di giorno in giorno... già l' imperatore carlo v l'aveva giudicato degno
.. già l'imperatore carlo v l' aveva giudicato degno oggetto d'una delle
boccario, 1-448: 'cedente'nomasi chi fa l' abbandono del diritto, e 'cessionario
, e 'cessionario 'chi ne fa l' acquisto. = voce dotta,
il possesso. cicognani, 3-254: l' avvocato era stato costretto a dichiararle che
non sono state ancora eseguite, purché l' altra parte vi consenta. 3.
determinate (che talora possono interessare quasi l' intera gamma di quelle che costituiscono l'
l'intera gamma di quelle che costituiscono l' esercizio della sovranità territoriale); la
: per la gran necessitade è costretto l' onesto uomo andare in un cesso. machiavelli
e mi addormentai. carducci, 529: l' asino, che vien, de l'
l'asino, che vien, de l' ortolano / lo fiuta [il poeta]
[il poeta] con dimesso / l' orecchio, e pensa -o idealismo umano,
tentò con empio eccesso / di tor l' onore all'ape, a lei facendo /
una cesta, / s'in capo l' anno non vel trova ancora. vasari,
capi delle pertiche, e tiransi per l' acqua torbida, standosi in terra.
stazione civilissima si preparavano cestini caldi per l' ora del mite asciolvere e cestini freschi,
] de * licor, sono l' anfora, la botte, il carro,
portar cose;... e l' uso comune dice più volentieri cesta.
, 37: nonno, l' argento della tua canizie, / rifulge nella
bronzo che raccoglievano la cera gialla come l' ambra; né l'estrema finezza d'
la cera gialla come l'ambra; né l' estrema finezza d'una mano inanellata.
una mano inanellata...; né l' avvolgimento d'una sciarpa leggera intorno a
di imbuto: per la pesca o l' uccellagione). marino, 9-47:
cestino delle cartacce ': 'il direttore cestinò l' articolo '(che non volle stampare
ha cestinato la supplica'. c'è l' idea dello spregio. panzini, iv-126:
del paese per cercare i cristalli desiderati con l' acqua, e spero di averne,
di cesta. césto2, sm. l' insieme fitto e addensato delle foglie che
molte piante erbacee, come la lattuga, l' indivia, anche il grano. -far
quattro crazie. soderini, ii-37: l' acetosa... fa cespuglio di più
, che pur gli dà grazia e l' adorna. algarotti, 3-471: di quivi
gli ha mandati ». / e fece l' un con un colpo cadere / dicendo
il famoso proverbio, quando volevano significare l' avvenentezza e il garbo d'alcuno,
certe umiliazioni e prove rinnalzano e fecondano l' anima. -se marzo va secco
la palma e avvolgevano il polso e l' avambraccio fino al gomito. cicerone
armarsi. / stupir tutti a quel- l' armi che di sette / dorsi di sette
stringe una corona nel pugno, come l' atleta latino stringeva nella gara del pugilato
a la palestra, al cesto, a l' arco. guarini, 39: questi rapido
i gemelli, ardita coppia, / l' uno a'cesti impiombati, al corso
uno a'cesti impiombati, al corso l' altro / folgore i piedi a divorar l'
l'altro / folgore i piedi a divorar l' arena. pindemonte, 8-134: usciamo
ne'diversi giuochi / proviamei, perché l' ospite, com'aggia / rimesso il pie'
, / narri agli amici, che l' udranno attenti, / quanto al cesto
: la terza, più lascivetta che l' altre,... soccinta co 'l
catena nervosa, del sistema escretore; l' estremità anteriore del corpo (detto scolice)
ingerita da un animale adatto a essere l' ospite intermedio, l'oncosfera spezza l'
adatto a essere l'ospite intermedio, l' oncosfera spezza l'involucro, penetra dall'
l'ospite intermedio, l'oncosfera spezza l' involucro, penetra dall'intestino nel sangue
cestone. cavalca [crusca]: l' asino colla soma m'è caduto,
, le cesure, le sincopi! tutta l' anatomia della parola che un tempo si
in mezzo alla stanza il telescopio ha l' aria sorniona d'un « grosso calibro »
piazzola. nella penombra lo seguo con l' occhio fino alla bocca e m'accorgo
si mosse, virò la prua verso l' antemurale, si apprestò a doppiarlo volgendo la
, insapore, presente nel l' olio di spermaceti, nelle ghiandole sebacee del
, nelle ghiandole sebacee del l' oca e dell'anatra (ed è usato
chim. estere dell'acido paimitico con l' alcole cetilico: sostanza solida (detta anche
svolta. -alto ceto, primo ceto: l' ari stocrazia, anche l'
l'ari stocrazia, anche l' alta borghesia. -ceto medio:
tentar del contadino. / così disparve l' uguaglianza bella, / e di lei non
, iv-401: mi narrava essersi appigliata l' epidemia anche al primo ceto, e io
livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l' interesse d'una famiglia potente, di
una stretta società pone necessariamente in atto l' odio naturale... fra classe e
quella ragazza. barilli, 1-103: l' alto ceto siede, fra la seta e
. colletta, i-92: carlo, l' ultimo giorno di maggio, convocò nel
ceti del parlamento (il baronale, l' ecclesiastico, il demaniale), e tutti
sua fama a tondo a tondo / l' immensa terra e di sé mille penne /
che dietro al piacer corre / e a l' onor vano e al lucro; e
essere un machinoso animale, non può divider l' acqui se non con far che la
sua presenza sia presentita dal ributto de l' onde. = voce dotta, lat
a undici), che si congiungono con l' orlo opposto della cassa stessa (e
coro intento / de le fanciulle lesbie / l' errante violento / per le midolle fervide
ed alle navi / de'mirmidoni, ritrovàr l' eroe, / che ricreava colla cetra
, su questa / cetra di glorie, l' ancor vivo achille. panzini, i-754
, / come toccata cétera / sveglia l' interno tremito / sotto la man che l'
l'interno tremito / sotto la man che l' eccita. nievo, 181: -mi
garrisce in picciol suon di cetra / l' acqua che tenue tra i sassi fluì.
/ secca è la vena de l' usato ingegno, / e la cetera mia
furori / rendesti grazia al regnator de l' etra. della casa, ix-463: l'
l'etra. della casa, ix-463: l' umil cetra mia roca, che voi
nell'animo tuo? or se'tu come l' asino al suon della cetera? perché
dante era effettuato, e assommato l' edifizio della letteratura nazionale. e pure cotesta
per cui dal passato prendesi norma per l' avvenire. giusti, 2-122: sapete il
musica posava la bacchetta. c'era l' attesa di quando in piazza d'armi
compiaciuto e consolato più volte anco per l' addietro, e che ora sono l'
l'addietro, e che ora sono l' unica mia compagnia. settembrini, 1-58:
. cassola, 2-506: -credi che l' ambrosiana riesca a far cela
anguste dei classificatori, egli vuole esaltare l' officio della critica alla dignità suprema.
altro che di un fatto avvenuto dopo l' arrivo dei francesi. manzoni,
prosa sono i segni più certi che l' intendimento e il lavoro sociale dell'epopea
sarà cessata la mania della classificazione, l' artifìzio della suggestione, la cecità del
somiglianze e differenze (concernenti non solo l' aspetto esterno, ma soprattutto la struttura
ma variano necessariamente col tempo, per l' approfondirsi delle conoscenze, e variano pure
ecc. b. croce, ii-8-16: l' espressione prosastica, diversamente dalla poetica,
preferenza delle altre, a fondare l' azione sulla riconosciuta inevitabilità della lotta di
. dorico xààopoc): per l' aspetto a superficie traforata (in modo caratteristico
matura. gozzano, i-245: e l' uve moscate più bionde dell'oro vecchio;
omero cicerone volgar., 1-266: l' animo del savio, per magnitudine di
come la facilità, il bell'ordine, l' abundanzia, le belle sentenzie, le
garzoni, 271: e similmente è viziosa l' ecclissi, che suona difetto, o
leso; claudicazione a sigillo, quando l' articolazione del piede è bloccata; claudicazione
cui uno dei contraenti rimane obbligato verso l' altro, senza che questi resti obbligato verso
non senza storpiare o mutilare la frase e l' imagine e l'idea, l'
la frase e l'imagine e l' idea, l'endecasillabo del traduttore può contenere
l'imagine e l'idea, l' endecasillabo del traduttore può contenere l'esa
idea, l'endecasillabo del traduttore può contenere l' esa metro dell'autore,
e verso la stadera, verso l' endecasillabo e verso l'ottonario, verso
stadera, verso l'endecasillabo e verso l' ottonario, verso le clausole ciceroniane
incantati, benché diversamente, e con l' orecchio deliziato dal suono e dalla blandizia delle
in alcune forme metriche, il verso o l' emistichio conclusivo di ima strofa, ripetuta
ricaduta del pensiero sulla clausola tematica, l' intimo dissidio del poeta, la difficoltà
volersi vendicare; ma subito mandò per l' arcivescovo, che venisse a lui a buda
cui si modificano gli effetti che altrimenti l' atto produrrebbe. guicciardini, ii-242:
cose, sia lodata ed esaltata per tutta l' eternità. 8. mus.
o 'clausula', nel senso in cui l' usano i legali, è voce che anche
i soliti capricci, tornarono a farsi sentire l' imprecazioni e gli scherni contro la prigione
che sono miserie, vincoli che restringono l' animo senza produrre alcun effetto importante,
per exercizio intorno al claustro e dicendo l' officio magiore, frate gimignano, quivi trovan-
), il quale dalla parte di verso l' atrio è diviso in cinque parti.
ariosto, 44-21: astolfo lor ne l' uterino claustro / a portar diede il
non solo gli era d'uopo rattener l' impeto popolare entro i claustri dello stelvio e
pace che la linea del nemico circuisse l' estreinità settentrionale del lago di garda.
canonico, che vieta negli ordini tnaschili l' am- missione, nelle parti della
e negli or dini femminili l' ammissione di qualsiasi estraneo, nonché
papale); oppure vieta soltanto l' ammissione di persone dell'altro sesso
clausura, / la castitade e l' uffizio divino. leopardi, i-1434:
, ma avvertì che la clausura impediva l' ingresso alla compagna. palazzeschi, 293
2. monastero in cui è vietato l' accesso ai secolari e da cui i
dimezza, e tu tolleri in pace l' altra metà. manzoni, pr. sp
in una chiesa contigua, toglieva anche l' unica necessità che ci sarebbe stata d'uscire
per la clausura a cui era soggetta l' italia. ojetti, ii-5i: lo vedevamo
nelle vostre tonache ermetiche, / sopra l' arrugginito piede dei cardini / voi muovete
non usciva mai di casa, e non l' avevo mai vista. t. figur
/ la clausura dei traici mi rimorde / l' anima come un gesto di rimprovero.
arila, 95: 4 clausurazione *, l' usano certi uffiziali governativi per dinotar 4
4 clausurazione '. voce tecnica esprimente l' atto di chiusura d'una contabilità,
dimensioni, / del feroce leon l' ispido tergo, / ma, de la
contra'propri figliuoli, pregiavasi di cancellar l' odiata stirpe di lieo. f.
, 1014: il troglodita brandì ne l' aere / la clava, da i muscoli
la scena orrenda le tornava alla memoria: l' uomo atterrato da un colpo di mazza
si rialzava e tentava di gettarsi contro l' avversario, e la clava che lo colpiva
colpiva di nuovo, i colpi vibrati l' uno dopo l'altro da una mano
nuovo, i colpi vibrati l'uno dopo l' altro da una mano ferma e fredda
la fantasia], quasi per compensare l' umano genere dei destini che lo condannano servo
(richiesto in origine come sussidio per l' acquisto dei chiodi dei calzari).
clavicembalo. piovene, 5-262: l' associazione amici della musica...
oggi non si sappia chi ne sia l' autore. g. b. martini,
, 182: osservo intanto... l' accento ingomma ed il tuono dell'espressione
', cembalo del dolce settecento. è l' applicazione della tastiera al salterio degli orientali
a forma di s, che congiungono l' estremità superiore dello sterno al processo acromion
acromion della scapola, con cui formano l' articolazione della spalla. 0.
spalla, che dir vogliamo, con l' osso sterno. baldinucci, 146: il
baldinucci, 146: il torace è l' ambito, ovvero ricettacolo, delle parti vitali
ond'emergeva il collo asciutto, con l' omero prominente e liscio come il ciottolo.
come de voi mastro, / per l' arte vera di negromanzia / e per l'
l'arte vera di negromanzia / e per l' autorità di zoroastro, / per simon
perché si è creduto che ne facesse l' ufficio, tenendo il braccio legato al petto
bembo, 7-3-426: e perché l' elena m'ha fatto chieder licenzia d'
della superfamiglia clavicòrni, a cui appartiene l' anofele (anopheles claviger).
, se non uno solo, cioè l' anofèle clavigero, il zanzarone della malaria
nacci di libra. monti, 7-171: l' armatura regai d'arèitòo / indosso avea
: del non veder e non udir l' octavo [documento] / alquanto più mi
lat. clavus * chiodo '; per l' intelligenza del passo, cfr. il
del secolo scorso, il movimento per l' indipendenza della grecia. tommaseo [
le clavicole del feto, per facilitarne l' estrazione, in casi di malformazione del bacino
fecondazione auto- gama (ossia compiuta senza l' intervento di altri fiori) di quei
quei fiori ermafroditi che rimangono chiusi durante l' antesi, in modo da escludere l'
l'antesi, in modo da escludere l' impollinazione da parte di altri fiori: compare
... sono... l' aristolochia e la tonda e la lunga,
campi, e mangiasi come il cavolo con l' olio e col sale. p
braccia e il capo...: l' arte della danza si toglie ad imitare
il sesto libro, le clementine e l' altre costituzioni dinominate estravaganti. tommaseo [
-la clementina di clemente iv per regolare l' ordine cistercense. clemènza, sf
comune poco appresso fece tuna parte e l' altra venire a firenze, e fatto
/ salisco con gran canto / sopra l' uman sentore. lorenzo de'medici, 579
è grande; se non manca a l' uomo la voglia, non gli manca mai
romani principi tutta la loro clemenza verso l' umanità, presero a favorire la schiavitù
ognuno / qual fia vittrice la clemenza o l' ira. foscolo, vii-124: l'
l'ira. foscolo, vii-124: l' uomo che si conforta ai premi d'
. leopardi, i-1009: è [l' egoismo] la cagione tanto della clemenza
della benedizione cristiana si diffondeva per tutta l' aria. 2. raro.
dell'aria, la fecondità del terreno, l' amenità de'giardini...?
/ tenue ombra, e senza viso come l' oblio: suprema / grazia, l'
l'oblio: suprema / grazia, l' oblio: clemenza suprema, ombra di dio
giovanni dalle celle, 4-2-6-2: l' apostasia dall'ordine del chericato si
la tonsura, o la corona, o l' abito chericale. pallavi cino
fagiuoli, 3-7-1 io: vestirei ben l' abito clericale, / mi metterei
cardinale, / ma per così, facendo l' abatino, / buscare un benefizio
formulario, come esercizio di acutezza. l' influsso della scuola clericale è evidente
quattro petali vermigli e lucidi, ed era l' annuncio dell'estate fiammante sul violaceo clericale
reazionario). cavour, xi-356: l' episcopato francese... non conosce
episcopato francese... non conosce l' italia, e ne giudica dalle relazioni inesattissime
il vasto possedimento di terreni, detto l' appannaggio, che il beauhamais viceré d'
rivendicazione dei diritti della santa sede. l' astensione dal voto politico fu la forma più
laici che esercita le funzioni pubbliche e l' azione politica, consentendo così di respingere l'
l'azione politica, consentendo così di respingere l' accusa che la città sia clericale.
tradì. panzini, iv-141: dopo l' esaltazione di pio x al pontificato,
. g. bassani, 1-207: l' avvocato galassi-tarabini, almeno lui, era
: a quel posto era stato nominato l' altro, sostenuto dalla fazione clericaleggiante, negli
clericalismo »; e si disse che l' avversione era non al cattolicesimo, ma al
e i gesuiti... consegnarono l' italia ai nuovi tempi, tutta cattolica e
rappresentante in ogni località, e che riceve l' unica istruzione dal vescovo. de sanctis
ii-405: il clero, stretta l' alleanza fra il trono e l'altare,
, stretta l'alleanza fra il trono e l' altare,... osteggiò tutte
fra cui la sua miseria, e per l' esperienza degli umori popolari, maturasse addirittura
maturasse addirittura un riottoso malcontento contro l' autorità dei vescovi. soldati, 1-6:
ricercata ad ornamento dei giardini, per l' odore soave che mandano i suoi fiori,
, benché più e meno, secondo l' eccesso del peccato, che più in una
vostra ensegna / de santa desia conosca l' altura, / a lei facendo ferma
figur. panzini, i-357: tese l' orecchio: sentì come il sordo gorgoglìo
figlia; io dunque / ne son l' amante, io 'l rapitore. or
di clienti. ojetti, i-n: ma l' onorevole che s'era scomodato a far
gli accidenti, dalli quali impedito [l' oratore] non può fornire il suo officio
che pur tenti? ed a forza piegò l' alto pensiero / a vender fole ai
, renzo gli andava dietro lentamente con l' occhio, cercando di cavar il costrutto
, rispettavano e onoravano. -anche: l' insieme dei clienti di un cittadino potente
. 3. per simil. l' insieme di coloro che appoggiano (specialmente
della chiesa lunese. 5. l' insieme dei clienti (di un professionista,
. buti [crusca]: come l' avvocato difende la parte sua, e
, là nel mezzodie, quasi per tutta l' estremità del primo dimate. idem,
: i'vidi mosso me per tutto l' arco / che fa dal mezzo al fine
che s'incominciano all'oriente e finiscono a l' occidente. vellutello [par.,
in occidente, e per latitudine tra l' equinoziale e il circolo artico; ma divisi
, perché vicino all'equinoziale, per l' eccessivo caldo, e vicino all'artico,
caldo, e vicino all'artico, per l' eccessivo freddo, si può mal abitare
un clima tanto spazio sulla terra tra l' uno e l'altro di questi estremi quanto
spazio sulla terra tra l'uno e l' altro di questi estremi quanto basta a
le be- negne stelle / escon da l' oceano al nostro clima. ariosto,
di virtù multiplicissima. marino, vii-106: l' imperatore dell'universo, dopo l'aver
: l'imperatore dell'universo, dopo l' aver gittate le fondamenta della terra *
innargentato il padiglion della notte, smaltato l' uscio dell'aurora, dilatate le loggie
bel mezzo di quest'ampio anfiteatro volse l' uomo collocare. alfieri, i-116:
: ahi ahi, s'asside / su l' alte prue la negra cura, e
umani effetti aperto esprime, / causò l' incendio nel mio core algente, / onde
bianca, alta et urente / scema da l' alma mia tutte soe dime.
terrene some / lasciate avrà, fia ne l' ausonio clima / collocata nel numer de
/ fuggon dal nostro, e cercan l' altrui clima, / onde più il tristo
fa la zona torrida, distemperata per l' eccessivo caldo e nociva per li forestieri.
sorte, in cangiar terre e climi / l' età spendendo, e mari e poggi
mari e poggi errando, / tutto l' orbe trascorre. tommaseo, ii-171:
minaccievol fremito del vento, / né l' inospito mar, né 'l dubbio clima,
entro a i divieti / d'abila angusti l' alta mente acqueti. carletti, 55
cavando la terra non si trova mai l' acqua. g. bentivoglio, 4-228:
, 3-130: il clima caldo, l' umidor del suolo, le frutta malsane e
minore stranezza il pretendere che questa forza sia l' unica che agisca sull'uomo. cuoco
). montale, 3-97: emise l' opinione che tre e non due e
? gioberti, ii- 148: l' anima si assuefà al suo clima spirituale,
si va sempre più sviluppando. ritrarre l' uomo nella storia, o, come si
ineffabili: la pigrizia, la noia, l' indolenza, la collera. calvino,
-anno climaterico: nella medicina antica, l' anno conclusivo di ciascuno dei cicli fisiologici
la vita dell'uomo; in particolare l' anno sessantatreesimo (cioè l'ultimo del
in particolare l'anno sessantatreesimo (cioè l' ultimo del nono periodo di sette anni
mi par... che corra adesso l' anno cinquantesimo nono, e non il
donna matura poi che, felicemente superata l' età climaterica, teme di non essere
tempi così veloci e anche climaterici, l' umanità si sofferma per onorarti,
o orazio. barilli, 6-164: l' europa finisce qui. la crisi europea
che, secondo la medicina antica, l' uomo attraversava ogni sette anni: e
. g. bassani, 1-87: egli l' accompagnava ogni estate in giro per le
sf. medie. terapia che sfrutta l' efficacia curativa che certi climi hanno su
per lo più, in confronto con l' ospedale, la casa di cura privata o
ospedale, la casa di cura privata o l' istituto universitario specializzato in una particolare sezione
fanzini, ii-698: il medico allora l' ha condotto alla clinica; là gli
sa quanto spendono per tenerlo nascosto. l' hanno portato in una clinica privata..
... ieri notte hanno fatto l' inchiesta. dev'esserci un uomo di mezzo
medici per il corpo, ma veggenti per l' anima. tutto il popolo vi entrerà
in quella. oriani, x-21-248: l' illustre clinico dell'università, accorso precipitosamente
clinògrafo, sm. strumento adoperato durante l' esecuzione dei sondaggi per misurare la deviazione
e in topografìa è usato per misurare l' angolo che una determinata visuale fa con
che una determinata visuale fa con l' orizzonte; in marina per conoscere le differenze
e poppa; in aviazione per misurare l' orizzontalità dell'apparecchio quando non sia visibile
orizzontalità dell'apparecchio quando non sia visibile l' orizzonte; nelle costruzioni civili e meccaniche
serpillo salvatico. garzoni, 1-189: l' erbe di coltura, che si vedono per
certe particolari posizioni e decubiti per facilitare l' evoluzione favorevole di molte malattie.
è situata sul lato ventrale; esiste l' apparato masticatore; la cavità interna è
clipeato / stuolo de'forti, che l' avea seguito / dalle rive d'esépo
d'esépo. carducci, 849: l' aér come velo d'argento giace /
. carducci, 828: raccolte or l' ali, sopra la galea / del vinto
lo stridor degli assi / nei mozzi, l' urto dei clìpei / e delle gambiere
trigonometrica dell'angolo che essa forma con l' orizzonte).
ed a determinare la relazione ch'è tra l' asse di questa cavità, e quella
solfato di bario, praticato per ottenere l' ombra del retto o del colon alla
cristeri, perocché elle col becco si metteano l' acqua marina di drieto. berni,
poco onore. soderitti, iii-14ó: l' ibis insegnò il clistere, perché pasciuto
mezzo de'clisteri tipografici evacuata ben bene l' epa di quelle poche arcadiche superfluità,
esterne della donna, ove si forma l' angolo superiore delle ninfe. = voce
dere '(ad amsterdam è fiorente l' industria dei diamanti). clivi£
, giorno, ii- 276: l' aura estiva del cadente rivo / e dei
più specialmente, il declivio, o l' acclività. è più rapido della 'piaggia
nella via maestra / messe di fiordalisi e l' auree ciocche / della ginestra. viani
foscolo, gr., ii-421: e l' aureo sole, / quando sormonta il
incuora. 2. figur. l' arco discendente della parabola della vita.
a cui piace / volgersi sempre inver'l' eterna face? mascheroni, 842: la
clizia amorosa: sopra lor trasvola / l' ape ministra de l'aereo mele.
sopra lor trasvola / l'ape ministra de l' aereo mele. = voce dotta
12-9-106: nelle maremme appena si conosce l' uso delle fogne, delle cloache, delle
qual fiato di mille fornaci / su l' acqua del porto oleosa / e corrotta;
donde si ha a nutrire, [l' uomo] la fa diventare una cloaca e
sedici secoli, pur tuttavia ricordandosi appuzzano l' universo? 2. luogo sudicio,
cosa ci racconta dell'urbe? » apostrofò l' avvocato, « che accade in quella
e genitali. redi, 16-iii-207: l' intestino dopo li consueti avvolgimenti si conduceva
un prodotto liquido e volatile che nasce per l' azione del cloro sull'alcoole assoluto.
cri stallina, ottenuta trattando l' anilina con clorati e acido cloridrico (
dell'acqua potabile e delle piscine mediante l' immissione di piccole quantità di cloro.
: et la nocte cercano dell'uova l' uno dell'altro. = voce dotta
gas formato dalla combinazione del cloro con l' idrogeno: incoloro, di odore irritante,
(ed è usato per preparare l' indaco artificiale e altri coloranti;
tali, carta, cellulosa; per sterilizzare l' acqua; nella metallurgia dell'oro
la pietra. i tintori, per l' effetto del cloro, e gli allievi salumieri
chim. liquido incoloro, miscibile con l' acqua, fortemente lacrimogeno (e fu
chim. composto chimico ottenuto trattando l' amido dell'acido p-toluensolforico con ipoclorito di
doro (degli isomeri, importante è l' acido paraclorobenzoico, che ha forti proprietà
alle piante che la contengono di utilizzare l' anidride carbonica atmosferica per la produzione di
produzione di idrati di carbonio, sfruttando l' energia luminosa. tramater [s
6-43: la biologia, la fisiologia, l' astrofisica, hanno dato alle teorie di
fantappiè il primo collaudo. così l' ascesa della linfa nelle piante è spiegata come
anticombustione », la radiazione cosmica diventa l' esempio tipico di fenomeno sintropico elementare,
ciente. collodi, 783: [l' uomo] adopra il cloroformio per bilanceri nascosti
scient. dal l' azione del cloroformio, sotto la maschera di
tina, quando i dottori l' addormentavano col cloroformio canza '.
borgese, 1-59: ai primi di giugno l' albergo, messi fuori (o nitrocloroformio)
). « come dev'essere l' addormentarsi sotto la maschera del =
, 183: * cloroformizzare ', dar l' anestesia, facendo apirare le esalazioni del
, ma può anche avere profondamente. l' aspetto di nastro o stella (e sono
che potesse sia in relazione con l' intensità delle radiazioni esistere. tutta
intensità delle radiazioni esistere. tutta l' isola impalpabile ansava e sonnecchiava luminose
* formo '. i quali l' ultimo suono s'allontanava tardo oscillando senza
.). la piacevolezza e l' energia dell'operare, impareggiabile, e
del tom donne, vien l' acqua tettuccio. tema -yev 'generare
molti anni la loro cura amorosa, l' oggetto delle loro blandizie e dei loro vezzi
/ che vanno a messa per guardar l' amante. -figur. papini,
di sodio nella sclera, m'intromette l' acqua salsa nell'occhio leso dove s'incupisce
salsa nell'occhio leso dove s'incupisce l' onda marina crestata di gialliccio. sbarbaro,
; il clostridium pasteurianum, che fissa l' azoto atmosferico ne] terreno.
e chiamato fuori in luce, lachesis l' ha a ricevere e trarlo avanti nella
rocca. ottimo, ii-27: lachesis, l' una delle tre suore infernali, la
vitale, la quale conocchia cloto, l' altra sirocchia, ovvero sorella, impone a
e a lachesis il filare, / l' officio suo del tutto far convenne /
frezzi, iv-6-89: è meglio assai che l' uom la vita pogna, / che
ribelli, temè di armarli, e l' utile offerta fu ricusata. arila, 95
le grandi occasioni, ed essendoci ancora l' uso che per gli inni occorrano parole in
in acqua! oggi si combatte per l' onore del club « dagli! ».
). monti, 5-82: l' inseguì, lo raggiunse, lo percosse /
destro clune merione, e sotto / l' osso vèr la vescica uscì la punta
, la pigrizia, la vecchiezza, l' accomodamento delle cluni disseccate sul raggiunto scranno
bernardo monaco cluniacense combattè fortemente [l' angelo custode] contra i demoni.
a cui appartengono le sardine, l' aringa e la cheppia. landino
quale molto appetisce una vena che lui [l' attilo] ha nella gola,
partengono la sardina, la cheppia, l' acciuga, l'aringa, ecc
la cheppia, l'acciuga, l' aringa, ecc.).
è di due spezie, de quali l' uno è bianco e l'altro è nero
, de quali l'uno è bianco e l' altro è nero. il bianco ha
di oottica, lunghette, quasi come l' olivo. il nero ha le foglie di
non conosciuto in italia, ma loro l' hanno in uso per olio e non per
disposti radialmente), che comunica con l' esterno per mezzo di un'unica apertura
salvini, 34-25: la cniza e l' odorosa melitea. = voce dotta
. idem, purg., 3-128: l' ossa del corpo mio sarìeno ancora /
, inf., 20-76: tosto che l' acqua a correr mette co', /
/ or co non te morivi de l' amore affocata? / co non te consumavi
»; / e se c'è l' oca, dica per « co co »
, la temperanza ottiene medesima sedia con l' urbanitade? -come la madre può coabitar
bruno, 3-873: tanto manca che l' ignoranza e pazzia debbano esser prossime e
. anche conabitazióne), sf. l' abitare, il vivere insieme con altri,
143: il matrimonio impone ai coniugi l' obbligo reciproco della coabitazione. -coabitazione
della coabitazione. -coabitazione genitale: l' atto sessuale (nel linguaggio ostetrico)
sola famiglia. piovene, 5-642: l' enorme affluenza di gente, in parte
clandestina, fa sì che, nonostante l' enorme sviluppo edilizio, 27 mila
i differenti gradi di bontà e di formare l' adeguato. foscolo, vii-23: si
. 3. sm. chim. l' insieme delle particelle di un sol liquido
. coacervazióne, sf. ant. l' ammucchiare confusamente; mescolanza, viluppo,
: la filosofia... non è l' indigesto coacervo di astrattezze e di questioni
. coadesióne, sf. letter. l' aderire insieme (riferito a corpi o
secondato dai due coadiutori, benediceva con l' acqua santa il tumulo, cioè la lapide
terapia di base per rinforzarne o completarne l' azione terapeutica. coadiuvare, tr.
quale volessero stabilir la pace e coadiuvar l' opera con mandar loro oratori e prelati
prelati. targioni tozzetti, 7-8: l' architetto adunque della casa rurale...
rurale... deve poi disegnare l' edifizio diviso in abitazione sufficiente, sana e
che molto avrei gradito una conversazione con l' arcivescovo. promise d'ottenermela e d'accom-
capitanata da don fileno d'amelio e l' abate cennamele, coadiuvato dai satelliti parrocchiali,
: niuno exercizio, a chi àne l' animo erto e liberale, pare manco
. del papa, 1-1-150: quindi nascono l' eruttazioni, le gonfiezze...
. a. cocchi, 8-149: l' essenza di questo male partecipante insieme.
buon notomista, e filosofo) coagula l' umore inchiuso nel pericardio, come il
, ii-447: pareva che si fosse assunta l' incarico di coagulare con parole gelide ogni
seccandosi, overo coagolandosi da se stesso l' umore che in quello si trova,.
-figur. slataper, 1-95: l' anima mi s'era ormai coagulata per
una terza virtù che sopravenga a coagular l' acqua: proseguiamo all'altre considerazioni parutemi
sangue, la caseina nel latte, e l' albumina nel bianco dell'uovo, quando
e coagulato in ima pasta, mentre l' hanno in corpo, morbida e leggermente
i chimici di questa parola per indicare l' aspetto grumoso di certi precipitati. cassola
compatto; gelato (il vapore, l' aria, l'acqua). d
(il vapore, l'aria, l' acqua). d. bartoli,
siano, non perciò manca in essi l' acqua, anzi non perciò lascian d'essere
. targioni tozzetti, 7-165: l' umidità acquosa è il vero veicolo
volgar., 4-25: poni [l' uva] in vaso di rame a fuoco
e che le esperienze dimostrano che l' alcool determina la coagulazione della pepsina.
: vada, deceda lungo il settembre l' elegia lenta del lambro, con guardia
4-1-117: ancorché si muti di luogo, l' aria riserva più l'impressione de'suoi
di luogo, l'aria riserva più l' impressione de'suoi ritrosi, che non fa
de'suoi ritrosi, che non fa l' acqua, per esser più agile e più
trombosi nei lobi del zoccolante mummione: l' embolo definitivo ne'vasi duri, tumefatti,
. a. cocchi, 8-287: l' ostacolo nasce da compressione, che qualche
lavorato con la vanga anzi che con l' aratro, e piuttosto di sopra a
come la canapa, e ricoprendolo bene con l' erpice e col rastrello, perché s'
alleanza. monti, ii-175: l' ingresso dei russi nella germania tiene divise
anche più paesi allo scopo di influenzare l' andamento del mercato. cavour, vii-225
scenza '. vale anche l' azione di molte parti organizzate,
per il nostro proposito del nascimento de l' amore, è che tutti gli amori e
umani nascono da la coalternata divisione de l' intelletto e corpo umano.
coartata 'dicesi da'criminalisti il provare l' impossibilità d'aver commesso un delitto in un
a occhio e croce », disse l' avvocato dopo averla ascoltata, « si può
la me desima assicurazione o l' assicurazione di rischi relativi alle stesse
per esempio, riguardo agli albigesi), l' eresia non si ristringeva fra i limiti
la filantropia senza soluzione di continuità, l' accattonaggio in permanenza, e la beneficenza
coatto. -intervento coatto: l' intervento del terzo in una causa civile
. montale, 4-242: oggi l' interprete è diventato un neces
di influenzarne o determinarne il pensiero o l' azione. cavalca, 9-287:
avuto in alcuna preparazione il mercurio, l' antimonio e le sue preparazioni, oppure
dei medicamenti minerali più pericolosi (come l' arsenico, ovvero il cobalto)..
centro comune. boccardo, 1-451: l' uso dell'azzurro di cobalto,.
si ritrova nella limonite del l' isola d'elba. = voce
d'un buon vino, prima che disponesse l' ambasciata: e non beendo per lo
non lasciano un istante fra il morso e l' ultimo respiro, vipere che concedono l'
l'ultimo respiro, vipere che concedono l' amen di sei secondi. 2.
: la quale è una foglia che l' indiani usano sempre tenerse in bocca,
e procurarsi artificiali stati di ebbrezza mediante l' uso della cocaina. = voce
/ e la cocca e la punta e l' occhio a un segno. tassoni,
vedea / tutti fuggir, la cocca a l' occhio mette, / e drizza
col braccio poderoso / tal che raggiugne l' una all'altra cocca; / la
cocca; / la man sinistra con l' oro focoso, / la destra poppa con
e votansi le cocche, / vibransi l' aste, rotansi le frombe. parini,
i lor adusti cappellani / frangere a gara l' ostia benedetta. / e alfine s'
benedetta. / e alfine s'ebber l' ostia nelle mani / essi i prostrati
mani / essi i prostrati; assolti l' ebber tocca / i feditori con le dure
nizza fino capo corvo, che sono l' estreme e più basse cocche d'un
iscatti. pascoli, 228: venne l' inverno; e vennero al camino / l'
l'inverno; e vennero al camino / l' esili nonne, con una gran ciocca
guisa di un orecchio di porco e l' azzanna e la ciancica e la strappa.
s. v.]: 'cocca', l' annodamento della corda nel ripiegarsi sovra se
, / tal che mai più me l' accocca: / mille volte in cocca in
dita sia percuotendo una mano aperta sopra l' altra chiusa. salvini, v-396
», battendo una mano aperta sopra l' altra serrata; o pure, adattando il
medio col pollice in maniera che, sgusciando l' uno dall'altro, e battendo il
-per simil. viani, 14-297: l' oste e la sua moglie hanno stordel-
/ fu messo all'ariosto in su l' entrare [in parnaso], / sol
p. bardi, 1-6-20: quivi adagiata l' una e l'altra chiappa, /
, 1-6-20: quivi adagiata l'una e l' altra chiappa, / [la bertuccia
scherza. soldani, 1-33: non ha l' ipocrisia smorfia che vaglia / più con
», battendo una mano aperta sopra l' altra serrata. d'alberti, 213:
caos, mesi e mesi, generò l' organismo: « fabbrica per il fissaggio
non dico quello de cocchiaroni), l' eremo, la solitudine, che sogliono parturir
', le serenate in genere. l' uso antico si spense, la voce
spense, la voce è rimasta. l' uso però non pare imitabile in questo
ch'e'venga a londra a sentire l' indemoniatissimo romore de'carri, de'cavalli
tesauro, i-541: caligola, spiegato l' esercito sopra il lido, in procinto di
tracina. pulci, 20-34: ed albera l' antenna di rispetto, / ed a
lucidi. palazzeschi, 65: già lenta l' orchestra incomincia la danza, / la
in volta, / tutta crollar facea l' ausonia terra. savioli, 789: io
ausonia terra. savioli, 789: io l' esecrate eume- nidi / a te propizie
in lirnesso i candidi corsieri / e l' aureo cocchio risplendeano e l'armi / de'
/ e l'aureo cocchio risplendeano e l' armi / de'frigi re. manzoni
: io vidi la dea, che su l' immote / maladette sorelle il cocchio spinse
ancor rattieni il cocchio / in su l' estrema curva? / e ancor l'ancella
su l'estrema curva? / e ancor l' ancella undecima / lenta su 'l fren
il seno, sì, di rhodòpi, l' occhio / del timoniere. stuparich,
(lo dico per comodo di chi non l' ha mai veduto) era una specie
r. bertini, xxvi-3-249: l' andarmene alla buona / m'ha sempre
premere, pigiare * (con l' esito * caucare): cfr. lomb
che richiegga più breve o più lunga l' esposizione alla canfora. 5.
coppa metallica posta tra la lama e l' impugnatura di un'arma bianca (fioretto,
dicesi la guardia della mano posta sotto l' impugnatura della spada. dizionario militare [
di ottone, col quale si guarnisce l' estremità del calcio della pistola, e
. cecchi, 6-269: né manca l' effige del fondatore della città e maestro
coccia del poeta, che ci scrisse l' ode che sai. 8.
caratterizzato da due differenti forme evolutive, l' una vegetativa, l'altra parassitarla
forme evolutive, l'una vegetativa, l' altra parassitarla: in questa seconda
loro e si articola in alto con l' osso sacro [articolazione sacro-coccigea).
.. ne'bambini si divide [l' osso sacro] in cinque e sei parti
gradino acciaccandosi e riacciaccandosi di bel nuovo l' osso sacro ogni volta, o coccige
anteriore detto 'ischio coccigeo ', e l' altro posteriore, * sacro
grane del kermes, che sopra l' elce coccigera... allignano.
una macchia giallognola da ciascim lato, l' elitre rosse, con sette punti arrotondati;
[ecc]. piovene, 5-307: l' amiata è il monte delle coccinelle,
prima vista, han poi il margine o l' apotecio o l'ipotallo colorato; oppure
poi il margine o l'apotecio o l' ipotallo colorato; oppure, grigi di fuori
spagnuoli non insegnarono a conoscerne il pregio e l' uso migliore. forse fu chiamata così
. ne riportarono di qua dal mare l' argento, l'oro, la cocciniglia,
di qua dal mare l'argento, l' oro, la cocciniglia, il cacao.
parte tanto che basti loro per l' annata corrente. 3. colore
le mezzetinte più delicate: il cesio, l' ametista, l'arancio, l'albicocca
: il cesio, l'ametista, l' arancio, l'albicocca, il croco.
, l'ametista, l'arancio, l' albicocca, il croco. alvaro, 4-166
rinvenuto. gozzano, 106: e l' orto dal profumo tetro / di busso e
si rannicchiano quando stormisce sul capo loro l' ira degli uomini e di dio.
: il vigesimo giorno se si muova l' uovo, si sente dentro al coccio la
de'medici, ii-320: e fa come l' ortica: / cocciole rilevate e pizzicori
: un contadino del friuli ha tutta l' avarizia, tutta la cocciutaggine d'un
genovese, e un gondolier veneziano tutto l' atticismo d'un bellimbusto fiorentino. carducci,
la sua vita, così cocciuta, nonostante l' apparente docilità, così martellata di volontà
corde, spazzole, ecc.; l' endocarpo serve a fare bottoni; l'
l'endocarpo serve a fare bottoni; l' albume esterno si mangia o si fa
mangia o si fa seccare per ricavarne l' olio; il latte di cocco è
una buona chicchera. algarotti, 2-223: l' albero del cocco, donde si
... persino la cannella, persino l' ebano, persino la palma da
, 19-397: il cocco è l' albero sacro degli esploratori. in tutte le
, produce un inchiostro acceso, l' osso della sua noce può essere
al mondo ogni volta due figli; l' uno l'hanno caro e 1'allevano con
ogni volta due figli; l'uno l' hanno caro e 1'allevano con ogni
e 1'allevano con ogni cura, l' altro non l'amano e lo trascurano.
con ogni cura, l'altro non l' amano e lo trascurano. ora è
che ne muore spesso soffocato; e l' altro invece, lo scimmiottino trascurato,
colori le dette virtù; cioè per l' oro la iustizia, per l'ariento la
cioè per l'oro la iustizia, per l' ariento la prudenzia, per lo indico
rammentato 'granum cocci ', onde l' italiano * grana '. targioni pozzetti
in oro. marino, 10-256: l' altro, che splende di lucente cocco
il verso della gallina appena ha deposto l' uovo. tommaseo [s. v
lo schiamazzar delle galline, quando hanno fatto l' uovo: 'la gallina ha fatto
ha fatto coccorè-, guarda se ci ha l' uovo '. panzini, ii-367:
voleva sapere se le galline avevano fatto l' uovo, e si faceva portare l'uovo
fatto l'uovo, e si faceva portare l' uovo più bello e sì l'accarezzava
portare l'uovo più bello e sì l' accarezzava. quando sentiva fare coccodè, apriva
fresca dell'acqua d'un mulino, l' ansito cadenzato di qualcuno che dietro la
muso; è insidioso e feroce e infesta l' arcipelago indiano. il coccodrillo vive
caro, 12-i-29: ordinate che di verso l' egitto gli si mandino una torma di
perché, quando il cocodrillo è sotto l' acqua, dicono che gli cala da
che ha tanti coccodrilli ed ippopotami quanti l' egizio; non sentii, no, le
[ho visto] altri selvaggi del- l' isole caribbee e d'altre parti non rimote
squamosa come la pelle dei coccodrilli. l' hanno abbattuto. 2. pelle
tamburo nella borsetta di coccodrillo, assaporando l' amaro gusto di vedere ogni minuto sopravvivere
coccodrillo: ipocresia. -questo animale piglia l' omo e subito l'uccide. poi che
-questo animale piglia l'omo e subito l' uccide. poi che l'ha morto,
omo e subito l'uccide. poi che l' ha morto, con lamentevole voce e
chiama, nelle redazioni dei giornali, l' articolo necrologico per un personaggio di cui
portare coccodrilli in egitto: per indicare l' inutilità di un'azione. tommaseo [
84: la mortella s'abbrucia per fare l' anti- spodio de'greci, pigliando le
non ha diminutivo, e * coccola 'l' ha. * cocco- lina 'si
: indi trattando di quelli che oltre l' essere e 'l crescere hanno il sentire,
a spremerlo a coccolarlo; per lui cavavan l' offa di bocca; si corcavan con
si sentiva gisella sbavare sullo scalino e l' adele coccolare il piccolo che non si era
mezzo, in vetrina come allora. l' ottocento se le era cullate, coccolate
scorrere su biglie di muco, coccolando con l' amorevolezza d'una mammina giovine quel suo
donna che è in quelle condizioni, l' è i coccolezzi. allora lei prima piange
voce) -vi farò i cappelletti come l' intendo io, seguiti da un bel porcello
p. bardi, 1-6-20: quivi adagiata l' una e l'altra chiappa, /
, 1-6-20: quivi adagiata l'una e l' altra chiappa, / cocca 'l fanciullo
). boccaccio, vii-50: l' oscure fami e i pelagi tirreni, /
i lacci e''nfiniti veneni, / l' orribil rupi e massi, e'boschi pieni
. strozzi il vecchio, ix-426: l' arno, il bell'arno già, ma
impetuosità delle piogge. giordani, ii-15: l' architettura non si fermò alle spelonche alle
de tre medeca- mente: / contra l' offeso deo dàgli dolor pognente, /
, 1-4 (95): messer l' abate, postole l'occhio addosso e veggendola
): messer l'abate, postole l' occhio addosso e veggendola bella e fresca
caddi in uno abondevolissimo pianto, del quale l' ardente cuore bagnandosi, opportuna medicina prendeva
3-973; 10 che porto d'amor l' alto vessillo, / gelate ho spene e
arde il mio core, / de l' infernale ardore è più cocente, / ma
un'ora o due per lo meno non l' ha prima repressa con un silenzio ornai
crederà lieve questa cagione di odio che l' esercito portava a la guardia nazionale.
un sentimento veemente, che occupa tutto l' animo. savonarola, 55: amor
ariosto, 33-117: di cocenti sospir l' aria accendea / dovunque andava il saracin
altr'io potea che con lamenti / fastidir l' aure e con sospir cocenti. prati
generosi. nievo, 1-118: « l' abbiamo perduta anche in appello », rispose
rimprovero). lacopone, 22-26: l' acqua, lo vento posa: la lengua
e come fece far disegni nuovi / dianzi l' invidia a quel cochin pagliardo, /
. carena, 2-236: 'cociménto', l' atto del cuocere. ma per lo
oscurazione assai dolce. 2. l' ardere, il bruciare (del sole,
iii-611: credevano i medici anticamente che l' alimento... soffrisse nello stomaco un'
: cuoci in acqua quanto basta secondo l' arte, e piglia di detta cuocitura bene
in questo luogo sia da passar con silenzio l' invenzione d'archimede d'alzar l'acqua
silenzio l'invenzione d'archimede d'alzar l' acqua colla vite. tommaseo [s.
più di far crescere una fabbrica come l' acqua nei vasi comunicanti. 2.
) e una parte membranosa (con l' organo del corti). redi,
214: coclea, nell'architettura, è l' invenzione o l'artifizio delle scale a
nell'architettura, è l'invenzione o l' artifizio delle scale a chiocciola. 4
sotto il cutaneo... e l' ago avanza, avanza, perforando il
, 1-816: col suono della voce imita l' asino per spasso; con le parole
sangue tempiere, e la posar su l' ara. carducci, i-1220: sola tra
preso moglie. de roberto, 224: l' abate, circondato da tutti i padri
di tonsure e di cocólle commentando lietamente l' opera dell'artista. -abito di
17: cui di tuo cuor l' altezza, e di tua mente / non
di tua mente / non è noto l' acume? e l'infinito / favor di
non è noto l'acume? e l' infinito / favor di pluto, e i
, e pianterai la nèputa, / l' asparago, l'aneto e 'l bel cucumero
la nèputa, / l'asparago, l' aneto e 'l bel cucumero. alamanni
. alamanni, 5-5-839: già chiaman l' ortolan che più non tarde / il
: estate sontuosa in città! sa l' aria di cipria e di donne scollate.
cocomero asinino, dato a bere innanzi l' accesso, caccia la quartana. crescenzi
degli occhi. ricettario fiorentino, 36: l' elaterio è il sugo cavato del frutto
pianta nota, di cui si cava l' elaterio, che mena fuori del corpo
i poponi come zucchette rotonde, aguzze verso l' attaccamento del gambo, di colore per
, mentre nell'italia centrale ha indicato l' anguria, il mellone con polpa rossa.
de re rustica), bensì ne dà l' etimologia strana al solito, nel quarto
m. -chi). che ha l' aspetto di una prostituta. vittorini,
. ragazza che veste e si dà l' aria un po'da signorina avviata..
donna giovanissima, alta, rivelava l' agilità di un corpo esercitato alla danza,
machiavelli, 877: e benché l' avessi el cocuzzolo del capo calvo
l. bellini, ii-63: e l' uno e l'altro a tanti pregi sui
bellini, ii-63: e l'uno e l' altro a tanti pregi sui / aggiugne
cocuzzolo del cappello, che faceva girar con l' altra, ricominciò: « vorrei sapere
un soldo. calvino, 1-63: l' inseguì. il soldato ora spariva nel
fumo. soderini, i-220: nel- l' alte cime delle vette e cucuzzoli e punte
scende appoggiata a due monti contigui, l' uno detto di san martino, l'
l'uno detto di san martino, l' altro, con voce lombarda, il resegone
calugine, e si vedevano bassure che l' olivo riempiva come d'un'acqua lacustre increspata
nel naufragio, che quando faceva cocuzzolo l' acqua, saliva come un uccellino.
. per analogia, si chiama coda l' addome dei crostacei, il portaddome degli scorpioni
la coda lunga e sottiletta, e l' ale lunghe infino a la terza parte
32-134: e come vespa che ritragge l' ago, / a sé traendo la coda
balzano. leonardo, 1-114: quando l' uccello ha gran larghezza d'alie e poca
, e girando riceverà il vento sotto l' alie, il qual vento facendosegli intorno
insieme con le loro code, pigliandosela l' una all'altra. olina, 16:
ha sei vertebre o spondili, e l' ultimo d'essi è il pungiglione molto grande
: nell'altra estremità, che fa l' ufizio della coda, si vede un'antennetta
la sua dea, / il bel pavon l' occhiuta coda apria. d'annunzio,
annunzio, ii-822: vanno i cani tra l' èriche leggere / con alzate le code
i monti, e rompe i muri e l' armi! / ecco colei che tutto
noi ne trarremo [dall'infemo] l' anime infelice; / e taglierei la
ariosto, 10-106: sì forte ella [l' orca marina] / nel mar batte
coda, / che fa vicino al ciel l' acqua inalzare. tasso, 4-4:
fissa nel medesmo firmamento, che è l' aria; e non è più degno
sfera, dove è la coda de l' orsa, che dove è la terra,
le ride, / con la coda l' applaude e sparge intorno / muggiti soavissimi
nella paranza lo canzonavano perché la sara l' aveva piantato, mentre serravano le vele,
e. cecchi, 6-52: l' america... è un paese di
ricordomi che dei primi luoghi che io l' abbi vedute, fu ne la lombardia,
che in tutte le terre che io l' ho vedute, io l'ho vedute
terre che io l'ho vedute, io l' ho vedute mal capitare. poliziano,
ondeggianti parrucche secentesche... ebbero l' ordine di mutarsi nel pamicchino incipriato con
per ciascuno vestire. burchiello, 97: l' altra è la coda che voi strascinate
, ridicole insegne d'eguaglianza sotto cui l' invidia cinica del terzo stato accomunò l'eroe
cui l'invidia cinica del terzo stato accomunò l' eroe al cameriere. oriani, x-21-13
a braccetto altrettante ragazze che avevan cantato l' inno trionfale di non so che cosa
la coda infinita, / s'ammassan fra l' oro massiccio. / manzini, n-8
sparato bianco, comandava, irresistibile, l' ultima riverenza. 4. parte posteriore
andrea da barberino, i-23: donò aiolfo l' arme e 'l cavallo a'saccomanni della
la sua dolce e placida aretusa / l' innamorato e peregrino alfeo, / a la
. 6. per simil. l' angolo esterno dell'occhio. -guardare con
calesse. leonardo, 1-112: quando l' occhio delli uccelli si chiude colle sue due
si stimava, con la coda de l' occhiolino alcuna volta il guardava e s'ingegnava
4-14: questa misura dell'uno e l' altro occhio si piglia dall'estremità del
fianchi e seno. bella, faceva l' aria da bambina, ma si guardava
le pigne. ariosto, 17-133: l' arme che del suo male erano state /
e tutti gli uncinetti d'osso che l' avevano aiutata, durante alcune ore,
la coda al breviale; onde dite l' offizio a cavallo a cavallo, e vanne
. l. salviati, ii-1-199: l' o largo anch'egli non si lascia mai
1-130: la signora peppina dal canto suo l' aveva battezzato per filosofo; ma che
sempre per coda a una dozzina d'epiteti l' uno più burlesco e schernevole dell'altro
, 8-22: un tempo mi dannavo l' anima a creare un misto dei miei
figur. parte esterna di una fila, l' ultimo posto in una fila; retroguardia
, a una schiera; chi tiene l' ultimo posto in una graduatoria, in
poco a poco si è confuso l' ordine delle squadre; e si sono
coda, come scolie e corollari, secondo l' usanza finora invalsa nelle scuole filosofiche ed
sottile di organi vegetali. -anche: l' estremità, opposta al capo, dell'
camere subacquee della tonnara, e ha l' ufficio di avviare le frotte dei tonni
composta da un settenario che rima con l' ultimo verso della terzina precedente, e
farci la cabaletta in tempo binario con l' istessissimo mottivo ed una nuova coda, che
i-527: puossi fare ancora le botti che l' una doga entri nell'altra a coda
4-1045: i niolini a furia di popolo l' ammazzarono, strascinaronne il cadavero a coda
in dialetto), o se volete l' arzente, il pepe sotto la coda.
ragazzi, che consisteva nel correre intorno l' uno dietro l'altro tenendosi stretti con
consisteva nel correre intorno l'uno dietro l' altro tenendosi stretti con le mani agli
. tavola ritonda, 216: l' ostiere... lo fece porre in
. nardi, 4-2-128: partissi finalmente l' esercito della lega per seguitare a coda
alla fronte. giusti, ii-305: l' io che alle mie mani era dovuto star
venuto in coda alla folla, e l' avevano fatto entrare per dare da bere anche
. i * credo ch'a pagar l' oste e la cena / ve rimarrà la
giusti, iv-18: si dovrebbe studiare l' originale prima della copia, ma invece
gambe e con nessuna volontà di ritentare l' esperimento. verga, 4-37: se ne
: e à questa propietà in sé l' usura, che non si lascia conoscere né
ai corrispondenti dei giornali. -tenere l' anguilla per la coda: v. anguilla
come fra tanti travagli abbia potuto applicare l' animo a poetare. 28
la coda '. perché la ricuopre sotto l' ampiezza delle vesti. idem, 259
dieci creature assessuate... portano l' uniforme rossa dei diavoletti. il giustacuore attillato
fagiuoli, 3-1-259: altre n'andò fra l' ali tramezzando: / e il restante
. e. gadda, 514: l' impaccio festoso delle pellicce, dei codini,
tua codaccia / cadere a terra fai l' anime belle / che dovevan regnar sopra
noi è vituperata. citolini, 186: l' erbe d'acque dolci...
o giallo-scura e bruna alla base; l' infiorescenza è una pannocchia spiciforme, lineare
alcuni luoghi si chiama questo germine [l' orobanche] coda di leone, ed in
, o piscia- cane, ed è l' orobanche di dioscoride. redi, 16-v-53:
ella le faccia seccare: ed è l' orobanche di dioscoride, la quale,
, prefogliazione convoluta, ligula allungata; l' infiorescenza è una pannocchia spiciforme, cilindrica
pianta foraggera comune e spontanea in tutta l' europa, in particolare nella zona alpina
la fama d'un gentilom che porti l' arme, se una volta in un minimo
ben sanno [le donne] sparar l' archibugio, far balle, gittar pietre,
1-382: se questo imponi e ognun l' adempie, ognuno / farà l'estremo delle
e ognun l'adempie, ognuno / farà l' estremo delle proprie forze. / d'
come hanno sempre fatto, prima che l' italia avesse tempo di ordinare la sua milizia
e d'onore / ragionevol partito è l' insolenza, / e ne'casi importanti,
/ di qualche stima; nel mestier de l' armi / codardo, anzi che no
c. bini, ii-208: osserviamo sovente l' uomo prode nel fiore della forza e
, faro gentil che ardi / ne l' immensa al pensiero epica teti, /.
. stolta e codarda brama! iddio non l' esaudì, ed or ne lo ringrazio
ha molti i vanti, ha vile / l' ira, gli amor'loquaci, /
. tassoni, 6-14: rolando che l' udì, si voltò ratto / e 'l
: le sia permesso [alla donna] l' aver un seguito polveroso d'amanti,
tutte a baciare ed avventarsi al collo l' una dell'altra, che parea si volessino
, iii-887: più giù s'incontrò l' arciprete gigantesco, con le nappine rosse sul
entusiasta di popolo segue i musicanti quando l' intero corpo di banda sbocca tra uno
commerciale e burocratico indica la persona, l' ufficio, l'ente, la società a
indica la persona, l'ufficio, l' ente, la società a cui ci si
lasciare il partito che mi fu fatto l' anno passato, con quella spettiva di
manifesti / la pietade, il valor, l' ardir feroce, / che nel diletto
innanzi chiaro ed intelleg- gibile, non l' hanno saputo né leggere né intendere. buommattei
: dite il vero: questo sonetto l' avete fatto ora nel considerare cotesto mio
/ alla misera saffo i numi e l' empia / sorte non fenno! tommaseo,
lei, specialmente ora che andiamo verso l' estate a vele gonfie. verga, 3-82
. verga, 3-82: ognuno tira l' acqua al suo mulino, come compare naso
30: oh! qual colpa macchiò l' anima / di codeste prigioniere? soffici,
? leopardi, 845: -ti basta l' animo almeno di liberarmi dall'infelicità? -se
; che di vessiche e loffe stipan l' uomo. 3. disus. in
d'esser femmina? - cotesta è l' altra. i. pitti, 1-363:
. piccolo segno in forma di virgola con l' apice a destra, che nei manoscritti
dire, per esempio cerne, congregar l' oste, osteggiare, guerriare, codeare,
uccelli, che rimigrando al l' antica patria, onde mossero tacite e sole
flessibile ramuscello, donde sta sospeso sopra l' acque; e perciò da'bolognesi è detto
. -codice anonimo o adespota: senza l' indicazione del nome dell'autore. -codice
dolce, xxv-11-240: -cotesto dove l' avete voi pescato? -ne parla diffusa-
, e parmi sia gran lode per mustoxidi l' aver egli stesso presentito e apertamente notato
sei impacciato a dire il tempo e l' autore del canto, ove ne'codici sia
! improvvisamente si spalancò la finestra scopersi l' universo come folle gettai tutti i miei
gran spesa raccolti in viaggi per mezza l' europa, l'oriente. -per
raccolti in viaggi per mezza l'europa, l' oriente. -per simil. e
sia più agevole la ricerca e più facile l' interpretabianco, becco brevissimo, coda lunga
e nella sua somma, perché per l' imperio delle leggi siamo isforzati ubedire.
in uno di quei suoi scatti: -se l' uomo non invecchiasse, non vorrei che
obbedirono dante, il petrarca, l' ariosto, shakespear ed altri siffatti
giustifica i mezzi e il successo loda l' opera. e hanno chiamato « machiavellismo »
figur. prati, i-106: sugge l' ape alla rosa, e la formica /
cella, / nel codice di dio l' opra è comando. 5.
minor rigore delle forme richieste e perché l' istituzione di erede non era condizione necessaria
ii-272: non parea cosa facile ottenere l' abrogazione di quel codicillo testamentario.
in questo particolar codicillo a colui da cui l' ha ricevuto 10 rende: pater in
parlare: ché codicillo è quello che l' uomo ordina dopo il testamento, come
il codicillo de la signora claudia, l' arei tenuta piuttosto per cartello che per lettera
. d'annunzio, ii-858: per l' ombra di quel semplice assereto / che
/ e posto sopra 11 cassero, l' abeto / trattò meglio che il calamo,
qualcosa anche lui, prese a recitar l' orazione con che si batte il ciaraffo
moderna che constata e codifica la materialità l' indifferenza della natura. =
registrata e sancita dall'uso; indica l' atto dell'iscrivere alcuna legge nel codice.
, codilungo, chiomante, di nome l' intendant, che napoleone non montava se
'l dorso di color turchino, e l' ali di penne bianche e turchine a vicenda
se nel menò a casa sua [l' asino] così codimozzo. burchiello, 58
: e 'n tutto il ritrovò [cioè l' elefante] più che d'assai /
e saltano goffamente ricacciandosi dentro ogni poco l' orlo del corpetto che scappa fuori.
capo scoperto,... tutto l' armamentario e l'impaccio fastoso delle pellicce,
... tutto l'armamentario e l' impaccio fastoso delle pellicce, dei codini
e al codino. verga, 3-14: l' avrebbero fatto consigliere comunale, se don
noi toccar quel giorno / che gli prorompe l' ira. = deriv. da codinzolo
colore cenerino-azzurrognolo, con la coda e l' addome rosso ruggine, insettivoro, buon
pressione del sottoscatto, quando si spara l' arma. ojetti, ii-391: m'aprì
del cannone per il maneggio del- l' artiglieria. = acer, di
codrióne (codióne), sm. l' estremità della schiena, le ultime
al codione. tozzi, i-40: l' acqua?... con quella mi
insieme i diritti e i doveri verso l' autore. = comp. da
termostabile, avente la proprietà di eccitare l' attività di un enzima.
e figurato. coefficiènza, sf. l' essere coefficiente. guglielmini, 1-32:
facevano libagioni sopra i sepolcri, invocando l' ombra de'trapassati ». coeguale
siano uno, e uno sia tre coequali l' uno all'altro. s. agostino
. coegualità, sf. letter. l' essere uguali in pari grado.
grado. 2. teol. l' egualità perfetta tra le persone della ss
prima. non pare necessario né bello. l' hanno i giuristi. 3
trattenere '. coercibilità, sf. l' essere coercibile; idoneità di una norma
la forza o, in genere, con l' applicazione di sanzioni in caso di inosservanza
tua inerzia deve essere totale. è l' unico modo di eliminare un contrasto di ritmi
. non bello; ma sta tra l' obbligazione e il costringimento, non è né
, non si è liberi; malgrado l' assenza di ogni coercizione violenta, si è
di un precetto legale, viene ripristinato l' ordine giuridico violato, o direttamente,
violato, o direttamente, anche con l' uso della forza, o indirettamente, mediante
della forza, o indirettamente, mediante l' applicazione di sanzioni; coazione. =
il cielo a godere, tuoi coeredi, l' eterna eredità del padre. brusoni,
ha parti coerenti, se v'intende l' acqua la qual gionge e copula le
minimi della natura; di sorte che l' arida, a fatto disciolta da l'acqua
che l'arida, a fatto disciolta da l' acqua, non è altro che vaghi
del sangue. cesarotti, i-58: l' oggetto della sintassi è quello di render
basti a farne sentire il nesso, e l' importanza, a farci scorgere una vasta
all'unico fine di colpire gli animi con l' inaspettato e stupefacente, comunque ottenuto.
coerente. coerènza, sf. l' essere coerente, stretta congiunzione, intima
per la coerenzia uno continuo, è l' acqua, sia che si voglia del continuato
coerente e solido, che ora è l' uno, ora è l'altro, ora
che ora è l'uno, ora è l' altro, ora è il composto de
altro, ora è il composto de l' uno e l'altro. galileo, 4-2-54
è il composto de l'uno e l' altro. galileo, 4-2-54: non occorre
34-57: che poi sia vero che l' acqua abbia coerenza, e per conseguente
coerenza con la propria figura, come l' avessero modellata di stucco. manzini, 10-67
di stucco. manzini, 10-67: l' arco nitido delle sopracciglia, la palpebra vasta
... in tutto ciò, l' indicazione d'una coerenza fisica, quasi
bandi fiorentini [tommaseo]: far l' inventario di detti beni immobili fedelmente,
principio la platonica [filosofia] già l' ho accennato: una tal qual coerenza
coerenza colla fede. salvini, 41-466: l' abuso adunque si dee troncare del citare
citar giusto... e citarlo [l' autore] staccato dal corpo tutto in
e perciò sempre celebratissimo, più per l' ardire, o piuttosto la coerenza da
. it., ii-104: l' uomo, come essere collettivo o individuo,
rapporti cromatici. cassola, 2-419: l' alta coerenza ideo logica consiste
. indeboliscono e rompono la coesione e l' elasticità dei solidi col loro soverchio gagliardo
ma per un momento, la coesione e l' unità di una fazione. de sanctis
forza di coesione è più volte rimasto l' unica forza viva del paese.
cose. leopardi, i-334: l' immaginarsi... che il mondo sia
materia coesistente a dio è un annullare l' idea di creazione. boccardo, 2-1066:
coesistènza » sf. il coesistere, l' esistere insieme con altre cose; esistenza
esistenza contemporanea, simultanea con altri; l' abitare, il vivere con altre persone
esistenza dell'una si deduce resistenza o l' arrivo delle altre. se la coesistenza o
e benché popoli di vario culto credano che l' opinione loro abbia questo fondamento, il
loro abbia questo fondamento, il linguaggio ricusa l' espressione che significherebbe la coesistenza di rivelazioni
venuta e dal martirio di pietro, l' altro riscossa coll'adempimento politico e nazionale
viene inteso il modo specifico in cui l' uomo è con gli altri uomini nel
al campo economico, cercando di dimostrare l' eccellenza del rispettivo sistema politico mediante le
si deduce resi stenza o l' arrivo delle altre. leopardi, i-1206:
antica dei latini coesistevano, con l' accento della prima, che era
pensiero. calvino, 1-176: « l' avessi io [il coniglio], -pensò
palla ». e lo guardava con l' occhio amoroso dell'alleva tore
che riesce a far coesistere la bontà verso l' animale e la previsione dell'arrosto
apportò solo come elemento direttivo e coesivo, l' accortezza. = voce dotta, dal
in un'antenna marconiana quando è sotto l' azione di un'onda elettromagnetica.
; cioè cosa che non sia coessenziale con l' azione primaria. cesarotti, i-37:
azione primaria. cesarotti, i-37: l' eterno, l'infinito, lo stante-
. cesarotti, i-37: l'eterno, l' infinito, lo stante- per-sé, la
linguaggio filosofico può cadere, per distinguere l' essere delle persone divine dal coesistere degli
difficile usarlo bene, e appena comporta l' infinito. = comp. da co-
riceverà più o meno vergine in sé l' assoluta disperata quiete delle parti di quel
è ben vero che, avendo ella [l' idolatria] potuto e non avendo voluto
etti, 1-342: non so quale sarà l' opinione de'posteri intorno a questo mio
[italiane] dai coetanei che sapevano l' una esser provenzale, l'altra francese o
che sapevano l'una esser provenzale, l' altra francese o lombarda, oltre infinite
in cielo, e avrà anche in terra l' approvazione della parte dei loro coetanei e
. coeternità, sf. teol. l' essere coeterno, l'essere insieme ed
sf. teol. l'essere coeterno, l' essere insieme ed egualmente eterno; coesistenza
]: non era sufficiente a ricompensare l' avvenimento di quella coeterna sapienza d'iddio.
ebreo, 236: tengono che fino a l' ora de la creazione solo dio fosse
mondo e senza caos, e che l' onnipotenzia di dio di nulla tutte le cose
di cui niuno de'coetanei si ricorda l' origine, hanno un diritto alla mia
tra la fede e la scienza, l' autorità e la libertà, è antica,
focaccia. burchiello, 29: e l' erpice di fiesole vi trasse / all'inferigno
soderini, i-540: altri mettono a indurire l' agresto spremuto al sole caldo,
, risalendo in lunga fila per l' argine -con una cofana (grossa secchia)
: * cofanetto d'affusto ': l' affusto da battaglia ha due cofanetti collocati e
destinati uno a contenere scatole di metraglie, l' altro robe di rispetto e la miccia
e aveva indovinato. c'era tutto l' oro, e le gioie: in un
in oro ed in moneta, aperse l' armario di nardella. b. davanzali,
davanzali, i-31: brutto vedere tra l' insegne e tra l'aquile sagre portarsi i
brutto vedere tra l'insegne e tra l' aquile sagre portarsi i cofani di quella
la conservazione di munizioni e materiali per l' artiglieria. dizionario militare [1847]
/ su la selce. seduto è l' artigliere / sul cofano. 7
mare, il vento dell'altezza, l' odore che si respira contro il cofano quando
che si respira contro il cofano quando l' elica gira a prua. -cofano
motore. d'annunzio, iv-2-866: l' essenza accesa dal magnete nel motore celato
cuoio, a oro o ariento, l' uno soldi 3 denari 6. =
ruminavano raspando tratto tratto il selciato con l' unghia. panzini, ii-244: [la
calarsi nel pozzo accanto alla chiesa. l' indomani egli vi si fece calare,
stato di una persona che ha perduto l' udito. = voce dotta, gr
,... farà pervenir a l' orecchio de circonstanti questa sentenza. tommaseo
ha e mostra d'avere pensieri che l' occupano, non però cure dolorose. de
estens. d'annunzio, iv-2-488: l' alta siepe dei mirti levavasi di contro
siena, i-166: or qui ponete l' occhio dell'intelletto vostro, pensando e
, 2-36: certamente colui che usa rettamente l' amore, loda la forma del corpo
bisogna dissuadere il matrimonio, siccome io l' ho suaso ne la orazione nuziale, e
fare: io lo penso, io l' ho pensato: ecco io lo esplico.
, tempo di cogitare, penserei che l' uomo crede di sapere tutto, ma ora
istinto naturale, estimativa; e ne l' uomo, perché ella è aiutata nel
era innamorato dell'arte sua, che vuol l' uomo per sé solo e cogitativo,
cecco d'ascoli, 4594: ma l' altro sogno che dal ciel procede /
potenze, come la cogi- tatrice, l' estimatrice, la memoria, la reminiscenza.
, sf. ant. e letter. l' atto del pensare; pensiero;
... saranno diligentemente trovati secondo l' arte e trattati con cura e con
tristo seme; né crudele inganno / fa l' aconito ai miseri coglienti.
alla pastura, / queti, sanza mostrar l' usato orgoglio, / se cosa appare
abbian paura, / subitamente lasciano star l' esca, / perché assaliti son da maggior
maggior cura. cavalca, 6-1-no: l' erbe dunque, ed altre cose medicinali
vidi una ligiadra donna e bella / su l' erba coglier rose al primo sole /
t'era a bastanza / colson de l' erbe, e con radici e senza.
offesa. tasso, 11-72: or qui l' angiol custode, al duol indegno /
del sepolto seme, / e sotto l' ombra del fronzuto cerro / sta 'l gregge
dentato / campi d'oro animato. / l' era un garzone a canto, /
comandano gli eliòni / quando piantar vuoisi l' ulivo, o córre, / che 'l
poeta, / colpa e vergogna del- l' umane voglie, / che parturir letizia in
73-36: poggi ed onde passando, e l' onorate / cose cercando, il più
anima vostra stia sempre piantato e ritto l' arbore della santissima croce; perocché a
cogliete / fresca la rosa in su l' aprir d'aprile, / pria che quel
e cener vile. idem, 325: l' ore il letto apprestaro, e quivi
tommaseo, i-119: dal buio che l' attornia, / discerne ancor sulla parete il
avorio, e alabastrini poggi / [l' ingegno mio] se ne va errando;
8-138: che tosto ch'io per mitigar l' ardore / ne colgo un bacio,
e su la nostra soglia / crepiti stanco l' ultimo doppiere. pascoli, 42:
han colto / gli atti vaghi e l' angeliche parole. idem, 207-36:
voli apparizioni, e te ne dà l' impressione e il sentimento. verga,
modo si vorrà cogliere, come vedranno che l' oste sia grande. 7.
ottimo, i-3: cogliesi dunque che l' autore fosse di etade di trentacinque anni
il mele senza le mosche. -voi l' avete colta: elle non vi fanno e
. tu ci cogli bene, e l' italia n'ha bisogno. berchet, 87
orecchio intenda: / è gente che con l' italo / non ha comune il dir
quant'era in loro men che degno, l' affettazione, il languore l'impopolarità.
degno, l'affettazione, il languore l' impopolarità...? de sanctis,
con lo sguardo (o anche con l' obiettivo fotografico). parini, giorno
parini, giorno, iii-217: né fra l' intime stanze o fra le chiuse /
presentimenti d'oro. armonie nascono che l' occhio coglie con la premura delle gioie
occupare di colpo, all'improvviso, l' animo (un dubbio, un sentimento intenso
gli grida) / misero te, se l' orco ti ci coglie ». i
licenziato, per non esser colto a l' improvviso, avendo un suo amico a
procurò aver salvocondotto da quella signoria e l' ebbe di potervi con tutta la famiglia stare
era venuta ascosamente, / che con l' aura volea conni in errore. tasso
, 675: vantansi di non istimar punto l' oro e le ricchezze; e nondimeno
ti varrà lo scettro, / né l' infula del dio. cuoco, 1-148:
sempre per tempo alla loro salvezza. l' uomo dabbene è colto all'improvviso ed inerme
« lei ha intenzione, » proseguì l' altro, con l'atto minaccioso e iracondo
, » proseguì l'altro, con l' atto minaccioso e iracondo di chi coglie un
sole, e s'è intrisa; poi l' hanno colta gli ultimi geli notturni,
piomba giuso, e la nostra donna l' aiuta. -come? -col far che
tra il confin de lo scudo e de l' elmetto, / d'ima percossa sì
un gran colpo a quel colse ne l' anca / dal lato destro, e
/ dal lato destro, e tutta l' ha tagliata, / e dentro agionse nella
palladio volgar., 9-8: se l' altro dì [il vello della pecora]
: vi son de'momenti in cui l' animo, particolarmente de'giovani, è disposto
con timido rispetto, son quelli appunto che l' astuzia interessata spia attentamente e coglie di
non si guarda. verga, 4-223: l' altra rispose con un'occhiataccia che donna
mano leggera /... / l' attendo talora con cuore sospeso / in una
fu propizio il vento, sì fu l' ora / commoda, che falanto a fuggir
positura nella noia del vespro, coglievano l' occasione per guardare la testa regnante di
certa assiduità. cassola, 2-17: l' uomo se ne andò dopo le sei.
se ne sono spiccate. -cogliere l' uva: burlare, canzonare. -cogliere
ferì il brentani. se con esso l' omino giallo non avesse colto nel segno,
non avesse colto nel segno, qualificando l' espansività amorosa di angiolina, egli non avrebbe
, ma così, tutto ebbe subito l' aspetto di grande verità. moravia, iv-89
che spesse volte, non sappiendo discemere l' ima dall'altra, si coglie in
, si coglie in cambio e prendesi l' una per l'altra. boccaccio, dee
in cambio e prendesi l'una per l' altra. boccaccio, dee.,
cogliluva. coglionàggine, sf. l' essere coglione, l'essere minchione,
coglionàggine, sf. l'essere coglione, l' essere minchione, balordo; coglioneria,
passa in usanza. monti, ii-361: l' antico vostro persecutore non è altrimenti l'
l'antico vostro persecutore non è altrimenti l' ammiratore, quale il credete, della
silenzio, fintanto che non si vedrà l' istesso effetto in scena, per non esser
succedendo al contrario. giusti, v-19: l' amore m'è uscito di testa per
è uscito di testa per volontà, l' ambizione di comparire per necessità; non
, 2-5-43: hae sì quell'uso [l' asino salvatico], che quando vede
ricordo d'ogni cosa; sicché tu non l' arai colta, tristo. f.
4-49: poiché a dormire ognun se l' era colta, / entra in camera,
* = deriv. dalla locuz. cogliere l' uva * coglionare *. tezza
praticarsi in casi simili, quando uno fa l' ammalato ed è sano: -e bene
alle spalle di questi coglioni che possiedono l' orbe terraqueo. tommaseo, ii-445:
pare a voi qual pare a me l' opera del sismondi, cioè cogliona di molto
1-iii-125: quanto avesse patito nel disastro l' ulà: la più grande ruota, aveva
coglionissima capa. pavese, 7-15: l' indomani senti dire che... vai
fastidio. ariosto, 825: fra l' altre [i banditi] a un capellano
. giusti, v-9: ma soffrir l' impertinenza / che un pittor ti sciupi
. tasso, i-93: ho mutato l' altre parti de l'undecimo [canto della
: ho mutato l'altre parti de l' undecimo [canto della gerusalemme];
ogni minima coglioneria, e noi non l' abbiamo che molto di rado. monti,
di coglionerie. leopardi, iii-412: l' articolo che ti ho mandato è una
uve coglierà pur le mature e non l' acerbe. alamanni, 5-3-496: guardi il
: guardi il buon coglitor che non l' offenda, / ch'ogni percossa in lui
frutti [del bergamotto] non raggiungono l' ottimo tutti insieme, bensì a scaglioni,
esclusa, i che non osando inacerbir l' orgoglio / de l'altera cognata,
che non osando inacerbir l'orgoglio / de l' altera cognata, alfin si scusa.
giove / non ti vantar, ché l' alta ira di giuno / costar ti farà
le città e luoghi d'italia, sopra l' esclusione delle donne in concorso de'maschi
assisteva gente cognata o consanguinea, l' hanno respinta come han respinto le bende
... disse: « nato è l' uomo; ovvero, che questo l'
l'uomo; ovvero, che questo l' artefice delle cose di seme divino fece
. anguillara, 15-220: finita poi l' età tarda ed imbelle, / risplenderà [
rami intreccian. monti, x-2-146: partorì l' insidie il pianto, / la malvagia
giganti valicando, al fine / vidi l' orobia valle. leopardi, 7-76: ma
italia e così belle, / baciar l' ombre cognate e sollevarsi / nel magnifico
per via di maschi, e parentela; l' altra, per via di femmine.
. agostini, 89: accetto l' inspirazione che m'hai dato di uscire,
carnale, che è chiamata parentado; l' altra è spirituale, che è chiamata
spirituale, che è chiamata comparatico; l' altra è detta legale, che si chiama
. leopardi, ii-673: [l' unicità dell'origine] non è per
; e così quel moto che fa l' intelletto cognoscendo, si chiama intellezione.
c. e. gadda, 2-129: l' intimo e insostituibile dispositivo della organicità,
ebreo, 314: non saria [l' atto di fruire il bello con unione]
tommaseo-rigutini, 2263: cognito, che l' animo suo e l'indole sono, più
: cognito, che l'animo suo e l' indole sono, più o meno,
lei, così terrosa e splendida, / l' ombre cognite e fide / della domestica
non cognito dell'antefatto, ha apostrofato l' intruso. c. e. gadda,
. leone ebreo, 374: tutte l' altre cognizioni che sono de le cose
, sono o di quelle de le quali l' amore o il desiderio è i fin
nell'altra lingua, ed aver insieme con l' affabilità e piacevolezza congiunta ancor la cognizione
... desiderosi di imitare con l' eccellenza dell'arte la grandezza della natura
gli atti intellettivi sono il pensiero, l' imaginazione, l'apprensione, la comprensione,
sono il pensiero, l'imaginazione, l' apprensione, la comprensione, cioè la
de'movimenti celesti, si può dire l' uomo con ragione, non cittadino d'un
per la collisione delle opinioni, guida l' uomo ad accrescere il suo star bene.
lambruschini, 1-84: la cognizione e l' educazione di sé, può sola servire di
rettitudine e della virtù precorse negli uomini l' esperienza e la cognizione del mondo e del
in terra esercitava la medicina insieme con l' arte magica e guariva i mali con i
del conoscere, dell'apprendere, del- l' intendere; intelligenza. maestro alberto,
, 228: la suprema cognizione de l' uomo consiste ne la mente astratta, qual
pazzi ingeniosi. sarpi, i-379: l' istesso fa il sacramento della cresma e quello
quello della estrema onzione, quando bene l' infermo abbia perduta la cognizione. pallavicino
: la più imperfetta maniera di ottener l' essere,... sarebbe se un
e allora fu che aristarco, deposto l' abito europeo, s'avvezzò...
quelli cioè che per la virtù e per l' ampiezza delle cognizioni hanno fatto maggior onore
tessere quella catena di argomenti che nascenti l' uno dall'altro conducano a quell'ul-
calvino, 1-460: ammirava molto sia l' uno che l'altro per l'intelligenza
1-460: ammirava molto sia l'uno che l' altro per l'intelligenza sempre accesa.
sia l'uno che l'altro per l' intelligenza sempre accesa... ed era
senza cognizione della causa, né servar l' equità dell'imponer le pene, sapendoli
e i vicin sui, / ma l' india, l'etiopia e il freddo ponto
vicin sui, / ma l'india, l' etiopia e il freddo ponto / han
bocchelli, i-477: avrebbe voluto attribuire l' insuccesso alla cabala dell'invidia, ma
dal cristallo era prigione, / e prestamente l' ha raffigurato. sassetti, 235:
che fate parte ancora a me de l' amicizia sua. colletta, i-181:
forza di cogni e di bipenne / l' avea tronca e squarciata. garzoni, 1-679
). angiolieri, 106-7: l' altrier li chiesi un fiasco di raspeo,
per una piccola cosa, e traevane l' anno, quando cogna otto, e quando