venezia mi fa dannare; viene sempre l' ultimo e per giunte di guai quei poltroni
da bene, costoro mi voglion far dannare l' anima mia. dossi, 563:
padri che vi vogliono uno frate e l' altro agronomo. non volete saperne,
vanima: amareggiarsi la vita, rodersi l' anima per la rabbia; adirarsi.
mangiato troppa bile e non voglio dannarmi l' anima. viani, 19-84: lo stalliere
era un contadino il quale si dannava l' anima perché nel « palazzo » era proibito
come le pistole corte, di mangiare l' aglio. pratolini, 1-198: deve
ci sarebbe incontrare il primo ed ascendere l' altare. -arrovellarsi il cervello.
8-22: ed ecco trovata la formula per l' avvenire: se un tempo mi dannavo
avvenire: se un tempo mi dannavo l' anima a creare un misto dei miei
uccida cittadino dannato, anzi lo 'nvii l' uomo in esilio. boccaccio, dee.
dannato nel capo dalla monarchia vostra, l' unità della patria. 2
e che a simili pene era dannata l' anima del marchese ugo per la sua
siccome il bene è sanza fine del- l' anime beate; così è il contrario delle
? ». passavanti, 59: disse l' abate: or credi tu che fia
... a quest'ora. è l' unica volta che il diavolo invece di
di dannato coito. alvaro, 5-87: l' uomo ha un'anima che gli è
i-322: è già sentenza dannata insegnar l' opposto. p. f. carli,
non si piega il ciel, mover l' inferno! parini, giorno, i-60:
piume, / come dannato è a far l' umile vulgo. monti, i-401:
, o da loquace / tosse dannato a l' odiosa coltre, / me sanator volesse
la sentenza. mazzini, ii-104: l' intelletto dannato all'inerzia non lasciò frutti
: una schiatta dannata a travolgersi fra l' ignoranza e il bisogno. pisacane, iii-62
, inerenti al diritto di proprietà come l' ombra ai corpi? imbriani, 1-60
veruna attrattiva. negri, 1-249: l' ami, ferita in lui, per lui
lui dannata / de la vergogna a l' implacabil giogo, / de l'insonne rimorso
vergogna a l'implacabil giogo, / de l' insonne rimorso al laccio al rogo,
arreca astidio, noia, malessere per l' eccesso (caldo, freddo, lavoro,
cabalista. d. bartoli, 9-23-34: l' occhio del sole, socchiuso, mai
dannato paese, o darglisi a vedere. l' aria è posatura, e feccia d'
mai perché sia nei fanciulli tanto accanito l' istinto di distruzione delle cose e nei
furioso come il coraggio della disperazione e come l' orgoglio dell'infamia, jbrancoli, 3-187
scarsella / che tu ci puoi veder l' un conto acceso / e queiraltro dannato
mi hanno preso e allevato soltanto perché l' ospedale di alessandria gli passava la mesata.
e de'dannati, il quale ancora non l' hanno perduto, né perderanno, e
, 181: al pianto de'dannati l' aspre strida / agiunte sono, almen
pietà del miserabile origene, che stimò l' eternità de'dannati doversi interpretare non secondo
tanto da scendere co'l perdono e con l' amore fin tra i dannati; ma
dannati; ma a patto che prima sia l' inferno nell'universo. pascoli, ii-46
uscirne più. michelstaedter, 502: l' essenziale è che sto bene, che faccio
: dannatrice! / sei congiunta con l' idolo. 3. chi disapprova
pulci, 25-145: e se lucifer l' avessi saputo, / e'non avea tanta
che se non fosse la téma de l' eterna dannazione, io con le proprie
solennissimo sermone, /... minaccigli l' eterna dannazione, / perch'era nel
sol troppo indulgente. manzoni, 165: l' opinione erronea, che la salvezza e
vista sì acuta da leggere nel vangelo l' infallibilità del papa e la dannazione di
chiesa romana. carducci, iii-9-181: per l' entusiasmo che sol del pensiero l'amore
per l'entusiasmo che sol del pensiero l' amore gli risveglia, come pe'l
, iv-2-107: dall'istante in cui l' orrore della dannazione si levò nella conoscenza
di ciò che sulla terra è chiamato l' amore. palazzeschi, 7-44: che
giudice di se stesso / il rivelatore e l' interprete delle pene e le gioie di
ai mortali, finire così, che non l' antica dannazione d'incappare nella bestia o
del paradiso, 140: lo stallo e l' abitazione di quello luogo era tutto tenebroso
era chiamato carcere e dannazione, sicché l' aspetto dello loco era maestro di pianto e
466: due fortune divisero alcibiade. l' una fu quella, la quale li
di potenza, accesissimo ingegno. e l' altra fu quella, la quale il diede
e violente morte. giannotti, 2-1-212: l' accusatore fusse tenuto publicamente in detto iudicio
la causa, che ne succedesse o l' assoluzione o la dannazione. tasso, i-122
-essere in dannazione di qualcuno: causarne l' eterna condanna. savonarola, 8-i-12:
che sarebbe loro el meglio che non l' avessero fatte? -essere la dannazione
; gli pareva che il sole nascente e l' aria fredda e sana lo liberassero dal
, sm. il recar danno, l' azione di chi fa danno a cose altrui
baldinucci, 9-xii-7: fece anche vedere fra l' opere pubbliche di suo pennello un gran
ebbe strascichi giudiziari, -subito istradati verso l' eternità -tanto in sede civile, con
.]. salvini, 28-419: l' alma indietro / su alza [a venere
francesco da barberino, ii-115: guarda ver l' innocente tender l'arco / che la
ii-115: guarda ver l'innocente tender l' arco / che la saetta fiede te che
furo danneggia il prossimo in avere, e l' iracondo in persona. sacchetti, 380
molte spiegazioni ai contadini, cercare di vincere l' esitazione di alcuni che credevano di essere
poesia possono tra lor gareggiare senza che l' im l'altro danneggi. foscolo, xv-476
tra lor gareggiare senza che l'im l' altro danneggi. foscolo, xv-476:
morto. ecco che io che tanto l' amavo sono seccata di sentirmelo ricordare continuamente
valorosamente tenevano le dette terre, ove l' oste del re poco danneggiare potevano.
: aveva rotto lo scudo e parte l' arme al re carlo, salvo che l'
l'arme al re carlo, salvo che l' elmo non potè danneggiare. pulci,
, / ché li scirocchi han danneggiato l' uva: / buon consiglio sarà bere all'
si tratti di fare un riparo contro l' impeto di un fiume, che danneggi
calda stagione, e noi danneggi / l' invemal bruma, o de le belve il
funzione solenne, la cantoria crollò con l' organo col violoncello con i sonatori e
prodezza non puotea durare, / verso l' alto castel fece riguardo, / e prestamente
volgar., 137: non de'lodare l' amico tuo in sua presenza, però
se verun omo de la compagnia guaitasse l' un l'altro di ferite studevolemente per
omo de la compagnia guaitasse l'un l' altro di ferite studevolemente per tollareli la
di questa saltuaria professione, senza l' aiuto della pesca giornaliera e di una
ottenere quelle firme, che potè inoltrar l' istanza soltanto dopo scaduto il termine di
albino per accu- sazione apposto -a tutto l' ordine del senato trasportare si sforzasse,
i-287: in tanto vitellio, che l' aveva presa per lei più di tutti,
privati. d. bartoli, 2-1-225: l' indusse a lasciar la sua dannevole e
della morte di cristo e sì perché guasta l' anima, toglien dogli la
gli altri uomini, valenteria; l' avarizia ed il fare quel d'altri per
pericolosi alla vita. redi, 16-ix-167: l' erbe ed i frutti, con
melli careri, 1-i-160: l' aria del paese è dannevole per
tutti i tempi dell'anno, parte per l' in- nondazione del nilo e parte
nondazione del nilo e parte per l' ardore del sole. ba
reni, 1-199: ma chi crederebbe che l' acquisto di tale idea, invece
? arici, i-50: ma l' amaro nitro / l'ulivo offende, ed
: ma l'amaro nitro / l' ulivo offende, ed acre scabbia im
vi nuoce. cattaneo, ii-1-30: ma l' esperienza faceva temere che, per
204: quando ad alcuno vien meno l' ingegno, e per quello d'altrui receve
, se sòie adattare per posserse de l' inganno e de l'ingannatore insiemi vindicare
adattare per posserse de l'inganno e de l' ingannatore insiemi vindicare, senza alcuno ordene
, dopo un lungo affanno / che l' offensora alla dannificata / paghi due giuli
morali volgar. [tommaseo]: rizzare l' animo suo dacché è caduto è crescerlo
recandogli perdite, disastri (o con l' intento di recarglieli). -dar danno,
: d'esto peccato tale / divenne l' om mortale / e ha lo male,
della porta, 1-150: li riempirò l' animo di gelosia, l'aspreg- giarò
: li riempirò l'animo di gelosia, l' aspreg- giarò tanto che da questa beffe
alcuno, ma solo dichiara il danno che l' uomo ha fatto a se stesso col
-delitto d'onore: commesso per vendicare l' onorabilità ritenuta offesa del proprio nome,
, viii-236: in sostanza, io ero l' uomo civilizzato che in una situazione primitiva
particolari e commesso senza lasciare indizi per l' identificazione dell'autore da parte dell'autorità
siena, 83: in miseria giaceva / l' umana natura / dal dimonio sconfitta:
ii-225: ognuno è reo, / se l' amore è defitto. algarotti, 2-191
vostra arte? sarebbe un delitto contro l' umanità. 5. locuz.
peccato originale. boccaccio, vii-93: l' antiquo padre, il cui primo delitto
beccaria, i-43: sarebbe un errore l' imputare a delitto ad uno scrittore,
e. cecchi, 8-86: l' eredità delittuosa ha il suo peso; ma
pretesa dei braccianti. piovene, 5-502: l' impiego di mezzi delittuosi [di pesca
sensuale), avvincendo vanimo, eccitando l' immaginazione o lusingando i sensi, con
immaginazione o lusingando i sensi, con l' incanto della sua bellezza o dolcezza; attrattiva
le strida e i dolori / del- l' anime che son nel mondo cieco; /
fecondo armento / ove più fresca è l' erba e chiaro è 'l fiume / di
potersi aggiungere. magalotti, 23-403: l' inverno ha le sue delizie un po'goffe
delizia ed erinni! nievo, 1-208: l' amore aveva ringiovanito l'antica dimestichezza con
, 1-208: l'amore aveva ringiovanito l' antica dimestichezza con quel suo incanto pieno
chilometri fuor di porta, non so chi l' abbia, veramente. saba, 252
centri di pendino e del porto, l' imbrecciata ed altri simili letamai, e
ampio e troppo vacuo era in fatti l' edificio. restaurato nel secolo xvn e da
in villa di delizia, conservata tuttavia l' enormità formidabile delle sue mura e delle
innacquata del sangue dei buoni, che per l' amore del figliuolo di dio egli lo
[olao magno], 48: l' uliva e l'alloro non crescono troppo
magno], 48: l'uliva e l' alloro non crescono troppo ne'paesi aquilonari
sangue / non istimàr quel ch'oltre l' oceàno / scorrea le umane membra,
un'umida delizia. 3. l' essere migliore e più prezioso, il prediletto
quale è il sicuro porto de'virtuosi, l' asilo dei letterati. marino, 261
e cura. segneri, 2-1-89: l' altro figliuolo è un bambinello di pochi
e fin dal gesto, / spira l' empia lussuria ond'egli è invaso / qual
bocchelli, 3-10: il padre appunto l' aveva battezzato titus, per aver letto
8-39: furono finite le feste e l' allegrezza de'fiorentini, che infino a que'
né gustato aggia / le delizie civil, l' ombra e 'l riposo. paruta,
di capua. tasso, i-42: l' uso de l'arte de'vetri, che
tasso, i-42: l'uso de l' arte de'vetri, che presso noi è
bevitori, è da loro impiegata ne l' omamento de le chiese di dio,
12-193: potrian tante delizie, onde l' adesca, / ogni altro, eccetto
, troppo amico a bacco, / l' ebbe in delizie, e venere con esso
guittone, i-3-376: degno è bene che l' omo ami se stesso, ma non
spine / noi siamo involti, lodan seguir l' agno, / perché volante più che
volante più che mai grifagno / fa venir l' alma a le delizie trine. equicola
delizie trine. equicola, 45: l' anima nostra discesa nel corpo, guidata
ricci, 290: allora riceve [l' anima] il premio di vita eterna,
la salsiccia, giacché nella lingua, secondo l' opinioni de'moderni notomisti, e particolarmente
particolarmente del mio bellini, sta collocato l' organo del gusto? algarotti, 1-325:
alla fanciulletta da un mazzo di fiori l' avrebbe forse pagata delle mancate delizie d'un
voluttuoso. magalotti, 20-92: tra l' etichette deliziali della casa ottomana, vi
e giosafatte, 71: elli formò l' uomo, e miselo nel paradiso diliziano.
parenti fu tanto e tale, che l' umana generazione fu rimossa dalle degnitadi spirituali,
b. croce, ii-5-294: schiarire l' arte di ludovico ariosto e farne intendere
intendere il motivo dominante, che non è l' interesse per un particolare ordine di afeetti
. cicognani, 2-29: mi delizia l' odore amaro selvatico odor della tignàmica.
miei ormesini. baldini, i-347: l' onesto scrittor ligure [il barrili] che
noia non contro la melanconia -e così l' unica cosa che posso fare volentieri è
, 39-ii-69: e che cosa è l' uomo, o gran dio, che così
, e le tranquille arti, e tornar l' animo di studi, e il deliziarsi
la speranza di vedervi e parlarvi sotto l' ombre de'vostri alberi ospitali. settembrini
. ma la spalla rotta mi metteva l' incendio sopra il cuore e di tratto in
di tratto in tratto le cannonate pigiavano l' aria tremante contro i vetri sopra il
arturo stroche- naider, e sempre miracolosamente l' ho ritrovato eguale a se stesso,
invoco in lor compagnia le muse e l' amore. carducci, ii-5-141: tengo
come fosse il bagno d'armida, l' italia libera e una. dossi, 423
sulle mie e sulle ginocchia di lei ammucchiatavi l' uva, ci mettemmo deliziosamente a mangiarla
la nuova grazia con cui si desta l' immaginazione, o per la dolcezza con la
: la campagna è deliziosamente vaga per l' ondeggiamento dei piani di bellissime collinette.
nave casalinga, deliziosamente lenta, da darmi l' impressione che sto facendo il giro dell'
e splendidi, 11 quali facea, l' aveva [la lingua] a cose rie
deliciosissimo all'anima. tasso, 6-11-2x1: l' aura mia par celeste, / così
/ così bella io la veggio / dopo l' aurora in fresco e verde seggio.
fresco e verde seggio. / di fior l' una riveste / il delizioso aprile:
riveste / il delizioso aprile: / l' altra fiorir fa l'amoroso stile. boccalini
aprile: / l'altra fiorir fa l' amoroso stile. boccalini, i-85:
ore voluttuosamente, per poco che tanimo e l' immaginazione sieno capaci di estasi. a
volto delizioso, dal quale era sgombrata l' angoscia. russo, i-325: più che
gli uomini felici. foscolo, iv-361: l' artista immerso nella idea deliziosa del bello
deliziosa amante finalmente mi raggiunse, io l' amai violentemente e irosamente. essa, incantata
.. credi, / è perché meglio l' anima assapora / questa tranquillità deliziosa.
. panzini, i-237: delizioso era l' andare veloce fra le verdi piante, i
le deliziose speranze che le ricreavano l' anima, sempre se ne scher
del ben vivere, 13: l' orgoglioso chiede cosa onorabile; lo delizioso cosa
: livio... cerca di biasimar l' india come paese delizioso. campanella,
è una città a cui si adatta l' abusato aggettivo di « deliziosa », questa
da un tono manierato, per cattivare l' animo altrui: e ha valore iperbolico
6. sm. il bello; l' attrattiva, il piacere maggiore. comisso
1-89: litigar frivolarmente... se l' anima d'ari- stotile si scrive '
, triangulare; e perciò molti chiamarono l' egitto in lingua greca delta. monti,
esempio si dice due deltoidi, s'intende l' uno del braccio destro, l'altro
intende l'uno del braccio destro, l' altro del sinistro. linati, xvi-145:
sue belle braccia d'arcangelo campestre, l' omero di avorio, i fini deltóidi
par., 6-81: con costui [l' aquila] corse infino al lito rubro
xiii-110: e però panni vederlo passeggiare l' eccelse logge della sua reggia, e
cielo fila marmorea, / sta su l' estremo pinnaeoi placida / la dolce fanciulla
/ e di delùbri adoma, offrìa l' incenso / a i deprecati altari di lacinia
aveva avuto per me e promettendo che l' avrei ben presto ripetuta, mi tenni
per pochi dì, tanto si vedesse l' esito di questo trattato, partì,
3-ii-221: se questo medita e fa l' occidente; se, invece di sedare,
le speranze legittime delle nazioni, io l' avverto ch'egli non ispende e non suda
propria impronta. cardarelli, 1-77: l' idea che ci facciamo d'ogni cosa
cavalca, 19-452: ed ingannandomi così l' antico nemico, e deludendomi, la notte
i-160: oh pur fosse fantasma, e l' aer vago / densato deludesse il guardo
la candida maia, o tu che l' argo / deludesti i cent'occhi, e
ambe le parti, al vinto / serbando l' ire, e al vincitor l'omaggio
serbando l'ire, e al vincitor l' omaggio. caitaneo, iii-1-52: bisogna dunque
: bisogna dunque far grande assegnamento su l' incuria e la tardità della nazione invasa
. davila, 151: disperato [l' ammiraglio] ancora che la sua prudenza
7-v-58: altri ancora delusero colla frode l' altrui violenza. s. maffei,
. metastasio, ii-169: deludi / l' arte con l'arte. il caro
, ii-169: deludi / l'arte con l' arte. il caro prence accogli /
tortura. parini, v-84: già non l' attende [il morbo] in oriente
: tanto può negli animi de'giuristi l' avidità del denaro che hanno saputo introdurre
egli finse di andarsene, ma deludendo l' attenzione della cieca s'arrampicò sulla scaletta
ogni ben mancarli, / e 'nfine ne l' abisso gire al fondo, / chiamato
322: ecco che 'l figliuolo de l' uomo sarà dato nelle mane delli principi
per divertirvi. arici, ii-16: invan l' acerba dea psiche deluse. -illudere
/ e ogni forza, da chi l' ha, ischiude. -fondere.
marito. la conoscevo da molto tempo, l' avevo veduta da ragazza. ricordo quasi
-deludere qualcuno di qualcosa: privamelo con l' inganno. ariosto, 16-34: e
-deludere vanimo a qualcosa: allettarcelo con l' inganno. o. rucellai, ii-203
perché ci dispone ad incorrere, con l' oziosità perniciosa, i deludimenti diabolici.
delusióne, sf. il deludere, l' essere deluso; sentimento di sconforto
, di riuscire contrario alle speranze; l' essere causa di disinganno.
sacrificio e della fatica quel posto che l' odierna civiltà non s'attenta più di
lingua parlata 'si nota che alcuni l' usano impropriamente per * disinganno '; ma
mai chi abbia tanto o quanto fatto l' orecchio a'buoni scrittori e sappia, anche
de roberto, 2-162: io sono l' ultimo del mio partito, ed ho
alza tra la coppia lentamente / dopo l' amore: / un muro di ribrezzo e
delusione. rebora, 233: l' umana speranza s'illude, / e a
b. croce, ii-9-281: l' agnosticismo e pessimismo sto- riografico è suscitato
ingannato. frezzi, iii-12-115: l' uva s'abbassa bianca e la vermiglia,
mandò così deluso / offerendogli inoltre anco l' eletta / de l'armi e disfidollo a
offerendogli inoltre anco l'eletta / de l' armi e disfidollo a campo chiuso.
né rallenta il laccio, / che l' infida moglier così delusa / vuol ch'ivi
, iii-306: pur non giunge / l' attesa al mio servir giusta mercede: /
leggiadra, geli orrenda, / nudi l' idea e, molto più crudele, /
altra pena. vittorini, 5-113: l' uomo del secolo, deluso, debole,
i delusi, benché non avesser dormito, l' ascoltavano volentieri. gobetti, 1-50:
delusi. / scusa de'semplicetti / l' involontario fallo. af. c.
ostil trova sua scusa; / e l' innocenza mia resta delusa. 3.
in te spera vendetta, e tu l' affliggi / finché il vostro disnor non si
tornaconto, si son visti venir meno l' effetto che ne traevano, perché nessuno
. d'azeglio, 4-iii-356: l' opinion pubblica vide con egual soddisfazione
si sfugge al dilemma: o sotto l' elmo a chiodo o sotto la demagogia
mentre la francia decadeva demagogicamente, e l' inghilterra vedeva minacciata la propria primazia dalla
dissoluti. d'azeglio, 1-190: l' età proclive, come dissi, ai
cosa turpe quanto il grattar la plebe e l' insultare a'migliori per frega di vergognosa
. del facile entusiasmo che suscitano ancora l' enfasi e la fraseologia demagogica. moravia
ricorre a ogni mezzo pur di assicurarsi l' appoggio delle masse per la conquista o
, i-449: nei [governi] popolari l' idee esagerate, le rivoluzioni precipitate,
questo animale è di bizzarra composizione. l' ambizione è il suo elemento. qualche
meraviglioso. sono quelli, ne'quali l' ambizione di soprastare è somma. foscolo,
sotterraneo, un arrabbiato fanatico, con l' odio sociale in corpo.
6-64: poiché, siccome i medici l' arte, già semplice e unica,
poetici elaborati. piovene, 5-650: l' ente preposto alla zona industriale fu soppresso
la guerra. manzoni, 1017: l' abate sieyés propose alla adunanza di costituirsi
convenga assegnarle, egli è fuor di disputa l' uso che deve farsi del censo
ii-7-200: mi recai a visitare l' archivio demaniale e prov vidi
, 9-82: le risorse per pagar l' atto formale erano l'argento di montieri,
risorse per pagar l'atto formale erano l' argento di montieri, ricercatissimo in tutti
: -hai torto, hai torto, -fece l' agrimensore eccitato: non è roba senza
è la legge. 2. l' ufficio che sovrintende all'amministrazione dei beni
la spiaggia ed il mare diminuiva con l' accrescersi della lontananza, apparivano, simili a
qual sarà la linea di demarcazione tra l' una e l'altra scienza? e
la linea di demarcazione tra l'una e l' altra scienza? e. cecchi,
mente si erano rivalse o s'imponevano l' uno all'altra, accoglievano i benefici
, accoglievano i benefici; se pure l' umanità, proceduta per le rivoluzioni religiose
propendere poi le rame lussuose, ricercasse l' azzurro e ne bevesse l'aria.
, ricercasse l'azzurro e ne bevesse l' aria. = deriv. da
si potrebbe chiamare la rivelazione naturale contro l' antico sistema della cristianità che opprime l'europa
contro l'antico sistema della cristianità che opprime l' europa e dementa l'italia.
cristianità che opprime l'europa e dementa l' italia. 2. rifl.
che è quella fine e preziosissima parte de l' anima che è deitade. boccaccio,
, ix-22: sconto, sopravvivendoti, l' orrore / degli anni che t'usurpo,
colonne di ferro costei / vide che l' edificio sosteneno; / lì l'impeti
vide che l'edificio sosteneno; / lì l' impeti dementi parve a lei / veder
luce). barilli, 5-252: l' aria di quei paraggi divenuta villosi e
: già m'è nelle ossa scesa / l' autunnale secchezza, / ma, protratto
fra gli effetti multiplici di questa demenzia l' aver pochissimo animo e ardimento;.
e d'onore / ragionevol partito è l' insolenza, / e ne'casi importanti,
e irrequieto ingegno, / e demenza maggior l' offeso olimpo / n'armaro incontra.
la frenesia delle libertà riproduce... l' insania del dispotismo, una distruzione maniaca
continua demenza. oriani, 1-429: l' abdicazione della personalità politica, imposta al
ad entrare in quella lieve demenza che è l' avanguardia del sonno, allorquando la volontà
demenza di maggio. beltramelli, iii-710: l' uomo sa dimenticare le demenze degli anni
, 8-56: il cambrì, scorrendo sotto l' ago, mi riverbera sulla faccia
con rossi nastri fra i ciuffi, l' aspetto è sfrenato, demenziale. bacchelli,
152: la mia smània militare, verso l' autunno '17, aveva raggiunto limiti demenziali
cavalca, 6-2-187: ringraziando dio, che l' avea liberato delle mani di quelli d'
, iv-211: è manifesto che, demerso l' oro a in acqua, scemerà di
in sollecitudini inestricabili, le quali dimergono l' anima in morte e in perdizione eterna
caro, i-197: quel che meritava per l' altre sue qualità, ha dimeritato per
per demeritar la grazia de'padroni era l' ultima sciocchezza che potevano far gli uomini
. magalotti, 9-2-168: non demerito l' onore che ella mi fa. goldoni,
malvagio e rio, / e perché l' uomo nel suo operare / potesse meritare e
vita... ma tutto l' uomo. c. gozzi, i-187:
7-208: se però la grazia santificante lasciò l' anima in abbandono come pervertita e
mina, se non in quanto l' infinita misericordia s'inchini a donarle spe
stantino vi suo figliuolo, governava l' imperio, volendosi gratificare a carlo
più tosto da la volontà che da l' intelletto. galileo, 3-1-302: 11
nella incoerenza. gioberti, ii-221: l' aristocrazia dee corrispondere ai due càrdini fondamentali
demeritorio. segneri, ii-590: [l' eresia manichea] riprovava ancor le limosine,
vi ha parte eguale non meno che l' anima il corpo eziandio. rosmini,
rosmini, vi-39: in tali casi l' atto... sebbene in se stesso
accendono. landino, 63: 'sotto l' acqua è gente che sospira'. sono sotto
è gente che sospira'. sono sotto l' acqua: cioè demersi in nella tristizia la
gramsci, 7-157: per tradurre l' espressione cinese sen min-ciu-i che indica i
dal gesuita s. d'elia per tradurre l' espressione cinese sen min-ciu-i * i tre
, 4-337: si avrebbe così tutt'insieme l' arte, la protesta l'azione e
tutt'insieme l'arte, la protesta l' azione e la distruzione dell'opera (col
. démythifier. demiurgìa, sf. l' azione creatrice e ordinatrice del demiurgo.
« demiurgica »... tra l' assoluto della morale e la relatività pratica.
al disotto degli eoni (e rappresenta l' ordinatore del mondo creato dalla divinità suprema
qual il gran demiurgo schierò dinanzi tutto l' immenso teatro della creazione animale. bontempelli
e. gadda, 2-109: e l' usura sua [della macchina] è un
piccola unità territoriale e la comunità che l' abitava; borgo (nella suddivisione amministrativa
ottocenteschi. bocchelli, 2-181: apparve l' onesto viso di vogt, dalla chioma
democratico. alfieri, 5-157: l' aristo-e il mono-e il demo-erati- cismo /
cismo / han tutti e tre di francia l' ostracismo. b. croce, iii-9-139
dunque, la quale ha da reggere l' umana società in tutte le repubbliche di
; fors'anco può ella sussistere sotto l' aspetto d'una aristocrazia clemente; fors'
monarchia; ma se il dispotismo o l' anarchia vi s'introducono, la buona
si può agevolmente finir di raggiungere, l' altro ideale della mia politica democratica,
in fine dopo molti e vari eventi, l' assemblea con una cotal costituzione, che
un nome senza forza; poi venne l' assemblea legislativa, che il depose; poi
; poi il consesso nazionale, che l' uccise. 2. sm.
come nell'arte: la banalità, l' imprecisione; la grossolanità delle disposizioni generiche
alcuna condizione. d'azeglio, 1-68: l' abuso dei vocaboli è arrivato al punto
co'terrazzani. carducci, iii-6-170: l' ultimo dei santi democratici, filippo neri
cantina per dei pomeriggi interi, con l' altro maestro, l'avvocato p.,
pomeriggi interi, con l'altro maestro, l' avvocato p., l'eterno studente
maestro, l'avvocato p., l' eterno studente di bologna, quattro o cinque
un demagogico radicalismo rivoluzionario e ne promuove l' azione violenta (nel linguaggio politico ottocentesco
in faccia al buio del democratismo radicale l' iride d'un liberalismo eclettico. b.
, il blasone stesso, avendone circoscritto l' ufficio soltanto ad illustrare i fatti storici
democratiche. monti, ii-92: l' austria non si mostra aliena dal con
potere di governo della comunità stessa; l' insieme delle ideologie e delle forze politiche
ideologie e delle forze politiche che propugnano l' avvento, lo sviluppo, il mantenimento di
o collettivistico (in partic.: l' organizzazione politico-sociale dello stato sovietico).
). -democrazia popolare o progressiva: l' organizzazione politico-sociale degli stati governati da un
partito comunista, ma che (secondo l' ideologia comunista) non hanno ancora attuato
: la monarchia, la tirannide, l' aristocrazia, l'oligarchia, la timocrazia
monarchia, la tirannide, l'aristocrazia, l' oligarchia, la timocrazia e la democrazia
conciossiacosaché il regno apparisca nei re, l' oligarchia nel senato, la democrazia nel
si chiama monarchia..., l' altro aristocrazia... e il terzo
subito ne nasce la democrazia, cioè l' amministrazione del popolo. boccalini, i-65
: deliberazione più onorata sarebbe stata abbracciar l' impresa... di riordinar la libertà
del governo, ma la prosecuzione, e l' effettua- mento del progresso sociale. de
. a udirlo, la libertà, l' eguaglianza scritte nelle leggi erano ancora un
temo che qui il parri stia sotto l' influsso dell'uso sovietico, che si cerca
riferivano ai vecchi programmi socialisti « rifare l' italia ». altri non vi vedevano che
: e la democrazia non è per lui l' astratta democrazia cristiana di rosmini e di
si può agevolmente finir di raggiungere, l' altro ideale della mia politica democratica,
poesia. d'annunzio, iv-2-421: su l' uguaglianza economica e politica, a cui
lui in quanto egli non era più l' uomo dei tempi lontani, e ai radicali
breve libretto tedesco nel quale è riprodotta l' illustrazione allusiva alla democrazia ferdinandea. panzini
5-211: povera è solo la montagna, l' unica zona in cui la democrazia cristiana
1918]. einaudi, 1-30: l' elettore dice: « perché votare per un
5: per chissà quanti anni ancora l' italia avrà -mi dicevo -governi demo- cristiani
quattro paia di zampe brevi), l' addome allungato e striato trasversalmente.
psicologici e sociali che informano e formano l' opinione pubblica e tende a ottenere una
ombre e le penombre e se cerca l' oscurità è soltanto per ragioni demografiche caldissime
, 2-77: non era senza tessera, l' avvocato lavezzoli? non era stato firmatario
vassallo. giannone, 1-iv-103: i romani l' assediarono [castel s. angelo]
107: non s'arrischiando di demolire pubblicamente l' edi- fizio del cristianesimo, gl'innalzavano
, iii-3-35: il quinto reggimento varcò l' elba sopra scale distese sulle pile del
. d'annunzio, iii-1-1128: riconobbi l' interno della stanza da qualche brandello di
ricordava di quel giorno ormai lontano, l' incanto triste ch'aveva dato un momento d'
, 7-275: invece di fare vivere secondo l' antico piacere questa città che tutta resiste
su un giornale fiorentino, contro tutta l' opera letteraria e filosofica del gueli.
demolizióne, sf. il demolire, l' essere demolito; abbattimento, smantellamento (
la conculcazione de'sacramenti,... l' espulsione delli veri pastori. galileo,
il cielo. magalotti, 24-289: l' altro dì mi fece giuoco quello che tu
d'italia. serao, i-639: l' opera di demolizione della vecchissima via,
e ricostruzione d'idee e di forme, l' uomo invecchia e ringiovanisce, perde e
questo asilo si vada a rivesciar dunque l' ultima batteria. g. ferrari,
. e. gadda, 7-46: l' argomento principe che il filologo adibiva alla
demoltiplicazióne, sf. elettron. è l' operazione inversa della moltiplicazione e si riferisce
. entità intermedia fra il divino e l' umano; divinità inferiore e subordinata.
, n-iii-1035: diremo adunque che ne fosse l' inventore teut, demone de gli egizi
degli esseri, tra il divino e l' umano genere. mamiani, i-xxvii: dall'
, ch'eravamo già in vita quando l' olimpo era soltanto un monte brullo.
-demone socratico: voce interna che richiama l' uomo al suo compito, e lo ammonisce
che deve fare e non fare (e l' espressione si riferisce all'ispiratore interiore della
, come la opinione tra la sapienzia e l' igno- ranzia. 2.
, né affatto uomini, ma tra l' una natura e l'altra; e il
, ma tra l'una natura e l' altra; e il primo de'quali,
lui, che ti manda, / l' inchina per mia parte, e digli ch'
digli ch'io / a piè fermo l' attendo, già disposto / a far quanto
. mamiani, 1-37: ahi! l' infelice / estinti lacrimava uno appo l'
l'infelice / estinti lacrimava uno appo l' altro / in corto tempo i floridi mariti
', ch'è il loro entusiasmo, l' estro poetico. carducci, ii-10-110:
posseduto da questo, demone non può aver l' animo del falsario, del bugiardo,
demone particolare che è il denaro, l' ambizione, l'orgoglio. manzini, 12-50
è il denaro, l'ambizione, l' orgoglio. manzini, 12-50: battaglia,
. parini, v-85: già non l' attende [il morbo] in oriente
ciechi assalti e stolti / rivolgimenti ed agonie l' uccide? 5. letter.
dèmone bigio / atterga affronta assilla / l' ignava sloia dei rari passanti. cardarelli,
i capei di rose, / ma con l' abisso in cor. -fare il
iacopone, 8-40: per temporal aweneise che l' om la veia sciolta: / vide
/ estrasse dal sinistro braccialetto / ove l' avea tenuto ascoso e stretto. de
abbagliante ove branchi demoniaci di capre mordicchiavano l' erbe arsicce. bontempelli, 8-123: nella
demoniaca. e. cecchi, 8-86: l' eredità delittuosa ha il suo peso;
ancora se tento risentire con la memoria l' impressione demoniaca di quel vocabolo su le
. serra, i-123: invano è l' eremo, invano il nirvana, invano
della demoniaca ogni cosa si torce e grida l' invincibile amore. -con uso
curar infermi e demoniaci non si dà per l' amicizia di dio, ma per la
quant'oltre si stenda la potenza de l' arte maga, o sia naturale o
vero e profondo male dove non concorra l' intelligenza, questo potere divino o demonico
il suo viaggio in sardegna, fuggendo l' etna demonica e i demonici siciliani dell'
); intermedio fra la divinità e l' uomo; che ispira l'uomo.
divinità e l'uomo; che ispira l' uomo. leone ebreo, 280:
(secondo lui [platone]) l' amor nel mondo angelico ma nel demonico,
la natura demonica sarebbe men nobile de l' umana, la qual, parlando come
come platonico filosofo, è superiore a l' ordine de gli eroi. sinisgculi,
chiara voce: « non temere! accogli l' ignoto e l'impre- veduto e quanto
« non temere! accogli l'ignoto e l' impre- veduto e quanto altro ti recherà
impre- veduto e quanto altro ti recherà l' evento; abolisci ogni divieto; procedi
rompere la « regola »? segui l' ammonimento del despota. 3.
quel grande, che per primo aveva formulato l' idea del demonico, un libro
e precipitato nell'inferno, rappresenta l' elemento negativo nella creazione, avendo
, avendo il potere di tentare l' uomo e di cercare di impedirne la
di fuoco ardente, nel quale era l' anima del detto suo nipote morto,
. impara prima a campare da dimòni l' anima tua. savonarola, iii-89: li
a saulle almen; ma d'abner l' arte / no 'l lascia mai. di
aiuto dall'altro mondo, mentre i demoni l' attanagliavano. d'annunzio, iii-1-863:
i demonii / or è tre giorni che l' hanno invasato / e vedi vedi come
demonia! baldini, 3-47: nerone l' avevano seppellito sotto questo bel colle.
il demonio saltava giù dal ramo e l' acchiappava per il bavero. un cristiano
esame di coscienza. oppure era soltanto l' effimera blandizie del demonio, alla quale
2. potenza intermedia fra la divinità e l' uomo (e può avere un'influenza
: lui [platone] tenne che l' amore sia un gran demonio, mezzo fra
e gli uomini, il quale levi l' opere buone e i netti spiriti degli
uomini, perché tutto si fa mediante l' amore. ariosto, 42-66: ma
i figliuoli degli dei, o pur l' anime separate dal corpo che divengono demoni
inconsapevole, che passa incolume a traverso l' ardore dei fati, è nomata cabiria
erbosa; e mi ricordo che scambiai per l' occhio fosforescente della capra dimònia ima delle
commosso per grande zelo di dio, ruppe l' idolo d'apollo, e disfece lo
caterina da siena, i-149: diventa l' uomo uno dimonio incarnato: e molto
: dio rispose nelli oracoli a chi l' invocò con buon zelo, ignorando che
demonio, lo cacciò, lo arrivò e l' uccise. pirandello, 7-112: prendevano
me ne accertaste, e che demostrativamente me l' insegnaste, voi fuste un gran demonio
l. bellini, ii-62: e l' averani il brutto egli è un demonio,
/ che 'n quanto nel saper nessun l' appaia, / sa tucidide a mente e
si capisce che fa lo stolido e l' ignorante per poterne scrivere di tutti i
una passione dominante che agita e turba l' animo. cavalca, 16-2-35: così
il dimonio della tristizia e confusione non assalisca l' anima nostra. redi, 16-v-282
dimonio la conducesse insinuante, ecco cominciò l' avventura. baldini, 5-134: edificata
indemoniato! -e se la pigliava con l' abate fauchele- fleur: -non c'è
-demonio meridiano: quello che tenta l' uomo giusto oltre la metà della vita
gorgonio (9 settembre), tutto l' ottobre è un demonio. ibidem, 361
a visitarmi, e a farmi suonare l' armonia pittrice dei versi, darò al poema
pittrice dei versi, darò al poema l' ultima mano. nievo, 1-186: i
. 2. teoria che pone l' uomo al centro della realtà del mondo
fra la divi nità e l' umanità, privi di corpo, chiamati demoni
specie di follia per la quale l' uomo si crede invaso dal demonio. panzini
delirio religioso per timor del l' inferno. * = voce dotta
e nel neutro. silone, 142: l' assenza di berardo demoralizzava assai più della
sm. alfieri, xxxiv-1050: così l' italia non è una nazione; essa
come lui. orioni, ii-277: l' esercito nemico era demoralizzato, la sicilia
ed inetto. boriili, 2-149: l' esercito intiero conficcato nella neve alta, cir
era demoralizzato. nelle ultime settimane, l' organizzazione cittadina e quella partigiana avevano subito
sbriglia gli appetiti più ignobili, e l' esempio delle subite fortune, e dei guadagni
demoralizzazióne, sf. il demoralizzare, l' essere demoralizzato; grave prostrazione dell'animo
pecchio, conc., iii-256: l' incentivo al contrabbando è minore; quindi
, fiatava. boriili, 1-173: l' artista che ha rotto le catene..
. i nostri saputi si vede che l' hanno presa per privativa, intendendo che
, quasi 'smordere, lasciar presa'; e l' hanno trasportata nell'italiano, dandole per
. disintossicare i morfinomani, togliendo loro l' uso della morfina. = voce
i viventi, si veggono seguir molto più l' andamento oratorio demosteniano, che non il
quali tutte forme dice ermo- gene farsi l' orazione civile demostenica, cioè quella che
, è assai comoda cosa per decifrare l' indecifrabile a proprio talento. boccardo,
ad amore, poi si diletta ne l' amore, e per lo diletto si ritiene
sempre di natura dulce: / tu l' opposito, sempre arricci il crino / a
: mentre che questo apparente buono a l' appetito s'appresenta e lo demolce,
s'appresenta e lo demolce, subito l' ingordo appetito, ebro di piacere, inverso
, inverso quello come la farfalla a l' amata luce si raggira; indi in lui
batteano moneta d'argento di dodici danari l' una. angiolieri, 8-4: quanto
e quanto è 'l bon fiorin de l' or migliore / di qualunca denaro più
lui, e offerire il denaro del- l' ariento e la torta del pane, e
, / ch'avrai tantosto che da te l' abbiamo. firenzuola, 383: io
abbiamo. firenzuola, 383: io l' ho venduta testé cinque danari a uno,
detta libra di bologna di once 12, l' oncia si dividerà in 24 denari,
, iv-2-78: fu proibito agli antichi l' eccedere il costo di quindicimila danari di
, se alcuni particolari non ne spiegassero l' esiguità. baldini, i-730: nella
nostra repubblica, e non le bastando l' oro, e l'argento a pagare
e non le bastando l'oro, e l' argento a pagare i soldati; fece
che si chiamavano fiorini di danari dodici l' uno, che oggi varrebbono alla presente piccola
piccola moneta per lega e per peso l' uno danaio tre. registro di giovenco
, 46: dice orazio: cresce l' amore del danaio, quanto il danaio più
e questo tu vedi, che se l' opera non fosse vana, elle empierebbono altrui
, 1540: più di valore è l' uom senza denari / che non denari senza
uom senza denari / che non denari senza l' uom felice. fiore, 108-3:
conviene. ottimo, 1-209: l' usuriere altra via tiene; perciò che non
per la seconda. casti, iii-101: l' amore del denaro è fortissimo in tutti
. nievo, 1-9: i signori oltre l' arroganza del denaro che dànno o promettono
adora. d'annunzio, iv-2-471: era l' assedio con tutti i suoi orrori,
? -denaro avanzato: che rappresenta l' attivo, il profitto di un'attività
stati alla santa sede; indicò anche l' obolo di s. pietro. botta
pietro. botta, 4-21: levò l' obbedienza al pontefice, coman
la padrona m'annunciò che nuccia se l' eran portata via, non stupii ma
denaro): nell'italia meridionale, l' aggiunta alle gabelle delle merci pagata dai
. savonarola, 8-ii-103: non può [l' uomo] giustamente lamentarsi di dio,
, quando li prendi? -eh! -disse l' operaio, levando una spalla, -per
de sanctis, 7-378: e c'è l' aristocrazia più seria, la 'bancocrazia
seria, la 'bancocrazia ', l' aristocrazia del danaro. declamate quanto volete
: il suo resto. ah'interrogazione, l' oste interrogativamente sporge il mento: non
di dire volgarmente cosa volgare, e l' aurea mediocrità degli uomini ha a questo
è quasi scomparso; gli è subentrato l' agrario che ha fatto danaro.
dise: or tanta induzia / -a l' amico del padre -non me piaze,
del padre -non me piaze, / l' ò bexogno del mio / e in quelo
più gli uomini ma la legge, per l' avvenire, i danari imponesse. davila
adespote, vi-382: e sappie se no l' hanno mangiato [il pane],
magri [i cavalli] per essere mancate l' erbe, delle che ci saria suto
: dare una somma in prestito con l' obbligo della restituzione con gli interessi.
persona mia non si assicurava molto [l' ambasciatore], e per la patria di
la patria di che sono e per l' avarizia de'ministri lontani da costantinopoli, i
tempo ha e tempo aspetta, perde l' amico e danari non ha mai.
giustizia: la febbre della ricchezza e l' omertà non si fanno scrupoli di offendere
siamo rimasti d'accordo col parroco che l' avremmo trovata aperta... il denaro
, 29: due cose sono (intra l' altre) che possono / farci far
far ogni cosa. il danaiuolo / e l' amicizia. mascardi, 449: sarà
ogni altra danaiosa e tesoriera di tutta l' europa, mostra e apre la strada
ne faccia io? leopardi, v-25: l' uomo riputato senza danari, non è
equicola, 53: i denaiosi comprano l' amore e non cambiano la benivolenza,
. 2. in biochimica, l' insieme delle trasformazioni chimiche e fisiche che
impresso su alcune pietre (ed è l' impronta di felci o di alcune piante formatasi
prolungamenti protoplasmatici dei neuroni, in cui l' impulso nervoso si sposta dalla periferia verso
ancora che sotterrando la dendritide bianca sotto l' albero che si taglia, il taglio
possiede radici aeree, capaci di assorbire l' acqua allo stato liquido, quando vengono
di dioniso e demetra o, durante l' età imperiale di roma, alle feste
dendròide1, agg. che ha l' aspetto di un albero, che è
sia per quanto riguarda le relazioni fra l' ambiente e lo sviluppo della pianta.
per misurare, con sufficiente approssimazione, l' altezza di un albero senza dovervi salire
'dendrometro', strumento buono a misurare l' altezza degli alberi ed i loro rami,
, e la vivanda che andranno per l' altre città caendo, rinchiuse le vie,
da siena, 565: io ve l' ho già altre volte detto e anco
, benignissima a quella costiera di tutte l' altre amenità, gli ha dinegato tacque
4-384: il senato si obbligherebbe talmente l' animo di paolo che non sarebbe mai
elli scrive come li demoni gli denegarono l' entrata di questa cittade, nel cui principio
incerto del possesso, gli fosse denegato l' ingresso di molte piazze principali. monti
bastò al dottor michele per dinegargli apertamente l' intervenirvi. d'annunzio, v-2-667:
si potrà ch'io non sia stato l' uccisore. varchi, 18-2-3: dinegò sempre
/... / agiunto m'ha l' altr'ier... / en valle
popolare non furono mai. ed io l' ammetterò, pur che la dinegazione della pura
i-716: ma incalzando sempre più e inasprendosi l' accusa, le denegazioni di lui pure
nicotina ', perché ne sia men dannoso l' uso. = fr. dénicotiniser
. cercare di danneggiare la reputazione o l' onore di qualcuno parlandone male; diminuire
.. mi denigro o più umile è l' atteggiamento, maggiore la superbia? bocchelli
3. recipr. dir male l' uno dell'altro; screditarsi vicendevolmente.
. processo chimico con cui si ottiene l' eliminazione del gruppo nitrico dai composti organici
strada adunque andando indietro rintracciano i genealogisti l' origine delle famiglie per varie denominanze in
alla radice della nostra e vera, l' origine della nobiltà qui detta di toga.
che le cose deono essere denominate da l' ultima nobilitade de la loro forma.
signori, e dal suo nome denominò l' italia. nardi, 5: quando ei
villani, 1-24: dinominò e intitolò l' acquisto il contado di san niccolò del
21-25: sarà da qui avanti [l' altezza] denominata sempre dalla stessa misura
si denomina dalla 4 impressione 'che l' anima ne risente, così non viene
co'quali si nominano le cose, l' equivoco, l'univoco e il denominativo.
nominano le cose, l'equivoco, l' univoco e il denominativo. 2
qui da uno fiume detto il santemo, l' altro la- mone, che sono sotto
in più paesi. alfieri, i-159: l' innamorato sta, come un alocco.
il famoso, il celebre cerettaio denominato l' unico. viani, 14-7: « gli
2. matem. il numero, o l' espressione numerica, posta sotto il segno
in quante parti uguali è stata divisa l' unità. -denominatore comune: qualunque multiplo
gentile, 3-196: il sentimento è l' unità fondamentale, il comune denominatore,
unità fondamentale, il comune denominatore, l' universale linguaggio degli spiriti. =
più alto grado dell'arte o del- l' artifizio con arnaldo daniello. b. croce
daniello. b. croce, i-1-505: l' antichità, il medioevo, il rinascimento
.. che i particolari s'ingiuriassero l' un l'altro con denominazione d'eretico
che i particolari s'ingiuriassero l'un l' altro con denominazione d'eretico e di
nel primo caso moltiplicare il numeratore con l' altro numero, e ritenere la stessa denominazione
buti, 1-413: è da notare che l' autore in questo parlare di ser brunetto
significato allo im- propio, come fa l' autore che pone li sorbi per li aspri
livio volgar., 4-103: rispondendole l' aruspice, a quello fanciullo dovere pervenire
questi segni appariti sì strani / denotavan l' incendio e la ruina / e 'l
: la povera contessina era tal quale l' avea veduta l'ultima volta; più
contessina era tal quale l'avea veduta l' ultima volta; più pallida, peraltro
cerchi rossi intorno agli occhi che dinotavano l' abitudine del pianto 0 di lunghissime veglie
. ottimo, i-109: dice [l' autore] superbo strupo, a denotare che
consorte. canti carnascialeschi, 1-141: l' innocenza per terra è strascinata / dalla
il suddetto salto deltimmersione, si riduce l' acqua nel cominciare a pigliare il freddo
idea. carducci, iii-n-245: e l' evidenza par sempre crescere quando si legge
, simboleggiare. equicola, 117: l' erba filetria si dedica a venere, per
gran figure giacenti, ima pel tevere e l' altra senza alcun segno, perché tale
. 4. ant. attirare l' attenzione su qualcuno; smascherare, bollare
savonarola, iii-338: volendo idio denotarsi a l' uomo per similitudini, perché l'uomo
a l'uomo per similitudini, perché l' uomo non creda che dio sia alcuna
dogali scrisse; e con quel nome l' infausta collina fu consegnata alla storia.
si propaga allo statuario; il quale fonda l' opera sua sopra una corrispondenza denotata tra
densante fronde coperto, non penetrava l' alma luce. tanaglia, 2-1060
: certo niuno mi negherà senza anche l' autorità d'aristotile, che le cose per
divisa per lo lungo in molte parti l' altra non fecondata ovaia, o
. -pieno di vapori, nuvoloso (l' aria, il cielo). menzini
, i-160: oh pur fosse fantasma e l' aer vago / densato deludesse il guardo
: certo niuno mi negherà senza anche l' autorità d'aristotile, che le cose per
). densità, sf. l' esser denso; compattezza dovuta alla massima
; compattezza dovuta alla massima vicinanza, l' una all'altra, delle particelle costitutive
densitade del piombo e quindi si veggia l' immagine nel vetro) io non trarrei
immagine nel vetro) io non trarrei l' immagine tua più tosto, ch'io fo
tua più tosto, ch'io fo ora l' anima tua. nannini [olao magno
a poco ascendano, finché, o sminuendosi l' azione del calore, o conglomerandosi,
la via al lume: tanto più che l' olio che vi s'incorpora poi dentro
, iii-1-238: così il poeta descrive l' origine del fulmine, del lampo e
perdeva densità. landolfi, 3-41: l' etere cosmico non è il vuoto, come
o minore densità. -per estens. l' essere fitto (il fumo, le tenebre
); intensità (della luce); l' essere acuto, penetrante (un odore
. verri, i-97: giunte a rivedere l' aperta luce, strinsero le palpebre,
s'annullavano nell'ombra. -figur. l' essere ben serrato (una schiera di
confondono. 5. figur. l' essere pregnante (un'idea, un'espressione
a 40 c. - densità critica: l' inverso del volume che la massa unitaria
-densità di corrente elettrica: rapporto fra l' intensità di corrente che attraversa un conduttore
. -densità di energia: rapporto tra l' energia contenuta nel volume e il volume
il numero delle bocche da fuoco e l' ampiezza della fronte a essi assegnata.
opacità, cioè del rapporto intercorrente fra l' intensità luminosa di un raggio incidente e
che è costituito di particelle molto vicine l' una all'altra; compatto, consistente (
cielo stelle non s'erano vedute, per l' aere denso e nubiloso, che fu
si stese / fin al partir de l' aria scura e densa. varchi, v-373
superficie del mezzo denso, come è l' acqua, perché truovano un mezzo più rado
un mezzo più rado, ciò è l' aria, si diffondono e dilatano, occupando
gli altri luoghi. bruno, 3-152: l' aria, il qual è generalissimo continente
si diffonde; e però è vano l' argomento che costoro apportano, della raggione della
e freddo. lancellotti, 57: l' acque per luoghi densi e sodi scorrono
, 7-365: così veggiamo che se l' aree nella camera da prima è denso
. d. bartoli, 2-1-30: l' altro fiume reale è l'hoan, già
2-1-30: l'altro fiume reale è l' hoan, già nominato avanti, detto
,... si fa [l' aria] più rara o più densa.
vi- 926: del pino / l' erta statura e il denso / umore alabastrino
paoni / a milioni a milioni / per l' immensità / dell'acque bianche dense /
cantina. g. raimondi, 1-31: l' aria fumava, quasi un denso gas
gas; come pare che fumi e bolla l' aria intorno alle fucine. -sodo
ti sgombro davanti e già ti svelo / l' insolito chiaror dell'infinito. de sanctis
, lett. it., i-309: l' impressione giungendo nel suo spirito vi è
un veli / d'orribile sogno mi preme l' incarco: i ho visto di giallo
, ma per oppilazione e constrizione de l' arteria del polmone causata da quelli fumi densi
cielo colava lenta e densa come bambacia, l' impietrato era continuamente fradicio. buzzati,
pupille. banti, 8-60: fuori, l' azzurro del cielo, densissimo. piovene
viola denso. luzi, n: l' oscuro avvolge questi giorni chiari, / circola
armenia. bocchelli, 5-192: e l' odore denso dei mughetti d'aprile quante volte
stopposo atto a far tele, e l' ultima scorza di fuori, del tutto densa
sardonici, piropi e crisopazii / porgon l' indiche arene e ne le selve /
4. cupo, oscuro; profondo (l' ombra, le tenebre, ecc.
dormir si stese / fin al partir de l' aria scura e densa. tasso,
erbetta, ov'è più densa / l' ombra... / fece..
: ancor del tutto / dense eran l' ombre e tu già in piè balzavi /
fosche nubi d'errori / circondan sempre l' uomo e miste sono / dense tenebre ognora
meno intanto son feri i litigi / da l' altra parte e i guerrier folti e
5-15: vide ch'ombrosa selva a l' antro intorno / facea densa corona. marino
il dòmo ceruleo. pirandello, 6-744: l' odore dei suoi capelli densi, neri
g. raimondi, 3-297: tutta l' ombra dell'ora pomeridiana, densa di sonno
case fuori dal verde della conca che l' attorniava. g. bassani, 1-11:
7. fonet. forte, grave (l' aspirazione). salvini, 30-2-135:
4-1-4: nessun denso è più lieve che l' aria. c. bartoli, 1-15
dentali, le palatine si scambiano spesso l' una coll'altra; per lo quale scambiamento
tu tu che nasce pronunziando sonitu con l' accento energico sull'ultima. c.
alamanni, 5-4-689: ivi in disparte sia l' aratro e 'l giogo, / e
. gabrielli, 38-36: erano quivi l' orate e sturioni / e dentali e lamprede
fango, con la punta rivolta verso l' alto; dalla bocca esce il piede
. dentarne, sm. ant. l' insieme dei denti, dentatura.
due sorti, una con foglie e l' altra senza. = voce dotta
segno dei denti che rimane impresso, l' impronta del morso. a.
il vostro errore, se volete ora difender l' onor vostro, io vi menarò da
: le alpi dentate della guerra mordono l' adriatico come l'addentano i moli di trieste
dentate della guerra mordono l'adriatico come l' addentano i moli di trieste. idem
rissa di dentati appetiti, come mai l' invocazione dello spirito può aver tuttavia tanto
orli superiori del cratere, fattone giudizio con l' occhio, girano attorno un miglio e
: il ferro dentato della prua girava su l' acqua con una oscillazione lenta che aveva
non guardano più verso una parte che l' altra; e * dentate ', le
denti. baldinucci [tramater]: l' arme de'guardi con sei monti,
due prime lombari, poi portandosi verso l' alto e lateralmente si divide in quattro
, sf. il complesso dei denti e l' or dine in cui sono
di dio robusto come un mulattiere, l' avevano mezzo accoppato, e padre giammaria,
lentamente una espressione di diniego... l' orrida dentatura rosa balena quando la bestia
, 8-93: a fior di terra l' incerta dentatura di qualche gradino, sotto agli
. carena, 1-367: 'dentatura', l' ordine, o la fila dei denti
. savinio, 58: passando, l' untuoso signore scopriva ad alcuni [pianoforti
pargoletti denti. petrarca, 103-7: l' orsa rabbiosa per gli orsacchi suoi,
rode sé dentro, e i denti e l' unghie endura / per vendicar suoi danni
sovente / che un grande illustre or l' alpi or l'oceàno / varca e
che un grande illustre or l'alpi or l' oceàno / varca e scenda in ausonia
x-3- ^ gi: facevan da lungi risuonar l' orrendo / crocchiar dei denti minacciosi,
per minare su gl'invasori, con l' arme al braccio, co 'l coltello
sentiva quasi più con la vista che con l' udito uscire di tra una doppia fila
. baldinucci, 145: tra'molari l' ultimo, perché per lo più nasce
, / fate sonare a la ragion l' uffizio. bartolini, 5-35: esageratori sfocati
ecco poi la quarantina / spaventosa, l' età cupa dei vinti, / poi la
dei vinti, / poi la vecchiezza, l' orrida vecchiezza / dai denti finti e
che ostentava un dente d'oro e l' erre francese. -denti d'elefante
: le zanne dell'elefante che forniscono l' avorio; l'avorio greggio. -denti
dell'elefante che forniscono l'avorio; l' avorio greggio. -denti d'india:
avorio greggio. -denti d'india: l' avorio già lavorato e ridotto in oggetti
: leofante è la maggiore bestia che l' uomo sappia; e li suoi denti sono
167 (237): per tutto l' altro mondo non si vendono e non si
, ma erodoto tanto antico, e l' usanza ancora meglio gli chiama denti.
libre di peso, di sedici oncie l' una. marino, 3-63: tien duo
2. figur. a indicare l' azione di una forza inesorabile, e
forza inesorabile, e, soprattutto, l' asprezza di una critica acre e feroce
di sentimenti bassi, abietti (come l' invidia). guittone, xix-32:
; ch'eo li veo / tratto l' onghie e li denti e lo valore,
contento, / pe 'l dente de l' invidia che mi morde, / mi darebbe
deboli acquisti, a scarsa lode / l' ampio eufrate vi chiama. d. battoli
ponte, xxiii-47: ad ogni rappresentazione l' applauso cresceva, e a poco a poco
chiamato. bibbia volgar., ii-22: l' altare netteranno colla cenere, e involgerannolo
sì che v'avevo anco passato / l' erpice a molti denti, e su la
percussione delle armi portatili, che impedisce l' azione del percussore armato finché non venga
/ che nel sabbion dell'arenoso lido / l' àncora gitta u'il dente non s'
della ragione. gabrielli, 8-6: gettar l' ancore in mar, e 'l ferreo
e sol con dente torto / mordean l' arene ancor l'ancore gravi. delfino,
dente torto / mordean l'arene ancor l' ancore gravi. delfino, 1-398:
trasmettere azioni tangenziali senza caricare sensibilmente l' albero. nannini [olao magno]
, due più alte che si volgono su l' asse, e la terza sta in
, congiunta co'denti ch'hanno a l' ima delle due, causa per la sua
squadre de'nemici che le sono a l' incontro si danneggiano grandemente e spesse volte
ampliare la ruota della volanda, ingrossare l' asse, e crescere il numero de'
crescere il numero de'suoi denti che l' uno dopo l'altro successivamente alzano i
numero de'suoi denti che l'uno dopo l' altro successivamente alzano i pistoni. negri
inimica si fa manifesta: ché dove l' una s'afferma l'altra non può affermarsi
: ché dove l'una s'afferma l' altra non può affermarsi, e se
non soccombano entrambe nella lotta, convien che l' una ceda o soccomba.
fra'denti. manzoni, 1129: l' innocente lino / provò le ingiurie de
innocente lino / provò le ingiurie de l' acuto dente. 8. tipogr.
del monte, sopra i macigni che danno l' illusione delle rovine di un castello.
stracariche di banane, si muovono facendo l' altalena verso di noi spinte a furia
. verga, i-140: sua madre l' afferrò pe'capelli, davanti al focolare
: se ne andava dalla stanza sbattendo l' uscio per non sentirne nemmeno il rumore,
versi in tra'suoi denti, unde l' anima fu insegnata di quanto ella doveva
dire dentro dal tuo cuore, chiudi l' uscio sopra te, cioè a dire
, che non si sapesse benissimo per l' universale, esser essi atei della religione dello
ti rispose sì. credo ch'egli l' abbia detto con un piccolo cenno di
ultimo libro, dove ha dimostrato incontestabilmente l' insufficienza della medicina in tutti i secoli.
sforza di farci apparire poco intelligenti, l' altre tutte, assai più principali di
. -arrenare il dente: contenere l' avidità, il violento desiderio.
ragazzotta e al solo vederla facéati venire l' acquolina in bocca e metter voglia d'
avere? questa carità non è altro che l' ideale dell'impotenza. e allora,
anche quel tanghero abbia un dente con tra l' on. doveri, l'avvocato si
con tra l'on. doveri, l' avvocato si affretta a ribattere un: connu
ariosto, 27-77: e metterovi insino l' ugna e il dente, / se
con denti; e dove non vaierà l' arte, implicheranno in difesa la forza,
, vi-1-361 (52-11): a tutte l' ore, ch'i'a ciò pensava
su quel cuoio duro, / (l' un era affaticato, e l'altro scosso
(l'un era affaticato, e l' altro scosso), / col culo al
la via restare / a sfogar l' odio lor fra la brigata, / spargendo
mano dan di dente. -dare l' un dente sull'altro: battere i denti
non fai male, ma solamente da'ti l' un dente in sull'altro: io
la via più che non suole, / l' una incontro all'altra fassi / o
, al paradiso: opera impareggiabile per l' eminenza dell'ingegno e del dire;
comprensibile. magalotti, 24-334: l' altre bellissime osservazioni, delle quali mi
insin là dove appar vergogna / eran l' ombre dolenti nella ghiaccia, / mettendo
magalotti, 20-83: non si può dire l' applauso e il viva, che gridaste
ariosto, 37-78: qual serpe che ne l' asta, ch'alia sabbia / la
dante, par., 16-116: l' oltracotata schiatta che s'in- draca /
di pisone], né saprei dire l' inventore d'impresa tale, seguita da tanti
lippi, 6-7: basta ch'ella se l' è legata al dito, / e
è legata al dito, / e l' ha presa co'denti, e se n'
di fame, / che liber'uomo l' un recasse ai denti. -reggere
migliori vizziti che vi sieno, cioè l' uva che tu senta che regga al dente
che regga al dente più soda che l' altra e di buon sapore. b.
e quegli esorta / a rivoltar contro l' imperio i denti / col farsi loro capitano
sulla lima, né il pigmeo distruggerà l' opera del gigante. -sbattere il
fugge e vola, / e si fa l' ora da sbattere il dente. carena
suoi ferri e poi del tarabuso / l' artiglio e non avea fatto niente.
e quanto nerbo / ferì ranaldo ne l' elmo lucente. s. degli arienti,
/ pallido e vizzo, che parea l' inedia / e per forza tener co'
discorso, insistere sugli argomenti a cui l' interlocutore è più sensibile. g
tu nel cacciassi fuori, prima che l' opera andasse più innanzi ». disse allora
mille scudi d'entrata, ma mi vien l' anima a i denti, quando il
duole, il discorso finiva sempre sopra l' amore delle persone che àn toccato i
lo dente, lo dente; e se l' occhio, l'occhio gli sia tratto
lo dente; e se l'occhio, l' occhio gli sia tratto; e questo
ti percuote sulla guancia destra porgigli anche l' altra. -parenti, chi non
suo si può cavare i denti! l' altra gente, dài oggi, dài domani
. negri, 2-959: ride: con l' identico riso aperto, di bei dentoni
voleva [il cane] tener fermo l' elastico svivagnato del labbro di sopra,
loquace era quello piccolo e grasso. l' altro taceva e approvava con la testa,
impiego per analogia); cfr. l' antica chiosa: « dentes non solum quibus
dente cavallino. soderini, ii-176: l' iusquiamo, e dente di cavallo 0
stabilite per convenzione, sotto le quali l' alluminio da fonderia viene posto in commercio
gracili e austeri dentellano del loro verde cupo l' orizzonte settentrionale tinto in colore di perla
silenzio, la frugalità, la modestia, l' amor della casa. gli dava per
un corpo, di una superficie; l' insieme ordinato, la disposizione dei dentelli
, ed il voto che resta tra l' un dentello e l'altro ha due delle
che resta tra l'un dentello e l' altro ha due delle tre parti della
sportava in fuori tanto che le rondini l' avean rilavorata con la loro arte argigliosa soprapponendo
ai dentelli alle altre modanature senza grazia l' opera de'nidi vivente. -la serie
nidi vivente. -la serie continua, l' ordine dei dentelli. c. battoli
, dell'altra il dentello, della terza l' ovolo, della quarta e quinta il
nella costruzione degli scafi saldati, per l' alleggerimento del peso. 4.
sotto: ed il cimazio di sopra. l' altezza di esso denticolo sarà quanto la
capelli tutti d'oro, che ci strizzava l' occhio, e avrebbe preteso che non
non dormissimo soli. 2. l' insieme e la disposizione dei denti: dentatura
, con la nivea mano, / l' onorevol cibreo spolpa un fagiano. /
dentiera enorme. savinio, 1-35: l' acqua d'un fiume passa fra la
detersiva per la pulizia dei denti e l' igiene della bocca, in polvere o in
con servarli o cavarli. l' uso generale ha sostituita questa voce
al parere meno nobile, respinge l' idea ad una sola fra le operazioni
quanti libri tiene il mondo / non saziar l' appetito mio profondo: / quanto ho
man dentro la cova / invece de l' augel l'aspe vi trova. varano,
dentro la cova / invece de l'augel l' aspe vi trova. varano,
su'cent'archi aperto, / nul- l' altro obbietto dentro gli occhi accolsi. foscolo
star racchiuso, queto e soffice, dentro l' aspre vesti come gheriglio nel mallo d'
latrava, / fraterna unica voce dentro l' afa. soldati, 25: era stata
savi come indotti dilettare, questi con l' artificioso ritrovamento delle favole, quelli con
fa suo corso intorno alla terra, l' uno più alto e l'altro più basso
terra, l'uno più alto e l' altro più basso, secondo che sono
più basso, secondo che sono assisi l' un cerchio dentro all'altro. bartolomeo da
: e lì comincia a vagheggiar ne l' arte / di quel maestro, che
quel maestro, che dentro a sé l' ama / tanto che mai da lei l'
l'ama / tanto che mai da lei l' occhio non parte. passavanti, 242
petti, temendo e vergognando, tengono l' amorose fiamme nascose. cassiano volgar.,
astore de'manfredi, si unissino con l' esercito di ferdinando. tolomei, i-19
bentivoglio, 4-914: andossi poi avanzando l' armata cattolica più dentro al canale.
19: io subita e presta / l' ho ricoperto; e messomelo drento / in
boiardo, canz., 60: l' ora del giorno che ad amar ce invita
cor mi raserena. ariosto, 21-22: l' alma, che sente il suo peccato
un modo ch'io non posso abbandonare l' idea di ritentare. jovine, 2-90:
sua fantasia. dessi, 3-76: l' antico rancore ora tornava a ribollirgli dentro,
per tossa. michelangelo, i-29: l' immagin tua, che fuor m'immolla,
distacco, una separazione che parte dal- l' iiiterno). dante, par.
entro alle caverne de'monti per tutto l' isola uscivano, e facevano un pauroso
di tutte le grazie / e dentro l' altre donne benedetta. 10. con
due mesi non la producesse, sua santità l' annullasse. sassetti, 379: disegno
vorrei finir di consegnare il manoscritto dentro l' agosto. tozzi, i-56: se
il prossimo novembre. pascoli, 254: l' asino... lassù stava,
sì dal cerchio al centro / movesi l' acqua in un ritondo vaso, / secondo
vorrei stato cambiar teco lì drento, / l' amor non già, ma tua
, per conto de'sudditi; l' altra di fuora, per conto de'potentati
ei mira, / e de l' altrui follie nota gli essempi. morando,
fronte, / rotar sul lido l' oscura onda io sento; / i cavrioli
talvolta, tra un salmo e l' altro, chiudeva il breviario, tenendovi dentro
tenendovi dentro, per segno, l' indice della mano destra. leopardi, 359
la tranquillità... non domanda l' aiuto di veruna cosa di fuori,
contro a fortuna: perciò si debba l' uomo armarvisi dentro, puote essere toccato
verace, / la qual luce dintro l' ha rischiarita. savonarola, 6-184: il
e drento pieno di spurcizie, e l' anima sua vi è drento morta.
proverbi toscani, 42: in sé l' amore è cosa buona, e l'amaro
sé l'amore è cosa buona, e l' amaro vi si mesce, non vi
dottrina veramente cristiana dettava e precettava: l' uomo, il vero fedele, esser
gettò dentro. serra, iii-35: l' esame era facile; ed io lo sapevo
del colle con dentro la palla che l' ha ucciso. -in dentro (
boccaccio, i-233: poi ch'egli l' ebbe raffigurato, il vide nel viso
, che esplicava ancora i tendini, l' arterie, i nervi, con una
, i-266: d'alme isolette spargesi l' immenso / mar solitario, e dentrovi di
come una scure, e giù, l' affondava di colpo nella terra quanto più dentro
nell'esecuzione di un lavoro, nel- l' adempimento di un incarico. bisticci,
: lo fin piacimento, / da cui l' amor discende, / solo vista lo
core. monte, ii-379: de l' amoroso bene / amor tutto mi spoglia
reggimenti di fuori mostrano quello, che l' uomo è dentro. petrarca, 110-10:
7-13°: nel teatro è difficile che l' autore riesca a nascondersi; si sa tutto
insegna in due modi, altressì come l' altre scienzie, cioè di fuori e dentro
fare lo esordio e la narrazione e l' altre parti della diceria o della pistola,
bibbia volgar., ii-292: e sì l' avrà con esso seco, e leggerallo
: se ne veggono ritratti maravigliosi per l' anima che vi è dentro, per l'
l'anima che vi è dentro, per l' aria delle teste, per la bizzarria
: da questa grande creazione manzoniana nasce l' accordo fra l'esteriorità e quel che
grande creazione manzoniana nasce l'accordo fra l' esteriorità e quel che è dentro.
i'fossi di piombato vetro, / l' immagine di fuor tua non trarrei /
di saper ben adoperare il petto e l' armi in battaglia co'nemici di fuori,
dentro). -al figur.: l' anima, la mente, la volontà,
di da- maschin bianco, dopo che l' ebbe portata parecchi anni, essendo già
di me stesso; quando, rivolgendo l' occhio nel mio dentro, veggo che
bilenchi, 130: dentro dentro, quasi l' avessi già passata liscia, mi gorgogliava
o dentro o fuori '... l' una delle due, bisogna risolversi,
in prigione. panzini, ii-639: l' han messo dentro due o tre volte
diventa proprio cattivo, ma dopo arriva l' avvocato e lo fa metter fuori.
pandolfo facesse sì per poco / a che l' è dentro e che l'è fuori
a che l'è dentro e che l' è fuori. -fare dentro e fuori
di clemente vii], si dice che l' animò assai, e gli dimostrò quella
venissero questo anno più del solito come l' anno passato, oppure 2000 cantara all'ordinario
dentellato. calvino, z-124: tra l' erba c'erano gusci rotti d'uovo,
, per cambio di sufi, (sotto l' influsso di cornùtus) dal lat.
. il denudare, il denudarsi, l' atto del deporre vesti e indumenti, dello
v.]: 'denudamento'. dice l' atto, la nudità, lo stato.
in seguito a questo secondo denudamento diventò l' equivalente geografico di ciò che in anatomia
. chi conosce la grecia, conosce l' europa non nei suoi miraggi, nelle sue
poi ne denudò il petto e vi appoggiò l' orecchio in diversi punti. moravia,
del proprio amore, il quale dinuda l' anima d'ogni virtù; e nelle vergogne
del cuore, le quali spesse volte scuotono l' arboro, e dinudandolo delle foglie;
ci riporta, col nome di laghi, l' idea che l'inverno, sfogliando alberi
col nome di laghi, l'idea che l' inverno, sfogliando alberi e arboscelli,
la terra, debba svelarli più che l' altre stagioni. 6. milit.
separare le parole, il pensiero, l' espressione artistica dagli elementi superflui (abbellimenti
, 24-194: oh quanto è differente l' avere in capo le massime sustanziali della fede
segreto. bianco da siena, in: l' anima la qual è umiliata / e
credete di aver rivelato le leggi desnudandone l' azione, perché confondete perennemente ciò ch'
. rovani, i-300: tanto più l' opinione pubblica si compiace a denudare e ad
una sola parola. pavese, 8-211: l' amore ha la virtù di denudare non
la virtù di denudare non i due amanti l' uno di fronte all'altro, ma
. 9. geol. provocare l' erosione e la disgregazione della superficie terrestre
ver, che tentata a dinudarsi / l' avrebbe indarno il pastorei scaltrito: / quel
col suo corpo, col ritmo e l' armonia delle sue membra. -per simil
così anche si sarebbe aperta e denudata l' ipocrisia di tutti quei signori. negri,
crescere, per amare veramente la terra, l' albero, il filo d'erba.
esili denudato piegato sotto il capo, l' altro steso sulla coperta grigia lungo il
. e. gadda, 2-39: l' estradosso della tazza interiore (la juvariana)
caterina da siena, 305: avendo [l' uomo] perduto el vestimento della innocenzia
ogni bene, e fusse costretto per l' avvenire a mendicare. foscolo, 1-36
ingenuità d'una passione romana e con l' enfasi d'una prima donna, denudate
9. figur. separato, disgiunto (l' anima dal corpo, lo spirito dalla
dante, conv., iii-n-14: l' anima è tanto in quella sovrana potenza
. caterina da siena, 158: l' anima che è denudata dal corpo è
denudazióne, sf. il denudare, l' essere denudato; lo spogliarsi degli abiti
. cocchi, 8-240: possono perciò [l' acque termali] impedire ancora la denudazione
: funzione del giovedì santo in cui l' altare (simbolo del corpo di cristo
inutile, com'era di fatto per l' inettitudine di quelli, per l'odio e
per l'inettitudine di quelli, per l' odio e il fanatismo antico della nazione
3. atto con cui si richiama l' attenzione di determinate persone o, più
: disgraziatamente nessuna guardia ci sorprese durante l' operazione e non ci fu nessuna denunzia
: azioni giudiziarie cautelari, con cui l' interessato chiede all'autorità giudiziaria che disponga
situazione patrimoniale, la quale comporta l' applicazione di un'imposta a suo carico
soldi diece. varchi, 18-1-186: l' accuse, tamburazioni, notificazioni, denunzie
.]. beccaria, ii-647: l' articolo dà luogo a denunzie occulte, a
il cittadino, sul quale cade o l' accusa della parte, o la denunzia del
meglio? intanto chiederemo la dispensa per l' altre due denunzie. bonsanti, 2-279
dal nostro profeta al re ocozia fu l' ultimo atto della sua vita pubblica
, rivela. gioia, 1-ii-389: l' odiosità contro il denunciante, fortissima in
. muratori, 3-64: con promettere l' impunità a i denun- zianti, purché
de'denunzianti. pisacane, iv-177: l' accusatore, nella monarchia, la società lo
dichiara infame denunziante, giudicando per istinto l' utile del monarca in opposizione con quello
domeniche e de l' altre feste, sì come i di prosciolti
bravate, altrimenti lo avrebbero denunziato per l' ammonizione. pirandello, 5-386: ci volle
ti denunzio, e dico che hai rubato l' oro alla madonna. pavese, 7-183
7-183: a che punto si è ridotta l' italia... ci si denuncia
pirandello, iv-66: credo che già l' abbia fatto denunziare [il neonato]
pericoloso, perché più grottesco, è l' allarmista politico. s'è deputato, egli
egli si alza, ogni due dì l' uno, per denunciare alla camera e al
. de roberto, 2-28: profetavano l' esito della votazione, narravano il dietro-
quali vanno disordinatamente, e non secondo l' ordinazione la quale ricevettono da noi.
, uno solo scampato di loro ad denunziare l' uccisione, acciò che la patria più
. paruta, 2-2-251: venne [l' araldo] a denunziare la venuta del
che tu denonziata ci hai, con l' aiuto di nostro signore dio ci difenderemo
intemazionale; disdire un'alleanza, rifiutare l' osservanza di un patto, politico o
, 2-59: quelli che ora denunziano l' accordo sono gli stessi che prima imprecavano
ii-32: il giorno prima avevano denunciato l' alleanza con l'austria.
giorno prima avevano denunciato l'alleanza con l' austria. = voce dotta,
sapientemente la lingua latina chiama crimen e l' accusa e il misfatto: e ci
la nessuna resistenza dei liberali, confermava l' imprevidenza e la nulla effi
prove). negri, 2-1104: l' invisibile presenza, denunziata dal monotono insistere
indizii denunziatori? d'annunzio, v-2-320: l' afa dei ceci, che giunge fin
questa sera, molto opportunamente si mescola con l' asma della tancia denunziatrice. =
de- nunciazioni e con pene, per l' ufficio ch'essi tengono di supremi esegutori
testimonio:... e non l' avrà dichiarata: egli porterà la sua iniquità
dei lambertazzi e geremei, v-464-89: « l' al- turio d'i germi è retornato
cioè quello che ci guadagniamo giornalmente con l' industria, secondo l'antica dinunziazione fattaci a
guadagniamo giornalmente con l'industria, secondo l' antica dinunziazione fattaci a tutti nel comun
bembo, 5-1-85: molti quella dovere essere l' ultima loro notte, quasi da una
i-452: lo guardai più attentamente. l' abito della diagnosi da'caratteri fisici soffermava il
pomelli, al lobulo del naso: l' occhio destro gonfio, il collo tumido,
deodorare), agg. che toglie l' odore sgradevole. 2. sm
? » disse irma. « è ormai l' unico luogo dove un contadino possa fare
contadino ripulito, deodorato, e con l' aria robusta e soddisfatta ».
, sf. il correggere o annullare l' odore sgradevole di una sostanza (e si
odore meno sgradevole, oppure mascherandone l' odore con altro più penetrante e gradevole,
celebrazione della messa in latino, dopo l' epistola. tommaseo [s. v
, dicono 'deo gratias 'dopo l' epistola, ringraziando dio delle verità rivelateci;
'ite, missa est 'e dopo l' ultimo vangelo. onde, a modo
filos. parte della filosofia che tratta l' origine, la natura, il fine del
fine del dovere (in contrapposizione con l' ontologìa, che tratta l'origine,
contrapposizione con l'ontologìa, che tratta l' origine, la natura, il fine dell'
essere). rosmini, 1-4: l' apice poi della deontologia è l'etica,
1-4: l'apice poi della deontologia è l' etica, o diocesina, od
con altro nome si chiami, perocché l' ente reale non è completo se non tiene
la scienza che dimostra quale dee essere l' ente morale, l'etica, è l'
quale dee essere l'ente morale, l' etica, è l'ultima parola della
l'ente morale, l'etica, è l' ultima parola della deontologia, e però
il complesso di norme etico-sociali che disciplinano l' esercizio di una determinata professione.
mi ardirei di consigliare altro, che l' uso del siero depurato, e di un
vallisneri, ii-268: è sempre segno che l' utero è mal affetto o grommoso,
[il liquido], / manda fra l' ombre un lucido splendore; / eda
quasi spogliare, di1832), che pone l' origine e il fine della morale pascolo.
, s'impadronivano delle città, desolavano l' impero romano, depauperavano gli erari pubblici
'vocabolario '; ma è secondo l' uso, e spezialmente de'curiali. e
di monache. foscolo, xvii-114: l' edizione de''classici 'arricchì in
poi dovuto pagarne quasi trecento; né l' edizione è per anco finita. 2
, e depaupera il proprio stato per l' altrui libertà, temerà giustamente il pericolo d'
, iv-2-148: la chiesa cattolica, con l' escludere da sé la parte più intelligente
mercati depauperati, e la sperequazione con l' italia settentrionale grandemente cresciuta.
vallisneri, i-287: ne gli uomini consistenti l' uova coll'andar del tempo rimangono depauperate
coll'aver corsi immensi pericoli, col- l' aver superati infiniti ostacoli, l'italia si
col- l'aver superati infiniti ostacoli, l' italia si sarebbe comprato un tiranno,
canta, / che depennasser tutte l' altre istorie: / imperocché ogni cronica,
. d. bartoli, 12-3-92: pregando l' uno e l'altro, se nulla
bartoli, 12-3-92: pregando l'uno e l' altro, se nulla v'era che
istesse bene ad un cardinale della compagnia l' averla, o stesse meglio il non averla
liberamente la depennassero. moniglia, 1-1-589: l' esser depennato dal numero de'proscritti è
de- spoticamente le suddette voci, sfregiando l' autore. tommaseo [s. v
depennatura, sf. il depennare, l' essere depennato; cancellatura. paciolo
paciolo, 202: e così posta farai l' altra depennatura al giornale in avere come
. il depennare, il cancellare; l' annullare una partita commerciale. tommaseo [
di bisogno si sottintendono due diverse idee: l' una è il * bisogno assolutamente
porta ad evitare il proprio deperimento: l' altra è il 'bisogno artefatto ',
dello stabilimento del principato, ciò proverebbe l' incompatibilità del lusso col sistema repubblicano,
impiegano un minor capitale, e quindi l' annuo interesse e suo deperimento annuo sono anche
. filtrazioni di acque fluviali avrebbero guastato l' arco all'angolo sud. d'annunzio
, 7-505: la fabbrica era sua, l' aveva conquistata... con la
con la fiducia del padrone, che l' aveva ceduta a lui, a pagarla