fatto notorio. botta, 4-566: l' ingiusta declaratoria così parlava: che fossero scomunicati
95: [il mufti] dà l' assenso del matrimonio del quale si fa
assenso del matrimonio del quale si fa l' oggetto, cioè instrumento autentico, declaratorio non
declass aménto, sm. il declassare, l' essere declassato; passaggio da una classe
... mutano con questa variazione l' aspetto, come da * uomo,
antiche provvedute di casi declinabili, preferirono l' inversa [sintassi]. 2.
; e si è più alta che tutte l' altre stelle, e perciò ci pare
del fermamento ella monta, una volta l' anno, forsi un palmo; e
; e sì si ciela inmantenente che l' àe fatto. plutarco volgar.,
con... piè pari e distanti l' uno da l'altro, schiene declinanti
piè pari e distanti l'uno da l' altro, schiene declinanti in basso. galileo
! bocchelli, 4-111: frattanto toccavano l' isolotto del tinello, con le sue
catanzaro a sud, spingono e sostengono l' ampia sila. alvaro, 8-195: nel
, 3-4-243: il sole già dechinante verso l' occaso. d'annunzio, iii-1-259:
avvicina alla vecchiaia (una persona, l' età di una persona). salvini
, xxii-666: per te [sanità] l' etade florida / in suo vigore audace
di tante lungaggini romanzesche del cinquecento declinante l' attrattiva del giovanile poema. pascoli, i-
che due dottrine a seguitare: o l' epicureismo o lo stoicismo. de sanctis
: con un'attività ridotta, con l' arsenale declinante, la disoccupazione si presenta
. bertolucci, 69: un giorno amaro l' infinita cerchia / dei colli / veste
libico mar ver noi la punge [l' etiopia], / e tanto si dichina
era gita] nella valle / che tra l' un monte e l'altro si declina
/ che tra l'un monte e l' altro si declina. berni, 19-14 (
spada] nel petto declina, / rompe l' usbergo, e taglia il panzerone.
e spesse / nera e folta così l' ombra declina, / che più non
: fuori di questo parapetto si fa l' argine che a poco a poco vada declinando
1-527: i miei giorni son come l' ombra che dichina, ed io son secco
che dichina, ed io son secco come l' erba. f. negri,
grado scendendo. settembrini, 1-345: l' isoletta di ventotene, col suo paesello
i tetti scuri e le giare per l' acqua, si scorgeva un tratto di mare
si disordini. ammirato, 1-370: l' antica disciplina militare... sì
militare... sì come tutte l' altre virtù, andava tuttavia di male in
. fed. della valle, 135: l' estremo degli estremi a cuor eccelso /
cino, 7-402: quanto più l' altre durazioni si scostano dall'eterna,
valtellina, declinando già la stagione verso l' inverno. giordani, x-53: il
se ella non gli perdona e non l' accoglie nella fede deltamor suo, sarà
negri, 1-45: mentr'io declinerò verso l' oblio, / e avrò la cuffia
bibbia volgar., i-557: quando l' avrà lavato la sua carne coll'acqua,
: il sole era per dechinarsi verso l' occidente. ariosto, 7-36: né può
sia; / perché di sì grand'uom l' alta ruina / da tonde idaspe udita
già dechinava il sole, e crescean l' ombre / de'monti opachi. tasso,
il sole. testi, i-176: e l' amata beltade, / quasi sol che
. foscolo, gr. ii-428: [l' aureo sole] quindi dechina; /
dechina; / poi riede, e l' opre sue lieto contempla. tommaseo,
. pirandello, 7-525: era forse l' ultimo quarto della luna, che declinava
da ciel, che reca fede / come l' alto valor ch'ella possiede / è
conquasso, i che mi fa perder l' animo, e la lena. -per
: elena poi che si sedea fra l' erba / chiamata fu da questa caterina
simigliante / con de la spera a l' asciellett'avene, / che sormonta,
ancor declina / in altro luogo detto l' antenora. parini, 260: ma que'
sorgente); sfociare; raccogliersi (l' acqua). dante, inf.
monte ne'confini / suo intorno al- l' acque, rimota da'venti / e dove
dechina / per li fioretti e per l' erba novella. ariosto, 14-64: indi
basso. manfredi, xxii-71: vidi l' italia col crin sparso, incolto,
. frezzi, ii-14-63: -tra tutte l' altre cose la più fina / -disse minerva
rettitudine. davila, 172: [l' ammiraglio] aveva disegnato nell'animo, deludendo
occasioni, fuggire più che fosse possibile l' ultimo esperimento. moneti, 104:
/ declinando, e seguendo incontro a l' orse / l'aereo calle, alcune dame
e seguendo incontro a l'orse / l' aereo calle, alcune dame io vidi.
società,... è necessaria l' unità. de sanctis, ii-15-18: luigi
altra destina / lasciare uscire, e con l' acuta vista / segnar suo corso dove
cadere. betussi, 1-44: se l' anima declina all'amore intellettuale, se
la declinazione è poca,... l' uomo può chiamarsi continente. l.
dovere estimando, ha declinato alquanto verso l' uno degli estremi di questo abito virtuoso che
declinando al pardiglio, non pur con l' estremità negre, ma con le gambe
, conservò perfettissima la figura circolare, l' altro declinò ad elisse, e posto
siano peccato, ma per esse declina l' uomo alle passioni del peccato; onde
passioni del peccato; onde conviene, che l' uomo studiosamente se ne guardi. bianco
, ricorrere a una persona, ricercarne l' aiuto, la protezione, il favore,
15. deviare dal meridiano (l' ago magnetico della bussola).
punto, trovò che le bussole come l' altra volta declinavano in modo irregolare.
ché dichinando lo 'mperio, dichinò l' architettura e gli architettori. collenuccio,
, che a'dì nostri avemo veduto l' imperio de'greci totalmente estinto. machiavelli,
g. bentivoglio, 4-1077: giudicando l' arciduca... che quanto più
di giacomo, ii-511: la macchietta è l' unica risorsa in questo momento. -è
declinano. piovene, 5-107: poca l' agricoltura, frazionata la proprietà, abbastanza
che m'allontane e cele / fin che l' ira e il furor del re decline
, 1-2-143: dopo nove mesi riebbi l' udito quasi che interamente; il quale
che interamente; il quale ora per l' età mi va declinando. marino,
declinava. levi, 2-241: era passata l' ora della stanchezza e del sonno,
e scompaiono. cassola, 1-63: l' incidente fece declinare definitivamente l'effimera amicizia
1-63: l'incidente fece declinare definitivamente l' effimera amicizia sorta tra lei e bice anche
declinar la state, le carni de l' oca sale e secche al vento. tasso
/ e a poco a poco spandonsi / l' ombre per ognintorno. a. verri
il giorno è dechinato. / aspetta l' alba qui col nostro duolo. idem,
declina la stagione forte, / e l' autunno si spande con le sue rose malate
ore declinare, il sole passare, l' ombra invadere tutto. 19.
seneca volgar., 3-22: è l' etade dilettevole, quand'ella viene dichinando
betussi, 1-152: se la donna eleggesse l' amante di cinquanta anni, che utilità
tempo in là ella ne traesse? perché l' età sua andrebbe declinando. tasso,
io colà giunto, ové dechina / l' etate ornai cadente alla vecchiezza, /.
: fanno d'invidia molta ir piena l' etade, che al suo occidente dechina
/ cavalli il sol declina / dentro l' estrema atlantica / occidental marina. monti,
1-573: prestamente / dechinar colle gomene l' antenna, / e l'adagiar nella
dechinar colle gomene l'antenna, / e l' adagiar nella corsìa. arici, ii-184
e straccia. tasso, 6-i-28: l' alma vaga di luce e di bellezza,
bellezza, / ardite spiega al ciel l' ale amorose; / ma sì le fa
ale amorose; / ma sì le fa l' umanità gravose, / che le dechina
. tasso, 8-v-1148: volge [l' aquila] i suoi figli inverso il
il sole / sospesi in aria ne l' adunco artiglio; / e quel che
debil guardo, / ma intrepido nel sol l' affissa e ferma, / è scelto
de'gesmini al fino / olezzare, che l' anima saetta, / per soavezza il
lasciar pigliare con gl'ingegni e con l' arti sue. boccaccio, i-218:
intensità. equicola, 44: quando l' anima declina il corpo, si dice
la volontà divina. tasso, 9-49: l' intrepido soldan che 'l fero assalto /
in mio sol danno unite / declinar l' ira ed appiattarmi in salvo. salvini,
arminio incontransi due volte; / due volte l' un declina l'altro, e passa
; / due volte l'un declina l' altro, e passa. foscolo, xi-1-249
xi-1-249: da prima, a declinare l' invidia delle città toscane, gli accademici tennero
a scusarsene presso il pontefice e declinarne l' ira. panzini, iv-183: frequente
un consulto e, avuta dai colleghi l' assicurazione d'aver fatto quant'era possibile per
d'aver fatto quant'era possibile per l' inferma, volle declinare ogni responsabilità. la
, 345: questo è un declinar l' interrogazione, non un rispondere. botta,
nuovo collegio al parlamento, modestamente declina l' offerta. panzini, iv-183: 4
, offende. pratolini, 9-166: l' indomani, l'ufficiale d'ordinanza le
pratolini, 9-166: l'indomani, l' ufficiale d'ordinanza le recava dei fiori
versi, e segui franca / dov'anche l' ignoranza ti declina. -abbandonare
e quando / io declinai de'miei l' alte vestigia, / non tanto a gir
de la patria in bando / de l' or mi mosse l'avida ingordigia.
in bando / de l'or mi mosse l' avida ingordigia. 30. non
: sì come per li tempi passati l' arma de'pontefici fu il ricorso alli
poi crescendo gli abitanti, si raccomunò l' uno luogo e l'altro, e
abitanti, si raccomunò l'uno luogo e l' altro, e però secondo grammatica si
, 251: dal maestro norcin con l' ablativo / fa torre al putto i gener
, v-2-152: mi ritorna nella memoria l' imsione feroce dei miei condiscepoli nel ginnasio
declinando per persone e per numeri, l' accompagnan col suo proprio participio. p
foro: nelle cause civili, eccepire l' incompetenza del giudice adito dall'attore.
, riconoscere la propria incompetenza a conoscere l' azione proposta (un giudice).
volgar., 3-153: -quando [l' uomo] si dichina alle cose carnali
quando né per nostro vizio fu principiato l' odio, né con nostra alcuna durezza
, 1-194: che veggo in lei [l' ambizione] ognun che si dichina /
ottimo, i-14: in questo capitolo l' autore... prima descrive l'
l'autore... prima descrive l' ora del tempo, cioè il dichinare del
. -l'abbassarsi in pendio, l' essere in declivio; abbassamento.
ancora lui termina e more insieme co'l' ultima bassezza de la valle. a.
. a. verri, ii-122: l' alloro che gli cingea le calve tempia era
. pitti, 2-172: vedendo declinate l' armi franzesi in italia, e però più
. tasso, 6-iv-1-148: già dechinato era l' onor vetusto / dell'alto imperio,
polo boreale, e meno declina verso l' equinoziale,... dovrebbe bastare
giudice o altre cose le quali riguardano l' ordine del giudizio per impedirne la terminazione
impedirne la terminazione e per tenere adietro l' attore. idem, 1-15- 1-233:
fu consigliato dagli astrologi, zato diede l' insegne dell'esercito al capitano.
dodici, così solennemente eletti, subito levorno l' arme a tutti i nove, quali
cent., 80-68: dodicimila lire montò l' anno. naddo, i-64: si
: sanno... quante uova faccia l' anno la gallina della vicina sua;
circularmente intorno al perno del cielo, l' una più distante che l'altra nel polo
del cielo, l'una più distante che l' altra nel polo artico, la doppia
con facilità grandissima la riordini; che non l' avendo contrassegnata, è impossibile a riordinarla
in su le porte, / aspettando l' assalto, a gran ragione / dentro a
per molti e molti anni abbia conservato l' aceto, e che di esso aceto
che vino è. padula, 409: l' olio poi che sgrondando a poco a
ed a modo di doghe de leuti ve l' an- da re te sopra componendo.
e bigie, dicendo che quello era l' abito di santo elia profeta, il
6-iii-142: 1 pulci la ritennero [l' arme del marchese ugo] semplice,
con fossi e canali e dugaie, per l' industria delle genti abitatrici, di quello
1-456: invano ei chiede / ove l' ultima tua dogai signora / dorma il sonno
. borghini, 5-32: s'io vorrò l' istoria antica, non pensate già ch'
carena, 1-254 '* dogaménto ', l' atto di rimettere e rassettare le doghe
e alla riscossione dei diritti dovuti per l' esportazione o l'importazione.
diritti dovuti per l'esportazione o l' importazione. trattato di pace, v-204-47
danari ave- vono prestati, concesse loro l' entrate della dogana e volle che,
vi venga di spagna il vino e l' olio, i quali rendono alle sue
stabili sotto il proprio nome, anche l' averli per eredità; e se nel commercio
ufìzio. -l'edificio dove si svolge l' attività dell'ufficio. -ant. anche
aveva carestia, / e stava come l' erba porcellana, / in oggi ha
me non è restato, che io non l' abbia procurata. -oh in quanto a
che si paga all'ufficio doganale per l' esportazione o l'importazione delle merci;
all'ufficio doganale per l'esportazione o l' importazione delle merci; dazio doganale;
, 9-82: le risorse per pagar l' atto formale erano l'argento di montieri,
risorse per pagar l'atto formale erano l' argento di montieri, ricercatissimo in tutti
dogana: / s'egli è mezzan, l' opinione è vana, / lassa le
proposizioni inaccettabili. padula, 452: l' antica legge confidata alla sorveglianza dei guardaboschi
, producendo la libertà commerciale, con l' abolizione degl'impicci doganali. barilli,
1-44: le timide iniziative industriali chiedono l' appoggio del protezionismo doganale e delle sovvenzioni
23: impari 'l popolo / a fuggir l' ira doga- nica, / e a
per lo meno per migliaio, come l' uomo puote meglio patteggiare. m. villani
raro. colletta, iii-249: rappresentò l' esercito di ottantamila soldati,..
pecchio, conc., iii-256: l' incentivo al contrabbando è minore; quindi
volta del dogato legno. -sm. l' insieme delle doghe che compongono una botte
cerchiata di ferro, si vede trasudare l' umore. -figur. solidamente costruito
un giorno col suo maestro lino l' uccidesse con una di quelle cetere ben
un narciso al fonte, / era l' onor di questo mio mezzado: / e
. botta, 5-149: perché poi l' erario potesse bastare a questo nuovo dispendio
confermata, e rispetto agli ordini interni l' autorità del duca alessandro corrispondesse piuttosto a
romore e dispuosono i capitani, ch'era l' uno degli spinoli e l'altro doria
ch'era l'uno degli spinoli e l' altro doria, e cacciarono della terra loro
: ritto il doge antico / su l' antico bucentauro / l'anel d'oro dava
antico / su l'antico bucentauro / l' anel d'oro dava al mar, /
, ii-182: manin acclamato presidente sarà l' ultimo doge di questa suprema scena republicana
che cancellerà col sangue di molti prodi l' onta di campoformio. gozzano, 905:
per le navate ingombre / passano grigie l' ombre di tutti i dogi illustri.
medici, il quale vollono che per l' avvenire si dovesse chiamare il doge della
dogi, che 'n duro astro / passar l' eufrate, fece il mal governo,
fece il mal governo, / a l' italiche doglie fero impiastro? sacchetti,
, da necessario accidente saremo sospinti per l' aiuto agli alemanni, ai quali fia
agli alemanni, ai quali fia negata l' entrata d'italia; conciossia cosa che i
buon'uomini all'antica, che lasciavano andare l' acqua alla china, e non ne
del corpo; angoscia, afflizione del- l' animo. pier della vigna, 130
/ che alcuna virtù nostra comprenda / l' anima bene ad essa si raccoglie,
morte! ai crudel vita! / l' una m'ha posto in doglia, /
mie speranze acerbamente ha spente; / l' altra mi tien qua giù contra mia
461: le doglie mie alquanto più che l' usato m'hanno dato noia. machiavelli
uomo grasso e robusto, quantunque l' inverno soffrisse di doglie alle gambe. corazzini
un desiderio, solo, / con l' altissimo sogno che mi tiene, / e
dogi che 'n duro astro / passar l' eufrate fece il mal governo, / a
eufrate fece il mal governo, / a l' italiche doglie fero impiastro? grazzini,
, 610: mirar la doglia de l' anno che muore, / le foglie ad
/ ché la peggiore di tutte è l' avere moglie. -punto dolente,
diforme (oltreché più mostruoso lo rendeva l' esser senza naso, pieno di gomme
.; tastarsi le doglie, prepararsi l' empiastro d'olio e cera, applicarsi le
: passati e'nove mesi si sentì l' un dì le doglie e l'altra mattina
si sentì l'un dì le doglie e l' altra mattina fede uno figliuolo. cantari
da personaggi intorno alla parte, [l' impresario] darà un ordine espresso al
il suo maschio amplesso, sano come l' istinto, che la lasciava rotta e
di tant'uomo la città nostra e l' europa tutta... alle comuni doglianze
. crescenzi volgar., 6-93: l' erba in molta quantità cotta in vino
senza penitenzia / d'un suo parente l' alma era partita: / della qual
, 7-342: non meno ingiusta è l' altra doglienza contro all'obbligazione di confessare
che io non ne posso levar con l' unghie. crescenzi volgar., 5-13
ordinino per modo che luna non tocchi l' altra, e 'l vaso si cuopra di
, ciascuno dei due grandi vasi, l' uno pieno di mali, l'altro di
vasi, l'uno pieno di mali, l' altro di beni, che stavano presso
mortali gioia e dolore; oppure anche l' orcio pieno di beni affidato dagli dèi
, e lo affidò all'uomo. l' uomo che era curioso volle vedere quel
maggiori e bacini, s'invitavano a bere l' un l'altro. g. a.
bacini, s'invitavano a bere l'un l' altro. g. a. papini
paralleli all'andamento delle spire (l' ultima delle quali è molto ampia)
dolcemente nel gomito. -siete voi? -fece l' oste, dopo aver aperti dogliosamente gli
sian quali / spera 'l tevero e l' amo, / e 'l po, dove
, che quello de voi ch'acquisterà l' altro per opera d'arme, quello abbia
leopardi, 296: or che a l' occidente di sua vita / veggio precipitar questa
: spoglie dogliose, voi che mò fa l' anno, / mi foste così care
, 1-106: al cielo si protende / l' ombra dogliosa d'un cipresso bruno.
(il volto, la voce, l' aspetto, l'abito). rustico
, la voce, l'aspetto, l' abito). rustico, vi-1-174 (
, il cor si mòre, / e l' anima trarrà guai dolorosi, / e
ant. fare il doglioso: fare l' ammalato, lagnarsi insistentemente di malanni lievi
ivi gl'incerti / arcani osservi de l' umana sorte, / e de tossa spolpate
astengano dal giudicar temerariamente i dogmi e l' usanze della chiesa. b. davanzati
dello stesso eresiarca calvino, che è l' istesso che dire ch'anco in calvino
si chiama entrare in teologia, voler fare l' ascetico, il predicatore. carducci,
il predicatore. carducci, iii-23-80: l' ostia dovrebbe servire da cartella d'assicurazione
da toppa rinforzata alle casse, e l' inferno da succursale all'ergastolo o alla deportazione
ha rigorosamente costruito sulla tradizione sperimentale. l' altra ha costruito rigorosamente sulla tradizione del
. foscolo, xvi-140: io leggo l' alcorano con certo rispetto, e con
.. se la mia riforma riguardasse l' essenza della chiesa, il dogma,
chiesa nella parte umana, intendo modificare l' esistenza accidentale. praga, 2-71:
, se non quando importa o a l' uno o a l'altro che si scriva
importa o a l'uno o a l' altro che si scriva. cesarotti, i-314
trasportati da un entusiasmo di zelo per l' ortodossia letteraria, tentarono di rinnovar l'
l'ortodossia letteraria, tentarono di rinnovar l' apoteosi de'greci autori, fulminarono l'
l'apoteosi de'greci autori, fulminarono l' anatema contro lo stile di tutte l'altre
l'anatema contro lo stile di tutte l' altre nazioni, e stabilirono per dogma
nonno morto e vivere e crescere secondo l' orario della nonna, erano dogmi che
xviii-3-353: si è spiccato dal trono l' espressa dichiarazione che « la riforma di
neppure un cencio di codice? -abbiamo l' eterna giustizia del corano. -ma non
giustizia del corano. -ma non adittaste l' eguaglianza dei diritti? -dio ce ne
aver finalmente cantato la natura sempre e l' umanità ribelli necessariamente nei tempi cristiani all'
il cattolicesimo alla critica storica pur serbando l' unità e la tradizione della chiesa e
unità e la tradizione della chiesa e l' autorità del pontefice e la forma dommatica
conoscere. percoto, 246: oh se l' istruzione, deposto il cinico suo manto
sono le opere d'arte e paragona l' opera d'arte solo con se stessa.
bozzati, 4-41: era quasi dogmatico che l' abilità dei dottori andasse crescendo, almeno
pallavicino, 1-201: l' una [opinione] s'appella de''
: i dogmatici... non sprezzano l' ispe- rienze, ma v'aggiungono a
si potrebbe desiderare. gazola, 1-108: l' inganno de i dommatici, o sia
opposto al criticismo), che tenta l' esplorazione razionale di sfere conoscitive inaccessibili alla
, 1-81: il mondo moderno accetta l' immanenza contro la trascendenza, il liberalismo contro
, il liberalismo contro la teocrazia, l' idealismo contro il dommatismo, nelle sue
un dogmatismo peggiore di quanti ne suggerisca l' ignoranza, diventa una cultura formulario,
nelle quali dogmatizzavano sino i laici e l' infima plebe, e torcevano in sinistro
stesso, / che un genovese gli l' avea rubata. = ispanismo tassoniano
. latin. ant. lavorare con l' ascia (pietra o legname), squadrare
. latin. ant. spaccato con l' ascia (legno, pietra); sgrossato
testi fiorentini, 194: si dee l' uomo guardare [d'estate] di
dolce, crescenzi volgar., 4-21: l' uve troppo mature fanno il vino più
b. davanzali, ii-532: cògli l' ulive; non l'ammontare, perché non
ii-532: cògli l'ulive; non l' ammontare, perché non riscaldino, se
, perché non riscaldino, se vuoi l' olio dolce. sassetti, 249: cocchi
una o due zollette di zucchero; l' offerta del liquore, dolce o secco.
quei dolci e forti / venir farebber l' appetito ai morti. collodi, 47:
ad un forno, per ivi aprire l' industria dei castagnacci. -patata dolce
pesci, come è fra i salsi l' orata, e simili, e fra i
, per farlo divezare e tu poni l' amaro col dolcie, che tu vi poni
i tormenti dell'eterna dannazione, e l' allettate, e l'atterrite, e
eterna dannazione, e l'allettate, e l' atterrite, e mescolate il dolce col
: so ch'ogni dolce suol produr l' amaro. leopardi, iii-139: 10
gli è dolce. -puro (l' acqua: perciò buona da bere e utile
prato..., più dolce che l' uva matura. bibbia vólgar., v-698
non vedete corno / se po tenere l' orno -de non sguardare / là 've natura
90-2: erano i capei d'oro a l' aura sparsi / che 'n mille dolci
rose in quel bel volto / fra l' avorio si sparge e si confonde. paoli
movea / dolci armonie soavi / per l' onorate navi. nievo, 43: io
forma. f. negri, 105: l' altra ragione della facilità della lingua [
degli odori dolci, quali sono tutte l' essenze estratte dai fiori, dall'ambra,
gambini, 4-84: respirava a fondo l' aria rinfrescata, che aveva un odore
panchina su cui siedono di fianco, l' uno di fronte all'altra, con
troppo freddo, temperato, mite (l' aria, il clima, una stagione
vento] è dolce e soave, l' appellano gerbino. guinizelli, iv-13 (1-14
di quella fera alla gaetta pelle / l' ora del tempo e la dolce stagione.
, 15-53: superato il discosceso e l' erto, / un bel tepido ciel
non tanto dati meteorologici quanto piuttosto l' emozione (senso di festiva giocondità, di
la luna. cicognani, 2-85: venne l' ora più dolce di tutte, che
quella luce d'attesa che si riveli l' ignoto: la prima stella apparisce e amore
fresch'acque. tasso, 18-20: l' un margo e l'altro del bel fiume
tasso, 18-20: l'un margo e l' altro del bel fiume, adorno /
dei colli d'olivi sconfinavano, svanivano l' un dietro l'altro dolcissimi verso ponente
olivi sconfinavano, svanivano l'un dietro l' altro dolcissimi verso ponente. bocchelli,
/ che lo mio core / a tutte l' ore / hai sì namorato, /
vita / per sentir più e men l' ettemo spiro. petrarca, 23-1: dolce
sonno mi promise pace, / ma l' amaro veggiar mi torna in guerra: /
è ben stato fallace, / ma l' amaro veggiare, ohimè! non erra
d'altrui lamenti. redi, 16-vi-83: l' assicuro che ancor io mi ricordo sempre
li ha battuti intorno, / veder l' onda tranquilla e queto il mare, /
tranquilla e queto il mare, / l' aria serena e il cel di stelle adorno
le sarà caro e dolce / che l' abbi preso? metastasio, i-45: saran
quella gran forza di ercole, quel- l' ultima gagliardia dell'ingegno umano, che altrui
la vera corona della lode, di mischiar l' utile col dolce. alfieri, 1-702
della divina carità, e non affligge l' anima. tasso, 6-v- 109
piaci, / come godo io ne l' amorose faci! foscolo, iv-406: fatale
: [pensando] la bellezza e l' alta condizione del giovene e le sue dolce
, s'esser potrà, goffredo a l' esca / de'dolci sguardi e de'be'
, 12- 650: il sublime e l' alto genere avrà, come sue spezie,
quella ch'è piena di dignità, e l' aspra, l'affettuosa e veemente;
piena di dignità, e l'aspra, l' affettuosa e veemente; il mediocre:
, la dolce, la piacevole, l' ornata e la fiorita. baretti, 3-308
, per duro stia un uomo, l' inteneriscono e lo risolvono in lacrime. tasso
, tollerante, mite (una persona, l' indole, la condotta, le parole
ale mani. giamboni, 8-i-98: l' imperadori che furono dopo costantino non furono
eletti. goldoni, iv-547: io sono l' uomo più dolce della terra. non
bruttezza decorativa, la stupidità dolce, l' ignoranza sicura. -ant. credulo
7-17: poi dolce la consola e sì l' accoglie / come tutt'arda di paterno
: instando i signori di guisa per l' esecuzione della morte contra quei di borbone,
, 14-7 (ii-3): non rompeva l' erba tenerina, / tanto dolce faceva
5-126: di sotto al cavo / de l' alto avello un gran lubrico serpe /
. b. davanzali, i-65: l' altro fiume, che nell'orlo della
d'annunzio, iii-1-994: il mulo ha l' ambio / dolce. baldini, 7-150
: la natura non va a salti: l' uomo ama gradazioni comode, e l'
l'uomo ama gradazioni comode, e l' arte deve disporre le comodità in una dolce
uscir di porto; per che, dirizzato l' artimone de la ragione a l'óra
dirizzato l'artimone de la ragione a l' óra del mio desiderio, entro in pelago
fa 'l più vigoroso fuoco che tutte l' altre sorte di legnie, avenga che
ontano o di pino per fondere per l' artiglierie, perché è fuoco dolcie. garzoni
, che accenna, che suggerisce appena l' immagine, come in un abbozzo; velato
perché essendo di ventitré la sarebbe [l' opera] un poco dolce da lavorare
tenero, come a dire il pioppo, l' ontano, il salcio e simili.
soffice. giamboni, 8-i-181: dee l' uomo guardare che la terra sia dolce
soderini, ii-13: meglio sarebbe [per l' orto] se si potesse trovar terra
e che si sfarini lavorandola, e smaltisca l' acqua. ginanni, 1-93: ne'
. firenzuola, 617: e'fa l' anno di molte tele per la bottega,
la linea ab in d, che l' angolo acuto cbd è quello che determina la
angolo quanto più sarà stretto, tanto più l' ottuso abc sarà largo, e la
e restano nell'acqua dove si cuoce: l' una è salsa, l'altra è
cuoce: l'una è salsa, l' altra è dolce, e con la sua
ai nostri danni porge esso medesimo al male l' impiastro. -andare dolce dolce: procedere
, a ire dolce dolce e mantenerci l' un l'altro. -buscare a bocca
a ire dolce dolce e mantenerci l'un l' altro. -buscare a bocca dolce:
dolce e onestamente / le spese per l' andare e pel tornare. -dare la
g. m. cecchi, 1-2-17: l' ultima / cosa che ha dato la
fagiuoli. -sputare dolce per non ingollare l' amaro: fare buon viso a cattivo
bisognò sputar dolce, per non ingollare l' amaro. -stare col dolce in
non ho un centesimo. -trovare l' acqua dolce e il terren tenero: trovare
ameno, / per stabilirsi più [l' ipocrisia e l'interesse] ci trova [
/ per stabilirsi più [l'ipocrisia e l' interesse] ci trova [nella patria
nella patria mia] ancora / e l' acqua dolce e tenero il terreno.
(in opposizione ad amarus, secondo l' antica glossa: « dulce etiam fugias
: il padre disse che bisognava festeggiare l' avvenimento; la mamma avrebbe dovuto fare
-per lo più al figur.: l' essere dolce, gradito, piacevole.
bene, quel medico il quale propone l' elissir di proprietà astrale etereo e non vulgare
per giovanni si scambiò, passando per l' ira ed il dispetto e l'orrore
per l'ira ed il dispetto e l' orrore, in una decisa malevolenza..
dolzemele il buonaccordo la viola la virginale l' arpa. -in senso osceno.
= comp. da dolce più l' ultimo elemento di forme come lat.
avidità e con fiducia la poppa che l' ha dolcemente alimentato fino allora. carducci,
ii-1-13: mi sento dolcemente rider ne l' anima una soave malinconia che mi tinge
e maniera tale, che... l' atterrò a fatto, e passò dolcemente
, foriera della tomba: incontro / l' ora di dio più non combatte questa
io non avrei, dal laccio / l' anima, antica nel dolor, si
altra, si sollevano, s'incavano e l' una nell'altra insensibilmente si perdono.
quelle che sono lontane dalle prime con l' ombre e con i colori a poco
purg., 8 *; 6: l' altre poi dolcemente e devote / seguitar
dolcemente e devote / seguitar lei per tutto l' inno intero, / avendo li occhi
già sì dolcemente in rima / de l' alta fronde che nel cor mi nacque
che nel cor mi nacque / ne l' età fresca e fuor di cui mi spiacque
armonia insolita di verseggiare che empie dolcemente l' orecchio. leopardi, 11-117: quell'
la natura gli ha dinegato, con l' arte e con l'industria acquistare.
dinegato, con l'arte e con l' industria acquistare. 4. con
, non aggie 'n obria / tornare a l' amoroso nostro bene. petrarca, 128-83
da siena, 4: nella comunione l' anima pare che più dolcemente si strenga fra
. s'armò dell'olio sacro per l' ultima battaglia, e parlando dolcemente con
pietà del miserabile origene, che stimò l' eternità de'dannati doversi interpretare, non
procedeva spesso dolcemente contro alle ferite e l' altre violenzie, ma si tollerava che
arrendevole. sarpi, vi-1-91: [l' ambasciatore francese] soggionse però che il
e glielo presentava alle poppe, gridando l' inesperto animale e accarezzandolo insieme, affinché
-mitemente. vittorini, 2-175: l' uomo ezechiele disse: « vino. questi
« tuoi? », protestò dolcemente l' uomo porfirio. « io ho invitato tutti
dante, conv., i-vn-4: a l' amaro comandamento è impossibile dolcemente obedire.
nobilmente palladio, che questo arbore [l' ulivo] ama mezzanamente esser rimosso e
tra'fior lascive aurette / fan dolcemente tremolar l' er bette. caro,
..., / spirate fuor con l' alma dolcemente / questo ch'io spargo
campo sia aperto, e... l' umor delle piove ne scorra fuori per
usava padre bonaventura quando, pigliandole fra l' indice e il medio della mano destra una
mitemente. valeri, 3-327: oh l' alberello della primavera, / biancopiumato,
della dolcetta che copre tiepida / l' argine sugli arazzi d'oro dei vigneti.
da maiano, xii-1-240: grazia n'aggia l' onorato core / che m'ave addotto
, polpa molto dolce e succosa; l' uva, adatta anche al consumo diretto
i-333: in dolcezza sono tornate l' acque. crescenzi volgar., 5-20:
non venga a noia, la tempera con l' agro e con l'acetoso. loredano
la tempera con l'agro e con l' acetoso. loredano, 1-11: quelle piante
, giorno, ii-1020: dell'api / l' industrioso popolo ronzando / gira di fiore
ne van colme le pàtere dorate / sopra l' ara de'numi e d'ogn'intorno
intatti ancóra, poi che ad ebe l' intima / dolcezza lor consacrano. moravia,
.. è la dolcezza e quasi l' anima de la poesia. bettinelli,
di teneri movimenti, che ne mettea l' anima in un'estasi soavissima. leopardi,
umilia nel chiedere una grazia e si scopre l' intima dolcezza del regno di dio.
fogazzaro, 2-174: ella sosteneva che l' idioma tedesco è capace di una particolare
, / che 'l sol, che l' aura e che la pioggia in voi.
ne spira. boccaccio, vi-275: l' erbette nove / rivestono ogni prato e
erbette nove / rivestono ogni prato e l' aere chiaro / ride per la dolcezza che
. berchet, conc., ii-268: l' ardenza de'raggi del sole gli fa
, 3-1 (273): tutte l' altre dolcezze del mondo sono una beffa a
di quella quando la femina usa con l' uomo. alberti, 42: io
/ o gioventù, / passata è appena l' ora del distacco. / cieli
suoi cari compatrioti, si buscò fra l' altre dolcezze una flussione d'occhi che durò
ben le forze sue, / che l' un nell'altro non se ne infinga,
dolore de'mia peccati, questo io l' ho: ma io non sento già ima
le lacrime; ma spero che voi l' averete. straparola, 1-1: la signora
forza vuol tirar pur l' arco, / benché sia sorlan, sai
., 2-6-6: la patria, onde l' uomo è nato, tragge con una
lieta, / vincer poter dentro da me l' ardore / ch'i'ebbi a divenir
chinò, e rechiselo, con grande dolcezza l' abraciò, e pòselsi in grembo.
ascolta, e di filial dolcezza / l' intensa amaritudine le molci. -in
labbro. quasimodo, 167: ora l' amata cetra tocco con dolcezza / e
suo'colori, sanza mettere o imbrattare l' un color nell'altro, se non con
346: questa statua è maravigliosa fra l' altre sculture... ha moltissime
l-i- 177: ora abbiamo a considerar l' uomo in due modi, cioè nudo
con forza. pasolini, 30: l' espressione che sul pelo affiora / del quadro
restano nell'acqua dove si cuoce: l' una è salsa, l'altra è dolce
si cuoce: l'una è salsa, l' altra è dolce, e con la
di dolce per nascondere e camuffare l' amaro. baruffaldi, ii-13: i
2-205: intorno alla città non crescevano l' erbe che sono tanto buone per chi
v-3-732: stamani ricompare il delegato, l' uomo ambiguo dalla bocca dolciastra, dagli occhi
lo sposo, dolciastro, solenne, aveva l' aria d'un prete spretato che continui
è ch'anfion dolcicanoro, / con l' alternar delle castalie dive / su le beozie
per dolci. cicognani, 1-206: l' angiolina... aveva svoltato e messo
. che ha la proprietà di diminuire l' acidità eccessiva di succhi gastrici e degli
stufe. -sm. capacità di diminuire l' acidità dei succhi gastrici. a
il sorbo ed il ginepro che dolcificano l' involucro del seme perché il passero l'
l'involucro del seme perché il passero l' inghiotta e lo dissemini lontano.
. ant. diminuire con particolari sostanze l' acidità eccessiva dei succhi gastrici (e
poscia molti locali emollienti, dulci- ficanti l' acrimonia, refrigeranti e moderatamente disseccanti.
. targioni tozzetti, 12-10-60: io l' ho provata [una sorta di terra
. con la particella pronom. perdere l' acidità eccessiva (i succhi gastrici e gli
con dilettevoli suoni, acciocché mentre che l' udire si dolcifica con la soavitade del verso
soavitade del verso, parimente si innesti l' utilitade del divino sermone. = voce
fiori della madonna, -pareva di respirare l' aria afosa e dolcificata di quelle stanze
, - li mettevano sul davanzale a prender l' asolo. 2. figur. reso
, gradevole. iacopone, 9-20: l' amo... de fiore ha lo
distornare, levare e porre, con l' accrescere e il diminuire, la cosa si
si restò tutta in una parte e l' altra nulla nulla; da quel poco de
. sembrava che quel dolciore le rendesse l' anima serena e lieve. comisso,
dio nascono nel mondo, e sentono l' aria del secolo, eglino non vorrebono
dormono leggiermente per lo dolciore e per l' ardore e per lo verdore del loro
xxxv-ii-i7: figliuol, tardi mi par l' ora / che io sia in quell'
cimodòce, alma tua stella, / l' albiligustre sen dolcipomìfero / con sferza orivolubile
e puro, e del color de l' ambra; / atto a dolcir con esso
/ nespoli, e sorbe, e l' agro umor de l'uva. 2
e sorbe, e l'agro umor de l' uva. 2. mitigare, temperare
. 2. mitigare, temperare (l' afflizione dell'animo). boccalini,
dulcire, non ragione che possa sollevar l' animo afflitto, essendo sorte tutta miseria,
non ci hanno il cuore, né l' amore, né la speranza; e però
b. giambullari, 17: i'l' ho sempre servito ed aiutato / e parevagli
ella mangiò molto bene e bevette secondo l' usanza sua meglio. aretino, ii-271:
. faldella, iii-61: un giorno l' abatino mi spiegava nel mio elegante studiolo l'
l'abatino mi spiegava nel mio elegante studiolo l' analisi logica e grammaticale, con una
un baccello nericcio di carruba, temperando l' amarezza del pentimento con quella sciapa e legnosa
e legnosa dolciura. e guai se l' avesse visto il padrone! 2
, 54: alla prima languida dolciura / l' olmo già sogna di rigermogliare.
7: al far dolco, / [l' omarino] incominciò a sudare e a
, internamente. landolfì, 8-192: l' aria era al dolco. 2.
piano. e non sulla testina che l' ha dolca. e non l'alzate che
che l'ha dolca. e non l' alzate che ha tossa tenere.
del tuo dolcore si sente privata / l' anima mia misera ingrata, / da quanta
. g. raimondi, 3-145: l' autodidatta operaio toccava, più dei critici
molta debolezza quand'io seggio, / l' anima sento ricoprir di pene. maestro
la destra / fatta maestra -in flagellar l' ignudo / seno dolente. redi,
dolente, di terman s'elesse / l' atroce re. nievo, 467: una
, in van d'orgoglio carca / oblìi l' avello, o gioventù dolente.
alcion fidar s'arrischia / all'inquieto mar l' usato nido. 5. che manifesta
, dolore, angoscia; che rivela l' affanno, il travaglio fisico o spirituale;
, / spiriti inferni, e dii de l' infelice / dido, ch'a morte
gradenigo, ix-202: destate prego, ne l' altera mente / la memoria dolente /
aspetta / il pianto, segno de l' umana vita / lacrimoso e dolente, a
. colletta, i-321: più de'discorsi l' aspetto dolentissimo e la egregia fama delle
di rassegnazione dolente. cicognani, 9-176: l' immagine penetrava più a fondo: l'
l'immagine penetrava più a fondo: l' impressione d'una voluttà dolente. stuparich
nella miseria '; e ciò disse l' autore. pulci, 23-48: sento di
d'abbandono. baldini, 7-45: l' inverno ha un bel fare la faccia
sente benissimo che la stagione oramai ce l' ha fatta a superare il punto più crudo
. caporali, li-io: quest'era l' elegia dolente ed egra, / che dal
fuoco. i motori s'erano fermati; l' aria vibrava dei ronzìi dolenti delle pallottole
. bibbia volgar., v-736: l' uomo che si tiene in vita dolente
italia, misera, dolente, / l' ultime notti a mezzo giorno vede. tasso
comanda che si suoni, e 'n ciò l' avvisa. aretino, 8-282: il
intero. manfredi, xxii-70: né l' altera piagnea: serbava un volto /
con le sue disonestà andare in zoccoli per l' asciutto. pulci, 17-87: orlando
parlò discretamente: / sappi ch'io l' uccisi io, santa corona. / una
umor mi rinfarcia, / tu hai l' arsura e 'l capo che ti dole.
151: li dimandava se meglio de l' usato se sentiva. lei rispondeva che
alcuna parte del corpo ci duole, l' animo non può esser lieto. pallavicino,
irritazione. d'annunzio, iii-1-842: con l' acqua / e con l'aceto i
: con l'acqua / e con l' aceto i suoi poveri piedi / confortate,
vedi, / che quando fui de l' altra vita tolto. idem, purg.
dante, inf., 24-151: detto l' ho perché doler ti debbia! bonichi
gira / e in quel diffuso albor l' animo queta. pea, 7-49: delle
mormorio. tasso, 13-i-413: perché ne l' aria bruna / s'udian,
quasi dolendo, intorno intorno / gir l' aure insino al giorno? / fur segni
durevole antichissimo grido: / pietà per l' animale giovane / colpito a morte fra
animale giovane / colpito a morte fra l' erbe / d'agro mattino dopo le
si dolse manfredi dicendo: dov'è l' aiuto ch'io ho dalla parte ghibellina,
un'altra appresso, / e che l' eredità non se ne dolga.
tanto acerba e tanto dolorosa morte de l' aurora nostra. simeoni, ix-349: dogliamci
dolcezza della divina carità e non affligge l' anima. 10. locuz.
. -toccare il punto che duole: l' argomento che sta più a cuore,
a questa parte, / mostrò che l' avea tocco dove e'duole. varchi,
o è privo di saggezza, tutta l' istituzione ne viene sconvolta e turbata.
bianco da siena, 40: l' asprezza che [cristo] sostenne /
multa e quattrocento dobble di risarcimento per l' armatore. baldini, i-792: si vedevano
* sono antichissimi monumenti, su l' uso e su la natura dei
villani, 1-49: davansi aiuto e consiglio l' uno all'altro, coperto di frode
stati tali che, senza di essi, l' altra parte non avrebbe contrattato.
delle due forme in cui può configurarsi l' aspetto o momento soggettivo del reato;
in contrapposizione a colpa, che è l' altra forma, meno grave dell'elemento
tosto sono qualità con la quale si faccia l' atto illecito, sicché vengono sotto il
scavai, cieco di pianto, / l' interno camposanto / più affollato di quello /
/ esprimere il pudore, / tramandare / l' angoscia l'allegrezza: che bisogna /
pudore, / tramandare / l'angoscia l' allegrezza: che bisogna / essere folli per
. cavalca, 19-201: non tornando l' orso all'ora usata, florenzio incominciò
7-2-230: il nostro buon m. leonico l' altro dì finì la sua vita,
elisio, donde mai non torna / l' anima al basso, a dolorar la vita
casone de la vostra tristezza, diceti che l' è uno di vostri malati di pestilenzia
non era la prima volta ch'ella l' udiva lamentarsi di vaghe sofferenze fisiche, di
emicrania. iacopone, 65-44: l' amor t'ha comparato, de te non
si non che te oc- cida / l' amor, e sì conquida en croce con
ogni ferita; / e spesso è l' un ferito, e l'altro langue,
e spesso è l'un ferito, e l' altro langue, / e versa l'
l'altro langue, / e versa l' alma quel, se questa il sangue.
sangue. bonarelli, xxx-5-69: per l' acerbo dolor de la sua piaga / senza
, / per me si va ne l' eterno dolore, / per me si va
in preda / di quel dragon che l' anime devora, / che brami teco nel
in mezzo a un occhio. / l' orca per lo dolor urla e s'adopra
affidava il mio deluso ritorno, / l' asprezza, la vinta pietà cristiana,
nuda di dolore. pavese, 8-90: l' unica educazione la può dare il dolore
seguitando. -il segno esterno, l' indizio che mostra di fuori l'afflizione
, l'indizio che mostra di fuori l' afflizione, l'angoscia, il tormento interiore
che mostra di fuori l'afflizione, l' angoscia, il tormento interiore. soffredi
uom saggio e giusto, / ne dài l' esempio augusto. / tu cui sì
dolore e sì mortale, / che l' usato conforto ornai non vale, / donna
e i miei sospiri, / spirando l' aura e mormorando il rio. alfieri,
che ha offeso, e può anche offendere l' umanità. carducci, iii-4-187: il
tal cosa che più d'ogni altra porta l' uomo a vertiginose altezze, e poter
miei / s'aspettin fine, o l' anima ricolta. s. bargagli, 23
la storia del dolor: trista era l' alma / di nato, come suole
filosofici che, come il pessimismo e l' esistenzialismo, dell'esistenza vedono solo i
facellette ardenti, / e spesso avien che l' un l'altro saetti; / ma
, / e spesso avien che l'un l' altro saetti; / ma senz'ira
gran magazzino d'idee altrui; ora l' ingombro della infinita roba che ho ingoiato da
con dolore de'mia peccati, questo io l' ho. g. gozzi,
7-27: dolore è a udire, quando l' usare l'arme e la fatica ricusano
dolore è a udire, quando l'usare l' arme e la fatica ricusano, con
fatica s'acquista e con sudore [l' oro], / rischio è il serbarlo
cuore. /... / io l' amo perché so / che croce fu
il catarro con la gran cianfarda; / l' asma, la polmonia quivi era anco
; ch'eo li veo / tratto l' onghie e li denti e lo valore,
vento polvere; / passano i punti, l' ore, i mesi e gli anni
... e più di tutti l' armonioso concento della musica o de'carmi
dal dolor, che scuro / m'è l' avvenire, e tutto quanto io scemo
. beicari, 3-1-82: della qual cosa l' uomo d'iddio giovanni portava non piccol
fè dolore; / la quinta appella l' uom buona speranza. simintendi, 1-216:
gazze senza togliere il capo di sotto l' ala si strapparono una penna dall'ascella facendosi
non è mai senza dolore, né l' ipocrito senza timore. forteguerri, 11-102:
bartolini, 17-66: al dolore ho l' osso fatto / finalmente! e neppur
da mille mali e morti fusse domo [l' uomo]; / e che il
delfino, 1-530: in un punto / l' alma versò da cento piaghe, e
salmo profetico, che rammentano così davvicino l' uomo di dolori di isaia, rimontano
rimontano dal cuore ferito del crocifisso come l' ultimo rigurgito della sua umanità agonizzante.
valle di dolore e di lagrime ho l' onore di trovarmi bene. 7
lo mangia, lo spagnuolo lo piange e l' italiano lo dorme. -di
quasi con voluttà, appena ne hanno l' occasione. = deriv. da
per inumidirla. bocchelli, 3-102: l' orecchio che gli fischiava dolorosamente.
dolorosamente, / più che dolersi, l' amoroso core / di questa lontananza ond'
sicure, e provava per esse dolorosamente l' invidia che, da principio, aveva creduto
ii-225: quando il vento tace / su l' erte cime, andrà 'l mio spirto
andrà 'l mio spirto errando / per l' amato aere, e dolorosamente / piangerò
/ c'hanno perdute il ben de l' intelletto. cicerchia, 1-147: ginocchion
. ha le gote, che fra l' uno male e l'altro lo tengono nel
, che fra l'uno male e l' altro lo tengono nel letto e lo fanno
(566): tra il cuore e l' ascella... sentiva una puntura
ancora la forza di affidare a giovanni l' eredità più cara e sacra che lasciava
che se voi le spregiaste, e l' ansietati dolci e dolorosi desiderii che per
moglie il suo marito diletto, incontanente l' anima loro quasi ferita di saetta o folgore
5. che esprime esternamente l' afflizione, il rimorso, il terrore
il rimorso, il terrore che tormenta l' animo; che suscita compassione; pietoso
pianto, la voce, il sospiro, l' atteggiamento). dante, vita nuova
, il cor si mòre, / e l' anima trarrà guai dolorosi. passavanti,
alla distesa, il menava su per l' aria, veggendolo tutta la città, traendo
stridi. b. stampa, ix-101: l' alma, quasi leon, dentro si
, e maria si sentiva finire. chiese l' estrema unzione: il curato venne;
lugubre / rintocco lungo: di fondo a l' anima / un'eco di tedio risponde
affilato e pallido, come stirato verso l' angolo della bocca, dove erano due
zucchetta e con un gesto doloroso rovesciò l' acqua sulla prima verga più prossima al casello
. cesarotti, ii-160: io toccai l' arpa, / e suono uscinne doloroso
nel gelo dei quali rigermina e si rintegra l' amore. 7. mesto, triste
pensi ai dolorosi destini del genere umano, l' anima di un uomo fattasi anima dell'
d'una grandiosità dolorosa e consolante come l' arcobaleno dopo il diluvio. 8
e nella valle dolorosa / piu: l' anime che son di fama note.
e poco dianzi gli era, / l' oscuro albergo e 'l doloroso ostello /
della battaglia cruda e perigliosa? / e l' aspro scontro, e il diverso colpire
, / in dolorosa lotta / tien l' alma, onde soffrirlo, / né troncarlo
: questo beemot tanto più duramente tiene l' uomo nel peccato, quanto sotto spezie
genio tirannico. pallavicino, ii-565: l' uccisione del figliuolo era stata ben colpevole
la quale, dicendo a placida che l' aspectasse un poco, ché tosto tornarebbe,
tornarebbe, uscì de la camera e l' usso chiuse. casti, 87: il
della sovranità del tutto indegna; / l' aperta forza e la dolosa astuzia / è
che regna; / e debbe in tutte l' opre aver per duce / ciò che
opre aver per duce / ciò che l' intento ad ottener conduce. imbriani,
ottener conduce. imbriani, 1-165: l' amor poco avveduto delle nonne e delle
frode d'identità! -preparato con l' inganno. salvini, 4-519: ma
g. b. doni, iii-88: l' altra specie che dicono * chorauli ',
retto / non domabile ingegno, e l' ira e il forte / spregio pe'vili
bartolini, 17-40: non più domabile è l' oceano. 2. flessibile,
di informazioni, interrogazione, quesito; l' insieme delle parole con le quali l'interrogazione
l'insieme delle parole con le quali l' interrogazione viene fatta. francesco
di quella domanda / che voi fatto l' avete, / però che lume siete
non v'è fastidio più grande che l' essere interrogati da persone oziose, che
purg., 20-107: la miseria de l' avaro mida, / che seguì a
bel desio? loredano, 1-30: l' amante è sempre tormentato dalle querele,
dichiarazione, la domanda d'un appuntamento, l' indicazione d'un segnale.
scrivere adesso; mi dissero che tanto non l' avrei fatta secondo tutte le regole,
. -prezzo di domanda: prezzo che l' individuo è disposto a pagare in un
un'occhiata alle manifatture inglesi per cui l' america fornisce una dimanda, e ognuno
dimanda, e ognuno resterà convinto che l' incoraggiamento dato all'industria inglese dagli stati-
: la proporzione tra la dimanda e l' offerta determina di giorno in giorno il
la merce. bocchelli, 6-103: l' economia moderna tende ad evitare le crisi
moderna tende ad evitare le crisi creando l' equilibrio della domanda e dell'offerta.
5. dir. domanda giudiziale: l' atto (consistente per lo più nella
ricorso) con cui una parte (l' attore) si rivolge all'autorità giudiziaria
non dando al domandante alcuna risposta, l' angiolo gli disse: non avere paura
ché non esti bona usanza / lassar l' amore e partire ». g
riconvenzionale: quella proposta dal convenuto contro l' attore allo scopo di paralizzare la pretesa
so se lo siate; non ve l' ho dimandato, e se ve 'l chiedessi
le dita e ove sia il piede e l' unghie, vede lo legno entrare nelle
parola (conl'oggetto della persona; e l' argomento dell'interrogazione può essere espresso da
idem, purg., 14-28: l' ombra, che di ciò domandata ora
fu di nuovo domandata, / chi l' avea tratta a sì infelice sorte, /
esservi entrato in quel modo armato, l' aveva, secondo gli ordini militari del
e si desia? bruno, 3-369: l' infinito non può essere soggetto del senso
volesse veder con gli occhi la sustanza e l' essenza. marino, 6-90: la
del perseo. caro, 1-219: l' hanno vendute [le gioie] a san
. carducci, iii-6-20: l' esule pistoiese lo domandava di consiglio sur
-assol. impetrar favori, chiedere l' elemosina. guittone, 15-9: a
xvii-214-22: però conven da me venir l' aiuto, / eh'a dimandare io
rinunzia. -domandare per dio: chiedere l' elemosina. dante, par.
bonità grande demando in voi procacci che l' amor mio si'acolto in vostra grasia.
3-34: mercé, non danno, / l' ora estrema ti fu. morte domanda
., iv-vi-7: e però che tutte l' umane operazioni domandano uno fine, cioè
domandano uno fine, cioè quello de l' umana vita al quale l'uomo è
quello de l'umana vita al quale l' uomo è ordinato in quanto elli è uomo
elli è uomo, lo maestro e l' artefice che quello ne dimostra e considera,
fatto vaso, / come dimandi a dar l' amato alloro. capellano volgar.,
lumi che penetrano infra i corpi vicini l' uno all'altro accade il medesimo che
nemente da tutti per eccellenzia si dimandava « l' astrologo ». b. segni,
, gli amici, la roba, l' onore. tasso, aminta, 212:
merita lode. panzini, ii-271: l' uno era domandato gerolamo, ed aveva un
due grandi cavalieri e gentiluomini... l' uno si dimandava lo agugliano, l'
l'uno si dimandava lo agugliano, l' altro lo sarriero. cellini, 1-12
bel mezzo di quest'ampio anfiteatro volse l' uomo collocare. viviani, 1-64: quel
è sua amica nobilitate; ché tanto l' una con l'altra s'ama, che
nobilitate; ché tanto l'una con l' altra s'ama, che nobilitate sempre
non volge lo sguardo suo dolcissimo a l' altra parte. bibbia volgar., iv-299
parte. bibbia volgar., iv-299: l' ottavo anno del suo regno, essendo
: sul pianerottolo della scala, chiamò l' ostessa. [ediz. 1827 (260
: sul pianerottolo della scala, domandò l' ostessa]. rovani, i- 441
sì guasti / qui ambedue » rispuose l' un piangendo; / « ma tu
prezzi, trovammo che non ci riusciva l' incetta di tanto guadagno, quanto con la
e non ho pur saputo trovar chi l' abbia veduta. -domando e dico
indomande, o risponde scortesemente. / l' ascoltar domandato, / viepiù che domandando /
da pistoia, e fienvi forse domandasséra o l' altra mattina sanza manco costà saranno.
dal calzolaio e dice: -non l' avete miga anco fatte? -gua'! eccole
eccole qui belle e informate: domandaséra l' hai a casa. soffici, v-2-188:
ii-278: il 4 quale 'vuole sempre l' articolo di sua natura, quando è
grazia, fammene un'altra, la quale l' ultima sia a me di tutte quelle
parole, o negare questa consolazione a l' animo esacerbato de l'infelice vecchio. g
questa consolazione a l'animo esacerbato de l' infelice vecchio. g. bentivoglio,
5. degli arienti, 33: [l' isola] vallona, al tempo de'
/ per via strabocchevole, lasciando / l' ordine certo, aver non aspetti / allegro
iv-589: sorgi da tonde avanti a l' usat'ora / dimane, o sole,
tasso, 1-65: come appaia diman l' alba novella, / vuo'che toste
. arrighetto, 225: quando mi darà l' aspra fortuna prosperitade? non oggi,
, vi-i- 642: quel che l' anima nostra preme e 'ngombra, / dianzi
. pavese, 8-376: e straordinaria l' idea che ogni goffaggine tua, ogni
la ripetizione frequente, un giorno dopo l' altro, di un atto determinato.
e a vendere le possessioni; e oggi l' una e doman l'altra vendendo,
; e oggi l'una e doman l' altra vendendo, appena s'avvidero che quasi
si cambia ispesso, ch'oggi è l' uomo ricco e domani povero: oggi
porto. libro di sydrac, 107: l' uomo s'acosta altra volta a lei
e poi anco il prete, giacché l' era proprio in fil di vita.
... / che tornando a l' obbrobrio la dimane / scorgemmo da la via
obbrobrio la dimane / scorgemmo da la via l' imperatrice / da i cancelli a guardarci
era già pronto. svevo, 1-87: l' emissione si faceva due giorni appresso,
pastore, / che nel suo albergo l' avea fatto onore. d. battoli,
dunque / chi fia che di diman l' altre assicure? dottori, 1-68: anch'
ciarpami e 'l cane, / serbava l' arti mie per la dimane. foscolo,
un monte, / e fieri vedea, l' oggi e il domani. de sanctis
ti stringerò le mani / quando l' addio conchiudere / non potrò più
non lo mantiene, / si sa, l' anima sua non va mai bene.
giuseppe alla rotonda. -domani l' altro, doman l'altro: due giorni
rotonda. -domani l'altro, doman l' altro: due giorni dopo oggi;
legname ne manderemo dieci tra domane e l' altro. g. m. cecchi,
... dee tornar domani, o l' altro, / da orvieto. magalotti
di questo o di quello; doman l' altro lo piglierò per di giunchiglie. foscolo
, e spero che domani o domani l' altro potrò alzarmi da letto. cicognani,
così: lei tornerà da me doman l' altro; io la metterò al corrente della
-oggi o domani: un giorno o l' altro, una volta o l'altra
o l'altro, una volta o l' altra. magalotti, 23-205:
: senza avvenire, senza preoccupazioni per l' avvenire. de sanctis, ii-1-91
redena come vuo'cavai guidare, i l' uom aspro non mutare. boccaccio, vi-140
tigre e i ferocissimi animali, mi mitiga l' orgoglio e rammorbidisce il mio rabbioso sdegno
superba e fera. magalotti, 1-409: l' uomo doma ed ha effettivamente domato ogni
; la pazienzia tempera tira, e l' umiltà della mente doma i duri animi.
affetti suoi. foscolo, 1-78: l' arte / spregiasti ognora! e dalla
si trattava di un mondo in cui l' immensa energia dell'amore non era stata
in alcuna buona città di toscana, l' altre domerebbe per modo che di tutto il
, 87: avendo i romani domata l' africa e l'asia, e ridotta quasi
avendo i romani domata l'africa e l' asia, e ridotta quasi tutta la grecia
, che nobil estro infiamma / d'apprender l' arte onde l'altrui fortuna / vincasi
infiamma / d'apprender l'arte onde l' altrui fortuna / vincasi e domi. pindemonte
era nata e cresciuta, così per l' istessa via bisognava che fosse domata ancora ed
estinta. settembrini, 1-217: richiamò l' esercito di lombardia, e subito si
, e subito si volse a domare l' insurrezione di calabria. barilli, 6-165
2: il moro... domò l' alpe, e 'l romano / imperio
'l romano / imperio afflisse, e l' avea quasi estinto. g. bentivoglio,
più i gonfiamenti che in esso cagiona l' oceano. loredano, 1-88: il mare
che quando ti riesca poi / domar l' arena, e trasformarla in fime, /
te beato! tommaseo, 3-ii-107: così l' impeto del vapore obbediente altintelligenza dell'uomo
petto asconde; / e a te l' alma salute, ore gioconde / guidando,
capo, che mi ha tolto affatto l' udito, e che ancora non ho potuto
. d'annunzio, v-1-559: è l' alba, è l'alba. non me
, v-1-559: è l'alba, è l' alba. non me la na
: avendoli la necessità con la forza insiemi l' agri- cultura imparata, con la zappa
da un tempo in qua / le golpi l' hanno giunto; ed avendolo / assai
ben domo gli anni ed abbattutolo / l' infermità, il meschinaccio infine / s'è
il perpetuo bisogno doma tanimo, snerva l' onore e consiglia alla mendicità, alla
il ferro gli doma, e de'ferri l' uno doma l'altro. pindemonte,
doma, e de'ferri l'uno doma l' altro. pindemonte, 3-552: nestore
e il fabbro, come / domato l' ebbe, ne vestì le corna / della
arici, ii-153: con sottil magistero ivi l' industre / fatica si travaglia ai pilli
: i campi indarno / segneria con l' aratro il buon cultore, / o
e col bidente, / aguzzando talor l' adunca falce: / se da l'ira
l'adunca falce: / se da l' ira del ciel matura messe / fosse
nel domar la rude / terra, l' antica arte e l'antico onore / dei
rude / terra, l'antica arte e l' antico onore / dei forti aratri e
si macerò mai; e provando or l' una or l'altra, tutte le provò
; e provando or l'una or l' altra, tutte le provò e in mano
domare. -addolcire, allungare con l' acqua (vini, liquori).
temperato nel vivere, e massimamente circa l' uso del vino, il quale o non
, di melodie diversissime; ora domando l' endecasillabo a ricevere témpito dell'allegria,
salvatico e quel domo, / e l' un par che'colombi molto opprima, /
che'colombi molto opprima, / e l' altro fa con l'aghiron giù il tomo
, / e l'altro fa con l' aghiron giù il tomo. caro, 6-57
i peccati, né domata la superbia né l' usure. frezzi, iii-9-27: se
domator de tanimo con la figura de l' uomo che frena il leone. campanella,
, foriera della tomba: incontro / l' ora di dio più non combatte questa /
fra le genti debellate e dome / stese l' insegne sue vittrici e 'l nome.
fiaccate e dome / le forze onde l' italia egra si duole. cesarotti,
carducci, iii-4-225: quanto grido corse / l' aure lombarde, allor che su 'l
il mio nome] e fin a l' altro polo, / e i domatori e
/ e i domatori e i domi anco l' udiro. -sedato (una rivolta
simil. govoni, 2-115: dopo l' ultima guerra era scoppiata / l'insurrezione
dopo l'ultima guerra era scoppiata / l' insurrezione armata delle macchine / non ancora domata
spoglia; ed altri a volo / sopra l' aria domata / osa portar novelle genti
genti al polo. monti, x-3-274: l' igneo terribil aere, / che dentro
: come un cavallo che ha dimenticato l' istinto del galoppare sbrigliato.
gli mostri / il suoi domato e l' espugnate rupi, / e que'verdi tappeti
. parini le dà un contenuto, l' empie di sensi e di sottintesi, e
: tutti per lei si percotean con l' aste / i vestiti di bronzo e i
universale de'sali potentissima discioglitrice, [l' acqua] tempera e corregge la loro forza
sciolte / le vele il domator de l' oceano / e con le prore a l'
l'oceano / e con le prore a l' occidente volte / si lasciava a le
mar d'atlante. monti, x-3-274: l' igneo terribil aere, / che dentro
1047: spezzato il pugno che vibrò l' audace / picca tra ghiaccio e ghiaccio,
domator delle parole. pascoli, i-950: l' estetica della rima in dante, che
quando ci tornerai, sì mi darai l' altro mazzo. angiolieri, 62-1: credenza
china, / che, s'io non l' ho staser'o domattina, / daroll'a
primi di firenze, e non sapendo risolverlo l' ha mandato a me, e dimattina
di dio e in cui è d'obbligo l' astensione dal lavoro).
alli spirituali, e a lavorare per l' anima. carletti, 112: navicato
e nelle campagne... indossavano l' abito della festa e andavano a messa
. serdonati, 7-76: guardano religiosamente l' altre feste del signore, de'santi
del signore, de'santi; e principalmente l' ottava di pasqua, che noi chiamiamo
vangeli i quali si leggono in tutto l' anno nelle sante messe, cioè,
la gioia d'una / stella filante, l' autobus dell'una / lo riportò d'
anna guardava tutto questo col disprezzo e l' ostilità che loro di marina avevano per i
al primo di gennaro, sì come l' aureo numero... come sono
un giorno, in tal modo che l' ordine di dette lettere si interrompe,
-scuola domenicale: istituita per fornire l' istruzione ai lavoratori occupati durante la settimana
scrivere. -nelle chiese protestanti, l' istruzione religiosa impartita, la domenica,
2. figur. che riflette l' atmosfera della domenica e delle feste (
90: a costoro non appartiene propriamente l' orazion dominicale, perché, non avendo lo
siete in debito d'insegnar loro di più l' orazione domenicale. gioberti, 1-ii-533:
. gioberti, 1-ii-533: alternavano vociferando l' orazione domenicale e la salutazione angelica con
quale a una o più parole del- l' orazion domenicale serve di espianazione e di commento
al padrone. ottimo, i-545: l' altre due rompono la domenical fidanza,
mano, ricevendo sopra di essa (secondo l' uso dei primi cristiani) l'eucaristia
secondo l'uso dei primi cristiani) l' eucaristia dal sacerdote. ceracchini,
onde tanto commosse e allettò a principio l' ordine domenicano (oltre il francescano)
in parte preparano, in parte accompagnano l' arte del nostro primo risorgimento. jovine
riscontra alquanto variato in due belle tavole; l' una è a'domenicani in forlì,
una è a'domenicani in forlì, l' altra a'filippini in bologna. domenicano3
: non il 4 lunch 'e l' amore degli inglesi domenicanti, ma la
vuol far la gentildonna, / e l' altra [la poesia] dietro dietro pel
nei pomeriggi dei giorni di festa, esercitava l' antico e dignitoso ufficio del domenichino.
. tassoni, vii-245: per levar l' ardire a quei che 'l conoscevano prima e
riferito ad animali: in familiarità con l' uomo, senza temere la sua presenza;
paesi stimata per uno strano augurio e per l' insolita sua grandezza mirata con infinito stupore
ii-45: il signor viceré... l' altra sera venne a posilipo e volse
celata sta belva salvatica, / in l' amorosa pratica, / sentendo il dolce tempo
, 9-470: esso cogli altri voltò l' opera e l'animo a domesticare ed istruire
esso cogli altri voltò l'opera e l' animo a domesticare ed istruire i brasili
, 8-9 (314): quando voi l' avrete col senno vostro e con queste
di animali, che sempre stanno con l' occhio aperto per uscirvi di mano,
in fiesole, e piccola guardia facea l' uno dell'altro. petrarca, 345-7:
della donna innamorato; ché se saputo l' avesse, non si sarebbe seco domesticato.
, e di farne succedere quanto prima l' esecuzione. panzini, i-186: si erano
giordano, 3-156: vedete che cosa è l' avvezzamento da piccolo, che non solamente
avvezzamento da piccolo, che non solamente l' uomo, ma de'leoni si trovano
, 263: quando è domesticata [l' upupe], purga la casa di mosche
luoghi alla campagna, nei quali per l' ordinario è più frequenza di uccelli,
animo infino dalla fanciullezza servile, avesse l' orgoglio e la forza levata.
-anche: educato al bene (l' animo umano). tasso, 8-6-586
ha per fedeli e care amiche / l' alma domesticata, e se n'adorna /
domesticazióne (dimesticazióne), sf. l' addomesticare; l'essere domestico (un
), sf. l'addomesticare; l' essere domestico (un animale, una
alla digestione compitamente, sì come fa l' umido della dimesticazióne. 2.
(dimesticità), sf. letter. l' essere domestico, familiare, noto per
onesta e galante. tutti sembran parenti l' un dell'altro, o servitori,
21: non ho ancora visto in tutta l' isola nessun mezzo di locomozione all'infuori
di una domesticità notevole, che indica l' indole buona degli abitanti. -figur
: una delle nostre credenze religiosepolitiche è l' abolizione della domesticità: cioè la riabilitazione
... volesse più tosto seguitare l' esempio domestico, avendo massime a pigliare
esempio domestico, avendo massime a pigliare l' imitazione da persona stata di tanto valore.
invenzione [del gas] anche per l' uso domestico; allorché ne'mesi d'inverno
mesi d'inverno specialmente si potesse riunire l' illuminamento della casa al riscaldamento delle stanze
, 2-226: più tardi si sentiva l' acciottolìo delle stoviglie, gli altri rumori
matrimonio tra la regina di scozia e l' arciduca ferdinando figliuolo dell'imperatore,.
4-22: la cordialità della strada vince l' egoismo della casa, la spensieratezza del marciapiede
dei, e qui piangendo / dirottamente l' aureo cerchio in dito / mi
così noi due favelle possediamo altresì, l' una propria e naturale e domestica, che
la volgare, istrana e non naturale l' altra, che è la latina. pascoli
2. che rivela o vuole stabilire con l' interlocutore una cordiale dimestichezza; familiare,
essere amate e star di continovo su l' amorosa vita. tasso, v-64: co
azeglio, 1-143: la sera stessa, l' arciprete di revigliasco, certo don rinaldi
in più guerre esterne, perì per l' interna domestica dis sensione,
ambito nazionale. alvaro, 7-121: l' intrepidità nostra originaria sarà passata ad altre
sarà passata ad altre letterature che prepareranno l' europa nuova; la nostra avrà molti
casalinghe, senza pretese di raffinatezza (l' aspetto di una persona). proverbi
lieve e dimestico al giogo, dimenticata l' antica franchigia, seguitava la loro divisione.
d'impeto la signora poma, con l' improntitudine delle persone poco dimestiche con i
a un animale: che vive con l' uomo, da cui riceve nutrimento e ricovero
penne, dilicate e nette; dimestichi l' àno rotte e disviate. marco polo
nodrirli, non vi crescendo né pur l' erba. leopardi, ii-566: le nazioni
ha per sua parte il cuore e l' intestina per mangiare. tasso, 1-85
1-85: così leon domestico riprende / l' innato suo furor, s'altri l'
l'innato suo furor, s'altri l' offende. c. i. frugoni,
in domestica. trinci, 1-116: [l' ulivo] sal- vatico cresce assai meno
sp., 1 (8): l' ameno, il domestico di quelle falde
buti, 1-34: aggiugne che l' ora del tempo e la dolce stagione
vincere la detta fiera, significando per l' ora del tempo il giudizio della ragione
fiscalità, un che di mezzo fra l' angheria e l'onta; in quanto ella
che di mezzo fra l'angheria e l' onta; in quanto ella non discendeva da
nel diritto commerciale, indicare quale è l' ente o la persona incaricata di
si tiene da molti meno pittore che l' ulivelli; è però più considerato,
erro, e più diligente; anzi per l' esatta esecuzione pari a qualunque della sua
la quale appena avrebbero sostenuta con tutto l' aiuto de'romani. machiavelli, 766
firenze; la quale città innanzi a tutte l' altre elesse per suo domicilio, come
fosse morta era più che certo che l' ultimo domicilio di lui, povero grande
foro, quasi centro al circolo, starà l' edificio quadrangolo che avanza dell'atterrato castello
latine. insegnavano la gioventù, e l' istruivano delle cose greche, e della lor
dopo tante prove dell'amor mio per l' onore italiano,... io non
. garibaldi, dove la città ha l' aspetto popolare, e le case sono
è luogo alla divina natura e al- l' etemità contrario. straparola, 4-2: in
e dei rapporti che ne derivano con l' ammini- strazione finanziaria. -domicilio di soccorso
, il comune) al quale spetta l' obbligo di prestare assistenza o soccorso a
dodici case per formare il tema celeste o l' oroscopo. = voce dotta, lat
ad essere [quella nazione] l' istrumento della memoria dei secoli, e i
di quello stesso popolo dominante che l' aveva ingoiata, ed annullato da gran tempo
il sovrano (o anche il tiranno, l' oppressore). — al plur.
cotesta evidenza, ne rivela e scopre l' essenziale più stringato, la struttura di
, i-137: ma che ha da fare l' essere in una casa di principe qual
di continuo e totalmente la mente, l' animo (un sentimento, un pensiero,
si possono distinguere tre diversi linguaggi: l' uno è il dialetto particolar del paese,
uno è il dialetto particolar del paese, l' altro la lingua dominante, e il
altri. pallavicino, 6-1- 169: l' una [frazione] era del cardinal pamfilio
, 1-140: altrove si grida, e l' immagine attrae dominante.
cornucopia che riversasse intorno per le rive l' abondanza dei frutti terrestri e marini a nutrirne
fa spicco. bottari, 5-109: l' oggetto e la parte principale e, dirò
fontana di trevi in roma] è l' acqua. giordani, v-102: tanto
nel quadro, piena di maestà sopra l' uso umano, piena di forza,
forza, e domina potentemente gli occhi e l' animo di chiunque la mira, ed
ritiene. d'annunzio, iii-2-51: l' alta statura della diaconessa e la croce inastata
-venti dominanti: quei venti che durante l' anno prevalgono per la loro forza in una
imitatori e contraffattori: il dissidio tra l' età canuta e il cuore giovane.
viltà o, se si preferisce, l' invidia. dominanza, sf.
invidia. dominanza, sf. l' essere dominante. -legge della dominanza:
dominare. guicciardini, i-215: con l' armi e col seguito de'partigiani dominavano
possa negli animi, benché retti, l' ambizione e la sete di dominare. delfino
storie, perché forte è stato sempre l' incentivo e insistente la richiesta di aiutare a
di spiritose invenzioni che si dicano, l' azione pratica o politica di stati e
di cose grandi, e per questo aveva l' animo grande e libero. p.
, 5-223: dominava allora in cartagine l' ordine de'giudici, e la potenza loro
: auspici noi dall'alto / dominerem su l' opra: e qua tornando / la
. campanella, i-21: stima [l' uomo] senno l'astuzie; e perverso
i-21: stima [l'uomo] senno l' astuzie; e perverso, / per
[non tollerava che] s'arrogassero l' imperio di quella fazione nella quale egli
su e finito lo edilìzio, noi l' abbiamo incominciato, e posato ne abbiam
fogazzaro, 1-105: fino a ieri è l' arte naturalista che più ha dominato.
vede da lungi. rajberti, 2-165: l' insieme dell'edilìzio non ha nulla di
i giganteschi piani, quasi a distribuirvi l' identico stile gotico; tutto ciò è
b. davanzali, ii-526: allora l' umor delle piante corre alle barbe a
in ogni angolo dell'universo ella [l' attrazione] domina visibilmente; ogni movimento de'
in una arca andarono galleggiando, finché l' acqua dominò sulla terra. bocchelli,
, la polemica e la critica contro l' accademismo letterario e l'intellettualismo filosofico,
la critica contro l'accademismo letterario e l' intellettualismo filosofico, che avevano dominato nell'
lo monno dominare: / che ordene l' un anno, l'altro el vide gustare
/ che ordene l'un anno, l' altro el vide gustare; / '
, i-7: che spesso di pallor l' oro si tinge, / e vien timor
: dall'alto del castellaccio, come l' aquila dal suo nido insanguinato, il selvaggio
, gli oziosi: la noia e l' avidità li rendono malvagi. questa classe
, 80: i sapienti dissero che l' uomo savio domina le stelle. garzoni,
governano le inferiori. malvezzi, iv-257: l' equalità non solo è giudicata una dote
cor scempio durissimo? dovila, 192: l' ammiraglio,... collocato in
vantaggi, e dopo aver dominato l' uditorio con la sicurezza della sua parola
che parlavano a loro volta, riprendendo l' eterno tema della divisione e della fusione
, 12-384: le cose poi che da l' usanza dependono, come la maniera d'
questo, dico, come piace a l' usanza, che oggi vive e che domina
il genio tanto raro, e men raro l' ingegno, e frequente la semplice dottrina
falsi sistemi possano dominare tante generazioni e l' autorità far le veci della ragione.
: cucullino, il quale insieme con l' amico connal e con carilo s'era ritirato
, [genzano] domina da un lato l' aperta pianura ed il mare, dalle
. de roberto, 33: nonostante l' età, reggeva ancora dritta l'alta
nonostante l'età, reggeva ancora dritta l' alta persona e dominava la folla con la
che s'aprono fra un albero e l' altro si domina una deliziosa e ridente campagna
ergiamo un gran colonnato, che sarà l' atrio deltesedra; dal quale dominerete
è una bellezza dominare di lassù tutto l' ampio giro di mare e di paese intorno
dominare e far circolare in miniera: l' energia elettrica...; l'acqua
: l'energia elettrica...; l' acqua; e l'aria. -di
...; l'acqua; e l' aria. -di una macchina nei confronti
sua bocca. comisso, 14-14: l' impulso d'una risata fu dominato,
religiose popolaresche; discorsi a cui, dato l' avvio, non si può mettere uria
a. verri, i-72: ma quando l' animo è dominato dal tiranno giogo di
: i lapponi sono liberali: dunque l' avarizia non li domina. goldoni,
il suo stato, mi dà gran pena l' immagi- narmi che ella certamente finora non
proporzione in tutte cose che è l' essenza fondamentale di esso bello, con quella
... le è bastato averne suscitato l' immagine per sentirsene dominata.
pananti, iii-79: i loro istrumenti sono l' arabah, che è una vescica dominata
, occupato con la mente, con l' animo (da pensieri, da istinti,
con in capo già abbozzata e fervente l' immagine di ugolino, non si arresta
e autorità; controllato dalla ragione (l' ispirazione, la fantasia).
iacopone, 92-96: ha perduto [l' anima] onne zelo, /
genti e di paesi, / un de l' asia monarca, a veder troia /
, ma è città libera, in cui l' imperio è del popolo. 5.
). gemelli careri, 2-ii-436: l' autorità che... aveano gl'
terrore esercitato da me in roma durante l' assedio m'invogliavano di provare a tutti
dominatore dei cieli, signore, manda l' angiolo tuo buono, nel timore e tremore
[congresso] tra la ragione, l' umanità e la giustizia. queste dovrebbero
, uomini e cose; che ha l' abitudine del comando. c. gozzi
, gli affidò quella mansione, malgrado l' estrema giovinezza. gozzano, 493:
leve, con rulli sottoposti a creare l' equilibrio instabile e farsene dominatore, ma pur
de sanctis, petr., 37: l' immaginazione fu la sua facoltà dominatrice.
. carducci, iii-7-10: ella, [l' italia] pe 'l commercio dominatrice d'
-che impegna, che occupa totalmente l' animo e la mente (un sentimento
, di tutto il ciel di firenze, l' artista antico aveva umilmente, così espresso
su una comunità politica (e anche l' esercizio stesso del potere); governo
slaiaper, 2-421: del sangue tedesco ha l' ostinazione mulesca, la voglia e il
facoltà). beltramelli, i-169: l' astrazione non vinceva ancora il senso convulso
scoperta più amara all'orgoglio, che l' accorgersi d'essere stato, per troppa
., 28-122: in essa gerarcia son l' altre dee: / prima dominazioni e
/ prima dominazioni e poi virtudi; / l' ordine terzo di podestadi èe. a
uomo, [il papa] è l' uno / degli invisibili angeli più grande,
torla, / e che voi non l' areste, e lo sapeva, / e
se n'andasse senz'essa, lasciò stare l' orazione,
ella, come vide il prete dimenar l' aspersorio quasi in forma di volerla battere
ebbe grandissima paura e, lasciato cascar l' aspersorio, si mise a fuggire.
persone, / e per portarci dove l' estro batte, / non per starsi incrociate
giusti, i-243: qui mi cascò l' asino, e domine iddio sa se
il detto che domineddio apre ai bambini l' intendimento di quel che nasconde ai sapienti.
la moglie. e dicono che sono l' iddii terreni, che guardano tutti i
: santo giorgio... lasciò l' abito cavalleresco e vestissi l'abito de'
. lasciò l'abito cavalleresco e vestissi l' abito de'cristiani e, gittandosi nel mezzo
lo può fare domeneddio: per indicare l' estrema difficoltà o improbabilità di un evento.