bene al male, dalla bassezza a l' altezza, da l'altezza alla bassezza,
dalla bassezza a l'altezza, da l' altezza alla bassezza, da le oscuritadi al
aver temuto che, saccheggiata roma, l' esercito si fosse dissipato, e restato
foscolo, iv-323: forse più che l' amore della virtù, il timore della
le nazioni. tommaseo, i-484: l' anima che non sa custodire se stessa,
uscire, siano obbligati d'appiattarsi sotto l' ali del potere assoluto, che perdona
, non essendo altro la bassezza che l' abdicazione e l'apostasia della propria anima
altro la bassezza che l'abdicazione e l' apostasia della propria anima. carducci,
accanendosi in grettezze, in contradizioni fra l' altezza dell'opera e la bassezza della
, forse anche più che delinquere. l' ignoranza perde se stessa. alvaro, 7-131
fine il viaggio inteso; / altri con l' ale alzate fan tragetto / per l'
l'ale alzate fan tragetto / per l' aer vago con leggier volare, / che
6- concl. (144): l' acqua, la quale alla sua capacità soprabbondava
o almanco molto difficile, il condurre l' artiglierie grosse da battere la muraglia.
, e più basso fece il diluvio con l' arca di noè, ed in essa
basse, ed il mar quieto e l' aria tranquilla: comincia l'acqua ad alzarsi
quieto e l'aria tranquilla: comincia l' acqua ad alzarsi, ed in termine
di sé conservati tutti que'momenti, che l' in terna gravità ha prodotti
da pensieri tormentato, e ogni allegrezza l' abandona. beicari, 1-80: e quando
tornavano. lorenzo de'medici, 81: l' occhio mio parvo amplifica e distendi,
intoppi, e curvo e basso / per l' angusto sentiero a gir s'adatta.
e tremulo e cascante / a la disdossa l' asino cavalca. pindemonte, 409:
misericordia ». giusti, i-96: l' uomo non rispondeva, e col capo basso
sito di ciascuna valle porta / che l' una costa surge e l'altra scende.
porta / che l'una costa surge e l' altra scende. pulci, 27-8:
-il basso mondo, il basso regno: l' inferno. -anche: la terra (
la terra e perseguir le crude / de l' uom nemiche ed a più miti voglie
ed a più miti voglie / ricondur l' infelice, impose il dio. / al
più lei, ma i fini e l' idea del suo creatore. -basso
suo creatore. -basso inferno: l' inferno più interiore (la città di
il nostro passo. leonardo, 1-88: l' acqua bassa fa più danno alla riva
, 16 (289): renzo colse l' occasione, chiamò toste con un cenno
, purg., 20-118: talor parla l' un alto e l'altro basso,
20-118: talor parla l'un alto e l' altro basso, / secondo l'affezion
e l'altro basso, / secondo l' affezion ch'a dir ci sprona. idem
virum non cognosco '; / indi ricominciavan l' inno bassi. petrarca, 286-11:
c'era un gruppo di vicine che l' aspettavano, e cicalavano a voce bassa
dopo una risata. baldini, i-15: l' urlìo d'intorno s'era presto chetato
sembra di fuoco. comisso, 7-187: l' aria di bologna, pure essendo bassa
pure essendo bassa e greve, stimola subito l' appetito. marotta, 2-201: il
, più recente (con o senza l' idea o l'apprezzamento di decadenza)
recente (con o senza l'idea o l' apprezzamento di decadenza): basso impero
, 1-1-166: non vi essendo conservate l' antiche bellezze [nel tempio di s.
a roma. gioberti, iii-29: l' individualità libera dell'uomo vi spicca forse
conv., iv-xiv-5: e se l' avversario, volendosi difendere, dicesse che
aretino, ii-115: scrivendole quanto io l' amo, terrassi forse a vile d'esser
scienza è uno esquisitissimo camino a far l' animo umano eroico. boccalini, i-9:
cui s'appiccava il fuoco, gli dava l' incenso e vi spargeva del vino;
ha che quattro o cinque commedie, l' altre son farse per divertir il basso popolo
contro le mani morte, non gli quieta l' animo, anzi lo fa dispregevole ai
i nobili, e li assaliva con l' ironia, col sarcasmo, col ridicolo;
; dimesso, umile (lo stile, l' argomento di un'opera letteraria o figurativa
punto mutarli. vasari, i-200: l' immagine del salvatore e i dodici apostoli
lo stil grave sia il nobile e l' alto, il gravissimo, il nobilissimo e
, il gravissimo, il nobilissimo e l' altissimo... e d'altra parte
altissimo... e d'altra parte l' opposto al gravissimo sarà il bassissimo e
opposto al gravissimo sarà il bassissimo e l' ignobilissimo. allegri, 185: non ho
come il « paragone * degli orefici l' oro basso dal fine insegna a conoscere
all'india idolatra,... con l' animo già spezzato da un'angoscia mortale
e ragazzi. nievo, 721: durante l' anno della carestia e nel susseguente
, 112: il monello, quando carpiva l' occa sione, faceva man
orto e nella vigna del l' arciprete. solfici, ii-156: forse i
valere; frenarne la potenza, l' orgoglio. savonarola, iii-193:
le pan- ziere di ferro. io l' ho veduto fare a milano, e fannole
nel buco. boiardo, 2-10-32: battendo l' ale basso basso giva, / né
tempo dell'interdetto possa celebrare ovvero dire l' ufficio in voce bassetta. esopo volgar
.. spiccava la gaiezza irrequieta e l' incessante parlantina di uno di loro,
strada (a napoli), ove l' ingresso fa anche da finestra: segno
che una casa posasse la fronte sconsolata su l' altra casa. b. croce,
bassi » dalla porta aperta pel caldo, l' estate. marotta, 1-40: era
/ parimente e vedute di costoro / l' opere e 'l marziale aspro lavoro.
, / credendo a questo tagliare alfin l' osso: / frusberta balza e faceva faville
, 45-28 (iv-84): e l' altra schiera, che non è minore,
, / e giunto a'regni ove più l' aria è fredda, / dai vapori
galileo, 287: noi veggiamo l' oro ridursi a tanta sottigliezza, che
ma va piegando, o serpeggiando celeremente l' istessa calata del monte. algarotti,
quando la fortuna volse in basso / l' altezza de'troian che tutto ardiva,
, 183: dico che è in basso l' onore d'italia, somacal luigi.
forza, vedevano ora la maraviglia, l' idolo d'una moltitudine. nievo, 276
più, che se li può dare con l' alzarle anco di voce o tensione.
, e con i lor vocioni / l' intercalar ripeton sei caproni. v. bellini
e di collera. oriani, vii-699: l' ultimo accordo sui bassi parve sprofondarsi nelle
spavento. di giacomo, ii-517: ma l' accordo in re è necessario! voi
in re è necessario! voi me l' avete zampato netto netto! -maestro,
il basso ostinato che sorprendeva per quanto l' orecchio e il cuore l'avessero anticipato
per quanto l'orecchio e il cuore l' avessero anticipato. d'annunzio, v-
rare escavazioni per mantener libera dal bassofondo l' imboccatura del porto. bocchelli, 9-256:
, e serve a versare sul ceneracciolo l' acqua o il ranno della caldaia.
formolo con una cazzetta di ferro, l' anderete cavando, e mettendo in altri formoli
presto la nave al vento o al- l' orza. = dallo spagn.
1-48: -cinquecento ducati dalla navicella con l' arme di alessandro, ingolluppati in un fazzolettaccio
cazzo, / ed abbi chi l' ha a schifo pazienza. 2
canottieri tra i più forti, anzi l' intero armo della iole a otto, trovassero
pratolini, 1-165: intanto, l' indomani mattina, c'era questo di
fa a cazzotti con la logica. l' autore ha creduto rappresentare ozio, vizio
sola preoccupazione, prima d'averci fatta l' abitudine, era d'essere, una
era d'essere, una volta o l' altra, tutt'e due gonfiati a cazzotti
il biondo aveva maneggiato la cazzola e l' orso vagliato la rena, ma ormai erano
la martellina; che fu pure adoperata l' anno passato da messer ugo e non
baldinucci, 176: in su l' opera, ed in sul lavorio che si
e di cazzuole; la importanza sarebbe l' aver fatti. dimin. cazzolétta (
in infiorescenze compatte (e, per l' aspetto decorativo, molte specie sono coltivate
salvini, 39-vi-150: cecoline dichiamo l' anguillette piccole e minutissime, che par
pescatori di ceche. pratolini, 9-355: l' arno quando è chiaro e in trasparenza
golo vivo di un foro (per permettere l' inserimento di un chiodo o di una
trema tutto quanto il peccatore, quando l' offende [dio]? questa è
alleati,... giova che l' anagnoste ricordi come nel quarto anniversario della
in guerra io denunziassi non senza crudezza l' iniqua manovra condotta contro di noi.
sono ammogliati. pascoli, i-102: e'l' orrore avanti la natura la quale vi
ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l' universo creato solo per noi. manzoni
più ciecamente me n'infiammo, e l' amo. berchet, 66: e d'
lasciata ciecare dal lascivo amore, accarezzando l' amante suo. silone, 61: «
fan cecca. d'annunzio, v-1-94: l' allarme fa cecca, come un vecchio
umida. pirandello, 7-103: ma l' uomo, si sa; l'uomo non
: ma l'uomo, si sa; l' uomo non si vuol mai contentare,
incrudì un poco il sorriso, strizzò l' occhio, e premette lentamente sul grilletto
grilletto. vaglio non batté ciglio. e l' arma fece cecca. -fare una
. cecchinàggio, sm. l' azione del cecchino, il tiro
umor, felice e lieto / trovin l' albergo lor. domenichi [plinio],
nascon d'attorno. garzoni, 1-189: l' erbe da mangiare sono il frumento,
sono il frumento, la segalla, l' orzo, il riso,...
pancia. monti, 13-758: per l' aia agitato in largo vaglio / al soffiar
in largo vaglio / al soffiar del- l' auretta ed alle scosse / del vagliator sussulta
della bruna / fava o del cece l' arido legume. verga, 3-103: nella
, 35-74: nell'estrarre che si fa l' aria dal pallone, l'acqua dell'
si fa l'aria dal pallone, l' acqua dell'ampolla, non altrimenti che se
d'essere un galante cece, / l' idolo d'ogni femmina e l'amore.
, / l'idolo d'ogni femmina e l' amore. 8. locuz. -andare
aretino, 8-80: inteso la villanella che l' orzo apparecchiato per lei era stato mangiato
suo magnio cecero, e empiendo l' universo di stupore, empiendo di sua fama
si coltivano le lattughe, la cicoria, l' endivia, il crespino, 11
monti di verona è molto più tenera che l' orientale infinitamente; e ne cavano
, genere d'insetti del l' ordine dei ditteri, che hanno molti rapporti
gli è un prete come voi, ma l' ho nel resto / per un cecino
i due terzi alla regia camera, e l' altro all'accusatore o delatore: quel
. cecità, sf. l' essere cieco, mancanza della vista.
, per potere con qualche sollazzo alleggerire l' orrore della perpetua notte, cominciò fanciullescamente
, 202: cantò [stesicoro] contro l' amore d'elena e paris vituperandolo,
deformità d'occhio più assai che non l' operazione vecchia fatta coll'ago tondo per
a mendicar di campo in campo / l' eroica cecità di belisario. bocchelli, 1-iii-382
, erano suonatori di violino, che l' idea dell'istrumento si associava facilmente a
panzini, iv-123: 'cecità psichica'è l' abolizione della funzione visiva, non per
vuole, né io voglio, che l' ora della morte ti trovi cieco; ma
morte ti trovi cieco; ma desidera l' anima mia di vederti pervenire al lume del
come il cervo desidera, essendo affannato, l' acqua viva. bisticci, 3-137:
cecità e a che enorme errore induce l' uomo, che da lui ingombrato si ritruova
i duo soli sensibili [il papa e l' imperatore]... a me
per quella gran cecità che seco porta l' interesse domestico. alfieri, i-227: mi
che facessero credere o parere quella come l' ottima e sola delle tragedie, non che
cecità di mente opra commise, / l' uom disposando da lei nato. monti
dimostrazione della cecità con cui si esercitava l' industria e il commercio di quel tesoro
. b. davanzali, i-272: richiedere l' antica pu- blica amistà, che noi
manzoni, 22: sol talor godo con l' innocua mano / piegar l'erbe cedenti
godo con l'innocua mano / piegar l' erbe cedenti, e da le rive /
3-264: di ciò ne fa abbastanza fede l' abito di s. francesco piazzato di
; una a comodo del cessionario, e l' altra a comodo del cedente. boccardo
possono distinguersi due specie di cessioni: l' una detta * a comodo del cessionario '
* a comodo del cessionario ', l' altra 'a comodo del cedente '.
se non quando il cessionario abbia ottenuto l' intero pagamento dal ceduto debitore. codice
diversa cedenza, quali per esempio son l' acqua e l'aria. torricelli, 84
quali per esempio son l'acqua e l' aria. torricelli, 84: in quel
accrescendo la copia e la velocità per l' arterie, e la cedenza e capacità delle
, / girarsi intorno; e donde l' uno cede, / l'altro aver posto
e donde l'uno cede, / l' altro aver posto immantinente il piede.
doglia / le dee confuse, e rallentato l' arco / con tai gemiti e gridi
umbro ne'duelli atroce / cesse a l' astato velite e la forte / etruria crebbe
piede: / e mentre bagna più l' arena, o cede, / parea dir
dante, par., 20-57: l' altro che segue, con le leggi e
la pregò che... ponesse giù l' alterigia, cedesse alla fortuna crudele,
, mirando di te [o donna] l' alta cagione, / t'inchina e
/ cedi, cedi pur vinta e l' arme rendi, / ché 'nvan contrasti al
mantenendo le date promesse e ripensando che l' appena sopita discordia nacque o fu inasprita
è vinta la ragione, / e pur l' arbitrio all'appetito cede. michelangelo,
): i veneziani... posero l' assedio intorno a brescia, di modo
che ne la città, al grido de l' arme e al terribil rimbombo de l'
l'arme e al terribil rimbombo de l' infernali bombarde, cessero le sante leggi,
mia sorella mi tormenta all'estremo per l' impazienza d'andare, e per cento ragioni
operano con una incredibile attività, perché l' amicizia deve cedere al mio dovere.
fu creato / primieramente, cede a l' ultima opra. poliziano, orfeo, 201
. hanno una republica a parte e l' auttorità loro non cede punto a quella de'
di traffici, che non la cedono l' una all'altra né per ingegno né per
gera-d'adda è ancora più tenue, e l' aratro appena vi deve imprimere il solco
, a te non cede: / l' anima mia rugge ne'flutti, e a
335: fra terra e ciel su l' aventin famoso / secreto un tempio de'
negri, 1-851: non è sorta l' alba / che piombata è la notte;
dura. d. bartoli, 35-54: l' argentovivo, costretto a cedere e calare
8 (131): spinge mollemente l' uscio che mette alla prima stanza; l'
l'uscio che mette alla prima stanza; l' uscio cede, si fa spiraglio.
519: tra i massi s'awinchia [l' ulivo], e non cede,
per gli impegni dell'amicizia, per l' età, ecc.). m
. / ed ella a tergo mena / l' altre stelle minore / che a lei
che li fossero mandati legati per conservar l' amicizia, la qual sempre continuò coltivata
esamina, / libra il presente, l' awenir prevede, / né di un vano
prevede, / né di un vano saper l' alma contamina. foscolo, viii-263:
punto: insomma variando questa pratica secondo l' indole del venditore e della mercanzia,
, seppe trarsi a buon porto, e l' aveva allogato nel suo fardello dieci braccia
sol oggi a mia vecchiezza verde / l' alto onor del dar segno: il quando
e i combattuti arcani / ceda a l' intenta chimica pupilla: / fulminea voli elettrica
giusti, i-322: mi fu data l' offerta di un certo...,
italiana, il suggello è nazionale e toscana l' impronta. toscana ho detto e doveva
144: -i posti sono tutti pieni -replicò l' omino -ma per mostrarti quanto sei gradito
tutto cedute tarmi, e con tarmi l' ardimento, e con l'ardimento il
e con tarmi l'ardimento, e con l' ardimento il senno a gente vile,
avieno, / già rifiutati e de l' ufficio privi / cedono al novo aventurier terreno
: i tre atti d'umiltà a cui l' altero poeta s'inchina: l'inginocchiarsi
cui l'altero poeta s'inchina: l' inginocchiarsi a catone, il porgere le
. d'annunzio, v-1-631: invano l' inghilterra cerca di interporre fra l'india
invano l'inghilterra cerca di interporre fra l' india e l'azione palese o coperta della
cerca di interporre fra l'india e l' azione palese o coperta della russia bolcèvica
bolcèvica due stati cedevoli ed elastici come l' afghanistan e la persia. entrambi respingono il
da consegnare. cedevolézza, sf. l' essere cedevole, il piegarsi, l'
l'essere cedevole, il piegarsi, l' avvallare, il franare facilmente sotto un
seguo, e che ho sopra tutte l' altre prescelta, per la fedeltà e per
altre prescelta, per la fedeltà e per l' arrendibilità,
di cessione. cedibilità, sf. l' essere cedibile; possibilità di cessione,
mura erano coperte da fitti rampicanti, l' erba cresceva sul tetto.
così dicevano i nostri guardiani e strizzavano l' occhio. alvaro, 7-212: sono le
le aguzzine del mondo vano, hanno l' esperienza delle debolezze, dei cedimenti,
un titolo di debito pubblico, per riscuotere l' interesse semestrale. abusivamente si adopera anco
quattrini, frutto e capitale, con l' idea che l'italia fosse sempre sul punto
e capitale, con l'idea che l' italia fosse sempre sul punto non che di
annunzio, v-1-935: questa gente seppellisce l' eroismo come una intollerabile carogna. e nasconde
carogna. e nasconde la sepoltura sotto l' enorme cartame burocratico, sotto le cedole
io scrissi... priegovi se l' avete me la mandiate e io renderò a
farli condannare. passavanti, 248: l' altra maniera d'indovi- namento..
brieve! ma lodato dio, io l' ho pur recato ». statuto della parte
, 5-192: insisteva dicendo, o l' udissero subito, o appiccherebbe le cedole della
le casseforti o forzieri, per mettervi l' oro, le carte-oro, i titoli-oro
, ecc. varchi, 18-1-89: l' avea nascosamente, infin dentro di roma
scomunica contro i gabellieri, ma ancora fulminò l' interdetto contro la città. guerrazzi,
basilico. firenzuola, 148: l' altro [basilico], perciocché egli ha
cedrata. redi, 16-i-25: l' acqua cedrata, / di limoncello, /
partecipi del cedro; nella quale mescolanza l' uno talmente coll'altro s'incorporò che venne
cedrato ', frutto che sta fra l' arancio e il limone, anch'esso pervenutoci
ch'empion d'onore / non pur l' almo giardin, ma ch'alia mensa /
foglia ha la cedrina, / ricordi? l' erba che piaceva a te. gozzano
di rose. bocchelli, 5-182: l' aria era tutta odorata di cedrina e
fanno qui di tavole che vengono dal- l' isole terzere, che sono qui discosto ducentocinquanta
espresse; / la lampa de'nocchier, l' ume de'regi / e del gran
dalle putrefazioni, come cosa che consuma l' umidità loro. soderini, iii-353:
: da questo gran cedro ancora scola l' acqua chiamata cedria, che vai tanto alla
e ben rappresa con le gocciole attaccate l' una all'altra... fassi della
all'altra... fassi della cedria l' olio. = voce dotta,
fino amobili, ecc., si estrae l' olio di legno di cedro, 40
mentre chioma larghissima (e può raggiungere l' età didalle foglie si ricava l'olio essenziale
può raggiungere l'età didalle foglie si ricava l' olio essenziale delle foglie molti secoli:
e dell'ardente tio / per tutta l' algeria e marocco); il cedrus brevifolia
il cedrus brevifolia è si spandea l' isola intorno. slataper, 1-50: calda
deodara (dell'hima colto l' uomo nella sua fatica, ond'egli s'
stridenti rote / d'omi e di cedri l' odorate some. testi, 323:
mediterranee, dal cui legno si estrae l' olio di cade, usato contro l'
l'olio di cade, usato contro l' eczema cronico, la psoriasi, ecc.
il letticciuolo nostro fiorito. li decorrenti delle l' alte spalliere ed i pastin ben culti /
per la produzione di canditi, fornisce l' olio essenziale di scorza di cedro,
olio essenziale di scorza di cedro, l' acqua di cedro e lo sciroppo di
; il succo del frutto serve per l' estrazione dell'acido citrico).
mi traviasser sì che i frutti e l' erbe / lasciassi indietro star. mattioli,
simile a quelli che, coperti da l' ombre degli alberi frondosi, dividono i
fiammeggia il soavissimo ciregio, / nasce l' uva dal sorbo ed adottato / da l'
l'uva dal sorbo ed adottato / da l' arancio purpureo è il cedro aurato.
limone or cedro ed ora / arancio lusitan l' appella il vulgo, / sotto vario
2. il frutto del cedro; l' essenza che se ne ricava.
cedri, dàttili e lumìe / e tutte l' altre frutte savorose / impergolate siano per
. d'annunzio, v-1-194: prende l' acqua di doppio cedro, che sembra esilararlo
se poi questo cliente, nonostante l' avvertimento contrario, ordina un «
, i-500: chiamasi volgarmente in toscana l' apiastro cedronella, e parimente melissa,
alberi si tagliano prima che abbiano raggiunto l' età di quarant'adni. negri,
palma. soderini, iii-23: o che l' arbore nasce di vermena come l'ulivo
che l'arbore nasce di vermena come l' ulivo; o frutice, come la palma
. pietro. soderini, iii-6: l' esercito di alessandro magno fu già satollo
vivono d'altro, sicome fe'già l' armata de'romani in sicilia di cefaglioni.
nervi si ammaricano pel sapore e per l' odore; e, poscia, seguono
e crudeli. panzini, i-326: ha l' anemia, la cefalalgia, e se
nominar si possono, lo spasimo, l' epilepsia, la plereusi, remigranea, la
rialzi di temperatura,... e l' inappetenza, le cefalee, gli affanni
andarebbe così per lo cervello, l' essere chiamato: triglia, varuolo,
ed ostriga. garzoni, 1-556: l' acconciar per gli altri due ova
. non può se non con l' occhio del porco esser visto, e malamente
mare, e i labraci e l' ardite / amie... / abitan
le membra agilissime a 'l sole ed a l' acqua / liberamente, come un
cefalo / nuota, fiutando ne l' aure lascivia di muschio. montale, io7
di muschio. montale, io7: è l' autunno, è l'inverno,
: è l'autunno, è l' inverno, è l'oltrecielo / che ti
, è l'inverno, è l' oltrecielo / che ti conduce e in cui
all'altro del corpo (e comprende l' anfiosso). = voce dotta,
un imbuto che, proiettando con forza l' acqua al di fuori, serve come mezzo
è ovipara; il sistema nervoso e l' apparato circolatorio sono molto superiori a quelli
al midollo spinale tra la pia madre e l' aracnoide (ha l'ufficio meccanico di
pia madre e l'aracnoide (ha l' ufficio meccanico di proteggere la deli
catezza dell'elemento nervoso e costituisce l' ambiente in cui il sistema nervoso funziona
della testa del feto morto per facilitarne l' espulsione. = voce dotta, dal
cranio del feto morto (per permetterne l' estrazione). = cfr.
88: qualora avvenga / che l' adusto cefeo... / con rea
uom par chi lo ceffe / veggendo l' ombre e subite figure. =
la spalla, perché si guardi per l' innanzi dal disonore e dal vituperio.
d'una torre » o « l' oro è più grave della nota ceffaùtte »
e bianchi / mostrava i denti e l' una e l'altra gota, / si
mostrava i denti e l'una e l' altra gota, / si scopria 'l capo
/ e 'l cuoio del leon sovra l' arnese / porta, de l'avo alcide
sovra l'arnese / porta, de l' avo alcide insegna antica. / di
/ mostra il ceffo d'argento e l' unghie d'oro. idem, i-193:
21: il bere seguiva doppo l' aver mangiato a mezzo giorno, tuffando
e finalmente ingiurie s'hanno dette; / l' uno dell'altro gran cose rivela,
sovente / che un grande illustre or l' alpi or l'oceàno / varca e scende
un grande illustre or l'alpi or l' oceàno / varca e scende in ausonia,
profitto, o svergognato, / e per l' onor di menelao, pel tuo,
il ceffo del carnefice imminente, / e l' atro coruscar de la bipenne. verga
; smorfia. tassoni, 8-46: l' arpa al canto accordò subitamente; /
la morte serena fu allontanato da me l' amore. se fossi morto allora,
piazza. soffici, 1-161: lemmonio l' avea colto dietro lo stecconato di un
gravi: ed è comune in tutta l' europa). = voce dotta
che il beuto vino da maumetto elevò l' anima sua inverso il celabro e quello
è, sonnacchiosa è la vista insieme con l' anima in que'corpi e, quasi
9-841: a questo 10 cedo: l' odor della calce / m'è stato sempre
bonagiunta, ii-301: sì forfè l' amoroso intendimento / ch'eo noi pozo
, 18-3-6: la prosperità non mostra l' amico, né l'avversità cela il nimico
prosperità non mostra l'amico, né l' avversità cela il nimico. dante, vita
/ ciò che cela il vapor che l' aere stipa. idem, par.,
benigni e mansueti, e dentro tenevano l' odio, e lo rancore, il quale
., 75: rèndece il giorno e l' alba rinovella, / ch'io possa
quel che prima aveva consentito, che per l' in- stanza fattagli da piero de'medici
e come insieme / a la gelosa sua l' inganno celi. d. baiioli
tu che ne'tetti altrui teco celavi / l' omicidio e la trama? cattaneo,
soffrisse più, ma tacesse per non l' affliggere. pascoli, 126: spesso io
veggio, se celava: / solo l' amore se potea vedere. dante, inf
/ ben dei soffrir ch'io sì l' adombri e veli [il tuo nome]
, ivi sol tende / le reti e l' arco, e l'alme impiaga e
le reti e l'arco, e l' alme impiaga e prende. f. f
e a tanta gente / par che l' istro sia poco, / e di tant'
nome di 'aristarco ', e sotto l' allegorico cognome di 'scannabue '.
non teme, / qual'è, mostrarsi l' oppressor di roma. monti, x-3-91
x-3-91: hauser tutti; e vergognose / l' altre ninfe si celarono, / che
considerazione: sotto la narrazione si cela l' argomentazione. cardarelli, 1-122: quando
la carriera, più in celàrent per l' oscurità che in ferio per l'acume.
per l'oscurità che in ferio per l' acume. b. croce, i-2-90:
, universali sì, ma ima affermativa e l' altra
con la spada a lato, ne l' orto. caro, 2-643: la celata
ordigno di ferro che si portava sotto l' elmo per difendere il capo, o
monti, 5-992: alla fronte / l' aurea celata impone, irta di quattro
suono d'una / giga crudele, l' avversario chiude / la celata sul viso.
. petrarca, 2-3: celatamente amor l' arco riprese. marco polo volgar.
io dico... che quando verrae l' ombrosa notte, che noi celatamente ci
con menzogne / deluse un tempo ancor l' afflitta amante. tasso, 12-32: e
/ per le sulfuree vene / e per l' interne viscere del monte, / [
. panzini, iii-274: trattò con l' ancella... affinché celatamente desse opera
, sì che sia celato, / perché l' openione / de li falsi accertare /
, iii-v-8: di questi due poli, l' uno è manifesto quasi a tutta la
terra discoperta, cioè questo settentrionale; l' altro è quasi a tutta la discoperta terra
si dee tener celato quello, che l' uomo riceve in segreto e sotto suggello
state celate, sarà bene che per l' avvenire si torni a porgere orecchio a quei
, 39-v-241: non hanno... l' amicizie ad essere... complicità
e paurosamente celati furono quelli che seguirono l' additato sentiero. parini, giorno,
celata censura del presente, e vagheggiavano l' unificazione monetaria in italia. pascoli,
altrimenti, cessando la morale filosofia, l' altre scienze sarebbero celate alcuno tempo
la vita mia. giamboni, 1-24: l' uomo che è de grande animo,
ii-207: amar troppo celato / ten l' om de gioi d'amor sempre mendico.
un canto, / premeva in cuore l' infantile odio. celatóne, sm
li convene, / e far che l' om bon celador lo tegna / e largo
bruno, 3-751: si trovarà celebrata [l' aquila], in forma, in
nomini le persone al celebrante, tu l' hai nominate a dio, che vede il
, 7-v-19: s'era già introdotto l' uso di dar la limosina per qualsivoglia messa
. petrarca, 148-8: con l' arboscel, che 'n rime orno e
a nostra sventurata gente, / fra l' itale mine / gl'itali pregi a celebrare
sotto il simulacro di bella giovane che prima l' alletta con dimostramento di pietà e poi
sdegnosa. b. croce, i-3-215: l' arte ha celebrato i forti caratteri dei
chiesa non la celebri, nondimeno sostiene l' usanza di alquante chiese che celebrano questa
con questo canto libero onorando / de l' orgie sacre celebran la pompa.
essenzialmente cristiana, che si confonde per l' origine della religione, e non ha
/ squallida chioma io tronco, e qui l' appendo, / (disse roma nel
(disse roma nel lutto) anzi l' accendo / con mille faci, e 'l
: ogni lunedì celebrare un officio per l' anima di tutti i suoi. guarini,
persone. de roberto, 224: l' abate, circondato da tutti i padri con
sì brutte. caro, 3-105: indi l' esequie / di polidoro a edebrar ne
di caterina... onde aspetto l' avviso del tempo che si dovran celebrare
alvaro, 7-122: il passato regime fu l' epilogo, anche sul terreno della cultura
. poliziano, st., 2-3: l' antica gloria e 'l celebrato more /
comune uso celebrati. ariosto, 38-78: l' elmo
la toilette / ai loro amici declamar l' istoria / de'rotti amori; ed
il vero imita. foscolo, vii-114: l' alfieri, il più celebrato tra i
immonda. caro, 5-55: e l' encomio [sia] la celebrazion de l'
l'encomio [sia] la celebrazion de l' opere fatte. pascoli, i-166:
opere fatte. pascoli, i-166: l' ateneo, o giovani, è ancor più
quella lontana celebrazione, udrà appena con l' orecchio illanguidito, pronunziare qualcuno de'nostri
morte del detto papa se ne fece l' esequie in firenze... con grande
rito osservato per centenara d'anni con l' approbazione di tanti celeberrimi concili, con la
bar etti, 1-3: egli spese l' adolescenza in istudiare sotto il celebre diogene
in roma] a quest'ora posso contar l' amicizia di molte persone celebri per letteratura
, in questa materia...: l' uno, il 'principe'e i *
diceva don ferrante, ma profondo; l' altro, la 'ragion di stato
al morire in quel secolo, che l' uomo dopo morte dovesse, per eccellenza
abbia... chiusi sì celebremente l' esito del vostro celebre reggimento. celebrévole
più celebrevoli. celebrità, sf. l' esser celebre; fama, notorietà.
dovila, 1-5-80: si avanzò a mettere l' assedio ad an- tibo; la quale
: quell'autore, da cui ha principio l' epoca letteraria della francia, il gran
agli studi, la celebrità del nome e l' utilità della vostra patria sono connesse alla
», ma pare che in quel luogo l' abbia usato per caricatura, anzi che
del corpo animale, allorché comunica con l' esterno mediante un'unica apertura e le
varo, già narrailo, siede / l' umil terra ove nacqui. frettoloso / vèr
m. adriani, 3-1-251: l' accidente avvenuto fuor d'aspettazione, più
persuadeva il garibaldi ad operare celerissimo, l' avviso portatogli da esploratori segreti. de
intorno alla monarchia assoluta, costituì fortemente l' unità nazionale ed impresse alla vita intellettuale
istinti da una lunga scuola ammaestrati, l' intimo e insostituibile dispositivo della organicità.
celermente. celeriniensura, sf. l' arte di rilevare i terreni determinando la
dirvi alquante parole, pregandovi tuttavia per l' amor che è tra noi, le ternate
lettere con un ago, e con l' istessa celerità con la quale scrive con la
spirito, alla quale... l' italia giunse con tanta celerità di cammino,
altra la chiarezza delle stelle; e l' una stella si sguaglia dall'altra in
. f. villani, i-410: stimando l' inclinazione celeste più nel figliuolo potere che
inclinazione celeste più nel figliuolo potere che l' imperio paterno, a'suoi studi ultimamente
gli incesti si raggirono d'intorno a l' azzioni de la sua sporca vita [della
avanzando, e in alto ascende, / l' arme percote. bruno, 39:
ma dal balcon celeste, / non da l' abisso vien, ma vien dal cielo
de'movimenti celesti, si può dire l' uomo con ragione, non cittadino d'un
a quella infausta luce / rosseggia immensa l' iperborea terra. nievo, 7:
/ ima collana / sì chiara che l' offusca. -arco celeste: v.
. tassoni, 8-34: ugon su l' armi e ne la sopraveste / un pardo
terra s'apella, / cità de l' alto deo, nova, preclara e bella
. / li magni doni e caccie e l' uccellare, / che parea aperta la
savonarola, 63: la mia dolcezza l' anima conduce / a quell'amor vivace
mio, tutte le terrene cose e l' animo ancora, quantunque celeste sia,
/ (maraviglia a vedersi!) è l' armatura, / di mortale non già
, gr., iii-344: sentì l' aura celeste, e mirò tonde /
e sulle cupidigie mondane, si sviluppa l' epica, quel veder le cose umane
cose umane dal di sopra, con l' occhio dell'altro mondo. montale,
. -pane celeste, mensa celeste: l' eucaristia. salvini, 42-248: chi
, / né zeusi, dopo, l' alt'e bel diviso, / quantunque avesse
la tempesta / de'tripudi inverecondi: / l' allegrezza non è questa / di che
che verrà. lambruschini, 1-88: l' artefice, nella cui mente balena una
! b. croce, ii-8-91: l' opera, che ha imperfezioni, non è
opera, che ha imperfezioni, non è l' opera brutta, perché questa non è
vive di altri mezzi; ma è l' altra, nata poeticamente, creatura celeste
giovanissimi che non la ricordavano e non l' avevano conosciuta, i fanciulli, provavano
avevano conosciuta, i fanciulli, provavano l' effetto di sentir parlare di una figura
alla maestà divina: e questo è l' affetto d'amore nelli inferiori inverso le
tonante. parini, giorno, ii-269: l' uniforme degli uomini sembianza / spiacque a'
fecondarlo, e di natura avea / l' austero nome: fra'celesti or gode /
: ché il suo parlare, per l' altezza e per la dolcezza sua, genera
, genera ne la mente di chi l' ode un pensiero d'amore, lo quale
ben vedi, il braccio spirituale / l' ufficio altrui e il gladio temporale,
quella ierusalem che in terra ha portato l' umbra della celestiale ierusalem. a. pucci
, 34: ve priego per l' amore de iesu cristo me lassati andare
del celestiale e vivifico suo calore, nondimeno l' adatta e l'appropria alla diversa disposizione
suo calore, nondimeno l'adatta e l' appropria alla diversa disposizione di ciascuno. d'
a stupirti in infinito, / che l' intelletto divino immortale, / perché divenga
intelletto divino immortale, / perché divenga l' uom celestiale, / si sia di carne
suoi seguaci nuovi lumi accende: / l' uno duce si fa dei silvestrini, /
uno duce si fa dei silvestrini, / l' altro celeste duce ai celestini. bar
'nfemo se fa celestìo, / prorompe l' amor frenesìo, piagnenno la vita passata
suon del flauto / che regolava l' impeto dei remi, / or sì or
rispose: « eh! io fo l' orecchio del mercante ». lambruschini,
scipita, il ridere smodato, ingrossano l' animo, ne svaporano la freschezza,
839: che importa a me se l' irto spettral vinattier di stradella / mesce in
apro un cane vivo, e lego stretta l' arteria aorta verso la celiaca, e
verso il cuore, ecco immobile tutta l' arteria. a. cocchi, ii-25x
cocchi, ii-25x: simile infermità è l' affezione celiaca, quasi ventricolare, quando
affezione celiaca, quasi ventricolare, quando l' alimento..., mediocremente concotto
in vena di celiare, dicendo che sentite l' odore della voce di un uomo:
che celia, che ha l' abitudine di far celie; motteggia
. caelebs -ibis * celibe '. per l' etimoitaliani..., discosto da
guisa potrà a poco a poco cessare l' uso del celibato, e le famiglie non
adultèri, ed incesti che sogliono commettere l' uomini dedicati al celibato. manzoni, 435
caelebs caelibis 1 celibe '. per l' etimo popolare: cfr. celibe.
baretti, 1-9: il suo celibe autore l' ha scritto con d'adulazione che
, 1 (22): aveva passata l' età sinodale dei quaranta, rimanendo celibe
da le radici, a similitudine de l' edera, ma più rotonde, minori
le celidonie gialle qua e là tra l' ortica e la vena salvatica. =
. ma cfr. celidonia2, ove l' etimo è ricondotto al colore delle rondini (
... / grato e facondo fa l' uomo parere. domenichi, 1-1180:
, la sarda, la balanite, l' opalo, l'ostracite, la chelidonia.
, la balanite, l'opalo, l' ostracite, la chelidonia. redi, 16-iv-79
iride fiammeggiante e vaga in vista / l' opposto lin diversamente tinga. milizia, ii-
da quel convito, / dormiva solo l' ebro marito. / aprì ima notte
ebro marito. / aprì ima notte l' erma sua cella / rosmunda bella.
cella / rosmunda bella. 2. l' abitazione degli eremiti, la stanzetta di
a pascere famiglia, ma convienti pascere l' anima di contemplazione divota. prudenzani,
il richiamo / d'uccello della ronda avanti l' alba. levi, 1-47: c'
avere virtù nella plenitudine della grazia senza l' abitazione della cella del cuore e dell'
un cristiano direbbe che... l' ufficio provvidenziale del piacere è di far
contro le pareti della sua cella, insegnargli l' umiltà. ugurgieri, 1-19
come predando i fiori / sen van l' api ingegnose, / ed addolciscon poi le
aperti [dei fiori] si esala / l' odore di fra- gole rosse. /
. alvaro, 9-167: si poteva immaginare l' ape tornante alla sua cella con le
lavoro preciso delle zampe in cui era l' intelligenza cieca dell'istinto. quasimodo, 1-59
male, / e lo torto, e l' iguale, / di dietro sta con gloria
, vii-265: fece questa diligentissima architettrice l' orecchie gemelle e quasi tutte nell'edificio
botti se sono ben turate, e l' uscia e finestre serrate, e 'l fuoco
celle. pamenti di cui è costituito l' alveare. scoli, 769: era la
colà, o passando di là, l' abate o i monaci non avessero da
o i monaci non avessero da pagare l' albergo, ma riposassero nel proprio..
... dee essere il fattoio, l' une e l'altro con lume delle
dee essere il fattoio, l'une e l' altro con lume delle parti di mezzodì
. -cella fotoelettrica: apparecchio che utilizza l' effetto fotoelettrico. 17. geom.
scacchi] / pari in tutti non è l' arte e la norma. / varca
si ripone /... / l' almo liquor, che 'l ciel distilla in
mescite di vino in cui si pigia anche l' uva col sistema antico, e dove
d * un codice o scruta al microscopio l' in testino d'una zanzara
sue cellette. piovene, 5-534: l' essenza [di bergamotto] è nello strato
229: oh quanti disiderano avere pure l' odore del vino, che si sparge
frutti, un cammin che fumi, sono l' esca a cui tosto corre la gente
tratto s'apra il celliere, / l' odor di pomi. viani, 13-13:
(ed è usato in microscopia per l' inclusione dei preparati e per formare sulla
ix-5 (112): quando ci basta l' abituro di una cellolina o di due
dire, come in una cellula speciale, l' effluvio poetico delle cose, o non
, ii-8-2: ho fermato, anzitutto, l' attenzione (proveniente dall'isola di ceylon
viene impiegata come pietra dura è l' espressione letteraria. levi, 1-223: per
, / 7. aeron. l' insieme delle strutture destinate e e penso
ciot 9. archit. l' alloggio tipo, spesso normaliz4. per
10. scient. cellula elettrolitica: l' insieme costi13- 323: tutte le volte
elettrolitica dissociata e due elettrodi. -cellulaforno crematorio l' estate, ghiacciaia l'inverno. fotoconduttrice
elettrodi. -cellulaforno crematorio l'estate, ghiacciaia l' inverno. fotoconduttrice: cellula fotoelettrica al
apparecchio che regime politico). utilizza l' effetto fotoelettrico (e permette di = deriv
4. biol. unità morfologica elementare dellaliberamente l' acqua ma non i sali che essa cellulari
è attraversato da onde elastiche di frequenzasecernono l' insulina. -cellule fisalifore: grosse ultrasonora.
e grasso. -cellule giganti: elementi l' osso] è tutta spugnosa, ma a
, iii-285: secondo il professore tommasi l' uomo nella cellula pro- ligera materializza tutto
color pancina d'angelo volante gli solleticava l' enorme naso. e. cecchi
di sanità, i-123: il mercurio è l' unico hyatt, nel 2869, negli
i (dic'ella, ed al celon l' attacca) / 4 a sifilide
.). diciamo: ei l' attacca al celone, per intendere 4 egli
(cèlzio), sm. chim. l' elemento chimico cellulòsico, agg. (
cellulosa, ricco di cellulosa; che ha l' aspetto, porporina. cotali fiori sono anche
di carlinite, e identificato poi con l' afnio. la natura della cellulosa.
. gelosia), con cui si denominava l' amaranto. nanti o sia rimasto
fondi e fregi. la cavità addominale con l' esterno. bibbia volgar. [tommaseo]
. bibbia volgar. [tommaseo]: l' uomo stolto cembala = voce dotta
. nel violino, invece, è l' ànima di chi suona che, alleandosi
mano dal suona comunica con l' esterno (e permette l'escrezione
comunica con l'esterno (e permette l' escrezione indica i tumori.
. tore, il quale li percuoteva l' uno contro l'altro. e
, il quale li percuoteva l'uno contro l' altro. e l'uscita dei
uno contro l'altro. e l' uscita dei prodotti sessuali).
meglio sapeva sonare il cembalo e cantare: l' acqua corre 4 redi
guidono; / e con lui par che l' alta rena veniva steso sulle tavole
finestra dio, comprendi in prima e seguita l' umiltà di dio. i-770: voglio,
voglio, oltra di questo, che da l' uno canto de della torre; e
de della torre; e sì coperse l' antiporto con belli celoni. = voce dotta
bru pensava, che tu l' avessi a copiare [la scrittura];
gesti ghiere del ticino, fu l' ultima speranza della stirpe celtica.
hai penato a venirne. -voi l' avavate fitta sotto 'l celone: ordinati
avea sempre aperta la gola per stridere, l' avea posto al suon d'un cembalo ch'
, e percuotevansi l * una contro l' altra. giusti, 2-113: come,
corni di bove, cominciò a sonare l' inno della incoronazione. pascoli, 722:
: al cembalo s'asside / ed affatica l' ebano sonante: /...
pietra nel cembalo: a indicare l' improvviso mutamento in peggio di una situa
427: dafne, solleva su per l' aria e scoti / il caro cembanel ben
voglio, oltra di questo, che da l' uno canto de la piazza sieno insieme
: né le cemmanelle che si picchiano l' una coll'altra. vasari, iv-48
cementano le amicizie, la concordia, l' unione, tra persona e persona, tra
il chiuso scafo ove non è per l' uomo altro posto che il posto di manovra
i quali chiamano * arte cementarla 'l' arte del muratore. 2
. muratore. garzoni, 1-691: l' arte de'semplici muratori, che son
di uno scoglio. serao, i-i7: l' ampio viale... era murato
, su un poggio che si dà l' aria di una cima di montagna. slataper
di vento e di macigno drizzava contro l' incursione delle nuvole le sue torri i
estrazione degli idro carburi, l' operaio che provvede a colmare di
di una lega (in particolare, l' acciaio) viene modificata nella parte superficiale
del cemento. piovene, 5-133: l' industria cementiera, a suo parere,
linguaggio comune, è assunto a simboleggiare l' edilizia e certe strutture moderne sorte rapidamente
merita registrazione. negri, 1-921: l' audacia / novissima brutale / de'suoi
armati, / cubici mostri guatanti / l' infinito dell'ora / con fissi occhi quadrati
torre di cemento e piombo / con l' orologio che batte di notte / le cifre
pubbliche le prove del reato, perché l' opinione, che è forse il solo
alle passioni. gioberti, ii-56: l' azione civile dei chierici regolari..
fece sorgere, come per incanto, l' edifizio massiccio e stupendo della moderna
proprio per la vittoria dell'uomo contro l' oscurità? 5. anat.
. bruno, 3-8: rompendo l' ossa e cavandone le midolla, trovarete
magior noia che mi dimena / è l' uora che mi manca la moneta, /
ix-138: i'credo ch'a pagar l' oste e la cena / ve rimarrà
i-973: pen- sorono i congiurati che l' ora commoda fusse ad ammazzarlo dopo la
genti satolle / ruttare in faccia anco l' esterna cena / alle dotte persone ignude
arguti motti. savioli, 789: io l' esecrate eumenidi / a te propizie invoco
godersela con tutto loro comodo; ma l' invitante, preoccupato di ciò che il lettore
strano di quegli sconosciuti, non vedeva l' ora d'andarsene. giusti, 2-115
ritornava una rondine al tetto: / l' uccisero: cadde tra spini: /
avendo in una pietra grande d'anello l' imagine di tiberio scolpita. p
., ii-1-1: per che, dirizzato l' artimone de la ragione a l'ora
dirizzato l'artimone de la ragione a l' ora del mio desiderio, entro in pelago
è un gran scorrere d'acque tra l' erbe, / una cena di tutte le
e piene / d'amaro tedio stan l' ore cessanti. e. cecchi,
cene agli amici. 3. l' ora della sera in cui si è soliti
soliti cenare. -per cena: per l' ora della cena. moravia, iv-122
(anche, semplicemente cena): l' ultima cena consumata da gesù cristo in
innocente ed immacolato, e tale lo predicarono l' uno e l'altro giovanni. papini
e tale lo predicarono l'uno e l' altro giovanni. papini, 20-428: ma
, è anche un meraviglioso principio. l' osservanza della pasqua giudaica sta per trasfigurarsi.
andare a letto. -fare l' ora di cena: occupare il tempo,
bronzo a gitto, / sovra cui l' epistilio alto s'appoggia, / che folce
fuoco della divina carità suscitoe nell'anima l' orazione, che s'era dilungata da essa
fu fatto lo discendimento del fuoco, cioè l' accendimento d'amore verso iddio.
2. stanza in cui ebbe luogo l' ultima cena di gesù cristo, in
della pentecoste. -anche: dipinto rappresentante l' ultima cena. bibbia volgar.,
e voi quivi apparecchiate. meditazione sopra l' albero della croce, 67: venne da
passo degno di esser notato ch'egli terminato l' ultimo pasto nell'uscir fuora del cenacolo
cenacolo. angelini, 1-18: istituita l' eucaristia, il dono senza sosta, gesù
aria? basta che non vada all'aria l' amicizia. carducci, i-951: io
e altri sollazzi, sarà ben fatto l' andarsi a dormire. sacchetti, 17-43:
36-70: e primieramente prese a digiunar l' avvento di s. francesco,.
prati, ii-51: « fratelli », l' ospite cenciata, sf. colpo dato con
disse, « coroniam le tazze / l' ultima volta. cenerem do
senz'appetito e senz'allegria, secondo l' uso che corre nel bel mondo degli
boccaccio, 16-90: quivi il lume l' uno tenendo, e l'altro la
quivi il lume l'uno tenendo, e l' altro la lettera leggendo, e a
[ediz. 1827 (203): l' abito o la cenceria infarinata...
è quel che 'mporta; / ché l' altre cose mi paion cenciaie. saccenti,
brutta bestia ». pirandello, 5-51: l' inchiostro del calamaio non rispettava nessuno delle
, ti voglio spiegare, se non l' hai capito da te, il perché e
monte di cenci. sassetti, 273: l' abito è ricchissimo, e fatto da
ha fatto parere esser più vergognosa che l' altre. tommaseo, i-285: strana sorte
di don diego che stava rattoppando. l' avvolse in fretta, insieme a un
i cenci. pirandello, 7-194: l' altra cavò fuori di tra i cenci un
di nessun conto (e suggerisce inoltre l' idea di scarsità o privazione assoluta di
206: costui non ha più a grado l' amico che il nimico, ma quel
/ all'un mill'anni par che l' altro moia. note al malmantile,
di tabarro. palazzeschi, 15: l' ultimo cencio / di questa povera gloria.
di pane o un misero quattrino, o l' aver dato fuoco al cencio?
magalotti, 9-1-74: dubito grandemente, che l' in teresse, o il
teresse, o il poco cervello, l' abbia a far dare in cenci
fare da sé, senza chiedere l' aiuto di alcuno. grazzini,
sull'orecchio. cicognani, 2-39: l' ometto à in testa un cappello nero di
sapere anche non poteva che cosa fusse l' amor de'padri inverso di quelli. buonarroti
cenciarelli, potendo sì fasciare / e l' alto deo legare, co fussi destituto!
, da appoggiare al muro -la madre l' avrà pizzicottata, perché il visino subito
cenciosità, sf. raro. l' essere cencioso. cicognani, 6-102
mise a seguitare la passante, chiedendo l' elemosina, tendendo le mani. pirandello
di que'letteratacci cenciosi, di cui l' italia ha sempre abbondato e abbonda per
qualche cencioso gironza per le vie e chiede l' elemosina a noi. pratolini, 9-364
sì ree / mostrò giammai con tutta l' etiopia. buti [inf., 24-87
al tergo / colman di doppio orror l' orrido albergo. d'annunzio, ii-565:
spire, / eretti i serpi bevono l' incanto. = è voce dantesca
, che altro che vero lapidario non l' avrebbe per falso co- gnosciuto. garzoni
questi scoli... hanno talmente roso l' ammasso degli strati suddetti composti di terra
i-339: alcuni altri affinano e addolciscono l' ariento selvaggio col piombo, e in ceneràcciolo
che si costumano per condurre, a fino l' argento; che l'uno è questo
, a fino l'argento; che l' uno è questo della coppella, e l'
l'uno è questo della coppella, e l' altro el ceneràccio; uno per la
; uno per la quantità piccola, l' altro per la grande. 3
ceneràccio del cielo filtra, stacciata, l' acquerugiola che spolvera gli abiti, scolla le
a guisa di un piattello, gittando l' oro di sopra in su'carboni, a
ii-272: tra ima palata di carbone e l' altra il macchinista sorvegliava attentamente alcune patate
quercia; la qual voce si chiama per l' arte, il fare una cenerata
con la cenerata. segneri, iii-1-290: l' argentiere, per ripulir meglio il
per ripulir meglio il vaso, l' imbratta tutto con la sua cenerata.
fuliggine, e ne riman nelle ceneri l' alcalizzato di questi. magalotti, 1-435
sp., 14 (245): l' oste era a sedere sur una piccola
focolare, e agitandolo in modo che l' aria lo ravvivasse di continuo alitando sul
: prodotto azzurro chiaro, ottenuto impastando l' oltremare con acqua. -cenere d'ossa
e viene usato come materia prima per l' estrazione del ferro). algarotti
di fumo chiaro o di fuoco nero; l' uno e l'altro ugualmente spaventoso a
o di fuoco nero; l'uno e l' altro ugualmente spaventoso a vedere: poi
concime, e ad essa si deve l' immensa fertilità e dolcezza del litorale che,
13-1: cadde... in cenere l' immensa / macchina espugnatrice de le mura
rami d'ulivo e di palma benedetta l' anno precedente, che, secondo il
questo suo divoto, che, per l' amor di cristo, che 'l portasse colla
finito: restava il lavoro più difficile, l' arredamento. 5. per lo
dante, inf., 5-62: l' altra è colei che s'ancise amorosa,
voler sì bel legame, / sia serva l' ombra, ed arda il cener mio
1-108: ad ottenerne / da te l' amato cenere io veniva. cuoco, 1-206
al cui sdegno e dolore / fu più l' averno che la terra amico. nievo
necessari], perché i posteri compiangessero l' impotente sapienza degli avi, ma non
cosa veramente viva che fu in noi: l' amore. pasolini, 75: lì
liberi. 6. figur. l' uomo, in quanto il suo corpo è
, 251: né non ti dimentichi l' origine dell'umana sorte, vaso di terra
ov'è 'l valore, ov'è l' antica gloria? / u'son or quelle
quel che per natura muore, / l' incendio arroto d'amoroso gioco? / farà
vacui del suo essere: di tutto l' incendio della sua giovinezza non gli restava
nella cenere / e persistenza è solo l' estinzione. quasimodo, 1-60: dimenticate,
un fiume, / che nilo sì l' appella la scrittura; / né non risprende
, i-259: nel brivido primo de l' alba / che sparge di cenere il
belvedere. (si sfaceano in cielo / l' ultime scialbe rose fra la cenere)
le vecchie ceneri sepellita, egli del tutto l' estinse, perciò che a nuove fiamme
petto aperse, cominciando a riscaldarsi de l' amor d'una giovane molto bella. segneri
essere distrutto. sannazaro, 1-54: l' arco ripiglia il fanciullin di venere,
che in italia si diffuse più largamente con l' opera in musica del rossini (la
spalle, arsione e sputi cenericci, e l' ansima che non ristà se non coi
penne grigio-chiare. palazzeschi, 215: l' uovo fresco delle cenerine / è il
diversi o ad imitar d'apollo / l' aurato biondo, o il biondo cenerino /
parevano scrosci di risa umane, radendo l' acqua col cenerino chiaro del loro volo.
. verga, i-269: spuntava appena l' alba cenerognola, e la valle era
di autocoscienza, finisce con il significare l' unità medesima della coscienza. =
i-462: e con non meno maestrevole verso l' udii, dopo questo, cantare e
d'argento; per loro salario, l' anno, lire mille. folgore da san
, 1-25: codesti due piatti, picchiati l' uno contro l'altro a colpi striscianti
due piatti, picchiati l'uno contro l' altro a colpi striscianti alternatamente all'insù e
colpi striscianti alternatamente all'insù e al- l' ingiù, mandano uno stridulo e forte tintinnìo
cènno, sm. segno fatto con l' occhio, con la mano, col
(o cenni): ammiccare, far l' occhiolino, richiamare l'attenzione (come
ammiccare, far l'occhiolino, richiamare l' attenzione (come per intesa, per
, purg., 19-86: e volsi l' occhi alli occhi al signor mio:
ii-43: egli, e coloro che l' accompagnavano, passarono così presto, che
, iv-2-302: moderava... l' ardor del tribuno, con cenni gravi della
uno sguardo, una parola, perché l' uno comprendesse subitó il pensiero dell'altro.
certo cenno facesse, egli venisse e troverebbe l' uscio aperto. sannazaro, 4-82:
. algarotti, 2-90: ella [l' esperienza] sempre risponde così a puntino a'
con un cenno di comando / frenò l' ire. verga, 4-149: peperito aveva
di una mano, intanto che con l' altra faceva cenno allo zio di stare
di ricco e forte / nel gran sen l' emispero! carletti, 273: se
un cenno, se è prossima / l' ora del ratto finale: / son pronto
fidate delli autori che hanno sol co'l' imaginazione voluto farsi interpreti fra la natura
voluto farsi interpreti fra la natura e l' omo, ma sol di quelli che,
firenze, com'era ordinato, tutta l' oste e potenza de'fiorentini vennero a
atene e lacedemona, che fénno / l' antiche leggi e furon sì civili, /
19-9: guarda (per quanto stimi l' amicizia / mia) di non ne
8-463: il pozzo, che scrisse l' istoria di matilda,... non
il cenno et ella incontanente / riprese l' arco. = dal lat.
tardo cinnus (fulgenzio) 'segno con l' occhio, occhiolino ', anche nella
anche nella locuz. cinnum facete * far l' occhiolino ', * ammiccare \
di fango; onde dice che come l' unguento commosso rende odore, e 'l
attorno. carducci, 652: da l' aspre torri e dal cenobio muto, /
steli inserto, / par che la vita l' ultimo saluto / mandi al deserto.
al deserto. idem, 1044: malata l' italia traesti / co 'l suo poeta
traesti / co 'l suo poeta a l' ombra perfida de'cenobii. de roberto,
congiunse la vita operativa colla contemplativa, l' arte colla religione, e il suo
e superiori, in cui si rifugia l' orgoglio dello scrittore abbassato dalla fortuna.
). cavalca, 8-420: l' una spezie si chiama cenobiti, li
v'ha, tra il reverendo e l' autor del libro, si è quella del
cenobitiche mani. alvaro, 7-113: se l' arte diventa cenobitica, da iniziati,
boezio [tommaseo]: ma se [l' onda] è turbata da ceno
altra mangiata, poi un'altra bevuta e l' as solo, poi la
). colletta, i-278: l' altra [legge] ordinante il censimento
un nuovo censimento che mirava a collocare l' imposta sul valore fondamentale del terreno,
nome, tanto che lasquaz, l' usciere, soleva dire di lui: è
il giovane, 9-572: io, cui l' eredità paterna vuoti / gli stipi aperse
avito / dissipati nell'ozio o a far l' inglese, / trito si trova adesso
è un incrociarsi di telefonate che partecipano l' allarme, che offrono ospitalità.
. villani, 3-4: avendo [l' arcivescovo] per li suoi ambasciadori rendute
loro nelle mani non escono mai secondo l' avara natura de'prelati e religiosi.
facilmente si venne, promettendo il papa l' investitura di napoli con censo solo d'
, / e poi tra il capitale e l' usufrutto, / « salvum me tacche
. foscolo, viii-185: se per caso l' erario non potesse pagare censo né capitali
? 7. censo elettorale: l' aliquota patrimoniale o di imposte che,
: quand'i debiti censi / daratti l' alma, o travagliata mente, / col
censore). censorato, sm. l' ufficio di censore, di revisore (
altre tre, aumentando in questo modo l' ordine equestre, al quale esser stati soprastanti
tutto il tempo innanzi, essendo stato l' erario de'nobili, i soli nobili
nazione corrotta tu devi incominciare dal risvegliare l' amore della virtù. invece di darle
. 3. nelle accademie, l' incaricato di esaminare gli scritti dei colleghi
persona incaricata dal vescovo del l' esame previo di quei libri che, trattando
essere pubblicati solo dopo aver ottenuta l' autorizzazione della competente auto rità
intorno a viziosi parlari, e circa l' ortografia. boccalini, i-48: al tolomeo
opera stessa. serra, ii-109: l' ira contro gl'ignoranti censori, che
al figur. marino, 6-28: l' occhio, com'ape suol, che coglie
che de la beltà scorge, / a l' interno censor l'arreca e porge.
beltà scorge, / a l'interno censor l' arreca e porge. lancellotti, xxiv-286
meninni, i-487: nel vetro lusinghier l' aspetto antico, / poiché nice mirò
con una certa volpina astuzia predicarla di tutte l' altre la più cialdina. f.
cuoco, 1-144: fu un errore e l' istituzione della commissione censoria e la prima
intellettuali, morali, estetiche, impastava l' esiguità di un cervelluzzo acido, fatuo ed
cattaneo, ii-2-133: il tempo, l' ingegno e il capitale formano lentamente gli
, tutte insomma quelle opere per cui l' intera superfice va facendosi fruttifera e abitata
ragione della quale è quindi da pagare l' imposta. idem [s. v.
spazioso per quei paesi le cui pianure l' ingegnere ribera soleva definire con questa citazione
e'si hanno fatti compagni, per l' avvenire si faranno raccomandati e censuari. guicciardini
ei fosse sempre censuàrio di novemite ducati l' anno alla chiesa. redi, 16-vii-372
a spendere. colletta, i-278: l' altra [legge di finanza] ordinante
de luca, 1-1-121: come sono l' enfiteusi, il livello, te
censura, sf. nell'antica roma, l' ufficio del censore e il tempo
console e censore. 2. l' attività dello stato [censura politica) o
di spettacoli che vengono ritenuti pericolosi per l' ordine pubblico e lesivi al buon costume
ne ha. colletta, i-161: l' autorità vescovile fu ristretta e abbassata.
simile pubblicazione. 3. controllo che l' autorità politica o militare esercita sulla corrispondenza
beni spirituali finché si penta e ottenga l' assoluzione (e sono di tre specie:
, di poi con quelle e con l' armi insieme, mescolate con le indul-
tutte le nazioni cristiane il commercio con l' inghilterra; ma piacque più il con-
deputato o al senatore che abbia turbato l' ordine delle sedute (e importa l'
l'ordine delle sedute (e importa l' interdizione di entrare nell'aula per un
). 6. nelle accademie, l' ufficio affidato ad alcuni accademici di rivedere
altrettanto poco saggio si mostrava chi con l' apologie metteva in riputazione le altrui chiacchiere
. galileo, 362: io, seguendo l' istesso ordine, proporrò, e poi
, 10-141: la maligna censura ognor l' è dietro, / e quant'ella compone
f. f. frugoni, xxiv-1015: l' arguzia fa il suo cammino per l'
l'arguzia fa il suo cammino per l' aereo spazio, ostentando il fanaletto luccicante del
hai fatto giudici perversi, se mal l' hai conosciuto ed inteso, quale scusa
codeste venali censure, avendo io allora l' animo interamente preoccupato da tutt'altro pensiero
celata censura del presente, e vagheggiavano l' unificazione monetaria in italia. fogazzaro,
una funzione dinamica del super-ego che impedisce l' espressione diretta degli istinti provenienti dall'inconscio
è censurabile. soffici, ii-132: l' avevano dissuaso a una voce dal fare
governo, si censura la massa non l' individuo. 2. esaminare con
frutto. g. gozzi, 1-193: l' autore è un giovane, il quale
viene in più luoghi censurato. io l' ho letto da capo a fine e
, e ne censurarono qua e là l' espressioni, ma neppure con quella severità
del governo. manzoni, 103: l' autore stesso, nominando a varie riprese,
basvil- liana con lo stesso furore che l' avevano applaudito. b. croce,
perché il notaio giorgio puglisi era ritenuto l' uomo più serio ed equilibrato della città
dati, 154: dopo aver condotte l' opere, usava metterle a mostra sopra
amaritudine. garzoni, 1-189: sotto l' erbe montane io pongo la centaurea maggiore,
la centaurea maggiore, la mandragora, l' onfodillo. redi, 16-ix-148: le fornente
da kévxaupo <; 'centauro ') l' erba di cui si servì il centauro
guerra (e finì col simboleggiare l' equilibrio che l'uomo deve saper raggiungere
(e finì col simboleggiare l'equilibrio che l' uomo deve saper raggiungere tra ragione e
che bisogna a uno principe sapere usare l' una e l'altra natura. ariosto,
uno principe sapere usare l'una e l' altra natura. ariosto, 6-61: alcuni
e pallide gorgoni. idem, n-iii-772: l' uomo da'greci teologi fu assomigliato al
tal mostro, che dal ferire vanamente l' aure, essi poeti addimandarono centauro.
gomito d'una forra anche appariva / l' ultimo bianco di lucenti groppe / di centauri
villosi / che guidano il gregge con l' asta. viani 19-396: col poncio e
centauro in mezzo il cielo, / l' omero avrà di breve nube carco
, 255: ei centellava il riposo dopo l' onesta fatica, aspirando...
ii-238: e poi stava lì su l' uscio dell'osteria centellinando da un boccaletto
sforzavano di succiare i centellini e leccare l' orlo. cadetti, 188: beono diverse
che fra'sorsi e ciantellini... l' una diceva all'altra: vedi,
numerose pause. frocchia, 967: l' indole dei barcellonesi par quella di gente
branco di chiacchi bicchiacchi, occupato ne l' osteria del chiassolino intorno al mucchio dei
quando il privilegio del principe, o l' antico possesso immemorabile o centenario,..
, / ima suora centenaria / stringe l' ultimo chicco della sua corona.
ghiara: appena in tempo, nemmeno l' avesse presentito, per morirvi quasi centenario.
che in quell'occasione viene celebrata, con l' intervento di alte personalità. tommaseo
piovene, 5-425: vagando tra sulmona e l' aquila, a tocco di casauria ci
2. astron. la differenza fra l' anno astronomico e l'anno del calendario
la differenza fra l'anno astronomico e l' anno del calendario giuliano (corretta poi nel
appresso li più sottili consideratoti si ha l' anno del sole dì trecento sessanta cinque,
mese, o sia un dodici per cento l' anno. boccardo, 1-1047: la
se 'l capitale è trenta, che l' usura dell'anno è dieci; lo secondo
, 21-49: abbassandosi per tal calore l' argento una cenquaranzeesima parte della sua altezza
della sua altezza. manzoni, 432: l' accusa di plagio è stata fatta sempre
fu centesimo, e alcuno sessagesimo, l' altro trigesimo. bencivenni, 4-96:
solo miracolo. galileo, 3-1-201: l' alzamento del bersaglio nel tempo del moto
coniata in italia e in francia con l' adozione del sistema metrico decimale napoleonico,
: « se vuol veder saturno con l' anello, cinquanta centesimi »: sussurrò
, i-499: probabilmente, con tutto l' amor loro sviscerato alla patria libera e
534: la tromba marina della disdetta l' aveva aggirata e ravvolta via verso il buio
. grandi, 2-1: e con l' altra decina d'unità si giunge al
= voce dotta, lat centèsimus 4 l' ultimo di cento '. centète,
). boccardo, 2-300: l' unità di superficie, nella misura
quelli del metro. i più usitati sono l' ettara o ettaro, l'ara
sono l'ettara o ettaro, l' ara e la centiara. =
nei vapori di acqua bollente, e dividendo l' intervallo in cento parti. -termometro centigrado
noto termometro. boccardo, 2-301: l' unità di peso è un centimetro cubo d'
è il primo numero perfetto, centiloquio l' avemo titolata. boccaccio, 3-1-256: nella
più libri compose, tra'quali fu l' almagesto, il quadripartito e 'l centiloquio.
un manto di estradosso sul quale poggia l' intradosso dell'arco in costruzione.
o simili altre cose vili; per reggere l' ammassamento della volta, tanto che lo
da levar via, come le cèntine e l' armadura, quando la volta ha fatto
simili. d'annunzio, v-1-952: l' arte degli antichi maestri italiani conduceva la
infine, nell'assettar la centina per costruir l' arco, cade la centina e per
strutture metalliche o di legno che formano l' ossatura delle ali. d'annunzio,
. d'annunzio, iv-2-923: e l' elica s'arrestò; l'ardea fu
iv-2-923: e l'elica s'arrestò; l' ardea fu sciolta, cessato il battito
acciaio attrezzato su una grande centina rotonda, l' esercito [di anguille] retrocede,
9. per simil. ant. l' ossatura del guardinfante. fagiuoli, 3-5-203
centinaio. ser giovanni, 112: l' altro giorno, essendo ragunata molta gente
dicono non essere numero de'ministri de l' altissimo, al quale migliaia de migliaia assistono
mi avea insegnato sì il latino che l' italiano, di imparare delle centinaia di
, che meglio dicesi 'armare l' arco '. 2. ricamare
archit. insieme di centine che formano l' armatura di un sistema di archi a volta
. milizia, viii-202: per l' impalcatura de'solai, o sia
avea gran numero nella città, l' una alta cento e centoventi braccia. dante
(32): 10 avevo già l' età di tre anni in circa, e
componendosi con altri determinati numeri, subisce l' apocope [cencinquanta, ecc.)
/ non posso dire cento parti 1 l' una / l'amor ch'eo porto a
dire cento parti 1 l'una / l' amor ch'eo porto a la vostra
cento anni, acciò che paia che l' assenza non disgiunga l'amicizia vostra.
acciò che paia che l'assenza non disgiunga l' amicizia vostra. tasso, 14-49:
: se cento volte e cento / te l' avesser promesso, o noi faranno /
stato sul punto di scrivervi, ma l' avversione concepita contro gli uomini mi aveva
un piemontese, che ebbe il premio l' anno scorso e che fa le cornici di
capitale. giusti, 3-73: schizzato l' abbozzo, il montanelli se lo portò a
prodezza pari, / quale era quivi l' uno e l'altro cento: /
, / quale era quivi l'uno e l' altro cento: / di che teseo
soprattutto nel linguaggio bancario e commerciale indica l' entità di uno sconto, o del
frutto, dell'interesse di un capitale, l' aumento o il ribasso di prezzi)
i-56: chiedendo il popolo, che l' un per cento delle vendite, posto
anco in parnaso sarebbe stato bene introdur l' uso mirabile... di vender
, pagando a quei che li comprano l' onesta rendita del sei per cento,
di capitale, grande,... l' acquisto di mille sopra il niente più
: istituito a firenze nel 1458 con l' autorità di promulgare leggi e deliberare circa
cassinasco c'era un uomo che, venduta l' uva, stendeva i biglietti da cento
: e d'ogni cosa, che l' uomo per lui lassa, [gesù cristo
molto bene me gli pagasse; fu l' un cento maggiore l'onore che mi apportorno
pagasse; fu l'un cento maggiore l' onore che mi apportorno. bruno,
l. salviati, 8-14: l' amadigi è un'appiccatura di molti corpi
molti corpi; ha più capi che l' idra, più braccia che briareo,
e della coda. però una testa ce l' ha. = comp. da cento
piacente di così non potrebbe essere l' ignivoma madre dei ruggenti ci
t'avessi voluto dipignere, ragionando, l' istorie di centomila amanti. ariosto,
m'avete commosso, esaltato, consolato l' animo: bravo, centomila volte bravo.
se gli atlanti e le geografie aiutino l' uomo... ad essere superbo,
certe osservazioncellucce di niun valore, che l' ho legate, per dir così, in
infinite cose di quel centone v'era anche l' inno a satana del carducci.
0 dieci nazioni, non seppe cercare l' unità se non in una fittizia compagine
centone ammazza il cece che ammazza tutte l' erbe che gli sono appresso.
s. agostino volgar., 1-3-93: l' hanno chiamato [giove] vincitore,
. aeron. nell'aeromodellismo, l' insieme delle operazioni che permettono di stabilire
permettono di stabilire le condizioni nelle quali l' aeromodello è in equilibrio stabile.
quei raggi di filosofia sparsi e dispersi per l' orizzonte del secol nostro. d'annunzio
fuoco centrale', quel fuoco, quel- l' altissima temperatura che filosofi e fisici opinarono ed
. pascoli, i-361: non partiva l' eroe per unire il gran regno del mezzogiorno
periodo anteriore alla prima guerra mondiale, l' impero germanico e l'impero austro-ungarico.
guerra mondiale, l'impero germanico e l' impero austro-ungarico. carducci, i-1113:
francia da una parte e la germania e l' austria dall'altra. l'italia si
germania e l'austria dall'altra. l' italia si unì con le potenze centrali.
di tono medio, fra il grave e l' acuto (una nota musicale).
ordini ricevuti dal ministro dell'interno per l' installazione delle amministrazioni e municipalità centrali.
funzionario di polizia... deve mantener l' ordine e temere i rimproveri di un
capitale importanza. pavese, 8-208: l' idea centrale di proust, che le situazioni
, e il convogliamento di essa verso l' utilizzazione; complesso di impianti in cui
solito non è scevro di pericoli per l' alimentazione umana, i trattamenti necessari per
di produzione dell'energia elettrica che sfrutta l' energia meccanica dell'acqua in movimento,
della produzione dell'energia elettrica che utilizza l' energia termica dei combustibili e dei carburanti
moto curvilineo intorno a un punto sotto l' azione della forza centrifugata. -proiezione centrale
di nave da guerra, con tutta l' attrezzatura necessaria per fornire al direttore del
-centrale di bilanciamento: locale contenente l' attrezzatura necessaria per fornire i dati che
: quando rientrammo, era successo che l' alberghetto si trovasse al buio per un improvviso
, lett. it., ii-433: l' abuso degli elementi provvidenziali e collettivi conduceva
. piovene, 5-58: incontrandosi con l' italia... il popolo triestino soffre
centrali elettriche. centralità, sf. l' essere centrale (una zona, un
. centralismo. cattaneo, iii-4-13: l' affezione avita dei sudditi di maria teresa
e dei comandi in un centro; accrescere l' autorità dello stato e diminuire l'importanza
accrescere l'autorità dello stato e diminuire l' importanza delle rappresentanze locali. 2
concentramento (centralizzazione), che fu l' arme necessaria del despotismo rivoluzionario e napoleonico
di un aeromobile: operazione per ottenere l' equilibrio alla rotazione di tutte le forze
del compasso] immobilmente,... l' altra scorrendo segna da sé un arco
utensili con moto di lavoro circolare, l' operazione mediante la quale il pezzo viene
che il suo asse coincida esattamente con l' asse di rotazione della macchina.
migratori. piovene, 5-417: l' abruzzo fino a ieri è stato centrifugo.
fino a ieri è stato centrifugo. l' emigrazione in italia e in america, dopo
tutti, e dio vi benedica; l' altra è centrifuga. 2.
xevxploxot;. centrismo, sm. l' indirizzo politico seguito dai partiti di centro
e 'l capo il centro: erano l' uno sopra l'altro, e tutti facevano
il centro: erano l'uno sopra l' altro, e tutti facevano forza d'
cerchio sopra il piano del masso a cui l' anima stava appoggiata, segnò col mattone
un corpo o qualche strumento, ovvero l' aggregato di più corpi insieme connessi.
machi- nale è nobilissima e sopra tutte l' altre utilissima, con- ciosiaché mediante quella
. - centro di prospettiva: per l' occhio, il punto fisso intorno al
, il punto fisso intorno al quale l' occhio ruota, nella cavità ossea contenente
romita altura / ove ha il suo nido l' aquila e il torrente, / e
scoppio d'una polveriera turca / guastò l' armonia dei volumi. 11. centro
cui è immobilmente affissa, ma smuovere l' universo. algarotti, 2-148: la causa
centro del mondo. 12. l' inferno. dante, inf.,
mostruosità saria vedere gli aiutati in gloria, l' ausi- liatore al centro: i discepoli
. govoni, 1-189: come è dolce l' andare senza scopo / verso il gorgo
più importante, il nucleo essenziale, l' elemento determinante; il punto fondamentale (
). marsilio ficino, 2-28: l' unico centro di tutte le cose è
mente si rivolgono, sono la mente, l' anima, la natura e la materia
dove sono in presenza questa vita e l' altra. carducci, i-126: canzone,
dell'azione e centro insieme da cui l' azione parte e a cui ritorna,
ritorna, e focolare del sentimento che l' anima, è il cuore di dante
suoi occhi su quel frammento di tela che l' arte con un po'di colore ha
sarai il centro segreto e onnipresente, l' animatore della cospirazione mondiale e perpetua.
avvenimento. 19. figur. l' oggetto, il fine al quale sono
la naturale felicità dell'uomo, cioè l' ultimo centro della morale filosofia, il
è tranquillo. cuoco, 1-50: l' altro difetto, che vi era nell'organizzazione
di fame o d'asfissia senza che l' inquilino che abita il piano di sotto o
c'è tutto: 'l giardinetto pubblico, l' edicola coi giornali. pavese, 4-218
centri di produzione e di consumo in tutta l' ampiezza del regno trovandosi posti a facile
unitaria di fuoco per arrestare e respingere l' attacco nemico. centro logistico: raggruppamento
sul cuore. cattaneo, ii-2-142: l' intensità popolativa non dipende tanto dalla naturale
centro. de sanctis, iii-192: l' ambiente rimaneva vecchio, e vecchia era
centro; ed ella ha quindi per tributario l' intero universo. sinisgalli, 6-51:
quarto ventricolo cerebrale e dominano tutta l' innervazione dei vasi sanguigni mediante l'azione
tutta l'innervazione dei vasi sanguigni mediante l' azione dei centri scaglionati lungo il midollo
ha funzione vasocostrittrice. -centro ovale: l' insieme della sostanza bianca degli emisferi cerebrali
centro: nel gioco del calcio, l' azione di riportare nel centro del campo la
di uccelli della famiglia cuculi (abitano l' africa): si nutrono di insetti
cellula, si trova al centro del- l' astrosfera. = voce dotta,
una causa in centòviri, che per l' ordinario era di centocinque. 2.
baretti, 2-370: quello che centuplica l' ammirazione è, che queste quolibetiche trasformazioni
quasi avessero detto che bisognava attraversare l' oceano per andare in america.
questa visione, a queste parole, l' ardimento del principe si centuplicò, e tanto
loro, la quale si vede esser l' aria con la terra proporzione centupla.
cavalca, 6-2-29: d'ogni cosa che l' uom per lui lassa, promette e
romano, in base al censo, e l' insieme delle quali formava l'assemblea dei
, e l'insieme delle quali formava l' assemblea dei comìzi centuriati; sotto l'
l'assemblea dei comìzi centuriati; sotto l' impero, cessati i comizi centuriati, una
cento uomini, che costituiva in origine l' unità strutturale della legione romana.
eserciti moderni. machiavelli, 297: l' altre sessanta file, che vengono dietro
secondo la centuriazione romana, veniva diviso l' agro. boccardo, 2-297: i
e notti, tra il sangue e l' incendio, / dai centurioni di roma,
sopra un'asse traversa, taciturno sotto l' elmetto bigio, in una bolgia dell'
. farini, ii-549: da ciò l' idea dei militi centurioni, antichissima istituzione
, in fondo alle quali si vede l' armatura di una testa di tenia.
mancanza di un peridio, per cui l' ecidio si presenta come una crosta polverulenta
terreno più spesso vangato che rivoltato con l' aratro. = deriv. dal
271: i lecci neri contrastavano con l' albore lattato dei pioppi, delle spere
solitaria. /... / non l' hanno (che dicono?) preso
iii- 1-1118: vedevo... l' ombra mostruosa delle gigantesche ceppaie senza foglie
marino, 12-147: repente allor de l' arbore, ch'io dissi, /
molle / resta consunta, ch'in mezo l' empia, / dentro risuona, e
atorno a questo ceppo, che tu non l' avresti mai spartito né rotto altrimenti.
cui s'appiccava il fuoco, gli dava l' incenso e vi spargeva del vino.
/ sta il cacciator fischiando / su l' uscio a rimirar. pascoli, 37:
: fatto questo, disse: « dammi l' altro capo in mano »; e
capo in mano »; e aùto che l' ebbe in mano, il legò a un
muratori, 7-v-130: ne'seguenti giorni poi l' andare a pranzo dai parenti si chiamava
iddio di diversa qualità compose i corpi o l' una anima creò più nobile e signorile
medesimo? palazzeschi, 1-122: sono l' ultimo rampollo di un vecchio ceppo,
dell'argano. -ceppo della campana: l' armatura che le serve di sostegno.
condurre intorno la stanga fbd girerà intorno l' asse, o ceppo dell'argano,
suoi piedi ne'ceppi; il ferro trapassò l' anima sua, insino che venisse la
e i ceppi / eran più dolci che l' andare sciolto. ariosto, 24-2:
di ceppi qui diviene amante, / ché l' alme in vai del tebro han per
ohimè, ristretta / m'ha quel- l' amor, che teco mi congiunge, /
ci ha fatti con somma facilità piegare l' un dopo l'altro al giudizio di alcuni
con somma facilità piegare l'un dopo l' altro al giudizio di alcuni pochi,
in ceppi, dirò così, l' anima, e ce ne hanno pedanteggiate le
ceppi al commercio, che fiorito / l' arti risveglia a cui la pace è sprone
: il vezzo di volgere i ceppi, l' esilio ed il ferro a strumenti di
. a. cocchi, 8-231: l' istesso succede nella varicosa o aneurismatica alterazione
per potervi gettar dentro i danari e l' offerte; al quale arnese succedettero dipoi,
, robusto il fianco, / or l' affronta, or s'arretra, ed or
s'arretra, ed or da tergo / l' insidia; e dove i fieri colli