, poggi
b. croce, i- 3-166: l' opera dello spirito non è terminata, né
botri e i bottacci da cui rampolla l' acqua del san giovanni sono bollenti come
. pascoli, 863: su l' anelare del mare / vedevi tu il guizzo
rapidamente sul suo cavallo selvaggio fra l' anelare dell'impeto. = cfr
. gregorio magno volgar., 1-24: l' anelito interrompe le parole, quando favella
1-35 (98): e fermatomi l' anelito, istavo in terra prostrato come morto
, 226: il petto / le combattea l' anelito e il mortale / sitir,
verso di lui, che si udiva l' anelito rotto dallo spasimo. d'annunzio,
pianto subitaneo... e ora l' anelito le risaliva alla gota di tratto in
sì che quasi più forte si udiva l' anelito di serafino che aveva preso la
: talor gli ultimi aneliti esalare / sembra l' estate aulenti sotto l'ugne /
/ sembra l'estate aulenti sotto l' ugne / del palafren che nel galoppo falca
invece di faticarmi invano ad oppor loro l' espressione di aneliti che onorino l'
l'espressione di aneliti che onorino l' umanità, tornerò a conversare con dio.
disperdevano. b. croce, i-3-166: l' anelito medesimo, l'infinità del
i-3-166: l'anelito medesimo, l' infinità del nostro desiderio è prova dell'infinità
anella. prezzi, iii-15-25: l' antica e nova legge volle / che
, 1-128: divelto il suolo, e l' aneliate accette / fittevi, con la
quella luna. idem, 21-121: dentro l' astratto pallor mattinale / degli occhi grandi
lunghezza, per lo colore, per l' anellatura... della sua capelliera,
(favorisce la nutrizione dei frutti per l' ingorgo di linfa che, affluita dall'
/ egli apre le zolle / scoprendo l' anelide molle. quasimodo, in: dalla
francesco da barberino, 64: qui son l' anella che danno sprendore / quanto che
uomo fu già, il quale, intra l' altre gioie più care che nel suo
.. e in questo si dee portare l' anello del matrimonio, però che in
avuta, / ché l' anel la vertù avrìa perduta. idem,
, ne'libri egiziaci, narra che l' anello si usa di portare in quel dito
. marino, 377: venga pur l' oro / in qualunque lavoro, / anel
v-49: perdé del magro / dito l' anello. verga, i-172: era in
, / che al campo sei come l' anello al dito. d'annunzio, iv-1-911
po'semolate, le unghie curate. l' anello era in evidenza: il verde
van der goes, guardando la mano e l' anello. -dare, mettere vanello
65-220: voglio oramai far canto, ché l' amor mio è nato / e hame
ai sacrificio sia, / alla sposa l' anel lo sposo dia. aretino, ii-70
; il marescalco mi ha a dar l' anello. grazzini, 4-323: io
venga stasera a ogni modo a dar l' anello alla sibilla, come io sono restato
sua, e questa sera le metteremo l' anello. -altro ch'anello bisogna metterle.
la scritta è fatta, e gli dà l' anello oggi, / e domattina la
. bartoli, 4-1-106: prima di darle l' anello, s'obbligò sotto fede e
che tu fossi come vite / con l' anello del salice sposata. 3
: ad un cono rotondo aggiustandosi per l' appunto un anello che vi torni a capello
a capello, riscaldandosi il cono, l' anello vi riesce stretto. f. negri
che qualche accidente o qualche malizia non l' avesse spezzata. d'annunzio, iv-2-909
trattoria, dov'egli aveva da anni l' anello per il tovagliolo le cose erano
staffa, oppure la gruccia, e l' ardiglione, girevoli nel permetto. idem
si ribadiscono dalle due bande; così l' aghetto vi passa più agevolmente, e senza
fare la gonnella compiuta si richieggono anche l' ago e l'anello e 'l refe,
compiuta si richieggono anche l'ago e l' anello e 'l refe, e più cose
chi insegna al buon sartore / tener l' anello in dito o fare il nodo.
. anguillara, 4-149: quanto puote l' anello innanzi il caccia [l'ago
puote l'anello innanzi il caccia [l' ago]. carena, ii-441: anello
prima falange del dito medio, per ispinger l' ago nel cucire. 5
enorme, quasi piena, sorgeva su l' anello dell'orizzonte. idem, iv-2-1338:
.. raccolti sulle vette dei colli dentro l' anello delle mura. palazzeschi, 1-78
e in esse, / quasi smalto su l' or, consparse i fiori. sempronio
sempronio, iii-214: cari lacci de l' alme aurati e belli, / ch'
/ tra le floride anella / che a l' agil collo scendendo incaute / tutta di
. residuo dell'involucro parziale che vela l' imenio e si estende dal gambo all'orlo
triangolo curvilineo. grandi, 3-129: l' anello poi resultante dall'iperbolico trilineo b
(cerchio di bronzo dorato, con l' immagine di s. pietro nella navicella
bruchi,... camminava verso l' etemità con la contrattura lieve e spaventevole
che aveva una cocca annodata con dentro l' anellino, disfece il nodo. era
forato un fil d'oro sottile / ambe l' orecchie in forma d'anelletto. cellini
testi, i-194: ben tosto uscir l' anela febre, / la servitù, l'
l'anela febre, / la servitù, l' affanno, e la stanchezza, /
la stanchezza, / la nuda povertà, l' egra vecchiezza, / e 'l
. pascoli, 210: s'inalza [l' aquilone] e i piedi trepidi e
aquilone] e i piedi trepidi e l' anelo / petto del bimbo e l'avida
e l'anelo / petto del bimbo e l' avida pupilla / e il viso e
serene / forme de'sogni improvvido / l' uom ricontempla: arene / e deserto il
entro la profonda / luce correva a l' alta vista anelo. = voce
scialbi -cipria fatta anche un po'con l' anemia; -ma lo scialle nero a gran
era tornata a casa sfinita e livida. l' anemia le distruggeva il sangue.
assalita, a toglierle di sul petto l' incubo, ad allontanare il rombo che
sangue » dal linguaggio medico, ora l' han trasportata al letterario; sicché l'
l'han trasportata al letterario; sicché l' anemia delle lettere, l'anemia della
letterario; sicché l'anemia delle lettere, l' anemia della politica, ecc. sovente
snervatezza '... il popolo l' ha il suo vocabolo proprio, che è
alvaro, 3-74: aveva veduto spuntare l' alba sugli alberi del viale d'un verde
garganella, bruciante, vivificante liquore dentro l' anima anemizzata sugli elzeviri. anemocorìa,
molti fiori /... / vollero l' amplesso dell'amante / lontano e meditarono
. strumento (anemometro) che registra l' intensità della velocità del vento. =
attraversato di fili rossi e neri: l' anemometro, che serve a indicare la
erboristi per le proprietà medicinali, come l' anemone dei prati [a. pratensis
, 21-11: in grecia è più serotino l' anemone: questo è fiore di cipolle
. dioscoride italiano, 2-212: de l' anemone over fremio: chi dice papavero
ceruleo. tassoni, 8-49: pareggiando a l' amorosa / bocca o peonia o anemone
annunzio, ii-250: e vi fiorìa l' asfodelo / a piè dei tronchi scagliosi /
/ a piè dei tronchi scagliosi / e l' anèmone violetto / ch'è il rapido
/ come anèmoni tristi in mezzo a l' erba. gozzano, 1128: fu l'
l'erba. gozzano, 1128: fu l' anemone / che alla farfalla ragionò così
fulvo a sommo, / e con l' antenne simula i pistilli! ». govoni
], ii-180: nelle ghirlande accennammo l' erba anemone... è di due
due ragioni: la prima salvatica, l' altra nasce ne'luoghi domestichi; ma l'
l'altra nasce ne'luoghi domestichi; ma l' una e l'altra vuole il terreno
ne'luoghi domestichi; ma l'una e l' altra vuole il terreno sabbioso. idem
: ne'luoghi temperati e caldi seminiam l' aneto. libro degli adornamenti delle donne
sì come la ruta, la maiorana, l' agnocasto, il cornino, la nepitella
, il cornino, la nepitella e l' aneto. idem, 6-6: la continuala
, 6-6: la continuala del mangiar l' aneto addebolisce la vista. sannazaro,
8-133: e pianterai la nèputa, / l' asparago, l'aneto e 'l
pianterai la nèputa, / l'asparago, l' aneto e 'l bel cucumero.
domenichi [plinio], ii-76: l' aneto anch'egli muove il rutto, e
apio nell'orto / langue, e l' aneto aulente. 2. bibl
, li quali decimate la menta e l' aneto e il cimino, e avete
al fine di rendere possibile o facilitare l' esecuzione di interventi chirurgici. c
. e. gadda, 2-30: e l' amorosa rapina invola nelle sue spire gli
.., ella era ancóra sotto l' azione dell'anestetico, senza conoscenza,
2-121: sono iniezioni di percaina, l' anestetico d'uso, e di adrenalina,
adrenalina, il vaso costrittore che impedirà l' emorragia. alvaro, 9-268: le
di non far sapere che io me l' ho procurata [la morte]..
, il pianto e la preghiera, l' imprecazione e il lamento. = voce
. anfanaménto, sm. letter. l' anfanare; affaticamento, affaccendamento piuttosto inconcludente
sollione anfanasse a secco, o che l' aria di vinegia, donde mostrava venire
dire mai parola, e chi con l' andare grattando i piedi alle dipinture, e
ché il cuore stanco gli doleva e l' affaticava. bartolini, 1-260: chi vende
dei nn. 2 e 3 si avverte l' influenza di affannare-, cfr.,
aretino, iii-175: -la generazione de l' uovo e la generazione de la cosa
ficiale e sensuale anfaneggia a vuoto tutto l' anno in un falso patriottismo,
antidiluviano. idem, iv-2-6: [l' acqua] spariva sotto a uno
di manovrare (per la partenza e l' arrivo) in acqua e sul suolo
. intermediario anfibio tra questo mondo e l' altro, tra la vita e la morte
tra la vita e la morte, fra l' essere e il non essere..
o attraverso il tegumento), mentre l' adulto è terrestre o volatore (e
anfibologie, senza aggiu- gnervene de l' altre di sopra. varchi, v-117:
necessità... dovunque si fuggisse l' amfibologia, ciò è l'oscuro
fuggisse l'amfibologia, ciò è l' oscuro e dubbio parlare. caro, i-116
s'inculchi un ette / tra l' uscio e 'l mur d'un'anfibologia.
un far questioni di parole: è anzi l' unico mezzo di farle finire.
che tuttavia si spiana, risolvendo l' anfibologia del termine « scienza », che
allo 'ngannatore,... l' amfibologico parlamento, la ironia, l'astuzia
. l'amfibologico parlamento, la ironia, l' astuzia. g. m.
sono serpenti che hanno due teste, l' una come debbono, l'altra nella coda
due teste, l'una come debbono, l' altra nella coda; e morde da
chiamata, perocché ha due teste, l' una nel luogo suo, l'altra nella
teste, l'una nel luogo suo, l' altra nella coda, correndo da ciascuno
, uno dove naturalmente debbe essere, l' altro nella coda. alberto magno niega
vi si vede in molta copia de l' anfesibene. / questi han due teste:
anfesibene. / questi han due teste: l' una, ove si chiede; /
una, ove si chiede; / l' altra hanno ne la coda e van bistorti
scrivono le istorie degli animali, che l' amfisbena ha due teste, una nella
teste, una nella parte dinanzi, e l' altra nel luogo dove dovrebbe esser la
, i-i59: dicono che chi taglierà l' arbore, non ingricchierà o intirizzerà, avendogli
ora si è da considerare, che l' avarizia è come l'anfisibena, serpente velenosissimo
considerare, che l'avarizia è come l' anfisibena, serpente velenosissimo di due teste
, sostenute all'esterno da arcate sovrapposte l' una all'altra. c.
494: tutte rimembranze in se traduce / l' oblio che gli archi e gli obelischi
obelischi ha scossi; / gli anfiteatri da l' età percossi / son polvi in cui
ii-160: intensi silenzi, grida per l' anfiteatro alla passione del dramma. papini
verde anfiteatro lacustre. panzini, i-249: l' immenso anfiteatro dei monti barbagliava sotto il
slataper, 1-151: e subito tutto l' anfiteatro di colli è sveglio, e la
, 1-311: e tutt'intorno, l' anfiteatro delle vecchie case gonfie di sonno
dice: « le véritable amphytrion est l' amphytrion où l'on dine *.
le véritable amphytrion est l'amphytrion où l' on dine *. da questo bisticcio i
signore, disse tali e tante stravaganze che l' anfitrione si volse agli altri invitati per
volse agli altri invitati per avvertirli: -ne l' écoutez pas, cet homme n'a
figliolo sposò la povertà dopo aver fatto l' anfitrione e il mecenate... a
anfìzionale, agg. stor. che concerne l' anfi- zionia. gioberti,
zionie. gioberti, 2-49: l' anfizionato fu debole, per non essere
. associazione sacrale (nel l' antica grecia) di popoli e città vicine
offerte di più sorte vini, / l' anfore d'oro, e le dolcezze d'
sacro. redi, 16-i-5: e tra l' anfore vaste e l'inguistare, /
: e tra l'anfore vaste e l' inguistare, / sarà di nostre gare /
tarpeia la vestale / vi discendea con l' anfora d'argilla. panzini, ii-119:
ed agili fanciulle nuoresi scendere alla fontana con l' anfora sul capo come le donne bibliche
una scaletta uso romano antico, con l' ammattonato, le lapidi mezzo rotte,
voce dotta, gr. depupórspoe; 'l' uno e l'altro '.
gr. depupórspoe; 'l'uno e l' altro '. anfotonia, sf
le vigne nascoste negli anfratti di terra / l' acqua macera foglie e racimoli. il
tributi, le carceri, li tormenti, l' an- garie son simili per tutto.
per tutto. de luca, 1-2-185: l' angaria dunque vuol dire un obbligo di
boccardo, i-143: angaria, così chiamasi l' obbligo che impone un principe alle navi
neutrali dalle potenze belligeranti... l' angaria è una momentanea requisizione, che
agg. dir. colui che ordina l' angaria, la requisizione di una nave
angariare esprimeva una costrizione, ossia l' atto di costringere altri a far
. beccaria, 1-5x6: siccome egli [l' agricoltore] è produttore dell'essenziale alimento
o de'pirati, il principe che l' ha comandata non è obbligato a risarcire il
m. -ci). relativo al- l' angaria. botta, 5-512: quanto
onde io ne la mia puerizia molte volte l' andai cercando. idem, conv.
. idem, conv., ii-1-29: l' umil penserò, che parlar mi
certo dal loco ove bellezza è pura / l' intelligenza tua vestì figura / di pargoletta
petrarca, 106-1: nova angeletta sovra l' ale accorta / scese dal cielo in su
preso dal sonno, in sul spuntar de l' alba / m'apparve un coro de
rocca. tasso, 6-1-6: era de l' età mia nel lieto aprile...
sua voce a candida angeletta. / l' ali non mostrò già, ma quasi
stile. testi, il-101: se l' angioletta mia tremolo, e chiaro / a
poco, poverina, / morta, ma l' era proprio un'angiolina. baretti,
a due sue nipoti, insegnando loro l' italiano, il francese e altre cose,
. carducci, 16: questa è l' altera giovinetta bella / che tragge seco
gloria la sua via, / e l' addimostra per propria angiolèlla. idem,
volo con le braccia alte e con l' aureola dietro il capo. panzini, iii-397
e soave anche allora,... l' angiolella, 11 piccolo candore.
dove angiole. soderini, i-548: e l' uve angiole e 'l zibibbo bianco e
di benevento. = dal fatto che l' arcangelo michele è effigiato su una
87: le radici odorate, come l' angelica,... si pestano nel
cuore. papini, 20-70: ma l' angelo caduto... è il nemico
d'annunzio, ii-915: egli è l' angelicato impiccatore, / l'angelo della
egli è l'angelicato impiccatore, / l' angelo della forca sempiterna. angelichézza
il vostro colore mi ricrea, l' angelichezza vostra mi sana. =
parve avesse serbato... l' angelicità d'un'antecedente esistenza. =
la spirituale e corporale creatura, cioè l' angelica e la mondana, e appresso l'
l'angelica e la mondana, e appresso l' umana, quasi comune di spirito e
fatto da dio: il secondo è l' anima dello universo: il terzo è tutto
per breve spazio i rai / de l' angeliche forme anco potrai. -salutazione
anco potrai. -salutazione angelica: l' avemaria (perché comincia con le parole
(perché comincia con le parole che l' arcangelo gabriele rivolse alla vergine).
. simile agli angeli per la natura e l' aspetto; dotato di bellezza singolarmente pura
guittone, i-87-8: gentil mia donna, l' onipotente dio mise in voi sì meravigliosamente
noi siam vermi / nati a formar l' angelica farfalla, / che vola alla giustizia
uomini e donne. idem, i-294: l' aere di varii strumenti e quasi d'
angelici; quivi udiva piagnere la madre e l' altre donne. ser giovanni, 3
angelica vita, che la priora e l' altre suore le portavano singolarissimo amore e
in virtù. ariosto, 1-12: l' angelico sembiante e quel bel volto /
volto imitar. carducci, 119: su l' angeliche penne / al tuo dolor sovvenne
duole d'aver perduto degli altri sei l' angelico spettacolo della fioritura. palazzeschi,
o malvagio) tra la divinità e l' uomo. nell'angelologia cristiana gli angeli
sovrumano conservato anche dopo la condanna istigano l' uomo a trasgredire la legge divina)
- pane, mensa degli angeli: l' eucaristia. -in dante: la sapienza
, /... / e l' aire creao, / e li angeli fermao
, i-2619: per orgogliamento / fallio l' angel matto. giamboni, 153:
angel matto. giamboni, 153: l' angiolo è sustanzia ispirituale sanza corpo, e
o corpo enfra- cedato, eo so l' alma dolente; / levate amantenente, ca
, ca si meco dannato. / l' agnelo sta a trombare voce de gran
non mi lascerebbe ire a'martìri / l' angel di dio che siede in su la
idem, purg., 5-104: l' angel di dio mi prese, e quel
conservino. passavanti, 31: l' angiolo, anzi gli angioli di dio,
, 346-1: gli angeli eletti e l' anime beate, / cittadine del cielo
rifare angeli, che potea, anzi creò l' umana natura. landino, 434 [
adunque dal corpo a la anima; da l' anima a l'angelo, da l'
a la anima; da l'anima a l' angelo, da l'angelo a dio
l'anima a l'angelo, da l' angelo a dio, salire dobbiamo. machiavelli
. machiavelli, 779: diventa pertanto l' uomo, usando questa ingratitudine contro a
angioli stigi / tutti han pieni de l' aria i campi immensi / e dan forza
per addolcire a la gran diva / de l' alpestre camin la noia estiva, /
, 201: perch'ebbe invidia all'uom l' angel più vago 1 precipitò dal cielo
riso la raccolse, / e confortolla l' angelo beato. manzoni, 294: l'
l'angelo beato. manzoni, 294: l' angiol di dio,... /
appar. nievo, 573 = pareva l' angelo del terrore che ha traversato l'inferno
l'angelo del terrore che ha traversato l' inferno per precipitarsi a punire una colpa
g. b. maccari, v-121: l' angiolo tuo venga a guardar la porta
montale, 102: una gemma rigò l' aria stillando / sui ghiacci e le riviere
piena di turbine e di fragore, ché l' elica aveva ripreso i suoi giri,
. 2. angelo custode: l' angelo che, secondo la dottrina cristiana
. tasso, 11-72: or qui l' angiol custode, al duol indegno /
dittamo in ida. nievo, 438: l' angelo custode vegliava sui nostri sonni consolandoli
storia, una di quelle storie che l' angelo custode ascolta sorridendo. de amicis
ricordo... che davo con l' immaginazione la sua forma all'angelo custode che
sera, invisibile. cagna, iii-209: l' angiolo custode della bambina aveva vegliato su
guanciale. e. cecchi, 1-137: l' angiolo custode che arrossisce deliziosamente imbarazzato.
gli angeli custodi! te ne raccomando l' innocenza! -iron. spia che
custodi: i due carabinieri che accompagnano l' imputato. pellico, ii-171: taluno
non fosse di quei neri non ve l' avrebbero dato. de marchi, 39:
: aveva potuto vedere da vicino tutto l' apparato di un processo col reo in
suprema parte, / è aristotel, l' agnol di natura; / egli è che
egli è che aperse la scienzia e l' arte. segneri, ii-122: saresti forse
anni e tante ferite che porto su l' anima, io non posso ripensare a
e candore angelico; bambino che raffigura l' angelo; giovane donna di bellezza purissima
una ammalata... -ve', l' è com'un angelo... /
de'miei pensieri, quanti sentimenti del- l' amor mio... avrei da rivelarti
a festa, come ora, / per l' angiolo; il nuovo angioletto / nel
angeli di pace al concilio intimato per l' inanzi da lui in trento. papini
. angelus. beltramelli, iii-1079: l' angelo era disceso a salutar la sera
badia: mutare continuamente parere (come l' angelo che stava sulla cupola della badia
, e tirarsi / a dietro e fare l' agnol di badia, / a casa
(i-119): che se non era l' elmo di mambrino, i e'lo
tempi della navigazione velica, per danneggiare l' alberatura delle navi nemiche (era formato
filippo vi di valois, di filippo l' ardito duca di borgogna e di alcuni
figure del pattinaggio artistico, in cui l' atleta col corpo piegato orizzontalmente, una
: or pensa che n'hai detto de l' amor benedetto: / onne lengua è
forse al secolo xi), che ricorda l' annunciazione a maria e l'incarnazione;
che ricorda l'annunciazione a maria e l' incarnazione; è così chiamata dalla parola
a mezzogiorno e la sera): l' ora dell'angelus è annunciata anche dal
, 8: ma non appena sonava l' avemaria della sera, ed era cessato il
. pascoli, 168: e gli aratori l' angelus e l'ave / dissero.
: e gli aratori l'angelus e l' ave / dissero. d'annunzio, iv-1-272
campane... de'cappuccini sonavano l' angelus nel crepuscolo, confusamente, come
nel tempio o nella piazza: annuncia loro l' angelus del mattino, la sosta del
mattino, la sosta del mezzodì, l' ora dei vespri, l'angelus della
del mezzodì, l'ora dei vespri, l' angelus della sera. beltramelli, ii-598
sera. beltramelli, ii-598: poi passò l' angelus e tutto era in una malinconica
un dondolio di campane... l' angelus: era come quando si porta
petrarca, 277-3: tanta paura e duol l' alma trista ange, / che 'l
, / tanto un suo vano amor l' ange e martira. idem, 9-97:
chi puoi ridir gli strazi, / chi l' angherie, che l'avarizia strana /
strazi, / chi l'angherie, che l' avarizia strana / ci ha fatti quasi
bisogna vedere l' angherie che si facevano, e le regole
dovuto abbreviare la vita, invece producevano l' effetto contrario. beltramelli, i-630:
quali angherie. sbarbaro, 1-60: l' animale era così ignaro di carezze da
s'intende per la parola angina). l' angina pèctoris è malattia dal pronostico infausto
il rimedio delli anginosi elli si è l' astinenza dal vino. angioblasto, sm
), con possibile occlusione che favorisce l' itterizia e la calcolosi. =
grafica dei vasi sanguigni o linfatici con l' introduzione diretta di sostanze di contrasto.
. spiritello in cui è poeticamente personificato l' amore. dante, 15-7: i'
. lorenzo de'medici, 5-3-165: e'l' an- giolel d'amore, / che
pensieri in forma d'angioletti biondi / con l' occhio di viola intorno al capo /
a festa, come ora, / per l' angiolo; / il nuovo angioletto /
: nel disegno la parte di sopra e l' aria è libera... e
lesbia e i multivoli ardori / vedea ne l' onda vitrea, / mentr'ella stancava
pascoli, 1289: antìclo morìa ne l' oscuro angiporto di troia. d'annunzio
meretrici. idem, ii-557: e l' obliquo lenone, imputridito / nel vizio
autorità il re, a cui è riservata l' approvazione dei vescovi eletti dai capitoli delle
con cui la chiesa anglicana potrebbe conservare l' effettivo valore della presente sua rendita.
le parallele vicende delle reazioni morali del- l' ernesto. = voce dotta,
! a lei versan tesori / l' angliche navi. zanella, i-131: alla
alla solinga collinetta asceso / stette l' anglico bardo al tuo cospetto. carducci,
ai cenni d'isabella; / e l' anglo enrico apostatar per anna. rolli,
sep., 163: vide / sotto l' etereo padiglion rotarsi / più mondi,
. e. cecchi, 6-317: l' espropriazione dei pozzi e degli impianti petroliferi
anglofilìa, sf. simpatia per l' inghilterra. < = deriv da
sm. che ha simpatia per l' inghilterra e la sua cultura, che parteggia
anglofobia, sf. antipatia, odio per l' in- ghilterra. = fr.
che ha in antipatia, che odia l' inghilterra. = fr. anglophobe
la legge d'autonomia che governa oggi l' italia, dopo i tepori mesozoici della facilità
gobetti, ii-324: nella corsa verso l' europa, questi piemontesi. quasi tutti
6-92: misure... per proteggere l' elemento di discendenza anglosassone, che costituisce
, il nasigliamento dei dischi anglosassoni, l' elevato costo dei gelati all'acido citrico
un cameriere vi si aggirò, che era l' immagine di due civiltà: sorrideva con
tecchi, 10-13: entrò nel salotto con l' andatura elegante, un poco dinoccolata,
a man camenti, e l' angolare ad esaltazione? malvezzi, iv-283:
mondo la pietra angolare, leverebbe l' armonia, l'ordine, né vi
la pietra angolare, leverebbe l'armonia, l' ordine, né vi lascerebbe altro
pietra angolare sulla quale riposa tutto l' ingegnoso meccanismo di quelle istituzioni che..
fatta a me pa tisce l' istituto matrimoniale, pietra angolare della società.
disporre la macchina da presa secondo l' angolazione voluta. = deriv.
de'sottigliumi, e sfuggendo sopra tutto l' esatta angolarità delle cose.
. leonardo, 4-1-104: come fa l' acqua raggirata nel vaso angolato. baldinucci
acque, lì chiaramente apparisce la forma, l' angolo creato dalla linia incidente e
miri un altro specchio e che sparta l' angolo retto nel mezzo. sarpi,
dunque su la ricevuta definizione, che l' angolo sia l'inclinazione di due linee
ricevuta definizione, che l'angolo sia l' inclinazione di due linee poste in un
nell'occhio ricevono augumento dal telescopio mediante l' aggrandimento che questo cagiona nell'istesso angolo
de la bocca... da l' uno e l'altro canto comincia a scuo-
bocca... da l'uno e l' altro canto comincia a scuo- prirsi forma
angolo dell'occhio... l' assassina all'angolo della bocca. tozzi,
ii-288: allora, guardandolo appena con l' angolo degli occhi, ella sorrise.
tramontana. boccaccio, v-70: sopra l' altro canto il palido ulivo...
il palido ulivo...; e l' angulo a questo seguente teneva la frigida
sopra qualche piano, ed inclinate vicendevolmente l' ima all'altra, per modo ch'elle
un lumicino brillava in un bicchiere sotto l' immagine della madonna. alvaro, 9-396:
leonardo, 3-274: la confregazione delli sassi l' un con l'altro ne'corsi de'
la confregazione delli sassi l'un con l' altro ne'corsi de'fiumi consuma gli angoli
lontano dagli sguardi indiscreti, per far l' amore in pace. pavese, 1-27:
la città, ma eziandio da tutta l' europa, in ogni angolo di cui
angoli. bencivenni [crusca]: l' asaro è un'erba di montagna con
: nera d'un nero lustro come l' antracite, il pelo lungo della razza
: più affabile è la bellona, l' angora candida del fioraio. moravia, v-308
premente. e1 lutto è egritudine per l' acerbo danno di colui el quale fu
volgar., 287: e se voi l' amate, come voi solete, perché
, perché indugiate tanto il desiderio suo e l' angore, ch'ella ha sì grande
ovidio volgar., 2-126: l' angoscevole paura ci costringe di pensare tutte
delle colonne volgar., 1-333: subitamente l' aere sereno divenne oscuro, e con
o d'altra oppilazion che lega l' omo, / quando si leva, che
la lena, / non m'impedì l' andare a lui. idem, 63-28:
andare a lui. idem, 63-28: l' angoscia, che non cape dentro,
., 4-1 (396): l' angoscia del pianto non lasciò rispondere al prenze
al prenze. buti, 2-255: l' omo sogna spesse volte avere grande peso
ed àe grande angoscia, massimamente quando l' omo dorme rivolto, che 'l sangue corre
grava il cuore, sicché pare a l' omo avere tutto 'l mondo addosso.
morale, acuta, tormentosa, per cui l' uomo teme di soccombere; preoccupazione assillante
lo danno e 'l pensamento, / e l' angoscia e le pene / che la
da s. c., 1-395: l' appetito della carnalità pieno è d'angoscia,
dante, inf., 4-19: l' angoscia delle genti / che son qua giù
idem, inf., 6-43: l' angoscia che tu hai, / forse ti
con angoscia e con fatica, in su l' uscita di febbraio... s'
partir tornano insieme. arrighetto, ii-1-69: l' angoscia è mio cibo, le lacrime
idem, 221: assai è minore l' angoscia del dì che quella
co'molto diletto, / ed e'sentiva l' amorosa angoscia. capellano volgar.,
823: giunti che fummo a piè de l' alta porta, / pien d'affanno
per lamenti il lamento, né per angosce l' angoscia si t \ minore. ariosto
, 42-66: sano ha il cor da l' amorose angosce. idem, 46-126:
due punte fe'sentirgli angoscia, / l' una nel fianco, e l'altra ne
/ l'una nel fianco, e l' altra ne la coscia. tasso, 6-63
il pagan mosse, / sentì ne l' alma il ferro e le percosse. idem
chi potrà ora descrivere il terrore, l' angoscia di costei, esprimere ciò che
io mi rammento / che, or volge l' anno, sovra questo colle / io
, ai dolori, alle angosce, vincendo l' orrore della morte. tommaseo, 1-402
della morte. tommaseo, 1-402: l' unica donna che mi abbia fatte provare
ii-192: e più d'una volta l' angoscia / dell'amore mi vinse.
per un minuto ho il coraggio di sopportare l' espressione di stupefatta angoscia che sconvolge il
certo suo dramma in un atto « l' angoscia delle macchine ». che non
alle manifestazioni di affettività primordiale, quando l' essere si sente minacciato nella sua esistenza
se stesso, senza la partecipazione e l' azione del dio trascendente (barth
un plenilunio, presso il mare, con l' amica. baldini, 4-103: e
cuore. foscolo, v-168: e l' avere a dormire in due letti d'
d'una medesima stanza, bastava ad angosciare l' anime nostre -ma la loro disposizione (
ritornato nel carcere, fui angosciato come l' altra volta, o più fieramente ancora;
da s. c., 26-1-2: l' avaro prima s'angoscia di raunare le
cose grandi, la sua medesima sazietà l' angoscia. livio volgar., ii-1-81
non è più. viani, 19-312: l' uomo qui s'angoscia e s'affanna
e s'affanna, la sua sazietà stessa l' angoscia. 3. intr.
osti angosciavano gli uomini allotta sotto l' arme. chiaro davanzali, ii-348:
, la quale non lascia mai l' affetto dimorare in pace: la notte bolle
al cielo, o leopardi, / l' angosciate gridai tue dolci rime. cardarelli,
, la quale angosciosamente per tanto tempo l' avea desiderato di vedere. tasso,
: stette a guardare angosciosamente, con l' anima oppressa da un tremendo pensiero.
condizione angosciosa. moravia, i-426: l' idea di un furto gli sfiorava ogni
, iv-54 (12-3): guardate a l' angosciosa vita mia / che sospirando la
che mi saluta / tanto di presso l' angosciosa morte. dante, 56-22: ahi
idem, i-83: tu mi lasci l' animo infiammato del tuo amore, per la
rotti! pirandello, 5-90: notò solo l' espressione d'angoscioso smarrimento, di profonda
., 7-84: una gente impera e l' altra langue, / seguendo lo giudicio
/ che è occulto come in erba l' angue. petrarca, 323-69: punta poi
, 661: o bella età de l' oro, / non già perché di latte
perché i frutti loro / dier da l' aratro intatte / le terre, e gli
: come in bel prato tra'fioretti e l' erba / giace sovente angue maligno ascoso
, i-199: ti ravviso ben io l' accolto e vago / crin su la fronte
aletto. marino, 288: cerchiava l' alabastro / de la colonna pura / che
de la colonna pura / che reggea l' edificio del bel volto, / collar fatto
tu resti essangue: / giace quivi fra l' erbe ascoso un angue. muscettola,
serpenti / verso la strage; udì l' orrendo ploro. / i gemiti di steno
gemiti di steno come dardi / fendeano l' etra, e tutti gli angui eretti /
e tutti gli angui eretti / minacciavan l' eroe nato dall'oro. negri, 1-524
. negri, 1-30: conculcato morrà de l' odio l'angue / sotto i colpi
1-30: conculcato morrà de l'odio l' angue / sotto i colpi gagliardi.
stampa, ix-163: quelle piaghe profonde e l' acqua e 'l sangue, / che
far deggio, / non trionfi di me l' inimico angue. rosa, 201:
201: perch'ebbe invidia all'uom l' angel più vago / precipitò dal cielo
angue, che appena su noi / l' indegna vittoria compiè, / traendo l'oblique
/ l'indegna vittoria compiè, / traendo l' oblique rivolte, / rigonfio e tremante
, / rigonfio e tremante, tra l' erba, / sentì sulla testa superba /
domenichi [plinio], ii-810: l' angue esculapio da epi- dauro fu arrecato
aurora / il suo crudo veneno asconde l' angue / tra tonde salse, e fa
esculapio (o così parve) / a l' angue / raffigurato. = voce
(di origine indo-europea). per l' etimo mediev., cfr. isidoro,
tremante / della furia anguicrinita / cade l' arco. parini, giorno, i-76:
[martino iv] per digiuno / l' anguille di bolsena e la vernaccia.
passare i forestieri, / che rincararon l' anguille di bolsena. aretino, vi-7
, vi-7: capisco la condizione de l' altro [porto] da voi dedicato
: lo fo diventare anguilla grossa e l' infilzo in uno stidione. domenichi [
domenichi [plinio], ii-864: l' anguille vivono otto anni, e durano
perch'all'anguilla, come ha preso / l' amo, bisogna andar dov'è
son nati di putrefazione fecciosa, come l' anguilla, e sono di poca vita
, 490 (323): l' anguilla, per la conformazione delle sue
acqua. carducci, 694: stampando l' ombra su per l'acqua lenta / ove
694: stampando l'ombra su per l' acqua lenta / ove l'anguilla maturando
ombra su per l'acqua lenta / ove l' anguilla maturando sta. beltramelli, iii-95
tutti. paolieri, 2-184: tuffandosi sotto l' acqua alta a chiappar l'anguiue,
tuffandosi sotto l'acqua alta a chiappar l' anguiue, che gli sfuggivano tra le dita
essere in mare. montale, in: l' anguilla, la sirena / dei mari
balzi d'appennino alla romagna: / l' anguilla, torcia, frusta, / freccia
/ a paradisi di fecondazione; / l' anima verde che cerca / vita là dove
cerca / vita là dove solo / morde l' arsura e la desolazione, / la
da farci il bucato, ci indicò l' anguilla, color fango, acciambellata in fondo
la donna si sporse con un secchio, l' anguilla scivolava nel fondo, qua e
si torceva. luzi, 61: l' uomo nuovo del posto esita incerto / che
esita incerto / che via prendere, l' altro, pescatore / d'anguille o renaiolo
, mosse, / e con le branche l' aere a sé raccolse. landino,
ugnevansi accioché, quando eran presi da l' avversario, come anguille sdrucciolevoli potessino uscirgli
, ii-432: gli sgusciava via [l' argomento] come un'anguilla. calvino
a un lungo pesce tutto scaglie somigliava l' esercito: a un'anguilla.
milemente alessandro e ottaviano augusto hanno tenuta l' anguilla per la coda. o vana gloria
chi ti crede, per coda tien l' anguilla. 3. dimin.
... ha voluto far credere, l' acqua esser tutta anguillette, al cui
, il muoversi, il correre, l' agitarsi, il bollire, l'aggelarsi dell'
, l'agitarsi, il bollire, l' aggelarsi dell'acqua. salvini, 39vi-
salvini, 39vi- 150: cecoline diciamo l' anguillette piccole e minutissime.
il volgo de'pescatori porta credenza che l' anguille siano partorite dalle seppie, da'totani
stelo e fa abortire la spiga; l' anguìllula della barbabietola (heterodera schachtii)
rape, avena, ecc.); l' anguìllula delle radici (heterodera radicicola)
è parassita dell'intestino tenue e provoca l' enterite; l'anguillula dell'aceto ne
intestino tenue e provoca l'enterite; l' anguillula dell'aceto ne indica lo stato
): voce usata da m. de l' obel (1576), quindi da
, / pur ch'elli avesse avuta l' anguinaia / tronca dall'altro che l'
l'anguinaia / tronca dall'altro che l' uomo ha forcuto. boccaccio, dee.
324: lei finse esser ne l' anguàiaglia de la contagiosa peste ammorbata.
gavocciolo assai più grosso d'un ovo ne l' anguinaia, che era certo ed evidentissimo
, / e dietro lo passò per l' anguinaglia. caro, 10-942: nel
10-942: nel manco / lato ne l' anguinaia il colse a punto. settembrini
/ fuia e lasciarti prigioniere quivi / con l' acqua putre sino all'anguinaia.
. m. villani, 10-103: l' usata pestilenza dell'anguinaia con danno grandissimo
: la 'nguina (gl) ia, l' anguina [gl) ia (come ancudine
or che significa per anguistare se non l' ampia ed alta predicazione, e per li
li fa, quasi, incontrare con l' alba. moretti, 31-60: sopra la
: una stagione nella quale napoli è l' anguria quando la tagliano e s *
del cetriolo. soderini, ii-47: l' angurie sono di spezie e sapore de'
fecevi [dio, all'orecchio umano] l' adito non spazioso, non semplice,
siamo ancorati, anelando noi a tutto l' altro dal quale ci par d'essere
la folla era sempre più inquieta per l' angustia della chiesetta. sbarbaro, 1-173
tentato di sprigionarsi dall'angustia a cui l' aveva condannato la sorte, da ch'
leopardi, i-418: quanto è maggiore l' abito di riflettere..., tanto
, tanto è maggiore la difficoltà e l' angustia di risolvere. tommaseo, iii-450:
iii-70: vediamo che è impossibile che l' uomo in questo mondo stia sanza qualche
e dahe angustie deho animo, si morì l' anno deha età sua cinquantatreesimo. bembo
inevitabile. fracchia, 180: è scoccata l' ora tanto sospirata, in cui una
, affanno. guittone, i-8-31: l' anima era in timore di morte,
amore, tale però che non porta l' uomo ad angustiarsi, addolorarsi, sentir
da una carità costretta a scegliere, l' angustie divenivan mortali. d'annunzio, iv-1-472
un uomo di questa sorte mi deve per l' appunto capitare in un momento così angustiato
'n peccati giamo involti, / sarà l' alma angustiosa. bartolomeo da s. c
angustiose circostanze, così pensò avere avuta l' istessa limitata intenzione. 2.
larghe pianure. ariosto, 23-113: l' umor che vorria uscir, tanto s'
tanto s'affretta, / e ne l' angusta via tanto s'intrica, / ch'
/ non bice portinari, -io son l' idea. fogazzaro, 2-10: dopo un
/ e carezzo con man che trema l' erba. marotta, 6-132: l'
l'erba. marotta, 6-132: l' angusto marciapiede è nero di operai che aspettano
: dicevano quelle lunghe cose insignificanti che l' agricoltore ripete senza fine e che appagano
ristretto. tasso, 13-22: a l' occulta virtù che gli percote / son le
anisi. crescenzi volgar., 6-5: l' anice desidera la terra ben lavorata e
ventosi vapor salubre schermo, / e l' anicio e 'l finocchio e 'l co-
, d'un colore appena giallognolo, l' essenza di finocchio dolce dal grato e
. vigolo, 1-30: respiro / l' aperta campagna, il miele / degli alveari
miele / degli alveari claustrali, / l' erùca, l'anice, la menta.
alveari claustrali, / l'erùca, l' anice, la menta.
pagare. comisso, 12-118: l' anice offerto più volte alla mia compagna
quella dell'anice quando ci si mette l' acqua. pavese, i-104: con tanto
gran compagnia e tutto, ma preferiscono l' anice. = lat. anèsum
), dal greco (sviaov: l' ital. ha conservato l'accento greco,
(sviaov: l'ital. ha conservato l' accento greco, adottando altro suffisso (
], 20-17: col vino fa [l' anice] la faccia più giovane;
fiuti, leva via e'sogni; desta l' appetito de'cibi: per queste cagioni
t0 <; 'invincibile ': secondo l' allusione della cit. del landino)
, il rhum, il cognac, l' anice, l'anicione, il mistrà,
, il cognac, l'anice, l' anicione, il mistrà, la sambuca e
acido per sottrazione d'acqua (come l' anidride fosforica, che, combinata con
anidride fosforica, che, combinata con l' acqua, forma l'acido fosforico).
, combinata con l'acqua, forma l' acido fosforico). d'annunzio
che non contiene acqua (come l' alcool assoluto): il contrario di idrato
dal sugo della quale si estrae l' indaco. sassetti, 125:
. sassetti, 125: vienci l' anile, o vero indaco, la lacca
nilas * turchino scuro ', attraverso l' arabo nila, an-nil. anile2
lievissimi vapori della concia e goccianti l' anilina. d'annunzio, iv-1-898: un
fila di bicchieri sporchi / con l' anilina rossa / nel vento di
. latini, i-697: fue l' anima locata, / e messa e consolata
core. tesoro volgar., 7-2: l' anima è la più nobile parte dell'
: audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l' anema e 'l corpo. idem, 12-6
e 'l corpo. idem, 12-6: l' anema puoi s'è partita, *
io: ti piaccia consolare alquanto / l' anima mia, che, con la mia
che alcuna virtù nostra comprenda, / l' anima bene ad essa si raccoglie,
alba che precede al giorno, / quando l' anima tua dentro dormia / sovra li
». passavanti, 138: l' amore dell'anima non si sente, ma
, 23- 46: ogni membro a l' anima risponde. idem, 204-1: anima
del corpo. idem, 3-1-101: l' anima... per li molti suoi
ed intende. ottimo, ii-26: l' anima è sustanzia spirituale, la quale non
da'savi in parte bina, / l' una razionai, l'altra che sente.
bina, / l'una razionai, l' altra che sente. leonardo, 2-501:
altra che sente. leonardo, 2-501: l' anima desidera stare col suo corpo,
gli uomini hanno due anime ciascuno, con l' una delle quali essi all'un modo
quali essi all'un modo vogliono e con l' altra vogliono all'altro. ariosto,
razionale anima vivi. castiglione, 427: l' anima dello amante dee essere obediente ancella
ad obbedire all'anima, e così l' appetito alla ragione. bandello, 2-40 (
domestichezza, e così stretto il nodo de l' amicizia loro, che nel vero dir
tremano, il cor mi batte, l' anima mi si consuma e pur desio
oscuri della volontà dichiara come nunzia, l' effigie istessa dell'anima tutta rappresenta altrui come
c. dati, i-386: avvenne che l' anima entrando nelle tenebre di questo corpo
, e perché sopra ogni altra cosa l' amava, era per cotal perdita a dismisura
una parte. magalotti, v-12: l' anima nel corpo risent'ella le impressioni del
da essa? idem, v-16: l' anima agisce secondo i fantasmi, che le
delle membra. leopardi, 848: l' eccellenza delle anime importa maggiore intensione della
caduta giù senza conoscenza, aveva smarrita l' anima: l'anima aveva seguito i
senza conoscenza, aveva smarrita l'anima: l' anima aveva seguito i suo fidanzato segreto
53: in una notte come questa l' anima, / mia compagna fedele inavvertita /
idem, 1-15: vieni, interpreta l' anima sconfitta / tra questo essere e questo
altra cosa che quest'anima; tutte l' altre mie cose siano tue. bibbia
fatti di cesare, 78: tanto come l' anima mi batterà ne le vene,
volessi riguardando a che partito tu ponesti l' anima mia, la tua vita non
dante, par., 7-139: l' anima d'ogne bruto e delle piante
la qual cosa ancora sono migliori [l' erbe], e perché dal primo umore
i-156: hanno [gli arbori] l' anima, che si pone per quella virtù
chiesa cattolica abbia difinito o no se l' anime de'bruti sieno materiali o immateriali
universo. marsilio ficino, 2-29: l' anima del mondo, e qualunque altra
, muove le stellate sfere, / l' eterea plaga. b. segni, 7-17
mondo, però vollono ancora che l' anima di tali numeri fosse composta. caro
ciel, la terra e 'l mare / l' aér, la luna, il
o mente / o anima che sia de l' universo. bruno, 3-236: l'
l'universo. bruno, 3-236: l' anima de l'universo, in quanto che
bruno, 3-236: l'anima de l' universo, in quanto che anima e informa
di causa. idem, 3-237: se l' essere separata dal corpo alla potenza intellettiva
separata dal corpo alla potenza intellettiva de l' anima nostra conviene, e lo aver
storia è, come anco tutte l' altre cose mortali, di forma composta e
le parole. soderini, i-216: l' acqua è la vera anima dei giardini,
di quella notizia, che parea esser l' anima di tutte quest'esperienze, ricorremmo
le passioni gagliarde... sono l' anima della poesia. alfieri, i-61
si chiama subordinazione; ed è veramente l' anima della disciplina militare; ma non
disciplina militare; ma non poteva esser l' anima mai d'un futuro poeta tragico
poeta tragico. foscolo, ii-2-110: l' arte di godere di ogni bene della
godere di ogni bene della vita è l' anima unica del bene. manzoni, 425
la poesia, e diventarne il fondamento e l' anima apparente. leopardi, i-118:
società è così grande, anzi è l' anima e lo scopo e il tutto della
della vita. idem, i-1048: l' anima dei partiti è l'odio.
, i-1048: l'anima dei partiti è l' odio. -detto di persona che
andare? tu mi solevi dire ch'io l' aveva nelle mie mani, e che
mani, e che io sola era l' anima e la vita tua: ora se
? salvini, 30-1-204: è [l' informe] luce, anima e forma di
il quale operava di straforo, ed era l' anima di tutto,..
lucilio] senza parerlo seguitava ad esser l' anima del nuovo governo. d'annunzio,
ricevutala disse pianamente: -ben vegna l' anima mia! ariosto, 28-57: fiammetta
volto, di uno sguardo che rivela l' affetto interiore, il moto di un
. cavalcanti, iv-56 (15-1): l' anima mia vilment'è sbigottita / della
raggio in la stella, / poi che l' anima mia fu fatta ancella / de
per voi campare / di vita pasce l' anima sua trista. petrarca, 13-7:
benedico il loco e 'l tempo e l' ora / che sì alto miraron gli occhi
degnata allora; / da lei ti vèn l' amoroso penserò. boccaccio, i-95:
conforto che ella poteva, tenendo sempre l' anima nelle mani di lui. tommaseo,
ogni momento più rassicura, e adagia l' anima nostra nella conoscenza e nella fede dell'
vita, e ti mando innanzi tutta l' anima mia e tutti i miei pensieri.
è vero, l' anima mia non è mai stata interamente con
. sì che pare / che ogni sera l' anima le possa amare / d'amor
gli istrioni della vita e ne avevo l' anima amara. deledda, ii-861: la
fu sinistra: ella non dormiva e l' anima le rotolava dentro, su e giù
offese patite [le] avevano riempito l' anima di cordoglio. 7. calore
: la seconda [proprietà] cioè l' efficacia, avviva e dà l'anima alle
cioè l'efficacia, avviva e dà l' anima alle parole, e adattale tanto
ojetti, ii-336: tanto viva è l' anima di queste rovine che ci confrontiamo
voluto veder tutto,... posseder l' anima del luogo. idem, iii-381
luogo. idem, iii-381: ha l' autunno un'anima triste che tutte le
artista ha rivelato, all'anima nostra l' anima dei paesi, come nel villaggio;
anima dei paesi, come nel villaggio; l' anima degli uomini e delle donne,
, come nei ritratti',... l' anima del mare e del cielo;
o, come nelle sue nature morte, l' anima delle frutte, dei fiori,
umili utensili domestici. 9. l' insieme dei sentimenti, delle passioni, che
folla. d'annunzio, iv-2-623: l' anima della moltitudine era in signoria del
di mille corde. 10. l' insieme delle facoltà intellettuali dell'uomo;
. petrarca, vi-64: quel che l' anima nostra preme e 'ngombra,
380): e io dalla mia puerizia l' anima vi disposi. salvini, 30-2-187
all'anima. zanella, v-89: ebbra l' anima ruota: / alla pupilla incerta
., 6-85: ei son tra l' anime più nere: / diverse colpe giù
che la vagheggia /... / l' anima semplicetta che sa nulla. fatti
, 346-1: li angeli eletti e l' anime beate, / cittadine del cielo,
, il pregò che messe dicesse per l' anima de'morti suoi. paolo da
per chi ti fa bene, e per l' anime de'tuoi passati. sacchetti,
come al paradiso cresce letizia quando de l' anime di questa vita vi vanno, così
di nuovo entrano. idem, ii-270: l' anima è cosa creata a similitudine dell'
riconoscono più la povertà loro, così l' anima udendo e leggendo le virtù grandi delli
? - questi risponde: -io sono l' anima di quel giovane frate che morì
che oltra che ve lo ritroverete a l' anima, che vi vuol donare quattro
la vita, e i vecchi di salvar l' anima. n. franco, 2-43:
animo co 'l corpo, non pare che l' anima a niun altro corpo possa congiungersi
congiungersi, perché pazza a fatto fu l' opinion di coloro che volevan che l'anima
fu l'opinion di coloro che volevan che l' anima d'uno in altro corpo trapassasse
idem, 123: che gli sii maldetta l' anima, anco si fusse in seno
marino, 328: dican laggiù poi / l' anime tormentate, / se tormento han
e là. cattaneo, iii-2-30: l' anima del malvagio può rinascere in un uomo
e misericordioso: con una buona confessione l' anima si lava come un panno alla fontana
, e stette tremando in ascolto se l' anima di lui, ritornando, avesse
ritornando, avesse chiesto del bene per l' anima in pena nel purgatorio. palazzeschi,
, 1-ii-128: il mondo, diceva l' aristocratico con una degnazione venata di sprezzo
inferno, per suf- friggere e rostire l' anime dannate. manzoni, pr. sp
iv-2-1229: un'anima dannata di meccanico l' accompagnava, a qualunque ora del giorno o
è rimasto nelle pieghe del cervello con l' insistenza del tanfo dei cadaveri nelle trincee sottovento
, persona. latini, i-720: l' anima in parvenza / si divide e si
.. riservando per la sua misericordia l' umana carne in otto anime, di
quell'anime leggiadre, / che locata l' avean là dove ell'era. idem,
, foco fecondo, / è sostegno de l' alma, alma del mondo. baretti
: forse ogni cosa anderà bene per l' inghilterra, paese ricco non meno di danari
/ dal ribollir de'tini / va l' aspro odor de i vini / l'anima
va l'aspro odor de i vini / l' anima a rallegrar. idem, ii-8-9
cerca / vita là dove solo / morde l' arsura e la desolazione. piovene,
rose dai mali che scavano in noi lentamente l' egoismo e l'orgoglio.
scavano in noi lentamente l'egoismo e l' orgoglio. -per estens.
. croce, 127: accostò più volte l' orecchio, se udiva nessuno; né
per quelle camere... aperse l' uscio pian piano. baretti, i-76:
. idem, iv-2-4y: la mattina l' adriatico era calmo, viscido come nafta,
calmo, viscido come nafta, senza l' anima d'una vela, muto, spietato
marmoreo, infinito, / senza nemmeno l' anima di un passero. palazzeschi,
la terra, si ridusse, fatto l' accordo, il numero di esse a diecimila
, 9-901: sì lo spirar de l' anima gli tolse, / che non mai
quale / corrispondenza incognita si fosse / l' anima di que'fior comunicata / con
anima di que'fior comunicata / con l' anima di quei poveri cuori. d'annunzio
la bella s'inchina a be- vere l' anima della rosa mentre passa il cavaliere in
: apertala nel mezzo, cavammo fuori l' anima di ghiaccio. d'annunzio, iv-2-1031
era una vecchia scatola armonica, con l' anima di metallo costrutta d'un pettine
e lo dimenò con cautela, cercando l' anima del congegno. -sostanza interna
lavale bene, tagliale, e leva l' anima. palladio volgar., 6-9
volgar., 6-9: alcuni tritano l' anime verdi delle pine, e mischiano
il cascio. magalotti, 1-447: è l' occhio della palma il centro, per
i suoi rami, la midolla, l' anima di tutto l'albero, la quale
la midolla, l'anima di tutto l' albero, la quale, camminando via
, 1-120: quanto alla forma, tutta l' artiglieria d'oggidì si riduce a due
due generi; cioè quella che ha l' anima inuguale, incamerata o incampanata. ojetti
saprebbero tirarla perfettamente liscia e rasa come l' anima di un cannone.
d'annunzio, iv-2-880: le vittorie mostravano l' anima di ferro sotto gli stucchi disgregati
busti] traforati o istoriati, con l' anima di taffetà o fluenti come
di un pezzo; e per cavarne l' anima acciò che restassi più leggieri, aveva
per tutto il suo percorso e costituente l' elemento di formazione dei cavi elettrici multipolari
, parte a se stante che genera l' interno della cavità di un getto.
neri, 105: questa materia lattea è l' anima di saturno, cioè la parte
cose. 24. locuz. -per l' anima mia, tua, ecc.:
ecc. pananti, i-113: disse l' amico ciapo: di chi è quella /
quella / superba cena? - per l' anima mia. -levare, cavare
anima mia. -levare, cavare l' anima: uccidere. pananti, i-43
uccidere. pananti, i-43: e l' altra le ripete: se t'attenti,
t'attenti, / i'ti caverò l' anima coi denti. -leggere fino
le intenzioni più riposte. -dare l' anima per qualcuno: fare qualsiasi sacrificio
qualsiasi sacrificio. -bersi, giocarsi l' anima: detto dei bevitori, dei
inveterati. -tenere, trattenere, reggere l' anima coi denti: essere molto malfermo
/ sì strutto, che e'tien l' anima co'denti. note al malmantile,
6-24: sì strutto, che tien l' anima co'denti: sì macilente e
e magro, che pare che esalerebbe l' anima, se non la ritenesse collo
da veri gaudenti, / e questi tengono l' anima coi denti. d'annunzio
4-23: [il vecchietto] pareva regger l' anima coi denti. -rompere
anima coi denti. -rompere l' anima a qualcuno: importunarlo oltre misura
misura; procurargli noie grandissime. -sudar l' anima per fare una cosa: faticare
assai nel tentativo di compierla. -recere l' anima: vomitare molto. -anche al
. è un fargli venir voglia di recere l' anima. caro, i-107: vi
recere, se ben voleste, l' anima. -con tutta l'anima
, l'anima. -con tutta l' anima: di gran cuore, con tutto
con tutte le proprie forze. -avere l' anima di chi esercita un dato mestiere,
gozzano, in: in me rivive l' anima d'un cuoco / forse..
all'anima: commuoverla profondamente. -rapire l' anima: mandare in estasi. -mangiarsi
mandare in estasi. -mangiarsi, mordersi l' anima: lasciarsi consumare dentro da una
abbia scritto prima. -amare quanto l' anima: amare intensamente, appassionatamente.
tasso, 1-6: e poiché la fortuna l' ha privato de la roba e de
e de la moglie che amava quanto l' anima, non consente che la rapacità
che la rapacità di costui lo privi de l' amata figliuola. -volere un bene
le gran limosine che faceva. -aprire l' anima ad alcuno: confidarglisi, rivelargli
/ e com'io so, così l' anima mia / tutta gli apro.
/ tutta gli apro. -cavare l' anima: provocare sentimenti molto intensi.
: mi si rappresentano innanzi a tutte l' ore la bellezza, la tenerezza e la
sue; e quel che mi cava l' anima, la conversazione, e l'amorevolezza
l'anima, la conversazione, e l' amorevolezza, ch'era tra lei,
le figliuole mie. redi, 16-vi-24: l' introduzione all'oda, e la di
chiusa che da essa deriva, mi cavano l' anima. -dare l'anima ad
mi cavano l'anima. -dare l' anima ad alcuno: sottometterglisi del tutto
, a cui ignorantemente aveva per testé l' anima data, no 'l consente.
no 'l consente. -passar l' anima: affliggerla fortemente. redi,
redi, 16-vi-142: mi ha passato l' anima il travaglio, che ho provato
i-16: a quel buon giovanotto passava l' anima il pensiero di aversi a separare
ufficiale. -ant. fare arrecar l' anima a un granel di panico:
] gli fa / tal'ora arrecar l' anima (so dire) / a un
. verga, i-50: lui e l' altro erano due buoni e bravi ragazzi
la plebe chiama mandorle. -essere l' anima di alcuno: essere la persona
altra parte alcuni di quelli che erano l' anima di cesare, essere i principali
fra giordano, 1-115: si mette con l' anima e col corpo ad accattare ricchezze
: e 'l giovedì notte appresso rendè l' anima a dio. cavalca, 16-2-287:
poi con gran consolazione e pace rendette l' anima a dio. m. villani,
, all'aspetto degli uomini, rendè l' anima a dio. crescenzi volgar.
le api] ne'duri ciotti percuoton l' ale, e oonviene render l'anima sotto
ciotti percuoton l'ale, e oonviene render l' anima sotto 'l peso; tanto
sotto 'l peso; tanto è l' amor de'fiori e gloria di generare il
moglie, che pare stia per rendere l' anima a dio, poveretta!
strinati, 131: iddio abbia avuto l' anima loro, che innocenti morirono.
mio primo marito? che dio abbia / l' anima sua. -iron.
fra cuculio, che ebbe in governo l' anime di quelle contrade. b
aprire, spazzare, dirvi messe, curar l' anime. -ant. darsi all'anima