disse] che gli saria ben bastato l' animo di far con una chiusa piccante
anche il libro primo ne ha una: l' invito al puer di non aggiungere nulla
così il mirto di venere sarebbe terzo tra l' edera di baccho e il lauro della
chiusa. tutti e tre s'alzarono. l' avvocato riaccompagnò fin sulle scale l'ingegnere
. l'avvocato riaccompagnò fin sulle scale l' ingegnere e il biagini. 6
oppure da renderlo navigabile o da permettere l' invaso del canale derivatore o da realizzare
sostegni; e servono per far alzare l' acqua nella parte superiore del fiume, o
a due metri dal suolo, avviano l' acqua corrente verso chiuse a saracinesca.
. cateratta posta nei canali che conducono l' acqua necessaria ad azionare le ruote dei
, acciò non facendo a primavera e l' estate sfogo della voce, possino servire quel
della voce, possino servire quel meglio l' autunno. -mettere, mettersi,
lui. -fa', sta, / che l' avessino messo anco in galea. idem
volta la chiave nel chiusino, / l' acqua non passa più. pasolini, 3-368
ogni altra face, / e tutto l' altro tace, / odi il martel picchiare
affretta, e s'adopra / di fornir l' opra anzi al chiarir dell'alba.
16-2: la mattutina pioggia, allor che l' ale / battendo esulta nella chiusa stanza
, ed al balcon s'affaccia / l' abitator de'campi, e il sol che
arieggiato. moravia, iv-178: l' anticamera, di cui si vedevano una
il chiuso scafo ove non è per l' uomo altro posto che il posto di
profumo della sera, mi si spandeva per l' anima un sentimento oscuro come di un
terre, e d'uman sangue intrise / l' are di cristo, e chiusi gli
ma li altri; e conviensi aprire l' uomo quasi com'una rosa che più chiusa
più chiusa stare non puote, c l' odore che dentro generato è spandere.
aspro cardo / chiuso ascondevi, come l' avo buono / che nell'irsuta mano
: e vedemo vultur volans tenere aperte l' ale quasi a volare, e vultur cadens
quasi a volare, e vultur cadens tener l' ali su alte quasi chiuse come a
come afferma chi ha li occhi chiusi l' aere essere luminoso, per un poco di
li nostri occhi intellettuali, mentre che l' anima è legata e incarcerata per li organi
i-25): io non debbo mai ne l' opere virtuose di liberalità tener chiuse le
che non doniate molto a'ministri de l' imperatore e a gli altri de la corte
/ e con un occhio chiuso e l' altro intento, / speculando ciascun l'orbe
e l'altro intento, / speculando ciascun l' orbe lunare, / scorciar potrà lunghissimi
con un braccino sporgente dalle coltri e l' altro arrotondato sopra la fronte come un
/ giunse nel cor, non per l' usata via, / che 'l sonno tenea
verità sia chiusa in voi, per l' odio che avete, e quella della
verace fama; / e in veder l' alma in te romana tanto, / or
/ respinte dalla morte, oltrepassare / l' arco chiuso che conosco. -vicolo chiuso
abbiamo due letterature quasi parallele e persistenti l' una accanto all'altra: una schiettamente
a'santi padri,... l' altra, che vi tira entro tutto lo
e i contatti economici e culturali con l' esterno. 15. circondato, stretto
d'un fiume, questri tre, veggendo l' ora tarda e il luogo solitario e
morto davante. parini, xviii-259: l' ombra pur anco del gran tosco move /
essere penetrato o influenzato; assopito (l' animo umano, i sensi).
del mondo, erasi ella serbata come l' aveva fatta iddio in mezzo alle frivolezze
alle frivolezze alle scurrilità alle vanaglorie che l' attorniavano. carducci, 647:
porte! ariosto, 22-11: ne l' ora che 'l monton di pascer resta,
i legnetti, passati tra il medio e l' anulare del prenditore, gli rimanevano chiusi
, / sul duro legno e sotto l' aspre gonne. ariosto, 1-37: ecco
siede, / chiuso dal sol fra l' alte quercie ombrose. marino, 12-30:
dove in perpetuo per punizione / condannò l' innocente a star prigione. alamanni, 5-1-41
in una cerchia ristretta e intima (l' esistenza, la vita); riservato,
proprio per la vittoria dell'uomo contro l' oscurità? 22. che si
miei confusi / fossero alquanto, e l' animo smagato, / non poter quei
sciancato. buti, 1-659: finge l' autore ch'essi fuggissono chiusi per non
non mi potevi. i quante volte l' ho detto: « arde mirtillo, /
leopardi, 21-41: tu pria che l' erbe inaridisse il verno, / da chiuso
umane, e il primo si è l' amore della giustizia, il secondo l'
l'amore della giustizia, il secondo l' affetto di famiglia, il terzo la religione
, se viene. montale, 2-53: l' anima che dispensa / furlana e rigodone
che avvilisca. boccaccio, iii-3: l' altra [cosa] si è il non
persona, uno stato d'animo o l' animo stesso, un'espressione del volto
. tommaseo, ii-302: m'imbarcai per l' italia, giovanetto ignaro degli usi del
e tutto armato di punte per respingere l' affetto altrui e la bellezza delle cose
e assottigliarsi di un intelletto concentrato, l' umore denso e chiuso di uno spirito solitario
, isolato nello stesso suo paese, tra l' ambiente viziato della sua camera. nievo
, la botta di una mala notizia, l' impeto di ima contentezza; e aver
; e aver sempre la faccia chiusa, l' occhio vigilante, la bocca seria!
del sangue dell'europa è chiuso / l' orribile mercato, e non a lui
, domandò senz'ombra di allegria « l' incidente è chiuso? ». «
il dosso dei libri... passa l' epistolario di ugo, insigne romanzo perché
e triste. / dovevamo saperlo che l' amore / brucia la vita e fa volare
: / in essi s'alimenta / l' unico fuoco della mia speranza.
30. cessato, sospeso, interrotto (l' attività di un luogo di ritrovo,
/ con la vista alta e sotto l' arme chiuso; / va su l'aviso
sotto l'arme chiuso; / va su l' aviso e tien la spada bassa,
e cent'altri a diversi usi / de l' esequie ordinati; et avean questi,
le maniche da mano, / e l' estremo collare, ond'esce il capo,
/ in guisa tal, che chi l' aveva indosso, / trar più non potea
che va giuso / talora a solver l' àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro
costa intorno errando, / mentre che l' orizzonte il dì tien chiuso. ariosto,
vidi. giov. cavalcanti, 35: l' aria era tutta chiusa a piova grandissima
585): il tempo era chiuso, l' aria pesante, il cielo velato per
1-709: con trasparenze di pacato fiume / l' asfalto della via specchia il remeggio
capriccio. slataper, 1-25: era l' ora del caldo e del riposo. la
m'awiai verso il castello, seguendo l' olmata che vi conduce, col mazzo
in se stessa, vi si sviluppa l' elemento cantabile e musicale, una enfasi
di tenerezza e di diletto, / che l' ha sentito in ogni fibra il sangue
il suono, avrebbe indubitatamente creduto, l' uno esser disceso pari, o quasi
/ avean le ruote preste / de l' omicida lucido d'achille / rifatto il giorno
o di un alloggio serrate, per l' assenza di chi vi abita; trovare serrato
fosso, ecc., per impedirne l' accesso; luogo chiuso, steccato, inferriata
, a due, a tre, e l' altre stanno. boccaccio, dee.,
e poi la notte al lupo ha l' uscio aperto. tasso, 11-6: sì
piattella di pietra di quelle che chiudono l' irrigazione, o a fare un chiuso
, o a fare un chiuso dove l' acqua passava. 3. ambiente
e angusto in cui la luce e l' aria penetrano a fatica. d'annunzio
. d'annunzio, iv-2-98: apriva l' uscio, cauta in sospetto; e
, i-578: aperti i vetri, l' aria sapeva più di chiuso che prima.
là dentro. pratolini, 2-134: l' estate è una buona stagione per questo
divina. 5. figur. l' intimo, la parte segreta e profonda
.. di scemarla e svaporarla [l' impressione] partecipandola, e cavandola dal chiuso
orecchie, e maggiore o minore secondo l' amore, lei mi chiedeva sempre che cosa
da coucher 'coricare '. e l' altre masserizie necessarie. magalotti, 1-436:
] e saltarmi sul letto, come l' altre mattine, segga d'estrarre.
, dal lat. collocare (da cui l' it. coricare). cucciarèllo
gli animaletti, li fanno morire con l' acqua calda, e si chiama cucciniglia
poliziano, orfeo, 91: s'eùa l' ode [le rime] verrà come una
. e. cecchi, 6-284: l' elefante poi era piccino piccino, appena
io più tacer non posso: / l' ingannar queste cucciole / è un peccato
voce bambinesca..., è l' uovo. e forse perché l'uovo è
è l'uovo. e forse perché l' uovo è boccone ai bambini gradito,
che tanto è quanto uovo, si esprime l' affetto più parziale e più tenero delle
badalucco. -anche di cose: l' attività prediletta, la cosa preferita.
ascoli, 2309: quant'è più pura l' aria, più risuona / la voce
tue, / fe'come il cucco l' ova in gli altrui nidi, / avendo
ninfa in cura: / miser pastor che l' agna al lupo affidi! idem,
a parlar con essa, / tenendo basse l' ale come il cucco. boterò,
: indi trattando di quelli che oltre l' essere e 'l crescere hanno il sentire,
! ». govoni, 2-100: l' albero del peccato originale / è l'albero
: l'albero del peccato originale / è l' albero più bello della terra: /
de'dotti? che un cucco faccia l' ova nel nido de'virtuosi? fagiuoli,
: indi trattando di quelli che oltre l' essere e '1 crescere hanno il sentire,
vaso spezialmente usato da'barbieri per tenervi l' acqua calda. di brente, 100
pastore e le contadine sono audaci quando arriva l' orefice o il venditore di orci di
.. e come! » rispose l' altro chiudendo gli occhi e cuccumeggiando con la
gallo. vai, 1: sotto l' ombra d'un pino / alto cinque o
xxv-1-6: s'io avessi potuto, l' arei confinato in una cucina a succiar broda
paiuoli, e nove / pentole ammirerà l' arsa cucina. nievo, 7: bastivi
vassoi con scodelle di brodo, sentivo l' odore nauseante delle solite cucine da ospedale
2. per estens. il cucinare; l' arte del preparare e far cuocere i
... garzoni, ch'apprendono l' arte di cucina. bandello, 1-40 (
, 1-40 (i-469): venne l' ora d'andar al letto, e domicilia
, diligentini, con le sottigliezze de l' antiveder loro, han carpito tutti i
la cucina. garzoni, 1-683: l' arte della cucina in questi primi floridi tempi
dolo, per aspettare il treno? l' osteria del vampa: un gran fuoco
. latini, x-2822: ché quando l' om si svia, / sì che monti
far cocine grande, / e mangiare anzi l' ora, / e molto ben divora
da siena, iii-301: siccome il sale l' olio condisce e fa perfetta la cucina
in genere, forno e serbatoio per l' acqua calda).
da fare, / dicendo: « l' arte mia fu sempre cuoco *. /
-darsi una mano in cucina: aiutarsi l' un l'altro, di comune accordo.
mano in cucina: aiutarsi l'un l' altro, di comune accordo. giusti
o saracina; / e filiberta ha l' occhio del ramarro, / e stata è
martedì 23 dello scaduto settembre discendeva per l' adige una barca carica di truppe con
1-256: dalla cucinétta di bordo veniva l' odore del fumo misto a quello della
ricordavano le porte delle chiese barocche e l' alzata a bocca di forno che si restringeva
: accade così che anche fuchs, l' uomo ricercatissimo, debba talvolta allogarsi in
taluno vi aggiungeva: il duchino, l' erede, li cucinava tutti per il dì
: egli ha assaggiato tutto quello che l' arte cucinaria della nuova civiltà può am-
, 701: 4 cucinatore 'dicesi l' uomo mentre che cucina e talvolta di
cucite, cuciono). congiungere con l' ago insieme (a mano o a macchina
ci t'ho detto, che non è l' arte tua di cucire ciabatte e fare
pelli e si cuseno insieme, e così l' opra è finita. magalotti, 1-439
è finita. magalotti, 1-439: l' asse le dà il fusto dell'albero segato
tenuto in soppressa. queste le cuciono l' una con l'altra per lo lungo con
. queste le cuciono l'una con l' altra per lo lungo con filo,
3. assol. lavorare con l' ago. boccaccio, dee.,
i poeti gentili... posero l' arti mecanice ne gli iddii, assi-
assi- gnando a vulcano e a'ciclopi l' arte del fabro, a minerva e
ed ei parlava così bene, ed io l' ascoltava guardandolo fiso. dossi, 583
torta in filo per cucire, e l' altra floscia o battuta, che serve
, che serve per fare lavori con l' ago. -macchina per cucire (
intermittente di traslazione su questo piano; l' ago scende, perfora il tessuto, risale
tessuto viene spostato di un passo; l' ago, ridiscendendo, passa attraverso il
, uno superiore portato dall'ago, l' altro inferiore portato da una navetta o spoletta
imbastita dall'impostura. ma quei che l' avean tagliata a disegno, poi non
3-261: del secondo non possiamo dir che l' abbia inteso né male né bene;
inteso né male né bene; ma che l' abbia letto e riletto, cucito,
poter iscendere. magalotti, 7-126: l' avermi però poco fa il medesimo sig
moto, perché non ondeggiava nella fodera loro l' orme- sino garrulo e lieve, ma
intanto era notte, notte fonda e l' elvira aspettava, quasi sugli scalini,
cucito2, sm. il cucire; l' arte di compiere un lavoro con l'
l'arte di compiere un lavoro con l' ago. carena, 1-290: in
tommaseo-rigatini, 1193: 'cucito 'è l' arte che insegna le varie cuciture, o
, che accecare il punto è ripiantar l' ago nello stesso buco, di dove
alla signora enrichetta, la cucitrice, l' ò ancora davanti agli occhi. baldini,
faceva correre le donnucole ridendo tementi per l' unico cappel lino. ecco
cucitura, sf. il cucire, l' essere cucito; il modo con cui
quattro punti di cucitura, uno dopo l' altro, sul vivo della ferita.
, perocché si conosce che assai volte l' ordine va secondando del testo provenzale. manzoni
all'artista per creare nella sua fantasia l' illusione di un mondo nuovo scoperto e
pascoli, i-784: ora, che l' asino sia stato introdotto poi e da
altri, si vede chiaramente dal fatto che l' azione espressa ne'versi seguenti quelli che
tira in su il moccio, e l' avoltoio, applaudendo con l'ali,
moccio, e l'avoltoio, applaudendo con l' ali, cùcola ùndici ore.
credeva dunque il cùcùlo mi avesse annunziato che l' amor mio durerebbe cinque anni. mi
un piccolo cuculo di legno che indica l' ora mediante il suo verso (e
capite! paolicri, 2-71: allorché l' orologio a cuccù del salotto suonò la
nelli, 12-3-20: cu cu, l' uscio è serrato, non s'entra più
io ci pretendo e che voi non l' avrete, e la sposerò io. -
-cucù! -fece il burattino battendosi con l' indice sulla punta del naso, in
sono luminose; in italia è comune l' oryzaephilus surinamensis, che vive nei magazzini
credulo, da darsi ad intendere che l' isola natante sia una illusione bella e
pananti, ii-19: se della pania accorgesi l' uccello, / e brilla sul panion
. cucullus 4 cappuccio '(per l' aspetto). cuculiato, agg.
che le lettere speculative si ritrovassero nel- l' altre parti de l'europa, fiorirno in
si ritrovassero nel- l'altre parti de l' europa, fiorirno in questo loco; e
adottato dai monaci). -anche: l' abito stesso con cappuccio. sannazaro
specie di uccelli, sorvegliandone da lontano l' incubazione e proteggendo il piccolo cuculo quando
da s. c., 28-2-8: l' uccello che si dice cuculio, sempre
come il cuculo, / che beve l' uovo della caponera. foscolo, iv-402:
il cùcùlo / ed i bambini sopra l' aia saltano. idem, i-956: cantava
65: la cucula, appena ha deposto l' ovo e ne ha veduto il colorito
, il grido aspro del cùcùlo ripetè l' ora... e, « trac
.. e, « trac *, l' usciolo si chiuse. govoni, 114:
abita 'n fondo, / non pur l' aitante, non pure 'l portiere. /
eh, questi cuculiacci voglion fare / l' uova pe'nidi d'altri! =
e direi come col gonfiato ventre / l' idropica cucurbita s'ingrossi. parini, 23
la coloquintida è decta cucurbita deserta. l' una perché ha le foghe simile alla
ha le foghe simile alla zucca. l' altra, perché ammazza tutte l'erbe
zucca. l'altra, perché ammazza tutte l' erbe che sono intorno a lei.
: al fine con allegrezza grande ha ritrovato l' oro purissimo e probatissimo al fondo della
/ s'avea lo scudo e dipoi l' elmo tratto; / quando una cuffia
star di piatto, / uscì con l' elmo. anguillara, 2-211: levar
bene non aveva gli ordini, vestì l' abito monacale, la tunica nera, il
fatti di cesare, 95: ferillo sopra l' elmo, sì che gran parte de
elmo, sì che gran parte de l' elmo e de la cuffia del ferro ne
vaglia / che maraviglia paria a chi l' udisse, / l'elmo e la
maraviglia paria a chi l'udisse, / l' elmo e la cuffia dell'aciaio taglia
contrastar ferro che vaglia; / fende l' elmo, la scuffia e la visiera,
, / arriva al teschio e tutto l' osso smaglia. tassoni, 346: avea
e pcndon d'ambo i lati / con l' unghie intere e l'una e l'
lati / con l'unghie intere e l' una e l'altra branca.
l'unghie intere e l'una e l' altra branca. 8. figur
cappuccio conico di tessuto parenchimatico che protegge l' apice vegetativo della radice, detto anche
seguito al rumine e si continua con l' omaso; ha forma globosa, è alquanto
porre freno all'arbitrio. 16. l' insieme di due ricevitori telefonici a capsula
in contemplazione delle lampadine che gli fanno l' occhietto, s'è voltato e gentilmente
proteggere dalle intemperie e dalla polvere tutta l' artiglieria o una parte di essa.
più archi diagonali succedentisi e degradanti verso l' angolo stesso. 21. locuz.
danno dopo aver rischiato per qualche tempo l' insuccesso; superare a mala pena e
fascia, soprafascia. nievo, 39: l' aveva sempre in capo una cuffiétta di
penombra. idem, i-354: curano l' ospizio le suore della venerabile capitanio,
la poca conscienza del mastro di stalla che l' aveva lasciata dormire al sereno senza cuffiotto
corrono i cappuccietti; m'aspetto che l' anno venturo vi mettiate in testa una scarpa
? vasari, iii-134: egli ebbe sempre l' animo alle baie, e lavorò a
produrre rumori con le nari soffiando via l' acqua dopo esservi stato immerso per qualche
67): egli hanno più figliuoli che l' altre genti, per le molte femmine
lui il seguirono due suoi cugini: l' uno avea nome gifroi e l'altro avea
cugini: l'uno avea nome gifroi e l' altro avea nome otto, e sì
e piangeva per affezione; / per che l' abate lo strigneva allora, / e
che il mastio sia quello che faccia l' affinità del sangue e parentela, e non
della città che ima o due volte l' anno andavo a visitare. erano cugini in
ma erano certi, dicevano, che l' opera progrediva colà come altrove, giacché
guittone, xxxiii-101: non corra l' orno a cui conven gir tardi,
di virtù, sola per cui / l' umana spezie eccede ogni contento / da
che di lui il divino iudicio e l' umano igualmente consenta: ma è delle
/ d'essere il primo ad acquistar l' onore, / quel possa uscire alla
industria, accortezza, sagacità e de l' altre doti, cui senza, l'uomo
de l'altre doti, cui senza, l' uomo poco vale, niente aveva.
.. il suo popolo commendava per l' alacrità, con cui concorrevano ad ascoltarlo
.. i suoi monaci celebrò per l' attenzione con cui lo stavano a udire:
: quello da cui abbiam la dottrina e l' esempio, ad imitazione di cui ci
pastori, venendo in terra a esercitarne l' ufizio, mise forse per condizione d'
la vita? carducci, 620: l' albero a cui tendevi / la pargoletta mano
pagliacci. montale, 1-56: so l' ora in cui la faccia più impassibile
non c'è cosa più amara che l' alba di un giorno / in cui nulla
c'è cosa più amara / che l' inutilità. 2. con ellissi della
interdetto / alle sfacciate donne fiorentine / l' andar mostrando con le poppe 11 petto
man che 'l dritto aita, / per l' alte tue vittorie e per que'tempi
: ecco eteócle; ah! compi / l' impresa tu, cui buon principio io
/ ministre eran de'farmachi, / oggi l' indica veste / e i monili,
incurva / una collana / sì chiara che l' offusca. saba, 117: noi
volgo offende. moravia, iv-27: non l' atterrivano i disagi e le privazioni cui
allora tammi- raglio che cosa a quello l' avesse condotto; a cui gianni rispose
io attenderò a ringraziare idio, che l' ha campato di questo *.
questo *. -letter. con l' agg. degno e il modo congiuntivo,
i-367: perché i dotti non curarono l' indirizzarsi al popolo reputando la erudizione solo
al vento, / per cui, quanto l' incendio / sempre s'avanza, tanto
sempre s'avanza, tanto / a l' agitata fiamma ella si strugge.
. adriani, 4-1-372: essere stato lui l' introduttore del mal uso di partire al
dalle prime scuole, come per esempio l' esclusione delle giovinette da molte borse di studio
: sapeva molto bene onorare cui ne l' animo le capiva che il valesse. chiabrera
te; / ché tanto dura / l' alta ventura / di questa tua beffate.
tore tranquille e quel sereno, / cui l' aprico di roma a me copriva,
. foscolo, 1-341: non di voti l' oblio, non l'ecatombe / vendica
non di voti l'oblio, non l' ecatombe / vendica febo re; ma il
. manzoni, 5: il divo alighier l' ingrata flora / errar fea, per
che come uomo, avea detto che l' impero di roma era stato dall'imprescindibile
color del manto, / ma fosca è l' ampia fronte, / il cui fosco
rodi carlo v diede a'cavalieri rodiani l' isola di malta in feudo del regno
delle due sicilie, al cui re dovesse l' ordine in ogni anno, per segno
fiume, le cui fonti / eterne a l' ombra de gli antichi rami / parlano
di che colui, in cui servigio l' avea detta, gli mandò alla
lentini, ii-105: in zò ha natura l' amor veramente, / che in guardare
iacopone, 21-22: segnore, tu l' hai creato corno fo tuo piacemento; /
fo tuo piacemento; / de grazie l' hai adomato, desteli descememento; / nulla
41-1: a cui è 'n grado de l' amor dir male, / or lo
di tutto son contento, / ché l' uom può ben servir con tra talento;
male, gli toglie il senno e l' accorgimento. folgore da san gimignano, vi-11-169
8-1 (228): per commendar l' uomo e biacimare la donna, e
egli sanava il corpo, iddio sanava l' anima a una medesima ora. alberti,
, /... / s'altri l' età piu ferma avea piu cara, /
pregio calse, / dal pireneo a l' ultimo orizonte, / con aragon lassarà
e quanto è dato, / sirà l' amor più levato a poterne più abbracciare.
manzoni, 17: cui di tuo cuor l' altezza, e di tua mente /
di tua mente / non è noto l' acume? -ant. in cui:
di lui. coletta, n: l' uno pazzo l'altro chiama / e la
. coletta, n: l'uno pazzo l' altro chiama / e la pazza non
è la differenza fra 'l cuito e l' operato: / fo breve lo pensato e
pedantesco sfoggio di cultura o per stupire l' ingenuo ascoltatore o l'uditorio; dottorale
o per stupire l'ingenuo ascoltatore o l' uditorio; dottorale sproloquio. aretino,
uomo, oh la sagace creatura, oh l' avaro simulatore, favelliamo nel conto del
ms., e nel titolo tral- l' altre si dice: 'operetta piacevole di
le indagazioni poi del nostro accademico dietro l' origine della satira sono tutte cose che le
gorgia il suo culaccio / somiglia l' armonia di un galascione. 2
far venire più fissa e salda [l' artiglieria]... farete una altra
foro di mina rimasto nella roccia dopo l' esplosione, formatosi per lo più a causa
'far culaia'si dice del tempo quando l' aria è piena di nuvoli e minaccia pioggia
gozzi, 5-42: ora, bagnato l' una e l'altra occhiaia, / piango
5-42: ora, bagnato l'una e l' altra occhiaia, / piango, che
un unico foro, detto focone, per l' accensione della carica; nelle moderne armi
biringuccio, 1-87: sonno alcuni che se l' artigliarie son di forma tonda, fanno
modelli d'esse...: così l' anima, senza la quale non si
sul cane, fin sulla piastra contro l' acciarino. fracchia, 530: soltanto verso
che stessero per spiccare il salto oltre l' ostacolo dei parapetti. 3.
del salame', chiamansi la prima e l' ultima fetta, piana da una parte,
è la legatura. 5. l' impugnatura della stecca da biliardo. carena
'culattare'è quando due pigliano alcuno, l' un de'piedi e l'altro per le
alcuno, l'un de'piedi e l' altro per le braccia, e percuotonlo col
più necessari del culattario di tutta quanta l' umana generazione. 2. culo
della coda bianca; è diffuso per l' europa, l'asia e l'america settentrionale
; è diffuso per l'europa, l' asia e l'america settentrionale; in
per l'europa, l'asia e l' america settentrionale; in italia frequenta soprattutto
i monti del genovesato, e per l' appunto in quei bagnati dal mare,
capo del mesco. in toscana non l' ho finora trovato. vive anche in sardegna
sole, con ubriaca voce così straripò l' allegria. = deriv. dal
cosa ch'esaltar la salza, l' orticello, il culice, la mosca,
ciato, la patera, il carchesio, l' anfiteto, il cantaro, la cotila
culigna, lo scifo, la scotella, l' obba, e il pocolo, nome
culigna. culinària, sf. l' arte di cucinare; gastronomia.
gastronomia. dossi, 306: l' onorevole nelle sue gite autunnali che
paese, disegna, fra un brindisi e l' altro, piani di uni
del cucinare, proprio del l' arte di cucinare, che si riferisce all'
vecchio in pantofole, papalina e mezzi guanti l' aveva detto avvocato: nessuno di
lègge ci avrà creduto. ma l' avvocatura à una sorellastra culincenere: l'arte
ma l'avvocatura à una sorellastra culincenere: l' arte del cavalocchio. il padre
v-357: non giova che la moglie l' amoniscie: / « ché nom pemsi di
con un braccìno sporgente dalle coltri e l' altro arrotondato sopra la fronte come un
un'intercapedine in cui è possibile scaldare l' acqua, mediante uno speciale apparato elettrico,
dante, par., 15-121: l' una vegghiava a studio de la culla
culla, / e, consolando, usava l' idioma / che prima i padri e
tu, febea / lampade solitaria entro l' immenso / radiante, non gemere le
non gemere le vite / chine su l' opra del crescente pane, / non danze
3. figur. la prima età, l' infanzia. petrarca, 359-36: ch'
culla, / per non provar de l' amorose tempre! francesco di vannozzo,
odora primavera, / regnò beata, e l' isole / che col selvoso dorso /
dell'ariosto. quella del tasso più volte l' avea visitata in roma; così la
non ti valse /... / l' animo grande, e una straniera culla
lo steccato, la bellezza v'ha l' epiciclo, la pietà v'ha il pascolo
. b. croce, ii-8-175: l' analogia e l'anomalia stanno tutt'e
. croce, ii-8-175: l'analogia e l' anomalia stanno tutt'e due insieme presso
culla delle prime grammatiche. 6. l' atto del cullare. -addormentarsi senza la
magazzini, 57: si colgono l' uve, s'ammostano in bigonce, e
lambertenghi, cono., i-427: l' ammostatura sarà perfetta se resta vuoto il
culla o cola. quando si renderà generale l' uso di essa? 8. milit
delle moderne artiglierie a deformazione, costituente l' organo di sostegno della bocca da fuoco
, 6-401: era il tema che l' artista aveva creato a significare i primi turbamenti
due figli, a vaga giovinetta / l' uno a'piè l'altro in sen starsi
vaga giovinetta / l'uno a'piè l' altro in sen starsi posando; / a
altro in sen starsi posando; / a l' un con liete nenie il sonno alletta
piè leggermente il va cullando; / l' altro da'fonti candidi e vivaci / le
baci. salvini, 5-44: te l' adrastea, cullando, addormentava / in culla
bambina strillava, la cullavano dolcemente e l' addormentavano. pascoli, io: solleva
occhi, / e poi furtiva esplora l' ombra. culla / due bimbi morti sopra
, la sorellastra appena nata, che l' emilia correva a cullare di sopra tutte
la società vecchia... masticava l' oppio romantico, e sognava sveglia; e
sognava sveglia; e quel sogno era l' arte, l'arte barcollante in un sonnambulismo
e quel sogno era l'arte, l' arte barcollante in un sonnambulismo di meditazioni
dell'aria. ojetti, i-108: e l' onda verde del canale, movendosi pigra
per cullare il suo sonno. / l' odor d'incenso è per lui. calvino
tutti risuscitavano. palazzeschi, 3-264: l' ottocento se le era cullate [siffatte
saliscendi, in una comune stanchezza con l' onda. oriani, x-29-158: sul mare
i lidi. baldini, i-805: l' idrovolante della palermo-genova si cullava a una
trono: tu che mi avevi reso l' amore del padre mio, che t'ho
ragionamento; o forse no, che l' uno, abbagliando, ci distrae, e
cui non percepiva i particolari, ma l' insieme ardito e granitico che le sembrava
d'annunzio [accademia]: rompere l' incanto del silenzio dove l'anima mia si
: rompere l'incanto del silenzio dove l' anima mia si cullava senza quasi rimorso
ci culla. bartolini, 15-369: l' insieme dei rumori delle ricche masse corali o
dondola. ungaretti, i-95: e l' uomo / curvato / sull'acqua /
: inconscii collaboratori di colui che governa l' universo, gli eroi della rinuncia suprema si
essere il culmine del balzo che fece l' acqua, che cade della prima argine sopra
sui culmini, o forte, / era l' aurora sul monte, / quando,
lembo della sera, / e su l' immoto culmine polare / stette, come su
conclusivo o lo stadio più elevato, l' apice di un processo, di uno
, una specie di esaltazione sentimentale prese l' anima di quei due, in conspetto della
. i culmini del sentimento fiammeggiarono sotto l' influenza del tramonto tumultuoso. barilli, 1-31
ii-604: crollano i manipoli / sotto l' urto, si spezzano / i culmi,
tommaseo-rigutini, 1168: perdoni il lettore l' enumerazione... 'natica '
il capo [non vi rompete] ne l' investigar se il fuoco che hanno ataccato
le cicale cantano col corpo o con l' ali. garzoni, 1-631: i buoni
la coda, come se il culo ce l' avesse solo lui! -la parte posteriore
la vecchia. « non sai che l' erba sporca il culo? ».
egli invenzione più facile, che recarsi l' uovo in mano, e con bellissima
: il bicchiere ha la bocca, l' orlo, le pareti, il fondo,
foco / e la vostra * cartagine 'l' aspetta. / quella ebbe roma in
si sono svegliati, ed è cominciata l' artiglieria. a tutti ci tirava indietro
cultézza, sf. ant. l' essere ben coltivato, ben curato (
[come gli alberi secondo la coltura] l' animo ancor, se studio o cura
medesmo avanza. dunque di coltivar l' umana mente / apprendano i mortali
(ant. cólto), sm. l' ossequio religioso reso, individualmente o collettivamente
a dio collo 'ntelletto e colla volontà; l' esteriore per mezzo d'uffici corporali,
due saranno ancora le vite contemplative: l' una de'sacerdoti che attendono a'sacrifici
sacrifici e al culto de la religione, l' altra de gli scolari e de'dottori
de'dottori. bruno, 3-602: de l' altare, o turribulo o fano o
dei]. campanella, i-122: vien l' altissimo sire in terrasanta / a tener
leggi e ne'costumi d'un popolo, l' amministrazione del culto è bottega. manzoni
sua giustizia è un'altra vita per l' uomo, che patì in un mondo così
tutti i ministri di qualunque culto che siasi l' esercizio dell'arti liberali e de'publici
e benché popoli di vario culto credano che l' opinione loro abbia questo fondamento, il
abbia questo fondamento, il linguaggio ricusa l' espressione che significherebbe la coesistenza di rivelazioni
diritti come istituzioni, sia a controllarne l' attività. 3. letter. funzione
, una cosa, un'entità; l' onore che si dimostra a qualcuno per la
altre cose ha composte e compone per l' avvenire, che al culto della virtù s'
11-iii-851: sì come patroclo, vestendosi l' arme del compagno, condusse i cavalli in
ardito di toccare, così conviene che l' adulatore, mentre va quasi ombreggiando il
ombreggiando il culto e gli ornamenti de l' amico e imita l'insegne e l'
e gli ornamenti de l'amico e imita l' insegne e l'imprese, lascia sola
l'amico e imita l'insegne e l' imprese, lascia sola la libertà del parlare
con disprezzo, intanto che la spagna l' adora con una maniera di culto superstizioso.
, 5-2-368: ma vi vuol poi [l' anatomia] sempre chiusi e sempre nascosti
di breme, conc., i-54: l' allusione che il forte spagnuolo trae da
. e fu questa idolatria che perdette l' italia. anche oggi è questo il
patria e libertà; verace / vita agitava l' anima capace i e il forte ingegno
erudizione. gozzano, 86: non fu l' amore, no. furono i sensi
/ del sogno... e l' atto rapido, inconsulto, / ci parve
mania. che diamine! aveva assunto l' aspetto di un culto. 5
4-202: la donna stessa / con l' azioni piacevoli e coi modi / avvenenti
! culto del proprio corpo opra che l' uomo / s'awezzi agevolmente a viver seco
caduca. più: hai quasi sempre l' immenso vantaggio di durare tutta la vita de'
no. se v'è dunque ama l' uno li cultori dell'altro, sicché
dell'altro, sicché non farebbe male l' uno alli cultori dell'altro. leone ebreo
cerere] lo mande alle contrade de l' ima e l'altra sicilia, dove
lo mande alle contrade de l'ima e l' altra sicilia, dove faccia la residenza
sua diligenza ed opra mi fùro consecrati, l' uno nella puglia, l'altro nella
consecrati, l'uno nella puglia, l' altro nella calabria, l'altro nell'istessa
puglia, l'altro nella calabria, l' altro nell'istessa trina- cria? -fate
leon fendea, / vede al sol maturar l' uve gradite. bruno, 3-628:
pel prato e con la giusta dirittura l' aratro pel campo. parini, giorno,
non invocata cerere / i semi affida a l' im- mortal tellure? carducci, i-1069
ch'altro aventuroso innesto / successori a l' impero ed al valore. soldani,
. abitatore. ariosto, 8-54: l' orche e le foche, e tutto il
ad essi apparvero i cultori / de l' arabia petrea. bruno, 3-34:
la divinità rimossa da noi, se l' abbiamo appresso, anzi di dentro, più
la denno cercare appresso di noi, l' avendo appresso e dentro di sé. manzoni
coltura? marino, 7-106: a l' opra naturai cultrice mano / con innesti
con innesti ingegnosi aggiunse pregio, / indolcì l' aspro, incivili l'estrano, /
, / indolcì l'aspro, incivili l' estrano, / ornò il natio di peregrino
ch'arte cultrice in lei confonda / l' uve natie con l'adottive poma, /
lei confonda / l'uve natie con l' adottive poma, / che mescolando il
pervenendo alla formazione della propria personalità; l' ideale di formazione umana tendente alla realizzazione
natura umana; dottrina, istruzione, l' essere educato e ingentilito spiritualmente.
non vi manca cultura; altro è l' ornamento, altro la cultura. d.
battoli, 13-3-10: si rendea necessario l' adoperarli [i primi gesuiti] prima che
alla mano su diverse materie, che l' uomo s'acquista or coll'esercizio delle
seme ideale, che sparga la scienza e l' arte. svevo, 3-602: quale
possedeva la coltura abondante e varia, l' imaginazione sviluppata, la parola colorita di
lettere agguaglia il padre, cosi con l' affabilità de'costumi e con la coltura
de'costumi e con la coltura de l' umane lettere a ciascun altro si può
filologica superiore può renderci il concetto e l' uso di esse in generale e il vero
croce, iii-9-73: chi nasce con l' ingegno dello storico, si procura la cultura
la cultura storica; chi nasce con l' ingegno del poeta, la cultura
gravità il riserbo la credenza se non l' entusiasmo e l'abnegazione sacerdotale si perpetuavano
la credenza se non l'entusiasmo e l' abnegazione sacerdotale si perpetuavano da zio in
la coltura classica, la libertà filosofica, l' eleganza dei modi, e la tolleranza
nella credenza che la cultura classica nobiliti l' uomo e la sua famiglia.
ed era la persona principale; e l' unica che legasse al mondo della coltura
salse intellettuali milanesi; e ancora, l' immagine è troppo favorevole a lui,
civile. magalotti, 20-271: né solamente l' ebreo, fi greco, il latino
per la corrente del po; giacché l' accesso al mediterraneo per l'altra e
; giacché l'accesso al mediterraneo per l' altra e più vicina parte era chiuso dalle
già due grandi epoche di coltura: l' araba e la normanna. il mondo
), della quale il meccano è l' espressione, renda l'uomo un po'
quale il meccano è l'espressione, renda l' uomo un po'secco, macchinale,
natura, sollecito circa la pastura de l' alma, vago de la coltura de
alma, vago de la coltura de l' ingegno e dedalo circa gli abiti de l'
l'ingegno e dedalo circa gli abiti de l' intelletto, ecco che chi adocchiato me
. g. gozzi, 1-362: l' odierno costume richiede che le donne sieno
non fosse. monti, ii-262: frequenta l' università di pavia,...
eleganza veramente degno dell'uomo, e l' obblivione ad un tempo di molti affanni
uno sbocco sul mercato librario, nonostante l' elevato grado culturale della società maradagalese. alvaro
d'una esperienza quale poche volte ebbe l' umanità in tutto il suo corso.
a questa parte, da quando cioè l' uomo di cultura ebbe paura. montale
e accetto da più secoli, l' arcadia. = deriv. da
tura raffinata, ostentazione di cultura; l' ecces siva presenza di motivi
: abbiamo già veduto volta a volta l' europa dominata culturalmente, e quindi nel costume
pratica desti nata a provocare l' ipertrofia dell'apparato mu scolare
condizione di mezzo tra lo schiavo e l' uomo libero, nei secoli prima del 1000
spesso fusi in un unico occhio, e l' addome lungo e gracile.
). giamboni, 8-i-225: se l' uomo dà loro beccare cornino, e
dà loro beccare cornino, e unge l' ale di balsamo, elle menano grande torma
, percioché voi decimate la menta e l' aneto e 'l cornino; e lasciate
una pianta che coltivasi in italia; l' odore n'è sì forte che si prenderebbe
idem, 7-3 * 45: con l' animo che vi ho cumulatissimamente ren- dute
alloecoela: hanno la faringe variabile, l' intestino sacciforme e uno o due
a'calci con la pittura, essendo l' idea cumulativa dell'uno e dell'altro pensiero
israeliti] a dare al loro denaro l' impiego più fastidioso e più spregiato bensì,
/ che poi dal buon seleuco a l' armi perse / ritolti, in grecia fer
quali ricevono la mercede dell'opera, l' affitto dei locali, il prezzo dei
meccanismi; intanto che il sovventore riceve l' interesse del capitale, cumulato col premio
cumulàtor -gris. cumulazióne, sf. l' accumulare, rammassare; il mettere insieme
significato del n. 2 è probabile l' incrocio con culminazione (v.).
cumuli spessi. straparola, 10-2: l' asino, trovato l'uscio di una
straparola, 10-2: l'asino, trovato l' uscio di una casa aperto, entrò
di rovine. 2. figur. l' insieme, il complesso (di cause,
: come sul capo al naufrago / l' onda s'awolve e pesa, / l'
l'onda s'awolve e pesa, / l' onda su cui del misero, /
ch'egli inventa a discolpar beatrice, partorisce l' effetto contrario, inducendo in sospetto.
d'affari, con gli urti che l' interesse porta. l'interesse che è il
gli urti che l'interesse porta. l' interesse che è il calappio dell'egoismo.
, degli incarichi, degli stipendi: l' accumularsi in una stessa persona di molte
, ii-311: nella sua vita doveva rimanere l' episodio morale, incancellabile, di questa
pastorello. monti, x-3-182: tu l' allattasti in cuna; e pargoletto / riposandoti
. metastasio, ii-260: che mi giova l' onor della cuna, / se,
. alfieri, viii-17: questa è l' orribil reggia, / cuna del troppo amato
le cure più mordaci e venenose / l' alma nel sen s'ascose: / ivi
. d'annunzio, ii-618: ecco l' isola molle / intra du'arni,
/ cuna di carmi, / ove cantano l' estate / e le canne virenti /
questo sfociamento ed allargamento, e col- l' artifizio di colmate ancora, si potrebbero rialzare
cuna. alamanni, 5-1-900: né fra l' ultime cure il fido cane / si
vita: da le prime / cune l' inerzia noi caduche opprime / genti mal vive
a congiungersi, cuneando lo spazio fra l' una e l'altra. = voce
cuneando lo spazio fra l'una e l' altra. = voce dotta, dal
di ferro grosso;... l' uno e l'altro lato di detta cassa
grosso;... l'uno e l' altro lato di detta cassa è cuneato
: la libra, la leva e l' argano sono macchine già note al mondo.
canne,... lascia / ne l' inclinata quercia il cuneo, lascia /
cuneo, lascia / la sposa a l' ara *. verga, 4-68: se
si doleva dunque il pino: -non ce l' ho tanto con l'accetta che mi
: -non ce l'ho tanto con l' accetta che mi spacca, quanto con questi
questi cunei nati di me, che l' aiutano. -per simil. e
vi trovò il fendimento, ma vi trovò l' interstizio sforzato dal cuneo di un rivelatore
rotta, ma sopratutto egli ha detto che l' uomo deve farsi un'anima da uccello
stretti verso il basso e allargatisi verso l' alto. s. maffei, 5-5-227
rimaneva tra un vomitorio (così chiamavano l' imboccatura della scala che metteva nella corsia
scala che metteva nella corsia) e l' altro, si diceva cuneo, e cia-
.. ordinar la battaglia, con l' antiguardia, la bataglia, la retroguardia,
guerrazzi, ii-150: se... l' austriaco occupava bezzecca, egli avrebbe potuto
la forza del cuneo romano che spezza l' awersario in due tronchi convulsi.
dell'acqua piovana. bocchelli, ii-42: l' acqua è un'infinita e instancabile ricercatrice
dodici, e tanto profonda, che trovi l' acqua o il sasso. tensini,
sotto terra per entrare nelle fortezze; l' invenzione è antichissima, usata da'greci
dalle arterie alle vene, così circolasse l' acqua, come per cunicoli e sifoni nelle
, che nelle alpi a trarre della terra l' argento attendevano, dai loro cunicoli e
gargiolari vi si avviò. era calmo. l' unica speranza di raggiungere i tre in
cultivasi la cunella in quel modo che l' aglio e la cipolla. crescenzi volgar
. crescenzi volgar., 6-85: l' origano è caldo, e secco nel terzo
il pensiero de'suoi afflitti d'abandonar l' italia,... dell'eloquenza e
tutte le tavole, che vi profumano l' aria a freddo e vi rimettono gli spiriti
freddo e vi rimettono gli spiriti per l' odorato. = deriv. da
e però, o donna, piglia l' ordine, che se tu hai a quociare
alla predica, fa'che tu la sera l' abbi comprata, e fa'che tu
, che di continovo nel forno, l' altrui pane coceva. vasari, ii-57:
e ogni ora; talmente che per l' odore cattivo del frittume è una noia grandissima
cattivo del frittume è una noia grandissima l' andare attorno. chiabrera, 496: in
, ecc.), per trasformarle secondo l' impiego a cui sono destinate.
vetri], inanzi che leghi insieme l' un pezzo coll'altro,...
si cuoceno, e cotte, con l' acqua tutte si disfanno. c. bartoli
sua fornace... ora ha l' impresa del ponte a fiumegrande! d'annunzio
/ dei costruttori, in cui porrem l' impronta / che piacque a nerva:
che tutti i metalli erano generati da l' acqua e da un certo umore tenace
. e abbi apparecchiata la caldaia con l' acqua calda, e messovi dentro il sapone
quanto ne vedea, ma... l' aperse. sacchetti, 41-112: gli
il palato si cossono, sì che l' uno cominciò a lagrimare, e l'altro
l'uno cominciò a lagrimare, e l' altro cominciò a guatare il tetto,
(diceva) come ben ci aiuta l' amico! b. galiani, 1-55:
umidi. cuoco, 1-188: durante l' assedio dei castelli il popolo napolitano,
] finendosi la candela e scottandole, l' andavano trapassando da una mano all'altra
] non vi consuma, / ma l' effetto contrario in voi si sente?
dal labbro. nievo, 1-37: l' era quel giorno una caldura da cuocere il
per il calore eccessivo o anche per l' azione del gelo). alamanni,
un forte e ardente sentimento, sconvolgere l' animo; far innamorare; tormentare,
petrarca, 220-14: di qual sol nacque l' alma luce altèra / di que'belli
vendetta, quante fiamme di sdegno il [l' amante] cuocono e ricuocono mille volte
le cuoce, e le manuca / l' ingorda voglia e il desiderio ardente / di
sì che mi cuoce il core / con l' onda, che dovria spegner l'ardore
con l'onda, che dovria spegner l' ardore. tasso, 6-ii-53:..
, / snoda la lingua e movi l' intelletto, / o, nata di dolor
egizia noce / tragge: e ne storna l' opera / amor, che rio la
che ai figli suoi / il cor con l' alma face infiamma e cuoce. papini
se già tu la volessi coll'osso l' avresti; e cuocono tanto nettamente, ch'
, come si vendono / in tutte l' altre cittadi; e penuria / ci sia
dolo, per aspettare il treno? l' osteria del vampa: un gran fuoco ardeva
ella e io ardesse, / e sì l' incendio imaginato cosse, / che convenne
san lorenzo, che la canicola sfogava l' estrema sua forza, e il cielo sfatto
, avvampare (per la vergogna, l' umiliazione). alvaro, 9-425:
ché poco importa. -pistofilo; io l' ho carpito. -e che alla fine questo
voce fresca, il riso d'argento, l' uomo si metteva in pericolo di cuocere
di persone / ch'avean preso di cuocersi l' appalto. 16. figur.
). guarini, 229: se l' ira in giusto petto / lungamente si
, esercizi pubblici, ecc.) con l' incarico di preparare e cucinare i cibi
piano: /... / e l' oste inebriato e catelano, / e porci
cuoco. sacchetti, 4-128: di che l' abate, avendo rispetto della risposta,
e'conversi, infino al cuoco e l' ortolano, raccontò loro quello di che
: quelle persone che desiderassero di respirare l' aria sana di que'paesi,..
servizio da tavola era stato fornito per l' avvenimento da un trattore della città,
il goloso: fare i conti senza l' oste. b. giambullari, 1-2-549
gonfie come due borse... aveva l' aspetto d'una vecchia serva pettegola
larghi di tela bianca e beretta nera; l' altro con una barba rossa da orecchie
la caldissima stagione porgea gratissimo ristoro a l' affaticate membra. marino, 1-133:
membra. marino, 1-133: ha l' arco a'piedi e gli attraversa il
anche il teatro. si vedeva tuttora l' arco dipinto a donne nude e a
venire con frettolosi passi un pastore ne l' aspetto giovenissimo, avvolto in un mantarro
estrinseco e mandando fuori qualche cosa da l' intrinseco: onde s'allungano l'unghie
da l'intrinseco: onde s'allungano l' unghie, se nutriscono i peli, le
fabbro, che di sette / costruito l' aveva ben salde e grosse / cuoia
cì- tola molto: / sì enganna l' omo stolto con lor falsificate. angiolieri
per vendetta. la qual cosa venne a l' orec- chie di gambise re sopra detto
del padre a dosso in rimembranza de l' iroso giudicio ch'avea dato il padre.
. 4. per estens. l' insieme degli oggetti in cuoio che costituiscono
, di cui uno luigi xiv e l' altro veneziano ricco di oro impresso anche
per girevoli dischi i trascorrono propagando / l' impulso ai congegni sottili / onde l'
l'impulso ai congegni sottili / onde l' informe sostanza / esce trasfigurata / come da
viso zefiro tal volta / più che l' usato alquanto impetuoso, / quasi se stesso
non suo cuoio aveva, / come l' asino già quel del leone, / chiamato
caro, 10-774: andò ronzando / per l' aura, ['l nodoso e ben
capiva nelle cuoia e nei panni per l' allegrezza. -non poter le cuoia
i'muoia. pananti, ii-93: l' assiste, lo riguarda la mogliera /
. = la forma cuoprire (l' infinito rifatto sulle forme rizotoniche: cuopre
a correggio. d'annunzio, ii-706: l' onda si spezza, / precipita nel
/ travolge la cuora, / trae l' alga e l'ulva. 2
cuora, / trae l'alga e l' ulva. 2. dial.
prosciugate. d'annunzio, iv-2-1003: l' odore della cuora, della resina e
muscolo cavo, di forma conica, con l' apice leggermente rivolto verso sinistra, che
quali è divisa in due cavità, l' una superiore (atrio od orecchietta)
superiore (atrio od orecchietta), l' altra inferiore (ventricolo).
, i-711: però sanza fallenza / fue l' anima locata, / e messa e
ch'è 'l centro del corpo animato, l' aria che bisogna tanto muoverlo quanto
, iv-317: aspettò... che l' ansito e i battiti del cuore si
altre cause. -cuore grasso: praticamente l' insufficienza cardiaca nell'obesità, qualunque sia
-cuore periferico: il sistema arterioso per l' azione della tunica delle arterie il cui tono
: il cuore nell'età avanzata con l' eventuale sclerosi o ipertrofia da ipertensione.
del sole il sangue, e per l' esercizio premendosi da'muscoli le vene,
pigiasse a sinistra, tra il cuore e l' ascella, dove sentiva una puntura dolorosa
, v'abbia altri condotti che portino l' umore dal fondo, che appunto chiamano 4
4 il cuore ', a tutte l' estremità della pianta, e altre da esse
sur una bruna bruna acqua di polle / l' edera andava con le foglie a cuori
, una corona di cuori votivi cingeva l' imagine santa. borgese, t-i67:
/ rifransi, e non tengon più l' invito. sagredo, 199: qui i
neri, 5-15: per insegna facea l' asso di cuori. pindemonte, 221:
emozioni (secondo aristotele e, per l' autorità di questo, secondo tutti i
per indicare quella sfera privilegiata in cui l' uomo può attingere con certezza assoluta le
. pose la ragione nel capo, l' ira nel cuore e la cupidigia nel fegato
esser vivo; si dice appartenere a l' alma animante, e quella non appartenergli.
non appartenergli. campanella, i-99: l' autore dice che il re è cuore
gli antichi egizii doveano porre la mente e l' intelligenza nel cuore, oppinione seguitata dagli
unito a un aggettivo qualificativo, indica l' indole, l'animo, il carattere di
aggettivo qualificativo, indica l'indole, l' animo, il carattere di una persona
, lo so. carducci, i-1197: l' aspirazione democratica de'conforta / l'intimo cuore
i-1197: l'aspirazione democratica de'conforta / l' intimo cuore, lo fa caldo e pago
e core! lacopone, 2-21: l' alto messo onorato da ciel te fo mandato
purg., 8-2: era già l' ora che volge il disio / ai navicanti
che, ad un'otta, non perda l' ardire e l'orgoglio? tasso,
un'otta, non perda l'ardire e l' orgoglio? tasso, 2-25: non
. i e sopra quel che va per l' aria [ltppogrifo] monta, /
. chiabrera, 226: e da l' asciutto cor l'arsa cicada / sotto l'
226: e da l'asciutto cor l' arsa cicada / sotto l'arso seren sparso
l'asciutto cor l'arsa cicada / sotto l' arso seren sparso di polve, /
cadde / dalla faccia il terror, l' ira dal core. pascoli, 765:
no! alvaro, 7-242: hanno l' aria di essere scettici,...
, sono generosi. 10. l' insieme dei sentimenti, delle passioni,
tutta, / o fia serva tra l' alpe ed il mare; / una d'
case umane, sotto i piedi, l' antico indifferente cuore della terra covava nel
con loro. tasso, 1-88: così l' iniquo fra suo cor ragiona, /
ii-439: de la jran doglia che l' anima sente, / si parte da lo
che me tien vivo, / ed hami l' alma e il core intorno a vento
dover suo, non poco / giovò l' avermi cattivato io pria / così il suo
le si accosta, che più non l' abbandona. ungaretti, viii-23: grido,
suo cuore, ed a sì gran fortuna l' alzò per mirabili modi. marino,
deste a credere, dilettissimi, che l' odiare ad un tempo il peccato ed amare
questo buon voler terrai nel core, / l' anima tua arà quel vero iddio /
43: ite, voi che chiudeste / l' orribil fèra, a dar l'usato
/ l'orribil fèra, a dar l' usato segno / de la futura caccia;
ariosto, 19-7: come orsa che l' alpestre cacciatore / nella pietrosa tana assalita
predicando per lo mondo, sì che per l' udire della boce all'orechia e poi
al cuore e per questo si salva l' anima. lorenzo de'medici, 117:
perché non le credono quando insegna che l' effetto naturale del peccato è l'indurimento del
che l'effetto naturale del peccato è l' indurimento del core? 18.
alessandro tenete. monte, ii-388: l' arma e lo cor e lo meo
ma minacciavai di viltà tremore, / perché l' ingombra angoscia l'intelletto. m.
tremore, / perché l'ingombra angoscia l' intelletto. m. villani, 1 -77
di gran cuore s'era provveduto dinanzi che l' assedio vi venisse di molta vittuaglia.
alto cuore. castiglione, 116: l' omo... dee e nelle cose
e crede / che ben si cambi con l' onor la vita. marino, 10-240
i perigli spignere fosti uso / dietro l' anima tua fatta sirena, / infin
lineamenti di un popolo, ci era l' immagine della patria. la libertà non
in una gran pianura, / ne l' ombilico a francia, anzi nel core
mondo, / nel punto universal de l' universo, / dentro la bolgia del
bolgia del più cupo fondo / stassi l' antico spirito perverso. d.
colletta, i-387: il re disponeva l' esterminio del nemico, il quale,
. / è morta: s'è udito l' ultimo rombo / sul cuore del naviglio
santa a ven- t'anni non l' hai vista. valeva la pena, valeva
come il simbolo del suo amore per l' umanità; la festa liturgica che lo
al sacro cuore. govoni, 1-40: l' anima ch'era mesta / non si
pazzi, i-126: vi era ancora l' altare,... et il ciborio
per uno, se ben anco non l' hanno tutti posti nel medesimo modo..
una serie di parole collocate obliquamente, l' una di fianco all'altra, in modo
cor disposto / contra ginevra; e l' altro in sua difesa / ben sostenea
monti, 1-429: del mar lunghesso l' infecondo lido / givan quelli a mal cuore
tutte ambiziose. ce n'è che vogliono l' amico del cuore. -amico del
. aretino, 8-384: letto che l' ebbe dalla nel ridere a scoppia cuore
d'annunzio, iv-2-1021: egli vinse l' orribile fiacchezza e si mise a correre
si dice, con due cuori; l' uno molto desideroso d'impetrar grazia da
desideroso d'impetrar grazia da lei, l' altro dubbio di non esser abile ad ottenerla
desidero con tutto lo cuore di riposare l' animo stancato e terminare lo tempo che
ogni azione bella e generosa, hanno l' istinto del bene, e io li trovavo
svevo, 2-436: guardò di nuovo l' ombrellaio, in mezzo a quella calvizie
-cuore del corpo: anima, l' interno dell'anima. rosaio della vita
; cioè, che ti convien mutar l' animo e non el luogo.
ha un cuore di cimice; non l' ho creduto. -cuore di ferro
monti, ii-421: ma egli ha l' anima così fredda! e un cuore
, alcmena, / che al saturnìde l' animoso alcide, / cor di leone,
padre. nel torvo fremito / spira de l' etna, spira ne'turbini / de
etna, spira ne'turbini / de l' alpe il tuo cor di leone / incontro
razza. -cuore sospeso: per l' ansia, per l'aspettazione inquieta e
-cuore sospeso: per l'ansia, per l' aspettazione inquieta e timorosa. de
/ come ala e brivido? / l' attendo talora con cuore sospeso / in
-con intensità di sentimento, con tutto l' animo. dante da maiano, xii-1-261
bramo, / e com di buono cor l' amo e disio. livio volgar.,
ii-1-81: di tutto il suo cuore amava l' altro tarquinio. note al malmantile,
tutto quell'affetto che si può portare; l' amo di tutto cuore. manzoni,
può di tutto cuore, / ma l' albergo non è forse il migliore.
giuoco e per ciancia, e celebrare l' ulivo, pianta sì nobile. pallavicino,
, voleva far delle cose grandi. -come l' ha accomodata? -con quattro carezze.
di suo cuore volle dare aiuto al- l' anime, ma eziandio a i corpi di
quivi. -dito del cuore: l' anulare. marino, 12-76: ponlo
vuole. / oh, in te era l' ombra della terra e il sole,
di linci, di lupi e leopardi / l' ingorde canne a satollar serbate!
ch'a core / quanto la vita e l' anima aver deggia. firenzuola, 638
quasi tutte, cosa più a cuore che l' adornarsi. monti, x-5-21: poi
1-37: aspetta prima che ti narri come l' andò la faccenda, dacché l'era
come l'andò la faccenda, dacché l' era così nuova e da ridere, ch'
, allora, avesti cuore d'uccidere l' amor tuo, d'improvviso, quasi a
iii-229): tutta dipinta v'è l' istoria bella; / ma il conte che
core / nell'onde, sempre osservano l' oscura / nebbia. ojetti, 1-87
data cosa: avere 11 coraggio, l' ardimento di farlo. sannazaro, 2-58
! / caddemi il cor tosto ch'io l' ebbi udito! segneri, ii-521:
a qualcuno: perderne il favore, l' affetto. salvini, 16-645: che
dir, per nulla: / che se l' un d'essi al fin s'arrende
s'arrende o more, / l' altro arà guadagnato una fanciulla. -figur
apro, queste tragedie, che, lasciate l' avvocherie, e'pensieri che importano,
g. morelli, 501: tu l' avesti maschio, per farti bene crepare
-dare al cuore una cosa: colpire l' animo, commuoverlo. forteguerri,
insino al cuore, quello che ti cava l' anima, è el vedere che sanza
sono entrate più in core di tutte l' altre. -essere a cuore:
. b. davanzali, i-361: l' ordine d'uccider plauto non andò sì segreto
: ahi! stolta italia, che spogliasti l' armi, / palla non vedi cui
, / palla non vedi cui son l' arti a cuore, / vestire in lor
. anguillara, 8-227: si fan l' un l'altro core, e innanzi vanno
, 8-227: si fan l'un l' altro core, e innanzi vanno,
, rientra in senato, e trova rinforzate l' accuse. guarini, 69: titiro
, / che d'iniqui latrati empiea l' etra. -fare del cuor rocca
cuore in qualche cosa: porre tutto l' affetto in essa. - anche: ostinarvisi
, pensando seco / del tutto vane poi l' altrui credenze. -fermare in cuore
a denotare presentimento (dove ha parte l' affetto), previsione (del giudizio,
: rimuovere da essa il pensiero, l' affetto. fra giordano, 1-140:
suo da essi;... perché l' uomo veggendo com'è cosa vana quello
cuore, che mi concederebbe di sentire l' uno e l'altro. pulci,
che mi concederebbe di sentire l'uno e l' altro. pulci, 28-22: quando
. varchi, 18-2-424: s'era [l' imperatore] posto in cuore di far
petto / ch'el me ne piange l' anima nel core / di allontanarmi dal
faenza,... sentendo posta l' oste a salervolo, fu molto contento,
tribulazioni, perché hanno natura di ridurre l' uomo al suo cuore. -rodere il
cuore di fare una cosa: avere l' animo, avere il coraggio di farla.
strada a quell'ora, aveva aperto l' uscio. -sentirsi mancare, morire
cuore, patire il cuore: bastar l' animo, avere il coraggio, osare.
di strappar dalle braccia / all'amico l' amico, / al fratello il fratello?
. pallavicino, i, 332: l' imperadore gli parlò con tutto 10 spirito
tiberio,... e standogli l' armenia in sul cuore. goldoni, vii-1122
dell'abito. foscolo, xv-326: l' impiego di gabriele mi sta sempre a
. -star di buon cuore: con l' animo contento, soddisfatto. boccaccio
stesse. c. dati, i-387: l' esperienza, udito ciò, disse all'
svevo, 2-479: gli raccontò che l' aveva visto sulla via, pallido e smunto
mandò a dire a casa che non l' aspettassino a desinare: montato sopra una
il cuore (iddio): far sentire l' appello della grazia, infondere il sentimento
. fiacchi, 95: frattanto il reo l' universal minaccia / da un canto udiva
un sentimento di angoscia e d'incertezza l' opprimeva. -uscire dal cuore:
all'anima, quanto è detta [l' orazione] per forma, che vegna
lontan dal cuore: la lontananza attenua l' amore e fa dimenticare la persona (
scoprire nel cuoricino del piccol pollo, non l' ho potuto...
volto della fanciulla, mentre ettore, l' educato sor contino, il don giovanni del
pure a sinistra -diceva carlo, ma l' insegna col grifo del maiale non appariva
più cupamente. brancoli, 4-227: l' aria della rissa avvolgeva cupamente gli amici
alla piazza di venezia si spandeva tutta l' animazione serale della vita di roma ».
1-83: nel silenzio dell'orto antistante, l' alterno avvicendarsi del sole e delle nuvole
costei è nel mondo possente, / l' amata cupidézza, ed isfrenata / madre di
sì fatte cautele per lo stimolo di tutta l' avarizia ch'era in loro: imperocché
che colui che guadagna la ricchezza, l' ama più che non fa quello che
diggia di danari. campanella, i-60: l' inopia dunque, pregna dal consiglio,
, una del re, debole; l' altra della regina, femminile e annebbiata
tutto il milanese. abba, 1-19: l' ordine del giorno ci ribattezzava cacciatori delle
e lo sciacallo, che a vicenda custodivano l' adito, avevano espresso il loro pensiero
il loro pensiero su la necessità di chiudere l' inferma in una casa di salute.
, tra un sospiro di dolcezza e l' altro, certo indistinto odore caldo che
è che riluca / ornai nel ciel l' alba aspettata e lieta. cuoco, 1-264
ne hanno finto due cupidini per dèi, l' uno per il delettabile, l'altro
, l'uno per il delettabile, l' altro per l'utile, ne hanno forse
per il delettabile, l'altro per l' utile, ne hanno forse finto alcuno altro
forse finto alcuno altro per dio de l' onesto? = voce dotta,
: questa incontinenza, ch'è ne l' ira, si è per molta cupidità
loro [gli avi] più valse l' amore delle publice cose che delle private,
suole esser fondata sovra la grandezza de l' animo. bruno, 3-1124: vive divamente
rimane da sodisfarsi, e o non l' ode o noi cura. alfieri, i-95
non certo filosofica cupidità, si era l' intenzione che già dal mio soggiorno in
piena di ragione e consiglio, credo l' abbia stòlto da quelle cupidità amatorie.
amatorie. marsilio ficino, 2-105: l' amore, come dicemmo, piglia origine
impeto di cupidità... spingeva l' un sesso verso l'altro, nella
... spingeva l'un sesso verso l' altro, nella guisa che è tratto
20-71: e veramente fui figliuol de l' orsa, / cupido sì per avanzar gli
per avanzar gli orsatti, / che su l' avere e qui me misi in borsa
(169): era stato sepellito [l' arcivescovo] con ricchissimi ornamenti e con
; e così ad andreuccio fecer veduto l' avviso loro. laonde andreuccio, più cupido
di guadagno. guicciardini, 130: l' uomo... è tanto cupido dello
s'ad- doppian ne'cristalli, illustran l' oro, / e l'aria tutta ac-
cristalli, illustran l'oro, / e l' aria tutta ac- cendon di faville;
carducci, 38: per essa [l' àlacre fame de l'oro] il
: per essa [l'àlacre fame de l' oro] il nauta ride i furori
pur di recenti grazie / gareggiar con l' aurora: / e, di mirarti
desiderii e prodigo spanda / in abbondanza l' oro quanto vento, / e'cupidi
, purg., 32-154: ma perché l' occhio cupido e vagante / a me
e amistà de'rei uomini, si fa l' uomo crudele, goloso, ghiotto,
anch'ella il suo petto / a l' amoroso affetto; / ma, se lascivo
occhi. marino, 274: girò l' occhio fatale e 'l guardo obliquo / una
obliquo / una naiade in questo a l' arrogante / troppo cupido amante, e
, e sì s'accorse / de l' insidia e del tratto; onde gridando /
la mano / del forsennato errante / l' immodestia e l'insania. mazza,
/ del forsennato errante / l'immodestia e l' insania. mazza, 796:
rai. / so che ti punge l' animo / desio del tetto avito, /
devan, mirandola bene, / saziar l' ardente sete del disio / e minor
: [vedrete] quella che volta l' arco di cupido, conduttrice del strai del
forma / di bellissima madre, / partorì l' alma dea che cipro onora; /
ferito ed arso. / giugni agli òmeri l' ali: / sarai novo cupido,
veder sanza montare al dosso / de l' arco, ove lo scoglio più sovrasta.
stelle. marino, 1-89: a l' arrivo d'amor da cupi fonti / sgorga
continuo si rinnova, fanno sul sommo l' effetto di stelle cadenti in un cielo
mente m'ha al presente lasciato [l' amore] quel piacere, che egli è
rito, / ben che sia lunge l' arbitro / dal libero convito. 2
albergo, / estima la vii turba e l' arme tante / quel che dentro alla
genova bella. caràtteri, 847: mandava l' organo pe'cupi spazii / sospiri e
cupi spazii / sospiri e strepiti: da l' arche candide / parea che l'anime
da l'arche candide / parea che l' anime de'consanguinei / sotterra rispondessero.
castamente: / essi sono colombi. né l' azzurro / (che da ori evade
: lo sventurato respirava ancora, benché l' intirizzimento della persona, il nericcio delle vene
lupa, / che più che tutte l' altre bestie hai preda, / per la
vergognassi, o che mi diffidassi, non l' ardiva esternare; onde o taceami,
la solenne semplicità di chi ha devota l' anima alla patria. orioni, x-21-51
, 289: gaudiose / io dico l' ore in cupi sonni spese. gozzano,
ecco poi la quarantina / spaventosa, l' età cupa dei vinti. bocchelli, i-135
, tenebroso, tetro, malinconico (l' aspetto di una persona).
/ con quanto di secreto / dentro l' archivio cupo / de le leggi immortali
minima e indifferente che ella sia, l' affogano in una cupissima segretezza. patini
me il chiede / del padre mio l' ombra tradita. in questa / reggia
., 7-10: non è sanza cagion l' andare al cupo: / vuoisi ne
andare al cupo: / vuoisi ne l' alto là dove michele / fe'la vendetta
nel cupo / del domestico pozzo ode mai l' acqua / fervendo gorgogliar, desta i
, fuggendo, 1 vede lontan l' usato / suo nido, e il picciol
senza luce. montale, 23: l' uccellino s'arrampica a spirale / su
s'arrampica a spirale / su per l' olmo ed il sole tra le frappe /
con uno spiraglio, che pende sopra l' altare, ch'è un solo e sta
marino, 16-54: in capo a l' ampie, spaziose navi / del nobil
. il vano, che rimarrà da l' una cupola all'altra sia da pié braccia
per dare più nel moderno, seguendo l' esempio di michelagnolo e del brunelleschi.
un tremito gagliardo, e pareva che l' agitazione si comunicasse alle fondamenta della città
certi tiburi, certe logge, che l' altezza e la distanza alleggeriscono, e
porta e il finestrino fu piantata sotto l' albero severo e potente che pareva la guardasse
parte più elevata della pleura che sovrasta l' apice del polmone. 6. milit
sopra una conca piena di acqua, l' acqua si solleva in alto a guisa
facendo ogni suo sforzo di unirsi con l' ambra negri, 2-719: lungo,
a cupola i pilastri andavano a reggere l' arco là dove esso nasce, ché
. e mi tenevano / due cose: l' una, che egli è troppo giovane
della terrazza che gli faceva comodo per l' ombra. 2. calotta dei
negri, 1-372: rise, con l' insolenza de'suoi sedici / anni,
vette cupree. tombari, 1-73: l' oste affaccendato intorno ai cuprei vasi della
, un compito che impegna a fondo l' animo e l'attività, spingendo a
che impegna a fondo l'animo e l' attività, spingendo a provvedere continuamente alle
quei che ti fanno in basso batter l' ali! maestro alberto, 129: felice
1-450: la natura calcarea del suolo, l' aridità per il subitaneo sgrondare delle piogge
chiude anch'ella il suo petto / a l' amoroso affetto. sassetti, 19:
e per non sacrificare a ciò tutto l' anno una donna di servizio le parve
di me e la cena fredda e l' affabilità. -eterna, celeste, divina
spietata, al cui improvviso raggio / l' ombra che m'ascondeva or chiara toma
odiosa, / ti discacci dal ciel l' eterna cura. menzini, 5-92: non
un'attività); accuratezza (nel- l' acconciarsi, nel vestire, ecc.)
: con gran cura dagli antichi s'imparava l' arte di questi modi, e per
qualche suo amico, benché poco esercitasse l' arte. lorenzo de'medici, 256:
e di tutto il dominio / de l' isola guardian lascia il cugino. firenzuola
tasso, 14-29: a tai messaggi l' onorata cura / di richiamar l'alto
messaggi l'onorata cura / di richiamar l' alto campion si diede. parini, xvi-98
si diede. parini, xvi-98: così l' eroe tu miri / da te partirsi
/ de'tuoi famosi ingegni / ahimè! l' arte non pose a questo fine.
la nonna detestava la campagna e durante l' estate... rimaneva felicissima in
a cura di: a indicare che l' edizione di un testo è stata curata da
studioso. carducci, iii-25-79: l' autore dell'appendice discorre del 'carteggio
., 25-m: e già venuto a l' ultima tortura / s'era per noi
cura sia. foscolo, xv-35: ho l' onore d'inviarvi la situazione chiestami:
io non ho dubbio alcun che s'io l' arreco / là dove alcina ogni tuo
yenezia], reggia secura, / de l' alato lion diletto i-382: accostammo le
/ ma la cura più grande oggi è l' impero. panni, iv-30:
anni la loro cura amorosa, l' oggetto delle loro blandizie e dei loro vezzi
potentati avevano ad avere dua cure principali: l' una che uno forestiero non intrassi in
intrassi in italia con le arme; l' altra che veruno di loro occupassi più stato
sempre quella di usurpar quanto più poteva l' autorità de'suoi colleghi e distruggere le
sua cura, vi pose una cerva con l' inscrizione 4 dianae consulari augustae'. d
la cura. monti, x-2-323: l' accompagnava maestoso e bello / alla manca
dell'antico orror suo già spoglia avea / l' indocile montagna e le ritrose / alpestri
consiglia a suo potere; ché poi che l' uomo riceve altrui in sua guardia,
artiglierie, aver già tarmata nimica assalito l' argine, non gli avea però permesso
gli avea però permesso di partir subito l' urgente cura del ponte. monti,
vive / eterno il lauro, che l' eterna e pura / onda educò delle
. ariosto, 139: così suol trar l' infermo in sepoltura / interrotto compenso;
quanti rimedi e'può a quel male che l' uomo ha nell'ossa naturalmente: che
: il mio piè, che per l' estrema arsura, / sì come vedi,
mi parrebbe che il principale, anzi l' unico scopo della cura, dovesse consistere
: i socialisti, capisci? mi rubano l' uva ancora acerba, i fichidindia,
e nell'amministrazione dei sacramenti); l' ufficio stesso, considerato come ministero pastorale
la parrocchia] di un vicario per l' esercizio della cura dell'anime e dell'amministrazione
monte, e menava alla cura: l' altra scendeva nella valle fino a un torrente
alla chiesa era la bianca cura con l' orto solingo, e più là,
io era, se ne fu per l' orto alla cerca. 13.
: ahi ahi, s'asside / su l' alte prue la negra cura, e
e regna. carducci, 688: pan l' eterno che su ferme alture / a
tema o cura / che vi sia chi l' arresti o chi la segua.
venen misto, / che muta in odio l' amorosa cura, / fa che la
e di mangiar n'accende cura / l' odor ch'esce del pomo, e de
senso de'bisogni morali, non ghiacciassero l' alito delle pure e sublimi aspirazioni.
volgar., 1-101: siati cura spezialmente l' utilità della tua famiglia. angiolieri
impegnarsi, preoccuparsi, proporsi, aver l' intenzione. latini, 1-2891: poi
dalla natura; non tanto forse perché l' uomo abbia posto cura di secondarla,
posto cura di secondarla, quanto perché l' abitudine del vedere non gli ha lasciato
; e farai bene. tòmatene a l' ostaria ed abbi cura alle robbe del
oramai è tardi. perché non glie l' hai detto prima? ».
i portici, / i templi e l' ardue mura / non mai più belli apparvero
più belli apparvero / che quando io l' ebbi in cura. carducci, in:
, / incominciai, « di veder l' alto lume / che 'l disio vostro solo
a cura. salvini, 13-22: l' esperidi, alle quali / le poma sono
-prender, togliere cura: prendersi l' incarico, la responsabilità. bembo
: ma come, giunta del partir mio l' ora, / parole io mossi ad
posso, della cura che tenete de l' onor mio. -togliere in cura
. che può essere curato, guadare l' incarico, affidare il compito.
egli a destra s'allunga, ove è l' aperto / e 'l periglioso più de
, dopo molte fatiche e spese, l' uccide. bisticci, 3-65: ora sendo
, iv-121: asserisce tacito, che l' infermità di que'due, sanati da cesare
è curabile dall'arte, sarebbe molto ragionevole l' uso delle nostre termali. boccardo,
nostre termali. boccardo, 2-623: l' alienazione mentale, in quanto è malattia
privati sono solite a ritrovarsi, e l' istesso fanno di quei vasi da immondizie
potrà ritrare curato che sia in però l' arò a mandare a pisa. cantini,
men di sé che di noi, l' innestarci nell'animo quell'insaziabil desiderio di
pallavicino, 1-396: i prìncipi abbiano l' orecchie foderate di ferro, e nulla
e di poi nel settimo gli sopravvenne l' affanno. gramsci, 122: io poi
perché dagli eccellentissimi curanti vengono, secondo l' insegnamento d'ipocrate e di galeno,
volte, non è bastevole, perché chi l' ode non ha capacità di applicarla al
. - (non so s'io l' abbia da credere discretezza, o poca curanza
ogni agitazione, si mise a curare l' igiene della sua forza. dormì fino a
crisostomo volgar., 54: se l' anima si vuole astraere delle cose terrene,
o curar piante e greggi / vede l' alba tranquilla e vede il vespro. carducci
mena a due mani e ne telmo l' ha còlta, / ma lei non cura
/ osa di non curarmi, / disprezza l' inchinarmi! marino, 5-10: poich'
si rimane da sodisfarsi, e o non l' ode o noi cura. fagiuoli,
, se stesso / nulla curando purch'ei l' altro uccida, / eteocle sul misero
, e non cura le occhiate che l' assaettano dal banco di faccia. 4
102 (138): non curano se l' uno tocca la femmina dell'altro,
orfeo, 63: ben si cura l' armento del pastore, / la ninfa non
amore principalmente per la bellezza, e l' amicizia poco o niente se ne cura:
dell'amicizia, ma non ha già l' amicizia tutti i comodi di amore. tasso
venir, / sorgi quando apparir / l' alba si veda. / non ti curar
merto, / fra i portici solenni e l' alte menti / m'innoltro, e
guardaspalle al capitan d'arme, e l' aveva dato al tenente, il quale glielo
farae e curerae sì, che tutto l' assedio de'greci si partirae dalla cittade di
, come che malagevole, il placarsi l' odio di leonilda, rattemperarsi lo sdegno,
curati nei loro morbi, non asili per l' infanzia, non ricoveri per la vecchiezza
, 45-14: le sacramenta ponece, che l' hanno resanata, / ché l'ha
che l'hanno resanata, / ché l' ha cusì curata lo medeco ammirato.
congiunto / su per io monte che l' anime cura, /... /
, nullo è che curi, ma l' uno guasta e corrompe l'altro. castiglione
curi, ma l'uno guasta e corrompe l' altro. castiglione, 104:
, spazare, dirvi messe, curar l' anime. tasso, n-iii-1016: l'incontinente
curar l'anime. tasso, n-iii-1016: l' incontinente si può curare non malagevolmente:
, iii-1-210: né solamente è difficile l' ira a conoscersi qualteltè, se sana o
davila, 451: avea, con l' occasione che s'erano abbassate tacque per
m. franco, 1-77: prima che l' altrui tele curi, adocchia / le
sbriga a morire, ima volta o l' altra invece di canfora gli faccio una iniezione
. ant. ferretto uncinato per scamire l' unghia ai cavalli. crescenzi volgar.
una gran bona cosa, ma ce l' ho; se voglion de'biscotti, ci
dando il proprio assenso agli atti eccedenti l' ordinaria amministrazione compiuti dal soggetto parzialmente incapace
lui la patria potestà o la tutela, l' incapace chiamato in giudizio e privo di
]: fisica è in due maniere: l' una conservativa, l'altra curativa.
due maniere: l'una conservativa, l' altra curativa. segneri, iii-3-93: vogliono
. muratori, 3-102: ancor qui l' arte loro principalmente si divide in preservativa
e di tale miglioramento resta saggio pregevolissimo l' esopo senese curato dal targioni e dal gargani
madre amorosa. leopardi, v-45: o l' una o l'altra [persona
v-45: o l'una o l' altra [persona], con vicenda perpetua
altri: scrisse commedie, ed ebbe l' onore di far ridere molto il papa
d'annunzio, iv-2-273: un berretto che l' untuosità rendeva consistente e malleabile come la
bel vecchio con la barba bianca, l' occhio vivace, le mani curate e i
di santa maria nuova, era restata l' inazione e debolezza de'muscoli. deledda,
de'muscoli. deledda, iii-400: l' amore, secondo il betmann, è una
esso, il periodo d'incubazione, l' ascesa, la crisi e la discesa.
alcune prime dignità di colegiate, o vero l' ab- bazie e le altre prelature regolari
condizioni accettati a penitenza; onde lasciate l' armi e le bandiere, tornarono alle