gioia, felicità, soddisfazione di tutto l' essere. cesarotti, i-210: [
base la contemplazione del bello più che l' ebbrezza dei sensi, ringentilì la sua
/ questo labbro pudico osato avrìa / dirti l' ebbrezza del mio cor segreto. idem
'48 ciascuno diceva fra sé: -ecco l' italia futura di alfieri! -lo ricordo
con dio. cassola, 1-297: l' ebbrezza di cui erano preda non era
; perché mia ebbrezza / intrava per l' udire e per lo viso. rapisardi,
vi-805: spumeggi altrui nel colmo bicchier l' ebbrezza. -esaltante suggestione.
di fatto i mezzi di cui disponeva l' avversario: e con il pieno concorso di
paragoni del male; pur nondimeno rammenti l' ebbrezza feroce degli uccisori del rossi, che
pur io d'averti uccisa, / per l' ebbrezza di piangere su te. c
.., e di raggiungere silentemente l' ebbrezza. soldati, i-239: ecco il
di gesù cristo, xxi-1045: dov'è l' ebbrezza dello spirito? dove la chiarità
, v-1-13: or, di lungi, l' osso dell'ala non sembra il taglio
risento, la luce, lo spazio, l' assaggio della comunione divina m'àn dato
gregorio magno volgar.], 20-15: l' umana generazione, la quale per diritto
a. verri, ii-8: mentre l' intelletto era occupato da questa ebrezza di
d'ala, / ma grata è l' ebbrezza del giorno. d'annunzio,
senza parlare, io ho compreso tutta l' ebrezza del mondo. nel suo silenzio,
. moravia, i-500: egli sapeva che l' amante beveva volentieri e che quando era
angiolieri, 123-7: facciavi mugghiare a tutte l' ore / del giorno, come mugghia
bue od orso, / e, come l' ebbro bee a sorso a sorso /
. giovanni dalle celle, 2-53: l' ebro non sa quello che patisce:
piglia è amaro, e nondimeno non sente l' amaritudine di che egli s'empie.
egli s'empie. savonarola, 5-ii-44: l' altra condizione che ha il fonte di
dove i sensi interiori hanno a fare l' operazioni loro, non conoscono l'ebbrietà
a fare l'operazioni loro, non conoscono l' ebbrietà loro: onde parendo loro far
. manzoni, 35: come l' ebbro desidera il vino, / nell'offese
fuori gli ebbri disfatti e di negar l' entrata agli amanti rovinati. -dedito al
suo lunante arco i vigneti / ove l' ebro clamor vendemmiale / ed i carmi
de'rustici poeti / salutato avean già l' almo natale / de 'l vino
. vantini, conc., ii-735: l' opera del sig. valadier merita lode
contiene tra il levare del sole e l' occultare; e la ragione è,
bombe, le quali, cadendo da l' alto, erano di assai maggiore danno.
proprio merito si siede, / ma per l' altrui, con certe condizioni; /
elezione ci s'innamora, ma secondo l' appetito e il piacere. lorenzo de'
sono degni di laude e poco curano l' opinione degli altri. b. segni,
. b. segni, 11-78: l' elezione... è parte congiuntissima alla
maggiormente giudica i costumi che non fanno l' azioni. pare adunche che ella sia cosa
, fra le quali a mio giudicio è l' amore; per- cioché l'elezione presuppone
giudicio è l'amore; per- cioché l' elezione presuppone necessariamente la deliberazione fatta con
consiglio; ma ne la volontà o ne l' azioni volontarie non è necessaria la deliberazione
consiglio, e possono esser fatte senza l' uno e senza l'altro e quasi a
esser fatte senza l'uno e senza l' altro e quasi a l'improvviso.
uno e senza l'altro e quasi a l' improvviso. achillini, ii-125: perché
scrivere comporsi medesimamente di due parti: l' una delle quali è la elezione,
una delle quali è la elezione, l' altra è la disposizione delle voci.
x-62: quelli... secondo l' elezione di dio son molto cari per
elezione di dio son molto cari per l' amore de'loro santi antichi. flaminio,
d. battoli, 24-41: col- l' apparirci davanti svelata e chiara quella a chi
le stirpi si dividono di nuovo, risorge l' eterodossia, e a costa di essa
generalmente quello che ricambia con minor affetto l' affetto della sua madre, benché madre
per la gentilezza della sua elezione, per l' accuratezza della sua forma. soffici,
con la dignità del volto non con l' esperienza dell'armi. baretti, 2-197
m. villani, 10-90: infra l' altre arroganti domande fece chiedere che volea
volea che per decreto e rescritto papale l' elezione dell'arcivescovo fosse di elezione della
interessata (in modo che in questo caso l' eletto rappresenti la volontà degli elettori e
pentire. giannotti, 2-1-2: facendosi l' elezione de'magistrati per le più fave,
a gusto e a diletto, poiché l' unione de'popoli si formava e creava
re a sua voglia, erano però da l' altra parte sottoposti a mille rischi e
: convalidata la mia elezione e fatta l' opzione, posso infine chiamarmi di nuovo
elettori formano un corpo elettorale unico. l' elezione si compie nei modi del suffragio
i riti e le cerimonie che seguivano l' elezione del nuovo papa. -elezioni politiche
travaglia era molto preso dalla politica. l' anno dopo ci sarebbero state le elezioni
di cavalli e vesti, e fra l' altre d'una tazza d'argento con
scegliere la cosa da fare (è l' oraziano 'lecta potenter 'ec.)
potenter 'ec.): chi non l' abbia scelta con sicurezza di se medesimo
gramsci, 7-68: il parlamentarismo e l' elezionismo offrono un terreno propizio per questa
annuo apparente del sole sull'eclittica (l' apparire o l'offuscarsi di una stella per
sole sull'eclittica (l'apparire o l' offuscarsi di una stella per opera dei
o eliaco. cavalieri, 1-255: l' orto eliaco matutino si fa quando la
mancanti; gli stami sono numerosi; l' ovario unico con stilo sottile e ricurvo;
servire all'ornamento de'giardini. distinguonsi l' elianto annuo, detto * girasole,
, corona solis 'ecc., e l' elianto tuberoso, indigeno del nostro regno
era dolce il letto, in su l' ammanto / verde del muschio, tra pinte
è cilindrica o conica a seconda che l' elica si avvolge su un cilindro
o su un cono); l' asse dell'elica coincide con quello del
tangente dell'angolo costante sotto il quale l' elica incontra le generatrici si dice pendenza
, 3-1-20: né mi curo di sottilizzargli l' instanza
elica non avviene. galileo, 4-1-119: l' altezza del detto triangolo...
del detto triangolo... faceva l' altezza del cilindro, e il piano
segnava il battello, e in cui l' elica spalancava abissi inesplorati. svevo, 5-413
porti via il timone prima, poi l' elica, poi mandi sugli scogli chi
là dai quali girava una forza indicibile come l' aria: l'elica dalle curvature divine
una forza indicibile come l'aria: l' elica dalle curvature divine. savinio, 10-253
[al cane] le zampe come l' eliche d'un molinetto. -per
/ la specie con mirabili congegni: / l' elica rapidissima, il velivolo / dell'
una serpicina; / piglia a volo l' elica d'un semino alato.
può ottenersi per mezzo del l' elice, o sia spirale d'archimede.
se le accomoda la sua madre vite con l' elice incavata. 2. disus
di montagna, di cui desidera fare l' esperimento. boccardo, 2-501: un
1839, ad un batello a vapore l' elice ossia la vite d'archimede..
diverse dalle macchine delle navi massime: l' elice acquista la rapidità vertiginosa di trecento
elice magiore. temanza, 37: l' elice caratterizza i caulicoli del capitello
èlice2, sf. astron. l' orsa maggiore. dante, par
in che la mia fenice / mise l' aura te e le purpuree penne?
dal monte et or dal fiume / l' erba che brama e 'n quelle parti abonda
nimico elice / la fiamma, ch'abruciar l' alme è sì presta. testi,
, i-41: chiaro è fra noi de l' immortal fenice / il mirabil costume,
tu vedrai gran cose: / quindi l' alta rettrice / somma virtude elice.
dell'anima all'operazione; ma distinguono l' atto elicito della volontà dall'imperato.
intero, seguito da traslazione lungo l' asse stesso, rispettivamente di una
, 6-137: sorge nel cielo sereno, l' altissima colonna commemorativa dei caduti di guerra
non ha alcun punto in comune con l' asse. -elicoide chiuso: del quale
ha almeno un punto in comune con l' asse, quindi l'asse giace nell'elicoide
in comune con l'asse, quindi l' asse giace nell'elicoide. -elicoide rigato
: a un certo momento margherita disertò l' elicona per forme più giornalistiche e battagliere.
se ti cal che vaghi / ppr l' eliconie cime / il suon delle mie rime
alle più dotte rime / spesso invitava l' eliconie suore. metastasio, 1-ii-253:
. metastasio, 1-ii-253: no, l' eliconie dive / nemiche alla virtù non
e dell'articolazione malleolare, cosicché tutto l' arto viene portato innanzi descrivendo un arco
di lumaca, che serve a trasportare l' ossigeno dall'organo respiratorio ai tessuti del
terso oro e biondo allor splendeva / l' elicriso col fior tutt'inaurato, / che
/ e folto indora d'elicrisi nembo / l' edera bianca. mattioli [dioscoride]
. domenichi [plinio], ii-136: l' elio- criso ha il fiore simile all'
strecciato. pascoli, 1120: è l' invisibile isola dei morti, / tutta
gira seguendo il sole: e presto l' etimo si confuse con f) xioi;
perpendicolare b a, viene ad elidere l' effetto della velocità a b, impiegandola
mettere a computo nella causa, perché elidendosi l' una coll'altra e impedendosi vicendevolmente d'
simultaneamente molte onde, che una elide l' effetto dell'altra, e pesca a
pure con una vocale, per evitare l' iato. salvini, 30-2-24: questo
di tutti i casi, ove va l' apostrofo, bensì di quei più astrusi,
[i latini poeti] elidevano costantemente l' ultime vocali delle parole seguite da altre parole
vero che una parola simile può perdere l' ultima lunga, se è in vocale,
86: questo è, secondo che l' etica dice, / un abito eligente /
questa sentenzia è vera; cioè che l' animo gentile, cioè virtuoso, che abbi
generalmente per le equazioni, nelle quali l' incognita che si vuole eliminare sia a qualunque
1870). eliminazióne, sf. l' eliminare, il rimuovere; esclusione,
che aspira ad una speculativa perfezione. l' ottimo sta dove la somma dei mali è
questa riduzione della pretesa per sé corrisponde l' aumento proporzionato dell'attività in nome della
nome della pretesa per gli altri, per l' eliminazione dell'ingiustizia nel mondo. alvaro
dai partiti opposti per il discredito e l' eliminazione di molti uomini della nuova classe
fausto per un momento ebbe il timore che l' altro parlasse proprio di eliminazione fisica.
nell'atmosfera di altri astri insieme con l' idrogeno; è contenuto in diversi minerali
eliocentrica latitudine d'un pianeta, dicesi l' inclinazione della linea tirata tra il centro
. eliofilia, sf. bot. l' essere eliofilo. eliòfilo, agg.
eliofobia, sf. bot. l' essere eliofobo. 2. medie
.]: 'eliofobo': colui che ha l' eliofobia. = voce dotta, comp
iv-218: 'eliografia', disegno ottenuto mediante l' azione chimica dei raggi solari su tavole chimicamente
. industr. che si ottiene con l' eliografia. 2. astron.
rotazione dello specchio, servivano a ottenere l' intermittenza dei segnali (secondo l'alfabeto
ottenere l'intermittenza dei segnali (secondo l' alfabeto morse). e.
telefonica potesse rimanere ininterrottamente intatta durante l' azione, solo gli eliografi avrebbero potuto renderla
. -i). messaggio trasmesso mediante l' eliografo. = voce dotta, comp
72 nelle sole * odi barbare '. l' eliolatria del carducci cresce, dunque,
telescopio (oggi in disuso) con l' obiettivo diviso in due parti spostabili l'
l'obiettivo diviso in due parti spostabili l' una rispetto all'altra con spostamenti micrometrici
a pelo corto; vive in tutta l' europa centrale e meridionale,
smeraldo, il diaspro il verde, l' eliopia. = voce dotta, dal
. astron. osservazione del sole mediante l' elioscopio. = deriv. da elioscopio
vi-1-123: drummond... inventò l' eliostata per ottenere il riverbero dei raggi solari
-ci). medie. che concerne l' elioterapia. -colonia elioterapica: istituto per
elioterapia. -colonia elioterapica: istituto per l' elioterapia dei bambini. savinio,
elioterapica, e il suo naso prendeva l' aspetto di una melanzana. silone,
iv-218: 'eliotipia', stampa ottenuta mediante l' azione chimica dei raggi solari su carte chimicamente
: dicono che mescolando questa pietra [l' eliotropio] con l'erba eliotropio e portandolo
questa pietra [l'eliotropio] con l' erba eliotropio e portandolo addosso con certi
elitropio al sole. soderini, i-9: l' eliotropio fa i fiori nell'equinozio autunnale
anch'io, / che seguirò fin ne l' occaso il sole. redi, 16-iii-284
i- 1003: del bel color che l' elitropio tigne / sottilissima benda indi ti
la snella gola. gioberti, ii-298: l' elitropio, quasi beandosi nel sole diurno
: un profumo tra la verbena e l' eliotropio saliva a ondate dalle erbe.
etiopia. la medesima gemma fuori de l' acqua riceve il sole come lo specchio e
sotto. 3. ant. l' orologio solare dell'antica grecia. milizia
'; cfr. ingl. heliozoa e l' agg. heliozoan (sec. xx)
sperimentale, che ha le ali fisse come l' aeroplano ed elica orizzontale come l'elicottero
come l'aeroplano ed elica orizzontale come l' elicottero (per il volo verticale)
stazione e campo per il decollo e l' atterraggio degli elicotteri. = comp
ant. anche elissó), sm. l' ameno soggiorno degli spiriti pii dopo la
, par., 15-27: sì pia l' ombra d'anchise si porse,
. carducci, ii-1-245: odo per l' etra / una soave melodia novella,
linati, n-80: la bellezza e l' amore di hera erano sparsi e condensati in
delizioso, inebriante. -campi elisi: l' eliso. s. agostino volgar.
che dicesse, nelli campi elisi mandate l' anime purgate. boccaccio, 1-vi-405: gli
, 146: adorna di queste / glorie l' ombra felice andrà pei campi, /
mondo la chiama, / e le sacrò l' elisio / soglio. pascoli, 714
elisio, donde mai non toma / l' anima al basso, a dolorar la vita
profumo d'elisie / rose molcea quel- l' aure. montale, 1-19: ecco per
= voce dotta, lat. elysium 4 l' eliso '(virgilio): dal-
eliso '(virgilio): dal- l' agg. elysius 4 elisio, che appartiene
della parola che segue, per evitare l' iato (l'elisione è comune nel linguaggio
segue, per evitare l'iato (l' elisione è comune nel linguaggio parlato,
dato dall'apostrofo: è obbligatoria con l' articolo e le preposizioni articolate, consueta
4 dello 'mperadore ', pare che elida l' e 4 la elezione '. e
, per evitar quel doppio u, benché l' uno consonante l'altro vocale, e
doppio u, benché l'uno consonante l' altro vocale, e per sincope ed elisione
. b. croce, ii-9-233: l' evento storico, che vien fuori per cooperazione
: / e a chi 'l capelvenere, l' assenzio; / e a chi l'
l'assenzio; / e a chi l' elisire, il vetriolo. achillini, 320
. gazola, 1-677: dovendo portarvi l' antidoto per la stessa via e scorrere i
iii-184: sopra tutto poi vien decantato l' elissire pestilenziale, composto d'essi fiori
un liquore spiritoso, impregnato, mediante l' infusione, di eccellentissime facoltà. batacchi
: vo alla spezieria rosi a pigliare l' elisir di rabarbaro: onesta e cristiana spezieria
bicchierino d'elisir di china, se ce l' hai. te lo pago, sai
fresco e pane, che mi fecero l' effetto di un elisir di vita.
... quel medico il quale propone l' elissir di proprietà astrale etereo, e
caldo che freddo, ha fatto adoprare l' elixir proprietatis, preparato con l'acqua
adoprare l'elixir proprietatis, preparato con l' acqua di cannella. 2.
di ciascuno, dirò lo spirito e l' elisire, gran libri di annotazioni e
altra speranza. magalotti, 23-217: se l' anima fosse materia,...
averebbe a essere anzi la feccia, che l' elisire della materia, e come tale
. baretti, 1-288: ha [l' uomo] nella buona e gentil moglie
elena era, in verità, per l' amato, l'elisire sublimissimo. cardarelli,
in verità, per l'amato, l' elisire sublimissimo. cardarelli, 87:
miscela di polveri secche ', dal- l' agg. 7) pó£ 4 secco '
cui non basta ancora a risvegliarla tutto l' elisirvite d'esculapio. redi, 16-1v-199
perfezione. menzini, 5-4: ma l' entrata d'un pero o d'una vite
, distrutto. manzoni, 103: l' influenza della religione resta da esse [
èlitra, sf. entom. l' ala anteriore di un in
inadatta al volo; serve a proteggere l' ala posteriore e l'addome.
serve a proteggere l'ala posteriore e l' addome. d'alberti, 342
insegnato il breve tuo trillo / con l' elitre tremule il grillo. e. cecchi
. per simil. ala di aeroplano, l' aeroplano stesso. montale, 19
peritoneo che accompagna il testicolo quando oltrepassa l' anello inguinale per passare nello scroto,
empiastro. sacchetti, v-265: chi l' ha addosso con l'erba eutropia, non
v-265: chi l'ha addosso con l' erba eutropia, non è veduto da
. periodici popolari, i-167: come l' elitropia che solo dimanda la luce,
quel verso dal quale viene essa, l' affetto non vede che una sola cosa nel
, ciò è questa virtù in fra l' altre, che chiunque l'ha addosso il
in fra l'altre, che chiunque l' ha addosso il rende invisibile, sì
, e consacrandola con legitimi prieghi, l' uomo che la porta diventa invisibile.
in africa si cria; / che fa l' uom sano ed allungali vita, /
sol par lividigno: / cela chi l' ha com'l'erba eliotropia. passavanti,
: / cela chi l'ha com'l' erba eliotropia. passavanti, 265: di
, v-17-63: cominciommi a dir de l' elitropia: / « questa, nel mondo
sappia / che 'l sangue stringe a l' uom per sua natura. boccaccio, dee
in cipri et in affrica. fa l' uomo savio; allungagli vita, strugge il
, 4-40: se io non avessi l' anello d'angelica, o l'elitropia,
avessi l'anello d'angelica, o l' elitropia, die fa gli uomini invisibili
, il diaspro,... l' eliotropia, e molt'altre. baldinucci,
; / il precida che s'ebbe l' elitropia / per isfuggir di re carlo al
ella sciende e va sotto; e l' altra parte oposita noi la chiamamo oriente,
usar vole, / ma per infamar l' emula, quest'arte. foscolo, xiv-98
d'argento / pianamente d'ambrate acque l' asperge. tozzi, i-75: non c'
che s'ella si perdesse, tutta l' isola e eglino tutti erano in grande
pianta di vera libertà, che non teme l' orgoglio de'venti de'prencipi stranieri né
mia misera vita: / io te l' offro; ella è tua. nievo,
184: dalla piena / conca l' acqua discende alla cunetta, / così
, 1-112: importunandola il marito che l' amava, per saper che cosa avesse
. redi, 16-ii-n: vide che l' uomo, assuefatto a quelle / bellezze,
ho gire per salute ad ella / l' alma ferita che dal cor si svia.
muta, / e li occhi no l' ardiscon di guardare. idem, inf.
caterina da siena, 326: l' anima o ella è in stato di peccato
regge gli stati udir con pace / l' impudente menzogna, i turpi sogni / d'
. crescenzi volgar., 6-43: l' elia non si semina, perocché
e profonda. soderini, ii-129: l' ella non si semina perché non fa
, da 'exxdti; -ól8oz 4 l' ellade * la grecia antica '.
ti, zeta. ricci, 3-139: l' 'elle 'lunga una picca /
[dioscoride], i-624: ma se l' epipactide è chiamata elleborina per rassembrarsi ella
malattie mentali (e dell'epilessia) mediante l' elleboro. = deriv. da elleboro
di natale (helleborus niger), l' erba nocca (helleborus viridis) con
helleborus viridis) con fiori verdi, l' elabro puzzolente (helleborus foetidus),
elabro puzzolente (helleborus foetidus), l' elabro trifogliato (helleborus trifolius);
trifogliato (helleborus trifolius); anticamente l' helleborus niger e yhelleborus vi
mordicativo et acuto. soderini, ii-128: l' elleboro bianco è differente dal nero per
con gli altri cibi immantinente apparve / l' elleboro, e 'l color fu bianco e
parte. durante, 155: è l' uso di questo elleboro nero pericoloso; ma
oh gran bestialità! come delira / l' umana gente, né a guarirla basta /
se spuntavano i bucaneve. teneva anche l' elleboro dal triste fiore, che chiamano rose
fronte ai sofisti, come è in genere l' importanza della logica ellenica nell'età classica
. gozzano, 221: è risaputa l' identità di origine dei greci e degli indiani
tornare... alla conciliazione tra l' ellenico e il giudaico, tra l'
l'ellenico e il giudaico, tra l' omerico e il davidico, tra il virgiliano
e il davidico, tra il virgiliano e l' evangelico, che fu la prima opera
a. c.) e che rappresenta l' istante di fusione della civiltà ellenica con
ellenica con quella del vicino oriente; l' arte, la letteratura, il pensiero
pensiero che in questo periodo fiorirono, l' influsso che esercitarono, l'imitazione che
fiorirono, l'influsso che esercitarono, l' imitazione che se ne fece e se
intende primamente il latinesimo da'latini, l' ellenismo da'greci e 'l toscanesimo
, combinate con quel che vi costruì l' urbanistica classicheggiante degli architetti di re ottone
era una copia meticolosa del theseion. l' ellenizzante mugnaio non aveva risparmiato né marmi
catto. ellenizzazióne, sf. l' ellenizzare; l'imprimere caratteri ellenici
ellenizzazióne, sf. l'ellenizzare; l' imprimere caratteri ellenici, l'acquistare
; l'imprimere caratteri ellenici, l' acquistare caratteri ellenici. oriani,
nelle scritture, come dante ne ponesse l' una nelle sue canzoni. varchi, v-9
e più nobile nella mente di chiunque l' intende, che elleno non hanno in se
: le malattie, la debolezza, l' impotenza, la fragilità e suscettibilità somma
alle libere genti / della patria fremeva l' amor. carducci, iii- 30-320:
: spirto gentil, che tenti? ornai l' altero / sogno vanìo per l'aure
ornai l'altero / sogno vanìo per l' aure, e 'l cor mio tace.
e 'l cor mio tace. / cadde l' ellena dèa; del mio pensiero /
; del mio pensiero / madre, l' ellena dèa per sempre giace. pascoli
... / bellissima però che ancor l' elleno / apollo canti nel suo vasto
fue / ad alber sì, come l' orribil fera / per l'altrui membra avviticchiò
sì, come l'orribil fera / per l' altrui membra avviticchiò le sue. cino
ellera dintorno. boccaccio, i-204: come l' abbracciante ellera avviticchia il robusto olmo,
vergini più tenere, / e gemina ne l' anima si stampino / l'imagine
ne l'anima si stampino / l' imagine di libero e di venere. angiolini
acqua percosse, / cui s'attorceva l' ellera e il vilucchio. d'annunzio
una faginea patera. viani, 19-110: l' ellera più soda s'abbarbicava alle radici
), senza che ne risulti chiara l' evoluzione fonetica. elleróne, sm.
più quercia) sulla quale si abbarbica l' edera. soderini, iii-297:
soderini, iii-297: alcuni per l' occasione d'una bella pianta di quercia
pianta di quercia, leccio o olivo l' ha fatto ed ordinato [l'uccellare
olivo l'ha fatto ed ordinato [l' uccellare] sopra queste sole, ed ancor
un'ellisse; traiettoria ellittica (specialmente l' orbita dei satelliti).
, quasi che egli abbia malamente asseguita l' etimologia di queste voci: parabole, iperbole
umido conservò perfettissima la figura circolare; l' altro declinò ad elisse. grandi, 3-23
. l. cassola, 105: l' eterea gravità, che induce in essi /
a variar lor corso, / e l' impulso natio, che gli astri erranti
e regolatrice del moto, che è l' interesse. c. e. gadda,
perseguono nella vacuità degli spazi senza senso l' elisse del nostro disperato dolore. 2
insufficienza '(in quanto si considerava l' elisse un circolo imperfetto); cfr
cui sarebbero logicamente richieste, ma dove l' uso permette di tralasciarle senza che per
oscuro. pallavicino, 8-150: l' eleganza contien brevità in due modi.
eleganza contien brevità in due modi. l' uno è tacendo molti di que'vocaboli i
vaghezza, senza oscurità, si tace or l' una or l'altra delle parti dell'
oscurità, si tace or l'una or l' altra delle parti dell'orazione, come
frasi. gramsci, 179: l' ossessione di non fare a tempo a
-in partic.: scopo a cui l' uomo e le cose create tendono secondo
uomo e le cose create tendono secondo l' ordine naturale e per istinto (ed
: sì come la parte sensitiva de l' anima ha suoi occhi, con li quali
produzione delle cose esteriormente, ed ha l' essere fuor de la composizione, come è
essere fuor de la composizione, come è l' efficiente e il fine, al qual
5-ii-191: il fine degl'ingegni filosofici è l' internarsi nelle cose, cavarne fuori le
della riproduzione loro. -persona che è l' oggetto in cui si accentrano aspirazioni,
quei nostri savi della grecia, che l' uomo è il più perfetto e il più
143: dio è il sommo bene e l' ultimo fine, e. è finale
onde per questo mezzo il conoscemo; / l' altra è pel conosciuto ben godere /
poi possedere. savonarola, 8-i-156: l' uomo spirituale, che è in grazia di
è circolar, che ovunque gira / l' anima, sempre a dio suo fine è
creatura è composta di dua nature. l' una delle quali si chiama potenzia o
chiama potenzia o vero natura informe, l' altra atto o vero forma; e platone
finale, che è il fine che muove l' agente a fare, di tutte la
è meglio che la materiale, e l' agente è migliore è più nobile di tutte
da complemento di specificazione): con l' intenzione, lo scopo. -a buon
fatto, o re adorno. / sappiate l' ira, carlo, temperare; /
, tranguggiano con animo saldo e constante l' infamia. nievo, 1-327: le traversie
-secondo fine: lo scopo, l' intenzione reale di un'azione, diversa
, lett. it., ii-69: l' uomo non era un essere autonomo e
con altissima astuzia ebbe dal padre / l' incesta mirra il desiato fine. boccalini
la cagione per la quale dio fece l' uomo e la femmina, e a
, e a che fine volle che l' uno e l'altra venisse. dante,
che fine volle che l'uno e l' altra venisse. dante, conv.,
romagnosi, 18-159: la natura determinando l' uomo alla ragionevolezza e ad un'alta
intrinseco, la ragione d'essere, l' effetto ultimo, l'obiettivo in considerazione del
d'essere, l'effetto ultimo, l' obiettivo in considerazione del quale è disposta
questi fini considera, e ordina quelli ne l' ultimo di tutti; e questo è
io non so s'io vi dissi l' altra volta di dieci grazie le quali idio
pallavicino, 573: ha per suo fine l' arte de retori il persuadere. cesarotti
si oppone al fine della sintassi e l' offende, né può mai giustificarsi dall'
uso. leopardi, i-112: scuopre [l' uomo] nuovi misteri della creazione,
de sanctis, iii-165: aristotile pone l' etica a fine supremo della scienza, e
contemplazione teoretica. gentile, 3-276: che l' arte non possa avere un fine estrinseco
alfine in su la punta / onde l' ultima pietra si scoscende. petrarca, 14-13
però dolenti, anzi che sian venute / l' ore del pianto, che son già
/ e tanto fece al fin, che l' ebbe armato / de insegne contrafatte e
la bella rubella in voce amara / l' orgoglio e 'l fasto a raccontar mi prende
per non dare al corpo da invidiare a l' anima, un dì fra gli altri
principalmente di quella di veienta non sapea l' uomo che fine dovessero avere. sarpi
, dunque, in poche parole come l' amore menoma, sì ti diremo come vegna
se giova a dime il vero) l' uomo dall'uomo è generato.
13. -insino alla fine: per l' eternità, perennemente. bibbia volgar.
nacque la tenace speme, / onde l' annoda e preme / quella che con tua
grazzini, 4-87: chi troppo tira l' arco, lo spezza nella fine.
ciascuno è un mare: e se l' omo vivesse mille anni, non basterebbe a
confine, / udire convienmi ancor come l' esemplo / e l'esemplare non vanno d'
convienmi ancor come l'esemplo / e l' esemplare non vanno d'un modo.
per mostrare con quel giro, che l' anima del morto non ha avuto principio
limale; / che le rimette [l' ale] e di nuovo arde; ond'
quella cosa che più adorna e commenda l' umana operazione, e che più dirittamente
a buon fine la mena, sì è l' abito di quelle disposizioni che sono ordinate
piovene, 5-410: alcuni pae- setti l' inverno restano bloccati dalle nevi e dai ghiacci
-dal principio alla fine: per tutta l' estensione nello spazio o nel tempo,
i quali incominciaste, potrà antioco con l' aiuto degli dei, essendo con lui
egli medesimo assistendo indefessamente all'opera, l' ebbe nello spazio non di giorni, ma
pieno successo. cinelli, 1-102: l' indifferenza del mastiani dimostrava che l'operazione
: l'indifferenza del mastiani dimostrava che l' operazione era di pratica generale per gli agricoltori
al fine di una vicenda: considerarne l' esito finale, rimettersi al risultato.
] ecco davanti / mi si fa l' infelice simulacro / di lei, maggior
/ ove abi- tiam vivendo, e l' ampio mare / è grande e vasto,
fronde, e già dure / volsero l' esile cima verso il cielo stellato.
: giunta la sera / riposavo sopra l' erba monotona, / e presi gusto
: 'e'mena 'l can per l' aia ': e tal volta: '
fine le guerre della magna, [l' imperatore] passò in italia. petrarca,
poco bene. -la fine loda l' opera: solo dal risultato finale si
reggerà la misera tracia; la fine loda l' opera. così arrivi a chiunque pensa
torto di ogni guerra et il peggio. l' opera loda il fine; che eglino
van distinti i mezzi, / che l' opra loda il fine. =
quod agri funiculis sint divisi » (l' etimo è stato riproposto recentemente, come sostrato
colo- rini, / e van per l' aria a spasso a passo lento. spolverini
al suo punto. praga, 4-129: l' acqua lascia in disparte alcune tese di
panciatichi, 122: riconoscerete all'incontro l' unione d'una ben avveduta sapienza,
lui così fine, quasi diafano, con l' apparenza d'uno spirito! deledda,
. sta sul limitare della porta, e l' arco nero di questa e lo sfondo
il 'cuscùs ', cibo assai su l' andare de'nostri vermicelli. fr.
a un certo tempo, da diluvio l' era divenuta pioggia e poi un'acquerugiola
cogli artigli fini, / per tutto l' universo e sue contrade, / temuto
, e totalmente senza denti: ancorché l' estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e
cattivello come egli è. io almeno non l' arei giudicato mai così-fine. campanella,
da una sua pari nella situazione in cui l' hanno messa. -sostant. astuzia
certa maniera salvò in faccia al mondo l' astronomia. cesarotti, i-73: il
284: usurpi pure di pianta -come l' egregio malvezzi stacca le vecchie pitture dalle
moderna, toglie, per chi ha fino l' orecchio, qualunque illusione del vero.
che non avessi inteso; ma ho l' udito molto fine. -fine di
, un'osservazione, una satira, l' ironia, ecc.). redi
perché di quando in quando riscalda artifiziosamente l' azione e ravviva il nodo, per arrestare
azione e ravviva il nodo, per arrestare l' udienza e potere a tempo introdurre una
, che forse più di dumilia anni l' aveano aspettato. idem, purg.,
lucido sereno, / fresco smeraldo in l' ora che si fiacca, / da l'
l'ora che si fiacca, / da l' erba e da li fior dentro a
caro, 16-16: eravi amor, che l' alme incende e 'mpiega, / di
mancar ministri e servi, / ch'a l' ombra d'un bel faggio e d'
... quando hanno ben concotto l' oro o l'argento ne i lor crogiuoli
quando hanno ben concotto l'oro o l' argento ne i lor crogiuoli, soglion
divino gl'incolora, / qual suole aver l' aurora. marino, 206: cangiar
. d'annunzio, i-448: venìan l' acque de l'affrico declive, / tremando
, i-448: venìan l'acque de l' affrico declive, / tremando piano i
g. villani, 12-97: montato l' argento della lega d'once undici e
mutare aria anche in migliore, e l' andare da massa in arie più fine
cassola, 1-11: respirò a pieni polmoni l' aria fina, purissima.
, / che non è a suo segnore l' asses- sino. mazzeo di ricco o
(una virtù morale, un sentimento, l' animo stesso). re giovanni,
tuttavia. pier della vigna, 128: l' ora tardi mi pare che sia /
gilli e rose e flore, e faremmo l' auselli supra le ramelle cantare versi de
le nostre donne hanno finito col dare l' impressione di creature raffinatissime, di alti
): oi amador, di fin cor l' amorosa / lealmente ama senza mai fallire
. d'annunzio, iii-1-638: io ve l' offersi, et era / di fina
et era / di fina tempra. / l' acciaio e l'oro non sanno che
di fina tempra. / l'acciaio e l' oro non sanno che sia / il
: attuffato nel ghiaccio, esposto a l' oro / generoso lieo spumante brilla,
ad incidere in grande. fino a lui l' incisione era in lavori fini e ristretti
lavorando... costoro a concorrenza l' opera di questo fregio, tanto faticarono l'
l'opera di questo fregio, tanto faticarono l' uno e l'altro, che cristofano
fregio, tanto faticarono l'uno e l' altro, che cristofano imparò a finire da
un'altra montagna, ove si cava l' azzurro, ed è lo migliore e lo
verzure rappresentavano. folengo, ii-65: l' angel maggior ch'aveva d'oro il
il viso e gli atti generosi, / l' ale conteste d'oro e perle fine
intanto / telemaco lavò, di bionda l' unse / liquida oliva, e gli
fine drappo? pallavicino, 7-19: dopo l' opera del senso convien che l'
l'opera del senso convien che l' immagine dell'obbietto passi alla fantasia,
guittone, iv-37: per mante guise è l' amistanza fina, / fina donna,
al quadro, gli ha da distruggere l' idea di superficie piana, per farlo comparire
dunque ciro intrato in scizia, posta l' oste lungo il fiume, abbandonò il campo
pasta reale, molto eccellenti per aguzzar l' appetito di certi ostinati stoici. magalotti
da faenza, v-325-56: come sorvince l' anbra mirra e spico / di fine
tu li vuoli, / che spesso passan l' altre medicini. anonimo, ix-1026:
fina: / campò dallo 'nfemo l' anema taupina, / el qual per mia
meretato. burchiello, 2-43: ancor viddi l' altrier un contadino, / pe lo
: era un uomo forte, buono, l' aspetto di un fattore ordinato. amelia
l dolce sguardo fino / ch'amor con l' una man mi pone avante. fontanella
/ e dà di mano anche a girar l' arrosto: / che vuol parer un
vuol parer un da dozzina: / ma l' oste, che lo guarda di nascosto
si pretendeva buon gustaio finissimo, e l' assaporava, e la decantava talvolta ai commensali
: la sora giuseppina, per scusare l' uscita della gilda, prese a dire che
: il bucchero moretto natanino / sì l' era sempre a'giorni suoi piaciuto, /
di saper filarlo come il lino / l' avea sempre il desiderio avuto, / per
berretti dei ragazzi: -eccoli, -disse [l' orco], - questi monellacci!
finamente lavorate di seta nera, e l' ho avute carissime. carducci, ii11-
più francamente e finamente di lui deride l' imperatore e l'impero. de roberto,
finamente di lui deride l'imperatore e l' impero. de roberto, 48: allora
bagno la cui composizione chimica permette che l' emulsione fotografica mantenga la finezza di grana
. rinaldo d'aquino, 96: l' amo tanto finemente, / c'al
, non appena le fu davanti agli occhi l' innominabile oggetto si strinse la fronte con
finamente e a giustizia di peso che l' era salito a gran rinomanza. serao
due automobili, ci eravamo avviati lungo l' aurelia. = calco dell'ingl.
e consentire in genere la vista verso l' esterno; è spesso accompagnata da un
a piacere. -per estens.: l' intelaiatura o i vetri, le imposte;
che sbattevano. svevo, 2-537: l' aurora s'avanza fosca, esitante,
strada. ungaretti, i-iio: è l' ora delle finestre chiuse, ma / questa
/ nel tepore dell'ultimo sonno: l' ombra / sarà come il tepore. empirà
. -finestra a quadrelli: che ha l' intelaiatura, quindi i vetri, a
esterna di una casa per rendere simmetrica l' architettura. baldi, 557: sono
finte, sono pietra e di stucco dorate l' arme della casa. tozzi, i-76
cosa che sei passioni siano propie de l' anima umana,... di nulla
.. di nulla di queste puote l' anima essere passionata che a la finestra
porte! b. davanzati, ii-526: l' umor delle piante corre alle barbe a
, che serva all'uscire e al- l' entrar de'colombi. biringuccio, 1-380:
nel petto. giulio strozzi, 8-80: l' impudica, empia candace / fece a
, 5-203: fera infles- sibil legge l' incapestra, / se osasti insano o con
. carducci, 594: spinse ei l' antenna del ferir maestra, / e
rai del sole irrequieti / risero per l' orribile finestra. -foro, cruna di
dante, inf., 13-102: l' arpie, pascendo poi delle sue foglie
del core, e da essi si cognosce l' affetto di tutto il corpo et anco
vasta apertura che si forma, per l' opera di corrosione di agenti esterni,
d. bartoli, 10-264: ella [l' incudine] è con la maggior parte
la finestra a qualcosa: renderne possibile l' inizio. sarpi, iii-399: a
e più di una volta l' avevo udita esclamare in un negozio:
per le finestre, essendo usciti per l' uscio. soggiunse il bartolino: noi
, e ci tocca a entrare per l' uscio; ma voi usciste bene di modana
ma voi usciste bene di modana per l' uscio, o vi toccherà a entrare per
si chiamava cavarne quelli i quali non per l' uscio, ma per le finestre entrati
... fusse lecito e conceduto l' andarvi. busini, 1-109: il primo
, / e che vado a por l' uova nel lor nido. giusti, i-417
tipografi, conosco, per sentita dire, l' umor della bestia. -mangiare
n. 9. -chi non l' ha all'uscio l'ha alla finestra:
. -chi non l'ha all'uscio l' ha alla finestra: ognuno ha i
-quando il bisogno picchia all'uscio, l' onestà si getta dalla finestra: la
necessità costituisce una forte tentazione a calpestare l' onestà. proverbi toscani, 253:
quando il bisogno picchia all'uscio, l' onestà si butta dalla finestra.
. tornasi di lampedusa, 225: l' identica luce entrava dai finestrozzi esigui.
6-44: rividi da un'aperta finestruòla / l' annosa casa al colle solitario.
i frontespizi inutili. idem, iii-64: l' opera sua più magnifica è la facciata
-al figur.: tormentare, angustiare l' animo. fr. colonna,
il fumoso asciugatoio, tanti salubri bagni, l' orrenda ed intricata spelonca de la sibilla
intricata spelonca de la sibilla cumea, l' artificioso labe- rinto di dedalo, le
di quella. giannotti, 2-2-65: l' altra porta è in quella faccia maggiore
con disposizione sì bene intesa, tutto l' allumano. = v. finestrato1.
.. non hanno punto che fare con l' ample, aperte e diritte facciate moderne
, 8 (129): aprì l' impannata d'una sua finestrina. [ediz
. 1827 (125): aperse l' impannata d'una sua finestrella],
loro verde, pendendo a corimbi tra l' intercolunnii, slanciandosi audacemente sino alla finestrella
, 4-47: non sa chi sarò; l' ultimo che guarderà per la finestrella dell'
, 9-139: dal finestrelle di cabina l' alba insinuò un raggio roseo e verde
rivelar la cagione che in boemia condotto l' aveva. tornielli, 492: col
: lo zio antonio, che teneva l' osteria di primosole,... mandava
faccia al finestrino e stette a bevere l' aria colle labbra aperte. deledda,
di là, nei finestrini dell'automobile, l' eccitazione fredda e quasi meccanica della città
, / un fenestrin da poter far l' amore. fogazzaro, 7-27: chi sa
. ott. apertura quadrilatera posta dietro l' obiettivo della macchina da presa o da proiezione
vi-1149: dal ciel guata la luna / l' ignudo aitar,... /
, i-217: gli alberi dietro l' ospedale coprivano i finestroni dei malati. valeri
'. finézza, sf. l' essere fine, sottile; sottigliezza,
- in partic.: tessere liscia, l' avere grana sottile (la pelle)
cattanei si mostrò più che mai per l' addietro la finezza della sua virtù.
possanza / il re di tartaria troppo l' avanza. boterò, i-351: empie [
di notare le sue finezze, e l' abbondanza delle cose ch'ei somministra, mi
dipoi a quelle finezze ultime, che l' arrivarvi è tanto difficile, e senza le
perfectu magisteriu. tolomeik 2-260: de l' umor de gli uomini de'nostri tempi,
immediate sino al fondo, e giudicò l' impresa salutifera per sé, e per l'
l'impresa salutifera per sé, e per l' imperatore perniciosa. rosa, 1-62:
anima e del sentimento, e quindi l' amor proprio e il desiderio della felicità
: voglio raccontarvi due tratti di finezze, l' uno praticato da un giudice, l'
l'uno praticato da un giudice, l' altro da un medico. g. gozzi
avete qualche amico da farmi conoscere, l' avrò per somma finezza. foscolo,
, ma so anche ch'ella non vede l' ora di essere a brescia. manzoni
rapporto fra resistenza e portata (quindi l' inverso dell'efficienza). marinetti,
(i-558): deh, non l' abbiate per male, signor cavaliero: tutti
, ma piangendo, nel l' animo savio diliberò di stare, considerando che
calate giù le vele e con l' aiuto de'remi, s'accostava alla riviera
/ ch'ai volto austero, a l' incurvate ciglia / del fier mesenzio il genitor
: il che poi ci somministrava spesso l' occasione di fare delle scorsarelle per le strade
le accostava le dita al collo fingendo l' atto letale. un'espressione di spavento
, vii-450: ma le donne hanno l' abilità di saper fingere perfettamente. foscolo
; / da vero un tempo i'l' ho fuggito; or, quando / ei
ne so niente, ma tutte queste cose l' ha ordinate e finte quel ghiottone qual
una mogliera, e quella fidel- mente l' ama. tassoni, ii-1-98: queste cose
nova esca / al pubblico guadagno, / l' onda sommovi, e pesca / insidioso
un'altra. tasso, 2-58: l' inalzaro a i primi onor del regno /
vario ingegno / al finger pronto, a l' ingannare accorto: / gran fabro di
finse di non vederlo, perché fu l' amico forzato fargli palese il suo nome
del tempo or lieta or mesta / l' alma coppia d'amarsi anco si finge
che perduta opra sarebbe il farsi a mostrarne l' insussistenza. 2. rappresentare
74: donna adorata un nume è de l' inferno. /... e,
quanto è più malagevole il viaggiar per l' oceano, o per l'alpi,
il viaggiar per l'oceano, o per l' alpi, che lo scorrervi sopra cogli
risveglio. alvaro, 7-44: siccome l' anima è distratta e stanca, il
: non fa mestieri, per distinguere l' elefante della conca marina, fingerlo composto di
dette parti si capovolga, cioè che l' arco che è una delle metà si
63: ei conosce il periglio; indi l' udite / mansueto parlarvi; indi vi
sbranar la preda / che già tiensi tra l' ugne, e divorarla. / fingiam
; / ma qual vuol sia che l' assonnar ben finga. boccaccio, iii-8 -son
bandello, 2-37 (i-1083): l' eburneo collo, le marmoree spalle ed
fingono i poeti che venere in ida tra l' altre due dee al troiano pastore apparve
ma nel ritrovamento, o si prende da l' istorie. fr. della valle,
ond'io sol gemo; / spiego l' altrui sembianze, e lei dipingo; /
e lei dipingo; / sì di scovrir l' amato nome io temo. l.
non può errare, dacché egli l' assimila in tutto e per tutto alle sensazioni
i-9: son più stupende di natura l' opre / che 'l finger vostro [dei
il cercare il vero, ma bensì l' allontanarsene per quanto si può, e il
si può, e il fingere e l' inventar favole e menzogne che certamente contengono
tasso, 9-2-115: alcuni, proponendosi l' esempio d'eccellente poeta, fingono a quella
dito in te dipinge, / or l' angelico viso informa e finge / or lieto
il pensiero / vostro spiar, de l' implicate fronde / de le due viti,
finse, / che le porpore e l' oro il nero vinse. caro, 8-982
/ la corazza, il cimiero e l' armi tutte / gli finse intorno, gli
nacquero insieme e fumo ambedue prodotte da l' intelletti umani a uno stesso fine ed a
gabriel s'accinse / veloce ad esseguir l' imposte cose: / la sua forma invisibil
8-5-935: ma di cera si finge [l' ape] i dolci alberghi. idem
potrai veder, come vid'io, / l' organo dentro articolato e fuori / la
con lingua industre informa e finge [l' orsa], / di fabro in guisa
xx-72: aristotele... volle che l' animo stesso fosse quello che fingesse di
: il caso che si finge e l' azione / non esce fuor della vostra città
parapetto del fiume, perché dovrà fingere l' uomo che si annega. 6
contraffare (la voce, il verso, l' aspetto di una persona o di un
con la sua voce ora il ragghiar de l' asino, ora l'annitrire dei cavalli
ora il ragghiar de l'asino, ora l' annitrire dei cavalli ed ora la voce
egli era carissimo. garzoni, 2-65: l' iena finge la voce umana, per
.. sapendo fingere il viso e l' umana voce, porge all'uomo la morte
te; non tra le frasche ascoso / l' uc- cellator che col volubil labbro /
mi piacque, / fa d'aspra signoria l' anima ancella. -imitare nella forma
fra i romani, che non ignoravano l' arte di colorarlo e di fingere con esso
. 7. figur. dare l' impressione, creare un'illusione dalla quale
aspetti / e ingannevoli obbietti / fingon l' ombre lontane / infra tonde tranquille /
, incerte fra il verdino-lilla, l' azzurognolo e il roseo, fingevano dame
le ville, la lindura della città e l' educato contegno degli abitanti fingono una
il suo sguardo erra sul mare, e l' anima dello spettatore erra nel solco d'
, fingendosi figliuoli degli dèi, perché l' animo umano con questa fede c'ha
, i-23: questo amor singoiar fa l' uomo inerte, / ma a forza
le sorte. giusti, 2-98: capii l' antifona, / ed un testone /
offesa; / ma per imprestito / poi l' accettò. pirandello, 5-523: si
[nel gioco] non si finge [l' uomo] creatore, non aspetta pel
altro servizio, e lasciò che ola l' abbracciasse forte. pea, 7-124: io
-fingere qualcuno: simularne i sentimenti, l' atteggiamento, il comportamento. bembo,
, 4-26: come egli sa bene far l' amore, come bene gittar sospiri,
ranocchi. della porta, 1-31: perché l' ho maritata la figlia, per non
vasa. tolomei, i-12: cerca l' intelletto nostro sempre augumentarsi nel vero,
con questi colori i loro fingimenti variando l' amorosa pittura, riesca agli occhi de'
a noi più prossime ci toccano meglio l' animo, e più lo svegliano all'onore
renza si vedeva così di dentro, come l' uomo fosse in un campo aperto
li idii adirati. pallavicino, i-233: l' autor di essi [degli anabattisti]
, le sue lagrime simulazione, e l' accusamento calunnia. 2. che crea
ingegno superiore ha notato e fermato con l' intendimento del bene e con l'arte
con l'intendimento del bene e con l' arte del vero, rimane acquistato in eterno
metallico, appuntato, con cui termina l' estremità superiore dell'asta, e che
e che punta poi in terra, quando l' ombrello chiuso portasi capovolto, a foggia
, espresse la venustà del viso, l' eleganza de'capelli, e, al
. angiolini, 181: può [l' inghilterra] sostenere nei mercati di europa la
e dei tetti, mancano a render compiuto l' edi- fizio. -figur.
la virtù della penitenza ella è di tutte l' altre virtudi sommo adornamento, e bellezza
. vico, 425: dovette venire che l' imprese gentilizie fussero di cuoio coverte,
,... nulladimeno, perciocché l' usavano quelli che... con lautezza
che ascolta, senza che s'interrompa l' ordine o la continuazione del componimento.
quantità; che una è la lunghezza, l' altra la larghezza e l'altra l'
lunghezza, l'altra la larghezza e l' altra l'altezza. la regola del finimento
l'altra la larghezza e l'altra l' altezza. la regola del finimento si
posate, capi di biancheria necessari al- l' arredamento di un alloggio. sozzini,
postivi per uso del supremo abitante ch'è l' uomo. -elemento accessorio (e
necessari. 8. plur. l' insieme di cinghie, funi e attrezzi
anelli conficcati alla pagnotta, ovali come l' impugnatura delle chiavi antiche. -iron
battoli, 40-iv-188: era sul dar l' ultimo finimento a un maestoso tempio, fatto
e pronta fantasia: la cultura e l' arte dà il finimento. frisi, xviii-3-333
non ha potuto [galileo] dar l' ultimo finimento alle sue scoperte meccaniche,
tremoto molto ben grande. tra l' una paura e l'altra, e'
ben grande. tra l'una paura e l' altra, e'mi pare essere mezza
nievo, 1-266: detto fatto manderei l' anticristo, e fattolo restare da ultimo
non deve questo avvenire una volta o l' altra e non fu dio stesso a prometterlo
in vedere che il globo terrestre con l' elemento dell'acqua sia andato in niente
questo piccol finimondo faceva la gragnuola e l' acqua. redi, 16-i-29: gitta spere
e rintoppa, o marangone, / l' arcipoggia e l'artimone, / che
, o marangone, / l'arcipoggia e l' artimone, / che la nave se
finimondi. e1 re morì; perdessi l' esercito; mutossi nuovo stato, nuove condizioni
dossi, 507: poi, c'è l' allarmista ecclesiastico. qualche secolo fa,
capuana, 2-199: un giorno o l' altro, se la cosa arrivava agli
: certi finimondoni,... mentre l' anno passato si sparse fama nel popolo
giamboni, 7-102: spesse volte spera l' avversario che la battaglia si possa avaccio
forte le orazioni. boine, ii-13: l' avventura cominciò qualche anno dopo che egli
sperare che i fuorusciti dovessino finir meco l' opera che io avevo cominciata. goldoni,
lasciata imperfetta, nessuno ardì di tentar l' impresa per finirla. davila, 757:
e perfezione,... dare l' ultima mano. usano i pittori questo
i pittori questo termine per significare che l' opere loro, o di disegni o
. questa discordanza nel finito è contro l' arte e la natura. -assol
: lavorando... costoro a concorrenza l' opera di questo fregio, tanto faticarono
opera di questo fregio, tanto faticarono l' uno e l'altro, che cristo-
questo fregio, tanto faticarono l'uno e l' altro, che cristo- fano imparò a
, sì com'io dovea, / l' ardor del desiderio in me finii.
caldo vi frigge sul pendio; / l' estate finirà, voi finirete / le canzoni
al petto, fino alla bocca di chi l' ascoltava, per ritrarsi, finita la
v-26: voglio finire la canzona, che l' ò a buon porto. ariosto,
. ariosto, 12-94: piacciavi udir ne l' altro canto il resto, / signor
d'amore, quando per promessione legato l' avea. ariosto, 38-63: a
ed a critone suoi vicini, che l' avevano fatto loro arbitro, che non
orfeo / vuol mestare in un cibreo / l' universo e 'reliqua '. carducci
finiti anni 23. pulci, 28-110: l' anno ottocento- quindici correa / dalla salute
a entrar in quest'affanni? -trascorrere l' ultima parte di un periodo di tempo
dolce amica, cerco di finir bene l' anno parlando con te. moravia,
e reo, / ch'era tra l' erbe e'fior, nel piè fu punta
immortale in qualche verso; / sol l' alme vanno d'uno in altro mondo,
, 4-435: colle sue mani uccidendosi, l' abbondanza de'suoi mali per la sua
'sto ponto abandona: / come per l' aiere sona / enfin ora alcun segno
del rosso, vii-464 (8-13): l' alma, che conosce 'l tristo
ed al postutto lo re laome non l' avrebbe finito, però ch'elli era
cecchi, 7-66: lo sentivano [l' ippopotamo] sbuffare e gemere, ma non
-rifl. pirandello, 7-267: l' unica, cioè, era di finirsi con
, 345: per dimenare le ganasce è l' asso, sempre col ciàncico in bocca
verbi intransitivi che in loro medesimi finiscono l' azione, e transitivi che in altrui
. l. martelli, 1-112: perché l' altrui viltà le fea sicure, /
vanno / per sua fame finir con l' altrui danno. tasso, 13-i-281: in
bindo per la loro parte, riservandosi per l' altra metà le ragioni contro la rede
. machiavelli, 733: le grasce e l' opere manuale vagliono poco o niente per
. bisticci, 3-128: non volea l' arcivescovo antonino che le dote delle fanciulle
che le dote delle fanciulle, chi l' aveva a fare, facessi che,
che una dizione finisce in vocale e l' altra da vocale incomincia, allora fassi sinalife
del giudicio; e quivi si finirà l' opera nostra, e sarà divisa in
egli era andato a posare, domandava l' animo suo e diceva: qual tuo
il giorno. bisticci, 3-22: finito l' anno, aveva guadagnato tanto con questi
a roma, solo il 26; e l' ho caro. saranno finite le feste
in casa. palazzeschi, 3-124: era l' ultima decina dell'ottocento, finiva il
dall'acqua / e ridente ritrovi / l' oscuro, / finisce l'anno in quel
ridente ritrovi / l'oscuro, / finisce l' anno in quel tremito. landolfi,
. landolfi, 8-196: era finita l' epoca dei briganti. -scadere entro
2-188: ambidue i consoli essendo finito l' interregno pigliarono il magistrato. mazzini, i-112
: il medico mitiga la doglia, e l' unguentario farà d'esse unguenti di soavitade
di sanitade; e non si finiranno l' opere sue. intelligenza, 102
come dicono alcuni che io abbi detto l' altro giorno, che le tabulazioni sieno
in termine di due o tre ore l' eclisse passarono e l'oscurità cessò, il
o tre ore l'eclisse passarono e l' oscurità cessò, il tempo s'aperse
suo male. pascoli, 593: l' uomo non ti punì? tu dalla vita
tempo del poema epico era finito, perché l' epopea ha per base il soprannaturale,
quelle dottrine, propose in altra scuola l' esempio della letteratura civile e salutò ultimi
che non è congiunto a carne. l' altro che è congiunto a carne,
/ né men de la mia vita / l' amor fia lungo, e fia con
ma per naturai risoluzione, tutto stava con l' anima assorta in dio. goldoni,
, e maria si sentiva finire. chiese l' estrema unzione: il curato venne;
gentil, che s'accorse, / l' età sua in sul fiorir era finita.
durare eternamente; ma di continuo l' uno in altro stato mu
tolomei, i-9: trovandosi una fiata tra l' altre molti uomini dotti (come io
mente sovrumana / prediligesse il gusto e l' appetito; / come fu visto alle nozze
divino / lì su due piedi cangiò l' acqua in vino. pascoli,
solo si udìa, come balzar per l' aura; / e qualche pesta che
che finìa perduta / dietro le svolte: l' indice del tempo / segnava il colmo
pòi essi dovettero venir raddoppiati perché anche l' altra mano era finita. e io
provato provatissimo che nessuna donna sposa mai l' individuo che ama di più, così tu
della nostra passeggiata, avevamo finito come l' altra volta sull'erta di via belvedere.
quel medesmo punto, / che drizzò l' uno il colpo, / s'arretrò l'
l'uno il colpo, / s'arretrò l' altro, /... / e
, /... / e ne l' irsuta spoglia / non pur finì quel
si rivolga in me quanto vorrei i l' amor che 'n voi finisce e 'n voi
si era aspersa devotamente la fronte con l' altra acqua, quella, benedetta,
. agostino volgar., 4-76: l' opere che cominciano colla ragione e finiscono colla
la morte. campanella, 1-14: l' altro emisfero in empietà finìo. davila,
senza salutar nessuno, esclamando: - l' avevo detto, eh?...
vino, innanzi che lo gusti [l' ametisto], finisce in color di viola
in altra. foscolo, xvi-159: l' unica cosa buona che io faccia in
scudisciate nel culo il destino, che l' aveva inzaccherata di quell'epiteto di cantante
23. in costrutto perifrastico, con l' infinito di altro verbo preceduto da una
..., ma sì poco venne l' ultima dopo la prima che a gran
finito di deciferare la prima che arrivò l' altra. davila, 742: tenne nascosta
opportunamente se ne potessero valere, quando l' altra fosse finita di consumare. manzoni,
altrui andari) di che qualità sia l' uomo che essi adorano. cellini, 1-44
, 9-358: quello che finì di colmare l' allegrezza, un gran numero di cristiani
finì di colmare d'estrema irremediabile miseria l' angosciato rimanente popolo. guerrazzi, iv-324
ella si finisse di far nera per l' esequie di mecenate, che le voleva
non è comodo. finisce ad assorbire tutta l' attenzione e a far passare ogni altro
, e poi erano finiti a far l' amore in un prato delle mura.
comportamento. lottini, 200: l' altro desiderio è freddo e senza frutto,
forza di respirare carbone, finisce che l' organismo s'intossica, e in qua-
in qua- rantott'ore si parte per l' altro mondo. -va a finire
. -finire lo spettacolo: sopraggiungere l' ora della morte. ojetti,
troncare una relazione (e ordinariamente presuppone l' uso di modi risoluti, il ricorso a
dice: -mi stordisce; - / l' altro: -quando la finisce? - /
lui ». tommaseo, i-393: l' altera anima di maria vide in quella lettera
generosità: egli nella risposta non vide l' amore offeso, ma la voglia di finirla
né mai finiva di ricercare e perficere l' opere sue. g. bentivoglio,
e con questo vittorio. ma venne l' ora del parto, e fu una donna
i-541: sente de 'l suo finir l' ora vicina. 3. ultima
di spandersi nelle vigne, per diradar l' uve, e alleggerire a'contadini le fatiche
di giove ottimo massimo per legge, l' anno dopo la finita de're. statuti
che avrò vita. monte, ii-382: l' amore nel coraggio / m'ha data
/ almen, poi che la vita mia l' è noia. bianco da siena,
poi le dona nella suo finita / l' eterna vita, dov'è 'l sommo ardore
. d. bartoli, 40-i-8: condotta l' opera presso a finita, convenir farsi
mi par gran maraviglia / com'è l' umana gente sì smarrita, / che largamente
o più tosto essa infinità. e perché l' infinito non si truova in atto,
sono eziandio le verità cui si attribuisce l' assolutezza, volendosi esprimere con tale appropriazione
un disprezzo ostentato verso la finitezza e l' eleganza, una penitenza. moravia, iii-361
sale della civetteria. michelstaedter, 645: l' ambiente... saldo e sicuro
rosmini, 2-147: la finitezza o l' infinitezza è qualità ontologica, cioè così
da essolui distaccare senza che se ne perda l' identità. b. croce,
possa mai affermarsi il mero particolare, l' astratto individuale, il finito nella sua
sua finitezza. gentile, 3-63: l' atto onde il pensiero si attua ed
nel viaggio. piovene, 5-262: l' umbria e le regioni finitime sono terre
nazioni finitime. gramsci, 9-352: l' italia si avvicina a una guerra imperialista rivolta
. nievo, 1-364: sostenemmo esservi l' aria pura... e l'acqua
esservi l'aria pura... e l' acqua non peggiore che sul finitimo litorale
1 poggi sembrano capi di tignosi ne l' ospitale, / l'un fastidisce l'
capi di tignosi ne l'ospitale, / l' un fastidisce l'altro da'finitimi letti
l'ospitale, / l'un fastidisce l' altro da'finitimi letti. d'annunzio,
questa una legge inevitabile dell'umanità che l' uomo il più grande partecipi almeno del
barberino, 211: ho volontà di vedere l' ovra / ch'io ti commisi compiuta
mi snodo / pe 'l trapassar de l' ore, / pur si vedrà la mia
una festa finita, col sapore e l' odore del vino del chianti, quel sapore
3-39: in quanto agli affari nei quali l' ingegnere era cointeressato, per quelli finiti
finiti. vasari, ii-186: tutte l' altre pietre di questo palazzo sono tanto finite
finito, perché quel che si accosta sotto l' occhio non ha da comparire indicato.
come il mover del discorso le porta; l' espressione ha un sapore più parlato ed
. questa discordanza nel finito è contro l' arte e la natura. de
con altro pubblico segno, dovrà conservarsi l' obbligo di detto marchio. crusca [s
aggiuntiva o avverbiale, adoperata a denotare l' ultimo atto, il compimento e simili,
il conte da briccone finito, se l' era alleata. 3. morto
giace, / sì che possibil sia l' andare in suso; / ché perder tempo
a investirmi, e m'ac- cieca l' intelletto, e mi ferma perfino le palpitazioni
visite ad istanza delle parti sarà dovuto l' onorario medesimo... per ciascun
tornano con un piccolo gruzzolo, pagano l' imposta al governo, e si mettono
il bello della francia, / e l' onor della spada e della lancia.
desideri ardentissimi, di cui si fuggisse l' adempimento. scopo raggiunto, amore finito.
e strattagemmi iniqui di sfogarsi almeno sopra l' opera d'altri. p. de'bardi
., i-202: incontanente comandoe che l' armi li fossero recate, de le quali
quali vestia lo suo corpo finito ne l' ultima vecchiezza e quasi discaduto. sopra
un tempo la riforma, finita con l' esodo a ginevra delle famiglie protestanti.
: e non è da maravigliare, ché l' officio e
l' arte de la natura finito in tutte sue
, a satisfare al padre suo e placare l' ira che veniva sopra dell'uomo.
da temere o la partita, / quando l' anima e 'l corpo muore insieme;
desir, ma poi pigra s'infìgne / l' alma, pensando che alla gloria eterna
è quella distinzion de filosofi, che l' appetito nostro è di due sorti, l'
l'appetito nostro è di due sorti, l' uno misurato e finito, l'altro
, l'uno misurato e finito, l' altro infinito e smisurato. ogni volta che
infinito e smisurato. ogni volta che l' uomo desidera qualche cosa non per se stesso
incomparabilmente meglio in innumerabili individui si presenta l' eccellenza infinita, che in quelli che
monade infinita. landolfi, 3-47: l' universo è certo finito, ma, alle
, alle corte, il finito e l' infinito sono ugualmente inconcepibili. -determinato
[plinio], 2-1: egli [l' universo] è sacro, eterno,
, 7-441: prima di mazzini c'era l' individuo eguale agli altri e libero:
/ che adombra i sedili rari / l' arco del cielo appare / finito. bonsanti
gente viveva e moriva stretta fra orizzonti l' uno all'altro visibili. 10
salita: / de fortetuden àrmate contra l' avversa ardita: / non te metta
la fadiga che è passata, noi non l' abbiamo, però ch'e luggito 'l
; quella ch'è a venire, non l' abbiamo, però che non siamo sicuri
, doi principii attivi di moto: l' uno finito secondo la raggione del finito
soggetto, e questo muove in tempo; l' altro infinito secondo la raggione dell'animo
della divinità, che è come anima de l' anima, la quale è tutta in
è tutta in tutto e fa esser l' anima tutta in tutto; e questo
irreprensibile. varchi, 7-451: perché l' infinito non si truova in atto e
ma vi saranno poi dei ginecei ove l' educazione della donna sarà più estesa e
perfettamente finito, ma la madre natura l' ha certamente abbozzato con mano maestra.
salire. soderini, ii-245: cogliesi l' origano mentre ha i fiori finiti d'aprire
gli impari, e dal finito e da l' infinito, per questa cagione ancora è
, per questa cagione ancora è perfetto l' ottonario, sì come quello che si
discrete, parmi che tra le finite e l' infinite vi sia un terzo medio termine
infinitamente piccolo, potrebbe dire taluno che l' unità divisa per lo infinito non divenga altrimenti
ordine le equazioni del terzo, purché l' una e l'altra delle variabili finite
del terzo, purché l'una e l' altra delle variabili finite x, y
piccolomini, ii-n-26: per non aver l' infinito al finito proporzione alcuna, quel
d'eccellenza qual è tra 'l finito e l' infinito, tra 'l temporaneo e l'
l'infinito, tra 'l temporaneo e l' instantaneo, tra 'l quanto e l'
l'instantaneo, tra 'l quanto e l' indivisibile, tra la luce e le tenebre
le tenebre. gioberti, 1-iii-295: l' intervallo che divide il finito dall'infinito è
pure infinito. labriola, i-366: l' infinito, sebbene sia il presupposto effettivo
delle parti nel tutto, sul contrasto l' armonia, sull'angustia del finito la distesa
: / pel tuo tripudio era giusta / l' immobilità dei finiti. gobetti, i-241
dei finiti. gobetti, i-241: l' idea dell'infinito è comune a tutti
tutti gli ionici, dopo parmenide, e l' idea del finito ha grande fortuna presso
indeterminato). varchi, 7-451: l' infinito non si truova in atto, e
... s'uniscono a formar l' atomo; non altrimenti si compongono i mondi
il finito -dio -regni sovrano in tutto l' ordinamento dell'universo.
: secondo i geometri più insigni, l' infinito al finito sta come l'unità allo
insigni, l'infinito al finito sta come l' unità allo zero. i.
. riccati, 2-264: il finito, l' infinito e l'infinitesimo ab- biansi per
2-264: il finito, l'infinito e l' infinitesimo ab- biansi per vocaboli atti solamente
, se nulla sospettassi che la gente ha l' occhio alla mia àiòlà, sarebbe finita
mi sopraggiunga, / io possa lasciar l' opera compita, / però gli dice:
d'africa. equicola, 347: l' uomo non dee cominciare la cosa onde
2. ant. linea che delimita l' angolo visuale; orizzonte. boccaccio
viii-3-85: * i pesci guizzan su per l' orizzonte 'cioè su per quel cerchio
'cioè su per quel cerchio che divide l' uno emi- sferio dall'altro, il
e. danti, 1-11: l' orizzonte, overo finitore, è un cerchio
ben finire un'opera... 'l' ultima finitura ', non solo d'opera
, oltre la finitura dei panni, l' arte di lavare, filare e tingere le
massima perfezione. bocchelli, 13-452: l' armatura è costata quanto voi diceste e
finiture nichelate e dei cristalli destano tuttora l' ammirazione e la curiosità dei cittadini
... non possino adoperar tarmi l' un contro l'altro nelle case loro.
non possino adoperar tarmi l'un contro l' altro nelle case loro. =
. non possino adoperar tarmi l' un contro l'altro nelle case
possino adoperar tarmi l'un contro l' altro nelle case loro, né
prende il lappone, il fermiano, l' ungherese; dette anche * lingue
, 18-137: quella [gente] che l' affanno non sofferse / fino a
a domane o forsi fino a l' altro giorno non me discaricarò, ché così
, 12-iii-22: fino a ora io me l' immagino la più bella opera che
, e la più necessaria per l' eresia che corre in queste cose de la
leopardi, 23-123: seggo sovra l' erbe, all'ombra, / e un
vita di messer cacciaguida si con- tavan l' una di per sé dall'altra, come
dall'infanzia più tenera, appena ebbi l' uso della ragione mi ribellai con estrema
inf., 20-78: tosto che l' acqua a correr mette co, / non
un rapido strale, / fin da l' orecchia al ferro / tese l'arco possente
fin da l'orecchia al ferro / tese l' arco possente. redi, 16-viii-362:
i-181: furiosi acquazzoni, in cui l' acqua vi penetra fino alle ossa. d'
arabi, dalle cave che stan rimpiattate tra l' estremo limite fuori del porto d'alessandria
chiamato anes. 3. indica l' effetto, il risultato di fatti, di
ecc. -anche in costrutto perifrastico con l' infinito. guittone, i-15-37: perseverare
audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l' anema e 'l corpo, / battaglia dura
forme ridetto fino alla noia, che l' uomo non comprende la natura e le
tu ne farai. serra, ii-447: l' abito libresco era esclusivo in lui:
soldato, alla fucina / pur tutte l' armi c'hai, fin alla spada.
negli occhi? alvaro, 2-220: l' umanità non è altro che un carico di
a cantar soavemente, / e fin l' arsa ricada il suon stridente / spiega
: fin la negletta plebe, / l' uom della villa, ignaro / d'ogni
della dolce giovanezza. / fino il vento l' accarezza / sulla gota, o poco
finocchio per la forma delle foglie e l' odore, che cresce in zone montane.
fresco, ecc. redi, 16-ix-86: l' orto ed il campo somministrano le [
rosso. quello è più comune. e l' uno e l'altro si semina.
è più comune. e l'uno e l' altro si semina. viene bene in
piagge erbose, / che disponea per dilettarne l' occhio / dei gelsomin su i gambi
, v-2-306: nel gran fieno maggese l' avena il trifoglio la lupinella il finocchio
. crescenzi volgar., 6-5: l' anice è caldo, e secco in secondo
nutrimenti per tutte le membra, ed accresce l' umor naturale in quella maniera che farebbe
, d'un colore appena giallognolo, l' essenza di finocchio dolce dal grato e
finocchio forte. garzoni, 1-189: l' erbe di coltura, che si vedono per
cose... delle quali essa [l' isola di malta] è producevole,
9-151: non dia retta, le giacchette l' hanno rosse ma dentro sono scoloriti
). pulci, 19-62: oimè l' occhio! / morgante, tu non bei
? / un altro arebbe badato mil- l' anni; per dio, che tu se'
: io avea fermo allo stec- cuto l' occhio, / quando il mio duca disse
albertano volgar., 83: non lodare l' amico fino che tu non l'ài
lodare l'amico fino che tu non l' ài provato. ottimo, ii-65: chiaro
ottimo, ii-65: chiaro appare come l' ultima buona disposizione salva l'uomo libero dalla
appare come l'ultima buona disposizione salva l' uomo libero dalla perdizione eterna; ma
mai. davila, 18: ricercava l' età giovanile del re, e molto
giovanile del re, e molto più l' incapacità della natura sua, non già espressa
13-128: quando a torto oltraggiando alcun l' offende, / tosto appresso il saturnio
degli uomin, finoacché la gente / l' ingiustizie de'regi al tutto paghi. pavese
boccalini, i-272: vorrei sapere se l' occhio vostro scorge quello che finora non
portata egregiamente: oggi si tratta di coronar l' opera ». leopardi, 29-61:
dolce; ma adesso ti fo vedere anche l' amaro! pavese, 4-106: avete
giulio dati, 1-80: posate dunque l' armi, obbedite alli vostri maggiori
di renderlo non meno illustre con l' arte del prudente governo. g. bentivoglio
anch'ei simil burrasca, / finge l' infermo e vanno allo spedale..
se essa sarà vera: coordinandola con l' attacco dei giorni scorsi a est di
mossa che viene abilmente simulata per disorientare l' avversario (o gli avversari) e
pugilato, quella che consiste nel costringere l' antagonista a eseguire una determinata parata,
pallacanestro) quella che serve a sbilanciare l' avversario per poterlo più facilmente scartare.
è un'azione astutamente accennata, per indurre l' avversario a pararla e coglier quell'istante
di schermo. jovine, 2-113: l' asino prendeva le busse schermendosi con finte
si sovrappone e ricopre i bottoni o l' apertura della tasca; pattina, falsatura
, lista di panno, cucito sopra l' apertura della tasca, a coprimento di quella
qui si fa un gallone che copra l' occhiellatura e dietro si aggeggia una finta
5. capelli posticci, usati per completare l' acconciatura femminile. carena, 1-362
un piccolo archibugio in un fianco e l' atterrò subito, senza ch'egli nel morire
: ma il cane, che provò l' acqua bollita, / fugge la fredda:
? - fatto per finta, con l' aiufo degli amici, per secondare la
-sotto finta: con falso pretesto; sotto l' apparenza. g. bentivoglio, 4-278
fintamente ricusava il magistrato, dapoi pregato l' accettò. trattati antichi [crusca]
che sono in luoco di libertà, nessun l' accetta; quelli che sono in luochi
; quelli che sono in luochi dove l' inquisizione ha vigore, se temono poter
cesarotti, ii-52: sì fintamente favellò l' altero / re della neve, e
2-47 (ii-159): ora per narrarvi l' istoria che v'ho promesso, vi
che), cong. per indicare l' estensione di un'azione o di una situazione
seppure abbiamo a ragionare fintanto che venga l' ora di desinare, o veramente che il
annida / casimiro il mio ben, l' idolo mio. vallisneri, ii-77: per
vallisneri, ii-77: per essersi poi l' uovo piccolo trattenuto dentro quella nicchia
giorni, cioè finattantoché non fu espulso l' uovo maggiore. goldoni, iv-104: fintanto
, attenghiamoci all'esempio degli esuli lungo l' eufrate. giusti, 3-156: volle che
. 2. tr. scartare l' avversario mediante una finta; lasciar passare
; lasciar passare la palla per ingannare l' avversario (nel gioco del calcio).
, fintaggine. 2. l' insieme di erbe ornamentali che vengono aggiunte
e più ch'i'posso il metto da l' un canto, / e sed amor gli
per mascherare la calvizie o per completare l' acconciatura. carena, 1-362: 'fintino
matrigna crudel con viso finto / a l' incauto figliastro persuade, / che per suo
figliastro persuade, / che per suo ben l' occulto tosco pigli, / per veder
fe'veder distinto / che vero è l' amor tuo, che l'odio è finto
vero è l'amor tuo, che l' odio è finto. alfieri, 1-232:
tu 'l di': più cara / l' ira aperta mi fia che il finto affetto
raggione un corpo non si muove a l' altro, perché quanto è rimosso da l'
l'altro, perché quanto è rimosso da l' altro per distanza locale, tanto viene
veddi il libro vostro mi 3-193: l' avvocato stava a dozzina, da quarantanni,
nel tentar se per sorte lui, l' una gelosa tacitamente dell'altra, da quarant'
). carletti, 78: conferito l' affare con un capitano di una delle
materdona, iii-317: al mio sen poi l' awenta [la palla di neve]
pur da que'scherzi offesa greve / l' alma, a provar gli antichi assalti usata
e le corazze percosse, e rombare l' aere co'dardi e con le fionde.
. alfieri, 8-146: compie oggi l' anno, ch'io dell'amo in riva
. e, chi ti ammiri, l' occhio / non abbassi, lo guardi con
. -che è simulato, per sorprendere l' avversario con un colpo inaspettato (una
, nel suo comportamento, e anche l' indole, il carattere). fra
tutto finto, / come la maga le l' avea dipinto? aretino, ii-187:
] buona fede, è di tutte l' obbligazioni si assicuravano con la mano o
5-285: il più lontano sospetto che l' uomo da lei amato avesse potuto anche
la madre, quasi che avesse ancora l' età di bamboleggiare, gli pareva finto
odiando a morte per gelosia statira, l' ingannò con una lettera finta, per
sostantivo o da un aggettivo che specifica l' oggetto della finzione). ariosto,
e finti amici, / esce da l' alto suo dorato albergo, / e torna
c. dati, 3-108: quando l' ebreo fu vestito da vescovo, il finto
, / non sapendo però ch'è l' anel finto. goldoni, iv-581: -che
provisioni, con grande studio ad accrescere l' odio del popolo... contro
ma preservato nelle cronache de'contemporanei che l' udirono il discorso del doge predecessore di
senza finto lavoro / sparte avea a l' aura. 10. trasformato, travestito
da lui. lalli, 2-120: l' alma mia madre [venere], la
con parlar mendace / mandala a svegliar l' ire in celidora. rovani, i-181:
, io dico che anco del capo seguirebbe l' istesso. pancrazi, 2-173: lasciò
pugna cieca, che ci facciamo male l' un l'altro senza intendere perché.
cieca, che ci facciamo male l'un l' altro senza intendere perché. loredano,
: proprio in fine degl'ingegni filosofici è l' internarsi nelle cose,...
così quale era uscita dalle trasformazioni per l' assetto edilizio della capitale, con una facciata
che per verità sembra finta, con l' antico centro obliterato, e con il
al tristo cor soggiorna, / che l' immagine finta al tutto strugge / con
erranti. tasso, 12-352: a l' incontra novo non potrà dirsi quel poema in
cui finte sian le persone e finto l' argomento, quando però il poeta l'
l'argomento, quando però il poeta l' avviluppi e distrighi in quel modo che
poetica. tasso, 6-iii-204: non pugna l' arte e la natura a prova,
con lugubri / voci del grand'ettòr l' anima e 'l nome / chiamando il finto
stesso [il milionario], anche l' usufrutto sottopone a tutela. al capitale
suono, non possiamo addurre altro che l' autorità de'libri antichi. -affettato,
verace. muratori, 5-i-141: se [l' istrione] non si mostrerà appassionato ed
personaggi, egli non desterà negli uditori l' affetto, e agevolmente ci dispiacerà. parini
, è vero è vivo / quel- l' adon che leggiadro in sen si posa /
sé un muro. milizia, ii-96: l' architettura finta, per decorazione esterna o
)... il colore dà l' illusione che quei merli non sieno finti
finti ma appariscano sul muro bianco come l' ombra gettata da una rocca che gli
: la ribellione, lo sdegno e l' odio scatenatisi nell'animo suo furono tanto
7-397: tutto il suo spirito, l' esuberanza, la sicurezza di sé,
1-51: ma non però disegna de l' affanno / che lo distrugge alleggierir chi
affanno / che lo distrugge alleggierir chi l' ama, /... / ma
, ma in quaderno! e con l' inchiostro! ». -espediente, stratagemma
d'altapenna, sotto altra colorita finzione l' introdusse di notte, e scacciatone il
dai pianeti, loro ultimo nido, l' autorità e la finzione scolastica, a
noi non è libero arbitrio, ma l' asserirlo è una mera finzione. b.
più radamente. pirandello, 7-540: l' uno non voleva dare a vedere all'altro
argine, ci sembrano andar sospesi sopra l' orizzonte, navigando in una finzione di
po'frivole e vane, come esige l' ora del thè, in cui ciascuna
ma vero e naturai si vedea questo [l' ippogrifo]. 5. supposizione
giraldi cinzio, i-57: introdusse anco virgilio l' amore di enea e di didone,
prima cosa che perdono gli amanti è l' intelletto. si può conoscer ^ questa
ancora che la finzione o verità de l' argomento fosse differenza specifica. 7
vaga analogia tra quel sentimento agitato e l' ansietà che s'impadroniva di lei nell'atto
niente altro che il saltare antico, l' antico fuggire, una finzione nata dalla
limitazioni così numerose e importanti da svuotare l' equiparazione stessa di gran parte del suo
rendendola così illusoria: ad es. l' estendere ai sudditi coloniali la cittadinanza della
organi della pubblica amministrazione, per eludere l' osservanza di norme di legge particolarmente ostiche
se questo viandante sciamannato che arranca verso l' alpe di san pellegrino, fosse il diavolo
: fingere. botta, 4-479: l' indussero ad accettare il partito con promessa
e dal sufi, -ismo che indica l' astratto; cfr. ted. fiktionalismus.