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vol. IV Pag.6 - Da DAMESCAMENTE a DAMIGELLO (18 risultati)

il cappuccio e lasciano agli effeminati damerini l' onore d'un bel tupé e la vivezza

damerino e cortigiano, in somma tutto l' opposto del carattere romano. nievo,

tremuli / gli smilzi damerini / da l' occhialetto lucido. deledda, ii-108:

bonsanti, 2-115: i damerini mostravano caracollando l' abilità nel maneggio e il vigore dei

in esilio quella stessa insolentissima creatura che l' ha trattata così poco damescamente, che soverchia

galanteria vi abbia fatto sposare così appassionatamente l' avversione che hanno tutte le dame di

: sappiate che io non pregio tanto l' amistà del traditore toas, che io voglia

, non si richiede né sta bene l' attendere ad amore. set giovanni, 1-27

di garbo. carducci, iii-24-427: l' eroica damigella di sombreuil...

e perciò che da bambina cresciuta se l' avea, assai teneramente era da lei amata

ròcca, venut'era / là dove l' attendean quei tre guerrieri. castiglione,

onorato di questa città d'intercedere appresso l' eccellenza vostra che si degni accettare una

4-516: una damigella di corte scoverse l' iniqua trama. -damigella d'onore:

bella piazza del castello sino quasi a l' occaso del sole da gio- veni e

porta, lo prende per mano e l' introduce in casa. = fr

bianchi ai lati del capo, abita l' europa meridionale e l'asia centrale,

capo, abita l'europa meridionale e l' asia centrale, da cui emigra in inverno

cavalieri / amendun furono allora novelli / l' innamorati teban damigelli. ser giovanni,

vol. IV Pag.7 - Da DAMIGIANA a DANDA (18 risultati)

sì bello / non si vide a l' età nostra. panzini, iii-281: considerando

nostra. panzini, iii-281: considerando l' età del giovinetto e l'innocente sembiante,

: considerando l'età del giovinetto e l' innocente sembiante, e più dicendo che

e secondo il mandato al damigello / fa l' imbasciata. parini, giorno, i-126

4-201: c'era il vecchio, l' oste, che sciacquava damigiane masticando la

cerviere, / che drieto al monte scorgea l' animale. boiardo, canz.,

il sole; / la terra molle e l' unda farsi dura, / il tigre

sassi, / sempre avendo nel cor l' acceso dardo. ariosto, 1-34:

guidasse amore / a sprezzare morte e addolcir l' assenzio: / ma poi, che

vidi il dritto calle / et spogliar l' erbe verdi e i vaghi fiori / et

, ii-173: le damme già sopra l' alpestre vetta / pascon senza timor; /

il leone, / né le colombe l' aquila o il falcone. =

damar * resina vegetale ', attraverso l' ingl. dammar. damméno, agg

non occorre più dirci che il tuo damo l' ha da nascere. petruccelli della gattina

/ che tra sognarsi sposa e far l' amore, / sorridendo e piangendo ha

sa ben che non è degno che tu l' ami, / non è degno vedere

la lucentezza perlacea e sericea e per l' untuosità al tatto (e deriva per lo

; cerca tutta la verità e non l' esagerazione di verità parziali. sbarbaro,

vol. IV Pag.8 - Da DAN-DAN a DANNARE (17 risultati)

modi; uno per galera, e l' altro per danda. passeroni, iii-34-56:

. veicolo sformato, mal ridotto per l' uso e la vecchiaia, mezzo sfasciato;

momi, che tornava dalla città con l' asino e col carretto. era una

nell'animo degli antichi danesi grandeggiava talmente l' onor nazionale, che l'omicidio di

grandeggiava talmente l'onor nazionale, che l' omicidio di un danese commesso da uno

alcuni tra le spezie del partenio l' atanasta overo tanaceto, chiamata volgarmente daneta

, lo vano amore del mondo, l' odio che abbiamo al prossimo, e

, perciò che ella vedeva che tristano l' amava di tutto amore e tutto die

/ per travar- gare il mar da l' altro lato. / dipoi vi con tarò

quante mai non fe'natura, / l' util mio cerco, e schivo il mio

avevano folle credenza, ché poscia che l' anima ène a dannamento, del corpo

egli hane onore o disnore: ché l' onore no li vale niente. =

come il negare la provvidenza divina o l' istesso iddio. — voce dotta

il processo / de'falli suoi che l' han dannato a morte, / così

settembrini, 1-34: deliberarono d'uccidersi l' un l'altro con le pistole: al

1-34: deliberarono d'uccidersi l'un l' altro con le pistole: al colpo il

fu giudicato e dannato a morte con l' angelotti. pascoli, 594: io sogno

vol. IV Pag.9 - Da DANNARE a DANNARE (43 risultati)

la conclusione sta che voi nnateda più l' età alquanto matura che la giovenile. tasso

ultimo a estinguersi in lui; poiché l' apparire d'uno di questi cotali danna le

sapiate che sarebbe disperato, e non l' avrebbe mica, e sarebbe dannato.

acciocché subitamente non venga sovra di te l' ira sua, e nel tempo della vendetta

cioè il dì della morte, quando l' uomo è giudicato, non ti danni.

facesse mai né bene né male, l' anima sua sarebbe dannata a lo 'nfemo.

., i-20 (14): poiché l' ebbe imbolato fu degno d'essere percosso

savi che la maggior paura ch'hae l' uomo nel mondo si è di dannare nelle

] crepa il corpo, e danna l' anima, ed arreca la mente a partorire

li mali pensieri, li micidi, l' avolterio, la fornicazione, lo scherno,

11 falsi testimoni; e questo magagna l' anima e danna. pulci, 25-150

. pulci, 25-150: libero arbitrio l' uno e l'altro danna. savonarola,

, 25-150: libero arbitrio l'uno e l' altro danna. savonarola, iii-130:

a questo governo, andresti a fare l' offizio che tu non sai, e

forse con vergogna e anche forse danneresti l' anima tua. ariosto, 8-78: se

man mi toglio / la vita, e l' alma disperata danno. varchi, v-986

bisognerà poi disfare, se non vorrà dannare l' anima sua e dei successori. dall'

ora, e poi dannare il corpo e l' anima / al sempiterno orror. nieri

è, ma bisogna che mi danni l' anima, bisogna che l'anima mia

che mi danni l'anima, bisogna che l' anima mia vadi dannata. ma che

. ma che non lo sappia nessuno per l' amor di dio! d'annunzio,

ti danna. bocchelli, 3-51: l' angelo... gli era riapparso nel

e una bellissima francese che gli dannava l' anima. 4. ant. disapprovare

fiorentini, 86: elli dannò ciò che l' altro papa dinanzi avea facto, sì

hanno, per li quai si spone / l' alcorano e odi cosa cruda / ch'

vasi a caccia andare spesso, / sempre l' ozio dannando, come i saggi,

. machiavelli, 474: ciascuno dannava l' ambizione e l'avarizia de'potenti, accusandogli

474: ciascuno dannava l'ambizione e l' avarizia de'potenti, accusandogli che,

ignoranza. garzoni, 1-24: se l' uomo avesse riguardo alla perfezione, all'

s'ingannino in dannar le scienze e l' arti, e quanto saggiamente operino i studiosi

. bartoli, 9-23- 203: dannasi l' infedeltà de'parenti, de'medici, de

22-39: né mi diceva il cor che l' età verde / sarei dannato a consumare

cupa, la più sinistra e sacra, l' indomabile fuoco delle tenebre, il gioco

2490: ovunque trovi [il pavone] l' uova, lì le danna. simintendi

danna. simintendi, 3-12: tutte l' altre membra ha d'uomo: fue

corpo in iesù cristo, siccome disse l' apostolo, e però noi dovemo amare

apostolo, e però noi dovemo amare l' uno l'altro, e non odiare,

e però noi dovemo amare l'uno l' altro, e non odiare, né gravare

e non odiare, né gravare a torto l' uno l'altro, e chi altrimenti

odiare, né gravare a torto l'uno l' altro, e chi altrimenti fa elli

. sacchetti, 68: qui si dé'l' uom salvare e qui si danna;

trae dietro di sé tutti quelli che l' odono... v'è uno chiamato

don bastiano con un sorriso da far dannare l' anima: -lo so! lo

vol. IV Pag.118 - Da DEFINITORE a DEFISSO (18 risultati)

411: per il che la matre de l' arabo cavaliere, tale diffinita resposta sentita

: e chi difinisce dee risguardare ne l' essempio, ch'altri direbbe essemplare, nel

questo cerchio ha due punti oppositi; l' uno è dal lato manco, e l'

l'uno è dal lato manco, e l' altro è dal lato ritto, giacendo

: aristide, annullati i giudizi con l' essere egli in tutte le cause eletto arbitro

induce alfin, capitolati i patti, / l' eroe de l'alpi a disarmar la

i patti, / l'eroe de l' alpi a disarmar la destra, / e

termine diffinitóre e arbitro de'confini fra l' un podere e l'altro, ne tolsero

de'confini fra l'un podere e l' altro, ne tolsero ogni interesse possibile

empirici. bocchelli, ii-379: era stato l' incanto indicibile e senza limiti d'un

b. croce, ii-14-165: l' inventività filosofica si può presentare senza nessuna

il finire della nostra vita e separarsi l' anima dal corpo non essere alcuna pena

passa tra quel concetto più esteso e l' oggetto così la definizione differisce da un

nondimeno giusto di essere pagato, stante l' articolo 19 del piano generale dell'ufficio

. defissióne3, sf. neol. l' atto di staccare i manifesti dai muri

: a un oggetto che assorbe interamente l' attenzione). buti, 2-397

). buti, 2-397: l' iracundi mostrano nell'abito del volto lo

de'beni visibili..., sicché l' occhio della mente sia del tutto defisso

vol. IV Pag.119 - Da DEFLAGRANTE a DEFLORATO (20 risultati)

: si accanisce [rimbaud] a colpire l' im- maginazione, non con la pittura

si ha la deflazione tributaria, quando l' operazione è attuata con l'imposizione di maggiori

, quando l'operazione è attuata con l' imposizione di maggiori tributi, e la

-per lo più al figur.: l' allontanarsi, il recedere da un'opinione

che un pannello di elettroni subisce per l' applicazione di un campo magnetico trasversale

alla loro velocità. -deflessione elettrostatica: l' analoga deviazione prodotta su un pannello di

quale il giroscopio non ha ancora raggiunto l' orientazione definitiva. = voce dotta

andare il vascello alla banda, piegano l' albero a destra e a sinistra;

e farla defletter, diremo, con l' artimone dal dritto punto orientale or verso

fatto. piovene, 1-144: sapevo che l' avrei fatto senza deflettere dalla mia intransigenza

orizzontalmente sulla bussola giroscopica, per compensarne l' eventuale deflessione. 6. aeron.

. disus. purificare dal flogisto (l' aria: secondo le antiche teorie chimiche

piantati a certe distanze fra loro deflogisticano l' aria e la rendono innocente.

privato del flogisto. -aria deflogisticata: l' ossigeno. d'alberti, 286

sperar di acquistare al nome tuo con l' infelicissimo esercizio di ammazzar gli uomini,

lì, nello stesso luogo, sotto l' albero. quarantotti gambini, 4-191:

, 4-191: aveva spiato lidia, l' aveva denunciata a lui come se quella

sua antica grandezza molto eccellentemente ella [l' antica repubblica romana] ricopre le passate

, xxi: si dettono allo stirpare l' albero, per devozione sfogliando quello e deflorandolo

e ripudiandola, non si dubitò che l' avesse saputo prima. -per estens

vol. IV Pag.120 - Da DEFLORATORE a DEFORMARE (32 risultati)

: ah lingue viperee, defloratore de l' onor nostro! = voce dotta,

* florilegio, scelta 'e 'l' atto di togliere il fiore della verginità '

ma bada; è necessario riempirla con l' inchiostro fluido delle stilografiche e non con quello

. de marchi, i-653: l' acqua che defluiva dalle campagne finiva a

tutta, pari a polmoni in cui l' acqua respira affluendovi e defluendone.

attesa immortale della deglutizione, si numeravano l' ore: le ore defluivano veloci, scavando

defluivano veloci, scavando disperati abbandoni dentro l' esofago nostro. 3. figur.

alto all'ingiù. cattaneo, ii-2-296: l' inesausta copia d'aque, fornita dalle

centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati a trattenere l' acqua impedendone la dispersione e regolandone il

di tempo. cattaneo, iii-1-336: l' adda non segue col suo deflusso l'

l'adda non segue col suo deflusso l' andamento delle piogge. 3.

piogge. 3. figur. l' allontanarsi di gruppi più o meno numerosi

terra, con varco ancora aperto per l' estremo deflusso dai quartieri alti. pratolini

acque; deflusso. -al figur.: l' allontanarsi di una gran folla di persone

grandi, temporanee o permanenti, per l' azione di cause meccaniche, termiche,

si alterarono, i libri si disprezzarono, l' arti, le leggi, i costumi

de tre medeca- mente: / contra l' offeso deo dàgli dolor pognente, /

. verga, i-17: la miseria l' aveva schiacciata da bambina con tutti gli stenti

che deformano e induriscono il corpo, l' anima e l'intelligenza. landolfi,

e induriscono il corpo, l'anima e l' intelligenza. landolfi, 2-195: al

reg gendo d'ogni suo nervo l' invisibile prolungamento, farlo danzare e tremare

2. sciupare, guastare la forma, l' aspetto, lo proporzioni di una persona

avriano da tralasciare, se non quando con l' arte si potessero realmente dissimulare. garzoni

patito dal fulmine, che avea deformato l' anfiteatro. parini, giorno, i-729:

e posso che se ella fa eseguire l' altra edizione di cui mi parlò nella sua

inevitabilmente quelle edizioni a cui non presiede l' autore. cattaneo, iii-1-106: e perché

verri, i-334: la religione innalza l' uomo, e lo accosta all'essere supremo

all'essere supremo; la superstizione degrada l' essere eterno, lo deforma, lo

, rendere in parte diverso; turbare l' animo, il volto; perturbare (

, xviii-3- 1039: divenne una moda l' immaginare costituzioni, copiare o deformare le

bisogno di deformarli moralisticamente, porgendo insieme l' attenuante dei tempi orridi e della preistoria

preistoria. boine, ii-158: finché l' ambigua tensione delle energie morali, contorse

vol. IV Pag.121 - Da DEFORMATA a DEFORMAZIONE (20 risultati)

che, da quando il figlio aveva l' uso della ragione sino a poche ore avanti

4. figur. tradire il pensiero, l' opera altrui, esporlo in modo inesatto

fine, il redattore del quattrocento e l' amplificatore d'* erasto 'acconcian

oggetto secondo la sua particolare illuminazione e l' influenza che su esso possono avere gli

e c'è chi vola senza lasciar l' orma. / sì! sì..

pascoli, i-45: la nostra anima (l' anima, intendi!) si deforma

stu parich, 5-118: l' albergo tremava sotto la sferza del vento

deformata, sf. linea secondo cui l' asse geo metrico di un

e così sanguinose sedizioni, che oltre l' uccisione degli uomini ne restavano in molti

cui per cotanti anni era stato egli l' ornamento, l'amore, l'ammirazione.

anni era stato egli l'ornamento, l' amore, l'ammirazione. giordani,

stato egli l'ornamento, l'amore, l' ammirazione. giordani, ii-50: voi

cavaliere o altra persona, se non l' avrà ferito, si condanni in due

un testo letterario); che corrompe l' animo; che turba e trasforma l'

l'animo; che turba e trasforma l' ordine naturale, la norma. f

quelle fattezze così belle, che traspiravano l' ammirazione dalle composizioni ispane. tommaseo [

« inganno della novità », deplorando l' ambiziosa solitudine d'ogni immagine deformatrice.

. comisso, 7-102: ebbi anche l' impressione che tutti fossero intristiti dopo che

della quale tutti sono persuasi esserne causa l' assenza delli prelati dalle sue chiese.

una venerazione per tutte le deformazioni che l' esercizio di un'arte

vol. IV Pag.122 - Da DEFORME a DEFORME (22 risultati)

oggettivo. soffici, iii-597: con l' accentuare di molto la loro schematicità geometrica

ancor che la fortuna ria / così deforme l' avesse ren- duto / da essa sola

/ deforme di canizie, / e l' anima già doma / da i casi.

pea, 7-46: versavo a fontanella l' acqua della ramaiola, sulla testa deforme

la fé vien manco, / che sia l' infame bue di vita privo, /

una certa razza di cani quando ha l' orecchie non tagliate. settembrini, iv-35

, / dal digiun lungo e da l' immenso ardore / refrigerio e pietà languendo

2. sformato (un oggetto: per l' uso o per cattivo gusto o per

lava, / che di lontan per l' ombre / rosseggia. fogazzaro, 2-195

, 9-112: sarà opportuno soggiungere che l' urbanità è cosa profondamente diversa da quel

deformi cadaveri. foscolo, iv-448: l' amico tuo cadrà deforme e abbandonato cadavere

avuto presente, per lungo tempo, l' immagine di quei cadaveri deformi, e avran

passione); vizioso, corrotto (l' animo, i costumi, il comportamento

col riformar la vita deforme, co- l' ammendar i pensieri falliti, col correggere gli

oh perfido e deforme / genio del- l' uom! difforme / tu il mondo festi

noi agitiamo con la parola e con l' anima, non lascia mucchi d'ossa biancheggiare

de bosis, vi-1227: nel cuore è l' angoscia, / unghiuta; ed il

zinano, 8-m: tosto conosce ognun l' atto deiforme / del tremisene e in suo

deforme e schifoso quel che ci ammaliò l' appetito, allora con fidanza prediciamo che

, ritornava frequente al pensiero, e l' intorbidava. aleardi, vi-568: un

sempre con una caterva di mostri, l' uno più orribile dell'altro, e riproducentisi

uno più orribile dell'altro, e riproducentisi l' uno dall'altro sempre più deformi?

vol. IV Pag.123 - Da DEFORMEMENTE a DEFORMITÀ (28 risultati)

deforme la foglia / simmetrica fugge, l' àncora più / non la tiene.

, i-851: ed osserviamo ancora come l' assuefazione e l'uso ci renda naturale

ed osserviamo ancora come l'assuefazione e l' uso ci renda naturale, bella,

republica piena di splendore avanzerebbe di molto l' altre città della europa; la quale

cavillazoni, ha dissipato in uno momento l' onore di tutte le vittorie acquistate.

del nostro ingegno. cesarotti, i-347: l' abitudine rintuzza il senso, non meno

del regno dell'arte si trova solo l' informe e il deforme. bartolini, 1-106

il deforme. bartolini, 1-106: è l' acre piacere del deforme che piace alla

, giudicando meno insofferibile la morte che l' agonia? = comp. di deforme

deforme. deformità, sf. l' essere deforme; aspetto de

: il difetto stesso che deturpa l' aspetto di una persona. sacchetti

capo foderata d'indisia, che pare'l' erba luccia, ed era troglio, o

benché somma deformità arrechi ad una donna l' essere sdentata, calva e senza naso

deformità d'occhio più assai che non l' operazione vecchia fatta coll'ago tondo per la

che il finto sia reale, e l' incredibile non si può far credere.

bella, quando sono al buio, perché l' oscurità nasconde le mie deformità. fucini

-di cose. cesarotti, i-228: l' avvenenza o la deformità eminente d'un

la deformità eminente d'un oggetto asperge l' altre parti della sua qualità dominante e

deformità. 2 » figur. l' essere moralmente turpe, riprovevole; difetto

; vilipen- sione, però che fa l' uomo tenere vile; deformità, cioè

essere e di rianimare il sentimento e l' uso delle passioni, e di abbellire

, e di snudare con generoso coraggio l' abuso e la deformità di tante altre

deformità di tante altre che, adulando l' arbitrio de'pochi o la licenza della

ed inutile contro il cielo di dolore, l' esile fustolo che già si adacquava per

le vostre legioni. 3. l' essere informe; ciò che si discosta da

. foscolo, xvii-215: e questi caratteri l' autore deve desumerli dalla esperienza quotidiana del

i venti; nella terra, togliendone l' erbe e frondi, ec.;

cattaneo, ii-1-156: tutti sanno che l' arco di azzone che ci sembrava una

vol. IV Pag.124 - Da DEFOSFORAZIONE a DEFUNTO (29 risultati)

tr. [defraudo). privare con l' inganno di ciò che è dovuto;

uno ritiene di meritare (ordinariamente con l' oggetto della persona; ant. e

ant. e letter. anche con l' oggetto della cosa). -anche con

stravolgerai dal povero. e non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai il

fusse ben la stessa poesia, / che l' onor loro in parte non defraudi?

defraudi? caro, 4-537: a tutte l' ore / del mio figlio sovvienimi,

del mio figlio sovvienimi, e de l' ingiuria / che riceve da me sì

a petizione d'alcuni teologi, quali l' awertirono che nel terzo capo della dottrina,

più nascosta. si * defrauda 'l' operaio delle sudate mercedi; si 'froda'

d'azeglio, 1-161: potei avere l' ineffabil gioia di vedermi presentare l'arme

avere l'ineffabil gioia di vedermi presentare l' arme dalle sentinelle, e di girare fino

albori il castaido era venuto a spalancare l' uscio, per svegliare i pigri,

con un pugno di mosche, mentre l' eredità di don blasco doveva toccare tutta

,... benigna stella non l' aveva defraudata nemmanco de'rimanenti capi di

. deludere, rendere vana la speranza, l' attesa, il desiderio. bibbia

. bibbia volgar., v-620: l' empio sarà preso dalle ini- quitadi sue

prevenuto / termina gli atti nostri e l' opre chiude. menzini, iii-285: pure

s. maffei, 6-244: essendo l' ingiuria fra'greci delitto pubblico,..

defraudare), agg. privato con l' inganno di ciò che è dovuto, di

. che defrauda, che sottrae con l' inganno. -anche al figur.

defraudazióne, sf. il defraudare, l' essere defraudato; frode, inganno;

forme con il part. pass, e l' aus. essere; per la

mi dice, / venus pregando e l' alto giove poi / elena viva tornerà con

che iera bruto: / che quando l' omo a sesanta ani era zonto, /

per dover poi / perdere il corpo e l' anima in un punto; i e

fragile è defunto, / che tra'l' uom del sepulcro e in vita il

, ix-975: anzi abatti ciascun quando l' hai giunto / e nel maggiore stato

giunto / e nel maggiore stato ha'l' uom defunto. cieco, 3-6: se

cieco, 3-6: se gli altri a l' aiutar saran sì pronti / io mi

vol. IV Pag.125 - Da DEFUNZIONE a DEGENERARE (28 risultati)

morte di quel buon uomo, subitamente l' anima di quel buon uomo defunto fu

caterina de'ricci, 451: per l' anima del figliolo defunto s'è fatto,

defunto. vico, 389: l' erede vien ad esser un legato, il

, 2-427: scopriva che nel defunto scultore l' ar tista era esistito fino

tista era esistito fino all'abbozzo e che l' accademico era sempre intervenuto a distruggere l'

l'accademico era sempre intervenuto a distruggere l' artista. landolfi, 7-68: non

intendente che, non per sparlare del- l' amministrazione del defunto zio, si è già

-sciolto dal corpo (lo spirito, l' anima). monti, 16-649:

anima). monti, 16-649: l' onoreranno di funereo rito / e di tomba

43: in tanto dolore s'è occupato l' animo pure in pensare lo volto e

facoltà di potere oltre a questo liberare l' anime de'defunti dalle pene del purgatorio.

vita privo. sarpi, iii-358: l' arcivescovo di lanciano raccordò che, trattandosi

sul cuore. verga, ii-73: l' autunno muove sulle aiuole infiorate, e i

che ci resta, / e loro è l' ombra che dà peso ai nomi.

, 26-9: di'ove s'appunta / l' anima tua; e fa ragion che

, i-178: ogni cosa pianse eccetto l' onore defunto; e a diritto, ché

amore. idem, i-693: ne l' aria fluttua e s'accende / quasi il

perdute, le preghiere i vane, l' audacie folli, i sogni infranti, /

congiunto / su per lo monte che l' anime cura / e discendendo nel mondo

mala degagna / che gli ha messo l' insagna en su le guanze, / con

. genere di insetti del l' ordine collemboli, a cui appartiene la degeeria

settentrione, / imbestiati degeneramenti / de l' oriente, al guizzo de la fioca /

di quanto vive sotto il cielo, fuorché l' uccel proprio del paese ove erano.

stato di riflessione è contro natura, che l' uomo medi- tatore e sociale è un

. s. degli arienti, 162: l' animo suo non sarebbe mai degenerante dal

e si corrompe intimamente, disgregandosi (l' aspetto fisico di una persona, un'

un concetto di governo imperiale di cui l' avventura d'antonio in oriente fu poi

farebbon [le pecore] forse col- l' andar del tempo degenerare e imbastardire. p

vol. IV Pag.126 - Da DEGENERATIVO a DEGENERATO (17 risultati)

vertute del cavaliero da la grandezza de l' animo de la matre non degenerare.

da progenie illustre, / che da l' umanità quasi è diverso. sarpi, vi-

idee, instituzioni e costumi alteravansi, l' uomo degenerava e scemava. michélstaedter,

, / alzò il schidon con tutto l' animale. anguillara, 11-109: il pronto

v. s. m. i. l' uffizio fatto da lei per me da

disperazione. pallavicino, 1-145: degenererà l' universo in un bosco di assassinamenti, in

: troppo alta ci sta nel cuore l' idea della poesia, perché non dobbiamo

: il suo giogo è leggiero: è l' uomo quel che vuole, e mezo

prestazioni] vennero crescendo, a misura che l' ammini- s trazione degenerava verso la forma

nettarla, perché se gli levin dinanzi l' altre erbe che la degenererebbero. abati,

a sé il « delinquente congenito; l' uomo epilettiforme »! vede le stigmate degenerative

il primo suppone la degenerazione compiuta, l' altro la suppone in progresso. foscolo,

, gli oziosi: la noia e l' avidità li rendono malvagi. questa classe

com'è noto, assai spesso chiama l' età sua degenerata dalle forze de'tempi

iii-32-109: ha sostenuto la tesi che l' umanismo... si rivolgeva, non

, ma contro la degenerata scolastica e l' averroismo. soffici, v-1-28: tante altre

alterazione di polso m'ha disagiato; ma l' occhio è malamente condotto per la rottura

vol. IV Pag.127 - Da DEGENERAZIONE a DEGLUTIRE (21 risultati)

violento di rompere a forza di schiaffi l' immobilità fastidiosa e ambigua di quegli occhi

degenerazióne, sf. il degenerare, l' essere degenerato; passaggio da uno stato

endocellulari. 2. figur. l' allontanarsi dalle norme che regolano la vita

col valore di raccomandazioni etiche, l' attività politica, scientifica, artistica);

gloria applicandola a grandi ingegni; e l' ho riguardata soltanto nelle sue naturali e

sistema capitalistico. alvaro, 7-174: l' infanticidio è imo di questi drammi.

vesti che erano dei cenci, mostravano tutto l' orrore della lunga povertà, della lunga

fattori morbosi o ereditari, fanno deviare l' individuo dal suo tipo normale; anomalia,

convertito in una sostanza che, come l' amido, dà una reazione a contatto

, dà una reazione a contatto con l' iodio, si ha la degenerazione amiloidea)

carnivoro contro gli ammazzatori degli animali, l' episodio della cuccia, quel continuo richiamo

una tavoletta « per grazia ricevuta » l' immagine del beato papini che piomba

degeneri, i fastosi / palagi, l' ozio, i carnovali e il sonno.

s'avevano ancora indizi d'ulcerazione; l' adesione stessa del tumore agli organi essenziali

. cicognani, 13-556: vedeva [l' infermiera] nella degente la protagonista d'un

appariva maturo per le somministrazioni postreme: l' etemità, medichessa infallante, era già

degènza, sf. periodo di tempo che l' amma lato trascorre a letto

, le tre o quattro volte che se l' era trovata accanto al letto, durante

grazie all'interessamento del comandante, sia l' operazione che la degenza sarebbero state a carico

la degenza sarebbero state a carico del- l' axmninistrazione militare. 2. locuz

usignolo da lusignolo: ed è l' opposto di agglutinazione). =

vol. IV Pag.128 - Da DEGLUTITO a DEGNARE (24 risultati)

un lato della galea col capo sopra l' acqua per ascoltare dimorava, s'addormentò e

più. stasera don luigi gli somministrerà l' olio santo. jovine, 28:

. il deglutire, finghiottire; l' atto fisiologico con cui il bolo alimentare o

fra giordano, 5-147: dovemo ornare l' anime nostre e farle belle, acciocché fossimo

dante, par., 32-72: l' altissimo lume / degnamente convien che s'

per la quale tu degnamente possi adomandare l' amore d'alcuna savia donna. collenuccio

con molte lacrime onorando la fede e l' amore del suo buon balio, la

regente sentissi così commuovere che, temprando l' affetto con la gravità propia di sì gran

inverso il reo e di disdegno contro l' attore. alfieri, v-1-731: le

le trecce della sua bimba, onde non l' avrebbe più figurato degnamente fra l'altre

non l'avrebbe più figurato degnamente fra l' altre garzonette all'uscir dai vespri.

la giovinezza / già de la patria medita l' onore. imbriani, 2-79: di

e'non ti basta aver disobbedito / l' abate, che ancor batti il sagrestano

il fio. tasso, n-iii-1000: l' invidioso... si duole di tutte

non sente dolore, ma gode de l' altrui male. bruno, 3-156: degnissimamente

da que'beni che non fanno migliore l' animo. segneri, ii-411: avea lo

mai; né de li beni eterni / l' altissimo degnò se non coloro / che

di grado tale, / se non l' alto favor che mel concede. d.

indegnità mia non lo dovessi sperare, l' amabile gentilezza del bertola non rigetterà l'inculta

l'amabile gentilezza del bertola non rigetterà l' inculta offerta di un giovanetto, che

in animo essere debito degnare et onorare l' età. lorenzo de'medici, i-112:

/ onde chi non degnollo ed or l' incolpa, / conosca il torto e la

'si dice quello che facilmente accetta l' invito. giordani, iv-119: o tu

grasia e onore tanto fatto m'avete, l' umel persona despetta mi'accogliendo e degnando

vol. IV Pag.129 - Da DEGNATO a DEGNAZIONE (25 risultati)

io per ogni modo assai agevolmente nel- l' animo, attribuendolo a qualche mio segreto merito

intr. (con la particella pronominale e l' aus. essere). consentire,

a baciare il piede al re secondo l' usanza regale in simili atti. rollone

11 piede del re e alzandolo se l' accostò a la bocca e baciollo.

. senza la particella pronominale (con l' aus. essere o avere).

occhi a me, che già scendea tra l' ombre, / chiudere, né compor

discutere le sue opinioni, perseguirlo con l' ironia e col sarcasmo, questo non

se degnano d'accogliere il saluto e l' ossequio, lo fanno con un'albagia

da barberino, 1: pregava lei [l' onestade] che, per onor di

, / sia lunge all'or da lui l' aratro e 'l bue; / per

volte si va in luogo che altri non l' are * stimato. cammelli, 298

caporali, i-65: ma costei [l' invenzione], che a pochissime persone /

non si degna di due lire, e l' anno passato si degnava di meno.

/ non sapei tu che qui è l' uom felice? trattato di ben vivere,

. benigno, misericordioso. meditazioni sopra l' albero della croce, 1-6: nel secondo

. il degnare, il degnarsi; l' atto o il comportamento di chi acconsente

alberto, 109: te, a comporre l' ordinato regno / della materia sanz'ordin

ugo di balma volgar., xxi-833: l' atto di questa sapienzia sospende i sensi

segneri, ii-411: tanta in lui fu l' umiltà della degnazione, e tale a

delle monache, a fissare un giorno per l' esame ». detto fatto, il

maestà si degnasse di costringerci a fare l' una o l'altra cosa dannosa ai nostri

di costringerci a fare l'una o l' altra cosa dannosa ai nostri interessi..

. maledette le degnazioni imperiali! maledetta l' infame tirannia colla quale fummo schiacciati tanti

cataletto e intorno al corpo della vergine finiscono l' usato ufficio. roberti, ii-429:

.. mi sarebbe doluto davvero s'io l' avessi perduta, tant'è piena di

vol. IV Pag.130 - Da DEGNEVOLE a DEGNO (25 risultati)

degnevole si dice quello che facilmente accetta l' invito. = deriv. da degnare

degnazione 'dice propria mente l' atto, sebbene prendasi anco nel senso d'

d'aspro gastigamento. leonardo, 2-92: l' uomo è degno di lode o di

rende. manzoni, 316: l' universo / seco il ripete ad una voce

, 7-70: come se tra l' ammirazione e il rispetto, di cui non

canterò di quel secondo regno / dove l' umano spirito si purga / e di

remote. / nobilissima fuga, e che l' imiti / ben degna alcun magnanimo nipote

, ii-26: il male si è che l' italia non è degna, per dio

me degna. bambagiuoli, 26: l' uom che conduce mal suo piccol legno,

/ degno dell'alto grado, ove l' han posto. sarpi, vi-3-130:

et ad unire le loro volontà per l' elezione d'un pontefice degno, e dotato

di quelle parti che potessero far sperare l' assistenza de'principi cristiani contro l'incursione

sperare l'assistenza de'principi cristiani contro l' incursione de'barbari. giannone, 1-ii-447

, per bellezza e per cortesia, l' un dell'altro degnissimi sono amanti.

è bene degno / di te; tu l' eleggesti; e basta questo / testimone

. rovani, 1-739: sapeva come l' arese di cheto e sott'acqua,

2-48: sol di te degne credo / l' imprese malagevoli e le grandi. galileo

i-366: -qual è di poro / l' indole, il genio? -è degno /

: è degno d'uomini d'alto cuore l' affrontar l'esilio, la povertà,

degno d'uomini d'alto cuore l'affrontar l' esilio, la povertà, le inquietudini

e cerchi uom degno, quando sì l' onora. boccaccio, dee., 6-10

disputazione stando le degna compagnia, or l' uno or l'altro effecto cum ridente

degna compagnia, or l'uno or l' altro effecto cum ridente voce defendere volendo,

prestantissimi cittadini. torricelli, 64: l' immensità degli obblighi miei verso l'altezza

64: l'immensità degli obblighi miei verso l' altezza vostra,... degnissimo

vol. IV Pag.131 - Da DEGNO a DEGRADAMENTO (17 risultati)

, 17-12: stan- nogli a destra l' un, l'altro a sinistra, /

stan- nogli a destra l'un, l' altro a sinistra, / duo satrapi,

un artista); dignitoso, maestoso (l' aspetto di una persona); bello

ancora ci è un salotto, per l' uso di quei confratelli, dipinto a quadratura

desideroso. libro di sydrac, 85: l' anima è la degnia cosa del mondo

e la stanza, preparando e ordinando l' ospizio e lo albergo, che sia degno

. buzzati, 4-374: la popolazione l' attendeva: gente povera si era sobbarcata

la pena); meritato, dovuto (l' onore, la lode, il biasimo

. tasso, 8-55: e portai meco l' arme, e lasciai cura / ch'

questo, aggiunse tullio, ben più l' effetto di tua naturai clemenza, che della

di tutte le grazie / e dentro l' altre donne benedetta / e fusti a dio

potei, / lasso!, chinar l' ingegno integro eretto, / s'ora in

tu volgi, e lieto obietto / l' ire, o donna, ti sono e

stato di molto pregiudizio mio, differendomi l' occasione di prender servitù con lei e

quando menavi così gran tempesta / con l' aspro tuo parlar di nuovo ingegno.

sarebbe il dire le cause che condussero l' italia a tanta infelicità, ma non lasce-

, dico, impiccolisce, abbassa, umilia l' animo, e gli fa ben sentire

vol. IV Pag.132 - Da DEGRADANTE a DEGRADATO (25 risultati)

, le prigionie, gli attestati, l' onoratezza, gli studi mi fruttarono,

pitt. diminuzione prospettica degli oggetti che l' occhio ci rappresenta gradatamente minori nell'allontanarsi

. gozzano, 973: balza in scena l' istinto, l'altro noi stesso,

973: balza in scena l'istinto, l' altro noi stesso, relegato in fondo

nella stanza, si vedeva il pavimento, l' ombra, il muro, e perfino

ma uno schiavo aguzzinato alla catena, l' eroico è al disopra dell'uomo. gianni

. gianni, xviii-3- 1065: con l' infamia dei regi, col disonore dei governi

lasci tra essi gareggiare del pari: l' opera gli animi snerva e degrada;

della lirica, ci mette innanzi in tutta l' energia e vivacità del presente. leopardi

i servigi bassi, che avrebbero degradato l' uguaglianza dell'uomo libero, la coltura

e pudicizia la donna, che degrada l' amore, che attenta alla famiglia, quegli

allevamento che degraderà il nostro pubblico; l' allevamento del perfetto spettatore. cioè del

imbarbarisce. alvaro, 14-46: avvilito, l' uomo si vendica infierendo ancora di più

deteriorarsi. vallisneri, iii-18: l' acqua di pisa,... colle

s. maffei, 5-3-406: tanto è l' amore di mutazione e di novità,

progressioni sì moltiplicate e sì impercettibili che l' occhio il più esercitato non può fissarne

che lo clima che è dallato de l' equatore sia lo magiure e lo più longo

le altezze, per le serenità, per l' eminenze, per l'eccellenze, per

serenità, per l'eminenze, per l' eccellenze, per le signorie illustrissime, colendissime

9. geogr. provocare la denudazione e l' erosione di un rilievo. =

aver toccato con la guerra e con l' invasione il fondo della decadenza, quel

deformato. pagano, iii-227: l' uomo, che non conosce i suoi diritti

, la corruzione fermenta più gravemente e l' eccesso della licenza richiede un regime più

gino fino a s. domenico. non l' ho mai trovato sì basso e sì

degradata da una febbre putrida, che l' ha acconciata in modo da volerci un

vol. IV Pag.133 - Da DEGRADAZIONE a DEGUSTAZIONE (9 risultati)

parlare, non si capiva bene se per l' ambascia o perché la parola fosse scomparsa

sentito un colpo secco d'archibugio squarciare l' aria, ripercosso in degradate oscillazioni.

uomini che il dì destinato a fare l' esperimento di entrare nel fuoco fusse concorsa

stato abbruggiato con molte ceremonie di degradazioni l' arcivescovo di cantorberì, fu sustituito in quel

hanno insegnato ad ingenue e vergini coscienze l' ultima degradazione morale, del mentire per

, o orivoli. oriani, x-14-81: l' infinita amarezza della disillusione era rifluita al

6-223: la prospettiva non dà solo l' altezza, la profondità, la larghezza

bocchelli, 11-76: si toma verso l' uscita [della chiesa], e la

« come voce si disceme », l' espressione della madre e quella del figlio

vol. IV Pag.134 - Da DEH a DEIETTARE (21 risultati)

calvino, 1-141: la sera, quando l' ultima bottega è chiusa, va alla

interiezione deprecativa, che si scrive con l' aspirazione nel fine, e non nel mezzo

per segno di magnificare. qualche volta è l' istesso che ma. doh, in

deh, perdona a la vita! a l' un vent'anni / schiudon, superbi

vent'anni / schiudon, superbi araldi, l' avvenir. /... /

.. / crescean tre fanciulletti a l' altro intorno, / come novelli del

ti celi! buti, 2-563: l' autore àe finto che forese dica così:

lidi al fin ci tragge a stento. l' aurora, i-157: deh piangete meco

o loco / più non si lasci a l' importuna morte? barberini, iii-270:

71: per la decima volta or l' alpi io varco; / e il ciel

, deh, voglia ch'ella sia l' estrema! leopardi, 1-32: deh foss'

di morte / per liberarne altrui, l' amore eterno / ruppe d'abisso le ferrate

veduta interiore in questo, ho per l' addietro..., goduto, felice

n'hai predetto /... / l' hai stabilito e fisso, /.

/... / deh! chi l' effetto al tuo voler ritarda? carducci

puoi ne'polmoni, / quanti chilometri de l' infinito / puoi tu percorrere con passo

(e si usa soprattutto per richiamare l' attenzione di chi ascolta, per cattivarsene

e ha valore enfatico, a indicare l' enormità del delitto). -popolo deicida

se non vogliamo accomunare al dio uomo l' ignominia del traditore e del deicida.

delle virtù, 378: questa donna [l' avarizia] comanda cose disonestissime; ciò

tutti gli organismi viventi ai quali fornisce l' energia necessaria per le attività vitali)

vol. IV Pag.135 - Da DEIETTATO a DEIFICATO (32 risultati)

volgar., 1-1-228: si sgomenterà l' avversario tuo, lo quale ora t'ha

iacopone, 85-26: non potte più l' amore mustrar fatto maiore, / che

mi pare di vedere verso di te l' aiuto e 'l soccorso divino, e per

e per esso te esaltato, e l' avversario tuo deietto, ed isvergognato. s

porre la pace, la misericordia, l' amore ove fosse ira, cupidigia, discordia

iii-136: sarebbe anzi un veleno [l' acquavite] tanto nella preservativa quanto nella

: in vulcanologia, quella che comporta l' uscita dal cono vulcanico del materiale piroclastico

la repubblica ad un perpetuo tributo con l' imperio. sarpi, i-2-8: le cose

. sagredo, 1-341: restò l' ottomano con sua maraviglia e con deiezione

quella stessa agricoltura, che aveva formato l' occupazione, la delizia e la potenza

al ben far loro e a l' usanza guati. boccaccio, viii-1-38:

. segneri, iii-3-298: si scredita l' evangelio [nelle commedie scorrette],

deificaronsi le grandi potenze della natura, l' aria, il fuoco, il sole,

, è propriamente umano pensarlo. ma l' uomo ha sentito il bisogno di deificare

vero e profondo male dove non concorra l' intelligenza, questo potere divino o demonico

luogo, una persona). l' aurora, i-172: i romani aveano deificato

: iddio è fatto uomo, acciocché l' uomo, che comprende maschio e femmina,

cioè della vergine, a mostrare che l' uno e l'altro veniva a deificare

vergine, a mostrare che l'uno e l' altro veniva a deificare. caro,

quelle virtù... le deificano l' animo. m. adriani, iii-169:

e deificando (per così dire) l' opere sue, le attribuiva alla fortuna,

vero queste espressioni della scrittura: 4 l' uomo esser fatto consorte della divina natura

è grande ingiuria a dio, che l' uomo, il quale è creatura, quasi

, quasi deificandosi, dia a sé l' onore che solo si conviene al creatore?

caduto pensiero... di vedere se l' umana alterigia, che va ogni dì

arricchirci de'doni; o di deificarci con l' essenza dello spirito santo. l.

quella dolcezza e quel giubilo che sente l' anima che si deifica e s'imparadisa

è grandemente deificata in lei, quale l' adora sempre per divina, e l'amore

quale l'adora sempre per divina, e l' amore suo verso lei è grandemente intenso

religione o troppa adulazione, o l' uno e l'altro insieme; mentre

o troppa adulazione, o l'uno e l' altro insieme; mentre che gli uomini

per te è il verbo umanato, l' uomo deificato, il peccatore salvato.

vol. IV Pag.136 - Da DEIFICATORE a DEITÀ (18 risultati)

... non fossero nati, l' umanità non avrebbe storia. così l'

l'umanità non avrebbe storia. così l' uomo per non riconoscere la potenza collettiva,

come scrive cicerone. mascardi, 1-81: l' origine, da cui nel gentilesimo la

casa i propri morti soleva, e l' affetto a poco a poco in riverenza passando

fermisi al creatore suo, e dimetta l' alie sue, ritenendosi colle redine della deifica

anzi che dominar scettrata larva / su l' ombre vane de la morta gente. pascoli

. che riceve da dio la forma, l' essenza, gli elementi costitutivi.

è forma di tale beatitudine, quale è l' anima quando è fatta beata. landino

420: et dionisio... scrive l' angiolo esser ima- gine di dio.

di autorità in materia religiosa ed esclude l' appartenenza a qualsiasi religione positiva.

magalotti, i-63: simile pregiudizio si fa l' ateismo in negare assolutamente iddio, che

negare assolutamente iddio, che, vedendone l' ombra, si mette subito in disordine

non fosse un prete, lasciamo sfuggire l' epiteto, scandaloso. oriani, 11-86:

11-86: mancano dogmi, riti, l' esteriorità di una nuova religione, ma il

luogo di argomenti. roberti, v-135: l' ateo nega dio; il deista ammette

ii-4-204: non sembra quasi un'ironia l' idea di un papa, razionalista o deista

vo'dimori ogni fiata / la deità de l' alto deo d'amore. iacopone,

; ma... solo possono vedere l' umanità di cristo. zanobi da strata

vol. IV Pag.137 - Da DEITRINIFORME a DELAZIONE (22 risultati)

sotto l' esca de l'umanitade, e 'l diavolo

sotto l'esca de l' umanitade, e 'l diavolo volendo prendere

umanitade, e 'l diavolo volendo prendere l' esca de la carne, fu preso da

esca de la carne, fu preso da l' amo de la deitade. pulci,

. pulci, 27-30: non l' arebbe alla fine difeso, / né per

pruove. carducci, 366: sentir l' arcana deità presente / le plebi de'

il perugino / scender ne'puri occasi de l' aprile, / e le braccia,

xanto / per cui la greca e l' ausonia lira / sono dei dolci carmi

deità sacra delfica, respira / per l' universo il tuo responso santo, / fonte

. tasso, 12-353: né giudico che l' azioni de'gentili ci porgano comodo soggetto

: / a chi proteo non è, l' eufrate è stitico / in oltre,

che de le molli deità marine / l' orma attenda odorosa? essa è di

in aspetto di deità, venezia riceve l' anello del giovine dio pampinifero disceso nell'

volo con un serto di stelle per coronare l' alleanza meravigliosa. panzini, iii-565:

è quella fine e preziosissima parte de l' anima che è deitade. leonardo,

diritto. panziera, 1-53: quanto l' uomo è di questa eccellentissima povertade dilettandosi

che m'è tornato bene; che se l' avesse a veder altri che voi,

e il delatore iniquo, / che accusato l' avea gli dié per servo. a

delatore. d'annunzio, iv-2-1121: l' ora del pericolo era trascorsa. non schiacciata

, i-201: lo hanno pescato con l' aiuto di un delatore. era nascosto

, delatoria. delazióne, sf. l' atto di chi compie segretamente presso l'

l'atto di chi compie segretamente presso l' autorità politica e giudiziaria opera di delatore

vol. IV Pag.138 - Da DELEBILE a DELEGATO (22 risultati)

lettera a. marino, i-76: danneggiare l' anima che mai non muore, sì

.]: chiamasi 'inchiostro delebile 'l' inchiostro comune perché può essere cancellato col

degli uomini. gatto, 1-184: l' ombra reca odore / di bosco perché

, a un privato), l' esercizio delle proprie funzioni; il

il quale la prova deve assumersi e l' udienza di comparizione delle parti per la

con cui il parlamento demanda al governo l' esercizio della funzione legislativa per una determinata

atto con cui un'autorità amministrativa devolve l' esercizio di sue funzioni a un'altra

un soggetto conferisce a un altro soggetto l' incarico di compiere un atto nel suo

a quando il delegato non abbia assunto l' obbligazione in confronto del delegatario o non abbia

di questo. il delegato può assumere l' obbligazione o eseguire il pagamento a favore

savinio, 2-13: una società cosmopolita cui l' europa delegava a turno i suoi rappresentanti

2. cedere, affidare ad altri l' esercizio di funzioni e poteri propri o

fu delegata. ariosto, 45-113: l' imperator né qua né là si piega

al r. p. perché l' ordinasse, il quale sovente o faceva

, il quale sovente o faceva venire l' eletto a roma, ovvero delegava ad altri

del giorno. carducci, iii-7-371: l' eguaglianza, cioè, fu naturai conseguenza del

. costituzione della repubblica italiana, 76: l' esercizio della funzione legislativa non può essere

verso il creditore salvo che il debitore l' abbia vietato. = voce dotta,

delegati a combattere la religione pagana e l' eresia ariana nel popolo longobardo. -amministratore

se avevano la giurisdizione, non avevano l' ordine. 2. affidato (

sarpi, ii-129: è nulla anco l' assoluzione del sacerdote che non abbia autorità

, 7-i-101: grande fu... l' autorità de'messi regali; ma questa

vol. IV Pag.139 - Da DELEGATORIO a DELEGAZIONE (21 risultati)

se il delegato diviene insolvibile, purché l' atto non contenga una riserva espressa,

sicurezza. padula, 503: ora l' istruzione si è aperta e non vorremmo

brutti. d'annunzio, iv-2-1156: l' ispettore cortese aveva promesso di mandargli un

impiegati che spesso alla vostra volontà sostituiscono l' arbitrio loro. carducci, iii-19-341: il

in quel solo distretto, ma in tutta l' istria; ed era qualcosa in tutto

istria; ed era qualcosa in tutto l' impero, perché era stato mandato al

. 5. dir. internaz. l' insieme dei rappresentanti che uno stato invia

a un congresso internazionale. -anche: l' organo diplomatico con cui uno stato mantiene

. dir. can. delegazione apostolica: l' ufficio di delegato apostolico (v.

cui il sommo pontefice affida ai giudici l' esame di affari ecclesiastici straordinari.

delegazióne, sf. il delegare, l' essere delegato; delega. -delegazione legislativa

-delegazione canonica: atto con cui l' autorità ecclesiastica, titolare di un potere

parte ad altri, mediante mandato, l' esercizio del suo potere. guicciardini

in tal caso cadono i dubi sopra l' invalidità di questa delegazione. d'azeglio,

: era nella coscienza pubblica d'allora l' idea che a roma era dato dal

, 1-655: dicesi 'delegazione di funzioni'l' atto col quale un uffiziale pubblico incarica,

legge ordinaria. ibidem, 78: l' amnistia e l'indulto sono concessi dal presidente

ibidem, 78: l'amnistia e l' indulto sono concessi dal presidente della repubblica

che le hanno elette o nominate; l' insieme dei delegati; commissione, deputazione

.. per recarle le condoglianze e l' ossequio della cittadinanza patriottica. silone,

. stor. negli antichi stati italiani, l' ufficio incaricato dell'amministrazione di una determinata

vol. IV Pag.140 - Da DELEGGERE a DELFIDE (18 risultati)

un terzo a ricevere in suo luogo l' adempimento da parte del suo debitore di

'delegazione'. è un atto per cui l' antico debitore assegna o al prio creditore od

altra persona che prenda su di sé l' obbligo di soddisfarlo. boccardo, 1-655:

: chiamasi 4 delegazione di pagamento 'l' atto col quale uno dà al suo

fino a quando il delegato non abbia assunto l' ob- bligazione in confronto del delegatario o

dispone di entrate tributarie, per cui l' ente che ha ricevuto il mutuo ordina

che danneggia la salute, che rovina l' organismo, che provoca la morte; malsano

non possono assolutamente accordarsi, che anzi l' uno è deleterio dell'altro. raffini

certo deletto quando, nel praticargli con l' esercizio, si conoscessero quelli di più

nel fare il deletto, la preferenza l' avranno i volontari; esauriti questi,

. berni, 27-3: vedete se l' intendon sanamente, / se il lor

gente / che si crede ogni cosa che l' è detto. = voce dotta

/ che da una maga delfica insepolta / l' arte di presagir principio avea. alfieri

sacro ad apollo. -delfica pianta: l' alloro, sacro ad apollo. dante

poeta, / colpa e vergogna del- l' umane voglie, / che parturir letizia in

te da canto, / rosee ne l' orrida / compagnia nera, / mena licoride

nomato divinaste, / o sùpplici, l' evento lacrimevole? / masticare solete voi l'

l'evento lacrimevole? / masticare solete voi l' amara / foglia del lauro delfico?

vol. IV Pag.141 - Da DELFINA a DELIA (24 risultati)

targioni tozzetti, 12-1-121: vi scopersi senza l' aiuto di microscopio molti minutissimi lombrichi trasparenti

, ed altre se ne coltivano per l' eleganza de'loro fiori. il genere

fanno segno / a * marinar con l' arco della schiena, / che s'argomentin

i dalfini, quando vengono notando sopra l' acqua del mare, appressandosi alle navi

de'dalfini e de'gran tonni fuggire da l' impia tua furia. poliziano, st

caro, 5-835: i delfini / per l' ionio scherzando o per l'egeo /

/ per l'ionio scherzando o per l' egeo / fan giravolte e scorribande e tresche

d'onde e'vengono, et intorbidando l' acqua promettono sereno. marino, 318:

ulteriore. stuparich, 5-38: simone, l' esperto pescatore di donne, s'era

disinvolta. dove se n'era andata l' impressione d'antipatia, il tono quasi

che consiste nella spinta delle braccia sopra l' acqua mentre le gambe unite battono in

mentre le gambe unite battono in basso l' acqua (come una grossa coda)

una grossa coda); impegna anche l' addome e le reni, imprimendo un

avanti delfinotti! oggi si combatte per l' onore del « dagli! ».

veniva designato, nella monarchia francese, l' erede al trono. m.

era loro. collenuccio, 282: l' esercito suo condusse sino in asti luigi delfin

un baron di molta fama / entra [l' invidia] nel cuor, che del

delfino. gemelli careri, 2-i-189: l' altro appartamento, che s'appella della reina

una ringhiera separata, dietro il re e l' assemblea, col delfino, colle dame

grandezza, situata fra il cigno e l' aquila. anguillara, 11-83:

quivi mentre era il sole alto ver l' austro, / che per lo cielo era

accesa / di cinque stelle, e l' aquila superba, / e 'l guizzante

cannone] è ricco di metallo, se l' anima è parallela, se il focone

tutte in quei colori / onde fa l' arco il sole e delia il cinto

vol. IV Pag.142 - Da DELIACO a DELIBERANZA (30 risultati)

, da dèlus, gr. afjàoc, l' isola dove, secondo il mito

/ deliaca terra il cielo e l' aure e tacque / prega benigne,

alla sua mensa poi fece venire / l' orrendo mostro da l'infemal grotte, /

fece venire / l'orrendo mostro da l' infemal grotte, / che gli rapisce

di ape che sa convertire in dolcezza l' austerità che da talun fiore va delibando.

iii-361: delicate maestre, / che spiate l' interno / de l'erbette e dei

/ che spiate l'interno / de l' erbette e dei fior, veloci e destre

e poiché a sorso / a sorso l' ebbi delibato, or s'abbia, /

buoni estimatori dell'opera mia mi fanno l' onore di credere ch'io stia tutto il

al figur. arici, i-312: l' industre fontanier diverte in largo / e

da vergini man colti: / perché l' orezzo di quel mobil velo, / che

all'amore. tommaseo, i-509: quando l' uomo sia giunto a certa età,

lo sguardo quelle memorie sparse, come l' occhio da un'altura discende per gli

: dissero alcuni, che catilina dopo l' arrìnga li costringesse a giurare con orri

/ poggin più ad alto che per l' aria i nibi, / e come de

, e avi damente / l' estreme note delibar talvolta / all'anima ne

mia: io delibo nel segreto del- l' anima la voluttà della tua. rebora,

di speranza e si corona / o l' abitudin sonnolente ciba / e la fatica

e la fatica benigna ritrova / o l' amore dimentico cova. cardarelli, 1-54

conoscenza (per lo più senza approfondire l' argomento). paruta, 5-1-5:

tasso, 8-6-473: e tu de l' alma tua languida a morte / il rimedio

. foscolo, xi-1-260: avendo voluto l' algarotti, sapere e scrivere di troppe

su i cari labri fiore de l' anima / e intraviste ne'baci / interminate

, v'è luogo a lusingarsi che l' impegno possa essere ascoltato. panzini, iv-186

lamo volgar., 1-30: l' imo lato di questa santa e gloriosa

ragioni m'informaro: de le quali l' una fu lo proprio amore di me

s. v.]: 'deliberamento'. l' atto con cui si dichiara negli

tengono in luogo accessibile al pubblico, avanti l' auto rità all'uopo delegata

del popolo in aristocrazia naturale, mediante l' incivilimento, e dell'aristocrazia naturale in

deliberanti o consulenti. einaudi, 1-58: l' ente od autorità preposta all'esercito comune

vol. IV Pag.143 - Da DELIBERARE a DELIBERARE (20 risultati)

/ guarda uscita ed entrata, / l' altezza e la ferrata, / e s'

la resoluzione. tasso, 1-33: l' approvàr gli altri: esser sue parti dénno

/ che dubitar, non giudicar sa l' uomo. / deliberar pur deggio. leopardi

nel deliberare, e mille ritegni nel- l' eseguire. fogazzaro, 4-24: poiché avevo

ch'alcuna cosa ella non sappia / de l' amor tuo più certa. testi,

di ridurle a certa congregazione che avesse l' ultima ed inappellabile podestà di determinare. alfieri

58: ogni cosa si debbe deliberare con l' amico; ma prima debbi eleggiere sì

bocchelli, 13-139: quando si tiene l' arengo per deliberare le cose del comune,

a intimidire i minori, a che l' arengo rimanga deserto o voti come voglion

delle repubbliche. leopardi, ii-234: l' abito della prudenza nel deliberare esclude ordinariamente

cosa di grande importanza, non servava l' ordine antico di domandare il parere di

del tutto. fogazzaro, 7-61: l' inconsiderato don paolo ne capì nulla e

rifl. fra giordano, 5-321: l' usura è peccato mortale e mena al

facilmente, interponeva [il pontefice] l' autorità sua con gli elettori dell'imperio

e perché dilibera egli il corpo e l' anima a perdizione ed a perdurabile dannazione

perdizione ed a perdurabile dannazione per raccogliere l' avere terreno? 9. intr

/ e facciace parentato, ch'eo l' ho preso ad amare ». boccaccio,

andasse egli capitano del detto luogo de l' aquila. cantari cavallereschi, 135:

e pio, / quando gli altrui e l' ardor suo bilancio. p. del

-con la particella pronominale e con l' aus. essere. michelangelo,

vol. IV Pag.144 - Da DELIBERARE a DELIBERARE (19 risultati)

'ntelletto derizzar sua libra / a schiarir l' accidente, e poi delibra / al cor-

anzi sostenere qui un poco di tempo l' asprezze della religione, che avere poi

, 1-52 (i-607): con l' aiuto di dio ho deliberato come meriti d'

-disus. con la particella pronominale e l' aus. essere (e ordinariamente esprime

e inteso la fama e la persona e l' altre cose d'uno nato di soavia

. storia di stefano, 1-7: l' imperatore, che zià vechio non era,

sostenere le fiamme amorose, di scoprirle l' amor suo. bracciolini, 14- 17

e che già mai / non tornerà l' occasion ch'a questa / s'agguagli.

tosto sia da appigliarsi parte, tra l' utilità, e l'onestà; che non

parte, tra l'utilità, e l' onestà; che non ha il mondo altra

, v-50: so per indubitato che l' accademia della crusca ha tenuto adunanze segrete

im- provviso d'assalire quegli istessi che l' avevano cacciato. menzini, ii-296:

angioe e 'l conte d'universa fecero diliberare l' aringo. simintendi, 3-11: lo

il ciel si tace, / e l' aer si delibra; e già si vede

. marino, 15-11: fuggon per l' erba liberi i ruscelli / poiché 'l

1-7: conviensi che molto sia fatta l' unzione e bagno con quelle cose,

volgiti a me, signore, e delibera l' anima mia; e fammi salvo per

antico / de le mie colpe e de l' usanza ria / ch'i'temo forte

dio è corona di verace sapienza, dilibera l' anima da morte.

vol. IV Pag.145 - Da DELIBERATAMENTE a DELIBERATO (23 risultati)

171: questo fue quello che diliberò l' assedio da tebe. 10.

appalto). monti, vi-431: l' affitto è stato deliberato ad un certo

mascalzoni per mille e seicento, netti per l' abbazia. tommaseo [s. v

e de la libra, / fanno de l' orizzonte insieme zona, / quant'è

che 'l cenìt inlibra / infin che l' uno e l'altro da quel cinto,

inlibra / infin che l'uno e l' altro da quel cinto, / cambiando

altro da quel cinto, / cambiando l' emisperio, si dilibra, / tanto,

o è mercé. cavalca, 20-28: l' uomo non può diliberatamente nuocere al prossimo

vero del giudice, perché deliberatamente fa l' omicidio, ma questa vergine non lo

da cui non mi riuscirebbe di ritrovar l' equilibrio. la via ormai è questa

via ormai è questa: segnata. e l' ò scelta deliberatamente. moravia, i-414

consapevolmente. paleotti, l-n-384: dovendo l' uomo operare secondo la natura sua,

per la perdita del potere, per l' andare a vóto i disegni ambiziosi d'uomini

ridire? perché le guardava deliberatamente per l' ultima volta. b. croce,

fa ciò che i tuoi uccelli divinano. l' indovino, siccome l'uom dice,

uccelli divinano. l'indovino, siccome l' uom dice, deliberatamente prese il rasoio e

9-262: sta il fatto che, fra l' imo e l'altro di quanti più

il fatto che, fra l'imo e l' altro di quanti più deliberatamente esplorano il

, ammonire ed essere ammoniti, e l' ammonimento fare diliberatamente e non villanamente,

, 1-988: si accendono, durante l' incanto e il succedersi delle offerte,

deliberazioni estreme. tozzi, iv-247: l' impazienza del mio stato d'animo deliberativo dipende

molti aiuti e adornamenti, estimò che l' officio del par- ladore sia sopra tre

rivolgerlo dove per noi si brama, l' ischerzare non avrà luogo. muratori, 5-i-58

vol. IV Pag.146 - Da DELIBERATO a DELIBERAZIONE (34 risultati)

, 29: ora stabilito tra i congiurati l' ordine dell'esecuzione in questo modo,

. foscolo, xiv-93: ne impresi l' edizione non solo per confortare il mio esilio

, la sua morte deliberata, e l' apologià ch'egli fa del suicidio fossero

tengono loro cammino inverso quello luogo che l' uomo appella mongibello. testi fiorentini,

affrontare quella guardia; la quale, veduto l' animo mio diliberato e che andavo alla

deliberata, in camiciolina, mi lavavo con l' acqua che alla faccia pareva vetriolo.

faccia pareva vetriolo. bocchelli, 6-504: l' uomo è naturalmente omicida, ma più

menti loro, e diliberati al combattere, l' uno ammazzò se stesso, e l'

l'uno ammazzò se stesso, e l' altro il figliuolo. castiglione, 281:

sp., 38 (670): l' erede, giovine scapestrato, che in

a mezzo prezzo; ma voleva i danari l' uno sopra l'altro, per

voleva i danari l'uno sopra l' altro, per poterli impiegar subito in consumazioni

volta che la meschina risurgeva sopra l' acqua, la sorella le gittava una

attento esame; scelta, decisione; l' argomento, la questione stessa deliberata o

boterò, i-104: nelle deliberazioni de'prencipi l' interesse è quello che vince ogni partito

andreina. 2. ant. l' esame, la riflessione, le considerazioni

fra le quali a mio giudicio è l' amore; percioché l'elezione presuppone necessariamente

mio giudicio è l'amore; percioché l' elezione presuppone necessariamente la deliberazione fatta con

; ma ne la volontà o ne l' azioni volontarie non è necessaria la deliberazione o

il consiglio, e possono esser fatte senza l' uno e senza l'altro e quasi

esser fatte senza l'uno e senza l' altro e quasi a l'improvviso. davila

e senza l'altro e quasi a l' improvviso. davila, 339: essere cosa

144: quando tra la mala volontade e l' atto o vero la mala operazione hae

tempo, sono due peccati mortali: l' uno la mala volontade, con consentimento

e diliberazione fermata a volere lo male: l' altro l'atto di fuori, o

a volere lo male: l'altro l' atto di fuori, o vero la operazione

con grande diliberagióne. ottimo, ii-258: l' ira ch'è con deliberazione, se

solamente a roma, passò con tutto l' esercito nel regno di napoli e in preda

medesima. tasso, 11-ii-331: eccoti l' effigie e l'imagine del perfetto ambasciatore;

, 11-ii-331: eccoti l'effigie e l' imagine del perfetto ambasciatore; a la quale

. monti, i-5: se iddio dà l' inclinazione per una scienza dà anche la

anche la forza per praticarla; che l' avvocatura è senza paragone più pericolosa della medicina

che infine era ¦ debolezza di giudizio » l' opporsi a questa mia deliberazione. foscolo

, xiv-11: in quanto poi a l' ode per messa, imprimetela, bruciatela,

vol. IV Pag.147 - Da DELIBERAZIONE a DELIBRAMENTO (20 risultati)

dono di consiglio, per lo quale l' uomo ha grande avisamento e gran deliberazione

da imola volgar., i-32: l' ultima guerra, come dice tito livio,

il momento del processo volitivo in cui l' uomo considera e valuta e subisce i

pallavicino, 1-108: il più delle volte l' agente libero nelle sue consigliate deliberazioni siegue

bilaterale 'è la signoria che ha l' uomo della sua stessa volontà, quella

il cielo che presto questa alternativa occupi l' applicazione e le deliberazioni del ministero.

88: tenendo per fermo che penetrato l' avviso per mezzo suo ch'era stato

era stato presente alla deliberazione, riuscirebbe l' assalto di san marcello non solo vano,

legge, lo statuto, la sentenza o l' ordine che viene costituito mediante tale provvedimento

avendo il papa publica to in concistoro l' ultima sua deliberazione alla guerra, gloriandosi

sì gloriosa e sì giusta, con l' uso solo della quale ogni qualunque deliberazione

munge / con la sua lingua e aguzza l' unghione, / e col capo

capo alto, quale innanzi punge, / l' occhio girando, fa dilibrazione. g

viaggio, sempre ti seconderò, come per l' addietro, con ogni mio potere.

. 3-51: « fate così » disse l' ispettore. « scaricate duemila lire nella

venne a deliberazione di voler insieme con l' arte adoperare la forza, e frenare la

più caro saràme, / quanto l' auro ver'rame, / che saria fuor

la ragione che non sono di merito l' opere naturali? perocché non ci ha uso

le lor confine deggio scrivere, / sì l' europa e l'asia le dividono,

scrivere, / sì l'europa e l' asia le dividono, / che da niuna

vol. IV Pag.148 - Da DELIBRARE a DELICATEZZA (21 risultati)

vi-40: la libertà... toglie l' equilibrio, perché ella appunto ha questo

), tr. disus. togliere l' equilibrio, sbilanciare. - anche al figur

operi; ma viene la libertà e toglie l' equilibrio, perché ella appunto ha questo

la particella pronom.). perdere l' equilibrio, sbilanciarsi. tommaseo [s

mondo, per le quali si confonde l' animo quando su vi pensa. albertano volgar

(dilicanza), sf. ant. l' essere tenero, liscio, delicato;

, ovvero dilicanza del seme era nascosa l' asprezza della corteccia: in quella corteccia era

in quella secchezza del granello era nascosa l' abbondanza de'frutti. -bellezza delicata

imponergli fatiche e asprezze, perciocché allora l' anima prendea più fortezza e audacia,

quale s'awiluppa colle delizie e con l' abbondanzia delle deli- canze, e colla

delicanza concorron le mosche, / sì come l' api sopra belli fiori.

(121): vennero alla porta, l' aprirono dilicatamente]. capuana, 2-200

il grappolo e tagliava il gambo con l' altra, armato di una forbice arrotata a

allora passare nel sogno vespertino, su l' acqua delicatamente verde e argentea come le

annunzio, iv-2-571: ella così blandiva l' amico delicatamente, lo avvolgeva in una

è qualcosa di borghese non coerente con l' animo dell'autore, sebbene la poesia della

delicatamente lisa, levigata dal tempo, come l' ambra, sulle spiaggie, dal mare

delicatézza (dilicatézza), sf. l' essere delicato; morbidezza, leggerezza;

le pecore gentili si tosano uda volta l' anno nel solstizio di state, per far

presentimenti d'oro. armonie nascono che l' occhio coglie con la premura delle gioie

sensazione dolorosa; a sfuggirla, soccorre l' infelice. -per estens.:

vol. IV Pag.149 - Da DELICATEZZA a DELICATO (25 risultati)

, poiché si tratta di solleticar destramente l' amor proprio degli uomini, e risvegliare

dalla sua vita. sebastiano in cui l' innata delicatezza d'animo finiva sempre per

di quella gente, che s'éi l' avesse conquistata; essendo questa una di quelle

arbitrio di far trattare, ma essendosi l' altro più delicato, e che v.

lo riguarda. pananti, ii-271: l' uomo liberale ha il gusto di spandere,

uomo liberale ha il gusto di spandere, l' uomo generoso ha la passion di donare

generoso ha la passion di donare; l' uomo liberale dona con gaietà, l'

l'uomo liberale dona con gaietà, l' uomo generoso dona con gioia; il primo

me. la delicatezza in ciò supererebbe l' amore -ma non per altro che per

d'infilarmi di nuovo le scarpe. l' amico ebbe la delicatezza di voltarsi a

abitudini di chi cerca la comodità, l' eleganza, il lusso, il piacere degli

? alberti, 104: gli antichi usavano l' arco, et era una dilicateza de'

signori uscire in publico colla faretra e l' arco, et era loro scripto a laude

molle. ne'paesi sterili vi fiorisce l' industria e la diligenza, ne'fecondi

diligenza, ne'fecondi la delicatezza e l' ozio. lancellotti, 25: forse in

: mancata... la disciplina e l' educazione, si videro i giovani dati

(i-116): i nostri milanesi ne l' abbondanza e delicatezza dei cibi sono singolarissimi

uomini tanto inumani, che si mangiano l' un l'altro per dilicatezza di gusto,

inumani, che si mangiano l'un l' altro per dilicatezza di gusto, e non

, ghiottoneria. straparola, 12-1: l' accorto giovane, venuta la mattina seguente

venite, ché già vi abbiamo apparecchiato l' acqua freschissima, i legumi, gli erbaggi

, i legumi, gli erbaggi e tutte l' altre delicatezze di questo luogo. boccalini

macchina). michelstaedter, 85: l' occhio nudo vede lo stesso che il

che il telescopio o il microscopio; l' orecchio lo stesso che il telefono o

palladio volgar., 6-8: questo tutto l' anno è medicamento da fare alle pecore

vol. IV Pag.150 - Da DELICATO a DELICATO (18 risultati)

ed offende / il delicato collo e l' aurea chioma. marino, 1-72: e

bocca, e il mento, / l' eburnea gola, e il delicato seno.

pianta essa! fra giordano, 1-312: l' anima dell'uomo è la più delicata

. francesco da barberino, 253: l' uomo fu fatto forte e robusto per portar

vólgar., 1-4: a conoscere l' acqua se è sana, guarda le condizioni

e delicato, / che a tutte l' ore lo vado a richiedere. savonarola,

2-43: apparve la quercia / e l' albero delle eliadi, e l'ischio dalle

/ e l'albero delle eliadi, e l' ischio dalle alte fronde, / il

di maniera che 'n tre giorni spediva l' uomo. c. mei,

macchine moderne. alvaro, 7-56: l' ingranaggio della civiltà è così delicato che basta

e d'una guerra civile per ricacciare l' uomo nella condizione più brutalmente primitiva.

delicata nebulosità. manzini, 11-27: l' attaccatura dei capelli scuri e setolosi gli

donna che sia nata, / che l' ami ligio com'i'veggio molti, /

conversazione, parlando del cardinale e del- l' altre cose, con aperta cordialità e insieme

far che non senta la nudità e l' infelicità irreparabile della vita e non inclini

alla tristezza, quando i molti studi l' abbiano assuefatto a meditare. verga, ii-202

tr'uomo, imbarazzato, esitante, guardando l' uscio e l'orologio ogni momento,

imbarazzato, esitante, guardando l'uscio e l' orologio ogni momento, rispettoso e delicato

vol. IV Pag.151 - Da DELICATO a DELICATO (10 risultati)

gentili sono, nel parlare e ne l' opere, quasi com'uno specchio, appo

. crescenzi volgar., 5-33: l' acero è arbore assai grande, il quale

lorenzo sterne... per provare l' arrendevolezza della nostra lingua anche nella traduzione

lavoro. bonsanti, 2-15: mentre l' ago condotto da una mano delicata cuciva

ora come stanco poeta, a cui mancano l' invenzioni e le parole. baretti,

decoroso; elegante (un abito, l' aspetto di una persona). s

: voglio che 'l nostro cortegiano in tutto l' abito sia pulito e delicato ed abbia

volgar., ii- 347: l' uomo, che sarà tra voi delicato e

di agostino. goldoni, iv-254: l' affare è delicato, bramo esser sola;

, i-4-101: giace oltra, ove l' egeo sospira e piagne, / un'isoletta

vol. IV Pag.152 - Da DELICATURA a DELIMITAZIONE (15 risultati)

quella, che vi si propone per l' istessa sapienza, e bontà nelle vendemmie la

di v. s. per tanto non l' occhieranno alcuni delicatucci aristarchi del nostro

certo, ma che ha subito senza dubbio l' influsso di deli cioè 1

meravigliava del no di ortensia, perché l' ingegnere, secondo lei, l'aveva sdegnata

, perché l'ingegnere, secondo lei, l' aveva sdegnata con i suoi modi;

di più vivace ingegno, così ne l' opere manuali si truova che lavorano con più

muto di un'animata statua fuori traspaia l' anima innocente e serena di un placido giovinetto

e delicatura di quello facilmente fa che l' uomo si assuefaccia al viver volentieri con

la lor candidezza e delicatura, che l' asprezza e non so che robusto che hanno

: la fronte ampia e spaciosa, l' orecchie ritonde, gli occhi scintillanti, gli

rodere, consumare, logorare (l' animo). sacchetti, 328

limite. mazzini, ii-831: l' istituzione governativa deve, a non essere

, il « pensiero » che n'è l' anima, la coscienza del « fine

delimitazióne, sf. il delimitare, l' essere circoscritto, limitato; determinazione dei

e falsificava le posizioni politiche di massa per l' artificiosa delimitazione dei collegi.

vol. IV Pag.153 - Da DELINEAMENTO a DELINEATO (14 risultati)

-figur. tenca, 1-167: l' arte ha uno scopo più elevato, più

, che soglion prendere i maestri de l' arte. abati, 297: tutte le

pedata del compasso, quando si delineò l' epiciclo della terra e della luna,

. milizia, ii-335: dopo che l' allievo avrà appreso a delineare francamente le

pratico, può maggiormente giovare, indicando l' inconveniente delle deduzioni soverchio assolute...

popone. onofri, 84: l' estasi vegetale, respirante / fra il sonno

foglia, apollinea. alvaro, 7-292: l' abito che ti delineava i fianchi.

sol suggetto della cosa dipinta a darle l' ultimo compimento. g. bentivoglio, 4-259

non dovesse riuscire amabile, o senza l' intenzione di renderlo tale. cattaneo, i-2-179

poeta, anche lui; dee integrare l' immagine che il poeta delinea, a

1630 viene delineato a caratteri di sangue l' orrore di questi tormenti. 3.

svevo, 2-456: ebbe per un istante l' occhio da sognatore come se gli si

viso che pregava, gli occhi fedeli, l' anima che aleggiava sulle sue labbra.

e sodisfatto e goda d'esser gabbato per l' utile che indi ne reca, fa

vol. IV Pag.154 - Da DELINEATORE a DELINQUERE (21 risultati)

individuo. de sanctis, iii-23: l' italia perì perché i pazzi furono pochissimi

. xvii; e parmi anzi che l' originalità del tuo spirito spicchi più morbidamente

delineazióne » sf. il delineare, l' essere delineato; disegno, rappresentazione grafica

d. bartoli, 2-1-91: l' intrigatissima delineazione di tante migliaia di cifere

sapete benissimo, uditori, che senza l' uso delle longitudini e dell'altezze polari

longino. gemelli careri, 1-v-192: l' imperadore, veduta la relazione e la delineazione

discorso con alquanto più distesa delineazione 'l' uomo in punto di morte'. gemelli

a segno. marino, vii-340: l' ignoranza suole scusare i delinquenti. mascardi,

, 1-183: il prudente giudice ha l' occhio all'avvenire, et adopra la

oriani, x-14-229: la legge condanna l' azione ed applica una pena al delinquente

a sé il « delinquente congenito; l' uomo epilettiforme! ». vede le stigmate

circostanze che aggravassero, imporre, usando l' arbitrio con l'autorità del gran maestro

aggravassero, imporre, usando l'arbitrio con l' autorità del gran maestro, pene maggiori

o padre, che se macchiata ho l' anima, intatto ho il corpo. muoio

toccato lo schema del possibile: / l' impalcatura di montagne ancora / insite (

ognor mi sfida / quei che nul- l' altra che dannarci ha cura: / tanto

di peccati, una da rimetter e l' altra da ritenere, che perciò convenga

galeotti assegnati ai reparti, dove portano l' esempio dell'indisciplina, della delinquenza e

e 1 pazzi lucidi, nei quali l' utopia si esacerbò e si corruppe e

il pres. ind. delinquo, l' infinito, il part. pres.,

troia / a delinquere avvezza, e me l' ha scritto. / dunque non san

vol. IV Pag.155 - Da DELIO a DELIRANTE (23 risultati)

vietata. pindemonte, 20-16: ei forte l' alma si sentia commossa / e bilanciava

istante, / o consentir che per l' estrema volta / delinquesser le tristi; e

sé fremea. guerrazzi, 4-108: l' accusa deriva l'altra causa di delinquere

guerrazzi, 4-108: l'accusa deriva l' altra causa di delinquere dalla presunzione di

perfidia, era estesissimo il terreno sul quale l' aveano esercitata. piovene, 5-563:

si può né tenere né vendere, l' impulso a delinquere ed il bisogno prendono diverse

radice son cinque, / e prima l' ira, della quale ho detto /

stesso. caro, 6-16: l' orrenda sibilla, a cui fu dato /

delio profeta animo e mente / d'aprir l' occulte e le future cose. v

, molle nube ove celato / sia l' arco dèlio. -il sole.

sfjxio? * di deio ', l' isola dove, secondo il mito, nacquero

lascivia *, come la chiamava e l' elogiava il marino, una sensualità sospirosa

sostanze saline e alcaline, di attrarre l' umidità dell'aria ambiente, e per tal

, tramortito cadde nel pulpito, onde l' orazione rimase imperfetta. buonarroti il giovane,

, ii-99: nel chiuso mantice / per l' ingozzato esofago / tutto 'l respiro arrestasi

disordine, / eccola in precipizio / l' umana augusta macchina, / la pianta

vii-823: -ecco, signore. l' argomento è sopra i 'deliqui '.

ne'contratti elle non possono operare senza l' assistenza de'savi, così in molte

inclinati alla quiete, perché doppo raffreddato l' impeto delle sollevazioni, suole introdursi il

sostant. pallavicino, 1-181: soggiugne l' esempio di quel delirante nella città d'

informata finalmente del luogo ove si trova l' ingrato suo amante, vola per impedire

serra / poesia / è il mondo l' umanità / la propria vita / fioriti dalla

letteraria). baldinucci, 2-6-437: l' ordinario tema de'suoi deliranti discorsi consisteva

vol. IV Pag.156 - Da DELIRARE a DELIRIO (25 risultati)

sognato il bacio, o meglio che l' avevo vissuto in quella condizione di delirante

. monti, vi-150: confondendo stranamente l' officio del filosofo con quello del poeta

dee capitanare e signoreggiare moralmente e civilmente l' italia ed il mondo, molti mi tassarono

non dico il fantasioso romanziere, ma l' utopista più delirante, il quale sogni

utopista più delirante, il quale sogni l' eguaglianza assoluta? 4. che

di sé, delirante, chiedendole se l' amava ancora. 5. in

, 1-ii-424: i suoi viaggi per l' italia e quello famoso a londra, colla

e delira. carducci, iii-20-352: l' atto quarto si apre con la figura

, farneticare. ii-406: la corte e l' aristocrazia, gli antri infernali della

con che dolce e dilettuoso inganno / l' alma fastosa e folle / pascendo ognor si

.. / parla e scherza con l' ombre, erra e delira / tormentata dal

oh gran bestialità! come delira / l' umana mente! né a guarirla basta /

invoco in lor compagnia le muse e l' amore. -figur. cardarelli

il giovene delira / e vaneggia ne l' ozio e ne l'amore. testi,

e vaneggia ne l'ozio e ne l' amore. testi, i-51: questi,

di baci. verga, ii-313: l' indegno era arrivato al punto di fare

i rai, lo sdegno, e l' ira / di febo: e l'occhio

e l'ira / di febo: e l' occhio, e 'l piè sì ne delira

genti, arme cospira / torto e l' occaso, l'austro e l'aquilone,

cospira / torto e l'occaso, l' austro e l'aquilone, / e tutta

torto e l'occaso, l'austro e l' aquilone, / e tutta quanta europa

delira. carducci, 837: maledicenti a l' opre de la vita / e de

opre de la vita / e de l' amore, ei deliraro atroci / congiugnimene

uscire dal solco '(i buoi, l' aratro), poi * lasciare la

di alterazione mentale, in cui l' intelligenza forma, senza sottoporle a

vol. IV Pag.157 - Da DELIRIO a DELIRO (27 risultati)

non c'era nulla di straordinario, perché l' esorbitanza e la enormità dei motti e

delle immaginazioni, sono la regola, l' ordinario, anzi la mediocrità del delirio di

spingeva, un tratto e sola, contro l' austria. fogazzaro, 2-305: si

, una espiazione e un castigo per l' uomo, in ima forma di delirio

ima forma di delirio che voleva distruggere l' essere amato per rendere definitivo, suggellato

per rendere definitivo, suggellato, irreparabile l' amore. -ciò che provoca comportamenti

e. cecchi, 2-185: si aveva l' idea d'un lento delirio della materia

un delirio di malinconia, in tutte l' università d'europa, se qualcuno.

236: ominacci impertinenti, / assordate l' aria e i venti / cogli affanni

inesprimibile quanto incredibile da chi provato non l' abbia. foscolo, xiv-229: rispondimi

foscolo, xiv-229: rispondimi con tutta l' effusione della tua anima. la tua passione

del cerebro, per cui, vegliando l' uomo, la fantasia divien disubbidiente alla

ch'ella contribuisce a mettere in attività l' immaginazione, a destare e pascere le illusioni

pascere le illusioni, a far che l' uomo abbondi d'immagini e di deliri.

mortificante. morante, i-97: verso l' alba, come avviene ai vecchi e

bianconi, xxiii-196: in quel tempo l' architettura, massime in germania, è stata

borromini] a tanto delirio? per l' invidia ch'egli ebbe contro il bernini.

anche: la manifestazione clamorosa a cui l' entusiasmo popolare dà luogo. monti

in quel giorno non sa che cosa sia l' allegrezza d'un popolo portata al delirio

nostri soldati. rovani, i-363: l' ammirazione per lei, in un periodo

un esaltamento nuovo, era un delirio. l' università era deserta. de roberto,

da quattro minuti freneticamente, e voleva l' autore, gli attori al proscenio, per

si traduce / nel delirio della luce / l' alta febbre. carducci, iii-7-119:

la lattiginosa tumescenza degli alberi, e l' erbe magre e spiumate, davvero sembrano

menti, / surse delirio di spregiar l' avita / gloria, e prepor le

loro, e questo è forma / che l' universo a dio fa simigliarne ».

diciamo deliro el vecchio: quando per l' età esce della vera via. et insomma

vol. IV Pag.158 - Da DELITESCENZA a DELITTO (21 risultati)

102: ahi, da la morte l' ultimo suggello / ebber l'alme pupille!

la morte l'ultimo suggello / ebber l' alme pupille! altri deliro / abbraccia

e tra òmero e mammella / offri l' esigua coppa al re deliro?

venia manco. rovani, ii-490: fu l' atto di un minuto secondo; ma

/ a tentar del signor lo sdegno e l' ira. d. bartoli, 24-98

in erinni cangiò, che furibondo / spiegò l' artiglio. foscolo, 1-97: il

mia la delira / credulità de'popoli: l' amore de'tuoi congiunti è mio.

facoltà di favellare, in sulle prime l' orazione loro fu come di supplichevoli;

con tanta fidanza quanta ne spirava loro l' innocenza favellarono. bisticci, 3-101:

passato fossero perdonati; e che per l' avvenire l'accuse e le querele d'eresia

perdonati; e che per l'avvenire l' accuse e le querele d'eresia si devolvessero

non conosceva il birro, non prevedeva l' inganno, non sono reo di questo infame

toglie ai suoi simili la vita, l' eguaglianza, la libertà, gli toglie i

forza legale non proteggeva in alcun conto l' uomo tranquillo, inoffensivo...

norma di diritto civile e comporta per l' autore l'obbligo del risarcimento del danno

diritto civile e comporta per l'autore l' obbligo del risarcimento del danno. -quasi-delitto

ordinamento) la prima delle categorie (l' altra è la contravvenzione) in cui

stabilita da un regime autoritario per reprimere l' opposizione politica. -delitto internazionale: crimine

. s. maffei, 6-244: essendo l' ingiuria fra'greci delitto publico, come

o con la confisca dei beni e l' esilio. benvenuto da imola volgar.

. nido eritreo, 1-125: appresso l' antichi greci i delitti capitali si punivano con