-certificato azionario: documento comprovante l' avvenuta sottoscrizione di un certo numero di
. figur. panzini, i-618: l' uomo era tutto un certificato di povertà
certezza. ariosto, 759: l' affezione e servitù mia verso quella e
138: amare iddio in tutta l' anima, è avere l'animo certissimo
iddio in tutta l'anima, è avere l' animo certissimo nella verità, ed essere
boiardo, 1-3-63: me con tutta l' armatura mia / dentro d'un fiume
insino al cuore, quello che ti cava l' anima, è el vedere che sanza
monti, iii-414: sono certo certissimo che l' infelice mio nipote è innocente. foscolo
sentì'. boccaccio, 1-47: pomena lodando l' opera sua, dimandatami del mio
punto s'avvisa; / ché del contrario l' alma genitrice / fatto certo l'avea
contrario l'alma genitrice / fatto certo l' avea. leopardi, 15-28: ella seguì
si renda com'è tutta indarno / l' umana speme. 3. sicuro
sé in altrui sommette: / ché l' uom certo di sé, vive languendo.
sepoltura. passavanti, 68: non è l' uomo certo di sé né d'altrui
/ ciascuno ed atenere / quello che l' altro vuole / in fatto ed in parole
81: ponendo il caso, che l' uomo abbia sofficiente contrizione, con proponimento
la spegne, e per cosi dire, l' accieca: non altrimenti il suono dentro
fole e strani pensieri / si componea l' umana vita: in bando / li
/ ben questo è certo: che l' amarsi è buono! alvaro, 7-27:
luce mal certo e mal sereno 1 l' aer che giù d'alto spiraglio cala.
la morte: né è più incerta che l' ora della morte. boccaccio, vii-130
patria e assicurar la vita loro per l' avvenire. d. bartoli, 38-104:
che ne fecero furono due presagi: l' uno di cortissima vita, l'altro di
: l'uno di cortissima vita, l' altro di certissima morte, se,
in grazia / da te. / e l' inferno è certo. 7.
poveri e inerti, se per caso l' erario non potesse pagare censo né capitali a
quanti insieme, tornando indietro, circuirono l' assistito, domandandogli ancora i numeri certi,
affermavano il bere assai e il godere e l' andar cantando attorno e sollazzando e il
bembo, 1-5: nel più delle cose l' uso è ottimo e certissimo maestro.
più certi e sicuri segni per discernere l' amor falso dal vero. galileo,
: sovente oggi di là dove per l' erba / giaccion del corpo mio tossa
belle cose di cui studiava l' effetto colla coda dell'occhio. oriani
indora; / chinianci tutti a salutar l' aurora. [sostituito da] manzoni
]. pascoli, 789: vanno per l' aria celestina / due nuvolette sole
/ ha aperte sull'infinito? / chinan l' ore: col sogno vanito / china
siti sta fresco e allegro [l' ulivo], e dilettasi d'esser mezzanamente
20-8: di questo umore è l' ulivo quanto qualsivoglia altro frutto per
il capo. calvino, 1-109: l' addormentato finì per alzarsi a sedere di
peregrino il fantastico cader della torre rammemorasse l' altro? chinato2, agg.
: la chinatura del cornicione non vince l' impeto conceputo dall'aria, sicché la
all'alto, di nuovo ne appuntassi l' un capo al vostro orecchio. =
.. sorge in suo luogo l' irsuto e melanconico pino che protende
2. agg. raro. che ama l' orpello, che si compiace di ima
i cori nelle navate oscure, e l' odore d'incenso, e di cero,
incenso, e di cero, e tutta l' altra chincaglieria retorica. =
colto quillo, quillo che fu su per l' aere? * e lo compagno guarda
dire operò tanto, che se io non l' avessi predicato, guai a chinchesia.
ant. cavalcatura che sa tenere l' ambio, adatta ai viaggi e al passeggio
monsignor reverendissimo, molto bella, ma l' ho lasciata a bologna inchiodata. pascoli
ferma, che ci hai stracchi. tu l' hai a cavalcar questa chinea.
pagare il solito tributo di scudi novemila l' anno, e presentare la chinea,
a cavalcarsi dal pontefice. quest'era l' omaggio, che i re di napoli e
di napoli], nel primo viaggio l' anno 1785, fervendo allora gli sdegni
. chineùccia. bembo, 7-2-141: l' altro fia una chineuccia che io ho,
, a causa dell'articolo incorporato: l' achinea, lachinea, la chinea (cfr
fortissimo di mal di testa, perché l' aria di quelle maremme m'avea messo
dosi di chinino gli avevano quasi tolto l' udito. d'annunzio, iv-2-303: [
poss'io più, se no aver l' alma trista, / umidi gli occhi
le ruvide braccia avvinto a stretto / l' ispido labro per baciarlo stende. d.
, 37-42: senon che quanto era l' umiltà nell'uno al volerlo, altrettanta
si abbracciarono amendue strettamente, e chini l' un verso l'altro con un far sì
strettamente, e chini l'un verso l' altro con un far sì da vero
e chini, a collo torto, l' adorino. parini, giorno, iv-205:
/ bice china al telaio seguia cheta l' opra de l'ago. d'annunzio,
china al telaio seguia cheta l'opra de l' ago. d'annunzio, iv-1-125:
su le sponde de'fiumi in su l' orlo dell'acqua, curvi per la
tutte le sue vie sono al chino inverso l' infemo dirizzate. crescenzi volgar.,
globosi e lisci, color arancione; l' endocarpo, molto amaro, si mangia
ed estratti per aromatizzare bibite (come l' omonima e diffusa bibita, confezionata industrialmente
. da un orticello lì sotto saliva l' odorino dei chinotti in fiore. piovene
braccia... quando tiravan su l' acqua, la carrucola cigolava: chiò,
pozzaiola che veniva su a sbalzi, con l' eco di questo chioccolìo. fracchia,
sera, di tutti gli uccelli, l' ultimo è lui [il pettirosso] ad
suo singulto / trepido, passa sotto / l' acquazzone ariosto, 10-33: così dicendo
ogni vetro, / tra fi vento e l' acqua, buono, / s'ode
il bolognino, / che piccioletta piaga non l' atterre; niata dai suoi pulcini
. dei capelli le copriva. l' altra parte intorno al volto in
come il malato cova il letto. e l' autore chiama sileno chioccare1, tr.
pascoli, 524: la chioccétta per l' aia azzurra / va col di
vide appressarsi i nostri poeti, l' allevamento dei pulcini. -mettere la chioccia:
fra gidio [crusca]: l' uovo,... per lo calor
, 1132: chiocciano ch'oltre l' essere e 'l crescere hanno il sentire,
dato in cini si vendono otto soldi l' uno. faldella, 2-216: compare altra
, 5-128: tra stelo e stelo l' urto dà un piccolo suono chioccio.
occhi e alle pinne del naso preannunciavano l' intonazione di voce chioccia un po'da
buco / sovra 'l qual pontan tutte l' altre rocce, / io premerei di mio
luca da panzano, 39: morì l' orsa mia figliuola in arezzo; e
letargo, ritirandosi nella conchiglia e chiudendone l' apertura con una pellicola calcarea bianca (
cara vita: / perché, qualor l' inargentate corna / ripigli in ciel la
i cornetti. ungaretti, ix-30: l' azzurro... / si posa su
su la scrignuta schiena: ché tanto suona l' epiteto limaces. 5.
dell'isola di suderoe, nel quale l' acqua s'aggira con sommo impeto a
fatta a chiocciola, con te vie attorcigliate l' una sull'altra, ci attende sotto
boccaccio [crusca]: a guisa che l' uomo fa in queste scale ravvolte,
ritrovar il cavaliere nella sua camera, con l' agio che una scala a chiocciola di
: / un orecchio al sensate, e l' altro al birro! / e ci
, n-1-2: -non sai tu / che l' uomo ch'è sgraziato, insin te
comunicazione e passaggio: in quanto dove l' uno finisce, ivi l'altra incomincia,
in quanto dove l'uno finisce, ivi l' altra incomincia, e l'uscita di
, ivi l'altra incomincia, e l' uscita di quello s'imbocca nel primo entra-
di 30 gradi, e facendo ruotare l' elicoide, l'acqua racchiusa al fondo
gradi, e facendo ruotare l'elicoide, l' acqua racchiusa al fondo del cilindro è
: la chiocciola posta per obliquo verserà l' acqua che dentro a tei rinchiude. d
. d. bartoli, 32-34: l' incresparsi dell'acqua non è un correre ch'
lato, / le vien di nuovo l' asino legato. note al malmantile, 1-12
allora che qualcuno gli porse la fiasca: l' abboccò. il primo sorso quasi lo
schiocco. giocosa, 15: l' omnibus, colmatosi in un momento,
, da ogni albero e cespuglio. l' uno rispondeva all'altro e gli rifaceva
addietro o avanti. egli non cura l' onda che passa ai suoi piedi, intento
chiami, / o lo forzi a sbucar l' alto schiamazzo. tommaseo [s.
[nido] sul cipresso, questo su l' alloro, / al bosco, lungo
della chiovaia, si picchia col martello l' opposta estremità, la quale così schiacciata
sacchi d'aria e con le botti / l' aiuta, con i canapi la fascia.
la fascia. popini, 20-624: l' ostentazione dei ricchi ha chiovato nella testa
conta, sulla terra... che l' oro. saltava anche qualche volta
mentre mi sforzavo di ristabilire continuamente « l' equilibrio laterale * su le mie grosse
era deserta, pattugliata dai soldati; l' arno andava lento e quieto; ai passi
lesione del chiavello; e nota che tutte l' altre chiovature, le quali non dannificano
dial. cloaca, in qualche occasione l' artegliarie a'nemici. botta, 6-ii-375:
in italia. piovene, 5-646: l' ammirazione è un sentimento che ha corso
/ cierniscilme, che già non so l' ocorso. salvini, 39-iii-9: fu de'
, 56: [il sole] fra l' unde e il ciel suspeso / va
3-150: le parti della terra da l' aria vengono verso noi, perché qua è
moda un po'antica che le dava l' aria d'una creatura ormai fuori di
passaporto era fuori corso, tanto che l' aveva lasciato nel cassetto; ma gli
: in quanto agli affari nei quali l' ingegnere era cointeressato, per quelli finiti
in corso qualche lavoro... l' altro grugnì. pratolini, 2-489:
seguito da un infinito): indica l' imminenza dell'azione. guicciardini,
in pubblico: o fosse, perché l' idea di un pericolo corso mi lusingasse;
. d. bartoli, 9-31-2-62: l' imperio poi corso e predato non altrimenti
'l figluolo [di dio] ce l' ha mostrato col sangue suo sparto con tanto
, 1-63: [condusse] a termine l' inchiesta nel convento... per
trasferendogli, salvo i debiti contratti per l' annona, e gl'interessi corsi dei
narrar tutti e'torti, / tutti l' inganni corsi in quello assedio. v.
, precipitoso. guicciardini, 2-3-86: l' andata a napoli fu tenuta deliberazione troppo
« questo è corso, / chi non l' aita, sì 'l conosco a
còrsa / madre visse fra le tombe e l' are. imbriani, 2-140: si
al nimico sul campo di battaglia, quando l' eroe còrso soggiacque al numero ed alla
chiome / in doppia lista nere per l' adusto / pallido viso. 2
, come la canaiuola,... l' uva che si chiama còrsa rotonda,
si matura. idem, i-549: l' orzese e 'l sangiogheto sono vitigni lodati per
garzoni, 1-631: ne insegna [l' arte dei cavallerizzi] le diverse maniere
, ii-240: or è di caro piena l' arca, / l'arma di tosco
è di caro piena l'arca, / l' arma di tosco e di fele,
la spaziosa corte, la superba loggia, l' ameno giardino pieno di ridenti fiori e
quelle scaricato in un letto, dove l' altre si scaricavano o in un andito o
il castello o abitazione del signore e l' intero possesso fondiario che ne dipendeva (
sottoposto al dominio del signore): l' organizzazione economico sociale stabilita su tale spazio
di far la corte è posto intra l' altre case della villa, o egli è
... s'egli è posto intra l' altre case della villa, non ha
nome poi di corti significavano gli antichi l' unione di molti poderi, anzi un castello
13-66: la meretrice che mai da l' ospizio / di cesare non torse gli occhi
abbiano nome corti; ma maggiore è l' avarizia che le fa essere lunghe,
gli orti / vidi e conobbi pur l' inique corti. tassoni, 316: la
dell'esteriore comincia nel cinquecento, con l' inizio della vita sociale come l'intendiamo
con l'inizio della vita sociale come l' intendiamo noi moderni: ci sono le corti
corti, c'è la borghesia; l' uomo si muove in una dimensione complessa
una de le più salde colonne de l' ecclesiastica dignità. foscolo, vii-135:
il sopravvento. orioni, x-29-245: l' italia... rispetta il papa,
me ciò che sarà possibile / perch'io l' abbia. -ben ben, maestro,
chi allietava le corti dei prìncipi con l' ingegno, con le conversazioni spiritose,
spunta suo corso; / per che l' armato cor da nulla è morso. cino
morso. cino, ii-600: ne l' amorosa corte / non credo aver consorte,
/ per sovrana bellezza, / l' amante eternasi / altero del martir nella
sua morte; / tanto governasi / per l' amoroso dio mirabil corte. campanella,
mirabil corte. campanella, i-122: vien l' altissimo sire in terrasanta / a tener
del cielo, la corte celeste, l' alta corte santa: il paradiso; gli
. idem, par., 24-112: l' alta corte santa / risonò per le
la beata corte. cavalca, 9-21: l' orazione devota quasi diletta iddio e tutta
gli fu presso, più mostrava borghese l' ira, volgendo il viso al cielo,
, 1-131: suo padre, che conduce l' albergo da gran signore, ne'giorni
centro abitato. iacopone, 12-44: l' ultema che fa la morte, che dà
e devozione a una persona per ottenerne l' amicizia o i favori; piaggiare.
. carducci, 733: verdun a l' inimico aprì le porte: / le
nazione per ottenerne il favore, ingrandisce l' animo. fogazzaro, 7-305: il superiore
2-124: i monelli, le villane, l' arciprete, i cacciatori, e le
e le altre estasi del bosco abbandonarono l' usignuolo e fecero la corte alla voce della
927: la nipote visto che dio non l' ha voluta per sposa, si compiace
: nome di alcune magistrature giudicanti; l' edificio dove hanno sede. latini
nella conscienzia e divin conspetto tanto tiene l' uno contratto quanto l'altro, ma
conspetto tanto tiene l'uno contratto quanto l' altro, ma nelle corti litigiose no
da temere che un giorno o l' altro un nostro fratello ladro provi con saldo
nell'esercizio delle loro funzioni; sul- l' ammissibilità delle richieste di referendum abrogativo di
si sa quale potrebbe essere in materia l' opinione della corte costituzionale. costituzione della
ma non già di paragio, / ché l' un'è troppo magio, / e
nei comuni; né i comuni assumere l' uffizio di corte di giustizia. oriani,
e particolarmente in tempo di carnevale, l' elvetichino si trasformava lì per lì in
che fingevano di prendere sul serio l' accaduto, e funzionava una corte di
ma quando scoppia della propria gota / l' accusa del peccato, in nostra corte /
congresso, convegno; la sede dove l' assemblea si riunisce. g.
. d. battoli, 43-2-13: l' imperador carlo quinto v'aveva convocati [in
affari del publico. botta, 4-70: l' esser solo [l'imperatore] contro
, 4-70: l'esser solo [l' imperatore] contro tanti, il non aver
ubligato per un anno intero attender a l' ufficio dei contrabandi senza salario alcuno.
voi non fate presto, che getterà l' uscio in terra ». gli ingannati,
italia. foscolo, v-154: ebbi l' onore d'essere presentato al vecchio marquis
muor disperato *. proverbio che vale: l' invidia che regna nelle corti, rende
fogna la lavatura di quello fastidio avesse l' uscita, e quasi per ispazio di
finestra mi calai nella corticina, e per l' uscio di dietro m'usci'di casa
ingombra di miserie rinvoltate nel sudiciume, l' occhio di fuoco d'una bottega di
la 'corte 'della giustizia. l' espressione * corte dei miracoli 'deriva
fra giordano, 3-266: vedi l' arbore, come l'ae circondato e
, 3-266: vedi l'arbore, come l' ae circondato e vestito di forte corteccia
. bibbia volgar., v-96: mangiavano l' erbe e le cor- teccie degli arbori
. d. battoli, 34-342: l' erbe lattaiuole, e singolarmente la bambagia mandano
un latte candidissimo e vischioso, come pur l' era quel che mi dava tutto il
gatti e de'sorci, e sino l' erba, le radici, e le foglie
, la sua corteccia si dissecca, l' albero morrà, andiamo in cerca di un'
, / nude le braccia, e l' abito succinte, / con bei coturni e
aiome veduto e ben pensato / che l' om perfetto a l'arbor se figura,
pensato / che l'om perfetto a l' arbor se figura, / che, quanto
de vii corteccia veiolo ammantato, / conservace l' umore e la natura. s.
da siena, 2-1-212: cognosce [l' anima] col lume la sua indignità e
faccino certe corteccie di muro, affinché l' acqua venghi a distillare abbasso più nitida.
'corteccia della muraglia '. dicesi l' una e l'altra parte di fuori,
muraglia '. dicesi l'una e l' altra parte di fuori, che rimane
determinate condizioni. 10. figur. l' involucro esterno, l'aspetto esteriore,
10. figur. l'involucro esterno, l' aspetto esteriore, superficiale, meno importante
pretesto di un'azione). -anche: l' aspetto esclusivamente formale di un'opera letteraria
esclusivamente formale di un'opera letteraria, l' ornamento stilistico e retorico. giovanni dalle
vogliain dir filosofi discreti, / che villeggiavan l' autunno e la state, / avean
menzini, 5-45: perocché 'l vizio allorché l' alme intreccia, / tu puoi,
: cotesto semplice cittadin fiorentino pur con l' ingegno suo era salito tant'alto, che
. / poiché sopra di tutte ella [l' orsa minore] sormonta. meninni,
amato, / e viene a corteggiar l' aura vagante / più tua beltà che
minaccia alle pianure: e gli uomini l' hanno, per dir cori, corteggiato meno
per dir cori, corteggiato meno, perché l' han meno temuto; e pur troppo
temuto; e pur troppo cori fanno per l' ordinario in tutte le cose. monti
repubbliche dei grigioni e dei veneti, l' austria aveva dovuto corteggiare li interessi e
2-93: rivòltovi al fuoco, mirate l' ombra vostra, la quale, sedendo se
erbette la terra e fior produce. / l' alba il corteggia, e 'n queste
piazza le stelle. redi, 16-vi-171: l' ho trovata senza febbre totalmente, e
perché della fatai quiete / tu sei l' immago, a me sì cara vieni,
messi a corteggiarla e far seco a l' amore, i quali ella, poi
... cominciarono benevoli dimostrazioni verso l' italia. l'austria, la prussia,
cominciarono benevoli dimostrazioni verso l'italia. l' austria, la prussia, l'inghilterra,
italia. l'austria, la prussia, l' inghilterra, la russia, a corteggiarla
iii-4-45: chi ama gli oggetti e l' opera, non può corteggiare la morte al
reina, / dentro la reggia de l' ombrosa siepe, / su lo spinoso trono
altra bella / fia de le grazie l' ultima sorella. tommaseo, i-281:
, come prescrivono le consuetudini o l' etichetta, accompagnano o stanno intorno a
gioco. carducci, 504: cresce l' ombra de le nubi, si distende su
de'colli, / col natale de l' anno / rinascendo più bello, il capo
papa, 1-2-55: è stata [l' affezione infiammatoria] molto da temersi,
colle sue rivoluzioni [il sole] l' abbraccia [la terra], tirandosi dietro
tutti i satelliti. algarotti, 1-226: l' intendimento de'nostri poeti fu di rimettere
, il concentramento, la malinconia, l' umor nero e l'allucinazione: stato fluttuante
la malinconia, l'umor nero e l' allucinazione: stato fluttuante tra la
baldi, 517: rivolto di nuovo l' animo agli studi di prima, i
dal paese quando si cominciò a vedere l' altra folla che veniva, e a
corteggio a cavallo; 1'incontro e l' accompagnamento si avvicinarono, i due romori si
pur tanto vivranno, quai ritratti vedrà l' ottocento, delle femmine d'oggidì?
corteggi, i serventi, i galanti, l' occupazioni perpetue della toletta. pindemonte,
perpetue della toletta. pindemonte, 217: l' usanza / consunto il dolce de'corteggi
che non avrei saputo immaginare se non l' avessi ispirato, io che ho sorriso e
gli sposi alla chiesa quando si dà l' anello e si contrae il matrimonio in
sono borie che costano poco, servendosi l' un l'altro per cortesia. note al
che costano poco, servendosi l'un l' altro per cortesia. note al malmantile,
corteo funebre di vele triangolari nereggiava su l' ultimo limite. soffici, ii-235:
carducci, 737: ecco, mugge l' orribile corteo: / la fiera testa
bianco dei tronchi, in corteo lungo l' acqua -gli alberi han dimesso il loro
libri dei poeti, il croco e l' asfodelo cinereo. sinisgalli, 6-57: il
termine; e lusingavano del loro corteo l' aristocratico sussiego del signor conte. d'
ariosto, 26-1: cortesi donne ebbe l' antiqua etade, / che le virtù,
cortesia è fatta dal cortese come ricercano l' usanza e la creanza de le corti
». ariosto, 16-6: e copria l' uno e l'altro il suo difetto
16-6: e copria l'uno e l' altro il suo difetto, / con danno
sentimentale fra la donna (rappresentata come l' ideale di ogni perfezione fisica e morale)
ogni perfezione fisica e morale) e l' amante in modo analogo al rapporto fra il
dritto servo. papini, 27-685: l' amor cortese che usava ai miei tempi non
si potevano usare senza pericolo di ferire l' avversario. -combattere, duellare ad armi
, i-394: egli mi si disdice l' essere villano verso di chi a me è
ho fatto è stato poco, / incolpa l' ignoranzia nostra e il loco. boiardo
oh se il turbine cortese / sovra l' ala aquilonar / mi volesse al bel paese
largo, generoso, magnifico (anche con l' in- dicazione, preceduta dalla prep.
, 28-83: [tu sai] ne l' altrui ingiurie del suo sangue roma /
perché non copre, o dea, l' urna del vecchio / cui già di calma
che si stia colle man cortesi o l' abbia legate. -stare cortese, con
patecchio, xxxv-1-565: là o'è l' omo soperbio se truova ogna tenzone;
se truova ogna tenzone; / mai l' umel sta cortese, già non varda
sta cortese e voi ragione / cristo l' onnori e deali bene assai. savonarola
è quell'uomo, che corteseggiando con l' amico, quando gli scrive lo nomina
/ dolente sì che 'n mezo a l' ira istessa / al nobil vincitor pietà
lui s'appressa, / a levarsi l' aita e lo sostiene. segneri, iv-278
italiana, e vi rinversa / cortesemente l' or delle sue spiche. buonarroti il giovane
., iv-xxv-i: la maggiore parte de l' amistadi si paiono seminare in questa etade
prima, però che in essa comincia l' uomo ad essere grazioso, o vero lo
, da mento allo scorpione e l' ira al verme, non corteseggiò
lo fatto, perché parea loro che l' opera fosse scoperta, si partirono cortesemente
/ genti a le infeme rive / l' ardente cortesia scender poteo. nievo,
questi napoletani una nominanza ch'io sia l' anima vostra. manzoni, 77:
, d'incanti: / così parlando aspettano l' aurora. beltramelli, i-69: i
in cui ogni bella cortesia fioriva per l' amore gentile. 3. gentilezza
ritonda, 1-484: la cortesia de l' uomo cortese fa rimuovere la villania del villano
sp., 29 (510): l' innominato, tutto contento che quelle sue
stato fermo insino a quest'ora, l' ho fatto... per l'infinite
, l'ho fatto... per l' infinite cortesie e carezze ricevute da questo
in mano il danaro offertogli, e l' andò subito a ripartir tra i mendici
indulgenza, misericordia (di dio verso l' uomo). iacopone, 26-5:
richiesta). iacopone, 3-72: l' acqua che beio noceme, caio 'n etro-
molto ruggiero / che le lasciasse in cortesia l' assunto / di gittar de la sella
, quante son state, / a l' aspre pene mie paragonate, / ag-
sono borie die costano poco, servendosi l' un l'altro per cortesia.
die costano poco, servendosi l'un l' altro per cortesia. -per propria
apparecchiatelo per fame cortesia a chi non l' ha. nievo, 1-89: si riconfortava
ed io te ne voglio fare cortesia l' una metade; scrivi che debbi dare
dire villania al suo vicino o a l' amico o a lo straniero, e
cortese. cortézza, sf. l' essere corto (nello spazio,
poi mirando in questi cortici, / l' un arbor per pietà con l'altro assibili
/ l'un arbor per pietà con l' altro assibili. filicaia, 3-131:
e hanno un'importanza fonda- mentale per l' organismo, intervenendo nel metabolismo, nella
notte. soffici, 11-86: vidi l' antonietta, appassita, imbellettata, vestita
formalmente ossequioso e adulatorio, secondo l' etichetta di corte; adulazione. trattali
tutti i tesori del mondo. sia lunge l' adulazione e la cortigianeria, perché glielo
dico con quella semplicità che m'insegna l' affezione e la servitù che le porto.
intorno ad un buon fuoco che a l' ombra d'un bel faggio, perché mille
bel faggio, perché mille cortigianerie appetisce l' ombra. ella vòle il canto degli
respirar del vento, la freschezza de l' erbe e simili ciancette. cortigianescaménte,
, o cortigianesco. lancellotti, 235: l' ariosto poi, più vecchio di questi
pure abitare la stessa città e vedervi l' adorata donna. foscolo, vii-130: la
ha per progenie naturale la invidia, l' avidità e la impostura. cattaneo,
e noi dico per vantarmi) ne l' arte cortigianesca, così tu non hai
. bontempelli, 19-37: la cortigianìa è l' arte della tentazione, e la tentazione
della tentazione, e la tentazione è l' intervento continuo del maligno nella vita umana
nella vita umana, presenza che mettendo l' uomo in perpetuo pericolo lo agguerrisce e tien
la tentazione carnale preesisteva alla donna: l' uno e l'altra, ai due
carnale preesisteva alla donna: l'uno e l' altra, ai due lati della grande
lati della grande strada, attendevano al varco l' umanità nascitura. cortigiano1 (
. villani, 3-2: avvedendosi quanto l' avarizia movea le cortigiane cose, e disponeva
a versailles; e se tra quel- l' ombre cortigiane non lo perdé, fu miracolo
è lingua raffinata e composita, rispecchiando l' alto livello culturale dell'ambiente e la varia
., 1-139: la base di tutto l' edifizio [del 'de vulgari eloquio']
esempio nel convito. carducci, i-49: l' apologo della cornacchia... è
, guerreggiava con quelle astuzie in cui l' abate cortigiano emula e vince la donna
iii-23-161: i principi... e l' aristocrazia, diventata ormai nobiltà cortigiana,
esita a difendere i suoi privilegi con l' adulazione servile e l'intrigo).
suoi privilegi con l'adulazione servile e l' intrigo). passavanti, 98
che tutti li penseri suoi siano a l' arme dedicati, e meglio per buon
cortigian gentili, / perché sanno imitar l' asino e 'l ciacco. castiglione,
d'apollo e cortigiano, / che l' amò molto e 'l favorì sovente. f
, / non fo il cortigiane! né l' affettato. manzoni, pr. sp
cortigianuzzo furfantino, che... consuma l' ore in su gli specchi in farsi
come sia possibile ch'io possa saziare l' arrabbiata e canina voragine di tanti affamati.
e luce alle camere che guardano verso l' interno, di offrire un luogo di
e granai. marino, 10-120: l' immenso cortile era per tutto / intorniato
alla porta del monastero e chiese di vedere l' abadessa. all'entrare si presentava un
bencivenni [crusca]: conforme suol dar l' aria colata de'piccoli cortiletti. manzoni
d'ambra, 22: poi che io l' arò nel cortiluzzo, aprirò il secondo
corsini, 2-681: si applicò ad alloggiare l' esercito in alcuni cortiioni vicini all'adoratorio
in ciascheduna parte, così composte che l' anse vengano, e l'una o
composte che l'anse vengano, e l' una o l'altra si possa acconciare.
anse vengano, e l'una o l' altra si possa acconciare. e farai cinquanta
, 3-210: neuno m'ha picchiato l' uscio, né alzata la cortina. s
i. frugoni, 638: ecco l' uscio dischiuso. / l'auree cortine aprite
638: ecco l'uscio dischiuso. / l' auree cortine aprite: / ma dal
/ deh! fate meno ardite / l' ore del giorno entrar. algarotti, 2-175
. d'annunzio, ii-21: tra l' una e l'altra colonna / pendeva una
, ii-21: tra l'una e l' altra colonna / pendeva una cortina / grave
commedia, e noi tacendo non ve l' abbiamo impedita, è ben dovere che altresì
cosa, tanto che si cominci a trovare l' acqua, e quivi fa il primo
e quivi fa il primo passatoio e l' ultimo dalla parte dinanzi. dove si
in altro modo rinforzar voleano il tartaglia e l' alghisi facendo la cortina a forbice,
che la metà delle mura potesse difender l' altra. algarotti, 1-275: la
scaglioni a toccare d'ambe le parti l' ultime sponde, formando bastioni, cortine,
vedi la cortina della rocca? vedi l' ultimo torrione a ponente? vedi, accanto
i paesi dell'europa orientale posti sotto l' egemonia dell'unione sovietica e quelli dell'
del dio. - al figur.: l' oracolo di apollo. simintendi, 2-3-237
simintendi, 2-3-237: lo luogo, e l' alloro, e 'l turcasso ch'egli
, ed hanno un braccio lungo e l' altro corto, come san francesco. pirandello
). boterò, 1-61: tra l' altre non si dee tacere una strada,
25-113: io vidi filtrar le braccia per l' ascelle, / e i due piè
/ vedi che la ragione ha corte l' ali. monti, x-3-480: lo sguardo
/ dietro a quelle ha corte l' ali. -armi corte: che
i-600: è proprio degli uomini corti l' alzarsi in punta di piedi. ojetti
una bambina o una ragazzina, quando l' abito lungo fino alla caviglia era portato solo
conviene a cui fa di mestieri adoperar l' arme. algarotti, 2-381: aveva
come si dice, e se corre, l' orlo bianco smerlato della sottana di sotto
. 4. che non raggiunge l' obiettivo, ma un punto più vicino
caterina da siena, iii-140: così fa l' anima innamorata di dio; cioè,
da quel precinto / più che da l' altro era la costa corta.
il caldo della state avanza, / l' ora notturne parti e fa'le corte,
se in lui potè più il duolo o l' ira; / ma da piangere il
/ che restò il duolo, e l' ira uscì più in fretta. b.
giudicar che ne fecero furono due presagi: l' uno di cortissima vita, l'altro
: l'uno di cortissima vita, l' altro di certissima morte. montecuccoli,
: precipitoso per la data porta / l' impaziente mia pietà mi caccia, /
che mi dié gran conforto / co l' oste sua, e molto m'allegrai,
ochi nostri tenebrosi, / e fa l' uman veder più corto e tristo. domenichi
e corto / d'un suo limpido occhiai l' asta d'argento. d. battoli
cisposo vendeva i suoi dola un soldo l' uno, ma aveva la vista corta
i palanconi falsi. calvino, 1-169: l' agente astolfo della polizia stradale, era
vista. gioberti, ii-138: nega [l' eresia] un vero in grazia di
capo. nievo, 1-135: a mezzo l' ottobre ella rese l'anima a dio
1-135: a mezzo l'ottobre ella rese l' anima a dio, raccomandando la figliuola
ma dritto il pel, di corno l' onore porta / e tiene fermo poi,
., 27-110: lunga promessa con l' attender corto / ti farà triunfar nell'
m'invita / il cielo, e l' ore per fuggir son corte. panzini,
me dunque adora, e 'n su l' eccelsa cima / de la mia rota ascenderai
segneri, iii-1-277: manifestando ad un solo l' infamia occulta del prossimo, la vede
leopardi, iii-14: le altre nazioni l' hanno già conosciuto, o lo conosceranno di
pallavicino, i-330: ultimamente in bologna l' impe- radore fu quegli che stimolò il
verrò alle corte. forteguerri, 22-50: l' aperse [la porta] presto presto
corta; a mala pena gigi ebbe l' età, e fu libero di sé,
di bocca sua confermata la confessione de l' amante, fu condannata che le fosse mozzo
quei boschetti. tommaseo-rigutini, 723: l' ingegno corto non fa cosa alcuna per
anno soltanto, preparate a maggese per l' anno nuovo!... il cognato
circuito elettrico, per cause accidentali, l' impedenza si riduce bruscamente, e l'
l'impedenza si riduce bruscamente, e l' intensità di corrente aumenta di conseguenza fino
: andavano soldati di corvè a prendere l' acqua distante una mezz'ora. pavese,
le corvè per la legna e per l' acqua, e finiva che restava appena
alla volta di cassandra: / nere vele l' ombravano, e la bandiera celeste.
-le vele. viani, 14-482: l' equipaggio avvistò montevideo, entrò nel porto
il sufi, -ette, che indica l' azione (come tournette, sonnette, ecc
ma non so se sia bello congiungere l' imagine del corvo con quella dell'umana bellezza
pettinati alti sulla fronte, accrescevano ancora l' aria imperiosa del suo volto. viani
corvino *, dicesi * becco corvino 'l' uncino da calafati, cioè di quegli
10 la vendetta / giuro di far ne l' omicida franco, /...
/ per questa selva stessa / cadea l' oste romana, / pasto cadea di
sentito da me che stava per entrare l' arcivescovo con un nugolo di preti, cominciarono
alberga / sin ch'oda il suon de l' angelica tromba, / che dal ciel
che dal ciel lo bandisca o che ve l' erga, / secondo che sarà corvo
gracchiando, assorda con le sue importune voci l' anima nostra e la distoma dal bel
. pindemonte, 251: quando rimbomberà l' ultima tromba, /... /
lunge suonar tuo nome tanto, / che l' udrebbe il mar d'india, e
grandezza. tasso, 8-2-443: qui l' idra e 'l vaso e 'l corvo e
e qui risplende 'l lupo, e qui l' altare. salvini, 3-74: il
1-369: su 'l mezzo del corpo [l' idra] sostiene la tazza, e
fissata sulle navi, serviva per permettere l' abbordaggio delle navi avversarie. c.
che cercava un corvo bianco e che l' altre donzelle erano tutte nobili e di
564: scorgendo le vesti nere, l' infermo gridava: « e voialtri corvacci,
cosa finita e caduca non può essere l' organo della cosa infinita ed eterna.
fine è una superficie dove viaggia / l' invasore della mia ombra. pavese,
. firenzuola, 56: egli [l' amore terrestre] non è però da
che ti sarebbe caro il ragionare e l' armonia che fanno i cori delle divine cose
la materia e il corpo entri ne l' essenzia e sustanzia de le cose corporee,
forma speziale per differenzia, però che l' essenzia e sustanzia sua è constituita d'
vere e reali, come il cielo, l' uomo e gli altri animali; e
formata già della natura, poscia che l' arte non può oprare se non nella superficie
le parole, / doglia, superbia e l' ignoranza vostra / stemprate al fuoco ch'
dal sole. magalotti, 9-2-88: l' esserci il nome, non ci fa esser
della fenice, non ci fa esser l' uccello. monti, x-2-131: pallido intanto
. monti, x-2-131: pallido intanto su l' abnobie rupi / il sol cadendo raccogliea
dello spiro. gioberti, ii-109: l' idea... è il principio universale
e il contingente, la divinità e l' universo. de sanctis, leti,
. b. croce, ii-8-6: l' ingenua teoria del conoscere come copia.
d'arte, una popolare confutazione con l' argomento delle statue di cera colorate,
di cera colorate, che danno perfino l' illusione della realtà, ma non sono
cilestro del feroce ghiacciaio. forse fu l' ombra di una nuvola, che lei non
non poteva vedere, a mutare tanto l' aspetto delle cose. de pisis,
d'uomini e di cose, trascina l' umana pigrizia fuori del primo proposito e dai
esse. alvaro, 7-101: perché l' uomo, alla fine, si contentò d'
un modo. bembo, i-184: l' alta cagion, che da principio diede /
cosa è indipendentemente dal suo rapporto con l' uomo, per il quale è un oggetto
, ch'eglino ornassero sé ed ornassero l' arte. f. buonarroti, 1-129
condurre in una seconda vita tamicizia, l' amore, gli uomini e le cose
onde misuravano le forze del corpo uccidendo l' uno l'altro, tolliendo le cose per
le forze del corpo uccidendo l'uno l' altro, tolliendo le cose per forza
utile cosa ch'i'abbia, ch'è l' anima mia. -qualche cosa come
: nessuna cosa è più naturale che l' appetito d'unirsi colla cosa bella, e
so li animali e specialcmente devenire a l' omo ch'è savio, perch'elli
fine, pone amore all'uomo e l' uomo alla donna. -parte del
/ che quei faceva il teschio e l' altre cose. garzoni, 308: venuta
altre cose. garzoni, 308: venuta l' ora del partorire, o innanzi,
donne, che ciascheduna cosa la quale l' uomo fa, dallo ammirabile e santo
: s'accinse / veloce ad eseguir l' imposte cose. bruno, 67: di
, mi è parso di farvi intendere l' animo mio, perché voi abbiate questo
/ ancor che triste, e che l' affanno duri! nievo, 206: il
certa. comisso, 1-197: per l' amore di dio, non ti scoprire con
di cui si vuole porre in evidenza l' importanza e la difficoltà. manzoni,
sue proprie. cicognani, 3-254: l' avvocato era stato costretto a dichiararle che
della comunità di spagna, per mancargli l' acqua, non macinavano più. d
gli avversari. gioberti, ii-33: l' influire nella cosa pubblica con prudenti e salutevoli
alvaro, 7-164: il nazionalismo dà l' illusione al più reietto degli uomini di
cose. de sanctis, iii-92: l' idea che tutto quell'ordine di cose
; consuetudine, abitudine; quanto concerne l' organizzazione politica e sociale propria di un
1-185: è credibile iddio abbia ricevuto l' anima sua nel suo santo regno; ch'
. f. doni, 3-6: l' uomo non doverebbe mai (non favello de
altra: per una ragione e per l' altra. manzoni, pr. sp
conto, e che hanno saputo con l' astuzia aggirare e cervelli delli uomini. ariosto
egregie cose il forte animo accendono / l' urne de'forti, o pindemonte. leopardi
: fiorenza... risplende per l' opere de gli academici, come si vede
molestia ineffabile ch'è a lui sempre l' udire le cose d'altri; vedendo
carezza su tutto il lavoro. « l' idea c'è già tutta; è la
del toccare una corda, e vederne l' unisona non toccata, dibattersi. -indice
sovrattutto: stringere la mano, far l' inchino, dire le cose a tempo,
: e questo è quello strale / che l' arco de l'esilio pria saetta.
quello strale / che l'arco de l' esilio pria saetta. sonetti e canzoni,
la quale sforza per la perfezione sua l' amore dello amante; la qual cosa non
, voi, vorreste dirmi che sapete l' amore che razza di cosa sia,
cosa che più d'ogni altra porta l' uomo a vertiginose altezze, e poter soffrire
davanzali, xxxv-1-420: a le vere scritture l' omo dee / ricorrer, per savere
/ secondo lor valere, / ché l' aggio ben per ver vertudiose. dante,
. carducci, i-103: tanto secondo l' insegnamento della chiesa rispetto alle cose sacre
., 2 (31): l' accoglienza fredda e impicciata di don abbondio,
, 3 (44): e ne l' una de le mani mi parea che
nell'aspro cardo / chiuso ascondervi, come l' avo buono / che nell'irsuta mano
del tribunale. moretti, 17-350: l' arciprete d'allora, don fedele bolognesi
ormai non c'è discussione! me l' ha scoperto tuo cosa... come
, io noto due altre cose; l' una è, ch'ei simula di non
ha trovato attacco per la contradizzione; l' altra [ecc.]. manzoni,
uomo e spesso a lui contrari; l' esperienza del viver pratico (in contrapposizione
dante, purg., 15-116: quando l' anima mia tornò di fuori / alle
deve / ciò ch'egli agogna conseguir con l' opra, / quei conosce i momenti
. e più consumante che mai era l' insoddisfatto desiderio. pavese, 6-247:
. giovanni crisostomo volgar., 54: l' anima si vuole astraere delle cose terrene
è quello, amor, che batte l' ale / teco nel cielo, ed ha
. firenzuola, 56: egli [l' amore terrestre] non è però da
cattolica rimove le cagioni che rendono difficile l' adempimento di questi due doveri, odio all'
agli uomini, proscrivendo la superbia, l' attaccamento alle cose della terra, e
umana, cose umane: quanto concerne l' uomo, quanto si riferisce ai sentimenti,
e sulle cupidigie mondane, si sviluppa l' epica, quel veder le cose umane
cose umane dal di sopra, con l' occhio dell'altro mondo. nievo,
sempre girare ad un modo, fosse l' anno umido, asciutto, o nevoso.
un buono molti di cattivi; e l' egual ragionamento egli adoperava nel considerare le
le parole morte, ma si mantenne l' eleganza gesuitica, e si caricò la
tutta pensiero e tutta cose, annunzia l' intelletto già adulto, emancipato da elementi
le quali si possi comunicare dal pontefice l' autorità di determinare le cose controverse della
udirli. borgese, 1-81: per tutta l' ora del pranzo volle essere informato di
giaquinto, né rubino, / né l' aritropia, ch'è sì vertudiosa, /
aritropia, ch'è sì vertudiosa, / l' amatisto, né lo carbonchio fino,
concento a tutte le voci, e l' aimonia, il che a dire è tanto
sarebbe dare a'corpi lo spirito e l' anima. la qual cosa se nelle
; nel qual verso il suono e l' armonia vie più naturale e proprio e conveniente
, 4-9: lo trovaron disteso in su l' arena / con poca forza; e
comecché la superbia si prenda o per l' uno modo o per l'altro, certa
o per l'uno modo o per l' altro, certa cosa è, e tutti
. manzoni, 198: cos'è infatti l' utilità avvenire, sia individuale, sia
, 532: tu dici, è l' ora; tu dici, è tardi,
ma un poco ancora lascia che guardi / l' albero, il ragno, l'ape
/ l'albero, il ragno, l' ape, lo stelo, / cose ch'
che vanno. alvaro, 7-262: l' industria ci ha abituati a una continua esigenza
fatta di fede e di passione, l' estrema ricchezza che avessimo ancora.
riprovazione. -famil. cosa (con l' elisione del che). chiabrera,
amor del cielo? nievo, no: l' uscio s'aperse allora e la pisana
s'addimandano? pavese, 78: l' ubriaco non vede né case né cielo
mi ha chiesto » disse « proprio l' unica cosa che non posso concederle.
leggi permettono che, in alcuni eventi, l' uomo cessi di esser 'persona e
romito cosa alcuna del suo, perché già l' aveva consumato su per l'osterie.
perché già l'aveva consumato su per l' osterie. foscolo, xiv-39: il *
! » e corse dallo speziale per l' aceto dei sette ladri. -cosa
., i-75: e ove vede [l' amante] che ad alcuno sua larghezza
fatto. prima cosa, dio. l' ha già veduto l'arciprete? ».
cosa, dio. l'ha già veduto l' arciprete? ». balbettai ch'ero
, mi disse, « non vedono l' ora che muoia ». -cosa
siano in realtà la vera importanza e l' efficacia di un determinato atto, di
il rassegnato fatalismo con cui si constata l' accadere di fatti dolorosi, penosi,
come è, come era. l' ombra... e rideva. cos'
infiniti, / e via gli sgombra con l' immenso lembo / di cosa in cosa
lett. it., i-255: con l' immagine tutto è detto; e non vi
vent'anni non ricorderei gran cosa se non l' avessi allora descritta ad un medico.
sentimenti che non arrivano a sco- tere l' aria. -gran cosa, la
m. cecchi, 82: 10 l' ho tolta perché l'era / mia,
82: 10 l'ho tolta perché l' era / mia, la prima cosa;
mia, la prima cosa; e poi l' ho fatto / pensando fare a te
appena dichiarato un fallimento, è fare l' inventario. pavese, 7-18: entrando,
, o informata del meccanismo che regola l' uf&cio o 11 lavoro in cui deve
secrete cose, / veder volesti come l' angel vede / colà dove non è di
scien- tiam ', si legge che l' ogni cosa, il tutto e 'l perfetto
tutto e 'l perfetto, formalmente son l' istesso. -maledetta la cosa,
, che e'fe'[il podere] l' anno passato. b. davanzali,
303: nessuna cosa è più naturale che l' appetito d'unirsi colla cosa bella,
. vasari, iii-134: egli ebbe sempre l' animo alle baie, e lavorò a
non c'è cosa più amara che l' alba di un giorno / in cui nulla
non c'è cosa più amara / che l' inutilità. -ogni cosa: tutto
dante, par., 7-74: più l' è conforme, e però più le piace
però più le piace; / ché l' ardor santo ch'ogni cosa raggia, /
io solo, acciò ch'io te l' annunciassi. pulci, 5-58: colui ch'
. pascoli, 1391: questi pur l' isola avrebbero a loro ridotta a cultura
cavi quanti siano i danni, che per l' imperizia di chi mal soprintende ne derivarono
, 108: fatte e determinate l' esenzioni,... e'bisogna che
quali molte volte, tratti dal fare che l' entrate creschino una minima cosa, stimando
pindeterminatezza di ciò che viene espresso mediante l' agg. sostant. machiavelli, 11-2-241
entrò. ebbe, da prima, l' impressione d'un'aria assai calda, quasi
, quasi soffocante; sentì nell'aria l' odor singolare del cloroformio; scorse qualche
se cosa fosse che la donzella vincesse l' uomo, si conveniva che l'uomo desse
donzella vincesse l'uomo, si conveniva che l' uomo desse a lei cento cavalli.
pare d'essere in buon grado senza l' aiuto de'medici. -stato di cose
271: allo stato delle cose, attesa l' incompatibilità dei caratteri tra marito e moglie
ripetuto che quella era la verità come l' avevi detta ieri sera, io spero
, 20-3-5: oh, cosa mentovata l' è per via che viene. -divenire
esso. marsilio ficino, 2-40: l' amatore sé toglie a sé, e allo
, 3-123: « mia figlia io non l' ho rubata! si potrebbe chiudere gli
non udire, e seguitava a far girare l' arcolaio lesto lesto. svevo, 3-608
cosa del mio amico, per tutto l' oro del mondo io non l'arei
tutto l'oro del mondo io non l' arei tocca. -essere cosa di
evo realizzato, come arte, malgrado l' autore e malgrado i contemporanei. e guardate
il contrario dell'arte. -essere l' ogni cosa d'un luogo o d'una
.. a farvi loro lamenti sopra l' essere oramai i gesuiti soli l'ogni cosa
sopra l'essere oramai i gesuiti soli l' ogni cosa di roma, e tutti
(296): quell'agnese, che l' aveva scelto, che l'aveva già
, che l'aveva scelto, che l' aveva già considerato come una cosa sola
libertà e si fa una cosa con l' aria. -lasciare o lasciare stare
le cose come sono. io ce l' ho fatta, anche senza nome.
averebbe presa ginevra la bionda per nora e l' altra vedova non men volentieri averebbe voluto
, non solo non è maggiore di tutte l' altre, ma già da un gran
un gran pezzo non è più cosa; l' altre importano ciascheduna più della susseguente.
rispetto. grazzini, 4-239: sempre l' ha tenuta e guardata come le cose
intero in un bocchino di spuma, l' accende e comincia a parlare di nuovo
le mani con un gesto deciso e l' agguantò alle braccia. « intendiamoci bene
cosa invece dei baci ti dovrò insegnare l' educazione ». -cosina (anche
a vivere catolicamente, non dar molestia l' uno a l'altro, non rubar i
, non dar molestia l'uno a l' altro, non rubar i pali de le
e posta in ordene la cavalla, aspettava l' aurora per partirsi. aretino, 8-230
. bruno, 3- 570: con l' altare è la religione, pietade e fede
e coselline. campanella, i-46: l' uom, la stella, / l'angel
: l'uom, la stella, / l' angel, ogni fattura / diverso han
ioseppe tolse le sue coserelle / e l' asinelio caricò di quelle. sassetti, 18
cosarelline. goldoni, vii-1155: non l' ho mai potuta soffrire; ma ora poi
finalmente io conobbi per la prima volta l' invidia. pananti, i-115: e
, accomodate qualche leggier cosuccie, secondo l' avvertimento di quelli che non erano intervenuti
. foscolo, xiv-7: mi saluti l' amico scevola, cui se l'è a
saluti l'amico scevola, cui se l' è a grado gli faccia pur vedere
. panzini, i-138: il pulire e l' ordinare tutte le mie cosucce era per
essi poteano adempiere nelle arti della pace l' ufficio che questi esercitavano nella milizia.
un futuro incosciente omicida, e ritrarre l' occhio ofeeso e il cuore ribelle dalle
volere, / morte al corpo ed a l' alma lo coso. anonimo, 304
nominare. maestro torrigiano, v-328-14: l' amore, di cui la giente canta
e grida, / è uno disio de l' arma, che pemsosa / la tiene
si fida. / e quest'è de l' amore la propia cosa, / che
cosa, / che pur al suo timone l' arma si guida: / perciò ciascuno
quella corrispondente degli animali), fra l' anca e il ginocchio, il cui scheletro
d'ascoli, 818: sta genuflesso con l' arcato dosso, / tien le mani
gimignano, vi-n-155 (21-6): a l' oche ferir per tal fortezza, /
per tal fortezza, / che perdan l' ale, le cosce e'gropponi.
non crucciar la sua donna, spiccata l' una delle cosce della gru, gliele
su la cossa piglia, / giunse l' alfrera, quello ismisurato, / con tanta
, pensò che fosse una mosca che l' avesse punto. caporali, i-36: sopra
sono congiunte, ma le cosce e l' altre inferiori sono coperte da una scorza de
, 18-94: ed ecco un vento a l' improviso allora / (se marte o
bene) / che per recargli alfin l' ultima angoscia / gli alzò la vesta e
del bel trono / d'afrodi te, l' aulètride dagli occhi / a mandorla e
dal seno di cotogna / sta, sovrapposta l' una all'altra coscia, / adagiata
generazione. e pare che sia intesa l' infermità detta la caduta della matrice,
è a lato alla chiesa, e che l' una coscia della porta sia il muro
sia il muro della chiesa; e da l' altro lato si faccia la coscia di
di esso torcolo;... e l' estremità del rullo di sotto posano sopra
. soderini, iii-523: e per l' estate ancora, le diacciuole, tanto
,... ritto in piedi l' eroe, con le gambiere, co'cosciali
è corto il coscialetto, / e per l' untume sono rilucenti. = lat
un'ala intiera attaccata, e me l' ho pappolata in due colpi.
2. filos. spirito cosciente-, indica l' atteggiamento dell'autoriflessione o della ricerca interiore
più o meno chiara) che l' uomo ha sia dei propri stati, percezioni
a quello cotale, che una volta l' anno, quando si dee comunicare, si
a dire. guicciardini, i-24: come l' armata marittima sarà congregata nel porto di
imbriani, 1-108: la campagna contro l' austria del mille ottocensessantasei sopravvenne, promettendo
cecchi, 6-401: era il tema che l' artista aveva creato a significare i primi
qualità. rosmini, 1-27: se l' anima non facesse questa riflessione, non
: venezia era una famiglia cosifatta. l' aristocrazia dominante decrepita; il popolo snervato
pascoli, i-562: cinquant'anni fa l' italia... non aveva coscienza
non avessono ubidito e aves- sono presa l' arme, quel dì avrebbono vinta la terra
sprona la natura sempre e talvolta l' amor delle parti, o pigliandone senza
compiere dal soggetto stesso, o circa l' applicazione di princìpi morali universali a situazioni
: da puoi che èsse caduta [l' anima], conscienzia è mordace: /
anima], conscienzia è mordace: / l' acqua, lo vento posa, de
assicura, / la buona compagnia che l' uom francheggia / sotto l'asbergo del sentirsi
compagnia che l'uom francheggia / sotto l' asbergo del sentirsi pura. idem,
interamente ingannare non si possa, almeno l' uomo la può fare agevole sostenitrice di quello
eterna tranquillità fra le tempeste di tutte l' esteriori calunnie. f. f. frugoni
va a confessarsene. certuni la coscienza l' hanno dietro le spalle, poveretti loro
che oggi mi sarà ben difficile ottenere l' assoluzione. per colpa tua mi presento al
colpa tua mi presento al confessore con l' animo mal preparato ». d'annunzio,
». d'annunzio, iv-2-105: l' idea del castigo e della pena eterna ancóra
la incalzò. ella si abbatté sotto l' incubo del suo peccato. slataper, 1-145
peso di coscienza: peso che aggrava l' anima in conseguenza di un peccato commesso
8-41: mi sono sempre carezzato con l' illusione di sentire la vita morale,
allora che stiam facendo un'azione, o l' abbiamo già fatta. idem, xxvi-179
-esaminare la propria coscienza: fare l' esame di coscienza. d. battoli
severo quanto a pena può immaginarsi era l' esaminar che soleva ogni notte la sua
, ch'è il principale, si sa l' obligo a pieno che s'ha di
causa e i documenti vengono conservati nel- l' archivio segreto della curia). -obiettore
bartoli, 37-11: deh! non permettesse l' infinita sua bontà, ch'egli col
; gravandolo del terribil peso ch'è l' avere a dar conto delle anime altrui.
mala vita. buti, 1-219: l' accidioso sempre è in tristizia sommerso; e
propriamente che grida poiché si è fatta l' operazione, può essere più negletto,
e gl'imaginari e sofìstici, co'quali l' uomo dà battaglia alla propria coscienza,
quel lavoratore modesto che morendo voleva bruciare l' eneide, a cui non aveva potuto dare
eneide, a cui non aveva potuto dare l' ultima mano, per uno scrupolo di
, mente. fazio, iii-3-84: l' onore, la grandezza e la potenza
catastrofe prossima. carducci, i-345: e l' italia, in quello stesso che non
, 1-iii-744: la corriva facilità, l' abitudine degli espedienti e degli artifizi dell'
, ma quelle del passato, come l' esplorazione del cadavere d'una vittima di
poca conscienza del mastro di stalla che l' aveva lasciata dormire al sereno senza cuffiotto
la coscienza / propria, ed insiem l' altrui fama ed onore. goldoni,
, se per coscienza di far bene l' uomo ingiustamente è perseguitato. 10
personalità: fenomeno psicopatologico, in cui l' individuo si comporta ora come se fosse
della coscienza, nel corso del quale l' individuo vive soggettivamente in un mondo irreale
quella cosa che ha guastato e guasta l' ordine. aretino, ii-194: in
e contra coscienza. boccaccio, vii-91: l' umane gregge dal temer costrette, /
azeglio, 1-229: la vera colpa è l' andare scientemente contro coscienza. leopardi,
dei mercanti di calimala, 1-2-6: se l' uficiale trovasse appo '1 tintore o affettatore
confessore, ed aveva chiesta ed impetrata l' assoluzione. -fare coscienza di una
iv-3-317: per istar sicuro in coscienza circa l' ortografia greca, pregai alle settimane passate
berchet, conc., i-63: l' avresti detto uomo voglioso di lasciar morire
in contrario; iddio e la verità l' arme per me prenderanno. bruscaccio da
compito della filosofia o metodo di essa l' introspezione o la riflessione su di sé
di sé o la riflessione interna o l' esperienza interna). coscienziato (
'; e ciò tanto più che l' uscita in 'oso 'assai volte denota
coscienzioso. coscienziosità, sf. l' essere coscienzioso; scru polosità
ii-152: artista geniale e coscienzioso, l' arte è il suo dio, la sua
viani, 10-306: a proposito di porco l' altr'anno quando ammazzai il maiale viense
, 329: « molto dubbia ne è l' origine dal turco kòsk, kjosk *
andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l' abitino della madonna. cicognani, 6-34:
coscritti facevano un chiasso del diavolo canzonandosi l' un l'altro ogni volta che sostituivano
un chiasso del diavolo canzonandosi l'un l' altro ogni volta che sostituivano il capo da
bere, a passeggiare, a far l' amore; / stringe un'angoscia, un
coscrizióne, sf. milit. l' atto con il quale il cittadino
addosso la coscrizione, e non gli gioverà l' aver preso moglie, perché anche gli
sei funzioni dell'arco di cerchio: l' inverso del seno, la secante del
altre parole, da capo cominciò a batter l' uscio ed a gridare; e tanto
parliam come suole un vicino / con l' altro, se convien che così sia,
per me non voglio niente; è l' amico che fa il servizio, che vuol
. alfieri, viii-84: atterro / così l' orgoglio: io fo così mie leggi
aèrei, e funi versa / mole e l' eternità volve de'tempi. lambruschini,
/ su un davanzale / è tutto l' autunno veneziano. / così a venezia le
da così a così. -con l' ellissi del verbo o dell'agg.
intrare / nel primo cerchio, che l' abisso tigne. idem, par.,
sentiero, come fia questo, io l' avrei volentier fatto. s. degli arienti
pace. de sanctis, iii-11: mai l' ingegno italiano non si mostrò così fecondo
lo spazio di combattere, e dà l' uno all'altro impedimento, così i radi
tengono diverse cose; e non tiene l' uno quello che l'altro. dante,
; e non tiene l'uno quello che l' altro. dante, xlvi-i:
gran vento nel litto marino / leva l' arena e il campo avanti spaccia,
, cioè un naturale desiderio che ha l' uno dell'altro, così amore,
forzata a volere e a disvolere e così l' uno che l'altro, siccome perversamente
a disvolere e così l'uno che l' altro, siccome perversamente così inutilmente? salvini
io: così anche si buccinava sotto l' atrio nei giorni d'udienza che chi
, 4-10 (456): a trargli l' osso potrebbe guerire, ma che egli
, e la voglia e il desiderio che l' uomo ha di condurre la cosa non
] ogni giorno, ché così era l' uso. i. nelli, 14-1-1:
sono da castroni, 1 quali hanno l' armatura in testa... ti pare
voi non mi amerete più. così è l' amore. ma ricordatevi di un'amica
e di voglie sostanziose, gli piaceva l' abbondanza, a chi 11 vino,
m'è adivenuto / che, lasso, l' avenente / eo vo cercando, ed
memoria fregi: / così s'è l' ombra sua qui furiosa. petrarca, 5-9
relegazione nell'isola di ponza: quivi l' ebbe egli una coltellata da un altro,
463: e così era sparso l' odore di sua santità per tutte le
così fuori della imaginazione di chi non l' ha veduta, che concetto malvolentieri potre'
che più che dar, di loro / l' una all'altra parea chieder ristoro.
moravia, iv-178: ad un tratto l' assalirono una viltà così persuasiva, una
persuasiva, una ripugnanza così forte per l' avventura cui andava incontro, che ebbe
carne, così si cominciò a sanare l' anima. bembo, 1-138: dove come
sia. bocchelli, i-172: è l' aratro che comprai alla pantegaccia, eh?
comandata. bocchelli, ii-268: occorrendo l' affondar della nave, giorni dopo, così
fatto così e così; ma de l' uomo mostra che vi pensasse nel suo
consiglio diligentemente quando elli disse: faciamo l' uomo alla imagine e similitudine nostra. fra
cori? -macché!... neppur l' ombra di una signorina!
f. doni, 3-7: per l' assedio di fiorenza, il signor giovan bandini
. boccaccio, iii-6-6: e quel che l' un voleva all'altro piace, /
del suo dolce parlar lo spirto e l' aura / subitamente ogni mio mal restaura.
. monti, x-1-462: chi ha notato l' andar di due devoti / pellegrini per
costano 40 fiorini, o cori, l' uno. fagiuoli, 1-1-202: io ho
dee essere potentissimo argomento che in noi l' uno e l'altro sia; e io
argomento che in noi l'uno e l' altro sia; e io così credo,
ancora da noi ne'racconti famigliari; come l' altra maniera e cosi, che unisce
buonarroti il giovane, 9-395: lasciar ir l' acqua verso ov'ella va, /
tien per lui, / e far l' ufizio suo cori colà. fagiuoli, 3-2-206
stati servi i romani, quando non l' avessino vinta. vasari, i-124:
mezzo, così come nella testa ha l' uomo la bocca, donde nel corpo passa
albertano volgar., i-140: perciocché l' universo della ragione, la figura della
): gli error che ci fa far l' ira e lo sdegno / hanno, a
, a parlar così, più de l' immune. grazzini, 4-389: mai più
linea a quello. lambruschini, 1-160: l' autorità educatrice della famiglia...
* per così dire 'tempera l' ardimento della locuzione... '
un modo di avvertire il lettore o l' uditore che la locuzione ch'io sto
cecchi, 6-152: vi sono luoghi che l' indigenza, la vergogna, l'infamia
che l'indigenza, la vergogna, l' infamia hanno talmente impregnati e saturati,
; datevi pace. tommaseo-rigutini, 3295: l' affare 'è così ', non altrimenti
: pigliai la lettera fra il pollice e l' indice d'una mano, e il
d'una mano, e il pollice e l' indice dell'altra, ed alzando la
indica, spesso in senso spreg., l' improprietà di una denominazione).
denominazione). manzoni, 47: l' unità di luogo, e la così detta
fra cui la sua miseria, e per l' esperienza degli umori popolari, maturasse addirittura
, maturasse addirittura un riottoso malcontento contro l' autorità dei vescovi. brancoli, 4-258:
siena, i-5: dalla superbia nasce l' amor proprio, e dall'amore proprio
proprio la superbia; perché subito che l' uomo s'ama di cosifatto amore,
hanno due coma. leopardi, iv-30: l' accademia pensa che l'invenzione di questa
, iv-30: l'accademia pensa che l' invenzione di questa cori fatta macchina non
212: venezia era una famiglia cosifatta. l' aristocrazia dominante decrepita; il popolo snervato
querciuole assai ben grosso, montato sopra l' un de'capi con i piedi,
soderini, iii-523: e per l' estate... le pere coscie di
genere di piante, così chiamate per l' eleganza e la bellezza del loro fiore.
panzini, iv-165: 4 cosmesi ', l' arte, già antica ed oggidì coadiuvata
largo significato, si prenda ancora per l' arte di correggere i difetti, e rendere
, mantenere la bellezza del corpo, l' elasticità, la freschezza della carnagione,
corpo o a correggere i tratti, l' espressione del volto o dello sguardo sottolineandone
e il cosmetico già fa mala prova / l' ultimo amante disertò l'alcova. palazzeschi
mala prova / l'ultimo amante disertò l' alcova. palazzeschi, 3-126: i grandi
dal gr. xoofjmnxóc 4 che concerne l' adornamento '(v. cosmesi).
. cosmicaménte, avv. secondo l' ordine cosmico; in conformità di valori
universali, secondo una visione che abbraccia l' intera realtà universale. 2
riguarda, che ha per oggetto tutto l' universo, che abbraccia, comprende tutta la
e cosmico di cui non si conosce l' eguale. bocchelli, 2-21: figlio del
la fine del medio evo, è l' apparire del mondo moderno, è un
letter. anche cò$mos), sm. l' universo in quanto armonico, ordinato,
noi ancora per la sua perfetta eleganzia l' abbiam chiamato 'mondo '. gioberti
redenzione s'interpone un fatto, cioè l' alterazion del creato; la quale non
denso fiato della corsa / ella vedeva l' iridi degli astri / sguazzare, e
intuitivo congiungimento e fusione del particolare con l' universale, dell'individuo col cosmo.
secondo le misure nostre, o repentina, l' attesa di morire che noi chiamiamo vivere
che noi chiamiamo vivere, e proprio anche l' individuale agonia del punto estremo, la
cosmòdromo, sm. neol. l' insieme degli impianti per il lancio di
sf. formazione originaria del l' universo; genesi, costituzione della terra;
sistema scientifico sull'origine del l' universo; mitologia, complesso di leggende,
e pitagorica di quella che ci rappresenta l' universo, dalla sublime aristocrazia degli spiriti
il fine di quel corso, onde l' azione cosmogonica è il principio, è altresì
, 7-i-25: or non vedi tu che l' occhio abbraccia la bellezza di tutto il
bello ingegno vostro dalli onorati studi de l' alta cosmografia, della vaga geografia e della
saranno necessarie le morali d'aristotile con l' aggiunta de l'istorie, de la
morali d'aristotile con l'aggiunta de l' istorie, de la cosmografia, e de
essere il mondo, o vogliamo dire l' universo, come dalla voce istessa (che
un lor universo tutto di dèi, con l' astronomia portarono da terra in cielo i
come divisare perfettamente le fabbriche, senza l' architettura? come rappresentare i luoghi del
mondo, senza la cosmografìa? come dimostrare l' ima- gini del cielo, senza l'
l'ima- gini del cielo, senza l' astrologìa? buommattei, 15: il ricorrere
farà aver [le cognizioni] come l' hanno coloro che studian la cosmografia su'mappamondi
e a'suoi piedi sono due globi, l' uno terrestre, l'altro celeste
globi, l'uno terrestre, l' altro celeste. = voce dotta
sette di morali e stoici, / disegnar l' universo ivi i cosmografi / geometria riquadrare
e fa questo il poeta quando s'impresta l' altrui scienza, come dell'oratore,
offiziali quante son le scienze: ci è l' astrologo, il cosmografo, il geometra
la terra, né divider le regioni l' una dall'altra. = voce
nella cosmologia. rosmini, xxii-28: l' antica ontologia, la psicologia, la cosmologia
parte psicologica; cosmologica in quanto vince l' inerzia dello spirito, psicologica in quanto
. studioso di cosmologia; chi indaga l' ordine e le finalità del cosmo.
astronomia che studia le leggi che regolano l' universo. = voce dotta, comp
in nessuno. baretti, 1-26: l' italia gli professerebbe molta gratitudine, se
amò né roma né il mondo: l' amor patrio di roma, divenuto cosmopolita
i falsi cosmopoliti... concentrano l' affetto loro in un'astrattezza che non si
: roma, città cosmopolita fino dal- l' ovo, che si piglia e si assimila
una città cosmopolita. imbriani, 2-65: l' elemento nazionale, monarchico e cattolico,
sovrappongono al costume nazionale e regionale per l' affluire di gente di varie nazioni. barilli
le fondamenta, a piè delle quali gorgoglia l' acqua nera pesante nei canali e scivolano
, i-1189: a roma volle tornare l' italia,... a roma,
come dicevano, secondo le regole. l' argomento rispondeva a'tempi pel suo carattere
introdurre un eroe estense, e, come l' ariosto, far la sua corte al
duca. b. croce, iii-27-352: l' idea nazionale per sé stessa, e
è distinguere due spezie di cosmopolitismo; l' una delle quali è ragionevole, salutare
è ragionevole, salutare, dialettica, e l' altra assurda, perniciosa e sofistica.
impiegato per provocare reazioni nucleari mediante l' accelerazione dei protoni. = voce
o di cui non si conosca bene l' uso o che non si riesca a identificare
altra virtù / che del vento che l' empie. nievo, 64: maestro
nievo, 64: maestro germano me l' aveva guemita [la testa] con un
in mano una tuba mostruosa... l' ingegnere, vedendo quel coso, esclamò
gozzano, 113: ecco -pensavo -questa è l' amarena, / ma laggiù, oltre
4. agrim. termine usato a indicare l' estensione (misurata a miglia, ore
di mistura, quando non si sa l' appunto, come: * un coso
e in esse, / quasi smalto su l' ór, consparse i fiori. foscolo
dal dì che di pindo in su l' aprica / balza presi a portar la cetra
mi fu sempre nemica, / e l' eliconio colle dappertutto / mi cosparse di triboli
scagliata contro le tenebre non c'è l' impeto d'una invocazione disperata e convulsa
d'una invocazione disperata e convulsa verso l' indifferenza dei firmamenti? cardarelli,
: la donna ripete con nuove arti l' impresa per cui giuditta tanto si adomò e
. petrarca, 107-9: e l' immagini lor [degli amorosi rai]
, tema e dolore; / da l' altra, quasi stelle in ciel consparte,
e giove, e marte, / e l' auree stelle in puro ciel cosparte /
il portone vuoto. calvino, 1-13: l' acqua era alta e il fondo sabbioso
cristallo amico / nutrì la chioma e te l' increspi ad arte; / e ne
o di qual angue / trasse amor l' empio tosco, onde consperse / poi la
. marino, 17- 74: l' una a destra le siede, e con
speglio le sostiene ed erge. / l' altra lo sparso crin da la finestra
consperse d'olio e di sale, e l' offeii ad anna. l'olio novello
, e l'offeii ad anna. l' olio novello, allora allora gemuto dal frutto
d'acerbi guerrier tutte cosperse / avea l' aspro ottoman piaggie e pendici. pindemonte,
augelletti abandonaro il canto, / e l' erbe e i fior lasciar nude le piaggie
apparir pirro. marino, 12-8: l' infausto noce e di nocente tosco / consperso
non baderan: però che pende / l' ultimo sovra lor giorno fatale.
costa,... abbandonarono precipitosamente l' impresa, ritirandosi, e lasciando i
cameretta riposta, ove consperse / olezzan l' aere d'aliti soavi / ai solleciti cori
solleciti cori amor aperse. / amor l' uscier, che ne volgea le chiavi.
. ottimo, ii-387: contratto [l' aere] fa nuvoli, cospessato fa
allo spaccone, / facendo il mangia l' uomo, e il cospet- taccio.
il cospettàccio ', e 'il mangia l' uomo ', significa: fare il bravazzone
latini, i-502: e poi che l' ebbe detto, / davanti al suo
villani, 8-64: iddio... l' offenditore di lui [di bonifazio vili
bonifazio vili] pulì, non tanto per l' offesa della persona di papa bonifazio,
osi rider di te, costui paventi / l' augusta maestà del tuo cospetto. monti
minacciavai di viltà tremore, / perché l' ingombra angoscia l'intelletto. boccaccio,
tremore, / perché l'ingombra angoscia l' intelletto. boccaccio, dee., 5-7
mia parte che prestamente prenda qual vuole l' una di queste due morti, o
tua pietà d'agnesa i meriti. / l' odor suave di sua vista casta,
mia gravissima colpa, in conspetto de l' intemerata absoluta giustizia. manzoni, 832
annunzio, iv-2-550: stando noi chini verso l' acqua, eravamo congiunti l'uno all'
chini verso l'acqua, eravamo congiunti l' uno all'altra da un fascino non dissimile
d'un vero mare con veri cavalloni e l' aria di burbera protezione con la quale
interdetto / alle sfacciate donne fiorentine / l' andar mostrando con le poppe il petto.
. d'annunzio, iv- 1-104: l' avventura aveva, d'un tratto, inalzato
di potere. un'aura di favore l' avvolse; e la sua fama, in
, i-337: niuno sentì così fieramente l' eguaglianza democratica e la dignità umana in
, 35: nel cospetto di troia è l' isola di tenedos. giordani, i-32
una porta, che dall'uno o l' altro conduce ad un corridoio, lungo il
per antonomasia. calandra, 3-177: l' arciprete don barbero, uomo impetuoso,
a mezza quaresima. « cospetto, l' è arrogantella e bizzarra! * fece
cospicuità, sf. l' essere cospicuo. tommaseo [s.
che quegli andando in capo a tutto l' esercito fosse anche il più cospicuo,
, ai padiglioni / d'antimaco inviò l' inclito atride, / cospicuo dono. imbriani
, i-555: la potenza delle forze per l' autorità e per la moltitudine de'cospiranti
... non è altro che l' arte di meglio dirigere, e di rendere
si cospira / contro di noi! l' aurora, i-178: i vostri concittadini,
, ora con occulti inganni quasi di tutta l' italia cospirante alla rovina sua, con
italia cospirante alla rovina sua, con l' avvedimento e col valore si liberò da
per punire un fellone, che contra l' onor mio cospirava, e volea tornai la
alcuna cosa più, che di veder cospirar l' italia con lei ah'immortalità di questo
iv-170: le scisme... e l' eresie... cospirano a travagliare
al gran disegno / tutto cospira: l' opportuna notte, / la stanchezza de'
farmela perdere. foscolo, vii-117: l' utilità delle arti a chi le professa non
aver lasciati tanti desidèri di vendetta, l' altra, che la rendeva tanto agevole,
galileo, 3-3-130: vediamo la terra e l' acqua, corpi... reputati
cospirare insieme nell'illustrissima sua persona e l' eminenza di un tanto grado e lo
men vero che il favore del caso e l' interesse della sua ambizione cospirarono un istante
. silone, 5-188: anche l' arte cospirativa ha le sue regole.
marchese del gallo, quando ebbe letto l' elenco di coloro che trovavansi arrestati per cospiratori
con tutti. anche il suo pranzo l' ordinava al cameriere in segreto e quello
cicale, non i grilli; splendeva l' aperto sole, non la dubitosa luna.
famiglia, la crisi dell'alabastro, l' incauta partecipazione alla cospirazione comunista, l'
l'incauta partecipazione alla cospirazione comunista, l' arresto. 2. trama,
guardian ri aspramente / che per morto l' abbattea di presente. sacchetti, 157:
costa tratta: / prima, che l' omo atasse, / poi, che multiplicasse
femina fu fatta de la costa de l' uomo. monaldo da sofena, vi-1-227
fosse infuso / di quel valor che l' uno e l'altro fece. fatti
/ di quel valor che l'uno e l' altro fece. fatti di cesare,
che non li mettesse lo troncone de l' asta in tra le due coste.
lo ferì nel destro fianco / sotto l' ultima costa. caro, 10-593: stava
, / gli apre le coste, e l' aspra punta immerge / in mezzo 'l
questo mulo. tasso, 6-ii-50: l' ispide coste irsute / indura a dura
irsute / indura a dura scorza / l' aspro cinghiale, e l'ire aguzza,
dura scorza / l'aspro cinghiale, e l' ire aguzza, e i denti.
nelle coste appunto in quella / che costui l' inseguiva, ed era in atto /
una notte, per ventura, / l' aire tutta se turbava; / neve a
lei guarda ed impedir ciò vuole, / l' urta la fronte e l'una e
, / l'urta la fronte e l' una e l'altra costa. marino,
urta la fronte e l'una e l' altra costa. marino, 1-142: l'
l'altra costa. marino, 1-142: l' isola dove sei, cipro s'appella
a destra e a sinistra, per formare l' ossatura principale del corpo della nave.
rialzo di terra fra un solco e l' altro; sponda, orlo, margine estremo
ho coronato la vetta, onde casca l' acqua, di cinque pioppi, ombreggiando
partito per rovinare una monarchia sia l' istituire a costa di essa un ceto aristocratico
le coste: essere evidente, notarsi l' estrema magrezza. berni, 97:
ultima civiltà; qua strisciarsi per terra l' ultima ignoranza e là volare l'ingegno
terra l'ultima ignoranza e là volare l' ingegno. faldella, 2-45: un cartellone
anni, il quale molto apertamente faceva l' appassionato con zanina e le stava tutto
nemico, e tu di costa / l' assali, e rendi van quanto e'
di costa,... abbandonarono precipitosamente l' impresa. tommaseo, i-221: così
entra in un vallone; / ferraù l' accompagna costa costa; / e quando soli
par., 11-45: intra tupino e l' acqua che discende / del colle eletto
., 32 (39): quando l' uomo si parte di questo castello,
uomo si parte di questo castello, l' uomo cavalca per bello piano e per belle
; a fare buono grano, si richiede l' aperto piano morbido et legière. boiardo
costa son caliate al basso; da l' altra parte rodamonte armato / ha fesa la
. marino, 329: de l' ispida pendice / la costa inaccessibile si potè
inaccessibile si potè / ben misurar con l' occhio, / non superar col piede.
per prenderlo nel freno, / e quel l' aspetta fin che se gli accosta;
se gli accosta; / poi spiega l' ale per l'aer sereno, / e
accosta; / poi spiega l'ale per l' aer sereno, / e si ripon
a costa, costa costa: salendo l' erta, costeggiando il pendio. firenzuola
/ s'apprende con dolcissimo sorriso / l' alta golpaia e '1 luogo ove ella
cuoco, 1-26: la preponderanza che l' austria andava al signore, che, bisognando
costa di spagna. tasso, 8-76: l' innocenza la costa era là, deserta
: soliman, ecco il loco ed ecco l' ora piccole isole senz'anima viva,
che sono doventate un bisogno per l' animo mio, come tare in terra
io veggio... / altri volteggiar l' africa, costaggiù (costà giù
chi parla). zesi, e l' isola è forte di sito per esser quasi
, iii-39: che mercato, vèr l' aurora, / ne la costa asiatica albergare
; pur gli scriverò. guavicatoli tutto l' anno, per via di commerzio si cavano
93: con un rumor d'uragano l' agitata costa ligure. passò su per aria
rivolge (mediante scritti o diretta- l' anima popolare, mentre costaggiù la furberia troppo
costà. machiavelli, 897: donde che l' ultima, ti delle costole;
fuori che la prima e la seconda, l' unde * 4 qui 'e 4
movimento dimocima e la duodecima, tutte l' altre s'addomandano verstrano, e dannosi
quel luogo costarne, sm. spreg. l' insieme delle costole. si danno nel
, e poi daccapo costà a dissipare l' una e gli altri. palazzeschi, 40
se chiudo un poco gli occhi / l' uomo costà / mi sembra motrice
mettete costà entro, io vi lavorrò sì l' orto che mai costante, e più crudele
altro leggiadro un giovinetto; / ma l' avete a scusar, ch'a gli occhi
le costanti leggi, / con cui l' eterno braccio i corpi mosse, i
spiegava, nel quadro costante della geografìa, l' improvviso apparire e dissolversi delle epopee conquistatrici
concetti presuppone il concetto, e che l' universale si forma con l'universale.
e che l'universale si forma con l' universale. 4. duraturo,
fui allora d'opinione costantissima, che l' invenzione degli occhiali fosse tutta moderna.
baretti, 1-3: fu tanto costante l' ostinatezza da lui principalmente osata nello apprendere
in natura. d'annunzio, iv-2-1176: l' astro mordace dell'elica trivellava l'aria
: l'astro mordace dell'elica trivellava l' aria infaticabilmente; l'equilibrio tra ala
mordace dell'elica trivellava l'aria infaticabilmente; l' equilibrio tra ala ed ala tra becco
forma spirituale seguirà a quella? ma l' azione, giunta a compimento, si rivolge
nulla poteva scuotere né raffreddare, neppure l' età. 5. stabile (il
vento non corre più, come per l' addietro, così pieno, né così diritto
: non volse questa volta / a l' amorosa dea punto celarsi, / ma ne
di sfera: al che ci ha invitato l' uso costante de'romani. cuoco,
e giudicio interissimo e constantissimo, che l' amicizia sia utilissima a'poveri, gratissima
il vostro platone anche appelli animale spiumato l' uom senza barba per alludere al costume
ceppi qui diviene amante, / ché l' alme in vai del tebro han per costante
cadde sul capo al newton egli fece l' ipotesi, che fu poscia verificata, dell'
: amor, se tu brami / che l' anima amante / penando costante / disperi
ascondo / un incendio per te: l' unico oggetto / sei tu di mia costanza
costanza, / il mio ben, l' idol mio, la mia speranza. alfieri
/ e a la balda speranza / dièr l' armi di costanza -amor e fede.
avendo la maggior parte di essi approvato l' editto imperiale contra lutero. -come
per una la costanza, e per l' altra la religione. a. f.
in mezzo de due figure similmente come l' altre sono: uno è l'amore e
come l'altre sono: uno è l' amore e l'altra è la costanzia.
altre sono: uno è l'amore e l' altra è la costanzia. 2