dava da fare, / dicendo: l' arte mia fu sempre cuoco, /.
darsi daffare per cose di niun conto, l' obbedienza di macchine alla necessità, la
. trovati un fidanzato se non ce l' hai di già. -dare per
davanzali, 11-86: ora ch'egli e l' esercito si vider senza competitore, la
panni] a denaro o tenpo che l' uttile d'essi si possa dare al ditto
di fianchi e come fattezze dava un po'l' aria a un cavallo.
paladino. caro, 8- 1100: l' azzio apollo / saettava di sopra: a
sopra: a gli cui strali / l' egitto e gl'indi e gli arabi e
o si tira a scuoprire terreno: ma l' hanno a dare a bere a'gonzi
credeva di darla a bere all'italia, l' italia la dava a bere a napoleone
. cassola, 2-212: -amilcare se l' è data, -gli fu risposto. era
per il prezzo, vedete, ch'io l' ho compera. -dare una cosa per
un'altra: farla apparire, con l' inganno, diversa da quella che è.
: -smettila, -fece quello seccato. l' altro non se ne diede per inteso:
che uomo dotto? ti darò io l' uomo dotto, che vai cercando. fagiuoli
, 1-1-112: ti vo'dar io l' amore, vecchio cucco. tecchi, 2-60
, va... - le fece l' altra dandole una spinta. -percuotere,
, la ragione, metterne in dubbio l' efficacia. d'azeglio, 1-190
ripensarci ora di sangue freddo, con tutto l' affetto ed il rispetto che sento per
sp., 34 (600): l' untore! dagli! dagli! dagli
... che noi eravamo creati l' uno apposta per l'altro; dalle dalle
noi eravamo creati l'uno apposta per l' altro; dalle dalle, me ne convìnsero
po'invecchiato, dall'ultima volta che l' avevano visto quei guerrieri. -invita ad
, la sola cosa che conta è l' arte. = dal lat.
crediti ed estinzioni di debiti (considerando l' aspetto finanziario della rilevazione), o
costi e storni di ricavi (considerandone l' aspetto economico); è in contrapposizione
tanto convien che sia el dare quanto l' avere. poliziano, 2-20: non
, 1-8-124: quando il dare e l' avere provenga dall'istesso fonte, come a
ritrovato il suo dare. -e l' avere? -non v'è...
arbela studii il guado dell'euleo e l' entrata nella pianura di persepoli, standosi
o americhiera / nei di lor fondi l' ancora in cavezza. baruffaldi, ii-132:
: la dàrsena interna ch'è presso l' ospitale, e si chiama il 'laghetto
. tipogr. apparecchio usato per misurare l' elasticità e la resistenza della carta alla rottura
rottura. — riga usata per misurare l' altezza del corpo tipografico e la giustezza
il soperchiare gli altri uomini, valenteria; l' avarizia ed il fare quel d'
e scritto; e se ne formò l' astratto * dassaiézza ', che in istile
la qual è dasezzo, poiché è l' ultima. petrarca, i-4-36: ecco i
nezio il figlio, / i cavalli e l' auriga inanimando, / ai liei dava
decreto fatai. arici, i-285: l' acqua più basso, onde salir mal puote
molto bene la lingua inglese, e l' arte di far con prestezza dei be'versi
: le date negli atti pubblici seguitavano l' era e il decadario della repubblica francese.
ii-20: aveva il bando data di roma l' 8 del dicembre, benché più tardi
due tometti fu impressa in bologna: l' altra ultimamente a torino; la terza
vinto. cicognani, 3-38: e l' avvocato parlava, parlava: date di contratti
di date: « e questa è l' ultima, giunta stamane ». alvaro,
alvaro, 2-149: la calligrafia e l' inchiostro avevano avuto il tempo d'invecchiare
mese, anno, o semplice- mente l' anno) in cui è accaduto un determinato
degli operai. de sanctis, ii-15-330: l' europa nuova e liberale è di troppo
il montaggio, la messa in marcia, l' esercizio e la manutenzione delle centrali,
: si tratta di un paese in cui l' urbanesimo è di data recente, in
data2 » sf. disus. l' atto di dare; consegna (di
2. nei giochi delle carte, l' atto del mescolare e distribuire le carte
-gioco di data: quello in cui l' avversario è tenuto a rispondere con carte
. m. bracci, 2-185: l' aver la mano o la data in questo
s. v.]: 'data'. l' atto di mescolare e dar le carte
loro istanza avea cominciato a riformarla [l' apologià] in su questa data. lippi
dell'unita lettera quello che crede; l' ho datata con 15 luglio. piovene,
. cattaneo, iii-4-248: e datavano l' era della patria, non più dal
ebbe vinto, come tutti sanno, l' orrore dei lebbrosi, da cui il suo
da cui il suo testamento fa datare l' inizio della conversione e della uscita dal mondo
ii-780: la corruzione del costume, l' effeminatezza, i peccati divenuti oggetti di
disposizioni pe'pagamenti secondo i corpi, l' idea della rassegna della squadra datano da'
i due cortili. jahier, 30: l' aria è drogata di naftalina: i
concistoriali riservati alla santa sede, accertando l' idoneità di coloro che vi aspirano,
, curando la concessione di pensioni e l' imposizione di canoni e livelli sui benefici
, i-217: ora, dietro l' aristocrazia di questi concili, i soli aristocrati
sottoscrivesse. botta, 4-269: prevalse l' ultima sentenza per opera specialmente, come
anche la distinzione tra il pensare e l' astrarre è distinzione ideale, che opera solo
i fiori piccoli, generalmente dioici, l' ovario infero uniloculare e i frutti
lor trovaro i greci piene / de l' altrui figli; e per parer commune /
lucido e chiaro s'adomava il grembo / l' erba assetata e de l'umor digiuna
grembo / l'erba assetata e de l' umor digiuna. f. d'ambra,
di carezze: e questo, per l' orgoglio, era un onore. -ant
mai digiuna. testi, i-193: e l' alma / d'ambizion digiuna, /
creduto, sposandosi, che la ragazza l' amasse. -netto, pulito (un
non d'una / colpa forse, che l' avida mia voglia / sempre ha lasciata
, scalza, sui trentacinque anni, con l' aura intatta d'ima verginità digiuna che
intatta d'ima verginità digiuna che non l' aveva abbandonata. -anche di
dio, comoda nebbia, in cui / l' altro guerrier con iterati colpi / l'
l'altro guerrier con iterati colpi / l' inutile immergea lancia digiuna. 8
presto / son, lasso, di nutrir l' alma digiuna. tasso, 12-2:
: pur non accheta la guerriera ardita / l' alma d'onor famelica e digiuna,
famelica e digiuna, / e sollecita l' opre ove altri cessa. marino,
pasce la sete sì, non che l' estingua, / anzi perché più arda e
e rea / libidine, e struggea l' insana rabbia, / che i già protesi
persona: interiormente vuota, che ha l' anima incapace di slanci, di passioni,
desir sol di quest'una; / onde l' alma vien men frale e digiuna.
della pianura di lodi, se appena l' aratro, leggerissimo e tratto da cavalli
: quel traditor che vede pur con l' imo, / e tien la terra,
/ fosse digiuna; per sì cara io l' aggio, / e tale or mi
: son piccolo ma forte [dice l' amo]; onde se alcuno / vien
de lo deiunio che fai, sì l' hai duro comenzato. francesco da barberino,
testi inediti, 56: che zova a l' omo despre- siare se medesmo e dare
corpo pieno, / e sol ne l' oche avea devozione. ariosto, 40-11:
avea devozione. ariosto, 40-11: ne l' esercito fan publico bando / che sieno
digiuno a ventre pieno, / predicar l' umiltà col fumo in testa, /.
miei ginocchi; e la mia carne per l' olio commutata è. boccaccio, dee
può pensare. ariosto, 31-2: l' acque parer fa saporite e buone i
/ non conosce la pace e non l' estima / chi provato non ha la guerra
non so quel ch'io mi stimi de l' assalto / ch'or ci apportan costor
. pallavicino, 1-126: il digiuno e l' incomodo mantengon desto. forteguerri, 6-42
amo pel freddo e lo stento, / l' insonnia, il digiuno, / l'
l'insonnia, il digiuno, / l' affanno, / cui devo che senza sgomento
de'buoi; ma egli ferisce tutto l' armento, e tutti li abbatte nimichevolmente.
fanno loro dissoluzion di corpo, e l' uccidono se non le soccorri con veloci
papa benedetto] fece due cardinali: l' uno, inghilese; l'altro fu il
due cardinali: l'uno, inghilese; l' altro fu il vescovo di spuleti.
disgiuni di santa chiesa si dee l' uomo di ciò sofferire. boccaccio, dee
: quinci è ancora che 'l digiuno de l' avvento è parte d'allegrezza e parte
continuo lascia. manzoni, 169: l' impressione che, per l'onore della
169: l'impressione che, per l' onore della verità e della religione, importa
v.]: il 'digiuno naturale'è l' astinenza assoluta da ogni cibo e bevanda
, 2-22: omero soleva dire che l' affaticarsi in queste cose vane è un
, 96: convien eh'innanzi a l' aspra dipartenza / ch'a sì crudi digiuni
aspra dipartenza / ch'a sì crudi digiuni l' alma invita, / ella più de
alma invita, / ella più de l' usato sia nodrita, / per poter poi
. tasso, 9-40: il soldan sfogando l' odio interno / pasce un lungo digiun
libri tiene il mondo / non saziar l' appetito mio profondo: / quanto ho mangiato
, una parola / involando talor, l' alma respira. 6.
tutte queste maniere di latti si dee l' uomo guardare di non li pigliare se
vostro nome / comandin, che ciascun l' albergo trove; / solva il digiun,
318: è [la pagliata] l' intestino tenue secondo del manzo, detto la
. iéiùnus * digiuno '(secondo l' uso indicato già da isidoro, 6-19-65:
una comunicazione del lume del digiuno con l' esterno (nei casi di stenosi dello
è digiunto! ottimo, ii-31: l' anima ch'è digiunta dal corpo, non
già per miei meriti, à volto l' occhio della sua misericordia in verso di
. labriola, iii-117: può paragonare l' arbitrato della grazia divina, che dignifica
grazia divina, che dignifica... l' intimità della fede, con la grossolanità
doctorato, che cusì non è a comprare l' arme per farlo milite. ed,
come dignifìcata dalla divinità, che intrinsecamente l' informa. dignità (ant. degnità
, / sì con si trova ne l' antica istoria / di jobo, ch'ebbe
in sua dignità mai non rivene [l' umana natura], / se non riempie
dietro a ogni miseria, secondo che l' appetito loro bestiale li guida. landino,
presente si trattava quanto quello che importava l' essere stata, nei primi dì del suo
e quel che più s'apprezza / ne l' interno si chiude, / gran valor
beni. lambruschini. 1-127: quelle che l' educazione aiutano grandemente senza mai contrariarla,
: la mancanza di dignità civile è l' origine della miseria. moravia, vii-351:
del mondo guardò iddio quelli che più l' ameranno, e lo suo comandamento faranno,
, 626: il cielo intellettuale è l' angelo. li angioli sono detti cielo,
per ragione de la dignità e de l' eccellenzia loro. caro, 16-48: l'
l'eccellenzia loro. caro, 16-48: l' alme virtuti e l'opre ardite e
caro, 16-48: l'alme virtuti e l' opre ardite e belle / mi sono
due scaldini e il gatto, che l' era accanto sulla tavola, o nel grembiule
con desiderio questo libro vago di conoscere l' uomo, conosciuto lo scrittore. e
troverà quello che lo scrittore dettò avere l' uomo pensato, sentito e fatto: qualità
venerò la postrema dignità di roma, l' amoroso uso della sapienza. gobetti, 1-57
la dignità del rispetto alla legge, l' esigenza di difendere scrupolosamente la sicurezza pubblica
di difendere scrupolosamente la sicurezza pubblica e l' efficacia del culto delle tradizioni per fondare
composizione e il genere (anche secondo l' attesa del lettore provveduto e raffinato).
prestata a le cose e a'sensi de l' uomo, e mode- ranza di corpo
i-18: e però non pare che l' essere comune a tutta italia la nostra
è risguardo che 'l discacce / da l' alta dignità d'essa parola, / che
non sia vera e ch'egli non l' abbracce / per quella donde l'alma può
non l'abbracce / per quella donde l' alma può destarsi / fuor d'ignoranzia
, il quale ne la dignità e ne l' eccelenza tenze. tasso, 12-650:
. tasso, 12-650: il sublime e l' alto genere avrà, come sue spezie
quella ch'è piena di dignità, e l' aspra, l'affettuosa e la veemente
di dignità, e l'aspra, l' affettuosa e la veemente. forteguerri, 19-64
scuro e spento / ingegno mio tutta l' infondi; ed opra / sì, che
ed aspetto di antica dignità all'orazione con l' uso d'antichi vocaboli di cui non
pensò e lavorò [i trionfi] con l' intendimento di fare un'opera, che
nobiltà e dignità classica. 4. l' onorare, l'essere onorato; atto e
classica. 4. l'onorare, l' essere onorato; atto e segno di
giamboni, 7-105: quale persona dubita l' arte pubblica del combattere che non sia
non si può sanza far menzione de l' opere virtuose, o de le dignitadi
primo, dicendo che il senno e l' etade / mertavan quella e maggior dignitade.
, che cusì non è a comprare l' arme per farlo milite. gellì,
come scienze, degnità e perfezione a l' uomo. giraldi cinzio, 10-8 (2200
altresì, per dinotare che, come l' oro è sopra tutti gli altri metalli
non con virtù, la quale è detta l' oro dell'animo, onde si mostri
loro innalzamenti. il principe siccome è l' oceano di tutte le dignità; così
loro norma. cesarotti, ii-113: l' invocazione dicono i critici, acquista fede
di latino e greco in liceo, l' ultimo a serbare la dignità, fino
grado, di importanza nella società; l' essere nobile. guinizelli, iv-22 (
sua altezza e sua degnitate, / l' altra rafrena debita onestate. g. villani
vii-483: da loro terrò la forza e l' allegrezza della dignitade e lo desiderio delli
carta suggellata, l' uno d'oro e l'altro d'ariento
carta suggellata, l'uno d'oro e l' altro d'ariento i suggelli, secondo
decoro e gradi e le qualità e l' età e la spezie e la degnità.
. latini, i-2477: già non sai l' ora, e quando / ven quella
, iii-6-49: erano i campi, l' argini e le strade, / le porte
sé tributaria tutta la terra e tutte l' isole marine. la fortezza dello quale e
facoltà sosteneva. carducci, iii-12-148: l' impiantamento degli aragonesi in napoli (1441
ché chi ha lo spirito santo, l' amor divino, sì ha tutti i doni
la quinta cosa, che debbe inducere l' uomo a ben guardare la lingua,
/ il si tenea, e fra l' altre sue cose / più degne di memoria
degnità, o 'l poema tragico o l' epico, disse [aristotele] molto più
diversi. cesarotti. ii-131: fingai l' avea creato suo luogo tenente
bencivenni, 4-32: molto dovemo amare l' uno l'altro, poiché dio n'
4-32: molto dovemo amare l'uno l' altro, poiché dio n'hae cotanto
/ già mai udito per qual degnitade / l' uom si creasse, e poi come
sue degnità, e così fanno tutte l' altre creature. soderini, iii-521:
il concilio avrebbe perduta la dignità e l' autorità d'ecumenico. einaudi, 1-13:
; né il corso di tanti secoli o l' alterazione di tante usanze cosa alcuna ha
prendono per « dignità », a governar l' esperienza a loro senno, i pregiudizi
b. croce, ii-13-186: ripeto l' assioma (o la « dignità »,
la « dignità », come latinamente l' avrebbe chiamata il vico), che reale
il vico), che reale è l' opera che si attua e non già la
. potenza. galileo, 4-3-41: l' unità è quadrato, è cubo, è
attendeva in quegli studi a consumare dignitosamente l' ozio suo. verga, 2-
, 1-40: cavour seppe dare all'europa l' esempio di una pratica di governo dignitosamente
persona, e tua sventura / non fea l' altezza del tuo sangue ascosa. verga
il dipintor che non atteggi industre / l' agili membra e il dignitoso busto, /
di esse operavano. alvaro, 7-262: l' industria ci ha abituati a una continua
pomeriggi dei giorni di festa, esercitava l' antico e dignitoso ufficio del dome- nichino
con dignità. tommaseo, 3-iii-89: l' italia... vorrà, speriamo,
); formalmente elevato, sublime (l' argomento di un'opera letteraria o artistica
opera letteraria o artistica o musicale, l' opera stessa). algarotti, i-m
paia bene signore, di cui dee essere l' onore e la gloria. leggenda aurea
di dio, levato in estasia, infra l' altre sedie del cielo, sì ne
potrebbe dunque sembrare una stonatura, con l' aspetto suo decente, co'suoi negozii
che iddio non ne diventò dignitoso per l' umanità; imperocché egli è glorioso e
i-369: sopra ciascun coffano en- trovi l' allume sì vi gettano suso infino a tre
del digradamento al quarto circulo, dove l' avarizia si punisce, pone alla guardia
e con lenti meandri insolca e parte / l' isauro. padula, 471:
successivi e digradanti di case, e tra l' uno e l'altro strade larghe e
di case, e tra l'uno e l' altro strade larghe e pianigiane al pedone
, 996: da i silenzi de l' effuso azzurro / esce nel sole l'aquila
de l'effuso azzurro / esce nel sole l' aquila, e distende / in tarde
annuvolare d'un velo d'argento / l' oro disteso ai digradanti clivi. vittorini,
la nostra campagna rossastra, e tutta l' estensione digradante delle conche di roccia. calvino
roccia. calvino, 1-92: sotto l' immobile campana del cielo, giusto nel
ma di quel giusto mezzo che appaga l' occhio, digradanti mollemente, ma senza stanchezza
il vestire, digradanti, più chiaro l' uno dell'altro. tommaseo, i-292:
colli, che o soli, o appoggiati l' uno all'altro fraternamente, s'abbelliscono
la serie infinita delle fibre che vanno l' una confondendosi nell'altra? chi la
d'alpe selvosa, e qua fra l' ombre molli / stendersi vede una vailetta
e digradando a mano a mano / l' occhio s'aguzza in su gli estremi
estremi invano. carducci, 13: quando l' ala soffermi a'poggi lieti / che
poggi lieti / che digradano al mar da l' apennino / bianchi di marmi e bruni
a gradi all'altezza della statua, l' ippogrifo fece lassù due o tre circoli
digrada. d'annunzio, i-528: ne l' eguale ombra più vaste / digradavan le
di potere. boccaccio, v-220: l' orme di coloro, che la reina degli
rimase lo nome de lo imperio e l' ombra, governò 'l mondo; cioè
resse lo governo del mondo, pur per l' ombra delli impe- radori passati. valerio
volgar., 1-286: molto da l' antica astinenza per lo spazio delli anni digradò
che insieme col marito ed alcuni figliuoli l' ebbero crudelissimamente uccisa. varchi, v-449:
quali... in maggior luogo l' abate gli porrà, overo digraderà per
b. tasso, 35-50: s'io l' invitto suo valor digrado, / colpa
nei particolari delle forme quando si guarda l' opera da vicino. -collocare gli
la grazia ha delle illustrazioni che rischiarano l' intelletto, ha delle ispirazioni che toccano
tutti i diletti / son, se diritto l' anima mia bada, / più
. buti, 1-96: finge l' autore che questo fiume [acheronte]
, 1-3: nella lingua è posto l' assaggiare, imperò che l'uomo odora più
è posto l'assaggiare, imperò che l' uomo odora più da lunge che non
è disposto il toccare; imperò che l' assaggiare della bocca e della lingua è
luogo, secondo ch'hanno più virtù l' uno che l'altro. 3
ch'hanno più virtù l'uno che l' altro. 3. che diminuisce
al pittore spigner più addietro alla tela l' istesso piano digradato [ecc.].
, o male digradati, fanno che l' occhio si aggira incerto sulle diverse parti.
9-23-99: qui si vede digradata tutta l' umana grandezza. c. bini, 1-116
dal coreggio... qui con l' arte della digradazione e della opposizione delle
da non percuotere con lo scabro rimbalzo l' orecchio, dilicatis- simo senso, né
ne fonde sue voraginose assorba / chi l' alma vite, onde ogni ben distilla,
mulino, i tessitori la portano a subire l' operazione necessaria per digrassare il panno e
2. pulire un abito, togliendo l' unto e le macchie. 3
congerie nasce confusione, e non può l' uomo tenere a mente le cose dette,
da. digressióne, sf. l' allontanarsi, il deviare per un tratto
ma però che de la immortalità de l' anima è qui toccato, farò una digressione
ascoltare con pazienza la descrizione minuziosa e l' elogio, accompagnato dall'elenco completo delle
modestia, che non solo non l' ho voluto consolare di questo, ma con
gli animali e, per estens., l' uomo). carducci, ii-7-173
e, per estens., l' uomo). sacchetti, 185-89
. levi, 3-64: a questi grotteschi l' occhio è abituato, a palermo
d'acciaio entro le fiamme / fa con l' estremo suo sonar le squamine. redi
-sostant. casti, ii-5-55: l' orrendo digrignar delle mascelle / di tigri
ella, come vide il prete dimenar l' aspersorio quasi in forma di volerla battere
con bavose canne / fuor non gittasse l' invido veneno / e digrignasse l'incurvate
non gittasse l'invido veneno / e digrignasse l' incurvate sanne. caro, 3-1048:
a guazzo: / e pria de l' occhio la sanguigna cispa / lavossi,
animale e, per estens., l' uomo). sacchetti, vi-82
sacchetti, vi-82: com'ebbe diffinita l' ambasciata / incominciò la mula a punzecchiare
/ e dipartissi quella digrignata / con l' altre sette di noioso affare. aretino,
atto di minaccia: un animale o l' uomo). giannone, 2-i-350
. 2. figur. l' istruire, il dare i primi rudimenti
noi abbiamo tanto a fare a digrossare l' ariento, che ci mena di contado contadini
e schiacciano con macine simili a quel de l' uliviera, ed alcuni la pestano con
, 5: detto fatto, prese subito l' ascia arrotata per cominciare a levargli la
un'ascia. garzoni, 1-905: l' azioni [del battiloro] sono discolar l'
l'azioni [del battiloro] sono discolar l' oro, distirarlo, bat- tarlo
altri digrossare il marmo, per poi dargli l' ultima mano. tale operazione chiamano,
sperano, potria loro fare male per l' avvenire, come per il passato;
alquanto, / mostrando loro e digrossando l' arti. sacchetti, 107-38: con piacere
pazzo e bizzoco, / digrossato con l' ascia e non compiuto, / guarda
nessuna altra età del dì, perché l' aria è disgrossata d'omori.
. letter. chi opera per raggentilire l' animo, i costumi; chi istruisce
egli abbia ragion da vendere, e fra l' altre in quel verso, ch'egli
avuto il buon bottino della caracca, l' interessati avrebbero perso in digrosso. vallisneri
. smisuratamente. tommaseo, 3-iii-160: l' economia pubblica... ha scoperto
: scosse la coda spelata e brucò l' erba novella disperatamente per saziare l'eterna digruma
brucò l'erba novella disperatamente per saziare l' eterna digruma. = deverb.
assol. sassetti, 285: l' altro idolo che stava nella cappella opposta
, che ha sotto il collo, l' orzo e i panetti di farina che gli
, 5-63: vedendo quivi comparir repente / l' insolite armi, sbigottisce il ghiotto:
7. figur. farsi passare l' irritazione, la rabbia. baretti,
: fornito il viaggio allo scorcio del- l' altre rime, con più esattezza potrei bilanciare
figur. iacopone, 43-10: l' omo, quando en prima sì peccao,
en prima sì peccao, / deguastao l' orden de l'amore. fra giordano,
peccao, / deguastao l'orden de l' amore. fra giordano, 5-353: se
dorrebbe. a. pucci, 3-7-14: l' oste di firenze era intorno a pisa
modena). diguazzaménto, sm. l' agitare, l'agitarsi, movimento violento
diguazzaménto, sm. l'agitare, l' agitarsi, movimento violento, scuotimento irregolare
volgar., 5-19: se vorrai metter l' olio in un vasel nuovo, il
645: di poi fa'di avere l' opera tua legata con uno spaghetto sufficiente
qual tra'fiori, / qual fende l' aria e qual diguazza il rio. magalotti
piedi la minuta arena / che sotto l' acqua si vedeva schietta, / e diguazzando
m. cecchi, 17-119: -serra l' uscio a chiavistello... ha'lo
da un lato / e poi da l' altro simigliante due / e 'n qua e
/ e 'n qua e 'n là sì l' ebbon diguazato. / così rendette l'
l'ebbon diguazato. / così rendette l' anima a gesùe. 4.
bere acqua fredda, poiché avrà roso l' orzo, senza alcun intervallo di tempo,
geode... si sente diguazzare dentro l' umore, come nelle uova sceme e
impeciarla, sicché per migliaia di spilli l' acqua d'acheronte v'entra da più lati
cesarotti, ii-239: odi che soffia / l' asciutto vento, l'onde / si
che soffia / l'asciutto vento, l' onde / si diguazzano ancora, ancor le
dalla parte della bottiglia come se inchinasse l' orecchia al ginepro che un poco si
storce e si diguazza, / l' alfana già di dodon della mazza, /
borgese, 1-17: filippo, preso l' aire dalla necessità di far dimenticare la
ne la chiara onda e fresca / l' asciutte labbra, e con la man diguazza
ecco che io son in mezzo a l' acque, ecco che tutto molle e
suo... si diguazza come l' anitra nel suo lago. leopardi, v-602
come fosse il bagno d'armida, l' italia libera e una. d'annunzio
per il cobalto cupo / sognava; l' acqua verde in cui diguazzò ne'meriggi,
inviolate. ojetti, ii-566: dentro l' alto silenzio s'udiva soltanto lo sciaquìo
, sf. ant. il dimenare, l' agitare; scossa energica.
diguazzata della stiena, / che smosse l' appetito alla padrona. a forma sostant
di capi di capretti, o con l' acqua de l'orzo, diguazzata con
di capretti, o con l'acqua de l' orzo, diguazzata con molte uova in
diguazzo, sm. lo sguazzare; l' agitarsi, il muoversi nell'acqua (
nella corsa, qualcuna non bada che l' acqua à, di sorpresa, portato
due coppie di caratteri allelomorfi (è l' opposto del monoibridismo, in cui l'
l'opposto del monoibridismo, in cui l' incrocio avviene fra individui che differiscono per
così sono domandate le due parti de l' uomo che sono intorno al fondamento,
3-5-498: ogni dramma di amore che [l' uomo] ruberà a quel suo beatificante
cuore. pirandello, 6-666: dovetti riassaporar l' agro di quell'onta per riprendere,
; acutissimo. bocchelli, 9-390: l' altoparlante amplificatore. è una trovata veramente
della quale viene alternato il volume e l' intensità del suono, da toni vellutati,
taglienti spade com'io feci già; l' agute sanne de'fieri leoni non mi dorrebbono
le belve. carducci, 105: l' immane salma, per lo gran deserto /
d'annunzio, v-3-159: strappatogli del capo l' elmetto, di dosso gorzarino spallaccio cosciale
di dosso gorzarino spallaccio cosciale, tutto l' arnese pezzo per pezzo, la ferocia
a quella molteplicità, a quella dualità l' individuo si abbandonasse, sarebbe in sull'
la vaghezza della pelle, vien con l' acutezza della sua sagacia fino a
cicognani, 2-21: bisogna lasciarlo [l' aquilone] lassù disperato che si dibatte
prima dilacerò e disperse. appresso tutte l' altre cittadi di grecia guastate, molto
giudici si fanno... hanno l' altre pur deboli opericciuole mie proverbiate e
massimo volgar., i-658: con tutto l' impeto della mente, con tutto lo
dentro da se medesimo con diletto [l' uomo] ritorna; sicché intendendo la mente
sempremai quella forma [di repubblica], l' hanno poi con le carte..
238: fitti i rai. spenti entro l' occhiaie smorte, / guaste le labbra
. tormentato crudelmente, profondamente travagliato (l' animo). loredano, lx-2-3:
dilacerato il proprio cuore, disperò per l' avvenire. 6. ant.
stato poi de la morte, essendo l' anima già dislacerata da timpedimenti corporei?
e i presupposti filosofici -contengono, per l' appunto, le regole stesse; cioè
violento contrasto interiore che turba e travaglia l' animo; profonda opposizione di sentimenti,
. b. croce, i-3-271: l' utilitarismo, figlio anch'esso, sebbene
). ungaretti, viii-40: per l' uragano all'apice di furia / vicino
, sordi, come piccoli tonfi; l' albero cade invisibile: uno strappo, una
. deledda, i-121: ciò che l' attaccava ancora al dolore e alla gioia
figur. ampia, ricca, fluente (l' eloquenza, l'oratoria).
ricca, fluente (l'eloquenza, l' oratoria). bacchelli, 12-286:
. verga, 4-90: curvo sotto l' acquazzone, sfangando sulla riva, aiutava a
popolo minuto mandarono a dire a tutte l' arti che dovessono mandare due per ciasche-
fiotto di luce dilagò sul pianerottolo. l' uomo che l'aveva schiusa reggeva
luce dilagò sul pianerottolo. l'uomo che l' aveva schiusa reggeva un lume nella
colmarsi di sentimenti vivi, intensi (l' animo). beltramelli, i-387:
gli occhi si fecer più vivi e l' anima con essi che dilagò in un nuovo
tutte le cose. boine, ii-187: l' anima mia dunque dilaga per ogni forma
). carducci, iii-14-265: dopo l' avvenimento del * pastor fido 'le
: nell'ambiente della scuola si corrompono l' uno con l'altro, e potete scorgere
della scuola si corrompono l'uno con l' altro, e potete scorgere il sorgere
nelle campagne del ferrarese, e con l' apparire del tifo e il dilagare della malaria
nel quale gli istituti universitari dilagano, l' abruzzo non ne possiede nessuno, sebbene
sebbene un primo nucleo stia formandosi a l' aquila. 4. sboccare in
carducci, iii-19-27: il fatto è che l' elemento germanico dopo sadowa e sédan tende
/ se negli aspri viaggi, oltre l' usato, / forza d'umidi nembi
sentimento di moltissimi, ora ha dilagato l' italia e, sparso fra l'universale,
dilagato l'italia e, sparso fra l' universale, sdegna l'angusto giro delle
e, sparso fra l'universale, sdegna l' angusto giro delle sette. carducci,
e nelle acque intorno dilagate si rispecchiava l' ultimo chiarore occidentale tra le praterie verdi
verdi. montano, 115: passammo l' isonzo straripato; intorno, per una distesa
altri hanno creduto che... l' incursione e la copia precipitosa dell'acque,
il tormentarsi crudelmente, senza pietà, l' infierire su altri o su se stessi
provoca sofferenza atroce, che tormenta crudelmente l' animo. d'annunzio, v-2-399:
! cicognani, iii-2-281: vedeva ora l' occhio di lei farsi leggermente vitreo,
? oh! perigliosa / fòra stata l' impresa. boccalini, ii-30: quella sacrosanta
de'rei, punto non esacerbava loro l' animo di rancore e di odio di
vista! ecco mostrarsi / nel sogno l' ombra, e il già squarciato petto /
, ti dilanieranno. comisso, 7-246: l' altopiano era stato un vasto accampamento di
. villani, 11-1: se li piani l' acqua coperse e guastò, i monti
4. figur. tormentare crudelmente l' animo, suscitarvi un senso angoscioso di
boccalini, i-65: per più crudelmente dilaniar l' animo di quell'uomo ambizioso. morando
di grida, di dolori atroci che dilaniavano l' anima. nievo, 473: a
/ onde vano è il martoro / che l' anima dilania. sbarbaro, 5-95:
e sapienza dei capi, compassionevole per l' anarchia, per le'passioni spietate e
farsi a vicenda del male, danneggiarsi l' un l'altro con ostilità crudele,
vicenda del male, danneggiarsi l'un l' altro con ostilità crudele, spietatamente.
non poter più vivere se non per l' acre bisogno di ferirsi, di dilaniarsi a
dilaniarci e a morderci / per punire l' amore sporcato / piantandoci e rimuginandoci nel
potente e benefico, col quale trionfi l' uomo individuo coll'elevazione civile dell'uomo
sentimenti e posizioni opposte, contraddittorie (l' animo). de marchi, ii-638
assetato di desiderio, di mille desideri l' uno più strano ed alto dell'altro,
spaziare sulla vasta superficie delle campagne italiane l' odioso regno del brutto e del sordido
dilapidazióne, sf. il dilapidare, l' essere sper perato (un
luca pulci, 1-3-107: e l' un abbaia e scherza; i'grido,
i'grido, e scacciolo: / l' altro mi morde il piè, perch'io
fa grande il tuo capo calvo come l' aquila, però che li tuoi sono menati
caterina da siena, i-26: questo [l' amore proprio] ti stringe il cuore
cognosci- mento della somma bontà, quando l' anima si trova annegata in tanto abisso
in lei, dilargasi il cuore e l' affetto. settembrini [luciano],
luciano], iii-1-20: ma come l' intelligenza cresce, e le verità concrete
s. caterina da siena, 326: l' anima, o ella è in stato
baronaggio / che [i due cavalieri] l' un da l'altro fussor delargati.
[i due cavalieri] l'un da l' altro fussor delargati. -rifl
infinite una ve n'è colonnale e l' altra dilatabile, e tutte e tre sono
dilatazioni per cause meccaniche o termiche; l' essere dilatabile. beccaria, ii-177
: le divisioni delle once tagliano tanto l' argento quanto il ferro, dimodoché la diversa
due metalli di una sol linea segnante l' oncia ne farebbe due, quando dovesse succedere
crescenzi volgar., 1-4: quando l' umido dell'acqua e 'l secco della terra
2-269: passerei di buona voglia a fare l' inchiesta, se veramente gli odori soavi
con la dovuta limitazione; ma varii moderni l' hanno esplicata con soverchio dilatamento. leopardi
con la violenzia de la frigidità de l' acqua cacciatone il calore, se
ultima superficie del mezzo denso, come è l' acqua, perché truovano un mezzo più
truovano un mezzo più rado, ciò è l' aria, si diffondono e dilatano,
languidamente prova che 'l fuoco, l' aria e l'esalazioni contenute dentro al concavo
'l fuoco, l'aria e l' esalazioni contenute dentro al concavo lunare facciano
ardente, sì robusto soffia, / che l' infocata distendibil pasta / in strana ampiezza
ii-175: li metalli... hanno l' inconveniente di dilatarsi al caldo e di
conferite... il sinistro dilata l' infernal babilonia: il destro accresce la celeste
che, dilatando le mura della città, l' ebbe fatto entro la medesima rimanere.
iii-1-41: la sottigliezza delle ordinanze, l' estensione delle linee, la distanza delle
più grande. galileo, 3-3-203: l' ingrandirsi estensivamente lo splendore della luna,
viaggio, né al diversorio e al l' ostello, qual si è questo universo sidereo
tuoi dipinti. barilli, 6-47: l' urbe immensa vacilla sulle sue radici eterne,
19-m: il mare spietato dilatava con l' eternità del suo rombo lo spazio.
perdevano, nemmeno dietro quel riparo, l' espressione esitante e astratta della miopìa.
bolle per lo primo caldo e per l' abbondanza ch'è in lui, e si
ii9- 230: la soddisfazione che prova l' economista per la buona riuscita dei suoi
comprender non possiamo, / tanto per l' asia si dilata e spande. leonardo,
cotersi insieme, allora tali nuvoli s'incorporano l' uno nell'altro; e non potendosi
transito. leone ebreo, 176: l' anima è in sé una e indivisibile;
, oltre alle lor foci, sopra l' acqua salsa del mare, senza discendere
, xxiii-522: non avevamo ancora gettata l' ancora, quando un torbido burrascoso apparato
formarsi a ponente, si dilatò per tutto l' orizzonte, ricoperse d'oscurità il cielo
d'annunzio, i-676: pullula ne l' opaco bosco e lene / tremula e si
si dilata in suoi leggeri / cerchi l' acqua. montale, 2-15: il punto
. soderini, iii-621: aprendo egli [l' olio] la strada altorina e dilatando
ella ha scagliato il richiamo con tutta l' audacia della sua perdizione, dilatando il
ristringersi. bruno, 3-112: come l' aria ch'è nel pulmone ed altre cavità
povero petto tanto malato dilatarsi nel respirare l' aria vivificante del mattino. savinio, 10-351
ne la terra. marino, vii-106: l' imperatore dell'universo, dopo l'aver
: l'imperatore dell'universo, dopo l' aver gittate le fondamenta della terra sopra
bel mezzo di quest'ampio anfiteatro volse l' uomo collocare. malvezzi, iv-268:
piccolo taglio, tosto si vedrà che l' acqua da per se stessa dilaterà questo taglio
simiglianti cose, imperocché 'l fieno e l' erba per la loro umidità dilatano e crescono
mandole. soderini, iii-326: cresce ancora l' arancio e diventa maggiore, dilatando i
140: amano [le piante] l' andare a dilatarsi e, per dir cosi
vi-519: come cosa viva, / l' albero del peccato orribilmente / su terre ed
le fughe. tarchetti, iv-43: ovunque l' albero della scienza dilata i suoi rami
schiatta delli dei,... dilaterà l' imperio suo sopra i garamanti e l'
l'imperio suo sopra i garamanti e l' indi. bibbia volgar., iv97:
dilatò i termini del regno fin a l' elesponto. della casa, 2-2-7: recare
della casa, 2-2-7: recare italia e l' universo in sua forza, e la
non sono. boccalini, ii-272: l' ingrassare un uomo e il dilatar gl'imperi
, 610: poi che, dissipata affatto l' infame comunion delle cose, furono ben
aria. cesarotti, i-331: ma l' accademico, membro d'una repubblica sempre
a. f. doni, 47: l' autorità del nostro pontefice massimo si dilata
nelle parti della gallia celtica, propagò l' imperio de'suoi francesi sino alla città
di milano. pascoli, i-549: l' impero di roma si dilatò ancora. e
dilata. 8. accrescere (l' autorità, il potere, il prestigio,
, il potere, il prestigio, l' influenza, i diritti). dante
poco appresso dilatando suo ufìcio, che l' avea di fatto, infino a'piati minuti
altro più dovevano studiare che in dilatar l' autorità loro, mortai errore commettevano quando si
licenza di quella ch'era loro per l' editto di pacificazione concessa, procuravano in
si seminerà [la porcellana] intra l' altre erbe, seminate fitte, non si
coperto. carducci, 473: seguo l' arte che l'ali erge e dilata /
carducci, 473: seguo l'arte che l' ali erge e dilata / a più
, 221: però acconciando la pelle, l' arte fice la distira in
distira in modo che si dilata più che l' altre, e con tale artificio in
12. diffondere (la luce, l' ombra); propagare, spargere,
racquistare la terra santa... l' impresa dilatò la fama; ma il signore
inospiti sempre e sempre foschi / dilatan l' ombre lor baratri e boschi. p
milano e negli altri stati, col- l' aprirsi della primavera aumentarono le speranze dei
rivelato a santo francesco... che l' ordine suo si doveva dilatare e crescere
, e quali si vanno dilatando per l' aria. b. davanzali, ii-591:
f. buonarroti, 2-v: quando l' arte vetraria si fu dilatata e divenuti
fiorini si dilatò sì fattamente per tutta l' europa, che quasi tutti gli altri
i-180: se bene fu cominciato [l' adone] da me in età, si
, si può dir, puerile, l' ho però assai dilatato con digressioni ed altri
fondo egli non fa che illustrar e dilatare l' assunto e le prove altrui coi dettagli
scevra di giaciglio. su simile argomento condivido l' opinione dell'abate coignard...
dell'abate coignard... però l' opinione dell'abate io la dilato,
, si dilatasse alquanto in rispondere a l' opposizione del castelvetro. sarpi, vi-5-135:
e di poco ingegno, ed al quale l' educazione ed i viaggi non abbiano dilatata
durata. leopardi, ii-389: se l' italia non avesse che una lingua imperfettissima
sarebbe a un grande ingegno il perfezionarla, l' arricchirla, il dilatarla, il condurla
. b. croce, i-1-534: l' estetica ha bisogno di essere circondata e dilatata
uno, ma molti, e finito l' imo, viene l'altro; sì che
molti, e finito l'imo, viene l' altro; sì che, propriamente parlando
presenza, alla quale verrà tutta liquefatta l' anima mia. -rifl. cavalca
che cotesta ricerca del meglio di cui l' uomo è travagliato cresce e si dilata,
più scalmanati e arruffoni si proponeva che l' inchiesta si dilatasse allo stato di tutti
quella stessa coscienza, che aveva prodotto l' umanismo, aveva dilatato i confini del
il dì. moravia, iii-323: l' albanese non chiedeva molto; voleva soltanto
: si adoperò tanto a dilatare e infiammare l' insurrezione, quanto i suoi avversari si
. 22. acust. aumentare l' ampiezza delle onde (in partic.
mare. russo, i-360: quando l' attenzione generale fosse diretta all'esploramento della
posto del minghetti, che vicinissimo aveva l' amico pe- poli, e il nemico
poli, e il nemico rattazzi con tutto l' antico centro sinistro piemontese, il quale
dilatandosi metteva capo e si confondeva con l' antica sinistra piemontese. 24.
al figur. tasso, 5-88: l' insano ardire e la licenza / di que'
e ammira? mamiani, i-x: l' allegoria poi del componimento nostro torna sempre
da siena, 318: tanto ignorante è l' uomo a non cognoscere la verità,
. villani, 9-14: in quest'anno l' usata moria dell'anguinaia, la quale
e un colore più cupo che su l' apice diveniva violetto. 27. ant
, v-98: mi aveva dilatato il cuore l' avviso della vostra tornata a milano,
della vostra tornata a milano, e me l' ha stretto di nuovo l'udire la
e me l'ha stretto di nuovo l' udire la vostra andata a firenze. leopardi
savonarola, 7-ii-268: signore, tu l' hai fatto grande questo core: el s'
/ non ave del piacer, ch'entro l' allaga. verga, i-69: la
d'annunzio, iv-2-485: ancora una volta l' improvvisa gioia della vita mi dilatò il
vangolo, il campo visivo: aumentare l' ampiezza dello spazio che si presenta alla
a ripercuotere i raggi, e, dilatando l' angolo visivo, mostrare a un pigmeo
fabrizio teneva calafatate le orecchie col cotone l' amore, al vinneri le dilatava il
generosa man, perché irrigate / da l' onda preziosa, ogn'or più fresche /
quale è quella cosa, che sciampia l' anima, e dilatala? questa si è
. dante, par., 22-55: l' affetto che dimostri / meco parlando,
una suprema divinità non è comprensibile tra l' angustie d'un animo che pieno di mortalità
o uomo, gli sguardi, dilata l' anima rattratta. cicognani, 2-23: i
il timore di dio... dilata l' affetto ne'diletti vani del mondo.
, vi-400: e però lo inferno dilatoe l' anima sua, e aprie la sua
pare che ci rinfreschi il sangue e l' anima. pirandello, 7-516: allo
narici di lei si dilatavano a respirare l' odore della pioggia, essa guardava intensamente
, la gioia / ti dilata improvvisa l' occhio nero. moravia, iv-95: capì
si persero. comisso, 15-94: respirava l' aria della notte e ne riceveva forza
, ma fu dilatata per cagione che l' etruria era tutta in arme. savonarola,
col combattere, che sarebbe dilatandosi o l' una o l'altra risoluzione.
che sarebbe dilatandosi o l'una o l' altra risoluzione. 2. assol
le proprie dimensioni (soprattutto per l' influenza del calore). leonardo
. leonardo [tommaseo]: l' aria dilatata occupa certa mente
me. vi entrai, e ne accostai l' uscio, il quale, dilatato
spalancato, fisso, sbarrato, immobile (l' occhio, la pupilla, le palpebre
, stupore, delusione; anche sotto l' influsso di farmaci o stupefacenti).
da un ultimo sforzo per abbracciare tutta l' europa non le appariva che nella terribilità
dilatate falde, / e di natura vendicò l' offese / sopra le genti in mal
1-106: inarca il dosso, e con l' unghiuta branca / ben dilatata di graffiar
respiro. nievo, 572: aveva l' occhio fiammeggiante, le narici dilatate e
suggezione era tanta che le riusciva di vincer l' insulto; metteva il fazzoletto sugli occhi
testi, i-224: serica gonna da l' angusto fianco / con dilatato giro a
chiara, 133: questa fu in vero l' albero lato, eminente, dai rami
spalle e mangiava ghiotta un pasticcino dietro l' altro. 13. incinta,
generali delle fraterie. leopardi, i-823: l' odierna filosofia è così: i° raffinata
uno stato d'animo, e anche l' anima stessa con le sue facoltà).
). fra giordano, 5-202: l' anima che ama il cielo e le
di dio. cavalca, 19-160: l' anima di colui che vede dio,
quell'angustia d'animo, che cagiona l' avarizia, dilatata serve alla parsimonia. tommaseo
alla parsimonia. tommaseo, 3-ii-20: l' affetto di patria è un affetto di famiglia
3. chirurg. strumento che facilita l' ispezione delle cavità naturali divaricandone le pareti
'dilatatore'. strumento che serviva a dilatar l' ano e la vulva per esaminarne le piaghe
e questo fu quello che indusse dappoi l' astuto maometto... a volere che
sf. il dilatare, il dilatarsi, l' essere dilatato; variazione delle dimensioni di
le spunghe, che in gran quantità l' una appiccata a l'altra si truovano ne
in gran quantità l'una appiccata a l' altra si truovano ne i lidi della
e ristringimento. muratori, 9-99: l' elettricità, con tanta progression di moto
i-335: e non si trova logica l' azione di una punta metallica che permette la
spazio, la perpetua mutazione, onde l' infinita varietà delle cose. 2
2. accrescimento, ingrossamento; l' aumentare la lunghezza (di una linea
lo spessore (di un corpo), l' ampiezza e la veemenza (di un
.. è necessario... che l' altro ramo sia interamente abbandonato. s
viso, non una dilatazione del petto svelava l' intima soddisfazione di vedersi finalmente dinanzi
di monsommano. muratori, 3-62: per l' ordinario le pesti hanno l'origine o
: per l'ordinario le pesti hanno l' origine o la loro dilatazione dalle robe,
di tanto momento a la dilatazione de l' imperio. dovila, 28: ripigliò per
sociale. cavalca, 19-276: vide l' anima di germano... in un
si apersero senza dilatazione, ed apparì l' arcivescovo di burges sedendo nel faldistorio in
esemplo del fungo marino, ciò è l' ostrica, il quale è fiso in mare
processuale che, senza annullare definitivamente l' azione esercitata dalla parte avversa, impedisce
: dopo desinare fu d'uopo implorar l' intercessione del govemadore per vedere le tre scudelle
. acido dilattico: composto ottenuto con l' esterificazione di due molecole di acido lattico
una superficie di un corpo sotto l' azione dell'acqua che vi cade sopra
scolorire la superficie di un corpo con l' azione delle acque che scorrono sopra;
; mettere a nudo le rocce per l' impeto delle pioggie o di corsi d'acqua
fare e desfare. e noi vedemo l' aqua delavare la terra e scendare deli monti
; perché eglino hanno molte terre che l' acqua le dilava talmente, che,
. e i figlioli, ne'quali l' esperienza non ha ancora dilavato l'aspettativa,
ne'quali l'esperienza non ha ancora dilavato l' aspettativa, più amorosi; e le
della lacrima cirenaica dibattuta e dilavata con l' acqua. magalotti, 1-384: sangue
b. davanzali, i-24: benché l' albore fosse grandissimo, nulladimeno le ombre
becco, gambe, e zampe [l' ortolano] rosseggia al quanto, tirando a
: -ma, quando io avrò durata l' eroica fatica di trascriver questa storia da questo
questo dilavato e graffiato autografo, e l' avrò data, come si suol dire
[dai colori] si trasporta [l' adiettivo 'dilavato '] al volto,
dalla terra, si troverà essere poi l' acqua limpida sincera pulita e fredda.
a'tempi de'nostri padri era verde per l' abbondanza di molti abeti, ed ora
in reiterate e lunghe proroghe, che l' esperienza ha dimostrato punto confacenti a stimolar
a stimolar proficui studi per la ricerca e l' attuazione di una ormai non più dilazionabile
radicale. dilazionabilità, sf. l' essere dilazionabile; attitudine a essere dilazionato
ritardare il compimento di un'azione, l' esecuzione di un determinato atto (ed
istrumentale, tanto si dilaziona e diminuisce l' acquisto delle principali conoscenze. fil.
dilazioni. lorenzo de'medici, i-33: l' afflizione sentita dopo la morte sua,
pareva insopportabile. ariosto, 30-44: l' animoso ruggier, che mostrar vuole / che
frattanto, colla dilazion del pagamento, l' interesse si multiplicava, fino ad eccedere
ser brunellesco, xv-552: voleva che l' occhio si ponessi da rovescio, dond'egli
dond'egli era largo, per chi l' avessi a vedere, e con l'una
l'avessi a vedere, e con l' una mano s'accostassi allo occhio e
suo aveva tolto, se non costei [l' amicizia]? rinaldo degli albizzi,
/ ch'i'vo seguirti infin drento a l' onfemo; / che di star
fiare 'è basso. il volgo l' adopera a modo d'imprecazione 0
sprezzato. segneri, iv-52: l' impossibile è odiabile al maggior segno
odiabile, dileggiabile, derisibile siasi l' andare esente da ogni difetto?
pananti, i-198: io con l' egida mia lo ricopersi / e dissi:
sp., io (187): l' imprecazioni e gli scherni contro la
mi hanno lusingata per dileggiarmi, e l' affronto che è fatto a me,
: si calpesta e si dileggia / l' awilita bontade, e sol s'apprezza /
che non si dispregiasse o dileggiasse cotanto l' italiana. forteguerri, 1-40: libertà
, il marito, il tutore, l' amante, lui che avrebbe dato tutto il
il sangue delle vene per lasciarle ignorare l' esistenza del male: ad aiutarla colle
fedeltà delle mogli, a sapere che l' uomo il quale le parlava all'orecchio
parlava all'orecchio sottovoce le diceva che l' amava più del marito, il bugiardo
periodo umbertino]. ma è stata l' epoca in cui gtitaliani si sentivano finalmente
/ forse fa per veder quel che l' uom dica: / forse non sa
ieri a vedere s'ell'era fatta; l' aveva ancora a dorare: àmi dileggiato
riferita e dileggiata fra le altre, l' opinione che dal mare venissero [le
: penso a soddoma e gomorra / come l' alta giustizia le disfece, / per
alta giustizia le disfece, / per l' opre scure e biece / del maladetto
abbiamo vergogna che stanno continuamente in su l' appuntare i difetti d'altri; come sono
bella delle belle imprese, / frenando l' abbaiar di questo cane / dileggiator.
, che si piglia gusto di fare l' innamorato, e non è.
, che si piglia gusto di fare l' innamorato, e non è.
: invece di lode e stima, l' uomo si acquista biasimo, sprezzo e dileggi
inseguita a dileggi e a fischiate dal- l' irrompente folla della fanciullesca marmaglia. baldini,
letterale. foscolo, vii- 275: l' interiezione monosillaba in rima come fu pronunziata
unanimamente dall'adunanza, avrebbe anche al- l' orecchie men letterate significato e dolore e disprezzo
. pirandello, 7-70: come se tra l' ammirazione e il rispetto, di cui
lo coprivano di dileggio, e sopra tutte l' argìa, la più rigogliosa e fresca
pirandello, 6-590: non potei vincere l' impressione, che fossero così lieti e riconciliati
.. il mortale odio in che l' avevano: e ciò con avvilimenti e
in dileggio. pirandello, 6-138: l' essersi il padre servito di lui, povero
figur. boterò, 1-114: l' estate..., per il dileguamento
placide su 'l mare / addormentate sotto l' afa enorme / qual per un caldo vespero
lasciando di titone il letto / sorgea l' aurora, e dileguava intorno / l'umid'
l'aurora, e dileguava intorno / l' umid'ombre notturne, e da la
fabbroni, xviii-3-1104: nuove braccia dissoderanno l' inculta terra, dilegueranno le arie infette,
tutti i dolori umani hanno fine. l' imagine di donna morta, ogni giorno
nuvole deprimendole in basso, dileguandole per l' alto, e chiarì, stupore altissimo
anno nell'inghilterra si cominciò a sentire l' aria grave e pestifera, poi succedette
non che provata, che dileguò tutte l' erbe. segneri, i-26: un
, quantunque brievi, ragioni mostrarvi che l' amore né corporal né spiritual sostanza esser
dei filosofi italiani e riuscirono a dileguare l' ipocrisia, sotto il cui incarco gemeva
6. intr. (con l' aus. essere). scomparire, togliersi
fue dileguato ronciglione / co'porci che l' andavan seguitando, / cominciaro a uscir
cercare a certi librai se essi hanno l' orazion de la pace che mi domandate
guata, poiché vede che la guerra l' ha scacciata di tutto il mondo.
de gl'insidiosi accusatori, che glie l' avean presentata [l'adultera],
, che glie l'avean presentata [l' adultera], acciocché ne facesse causa e
avea fatti dileguar e fuggirsene via di colà l' un dopo l'altro. parini,
fuggirsene via di colà l'un dopo l' altro. parini, giorno, iii-168:
dileguava lontana, nel tempo istesso che l' immensa fiumana di lava sembrava accendersi nell'
orizzonte tetro. cagna, iii-188: l' azzurro si addensa, le vaghe fantasmagorie
rane innanzi alla nemica / biscia per l' acqua si dileguan tutte, / fin ch'
dileguarsi in tutto / soglion per l' aria dissipate e sparse. o. rinuccini
ii-325: il lembo delle nubi verso l' oriente, già tinto di roseo splendore,
di casa, e fu ritrovato sotto l' ombra d'un folto arbusto, come
, 1-68: non avendo da pagar l' esercito e temendo che si ammutinasse
/ nel flutto immenso, o su l' immenso lido, / anch'egli è morto
il segue, e van come per l' aria strale. carletti, 84: in
, 84: in questo mentre tutte l' altre barchette si dileguavano. dovila, 30
. metastasio, ii- 15: fra l' ombre / del bosco e della notte /
, o comandar che via / da me l' anima deggia dileguarsi, / per ciò
, se non t'affretti, / l' onor de la mia morte. d.
la falce del mietitore, contristavano amaramente l' anima del nostro eroe. de sanctis
valore alla vita, che si dilegua; l' addio è poetico perché rinfresca nella memoria
ma non tornerà più quando sia spento / l' uman calore a dileguar sì lieve.
e spolpo, / e... l' alma, provando amare tempre, /
dilegua in lontananza. verga, ii-73: l' autunno muore sulle aiuole infiorate, e
tramonta. pascoli, 105: già l' occhio dal cielo ora si toglie; /
pronom. ariosto, 33-65: de l' orizzonte il sol fatto avea rosse /
orizzonte il sol fatto avea rosse / l' estreme parti, e dileguate intorno / s'
, 1-68: la febbre di tutta l' estate mi era uscita dal sangue come a
incontanente si dileguava via, e rimanea l' uomo libero, in segno e in
giornata dileguando, che presto si sperava l' intera salute di quel piissimo regno. lancellotti
. tommaseo, 1-241: dormo bene: l' indigestione si dilegua. fogazzaro, 1-40
e cameval. rebora, 15: l' ora che giunge e dilegua. quasimodo,
esco dal mio cuore. / dilegua l' età dell'alloro / e l'inquieto ardore
dilegua l'età dell'alloro / e l' inquieto ardore / e la sua pietà
guerrazzi, 5-67: sparivano uno dopo l' altro nel regno della morte come gli
polissena la primavera era già lontana; l' estate pur anche si andava dileguando, e
dileguate le nubi spagnuole, abbia scoperto l' italico sereno. pananti, ii-250:
coll'ultimo colpo d'archetto, dilegua l' incanto, i signori piantano le donne a
, i-57: durante quell'estasi, l' intelligenza di don giulio non aveva la
, sogneremo. / in questo ciel l' estremo / sogno dileguerà. gentile, 3-321
non so come, pare / che l' anima lo segua / oltre il cielo,
del par seco la morte, / onde l' arte e l'ingegno si dilegua.
la morte, / onde l'arte e l' ingegno si dilegua. aretino, 1-43
, le cure, le sollecitudini e l' ansie se gli dileguano dalla mente con
più da regio seno / si dilegua l' amor, la grazia fugge. vico,
per le quali cose ragionate si dilegua l' oppenion di coloro che vogliono ce- crope
umiltà. leopardi, 1-88: quando l' uomo concepisce amore tutto il mondo si dilegua
dagli occhi suoi. mazzini, ii-274: l' anima s'era dileguata: regnavano i
d'annunzio, v-2-359: sentivo dileguarsi l' odore dell'ambra, del bel- zuino
adolescenza con le sue cattiverie, quando l' essere è dominato dal demone della finzione,
i patrimoni anche più vasti, è l' amore di distinguersi fra gli altri cittadini
cardarelli, 3-22: via via che l' aria entrava nella tomba, il corazzato
una bolla di sapone e si dileguò per l' aria. 17. (anche con
non se 'l ciel cadesse / ne l' imo abisso. tasso, 8-6-720:
sillaba è perduta meco non meno che l' argento vivo quando un gran fuoco di
, 8-2-683: e non fur certi de l' instabil punto: / perché sparire e
, come ognora si dileguano, che l' accento si porta innanzi, le dette
affievolita in essi la penultima lunga, l' accento poteva cadere sulla terzultima anche quando
fuor di periglio, / poiché castruccio l' avie seguitato, / subitamente fece un gran
consiglio. guarini, 116: come saria l' amar felice stato, / se 'l
in caratteri dileguati il suo nome e l' anno 1558. 4. spento
che gli altri sbagliano, ecco dileguato l' altro sofisma. c. dati, 4-104
, sm. letter. il dileguare; l' allontanarsi verso luoghi molto distanti, inaccessibili
e smozicati dalle ferite; non giovarci l' essere licenziati, da che siamo ritenuti
aleardi, 1-448: si sentia / l' anima straziata ire in dileguo / oh
dilemma: le due proposizioni opposte, l' alternativa. — dilemma cornuto: v
conceduto, riproviamo; e così convinciamo l' avversario. di che darò esempio. s'
amico; per qual ragione hai tu rotto l' amicizia? se no, perché vuoi
se è nel centro o fuori; se l' orbe stellato gira o è immobile.
andava opponendo a ogni ragione, ora l' una, ora l'altra parte del
ogni ragione, ora l'una, ora l' altra parte del suo dilemma: o
7-31: colta in tentativo di fuga con l' amante, è messa in un monastero
sperava dalle notizie dei primi giorni. l' episodio si era limitato a tre piccole
il suo egoismo. alvaro, 7-151: l' ultimo colpo alla civiltà di masse,
di tutti e che tutti finiscono con l' ingegnarsi a risolvere. = voce
b. croce, iv-12- 164: l' antinomia di forza e violenza è assurta a
sedendo sulla soglia del castelletto a pulire l' insalata non si trovò contenta: sentiva un
: 1-9: imprimieramente è da considerare l' ora, la quale fa molto al generare
.. da quei cibi, che per l' arte, che vi ha di saporitamente
lasciarsi dileticare dal falso piacere di quel- l' opere sventurate che l'avesser condotto a necessità
piacere di quel- l'opere sventurate che l' avesser condotto a necessità d'un beneficio
egli è contrario, ma a usare l' uno e l'altro egli è delettàbile.
contrario, ma a usare l'uno e l' altro egli è delettàbile. ottimo,
ii-117: vide dunque la femmina, che l' albero era buono a mangiare, e
ebreo, 27: manifesta cosa è che l' amor de * maritati è delettàbile;
delettàbile; ma debbe essere congionto con l' onesto. guerrazzi, 2-788: cotesti
latini] più belle opere, e infra l' altre fece un libro in lingua franciesca
ogn'una in delettàbile ordinanza, / a l' altre ugual con regola è distante.
e nervo della eloquenza? da cui l' orazione naturalmente prendendo il suo nodrimento si
fuoco sempr'arsi sarete. meditazione sopra l' albero della croce, 1-5: il frutto
, 6-68: questi [sileni] l' antichità finse de'fiori dilettantissimi.
3-81: egli in quei giorni fu l' uomo raro dei liberali e dei dilettanti di
caccia grossa. savinio, 1-126: l' adriatico, frequentato sino a poco avanti
distribuzione delle parti * da che dipende l' esito fortunato della rappresentazione e il maggior
agricoltura,... con frutto l' insegnava a'suoi popolani. casti,
per una sola volta, e per l' ultima la mia diletta parte del saul.
, 27 (469): nel- l' astrologia, era tenuto, e con ragione
di qualcuno che in regina coeli attende l' ora di riprendere il commercio delle farse remunerative
antichità. de marchi, i-949: l' aria a due mila metri d'altezza
divenuta sempre più seria e difficile per l' acuirsi della lotta fra la reazione e la
visitato io la basilica, non era l' epoca dei pellegrinaggi, che han luogo special-
tanto da viver di rendita, una professione l' abbia; ma gli era rimasto sempre
: non nascendo dalle esigenze morali, l' azione politica era per gli italiani qualcosa di
ture dilettantesche. bacchelli, 3-206: l' istituto era nato da un'idea dilettantesca,
, 1-49: nulla esclude che anche l' industria si svolga liberisti- camente dal punto
rivolgendolo alla sua funzione naturale che è l' industrializzazione dell'economia agraria. 5.
esigenze dell'animo] non ammettevano esercitasse l' arte della parola, come espressione di
la politica nella storia... assalgono l' epoca moderna col paragone delle epoche antiche
dilettantismo, come severità e pazienza confortano l' arte vera. b. croce, ii-2-126
, profondamente filosofico in cui de sanctis l' aveva posto. gobetti, 1-175:
e dilettantismo; e critica designava soltanto l' erudizione, dal punto di vista dell'
che aggio... / che l' amorosa nostra delettanza / vo'faccia abandonare
sentir più dilettanza / bene operando, l' uom di giorno in giorno / s'accorge
sua virtute avanza. passavanti, 3: l' uomo, o per negligenzia, o
, i lirici cori onde riceve / l' udito e il cuore dilettanza tanta, /
e il cuore dilettanza tanta, / l' immaginarli e il verseggiarli è greve. manzoni
: il ferro, il ferro da l' orror fu vinto. / gli empi no
i-30: portò adunque il signore iddio l' uomo, e pose lui nel paradiso della
avere. varchi. v-649: dispregiando tutte l' altre così maraviglie, come dilettanze,
.. il discorso fra noi intorno l' origine delle fontane naturali, e perenni
; compiacere un'inclinazione deltanimo, riempire l' animo di gioia. guittone
piaccia. simintendi, 3-215: allora è l' erba fresca; e, sanza parte
esser eglino con diritto ordine piantati lungo l' acqua in sulla riva di mugnone. carani
: i gigli... dilettavano l' odorato. tasso, 8-6-1229: de le
ne deletta, è il moto da l' uno a l'altro. boccalini, i-233
è il moto da l'uno a l' altro. boccalini, i-233: quell'ambizione
diletta, che con la sazietà cresce l' appetito. pallavicino, 1-37: la perpetua
calpestio / de'ferrati cavalli, e l' aura, e il vento / che il
è una forza misteriosa che ti scuote l' anima, ma una bella faccia che diletta
anima, ma una bella faccia che diletta l' immaginazione. bacchelli, 6-152: temette
, ii-147: auliscon fiori e dilectan l' erbette / ma spande vita de li buon
/ e più lontan lo dilecto e l' odore. boccaccio, iii-4-56: ella non
della primavera,... quando l' aure rinfrescando ricreano, tacque mormorando dilettano
assol. iacopone, 54-12: si l' officio te deletta, nulla malsanìa è
; interessare, attrarre, tener desta l' attenzione della mente (sempre in modo piacevole
acciocché alcuno sollazzo se n'abbia per l' animo dilettare, e la memoria si rattenga
li mia beni di fortuna, che l' averli ora mi sarebbono carissimi per potere
della bellezza a lui convenevole, diletta l' intelletto; e il buono, che
, alle arti letterarie non resta che l' ufficio di dilettarla. de sanctis, i-209
per la ricognizione dell'errore, e per l' acquistamento della notizia; et oltre a
la commedia è quella « che purga l' animo col riso ». cesarotti, i-105
col riso ». cesarotti, i-105: l' eloquenza considerata nell'elocuzione, come nell'
altre sue parti, abbraccia e comprende l' aggregato di tutti i mezzi possibili di
alfieri, v-2-404: le lettere son l' arte d'insegnar dilettando, e di
tenendo la mente al savio proposito che l' antichità ordinatrice de'teatri ebbe di ammaestrare
da severamente sbandire tutto ciò di che l' attenzione si turba. leopardi, i-25
portan seco risposte contrarie a quello che l' omo aspetta d'udire, e naturalmente dilettaci
ove s'essercita, e ciò che a l' età infantile e fanciullesca sta bene a
volesse essercitare. dolce, xxvi-1-385: l' avviso d'un amico mi diletta, /
saltar disonesto che non dovrebbe mai aver l' applauso delle persone gentili. -intrattenere,
dell'usurpatore. carducci, iii-7-153: l' ariosto non ebbe secondi fini: egli
fuori della città, non lasciò mica l' usanza per cagione della guerra; e
i giuochi adunque, le caccie, l' uccellagioni, le dispute contenziose, e
e 'l vestire della porpora, e l' oro tessuto ne'dipinti vestiri. bibbia volgar
/ aveva un bon livriero, che molto l' amava. pulci, 28-123: dilettavasi
a caccia andare spesso, / sempre l' ozio dannando, come i saggi, /
, ma in una complicante che resulta da l' armonia di molte. dottori, 1-62
burlare: / perché, mentre ti faccio l' ambasciata, / ride sotto il cappotto
519: morte che furono, corruppero l' aria con un fetore intolerabile di maniera
di punire li peccatori, che eccedettono l' ordine del mangiare, o troppo mangiando,
nelle aule medesime del capitano, e l' assorbiva lentamente dove s'interrogava, dove
volgar., 9-81: se sarà [l' acqua] di lago, ovvero di stagno
. castiglione, 210: ne'vecchi l' amor è cosa ridicula, benché qualche volta
propria, della quale, come di tutte l' altre, l'officio è esprimer bene
quale, come di tutte l'altre, l' officio è esprimer bene e chiaramente i
amabilmente si diletta. tolomei, i-83: l' anima nostra... molto de'
fine tanto si deletta e si compiace l' intelletto, che mai si stanca suscitando
uniforme. muratori, 5-l161: né l' intelletto, come dicemmo, s'inganna,
. guido da pisa, 2-72: l' arme, di che ti sei dilettato,
, come cuc- ciari, tazzette per l' acquavite. panciatichi, 83: ma tanto
la coda / perde la terra e l' oceano assaggia. / gaditan vede da
ignaro / il sommo giove, che l' aria serena, / e il tutto regge
o letterarie, capaci di attrarre piacevolmente l' attenzione destando grate sensazioni. giamboni
che la vita non vale nulla sanza l' amistà. cennini, 30: affaticati e
distanza di dodici o quattordici braccia lontani l' uno dall'altro. guerrazzi, 5-
arti; amò la poesia, ma più l' abbaco. rovani, i-154: una
che sta lì dirimpetto... l' altra sta lassù al quarto piano e si
. palladio volgar., 4-15: sotto l' ombra del fico [la ruta]
di che ella è segno; come l' uliva essere segno di pace, il
fa pensare; / e se vuol l' un de l'altro dilettare, / trattiam
; / e se vuol l'un de l' altro dilettare, / trattiam di nostra
ciel rivolto, / e tenendo a l' in su drizzato il lume, / mi
diletta al gusto intero e sano / l' opra della prim'arte, che n'assembra
fece nascere, per più compiacere a l' eccellenza de l'animo, e per più
per più compiacere a l'eccellenza de l' animo, e per più dilettare a
animo, e per più dilettare a l' ambizione de la gloria, nella vaghezza de
. 14. locuz. dilettare l' ozio, dilettarsi nell'ozio: oziare
che ci avete stracco con quest'arte! l' arte vera è il piacere e il
avessi vogliuto il sacrificio, certo te l' avrei dato; non sei dilettato delli olocausti
s. agostino volgar., 1-5-120: l' anima per propria libertà dilettata perversamente ed
piglia guardandola. savonarola, 8-i-65: l' appetito animale è mosso dalla delettazione che
generato. b. croce, i-1-95: l' arte non è da scambiare con la
affettive dell'uomo; gioia che riempie l' animo. giamboni, 2-122: la
ch'è la più nobele parte du'l' omo pertene; unde cunfuggie a corporale
non una corruscazione de la dilettazione de l' anima, cioè uno lume apparente di
era monarca. leone ebreo, 208: l' amore ne la cosa posseduta non è
. boccalini, 1-6: a'bel- l' ingegni nondimeno che verranno forse averò agevolata
perfetto scompiglio, come il caos e l' infinito degli atomisti, non essendo apprensibile
. guido da pisa, 1-198: l' uomo savio... acquista la delettazione
la ragione e non secondo che concupisce l' animo e la sensualità umana della carne.
: dopo la gloria della sua resurrezione l' ha collocato in delettazione alla parte sua destra
di nessuno dispiacere che mai io per l' adietro avessi auto. fiamma, 1-169:
occhi corporei. -dilettazione vincente: l' attrattiva che la grazia divina eserciterebbe in
e legiadri de la persona, che l' imperatore e tutti li baroni e astanti ne
correndo a quella delettazione, gustino poi l' esemplo utile che vi è sotto. serdonati
ed il plauso del volgo, ma l' emendazione de'costumi, ed in tutto
non si racconciò, prima che essi l' ultime dilettazioni d'amor conosciute, a
d'amor conosciute, a dover segretamente l' un dell'altro aver piacere ebbero ordine
dilettazione e 'l movimento cattivo, e l' acconsentimento; e così a poco a
maligno nemico entra nel cuore, se l' uomo vigorosamente non resiste al principio. p
: alessandro aveva in palagio, infra l' altre delettazioni, grande copia di
ch'io ho bella moglie e che l' amo con tutta dilettazione maritale. s.
solamente 11 lecito, il giusto e l' onesto; gli appetiti, l'utile e
giusto e l'onesto; gli appetiti, l' utile e 'l dilettevole. muratori,
: qui, per cominciare, unisco l' utile al dilettevole. per esempio,
luoghi dilettevoli offerse giamai quadro fiamingo a l' altrui vista con vaghezza d'inganno,
la varietà e diversità delle bambine dava l' impressione di una diversità e varietà d'
-mite (il clima); salubre (l' aria). crescenzi volgar.,
, luoghi aperti, acciocché non tolgano l' aura dilettevole, imperocché l'ombra de'
non tolgano l'aura dilettevole, imperocché l' ombra de'rei arbori è nociva.
tommaseo, i-497: non potè né l' uno né l'altro fare, siccome divisavano
: non potè né l'uno né l' altro fare, siccome divisavano, a piedi
e acciocché alcuno sollazzo se n'abbia per l' animo dilettare, e la memoria si
usanza) / sfidarsi a lotta, e l' uno a l'altro addosso / con
a lotta, e l'uno a l' altro addosso / con fiera insieme e dilettevol
della detta quistione si puote rispondere che l' operazione della virtude sia malagevole nel principio
bella laude. petrarca, 264-56: da l' altra parte un pensier dolce et agro
faticosa e dilettevol salma / sedendosi entro l' alma, / preme 'l cor di desìo
quindi le più sublimi e dilettevoli, l' anima sente espressamente una certa angustia.
... per apice di beatitudine l' uomo si sentirà nascere dietro una coda
, xxx-1-4: de la cultura tua l' ordine e il modo / spiegherò a parte
quelle maraviglie che tanto muovono non solo l' animo de gl'ignoranti, ma de'giudiziosi
cogliendo le cime e i fiori di tutte l' altre facoltà con la moralità delle sue
fantasia lavorato con forza, e in cui l' ingegno abbia tessuta una dilettevole tela di
s. caterina da siena, iii-232: l' orecchia fugga le parole dilettevoli, lusinghevoli
. crescenzi volgar., 9-75: l' utilità delle pecore è grande, imperocché
del pianto suo dilettevolmente, come l' uomo fa del pane. boccaccio, i-413
tomba de'miei, dove si chiude / l' antico genitor, la madre pia,
, e seco / la speranza e l' onor di nostra gente. tommaseo,
. palazzeschi, ii-786: certo, l' amico evocato, il compagno diletto e prediletto
profitto. penna, 168: com'era l' onda sullo scoglio aperta / così su
, 34-61: si vide incontra ne l' uscir del letto / il discipul da dio
diletto. della porta, 1-65: l' accetterò per figliuola e per mia dilettissima
la bella giovinetta: ancor possiede / l' arte che apprese nell'orrenda scuola /
, i-75: ed andò questa [l' avarizia] tant'oltre che...
40-11: però che mi manca a fornir l' opra / alquanto de le fila benedette
suoi / nel più bel fior de l' età verde ancora. lalli, 10-2:
giordani. come volete che io non conosca l' amicizia leggendo le lettere vostre e considerando
moglie il suo marito diletto, incontanente l' anima loro quasi ferita di saetta o
'l sol s'asconda entro a l' ibero. cesarotti, ii-225: qui
e accarezza quel viso come lo carezzò l' ultima volta... quando fu
: e questo è quello strale / che l' arco de l'esilio pria saetta.
quello strale / che l'arco de l' esilio pria saetta. bibbia volgar.,
marino, 353: securo loco non fu l' aspro lido / del nostro nido da
rima: e dammi un fiore / per l' amore, / e per l'odio
per l'amore, / e per l' odio una saetta. d'annunzio, iv-2-854
) per il piacere che offre, per l' utilità che procura (ma può avere
concesso il rivederla, perché, come l' orizzonte occidentale gliene toglie, l'orientale
come l'orizzonte occidentale gliene toglie, l' orientale glielo rende. michelangelo, i-139:
è non però la stanza / a l' alma, che mi prega pur ch'i'
avete carpita dalle mani una gioia, e l' avete sagrificata al vostro dilettissimo giuoco:
in grembo alla donna, essa a l' erbetta. marino, 10-122: quella
bocca / mentre che versa il mèl l' aculeo scocca. metastasio, i-155:
la mia diletta: / o scòrdati l' amore o la vendetta. parini, 218
/ chi diletto d'urania, e chi l' appella / de le muse sostegno:
chi n'esalta la mano, e chi l' ingegno. tommaseo, i-176: l'
l'ingegno. tommaseo, i-176: l' aura notturna all'esule mendico / porta i
, / o la diletta memore, o l' amico / fido gl'invia. verga
diletto suo che egli ama, e l' amore ineffabile che egli vede che egli
che egli ha a lui e a tutta l' umana generazione. dominici, 1-30:
(comp. da dis-, che dà l' idea di 'separare, sceverare',
spesso in correlazione o in contrapposizione con l' idea di utilità, vantaggio, o
gli fiori ànno biltade, e l' erbe ànno medicina, gli frutti della terra
bello in sì bella vista anco è l' oitore, / e di mezzo la tema
di quiete in qualunque appetitiva potenza verso l' oggetto amato presente. muratori, 5-i-3
, e di tutte le cose, l' utile non è che il mezzo. tommaseo-rigatini
di per sé i tristi sensi che l' altro [il piacere]. saba,
e beato, / gli alti diletti e l' allegrezze immense / venne [la discordia
/ e i passati travagli, e l' aspre pene / s'affogano in un mare
/ tosto ch'io usci'fuor de l' aura morta / che m'avea contristati
, che il fiume e le ripe e l' aere tutto e ogni cosa d'intorno
interiore, intima contentezza (e suppone l' appaga- mento più o meno completo dell'
novo a me si mostra, / che l' alma in tanto resta vinta e sgombra
amore e di tenerezza, che m'empiono l' anima di diletto, che mi fanno
: non occupa già con lungo errore / l' anime fredde in sterili diletti / il
spettacolo di riso. leopardi, i-246: l' uomo non prova nessuna ripugnanza nel far
coscienza, il possesso della grazia, l' unione con dio. fra giordano,
arei bisogno, sì mi sento arozzita l' anima e raffreddata la mente intorno al
marino, 7-17: vedi quanto impiegò l' amor superno, / in un fragil composto
come colui il quale per povertà giugne l' ultimo alla fiera, e non potendo
e di chi ascolta, e accompagnando l' utile col diletto, gli porge maraviglioso
sostenute da grette colonne gotiche, empiono l' animo d'un severo diletto. leopardi
diletto. leopardi, i-4: è l' imitazione della natura dunque che fa il
figlia tua nel monte alpestre / con l' ornamento del funereo letto; / perch'il
son messo, / cercando col penser l' alto diletto, / che morte ha tolto
dei vita e diletto, / tu fai l' aer seren, tu queti il mare
a'diletti vari intende e passa / l' ore del dì fugaci. d
ho udito più volte persone a lodare l' osteria sopra ogni altro diletto del mondo.
/ signor, come il concedi / ne l' imprese durissime, mortali, / dirò
, chiamansi onori. 9. l' insieme degli agi e delle comodità che
e porge i fiori alla bianca bocca. l' amatore si rallegra; e insino a
fresco giardinetto. michelangelo, i-31: amar l' un l'altro e nessun se medesmo
michelangelo, i-31: amar l'un l' altro e nessun se medesmo, / d'
tal mercede / c'a un fin voglia l' uno e l'altro porre. muzio
c'a un fin voglia l'uno e l' altro porre. muzio, ix-75:
aura tremanti / che fan tremar in me l' anima e i sensi / di diletto
i diletti, / negando tonde a l' amorosa sete. morando, iii-228:
/... / s'in voi l' anima mia gli spirti suoi / raccoglie
, inconsce d'ogni / diletto de l' amore. bacchelli, i-73: per aggiunger
strappò le chiome, / rapì per forza l' ultimo diletto. marino, 6 -a
il conduce / di gioia in gioia a l' ultimo diletto. parini, 404:
, vizio, colpa (che svia l' uomo dietro gli allettamenti del mondo e allontana
: donna, a torto ti dié l' etate antica / titolo di pudica; /
il senso, la luce, e l' oscenità, e il peso e il fuoco
delle proprie forze intellettuali), o l' amatore che raccoglie opere d'arte,
proudhon rifiutava la forinola dell'arte per l' arte; considerava l'arte come una
dell'arte per l'arte; considerava l' arte come una cosa sensuale e di
né alcuno tanto mai... l' essere si spoglia dell'uomo, che egli
dio, e leverotti in alto sopra l' altezza della terra, e darò per
immediato fine [della poesia] si è l' apportar diletto. leopardi, 22-65:
diletto le sofferenze degli uomini, dato che l' universo le coltiva con tanta sollecitudine.
: però che i due doni, l' imo della ragione non l'abbiamo dalla
due doni, l'imo della ragione non l' abbiamo dalla natura se non per discemere
natura se non per discemere il vero e l' utile; e l'altro dell'eloquenza
discemere il vero e l'utile; e l' altro dell'eloquenza non l'abbiamo se
; e l'altro dell'eloquenza non l' abbiamo se non per comunicare con gli
lasciamo il dottore, un giorno o l' altro ci darà maggiore diletto, quando si
il più ingegnoso e compito si è l' opera in musica. russo, i-266:
a genio. cavalca, iii-47: l' amore è di tanto diletto e di sì
cosa sì terribile né sì aspra che l' amore non la faccia gioconda. rosaio della
che sia perfetto. algarotti, 1-20: l' animo di chi vede né sia ricondotto
. verri, ii-79: come beendo l' onda marina la sete non si estingue,
la sete non si estingue, anzi cresce l' arsura nelle fauci, così io sofferiva
compiacersene. folengo, ii-173: stette l' autor del bene in su le piante,
braccio con colei, / a cu'l' anim'e 'l cuor e 'l corpo diei
morir ciascun tanto è vicino, / l' un more a forza, l'altro
, / l'un more a forza, l' altro per diletto: / io per
volgar., v-360: rifiutò di consolarsi l' anima mia; sonmi ricordato di dio
che ognuno ne sia gradito, e l' auditore ne riceva in sé diletto e spas-
fastidiosetto / prendea diletto / di sturbar l' opre al volator drappello. p
padre, e del modo in cui l' avevano lasciato crepare. -godere le gioie
ch'ella dormisse, più che mai l' aveva amorevolmente abbracciata, e più diletto
sostenere avesse potuto, donna, non albero l' averia ricevuto. firenzuola, 198:
come 'l paone, / che rompe l' uova della paonessa / per dimorare a diletto
a gusto e a diletto, poiché l' unione de'popoli si formava e creava un
a sua voglia, erano però da l' altra parte sottoposti a mille rischi
che strettissimo parea, / nodo de l' altrui amor divien più stretto. =
di buoni unguenti e diversi odori, e l' anima si rallegra dilettosamente di buoni consigli
se stesse. iacopone, 3-6: l' anema dice al corpo: « facciamo penetenza