. petruccelli della gattina, i-212: l' abitò [l'hòtel de sens]
della gattina, i-212: l'abitò [l' hòtel de sens] invece, sotto
v. bellini, 427: l' impresa del teatro avendo da mettere in
debuttante, non vuole darle una su l' altra. arila, 140: 4 debuttante
, un melodramma sacro, scritto per l' arciconfraternita dei pellegrini a napoli, nel
recitare i monologhi e un giorno o l' altro l'avrebbero fatto debuttar li, al
monologhi e un giorno o l'altro l' avrebbero fatto debuttar li, al trianon,
della massima parte dei giornali italiani) l' amico nostro avvocato fabrizio; se ne
, di una professione (e anche l' atto, l'opera con cui si
professione (e anche l'atto, l' opera con cui si esordisce);
e cieche, / di tacito vi son l' ultime prose, / tutte di livio
decaboon, per essere scolpita in quella l' imagine e l'effigie bovina. zeno
per essere scolpita in quella l'imagine e l' effigie bovina. zeno, iii-139:
poco peso, e di poco prezzo, l' ecatombeo non fosse che una moneta corrispondente
e pietroburgo, fra lo slavismo e l' europeismo, scompaginatosi, in altri termini
(insieme con altri prodotti) riscaldando l' acenaftene o l'acenaftilene con zolfo
prodotti) riscaldando l'acenaftene o l' acenaftilene con zolfo verso i 300° (e
i bei giorni di atene e roma con l' istituire delle feste decadarie analoghe allo spirito
magalotti, 22-3: più anticamente si distendeva l' imperio degli abissini tant'oltre verso ponente
principio della primavera quasi si confonde con l' inverno, come la fine si confonde
, come la fine si confonde con l' estate. tutte le decadi intermedie dinotabili
nel calendario della rivoluzione francese. l' aurora, i-189: un proprietario che per
tale è il torrismondo, nel quale l' ultimo poeta del rinascimento decadente aveva tentato
decadente aveva tentato quello stesso contemperamento tra l' ellenico e il barbaro. negri, 2-840
affini). carducci, iii-25-317: l' epistolario africano dei soldati rimarrà la più
accusato di un vizio decadente: e l' accusa lanciata da un fromboliere della stampa
al verso di verlaine (« je suis l' empire à la fin de la décadence
in tutti i suoi aspetti, anche l' inconscio, le manifestazioni più sottili e
dei sensi e dei sentimenti (contro l' oggettività sociale del realismo e del naturalismo
284: salirà mai all'onore del frullone l' uomo attempato che non arricci un po'
decadentismo, quasi malattia aristocratica: ma l' arte non è malattia perché è
gioso, profondamente filosofico in cui de sanctis l' aveva posto. bacchelli, 10-43
di giovinezza, lasciando nel l' anima ansie convulse di espressione poetica. vittorini
romanticismo e delle sue decadentistiche perversioni, l' idea di mistero sparsamente perdura. e
sue borche ghignanti, e anche con l' altezza del bottone del campanello, per
vico, 270: e questa con l' antecedenti degnità dànno una parte de'princìpi
la loro decadenza: la sincerità e l' energia delle convinzioni. b. croce
celando al popolo, alla corte / l' onta suprema della decadenza. e.
, 6-112: innegabile che 'pierre'segna l' inizio della decadenza di melville; una decadenza
ec. nella spagna, dico, l' ignoranza sosteneva la tirannia. guerrazzi,
di dio. carducci, ii-10-16: l' ultima tua lettera è un po'sciocca,
simulato implichi, / e che dal- l' esser suo l'arte decada. redi,
/ e che dal- l'esser suo l' arte decada. redi, 16-viii-137: dopo
quei furono in fine che fecero decadere l' uso de'servi. algarotti, 2-29:
, vengono con questi lumi ad imparare l' arte di governare ancor essi le città loro
di decadenza, tutto decadde, non solo l' amor di patria e la congiunta vita
: la delicata, stremata fantasia, l' eleganza del rinascimento imputridiva, decadeva,
moravia, i-43: questi pensieri gli davano l' impressione d'essere molto malvagio, gli
landolfi, 7-125: non voglio abbandonare l' argomento senza affermare che l'uomo decade
voglio abbandonare l'argomento senza affermare che l' uomo decade e involgarisce, si fa
alvaro, 14-59: ci eravamo dato l' appuntamento in un caffè di lusso.
): per le varie mutazioni de l' isola e per le guerre civili erano de
di sicilia suoi successori procurare o accettar l' imperio; e che accettandolo, subito
, vi-2-111: statuiscono le leggi canoniche che l' en- fiteuta decada quando non avrà pagato
su le corde dell'arpa pareva che l' aria fiorisse intorno, decadendo il sole
, diventa alto imperioso sui viali, l' aria si popola di vaghe paure.
sospesa per ordine del direttorio esecutivo, l' autore poco attaccato ai titoli, sostituisce
dal popolo. e ne han tratto l' aggettivo: 'la media temperatura decadica
e per lo contradio la povertà, l' ignominia senza colpa, lo dicadimento della
amenità della pancaccia, e nel sentir l' avventure de'nostri zerbini, il mestier
per molti argomenti si è potuto comprendere l' attinenza dei pubblici costumi alle arti, e
curia romana. carducci, iii-12-76: e l' arte considerata per sé sola non fu
d'annunzio, iii-1-1181: mi sembra che l' immobilità dell'anima nel fuoco di una
. dovunque è il decadimento, ma l' ideale traspira da ogni parte...
e chiudeva, da quel lato, l' orizzonte. landolfi, 2-44: il palazzotto
e il decadimento, quando era ancor fresca l' impronta dei primi modelli.
in tetradramma in decadramma, e perfin l' elefante d'etruria e i serpenti di
. s. maffei, 1-39: l' altre due [medaglie] mostrano l'arti
l'altre due [medaglie] mostrano l' arti già decadute. algarotti, 3-14
fiorentino in voga a quel tempo, l' immensa caldaia nella quale ebolliva il cuore
sarebbe stata dal pontefice dechiarata decaduta per l' eresia. dovila, 401: narrando i
ostante il giuramento di fedeltà, levargli l' obbedienza. lanzi, v-299: facendo
, un esagono nel decagono, e l' altare nel centro. = voce
3-31: decalca il ritratto del re e l' arma nazionale sulle bandiere dei coscritti.
, alcool e gomma adragante (e l' operazione consiste nella semplice applicazione del foglio
applicazione del foglio di carta che contiene l' immagine, leggermente bagnato, contro la
o letteraria. oriaiti, x-4-21: l' impero romano, reso con un processo
sono... il decalitro, l' ettolitro, il metro cubo.
loro i precetti del decalogo, cavando l' esposizione da'commentari che ha appresso di
di fulmini. casti, i-1-120: l' abate è un uom sì saggio, /
82): perché sempre quel popolo l' osservasse, comandò che quando fosse morto,
; tende certamente a render meno difficile l' introdurre nella letteratura le idee, e
, finché gli fu forza il vedere l' ultima ora del viver suo. segneri
mi rimanga ancor qualche impegno, avendo lasciata l' anno passato l'opera imperfetta a cagion
impegno, avendo lasciata l'anno passato l' opera imperfetta a cagion della indisposizion che
matilde...; se mai l' imperatore ovvero il re enrico avessero contravvenuto
non è. ma la vedrai presto. l' ho inviata a napoli. così avrai
lui o bernardino, essendo disobligati l' uno e l'altro per me- zanità
o bernardino, essendo disobligati l'uno e l' altro per me- zanità del papa o
disobbligato, se non da colui che l' avea fatto pigliare. goldoni, vii-1191
il liberarsi da obblighi, impegni; l' essere libero da tutto ciò che comporta un
dicendo che era glosa contraria al testo l' introdurre in quel luoco dispensa, cioè
8-m: una puttana, che non ha l' animo, se non al denaio
sfrondò gli allori di cesare, atterrò l' eminenza di quelle palme, disoccupò le
occupazioni; che ha cessato o sospeso l' attività consueta. -assol.: che
noia è mal comune. comune è l' essere disoccupato, o sfaccendato per dir
istruttivo, sempre si lusinga d'aver colta l' attenzione degli uomini disoccupata. imbriani,
senza nemmeno guardarsi attorno, per cercare l' uomo che potesse amarla davvero.
: li quali [chierici] con l' aiuto de'detti becchini, senza faticarsi in
che mia moglie la persuada ad accettare l' appartamento. diremo fin che mi resta disoccupato
soli disoccupati. de amicis, i-533: l' emozione provata al piccolo teatro dell'opera
c. e. gadda, 2-62: l' ultima possibile coincidenza fra il vecchio ritratto
di traverso. einaudi, 1-140: l' esistenza in un paese di un milione e
era sabato, ella gli dovè dare l' equivalente del salario che ogni settimana egli
. mancanza di un'occupazione, l' essere sfaccendato; condizione di chi vive
scioperataggine. milizia, ii-337: l' inclinazione nasce talvolta da cause accidentali;
cosa per il disoccupato e un'altra per l' occupato. per il disoccupato è come
più presto, se no muore; per l' occupato è una malattia che gira e
restava ormai inerte e senza interesse verso l' esperimento riformista. il tono della vita
(disòleo). industr. estrarre l' olio dai semi oleosi. = comp
la quale io pergo, / da l' àspera fortuna me disombra, / disfatto sia
, e la sua luce altera / l' alma disombri, e 'l peccator non
rifl. foscolo, xi-1-256: l' accademia tutta volea farlo, ma
) ho voluto non dimeno più tosto l' onesto con danno, che l'utile
tosto l'onesto con danno, che l' utile con disonestà seguitare. botta, 4-300
, la grossolanità, la disonestà e l' avarizia dei frati furono cagione potissima delle
. alvaro, 14-123: è mutata l' idea di disonestà. l'onestà sarebbe
: è mutata l'idea di disonestà. l' onestà sarebbe carattere di persone che non
e la renitenza della madre non glie l' avesse fatto assolutamente abbonire. leopardi, 987
più di qualunque altro male, mette l' uomo in pericolo manifesto di dannazione.
tu odi messa, ovvero ori o dici l' uficio, che quando tu scrivi.
93: la promessa se fatta l' avea, tu non dovevi così pubblicamente adomandarla
il male. michelstaedter, 855: l' attività persuasiva resta inimica come quella che
sulla fronte, in una natica; e l' avrebbero disonestamente ucciso, se un caporale
lui ferito in una gamba, non l' avesse generosamente salvato e frenata l'ira
non l'avesse generosamente salvato e frenata l' ira soldatesca. 4. senza pudore
disonesta- e scelleratamente costoro abbiano cultivato [l' idolatria], questa è cosa manifesta
che possa disonestare la magnificenza sua né l' ordine del suo imperio, né confondere
ordine del suo imperio, né confondere l' ordine dell'universo. giovanni da samminiato
i-226: se tu non vuoi disonestare l' arte che tu pigli di fare, ti
sarà mai che ella disonesti la mente con l' avidità de la pecunia. davila,
le mani de'greci, 11 quali l' uccidano o villanamente la disonestino. s.
morire si dee allora, quando ancora l' anima è nel corpo, e per ammaestramento
dolci aguati delli desiderii, e spogliasi l' altre passioni dell'anima. =
= deriv. da disonesto (con l' erronea iterazione del suffisso per intensificare il
certa persona. giamboni, 124: l' avarizia è disonesta e non sazievole cupidezza
di pudicità, gli privavano parimente de l' avere. davila, 22: essere cosa
della fortuna, la quale, perché l' angoscia dell'animo non menomasse, niuna
delle lettere non si tiene per disonesto l' entrare uno a trattare e professare cose
togliere la roba, la vita e l' onore, come una disonestissima puttana,
ma disoneste, / piacque di passar l' ore a lambertaccio. colletta, iv-254:
, numerate e descritte in un libro, l' infame traffico era concesso con un foglio
corpo è 10 toccamento, nella quale l' uomo pecca gravemente quando alcuna cosa tocca
di disonesto amore. cieco, 2-78: l' obbediente balia obbedì tosto / il precetto
re, cercando quella / ancor che l' atto fosse disonesto. tolomei, i-83:
lei / vinca il pensier lascivo e l' appetito. gemelli careri, 2- i-184
b. davanzali, ii-594: l' antica comedia, disonesta e maldicente,
, / come 'l sol muta quadra, l' ora sesta. esopo volgar.,
/ ben che tenuta in vita disonesta / l' abbia grifone obbrobriosamente. angiolini, xxiii-281
, la seduzione, il temperamento, l' istesso rigor delle leggi fanno determinare per un
grandissimo. firenzuola, 419: mostrosi l' un all'altro la disonesta gola d'
d'una vela, / tanto è l' uom di statura disonesta. 9
. tozzi, iv-169: egli stesso l' aveva accolta in casa! ed ora,
la grazia / colui che mal e disonesto l' usa. cavalca, ii-233: or
dalla detrazione il disonoraménto, dal furto l' usurpamento; onde pare, che egli [
usurpamento; onde pare, che egli [l' adulterio] rompa più precetti ad un
fa due parti. una che comprende l' eccesso della virtù e del vizio,
(disonóro). togliere, macchiare l' onore, la reputazione; screditare, infamare
sua? chi onorerà colui che disonora l' anima sua? savonarola, iv-230: io
costuma era nel reame di francia che l' uomo ch'era degno d'essere disonorato e
bellissima disonora. monti, v-384: l' accademia della crusca, lungi dal contribuire
e alla gloria della nostra lingua, l' ha indegnamente disonorata, dif- formata,
abbatté senza misericordia disonorandolo prima, dandogli l' aspetto di un vecchio.
pioggia, abbatte e sfronda e sfiora / l' erbe, e gli arbori scorsa e
. scadere nella pubblica stima, perdere l' onore, compromettersi. -in partic.,
ciascuno dell'età nostra ha potuto vedere l' ordine del s. michele de re
chi? mi dica con chi, che l' ammazzo! l'ammazzo!
con chi, che l'ammazzo! l' ammazzo! = comp. da
superi, disonoratissimo). che ha perduto l' onore, la reputazione; che è
capo?... o per l' amico? d'annunzio, iv-2-378: io
vile ed infame, e ragunata a l' ombra disutile di quelle disonorate mura espugnate
la provava. pallavicino, ii-181: l' imperadore medesimo intendendo che la causa non
, simulato fino al sorriso, accusava l' impossibilità di resistere. 2. azione
fatta per mancanza di rispetto, con l' intento di umiliare o di diminuire il
di lassù n'intenda il suono / l' iniqua luna, in cui disnor ragiono
: disonorevole. pagliaresi, xliii-80: l' altro gòffan, per vincer quel pruovo
il cervello, se è pazzia, o l' animo, se è cattiveria, fino
odio, si è lo stremo e l' ultimo di stoltizia: se non a colui
ciò che alla potenza d'alquanti grandi l' onore e la libertà sua in grazia vegna
occlusione, deostruire (il corpo, l' intestino). bencivenni [crusca
mattioli [dioscoride], 317: l' aglio si può usare non solamente come
esempio, siete stitico di corpo, l' ultima operazione in milano sia quella di prendere
tue: / da poi che fu creato l' universo, / un caso sì disorbitante
disorbitante. disorbitanza, sf. l' eccedere, l'essere eccessivo; esorbitanza
disorbitanza, sf. l'eccedere, l' essere eccessivo; esorbitanza. -anche in
qui ora sol questo, che fra l' altre disorbitanze, che molte e grandi vi
iii-2-269: ti voglio distinguere e definire l' opera del lodatore, e la disorbitanza
que'due fratelli, depende e finisce l' azione di quella favola; non ostante
, i-55: ma perché gemebondo brancico per l' oleoso silenzio, perché disorbito spasmodicamente i
). sbarbaro, 1-242: l' obbligo, che si attribuisce, di onorarmi
, 1-6-243: in veder quel disordinamento e l' attacco... cominciò parimente a
manifesto lo principale intento, cioè che l' autoritade del filosofo sommo...
c., 46: anche promise loro l' avere de'ricchi, i quali intendea
lasciare quel vacuo, per non disordinare l' universo. guicciardini, vii-79: e1
i peccati sono, che disordinano tutta l' anima, ma le virtudi la fanno ordinata
la quale adamo, peccando e perdendo l' originale giustizia, la quale iddio gli
savonarola, 8-i-52: el diavolo disordinò l' amore suo, quale doveva volgere verso
ciò, che disgusta il palato o l' odorato, cioè ne disordina le fibre,
, come effigiai si scaglia / e l' urta con lo scudo e con la spalla
, perché... quella disordina l' avversario, questa lo rompe. botta,
lo rompe. botta, 5-59: l' ordinamento della corsica disordinava genova. mazzini
ha disordinata. cieco, 24-13: sol l' uomo è quel che disordina spesso /
, e per lo orrore qualche volta l' uomo si poteria disordinare dentro dalla ragione.
le apartengono non si trova preparato con l' animo e con le forze, come sarebbe
ragioni si disordinarono i successi, e rimase l' esecuzione di sì grande impresa quasi del
e la fame, col non fare disordinare l' esercito. equicola, 27:
, talché tutti li medici a morte l' avevano sfidata, e per morta la
molti altri sono, che tanto troppo sentono l' avversità, che si disordinano in dolore
non parla se non disordinatamente, per l' odio e per la invidia che 'l
. di costanzo, 1-242: perché ancora l' esercito fosse grande, soli quei ch'
grande, soli quei ch'erano stipendiati osservavano l' ordine militare, e gli altri come
sì se'tu in tenebre, ovvero se l' ami troppo disordinatamente. s. caterina
e di vino e di carne tutto l' anno. comisso, 12-112: fu questo
né mese né anno, ma tutto l' universo sarebbe disordinato, e lo movimento
sono disordinati, col ferro e con l' ardimento si faccia la via. machiavelli,
. di costanzo, 1-432: le parole l' uscivano di bocca disordinate, ch'erano
dai poeti. torti, xix-4-892: l' epopea dell'ariosto doveva essere in conseguenza
, ma eccentriche al punto da toccare l' incomprensibile, avrebbero finito per fare del
[erano] venute presto presto dopo l' apparizione di certa disordinata piuma sopra un
essi e'nomi de'favellatori e mutate l' introduzioni a'ragionamenti...) che
sua famiglia. monti, iii-305: l' ultima vostra carissima essendo stata portata in tempo
fu ben giudicato di dio, che l' orgoglio e superbia de'francesi fu punita per
dante, conv., iv-xvi-5: dice l' ecclesiaste: guai a te, terra
disordinati e disonesti. lalli, 2-3-71: l' amor disordinato e vano / anco è
: gran disgrazia è per una moglie l' avere un marito disordinato. tommaseo,
carducci, iii-6-480: per una parte l' impeto delle novità portò le menti oltre
riproduzione di forme straniere, per un'altra l' amor disordinato del vecchio le respinse nel
e febbrile, per le disordinate pretese che l' hanno viziata. landolfi, 8-140:
, iii-142: i poeti sogliono simulare l' estro, un certo impeto disordinato, ima
bontempelli, 7-41: non è più l' amore che le ho portato fino a
, i-v-5: colui che è ordinato a l' altrui servigio dee avere quelle disposizioni che
quel tumulto di forze apparentemente disordinatrici, l' azione meravigliosa della provvidenza che vi
disus. il mettere in disordine, l' essere in disordine; stato, condizione
, 59: si volete saper l' ordine, o disordine, di miei amori
sarà agevole da persuadersi, ch'anche l' inferno sia ne'suoi disordini ordinato,
. tommaseo, i-293: a ponente è l' orto, che avrà allora avuto certamente
di presente. segneri, iii-1-216: l' ira divina... è un giudicio
la pena. lambruschini, 2-224: l' uomo era divenuto oggetto di disapprovazione agli
altre simili cose. genovesi, 2-6: l' opposto del metodo è il disordine e
, e nel preparare o nel nascondere l' evento, indicazioni e talora silenzi così
i vizi dell'elocuzione, e neanche l' imperversare della retorica, gli urli e
ricavassero le forme, la costruzione, l' ornato. milizia, xix-4-1051: più tempo
ferocemente ciascuno con la voce e con l' esempio a seguitarlo, abbandonando l'awantaggio
con l'esempio a seguitarlo, abbandonando l' awantaggio del sito, urtò con tanto
, incompostezza (degli abiti); l' essere arruffato, non ravviato, sciolto (
crine. monti, x-3-71: piangon l' indegno eccidio / de'vezzi, ahi rio
così dire nell'arme, e si danno l' ultima vernice d'un certo disordine ricercato
partorisce quiete, la quiete ozio, l' ozio disordine, il disordine rovina. guicciardini
non intendendo la cagione de'disordini, non l' attribuiscono a quello errore che gli ha
: deliberazione più onorata sarebbe stata abbracciar l' impresa che seppe pigliar il sempre glorioso
doni, 3-89: dicono alcuni che l' hanno veduto, esserci degli uomini maschi
fossi stata di queste savie donne, l' avrebbe nettato bene bene que'sassi e poi
dei suoi nervi esasperati. sentiva venire l' accesso estremo della mania come si sente il
dei sensi, ed egli sentì realmente l' odore del giglio al quale la ragazza
ii-477: per sorte s'ammalò [l' uomo] per non so che disordeni
risico di peggiorare. goldoni, vii-1007: l' innocente divertimento della campagna è divenuto a'
è pel paese qualche luogo più pericoloso l' uno che l'altro, ma universalmente tutto
qualche luogo più pericoloso l'uno che l' altro, ma universalmente tutto el paese
tengono inimicizia e stanno in briga e quistione l' uno coll'altro. -atto
il corso naturale di un fenomeno o l' evolversi di una situazione); complicazione
volti [i bifolchi] con tutto l' animo all'aratolo ed avendo gli occhi
: se quella intelligenzia, che da l' oriente a l'occidente volge la nona spera
intelligenzia, che da l'oriente a l' occidente volge la nona spera, secondo la
legge data a lei da dio, a l' opposito la volgesse, grande desordine e
tommaseo, i-423: il direttore, l' uomo del sacrifizio, lascia a un tratto
defraudar i creditori del padre col ripudiarne l' eredità? rovani, ii-235: egli stesso
oggetto); scomposto, scompigliato (l' abbigliamento, le vesti); disturbato
ii-63: il pianelli capì che era l' ora di tornare a casa e, tra
costanzo, 1-172: all'improviso assalirò l' esercito, e lo posero in disordine
in giorno. galileo, 1-1-282: l' invigilare acciò traportata dalla fanciullezza non cadesse
dinuccio donde risulti più vaghezza. guai l' euritmia in una città grande.
. alfieri, 6-40: feci arrivar l' alta notizia al padre / disorecchiato esser
fìgur. carducci, iii-7-302: l' italia... era travagliata da un
accolse, anche testé, disorganicamente, l' eredità. = comp. di
idee anarchia e disorganicità e vi contrappongono l' ordine del passato. = deriv
per la sua povertà, come per l' ordimento e l'andatura slegata, disorganica,
povertà, come per l'ordimento e l' andatura slegata, disorganica, floscia,
al disorganismo, e la sanità è l' equilibrio dello squilibrio perché domina e rinserra
la malattia. gramsci, 9-326: l' unione sindacale è un disorganismo che non
. disorganizzare, tr. turbare l' ordine, impedire il regolare funzionamento di
., sarebbe meglio per chi vuole l' eleganza, e l'italianità. carducci
meglio per chi vuole l'eleganza, e l' italianità. carducci, iii-6-465: nell'
disorganizzata. michelstaedter, 334: l' organismo è sciolto e spostato: la vita
ma alterata organizzazione, non è già l' effetto, ma la cagione della malattia.
vantarsi di non aver mai a perder l' uso della ragione, o per sempre o
. (di$oriènto). far perdere l' orientamento, distogliere dalla meta prefissa.
. banti, 8-60: fuori, l' azzurro del cielo, densissimo, i
le pesanti smanacciate del vento, disorientano l' itinerario della passeggiata pome ridiana
mi fece male fin da principio, ma l' averci durato fino in fondo mi disorientò
disorienta. manzini, 8-113: prima l' aveva pretesa, tanta stordita remissività, guadagnandosela
), agg. che ha perso l' orientamento, la direzione; che ha
ai disorientati non basta dunque rivolgersi verso l' oriente, neppure se abbiano confiscato l'
l'oriente, neppure se abbiano confiscato l' olio del santo sepolcro per riempirne le ampolle
a raccontare che piove, perché ho l' ombrello aperto in mano, e lo so
esordio. oriani, x-4-250: invano l' anima, stanca da quest'alternativa di
. (disórlo). raro. levare l' orlo (a indumenti, panni,
intr. con la particella pronominale: perdere l' orlo. = comp. da dis-con
, 1-328: 'disormeggiare', è levare l' ancora d'afforco, o la seconda ancora
. disorméggio, sm. marin. l' operazione di disormeggiare una nave, un'
arte adomandomi il parlare, mi disoma l' anima col parlare soverchio. -rifl
disomava. onde dispuose le collane e l' altre gioie, e in capo si puose
(disorpèllo). disus. togliere l' orpello, mettere a nudo, svelare.
delle più ascose voglie / ne'cuor l' intimo ognor si disorpella, / tanto lor
, quando bisogno e necessità di difendere l' onore lo vi chiamasse. l
scoprire la verità... e l' utile principale che ne può ricavare l'
l'utile principale che ne può ricavare l' arte nostra, benché paia a certuni,
albertano volgar., 1-44: se l' animo tuo è savio dispensasi e disortiscesi
disoscurare, tr. letter. togliere l' oscurità, rischiarare, illuminare. -
disossaménto, sm. il disossare, l' essere disossato. tecchi,
con più agio, o per studiarne l' interna struttura. l. bellini
l. bellini, 5-2-19: esercita [l' anatomia] sopra loro l'arti e
esercita [l'anatomia] sopra loro l' arti e le forze de'suoi strumenti disfacitori
fìgur. tasso, 1-18-21: pur l' ordine rimase intero e saldo: /
e saldo: / e dove cade l' un, trafitto 'l ventre, / subito
, 85: ma, lasso, l' alma ho fredda e 'l cor di smalto
petto disossato ondeggia. milizia, xix-4-1075: l' anatomia è al suo solito molta,
è al suo solito molta, e l' espressione è un zero. la maggior
inibizioni tradizionali erano più rigorose. cosicché l' accusavano di servirsi d'ima forma rotta,
prodotto ossidato, è capace di sottrarne l' ossigeno presente (e spesso fino al grado
. v.]: 'disossidare', togliere l' ossigeno alle sostanze colle quali quest'elemento
stato fuso, allo scopo di evitare l' alterazione delle caratteristiche del metallo solidificato.
soldati di silio stavano sospesi a veder l' esito dell'altrui sollevamento: ne'disottani entrò
. bissari, lx-2-26: rosinda l' altra astretta dal fra tello
, e rimaner vincitore; tosto conseguì l' uno, disottenne l'altro. =
vincitore; tosto conseguì l'uno, disottenne l' altro. = comp. da dis-con
se affatto la terra dispaccandosi, / l' infeme sedi a forza ne disserri.
date parole alcuni giorni, ora con l' indisposizione, ora con l'occupazione, ora
ora con l'indisposizione, ora con l' occupazione, ora con una cosa e
come per parte sua, che dicesse l' ambasciata a quei governatori, che sarebbe
di ferree ruote! / flagel continuo l' aria percote: / che fia? dispacciasi
per fiel più non ammale, / e l' entragno gli sbratta e gli dispaccia.
che intende prendere (e, per l' importanza della comunicazione, lo scritto può
corriere. galileo, 1-2-143: dopo l' ultima sua... erano passati
nomina. magalotti, 9-1-101: dichiarando l' istanze, che più volte m'avete
ombrosa, richiamato da un dispaccio urgente. l' asma di nostra madre s'era improvvisamente
, che risiede in siviglia, secondo l' uso d'essa, m'imbarcai.
le mie rime... dopo l' impressione per molte reiterate edizioni hanno avuto
, 7-45: assai la voce lor chiaro l' abbaia / quando vegnono a'due punti
le genti grosse, / te ne farò l' espe- rienzia ancora, / non ne
espe- rienzia ancora, / non ne l' altrui, ma nel mio corpo or ora
-recipr. buti, 1-206: l' avaro dice che tiene, e il prodigo
gitta; e così si dispaiono, e l' uno rimprovera all'altro, partendosi l'
l'uno rimprovera all'altro, partendosi l' uno dall'altro. 2.
che sì dispaia / le membra con l' omor che mal converte, / che 'l
e sì sproporzionate le membra, con l' umor che mal converte, cioè con
umor che mal converte, cioè con l' umor che si converte in mala parte.
, 5-116: vedrai, che dal sermon l' opre dispaia / questo falso zenon.
il giogo, la coppia dispaiata, l' ignoranza di ciò che ei fa; ma
d'ascoli, 34: tal tempesta per l' aere despande / la sua potenzia [
ma, poiché getto i fiocini ne l' aia, / centa s'awede, centa
centa la massaia / mi ricerca con l' iridi benigne. / « bevesti il
. - al figur.: effondersi (l' animo, lo spirito). lacopone
erasto è conducto per dover parlare dinanzi a l' imperatore padre suo. pagano, 1-264
albertano volgar., 1-40: ancor l' uomo che dicie parole d'inganno usinghevili
pagano, 1-263: d'awantaggio, se l' esistenza e la vita è solo
ch'io sia quello che dispantani l' asino. = comp. da
le to vaglie, dar l' acqua alle mani, dar la tovaglia,
di disparato. disparatézza, sf. l' essere disparato; diversità, disparità;
dalla medesimezza interna, che ti mostra l' unità della forza produttiva sotto le
: all'opposto del semicircolo scaturiva l' acquitrino, ma così disparato, che quella
perciò la presunzione si fa innanzi, l' interesse, la superbia e l'ambizione
innanzi, l'interesse, la superbia e l' ambizione per dispareggiarsi dagli altri.
oscura ogni altra [gloria], e l' opera dispare. tramater [s.
cavalca, vii-40: pazientemente sono da udire l' o- pinioni altrui; e se pur
come dice il proverbio, non varia l' amicizia, ma quando sono in simili dispareri
ci veggo. anzi, più assai / l' angli co'galli concordar bramoso. manzoni
s. v.]: 'disparere'riguarda l' intelletto; 'discordia 'l'animo,
'disparere'riguarda l'intelletto; 'discordia 'l' animo, il cuore. differiscono quindi per
animo, il cuore. differiscono quindi per l' oggetto. quello è differenza, contrarietà
., vii-74: dispargerò loro, l' uomo da'suoi fratelli, e li padri
cicerone volgar., 2-9: se l' animo è cuore o sangue o cerebro
, 3-1-113: considerisi ora qual sarebbe l' azion del sole dentro alla zona torrida,
possibili in due dadi di sei facce l' uno, quali si usano, sono
com'esser può dissimile e dispari / l' infinita beltà, 'l superchio lume /
et in virtù dispari, / che l' un via passa, e l'altro morto
che l'un via passa, e l' altro morto resta. v. franco,
. franco, 347: sparsi per l' ombre, siedono i pastori, / e
amici: e benché abbia egli per inimico l' universale, le forze tuttavia son tanto
le forze tuttavia son tanto dispari stante l' opinione, che si può anche asserire
, / tanto ch'io volsi in su l' ardita faccia, / gridando a dio
. a vendicare sé e il fratello e l' avolo e la madre, e non
umani. d'azeglio, 1-167: l' 'uomo', quando ha il coltello pel
che nei suoi momenti dispari faceva tremare l' aria solo con quattro parole.
disparve per lo foco, / come per l' acqua 11 pesce andando al fondo.
pende; / ma, qual'or l' acqua o il pome vuol gustare, /
o il pome vuol gustare, / subito l' acqua e 'l pome via dispare
d'annunzio, iv-2-222: raccolse tutta l' anima in un atto di scherno indescrivibile.
gadda, 2-50: disparve, con l' odore buono, il mistero della rimessa,
era una baccante. pratolini, 6-245: l' im magine di elena apparve
grondò nella piletta dalle sue dita che ce l' avevano attinta. carducci, iii-6-472:
quelle scuole si tacquero, que'maestri l' un dopo l'altro disparvero; rimangono i
tacquero, que'maestri l'un dopo l' altro disparvero; rimangono i templi,
fuggita. nencioni, vi-1036: se l' umana famiglia, d'improvvisa / morte colpita
marino, vii-241: [venere] ha l' aspetto chiaro, sereno e più d'
a mancare. pananti, iii-218: l' affricano dey fu umiliato ma la sua
, / boschi e torrenti! / l' inno dei liberi / s'oda echeggiar.
moravia, 12-77: la calma e l' alterigia di maria luisa, deboli freni
lavergne disparì ne la paura: / l' armi fallian. viani, 13-320: l'
l'armi fallian. viani, 13-320: l' auto strisciò l'asfalto, frenò:
viani, 13-320: l'auto strisciò l' asfalto, frenò: salitovi sopra il maestro
di figliuola grande e rotonda che è l' ammirazione del vicinato. ma altresì quanta
ed invisibile disparizione. manfredi, 1-297: l' ultima sua disparizione, e la prima
cuor contenti a pancia liscia, con l' aureola dell'ideale su la scriminatura romantica della
alberta. tanaglia, 1-1511: quanto l' ulive può, macini tosto, /
disparte sol la prima volta, / e l' olio ottimo fia non con più costo
da parte, lontano. -ma l' uso moderno conosce soltanto la locuz.
dante, conv., iv-vn-3: l' erba multiplica nel campo non cultato,
della battaglia. petrarca, 238-10: l' altre maggior di tempo o di fortuna
annunzio, iii-1-1140: sapevo che sarebbe venuta l' ora dell'elezione pel tuo sangue giovine
, iii-4-16: allora per la prima volta l' ira... fece fare [
disparte. tozzi, i-104: ma io l' ho specie con giulio, che è
di quelle contrade / colà dove dimora l' avenente. statuto dell'arte dei vinaltieri
. carducci, iii-18- 110: l' ode del fantoni a ferdinando per il graziato
. dispartènza, sf. ant. l' allontanarsi dal luogo dove ci si trova
maestro alberto, 119: quando l' anima e 'l corpo in uno si
dispartiménto, si dissolve, chiaro è che l' animale muore e che più animale non
ch'ala natura / parve che fosse l' ora / del mio dispartimento, / con
ha'pietanza, / disparti amore e togli l' allegranza / e dài cordoglio. fra
e li altri troiani, li quali l' aspra tempesta aveva dispartiti per lo mare
le due consonanti fra mezzo si dispartono l' ima dall'altra, e fassi 'sguar-do
. pindemonte, iii-493: o pesar l' aere, misurar la terra, / la
leonardo, 3-362: né si storce l' acqua che libera cade dalla canna,
di coloro, de'quali la dissimiglianza disparte l' amistadi. -liberare, sgombrare (
, sì mi disparti / dal mio cuore l' alma e i spirti? soldani,
; discostarsi. giamboni, 7-130: l' avversario né alla sua parte diritta,
disparte. maestro alberto, 162: ma l' ultimo [cerchio] di fuori di
1-2-65: astolfo, che di dietro l' ha ascoltato, / occultamente se
trattato del ben vivere, 14: come l' anima si disparte, tutta sua beltade
tutti insieme sottosopra, e non sono disparte l' uno dall'altro. maestro alberto,
: questo [fuoco santissimo] è l' ardente rubo di moisè, le lingue
, le lingue dispartite di fuoco, l' infiammato carro di elia, il quale
. loredano, 2-326: io ricuso l' invito di mangiar seco, perché di giorno
delle voci, ch'hanno sovra esse l' accento, come * sì, fu,
man tei ravvolto al braccio: / ha l' aspetto disparuto. 2. di
al fìgur.: il far cessare, l' estinguere (un vizio).
32-12: que'ch'è ricco face [l' amore] dispendente. dispèndere (
ripreso ch'elli avea troppo malamente dispeso l' avere di roma. novellino, vi-75
per lo più, vi è connessa l' idea di grave o eccessivo onere);
giammai non si è mossa, rapisce seco l' elemento del fuoco. pallavicino, 8-193
sencia stipendio. bembo, 1-259: da l' alma, ch'a te fa verace
sì gravi suoi dispendi, / sgombra l' antiche nebbie. pallavicino, 7-367: essendo
pallavicino, 7-367: essendo egli [l' alimento] misto di molte parti disutili e
e quiete di ognuno fu necessario trovar l' ordine delle città, cioè d'una collegazione
effetto col minimo dispendio, si rappresenta l' unione e si esercita la comune forza del
, valori, ecc.); l' insieme di fatiche, di affanni, di
arsibile ebbe le sue fiamme pasciute e l' alte rocche, con dispendio grandissimo tirate
al guadagno della riputazione e all'accumular l' oro della gloria. g. bentivoglio
poterono sostenere, pare che abbiano istrutto l' universale, anzi convinto oggimai intorno alla
più appropriata. giusti, ii-461: per l' edizione che preparate delle opere di foscolo
) che il docente universitario tiene durante l' anno accademico e che si pubblica durante
corpo miracoloso. moravia, i-273: l' occhio gli cadde sulle dispense universitarie sparpagliate
chiavi, che s'adoperano a tutte l' ore, come della volta, della cella
dispensa della presunzione. 2. l' insieme delle persone che, in una casa
senza personal genio scambievole debbano aver comune l' assistenza alla sacrestia, al refettorio, all'
picchiò al finestrino della dispensa per chiamare l' impiegato e non senza sforzo, seppe attendere
ove tengonsi robe da mangiare, e poi l' armadio ove dette cose ripongonsi. d'
i minuti dell'ora culinaria, / tra l' odor delle spezie svampate dal dispensino,
: di altre suppellettili, non mancava l' appartamento: come una dispensina di legno
= cfr. dispensa1 (con l' idea di 'provvista 'da distribuire,
cessazione del rapporto di pubblico impiego quando l' impiegato è divenuto inabile per motivi di
meglio? intanto chiederemo la dispensa per l' altre due denunzie. hanno a avere un
su cui ci si siede per difendere l' alfine acquisito diritto all'ignoranza. savinio
ripassò negli annunci mortuari le dispense dal- l' inviare fiori. 3. letter
in quel caso il voto, lo fa l' autorità del superior dispensante.
menato a lo gusto del sapore; / l' affetto trita coi denti ed enghiotte con
fervore, / poi lo coce co l' amore, tràine 'l frutto del paidato,
il quale con una falsa varietà distrugge l' unità, guasta l'insieme e rompe
falsa varietà distrugge l'unità, guasta l' insieme e rompe l'armonia delle fabbriche
unità, guasta l'insieme e rompe l' armonia delle fabbriche. par ini, giorno
a revolverate a corso vittorio! -grida l' uomo che dispensa l'edizione notturna del
corso vittorio! -grida l'uomo che dispensa l' edizione notturna del giornale. brancoli,
quando le prede / si dispensan ne l' ozio e ne la pace, / nostri
mirasti: ch'ove al gran governo / l' élite cure dispensa, ivi è luigi
, né dispensato come doveva, anzi l' aveva tutto ispeso in quelli due amici.
, 62: avido uomo industre / l' inteste merci sue di seta e d'oro
tasso, 18-62: del dì cui de l' assalto il dì successe, / gran
, 1-15: a tre tempi dispensa l' animo tuo, le cose presenti ordina
albertano volgar., 1-44: se l' animo tuo è savio dispensasi e disortisciesi
la carne, / sazio di quel che l' orticel dispensa. baldinucci, 9-viii-50
il mare, o il fiume, o l' orticel dispensa. = voce dotta
. testi fiorentini, 96: tucte l' altre possessioni le quali avea tolte a
altre possessioni le quali avea tolte a l' altre chiese, o a cherici o a
che pensi ad altro, questo più l' offende. machiavelli, 706: -ma quel
il rapporto di pubblico impiego (quando l' impiegato è divenuto inabile o ha
alla loro casa; dopo questo termine l' uso le dispensa da tal complimento.
di quei feudi e beni desse a lui l' amministrazione i frutti e la giurisdizione de'
, cioè * luogo dove si dispensa l' oftalmia ', ovvero 4 adatto, o
4 adatto, o ordinato a dispensare l' oftalmia ', laddove e'sembra che invece
ma è luogo, aggiunto al nome l' aggettivo che lo qualifica, dove si
magioni, vi fa fiorire il governo, l' ordine, la buona dispensativa e la
io voluto fare qualche diligenza per rintracciar l' epoca di questa proscrizione così universale di
aspirano alla vita eterna indistintamente è prescritta l' orazione,... così niuno si
mi è stata resa se non ieri l' altro; e questo non tanto per
quell'altro. gobetti, 1-44: l' ideale del governo è ima monarchia paterna dispensatrice
, 944: la morte appare non l' aborrito spettro armato di falce, ma
levi, 2-194: lo stato è l' incarnazione della carità, e il suo dispensatore
sì che tra tutte le mogli e l' amiche che erano tante, non ebbe
: ahi, piaciuto fosse al dispensatore de l' universo che la cagione de la mia
, come parla agostino, doma però l' alterigia umana, e viene idolatrato da
velo indegno a terra sparto, / rifuggirà l' ignudo animo a dite, / e
l' effusione del cuore l'altissimo dispensatore dei beni
l'effusione del cuore l' altissimo dispensatore dei beni e dei mali
ella non è tua e che te l' ha data dio perché tu la dispensi
della gloria. spolverini, xxx-1-70: l' attento cultor, che a tempo mosse /
. passavanti, 81: nella confessione l' uomo si sottomette a'ministri della chiesa
novellino, vi-76: il giovane prese tutto l' oro e diello a questo scacciato re
le limosine. speroni, 1-3-172: l' oro, l'ariento e l'altre cose
speroni, 1-3-172: l'oro, l' ariento e l'altre cose cotali, nella
: l'oro, l'ariento e l' altre cose cotali, nella cui dispensazione,
, ed esercitano esclusivamente la giustizia, l' onestà..., l'equa dispensazione
giustizia, l'onestà..., l' equa dispensazione de'premi e delle pene
dispensazione di dio. ottimo, i-188: l' apparizione puote essere per ispeciale dispensazione a
modo e con altra industria, altramente l' etiopica o l'africana, altramente quelle dell'
altra industria, altramente l'etiopica o l' africana, altramente quelle dell'isole nuove
industrioso è tenuto non chi transferisce e l' altrui dispensazione e l'ordine; ma chi
chi transferisce e l'altrui dispensazione e l' ordine; ma chi dicendo cose nuove
. leopardi, ii-499: questa diversificazione l' ha procurata e ottenuta il tasso,
villani, 7-42: il papa, per l' irriverenza ch'eb- bono al sagramento matrimoniale
non dovendosi macchiar lo stile e fastidir l' intelletto con quello ch'è instituito per
gioberti, 1-iv-510: in tal presupposto, l' eccezione e dispensazione divina confermerebbero la legge
, / ha il nome ed ha l' effetto del tesoro; / ivi una fata
, / che fatta ha dio dispensiera de l' oro. marino, 7-152: natura
natura de le cose è dispensiera, / l' arte condisce quel ch'ella dispensa.
ella dispensa. gualdo priorato, 92: l' ardire [è] figlio della fortuna
arme sua indosso / fue impiccato per l' opere ladre. sacchetti, 3-16:
] ne le sue celle anguste / l' asciutta messe, e poi la serba e
quindi 4 con giudizio '(cfr. l' etimo di 4 pesare 'e 4
? dio 'l sa, s'i'l' ho rassette; / ma elle ragnano sì
disperamento di vita, alla perfine vinsero l' asprezza del luogo e la moltitudine de'nimici
lo potesse confortare in qualche modo. l' avvenire era buio, disperante.
i-274: cercò di ricordare... l' ultima disperante frase di maria.
polari, aveva ritrovato loris fanciullo, quando l' amava nell'ingenuità della propria primavera.
ripiombato nella pesante materialità, e tutto l' edifizio dei miei sogni accarezzati e orgogliosi è
sicilia. monti, 5-158: a lei l' ambascia il cor divora, a lui
quella designazione di maestro e discepolo, l' uomo non pensa da storico, ed
con la proposizione oggettiva, oppure con l' infinito introdotto da di; meno frequentemente
ò tratto e trago, ché de l' auciello despero, ma perdo l'una
de l'auciello despero, ma perdo l' una e l'autra. neri de'visdomini
despero, ma perdo l'una e l' autra. neri de'visdomini, 6-64:
morta fra tonde è la ragion e l' arte, / tal ch'i''ncomincio
e la morte. carducci, ii-2-172: l' animo mio non è contento: perché
dispero di raggiungerla e mi sento ghiacciare l' animo e l'ingegno. serra,
e mi sento ghiacciare l'animo e l' ingegno. serra, iii-167: dopo
voi final divisa. petrarca, 236-8: l' alma desperando ha preso ardire. boccaccio
perduto? sei ancora vivo, hai ancora l' anima nel corpo, la voce nella
con speranza. brusoni, xxiv-855: l' avermi sempre disperata d'amore, affermandomi
il concerto: ch'ella farebbe esaminare l' infermo da un suo amico medico,
, dottor trivellati; che senza disperare l' ammalato di guarigione, gli farebbe proibire
137: ben perpetuo sperato / fa l' alma poco cauta e troppo altiera; /
altiera; / mal continuo temuto / l' atterra, la despera. alfieri, 1-832
lieta / poss'io parer, se l' amor tuo non veggo / mai di me
pietosa duce / / tolse da gli occhi l' importuno velo i che mi fea disperando
assol. iacopone, 50-36: como l' omo che è enfrenetecato, / al
om dar medecina, / li medeci sì l' hanno desperato, / ché non ce
/ voi siete, la fior de l' orto, / per li mai parlieri a
firenzuola, 151: ella dicendo non l' avere inteso, egli era sul disperarsi
e generò in esso desiderio di richiedere l' amistà del senato. = lat
. cavalca, ii-iio: poi che l' uomo si vede vituperato, fa callo
582: quanto a mosco, poinsinet l' ha trattato crudelmente. lasciando libero il
costernazione, e ridurmi a violare disperatamente l' obbligo che mi corre di obbedirvi.
parapetto del fiume, perché dovrà fingere l' uomo che si annega... il
mena / che, se non era l' elmo di mambrino, / e'lo mandava
annunzio, iv-2-22: lui il ventre l' avea vuoto più della grancassa su cui picchiava
di nuovo strillò. alvaro, n-166: l' italia meridionale... in alcune
siciliano dalla moglie bambina pelare disperata- mente l' arancia, e disperatamente mangiarla, con rabbia
, che alla fin fine si stabilì l' opinione universale o, per dir più
o, per dir più vero, l' universal errore, che il boccaccio in
essendo al consiglio disperato, / mostrò l' ardire onde ogni roman vince. lorenzo de'
una testolina bizzarra. povero suo marito! l' ha fatto morir disperato. pascoli,
morir disperato. pascoli, 1228: venga l' esecutor! dubbio, t'avanza!
altrove; e mi duole sino a l' anima che ci venni giovane, e me
riparo. foscolo, 1-2: non l' ira / del re tremenda, non di
/ del re tremenda, non di morte l' aspra / minaccia rapiran da disperata /
/ minaccia rapiran da disperata / madre l' unico pegno. leopardi, iii-272:
disperatissimo come sono, tuttavia mi assumo l' ufficio di consolatore. svevo, 6-254:
che il campo avrebbe cominciato a rendere l' anno prossimo. -letter. sventurato
andreste a sagrificarvi. parini, 341: l' altrier, pensando al mal che in
quelle gambe gigantesche. viani, 14-99: l' asino, disperato, proruppe in un
a avergli disperati. grazzini, 4-216: l' altra sono uomini poveri, falliti,
più cavezza. piloti, xviii-3-607: l' acerbità delle nuove pene non ha poi
nulla, ma il figliuolo veniva su l' arca di tutti i vituperi, disperato
ragione vuole ch'essi che hanno inventata l' arrabbiata e disperata politica scritta da me,
sieno tenuti sacrosanti, io che solo l' ho pubblicata, un ribaldo, un
, 12: è molto più da temere l' uomo disperato, che 'l disperato cavallo
, gli ha stracciata: / tanto l' unghione ha disperato e crudo.
alcuna speranza, da alcuna fiducia (l' animo, un sentimento, un pensiero
6-v-142: d'eleonora ottener non puoi l' affetto: / dunque che giova un disperato
t'amo, / e disperato è l' amor mio! leopardi, 9-7: oh
affetti. mazzini, i-105: ricordo che l' ultima sensazione ch'io m'ebbi in
, fidente e disperato, com'è sempre l' amore. govoni, 654: dover
nembo di bianchezza e di freschezza, sotto l' aridità disperata della montagna battuta dal solleone
: i lacci, i precipizi e l' al tre morti disperate mostrano un animo perturbato
non si piega il ciel, mover l' infemo! delfino, 1-362: ma da
, anche enfaticamente, la violenza, l' eccesso di uno stato d'animo,
magalotti, 1-24: basti a noi l' aver conosciuto questo tesoro e l'avere
a noi l'aver conosciuto questo tesoro e l' avere cooperato a farlo conoscere a tutti
da disperata rabbia / opprimer sì che l' inferno t'ingoi. de sanctis,
molto, perché ha amato molto. l' odio è infinito, perché infinito è
odio è infinito, perché infinito è l' amore, e il dolore è disperato,
(ii-253): però, quando leggete l' odissea / e quelle guerre orrende e
disperata guerra / far prova ormai de l' ultima fortuna. baretti, 1-1: molto
farsi strada. x brancoli, ii-46: l' andatura del ragazzo si fece rapida,
cagna che senta nelle mani di un veterinario l' odore delle code che i figli non
. frescobaldi, iv-128 (n-12): l' anima fugge, però che non crede
56-33 (v-12): quanto diletta a l' uom talvolta e giova, / che
cosa per disperata. pecchio, ii-1-82: l' inglese non riguarda il duello che come
inglese non riguarda il duello che come l' ultimo e disperato rimedio dell'inesorabile onore
sente ella sopraffatta,; e tenta l' ultimo sforzo disperato, lampeggiando di minaccia nel
cedendo alle sue persuasioni, lasciava finalmente l' antica via disperata e si incamminava per
crisostomo volgar., 2-56: ha ivi l' uomo eterna e disperata pena, fatto
intantoché disperato da'medici, s'apparecchiavano l' es- sequie col mortorio. cellini
di qualche accidente. monti, 2-430: l' ho trovato agli estremi della sua
brama e disia la morte, / e l' odia poi che se la vede appresso
tiranno, per la commodità grande che l' ignoranza del popolo dava agli ambiziosi,
. / quel poco che avevate, l' avete scialacquato, / e faceste il consorte
a un viaggio di dante, che attraversi l' inferno proclamando d'esser salvo per la
fatica. ariosto, 36-48: sì l' odio e l'ira le guerriere abbaglia,
ariosto, 36-48: sì l'odio e l' ira le guerriere abbaglia, / che
, da disperato, andava diritto verso l' albero, alto e solenne sotto la luna
papini, 28-321: la prima volta l' avevo trovato al primo piano: dopo
porta, andava stringendolo e storcendolo, l' alzava per picchiar di nuovo alla disperata
: paolo iv, alla disperata, giuoca l' ultima partita con l'impero; e
disperata, giuoca l'ultima partita con l' impero; e la perde. linati,
, per provocare su la mia testa l' abominazione dei buoni. -andare disperato
avuto. non vi do già per disperato l' averlo, quando voi vi contentiate di
benché sia pirato, / e facci l' arte come si conviene / a chi giuoca
, per disperata, chiamava la morte l' ancidesse, per non essare viva da le
voglia che avevo di valutare più minutamente l' importanza di certe varianti e la probabilità
un piacere per sé, e perché l' uomo non sentendo la speranza, appena
carducci, iii-n-66: la solitudine raccogliendo l' anima in se stessa la lima con
co'desiderii, finché stanca de'suoi sforzi l' abbandona al cruccio e alla disperazione.
boccalini, ii-108: il misero aveva perduto l' albero maggiore della sua speranza, e
per disperazione di poter mai, dato l' aire preso, afferrare la terra ferma di
ed è peccato grave, che offende l' infinita misericordia di dio). -cadere
e questa è in due modi: l' uno è quando l'uomo si dispera della
due modi: l'uno è quando l' uomo si dispera della misericordia di dio
si dispera della misericordia di dio; l' altro si è che altri si dispera di
e che altrimenti dicendo, si metteva l' uomo in desperazione e si faceva negligente
da quella disperazione. 5. l' espressione, la manifestazione esteriore dell'animo
, ferite, morti, chi può con l' animo non tristo o ancora con
e col raccomandarvi a me perché prenda l' affare con più calore. fucini, 286
levi, 2-56: la disperazione e l' entusiasmo dei suoi discorsi, così pieni
alle persone, per li quali avviene che l' uomo dall'acerbità de'successi commosso,
in tanta disperazione, che, perso l' intelletto e il senno, si dà
così bene, che io gettai in disperazione l' antagonista, e da quel giorno in
si fidi di me, che mi basterà l' animo di farle sposare il signor fiorindo
che le reine possono innamorarsi, perder l' onore, condursi alla disperazione, e
soluzione, per estrema necessità, per l' impossibilità di permanere in una determinata situazione
il motto, / che per disperazion l' uom s'assicura. castiglione, 293:
nuova, due suoi fidi amanti, / l' un per disperazion diventò boia / e
un per disperazion diventò boia / e l' altro si rimase fra i forfanti. m
per disperazion fatta sicura / passa su l' armi e su i guerrieri uccisi, /
disperazione, ben sapendo che più nessuno l' aspettava a casa. -per ultima
per ultima disperazione, ma chiedente battaglia l' esercito, avea risparmiato alla republica il pericolo
al rispetto, che ha come contenuto l' amore senza speranza dell'amante abbandonato.
una dozzina, / che pria disperse l' aquila griffagna. foscolo, viii-173:
un luogo. cavalca, ii-259: l' anima che anderà per consiglio agl'indovini
talor cessi, e perda il moto e l' ali. bonarelli, xxx-5-100: si
? quando i sospiri miei / per l' aria sparsi gli disperde il vento / pria
trascorrevo lunghe ore alla finestra a respirare l' aria profumata del fieno appena tagliato,
grilli e tutte le indefinibili musiche che l' ombra stellata delle sere estive suscita per i
vento] il fumo della schioppettata, l' ha trascinato con sé, lo porta
tasso, 7-no: né potè sostener l' impeto franco, / che gli ordini
ordini disperde, e co'destrieri / l' insegne insieme abbatte e i cavalieri
: un esercito austriaco, attraversando tranquillamente l' italia dal po al garigliano, disperdeva
dal po al garigliano, disperdeva là l' esercito napoletano. 4. far
talor d'immensa mole / forman nubi ne l' aria e poco dura, / ché
conversazione scambievole, che civilizzando e istruendo l' uomo, e assuefandolo a riflettere sopra se
aveva messo in tavola egli stesso anticipandone l' apertura. piovene, 3-213: l'aria
anticipandone l'apertura. piovene, 3-213: l' aria serale, entrando a soffi per
soffi per la finestra spalancata, disperdeva l' odore acido della frutta, ma insieme portava
dì in dì, perocché subito viene l' ira sua, e disperde il peccatore.
, / la gloria di qua giuso e l' oro e i regni, / come
, i-1-75: veggono nelle scritture che l' avvenimento del signore disperderà quella tirannide.
, vi-299: ella non dubitò, ma l' arco aperse / e quel ne'fianchi
. procurare (dolosamente o naturalmente) l' aborto; abortire. — anche assol.
in uomo, poiché è un'affrettare l' omicidio il proibire che l'uomo nasca.
è un'affrettare l'omicidio il proibire che l' uomo nasca. — anche di animali
mantenne sempre unita la capitana, tutte l' altre dell'armata reale abbandonarono la battaglia
in questo modo meno si disperda [l' orzo] che ponendolo in monticelli, e
di cani stava in conciliabolo amoroso. come l' uomo si appressò, la torma si
. manzoni, no: ciò che l' illustre autore ha nominalmente riunito sotto il
trapose tra lei e me affine che l' incomparabile piacer, che io prendea in amarla
io non speri in vano. / ma l' un repente langue, / e l'
l'un repente langue, / e l' altro fugge e si disperde in vento.
mezo di due estremi...: l' uno de'quali, eccedendo nel troppo
secondo aristotile si può chiamare disperdimento; l' altro, per ecceder nel poco e
] la eroica puerizia di corradino, l' ultimo dei cavalieri e dei cantori di
forse estranea la virtù conservatrice che contro l' ingiuria barbarica accumulò nei nostri conventi e
le mie belle speranze / non disperga per l' aria, o porti in mare /
mormorò magico carme, / con cui l' alme disperge a suo talento, / e
i sacerdoti. della casa, 658: l' altero nido, ov'io sì lieto
disperge, anzi s'alza che s'abbassi l' argento vivo? 3. mettere
lupo, cioè il diavolo, e l' uomo diabolico rapisce e disperge. chiabrera,
incontra il fier, bench'ei disperga / l' aste ferrate ne l'orribil ira,
ei disperga / l'aste ferrate ne l' orribil ira, / affretta torme, e
15-449: tu, febo arder, l' opra, in che tanto / sudar gli
e tesse opra sì frale, / che l' aura e 'l fumo la disperge e
/ la scorgi a'paschi, a l' ombre, a'rivi, a'fonti.
si dee credere delle stelle, segue che l' uno e le altre in corso di
si creda / che 'l mio cantar sopra l' inachia cetra / dell'oblio vada in
e 'spargere nei significati (anche per l' uguaglianza di molte forme della coniugazione)
lo dispero -non ave podere / ne l' autro mio volere. cieco, 5-9:
, 5-9: già era astolfo a l' ultimo dispero, / e per morir si
orientale soli cento anni e dugento per l' altre due di cam e giafet nelle restanti
persecuzione. b. croce, i-4-202: l' ascetismo... aiutò la trascuranza
la dispersione della società. la cultura o l' educazione o la provenienza spinge ciascuno in
crescenti degli ultimi anni ne facevano presagire l' imminente dispersione. -a dispersione d'occhio
472: nel dominio della politica, l' ideale era il principato o monarcato assoluto
di fatti esteriori, potrei descriverla. l' attesa di poter fare qualcosa, domani.
; la condizione psichica che ne è l' effetto; difetto di organicità (in
e un insieme di ridicole preoccupazioni invase l' anima mia, di colpo. gobetti
, presente in quantità maggiore, disperde l' altra, ole altre { fasi disperse)
si decompone nei colori fondamentali (perché l' indice di rifrazione di una sostanza varia
alla lunghezza d'onda del raggio che l' attraversa): è sfruttato particolarmente nelle
). dispersività, sf. l' essere dispersivo; proprietà dispersiva; dispersione
dispersivo, agg. ott. che ha l' attitudine alla dispersione della luce (v
s. v.]: 'dispersivo', l' attitudine di un mezzo a dispergere più
7-246: un fatto disapprovava il padre: l' ordine dell'itinerario percorso, in modo
il primo; e dorico, per l' origine etnica. muliebre, dispersivo, magico
tutta accolta in un volto: / quinci l' esempio han tolto / l'altre,
/ quinci l'esempio han tolto / l' altre, che in varie cose son disperse
tutto sono dispersi. bruno, 3-461: l' arida, a fatto disciolta da l'
l'arida, a fatto disciolta da l' acqua, non è altro che vaghi e
atomi. marino, 264: iva l' addolorata /... / le reliquie
dolce spingea, / e dispersi arricchian l' onda nerea / de l'umidetto crin gli
dispersi arricchian l'onda nerea / de l' umidetto crin gli aurei fulgori. foscolo
del popolo. caro, 1-192: per l' ondoso mar disperse e rare / le
ornai n'andria disperso / come anzi l' àustro l'africana polve. metastasio,
andria disperso / come anzi l'àustro l' africana polve. metastasio, i-48:
nel quale il senso, via via che l' occhio vi legge, riesce e attratto
[rose] cadrem disperse / da l' aspra pioggia in che l'altrui pietate /
/ da l'aspra pioggia in che l' altrui pietate / ne tien piangendo eternamente
sì estrema? prati, ii-200. l' altar de'patrii numi è disadorno; /
: or tutti / dispersi già fra l' ondeggiante folla / i feritor sparirò: invan
giorno, confondendogli lo spirito e avvilendo l' occhio e la mano in uno sforzo
e dolersi / così alti dispersi, / l' essilio che m'è dato, onor
eserciti stanziali. beltramelli, i-185: l' essere mio non era raccolto in un
in uno arcivastis- simo salone affumicato / l' amico tuo carducci non fa che bestemmiare
luogo). fogazzaro, 2-144: l' allegro suono [delle campane] cadeva
camere di ionizzazione, serve per studiare l' andamento temporale del potenziale elettrico, quindi
. di costanzo, 1-12: concedere l' uno e l'altro regno, giustamente devoluto
, 1-12: concedere l'uno e l' altro regno, giustamente devoluto alla chiesa
potente, che a sue dispese togliesse l' impresa di liberare non solo la chiesa
32-61: una gioia pura illumina e riscalda l' anima per sempre... per
despeso. roberti, ix-220: né l' italo vicin si gode solo / l'aura
né l'italo vicin si gode solo / l' aura benigna del felice aspetto, /
ma la casa è aperta, chi diavolo l' ha di- spestiata? =
dispetto alla natura, e da tutto l' uman genere simigliantemente dispettati e abbominati.
iniquo conflitto, / e 'n castità tener l' animo fitto. 2. dileggiare
bibbia volgar., vi-116: avvenga che l' acqua disertasse la terra, ancora la
indi m'apparve un'altra con quel- l' acque / giù per le gote che '1
petrarca, 102-8: anibài, quando a l' imperio afflitto / vide farsi fortuna sì
fattore dello imperadore. ariosto, 30-79: l' aver ruggiero ella aspettato, e invece
scritto, / del bel viso turbar l' aria le fece / di timor, di
, di questo povero secolo dovranno avere l' età venture! pirandello, 6-11:
, 20-42: ben di robusta man parve l' assalto / al re pagano, e
va, disse, ove a mortai l' andar non lece. manzoni, pr.
. della casa, 736: aperse l' alpi altere, ove contese / con
mal dicer vaghi. gelli, ii-79: l' avere a lavorare un poco sarebbe un
: / ché la peggior di tutte è l' avere moglie. g. m.
, malumore, corruccio. -anche: l' espressione del viso e il comportamento che
! madonna mia come vi potè mai l' animo lasciare indarno passare cotanta bellezza senza
nel darmi il tondo da mutare, l' ha fatto con tal dispetto che ha urtato
signora giacinta e le ha un poco macchiato l' abito. pea, 7-69: il
è troppo poco, perché lui [l' oste] si scomodi a domandare se deve
o il parere di qualcuno, nonostante l' opposizione altrui, malgrado ostacoli e impedimenti
chiesa. fatti di cesare, 8: l' arco era disfatto: cesare lo fece
fece rifare in dispitto del senato lo quale l' avea fatto disfare. boccaccio, dee
donnesca educazione. leopardi, i-701: l' inghilterra in dispetto del suo clima,
di vento: a qualunque costo, nonostante l' opposizione generale. machiavelli, 665
un calcio solo / ti vo'mandar da l' uno a l'altro polo. papini
ti vo'mandar da l'uno a l' altro polo. papini, 28-283: ai
in mente un luogo e un nome: l' albergaccio. -per dispetto, in
, per fare un dispetto; con l' intenzione di umiliare, offendere, irritare
, 72: s'egli è superbo, l' hanno in odio; e s'egli
; e s'egli è umile, l' hanno a dispetto. dante, inf.
e con la fronte, / come avesse l' inferno in gran dispitto. idem,
. idem, purg., 11-64: l' antico sangue e l'opere leggiadre /
., 11-64: l'antico sangue e l' opere leggiadre / di miei maggior mi
il basso stato a che era in italia l' arte dello imprimere. alvaro, 10-11
/ avesson la mia gloria, a l' altre genti, / sì com'io veggo
forteguerri, i-278: però il bottari se l' abbia a dispetto, / che io
all'altre, parte per far come l' altre, posero ogni industria e studio per
abominazione e dispetto. machiavelli, 109: l' universale cominciò a recarselo in dispetto,
giamboni, 8-ii-283: altresì vien egli [l' avversario] in dispetto, se tu
dispetta » / cominciò elli in su l' orribil soglia, / « ond'esta oltracotanza
], 3-7: deh veggiamo perché l' onnipotente iddio sì duramente affligge, come
grasia e onore tanto fatto m'avete, l' umel persona despetta mi'accogliendo e degnando
di questo mondo, i quali dispregiano l' infermità della sua natività, stimando, che
. imitazione di cristo, i-15-1: l' opera esteriore senza la carità non giova
che gli altri vin si vende; / l' assai che poco vai mi par dispetto
e non si mancò nel l' animo, né il suo fervore si spense
che come già vinti e stracchi l' abbandonarono. leggenda aurea volgar.
, e notato con quanto attossicata dispettosàggine l' avevate maltrattato. = deriv. da
, iii-530: oramai mi son messo l' animo in pace -per forza -e lavorerò
111-2-2 /: signor, non ammirar l' abito tristo / che 'nnanzi a tutti
arici, i-12: piange fatica e l' irrito lavoro / il contadin, che dispettoso
, che dispettoso e tristo / sveglie l' arbor perduto, e fa la selva /
dispettosa e dolente, ritraendo i pampini fugge l' odiato aspetto. foscolo, xviii-409:
. ariosto, 39-2: mena de l' azza dispettoso e fiero. denina, vi-64
e deforme portava espressa al di fuori l' immagine del suo interno. -ritroso,
quivi prorompendo a gara nelle querele contro l' armi di spagna i deputati che vi intervennero
loro con parole dispettosissime, quanto indegnamente l' imperio germanico allora ne fosse trattato.
boccaccio, 8-305: ma lasciamo stare l' essere le femmine così fiere, così
montemagno, 26: fatto m'è l' amar dolce e il dolce amaro; /
con dispettosa foggia / al pere- grin l' usato suo sentiero? magalotti, 9-1-257:
vento notturno, penetrando all'improvviso per l' ingresso dello speco, estinse con dispettoso
non c'è cosa più dispettosa che l' essere arrestato in un movimento vivo e
prati, 1-51: aridi i fior, l' aria pesante, ingrato, / dispettoso
la vista / delle cose e del- l' uom, torbidi i giorni, / trangosciate
per me splendea come funerea face, l' aura spirava dispettosa, moleste erano le
/ rotti hanno i scudi e l' arme dispezzate. dispiacènte1 (part
a bofonchiare, dispiacente d'avere smarrito l' ombrello di seta pura, elegante ombrello
. = da dispiacente1 (per l' arbitrarietà e l'esosità che resero questa
= da dispiacente1 (per l'arbitrarietà e l' esosità che resero questa tassa molto impopolare
dispiacere (il malumore, tinimicizia, l' offesa stessa). guittone, xxxiv-2
sua persona due parti, ne le quali l' umana piacenza e dispiacenza più appare.
mio ritorno. goldoni, iv-241: l' onestà, il decoro, sempre discapita;
signorie vostre di ringraziare da parte mia l' ecc. ma reggenza dell'invito e rappresentare
voce introdotta dalla lirica antica (secondo l' uso dei trovatori provenzali).
piacere). non piacere, non incontrare l' approvazione, l'assenso, il gradimento
piacere, non incontrare l'approvazione, l' assenso, il gradimento; provocare impressioni
vi-1-5: io, lei seguitando ne l' opera sì come ne la passione quanto
dispiaciuto vi fosse, per certo io l' avrei fatto. alberti, 3-59: [
, non volendo né alienare totalmente l' animo del re, né dispiacere al duca
accorgersi, per certi atti, che l' aspettato era lui. svevo, 3-590:
nugolo di mosche, a cui non dispiace l' unto. 3. intr.
né sì tosto gustai la dolcezza che l' amaro che sotto v'era involto,
vecchio dispiacere. presero difatti a rinfacciarsi l' un l'altra i loro diportamenti.
. presero difatti a rinfacciarsi l'un l' altra i loro diportamenti. soldati,
adesso, avrei pianto dal dispiacere. l' asfalto, le case alte intorno, palazzi
dispiacere, e figuransi binati, perché mai l' uno è spiccato da l'altro.
perché mai l'uno è spiccato da l' altro. fannosi con le schiene voltate,
le schiene voltate, perché sono contrari l' uno a l'altro. 3
, perché sono contrari l'uno a l' altro. 3. locuz.
ricciardo da cortona, 19: si vedaranno l' opere facte qui ocultamente e 'n dispiacere
il peccato è fuora di dio, l' ha in tanto odio e dispiacere che.
, se tante ne avesse, per campare l' anime del peccato mortale. ariosto,
mortale. ariosto, 21-70: se prima l' avea a noia e a dispiacere /
a noia e a dispiacere / or l' odia sì che non la può vedere.
23): per tre cose si mantiene l' amico; prima amarlo di buon cuore
che si creda che gli piaccia; l' altra si è guardarsi da quello che
. libro di sydrac, 149: l' uomo non si dee vantare di quello
luogo ch'egli lo potesse pigliare. l' ostiere ne fu malcontento, ma per
vitto non è caro né dispiacevole, l' alloggio è comodo e tutto è in certa
, xxxiii-29: or è di caro piena l' arca, / l'ama di tosco
di caro piena l'arca, / l' ama di tosco e di fele, /
dispiacevolézza, sf. ant. l' essere spiace vole, spiacevolezza
offici abbiano per iscorta la giustizia e l' onesto, o la convenevolezza delle maniere;
libro di motti [crusca]: cominciando l' uno a novellare dispiacevolmente, disse l'
l'uno a novellare dispiacevolmente, disse l' altro: ponmi giù, ch'io non
] attendevano a far provvedimento per far l' effetto che fecero, sotto colore di rifornire
diletto nella legge di dio secondo l' anima, e di quello che seguita.
tal fondo, e facci saltar su l' acqua. salvini, 21-202: pepe e
della chiesa quando ella era novella. l' altro fu fatto poi, nate già l'
l'altro fu fatto poi, nate già l' eresie, a dispianazióne del primo
giù del fronte. ariosto, 26-69: l' uno urta rodomonte e lo rispinge,
paolieri, 269: dove egli piantava l' uncino era una disperazione a volerselo dispiccare.
dispiccare. baldini, 5-27: dispicca l' elmo, se lo nasconde in grembo
. marino, vii- 123: l' anima da quel centro a cui è una
del re, e senza dispiccarsi da l' amicizia delltmperatore. idem, 9-1-283:
molto risoluto che 'l duca manca de l' onor di cavaliero dispiccandosi dal papa. borsieri
. ariosto, 42-50: rinaldo da l' impresa si dispicca, / a quanto
semplicemente confessando [i pagani] esser l' anime di là su quelli cieli discese e
ruvida scorza al suon che prega / l' aura che dalle labbra si dispicca. /
averne scienza e con quello rivelazione. l' una potiamo pur'anche conoscere dalla volontà
dalla volontà permissiva di dio, ma l' altra si dispicca dal nostro intelletto.
17-78: e1 si suol dir, chi l' impiccato spicca, / quel sceso dalle
c. croce, 135: dispicca l' appiccato, egli t'appiccherà poi te.
partecipe. dominici, 2-10: ponendo l' amore a una cella o un libro
, e dai labbri dell'idolo dispiccica l' oracolo quotidiano della sottintesa ammonizione. =
disinvolture, aiutando, ad esempio, l' ostina a dispiegar la tovaglia, a
futuro e ch'io dispieghi / da l' occulto destin gli eterni annali, / troppo
desiderio mio. tasso, 6-ii-128: l' ali umide, ombrose / stendea l'
l'ali umide, ombrose / stendea l' oscura notte intorno al cielo; / già
libra / stanno sulle bilance, e l' aurea chioma / più temperata il sol
, / qual già un tempo, l' altier tronco e le fiondi / la ghian-
sottragge, / e preme in fuga l' odorate spiagge. carducci, 960: a
arazzi de la favola dispiega, / l' autor del dramma trascinando i volghi / le
ogni or la temeraria guerra / de l' insolente orgoglio baccanale. / questa una
/ poi fa che contra orfeo dispieghin l' ale. magno, ix-228: il pensiero
. marino, vii-115: se tu empi l' aria d'uccelli, archita finge di
colomba, che spinta da contrapesi dispiega l' ali. redi, 16-vi-380: venticelli,
orrore: / che ver me dispieghi l' ali, / e mi giungi co'tuoi
monte / fra le piante minor dispiega l' ombra. lalli, 1-1-56: beata
luce / cominci, e a dispiegar su l' ampia terra / l'ombra fatta maggior
a dispiegar su l'ampia terra / l' ombra fatta maggior. foscolo, ii-267:
canto sen muoia subito, / purché per l' aere dispieghi odore. 5.
, giorno, i-679: impaziente or tu l' affretta e sprona / perché a te
/ il sol nuovo la plebe a l' opre caccia, / uscite e dispiegate,
, ed arieggiante più il mandrillo che l' uomo, potè ai suoi bei tempi
4-2-68: sovra lui, che gli ha l' amico estinto / del terribile cor l'
l'amico estinto / del terribile cor l' ira dispiega. bonarelli, xxx-5-153:
a lei stessa dispieghi / fra mil- l' empi sospiri / il mio 'nfedele ardore.
* oreste ', col rammentare appassionatamente l' ucciso padre, col favellargli con trasporto
dispiega nel cielo delle arti, che l' arte dei pennelli. b. croce,
conversione del vero col fatto, perché l' uomo conosce solo ciò che fa, non
che al nocchier già dispiegata avemo / l' arte onde egli le navi abbia in
storia e dispiegarne tutta la mira e l' intento, conchiuderò che oggetto di questa
e prega, / le genti e l' arme il pio buglion dispiega. s.
[alla nostra campagna]... l' essere stimata opportuna da'cimbri per dispiegarvi
/ fischiàr le serpi, e dispiegàrsi l' ali / in vèr cocìto.
: davanti si dispiegava, in tutto l' arco dell'orizzonte, la barriera montagnosa
verso occidente si dispiega ancora una volta l' immensa varietà della sicilia. -esser
, crescere. tasso, 13-ii-215: l' arbor sempre fiorita e gloriosa /.
. buti, 1-359: dicci come l' anima si lega in questi pruni e
. gobetti, ii-259: bisogna dare l' immediatezza della vita...; così
. tasso, 1-19-5: poi veggion l' aste, e d'orrida battaglia /
, 8-128: c'era... l' oscuro senso di sofferenza che è sempre
une, e nell'altre [verità] l' apprenderle e l'approvarle per vere è
altre [verità] l'apprenderle e l' approvarle per vere è una medesima cosa;
talor dispiegata, talora involta, di cui l' autore succintamente le veste.
rino, vii-148: racconta l' evangelica istoria ch'ella contro di
espediti se- gueno la strada / verso l' infame e dispietata villa. alamanni,
? manzoni, 322: ti fe'l' inganno vincitor; superbo / la vittoria
biasmar la previdenza eterna, / ch'a l' ordine del mondo, al sommo,
al sommo, al colmo / di tutte l' altre cose in lui produtte / giungon
, inflessibile, incapace di comprensione (l' animo, il cuore). valerio
'l caccia / prima nel petto a l' infelice armida. marino, 193: fuggendo
qual suole / dal fiato d'aquilon l' umida nebbia, / sen già la bella
, parole, sentimenti, atteggiamenti, l' aspetto esteriore); che è proprio di
distese i dispietati artigli, / prendendo l' un ch'avea nome learco, / e
almen finir con la mia morte / l' intenso e dispietato dolor mio; / che
, 17-42: la consorte mia per l' altra sera / destinaro condurre alla foresta,
comando è dispietato; / ma fedel l' eseguirò. tommaseo, 3-i-188: solamente desidero
non vedranse / i divisi voler, l' ingorde brame / del cieco dominar;
giogo dispietato, m'have / da l' angelico viso, / da'chiari e caldi
me umilmente, /... a l' avenente / ch'è sì dispietosa:
socto. storie pistoiesi, 1-406: l' armi, che egli vedea dipinte de'
, faceale dispignere, e faceavi dipignere l' arme del popolo di roma. gregorio dati
(1dispiómbo). letter. togliere l' impiombatura. -al figur.: aprire alla
fare uscire dall'ignoranza, elevare (l' animo). alfieri, 8-251
/ ne'tuoi figli il saper che l' uom dispiomba. = comp.
). dispiritualizzare, rifl. perdere l' essenza spirituale; materializzarsi. gentile
materializzarsi. gentile, 3-10: se l' utilità si riferisce allo spirito, per
non esaudisce velocemente, si tira dietro l' uomo, che gli pare essere derelitto.
, 2-421: se li atti de l' animo umano so di displicènzia, che
); delimitato da tetti che convogliano l' acqua piovana all'esterno (un cortile
alla buccolica / piglia le poste verso l' accattolica. = comp. da
, con fare ora precedere ora succedere l' epiteto, non dispoetica affatto.
). -in partic.: togliere l' armatura, strappare le insegne al nemico
dispogliare li morti: qui si cambiava l' alegrezza in pianto, ché l'uomo
si cambiava l'alegrezza in pianto, ché l' uomo trovava morto lo nemico a lato
trovava morto lo nemico a lato a l' amico, e trovava morto lo fratello
, / tanto che dispogliar gli faccia l' arme, / e quasi nudo in man
1-2 (i-38): la corona de l' alloro li fu posta sovra il capo
e vinci. lalli, 1-3-56: l' offizio ei poi di sacerdote assume / (
(rio sacerdozio!) e con l' audace mano / la giovinetta dispogliar presume
nudo. -in partic.: togliere l' involucro, la corteccia, le foglie;
ispessi lavamenti, ha dispogliato in parte l' alte cime d'essi monti. b.
in alto / del suo nevoso vel l' alpi canute, / fan sì ricco il
, 1-23-27: altri le mura dispogliar da l' empie / difese tenta, e 'l
dante, par., 28-117: l' altro ternaro, che così germoglia /
alito dell'autunno che li dispogliava; ma l' illusione era perfetta. piovene, 5-516
più tenace si dimostrò... l' odio contro il bosco. gli abitanti delle
l coglia / con una febbricola, che l' accascia / sotterra, d'ogni cosa
non iscuoiano della pelle, ma dispogliano l' uomo di ciò che egli ha di
allor vittorioso a piede, / e l' orgogliosa e minacciante testa / con la spada
dio. marino, 3-74: a l' indica canna il crin dispoglia.
la nebbia e'l fosco / dispoglin l' aure, e fior vestan le rive,
al suon che primo / si sparse a l' aura, dispogliò l'antico / squallor
si sparse a l'aura, dispogliò l' antico / squallor la terra, e rise
, iii-2-95: li si fé dare l' arme che a crente / avea nel
campo teban dispogliate, / e a marte l' offerse. ariosto, 43-90: il
il bisogno a dispogliar gli altari / tra'l' uom talvolta, che sei trova avere
amore non solo de'beni celestiali priva l' uomo, ma dell'onore di questo mondo
creatura umana / per qualità, qual l' anima, seguendo / l'arbitrio, abandona
qualità, qual l'anima, seguendo / l' arbitrio, abandona e fassi vile /
di virtude strana / da sé dispoglia l' abito gentile. equicola, 352: amore
d'ogni altra sua voglia sol rimembrando l' anima dispoglia. davila, 281: eglino
a lui passando il mento, / dispogliato l' avesse, oimè, di vita!
da una situazione difficile; sgombrare l' animo da pensieri tristi, da preoccupazioni.
m'ha 'n signoria / e dispogliato de l' antica noia. s. girolamo volgar
la mala obbedienzia d'adamo e vestite l' obbedienzia di cristo. forteguerri, 1-39:
da impurità. paoletti, 1-2-134: l' operazione proposta... altro non
: dispogliatosi e coricatose a lato de l' amata donna, quella al modo usato se
seco amoroso piacere. cieco, 34-1: l' antica madre si dispoglia / per il
aiutarlo a dispogliarsi. paoletti, 1-2-54: l' uve così verranno a dispogliarsi più perfettamente
mio cor, se foglia a foglia / l' albero della vita si dispoglia, /
del corpo? leopardi, ii-359: l' abito d'insensibilità verso l'altrui sciagure
, ii-359: l'abito d'insensibilità verso l' altrui sciagure, contratto nel tempo ch'
: « questo fia men doglia / che l' aspettar di languire in vecchiezza; /
vivere e quel viver tegno reo / dove l' uom senso a senso si dispoglia »
denudare. frezzi, i-3-152: poiché l' ebbe dispogliata nuda, / disse alle
. alfieri, iv-239: ed è [l' italia] pur quella in fine che
, battuta, avvilita e di tutte l' altre superiorità dispogliata, tante altre nazioni
-sostant. giusti, 3-102: finito l' impeto e la preda e diradata la
ancor dispogliatore, / mortai, che l' asta nelle man tenea, / agli
albero). beltramelli, ii-407: l' ultima eco morì nella tua casa,
di vassallaggio riscuote la gran dominante [l' anatomia] da tutti i regni de'sensitivi
esigono; e qua condotti esercita sopra loro l' arti e le forze de'suoi strumenti
notti pigliavo sonno, stanchissimo, pregustando l' indomani, un avvenire festoso e tutto
riservata agli eredi legittimari e di cui l' interessato può quindi disporre liberamente per testamento
della legittima spettante al legittimario, per l' eccedenza il legato grava sulla disponibile.
nali, e di cui quindi può sospendere l' esercizio, rinunciare o trasferire la titolarità
disoccupato. verga, ii-316: già l' avevano tutti quanti a morte coll'impresa
cuore disponibile, se esistesse in italia l' instituzione del divorzio, chi di voi non
titolare può disporre liberamente. 2. l' essere disponibile; l'essere libero, non
. 2. l'essere disponibile; l' essere libero, non occupato (un