il cappuccio e lasciano agli effeminati damerini l' onore d'un bel tupé e la vivezza
damerino e cortigiano, in somma tutto l' opposto del carattere romano. nievo,
tremuli / gli smilzi damerini / da l' occhialetto lucido. deledda, ii-108:
bonsanti, 2-115: i damerini mostravano caracollando l' abilità nel maneggio e il vigore dei
in esilio quella stessa insolentissima creatura che l' ha trattata così poco damescamente, che soverchia
galanteria vi abbia fatto sposare così appassionatamente l' avversione che hanno tutte le dame di
: sappiate che io non pregio tanto l' amistà del traditore toas, che io voglia
, non si richiede né sta bene l' attendere ad amore. set giovanni, 1-27
di garbo. carducci, iii-24-427: l' eroica damigella di sombreuil...
e perciò che da bambina cresciuta se l' avea, assai teneramente era da lei amata
ròcca, venut'era / là dove l' attendean quei tre guerrieri. castiglione,
onorato di questa città d'intercedere appresso l' eccellenza vostra che si degni accettare una
4-516: una damigella di corte scoverse l' iniqua trama. -damigella d'onore:
bella piazza del castello sino quasi a l' occaso del sole da gio- veni e
porta, lo prende per mano e l' introduce in casa. = fr
bianchi ai lati del capo, abita l' europa meridionale e l'asia centrale,
capo, abita l'europa meridionale e l' asia centrale, da cui emigra in inverno
cavalieri / amendun furono allora novelli / l' innamorati teban damigelli. ser giovanni,
sì bello / non si vide a l' età nostra. panzini, iii-281: considerando
nostra. panzini, iii-281: considerando l' età del giovinetto e l'innocente sembiante,
: considerando l'età del giovinetto e l' innocente sembiante, e più dicendo che
e secondo il mandato al damigello / fa l' imbasciata. parini, giorno, i-126
4-201: c'era il vecchio, l' oste, che sciacquava damigiane masticando la
cerviere, / che drieto al monte scorgea l' animale. boiardo, canz.,
il sole; / la terra molle e l' unda farsi dura, / il tigre
sassi, / sempre avendo nel cor l' acceso dardo. ariosto, 1-34:
guidasse amore / a sprezzare morte e addolcir l' assenzio: / ma poi, che
vidi il dritto calle / et spogliar l' erbe verdi e i vaghi fiori / et
, ii-173: le damme già sopra l' alpestre vetta / pascon senza timor; /
il leone, / né le colombe l' aquila o il falcone. =
damar * resina vegetale ', attraverso l' ingl. dammar. damméno, agg
non occorre più dirci che il tuo damo l' ha da nascere. petruccelli della gattina
/ che tra sognarsi sposa e far l' amore, / sorridendo e piangendo ha
sa ben che non è degno che tu l' ami, / non è degno vedere
la lucentezza perlacea e sericea e per l' untuosità al tatto (e deriva per lo
; cerca tutta la verità e non l' esagerazione di verità parziali. sbarbaro,
modi; uno per galera, e l' altro per danda. passeroni, iii-34-56:
. veicolo sformato, mal ridotto per l' uso e la vecchiaia, mezzo sfasciato;
momi, che tornava dalla città con l' asino e col carretto. era una
nell'animo degli antichi danesi grandeggiava talmente l' onor nazionale, che l'omicidio di
grandeggiava talmente l'onor nazionale, che l' omicidio di un danese commesso da uno
alcuni tra le spezie del partenio l' atanasta overo tanaceto, chiamata volgarmente daneta
, lo vano amore del mondo, l' odio che abbiamo al prossimo, e
, perciò che ella vedeva che tristano l' amava di tutto amore e tutto die
/ per travar- gare il mar da l' altro lato. / dipoi vi con tarò
quante mai non fe'natura, / l' util mio cerco, e schivo il mio
avevano folle credenza, ché poscia che l' anima ène a dannamento, del corpo
egli hane onore o disnore: ché l' onore no li vale niente. =
come il negare la provvidenza divina o l' istesso iddio. — voce dotta
il processo / de'falli suoi che l' han dannato a morte, / così
settembrini, 1-34: deliberarono d'uccidersi l' un l'altro con le pistole: al
1-34: deliberarono d'uccidersi l'un l' altro con le pistole: al colpo il
fu giudicato e dannato a morte con l' angelotti. pascoli, 594: io sogno
la conclusione sta che voi nnateda più l' età alquanto matura che la giovenile. tasso
ultimo a estinguersi in lui; poiché l' apparire d'uno di questi cotali danna le
sapiate che sarebbe disperato, e non l' avrebbe mica, e sarebbe dannato.
acciocché subitamente non venga sovra di te l' ira sua, e nel tempo della vendetta
cioè il dì della morte, quando l' uomo è giudicato, non ti danni.
facesse mai né bene né male, l' anima sua sarebbe dannata a lo 'nfemo.
., i-20 (14): poiché l' ebbe imbolato fu degno d'essere percosso
savi che la maggior paura ch'hae l' uomo nel mondo si è di dannare nelle
] crepa il corpo, e danna l' anima, ed arreca la mente a partorire
li mali pensieri, li micidi, l' avolterio, la fornicazione, lo scherno,
11 falsi testimoni; e questo magagna l' anima e danna. pulci, 25-150
. pulci, 25-150: libero arbitrio l' uno e l'altro danna. savonarola,
, 25-150: libero arbitrio l'uno e l' altro danna. savonarola, iii-130:
a questo governo, andresti a fare l' offizio che tu non sai, e
forse con vergogna e anche forse danneresti l' anima tua. ariosto, 8-78: se
man mi toglio / la vita, e l' alma disperata danno. varchi, v-986
bisognerà poi disfare, se non vorrà dannare l' anima sua e dei successori. dall'
ora, e poi dannare il corpo e l' anima / al sempiterno orror. nieri
è, ma bisogna che mi danni l' anima, bisogna che l'anima mia
che mi danni l'anima, bisogna che l' anima mia vadi dannata. ma che
. ma che non lo sappia nessuno per l' amor di dio! d'annunzio,
ti danna. bocchelli, 3-51: l' angelo... gli era riapparso nel
e una bellissima francese che gli dannava l' anima. 4. ant. disapprovare
fiorentini, 86: elli dannò ciò che l' altro papa dinanzi avea facto, sì
hanno, per li quai si spone / l' alcorano e odi cosa cruda / ch'
vasi a caccia andare spesso, / sempre l' ozio dannando, come i saggi,
. machiavelli, 474: ciascuno dannava l' ambizione e l'avarizia de'potenti, accusandogli
474: ciascuno dannava l'ambizione e l' avarizia de'potenti, accusandogli che,
ignoranza. garzoni, 1-24: se l' uomo avesse riguardo alla perfezione, all'
s'ingannino in dannar le scienze e l' arti, e quanto saggiamente operino i studiosi
. bartoli, 9-23- 203: dannasi l' infedeltà de'parenti, de'medici, de
22-39: né mi diceva il cor che l' età verde / sarei dannato a consumare
cupa, la più sinistra e sacra, l' indomabile fuoco delle tenebre, il gioco
2490: ovunque trovi [il pavone] l' uova, lì le danna. simintendi
danna. simintendi, 3-12: tutte l' altre membra ha d'uomo: fue
corpo in iesù cristo, siccome disse l' apostolo, e però noi dovemo amare
apostolo, e però noi dovemo amare l' uno l'altro, e non odiare,
e però noi dovemo amare l'uno l' altro, e non odiare, né gravare
e non odiare, né gravare a torto l' uno l'altro, e chi altrimenti
odiare, né gravare a torto l'uno l' altro, e chi altrimenti fa elli
. sacchetti, 68: qui si dé'l' uom salvare e qui si danna;
trae dietro di sé tutti quelli che l' odono... v'è uno chiamato
don bastiano con un sorriso da far dannare l' anima: -lo so! lo
411: per il che la matre de l' arabo cavaliere, tale diffinita resposta sentita
: e chi difinisce dee risguardare ne l' essempio, ch'altri direbbe essemplare, nel
questo cerchio ha due punti oppositi; l' uno è dal lato manco, e l'
l'uno è dal lato manco, e l' altro è dal lato ritto, giacendo
: aristide, annullati i giudizi con l' essere egli in tutte le cause eletto arbitro
induce alfin, capitolati i patti, / l' eroe de l'alpi a disarmar la
i patti, / l'eroe de l' alpi a disarmar la destra, / e
termine diffinitóre e arbitro de'confini fra l' un podere e l'altro, ne tolsero
de'confini fra l'un podere e l' altro, ne tolsero ogni interesse possibile
empirici. bocchelli, ii-379: era stato l' incanto indicibile e senza limiti d'un
b. croce, ii-14-165: l' inventività filosofica si può presentare senza nessuna
il finire della nostra vita e separarsi l' anima dal corpo non essere alcuna pena
passa tra quel concetto più esteso e l' oggetto così la definizione differisce da un
nondimeno giusto di essere pagato, stante l' articolo 19 del piano generale dell'ufficio
. defissióne3, sf. neol. l' atto di staccare i manifesti dai muri
: a un oggetto che assorbe interamente l' attenzione). buti, 2-397
). buti, 2-397: l' iracundi mostrano nell'abito del volto lo
de'beni visibili..., sicché l' occhio della mente sia del tutto defisso
: si accanisce [rimbaud] a colpire l' im- maginazione, non con la pittura
si ha la deflazione tributaria, quando l' operazione è attuata con l'imposizione di maggiori
, quando l'operazione è attuata con l' imposizione di maggiori tributi, e la
-per lo più al figur.: l' allontanarsi, il recedere da un'opinione
che un pannello di elettroni subisce per l' applicazione di un campo magnetico trasversale
alla loro velocità. -deflessione elettrostatica: l' analoga deviazione prodotta su un pannello di
quale il giroscopio non ha ancora raggiunto l' orientazione definitiva. = voce dotta
andare il vascello alla banda, piegano l' albero a destra e a sinistra;
e farla defletter, diremo, con l' artimone dal dritto punto orientale or verso
fatto. piovene, 1-144: sapevo che l' avrei fatto senza deflettere dalla mia intransigenza
orizzontalmente sulla bussola giroscopica, per compensarne l' eventuale deflessione. 6. aeron.
. disus. purificare dal flogisto (l' aria: secondo le antiche teorie chimiche
piantati a certe distanze fra loro deflogisticano l' aria e la rendono innocente.
privato del flogisto. -aria deflogisticata: l' ossigeno. d'alberti, 286
sperar di acquistare al nome tuo con l' infelicissimo esercizio di ammazzar gli uomini,
lì, nello stesso luogo, sotto l' albero. quarantotti gambini, 4-191:
, 4-191: aveva spiato lidia, l' aveva denunciata a lui come se quella
sua antica grandezza molto eccellentemente ella [l' antica repubblica romana] ricopre le passate
, xxi: si dettono allo stirpare l' albero, per devozione sfogliando quello e deflorandolo
e ripudiandola, non si dubitò che l' avesse saputo prima. -per estens
: ah lingue viperee, defloratore de l' onor nostro! = voce dotta,
* florilegio, scelta 'e 'l' atto di togliere il fiore della verginità '
ma bada; è necessario riempirla con l' inchiostro fluido delle stilografiche e non con quello
. de marchi, i-653: l' acqua che defluiva dalle campagne finiva a
tutta, pari a polmoni in cui l' acqua respira affluendovi e defluendone.
attesa immortale della deglutizione, si numeravano l' ore: le ore defluivano veloci, scavando
defluivano veloci, scavando disperati abbandoni dentro l' esofago nostro. 3. figur.
alto all'ingiù. cattaneo, ii-2-296: l' inesausta copia d'aque, fornita dalle
centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati a trattenere l' acqua impedendone la dispersione e regolandone il
di tempo. cattaneo, iii-1-336: l' adda non segue col suo deflusso l'
l'adda non segue col suo deflusso l' andamento delle piogge. 3.
piogge. 3. figur. l' allontanarsi di gruppi più o meno numerosi
terra, con varco ancora aperto per l' estremo deflusso dai quartieri alti. pratolini
acque; deflusso. -al figur.: l' allontanarsi di una gran folla di persone
grandi, temporanee o permanenti, per l' azione di cause meccaniche, termiche,
si alterarono, i libri si disprezzarono, l' arti, le leggi, i costumi
de tre medeca- mente: / contra l' offeso deo dàgli dolor pognente, /
. verga, i-17: la miseria l' aveva schiacciata da bambina con tutti gli stenti
che deformano e induriscono il corpo, l' anima e l'intelligenza. landolfi,
e induriscono il corpo, l'anima e l' intelligenza. landolfi, 2-195: al
reg gendo d'ogni suo nervo l' invisibile prolungamento, farlo danzare e tremare
2. sciupare, guastare la forma, l' aspetto, lo proporzioni di una persona
avriano da tralasciare, se non quando con l' arte si potessero realmente dissimulare. garzoni
patito dal fulmine, che avea deformato l' anfiteatro. parini, giorno, i-729:
e posso che se ella fa eseguire l' altra edizione di cui mi parlò nella sua
inevitabilmente quelle edizioni a cui non presiede l' autore. cattaneo, iii-1-106: e perché
verri, i-334: la religione innalza l' uomo, e lo accosta all'essere supremo
all'essere supremo; la superstizione degrada l' essere eterno, lo deforma, lo
, rendere in parte diverso; turbare l' animo, il volto; perturbare (
, xviii-3- 1039: divenne una moda l' immaginare costituzioni, copiare o deformare le
bisogno di deformarli moralisticamente, porgendo insieme l' attenuante dei tempi orridi e della preistoria
preistoria. boine, ii-158: finché l' ambigua tensione delle energie morali, contorse
che, da quando il figlio aveva l' uso della ragione sino a poche ore avanti
4. figur. tradire il pensiero, l' opera altrui, esporlo in modo inesatto
fine, il redattore del quattrocento e l' amplificatore d'* erasto 'acconcian
oggetto secondo la sua particolare illuminazione e l' influenza che su esso possono avere gli
e c'è chi vola senza lasciar l' orma. / sì! sì..
pascoli, i-45: la nostra anima (l' anima, intendi!) si deforma
stu parich, 5-118: l' albergo tremava sotto la sferza del vento
deformata, sf. linea secondo cui l' asse geo metrico di un
e così sanguinose sedizioni, che oltre l' uccisione degli uomini ne restavano in molti
cui per cotanti anni era stato egli l' ornamento, l'amore, l'ammirazione.
anni era stato egli l'ornamento, l' amore, l'ammirazione. giordani,
stato egli l'ornamento, l'amore, l' ammirazione. giordani, ii-50: voi
cavaliere o altra persona, se non l' avrà ferito, si condanni in due
un testo letterario); che corrompe l' animo; che turba e trasforma l'
l'animo; che turba e trasforma l' ordine naturale, la norma. f
quelle fattezze così belle, che traspiravano l' ammirazione dalle composizioni ispane. tommaseo [
« inganno della novità », deplorando l' ambiziosa solitudine d'ogni immagine deformatrice.
. comisso, 7-102: ebbi anche l' impressione che tutti fossero intristiti dopo che
della quale tutti sono persuasi esserne causa l' assenza delli prelati dalle sue chiese.
una venerazione per tutte le deformazioni che l' esercizio di un'arte
oggettivo. soffici, iii-597: con l' accentuare di molto la loro schematicità geometrica
ancor che la fortuna ria / così deforme l' avesse ren- duto / da essa sola
/ deforme di canizie, / e l' anima già doma / da i casi.
pea, 7-46: versavo a fontanella l' acqua della ramaiola, sulla testa deforme
la fé vien manco, / che sia l' infame bue di vita privo, /
una certa razza di cani quando ha l' orecchie non tagliate. settembrini, iv-35
, / dal digiun lungo e da l' immenso ardore / refrigerio e pietà languendo
2. sformato (un oggetto: per l' uso o per cattivo gusto o per
lava, / che di lontan per l' ombre / rosseggia. fogazzaro, 2-195
, 9-112: sarà opportuno soggiungere che l' urbanità è cosa profondamente diversa da quel
deformi cadaveri. foscolo, iv-448: l' amico tuo cadrà deforme e abbandonato cadavere
avuto presente, per lungo tempo, l' immagine di quei cadaveri deformi, e avran
passione); vizioso, corrotto (l' animo, i costumi, il comportamento
col riformar la vita deforme, co- l' ammendar i pensieri falliti, col correggere gli
oh perfido e deforme / genio del- l' uom! difforme / tu il mondo festi
noi agitiamo con la parola e con l' anima, non lascia mucchi d'ossa biancheggiare
de bosis, vi-1227: nel cuore è l' angoscia, / unghiuta; ed il
zinano, 8-m: tosto conosce ognun l' atto deiforme / del tremisene e in suo
deforme e schifoso quel che ci ammaliò l' appetito, allora con fidanza prediciamo che
, ritornava frequente al pensiero, e l' intorbidava. aleardi, vi-568: un
sempre con una caterva di mostri, l' uno più orribile dell'altro, e riproducentisi
uno più orribile dell'altro, e riproducentisi l' uno dall'altro sempre più deformi?
deforme la foglia / simmetrica fugge, l' àncora più / non la tiene.
, i-851: ed osserviamo ancora come l' assuefazione e l'uso ci renda naturale
ed osserviamo ancora come l'assuefazione e l' uso ci renda naturale, bella,
republica piena di splendore avanzerebbe di molto l' altre città della europa; la quale
cavillazoni, ha dissipato in uno momento l' onore di tutte le vittorie acquistate.
del nostro ingegno. cesarotti, i-347: l' abitudine rintuzza il senso, non meno
del regno dell'arte si trova solo l' informe e il deforme. bartolini, 1-106
il deforme. bartolini, 1-106: è l' acre piacere del deforme che piace alla
, giudicando meno insofferibile la morte che l' agonia? = comp. di deforme
deforme. deformità, sf. l' essere deforme; aspetto de
: il difetto stesso che deturpa l' aspetto di una persona. sacchetti
capo foderata d'indisia, che pare'l' erba luccia, ed era troglio, o
benché somma deformità arrechi ad una donna l' essere sdentata, calva e senza naso
deformità d'occhio più assai che non l' operazione vecchia fatta coll'ago tondo per la
che il finto sia reale, e l' incredibile non si può far credere.
bella, quando sono al buio, perché l' oscurità nasconde le mie deformità. fucini
-di cose. cesarotti, i-228: l' avvenenza o la deformità eminente d'un
la deformità eminente d'un oggetto asperge l' altre parti della sua qualità dominante e
deformità. 2 » figur. l' essere moralmente turpe, riprovevole; difetto
; vilipen- sione, però che fa l' uomo tenere vile; deformità, cioè
essere e di rianimare il sentimento e l' uso delle passioni, e di abbellire
, e di snudare con generoso coraggio l' abuso e la deformità di tante altre
deformità di tante altre che, adulando l' arbitrio de'pochi o la licenza della
ed inutile contro il cielo di dolore, l' esile fustolo che già si adacquava per
le vostre legioni. 3. l' essere informe; ciò che si discosta da
. foscolo, xvii-215: e questi caratteri l' autore deve desumerli dalla esperienza quotidiana del
i venti; nella terra, togliendone l' erbe e frondi, ec.;
cattaneo, ii-1-156: tutti sanno che l' arco di azzone che ci sembrava una
tr. [defraudo). privare con l' inganno di ciò che è dovuto;
uno ritiene di meritare (ordinariamente con l' oggetto della persona; ant. e
ant. e letter. anche con l' oggetto della cosa). -anche con
stravolgerai dal povero. e non dispregerai l' anima affamata, e non crucciarai il
fusse ben la stessa poesia, / che l' onor loro in parte non defraudi?
defraudi? caro, 4-537: a tutte l' ore / del mio figlio sovvienimi,
del mio figlio sovvienimi, e de l' ingiuria / che riceve da me sì
a petizione d'alcuni teologi, quali l' awertirono che nel terzo capo della dottrina,
più nascosta. si * defrauda 'l' operaio delle sudate mercedi; si 'froda'
d'azeglio, 1-161: potei avere l' ineffabil gioia di vedermi presentare l'arme
avere l'ineffabil gioia di vedermi presentare l' arme dalle sentinelle, e di girare fino
albori il castaido era venuto a spalancare l' uscio, per svegliare i pigri,
con un pugno di mosche, mentre l' eredità di don blasco doveva toccare tutta
,... benigna stella non l' aveva defraudata nemmanco de'rimanenti capi di
. deludere, rendere vana la speranza, l' attesa, il desiderio. bibbia
. bibbia volgar., v-620: l' empio sarà preso dalle ini- quitadi sue
prevenuto / termina gli atti nostri e l' opre chiude. menzini, iii-285: pure
s. maffei, 6-244: essendo l' ingiuria fra'greci delitto pubblico,..
defraudare), agg. privato con l' inganno di ciò che è dovuto, di
. che defrauda, che sottrae con l' inganno. -anche al figur.
defraudazióne, sf. il defraudare, l' essere defraudato; frode, inganno;
forme con il part. pass, e l' aus. essere; per la
mi dice, / venus pregando e l' alto giove poi / elena viva tornerà con
che iera bruto: / che quando l' omo a sesanta ani era zonto, /
per dover poi / perdere il corpo e l' anima in un punto; i e
fragile è defunto, / che tra'l' uom del sepulcro e in vita il
, ix-975: anzi abatti ciascun quando l' hai giunto / e nel maggiore stato
giunto / e nel maggiore stato ha'l' uom defunto. cieco, 3-6: se
cieco, 3-6: se gli altri a l' aiutar saran sì pronti / io mi
morte di quel buon uomo, subitamente l' anima di quel buon uomo defunto fu
caterina de'ricci, 451: per l' anima del figliolo defunto s'è fatto,
defunto. vico, 389: l' erede vien ad esser un legato, il
, 2-427: scopriva che nel defunto scultore l' ar tista era esistito fino
tista era esistito fino all'abbozzo e che l' accademico era sempre intervenuto a distruggere l'
l'accademico era sempre intervenuto a distruggere l' artista. landolfi, 7-68: non
intendente che, non per sparlare del- l' amministrazione del defunto zio, si è già
-sciolto dal corpo (lo spirito, l' anima). monti, 16-649:
anima). monti, 16-649: l' onoreranno di funereo rito / e di tomba
43: in tanto dolore s'è occupato l' animo pure in pensare lo volto e
facoltà di potere oltre a questo liberare l' anime de'defunti dalle pene del purgatorio.
vita privo. sarpi, iii-358: l' arcivescovo di lanciano raccordò che, trattandosi
sul cuore. verga, ii-73: l' autunno muove sulle aiuole infiorate, e i
che ci resta, / e loro è l' ombra che dà peso ai nomi.
, 26-9: di'ove s'appunta / l' anima tua; e fa ragion che
, i-178: ogni cosa pianse eccetto l' onore defunto; e a diritto, ché
amore. idem, i-693: ne l' aria fluttua e s'accende / quasi il
perdute, le preghiere i vane, l' audacie folli, i sogni infranti, /
congiunto / su per lo monte che l' anime cura / e discendendo nel mondo
mala degagna / che gli ha messo l' insagna en su le guanze, / con
. genere di insetti del l' ordine collemboli, a cui appartiene la degeeria
settentrione, / imbestiati degeneramenti / de l' oriente, al guizzo de la fioca /
di quanto vive sotto il cielo, fuorché l' uccel proprio del paese ove erano.
stato di riflessione è contro natura, che l' uomo medi- tatore e sociale è un
. s. degli arienti, 162: l' animo suo non sarebbe mai degenerante dal
e si corrompe intimamente, disgregandosi (l' aspetto fisico di una persona, un'
un concetto di governo imperiale di cui l' avventura d'antonio in oriente fu poi
farebbon [le pecore] forse col- l' andar del tempo degenerare e imbastardire. p
vertute del cavaliero da la grandezza de l' animo de la matre non degenerare.
da progenie illustre, / che da l' umanità quasi è diverso. sarpi, vi-
idee, instituzioni e costumi alteravansi, l' uomo degenerava e scemava. michélstaedter,
, / alzò il schidon con tutto l' animale. anguillara, 11-109: il pronto
v. s. m. i. l' uffizio fatto da lei per me da
disperazione. pallavicino, 1-145: degenererà l' universo in un bosco di assassinamenti, in
: troppo alta ci sta nel cuore l' idea della poesia, perché non dobbiamo
: il suo giogo è leggiero: è l' uomo quel che vuole, e mezo
prestazioni] vennero crescendo, a misura che l' ammini- s trazione degenerava verso la forma
nettarla, perché se gli levin dinanzi l' altre erbe che la degenererebbero. abati,
a sé il « delinquente congenito; l' uomo epilettiforme »! vede le stigmate degenerative
il primo suppone la degenerazione compiuta, l' altro la suppone in progresso. foscolo,
, gli oziosi: la noia e l' avidità li rendono malvagi. questa classe
com'è noto, assai spesso chiama l' età sua degenerata dalle forze de'tempi
iii-32-109: ha sostenuto la tesi che l' umanismo... si rivolgeva, non
, ma contro la degenerata scolastica e l' averroismo. soffici, v-1-28: tante altre
alterazione di polso m'ha disagiato; ma l' occhio è malamente condotto per la rottura
violento di rompere a forza di schiaffi l' immobilità fastidiosa e ambigua di quegli occhi
degenerazióne, sf. il degenerare, l' essere degenerato; passaggio da uno stato
endocellulari. 2. figur. l' allontanarsi dalle norme che regolano la vita
col valore di raccomandazioni etiche, l' attività politica, scientifica, artistica);
gloria applicandola a grandi ingegni; e l' ho riguardata soltanto nelle sue naturali e
sistema capitalistico. alvaro, 7-174: l' infanticidio è imo di questi drammi.
vesti che erano dei cenci, mostravano tutto l' orrore della lunga povertà, della lunga
fattori morbosi o ereditari, fanno deviare l' individuo dal suo tipo normale; anomalia,
convertito in una sostanza che, come l' amido, dà una reazione a contatto
, dà una reazione a contatto con l' iodio, si ha la degenerazione amiloidea)
carnivoro contro gli ammazzatori degli animali, l' episodio della cuccia, quel continuo richiamo
una tavoletta « per grazia ricevuta » l' immagine del beato papini che piomba
degeneri, i fastosi / palagi, l' ozio, i carnovali e il sonno.
s'avevano ancora indizi d'ulcerazione; l' adesione stessa del tumore agli organi essenziali
. cicognani, 13-556: vedeva [l' infermiera] nella degente la protagonista d'un
appariva maturo per le somministrazioni postreme: l' etemità, medichessa infallante, era già
degènza, sf. periodo di tempo che l' amma lato trascorre a letto
, le tre o quattro volte che se l' era trovata accanto al letto, durante
grazie all'interessamento del comandante, sia l' operazione che la degenza sarebbero state a carico
la degenza sarebbero state a carico del- l' axmninistrazione militare. 2. locuz
usignolo da lusignolo: ed è l' opposto di agglutinazione). =
un lato della galea col capo sopra l' acqua per ascoltare dimorava, s'addormentò e
più. stasera don luigi gli somministrerà l' olio santo. jovine, 28:
. il deglutire, finghiottire; l' atto fisiologico con cui il bolo alimentare o
fra giordano, 5-147: dovemo ornare l' anime nostre e farle belle, acciocché fossimo
dante, par., 32-72: l' altissimo lume / degnamente convien che s'
per la quale tu degnamente possi adomandare l' amore d'alcuna savia donna. collenuccio
con molte lacrime onorando la fede e l' amore del suo buon balio, la
regente sentissi così commuovere che, temprando l' affetto con la gravità propia di sì gran
inverso il reo e di disdegno contro l' attore. alfieri, v-1-731: le
le trecce della sua bimba, onde non l' avrebbe più figurato degnamente fra l'altre
non l'avrebbe più figurato degnamente fra l' altre garzonette all'uscir dai vespri.
la giovinezza / già de la patria medita l' onore. imbriani, 2-79: di
e'non ti basta aver disobbedito / l' abate, che ancor batti il sagrestano
il fio. tasso, n-iii-1000: l' invidioso... si duole di tutte
non sente dolore, ma gode de l' altrui male. bruno, 3-156: degnissimamente
da que'beni che non fanno migliore l' animo. segneri, ii-411: avea lo
mai; né de li beni eterni / l' altissimo degnò se non coloro / che
di grado tale, / se non l' alto favor che mel concede. d.
indegnità mia non lo dovessi sperare, l' amabile gentilezza del bertola non rigetterà l'inculta
l'amabile gentilezza del bertola non rigetterà l' inculta offerta di un giovanetto, che
in animo essere debito degnare et onorare l' età. lorenzo de'medici, i-112:
/ onde chi non degnollo ed or l' incolpa, / conosca il torto e la
'si dice quello che facilmente accetta l' invito. giordani, iv-119: o tu
grasia e onore tanto fatto m'avete, l' umel persona despetta mi'accogliendo e degnando
io per ogni modo assai agevolmente nel- l' animo, attribuendolo a qualche mio segreto merito
intr. (con la particella pronominale e l' aus. essere). consentire,
a baciare il piede al re secondo l' usanza regale in simili atti. rollone
11 piede del re e alzandolo se l' accostò a la bocca e baciollo.
. senza la particella pronominale (con l' aus. essere o avere).
occhi a me, che già scendea tra l' ombre, / chiudere, né compor
discutere le sue opinioni, perseguirlo con l' ironia e col sarcasmo, questo non
se degnano d'accogliere il saluto e l' ossequio, lo fanno con un'albagia
da barberino, 1: pregava lei [l' onestade] che, per onor di
, / sia lunge all'or da lui l' aratro e 'l bue; / per
volte si va in luogo che altri non l' are * stimato. cammelli, 298
caporali, i-65: ma costei [l' invenzione], che a pochissime persone /
non si degna di due lire, e l' anno passato si degnava di meno.
/ non sapei tu che qui è l' uom felice? trattato di ben vivere,
. benigno, misericordioso. meditazioni sopra l' albero della croce, 1-6: nel secondo
. il degnare, il degnarsi; l' atto o il comportamento di chi acconsente
alberto, 109: te, a comporre l' ordinato regno / della materia sanz'ordin
ugo di balma volgar., xxi-833: l' atto di questa sapienzia sospende i sensi
segneri, ii-411: tanta in lui fu l' umiltà della degnazione, e tale a
delle monache, a fissare un giorno per l' esame ». detto fatto, il
maestà si degnasse di costringerci a fare l' una o l'altra cosa dannosa ai nostri
di costringerci a fare l'una o l' altra cosa dannosa ai nostri interessi..
. maledette le degnazioni imperiali! maledetta l' infame tirannia colla quale fummo schiacciati tanti
cataletto e intorno al corpo della vergine finiscono l' usato ufficio. roberti, ii-429:
.. mi sarebbe doluto davvero s'io l' avessi perduta, tant'è piena di
degnevole si dice quello che facilmente accetta l' invito. = deriv. da degnare
degnazione 'dice propria mente l' atto, sebbene prendasi anco nel senso d'
d'aspro gastigamento. leonardo, 2-92: l' uomo è degno di lode o di
rende. manzoni, 316: l' universo / seco il ripete ad una voce
, 7-70: come se tra l' ammirazione e il rispetto, di cui non
canterò di quel secondo regno / dove l' umano spirito si purga / e di
remote. / nobilissima fuga, e che l' imiti / ben degna alcun magnanimo nipote
, ii-26: il male si è che l' italia non è degna, per dio
me degna. bambagiuoli, 26: l' uom che conduce mal suo piccol legno,
/ degno dell'alto grado, ove l' han posto. sarpi, vi-3-130:
et ad unire le loro volontà per l' elezione d'un pontefice degno, e dotato
di quelle parti che potessero far sperare l' assistenza de'principi cristiani contro l'incursione
sperare l'assistenza de'principi cristiani contro l' incursione de'barbari. giannone, 1-ii-447
, per bellezza e per cortesia, l' un dell'altro degnissimi sono amanti.
è bene degno / di te; tu l' eleggesti; e basta questo / testimone
. rovani, 1-739: sapeva come l' arese di cheto e sott'acqua,
2-48: sol di te degne credo / l' imprese malagevoli e le grandi. galileo
i-366: -qual è di poro / l' indole, il genio? -è degno /
: è degno d'uomini d'alto cuore l' affrontar l'esilio, la povertà,
degno d'uomini d'alto cuore l'affrontar l' esilio, la povertà, le inquietudini
e cerchi uom degno, quando sì l' onora. boccaccio, dee., 6-10
disputazione stando le degna compagnia, or l' uno or l'altro effecto cum ridente
degna compagnia, or l'uno or l' altro effecto cum ridente voce defendere volendo,
prestantissimi cittadini. torricelli, 64: l' immensità degli obblighi miei verso l'altezza
64: l'immensità degli obblighi miei verso l' altezza vostra,... degnissimo
, 17-12: stan- nogli a destra l' un, l'altro a sinistra, /
stan- nogli a destra l'un, l' altro a sinistra, / duo satrapi,
un artista); dignitoso, maestoso (l' aspetto di una persona); bello
ancora ci è un salotto, per l' uso di quei confratelli, dipinto a quadratura
desideroso. libro di sydrac, 85: l' anima è la degnia cosa del mondo
e la stanza, preparando e ordinando l' ospizio e lo albergo, che sia degno
. buzzati, 4-374: la popolazione l' attendeva: gente povera si era sobbarcata
la pena); meritato, dovuto (l' onore, la lode, il biasimo
. tasso, 8-55: e portai meco l' arme, e lasciai cura / ch'
questo, aggiunse tullio, ben più l' effetto di tua naturai clemenza, che della
di tutte le grazie / e dentro l' altre donne benedetta / e fusti a dio
potei, / lasso!, chinar l' ingegno integro eretto, / s'ora in
tu volgi, e lieto obietto / l' ire, o donna, ti sono e
stato di molto pregiudizio mio, differendomi l' occasione di prender servitù con lei e
quando menavi così gran tempesta / con l' aspro tuo parlar di nuovo ingegno.
sarebbe il dire le cause che condussero l' italia a tanta infelicità, ma non lasce-
, dico, impiccolisce, abbassa, umilia l' animo, e gli fa ben sentire
, le prigionie, gli attestati, l' onoratezza, gli studi mi fruttarono,
pitt. diminuzione prospettica degli oggetti che l' occhio ci rappresenta gradatamente minori nell'allontanarsi
. gozzano, 973: balza in scena l' istinto, l'altro noi stesso,
973: balza in scena l'istinto, l' altro noi stesso, relegato in fondo
nella stanza, si vedeva il pavimento, l' ombra, il muro, e perfino
ma uno schiavo aguzzinato alla catena, l' eroico è al disopra dell'uomo. gianni
. gianni, xviii-3- 1065: con l' infamia dei regi, col disonore dei governi
lasci tra essi gareggiare del pari: l' opera gli animi snerva e degrada;
della lirica, ci mette innanzi in tutta l' energia e vivacità del presente. leopardi
i servigi bassi, che avrebbero degradato l' uguaglianza dell'uomo libero, la coltura
e pudicizia la donna, che degrada l' amore, che attenta alla famiglia, quegli
allevamento che degraderà il nostro pubblico; l' allevamento del perfetto spettatore. cioè del
imbarbarisce. alvaro, 14-46: avvilito, l' uomo si vendica infierendo ancora di più
deteriorarsi. vallisneri, iii-18: l' acqua di pisa,... colle
s. maffei, 5-3-406: tanto è l' amore di mutazione e di novità,
progressioni sì moltiplicate e sì impercettibili che l' occhio il più esercitato non può fissarne
che lo clima che è dallato de l' equatore sia lo magiure e lo più longo
le altezze, per le serenità, per l' eminenze, per l'eccellenze, per
serenità, per l'eminenze, per l' eccellenze, per le signorie illustrissime, colendissime
9. geogr. provocare la denudazione e l' erosione di un rilievo. =
aver toccato con la guerra e con l' invasione il fondo della decadenza, quel
deformato. pagano, iii-227: l' uomo, che non conosce i suoi diritti
, la corruzione fermenta più gravemente e l' eccesso della licenza richiede un regime più
gino fino a s. domenico. non l' ho mai trovato sì basso e sì
degradata da una febbre putrida, che l' ha acconciata in modo da volerci un
parlare, non si capiva bene se per l' ambascia o perché la parola fosse scomparsa
sentito un colpo secco d'archibugio squarciare l' aria, ripercosso in degradate oscillazioni.
uomini che il dì destinato a fare l' esperimento di entrare nel fuoco fusse concorsa
stato abbruggiato con molte ceremonie di degradazioni l' arcivescovo di cantorberì, fu sustituito in quel
hanno insegnato ad ingenue e vergini coscienze l' ultima degradazione morale, del mentire per
, o orivoli. oriani, x-14-81: l' infinita amarezza della disillusione era rifluita al
6-223: la prospettiva non dà solo l' altezza, la profondità, la larghezza
bocchelli, 11-76: si toma verso l' uscita [della chiesa], e la
« come voce si disceme », l' espressione della madre e quella del figlio
calvino, 1-141: la sera, quando l' ultima bottega è chiusa, va alla
interiezione deprecativa, che si scrive con l' aspirazione nel fine, e non nel mezzo
per segno di magnificare. qualche volta è l' istesso che ma. doh, in
deh, perdona a la vita! a l' un vent'anni / schiudon, superbi
vent'anni / schiudon, superbi araldi, l' avvenir. /... /
.. / crescean tre fanciulletti a l' altro intorno, / come novelli del
ti celi! buti, 2-563: l' autore àe finto che forese dica così:
lidi al fin ci tragge a stento. l' aurora, i-157: deh piangete meco
o loco / più non si lasci a l' importuna morte? barberini, iii-270:
71: per la decima volta or l' alpi io varco; / e il ciel
, deh, voglia ch'ella sia l' estrema! leopardi, 1-32: deh foss'
di morte / per liberarne altrui, l' amore eterno / ruppe d'abisso le ferrate
veduta interiore in questo, ho per l' addietro..., goduto, felice
n'hai predetto /... / l' hai stabilito e fisso, /.
/... / deh! chi l' effetto al tuo voler ritarda? carducci
puoi ne'polmoni, / quanti chilometri de l' infinito / puoi tu percorrere con passo
(e si usa soprattutto per richiamare l' attenzione di chi ascolta, per cattivarsene
e ha valore enfatico, a indicare l' enormità del delitto). -popolo deicida
se non vogliamo accomunare al dio uomo l' ignominia del traditore e del deicida.
delle virtù, 378: questa donna [l' avarizia] comanda cose disonestissime; ciò
tutti gli organismi viventi ai quali fornisce l' energia necessaria per le attività vitali)
volgar., 1-1-228: si sgomenterà l' avversario tuo, lo quale ora t'ha
iacopone, 85-26: non potte più l' amore mustrar fatto maiore, / che
mi pare di vedere verso di te l' aiuto e 'l soccorso divino, e per
e per esso te esaltato, e l' avversario tuo deietto, ed isvergognato. s
porre la pace, la misericordia, l' amore ove fosse ira, cupidigia, discordia
iii-136: sarebbe anzi un veleno [l' acquavite] tanto nella preservativa quanto nella
: in vulcanologia, quella che comporta l' uscita dal cono vulcanico del materiale piroclastico
la repubblica ad un perpetuo tributo con l' imperio. sarpi, i-2-8: le cose
. sagredo, 1-341: restò l' ottomano con sua maraviglia e con deiezione
quella stessa agricoltura, che aveva formato l' occupazione, la delizia e la potenza
al ben far loro e a l' usanza guati. boccaccio, viii-1-38:
. segneri, iii-3-298: si scredita l' evangelio [nelle commedie scorrette],
deificaronsi le grandi potenze della natura, l' aria, il fuoco, il sole,
, è propriamente umano pensarlo. ma l' uomo ha sentito il bisogno di deificare
vero e profondo male dove non concorra l' intelligenza, questo potere divino o demonico
luogo, una persona). l' aurora, i-172: i romani aveano deificato
: iddio è fatto uomo, acciocché l' uomo, che comprende maschio e femmina,
cioè della vergine, a mostrare che l' uno e l'altro veniva a deificare
vergine, a mostrare che l'uno e l' altro veniva a deificare. caro,
quelle virtù... le deificano l' animo. m. adriani, iii-169:
e deificando (per così dire) l' opere sue, le attribuiva alla fortuna,
vero queste espressioni della scrittura: 4 l' uomo esser fatto consorte della divina natura
è grande ingiuria a dio, che l' uomo, il quale è creatura, quasi
, quasi deificandosi, dia a sé l' onore che solo si conviene al creatore?
caduto pensiero... di vedere se l' umana alterigia, che va ogni dì
arricchirci de'doni; o di deificarci con l' essenza dello spirito santo. l.
quella dolcezza e quel giubilo che sente l' anima che si deifica e s'imparadisa
è grandemente deificata in lei, quale l' adora sempre per divina, e l'amore
quale l'adora sempre per divina, e l' amore suo verso lei è grandemente intenso
religione o troppa adulazione, o l' uno e l'altro insieme; mentre
o troppa adulazione, o l'uno e l' altro insieme; mentre che gli uomini
per te è il verbo umanato, l' uomo deificato, il peccatore salvato.
... non fossero nati, l' umanità non avrebbe storia. così l'
l'umanità non avrebbe storia. così l' uomo per non riconoscere la potenza collettiva,
come scrive cicerone. mascardi, 1-81: l' origine, da cui nel gentilesimo la
casa i propri morti soleva, e l' affetto a poco a poco in riverenza passando
fermisi al creatore suo, e dimetta l' alie sue, ritenendosi colle redine della deifica
anzi che dominar scettrata larva / su l' ombre vane de la morta gente. pascoli
. che riceve da dio la forma, l' essenza, gli elementi costitutivi.
è forma di tale beatitudine, quale è l' anima quando è fatta beata. landino
420: et dionisio... scrive l' angiolo esser ima- gine di dio.
di autorità in materia religiosa ed esclude l' appartenenza a qualsiasi religione positiva.
magalotti, i-63: simile pregiudizio si fa l' ateismo in negare assolutamente iddio, che
negare assolutamente iddio, che, vedendone l' ombra, si mette subito in disordine
non fosse un prete, lasciamo sfuggire l' epiteto, scandaloso. oriani, 11-86:
11-86: mancano dogmi, riti, l' esteriorità di una nuova religione, ma il
luogo di argomenti. roberti, v-135: l' ateo nega dio; il deista ammette
ii-4-204: non sembra quasi un'ironia l' idea di un papa, razionalista o deista
vo'dimori ogni fiata / la deità de l' alto deo d'amore. iacopone,
; ma... solo possono vedere l' umanità di cristo. zanobi da strata
sotto l' esca de l'umanitade, e 'l diavolo
sotto l'esca de l' umanitade, e 'l diavolo volendo prendere
umanitade, e 'l diavolo volendo prendere l' esca de la carne, fu preso da
esca de la carne, fu preso da l' amo de la deitade. pulci,
. pulci, 27-30: non l' arebbe alla fine difeso, / né per
pruove. carducci, 366: sentir l' arcana deità presente / le plebi de'
il perugino / scender ne'puri occasi de l' aprile, / e le braccia,
xanto / per cui la greca e l' ausonia lira / sono dei dolci carmi
deità sacra delfica, respira / per l' universo il tuo responso santo, / fonte
. tasso, 12-353: né giudico che l' azioni de'gentili ci porgano comodo soggetto
: / a chi proteo non è, l' eufrate è stitico / in oltre,
che de le molli deità marine / l' orma attenda odorosa? essa è di
in aspetto di deità, venezia riceve l' anello del giovine dio pampinifero disceso nell'
volo con un serto di stelle per coronare l' alleanza meravigliosa. panzini, iii-565:
è quella fine e preziosissima parte de l' anima che è deitade. leonardo,
diritto. panziera, 1-53: quanto l' uomo è di questa eccellentissima povertade dilettandosi
che m'è tornato bene; che se l' avesse a veder altri che voi,
e il delatore iniquo, / che accusato l' avea gli dié per servo. a
delatore. d'annunzio, iv-2-1121: l' ora del pericolo era trascorsa. non schiacciata
, i-201: lo hanno pescato con l' aiuto di un delatore. era nascosto
, delatoria. delazióne, sf. l' atto di chi compie segretamente presso l'
l'atto di chi compie segretamente presso l' autorità politica e giudiziaria opera di delatore
lettera a. marino, i-76: danneggiare l' anima che mai non muore, sì
.]: chiamasi 'inchiostro delebile 'l' inchiostro comune perché può essere cancellato col
degli uomini. gatto, 1-184: l' ombra reca odore / di bosco perché
, a un privato), l' esercizio delle proprie funzioni; il
il quale la prova deve assumersi e l' udienza di comparizione delle parti per la
con cui il parlamento demanda al governo l' esercizio della funzione legislativa per una determinata
atto con cui un'autorità amministrativa devolve l' esercizio di sue funzioni a un'altra
un soggetto conferisce a un altro soggetto l' incarico di compiere un atto nel suo
a quando il delegato non abbia assunto l' obbligazione in confronto del delegatario o non abbia
di questo. il delegato può assumere l' obbligazione o eseguire il pagamento a favore
savinio, 2-13: una società cosmopolita cui l' europa delegava a turno i suoi rappresentanti
2. cedere, affidare ad altri l' esercizio di funzioni e poteri propri o
fu delegata. ariosto, 45-113: l' imperator né qua né là si piega
al r. p. perché l' ordinasse, il quale sovente o faceva
, il quale sovente o faceva venire l' eletto a roma, ovvero delegava ad altri
del giorno. carducci, iii-7-371: l' eguaglianza, cioè, fu naturai conseguenza del
. costituzione della repubblica italiana, 76: l' esercizio della funzione legislativa non può essere
verso il creditore salvo che il debitore l' abbia vietato. = voce dotta,
delegati a combattere la religione pagana e l' eresia ariana nel popolo longobardo. -amministratore
se avevano la giurisdizione, non avevano l' ordine. 2. affidato (
sarpi, ii-129: è nulla anco l' assoluzione del sacerdote che non abbia autorità
, 7-i-101: grande fu... l' autorità de'messi regali; ma questa
se il delegato diviene insolvibile, purché l' atto non contenga una riserva espressa,
sicurezza. padula, 503: ora l' istruzione si è aperta e non vorremmo
brutti. d'annunzio, iv-2-1156: l' ispettore cortese aveva promesso di mandargli un
impiegati che spesso alla vostra volontà sostituiscono l' arbitrio loro. carducci, iii-19-341: il
in quel solo distretto, ma in tutta l' istria; ed era qualcosa in tutto
istria; ed era qualcosa in tutto l' impero, perché era stato mandato al
. 5. dir. internaz. l' insieme dei rappresentanti che uno stato invia
a un congresso internazionale. -anche: l' organo diplomatico con cui uno stato mantiene
. dir. can. delegazione apostolica: l' ufficio di delegato apostolico (v.
cui il sommo pontefice affida ai giudici l' esame di affari ecclesiastici straordinari.
delegazióne, sf. il delegare, l' essere delegato; delega. -delegazione legislativa
-delegazione canonica: atto con cui l' autorità ecclesiastica, titolare di un potere
parte ad altri, mediante mandato, l' esercizio del suo potere. guicciardini
in tal caso cadono i dubi sopra l' invalidità di questa delegazione. d'azeglio,
: era nella coscienza pubblica d'allora l' idea che a roma era dato dal
, 1-655: dicesi 'delegazione di funzioni'l' atto col quale un uffiziale pubblico incarica,
legge ordinaria. ibidem, 78: l' amnistia e l'indulto sono concessi dal presidente
ibidem, 78: l'amnistia e l' indulto sono concessi dal presidente della repubblica
che le hanno elette o nominate; l' insieme dei delegati; commissione, deputazione
.. per recarle le condoglianze e l' ossequio della cittadinanza patriottica. silone,
. stor. negli antichi stati italiani, l' ufficio incaricato dell'amministrazione di una determinata
un terzo a ricevere in suo luogo l' adempimento da parte del suo debitore di
'delegazione'. è un atto per cui l' antico debitore assegna o al prio creditore od
altra persona che prenda su di sé l' obbligo di soddisfarlo. boccardo, 1-655:
: chiamasi 4 delegazione di pagamento 'l' atto col quale uno dà al suo
fino a quando il delegato non abbia assunto l' ob- bligazione in confronto del delegatario o
dispone di entrate tributarie, per cui l' ente che ha ricevuto il mutuo ordina
che danneggia la salute, che rovina l' organismo, che provoca la morte; malsano
non possono assolutamente accordarsi, che anzi l' uno è deleterio dell'altro. raffini
certo deletto quando, nel praticargli con l' esercizio, si conoscessero quelli di più
nel fare il deletto, la preferenza l' avranno i volontari; esauriti questi,
. berni, 27-3: vedete se l' intendon sanamente, / se il lor
gente / che si crede ogni cosa che l' è detto. = voce dotta
/ che da una maga delfica insepolta / l' arte di presagir principio avea. alfieri
sacro ad apollo. -delfica pianta: l' alloro, sacro ad apollo. dante
poeta, / colpa e vergogna del- l' umane voglie, / che parturir letizia in
te da canto, / rosee ne l' orrida / compagnia nera, / mena licoride
nomato divinaste, / o sùpplici, l' evento lacrimevole? / masticare solete voi l'
l'evento lacrimevole? / masticare solete voi l' amara / foglia del lauro delfico?
targioni tozzetti, 12-1-121: vi scopersi senza l' aiuto di microscopio molti minutissimi lombrichi trasparenti
, ed altre se ne coltivano per l' eleganza de'loro fiori. il genere
fanno segno / a * marinar con l' arco della schiena, / che s'argomentin
i dalfini, quando vengono notando sopra l' acqua del mare, appressandosi alle navi
de'dalfini e de'gran tonni fuggire da l' impia tua furia. poliziano, st
caro, 5-835: i delfini / per l' ionio scherzando o per l'egeo /
/ per l'ionio scherzando o per l' egeo / fan giravolte e scorribande e tresche
d'onde e'vengono, et intorbidando l' acqua promettono sereno. marino, 318:
ulteriore. stuparich, 5-38: simone, l' esperto pescatore di donne, s'era
disinvolta. dove se n'era andata l' impressione d'antipatia, il tono quasi
che consiste nella spinta delle braccia sopra l' acqua mentre le gambe unite battono in
mentre le gambe unite battono in basso l' acqua (come una grossa coda)
una grossa coda); impegna anche l' addome e le reni, imprimendo un
avanti delfinotti! oggi si combatte per l' onore del « dagli! ».
veniva designato, nella monarchia francese, l' erede al trono. m.
era loro. collenuccio, 282: l' esercito suo condusse sino in asti luigi delfin
un baron di molta fama / entra [l' invidia] nel cuor, che del
delfino. gemelli careri, 2-i-189: l' altro appartamento, che s'appella della reina
una ringhiera separata, dietro il re e l' assemblea, col delfino, colle dame
grandezza, situata fra il cigno e l' aquila. anguillara, 11-83:
quivi mentre era il sole alto ver l' austro, / che per lo cielo era
accesa / di cinque stelle, e l' aquila superba, / e 'l guizzante
cannone] è ricco di metallo, se l' anima è parallela, se il focone
tutte in quei colori / onde fa l' arco il sole e delia il cinto
, da dèlus, gr. afjàoc, l' isola dove, secondo il mito
/ deliaca terra il cielo e l' aure e tacque / prega benigne,
alla sua mensa poi fece venire / l' orrendo mostro da l'infemal grotte, /
fece venire / l'orrendo mostro da l' infemal grotte, / che gli rapisce
di ape che sa convertire in dolcezza l' austerità che da talun fiore va delibando.
iii-361: delicate maestre, / che spiate l' interno / de l'erbette e dei
/ che spiate l'interno / de l' erbette e dei fior, veloci e destre
e poiché a sorso / a sorso l' ebbi delibato, or s'abbia, /
buoni estimatori dell'opera mia mi fanno l' onore di credere ch'io stia tutto il
al figur. arici, i-312: l' industre fontanier diverte in largo / e
da vergini man colti: / perché l' orezzo di quel mobil velo, / che
all'amore. tommaseo, i-509: quando l' uomo sia giunto a certa età,
lo sguardo quelle memorie sparse, come l' occhio da un'altura discende per gli
: dissero alcuni, che catilina dopo l' arrìnga li costringesse a giurare con orri
/ poggin più ad alto che per l' aria i nibi, / e come de
, e avi damente / l' estreme note delibar talvolta / all'anima ne
mia: io delibo nel segreto del- l' anima la voluttà della tua. rebora,
di speranza e si corona / o l' abitudin sonnolente ciba / e la fatica
e la fatica benigna ritrova / o l' amore dimentico cova. cardarelli, 1-54
conoscenza (per lo più senza approfondire l' argomento). paruta, 5-1-5:
tasso, 8-6-473: e tu de l' alma tua languida a morte / il rimedio
. foscolo, xi-1-260: avendo voluto l' algarotti, sapere e scrivere di troppe
su i cari labri fiore de l' anima / e intraviste ne'baci / interminate
, v'è luogo a lusingarsi che l' impegno possa essere ascoltato. panzini, iv-186
lamo volgar., 1-30: l' imo lato di questa santa e gloriosa
ragioni m'informaro: de le quali l' una fu lo proprio amore di me
s. v.]: 'deliberamento'. l' atto con cui si dichiara negli
tengono in luogo accessibile al pubblico, avanti l' auto rità all'uopo delegata
del popolo in aristocrazia naturale, mediante l' incivilimento, e dell'aristocrazia naturale in
deliberanti o consulenti. einaudi, 1-58: l' ente od autorità preposta all'esercito comune
/ guarda uscita ed entrata, / l' altezza e la ferrata, / e s'
la resoluzione. tasso, 1-33: l' approvàr gli altri: esser sue parti dénno
/ che dubitar, non giudicar sa l' uomo. / deliberar pur deggio. leopardi
nel deliberare, e mille ritegni nel- l' eseguire. fogazzaro, 4-24: poiché avevo
ch'alcuna cosa ella non sappia / de l' amor tuo più certa. testi,
di ridurle a certa congregazione che avesse l' ultima ed inappellabile podestà di determinare. alfieri
58: ogni cosa si debbe deliberare con l' amico; ma prima debbi eleggiere sì
bocchelli, 13-139: quando si tiene l' arengo per deliberare le cose del comune,
a intimidire i minori, a che l' arengo rimanga deserto o voti come voglion
delle repubbliche. leopardi, ii-234: l' abito della prudenza nel deliberare esclude ordinariamente
cosa di grande importanza, non servava l' ordine antico di domandare il parere di
del tutto. fogazzaro, 7-61: l' inconsiderato don paolo ne capì nulla e
rifl. fra giordano, 5-321: l' usura è peccato mortale e mena al
facilmente, interponeva [il pontefice] l' autorità sua con gli elettori dell'imperio
e perché dilibera egli il corpo e l' anima a perdizione ed a perdurabile dannazione
perdizione ed a perdurabile dannazione per raccogliere l' avere terreno? 9. intr
/ e facciace parentato, ch'eo l' ho preso ad amare ». boccaccio,
andasse egli capitano del detto luogo de l' aquila. cantari cavallereschi, 135:
e pio, / quando gli altrui e l' ardor suo bilancio. p. del
-con la particella pronominale e con l' aus. essere. michelangelo,
'ntelletto derizzar sua libra / a schiarir l' accidente, e poi delibra / al cor-
anzi sostenere qui un poco di tempo l' asprezze della religione, che avere poi
, 1-52 (i-607): con l' aiuto di dio ho deliberato come meriti d'
-disus. con la particella pronominale e l' aus. essere (e ordinariamente esprime
e inteso la fama e la persona e l' altre cose d'uno nato di soavia
. storia di stefano, 1-7: l' imperatore, che zià vechio non era,
sostenere le fiamme amorose, di scoprirle l' amor suo. bracciolini, 14- 17
e che già mai / non tornerà l' occasion ch'a questa / s'agguagli.
tosto sia da appigliarsi parte, tra l' utilità, e l'onestà; che non
parte, tra l'utilità, e l' onestà; che non ha il mondo altra
, v-50: so per indubitato che l' accademia della crusca ha tenuto adunanze segrete
im- provviso d'assalire quegli istessi che l' avevano cacciato. menzini, ii-296:
angioe e 'l conte d'universa fecero diliberare l' aringo. simintendi, 3-11: lo
il ciel si tace, / e l' aer si delibra; e già si vede
. marino, 15-11: fuggon per l' erba liberi i ruscelli / poiché 'l
1-7: conviensi che molto sia fatta l' unzione e bagno con quelle cose,
volgiti a me, signore, e delibera l' anima mia; e fammi salvo per
antico / de le mie colpe e de l' usanza ria / ch'i'temo forte
dio è corona di verace sapienza, dilibera l' anima da morte.
171: questo fue quello che diliberò l' assedio da tebe. 10.
appalto). monti, vi-431: l' affitto è stato deliberato ad un certo
mascalzoni per mille e seicento, netti per l' abbazia. tommaseo [s. v
e de la libra, / fanno de l' orizzonte insieme zona, / quant'è
che 'l cenìt inlibra / infin che l' uno e l'altro da quel cinto,
inlibra / infin che l'uno e l' altro da quel cinto, / cambiando
altro da quel cinto, / cambiando l' emisperio, si dilibra, / tanto,
o è mercé. cavalca, 20-28: l' uomo non può diliberatamente nuocere al prossimo
vero del giudice, perché deliberatamente fa l' omicidio, ma questa vergine non lo
da cui non mi riuscirebbe di ritrovar l' equilibrio. la via ormai è questa
via ormai è questa: segnata. e l' ò scelta deliberatamente. moravia, i-414
consapevolmente. paleotti, l-n-384: dovendo l' uomo operare secondo la natura sua,
per la perdita del potere, per l' andare a vóto i disegni ambiziosi d'uomini
ridire? perché le guardava deliberatamente per l' ultima volta. b. croce,
fa ciò che i tuoi uccelli divinano. l' indovino, siccome l'uom dice,
uccelli divinano. l'indovino, siccome l' uom dice, deliberatamente prese il rasoio e
9-262: sta il fatto che, fra l' imo e l'altro di quanti più
il fatto che, fra l'imo e l' altro di quanti più deliberatamente esplorano il
, ammonire ed essere ammoniti, e l' ammonimento fare diliberatamente e non villanamente,
, 1-988: si accendono, durante l' incanto e il succedersi delle offerte,
deliberazioni estreme. tozzi, iv-247: l' impazienza del mio stato d'animo deliberativo dipende
molti aiuti e adornamenti, estimò che l' officio del par- ladore sia sopra tre
rivolgerlo dove per noi si brama, l' ischerzare non avrà luogo. muratori, 5-i-58
, 29: ora stabilito tra i congiurati l' ordine dell'esecuzione in questo modo,
. foscolo, xiv-93: ne impresi l' edizione non solo per confortare il mio esilio
, la sua morte deliberata, e l' apologià ch'egli fa del suicidio fossero
tengono loro cammino inverso quello luogo che l' uomo appella mongibello. testi fiorentini,
affrontare quella guardia; la quale, veduto l' animo mio diliberato e che andavo alla
deliberata, in camiciolina, mi lavavo con l' acqua che alla faccia pareva vetriolo.
faccia pareva vetriolo. bocchelli, 6-504: l' uomo è naturalmente omicida, ma più
menti loro, e diliberati al combattere, l' uno ammazzò se stesso, e l'
l'uno ammazzò se stesso, e l' altro il figliuolo. castiglione, 281:
sp., 38 (670): l' erede, giovine scapestrato, che in
a mezzo prezzo; ma voleva i danari l' uno sopra l'altro, per
voleva i danari l'uno sopra l' altro, per poterli impiegar subito in consumazioni
volta che la meschina risurgeva sopra l' acqua, la sorella le gittava una
attento esame; scelta, decisione; l' argomento, la questione stessa deliberata o
boterò, i-104: nelle deliberazioni de'prencipi l' interesse è quello che vince ogni partito
andreina. 2. ant. l' esame, la riflessione, le considerazioni
fra le quali a mio giudicio è l' amore; percioché l'elezione presuppone necessariamente
mio giudicio è l'amore; percioché l' elezione presuppone necessariamente la deliberazione fatta con
; ma ne la volontà o ne l' azioni volontarie non è necessaria la deliberazione o
il consiglio, e possono esser fatte senza l' uno e senza l'altro e quasi
esser fatte senza l'uno e senza l' altro e quasi a l'improvviso. davila
e senza l'altro e quasi a l' improvviso. davila, 339: essere cosa
144: quando tra la mala volontade e l' atto o vero la mala operazione hae
tempo, sono due peccati mortali: l' uno la mala volontade, con consentimento
e diliberazione fermata a volere lo male: l' altro l'atto di fuori, o
a volere lo male: l'altro l' atto di fuori, o vero la operazione
con grande diliberagióne. ottimo, ii-258: l' ira ch'è con deliberazione, se
solamente a roma, passò con tutto l' esercito nel regno di napoli e in preda
medesima. tasso, 11-ii-331: eccoti l' effigie e l'imagine del perfetto ambasciatore;
, 11-ii-331: eccoti l'effigie e l' imagine del perfetto ambasciatore; a la quale
. monti, i-5: se iddio dà l' inclinazione per una scienza dà anche la
anche la forza per praticarla; che l' avvocatura è senza paragone più pericolosa della medicina
che infine era ¦ debolezza di giudizio » l' opporsi a questa mia deliberazione. foscolo
, xiv-11: in quanto poi a l' ode per messa, imprimetela, bruciatela,
dono di consiglio, per lo quale l' uomo ha grande avisamento e gran deliberazione
da imola volgar., i-32: l' ultima guerra, come dice tito livio,
il momento del processo volitivo in cui l' uomo considera e valuta e subisce i
pallavicino, 1-108: il più delle volte l' agente libero nelle sue consigliate deliberazioni siegue
bilaterale 'è la signoria che ha l' uomo della sua stessa volontà, quella
il cielo che presto questa alternativa occupi l' applicazione e le deliberazioni del ministero.
88: tenendo per fermo che penetrato l' avviso per mezzo suo ch'era stato
era stato presente alla deliberazione, riuscirebbe l' assalto di san marcello non solo vano,
legge, lo statuto, la sentenza o l' ordine che viene costituito mediante tale provvedimento
avendo il papa publica to in concistoro l' ultima sua deliberazione alla guerra, gloriandosi
sì gloriosa e sì giusta, con l' uso solo della quale ogni qualunque deliberazione
munge / con la sua lingua e aguzza l' unghione, / e col capo
capo alto, quale innanzi punge, / l' occhio girando, fa dilibrazione. g
viaggio, sempre ti seconderò, come per l' addietro, con ogni mio potere.
. 3-51: « fate così » disse l' ispettore. « scaricate duemila lire nella
venne a deliberazione di voler insieme con l' arte adoperare la forza, e frenare la
più caro saràme, / quanto l' auro ver'rame, / che saria fuor
la ragione che non sono di merito l' opere naturali? perocché non ci ha uso
le lor confine deggio scrivere, / sì l' europa e l'asia le dividono,
scrivere, / sì l'europa e l' asia le dividono, / che da niuna
vi-40: la libertà... toglie l' equilibrio, perché ella appunto ha questo
), tr. disus. togliere l' equilibrio, sbilanciare. - anche al figur
operi; ma viene la libertà e toglie l' equilibrio, perché ella appunto ha questo
la particella pronom.). perdere l' equilibrio, sbilanciarsi. tommaseo [s
mondo, per le quali si confonde l' animo quando su vi pensa. albertano volgar
(dilicanza), sf. ant. l' essere tenero, liscio, delicato;
, ovvero dilicanza del seme era nascosa l' asprezza della corteccia: in quella corteccia era
in quella secchezza del granello era nascosa l' abbondanza de'frutti. -bellezza delicata
imponergli fatiche e asprezze, perciocché allora l' anima prendea più fortezza e audacia,
quale s'awiluppa colle delizie e con l' abbondanzia delle deli- canze, e colla
delicanza concorron le mosche, / sì come l' api sopra belli fiori.
(121): vennero alla porta, l' aprirono dilicatamente]. capuana, 2-200
il grappolo e tagliava il gambo con l' altra, armato di una forbice arrotata a
allora passare nel sogno vespertino, su l' acqua delicatamente verde e argentea come le
annunzio, iv-2-571: ella così blandiva l' amico delicatamente, lo avvolgeva in una
è qualcosa di borghese non coerente con l' animo dell'autore, sebbene la poesia della
delicatamente lisa, levigata dal tempo, come l' ambra, sulle spiaggie, dal mare
delicatézza (dilicatézza), sf. l' essere delicato; morbidezza, leggerezza;
le pecore gentili si tosano uda volta l' anno nel solstizio di state, per far
presentimenti d'oro. armonie nascono che l' occhio coglie con la premura delle gioie
sensazione dolorosa; a sfuggirla, soccorre l' infelice. -per estens.:
, poiché si tratta di solleticar destramente l' amor proprio degli uomini, e risvegliare
dalla sua vita. sebastiano in cui l' innata delicatezza d'animo finiva sempre per
di quella gente, che s'éi l' avesse conquistata; essendo questa una di quelle
arbitrio di far trattare, ma essendosi l' altro più delicato, e che v.
lo riguarda. pananti, ii-271: l' uomo liberale ha il gusto di spandere,
uomo liberale ha il gusto di spandere, l' uomo generoso ha la passion di donare
generoso ha la passion di donare; l' uomo liberale dona con gaietà, l'
l'uomo liberale dona con gaietà, l' uomo generoso dona con gioia; il primo
me. la delicatezza in ciò supererebbe l' amore -ma non per altro che per
d'infilarmi di nuovo le scarpe. l' amico ebbe la delicatezza di voltarsi a
abitudini di chi cerca la comodità, l' eleganza, il lusso, il piacere degli
? alberti, 104: gli antichi usavano l' arco, et era una dilicateza de'
signori uscire in publico colla faretra e l' arco, et era loro scripto a laude
molle. ne'paesi sterili vi fiorisce l' industria e la diligenza, ne'fecondi
diligenza, ne'fecondi la delicatezza e l' ozio. lancellotti, 25: forse in
: mancata... la disciplina e l' educazione, si videro i giovani dati
(i-116): i nostri milanesi ne l' abbondanza e delicatezza dei cibi sono singolarissimi
uomini tanto inumani, che si mangiano l' un l'altro per dilicatezza di gusto,
inumani, che si mangiano l'un l' altro per dilicatezza di gusto, e non
, ghiottoneria. straparola, 12-1: l' accorto giovane, venuta la mattina seguente
venite, ché già vi abbiamo apparecchiato l' acqua freschissima, i legumi, gli erbaggi
, i legumi, gli erbaggi e tutte l' altre delicatezze di questo luogo. boccalini
macchina). michelstaedter, 85: l' occhio nudo vede lo stesso che il
che il telescopio o il microscopio; l' orecchio lo stesso che il telefono o
palladio volgar., 6-8: questo tutto l' anno è medicamento da fare alle pecore
ed offende / il delicato collo e l' aurea chioma. marino, 1-72: e
bocca, e il mento, / l' eburnea gola, e il delicato seno.
pianta essa! fra giordano, 1-312: l' anima dell'uomo è la più delicata
. francesco da barberino, 253: l' uomo fu fatto forte e robusto per portar
vólgar., 1-4: a conoscere l' acqua se è sana, guarda le condizioni
e delicato, / che a tutte l' ore lo vado a richiedere. savonarola,
2-43: apparve la quercia / e l' albero delle eliadi, e l'ischio dalle
/ e l'albero delle eliadi, e l' ischio dalle alte fronde, / il
di maniera che 'n tre giorni spediva l' uomo. c. mei,
macchine moderne. alvaro, 7-56: l' ingranaggio della civiltà è così delicato che basta
e d'una guerra civile per ricacciare l' uomo nella condizione più brutalmente primitiva.
delicata nebulosità. manzini, 11-27: l' attaccatura dei capelli scuri e setolosi gli
donna che sia nata, / che l' ami ligio com'i'veggio molti, /
conversazione, parlando del cardinale e del- l' altre cose, con aperta cordialità e insieme
far che non senta la nudità e l' infelicità irreparabile della vita e non inclini
alla tristezza, quando i molti studi l' abbiano assuefatto a meditare. verga, ii-202
tr'uomo, imbarazzato, esitante, guardando l' uscio e l'orologio ogni momento,
imbarazzato, esitante, guardando l'uscio e l' orologio ogni momento, rispettoso e delicato
gentili sono, nel parlare e ne l' opere, quasi com'uno specchio, appo
. crescenzi volgar., 5-33: l' acero è arbore assai grande, il quale
lorenzo sterne... per provare l' arrendevolezza della nostra lingua anche nella traduzione
lavoro. bonsanti, 2-15: mentre l' ago condotto da una mano delicata cuciva
ora come stanco poeta, a cui mancano l' invenzioni e le parole. baretti,
decoroso; elegante (un abito, l' aspetto di una persona). s
: voglio che 'l nostro cortegiano in tutto l' abito sia pulito e delicato ed abbia
volgar., ii- 347: l' uomo, che sarà tra voi delicato e
di agostino. goldoni, iv-254: l' affare è delicato, bramo esser sola;
, i-4-101: giace oltra, ove l' egeo sospira e piagne, / un'isoletta
quella, che vi si propone per l' istessa sapienza, e bontà nelle vendemmie la
di v. s. per tanto non l' occhieranno alcuni delicatucci aristarchi del nostro
certo, ma che ha subito senza dubbio l' influsso di deli cioè 1
meravigliava del no di ortensia, perché l' ingegnere, secondo lei, l'aveva sdegnata
, perché l'ingegnere, secondo lei, l' aveva sdegnata con i suoi modi;
di più vivace ingegno, così ne l' opere manuali si truova che lavorano con più
muto di un'animata statua fuori traspaia l' anima innocente e serena di un placido giovinetto
e delicatura di quello facilmente fa che l' uomo si assuefaccia al viver volentieri con
la lor candidezza e delicatura, che l' asprezza e non so che robusto che hanno
: la fronte ampia e spaciosa, l' orecchie ritonde, gli occhi scintillanti, gli
rodere, consumare, logorare (l' animo). sacchetti, 328
limite. mazzini, ii-831: l' istituzione governativa deve, a non essere
, il « pensiero » che n'è l' anima, la coscienza del « fine
delimitazióne, sf. il delimitare, l' essere circoscritto, limitato; determinazione dei
e falsificava le posizioni politiche di massa per l' artificiosa delimitazione dei collegi.
-figur. tenca, 1-167: l' arte ha uno scopo più elevato, più
, che soglion prendere i maestri de l' arte. abati, 297: tutte le
pedata del compasso, quando si delineò l' epiciclo della terra e della luna,
. milizia, ii-335: dopo che l' allievo avrà appreso a delineare francamente le
pratico, può maggiormente giovare, indicando l' inconveniente delle deduzioni soverchio assolute...
popone. onofri, 84: l' estasi vegetale, respirante / fra il sonno
foglia, apollinea. alvaro, 7-292: l' abito che ti delineava i fianchi.
sol suggetto della cosa dipinta a darle l' ultimo compimento. g. bentivoglio, 4-259
non dovesse riuscire amabile, o senza l' intenzione di renderlo tale. cattaneo, i-2-179
poeta, anche lui; dee integrare l' immagine che il poeta delinea, a
1630 viene delineato a caratteri di sangue l' orrore di questi tormenti. 3.
svevo, 2-456: ebbe per un istante l' occhio da sognatore come se gli si
viso che pregava, gli occhi fedeli, l' anima che aleggiava sulle sue labbra.
e sodisfatto e goda d'esser gabbato per l' utile che indi ne reca, fa
individuo. de sanctis, iii-23: l' italia perì perché i pazzi furono pochissimi
. xvii; e parmi anzi che l' originalità del tuo spirito spicchi più morbidamente
delineazióne » sf. il delineare, l' essere delineato; disegno, rappresentazione grafica
d. bartoli, 2-1-91: l' intrigatissima delineazione di tante migliaia di cifere
sapete benissimo, uditori, che senza l' uso delle longitudini e dell'altezze polari
longino. gemelli careri, 1-v-192: l' imperadore, veduta la relazione e la delineazione
discorso con alquanto più distesa delineazione 'l' uomo in punto di morte'. gemelli
a segno. marino, vii-340: l' ignoranza suole scusare i delinquenti. mascardi,
, 1-183: il prudente giudice ha l' occhio all'avvenire, et adopra la
oriani, x-14-229: la legge condanna l' azione ed applica una pena al delinquente
a sé il « delinquente congenito; l' uomo epilettiforme! ». vede le stigmate
circostanze che aggravassero, imporre, usando l' arbitrio con l'autorità del gran maestro
aggravassero, imporre, usando l'arbitrio con l' autorità del gran maestro, pene maggiori
o padre, che se macchiata ho l' anima, intatto ho il corpo. muoio
toccato lo schema del possibile: / l' impalcatura di montagne ancora / insite (
ognor mi sfida / quei che nul- l' altra che dannarci ha cura: / tanto
di peccati, una da rimetter e l' altra da ritenere, che perciò convenga
galeotti assegnati ai reparti, dove portano l' esempio dell'indisciplina, della delinquenza e
e 1 pazzi lucidi, nei quali l' utopia si esacerbò e si corruppe e
il pres. ind. delinquo, l' infinito, il part. pres.,
troia / a delinquere avvezza, e me l' ha scritto. / dunque non san
vietata. pindemonte, 20-16: ei forte l' alma si sentia commossa / e bilanciava
istante, / o consentir che per l' estrema volta / delinquesser le tristi; e
sé fremea. guerrazzi, 4-108: l' accusa deriva l'altra causa di delinquere
guerrazzi, 4-108: l'accusa deriva l' altra causa di delinquere dalla presunzione di
perfidia, era estesissimo il terreno sul quale l' aveano esercitata. piovene, 5-563:
si può né tenere né vendere, l' impulso a delinquere ed il bisogno prendono diverse
radice son cinque, / e prima l' ira, della quale ho detto /
stesso. caro, 6-16: l' orrenda sibilla, a cui fu dato /
delio profeta animo e mente / d'aprir l' occulte e le future cose. v
, molle nube ove celato / sia l' arco dèlio. -il sole.
sfjxio? * di deio ', l' isola dove, secondo il mito, nacquero
lascivia *, come la chiamava e l' elogiava il marino, una sensualità sospirosa
sostanze saline e alcaline, di attrarre l' umidità dell'aria ambiente, e per tal
, tramortito cadde nel pulpito, onde l' orazione rimase imperfetta. buonarroti il giovane,
, ii-99: nel chiuso mantice / per l' ingozzato esofago / tutto 'l respiro arrestasi
disordine, / eccola in precipizio / l' umana augusta macchina, / la pianta
vii-823: -ecco, signore. l' argomento è sopra i 'deliqui '.
ne'contratti elle non possono operare senza l' assistenza de'savi, così in molte
inclinati alla quiete, perché doppo raffreddato l' impeto delle sollevazioni, suole introdursi il
sostant. pallavicino, 1-181: soggiugne l' esempio di quel delirante nella città d'
informata finalmente del luogo ove si trova l' ingrato suo amante, vola per impedire
serra / poesia / è il mondo l' umanità / la propria vita / fioriti dalla
letteraria). baldinucci, 2-6-437: l' ordinario tema de'suoi deliranti discorsi consisteva
sognato il bacio, o meglio che l' avevo vissuto in quella condizione di delirante
. monti, vi-150: confondendo stranamente l' officio del filosofo con quello del poeta
dee capitanare e signoreggiare moralmente e civilmente l' italia ed il mondo, molti mi tassarono
non dico il fantasioso romanziere, ma l' utopista più delirante, il quale sogni
utopista più delirante, il quale sogni l' eguaglianza assoluta? 4. che
di sé, delirante, chiedendole se l' amava ancora. 5. in
, 1-ii-424: i suoi viaggi per l' italia e quello famoso a londra, colla
e delira. carducci, iii-20-352: l' atto quarto si apre con la figura
, farneticare. ii-406: la corte e l' aristocrazia, gli antri infernali della
con che dolce e dilettuoso inganno / l' alma fastosa e folle / pascendo ognor si
.. / parla e scherza con l' ombre, erra e delira / tormentata dal
oh gran bestialità! come delira / l' umana mente! né a guarirla basta /
invoco in lor compagnia le muse e l' amore. -figur. cardarelli
il giovene delira / e vaneggia ne l' ozio e ne l'amore. testi,
e vaneggia ne l'ozio e ne l' amore. testi, i-51: questi,
di baci. verga, ii-313: l' indegno era arrivato al punto di fare
i rai, lo sdegno, e l' ira / di febo: e l'occhio
e l'ira / di febo: e l' occhio, e 'l piè sì ne delira
genti, arme cospira / torto e l' occaso, l'austro e l'aquilone,
cospira / torto e l'occaso, l' austro e l'aquilone, / e tutta
torto e l'occaso, l'austro e l' aquilone, / e tutta quanta europa
delira. carducci, 837: maledicenti a l' opre de la vita / e de
opre de la vita / e de l' amore, ei deliraro atroci / congiugnimene
uscire dal solco '(i buoi, l' aratro), poi * lasciare la
di alterazione mentale, in cui l' intelligenza forma, senza sottoporle a
non c'era nulla di straordinario, perché l' esorbitanza e la enormità dei motti e
delle immaginazioni, sono la regola, l' ordinario, anzi la mediocrità del delirio di
spingeva, un tratto e sola, contro l' austria. fogazzaro, 2-305: si
, una espiazione e un castigo per l' uomo, in ima forma di delirio
ima forma di delirio che voleva distruggere l' essere amato per rendere definitivo, suggellato
per rendere definitivo, suggellato, irreparabile l' amore. -ciò che provoca comportamenti
e. cecchi, 2-185: si aveva l' idea d'un lento delirio della materia
un delirio di malinconia, in tutte l' università d'europa, se qualcuno.
236: ominacci impertinenti, / assordate l' aria e i venti / cogli affanni
inesprimibile quanto incredibile da chi provato non l' abbia. foscolo, xiv-229: rispondimi
foscolo, xiv-229: rispondimi con tutta l' effusione della tua anima. la tua passione
del cerebro, per cui, vegliando l' uomo, la fantasia divien disubbidiente alla
ch'ella contribuisce a mettere in attività l' immaginazione, a destare e pascere le illusioni
pascere le illusioni, a far che l' uomo abbondi d'immagini e di deliri.
mortificante. morante, i-97: verso l' alba, come avviene ai vecchi e
bianconi, xxiii-196: in quel tempo l' architettura, massime in germania, è stata
borromini] a tanto delirio? per l' invidia ch'egli ebbe contro il bernini.
anche: la manifestazione clamorosa a cui l' entusiasmo popolare dà luogo. monti
in quel giorno non sa che cosa sia l' allegrezza d'un popolo portata al delirio
nostri soldati. rovani, i-363: l' ammirazione per lei, in un periodo
un esaltamento nuovo, era un delirio. l' università era deserta. de roberto,
da quattro minuti freneticamente, e voleva l' autore, gli attori al proscenio, per
si traduce / nel delirio della luce / l' alta febbre. carducci, iii-7-119:
la lattiginosa tumescenza degli alberi, e l' erbe magre e spiumate, davvero sembrano
menti, / surse delirio di spregiar l' avita / gloria, e prepor le
loro, e questo è forma / che l' universo a dio fa simigliarne ».
diciamo deliro el vecchio: quando per l' età esce della vera via. et insomma
102: ahi, da la morte l' ultimo suggello / ebber l'alme pupille!
la morte l'ultimo suggello / ebber l' alme pupille! altri deliro / abbraccia
e tra òmero e mammella / offri l' esigua coppa al re deliro?
venia manco. rovani, ii-490: fu l' atto di un minuto secondo; ma
/ a tentar del signor lo sdegno e l' ira. d. bartoli, 24-98
in erinni cangiò, che furibondo / spiegò l' artiglio. foscolo, 1-97: il
mia la delira / credulità de'popoli: l' amore de'tuoi congiunti è mio.
facoltà di favellare, in sulle prime l' orazione loro fu come di supplichevoli;
con tanta fidanza quanta ne spirava loro l' innocenza favellarono. bisticci, 3-101:
passato fossero perdonati; e che per l' avvenire l'accuse e le querele d'eresia
perdonati; e che per l'avvenire l' accuse e le querele d'eresia si devolvessero
non conosceva il birro, non prevedeva l' inganno, non sono reo di questo infame
toglie ai suoi simili la vita, l' eguaglianza, la libertà, gli toglie i
forza legale non proteggeva in alcun conto l' uomo tranquillo, inoffensivo...
norma di diritto civile e comporta per l' autore l'obbligo del risarcimento del danno
diritto civile e comporta per l'autore l' obbligo del risarcimento del danno. -quasi-delitto
ordinamento) la prima delle categorie (l' altra è la contravvenzione) in cui
stabilita da un regime autoritario per reprimere l' opposizione politica. -delitto internazionale: crimine
. s. maffei, 6-244: essendo l' ingiuria fra'greci delitto publico, come
o con la confisca dei beni e l' esilio. benvenuto da imola volgar.
. nido eritreo, 1-125: appresso l' antichi greci i delitti capitali si punivano con