allora l' anima prendea più fortezza e audacia, quando
anno. crescenzi volgar., 1-2: l' aere fortemente riscaldato apre le giunture,
, xvii- 299: fors'anche l' aria troppo vivace della montagna, facendomi
che voi vi debilitate tanto da voi stessi l' armi e le forze dell'animo.
, 112: finalmente il peccato debilita l' inclinazione, che ha l'uomo pronto alla
peccato debilita l'inclinazione, che ha l' uomo pronto alla grazia e al bene.
non è cosa tanto santa ch'ella [l' avarizia] non soglia violare, né
compassione; in altri finalmente, per l' abitudine giornaliera si rintuzza colla compassione anche
ozio e nella inerzia, e debilita l' anima e corrompe il corpo, finché
. debilitava gli scrittori, ne illanguidiva l' ispirazione e lo stile. -rifl
si è, che dobbiamo temere che l' uomo per gli molti veniali non si debiliti
e 'l più vigoroso rimedio a purgar l' animo dagli affetti disordinati, che gli
che gli fanno parer troppo dura impresa l' osservanza de'divini comandamenti debilitandosi la speranza
le forze degli arciduchi, non perderono l' occasione di trame vantaggio le provincie nemiche
di gloria ai russi, ne debilitò l' imperio smungendolo di denaro, d'uomini,
pietra, sopra la quale è fondato tutto l' edifizio. -figur. cavalca
la sua potenzia. galileo, 4-3-96: l' acqua... impedisce e debilita
... impedisce e debilita [l' impeto della palla d'artiglieria] in modo
, ii-199: la carità si offende, l' unione si debilita, i buoni si
argomento, a un ragionamento, dimostrandone l' intrinseca insufficienza; confutare (un'idea
fosse stato un compendio vivo di tutta l' ecclesiastica erudizione, avesse potuto con profitto
la parte di disputante, e così debilitando l' autorità di giudice. c. gozzi
predetto che quella favilla fiabesca dovesse debilitare l' andazzo dell'opere sceniche ch'erano prima
ammirate, e rialzare sopra a quello l' andazzo, acclamatissimo per tanti anni,
. bibbia volgar., viii-628: l' uno dall'altro fu posto in fuga
ma nella volontà, ove non giugne l' azione degli efficienti materiali se non obbliqua,
era affar suo e si sentì l' avambraccio stranamente debilitato e pesante.
sì la spoglia. savonarola, 8-i-363: l' ossa mia sono morte. l'ossa
: l'ossa mia sono morte. l' ossa sono le virtù che sostentano l'
l'ossa sono le virtù che sostentano l' anima, come l'ossa il corpo,
virtù che sostentano l'anima, come l' ossa il corpo, e sono debilitate dalle
, i-512: giunge il momento che l' anima debilitata o dall'orgoglio o da fiducia
esercito, il quale, in su l' opinione che fusse debilitato, andasse a trovarlo
tentativo delle battaglie, nel quale oltre l' incertezza dell'esito, rimaneva sempre svenato
dei pontificii, non potè più continuare l' assedio di parma. 4.
marittime. debilitazióne, si. l' indebolire, l'essere indebolito; indebolimento
debilitazióne, si. l'indebolire, l' essere indebolito; indebolimento, privazione di
conv., i-v-13: quella cosa dice l' uomo essere bella cui le parti debitamente
giuridizione e licenza, lo quale co l' aiuto de la rascione debitamente punirà li nemici
, ch'adorar debitamente dio / qui l' alme pure purgano, ed infette / dal
, toccandole, quell'armonia, di quando l' arte e l'abito, che pur
armonia, di quando l'arte e l' abito, che pur tuttavia vi sono,
: le agenzie private di pegni rappresentano l' usura organizzata in un modo legale..
: sei o sette minuti dopo era previsto l' arrivo del parente di turno, debitamente
beta, / vincer poter dentro da me l' ardore / ch'i'ebbi a divenir
pronto e benegno / mostrosse a ricever l' alta milizia, / debita alla sua man
longo dire,... dirò simpricimente l' autorità e non tutta ordinata secondo debito
ordinata secondo debito modo, ma vostra sapienzia l' ordini voi. dante, conv.
e prodo. savonarola, iii-30: l' onnipotente dio non solum ha preparata alli suoi
ordinatamente procedere alle differenti parti che forman l' opera, per mettervi quella mano emendatrice di
studio mi avrebbe rapito e riempiuto più l' animo che questo, se io avessi
le debite precauzioni, si fosse sottratta l' aria. svevo, 6-382: col debito
e io, sebbene non avessi l' animo a ciò, finsi questa volta di
di assistenza e di retribuzione; e l' esposizione in piazza era per se stessa avvilente
dante, conv., iv-xxv-12: l' ordine debito de le nostre membra rende
in cancro, è perfetta, e l' autunnale: allora le radici si moveranno in
3-50: oltre di ciò nascono molti con l' istessa quantità, che nascerà un mostro
subiti e necessari medicamenti ardivano di soccorrer l' ammalato. -che è proporzionato,
con questo che a le sue spese se l' acquistasse e lo riconoscesse da la chiesa
savonarola, 8-ii-15: se tu non l' hai, non l'imputare a me,
se tu non l'hai, non l' imputare a me, ma imputalo a quelli
. tasso, n-ii-28: ella [l' anima vegetativa] riceve il cibo,
prismi che tra il vero si frappongono e l' occhio della mente. alfieri, 1-1219
finisco, augurando all'italia ch'el- l' abbia una volta... un vero
michele appariva disarmato, per riversargli tutto l' affetto che la cultura e la critica
il debito intervallo tra un guerriero e l' altro. 6. stabilito,
, 322: per comparire a l' amorosa bataglia più che potevano cum gran
cellini, 1-49 (129): venuto l' ora debita, che fu in sul
sopra tutto questo di non lasciar mai l' intrinseca custodia di se stesso e le debite
18-1-87: e pensando per avventura che l' operare iniquamente contra coloro i quali iniquamente
: noi semo tutti debiti di servire l' uno l'altro, massimamente nelli bisogni.
semo tutti debiti di servire l'uno l' altro, massimamente nelli bisogni.
. fiamma, 1-88: a se stesso l' uomo è debito di tre cose:
, 9-27: e gli facean tirar presto l' aiuolo, / o col ferirlo o
di quella. varchi, v-14: l' ufizio dell'uomo dabbene e il debito
dee altro riguardare che il giusto e l' onesto. tasso, iv-282: è debito
è debito del vero amico porgere a l' amico aiuto e soccorso. sarpi, vi-3-78
essi vengano a cercar prima in persona l' assoluzione del loro fallo; ma dove la
dove la vergogna abbonda, bisogna che l' assolvente sia generoso. [sostituito da
e maria si sentiva finire. chiese l' estrema unzione: il curato venne; e
un marito. eppure, sarebbe stato l' unico mezzo per liberar sé e il
..., di ponersi sopra l' armata. -di debito: per
: di questo amore non può amare l' uomo; però ch'egli è sempre tenuto
che incorrino nel peccato dell'idolatria con l' adorarmi, che manchino del debito loro nell'
obedirmi. goldoni, viii-491: per secondare l' amore... ho disobbedito mio
, né poteva essere grata; adunque l' abbandonai agonizzante, e scelsi invece di
: peccano questi coniugati rendendo il debito l' uno all'altro? boccaccio, 8-74:
. c., 97: se cicerone l' avesse voluto fare, e'parea cosa
per aver consiglio; ch'io fo tutto l' anno masserizia, e sempre mi trovo
sempre mi trovo in debito, considerata l' entrata ch'io ho; di che
polizza richiedendoli il debito, e ricordandoli l' obbligo. berni, 146: se i
di un focolare spento, cercando almeno l' obblìo. deledda, ii-507: aveva fatto
gravano sull'asse ereditario e dei quali l' erede, che abbia accettato l'eredità
quali l'erede, che abbia accettato l' eredità senza beneficio d'inventario, risponde
limiti. codice civile, 507: l' erede deve consegnare i beni al curatore
di donne o un debito di gioco l' avesse fatto cadere in disgrazia e vendere
peso della nazione le carte e si alienò l' equivalente de'fondi. cattaneo, ii-1-251
esigenze del debito pubblico cominciavano a sovvertire l' ordine economico. boccardo, 1-627: i
debito di valore: a seconda che l' ammontare della somma dovuta è stabilito in
. la pena meritata col peccato; l' espiazione sopportata per riparare la colpa verso
per riparare la colpa verso dio; l' obbligo di riconoscenza che lega l'uomo
; l'obbligo di riconoscenza che lega l' uomo a dio per i benefici ricevuti.
del peccato; soddisfare gli obblighi che l' uomo ha verso dio. iacopone,
raio, / ed enfia deo e l' omo pace sì metteraio, / sì la
pallavicino, 1-603: quantunque tu l' ami [dio] con tutto il
ipocrisie, le bassezze, che contaminavano l' italia. betti, i-577: come potè
cancellarsi in tal modo? non è l' ingiustizia che mi punge. è la disarmonia
fastidiose per gli uomini e dannosissime per l' industria agricola. 4.
: cercò nella disarmonia e nell'eccesso l' effimera ubriachezza e un bene che non
i due partiti raccontano mille storielle scandalose l' uno dell'altro. monti, i-369:
in troppa disannonia con la severa linea e l' intenso purpureo della fiancata che occupa metà
bella (era, si può dire, l' unica bruttezza in lui): di un
acconcino alla foggia già convenuta, secondo l' analogia delle forme; quando infine siano
espressivi, noti o intelligibili a tutta l' italia, convenienti, non disarmonici.
sapete, che io per mia disgrazia ho l' onore d'esseme una), che
il classicismo] veniva inteso talora come l' artisticamente perfetto, il secondo [il romanticismo
vicendevole reagire che nella società scambievolmente esercitano l' uno verso l'altra l'uomo e
nella società scambievolmente esercitano l'uno verso l' altra l'uomo e la donna. stuparich
scambievolmente esercitano l'uno verso l'altra l' uomo e la donna. stuparich, 3-111
spirito. negri, 2-58: ella aveva l' aspetto disarmonico di chi vorrebbe essere elegante
chi vorrebbe essere elegante e non può, l' aria penosa di chi vorrebbe sorridere e
in ispiacevole tuono la consonanza di tutte l' altre. 2. figur. pervadere
di inquietudine, turbare, agitare (l' animo). de sanctis, ii-18-237
2. che non è educato a intendere l' armonia. d. bartoli, 43-3-29
riso meccanico che pareva dislogare e disarticolare l' armatura del fantoccio su la seggiola scricchiolante,
avevano portato via una mano e disarticolata l' altra. -in senso attenuato:
fanciullo nascente. viani, 19-465: l' ossa si disarticolano come gli incastri del legname
2-449: la giovine donna in verde danza l' ultimo shimmy, disarticolandosi fra le braccia
speciale, che poteva piegarsi tanto verso l' avanti, come i ginocchi in genere,
d'annunzio, v-1-678: c'era l' immane scheletro d'una tessorìa meccanica smantellata
, 2-119: il mutolo fece schioccare l' indice col pollice per indicare che chiedeva denari
di un segmento di arto eseguita incidendo l' articolazione e liberando l'osso da asportare
arto eseguita incidendo l'articolazione e liberando l' osso da asportare dai legamenti che trattengono
osso da asportare dai legamenti che trattengono l' epifisi nell'articolazione stessa.
fine che si intende conseguire, con l' effetto che si vuole ottenere; sciatteria.
del numero, dee più studiosamente schifare l' ammontamento de'nomi propri; onde si
san miniato al monte... l' ossa vennero disascose d'una femmina ivi
disasconde / sua parvola beltà pur de l' odore. onofri, 11-145: rami eccelsi
pago sarai che il ver ti disasconda / l' austera faccia ed al tuo sguardo involi
faccia ed al tuo sguardo involi / l' antico error che t'ab- bellia natura
di asino. -rifl.: perdere l' aspetto di asino. soldani,
anche disasperare), tr. togliere l' aspro, privare del sapore acerbo; disacerbare
disaspra / la fiera uliva: ei l' odorata noce / del pistacchio fa grinza;
rendere docile, arrendevole, conciliante (l' animo, il carattere, una person
ira è poco scarso, / né l' acerba vendetta il cor disaspra / che dall'
voci amiche / eràmo intenti a disasprir l' affanno. 3. rifl. figur
. fare). fare perdere l' abitudine, disabituare, disawezzare. -rifl
, disawezzare. -rifl.: perdere l' abitudine, divenire incapace di pensare,
), agg. che ha perso l' abitudine di fare qualcosa, disabituato,
. disassuefazióne, sf. ant. l' essere disabituato (a compiere un gesto
un carro, così qui vi entra l' occhio, più veloce assai d'una
(disastinènzia), sf. ant. l' essere intemperanti; mancanza di astinenza,
quelle cose che sono necessarie a nutricare l' uomo: da lei procede ghiottomia,
provocando la frattura, lo schiacciamento, l' ammaccatura, la deformazione di alcune sue
vuol covare, / e m'intorbida l' uova e le disastra. 2.
22-334: se vuoi, trattai [l' ospite] tenendolo alle stalle. /
fagiuoli, 3-6-181: all'armi dunque, l' indugiar disastra. = deriv. da
pubblica economia? guerrazzi, i-30: l' ordinare e il disordinare continuo dello esercito,
non la violenza delle armi, non l' impeto de'barbari, non disastro di sdegnata
colpito ischia, mi parve di rivedere l' isoletta come m'era sfilata davanti agli
milano e lodi. soffici, v-2-28: l' inverno vegliavano... lamentandosi della
incarichi e disastri, le perdite e l' altre tue fatiche quanto puoi, e
: facevano nell'animo suo, oltre l' interesse proprio, impressione grandissima i disastri
per disavventura. bianconi, xxiii-198: l' ordine de'domenicani, non so per
e massimamente in ispasimo della mano, l' esortò a fare alcun voto al b.
da'disastri / stampin poscia i destrier l' orma sicura. linati, 8-136:
in camiscia, né la vergogna de l' avermici lasciato condurre. carducci, ii-19-151
. manzini, 8-17: non bisognava volgere l' occhio. si sta lì, si
, pericolosamente. bocchelli, 9-77: l' amo descriveva due larghi serpeggiamenti, che
pensare a un disastro, che ne evoca l' atmosfera di orrore, di rovina,
la guerra è dunque fatale. indugiandola, l' inghilterra la rende più terribile e più
. svevo, 3-781: questa fu l' ultima volta in cui vidi ada ancora,
di fondare nel messico un impero sotto l' influsso francese. pea, 3-253: la
la giornata era assai bella, ma l' anima mia non è serena, né amica
ordinanza, restando vinta dal disastroso tempo l' infatigabil plebe, ed avviliti i contadini,
/ e disastroso, che conduce a l' erto / e periglioso passo. varano,
, e dopo averla gradatamente esercitata, l' ho poi messa a grande prova coll'
, non è però sì disastroso che l' altro a cui sarei naturalmente destinato da'miei
antibiotici, questione di una settimana. l' organismo è forte, nonostante abbia fatto
latini volgar., xxviii-317: siccome l' attemperamento che acorda la diversità delti alimenti
, un consiglio); deludere (l' aspettativa le speranze). = comp
cogliere, di apprezzare la bellezza, l' importanza di qualcosa (di un'opera
calze bianche, lenti e disattenti, avevano l' aria d'esser venuti fuori da una
). foscolo, xvii-216: affaccendando l' attenzione del lettore, tu distogli l'
l'attenzione del lettore, tu distogli l' anima sua dal sentimento disattento ma profondissimo
quell'occhio disattento ed estatico che respinge l' attenzione degli altri. manzini, 12-18
). disattenzióne, sf. l' essere disattento, il non prestare attenzione
alloggiamenti.. segneri, iv-519: siccome l' attenzion del popolo [alla predica]
errori, e gli errori dalla disattenzione. l' attenzione è penosa. gli artisti attenti
] senza più ricordarmi, o non l' avendo forse mai bene osservata, la regola
mia disattenzione, in cui trascorsi scrivendo l' altro viglietto. manzoni, 408: alla
morti da'loro propri soldati disatti a trattar l' armi a fuoco? = comp
disattrézzo). mar. togliere l' attrezzatura (per lo più con riferimento alle
. chiabrera, 254: ecco l' alme reali, / non mai disattri
di§àttuo). letter. togliere l' atto, ridurre a mera potenza; annullare
; annullare, neu tralizzare l' azione, l'effetto che un corpo opera
neu tralizzare l'azione, l' effetto che un corpo opera su
desidererei bene sapere che privilegio abbia l' acqua più dell'aria e de'panni di
deporre in forma solenne, con l' autorità che deriva da una carica
scritto le rose e disautorato l' essenze, le rose e l'essenze
e disautorato l'essenze, le rose e l' essenze lasciano d'essere di grandi
9-2-206: perchè... rimanesse tolta l' occa sione ad ogni equivoco
s. maffei, 5-2-412: l' imperio romano era già incerto e vago,
. beltramelli, i-609: ormai l' autorità politica, anzi il disautorato governo dei
giannone, 1-v-75: questo è l' 4 exequatur regium ', che
fice pio v sopra gli altri suoi predecessori l' ebbe in tanta abbominazione, che
rare. - anche: togliere l' autorizzazione. 0. rucellai,
f. corsini, 2-15: stravolto l' ordine della repubblica, disautorizzate le leggi,
dimostrano a rovescio, testimoni che disautorizzano l' attestato. 2. rifl. privarsi
comun senno laudato, / se séguita l' afetto, è gran virtute; / sennò
, è gran virtute; / sennò, l' om disavanza ed infama / lo laudamento
. v.]: il disavanzo è l' effetto di danni o di perdite;
di danni o di perdite; e l' uomo se ne accorge alla fine del
-squilibrio fra la circolazione monetaria e l' effettiva copertura finanziaria. botta, 5-228
: ranaldo e il re sobrino / l' un sopra a l'altro gran colpi rimena
re sobrino / l'un sopra a l' altro gran colpi rimena, / benché
fame. b. tasso, 94-25: l' altro duce... /..
in luogo basso a disavantaggio, con l' ardire e con l'armi, sosteneva nella
disavantaggio, con l'ardire e con l' armi, sosteneva nella prima fronte, tutta
guardia del ponte del fiume, acciocché l' oste di corradino non potesse passare senza
questi abbiano un molto maggior utile per l' esito già avviato e più vasto della manifattura
caffè], 84: può facilmente calcolare l' utile o 'l disavvantaggio de'fieni e
hanno fatto una bella bravura. l' inimico si è avvicinato di più di
. disavvediménto, sm. disus. l' essere disavveduto, malaccorto; sconsideratezza,
. giamboni, 8-ii-267: l' ordine del parlare artificiale non si tiene
donanza. fra giordano, 127: l' uno uccide l'altro disavvedutamente. boccaccio
fra giordano, 127: l'uno uccide l' altro disavvedutamente. boccaccio, iv-142:
disavveduto. disavvedutézza, sf. l' essere disavveduto; sconsideratezza, sbadataggine.
nondimeno è di tanta eccellenza, che l' uomo si vede essere molto più disavveduto
la lor vergogna scemare, dove essi l' accrescono in infinito. papini, 20-28
: maledetta quella donna! sùbito però l' anima, disavvelenata, ritrovò la serenità.
rustico, vi-1-195 (54-12): l' attender non ti sia disavvenente, / ched
. disavvenentézza, sf. disus. l' essere disavvenente, disavvenenza.
: temperanza è quella signoria che l' uomo ha contra lussuria, e contra alli
che sono disawenevoli. tassoni, vii-350: l' onore es sendo splendore,
disavventura, versa prestamente nell'arca fiorita l' acqua sanguigna della sua secchia. alvaro
le guerre che da quarantanni ha combattuto l' italia con la preparazione e le disavventure
fortuna li seguitava), che l' uccise. g. villani, 5-3:
siena, iv-233: oimè, disavventurata l' anima mia! ché tutte l'altre cose
disavventurata l'anima mia! ché tutte l' altre cose, cioè guerra, disonore,
due più belle rose dell'esistenza, l' amicizia e l'amore. 2.
rose dell'esistenza, l'amicizia e l' amore. 2. infausto, funesto
romani, non fu niuno, che ne l' awertisse. pallavicino, 1-468: né
canne così disavventurosamente combattesse colli cartaginesi per l' ira che iunone avea contro lui.
può uccidere li morso di una bestia, l' aver respirato un bacillo microscopico, un
salvini, 39-iii-190: tutto è l' uso, tutto è l'esercizio,
: tutto è l'uso, tutto è l' esercizio, tutto è l'avvezzamento quello
tutto è l'esercizio, tutto è l' avvezzamento quello che le parti destre fortifica,
). far perdere il vezzo, l' abitudine, la familiarità. menzini,
. e rifl. perdere il vezzo, l' abitudine; disabituarsi. francesco da
com'egli scrive, innanzi gli occhi l' annunziata riforma. pascoli, i-140: la
borgese, 1-188: procurò di esorcizzarne l' immagine, di disawezzarsi dal vedersela troppo
); disabituato; che ha perduto l' abitudine di far qualche cosa (per
cavalca [manuzzi]: l' uomo che non è tentato, ha
fuga. berchet, 207: fugge l' oste di rodrigo: / perso il cuor
e di messer pietroiacobo rispusi in commune l' altro ieri con una mia fatta in
divora insino a perdizione, e disbarba tutte l' erbe nate. bandello, 1-29 (
adunque, carissima suoro, che apriate l' occhio dell'intelletto vostro, svellendo e
disbarco si arrecò. colletta, i-326: l' ammiraglio inglese nelson, arditamente manovrando,
disbaria, sf. medie. aeron. l' insieme delle reazioni provocate nell'organismo dalle
d'aqqua chiara, dove subito fra l' aqqua si disbatta con una mestola o
si disbattea / con palpitante cor sopra l' arena. = comp. da dis-con
appena vede aperto il velo, lacerato l' impedimento e disbendato il ritratto, che subito
così) da disbestiarsi, che riconoscer l' errore, pentirsene e fame ammenda.
rifl. papini, vi-518: o l' uomo si disbestia o sarà sempre lo
parecchi ventine di scudi, mi consiglia l' economia, e m'impone la necessità,
bisogna... cominciare dal soffrir l' incomodo e qualche volta il disastro d'un
di orlando e ferraù, 2-18: con l' onglie ch'ella aveva ne le dita
, 43-104: perché so che ne l' antiquo nodo, / in che già amor
ancor ti trovi, / voglioti dimostrar l' ordine e 'l modo / ch'a disbramar
sete. tommaseo, i-197: saziò l' anime affamate / strette in tenebre di
animo. chiabrera, 254: ecco l' alme reali, / non mai disattristate,
al figur. pascoli, ii-1587: l' anima nella selva della miseria viveva pianta
ciel la poni. -anche con l' oggetto della persona: trattare con sollecitudine
costanzo, 1-95: uscirono di sella l' un e l'altro al fine, e
: uscirono di sella l'un e l' altro al fine, e caddero in
dai romani, insieme avesse avuto firenze l' origine. giannone, 1-i-306: disbrigato
, xx: tal sotto buon cultor l' umano spirto / dal limo vile,
giace sovente, si disbriga, e l' alma / parte d'aura divina, ed
ii-115: il cugino venuto da genova per l' affar del processo (quello stesso che
affar del processo (quello stesso che l' aveva consigliato tanno avanti, a disbrigarsi
di cose. ariosto, 23-105: l' incauto augel che si ritrova / in
espugnata la nave regia, assalirono subitamente l' altre, le quali, sendo, come
, come s'è detto, riturata l' uscita, erano rinchiuse, e trovandosi in
avere giustiniano in così fatta guisa posto l' ultima mano a dar certa e stabil forma
fatiche domestiche. bocchelli, 6-574: l' avvocato volle accompagnarlo a san vittore per il
/ il punto morto del mondo, l' anello che non tiene, / il filo
che è ben fatto di due anni l' uno alle piante fatte e grandi.
povertà. simintendi, 1-126: ma pur l' amore sta fermo, e cresce per
cattaneo, iii-4-231: gli dissi che l' austria non cederebbe mai nulla; ma trastullerebbe
ricchezze è cresciuta, la quale tutte l' ha discacciate. michelangelo, i-12:
vergognarmi di un tale affetto; ma l' ho concepito con innocenza, e non ho
io non la vedrò più; io non l' amerò. manzoni, pr. sp
per discacciare i suoi ricordi, per vincere l' orribile pensiero, si segnava, pregava
il suo figliuolo minore apparò a roma l' arte degli orafi, a potere discacciare povertade
si discaccia, incontanente ai rinchiusi cresce l' ardimento. benvenuto da imola volgar.
discacciarci. beccuti, 140: con l' insegne d'achille all'armi sopra, /
dato rifugio al discacciato alighieri, fu poi l' abbreviatore del suo poema, e finalmente
, iii-295: discacciator verace / de l' umana tristezza, / e tesor d'allegrezza
del nostro senno dai tempi in cui l' italia era ancor libera dal gesuitismo a quelli
, paragoni il cementatore di livio e l' ammiratore degli antichi romani con chi celebrò e
non potè già la natura indebolita per l' acerbo dolore di tanti giorni, a quel
, con- ciosiacosa che vegnendo meno per l' etade... nel letto discadesse
più felice, se ne le sue braccia l' ultimo spirito e li suoi ordinamenti lasciasse
giamboni, 8-ii-233: da l' avarizia viene tradimento,...
trattato delle mascalcie [crusca]: l' arte della medicina, cioè la mascalcia
., i-202: incontanente comandoe che l' armi li fossero recate, de le quali
quali vestia lo suo corpo finito ne l' ultima vecchiezza e quasi discaduto. sassetti,
francesco di vanno zzo, 74: passa l' amor de'prìncipi e de'regi;
e de'regi; / alor si sente l' amorosa scialma, / se l'anima
si sente l'amorosa scialma, / se l' anima dal corpo se descalma.
attenti, 54: come la giovene l' ebbe discalziato, gli fece subito intendere
discalziasse. anguillara, 4-277: discalza l' uno, e l'altro piede, /
, 4-277: discalza l'uno, e l' altro piede, / e spoglia il
poter meglio i fermar il piè sovra l' alpestri pietre, / con gran fatica,
marino, 13-127: or colta ha l' erba rara e vigorosa, / non
. leonardo, 2-292: se [l' acqua] truova i sotterrati sassi,
talon. boiardo, 2-11-38: l' arme avean ruginente tutte quante, / quale
: non andar nudo a tórre a l' api il mele; / non morder,
-figur.: a indicare l' estrema povertà di una persona.
discamerazióne, sf. ant. l' estrarre dal fisco. battaglini,
1663-11: piegò [il papa] finalmente l' animo a sentir senza nausea il tocco
avversari, è forza che discancelli da l' animo la ricordanza de le offese.
far le travi e le macchine per l' assalto. = da incantare (
del collo suo, come se l' avesse allora discapezzato. berchet, 124:
un marito, convien pensarvi moltissimo. l' onestà, il decoro, sempre discapita.
essere]. pisacane, ii-180: l' agilità ed una mobilità universale, sono,
esse debbono serbare perfetto equilibrio, né l' ima discapitare nel vantaggio dell'altra.
riputazione? cesarotti, ii-319: quando l' elogio è troppo sproporzionato al merito, il
ricada nella vera barbarie, ch'è l' ignoranza. pisacane, ii-70: varrone,
: si dee qualche volta discappellarlo [l' astore] e darli qualche beccatina in presenzia
4 discarcerare levar dalla carcere. potrebbe l' uomo essere discarcerato e non liberato, ma
. discàrica, sf. marin. l' insieme delle operazioni di sbarco delle merci
plutarco volgar., 136: discarcò l' armadure là, e tutto il carico.
nel cortile, la cominciò far bagnare cum l' acqua calda. g. m.
e la sua barca, / tante volte l' avea carca e discarca. roseo,
quel navigante in mezzo il mare / l' aspra tempesta d'ognintomo mira, /.
. croce, 2 7: per l' onda si disperde / il legno, e
vergogna il carco. bencivenni, 4-2: l' altre leggi legano, e questa dislega
leggi legano, e questa dislega, l' altre caricano, e questa discarica
caricano, e questa discarica, l' altre minacciano, questa promette. de jennaro
turchi, disse che dal muover la guerra l' aveva ritenuto il rispetto di non disturbare
il rispetto di non disturbare a cesare l' impresa d'algieri. colletta, 2-ii-311
. cennini, 34: poi te l' acconcia in sul sodo della mano o del
dieta statua, la qual incontinente descaricò l' arco e percosse cum la saeta nel
ove quella le prese acque fontanili de l' apennino e da torrenti accresciute discarca nel re
il corpo della barca; / ma per l' industrioso suo sapere / conoscerà se l'
l'industrioso suo sapere / conoscerà se l' è carca o discarca. -figur
, x-37: in quella sentì de l' aspra salma / discarca alquanto sollevarsi palma.
/ 11 cacio i pomi, e l' altre mie bagaglie / per mio discarco,
o, data al fuoco, / l' accesa in tuo discarico partita / si
dirò per mio discarco, / per l' onor vostro e vostra sicurtade, / che
fatto era andato in paese a svegliare l' avvocato, e per via non avevano fatto
(in un processo penale); l' insieme dei testimoni a difesa. settembrini
nel volto / mostra la calma, era l' aspetto. marnioni, 1-43: ecco
in pausa, la sinfonia inaudita accresce l' acume di questa lor bellezza e la discama
dante, inf., 30-69: l' imagine lor vie più m'asciuga /
si facea il fiume vie maggior che l' amo. = comp. da dis-con
non era discara / del folgore mortai l' orrida fiamma. goldoni, vii-311: voi
le era stata discara, ma non l' aveva saputa tanto pericolosa. saba, 4-47
4-47: poco ci troverai nuovo: l' azzurra / che ti assomiglia e, forse
essendo però che... costui è l' unica persona viva della triste casa,
dal cor quell'aspre brine / che l' ettemo calor sentir non lassa.
, rovinare. aretino, 1-105: l' ebrietà... che confonde il senno
che contamina i sensi, che rimuove l' appetito, che discatena le membra,
fortezze antiche... per discavalcare l' artigliere, e salvare ne'magazzini le
, 66: elli s'ausava a tirare l' arco, o cavalcare, o discavalcare
entrò in una barberia, opposita a l' ospicio dove era discavalcato. berchet,
). discavallare, rifl. perdere l' aspetto di cavallo, cessare di essere
croce, 188: il misero animalaccio [l' asino, ben rivestito come un cavallo
discavassate lo formento, ma lasate cresere l' uno e l'oltro de chi al tempo
, ma lasate cresere l'uno e l' oltro de chi al tempo de la
lupa, / che più di tutte l' altre bestie hai preda / per la tua
tanto fie migliore, però che per l' acqua la sete si discederà, e 'l
. baldinucci. 175: si divide l' arteria magna in tronco ascendente e discendente.
culminante, discendente. fogazzaro, 7-96: l' anima stanca richiama a fatica per suo
stanca richiama a fatica per suo ristoro l' ultima parte della visione, il suo
trarre origine. bambagiuoli, 39: l' uom che di loco vile è discendente,
, gobbo com'era aveva messo sottosopra l' intero rione con le sue gesta di rubacuori
altro che bene. carducci, hi-7-213: l' amore per simpatie fisiche, discendente dalle
, passaggi, contrasti, che sorprendono l' orecchio, e riempiono lo spirito di
tuoi discendenti e 'l tuo reame venga l' ira della divina indegnazione, e dimostri
altri discendenti. -discendenti di adamo: l' umanità. giamboni, 125: per
appresso del podere del nostro comune, l' entrata e così l'uscita deh'anno
del nostro comune, l'entrata e così l' uscita deh'anno 1336 al 1338,
e stavan sì ne i punti de l' onore, / che ne fu gran querela
rendere cordiale codesto appartamento. non avete l' idea di quanto fosse estraneo; ci
di pasti formidabili. 2. l' insieme dei discendenti rispetto al capostipite.
a recare que'parecchi ducati, a rinnovellare l' investitura e a giurare fedeltà, sequestrano
di non essere personalmente responsabili, come l' ultimo erede d'una dinastia, pur mite
chiarire la derivazione, la discendenza, l' origine, la radice del verbo latino
equivalente. 5. biol. l' insieme degli individui che, attraverso successive
or avvenne che, nel mezzo del- l' arringo, il destriere del conte d'universa
, che s'io do di piglio a l' arco / che ti fo andar pei
monti, x-3-430: tutta d'armi tonar l' alpe s'udio, / e in
di cose. giamboni, 7-2: l' aguglia, che sopra gli altri uccelli ad
avete gli schermi sempre accorti / contro l' arco d'amor, che 'ndamo
stille. carducci, 1002: mira: l' augel discende da l'umido cielo su
: mira: l'augel discende da l' umido cielo su 'l pesco / in fiore
, 3-119: così sen vanno su per l' onda bruna, / e avanti che
la cima è più greve / ma l' arricchir più leve; / così 'l descender
a colui / ch'essa perduta dimanda l' altrui. cavalca, 19-33: alcuna volta
, mi si riduce alla memoria; l' altezza de'quali, quando considero,
il vediamo; però che testé è l' uomo ricco, e testé povero; oggi
dover discendere. gioberti, ii-66: l' esser discesi i chierici dall'alto seggio intellettivo
forze discendesse, ed egli colle sue l' assalirebbe dall'altra. ariosto, 1-24:
donna ritrovar non spera, / per aver l' elmo che 'l fiume gli asconde,
onde caduto gli era / discende ne'l' estreme umide sponde. bandello, 3-4 (
albergò, subito noi tre giovanotti, lasciato l' aio riposarsi, cominciammo a correre quel
discende. crescenzi volgar., 5-3: l' avellane... son più nutritive
con la medesima diligenzia si debbe allentare l' argano tanto che la discenda nel fondo
della bestia, che discendeva giù per l' erta, incontrò il bastone della piccina
: or discendiamo dal mondo superiore a l' inferiore, dal sempre sereno e tranquillo a
è sempre torbido e tempestoso, da l' eterno al corruttibile. redi, 16-viii-218
lucia, da la cui bocca / tra l' ondeggiar de i candidi capelli, /
. b. croce, iii-27-115: talora l' immaginazione si provava a discendere nella realtà
discendere nella realtà. slataper, 2-39: l' aria in qualche ora è primaverile,
un ostacolo. pavese, 8-46: l' unico modo di sfuggire all'abisso è di
che di scende / da l' alpe, e seco ha il fior di
ancor, dopo il bel volto, / l' artificio discreto, / ch'in aurei
morte. 8. figur. pervadere l' animo, riempire l'animo (di
. figur. pervadere l'animo, riempire l' animo (di un sentimento di serenità
(42): discendendo sopra di loro l' abbondanza della divina grazia, tutti furono
non occupa già con lungo errore / l' anime fredde in sterili diletti / il canto
discendi, amor; negli animi i l' ire superbe attuta; / dona i pensier
se manchi il dono, per quanto l' affetto abbondi. 9. figur
innamora', discendo a mostrare come ne l' umana intelligenza essa [la sapienza]
a mille i narrò di questo re l' opre soprane, / discese a ragionar
; umiliarsi. iacopone, 65-121: l' amor sì m'ha legato e preso corno
sì m'ha legato e preso corno l' amo: / però, sposa, te
: v'ha un'arte d'acquistar l' alme volgari, / senza discender fino ad
libertà dovrebbe disertare il mondo, e l' uomo discendere da uomo a schiavo o
ariosto, 32-36: e ripetendo quel che l' avea detto / il cavalliero, in
privarsi, che discendere a quello che l' onesto e la ragione le dettava.
chiamato currado malaspina; / non son l' antico, ma di lui discesi:
lui discesi: / a'miei portai l' amor che qui raffina. g. villani
. casti, iii- 155: l' origine dei russi, come quella di tutti
casa di carignano sia destinata a compier l' opera di quella da cui discende, rannodando
tempo di ferdinando ii, quando con l' aiuto di donne e di confessori si
lo fin piacimento, / da cui l' amor discende, / solo vista lo prende
suo regno iocondo, / da questa l' arme prende, / perché sua forza sol
conclusione ipotetica. piovene, 5-357: l' arte popolare discende sempre dall'arte colta,
.. può discendere da due principii: l' uno si è d'uno verbo molto
è d'uno verbo molto lasciato da l' uso in gramatica, che significa tanto
, e non indarno, / ché l' imagine lor vie più m'asciuga / che
., 11-43: intra tupino e l' acqua che discende / del colle eletto
ascoltar mormorio rendi. tasso, 8-3-126: l' acqua che veloce in giù discende,
rivolga, / salubre i sani in su l' erbose rive / nutre, e i
il mio pensiero intende / là dove l' aura è ancor sacra e serena.
, 184: dalla piena / conca l' acqua discende alla cunetta, / così ch'
ha visto molt'acqua passare; / l' ha sempre udita frangersi e crosciare /
126: tra il muro e l' argine secondo / discende il fosso orribile
terrazza semicircolare, protesa sul panorama con l' aria del ponte di comando d'una nave
pur ch'alquanto ornai s'arretre / l' italico valor del fero assalto, /
-diffondersi dall'alto (la luce, l' ombra). dante, conv.
onde discende / dagli altissimi monti maggior l' ombra. frezzi, iv-7-166: in
principi la tensione, per attribuir loro l' ascendere che fa il mercurio con la tramontana
vetro del bicchiere che la contiene, e l' acquarzente d'un termometro che vi sia
due modi potiamo evitare tal inconveniente; l' uno si è di passare per un tuono
unicamente guidata da quell'equilibrio acquisito con l' abitudine, discese la valigia di sopra
abitudine, discese la valigia di sopra l' armadio, l'aperse e la riempì della
la valigia di sopra l'armadio, l' aperse e la riempì della propria biancheria
g. bentivoglio, 4-335: caduto l' animo a quei di dentro con viltà
dico, folle, / già discendendo l' arco di miei anni. -discendere
abate isaac volgar., 1-74: l' avversario nostro diavolo hae per usanza contra
figura delle loro armi, e secondo l' aspetto del volto loro, mutare il
, che si fece uomo per salvare l' umanità. guittone, i-20-127: se
dante, par., 7-30: l' umana specie inferma giacque / giù per
, unì a sé in persona / con l' atto sol del suo ettemo amore.
incorrervi. carducci, iii-24-416: che l' onorevole bonghi discenda nello stesso errore del
, conv., iv-xxiv-4: sì come l' adolescenzia è in venticinque anni che precede
il trasporto dei materiali, tubazioni per l' aria compressa e per la ventilazione o
compressa e per la ventilazione o per l' eduzione delle acque; e l'armatura
per l'eduzione delle acque; e l' armatura è stabile, fatta in muratura
, sm. ant. il discendere, l' andare verso il basso; discesa.
rimanendo lo corpo di cristo nel sepolcro l' anima discese nel limbo. ottimo,
nel limbo. ottimo, i-38: l' autore propone una questione, se mai niuno
fece per essere certo di quello che l' evangelio dice circa la resurezione di lazzero,
s. agostino volgar., 1-3-225: l' egitto è l'immagine del cielo;
volgar., 1-3-225: l'egitto è l' immagine del cielo; ovvero..
questo emisperio, e nell'altro era l' ora verso la sera, molto si
ant. il discendere dall'alto, l' andare o il venire verso il basso;
1-iv-12: la discensione d'iddio e l' ascensione dell'uomo sono mosse e governate
più è apto alla pena, perrò l' ordine di questa discensione fa che el principio
e il punto dell'equatore che scende sotto l' orizzonte contemporaneamente a un astro (e
, 1-117: in questi quattro ternari pone l' autore il discenso suo nel primo cerchio
il porco che era apresso, da l' altra che sopragiongendo la nocte non fussi
a. f. doni, ii-103: l' ascenso della mano e il monte del
dell'alta atmosfera, dispositivo che ha l' ufficio di paracadute, e serve per
discendere. leonardo, 4-1-11: sempre l' esalazione dei vapori corre dietro alla sua
sua nascita: egli è necessario che se l' uscita delle distillazioni è di sotto,
, per esser di natura vaporabile, [l' argento vivo] possa non solo raccogliersi
. idem, inf., 11-104: l' arte vostra quella [la natura]
naturale che fra il dottore improvvisato e l' impreparata discente sorgesse un amoruccio.
o simili. gramsci, 8-315: l' azione immediata che pertanto il proletariato deve
utili effetti. gramsci, 8-229: l' amministrazione si discentra, la burocrazia attenua
. i (2): acquistino dunque l' ora- zioni vostre da colui, il
, o meglio poetiche, che pongono l' accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione
femm. -a). chi riceve l' insegnamento di un maestro; allievo,
platone nel simposio, mostra chiaramente che l' uomo non dee in una creatura coll'
annunzio, iv-2-84: fu prima su l' uscio un sospingersi tumultuoso di piccole teste che
su le altre per vedere; poi l' esitazione, la timidità, una specie di
: i suoi cittadini contendono doversi loro l' invenzion della stampa, dicendo che primo autore
messo in tanto travaglio la natura e l' arte, che non sanno se gli sono
. d. bartoli, 2-1-76: l' europa discepola dee alla cina maestra l'insegnamento
l'europa discepola dee alla cina maestra l' insegnamento della stampa. milizia, xix-4-1058
appresa (anche quando il rapporto con l' autore non sia stato personale e diretto
con la parola, gli scritti, l' esempio stesso di vita (specialmente nell'
: avea questa redenta due discepole, l' una delle quali ebbe nome romola.
è la sintesi; la scuola comincia l' analisi. le qualità, i lineamenti
trovano; soffrono forse di più, quando l' hanno trovati. bacchelli, 9-85:
ordinato che andassero. e veggendolo sì l' adorarono; ma alcuni di loro sì dubitavano
e dicessino che egli fusse resuscitato. l' aurora, i-173: cristo istitutore della religione
ombra e come fa la nave ne l' acqua tempestosa, che quando è passata
628: se tu vorrai vedere dentro ne l' acqua torba quello che v'è,
, tomo a dire che dovrebbe o con l' occhio o col tatto discernersi. mazzini
se ben discemi, troverai diversa / l' un'agnella dall'altra: e la fatica
con quello occhio più che se non l' avesse aùto in capo. straparola,
qual sia del celo, qual sia de l' infemo. g. c. croce,
irregolarmente folto, già lo esplorava con l' olfatto, e cercava di discememe i
: non uno sia amato più che l' altro, se non colui il quale,
3. figur. scorgere con l' intelletto, vedere con la mente;
dante, conv., i-xi-7: de l' abito di questa luce discretiva massimamente le
pongono in alcuna arte e a discemere l' altre cose non curano. maestro alberto,
altri discemo. testi, ii-48: l' ignaro / pargoletto lattante, /..
elisia luce i solitarii campi / onde l' errante fantasia mi porta / a discemere il
da stare in eraclea, e ragguardare l' una e l'altra fortuna del re e
eraclea, e ragguardare l'una e l' altra fortuna del re e de'romani.
, la terra, il mal, l' inferno / e quanto è là dissopra e
, ravvisare; notare, cogliere con l' attenzione e con la riflessione. cavalca
la qual cosa la dottrina particulare grandemente l' aiuta. beicari, 5-60: o
voci: e di queste non solamente l' origine, ma i propri significati a
senso, un pensiero, in quelli che l' affliggevano al patibolo coll'animo e cogli
pubblica vita, non sempre discemesi se l' astinenza sia modestia o inerzia, se
: alla critica [si attribuisce] l' ufficio... di discernere, nell'
ricercata naturalezza, con cui si disceme l' acqua, che sgorga per sua natura,
a sé mi fece atteso / con l' armonia che temperi e discemi. boccaccio
da essere chiamate savie; e tutte l' altre decime o moccicose. frezzi, i-6-2
richiami di gravi oltraggi, e differenti l' uno dall'altro, domandando l'ammenda del
differenti l'uno dall'altro, domandando l' ammenda del misfatto, o battaglia,
. boccaccio, 9-56: a te l' animo mio aprii tutto, a te
diceme donando. petrarca, i-3-124: da l' altra parte, s'io discemo bene
* decidere, deliberare 'è evidente l' accostamento con décernère. discernévole,
scoprire con occhio sottilissimo e discemevole molto l' oltremirabile ed oscurissimo lavoro del nostro corpo
appena sono discernibili. foscolo, 1-320: l' uomo, per imitar bene, bisogna
, ma bisogna inoltre che ne abbia l' idea evidente, e direi quasi scolpita
croce, iii-9-32: egli non pare distingua l' irrazionale di fatto, l'errore artistico
pare distingua l'irrazionale di fatto, l' errore artistico, per lieve che sia,
iacopone, 21-20: segnore, tu l' hai creato corno fo tuo piacemento;
fo tuo piacemento; / de grazie l' hai adomato, desteli descer- nemento.
vivi dialetti. manzoni, 173: l' amore della verità, il desiderio di fare
passavanti, 146: spesse volte crede l' uomo essere sanza peccati mortali, che
degli atti umani. manzoni, 346: l' immortale muratori impiegò lunghe e tutt'altro
. berchet, 77: era sopito l' esule; / era la notte oscura;
. il discendere, il venir giù; l' andare verso il basso.
inferi d'enea, ed essere perciò come l' evangelista dell'eroe della vita attiva,
è quello che si dà per effettuare l' estinzione dell'impeto. guglielmini, 68
discesa. giordani, i-9: prenderemo l' acqua sopra la pescaja di san marco;
, come un getto d'acqua per l' assetato nel deserto. bernari, 5-
di festa; com'è tanto bello sentire l' ansare del treno che sale la gaentina
discesa di bonaparte, e così protratto l' assedio di genova, e salvata l'italia
protratto l'assedio di genova, e salvata l' italia. balbo, i-236: annunziò
una discesa imperiale. ma prima che l' effettuasse, morì carlo ii d'angiò,
et erta. papi, 2-2-100: l' esercito dell'hoche crebbe a quaranta- cinque
sempre secca. ungaretti, i-30: l' ho accompagnato / insieme alla padrona dell'
, 47: s'aggravava del continuo l' animo del re, al quale essendosi da
principio scoperta un'apostema nella testa sopra l' orecchio, destro, ove soleva da'
6. aeron. fase del volo precedente l' atterraggio, che consiste in una traiettoria
aereo: parte dell'antenna che collega l' aereo propriamente detto all'apparecchio radio trasmittente
o bandierine piantate nella neve e distanti l' una dall'altra quattro metri.
esser perita; / e da cui l' uomo serve essere offeso. 2
: v'ho nominati quelli antichi discesi l' uno dell'altro, come vedete di sopra
di dàr- dano discesi / vanno per l' universo oggi dispersi. boccalini,
parti si consideri, con che ragione l' attiva con la sua divisione s'impari,
la sua causa. genovesi, 2-2: l' arte poi di studiare e filosofare,
arte poi di studiare e filosofare, l' arte di conoscere il vero dal falso,
spiriti visivi, sì che priva dall'atto l' occhio di più forti obietti, /
il paese, e descettata da tutte l' altre. = traduzione letterale del lat
venuta sott'occhio in una rivista letteraria l' asserzione di uno di codesti discettatori:
terra, donde fu formato, e l' anima va là ove il suo signore gliele
giamboni, 2-165: lealtà e verità discevra l' uomo, e trae franco da quella
franco da quella del servo, ma menzogna l' odia e misdice. fra giordano,
in matrimonio, ma la morte hae disceverati l' uno dall'altro. c. dati
. c. dati, 7-i-4-213: per l' unico riguardo dell'oggetto infinito una [
coloro di cui tu fiedi del continovo l' anima e 'l corpo di catuno. cassiano
intelligenza, 209: cesare non avea l' arme 'n dimino, / gridò suoi
magno volgar.], 22-8: l' ariento ovvero l'oro, se egli è
], 22-8: l'ariento ovvero l' oro, se egli è cattivo, si
e 'l cor serrarse / quand'a l' uscio udii dar la prima scossa. /
trono; la terza ci fa gustare l' unione. 2. schiodare, spezzare
leonardo, 2-343: quell'omo che per l' ordinario la tira indirieto [la mia
virtù, 15 (57): quando l' erba è tenera, si dischiava leggiermente
grave e sì solenne, / che l' osso dischiodò, recise i nervi,
anche la sua gran capellatura / dischioma l' olmo il pioppo ed il castagno. slatapcr
slatapcr, 1-44: dischiomando con rabbia l' ultima frasca ostacolante, ne piombavo fuori
foglie, stracciato il viso, ma l' anima larga e fresca. bartolini, 17-153
e fresca. bartolini, 17-153: l' agave, / alla mia combattuta / esistenza
e dischiomata giuba, / agonizzar del- l' adria si vedea / l'orgoglioso decrepito lione
agonizzar del- l'adria si vedea / l' orgoglioso decrepito lione. 2.
innanzi aprir si suole, che si dischiuda l' uscio al dì nascente. lalli,
dischiude, / e vedova del sol l' aria già pura / cambia il lucido manto
,... / e al- l' uom dischiusi sul suo dritto i rai.
secchi sulle guance asciutte, dischiuse dolcemente l' uscio. de roberto, 1-16:
, 1-16: un urto violento dischiuse l' uscio. il nonno, rosso in
gelosie del balcone dirimpetto, che sotto l' urto, si erano dischiuse, rompendo la
sopra il tuo capo: / era l' insegna tua che a facil vento /
/ in noi penètra il duol, / l' anima le sue grandi ali dischiude /
dell'imparare. 3. consentire l' accesso a un luogo, permetterne il
ii-55: stamane il mio patron, quando l' ovile / a la greggia dischiusi e
dicifrarli. leopardi, 112: sotto l' ampie / vie del tamigi fia dischiuso
, finché il tuo piede adegui / l' obbietto suo. longo, xviii3- 278
ricchezza dello stato altro non è che l' aggregato delle ricchezze private,..
quali annebbiano e contaminano e viziano tutta l' anima e i pensieri e i sentimenti
dischiusa. ariosto, 20-56: di career l' altro giorno fu dischiuso; / e
, solo, si mise, / e l' uno appresso all'altro in piazza uccise
di quelle cercano dischiudersi, e per l' aria spaziosa nuotano, ogni altra soavità obliando
nuova fonte, ne scaturii in quel- l' invemo troppi altri; i più, amorosi
che 'l ver mi dischiude / son l' opere seguite, a che natura / non
ha. deh! come a me l' apristi, / così il dischiudi anco alla
è tanto vasto che non ho più l' audacia di piangere le mie piccole sciagure
dischiuso. d'annunzio, iv-2-534: l' aspetto del vecchio venerabile assumeva per me
essendo questa o nessun'altra poi / l' ora da ripor mano alla virtude / rugginosa
, par., 7-102: non potea l' uomo ne'termini suoi / mai sodisfar
/ e questa è la cagion perché l' uom fue / da poter sodisfar per
: / e da sé, chi non l' usa, la dischiude. =
4-39: qualunque vino sia, priemansi l' uve, e 'l vino niente co'graspi
metti. sodermi, i-576: scemata l' acqua, bollendo, un dito per traverso
livida magrezza, / chieser mercé de l' alta stirpe e de la / gloria di
attendeva, coi serrami infranti, / l' aquile che predavano lontano.
canale dischiuso come una bocca viva su l' immenso spazio lagunare, si intravedevano argini
i braccialetti verso il gomito, fiutando l' aria con le narici dischiuse, quasi
». 3. che presenta l' ingresso libero o consente di essere percorso
carducci, 414: che importa se l' onta più, meno, ci frutti?
universo, che d'un tratto invase / l' essere mio. onofri, 119:
discifrare la quale ci è voluto tutto l' acume de'più fini nostri moderni critici
discinse, / con la qual malagigi l' avea cinto. molza, 1-204: l'
l'avea cinto. molza, 1-204: l' aure rapida e succinta / tardò dal
dal corso sì che d'altri vinta / l' antica / zona al fin pur si
/ da'ben mondan, co'qua'l' anima adugge. alberti, i-316:
quali abbiamo e non abbiamo da discindere l' amicizia. salvini, 40-355: or chi
mondo suo, cui discinde dal nostro l' inguadabile oceano della morte? perché egli
generi, che sono: il mutismo, l' afonia, lo psellismo, la parafonia
la parafonia o cacofonia, la paralisia, l' emipi- legia, e la paraplegia o
« il sofoclèo », mentre si avvicina l' ora in cui ti sarà barbaramente discinto
a quel crudel martoro, / l' avean discinta le spietate squadre. soffici,
disse, « del corpo, non perderò l' anima ». verga, 2-327:
? mi discingo. qui, tra l' òmero / e la gola, percoti obliquo
/ e di lor fé catena, onde l' avvinse, / e giunse in voi
può chi tutto parte, / e l' alma eterna dal mortai discinse, /
lotta era un diletto. / pur l' un dall'altro alfin si discinge, /
/ come tu vedi, né gettato a l' erba, / ancor che tal percossa
piagnitori. dante, xlvii-26: dolesi l' ima con parole molto, / e 'n
, di dolor colonna, / sente l' oraggio che cade dal volto; /
oraggio che cade dal volto; / l' altra man tiene ascosa / la faccia lagrimosa
giro prenderannosi / discinti e scalzi sovra l' erbe tenere. ariosto, 3-8:
o così mal cinto, che siila l' additava per cosa sospettosa. foscolo,
/ abbandonate, se non versa prima / l' onice a me giocondi libamenti. nievo
greca. chiabrera, 270: infra l' aure candide, succinta / il puro
bellissima aurora indora i cieli, / l' aurato crin su gli omeri discinta. testi
, staccato. alfieri, 8-230: l' asta infallibil, ecco, e il già
un lungo rivo d'oro / tra l' arpeggiare delle chiare foglie. 2
bandiera ch'abbia esercito più saldo / de l' altra, con che segue il re
, quando mandò i discepoli a disciogliere l' asinella. boccaccio, dee.,
. lorenzo de'medici, i-194: l' impio furor nel gran tempio di giano /
relegato e vinto, / cerca disciórsi l' una e l'altra mano. ariosto,
, / cerca disciórsi l'una e l' altra mano. ariosto, 32-62:
, ov'entra il sale, è [l' acqua] un disciogliente. a.
sua proprietà, deve legalmente discioglierlo. l' inabilità [alla generazione] può essere un
amor cerconda a la mia lingua quando / l' umana vista il troppo lume avanza,
. bembo, 1-253: il nodo a l' alma non discioglie, / vedendo me
così forma e discioglie / i nodi suoi l' impenetrabil fato. metastasio, ii-222:
tela ingannatrice. carducci, 616: l' onda de'tuoi capelli, / cara,
alle corde, mandò per la notte l' allarme. pea, 7-109: lei,
, al sommo inguauiata a sacchetto, l' allargò e scoperse matassine bionde di tabacco.
quasi per catena sino a che con l' uccidere un nimico non si disciolgono. tasso
prigione. marino, 4-292: né da l' amato sen più mi disgiunsi, /
era un orso fra lor, che l' uom già tenne / per suo piacer
, 17-117: forse, più tardi, l' uno amante s'è straniato dall'altra
segni / sentendo di quel dì che l' uom discioglie, / lei,..
-rifl. straparola, 9-1: l' angelica bellezza vostra, congiunta con quelle
da s. c., 38-4-3: l' abbondanzia delle cose mondane suole tanto più
e mi disacri in tutto / da l' obbligo de'greci. s. caterina
potè esser disciolta. alfieri, 1-56: l' abbomi- nevol nodo che lui stringe /
nemici di tebe, ornai disciolto / l' ha dai più antichi vincoli. de cristoforis
. d'annunzio, v-1-595: ma l' italia chiamata proletaria dev'esser prima disciolta
la disciolgono. cattaneo, ii-1-209: l' interesse del denaro, comunque modico,
quale non avrebbe potuto resistere, che l' avrebbe colta e disciolta. moravia, viii-
la delettazione nelle cose spirituali; nella quale l' animo si rilasci ad ora, e
non è niuna cosa che tanto discioglia l' amore e rechi lo dispiacimento e l'odio
discioglia l'amore e rechi lo dispiacimento e l' odio, quanto la presuntuosa confidenzia ed
, 24-15: quanto dura poi [l' incantesimo]? -sin che disciolgasi /
questi fogli / fissa lo sguardo, e l' ombre lor disciogli. arici, ii-13
. arici, ii-13: poi come l' alba in ciel 'ombra discioglie / umida
toglie, tarducci, iii-9-105: l' eguaglianza nell'arte e nell'amore esiste
, in quell'anime tarde e indocili, l' antica repu- gnanza giudaica all'idea deu'
la gola colse, / al cui colpo l' incanto si disciolse. menzini, i-334
, 6-224: quando fui sola, dentro l' acqua tiepida, chiusi gli occhi irritata
reggelo e mantene, e anco tutta l' altra generazione se partesse da l'animale,
anco tutta l'altra generazione se partesse da l' animale, l'animale cade giù e
generazione se partesse da l'animale, l' animale cade giù e more e destasse e
sommità de'monti le congelate nevi e l' accumulate pruine in tepidi ruscelli. a
ancor nel pio / tuo cuore è l' onda che discioglie il gelo? boine,
il reparto dei bersaglieri è partito ieri l' altro diretto a siena; ma pare che
. cicerone volgar., 1-86: l' ottimo fine del vivere si è quando
ragioni, quella medesima natura, che l' ha accresciuto, lo discioglie. benvenuto
preziosi cerchiamo. ariosto, 9-8: l' impeto de l'acqua avea disciolto /
. ariosto, 9-8: l'impeto de l' acqua avea disciolto / e tratto seco
passo tolto. bracciolini, iii-262: l' umido corso a te [lucido rio]
il vigor. romagnosi, 11-69: forseché l' unità di genio, di lingua,
disciolsono, delle quali quaranta perirono, l' altre con grande fatica si ripararono.
tempestosa pioggia / pur si disciolse al fin l' oscuro nembo. magalotti, 21-144:
piccola nuvoletta la quale, secondo che l' ambra va raffreddandosi, si discioglie novamente
una sorda fermentazione. corazzini, 3-39: l' anima poi che nell'audaci voglie /
pianto si disciolse, / bagnandosi con l' acqua del martire. redi, 16-i-31:
sdrucciola al core, / o come l' ugola e baciami, e mor- demi
occhi disciogliemi! monti, x-3-554: l' eccesso / de'miei mali ti toglie /
che la disciolga. cuoco, 2-ii-169: l' alleanza... stipulata per un
davila, 726: deliberò di disciogliere l' esercito, e dividerlo in diversi luoghi alle
elettori del distretto di vasto mi conferirono l' alta dignità di loro mandatario nel seno
consesso, / ch'io di nascosto ricevea l' invito / al segreto consiglio. leopardi
, 9-106: la sua venuta disciolse subito l' assedio, ed i fartaci di nuovo
d. bartoli, 12-2-16: disciolto l' assedio che chiudeva parigi, il cardinal gaetano
, / non potrà conseguire / che l' anime congiunte sian disciolte. boiardo,
parve, / onde sentìa dal cor l' alma disciorsi. redi, 16-ix-73: si
suo nimico, prenda / compagno che l' aiuti e che 'l difenda. caro,
. bruno, 3-330: considerate che l' intelletto, volendo liberarse e disci orse
paura del suo impeto, e già indebolendo l' arme de'suoi cavalieri, desiderando di
di roma,... quasi tutto l' ornamento delle reali ricchezze mandoe nella nostra
.. /... aspetta forse l' edipo fatale / che disciolga l'enigma
forse l'edipo fatale / che disciolga l' enigma sovrumano. -rivelare, esporre
folta / turba del lido, che vicin l' ascolta. guerrazzi, 6-21: egli
. rucellai, 2-8-10-104: di tal sorta l' anima si è, ma non ci
ci ha sì poco da dubitare che l' anime sieno immortali, a petto a pensarle
facciolo, o no, dal marito non l' è creduto. pallavicino, i-835:
anzi discenda? beccaria, i-376: l' evidenza nascerà dal discioglimento delle nozioni complesse
: non vi ha dubbio alcuno, che l' impetuoso e contumace discioglimento di ventre patito
stagionate cose. vallisneri, ii-473: l' acqua,... essendo degli zolfi
del lusso. ranza, lv-215: l' impotenza fìsica di qualunque dei due sposi;
fìsica di qualunque dei due sposi; e l' adulterio della sola sposa devon essere in
acorre di voi lo sembiante, / che l' om disciolto ten legato a laccio.
, / con mezzo scudo e con l' elmo disciolto, / e ferito in più
guarda ch'offrendo al tempio non attingi / l' altar di dio, se la disciolta
rawingi, / s'avien ti stia ne l' ira pertinace. tasso, 18-27:
boscareccie, / nude le braccia e l' abito succinte, / con bei coturni e
disparte, e 'l bue disciolto / l' erbe pasciute a ruminar si posi.
/ lunga stagione fòro, / su l' omero disciolti / qual ruscelletto d'oro,
mettono a svolare e a sparpagliarsi per l' aria. valeri, 1-54: eran disciolti
potenza minore. petrarca, 268-38: l' invisibil sua forma è in paradiso, /
concordi / tosto in aria s'udir che l' alma uscio; / la qual disciolta
arma, e così grave, / che l' aggressor ne pavé. d'annunzio,
inferiori a quelli che rendon così rinomata l' età di augusto. carducci, iii-15-221:
leopardi, 457: la donna ch'a l' ape è somiglievole / beato è chi
ape è somiglievole / beato è chi l' ottien, che d'ogni biasimo / sola
iii-12-217: certo non è mai dura l' ottava, la quale pare a me
: quelle tante galleggianti isolette rendevano stranissimo l' aspetto di quell'orrido mare che parea
. boine, i-84: ora mareggia l' irrealtà, ora è slegata la schiavitù
dal cor disciolta. bruno, 3-461: l' arida, a fatto disciolta da l'
l'arida, a fatto disciolta da l' acqua, non è altro che vaghi e
, vii-425: così nel mio disciolto parlare l' universale spettacolo di tutti i paesi oppressi
cosa, non è da negare che l' acqua vi caschi quasi da un catino
, salì alla ringhiera, e consigliò tutto l' opposito. = da scipito,
dopo tanta disciplina, / tu sii l' adone o l'atide d'alcina? cellini
disciplina, / tu sii l'adone o l' atide d'alcina? cellini, 2-26
maravigliosissimo valentuomo. garzoni, 1-25: l' animo nostro senza dottrina e senza disciplina
che noi siamo forzati di fare incatena l' attenzione, e nello stesso tempo si fanno
due operazioni elementari di ogni disciplina, l' istruzione e l'esercizio, che, disgiunte
di ogni disciplina, l'istruzione e l' esercizio, che, disgiunte, sono
: in te di marte / splende l' onor, la disciplina e l'arte.
splende l'onor, la disciplina e l' arte. g. gozzi, 1-331:
le discipline. torricelli, 198: l' istesso platone nel filebo pronunzia che tutte
, attività (in quanto tramandata con l' insegnamento). marino, vii-424:
la sùbita prestezza nelle espedi- zioni, l' aver molte volte con pochissime genti fuggato
, 9-852: e quindi apprender dee l' uom che comandi / quant'ha mestier
tenuti in guaina, / perché confuso l' uditor non erri, / e apprenda del
è stato caro il confessare, che l' ordine, questa disciplina della libertà, quest'
ordine tanto inculcato dai savi, voi l' avete seguito non per nostro consiglio,
alle ordinate discipline di medea, contrappose l' anello della verde pietra alli occhi del dragone
. crescenzi volgar., 11-29: l' orto che a temperata aria soggiace e
la sua vita in terra, secondo l' umanità che prese, fu disciplina, e
, 5-55: se rinaldo a violar l' editto, / e de la disciplina il
, alla disciplina: cose che sulle prime l' avevano quasi soffocato. gramsci, 15
, la condizione della scuola, o l' antecedente prossimo necessario dell'insegnamento scolastico.
volgar., i-206: cotale disciplina ne l' oste del divino cesare nutricò i cavalieri
nervo della milizia; e disciplina chiamo l' arte di far buono il soldato;
4-212: che vuol dire questo dare l' armi, e corrervi senza occasione? non
27-75: fin la negletta plebe, / l' uom della villa, ignaro / d'
occhiate, a gesti: interprete comune l' orologio, che regolava tutto, anche
sua? chi onorerà colui che disonora l' anima sua? il povero si gloria per
aver compassione, / questa virtù fra l' altre o disciplina, / da le bestie
felicità straordinaria di temperamento; ed era l' effetto d'una disciplina costante sopra un'
magno volgar.], 16-47: l' asino salvatico usato nella solitudine, può
labbra. di queste cose non si può l' uomo liberare per disciplina, né per
già per gastigar di crin vagante / l' incomposte licenze / né... /
e temuti. foscolo, xvii-190: l' infermità mi diede assai ore tristissime:
della rassegnazione. nigra, vi-753: fra l' alpi e la maggior dora, e
. cavalcanti, 2-239: procederà [l' oratore] in quel modo, che io
spezie del governo celebrando la conservazione e l' accrescimento della disciplina civile. sarpi,
più procedeva smaniosa in questa faccenda, o l' autorità civile o la militare; entrambe
presunzione dei nobili e dare egli stesso l' esempio della disciplina militare, volle essere avanzato
delle difficoltà de'superiori, era dunque l' avvezzare i soldati a quel severo,
singolari incontri riescono spesso vittoriosi: manca l' educazione o la disciplina. ojetti,
disciplina ha, si può dire, l' esperienza di due vite. -in
avvenga in ogni mente, / [l' anima] pur si va per diverse
, annullassero. serdonati, 9-262: l' ingegniere siciliano... ancora piaggiando
alla sua ardente cupidigia, perché accrescendo l' argine secondo la disciplina de'turchi, l'
l'argine secondo la disciplina de'turchi, l' aveva pareggiato colle mura. a.
cosa se non il luogo, cioè l' abituro de'monaci. ma cenobio mostra
). giamboni, 33: dice l' apostolo: figliuolo mio, non avere
ha posta; tanto che sia venuta l' ora tua. pulci, 17-115: ché
241: la disciplina dell'educazione o l' educazione della sventura, beato colui che di
, beato colui che di buon'ora l' ha prese, cioè innanzi d'avere il
cortona volgar., xxi-746: aveva fatto l' amabile umiliana una disciplina e una forza
mei, deus, etc. con tutte l' orazioni predette. -dare la disciplina
fossimo giusti, dovremmo dare a dio l' onore, a'santi il seguitamento, a'
a'morti la compassione, a'prossimi l' amore, a noi disciprina, al
al mondo il dispregio, al peccato l' odio, al diavolo continua battaglia.
gli eremi e monasteri rupestri, che l' ascesi e la mistica dei monaci d'oriente
moglie. ariosto, 6-49: perché l' avuto ben vo rimembrando, / quando io
diffuso attraverso il linguaggio della scuola e l' ambiente militare, che il cristianesimo ha esteso
circa dodici anni, per non occupare con l' altra minore età poco disciplinabile il luogo
verso, ma solamente la prosa, e l' altro né verso né fabula usò,
di memoria, se non che ebbe principio l' ordine de'disciplinanti. gioberti, i-iii-412
in senso più lato, comprendente sia l' insegnamento intellettuale sia quello morale: educare
libro] è di disciplinare e producere l' animo dell'uomo a quella letizia la
la società religiosa non può dunque eseguire l' ufficio commessole d'insegnare ai popoli e
... che... disciplini l' intera classe lavoratrice. -in partic.
sulla « mary bonfield », sotto l' autorità regia d'un loro anziano.
è voler, salva la giustizia, disciplinarne l' esercizio od eccitarne artificialmente la direzione.
martelli, se si struggono le gemme con l' aceto,... tutti del
1-196: cominciava intanto nel regno quel- l' intimo fermento che poi scoppiò col moto del
'20, ed era noto a tutti l' ordinarsi, il disciplinarsi delle società segrete
buoni cugini '. mazzini, i-801: l' opposizione non ha saputo o voluto disciplinarsi
avverte senz'altro e distingue quella che è l' ora del conoscere e quella che è
ora del conoscere e quella che è l' ora del fare. gentile, 3-178:
del fare. gentile, 3-178: l' amore, questa veemente e possente forza che
sprigioni dalle viscere della natura e trascini con l' impeto e la rapina della bufera,
nel linguaggio burocratico e militare, accompagna l' indicazione di infrazioni al regolamento di disciplina
non può dare; li quali sono l' essere, la educazione e la disciplinare
il comandante sceglie nel suo stato maggiore l' ufficiale di rotta... questa preferenza
. questa preferenza, naturalmente, offende l' amor proprio degli ufficiali più anziani ed è
, 'disciplinatamente operare ', secondo l' ordine di stabili discipline. =
disciplinato. disciplinatézza, sf. l' essere disciplinato. tommaseo [s
sono servi del savio servo; e l' uomo savio e disciplinato non mormorarne quando
straparola, 10-5: quanto e qual sia l' ardente e tenace amore del padre verso
si cadde in un terzo errore, confondendo l' ingerenza civile delle idee religiose con quella
(i-549): s'è anco ne l' istorie letto e ai nostri giorni
di opposizione contro il principio cavalleresco e l' ecclesiastico in quello che aveva di formale
discepoli in filosofia. una certa efficacia l' ha avuta su tutti, ammiratori e
. ant. raro. che concerne l' uso della disciplina e le pratiche di penitenza
le arti,... e l' arte dell'agricoltura... debba vedersi
il bismarck professava all'autorità monarchica era l' affetto per lo strumento del suo lavoro
svevo, 5-165: già, solo l' uomo sano sa mescolare a quel modo
-sostant. pavese, 8-79: l' uomo di massa non dovrebbe essere il
ma il disciplinato. noi non siamo né l' uno né l'altro.
noi non siamo né l'uno né l' altro.
, 3-16: succurrite, vicine, ca l' anema m'ha morto, / affiso
scienza, a una dottrina, attraverso l' insegnamento); maestro. aretino
agg. ant. adatto a ricevere l' insegnamento, docile, aperto (l'ingegno
l'insegnamento, docile, aperto (l' ingegno). buti, 2-658:
buono e disciplinevile, e tra per l' arte che t'à ammaestrato.
ti disciuchi). letter. perdere l' aspetto di ciuco, cessare di essere
poi la polve ne scuote; e l' alza e prova / ove meglio ha le
[achille] stava, ed abborda l' atride. / e intanto le sue schiere
disco / lungo la spiaggia, ivan con l' arco e l'asta / gareggiando a
la spiaggia, ivan con l'arco e l' asta / gareggiando a diporto. d'
a diporto. d'annunzio, iii-2-265: l' arte del lanciare il disco / nel
in cerchi di pelle nera eran come l' avallo delle sue sapienze. viani, 4-80
c'erano due signori; uno aveva l' aspetto di barnabita, barba di rame
stato con arguta osservazion notato, che l' estremità della coda, il capo delle comete
il sistema materiale di saturno, secondo l' ugenio, che è stato il primo osservatore
sistema perfezionato dei 'dischi-segnali *, l' apparecchio telegrafico re- gnault, quello di
/ nel sobborgo fangoso sul canale / trovai l' alba plumbea. bocchelli, ii-92:
fibro-cartilagineo inserite fra un corpo vertebrale e l' altro, che permettono i vari movimenti
per una rotazione sufficientemente rapida, dà l' impressione della tinta uniforme bianco-grigiastra, dovuta
e lo stabilirsi delle comunicazioni con l' abbonato richiesto, dopo aver composto il
con fori nei quali si può effettuare l' arresto della manovella. -disco di krell:
nello sviluppo della televisione, che permette l' analisi e la sintesi delle immagini.
atanasio volgar., xxi-407: volendo impedire l' antico nimico lo suo proponimento, gittò
scoprendo clienti nuovi e caricandoli di partite con l' audacia che un giovane deve avere,
fratelto, / il portalancia che sostiene l' asta / mìssile e il fato dorico
nel dirizzare di questa linea, discocca l' arco di colui al quale ogni arme è
di laminette trasversali che, divaricandosi quando l' organo viene applicato, lasciano fra loro il
archeol. nell'arte classica, l' atleta che, prima del lancio, porta
, della famiglia discoglossidi, che per l' aspetto ricordano molto la rana, hanno la
. sm. neol. chi lavora per l' industria del disco. discoiare, v
tornò da vignone, si riparò a l' arte della lana, e vivendo assai descolamente
metallo). garzoni, 1-905: l' azioni [del battiloro] sono discolar
azioni [del battiloro] sono discolar l' oro, distilarlo, batterlo, disgrossarlo,
, che chiamavano discolato, e rappresentava l' antico ostracismo d'atene, e la
il vecchio intendeva dire che era per l' aria un discolato intiero, di gioventù bruciata
, propria; tanto è vero che l' usa, non registra, il fanfani nel
testi fioriti. discolerìa, sf. l' essere discolo; scapestrataggine, scioperataggine.
bot. gruppo di licheni caratteristici per l' imenio scoperto, disteso alla superficie del
vino], / oltreché da la peste l' uom mantiene; / se vi s'
/ per far passare il ruzzo e l' allegria; / ma certi così discoli
freno i discoli, facea bisogno che l' insolenza dei sudditi veneziani, non disordine
padre? -gliel'ho detto, e me l' ha negata. -se ve l'
l'ha negata. -se ve l' ha negata, saprà che non la meritate
chiesi informazione su questo giovane e non l' ebbi cattive. dicevano ch'era di famiglia
ghiottissima. moretti, 38: quando l' anima è stanca e troppo sola /
pieve, 1-129: la chiara altezza de l' ingegno vostro, / la moral vita
noi d'innalzarsi, se non con l' altrui depressione; né di risplendere, se
le rose, / fe'di novo color l' altre pompose. carducci, 1032:
le figliuole di giove / scherzan cantando l' amorose pruove: / e 'l pio cor
'l discolora / il folle imaginar de l' altrui bene, / come sovente aviene /
, ii-191: ancora fa un'altra comparazione l' autore della fama de'mortali, ed
biada. tasso, 13- i-1041: l' acque e i rami / e tutto ciò
guidi, xxx-5-316: parte lungi da me l' aura gentile i innanzi a gli occhi
marino, 348: tosto ch'a l' aria apparve / l'instigator feroce /
: tosto ch'a l'aria apparve / l' instigator feroce / de la bruna quadriga
: poi del feral getsemani / per l' ombre s'avvolgea; / fra l'erme
per l'ombre s'avvolgea; / fra l' erme solitudini / stette le da vallea
14: fugge la nave, e lento l' astro si discolora. 7
visto a guardia del tesoro / fra l' erbe il frigido angue, / tal che
desir sì intensi / creansi dentro a l' alma / di celebrarvi in carte, /
[verme] della medesima spiga, l' osservò delle stesse fattezze, ma discolorato ne'
trista, e mala cappa in dosso / l' amica dea cacciògli, ambo squarciate,
splendore d'una gloria eclissata, arruginito l' oro d'ima saviezza disutile, inaridito il
cessa d'avvalorar con la sua rappresentazione l' obbietto, ne rimane alla fantasia un simulacro
fatto già esistente, non dà neppure l' apparenza di legittimità. de luca
quale non abbia la podestà di conferire per l' ostacolo delle riserve apostoliche, e particolarmente
le discolori vesti, / i cataplasmi e l' epidaurie ampolle / sono inutili studi,
, 13-i-381: io vidi già sotto l' ardente sole / discoloriti i fiori.
forte, io primo il laudo / e l' apprezzo, e l'ammiro. foscolo
il laudo / e l'apprezzo, e l' ammiro. foscolo, 1-127: la
la discolpa / vii mi faria: resterà l' onta al vinto. cattaneo, i-1-47
. difendere da un'accusa; dimostrare l' innocenza di qualcuno, scagionare, scusare
n-ii-510: fui lungamente trattenuta da l' aspettazione del cavaliero a cui aveva promesso
anche li dottori che sii d'anteporre l' opinione che serve a discolpare alcuno a
delfino, 1-278: e qual è l' empietà, se pietà è questa? /
macchia e non lava, / così offende l' inganno e non discolpa. filicaia,
e discolpando gli uomini totalmente, rivolge l' odio, o se non altro il lamento
ma tu non lo sapevi; però l' esito non discolpa la tua sconsideratezza.
egli inventa a discolpare beatrice, partorisce l' effetto contrario, inducendo il sospetto.
, e questo è il discolparci non sopra l' avversario, ma sopra qualche altra persona
io vi chiedo un maggior beneficio; l' onore di discolparmi. so che le altrui
riferte e le mie imprudenze hanno alienato l' animo vostro da me. cantoni,
. piccolomini, 1-232: posseduto che l' uomo ha il vizio, quantunque non
grato intender la loro discolpazione, approvare l' instanza che li vizi siano emendati.
1-8: pensa / s'ella ha mangiato l' infernal vivande / e discumbata sia con
ordine di scifozoi), caratteristiche per l' ombrella discoidale da cui pende il manubrio
pende il manubrio che porta all'apice l' apertura boccale (e sono assai varie
quante discommesse / squarciansi, e prendon l' inimica pioggia. discomméttere,
(1788): il giovane che veramente l' amava, per non esserle discomodo,
che vivo; poiché discomodo mi stava l' aiutarlo, mi accorsi, in così
è questo, che essa non conserva l' ordinanza. cantù, 346: voleva
separabile. salvini, v-524: l' arte del governar l'uomo, animale,
salvini, v-524: l'arte del governar l' uomo, animale, come lo stesso
della fame a discompagnare e ad escludere l' anima e la vita dal corpo, quanto
. tasso, 13-i-669: ch'inchini l' orecche a'miei lamenti; / e che
si lagna. giannone, 2-i-150: l' istituzione... non si nega essere
, discorde. varchi, 23-142: l' essere ingrato è cosa da dovere essere
far lagrimar più sempre il mondo, / l' altrui desir discompagna e divide.
delle più nobili porzioni dell'animo, l' intelletto, la memoria e la volontà:
si discompagnino, ch'elle si producono l' una l'altra a vicenda.
, ch'elle si producono l'una l' altra a vicenda. = da
dà ricetto. tasso, 12-354: l' imitazione non può essere discompagnata dal verisimile,
suo levrier, che 'n ogni affar l' aiuta; / né movon mai discompagnati
scomparire. pallavicino, 10-i-90: l' affetto che tutti porteranno alla causa,
causa, la loro naturai cortesia, e l' autorità delle lodi,...
neri ch'egli ha, subito strigne l' ali, lascia cader la coda, discompone
stride con alta voce, quasi riconoscendo l' ambizione sua folle e la sua vana superbia
non adombri, e del decoro / l' armonia discomponga. g. bentivoglio
g. bentivoglio, 4-42: fra l' ozio e gli agi vive quieta la
mi parea dolcezza / disiabile e sola entro l' abisso / sparir del nulla eterno,
. con la particella pronom. perdere l' armonia, l'equilibrio; ridursi a disordine
particella pronom. perdere l'armonia, l' equilibrio; ridursi a disordine, a
turbarsi. tassoni, vii-509: quando l' uomo corre, si disconcerta; e
se la mano si mette a far l' ufficio del capo ed il capo trasmigra
disconcézza, sf. ant. l' essere non conve niente,
e d'intorno a sé il fasto, l' ambizione, la superba apparenza.
conv., i-iv-10: quando è l' uomo... maculato d'alcuno disconcio
camera di cinzia, ove trovai che l' uscio era stato aperto e il lume
viltade, / vizio disconcio troppo a l' onor mio. giraldi cinzio, 10-2 (
bestia, e perciò s'avesse legato l' asino non sarebbe successo il disconcio; per
/ levò le gambe et uscì de l' arcione, / e si trovò riversa in
al duca cosimo. idem, 4-406: l' ascoli e il principe di piemonte partirono
da bologna, 1-40: appresso deve [l' avvocato] mostrare quello, ond'è
all'uditore a che cosa deve attendere l' animo suo. rinaldo degli albizzi, ii-276
onesta letizia sembra permessa, affatto disconfacevole l' argumento. 2. non corrispondente
dante, conv., iv-vm-12: puote l' uomo disdicere la cosa doppiamente: per
cosa doppiamente: per un modo puote l' uomo disdicere, offendendo alla veritade,
se in chi noi crede, o non l' intende, trovar luogo la disconfidanza?
partire; ma metti il corpo e l' anima alla gloria di dio. pallavicino,
, disconfidati in modo che temono che l' aria porti lor via ciò ch'egli hanno
poterò fuggire, per ciò che 'l vento l' era contrario. intelligenza, 79:
alamanni, 6-13-131: or fu sì grave l' alta disconfitta / dell'oste de i
barbarico (gallico) nel confronto con l' esito latino del vocabolo. '=
usò quel savio della grecia nel disconfortare l' uomo dall'entrare mallevadore.
ninfa al fiume è morta: / l' erbe languono intorno a capo chino, /
intorno a capo chino, / e l' acqua a mormorar si disconforta. g.
valle, io: così la gente arsiccia l' anelanti / fauci mal discongiunge, e
anelanti / fauci mal discongiunge, e l' arsa lingua / scior non può,
e pio / a invocar almeno / l' aiuto del suo dio. d. bartoli
tecn. nella commutazione telefonica automatica, l' operazione che, finita la comunicazione,
convenenza / d'aver temenza, -corno l' altra genti / che tornano la
conosci / e vie più disconosci / l' ovre che fanno quei ch'hanno la
la propria deformità, non disconosceva però l' elevatezza del suo spirito e della sua mente
della sua vita; e, conseguitala, l' aveva disconosciuta. d'annunzio, v-2-285
verità che non può disconoscersi, senza negare l' evidenza, senza negare quaranta secoli di